UN LAGO DI SAPORI

A spasso tra profumi e sapori del Lago di www.lakecomo.it [email protected] INDICE

Presentazione e introduzione 2

Un lago di vino 4 L’itinerario: Le terre dell’Alto Lago

Bello come un ore 8 L’itinerario: Sull’acqua, alla scoperta di borghi, ville e giardini

Quieto come l’olio 12 L’itinerario: la “Zoca de l’Oli” e l’Isola Comacina

Sano come un pesce 16 L’itinerario: Bellagio da gustare

Buono come il pane 20 L’itinerario: Dal lago ai laghetti, sulle tracce degli antichi mulini

Dolce come il miele 24 L’itinerario: Como, la culla del razionalismo italiano

Sorridi! Cheese 28 L’itinerario: Nei ridenti pascoli di con ne

Un assaggio della provincia di 32

Sapori di lago… in padella 38

Degustazione e vendita 42

Dove nasce il prodotto 44

Informazioni turistiche 46

Mappa della provincia di Como 50 PRESENTAZIONE

PROVINCIA DI COMO

Il territorio lariano è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo per le sue eccellenze artistiche e monumentali, la suggestione dei suoi paesaggi, il fascino del lago, le produzioni manifatturiere nel campo della moda e del design.

Non tutti, però, conoscono il territorio comasco per i suoi prodotti agricoli e la tradizione, la storia, la cultura materiale che esprimono.

Con questa guida l’Amministrazione Provinciale di Como offre un altro modo di vivere il soggiorno turistico suggerendo itinerari gastronomici nei quali si ritroveranno le eccellenze culturali e naturalistiche.

Un invito, quindi, a considerare il Lago di Como non una tappa ma una destinazione turistica da godere e assaporare, con calma, attenzione e curiosità.

Da non perdere!

L’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI COMO

2 INTRODUZIONE

Visitare un territorio vuol dire anche scoprirne i profumi e i sapori attraverso la cucina e le specialità enogastronomiche per trasformare il viaggio in un’esperienza sensoriale. Gustare prodotti nostrani e lasciarsi sedurre dalla terra e dall’acqua che li hanno generati è l’esperienza attraverso la quale ci conduce questa piccola guida ai sapori del Lago di Como. Tra viti e ulivi, seguendo le suggestioni di chi ha immortalato il lago più bello del mondo nella letteratura e nella poesia, vi invitiamo alla scoperta di luoghi capaci di offrire una dimensione d’altri tempi a due passi dai ritmi frenetici della grande città.

“Bada di non andar, con de’ compagni, al lago, a veder pescare, né a divertirti con le reti attaccate al muro ad asciugare”, raccomanda Agnese ne’ I Promessi Sposi, alludendo alla capacità di questi luoghi di incantare e far perdere la cognizione del tempo.

Trascorrere una giornata sul Lago di Como sulle tracce delle tradizioni culinarie più autentiche, assistere al calare del sole che dona riflessi dorati alle onde, risvegliarsi alla luce seducente dell’acqua, tra ville e giardini immersi in atmosfere ottocentesche, è un’occasione da non perdere per chi ha scelto la Lombardia come meta del proprio soggiorno o della propria vacanza.

3 UN LAGO DI

“A destra e a VINO sinistra, nelle vigne, sui tralci ancor tesi, brillavan le foglie rosseggianti a varie tinte; e la terra lavorata di fresco, spiccava bruna e distinta ne’ campi di stoppie biancastre e luccicanti dalla guazza”. La viticoltura nel territorio intorno al serie di fattori (si veda l’approfondi- A. Manzoni Lago di Como e sulle colline brian- mento al capitolo dedicato alla pro- I Promessi Sposi zole ha origini molto antiche. Se ne vincia di Lecco), tra cui la difficoltà trovano numerosi riferimenti sia nei di produzione in aree terrazzate e in testi romani che nel corso del Medio forte pendenza, è attestata da nume- Sotto: Evo e dell’età moderna. Per secoli rosi documenti che testimoniano lo mappa delle principali questi territori hanno prodotto vini stretto rapporto esistente tra i fattori aree di produzione sia per il consumo locale che per il umani e la qualità e le caratteristiche mercato, soprattutto di Milano. È di questi vini. però a partire dal 1800 che le testi- Attualmente nella provincia di Como monianze si fanno le maggiori estensioni sono concen- LAGO DI COMO più sistematiche e trate nell’Alto Lario, dove il Doma- scientifiche, grazie sino risente dell’influenza favorevole anche all’azione delle vicina viticoltura valtellinese e della Commissio- che presenta forti segnali di ripresa ne Ampelografica, d’interesse da parte dei viticoltori, che ha lasciato una così come sulla sponda del Ceresio

