Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

Comune di Selvazzano Dentro

Provincia di Padova – Regione

PAT Piano di Assetto del Territorio

Documento Preliminare

Artt. 3, 5, 15 LR n°11/2004

Luglio 2010

Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

Sommario

Il quadro di riferimento ...... 9

Inquadramento...... 9

La costruzione del territorio...... 12

Selvazzano: una città per parti...... 16

Scenari del Piano ...... 23

La città ed il territorio da salvaguardare e valorizzare ...... 23

La città dell’abitare e dei servizi ...... 29

La città ospitale ...... 35

Come cambia lo strumento urbanistico comunale...... 39

Cos’è il PAT?...... 39

Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

Premessa

La recente e definitiva formulazione del quadro di riferimento urbanistico alla scala metropolitana di Padova, seguita all’approvazione del PATI METROPOLITANO , traccia, per i temi di competenza, gli indirizzi e scelte strategiche all’interno delle quali dovrà essere sviluppata la pianificazione strategica locale. Vi si delinea il ruolo di Selvazzano quale parte strategica della città metropolitana, vocata ad ospitare polarità significative in termini di Servizi, Terziario, Commercio e Infrastrutture. Scelte strategiche che il PAT dovrà declinare alla scala locale gestendo le ricadute sul territorio in termini di qualità, organizzazione e forma della città. L’arrivo del GRA pone diverse questioni: il nuovo margine sud della città, il ruolo di tutte le aree in fregio al tracciato, il tema dell’integrazione delle mitigazioni e delle compensazioni della nuova opera all’interno del disegno della città. Le scelte del PATI metropolitano, relative alla localizzazione di servizi e infrastrutture di rango metropolitano, portano ad una riflessione sul ruolo della città. Quali sono i criteri di sostenibilità rispetto ai quali valutare l’inserimento dei nuovi attrattori ? Quali le soglie di sostenibilità ed i criteri per la tutela della qualità dell’abitare, per garantire la continuità ambientale e paesaggistica e la tutela delle risorse storico-testimoniali? Quali le politiche e le azioni per rinforzare contemporaneamente l’identità e la riconoscibilità del luogo in termini fisici ma soprattutto culturali e socioeconomici ? Oltre agli scenari delineati dal PATI sono in atto dinamiche e politiche mirate alla valorizazzione ambientale e paesaggistica: il rapporto con i colli Euganei, l’asse del Bacchiglione, quale itinerario paesaggistico di rango regionale, la tutela degli spazi agricoli residui e la loro valorizzazione produttiva all’interno di un rinnovato interesse per le produzioni locali e la filiera corta. L’esigenza di ripensare alla città nei termini di riposizionamento, ruolo e forma è ormai sentimento condiviso, testimoniato dalla presenza di numerosi studi e progetti con i quali, per altro, il PAT dovrà confrontarsi: le proposte di rifunzionalizzazione dell’ambito dell’ex seminario, gli studi sul traffico, i progetti di inserimento e di compensazione legati al GRAP, le proposte per il centro storico, per la riqualificazione e la messa in rete degli edifici pubblici e quelle per la valorizzazione dei percorsi sul Bacchiglione, solo per citarne alcuni. Il Documento Preliminare dovrà: fornire la cornice o il quadro di riferimento in termini di stato del territorio e vocazioni , fissare poi obiettivi e possibili scenari. In sostanza il quadro di riferimento all’interno del quale andrà sviluppato il piano di assetto del territorio (PAT). Per la stesura del documento si è scelto un percorso di sintetizzazione e articolazione dei diversi temi per “idee di città”, corrispondenti alla declinazione degli obiettivi in scenari possibili. Si sono assunte alcune grandi linee di azione di governo locale, traducendole a livello urbanistico come vision di piano. Ne sono usciti tre scenari di città: ƒ La città e il territorio da salvaguardare e valorizzare; ƒ La città dell’abitare e dei servizi; ƒ La città ospitale; L’obiettivo del PAT è trasformare Selvazzano da luogo periferico a città che persegue una mission. All’interno di “immagini di città” così tracciate, il documento preliminare individua le singole strategie di assetto territoriale, anche in relazione alle previsioni degli strumenti di pianificazione di livello sovraordinato e le indicazioni per lo sviluppo sostenibile e durevole del territorio.

Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

Il quadro di riferimento

1 Inquadramento

2 La costruzione del territorio

3 Una città per parti

Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

Il quadro di riferimento

1 Inquadramento

Il quadro Geografico Il territorio di Selvazzano Dentro, occupa un’area di circa 20 Kmq lungo l’asse del Bacchiglione. Il comune, alla scala provinciale, si colloca al vertice est di un grande

quadrilatero i cui lati sono: a nord il corridoio costituito

dell’autostrada A4, ad est il corridoio della SR 16 “strada Battaglia”, a

sud la SR 10 “Padana inferiore” e ad ovest la SP 247 “riviera Berica”.

Ai vertici del quadrilatero le città di Padova, Vicenza, ,

Montagnana.

Una Piattaforma territoriale all’interno della quale convivono

molteplici caratteri, segni e appartenenze: il legame identitario e

funzionale con l’area metropolitana di Padova e le relazioni economiche, insediative, ambientali e paesaggistiche con le realtà dei colli Euganei, dei colli Berici ed il Vicentino.

Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

Sul piano geomorfologico è una pianura di origine alluvionale, dalla quale si elevano a sud/ovest le alture della Montecchia e del Mottolo (estreme propaggini dei Colli Euganei), segnata al centro dalla linea meandriforme del Bacchiglione e caratterizzata a nord dal suo antico

paleoalveo.Comprende le frazioni di Selvazzano Dentro (capoluogo), Caselle, S. Domenico, Feriole e Tencarola, ed ha come bacino idrografico di riferimento quello del Bacchiglione-Brenta. Condivide i confini con i comuni di Padova, , , e .

Si caratterizza per una densità di popolazione molto superiore rispetto alla media dei comuni metropolitani, conseguenza per buona parte dei flussi insediativi provenienti dalla città di Padova.

Una tendenza confermatasi negli ultimi anni: Selvazzano è in grande Il contesto sociale espansione, l’indice di crescita è più che raddoppiato nel quinquennio 2001-2005 (8,5%) e conseguentemente sono aumentate famiglie ed abitazioni. Il comune continua ad attrarre nuovi residenti, soprattutto di origine straniera, i quali sono più che raddoppiati nell’ultimo periodo. La “vivacità” demografica è confermata dall’analisi della popolazione per classi d’età, ove si riscontra la prevalenza numerica di persone in età lavorativa, dovuta con buona probabilità alla componente migratoria. Per contro la popolazione anziana è percentualmente minore rispetto al territorio metropolitano, 16,9% gli ultrasessantacinquenni e 3,1% gli ultraottantenni, contro il 20,6% e 5,3% dell’ambito metropolitano. Il contesto Nel territorio comunale di Selvazzano sono presenti 1736 imprese, di economico e produttivo cui 521 artigiane. Per il 97% si tratta di imprese con meno di quindici dipendenti, tra queste oltre mille aziende unipersonali ed un paio di aziende con oltre 250 dipendenti. Il settore dell'industria manifatturiera e delle costruzioni conta 427 imprese, mentre operano nel commercio 587 imprese.

