Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

I N D I C E

1. PREMESSA ...... 2 1.1. DIRETTIVE CEE HABITAT E UCCELLI ...... 2 2. RIFERIMENTI NORMATIVI ...... 4 2.1. LA NORMATIVA COMUNITARIA ...... 4 2.2. LA NORMATIVA NAZIONALE ...... 4 2.3. LA NORMATIVA REGIONALE ...... 5 2.4. LA RETE NATURA 2000 ...... 8 2.5. I SITI NATURA 2000 DELLA PROVINCIA DI ...... 10 3. VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE - SCREENING ...... 13 3.1. FASE 1 ...... 13 3.2. FASE 2 ...... 13 3.3. FASE 3 ...... 22 3.4. FASE 4 ...... 29 4. BIBLIOGRAFIA ...... 36

5. ALLEGATO 1 – DICHIARAZIONI DI SUSSISTENZA DELLE COMPETENZE PROFESSIONALI ...... 37

ALLEGATO 2 – SCHEDA ZPS E SIC IT3220036 ...... 40

6. ALLEGATO 3 – MISURE DI CONSERVAZIONE PER LE ZONE DI PROTEZIONE SPECIALE DELLA REGIONE (ALLEGATO B DGR 2371/06) ...... 51

1 Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

1. PREMESSA

1.1. Direttive CEE Habitat e Uccelli

La Direttiva "Habitat" n. 92/43/CEE del 21 maggio 1992 è stata istituita con l'intento di preservare a lungo termine la biodiversità presente sul continente europeo.

Attraverso una attenta selezione da parte di ogni stato membro della Comunità Europea dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC)1 e la successiva approvazione di tali siti da parte della Commissione Europea, si è giunti alla determinazione di una rete ecologica europea denominata NATURA 2000, costituita essenzialmente da due tipologie di aree:

1) Zone Speciali di Conservazione (ZSC); 2) Zone di Protezione Speciale (ZPS).

Tali siti sono caratterizzati da habitat naturali di rilevanza comunitaria che devono essere conservati o ripristinati in modo da evitare rischi di degrado e distruzione.

Istituiti ai sensi della Direttiva Uccelli (79/409/CEE), sono siti in cui vivono le specie contenute nell’allegato I della medesima Direttiva. In tali aree vige la rigorosa tutela e la protezione delle specie migratrici con particolare riferimento alle zone umide di importanza internazionale.

La rete Natura 2000, essendo basata su un sistema di territori strettamente correlati da legami funzionali, non è comunque costituita solamente da aree ad elevata naturalità, ma anche da quei territori contigui ad esse ed indispensabili per mettere in relazione ambiti naturali distanti spazialmente, ma vicini per funzionalità ecologica.

Non è dunque un semplice assemblaggio di siti, ma il risultato di una selezione di aree che, pur non essendo sempre realmente collegate, contribuiscono per ciascun habitat e ciascuna specie, al raggiungimento della coerenza complessiva della rete all’interno del continente europeo.

Si tratta di elementi che, per la loro struttura lineare e continua o per il ruolo di collegamento, sono funzionalmente essenziali per la migrazione, la distribuzione geografica,

1 I SIC sono stati individuati sulla base della presenza degli habitat e delle specie animali e vegetali elencate negli allegati I e II della Direttiva “Habitat”.

2 Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

lo scambio genetico delle specie selvatiche (corridoi ecologici).

I siti della rete vengono monitorati grazie ad attività di gestione e ricerca che forniscono dati oggettivi su cui basare progetti di sviluppo economico compatibili con la conservazione. La conoscenza scientifica diventa così occasione di sviluppo sostenibile oltre che garanzia di conservazione.

Con Delibera della Giunta n. 4824 del 21 dicembre 1998 la Regione Veneto ha recepito la Direttiva 92/43/CEE e attraverso il “Programma Bioitaly”, un sistema informativo avviato dal Ministero dell’Ambiente, ha predisposto un elenco dei siti concernente i caratteri naturalistici di ambiti territoriali rispondenti ai requisiti della rete Natura 2000.

La normativa vigente prevede che, per i progetti e gli interventi ricadenti in una zona protetta (ZPS, ZSC) o posizionati in prossimità della stessa, venga redatta una apposita Relazione di Valutazione di Incidenza Ambientale.

La presente relazione riguarda la Valutazione di Incidenza Ambientale dell’intervento per la realizzazione di una piattaforma sportiva polifunzionale in Comune di Lastebasse (VI).

Benché il sito oggetto di intervento non ricada all’interno di nessun sito Natura 2000, è comunque necessario valutare se il progetto abbia delle implicazioni o ripercussioni negative sui siti più prossimi alla zona. Per fare ciò è necessario applicare i criteri di Valutazione di Incidenza Ambientale2.

La Regione Veneto ha predisposto delle indicazioni metodologiche da seguire per procedere con le verifiche di incidenza ambientale per i progetti e gli interventi ricadenti in una zona protetta (ZPS, ZSC) o posizionati in prossimità della stessa. Tali indicazioni sono contenute nell'Allegato A della DGR 3173 del 10.10.2006.

I principali momenti della procedura sono due: - lo screening: un'analisi preliminare finalizzata ad identificare e valutare i possibili effetti del progetto su un sito NATURA 2000, che si conclude con la valutazione riassuntiva, che trae le conclusioni dell'analisi preliminare dello screening e definisce se è oggettivamente probabile che vi siano ripercussioni sul sito di Natura 2000;

- la relazione di valutazione d'incidenza, necessaria solo nel caso in cui le informazioni acquisite nella fase di screening attestino o suggeriscano possibili effetti sull'area protetta.

Nell'allegato B del Dgr 2371/06, allegate al presente documento, sono inoltre specificate tutte le Misure di Conservazione per le Zone di Protezione Speciale della Regione Veneto.

2 I criteri ed i metodi utilizzati nelle valutazioni di incidenza ambientale sono esplicitati nella Direttiva Habitat 92/43/CEE, nel DPR 357/1997, e nel DGRV n. 2803 del 4/10/2002 nel Dgr 2371/06 e nel DGR n. 3173 del 10.10.2006.

3 Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

2. RIFERIMENTI NORMATIVI

Il “Quadro Normativo” in materia è piuttosto articolato e comprende norme e direttive comunitarie, nazionali e regionali.

2.1. La Normativa Comunitaria

. Decisione della Commissione delle Comunità Europee del 7 dicembre 2004 - che stabilisce, ai sensi della direttiva 92/43/CEE del Consiglio, l'elenco di siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica continentale [notificata con il numero C(2004) 4031]. GUCE L 382 del 28 dicembre 2004.

. Decisione della Commissione delle Comunità Europee del 22 dicembre 2003 - recante adozione dell'elenco dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica alpina [notificata con il numero C(2003) 4957]. GUCE L 14 del 21 gennaio 2004.

. Direttiva 2004/35/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 21 aprile 2004 - sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale. GUCE L 143 del 30 aprile 2004.

. Direttiva 2001/42/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio - del 27 giugno 2001 - concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull'ambiente. GUCE L 197 del 21 luglio 2001.

. Direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992 - relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche. GUCE L 206 del 22 luglio 1992.

. Direttiva 79/409/CEE del Consiglio del 2 aprile 1979 - concernente la conservazione degli uccelli selvatici. GUCE L 103 del 25 aprile 1979

2.2. La Normativa Nazionale

A livello nazionale, in ordina cronologico inverso, si hanno:  D.Lgs. 7 Luglio 2011, n. 121 (pdf - 174 kb) - Attuazione della direttiva 2008/99/CE sulla tutela penale dell'ambiente, nonché della direttiva 2009/123/CE che modifica la direttiva 2005/35/CE relativa all'inquinamento provocato dalle navi e all'introduzione di sanzioni per violazioni. G.U. n.177 del 1/8/2011;  D.M. 25 marzo 2005 (Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio) (pdf - 33 kb) - Annullamento della deliberazione 2 dicembre 1996 delle Zone di protezione speciale (ZPS) e delle Zone speciali di conservazione (ZSC). G.U., serie generale, n. 155 del6 luglio 2005;

4 Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

 D.P.R. 12 marzo 2003, n. 120 (pdf - 55 kb) - Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997 n. 357, concernente attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche. G.U., serie generale, n. 124 del 30 maggio 2003;  Legge 3 ottobre 2002, n. 221 (pdf - 70 kb) - Integrazioni alla legge 11 febbraio 1992, n. 157, in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio, in attuazione dell'articolo 9 della direttiva 79/409/CEE. G.U., serie generale, n. 239 del 11 ottobre 2002;  D.M. 3 settembre 2002 (Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio) (pdf - 108 kb) - Linee guida per la gestione dei siti della Rete Natura 2000. G.U., serie generale, n. 224 del 24 settembre 2002;  D.M. 3 aprile 2000 (Ministero dell'Ambiente) (pdf - 380 kb) - Elenco dei siti di importanza comunitaria e delle zone di protezione speciali, individuati ai sensi delle direttive 92/43/CEE e 79/409/CEE;  D.M. 20 gennaio 1999 (Ministero dell'Ambiente) (pdf - 74 kb) - Modificazioni degli allegati A e B del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, in attuazione della direttiva 97/62/CE del Consiglio, recante adeguamento al progresso tecnico e scientifico della direttiva 92/43/CEE. GU, serie generale, n. 23 del 9 febbraio 1999. (Riporta gli elenchi di habitat e specie aggiornati dopo l'accesso nell'Unione di alcuni nuovi Stati);  D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357 (pdf - 48 kb) - Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche. Supplemento ordinario n.219/L alla G.U., serie generale, n.248 del 23 ottobre 1997;  Legge 11 febbraio 1992, n.157 (pdf - 88kb) - Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio. G.U., serie generale, n. 46 del 25 febbraio 1992.

