DL353/2003 (conv. in L 27/02/04 n. 46) art.1 comma 1 delle Libertà DCB - Roma / Tariffa ROC Poste Italiane Spa Spedizione in Abb. postale QUOTIDIANO LIbERALE PER LE gARANzIE, LE RIFORmE ED I DIRITTI CIvILI

Direttore ARTURO DIACONALE Fondato nel 1847 - Anno XXIV N. 58 - Euro 0,50 Venerdì 22 Marzo 2019 Al Senato governo a rischio Il voto che ha bocciato la mozione di sfiducia nei confronti del ministro Danilo Toninelli dimostra che le divisioni dentro il Movimento 5 Stelle riducono ai minimi termini il margine di vantaggio della maggioranza

oggi guidato da . Se la Capitale corrotta, M5S infetto Capitale continua ad essere corrotta per colpa dell’esponente grillino che di ARTURO DIACONALE edilizie a Roma sono sempre rimaste la stà” e della lotta alla corruzione. Il vero si era più distinto nel gridare “one- principale vocazione delle forze politiche interesse, semmai, scatta per le conse- stà, onestà” e nell’assumere posizioni apitale corrotta, nazione infetta”. provviste di un qualche peso in Campido- guenze politiche della vicenda. Perché se di stampo giacobino contro ogni “CL’inchiesta di Manlio Cancogni glio. “Capitale corrotta, nazione infetta” mar- forma di corruzione, si arriva fatal- sulla speculazione edilizia del secondo do- Sulla base di questa esperienza non chiò in maniera indelebile la tendenza ai mente alla conclusione che l’infe- poguerra romano risale al 1955. L’accusa stupisce l’inchiesta sul costruttore Luca peccati di corruzione della Democrazia zione riguarda l’intero movimento. de “L’Espresso” fece grande clamore ed è Parnasi impegnato nel progetto dello sta- Cristiana della Prima Repubblica, l’arre- Una infezione che è la conseguenza giustamente entrata nella storia del gior- dio dell’A.S. Roma che ha portato all’ar- sto di uno dei capi romani del Movi- inevitabile di un potere politico con- nalismo italiano. Ma di risultati pratici ne resto del presidente della Giunta mento Cinque Stelle non può non quistato senza esperienza e competenza e È facile prevedere che i vertici nazio- produsse pochi. Da allora in poi la pol- comunale Marcello De Vito con l’accusa marchiare in maniera altrettanto indele- che viene gestito nella consapevolezza nali grillini faranno quadrato contro le ri- trona più ambita delle giunte comunali di di aver ricevuto tangenti per favorire la bile la credibilità complessiva del Movi- espressa da De Vito di aver avuto una for- chieste di dimissioni della giunta di ogni colore rimase sempre quella dell’as- realizzazione dell’opera. Certe pessime mento fondato da Beppe Grillo. tuna destinata a svanire in poco tempo e, Virginia Raggi. sessorato ai Lavori pubblici. A dimostra- tradizioni sono, evidentemente, più forti L’espulsione immediata di De Vito non per questo motivo, da sfruttare il più ve- zione e conferma che le speculazioni di qualsiasi proclama in favore dell’“one- restituisce la verginità morale al partito locemente e ferocemente possibile. Continua a pagina 2 Sfiorata la strage, miracolo a Milano Politica e cinema di oggi e di ieri, Bettino e Favino

di CRISTOFARO SOLA l’accaduto i carabinieri. I militari allertati di PAOLO PILLITTERI Ed ora è in arrivo il terzo film, “Ham- hanno intercettato il veicolo sulla strada mamet” di Gianni Amelio, su Bettino è mancato poco che 51 ragazzini che conduce all’aeroporto di Linate... l cinema, si sa, è molto più di uno spec- Craxi che, grazie anche alla interpreta- C’della scuola media Vailati di Crema Ichio, di ieri e di oggi. Il cinema si con- zione e al trucco di Pierfrancesco Favino - venissero trasformati in torce umane da Continua a pagina 2 fronta, legge, scruta, riflette e ci fa riflettere. con la produzione Rai con Agostino Saccà un assassino desideroso di Il cinema politico, di più. C’è sempre uno - non può non sollecitarci in tanti ragio- compiere una strage. Ieri a San scontro-incontro quando un film ha a che namenti a cominciare dalla visione di un Donato Milanese Ousseynou fare con un personaggio che ha avuto un presente (politico) modesto e mediocre a Sy, senegalese e cittadino ita- ruolo importante nella politica, e non solo tal punto da riuscire a riscattare, a rendere liano dal 2004, ha sequestrato italiana. Ed ecco allora (2008) “Il Divo”, per dir così più alta, superiore la Prima, e una scolaresca dirottando lo film in cui il regista Paolo Sorrentino mo- Berlusconi e l’enigmatica conclusione, e i persino la Seconda Repubblica. scuolabus di cui era l’autista. stra come la gloria antica e per tanti versi bagliori dietro il Palazzo di Giustizia di Di certo, l’essenza del racconto cine- Nei 40 minuti di terrore Sy ha cinica di finisce col rove- Milano”. Due pellicole, peraltro, non matografico di Amelio, il suo cuore più manifestato ai ragazzi l’inten- sciarsi nel suo contrario. E due anni prima, molte sol che si pensi al ruolo della politica vero, non può che pulsare e ruotare sulla zione di ucciderli. Ma uno dei nel 2006, avevamo avuto l’occasione, of- di prima e di oggi (e di domani) nella no- questione centrale di un grande leader... giovani sequestrati è riuscito ad fertaci da Nanni Moretti col “Caimano”, stra società e nel Paese, immersi entrambi avvertire telefonicamente del- di riflettere sulla “ascesa sfuggente di Silvio nella realtà europea (e mondiale). Continua a pagina 2 2 L’OPINIONE delle Libertà Politica venerdì 22 marzo 2019

