PROVINCIA DI STRADA DEI VINI DEL PIAVE IL VINO E LE SUE STRADE

Esplorare il luogo d’origine, conoscere il produttore, visitare il vigneto e infine degustare il vino in una tradizionale cantina, assaggiando le prelibatezze locali, mentre un esperto illustra le diverse fasi della lavorazione, è un’esperienza forte a cui molte persone si stanno avvicinando. Il viaggio diventa un momento profondo, nel quale ci si immerge lasciandosi trasportare dai sensi. Non è un caso che in Italia ci siano ormai più di 100 “Strade del Vino” e siccome, per una curiosa coincidenza, il vino pregiato si produce esclusivamente in luoghi storici e bellissimi, anche la Marca Trevigiana, attraverso la “Strada dei vini del Piave”, ha saputo dar vita ad un percorso dove il piacere dei sensi viene magnificamente accostato all’arricchimento culturale e al godimento estetico, nel rispetto elled tradizioni e dell’ambiente locali.

Leonardo Muraro Presidente della Provincia di Treviso

 STRADA DEI VINI DEL PIAVE

“La civiltà…”, ha scritto uno storico, ”… segue i corsi dei fiumi”. Dei dieci fiumi che, a raggiera, percorrono le Venezie, il Piave rappresenta la chiave di un sistema culturale che ha visto la millenaria e amorosa cura del paesaggio rurale in un ambiente carico di storia, miti, valenze simboliche. Grandi vini legano il loro nome a questo fiume, grazie alla favorevole composizione del terreno circostante, ideale per la crescita di magnifiche viti, ma grazie anche alla presenza, in passato, della civiltà veneziana, che ha importato nel territorio preziose idee, valori e conoscenze. Attorno alle belle ville e barchesse, appartenute ai nobili della Serenissima, prosperano molti ettari di vigneto, oggi laboratori naturali dove studi e ricerche hanno ottenuto vini di pregio, rispettosi di antiche leggi della natura modernamente rivisitate. Ogni vino nasce con la stessa dedizione e gode per intero della cultura del territorio trevigiano, che traspare chiaramente lungo la “Strada dei vini del Piave”, attraverso i suggestivi centri storici, ricchi di monumenti e vestigia del passato romano e medievale, le antiche pievi e le maestose ville venete.

Comitato Promotore Strada dei vini del Piave

 PREMESSA “Strada dei vini del Piave”

“…quando in inverno spillate il vino, fate che nel vostro cuore vi sia una canzone per ogni calice; e fate che nella canzone vi sia un ricordo dei giorni d’autunno, della vigna e del torchio…”

Gibran Kahlil Gibran

La scoperta del vino, prodotto nella Marca cospicua è quella del Rosso. stradale, guida e voglia di degustare perché Trevigiana, vi porta ora nei dintorni del Le antiche culture, il mondo contadino l’itinerario, che si dirama per circa 150 km, fiume Piave, dopo aver esplorato zone che forte dei suoi valori, le peculiarità del ha in serbo molte sorprese e soprattutto vanno da a , paesaggio sono ancora una volta i cardini molte scoperte. ovvero il tradizionale percorso del Bianco. di questo percorso. Il percorso attraversa luoghi carichi di Benché i vigneti del Piave diano anch’essi Sgombrato il campo da ogni dubbio, significato e di forte valenza evocativa, molto  ottimi vini bianchi, la produzione più gli amanti del rosso si armino di mappa spesso poco conosciuti dal grande pubblico. Il territorio della DOC Piave si estende entro una vasta pianura che è delimitata a sud dal mare, a nord-ovest dalle colline di Conegliano e del Montello ed è attraversata in lunghezza dal fiume Piave, mentre a nord-est confina con il Friuli. Tre le aree su cui puntare, con lo scopo di capire i vari momenti insediativi, le tradizioni diverse e anche, perché no, per potersi riposare. La prima (A), vede protagonisti i vigneti che furono della Serenissima Repubblica di Venezia. Si snoda, sia a sinistra che a destra del Piave ed è storicamente importante per il passato romano, che ha il suo focus nella città di , punto di partenza del nostro viaggio enologico. Questo primo tracciato si ferma a . e quella centrale della provincia di Treviso, La seconda zona (B), che da Roncade sulla destra Piave. arriva a , è ancora disseminata di Per finire la terza parte(C) , che da belle dimore patrizie veneziane, oggi sedi di Cimadolmo riporta a Oderzo e si estende rinomate aziende vitivinicole. nel comprensorio del Raboso. Definita come la zona dei “vigneti dei Anche qui non mancano le ville venete, ma Dogi”, abbraccia a grandi linee la parte sud quello che più tocca il cuore del viaggiatore  è l’atmosfera della sinistra Piave, con Piave e due bretelle, una che conduce a le sue tradizioni antiche, gli scorci che Conegliano e una che porta a Roncade. lasciano intravedere il fiume, le chiesette Una descrizione iniziale, che fornisce isolate che nascondono preziosi affreschi le informazioni sulla direzione da e le cittadine-gioiello come Portobuffolé. prendere, verrà corredata da schede Il percorso è unidirezionale a forma di particolareggiate sui luoghi di maggior grande anello, con una variante che interesse, con dettagli, curiosità e  collega a Ponte di aneddoti. IL CONSORZIO PIAVE DOC ed il suo ruolo nella promozione dei vini del territorio del Piave

Il Consorzio Piave DOC nasce nell’ agosto 1959, su felice intuizione di un gruppo di viticoltori che si prefiggono l’arduo compito di “Tutelare la viticoltura nella zona di produzione ‘Vini del Piave’ incoraggiando la diffusione di vitigni adatti e procurando il miglioramento delle pratiche viticole ed enologiche, per diffondere la conoscenza e la valorizzazione commerciale di questi vini”. Si trattava e si tratta ancora oggi di un gruppo di produttori che hanno sempre creduto nella qualità, si sono uniti sotto il marchio Frutto di questa politica è oggi una Oggi il Consorzio Piave cura tutte e tre le all’interno dell’area DOC. presenza costante sul mercato e il profondo fasi del processo produttivo (produzione, Si sono dotati di un organo d’autocontrollo radicamento nel tessuto socioeconomico trasformazione e commercializzazione) e che garantisca il rispetto della produzione e che ha determinato un legame stretto e comprende i due terzi della superficie vitata delle strutture di assistenza tecnica. sinergico tra vino e zona di origine. e del vino prodotto e commercializzato.  LA PIANURA

Diamo un’occhiata a questa zona, che dalla laguna di Venezia si addentra nella provincia di Treviso arrivando ai piedi delle Prealpi. Questa pianura è il letto di un fiume. Lui, o forse faremmo meglio a dire lei, è il Piave. Sì, perché il genere dato all’appellativo resta ancora incerto. Da decenni è in uso il maschile, ma in origine era il femminile. E ciò vale non solo per il Piave, ma anche per il Sile, il Livenza e molti altri corsi d’acqua. Tornando al paesaggio, la pianura ha Malgrado il forte processo di conservato il sapore di un tempo e la un suolo composto di sabbie, ghiaie e industrializzazione, avvenuto fra gli anni passione per la natura degli abitanti ha argille particolarmente irrorato da vene Ottanta e Novanta, la pianura, a tratti trasformato le zone limitrofe in un grande d’acqua profonde ed è da questa singolare ancora ubertosa, offre al visitatore scorci di giardino. Il letto del Piave è un ambiente conformazione del terreno che le viti grande respiro. assai adatto all’agricoltura.  traggono le loro caratteristiche. I paesi disseminati lungo il fiume hanno Anticamente, in questa piana, l’uomo si specializzò nell’allevamento del bestiame, assieme alla cucina con il foghér (focolare). grande valenza architettonica e culturale. in quello del baco da seta e nella coltura E’ questa l’immagine rurale della E da qui nasce la liason “vino-villa”, dove della vite. Infatti, si incontrano ancora Marca Gioiosa, che si coniuga “l’andar per ville” corrisponde “all’andar gli antichi casali isolati in mezzo alle viti, splendidamente con le testimonianze per vino”: oggi infatti la maggior parte delle con il bel portico ad archi e con la caneva della dominazione veneziana, dove le ville aristocratiche dimore ha creato il proprio (cantina) che occupa il posto più importante venete sono ancor oggi un patrimonio di marchio di vini di buon livello.  I VINI DEL PIAVE Dal Merlot al Raboso

