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ISTITUTO COMPRENSIVO CERRETO LAZIALE PLESSI –CERRETO---

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2 IN QUESTO NUMERO :

CONCORSO LETTERARIO : “IL BULLISMO” INCONTRO CON DOCENTI—GENITORI E ALUNNI di Pietro Paolo DEMONTIS Pag………………………………………………………….… 5 SCUOLA-FAMIGLIA-SOCIETA’ di Giuseppe URRU Bollettino Straordinario Pag………………………………………………………….…. 8 dell’Ass. Nazionale Carabinieri VADEMECUM SUL BULLISMO……………………….…… Sezione “V.Brig. Salvo D’Acquisto 13 M.O.V.M.” COS’E’ BULLISMO…………………………………….….…. 14 di Roma Divino Amore I PROTAGONISTI……………………………………………. 14 Anno 2017 Presidente : Pietro Paolo Demontis BULLISMO DIRETTO……………………………………….. 15 [email protected] BULLISMO INDIRETTO…………………………………….. 15 Direzione - redazione - coordinamento I LUOGHI DELLE PREPOTENZE………………………….. tecnico –grafica: 16 Giuseppe Urru SONO ATTI DI BULLISMO………………………………….. 16 [email protected] NON SONO ATTI DI BULLISMO…………………………… ooooooooooooOOOOoooooooooooo 16 FALSE CREDENZE SUL BULLISMO………………………. 17 ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI GLI ADULTI ED IL BULLISMO…………………………….. 17 ROMA DIVINO AMORE CONSIGLI PER I RAGAZZI…………………………………. C.F. : 97761780580 18 [email protected] L’AUTOSTIMA………………………………………………... 18 www.assocarabinieriromadivinoamore.it CONSEGUENZE DEL BULLISMO…………………………. 19 ILCONSIGLIO : PREMONITORI VITTIMA DI BULLISMO………... Presidente : Pietro Paolo DEMONTIS 20 V.Pres. : Matteo LANGIANESE SEGNI PREMONITORI DI SOGGETTO BULLO………….. 20 Consiglieri : Carlo COZZOLINO Costabile FEDERICO LA FAMIGLIA………………………………………………… 20 Paolo GIORGI I GENITORI…………………………………………………… Santi GENOVESE 21 LA SCUOLA…………………………………………………… 21 RESPONSABILI DI SETTORE : Comunicazione, Scuola e Commissione di Vigilanza e GLI INSEGNANTI……………………………………………. 23 Controllo : -Gen.Br. ( r ) Giuseppe URRU PREVENZIONE E COMPORTAMENTI……………………. 23 Promozione e Sviluppo: COME CONTRASTARE IL FENOMENO DEL BULLISMO. -Signor Massimo SAGGIA CIVITELLI 24 Attività ricreative, culturali e turismo IL BULLISMO E LA LEGGE………………………………… 24 -Signora Maria Grazia PUCCI

RESPONSABILITA’………………………………………….. 26 Banca di Credito Cooperativo Roma—Ag. 119 I DANNI RICONOSCIUTI DALLA LEGGE………………... IBAN : IT 79 D083 27032410 0000 0002 544 26 Quota associativa annua : CULPA DEL BULLO MINORENNE………………………... 26 -Socio effettivo €. 20,00 CULPA IN VIGILANDO DEI DOCENTI……………………. 27 -Socio familiare €. 20,00 -Socio simpatizzante €. 25,00 ( solo per il CULPA IN VIGILANDO DEI GENITORI…………………... 29 primo anno d’iscrizione è richiesto l’impor- RESPONSABILITA’ DEI DIRIGENTI………………………. 30 to aggiuntivo di €.5,00 per la tessera). RESPONSABILITA’ DEL PERSONALE A.T.A……………... Tutte le eventuali e gradite contribuzioni 30 volontarie dei soci e dei sostenitori sono CONSIDERAZIONI SULLE RESPONSABILITA’………… 31 finalizzate unicamente al raggiungimento COMPITI DELL’AUTORITA’ GIUDIZIARIA………………. 33 delle molteplici attività sociali. SOGGETTI OBBLIGATI ALLA DENUNCIA……………….. oooooooooooOOOOooooooooooooo 33 Hanno collaborato a questo numero: TRIBUNALE DEI MINORENNI…………………………….. 34 Pietro Paolo Demontis COME DOBBIAMO COMPORTARCI………………………. 36 Giuseppe Urru

UN PROGETTO PER LA SCUOLA………………………….. 36 ======Gli articoli presenti in questo numero investono la diretta responsabilità degli autori e ne rispecchiano le idee personali. I testi sul tema del “Bullismo” sono liberamente tratti da pubblicazioni e riviste specializzate che non riportano alcuna nota relativa all’eventuale esistenza di copyright. Testi rielaborati e commentati da utilizzare esclusivamente a carattere puramente informativo. 2 EDIZIONE STRAORDINARIA BOLLETTINO ONLINE

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CONCORSO LETTERARIO “ IL BULLISMO” INCONTRO CON DOCENTI—GENITORI—ALUNNI

di Pietro Paolo DEMONTIS Nel nostro itinerare per le scuole, per parlare di bul- Come genitori ci sentiamo impotenti perché educare lismo, siamo venuti a contatto con moltissimi ra- oggi è l’impresa più ardua e faticosa; richiede equili- gazzi , con i loro genitori e i loro docenti e ci siamo brio, infinita pazienza, preparazione psicologica, resi conto con quanta attenzione e con quanta motivazione vera, disponibilità a mettersi in gioco preoccupazione i vari protagonisti dei nostri incon- ma, soprattutto, capacità di ascolto, di sentire il cuo- tri ci hanno seguito. Ultima, in ordine di tempo, re dei propri figli oltre e al di là dei loro atteggia- l’esperienza straordinaria dal punto di vista orga- menti. I figli riflettono un mondo adulto allo sbara- nizzativo e partecipativo, che ha visto protagonisti glio, una società violenta dove si fa a botte per un l’Istituto Comprensivo Cerreto Laziale , i docenti, i parcheggio, dove gli stessi adulti non hanno più re- genitori, gli alunni e, naturalmente, l’Associazione gole e vorrebbero nascondere il proprio naufragio Nazionale Carabinieri, Sezione “V.Brig. Salvo come educatori… mentre i ragazzi vogliono regole, D’Acquisto M.O.V.M.” di Roma Divino Amore, ce le chiedono, ci chiedono aiuto! che ha indetto il Concorso letterario sul bullismo. Diamo sempre per scontato che la causa primaria di Nell’incontro tra la nostra Associazione, il Diri- questo fenomeno sia da ricercarsi nella personalità gente Scolastico Prof. Rinaldo Pardi ed il Presiden- del giovane bullo e mettiamo in secondo piano le te del Consiglio d’Istituto Signor Massimiliano Ca- responsabilità dei familiari, dei messaggi trasmessi lore, è subito maturata la volontà di procedere sen- dai mass-media, della società che, a volte, è disatten- ta alle relazioni sociali. za indugi nel progetto formativo ed educativo ri- E’ uno dei fenomeni purtroppo in crescita nel mondo guardante gli alunni, sul fenomeno di grande at- degli adolescenti: affliggere ed impaurire un sogget- tualità del bullismo. to considerato più debole. Il tema del bullismo è un tema che ci sta molto a Sono tanti gli episodi di bullismo che ogni giorno si cuore e che consideriamo di vitale importanza per verificano nelle scuole ma solo pochi ne vengono far capire a tutti quanto sia devastante questo feno- denunciati, per paura di ripercussioni o vergogna. meno per la nostra società. Ma denunciare gli atti di bullismo è un dovere, per Qual’è la ragione che ci porta a insistere su tale ar- tutelare se stessi e gli altri. gomento quando tutto ciò lo possiamo leggere tran- Si uccide per gioco e si muore per sbaglio. “ E’ un quillamente sui giornali, sulle riviste o ascoltarlo in bravo ragazzo”, “ quello che è successo è solo un televisione o navigando su internet ? gioco finito male”. Queste sono le risposte che, tal- Perché noi continuiamo a parlare di bullismo? volta, danno i genitori dei ragazzi bulli a giustifica- Perché se ne parla sempre di meno nelle scuole , zione delle violenze perpetrate dai loro figli nei con- nella famiglia, nella società in cui viviamo. fronti di altri ragazzi vittime inconsapevoli e più de- Un fiume di letteratura, articoli, interventi e tra- boli psicologicamente. smissioni televisive sul fenomeno sociale del bulli- Il degrado socio-culturale degli ultimi anni insieme smo ci investe con dati allarmanti e inquietanti. Ci alla crisi di valori e all’assenza dello Stato stanno rendiamo conto di trovarci davanti ad una piaga producendo una deriva inaccettabile. sociale devastante, a un danno all’esistenza!! Al giorno d’oggi, gli scherzi, i giochi, le battute, i Una vera sconfitta per la famiglia e per la scuola, divertimenti, quelli che vanno ad umiliare e maltrat- luoghi prìncipi da sempre deputati al ruolo fonda- tare l’altro sia fisicamente che psicologicamente so- mentale dell’educazione. no forse meno vergognosi delle dichiarazioni a dife- Siamo disorientati, come genitori e come insegnan- sa degli stessi da parte di chi tenta di giustificare tali ti, in quanto rivestiamo un fondamentale e delicato gesti, affermazioni che vanno a ledere ulteriormen- ruolo di educatori . te la dignità ed il rispetto della vittima. Come insegnanti verrebbe voglia di lasciare tutto Sminuire un atto di crudeltà disumana non può esse- così com’è, di capitolare , di rinunciare , lasciati re accettato, così come l’atto in se non può essere soli, privati della dignità dal comportamento tal- difeso neanche da un cuore di mamma o di papà . volta irresponsabile delle stesse famiglie degli alun- Educare significa responsabilizzare. ni. 5 EDIZIONE STRAORDINARIA BOLLETTINO ONLINE 6

Ultimamente però , sembra che la difesa sia più nostra non sono state proposte formule magiche o importante di una educazione sociale e civile. assicurazioni che il bullismo aveva le ore contate, a La società in cui viviamo sono un esempio negati- seguito delle nostre indicazioni; piuttosto, abbiamo vo per i nostri ragazzi dove una classe dirigente evidenziato che l’azione del bullo va fermata e, sep- sottrae risorse pubbliche per un proprio tornacon- pur biasimevole, non va colpevolizzata, ma vale il to, dove la corruzione si annida nelle istituzioni, tentativo di provare a recuperare il bullo, come perso- dove la classe politica , incapace a governare, pen- na, per farlo sentire utile alla società, non rifiutato. sa unicamente a godere di benefit e vitalizi la- Approfittiamo per dire, con una piccola vena polemi- sciando la povera gente allo sbando ed alla dispe- ca, che se l’informazione sul bullismo, presente di razione, mentre una società violenta e nel degrado questi tempi su giornali e telegiornali, fosse più co- morale fa da specchio ai nostri ragazzi. stante e presente come quella dello spread di ogni Gli insegnati ed i genitori devono potersi meritare il rispetto dei loro alunni e dei loro figli creando mattina quando ci svegliamo, o dell’andamento di un costante dialogo all’interno della scuola e della Borsa, o dell’indice Mibtel, che molti non sanno cosa famiglia. essi siano, né intendono saperlo, il bullismo non L’insegnamento e la buona educazione devono avrebbe assunto le proporzioni attuali, sicuramente potersi accompagnare con il buon esempio : non sottovalutate. possiamo parlare in un modo e comportarci diver- A noi piacerebbe immaginare che fra gli annunci samente. pubblicitari giornalieri in televisione o altro, fosse L’argomento è stato subito affrontato con serietà ed entusiasmo da parte nostra e dell’Istituto, in- annunciato: “Caro bullo, smettila di fare il bullo e gredienti fondamentali per lavorare bene. Non si mettiti a studiare!”. Oppure: “Caro bullo, anziché è perso tempo nell’attendere la risposta affermati- prendertela con i più piccoli, perché non ti misuri con va dei rappresentanti di classe, subito informati quelli come te?”. dal Dirigente Scolastico Prof. Pardi e dal Presi- Ovviamente scherziamo, ma un fondo di verità c’è, dente del Consiglio d’Istituto Massimiliano Calore nel senso che vuoi o non vuoi le attenzioni per il bul- sull’intenzione di realizzare con noi Carabinieri un progetto importante per gli alunni, dando il lo- lismo sarebbero state sicuramente maggiori di adesso ro convinto assenso, evidentemente consapevoli e forse si sarebbero evitate sofferenze inutili ai ragaz- dell’utilità di impegnare i propri figli nella cono- zi coinvolti nel bullismo. scenza ed approfondimento del bullismo, i cui ri- L’incontro del 23 marzo 2017 avuto con gli alunni, flessi producono effetti negativi non solo sui ra- nella Sala Consiliare del Municipio di Cerreto Laziale gazzi coinvolti (bullo e vittima), ma anche verso messaci a disposizione dal Signor Sindaco Pietro Ma- chi ha la responsabilità dei loro atti. Il nostro in- strecchia, è stato straordinariamente sentito da en- tento era quello di trasferire il messaggio che solo con la collaborazione di tutti i protagonisti: scuo- trambe le parti. Il Sindaco Mastrecchia ha rivolto po- la, insegnanti, genitori e alunni è possibile scon- che ma significative parole ai ragazzi, spronandoli a figgere il bullismo. Da parte nostra, la premessa combattere con tutte le loro forze l’odioso fenomeno era di parlare prima agli insegnanti ed ai genitori, del bullismo. Ha preso la parola anche il Luogotenen- insieme, affinché capissero che il bullismo non te Luigi Razzino, Comandante la Stazione Carabinieri deve essere sottovalutato, che non bisogna mini- del Comune di Gerano, che ha ricordato ai ragazzi mizzare o trascurare segnali importanti prove- quanto l’Arma in servizio sia attenta nel monitorare nienti dall’atteggiamento in casa o a scuola del bullo e della vittima, i cui comportamenti ine- costantemente ogni situazione riconducibile ad atti di quivocabili, se percepiti subito dalla famiglia o dai bullismo che violano la legge e che procurano danni docenti, consentono di adottare immediate solu- fisici e morali alle persone, siano essi studenti o liberi zioni risolutive al problema. cittadini. Gli alunni, man mano che ci ascoltavano e Nel primo incontro con genitori ed insegnanti, te- vedevano proiettate sullo schermo le diapositive colo- nutosi in data 16 marzo 2017 nella chiesa Parroc- rate con gli argomenti, non erano più alunni, ma ra- chiale della Beata Maria Vergine Assunta in Cielo di Ciciliano (RM), con il beneplacet del Rev. Par- gazzi e ragazze che si immedesimavano nelle situa- roco Don Flavio Barberi ed il preziosissimo sup- zioni che noi prospettavamo, a seconda se parlavamo porto della Signorina Francesca Savelli, da parte del bullo o della vittima.

