Parrocchia di Sant'Agata in Commezzadura. Inventario dell'archivio storico (1579-1953)

a cura di Cooperativa Koinè

Provincia autonoma di . Soprintendenza per i beni librari e archivistici 2004

Premessa L'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio sono stati realizzati, per incarico e con la direzione tecnica della Soprintendenza per i Beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento e con la collaborazione dell'Archivio Diocesano Tridentino, a cura della Cooperativa Koinè di Trento; il lavoro è stato ultimato nel 2004. L'inventario, redatto originariamente con il programma "Sesamo", è stato successivamente convertito alla versione "Sesamo 2000" e pubblicato in questo formato nella sezione riservata agli archivi del portale Trentinocultura (www.trentinocultura.net). L'importazione in AST-Sistema informativo degli archivi storici del e la conseguente revisione dei dati sono state curate dalla Soprintendenza per i beni librari archivistici e archeologici con la collaborazione di Chiara Bruni, Ines Parisi ed Emanuela Pandini (Cooperativa ARCoop) nel corso del 2010, secondo le norme di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006".

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Albero delle strutture

Parrocchia di Sant'Agata in Commezzadura, 1579 - 1953 Ufficio parrocchiale di Commezzadura, 1595 - 1983 Registri dei nati e battezzati, dei matrimoni e dei morti, 1613 - 1820 Registri dei nati e battezzati, 1819 - 1983 Registri dei matrimoni, 1820 - 1957 Registri dei morti, 1820 - 1957 Indici dei registri dei morti, 1944 - 1949 Registri dei cresimati, 1884 - 1956 Stati delle anime, 1906 - 1953 Registri dei nati, matrimoni e morti fuori parrocchia, 1858 - 1962 Registri degli sponsali, 1908 - 1942 Atti matrimoniali, 1830 - 1955 Registri dei legati missari, 1744 - 1973 Diari delle messe avventizie, 1905 - 1968 Diari delle messe legatarie, 1839 - 1906 Registri delle pubblicazioni matrimoniali, 1924 - 1960 Registri degli avvisi, 1938 - 1958 Registri delle elemosine e delle offerte, 1907 - 1967 Partitari degli enti ecclesiastici, 1943 - 1966 Registri delle opere e associazioni parrocchiali, 1777 - 1964 Protocolli degli esibiti, 1909 - 1941 Carteggio e atti, 1595 - 1965 Chiesa di Sant'Agata in Commezzadura, 1579 - 1973 Inventari, 1743 - 1907 Urbari, 1627 - 1850 Partitari, 1871 - 1973 Registri degli affitti, 1938 - 1955 Registri delle rese di conto dei sindaci, 1648 - 1820 Registri di cassa, 1798 - 1967 Resoconti, 1816 - 1955 Carteggio e atti, 1579 - 1953 Beneficio parrocchiale di Sant'Agata in Commezzadura, 1844 - 1969 Partitari, 1924 - 1969 Carteggio e atti, 1844 - 1952 Chiesa di Sant'Antonio in Mastellina, 1683 - 1955 Inventari, 1847 - 1894 Registri degli affitti, 1947 - 1955

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Registri delle rese di conto dei sindaci, 1721 - 1849 Registri di cassa, 1934 - 1953 Resoconti, 1853 - 1955 Carteggio e atti, 1683 - 1946 Chiesa di San Rocco in Almazzago, 1576 - 1956 Inventari, 1576 - 1906 Registri degli affitti, 1947 - 1956 Registri delle rese di conto dei sindaci, 1716 - 1773 Registri di cassa, 1934 - 1953 Resoconti, 1853 - 1955 Carteggio e atti, 1724 - 1946 Chiesa di San Giovanni Battista in Mestriago, 1617 - 1955 Inventari, 1847 - 1905 Registri degli affitti, 1947 - 1955 Registri di cassa, 1841 - 1953 Resoconti, 1853 - 1955 Carteggio e atti, 1617 - 1946 Chiesa di San Giuseppe in Piano, 1695 - 1955 Inventari, 1847 - 1892 Registri delle rese di conto dei sindaci, 1695 - 1849 Registri di cassa, 1934 - 1953 Resoconti, 1853 - 1955 Carteggio e atti, 1775 - 1946 Chiesa della Santissima Trinità in Deggiano, 1689 - 1818 Registri delle rese di conto dei sindaci, 1689 - 1818 Carteggio e atti, 1704 - 1812 Beneficio Rossi di Piano, 1669 - 1937 Resoconti, 1859 - 1937 Carteggio e atti, 1669 - 1937 Beneficio Zanoni di Mastellina, 1801 - 1966 Partitari, 1943 - 1966 Registri di cassa, 1934 - 1953 Resoconti, 1859 - 1955 Carteggio e atti, 1801 - 1955 Fondazione Bernardelli di Piano, 1869 - 1918 Carteggio e atti, 1869 - 1918 Legato Donati di Mestriago, 1869 - 1957 Registri di cassa, 1934 - 1953 Resoconti, 1869 - 1955 Carteggio e atti, 1869 - 1957

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Fondo Missioni di Commezzadura, 1905 - 1945 Registri di cassa, 1934 - 1945 Resoconti, 1905 - 1937 Fondazione Endrizzi di Commezzadura, 1905 - 1938 Resoconti, 1905 - 1937 Carteggio e atti, 1906 - 1938 Confraternita del Santissimo Rosario di Commezzadura, 1615 - 1794 Registri delle rese di conto dei sindaci, 1615 - 1707 Carteggio e atti, 1673 - 1794 Confraternita del Santissimo Sacramento di Commezzadura, 1770 - 1968 Registri delle rese di conto dei sindaci, 1770 - 1806 Registri di cassa, 1828 - 1968 Registri degli iscritti, 1912 - 1953 Carteggio e atti, 1783 - 1954 Confraternita del Sacro Cuore di Maria di Mastellina, 1854 - 1862 Registri degli iscritti, 1854 - 1862 Congregazione di Carità di Commezzadura, 1826 - 1877 Resoconti, 1848 - 1877 Carteggio e atti, 1826 - 1850 di Commezzadura, 1592 - 1814 Carteggio e atti, 1592 - 1814 Comune di Deggiano, 1830 - 1911 Protocolli catastali, 1911 - 1911 Carteggio e atti, 1830 - 1898 Curazia della Santissima Trinità in Deggiano, 1826 - 2000 Registri dei nati e battezzati e dei morti, 1828 - 1890 Registri dei nati e battezzati, 1877 - 2000 Registri dei matrimoni, 1919 - 2000 Registri dei morti, 1884 - 1966 Registri dei cresimati, 1908 - 1975 Stati delle anime, 1901 - 1950 Atti matrimoniali, 1919 - 1953 Registri dei legati missari, 1864 - 1966 Registri delle elemosine, 1945 - 1966 Partitari generali, 1871 - 1953 Protocolli degli esibiti, 1913 - 1950 Carteggio e atti, 1826 - 1965

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Albero dei soggetti produttori

Curazia di Sant'Agata, Commezzadura, 1595 febbraio 16 - 1919 marzo 30 Successori: Parrocchia di Sant'Agata, Commezzadura, 1919 marzo 31 - E' filiale di : Parrocchia di San Vigilio, , 1183 -

Parrocchia di Sant'Agata, Commezzadura, 1919 marzo 31 - Predecessori: Curazia di Sant'Agata, Commezzadura, 1595 febbraio 16 - 1919 marzo 30 E' organo/ufficio di : Decanato di Ossana, Ossana, 1912 dicembre 8 - Assorbe : Chiesa di Sant'Agata, Commezzadura, [1439 maggio 25] - 1987 gennaio 24 Assorbe : Chiesa di San Giuseppe, Piano (Commezzadura), [sec.XVII] - 1987 gennaio 24 Assorbe : Curazia della Santissima Trinità, Deggiano (Commezzadura), 1826 aprile 14 - 1987 gennaio 24 Assorbe : Chiesa di San Rocco, Almazzago (Commezzadura), [sec.XVI] - 1987 gennaio 24 Assorbe : Beneficio parrocchiale di Sant'Agata, Commezzadura, [sec.XVI] - 1987 gennaio 24 Assorbe : Chiesa di San Giovanni Battista, Mestriago (Commezzadura), 1617 luglio [3] - 1987 gennaio 24 Assorbe : Chiesa di Sant'Antonio, Mastellina (Commezzadura), 1461 aprile 14 - 1987 gennaio 24 Assorbe : Chiesa della Santissima Trinità, Deggiano (Commezzadura), 1586 maggio 1 - 1987 gennaio 24

Chiesa di Sant'Agata, Commezzadura, [1439 maggio 25] - 1987 gennaio 24 E' assorbito da : Parrocchia di Sant'Agata, Commezzadura, 1919 marzo 31 - E' matrice di : Chiesa di Sant'Antonio, Mastellina (Commezzadura), 1461 aprile 14 - 1987 gennaio 24 E' matrice di : Chiesa di San Giuseppe, Piano (Commezzadura), [sec.XVII] - 1987 gennaio 24 E' matrice di : Chiesa di San Rocco, Almazzago (Commezzadura), [sec.XVI] - 1987 gennaio 24 E' matrice di : Chiesa di San Giovanni Battista, Mestriago (Commezzadura), 1617 luglio [3] - 1987 gennaio 24

Beneficio parrocchiale di Sant'Agata, Commezzadura, [sec.XVI] - 1987 gennaio 24 E' assorbito da : Parrocchia di Sant'Agata, Commezzadura, 1919 marzo 31 -

Chiesa di Sant'Antonio, Mastellina (Commezzadura), 1461 aprile 14 - 1987 gennaio 24 E' assorbito da : Parrocchia di Sant'Agata, Commezzadura, 1919 marzo 31 - E' filiale di : Chiesa di Sant'Agata, Commezzadura, [1439 maggio 25] - 1987 gennaio 24

Chiesa di San Rocco, Almazzago (Commezzadura), [sec.XVI] - 1987 gennaio 24 E' assorbito da : Parrocchia di Sant'Agata, Commezzadura, 1919 marzo 31 - E' filiale di : Chiesa di Sant'Agata, Commezzadura, [1439 maggio 25] - 1987 gennaio 24

Chiesa di San Giovanni Battista, Mestriago (Commezzadura), 1617 luglio [3] - 1987 gennaio 24 E' assorbito da : Parrocchia di Sant'Agata, Commezzadura, 1919 marzo 31 - E' filiale di : Chiesa di Sant'Agata, Commezzadura, [1439 maggio 25] - 1987 gennaio 24

Chiesa di San Giuseppe, Piano (Commezzadura), [sec.XVII] - 1987 gennaio 24 E' assorbito da : Parrocchia di Sant'Agata, Commezzadura, 1919 marzo 31 - E' filiale di : Chiesa di Sant'Agata, Commezzadura, [1439 maggio 25] - 1987 gennaio 24

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Chiesa della Santissima Trinità, Deggiano (Commezzadura), 1586 maggio 1 - 1987 gennaio 24 E' assorbito da : Parrocchia di Sant'Agata, Commezzadura, 1919 marzo 31 -

Beneficio Rossi, Piano (Commezzadura), 1658 giugno 15 - [1937]

Beneficio Zanoni, Mastellina (Commezzadura), 1802 aprile 14 - 1987 gennaio 24

Fondazione Bernardelli, Piano (Commezzadura), 1869 giugno 2 - [1918]

Legato Donati, Mestriago (Commezzadura), [1869] - 1987 gennaio 24

Fondo Missioni, Commezzadura, 1906 agosto 20 - [1945 settembre 2]

Fondazione Endrizzi, Commezzadura, 1905 agosto 30 - [1938]

Confraternita del Santissimo Rosario, Commezzadura, 1597 luglio 18 - 1810 aprile 25

Confraternita del Santissimo Sacramento, Commezzadura, 1834 luglio 22 - [sec. XX seconda metà]

Confraternita del Sacro Cuore di Maria, Mastellina (Commezzadura), [1854 dicembre 31] - [1862 marzo 2]

Congregazione di carità, Commezzadura, [1826] - 1923 maggio 15

Comunità di Commezzadura, Commezzadura, [sec.XVI] - 1810 [agosto 31]

Comune di Deggiano, Deggiano (Commezzadura), 1818 gennaio 1 - 1923 gennaio 12

Curazia della Santissima Trinità, Deggiano (Commezzadura), 1826 aprile 14 - 1987 gennaio 24 E' assorbito da : Parrocchia di Sant'Agata, Commezzadura, 1919 marzo 31 -

7 superfondo Parrocchia di Sant'Agata in Commezzadura, 1579 - 1953 (con doc. fino al 2000)

Reg.91; quad. 23; b.12; fascc. 51

Storia archivistica La documentazione dell'archivio storico della parrocchia di Commezzadura si trovava, al momento del riordino, nella canonica parrocchiale situata a Mestriago nell'ufficio del parroco distribuita in un armadio di metallo, in un mobiletto di legno e su uno scaffale di metallo. Fino agli inizi degli anni '50 l'archivio era conservato nella vecchia canonica, ora abitazione privata, situata a Mastellina. Dal verbale della visita vescovile del 1923 l'archivio risulta "bene ordinato" e tenuto in un armadio chiuso(1). Da un altro verbale relativo alla visita pastorale del 27 luglio 1943(2) si evince inoltre che esso era "custodito ben chiuso" e che vi si conservavano "manoscritti e pergamene". Si segnalava inoltre che questi documenti erano "numerizzati" e che "di tutti si può trovare copia nel volume del prof. Ciccolini, pag. 302 e segg."(3). In occasione di quella visita si seganalava che gli atti erano bene ordinati e che "ogni ente ha un suo registro proprio e teca che lo riguarda". Si sottolineava inoltre la mancanza di un documento antico e importante, risalente al 10 ottobre 1598(4) e redatto su supporto pergamenaceo, nel quale Aliprando barone di Madruzzo, Arco e e priore dei monaci Templari di Campiglio vendeva alla comunità di Commezzadura la chiesa e la canonica di Mastellina con orto e prato, con l'obbligo della comunità di mantenerla per uso e abitazione del curato di Commezzadura. Nella visita dell'anno 1953 l'archivio risulta depositato sempre nella canonica a Mastellina in un armadio non chiuso a chiave in quanto, si sottolinea, "non c'è bisogno. Nessuno va a toccare!"(5). Tra la documentazione descritta nella relazione per la stessa visita è compresa una scatola contenente pergamene di vario argomento. Al momento dell'intervento di riordino non si è notata alcuna volontà di ordine precedente, tranne la presenza di alcune piccole buste, tra l'altro contenenti scarsa documentazione, relative alle varie chiese soggette alla curazia, poi parrocchia, di Commezzadura e i resoconti raccolti in mazzi a seconda dell'amministrazione a cui appartenevano. Tutto il carteggio, ammassato in modo confuso e disordinato probabilmente in seguito al trasferimento della sede della canonica da Mastellina a Mestriago, raccoglieva anche parte del carteggio e della documentazione dell'ex curazia di Deggiano. Anche per quanto riguarda l'archivio di questa ex curazia vi è da segnalare l'evidente mancanza di documentazione che un tempo sicuramente era presente. Basti notare la relazione della visita pastorale del 30 agosto 1923(6) nella quale riguardo all'archivio si scrive "atti ordinati in teche secondo l'ordine cronologico i più antichi e secondo l'ordine logico i più recenti", viene anche segnalata la presenza di carte risalenti al XVII secolo, di cui non rimane alcuna traccia, anch'esse regestate dal Ciccolini e pubblicate nella sua opera. Una cosa molto grave è rappresentata dal fatto che nell'archivio non si è trovata alcuna traccia del notevole numero di pergamene (91 pezzi) che, come già detto, fino al 1953 erano presenti e conservate in una scatola. La dispersione di tale materiale non è imputabile ad una causa specifica ma rimane solo da constatare che parte della memoria storica della comunità è andata perduta lasciando una lacuna incolmabile.

Modalità di acquisizione e versamento

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L'archivio è sempre stato di proprietà dell'ente; in base alla Commissione Beni Culturali del 2 maggio 1994 è stato dichiarato di interesse storico.

Contenuto Gli archivi parrocchiali, come tutti gli archivi ecclesiastici, sono soggetti storicamente a determinate prescrizioni e regolamenti approvati dall'autorità competente. In particolare attualmente essi trovano una loro legislazione nel Codice di diritto canonico. Per la precisione il can. 535 del nuovo Codice di diritto canonico del 1983, nei paragrafi 1-5 regolamenta gli obblighi del parroco per la tenuta e la conservazione dei "libri parrocchiali" e degli "altri documenti che si devono conservare per la loro necessità o utilità". Lo stesso canone prevede anche i controlli periodici che il Vescovo diocesano o il suo delegato deve effettuare su tali libri e documenti affinchè non vadano dispersi. Tutti i documenti, anche i libri parrocchiali più antichi, devono essere custoditi diligentemente in una stanza apposita detta "tabularium" o archivio. Il Codice di diritto canonico stabilisce ancora che "il Vescovo diocesano abbia cura che anche gli atti e documenti degli archivi delle chiese cattedrali, collegiate, parrocchiali e delle altre chiese che sono presenti nel suo territorio vengano diligentemente conservati e che si compilino inventari o cataloghi in due esemplari, di cui uno sia conservato nell'archivio della rispettiva chiesa e l'altro nell'archivio diocesano" (can. 491 § 1). Circa la consultazione di tali atti e documenti "si osservino le norme stabilite dal Vescovo diocesano" (can. 491 § 3). L'Ordinariato di Trento ha istituito con decreto arcivescovile di data 10 febbraio 1993 l'Archivio diocesano tridentino attribuendogli competenze di conservazione, coordinamento e consulenza, tutela, promozione e valorizzazione degli archivi ecclesiastici dipendenti dall'autorità diocesana. In generale la documentazione si trovava, al momento del riordino, in un discreto stato di conservazione. La documentazione conservata in archivio è quella tipica presente in tutte le parrocchie, composta prevalentemente dai registri anagrafici e dai relativi atti, da registri di amministrazione, da carteggio e atti vari. La documentazione presente nell'archivio parrocchiale della parrocchia di Commezzadura è redatta in lingua italiana.

Lingua Italiano

Criteri di ordinamento e inventariazione Come riferimento metodologico generale per l'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio storico della parrocchia di Commezzadura ci si è attenuti a quanto indicato nelle "Direttive circa i requisiti dei locali, i criteri generali di ordinamento e inventariazione, nonché di organizzazione degli archivi" approvate dalla Giunta provinciale di Trento con deliberazione 29 marzo 1993, n. 3692, parte prima, punto 3, che fa riferimento alla C.M. del Ministero dell'interno n. 39/1966, Direzione generale degli archivi di stato, "Norme per la pubblicazione degli inventari" e a quanto indicato nelle "Norme per la descrizione archivistica e per la redazione degli inventari" elaborate dal Servizio beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento. Il presente lavoro ha comportato tre momenti principali: la schedatura, l'ordinamento e l'elaborazione finale. In fase iniziale sono stati schedati tutti i pezzi rinvenuti nell'archivio parrocchiale rispettando, dove possibile, le unità preesistenti. Per quanto riguarda l'organizzazione dell'archivio storico, poiché non è stato possibile ricostruire una struttura preesistente, su esempio di altri archivi parrocchiali è stata formulata una struttura suddivisa secondo le varie attività svolte dal parroco e le amministrazioni che nella parrocchia operano sotto la sua responsabilità. Le valutazioni, le scelte e le operazioni occorse nel presente lavoro di riordino sono state comunque concertate con il direttore

9 dell'Archivio Diocesano tridentino e con il referente del Servizio Beni Librari e Archivistici della Provincia autonoma di Trento. Per l'elaborazione delle schede ci si è avvalsi del supporto informatico ed è stato utilizzato il programma History- Sesamo. Si ritiene perciò utile far presente che le modalità di descrizione archivistica corrispondono alle possibilità offerte dal programma e alle scelte compiute dal Servizio beni librari e archivistici della Provincia di Trento, scelte tese ad un progressivo adeguamento alle norme internazionali. Il presente inventario si chiude al 1953, limitandosi a quella parte dell'archivio dichiarata di interesse storico dalla Commissione Beni Culturali del 2 maggio 1994. Le "Intese fra la Giunta provinciale di Trento e l'Ordinariato diocesano in materia di archivi degli enti ecclesiastici dipendenti dall'autorità diocesana", stabiliscono infatti che negli archivi ecclesiastici riconosciuti di interesse storico la documentazione, alla scadenza dei cinquant'anni, entri a far parte dell'archivio storico e ricada sotto le disposizioni ad esso relative. Si segnala comunque che in alcuni casi gli estremi cronologici di una singola unità archivistica possono superare il limite del 1953.

Incrementi previsti Si prevede il continuo accrescimento della documentazione della parrocchia relativa all'anagrafe e all'amministrazione della chiesa parrocchiale, in quanto l'ente è ancora attivo.

Condizioni di accesso In base alle "Intese fra la Giunta provinciale di Trento e l'Ordinariato diocesano in materia di archivi degli enti ecclesiastici dipendenti dall'autorità diocesana" e all'art. 20, comma 1, lettera b) della L.P. 14 febbraio 1992, la consultazione dei documenti riguarda esclusivamente la documentazione dichiarata di interesse storico. I documenti di carattere riservato, relativi a situazioni puramente private di persone, sono consultabili dopo 70 anni dalla conclusione dell'affare, ciò in base ad una normativa già in vigore presso gli archivi di Stato (D.P.R. 30 settembre 1963, n. 1409 "Norme relative all'ordinamento ed al personale degli Archivi di Stato"), modificata e integrata con D.P.R. 30 luglio 1999 n. 281 "Disposizioni in materia di trattamento di dati personali per finalità storiche, statistiche e di ricerca scientifica", sfociato con la pubblicazione del provvedimento del garante per la protezione dei dati personali n. 8/P/2001 del 14 marzo 2001 'Codice di deontologia e di buona condotta per il trattamento di dati personali per scopi storici'. Ai titolari degli archivi viene riservato il giudizio sulla consultabilità dei documenti che possono ledere il riserbo dovuto alle persone e comunque solo ad essi, o ad operatori autorizzati, è concessa la facoltà di accedere alla parte relativa all'anagrafe. Inoltre, in base alle suddette "Intese", la consultazione da parte degli studiosi deve comunque avvenire mediante motivata richiesta da inoltrarsi al titolare dell'archivio tramite l'Archivio diocesano, il quale dovrà inviare al servizio provinciale competente l'elenco delle autorizzazioni rilasciate.

Condizioni di riproduzione La riproduzione (fotoriproduzione, microfilmatura, ecc.) dei documenti conservati nell'archivio parrocchiale è consentita previa autorizzazione da parte del titolare dell'archivio stesso. L'Ordinariato consente alla Provincia la microfilmatura dei documenti al fine di costituire copie di sicurezza che saranno conservate presso l'Archivio provinciale. Presso l'Archivio diocesano si trovano microfilmati tutti i registri anagrafici (nati e battezzati, matrimoni, morti) dal Concilio di Trento fino alla fine del 1923, data oltre la quale tali registrazioni e certificazioni diventano di competenza comunale.

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Bibliografia BENVENUTI S. (a cura di), Storia del Trentino. Periodizzazione e cronologia politico-istituzionale, Trento, 1995 BEZZI Q., La Val di Sole, Centro studi per la Val di Sole, Malé, 1975 CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961 CICCOLINI G., La famiglia e la patria dei Guardi in "Studi trentini di scienze storiche", A. XXXII, 1953, n. 4, pp. 324-354. CICCOLINI G., Inventari e regesti degli archivi parrocchiali della Val di Sole, Trento 1939, vol.I La Pieve di Ossana GORFER A., Le valli del Trentino. Trentino occidentale, Calliano, Arti grafiche Manfrini, 1977 INAMA V., Storia delle valli di Non e di Sole nel Trentino. Dalle origini fino al sec. XVI, Mori (TN), 1984 (rist. anast.) WEBER S., Le chiese della Val di Sole nella storia e nell'arte, Trento, 1936

Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda AMBROSI F., Commentari della storia trentina, Trento, 1985 BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888 BERTOLOTTI G., Il parroco italiano ne' suoi rapporti con le leggi dello stato, Roma, 1910 BONELLI B., Monumenta ecclesiae tridentinae, Trento, 1765 COPPOLA G., GRANDI C. (a cura di), La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze, Bologna, 1989 COSTA A., La chiesa di Dio che vive in Trento, Trento, 1986 CURZEL E., Le pievi trentine. Trasformazioni e continuità nell'organizzazione territoriale della cura d'anime dalle origini al XIII secolo (studio introduttivo e schede), Bologna, 1999 Foglio diocesano per la parte italiana dell'arcidiocesi di Trento, XIII (1929-31), XV (1937-41) KÖGL J., La sovranità dei vescovi di Trento e Bressanone, Trento, 1964 LORENZI E., Dizionario toponomastico tridentino, 1932 (ristampa) LUTTEROTTI VON A., "Il Trentino", Bolzano, 1997 SPARAPANI L., I libri parrocchiali della diocesi di Trento, IN: La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze a cura di COPPOLA G. e GRANDI C., Bologna, 1989 TOVAZZI G., Parochiale tridentinum, ed. a cura di Remo , Trento, Biblioteca PP. Francescani, 1970 WEBER S., I vescovi suffraganei della Chiesa di Trento, Trento, 1932

Fonti normative Raccolta di Concordati su materie ecclesiastiche tra la Santa Sede e le autorità civili / a cura di Angelo Mercati, Città del Vaticano : Tipografia poliglotta vaticana, 1954. Codice di diritto canonico (1983)

Note (1) Cfr. "Archivio diocesano tridentino", "Atti visitali", n. 102.

