ANNO 6 - N°18 Domenica 2 maggio 2010

L’ incontro

Settimanale di formazione e d’informazione cristiana. Organo della Fondazione Carpinetum onlus, dei Centri don Vecchi, dell’Associazione Carpenedo solidale onlus, dell’associazione “Vestire gli ignudi”, della Pastorale del Lutto e del cimitero di Mestre - Autorizzazione del Trib. di VE n. 624 del 5/2/1979 - Direttore don Armando Trevisiol - tel. 334.9741275 www.fondazionecarpinetum.org - [email protected]

NON È GIUSTO! Il buon Dio non ci può perdonare che, nei nostri paesi di antica tradizione cristiana, accompagniamo i nostri bambini a scuola in macchina, li vestiamo con abiti e zainetti fi rmati, diamo loro brioches per merenda, mentre permettiamo che i bimbi del terzo mondo se ne stiano scalzi, con poco cibo abbandonati per strada. Il Signore domanderà anche a noi come a Caino: “dov’è tuo fratello?” Non ci potrà essere pace nel mondo fi nché noi non vivremo più sobriamente, perché le creature del terzo e quarto mondo possano vivere più dignitosamente. 2 INCONTRI

Nomadelfia: un progetto che ci interpella e che invita anche noi a perseguirlo C’È PIÙ O MENO COERENZA E SERIETÀ NELL’ACCOGLIERE E NEL SEGUIRE L’INSEGNAMENTO DI GESÙ

esù è il solo ed unico Maestro. Nei venti secoli di storia cristia- Gna una moltitudine di uomini e di donne sono rimasti affascinati dall’in- segnamento di Cristo ed ognuno ha ten- tato di tradurre questo insegnamento nella sua vita personale o nella vita del gruppo di cui faceva parte. La coerenza e il modo di interpretare il messaggio evangelico è stato, duran- te i secoli, estremamente diversifi cato. La prima comunità cristiana ha tentato di mettere ogni cosa in comune. Ci dà testimonianza di questa scelta il libro degli Atti degli Apostoli, che fotografa e documenta le scelte delle prime comu- nità cristiane, fi no ad arrivare alla metà del secolo scorso, quando i moralisti dissertavano sulla percentuale del pro- prio reddito che dovesse essere devo- luto ai poveri, arrivando a sentenziare che il due per cento dei propri redditi era la quota ottimale da destinare a chi era in diffi coltà. 1981) perché la sua è una testimonianza di pigri discepoli di Gesù del suo tem- Nell’era cristiana ci sono stati tanti che ci interpella, che ci stimola e che ci po – ci dà modo di presentare un nostro ordini religiosi i cui componenti si spo- aiuta a presentare alla Chiesa mestrina sogno, seppur tantissimo più modesto gliavano e tuttora si spogliano di tutto, un sogno ed un progetto che si rifà alla ed umile, che sta scaldando il cuore e mettendo a disposizione della propria grande utopia di don Zeno: Nomadelfi a, la fantasia di un gruppo di cristiani di comunità religiosa ogni loro avere. la cittadella della fraternità. Mestre: ossia il progetto di creare un Nella stessa era cristiana però ci sono Don Zeno s’è mosso verso l’obiettivo di Centro, in cui i poveri, di ogni povertà, stati principi, industriali e operatori fi - dar vita ad una realtà in cui fosse tra- possano trovare una risposta, seppur nanziari che, pur ritenendosi fedeli di dotto alla lettera il messaggio di Gesù, non esaustiva, ma seria, al proprio biso- Cristo, possedevano e possiedono im- ossia una comunità in cui ogni membro mense ricchezze. mettesse a disposizione di chi è in diffi - La risposta a Cristo è sempre segnata coltà ogni sua risorsa, senza pretendere GENEROSA dalla generosità personale, dalla qua- un ritorno di sorta, ma aprendo il suo lità della fede e pure dalle situazioni cuore ai bisogni dei fratelli più deboli. COLLABORAZIONE storiche e sociali nelle quali il singolo L’avventura di don Zeno è stata quanto e la comunità cristiana vivono la pro- mai travagliata, incompresa, combat- Continua la generosa collaborazione pria avventura come discepoli di Gesù. tuta fuori e dentro la Chiesa e la stes- del gruppo Coin-Oviesse industry con Fortunatamente però in ogni tempo sa vita personale di questo sacerdote L’associazione di Volontariato “Vestire ed in ogni aggregazione cristiana sono generoso è stata segnata da alterne gli Ignudi” ONLUS. Sono ben 9 anni che sempre emersi dei fenomeni di risposta vicende; solo oggi la Chiesa riconosce OVIESSE sostiene con elargizioni liberali radicale all’esempio di quel Cristo che che don Zeno era un cristiano autentico e donazioni di merce nuova e oggettistica ci ha amato fi no alla morte e alla morte e coerente e vuole perfi no presentarlo varia i Magazzini San Martino e il Gran di croce! Questi esempi di radicalità all’attenzione della Chiesa universale Bazar. La nostra più affettuosa ricono- cristiana mettono in discussione il per- come santo, perché lo ritiene un inse- scenza va al signor Gino Simion, della benismo dei molti e sono stimolo per gnante autentico di vita cristiana. divisione OVIESSE Industry del Terraglio, risposte più coerenti e più generose, Gli articoli che seguono danno modo di Mestre, per la sensibilità dimostrata nei specie nel campo dell’amore fraterno. conoscere meglio il progetto e la rea- confronti delle persone bisognose che L’abbiamo già fatto, ma sentiamo an- lizzazione dell’opera di questo prete continua, disinteressatamente, a so- cora una volta il bisogno e il dovere di romagnolo. La splendida avventura di stenere attraverso le attività benefi che presentare la singolare ed esemplare don Zeno, - di certo voce solista in un dell’Associazione testimonianza di don Zeno Saltini (1900- coro pacioso, tranquillo e senza slanci L’incontro 3 gno. Vorremmo creare un luogo, delle degli indumenti, dei generi alimentari, strutture, una comunità di cristiani che degli arredi o quant’altro di cui possa direttamente o mediante il proprio di- aver bisogno, non avendo la possibilità retto interessamento, possa rispondere di procurarseli a prezzi di mercato. Per subito ed in maniera esauriente al biso- ora stiamo lavorando per individuare gno in cui possa trovarsi, per qualsiasi un’area e cercare le modalità per rea- motivo, un povero diavolo in diffi coltà. lizzare questo progetto. Ci auguriamo Non appena lanciata timidamente che la testimonianza di don Zeno Saltini l’idea di questo sogno, già c’è stata ci aiuti a realizzare la “Nomadelfi a” dei qualche reazione negativa; di certo cristiani di Mestre, a cui ogni disperato però ribadiremo la volontà che in un possa accedere come ancora di speran- angolo della nostra città qualsiasi pove- za e di salvataggio. ro possa trovare un letto, un piatto di Sac. Armando Trevisiol minestra, un sostegno umano, legale, [email protected] DON ZENO

Oggi la chiesa gerarchica ha scoperto no di ostacolo al progresso umano. Zeno che don Zeno, che durante la vita fu sostenne il contrario, pur riconoscendo emarginato e perseguitato, è un santo che i cristiani sono in gran parte incoeren- ti. Ma l’anarchico era più istruito di lui, la laicizzazione «pro gratia.». al Convento dei Passionisti, sul fi an- per cui Zeno si ritirò tra i fi schi degli altri Nel 1961 i nomadelfi si diedero unanuo- co del Monte Argentario che domina soldati promettendo però di rispondergli va Costituzione come associàzione civile Dgran parte della Maremma, è ar- con la vita: e don Zeno chiese alla Santa Sede di ri- rivato dai vescovi toscani il consenso alla «Cambio civiltà cominciando da me stes- prendere la tonaca. Nomadeffi a vepne causa di beatifi cazione di don Zeno Salti- so. Per tutta la vita non voglio più essere eretta in parrocchia e don Zeno nominato ni, fondatore, in quella terra, della Co- né servo né padrone». Decise così di stu- parroco. Il 22 gennaio 1962 celebrò la sua munità di Nomadelfi a. I vescovi toscani, diare legge e teologia, mentre continuò «seconda prima Messa». riuniti a fi ne marzo all’Argentario pér la a dedicarsi ad attività di apostolato e al Il limite di don Zeno, ha detto qualcuno, sessione primaverile della loro Conferen- recupero di ragazzi sbandati. Si laureò è sempre stato quello di aver troppa fi - za regionale, sì sono detti «ben lieti» di in legge presso l’u- niversità Cattolica ducia nell’uomo, illudendosi che sia pos- dare solennemente «il previsto consenso» di Milano. Entrato in Seminario, celebrò sibile costruire una società libera in cui alla «causa» che poi, il 9 aprile, è stata nel 1931 la prima