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Il loro interesse era ben presto totale. A differenza Dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di di quanto si possa immaginare, è stato facile per Cerreto Laziale, della Professoressa Cristina Cappelli, noi contenere 109 alunni impegnati per oltre un’o- della Professoressa Michela Costantini, del Professor ra e mezzo ad ascoltare e osservare contempora- Daniele Botticelli, componenti la Commissione esa- neamente, nel più assoluto silenzio. Evidente- minatrice degli elaborati, della Professoressa Annun- mente avevamo centrato l’approccio con loro. ziata Di Panfilo, del Professor Carmine D’Adamo, Ci prendiamo il piccolo merito di ritenere che sia- della Professoressa Arianna Masi, di numerosi geni- mo stati attenti al fatto che le nostre argomenta- tori e tantissimi spettatori , sono stati premiati i tre zioni non fossero le solite informazioni decodifi- migliori temi , oltre a 6 particolari menzioni agli alun- cate e scontate. Abbiamo trasmesso loro l’atten- ni più meritevoli. Tutti gli studenti che hanno svolto zione e la decisione con cui bisogna affrontare il la prova scritta del concorso letterario, hanno ricevu- bullo per smontarlo, per disarmarlo dalla sua ap- to un attestato di partecipazione. E’ stato un evento parente sicurezza, e allo stesso modo, cercare di straordinario che ha visto gli alunni fare un tifo incre- recuperalo, di non abbandonarlo a se stesso, per- dibile per i compagni chiamati per essere premiati: ché non è colpa sua se non conosce l’educazione, erano gioiosi e inneggiavano i loro nomi. I ragazzi, egli non sa cosa sia, perché in famiglia non attraverso il loro entusiasmo, hanno creato un clima gliel’ha mai insegnata nessuno. di festa che subito si è diffuso su tutti i presenti. Al I ragazzi sono stati attenti ed interessati, a dimo- termine della premiazione, la Scuola e l’Associazio- strazione della loro sensibilità e di avere recepito ne, ancora una volta insieme, non hanno mancato di le nostre informazioni sul bullismo, che ha visto il sottolineare che l’entusiasmo manifestato da parte coinvolgimento della scuola, non solo nel compi- dei giovani studenti è il segno inequivocabile del loro to di occuparsi dell’educazione scolastica dei ra- coinvolgimento in un progetto “sentito” e su cui han- gazzi, ma anche di quella caratteriale e sociale; no lavorato con impegno, acquisendo il messaggio di che ha visto il coinvolgimento della famiglia, nu- fondo, cioè quello che il bullismo è stato soprattutto cleo primario sia del bullo che della vittima e un insegnamento di vita che essi porteranno sempre degli insegnanti, che devono proiettarsi a tro- nel cuore: quello di aiutare l’amico in difficoltà, ma vare soluzioni insieme ai ragazzi, coinvolgendoli anche di cercare di recuperare il bullo che, seppur in modo attivo nella ricerca di strategie per risol- prepotente, è persona da aiutare per inserirsi positiva- vere il problema. mente nella società. In conclusione, il bilancio pende Il 6 aprile 2017 è stata la giornata dello svolgi- nettamente a favore dei ragazzi che hanno lanciato mento dei temi da parte degli alunni, distribuiti nei segnali importanti che già conoscevamo, quelli della plessi scolastici di Ciciliano, Sambuci e Cerreto spontaneità e del diritto ad essere informati e sentiti Laziale, cui abbiamo dato qualche ultima informa- in ogni circostanza. La presenza dei piccoli e del loro zione, utile prima del tema. semplice pensiero, sono la garanzia ed il sale del fu- Li abbiamo trovati con la giusta tensione e con- turo, che gli adulti non possono e non devono mai centrazione che l’impegno richiedeva. ignorare. Ringraziamo l’Istituto Comprensivo di Cer- I temi svolti e consegnati erano anonimi, in quan- reto Laziale, in persona del Dirigente scolastico Prof. to le generalità dell’alunno erano contenute den- Pardi, i docenti e gli alunni che hanno ritenuto di af- tro una busta chiusa, allegata e spillata al foglio fidarsi alla nostra Istituzione di Carabinieri, sempre protocollo, per garantire l’imparzialità del giudi- vicini ai cittadini e disposti al dialogo, con spirito di zio sul tema, da parte del docente esaminatore, servizio. Salutiamo con cordialità e diamo un arrive- che doveva provenire da una classe diversa dell’a- derci a tutti al prossimo impegno. lunno esaminato Pietro Paolo DEMONTIS Il 12 maggio 2017, presso il campo sportivo di Presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri Sezione “V.Brig. Salvo D’Acquisto M.O.V.M.” Ciciliano alla presenza del Commissario prefetti- di Roma Divino Amore zio del Comune di Ciciliano Dott. Giuseppe Li- cheri, del Professor Genga in rappresentanza del 7 EDIZIONE STRAORDINARIA BOLLETTINO ONLINE 8

SCUOLA,FAMIGLIA,SOCIETA’ :QUALI E QUANTE RESPONSA- BILITA’ NEL FENOMENO DEL BULLISMO.

di Brig. Generale E.I. ( r ) Giuseppe URRU Gli incontri periodici che abbiamo avuto in questi Pensiamo a Rosso Malpelo personaggio con un carat- ultimi tempi con i ragazzi sia nelle scuole private teraccio, uscito dalla penna di Giovanni Verga, scrittore che nelle scuole pubbliche, ultimo in ordine di e drammaturgo siciliano. Il narratore ne dà una caratte- tempo l’Istituto Comprensivo di Cerreto Lazia- rizzazione fisica (brutto ceffo, sempre cencioso e spor- le (RM) ci hanno confermato quanto sia importan- co di sabbia), psicologica (torvo, ringhioso e selvatico) te la comunicazione data ai genitori, ai docenti ed e sociale (emarginato e vilipeso da tutti). agli alunni sul tema del bullismo, piaga devastante Come dimenticare Franti, il “malvagio” del libro Cuo- e sottovalutata ad ogni livello sia politico che so- re di De Amicis che...quando uno piange, egli ri- ciale. Un’ assordante e continua informazione è de...picchia il muratorino perché è piccolo...burla Ro- il primo passo necessario per contrastare il bulli- betti che cammina con le stampelle...fa a pugni e tira a smo. Il secondo passo sono le campagne antibul- far male...ride in faccia al maestro, ruba quando può, è lismo che ci siamo impegnati a diffondere capillar- sempre in lite con qualcuno...odia la scuola, odia i com- mente nelle scuole, un successivo passo è una pagni,... maggiore attenzione verso ogni forma di supporto Il ritratto di Franti rappresenta uno dei momenti più alle vittime ed infine, non ultimo, un’ attività di interessanti in cui la figura del bullo diventa protagoni- prevenzione messa in atto dai docenti e dai genito- sta di una pagina letteraria. Nei comportamenti del gio- ri, che devono prendere coscienza delle responsa- vane scolaro si riconoscono tutti gli atteggiamenti tipici bilità educative loro assegnate, mediante incontri, dell’adolescente problematico, che caratterizzano anche conferenze, dibattiti organizzati nelle stesse scuole la definizione di bullismo formulata da educatori e psi- o in altri centri di aggregazione come le parroc- cologi. Forte con i deboli, pauroso con i più muscolosi, chie. E’ in gioco il rapporto tra le generazioni ed irrispettoso dell’autorità scolastica, Franti incarna il un futuro migliore per tutti. Troppe famiglie regi- modello del prepotente prevaricatore. strano un fallimento nell’educazione dei propri Qual’è la differenza tra il “monello” Gian Burrasca, il figli che appaiono viziati dal troppo benessere, dal “malvagio” Franti, il ringhioso e selvaggio Rosso troppo permissivismo. Bisogna ripartire dalla co- Malpelo e l’attuale “bullo” ? municazione emotiva e dai legami affettivi per af- Si potrebbe dire che Gian Burrasca, Franti e Rosso frontare il terremoto attuale nella relazione tra ge- Malpelo sono figli di quell’Italia piena di inquietudini, nitori e figli. La famiglia di oggi è troppo fragile. di ansie, di disagi, di sofferenze, di dubbi, di incertezze, Occorre una politica organica per la famiglia ed un di quell’ Italia della metà dell’ottocento (Verga) ,di fine serio progetto di scuola per genitori. ottocento ( De Amicis) e di quella di inizio secolo no- Il tema del bullismo è sempre più di attualità per il vecento (Gian Burrasca) che si destreggia tra accordi e susseguirsi di episodi che vedono coinvolti adole- alleanze e dove cresceva e si sviluppava la coscienza e scenti e ragazzi e che chiamano in causa il mondo l'orgoglio della propria storia, della propria cultura, del degli adulti ed i rapporti educativi dentro e fuori proprio ruolo internazionale. E’ il periodo della rapida dalla scuola, luogo privilegiato per le azioni dei industrializzazione, in un paese fondamentalmente agri- bulli . colo in forte crisi ed un inizio dell’emigrazione. Il bullismo non è un fenomeno nuovo, esclusiva- I tempi sono cambiati. Alla fantasia , alla creatività di mente dei nostri tempi, ma un fenomeno che si è Gian Burrasca, alla “malvagità”, alla iperattività di manifestato nelle scuole in epoche diverse cam- Franti, al selvatico e vilipeso da tutti Rosso Malpelo, biando solo modalità e il contesto in cui esso matu- si contrappongono i ragazzi di oggi privi di quella ra. Ricordiamo, noi adulti, Gian Burrasca , il per- fantasia e creatività che caratterizzava i nostri perso- sonaggio protagonista del “Giornalino della Do- naggi e che scaricano il loro disagio sui cellulari, su menica” , il “monello” iperattivo, ribelle, diventato Internet, con la playstation o guardando la Tv- l’eroe dei ragazzi di inizio secolo novecento che spazzatura e non vedono quanto la scuola possa essere trasgredisce le regole dei grandi e rifiuta il perbe- il miglior ambiente di apprendimento e una palestra di nismo e l’ipocrisia del mondo borghese degli adul- vita. ti. 8 EDIZIONE STRAORDINARIA BOLLETTINO ONLINE 9

E’ il grande vuoto esistenziale in cui vivono im- Non possiamo trascurare il fatto che ragazzi, anche di mersi gli adolescenti il problema da risolvere da ambienti familiari sani, non riuscendo ad emergere at- parte dei genitori e dei docenti. Chiusi nel loro traverso l’impegno nello studio con giuste ambizioni si mondo virtuale, essi raramente si confrontano con mettono in evidenza con atti di bullismo o di vandali- gli adulti. Troppo tempo passano in spazi chiusi smo ( es. allagamento della scuola) con la certezza del- come le loro camerette , le discoteche rumorose, la visibilità che l’evento procura nella società della co- pub ecc. Questa è una delle cause della loro ag- municazione. Pur di sfuggire alla noia quotidiana , scat- gressività che può sfociare nel bullismo. ta nel cervello il piacere della ribalta, in presenza poi di Per parlare di bullismo è importante fare luce su ciò sanzioni blande e di un clima permissivo. che è la famiglia oggi, cosa vuol dire veramente La crisi non è nei nostri ragazzi ma nella società che li fare famiglia. circonda. È nelle famiglie che si annida l’origine del bulli- I giovani vivono tra un futuro minacciato dalla disoccu- smo, secondo la psicologa australiana professoressa pazione e un presente in cui i genitori non possono che Marilyn Campbell della Faculty of Education della trasmettere la propria incertezza e quella del proprio Queensland University of Technology ): “Il bulli- mondo. È a questa incertezza che né le famiglie, né gli smo è un comportamento acquisito, non innato. E insegnanti molto spesso riescono a dare risposte. può essere fermato solo se l’intera famiglia è aiuta- La famiglia non è una sommatoria di individui ma ta a comprendere gli errori del suo comportamento gruppo affettivo complesso. E’ essenziale allora il dia- e a sviluppare relazioni sociali positive. Quando i logo, la verbalizzazione dei sentimenti, delle esperienze bambini assistono a scene di violenza domestica, e delle emozioni, soprattutto nella ritualità quotidiana non solo fisica ma anche psicologica ed emoziona- della tavola. le, imparano che il potere può essere usato per ot- La Costituzione attribuisce ai genitori il diritto-dovere tenere quello che si desidera. Anche le vanterie dei di educare ed istruire i figli, ma, a sessant’anni di di- genitori su azioni aggressive compiute per esempio stanza, non si sono trovate ancora modalità soddisfa- al lavoro portano al medesimo risultato. Punire i centi per realizzarlo. bulli – è stato dimostrato – non è efficace nel limi- La scuola da sola non è autosufficiente ma con il soste- tare i loro comportamenti aggressivi. Occorre ap- gno morale ed operativo dei genitori può farcela come plicare alcuni metodi dialettici come quello insegnano molte esperienze positive. “dell’interesse condiviso”, che serve a far svilup- Il mutamento del rapporto tra genitori e insegnanti è pare empatia nei confronti della vittima del bulli- una delle cause che più frequentemente viene indicata smo, oppure quello “della giustizia riparativa”, come responsabile della mancanza di autorità dei do- nel quale il bullo deve confrontarsi con la sua vitti- centi, e dunque della diminuzione di disciplina nelle ma e con il danno che le ha procurato”. classi. Molte scuole hanno attivato programmi di preven- La complicità tra genitori e insegnanti nei confronti zione, spesso però lasciando fuori dagli interventi delle linee educative rivolte ai figli/alunni ha lasciato il le famiglie ma è proprio all’interno della famiglia posto a una contrapposizione tra famiglie che il bambino apprende le prime modalità di rela- "iperprotettive" e docenti indeboliti nell’autorità e zioni affettive e la gestione dell’aggressività e della nel prestigio sociale. rabbia. Non c’è progetto educativo senza regole e senza l’auto- I numerosi studi sottolineano infatti l’interazione revolezza necessaria a declinarle. Essere adulti implica tra l’umore dei genitori e le modalità aggressive dei credibilità, coerenza, buon senso, autorevolezza. Rima- figli. ne importante l’educazione fra pari ma determinante è Il bullo e il prepotente spesso ha alle spalle fami- dare l’esempio nel rispetto delle regole da parte degli glie e genitori che non manifestano sentimenti di adulti. tenerezza, amore e comprensione spesso dimentica- I genitori devono riappropriarsi con determinazione ti o soffocati in abitudini di vita in cui prevale la della loro funzione educativa soprattutto sul piano della superficialità e la fretta di agire. educazione emotiva, per far crescere figli forti, capaci E inoltre doveroso coinvolgere il sistema familiare di far fronte ad eventi buoni e cattivi . e incentivare una stretta collaborazione tra scuola e La vita oggi è una straordinaria corsa. famiglia senza che quest’ultima continui a delegare Per arrivare alla meta occorrono capacità, passione, alla scuola comportamenti e funzioni che sono creatività, merito e non solo furbizia. esclusivamente propri.

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Ai giovani vengono invece proposte molteplici Il luogo privilegiato in cui va favorita la mediazione è scorciatoie. Gli educatori sono chiamati pertanto ad la scuola stessa, che rappresenta un luogo di vita in cui invertire la rotta con una educazione al difficile, poter sperimentare e potenziare le abilità dei singoli alla libertà ed all’autonomia. ragazzi nelle loro relazioni interpersonali. Le scuole devono interrogarsi inoltre sulle finalità Situazioni di disagio e momenti di solitudine fanno educative delle sanzioni disciplinari. parte della crescita: i ragazzi riescono più facilmente a Quando i fatti sono particolarmente gravi è inevita- gestirli se si sentono circondati da occhi che vedono e bile il ricorso all’autorità giudiziaria. Certezza e da orecchie che ascoltano. tempestività degli interventi disciplinari sono deter- Innanzitutto dobbiamo credere nelle potenzialità minanti per indurre le vittime del bullismo a supe- dei ragazzi. rare il timore di denunciare i soprusi subiti. Bene Il bullismo, visto come una particolare forma di disa- quindi la funzione educativa delle sanzioni ma an- gio socio-relazionale, si manifesta in diversi ambienti che tolleranza zero verso ogni forma di prepotenza. sociali, dalla scuola ai vari luoghi di aggregazione gio- Indubbiamente va superato un certo lassismo/ vanile. buonismo serpeggiante in molte scuole. Combattere ed intervenire sulle diverse forme di bulli- Importante è avere un repertorio condiviso di san- smo è possibile e deve prevedere un’azione a più livelli zioni a livello nazionale tra le scuole oltre ad una e su più fronti. Anche se non tutti gli episodi di prepo- semplificazione nelle procedure per l’irrogazione tenza avvengono all’interno della scuola, essa è certa- delle sanzioni. Non serve allontanare i ragazzi dalla mente l’ambiente dove, più facilmente, questi possono scuola ma avviare seri percorsi di recupero e san- essere rilevati, prevenuti e contrastati. zioni esemplari nei casi più gravi. Non è infatti più possibile fare affidamento alternativa- Certamente si avverte sempre di più la necessità di mente solo alla famiglia o solo alla scuola. Il loro ope- collaborazione tra famiglia, scuola e territorio come rare è certamente differente, ma entrambe hanno un l’unica strada per contrastare e fronteggiare il feno- ruolo importante allo sviluppo del futuro cittadino. meno del bullismo. Pertanto la loro sinergia è assolutamente indispensabi- Il fenomeno, visto come una particolare forma di le. disagio relazionale, è per sua natura complesso, I genitori quotidianamente si trovano ad essere figure non solo rispetto ai molteplici fattori che in qualche di riferimento per bambini, adolescenti e giovani, ai modo ad esso concorrono, ma anche alle moltepli- quali devono saper porre quelle regole e quei limiti che cità delle forme che assume. li aiutino nel loro cammino verso l’identità e l’adultità. Fin dalla scuola elementare i bambini cercano di In famiglia i genitori, talvolta, si palleggiano le respon- inserirsi in un gruppo, dal quale sentirsi accettati, sabilità e nessuno dei due si fa carico di imporre delle cosa che diventa sempre più importante con il cre- regole, perché ognuno si nasconde dietro l’altro per scere dell’età, poiché avvertono l’esigenza primaria non apparire il cattivo della situazione. dell’amicizia con i pari. La mancanza di rapporti E allora succede che l’adolescente, non avendo avuto con i coetanei, o la presenza di prevaricazioni, o di un adulto dal quale poter apprendere le regole, passa subalternità, contribuiscono a provocare malessere direttamente alla fase della morale autonoma, costruen- nei rapporti socio-relazionali all’interno del vissuto dosi le regole che gli permettono di prevalere sugli altri scolastico. La distorsione dei rapporti tra i coetanei e non avendo una identità forte, in quanto questa si for- innesca il meccanismo del fenomeno del bullismo, ma solo superando le difficoltà, nel gruppo dei pari o che si contrappone alla collaborazione, alla recipro- diventa una vittima o un bullo. cità ed alla solidarietà. La famiglia rimane, nonostante tutto, la prima, più im- Avere pochi amici o non averne affatto implica una portante e decisiva comunità educante. mancanza di inserimento nel gruppo classe, con Il bullismo non nasce dal nulla, ma affonda le radici conseguente probabilità di vivere male lo stare a nella fragilità del sistema educativo e sociale, di cui scuola. ognuno di noi detiene una parte della responsabilità Fare amicizia riduce la probabilità di essere generale. coinvolti in episodi di bullismo. Il fenomeno del bullismo coinvolge sia ragazzi di bas- La vita sociale dei ragazzi a scuola è ricca di episo- si ceti sociali , che ragazzi di alta borghesia, ma alla di conflittuali, per questo motivo è importante edu- base di tutto c’è sempre la manifestazione di un disagio carli, sin da piccoli, a propendere per il dialogo e la affettivo che trova le basi nella famiglia, un eccesso di collaborazione come modalità di soluzione degli protezione, regole deboli o inesistenti. stessi. 10 EDIZIONE STRAORDINARIA BOLLETTINO ONLINE 11

