DI MONTAURO PROVINCIA DI

PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO Sistema di videosorveglianza in fibra ottica finalizzato alla sicurezza urbana - MONTAURO &= FLWWjGHOOHUHJROHHGHOODOHJDOLWj

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1 Marzo 2019

Fase di progetto: Preliminare Definitivo Esecutivo

Comune di Montauro Provincia di Catanzaro

RELAZIONE PAESAGGISTICA

D.Lgs. 42/2004 - D.P.C.M. 12.12.2005 e s.m.i.

Richiesta di nulla osta paesaggistico per l’installazione di un sistema di videosorveglianza

PREMESSA: La presente relazione paesaggistica è stata redatta, in conformità all’art. 146, comma 3, del decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 42, recante il Codice dei Beni Culturali e del paesaggio, al fine di ottenere l’autorizzazione paesaggistica di cui all’art. 146, comma 2, per l’intervento di installazione di un impianto di videosorveglianza comunale lungo le principali vie di comunicazione all’interno del territorio di Montauro (CZ). Il fine del presente studio è quello di permettere la valutazione della compatibilità paesaggistica dell’intervento in progetto per la parte di impianto che verrà installato nella zona marina, in quanto il centro storico del paese non è soggetto a vincolo paesaggistico.

UBICAZIONE: Montauro è un centro agricolo del versante ionico delle Serre, nella fascia pedemontana digradante verso il Golfo di , a nord della foce del torrente . Sorto prima del Mille, il borgo ebbe nome dal monte su cui sorge, ritenuto provvisto di oro. Nel 1101 dal conte Ruggero fu dato in feudo ai certosini di Serra San Bruno. Gravemente danneggiato dal terremoto del 1783, nel 1846 patì altri danni a causa di un'eccezionale alluvione. La chiesa parrocchiale ingloba con le sue strutture esterne resti di fortificazioni medievali; nell'interno, che attualmente si presenta nell'aspetto datogli nel secolo XVII, si conservano soffitto e coro lignei del '600, sontuoso altare in marmi policromi e con sculture bronzee (del Redentore e degli Apostoli) e marmoree (Santi Pietro e Paolo) del '600-'700. Nei pressi del centro abitato sussistono le rovine del monastero di San Domenico, di fondazione normanna e distrutto dal terremoto del 1783. Si segnala inoltre nella zona collinare, non lontana dall’area d’intervento, la grangia del “Ceci” presenza storica tutelata. Premessa: La presente relazione si accompagna agli elaborati progettuali relativi alla realizzazione di un impianto comunale di videosorveglianza da installarsi lungo le principali vie di comunicazione all’interno del territorio del comune di Montauro (CZ). Il sistema di videosorveglianza sarà installato in tutto il territorio comunale (centro storico e zona marina) ma poiché il borgo antico non è soggetto a vincolo paesaggistico, la presente si limiterà a trattare solamente la zona marina. L’intervento sarà realizzato in quanto il progetto presentato dall’amministrazione comunale è risultato tra quelli meritevoli di finanziamento previsto dal decreto – legge 20 Febbraio 2017, numero 14 recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza della città” convertito con modificazione dalla Legge 18 Aprile 2017 n. 48. Patti per l’attuazione della sicurezza urbana e installazione di sistemi di videosorveglianza Prefettura di Catanzaro ufficio territoriale del Governo ritenuta ammissibile con posto in graduatoria numero 120 e importo finanziato di 253.575,54 euro.