2.3. La Normativa Regionale

A livello regionale, si parte dalla D.G.R. n° 1662 del 22.06.2001 avente per oggetto: Direttiva 92/43/CEE, Direttiva 79/409/CEE, D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357, D.M. 3 aprile 2000. Atti di indirizzo, per arrivare alla recente D.G.R. n. 1400 del 29 agosto 2017- Nuove disposizioni relative all'attuazione della direttiva comunitaria 92/43/Cee e D.P.R. 357/1997 e ss.mm.ii. Guida metodologica per la valutazione di incidenza. Procedure e modalità operative. La DGR n. 1400/2017 comprende i seguenti allegati: Allegato A - Guida metodologica per la valutazione di incidenza ai sensi della direttiva 92/43/Cee; Allegato B - Elenco dei fattori che possono determinare incidenze sul grado di conservazione di habitat e specie tutelati dalle direttive 92/43/Cee e 2009/147/Ce; Allegato C - Formulario per la trasmissione di informazioni alla Commissione europea ai sensi dell'articolo 6, paragrafo 4 della direttiva 92/43/Cee; Allegato D - Elenco dei "Siti ricadenti interamente o parzialmente in un'area naturale protetta nazionale o regionale, come definita dalla legge 6 dicembre 1991, n. 394" Allegato E - Modello per la dichiarazione di non necessità di avvio della procedura di valutazione di incidenza;

5 Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

Allegato F - Modello di dichiarazione liberatoria di responsabilità sulla proprietà industriale e intellettuale; Allegato G - Modello di dichiarazione sostitutiva di certificazione.

In particolare, nell’Allegato A il punto 2.2 riporta:

2.2 PIANI, PROGETTI E INTERVENTI CHE NON DETERMINANO INCIDENZE NEGATIVE SIGNIFICATIVE SUI SITI RETE NATURA 2000 E PER I QUALI NON È NECESSARIA LA VALUTAZIONE DI INCIDENZA Secondo quanto espresso al paragrafo 3 dell’art. 6 della Direttiva 92/43/Cee la valutazione dell'incidenza è necessaria per “qualsiasi piano o progetto non direttamente connesso e necessario alla gestione” dei siti della rete Natura 2000 “ma che possa avere incidenze significative su tali siti, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti” tenendo conto degli obiettivi di conservazione dei medesimi siti. Conseguentemente la valutazione di incidenza non è necessaria, oltre che nei casi per i quali ricorrono le seguenti condizioni: a) piani, progetti, interventi connessi e necessari alla gestione dei siti della rete Natura 2000 e previsti dai Piani di Gestione; b) piani, progetti, interventi la cui valutazione di incidenza e ricompresa negli studi per la valutazione di incidenza degli strumenti di pianificazione di settore o di progetti e interventi in precedenza già autorizzati, anche nei casi qui di seguito elencati: 1. progetti e interventi espressamente individuati e valutati non significativamente incidenti dal relativo strumento di pianificazione, sottoposto con esito favorevole a procedura di valutazione di incidenza, a seguito della decisione dell’autorità regionale per la valutazione di incidenza; 2. modifiche non sostanziali a progetti e interventi già sottoposti con esito favorevole alla procedura di valutazione di incidenza; 3. modifiche allo strumento urbanistico in attuazione della cosiddetta “Variante Verde”, ai sensi e nel rispetto di quanto previsto dall’art. “7 – Varianti verdi” della L.R. 04/2015, per la riclassificazione di aree edificabili; 4. rinnovo di autorizzazioni e concessioni rilasciate per progetti e interventi già sottoposti con esito favorevole alla procedura di valutazione di incidenza; 5. rinnovo di autorizzazioni e concessioni, che non comportino modifiche sostanziali, di opere realizzate prima del 24 ottobre 1997, data di entrata in vigore del DPR n. 357/1997; 6. progetti e interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, di restauro, di risanamento conservativo, anche con modifica della destinazione d’uso, purché non comportino aumento di superficie occupata al suolo o di volumetria; 7. piani, progetti, interventi finalizzati all’individuazione e abbattimento delle barriere architettoniche su edifici e strutture esistenti, senza aumento di superficie occupata al suolo; 8. piani, progetti e interventi, nelle aree a destinazione d’uso residenziale, espressamente individuati e valutati non significativamente incidenti dal relativo strumento di pianificazione, sottoposto con esito favorevole alla procedura di valutazione di incidenza e qualora non diversamente individuato, nella decisione dell’autorità regionale per la valutazione di incidenza; 9. interventi di manutenzione ordinaria del verde pubblico e privato e delle alberature stradali, con esclusione degli interventi su contesti di parchi o boschi naturali o su altri elementi naturali autoctoni o storici; 10. progetti o interventi espressamente individuati e valutati non significativamente incidenti da linee guida, che ne definiscono l’esecuzione e la realizzazione, sottoposte con esito favorevole a procedura di valutazione di incidenza, a seguito della decisione dell’autorità regionale per la valutazione di incidenza; 11. programmi e progetti di ricerca o monitoraggio su habitat e specie di interesse comunitario

6 Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

effettuati senza l’uso di mezzi o veicoli motorizzati all’interno degli habitat terrestri, senza mezzi invasivi o che prevedano l’uccisione di esemplari e, per quanto riguarda le specie, previa autorizzazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; 12. piani e programmi finanziari che non prevedono la precisa e puntuale localizzazione territoriale delle misure e delle azioni, fermo restando che la procedura si applica a tutti i piani, progetti e interventi che da tali programmi derivino; 13. installazione di impianti fotovoltaici o solari termici aderenti o integrati e localizzati sugli edifici esistenti o loro pertinenze, in assenza di nuova occupazione di suolo; 14. interventi per il risparmio energetico su edifici o unita immobiliari esistenti, con qualsiasi destinazione d’uso, in assenza di nuova occupazione di suolo; 15. installazione di impianti per la produzione di energia elettrica o termica esclusivamente da fonti rinnovabili in edifici o aree di pertinenza degli stessi; 16. pratiche agricole e colturali ricorrenti su aree già coltivate, orti, vigneti e frutteti esistenti, purché non comportino l’eliminazione o la modificazione di elementi naturali e seminaturali eventualmente presenti in loco, quali siepi, boschetti, arbusteti, prati, pascoli, maceri, zone umide, ecc., ne aumenti delle superfici precedentemente già interessate dalle succitate pratiche agricole e colturali; 17. miglioramento e ripristino dei prati o dei prati-pascolo mediante il taglio delle piante infestanti e di quelle arboree ed arbustive di crescita spontanea, costituenti formazione vegetale non ancora classificabile come “bosco”, effettuato al di fuori del periodo riproduttivo delle specie presenti nell’area; 18. interventi di manutenzione ordinaria delle infrastrutture viarie o ferroviarie, delle reti infrastrutturali di tipo lineare (acquedotti, fognature, ecc.), delle infrastrutture lineari energetiche (linee elettriche, gasdotti, oleodotti, ecc.), degli impianti di telefonia fissa e mobile, nonché degli impianti per l’emittenza radiotelevisiva, a condizione che non comportino modifiche significative di tracciato o di ubicazione, che non interessino habitat o habitat di specie, che non necessitino per la loro esecuzione dell’apertura di nuove piste, strade e sentieri e che non comportino alterazioni dello stato dei luoghi quali scavi e sbancamenti; 19. interventi di manutenzione degli alvei, delle opere idrauliche in alveo, delle sponde e degli argini dei corsi d’acqua, compresi gli interventi sulla vegetazione ripariale arborea e arbustiva, finalizzati a garantire il libero deflusso delle acque; 20. interventi di difesa del suolo, dichiarati di somma urgenza o di pronto intervento e quelli di protezione civile, dichiarati indifferibili e urgenti ai sensi della normativa vigente; 21. opere di scavo e reinterro limitatamente all'esecuzione di interventi di manutenzione di condotte sotterranee poste esclusivamente e limitatamente in corrispondenza della viabilità esistente, nonché tutte le opere per il raccordo degli utenti alle reti dei servizi esistenti di gas, energia elettrica, telecomunicazioni, acquedotto e fognatura, ivi comprese le relative opere di scavo, posa delle condutture e reinterro e senza l’occupazione di suolo naturale al di fuori di tale viabilità esistente e che non interessino habitat o habitat di specie; 22. manifestazioni podistiche e ciclistiche e altre manifestazioni sportive, purché con l’utilizzo esclusivamente di strade o piste o aree attrezzate esistenti; 23. piani, progetti e interventi per i quali sia dimostrato tramite apposita relazione tecnica che non risultano possibili effetti significativi negativi sui siti della rete Natura 2000. Per modifiche non sostanziali o non significative, di cui al precedente elenco puntato, si intendono quelle modifiche che non comportano il cambiamento dell’area direttamente interessata dal piano, progetto o intervento, l’aumento dei consumi (energetici, idrici e di materie prime), l’attivazione di nuove fonti di emissioni (aeriformi, idriche, sonore, luminose, rifiuti), la determinazione di nuovi fattori di cui all’allegato B, già oggetto di valutazione, e quelle modifiche che costituiscono mera attuazione di prescrizioni impartite dall’autorità competente per la valutazione di incidenza e contenute nell’atto di autorizzazione. Inoltre, ai sensi del D.P.R. 357/97 e ss.mm.ii., la valutazione di incidenza non si applica ai

