Convegno sul mezzofondo S/rubriche giovanile FORMAZIONE CONTINUA Lecco, 14 marzo 2014

Convegni, seminari, workshop

Attività svolte in collaborazione con:

Centro Studi & Ricerche

Convegno tecnico Seminario tecnico/pratico: Villa Lagarina, 11 gennaio 2014 “Metodologia per il miglioramento della tecnica di passaggio degli ostacoli” Firenze, 1 marzo 2014 Relazioni: • Alimentazione del giovane sporti- vo, Stefano Righetti • Evoluzione della programma - zione nel mezzofondo, dalle ca - tegorie giovanili a quelle allievi, Maria Righetti • La crescita agonistica di Michele Fontana, dalla categoria giovani - le a quella assoluta, Sandro Ma - rongiu

Organizzazione: ASD Atletica Lecco 2Colombo Co - Relazioni: struzioni” Comitato Regionale FIDAL • Un nuovo modelle tecnico per Lombardia l’atletica italiana, Massimo Ma - gnani • Mezzofondo femminile: stesse me - Relatori: todologie di allenamento? Pierino • Vincenzo De Luca Endrizzi • Ilaria Ceccarelli • Dal cross alla pista: l’esperienza della Spagna, Luis Miguel Landa Organizzazione: • Moderatore: Dino Ponchio Comitato Regionale Toscano FIDAL

Organizzazione: • Atletica Quercia Rovereto • Comitato provincia autonoma di Trento

102 atleticastudi 1-4/2014 Seminario: “Tecnica e locità, di resistenza, sul piano e con Relatori: metodologia del salto in lungo: gli ostacoli), Vincenzo De Luca Vitaly Petrov differenze e affinità con l’estero” • Applicazioni pratiche del modello Firenze, 22 marzo 2014 biomeccanico, Vincenzo De Luca Interventi: Renzo Avogaro, Riccardo Cal - Organizzazione: cini, Simone Bianchi Comitato Regionale Lazio FIDAL, Il famoso tecnico di salto con CS Esercito l’asta mostra quali sono le pro - gressioni didattiche e gli esercizi Convegno: “L’importanza di propedeutici corretti per l’avvia - costruire una ritmica di mento dei giovani rincorsa per saltatori di lungo e triplo: mezzi di allenamento” Organizzazione: Genova, 23 marzo 2014 CR FIDAL Toscana

Tavola rotonda: ”Gli ostacoli in Italia e nel Mondo” Torino, 23 marzo 2014 Relatori: Stefano Serranò, Gianni Cecconi Analisi del salto dal punto di vista tecnico-biomeccanico e metodo - logia dell’allenamento, confronto con i modelli di riferimento stranie - ri e quello italiano Relatore: Organizzazione: Claudio Mazzaufo Comitato Regionale Toscano FIDAL Organizzazione: Seminario tecnico: Dall’analisi Comitato Regionale Ligure FIDAL biomeccanica della corsa alla pratica sul campo” Seminario: “Come si insegna il Roma, 22-23 marzo 2014 salto con l’asta in età giovanile, progressione didattica ed esercizi propedeutici” Firenze, 23 marzo 2014 Relazioni: • Costruzione del modello ritmico dei 400hs, Eddy Ottoz • L’allenamento di Marzia Caravel - li, Marcello Ambrogi • La mia atletica, Marzia Caravelli • 110 e 100 ostacoli: la tecnica dei migliori al mondo di ogni tempo a confronto con quella dei nostri ostacolisti, Roberto Bedini

Organizzazione: Relazioni: CUS Torino, Associazione Officina • Biomeccanica della corsa (di ve - Atletica

atleticastudi 1-4/2014 103 Convegno tecnico-pratico: • Dalla teoria alla pratica: didattica del - Relatore: “La postura in atletica le esercitazioni, Pierino Endrizzi Giuliano Corrad i leggera” Firenze, 28 marzo 2014 Organizzazione: • Il seminario si propone di illustra - Comitato FIDAL Sardegna re il corretto approccio per l’indi - viduazione e la correzione degli er - Convegno sulla marcia rori nelle varie fasi del salto in alto Locorotondo (Ba), 29 marzo 2014 Organizzazione: Comitato Regionale Toscano Fidal

Seminario: “Gli ingredienti di un atleta di successo” Roma, 11 aprile 2014

Relatore: Vincenzo Canali

Organizzazione: Comitato Regionale Toscano Fidal Relazioni: Convegno sulle metodologie • Allenamento funzionale della for - di allenamento dei giovani za per la marcia, Cosimo San - mezzofondisti: “Allenarsi per tarcangelo crescere” • Gli infortuni nella marcia: preven - Cagliari, 29-30 marzo 2014 zione e cura, Guido Quaranta Relatore: Stefano Baldini Organizzazione: Alteratletica Locorotondo, Comita - Organizzazione: to regionale Fidal Puglia Comitato Regionale Fidal Lazio

Seminario pratico: “La correzione Convegno degli errori nel salto in alto” Bari, 12 aprile 2014 Firenze, 5 aprile 2014

Relazioni: • Programmazione dell’allenamen - to per i giovani mezzofondisti, Lu - ciano Gigliotti

104 atleticastudi 1-4/2014 Relatore: Organizzazione: Relazioni: Francesco Angius CR FIDAL Sicilia – Centro Studi • Dal cucciolo al fanciullo, Mauro • Modello tecnico e ritmico per le Pascolini gare dei 110-100 e 400 ostaco - Convegno di aggiornamento • Alimentazione e atletica: dall’av - li, : sul lancio del disco viamento all’atleta di alto livello, • Perfomance e fidelizzazione del - Bergamo, 18 maggio 2014 Francesco Fagnani l’atleta: la preparazione psicolo - gica del tecnico, Ilaria Fischetti Organizzazione: Comitato provinciale Fidal Roma sud Organizzazione: Comitato Regionale Fidal Puglia Seminario: “La lunga strada verso il successo – esperienze Convegno: “L’atletica leggera pluriennali di campo” fa scuola” Roma, 9 luglio 2014 Palermo, 24 aprile 2014

Relatore: Francesco Angius • Analisi biomeccanica della tecni - ca del lancio del disco: • Considerazioni sullo sviluppo della forza speciale nel lancio del disco

Organizzazione: Relatore: Relazioni: Comitato Regionale Fidal Lombardia Roberto Pericoli • Esperienze e riflessioni sul reclu - tamento, l’avviamento e la ge - Convegno: “Dal cucciolo al Organizzazione: Comitato regio - stione dei giovani saltatori di ta - fanciullo” nale Fidal Lazio lento, Carmelo Giarrizzo Castelgandolfo (RM), 3 giugno 2014 • La filosofia dei salti secondo Ro - Tavola rotonda: “il bert Zotko, Claudio Mazzaufo mezzofondo veloce” • La progressività nell’allenamento Nembro (Bg), 11 luglio 2014 dei salti in estensione in atletica leggera, Michele Basile • Vuoi migliorare la perfomance in endurance? Allenati in altitudine, Gaspare Polizzi • La “scuola palermitana” dell’alle - namento in altitudine: studio su al - cuni parametri cardiaci e meta - bolici, Marcello Giaccone • La valutazione funzionale per l’ot - tenimento della prestazione nei salti, Nicola Silvaggi

atleticastudi 1-4/2014 105 Relazioni: Seminario: “Lancio del disco: Organizzazione: • Io faccio così, Vittorio Di Saverio tecnica e didattica” Atletica Sandro Calvesi, CONI Val - • Le mie esperienze, Gianni Ghidini Camerino, 21 agosto 2014 le d’Aosta, FIDAL Comitato regio - • La nascita del centro nazionale di nale Valle d’Aosta sviluppo tecnico del mezzofondo veloce di Bergamo, Saro Naso Convegno: “La programmazione generale in atletica leggera: Organizzazione: Atletica Saletti, nuove tendenze” Officina Atletica, patrocinio Comitato Milano, 16 ottobre 2014 Regionale Fidal Lombardia

Tavola rotonda: “Allenarsi in altura: dagli aspetti fisiologici alle esperienze sul campo” Rovereto (Tn), 20 luglio 2014

Relatore: • Armando De Vincentis

Organizzazione: Comitato Regio - nale Fidal Marche

Seminario tecnico: Relatore: “Alimentazione corretta e Nicola Silvaggi bilanciata nelle discipline dell’atletica leggera” Organizzazione: Aosta, 7 ottobre 2014 Comitato Fidal Friuli Venezia Giulia

Seminario: “Un lancio lungo 10 anni: dalle categorie promozionali all’atleta evoluto” Relatori: Roma, 18 ottobre 2014 • Mauro Marzorati • Maria Francesca Piacentini • Pietro Pastorini • Federico Schena

Organizzazione: Officina Atletica, Quercia Rovereto, CeRiSM, SdS Trentino

Relatore: Enrico Arcelli Come devono nutrirsi prima e du - rante la gara maratoneti, ultrama - ratoneti, corridori su strada, trail, sci alpinismo e marciatori.