Altro problema per il possibile sviluppo del bullismo Si possono anche istituire “cassette dei suggerimenti” è la situazione economica , oggi la vita costa cara per dove poter lasciare dei biglietti con indicazioni o se- cui i genitori sono costretti per mantenere la famiglia gnalazioni di disagio scolastico, in forma anonima. a lavorare entrambi, cumulando tensioni e sensi di I giovani non si devono prendere mai sul serio, ma de- colpa, così facendo però riempiono di un amore sba- vono ricordarsi che la vita è una cosa seria. Se la fami- gliato i loro figli concedendogli tutte le libertà, dire “ glia li protegge anche quando dovrebbe rimproverarli, no” metterebbe il genitore in una situazione di disa- se la scuola che dovrebbe istruirli indulge per codardia gio, in altri casi li riempiono di soldi che loro posso- a ogni insubordinazione, la vita , prima o poi presente- no spendere indiscriminatamente come vogliono. rà sempre i suoi conti. Conti salati, da pagare in valuta In altri casi il genitore arriva stanco dal lavoro e pur- e pronta cassa. Se i giovani non imparano a rispettare ché il figlio stia lontano e lo lasci riposare fa di tutto. le gerarchie, quelle fondate sul merito, non quelle usur- In questo modo il bambino e poi il ragazzo cresce pate, resteranno sempre al palo. Al momento di tirare sentendosi abbandonato, anche se in realtà da un le somme , un momento che arriva sempre, e per tutti, punto di vista economico è al completo. La situazio- chiudere il bilancio dell’esistenza in rosso, significa ne giunta ad un certo punto scoppia, facendo si che i aver fallito inesorabilmente nella vita. ragazzi trovino nel gruppo quella forza, quel senso di E’ necessario analizzare il fenomeno del bullismo, non accettazione e di appartenenza che in casa non trova- in chiave individualista ma bensì all’interno di sistemi no. culturali ed istituzionali come la famiglia, la scuola ed Alla perdita di autorevolezza della famiglia segue il gruppo – classe. uguale perdita di autorevolezza della scuola che non Qualunque intervento venga fatto nella scuola sarà po- possono frenare gli atti del bullo a scuola perché al- co efficace se incontra indifferenza, incredulità e oppo- trimenti arrivano i genitori a dire di tutto all’inse- sizione da parte dei genitori. A mio avviso, questo non gnante perché ha messo la nota al figlio. significa che vi debba essere necessariamente pieno Il problema è grave, vario e complesso per cui accordo tra la famiglia e la scuola su tutti i criteri edu- scuola e famiglia dovrebbero agire in simbiosi. cativi, ma che vi sia almeno una concertazione su quel- Il rapporto equilibrato tra scuola e famiglia è fonda- lo che è lo specifico ruolo di ciascuno: non delegitti- mentale per l'educazione di un giovane, rapporto che mare l’altro («mio figlio non fa queste cose!», dice ha una precisa regola da rispettare, quella di non in- spesso il genitore convocato dalla scuola; «ma cosa ti terferire nelle decisioni delle due istituzioni. Il geni- insegnano a casa?», può essere l’espressione dell’inse- tore che critica pesantemente una disposizione assun- gnante esasperato), ma accettare che in ciascuna realtà ta dal dirigente scolastico , che di norma è stabilita – famiglia e scuola – vi possano essere princìpi e rego- con l'intero collegio docente, delegittima la formazio- le diversi, la cui differenza non infìcia la funzione di ne impartita dalla scuola frequentata dal proprio fi- organizzazione e di contenimento che le regole come glio. tali svolgono. Non è conveniente, appena sappiamo che nostro fi- glio è vittima di bullismo, precipitarsi furiosi a scuola colpevolizzando gli insegnanti di scarsa sorveglian- za. Appare, invece, molto costruttivo un colloquio infor- mativo; si può intavolare il discorso, chiedendo se hanno notato qualche cambiamento in nostro figlio, facendoli partecipi delle nostre preoccupazioni circa la sua salute (“…ho notato che ha qualche problema di sonno, di appetito, fa fatica a uscire con i suoi compagni di sempre…”) o chiedere loro se hanno notato qualche cambiamento in classe. Brig.Gen. E.I. ( r. ) Giuseppe Urru Una volta creato un clima di alleanza costruttiva e Resp. Comunicazione, Scuola, vigilanza e Controllo non di reciproca critica, si possono attuare diverse strategie in ambiente scolastico. Può essere utile organizzare una giornata di dibattito sul bullismo, possono istituirsi incontri fra genitori e incontri fra genitori e insegnanti per acquisire consa- pevolezza e comprendere le dimensioni del fenome- no. 11 EDIZIONE STRAORDINARIA BOLLETTINO ONLINE

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#BULLOHAIROTTOMO

’ BASTA

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COS’E’ IL BULLISMO Il bullismo è un abuso di 1. si verificano comportamenti di prevaricazione diret- potere , è un malessere socia- ta o indiretta ( Intenzionalità) le fortemente diffuso che si 2. queste azioni sono reiterate nel tempo ( persistenti manifesta soprattutto tra ado- nel tempo) lescenti e giovani, ma sicura- 3. sono coinvolti sempre gli stessi soggetti, di cui uno/ mente non circoscritto a nes- alcuni sempre in posizione dominante (bulli) ed uno/ suna categoria né sociale né alcuni più deboli e incapaci di difendersi (vittime). tanto meno anagrafica. ( asimmetria nelle relazioni).Piccola corporatura, di- Il bullismo si evolve con l'età, fetti fisici, ceto sociale..) cambia forma, ed in età adul- ta lo ritroveremo in tante, I PROTAGONISTI troppe prevaricazioni sociali, Ad una prima osservazio- lavorative e familiari. ne i ruoli in gioco si di- Le cause primarie di questo rebbero il bullo e la vitti- fenomeno sono da ricercarsi ma, ma è già abbastanza non solamente nella persona- chiaro che le cose non lità del giovane bullo, ma an- sono così semplici. che nei familiari, nei messaggi trasmessi dai mass- Tra gli attori si distinguo- media, nella società che, a volte, è disattenta alle rela- no : zioni sociali. • i sostenitori del E’ uno dei fenomeni purtroppo in crescita nel mon- bullo, coloro che assisto- do degli adolescenti: affliggere ed impaurire un sog- no senza prendere parte getto considerato più debole. all’azione ma sostenendo- Sono tanti gli episodi di bullismo che ogni giorno si la attivamente con incita- verificano nelle scuole ma solo pochi ne vengono menti, risolini e via di se- denunciati, per paura di ripercussioni o vergogna. guito. I sostenitori hanno Ma denunciare gli atti di bullismo è un dovere, per una precisa responsabilità tutelare se stessi e gli altri. in quanto contribuiscono, E’ ciò che in gergo viene chiamato “bullismo”, ter- con il loro atteggiamento, a determinare il feno- mine che indica il desiderio deliberato di fare del meno aggravando la situazione della vittima e male, di minacciare o impaurire qualcuno con paro- costruendo aspettative di ruolo verso i bulli che le o azioni lesive, ben potendo tali atteggiamenti si espongono maggiormente; differire nel grado di gravità. • difensori della vittima gli unici ad assumersi il Gli atteggiamenti dei bulli si manifestano solita- rischio di andare contro corrente di fronte all’au- mente con minacce, dispetti, insulti, prepotenze, torità del più forte ; aggressioni fisiche, tentativi di estorsione ecc..; tutti • maggioranza silenziosa che non prendono una accomunati però dallo stesso fine: imporre la pro- posizione di fronte alle prepotenze o che non so- pria supremazia (psicologica e fisica) su un sogget- no mai presenti agli episodi. to considerato più debole. E’ poco conosciuto nella sua definizione specifica, c’è invece una banalizzazione del significato della parola bullismo: di solito i genitori lo riferiscono genericamente a dispetti e prevaricazioni o a norma- li difficoltà che i figli possono incontrare in età sco- lastica. Perchè una relazione tra soggetti possa prendere questo nome devono essere soddisfatte tre condizio- ni:

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Esistono diversi tipi di bullismo, che si dividono prin- Proprio l’anonimato rende questa forma ancora peg- cipalmente in bullismo diretto e bullismo indiretto. giore di quella tradizionale in quanto, non essendo BULLISMO DIRETTO possibile sapere né l’identità né il numero di persone Il bullismo diretto è carat- che stanno dietro questi messaggi, la paura provocata terizzato da una relazione nella vittima è ancora maggiore. Di conseguenza an- diretta tra vittima e bullo e che il livello di ansia suscitato nella vittima e il suo a sua volta può essere cata- desiderio di evitare la scuola e le interazioni con i logato come: coetanei possono essere particolarmente forti. In ulti- bullismo fisico: il bullo mo, la possibilità di diffondere la documentazione colpisce la vittima con col- delle prepotenze sul Web o tramite cellulare consente pi, calci, spintoni, sputi o al bullo di allargare all’infinito il suo pubblico di la molesta sessualmente; spettatori . bullismo verbale: il bullo prende in giro la vit- BULLISMO INDIRETTO tima, dicendole frequente- Il bullismo indiretto è meno visibile di quello diretto, mente cose cattive e spia- ma non meno pericoloso, e cevoli o chiamandola con tende a danneggiare la vittima nomi offensivi, sgradevoli nelle sue relazioni con le altre o minacciandola, dicendo persone, escludendola e isolan- il più delle volte parolacce dola per mezzo soprattutto del e scortesie; bullismo psicologico e quindi con pettegolezzi e calunnie bullismo psicologico: il bullo ignora o esclude la sul suo conto , messaggi onli- vittima completamente dal suo gruppo o mette in giro ne violenti e volga- false voci sul suo conto; ri ,denigrazione: sparlare di cyberbullying o bullismo elettronico : il bullo in- qualcuno per danneggiare via messaggi molesti tramite sms o in chat o la fotogra- gratuitamente e con cattiveria fa/filma in momenti in cui non desidera essere ripreso la sua reputazione, via e- e poi invia le sue immagini ad altri per diffamarlo, per mail, messaggistica istanta- minacciarlo o dargli fastidio. nea, ecc. Rimane, purtroppo, la difficoltà nel rintracciare i cyber Sostituzione di persona: far- bulli da parte delle autorità, che nel frattempo possono si passare per un’altra perso- solo consigliare, specialmente ai cybernauti più picco- na per spedire messaggi o li: “Non date mai informazioni come il vostro nome e pubblicare testi reprensibili. cognome, indirizzo, nome della scuola o numero di Rivelazioni : pubblicare informazioni private e/o im- telefono a persone conosciute su Internet. Non manda- barazzanti su un altra persona. Inganno: ottenere la te mai vostre foto senza il permesso dei vostri genitori. fiducia di qualcuno con l’inganno per poi pubblicare Leggete le e-mail con i genitori, controllando con loro o condividere con altri le informazioni confidate via ogni allegato. Non fissate incontri con persone cono- mezzi elettronici. Esclusione: escludere deliberata- sciute via Internet senza il permesso dei genitori.”. E mente una persona da un gruppo online per provocare l’ultimo e forse più prezioso consiglio è: “Dite subito in essa un sentimento di emarginazione. Cyber- ai vostri genitori o ai vostri insegnanti se leggete o persecuzione : molestie e denigrazioni ripetute e mi- vedete qualcosa su Internet che vi fa sentire a disagio nacciose mirate a incutere paura. o vi spaventa.” La diffusione di questa particolare forma può essere spiegata dal fatto che essa garantisce spesso l’assolu- to anonimato al bullo, consentendogli di essere più ingiurioso e offensivo, con una probabilità più bassa di essere scoperto e punito rispetto alle forme più tradizionali di bullismo.

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I LUOGHI DELLE NON SONO ATTI DI PREPOTENZE BULLISMO Sarà forse sorprendente scoprire Il bullismo è una tra le che il teatro delle prepotenze per possibili manifestazioni eccellenza è la classe, più ancora di aggressività messe in del tragitto casa-scuola nel quale atto dai bambini e dagli è facile supporre una minore pre- adolescenti. senza di adulti. Sebbene non sia sempre Proprio in aula si svolge quasi un semplice riconoscere ad terzo delle prepotenze denuncia- un primo sguardo diffe- te da vittime e vittime bulli. renti tipologie di compor- All’interno dell’istituto seguono, tamenti aggressivi, è però con discreto distacco, i corridoi, possibile distinguere lo spogliatoio della palestra, il quelli più specificamente cortile, infine i bagni. riconducibili alla catego- ria “bullismo” da quelli SONO ATTI DI BULLISMO che, invece, non entrano Quando ricevi insulti o mi- a far parte di questo feno- nacce…ti spingono, ti danno meno. calci e pugni, ti fanno cade- Attaccare un coetaneo re…ti danno soprannomi con coltellini o altri og- antipatici e ti prendono in getti pericolosi, fare mi- giro…diffondono voci mali- nacce pesanti, procurare gne su di te…ti offendono ferite fisiche gravi, commettere furti di oggetti molto per la tua razza o per il tuo costosi, compiere molestie o abusi sessuali sono con- sesso…fanno sorrisetti e dotte che rientrano nella categoria dei comportamenti risatine mentre stai passan- antisociali e devianti e non sono in alcun modo defini- do…parlano in codice se sei bili come “bullismo”. presente…ricevi sms, e-mail Allo stesso modo, i comportamenti cosiddetti “quasi e telefonate offensive…ti aggressivi”, che spesso si verificano tra coetanei, non ignorano e ti voltano le spal- costituiscono forme di bullismo. le se ti avvicini…ti costrin- I giochi turbolenti e le “lotte”, particolarmente diffusi gono a fare cose che non tra i maschi, o la presa in giro “per gioco” non sono vuoi…ti rubano o nascondo- definibili come bullismo in quanto implicano una sim- no i libri, la merenda,la pa- metria della relazione, cioè una parità di potere e di ghetta o le altre tue cose…subisci tutte queste prepo- forza tra i due soggetti implicati e una alternanza dei tenze e non riesci a difenderti ruoli prevaricatore/prevaricato. Una prima categoria di comportamenti non classifi- cabili come bullismo è quella degli atti particolar- mente gravi, che più si avvicinano ad un vero e pro- prio reato.