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Ubicazione: La porzione di territorio interessato prevede di predisporre delle dorsale in fibra ottica di tipo MONOMODALE 9/125 armata 24 FO, di 3 livello, in Montauro Borgo e Montauro Marina al fine di fornire una necessaria infrastruttura telematica, che permetterebbe di agevolare la trasmissione-dati per la connettività delle telecamere. La porzione di territorio oggetto della presente istanza di autorizzazione riguarda la zona marina del Comune di Montauro, la stessa è divisa in diverse località. Quelle attivamente coinvolte dal progetto sono le località Prospero, Giardino nuovo e Calalunga, nel tratto compreso tra la zona subito a Sud del torrente Ceci e quella immediatamente a Nord del torrente Franco. Dal punto di vista catastale i fogli interessati sono il foglio 14 ed il foglio 15 del Comune di Montauro. Mentre dal punto di vista urbanistico, la porzione di territorio della zona marina ricade in zone che nel vigente Piano Strutturale Comunale sono distinte come Ambito Urbano Consolidato A.U.C.1.2 , A.U.C.2.1 , A.U.C.3.1 , ed Ambito Urbano Specialistico A.U.S. 1.1 e A.U.S. 2 .

Titolarità: L’area oggetto di intervento fa parte del territorio Comunale di Montauro (CZ)

CARATTERISTICHE DELL’INTERVENTO Il progetto, come già detto, riguarda l’installazione di un impianto comunale di videosorveglianza, da effettuarsi lungo le principali vie di comunicazione all’interno del territorio del comune di Montauro (CZ). Tale progetto è oggetto di un finanziamento pubblico di 253.575,54 concesso dal Ministero degli interni al Comune di Montauro e che consiste in: - Installazione di un sistema di videosorveglianza con numero 31 telecamere da collegarsi tra di loro tramite un sistema Wi-Fi e via cavo, le quali a loro volta saranno collegate ad una centrale di registrazione e controllo presente presso il Comune di Montauro e presso il comando di polizia di (CZ); - Sostituzione di numero due lampioni, non adeguati allo scopo; Tale intervento è stato pianificato al fine di garantire un completo controllo dell’area al fine di disincentivare fenomeni di criminalità ed eventualmente garantire un opportuno mezzo di verifica per le forze dell’ordine. La scelta della posizione di collocamento delle telecamere si è basata essenzialmente su due fattori: - il primo è quello di controllare la porzione più vasta di territorio possibile con il minor numero di telecamere (al fine di contenere i costi di realizzazione);

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- il secondo fattore è quello della limitazione tecnologica dei mezzi da installare, infatti, per poter comunicare tra di loro, le telecamere devono essere visibili reciprocamente e non essere troppo distanti tra di loro.

L’area interessata dalla realizzazione dell’opera anzidetta, e interessata dall’ istanza di autorizzazione dista circa 80 m dalla linea di riva, ed è posta a circa m 5,00 sul livello medio del mare.

Figura 1 – Ortofoto con individuazione dell’area di interesse

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Figura 2.1 – Individuazione Palo per l’installazione della telecamera M11 Figura 2.2 – Individuazione Palo per l’installazione della telecamera M9

Figura 2.3 – Individuazione Palo per l’installazione della telecamera M2 Figura 2.4 – Individuazione Palo per l’installazione della telecamera M8

Figura 2.5 – Individuazione Palo per l’installazione della telecamera M10 Figura 2.6 – Individuazione Palo per l’installazione della telecamera M3

Figura 2.7 – Delegazione Marina sala operativa e stazione ricevente Figura 2.8 – Individuazione Palo per l’installazione della telecamera M6 6

STATO ATTUALE DEL BENE PAESAGGISTICO INTERESSATO

LOCALIZZAZIONE DELL’OPERA IN RAPPORTO ALLA GEOLOGIA-GEOMORFOLOGIA- IDROLOGIA VEGETAZIONE ED USO ATTUALE DEL TERRITORIO.