106 atleticastudi 1-4/2014 Relazioni: Seminario: “Cosa c’è di nuovo Convegno nazionale • Il giovane lanciatore: sviluppo a proposito della forza” ‘Atleticamente’: “L’arte di completo di tutti i requisiti. Genova, 26 ottobre 2014 allenare – il Coaching oggi” • La tecnica del lancio del disco se - Abano Terme (Pd), condo i canoni meccanici: dalla 8-9 novembre 2014 teoria alla pratica, Francesco Angius

Organizzazione: Comitato Regionale Fidal Lazio

Seminari sull’attività giovanile Bergamo, 25-26 ottobre 2014

Relazioni: • La forza muscolare: nuove spe - cificità, dall’alta prestazione alla prevenzione, Renato Manno Relazioni: • L’allenamento specifico della for - • Dalla programmazione al campo: za negli sport da combattimento, ricominciare dall’ABC?, Massi - Alberto Di Mario mo Magnani, Stefano Baldini • L’allenamento della forza in atleti - • Quando il feed-back è negativo, che Relazioni: ca leggera: esperienze nel settore fare? Come interrompere il circuito • Indicazioni metodologiche per la dei lanci, Domenico Di Molfetta negativo, Samuele Marcora stesura della programmazione • I marker fisiologici per la gestione del annuale di un giovane lanciatore Organizzazione: training: cosa dice la scienza oggi, di martello, Renzo Roverato Comitato Regionale CONI, Scuola Maria Francesca Piacentini • Considerazioni sui migliori multi - regionale dello sport Liguria • Team building: come costruire plisti giovani stranieri, Riccardo un sistema funzionale, Giovanni Calcini Esposito • Evoluzione del lavoro di Federica • Strategie attuali di coaching: i Del Buono, Rossella Gramola punti deboli e quelli forti della ca - • Proposte di programmazione per tena, Roberto Re velocisti e ostacolisti juniores, • Notte insonne, gara già fatta! La Vincenzo De Luca gestione emozionale dell’atleta, • Evoluzione di un atleta di élite dal - Claudio Robazza la categoria cadetti a quella as - • La gestione del Team e del top, soluta, Raimondo Orsini Neil Black (UK) • Coach, maestro, tuttologo: qua - Organizzazione: le ruolo per l’allenatore, Sandro Comitato Fidal Piemonte Campagna • La quadratura del cerchio. Della gestione del team che segue l’atleta, Antonio La Torre

atleticastudi 1-4/2014 107 Organizzazione: Relazioni: controllo, Giuliano Corradi, Mas - Comitato Regionale CONI Veneto, • Esperienze vincenti francesi nel - simo Piovaticci Scuola regionale dello sport Veneto, l’allenamento delle qualità di for - • Genesi, individuazione e corre - Comitato Regionale FIDAL Veneto za e dei velocità negli sprinter, Guy zione dell’errore motorio nei 4 Ontagnon lanci, Marco Mozzi Incontri di aggiornamento: “Terminando e Organizzazione: Organizzazione: ricominciando 2014” Comitato Regionale FIDAL Veneto Comitato Regionale FIDAL Emilia Abano Terme (Pd), 22 novembre 2014 – Settore tecnico Romagna

Aggiornamento tecnico Incontri di aggiornamento: Modena, 2 novembre 2014 “Universo Velocità: come si allena Speedy Gonzales?” Roma, 22 novembre 2014

Relazioni: • Analisi descrittiva e allenamento nel mezzofondo, Bruno Gajer

Organizzazione: Comitato Regionale FIDAL Veneto – Settore tecnico Relazioni: Incontri di aggiornamento: • Proposte di esercitazioni per im - Relazioni: “Terminando e postare una corretta tecnica di • L’esperienza di Irene Siragusa, ricominciando 2014” corsa, Mirco Tonioli Vanna Radi Abano Terme (Pd), 22 novembre 2014 • Punti di presa, sostegno e spin - • La crescita di Diego Marani, Gio - ta dei piedi per assorbire e gene - vanni Grazioli rare adeguati dinamismi del cen - • La carriera giovanile di Ilaria Ver - tro di massa nella preparazione derio, Paolo Prestipino tecnica dei saltatori, Marco Di • Il futuro di Mario Marchei e Mat - Maggio tia di Panfilo, Maura Cosso • Un esempio di strategia nella programmazione della stagione Organizzazione: invernale, per gli atleti in fase di Comitato Regionale FIDAL Lazio, specializzazione, Mirco Tonioli ASSITAL • Mezzi per le esercitazioni di forza speciale e specifica per i giovani saltatori e multiplisti. Balzi, multi - balzi e sovraccarichi usati in for - ma dinamica, somministrazione e

108 atleticastudi 1-4/2014 Convegno: “Programmazione, Relazioni: • Ricerca di modelli tecnici adatta - mezzi e controllo • La responsabilità dell’allenatore nei ti alle diverse qualità d’atleti. Espe - dell’allenamento: dal giovane confronti dei giovani a lui affidati, rienze di confronto/apprendimento all’atleta di élite nelle corse di la sua funzione pedagogica di con tecnici stranieri, Emanuele velocità ed ostacoli” educatore e formatore, la sua Serafin Cagliari, 22-23 novembre 2014 funzione vincolante rispetto alla fa - miglia spesso oggi in difficoltà, Organizzazione: Carlo Vittori Comitato Regionale FIDAL Emilia • Valutazione preventiva e ripro - Romagna grammazione posturale, Vincen - zo Canali Seminario: “Motivazione e • L’avviamento dei giovani all’alle - relazione: aspetti psicologici namento della forza, Roberto nella pratica atletica” Bonomi Roma, 12 dicembre 2014

Organizzazione: Atletica Sandro Calvesi, Comitato Regionale FIDAL Valle d’Aosta, AS - SITA

Tavola rotonda: “Giavellotto: dal principiante al campione” Modena, 30 novembre 2014

Relatore: Carlo Vittori

Organizzazione: Comitato Regionale FIDAL Sardegna

Convegno tecnico: “I figli degli altri – La responsabilità dell’allenatore” Relazioni: Aosta, 29-30 novembre 2014 • Motivazione psicologica nella pra - tica sportiva, Laura Bortoli • Aspetti relazionali: il ruolo degli adulti (allenatori, dirigenti, genito - ri), Laura Bortoli

Organizzazione: Comitato Regionale FIDAL Lazio Relazioni: • Progettare la prestazione dalle condizioni iniziali all’analisi delle va - riabili necessarie non sufficienti per favorire la crescita del talento nel giavellotto, Carlo Giulioni • Proviamo a trasformare i problemi in opportunità, Sergio Previtali

atleticastudi 1-4/2014 109 Seminario: “DonnAtletica: Relazioni: Il raggiungimento della massima l’approccio all’atletica • Tecnica e metodologia della mar - prestazione e la forma sportiva? Op - attraverso le prove multiple. cia, Pietro Pastorini pure non è vero che queste sono le Le prove multiple femminili” • Cenni sulla regola 230 del RTI, conseguenze, il risultato di un obiet - Napoli, 13 dicembre 2014 Davide Bandieramonte tivo molto più complesso, anzi di • Principi metodologici che acco - due obiettivi, e funzionale? munano marciatori e mezzofon - La nostra opinione, chiaramente disti, Salvatore Pisana verte su quest'ultima affermazio - • Allenamento in stato di relativa ne che ci porta a definire l'attivi - ipossia: adattamenti biologici cen - tà sportiva umana, nello sport di trali e periferici, Marcello Giac - vertice, tesa allo sviluppo della cone specializzazione morfofunzionale dell'organismo e del regime mo - Organizzazione: torio specifico della disciplina. Atletica Zafferana, Comitato Re - Per definire la specializzazione mor - gionale FIDAL Sicilia fofunzionale ci facciamo aiutare da Y. Verchosanskij che la definisce come “quell'insieme di migliora - menti adattivi stabili generati dalle Articoli di tecnici: caratteristiche specifiche della di - opinioni e discussione sciplina sportiva praticata”. Relazioni: Inizialmente nella pratica di una di - • L’approccio all’atletica attraverso sciplina sportiva l'organismo uma - le prove multiple, Luigi Chierchia SPECIALIZZAZIONE MORFOFUNZIO - no reagisce con un adattamento • DonnAtletica: le prove multiple NALE E REGIME MOTORIO SPECIFICO generale, ma in seguito, dopo femminili, Luigi Chierchia Francesco Angius questa prima fase, le modificazio - dottore magistrale in scienza e Tec - ni corporee assumono un caratte - Organizzazione: nica dello Sport, collaboratore Lan - re maggiormente specifico secon - Comitato Regionale FIDAL Campania ci della FIDAL, responsabile Centro do le caratteristiche peculiari del - Nazionale del Lancio del Disco di la disciplina. Convegno: “Tecnica e Grosseto Conseguenza è lo sviluppo di quei metodologia di allenamento gruppi muscolari impegnati nelle ge - del marciatore” Qual è lo scopo dell'allenamento stualità specifiche e delle capacità Zafferana Etnea (Ct), 20 dicembre 2014 sportivo e più in generale della pro - motorie che stanno alla base della grammazione dello stesso? prestazione.