messa e si fece padre non ci siano altre leggi se non quella della introdotta dalla diocesi di . di un ragazzo appena uscito dal carcere: fraternità. Ma la sua utopia aveva radici «Il 15 gennaio 1981 moriva a Nomadelfi a sarebbe stato il primo di 4000 fi gli. A San profonde e Nomadelfi a continuerà ad es- il Servo di Dio don Zeno Saltini, sacerdote Giacomo Roncole () fondò l’Ope- sere, come negli ultimi anni la defi niva il diocesano e fondatore dell’associazione ra piccoli apostoli. Nel 1941 una ragazza, suo fondatore, una «proposta», un seme “La popolazione dei nomadelfi ” — si leg- Irene, accettò di farsi mamma di questi gettato per la costruzione di una civiltà ge nell’editto a fi rma del vescovo Franco fi gli: fu la prima delle «mamme di voca- che possa veramente dirsi cristiana. Agostinelli—. Il Servo di Dio, sacerdote zione». Alcuni sacerdoti si unirono a don obbediente a Cristo e alla Chiesa, instan- Zeno dando inizio a un clero comunitario. Andrea Fagioli cabile difensore della giustizia sociale e Nel 1947 occuparono l’ex campo di con- della solidarietà umana, ha creduto fer- centramento di e si formarono le mamente nella possibilità di accordare la prime famiglie di sposi, disposti anch’es- IL “ SOVVERSIVO” DI D IO vita e la politica sociale al Vangelo, dando si ad accogliere i ragazzi senza famiglia. vita ad un popolo nuovo, che fonda le ra- I piccoli apostoli, decisi a fondare una gioni della propria esistenza sul Vangelo nuova civiltà fondata sul Vangelo, diven- Don Zeno Saltini (1900-1981): sacerdo- di Cristo, dove l’amore fraterno è legge». tarono un popolo: Nomadelfi a. Ma nel te efondatore di Nomadelfi a. «Essendo andata aumentando, col passa- 1952 don Zeno fu costretto dal Sant’Uf- re degli anni, la sua fama di santità ed fi zio ad abbandonare i nomadelfi , che si l secolo XX, attraversato da due con- essendo stato formalmente richiesto di rifugiarono in Maremma, su una tenuta di fl itti mondiali, ha partorito una schiera dare inizio alla causa di beatifi cazione e diverse centinaia di ettari da bonifi care, Idi profeti che a vario titolo hanno dato canonizzazione del Servo di Dio», il ve- donata da Maria Giovanna Albertoni Pirel- una svolta decisiva al cammino dell’uma- scovo di Grosseto chiede «tutte quelle li. Pur lontano dai fi gli, don Zeno cercò nità dentro e fuori l’ambito ecclesiale. notizie, dalle quali si possano in qualche di provvedere alle loro necessità fi no a Questa rubrica ha già ospitato alcuni modo arguire elementi favorevoli o con- chiedere, l’anno successivo, di poter ri- testimoni del nostro tempo come Don trari alla fama di santità del detto Servo nunciare temporaneamente all’esercizio Tonino Bello, Luigi Giussani, Papa Gio- di Dio». del sacerdozio per tornare alla guida di vanni XXIII, . La fi gura di cui DonZeno era nato a Fossoli di Carpi, in Nomadeffi a. Nel 1953 Pio XII gli concesse ora tracceremo un breve identikit, non è provincia di Modena, il 30 agosto del 1900. da meno. Si tratta di Don Zeno Saltini, il A 14 anni e mezzo abbandonò gli studi af- sacerdote-profeta che vivendo come un fermando che a scuola insegnano cose che LA NOTA PITTRICE albero sradicato dal suo terreno ha pro- non incidono nella vita. Andò a lavorare dotto frutti abbondanti anche fuori sta- nei poderi della famiglia Arisse in mezzo MESTRINA gione. La sua notorietà è legata soprat- ai braccianti, condividendone le miserie e tutto a NomadeIfi a, la Comunità dove la le giuste aspirazioni. Mariuccia Pompato ha donato due dei fraternità è legge. Nel 1920, soldato di leva a Firenze, ebbe suoi quadri per il don Vecchi di Campalto. Di recente è stato avviato nella diocesi uno scontro violento con un anarchico La Fondazione ringrazia sentitamente di Grosseto il processo di beatifi cazione, che sosteneva che Cristo e la Chiesa era- a riprova che l’utopia dell’amore da lui 4 incarnata e condivisa oggi dalla Chiesa A distanza di anni, l’uomo di Nomadelfi a cattolica era Vangelo puro da riproporre IL CINQUE PER MILLE con la sua tormentata storia, ha inne- ad una società liquida, edonistica e indif- scato un congegno esplosivo nel cuore ferente. Mestrini, vi chiediamo di preferire della società. La Rai gli ha dedicato uno a tante associazioni pur beneme- sceneggiato in due puntate. Rai Tre un CENNI BIOGRAFICI rite, il Centro don Vecchi, le cui documentario di approfondimento critico Don Zeno nasce a Fossoli, una frazione di attività benefi che le potete vedere all’interno della trasmissione “La Storia Carpi (Mo) il 30 agosto 1900. È il nono fi - direttamente destinando il 5 per siamo noi”. glio di una famiglia di agricoltori facolto- mille alla Fondazione Carpinetum si. Oltre a lui, ben tre fratelli decidono di OGGI consacrarsi al Signore. A quattordici anni codice fi scale Nomadelfi a si defi nisce come ”una propo- lascia la scuola per sperimentare la dura sta”, un modello di vita sociale ed eco- fatica dei braccianti nei poderi paterni. 9406408271 nomico alternativo a quello indicato dalle L’esperienza della buona terra fa nascere società occidentali. I suoi membri, tutti in lui le teorie socialiste. Durante il ser- di mamme di vocazione. Libera da ogni cattolici praticanti, attualmente circa vizio militare a Firenze, il dibattito con forma di sfruttamento, la Comunità è co- 350, esprimono uno stile di vita simile a un commilitone anarchico che accusa la stantemente nel mirino del potere politi- quello in uso nelle prime comunità cristia- Chiesa di essere d’ostacolo al progresso co accusando il fondatore di farsi bandito- ne Ecco alcune regole d’oro che rappre- dell’umanità, lo pone di fronte al suo li- re di un populismo comunista, favorendo, sentano anche la struttura della Comu- mite culturale e lo spinge ad una decisio- tra l’altro, la promiscuità nella sua No- nità: non esiste la proprietà privata e il ne: “Gli risponderò con la mia vita. madelfi a. La rotta di collisione con alcuni lavoro non è retribuito. Cambio civiltà cominciando da me stesso. esponenti della Democrazia Cristiana ha Le coppie di sposi sono disponibili ad ac- Per tutta la vita non voglio essere né ser- le sue ripercussioni negli ambienti eccle- cogliere ragazzi da educare. vo né padrone”. Intraprende gli studi di siastici a tal punto che il S. Uffi cio ordina Il lavoro si svolge solo all’interno della giurisprudenza e si laurea in legge all’Uni- al prete rosso di lasciare Nomadelfi a. Il Comunità che cura anche l’ insegnamento versità di Milano. Chiamato al sacerdozio fondatore ubbidisce. Gli sarà intentato scolastico. studia teologia e celebra la sua prima anche un processo per truffa dal quale I nuclei familiari sono costituiti da unità messa nel Duomo di Carpi il 6 gennaio uscirà assolto. composte da 3 o 5 famiglie, che condivi- 1931. Nella solenne celebrazione prende I Nomadelfi si ritirano a Grosseto su una dono alcuni momenti della giornata (pa- come fi glio un ragazzo di 17 anni appena vasta tenuta donata dalla contessa Gio- sti, meeting). uscito dal carcere, Danilo. È il primo pas- vanna Albertoni Pirelli. Il Padre, pur La responsabilità educativa appartiene a so verso la fondazione dei “Piccoli Aposto- lontano, non abbandona i fi gli e difende tutta la comunità. li” dalla quale nascerà l’opera che lo farà alcuni di loro che sono ripiombati nella conoscere al mondo: Nomadelfi a. malavita. Nel 1953 il Santo Padre, su ri- Piccoli apostoli, frutto del suo lavoro pa- chiesta dello stesso Don Zeno gli concede Don Ferdinando storale come viceparroco a S.Giacomo, la riduzione allo stato laicale per consen- raccoglie i fi gli dei carcerati e i ragazzi tirgli di ritornare in piena libertà tra i suoi L’attuale successore sbandati. Ben presto tante mamme di vo- fi gli ormai dimezzati per numero e di ri- di don Enzo alla guida di cazione e un gruppo di 7 sacerdoti affi an- organizzarli a vita comune Nel 1954 Don cano Don Zeno nella sua missione di forte Zeno crea i gruppi familiari”. Nel 1961 Nomadelfi a impatto sociale. Nella bufera della secon- I Nomadelfl si costituiscono come asso- Classe 1933, sacerdote dal 1957, già da guerra mondiale, Don Zeno si trasferi- ciazione civile e il fondatore chiede alla sce al Sud per sfuggire alle rappresaglie Santa Sede di essere