I Luoghi Di Mercalli Celebrazioni Per I Cento Anni Dalla Morte Di Giuseppe Mercalli
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AM_pannelli_190x220_1-11_Layout 1 18/09/14 16.54 Pagina 1 I luoghi di Mercalli Celebrazioni per i cento anni dalla morte di Giuseppe Mercalli A cento anni dalla scomparsa di Giuseppe Mer- calli, scienziato noto in tutto il mondo per aver legato il suo nome a quello della scala per la stima dell’intensità dei terremoti, l’Istituto Na- zionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) pro- muove una serie di iniziative volte a comme- morare la figura di sismologo, vulcanologo e insegnante, in un itinerario lungo un anno, at- traverso i luoghi di ricerca che hanno caratte- rizzato la sua vita scientifica. AM_pannelli_190x220_1-11_Layout 1 18/09/14 16.54 Pagina 1 1876 • 1878 Milano e Como Nel 1878 la casa editrice Vallardi decide di pubbli- L’anticipo di denaro ricevuto dall’editore gli per- care la collana in tre volumi “Geologia d’Italia”, mette di visitare e studiare i vulcani italiani fino al La carriera scientifica dando l’incarico di coordinatore ad Antonio Stop- 1887, data in cui lascia Milano. Nel 1878 per la di Mercalli inizia pani. Il gruppo di lavoro è formato da Gaetano Ne- prima volta visita Napoli ed effettua importanti os- nel 1876 in Lombardia gri, per l’illustrazione geografica e di geologia ma- servazioni sul cratere del Vesuvio. Da ora in poi la quando studia le rocce nei dintorni rina (primo volume), da Antonio Stoppani, per la sua attività di ricerca sarà caratterizzata da una si- di Como e Milano e le valli glaciali Geologia continentale (secondo volume) e da Mer- stematica osservazione e catalogazione di quanto delle Alpi Lombarde. calli per il Saggio sui vulcani italiani (terzo volume). osservato. 1878 • Vesuvio cratere 1876 • Ghiacciaio 1878 • Vesuvio AM_pannelli_190x220_1-11_Layout 1 18/09/14 16.54 Pagina 2 1883 Casamicciola É nel 1881 che Mercalli inizia a occuparsi di terremoti. Nel celebre volume “Vulcani e fenomeni vulcanici la prima volta, il metodo utilizzato da Robert I disastrosi eventi sismici di Casa- in Italia”, pubblicato nel 1883, Mercalli descrive il Mallet (1810-1881) per la determinazione grafica micciola del 1881 e del 1883 danno terremoto del 1881 e pubblica la prima carta del fuoco (ipocentro) del terremoto. Il metodo, allo studioso la possibilità di inve- sismica della Penisola Italiana sulla ricorrenza utilizzato da Mallet per il terremoto della Basilicata stigare i danni dei terremoti e com- dei forti terremoti nelle varie “regioni effettive” a del 16 dicembre 1857, prevede una mappatura prendere la stretta relazione tra ter- cominciare dal XIV secolo. Si tratta del primo do- delle direzioni di caduta o di spostamento di muri remoti e vulcanismo. cumento di zonazione del territorio in relazione e oggetti. Da lì a poco, in due altre importanti oc- alla sua pericolosità sismica. Per l’accuratezza e casioni, lo utilizza nuovamente: per i terremoti la novità dei suoi studi, riceve una serie di ricono- dell’Andalusia del dicembre 1884 e della Liguria scimenti, tra cui una medaglia d’oro all’Esposizione occidentale del 23 febbraio 1887. Le relative mo- Nazionale di Torino del 1884. É in occasione di nografie rappresentano la forma più completa di quest’ultimo terremoto che Mercalli applica, per studio di un terremoto per quel tempo. 1883 • Carta Sismica della Penisola Italiana sulla ricorrenza dei forti terremoti nelle varie “regioni effettive” a cominciare dal XIV secolo 1883 • Carta Geognostico - Sismica per lo studio del terremoto di Ischia 1883 • Casamicciola AM_pannelli_190x220_1-11_Layout 1 18/09/14 16.55 Pagina 3 1889 Vulcano La missione di studio nelle isole Eolie, condotta in- emissione di magma molto viscoso. Si verificano sieme a Orazio Silvestri e Giulio Grablovitz, con- per la rapida decompressione fino alla violenta li- Negli anni della sente a Mercalli di studiare la dinamica del vulcano berazione di un accumulo di gas magmatici o di in- sua docenza in Calabria, e i suoi prodotti emessi. terazione con acqua al di sotto del “tappo” rigido su incarico del Ministero dell’Agri- Il termine “eruzioni vulcaniane” viene introdotto di lava viscosa. Tra i prodotti lanciati durante le fasi coltura e Commercio, studia l’ul- proprio da Mercalli nella letteratura scientifica in- esplosive, blocchi, da metrici e centimetrici, di ma- tima eruzione dell’isola di Vul- ternazionale per descrivere l’eruzione verificatasi teriale magmatico ancora fuso che si raffredda du- cano, datata dal 3 agosto 1888 al a Vulcano, caratterizzata da una sequenza di eventi rante le traiettorie balistiche dando le caratteristiche 22 marzo 1890. complessi di breve durata, secondi o minuti, con “bombe a crosta di pane”. 