ATTUALITÀ Dicembre 2008 20 FELIX Desmon, Oleificio Basso, Mangimi Liverini, Ema, Viva Dolce: viaggio tra aziende leader sui mercati internazionali ma poco conosciute nel territorio

Corrado De Sanctis dell’azienda Desmon di ANGELO VACCARIELLO rapportiedeicontinuiinvestimentiinri - to delle vendite della società irpina si cercalestellecometedaseguirenellavia aggira intorno ai 26 milioni l'anno ed è SanMichelediSerino,,TeleseTer - della crescita. Desmon, Oleificio Basso, in continua crescita. me, San Gennarello di Ottaviano e Mor - MangimiLiverini,EmaeVivaDolcerap - Che Desmon sia una realtà impor - ra de Sanctis. Nella geografia economi - presentanovereeproprieeccellenzeche, tante se ne è accorta anche Confindu - ca della Campania sono luoghi scono - anche grazie alla propria organizzazione stria. Tanto è vero che il gruppo irpino sciuti,postiadatti,nell'ideacomune,più interna,nonsononemmenosfioratedal - è stato insignito del “Confindustria perunascampagnatacheperlarealizza - l'attualecrisicheinvestel'economiaglo - Awards for Excellence”, un riconosci - zione di investimenti seri. Eppure que - bale. Ecco cinque storie di aziende che, mento alle migliori tra le imprese ec - sti paesini, che insieme non superano i nelsilenziodellerealtàruraliincuiope - cellenti che operano in Italia. 20 mila abitanti, ospitano alcune delle rano, sono più conosciute all'estero che Desmon è già un gruppo di rilevan - piùimportantirealtàproduttivedellare - in Campania. za internazionale, “vende i suoi pro - gione. Parliamo di cinque aziende che dotti in ottanta Paesi e ha una stabile or - complessivamente fatturano oltre 110 DESMON ganizzazione di vendita in cinquanta di milioni di euro e che esportano la quasi Gli irpini sono esperti di freddo questi”, rivela Corrado De Santis. totalità della propria produzione. Sono Desmon è l'azienda che non ti aspet - Il presidente e amministrazione de - realtàriconosciutealivellonazionalecon ti. La sua sede, infatti, è in provincia di legato della società irpina, che è anche i premi di eccellenza di Confindustria , per la precisione a Calitri. Tra socio assieme a Federica Vozzella e Ci - (parliamo di Desmon e di Oleificio Bas - le colline verdi dell'ultimo paese prima riaco De Santis, ha stabilimenti di pro - so) oppure che hanno posizioni domi - della Puglia sorge un'attività all'avan - duzione, oltre che in Italia, in Turchia, nantineirispettivimercatidiriferimento guardia nella refrigerazione. Desmon in Cina e dal prossimo mese di giugno (comeadesempioMangimiLiveriniop - è un gruppo internazionale guidato da in India. "L'area e l'immobile sono sta - pureVivaDolce).Sonoattivitàprodutti - Corrado De Santis che esporta circa l'85 ti individuati l'anno scorso a settanta ve guidate da persone di altri tempi, im - per cento del proprio fatturato. E non chilometri da Nuova Delhi e tra due me - prenditori che fanno della serietà dei parliamo di spiccioli, perchè il ricava - si partirà la produzione dell'impian - ATTUALITÀ Dicembre 2008 21 to", spiega. L'investimento oscilla in - rato medio annuo di oltre 45 milioni di torno ai 2-3 milioni di euro. euroel'85percentodelprodottoèven - L'India, dove sarà realizzata l'inte - duto nei mercati internazionali. La dit - ra gamma di prodotti, è un mercato ta esporta i suoi prodotti in 55 paesi in strategico per il gruppo, che già presi - tuttoilmondo,dagliStatiUnitid’Ame - dia Pechino con la joint venture De - rica, al Canada, all’Australia, al Giap - smon China. Qui la partecipazione di pone,alSudAfrica,aiPaesidellaUnio - Desmon, malgrado il nome, è minori - ne Europea ed avarie altre aree deicin - taria (come quasi tutte le joint ventu - que continenti. La Basso Fedele e figli è re