La zona in oggetto, come tutta la zona limitrofa, è classificata “zona sismica di 2^ categoria” ed è quindi opportuno definire la situazione Geo-Lito-Stratigrafica, Idrologica ed allo stesso tempo determinare le caratteristiche e le proprietà fisico-meccaniche del terreno circa la sua resistenza dinamica dal punto di vista Geotecnico e di stabilità. Dal punto di vista geomorfologico l’area si presenta stabile. Data la morfologia pianeggiante e la lontananza dai retrostanti rilievi, nell’area non sono state riscontrate forme riconducibili a fenomeni di dissesto gravitativo, tanto in atto quanto allo stato quiescente. Mitologicamente l’insieme del territorio individuato, è caratterizzato da depositi alluvionali di granulometria fine e medio fine poggiati su depositi di notevole spessore, prevalentemente argillosi e limosi.

ANTROPIZZAZIONE DELL’AREA Come già accennato l’area oggetto di intervento soggetta ad istanza di autorizzazione paesaggistica si trova in zona Marina del Comune di Montauro (CZ) a cavallo tra le località località Prospero, Giardino nuovo e Calalunga, nel tratto compreso tra la zona subito a Sud del torrente Ceci e quella immediatamente a Nord del torrente Franco che, fanno parte di un tessuto urbano completamente urbanizzato (compresa la parte Sud-Ovest ricadente nel territorio del Comune di ) e dalle più disparate diversità edilizie e si presenta per una serie d’interventi, iniziati a finire degli anni settanta disomogenea, frammentaria e priva di qualsiasi entità edilizia di riferimento. Le zone circostanti a quelle di installazione del sistema di videosorveglianza, sono quasi completamente edificate esclusa un’ampia zona posta a cavallo tra la linea ferroviaria e la ex strada statale 106 che allo stato attuale risulta ancora allo stato agricolo con la presenza di piante di ulivo e di agrumi. L'ambiente in cui è inserita l'area è quello marino e, la morfologia del territorio è pressoché pianeggiante con lievi pendenze. A margine dell’area di interesse, come si evince dalla documentazione fotografica, sono presenti edifici di diversa altezza e tipologia costruttiva. Tali fabbricati in gran parte sono realizzati con elementi strutturali in calcestruzzo armato e in piccola parte in muratura tradizionale, alcuni edifici presentano una copertura piana altri a falde , e hanno un’altezza che varia tra i 3.00 e i 10.00 m. Le tinteggiature esterne sono differenti tra i vari edifici ma predominano colori chiari quali il bianco, il beige ecc.

Gli infissi che caratterizzano i manufatti sono per la maggior parte in alluminio e in minima parte in legno e sono generalmente caratterizzati dalla presenza di ampie vetrate.

STRALCIO DELLO STRUMENTO URBANISTICO Dal punto di vista urbanistico, la porzione di territorio della zona marina ricade in zone che nel vigente Piano Strutturale Comunale sono distinte come: - Ambito Urbano Consolidato di tipo “AUC 1.2 ambiti addensati da non addensare, AUC 2.1 Tessuti urbani, di recente formazione, con funzioni prevalentemente residenziali, AUC 3.1 Tessuti urbani costituiti da porzioni di territorio interessate dalla pianificazione vigente antecedente al PSC, soggetti a Piani Attuativi”; - Ambito Urbano Specialistico di tipo “AUS 1.1 e AUS 2 ambiti con destinazione mista per come previsto dal vecchio P.R.G. che non avendo avuto l’impatto economico desiderato sul territorio, costituiscono un patrimonio edificato interessato da cambio d’uso in residenziale, secondo apposite modalità che saranno oggetto di un preciso regolamento comunale”.

Figura 3 – Stralcio PSC

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DESTINAZIONE D’USO ATTUALE: La zona interessata dalla realizzazione dell’intervento ricade nella località marina del comune di Montauro si estende longitudinalmente sulla direttrice Nord-Sud per circa 960 metri con una distanza cha varia dai 50 ai 500 metri circa dalla linea di riva pertanto a diretto contatto con la spiaggia comunale e quindi con il demanio marittimo. L’area è distinta al catasto del Comune di Montauro (Catanzaro) e interessa porzione del foglio di mappa 14 e 15.