O I precisa elencazio- e nelle colline dell’Olgiatese, grazie R

A L ne delle decine di alle favorevoli condizioni orografiche - LUGANO RESIO - CE O O N A G M vitigni presenti e all’influenza esercitata dalla conti- LU I O D C I O D localmente nella gua viticoltura ticinese. G O A G

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seconda metà del

XIX secolo (tra cui la celebre Verdesa, tradizionale vitigno LECCO bianco della zona). COMOC La storia vitivini- cola della regione, pur avendo subito uno stallo produt- tivo dovuto ad una 4 LA LEGGENDA DI TEODOLINDA L’antica via Regina, la ghi. Il popolo si rivolse cui costruzione viene at- direttamente alla regina, tribuita dalla tradizione che ascoltò con attenzio- alla regina Teodolinda, ne la supplica. anche se i primi docu- Qualche tempo dopo Te- menti che la chiamano odolinda restò vedova e con questo nome risalgo- scelse di risposarsi con no solo al 1335, era una Agilulfo, duca di Tori- strada che percorreva no, che si mise subito tutta la riva occidentale in viaggio con il suo se- del Lago di Como fino a guito per raggiungere la Chiavenna. Di Teodolin- reggia di Monza. Come da, regina molto amata prevedeva la tradizione, dal suo popolo, narrano quando Teodolinda e il numerose leggende. In futuro sposo si incontra- Vigneti in Alto Lago una di queste si rac- rono, la regina gli offrì conta che nel VII secolo da bere da una preziosa d.C., per editto del re dei tazza di zaffiro, dopo longobardi, fu imposto a averne bevuto lei stessa. SCHEDA PRODOTTO tutti i sudditi il divieto di Agilulfo rimase stupito: bere vino, coltivare viti e la coppa infatti non con- La riscoperta della viticoltura mangiare uva. La bevan- teneva cervogia longo- da ufficiale doveva esse- barda, ma vino. lariana ha condotto nel 2008 al re la cervogia, una sorta Quest’ultimo piacque a riconoscimento della I.G.T. (Indi- di birra amarognola e tal punto che venne ser- cazione Geogra ca Tipica) “Terre aromatica estranea alla vito a tavola il giorno Lariane”. Pur trattandosi ancora di tradizione dei nostri luo- delle nozze. una produzione di nicchia, la col- tivazione è distribuita su un area- le piuttosto ampio che abbraccia il territorio delle due province di Como e Lecco, con due zone di- stinte: da una parte la viticoltura della Brianza (soprattutto lec- chese), con centro nelle colline di Montevecchia, dove si concentra la maggior parte della produzio- ne e dove ha sede il Consorzio IL VINO DEL DESIDERIO di tutela; dall’altra la viticoltura “Tra i vini di Lombardia, vorrei ancora parlare di dell’Alto Lago, concentrata so- uno: il bianco Domasìno, prodotto in provincia di prattutto sui versanti di Como, in alto, a nord, sulla riva destra del lago. e dei comuni circostanti. Il disci- Vorrei, ma non posso: perché è un vino che non co- plinare di produzione comprende nosco e perché non sono mai stato a Domàso: ci vino sia bianco che rosso, ed am- sono soltanto passato, un paio di volte, in auto, sot- mette l’uso di tutti i vitigni auto- to la pioggia, senza fermarmi. Il cuore di dice che rizzati in Lombardia. Negli ultimi non sarei tradito. Ma intanto mi piace ricordare il anni sono stati soprattutto i vini Domasìno proprio così: in vino del desiderio, che bianchi ad ottenere i maggiori ri- nessun vino vero potrà mai eguagliare”. (Mario Soldati – Vino al vino 1968).