in Cina, ndr). Lo stabilimento pro - unasocietàcheopera,sindal1904,nel - duce infatti, "soltanto uno dei tanti laproduzioneenelconfezionamentodi prodotti del nostro gruppo", afferma olialimentarieSabinoèlaquartagene - De Santis, aggiungendo che "la pro - razione di imprenditori. “Il segreto?” mozione del marchio ci serve per con - Sorride alla domanda: “Purtroppo non quistare importanti quote di mercato esiste alcuna ricetta”. Poi ci riflette un in Asia, in particolare il Sud-Est asia - attimo e rivela: “Essere il primo ad en - tico", cosa che avverrà grazie alla pro - trare in azienda la mattina, l'ultimo ad duzione nello stabilimento indiano. uscire la sera e avere serietà nei rap - L'impianto in Turchia, invece, "è stra - porti con tutti: clienti, fornitori, ban - tegico per l'intera Europa e ci consen - che”.Insomma,saggezzacontadinaap - te di avere un contatto diretto con tut - Sabino Basso, amministratore delegato plicataalmodernomododifareimpre - ti i mercati limitrofi", osserva il nu - dell’Oleificio Basso sa: il nome conta ancora. La ricerca, la mero uno di Desmon. garanzia di prodotti di qualità e natura - La società opera in un settore, quel - li sono tra le chiavi del successo dell'a - lodellarefrigerazioneprofessionalede - zienda. Basti pensare che da dicembre gli alimenti, che è in rapido sviluppo. 1999, la società è certificata con il si - Vantainoltreunaposizionedominante, stema di qualità Iso 9001/2000. Dal "visto che nel comparto non esistono 2001 la Basso Fedele e figli può vantare iniziative come la nostra", ricorda De lacertificazioniBrc(BritishRetailCon - Santis. Desmon è, infatti, tra le prime sortium) e dal 2007 la certificazione Ifs aziende europee in termini di volumi (internationalfoodstandard).Lasocie - prodotti.L'Europaèunmercato"effer - tàèinoltrecertificataIso14001edEmas vescente - assicura il patron - ed è per (Eco Management and Audit Scheme). questo motivo che abbiamo deciso di Nello stabilimento si opera su sei linee aumentare la nostra presenza con un di produzione, con una capacità pro - accordo di distribuzione in Germania, duttiva di circa 200 mila chili di olio al che mostra una domanda in forte cre - giorno.Iprodottivengonoconfeziona - scita". L'accordo sarà operativo tra due tiinunavastagammadiformati,inbot - mesieprevedeunafilialedirettavicino tiglie di vetro, Pet e Pvc oltre che in lat - a Francoforte. Desmon distribuisce già tine. in Francia e nel Regno Unito, come an - Il mercato nazionale viene soddi - che in Lettonia, in Egitto, nell'Oman, sfatto sia tramite la grande distribuzio - in Kuwait, in Sud Africa e in Messico. ne, sia tramite i piccoli esercizi com - Non solo: la società è l'unica tra quelle merciali; il mercato estero si avvale di europee ad avere l'intera gamma certi - una diffusa rete di distribuzione com - ficatapervenderenegliStatiUniti."Ab - posta da rappresentanti e da rapporti biamo stretto in loco un accordo con diretti con operatori economici, che si una grossa azienda per la distribuzio - Da sinistra: Filippo e Michele Liverini avvalgono dell’opera interna di perso - ne, Artic", dice il presidente. nale specializzato nel commercio con ministratore delegato del Gruppo, è un l’estero. uomodeditoallavoro:“Viviamoinque - OLEIFICIO BASSO sto momento - afferma - una crisi do - L'olio senza crisi vuta ad un insieme di elementi: ancora MANGIMI LIVERINI San Michele di non è certo il gli effetti dell'emergenza rifiuti, il mo - La qualità è garanzia di successo centro del mondo. Eppure tra gli ulivi mento no dell'economia mondiale e la Telese Terme è un paese piccolo, rigogliosi e le verdi colline esiste un'a - contrazione dei consumi sta mettendo lontano dal frastuono