110 atleticastudi 1-4/2014 Questo secondo aspetto genera, quindi, anche uno svi - ficacia sempre maggiori” ( Angius 2015). luppo dell'intero organismo in particolare quei sistemi L'obiettivo è quello, ad esempio in atletica, di correre, principalmente impegnati nell'attività di gara. saltare e lanciare mantenendo una tecnica ottimale e La specializzazione morfofunzionale si evidenzia con tre raggiungendo velocità di stacco, di rilascio e di corsa particolari caratteristiche a livello muscolare: sempre più elevate. • Ipertrofia della muscolatura impegnata nel gesto di È abbastanza facile comprendere che questi sono gli gara scopi ultimi dell'allenamento di ogni atleta agonista. • Maggiore funzionalità muscolare grazie al miglioramento È necessario ora ricollegarsi al concetto di specializ - della coordinazione intra e intermuscolare zazione morfofunzionale visto prima. • miglioramento dei processi metabolici ed energeti- Per raggiungere la massima prestazione è necessario ci con equilibrio a livello muscolare tra produzione e mettere in collegamento i due concetti: utilizzazione ATP. • specializzazione morfofunzionale Il risultato di ciò si esprime in tre forme di specializza - • regime motorio specifico di gara. zione morfofunzionale: Essi sono reciprocamente collegati, vediamo. 5. La capacità di realizzare con modalità rapide azio - La specializzazione morfofunzionale è “conditio ni motorie specifiche sine qua non“ si possa migliorare il regime motorio 6. La velocità di movimento dell'atleta nel gesto di gara specifico di gara. Solo uno sviluppo massimo del - 7. Il controllo posturale in movimenti ad alta velocità e le strutture principalmente responsabili della pre - alto livello coordinativo. stazione può permettere di incrementare le carat - Il primo aspetto si riferisce principalmente agli sport di teristiche del gesto di gara. squadra e di situazione, mentre il secondo è tipico del - Migliorare la specializzazione morfofunzionale ai mas - le discipline con forte componente di velocità ed esplo - simi livelli, renderla il più efficace possibile, porterà al sività. Il controllo posturale è peculiarità, invece, di tut - miglioramento del regime motorio di gara. ta la motricità umana. Date queste premesse, l'alle - Pertanto le energie e gli sforzi degli atleti e dei tecnici namento di un atleta di vertice deve contenere in gran devono essere indirizzati in tale direzione. parte esercitazioni specifiche che possano permette - È particolarmente indicativo l'esempio di un lan - re lo sviluppo di queste capacità motorie legate alle ri - ciatore di disco di elevata qualificazione che aven - chieste di gara. do migliorato il suo personale nei 30 mt. di corsa, La riduzione dei mezzi allenanti e la loro sempre mag - si aspetterebbe anche un miglioramento nel gesto giore similitudine alla motricità di gara diverranno di gara. condizioni fondamentali per migliorare la prestazione Quest’attesa probabilmente sarà vana poiché la mo - sportiva. tricità rettilinea non ha correlazione con quella rotazio - È ora introdotto il concetto di regime motorio specifico. nale e, pur avendo utilizzato la stessa muscolatura de - Per regime motorio specifico intendiamo ” la realizza - gli arti inferiori, le linee di sviluppo di questi gruppi mu - zione dei movimenti da gara con una velocità e un’ef - scolari sono completamenti diversi. È altrettanto vero che la ripetizione del gesto di gara con un regime motorio vicino o uguale a quello della competizione permette il massimo sviluppo della spe - cializzazione morfofunzionale dell'organismo. Sempre Y. Verchosanskij affermava che “niente è più specifico e allenante dello stesso gesto di gara”. Lavorare con i gesti tecnici completi che variano il regime motorio di gara è un mezzo altamente qua - lificato per porre l'atleta in grande condizione fisi - ca e tecnica. Vogliamo terminare riprendendo l'ipo - tesi iniziale. È chiaro come la massima prestazione è l'aspetto vi - sibile, esteriore più eclatante, di un progetto che ha delle finalità più scientifiche e fisiologiche.

atleticastudi 1-4/2014 111 Bibliografia

J.Verhosanskij:’’La preparazione fisica speciale” 2008 Ultimate Atlete Concepts CONI – SDS 2001 J. Weineck:” L’allenamento ottimale” Calzetti J. Verhosanskij:’’Introduzione alla teoria e meto - Mariucci 2009 dologia dell’allenamento sportivo’’ CONI – SDS 2001 Platonov:” L’organizzazione dell’allenamento e del - J. Verhosanskij:’’La moderna programmazione del - l’attività di gara” Calzetti Mariucci Editore 2004 l’allenamento sportivo’’ CONI –SDS 2001 Platonov:”Fondamenti dell’allenamento e dell' J. Verhosanskij:’’Basi dell’allenamento della forza attività di gara” Calzetti Mariucci Editore 2004 specifica” SDS 1973 A. Bondarchuk:”Transfer of training in sport” Ul - J. Verhosanskij:”La programmazione e l’organiz - timate Atlete Concepts 2007 zazione del processo di allenamento” SSS 1984 Anzil/Colle/Zanon:”La periodizzazione dello sport” V. Issurin:”Block Periodization” (in inglese) 2008 Doretti Udine 1978 Ultimate Atlete Concepts L.Matveyev:”Fundamentals of sport training” Pro - V. Issurin:”Block periodization vol. 2” (in inglese) gress Publishers 1981

PROSPETTIVE PSICOLOGIChE SUL TEMA DEL FALLIMEN - tenenza) e da tanti aspetti di non facile individuazione. TO NELLA PRESTAZIONE DEL GIOVANE ATLETA Mi soffermo sul rapporto Allenatore-Atleta che compo - Giampaolo Garilli ne notoriamente la trasmissione delle competenze Dottore in Scienze dell’Educazione a Indirizzo Extra - tecniche, con l’allenatore primo codificatore della natura scolastico, Allenatore Specialista FIDAL del ragazzo, delle sue caratteristiche fisiche e psicolo - giche. Lasciando le metodologie dell’allenamento alla va - Introduzione sta letteratura già presente, cito invece le due teorie psi - Le performance sportive sono da sempre oggetto di cologiche a mio avviso maggiormente in uso. studio per il raggiungimento di prestazioni elevate, pro - Condizionamento classico (modellatura): cerca di ri - viamo a considerare anche alcune dinamiche psico - produrre in anticipo la condizione di gara per adatta - logiche che le possono ostacolare . re l’atleta allo stress attraverso l’elaborazione di uno Fallire un risultato significa che la prova atletica è sta - schema di training che riduca le differenze tra allena - ta difettosa (non all’attesa delle aspettative), così mento e competizione. È un metodo comunemente im - dopo mesi di duro lavoro preparatorio, all’appuntamento piegato ma può determinare un’elevata e prolungata importante accade l’impensato, qualcosa che non tro - pressione sul giovane atleta, finendo per produrre un va immediatamente spiegazione: ma come…era tut - grave stress da prestazione. to perfetto…cosa è successo?...ti sei preparato be - Variazione e graduazione dello stress : basata sulle teo - nissimo…deve essere un problema di testa…. (tutte rie dell’apprendimento tramite “condizionamento ope - purtroppo affermazioni da prendere col beneficio del rante”, influenza l’allenamento attraverso una pro - dubbio perché un buon allenatore deve sempre met - gressione graduale dell’automazione dei gesti atletici tersi per primo in discussione di fronte al problema). con lo scopo di ottenere un transfert efficace. Si al - Succede anche che l’atleta rinunci alla gara a causa ternano fasi di routine a momenti di stress, spesso in di uno strano infortunio dell’ultimo minuto che rovina concerto con i periodi di carico e scarico degli allena - tutto, allora i motivi sono forse da ricercare davvero nel - menti, l’obiettivo è provocare un adattamento via via la sua psiche, soprattutto se un giovane soggetto. sempre più efficace sino alla prossimità delle gare. In - teressante a proposito è l’ allenamento sintetico ultra - L’ambiente che circonda l’atleta stressante che consiste nel indurre un carico di lavo - Le cause dell’insuccesso sportivo nascono da lontano, ro maggiorato (in condizioni di difficoltà) sottoponen - dai primi processi di formazione dell’ “io”, amplificate da do l’atleta a stimoli più gravosi del contesto gara, con situazioni esterne, per la maggior parte dei casi dal - una modalità non stereotipata, inserendola cioè oc - l’ambiente che circonda quotidianamente il ragazzo (la casionalmente e all’improvviso nei piani di allenamen - famiglia, il tecnico che lo segue e la Società di appar - to. È questa una metodica forse più adatta ad atleti di