Figura 4 – Stralcio catastale fogli 14 (magenta) e 15 (blu)

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MORFOLOGIA E CONTESTO PAESAGGISTICO DELL'INTERVENTO: La zona considerata, che si inserisce in un contesto pienamente mediterraneo è racchiusa da una evoluta antropizzazione ed è delineata da un punto di vista strettamente fisico dalla presenza del torrente ceci a Sud e dal torrente Franco a Nord. A Ovest è presente la linea ferroviaria FFSS TA-RC che scorre parallelamente alla vecchia sede della SS 106 Jonica TA-RC. La morfologia del terreno è di tipo litoraneo in ambito costiero e morfologicamente pianeggiante. La vegetazione della zona è caratterizzata da palme e arbusti tipici dei climi e delle zone mediterranee che sono state mantenute o reimpiantate dopo la realizzazione del lungomare.

Figura 5 – Stralcio cartografia I.G.M. 1:25.000

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ELEMENTI DI VALORE PAESAGGISTICO PRESENTI, NONCHE’ EVENTUALI BENI CULTURALI TUTELATI Elementi di valutazione del valore paesaggistico Qualità e criticità paesaggistiche: Diversità: non si riscontrano elementi peculiari e distintivi di tipo naturali, antropici, storici, culturali e simbolici. Nella vicinanza dell’area oggetto dell’intervento, sono presenti alcuni edifici simili per altezza a quello in progetto, anche se la maggior parte degli stessi che troviamo a qualche centinaia di metri di distanza, si articolano su più piani fuori terra, con altezze che a volte raggiungono i 12.00 m (vedi a Sud-Ovest centro abitato limitrofo di Montepaone Lido e a Nord-Est centro abitato ex SS 106 località “Prospero”) Qualità visiva: l’area non possiede particolari qualità sceniche o panoramiche. In particolare, il sito non interferisce o è contiguo con : - punti di vista panoramici o prospettici, paesaggi agrari di pregio; - percorsi di fruizione paesistico-ambientale (piste ciclabili, sentieri naturalistici …); - relazioni percettive significative tra elementi locali di interesse storico, artistico e monumentale (non vi sono sull’area e nelle vicinanze elementi di interesse storico o culturali storicamente consolidati); - sistemi naturalistici o paesaggi agrari; - percorsi a tracciati stradali di interesse storico. - sistemi tipologici a forte caratterizzazione locale, aspetti panoramici, appartenenza ad ambiti a forte valenza storica. Rarità: l’area non possiede elementi caratteristici esistenti in numero ridotto e/o concentrati in alcuni siti; Degrado: allo stato attuale l’area urbanizzata non ha subito degradi o deturpazioni di alcun genere, anzi di recente è interessata alla realizzazione di alcune opere pubbliche di riqualificazione (vedi via del sottopasso di recente realizzazione e lungomare in fase di completamento; Sensibilità: essendo l’area libera da elementi naturali o artificiali, quindi priva di fatto di caratteri connotativi, sarà sicuramente in grado di accogliere i cambiamenti previsti. Vulnerabilità/fragilità: non vi sono particolari elementi connotativi dell’area da salvaguardare. Capacità di assorbimento visuale: l’intervento non comporterà diminuzione sostanziale della qualità visiva in quanto : - non interferisce con punti di vista panoramici; - non interferisce con percorsi di fruizione paesistico-ambientale;

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- non interferisce con relazioni percettive significative tra elementi locali di interesse storico, artistico e monumentale. Stabilità: non vi sono particolari esigenze di mantenimento dell'efficienza funzionale dei sistemi ecologici o situazioni di assetti antropici consolidate. Antropizzazione dell’area: Allo stato attuale, l’area circostante è antropizzata essendo totalmente edificata. Il lotto di terreno in questione fa parte di un’area destinata a zona residenziale del tipo “B”di completamento totalmente urbanizzata.