7 Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

programmi i cui eventuali elaborati e strumenti normativi e cartografici non determinano effetti misurabili sul territorio, ricomprendendo in questi anche gli accordi di programma e i protocolli di intesa, fermo restando, invece, che la procedura per la valutazione di incidenza si applica a piani, progetti e interventi che da tali programmi derivano. In tutte le ipotesi sopra illustrate per le quali non e necessaria la valutazione di incidenza, il proponente di piani, progetti o interventi dichiara, secondo il modello riportato nell’allegato E, che quanto proposto non e soggetto alla valutazione di incidenza, indicando la fattispecie di esclusione. Nella sola ipotesi di cui al punto 23, oltre alla dichiarazione di cui all’allegato E, deve essere presentata, pena improcedibilità e conseguente archiviazione dell’istanza, una “relazione tecnica” finalizzata ad attestare, con ragionevole certezza, che il piano, il progetto, l’intervento proposto non possa arrecare effetti pregiudizievoli per l’integrità dei siti Natura 2000 considerati. La “relazione tecnica” dovrà contenere obbligatoriamente e come elementi minimi: 1. sintetica descrizione del piano, progetto o intervento; 2. localizzazione cartografica-corografica in scala adeguata, dell’area interessata dalle previsioni del piano, progetto, intervento, con riferimento ai siti della rete Natura 2000 considerati; 3. verifica dell’eventuale presenza di elementi naturali quali boschi, zone umide, prati, grotte, corsi d’acqua, ecc., nell'area interessata dalle previsioni del piano, progetto o intervento, con adeguata documentazione fotografica, ove ciò risulti possibile ed applicabile in relazione alle dimensioni e caratteristiche dell’area interessata; 4. sintetica descrizione delle attività previste dal piano, progetto, intervento e di come queste possano, eventualmente, interferire con gli elementi di cui al precedente punto 3; Allegato E e relativa “relazione tecnica” non necessitano di specifiche professionalità per la loro redazione fatto salvo che, trattandosi di un’autocertificazione redatta ai sensi de D.P.R. 28/12/2000 n. 445 e ss.mm.ii., il dichiarante, è soggetto alle sanzioni previste per la falsità in atti e dichiarazioni mendaci, di cui all’art. 76 del medesimo decreto.

2.4. La Rete Natura 2000

La Direttiva "Habitat" n. 92/43/CEE del 21 maggio 1992 è stata istituita con l'intento di salvaguardare la biodiversità, mediante la conservazione degli habitat naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche nel territorio europeo.

La Direttiva “Uccelli” n. 79/409/EEC (recepita in Italia dalla Legge 157/92) ha per scopo "la conservazione di tutte le specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo degli stati membri…".

Da queste direttive è nata la cosiddetta Rete Natura 2000: si tratta della rete europea di siti tutelati, composta dalle Zone di Protezione Speciale (ZPS), previste dalla Direttiva Uccelli e dai Siti di Importanza Comunitaria (SIC), individuati in base alla Direttiva Habitat. Spesso le aree SIC coincidono, in parte o del tutto, con le ZPS. Si tratta del più ambizioso programma per la tutela della natura nel nostro continente.

8 Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

Figura 1: La rete Natura 2000.

Direttiva Uccelli Direttiva Habitat

pSIC

SIC

ZPS ZSC

RETE NATURA 2000

Le ZSC sono siti caratterizzati da habitat naturali di rilevanza comunitaria che devono essere conservati o ripristinati in modo da evitare rischi di degrado e distruzione. Istituite ai sensi della Direttiva Uccelli (79/409/CEE), le ZPS sono i siti in cui vivono le specie contenute nell’allegato I della medesima Direttiva: in tali aree vige la rigorosa tutela e la protezione delle specie migratrici con particolare riferimento alle zone umide di importanza internazionale.

La rete Natura 2000, essendo basata su un sistema di territori strettamente correlati da legami funzionali, non è comunque costituita solamente da aree ad elevata naturalità, ma anche da quei territori contigui ad esse ed indispensabili per mettere in relazione ambiti naturali distanti spazialmente, ma vicini per funzionalità ecologica.

Non è dunque un semplice assemblaggio di siti, ma il risultato di una selezione di aree che, pur non essendo sempre realmente collegate, contribuiscono per ciascun habitat e ciascuna specie, al raggiungimento della coerenza complessiva della rete all’interno del continente europeo.

Si tratta di elementi che, per la loro struttura lineare e continua o per il ruolo di collegamento, sono funzionalmente essenziali per la migrazione, la distribuzione geografica, lo scambio genetico delle specie selvatiche (corridoi ecologici).

I siti della rete vengono monitorati grazie ad attività di gestione e ricerca che forniscono dati oggettivi su cui basare progetti di sviluppo economico compatibili con la conservazione. La conoscenza scientifica diventa così occasione di sviluppo sostenibile oltre che garanzia di

9 Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

conservazione.

2.5. I siti Natura 2000 della Provincia di Vicenza

In provincia di Vicenza sono presenti i seguenti 13 siti:

- SIC/ZPS - IT 32 10 040 Monti Lessini-Pasubio-Piccole Dolomiti Vicentine - SIC - IT 32 20 002 Granezza - SIC/ZPS - IT 32 20 005 Ex cave di Casale-Vicenza - SIC - IT 32 20 007 Fiume Brenta dal confine trentino a - SIC - IT 32 20 008 Buso della Rana - ZPS - IT 32 20 013 Bosco di - SIC/ZPS - IT 32 20 036 Altopiano dei Sette Comuni - SIC - IT 32 20 037 Colli Berici - SIC - IT 32 20 038 Torrente Valdiezza - SIC - IT 32 20 039 Biotopo "Le Poscole" - SIC - IT 32 20 040 Bosco di Dueville e Risorgive Limitrofe - SIC/ZPS - IT 32 30 022 Massiccio del Grappa - SIC/ZPS - IT 32 60 018 Grave e zone umide della Brenta

10 Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

Figura 2: Estratto VINCA PTCP della Provincia di Vicenza.

Come evidenziato nella cartografia riportata alla pagina seguente, i siti della “Rete Natura 2000” della Regione Veneto, più vicini all'area oggetto di intervento sono i seguenti:

- il Sito di Importanza Comunitaria e Zona di Protezione Speciale IT 32 20 036 “Altopiano dei Sette Comuni“;

- il Sito di Importanza Comunitaria e Zona di Protezione Speciale IT 32 10 040 “Monti Lessini – Pasubio – Piccole Dolomiti Vicentine”;

11 Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

Figura 3: Siti SIC e ZPS più vicini all’area in esame.

Piattaforma polifunzionale

6.750 m

7.030 m

Le distanze tra l’area oggetto di intervento e i siti della “Rete Natura 2000” della Regione Veneto, più vicini3 sono le seguenti:

- il Sito di Importanza Comunitaria e Zona di Protezione Speciale IT 32 20 036 “Altopiano dei Sette Comuni“ il cui punto perimetrale più vicino dista circa 6.750 m dall’area oggetto di intervento;

- il Sito di Importanza Comunitaria e Zona di Protezione Speciale IT 32 10 040 “Monti Lessini – Pasubio – Piccole Dolomiti Vicentine”, il cui punto perimetrale più vicino dista circa 7.030 m dall’area oggetto di intervento;

3 La determinazione dell’esatta distanza è avvenuta con l’uso del Portale Cartografico Nazionale, dove i siti SIC/ZPS sono stati precisamente localizzati mediante l’utilizzo degli strumenti offerti.

12 Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

3. VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE - SCREENING

La Valutazione di Incidenza Ambientale è stata sviluppata descrivendo gli elementi indicati dall’Allegato A alla DGRV 3173 del 10.10.2006 in rapporto al sito SIC-ZPS più vicino, quello IT 32 20 036 “Altopiano dei Sette Comuni”, in quanto la morfologia e la conformazione del territorio (caratterizzato da profonde incisioni vallive) e la distanza, consentono di escludere la presenza di relazioni ecologiche tra l’area oggetto di intervento e il sito IT3210040.

3.1. Fase 1

La prima fase prevede la verifica della necessità o meno di sottoporre un progetto, un piano o un intervento alla procedura di valutazione di incidenza.

A tal riguardo nel paragrafo 3 dell'all. A del DGR n. 3173 del 10.10.2006 sono specificate le caratteristiche che deve avere un intervento, piano o progetto per essere escluso dalla procedura sia che sia posto all'interno di un sito di importanza comunitaria sia all'esterno.