Sotto la denominazione di origine controllata “Vini del Piave” o più semplicemente “Piave” si annoverano i seguenti vitigni: Cabernet, Cabernet Sauvignon, Chardonnay, Merlot, Pinot (Nero, Bianco e Grigio), Raboso, Tocai, Verduzzo. La zona di produzione occupa gran parte della zona est della provincia di Treviso. Qui, come in altre zone del , era diffusa la tradizione di impiantare vitigni diversi alternati sullo stesso filare. Ma in tempi più recenti, per ottimizzare e Negli ultimi 25 anni l’introduzione del Notoriamente questi vini hanno un sapore razionalizzare le coltivazioni, i viticoltori vigneto in monocoltura ha avuto la meglio. secco e asciutto e si accompagnano bene hanno modificato i loro vigneti cambiando Molte aree ad esempio sono state riservate a carni, arrosti, pollame, cacciagione, profondamente il profilo produttivo di al Merlot, che costituisce di gran lunga la insomma ai tipici piatti della cucina veneta. 10 questa zona. produzione più significativa di tale zona. Eccellente in questo senso il Raboso del Piave, autentica bandiera della viticoltura del XIX e la metà del XX secolo, in cui le ed enologia di questa terra. La sua lunga epidemie raggiunsero il loro culmine con storia sconfina spesso nella leggenda la fillossera che distrusse gran parte dei cui è legata anche l’origine del nome. patrimoni vitivinicoli. C’è chi ritiene invece che il suo nome In più ci si misero anche la guerra e la crisi derivi dall’omonimo affluente del Piave. economica. Un’ipotesi più suggestiva è quella che, Fortunatamente oggi si è in grado di tenendo conto della forte astringenza garantire raccolti sicuri e misure protettive e acidità delle uve, ne attribuisce efficaci, che dal 1945 hanno caratterizzato l’origine all’aggettivo “rabioso”, usato questo tipo di coltura. nel dialetto veneto per indicare un frutto Adesso siamo entrati in un’era particolarmente acerbo. completamente diversa. Il vino fa cultura. Ad ogni modo si tratta di un vitigno Fa cinema. Fa tendenza. autoctono le cui prime tracce di VINO: DUE PAROLE SU COME Un prolificare di pubblicazioni aiuta coltivazione risalgono all’inizio del XVII CAMBIANO LE ABITUDINI il grande pubblico ad orientarsi in secolo. In realtà la pianta è davvero forte, quell’universo che era considerato di figuratevi che è riuscita a passare quasi Fino agli anni Cinquanta, il vino era esclusivo dominio degli esperti. Lo si è visto indenne attraverso gli anni dell’epidemia di considerato, da un lato, un bene di lusso, anche alla rassegna del Vinitaly a Verona, fillossera che ha flagellato i vigneti italiani dall’altro una bevanda semplice e, in dove ormai non è solo il vino l’indiscusso durante la prima metà del XX secolo. quanto tale, di scarsa qualità, che aveva il protagonista, ma tutto il mondo che vi gira Il suo sapore è robusto e, se giovane, compito di accompagnare l’alimentazione o intorno. Guide enologiche, concorsi, scuole si accompagna splendidamente ai di portare all’ebbrezza. per sommelier e assaggiatori, sfide fra tipici antipasti all’italiana, mentre una volta Si ricorda poi un “periodo nero” per i ristoranti a suon di carte di vini prestigiosi. invecchiato è ottimo con la selvaggina. viticoltori, quello compreso tra la fine Insomma chi più ne ha più ne metta. 11 Per non parlare del packaging e del design. di 30 g per gli uomini e 20 g per le donne resveratrolo svolgerebbe addirittura anche Cavatappi, decanter, taglia-capsule e di alcol al giorno, il che corrisponde a due un’attività antitumorale. termometri, bicchieri e calici molto speciali. bicchieri di buon vino rosso. L’assunzione Si può quindi dire che il consumo costante L’estimatore non si accontenta più, vuole giornaliera, in queste quantità, determina e contenuto di vino rosso è un vero il meglio. Basta solo dire che una rassegna un aumento delle HDL, cioè del colesterolo toccasana: contribuisce ad avere arterie più come “Cantine aperte”, nata in sordina cosiddetto buono, a scapito delle LDL, elastiche, coronarie dilatate e un sangue negli anni ‘90, è oggi una manifestazione il colesterolo definito cattivo. con meno colesterolo. attesissima che per una giornata intera, Inoltre, l’alcol limita l’aggregazione delle l’ultima domenica di maggio, accomuna gli piastrine, mantenendo il sangue più fluido. amanti del vino del mondo intero. L’azione protettiva del vino rosso, contro l’insorgere delle malattie cardiovascolari, VINO ROSSO FA SEMPRE BUON SANGUE? è legata alla presenza di composti polifenolici. Il loro contenuto dipende Un bicchiere di vino rosso al giorno leva il dalla varietà dell’uva, dalla posizione e medico di torno e fa buon sangue! tipo di terreno della vigna e dai processi di Le proprietà salutari di questo “nettare vinificazione. degli dei”, decantate da poeti e scrittori Tra i composti polifenolici, vanno citati fin dall’antichità, sono state al centro di alcuni acidi, ad esempio l’acido caffeico, numerosi studi di istituti di ricerca, che le antocianine (che danno colore al vino), hanno tentato di fare il punto sugli evidenti i flavonoidi, le catechine, le procianidine, i benefici. tannini e il resveratrolo. Quali sono dunque le caratteristiche del Questi composti hanno marcate proprietà vino rosso di cui tener conto? antiossidanti, cioè contrastano i radicali 12 Prima regola, consumo limitato: non più liberi responsabili dell’invecchiamento e il QUALCHE TERMINE TECNICO Le Grave Letti ghiaiosi, costituiti da ciottoli di diversa misura, derivanti dalle alluvioni del Piave e insinuatesi nella pianura sabbioso-argillosa. Sistemazioni raggi o Bellussi E’ una forma di allevamento che presenta molte analogie con il “Sylvoz” ed è diffusa in terre fresche e fertili del Veneto e dell’Emilia Romagna. Fu ideata nel 1882, a Tezze di Piave, dai fratelli Bellussi. Nel Bellussi classico, si hanno 4 viti sostenute da un palo (che sostituisce il tutore vivo) ciascuna delle quali dà luogo a un cordone permanente inclinato e tirato nell’interfilare. Questo “disegno” fa si che il vigneto, visto dall’alto, appaia come una raggiera.

13 Grande Guerra

PROVINCIA DI BELLUNO

Vittorio PROVINCIA DI PORDENONE • Ve neto

• Conegliano • Valdobbiadene

• Oderzo • PROVINCIA DI VICENZA PROVINCIA DID TREVISOTREVISO • Castelfranco

PROVINCIA DI PADOVA

PROVINCIA DI VENEZIA

14 Fadalto

Nove

Botteon

Savassa Bassa Sonego Osigo Luca Passo San Boldo Mezzavilla Longhere Breda Pra De Radego Serravalle Montaner Olarigo S. Maria Fratte Borgo Villa Costa Rugolo Lago Nogarolo Anzano Caiada Colmaggiore Tovena Sotto Croda Ceneda Alta Palu' Mura Soller Ceneda Bassa Valmareno Gai Villa di Villa Arfanta Cozzuolo Silvella Prapian Formeniga San Giacomo di Veglia Intrivigne San Martino Pinidello Pecol Pine' Corbanese Carpesica Costa di La' Ponte Maset Milies Farro' Scomigo Ponte della Muda Premaor Manzana Menare' Godega di Stramare Vergoman La Bella Molinetto delle Crode Sant'urbano Campea Ogliano Combai Pedeguarda Salvarotonda Pianzano Soligo Bibano Solighetto Rua Bagnolo Bibano di Sotto Livenza

Barbozza Guia Capo di Sotto Posmon S.Maria S. Stefano Boschet Castello Levada Cantine S. Vito VALDOBBIADENE Col San Martino Rocchetta Cosniga Piazza Rovere Collalbrigo Borghetto Roverbasso Funer Saccol Il percorso è Giussin Barbisano S. Michele CONEGLIANOMonticano Collalto Crevada Codogne' Borgo Chiesa localmente Colbertaldo Cimavilla Portobuffole' CostaPederobba San Giovanni Sernaglia della Battaglia Pare' Campomolino segnalato Granigo Mosnigo Ramera Bigolino Virago Vitipan Falze' di Piave Bocca di Strada Fae' da cartelli Vettorazzi Vallonto Curogna Rive Carlot Bosco Campagnola Monticano direzionali Cornare Rigole Covolo Santa Croce Caniezza Santa Lucia Soffratta Fontanelle Castelcies Levada Parrocchia Colfosco di Piave Visna' Castelli Guizzetta Basalghelle Fietta Piave Santa Mama Mercatelli S. Urbano Santi Angeli Mansue' Livenza La Valle Borgo Bellussi Brische Crespano Ciano Ponte della Priula Lutrano Paderno Crocetta Tezze Navole' Mure del Grappa del Grappa La Valle del Montello Sovilla S. Maria di Piave Rai Borso del GrappaFietta Bidasio Piave Meduna Pra De Roda di Livenza S. Eulalia Casonetto Santa Maria Bavaria Maser San Michele di Piave Tempio Gorgo della Chiesa Pagnano Fratta Semonzo San Polo di Piave Colfrancui Gorgo dei Molini San Giovanni di Motta Coste Cimadolmo Fonte Alto Pederiva ODERZO Crespignaga Sopracastello Biadene Cusignana Arcade Grave Casella D'asolo Caonada Selva del Montello di Pap. Lorenzaga Liedolo One' San Giorgio Fonte Sant'apollinare Venegazzu' Guarda Bassa Piavon Malintrada Villanova Lovadina Guizza San Zenone Degli Ezzelini MONTEBELLUNA Salettuol Stabiuzzo Villa D'asolo Villaraspa Visnadello Roncadelle Cavalier Povegliano Lauro Piave San Gaetano Camalò Camalo' Maserada San Vito di sul Piave Levada Busco Ca' Rainati Signoressa Fossalta Maggiore Spineda Altivole Santandra' Candelu' Busta Negrisia Musone Falze' Varago Catena Saletto San Nicolo Velapiccola Vascon Candole S. Anastasio Bessica San Bartolomeo Vigonovo Loria Musano Paderno Carita' Santa Maria Barcon Lancenigo Fagare' Postioma Merlengo di Campagna Vacil Le Marche Poggiana Ponzano Carita' Pero Bocca Callalta Ramon Pezzan Cavrie' Piave Campo Pietra Fanzolo Porcellengo Veneto San Giacomo Campobernardo Borgo Campagnola Valla' Sala Fontane Mignagola Zenson Biban San Martino Fossalunga Pezzan di Piave Castagnole Santa Bona Carbonera Castione Borgo Verde Rovare' Bella Venezia Padernello Castello Villarazzo Olmi Salvarosa Carpenedo TREVISO Spercenigo San Pietro Novello Albaredo Lanzago Cavasagra Villanova Monastier Casacorba Ospedaletto Nerbon Pralongo Treville Biancade Vallio San Marco Sile Frescada Sant'andrea Oltre Muson Cendon 15 Castelminio Dosson Roncade Badoere Santa Cristina San Trovaso S. Elena Musone S. Cipriano Zero Le Grazie Franceniga Conscio Sile San Cipriano Scandolara Sant'alberto Canton Ca' Tron Borgo Verde Sambughe' Campocroce Musestre Villaggio I.A.C.P. Boschetta Bonisiolo Zerman Bagaggiolo Zero Ghetto Mazzocco

Marocco Tratto A DA ODERZO A RONCADE. LE VIGNE DEI DOGI

“…chi abita in golena sa bene che ogni tanto il fiume presenta il conto: è quello da pagare per il privilegio di vivere tra gli argini e il corso d’acqua, su una terra tanto infida quanto seducente, subendone agguati e incantesimi. La golena, ora sassosa ora sabbiosa, è ricca di aree boschive alternate a campi coltivati, a vigne rigogliose, a verdi radure in declivio. In autunno i vigneti si fanno rossicci, i faggi e i pioppi Ed ecco la bella Opitergium Oderzo mostra tutte le epoche senza che ingialliscono a cominciare dalle fronde (dal venetico terg e cioè Piazza) che, ai nulla stoni. Il complesso dell’area romana, più alte, s’accartoccia il fogliame ramato dei carpini e le siepi stinte mostrano, confini del Veneto Orientale, è da sempre con i meravigliosi mosaici, databili alla qua e là, la rossura delle bacche…” il punto nevralgico di questo territorio fine del I sec a.C., è stato valorizzato dalla fortemente agricolo. ristrutturazione operata dall’architetto Toni (“L’ira del fiume” inLa carrozza del nonno Come a formare una serie di Follina. Tra antico e moderno Oderzo vive di Tommaso Tommaseo Ponzetta) 16 stratificazioni, che sono però ben visibili, un particolare e stabile equilibrio. Fadalto

Nove

Botteon

Savassa Bassa Sonego Osigo Luca Passo San Boldo Mezzavilla Longhere Breda Pra De Radego Revine Lago Serravalle Fregona Montaner Olarigo S. Maria Fratte Borgo Villa Costa Rugolo Lago Nogarolo Anzano Caiada Colmaggiore VITTORIO VENETO Sarmede Tovena Sotto Croda Ceneda Alta Palu' Cappella Maggiore Mura Soller Tarzo Ceneda Bassa Valmareno Gai Villa di Villa Arfanta Cozzuolo Silvella Cison di Valmarino Prapian Formeniga San Giacomo di Veglia Intrivigne San Martino Pinidello Pecol Pine' Follina Corbanese Carpesica Costa di La' Cordignano Ponte Maset Colle Umberto Milies Farro' Scomigo Ponte della Muda Miane Premaor Manzana Menare' Godega di Orsago Stramare Vergoman La Bella Molinetto delle Crode Sant'urbano Campea Ogliano Combai Pedeguarda San Pietro di Feletto Salvarotonda Refrontolo San Fior