112 atleticastudi 1-4/2014 alto livello, dotati di schemi mentali già consolidati. tuazioni assurde e fantastiche che gli hanno impedito il Per il giovane talento sportivo, apparirà scontato, la ge - successo (meccanismo nevrotico di difesa). All’oppo - stione dello stress nel tempo è subordinata al suo per - sto l’atleta che ha paura di vincere, dopo un successo corso atletico. “Costruire per bene” la potenza dell’atle - può anche giungere all’abbandono dell’attività (burnout) ta negli anni spesso stride con il risultato immediato di pre - perché schiacciato dal peso dell’ansia di dover vince - stigio, soprattutto quando il giovane è già forte di sua na - re nuovamente, con il terrore di non riuscirci. Anche che tura. Si rischiano aspettative errate perché si trascura, nel gli atleti che compensano le carenze di potenza e di pre - periodo più importante della crescita, la necessaria e lun - stigio tramite la loro bravura, hanno una paura folle di ga fase della formazione fisica e mentale, insistendo solo mancare l’obiettivo, spesso tendono a proiettare il timore sulla prestazione. Il movimento giovanile di casa nostra su sintomi corporali, diventano aggressivi verso gli al - offre continui esempi di giovani promettenti spariti trop - lenatori e giungono persino a rifiutare di partecipare alle po presto dalla scena sportiva perché al momento di con - gare. Non di minor importanza è il caso dell’inibizione fermarsi nelle categorie superiori non riescono più a vin - mentale inconscia allo sforzo in assenza di problemi fi - cere. Il percorso di un giovane è profondamente diver - sici, situazione che si rivela anche protezione naturale so dagli schemi di allenamento somministrati a un atle - verso un lavoro dannoso ed eccessivo. ta evoluto che invece è già pronto e purtroppo lo stile di vita attuale dei nostri figli non permette più, come in pas - L’infortunio inconscio e la proiezione sato, di trovare soggetti già performanti perché preparati È il caso forse più interessante da osservare a un’at - dalla palestra naturale delle campagne e delle strade, ra - tenta riflessione sull’accaduto e di una buona cono - gazzi forti e già solidi di personalità, la potenza è dunque scenza del soggetto. I piccoli infortuni, spesso di mo - correlata alla consapevolezza dei propri mezzi e il bino - desta entità ma tali da generare una scusa valida a non mio corpo-mente non deve mai dissociarsi. gareggiare (o a competere comunque ma in condizione di handicap), appartengono a ciò che S.Freud definì atti La competizione mancati . Riscontrabili anche in soggetti normalmente il fanciullo impara a conoscere e a conoscersi per mez - equilibrati interessano gli allenatori perchè si presen - zo del gioco, prendendo così gradualmente consape - tano in prossimità di appuntamenti agonistici importanti. volezza delle proprie capacità per giungere alla compe - Naturalmente quando l’atto mancato perde la carat - tizione che gli offre la possibilità di sublimare il bisogno teristica di sporadicità allora si può parlare di sintomo di misurarsi con gli altri, derivato dall’istinto animale di ag - nevrotico vero e proprio. gressività, di conservazione della specie e dagli istinti pri - Per Freud nella vita psichica non esiste il caso e attra - mordiali di sicurezza, conoscenza e potenza (A.Adler). verso questo determinismo , in ogni comportamento è La competizione è positiva per il giovane a condizione reperibile un significato. L’infortunio diviene inconscia - di assenza di stati psicopatologici, l’ansia nevrotica ad mente (ovvero senza premeditazione o intenzione ap - esempio è sicuramente la peggiore delle cause influen - parente) un mezzo di alleggerimento o di evitamento del - ti sulla prestazione proprio perché blocca la persona di lo stress che incombe perchè consente all’atleta di ri - fronte all’evento stressante (i casi più gravi devono es - durre la pressione su di sè. Sono infortuni che non com - sere trattati da specialisti, ritengo ottime le psicoterapie promettono mai la carriera sportiva (sono spesso ca - a orientamento psicodinamico) ma vediamo alcuni casi: dute da scale, in bicicletta, microfratture da contusio - In un IO poco strutturato e immaturo accade che la com - ne, sempre in parti anatomiche determinanti per la pre - petizione divenga fonte di frustrazione, a differenza di un stazione). L’infortunio lieve, anche se non compromette IO strutturato e maturo per il quale è invece sintomo di la gara, offre una buona scusa qualora il risultato non progresso (Ancona L.). Il soggetto del primo caso ten - giunga, con conseguente riduzione dello sforzo nervoso. derebbe ad attuare diversi meccanismi inconsci di di - Si tratta di una forma del pensiero neurotico, una dife - fesa. Anche stati di ansia meno gravi compromettono sa dell’IO ad opera di meccanismi psichici inconsci che l’equilibrio psicologico del giovane atleta quando chia - tendono a rassicurare il soggetto, allontanando la per - mato alla realizzazione finale dei suoi sforzi. Cito alcuni cezione minacciosa dell’evento. Situazioni analoghe pos - modelli comportamentali sull’argomento, per esempio sono rivelarsi altresì in un meccanismo inconscio di pro - l’atleta megalomane è convinto della sua superiorità al iezione verso un’altra persona, come se farsi male dan - punto che deve vincere a tutti i costi, così di fronte alla neggiasse non tanto l’atleta quanto chi egli percepisce sconfitta tende a giustificarla oltremodo, inventandosi si - come ostile (allenatore, genitore, dirigente sportivo, ecc.).