conoscimenti. UN LAGO DI VINO IL PRODOTTO 

5 UN LAGO DI VINO ED UNITI LEGENDA LEGENDA Itinerario Itinerario Punto di partenza Punto di partenza Punto di arrivo Punto di arrivo S. Maria del Tiglio S. Maria del Tiglio STAZZONA Palazzo Manzi STAZZONA MuseoPalazzo della Manzi Fine della Guerra o CrottiMuseo di Stazzona della Fine della Guerra m o Crotti di Stazzona o m o Lecco d i C Como Lecco d i C o Como eventi che decretarono la fine del fascismo. g o DONGO a g All’uscita dal museo, sulla piazza dedicata L a DONGO L a Giulio Paracchini, e sul lungolago, una serie di cartelli racconta gli eventi di quei ITINERARIO giorni e indica i luoghi dove avvennero i fatti principali. L’itinerario: Le terre dell’Alto Lago. Incamminiamoci lungo la Via del Mercato per Tempi di percorrenza a piedi (escluse soste): raggiungere il centro storico e visitare la chieset- 3h30m circa; in auto: 30m ta di origine romanica di S. Maria di Martinico, normalmente aperta. Tornati verso Palazzo Manzi Il nostro itinerario parte da Dongo, centro turistico e oltrepassato il ponte sul fiume raggiun- e industriale dell’Alto Lario, adagiato nella piana giamo il Convento Francescano della Madonna originata dalla foce del torrente Albano con vista delle Lacrime. 50 metri più avanti, imbocchiamo sul Monte Legnone e sulla settentrionale. viale Mons. Bellesini che conduce alla chiesa par- La prima tappa è Palazzo Manzi, sede del muni- rocchiale di S. Stefano, impreziosita da affreschi. cipio e luogo in cui gli uomini della Resistenza Dietro la chiesa ha inizio una bella passeggiata che in 50 minuti a piedi collega Dongo a Gravedona (accessibile anche in sedia a rotelle). Oltrepassato il lido di Gravedona, costeggiamo il torrente , attraversiamo il ponte sul torrente e proseguiamo fino al bel porticato della parrocchiale di S. Vin- cenzo e alla chiesa di Santa Maria del Tiglio (vedi box), un capolavoro del romanico lariano. Dopo una visita al centro di Gravedona e al suo lungolago, proseguiamo salendo in macchina o a piedi (1h10) fino a Stazzona, un antico borgo di tradizione rurale all’ingresso della valle dell’Al- bano. Il nome del paese deriva da una “statio” ro- mana, luogo di sosta e cambio dei cavalli, lungo Palazzo Manzi, Dongo la via montuosa che, passando da Germasino e Garzeno, porta al Passo di San Iorio. Qui sarà pos- trassero in arresto il Duce e i suoi gerarchi il 27 sibile sostare per il pranzo o per una degustazione aprile 1945 consegnando Dongo alla storia d’I- presso uno dei tradizionali crotti (vedi approfon- talia. All’interno del palazzo è stato inaugurato il dimento). Scendendo verso Dongo (45 minuti a nuovo museo a realtà immersiva dedicato alla Fine piedi), si aprono bei panorami sulla pianura e sulla della guerra 1943-1945 (vedi box), che racconta riva opposta del lago, verso il laghetto di Piona la storia della Resistenza sul Lago di Como e gli dove si trova la celebre Abbazia. 6 SANTA MARIA DEL stimonianza scultorea su legno prendere questi fatti che hanno TIGLIO A GRAVEDONA del Lago di Como, è ricavato, condotto la grande Storia a far tranne le braccia, da un unico tappa nelle storie individuali Capolavoro del romanico tronco. degli abitanti di Dongo (www. lariano, fu edificata nel XII museofineguerradongo.it) secolo su un preesistente bat- tistero paleocristiano, di cui MUSEO DELLA FINE rimangono tracce nel disegno DELLA GUERRA A DONGO I CROTTI DI STAZZONA perimetrale quadrato con tre absidi, la vasca battesimale e Risalendo il lungolago che I crotti di Stazzona, situati in lacerti di un pavimento a mo- da Como passa per Dongo località Avanzonico (a quo- saico all’interno. La facciata si percorrono ancora oggi le ta 515 metri) sono antiche è caratterizzata dall’alter- tortuose strade che l’autoco- cantine scavate nella roccia nanza di pietre bianche (pro- nelle quali la temperatura, in venienti dalla vicina Musso) qualsiasi stagione, si mantie- e grigie e dalla massiccia ne intorno agli 8°C. Sin da torre campanaria ottagonale, tempi remoti i crotti veniva- che conferisce alla struttura no utilizzati per conservare il maggiore slancio verso l’alto. vino, i salumi ed i formaggi. All’interno la chiesa presenta Con il passare del tempo al- un ambiente a pianta centrale cune di queste cantine hanno e due ordini, quello inferiore aperto al pubblico e si sono scandito da tre absidi e quello trasformate in osterie presso superiore caratterizzato da un le quali, in particolare nei elegante loggiato aperto. La weekend estivi, è possibile volta è a capriate a vista. L’af- mangiare e degustare il vino fresco meglio conservato, sulla locale. In agosto con la tradi- controfacciata di sinistra, è un zionale “Sagra dei Crotti” si Giudizio Universale del XIV lonna tedesca, con Mussolini moltiplicano le occasioni per secolo, ma una delle opere al seguito, affronta il 27 aprile passare una giornata gustosa più importanti della chiesa è 1945. L’aulico Palazzo Man- (www.comune.stazzona.co.it). il Crocifisso ligneo risalente zi, che ospita il Museo della forse al XII secolo. Unica te- Fine della Guerra, accoglie quel giorno il Duce e i suoi gerarchi dopo il loro arresto. Sulla piazza, intitolata oggi al martire della Resistenza Giulio Paracchini, Mussolini viene individuato su un ca- mion tedesco. Qui un plotone partigiano esegue la senten- za di morte dei fascisti subito dopo la fucilazione del Duce a di . Il nuovo Museo della Fine della Guerra consente un viaggio a ritroso