Guia Farra di Soligo Pieve di Soligo Livenza Barbozza Boschet Capo di Sotto S. Stefano Posmon Castello S.Maria San Vendemiano Levada Cantine S. Vito VALDOBBIADENE Col San Martino Rocchetta Cosniga Gaiarine Collalbrigo Borghetto Roverbasso Saccol Piazza Rovere Giussin Barbisano S. Michele CONEGLIANO Crevada Monticano Colbertaldo Collalto Codogne' Borgo Chiesa Sernaglia della Battaglia Cimavilla Portobuffole' CostaPederobba San Giovanni Pare' Ramera Campomolino Granigo Mosnigo Bigolino Moriago della Battaglia Virago Vitipan Vidor Falze' di Piave Bocca di Strada Fae' Vettorazzi Vallonto Curogna Rive Carlot Bosco Susegana Campagnola Cavaso del Tomba Cornare Rigole Caniezza Covolo Santa Croce Mareno di Piave Santa Lucia Soffratta Possagno Castelcies Levada Parrocchia Colfosco di Piave Visna' Castelli Guizzetta Vazzola Basalghelle Fietta Piave Santa Mama Mercatelli Fontanelle S. Urbano Livenza La Valle Santi Angeli Borgo Bellussi Mansue' Cornuda Lutrano Brische Crespano Paderno Monfumo Ciano Nervesa della Battaglia Ponte della Priula Tezze del Grappa del Grappa Castelcucco Crocetta Monticano Navole' Mure La Valle del Montello Sovilla S. Maria di Piave Rai Borso del GrappaFietta Bidasio Piave Meduna Pra De Roda S. Eulalia Bavaria di Livenza Casonetto Santa Maria Tempio Gorgo della Chiesa Maser San Michele di Piave Pagnano Fratta Semonzo San Polo di Piave Colfrancui Gorgo dei Molini ASOLO Coste Giavera del Montello Cimadolmo San Giovanni di Motta Fonte Alto Pederiva ODERZO Crespignaga Caerano di Spresiano Motta di Livenza Sopracastello Biadene Cusignana Arcade Grave Ormelle Casella D'asolo San Marco Caonada Selva del Montello di Pap. Lorenzaga Liedolo One' San Giorgio Fonte Sant'apollinare Venegazzu' Guarda Bassa Stabiuzzo Guizza Piavon Malintrada Villanova San Zenone Degli Ezzelini Lovadina MONTEBELLUNA Salettuol Cavalier Villa D'asolo Villaraspa Visnadello Roncadelle Povegliano Lauro Piave San Gaetano Camalò Camalo' Maserada San Vito di Altivole sul Piave Levada Busco Ca' Rainati Signoressa Fossalta Maggiore Spineda Altivole Santandra' Villorba Candelu' Busta Negrisia Musone Falze' Chiarano Varago Trevignano Catena Saletto Ponte di Piave San Nicolo Velapiccola Vascon Breda di Piave Candole Cessalto S. Anastasio Bessica San Bartolomeo Vigonovo Loria Riese Pio X Musano Paderno Carita' Santa Maria Barcon Postioma Lancenigo Fagare' Salgareda di Campagna Merlengo Le Marche Poggiana Carita' Vacil Pero Bocca Callalta Ponzano Campo Pietra Ramon Fanzolo Pezzan Cavrie' Piave Porcellengo Veneto San Giacomo Campobernardo Borgo Campagnola Valla' Sala Fontane Mignagola Zenson Biban San Martino San Biagio di Callalta Fossalunga Pezzan di Piave Castagnole Santa Bona Carbonera Castione Castello di Godego Borgo Verde Rovare' Bella Venezia Vedelago Padernello Castello Villarazzo Istrana Paese Olmi Salvarosa Carpenedo TREVISO Spercenigo San Pietro Novello Albaredo Lanzago Cavasagra Villanova Silea Monastier Casacorba Ospedaletto Nerbon Pralongo Treville Biancade Morgano Casier Vallio Castelminio Sile Quinto di Treviso Frescada Sant'andrea Oltre Muson 17 Dosson Cendon Santa Cristina Roncade

Musone Badoere Resana San Trovaso Lughignano S. Elena S. Cipriano Zero

Sile Scandolara Sant'Alberto Preganziol Ca' Tron Borgo Verde Casale Sul Sile Zero Branco Sambughe' Campocroce Musestre Villaggio I.A.C.P. Boschetta Bonisiolo Zerman Bagaggiolo Zero Mogliano Veneto Ghetto Mazzocco

Marocco L’abitato originale fu fondato tra il VI riprende fiato, costruendo mura di difesa e V secolo a.C. dai Veneti. In seguito e nuove abitazioni. Va sottolineato che la alla costruzione della strada consolare città ha potuto risollevarsi ogni volta grazie Postumia (148 a.C.), che collegava la allo spirito tenace delle sue popolazioni. Liguria ad Aquileia, il territorio va a Dopo essere stata contesa per vari anni da finire sotto l’influenza politico-militare Ezzelini, Caminesi e Carraresi, passa, nel romana e viene coinvolto nella lotta fra 1389, sotto il dominio della Serenissima. Pompeo e Cesare. Quest’ultimo concede E’ durante questi lunghi secoli che, a Opitergium la cittadinanza romana (48 urbanisticamente, assume le attuali a.C.) e la dichiara municipium. E’ poi sotto sembianze, con i bei palazzi costruiti il regno di Augusto, durante il I secolo all’interno delle mura di cinta. d.C., che la città vive il suo momento La piazza, dietro alla quale scorre il fiume di massimo splendore sia economico Monticano, è stata di recente riconsegnata che culturale. Oderzo viene varie volte alla città con la nuova pavimentazione in saccheggiata e ricostruita: prima dai Quadi materiale d’uso veneto (trachite, pietra e Marcomanni (167 d.C.), poi dagli Unni d’Istria e ciottoli). All’interno del vasto di Attila (452 d.C.) e infine dai Longobardi spazio urbano, i tranquilli ritmi cittadini di Teodorico (461 d.C.). sono scanditi dal famoso mercato del In seguito alle rovinose devastazioni, gli mercoledì. Da un lato della piazza abitanti si dirigono verso le coste, aiutati campeggia il Duomo con i suoi notevoli dal vescovo Magno e fondano Eraclea, in dipinti di Pomponio Amalteo, Bellunello, onore dell’Imperatore bizantino Eraclio Palma il Giovane ed altri; dall’altra la lunga e subito dopo la città di Equilium (oggi facciata di palazzo Saccomani; dalla parte 18 Jesolo). E’ in epoca Medievale che Oderzo opposta, la schiera delle vecchie case. Di sicuro interesse, una visita al Museo Civico e a Palazzo Foscolo, dove si trova la Pinacoteca Alberto Martini. Il viaggio prosegue ora inoltrandosi nella campagna a sud di Motta di Livenza. A Borgo Cavalier si farà una sosta per visitare la piccola e suggestiva chiesa romanica, che al suo interno conserva alcuni affreschi. Un bosco spunta circondato dai vigneti, mentre verso nord si incontrano ancora due ville di interesse architettonico. Villa Foscarini Cornaro, edificata intorno alla metà del Cinquecento, è un pregevole esempio di architettura rinascimentale con il bel giardino all’italiana. Villa Revedin, immersa in un suggestivo a significare un rilievo del terreno. Spiccano Villa Morosini e Villa Rietti Rota, parco secolare, costruita dai nobili Di importanza strategica durante il che comprende vari fabbricati, annessi, veneziani Morosini, testimonia lo Medioevo, il piccolo centro ebbe funzione rustici, barchesse e una piccola chiesa splendore della gloriosa Serenissima e di cuscinetto fra il Patriarcato di Aquileia, il dedicata a Sant’Anna, la cui pala d’altare è ha ospitato, verso la fine del XVIII secolo, Dogato veneziano, il Comune di Treviso e attribuita alla Scuola del Tiepolo. personaggi provenienti da tutta Europa. la Contea vescovile di Ceneda. I vigneti sono sempre parte integrante Ecco ora Motta di Livenza, il cui nome Ancora alcune importanti ville veneziane del paesaggio e, insieme ai boschi, si deriva probabilmente da motta o muttera vengono incontro al viaggiatore. alternano con altre coltivazioni. 19 Una deviazione va prevista verso Cessalto, per dare un’occhiata a Villa Zeno detta “Donegal”, una delle tre ville progettate da Palladio nella provincia di Treviso. Le altre due sono Villa Barbaro a Maser e Villa Emo a Fanzolo. Da Cessalto si prosegue per Chiarano, dove sorge un’altra Villa appartenuta alla famiglia Zeno, quindi si continua per Campo di Pietra e Salgareda, attraversando un’area densamente coltivata a vigneto. A Salgareda, il cui nome deriva dai salici (detti salghèri o salgàri in veneto), è imperativo assaggiare i biscotti da di Piave, teatro della grande battaglia per raggiungere l’Abbazia di Santa Maria intingere (tociare) nel vino. Si chiamano del Solstizio del giugno 1918, e quindi del Pero. Questo monastero Benedettino, “ossi da morto” forse per la loro forma a ossicino. proseguendo in direzione Monastier, il era sorto nel X secolo e venne poi Una volta raggiunto Ponte di Piave, dove cui nome si deve ai resti di un’abbazia abbandonato in epoca napoleonica. Oggi è si trova la villetta a lungo abitata dallo benedettina. Qui i frati, nel primo sede di una importante azienda agricola. scrittore Goffredo Parise (1929-1986), Medioevo, diedero un valido contributo Sono sempre le ville venete a fare da oggi appunto “Centro Cultura G. Parise”, alle bonifiche della zona. sfondo all’ultimo tratto di strada prima di si prosegue sulla statale per Treviso, Arrivati a San Pietro di Novello, ancora una raggiungere Roncade. 20 deviando poco dopo verso Zenson volta va abbandonata la strada principale IL SANTUARIO DELLA MADONNA DEI MIRACOLI A MOTTA DI LIVENZA