23 ottobre 1888, la foto scattata da Mercalli testimonia la fase iniziale di un’esplosione, definita “Vulcaniana” dal Interno di una stanza del Reclusorio dei Coatti situato cono attivo de La Fossa e viene così descritta dallo stesso alla base del cratere con la volta sfondata da uno dei Mercalli: “ …il quadro di queste esplosioni di Vulcano era massi espulsi dal vulcano. ben diverso da quelle delle esplosioni stromboliane. Le L’attività estrattiva ha avuto nella storia dell’economia più forti cominciavano con un pino assolutamente nero In evidenza una “bomba a crosta di pane” di dimensione delle isole Eolie un’importanza fondamentale, poiché i mi- di giorno, terminato a punta che si alzava rapidissimo, metrica espulsa dal vulcano durante l’eruzione del 1888. nerali di natura vulcanica (ossidiana, pomice, zolfo e al- come una freccia, raggiungendo in pochi secondi parec- Si vedono molto bene le crepe e fessure superficiali, da lume) hanno rappresentato l’elemento di sviluppo e di chie centinaia di metri d’altezza, mentre dai suoi fianchi cui il nome, dovute ad un aumento di volume per espan- contatto della società eoliana con il resto del mondo. e dalla cima partivano strisce nere di massi e di fini detriti. sione dei gas contenuti nel nucleo ancora fuso. Spesso, massi neri molto voluminosi, salivano più in alto “Sono pezzi di lava gonfiati dai gas rimasti imprigionati sopra la nube vulcanica, nella quale guizzavano i lampi nel loro interno e poi schiacciati per l’urto subito cadendo seguiti da tuoni secchi, brevi, ben diversi dal boato che a terra…ciò dimostra che ancora erano, almeno nell’in- accompagnava il principio dell’esplosione”. terno, parzialmente pastosi”. AM_pannelli_190x220_1-11_Layout 1 18/09/14 16.55 Pagina 4 1891 Stromboli Dopo l’eruzione di Vulcano, il Ministero del- I risultati dei suoi studi sono pubblicati nell’articolo “Sopra il periodo eruttivo dello Stromboli comin- l’Agricoltura e Commercio incarica ciato il 24 giugno 1891” in cui sono presentati interessanti e innovativi schemi della struttura del vulcano Mercalli e Annibale Riccò di stu- durante l’eruzione. Stromboli è noto sin dall’antichità per il carattere persistente della sua attività esplo- diare l’eruzione di Stromboli ini- siva che gli ha meritato il nome di “faro del Mediterraneo”. ziata il 24 giugno 1891. Attività stromboliana, è una terminologia abituale ed è a Mercalli che si deve questo straordinario sforzo di sintesi. Infatti, tale attività eruttiva è stata osservata per la prima volta proprio in questo vulcano, da cui prende il nome. Ed è la Sciara del Fuoco che Mercalli enfatizza anche nel suo disegno, una “ferita” netta nella forma quasi perfettamente conica dell’isola. Questa struttura morfologica è il risultato di di- versi “collassi di fianco” dell’edificio vulcanico. I crateri attivi dello Stromboli sono localizzati nella porzione superiore della Sciara del Fuoco a una quota di circa 800 metri slm. Uno schema che il disegno inedito, trovato tra gli appunti di Mercalli, rende con grande chiarezza. I tre conetti come apparivano a Mercalli nel feb- braio del 1889, caratterizzati da un’evidente at- tività esplosiva. L’eruzione del 1891 viene esa- minata dettagliatamente da Mercalli che si “Parte inferiore della Sciara del Fuoco al 6 luglio 1891,” trasferisce sull’isola per studiare da vicino la così Mercalli chiarisce la possibilità che anche l’attività particolare dinamica eruttiva e i prodotti emessi. effusiva sia presente a Stromboli, contrariamente a quanto “Io visitai lo Stromboli in tre epoche diverse, sostenuto da altri scienziati dell’epoca: “É poi inesatto il cioè: nel settembre 1888, nel marzo 1889 e nel dire, come molti hanno asserito, che lo Stromboli non dia luglio 1891, e potei constatare che la sua attività mai vere colate…perché ebbi la fortuna di vedere coi miei non è così monotona e moderata come comu- occhi, nel marzo 1889, scendere una corrente di lava sul nemente si crede…[le esplosioni sono] … “tal- fianco della Sciara del Fuoco”. La Sciara che Mercalli volta più deboli e più rare, altre volte molto più chiama anche “Sciarazza” è l’ampia depressione che ca- forti e perfino violentissime in modo da incutere ratterizza il versante nord ovest dell’isola. grande spavento agli abitanti”. AM_pannelli_190x220_1-11_Layout 1 18/09/14 16.55 Pagina 5 1892 Eruzione dell’Etna Nel luglio del 1892 Mercalli, da Reggio Calabria dove insegnava, si reca sull’Etna. 1892 • Etna frazione Casa del Bosco 1892 • Etna Eruzione di agosto Studia l’eruzione laterale dell’Etna iniziata il 9 L’eruzione dura complessivamente 173 giorni, luglio 1892 che aveva generato l’apertura di una durante i quali vengono emessi circa 9 milioni frattura tra quota 2600 e 1800 m, lungo il ver- di metri cubi di magma, e prodotte colate di lava sante sud del vulcano, e la formazione di una ben alimentate che il 28 dicembre 1892 raggiun- serie di coni di scorie, gli odierni Monti Silvestri gono le porte di Nicolosi, ad una quota di 970 (chiamati così dallo scienziato Orazio Silvestri), metri s.l.m. a ridosso del Rifugio Sapienza. 1892 • Etna AM_pannelli_190x220_1-11_Layout 1 18/09/14 16.55 Pagina 6 1892 • 1914 Napoli 1895 • 1899 Colle Umberto Segue l’attività vulcanica in corso e pubblica si- lo vedono nuovamente protagonista nella defi- stematicamente i risultati dei suoi studi nel Bol- nizione dei meccanismi di accrescimento delle Nel novembre 1892, lettino della Società Sismologica Italiana.