reintegrato nel suo «fi dei donum» in Brasile, subentra a del fascismo contro il quale ha alzato la ministero sacerdotale. don Enzo scomparso il 2 marzo scorso voce. La Comunità dei Piccoli Apostoli su- Nomadelfi a è eretta parrocchia. e Don all’età di 96 anni. bisce uno sbandamento con il rischio di Zeno nominato parroco può celebrare la disperdersi. sua ”seconda prima messa”. Ha inizio la annuncio della Conferenza epi- Diversi giovani apostoli intanto mettono ripresa e piovono subito i riconoscimenti scopale toscana, che ha dato il a repentaglio la loro vita dando asilo ad via libera alla Causa di beatifi ca- uffi ciali su Nomadelfi a e il suo Fondatore. L’ ebrei e perseguitati politici, mentre altri zione di don Zeno Saltini, ha seguito di Nel 1968 il Ministero della Pubblica Istru- si uniscono alle formazioni partigiane. A pochi giorni la morte, a 96 anni, di don zione concede a Nomadelfi a la facoltà di guerra fi nita, la comunità di Don Zeno Enzo di Nomadelfi a, successore del fon- creare una scuola interna e di educare i occupa l’ex campo di concentramento di datore della Comunità, spentosi lunedì fi gli sotto la responsabilità dei loro diretti Fossoli per costruirvi una città ed ospitare 2 marzo. coppie di sposi e fi gli di sbandati, orfani e educatori. Il 2 agosto 1980 è una giornata Il suo nome di battesimo era Luigi, ma don Zeno gli aveva imposto il nome di ragazzi abbandonati. Il 14 febbraio 1948 memorabile per gli annali di Nomadelfi a Enzo per ricordare un giovane semina- l’opera Piccoli Apostoli diventa Nomadel- e il suo storico fondatore: I Nomadelfi of- frono a Giovanni Paolo II, nella sua resi- rista ucciso dai nazifascisti. Da allora fi a: la nuova Comunità ha ora una carta per tutti era don Enzo. Nei giorni scorsi costituzionale scritta dal fondatore, fi r- denza estiva di Castelgaldolfo, una “ se- rata speciale”. Il Papa ringrazia tutta la la Comunità ha provveduto a darsi una mata sull’altare e approvata dall’autorità nuova guida, eleggendo don Ferdinan- religiosa. popolazione di Nomadelfi a con parole che do, sacerdote della diocesi di Siena- esprimono l’ apprezzamento per l’opera Colle di Val d’Elsa Montalcino, nato il 20 NOMADELFLA, LA CIVILTÀ DELL’AMORE profetica a cui sembra aver messo mano agosto 1933. Ordinato l’11 agosto 1957, Nomadelfi a, la città dell’amore e della “e cielo e terra”. ha ricoperto diversi incarichi nella dio- giustizia sociale nasce sul modello delle Il Papa dice tra l’altro: “Se siamo vocati cesi di provenienza. E stato missionario prime comunità cristiane descritte negli ad essere fi gli di Dio e tra noi fratelli, al- «fi dei donum» in Brasile per 5 anni. Ha Atti degli Apostoli. In pochi anni i Noma- lora la regola che si chiama Nomadelfi a è continuato l’attivita di animazione mis- delfi come amano chiamarsi i membri un preavviso e un preannuncio di questo sionaria a livello regionale e nazionale. della Comunità, raggiungono il numero di mondo futuro dove siamo chiamati tutti”. Dal giugno del 2001 è a Nomadelfi a. Il Pochi mesi dopo Don Zeno muore colpito 9 gennaio 2005 il vescovo di Grosseto 1150, dei quali 800 sono i fi gli assistiti dal- Franco Agostinelli lo aveva nominato, le coppie di sposi e da una folta schiera da infarto. È il 15 gennaio 1981. L’incontro 5 insieme a don Enzo e don Emilio, parro- almeno 5 mila i fi gli accolti nelle fami- co in solido di Nomadelfi a, incaricando- glie di Nomadelfi a dove tutti i beni sono LA RISURREZIONE lo della funzione di moderatore. in comune. Non esiste proprietà priva- Nella cittadella a quattro chilometri da ta, non circola denaro. Si lavora solo “PRESIDIA” L’INGRESSO Grosseto dove «la fraternità è legge», all’interno e non si è pagati. Le famiglie vive un popolo di volontari cattolici che sono disponibili ad accogliere fi gli in af- DEL CIMITERO DI MESTRE vuole costruire una nuova civiltà fonda- fi do. Cinque famiglie insieme formano i potrebbe dire “la risurrezione ta sul Vangelo, come le prime comunità un «gruppo familiare». Le scuole sono come non l’avete mai vista”: con cristiane. Attualmente la popolazione è interne e l’obbligo scolastico è stato composta da 340 persone divise m 50 portato a 18 anni. Si suoi slanci, la gioia ma anche la preoccupazione impressi sui volti, il ri- famiglie. Dalla fondazione, sono stati Andrea Fagioli sveglio dal torpore del sonno, gli ange- li con le loro trombe che chiamano in CHE COSA PUÒ FARE L’AMORE DI DIO cielo i defunti. Sei scene di risurrezione impreziosiscono da sabato scorso l’in- hi si interroga sui misteri della gresso carrabile del cimitero di Mestre: vita, dal punto di vista cristia- opera di Gianni Aricò in bronzo statua- Cno, il più delle volte potrebbe rio fuso a cera aperta. «La patina fi nale giungere ad affermare che la vita ri- la darà Nostro Signore con la pioggia e sulta essere veramente misteriosa: il vento», commenta l’artista venezia- siamo infatti chiamati a credere in un no chiamato dal Comune a dare l’ulti- Dio-Padre silenzioso, che pare sempre mo tocco alla ristrutturazione di tutta assente ma che, per certi versi, rivela l’area prospiciente il cimitero mestrino, invece la sua presenza. denominata ora ”Piazzetta dei Cipres- Nessuno infatti può dare una spiega- si”. zione sullo scopo di tutto ciò che esi- Alberi, pancbine in pietra, muro con ste: l’universo risulta essere troppo mattoni faccia a vista che nel tem- immenso e tuttavia troppo ricco di po sarà impreziosito da verde e fi ori, presenze, di ritmi ordinati, di sequen- tappeti erbosi, nuovi box per i fi oristi, ze logiche per dire che ciò che avviene nuovo parcheggio, pista ciclabile, cir- è casuale e per affermare con sicurez- colazione modifi cata... rispetto a poco za che non proviene da alcun essere tempo fa è irriconoscibile, degna fi nal- superiore. Sostenere ciò sarebbe una mente di un luogo che i mestrini vole- negazione presuntuosa: la mente uma- vano migliore. Alla cerimonia di inaugu- na ha i suoi limiti e non può pretendere razione sono intervenuti il vicesindaco di indagare oltre certi confi ni. Michele Mogna‘o, l’assessore ai Lavori L’uomo dunque si trova impotente di- pubblici Fincato, all’Urbanistica Franco nanzi ai grandi perché della sua esi- Vecchiato, il delegato patriarcale mons. stenza, nonostante la scienza cerchi di Bonini dare una spiegazione a tutto ciò che I 100 mila euro dell’arredo artistico si accade. irrazionale. aggiungono ai 765 mila euro spesi per Eppure la Bibbia, che è la Rivelazione Se invece il nostro animo si immerges- l’arredo della piazzetta, al milione e di Dio agli uomini, ci fornisce pure del- se senza pregiudizi nella fi ducia in Dio 300 mila utilizzati per la sistemazione le spiegazioni su come ha avuto origine e si lasciasse penetrare dalla luce dello di viale Vespuci. via Fradeletto e via il mondo e sul suo funzionamento; ci Spirito, qualcosa avverrebbe. da Verrazzano (con la nuova rotonda, il parla di Leggi i cui effetti superano il “Una vita di fede fa seppellire tutti i parcheggio e il sottopasso), i 120 mila visibile e sulle quali è regolato il nostro perché della vita di ogni giorno” soste- euro impiegati in via S. Maria dei Battu- vivere. Purtroppo l’uomo tendenzial- neva Padre Albino Candido. E ancora ti. Ora Veritas dovrà intervenire anche mente è portato a non credere se non affermava: “Il non credere all’amore sulla restante parte di muro di cinta in vede, se non osserva, se i suoi sensi gli di Dio è già colpa, è già durezza, è già dicono altro; potremmo dire che que- cecità. Che cosa - alla fi ne dei conti sto si verifi ca non solo perché la ragio- - mi rimane ancora di utile nella vita? CAMBIO DI ORARIO ne ci allontana dalla Verità ma anche L’unica cosa sempre utile è pregare, è perché il nostro sentire, il nostro cuo- rimanere in ascolto di Dio, è amare e DELLA MESSA FERIALE re si rivela – per sua natura - insensi- credere anche con la propria volontà.” bile a tale Verità, impenetrabile, duro Per arrivare alla meta, è necessario NELLA CHIESA come una pietra. “preparare la via del Signore, raddriz- DEL CIMITERO Così leggiamo nella Bibbia: “Vi dico zare i suoi sentieri”, predisporci alla che Dio può far sorgere fi gli di Abramo sua venuta con un cuore che cerca