Indicazione e analisi dei livelli di tutela

L’area è sottoposta a vincolo tutore ai sensi del D.M. del 21.12.1999 e quindi soggetto ad autore al D.Lgs. N. 42 del 22.01.2004, art.146. Non esistono strumenti di pianificazione urbanistica che individuano, per il terreno in oggetto, livelli di tutela.

Figura 6 – Localizzazione degli interventi in oggetto

Sull’area non insistono beni culturali tutelati.

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IMPATTI SUL PAESAGGIO DELLE TRASFORMAZIONI PROPOSTE

CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE La realizzazione dell’intervento proposto avverrà con materiali di ultima generazione che hanno dimensione di ingombro minime ed il cui colore sia identico a quello dei pali sui quali saranno installati. Particolare cura sarà posta oltre che nel rispetto delle normative di sicurezza, anche nella posa delle telecamere stesse e del loro mutuo collegamento. Infatti le telecamere a prima vista, saranno quasi completamente integrate con il lampione/palo a cui saranno installate e, non daranno all’occhio più di un normale corpo luminoso. Per quanto riguarda il loro collegamento reciproco, le stesse dovranno essere poste a distanza non eccessiva, in quanto tra di loro dovranno comunicare in modalità Wi-Fi o nel caso questo non sia possibile attraverso un impianto completamente interrato e quindi invisibile ad occhio nudo. Come già detto il colore esterno delle telecamere sarà identico a quello dei pali, per un duplice scopo, uniformarsi alla struttura che le sorregge e non dare particolarmente nell’occhio a prima vista.

QUALITA’ PERCETTIVE - ASPETTI ESTETICI - VALORE SCENICO

MODIFICAZIONE MORFOLOGICA E TIPOLOGICA

Il progetto non comporta modifiche alla morfologia del terreno poiché:

- l’intervento va a realizzarsi su struttura già esistenti (lampioni/pali elettrici) che costeggiano il tracciato stradale; - l’andamento dei profili non viene modificato, in quanto ove si renderà necessario uno scavo per l’interramento dei cavi elettrici gli stessi saranno posti in apposite tubazioni in PVC sistemate sotto il livello del terreno; I lavori previsti non comportano opere capaci di produrre particolari modificazioni all’ambiente, non incidendo in maniera significativa né sul tessuto urbano, né sulla orografia dei luoghi.

MODIFICAZIONE DELLA COMPAGINE VEGETALE

L’area interessata all’installazione è quella dei tracciato stradale che è già esistente e non vi saranno modifiche all’ambiente ed alla vegetazione circostante, se non ai margini dell’area che saranno comunque preservate nel momento dei lavori.

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MODIFICAZIONI DELLO SKYLINE NATURALE O ANTROPICO

L’orografia del terreno è essenzialmente orizzontale, per l’esecuzione dell’opera non sarà necessario eseguire sbancamenti. Il profilo del terreno post-intervento è coincidente con quello del terreno.

MODIFICAZIONI DELLA FUNZIONALITÀ ECOLOGICA

Non si prevedono sconvolgimenti dal punto di vista dell'equilibrio idrogeologico. Non si interviene su pendii, fossi di raccolta o scarpate. Non vi sarà alcuna riduzione di essenze arboree.

MODIFICAZIONI DELL'ASSETTO PERCETTIVO

Come già accennato, l’intervento non modificherà la qualità percettiva della zona in quanto l’area non possiede particolari qualità dal punto di vista scenico-panoramico e, inoltre, il fabbricato avrà caratteri edilizi coerenti con quelli degli altri fabbricati che insistano nella zona a monte e a valle ferrovia.

Considerato che l’intervento non modificherà gli aspetti salienti della percezione visiva, la qualità paesaggistica rimarrà sostanzialmente immutata.