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(2) Ibidem, n. 109/B. (3) Si tratta di Inventari e regesti degli archivi parrocchiali della Val di Sole, a cura di Giovanni Ciccolini, Trento, 1936, vol. I, La pieve di Ossana, pp. 293-356. (4) Di questo documento si trova copia cartacea in "Documentazione dell'archivio del comune di Commezzadura", "Carteggio e atti", fasc. 1, cc. 11-12 e altra copia tradotta in italiano in "Archivio diocesano tridentino", "Parrocchie e curazie", n. 134, cur. 27/B. (5) Cfr. "Archivio diocesano tridentino", "Atti visitali", n. 114. (6) Ibidem, n. 102

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Ente Curazia di Sant'Agata 1595 febbraio 16 - 1919 marzo 30

Luoghi Commezzadura (Tn)

Archivi prodotti Fondo Ufficio parrocchiale di Commezzadura, 01/01/1595 - 31/12/1983

Storia Il termine "Commezzadura" indica il territorio che comprende la parte mediana della Valle di Sole, tra Mezzana e la chiusa di Rovina, composto dagli abitati di Piano, Mestriago, Mastellina e Deggiano, sulla sponda sinistra del Noce, e di Daolasa e Almazzago su quella destra(1). L'origine della parola sembra essere il termine "commenda" (cioé donazione dell'uso di un beneficio ecclesiastico), probabilmente infatti questo territorio doveva essere stato anticamente un feudo appartenente ai frati Templari di Madonna di Campiglio che veniva assegnato a dei sacerdoti(2). Ecclesiasticamente Commezzadura dipendeva, come cappella, dalla curazia di Mezzana a sua volta filiale della pieve di Ossana. Era considerata una tra le più importanti cappelle di questa pieve, tanto da essere citata nel verbale della visita vescovile dell'11 maggio 1537(3). Il procedimento di distacco da Mezzana fu molto lento e contrastato tanto che Commezzadura raggiunse la propria indipendenza ecclesiastica solo nel 1595 in seguito ad una secolare contesa e al succedersi di arbitrati(4). La costituzione della curazia richiese un notevole sforzo da parte delle cinque comunità (Deggiano, Mastellina, Mestriago, Piano e Almazzago) che già da tempo manifestavano la loro insofferenza verso gli oneri economici e ecclesiastici dovuti alla curazia matrice. I vicini di Commezzadura avevano cominciato infatti già nella seconda metà del secolo XV a rifiutarsi di concorrere alle spese di manutenzione e restauro della chiesa di Mezzana. Solo nella seconda metà del secolo XVI, però, i vicini delle comunità riuscirono a raggiungere il loro scopo e il 16 febbraio 1595 l'autorità vescovile decretava ufficialmente la separazione della cura d'anime di Commezzadura da quella di Mezzana. Alcuni obblighi nei confronti della chiesa di Mezzana continuarono comunque a rimanere validi, in particolare il cantributo pari a un terzo del totale delle spese per la riparazione della chiesa di Mezzana in caso di calamità naturali(5). Per lo svincolo definitivo da questi oneri si dovette attendere il 2 novembre 1658 quando venne sottoscritto un atto di liberazione dietro versamento di una somma di denaro. La nomina del curato spettava ai vicini delle ville componenti la Commezzadura. Il neo curato sottoscriveva in seguito gli obblighi cui era tenuto nella cura d'anime che prendevano il nome di "Capitoli per il curato". Dalle norme a noi pervenute si evince che egli aveva l'obbligo di risiedere in canonica a Mastellina e che doveva svolgere tutte le funzioni ecclesiastiche e amministrative che gli spettavano. Per contro la comunità era obbligata a corrispondergli un salario più un contributo in segale(6). Molto discussa fu nel corso degli anni la questione che rendeva obbligatoria la residenza del curato, poi parroco, nella canonica di Mastellina che, con cortile ed orto annessi, era stata acquistata dalla comunità di Commezzadura il 10 ottobre 1598 dal priore dei monaci Templari di Campiglio. La comunità aveva l'obbligo di mantenerla in perpetuo per 13 uso e abitazione del curato di Commezzadura(7), ma i sacerdoti che reggevano la cura d'anime avrebbero preferito avere la canonica nel villaggio di Mestriago, molto più vicino alla chiesa di S. Agata. La questione venne risolta solo il 30 marzo 1954, quando si iniziarono i lavori di costruzione della nuova sede canonicale su un terreno acquistato dalla chiesa. Così il 28 luglio 1955 il parroco fece ufficialmente ingresso nella nuova sede(8).

Funzioni, occupazioni e attività Con il termine "curazia" si vuole indicare un luogo o un territorio determinato, con chiesa propria, situata all'interno dei confini della parrocchia, sottratta parzialmente alla giurisdizione del parroco e affidata a un curato. Nel linguaggio canonico quindi il curato era un sacerdote che, dentro i confini di una parrocchia, aveva una chiesa propria e un territorio determinato dove esercitava la cura d'anime con poteri quasi parrocchiali. La curazia poteva essere, in relazione alla parrocchia d'origine, completamente o parzialmente dipendente, o indipendente a seconda delle concessioni ottenute a mano a mano dall'autorità ecclesiastica e civile. La Luogotenenza del Tirolo e Voralberg riconobbe come indipendenti quelle sole stazioni di cura d'anime delle quali si poteva comprovare l'erezione a cura indipendente con il beneplacito dello Stato. I sacerdoti che ambivano all'assegnazione del beneficio curaziale dovevano sostenere gli esami di concorso indetti dall'Ordinariato. Il curato era tenuto a celebrare la messa "pro populo" ed era autorizzato a tenere, senza delegazione parrocchiale, i registri di battesimo, matrimonio e morte. Nel territorio del Tirolo tuttavia si ebbero curazie erette anche senza la presenza di tutti gli elementi descritti sopra. Tra le due guerre mondiali la maggior parte delle curazie presenti sul territorio tridentino ottennero l'elevazione a parrocchi e il sistema curaziale fu abolito completamente in seguito al Concordato del 1984.

Fonti archivistiche e bibliografia Bibliografia CICCOLINI G., La famiglia e la patria dei Guardi in "Studi trentini di scienze storiche", A. XXXII, 1953, n. 4, pp. 324-354. GORFER A., Le valli del Trentino. Trentino occidentale, Calliano, Arti grafiche Manfrini, 1977

Note (1) Cfr. Gorfer A., Le valli del Trentino. Trentino occidentale, Trento, 1975. (2) Cfr."Archivio diocesano tridentino", "Atti visitali", (1953), n. 114. (3) Ibidem, "Atti visitali", vol. 1, p. 82. (4) Cfr. G. Ciccolini in "Studi trentini di scienze storiche", A. XXXII, 1953, n. 4, pp. 324-354. (5) Ibidem (6) Cfr. "Archivio diocesano tridentino", "Miscellanea", V, n. 74 e "Libro B", (7), n. 252. (7) Di questo documento si trova copia cartacea in "Documentazione dell'archivio del comune di Commezzadura", "Carteggio e atti", fasc. 1, cc. 11-12 e altra copia tradotta in italiano in "Archivio diocesano tridentino", "Parrocchie e curazie", n. 134, cur. 27/B. (8) Cfr. annotazione presente in "Ufficio parrocchiale di Commezzadura", "Stati delle anime", reg. 2.

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Ente Parrocchia di Sant'Agata 1919 marzo 31 -

Luoghi Commezzadura (Tn)

Archivi prodotti Fondo Ufficio parrocchiale di Commezzadura, 01/01/1595 - 31/12/1983

Storia Con decreto vescovile del 31 marzo 1919 la curazia di Commezzadura, confinante a est con la parrocchia di e a ovest con quella di Mezzana, ottenne l'elevazione a parrocchia facente parte del decanato di Ossana. Con D.M. 30 dicembre 1986, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 gennaio 1987 è stata dichiarata persona giuridica privata (Trib. di Trento, Reg. Pers. Giurid. n°374).

Funzioni, occupazioni e attività Dal punto di vista etimologico il termine "parrocchia" deriva dal greco e serviva ad indicare nel linguaggio classico qualsiasi circoscrizione territoriale. ll sistema di ripartire il territorio diocesano in circoscrizioni territoriali minori si sviluppò nei secoli fino al basso medioevo anche in conseguenza del moltiplicarsi di nuove chiese sotto la spinta delle crescenti esigenze dei fedeli. La consacrazione definitiva del sistema parrocchiale si ebbe però con il Concilio di Trento che, sulla base della precedente normativa pontificia e conciliare, dettò una nuova e completa disciplina della struttura della Chiesa. Il Concilio prescrisse che, per la più efficace tutela della cura delle anime affidate ai vescovi, il "populus fidelium" si dovesse distinguere in parrocchie proprie con confini determinati e che a ciascuna di esse si assegnasse un parroco proprio e perpetuo, dal quale soltanto si potessero ricevere i Sacramenti (Sess. XXIV, cap. 13). In conseguenza il Concilio ordinò che venissero erette parrocchie in tutti i luoghi in cui esse non esistevano e stabilì delle norme per assicurare ai parroci in ogni caso il minimo reddito. Al parroco era richiesto l'impegno della residenza, era raccomandata la conoscenza del popolo attraverso la compilazione e l'accurata custodia dei libri parrocchiali, egli inoltre doveva di partecipare alle adunanze vicariali. I principi enunciati dal Concilio di Trento, e successivamente ribaditi nella normativa pontificia, sono stati accolti e sintetizzati nel testo del Codice di diritto canonico del 1917 che nel can. 216 §1 dispone che il territorio di ogni diocesi debba essere diviso in "distinctas partes territoriales", a ciascuna delle quali "sua peculiaris ecclesia cum populo determinato est assignanda suusque peculiaris rector, tamquam proprius eiusdem pastor, est praeficiendus pro necessaria animarum cura". Dunque l'istituzione parrocchiale risulta costituita, oltre all'elemento territoriale, da altri tre elementi, ossia un determinato "popolo", una peculiare "chiesa" e un "pastor". Il Codice di diritto canonico del 1983 ha riconosciuto la personalità giuridica della parrocchia espressamente concepita come "Communitas Christifidelium" (CIC 1983, can. 515 §3). Tale riforma è stata recepita sia nell'accordo tra Stato e Chiesa (legge 121/1985) sia nelle disposizioni sugli enti e beni ecclesiastici (legge 222/1985); le diocesi e le parrocchie acquistano la personalità giuridica civile dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero dell'interno che conferisce loro la qualifica di "ente ecclesiastico civilmente riconosciuto". 15

16 fondo A Ufficio parrocchiale di Commezzadura, 1595 - 1983

regg. 45, quadd. 14, bb. 5, fascc. 14

Soggetti produttori Curazia di Sant'Agata, 1595 febbraio 16 - 1919 marzo 30 Parrocchia di Sant'Agata, 1919 marzo 31 -

Contenuto Per un'introduzione generale dell'archivio si veda l'introduzione al fondo "Parrocchia di Sant'Agata in Commezzadura".

17 serie A 1 Registri dei nati e battezzati, dei matrimoni e dei morti, 1613 - 1820

Contenuto Per un'introduzione generale si vedano le introduzioni alle serie specifiche. La serie è composta da quattro registri dei quali i primi due sono redatti in lingua latina ed iniziano a partire dal 1613. Le registrazioni sono effettuate in forma di dichiarazione fino al 1806 per i matrimoni e fino al 1807 per i nati e i morti. Per i battesimi il curato attestava di aver impartito il sacramento al nuovo nato riportando nome e cognome dei genitori e dei padrini. Per i matrimoni il sacerdote attestava di aver celebrato il rito e indicava le generalità degli sposi aggiungendo in fine il nome dei testimoni. Per quanto riguarda i morti registrava la data della morte, l'identità del defunto, se aveva ricevuto i sacramenti e spesso annotava anche il luogo della sepoltura. Con l'introduzione dei registri a tabella prevista dalla legge imperiale del 20 febbraio 1784, inizialmente redatta artigianalmente poi prestampata, si dà spazio a notizie più particolareggiate e precise. Per quanto riguarda i nati e battezzati le nuove registrazioni riportano la data di nascita, compresa l'ora, quella del battesimo, il numero della casa, il nome e il cognome del bambino, il nome e il cognome della levatrice (o mammana), note circa la religione (cattolica o protestante), il sesso, la condizione legittima o illegittima, il nome dei genitori, il nome di chi ha amministrato il sacramento, i nomi dei padrini e la loro condizione sociale. I nuovi registri dei matrimoni riportano la data del matrimonio, il numero della casa, il nome e il cognome degli sposi, la loro religione, l'età, lo stato civile, il nome e il cognome dei testimoni con la loro condizione sociale.I registri dei morti riportano la data della morte, il numero della casa di abitazione, il cognome e il nome del defunto, la sua religione, l'età, il sesso e la causa del decesso.

A. 1. 1 "Libro I° de' battezzati, matrimoni e morti della cura di Commezzadura dal 1627 al 1699" 1613 giugno 25 - 1699 dicembre 2 pp. 1-188, 204-228, 231-262: registro dei nati e battezzati, 1627 mar. 1-1699 dic. 2; pp. 189-202, 229-230: registro dei morti con annotazioni relative ai luoghi di sepoltura, 1681 gen. 4-1699 ago. 29(1); pp. 264-316: registro dei matrimoni, 1613 giu. 25-1616 nov. 6; 1621 nov. 15-1663 lug. 26. Latino Registro, legatura in cartone, pp. 316 (bianche le pp. 203, 263, 270-271;tra le pp. 222 e 223, 4 cc. bianche) Segnature precedenti: Tomo I Note (1) Le registrazioni relative al periodo 1681 gen. 4-1683 lug. 16 si trovano alle pp. 229-230.

A. 1. 2 "Liber baptizatorum, mortuorum et matrimoniorum curae Comezadurae 1700 et segg." (tit. int) 1700 gennaio 12 - 1788 maggio 5 cc. 1-108: registro dei nati e battezzati, 1700 feb. 7-1788 mag. 5; cc. 109-117, 146-159: registro dei morti, 1757 gen. 19-1780 apr. 17(1); cc. 118-146: registrazioni di morti nella prima infanzia e bambini, 1700 feb. 17-1756 nov. 15; cc. 158-194: registro dei matrimoni, 1700 gen. 12-1781 apr. 30. Latino

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Registro, legatura in mezza pelle, cc. 194 Segnature precedenti: Tomo II Note (1) Le registrazioni relative al periodo 1757 gen. 19-1770 apr. 8 si trovano alle cc. 146-157.

A. 1. 3 "Liber baptizatorum, mortuorum et matrimoniorum curae Comezzadurae 1780 usque ad annum 1815" (tit. int.)((1) 1780 dicembre 18 - 1813 dicembre 1 (con annotazione posteriore del 1833 ottobre 26)(2) pp. 1-128, cc. sd 129-148: registro dei nati e battezzati, 1780 dic. 18-1813 dic. 1; cc. 1-34: registrazioni di morti, 1781 feb. 11-1813 mar. 16(3); pp. 1-27, cc. sd 31: registrazioni di matrimoni, 1781 apr. 30-1811 set. 18. Italiano, latino Registro, legatura in pelle, pp. 128, cc. sd 129-148, cc. 34, pp. 27, cc. sd 31 Segnature precedenti: Tomo III Note (1) "usque ad annum 1815": aggiunta di altra mano. (2) Si tratta di un certificato rilasciato dal curato di Bolentina e relativo quindi ad un battesimo avvenuto fuori parrocchia nel 1813. (3) Con annotazioni delle avvenute sepolture fino al 17 marzo 1813;

A. 1. 4 "Registro dei nati, matrimoni e morti della cura di Commezzadura: 1816, 1817, 1818, 1819, 1820" 1815 settembre 5 - 1820 aprile 26 cc. 1-14: registro dei nati e battezzati, 1815 set. 16-1820 feb. 29; cc. 15-18: registro dei matrimoni, 1816 giu. 14-1820 apr. 26; cc. 26-28: registro dei morti, 1815 set. 5-1820 apr. 20.

All'inizio: incollate alcune circolari vescovili relative alle modalità per le registrazioni di nascite e battesimi, matrimoni e decessi, 1784 feb. 21-1816 mar. 25. Italiano Registro, legatura in mezza pelle con appigli, cc. 28 (bianche le cc. 19-25) Segnature precedenti: T. IV

19 serie A 2 Registri dei nati e battezzati, 1819 - 1983

Contenuto I registri di battesimo insieme ai registri di matrimonio furono introdotti nel diritto canonico dal "Decretum de Reformatione Matrimonii" del Concilio di Trento (Sess. XXIV, capp. 1-2). I titoli 91-97 del "Rituale Romano" emanato da Paolo V nel 1614 proposero le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri. Tali normative trovarono applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; infatti i libri del battesimo vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili ed anagrafiche. L'interesse dell'autorità politica austriaca verso i libri parrocchiali si manifestò con la lettera circolare del primo maggio 1781, che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. La successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 prescrisse l'uso di formule ed espressioni linguistiche uniformi nella compilazione in modo da "impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai comuni - tuttavia senza che per questo venisse meno la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci - con il decreto del 21 agosto 1815 la Commissione aulica centrale d'organizzazione restituiva ai curatori d'anime il compito di ufficiali di stato civile, che essi mantennero fino al primo gennaio 1924, data dell'impianto dello stato civile italiano presso i Comuni. La serie è composta da quattro registri redatti in lingua italiana a partire dal 1819. Su questi registri, strutturati a tabella prestampata, si ritrovano a margine annotazioni relative a matrimoni e morti.

A. 2. 1 "Vol. V. Nati. 1820-1880" (tit. dorso) 1819 novembre 9 - 1880 giugno 6(1) All'inizio: "Memoria del curato di Commezzadura Cipriano dal Piaz fu cappellano di Malè, nativo di Terres", in cui redige l'elenco dei curati di Commezzadura dal 1613 in poi, s.d. Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 167, pp. XLIII con indice alfabetico a rubrica alle pp. I-XLIII Note (1) I nati dal 17 marzo 1827 al 1 giugno 1828 vennero registrati in un unico momento dal curato Cipriano dal Piaz che al suo ingresso nella curazia non aveva trovato alcuna registrazione (cfr. nota a c. sd 35)

A. 2. 2 "Registro dei nati e battezzati(1). 1880" 1880 giugno 18 - 1903 dicembre 22 Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 99 con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. Segnature precedenti: Vol. VI Note (1) "battezzati": aggiunta di altra mano. 20

A. 2. 3 "Registro VII dei nati dall'anno 1904 al 1949"(1) 1904 febbraio 4 - 1949 novembre 19 Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 131 con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. Note (1) "al 1949": aggiunta di altra mano (timbro).

A. 2. 4 "Registro VIII dei nati e battezzati dal 1950-83" 1950 gennaio 4 - 1983 dicembre 8 Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. sd 97 con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.

21 serie A 3 Registri dei matrimoni, 1820 - 1957

Contenuto I registri di matrimonio, insieme a quelli di battesimo, furono introdotti nel diritto canonico dal "Decretum de Reformatione Matrimonii" del Concilio di Trento (Sess. XXIV, capp. 1-2). I titoli 91- 97 del "Rituale Romano" emanato da Paolo V nel 1614 proposero le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri. Tali normative trovarono applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; i libri del matrimonio infatti vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili ed anagrafiche. L'interesse dell'autorità politica austriaca verso i libri parrocchiali si manifestò con la lettera circolare del primo maggio 1781, che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. La successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 prescrisse l'uso di formule ed espressioni linguistiche uniformi nella compilazione: "impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai Comuni - tuttavia senza che per questo venisse meno la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci - con la legge imperiale del 20 aprile 1815 ed il decreto del 21 agosto 1815 della Commissione aulica centrale d'organizzazione veniva restituito ai curatori d'anime il compito di ufficiali di stato civile, che essi mantennero fino al primo gennaio 1924, data dell'impianto dello stato civile italiano presso i Comuni. Se durante la dominazione austriaca il matrimonio celebrato in chiesa aveva validità civile e al parroco veniva richiesta un'attenzione particolare nella produzione degli atti necessari per la celebrazione e la registrazione del sacramento (Cfr. Codice civile austriaco, § 80), negli anni tra l'annessione al Regno d'Italia e il Concordato del 1929 stipulato tra la Santa Sede e l'autorità politica, il rito civile e religioso venivano celebrati separatamente. Con la legge n. 847 del 27 maggio 1929 lo Stato italiano riconobbe la validità civile del matrimonio celebrato secondo le norme di diritto canonico ed il curatore d'anime è tenuto alla notificazione dell'avvenuta celebrazione al Comune, per la sua trascrizione nei registri anagrafici. La serie è costituita da quattro registri con registrazioni a partire dal 1820. I registri sono strutturati a tabella prestampata. Il quarto registro è strutturato secondo le norme introdotte dal Concordato del 1929.

A. 3. 1 "Libro dei matrimoni di Comezzadura incominciato l'anno 1820" 1820 aprile 15 - 1880 maggio 8 Italiano Registro, legatura in cartone, cc. sd 105 con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.

A. 3. 2 "Registro dei matrimoni della curazia di Commezzadura. 1881" 1881 aprile 26 - 1903 settembre 7 Italiano

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Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 77 con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. Segnature precedenti: Vol. VI°

A. 3. 3 "VII. Libro dei matrimoni dal 1904 al 1941" 1904 febbraio 6 - 1941 dicembre 13 Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 70 con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.

A. 3. 4 "8° registro dei matrimoni dal 1930 al 1957" 1930 febbraio 20 - 1957 dicembre 21(1) Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 148 con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. Note (1) I matrimoni celebrati tra il 20 febbraio 1930 e il 13 dicembre 1941 sono stati ricopiati dal registro precedente.

23 serie A 4 Registri dei morti, 1820 - 1957

Contenuto I registri dei morti vennero introdotti insieme ai registri dei cresimati e agli stati delle anime dal "Rituale Romano" di Paolo V nel 1614, il quale proponeva anche le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri (Cfr. § Formulae scribendae in libris habendis apud parochos ut infra notatur). Tale normativa trovò applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; infatti i libri dei morti vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili ed anagrafiche. L'interesse dell'autorità politica austriaca verso i libri parrocchiali si manifestò con la lettera circolare del primo maggio 1781, che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. La successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 prescrisse l'uso di formule ed espressioni linguistiche uniformi nella compilazione: "impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai Comuni - tuttavia senza che per questo venisse meno la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci - con il decreto del 21 agosto 1815 la Commissione aulica centrale d'organizzazione restituiva ai curatori d'anime il compito di ufficiali di stato civile, che essi mantennero fino al primo gennaio 1924, data dell'impianto dello stato civile italiano presso i Comuni. La serie è composta da tre registri recanti le registrazioni dei decessi a partire dal 1820. I registri sono a tabella prestampata con l'indicazione della causa della morte.

A. 4. 1 "Libro dei morti di Comezzadura incominciando l'anno 1820" 1820 febbraio 19 - 1880 dicembre 10 Italiano Registro, legatura in cartone, pp. VII, 119 con indice alfabetico parziale a rubrica alla fine n.n. Segnature precedenti: V

A. 4. 2 "Registro dei defunti. 1881" 1881 febbraio 1 - 1942 ottobre 22 Italiano Registro, legatura in mezza pelle, pp. 196 con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. Segnature precedenti: Vol. VI

A. 4. 3 "Morti. 1943 - 1957" 1943 gennaio 13 - 1957 ottobre 7

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Registro, legatura in mezza pelle, pp. 67 con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.

25 serie A 5 Indici dei registri dei morti, 1944 - 1949

Contenuto La serie è costituita da un quaderno, indice parziale del registro contenuto in "Ufficio parrocchiale di Commezzadura", "Registri dei morti", reg. 3.

A. 5. 1 "Indice del registro dei morti. Tomo X" 1944 - 1949 Italiano Registro a rubrica, legatura in cartoncino, cc. 13 n. n.

26 serie A 6 Registri dei cresimati, 1884 - 1956

Contenuto I registri dei cresimati vennero introdotti insieme ai registri dei morti e agli stati delle anime dal "Rituale Romano" di Paolo V nel 1614, il quale proponeva anche le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri (Cfr. § Formulae scribendae in libris habendis apud parochos ut infra notatur). In realtà nella diocesi di Trento i registri dei cresimati furono compilati con sistematicità solo a partire dal sec. XIX. La serie è formata da un quaderno e un registro. Il secondo registro è stato compilato dal parroco don Mario Leonardi presumibilmente verso il 1950. Egli copiò in ordine alfabetico i nomi dei cresimati del registro precedente, ridotto in cattive condizioni, con le informazioni ad essi relative e continuò su questo le successive registrazioni.

A. 6. 1 "Libro dei cresimati negli anni 1884 ... 1949" (tit. int.) 1884 settembre 14 - 1949 novembre 19 Italiano Quaderno, senza coperta, cc. sd 1-25, pp. 26-35 staccate (mancano le cc. sd 2 e 3) con indice all'inizio n.n.

A. 6. 2 "I registro dei cresimati ab anno 1884 ad 1956" 1884 settembre 14 - 1956 giugno 10 Le registrazioni delle cresime dal 14 settembre 1884 al 19 novembre 1949 sono copia del registro precedente. Italiano Registro, legatura in mezza tela, pp. 114 con indice alfabetico a rubrica all'inizio n.n.