nel tempo, per rivivere e com- UN LAGO DI VINO L’ITINERARIO 

7 BELLO COME UN

“Una schiera FIORE di ragazze (…) ornavano a disegni con fiori rossi, azzurri e gialli la strada per la quale doveva passare la processione. Ma ben altra vista gli si parava dinanzi e toccò più vivamente il suo cuore”.

Stendhal L’attività florovivaistica rappresenta, dell’estro degli «architetti del verde» La Certosa insieme alla zootecnia, il settore di comaschi, sia per le presenza di es- di Parma punta dell’agricoltura provinciale. Il senze botaniche rare e inusuali, come florovivaismo sul Lago di Como ha ad esempio quelle esotiche, sia per trovato le prime forme di specializ- l’armonia del progetto. Nel corso del zazione nella coltivazione del gelso tempo sono nati numerosi vivai spe- Sotto: consentendo l’avvio della storica cializzati nella ricerca e costituzione mappa delle principali industria tessile comasca, si basa su delle specie botaniche, nella selezio- aree di produzione una propria tradizione carica di sto- ne e coltivazione di nuove essenze ria e conoscenza. Basta guardare il ornamentali, sia erbacee, che arboree paesaggio lariano per rendersi conto ed arbustive. di quanto questo LAGO DI COMO mestiere, e a volte questa arte, possa incidere e coinvol- gere il territorio e la sua comunità. I rigogliosi giardi- ni delle sontuose