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FALSE CREDENZE SUL BULLISMO Tali convinzioni non trovano riscontro nella realtà. Il bullismo è infatti altrettanto diffuso nelle zone più PREGIUDIZI E LUOGHI COMUNI benestanti dal punto di vista socioeconomico, così A contribuire alla diffi- come nelle scuole e nelle classi meno numerose. coltà di distinguere con • Il bullismo deriva dalla competizione per otte- chiarezza che cosa sia il nere buoni voti a scuola. bullismo e, soprattutto, Talvolta si crede che il bullo agisca aggressivamen- ad ostacolare gli inter- te in seguito alle frustrazioni per i ripetuti fallimenti venti per contrastarlo, scolastici: questa opinione non ha fondamento, an- giocano un ruolo di ri- che perché sia i bulli che le vittime ottengono a lievo alcuni pregiudizi e scuola voti più bassi della media. luoghi comuni diffusi • Il bullo ha una bassa autostima e al di là delle nell’immaginario collet- apparenze è ansioso e insicuro. tivo. Il bullo è un soggetto con un forte bisogno di domi- Alcune tra le idee pre- nare sugli altri ed è incapace di provare empatia. concette più diffuse so- Generalmente non soffre di insicurezza o ansia, e la no: sua autostima è nella norma o addirittura superiore • Il bullismo, in fondo, alla media. è solo “una ragazzata”. Al contrario, gli atti bul- COME REAGISCONO GLI ADULTI listici sono tutt’altro che Come reagiscono gli adulti un gioco, anche se spes- (insegnanti, bidelli) alle pre- so i bulli si nascondono potenze che avvengono tra dietro a questa giustifi- ragazzi? Sono in grado di ri- cazione per evitare la conoscerle, di porvi rimedio? punizione. Il 50% degli adulti non è mai • Il bullismo fa parte della crescita, è una fase nor- presente alle azioni di bulli- male che serve a “rafforzarsi”. smo. In realtà il bullismo non è un fenomeno fisiologica- Il 25% degli adulti interviene mente connesso alla crescita e non serve affatto a rin- a difesa del più debole. forzare, ma crea disagio e sofferenza sia in chi lo subi- Il 15% degli adulti non si ac- sce che in chi lo esercita. corge di niente. • Chi subisce le prepotenze dovrebbe imparare a Il 10% degli adulti fa finta di difendersi. niente. La vittima non è in grado di difendersi da sola e il con- Si tenga presenta che nelle tinuo subire prepotenze non la aiuta certo a imparare a scuole superiori si verificano farlo, ma aumenta il suo senso di impotenza. gli atti di bullismo più evi- • Le caratteristiche esteriori della vittima rivestono denti: aggressioni, estorsioni, un ruolo fondamentale. furti, scherzi pesanti. Si pensa comunemente che ad influire in modo decisi- vo nella “designazione della vittima” intervengano l’a- spetto fisico e alcuni particolari esteriori come l’essere in sovrappeso, avere i capelli rossi, portare gli occhiali, avere un difetto di pronuncia. In realtà molti bambini possiedono tali caratteristiche, senza per questo essere vittime di atti di bullismo. Piuttosto, spesso i bulli por- tano tali elementi come “giustificazione” per i loro ge- sti. • Il bullismo è un fenomeno proprio delle zone più povere e degradate, è più diffuso nelle grandi città, nelle scuole e nelle classi più numerose.

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Il problema va affrontato dalla più giovane età e tenu- CONSIGLI PER I RAGAZZI to regolarmente sotto controllo in modo tale che Il bullo è una persona debole e ognuno possa capire il problema senza sottovalutarlo insicura e per questo motivo ti o inquadrarlo come uno scherzo tra ragazzi. provoca sempre quando sei da Se c’è stata una lamentela da parte di un genitore o se solo. si notano atteggiamenti di bullismo tra ragazzi, è bene Se starai insieme ad adulti o ai organizzare una riunione del corpo insegnante sull’ar- tuoi compagni, difficilmente il gomento con l’obiettivo di risolvere il problema o bullo si avvicinerà a te! comunque di affrontarlo subito. Nel momento in cui si è vitti- Ricordate che spesso la vittima del bullismo tende a ma di bullismo: nascondere l’atto di inciviltà che ha subito per paura -a scuola ,durante gli intervalli, di future rappresaglie e per sentimenti di estrema insi- quando si è in tanti nello stesso curezza. spazio, cercate di stare in una zona tranquilla e sicura (ad L’AUTOSTIMA esempio nei pressi di qualche La fiducia in se stessi, l’autoregolazione e autogra- adulto, vicino a compagni che ti tificazione, gioca un ruolo fondamentale nel pro- proteggono, ecc.); cesso di sviluppo del - sull'autobus scolastico cercate Sé. di sedervi vicino all'autista o, se usate un autobus di linea, sede- Un buon livello di tevi vicino a qualche adulto ; autostima, quindi, -se vi capita di vedere che qualcun altro nella vostra scuola corrisponde a mi- subisce prepotenze dovete parlarne con un adulto; gliori esiti in termini -cercate di ignorare il bullo o imparate a dire "No" con molta di benessere e quali- fermezza guardandolo negli occhi e poi allontanatevi. Non tà della vita in età preoccupatevi se gli altri pensano che state scappando. Ri- evolutiva. In partico- cordate: è molto difficile per il prepotente continuare a pren- lare nel caso del bul- dersela con qualcuno che non vuole star lì ad ascoltarlo; lismo una buona au- -cercate di non mostrare che siete impaurito o arrabbiato. Ai tostima è un “fattore prepotenti piace ottenere una qualsiasi reazione, per loro è protettivo” rispetto "divertente". Se riuscite a mantenere la calma e nascondere alla possibilità di le vostre emozioni, loro potrebbero annoiarsi e lasciarvi sta- diventare una re. Di fronte alle prese in giro, anche quelle "pesanti", cerca- “vittima”: bambini te di trovare in anticipo risposte spiritose o intelligenti. Cer- che valutano nega- cate di buttarla sul ridere; tivamente se stessi e -cercate di stare calmo e fattevi vedere sicuro di voi, sempre! le proprie capacità, -siate determinati e chiari nelle vostre intenzioni, sempre! infatti, costituisco- Guardate il vostro oppressore negli occhi e intimategli di no i bersagli privi- smettere; legiati dei bulli. -cercate di andare lontano dalla situazione il più veloce possi- Una bassa autostima bile occupandovi d’altro, ignorateli; -attirate l’attenzione di un adulto e riferite l’accaduto imme- è uno dei fattori spesso implicati nella genesi di alcuni disturbi diatamente ; dell’infanzia (deficit dell’attenzione, cognitivi e -parlatene con i vostri insegnanti o altri adulti, se avete paura dell’apprendimento, fobie ecc.) e dell’adolescenza chiedete a un amico di accompagnarvi; -parlatene con la vostra famiglia; o dell’età adulta (abuso di droghe, comportamenti -parlatene sempre e sempre, non isolatevi , ricordatevi che antisociali ecc.): aumentare un sano concetto del Sé coloro che esibiscono prepotenza nei vostri confronti lo fan- in età precoce fornisce al bambino degli strumenti no perchè a loro volta sono degli insicuri e delle persone fondamentali per affrontare le varie difficoltà im- problematiche ed hanno bisogno di attirare l’attenzione su di plicite nei passaggi evolutivi, evitando così il co- loro in modo squilibrato. siddetto “scacco evolutivo”.

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Il sostegno all’autostima è importante non solo in Sforzatevi di comprendere il ambito familiare nella relazione con la madre e il pa- punto di vista del bambino. dre, ma anche in ambito scolastico, al fine di far ac- • Quando i bambini si sentono quisire e sperimentare al bambino la propria compe- minacciati o hanno paura pos- tenza e la propria capacità di affrontare compiti evo- sono reagire con espressioni lutivi sempre più articolati. di rabbia (per es. quando han- Grazie ad una positiva concezione di sé, i bambini no paura di sbagliare, di non sono in grado di gestire anche la rabbia in senso posi- essere amati, di non essere tivo e costruttivo. compresi, di non essere all’al- Riteniamo importante che i genitori e gli insegnanti tezza della situazione, di non rinforzino l’autostima nel bambino, qualora fosse essere graditi agli altri bambini ecc.). carente, per la riduzione dei fattori di rischio; ecco E’ importante infine ricordare che ci sono due tipologie quindi alcuni suggerimenti per gli adulti di riferimen- di autostima: to su come cercare di aumentare l’autostima in età - l’autostima dell’essere ; evolutiva: - l’autostima del fare. • I bambini hanno bisogno di sentirsi amati ed ap- È perciò necessario che gli adulti rinforzino oltre alle prezzati per quello che sono; potete farlo capire competenze relazionali, le abilità pratiche dei bambini loro tramite messaggi verbali (es: “Sei proprio un (il saper fare). bravo bambino”); oppure tramite messaggi non- CONSEGUENZE DEL BULLISMO verbali (es: sedendosi accanto a lui, sorridendogli Nonostante il problema e guardandolo negli occhi). sia da molti sottovalutato, • I bambini hanno bisogno di essere apprezzati per il bullismo produce effetti quello che fanno. Importante è gratificarli ogni che si protraggono nel qualvolta raggiungono degli obiettivi. tempo e che comportano • Prima di riuscire ad apprezzare una critica senza dei rischi evolutivi tanto perdere l’autostima un bambino ha bisogno di aver per chi agisce quanto per ricevuto molti elogi. chi subisce prepotenze. • Non esprimere giudizi generalizzati, che non sono Il bullo acquisisce modali- sempre veri, del tipo: “Non arrivi mai puntuale a tà relazionali non appro- scuola” oppure “Il tuo lavoro è sempre disordina- priate in quanto caratteriz- to!” zate da forte aggressività e dal bisogno di dominare • Evitate i giudizi: si attaccano come etichette. sugli altri; tale atteggia- • Evitate di avere delle aspettative sproporzionate mento può diventare tra- rispetto all’età dei bambini: ad esempio molto spes- sversale ai vari contesti di so si chiede al bambino di mettersi nei panni vita poiché il soggetto ten- dell’altro, o di capire i sentimenti dell’altro, senza derà a riproporre in tutte rendersi conto che spesso non ha raggiunto una ma- le situazioni lo stesso stile turità psicologica che gli permetta di farlo. comportamentale. • Non estremizzate i confronti tra bambini. Di conseguenza, a lungo • Nell’esprimere una critica, indirizzatela maggior- termine si delinea per il bullo il rischio di condotte an- mente al comportamento che ritenete sbagliato e tisociali e devianti in età adolescenziale e adulta. non alla persona. La vittima, nell’immediato, può manifestare disturbi di vario genere a livello sia fisico che psicologico e può sperimentare il desiderio di non frequentare più i luo- ghi dove solitamente incontra il suo persecutore, luo- ghi percepiti come pericolosi e quindi da evitare. La vittima vive una sofferenza molto profonda, che impli- ca spesso una svalutazione della propria identità.

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A distanza di tempo possono persistere tratti di per- SEGNI PREMONITORI DI RAGAZZO BULLO sonalità insicura e ansiosa tali da portare, in alcuni casi e con più probabilità rispetto ad altri, a episodi • prende in giro ripetuta- di depressione. mente e in modo pesante E’ possibile individuare specifiche conseguenze a • rimprovera, breve e a lungo termine, sia per i bulli sia per le • intimidisce, vittime. • minaccia, SEGNI PREMONITORI VITTIMA • tira calci, pugni, spinge DI BULLISMO • danneggia cose … • torna da scuola I bulli possono mettere con vestiti strac- in atto tali comportamen- ciati o sgualciti e ti nei confronti di più compagni, ma tendono a con libri o ogget- rivolgesi in particolare ai ti rovinati; • ha lividi, ferite, più deboli e indifesi. tagli e graffi di cui non si può dare una spiega- zione naturale; • non porta a casa compagni di clas- se o coetanei e raramente tra- LA FAMIGLIA scorre del tempo con loro; Una laurea in genitorialità non esiste. • non ha nessun Ma se ci fosse le famiglie italiane do- amico per il tem- vrebbero pensare di frequentarla, per- po libero; chè è evidente una debolezza dei risul- • non viene invi- tati del nostro sistema educativo domestico. Un primo tato a feste; punto critico di questo sistema educativo sono i genitori • è timoroso e iperprotettivi ed iperpresenti. riluttante nell’an- Uno dei compiti più difficili per un genitore è quello di dare a scuola la mattina (ha scarso appetito,mal di creare un equilibrio tra la sua presenza e l’autonomia stomaco, mal di testa…); dei figli. Solo così i bambini diventano ragazzi e poi • sceglie percorsi più lunghi per il tragitto casa- adulti: e noi purtroppo tendiamo a trascurare questo scuola; obiettivo. • dorme male e fa brutti sogni; Un secondo segnale di un modello che non funziona • il rendimento scolastico e l’interesse per la scuola arriva dai soldi. diminuiscono; Il nostro Paese è in crisi più della Germania e dell’In- • ha frequenti sbalzi d’umore: sembra infelice, tri- ghilterra ma siamo i più generosi con la paghetta ai fi- ste e depresso e spesso manifesta irritazione e gli. Le famiglie si impoveriscono ed i figli restano al scatti d’ira; riparo da un declino economico recessivo. • chiede o ruba denaro alla famiglia (spesso per as- Un terzo segnale negativo viene dallo svuotamento della secondare i bulli). funzione del padre, molto spesso trasformato in un ami- cone, un compagno di giochi e di avventure, un pari gra- do, spogliato della sua autorevolezza e dall’ancora enor- me quantità di lavoro domestico che le mamme svolgo- no in casa , l’educazione familiare italiana è andata sem- pre più ripiegando verso forme di sulfurea convivenza., nelle quali il conflitto è stato cancellato.

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La generazione i genitori non vogliono vedere la realtà e, anche di del ’68 , quella fronte alle segnalazioni degli insegnanti, ritengono dei figli che han- che la figlia sia accusata ingiustamente. Anche se la no contestato i ragazza non manifesta aggressività in altri ambiti o padri anche per ha ottimi voti a scuola, idealizzare è molto rischioso. prendere il posto Meglio prestare subito attenzione ai campanelli d'al- in termini di po- larme. Infine, se una bambina comincia a mostrare tere, una volta atteggiamenti aggressivi, è bene orientarla verso atti- diventata fami- vità che le permettano di sfogarsi rispettando le re- glia , si è trasfor- gole. Gli sport che insegnano la disciplina sono un mata. Ed ha ap- valido aiuto. plicato , anche L’educazione buonista , con figli in apparenza sereni nelle forma spu- e pacifici, è ormai messa in discussione anche sul rie delle famiglie piano pedagogico. allargate, un mo- Uno psicopedagogo ha scritto un libro: “litigare fa dello di educa- bene”. Partendo da una netta distinzione tra conflitto zione senza scon- ( utile a crescere) e violenza ( da contrastare senza se tri, senza il fuoco e senza ma) , lo scrittore propone, in tutte le fasi del- pedagogico del la crescita un modello educativo nel quale il litigio litigio, come se familiare sia vissuto come “una sana abitudine”. Un fosse possibile percorso evolutivo, di autonomia, di riconoscimento vivere in una sor- dell’altro e della diversità . te di oasi protet- E’ anche uno stimolo ad affermare, senza essere ta, da spot del schiacciati dalla rete protettiva di mamma e papà, la Mulino Bianco. propria personalità. Una leva che i genitori italiani E anche questo è dovrebbero considerare quando provano a trovare il stato un errore. giusto metodo in quello che resta il mestiere più dif- Spesso le radici del bullismo affondano nell'educazio- ficile del mondo. ne ricevuta in famiglia. E' facile, infatti, che un atteg- In sintesi, se la famiglia presenta uno stile educativo giamento aggressivo si sviluppi dove è mancato affet- prevalentemente permissivo e tollerante, il bambi- to in tenera età o se i rapporti in casa sono sempre stati no non riesce a sviluppare un adeguato controllo sul gestiti con aggressività (magari tra fratelli e sorelle). proprio comportamento e ciò, in interazione con al- Ha molto peso anche il modo in cui i genitori hanno tre caratteristiche personali predisponenti, può creare gestito il potere in casa. L'uso di punizioni fisiche, ac- le condizioni per lo sviluppo di difficoltà nella ge- compagnato dalla mancanza di dialogo, porta i figli a stione di sé e delle proprie azioni anche fuori del usare lo stesso metodo per farsi rispettare all'esterno. contesto familiare e, quindi, per l’assunzione di con- Non basta conoscere il carattere della propria figlia, dotte aggressive a scuola. perché anche le compagnie influiscono sul comporta- Viceversa, in una famiglia caratterizzata da uno stile mento. educativo coercitivo, in cui il rispetto delle regole Infatti, in presenza di ragazze aggressive, lo diventa familiari viene garantito attraverso il ricorso a puni- anche chi di solito non lo è. Per questo motivo è me- zioni fisiche o a violente esplosioni emotive, il bam- glio sapere qual è il gruppo che una figlia adolescente bino può acquisire tali modalità comportamentali frequenta e com'è il suo comportamento a scuola, do- come modello "normale" di gestione delle situazioni ve più spesso il bullismo si manifesta. conflittuali e può sentirsi autorizzato a riprodurre gli Non bisogna essere troppo permissivi, in quanto chi stessi comportamenti di cui ha fatto esperienza pre- ottiene tutto con troppa facilità e ricatta i genitori se coce anche nelle relazioni extrafamiliari, secondo la non ha ciò che vuole può impostare su queste basi an- regola "violenza genera violenza" che altre relazioni e cercare un'altra “vittima” tra le coetanee per imporle di fare quello che le aggrada. Inoltre non si deve idealizzare la propria figlia. Spesso