atleticastudi 1-4/2014 113 Alcuni rimedi delle risorse personali, per migliorare il proprio stile di vita Provo a proporre alcune soluzioni. Assodato che lo in maniera più soddisfacente e creativo» Feltham C., Di - stress dovuto all’ansia tende a diminuire sensibilmen - zionario di Counseling, Roma, Sovera, 2008. Rogers C., te il rendimento atletico, Mechanic (1962) sostiene che La terapia centrata sul Cliente , Martinelli, Firenze, 1970 per invertire i fattori, occorre ridurre il livello delle aspet - Le condizioni basilari per la riuscita della relazione sono tative e delle aspirazioni, abbassandone l’obiettivo. In tre: l’accettazione incondizionata , la comprensione em - questo modo si riducono l’aspettativa e la pressione patica e la congruenza . Provo a semplificare per aiuta - causate dall’evento. Chiedendo in sostanza all’atleta re l’allenatore che volesse sperimentarne gli effetti: per un risultato certamente alla sua portata, si verificherà, accettazione incondizionata s’intende che prima di nel caso di un miglioramento, un rafforzamento della tutto è necessario disfarsi di ogni pregiudizio o etichet - sua autostima, positivo per il futuro. Anche un allena - ta per dare spazio alla persona che si ha di fronte, con mento vario e stimolante riduce la condizione di noia rispetto ed attenzione per ciò che si osserva, sospen - che le ripetizioni logoranti di molti schemi propongo - dendo i giudizi di vero o falso. Avere considerazione per no. Il giovane atleta va poi guidato verso l’interiorizza - una persona vuol dire accettarla così com’è nella sua zione di valori importanti come la lealtà e l’autocritica, specificità, prestargli fin dall’inizio ( accoglienza ) un’at - fondamentali per superare le sconfitte, per vincere cor - tenzione sincera e ascoltarla. L’accoglienza è il primo gra - rettamente bisogna saper perdere correttamente. dino di una buona relazione, è la porta di accesso alla L’allenatore dovrebbe anche controllare che il giova - comunicazione. Se sono accolto male sono bloccato in ne non si occupi esclusivamente di Sport al fine di col - partenza e lo sarò per molto tempo. Sappiamo quan - tivare e accrescere tutte le proprie potenzialità. to un bel sorriso sia importante, accettazione e ascol - La mia proposta riprende un articolo ( La preparazio - to sono fondamentali, senza pregiudizi. Il ragazzo così ne psicologica dell’atleta, reperibile su Atletica Studi) rafforza le condizioni di autostima e sicurezza e trove - di F.Antonelli che indica come l’atteggiamento mentale rà in seguito anche le parole per parlare dei suoi disa - dell’allenatore possa assumere i tratti del counseling gi, libero di riconoscere ed elaborare le proprie esperienze (1) , ovvero <>, come in - sivo (mettersi da parte e tacere) ma un processo attivo teso da C.Rogers (2), tesa allo stimolo delle capacità che ci impegna a voler realmente comprendere l’altro, di scelta attraverso atteggiamenti proattivi. Premesso le sue idee e i suoi sentimenti. L’ascolto autentico esi - che in ogni organismo vivente esiste una tendenza na - ge accettazione, coinvolgimento, partecipazione e ri - turale e costruttiva alla realizzazione delle proprie conoscimento, immaginando noi stessi nella situazio - possibilità Rogers sviluppa la sua teoria basandosi sul - ne vissuta dall’altro secondo comprensione empatica, la fiducia negli esseri umani <>, dunque ogni individuo è potenziale promo - sce, anche se la pensiamo diversamente. La com - tore della sua crescita, ma perché ciò accada è ne - prensione empatica consiste in sostanza in una perce - cessario che le condizioni esistenti consentano di com - zione corretta dello schema di riferimento interno altrui prendere se stesso, le proprie emozioni e le esperienze e dell’insieme di esperienze, sensazioni, percezioni, si - interiori (insight) e tale sostegno deve essere mediato gnificati che sono connessi all’evento emotivo. L’alle - da un approccio centrato sulla persona. È importan - natore cerca allora di capire come il ragazzo rappresenta te quindi che il tecnico educatore e l’atleta siano mo - il mondo che lo circonda attraverso una migliore per - tivati a intraprendere un percorso di questo genere. cezione di sé e una correzione delle idee falsate di sé, Counseling è finalizzato a «consentire a un individuo una permettendogli di costruirne di più congrue. visione realistica di sé e dell’ambiente sociale in cui si Tutto questo introduce il concetto di congruenza , in al - trova a operare, in modo da poter meglio affrontare le tre parole la piena coscienza delle proprie reazioni e dei proprie scelte […] con la riduzione al minimo della con - propri sentimenti inserita all’interno di un sistema or - flittualità dovuta a fattori soggettivi», (Galimberti, Dizio - ganizzato di significati; quindi anche una buona capacità nario di Psicologia , Torino, UTET, 2006) ed è inoltre d’introspezione: quanto più mi conosco, tanto più sono «un’attività di competenza relazionale che utilizza mez - in grado di comunicare me stesso. Essere incongruenti zi comunicazionali per agevolare l’autoconoscenza di se significa invece discrepanza tra ciò che si è da ciò che stessi attraverso la consapevolezza e lo sviluppo ottimale si crede di essere. Prendiamoci dunque il tempo per

114 atleticastudi 1-4/2014 riflettere, comprendere ciò che l’altro è in grado di ascol - di un soggetto debole nei confronti di uno più forte, ma tare, saper scegliere il momento e prestare attenzio - piuttosto come una probabile disparità di conoscen - ne al modo in cui si comunica. Il tecnico educatore è ze, esperienze, capacità. Dal punto di vista del soggetto nella relazione una persona reale, trasparente e au - educando, l’asimmetria relazionale ricercata e accet - tentica, capace di esperire la realtà interna ed ester - tata, consiste nella misura in cui egli riconosce l’edu - na senza distorcerla, che conosce se stesso e i pro - catore con un ruolo di esperto, in grado di usare com - pri limiti, e che è in contatto con i propri sentimenti sen - petenze di anticipazione, progettazione e di tipo ge - za proiettarli sugli altri. nerativo (come a es. proposte, che facciano la diffe - renza e lo aiutino concretamente). Conclusioni Da quanto sviluppato in questo breve scritto emerge L’approccio rogersiano viene definito non direttivo per - la necessità di un atteggiamento costantemente rivolto ché da’ importanza alla relazione e a ciò che avviene al al giovane per interpretarne al meglio le esigenze, le suo interno, alla qualità dell’incontro interpersonale tra aspettative e le paure, per orientare al meglio le sue l’educatore e il ragazzo. Non-direttività non significa pas - energie verso il compimento delle sue potenzialità, spe - sività ma presenza e ascolto che aiuta lo stabilirsi di una cie quando di fronte a un talento sportivo perché <> (4). autorità, spesso osservati sulle piste di atletica, rivolti solo È sempre più difficile oggi gestire la complessità del si - a chi ha la forza di sopravvivere (personalmente desi - stema Sport specie se orientati all’alto livello. Non è più dero piste frequentate sempre più da giovani all’inse - possibile far tutto da soli ma è indispensabile per gli al - guimento di un sogno… non di un’ossessione). L’au - lenatori aprirsi a nuove metodologie e collaborazioni. torevolezza facilita invece la realizzazione di tutte le po - Un Team di valore dovrebbe poter contare su più fon - tenzialità insite nella persona, pur rimanendo (l’educa - ti di conoscenza per gestire al meglio la ricerca del ta - tore) sempre in posizione di asimmetria educativa. (3) lento (sempre più raro da trovare), fondamentale per L’asimmetria educativa va intesa non come dipendenza tutto il movimento dell’Atletica Leggera Italiana.

Bibliografia

Canestrari R.(1984), Psicologia generale e dello Svi - Ancona L., Di Giannantonio M., Le radici della soffe - luppo, CLUEB, Bologna renza mentale, Borla, 1987 Vanek M., The psychic components of performance, Antonelli F., Federici, S. (1979) Risultati Psicodiagno - Atletica Studi, 5, 1982 stici sugli atleti Italiani adolescenti di linello nazionale, Atle - Freud S., L’interpretazione dei sogni, A.Ravazzolo, 2010 tica Studi n.10 Adler A., Psicologia individuale e conoscenza del - Rogers C., La terapia centrata sul cliente, Martinelli, l’uomo, Newton Compton, 1975 Firenze, 1970

Dalla letteratura internazionale - Sintesi di articoli scientifici

MODELLO PER LA DETERMINAZIONE DI VALORI ISTAN - 1 Faculty of Medicine, University of Novi Sad, Orthopaedic Surgery TANEI DI VELOCITà E DELL ’ACCELERAZIONE ISTANTA - and Traumatology Clinical, Novi Sad, Serbia NEA E MEDIA PER SPRINTER DI 100 METRI . 2 Department of Physics, Faculty of Sciences, University of Novi (Model for the Determination of Istantaneous Values of Sad, Serbia the Velocity. Istantaneous, and Average Acceleration 3 Department for Sport and Sports Medicine, Provincial Institute for for 100-m Sprinters) Sport and Sports medicine Vojvodine, Novi Sad, Serbia Janic N.J. 1, Kapor D.V. 2, Doder D.V. 3, Doder R.Z. 4, 4 Faculty of Medicine, University of Novi Sad, Clinic for Infections Savic B.V. 3 Diseases, Novi Sad, Serbia.