Nel caso in esame, l’intervento in oggetto è esterno al sito (dista circa 6,75 chilometri) e non è direttamente connesso o necessario alla gestione dello stesso, ma non si possono escludere, a priori, eventuali effetti significativi sul sito SIC/ZPS, pertanto si è ritenuto necessario procede con la successiva fase di valutazione.

3.2. Fase 2

Questa fase prevede la descrizione del progetto oggetto di valutazione che, secondo quanto stabilito dalla direttiva europea Habitat, si sviluppa descrivendo gli elementi contenuti nella seguente tabella.

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 13- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

L’area di intervento avrà complessivamente una superficie di circa mq. 4.113, di questi:

 mq. 790 saranno destinati alla strada carraia di accesso con i relativi parcheggi;  mq. 580 ai percorsi pedonali  mq. 800 alla piattaforma polifunzionale;  mq. 90 all’edificio;

dati dimensionali  la restante superficie di mq. 1.853 sarà sistemata a verde in parte dell’intervento attrezzato. 1 La forma dell’area, dove insisterà la piattaforma polifunzionale, è a quadrilatero allungato con larghezza variabile, mentre la zona dove verrà costruita la strada di accesso ha una forma più frastagliata. L'area interessata dall’intervento è relativamente pianeggiante, con una inclinazione lungo l’asse nord-ovest e sud-est. Rispetto alla S.P. 350, esiste un dislivello di circa m. 10,00, mentre il dislivello da superare, rispetto al piazzale antistante i fabbricati, prima accennati, è di circa m 26,00. La quota assoluta dell’area è di m 540 s.l.m. Dall'analisi dello strumento urbanistico vigente si denota che l’area di intervento è localizzata in area classificata dal PRG vigente come in parte zona A ed in parte zona E1. Tali aree sono normate dagli art. 1.01 e 1.05 delle Norme Tecniche Operative che si riportano di seguito.

1.01 - Zone territoriali omogenee "A": e cioè le parti del territorio interessate da agglomerati insediativi urbani che conservano nell'organizzazione territoriale, nell'impianto urbanistico e nelle strutture edilizie i segni di una formazione remota e di proprie originarie funzioni economiche sociali - politiche o culturali. 1.05- Zone territoriali omogenee "E": zone destinate ad usi agricoli. Per tutte le costruzioni della zona agricola l'edificazione sarà consentita mediante indicazioni derivanti rilascio di concessione edilizia nel rispetto delle prescrizioni delle dagli strumenti di presenti norme e della Legge Regionale 5.05.85 n. 24 così pure per gli 2 pianificazione edifici destinati ad attrezzature pubbliche, con il rispetto delle particolari norme vigenti

N O R M A T I V A P E R L ' E D I F I C A Z I O N E

2. ZONA "A" (coincidente con le zone di degrado o di recupero individuata dal P.R.G.)

La zona A è definita zona di recupero ai sensi dell'art. 27 della L. 457/78 e della L.R. 61/85. Gli interventi edilizi consentiti sono definiti nell'allegato elaborato "definizione delle categorie edilizie e dei modi di intervento Z.T.O. A", che costituiscono parte integrante delle Norme di Attuazione e individuati con numero progressivo e nelle tavole 13.3.2.1 e 13.3.2.2. Gli interventi edilizi diretti si realizzano mediante concessione o autorizzazione edilizia secondo le

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 14- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

definizioni di cui all'art. 31 della L. 457/78 lett. a), b), c), d) e secondo quanto previsto dall'art. 76 della L.R. 61/85. Sono possibili interventi mediante Piani di Recupero ai sensi dell'art. 28 della L. 457/78 e dell'art. 15 della L.R. 61/85. Per le zone libere gli interventi ammessi sono soggetti a piani urbanistici attuativi, con una densità fondiaria non superiore al 50% della densità fondiaria media della zona. 7. ZONE "E" L'edificazione nella zona agricola è normata dalle prescrizioni dettate dalla L.R. 5.3.1985 n. 24, per le sottozone E1), in attesa dell'eventuale adozione di apposita variante.

In particolare, a tutela della parte collinare della zona agrico- la con riferimento alle opere di sistemazione del terreno, per ogni movimento di terra, comportante una modifica all'attuale profilo del versante con conseguente possibile alterazione delle sue condizioni di equilibrio statico ed idrografico, si dovrà fare riferimento a quanto previsto dal D.M. del 21.01.1981 "Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri genera li e le prescrizioni per la progettazione, l'esecuzione ed il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione".

Sulla base di detto D.M. del 21.01.1981 si stabilisce la seguente normativa che dovrà essere rispettata da chiunque dovrà svolgere lavori di sistemazione dei versanti.

- In base a considerazioni geomorgologiche e geotecniche si suddividono le opere di sistemazione del versante collinare in due categorie A e B in base alla distanza tra due punti secondo la massima pendenza della fascia di versante, proiettata su un piano orizzontale.

Categoria A: distanza minore di 20 mt

Categoria B: distanza maggiore di 20 mt

Alle suindicate categorie corrispondono le seguenti norme, dovendo in ogni caso le norme stesse essere subordinate al D.M. sopra citato.

Categoria A:

Domanda al Sindaco, su scheda già preparata, con indicazione della località e del numero di particelle sul quale si intende eseguire i lavori di sistemazione del versante con le seguenti impegnative:

A1 - mantenere in ogni modo la rete esistente di scolo delle acque piovane (fossi e scoline) secondo la loro originale direzione di deflusso;

A2 - mantenere nel movimento di terre con riporto sul lato a valle, una scarpata di 2 su 3 (33°), evitando di sopraele- vare su muro a secco di confine;

A3 - mantenere nella zona di sbancamento a monte, una scarpata finale con altezza non maggiore di 3 m e con pendenza di 2 su 3 (33°) se in terra sciolta; se il substrato roccioso compatto affiora sulla scarpata questa può essere subver- ticale;

A4 - mantenere una distanza di sicurezza dell'apice dello sban- camento da

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 15- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

confine di altra proprietà di 1 mt;

A5 - provvedere, a fine opera di sistemazione, all'inerbamento delle scarpate con specie erbacee idonee a fissare il terreno e proteggerlo dall'erosione.

Categoria B

Alla domanda al Sindaco deve essere allegato un progetto secondo le norme del D.M. del 21.01.1981 (supplemento ordinario della Gazzetta Ufficiale n. 3 del 7.02.1981). Questo dovrà essere corredato da calcoli della verifica della stabilità dei nuovi versanti con adeguato coefficiente di sicurezza, prevedere la conservazione della principale rete di drenaggio delle acque superficiali con eventuale esecuzione di drenaggi profondi, definire distanze di sicurezza da confine di altre proprietà, dalla rete viaria, da edifici, da pali e linee elettriche e telefoniche e da altre opere di interesse pubblico o privato.

Al progetto dovranno essere allegati:

B1 - planimetria quotata in scala adeguata ed estesa ad una fascia circostante sufficientemente ampia in modo da evidenziare la rete di scolo delle acque, zone umide, opere viarie, muri, pali di sostegno di rete Enel o Sip;

B2 - almeno due sezioni da monte a valle del profilo attuale del versante con sovrapposto il profilo delle opere di sistemazione in progetto.

Le domande presentate per ambedue le categorie dovranno essere esaminate ed ottenere il parere della Commissione Edilizia. Il Sindaco rilascerà quindi la necessaria autorizzazione ai lavori.

L'edificazione in zona E dovrà assicurare la salvaguardia della destinazione agricola del suolo e la permanenza in tali zone degli addetti all'agricoltura anche e soprattutto favorendo il recupero del patrimonio edilizio rurale esistente.

Definizioni

- zone agricole: i terreni di cui alla lettera E) del D.M. 2.04.1968, n. 1444;

- fondo rustico: l'insieme dei terreni ricadenti in zona agri cola, anche non contigui, costituenti una stessa azienda, ed iscrivibili, se pur parzialmente, in un cerchio di m 2.000 di diametro nelle zone agrarie di pianura e collina e di m 8.000 per quelle di montagna;

- azienda agricola vitale: il complesso dei beni organizzati dall'imprenditore per l'esercizio di un'impresa agricola sul fondo avente una superficie complessiva almeno pari a quella minima;

- casa di abitazione: il complesso di strutture edilizie organicamente ordinate alla residenza della famiglia rurale;

- annessi rustici: il complesso di strutture edilizie, organicamente ordinate alla funzione produttiva del fondo rustico e dell'azienda agricola ad esso collegata, anche a carattere associativo ivi comprendendo gli allevamenti, l'acquacultura, o altre colture specializzate, diverse dagli allevamenti

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 16- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

zootecnici e impianti di acquacoltura;

- insediamenti di tipo agro-industriale: il complesso di strutture edilizie ed impianti non necessariamente collegati con nesso funzionale ed uno specifico fondo rustico, ma destinati alla conservazione, commercializzazione e alla trasformazione di prodotti prevalentemente agricoli;

- allevamenti zootecnici ed impianti di acquacoltura: il complesso di strutture edilizie ed impianti a ciò organizzati anche in forma industriale, non collegati con nesso nunzionale ad uno specifico fondo rustico;

- aggregato abitativo: il complesso degli edifici al servizio del fondo, dotati di unico accesso e costituiti da abitazioni ed annessi rustici in reciproca relazione funzionale ed in scrivibili in un cerchio di raggio massimo di m 100 nelle zone di pianura e m 200 nelle zone di collina e montagna.