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I GENITORI LA SCUOLA

•Prestare attenzio- La scuola è la prima ne ai diversi se- vera istituzione so- gnali di malessere ciale dove gli stu- dei figli; denti devono essere •promuovere incoraggiati a de- comportamenti nunciare episodi di relazionali positi- bullismo per un vi in famiglia: i pronto intervento di figli fanno riferi- autorità. In tal senso mento, prima di è molto importante tutto, ai modelli la fiducia che i ra- che imparano dai gazzi devono avere genitori; nelle istituzioni. Ge- •mettere in atto modelli educativi che si fondano nitori e istituzioni sull’accettazione, l’ascolto, la valorizzazione e il ri- sono chiamati per spetto per l’altro, l’empatia e la collaborazione; primi alla responsa- •creare un clima nel quale i figli possano sentirsi libe- bilità che il loro ruolo comporta. ri di parlare ai genitori di ogni argomento, compresi i In Italia il bullismo sta sempre più diventando co- rapporti con i compagni di scuola; scienza di una sofferenza sociale che deve essere •trovare insieme ai figli strategie utili per fare fronte fermata al più presto. E l’arma ideale è sempre l’e- ai problemi, valorizzando l’iniziativa dei ragazzi; ducazione la quale deve prima di tutto partire dalle •stimolare i ragazzi a trovare attività nuove e gratifi- famiglie, nucleo primario sia della vittima che del canti, anche al di fuori della scuola, che possano au- suo persecutore. mentare la loro autostima; Ma la famiglia non può e non deve rimanere da sola •parlare e confrontarsi con gli insegnanti. nella lotta al bullismo, bensì deve essere accompa- gnata nel percorso educativo dalla scuola e dai me- dia. La scuola deve chiaramente gridare NO AL BUL- LISMO. La scuola si deve impegnare in prima per- sona a sconfiggere il bullismo. La scuola deve ri- prendere l’autorità investitagli dalla società all’edu- cazione non solo scolastica ma anche caratteriale e sociale del ragazzo che vi partecipa. La scuola deve poter creare le aspirazioni del ragaz- zo senza false stanchezze, deve saper educare alla voglia dell’apprendimento. Certo non è facile ma il bullismo e la violenza in genere si combattono rima- nendo uniti in tutti i fronti e soprattutto senza sotto- valutare il problema, perchè il problema è di livello sociale e non solo generazionale. Tutti nella scuola devono essere uniti nella lotta al bullismo, dagli insegnanti ai bidelli, dal dirigente, agli stessi alunni. D’altronde gli stessi insegnanti possono essere a lo- ro volta vittime del bullismo e allora gli insegnanti, inizino a parlarne nelle classi, facciano capire agli studenti quanto gravi gli episodi di bullismo siano.

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GLI INSEGNANTI PREVENZIONI E COMPORTAMENTI

•Prendere consape- L’unico modo per volezza del proble- combattere il bullismo ma e non minimiz- è: zarlo, intervenendo PARLARNE- prontamente di PARLARNE- fronte a episodi di PARLARNE prepotenza, dando - praticare ciò che si sostegno alle vitti- deve dire, esprimere il me ma consideran- proprio stato d’animo; do i bulli come - tenere un diario su persone da aiutare, cosa sta accadendo; oltre che da ferma- - parlarne con i propri genitori e chiedere loro di re; visitare la scuola; •far capire da subi- - parlarne con gli amici, con un insegnante, o con to ai ragazzi che è chiunque di fiducia. importante affron- Nelle scuole gli insegnanti devono ascoltare il tare il bullismo, ragazzo che appare vittima del bullismo, ascol- creando un clima tarne anche i suoi messaggi nascosti. di ascolto recipro- I ragazzi vittime del bullismo devono sapere che co e di fiducia; non c'è niente che non va in loro e che loro han- •analizzare i biso- no il diritto di essere felici e pertanto il diritto di gni della specifica raccontare la loro sofferenza e di chiedere aiuto scuola e monitora- all’insegnante, alla famiglia, a una persona con- re costantemente il sapevole. fenomeno (diffusione, frequenza degli episodi, numero Sappiamo ormai che coloro che attuano un’azio- dei ragazzi coinvolti, tipologie di bullismo), eventual- ne di bullismo sono persone, siano essi bambini, mente anche con l’aiuto di un esperto; ragazzi o adulti che non sanno riconoscere i pro- •invitare i ragazzi a chiedere aiuto, spiegando che que- pri sentimenti, che spesso hanno a loro volta pro- sto non è un atto di debolezza né un comportamento da blemi e sofferenze importanti. Queste persone “spia”, ma un modo coraggioso per fermare il bullo; sfogano il loro malessere su altre persone inno- •promuovere una politica scolastica antibullismo, in centi. Può darsi che talvolta siano essi stessi vitti- stretta collaborazione con i dirigenti scolastici e il perso- me di atti di bullismo, oppure hanno paura di di- nale non docente; ventare vittime e si mettono ai ripari compiendo •promuovere una cultura di gruppo basata su solidarietà, atti di bullismo, di certo i bulli vogliono farsi ve- collaborazione, empatia; dere, dimostrare che sono i più forti su coloro •trovare una soluzione insieme ai ragazzi, coinvolgerli che sono più fragili. in modo attivo nella ricerca di strategie per risolvere il Se siete un “bullo” o lo siete stati, sarebbe una problema; buona idea parlarne con qualcuno, senza paura di •valorizzare il dialogo scuola-famiglia, creare un’allean- essere perseguitati ma per cercare di capire cosa za educativa e un clima di collaborazione con i genitori si può fare per alleviare la vostra rabbia verso il degli studenti. prossimo, per alleviare la vostra sofferenza, e A volte i genitori e gli insegnanti si pongono nei con- ricordatevi, questo è l’unico modo per uscire dal- fronti dei ragazzi, dei bambini o di altri adulti (come i la confusione che vi perseguita, per riconoscere e colleghi di lavoro) in maniera aggressiva, facendo fare conoscere i propri sentimenti. Anche gli adulti delle brutte figure, sgridando o urlando alla persona di spesso compiono atti di bullismo verso i più gio- fronte agli altri, prendendo in giro la persona o sempli- vani o verso altri adulti, dimostrando scarsa sti- cemente ignorandola ed emarginandola. ma nei loro confronti.

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COME CONTRASTARE IL FENOMENO DEL IL BULLISMO E LA LEGGE BULLISMO Ancora non c'è una legge PREVENIRE specifica contro il bullismo, ma all'interno dell'atto si pos- La strategia migliore sono configurare un insieme per combattere il bulli- di reati punibili a norma di smo è la prevenzione, legge. Questi sono le percos- alla base della quale se, i danni alle cose, le offe- c’è la promozione di se, le minacce e le prese in giro. un clima culturale, so- Diverse norme di legge nel codice civile, penale ciale ed emotivo in e nella Costituzione puniscono i comportamenti grado di scoraggiare dei bulli. sul nascere i compor- A) Violazione dei principi fondamentali della tamenti di prevarica- costituzione italiana zione e prepotenza.. I principi di uguaglianza, libertà dell'insegna- La scuola è il primo mento e diritto all'istruzione luogo di relazioni so- ciali per i bambini e, B) Violazioni della legge penale (illecito pena- in virtù del suo ruolo le) educativo, ha la re- Il codice penale e la sua applicazione nelle sen- sponsabilità di farsi tenze della Corte di Cassazione. portavoce di alcuni valori che possono C) Violazione delle norme di diritto privato aiutare a prevenire il (illecito civile) bullismo, come promuovere la conoscenza reciproca, Il danno risarcibile e la responsabilità del bullo favorire l’autostima dei ragazzi, insegnare l’apertura minore, dei genitori e della scuola. verso la diversità e il rispetto degli altri, insegnare ad affrontare i conflitti invece di negarli, spiegare l’im- A) Violazione della Costituzione: portanza del rispetto di regole di convivenza condivi- I comportamenti legati al bullismo violano in- se. nanzitutto alcuni principi fondamentali della Co- stituzione italiana che assegna allo Stato il com- RICONOSCERE pito di promuovere e favorire il pieno sviluppo Riconoscere il bullismo non è sempre facile. Da parte della persona umana in forza dei seguenti princi- di insegnanti e genitori sono necessari ascolto ed os- pi : servazione dei ragazzi. Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di INTERVENIRE sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinio- Più il tempo passa, più i ruoli si definiscono e le con- ni politiche, di condizioni personali e sociali. seguenze diventano dannose. Contro il bullismo si È compito della Repubblica rimuovere gli osta- dovrebbero attivare sia la scuola che la famiglia: è coli di ordine economico e sociale, che, limitan- importante che genitori e insegnanti comunichino tra do di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, loro e si metta in atto un intervento condiviso e coe- impediscono il pieno sviluppo della persona rente. Se un genitore ha il sospetto che il proprio fi- umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavo- glio sia vittima o autore di episodi di bullismo, la pri- ratori all'organizzazione politica, economica e ma cosa da fare è parlare e confrontarsi con gli inse- sociale del Paese. gnanti. Viceversa, se è un insegnante ad accorgersi di atti di bullismo, dovrebbe convocare i genitori, sia del bullo che della vittima, e organizzare insieme una strategia condivisa per porre fine alle prevaricazioni.

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.Art. 33. • Molestia o Disturbo alle persone (art. 660 del c.p.), L'arte e la scienza so- • Minaccia (art. 612 c.p.), no libere e libero ne è • Atti persecutori - Stalking (art. 612 bis del c.p.) l'insegnamento. La Repubblica detta le • Sostituzione di persona (art. 494 del c.p.), quando norme generali sull'i- una persona si spaccia per un'altra struzione ed istituisce scuole statali per tutti Come tutelarsi. gli ordini e gradi. Per attivare i rimedi previsti dalla legge penale (ad es. Enti e privati hanno il per lesioni gravi, minaccia grave, molestie) è sufficiente diritto di istituire sporgere denuncia ad un organo di polizia o all’autorità scuole ed istituti di giudiziaria (questura, carabinieri ecc.). educazione, senza one- In altri casi la denuncia deve contenere anche la richie- ri per lo Stato. sta di procedere penalmente contro l’autore del reato La legge, nel fissare i (querela). diritti e gli obblighi delle scuole non statali Il processo penale può concludersi con : che chiedono la pari- • la condanna alla reclusione del colpevole, o al paga- tà, deve assicurare ad mento di una pena pecuniaria o altre sanzioni; esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento • In casi rari si ordina al colpevole di compiere deter- scolastico equipollente a quello degli alunni di minate attività socialmente utili. scuole statali. È prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai Imputabilità del bullo minorenne. vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione Va distinto il MINORE DI 14 ANNI da quello tra i 14 di essi e per l'abilitazione all'esercizio professio- ANNI ed i 18 ANNI. nale. Il minore di 14 anni non è Le istituzioni di alta cultura, università ed accade- mai imputabile penal- mie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi mente. nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato. Se viene però riconosciuto come “socialmente perico- Art. 34. loso” possono essere previ- La scuola è aperta a tutti. ste misure di sicurezza co- L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto me la libertà vigilata oppu- anni, è obbligatoria e gratuita. re il ricovero in riformato- I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, han- rio. no diritto di raggiungere i gradi più alti degli stu- di. Il minore tra i 14 e i 18 an- La Repubblica rende effettivo questo diritto con ni di età è imputabile se borse di studio, assegni alle famiglie ed altre prov- viene dimostrata la sua videnze, che devono essere attribuite per concorso. capacità di intendere e volere. La competenza a B) Violazioni della legge penale (illecito penale) determinare la capacità del I reati che possono configurare il reato di bullismo minore è del giudice che si avvale di consulenti profes- sono molteplici, a seconda di come si esprime il sionali. comportamento. Ad esempio: • Percosse (art. 581 del codice penale, ), • Lesioni (art. 582 del c.p.), • Danneggiamento alle cose (art. 635 del c.p.), • Ingiuria (art. 594 del c.p.) o Diffamazione (art. 595 del c.p.),

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Responsabilità penale degli insegnanti nel reato di sessuale; la tutela del pieno sviluppo della persona bullismo compiuto a scuola nelle formazioni sociali è riconosciuta dall’art. 2 della Costituzione Italiana). L’insegnante (di una Scuola statale o paritaria), nello Il danno esistenziale è dato dal non poter più fare, è svolgimento della sua attività professionale, è equipa- doversi comportare diversamente da come si desi- rato al pubblico ufficiale, previsto dall’art. 357 del dera, dovere agire altrimenti, essere costretti a rela- codice penale. zionarsi diversamente. L'insegnante può essere punito con un multa da 30 a Questo danno viene quantificato dal Giudice in via 516 euro, “ quando omette o ritarda di denunciare equitativa (secondo il suo concetto di equità), il che all’Autorità Giudiziaria o ad un’altra Autorità che a può dar luogo a valutazioni molto diverse. quella abbia obbligo di riferirne, un reato di cui ha avuto notizia nell’esercizio o a causa delle sue funzio- RESPONSABILITA’ PREVISTE DALLA ni “ (art. 361 del c.p.). Tale responsabilità trova fondamento anche nell’arti- LEGGE CIVILE colo 29 della Costituzione italiana . Negli atti di Bullismo C) Violazione della norme di diritto privato vanno distinte le diverse (illecito civile) responsabilità e a tal Il riferimento giuridico per l’illecito civile è l’art. riguardo si identificano: 2043 c.c.: a. Culpa del bullo mi- “Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad nore; altri un danno ingiusto obbliga colui che ha commes- b. Culpa in educando so il fatto a risarcire il danno”. dei genitori (ma anche Per chiedere il risarcimento del danno la vittima del in vigilando); fatto deve rivolgersi ad un avvocato ed intraprendere c. Culpa in vigilando una causa davanti al Tribunale civile, salvo che venga degli insegnanti (ma raggiunto prima del processo un accordo tra le parti. anche in educando); La vittima del bullismo subisce un danno ingiusto d. Culpa in organizzan- (anche se non volontario) alla propria persona e/o alle do della Scuola (ma proprie cose e pertanto tale danno è risarcibile. anche in vigilando).

DANNO RICONOSCIUTO DALLA LEGGE

1. DANNO MORALE (patire sofferenze fisiche o a) culpa del bullo minore morali, turbamento dello stato d’animo della vittima, Trova applicazione l’art. 2046 del c.c. che sancisce lacrime, dolori, patemi d’animo); in tema di “Imputabilità del fatto dannoso” che: 2. DANNO BIOLOGICO “Non risponde delle conseguenze del fatto dannoso (danno riguardante la salute e chi non aveva la capacità d’intendere o di volere al l’integrità fisica e psichica momento in cui lo ha commesso, a meno che lo sta- della persona tutelati dalla to d’incapacità derivi da sua colpa”. Costituzione Italiana all’art. Anche il minore pertanto, se ritenuto capace di 32); intendere e volere, può essere ritenuto responsabi- 3. DANNO ESISTENZIA- le degli atti di Bullismo insieme ai genitori ed alla LE (danno alla persona, alla Scuola. sua esistenza, alla qualità del- Affinché, pertanto, un soggetto possa essere ritenu- la vita, alla vita di relazione, to responsabile degli atti di Bullismo deve avere la alla riservatezza, alla sola capacità di intendere e volere e non la capacità reputazione, all’immagine, d’agire che si raggiunge con la maggiore età (e che all’autodeterminazione rileva nei rapporti obbligatori).