27 serie A 7 Stati delle anime, [1906 - 1953]

Contenuto Il "Liber Status animarum" (o Anagrafe) era un registro che permetteva al curatore d'anime di conoscere in modo esatto la composizione del suo "gregge", la situazione anagrafica e quella dell'impartizione dei Sacramenti al fine di facilitare il suo compito pastorale e di ufficiale di stato civile. La compilazione degli stati delle anime venne raccomandata, insieme a quella dei registri dei cresimati e dei morti, dal "Rituale Romano" di Paolo V nel 1614. Successivamente diversi Concilii e Sinodi ordinarono che in ciascun anno durante la Quaresima, o in altra epoca, si rinnovassero questi libri(1). Queste disposizioni tuttavia non furono seguite diligentemente nelle parrocchie della diocesi di Trento: anteriormente al XIX secolo infatti sono conservati pochi registri di questo tipo nonostante le frequenti sollecitazioni provenienti anche dalle autorità civili(2). Sono molti i vescovi che negli atti delle visite pastorali richiamavano l'attenzione su questa lacuna, ma fu il vescovo Celestino Endrici che stilò per la sua prima visita pastorale nella diocesi un formulario in cui si richiedevano, per la prima volta in forma esplicita, gli "Status animarum" o "Anagraphes" (Foglio diocesano, VII, 1905, p. 239). Nel 1917 il Codice di Diritto Canonico li rese obbligatori, lasciando alle disposizioni dei vari Ordinari il compito di introdurli e di stilare anche nuovi e più semplici metodi di compilazione (cfr. CIC, can. 440). La serie è costituita da due registri. Il primo registro fu compilato nel 1906 da don Cesare Guarnieri e nel 1949 don Mario Leonardi lo rifece ex novo, aggiungendo le date di matrimonio, cresima e prima comunione, e aggiornandolo con nuove registrazioni. L'anagrafe della popolazione della cura di Commezzadura nel sec. XIX si trova in "Chiesa di S. Agata di Commezzadura", "Registri di cassa", reg. 2, pp. 1-236.

Note (1) Cfr. Bazzanella G., Manuale d'ufficio del clero curato, Trento, 1888, p. 52. (2) Cfr. Sparapani L., I libri parrocchiali nella diocesi di Trento in La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze a cura di Coppola G. e Grandi C., Bologna, 1989, pp. 277-319.

A. 7. 1 "II. Anagrafe" (tit. dorso) [1906 - 1949](1) Anagrafe della popolazione suddivisa per località (Mastellina, Mestriago, Daolasa, Almazzago e Piano). Italiano Registro, legatura in mezza pelle, pp. 15-261 (bianche le pp 48-69, 104, 114-125, 133-139, 189-199), con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. Note (1) Gli estremi cronologici sono desunti da una nota all'inizio del registro.

A. 7. 2

28

"Anagrafe. III" (tit. dorso) [1953 giugno 15 - 1953 luglio 30] (1) (con annotazioni posteriori fino al 1966) Anagrafe della popolazione suddivisa per località (Mastellina, Mestriago, Daolasa, Almazzago e Piano). Alla fine: riassunto circa l'andamento demografico fino al 1966. Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. sd 185 (bianche alcune cc.) con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. Note (1) La data è stata desunta da una nota all'inizio del registro apposta dal parroco don Mario Leonardi.

29 serie A 8 Registri dei nati, matrimoni e morti fuori parrocchia, 1858 - 1962

Contenuto La serie è formata da un registro e tre quaderni sui quali sono annotati nascite e battesimi, matrimoni e morti di persone appartenenti alla cura d'anime di Commezzadura avvenuti fuori parrocchia.

A. 8. 1 "Nati, morti, matrimoni all'estero" 1858 luglio 29 - 1962 aprile 11 cc. sd 1-21: registro delle nascite avvenute fuori Commezzadura e/o all'estero, 1858 lug. 29-1962 apr. 11; pp. 40-53: registro dei decessi avvenuti fuori Commezzadura e/o all'estero, 1861 set. 17-1956 gen. 7: cc. sd 80-87: registro dei matrimoni avvenuti fuori Commezzadura e/o all'estero, 1890 ago. 14-1962 apr. 9. Italiano Registro, legatura in mezza pelle con appigli, cc. sd 39, pp. 40-79, cc. sd. 80-87 (bianche le cc. sd 22-39 e le pp. 54-79), con indice alfabetico a rubrica alla fine n. n.

A. 8. 2 "Registro dei nati fuori paese" 1873 maggio 31 - 1922 agosto 21 Italiano Quaderno, legatura in cartoncino, pp. 4

A. 8. 3 "Registro dei morti fuori di paese" 1898 febbraio 7; 1904 agosto 28 - 1932 dicembre Italiano Quaderno, legatura in cartoncino, pp. 7

A. 8. 4 "Registro dei matrimoni fuori di paese" 1909 marzo 15 - 1941 febbraio 8 Italiano Quaderno, legatura in cartoncino, cc. sd 6

30 serie A 9 Registri degli sponsali, 1908 - 1942

Contenuto Papa Pio X nel decreto "Ne temere"(1) stabilì che dal giorno di Pasqua 1908 la promessa di matrimonio per essere valida dovesse essere fatta per iscritto, alla presenza del parroco oppure di due testimoni e firmata dai due fidanzati. Tutto questo allo scopo di impedire questioni che potevano nascere in seguito ad accordi segreti e di evitare litigi o inimicizie tra persone e famiglie. Il decreto era anche in sintonia con il Codice civile austriaco dove si stabiliva inoltre che la promessa di matrimonio non imponeva alcun obbligo legale nè a contrarre matrimonio nè a dare quanto era stato pattuito, nel caso uno dei due fidanzati mancasse alla promessa. La serie è composta da due registri.

Note (1) Cfr. Foglio diocesano, anno 1908, n. 3.

A. 9. 1 "Registro sponsali dal 1908 al 1924 incluso" 1908 aprile 18 - 1924 ottobre 30 Italiano Registro, legatura in tela, pp. 96 con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. Segnature precedenti: I

A. 9. 2 "Sponsali dal 1925" 1925 marzo 28 - 1942 settembre 22 Italiano Registro, legatura in cartone, pp. 87 con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. Segnature precedenti: II

31 serie A 10 Atti matrimoniali, 1830 - 1955

Contenuto La documentazione è composta dall'insieme delle pratiche relative ai singoli matrimoni celebrati nella parrocchia. Gli atti, prodotti dagli enti ecclesiastici o civili e dai futuri sposi, variano per genere e quantità a seconda delle epoche e dei governi. Si possono trovare, per esempio, certificati di battesimo e di cresima, esami di religione, attestati di avvenute pubblicazioni, dispense vescovili da impedimenti, permessi politici e militari, consensi paterni. Dal 1820 ai parroci e ai pastori d'anime era vietato benedire i matrimoni a coloro che non avessero prodotto prima il permesso politico. Tale attestazione, introdotta nel Tirolo con il decreto della Cancelleria aulica del 12 maggio 1820, veniva rilasciata dal comune e doveva dimostrare che lo sposo fosse in grado di mantenere una famiglia mediante l'esercizio di un'industria o una paga giornaliera. In seguito alla legge n.847 del 27 maggio 1929, la documentazione di ogni matrimonio viene raccolta nel bifoglio "Esame dei contraenti", consistente nella domande da farsi agli sposi secondo il can.1020 del Codice di diritto canonico, e comprende anche la notificazione al comune dell'avvenuta celebrazione da parte del parroco con la relativa attestazione della sua registrazione nei registri anagrafici comunali. La serie è composta da cinque buste contenenti i fascicoli annuali delle pratiche di matrimonio. Su ogni pratica è stato riportato il numero del matrimonio assegnato all'atto della celebrazione così come risulta dai registri di matrimonio degli anni corrispondenti, nonché i nomi e cognomi dei contraenti.

A. 10. 1. b. 1 "Atti matrimoniali. 1830 - 1867" 1830 - 1867 Busta, cc. 613 n.n.

A. 10. 2. b. 2 Atti matrimoniali 1868 - 1899 Busta, cc. 792 n.n.

A. 10. 3. b. 3 Atti matrimoniali 1900 - 1928 Busta, cc. 601 n.n.

A. 10. 4. b. 4 Atti matrimoniali 1929 - 1946 Busta, cc. 665 n.n.

A. 10. 5. b. 5

32

Atti matrimoniali 1947 - 1955 Busta, cc. 627 n.n.

33 serie A 11 Registri dei legati missari, 1744 - 1973

Contenuto La serie è composta da tre registri sui quali venivano descritti i legati e le messe legatarie fondate nella curazia di Commezzadura, con le annotazioni delle soddisfazioni degli oneri missari, specificando anche la data di accettazione, l'intenzione e l'elemosina.

A. 11. 1 "Libro delle sante messe legatarie di Comezzadura, di quello che pagano al signor curato annualmente. 1744" (tit. int.) 1744 - 1747 cc. 1-10r: elenco delle messe che annualmente devono essere celebrate nelle chiese di Piano, di S. Agata, di Almazzago, di Mastellina, di Mestriago e di Deggiano, s. d.; cc. 10v-12r: registrazione delle messe legatarie celebrate a Piano, S. Agata, Almazzago e Mastellina, 1744-1745, 1747. Alle cc. 12-13: resa di conto del sindaco della chiesa di S. Agata relativa prevalentemente ad entrate, 1747; alle cc. 14-31, 36v e 37: memoria di denaro "imprestato" e/o denaro dovuto alla chiesa di S. Agata per celebrazioni ed altri crediti verso il curato, 1740 mar. 16-1756 ott. 31; alle cc. 34-36: "Memoria della scola", 1745-1756. Italiano Registro, legatura in cartoncino rustico, cc. 37 (bianche le cc. 4v, 5, 8v, 32. 33 e 34v)

A. 11. 2 "Oneri legatari delle chiese" 1903 - 1973 settembre 13 Registro degli adempimenti degli oneri missari a carico della chiesa parrocchiale, delle chiese soggette e dei legati pii: pp. 5-34: Chiesa di S. Agata, 1904 apr. 21-1973 set. 13; pp. 50-69: Chiesa di S. Antonio in Mastellina, 1905 mag. 4-1973 set. 13; pp. 76-108: Chiesa di S. Rocco in Almazzago, 1904 gen. 2-1973 set. 13; pp. 122-139: Chiesa di S. Giovanni Battista in Mestriago, 1904 gen. 8-1973 set. 13; pp. 156-169: Chiesa di S. Giuseppe in Piano, 1904 gen. 2-1973 set. 13; pp. 180-201: Beneficio Zanoni di Mastellina, 1903 dic. 30-1973 set. 13; pp. 220-223: Beneficio Rossi di Piano, 1903-1937; pp. 234-242: Legato Donati di Mestriago, 1904-1973 set. 13; pp. 250-264: "Messe legatarie dei privati di Commezzadura", 1903-1926.

Alle pp. 300-305: memorie relative ai curati e parroci di Commezzadura e sulla congrua ad essi assegnata. Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. IX, pp. 305 (bianche molte pp.) con indici delle parti alle cc. I-IX e alle pp. 1-3

A. 11. 3 "Registro legati privati ab anno 1932" 1932 - 1940

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Descrizione dei legati privati fondati tra il 1932 e il 1940 con l'annotazione a margine dell'avvenuta soddisfazione missaria. Italiano Registro, legatura in cartone, pp. 8

35 serie A 12 Diari delle messe avventizie, 1905 - 1968

Contenuto L'autorità ecclesiastica ordinò l'uso di tre diari per la registrazione delle messe: il diario per le messe legatarie, quello per le messe avventizie e il diario personale del sacerdote. I primi due dovevano trovarsi in sacrestia, come si può leggere in una comunicazione ai decani del vicario episcopale Zambaiti del 14 agosto 1804: "Hac occasionem tibi iterum praecipimus, quae in enciclica 'Quamvis iterato' diei 4 ianuarii 1774 demandata fuerunt, in omnibus ecclesiis diligenter, fideliterque observentur, scilicet, ut in singulis sacrariis exponatur liber, in quo quilibet sacerdos inscribere teneatur singulas missas tam beneficii, et capellaniae quam legatarias perpetuas, ac insuper alius separatus liber, in quo notentur missae adventitiae signata in utroque libro cuiuscumque celebrationis die". Tali disposizioni vennero riconfermate dal vescovo Francesco Saverio Luschin (Costituzioni diocesane, 1 marzo 1825). Nei diari delle messe avventizie dovevano essere annotati il numero delle messe da celebrarsi, la data della celebrazione, il luogo, la chiesa, l'intenzione; nei diari delle messe legatarie, invece, si segnavano la data del ricevimento della disposizione testamentaria, il numero, il committente, lo stipendio, l'intenzione, il giorno fissato per la celebrazione e la soddisfazione. Il diario personale doveva essere tenuto da ogni sacerdote presso di sè per annotarvi tutte le messe da celebrarsi e celebrate, come ingiungeva anche la legge diocesana del 1825. In seguito altre circolari rinnovarono le disposizioni della legge e in più ordinarono che ogni sacerdote dovesse porre al principio del suo diario l'obbligo dei suoi eredi di far celebrare le messe di cui egli si fosse incaricato e che alla sua morte non fossero state ancora soddisfatte. Fu anche espressamente ordinato che i diari privati dovessero, alla fine di ogni anno, essere riveduti e firmati dal rispettivo parroco per poterne far fede. La serie è costituita da tre registri.

A. 12. 1 "Diarium missarum" 1905 gennaio 1 - 1919 dicembre 31 Latino Registro, legatura in tela, cc. 82 n.n.

A. 12. 2 "Diarium missarum celebratarum in ecclesia S. Agathae et in ecclesiis filialibus" (tit. int.) 1938 gennaio 1 - 1947 novembre 9 Latino Registro, legatura in mezza tela, cc. 80 n.n.

A. 12. 3 "Diarium missarum celebratarum in ecclesia S. Joannis Baptista a die 15 aug. 1948 ad ***" (tit. int.) 1948 agosto 16 - 1968 settembre 22 Alla fine: annotazione relativa a messe celebrate il 3 aprile 1984.

36

Latino Registro, legatura in mezza tela, cc. 40 n.n.

37 serie A 13 Diari delle messe legatarie, 1839 - 1906

Contenuto Per un'introduzione generale si veda "Ufficio parrocchiale di Commezzadura", "Diari delle messe avventizie". La serie è costituita da un solo registro.

A. 13. 1 "Diario delle ss. messe legatarie della cura di Commezzadura incominciato il primo gennaio MDCCCXXXIX" 1839 gennaio 17 - 1906 Diario delle messe legatarie a carico delle varie chiese della curazia di Commezzadura e di privati: - "Messe legatarie di S. Agata martire", 1839 feb. 5-1902; - "S. Antonio" in Mastellina, 1839 gen. 17-1905; - "S. Giovanni Battista" in Mestriago, 1839 lug. 1-1905; - "S. Giuseppe" in Piano, 1839 mar.19-1906; - "S. Rocco" in Almazzago, 1839 gen. 20-1904; - "Messe legatarie dei particolari di Commezzadura", con registrazioni di adempimenti e di affrancazioni, 1842 ott. 16-1906. Alla fine: notizie relative all'erezione dei benefici Zanoni e Rossi e del legato Donati. Italiano Registro, legatura in mezza pelle con appigli, cc. 51 n.n.

38 serie A 14 Registri delle pubblicazioni matrimoniali, 1924 - 1960

Contenuto La serie è costituita da un registro e da un quaderno sui quali il parroco annotava le date delle tre pubblicazioni necessarie prima della celebrazione del matrimonio. Registrazioni di pubblicazioni matrimoniali per gli anni 1946-1947 si trovano in "Ufficio parrocchiale di Commezzadura", "Registri degli avvisi", reg. 5.

A. 14. 1 "Pubblicazioni matrimoniali ab anno 1924" 1924 aprile 6 - 1942 ottobre 11 Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 30 n.n.

A. 14. 2 "Pubblicazioni matrimoniali in Commezzadura dal 28.3.1948 al 31. XII.1959" 1948 marzo 28 - 1960 gennaio 3 Italiano Quaderno, legatura in carta, cc. 38 n.n.

39 serie A 15 Registri degli avvisi, 1938 - 1958

Contenuto La serie è composta da due registri e sei quaderni sui quali venivano annotati gli avvisi da leggersi ai fedeli a conclusione delle principali celebrazioni liturgiche; essi riguardavano l'orario e la scadenza delle funzioni settimanali, l'orario delle confessioni, le attività di preparazione delle feste religiose, lo smarrimento di oggetti in chiesa e altre comunicazioni. Su di essi potevano essere annotate e successivamente comunicate ai fedeli anche le date delle tre pubblicazioni necessarie alla celebrazione dei matrimoni.

A. 15. 1 Avvisi sacri 1938 gennaio 2 - 1942 gennaio 4 Italiano Quaderno, legatura in cartoncino, cc. 51 n.n.

A. 15 . 2 Avvisi sacri 1942 febbraio 1 - 1943 aprile 18 Italiano Quaderno, legatura in cartoncino, cc. 39 n.n.

A. 15. 3 "Pubblicazioni. S. Agata. 25/4.1943 - 11/3.1945" 1943 aprile 25 - 1944 ottobre 22 Italiano Quaderno, legatura in cartoncino, cc. 57 n.n.

A. 15. 4 "Pubblicazioni in S. Agata dal 29/10/1944" (tit. int.) 1944 ottobre 29 - 1945 marzo 11 Italiano Quaderno, senza coperta, cc. 15 n.n.

A. 15. 5 "Pubblicazioni in S. Agata. 3/II.1946 - 15/VI.1947" 1946 febbraio 3 - 1947 giugno 8 Alla fine: "Pubblicazioni di matrimonio": annotazione delle avvenute tre pubblicazioni, [1946] feb. 10-1947 mag. 4. Italiano Registro, legatura in cartoncino, cc. 53 n. n.

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A. 15. 6 "Pubblicazioni nella chiesa parrocchiale di S. Agata in Commezzadura dal 22/VI 1947 al ***" (tit. int.) 1947 febbraio 22 - 1949 dicembre 25 Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 71 n.n.

A. 15. 7 "Avvisi per S. Agata dal 1° gennaio 1950 al 31 dicembre 1952" 1950 gennaio 1 - 1952 dicembre 21 Italiano Quaderno, legatura in cartoncino rustico, cc. 40 n.n.

A. 15. 8 "Quaderno degli avvisi di chiesa per S. Agata dal 1° gennaio 1953 al 31 dicembre 1958" (tit. int.) 1953 gennaio 1 - 1958 dicembre 14 Italiano Quaderno, legatura in cartoncino, cc. 49 n.n.

41 serie A 16 Registri delle elemosine e delle offerte, 1907 - 1967

Contenuto La serie è formata da cinque registri e due quaderni sui quali sono state annotate offerte ed elemosine a favore di opere diocesane, circoli cattolici, poveri e devozioni varie. Il primo registro contiene le registrazioni delle distribuzioni delle elemosine del legato Battisti di Mori provenienti dal decano di Ossana quindi distribuite ai poveri di Commezzadura.

A. 16. 1 "Missae pro animabus ab anno 1907 - ***" (tit. int.) 1907 [marzo 10] - 1957 agosto 4 - Elemosine raccolte durante la quarta domenica di Quaresima di ogni anno con relativa annotazione della celebrazione di messe "pro animabus", 1907 [mar. 10]-1916 apr. 4; 1919 mar. 31-1957 ago. 4; - Distribuzione delle elemosine del legato Battisti a favore dei poveri, 1909 feb. 5-1939. Italiano Registro, legatura in tela, cc. 46 n.n. (num. orig. imprecisa)

A. 16. 2 "Registro delle collette pro beneficenza, quote ecc. Libro cassa del beneficio curaziale" 1917 novembre 20 - 1967 - Registro delle elemosine raccolte in chiesa sia a favore della stessa che per altri scopi benefici, 1917 nov. 20-1967; - Entrate ed uscite del beneficio curaziale, 1940 nov. 28-1967. Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 39 n.n.

A. 16. 3 "Registro oboli. 1924 - ***" 1924 gennaio 6 - 1954 dicembre 28 Registro delle elemosine raccolte nella chiesa parrocchiale e nelle chiese ad essa soggette per varie opere caritatevoli, con l'annotazione della consegna in Curia degli importi dovuti. Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 21 n.n.

A. 16. 4 "Offerte chiesa S. Agata"(1) 1947 febbraio 2 - 1947 luglio 11 Registro delle offerte raccolte nella chiesa parrocchiale di S. Agata. Italiano Quaderno, legatura in carta, cc. 4 n.n. Note (1) Il titolo è molto sbiadito. 42

A. 16. 5 "Pane di S. Antonio dall'anno 1947" 1947 aprile 13 - 1967 agosto 7 Registro delle offerte ritrovate nelle cassette per il Pane di S. Antonio collocate nelle varie chiese della parrocchia di Commezzadura. Italiano Registro, legatura in cartoncino, pp. 37-52

A. 16. 6 "Elemosine" 1948 ottobre 3 - 1957 gennaio 13 - "Elemosine S. Agata", offerte raccolte nella chiesa di S. Agata di Commezzadura, 1948 ott. 3-1956 dic. 31 (manca l'anno 1954); - "Elemosine S. Rocco", offerte raccolte nella chiesa di S. Rocco in Almazzago, 1952 mag. 20-1956 ott. 23; - "Elemosine S. Antonio Abbate", offerte raccolte nella chiesa di S. Antonio Abbate in Mastellina, 1948 ott. [..]-1956 dic. 30; - "Elemosine S. Giovanni Battista", offerte raccolte nella chiesa di S. Giovanni Battista, 1952 mag. 22-1956 set. 30; - "Elemosine pro presepio", 1948 dic. 27 - 1957 gen. 13. Italiano Quaderno, legatura in cartoncino, cc. 31 n.n.

A. 16. 7 "Oboli. 1948 - 19**" 1948 ottobre 24 - 1967 dicembre 14 Registro delle elemosine raccolte a favore di varie opere caritatevoli e assistenziali nelle varie chiese della parrocchia di Commezzadura. Italiano Registro, legatura in cartone, pp. 107 (bianche molte pp.)

43 serie A 17 Partitari degli enti ecclesiastici, 1943 - 1966

Contenuto Il partitario, o libro maestro, è un registro suddiviso in tante partite distinte quante sono le persone con le quali subentra un rapporto di interesse. Una parte delle registrazioni è relativa alla descrizione del credito e un'altra alla registrazione degli acconti e/o saldi a mano a mano che avvengono i versamenti da parte del debitore. La serie è costituita da due registri e precisamente da un partitario e dal suo indice, relativi a vari enti ecclesistici della parrocchia di Commezzadura.

A. 17. 1 "Partitario dei beni ecclesiastici di 1/S. Agata - chiesa parrocchiale, 2/S. Rocco, 3/S. Antonio Abbate, 4/S. Giovanni Battista, 5/S. Giuseppe" 1943 novembre 28 - 1952 dicembre 31; 1966 luglio 22 pp. I, 1-96: "Partitario della venerabile chiesa parrocchiale di S. Agata", rendite da interessi su capitali, da prestiti di guerra, da immobili, 1943 nov. 30-1952 dic. 31; 1966 lug. 22; pp. 102-179: "Chiesa di S. Rocco in Almazzago", rendite da titoli e capitali, da immobili, 1943 nov. 28-1952 dic. 31; 1966 lug. 22; pp. 186-203: "Chiesa di S. Antonio Abbate in Mastellina", rendite da titoli e capitali, da immobili, 1943 dic. 1-1952 dic. 31; 1966 lug. 22; pp. 208-225: "Chiesa di S. Giovanni Battista in Mestriago", rendite da titoli, da immobili, 1943 dic. 20-1952 dic. 31; 1966 lug. 22; pp. 230-241: "Chiesa di S. Giuseppe in Piano", rendite da titoli e capitali, da immobili, 1943 nov. 30-1952 dic. 31; 1966 lug. 22. Italiano Registro, legatura in cartone con appigli, pp. 241(bianche molte pp.) con indice alfabetico a rubrica sciolto

A. 17. 2 "Indice alfabetico delle partite dei vari enti. Partitario I e II" sec. XX Rubrica alfabetica in parte riconducibile al registro precedente. Italiano Registro, legatura in cartoncino, cc. 15 n.n.

44 serie A 18 Registri delle opere e associazioni parrocchiali, 1777 - 1964

Contenuto La serie è composta da cinque registri e un quaderno relativi alle varie associazioni e opere parrocchiali esistenti nella curazia poi parrocchia di Commezzadura.

A. 18. 1 Registro della Dottrina cristiana 1777 maggio 11; 1779 dicembre 20 - 1811 luglio 14 Registrazioni relative alle partecipazioni alla Dottrina cristiana. Italiano Registro, legatura in cartoncino rustico, cc. 132 n.n.

A. 18. 2 "Elenco degli associati alla 'Pia Unione contro la bestemmia' [1910 settembre 8] - 1953 gennaio 8 - "Elenco degli aggregati alla Pia unione contro la bestemmia e le imprecazioni", [1910 set. 8]; - "Prospetto delle famiglie in cui ha avuto luogo l'intronizzazione del Sacro Cuor di Gesù in Commezzadura"; elenco delle famiglie suddivise per località, [1926]; - Iscritti all'Apostolato della preghiera di Almazzago, Piano, Mestriago, Mastellina e Daolasa, 1944 mar. 5-1953 gen. 8; - "Famiglie consacrate ai Cuori SS.mi di Gesù e di Maria", nelle località di Almazzago, Piano, Mestriago, Daolasa, Mastellina, 1944 mar. 19-1946 ago. 15. Italiano Registro, legatura in tela, cc. 29 n.n.

A. 18. 3 "Opere parrocchiali. Cassa" [1943] aprile 17 - 1964 gennaio 20 - Registro delle entrate e delle uscite per opere parrocchiali , [1943] apr. 17-1963; - "Cinema", incassi per film e tasse, 1955 mar. 5-1964 gen. 20. Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 46 n.n.

A. 18. 4 Verbali delle adunanze delle zelatrici dell'Apostolato della preghiera 1944 aprile 17 - 1948 gennaio 6 Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 33 n.n.

A. 18. 5

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"Opera riparatrice tabernacolo"(1) 1946 aprile 7 - 1947 agosto 16; 1955 aprile 3 - maggio 29 - Registrazioni delle offerte raccolte a favore di varie opere da esegiursi per la chiesa parrocchiale compreso il tabernacolo, 1946 apr. 7-1947 ago. 12; - Risparmi in conto corrente, 1946 lug. 12-1947 ago.11; - "Amministrazione dei beni di don Pietro Flaim", 1946 ott. 17-1947 ago. 16. Aggiunto in seguito: incassi per pellicole cinematografiche, 1955 apr. 3-mag. 9 Italiano Registro, legatura in cartoncino, cc. 15 n.n. Note (1) Di seguito al titolo: "Esaurito e unito alle opere parrocchiali".