MODIFICAZIONI DELL'ASSETTO INSEDIATIVO-STORICO

L’area non possiede connotazioni particolari dal punto di vista storico-culturale.

MODIFICAZIONI DI CARATTERI TIPOLOGICI, MATERICI, COLORISTICI, COSTRUTTIVI, DELL'INSEDIAMENTO STORICO

L’intervento prevede l’adozione di tipologie costruttive affini a quelle presenti nell’intorno per le medesime destinazioni funzionali, compreso la tipologia di coperture più diffusa in zona.

La scelta dei materiali è avvenuta non solo in considerazione dei problemi connessi alla redditività, alla funzionalità all’economia dell’intervento, ma soprattutto in funzione della compatibilità paesaggistica e del rispetto dell’ambiente.

MODIFICAZIONI DELL'ASSETTO FONDIARIO

L’intervento proposto interessa porzioni di territorio del tutto impercettibili e quindi settori trascurabili dei comparti interessati, pertanto non intacca minimamente l’assetto fondiario agricolo e colturale in quanto si inserisce in un contesto globale già urbanizzato e consolidato.

MODIFICAZIONI DEI CARATTERI STRUTTURALI DEL TERRITORIO AGRICOLO

Considerato che gli interventi sono di tipo puntuale, ed inseriti in un contesto residenziale già urbanizzato limitato su due lati da viabilità pubblica , da un lato dalla ferrovia e abitazioni presenti e

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dall’altro il lungomare ed altre residenze stocaricamente presenti, non potrà essere causa di modificazione dei caratteri strutturali del territorio agricolo.

Non vi saranno modificazioni significative dei caratteri strutturali del territorio agricolo :

- Intrusione: le opere saranno inserite in un contesto già caratterizzato consolidato sotto l’aspetto urbanistico-funzionale, pertanto non saranno di contrasto con il sistema paesaggistico esistente

- Frammentazione: non vi sarà frammentazione in quanto l’intervento insisterà in maniera puntuale alcuni pali elettrici già presenti sul territorio.

- Riduzione: non vi sarà alcuna eliminazione, diminuzione, alterazione, sostituzione di parti o elementi strutturali di un sistema in quanto l’area non è caratterizzata da questo punto di vista (es. rete di canalizzazioni agricole, edifici storici, nuclei di edilizia rurale, ecc.).

- Concentrazione: l’intervento è di tipo puntuale con bassissimo rapporto di incidenza, pertanto non vi sarà eccessiva densità con incidenza paesaggistica trascurabile.

- Destrutturazione/Deconnotazione: l’intervento lascia inalterata la struttura del sistema paesaggistico esistente. Infatti, come già detto, l’area non possiede una particolare struttura a forte connotazione per quanto riguarda gli elementi costitutivi, percettivi o simboliche, quindi l’intervento non potrà influire negativamente sotto tali aspetti.

Tutto ciò premesso e, considerata la bassa sensibilità paesistica del sito e la trascurabile incidenza del progetto (realizzazione di un impianto di videosorveglianza comunale), si può affermare che l’intervento garantisce la conservazione del bene collettivo e che la portata trasformatrice delle opere, nonché le modificazioni dello stato dei luoghi non perturbano, per rilevanza, i tratti essenziali del paesaggio-ambientale, rimanendo in un linguaggio architettonico del tutto simile a quello preesistente nella zona.

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Rapporto contesto/progetto: Incidenza: Criteri di valutazione parametri di valutazione SI NO

 ALTERAZIONE DEI CARATTERI MORFOLOGICI DEL LUOGO: Il progetto comporta modifiche: - dell’altezza e degli allineamenti degli edifici - dell’andamento dei profili - dei profili di sezione urbana