atleticastudi 1-4/2014 115 Journal of Strength and Conditioning Research, la prestazione seguendo 2 fasi di tapering durante i pe - 2014, vol. 28, n. 12, pp. 3432-3439 riodi competitivi invernali e primaverili. Gli atleti si sono Abstract: I modelli temporali della velocità di corsa sono impegnati con due differenti carichi di allenamento del - di grande interesse per gli allenatori e ricercatori coin - la forza: 7 atleti hanno usato il 30% della massima ri - volti nelle corse di sprint. In questo studio è stata ap - petizione (1RM) (tapering a carichi leggeri, LT), e 6 atle - plicata un’equazione differenziale non omogenea per ti hanno usato l’858% di 1RM (tapering a carichi pesanti, il movimento, con forze di resistenza proporzionali alla HT), durante il tapering invernale. Nel tapering primaverile velocità per la determinazione della velocità istantanea è stato eseguito l’opposto. Prima e dopo ogni tapering, e dell’accelerazione istantanea e media per sprinter di sono stati valutati: prestazione del lancio, forza 1RM 100 metri. I risultati ottenuti in questo studio per la ve - (massimale), salto verticale, tasso di sviluppo della for - locità istantanea, usando il presente metodo, indicano za (RFD), architettura del vasto laterale e livello di sfor - un buon accordo con i valori misurati direttamente, che zo percepito. Le prestazioni di lancio sono aumentate costituisce una buona verifica della procedura propo - significativamente da 4,8±1 % e 5,6±0,9% rispettiva - sta. Per ottenere una analisi comprensibile dell’appli - mente dopo LT e HT. La 1RM leg-press e la potenza del - cabilità dei risultati ottenuti, è stato elaborato il cano - lo squat jump sono aumentate più per l’HT che per il LT ne armonico (distribuzione dei valori) per la disciplina dei (5,9±3,2% vs. -3,4±2,5%, e 5,1±2,4% vs. 0,9±1,4%, 100 metri sprint. Usando i dati ottenuti dalla misurazione rispettivamente, p≤0,05). L’architettura del muscolo non dei tempi dei vari segmenti dei 100 metri degli sprin - risultava alterata per entrambi i programmi. Questi risultati ter K. Lewis (1988), M. Green (2001) e U. Bolt (2009), suggeriscono che possono essere ottenuti incrementi il metodo descritto fornisce risultati che permettono simili dopo tapering sia LT che HT nei lanciatori del - un’analisi comparativa dei parametri cinematici di cia - l’atletica leggera, ma HT (carichi pesanti) conducono a scuno sprinter. Un’ulteriore elaborazione ha consenti - maggiori incrementi nella forza, nella potenza dell’inte - to la derivazione di una canonica ideale velocità ar - ro corpo e nel RFD (tasso di sviluppo della forza). monica, che può essere molto utile ad ogni allenatore Parole-chiave: allenamento alla forza-potenza / lan - per valutare i risultati ottenuti in particolari distanze in cio del peso / lancio del disco / lancio del martello / lan - questa come in altre discipline. Il metodo descritto può cio del giavellotto / tasso di sviluppo della forza essere applicato per l’analisi di qualsiasi gara. Parole-chiave: sprint / velocità istantanea / forza / TEST SPORTIVO -MOTORI UNA POSSIBILITà O UN RISChIO ? equazione del modello / tracciamento polinomiale Prof. Dr. Annette Worth Membro della redazione - Sportunterricht 61 (2012), n.2 EFFETTI DEL TAPERING CON CARIChI LEGGERI E PESANTI Traduzione a cura di Debora De Stefani, revisione a cura di Luca NELLE PRESTAZIONI DEI LANCI IN ATLETICA LEGGERA . Del Curto (Effects of Tapering With Light vs. Heavy Loads on Track and Field Throwing Performance) Il tema del primo convegno tecnico dell’Associazione Zaras N.D. 1, Stasinaki A-N.E. 1, Krase A.A. 1, Me - tedesca per insegnanti di educazione fisica è stato, nel thenitis S.K. 1, Karampatsos G.P. 1, Georgiadis novembre 2010, lo sviluppo dei test motori tedeschi G.V. 1, Spengos K.M. 2, Terzis G.D. 1 nella fascia d’età 6-18 che, nel frattempo, sembrano 1 Athletics Laboratory, School of Physical Education and Sport entrati a far parte della pratica della lezione di educa - Science, University of , zione fisica. L’obiettivo di questo convegno era quel - 2 First Department of Neurology, Eginiton Hospital, University of lo di confrontarsi, da una parte, sui presupposti della Athens Medical School, Athens, Greece. somministrazione dei test e, dall’altra, sulle questioni di natura pedagogica in merito alla loro trasposizione Journal of Strength and Conditioning Research, nella pratica della lezione di educazione fisica. 2014, vol. 28, n. 12, pp. 3484-3495 “Fantastico, un ottima base per dare i voti!”, “Assoluta - Abstract: Obiettivo dello studio è l’individuazione de - mente superfluo: i test sportivo-motori si focalizzano esclu - gli effetti dell’allenamento della potenza con carichi leg - sivamente sulle capacità motorie!”: durante il convegno geri e pesanti durante le fasi del ‘tapering’ di una pe - si è discusso così o in modo altrettanto controverso. riodizzazione doppia annuale nelle prestazioni di lanci in Ciò che resta indiscusso è il fatto che le capacità mo - atletica. Tredici lanciatori di 16-26 anni di età hanno se - torie siano essenziali pressoché per tutti i gesti moto - guito 8 mesi di allenamento sistematico per migliorare ri. Muoversi con gioia e competenza presuppone, non

116 atleticastudi 1-4/2014 a caso, capacità motorie ben sviluppate. Va inoltre ag - dirittura, a paure. Anche solo per questo motivo, non è giunto che il livello di capacità motorie è in stretta ed consigliabile dare un voto in base ai risultati ottenuti nei evidente relazione con la salute (cfr. con gli studi KiGGS test. Ciò che dovrebbe, invece, essere messo in primo e MoMo): con i suoi parametri di resistenza, forza, mo - piano è l’incentivazione dello sviluppo motorio individuale. bilità articolare e coordinazione, essa rappresenta, in - Le riflessioni sulla sempre più incalzante “test mania” fatti, una sostanziale risorsa per il benessere, soprat - oltre che sul rafforzarsi degli scenari critici di un’orga - tutto in età infantile e giovanile. È in questo contesto nizzazione unilaterale della lezione di educazione fisi - che incentivare lo sviluppo delle capacità motorie deve ca basata sul “teaching for the tests” vanno prese sul essere considerato un’importante obiettivo dell’edu - serio e discusse poi in modo critico e aperto. I test spor - cazione fisica, anche se ciò non mette naturalmente tivo-motori sono un ottimo strumento di accompa - in dubbio le altre finalità della disciplina! gnamento alla lezione, se e quando sono utilizzati ri - La promozione sistematica dello sviluppo motorio si flettendo in maniera pedagogicamente sensibile. basa su una descrizione affidabile delle condizioni del - l’individuo e sul regolare monitoraggio delle sue pre - INFLUENZA DELLA PROFONDITà DELLO SQUAT SULLE stazioni. “Senza diagnosi, si interviene alla ceca”: è sta - PRESTAZIONI DI SALTO . to questo il motto del convegno annuale 2007 del grup - (Influence of Squatting Depth on Jumping Perfomance) po di studio di psicologia sportiva (Arbeitsgemeinschaft Hartmann H. 1,Wirth K. 1, Klusemann M. 2,3 , Dalic J. 1, für Sportpsychologie, asp). Quali sono quindi le pos - Matuscher C. 1, Schmidtbleicher D. 1 sibilità legate alla diagnosi motoria? 1 Department o Human Movement Science & Athletic Training, In - In base ai risultati dei test, si evincono profili per indi - stitute of Sports Sciences, Goethe-University Frankfurt am viduo, classe e scuola. È da questi ultimi che ci si orien - Main, Germany ta per programmare l’attività volta ad incentivare lo svi - 2 Department of Physiology, Australian Institute of Sport, Canber - luppo delle capacità motorie. A tal proposito, la diagnosi ra, Australia motoria può contribuire a vedere con occhi diversi la 3 School oh Human Movement Studies, Charles Sturt University, situazione di partenza, e a poter sviluppare, su que - Bathurst, Australia sta base, contenuti ed obiettivi mirati. Sulla base delle informazioni raccolte, contenuti e obiet - Journal of Strength and Conditioning Research, tivi possono poi essere trasmessi in modo più com - 2012, vol. 26, n. 12, pp. 3243-3261 prensibile ai bambini ma anche ai loro genitori, così Abstract: Non è chiaro se gli incrementi nella massi - come può essere trasmessa l’esortazione a partecipare ma ripetizione (massimale o 1RM) nei quarti di squat attivamente e responsabilmente al proprio sviluppo cor - determinino miglioramenti più elevati in confronto con poreo e alla propria salute. Cosa si ottiene dai test spor - lo squat massimo (accosciata completa) nella produ - tivo-motori svolti durante la lezione di educazione fisi - zione di forma isometrica e nelle prestazioni di salto ver - ca? È possibile fare di bambine e bambini degli ticale. Scopo dei progetti di ricerca era il confronto de - “esperti”, ad esempio mentre ci si confronta, nella pra - gli effetti di diverse varianti dello squat sugli incrementi tica, con le basi teoriche dei test. In questo modo, i della 1RM e dei loro effetti di transfert sull’altezza del bambini scoprono come nascono i test sportivo-mo - salto con contromovimento (CMJ) e dello squat jump tori e imparano a distinguere tra test motori “buoni” e (SJ), sulla contrazione massima volontaria (MVC), e sul “cattivi”. Perché non far sì che ciascun bambino pos - livello massimale di sviluppo della forza (MRFD). sa sviluppare il proprio test? I bambini e le bambine pos - Ventitre donne e 36 uomini (età media 24,11 ± 2,88 sono rimanere vincolati alla raccolta, all’elaborazione anni) sono stati indagati in 3 gruppi suddivisi sulle pre - e alla valutazione dei dati. Ma è soprattutto la valuta - stazioni dei loro CMJ: squat massimi frontali (FSQ, zione ad essere un aspetto problematico, e ciò può ac - n=20), squat massimi posteriori (BSQ, n=20) e quar - cadere anche con altre materie. Ci si chiede quindi: ti di squat posteriori (BSQ1/4, n=19). Inoltre è stato in - come mi devo comportare con i risultati dei test? E so - dividuato un gruppo di controllo (C, n=16) (età media: prattutto che significato hanno questi risultati per ogni 24,38 ± 0,50 anni). I gruppi sperimentali si sono alle - singolo bambino? nati 2 giorni a settimana per 10 settimane con una pe - La comunicazione dei risultati del test deve essere ef - riodizzazione a blocchi di potenza-forza, che ha pro - fettuata responsabilmente. La diagnosi motoria non do - dotto significativi (p ≤ 0,05) incrementi dello squat spe - vrebbe essere collegata a conseguenze negative o, ad - cifico di 1RM.