Turisticamente è la prossimità ai colli il valore aggiunto. Il

comprensorio delle Terme Euganee è un importante polo di attrazione Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE turistica sia per cittadini italiani sia per quelli stranieri, infatti accoglie ogni anno più di mezzo milione di persone. Nel corso degli ultimi anni si è consolidata l’importanza dell’attività turistica in questo territorio: nel 2005 ci sono stati quasi 100.000 turisti in più rispetto al 1998, mentre si registrano segnali di disaffezione da parte dei turisti stranieri.

L’attività turistica è per il 90% incentrata nei comuni di Abano Terme e , dove per altro si concentra la maggior disponibilità di strutture ricettive. I segnali di crisi del comparto termale non mancano, ma per contro aumenta l’attrattività dei colli in termini storico/culturali e ricreativi

(escursionismo e cicloturismo), accompagnati dallo sviluppo delle produzioni tipiche e da una sostanziosa offerta in termini agrituristici e di ristorazione.

Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

Il quadro di riferimento

2 La costruzione del territorio

Selvazzano è città dell’acqua ed ha nel fiume Bacchiglione il suo Il Bacchiglione elemento connotativo, il quale è presenza dominante nonchè linea strutturale sulla quale si è organizzato il territorio . Lo stesso aggettivo "Dentro" è riferito alla condizione dell'abitato rispetto al fiume (intra flumen). Lungo le rive del corso d'acqua sono sorti i

principali nuclei abitati, ha ruotato l'economia e lo sviluppo

insediativo, si è plasmato il disegno agrario del territorio e si è conformato l'assetto viario ed edilizio. Oltre al centro storico del capoluogo, anche l’abitato di Tencarola è sorto in prossimità del fiume e lo stesso toponimo riporta ad uno stretto legame con quest’ultimo.

Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

Il territorio Selvazzanese risente da sempre della vicinanza al centro Le strade storiche patavino, della prossimità ai colli e dell’influenza di Vicenza. Un territorio di transizione segnato dall'attraversamento di due importanti assi viari : la via Euganea, che unisce Padova ai Colli Euganei e la strada Pelosa, che uscendo dal centro di Padova

conduce a Vicenza.

Sono strade storiche d’origine romana, realizzate sulla sommità delle arginature, originariamente realizzate per contenimento delle frequenti piene del Bacchiglione e consolidatesi poi come i principali collegamenti viari tra le città venete.

La via Euganea (SP 89) conserva ancora il suo ruolo originario,

mentre l’antica via Pelosa ha perso rilevanza . La realizzazione dello scolo Brentella ne ha reciso i legami con la città di Padova assegnandone un ruolo di rilievo prettamente locale. Il compito di raccordo con l’area vicentina è oggi garantito dalla SR

11 “Padana Superiore” che scorre a nord del vecchio tracciato, in

prossimità del confine comunale. Le tensioni amministrative e le controversie tra i vicentini e i padovani lasciano i segni in questo territorio di mezzo. Nel 1300 per far fronte alle continue sottrazioni d’acqua dal

Bacchiglione per opera dei vicentini i Carrara dispongono l’apertura

della Brentella per derivare acqua dal Brenta e alimentare Padova. Questo intervento, pensato in termini prevalentemente idraulici, comporta forti ricadute sulla morfologia del territorio. Esso costituisce una prima linea di separazione fisica tra il territorio

Selvazzanese e la città Patavina.

Per molti secoli il territorio risulta governato “per parti” afferenti al L’affermarsi di un territorio dominio di diverse famiglie e ordini religiosi: le famiglie dei Da conteso Selvazzano, Maltraverso e Capodilista in lotta contro il comune di Padova da una parte, gli Scrovegni braccio secolare e feudale del vescovo di Vicenza dall’altra e il monastero di Praglia ad

amministrare la pianura pedecollinare.

Dopo il ‘500 con l’arrivo della Serenissima le campagne cominciarono rapidamente a costellarsi di fastose residenze signorili, i capisaldi attorno ai quali si consolida il sistema degli insediamenti. Il fiume rappresenta la principale linea di relazione lungo la quale si

attestano le principali ville:Ca' Bigolin e Ca' Folco Zambelli solo per

citarne alcune. Con la costruzione poi sul colle della Montecchia del "Casino da caccia" e del castello si completa il quadro dell’insediamento “Signorile” nel territorio. La Serenissima non manca in seguito d’intervenire sul versante La Serenissima idraulico con il completamento dell’articolata rete idrografica e la e gli interventi idraulici realizzazione dei relativi manufatti di regolazione. Si tratta per buona parte di interventi diretti ad assicurare un’efficiente regolazione delle acque e una maggiore tranquillità degli abitati rivieraschi, sottoposti con troppa frequenza alle

inondazioni del fiume. La ricostruzione dei colmelloni a monte del Brentella in comune di , rientra tra gli interventi di maggior rilievo ed efficacia, permettendo di bloccare, parzialmente o totalmente, il flusso Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

d'acqua, regolando la portata del canale e limitando gli straripamenti. Il vero inurbamento e la fine della prevalenza rurale di questo territorio avviene dopo la metà degli anni ‘50. A monte di questa trasformazione vi è un concatenarsi di fattori e una serie di condizioni socioeconomiche: una nuova domanda di residenzialità, un basso valore della rendita urbana e la prossimità al cuore della città. Presupposti che, accompagnati da un buon impulso

imprenditoriale, portano Selvazzano a triplicare in vent’anni la

popolazione (dal ‘61 all’’81). Emerge un dato sociale e culturale importante: due terzi della popolazione insediatasi a Selvazzano, agli inizi degli anni ottanta, proviene dalla città. Padova ha contribuito fortemente alla

formazione del comune, ma nonostante ciò Selvazzano non si è

trasformata nella sua periferia indifferenziata. L’insediamento ha sviluppato una propria conformazione morfologica e tipologica accompagnata da un marcato spirito di autonomia amministrativa e di gestione dei processi urbani ancora molto riscontrabile.