napoletano. E' zienda che è conosciuta nel mondo per un po' in difficoltà le nostre attività. conosciuto per i suoi stabilimenti ter - la qualità dei suoi prodotti. Parliamo Niente di drammatico”. Si schernisce. mali e fino allo scorso anno anche per dell'OleificioBasso.SabinoBasso,am - Eppurelasuaaziendacontasuunfattu - la festa che Clemente Mastella orga - nizzava ogni anno alla fine del mese di La sede dell’Ema agosto. Eppure Telese ospita una delle (Europea più importanti aziende zootecniche microfusione italiane. Parliamo di Mangimi Liveri - Aerospaziali) ni, guidata dai fratelli Filippo (ammi - Nella foto accanto il nistratore delegato) e Michele (diret - gruppo di lavoro tore finanziario). Mangimi Liverini è una realtà con un fatturato di circa 17 milioni di eu - ro. Il mercato di riferimento è il Cen - tro Sud. “Operiamo in un settore ab - bastanza complesso – spiega Filippo Liverini-. Sono molti i problemi che affrontiamo tutti i giorni e che si ri - percuotono sulle nostre attività: la cri - tere – continua – di produrre mangi - e i numeri ci hanno dato ragione”. Ma - si dei rifiuti prima, il latte alla diossi - mi che non siano i migliori: abbiamo a ria Acquaviva è tra i titolari del marchio na delle bufale campane avrebbero po - che fare con animali che arriveranno Viva dolce, un'azienda di San Genna - tuto crearci molti problemi”. Così, in - sulle tavole delle persone e non si de - rello di Ottaviano, in provincia di Na - vece, non è stato: tanto è vero che il ve e non si può scherzare”. Mangimi poli, che nasce nel 1996 e viaggia ad gruppo prevede un incremento del fat - Liverini non scherza affatto sulla qua - un ritmo di fatturato di oltre 2 milioni turato di circa il 2 per cento, “in un pe - lità: basti pensare alle cinque certifi - di euro l'anno. I dipendenti sono 25 e riodo in cui il comparto perde circa il cazioni ottenute, ai progetti di ricerca i mercati di riferimento sono preva - 10 per cento”. Il segreto? Filippo è un con la facoltà di Veterinaria di Portici lentemente quello nazionale anche se uomo delle aree interne, uno di quelli e agli investimenti in formazione, “ve - “abbiamo molta attenzione per il mer - abituati a lavorare molto e a dare me - ro asset della nostra azienda”. Liveri - cato nordamericano e per quello tede - no spazio alle chiacchiere: “Non esiste ni conta 18 dipendenti. L'azienda vie - sco”. Si sa, quando si parla di Napoli si un segreto, ma una sana abitudine: la - ne da lontano, dal 1969 quando Mario parla di pizza. Eppure “la nostra tradi - vorare con standard di qualità ai mas - e Giuseppe tornarono dall'emigrazio - zione dolce – evidenza la signora Ma - simi livelli. Non ci possiamo permet - ne in Australia. “Cominciarono a pro - ria – è tra le migliori in Italia. Do - durre mangimi solo per il nostro pae - vremmo imparare di più dai siciliani, se, Telese. Successivamente si sposta - i cui prodotti dolciari sono diffusi in rono nell'area industriale e da allora tutto il mondo”. Eppure Viva Dolce cominciò la produzione industriale”. contribuisce a fare uscire dal cono L'azienda può contare su uno staff di d'ombra la tradizione dolciaria locale. veterinari e agronomi che ogni giorno L'azienda partenopea non ha segreti: selezionano solo il “meglio per gli ani - “Le ricette della tradizione le conosco - mali”. no tutti – si schernisce Maria Acqua - viva -. Noi non facciamo altro che met - tere un'attenzione maniacale alla qua - VIVA DOLCE lità e alla formazione dei nostri dipen - La tradizione denti”. Il mercato di riferimento, in - è il miglior investimento fatti, non potrebbe accettare “prodot - “Sfogliatelle, pastiere napoletane e ti al di sotto di uno standard altissimo tanti altri dolci della