sin- DA LUNEDÌ 3 MAGGIO da queste pietre” (Mt 3, 8). Dunque ceramente la Verità, pur consapevoli LA S. MESSA FERIALE nulla è impossibile a Dio nemmeno la dei propri limiti, ma anche del grande natura ostinata dell’uomo. mistero che siamo noi, la nostra vita e SARÀ CELEBRATA ALLE Quando si parla di Abramo, subito vie- più ancora Dio. ne in mente la sua fede sconcertante: Egli, nonostante il nostro cuore di pie- ORE 9,30 lascia la terra natale, ospita gli ange- tra, può trasformarci in fi gli di Abramo ANZICHÉ ALLE ORE 15. li, crede nelle loro promesse, sacrifi ca e portarci alla salvezza. Basterà predi- Isacco. sporre la nostra volontà aprendoci ad L’ORARIO DELLA MESSA Il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacob- accogliere il Mistero. Perché l’amore FESTIVA RIMANE INVA- be chiede tuttavia anche a noi, uomi- di Dio fa veramente grandi miracoli! ni di oggi, di vivere continuamente in RIATO, ALLE ORE 10. questa fede che spesso pare assurda e Adriana Cercato 6 più parti pericolante. cessario dar più forza a questa visione». rie dei bisognosi. Portiamo, quindi, «Noi cristiani diamo questo messaggio Di opere di Aricò la nostra città ormai cibo, tè e caffè caldo, coperte e ve- di speranza con la risurrezione», spiega è ricca: gli angeli in vetro e le formel- stiti. Distribuiamo 30 pasti ad uscita, Aricò, «ma anche altre religioni, magari le del portale del Duomo di S. Lorenzo, una media di 20 litri di tè e 10 litri di in modi diversi, pensano a una vita dopo la fontana di via Piave, la grande opera caffè a settimana. La seconda fase, la morte. Spero che la gente lo recepi- presente dentro la chiesa di S. Lorenzo di dialogo, ascolto e sostegno, costi- sca come un messaggio di speranza e di Giustiniani voluta da don Antonio Moro, tuisce il fondamento del rapporto di pace: ce n’è bisogno, tanto più oggi». la pala d’altare della chiesa di S. Mar- amicizia che si instaura tra il “noi” e Spiega lo scultore che in un primo tem- co, la statua che rappresenta la famiglia il “loro” abbattendo quanto più pos- po aveva pensato di contrapporre morte alla Gazzera... Il suo sogno ora sarebbe sibile la distanza tra ‘volontari” ed e risurrezione, toccando quindi anche realizzare una statua a tutto tondo rap- “utenti”; ciò, spesso, rende realizza- «temi drammatici, medievali, per poi presentante san Michele, patrono della bile un cammino individuale verso il riscattarli con la risurrezione. Ma sono città, grande nemico del demonio ridot- superamento della condizione di mar- sempre più convinto che nei nostri anni to ai suoi piedi.. ginalità». deve essere il messaggio della risurre- Aricò ha in mente anche il luogo: il giar- Domenica 28 marzo, nella chiesa di zione il leit motiv della visione cristiana dinetto antistante il Laurentianum. Se San Silvestro, si è svolto il concerto della vita. C’è poca speranza in giro per son rose... di musica classica e contemporanea P.F. le strade, nel mondo per questo è ne- “Note di Luce”: il ricavato delle of- da Gente Veneta ferte raccolte è stato destinato a que- ste attività e al progetto della casa di “GOCCIA DI LUCE” RACCOGLIE FONDI accoglienza a Ponte delle Alpi, dove PER UNA CASA PER PERSONE IN DIFFICOLTÀ “Goccia di luce” ha aperto una nuova comunità. Un gruppo di cinque giova- Sognamo di riempire il nostro pe- Progetto Senza Dimora, coordinato ni veneziani, tra i 22 e i 30 anni, ha dal comune di Venezia, fi nalizzato a infatti deciso di vivere in una nuova riodico di belle notizie come que- comunità, seguendo il Vangelo e af- sta! creare una rete integrata fra le varie realtà cittadine che operano per le fIdandosi alla Provvidenza. «La casa, UNA TRENTINA I RAGAZZI persone in povertà estrema. -conclude Diletta, - ha bisogno di la- IMPEGNATI IN SOLIDARIETÀ «Il nostro lavoro di strada, —spiega vori di adeguamento per divenire una a loro “avventura” veneziana è ancora Diletta, - consiste in un’usci- casa di accoglienza per persone disa- partita due anni fa e ora la loro ta serale settimanale, il venerdì, nei giate che vivano situazioni di estremo Lrealtà sta lentamente crescen- pressi della stazione di Venezia ed dolore e sofferenza, quali ad esempio do, espandendosi anche fuori del ter- un’uscita serale settimanale, il lune- persone sole, alcolisti, persone senza ritorio comunale. dì, nella stazione di Mestre, struttu- famiglia, ragazzi dipendenti da so- “Goccia di Luce” è un’associazione rate in due fasi. La prima è quella che stanze, ragazze madri». costituita da una trentina di giova- mira a soddisfare le necessità prima- D.G. ni, universitari e lavoratori, uniti da da Gente Veneta un ideale comune: la necessità di confrontarsi quotidianamente con IL DIARIO DI UN PRETE IN PENSIONE il mondo della marginalità al fi ne di ridare dignità, speranza, fi ducia ed LUNEDÌ amicizia a chi ne è privo. «“Goccia di Luce”- spiega Diletta ualche tempo fa, non so chi, mi Bibò - - è un gruppo di amici che han- ha presentato una serie di frasi no deciso di mettere in gioco la pro- di un poeta di cultura ispanica: pria esistenza con l’intento di creare Q Garcia. Sono stato colpito una comunità fondata sulla condivi- molto profondamente da queste frasi sione spirituale ed economica. Vivere così intense e pregne di calore umano insieme ci aiuta a costruire rapporti e di poesia. I poeti hanno la capaci- d’amicizia basati sulla verità, a svi- tà di mettere a nuovo il contenuto luppare le proprie qualità e i propri delle parole e di renderle cariche di talenti, a riconoscere i nostri limiti fascino, tanto da farti scoprire che nella ricerca di un continuo migliora- quel mondo che talvolta pare banale, mento. Il nostro obiettivo è distrug- scontato e pressoché insignifi cante, è gere le isole dell’individualismo e le invece affascinante e meraviglioso. barriere del- l’egoismo coinvolgendo Un tempo, quando celebravo l’amore chiunque voglia investire capacità e dei giovani che si presentavano all’al- tempo libero nello spendersi per chi tare, spinto anche da un certo ro- soffre». Tante sono le attività del manticismo insito nella mia persona gruppo, come la gestione della storica – sentimento di cui non mi sono mai Associazione veneziana “Jonathan” vergognato e del quale mai mi sono per persone diversamente abili, per voluto disfare – arrivavo a dir loro che quanto riguarda il livello creativo, la solo i poeti, gli innamorati e i santi evangelizzazione di strada, l’adora- sanno veramente cogliere la bellezza zione eucaristica a San Giovanni Ele- gli ultimi giorni della mia vita, direi, della vita. mosinarlo, il primo sabato del mese, senza un momento di esitazione e con Garcia, ammalato e morente, affer- insieme alle altre realtà giovani della tutta la ricchezza del mio spirito “ti mava, partendo da questa sua situa- città e ogni giovedì nella chiesa di San voglio bene”.» zione esistenziale: «Se questi fossero Silvestro, e soprattutto l’impegno nel Mi venne in mente questa lettura e L’incontro 7 questi sentimenti quando, dopo un dire e di vivere la vita religiosa rifa- intervento chirurgico durato molte e cendosi alla prassi della Chiesa primi- molte ore, mi sono riscoperto solo, tiva. Riconosco i meriti e i successi indifeso ed impotente, in una linda di questo movimento ecclesiale, che camera di rianimazione con le pare- oggi va per la maggiore e sta ottenen- ti tutte piene di luci che segnavano do tante adesioni e ribadisco ancora diagrammi multicolori, manometri e che riconosco per questo “cammino” ticchettio di battiti cariaci. Nel mio la libertà di vivere la fede e la propo- animo s’affacciarono lucide ed insi- sta cristiana secondo le intuizioni e le nuanti le parole “Se queste fossero regole dettate dal fondatore e dagli le mie ultime ore” e mai, come in attuali responsabili, ma confesso al- quei momenti, sono stato cosciente tresì che non condivido di esso quasi delle parole belle non dette, dei sen- nulla, anzi ritengo che molti aspetti timenti non espressi, degli incontri diano una visione angusta, interista e perduti, della bellezza, della verità sorpassata della fede e testimoni una e dell’amore non realizzato. Mi è vita ecclesiale da ghetto, per nulla sembrato che una fi la interminabile aperta al respiro e alla cultura della