Per ovvie ragioni non possiamo approfondire lo studio di tutta l’architettura romanica che si può trovare in Italia. Faremo perciò riferimento alle principali strutture architettoniche suddividendo il Paese in tre grosse aree geografiche: il , il e poi il

Basilica di Sant’Ambrogio a Milano Questa è la chiesa madre di tutta l’architettura romanica lombarda: essa influenzò tutte le altre costruzioni della zona, spingendosi addirittura nell’area francese. Costruita attorno alla fine dell’anno Mille, mostra alcuni elementi caratteristici dell’architettura romanica in generale, ma è priva di altri. Cominciando ad analizzare l’esterno, si nota la presenza del quadriportico, che però non serviva più ad ospitare i non battezzati, ma era un luogo di riunione per i cittadini. La facciata è a capanna, cioè presenta il tetto con due spioventi. I tre arconi servono a dare luce a tutta la chiesa. Vi sono due campanili. All’interno la chiesa si presenta a tre navate, con le volte a crociera, ma senza transetto, cioè ad aula unica. Al centro vi è il grande pulpito. Al primo piano è presente il matroneo. L’abside è semicircolare ed ospita il presbiterio, che è rialzato e presenta l’iconostasi ; al di sotto vi è la cripta, che ospita i resti del vescovo Ambrogio e altri due santi.

Basilica di San Marco a Venezia Un discorso a parte merita la basilica di San Marco a Venezia. Già all’esterno non si presenta come la tipica chiesa romanica, benchè sia stata costruita a partire dalla fine dell’anno Mille. Dotata di pianta a croce greca, scelta inusuale già questa, presenta un portico davanti all’ingresso che allunga l’impianto. Ogni braccio della croce presenta una cupola, per cui, assieme alla cupola centrale, la chiesa presenta in tutto cinque cupole. Essa presenta un notevole influsso bizantino, grazie anche ai commerci con l’Oriente della Repubblica di Venezia. Il suo sviluppo è in larghezza e non in altezza, dato che a Venezia edifici alti non ce ne sono, poiché la città è costruita sull’acqua e dunque il terreno è sabbioso. Quello che è stupefacente è l’interno: la chiesa è completamente ricoperta di mosaici dorati, sia sul pavimento che sulle pareti. Tali mosaici presentano immagini di ispirazione sia bizantina che locale e narrano le scene del Nuovo Testamento.

Cattedrale di San Geminiano a Modena Di questa chiesa abbiamo molte notizie, grazie a dei libri ritrovati, ma anche grazie a delle lapidi poste a ricordo della fondazione sulla chiesa stessa. Venne iniziata dall’architetto Lanfranco nel 1099, con la collaborazione dei “mastri comacini”, artigiani di famosi in Lombardia. La decorazione scultorea della facciata si deve a Wiligelmo, a cui è dedicata un’altra lapide. La chiesa presenta sia all’esterno che all’interno i caratteri tipici dell’architettura romanica: il protiro con i leoni stilofori, il grande rosone decorativo e la facciata a salienti, impreziosita dalle loggette al primo piano. La facciata presenta anche due torrette. All’interno si presenta a tre navate senza transetto, con le volte a crociera ed il presbiterio rialzato, ad indicazione che è presente la cripta.

Cattedrale di Pisa e campanile La piazza dove si trova la cattedrale di Pisa, il suo campanile (la famosa torre pendente) ed il Battistero viene definita “”, perché si considerava un miracolo la costruzione di tre edifici così belli e maestosi. Come per

la Cattedrale di Modena, conosciamo chi l’ha costruita, prima Buscheto a partire dal 1064 e poi Rainaldo dalla prima metà del XII secolo. Lo stile è il romanico pisano. L’esterno è completamente rivestito di marmi bianchi e grigi, oltre a marmi di altri colori presenti nelle piccole decorazioni. La facciata è a salienti e presenta l’abside non solo nel braccio longitudinale, ma anche nei due bracci del transetto. Osservando la pianta ci si rende conto della maestosità della chiesa: presenta cinque navate, entrambi i bracci del transetto sono a tre navate con abside terminale e ha una grande cupola ellittica al centro. Il rivestimento è con marmi bianchi e neri. Uno dei monumenti più conosciuti al mondo è la famosa torre campanaria, altrimenti detta “Torre pendente”, a causa della sua inclinazione, oggetto ri continui restauri e monitoraggi per evitarne il crollo. Iniziata a costruire nel 1173 da Diotisalvi o Buonanno Pisano, è alta 58 metri. Il terreno su cui è costruita l’intera piazza è di argilla molle, pertanto è molto cedevole. Tutti gli edifici della piazza non sono completamente diritti, ma il cedimento del terreno su cui si stava costruendo la Torre che si verificò quando si era ormai arrivati al terzo piano, fece sì che l’inclinazione fosse più evidente. La torre fu continuata tenendo presente il cedimento. Perché non cade? Finchè il suo baricentro cade all’interno della base della Torre essa non cadrà. Grazie ad un complicato sistema di gru si è riusciti a riportarla alla posizione che aveva 200 anni fa, praticamente tirandola con tiranti di acciaio, proprio per far sì che il baricentro non esca dalla sua base, dato che comunque si sposta di qualche millimetro all’anno.

Basilica di San Nicola a La basilica, iniziata a costruire nel 1089, risente dell’influsso del romanico lombardo, presente soprattutto all’esterno, ma anche di quello bizantino. Con facciata a salienti, presenta, come la cattedrale di Modena, due costoloni sulla facciata che fanno intravedere le tre navate dell’interno. Presenta due torrette ai lati che

rendono l’idea di una fortificazione. All’interno l’unica differenza con le altre chiese viste fino ad ora è la presenza di tre arconi trasversali che portano ai matronei. Questi arconi però vennero costruiti successivamente, nel Quattrocento, per rinforzare la chiesa che aveva subito dei danni a causa di un forte terremoto. La chiesa, che ospita le spoglie di San Nicola, divenne meta di numerosi pellegrinaggi, perciò fu anche il riferimento costruttivo di tutte le altre chiese pugliesi.

Duomo di Questa chiesa rappresenta la fusione più riuscita tra le varie componenti dell’architettura romanica siciliana, e cioè quella araba e quella bizantina. Sono infatti presenti all’esterno archi tipici arabi, archi acuti, cioè con la punta in alto. Questi archetti si trovano anche nel chiostro. Fu cominciata a costruire nel 1174. Delle due torri campanarie che si affiancano alla facciata una è rimasta incompiuta; il portico non fu costruito all’epoca di fondazione della chiesa ma nel Settecento. L’interno presenta l’influsso bizantino nello splendore dei mosaici che decorano tutta la chiesa. Tali mosaici risalgono al periodo di fondazione della chiesa e furono eseguiti da maestranze locali con l’aiuto di mosaicisti giunti da Venezia. Le scene raffigurate sono ovviamente di ispirazione religiosa. La chiesa presenta una pianta longitudinale con transetto ed è suddivisa in tre navate. Il soffitto è a capriate lignee e notiamo sia archi a tutto sesto come separazione tra le navate che archi a sesto acuto all’avvicinarsi del transetto e dell’abside. Il presbiterio è leggermente rialzato rispetto al resto della chiesa.