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MERCOLEDÌ 18 FEBBRAIO 1998

Dopo dodici mesi di trionfi massmediologici il padre della pecora clonata fa una decisiva marcia indietro

DIETRO LA NOTIZIA

«Non c’è Il circolo certezza perverso che sia nata di «Nature» da una Le ammissioni di Ian Wil- cellula mut riaprono molti proble- mi che si riteneva avviati a somatica soluzione. Riaprono il pro- blema biotecnologico del trapianto nucleare da cellu- di una 18CUL01AF01 la somatica adulta, che 15.0 sembrava brillantemente ri- pecora solto. Riaprono il proble- 18.0 ma, teorico, dell’invecchia- adulta mento del genoma. E ria- prono persino il problema bioetico, cui l’Unione Euro- piuttosto pea aveva dato, di recente, una equilibrata soluzione. che da una Mettendo al bando ogni tentativo di clonazione del- normalissima l’uomo. E lasciando aperta la porta della sperimenta- cellula zione di tecniche di clona- zione su cellule umane. Ma le ammissioni di Ian Wil- fetale» mut riaprono, forse con maggiore urgenza e certez- za, il problema della comu- nicazione scientifica. Negli ultimi anni si è manifestata una robusta tendenza che sospinge i membri delle co- munità scientifiche più di- sparate, dai fisici ai biologi, è la sola garanzia del merito diu- AN WILMUT, alla fine, lo ha dai climatologi ai sociologi, ammesso. Quello che ha fatto n’indagine scientifica. Tra quei a pubblicare i risultati delle I nascerepressoilRoslinInstitu- pochivifuronoinItaliailgenetista loro ricerche non tanto su te di Edimburgo e ha presentato al Marcello Buiatti e l’istologa Rossa- riviste di settore, ma su rivi- mondo con gran ru- «Confesso na Brizzi, dell’università di Firen- ste a carattere generale, co- more il 23 febbraio- «Confesso ze.EinInghilterrailPremioNobel- me «Nature» e «Science». Il dello scorso anno, po- Frederick Sanger. Indipendente- motivo è che queste riviste, trebbe non essere il mente gli uni dall’altro, i tre stu- con il loro pubblico ampio primo agnello clona- diosi avanzaronoprecisiepubblici e differenziato, assicurano to, con una tecnica rilieviallametodologiadiWilmut. grande visibilità e aumenta- straordinaria, a parti- L’Unitàfutraipochigiornaliaren- no la probabilità di essere re dalla cellula soma- derne,allora,conto. letti e citati in articoli futu- ri a opera di colleghi. Le ci- tica di una pecora Dolly forse L’articolo pubblicato su Nature Dolly forse tazioni a opera di colleghi, adulta. Ma un agnelli- aveva sconcertanti lacune. Perché a loro volta, si sono affer- no tra i tanti clonati, non c’era un’analisi genetica che mate, in questi stessi anni, con tecniche ormai individuasseconcertezzalamadre come uno dei criteri più ef- ordinarie, a partire da La pagina di Dolly? Che spiegazione davano ficaci e apprezzati per la va- cellule fetali. Insom- dell’Unità del 16 gli scozzesi del fatto che il trapian- lutazione e la validazione ma, Dolly potrebbe- marzo dello scorso to fosse riuscito una sola volta su delle pubblicazioniscienti- non essere un agnello anno. Sopra, Dolly oltre 400 tentativi? Come poteva- fiche. Pubblicare su riviste davvero speciale. Ma èè una una bufala» bufala» no escludere che ad essere clonata che aumentano la probabi- potrebbe essere, al- non era stata una cellula fetale, co- lità di citazione è, dunque, meno in termini scientifici, un’au- no prelevate le cellule un esperimento che laboratori sparsi per il Ian Wilmut sbalor- me nel caso diprecedenti e ben do- un’aspirazione potente (e IAN WILMUT ADESSO legittima) per gli scienziati. cumentati esperimenti? Ian Wil- tenticabufala. coinvolte nell’esperi- ha scosso le coscien- mondo si è pensato di dì il mondo, lo scorso Il gioco funziona se le rivi- La parziale, eppure clamorosa, mento di clonazione. lo scorso anno ze, ha interessato trapiantare il nucleo per la scienza è anno, sostenendo di mut,intervistatodall’Unità,rispo- sbalordì il come se ste che assicurano più cita- marcia indietro del biotecnologo- Così anche Wilmut schiere di giornalisti, diuna celluladiunin- essere