di persone care attendessero il turno nostra società. perché io dicessi loro quelle parole Col mio spirito libertario, che ha biso- care che, per superfi cialità ed insi- gno di vasti orizzonti che permettano pienza, non avevo detto loro. di cogliere la luce di Dio ovunque e in ogni creatura, ritengo più negativa MARTEDÌ che positiva questa esperienza eccle- siale. A parte tutto questo, la scelta rima che entrassi in ospedale ci di far fare la comunione in terza me- fu una burrascata anticipatrice dia ai ragazzi, credo sia l’esatto op- Pdei temporali estivi. Una notte posto di ogni dettato della psicologia è soffi ato così forte il vento del nord Tutte le nostre attività dovrebbero e della pedagogia e che sia una scelta da ammucchiare, contro le mura del incentrarsi sulla Verità. La Verità che non ha alcun supporto teologico cimitero, una quantità sconfi nata dei dovrebbe essere il respiro stesso e pastorale. vecchi fi ori di plastica collocati sulle della nostra vita. Una volta rag- Finito di leggere l’articolo suddetto, tombe, quei fi ori che rendono più de- giunto questo stadio nel nostro ho pensato che esso fosse il colpo al solante e povero l’amore della nostra cammino di pellegrini, ogni altra cuore al messaggio del nostro vecchio gente verso i propri defunti. I fi ori regola di correttovivere seguirà Papa veneto Pio X: Per una vita l’in- veri sopravvivono nella loro bellezza senza sforzo, e l’obbedienza sarà tera cristianità e tutto l’apparato pa- ,si e no un paio di giorni, poi sembra- istintiva. Ma senza la verità è im- storale e di catechismo ha inneggiato no materiale da pattumiera. Dopo possibile osservare alcun princi- alla saggezza del Papa che aveva av- qualche tempo il biroccio dei becchi- pio o regola nella vita. vicinato gli innocenti all’ Eucaristia, ni porta il tutto nella discarica. E’ Gandhi mentre ora, per motivi a me incom- diventata prassi seguita quasi da tut- prensibili, e di pensiero di rifl esso, si ti che quando i congiunti ritornano associazione di idee, m’è venuto da ritorna al passato. Poveri Papi di oggi per la prima visita dopo la sepoltura, collegarla con le convinzioni, gli idea- e di ieri: sono smentiti anche dopo comperino un mazzo di fi ori di pla- li, i valori e le utopie dell’uomo. Guai morti, altro che infallibilità pontifi - stica, sempre troppo belli per essere se le nostre convinzioni vengono a cia! veri, ma che presto, con l’alternarsi mancare di un forte radicamento con della pioggia e del sole, sbiadiscono la cultura e la coscienza dell’uomo, GIOVEDÌ e svuotano quel ricordo e quell’amo- è quanto mai triste incontrare uomini re dei quali si pretenderebbe che essi con le radici al sole, con radici che ualche settimana fa è morto fossero segno. non affondano più su verità forti e si- don Zega, il sacerdote della La burrascata di qualche settimana cure, ma sono esposte agli eventi e Qcongregazione di don Alberio- fa, non ha solamente spazzato via i allo sguardo impietoso e deluso dei ne, fondatore dei Paolini. Don Al- fi ori di plastica, divelto qualche gros- passanti. berione fu il sacerdote che intuì, in so ramo, ma ha anche letteralmente maniera lucida e intelligente, il ruolo sradicato due cipressi centenari, uno MERCOLEDÌ nel campo presso il porticato a sud prospiciente la vecchia chiesa ed un o letto recentemente su “Gen- RICONOSCENZA altro nel campo presso il vecchio in- te Veneta”, il settimanale della gresso del camposanto. Ho visto que- Hdiocesi veneziana, un articolo per Fabio Mazzariol diret- sti grandi fusti lunghi una ventina di di cronaca in cui si annuncia che in tore della Dìco discount di metri, con le radici al sole e tutta la due parrocchie della diocesi si sta ramaglia appoggiata sulle tombe. I ci- procedendo ad una sperimentazione Noale, per la periodica for- pressi hanno poco radicamento e per per quanto riguarda la prima comu- nitura di generi alimentari di più la terra attorno era stata mossa nione dei ragazzi. Da quanto ho com- per lo scavo delle fosse. preso questa sperimentazione si rifà di prossima scadenza a fa- E’ triste e desolante l’immagine di alla dottrina e alla prassi del movi- vore del Banco alimentare questa pianta che normalmente ac- mento neocatecumenale. del Centro don Vecchi da carezza, dolce e superba, il cielo, Premetto, a scanso di equivoci, che io desolatamente accasciata per terra. guardo con rispetto ed ammirazione distribuire ai poveri. Questa immagine, non so per quale questo singolare modo di approfon- 8 decisivo che i -media avrebbero rango, che sono insignifi canti, non svolto nella società attuale. In rela- PREGHIERA rappresentano nulla dell’ineffabi- zione a questa intuizione don Alberio- le mistero di Dio. Questi preti, alla ne ebbe la forza e la capacità di dar seme di don Gallo, sanno leggere nella parte vita ad un movimento di persone e di in penombra della vita della Chiesa strutture veramente imponente. Sono SPERANZA e sanno raccogliere quella religiosi- numerose le “famiglie religiose” fatte tà difforme dalle regole uffi ciali, ma nascere da don Alberione, più nume- che pure si confronta in modo vero rose le testate giornalistiche, tanto nel rapporto con un Dio che non è da arrivare perfi no alle produzioni ci- un teorema semplice, ma un mistero nematografi che. Ma fra le testate più profondo e complesso. famose e più diffuse tra quelle pro- mosse dai Padri Paolini, la più nota è SABATO certamente il settimanale “Famiglia Cristiana”, periodico che fi no a qual- o deliberatamente mi lascio coin- che anno fa aveva una delle tirature MIO DIO, volgere dal messaggio che emerge prendimi per mano, più alte in assoluto nel mondo della ti seguirò, Idalle letture che vado facendo. stampa del nostro Paese. Don Zega fu non farò troppa resistenza. Mi turba e mi sconvolge tutto quel- per alcuni anni il direttore di “Fami- Non mi sottrarrò a nessuna del- lo che fa traballare la sistemazione glia Cristiana” ed ultimamente cura- le cose che mi verranno addos- ideale che mi sono fatto delle cose va invece l’ importantissima rubrica so in questa vita, della vita, dell’oggi, del domani e di “Colloqui con i lettori”. cercherò di accettare tutto Dio, però ritengo onesto non conser- Don Zega fu uomo e sacerdote intelli- e nel modo migliore. vare come un tesoro certe visioni che gente, libero, ricco di una religiosità Ma concedimi di tanto in tanto col tempo sono state superate, ormai autentica ed attuale. “Famiglia Cri- un breve momento di pace. fuori corso o sono strumentazioni ide- stiana” in quest’ultimo mese ha de- Non penserò più, nella mia ologiche arcaiche. dicato parecchi articoli alla testimo- ingenuità, che un simile mo- Ho già confessato le mie grosse riser- nianza pregnante di questo sacerdote mento debba durare in eterno, ve nei riguardi di don Gallo, il pre- che si è fatto messaggero del sacro saprò anche accettare l’irre- te genovese di cui, in questi giorni, mediante i mezzi di comunicazione quietezza e la lotta. Il calore e sto leggendo un volume, però ci sono sociale. la sicurezza mi piacciono, ma delle affermazioni, forse esagerate, Sono stato particolarmente colpi- non mi ribellerò se mi toccherà guascone, ma che mi offrono la let- stare al freddo purchè tu mi to da una frase pronunciata da don tura, il recupero di strumenti ideali tenga per mano. Zega nella chiesa del suo paese na- per comprendere una religiosità rea- Andrò dappertutto, allora, e tìo in occasione della celebrazione cercherò di non aver paura. le, difforme e forse opposta a quella del suo cinquantesimo di sacerdozio: E dovunque mi troverò, io cer- formale, fasulla e di comodo. «Noi preti dobbiamo essere testimoni cherò d’irraggiare un po’ di Nel passato ho più di una volta scritto della tenerezza di Dio!» Che obietti- quell’amore. il mio entusiasmo e la mia profonda vo meraviglioso! Che proposta alta e Vero amore per gli uomini attenzione a quello che Pomilio ha comprensibile per tutti! che mi porto dentro. chiamato “il quinto Vangelo”, ossia il Sono ormai molti anni che ho comin- messaggio che il buon Dio ci fa per- ciato ad essere disaffezionato del Dio venire mediante i segni dei tempi, gli uffi ciale, ossia da quello teologico e eventi ed anche la cronaca quotidia- da