Nuove polarità e Dopo gli anni ‘70, nei pressi di San Domenico è stato realizzato il relazioni urbane nuovo seminario vescovile. Un’importante struttura divenuta necessaria in un periodo di forte ripresa delle vocazioni a servizio del nord-est d’Italia. L’area già di proprietà ecclesiale fu scelta per motivi logistici: prossimità al centro storico, luogo non lontano ma isolato, buon livello di servizio pubblico di trasporto in grado di assicurare i collegamenti con la città. Il seminario ha rappresentato un elemento di forte identità e riconoscibilità ed un valore aggiunto per Selvazzano. Una sorta di “magnete” generatore di linee di forza verso il territorio, attrattore di un’utenza molto vasta ed articolata. Oggi questo complesso costituisce un grande vuoto urbano da ripensare all’interno di una pianificazione di scala territoriale è un patrimonio che necessità di diventare risorsa per la città. Un insediamento, riconosciuto e confermato dalla pianificazione metropolitana, che apre per Selvazzano una prospettiva di ruolo sovra comunale. Luogo in cui localizzare strutture di rilevante interesse anche per il territorio circostante. Una vocazione di scala vasta confermata anche dallo sviluppo, all’interno del territorio comunale, di altre polarità attratte dalle connotazioni paesaggistiche dell’area e dalla buona accessibilità. Con gli anni, infatti, si è realizzato il campo da golf in prossimità del colle Montecchia, la nuova RSA, il distretto sanitario e la sede di istituti superiori a Caselle. A partire da questi assunti il PAT dovrà affrontare all’interno del quadro pianificatorio le modalità per sostenere queste attitudini del territorio.

Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

Il quadro di riferimento

3 Selvazzano: una città per parti

Selvazzano è una città composta da parti fortemente eterogenee. Premessa Ognuna di queste parti fa riferimento ad un determinato ambito territoriale di grande scala che a Selvazzano, quale luogo cerniera e area di transizione, s’incontrano. Questi ambiti d’influenza sono riconducibili a tre importanti dominanti

territoriali:

ƒ Padova città che esercita la sua influenza sulla parte est del territorio. ƒ Vicenza ed il corridoio della SR11 ed A4 ad Ovest. ƒ I Colli Euganei riconoscibili verso sud a partire dall’altura della

Montecchia.

Dalla lettura della forma urbana si può sostenere che buona parte di Tencarola e del capoluogo rappresentano morfologicamente il prolungamento della città patavina. Città che, da un determinato periodo storico, esce dalla cinta muraria per espandersi lungo i

principali itinerari di relazione territoriale. La direzione dei colli Euganei, lungo la Via dei colli, rappresenta da sempre orizzonte ed immagine di qualità ambientale e paesaggistica. In questa direzione la città di Padova si è espansa in termini di residenza di qualità e servizi. La relazione tra Padova e Selvazzano

può a ragione essere definita “l’asse della qualità dell’abitare”. Dal centro di Padova, passando per la città giardino di Tencarola, per il centro di Selvazzano e poi oltre fino a Teolo, le maglie del costruito si allargano, la densità edilizia degrada, l’edificio a “blocco” della

città lascia spazio alla “villetta” e alle case a schiera. La presenza del

verde si fa maggiormente significativa, gli esercizi commerciali di varia dimensione si alternano alla residenza lungo la linea della via dei Colli, mentre all’interno del tessuto si fa spazio la “mole” di servizi e strutture di scala e rilevanza territoriale.

Con Vicenza la relazione è maggiormente significativa sul versante

economico, sia per quanto riguarda la produzione industriale che quella agricola, il cosiddetto “asse dinamico”. Da una parte l’esteso corridoio agricolo che scende in fregio al fiume Bacchiglione fino a Selvazzano, dall’altra la strada Padana superiore, dorsale storica del

costituendo sistema delle tangenziali venete, corridoio

infrastrutturale sul quale si aggancia la zona industriale e commerciale. La parte meridionale “appartiene”, o meglio, si riconosce con l’ambito dei Colli Euganei. Le relazioni in questo caso sono di tipo

storico identitario e paesaggistico, “l’asse del Paesaggio”.

Le relazioni visive con i colli, il presidio figurativo ed identitario di Villa Montecchia, la produzione vitivinicola di qualità, la prossimità al comprensorio turistico di Abano e Montegrotto sono i punti di forza di un legame che si va rinforzando anche grazie al miglioramento delle Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE relazioni infrastrutturali. All’interno di tale figura il centro storico, svolge il ruolo di “luogo cerniera” , punto di convergenza e polo d’identità locale. In sintesi il territorio può essere così tematizzato: ƒ un sistema insediativo, risultato della prossimità e del ruolo di due importanti assi stradali;

ƒ un importante corridoio d’acqua, il fiume Bacchiglione che

conserva in fregio ampie parti di territorio libero; ƒ una componente agricola ancora fortemente integra che dalle pendici dei colli, inserendosi tra i tessuti urbani, entra in città; ƒ una serie di polarità presenti all’interno dei tessuti urbani.

Un’organizzazione riconducibile ad una figura precisa, tre assi tematici o corridoi funzionali : 1. L’asse dinamico, costituito dal sistema insediativo che si lega al corridoio della SR11.

2. L’asse della qualità dell’abitare, da Padova ai colli tra la via

Euganea ed il Bacchiglione. 3. L’asse ambientale, il fiume Bacchiglione e le aree in fregio.

Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

L’ asse dinamico: La SR 11 è un asse infrastrutturale molto forte in termini di ruolo: è la il corridoio urbanizzato via che storicamente supporta le relazioni con i due poli Vicenza e della Padana superiore Padova. L’arteria viaria contiene al suo interno un articolato sistema di centri sorti originariamente all’incrocio con le viabilità

perpendicolari, ne sono esempio Rubano, , Grisignano di

Zocco e Torri di Quartesolo. In un secondo tempo i centri si sono sviluppati alternando i nuovi quartieri alle zone produttive locali sino a saldare il tutto in un grande corridoio urbanizzato.

La frazione di Caselle di Selvazzano è la testa di quest’asse, una

“Porta” verso Vicenza che per connotati morfologici appartiene in tutto e per tutto a questo sistema. L’abitato si sviluppa ai confini con Sarmeola di Rubano ed è formato da quartieri con una bassa densità edilizia, una zona residenziale che

risulta interclusa all’interno di parti urbanistiche ben diverse: a nord,

sono presenti i grandi contenitori produttivi e commerciali del corridoio Padova–Vicenza, il centro commerciale Le Brentelle, le industrie Ferrato, ecc; a sud, sotto via Pelosa, si sviluppa l’area produttiva comunale. Questa conformazione di “isola residenziale”,

comporta relazioni più forti con i centri della SR 11 e di conseguenza con Rubano, più che con il capoluogo e le altre frazioni del comune. La frazione ha una buona dotazione di servizi primari e la mobilità interna dei quartieri è garantita da una serie di pettini che oltre a poggiarsi sull’asse di via della Provvidenza hanno come dorsali via

Chiesanuova ad est e via Pelosa a Sud. A causa della loro funzione portante queste viabilità risultano sovraccariche creando non poche difficoltà sul piano della sicurezza nei molti punti di intersezione.