La Medjugore del Piave. Era il 9 marzo 1510 quando, in mezzo a un campo di grano, una bellissima giovinetta vestita di bianco apparve a Giovanni Cigana. Il vecchio si rese subito conto che era la Madonna che gli parlava per assegnargli un compito importante e corse a comunicare ai suoi concittadini le indicazioni ricevute. Bisognava costruire una chiesa sul luogo dell’apparizione. Toccò a un membro del clero di rara intelligenza, nonché figura di alto spessore sua presenza durante la progettazione e umanistico seguire tutta la faccenda. UN’IDEA DELLE la costruzione della chiesa e del convento Padre Francesco Zorzi, Superiore TRASFORMAZIONI DEL si rivelò di capitale importanza. La chiesa, Provinciale dei Frati Minori Osservanti del PAESAGGIO RURALE Convento di San Francesco della Vigna terminata in tempi record nel 1513, Le prime trasformazioni dell’assetto a Venezia era noto, oltre che per essere è giocata su linee sobrie di impianto paesaggistico risalgono all’epoca romana consigliere particolare di Papa Clemente VII, tradizionale. Anche dopo cinque secoli, con la realizzazione di importanti vie per il suo stretto rapporto con il Sansovino. rimane uno dei principali centri veneti della di comunicazione, prima fra tutte la via E fu soprattutto per questo motivo che la religiosità popolare. Postumia che collegava Genova ad Aquileia. 21 Per garantire la sicurezza lungo le e sistemazioni del terreno. Stampe, principali arterie furono predisposti disegni e incisioni dell’epoca testimoniano numerosi insediamenti, con una radicale l’importanza attribuita all’irrigazione, come penetrazione in tutto il territorio dovuta in un disegno di Cristoforo Sorte del 1556, all’usanza romana di assegnare terre ai dove sono ben visibili le rogge derivate veterani. dal Piave. Alla caduta dell’Impero Romano, questi Lo sviluppo di una agricoltura più efficiente terreni vengono man mano abbandonati e determina un assetto paesaggistico ben il bosco, che era meno folto, inizia di nuovo preciso, come ad esempio la sistemazione a crescere e non solo, alcune terre vengono di campi chiusi. nuovamente coperte da paludi e acquitrini. É inoltre interessante osservare come tutta In età Comunale e con l’aumento della la destra Piave fosse coltivata in modo popolazione, si ripropone l’esigenza di più intensivo rispetto alla sinistra, dove mettere a coltura vaste aree, che infatti zone paludose e incolte erano ancora vengono di nuovo disboscate e bonificate. molto estese. Infatti, dalle testimonianze Va da sé che i primi centri di rinascita cinquecentesche, nella destra, sono agricola si trovano a ridosso dei Monasteri e presenti una serie di borghi rurali, mentre delle principali Signorie Comunali. dall’altra parte del fiume, la diffusione degli Cosicché il periodo antecedente alla insediamenti era minore. dominazione veneziana può essere Dalla seconda metà del XV secolo, ci fu un considerato come un momento di bonifiche notevole incremento dell’acquisto di fondi e dissodamenti, nonché un’epoca dove da parte dei patrizi veneziani, tendenza vengono realizzate importanti opere di che si manifestò a fasi alterne fino alla metà 22 smaltimento delle acque con deviazioni del XVIII secolo. La realizzazione di splendide ville coinvolse molti comuni lungo il Terraglio e nella parte bassa della Marca. Le ville, che non erano solo un luogo di svago e villeggiatura (ma che lo diventeranno durante il Settecento), ebbero un ruolo sostanziale nel cambiamento dell’assetto paesaggistico delle campagne. Grandi estensioni vitate, allevate ortogonalmente rispetto alla villa, si dipanavano verso la campagna. Malgrado il necessario disboscamento, messo in atto per fare posto alle nuove costruzioni e alle pianificazioni di zone agricole, la Repubblica di Venezia si adoperò con interventi legislativi per impedire una continua e progressiva erosione del patrimonio forestale. Alla fine del Cinquecento, si arrivò all’ affermazione del sistema dei 3 campi: frumento-mais-frumento, intercalati da coltivazioni di gelsi; nei centri aziendali erano coltivati invece alberi da frutto, mentre lungo i fossati si piantavano alberi 23 COMPENETRAZIONE FRA VILLE VENETE E AZIENDE AGRICOLE

Alla fine del Medioevo gli antichi castelli cedettero il passo a una nuova tipologia di residenza. Buttate giù le torri e i muri di cinta, trasformati i fossati di protezione in peschiere adorne di splendide sculture e, soprattutto, erette nuove e ariose da legna e un piccolo orto era sempre costruzioni, l’aristocratico sente il presente. La pianura trevigiana, durante bisogno di riposarsi in un’oasi di pace e l’Ottocento, vede un paesaggio così contemporaneamente di creare un attivo dipinto: vaste paludi lungo tutto il Sile, centro economico basato sull’agricoltura, molte aree coperte da prati, numerosi che comprenda anche granai, cantine, boschi, una forte presenza di ville coi lunghi stalle e frantoi. viali che si inoltrano nelle campagne. Le ville costituiscono, dal XV al XVIII Per finire, dalla metà del Novecento, secolo, un patrimonio inesauribile che ha proseguirà l’espansione dei seminativi a fatto della villeggiatura un’arte. scapito dei boschi e degli incolti produttivi, L’architettura di villa è ancora oggi un mentre la diffusione della viticoltura si fenomeno unico al mondo. 24 traduce pian piano in coltura specializzata. RADIO E TRANSISTOR territorio regionale, si trova esposta nella PER TUTTI I GUSTI splendida cornice di Villa Navagero-Erizzo, a Rovarè (San Biagio di Callalta). Una collezione immensa, di oltre 800 Il museo, che per gli appassionati apparecchi radio riceventi, cercati, scovati rappresenta una vera chicca, è aperto al e collezionati con cura, in tanti anni, che pubblico il secondo e quarto sabato del coprono un periodo che va dal 1925 al mese (escluso Agosto). 1960, di produzione italiana, francese, tedesca e dell’Est europeo, sono esposti al Per informazioni: museo “Bella Radio”. Tel. 0422/895107 L’insolita raccolta, unica nel suo genere nel

25 LISON-PRAMAGGIORE alle cantine, è possibile approfondire le tecniche e le specificità dei vini prodotti, accompagnati da un enologo o dal Nella zona di Motta di Livenza, la Strada proprietario. dei vini del Piave tocca, seppur in minima parte, l’area DOC Lison-Pramaggiore, che comprende oltre alle province di INDIRIZZI UTILI Venezia e Pordenone, anche quella di Treviso. Strada dei Vini DOC Questa regione prende il nome dal borgo Lison-Pramaggiore di Lison e dal paese di Pramaggiore, Tel/Fax 0421-200731 aree di origine (insieme a Belfiore) della www.stradavinilisonpramaggiore.it produzione enologica locale. [email protected] La Denominazione d’Origine Controllata viene attribuita alle produzioni di Consorzio Vini DOC 14 vitigni e ad altri 4 vini prodotti Lison-Pramaggiore nell’area, che il Consorzio Vini DOC Tel 0421-799256 Lison-Pramaggiore promuove e tutela, Fax 0421-200066 garantendo il rispetto degli standard [email protected] previsti. www.lison-pramaggiore.it Nell’area si svolgono numerose manifestazioni enologiche, mostre dei vini e si incontrano vigneti a perdita 26 d’occhio. In molti casi, durante la visita Fadalto

Nove

Botteon

Savassa Bassa Sonego Osigo Luca Passo San Boldo Longhere Mezzavilla Serravalle Breda Pra De Radego Revine Lago Fregona Montaner Olarigo Fratte S. Maria Borgo Villa Rugolo Lago Nogarolo Caiada VITTORIO VENETO Sotto Croda Colmaggiore Sarmede Tovena Ceneda Alta Palu' Soller Tarzo Cappella Maggiore Mura Ceneda Bassa Villa di Villa Valmareno Gai Arfanta Cozzuolo Silvella Cison di Valmarino Intrivigne Prapian Formeniga Pinidello San Martino Pecol Pine' Follina Corbanese Carpesica Costa di La' Cordignano Ponte Maset Colle Umberto Milies Miane Farro' Scomigo Ponte della Muda Premaor Manzana Orsago Vergoman Menare' Godega di Stramare La Bella Molinetto delle Crode Sant'urbano Combai Campea Pedeguarda San Pietro di Feletto Ogliano Refrontolo San Fior Salvarotonda Pianzano Bibano Solighetto Bagnolo Bibano di Sotto Baver Livenza

Levada S. Vito Castelletto Rocchetta Gaiarine Collalbrigo Funer Saccol Piazza Rovere Borghetto Cosniga Roverbasso Giussin S. Michele CONEGLIANO Crevada Monticano Colbertaldo Cimavilla Codogne' Borgo Chiesa Sernaglia della Battaglia Collalto Portobuffole' CostaPederobba Campomolino Granigo Moriago della Battaglia Ramera Virago Vitipan Vidor Fae' PROVINCIA DI Vettorazzi Falze' di Piave Bocca di Strada Vallonto Curogna Rive Carlot Bosco Susegana Cavaso del Tomba Mareno di Piave Cornare Rigole PORDENONE Caniezza Santa Croce Soffratta Santa Lucia Possagno Castelcies Parrocchia Colfosco Visna' Basalghelle Castelli Guizzetta di Piave Vazzola Monticano Fontanelle Fietta Piave Santa Mama Mercatelli Santi Angeli Mansue' Livenza La Valle Borgo Bellussi Brische Crespano Nervesa della Battaglia Lutrano Paderno Castelcucco Monfumo Crocetta Navole' Mure del Grappa del Grappa del Montello Sovilla S. Maria di Piave Rai Borso del GrappaFietta Bidasio Piave S. Eulalia Casonetto Santa Maria Bavaria Maser Tempio Semonzo Pagnano ASOLO Fonte Alto Coste Giavera del Montello Cimadolmo San Polo di Piave ODERZO Sopracastello Cusignana Arcade Ormelle Motta di Livenza Caonada Spresiano Lorenzaga Liedolo One' San Giorgio Fonte Stabiuzzo Guizza Malintrada Villanova San Zenone Degli Ezzelini MONTEBELLUNA Villaraspa Povegliano Lauro Bel Giardino Maserada Piave Sul Piave Busco Altivole Negrisia Barrucchella Villorba Candelù

Musone Chiarano Trevignano San Nicolo Velapiccola Saletto Ponte di Piave Breda di Piave Candole Cessalto S. Anastasio Riese Pio X Vigonovo Loria Carita' Carita' Fagare' Salgareda Le Marche Ponzano Vacil San Giacomo Cavrie' Borgo Campagnola Veneto Pezzan Piave Campobernardo Fontane Biban Zenson PROVINCIA San Martino San Biagio di Callalta di Piave Santa Bona Castello di Godego Vedelago Carbonera Borgo Verde Rovare' DI VENEZIA Bella Venezia Castello Istrana Paese Olmi Villarazzo TREVISO Spercenigo CASTELFRANCO VENETO San Pietro Novello Zona Produzione Vini Silea Monastier Nerbon Villanova Sile Pralongo Consorzio DOC

Morgano Casier Vallio Lison-Pramaggiore Sile Quinto di Treviso Cendon Roncade 27

Musone Lughignano S. Elena S. Cipriano Zero

Sile Canton PreganziolBorgo Verde Ca' Tron Casale Sul Sile Zero Branco Sambughe' Campocroce Villaggio I.A.C.P. Boschetta Bonisiolo Zerman Bagaggiolo Zero Mogliano Veneto Ghetto Mazzocco Tratto B DA RONCADE A CIMADOLMO. LE VILLE DEI VENEZIANI.