A. 18. 6 "Fronte della famiglia. Ogni frazione con Deggiano" sec. XX Registro degli iscritti e delle iscritte al Fronte della famiglia suddivisi per i paesi di Piano, Mestriago, Almazzago, Mastellina, Deggiano. Italiano Quaderno, legatura in carta, cc. 5 n.n.

46 serie A 19 Protocolli degli esibiti, 1909 - 1941

Contenuto I protocolli degli esibiti sono registri sui quali devono essere scritti, secondo una numerazione progressiva, gli atti e la corrispondenza in arrivo e in partenza, specificandone la data e il contenuto. La tenuta di questi libri da parte dei parroci venne prescritta dall'autorità politica (cfr. "Raccolta delle leggi provinciali", 19.12.1816) e da quella ecclesiastica (Decreto vescovile 9.03.1887 nel Foglio Diocesano, 1887). La serie è composta da un registro.

A. 19. 1 "Protocollo degli esibiti della curazia dell'anno 1909 - ***" 1909 febbraio 6 - 1941 dicembre 12 Mancano le registrazioni degli anni 1939 e 1940. Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 61 n.n.

47 serie A 20 Carteggio e atti, 1595 - 1965

Contenuto La serie è formata da 14 fascicoli contenenti documentazione prodotta e/o ricevuta dal curatore d'anime di Commezzadura nell'espletamento della sua attività pastorale. Si troveranno perciò carteggio anagrafico, circolari provenienti dalle autorità, corrispondenza varia, ecc.

A. 20. 1. b. 1 Miscellanea(1) 1595 - 1876 Atti di privati (1595-1876), elenchi e descrizione di parte della documentazione di spettanza dell'archivio parrocchiale di Commezzadura ritrovata in vari luoghi, statuto della confraternita del S. Cuore di Maria di Mastellina, documentazione relativa al fondo poveri di Mestriago, documentazione del sacerdote Antonio Rosati da Pedemonte, ecc. Fascicolo, cc. 72 Note (1) Il fascicolo contiene carte regestate in Inventari e regesti degli archivi parrocchiali della Valle di Sole, a cura di Giovanni Ciccolini, Trento, 1936, Vol. I, La Pieve di Ossana: cc. nn. 771, 784, 785, 796, 815, 829, 830, 843.

A. 20. 2. b. 1 Legati di Commezzadura(1) 1658 (copia) - 1925 Testamenti e documenti di fondazione di legati vari istituiti nella curazia poi parrocchia di Commezzadura. Fascicolo, cc. 93 Note (1) Il fascicolo contiene carte regestate da G. Ciccolini, op. cit.: cc. nn. 801, 823, 852, 891, 918, 920.

A. 20. 3. b. 1 Visite pastorali(1) 1672 - 1766; 1908 - 1965 Decreti visitali, atti e relazioni relativi alle visite pastorali svoltesi nella curazia poi parrocchia di Commezzadura. Fascicolo, cc. 127 Note (1) Il fascicolo contiene carte regestate da G. Ciccolini, op. cit.: cc. nn. 816, 876, 885, 888.

A. 20. 4. b. 1 Amministrazione dei legati 1719 - 1953 Carteggio e atti relativi in generale all'amministrazione dei legati fondati nella curazia poi parrocchia di Commezzadura: celebrazioni di messe, riduzioni di oneri missari, eredità e loro divisione, prospetto delle pie fondazioni (prima metà sec. XIX), elemosine, affrancazioni, rapporti con la Curia, sanatorie, ecc. Fascicolo, cc. 149 48

A. 20. 5. b. 1 Privilegi, facoltà e concessioni 1783; 1816 - 1953 Concessione di altare privilegiato (1783 feb. 9), facoltà di erigere la Via Crucis nella chiesa curata e nelle chiesette ad essa soggette, facoltà di benedire il nuovo cimitero e le nuove campane, concessione di "assumere protocoli per dispense matrimoniali", concessione del SS. Sacramento nella chiesa di S. Agata, in quella di S. Rocco in Almazzago e in quella di S. Antonio in Mastellina, decreto di erezione a parrocchia (1919 mar. 21), concessione della facoltà di binare. Fascicolo, cc. 58

A. 20. 6. b. 2 Circolari, ordinanze e decreti provenienti da autorità politiche e civili 1807 - 1926 Fascicolo, cc. 254

A. 20. 7. b. 2 Circolari, decreti e disposizioni provenienti da autorità religiose 1808 - 1917 Fascicolo, cc. 188

A. 20 . 8. b. 3 Carteggio e atti 1834 - 1953 Corrispondenza di vario genere, rapporti con il parroco/decano di Ossana, tabella dei compensi al catechista, fondo Missioni, processioni del Corpus Domini, tassatori per le sacre funzioni, solennità per riparare al sacrilegio avvenuto nei confronti del tabernacolo nella chiesa di S. Agata, "Peregrinatio Mariae" sul territorio della parrocchia, ecc. Fascicolo, cc. 195

A. 20. 9. b. 3 "Legati privati" 1838 - 1919 Carteggio e atti relativi ai rapporti con il Giudizio distrettuale e/o con la Pretura di Malé per la sorveglianza sugli adempimenti degli oneri missari. Fascicolo, cc. 145

A. 20. 10. b. 3 Autentiche delle reliquie 1840 - 1949 Autentiche delle reliquie conservate sia nella chiesa di S. Agata che nelle chiese ad essa soggette. Fascicolo, cc. 10

A. 20. 11. b. 3

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Carteggio e atti attinenti all'anagrafe 1848 - 1953 Promesse di matrimonio eseguite fuori parrocchia, richieste di sussidi, riconoscimenti di illegittimi, prospetti anagrafici, dispense per consaguineità, notifiche di decessi, richieste di certificati di vario genere da parte di autorità politiche, esumazione di cadavere, certificati di nascite, matrimoni e morti avvenuti all'estero, dichiarazioni di nascita rilasciate dalle levatrici, certificati di ammissione alla cresima, ecc. Fascicolo, cc. 212

A. 20. 12. b. 4 Nati e battezzati, matrimoni e morti fuori parrocchia(1) 1876 - 1953 - "Nati", certificati relativi a nascite e battesimi avvenuti fuori parrocchia e/o all'estero, 1877-1953; - "Matrimoni", certificati relativi a matrimoni celebrati fuori parrocchia e/o all'estero, 1890-1949; - "Morti", certificati relativi a decessi avvenuti fuori parrocchia e/o all'estero, 1876-1919. Fascicolo, cc. 477 Note (1) Cfr. "Archivio dell'ufficio parrocchiale di Commezzadura", "Registri dei nati, matrimoni e morti fuori parrocchia", reg. 1.

A. 20. 13. b. 5 "Associazione dei padri di famiglia di Commezzadura: costituzione della società, elenco dei soci firmati, statuto" 1919 - 1921 Verbale della riunione per la costituzione dell'Associasione dei padri di famiglia, rapporti con l'associazione trentina, statuto. Fascicolo, cc. 17

A. 20. 14. b. 5 Amministrazione degli enti ecclesiastici 1922 - 1950 Carteggio e atti relativi all'amministrazione dei vari enti ecclesiastici facenti capo alla parrocchia di Commezzadura. Fascicolo, cc. 177

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Ente Chiesa di Sant'Agata [1439 maggio 25] - 1987 gennaio 24

Luoghi Commezzadura (Tn)

Archivi prodotti Fondo Chiesa di Sant'Agata in Commezzadura, 01/01/1579 - 31/12/1973

Storia La chiesa di Commezzadura, dedicata a S. Agata, è situata tra i paesi di Mestriago e Piano. Viene menzionata per la prima volta su un documento pergamenaceo datato 25 maggio 1439(1) nel quale viene citato il "massarius et rector sive gubernator" della chiesa di S. Agata. L'edificio venne presumibilmente realizzato dai vicini delle ville della Commezzadura, forse ancora prima del XV secolo, con la volontà di rendersi indipendenti dalla curazia di Mezzana. Nella visita pastorale dell'11 maggio 1537(2) viene ricordata tra le più importanti cappelle della pieve di Ossana con il nome di cappella di S. Rocco e S. Agata. Dalle varie visite pastorali svoltesi alla chiesa nel corso degli anni non sono emerse molte notizie riguardo all'edificio, ma è certo che essa venne consacrata l'8 luglio 1530(3) dal vescovo suffraganeo Girolamo Vascherio. Dalla visita del 1751(4) si viene a conoscenza della presenza al suo interno di tre altari, il maggiore dedicato a S. Agata, realizzato in legno scolpito nel 1512 in stile gotico, e due laterali dedicati a S. Bartolomeo e a S. Caterina. Due di questi altari furono consacrati in occasione della consacrazione dell'edificio e l'altro nel luglio 1649 dal vescovo suffraganeo Jesse Perchoffer. L'abside rappresenta la parte più antica dell'edificio e sembra risalire al XV secolo con gli affreschi del maestro Simone Baschenis(5). Agli inizi del XVII secolo alla chiesa venne aggiunta la navata di sinistra e venne realizzata una cappella ove vi si collocò l'altare del SS. Rosario, consacrato il 29 luglio 1617(6). Nel 1650 venne realizzato il tabernacolo per opera dell'intagliatore Giovanni Battista Ramus. Nel 1838 l'Ordinariato autorizzò l'erezione della Via Crucis che venne benedetta il 18 agosto dello stesso anno. Il campanile è isolato rispetto all'edificio di culto e 26 giugno 1843 furono benedette le tre campane che in esso trovavano sede. Durante la guerra mondiale del 1915-1918 due di esse vennero requisite dal governo austriaco e rimase al suo posto solo la maggiore. Nel 1914 venne realizzato un nuovo cimitero su un terreno di proprietà del Comune quasi attiguo alla parrocchiale. Si segnala che ancora nel 1953 era proibito conservare nella chiesa parrocchiale il santissimo sacramento che era invece tenuto nelle chiese di Mastellina e di Almazzago, forse per il fatto che il parroco risiedeva ancora nella canonica di Mastellina(7). Il patronato della chiesa era tenuto dai quattro comuni componenti "la Commezzadura" e precisamente Mastellina, Mestriago, Piano e Almazzago che provvedevano sia alla manutenzione ordinaria che alle eventuali opere di restauro. In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato quest'ultimo sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Chiesa parrocchiale di Commezzadura è stato soppresso e i suoi beni (con tutte le relative pertinenze, accessioni, comproprietà, diritti, servitù e ipoteche) sono stati assegnati all'ente Parrocchia di Sant'Agata in Commezzadura.

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Funzioni, occupazioni e attività Il curatore d'anime era il legittimo amministratore della sostanza della chiesa curata, come anche delle chiese annesse e di tutte le fondazioni istituite a favore delle stesse. Il patrimonio della chiesa era costituito dagli apparati, dagli utensili, dagli arredi sacri di cui essa è provvista per il culto divino, dagli altri beni mobili di sua proprietà, come pure dai fabbricati, fondi, capitali, introiti, diritti ad essa appartenenti, i cui proventi sono destinati a sopperire ai bisogni del culto divino e al mantenimento in buono stato dei fabbricati. Il parroco svolgeva la sua attività di responsabile amministrativo affiancato dai fabbriceri (detti anche sindaci o massari), quali rappresentanti della comunità. L'istituzione e l'azione dei fabbriceri vennero disciplinate da un decreto napoleonico del 26 maggio 1807: venivano nominati per decreto ministeriale o prefettizio, erano generalmente tre per ciascuna chiesa e duravano in carica cinque anni. Nella diocesi di Trento venne emanata nel 1865 una normativa relativa all'amministrazione delle chiese che disciplinava, tra l'altro, anche il rapporto del curatore d'anime coi fabbriceri. Il primo era considerato l'organo ecclesiastico dell'amminstrazione e a lui competeva la principale direzione; i fabbriceri gli erano affiancati "tanto allo scopo di prestargli assistenza, quanto nella loro qualità di rappresentanti della comunità ecclesiastica (...). Tanto il curator d'anime che i fabbriceri devono sempre aver cognizione di quanto concerne l'amministrazione"(8). I fabbriceri venivano di regola proposti al curatore d'anime; il loro ufficio durava due anni, salvo la possibilità di essere riconfermati. Dal 1874 (Legge 7 maggio 1874, Boll. Leggi dell'Impero n. 50) spettava al decano il diritto di nominare i fabbriceri proposti dalla comunità. Le fabbricerie erano perciò organi amministrativi dipendenti dall'autorità ecclesiastica, ai quali era demandata l'amministrazione dei beni temporali di una chiesa, con esclusione di qualsiasi ingerenza nelle questioni di culto. Anche il Codice di diritto canonico del 1917 (cann. 1183-1184) contemplava espressamente la fabbriceria, escludendola però da molte ingerenze (elemosine di messe, ordine della chiesa e del cimitero, disposizione e custodia dei libri parrocchiali, ecc.). Lo stesso Codice conferiva alla chiesa personalità giuridica, con il diritto di acquistare, ritenere, amministrare liberamente ed indipendentemente da ogni potere civile beni temporali per il conseguimento dei propri fini (can. 1495). Dove mancava la fabbriceria, l'amministratore unico era il rettore della chiesa, sotto l'unico controllo dell'Ordinario. Il parroco o rettore della chiesa, che faceva sempre parte di diritto della fabbriceria, per la natura stessa dell'ente ne era il presidente. Il Concordato del 1929 e il regio decreto del 26 settembre 1935 ridimensionarono ulteriormente la rilevanza delle fabbricerie. L'ente chiesa parrocchiale è stato soppresso in seguito all'applicazione degli adempimenti in materia di revisione concordataria seguiti alla legge 20 maggio 1985 n. 222, e all'entrata in vigore del relativo regolamento di esecuzione, decereto 13 febbraio 1987, n.33, in particolare in seguito all'approvazione dei decreti con i quali è stata stabilita la sede e la denominazione dei nuovi enti parrocchia.

Note (1) Tale documento, regestato in Inventari (...), op. cit., p. 302, perg. n. 306, non è più presente in archivio. (2) Cfr. "Archivio diocesano tridentino", "Atti visitali", vol. 1, p. 82. (3) Ibidem, n. 109/B. (4) Ibidem, n. 62, cc. 241-242. (5) Ibidem, n. 105/B. (6) Ibidem, vol. 11, p. 376 f-g. (7) Ibidem, n. 114.

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(8) Cfr. Norme per l'amministrazione del patrimonio delle chiese e dei benefici, nonché delle fondazioni ecclesiastiche della diocesi di Trento, 1865, Capitolo I, Sezione I, § 10.

53 fondo B Chiesa di Sant'Agata in Commezzadura, 1579 - 1973

regg. 10, quadd. 3, bb. 4, fascc. 5

Soggetti produttori Chiesa di Sant'Agata, [1439 maggio 25] - 1987 gennaio 24

Contenuto Per un'introduzione generale dell'archivio si veda l'introduzione al fondo "Parrocchia di Sant'Agata in Commezzadura".

54 serie B 1 Inventari, 1743; 1822 - 1907

Contenuto L'inventario, che veniva compilato per ogni chiesa curata e per le sue annesse, doveva descrivere con la massima esattezza la complessiva sostanza mobile e immobile della chiesa. Era inoltre richiesta una dettagliata descrizione dei documenti di fondazione e di proprietà degli stabili e di altri diritti della chiesa, con annotazione delle eventuali variazioni della sostanza. All'entrata di ogni nuovo curatore d'anime l'inventario doveva essere sottoposto a revisione e comunque la sua compilazione veniva rinnovata ogni cinque anni. Era inoltre facoltà di ogni nuovo fabbricere, in occasione della sua immissione in ufficio, visionare l'inventario della sostanza della chiesa. L'inventario era prodotto in tre esemplari: uno veniva conservato nell'archivio parrocchiale, uno presso l'Ordinariato e un terzo era spedito all'autorità politica provinciale(Cfr. Norme d'amministrazione ecclesiastica, Bollettino delle leggi dell'impero, C. II d.d. 25 gennaio 1866). Accanto agli inventari "ufficiali" spesso si trovano negli archivi anche inventari redatti per altri scopi, con elencazione prevalente dei soli beni mobili. La serie è costituita da un fascicolo.

B. 1. 1. b. 1 Inventari 1743; 1822 - 1907 Nn. 1 - 8 Fascicolo, cc. 102 n.n.

55 serie B 2 Urbari, 1627 - sec. XIX prima metà

Contenuto Per la corretta e vigile amministrazione dei beni della chiesa è necessario tenere aggiornati dei libri contabili per dimostrare la regolarità della gestione del patrimonio. Un particolare tipo di registro atto a questo scopo è l'urbario. In esso si registrano i fondi, gli stabili e i capitali di proprietà di un ente, la loro estensione, la rendita annuale, il nome dei locatari, le scadenze dei pagamenti degli interessi, la durata delle locazioni, le ipoteche, le garanzie ed eventuali altre annotazioni. La serie è composta da quattro registri.

B. 2. 1 "Inventarium, urbarium et registrum omnium et singulorum bonorum, mobilium, stabilium, legatorum, censuum perpetualium, affictuum et reddituum quorumcumque ecclesiarum Comezadurae totius ..." (tit. int.)(1) 1627 set. 23-1628 mar. 29; 1653 nov. 19-1654 giu. 17; 1673 nov. 28-dic. 5 (con integr. fino al 1724) Urbario e inventario dei beni mobili e immobili e delle messe legatarie della chiesa di S. Agata, della confraternita del SS. Rosario, delle chiese di S. Antonio in Mastellina, di S. Rocco in Almazzago, della SS. Trinità in Deggiano, di S. Giovanni Battista in Mestriago. Alle cc. 154-155 inventario dei beni mobili della chiesa di S. Giuseppe in Piano, 1673 ago. 5. Latino Registro, senza coperta, cc. 155 (mancano le cc. 10, 11, 17-22, 34, 38-51,64, 87-94, 96, 97, 104, 105, 128, 129; bianche alcune cc.), con indice delle parti all'inizio Note (1) Il registro è conservato in una teca/copertina non coeva riportante il titolo: "Urbario Martini e Ravelli esteso l'anno 1627 e 1653".

B. 2. 2 "Urbario II° Benvenuti esteso l'anno 1724" 1724 settembre 19 (con integrazioni fino al 1758) Urbario e inventario dei beni mobili e stabili della chiesa di S. Agata con legati, della confraternita del SS. Rosario, delle chiese di S. Antonio in Mastellina, di S. Rocco in Almazzago, della SS. Trinità in Deggiano, di S. Giovanni Battista in Mestriago, di S. Giuseppe in Piano. Latino Registro, legatura in pelle con parte di lacci in pelle, cc. 186 (bianche molte cc. tra una parte e l'altra) con indice delle parti a c. 2

B. 2. 3 "Urbario Giovanni Carlo Rossi (notaio) esteso l'anno 1786" 1786 ottobre 24 (con aggiunte e integrazioni fino al 1839) Urbario e inventario dei beni della chiesa di S. Agata con legati, della confraternita del SS. Rosario e delle chiese di S. Antonio in Mastellina, di S. Rocco in Almazzago, della SS. Trinità in Deggiano, di S. Giovanni Battista in Mestriago, di S. Giuseppe in Piano con descrizione dei legati perpetui e dei benefici a carico delle varie ville. A c. 220: annotazione relativa all'erezione e benedizione della Via Crucis nella chiesa di S. Agata e in quella di S. Antonio Abbate, 1839 ago. 18, 1842 mag. 16; 56 a c. 221: annotazioni relative alla consegna e benedizione delle nuove campane per le chiese di S. Agata e di S. Antonio, nonchè delle tre nuove campanelle di S. Giuseppe, di S. Giovanni Battista e di S. Rocco, 1843 giu. 26-giu. 29; 1852. Italiano Registro, legatura in pelle con lacci in pelle, cc. 221 (bianche molte cc.) con indice dettagliato delle parti alle cc. 1-3

B. 2. 4 "Libro delle chiese di Commezzadura" sec. XIX seconda metà Urbario dei capitali, degli stabili, degli affitti e in generale degli oneri spettanti alle varie chiese della curazia di Commezzadura: - pp. 1-19: "Chiesa di Santa Agata"; - pp. 22-37: chiesa di S. Rocco; - pp. 40-49: chiesa di S. Antonio con altare di S. Maria Liberata; - pp. 50-55: chiesa di S. Giovanni Battista; - pp. 57-59: chiesa di S. Giuseppe. Italiano Registro, legatura in mezza pelle, pp. 59 (bianche diverse pp.)

57 serie B 3 Partitari, 1871 - 1973

Contenuto Per un'introduzione generale alla serie si veda "Ufficio parrocchiale di Commezzadura", "Partitari degli enti ecclesiastici". La serie è costituita da un unico registro.

B. 3. 1 "Partitario della venerabile chiesa. 1923" 1871 gennaio 1 - 1973 Registrazione degli interessi fruttanti su capitali investiti e sulle entrate costituite dal pagamento di affitti, in particolare: obbligazioni di stato, prestiti di guerra, capitali investiti, affitti delle campagne, depositi presso la Curia. Italiano Registro, legatura in mezza tela, pp. 72 (bianche molte pp.) con indice delle parti all'inizio n.n.

58 serie B 4 Registri degli affitti, 1938 - 1955

Contenuto La serie è costituita da due quaderni che riportano le registrazioni dei pagamenti degli affitti degli stabili di proprietà della chiesa.

B. 4. 1 "Affittanze 1937 (copia)" 1938 - 1941 Registrazioni dei pagamenti degli affitti degli stabili di proprietà della chiesa di S. Agata, delle chiese di S. Rocco, di S. Antonio, di S. Giovanni Battista, di S. Giuseppe, della SS. Trinità(1) del beneficio Zanoni di Mastellina e del legato Donati di Mestriago. Italiano Quaderno, legatura in carta, cc. sd 18 (bianche le cc. sd 14 e 15) con indice delle parti a c. sd 1 Note (1) Le registrazioni relative a questa chiesa sono state aggiunte in un secondo momento rispetto al resto del quaderno.

B. 4. 2 "Rascossore affitti S. Agata e S. Giuseppe. Teodosio Podetti" 1947 agosto 3 - 1955 - "Locazione fondi della chiesa di S. Agata", pagamenti annuali degli affitti su fondi di proprietà della chiesa di S. Agata di Commezzadura, 1947 ago. 3-1955; - "Fondi della venerabile chiesa di S. Giuseppe in Piano", registrazione annuale dei pagamenti degli affitti, 1947 ago. 3-1955. All'inizio e alla fine: appunti e conteggi a matita eseguiti dal "rascossore". Italiano Quaderno, legatura in carta, cc. 23 n.n.

59 serie B 5 Registri delle rese di conto dei sindaci, 1648 - 1820

Contenuto La serie è formata da un registro sul quale i sindaci della chiesa di Commezzadura, eletti dalla comunità, annotavano le entrate e le uscite relative al patrimonio della chiesa e le rese di conto annuali. Una resa di conto del sindaco della chiesa di S. Agata per l'anno 1747 si trova in " Ufficio parrocchiale di Commezzadura", "Registri dei legati missari", reg. 1, cc. 12-13.

B. 5. 1 "Nel presente libro saranno registrati dalli sindaci onorandi della chiesa curata di Santa Agata: l'utile ed il speso che detta chiesa doverà ogni anno, principiando l'anno dopo la nascita del nostro Redentor, mille seicento e quaranta otto dico 1648 ..." (tit. int.) 1648 ottobre 3 - 1820 Alle fine: "Nota dei capitali della chiesa curata", registrazione degli interessi sui capitali, 1727 mag. 6-1753 mag. 23; memorie ed annotazioni relative a lavori e ad acquisti fatti a favore della chiesa tra il 1651 e il 1745. Italiano Registro, legatura in pergamena con lacci in pelle, cc. 257 n.n.

60 serie B 6 Registri di cassa, 1798 - 1967

Contenuto La serie è costituita da quattro registri e un quaderno sui quali si trovano annotate in modo preciso e schematico tutte le entrate e le uscite della chiesa di S. Agata.

B. 6. 1 "Libro uscite. 1798 - 1804" 1798 settembre 23 - 1807 aprile 14 Registro delle entrate e delle uscite della chiesa di S. Agata, delle chiese di S. Giuseppe e di S. Antonio e della Confraternita del SS. Rosario. Italiano Registro, legatura in cartoncino rustico, cc. 87 n.n.

B. 6. 2 "Libro conteggio dell'entrata ed uscita della venerabile chiesa curaziale di S. Agata"(1) 1841 [settembre 29] - 1843 All'inizio: annotazioni relativa alla tenuta dell'amministrazione delle quattro chiese soggette e descrizione del patrimonio della chiesa di S. Agata, prima metà sec. XIX.

Alle pp. 1-236: anagrafe della popolazione suddivisa per località: pp. 1-21: "Mastellina", prima metà sec. XIX; pp. 25-100: "Mestriago", prima metà sec. XIX; pp. 101-150: "Anagrafe della popolazione di Piano. 1891", [1891]; pp. 151-198: "Anagrafe di Mestriago e Daolasa. 1890", [1890]; pp. 199-236: "Anagrafe della frazione di Almazzago. 1891", [1891]. Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. VI, pp.236 (bianche la c.V e le pp.22-24, 47) Note (1) Aggiunto, di mano della seconda metà del sec. XIX: "Anagrafe compilata dal curato don Berti Nicolò".

B. 6. 3 "Libro cassa delle entrate e uscite della chiesa dall'anno 1918 - ***" 1918 gennaio 8 - 1967 ottobre 2 Italiano Registro, legatura in tela, cc. 72 n.n.