Per la realizzazione del percorso pedonale e della strada di accesso si alterazioni sulle andrà modificare la morfologia della scarpata sottostante la S.P. n° 350, componenti con l’utilizzo di terre armate. Nella zona in cui verrà realizzata la ambientali derivanti piattaforma polifunzionale non subirà una particolare modificazione 3 dal progetto dell’andamento morfologico dell’area e produrrà una limitata alterazione (escavazioni, sulle componenti ambientali, determinata dalla trasformazione di parte di deposito materiali, un’area adibita a prato in piazzale pavimentato e la realizzazione di un dragaggi) fabbricato adibito a servizi e spogliatoio.

L’intervento va ad interessare la scarpata della S.P. n° 350 nella quale 4 utilizzo delle risorse sono presenti una vegetazione spontanea, tipica di collina, costituita da essenze arbustive ed una zona a prato confinante il Torrente Astico.

Le emissioni derivanti dalla realizzazione dell’intervento connesse con la fase di costruzione sono costituite principalmente da: - gas di scarico degli automezzi che eseguono i lavori di scavo e di pavimentazione per la realizzazione del piazzale;

- emissioni sonore dei mezzi impiegati nel cantiere; produzione di 5 emissioni e rifiuti - rifiuti prodotti dalle attività connesse con la costruzione delle opere di urbanizzazione e dell’edificio, costituiti principalmente da inerti, sfridi di materiali edili e rifiuti da imballaggio.

Non sono previste nuove emissioni derivanti dall’ attività che si andrà a svolgere nell’impianto una volta completata la realizzazione della piattaforma polifunzionale se non i gas di scarico degli automezzi degli utenti che usufruiscono dell’impianto

6 L'attività di cantiere comporta un lieve incremento del traffico della zona ulteriore fabbisogno connesso con le operazioni di trasporto del materiale per la realizzazione nel campo dei del piazzale. trasporti Una volta completata la realizzazione dell’impianto, l’esercizio dell’attività non comporta un significativo incremento del traffico

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 17- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

esistente.

7 durata dell'attuazione L'attività di cantiere si protrarrà all’incirca per 6 mesi dall’inizio dei dell’intervento lavori. (costruzione, funzionamento, Il periodo di attività della struttura è previsto per almeno altri 30 anni. dismissione, recupero)

8 distanza dalla ZPS L’area di intervento dista circa 6,750 km dalla ZPS IT3220036 “Altopiano dei Sette Comuni”.

9 effetti combinati con L’intervento non interagisce direttamente con altri piani e progetti previsti altri piani e/o per la zona; non si ritiene, pertanto, che vi siano effetti combinati. progetti

Figura 4: Estratto del PRG del Comune di Lastebasse

area in esame

Nel vigente PRG, l’area è individuata come Zona Territoriale Omogenea A e E/1.

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 18- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

Figura 5: Vista della zona dove verrà realizzata la piattaforma polifunzionale, verso nord, a destra il Torrente Astico

Figura 6: Vista della zona dove verrà realizzato il fabbricato e l’area a parcheggio, verso sud,

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 19- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

Figura 7: Vista della scarpata della S.P. n.350 dove verranno utilizzate le terre armate per realizzare il percorso pedonale

Figura 8: Vista del punto di innesto della strada di accesso all’area con la S.P. n°350

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 20- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

Figura 9: Planimetria di progetto

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 21- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

3.3. Fase 3

Questa fase riguarda la valutazione della significatività delle incidenze e mette in relazione le caratteristiche dell'intervento, descritte nel paragrafo precedente, con la caratterizzazione del sito SIC/ZPS IT 32 20 036 “Altopiano dei Sette Comuni” descritta di seguito.

Le informazioni riportate nella tabella seguente sono desunte oltre che dalla scheda ministeriale anche dal documento “Misure di conservazione per le zone di protezione speciale della Regione Veneto” (Allegato b DGR 2371/06).

CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA ZONA SIC/ZPS IT 3220036

Il sito della “Rete Natura 2000” IT 3220036, denominato “Altopiano dei Sette Comuni”, ha una superficie complessiva di 14.988 ettari e si sviluppa in un territorio alpino di altezza media pari a 1.641 metri. Si tratta di un ambiente di estremo interesse floro-faunistico, eccezionale nelle condizioni geomorfologiche delle Prealpi calcaree. Si riscontrano numerose entità endemiche alpine e floristiche rare.

La zona SIC/ZPS "Altopiano dei Sette Comuni" costituisce la maggior parte della cosiddetta Zona Alta dell’Altipiano, il territorio cioè che culmina con le vette più elevate e sovrasta la Valsugana, confinante quindi con la Regione Trentina. Si estende entro una delimitazione che a sud tocca i versanti settentrionali del monte Erio, dello Zebio, del Fiara, della Meletta di Gallio, e che a nord segue per lo più quella di cresta, da Cima Mandriolo e Cima Larici alla Piana di Marcesina e al Passo della Forcellona. Ad ovest il suo confine scende dall'Erio, scavalca la Val di Martello, s'innalza via via 1 Caratteristiche sito lungo la linea di cresta, raggiunge Malga Camporosà e, appena al di là del torrente Assa, l'Osteria dell'Antico Termine, proseguendo poi per la Valle Sparvieri fino a Cima Mandriolo. Di particolare rilievo è la presenza di due torbiere conosciute con i nomi di "Palù di San Lorenzo" e "Palù di Sotto", nella Piana di Marcesina.

Secondo quanto indicato nell’allegato I della Direttiva Habitat4 il sito presenta 9 tipi di habitat, per la cui conservazione è richiesta l’individuazione di aree speciali di conservazione. Tra questi ve ne sono due che sono considerati prioritari5: - Boscaglie di Pinus mugo e Rhododendron hirsutum (Mugo- Rhododendretum hirsuti) - codice habitat 4070; - Ghiaioni dell'Europa centrale calcarei di collina e montagna- codice habitat 8160. Si tratta di formazioni frequentemente dominate dal peccio, con zone a

4 Si veda in Allegato la Scheda tecnica del sito IT3220036 5 La conservazione degli habitat prioritari è responsabilità della Comunità Europea.

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 22- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

componente rilevante di abete bianco, in larga parte di origine secondaria seppur non più recente, in cui per ampie parti non appare chiaramente espresso il syntaxa di riferimento ecologico evolutivo o la coerenza del corredo floristico.

Gli insediamenti urbani si incontrano fino alla quota di 1000 m slm. In queste aree si riconoscono ancora antichi interventi di sistemazione agraria: muretti a secco, terrazzamenti, spianamenti e percorsi/sentieri pedonali. Molti degli appezzamenti un tempo coltivati, sono oggi abbandonati.

Le azioni e le attività che sono considerate pericolose per la vulnerabilità del sito sono: l'escursionismo, l'alpinismo, gli sport invernali, la gestione forestale, il prelievo di fauna e flora endemiche e gli incendi.

Il sito si sviluppa lungo la parte alta dell’Altopiano di . I comuni del vicentino che sono inclusi sono 4: Asiago, , e .

La porzione di territorio del sito “Natura 2000” più prossima all’area oggetto di intervento è situata in comune di Rotzo è dista circa 2.150 metri.

Si tratta di una appendice del sito SIC-ZPS IT 3220036 caratterizzata da terreni prettamente montuosi.

Per la cartografia di riferimento si rimanda alle figure riportate nella 2 Cartografia presente relazione.

Il sito è inserito in un ampio contesto a carattere alpino e prealpino, in cui, secondo quanto afferma la carta dell'uso del suolo della Regione Vento, è predominante la copertura boschiva di latifoglie, alternate a pascoli, a Uso del suolo e altri 3 qualche zona incolta e a delle coltivazioni di foraggese. strumenti vigenti A livello locale le aree incluse nel sito sono tutte tutelate dai piani regolatori.

L'ambiente è caratterizzato da un esteso complesso forestale, costituito principalmente da foreste aidofile montane e alpine di Picea e boscaglie di Pinus mugo e Rhododendron hirsutum, con presenza anche di faggetti e boschi di Pinus cembra. Nell'area forestale dei pascoli predomina una vegetazione costituita essenzialmente da formazioni erbacee adibite a pascolo (Praterie con Molinia su terreni calcarei, torbosi o argillo-limosi).

Il sito presenta ben 6 tipi di habitat diversi, per la cui conservazione è Dati sulle specie 4 richiesta l’individuazione di aree speciali di conservazione. prioritarie Il 28% della superficie complessiva del sito è caratterizzata da habitat rocciosi, detriti di falda, aree sabbiose nevi e ghiacciai perenni, un altro 25% è invece coperta da praterie alpine e sub-alpine, le brughiere, boscaglie, macchia, garighe e friganee ricoprono il 22% ed il 21% della superficie è occupata da foreste di conifere. Il resto del territorio è caratterizzato da: torbiere, stagni, paludi (2%) e praterie umide, praterie di mesofite.