tradizione parte - che ricordino davvero i sapori delle nopea sono poco conosciuti sul mer - sfogliatelle appena fatte, quelle calde”. cato italiano. Vista la loro bontà, ab - Nessun segreto quindi, se non il lavo - Carlo Antonio e Maria D'Alessandro biamo deciso di iniziare la produzione ro sodo e le certificazioni di qualità di ATTUALITÀ Dicembre 2008 23 cui la società, tra le poche in Campa - te realizzati altrove, spesso all'estero, a turbine per uso industriale e un fat - nia, possiede tutte quelle previste dal - come nel caso delle anime in cerami - turato di oltre 34 milioni di euro, è la legge. Viva Dolce, però, ha grandi ca”. Con queste parole l'amministra - principalmente destinata a clienti del progetti per la crescita. Oltre a punta - tore delegato di Ema, Otello Natale, calibro di Rolls-Royce, Itp, AnsaldoE - re sui mercati internazionali, il pros - spiega le caratteristiche del nuovo re - nergia, Avio, Turbocare, Energomash simo anno inizieranno i lavori per la parto dell'azienda aerospaziale che sa - e Mtu. "Il successo è dipeso dal lavo - costruzione di un nuovo stabilimento rà presentato oggi in occasione dei rare in gruppo e intelligentemente, dal a San Marzano sul Sarno. L'investi - dieci anni di attività. Lo stabilimento fondare la strategia d'impresa sull'in - mento è previsto è di circa 2 milioni di di , in provincia di novazione e sull'adeguamento rapido euro e consentirà l'assunzione di altri Avellino a breve inizierà la produzio - degli impianti - afferma il presidente 25 nuovi occupati. Non poco, per un'a - ne delle anime, oggetti in ceramica che di Ema, Filippo De Luca - il successo zienda che si occupa di sfogliatelle. sono uno dei componenti principali è stato anche quello di essere riusciti dei motori dell'Airbus A380, del a radicare in Irpinia la quarta azienda Boeing 787 Dreamliner e di Eurofigh - al mondo in grado di dominare l'inte - EMA ter. La Ema, nata nel 1998 da un inve - ro processo della microfusione". Le Un pezzo di Regno Unito stimento congiunto di Rolls Royce e celebrazioni per il decennale della so - nelle colline irpine Finmeccanica, punta in questo modo cietà irpina, che dureranno per tutto il Nel cuore dell'irpinia, a Morra de ad un'integrazione verticale e a un'ot - 2009, prevedono oggi alle 10 il saluto Sanctis, batte un cuore inglese. La timizzazione delle sue attività. di benvenuto del presidente De Luca, Ema, Europea microfusione Aerospa - “Abbiamo investito ogni anno tra i poi una illustrazione degli obiettivi fu - ziali, infatti è di proprietà per il 51 per 3 e i 4 milioni per gli impianti e ab - turi e una visita dello stabilimento. Ie - cento della Rolls Royce e al 49 per cen - biamo 60 tecnici che si occupano ri l'evento è stato preceduto da un to di Finmeccanica. La Ema è una ve - esclusivamente di ricerca - afferma workshop sulle nuove tecnologie in ra e propria perla: può contare su un l'amministratore delegato - il nostro campo aerospaziale organizzato dal - fatturato di oltre 34 milioni di euro e obiettivo è continuare a crescere e rag - l'Associazione italiana di Metallurgia, gli addetti sono 373. “All'inizio costi - giungere un livello occupazionale di Ema, Ansaldo Energia e Rolls-Royce, tuivamo solo un anello in una lunga 500 unità". La produzione della socie - che si è tenuto alla Facoltà di Ingegne - catena produttiva, oggi invece ci stia - tà irpina, che attualmente ha 350 ad - ria dell'Università Federico II di Na - mo sempre di più integrando vertical - detti dediti alla produzione di 70 pro - poli. mente, concretizzando internamente dotti diversi, destinati per il 60 per processi che prima erano tipicamen - cento ai motori aeronautici e per il 40 ANGELO VACCARIELLO