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R dimore di età neo- A L

- LUGANO RESIO classica creati dai - CE O O N A G M precursori del flo- Ne è testimonianza la presenza di LU I O D C I O D rovivaismo, hanno uno dei centri di ricerca del settore G O A G

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L posto le basi di un all’avanguardia a livello nazionale:

settore che ancora la Fondazione Minoprio che svolge oggi non ha eguali attività di ricerca, divulgazione e di- in tutto il mondo dattica avanzata. per la sua profes- L’unicità e la specializzazione del LECCO sionalità e cono- settore in provincia di Como hanno COMOO scenza. indotto la Regione Lombardia ad in- Questi magnifici dividuare proprio nel comasco il cuo- esempi di architet- re del Distretto Florovivaistico Alto tura del paesaggio, Lombardo, che comprende anche le sono testimonianza province limitrofe.

8 COME IN UN FILM FIORE I giardini delle ville la- di Como ha raggiunto riane rappresentano, ogni angolo del mondo nell’immaginario collet- grazie anche ad alcune tivo, i luoghi romantici notissime pellicole. Tra per eccellenza. queste Guerre Stellari, II “Che un Dio ci sia, Episodio, di George Lu- quando si guarda il cie- cas, che vede il terrazzo lo del Lago di Como, di Villa Balbianello fare è evidente” ha com- da sfondo a una delle mentato l’attore Robin rarissime scene d’amore Williams, che sul Lario della saga. Il tema prin- ha interpretato la scena cipale della colonna so- iniziale del film “Al di nora, incentrato su que- là dei sogni” di Vincent sto momento romantico è Giardini di , Ward, vincitore del pre- Across The Stars[8], una mio Oscar per gli effet- melodia che incornicia il ti speciali. Nell’ultimo bacio tra Anakin e Pad- SCHEDA PRODOTTO secolo la fama del Lago mé sul lago.

Nel corso degli anni i oricoltori comaschi hanno pazientemente prodotto, attraverso la tecnica dell’ibridazione, nuove essenze botaniche e specie rare. Tra que- ste, una vasta collezione di azalee, rododendri e, in generale, di pian- te appartenenti alla famiglia delle acido le. Ne sono testimonianza i lussu- reggianti giardini di Villa Carlotta Il terrazzo di Villa Balbianello sulle sponde del lago a Tremezzo, località del comune di Tremezzina, Le colline e i monti lariani sono da sempre aree da visitare nel mese di aprile per di grande interesse naturalistico dove è possibile godere in pieno della loro oritu- trovare specie botaniche rare e protette. ra. Anche nel settore delle piante Nel 1763 lo scienziato, naturalista e botanico pa- arboree, il orovivaismo comasco dovano Domenico Vandelli, intraprese un viaggio ha trovato l’eccellenza nelle sele- di esplorazione sul Lago di Como: giunto sui Corni zione e riproduzione di svariate di Canzo scoprì e descrisse per la prima volta una piante ornamentali. piccola pianta endemica e ancora ignota, si trat- tava di una “Sassifraga dalle foglie strettamente Su tutto il territorio provinciale unite subulate e lisce, fusto quasi senza foglie e con potrete facilmente trovare serre molti fiori” che lo studioso illustrò con precisio- e tunnel di produzione per i vostri ne in una tavola del suo Saggio d’istoria naturale acquisti. del Lago di Como e della e altri luoghi lombardi. La pianta è stata chiamata in suo onore Saxifraga vandellii. BELLO COME UN FIORE IL PRODOTTO 

9 BELLO COME UNFIORE LEGENDA Battello di profumi e colori. Alcuni o di questi gioielli sono aper- TORNO Punto di partenza m ti al pubblico, altri posso- o Punto di arrivo no essere ammirati solo C