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 23- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

Grazie alla varietà di ambienti, il territorio possiede un patrimonio faunistico estremamente vario ed interessante, le specie più presenti sono: - Rana alpina (Rana temporaria) - Lepre bianca (Lepus timidus) - Marmotta (Marmota marmota) - Martora (Martes martes) - Tasso (Meles meles) - Arvicola delle nevi (Chionomys nivalis) - Ermellino (Mustela erminea) - Donnola (Mustela nivalis) - Camoscio (Rupicapra rupicapra) - Capriolo (Capreolus capreolus) - Cervo (Cervus elaphus) - Scoiattolo (Sciurus vulgaris) - Toporagno (Sorex araneus) - Marasso (Vipera berus) - Lucertola vivipara (Zootoca vivipara) - Ferro di cavallo maggiore (Rhinolophus ferrumequinum) - Miniottero (Miniopterus schreibersii) - Pipistrello albolimbato (Pipistrellus kuhlii) - Pipistrello nano (Pipistrellus pipistrellus) - Serotino comune (Eptesicus serotinus) Le specie di uccelli più comuni nell'area sono: - Aquila reale (Aquila chrysaetos) - Astore (Accipiter gentilis) - Pellegrino (Falco peregrinus) - Pernice bianca (Lagopus mutus) - Fagiano di Monte (Tetrao tetrix) - Gallo cedrone (Tetrao urogallus) - Francolino di monte (Bonasa bonasia) - Gufo reale (Bubo bubo) - Civetta capogrosso (Aegolius funereus) - Civetta nana (Glaucidium passerinum) - Picchio nero (Dryocopus martius) - Picchio cenerino (Picus canus) - Re di quaglie (Crex crex)

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 24- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

Figura 10: Estratto dello sviluppo del sito IT3220036

Piattaforma

polifunzionale

La valutazione della significatività delle incidenze ha preso in considerazione i seguenti elementi:

1) definizione dei limiti spaziali dell’analisi I limiti spaziali dell’analisi sono stati definiti nelle immediate vicinanze dell’area di intervento per le seguenti motivazioni: - le caratteristiche del territorio circostante, in prossimità del centro abitato di Lastebasse, già antropizzato, caratterizzato dalla presenza di insediamenti residenziali; - si tratta di un ambiente di fondo valle, ad un’altitudine di circa 550 m slm, alle propaggini occidentali dell’Altipiano di Asiago, rispetto ai 1200÷1380 m slm del SIC/ZPS; - la distanza di 6.750 m dal sito IT 3220036.

2) identificazione del sito della rete Natura 2000 interessato e descrizione (caratteri fisici, habitat e specie di interesse comunitario, obiettivi di conservazione, relazioni strutturali e

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 25- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

funzionali per il mantenimento dell’integrità) Per l’identificazione e la descrizione del sito della rete Natura 2000 si rimanda alla precedente scheda di descrizione ed alle relative cartografie.

3) identificazione degli aspetti vulnerabili del sito considerato Le azioni e le attività che sono considerate pericolose per la vulnerabilità del sito SIC/ZPS IT 3220036 “Altopiano dei Sette Comuni” secondo la Relazione sulla rete ecologica allegata al PTCP sono le seguenti6: - l’apertura di cave per attività estrattive; - la fruizione turistica non regolamentata che comporta danni da calpestio e da asporto di vegetali; - la presenza e la diffusione di infrastrutture turistiche quali stazioni sciistiche; - l’erosione idrica incanalata e di massa; - la degradazione del suolo per compattazione nelle zone di torbiera imputabile principalmente a calpestio diffuso; - l’inquinamento atmosferico; - l’incidenza degli agenti patogeni sulla vegetazione forestale; - il pascolo non regolamentato (eccesso di carico zootecnico); - gli incendi boschivi (incendi naturali e incendi indotti); - l’eccessivo carico agricolo e zootecnico; - la diffusione di specie esotiche; - l’inquinamento delle falde in seguito all’immissione di reflui derivanti dalle attività agricole e zootecniche; - la presenza di discariche; - le modificazioni strutturali e le alterazioni degli equilibri idrici dei corsi d’acqua dovuti a: - processi di urbanizzazione (costruzione di strade, edifici, ponti, captazione idrica); - interventi di artificializzazione dell’alveo (rettificazione, arginatura, ecc.); - sbarramenti dei corsi d’acqua (processi d’erosione fluviale); - captazioni idriche (abbassamento della falda e prosciugamento dei corsi d’acqua); - estrazione di ghiaia e sabbia e complessiva modifica del regime delle portate. L’intervento previsto, data la distanza superiore ai 2 km, non comporta nessuna attività che possa determinare l’insorgere di tali vulnerabilità nei confronti del sito IT 3220036.

4) identificazione degli effetti con riferimento agli habitat, habitat di specie e specie Il territorio nelle vicinanze dell’area in esame è caratterizzato dalla presenza di:

1. Colture di tipo estensivo e sistemi agricoli complessi 2. Boscaglie di Ostrya carpinifolia (Carpino nero) 3. Città e centri abitati 4. Siti industriali attivi 5. Cave 6. Fiume Astico.

Tali siti non rientrano tra quelli elencati nell’Allegato I della Direttiva 92/43/CEE, che sono:

Tipi di Habitat presenti elencati nell’Allegato I della Direttiva 92/43/CEE

6 Cfr. V.Inc.A. del PTCP della Provincia di Vicenza.

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 26- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

Presenza Cod. Habitat nell’area

Boscaglie di Pinus mugo e Rhododendron hirsutum (Mugo- 4070* No Rhododendretum hirsuti)

6170 Formazioni erbose calcicole alpine e subalpine No

Praterie con Molinia su terreni calcarei, torbosi o argilloso-limosi 6410 No (Molinion caeruleae)

6430 Bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie idrofile No

7140 Torbiere di transizione e instabili No

8160* Ghiaioni dell'Europa centrale calcarei di collina e montagna No

8210 Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica No

Rocce silicee con vegetazione pioniera del Sedo-Scleranthion o del 8230 No Sedo albi-Veronicion dillenii

9410 Foreste acidofile montane e alpine di Picea (Vaccinio-Piceetea) No

L’intervento previsto non comporta, perciò, effetti sugli habitat presenti nel sito SIC/ZPS IT 3220036 “Altopiano dei Sette Comuni”. Inoltre, come evidenziato nella tabella di valutazione riassuntiva riportata nelle pagine seguenti, l’intervento previsto non comporta effetti sulle specie presenti nel sito SIC/ZPS IT 3220036.

5) identificazione degli effetti sinergici e cumulativi Non si prevedono effetti sinergici e cumulativi con l’intervento previsto.

6) identificazione dei percorsi e dei vettori Non si prevedono percorsi e vettori che possano interessare il sito SIC/ZPS IT 3220036 “Altopiano dei Sette Comuni”.

7) previsione e valutazione della significatività degli effetti con riferimento agli habitat, habitat di specie e specie Sulla base delle valutazioni riportate nei primi due livelli di screening e sulla base degli indicatori di importanza suggeriti dall’Allegato A alla DGR 3173 del 10.10.2006, si possono effettuare le seguenti valutazioni di significatività degli impatti.

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 27- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

INDICATORE TIPO DI DESCRIZIONE DI INCIDENZA IMPORTANZA Perdita di La realizzazione del nuovo impianto sportivo avviene ad nulla una distanza di 6,750 km dalla zona SIC/ZPS e pertanto superficie di non comporta alcuna perdita di superficie del sito Natura habitat 2000.

Frammentazione Il nuovo insediamento non è causa di frammentazione del nulla sito IT 3220036 in quanto non lo interessa direttamente.

Le operazioni di escavazione, movimento terra e di nulla realizzazione delle opere per la formazione della piattaforma polifunzionale comporteranno un aumento Perturbazione della rumorosità a livello locale che, vista la lontananza con la zona SIC/ZPS, non potranno comportare alcun tipo di perturbazione all’interno del sito Natura 2000.

L’attività di esercizio una volta completato l’ampliamento non produrrà un aumento del livello di rumorosità della zona.

Risorsa acqua L’attività che si andrà a svolgere una volta realizzato nulla l’intervento non comporta un incremento degli attuali (quantità) consumi idrici che vengono soddisfatti mediante acquedotto.

Pertanto l’intervento previsto non comporta sottrazione di risorsa idrica per la ZPS.

Qualità L’attività che si andrà a svolgere una volta realizzato nulla l’intervento non comporta un incremento degli scarichi dell’acqua idrici attuali e pertanto non comporta un peggioramento delle risorse idriche.

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 28- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

Qualità dell’aria Considerata la lontananza dal sito Natura 2000, sia nulla durante la fase di costruzione che nella successiva fase di esercizio, non si prevede nessun tipo di perturbazione connessa con la produzione di emissioni provenienti dall’ampliamento dell’area.

Traffico indotto I mezzi di trasporto utilizzati in fase di cantiere, e quelli nulla relativi al traffico indotto nella fase di esercizio non interessano il sito Natura 2000. Gli impatti dovuti allo spostamento delle polveri e alle emissioni di CO2 sono quindi nulli per il sito.