sul versante Nord, mentre alla destra “...Varcata la soglia di un cancello scorre il Piave con i suoi greti sassosi; i e percorso un vialetto muscoso fra paesi si susseguono e i campi coltivati altissimi pini mi trovai al cospetto di limitano le zone urbanizzate, dietro una una villa settecentesca immersa in una curva si staglia una villa di rara bellezza, i angosciante segretezza. vigneti si alternano alle altre coltivazioni. Il complesso casa e antica barchessa, E’ sicuramente la fine della primavera mostrava vecchi e incongrui restauri il momento più propizio da dedicare al ma conservava intatto l’aspetto aristocratico, reso più seducente dalla viaggio che si sta per compiere. macchia intricata dei sempreverdi Il giardino del Piave si mostra allora in che sembrava volerlo sottrarre a chi si tutta la sua esuberanza, i ritmi si fanno trovava a passare da quelle parti….” più dolci e anche una passeggiata per i Destra Piave. Il paesaggio nel quale il vigneti, costeggiando fresche rogge, dove (“La Villa settecentesca” in La carrozza del viaggiatore si trova immerso è il prototipo sbocciano le calle, diventa un’esperienza nonno di Tommaso Tommaseo Ponzetta) della vera campagna veneta. La dorsale particolare che soddisfa i sensi lievemente 28 delle Prealpi fa da sfondo al panorama sopiti durante l’inverno. Fadalto

Nove

Botteon

Savassa Bassa Sonego Osigo Luca Passo San Boldo Mezzavilla Longhere Breda Pra De Radego Revine Lago Serravalle Fregona Montaner Olarigo S. Maria Fratte Borgo Villa Costa Rugolo Lago Nogarolo Anzano Caiada Colmaggiore VITTORIO VENETO Sarmede Tovena Sotto Croda Ceneda Alta Palu' Cappella Maggiore Mura Soller Tarzo Ceneda Bassa Valmareno Gai Villa di Villa Arfanta Cozzuolo Silvella Cison di Valmarino Prapian Formeniga San Giacomo di Veglia Intrivigne San Martino Pinidello Pecol Pine' Follina Corbanese Carpesica Costa di La' Cordignano Ponte Maset Colle Umberto Milies Farro' Scomigo Ponte della Muda Miane Premaor Manzana Menare' Godega di Orsago Stramare Vergoman La Bella Molinetto delle Crode Sant'urbano Campea Ogliano Combai Pedeguarda San Pietro di Feletto Salvarotonda Refrontolo San Fior Pianzano Bibano Solighetto Rua Bagnolo Bibano di Sotto Segusino Soligo Baver Francenigo Livenza Guia Guizza

Cosniga Gaiarine VALDOBBIADENE Piazza Rovere Collalbrigo Borghetto Roverbasso Giussin Barbisano S. Michele CONEGLIANO Collalto Crevada Monticano Codogne' Borgo Chiesa Cantine Colbertaldo Cimavilla Portobuffole' Costa San Giovanni Sernaglia della Battaglia Pare' Campomolino Granigo Mosnigo Ramera Bigolino Moriago della Battaglia Virago Vidor Falze' di Piave Bocca di Strada Vallonto Fae' Vettorazzi Rive Cavaso del Tomba Carlot Bosco Susegana Campagnola Cornare Covolo Mareno di Piave Rigole Caniezza Onigo Santa Croce Santa Lucia Soffratta Possagno Castelcies Levada Parrocchia Colfosco di Piave Visna' Castelli Guizzetta Vazzola Monticano Basalghelle Fietta Piave Santa Mama Mercatelli Fontanelle S. Urbano Santi Angeli Mansue' Livenza La Valle Borgo Bellussi Brische Crespano Cornuda Ciano Ponte della Priula Lutrano Paderno Castelcucco Monfumo Crocetta Nervesa della Battaglia Tezze Navole' Mure del Grappa del Grappa La Valle del Montello Sovilla S. Maria di Piave Rai Borso del GrappaFietta Bidasio Piave Meduna Pra De Roda di Livenza S. Eulalia Casonetto Santa Maria Bavaria San Michele di Piave Tempio Gorgo della Chiesa Fratta Semonzo Pagnano Cimadolmo Colfrancui Gorgo Dei Molini ASOLO Giavera del Montello San Polo di Piave San Giovanni di Motta Fonte Alto Pederiva ODERZO Spresiano Motta di Livenza Sopracastello Biadene Cusignana Arcade Grave Ormelle Casella D'asolo Caonada Selva del Montello di Pap. Lorenzaga Liedolo One' Caerano di San Marco San Giorgio Fonte Venegazzu' Sant'apollinare Guarda Bassa Guizza Piavon Malintrada Villanova San Zenone Degli Ezzelini Lovadina Stabiuzzo MONTEBELLUNA Salettuol Cavalier Villa D'asolo Villaraspa Visnadello Roncadelle Povegliano Lauro Piave San Gaetano Camalò Camalo' Maserada San Vito di Altivole Sul Piave Levada Busco Ca' Rainati Signoressa Fossalta Maggiore Spineda Altivole Busta Santandra' Villorba Candelu' Falze' Negrisia Chiarano Varago Caselle Trevignano Catena Ponte di Piave San Nicolo Velapiccola Edifizio Saletto Vascon Breda di Piave Candole Cessalto S. Anastasio Bessica Riese Pio X Musano San Bartolomeo Vigonovo Loria Paderno Carita' Santa Maria Barcon Postioma Lancenigo Fagare' Salgareda Merlengo Le Marche di Campagna Poggiana Vacil Pero Ponzano Carita' Bocca Callalta Campo Pietra Ramon Pezzan Cavrie' Piave Fanzolo Porcellengo Veneto San Giacomo Campobernardo Borgo Campagnola Valla' Sala Fontane Mignagola Zenson Biban San Martino San Biagio di Callalta Fossalunga Pezzan di Piave Castagnole Santa Bona Carbonera Castione Castello di Godego Borgo Verde Rovare' Bella Venezia Vedelago Padernello Castello Villarazzo Istrana Paese Olmi Carpenedo TREVISO Spercenigo San Pietro Novello Albaredo Lanzago Cavasagra Villanova Silea Monastier Casacorba Nerbon Ospedaletto Sile Pralongo Treville Biancade Morgano Casier Vallio San Marco Sile Quinto di Treviso Frescada Sant'andrea Oltre Muson Dosson Cendon Santa Cristina Roncade Badoere San Trovaso S. Elena S. Cipriano 29 Zero Lughignano Le Grazie Franceniga Conscio Sile

Campocroce Musestre Villaggio I.A.C.P. Boschetta Bonisiolo Zerman Bagaggiolo Zero Mogliano Veneto Ghetto Mazzocco

Marocco che porta a Villa Passi. UNA VILLA O UN CASTELLO? Dopo una sosta, il tragitto continua verso nord, dove altre ville venete accolgono il Alterne vicissitudini avvolgono la storia del visitatore: Villa Perocco, i cui vigneti sono Castello di Roncade. Regalato da Ottone II ben visibili di fronte alla costruzione; Villa alla famiglia dei Collalto, fu poi distrutto da Gitta Caccianiga; Villa Valier Loredan e le barchesse di Villa Pastega Manera. Continuando supererete Vascon per raggiungere il paese di . Il visitatore avrà la netta sensazione di essere entrato in un comprensorio particolare. E’ questa infatti la zona delle Grave di Papadopoli dove, sopra i terreni ghiaiosi, sono stati piantati numerosi vigneti. Questo secondo tracciato parte da Villa Eccolo, il Piave. Qui dal Ponte di Giustiniani a Roncade, quel piccolo centro Maserada, il fiume può essere ammirato poco lontano da Treviso ai confini della in tutta la sua bellezza, qui si allarga in provincia di Venezia. Proseguendo verso un ampio letto diramandosi in vari corsi sud per pochi chilometri, dove saltano d’acqua che scorrono fra i ciottoli e la agli occhi i meravigliosi roseti sui muri di ghiaia. Una sosta e una passeggiata sul cinta delle ville, si incontra Silea adagiata greto sono indicati, prima di raggiungere sulle rive del Sile. Nel borgo di Lanzago la Cimadolmo e iniziare la terza parte 30 strada, fattasi tortuosa, costeggia il viale dell’itinerario. Cangrande della Scala per essere infine ricostruito dalla famiglia Giustiniani. La Villa fu edificata nel secondo decennio del Cinquecento dal nobile veneziano Gerolamo Giustiniani e viene così a trovarsi al centro di un grande recinto quadrato, chiuso da un’alta cortina merlata e turrita, circondata da un fossato. Il richiamo all’architettura feudale non è casuale e sottolinea la potenza e la grandiosità di uno dei primi e più estesi possedimenti della nobiltà veneziana in terraferma. Varcata l’austera soglia di protezione appare, nella sua bellezza, quello che sarà definito uno dei più innovativi edifici della campagna trevigiana: il primo esempio di villa veneta in puro stile templare classico. Stile che verrà poi codificato da Andrea Palladio in modo magistrale. Ai lati, le due barchesse ospitano le cantine dell’azienda vinicola. 31 I NOBILI VENEZIANI SCOPRONO LA CAMPAGNA Era una pianura ubertosa quella che si stendeva sulle rive del Piave, i veneziani la amavano per le battute di caccia. Pian piano risalendo il Sile, scoprirono che si poteva riprodurre un modo di vivere elegante e fastoso tanto quanto quello che era in uso nei Palazzi sul Canal Grande. Anzi, la campagna rasserenava le menti e le attività all’aria aperta erano uno svago per i nobili, che facevano a gara per invitare Carlo Goldoni piuttosto che Antonio Vivaldi. A differenza della “lottizzazione”, messa in atto sulle rive del Brenta, le proprietà della Marca Trevigiana, pur mantenendo una grande eleganza, si dimostrarono più vivibili e godibili e forse meno pretenziose delle loro cugine brentane. Esemplare in questo senso è Villa Tiepolo Passi a Lanzago, edificata 32 all’inizio del Seicento; circondata da un folto parco, ha di fronte un giardino le campagne in mezzo ai vigneti all’italiana, separato dalla strada da uno e ai prati, dove una volta veniva stesa specchio d’acqua, la classica peschiera. la biancheria ad asciugare. Molto belle anche Villa Gitta Caccianiga, Era quella del lavandaio infatti la costruita intorno al 1700 sulle rovine di principale attività degli abitanti un monastero; Villa Valier Loredan che di Roncade, che trasportavano la conserva nel salone centrale un ciclo di biancheria su barche verso i centri affreschi attribuito a Niccolò Bambini più importanti. (1657-1736). Il Sile, oggi parco naturale protetto, Una curiosità: le Barchesse di Villa fu nella cultura trevigiana un corso Pastega Manera dove, grazie al progetto fluviale di grande importanza. dell’architetto Tadao Ando, è nata Navigabile fino al capoluogo, consentì una scuola, Fabrica. Qui si producono gli scambi tra la laguna e l’entroterra e ancora visibili sono i segni nuove idee di comunicazione e grafica UN TESORO CHE ANCORA dell’intensa vita di un tempo. contemporanea, si tratta di un centro di NON SI TROVA ricerche con tanto di workshop e corsi Le “alzaie” o “restere” sono, ad tenuti dai nomi più prestigiosi della esempio, quei percorsi dove gli Si dice che in un luogo poco distante da grafica e dell’illustrazione internazionale. animali potevano trainare le barche Biancade (frazione di Roncade), sia sepolto controcorrente; restano inoltre i il tesoro lasciato dagli Altinati, quando si IL SILE E IL MUSESTRE segni dei vecchi mulini e degli opifici trovarono a dover fuggire davanti agli Unni (squeri e fornaci), così come le tracce di Attila. Le acque del Musestre, uno dei più lasciate da antiche cave di ghiaia Nel XIX secolo, un nobile demolì la sua villa ragguardevoli affluenti del Sile, sono e sabbia tra i salici, gli ontani e le sperando di trovarlo, tuttavia l’operazione fresche, veloci e limpide e scorrono per querce secolari. non diede l’esito desiderato! 33 Tratto C DA CIMADOLMO A ODERZO. LA SINISTRA PIAVE, LE TERRE DEL RABOSO.