segue dalla prima

penali per guida in stato di ebbrezza e abusi su minori. clamore la bravata della nave umanitaria “Mare vini, formulata dal Tribunale dei Ministri di Catania Capitale corrotta, M5S infetto Forse scopriremo che l’unico movente di Oussey- Jonio” che, dopo aver prelevato da un gommone nelle in ordine ai fatti della nave della Guardia Costiera “U. nou Sy sia stata la pazzia, ma al momento non si può acque libiche 49 immigrati clandestini, ha puntato la Diciotti”. ...Ma è ancora più facile stabilire che la tesi “Capi- escludere che vi sia dell’altro, che c’entri in qualche prora verso le coste italiane nel chiaro intento di sfi- Se fosse stato un film commissionato dalla lobby tale corrotta, M5S infetto” diventerà l’accusa più de- modo la matrice terrorista. Il senegalese ha agito con dare gli organi preposti al controllo e alla sicurezza buonista si sarebbe intitolato “La tempesta perfetta”. vastante che il Movimento dovrà fronteggiare da qui premeditazione procurandosi il giorno prima la ta- delle nostre frontiere. La Procura della Repubblica Immaginate la scena: Salvini che prende la parola nel- ai prossimi anni. nica di benzina con la quale avrebbe dato fuoco al presso il tribunale di Agrigento ha aperto un fascicolo l’Aula del Senato per dichiarare che con i migranti re- ARTURO DIACONALE bus. Durante le fasi del sequestro ha più volte fatto ri- per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione cuperati dalla nave Diciotti aveva agito nell’interesse ferimento all’operato politico di e clandestina e disobbedienza agli ordini impartiti da dello Stato mentre, in simultanea, sugli smartphone Luigi Di Maio. La chiamata in causa dei due leader una nave da guerra. L’imbarcazione della Ong bat- dei senatori si accavallano i lanci delle agenzie che Sfiorata la strage, rimanda a quel clima d’odio che la sinistra multicul- tente bandiera italiana è stata posta sotto sequestro danno conto di uno speronamento a largo di Lampe- turalista ha consapevolmente coltivato nella società nel porto di Lampedusa. Gli inquirenti intendono sta- dusa di un’innocente nave di soccorritori causato da miracolo a Milano italiana e che oggi in qualche misura le si ritorce con- bilire, tra gli altri motivi d’indagine, il ruolo che nella forze di polizia italiane su direttiva del ministro del- tro. I buonisti della “meglio” sinistra hanno puntato vicenda ha avuto Luca Casarini, sedicente capo mis- l’Interno e di un attentato a uno scuolabus con 51 vit- ...forse meta ultima scelta dall’attentatore per com- sulla criminalizzazione del nemico politico accusato sione imbarcato sulla “Mare Jonio” e noto agitatore time, tutte minori, per mano di un terrorista che ha piere il suo insano gesto. I militari hanno tratto in di seminare discordia e rancore nel Paese ed ora, per politico della sinistra extraparlamentare con un “glo- urlato negl’istanti precedenti alla cattura “è colpa di salvo l’intera scolaresca. una bizzarra legge del contrappasso, sono loro a rioso” passato nelle organizzazioni antagoniste. Il Salvini”. Se è questo il film che i “compagni” avreb- Ousseynou, arrestato dopo una breve fuga, dover rispondere della medesima accusa. Non c’è comportamento della nave alla quale ieri è stato con- bero voluto proiettare per tentare di rianimarsi nel gra- avrebbe ammesso di aver agito per vendicare gli im- stato giorno da quando la Lega è al Governo con i sentito lo sbarco degli immigrati a Lampedusa fa so- dimento degli italiani, siamo strafelici di rimarcare che migrati morti in mare. Ai ragazzi, nei momenti di Cinque Stelle che il mainstream del politicamente cor- spettare che gli operatori della Ong cercassero il progetto cinematografico gli sia andato di traverso. maggiore concitazione, andava ripetendo che retto non abbia vomitato odio su Salvini, dipinto l’incidente con i mezzi della Guardia di Finanza che li CRISTOFARO SOLA l’avrebbe fatta finita “per le tante persone che muo- come il demonio da scacciare. avevano intercettati fuori