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b. Culpa in vigilando degli insegnanti ( ma anche morali” (sofferenze patite, danni alla vita di rela- in educando). zione ecc.): entrambi vengono quantificati nel loro L’atto di bullismo a scuola non è rilevante solo per il ammontare dal Giudice. suo autore e la sua vittima, ma si traduce in forme di Il sistema delle responsabilità giuridiche degli ope- responsabilità, scaturenti dall’omissione dell’obbligo ratori scolastici è disciplinato dalla previsione ge- di vigilanza, anche per i docenti, per gli ausiliari e, a nerale di cui all’art.28 della Costituzione (“I fun- diverso titolo (omissione degli obblighi organizzati- zionari ed i dipendenti dello Stato e degli Enti vi), per i dirigenti scolastici e, in particolare, come pubblici sono direttamente responsabili, secondo responsabilità civile extracontrattuale verso i terzi le leggi penali, civili ed amministrative, degli atti (cioè verso gli alunni e le loro famiglie). La sanzione compiuti in violazione di diritti. In tali casi la re- o l'obbligo nasce solo in presenza dell'elemento sog- sponsabilità si estende allo Stato ed agli altri enti gettivo della colpevolezza, nelle due forme del dolo e pubblici”), che rende responsabile anche lo Stato della colpa: ossia come conseguenza di un atto per i danni commessi dai propri dipendenti, ed ha “contra ius” volontario e cosciente, ovvero per negli- trovato attuazione specifica nell’art. 61 della l. 11 genza, imprudenza o imperizia. E’ appena il caso di luglio 1980 n° 312 che così recita: “La responsabi- dire che le nozioni di dolo e di colpa si ricavano dal lità patrimoniale del personale direttivo, docente, codice penale. Art. 43 c.p.: il fatto illecito “è doloso, educativo e non docente della scuola materna, o secondo l’intenzione, quando l’evento dannoso o elementare, secondaria ed artistica dello Stato e pericoloso, che è il risultato dell’azione od omissio- delle istituzioni educative statali per danni arreca- ne(…) è dall’agente preveduto e voluto come conse- ti direttamente all’amministrazione in connessio- guenza della propria azione od omissione”; “è col- ne a comportamenti degli alunni è limitata ai soli poso, o contro l’intenzione, quando l’evento, anche casi di dolo o colpa grave nell’esercizio della vigi- se preveduto, non è voluto dall’agente e si verifica a lanza. causa di negligenza o imprudenza o imperizia, ovve- La limitazione di cui al comma precedente si ap- ro per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o plica anche alla responsabilità del predetto perso- discipline”. Insomma, nell’esercizio della loro pro- nale verso l’amministrazione che risarcisca il ter- fessione, sugli operatori della scuola incombono tutte zo dei danni subiti per comportamenti degli alun- le responsabilità dei normali pubblici dipendenti, ma ni sottoposti alla vigilanza. Salvo rivalsa nei casi la responsabilità caratteristica, quella che genera le di dolo o colpa grave, l’amministrazione si surro- maggiori preoccupazioni, è derivante dalla vigilanza ga al personale medesimo nelle responsabilità sugli alunni minori. Anche in questo caso si può fare civili derivanti da azioni giudiziarie promosse da una distinzione in virtù della natura della responsabi- terzi.” L'Amministrazione scolastica è diretta- lità, ovvero penale o civile; questa distinzione va in- mente responsabile, in virtù del rapporto di colle- dividuata in relazione al tipo di norma di legge che gamento organico con essa del personale dipenden- viene violata. La responsabilità penale si ha allor- te, del danno che sia cagionato a minore nel tempo ché si commetta un reato e la legge prevede l’eroga- in cui è sottoposto alla vigilanza di detto personale. zione di una pena che può implicare restrizione della L'onere probatorio del danneggiato, in tale ipotesi, libertà personale (arresto o reclusione) o può essere si esaurisce nella dimostrazione che il fatto si è ve- di carattere pecuniario (multa o ammenda). rificato nel tempo in cui il minore è affidato alla La responsabilità civile si ha quando si è responsa- scuola, essendo ciò sufficiente a rendere operante bili di un fatto che abbia causato un danno a terzi, la presunzione di colpa per inosservanza dell'obbli- con conseguente obbligo di risarcimento al danneg- go di sorveglianza, mentre spetta all'amministra- giato. Talvolta da un unico evento possono derivare zione scolastica la prova liberatoria che è stata responsabilità tanto penali che civili, in questo caso il esercitata la sorveglianza sugli allievi con una dili- responsabile può subire ovviamente conseguenze pe- genza idonea ad impedire il fatto. Quindi, nell’ipo- nali e civili. Per quanto riguarda la determinazione tesi di un fatto dannoso, commesso dall’alunno a se del danno da risarcire esso consiste in “danno patri- medesimo o ad un terzo, l’Amministrazione scola- moniale” quando si verifica una diminuzione del pa- stica si surroga al personale docente nella respon- trimonio del danneggiato ed in cosiddetti “danni sabilità civile. In altri termini, il genitore di un alunno danneggiato, al fine di ottenere il 27 EDIZIONE STRAORDINARIA BOLLETTINO ONLINE 28

risarcimento del danno, deve citare, davanti al Tribu- Occorre adottare “ le piu’ elementari misure orga- nale civile, l’Amministrazione scolastica, quale unica nizzative per mantenere la disciplina fra gli allie- legittimata passiva . vi”, in particolar modo nei momenti di maggiore La Corte Costituzionale, precisa che la responsabilità esuberanza degli allievi e, pertanto, di maggior ri- diretta dell’Amministrazione scolastica, in via surro- schio d’incidenti. Per esempio, qualora sia mancata gatoria rispetto agli insegnanti, è limitata ai soli casi la sorveglianza, non si può invocare l’imprevedibi- d’omissione dei doveri di vigilanza (culpa in vigilan- lità del fatto dannoso, commesso nel momento del- do ), da parte di quest’ultimi. Pertanto, nelle ipotesi la ricreazione o quello dell’uscita dalla scuola dopo di culpa in vigilando è esclusa l’azione civile diretta la fine delle lezioni, poiché entrambi sono momenti nei confronti degli insegnanti, mentre questi conti- intrinsecamente pericolosi. Infatti, secondo una nuano a rispondere in via diretta nelle ipotesi diverse valutazione comune, si reputa che in tali occasioni da quelle commesse in culpa in vigilando. In altri possono verificarsi incidenti, provocati dalla natu- termini, i docenti, per i fatti dannosi subiti o causati rale esuberanza degli alunni, che trova sfogo dopo da alunni a scuola, rimangono estranei nel rapporto il periodo di forzata permanenza nell'aula; in tali processuale: vale a dire non possono essere chiamati momenti, pertanto, maggiormente vigile deve esse- in giudizio per difetto di legittimazione passiva. Tut- re l'attenzione dell'insegnante che deve adottare tavia essi possono successivamente essere chiamati a misure adeguate, nella concreta situazione di fatto, rispondere in “rivalsa” dinanzi alla Corte dei Conti a prevenire eventuali eventi dannosi per gli allievi . dall’Amministrazione scolastica che sia stata condan- La giurisprudenza ha chiarito da tempo che la re- nata al risarcimento dei danni in favore del danneg- sponsabilità dell’Amministrazione scolastica e de- giato, in forza della sentenza del Giudice civile, nelle gli insegnanti presenta quindi due limiti: il limite sole ipotesi di dolo o colpa grave, quali elemento psi- esterno è rappresentato dal periodo d’affidamento cologico essenziale del fatto illecito. dell’alunno alla scuola, che decorre dal momento Secondo l’unanime Giurisprudenza, la colpa grave dell’ingresso e termina al momento dell’uscita da sussiste nelle ipotesi di mancata adozione delle più scuola e che si specifica in un limite temporale elementari regole di prudenza, diligenza e perizia. fissato dalle norme contrattuali che definiscono In giurisprudenza, ormai unanime, alla presunzione l’orario in cui il docente esercita la propria attività di negligenza dell’Amministrazione scolastica conse- e la vigilanza sui minori e in un limite territoriale gue che, in sede civile, il danneggiato deve provare costituito normalmente dall’edificio scolastico e che l’evento lesivo si è verificato durante il periodo dalle sue pertinenze, con alcune eccezioni riferite a d’affidamento dell’allievo alla scuola ( dal momento particolari situazioni quali le visite ed i viaggi di dell’ingresso a quello dell’uscita); egli non ha l’onere istruzione; il limite interno è costituito dalla impos- di provare il dolo o la colpa grave del personale ad- sibilità di impedire il fatto e, quindi, nella dimo- detto alla vigilanza. Spetterà all’Amministrazione strazione che è stata esercitata la vigilanza sugli dimostrare davanti al Giudice che essa non ha potuto studenti con uno scrupolo tale da impedire il mede- impedire il fatto illecito. In altri termini, l’Ammini- simo fatto dannoso . strazione deve dimostrare, al fine di liberarsi dalla E’ necessario cioè che venga provato da parte responsabilità, “che è stata esercitata la sorveglianza dell’insegnante, chiamato in rivalsa, il caso fortui- sugli allievi con una diligenza idonea ad impedire il to, ossia un evento straordinario non prevedibile o fatto e cioè quel grado di sorveglianza correlato alla superabile con la diligenza dovuta in relazione al prevedibilità di quanto può accadere”, conformemen- caso concreto ( età, grado di maturazione degli al- te a quanto disposto dall’art. 2048 c.c. lievi, condizioni ambientali ecc) . Tale prova libe- ratoria è stata, inoltre, caricata dalla giurisprudenza di un contenuto nel tempo sempre più gravoso . I “precettori” non si liberano dalla responsabilità se non dimostrano in “positivo” di aver adottato in via preventiva le misure idonee ad evitare la situazione di pericolo favorevole alla commissione del fatto dannoso.

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In via esemplificativa, nel caso in cui due alunni liti- c. Culpa in educando dei genitori. Un altro aspet- ghino in presenza dell’insegnante e da tale lite derivi- to di non poca importanza nel quadro che stiamo no danni fisici a l’uno o all’altro o ad entrambi, l’in- andando a delineare è che, per come stabilisce la segnante che si voglia liberare della relativa respon- giurisprudenza di legittimità nelle ipotesi di fatti sabilità deve dimostrare in giudizio che un intervento illeciti commessi da alunni durante l’orario scola- finalizzato a dividere i litiganti prima che le ingiurie stico, con quelle dei docenti sussiste la responsabi- sfociassero in colluttazione non si è reso possibile lità concorrente dei genitori, ex art. 2048 c.c., i perché l’evento si sarebbe manifestato in modo im- quali non abbiano saputo impartire un’educazione prevedibile, repentino e improvviso e di avere, così, adeguata a prevenire comportamenti illeciti. La esercitato correttamente la funzione di sorveglianza responsabilità risarcitoria dei genitori di un minore sugli alunni . La diretta responsabilità della scuola, capace di intendere e volere che commetta un fatto salvo rivalsa, tuttavia non esclude che i docenti siano illecito, non viene meno, anche se esso è affidato a esenti anche da procedimento e sanzioni disciplinari, persona idonea a vigilarlo e controllarlo, perchè secondo la gravità dei fatti accaduti e del grado di persiste la presunzione di culpa in educando, che colpevolezza, seppur concorrente , degli insegnanti costituisce l'altro fondamento dell'art. 2048 del stessi. E tale procedimento potrà avviarsi e conclu- C.C. . Trattasi di responsabilità solidale ex art. dersi con una sanzione a carico del docente, indipen- 2055 c.c. e non alternativa. Il grado della colpa e dentemente sia dell'esito dell'azione civile intentata l’entità dei danni sono accertati ai fini dell’aziona- dal danneggiato contro la scuola, sia se la parte lesa bilità del diritto di regresso nei confronti degli altri abbia eventualmente rinunciato al risarcimento del soggetti responsabili e il pagamento dell’intero de- danno . bito extracontrattuale di un solo responsabile non libera gli altri, in virtù del vincolo di solidarietà giuridica. La giurisprudenza di legittimità stabili- sce che la responsabilità del genitore e dell’inse- gnante sono concorrenti, di natura solidale e non tra loro alternative. Colui che ha risarcito l’intero danno, può esercitare il diritto di regresso nei con- fronti degli altri condannati, al fine di ottenere, da questi, la restituzione delle somme pagate nella misura superiore al grado di responsabilità accerta- to. E così, se nella causazione del fatto illecito dell’al- lievo il genitore ha avuto una responsabilità del 20% e l’insegnante nella misura dell’80%, colui che ha pagato l’intero debito, per es . di €. 100.000, avrà diritto alla restituzione di €. 80.000, se genito- re o di €. 20.000, se insegnante. La Corte di Cassazione, infatti, stabilisce che “l’affidamento del minore alla custodia di terzi (insegnanti) solleva il genitore dalla presunzione di colpa in vigilando ( dal momento che dell’ade- guatezza della vigilanza esercitata sul minore ri- sponde il precettore cui lo stesso è affidato ), ma non anche da quella di colpa in educando, i geni- tori rimanendo comunque tenuti a dimostrare, per liberarsi da responsabilità per il fatto compiu- to dal minore in un momento in cui lo stesso si trovava soggetto alla vigilanza di terzi, di avere impartito al minore stesso un’educazione adegua- ta a prevenire comportamenti illeciti” .

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Il genitore, per andare esente da qualsiasi responsabi- RESPONSABILITÀ DEL PERSONALE ATA. lità giuridica relativa al fatto del figlio-alunno, deve Il dovere di vigilanza, compito che fa capo in via superare la presunzione di culpa in educando ex art. principale al personale docente, è annoverato anche 2048 c.c., attraverso la prova liberatoria, che consiste tra gli obblighi spettanti al personale A.T.A.. A nel dimostrare “di avere impartito al figlio un’educa- riguardo il vigente CCNL del comparto scuola in- zione normalmente idonea, in relazione al suo am- dividua , per il profilo professionale di Area A, biente, alle sue attitudini ed alla sua personalità, ad “compiti di accoglienza e sorveglianza degli alunni avviarlo ad una corretta vita di relazione e, quindi, a nei periodi immediatamente antecedenti e successi- prevenire un suo comportamento illecito, nonché, in particolare, a correggere quei difetti (come l’impru- vi all’orario delle attività didattiche e durante la denza e la leggerezza ) che il minore ha rivelato”. ricreazione”; inoltre il dovere di ordinaria vigilan- Inoltre, la giurisprudenza in esame stabilisce che il za per detto profilo professionale è esteso dalle genitore deve accertarsi che il minore abbia assimila- norme contrattuali anche ai tempi di somministra- to l’educazione ricevuta, che il medesimo tenga una zione del pasto nelle mense scolastiche. condotta abituale conforme ai precetti impartitigli. RESPONSABILITÀ DEI DIRIGENTI SCOLA- “Nell’opera d’educazione, in altri termini, è insita STICI. un’attività di vigilanza sulla rispondenza del compor- Non spettano, invece, compiti di vigilanza sugli tamento del minore e sui risultati concreti dell’attivi- alunni, ma obblighi organizzativi di amministrazio- tà educativa” (Cass. civ. n. 7247/1986). Si tratta di ne e di controllo sull’attività degli operatori scola- una prova liberatoria quanto mai rigorosa e che assai stici e un’attività di custodia (ex art. 2043 e 2051 difficilmente riesce ad essere fornita, tanto più ove si c.c.), ai dirigenti scolastici.. In sostanza il dirigente consideri che – secondo alcune pronunce – la com- scolastico sarà ritenuto responsabile, ex art. 2043 missione dell’illecito da parte del minore dimostre- c.c., nel caso in cui non abbia posto in essere tutte rebbe ex se l’insufficienza di educazione e controllo. le misure organizzative per garantire la sicurezza Tale atteggiamento di estremo rigore sembra dettato nell’ambiente scolastico e la disciplina tra gli alun- dall’esigenza di offrire comunque tutela risarcitoria al ni (culpa in organizzando). In tale ipotesi di danno soggetto danneggiato, posto che, di regola, i minori si applica, quindi, il criterio di cui all’art. 2043 c.c. non hanno patrimonio (ed il danno potrebbe, in ulti- e non certo quello previsto dall’art.2048. La prova ma analisi, rimanere a carico di chi lo ha subito). Si della colpa così come degli altri elementi costituti- deve quindi ritenere che ci troviamo in presenza di vi dell’illecito civile extracontrattuale è, in base ai illeciti per i quali il criterio di imputazione della re- principi generali, a carico del danneggiato. sponsabilità è costituito dalla colpa, e quindi perché Non operando la presunzione di culpa, il cui effetto possa operare il disposto della norma in questione è è quello di invertire l’onere della prova, spetta al comunque necessario che il danno ingiusto sia stato soggetto che promuove l’azione risarcitoria fornire cagionato da una condotta dolosa o quantomeno col- la prova : a) del danno subito; b) del nesso di cau- posa del minore; in caso negativo, sarà da escludere salità tra condotta tenuta dal dirigente ed evento qualsiasi responsabilità in capo al minore e, di conse- lesivo; c) della colpa del danneggiante, e cioè del guenza, ai suoi genitori. mancante o insufficiente grado delle misure orga- Il minore potrebbe anche essere ritenuto responsabile nizzative per garantire la sicurezza nell’ambiente in modo esclusivo del fatto illecito, qualora in base scolastico e la disciplina tra gli alunni (culpa in or- alla maturità psico-fisica raggiunta , egli fosse ritenu- ganizzando). to in grado di “badare a se stesso”, cioè in grado di In base all’art. 2048 c.c., invece, l’onere probatorio valutare e di scegliere la condotta da tenere nella si- del danneggiato e’ di gran lungo meno gravoso e si tuazione specifica e avesse violato le regole di pru- esaurisce “nella dimostrazione che il fatto si è veri- denza e diligenza. ficato nel tempo in cui il minore è rimasto affidato alla scuola, mentre spetta all’insegnante dimostrare di non aver potuto impedire l’evento” . Ciò com- porta che le scelte organizzative effettuate dai diri- genti scolastici sono assoggettabili a sindacato giu- diziale, volto ad accertare la violazione di regole di diligenza e prudenza imposte dal dovere del 30