atleticastudi 1-4/2014 117 I gruppi FSQ e BSQ hanno ottenuto miglioramenti si - Test of Critical Speed - Ricerche originali: Un test ef - gnificativi (p ≤ 0,05) in SJ e in CMJ. Il gruppo BSQ1/4, fettuato in una soluzione sulla velocità critica – Inter - e il gruppo di controllo C non hanno rivelato alcun cam - national Journal of Sport Phyisiology and Performan - biamento significativo di SJ e di CMJ. I gruppi FSQ e ce - 9, 6, 931 – 935). Sempre nella stessa rivista, ma BSQ hanno ottenuto incrementi significativi nei valori di nel n.2 di quest’anno, viene proposto un altro test da SJ rispetto a C (p ≤ 0,05), il gruppo BSQ non ha otte - campo per valutare il massimo consumo di ossigeno, nuto differenze di caratteristiche significative (p = sempre verificato attraverso il confronto con il test ef - 0,116) nel SJ, così come il gruppo FSQ mostrava un fettuato in laboratorio, La sua particolarità è che, fa - trend più alto di altezza dello SJ rispetto a BSQ1/4 (p cendo autoregolare l’andatura all’atleta, riproduce = 0,052). I gruppi FSQ e BSQ presentavano altezze si - meglio le condizioni variabili della gara. ( hogg J.S., gnificativamente (p ≤ 0,05) più elevate nel CMJ rispet - hopker J.S., Mauger A.R. - The Self-Paced VO2max to ai gruppi BSQ1/4 e C. Posttest in MVC e in MRFD Test to Assess Maximal Oxygen Uptake in Highly Trai - non mostravano cambiamenti significativi per BSQ. Sono ned Runners –Il test del VO2max ad andatura auto - stati evidenziati diminuzioni in MRFD per il gruppo FSQ regolata per valutare il Massimo consumo di ossige - nella gamba destra (p ≤ 0,05) senza alcun effetto di in - no in corridori molto allenati - International Journal of terazione per MVC e MRFD tra entrambi i gruppi FSQ Sport Phyisiology and Performance - 10, 2, 172 – 177). e BSQ. L’allenamento del gruppo BSQ1/4 è risultato si - Nella stessa rivista risultano interessanti i risultati ottenuti gnificativamente (p ≤ 0,05) più basso nei valori di MRFD dallo studio dei test sia di laboratorio che da campo, e MVC in contrasto con i gruppi FSQ e BSQ. L’allena - raccolti per un anno intero su fondisti per soprattutto mento con il quarto di squat in maniera significativa (p nella valutazione dei cambiamenti nel VO2max e nel - ≤ 0,05) trasferisce perdite nel comportamento della for - la velocità critica nell’arco di un anno. ( Galbraith A, za isometrica massimale ed esplosiva. Queste risultanze hopker J., Cardinale M, Cunniffe B., Passfield L. pertanto contestano il concetto di effetti di transfert in - A 1-Year Study of Endurance Runners: Training, La - angoli specifici superiori. I massimi squat frontali e po - boratory Tests, and Field Tests – Un anno di studi su steriori garantiscono effetti di transfert di miglioramen - fondisti: allenamento, test di laboratorio e test da cam - ti della prestazione nella forza dinamica massimale e alla po - International Journal of Sport Phyisiology and Per - capacità della forza rapida dinamica degli estensori del - formance - 9, 6, 1019 – 1025). l’anca e del ginocchio in confronto con i quarti di squat. Nei 100 metri l’uomo ha raggiunto altissime prestazioni, uno studio analizza quindi le possibilità ancora esistenti Parole-chiave: forza massimale / specificità del - di migliorare tale risultati, considerandone le differen - l’esercizio / ciclo accorciamento-stiramento / squat ti componenti di prestazione e i fattori limitanti ( hau - jump / countemovement jump / livello massimale gen T.A., Tønnessen E., Seiler S. -9.58 and 10.49: di sviluppo della forza (MRFD) Nearing the Citius End for 100 m? - 9.58 e 10.49: Vi - cino alla soglia limite dei 100 m? – International Jour - nal of Sport Physiology and Performance, 10, 2, 269 Rassegna bibliografica – 272). La rivista Journal of Sport Sciences riporta uno studio sulla cinematica degli arti inferiori durante la cor - In collaborazione con il Centro di Documentazione di sa in curva, che può aiutare a migliorare l’azione di cor - Siracusa. sa e quindi la prestazione delle gare di velocità in cur - va. ( Alt T., heinrich K., Funken J., Potthast W. - Lo - BIOMECCANICA, BIOLOGIA E ALLENAMENTO wer extremity kinematics of athletics curve sprinting - Cominciando con le specialità di resistenza, nella rivi - La cinematica degli arti inferiori dello sprint in curva in sta di ricerca di fisiologia sulla prestazione della Human atletica – Journal of Sport Sciences, 33,6, 552-560) Kinetics segnaliamo uno studio che propone un test Per quanto riguarda la metodologia dell’allenamento può da campo per individuare la velocità critica di soglia, essere interessante uno studio sulla programmazione del - verificato attraverso un confronto con il test di labora - l’allenamento fisico, in particolare della forza nelle spe - torio ad esaurimento. La prova viene eseguita in una cialità di lanci, peso, disco, martello, che richiede una singola volta su tre distanze, 3600-2400-1200 metri. grande forza esplosiva. ( Waller M, Gersick M, Tow - (Galbraith A, hopker J.G., Lelliott S., Diddams L., nsend R.J, Ford C.N. – Strength and conditioning pre - Passfield L. - Original Investigations A Single-Visit Field paration for the transitional track and field thrower - Pre -