CERNOBBIO i dall’acqua. Per scoprirli d non c’è niente di meglio di o g un giro in battello, con una a sosta nei piccoli borghi af- L facciati sul lago. Saliamo dunque a bordo nel Lecco porto di piazza Cavour a Como Como e mettiamoci comodi COMO a godere del paesaggio del primo bacino. Oltrepassata la fontana della Villa Geno, ITINERARIO che fronteggia la neoclas- sica , il battello L’itinerario: sull’acqua, alla scoperta di borghi, si avvia verso la sponda sinistra per raggiungere ville e giardini. dove incontreremo dapprima la pre- Tempi di percorrenza in battello (escluse even- stigiosa con il suo centro espositivo tuali soste): 1h circa congressuale. Già residenza di Luchino Viscon- ti Villa Erba è stata utilizzata come location di Il Lago di Como è noto in tutto il mondo per le numerosi film quali Ocean’s Twelve, con George splendide ville che, con i loro parchi e giardini, Clooney, Brad Pitt e Julia Roberts. ne fanno “un mondo unico al mondo”. Dalla pri- Lasciato il pontile di Cernobbio, ecco Villa D’E- ste, che oggi è uno degli hotel più lussuosi e fa- mosi al mondo, scelto da vip e star internazio- nali e sede di prestigiosi convegni. Oltrepassata la villa, le pertinenze e il giardino, scorgiamo il promontorio del Pizzo, dove sorge l’omonima villa che deve la sua fama allo stupendo parco. Subito dopo, Villa Fontanelle e, più avanti, in po- sizione sopraelevata, la bianca Villa Passalacqua, riconoscibile dal bel giardino terrazzato e dallo scenografico scalone. Lasciato il pontile di Mol- trasio spostiamoci nuovamente sulla sponda op- posta del lago in direzione Torno. In lontananza scorgiamo, in posizione isolata, la possente Villa Pliniana, ammantata di fascino e di mistero e pro- tagonista di leggende e vicende tragiche e appas- sionanti. Set del film Malombra, la villa ingloba una fonte d’acqua intermittente, già nota a Plinio il Vecchio e Leonardo da Vinci. Villa Erba, Cernobbio Proseguendo verso lo scalo, ecco il parco di Villa Mia, da anni proprietà della famiglia reale sau- mavera all’autunno le fioriture di camelie, azalee, dita. rododendri, gelsomini, oleandri e magnolie si ri- Lasciato il porticciolo di Torno potremo infine flettono nelle sue acque tranquille, inondandole ammirare, nell’ordine: Villa Taverna, Villa Roc- 10 VILLA CARLOTTA porando un antico monastero. TREMEZZINA È uno degli angoli più sugge- stivi del Lago di Como: dalla Nel 1690 il marchese Giorgio bellissima loggia ricamata da Clerici fece erigere, in una un ficus rampicante si apre conca tra lago e monti, una di- un vasto panorama del Cen- mora imponente ma sobria, con tro Lago da Bellagio all’Isola giardino all’italiana. Il succes- Comacina. Non a caso, quindi, sivo proprietario, Gian Battista la villa è stata più volte scelta Sommariva, la arricchì di ope- come set cinematografico. Tra re d’arte e trasformò parte del i film più famosi: Guerre Stel- giardino in parco romantico. lari e Casino Royale. Al piano A metà del XIX secolo, la villa alto della dimora, accessibile venne donata dalla principessa con visita guidata da prenotare Marianna di Nassau alla figlia al momento dell’acquisto del Carlotta in occasione delle noz- biglietto, si trova un singolare ze con Giorgio II, duca di Sa- museo, che raccoglie le colle- cabruna (ora lussuoso albergo chsen-Meiningen. È a quest’ul- zioni d’arte e i ricordi di viag- timo, appassionato botanico, gio dell’ultimo proprietario, a cinque stelle), Villa Usuelli, che si deve la creazione del l’esploratore Guido Monzino, Villa Da Riva, Villa Cademar- giardino paesaggistico che ha appassionato di spedizioni e tori e la singolare Villa Trou- reso famosa la villa. Nel parco uomo di grande cultura. Fu betzkoy, fatta costruire da un ci si perde per 70.000 mq fra al- lui a destinare la villa al FAI, principe russo su modello de- beri pregiati di proporzioni ec- Fondo Ambiente Italiano, per gli chalet nordici. cezionali, rododendri e azalee, lascito testamentario. Il giardi- Ma il primo bacino è solo un antichi esemplari di camelie ed no è caratterizzato da terrazze assaggio! Il Centro Lago vi essenze esotiche. Completano e balaustre e segue fedelmente aspetta con Villa Carlotta, Vil- la panoramica dei tesori gli l’andamento del terreno, sco- la Balbianello, Villa Melzi e interni della villa con le opere sceso con ripide rocce in alcuni Villa Monastero, tutte imper- d’arte del piano terra, fra cui punti e più dolce e degradante dibili. spiccano sculture del Canova in altri. La villa è visitabile da e della sua scuola, quadri di metà marzo a metà novembre. Per informazioni su orari e co- Hayez e Wicar, un fregio del Informazioni dettagliate su: sti dei biglietti: Thorwaldsen e gli arredi origi- www.fondoambiente.it www.navigazionelaghi.it nali accuratamente conservati del piano nobile. Villa Carlotta è aperta da metà marzo a metà novembre tutti i giorni – www.villacarlotta.it. Nei suoi giardini sono presenti due aree picnic, di cui una al coperto, una caffetteria e un’a- rea giochi per bambini.