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neminem laedere , di fronte al quale resta irrilevante CONSIDERAZIONI FINALI SULLE RE- l’invocare eventuali motivi di economia di spesa o SPONSABILITA’. vincoli di bilancio. I capi di istituto, allo scopo di evi- La crisi dei rapporti sociali ha come conseguenza tare possibili attribuzioni di responsabilità per even- un vieppiù crescente tasso di litigiosità giudiziaria tuali danni patiti dagli allievi per carenze di misure che coinvolge, purtroppo, anche il mondo della organizzative finalizzate alla predisposizione di una scuola. Le comprensibili aspettative dei genitori adeguata sorveglianza sui minori, impartiscono, di del minore danneggiato trovano sovente ascolto da norma, disposizioni, generali o mirate a specifiche parte di una magistratura che per soddisfarne le situazioni, nelle quali viene richiesto ai docenti di pretese risarcitorie risulta più incline a condannare garantire la vigilanza sugli alunni. la P.A. e poco propensa a valorizzare “le ragioni” Tali disposizioni, spesso estremamente generiche, del docente. Gli spiragli offerti da qualche ponde- prive cioè di effettive indicazioni organizzative, sono rata e ragionevole decisione (intesa a valorizza l’e- di fatto sostanzialmente finalizzate a realizzare tà dell’allievo o che non pretende l’impossibile “l’affidamento indifferenziato” di un numero impre- dall’insegnante presente al momento del fatto) non cisato di alunni ai docenti e a gravarli così di una sor- sono sufficienti ad intaccare l’orientamento preva- ta di “obbligazione di risultato”. lente della giurisprudenza caratterizzato da un A titolo esemplificativo, si possono citare circolari in estremo rigore nel valutare la condotta dell’inse- cui si richiede, ai docenti dell’ora antecedente la ri- gnante il quale, gravato dall’inversione dell’onere creazione, di garantire la vigilanza sugli alunni du- della prova, è destinato il più delle volte a soccom- rante l’intervallo “sia nei corridoi sia all’interno delle bere nel relativo giudizio di danno (in prima battu- classi”, o in cui si dispone che gli insegnanti presenti ta, invero, lo Stato e non egli direttamente). assicurino la sorveglianza delle classi “scoperte” fino Nel procedimento civile , infatti, il docente, come alla copertura delle stesse o in cui si richiede in modo si è più volte evidenziato, non è parte, perché l’a- imprecisato ai docenti di collaborare per “garantire la zione risarcitoria va promossa nei confronti della sorveglianza sugli alunni minori” anche in occasione P.A. che è la sola legittimata passiva; pertanto, egli dei periodi di cosiddetta “autogestione” studentesca non partecipa ad un processo in cui si decide sulla “riconosciuta” dall’autorità scolastica. sussistenza o meno della responsabilità della P.A. che ha come suo presupposto la colpa dell’inse- gnante. L’esclusione dell’azione diretta contro il docente, solo in apparenza costituisce un vantag- gio, mentre potrebbe rivelarsi al contrario una me- nomazione del suo diritto di difesa e un mero diffe- rimento di un suo coinvolgimento processuale (dinanzi alla Corte dei Conti) nell’ambito di una azione di rivalsa nei suoi confronti da parte della P.A. condannata al risarcimento del danno. Sareb- be di certo auspicabile un ripensamento in senso meno rigoroso da parte dei giudici contabili, che tenga conto delle trasformazioni di una società do- ve i minori godono di spazi di autonomia e di de- cisionalità molto più ampi rispetto al passato e sa- rebbe pertanto più equo esigere un grado meno in- tenso e continuo di sorveglianza da parte dei do- centi ed al contrario una maggiore assunzione di responsabilità da parte degli alunni.

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Il ruolo e i compiti dell’Autorità Giudiziaria: Esempio: Procura Minorile, Tribunale per i Minorenni.  se un ragazzo nasconde il giubbotto a un compagno e glielo ridà alla fine della lezione è uno scherzo o un Quando l’episo- dispetto, e spetterà all’insegnante , caso per caso, valu- dio di bullismo si tare se è un atto occasionale, o se è espressione di bul- configura come lismo, e se e quali provvedimenti assumere; vero e proprio  se un ragazzo prende di nascosto il giubbotto ( o gli reato. occhiali, o il cellulare ) di un compagno e se lo porta a Si conviene at- casa per tenerlo per sé o per venderlo o comunque per tualmente, in atte- ricavarne un profitto, è reato di furto; sa di interventi  se un ragazzo costringe con minaccia o violenza un legislativi specifi- compagno a consegnargli il giubbotto (o gli occhiali o ci, che il bullismo il cellulare), è reato di rapina; non sia reato, ma una forma di maleducazione, nel  se un un ragazzo mette le mani addosso a una com- senso di non - educazione o educazione distorta del pagna o a un compagno e la o lo palpeggia contro la minore rispetto al rapporto con gli altri e in partico- sua volontà è reato di violenza sessuale; lare all’interazione con coetanei (e anche con adul-  se un ragazzo, se la compagna o il compagno sono ti) nelle formazioni sociali ove si svolge il suo per- consenzienti e il fatto avviene a scuola, forse è un pro- corso di crescita e di formazione, segnatamente blema di mancanza della più elementare disciplina sco- scuola, palestre, attività sportive, oratori, centri di lastica che, se non viene subito affrontato con adeguati aggregazione. Esso si manifesta con comportamenti interventi, può poi degenerare in altri comportamenti e atteggiamenti costanti e ripetitivi di arroganza, non voluti che possono configurare reato di violenza prepotenza, prevaricazione, disprezzo, dileggio, sessuale . emarginazione, esclusione ai danni di una o più persone, posti in essere da un solo soggetto (ma in Estremi per procede- genere con la complicità o connivenza di altri) o da re alla denuncia pe- un gruppo. nale o alla segnala- I comportamenti definibili “Bullismo” possono zione all’Autorità esprimersi nelle forme più varie e non sono defini- giudiziaria bili a priori; le caratteristiche che aiutano a indivi- La denuncia per duarli e a distinguerli dallo scherzo, dalle intempe- reati per i quali si ranze caratteriali, dai diverbi usuali nelle comunità procede d’ufficio giovanili sono, come innanzi esposto, la costanza I pubblici ufficiali e nel tempo e ripetitività, la asimmetria, il disagio gli incaricati di un della/delle vittima/vittime. pubblico servizio han- Il reato è una condotta non generica, ma tipica, cioè no l’obbligo di denun- descritta in modo specifico e dettagliato dalla nor- ciare all’autorità giu- ma penale, in tutti i suoi elementi, oggettivi (che diziaria o ad un’altra definiscono l’azione materiale sanzionata dalla leg- autorità che a quella ge) e soggettivi (che riguardano il dolo o la colpa di abbia obbligo di riferi- chi compie l’azione). re, la notizia di ogni reato procedibile d’uf- ficio di cui siano ve- nuti a conoscenza nell’esercizio o a cau- sa delle loro funzioni o del loro servizio (art. 331 cod. proc. pen.). Un analogo obbligo, detto di referto, hanno gli eser- centi una professione sanitaria che prestano la loro as- sistenza od opera in casi che possono presentare i ca- ratteri di un delitto per il quale si debba procedere di ufficio (art. 334 cod. proc. pen.).

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La denuncia e il referto rappresentano un preciso ob- Sono punibili a querela di parte quei reati che sono bligo di legge e la loro omissione costituisce reato stati ritenuti dal legislatore meno gravi, cioè non tali (artt. 361, 362, 365 cod. pen.). da destare particolare allarme sociale. Essi devono essere fatti anche quando non sia indivi- Esempi più ricorrenti: furto semplice (cioè non ag- duata la persona alla quale il reato è attribuito (art. 331 gravato da particolari circostanze, quali, ad esempio, cod. proc. pen.). la violenza sulle cose, la destrezza, ecc.); ingiuria; I soggetti obbligati alla denuncia diffamazione; percosse; lesioni non aggravate da cui Soggetti obbligati derivi una malattia con prognosi di guarigione fino a alla denuncia sono i venti giorni. pubblici ufficiali e gli Esempi invece di reati perseguibili d’ufficio: furto incaricati di pubblico aggravato; rapina; estorsione; violenza privata; vio- servizio. lenza sessuale; atti sessuali compiuti con persona di Vi rientrano, pertan- età inferiore a dieci anni; minacce gravi; danneggia- to, anche gli operatori mento aggravato, lesioni aggravate (es. commesse da scolastici, sia il per- più persone riunite, commesse con armi, ecc.). sonale docente che E’ comunque opportuno che la scuola tenga contatti quello amministrati- con il Commissariato di P. S. o la caserma dei Cara- vo. binieri di zona per avere indicazioni nei casi dubbi. Come presentare la Ricapitolando, nei casi di reati perseguibili d’ufficio, denuncia gli operatori scolastici hanno l’obbligo di effettuare La denuncia di un la denuncia all’autorità giudiziaria (o, più semplice- reato va fatta per mente, come detto, agli organi di Polizia territorial- iscritto, in modo ac- mente competenti). curato, e deve essere Si sottolinea l’importanza di attenersi a questo sem- indirizzata alla Pro- plice principio, evitando di entrare nella valutazione cura della Repubblica di merito del fatto accaduto, al fine, eventualmente, competente: alla Pro- di evitare una denuncia: può accadere, infatti, che si cura della Repubblica ritenga trattarsi di episodio di lieve entità, non parti- presso il Tribunale del luogo dove è avvenuto il reato, colarmente grave, sporadico, occasionale, involonta- se indiziato del reato è un maggiorenne; alla Procura rio. della Repubblica per i minorenni se indiziato è un mi- Si può essere portati, pertanto, a non denunciare l’ac- nore. caduto magari “a fin di bene”, ritenendosi impropria Essa può essere presentata, più semplicemente, anche o inadeguata, o comunque eccessiva una segnalazio- ad un ufficiale di polizia giudiziaria (carabinieri, poli- ne all’autorità giudiziaria. zia, guardia di finanza, vigili urbani, ecc.). La valutazione sul merito ( sulla gravità o meno del Ai sensi dell'art. 332 cod. proc. pen. per notizia di rea- fatto) compete all’autorità giudiziaria; l’obbligo di to s’intende l’esposizione degli elementi essenziali del denuncia, in fondo, non è che un aspetto del fatto, il giorno dell’acquisizione del fatto nonché le “principio di legalità”, che va non solo ricordato a fonti di prova già note. Essa contiene le generalità, il parole ma esercitato concretamente, soprattutto agli domicilio e quant’altro utile ad identificare la persona occhi degli studenti e delle loro famiglie, inteso come alla quale il reato è attribuito, la persona offesa, e tutti valore e riferimento educativo. coloro che sono in grado di riferire circostanze rile- Nei casi, invece, di commissione di reati perseguibili vanti per la ricostruzione del fatto. a querela, non vi è obbligo di denuncia. E’ opportuno, in tali casi, fare opera di informazione Procedibilità d’ufficio ed a querela di parte. e sensibilizzazione nei confronti delle vittime di reati Per alcuni reati, la legge rimette alla persona offesa la e delle rispettive famiglie, riguardo alla possibilità e scelta di richiedere la punizione del colpevole; tale all’opportunità di presentare querela. scelta viene esercitata attraverso la querela. In questi casi, quando non vi sia la querela della per- In mancanza di querela, tali reati non sono procedibili, sona offesa dal reato, è opportuno che la scuola valu- o meglio, i relativi autori non sono perseguibili dalla ti, unitamente al servizio sociale, se non ricorrono gli giustizia. estremi, nelle azioni dei presunti autori del reato, di comportamenti denotanti una irregolarità della con- dotta e del carattere, con conseguente segnalazione civile alla Procura per i minorenni. 33 EDIZIONE STRAORDINARIA BOLLETTINO ONLINE 34