delle acque territoriali ita- iono in Africa per colpa di Salvini e Di Maio”. Tutto A furia di spargere veleno doveva capitare prima liane. Per ben due volte il comandante della “Mare si è concluso al meglio: i ragazzi salvi, l’attentatore o dopo che il personaggio, pazzo o lucido che fosse Jonio” ha ignorato gli ordini ricevuti dal pattugliatore Politica e cinema di oggi e di ieri, catturato. Ma perché si è corso un pericolo così poco cambia, decidesse di passare dalle parole ai fatti. della Guardia di finanza, quasi a volerne provocare grande? Non sappiamo se Ousseynou Sy abbia agito Fortuna che non ci sia riuscito, grazie al tempestivo una reazione. La professionalità e il sangue freddo dei Bettino e Favino nel pieno possesso delle facoltà mentali, se fosse stato intervento dei militi dell’Arma alla quale va un sen- nostri militari hanno evitato il peggio. Cionondimeno sobrio o ubriaco o se avesse sbroccato. Saranno le in- tito plauso. Probabilmente gli odiatori professionisti si può ignorare il fatto che i “soccorritori umanitari” ...della politica e di un uomo dal carattere difficile, dagini a definire lo stato mentale dell’attentatore. Sta per qualche giorno resteranno silenziosi aspettando ci abbiano provato proprio nel giorno nel quale in Se- dalla personalità ricca e complessa e della sua scon- di fatto che il senegalese non avrebbe dovuto essere che passi la tempesta. D’altro canto, per loro non nato è stata respinta la richiesta di autorizzazione a fitta. Del suo esilio. alla guida di quello scuolabus visti i suoi precedenti sono stati giorni fortunati. Si è appena conclusa senza procedere contro il ministro dell’Interno Matteo Sal- Il fatto è che , già a quarant’anni, era un capo di quelli veri, di quelli che sanno leggere la re- altà e guidare gli uomini, insegnando, comandando e controllando il lavoro e i risultati di ciascuno. “Schietto sino alla brutalità, combattivo, coraggioso e generoso, Craxi sapeva intimidire e colpire con cat- tiveria, difendersi e shermirsi con astuzia” (C. Mar- telli) e che concepiva il socialismo bensì come il regno dell’uguaglianza, ma con un immancabile “quasi” precedente questa parola, resa magica dai venditori di fumo rivoluzionario (“la rivoluzione un tanto kilo!” erano sue parole) e che nutriva una spiccata ostilità per quei partiti o movimenti che spingono iscritti e militanti a “portare il cervello all’ammasso”. Il suo, un socialismo per dir così nuovo pur legato alla tradizione del Nenni autonomista dopo la rot- tura col Pci ma sostanzialmente debitore di quella di Giuseppe Saragat che, anche a chi scrive, chiedeva spesso notizie del Bettino politico, fermandomi con la frase magica: novità da lui? soprattutto dopo lo slo- gan elettorale craxiano. “Vota socialista chi vive del proprio lavoro e pensa con la propria testa”. In un certo senso un Craxi saragattiano che, anche quando lo decantavano elogiandolo come leader socialista, aggiungeva, scandendo bene le sillabe: “socialista de- mo-cra-ti-co”. Poi, dal 1992, è iniziata la stagione di “Mani Pu- lite”, del dipietrismo, della distruzione dei partiti, della fine della Prima Repubblica, dell’avvento della Se- conda e dell’esilio craxiano ad Hammamet sullo sfondo della sconfitta di Berlusconi in cui i giudici hanno avuto un ruolo importante. Abbiamo bruciato, come è stato da più parti scritto, vent’anni e la corru- zione è come prima, forse più di prima, anche in que- ste ore romane, ma non solo. Qualche tempo fa, la già inflessibile guida del Pool milanese di quegli anni, Francesco Saverio Borrelli, ha confessato: “Chiedo scusa per il disastro seguito a . Non valeva la pena per buttare il mondo precedente in quello attuale”. Un incipit da caso di coscienza, ancorché tardivo, ma, come si dice, meglio tardi che mai. Chissà se “Hammamet” di Amelio e Favino riuscirà a scrutare anche dentro le cattive co- scienze dei tanti osannatori del manipulitismo d’an- tan. E di oggi? PAOLO PILLITTERI

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