- dei prospetti pieni/vuoti: rapporto e/o allineamenti tra aperture (porte, finestre, vetrine) e superfici piene, tenendo conto anche della presenza di logge, portici, bow-window e balconi. - dell’articolazione dei volumi  ADOZIONE DI TIPOLOGIE COSTRUTTIVE NON AFFINI A QUELLE PRESENTI 1. Incidenza morfologica e NELL’INTORNO PER LE MEDESIME DESTINAZIONI tipologica FUNZIONALI: Il progetto prevede: - tipologie di coperture (piane, a falde, relativi materiali etc.) differenti da quelle prevalenti in zona. - introduzione di manufatti in copertura: abbaini, terrazzi, lucernari,

aperture a nastro con modifica di

falda e relativi materiali di tipologia differente da eventuali soluzioni storiche o comunque presenti in aree limitrofe.  ALTERAZIONE DELLA CONTINUITÀ DELLE RELAZIONI TRA ELEMENTI ARCHITETTONICI E/O TRA ELEMENTI NATURALISTICI

 CONFLITTO DEL PROGETTO 2. Incidenza linguistica: RISPETTO AI MODI LINGUISTICI PREVALENTI NEL stile, materiali, colori CONTESTO, INTESO COME INTORNO IMMEDIATO

 INGOMBRO VISIVO  OCCULTAMENTO DI VISUALI 3. Incidenza visiva RILEVANTI  PROSPETTO SU SPAZI PUBBLICI

 INTERFERENZA CON I VALORI 4. Incidenza simbolica SIMBOLICI ATTRIBUITI DALLA COMUNITÀ LOCALE AL LUOGO

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ELEMENTI DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE NECESSARI

IMPATTI E MITIGAZIONI PREVISTI Per quanto concerne l’impatto che l’intervento proposto avrà sull’area, è necessario considerare che:  Dal punti di vista planimetrico, l’intervento ricalca quasi fedelmente quanto attualmente presente, e non vi sono problemi particolari per quanto riguarda l’impatto sul territorio;  l’area si presenta essenzialmente piana, ed infatti i movimenti di terreno necessari sono praticamente nulli;  le infrastrutture accessorie sono già esistenti, pertanto, l’impatto visivo a lavori ultimati sarà decisamente trascurabile ;  l’andamento orografico del terreno consente un inserimento nel contesto, tale non farlo risaltare, evitando qualsiasi alterazione percettiva del paesaggio;  la realizzazione dell’opera non provoca alcun turbamento nella qualità percettiva della zona in quanto la tipologia di videocamere da installare ed il colore scelto (simile a quello dei pali elettrici esistenti) risultano coerenti con il contesto e di entità impercettibile. Come sì è cercato di mettere in evidenza, i lavori in oggetto non provocano sconvolgimenti nell’ambiente paesaggistico circostante, in quanto il sistema di videosorveglianza è ininfluente ai fini della modifica della visuale e non si discosta per forma, tipologia e materiali dal contesto esistente nella zona.

OPERE DI COMPENSAZIONE Tenuto conto che la tipologia di opera da realizzare è di tipo puntuale e si inserisce su strutture già esistenti, senza contrastare con l’ambiente circostante, considerato inoltre che l’andamento orografico del terreno consente altresì un inserimento senza la modifica dei profili del terreno e che quindi i manufatti appena percettibili rispetto all’azimut visivo, si può ritenere che il sistema di videosorveglianza così come previsto avrà un trascurabile impatto sul paesaggio circostante. Non emergono quindi particolari aspetti da dover considerare per quanto riguarda le misure compensative, rispetto a ciò di cui si è già tenuto conto in fase di realizzazione dell’opera. Si può quindi concludere che tra gli interventi auspicabili ci sono quelli del mantenimento delle specie arboree e vegetali presenti e limitrofe all’area d’intervento, e soprattutto della salvaguardia del contesto paesaggistico. Si può infine ipotizzare un eventuale sostituzione di specie vegetali arrivate a fine vita con altre che sappiano meglio adattarsi al contesto.