La via dei colli è un asse di forte valenza paesaggistica che uscendo dal nucleo storico di Padova giunge sino alle pendici collinari. E’

l’elemento su cui si poggiano i principali capisaldi storico paesistici,

L’ asse della qualità ma è anche elemento ordinatore del più recente sviluppo residenziale via dei colli, paesaggio, di qualità. ambiente e qualità dell’abitare Lungo quest’asse, sfuma gradualmente il corpo urbano, si perdono via via i connotati della grande città i quali lasciano spazio ad un contesto

di maggior respiro. Un tessuto piuttosto indifferenziato, con bassa

densità, che di fatto ha inglobato e figurativamente assorbito il centro storico del capoluogo. Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

Da una lettura morfologica si comprende come, a partire dal centro storico patavino, l’espansione si è mossa occupando prima quei

territori compresi tra la Brentella e il fiume, interessando poi nuovi spazi e attenuandosi gradualmente. A Tencarola, nel capoluogo, ma anche a San Domenico le parti urbane sono prevalentemente residenziali: a partire dalla viabilità

storica, i quartieri sono distribuiti secondo un modello di riempimento

interstiziale, in lotti di piccole dimensioni ma attraverso tipologie di qualità. All’interno dei tessuti esistono diverse funzioni: scuole, impianti sportivi e servizi di carattere generale.

Gli elementi identitari risultano invece sparsi e marginali: a Tencarola

la chiesa e gli edifici storici sono a ridosso del ponte, chiusi tra i grandi edifici del fronte strada e il fiume; nel capoluogo, il municipio e le ville del borgo storico, risultano marginali rispetto all’asse forte di via Euganea. Polarità rilevanti immerse in un tessuto debole, con

relazioni funzionali e figurative altrettanto fragili. Partendo dal

municipio, verso gli abitati interni, è chiaramente percepibile una caduta di tensione, una mancanza di riferimenti, l’assenza di centralità forti. Superato il capoluogo, a partire dall’incrocio con via Schiavo, prende

forza il paesaggio collinare.

Feriole è già inserita in questo contesto: uno spazio residenziale alternato da spazi aperti, in cui prevale la coltura della vite, dove occupano la scena da un lato la Montecchia e dall’altro il colle Monterosso. La forte valenza paesaggistica di questo territorio apre la

possibilità ad un nuovo dialogo con i centri presenti alle pendici dei

colli.

Il fiume è un importante vettore di relazioni ambientali di questa parte di pianura veneta. Corso d'acqua di risorgiva che nasce nell'alta pianura vicentina, ai piedi del monte Pasubio e lega gli ambienti

alpini, prealpini e collinari con il sistema ambientale della laguna sud L’ asse ambientale il Bacchiglione di Venezia. Questa linea d’acqua non svolge solo funzioni ecologiche, per lungo tempo è stata via di comunicazione e di commerci importante tra le Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

città dell’area centrale veneta. Con il tempo,venendo meno l’utilizzo come via navigabile, ha perso il suo ruolo di “fronte vitale” su cui si

affacciava il centro urbano di Selvazzano. Oggi si presenta come la parte retrostante degli abitati di Selvazzano e di Tencarola. Il Bacchiglione da forte elemento di relazione è diventato presenza marginale stretta all’interno dei caseggiati. Ciò nonostante conserva

le potenzialità per ritornare al centro di un rinnovato assetto

territoriale del comune.

La componente agricola a Selvazzano svolge un ruolo fondamentale quale ecosistema connettivo. Il comune si trova, infatti, nella parte finale di un corridoio di aree che da Vicenza, lungo la linea del Bacchiglione, giunge sino Padova, Il cuneo verde attestandosi alle porte di Brusegana. la componente agricola Questo cuore agricolo si presenta ambientalmente integro e fisicamente continuo, costituendo così un importante ambito di transizione tra la parte urbana del territorio patavino e quella naturalistica dei colli euganei. La particolare tramatura e la ridotta dimensione fondiaria rendono questo territorio un potenziale parco agrario per le produzioni di qualità. All’interno, oltre alla produzione, sono già ospitate strutture e attività a servizio del territorio e della città: centro equestre, lago da pesca ecc.

Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

Gli scenari del piano

4 La città ed il territorio da salvaguardare e valorizzare

5 La città dell’abitare e dei servizi

6 La città ospitale Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

Scenari del Piano

4 La città ed il territorio da salvaguardare e valorizzare

Selvazzano si presta a diventare un importante polo del sistema metropolitano di Padova. I tempi della crescita per pura addizione si Trasformazioni e sostenibilità sono conclusi per lasciare spazio ad un’idea di città in trasformazione che sappia coniugare lo sviluppo residenziale e dei servizi con la tutela del paesaggio e del patrimonio naturalistico, vera risorsa del

territorio.

A questa idea di sviluppo sostenibile va associata quella della sicurezza territoriale, la quale si verifica nel momento in cui si ottiene il rispetto degli equilibri ambientali. Per questo il PAT, nell’indicare le trasformazioni, dovrà considerare le fragilità del territorio

selvazzanese assicurando principalmente l’efficacia e l’efficienza

delle opere di difesa idrogeologica. Una città sostenibile possiede un’idea di qualità urbana sia in termini di spazi aperti, del verde urbano, sia di tutela e valorizzazione delle componenti ecologiche presenti.

Buona parte dei territori in destra Bacchiglione, ma anche parte di Tencarola e Caselle, è classificata dagli strumenti urbanistici sovraordinati a periodico ristagno idrico.

Alla luce di questo il PAT ha il compito di fronteggiare le criticità idrauliche attraverso una pluralità di azioni. Si dovrà innanzitutto, assicurare l’efficacia e l’efficienza delle opere Più sicurezza idraulica di difesa idrogeologica in particolare lungo i tratti critici dei fiumi attraverso opere di regimazione e difesa della sezione degli argini e degli alvei sia dei corsi d’acqua maggiori sia dell’intero sistema della

rete idraulica, conservando ove possibile il corridoio delle aree libere

in fregio. Le azioni saranno rivolte a ridurre i rischi per gli interventi Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

nelle aree classificate con gradi diversi di pericolosità idraulica e nelle aree soggette ad allagamenti.

Sarà opportuno promuovere interventi finalizzati alla ristrutturazione dei sistemi fognari nelle aree soggette a periodico ristagno idrico, e alla realizzazione di volumi d’invaso idoneo a garantire il regolare deflusso dell’acqua.

Si dovrà assicurare che le nuove urbanizzazioni non producano un

incremento dei coefficienti di deflusso e dei coefficienti udometrici, incompatibili con le capacità della rete scolante.

Salvaguardia degli spazi aperti Sviluppo sostenibile, significa la crescita della comunità di Selvazzano, senza pregiudicare alle future generazioni di perdurare

nello sviluppo preservando la qualità del patrimonio e delle riserve naturali che sono esauribili. Il consumo di suolo andrà attentamente valutato riguardo alla conservazione e valorizzazione degli spazi agricoli.