“…Quando sono lontano mi manca la luce dell’alba sul prato, il rosso del tramonto oltre le acacie, mi manca il ciarlare roco delle gazze sui carpini e quello garrulo delle ghiandaie sotto le querce, mi manca il ticchettio del picchio sul tronco del pioppo, mi manca la civetta che all’imbrunire se ne sta sulla punta del pino goffa e immobile…”

(“Amore per la casa di campagna” in La carrozza del nonno di Tommaso Tommaseo Ponzetta) coltivazioni che, come ben fa supporre il con un trito di erbe odorose. nome, sono quelle degli asparagi. Dopo la sosta a Cimadolmo e l’assaggio Superata Maserada e passato il Piave, Rispetto a quelli di Bassano, gli asparagi dell’asparago, si prosegue per San Polo è interessante sapere che si è entrati di Cimadolmo vengono proposti, di Piave. Prima di entrare nel paese, è nella zona delle “sparesere”, dove gli seguendo la tradizione più classica, possibile, attraverso un tratto bidirezionale, 34 impianti di vigneti si intercalano a queste accompagnati dalle uova sode o conditi ritornare verso Ponte di Piave. La strada, Fadalto

Nove

Botteon

Savassa Bassa Sonego Osigo Luca Passo San Boldo Mezzavilla Longhere Breda Pra De Radego Revine Lago Serravalle Fregona Montaner Olarigo S. Maria Fratte Borgo Villa Costa Rugolo Lago Nogarolo Anzano Caiada Colmaggiore VITTORIO VENETO Sarmede Tovena Sotto Croda Ceneda Alta Palu' Cappella Maggiore Mura Soller Tarzo Ceneda Bassa Valmareno Gai Villa di Villa Arfanta Cozzuolo Silvella Cison di Valmarino Prapian Formeniga San Giacomo di Veglia Intrivigne San Martino Pinidello Pecol Pine' Follina Corbanese Carpesica Costa di La' Cordignano Ponte Maset Colle Umberto Milies Farro' Scomigo Ponte della Muda Miane Premaor Manzana Menare' Godega di Orsago Stramare Vergoman La Bella Molinetto delle Crode Sant'urbano San Pietro di Feletto Ogliano

Rua Bagnolo Pianzano Soligo Solighetto Baver Bibano di Sotto Francenigo Segusino Guizza Livenza Guia Farra di Soligo Pieve di Soligo Capo di Sotto Barbozza Posmon Boschet San Vendemiano Cantine S. Stefano Castello S.Maria Levada Col San Martino Rocchetta Cosniga Gaiarine VALDOBBIADENE Piazza Rovere Collalbrigo Borghetto Roverbasso Saccol Giussin Barbisano S. Michele CONEGLIANO Collalto Crevada Monticano Codogne' Colbertaldo Cimavilla Borgo Chiesa Portobuffole' CostaPederobba San Giovanni Sernaglia della Battaglia Pare' Campomolino Granigo Mosnigo Ramera Bigolino Moriago della Battaglia Bocca di Strada Virago Vidor Falze' di Piave Vallonto Fae' Vettorazzi Rive Mareno di Piave Cavaso del Tomba Carlot Bosco Susegana Campagnola Cornare Covolo Rigole Caniezza Onigo Santa Croce Santa Lucia Soffratta Possagno Castelcies Levada Parrocchia Colfosco di Piave Visna' Castelli Guizzetta Vazzola Monticano Basalghelle Fietta Piave Santa Mama Mercatelli Fontanelle S. Urbano Santi Angeli Mansue' Livenza La Valle Borgo Bellussi Brische Crespano Cornuda Ciano Ponte della Priula Tezze Paderno Castelcucco Monfumo Crocetta Nervesa della Battaglia Lutrano Navole' Mure del Grappa del Grappa La Valle del Montello Sovilla S. Maria di Piave Rai Borso del GrappaFietta Bidasio Piave Meduna Pra De Roda di Livenza S. Eulalia Casonetto Santa Maria Bavaria San Michele di Piave Tempio Gorgo della Chiesa Semonzo Pagnano Colfrancui Fratta Gorgo Dei Molini ASOLO Cimadolmo San Polo di Piave San Giovanni di Motta Fonte Alto Coste Pederiva Giavera del Montello Crespignaga ODERZO Motta di Livenza Cusignana Arcade Spresiano Grave Ormelle Sopracastello Biadene di Pap. Casella D'asolo Caerano di San Marco Caonada Selva del Montello Lorenzaga Liedolo One' San Giorgio Fonte Venegazzu' Sant'apollinare Guarda Bassa Guizza Piavon Malintrada Villanova San Zenone Degli Ezzelini Lovadina Stabiuzzo MONTEBELLUNA Salettuol Cavalier Villa D'asolo Villaraspa Visnadello Roncadelle Povegliano Lauro Piave San Gaetano Camalò Camalo' Maserada San Vito di Altivole Sul Piave Levada Busco Ca' Rainati Signoressa Fossalta Maggiore Spineda Busta Santandra' Villorba Candelu' Altivole Falze' Negrisia Chiarano Varago Trevignano Catena Saletto Ponte di Piave San Nicolo Velapiccola Edifizio Vascon Breda di Piave Candole Cessalto S. Anastasio Bessica San Bartolomeo Vigonovo Loria Riese Pio X Musano Paderno Carita' Santa Maria Barcon Postioma Lancenigo Fagare' Salgareda di Campagna Merlengo Le Marche Poggiana Vacil Pero Ponzano Carita' Bocca Callalta Campo Pietra Ramon Pezzan Cavrie' Piave Porcellengo Veneto San Giacomo Campobernardo Borgo Campagnola Valla' Sala Fontane Mignagola Zenson Biban San Martino San Biagio di Callalta Fossalunga Pezzan di Piave Castagnole Santa Bona Carbonera Castione Castello di Godego Borgo Verde Rovare' Bella Venezia Vedelago Padernello Castello Villarazzo Istrana Paese Olmi Carpenedo TREVISO Spercenigo San Pietro Novello Albaredo Lanzago Cavasagra Villanova Silea Monastier Casacorba Nerbon Ospedaletto Sile Pralongo Treville Biancade 35 Morgano Casier Vallio Sile Quinto di Treviso Frescada Sant'andrea Oltre Muson Dosson Cendon

Zero Lughignano Le Grazie Franceniga Conscio Sile San Cipriano Scandolara Sant'alberto Canton Preganziol Ca' Tron Borgo Verde Casale Sul Sile Zero Branco Sambughe' Campocroce Musestre Villaggio I.A.C.P. Boschetta Bonisiolo Zerman Bagaggiolo Zero Mogliano Veneto Ghetto Mazzocco

Marocco per un tratto, segue l’argine del fiume, dove Sono di questi luoghi i più rinomati vini del magnifici scorci si aprono in mezzo alla Piave provenienti da vigne allevate con il vegetazione. classico metodo Bellussi. San Polo di Piave vanta il primato dei Si continua ora verso Mareno e volendo gamberi di fiume. Pensate che sono stati da qui si può fare una deviazione verso immortalati nell’affresco nella chiesa di Conegliano oppure proseguire verso San Giorgio (risalente all’VIII secolo), Vazzola, attraversando un territorio raffigurante l’ultima cena! che ha conservato intatto il sapore di Prima di lasciare San Polo non si può un tempo, dove i paesaggi integri e le prescindere da una visita a Villa borgate di campagna mantengono le loro Papadopoli-Giol. caratteristiche originarie, come Visnà o Nelle vicinanze, merita innanzitutto Fontanelle. una visita la Torre del Castello di Rai e, Una delle più rinomate aziende vitivinicole in seconda battuta, non dimenticate di con la sua cantina per la degustazione è Villa sostare a Ormelle, da dove si raggiunge la Marcello, che si trova poco prima di Codognè, Chiesa dei Templari, costruita dai Cavalieri Il binomio è esemplare delle due radici dove invece c’è la bellissima Villa Toderini con dell’Ordine del Tempio di Gerusalemme alla culturali della Marca: quella patrizia e le sue suggestive e scenografiche peschiere. fine del XII secolo. Ma soprattutto va preso quella popolare. Superata Gaiarine, tra le cui splendide ville nota che questo è il cuore delle coltivazioni Qui nelle vecchie abitazioni e nei “cortivi” non va trascurata Villa Altan, felice luogo di classiche del Raboso Piave. del borgo seicentesco, rivivono gli antichi villeggiatura dei conti che la acquistarono Ritornate ora sul percorso principale, verso mestieri, grazie all’allestimento di mostre nel 1426, oggi sede della Biblioteca nord, in direzione di Tezze, inevitabile sarà artigianali, agricole e di rievocazione Comunale, si incontrano i resti di un bosco una sosta al Borgo Malanotte, suggestivo storica. La strada si snoda in mezzo ai planiziale e molti altri se ne troveranno 36 esempio di architettura rurale conclusa. vigneti che ne raggiungono spesso il ciglio. ancora più a sud. Nelle vicinanze, a Francenigo, merita una castellir, una forma geologica circolare di Prati, boschi, siepi e alberi sparsi, ecco il Prà visita il maglio, significativo esempio di origine artificiale alta circa 7 metri. dei Gai e il suggestivo borgo di Basalghelle, archeologia industriale tutt’oggi funzionante. Simili strutture rilevano in genere la presenza con, nello sfondo, come in un dipinto di Avete ora toccato il punto più a Nord della di sepolture paleovenete. Guglielmo Ciardi, un bosco di querce, tigli e strada del vino, resta il tempo per visitare Ripartiti alla volta di Oderzo, vi ritroverete di aceri. Sempre accompagnati da estensioni lo splendido gioiello che è la cittadina di nuovo immersi in un paesaggio di particolare di vite allevate col classico metodo Bellussi, Portobuffolé sulle rive del fiume Livenza. bellezza. E’ l’estate che rende ancora si raggiunge Colfrancui, per poi approdare a Lungo la strada, a Campomolino, potete una volta omaggio a quest’angolo della Oderzo, da dove il nostro itinerario ha avuto scorgere la mutera, o motta, detta anche campagna veneta. inizio. 37 Il primo fu Omero. Egli cantò l’impeto partire dall’inizio dell’Ottocento e deriva e il coraggio di quei destrieri dal manto da incroci con stalloni di sangue arabo. bianco, che i Veneti di Paflagonia (regione Due erano le varietà, una più piccola dell’Asia Minore) impiegarono nel vano adatta alla corsa, la seconda invece tentativo di portare aiuto alla città di Troia impiegata per il traino. assediata da anni. Si sa poi che l’appellativo “razza Piave”, La fama di questa razza raggiunse in come blasone popolare, è passato dal seguito Roma dove, durante i ludi circensi mondo animale a quello umano nel corso imperiali, una delle squadre in gara era della Grande Guerra. denominata la “veneta factio”. Per non Le traversie vissute in quegli anni dalle parlare delle battaglie contro i Galli in cui genti nate sulle rive del Piave, non fecero ancora si distinguevano per valore cavalli altro che rafforzare le loro tempre fiere IL CAVALLO “RAZZA PIAVE”. e cavalieri. e orgogliose già indurite dalle alluvioni e QUALCHE NOTIZIA Il cavallo poi figurava come merce dalle carestie. E QUALCHE LEGGENDA pregiatissima insieme all’ambra e alla lana “Non c’era più se non un fiume in Italia, il nelle liste d’esportazione a Porto Equilium Piave: la vena maestra della nostra vita”. “Artemide, signora di Limna marittima nel lido altinate. E ancora Strabone ci Gabriele D’Annunzio e degli stadi rimbombanti di cavalli, oh, tramanda una affascinante leggenda che poter essere nelle tue pianure, poter vede l’amicizia fra uno splendido lupo I PAPADOPOLI: UNA FAMIGLIA domare i puledri veneti!” bianco, scampato alla morte sicura per DI CANDIA FA FORTUNA A (Euripide, Ippolito, 228-231). mano dei cacciatori di frodo, e un branco SAN POLO DI PIAVE Il grande tragico ateniese non fu il solo di candidi cavalli. Quando si trasferiscono a Venezia nel autore greco che abbia citato i cavalli Ma fuor da ogni leggenda la vera razza Settecento sono una agiata famiglia 38 veneti. Piave è documentata con sicurezza a cretese. Poi pian piano riescono ad avere la cittadinanza veneziana e infine il titolo nobiliare. Grazie alle sue iniziative finanziarie andate a buon fine, Angelo Papadopoli, il capofamiglia, riesce ad acquistare molti possedimenti sulla sinistra Piave. In particolare, organizza una tenuta in maniera moderna e ne fa una fiorente azienda agricola, con tanto di cantine, scuderie e in seguito persino una filanda. Spiridione poi, l’ultimo dei Papadopoli, personaggio dai gusti bizzarri, nelle sue proprietà, fa costruire una villa di gusto romantico ottocentesco, sul sito di un antico castello appartenuto ai Da Tolentino. La prima versione della villa-castello viene in seguito notevolmente ampliata seguendo i dettami dello stile “Tudor” e tuttora spunta con i suoi pinnacoli, contrafforti e bow windows dal folto di un giardino ricco di specie arboree rare e bellissime, che è una delle migliori realizzazioni del paesaggismo ottocentesco in Italia. 39 I CARIOTI DEL PIAVE spostato richiede braccia robuste, rientrano I GAMBERI DI GESÙ in gioco i “carioti”. Quel carrettiere specializzato nel Questo personaggio diventa una presenza Vanno buttati nell’olio bollente insaporito trasporto di sassi, ghiaia o sabbia, che abituale nel panorama di quelle contrade, da più spicchi d’aglio. compare in questa zona nei primi decenni economicamente legate allo sviluppo Una spruzzata di vino bianco e un po’ dell’Ottocento prende il nome di “carioto”. edilizio del primo dopoguerra. Lo si vedeva di paprika e il gambero d’acqua dolce è All’inizio del Novecento quando il Piave è infatti percorrere impavido con il sigaro servito. Non è detto che Giovanni di Francia sottoposto a un massiccio sfruttamento per in bocca e coperto dal tabarro le strade sapesse di arte culinaria quando dipinse il ricavarne materiale edile, che per essere polverose che conducevano al fiume. bell’affresco dell’Ultima cena, nella chiesa IL RABOSO NEI TEMPI ANDATI

