Sorradile Segni del Passato 65 116) Complesso cultuale nuragico “Su Monte”

l territorio di Sorradile, così come gli altri limitrofi del- la Media Valle del Tirso, offre molteplici testimonianze Idella presenza e del passaggio dell’uomo mostrando come questa zona sia stata un’area di transizione delle direttrici di diffusione della cultura nuragica e successiva- SORRADILE mente dei percorsi romani rilevati nel 1935 dall’archeolo- go AntonioTaramelli. Popolazione: 437 abitanti Le ricognizioni più recenti si devono all’archeologo Ginet- Superficie: 28,34 Kmq to Bacco nell’ambito delle indagini sulle aree ricadenti nel Densità: 16 abitanti per Kmq progetto di ampliamento dell’invaso sul Tirso che hanno Altitudine: 337 m. s.l.m. consentito l’ulteriore soffermarsi sul complesso cultuale Comune: Via Umberto I, 61 nuragico “Su Monte”, localizzato sulla riva sinistra del lago Telefono: 0783 69023 Omodeo, oggetto di rilevante approfondimento scientifico Fax: 0783 69404 da parte della Soprintendenza Archeologica per le provin- Cap: 09080 ce di e . Sito: www.comune.sorradile.or.it Indagini che hanno consentito di attestare la frequenta- 66 zione del sito, relativamente all’edificio maggiore, entro l’arco del Bronzo Finale (fine XII-inizi IX sec. a.C.) mentre 117) “Su Monte” di Sorradile: navicella bronzea 118) “Su Monte” di Sorradile: brocchetta askoide sull’area di “Su Monte”, con una prudente ma incisiva an- notazione, si sofferma l’archeologo Vincenzo Santoni: “Si tratta di una serie di azioni dal plausibile contenuto rituale ed economico, di compatibile livello comunitario con una connessa funzione di coordinamento e di gestione stra- tegico-territoriale, evidentemente collegata con una via di comunicazione naturale primaria quale è segnata dal fiume Tirso”. Sull’area archeologica, nei suoi approfondimenti, torna Gi- netto Bacco riferendo che l’insieme delle operazioni han- no consentito di acquisire elementi di primario interesse, seppur ancora parziali, in ordine alla iconografia insediati- va restituita nelle linee generali di massima e nel dettaglio di alcuni corpi di fabbrica. Imponente la necropoli di “Prunittu” composta da due gruppi ipogeici, il principale dei quali situato sul costone roccioso del territorio comunale “S’Arzola”, mentre sulla 67 strada provinciale n. 15, un indovinato ricupero, rende 119) Particolare del complesso nuragico Su Monte 120) Domus de janas in località “Santu Cristos”, sulla strada provinciale n° 15

ben visibile la domus de janas in località “Santu Cristos”. L’altra necropoli di “Prunittu” è raggiungibile attraverso un sentiero sterrato che si snoda dalla strada asfaltata che porta alle chiese campestri di San Nicola (seconda metà del XII sec.) e di Santa Maria di Turrana, il cui primo impianto risale al 1250. Nel territorio di Sorradile sono individuabili nomi e loca- lità di origine bizantina quali “Santu Cristos”, o ancora la chiesa campestre di San Nicola, confermando la presenza in questi luoghi dei monaci greco-bizantini che praticava- no la “Regola di San Basilio”, la quale prevedeva che la loro esistenza fosse a contatto con le popolazioni e quindi basata su una vita sociale attiva, con la realizzazione di chiese, spesso localizzate su luoghi di antico culto paga- no, dotate di “muristenes” o “cumbessias”. Nel cimitero di Sorradile anche la piccola chiesa dell’XI sec. dedicata a 68 Santa Maria di Salomè. È in epoca medievale, durante il Giudicato d’, che 121) Nuraghe “Iscova” sulle rive del Lago Omodeo le notizie storiche sull’abitato di Sorradile (Soradilli XIII sec.), iniziano a trapelare in maniera più consistente. La “villa” di Sorradile apparteneva alla “curatoria” del Guil- cier, e solo successivamente, probabilmente in seguito ad una epidemia di peste, avvenuta tra il 1348 e il 1349, le ville di Sorradi