3.4. Fase 4

DATI IDENTIFICATIVI DEL PROGETTO

Titolo del progetto: Intervento di realizzazione della piattaforma polifunzionale in via Roma nel Comune di Lastebasse (VI).

Codice, denominazione, localizzazione e caratteristiche del sito Natura 2000: ZPS e SIC IT 3220036 “Altopiano dei Sette Comuni”.

Il sito si sviluppa lungo la parte alta dell’Altopiano di Asiago.

I Comuni del vicentino che sono inclusi sono i seguenti: Asiago, Enego, Roana, Gallio e Rotzo.

Si sviluppa in un territorio alpino di altezza media pari a 1.641 metri. Si tratta di un ambiente di estremo interesse floro-faunistico, eccezionale nelle condizioni geomorfologiche delle Prealpi calcaree. Si riscontrano numerose entità endemiche alpine e floristiche rare.

Il 28% della superficie complessiva del sito è caratterizzata da habitat rocciosi, detriti di falda, aree sabbiose nevi e ghiacciai perenni, un altro 25% è invece coperta da praterie alpine e sub-alpine, le brughiere, boscaglie, macchia, garighe e friganee ricoprono il 22% ed il 21% della superficie è occupata da foreste di conifere. Il resto del territorio è caratterizzato da: torbiere, stagni, paludi (2%) e praterie umide, praterie di mesofite.

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 29- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

L'ambiente è caratterizzato da un esteso complesso forestale, costituito principalmente da foreste acidofile montane e alpine di Picea e boscaglie di Pinus mugo e Rhododendron hirsutum, con presenza anche di faggetti e boschi di Pinus cembra. Nell'area forestale dei pascoli predomina una vegetazione costituita essenzialmente da formazioni erbacee adibite a pascolo (Praterie con Molinia su terreni calcarei, torbosi o argillo-limosi).

Descrizione del progetto: Il progetto riguarda la realizzazione di una piattaforma sportiva polifunzionale ubicata in prossimità del centro abitato di Lastebasse (VI). L’area di intervento avrà complessivamente una superficie di circa mq. 4.756., di questi:

 mq. 790 saranno destinati alla strada carraia di accesso con i relativi parcheggi;  mq. 580 ai percorsi pedonali  mq. 800 alla piattaforma polifunzionale;  mq. 90 all’edificio;  la restante superficie di mq. 2496 sarà sistemata a verde in parte attrezzato. La forma dell’area, dove insisterà la piattaforma polifunzionale, è a quadrilatero allungato con larghezza variabile, mentre la zona dove verrà costruita la strada di accesso ha una forma più frastagliata.

L'area interessata dall’intervento è relativamente pianeggiante, con una inclinazione lungo l’asse nord-ovest e sud-est. Rispetto alla S.P. 350, esiste un dislivello di circa m. 10,00, mentre il dislivello da superare, rispetto al piazzale antistante i fabbricati, prima accennati, è di circa m 26,00. La quota assoluta dell’area è di m 540 s.l.m.

Progetto direttamente connesso o necessario alla gestione del sito: il progetto non è direttamente connesso o necessario alla gestione del sito.

Descrizione di altri progetti che possano dare effetti combinati: non sono presenti altri progetti che possano dare effetti combinati tali da interessare il sito Natura 2000.

Valutazione della significatività degli effetti

La realizzazione del progetto non sottrae habitat al sito stesso e non si ritiene possa indurre effetti significativi di disturbo sulla flora e la fauna ivi presenti.

Gli effetti indotti dalla realizzazione del progetto non si considerano significativi per le seguenti considerazioni:

- l’area in cui è ubicato l’impianto non è connessa con il Sito Natura 2000 e non sottrae superficie al sito stesso;

- l’area oggetto di intervento dista 7,65 km dal più vicino punto del sito Natura 2000 ZPS e SIC IT3220036 “Altopiano dei Sette Comuni”;

- i principali effetti indotti dall’intervento in termini di emissioni, rumore e traffico,

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 30- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

non alterano la situazione del sito Natura 2000 ZPS e SIC IT3220036 “Altopiano dei Sette Comuni”.

- non sono previsti altri progetti che possano avere effetti combinati con quelli prodotti dal progetto di ampliamento dell’insediamento industriale esistente;

- l’intervento non ha effetti significativi sulle popolazioni ornitiche presenti nel sito IT3220036 “Altopiano dei Sette Comuni”, in quanto queste sono principalmente 'territoriali' e l’intervento non sottrae habitat al sito stesso.

Dati raccolti per l’elaborazione della verifica

Livello di completezza Luogo dove possono essere reperiti e Responsabile della verifica Fonte dei dati delle informazioni visionati i dati utilizzati

Decreto Min.Amb. le informazioni, Via G. Faggin n° 4 25/03/2005 ricavate da fonti Arch. Maurizio Longhini 36100 VICENZA bibliografiche e dalla

DGR Veneto conoscenza personale Regione Veneto degli autori, sono

P.R.G. del Comune di considerate esaustive Lastebasse Provincia di Vicenza

Provincia di Vicenza: Comune di Lastebasse Valutazione di Incidenza Ambientale del PTCP

TABELLA DI VALUTAZIONE RIASSUNTIVA

Habitat / Specie Presenza Significatività Significatività Presenza di (sia tutti quelli riportati nei formulari, sia gli nell’area negativa delle negativa delle effetti ulteriori habitat e specie rilevati) oggetto di incidenze incidenze sinergici e valutazione dirette indirette cumulativi Cod. Nome

Tipi di Habitat presenti elencati nell’Allegato I della Direttiva 92/43/CEE

Boscaglie di Pinus mugo e Rhododendron 4070* No Nulla Nulla No hirsutum (Mugo-Rhododendretum hirsuti)

Formazioni erbose calcicole alpine e 6170 No Nulla Nulla No subalpine

6410 Praterie con Molinia su terreni calcarei, No Nulla Nulla No torbosi o argilloso-limosi (Molinion

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 31- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

caeruleae)

Bordure planiziali, montane e alpine di 6430 No Nulla Nulla No megaforbie idrofile

7140 Torbiere di transizione e instabili No Nulla Nulla No

Ghiaioni dell'Europa centrale calcarei di 8160* No Nulla Nulla No collina e montagna

Pareti rocciose calcaree con vegetazione 8210 No Nulla Nulla No casmofitica

Rocce silicee con vegetazione pioniera 8230 del Sedo-Scleranthion o del Sedo albi- No Nulla Nulla No Veronicion dillenii

Foreste acidofile montane e alpine di 9410 No Nulla Nulla No Picea (Vaccinio-Piceetea)

Uccelli elencati nell’Allegato I della Direttiva 79/409/CEE

A026 Egretta garzetta Garzetta Si Nulla Nulla No

A031 Ciconia ciconia Ciconia bianca Si Nulla Nulla No

A091 Aquila chrysaetos Aquila reale No Nulla Nulla No

A217 Glaucidium passerinum Civetta nana No Nulla Nulla No

A108 Tetrao urogallus Gallo cedrone No Nulla Nulla No

A215 Bubo bubo Gufo reale No Nulla Nulla No

A140 Pluvialis apricaria Piviere dorato No Nulla Nulla No

Francolino di A104 Bonasa bonasia Si Nulla Nulla No monte

Piro-piro A166 Tringa glareola Si Nulla Nulla No boschereccio

A082 Circus cyaneus Albanella reale Si Nulla Nulla No

A255 Anthus campestris Calandro Si Nulla Nulla No

Civetta A223 Aegolius funereus No Nulla Nulla No capogrosso

A236 Dryocopus martius Picchio nero Si Nulla Nulla No

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 32- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

A338 Lanius collurio Averla piccola Si Nulla Nulla No

Picchio A234 Picus canus No Nulla Nulla No cenerino

Lagopus mutus Pernice bianca A408 No Nulla Nulla No helveticus ss. delle Alpi

Fagiano di A409 Tetrao tetrix tetrix Si Nulla Nulla No monte

Uccelli non elencati nell’Allegato I della Direttiva 79/409/CEE

A085 Accipiter gentilis Astore No Nulla Nulla No

A153 Gallinago gallinago Beccaccino Si Nulla Nulla No

A055 Anas querquedula Marzaiola Si Nulla Nulla No

A052 Anas crecca Alzavola Si Nulla Nulla No

Piro-piro A165 Tringa ochropus Si Nulla Nulla No culbianco

A155 Scolopax rusticola Beccaccia Si Nulla Nulla No

A259 Anthus spinoletta Spioncello No Nulla Nulla No

A368 Carduelis flammea Organetto Si Nulla Nulla No

Lucherino A365 Carduelis spinus Si Nulla Nulla No eurasiatico

Picchio A333 Tichodroma muraria No Nulla Nulla No muraiolo

Cincia dal A327 Parus cristatus No Nulla Nulla No ciuffo

Cincia bigia A326 Parus montanus No Nulla Nulla No alpestre

A267 Prunella collaris Sordone No Nulla Nulla No

A277 Oenanthe oenanthe Culbianco Si Nulla Nulla No

Merlo dal A282 Turdus torquatus Si Nulla Nulla No collare

A358 Montifringilla nivalis Fringuello No Nulla Nulla No

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 33- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

alpino

Gracchio A345 Pyrrhocorax graculus Si Nulla Nulla No alpino

Anfibi e rettili elencati nell’Allegato II della Direttiva 92/43/CEE

Salamandra di 1169 Salamandra atra aurorae Si Nulla Nulla No Aurora

Piante elencate nell’Allegato II della Direttiva 92/43/CEE

Pianelle della 1902 Cypripedium calceolus No Nulla Nulla No Madonna

Altre specie importanti di Flora e Fauna

Anfibi Rana temporaria Rana alpina

Vipera berus Marasso Rettili Zootoca vivipara Lucertola vivipara

Chionomys (Microtus) nivalis Arvicola delle nevi Lepus timidus Lepre bianca Marmota marmotta Marmotta Martes martes Martora eurasiatica Meles meles Tasso Mammiferi Mustela erminea Ermellino Mustela nivalis Donnola Rupicapra rupicapra Camoscio Sciurus vulgaris Scoiattolo comune Sorex araneus Toporagno comune