quello dei preti, dal Dio incom- salesiano, mio coetaneo, in costante na; si tratta sempre di un messaggio prensibile, rigido e geloso. Mi sono rotta di collisione con la gerarchia ec- semplice, immediato, comprensibile ormai innamorato del Dio della pa- clesiastica, che si occupa di drogati, e soprattutto vero ed attuale. rabola del Figliol Prodigo ed ascolto prostitute, viados, extracomunitari, Riporto alcune righe stupende di don tanto volentieri gli uomini che parla- no-globals e via dicendo. Gallo, amico del cantautore Fabrizio no e credono, comunque, nella tene- Don Gallo è uno di quei preti che De André, con le quali questo prete rezza di Dio! certamente non sono mai in riga né, protestatorio ci fa comprendere come temo, sopra le righe, ma anzi, sem- anche le parole e le note talora sarca- VENERDÌ pre, sotto le righe suggerite e ordina- stiche e talora tenere del novelliere te dalla Chiesa uffi ciale. Tutto som- ligure seducano e mettano in luce la er Pasqua i volontari che si oc- mato non condivido il suo pensiero e solidarietà, il riscatto e la liberazione cupano della raccolta e della di- la sua condotta; eppure riscontro in delle quali il Vangelo di Gesù è fonte Pstribuzione degli indumenti per questo prete un sano e forte amore fresca ed inesauribile. chi ne ha bisogno, mi hanno donato per l’uomo, una vera solidarietà per Scrive don Gallo: un volume di un prete genovese. Sto i più fragili, i dissenzienti cronici su “Ad un rinfresco incontrai un cardi- leggendo questo libro con estremo tutti i fronti, una capacità di dialogo nale, il quale colse subito l’occasione interesse, perché sono avido di cono- con quel mondo al limite di ogni lega- per insinuare: «Tu sei sempre in giro scere le testimonianze degli uomini lità, sia civile che religiosa. per l’Italia, ma li studi i Vangeli?» «E della Chiesa e perché mi interessa Confesso che sono contento che vi certo!» «E quanti sono?» «Cinque: quanto mai tutta la lettura delle cose siano al mondo dei don Gallo e con- Marco, Luca, Matteo, Giovanni…» «E della religione. Già più volte avevo fesso ancora che li preferisco a certi il quinto?» incalzò preoccupato. «Il sentito parlare di questo don Gallo, abatini ordinati ed incolori, o a cer- Vangelo secondo De André.» e non sempre bene! Si tratta di un ti prelati di piccolo, medio o grande In fondo, “in direzione ostinata e con- L’incontro 9 traria”, non è la sintesi del Vangelo gando col nostro Patriarca. Mi sono di Gesù? La poesia musicale diventa piaciuti l’uno e l’altra; le parole del DITEGLIELO PER FAVORE! coscienza civile, comprensione uma- Patriarca, le sue argomentazioni e na, preghiera smisurata, guerra alle l’atteggiamento della conduttrice. Non sono religiosa (e non me ne ipocrisie, amore per i perdenti e i Lei mi è parsa persino bella, cortese, vanto, penso anzi che chi crede derelitti, quelli che la gente perbene rispettosa, attenta ed in ascolto, pur ed ha fede viva un qualcosa più lascia a terra nella sua inarrestabile ponendo sul tavolo argomenti quan- di me). Leggo il periodico “L’incon- corsa verso il trionfo materiale. Ecco to mai spinosi, che fanno fremere tro” che trovo acquistando il quo- tidiano. che il poeta con il suo genio trova l’opinione pubblica. Il nostro Vesco- Con questa mia e-mail sento il ispirazione indagando nei bassifondi, vo pacato, umano, disponibile. Quel nei vicoli ombrosi, tra i viados, barbo- bisogno di complimentarmi per il Patriarca che nei discorsi a livello “Diario di un prete in pensione”. ni, rom, artisti libertari, e da lì scatta personale è ricco di una straordinaria la sua insofferenza verso il potere, Quando lo leggo mi lascio trasci- e calda umanità, ma che non sempre nare da un argomento all’altro, da verso il clero moralista, verso l’intol- emerge quando si imbarca in discorsi considerazioni di vario tipo che, leranza. Tutta la sua opera si libera uffi ciali. direi quasi quasi non scritte da un negli anfratti, corre su due binari: an- Il Patriarca ha offerto all’opinione prete, tantomeno un prete non più sia per la giustizia sociale e speranza pubblica del nostro Paese il volto più giovane... di un mondo nuovo. Nell’affresco di Davvero, magari ci fossero tanti anime salve Fabrizio tornava a sfi dare nobile, più vero e più alto della no- stra Chiesa e questo non è proprio preti come lui. un mondo dove, coltivando tranquilla Diteglielo, per favore. Grazie poco in questi nostri tempi. l’orribile varietà delle proprie super- Lucia bie, sta la maggioranza. E sotto, o ai margini, le minoranze, disobbedienti alle leggi del branco, stanno come una svista, come un’anomalia, una SOTTOSCRIZIONE AZIONARIA distrazione.” PER IL DON VECCHI DI CAMPALTO DOMENICA Le opere di bene si realizzano Arturo e Sergio. con le critiche dei benpensanti elle prime ore del pomeriggio e dei ricchi e con le offerte dei I signori Aldo e Federico hanno sot- della domenica normalmente toscritto 2 azioni, pari a euro 100 Nsto a casa e mi con concedo poveri. in memoria della defunta Gemma. la visione di due rubriche televisive che mi interessano alquanto: “L’are- La signora Noemi Cini, residente al Una affezionatissima lettrice de na”, condotta dal giovane e brillante Centro don Vecchi, ha sottoscritto l’Incontro ha sottoscritto un’azione Giulietti, un cristiano coerente, di- un’azione pari a 50 euro pari ad euro 50. sinvolto e brillante, che dialoga con i protagonisti e sugli avvenimenti del Il signor Bimonte ha sottoscritto E’ stata sottoscrita una azione pari nostro tempo, senza complessi e in un’azione, pari a euro 50 per ono- ad euro 50 in memoria di Stefano maniera spigliata e disinvolta. Come rare la memoria della moglie Ro- Branca. seguo con uguale interesse la rubri- setta Corrà Bimonte. ca tenuta dall’Annunziata, che ogni Sono state sottoscritte 2 azioni pari settimana dialoga con un personaggio La moglie e la fi glia del defunto ad euro 100 un ricordo di Assunta del nostro Paese e su argomenti di Roberto Saccoman hanno sotto- Carter ed Umberto Lavorato. palpitante attualità. scritto 3 azioni, pari ad auro 150 in L’Annunziata, da quanto mi è dato di memoria del loro caro scomparso La famiglia C. ha sottoscritto 2 sapere, è cresciuta alla scuola delle pochi giorni fa. azioni pari ad euro 100. Botteghe Oscure, è di sinistra e molto spesso si mostra, con i suoi intervista- Il dottor Dell’Aquila ha sottoscritto ti, impertinente e quanto mai fazio- N.N. ha sottoscritto 1 azione pari 4 azioni pari a 200 euro per onora- ad euro 50. sa. Ricordo che in una trasmissione re la memoria dei suoi cari Adele, è stata talmente critica col capo di Irma, Caterina e Luigi. governo Berlusconi, che egli perse La signora Sandra Russo ha sotto- la pazienza e lasciò di tronco l’in- scritto un’azione pari a 50 euro. tervista. Detto questo però, debbo I genitori della defunta Cristina aggiungere che questa donna è estre- Marcato hanno sottoscritto 2 azioni E’ stata sottoscritta un’azione pari mamente intelligente, preparata, per pari a 100 euro in ricordo dell’ama- ad euro 50 in ricordo di Angela e cui va sempre al cuore del problema ta fi glia. Guido. che vuol trattare e non molla mai l’osso, costi quello che costi. Il signor Attilio Zampa ha sotto- I signori Paola e Umberto Bottec- Oggi, giorno di Pasqua, sono a casa scritto ha sottoscritto un’azione chia hanno sottoscritto un’azione, perché convalescente e perché non pari a 50 euro. pari a 50 euro in memoria della potrei fare alcunché d’altro. Con mia loro cara Franca. sorpresa, dato il sovrapporsi, seppur La signora Carolina Bertoncello ha parziale delle due rubriche, ho sco- sottoscritto 5 azioni pari a euro 250 I nipoti della defunta Miranda han- perto che l’Annunziata stava dialo- per onorare la memoria dei fratelli 10 no sottoscritto un’azione pari a 50 con il cuore che martellava violente euro per ricordare la loro zia. IL 15 APRILE RAI TRE mente nel petto domandandosi a che ha fatto un servizio sulla “Cittadel- cosa gli sarebbe servito quel tipo di La mamma della defunta Manuela la della solidarietà”. addestramento dal momento che il Curto ha sottoscritto 3 azioni pari L’opinione pubblica si sta interes- suo lavoro consisteva nello stare se a 150 euro in memoria della fi glia sando della