118 atleticastudi 1-4/2014 parazione di forza e fisica per lanciatori da avviare ai lan - stegno alla motivazione, un studio di Duda et al. offre ci dell’atletica leggera - Strength & Conditioning Jour - uno strumento per permettere una valutazione oggettiva nal, 36, 6, 71-78.) Sempre sull’allenamento della forza del clima motivazionale creato dall’allenatore: il Multi - però in generale, segnaliamo uno studio sull’applicazione dimensional Motivational Climate Observation Sy - di metodiche di allenamento della forza eccentrica ( Jo - stem ( Smith N., Tessier D., Tzioumakis Y., Quested nathan M., Kerksick C.M., Kravitz L. - How to In - E., Appleton E., Sarrazin P., Papaioannou A., corporate Eccentric Training Into a Resistance Training Duda J.L. - Development and Validation of the Mul - Program – Come incorporare l’allenamento eccentrico tidimensional Motivational Climate Observation System in un programma di pesi - Strength & Conditioning Jour - – Sviluppo e validazione del Sistema multidimensionale nal, 37, 1, 18-23). Nella stessa rivista si sottolinea l’im - di osservazione del clima motivazionale - Journal of portanza dell’allenamento della forza per gli atleti di re - Sport and Exercice Psychology, 37, 1, 4 – 22). sistenza, analizzandone diverse modalità di applicazio - ne ( Bazyler C.D., Abbott h.A., Bellon C.R., Taber MEDICINA DELLO SPORT C.B., Stone M.h. , Strength training for endurance athle - Una serie di suggerimenti per ridurre i problemi alla schie - tes: theory to practice – Allenamento di forza per atle - na sono riportati nello studio di Randy Wheeler ( Whee - ti di resistenza: dalla teoria alla pratica - Strength & Con - ler, R. - Li miting lower back injuries with proper technique ditioning Journal 37, 2, 1-12) and strengthening - Limitare i problemi alla schiena (zona Infine sull’allenamento della forza si è studiato l’utiliz - lombare) con la tecnica corretta e il potenziamento - zo dell’allenamento pliometrico per i velocisti, nel pe - Strength & Conditioning Journal, 37, 1, 18-23). riodo precompetitivo, rispetto all’uso di dei pesi. ( Tur - Un’interessante review nella rivista “Journal of Strength ner A.P., Bellhouse S., Kilduff L.P., Russell M. - Po - and Conditioning Research” approfondisce la tematica stactivation Potentiation of Sprint Acceleration Per - della supplementazione nell’alimentazione del marato - formance Using Plyometric Exercise – Potenziamen - neta, in particola di ferro, per definire meglio quali stra - to di postattivazione della prestazione di accelerazio - tegie utilizzare in vista della competizione ( Zourdos M.C., ne dello sprint usando esercizi pliometrici - Journal of Sanchez-Gonzalez M.A., Mahoney, S.E. - A Brief Re - Strength & Conditioning Research, 29, 2, 343-350) view: The Implications of Iron Supplementation for Ma - rathon Runners on Health and Performance - Una bre - PSICOLOGIA DELLO SPORT ve review: Le implicazioni dell’integrazione del ferro per Un articolo della Rivista Internazionale di Coaching si i maratoneti sulla salute e la prestazione - Journal of occupa del particolare rapporto che si crea tra allenatore Strength & Conditioning Research: 29, 2, 559– 565) e atleta donna di alto livello, cercando di evidenziare La tecnica di corsa del corridore è l’oggetto di un arti- attraverso quali aspetti e strategie si possa rendere più colo che evidenzia il rapporto tra posizione del tronco perseverante l’atleta nella sua attività sportiva. (Norman e l’energetica della corsa degli arti inferiori. Si sottolinea L. - The Coaching Needs of High Performance Female come, incrementando l’inclinazione del tronco in avan - Athletes Within the Coach-Athlete Dyad – I bisogni di ti durante la corsa, si possa ridurre il carico del ginoc - coaching delle atlete donne di alta prestazione all’in - chio senza aumentare la richiesta biomeccanica sul fles - terno della diade allenatore-atleta – International Sport sore plantare del piede. ( Teng h.L., Powers C.M. – In - Coaching Journal, 2015,1, 15-28). fluence of Trunk Posture on Lower Extremity Energetics Nella rivista di psicologia della Human Kinetics un ar - during Running - Influenza della postura del tronco sul - ticolo si occupa di analizzare il rapporto tra pratica spor - l’energetica degli arti inferiori durante la corsa -Medici - tiva e autostima negli adolescenti dai 10 ai 18 anni, con - ne & Science in Sports & Exercise: 47, 5, 905–913) siderando in particolare la competenza sportiva per - Si conferma la validità dell’utilizzo dell’ultrasonografia cepita come fattore di motivazione ( Wagnsson S., Lin - bidimensionale per valutare la condizione del bicipite dwall M., Gustafsson h. - Participation in Organized femorale, attraverso la comparazione della gamba in - Sport and Self-Esteem Across Adolescence: The fortunata con quella che ha subito infortuni. ( Timmins Mediating Role of Perceived Sport Competence – Par - R.G.,Shield A.J., Williams M.D., Lorenzen C.. tecipazione a sport organizzati e autostima nell’ado - Opar D.A. - Biceps Femoris Long Head Architecture: lescenza. Il ruolo mediatore della competenza sporti- A Reliability and Retrospective Injury Study – Architettura va percepita – Journal of Sport and Exercice Psycho - della testa lunga del bicipite femorale : affidabilità e stu - logy, 36, 6, 584 – 594). Sempre nell’ambito del so - dio retrospettivo sugli infortuni - Medicine & Science in

atleticastudi 1-4/2014 119 Sport & Exercise:, 47, 5, 1026-1037) l’atletica, ma sulla tecnica di uno dei più utilizzati eser - Uno studio di Guex, Daucourt e Borloz propone l’uso cizi nell’allenamento con sovraccarico, lo squat. In que - degli elastici per fini riabilitativi e per valutare sul cam - sto articolo si rivedono le corrette modalità di esecu - po la forza massimale dei flessori ed estensori del gi - zione per ridurre il rischio di infortunio e si illustra la me - nocchio. ( Guex K., Daucourt C., Borloz B. - Validi - todologia di correzione ( Myer G., Kushner A., Brent ty and Reliability of Maximal Strength Assessment of J.E., Schoenfeld B., hugentobler J., Lloyd R., Ver - Knee Flexors and Extensors Using Elastic Bands – Va - meil A., Chu D. A. , harbin J., McGill S. M. - The lidità e affidabilità della valutazione della forza massi - Back Squat: A Proposed Assessment of Functional De - male dei flessori ed estensori del ginocchio usando ban - ficits and Technical Factors That Limit Performance – de elastiche, Journal of Sport Rehabilitation, 24, 2, 151– Lo squat: una proposta di valutazione dei deficit fun - 155). Sempre nella riabilitazione si suggerisce l’uso del - zionali e dei fattori tecnici che limitano la prestazione la propriocezione, che, come strategia riabilitativa - Strength & Conditioning Journal – 36,6, 4-27) della distorsione della caviglia è ormai molto diffusa, Altro interessante articolo riguarda l’età media in cui gli escludendo la vista, per rendere più efficace la meto - atleti di alto livello raggiungono il loro massimo risultato dologia di recupero. ( Rancati J-M., Forlani M., Fri - nelle quattro distinte gare di lanci, il che può dare delle gerio S., Masseroni E., Panella L. - Strategia pro - indicazioni sulla gestione della carriera del lanciatore di priocettiva – Sport & Medicina, 2015, 2, ). Inoltre nel sesso maschile di alto livello ( Babbit D., Saatara M. – numero 1 del Fisioterapista del 2015 c’è una serie di Elite level development rates and age-based-performance articoli dedicati alla diagnosi, terapia e riabilitazione del - patterns for the men’s throwing events – Tassi di Sviluppo la distorsione laterale della caviglia. degli atleti di alto livello e modelli di prestazione basati sul - La tendinopatia del tendine d’Achille è una delle pa - l’età per i lanci maschili – NSA, 29,3, 69-75) tologie muscolo-scheletriche più frequentemente ri - Viene presentato il modello competitivo dei velocisti scontrate. Questo disturbo viene tradizionalmente di elite, ottenuto attraverso l’analisi delle migliori pre - trattato con modalità terapeutiche spesso non basa - stazioni di velocisti di livello mondiale e anche di vari te su evidenze scientifiche. Un lavoro della rivista Sport primati mondiali. Il modello più efficace sembra essere Medicina ha l’obiettivo di individuare i principi della ria - quello che raggiunge la massima velocità ai 60m e rie - bilitazione sportiva e applicarli a un programma riabi - sce a mantenere la velocità. ( Stoyanov h. – Com - litativo progressivo. ( Spargoli, G. – Tendinopatia del petition model of elite male sprinters – Modello com - tendine di Achille – Sport & Medicina, 2015, 2). petitivo di velocisti di elite – New Studies in Athletics, La rivista NSA, dopo aver illustrato uno studio epide - 29,4, 53-60) miologico sui marciatori, propone una serie di racco - mandazioni per la prevenzione degli infortuni. ( hanley B. MANAGEMENT DELLO SPORT – Training and injury profiles of international race walkers Nella rivista SDS Claudio Mantovani presenta il siste - –Allenamento e profili di infortunio di marciatori di livello ma internazionale delle qualifiche dei tecnici sportivi del - internazionale, New Studies in Athletics, 29,4, 17-24) l’ICCE, che ha lo scopo di creare omogeneità tra le di - Sull’incubo dei velocisti, l’infortunio ai muscoli della co - verse nazioni e federazioni. ( Mantovani C. , - Il siste - scia, il cosiddetto “harmstring”, segnaliamo un interes - ma internazionale delle qualifiche dei tecnici sportivi – sante articolo, che fornisce le indicazioni necessarie per SDS Rivista di cultura sportiva, 33, 103, 3-12) evitare questo tipo di infortuni e le ricadute, attraverso Infine un articolo sul rapporto tra leadership e livello la ricerca della causa ( hansen, D.M. – Identifying op - manageriale e su come questi aspetti possano in - portunities for enhanced hamstring health through im - fluenzare le prestazioni a livello olimpico. Lo scopo è proved running mechanics and proper landing pro - stato di analizzare i fattori che sono percepiti come con - gression – Identificare le opportunità di una migliore sa - dizionanti dai Commissari Tecnici Nazionali, in relazione lute dei muscoli della coscia attraverso una meccanica al loro ruolo e alle prestazioni. ( Arnold R., Fletcher di corsa migliore e una corretta progressione di contatto D., Anderson R. , Leadership and Management in Eli - con il suolo – New Studies in Athletics, 29,4, 25-32) te Sport: Factors Perceived to Influence Performan - ce – Leadership e management nello sport di elite: fat - TECNICA E DIDATTICA DELLE SPECIALITÀ tori percepiti che influenzano la prestazione – Inter - Lo Strength & Conditioning Journal non propone una national Journal of Sport Science and Coaching, 10, riflessione sulla tecnica di una delle specialità del - 2-3,285-292).

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