B. 6. 4 "Chiesa di S. Agata. Entrata - uscita ab anno 1934 - ***" 1934 - 1953 aprile 5 Italiano 61

Registro, legatura in cartoncino, cc. 37 n.n. (num. orig. imprecisa) Segnature precedenti: 1.

B. 6. 5 "Conto corrente postale n. 14/182" 1948 gennaio 6 - 1954 gennaio 7 Registrazione dei movimenti sul c/c postale della chiesa di S. Agata. All'inizio, incollato sul verso del piatto anteriore della coperta: tassatorio sugli stampati per il servizio dei conti correnti postali, 1948 ago. 1-1951. Italiano Quaderno, legatura in carta, cc. 11 n.n.

62 serie B 7 Resoconti, 1816 - 1955

Contenuto Con il decreto governativo del 3 agosto 1803 il ministero per il culto del Regno d'Italia stabiliva delle regole per una migliore amministrazione economica dei beni in possesso degli istituti religiosi. Tutti gli "stabilimenti di religione e di beneficenza pubblica" erano tenuti a presentare annualmente alle municipalità il bilancio della loro attività, entro i tre mesi dell'anno successivo. In base alla circolare del governo del Tirolo e Vorarlberg del 13 ottobre 1821, ogni anno i sindaci della chiesa, nominati dal capo-comune e confermati dal pastore delle anime e dal giudice distrettuale, dovevano rendere conto dell'amministrazione del patrimonio della chiesa mediante un esatto conto. Sei settimane dopo il termine dell'anno militare che cominciava il 1. novembre e terminava il 31 ottobre, il sindaco della chiesa servendosi di appositi formulari doveva rendere i conti dell'amministrazione della chiesa, alla presenza del giudice, del pastore locale e di una deputazione comunale. Il conto formalmente rivisto e approvato doveva essere custodito nella cassa della chiesa o in un apposito armadio; in questa occasione era cura del pastore locale delle anime di fare un estratto di tale conto e trasmetterlo per conoscenza all'Ordinariato. Rimase sempre comunque al vescovo l'ispezione del patrimonio delle chiese della sua diocesi. La sorveglianza sull'amministrazione dei beni ecclesiastici, che prima del Concordato tra stato austriaco e chiesa del 1855 spettava quindi agli organi locali di governo, passava, in base all'art. 30 dell'accordo, all'autorità ecclesiastica. A Trento nel 1865 venne istituito a questo scopo l'Ufficio amministrativo diocesano. Le "Norme d'amministrazione ecclesiastica" pubblicate nel Bollettino delle Leggi dell'Impero del 25 gennaio 1866 regolamentarono la materia stabilendo, tra l'altro, la formazione dei resoconti secondo determinati formulari. Gli amministratori dovevano redigere annualmente i resoconti che, con il visto del curatore d'anime, dovevano essere inviati per l'approvazione all'Ordinariato con la relativa documentazione in ordine di entrata e di uscita. L'Ordinariato doveva vistare e rispedire una copia dei resoconti al curatore d'anime e inviarne una all'autorità politica provinciale. Il Concordato tra stato italiano e chiesa del 1929 non apportò variazioni sostanziali a questo stato di cose. La serie è costituita da quattro buste. Nelle prime tre buste i resoconti si riferiscono unitamente alla chiesa di S. Agata e alle chiese ad essa soggette.

B. 7. 1. b. 1 Resoconti 1816 - 1835 Nn. 1 - 11 Resoconti della chiesa di S. Agata e delle chiese di Almazzago, Mastellina, Mestriago, Piano e Deggiano(1), con documentazione di corredo. Per l'anno 1832/33 sono presenti solo le quietanze. Fascicolo, cc. 412 n.n. Note (1)I resoconti della chiesa di Deggiano arrivano fino al 1830 compreso.

B. 7. 2. b. 2

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Resoconti 1835 - 1842 Nn. 12 - 18 Resoconti della chiesa di S. Agata e delle chiese di Almazzago, Mastellina, Mestriago e Piano, con documentazione di corredo. Per l'anno 1836/37 sono presenti solo le quietanze. Busta, cc. 461 n.n.

B. 7. 3. b. 3 Resoconti 1843 - 1852 Nn. 19 - 27 Resoconti della chiesa di S. Agata e delle chiese di Almazzago, Mastellina, Mestriago e Piano con documentazione di corredo. Busta, cc. 497 n.n.

B. 7. 4. b. 4 Resoconti 1853 - 1955 Nn. 28 - 107 Resoconti della chiesa di S. Agata. Mancano i resoconti del 1862-63, 1866, 1891-96, 1952. Busta, cc. 753 n.n.

64 serie B 8 Carteggio e atti, 1579 - 1953

Contenuto La serie è costituita da quattro fascicoli comprendenti tutta la documentazione di carattere amministrativo relativa al patrimonio della chiesa curaziale di S. Agata e alla tenuta in buono stato dell'edificio di culto. Si trovano qui conservate le pratiche concernenti i lavori di costruzione, manutenzione e restauro eseguiti sull'edificio, quelle relative alla gestione del personale e il carteggio e gli atti relativi alla gestione del patrimonio della chiesa amministrato dal parroco, spesso affiancato da una fabbriceria. La parte più antica della documentazione è rappresentata da censi, compravendite e dazioni i pagamento.

B. 8. 1. b. 1 "Chiesa parrocchiale di S. Agata"(1) 1579 - 1953 Censi, compravendite e dazioni in pagamento (1579-1789), atti d'asta, prospetto dei capitali, quietanze, documenti ipotecari, stime, svincolamento della gleba, atti concernenti la consegna dei banchi a privati, rapporti con i comuni, ecc. Fascicolo, cc. 659 Note (1) Il fascicolo contiene carte regestate da G. Ciccolini, op. cit.: cc. nn. 334, 770, 781, 783, 786-788, 790, 797, 799, 806, 817-820, 824, 832, 842, 851, 858-861, 871, 880, 882, 884.

B. 8. 2. b. 2 Lavori chiesa e arredi sacri(1) 1624 - 1659; 1846 - 1952 Specifica delle spese sostenute per la riparazione del tetto del campanile, sostituzione del vecchio pavimento della chiesa parrocchiale, collaudi delle opere, lavori al cimitero e ai muri di cinta della chiesa, acquisti di nuovi arredi sacri (turibolo), finestre nuove, statue del S. Cuore di Gesù e di S. Agata, decorazioni, pala dell'altare maggiore, tabernacolo, ecc. Fascicolo, cc. 117 Note (1) Il fascicolo contiene carte regestate da G. Ciccolini, op. cit.: cc. nn. 782, 794, 795, 800, 802.

B. 8. 3. b. 2 Locazioni 1827 - 1946 Protocolli di affittanza, atti e carteggio relativi alle locazioni di beni stabili di proprietà della chiesa. Fascicolo, cc. 217

B. 8. 4. b. 2 Campane 1904 - 1943

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Carteggio e atti relativi alle campane della chiesa di S. Agata e a quelle delle chiese soggette, in particolare: requisizioni durante la guerra, libretti di rendita del fondo campane, rifusioni in seguito a danneggiamenti, rapporti con diverse fonderie, trasporti, censimento (1941). Contiene un opuscolo a stampa dell'Opera di soccorso per le chiese rovinate dalla guerra, 1922, pp. 83. Fascicolo, cc. 116

66

Ente Beneficio parrocchiale di Sant'Agata [sec.XVI] - 1987 gennaio 24

Luoghi Commezzadura (Tn)

Archivi prodotti Fondo Beneficio parrocchiale di Sant'Agata in Commezzadura, 01/01/1844 - 31/12/1969

Storia Alla comunità di Commezzadura, convocata in pubblica regola, spettava la nomina del curato, che veniva presentato all'autorità vescovile affinchè autorizzasse e confermasse l'elezione. Il neo curato di S. Agata sottoscriveva gli obblighi cui era tenuto nella cura d'anime, tra i quali quelli di risiedere stabilmente nella canonica di Mastellina e di svolgere tutte le mansioni ecclesiastiche e amministrative che gli competevano. La comunità, per contro, gli corrispondeva un salario più un contributo in segale(1). L'autorità ecclesiastica aveva infatti autorizzato l'erezione della cura d'anime proprio in virtù del fatto che la comunità si era assunta l'onere di dotare il proprio curato. Per questo motivo patrono della curazia risulta essere la comunità di Commezzadura, che era tenuta anche al mantenimento in buono stato della canonica, situata nella frazione di Mastellina, con cortile ed orto annessi. Questa era stata venduta il 10 ottobre 1598 dal priore dei monaci Templari di Campiglio(2). In quasi tutti i verbali delle visite pastorali si rileva la volontà dei vari curati, poi parroci, di trasferire la loro residenza da Mastellina a Mestriago per essere più vicini alla chiesa parrocchiale. Solo il 30 marzo1954 iniziarono i lavori di costruzione della nuova sede canonicale su un terreno acquistato dalla chiesa; il 28 luglio 1955 il parroco vi fece ufficialmente ingresso(3). Il beneficio parrocchiale non possedeva altre rendite, come viene dimostrato nei vari verbali delle visite vescovili e negli atti di consegna(4). In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Beneficio parrocchiale di Commezzadura ha perso la personalità giuridica civile.

Funzioni, occupazioni e attività Una precisa definizione dei benefici, e tra questi del beneficio parrocchiale, come enti giuridici si ha solo con il Codice di diritto canonico del 1917. Il can. 1409, infatti, lo definisce come "un ente giuridico costituito o eretto in perpetuo dall'autorità ecclesiastica, composto di un ufficio sacro e del diritto di percepire i redditi della dote, spettanti all'ufficio". Il beneficio era dunque costituito da due elementi: uno definito "spirituale", cioé l'ufficio sacro, e l'altro "materiale", la dote annessa. L'origine dei benefici si deve ricercare nelle prime fasi della cristianizzazione quando il vescovo distribuiva le offerte dei fedeli al clero, ai poveri e alle chiese. I sacerdoti rurali godevano, a loro volta, dell'usufrutto dei diritti feudali o prestazioni reali. Soltanto verso l'XI secolo i benefici divennero perpetui. La dote del beneficio poteva essere costituita da beni mobili o immobili, come campi, vigneti, boschi, pascoli, case e in seguito titoli del debito pubblico o titoli di 67 stato; da prestazioni certe e obbligatorie da parte di famiglie o persone morali, come le decime, assegni dal comune; da offerte sicure dei fedeli spettanti al beneficiato come le tasse o quotazioni liberamente assunte; dai diritti di stola, nei limiti delle tasse diocesane o della legittima consuetudine. Il beneficio parrocchiale aveva annessa la cura d'anime era perciò un beneficio curato: in analogia con gli uffici ecclesiastici anche i benefici potevano distinguersi in riservati e di libera collazione, elettivi e di giuspatronato. L'erezione era l'atto legittimo con cui la competente autorità ecclesiastica costituiva il beneficio. La fondazione consisteva invece nella costituzione della dote beneficiaria. Il beneficio non si poteva erigere se non aveva una dote stabile e conveniente, con redditi perpetui. Una forma particolare di conferimento del beneficio era quella preceduta dalla presentazione del candidato da parte di un patrono (comunità, padronato, famiglia, clero regolare, re, governo). Nel Trentino, in seguito alla secolarizzazione del principato vescovile, tutti i benefici esistenti nel territorio e non soggetti già a un patronato privato, divennero di patronato cesareo. Solo con il Concordato del 1929 (art. 25) lo stato italiano rinunciò alla prerogativa sovrana del regio patronato sui benefici maggiori e minori, che gradualmente decaddero. Con la nomina e il conferimento del beneficio e con la regolare consegna dei beni componenti la dote, il parroco otteneva la legittima rappresentanza per l'esercizio del suo diritto di usufrutto delle temporalità del beneficio. In quanto rappresentante dell'ente egli aveva inoltre l'obbligo di difendere e assicurare l'integrità del patrimonio e di amministrarlo sotto la sorveglianza dei vescovi, dei patroni e dello stato. Nel corso dei secoli le rendite di alcuni benefici parrocchiali vennero a poco a poco assottigliandosi fino a non essere sufficienti al mantenimento del beneficiato. I governi dovettero perciò provvedere stabilendo congrue e supplementi di congrue a carico dei comuni o di altri enti. L'istituto del beneficio ecclesiastico fino al Concilio Vaticano II ha costituito il principale strumento tecnico per procurare il sostentamento del clero; il Concilio pervenne alla decisione che esso doveva "essere abbandonato, o almeno riformato a fondo" ("Presbyterorum Ordinis", decreto 7 dicembre 1965 § 20). Così il Codice di diritto canonico del 1983 ha prefigurato (CIC 1983, can. 1272 § 2) la costituzione dell'Istituto diocesano per il sostentamento del clero e ha chiamato la Conferenza episcopale alla graduale devoluzione di redditi e per quanto possibile della dote stessa beneficiale all'istituto.

Note (1) Cfr. "Archivio diocesano tridentino", "Miscellanea", V, n. 74 e "Libro B", (7), n. 252. (2) Di questo documento si trova copia cartacea in "Documentazione dell'archivio del comune di Commezzadura", "Carteggio e atti", fasc. 1, cc. 11-12 e altra copia tradotta in italiano in "Archivio diocesano tridentino", "Parrocchie e curazie", n. 134, cur. 27/B. (3) Cfr. annotazione presente in "Ufficio parrocchiale di Commezzadura", "Stati delle anime", reg. 2. (4) Cfr. "Archivio diocesano tridentino", "Parrocchie e curazie", Cur. 24, 27.B, n. 134; ibidem, "Atti visitali", n. 109/B e n. 144; "Beneficio parrocchiale di Commezzadura", "Carteggio e atti", fasc. 1.

68 fondo C Beneficio parrocchiale di Sant'Agata in Commezzadura, 1844 - 1969

reg. 1, b. 1

Soggetti produttori Beneficio parrocchiale di Sant'Agata, [sec.XVI] - 1987 gennaio 24

Contenuto Per un'introduzione generale dell'archivio si veda l'introduzione al fondo "Parrocchia di Sant'Agata in Commezzadura".

69 serie C 1 Partitari, 1924 - 1969

Contenuto Per un'introduzione generale alla serie si veda "Ufficio parrocchiale di Commezzadura", "Partitari degli enti ecclesiastici". La serie è costituita da un unico registro.

C. 1. 1 "Partitario del beneficio curaziale (et Melchiori Carnessalini). 1924" 1924 luglio 2 - 1969 aprile 10 Registro degli interessi fruttanti sui capitali, sulle lettere di pegno ed entrate per contributi delle famiglie e per affitti della campagna. Italiano Registro, legatura in mezza tela, pp. 262 (bianche molte pp.) con indice delle parti all'inizio n.n.

70 serie C 2 Carteggio e atti, 1844 - 1952

Contenuto La serie è costituita da un fascicolo contenente tutta la documentazione relativa all'amministrazione e gestione del beneficio.

C. 2. 1. b. 1 Carteggio e atti 1844; 1902 - 1952 Documentazione relativa alla liquidazione della congrua, trasloco della canonica, questione tra i comuni per il restauro della canonica, fassioni, atti e carteggio relativi alla nomina e installazione dei parroci e cooperatori di Commezzadura, prospetti di rettificazione, verbali di riconsegna, permuta terreni, ecc. Fascicolo, cc. 140

71

Ente Chiesa di Sant'Antonio 1461 aprile 19 - 1987 gennaio 24

Luoghi Mastellina (Commezzadura, Tn)

Archivi prodotti Fondo Chiesa di Sant'Antonio in Mastellina, 01/01/1683 - 31/12/1955

Storia La chiesa di S. Antonio sorge a sud-ovest dell'abitato di Mastellina(1). La più antica notizia relativa a questa chiesetta si poteva ritrovare su un documento pergamenaceo che un tempo si trovava nell'archivio della parrocchia di Commezzadura relativo ad alcune consacrazioni e concessioni di indulgenze comprese fra il 5 gennaio 1460 e il 1462, vistato e regestato dallo storico Giovanni Ciccolini(2), ma che purtroppo è andato perduto. Da questo documento si poteva evincere che la chiesetta di S. Antonio era stata consacrata il 19 aprile 1461 da fra Albertino, vescovo di Hebeson, vicario generale di Trento e che conteneva un pulpito e due altari rispettivamente dedicati alla Beata Vergine e S. Antonio più un terzo dedicato a S. Liberata. Nel 1492 i religiosi che officiavano nella cappella vennero allontanati dal vescovo Udalrico III e questa venne conferita al prete Antonio "de Besutio" da Bergamo in qualità di priore. Dopo la successione del priorato a tre membri della famiglia "de Brentonicis" da , in data 30 giugno 1531 la chiesa, con l'annesso ospizio per il ricovero dei viandanti, venne incorporta al priorato di S. Maria di Campiglio. Nella visita vescovile dell'11 maggio 1537(3) assieme alla cappella di S. Agata viene citata anche la chiesetta di S. Antonio unita da pochi anni "all'hospitale in Campegio". Dopo il 1595, anno in cui venne eretta la curazia di Commezzadura, le ville che la componevano vollero provvedere all'acquisto di una casa di abitazione per il proprio curato che identificarono con l'edificio del priorato annesso alla cappella di S. Antonio. L'atto di compravendita fu stipulato il 10 ottobre 1598(4). Il mantenimento in buono stato dell'edificio di culto rimase per un po' a carico del priorato quindi passò alla comunità. Nel 1607, in seguito ad una rovinosa frana furono necessarie notevoli opere di restauro e nella vistita vescovile del 1695 si trovano descritti tre altari: quello maggiore dedicato a S. Antonio e due laterali dedicati rispettivamente a S. Carlo Borromeo e alla Beatissima Vergine Maria. La chiesa di S. Antonio rimase sempre soggetta alla curaziale poi parrocchiale di S. Agata e il sacerdote celebrava le messe grazie alle rendite del beneficio Zanoni(5); patroni ne erano i quattro comuni componenti la curazia di Commezzadura e il comune di Deggiano. In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato quest'ultimo sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Chiesa filiale in Mastellina è stato soppresso e i suoi beni (con tutte le relative pertinenze, accessioni, comproprietà, diritti, servitù e ipoteche) sono stati assegnati all'ente Parrocchia di Sant'Agata in Commezzadura.

Fonti archivistiche e bibliografia Bibliografia 72

CICCOLINI G., Inventari e regesti degli archivi parrocchiali della Val di Sole, Trento 1939 GORFER A., Le valli del Trentino. Trentino occidentale, Calliano, Arti grafiche Manfrini, 1977

Note (1) Cfr. Gorfer A., Le valli del Trentino. Trentino occidentale, Trento, 1975, p. 829. (2) Cfr. Inventari e regesti (...), op. cit., p. 299, Perg. n. 295. (3) Cfr. "Archivio diocesano tridentino", "Atti Visitali", vol. 1, p. 82. (4) Cfr. "Documentazione dell'archivio del comune di Commezzadura", "Carteggio e atti", fasc. 1, cc. 11-12. (5) Cfr. "Chiesa di S. Antonio in Mastellina", "Carteggio e atti", fasc. 1.

73 fondo D Chiesa di Sant'Antonio in Mastellina, [16]83 - 1955

regg. 2, quad. 1, bb. 2, fasc. 1

Soggetti produttori Chiesa di Sant'Antonio, 1461 aprile 19 - 1987 gennaio 24

Contenuto Per un'introduzione generale dell'archivio si veda l'introduzione al fondo "Parrocchia di Sant'Agata in Commezzadura".

74 serie D 1 Inventari, 1847 - 1894

Contenuto Per un'introduzione generale alla serie si veda "Chiesa di S. Agata di Commezzadura", "Inventari". La serie è costituita da un unico fascicolo.

D. 1. 1. b. 1 Inventari 1847 - 1894 Nn. 1 - 3 Fascicolo, cc. 28 n.n.

75 serie D 2 Registri degli affitti, 1947 - 1955

Contenuto La serie è costituita da un quaderno che riporta le registrazioni dei pagamenti degli affitti degli stabili di proprietà della chiesa soggetta di S. Antonio in Mastellina. Registrazioni dei pagamenti degli affitti di stabili della chiesa di Mastellina si trovano in "Chiesa di S. Agata di Commezzadura", "Registri degli affitti", reg. 1.

D. 2. 1 "Rascossore affitti chiesa di S. Antonio e beneficio Zanon. Rossi Arturo" 1947 agosto 2 - 1955 - "Chiesa di S. Antonio in Mastellina", registrazioni dei pagamenti annuali degli affitti sui fondi di proprietà della chiesa, 1947 ago. 3-1955; - "Beneficio Zanon di Mastellina", registrazioni dei pagamenti annuali degli affitti sui fondi e sulla casa del beneficio, 1947 ago. 2- 1955. Alla fine: prospetto riassuntivo, s.d. Italiano Quaderno, legatura in carta, cc. 22 n.n.

76 serie D 3 Registri delle rese di conto dei sindaci, 1721 - 1849

Contenuto La serie è formata da un registro sul quale i sindaci della chiesa di S. Antonio, eletti dalla comunità, annotavano le entrate e le uscite relative al patrimonio della chiesa e le rese di conto annuali.

D. 3. 1 "Della chiesa di Santo Antonio [di] Mastellina. 1721" 1721 settembre 7 - 1818; 1840 - 1849 Alla fine: registrazioni di capitali costituiti a favore della chiesa, con annotazioni di affrancazioni, locazioni di beni della chiesa con relativa rendita dell'affitto, 1729-1753; elenco degli stabili della chiesa, 1841 giu. 24. Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. 137 n.n.

77 serie D 4 Registri di cassa, 1934 - 1953

Contenuto La serie è formata da un registro sul quale si trovano annotate in modo preciso e schematico tutte le entrate e le uscite della chiesa. Registrazioni delle entrate e delle uscite della chiesa per gli anni 1798-1807 si trovano in "Chiesa di S. Agata di Commezzadura", "Registri di cassa", reg. 1.

D. 4. 1 "Chiesa di S. Antonio. Entrata - uscita ab anno 1934 - ***" 1934 - 1953 marzo 6 Italiano Registro, legatura in cartoncino, cc. 22 n.n. (num. orig. imprecisa)

78 serie D 5 Resoconti, 1853 - 1955

Contenuto Per un'introduzione generale alla serie di veda "Chiesa di S. Agata di Commezzadura", "Resoconti". La serie è costituita da un'unica busta. I resoconti della chiesa di S. Antonio per gli anni 1816-1852 si trovano in "Chiesa di S. Agata di Commezzadura", "Resoconti", bb. 1-3.

D. 5. 1. b. 1 Resoconti 1853 - 1955 Nn. 1 - 89 Busta, cc. 715 n.n.

79 serie D 6 Carteggio e atti, [16]83 - 1946

Contenuto La serie è costituita da un fascicolo comprendente tutta la documentazione di carattere amministrativo relativa al patrimonio della chiesa soggetta. Si troveranno quindi le pratiche relative alla gestione del patrimonio di pertinenza della chiesa costituito da beni mobili, capitali e altri introiti. La parte più antica della documentazione è costituita da compravendite, censi e dazioni in pagamento.

D. 6. 1. b. 1 "Chiesa di S. Antonio"(1) [16]83 - 1768; 1837 - 1946 Censi, dazioni in pagamento ([16]83-1768), atti di locazione, documenti ipotecari, carteggio della fabbriceria, nozioni per lo svincolamento della gleba, diffide di pagamento, denuncie dei redditi, libretti di risparmio, ecc. Fascicolo, cc. 171 Note (1) Il fascicolo contiene carte regestate da G. Ciccolini, op. cit.: cc. nn. 827, 853.

80

Ente Chiesa di San Rocco [sec.XVI] - 1987 gennaio 24

Luoghi Almazzago (Commezzadura,Tn)

Archivi prodotti Fondo Chiesa di San Rocco in Almazzago, 01/01/1576 - 31/12/1956

Storia La chiesa di S. Rocco sorge al centro dell'abitato di Almazzago. Venne costruita in seguito ad un voto espresso dalla popolazione il 13 agosto 1510 in occasione di un'epidemia di peste e intitolata ai SS. Fabiano, Sebastiano e Rocco. Di questo evento si trovava testimonianza su una pergamena che era conservata nell'archivio della parrocchia di Commezzadura, ora andata perduta(1). Un documento anteriore, sempre un tempo conservato nell'archivio parrocchiale, collocava però l'esistenza della cappella già nel 1503 sostenendo che il vescovo suffraganeo Michele Jorba il giorno 15 novembre aveva concesso ai visitatori della chiesetta di Almazzago 40 giorni di indulgenza.(2) Sicuramente, come il Ciccolini sottolinea, vi sono delle contraddizioni ed inesattezze in quanto Michele Jorba non fu vescovo suffraganeo nel 1503 ma sicuramente dopo il 1510. La presenza della chiesetta già nel 1503 viene segnalata anche sulla pubblicazione di Simone Weber(3) dove sembra che il vescovo suffraganeo De la Chiesa in quell'anno avesse consacrato, tra altre chiese della Valle di Sole, anche quella di S. Rocco di Almazzago con i suoi altari. Il 22 gennaio 1593, dopo essere stata restaurata, venne nuovamente consacrata dal vescovo suffraganeo Gabriele Alessandri che consacrò anche il cimitero. Dagli atti visitali del 28 luglio 1695(4) si evince che nella chiesetta di S. Rocco vi erano tre altari, il maggiore dedicato al santo titolare e altri due dedicati rispettivamente a S. Antonio da Padova e alla Beatissima Vergine. Nel novembre del 1837 l'edificio sacro venne completamente distrutto da un incendio, ne seguì la riedificazione nel 1838 e la benedizione il 21 gennaio 1843. Nel 1923 dal verbale della visita vescovile del 29 agosto appare come l'unica chiesa soggetta alla quale non era stata concessa la tenuta del Santissimo Sacramento(5). Patrono della chiesa è il comune di Almazzago. In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato quest'ultimo sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Chiesa filiale di Almazzago è stato soppresso e i suoi beni (con tutte le relative pertinenze, accessioni, comproprietà, diritti, servitù e ipoteche) sono stati assegnati all'ente Parrocchia di Sant'Agata in Commezzadura.