Ciò vale in particolare per gli ambiti ai quali ora non è assegnato un ruolo preciso o non sono interessati come l’area pedecollinare dalla presenza di colture d’eccellenza.

Il “cuneo verde”, questa estesa parte di territorio agricolo presente

nella parte centrale del territorio e attraversata dal Bacchiglione è in questi termini il principale sistema degli spazi aperti da salvaguardare. Andrà quindi evitata la localizzazione all’interno di questo spazio di fonti di pressione o criticità, e anzi andranno

rafforzate le componenti vegetazionali, per altro già presenti, come le siepi e filari. Andranno individuati e fissati i limiti dell’edificato, i bordi della zona produttiva e degli abitati residenziali mantenendo, ove possibile, una

zona cuscinetto/tampone attorno.

Lo scopo è di proteggere e mitigare la pressione antropica sul territorio, mantenendo liberi ampi varchi tra il costruito. Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

Il tema della qualità della vita si accompagna a una serie di azioni tese all’eliminazione o riduzione delle fonti di pressione esistenti o

previste. La qualità della vita Tra le fonti esistenti, la presenza degli elettrodotti è un tema che va affrontato promuovendo ove possibile lo spostamento o l’interramento delle reti.

Altra significativa fonte di pressione prevista è rappresentata dalla

futura realizzazione del GRAP. La prossimità all’insediamento, in particolare lungo il perimetro sud del capoluogo, comporta la necessità di prevedere opportune opere di mitigazione in grado di ridurre in maniera significativa l’impatto sia sul versante della

visibilità dell’opera che su quello del rumore.

Fasce Boscate, dossi e arginature, dovranno separare il nastro stradale dall’abitato, contribuendo non solo alla riduzione degli impatti ma anche alla costruzione figurativa del bordo della città. La componente energetica Con il PAT andrà promosso il risparmio energetico attraverso un modo

di abitare, muoversi e produrre meno impattante. Da questo punto di vista il problema non è tanto quello dello spreco edilizio (consumo di suolo per costruzioni) ma dello spreco energetico. Il PAT farà proprie le indicazioni contenute all’art. 25 delle NTA del PATI (Sostenibilità), in particolare i disposti del regolamento attuattivo redato dall’ufficio

di piano del PATI metropolitano e previsto all’ art. 25.2.3 NTA.

Il fiume quale risorsa Il Bacchiglione è una forte presenza ambientale che si estende da ovest ad est di Selvazzano per poi entrare direttamente in città. Il fiume rappresenta un importante corridoio ecologico tra ambienti

diversi, montuosi e lagunari, un asse di connessione ambientale di

grande scala. La valorizzazione ambientale e paesaggistica del corso d’acqua è un’importante azione strategica da intraprendere con il PAT. Andranno attuate misure rivolte alla conservazione e al rafforzamento

dei processi naturali che sostengono il sistema fluviale e le aree

agricole. Il fiume deve ritornare al centro della vita selvazzanese, deve diventare un affaccio urbano lungo il quale sviluppare e mettere a sistema il verde urbano e gli spazi ricreativi. A questo proposito andrà realizzato un progetto già esistente di valorizzazione del

percorso sul fiume a ridosso del centro storico, il quale va inteso

all’interno di un lungo parco lineare fatto di piste ciclabili, sentieri, spazi attrezzati per l’interscambio e la sosta. Un’altra opportunità è rappresentata dal canottaggio e dalla promozione di altre attività sportive legate all’acqua.

Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

Dovranno essere individuati interventi rivolti al ripristino della continuità ambientale e alla riduzione degli “effetti barriera” prodotti dall’abitato e dall’arrivo delle nuove infrastrutture. Nel caso specifico di Selvazzano, la realizzazione di una grande viabilità metropolitana (GRAP) può comportare, se non attentamente valutata, l’interruzione delle principali connessioni ecologiche verso i colli Euganei, la frammentazione del corridoio ecologico del Bacchiglione e la frammentazione dell’area agricola a nord dello stesso. Per garantire l’efficienza ecologica dovranno, pertanto, essere predisposti interventi di mitigazione nei punti d’intersezione tra l’infrastruttura e le componenti ambientali significative promuovendo interventi di naturalizzazione e compensazione degli impatti. L’idea da perseguire è quella di un ruolo diverso delle infrastrutture già proposta nello studio “Selvazzano e Paesaggio: scenari e nuove centralità”. Nel citato schema direttore la nuova tangenziale urbana è vista non come una frattura nel territorio ma un asse lungo il quale attuare interventi di rinaturalizzazione, ripristino ambientale e valorizzazione paesaggistica. La “figura territoriale” che emerge dallo schema è caratterizzata da un ring verde attorno al capoluogo, composto dal corridoio del

Bacchiglione a nord e dal corridoio del GRAP a ovest e a sud, che diventa così il nuovo, affaccio metropolitano. Un’azione di riorganizzazione e ridisegno della forma urbana, a cui si aggiunge l’azione di inserimento di nuovi riferimenti visivi e figurativi, primo tra tutti il nuovo viadotto per l’attraversamento del Bacchiglione.

Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

Prende forma quindi un sistema di continuità degli spazi aperti, all’interno del quale possono essere articolate e riorganizzate in un disegno organico: le aree di rilievo ambientale esistenti, le mitigazioni e compensazioni proposte dal GRAP, le aree a parco individuate dal PATI metropolitano. Il complesso di villa Capodilista, ad esempio, in prossimità della via dei colli, non è solo una rilevante emergenza paesaggistica ma è anche un nodo ambientale di rilevanza locale, con un’estesa area boscata di pertinenza. La strategia è di potenziare ulteriormente questa risorsa ecologica, acquisendo (anche con il ricorso allo strumento del credito edilizio) altra superficie da destinare a rimboschimento e rafforzandone le relazioni anche con altre componenti già presenti: le pertinenze del fiume, le aree verdi pubbliche, i corridoi agricoli verso i colli.

Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

Scenari del piano

4 La città dell’abitare e dei servizi

Selvazzano porta con sé due anime: luogo ospitante servizi di

rilevanza metropolitana e allo stesso tempo penisola residenziale di Premessa qualità. L’obiettivo del piano è supportare entrambe le vocazioni, senza prescindere dal fatto che l’eventuale inserimento di nuovi poli deve obbligatoriamente produrre ricadute positive sul territorio. Cercare di riconoscere il ruolo di questo territorio in un contesto più

ampio significa interrogarsi contemporaneamente su quale posto occupi nell’area metropolitana di Padova, quali scenari sia possibile immaginare e quali siano le strategie necessarie al loro perseguimento.