riuscito nel- se che stava lavorando ed elabo- zioni affrontano la crescen- scozzese è avvenuta ieri a Louisvil- ammette quello che mondo ha mobilitato nugoli dividuo, con il suo co- l’esperimento l’impresa. Presso il rando nuovi dati. Così che presto te domanda di pubblicazio- le, nel Kentucky, Stati Uniti, nel- molti suoi colleghi sostenendo di di bioetici, ha fatto le- dice genetico, nella non fosse mai Roslin Institute di tutte quelle domande avrebbero ni conservando e, se possi- corso di un convegno per speciali- vanno sostenendo da giferare l’europarla- cellula uovo privata Edimburgo aveva tra- trovato una risposta soddisfacen- bile, aumentando il loro ri- sti. Proprio quegli specialisti che, qualche tempo: nonè essere riuscito in mento. Idettaglidella del nucleo (e quindi avvenuto. Le piantato in una cellu- te. Intanto si gustava la gioia del gore e la loro autorevolezza. da un anno, vanno manifestando dato sapere con cer- un’impresa che vicenda ci aiuteranno del codice genetico) tante critiche la uovo il nucleo di trionfo. A un anno di distanza, pe- È in gioco una parte non uno scetticismo crescente per i ri- tezza se la cellula che però non si è acapireperché. di un altro individuo che non sono una cellula somatica rò,comehannoricordatodirecen- banale della credibilità del- sultati annunciati da Ian Wilmut e ha originato Dolly è mai più ripetuta Da oltre sessant’an- adulto. L’esperimen- state ascoltate prelevata dalla mam- te l’americano Norton Zinder e l’i- l’intero sistema scientifico. resi pubblici, non senza fretta, sul- una cellula fetale o ni, da quando fu po- to è riuscito con nu- mella di una pecora taliano Vittorio Sgaramella, non Con l’autorevolezza, infatti, la piùprestigiosadellerivistescien- una cellula somatica sta dall’embriologo clei cellulari di em- adulta. Il successo del solo quelle domande non hanno le citazioni aumentano le possibilità di carriera degli tifiche,Nature. dellamadre. tedesco Hans Spe- brioni di rana, di pe- trapianto e la confer- ricevuto risposta. Ma nessuno, né scienziati. Accettando il re- Il biologo scozzese avrebbe di- Questa incertezza mann, una domanda cora e di mucca. Ma ma dell’eterna giovi- al Roslin Institue né altrove, è mai port lacunoso di Ian Wil- chiarato al congresso di Louisville: è, in apparenza, pic- intriga i genetisti di gli esperimenti con nezzadelcodicegene- riuscito a ripetere l’esperimento. mut, la rivista «Nature» «C’è una remota possibilità che la cola.Perché,comesiaffrettaariba- tutto il mondo: esiste la continuità gli embrioni non rispondono alla tico erano documentati dalla na- Dal lontano Kentucky (e con 12 sembra aver utilizzato il cellula da cui, per clonazione,èna- dire Wilmut, le cellule fetali pre- del genoma? Che, tradotta dal ger- domanda di Spemann. Per verifi- scita di Dolly. Il mondo, sbalordi- mesi di ritardo) Ian Wilmut fa ora- clamore, oltre e più del ri- ta Dolly non sia una cellula soma- senti nel sangue delle pecoregravi- go dei biologi, vuol dire: il patri- carel’«eternagiovinezza»delcodi- to, diede per certo l’esperimento e sapere cheneppure lui hala certez- gore, quale criterio di sele- tica della pecora adulta da cuiè sta- de sono solo alcune per milione. E, monio genetico di una cellula si ce genetico occorre il vecchio nu- si interessò soprattutto ai correlati za assoluta che Dolly sia nata da zione. Il clamore ha il pre- ta estratta, ma una delle cellule fe- quindi, la possibilità che sia stata mantiene eternamente giovane? cleo di una cellula adulta. Trapian- bioetici di quell’annuncio. Dopo una cellula somatica di pecora gio di attirare, a breve, let- tali che normalmente circolano prelevata una simile cellula e non O invecchia e il suo codice perde, tarne, però, uno in una cellula uo- le pecore sarebbe, dunque, stato adulta. È come se avesse ammesso tori e autori. Ma, alla lunga, nel sangue delle femmine gravi- una cellula somatica della pecora nel corso della vita, pagine tanto vo e coronare l’esperimento con possibileclonareanchel’uomo? c