nuova iniziativa della duto per ore davanti ad un computer. scomparsa poco tempo fa. fondazione Carpinetum. Lo guardarono allontanarsi notando che parlottava tra sé e sé. “Chiedi La signora Carella ha sottoscritto 2 aiuto alla mammina?” urlò uno dei azioni, pari a 100 euro. suoi colleghi. “Sì!” rispose con un fi lo ALZATI E CAMMINA di voce e sparì nella boscaglia. Meno di un‛ora dopo tornò con la lampada DA UNA AFFEZIONATA Mentre chi ha bisogno di supporti lasciando tutti esterrefatti. Gli fu per gli infermi continua a chie- LETTRICE chiesto come ci fosse riuscito e lui derli, i cittadini , che hanno questi rispose che aveva incontrato, ap è stato versato un contributo di strumenti, pare che si dimentichi- 500 euro per la stampa del “diario pena fuori dal campo, un cane che, no di portarli al don Vecchi. di un vecchio prete” 2009” dopo aver afferrato il bordo della sua giacca, lo aveva trascinato verso la meta quasi sapesse esattamente dove lui fosse diretto. Nessuno gli LA FAVOLA DELLA SETTIMANA credette: “E‛ stata solo fortuna” bi sbigliarono alquanto stizziti. CORSO DI SOPRAVVIVENZA La seconda prova consisteva nel re carsi in riva al fi ume a pescare utiliz gli occhiali che diventarono fonte di zando però solo le mani. Nel pome divertimento per gli altri cinque per riggio inoltrato ritornarono tutti al ché senza di quelli non vedeva ad un campo senza essere riusciti a cat palmo dal suo naso e loro continuava turare neppure un pesciolino tranne no a nasconderglieli per poi poterlo Duilio che si era incamminato verso canzonare. il fi ume parlottando tra sé e sé ed Vennero consegnate le tute mimeti era ritornato poco dopo con ben die che ed anche questo fu fonte di gra ci pesci enormi. “Ma come hai fat ve imbarazzo perché, mentre tutti to?” gli domandarono increduli e lui, i partecipanti al corso sembravano con un‛espressione più sorpresa della nati per indossarle, quel tipo di abbi loro, rispose che sulla riva si era im gliamento faceva assomigliare Duilio battuto in due orsi che stavano pe ad un bambino vestito con gli abiti scando e che gli avevano consegnato del fratello maggiore. tutte le loro prede. Non gli credette Una tromba suonò l‛adunata ed il nessuno neppure questa volta. corso ebbe inizio. Le prove si susseguirono nei tre Le prove si svolgevano in solitario e giorni seguenti ma neanche uno tra la prima consisteva nel cercare una i partecipanti riuscì mai ad assol baracca in mezzo ad un bosco intri vere i compiti loro assegnati tran cato potendo disporre come riferi ne che Duilio che se ne andava dal uilio, come sempre timido ed mento solo di una cartina ed una vol campo sempre parlottando tra sé e impacciato, si presentò, in un ta trovato il luogo avrebbero dovuto sé per poi ritornare vittorioso e con piovoso giorno di novembre, riportare una lampada che era stata una spiegazione tanto assurda da D non persuadere nessuno anche se, a al corso di sopravvivenza costret posta all‛interno ma nessuno dei fi n to dai suoi superiori che esigevano ti guerrieri fu in grado di orientarsi dire il vero, gli altri non riuscivano che i loro dirigenti fossero sempre nella boscaglia e quindi nessuno ri comunque a trovare una spiegazione in perfetta forma fi sica. Era giunto portò la lampada. Duilio fu l‛ultimo per i suoi successi. al campo insieme a due suoi colleghi a dover partire ma ormai le ombre Rimanevano ancora due prove da af che, al contrario di lui, erano entu della sera stavano calando sul bosco frontare ed i suoi compagni erano siasti di parteciparvi. Era stata loro e lui aveva sempre avuto una grande curiosi di vedere come sarebbe riu assegnata una tenda che avrebbero paura del buio. Facendosi coraggio scito Duilio a superare quella che si condiviso con altri tre sconosciuti chiese all‛istruttore se non fosse sarebbe svolta al campo in presenza del tutto simili ai suoi compagni e possibile rimandare l‛esercitazione di tutti e che consisteva nell‛accen questo rendeva il povero Duilio anco al giorno seguente ma quello fu in dere un fuoco senza utilizzare fi am ra più depresso perché, a differen fl essibile: “Parti immediatamente e miferi o accendini. Come sempre il za di loro, lui non era di corporatura se non tornerai entro tre ore verre nostro amico fu l‛ultimo. Nonostan atletica, non aveva mai fatto sport mo a cercarti domani mattina all‛al te numerosi tentativi nessuno fu in se non qualche passeggiata in com ba, voi tutti dovete imparare a ca grado di superare la prova, venne poi pagnia della madre ed in più portava varvela in ogni situazione”. Lui partì il turno di Duilio e tutti fecero cer L’incontro 11 chio attorno a lui per spiare ogni sua rebbe stato più necessario farglielo Duilio da quel giorno divenne un eroe mossa, lui si avvicinò all‛istruttore il ripetere in quanto lui era in grado di e più nessuno osò deriderlo. quale gli disse: “Procedi e dimostraci sopravvivere a situazioni estreme. Mariuccia Pinelli quanto sei bravo”. Il poverello si in ginocchiò accanto alla legna che do RIFLESSIONI DI UN LAICO SUL- veva far ardere senza sapere cosa fare, borbottò alcune parole e poco L’EUCARESTIA AI DIVORZIATI RISPOSATI dopo un fulmine, apparso come per remetto che, come cattolico magia in un cielo senza nuvole, ac che perlomeno desidera esse- cese il braciere facendo salire belle Pre coerente, sono lontanissimo lingue di fuoco che iniziarono a dan dalle posizioni di chi propugna un zare allegramente scaldando gli at adeguamento morale della Chiesa ai toniti spettatori. mala tempora che currunt e vorreb- “Dimmi come hai fatto, dimmelo su be che la Chiesa accettasse divorzio, bito o ti spezzo il collo” gli urlò in aborto, eutanasia, matrimoni omo- viperito uno dei suoi colleghi quan sessuali, adozioni da parte di coppie do ritornarono nella tenda. “Devi omosessuali, eccetera, in un terrifi - dirmi quali parole magiche borbotti cante crescendo di attentati al diritto sempre prima delle prove”. Duilio lo naturale e alla dignità della persona guardò e timidamente rispose: “Io umana, che Dio ha voluto a sua im- non conosco nessuna frase magica. magine. Sono anche contrario, per Ogni volta che non so come risolve ragioni che mi sembrano insuperabili, re un problema recito una preghiera al matrimonio dei preti. che mi ha insegnato la mamma quan È vero che nella pratica così come do ero bambino”. “Insegnala anche a nel magistero della Chiesa non è mai noi e subito” sibilò il compagno fu mancata una speciale premura nei rente. confronti dei divorziati risposati (ma nuamente rinnovata, del corpo e del “Madonnina cara una prova devo fare come accenna il titolo il problema sangue di Cristo, da lui donati per la ed anche se sono un peccatore, sen si pone ugualmente per le coppie di redenzione dell’umanità? (Matteo 26, za il Tuo aiuto, Ti prego, non mi la fatto, conviventi o meno). Con la co- 26-28; Marco 14, 22-24; Luca 22, 19- sciare”. munione spirituale si tenta di supplire 20; 1 Corinzi 11, 23-25). In miliardi Soddisfatti i cinque manigoldi si ap in questi casi alla proibizione dell’eu- e miliardi di messe celebrate, che si prestarono a superare l‛ultima pro carestia. celebrano e si celebreranno fi no alla va che consisteva nell‛attraversare È evidente che se la tradizione della consumazione dei tempi, sempre si un torrente in piena passando su un Chiesa interdice da sempre la som- ripetono le parole: “versato per voi esile ponticello fatto di funi. Reci ministrazione dell’eucaristia a questi e per tutti. tarono la “formula” imparata e … e fratelli, ciò è dovuto anche all’esi- E poi nessuno di noi sa chi si salva o fi nirono tutti e cinque nelle rapide guità numerica del fenomeno fi no a meno, e Gesù non ha mai detto di ri- mentre Duilio arrivò dall‛altra par pochi decenni fa, mentre dobbiamo fi utare a qualcuno il suo “pane” e il te senza che neppure uno schizzo lo prendere atto che ormai le situazioni suo “vino”. avesse bagnato. Una volta ripescati irregolari cui si accennava sono pur- Fattostà che negare la comunione i cinque afferrarono il malcapitato troppo divenute ordinarie e questa è (sublime parola che rimanda anche Duilio trascinandolo nel bosco: vole una circostanza che già da sola deve al signifi cato comunitario del sacra- vano