La scuola, infatti, è comunque “testimone” di ciò Ruolo e competenze del che avviene al suo interno e, quindi, anche delle Tribunale per i Minoren- situazioni di difficoltà, disagio, disadattamento, ni. sofferenza dei propri studenti che, ancorché non Il Tribunale per i Minoren- prodotti da fatti-reato, o prodotti da reati non pro- ni ha competenza sia civile, cedibili, dovrebbero tuttavia promuovere interven- che penale, che rieducati- ti di sostegno e di rieducazione da parte delle isti- va. tuzioni. Nella competenza civile In tal caso, pertanto, la segnalazione si presenta emette, nell’ambito di pro- come situazione non obbligatoria, ma certamente cedimenti promossi in ge- opportuna e consigliata, ed è preferibile sia indiriz- nere su ricorso della Procu- zata ai servizi socio-sanitari del territorio. ra per i Minorenni o di par- La scuola può segnalare direttamente alla Procura te, provvedimenti di prote- per i Minorenni la situazione del minorenne che, zione dei minorenni nelle con suoi comportamenti gravi, manifesti una ipotesi di omissione o ina- “irregolarità della condotta e del carattere”, cioè un deguatezza di cure o di disagio sociale che faccia temere la caduta nella comportamenti pregiudizie- devianza vera e propria. voli da parte dei genitori ( il Tribunale per i minorenni Si ritiene tuttavia che tale passo debba avvenire è il “giudice della potestà genitoriale”). come ultima ratio, dopo che siano falliti i tentativi Nella competenza penale giudica i minorenni che di recupero che la scuola dovrebbe attivare, priori- hanno compiuto dei reati. tariamente, informando direttamente e coinvolgen- Nella competenza rieducativa dispone progetti di do la famiglia e il servizio sociale competente per recupero di minorenni che abbiano evidenziato irrego- il luogo di residenza del ragazzo. larità della condotta, cioè un grave disadattamento so- La segnalazione alla Procura dovrebbe, invece, ciale che prelude alla vera e propria devianza . avvenire dopo che questa prima fase di intervento Il Tribunale entra quindi in campo nella competenza è fallita, ed è preferibile, in tal caso, che la segna- penale quando la Procura per i Minorenni, a conclu- lazione venga trasmessa congiuntamente dal servi- sione delle indagini preliminari su un fatto qualificato zio e dalla scuola, e ciò sia, per fare in modo che come reato, chiede che il minore autore del reato sia alla Procura pervenga fin dall’inizio un quadro ab- rinviato a giudizio, cioè sia sottoposto a processo pe- bastanza completo di informazioni sulla situazione nale. complessiva del ragazzo e del nucleo familiare, e L’ordinamento tuttavia ha congegnato il processo mi- anche per evitare che la scuola venga poi vissuta norile in modo da dare spazio, all’interno di esso, a dalla famiglia come persecutoria o ostile, fatto che interventi rieducativi che possano aiutare il minore a potrebbe compromettere in seguito eventuali inter- ravvedersi, e a evitare una condanna, e la condanna venti di recupero , e creare un clima di diffidenza viene irrogata solo quando tutti questi interventi falli- reciproca tra le varie componenti della vita scola- scono. stica. Nella competenza rieducativa, il Tribunale dei Mino- La Procura per i Minorenni, se ravvisa nella se- renni, quando il P.M. minorile chiede l’apertura di un gnalazione gli elementi per chiedere l’apertura di procedimento rieducativo (detto, anche, in gergo, un procedimento rieducativo, propone ricorso al “procedimento amministrativo”) nei confronti di un Tribunale per i Minorenni. certo minore, richiede al servizio sociale di accertare Ciò che, in definitiva, rileva, e che va opportuna- le cause del disadattamento del ragazzo (cause che mente evidenziato, è il corretto inquadramento del- possono anche dipendere, almeno in parte, da proble- la condotta di c.d. “bullismo” in una specifica figu- matiche dei genitori), sente attraverso un giudice dele- ra di reato o meno. gato il ragazzo e i genitori, e, se ritiene la necessità di In caso positivo, la fattispecie va trattata come interventi, dispone che il servizio sociale attui un pro- condotta di reato, anche se inserita in un contesto getto di sostegno che, con il coinvolgimento del nu- di “bullismo”, con tutte le conseguenze di cui so- cleo familiare, aiuti il ragazzo a riprendere un percorso pra in tema di denuncia. di crescita corretto. In caso negativo, l’episodio potrebbe rivelare una Può anche disporre il collocamento del minore in co- condotta “predeviante” e, pertanto, vanno attivate munità, e tale collocamento non è da intendersi in le competenze e risorse di contrasto in sede civile. questo caso come una misura restrittiva penale, bensì un intervento rieducativo. 34 EDIZIONE STRAORDINARIA BOLLETTINO ONLINE 35

Se queste misure ottengono i risultati per i quali L’età dell’autore di atti di bullismo. sono disposte, il procedimento si chiude dando atto Un’altra variabile che orienta immediatamente l’opera- del recupero del minore, con la revoca dei provve- tore nelle modalità di intervento è senz’altro l’età del dimenti emessi, che comunque cessano con il com- minore autore di atti di bullismo. pimento della maggiore età. A) dai 7 ai 12 anni : in questi casi il minore è davvero In alcuni casi, quando se ne ravvisa la necessità, se un bambino. L’accento deve necessariamente cadere i progetti funzionano, e se il ragazzo consente, gli sull’esigenza di tutela e di educazione del minore, il cui interventi di sostegno iniziati prima dei 18 anni esclusivo e superiore interesse dovrà costituire la ragio- possono anche continuare oltre la maggiore età, ne ultima di ogni intervento nei suoi confronti. fino al compimento dei 21 anni. B) dai 12 ai 18 anni : si tratta di una fascia d’età Purtroppo però il limite degli interventi rieducativi in cui il minore potrebbe presentare una maturi- è che, se il ragazzo e la famiglia non collaborano, tà tale da consentirgli di comprendere le conse- non vi sono sanzioni, e il Tribunale per i Minoren- guenze delle proprie azioni e, quindi, anche ni può alla fine solo dare atto della impossibilità provvedimenti più responsabilizzanti. Il minore di rieducazione. potrebbe, inoltre, rivestire una pericolosità so- In definitiva, deve essere chiaro che gli interventi ciale ben maggiore, per cui non è possibile, in rieducativi, anche se disposti dall’Autorità giudi- tale ipotesi, prescindere da esigenze di controllo ziaria, non possono raggiungere gli obiettivi per i sociale. quali sono disposti se non si riesce a ottenere la L’età del minore assume, inoltre, una specifica rilevan- collaborazione degli interessati, il minore e la sua za per il diritto penale e, quindi, in tutti quei casi in cui famiglia. gli atti di bullismo dovessero tradursi in reati. Il codice Per ottenere ciò non si può far leva sull’imposizio- penale prevede, infatti, una presunzione assoluta di ne coattiva, sia perché di fatto non ci sono nell’or- imputabilità per il minore degli anni quattordici dinamento gli strumenti coercitivi per ottenerla, sia (art. 97). Ciò significa che la legge ritiene, senza am- soprattutto poiché il cambiamento personale può mettere prova contraria, che chi non abbia ancora com- essere frutto solo di condivisione e motivazione piuto quattordici anni non sia ancora sufficientemente autentiche. maturo da comprendere il significato che le proprie Diverso è l’ambito penale, dove il processo, se è azioni assumono per il diritto penale e da potersi deter- accertata la sussistenza del reato e la responsabilità minare alla commissione del fatto illecito in modo au- dell'autore, e se falliscono gli interventi rieducati- tonomo e responsabile. Ne consegue che il minore degli vi, comporta alla fine la condanna alla pena previ- anni quattordici che commettesse un reato, per quanto sta dalla legge. grave, non può esserne considerato (soggettivamente) responsabile. Non gli potrà essere applicata, pertanto, una pena in senso stretto, ma – se del caso – solo una misura di sicurezza. Per quanto riguarda, invece, i mi- nori che abbiano compiuto i quattordici anni, ma non ancora i diciotto, il codice prevede che essi pos- sano essere ritenuti imputabili solo laddove si accer- ti che essi abbiano la capacità di intendere e di vole- re, in quanto considerati sufficientemente maturi (art. 98). In questo caso, il minore è considerato piena- mente responsabile delle proprie condotte criminose ed è passibile tanto di pena quanto di misura di sicurezza.

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COME DOBBIAMO AGIRE ? UN PROGETTO PER LA SCUOLA La complessità del bullismo ci fa comprendere come es- so non sia ancorato solo a specifiche caratteristiche indi- PRIMO LIVELLO ( ISTITUZIONE SCUOLA) viduali, ma ad un sistema di relazioni che non sono solo Definire una politica dell'istituto integrata antibulli- lo sfondo ma possono amplificare o ridimensionare sin- smo. Tale politica si basa su obiettivi decisi insieme gole azioni. Per tale ragione gli interventi devono essere che diano agli alunni e agli adulti la dimostrazione globali, di tipo sistematico ed ecologico. Solo così si po- tangibile che si stia facendo qualcosa contro questi tranno ottenere dei risultati consistenti e duraturi come comportamenti. quelli ottenuti in Scandinavia, in Inghilterra (ed in Italia, Conoscere quale sia l'entità degli episodi di bulli- anche se riguardante un numero ridotto di scuole) in smo e monitorare la loro variazione nel tempo. quanto mirati non solo al cambiamento dei singoli bam- Prevedere incontri e dibattiti in cui genitori, inse- bini ma anche a quello dell'intera comunità scolastica. gnanti e personale non docente prendano coscienza Olweus definisce alcuni principi guida per programmare del fenomeno e comprendano l'importanza dell'in- l'intervento che tengano conto dello sviluppo e dei cam- tervento e della costruzione di un buon clima scola- biamenti comportamentali annessi. stico. 1) Creare un ambiente scolastico (e se possi- Supervisionare quegli spazi, come i luoghi dove i bile un ambiente familiare) caratterizzato da ragazzi trascorrono la ricreazione o la pausa pranzo, affetto, da un coinvolgimento emotivo degli in cui si potrebbero verificare tali eventi. adulti e da interessi positivi. Predisporre spazi più attrezzati per la ricreazione per evitare che la "noia" sia deterrente per alternati- ve aggressive. 2) Stabilire dei confini ben delineati rispetto a comportamenti inaccettabili, in modo tale che SECONDO LIVELLO ( GRUPPO - CLASSE) il messaggio comunicato univocamente sia: Il secondo livello al quale intervenire è costituito "Non accettiamo prepotenze e faremo il possi- dal gruppo-classe, al fine di incidere sulle dinami- bile per contrastarle". che interne alla classe stessa e definire le regole an- tibullismo (per far ciò si possono utilizzare stimoli letterari, cinematografici o di role-playng). 3) Nel caso in cui le regole siano violate, appli- Svolgere in classe attività per migliorare la coope- care fermamente le sanzioni punitive stabilite razione ed il rapporto tra gli alunni e verso gli inse- insieme e divulgate (sanzioni non improntate gnanti. ad ostilità, né basate su coercizioni fisiche). TERZO LIVELLO ( INDIVIDUALE) 4) Pretendere dagli adulti (insegnanti genitori Il terzo ed ultimo livello è quello individuale in cui e personale non docente) un comportamento sono previsti interventi per cambiare il comporta- mento dei diretti interessati. Ciò avviene attraverso autorevole. colloqui con i bulli e le vittime, colloqui con i loro genitori ed altre attività. Contemporaneamente se in un bambino sono presenti delle difficoltà nelle rela- zioni con i coetanei è necessario permettergli di ac- quisire tali abilità sociali. Favorire una cultura della solidarietà e dell'aiuto che parta direttamente dalla comunità dei ragazzi. Non scaricare su una singola figura (genitori, inse- gnanti o altri) il problema, ma di prendere posizio- ne ciascuno secondo il proprio legame con il feno- meno. In questo modo si fa emergere un atteggia- mento generale della società volto a rifiutare ogni SCUOLA ITALIANA forma di violenza ed oppressione. E' questo l'unico modo per sviluppare, non isolate azioni d'interven- to, ma una "mentalità antibullismo.

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CONCORSO LETTERARIO SUL BULLISMO

LA COMMISSIONE ESAMINATRICE DEI TEMI COMPOSTA DA:

PROF. RINALDO PARDI PROF.SSA MICHELA COSTANTINI PROF. DANIELE BOTTICELLI PROF.SSA CRISTINA CAPPELLI

HA PROCEDUTO ALLA CLASSIFICAZIONE DEI COMPONIMENTI RISULTATI VINCITO- RI DEL CONCORSO LETTERARIO INDETTO DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABI- NIERI –SEZIONE “V.BRIG. SALVO D’ACQUISTO M.O.V.M.”- DI ROMA DIVINO AMORE. ALL’APERTURA DELLE BUSTE CONTENENTI I NOMINATIVI DEGLI ALUNNI AUTORI DEI COMPONIMENTI HANNO PRESENZIATO IL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE NA- ZINALE CARABINIERI - SEZ. ROMA DIVINO AMORE— CAR. PIETRO PAOLO DEMONTIS ED IL GENERALE (R.) GIUSEPPE URRU RESPONSABILE ANC DEI RAPPORTI CON LA SCUOLA.

ALUNNI PRIMI CLASSIFICATI :

1° CLASSIFICATO CAMILLA DI ROMANO 3^ B -PLESSO DI CICILIANO 2° CLASSIFICATO GRETA SCARDINI 2^ C -PLESSO DI SAMBUCI 3° CLASSIFICATO MICHELENZO PETRINI 2^ B -PLESSO DI CICILIANO

ALUNNI MERITEVOLI DELLA SPECIALE MENZIONE DI MERITO :

ALUNNA GIORGIA CALORE 2^B –PLESSO DI CICILIANO ALUNNA ALICE PLACIDINI 3^A– PLESSO DI CERRETO L. ALUNNA MARIA GIOVANNA DRAGOS 1^B- PLESSO DI CICILIANO ALUNNO ANDREA D’IGNAZI 3^A- PLESSO DI CERRETO L. ALUNNA FRANCESCA CENTURELLI 3^C- PLESSO DI SAMBUCI ALUNNO ALBERTO IANNILLI 3^B- PLESSO DI CICILIANO

UN PLAUSO GENERALE VA A TUTTE LE ALLIEVE E A TUTTI GLI ALLIEVI CHE CON EN- COMIABILE IMPEGNO E MASSIMA SCRUPOLOSITA’ HANNO PARTECIPATO A QUESTO CONCORSO LETTERARIO. L’ENTUSIASMO E LA SERIETA’ POSTI IN ESSERE DENOTA- NO SOLIDE BASI EDUCATIVE E SANI PRINCIPI GENERALI CHE RENDONO MERITO AI GENITORI E AL SILENZIOSO, PREZIOSO ED INSOSTITUIBILE LAVORO DEI DOCENTI.

GRAZIE A TUTTI

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CONCORSO LETTERARIO SUL BULLISMO 1° classificato Camilla di romano — 3^ b - plesso di ciciliano

CHI E’ IL BULLO ? COSA POSSIAMO E DOBBIAMO FARE NOI RAGAZZI PER IMPEDIRE AL BULLO DI FARE IL BULLO ?

Oggi la Repubblica titola in prima pagina : “ Cronaca di un atto di bullismo raccontato da diversi punti di vista “. LUCIA: ore 14,00, suona la campanella, una baraonda di ragazzi esce alla svelta dalle clas- si, ma io come sempre sono l’ultima ad uscire. Oggi però ho fatto più tardi del solito e, uscen- do dalla scuola, noto alcuni ragazzi nel vicolo che porta a casa di Gianluigi. Ovviamente va- do a vedere cosa succede e trovo cinque ragazzi che danno fastidio e insultano una povera persona che stava tornando a casa, ma ho incontrato degli sconosciuti …..Anzi, noto che ci sono anche Andrea e Filippo: loro li conosco, uno dei due è persino il ragazzo della mia mi- gliore amica Anna. Forse dovrei dirlo a lei di questa cosa. Bullismo…..Le professoresse hanno detto che si denomina così questo evento, fra adolescenti soprattutto, che consiste nel ferire delle persone fisicamente o psicologicamente. Questo fe- nomeno mi ha incuriosito, credo che lo approfondirò. Ma intanto non racconterò a nessuno dell’accaduto. Insomma, Andrea è un mio amico e Filippo il ragazzo di Anna. GIANLUIGI : ore 14,00 , suona la campanella, una baraonda di ragazzi esce alla svelta dal- le classi, penso che se oggi mi confondo tra la folla nessuno potrà prendermi di mira, infatti sta filando tutto liscio come l’olio. Ho parlato troppo presto, eccoli che arrivano, mi conviene correre, ma ormai è tardi, cosa ho fatto per meritarmi questo, forse dovrei dire qualcosa a qualcuno o tutto a tutti, ma così sembrerei un codardo e mi insulterebbero ancora più di pri- ma, tanto non fa niente, non può succedere più di tanto. TERESA: ore 14,00, suona la campanella, una baraonda di ragazzi esce alla svelta dalle classi, io odio quest’ora del giorno, quegli adolescenti sono insopportabili, soprattutto quei sei che si mettono in questo vicolo sotto casa mia a picchiarsi, ma in fondo sono ragazzi, che cosa di male potrebbero mai fare. ANDREA: ore 14,00, suona la campanella, una baraonda di ragazzi esce alla svelta dalle classi, e io, Filippo, Pietro, Antonio e Marco ci dirigiamo verso la casa di quel secchione quattrocchi , “Gianscemo”, un’ottima persona da prendere di mira per sfogarsi un po'; ades- so anche le professoresse si mettono a dire bullismo qua, bullismo là, ma poco mi interessa delle loro chiacchere, in fondo cosa può succedere con solo qualche calcio o insulto, mica ca- de il mondo! ANNA: ore 14,00, suona la campanella, una baraonda di ragazzi esce alla svelta dalle classi, e non ho ancora capito dove ha intenzione di andare Filippo, l’ho anche perso tra gli altri, ma non mi arrendo anche perché ultimamente si comporta in modo strano, ma adesso la priorità è trovarlo. Non ci credo, adesso va anche a casa di Gianluigi senza dirmi “ciao” , comunque ora lo faccio a strisce .

Per oggi è tutto dal vostro inviato.

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CONCORSO LETTERARIO SUL BULLISMO

#BULLOHAIROTTOMO

BASTA

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