VILLA BALBIANELLO TREMEZZINA

Fu costruita alla fine del 1700

per il Cardinale Durini incor- BELLO COME UN FIORE L’ITINERARIO 

11 QUIETO COME L’

“Si potrebbero immaginare OLIO davanti alle sue finestre ampie distese di lago, felici paesi, altre ville, altri giardini ridenti fra l’acqua e il cielo (…) le sponde che guardano mezzogiorno verdeggiano di ulivi frequenti, parlano di dolci invernate”. Il territorio comasco, pur essendo a di Origine Protetta (D.O.P.) «Laghi latitudine elevata e fuori dall’habitat lombardi», sottodenominazione «La- Antonio Fogazzaro mediterraneo, vanta un’antichissima rio». Malombra tradizione olivicola grazie al parti- Il disciplinare di produzione prevede colare microclima derivante dalla la raccolta manuale delle olive con Sotto: presenza del lago che mitiga le rigide l’ausilio di piccoli scuotitori mecca- mappa delle principali temperature invernali e alla fertilità nici, generalmente nel mese di no- aree di produzione dei suoli di origine morenica. vembre (comunque entro il 15 gen- Furono probabilmente i coloni greci naio) e la spremitura a freddo entro insediati sul Lario al seguito dell’eser- i successivi 3 giorni: ciò consente di cito di Giulio Cesa- ottenere un olio di ottima qualità, con LAGO DI COMO re (I secolo a.C.) a un livello di acidità molto basso. dare impulso alla La zona di produzione comprende coltivazione degli 29 comuni della provincia di Como ulivi ed a perfe- situati lungo la sponda occidentale zionare i frantoi in del Lario, in particolare nella “Zoca pietra per spremere de l’oli” (Conca dell’Olio) tra Sala

O I le olive e ricavarne Comacina e , nella Tremez-

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A L l’olio, prediletto zina e nella zona dell’Alto Lago, nel - LUGANO RESIO - CE O O N A G M poi dalla corte lon- Triangolo Lariano (tra Bellagio e LU I O D C I O D gobarda della Regi- ) e sulle rive del Ceresio G O A G

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na Teodolinda (VII (Porlezza e Valsolda).

secolo d.C.) ed in Le varietà di ulivo utilizzate per la seguito dai monaci produzione della D.O.P., devono es- Benedettini e Ci- sere per almeno l’80% quelle tradi- LECCO stercensi. zionali: Frantoio, Casaliva e Leccino. COMO Nel 1997 è stato Le olive lariane vengono spremute ottenuto dall’Unio- presso gli unici due frantoi del lago: ne Europea il rico- quello di , più tradizionale, sul- noscimento della la sponda comasca, e quello di Bella- Denominazione no, in provincia di Lecco.