Fonti archivistiche e bibliografia Bibliografia CICCOLINI G., Inventari e regesti degli archivi parrocchiali della Val di Sole, Trento 1939

Note (1) Cfr. Inventari e regesti (...), op. cit., p. 306, perg. n. 315. 81

(2) Ibidem, p. 299, perg. n. 296. (3) Cfr. Weber S., I vescovi suffraganei della chiesa di Trento, Trento, 1932, p. 79. (4) Cfr. "Archivio diocesano tridentino", "Atti visitali", vol. 22, cc. 23-24. (5) Ibidem, n. 102.

82 fondo E Chiesa di San Rocco in Almazzago, sec. XVI ex. - 1956

regg. 2, quad. 1, fascc. 3

Soggetti produttori Chiesa di San Rocco, [sec.XVI] - 1987 gennaio 24

Contenuto Per un'introduzione generale dell'archivio si veda l'introduzione al fondo "Parrocchia di Sant'Agata in Commezzadura".

83 serie E 1 Inventari, sec. XVI ultimo quarto; 1847 - 1906

Contenuto Per un'introduzione generale alla serie di veda "Chiesa di S. Agata di Commezzadura", "Inventari". La serie è costituita da un fascicolo.

E. 1. 1. b. 1 Inventari sec. XVI ex.; 1847 - 1906 Nn. 1 - 5 Fascicolo, cc. 42 n.n.

84 serie E 2 Registri degli affitti, 1947 - 1956

Contenuto La serie è costituita da un quaderno che riporta le registrazioni dei pagamenti degli affitti degli stabili di proprietà della chiesa soggetta di S. Rocco in Almazzago. Registrazioni dei pagamenti degli affitti degli stabili della chiesa di S. Rocco si trovano in "Chiesa di S. Agata di Commezzadura", "Registri degli affitti", reg. 1.

E. 2. 1 "Rascossore affitti chiesa di S. Rocco in Almazzago. Savinelli Giovanni" 1947 agosto 2 - 1956 gennaio 22 Registrazioni dei pagamenti annuali degli affitti sui fondi di proprietà della chiesa. Alla fine: prospetto riassuntivo, s.d. Italiano Quaderno, legatura in carta, cc. 17 n.n.

85 serie E 3 Registri delle rese di conto dei sindaci, 1716 - 1773

Contenuto La serie è formata da un registro sul quale i sindaci della chiesa di S. Rocco, eletti dalla comunità di Almazzago, annotavano le entrate e le uscite relative al patrimonio della chiesa.

E. 3. 1 Registro delle rese di conto 1716 settembre 7 - 1773 agosto 24 Italiano Registro, legatura in pergamena, cc. 100 n.n.

86 serie E 4 Registri di cassa, 1934 - 1953

Contenuto La serie è formata da un registro sul quale si trovano annotate in modo preciso e schematico tutte le entrate e le uscite della chiesa.

E. 4. 1 "Chiesa di S. Rocco. Entrata - uscita ab anno 1934" 1934 - 1953 Italiano Registro, legatura in cartoncino, cc. 24 n.n. (num. orig. incompleta)

87 serie E 5 Resoconti, 1853 - 1955

Contenuto Per un'introduzione generale alla serie di veda "Chiesa di S. Agata di Commezzadura", "Resoconti". La serie è formata da una busta. I resoconti della chiesa di S. Rocco per gli anni 1816-1852 si trovano in "Chiesa di S. Agata di Commezzadura", "Resoconti", bb. 1-3.

E. 5. 1. b. 1 Resoconti 1853 - 1955 Nn. 1 - 80 Mancano i resoconti degli anni 1859, 1875-78, 1891-92, 1919-20, 1947-51. Fascicolo, cc. 660 n.n.

88 serie E 6 Carteggio e atti, 1724 - 1946

Contenuto La serie è costituita da un fascicolo comprendente tutta la documentazione di carattere amministrativo relativa al patrimonio della chiesa soggetta. Si trovano quindi le pratiche relative alla gestione del patrimonio di pertinenza della chiesa costituito da beni mobili, capitali e altri introiti.

E. 6. 1. b. 1 "Chiesa di S. Rocco"(1) 1724 - 1738; 1829 - 1946 Documentazione relativa ad ipoteche, stime di stabili, lavori di restauro, diffide di pagamento, nozioni per lo svincolamento della gleba, atti di locazione degli stabili, imposta fondiaria, libretti di risparmio, prestiti di guerra, denuncia delle rendite, ecc. Fascicolo, cc. 235 Note (1) Il fascicolo contiene una carta regestata da G. Ciccolini, op. cit.: c. n. 855.

89

Ente Chiesa di San Giovanni Battista 1617 luglio [3] - 1987 gennaio 24

Luoghi Mestriago (Commezzadura, Tn)

Altre date 1617 luglio 30 (Data della consacrazione secondo il verbale di visita vesovile)

Archivi prodotti Fondo Chiesa di San Giovanni Battista in Mestriago, 01/01/1617 - 31/12/1955

Storia La chiesa di S. Giovanni Battista è situata nell'abitato di Mestriago ed è la cappella più vicina alla parrocchiale di S. Agata. Secondo la tradizione sembra essere stata consacrata il 3 luglio 1617 mentre dal verbale della visita vescovile dello stesso anno(1) appare che la consacrazione dell'altare situato nella chiesetta e dedicato al santo titolare è avvenuta il 30 luglio dello stesso anno. Dagli atti visitali del 1672(2) si evince che in essa si trovava un unico altare. Ne era patrono il comune di Mestriago. In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato quest'ultimo sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Chiesa filiale di Mestriago è stato soppresso e i suoi beni (con tutte le relative pertinenze, accessioni, comproprietà, diritti, servitù e ipoteche) sono stati assegnati all'ente Parrocchia di Sant'Agata in Commezzadura.

Note (1) Cfr. "Archivio diocesano tridentino", "Atti visitali", vol. 11, p. 376 f-g. (2) Ibidem, vol. 16, c. 215.

90 fondo F Chiesa di San Giovanni Battista in Mestriago, 1617 - 1955

regg. 3, fascc. 3

Soggetti produttori Chiesa di San Giovanni Battista, 1617 luglio [3] - 1987 gennaio 24

Contenuto Per un'introduzione generale dell'archivio si veda l'introduzione al fondo "Parrocchia di Sant'Agata in Commezzadura".

91 serie F 1 Inventari, 1847 - 1905

Contenuto Per un'introduzione generale alla serie di veda "Chiesa di S. Agata di Commezzadura", "Inventari". La serie è costituita da un fascicolo.

F. 1. 1. b. 1 Inventari 1847 - 1905 Nn. 1 - 4 Fascicolo, cc. 28 n.n.

92 serie F 2 Registri degli affitti, 1947 - 1955

Contenuto La serie è costituita da un registro che riporta i pagamenti degli affitti degli stabili di proprietà della chiesa soggetta di S. Giovanni Battista in Mestriago. Registrazioni dei pagamenti degli affitti di stabili della chiesa di S. Giovanni Battista si trovano in "Chiesa di S. Agata di Commezzadura", "Registri degli affitti", reg. 1.

F. 2. 1 "Rascossione affitti chiesa S. Giovanni Battista e legato Donati in Mestriago. Tapparelli Bortolo" 1947 agosto 3 - 1955 marzo 16 - "Chiesa di S. Giovanni Battista in Mestriago", registrazioni dei pagamenti annuali degli affitti sui fondi di proprietà della chiesa, 1947 ago. 3-1955; - "Legato Donati in Mestirago", registrazioni dei pagamenti annuali degli affitti sui fondi di proprietà del legato Donati, 1947 ago. 3- 1955 mar. 16. Italiano Registro, legatura in carta, cc. 10 n.n.

93 serie F 3 Registri di cassa, 1841 - 1953

Contenuto La serie è formata da due registri sui quali si trovano annotate in modo preciso e schematico tutte le entrate e le uscite della chiesa.

F. 3. 1 "1841. Libro della venerabile chiesa di San Giovanni Battista" 1841 - 1849 A p. 1: "Patrimonio della venerabile chiesa di S. Giovanni Battista", elenco dei capitali investiti presso privati. Italiano Registro, legatura in cartone, pp. 13

F. 3. 2 "Chiesa di S. Giovanni Battista. Entrata - uscita ab anno 1934 - ***" 1934 - 1953 aprile 5 Italiano Registro, legatura in cartoncino, cc. 19 n.n. (num. orig. imprecisa)

94 serie F 4 Resoconti, 1853 - 1955

Contenuto Per un'introduzione generale alla serie di veda "Chiesa di S. Agata di Commezzadura", "Resoconti". La serie è formata da un fascicolo. I resoconti della chiesa di S. Giovanni Battista per gli anni 1816-1852 si trovano in "Chiesa di S. Agata di Commezzadura", "Resoconti"; bb. 1-3.

F. 4. 1. b. 1 Resoconti 1853 - 1955 Nn. 1 - 50 Mancano i resoconti del 1867-1885, 1888-1896, 1915-1931. Fascicolo, cc. 342 n.n.

95 serie F 5 Carteggio e atti, 1617 - 1946

Contenuto La serie è costituita da un fascicolo comprendente tutta la documentazione di carattere amministrativo relativa al patrimonio della chiesa soggetta e alla manutenzione e restauro dello stesso edificio di culto. Si troveranno quindi le pratiche relative alla gestione del patrimonio di pertinenza della chiesa costituito da beni mobili, capitali e altri introiti.

F. 5. 1. b. 1 "Chiesa di S. Giovanni Battista"(1) 1617 - 1762; 1844 - 1946 Osservazioni fatte in occasione della visita del curato di Commezzadura in qualità di luogotenente dell'arciprete di Ossana, in merito allo stato dell'edificio di culto (1617), incanti, documenti ipotecari, fassioni, atti di locazione degli stabili, nomine di fabbriceri ed amministratori, diffide di pagamento, libretti di risparmio, assicurazione incendi, restauri all'edificio, ecc. Fascicolo, cc. 183 Note (1) Il fascicolo contiene documentazione regestata da G. Ciccolini, op. cit.: cc. nn. 868, 887.

96

Ente Chiesa di San Giuseppe [sec. XVII] - 1987 gennaio 24

Luoghi Piano (Commezzadura,Tn)

Archivi prodotti Fondo Chiesa di San Giuseppe in Piano, 01/01/1695 - 31/12/1955

Storia La costruzione della chiesetta di S. Giuseppe nel villaggio di Piano risale al secolo XVII, presumibilmente tra il 1650 e il 1672(1) per volontà del canonico di Bressanone Giovanni Andrea Rossi da Piano, fondatore del beneficio Rossi nella stessa chiesa. All'atto della fondazione il canonico si riservava la nomina del beneficiato che passò in seguito ai discendenti della famiglia Rossi. Il beneficiato era obbligato a risiedere a Piano e, oltre alla celebrazione delle messe disposte, doveva assistere in particolari occasioni il curato di Commezzadura. La chiesa venne consacrata dal vescovo Sigismondo Alfonso Thun il 25 agosto del 1672 e già a quest'epoca era provvista di due altari barocchi. Dagli atti visitali del 1766(2) appare che nella chiesa era attiva la confraternita di S. Giuseppe ma tra la documentazione presente in archivio non si sono trovati riferimenti o tracce relativi alla sua presenza. L'unica testimonianza, rappresentata da un documento in pergamena datato 10 settembre 1692 nel quale papa Innocenzo XII concedeva delle indulgenze a favore dei confratelli defunti(3), non è più rintracciabile nell'archivio parrocchiale. Dal verbale della visita del 29 agosto 1923(4) si evince che in essa erano presenti due altari: quello maggiore dedicato a S. Giuseppe e uno laterale intitolato alla Vergine Addolorata. Patrono di questa chiesa era il comune di Piano. In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato quest'ultimo sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Chiesa filiale di Piano è stato soppresso e i suoi beni (con tutte le relative pertinenze, accessioni, comproprietà, diritti, servitù e ipoteche) sono stati assegnati all'ente Parrocchia di Sant'Agata in Commezzadura.

Fonti archivistiche e bibliografia Bibliografia CICCOLINI G., Inventari e regesti degli archivi parrocchiali della Val di Sole, Trento 1939

Note (1) Cfr. Inventari (...), op. cit., p. 296. (2) Cfr. "Archivio diocesano tridentino", "Atti visitali", vol. 63, p. 157. (3) Di questo documento si può trovare il regesto in Inventari (...), op. cit., p. 301, perg. n. 301. (4) Cfr. "Archivio diocesano tridentino", "Atti visitali", n. 102.

97 fondo G Chiesa di San Giuseppe in Piano, 1695 - 1955

regg. 2, fascc. 3

Soggetti produttori Chiesa di San Giuseppe, [sec. XVII] - 1987 gennaio 24

Contenuto Per un'introduzione generale dell'archivio si veda l'introduzione al fondo "Parrocchia di Sant'Agata in Commezzadura".

98 serie G 1 Inventari, 1847 - 1892

Contenuto Per un'introduzione generale alla serie di veda "Chiesa di S. Agata di Commezzadura", "Inventari". La serie è costituita da un fascicolo.

G. 1. 1. b. 1 Inventari 1847 - 1892 Nn. 1 - 3 Fascicolo, cc. 18 n.n.

99 serie G 2 Registri delle rese di conto dei sindaci, 1695 - 1849

Contenuto La serie è formata da un registro sul quale i sindaci della chiesa di S. Giuseppe, eletti dalla comunità, annotavano le entrate e le uscite relative al patrimonio della chiesa e le rese di conto annuali.

G. 2. 1 "Chiesa di S. Giuseppe. Entrata ed uscita annuale" 1695 settembre 7 - 1818; 1841 - 1849 Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 165 n.n.

100 serie G 3 Registri di cassa, 1934 - 1953

Contenuto La serie è formata da un registro sul quale si trovano annotate in modo preciso e schematico tutte le entrate e le uscite della chiesa. Registrazioni delle entrate e delle uscite della chiesa di S. Giuseppe per gli anni 1798-1807 si trovano in "Chiesa di S. Agata di Commezzadura", "Registri di cassa", reg. 1.

G. 3. 1 "Chiesa di S. Giuseppe. Entrata - uscita ab anno 1934 - ***" 1934 - 1953 marzo 27 Italiano Registro, legatura in cartoncino, cc. 19 n.n. (num. orig. imprecisa)

101 serie G 4 Resoconti, 1853 - 1955

Contenuto Per un'introduzione generale alla serie di veda "Chiesa di S. Agata di Commezzadura", "Resoconti". La serie è composta da un fascicolo. I resoconti della chiesa di S. Giuseppe per gli anni 1816-1853 si trovano in " Chiesa di S. Agata di Commezzadura", "Resoconti", bb. 1-3.

G. 4. 1. b. 1 Resoconti 1853 - 1955 Nn. 1 - 84 Mancano i resoconti degli anni 1865, 1930, 1955. Fascicolo, cc. 658 n.n.

102 serie G 5 Carteggio e atti, 1775 - 1946

Contenuto La serie è costituita da un fascicolo comprendente tutta la documentazione di carattere amministrativo relativa al patrimonio della chiesa soggetta e alla manutenzione e restauro dello stesso edificio di culto. Si troveranno quindi le pratiche relative alla gestione del patrimonio di pertinenza della chiesa costituito da beni mobili, capitali e altri introiti. La parte più antica della documentazione è costituita prevalentemente da censi.

G. 5. 1. b. 1 "Chiesa di S. Giuseppe" 1775 - 1946 Diffide di pagamento, fogli di pagamento, atti di locazione degli stabili, lavori da eseguirsi alla chiesa, carteggio relativo alla presentazione dei conti, libretti di risparmio, denuncia dei redditi, assicurazione incendi, ecc. Fascicolo, cc. 89

103

Ente Chiesa della Santissima Trinità 1586 maggio 1 - 1987 gennaio 24

Luoghi Deggiano (Commezzadura, Tn)

Archivi prodotti Fondo Chiesa della Santissima Trinità in Deggiano, 01/01/1689 - 31/12/1818

Storia La chiesa della Santissima Trinità sorge nella parte bassa dell'abitato di Deggiano. Venne costruita nel 1586(1) e consacrata il 1 maggio dello stesso anno(2) dal vescovo suffraganeo Gabriele Alessandri da Bergamo ma è presumibile che già precedentemente a questa data esistesse una cappella adibita al culto divino. Venne ampliata e restaurata intorno al 1620. Al suo interno vi si trovano già dalle visite del 1672 e 1695 tre altari(3), il maggiore dedicato alla SS. Trinità e i due laterali di S. Margherita, consacrato il 2 maggio 1586 e di S. Matteo, consacrato il 31 luglio 1617. Il cimitero risale al 1580 e nel 1903 subì un ampliamento; è di proprietà del Comune. Verso il 1730 venne eretta anche la confraternita della SS. Trinità. Il campanile venne restaurato nel 1893 e fino alla prima guerra mondiale conteneva tre campane, due delle quali vennero requisite. Nel 1927 la chiesa venne munita di una nuova cantoria(4). Patrono della chiesa della SS. Trinità è il comune di Deggiano. In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato quest'ultimo sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Chiesa curaziale di Deggiano è stato soppresso e i suoi beni (con tutte le relative pertinenze, accessioni, comproprietà, diritti, servitù e ipoteche) sono stati assegnati all'ente Parrocchia di Sant'Agata in Commezzadura.

Note (1) Cfr. "Archivio diocesano tridentino", "Atti visitali", vol. 62, c. 237. (2) Ibidem, n. 102 del 1923. (3) Ibidem, vol. 16 , c. 213 e vol. 22, p. 95. (4) Ibidem, n. 105/B.

104 fondo H Chiesa della Santissima Trinità in Deggiano, 1689 - 1818

reg.1 fasc.1

Soggetti produttori Chiesa della Santissima Trinità, 1586 maggio 1 - 1987 gennaio 24

Contenuto Per un'introduzione generale dell'archivio si veda l'introduzione al fondo "Parrocchia di Sant'Agata in Commezzadura". I resoconti della chiesa della SS. Trinità per gli anni 1816-1830 si trovano in "Chiesa di S. Agata di Commezzadura", "Resoconti", b. 1.

105 serie H 1 Registri delle rese di conto dei sindaci, 1689 - 1818

Contenuto La serie è formata da un registro sul quale i sindaci della chiesa della SS. Trinità, eletti dalla comunità, annotavano le entrate e le uscite relative al patrimonio della chiesa e le rese di conto annuali.

H. 1. 1 "Libro delli conti della chiesa della Santissima Trinità di Dezan comprato da messer Martin Borzato, sindico di detta chiesa, l'anno 1689 atteso che l'altro libro di detta chiesa fu abbruciato in casa d'esso sindaco nell'incendio seguito li 27 maggio dell'anno predetto nella suddetta villa di Dezan" 1689 settembre 7 - 1818(1) Italiano Registro, legatura in pergamena con lacci in pelle e spago, cc. 159 Note (1) Per il 1818 sono conservate solo le registrazioni relative alle entrate; molto probabilmente il foglio con le registrazioni relative alle uscite è stato strappato.

106 serie H 2 Carteggio e atti, 1704 - 1812

Contenuto La serie è costituita da un fascicolo comprendente tutta la documentazione di carattere amministrativo relativa al patrimonio della chiesa soggetta e alla manutenzione e restauro dello stesso edificio di culto. Si troveranno quindi le pratiche relative alla gestione del patrimonio di pertinenza della chiesa costituito da beni mobili, capitali e altri introiti.

H. 2. 1. b. 1 Carteggio e atti(1) 1704 - 1812 Quietanza rilasciata dalla chiesa al sindaco della comunità di Commezzadura per un prestito, nota delle spese per il nuovo pavimento, carteggio relativo all'amministrazione dei sindaci, nota relativa al beneficio Carnessalini. Fascicolo, cc. 5 Note (1) Il fascicolo contiene carte regestate da G. Ciccolini, op. cit.: cc. nn. 834, 892.

107

Ente Beneficio Rossi 1658 giugno 15 - 1937

Luoghi Piano, (Commezzadura,Tn)

Archivi prodotti Fondo Beneficio Rossi di Piano, 01/01/1669 - 31/12/1937

Storia Il beneficio Rossi di Piano venne fondato nella chiesa di S. Giuseppe in Piano dal reverendo Giovanni Andrea Rossi da Piano canonico di Bressanone il 15 giugno 1658. Questo beneficio semplice, di patronato della famiglia Rossi, disponeva l'obbligo della celebrazione in perpetuo di cinque messe settimanali all'altare di S. Giuseppe nell'omonima chiesa(1). Altra cosa prevista dall'atto di fondazione era che il beneficiato doveva provvedere all'insegnamento della Dottrina Cristiana. Nel corso degli anni il patrimonio del beneficio subì parecchie modifiche e dopo la morte di Franco Rossi, ultimo beneficiato, avvenuta nel 1831, cominciarono a nascere i primi contrasti tra i discendenti della famiglia Rossi e il Comune che aveva pretese sui beni di proprietà del beneficio(2). La dotazione, costituita da crediti e da beni stabili, con il tempo e le vicissitudini diminuì notevolmente(3), riducendo così anche la posssibilità della soddisfazione degli oneri missari. L'onere di provvedere alla celebrazone delle messe passò, su ordine del Comune, ai RR. PP. Cappuccini di Malè.

Note (1) Cfr. "Archivio diocesano tridentino", "Atti visitali", vol. 22, c. 48. (2) Cfr. "Beneficio Rossi di Piano", "Carteggio e atti", fasc. 1. (3) Cfr. "Archivio diocesano tridentino", "Atti visitali", vol. 91, cc. 205-206.

108 fondo I Beneficio Rossi di Piano, 1669 - 1937

fascc. 2

Soggetti produttori Beneficio Rossi, 1658 giugno 15 - 1937

Contenuto Per un'introduzione generale dell'archivio si veda l'introduzione al fondo "Parrocchia di Sant'Agata in Commezzadura".

109 serie I 1 Resoconti, 1859 - 1937

Contenuto Per un'introduzione generale alla serie di veda "Chiesa di S. Agata di Commezzadura", "Resoconti". La serie è costituita da un fascicolo.

I. 1. 1. b. 1 Resoconti 1859 - 1937 Nn. 1 - 49 Mancano i resoconti per gli anni 1864-67, 1870-86, 1890-99, 1928-31. Per l'anno 1869 è presente solo l'estratto del conto. Fascicolo, cc. 300 n.n.

110 serie I 2 Carteggio e atti, 1669; 1838 - 1937

Contenuto La serie è costiutita da un fascicolo contenente tutta la documentazione relativa alla gestione e amministrazione del beneficio. Vi è da segnalare che copia dell'atto di fondazione del beneficio Rossi (1658 giu. 15) si trova in "Ufficio parrocchiale di Commezzadura", "Carteggio e atti", fasc. 2.

I. 2. 1. b. 1 "Beneficio Rossi" 1669; 1838 - 1937 Contratto per la celebrazione delle messe festive, promemoria sulla resa di conto, realità, inventario, manomorta, stato patrimoniale ed economico, ecc. Fascicolo, cc. 40

111

Ente Beneficio Zanoni 1802 aprile 14 - 1987 gennaio 24

Luoghi Mastellina (Commezzadura, Tn)

Altre forme del nome Beneficio missario con cura di anime Zanoni Bartolomeo in Mastellina

Altre date 1801 gennaio 20 (Data del testamento del fondatore)

Archivi prodotti Fondo Beneficio Zanoni di Mastellina, 01/01/1801 - 31/12/1966

Storia Dal verbale della visita pastorale del 1865(1) si evince che il beneficio Zanoni di Mastellina venne fondato da Bartolomeo fu Bartolomeo Zanoni da Mastellina con suo testamento del 20 gennaio 1801 e con documento di fondazione datato 14 aprile 1802. Il patronato spettava agli eredi del testatore. Il beneficiato doveva essere discendente diretto della famiglia del testatore ed in mancanza di discendenti sacerdoti ne godeva il sacerdote più anziano di Mastellina oppure di Commezzadura, con l'obbligo della celebrazione di tre messe settimanali nella cappella di S. Antonio in Mastellina. La sostanza del beneficio era costituita da realità e da un livello. Il 14 maggio 1843 con decreto dell'Ordinariato venne permesso l'utilizzo delle rendite sul capitale unicamente per la celebrazione di messe(2) e con altro decreto del 24 marzo 1860 ne viene ordinata unicamente la celebrazione nei giorni festivi. Dagli atti visitali del 29 agosto 1923(3) si evince che l'Ordinariato, con decreto del 17 maggio 1887, costituì il beneficio di libera collazione vescovile le cui rendite dovevano essere "consumate nel far venire i Padri Cappuccini per far celebrare le messe". A carico del beneficio rimasero anche altre 18 messe da celebrarsi per altri legati ad esso annessi. In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Beneficio Zanoni ha perso la personalità giuridica civile.

Note (1) Cfr. "Archivio diocesano tridentino", "Atti visitali", vol. 91, cc. 205-206. (2) Ibidem. (3) Ibidem, n. 102.

112 fondo J Beneficio Zanoni di Mastellina, 1801 - 1966

regg. 2, fascc. 2

Soggetti produttori Beneficio Zanoni, 1802 aprile 14 - 1987 gennaio 24

Contenuto Per un'introduzione generale dell'archivio si veda l'introduzione al fondo "Parrocchia di Sant'Agata in Commezzadura".

113 serie J 1 Partitari, 1943 - 1966

Contenuto Per un'introduzione generale alla serie di veda "Chiesa di S. Agata di Commezzadura", "Partitari". La serie è costituita da un registro.