vendicarsi ma non senza prima indurci non dico necessariamente a mento) ai divorziati che vivono nel sapere perché con loro “la formula” un ripensamento, ma almeno a pen- peccato mi sembra come rifi utare le non avesse funzionato. sare. cure ai tossicodipendenti o agli alco- “Non è una formula magica ma una Ora, se vogliamo pensare rigorosa- listi, a chi abbia tentato di suicidarsi preghiera, bisogna però credere, mente, la questione non ha nulla a senza riuscirvi o a chi comunque si sia bisogna avere fede nella Madre di che vedere con l’indissolubilità del ammalato peccando contro se stesso Colui che tutto sa ancor prima che matrimonio: le parole di Cristo “Ciò (caso non raro), ovvero al peggiore lo domandiamo” ribatté orgogliosa che Dio ha unito, l’uomo non separi” dei criminali che sia rimasto ferito in mente senza paura e senza cercare (Marco 10, 9; similmente riportate in un atto di violenza contro il prossimo. di sfuggire ai suoi nemici. Matteo 19, 6 b) sono chiare e peren- Certo: “Ama il prossimo tuo come te “Noi ti facciamo fuori e vediamo se torie, ma il punto non è affatto que- stesso” è solo il secondo dei maggiori arriverà qualcuno a salvarti” ma non sto. comandamenti: il più grande e primo avevano ancora fi nito di parlare che Se sappiamo che Dio è amore, perché è “Ama il Signore Dio tuo con tutto vennero colpiti da una gragnuola di privare della comunione salvifi ca chi il cuore, con tutta la tua anima e sassi che piovevano dall‛alto e che li si trova nel peccato? A mio avviso i con tutta la tua mente” (Matteo 22, mise in fuga. Sono passati due mesi problemi teologici sollevati da que- 36-40), perciò l’eucaristia dev’esse- da allora e li stanno ancora cercando. sto interrogativo sono più teorici che re sempre dispensata e ricevuta col Terminato il corso il punteggio di spirituali e vanno dunque intelligen- massimo rispetto per il Signore, che in Duilio fu talmente alto che l‛istrut temente superati. Cos’altro è infatti, essa diviene sua vera carne e suo vero tore scrisse sul rapporto che non sa l’eucaristia, se non l’offerta, conti- sangue. Anzi è scritto che “Chiunque 12

teologo dei nostri tempi ha solleci- mi in una discussione della casistica IL GRUPPO ARTISTICO tato una discussione su questo tema, (divorziato per colpa propria o altrui, DEL “CENTRO DON VECCHI” ribadendo che “nessuno di noi ha una con fi gli o no, risposato prima o dopo ha ricavato dal mercatino pa- ricetta fatta” (Insegnamenti di Ben- una conversione, eccetera). Ad altri squale 750 euro che ha conse- detto XVI, I, 2006, 361). E credo che spetta, fra l’altro, questo compito. gnato alla Fondazione. lo Spirito Santo guiderà le menti e i Ma mi sembra che il muro debba ca- cuori, in comunione col Santo Padre. dere. Ovviamente non posso qui addentrar- dott. Carlo Carniato DON ARMANDO APPUNTI DI DON GINO CICUTTO superato l’intervento chirurgi- co, è ormai totalmente operati- PARROCO DI MIRA vo per la pastorale del cimitero. AL FUNERALE una bella assemblea che ha partecipato all’Eucaristia, pregando con me e per mangia il pane o beve al calice del Mi domando tante volte perché i bam- me, per il dono bellissimo della vita e Signore indegnamente, è reo [... e] bini non sono mai presenti al funerale. per la grazia preziosa della salute. Tut- mangia e beve la propria condanna.” Qualche mamma, a questa domanda, ti gli altri regali li ritengo meno belli e (1 Cor. 11, 27. 29 b). Ma si pensi, per m’ha risposto:perché non abbiano ad meno preziosi. Sarà perché sono pre- fare un solo esempio, alle dispute ac- impressionarsi. Credo sia un errore te. Può darsi, ma mi piacerebbe tanto cesissime di qualche decennio fa (e madornale tenere lontano i bambini che anche i nostri ragazzi, con le loro che a dire il vero continuano ancor dal mistero della morte, quando, lo famiglie, imparassero a scoprire la vi- oggi) fra i sostenitori e gli oppositori sappiamo bene tutti, che i loro occhi cinanza del Signore proprio dentro ad della comunione in mano: ai secondi sono sommersi da immagini di mor- uno dei momenti belli della vita qual’è essa pare(va) irriverenza o profana- te, crudeli e violente, come quelle una festa di compleanno. zione se non un sacrilegio, mentre è che vengono quotidianamente pro- stata infi ne autorizzata da Paolo VI, poste dalla televisione. L’altro giorno LA PRIMAVERA divenendo poi la prassi più comune. all’obitorio di Dolo ho visto un bimbo Già nel gennaio del 1996, conversan- che teneva forte la mano del suo bab- Ogni mattina, quando apro le impo- do con un giornalista tedesco, l’allora bo. E’ stata per me una visione bella, ste della casa per accogliere un nuovo cardinale e prefetto della Congrega- perlopiù i bambini non partecipano a giorno, sto osservando i germogli del zione per la dottrina della fede, Jose- questo momento di profonda verità mandorlo piantato nel giardino della ph Ratzinger, pur affrontando il tema e di grande fede per chi è credente. canonica. Sono sicuro che per il primo in questione con la massima pru- Il momento del funerale è sempre un giorno di primavera ci sarà una fi ori- denza, affermava che “ad esempio, momento sereno, anche quando c’è tura bellissima. Non c’è niente di più in futuro si potrebbe arrivare a una qualcuno che non sa trattenere le la- bello dei fi ori per annunciare la prima- constatazione extragiudiziale della crime di fronte al dolore; si ascoltano vera e per respirare a pieni polmoni nullità del primo matrimonio. Que- parole di speranza; ci si mette di fron- l’aria di una stagione che è tra le più sta potrebbe forse essere constatata te al mistero della morte, che fa parte belle dell’anno, I germogli del man- anche da chi ha la responsabilità pa- della vita e non si può cancellare con dorlo sono pronti ad annunciare anche storale sul luogo.” (Il sale della terra. un atteggiamento di fede e di speranza la Pasqua: la vita che rinasce dopo il Cristianesimo e Chiesa cattolica nella cristiana. lo sono profondamente con- freddo dell’inverno, preludio di quella svolta del millennio, 1997, 237). Nel vinto che sarebbe bello e utile e for- vita nuova che sa sconfi ggere anche il testo pubblicato della discussione di mativo por tare i bambini e i ragazzi freddo della morte e apre l’orizzonte Ahaus del 27 ottobre 1998, che ripro- al funerale del nonno o del parente e grande di una vita che non muore. Tut- duce “in forma più concisa (ma fede- trasformare in preghiera uno dei mo- te le mattine il mandorlo mi sta aiutan- le alla lettera)” le parole di menti più diffi cili della vita do a rivolgere al Signore la mia prima Ratzinger, leggiamo che “il problema preghiera e mi aiuta a vivere un nuovo dei divorziati risposati è senza dubbio FESTA DI COMPLEANNO giorno aperto a quella primavera che un problema che brucia nell’animo di arriverà. tutti noi, e per il quale nessuno ha Quasi ogni settimana ospitiamo in la soluzione defi nitiva a portata di patronato un gruppetto di ragazzini NUOVA COLLABORAZIONE mano.” (Tiemo Rainer Peters - Claus che fanno festa per il compleanno di Urban, edd., La provocazione del di- un loro amico E’ un momento bello, E’ iniziata una nuova collaborazione scorso su Dio, 2005, 130) e che “ne- gioioso, familiare. Siamo contenti di tra la più grande catena a livello gli organi competenti a Roma siamo poter offrire questo spazio per la loro europeo nel settore dei giocattoli, veramente alle prese con questo pro- gioia. Non ho mai visto però, che qual- TOY CENTER di Marcon, e l’asso- blema, interrogandoci su cosa il papa che gruppetto sia passato per la chie- ciazione di volontariato “VESTIRE può fare, su ciò che gli è lecito fare e sa, all’ inizio o alla fi ne della picco- GLI IGNUDI” ONLUS. su ciò che non gli è lecito fare.” (ivi, la festa, per ringraziare il Signore. E Grazie alla sensibilità della signora p. 131). una disattenzione che manifesta come Samanta,sono infatti, stati donati Poco dopo l’elezione a papa, dialo- troppo spesso la fede sia slegata dalla numerosi giocattoli nuovi ai Ma- gando con il clero valdostano il 25 vita. Per il mio compleanno, il regalo gazzini san Martino e al Gran Ba- luglio del 2005 a Introd, il massimo più bello che ho ricevuto, è aver avuto zaar per le loro attività benefi che.