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COMPATIBILITA’ RISPETTO AI VALORI PAESAGGISTICI RICONOSCIUTI DAL VINCOLO

INSERIMENTO NEL CONTESTO L’inserimento nell’ambiente interessato avviene in modo naturale, trattandosi di un intervento non molto appariscente rispetto allo stato di fatto del contesto interessato, con caratteristiche costruttive e materiali di finitura di dimensioni limitale (videocamere) e di colore del tutto simile a quello dei pali elettrici su cui saranno installati. Pertanto, l’adattamento al contesto dei luoghi circostanti non produce alcun effetto di modificazione degli stessi. Per quanto attiene allo Skyline, rapportato ai fabbricati della zona, le opere previste non saranno dissonanti in quanto, come già ribadito, trattasi essenzialmente di un intervento puntuale con inserimento del sistema di sorveglianza su lampioni già presenti e, la completa sostituzione di due di essi con altri identici a quelli da dismettere. Si elencano i parametri considerati per la lettura delle caratteristiche paesaggistiche, ai fini della verifica della compatibilità del progetto. Il progetto riconoscendo il rischio dovuto ai cambiamenti ed alterazione dei luoghi attuando una progettazione che fa riferimento a tipologie abitative già esistenti in zona, complessi residenziali isolati, comunque adottando altezze conformi ai fabbricati limitrofi, ma anche utilizzando sistemi viari già esistenti. Il progetto non modifica in alcun modo la morfologia del terreno e, non altererà i sistemi paesaggistici dell’area avendo cura di preservarne i caratteri.

CONGRUITA’ CON I CRITERI DI GESTIONE DELL’AREA Considerando che:

 gran parte dell’area circostante è completamente antropizzata, essendo quasi totalmente edificata ;  l’opera da realizzare presenta un trascurabile impatto visivo;  l’intervento in questione non genera la realizzazione di nuove cubature;  i lavori sull’area non mutano la destinazione originaria del terreno in quanto area destinata a zone di uso pubblico;

L’intervento è sicuramente congruo rispetto ai criteri di gestione dell’area.

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Figura 7.1 – Individuazione palo POST installazione della telecamera M9 Figura 7.2 – Individuazione palo POST installazione della telecamera M2

Figura 7.3 – Individuazione palo POST installazione della telecamera M8 Figura 7.4 – Individuazione palo POST installazione della telecamera M6

COERENZA CON GLI OBIETTIVI DI QUALITA’ PAESAGGISTICA Gli obiettivi di qualità paesaggistica sono stati garantiti in quanto l’intervento non modifica gli aspetti salienti della percezione visiva e quindi sostanzialmente la qualità paesaggistica sarà garantita dal fatto che i lavori non apportano modifiche significative al contesto esistente. Inoltre, nel realizzare l’intervento di che trattasi, si è fatta molta attenzione alla tipologia delle videocamere da installare (di modeste dimensioni), e soprattutto ai colori affinché si integrassero con quelli già utilizzati nel contesto, senza alterare lo stato dei luoghi. Nella pianificazione del progetto si sono studiati assi visivi e coni ottici per trovare l’ottimale disposizione delle opere e degli arredi evitando che potessero interferire o modificare la precedente visuale del panorama costiero.

CONCLUSIONI

In conclusione, considerata il trascurabile impatto dell’opera realizzata nei riguardi della sensibilità paesaggistica del sito, si evidenzia che l’intervento non altererà la conservazione del bene collettivo e che la portata di trasformazione delle opere realizzate, nonché le modificazioni dello stato dei luoghi non perturbano, per rilevanza, i tratti essenziali del paesaggio-ambientale, rimanendo in un linguaggio architettonico del tutto simile a quello preesistente nella zona.

Alla luce di quanto detto e considerate le opere di mitigazione sopra descritte, l’intervento è compatibile con i valori paesaggistici riconosciuti dal vincolo.

Ufficio Tecnico Comunale Ingegnere Vittorio Procopio