J. 1. 1 "Parrocchia di Commezzadura. Partitario 1) Beneficio Zanon di Mastellina, 2) Legato Donati di Mestriago" (tit. int.) 1943 dicembre 1 - 1966 luglio 22 Registro dei paamenti degli interessi sui titoli e capitali e delle entrate provenienti da affitti di beni immobili: pp. 3-86: Beneficio Zanoni di Mastellina, 1943 dic. 1-1966 lug. 22; pp. 87-135: Legato Donati di Mestriago, 1943 dic. 8-1966 lug. 22. Italiano Registro, legatura in cartone, pp. 135 (bianche diverse pp.)

114 serie J 2 Registri di cassa, 1934 - 1953

Contenuto La serie è formata da un registro sul quale si trovano annotate in modo preciso e schematico tutte le entrate e le uscite del beneficio.

J. 2. 1 "Benefiocio Zanoni. Entrata - uscita ab anno 1934 - ***" 1934 - 1953 dicembre 31 Italiano Registro, legatura in cartoncino, cc. 20 n.n. (num. orig. imprecisa) Segnature precedenti: 13.

115 serie J 3 Resoconti, 1859 - 1955

Contenuto Per un'introduzione generale alla serie di veda "Chiesa di S. Agata di Commezzadura", "Resoconti". La serie è costituita da un fascicolo.

J. 3. 1. b. 1 Resoconti 1859 - 1955 Nn. 1 - 69 Mancano i resoconti per gli anni 1867-1876, 1887-1888, 1925. Fascicolo, cc. 466 n.n.

116 serie J 4 Carteggio e atti, 1801 - 1955

Contenuto La serie è costiutita da un fascicolo contenente tutta la documentazione relativa alla gestione e amministrazione del beneficio.

J. 4. 1. b. 1 "Beneficio Zanoni" 1801 - 1955 Testamento (1801), vacanza del beneficio, elenco dei fondi, atti relativi allo svincolamento della gleba, elenco dei mobili, fogli di pagamento, atti di compravendita, affittanze, aste pubbliche, libretti di risparmio postale, denuncia delle rendite, riduzioni di messe, inventari, prospetti delle messe, ecc. Fascicolo, cc. 352

117

Ente Fondazione Bernardelli 1869 giugno 2 - [1918]

Luoghi Piano (Commezzadura, Tn)

Archivi prodotti Fondo Fondazione Bernardelli di Piano, 01/01/1869 - 31/12/1918

Storia Con documento di fondazione del 2 giugno 1869(1) il dottor Pietro Bernardelli da Piano, avvocato in Trento, istituì una fondazione per il sostegno dei poveri dell'abitato di Piano. Il legato era amministrato dal curato pro tempore della chiesa di S. Agata di Commezzadura che ogni anno, assieme al capocomune, doveva stendere l'elenco dei poveri del villaggio di Piano. La distribuzione avveniva il 6 marzo di ogni anno sul sagrato della chiesa di S. Agata, immediatamente dopo la celebrazione della messa in commemorazione dell'anima del fondatore. Ogni cinque anni il curato presentava all'autorità civile la resa di conto.

Note (1) Cfr. "Fondazione Bernardelli di Piano", "Carteggio e atti", fasc. 1.

118 fondo K Fondazione Bernardelli di Piano, 1869 - 1918

fasc. 1

Soggetti produttori Fondazione Bernardelli, 1869 giugno 2 - [1918]

Contenuto Per un'introduzione generale dell'archivio si veda l'introduzione al fondo "Parrocchia di Sant'Agata in Commezzadura".

119 serie K 1 Carteggio e atti, 1869 - 1918

Contenuto La serie è costiutita da un fascicolo contenente tutta la documentazione relativa alla gestione e amministrazione del beneficio.

K. 1. 1. b. 1 Fondazione Bernardelli di Piano 1869 - 1918 Copie del codicillo e dell'atto di fondazione, distribuzione dell'elemosina alla popolazione locale, nomina del nuovo amministratore, ecc. Fascicolo, cc. 48

120

Ente Legato Donati [1869] - 1987 gennaio 24

Luoghi Mestriago (Commezzadura, Tn)

Archivi prodotti Fondo Legato Donati di Mestriago, 01/01/1869 - 31/12/1957

Storia Tommaso fu Battista Donati da Mestriago, morto il 7 gennaio 1864, con suo testamento del 4 luglio 1863 aveva istituito sua erede universale la chiesa di S. Giovanni Battista in Mestriago, con l'obbligo della celebrazione di un certo numero di messe. Il sindacato della chiesa, ottenuta l'approvazione vescovile in data 6 novembre 1864, aveva accettato la sostanza lasciata in eredità. Le sorelle del defunto, Barbara e Domenica intentarono una causa civile per dimostrare la nullità del testamento ma le sentenze del 30 agosto e del 10 dicembre 1867 lo giudicarono valido a tutti gli effetti(1). Il decreto di approvazione della Curia venne emesso l'11 gennaio 1870. In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Beneficio parrocchiale di Commezzadura ha perso la personalità giuridica civile.

Note (1) Cfr. "Legato Donati di Mestriago", "Carteggio e atti", fasc. 1.

121 fondo L Legato Donati di Mestriago, 1869 - 1957

reg. 1, fascc. 2

Soggetti produttori Legato Donati, [1869] - 1987 gennaio 24

Contenuto Per un'introduzione generale dell'archivio si veda l'introduzione al fondo "Parrocchia di Sant'Agata in Commezzadura".

122 serie L 1 Registri di cassa, 1934 - 1953

Contenuto La serie è formata da un registro sul quale si trovano annotate in modo preciso e schematico tutte le entrate e le uscite del legato. Per la descrizione degli interessi sui titoli e capitali e per le entrate provenienti da affitti di beni immobili del legato Donati si veda in "Archivio del beneficio Zanoni di Mastellina", "Partitari", reg. 1, pp. 87-135.

L. 1. 1 "Legato Donati. Entrata - uscita ab anno 1934 - 1953" 1934 - 1953 Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 8, pp. 19 (bianche la c. 1 e le pp. 3, 6, 11)

123 serie L 2 Resoconti, 1869 - 1955

Contenuto Per un'introduzione generale alla serie si veda "Chiesa di S. Agata di Commezzadura", "Resoconti". La serie è costituita da un fascicolo.

L. 2. 1. b. 1 Resoconti 1869 - 1955 Nn. 1 - 64 Mancano i resoconti relativi agli anni 1904-11, 1919-20, 1924, 1931. Fascicolo, cc. 470 n.n.

124 serie L 3 Carteggio e atti, 1869 - 1957

Contenuto La serie è costiutita da un fascicolo contenente tutta la documentazione relativa alla gestione e amministrazione del beneficio.

L. 3. 1. b. 1 "Legato Donati" 1869 - 1957 Documento di fondazione, elenco dei beni di proprietà, inventari, atti di locazione, vendite di stabili, sanatorie e proroghe relative alle messe fondate, libretti di risparmio, stato patrimoniale ed economico, prospetti di messe, ecc. Fascicolo, cc. 182

125

Ente Fondo Missioni 1906 agosto 20 - [1945 settembre 2]

Luoghi Commezzadura (Tn)

Altre date 1906 dicembre 10 (Altro documento di fondazione)

Archivi prodotti Fondo Fondo Missioni di Commezzadura, 01/01/1905 - 31/12/1945

Storia La documentazione presente nell'archivio è insufficiente per delineare la storia del fondo Missioni di Commezzadura. L'unica notizia rinvenuta in un verbale di visita pastorale del 29 agosto 1923(1) è rappresentata dalla presenza di due documenti di fondazione, uno del 20 agosto 1906, approvato dall'Ordinariato il 19 settembre dello stesso anno, e uno del 10 dicembre 1906, approvato il 14 dicembre.

Note (1) Cfr. "Archivio diocesano tridentino", "Atti visitali", n. 102.

126 fondo M Fondo Missioni di Commezzadura, 1905 - 1945

reg. 1, fasc. 1

Soggetti produttori Fondo Missioni, 1906 agosto 20 - [1945 settembre 2]

Contenuto Per un'introduzione generale dell'archivio si veda l'introduzione al fondo "Parrocchia di Sant'Agata in Commezzadura".

127 serie M 1 Registri di cassa, 1934 - 1945

Contenuto La serie è formata da un registro sul quale si trovano annotate in modo preciso e schematico tutte le entrate e le uscite del fondo missioni.

M. 1. 1 "Fondo Missioni Endrizzi e nuovo di Podetti Elena, consegnati alla reverendissima Curia" 1934 - 1945 settembre 2 Italiano Registro, legatura in cartoncino, cc. 4 n.n.

128 serie M 2 Resoconti, 1905 - 1937

Contenuto Per un'introduzione generale alla serie di veda "Archivio della chiesa di S. Agata di Commezzadura", "Resoconti".

La serie è costituita da un fascicolo.

M. 2. 1. b. 1 Resoconti del Fondo Missioni di Commezzadura 1905 - 1937 Nn. 1 - 27 Manca il resoconto del 1934. Fascicolo, cc. 64 n.n.

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Ente Fondazione Endrizzi 1905 agosto 30 - [1938]

Luoghi Commezzadura (Tn)

Altre date 1905 luglio 30 (Data del testamento del fondatore)

Archivi prodotti Fondo Fondazione Endrizzi di Commezzadura, 01/01/1905 - 31/12/1938

Storia Carlo fu Giovanni Battista Endrizzi, morto l'11 agosto 1905, con suo testamento del 30 luglio 1905, istituì una fondazione per la distribuzione del pane ai poveri. Il documento venne riconosciuto giuridicamente valido con protocollo giudiziale del 28 e 30 agosto 1905. Alla nipote Luigia, moglie di Albino Bernardelli da Piano, erede universale della sostanza, il testatore prescrisse di consegnare alla curazia di Commezzadura 4000 corone per la celebrazione di una messa ogni anno nel giorno dell'anniversario della sua morte e per la distribuzione di un'elemosina di pane a tutti i curaziani. Il 14 novembre 1905 il capitale venne depositato presso la Banca cooperativa.

130 fondo N Fondazione Endrizzi di Commezzadura, 1905 - 1938

fascc. 2

Soggetti produttori Fondazione Endrizzi, 1905 agosto 30 - [1938]

Contenuto Per un'introduzione generale dell'archivio si veda l'introduzione al fondo "Parrocchia di Sant'Agata in Commezzadura".

131 serie N 1 Resoconti, 1905 - 1937

Contenuto Per un'introduzione generale alla serie di veda "Chiesa di S. Agata di Commezzadura", "Resoconti". La serie è costituita da un fascicolo.

N. 1. 1. b.1 Resoconti 1905 - 1937 Nn. 1 - 29 Fascicolo, cc. 66 n.n.

132 serie N 2 Carteggio e atti, 1906 - 1938

Contenuto La serie è costiutita da un fascicolo contenente tutta la documentazione relativa alla gestione e amministrazione della fondazione.

N. 2. 1. b. 1 Legato del pane 1906 - 1938 Documento di fondazione, comunicazioni dalla Direzione distrettuale di finanza di Trento, carteggio in generale relativo all'amministrazione, rapporti con la Curia, denuncia manomorta. Fascicolo, cc. 14

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Ente Confraternita del Santissimo Rosario 1597 luglio 18 - 1810 aprile 25

Luoghi Commezzadura (Tn)

Archivi prodotti Fondo Confraternita del Santissimo Rosario di Commezzadura, 01/01/1615 - 31/12/1794 Fondo Confraternita del SS. Rosario in Commezzadura, 01/01/1707 - 31/12/1812

Storia La documentazione presente nell'archivio è piuttosto scarsa e frammentaria per delineare la storia di questa confraternita. Un dato certo è che essa era presente già all'inizio del XVII secolo, come si può notare delle registrazioni delle entrate e delle uscite presenti sul registro dei conti conservato in archivio(1). Altre notizie relative alla presenza della confraternita si evincono dai verbali delle visite vescovili del 1672(2) e del 1695(3). E' proprio in quest'ultimo che si afferma che questa confraternita comprendeva gli iscritti delle località limitrofe a Commezzadura e che era stata eretta il 18 luglio del 1597 con approvazione vescovile del 13 settembre dello stesso anno. In data 2 settembre 1696 Giovanni Vittorio Zenatti, delegato dal priore dell'ordine dei Predicatori di S. Domenico, dietro richiesta delle ville di Deggiano, Mastellina, Mestriago, Almazzago e Piano erige nuovamente la confraternita nella chiesa curata di Commezzadura conferendole tutti i privilegi e le indulgenze che le spettavano(4). L'ultima notizia rinvenuta riguardo a questa confraternita è che nell'anno 1815 non era più esistente a Commezzadura in quanto "dal cessato governo fu soppressa"(5). La data finale è desunta dalla storia istituzionale di questo tipo di enti, soppressi con disposizione governativa del 25 aprile 1810.

Funzioni, occupazioni e attività Le confraternite sono pie congregazioni di persone laiche associate per attendere ad esercizi di culto e anche di beneficenza. Esse possono essere canonicamente erette dalla competente autorità ecclesiastica, oppure mancare di tale approvazione e in questo caso sono enti di natura laicale. Norme generali circa l'erezione delle confraternite, da osservarsi esattamente pena la nullità delle stesse, furono stabilite da papa Clemente VIII (Bolla Quaecumque a Sede Apostolica del 7 dicembre 1604). Fin dal Concilio di Trento la Chiesa sentì la necessità di esercitare su di esse un'azione di controllo, ponendole sotto la vigilanza dei vescovi ed introducendovi il clero. In conseguenza di ciò il curatore d'anime ricoprì presto al loro interno una posizione preminente - generalmente ne era il presidente - ed era chiamato a garantirne il retto funzionamento. Un interesse particolare dell'autorità ecclesiastica era dedicato all'amministrazione dei redditi dei vari sodalizi. Ad essa provvedeva un massaro, che ogni anno doveva rendere conto del suo operato. Per le associazioni trentine, in particolare, lo scopo principale era quello di assicurare la celebrazione di messe in suffragio dell'anima dei confratelli e delle consorelle defunti.

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Durante il periodo napoleonico le confraternite religiose furono soppresse, ad eccezione di quelle del Santissimo Sacramento, seguendo provvedimenti analoghi a quelli presi da Giuseppe II e dal governo bavarese durante la loro dominazione nel Trentino. Infatti il decreto del 25 aprile 1806 art. I stabiliva: "Sono proibite in tutto il Regno le confraternite, le congregazioni, le compagnie ed in genere tutte le società religiose laicali eccettuate le confraternite sotto la denominazione del Santissimo, delle quali potrà esistere una sola presso ciascuna parrocchia sotto la direzione e dipendenza dell'Ordinariato e del parroco rispettivo per l'esercizio delle sacre funzioni" e l'art. IV prevedeva che i beni e le rendite delle confraternite del Santissimo fossero amministrati dai fabbriceri delle chiese parrocchiali e sussidiarie.

Note (1) Cfr. "Confraternita del Santissimo Rosario di Commezzadura", "Registri delle rese di conto dei sindaci", reg. 1. (2) Cfr. "Archivio diocesano tridentino", "Atti visitali", vol. 16, c. 259. (3) Ibidem, vol. 22, c. 123. (4) Cfr. "Confraternita del Santissimo Rosario di Commezzadura", "Carteggio e atti", fasc. 1. (5) Cfr. "Archivio diocesano tridentino", "Libro B", (174) n. 171.

135 fondo O Confraternita del Santissimo Rosario di Commezzadura, 1615 - 1794

reg. 1, fasc. 1

Soggetti produttori Confraternita del Santissimo Rosario, 1597 luglio 18 - 1810 aprile 25

Contenuto Per un'introduzione generale dell'archivio si veda l'introduzione al fondo "Parrocchia di Sant'Agata in Commezzadura".

136 serie O 1 Registri delle rese di conto dei sindaci, 1615 - 1707

Contenuto La serie è formata da un registro sul quale i sindaci annotavano le entrate e le uscite relative al patrimonio della confraternita e le rese di conto annuali.

O. 1. 1 "Libro dei conti della confraternita del S.S. Rosario. 1615 - 1621" 1615(1) - 1707 settembre 7 Circa a metà: "Affitti perpetuali del SS. Rosario", elenco di affittuari e annotazioni di quanto pagano annualmente, prima metà sec. XVII (con annotazioni fino al 1680). Italiano Registro, legatura in carta, cc. 35 n.n. Note (1) Per il 1615 ci sono registrate solo le entrate.

137 serie O 2 Carteggio e atti, 1673 - 1794

Contenuto La serie è costituita da un fascicolo contenente documentazione relativa alla nuova erezione della confraternita e in generale atti amministrativi abbastanza antichi.

O. 2. 1. b. 1 Carteggio e atti(1) 1673 - 1794 Costituzioni di censo, dazioni in pagamento, affitti ed un "instrumento" relativo alla nuova erezione della confraternita (1696 set. 2). Fascicolo, cc. 57 Note (1) Il fascicolo contiene carte regestate da G. Ciccolini, op. cit.: cc. nn. 821, 822, 825, 826, 828, 331, 845, 849, 857, 877, 879, 881.

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Ente Confraternita del Santissimo Sacramento 1834 luglio 18 - [sec.XX seconda metà]

Luoghi Commezzadura (Tn)

Archivi prodotti Fondo Confraternita del Santissimo Sacramento di Commezzadura, 01/01/1770 - 31/12/1968

Storia La documentazione presente nell'archivio è poco indicativa per delineare la storia dei questa confraternita. Sicuramente, basandosi sulle date dei documenti presenti, essa esisteva già nel secolo XVIII, anche se dal verbale della visita vescovile del 1953(1) si evince che essa venne canonicamente eretta il 22 luglio 1834. Analizzando la documentazione, presente presso l'Archivio diocesano tridentino, si viene a conoscenza che in quella data la confraternita era stata "ristaurata" su richiesta del parroco di Ossana, che in quell'occasione affermava che di essa "non si potè rilevare l'epoca della sua erezione"(2). Le ultime notizie sulla presenza della confraternita risalgono al 1890 quando vi fu una vertenza con l'omonima confraternita di in merito al diritto di portare il bastone di destra del baldacchino durante la processione del Corpus Domini ad Ossana(3). Vi è da segnalare comunque che le registrazioni degli iscritti ed i verbali delle sedute arrivano fino alla seconda metà del secolo XX.

Funzioni, occupazioni e attività Le confraternite sono pie congregazioni di persone laiche associate per attendere ad esercizi di culto e anche di beneficenza. Esse possono essere canonicamente erette dalla competente autorità ecclesiastica, oppure mancare di tale approvazione e in questo caso sono enti di natura laicale. Norme generali circa l'erezione delle confraternite, da osservarsi esattamente pena la nullità delle stesse, furono stabilite da papa Clemente VIII (Bolla Quaecumque a Sede Apostolica del 7 dicembre 1604). Fin dal Concilio di Trento la Chiesa sentì la necessità di esercitare su di esse un'azione di controllo, ponendole sotto la vigilanza dei vescovi ed introducendovi il clero. In conseguenza di ciò il curatore d'anime ricoprì presto al loro interno una posizione preminente - generalmente ne era il presidente - ed era chiamato a garantirne il retto funzionamento. Un interesse particolare dell'autorità ecclesiastica era dedicato all'amministrazione dei redditi dei vari sodalizi. Ad essa provvedeva un massaro, che ogni anno doveva rendere conto del suo operato. Per le associazioni trentine, in particolare, lo scopo principale era quello di assicurare la celebrazione di messe in suffragio dell'anima dei confratelli e delle consorelle defunti. Durante il periodo napoleonico le confraternite religiose furono soppresse, ad eccezione di quelle del Santissimo Sacramento, seguendo provvedimenti analoghi a quelli presi da Giuseppe II e dal governo bavarese durante la loro dominazione nel Trentino. Infatti il decreto del 25 aprile 1806 art. I stabiliva: "Sono proibite in tutto il Regno le confraternite, le congregazioni, le compagnie ed in genere tutte le società religiose laicali eccettuate le confraternite sotto la denominazione del Santissimo, delle quali potrà esistere una sola presso ciascuna parrocchia sotto la direzione e

139 dipendenza dell'Ordinariato e del parroco rispettivo per l'esercizio delle sacre funzioni" e l'art. IV prevedeva che i beni e le rendite delle confraternite del Santissimo fossero amministrati dai fabbriceri delle chiese parrocchiali e sussidiarie.

Note (1) Cfr. "Archivio diocesano tridentino", "Atti visitali", n. 144. (2) Ibidem, "Libro B", (334) n. 783. (3) Ibidem, "Parrocchie e curazie", Ossana, 50 C, n. 2 c.

140 fondo P Confraternita del Santissimo Sacramento di Commezzadura, 1770 - 1968

regg. 5, quadd. 4, fasc. 1

Soggetti produttori Confraternita del Santissimo Sacramento, 1834 luglio 18 - [sec.XX seconda metà]

Contenuto Per un'introduzione generale dell'archivio si veda l'introduzione al fondo "Parrocchia di Sant'Agata in Commezzadura".

141 serie P 1 Registri delle rese di conto dei sindaci, 1770 - 1806

Contenuto La serie è formata da un registro sul quale i sindaci della confraternita annotavano le entrate e le uscite relative al patrimonio della confraternita e alle rese di conto annuali.

P. 1. 1 "1769. Libro della confraternita del SS. Sacramento" 1770 settembre 16 - 1792; 1806 agosto 17 Alla fine, prima delle ultime registrazioni: nomina del nuovo cassiere, 1805 mag. 19. Italiano Registro, legatura in cartoncino rustico, cc. 27 n.n.

142 serie P 2 Registri di cassa, 1828 - 1968

Contenuto La serie è formata da due registri sui quali si trovano annotate in modo preciso e schematico tutte le entrate e le uscite della confraternita.

P. 2. 1 "Entrata ed uscita della confratenita del SS. Sacramento dall'anno 1828 al ***" 1828 giugno 1 - 1943 Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. 127 n.n.

P. 2. 2 "Libro cassa della confraternita del SS.mo dall'anno 1943" 1943 giugno 27 - 1968 settembre 21 Alla fine: "Confratelli defunti", elenco dei confratelli defunti con la data del decesso l'annotazione delle messe celebrate in loro suffragio, 1948 giu. 30-1968 nov. 17. Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 25 n.n.

143 serie P 3 Registri degli iscritti, 1912 - 1953

Contenuto La serie di compone di due registri e quattro quaderni sui quali venivano annotati i nomi dei confratelli e delle consorelle con l'avvenuto pagamento delle tasse annuali. Per l'elenco dei confratelli defunti dal 1948 al 1968 si veda in "Confraternita del Santissimo Sacramento di Commezzadura", "Registri di cassa", reg. 2.

P. 3. 1 "Registro della confraternita del SS. Sacramento" 1912 novembre 24 - 1953 luglio 12 - Registro degli iscritti alla confraternita, 1912 nov. 24-1942 gen. 1; - protocolli delle sedute, 1914 apr. 12-1953 lug. 12. Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 37 n.n.

P. 3. 2 "Registro dei confratelli e consorelle defunti incominciando coll'anno 1932 e dell'adempimento delle messe per gli stessi celebrate in base allo statuto"(tit. int.) 1932 - 1944 Italiano Quaderno, senza coperta, cc. 7 n.n.

P. 3. 3 "Elenco dei confratelli e consorelle. Confraternita del SS. Sacramento" 1939; 1944 - 1948 All'inizio: tassatorio della confraternita, seguito da alcune note, s.d. Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 17 n.n.

P. 3. 4 "Almazzago" 1943 - 1944 Italiano Quaderno, legatura in carta, cc. 3 n.n.

P. 3. 5 "Mastellina" 1943 - 1947 All'inizio: "Tabella delle quote che un nuovo iscritto deve versare", s.d. 144

Italiano Quaderno, legatura in carta, cc. 4 n.n.

P. 3. 6 "Piano. Confratelli" sec. XX prima metà Italiano Quaderno, legatura in carta, cc. 6 n.n.

145 serie P 4 Carteggio e atti, 1783 - 1954

Contenuto La serie è costituita da un fascicolo.

P. 4. 1. b. 1 Carteggio e atti 1783 - 1785; 1950 - 1954 Amministrazione (1783-1785), indulgenze seguite all'aggregazione all'Arciconfraternita di Trento (1854), comunicazioni provenienti da altre parrocchie relative all'iscrizione di persone di Commezzadura ai relativi gruppi locali. Fascicolo, cc. 12

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Ente Confraternita del Sacro Cuore di Maria [1854 dicembre 31 - 1862 marzo 2 ]

Luoghi Mastellina (Commezzadura, Tn)

Archivi prodotti Fondo Confraternita del Sacro Cuore di Maria di Mastellina, 01/01/1854 - 31/12/1862

Storia La documentazione presente nell'archivio è insufficiente per delineare la storia della confraternita del S. Cuore di Maria di Mastellina i cui compiti e la cui attività rientravano in quelli stabiliti dal relativo statuto. L'unica notizia certa è che questa era aggregata all'arciconfraternita di Nostra Signora delle Vittorie di Parigi.