Andromeda polifonia, Aquilegia einseleana, Asplenium fissum, Carex limosa, Corydalis lutea, Drosera rotundifolia, Eriophorum vaginatum, Euphrasia tricuspidata, Festuca alpestris, Galium baldense, Gnaphalium hoppeanum, Helictotrichon parlatorei, Herminium monorchis, Laserpitium krapfii, Vegetali Menyanthes trifoliata, Nigritella rubra, Paederota bonarota, Pedicularis palustris, Petrocallis pirenaica, Physoplexis comosa, Primula spectabilis, Primula tyrolensis, Salix rosmarinifolia, Sempervivum dolomiticum, Trichophorum caespitosum, Trifolium spadiceum

Relativamente alle Altre specie importanti di Flora e Fauna, indicate nella tabella

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 34- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

precedente, si ritiene che le stesse possano anche essere presenti nell’area oggetto di valutazione, ma che le incidenze dirette e indirette dell’intervento non comportino significatività negative e che non siano presenti effetti sinergici e cumulativi con altri interventi.

Valutazione riassuntiva

La realizzazione dell’intervento per la realizzazione della piattaforma polifunzionale nel Comune di Lastebasse (VI) non comporta perdita di superficie del sito ZPS e IT3220036 “Altopiano dei Sette Comuni”, né frammentazione o perturbazione dello stesso.

Dichiarazione del professionista

Con ragionevole certezza scientifica si può pertanto escludere il verificarsi di effetti significativi sul sito ZPS e SIC IT3220036 “Altopiano dei Sette Comuni” a seguito della realizzazione del progetto di ampliamento del Centro Comunale di Raccolta nel Comune di .

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 35- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

4. BIBLIOGRAFIA

1) Provincia di Vicenza: Valutazione di Incidenza Ambientale del PTCP - 2010 2) Marconato – Salviati: La distribuzione dell’ittiofauna nella Provincia di Vicenza – 3) Provincia di Vicenza: Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP), adottato, in data 20.12.2006, dal Consiglio Provinciale 4) Provincia di Vicenza: V.Inc.A. del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP), adottato, in data 20.12.2006, dal Consiglio Provinciale 5) Regione del Veneto: Piano Territoriale Regionale di Coordinamento – Provvedimento del Consiglio Regionale n. 250 del 13 dicembre 1991 6) Commissione europea: “Guida alla disciplina della caccia nell’ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici” direttiva “Uccelli selvatici” - Agosto 2004 7) Comunità europea: La gestione dei siti della rete Natura 2000, Guida all´interpretazione dell´articolo 6 della direttiva «Habitat» 92/43/CEE, 2000 8) Minciardi: La rete Natura 2000 per la conservazione della diversità. Il ruolo delle zone umide. ENEA - Sezione di Biologia ambientale e Conservazione della Natura, Saluggia 15-16 marzo 2005 9) Natura 2000 Formulario standard per la raccolta dei dati – Note esplicative 10) LEGGE REGIONALE Veneto N. 1 del 05 gennaio 2007: Piano faunistico−venatorio regionale (2007−2012). Bur n. 4 del 09/01/2007

SITI INTERNET

. http://www.regione.veneto.it/Territorio+ed+Ambiente/Territorio/Reti+Ecologiche

. http://www.minambiente.it/sito/settori_azione/scn/rete_natura2000/elenco_cartografie/

. http://www.clc2000.sinanet.apat.it/cartanetclc2000/clc2000/consulta_cartografia.asp

. http://www.provincia.vicenza.it/docurbanistica/Rapporto_Ambientale/

. http://www.comune.lastebasse

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 36- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

5. ALLEGATO 1 – DICHIARAZIONI DI SUSSISTENZA DELLE COMPETENZE PROFESSIONALI

Proponenti: Comune di Lastebasse

Oggetto: Progetto per la realizzazione di una struttura sportiva polifunzionale – Comune di Lastebasse (VI)

DICHIARAZIONE

Il sottoscritto, MAURIZIO LONGHINI nato ad Asiago (VI) il 20 ottobre 1956, laureato in Architettura, in qualità di Tecnico, con sede in Vicenza (VI), via G. Faggin n° 4, estensore della Valutazione di Incidenza Ambientale riguardante l’intervento in oggetto, secondo quanto disposto dalla DGR n.2803 del 4 ottobre 2002, ai sensi e per gli effetti del D.P.R. n.445/2000

DICHIARA

1) di avere la qualifica professionale di Architetto; 2) di essere iscritto all’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Vicenza con il n. 961; 3) di essere iscritto all’associazione TECNAMB; 4) di essere inserito nell’Elenco dei Tecnici competenti in acustica ambientale della Regione Veneto ai sensi dell’art. 2 commi 6, 7 e 8 della Legge 447/95 col n. 339. 5) di essere in possesso dell’esperienza professionale e delle competenze in campo ambientale necessarie alla redazione della Valutazione di Incidenza Ambientale, come evidenziato dai numerosi lavori eseguiti tra i quali, a titolo esemplificativo, ne vengono elencati alcuni tra i più significativi: - Progetto di massima e definitivo per la valorizzazione e il recupero del Parco Mussoi in Comune di Belluno; - Progetto architettonico e paesaggistico per la valorizzazione ed il recupero del Parco di Villa de' Manzoni ai Patt di Sedico ; - Progetto di massima per la valorizzazione del giardino dell'Hotel Jolly di Ischia; - Piano Particolareggiato Paesaggistico della ex-cava di basalto denominata "SAN MARCO" sita nel Comune di (VI); - Progetto preliminare, definitivo ed esecutivo dell’opera pubblica denominata “aree

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 37- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

verdi comprese tra via Pascal e via Fermi in Comune di ; - Piano di utilizzo e progetto di massima del Parco delle cave del Bosco di Rubano (PD) che prevede la realizzazione di un'oasi del WWF e di una zona ricreativa all'interno di un'area soggetta ad attivita' di cava; - Piano del verde pubblico in Comune di (VI); - Progetto di ripristino ambientale della discarica per rifiuti inerti di Alto Vicentino Ambiente srl in Comune di (VI); - Progetto di ripristino ambientale della discarica Melagon per rifiuti urbani della Comunità Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni (ora di Alto Vicentino Ambiente srl) in Comune di Asiago (VI); - Sistemazione ambientale di una cava di ghiaia denominata “Colombere” sita in Comune di Giavera del Montello (TV); - Redazione del progetto di sistemazione ambientale del Polo Estrattivo denominato “Giavera del Montello” in Comune di Giavera del Montello (TV). Ha inoltre collaborato alla redazione degli studi seguenti: - Valutazione di Incidenza Ambientale per l’impianto CALCE BARATTONI S.p.A. per la produzione della calce in Comune di (VI); - Valutazione di Incidenza Ambientale del piazzale da adibire a parcheggio della Ditta Zampieron Rottami s.r.l. in Comune di Villafranca Padovana (PD); - Valutazione di Incidenza Ambientale del progetto di recupero e valorizzazione del lotto A della discarica di Ponte San Nicolò (PD); - Valutazione di Incidenza Ambientale per l’impianto di autodemolizione della Ditta Zolin di (VI); - Valutazione di Incidenza Ambientale del progetto di ampliamento della Ditta Zampieron Rottami s.r.l. in Comune di Villafranca Padovana (PD); - Valutazione di Incidenza Ambientale del progetto di ampliamento della Ditta Metallurgica Siderforge srl in Comune di (VI). - Valutazione di Incidenza Ambientale del progetto di ampliamento del Centro Comunale di Raccolta del Comune di Valdastico.

Firma

...... Il Proponente

......

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 38- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

Creazzo, 15 Marzo 2019

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 39- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

ALLEGATO 2 – SCHEDA ZPS E SIC IT3220036

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 40- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 41- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 42- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 43- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 44- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 45- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 46- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 47- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 48- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 49- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 50- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

6. ALLEGATO 3 – MISURE DI CONSERVAZIONE PER LE ZONE DI PROTEZIONE SPECIALE DELLA REGIONE VENETO (ALLEGATO B DGR 2371/06)

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 51- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 52- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 53- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 54- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 55- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 56- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 57- Valutazione di Incidenza Ambientale Piattaforma polifunzionale Comune di Lastebasse (VI)

Valutazione di Incidenza Ambientale - pag. 58-