Il Raboso era il vino più diffuso della sinistra Piave. Lì i vitigni di rabosa erano generalmente maritati ad aceri, olmi e talvolta anche al gelso. Il grappolo era di maturazione tardiva e la vendemmia poteva protrarsi fino a fine novembre. Si racconta che i consumatori di questo vino finissero, con l’andar del tempo, per assumere un colorito violaceo e marroncino, la famosa “siera da Raboso” (carnagione da Raboso). Il suo gusto era astringente, il colore così 40 forte che tingeva le labbra. di San Giorgio a San Polo di Piave (1466), ed è protetta da una fitta vegetazione. sta di fatto però che la lunga tavolata è E’ in realtà tutto ciò che rimane di un disseminata di rossi crostacei d’acqua dolce imponente castello appartenuto dapprima che saltano agli occhi con le loro lunghe al Patriarca di Aquileia, poi passato agli chele. Non è solo l’affresco, seppur curioso, Ezzelini, per finire ai Conti di Collalto. a catturare l’attenzione, anche la Chiesetta Se ne ricorda la caduta nel 1411 per stessa di San Giorgio è un vero gioiello. mano degli Ungheresi capitanati da Pippo Malgrado l’origine sia incerta, è certamente Spano. molto antica, come testimoniano i A Ormelle invece, facendo anche ritrovamenti archeologici rinvenuti nei questa volta una piccola deviazione ma pressi: un piccolo sarcofago romano sulla destra, c’è la Chiesa dei Templari, del II sec.d.C. che sorregge oggi l’altare che resta oggi una delle pochissime maggiore. La costruzione sorge all’interno testimonianze di quest’ordine, soppresso del suggestivo recinto del cimitero. Evidenti da Clemente V nel 1312. Il semplice sono le trasformazioni apportate nei secoli, edificio romanico, databile tra la fine del da quelle romaniche, a quelle dell’abside secolo XII e l’inizio del XIII, conserva ricostruita nel Seicento. ancora le tracce delle caratteristiche croci rosse dei cavalieri del Tempio, dipinte LA TORRE DEL CASTELLO DI RAI E LA CHIESA DEI TEMPLARI entro alcuni archetti che ne coronano la fiancata. Da San Polo andando in direzione Nord, A pochi metri dalle absidi, in mezzo ai verso Vazzola, spunta la Torre di quello cipressi scorre il fiume Lia che conferisce che fu il Castello di Rai. La torre di al luogo una serenità senza tempo. mattoni sbrecciati sorge su una collinetta 41 CONEGLIANO Tra le prestigiose facciate, che si TRA ARTE E CULTURA incontrano passeggiando per il centro, spicca quella interamente affrescata del Spartiacque fra la pianura e le prime Duomo, noto soprattutto per la superba montagne, contesa da trevigiani, “Sacra Conversazione” del Cima. cenedesi e bellunesi, Conegliano si La Sala dei Battuti (XIV-XV sec.), contraddistingue dalle altre cittadine soprastante il porticato del Duomo, del Veneto per una varietà di elementi. ospita un ragguardevole ciclo di affreschi, Primo fra tutti la sua posizione geografica raffiguranti, scene del Vecchio e Nuovo che, non a torto, le ha fatto meritare Testamento; mentre lo splendido palazzo l’appellativo di Perla del Veneto, insieme rinascimentale Sarcinelli, centro culturale alla bellezza della sua struttura urbanistica ed espositivo, vanta oggi prestigiose e alla dolcezza del paesaggio circostante. mostre d’arte di forte richiamo. Centro di grande importanza per la Risalendo la suggestiva strada che tradizionale produzione del vino e della costeggia i resti delle antiche mura, si grappa, Conegliano affida soprattutto a raggiunge il castello medievale (X sec.). questa attività la sua consolidata fama; Ancora oggi è visibile la parte dell’antica oltre che naturalmente al Cima, il pittore rocca, mentre nel giardino interno che ha tratto dall’incantevole paesaggio svettano le superbe torri Campana, oggi di questa terra, il primo richiamo e la medievale, sono andati sorgendo, tra sede del Museo Civico e di una piccola prima ispirazione della sua arte. ‘400 e ‘600, i bei palazzi dei nobili e dei ma stupenda pinacoteca, e Saracena, che Nella Contrada Granda, oggi via XX ricchi mercanti, che hanno preso il posto ospita invece un caratteristico ristorante. 42 Settembre, centro vitale della città delle modeste case originarie. UNA SOSTA A PORTOBUFFOLÉ PER CAPIRE CHI ERA GAIA DA CAMINO

Gaia, moglie di Tolberto dei Caminesi di Sotto e figlia del “buon Gherardo” signore di Treviso, immortalata da Dante nel canto XVI del Purgatorio, visse in una abitazione nel centro di Portobuffolè dove pare sia morta nel 1311. La fama di Gaia fu oggetto di una disputa fra studiosi, divisi in opposte valutazioni morali. Il più antico commentatore Adagiato sulle rive del fiume Livenza, Comunale ricavata, nel Cinquecento, di Dante, Jacopo della Lana e tutto il questo piccolo gioiello dell’architettura dal fondaco, edificato due secoli prima. suo seguito, la definì “donna di tale rinascimentale, vanta, come il nome Svetta al di sopra di tutti gli edifici la reggimento circa le dilettazioni amorose, sottolinea, un passato di importante scalo romanica Torre Comunale, alta 28 metri, ch’era notorio il suo nome per tutta fluviale, dove primeggiava il commercio ultima superstite delle sette torri che l’Italia”. del sale. costituivano il sistema difensivo del Altri la descrissero come una donna In Piazza Vittorio Emanuele II, si castello. pia e non erano certo meno numerosi concentrano gli edifici pubblici costruiti Il Leone di San Marco spunta ad ogni dei primi. sotto la dominazione veneziana: prima la angolo, a testimoniare che quel simbolo Portobuffolé, ad ogni buon conto, merita Dogana, della fine del XIV secolo, poi il era caro agli abitanti anche dopo la una sosta prolungata. Monte di Pietà, del XV secolo e la Loggia caduta della Serenissima nel 1797. 43 LA MARCA NELLA PITTURA DELL’OTTOCENTO La pittura veneta dell’Ottocento ha immortalato i fiumi grazie alla maestria del pennello di Guglielmo Ciardi. All’ultimo piano di una villa veneta immersa nella campagna vi era l’immenso studio del pittore. Qui nasceranno i capolavori di Guglielmo e dei suoi figli Beppe ed Emma, più tardi. Le visioni della campagna trevigiana, angoli intatti di paesaggio in cui il Sile, di volta in volta, si increspa sotto il soffio di venti autunnali, o riflette la luce del cielo primaverile, il lavoro dei contadini, gli scorci con i mulini, l’animazione nei giorni di mercato, fanno parte di un mondo, che dal Ciardi viene rappresentato con grande lirismo e con una luce naturale diffusa sulla tela, che cela la sapienza costruttiva, memore della più alta tradizione 44 vedutistica veneta. IL PIAVE E GLI ZATÈRI

Le acque del Piave sono infide. In superficie tutto pare idillico, ma la corrente sotterranea non lascia scampo. E la storia delle zattere è a volte anche la storia di piccoli eroi che si trovavano a lottare con i gorghi del fiume. “L’Arte de la Zataria e de Mercantìa di legnami” era una compagnia che comprendeva dal 1492 tutti quelli che si impegnavano in quel particolare mestiere. Dalle Alpi fino alla Laguna scendevano con zattere che arrivavano anche alla lunghezza di 25 metri e che a bordo accoglievano prodotti di svariato genere (dai sacchi di carbone, al rame allo zolfo delle miniere, dai chiodi alle ferramenta) e anche molti passeggeri. Gli zattieri indossavano un cappello nero a falde larghe, calzettoni di lana grezza data da quella fascia rossa allacciata Chi meglio di loro conosceva quel al ginocchio e zoccoli chiodati per non in vita; durante il viaggio masticavano fiume? Nessuno oggi riuscirebbe più scivolare, ma la loro nota distintiva era carne secca e bacche di ginepro. in un’impresa del genere. 45 LE CANTINE