Funzioni, occupazioni e attività Le confraternite sono pie congregazioni di persone laiche associate per attendere ad esercizi di culto e anche di beneficenza. Esse possono essere canonicamente erette dalla competente autorità ecclesiastica, oppure mancare di tale approvazione e in questo caso sono enti di natura laicale. Norme generali circa l'erezione delle confraternite, da osservarsi esattamente pena la nullità delle stesse, furono stabilite da papa Clemente VIII (Bolla Quaecumque a Sede Apostolica del 7 dicembre 1604). Fin dal Concilio di Trento la Chiesa sentì la necessità di esercitare su di esse un'azione di controllo, ponendole sotto la vigilanza dei vescovi ed introducendovi il clero. In conseguenza di ciò il curatore d'anime ricoprì presto al loro interno una posizione preminente - generalmente ne era il presidente - ed era chiamato a garantirne il retto funzionamento. Un interesse particolare dell'autorità ecclesiastica era dedicato all'amministrazione dei redditi dei vari sodalizi. Ad essa provvedeva un massaro, che ogni anno doveva rendere conto del suo operato. Per le associazioni trentine, in particolare, lo scopo principale era quello di assicurare la celebrazione di messe in suffragio dell'anima dei confratelli e delle consorelle defunti. Durante il periodo napoleonico le confraternite religiose furono soppresse, ad eccezione di quelle del Santissimo Sacramento, seguendo provvedimenti analoghi a quelli presi da Giuseppe II e dal governo bavarese durante la loro dominazione nel Trentino. Infatti il decreto del 25 aprile 1806 art. I stabiliva: "Sono proibite in tutto il Regno le confraternite, le congregazioni, le compagnie ed in genere tutte le società religiose laicali eccettuate le confraternite sotto la denominazione del Santissimo, delle quali potrà esistere una sola presso ciascuna parrocchia sotto la direzione e dipendenza dell'Ordinariato e del parroco rispettivo per l'esercizio delle sacre funzioni" e l'art. IV prevedeva che i beni e le rendite delle confraternite del Santissimo fossero amministrati dai fabbriceri delle chiese parrocchiali e sussidiarie.

147 fondo Q Confraternita del Sacro Cuore di Maria di Mastellina, 1854 - 1862

reg. 1

Soggetti produttori Confraternita del Sacro Cuore di Maria, [1854 dicembre 31 - 1862 marzo 2 ]

Contenuto Per un'introduzione generale dell'archivio si veda l'introduzione al fondo "Parrocchia di Sant'Agata in Commezzadura".

148 serie Q 1 Registri degli iscritti, 1854 - 1862

Contenuto Per un'introduzione generale alla serie di veda "Confraternita del Santissimo Sacramento di Commezzadura", "Registri degli iscritti". La serie è costituita da un registro.

Q. 1. 1 "[Li]bro della confraternita del SS.mo Cuor di Mar[ia] eretta all'altare di S. Mar[ia] Liberata nella chiesa di S.to Antonio Abate di Mastellina" 1854 dicembre 31 - 1862 marzo 2 Alla fine: elenco dei mobili dell'altare di S. Maria Liberata, 1861 feb. 5; nota del numero degli iscritti, 1857 mar. 1. Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. 32 n.n.

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Ente Congregazione di Carità di Commezzadura [1826] - 1923 maggio 15

Luoghi Commezzadura (Tn)

Archivi prodotti Fondo Congregazione di Carità di Commezzadura, 01/01/1826 - 31/12/1877

Storia La documentazione presente nell'archivio è insufficiente per delineare la storia della Congregazione di carità di Commezzadura i cui compiti e la cui attività rientravano in quelli stabiliti da questi pii istituti.

Funzioni, occupazioni e attività La Congregazione di carità era un'istituzione pubblica di beneficenza istituita in Trentino in base al decreto vicereale del 15 febbraio 1811, n. 49, che all'art. 2 stabiliva: "in ogni comune del Dipartimento dell'Alto Adige e dei Cantoni di Tobiano e Primiero tutti gli spedali, orfanotrofi, luoghi pii, lasciti e fondi di pubblica beneficenza (...) avranno una sola e medesima amministrazione che prenderà il titolo di Congregazione di carità". Essa ebbe quale compito fondamentale l'assistenza e la beneficenza di persone in particolari difficoltà economiche (poveri, anziani, inabili al lavoro, fanciulli esposti, donne partorienti) o fisico-psichiche (malati e mentecatti) che da essa ricevevano sussidi in modo diretto - generi di prima necessità - o, molto spesso, attraverso l'assistenza e le cure prestate in apposite istituzioni di cui la Congregazione curava l'amministrazione patrimoniale. Le entrate della Congregazione provenivano da lasciti, donazioni, legati pii. L'art.10 del suddetto decreto vicereale ordinava che ogni Congregazione dovesse essere divisa in tre sezioni - denominate "degli ospedali", "degli ospizi" e "delle limosine" - ognuna incaricata dell'esecuzione dell'amministrazione affidatale, di cui avrebbe reso conto alla Congregazione. Per quanto riguarda l'organico della Congregazione durante l'amministrazione italica, il decreto vicereale stabiliva che essa fosse composta da "probi e distinti cittadini del comune, scelti fra i proprietari, commercianti e gli uomini di legge più distinti". Il numero dei membri era compreso tra i quattro e i sei ed essi venivano nominati dal podestà o dal sindaco. Nel capoluogo di Dipartimento la Congregazione era presieduta dal Prefetto, nei capoluoghi dei distretti dal Viceprefetto e in tutti gli altri comuni dal podestà o dal sindaco; in tutti i comuni inoltre erano ugualmente membri di diritto il podestà o il sindaco, oppure un parroco del luogo. Le Congregazioni dipendevano dal Ministro dell'Interno del Regno d'Italia che vigilava tramite il consigliere di stato (artt. 1, 5, 6 del decreto vicereale) e intrattenevano con i comuni rapporti assai stretti. Con l'annessione del Trentino all'Austria venne sostanzialmente confermata la normativa vigente in materia di assistenza e beneficenza pubblica e l'unica legge che nomina la Congregazione di carità fu l'editto del commissario in capo del Tirolo del 1° marzo 1814 (artt. 118-125), che confermò le Congregazioni di carità nei luoghi dove esistevano e dispose la loro istituzione nei comuni che avessero dei propri istituti di beneficenza con una rendita lorda di almeno 500 fiorini.

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Durante la seconda dominazione austriaca le Congregazioni di carità continuarono la loro attività gestite da un apposito comitato. Le direttive date dalle autorità austriache prevedevano sostanzialmente che la rappresentanza della Congregazione fosse composta da un preside (o presidente) che doveva essere possibilmente il curatore d'anime locale, da due consiglieri e da un cassiere. Anche se non eletti come membri con voto attivo nelle deliberazioni, il curatore d'anime e il capocomune locali dovevano comunque far parte dell'organo direttivo della Congregazione. La nomina del preside, dei consiglieri e del cassiere spettava alla rappresentanza comunale con l'approvazione dell'autorità superiore (I.R. Pretura o I.R. Giudizio distrettuale). I rappresentanti della Congregazione si dovevano occupare della conservazione del patrimonio e decidere in merito all'elargizione dei sussidi; le deliberazioni dovevano sempre essere redatte su apposito protocollo. I compiti specifici del cassiere erano quelli di tenere un giornale di tutti i pagamenti effettuati e un registro della contabilità riportante i capitali investiti e i nomi dei debitori con gli interessi a loro dovuti e le somme mano a mano versate. Egli doveva inoltre, sulla base dei mandati rilasciati dal preside, pagare puntualmente le sovvenzioni ai poveri secondo l'importo stabilito. Era incaricato di presentare ogni anno al preside la resa di conto (corredata dalle relative pezze d'appoggio) affinché la esaminasse con i consiglieri e la passasse poi per la liquidazione alla rappresentanza comunale. Tale resa di conto veniva infine passata all'autorità superiore per la definitiva revisione ed approvazione. A partire dalla metà del secolo XIX i rapporti con i comuni si intensificarono: alcune leggi stabilirono infatti che, non bastando i mezzi forniti dalle società di beneficenza e dagli istituti esistenti, la rappresentanza comunale avrebbe dovuto sopperire all'importo occorrente per le sovvenzioni ai poveri con i fondi della cassa comunale. Le Congregazioni di carità vennero soppresse con legge 3 giugno 1937 n. 847 e sostituite con tutte le loro attribuzioni dagli Enti comunali di assistenza (E.C.A.).

151 fondo R Congregazione di Carità di Commezzadura, 1826 - 1877

fascc. 5

Soggetti produttori Congregazione di Carità di Commezzadura, [1826] - 1923 maggio 15

Contenuto Per un'introduzione generale dell'archivio si veda l'introduzione al fondo "Parrocchia di Sant'Agata in Commezzadura".

152 serie R 1 Resoconti, 1848 - 1877

Contenuto Per un'introduzione generale alla serie di veda "Chiesa di S. Agata di Commezzadura", "Resoconti". La serie è costituita da quattro fascicoli.

R. 1. 1. b. 1 Resoconti del Fondo poveri di Almazzago 1848 - 1849; 1860 - 1874 Nn. 1 - 14 Resoconti, con parziale documentazione di corredo. Mancano i resoconti per gli anni 1864 e 1871. Fascicolo, cc. 94 n.n.

R. 1. 2. b. 1 Resoconti del Fondo poveri di Piano 1860 - 1867 Nn. 1 - 8 Resoconti, con parziale documentazione di corredo. Fascicolo, cc. 33 n.n.

R. 1. 3. b. 1 Resoconti del Fondo poveri di Mastellina 1860 - 1870 Nn. 1 - 12 Resoconti, con parziale documentazione di corredo. Per gli anni 1853-1855 è presente solo l'evasione ai conti. Fascicolo, cc.44 n.n.

R. 1. 4. b. 1 Resoconti del Fondo poveri di Mestriago 1860 - 1877 Nn. 1 - 19 Dal 1871 i conti sono corredati dalle relative quietanze. Fascicolo, cc. 306 n.n.

153 serie R 2 Carteggio e atti, 1826 - 1850

Contenuto La serie è costituita da un fascicolo.

R. 2. 1. b. 1 Carteggio e atti 1826 - 1850 "Istruzione" per le Congregazioni di carità, assegnazione alla congregazione di un'eredità testamentaria, disposizioni provenienti dal Giudizio distrettuale di Malé, nozione per lo svincolamento della gleba. Fascicolo, cc. 10

154

Ente Comunità di Commezzadura [sec. XVI] - 1810 [agosto 31]

Luoghi Commezzadura (Tn)

Archivi prodotti Fondo Comune di Commezzadura, 01/01/1592 - 31/12/1814

Storia La comunità di Commezzadura comprendeva la ville di Piano, Mestriago, Mastellina, Almazzago, Daolasa e Deggiano. L'antica comunità si divise in seguito in cinque comuni e con R.D. del 10 agosto 1928 i comuni di Almazzago, Deggiano, Mastellina, Mestriago e Piano furono riuniti in un unico comune denominato Commezzadura con sede municipale a Mestriago(1). In Valle di Sole le comunità, alcune sorte prima del XIII secolo, erano governate da regolani, coadiuvati da giurati e saltari, tutti eletti dai vicini riuniti in pubblica "regola"(2). Le poche carte presenti nell'archivio ci testimoniano che anche per la comunità di Commezzadura i regolani, i giurati, i saltari e i vicini erano gli attori principali della vita della comunità.

Note (1) Cfr. Casetti A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, 1961, p. 246. (2) Cfr. Bezzi Q., La Val di Sole, Centro studi per la Val di Sole, Malé, 1975, p. 33.

155 fondo S Comune di Commezzadura, 1592 - 1814

fasc. 1

Soggetti produttori Comunità di Commezzadura, [sec. XVI] - 1810 [agosto 31]

Contenuto Per un'introduzione generale dell'archivio si veda l'introduzione al fondo "Parrocchia di Sant'Agata in Commezzadura".

156 serie S 1 Carteggio e atti, 1592 - 1814

Contenuto La serie è costituita da un fascicolo.

S. 1. 1. b. 1 Carteggio e atti(1) 1592 - 1814 Carteggio e atti relativi alla comunità "generale" di Commezzadura (1592-1812) e alle comunità di Mestriago (1608-1814), di Daolasa (1782), di Piano (1726 copia-1779): censi, dazioni in pagamento, affrancazioni, locazioni, quietanze, sentenze, atti vari, ecc. Alla fine: fascicolo contenente documentazione relativa alle varie comunità non divisibile, 1653-1797. Fascicolo, cc. 211 Note (1) Il fascicolo contiene carte regestate da G. Ciccolini, op. cit.: cc. nn. 773 (trad. ital.), 774-780, 792, 798, 803, 805-814, 833, 835- 839, 841, 847, 848, 856, 862-866, 870, 872, 874, 875, 878, 889-890, 893-897, 899-910, 912, 914, 915, 916, 917.

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Ente Comune di Deggiano 1818 gennaio 1 - 1923 gennaio 12

Luoghi Deggiano (Commezzadura,Tn)

Archivi prodotti Fondo Comune di Deggiano, 01/01/1830 - 31/12/1911

Storia Anticamente la villa di Deggiano faceva parte della comunità di Commezzadura, pur avendo fin dal 1494 una propria carta di regola(1). Il comune di Deggiano, costituitosi nel secolo XIX, con R. D. del 10 agosto 1928 n. 2039 venne unito al comune di Commezzadura con sede municipale a Mestriago.

Note (1) Cfr. Casetti A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, 1961, p. 286.

158 fondo T Comune di Deggiano, 1830 - 1911

reg. 1, fasc. 1

Soggetti produttori Comune di Deggiano, 1818 gennaio 1 - 1923 gennaio 12

Contenuto Per un'introduzione generale dell'archivio si veda l'introduzione al fondo "Parrocchia di Sant'Agata in Commezzadura".

159 serie T 1 Protocolli catastali, 1911

Contenuto La serie è costituita da un registro.

T. 1. 1 "Protocollo delle particelle del comune di Deggiano" 1911 Contiene, sciolta: "Specifica di possessori dei fondi", sec. XX in. Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. 55 n.n.

160 serie T 2 Carteggio e atti, 1830 - 1898

Contenuto La serie è costituita da un fascicolo.

T. 2. 1. b. 1 Carteggio e atti 1830 - 1898 Carteggio e atti relativi alle nomine e al mantenimento dei curati, lavori da eseguirsi nella canonica, carteggio e atti relativi al legato Carnessalini di Deggiano, orto per la canonica, rapporti con l'Ordinariato. Fascicolo, cc. 126

161

Ente Curazia della Santissima Trinità 1826 aprile 14 - 1987 gennaio 24

Luoghi Deggiano (Commezzadura, Tn)

Archivi prodotti Fondo Curazia della Santissima Trinità in Deggiano, 01/01/1826 - 31/12/2000

Storia Sempre legata ecclesiasticamente alla curazia di Commezzadura, il 14 aprile 1826 venne elevata a cappellania esposta indipendente. In base al documento di fondazione esteso il 16 aprile 1830 il cappellano esposto era obbligato a risiedere stabilmente a Deggiano, amministrare i sacramenti, assumere tutti gli obblighi verso la curazia di Commezzadura, tenere i conti della chiesa nonchè tutti i registri dei nati, matrimoni e morti. Tra il 5 novembre 1878 e il 3 agosto 1884 la curazia rimase vacante e ne supplì il curato di S. Agata. Nell'anno 1896(1) passò da cappellania esposta a cura libera. Altro momento importante fu la concessione, da parte dell'autorità ecclesiastica con decreto del 6 aprile 1914, della possibilità di fare le pubblicazioni matrimoniali direttamente nella chiesa di Deggiano, pur mantenendo la doppia pubblicazione anche a Commezzadura. Dal 1919 anche i matrimoni poterono essere celebrati a Deggiano dal curato locale ma solo su delega del parroco di Commezzadura(2). A mantenimento del sacerdote locale vi era il beneficio semplice e legato Carnessalini fondato da Giovanni Antonio e Antonio Carnessalini con rispettivi loro testamenti del 2 luglio 1692 e del 29 maggio 1697. Il patrimonio era costituito da capitali e da realità che venivano amministrate dal Comune e, secondo il documento di fondazione della curazia, la rendita rimanente dopo la celebrazione delle messe spettava al curato. Vi era poi il beneficio Melchiori eretto da Giovanni Battista Melchiori, canonico di Vienna, il 22 giugno 1646. Il legato venne in seguito fondato da Giovanni Domenico Melchiori con suo testamento del 22 ottobre 1698. Anche le rendite di questo beneficio venivano impiegate per la congrua del curatore d'anime di Deggiano. A partire dal 2 febbraio 1924 l'amministrazione dei benefici Melchiori e Carnessalini con i relativi adempimenti missari (93 messe), prima a carico del comune di Deggiano, passò definitivamente al curato di Deggiano il quale potè godere anche delle rispettive rendite. La canonica era di proprietà del comune di Commezzadura che provvedeva anche al fabbisogno della legna per riscaldarla. Nel 1986, con la riorganizzazione delle parrocchie della diocesi e con la nascita dell'Istituto per il sostentamento del clero, la curazia di Deggiano venne soppressa e la cura d'anime della popolazione tornò alla parrocchia di Commezzadura.

Note (1) Cfr. "Curazia di Deggiano", "Carteggio e atti", fasc. 1. (2) Cfr. "Archivio diocesano tridentino", "Atti visitali", n. 102.

162 fondo U Curazia della Santissima Trinità in Deggiano, 1826 - 2000

regg. 13, fascc. 2

Soggetti produttori Curazia della Santissima Trinità, 1826 aprile 14 - 1987 gennaio 24

Contenuto Per un'introduzione generale dell'archivio si veda l'introduzione al fondo "Parrocchia di Sant'Agata in Commezzadura".

163 serie U 1 Registri dei nati e battezzati e dei morti, 1828 - 1890

Contenuto Per un'introduzione generale alla serie di veda "Ufficio parrocchiale di Commezzadura", "Registri dei nati e battezzati". La serie è costituita da un registro.

U. 1. 1 "Registro dei nati (1828-1876) e morti (1829-1890) per la espositura di Deggiano. Vol. I°" 1828 dicembre 22 - 1890 luglio 22 cc. sd 1-28: "Libro I de battezzati in questa chiesa espositurale della Santissima Trinità", 1828 dic. 22-1876 dic. 12; cc. 1-16: registro dei morti nella curazia di Deggiano, 1929 gen. 31-1890 lug. 22. All'inizio: elenco dei cappellani esposti di Deggiano dal 1828 al 1900, s.d. Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 28, cc. 16

164 serie U 2 Registri dei nati e battezzati, 1877 - 2000

Contenuto Per un'introduzione generale alla serie di veda "Ufficio parrocchiale di Commezzadura", "Registri dei nati e battezzati". La serie è costituita da un registro.

U. 2. 1 "Espositura Deggiano. Registro dei nati dall'anno 1877 - ***. Vol. II°" 1877 febbraio 26 - 2000 aprile 9(1) Non ci sono registrazioni relative a nascite e battesimi negli anni: 1916, 1978-79, 1981, 1984-86, 1989, 1991, 1994-1997, 1998-99. Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 104 con indice alfabetico a rubrica all'inizio n. n. Note (1) Dal 2001 i nati e battezzati di Deggiano sono registrati a Commezzadura.

165 serie U 3 Registri dei matrimoni, 1919 - 2000

Contenuto Per un'introduzione generale alla serie di veda "Ufficio parrocchiale di Commezzadura", "Registri dei matrimoni". La serie è costituita da due registri.

U. 3. 1 "Registro dei matrimoni della curazia di Deggiano. 1919-1929" 1919 luglio 12 - 1929 novembre 28 All'inizio: annotazione relativa alla concessione della facoltà di celebrare i matrimoni a Deggiano per "delegazione ad omnia" a partire dal marzo 1919, s.d. Italiano Registro, legatura in cartone, cc. sd 6

U. 3. 2 "Registro dei matrimoni. Deggiano" 1930 maggio 10 - 2000 settembre 9 Italiano Registro, legatura in mezza pelle, pp. 76 con indice alfabetico alla fine n.n.

166 serie U 4 Registri dei morti, 1884 - 1966

Contenuto Per un'introduzione generale alla serie di veda "Ufficio parrocchiale di Commezzadura", "Registri dei morti". La serie è costituita da un registro.

U. 4. 1 "Vol. [II]. Registro dei morti dall'anno 1884-1966. Deggiano" 1884 febbraio 11 - 1966 novembre 15 Italiano Registro, legatura in mezza pelle, pp.104 (bianche le pp. 29, 38, 39, 51, 56, 57, 61) con indice alfabetico a rubrica all'inizio n. n.

167 serie U 5 Registri dei cresimati, 1908 - 1975

Contenuto Per un'introduzione generale alla serie di veda "Ufficio parrocchiale di Commezzadura", "Registri dei cresimati". La serie è costituita da un registro, sul quale sono riportati i cresimati di Deggiano che hanno ottenuto il sacramento sia a Deggiano che in altre località, tra le quali Commezzadura, Malé, Dimaro e Ossana.

U. 5. 1 "Deggiano. Cresimati dall'anno 1908 - ****. Vol. I" 1908 luglio 17 - 1975 maggio 4 Italiano Registro, legatura in tela, cc. sd 21 con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.

168 serie U 6 Stati delle anime, sec. XX prima metà

Contenuto Per un'introduzione generale alla serie si veda "Ufficio parrocchiale di Commezzadura", "Stati delle anime". La serie è costituita da un registro.

U. 6. 1 "Anagrafe" sec. XX prima metà (con annotazioni posteriori fino al 1999) Italiano Registro, legatura in tela, cc. sd 69 con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.

169 serie U 7 Atti matrimoniali, 1919 - 1953

Contenuto Per un'introduzione generale alla serie di veda "Ufficio parrocchiale di Commezzadura", "Atti matrimoniali". La serie è costituita da un fascicolo.

U. 7. 1. b. 1 Atti matrimoniali 1919 - 1953 Fascicolo, cc. 344 n.n.

170 serie U 8 Registri dei legati missari, 1864 - 1966

Contenuto Per un'introduzione generale alla serie si veda "Ufficio parrocchiale di Commezzadura", "Registri dei legati missari". La serie è formata da due registri.

U. 8. 1 "I. Liber in quo inscribuntur legata pie testantium curae Dejani" 1864 ottobre 29 - 1908 dicembre 14 Elencazione e descrizione di legati fondati a Deggiano tra il 1824 e il 1908 e degli obblighi ad essi annessi con annotazioni dell'avvenuto adempimento nonché delle elemosine spedite all'Ordinariato. Capovolgendo il registro: "Copia dell'urbario di Cammezzadura risguardante le sante messe legatarie a cui sono obbligati i particolari di Deggiano" ed elenco degli obblighi della chiesa di Deggiano nei confronti della celebrazione di messe legatarie, seconda metà sec. XIX. Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. 12 n.n.

U. 8. 2 "Registro delle messe legatarie" 1910 gennaio 26 - 1966 novembre 23 Registro degli adempimenti degli oneri missari gravanti sulla chiesa e sui benefici Melchiori e Carnessalini. pp. 1-45: prospetto e annotazione dell'avvenuto adempimento e spedizione all'Ordinariato da parte della fabbriceria di quanto dovuto per la celebrazione, 1910 gen. 26-1966 nov. 23; pp. 75-99: annotazione dell'avvenuto adempimento e spedizione in Curia da parte del Comune prima e del vicario curaziale/espositurale poi, 1911 gen. 13-1966 nov. 23. Italiano Registro, legatura in tela, pp. 99 (bianche le pp. 46-74) con indice delle parti all'inizio n.n.

171 serie U 9 Registri delle elemosine, 1945 - 1966

Contenuto Per un'introduzione generale alla serie di veda "ufficio parrocchiale di Commezzadura", "Registri delle elemosine e delle offerte". La serie è costituita da un registro.

U. 9. 1 "Chiesa di Deggiano. Capitello a Monte. Elemosine" 1945 gennaio 7 - 1966 gennaio 7 Italiano Registro, legatura in cartoncino, cc. 9 n.n.

172 serie U 10 Partitari generali, 1871 - 1953

Contenuto Per un'introduzione generale alla serie si veda "Ufficio parrocchiale di Commezzadura", "Partitari degli enti ecclesiastici". La serie è costituita da un registro.

U. 10. 1 "Urbario dei capitali - fondi - diritti - oneri: I. della venerabile chiesa di Deggiano, II. dei benefici Melchiori, Carnessalini pro beneficio curaziale, III. del beneficio curaziale di Deggiano. Anno 1925" 1871 gennaio 1 - 1953 gennaio 14 Registro degli interessi maturati sui capitali e delle entrate derivanti da affitti di fondi (campagna), prestiti di guerra, contributi. pp. 1-39: chiesa della SS. Trinità, 1871 gen. 1; 1908 nov. 1-1946 set. 30; pp. 121-155, 183-184: benefici Carnessalini e Melchiori pro beneficio curaziale, 1924 feb. 19-1953 gen. 14; pp. 174-182: beneficio curaziale, 1924 feb. 14-1941 dic. 8. Italiano Registro, legatura in pelle, pp. 184 (bianche molte pp.)con indice delle amministrazioni all'inizio n.n.

173 serie U 11 Protocolli degli esibiti, 1913 - 1950

Contenuto Per un'introduzione generale alla serie si veda "Ufficio parrocchiale di Commezzadura", "Protocolli degli esibiti". La serie è costituita da due registri.

U. 11. 1 "I. Protocolli degli esibiti. 1914-49" 1913 dicembre 30 - 1949 ottobre 29 Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 96 n.n.

U. 11. 2 "II. Protocollo dal 10 novembre 1949 al ***" 1949 novembre 5 - 1950 novembre 26 Italiano Registro, legatura in cartone, cc. sd 16

174 serie U 12 Carteggio e atti, 1826 - 1965

Contenuto La serie è formata da un fascicolo contenente la documentazione relativa alla curazia di Deggiano cioè il carteggio e gli atti prodotti e/o ricevuti dal curato dopo l'indipendenza dalla curazia di Commezzadura.

U. 12. 1. b. 1 Carteggio e atti 1826 - 1965 Carteggio e atti relativi all'erezione dell'espositura, capitoli per il cappellano esposto, concessione della tenuta delle pubblicazioni matrimoniali a Deggiano, amministrazione, congrua, fassioni, prospetti di rettificazione, sanatorie e riduzioni di messe legatarie, inventario del beneficio Melchiori, carteggio e atti attinenti all'anagrafe, atti di consegna. Fascicolo, cc. 137

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