La città dei servizi In una politica di decentramento e di sviluppo organico del contesto l’affermazione di un ruolo metropolitano, questa parte di territorio manifesta chiaramente la sua all’interno del quadro vocazione di luogo pronto ad accogliere importanti attrezzature e metropolitano servizi per la città. Lo stesso PATI della comunità metropolitana di Padova introduce un modo innovativo per affrontare le grandi tematiche relative ai servizi di grande scala. Ecco che le diverse parti di territorio vengono riconosciute con

differenti specializzazioni. Da qui s’individuano i poli funzionali,

quello dell’istruzione, quello fieristico, quello logistico, quello dei servizi socio sanitari e ospedalieri e infine quello sportivo e del tempo libero. In questa visione la collocazione di Selvazzano come porta di accesso

all’area metropolitana consente di elaborare riflessioni sia su una

rinnovata accessibilità alle funzioni esistenti: golf, istituti dediti all’istruzione superiore, funzioni amministrative, sia su sull’insediamento di nuove funzioni di rango sovracomunale. Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

In quest’ottica: La città nella città - la rifunzionalizzazione dell’ambito dell’ex seminario offre una la costruzione di una polis per una rinnovata identità locale straordinaria potenzialità come grande contenitore di servizi di livello metropolitano; - l’ambito a nord di Tencarola è idoneo a ospitare attività ricreative a servizio della città. Esistono già impianti sportivi di questo tipo:

centro ippico (privato), lago di pesca sportiva ecc. Una possibilità

potrebbe essere la localizzazione del nuovo campo da rugby e della piscina. Ad ogni modo l’idea progettuale deve confrontarsi contemporaneamente con un nuovo sistema di accessibilità e di

relazioni con il contesto sovracomunale. Le nuove funzioni non

dovranno caricare sulla rete locale, ma appoggiarsi su una nuova arteria stradale collegata alla tangenziale ovest di Padova. Questo ruolo di eccellenza per Selvazzano diviene imprescindibile dalla creazione di un nuovo sistema di tangenziali interurbane.

Selvazzano comune di prima cintura, ha rappresentato da sempre una

localizzazione ottimale per la residenza, per la buona accessibilità al centro e la prossimità ai colli. Ma proprio la sua vicinanza alla città ha reso, un tempo, non sempre necessaria la dotazione di servizi. La politica amministrativa negli anni ha comunque accompagnato la

crescita sociale con funzioni di base: scuole, attrezzature sportive,

contenitori culturali, ma risultando come mero inserimento quantitativo nel tessuto urbano. L’esito formale è una Selvazzano con le caratteristiche della periferia urbana funzioni commerciali disposte lungo gli assi forti, vuoti urbani

da ripensare (ex seminario), segregazione funzionale e assenza di

dialogo tra le “centralità”.

Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

Queste considerazioni vanno fatte alla luce di un quadro sociale che a

Selvazzano continua a mostrare forti elementi di vitalità. La città pubblica La città per rispondere alla crescita sociale deve garantire l’accesso a condizioni abitative confortevoli, ai servizi pubblici fondamentali, alle attività culturali e ricreative, attraverso azioni rivolte alla mobilità sostenibile, organizzando e strutturando i centri in modo da evitare la

dispersione delle risorse. Per questo, è necessario definire il tema

della “città pubblica” attraverso l’inserimento di poli e funzioni di rilevanza territoriale, che devono obbligatoriamente portare benefici anche sul profilo locale.

Il piano dovrà operare il completamento della dimensione urbana di Selvazzano aumentando innanzitutto la qualità dei servizi, differenziando ed articolando l’offerta per Ambiti Territoriali Omogenei, prevedendo la localizzazione di nuove attrezzature di

notevole rilevanza e luoghi destinati a funzioni diverse (per l’istruzione, religiose, culturali e associative, per lo svago, il gioco e lo sport, l’assistenza e la sanità, amministrative, civili, per l’interscambio, per gli impianti tecnologici d’interesse comune). Le strategie saranno pertanto rivolte a favorire l’efficienza e l’efficacia

dei servizi e delle aree pubbliche, alla loro accessibilità e fruizione da parte delle diverse categorie sociali: in particolar modo bambini, giovani e anziani. Oltre al capoluogo, Tencarola, Caselle, Feriole, San Domenico, stanno

a testimoniare la presenza di una realtà policentrica del territorio. Nel

rispetto di queste identità locali, vanno mantenuti e valorizzati i servizi presenti in queste frazioni (scuole primarie, attrezzature sportive o per il tempo libero, luoghi d’aggregazione) garantendo così la riconoscibilità delle diverse realtà urbane, potenziando nel

contempo il sistema delle relazioni e dei collegamenti con la

realizzazione di percorsi ciclabili e il potenziamento della rete di Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

trasporto pubblico. Selvazzano dispone di grandi potenzialità sul versante dei servizi e La mobilità urbana delle risorse urbane. Per contro sono invece deboli le relazioni infrastrutturali alla scala comunale (tra centro e frazioni) e il sistema generale dell’accessibilità. Deve essere potenziato il sistema della mobilità alternativo

all’automobile:

- Rinforzata la rete urbana delle piste ciclabili con il potenziamento dei collegamenti tra le frazioni e tra queste e il capoluogo. - Riorganizzata la rete e i percorsi dei mezzi pubblici, con la predisposizione di un servizio “circolare” che con adeguata

frequenza colleghi le frazioni tra loro e con il capoluogo. Deve

essere risolta la debolezza e la scarsa efficienza di un sistema attualmente polarizzato su Padova e organizzato esclusivamente sui due assi viari principali.

Al rafforzamento della città pubblica deve corrispondere un’eguale La questione della forma azione sulla forma della città. Una strategia per il completamento ed il rinforzo del centro della forma urbana che intervenga senza allargare eccessivamente le maglie del costruito, ma agendo sull’esistente, sui vuoti e sulla riconversione di alcuni ambiti: ex seminario, FIP ecc. Al centro il PAT lavorerà ripensandolo in termini di leggibilità e gerarchie, mettendo in relazione le diverse funzioni già presenti: l’ex municipio ora biblioteca comunale, villa Cesarotti a breve sede regionale dell’ANCI e gli spazi pubblici ora oggetto di diversi progetti di risistemazione. In prospettiva, con l’arrivo del GRAP, la viabilità locale è liberata dal traffico di attraversamento, per trasformarsi in linee lungo le quali articolare strutture e servizi di rilievo cittadino. A questo proposito il “Piano guida del centro storico” prevede il rafforzamento di una serie di relazioni tra contenitori pubblici attraverso la riorganizzazione funzionale ed estetica degli spazi pubblici e la ricomposizione e il rafforzamento dei tessuti edilizi. Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

Per la zona centrale del capoluogo è necessario mettere in campo un’azione complessiva di riorganizzazione funzionale e strutturale. Una sistemazione che parte dalla revisione del sistema delle infrastrutture e della mobilità. L’arrivo del GRAP, ad esempio, con lo spostamento all’esterno dei flussi di traffico, consentirà un ripensamento degli spazi e dei volumi centrali con la possibilità di conferire al centro la necessaria forza figurativa. Il nuovo ponte sul Bacchiglione, previsto in prossimità del centro, contribuirà in modo significativo alla caratterizzazione percettiva del luogo, quindi dovrà avere un particolare carattere architettonico ed estetico. Un nuovo “segno” da realizzarsi nel rispetto delle gerarchie percettive del contesto nonché compatibile con le esigenze di carattere ambientale e funzionale.

Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

Ai margini del costruito il piano interverrà prevedendo il completamento del costruito, riservando nel contempo le aree più esterne allo sviluppo di progetti ambientali come il parco di Selvazzano a sud o aree sportive come la nuova piscina e il rugby a nord di Tencarola. Tutte insieme, le case private e le aree pubbliche formano l’immagine della città. Con il PAT pertanto si potrà declinare il tradizionale standard urbanistico secondo un nuovo gradiente di qualità urbana, introducendo un indice di qualità che leghi qualità architettonica, qualità urbana e qualità ambientale. In altri termini, si dovrà prevedere la possibilità che il PI, nell’assegnazione delle carature urbanistiche e degli indici di zona, riservi, parte del volume previsto nei singoli Ambiti Territoriali Omogenei come incentivo, sotto forma d’incremento dell’indice stesso in conformità a specifici indicatori di qualità (architettonica, urbanistica, ambientale), definendo criteri per la commutazione delle ulteriori superfici a standard richieste in fattori equivalenti di miglioramento della qualità urbana.

Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

Scenari del piano

4 La città ospitale

La porta dei colli Il territorio di Selvazzano è quindi il luogo ove convivono e s’incontrano le relazioni visive ed emozionali generate dalla presenza di due ambienti ben diversi: da un lato quello urbano, fatto di

relazioni e tensioni con le parti più dinamiche della città, dall’altro quello naturale rappresentato dai colli euganei. Lungo la via Montanara, oltre il nucleo abitato del capoluogo, verso Feriole, si respira «l’aria» dei colli, si avverte la loro prossimità, gli

spazi liberi ne anticipano la vista. Le ville Cesarotti, Bigolin, villa Emo posta sul colle della Montecchia costituiscono un primo piano mentre

la corona dei colli chiude scenograficamente la vista.

La conservazione di queste viste e il loro rafforzamento diventa un obiettivo di piano. A questo proposito le nuove infrastrutture La risorsa paesaggio programmate dovranno obbligatoriamente confrontarsi con questi particolari aspetti, la progettazione dovrà essere accompagnata da un

corretto inserimento paesaggistico.

Particolare attenzione dovrà essere rivolta al contesto paesaggistico di villa Emo garantendo il cono visuale dalla strada Montanara. Il paesaggio è quell’immagine condivisa del territorio in grado di essere letta e percepita dai cittadini, dagli abitanti ma anche dal

visitatore occasionale. Il compito del PAT è di mettere a sistema e

definire un modo continuo di lettura del paesaggio. In altre parole si dovranno individuare i tipi di paesaggio presenti a Selvazzano, perimetrare le porzioni di territorio fisicamente definite ove un certo tipo di paesaggio si presenta nitido e riconoscibile, individuare i

quadri cioè i luoghi particolarmente integri e suggestivi, articolare le viste lungo gli itinerari e individuare le relazioni visive. Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

Diversi sono i tipi e le idee di paesaggio presenti all’interno del territorio comunale: il paesaggio agricolo storico dato dalla qualità

delle aree agricole; il paesaggio della villa veneta; il paesaggio della città contemporanea; l’espansione urbana; il paesaggio dei colli dato dalla presenza fisica della Montecchia ma ancora più dalla “quinta” collinare; il paesaggio del fiume rappresentato dal Bacchiglione.

Il piano non mirerà soltanto alla tutela dei singoli elementi puntuali

ma dovrà sviluppare un progetto di valorizzazione del paesaggio legato alla sua percezione.

Selvazzano per localizzazione e potenzialità in termini di accessibilità, Il turismo infrastrutture, servizi e connotazioni paesaggistiche può svolgere un ruolo significativo all’interno del sistema di valorizzazione turistica del veneto centrale.

Il capoluogo è il punto d’incontro tra grandi sistemi turistici articolati lungo l’asse del Bacchiglione. E’ un nodo del sistema della mobilità e in questo senso può svolgere un ruolo strategico quale piattaforma strutturata di interscambio tra diversi sistemi della mobilità, nonché punto preferenziale di accesso ai diversi sistemi turistici.

Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

Selvazzano ha le potenzialità per diventare un luogo d’interscambio con i grandi itinerari paesaggistici e storico culturali. In particolare le azioni saranno volte a creare un sistema di offerta turistica basato sia sulle caratteristiche del valore locale del territorio, sia sull’opportunità offerta dalla vicinanza alle città termali di Abano e Montegrotto, al centro storico patavino e al parco dei colli euganei. Le azioni che il PAT può mettere in campo in relazione a tale aspetto sono ad esempio: a) Lo sviluppo della navigabilità sul fiume Bacchiglione: - Per scopi sportivi/ricreativi in continuità con altre realtà esistenti lungo l’asse del fiume (canottieri Padova). - Per scopi turistico/ricreativi, attraverso la creazione di un sistema di trasporto fluviale collettivo, con possibilità di collegare Selvazzano con il centro di Padova o con il castello di Cervarese. b) La valorizzazione delle relazioni con i grandi itinerari

cicloturistici. Il centro di Selvazzano è un punto di cerniera tra

l’itinerario di scala regionale relativo al Bacchiglione e i sistemi ciclabili afferenti ai bacini turistici di Padova, Colli Euganei e vicentino. c) Il recupero ai fini cicloturistici del tracciato di via Pelosa, il quale può essere recuperato e reso praticabile anche nella parte non urbana. Questo può diventare un interessante itinerario paesistico da Montegalda a Padova. A questo proposito è già stato realizzato un ponte ciclopedonale sulla brentella che permette di raggiungere direttamente il centro città.

Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

Le produzioni di qualità

Per quanto riguarda il settore agricolo, il piano dovrà salvaguardare le

aree destinate alla produzione specializzata, in cui le normali attività agricole possono essere integrate con funzioni turistiche e ricreative: visite alle aziende, percorsi eno-gastronomici, ospitalità, vendita diretta, filiera corta, fattorie didattiche e percorsi a cavallo o in bicicletta.

Andranno incoraggiati i progetti di rinaturalizzazione ambientale che aumentano la fruizione ricreativa del territorio. Questi progetti dovranno essere orientati al rafforzamento della rete stradale interpoderale, gestita dagli agricoltori, che migliori la connettività ciclopedonale tra località “minori” e i centri di svago. Va ricordata la presenza d’importanti cantine vinicole famose per la produzione di ottimo vino e per le visite guidate durante il periodo lontano dalla vendemmia e il mercato delle produzioni locali.

Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

Come cambia lo strumento urbanistico comunale

5 Cos’è il PAT?

La nuova legge urbanistica regionale 23 aprile 2004, n. 11 “Norme per

il governo del territorio”, ha stabilito che i comuni devono dotarsi di un nuovo strumento urbanistico, che sostituisce il vecchio Piano Regolatore Generale. Non si tratta del vecchio PRG che cambia nome, ma di uno strumento completamente nuovo, che rappresenta una svolta importante nel

processo di pianificazione del territorio.

Il Piano di assetto del territorio (PAT) è il nuovo strumento urbanistico che, insieme al Piano degli Interventi (PI), sostituirà il vecchio Piano

regolatore Generale (PRG).

Il PAT, una volta concertato con la Regione e la Provincia, costituirà la “carta dell’autonomia urbanistica comunale”. Le scelte di dettaglio, contenute nel Piano degli Interventi potranno essere decise e Il PRG si sdoppia modificate dal consiglio comunale senza più la necessità di una approvazione di ordine superiore. Il PAT contiene quattro livelli di informazioni:

ƒ I “vincoli” che derivano da pianificazione di ordine superiore. ƒ Le parti di territorio dotate di valore particolare, che sono definite come “invarianti”. ƒ Le “fragilità”. ƒ Le trasformabilità. Per costruire il PAT bisogna individuare i punti critici e i problemi che caratterizzano l’attuale stato del territorio e dell’ambiente. Ma

bisogna soprattutto avere una “visione” verso cui orientare le scelte future: per stabilire quali nuove opere dovranno essere realizzate (eventuali nuove strade e nuovi insediamenti, valutando i loro impatti sul territorio e sulla qualità della vita), per decidere quali parti

dovranno essere riqualificate (di valore storico, ambientale,

paesaggistico) quali le risorse ed i valori non sacrificabili, in definitiva come sarà o dovrà essere il paese di domani. Il PAT dovrà rispondere alle principali questioni con l’aiuto della Concertazione = “concertazione”, la partecipazione e “collaborazione” della partecipazione cittadinanza. La nuova legge prevede che al cittadino deve essere offerta concretamente la possibilità di informarsi, manifestare

problematiche e fornire proposte sul paese e il suo futuro. Al cittadino per contro si chiede di fare uno sforzo, di alzare per un momento lo sguardo e leggere il territorio nella sua interezza, per contribuire ad immaginare e disegnare il paese di domani, un paese dove la qualità della vita sia un obiettivo ed un valore

irrinunciabile. Dovrà cambiare l’ approccio al territorio, si dovrà pensare alla città partendo dall’ambiente, concentrarsi sui vuoti, sullo spazio agricolo Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

come risorsa non rinnovabile, sui retri, sugli spazi “indecisi” ed indefiniti ai margini del costruito.

Si dovranno proporre azioni concrete per migliorare la qualità della vita, per assicurare il rispetto delle dotazioni di servizi pubblici. Ci sarà tempo in seguito, con la successiva stesura del Piano degli Interventi (PI) per scendere nel dettaglio, per parlare di interventi

puntuali, di scelte operative, di lotti e piani attuativi, per raccogliere

e soddisfare gli interessi dei singoli, certi ormai che con il PAT alle spalle, tutto avverrà in maniera “sostenibile”, con equità e nel rispetto dell’equilibrio tra uomo e ambiente. Differenza tra PAT e PRG ƒ Nel PAT scompare la zonizzazione. Non si troveranno le Zone A, B, C, D (la zonizzazione è affidata al Piano degli Interventi). ƒ Il PAT non “vede” i proprietari, ma vede il “territorio”. Non ci sarà nel PAT l’informazione catastale, ovvero non si potrà

risalire alle previsioni urbanistiche che interessano la singola

proprietà. ƒ Il PAT non localizza volumi e non assegna diritti edificatori su singole proprietà, ma stabilisce le quantità generali di dimensionamento per grandi Ambiti Territoriali Omogenei: in

questo modo i diritti edificatori concernenti le aree di

trasformazione non sono più direttamente legati alla proprietà delle aree, ma diventano un bene comune, una risorsa della comunità che sarà puntualmente localizzata dal Piano degli Interventi, in funzione delle priorità che saranno stabilite.

ƒ Non si troveranno nel PAT le aree soggette ad esproprio, ma

solo le quantità generali. ƒ Tutti gli elementi che non sono più contenuti nel PAT si troveranno successivamente nel Piano degli Interventi, tra i quali:

ƒ la zonizzazione, con la distinzione in Zone residenziali,

produttive, a servizi pubblici, ecc. ƒ Le particelle catastali, con le previsioni urbanistiche specifiche (destinazioni d’uso e diritti edificatori). ƒ Le aree soggette ad esproprio per pubblica utilità. È fondamentale che i cittadini comprendano che il PAT è uno Priorità alle tematiche strumento programmatico di Pianificazione del Territorio Comunale: generali deve quindi individuare le problematiche di carattere generale. Non ha il compito di raccogliere i bisogni e le necessità individuali dei cittadini, ma deve concentrare l’attenzione sulle priorità e sulle tematiche generali. L’obiettivo è quello di far riflettere i cittadini sui

problemi del proprio paese e di raccogliere le proposte di sviluppo da

essi individuate, in modo che l’Ufficio Tecnico possa ricevere delle indicazioni sull’orientamento della popolazione in merito alle problematiche del territorio. I nuovi strumenti Con il PAT vengono introdotte nuove modalità di intervento nel territorio, tra i cui i più importanti sono: utilizzati dal PAT ƒ Il credito edilizio: uno strumento che consente di utilizzare in ambiti urbani specifici, il suddetto credito edilizio, maturato rimuovendo manufatti che deturpano l’ambiente (in genere Comune di Selvazzano Dentro DOCUMENTO PRELIMINARE

capannoni che ospitano attività in zona impropria). ƒ La perequazione fondiaria: estesa non solo all’interno dei

perimetri degli strumenti attuativi ma ad un ambito più ampio, consentendo di assicurare un’equa ripartizione dei diritti edificatori e dei relativi oneri tra tutti i proprietari delle aree e degli edifici interessati dagli interventi di

trasformazione urbanistica, anche se non contigui,

indipendentemente dalle specifiche destinazioni d’uso assegnate alle singole aree. ƒ Compensazione urbanistica una procedura concertata che, attuandosi mediante Accordi di Programma, Piani Urbanisti

Attuativi o Comparti urbanistici, trasforma il tradizionale

indennizzo monetario in capacità edificatoria assegnata ai proprietari di aree con vincolo finalizzato all’esproprio, previa cessione all’amministrazione pubblica dell’area oggetto di vincolo. ƒ Gli accordi di pianificazione: l’opportunità per

l’amministrazione comunale di attivare procedure di evidenza pubblica per individuare le aree nelle quali realizzare gli interventi di nuova urbanizzazione o di riqualificazione, finalizzati al soddisfacimento degli obiettivi di qualità urbana ed ambientale del P.A.T..