Az. Agr. Bonotto delle Tezze Az. Agr. De Stefani Via Duca d’Aosta, 16 - 31020 Tezze – Vazzola (TV) Via Cadorna, 92 - 30020 Fossalta di Piave (VE) Tel. 0438 488323 - Fax 0438 488323 Tel. 0421 67502 - Fax 0421 67836 www.bonottodelletezze.it www.de-stefani.it - [email protected] [email protected] Az. Agr. F.lli Corvezzo Az. Agr. Casa Roma Via Palù, 17 - 31040 Cessalto (TV) Via Ormelle, 19 - 31020 San Polo di Piave (TV) Tel. 0421 327203 - Fax 0421 328330 Tel. 0422 855339 - Fax 0422 802091 www.corvezzo.it - [email protected] www.casaroma.com Az. Agr. Frassinelli Gianluca [email protected] Via della Vittoria, 7 - 31010 Mareno di Piave (TV) Tel. 0438 30119 - Fax 0438 30119 Az. Agr. Castello di Roncade www.frassinelli.it - [email protected] Via Roma, 141 - 31056 Roncade (TV) Azienda Gambrinus Tel. 0422 708736 - Fax 0422 840964 Via Capitello,18 - 31020 San Polo di Piave (TV) www.castellodironcade.com - [email protected] Tel. 0422 855246 - Fax 0422 855044

Az. Agr. Cecchetto Giorgio www.gambrinus.it - [email protected]

Via Piave, 67 - 31020 Tezze - Vazzola (TV) Az. Agr. Grassi Simone & Pierluigi S.s.

Tel. 0438 28598 - Fax 0438 489951 Via Maggiore, 25 - 31020 Rai - S.Polo di Piave (TV) www.rabosopiave.com Tel. 0422 855219 - Fax 0422 856222 46 [email protected] [email protected] 47 Az. Agr. Introvigne Antonio Az. Agr. Setten Davide Alcide Cantina Sociale di Orsago Via Roma, 275 - 31043 Fontanelle (TV) Piazza Aganoor, 2 - 31040 Basalghelle - Mansue’ (TV) Via Pontebbana, 24 - 31010 Orsago (TV) Tel. 0422 749106 - Fax 0422 749106 Tel. 0422 755288 - Fax 0422 755288 Tel. 0438 992108 - Fax 0438 992128 www.introvigne.com www.setten.it - [email protected] [email protected] [email protected] Az. Agr. Sutto Vignaioli Cantina Viticoltori Ponte di Piave Sca Az. Agr. La Cantina Pizzolato Via S. Lorenzetto, 9 - 31040 Campo di Pietra Via Verdi, 50 - 31047 Ponte di Piave (TV) Via IV Novembre, 12 - 31050 Villorba (TV) Tel. 0422 857650 - Fax 0422 857657 Salgareda (TV) Tel. 0422 928166 - Fax 0422 629343 Tel. 0422 744063 - Fax 0422 804599 www.viticoltoriponte.com - [email protected] www.pizzolatowines.com www.sutto.it - [email protected] Conte Collalto [email protected] Az. Agr. Tessere Via XXIV, 1 - 31058 Susegana (TV) Az. Agr. Marcello Del Majno Via Bassette, 51 - 30020 Santa Teresina Tel. 0438 738241 - Fax 0438 735338 Via Spinada, 6 - 31043 Fontanelle (TV) Noventa di Piave (VE) www.collalto.it - [email protected] Tel. 0422 809201 - Fax 0422 809642 Tel. 0421 320438 - Fax 0421 320438 Furlan Ss Società Agricola www.agriline.it www.tessereonline.it [email protected] Vicolo Saccon, 48 - 31020 Saccon [email protected] Az. Agr. Villa Brunesca San Vendemiano (TV) Az. Agr. Moletto Via Serenissima,12 - 31040 (TV) Tel. 0438 778267 - Fax 0438 478996 Via Moletto, 19 - ?10?5 Motta di Livenza (TV) Tel. 0422 800026 - Fax 0422 800282 www.furlanvini.com [email protected] Tel. 0422 860576 - Fax 0422 861041 www.villabrunesca.it La Di Motte Azienda Agricola Ss

www.moletto.com [email protected] Via Callunga, 9 - Motta di Livenza [email protected] Az. Agr. Zago Luigino Tel. 0422 863815 - Fax 0422 863815 [email protected] Az. Agr. Rechsteiner Vicolo Battisti, 12 - 31030 Candelu’ Via Frassenè, 2 - 31040 Piavon – Oderzo (TV) Maserada sul Piave (TV) Le Rive Di Bonato Gino Tel. 0422 752074 - Fax 0422 752155 Tel. 0422 98426 - Fax 0422 98426 Via Grave, 50 - Ponte di Piave www.rechsteiner.it www.luiginozago.it Tel. 0422 754137- Fax 0422 854812 [email protected] [email protected] [email protected] 48 Masottina Via Bradolini, 54 - 31010 San Fior (TV) Tel. 0438 400775 - Fax 0438 402034 www.masottina.it - [email protected]

Molon Ornella Traverso Via Risorgimento, 38 - 31040 Campodipietra Salgareda (TV) Tel. 0422 804807- Fax 0422 804510 www.molon.it - [email protected]

Tenuta Duca Di Casalanza Via Bianchi, 1/C - 31021 Mogliano Veneto (TV) Tel. 041 5937554 - Fax 041 5937511 www.ducadicasalanza.com [email protected]

Tenuta San Giorgio Via Piave, 11 - 31052 Maserada sul Piave (TV) Tel. 0422 743135 - Fax 0422 743721 www.tenutasangiorgio.com [email protected]

Tenuta Santome’ Vignaioli Veneto Friulani Sca Villa Sandi Via Carboncine, 71 - 31030 Biancade Roncade (TV) Via Bruna, 36 - 31018 Gaiarine (TV) Via Erizzo, 112 - 31035 (TV) Tel. 0422 848189 - Fax 0422 848738 Tel. 0434 76305 - Fax 0434 768763 Tel. 0423 665033 - Fax 0423 665111 www.tenutasantome.com - [email protected] [email protected] www.villasandi.com - [email protected] 49 BIBLIOGRAFIA E. Ciaccia, Ulderico Bernardi, Il Piave dal AA.VV., Atlante del paesaggio Peralba all’Adriatico, Celio Libri, 1992 trevigiano, Ed. Provincia di Treviso, 2000 I. Feltrin, La via del Piave, Lungo il fiume AA.V.V., Marca Nobilissima, Ed. Grafiche tra natura arte e storia, C. Pavan Editore, Vianello Srl, Ponzano/Treviso, 2004 Treviso, 2002 E. Bellò, Razza Piave, il cavallo veneto M. Fregoni, Viticoltura di qualità fra storia e leggenda, Sismondi Editore, Edizioni l’Informatore Agrario S.r.l., 2004 1999. E. Bellò, Dal cavallo Piave ai bisonti delle A. Dominé, Vino, Gribaudo/Könemann, autostrade, Treviso 2004 U. Bernardi, La festa delle vigne, Santi L. Giardini, Agronomia generale, Patron Quaranta Ed., Treviso, 2003 Ed., Bologna, 1986 V. Boatto e altri, Studio delle tradizioni P. Pittaro, L. Plozner, L’uva e il vino, locali eno-gastronomiche correlate al Magnus Edizioni, Udine, 1982 territorio e ridefinimento del tracciato della Strada dei vini del Piave, T. Tempesta, Paesaggio agrario del Dipt T.E.S.A.F. Università di Padova Veneto, Suppl.n. 5 “Veneto agricoltura”, 2003-2004 1989 Z. Bocci, I vini veneti a denominazione T. Tommaseo Ponzetta, La carrozza del di origine controllata, Espro Editore, nonno, Santi Quaranta, 2000 Verona, 1980 G. Bruno, Lungo il Piave, sulla strada del vino rosso, Biblos Edizioni, 1983 50 UFFICI I.A.T. SAN VENDEMIANO DI INFORMAZIONE Via Liberazione, 133/a Assessorato al Turismo Tel. 0438.403213 - Fax 0438.403267 E ACCOGLIENZA e-mail: [email protected] TURISTICA Ideazione PROVINCIA DI TREVISO I.A.T. VALDOBBIADENE Assessorato al Turismo Piazza Marconi, 1 Direzione Amministrativa I.A.T. TREVISO Tel. e Fax 0423.976975 Diana Melocco Piazza Monte di Pietà, 8 e-mail: [email protected] Supervisione Tel. 0422.547632 - Fax 0422.419092 Elena Bisiol, Paolo Pagnani e-mail: [email protected] I.A.T. VITTORIO VENETO Viale della Vittoria, 110 TESAF (Dipartimento Territorio e Sistemi I.A.T. TREVISO AEROPORTO Tel. 0438.57243 - Fax 0438.53629 Agro-forestali dell’Università di Padova) Via Noalese, 63 e-mail: [email protected] Testi Tel.e fax 0422.263282 Giovanna Wurmbrand Stuppach e-mail: [email protected] Ottimizzazione testi Per info: Consuelo Ceolin I.A.T. ASOLO www.provincia.treviso.it Piazza Garibaldi, 73 http://turismo.provincia.treviso.it Sistema Informativo Territoriale Integrato Tel. 0423.529046 - Fax 0423.524137 Provincia di Treviso e-mail: [email protected] Distribuzione Per prenotazioni turistiche Unità Organizzazione Turistica I.A.T. CASTELFRANCO VENETO Segnaletica Via F. M. Preti, 66 AGENZIA TURISTICA DEL CONSORZIO Federico Nardelotto Tel. 0423.491416 - Fax 0423.771085 Tel. +39 0422 422891 / 301084 - Fax +39 0422 422749 / 301555 Foto e-mail: [email protected] e-mail: [email protected] web site: www.marcatreviso.it Maurizio Sartoretto, Lio Attilio Gemignani, Ruggero Piccoli, Az. Agr.Cecchetto, I.A.T. CONEGLIANO OPO Veneto, Paolo Spigariol, Mara Zanato, Via XX Settembre, 61 Per la visita alle cantine: Tel. 0438.21230 - Fax 0438.428777 Impaginazione e-mail: [email protected] Strada del Vini del Piave Eurekip.com C.C.I.A.A. - Via Toniolo, 12 Stampa I.A.T. ODERZO 31100 TREVISO Calle Opitergium, 5 Tel. 0422 591277 - Fax 0422 412625 Tel. 0422.815251 - Fax 0422.814081 [email protected] Si ringraziano tutti i Comuni coinvolti. e-mail: [email protected] 51 09/07

Confraternita del Raboso Piave revigiana T uristico Locale Marca T Sistema 3

5? STL N