12 OLIO E TRADIZIONI Anche la tradizione cu- un benefattore, mosso a OLIO linaria è testimone della compassione del povero presenza storica degli cercatore, fece al con- ulivi sul lago. vento la carità d’un asi- L’impiego dell’olio in no, che aiutasse a portar molti piatti tipici lariani, le noci a casa. E si face- si contrappone all’uso va tant’olio, che ogni po- massiccio del burro e del vero veniva a prenderne, lardo usati più comune- secondo il suo bisogno. mente nella cucina lom- Con l’avvento dell’era barda. In alcune ricette industriale, la coltura l’olio viene usato anche dell’ulivo nell’Italia set- per condire la polenta. tentrionale venne pro- In passato l’olio d’oliva, gressivamente sostituita, costoso e più raro, po- nelle zone con il clima Ulivi a Ossuccio e Isola Comacina teva essere sostituito da più rigido, da quella di altri oli vegetali come piante più tipiche e resi- quelli di linosa (seme di stenti, ma in questi par- SCHEDA PRODOTTO lino), ravizzone o noci. ticolari luoghi del Lago L’olio di noci, in parti- di Como non venne mai colare, viene ricordato abbandonata e l’olio L’Olio D.O.P. del Lario è un olio ex- in un passaggio de I Pro- d’oliva del Lario è oggi travergine di alta qualità, caratte- messi Sposi che narra un prodotto di nicchia rizzato da una acidità molto bassa della carità dei monaci: molto apprezzato dagli (al di sotto dello 0,50%) e da una (…) la cerca delle noci estimatori. serie di parametri qualitativi di rendeva tanto, tanto, che eccellenza. Dal punto di vista or- ganolettico è un prodotto molto equilibrato: presenta infatti odore e aroma fruttato leggero, sentori di mandorla e carciofo, una nota di piccante e talvolta un leggero amaro; ha colore verde brillante che vira nel tempo al giallo oro. Per quel che riguarda gli aspetti nutrizionali, il contenuto in acido oleico è maggiore del 76% e vi è la presenza di numerose sostanze con proprietà antiossidanti per l’organismo.

Uliveto nella Zoca de l’Oli QUIETO COME L’OLIO  IL PRODOTTO  QUIETO COME L’OLIO

13 QUIETO COME L’ OLIO LEGENDA Itinerario Benvenuti nella Imbarcazione Imbarcazione “conca dell’olio”, il Punto di partenza Punto di partenza punto più settentrio- Punto di arrivo Punto di arrivo nale d’Italia dove LENNO Sacro Monte viene coltivato l’u- e prodotto l’o- lio d’oliva. Vi pro- poniamo una bella passeggiata a piedi, OSSUCCIO durante la quale, im- Lecco mersi nel verde dei Como ISOLA COMACINA C o m o coltivi e nelle anti- g o d i C o L a g o che tradizioni popo- lari, potrete godere ITINERARIO di una spettacolare vista sul lago e sulla L’itinerario: la “Zoca de l’oli” e l’Isola Comacina. sua unica, piccola isola. Raggiungibile in battel- Tempi di percorrenza a piedi (esclusio tempi di vi- lo da Como, l’imbarcadero di Lenno è il punto m sita e soste) 1h 45m circa. o di partenza del nostro itinerario. Da qui seguia- C Tour dell’Isola Comacina: 1 ora circa (escluso i mo il bel lungolago fino a raggiungere la chiesa d trasferimento in barca). d o di S. Stefano e l’antico battistero ottagonale. Mezzi pubblici per raggiungereg il punto di par- a La chiesa, ricostruita nel quindicesimo secolo, tenza: bus di linea (www.asfautolinee.it),L poggia le fondamenta su un sito di antichissima battello (www.navigazionelaghi.it) tradizione religiosa, mentre il battistero, databi- Mezzi pubblici dal punto di arrivo: autobus di li- nea (www.asfautolinee.it). le alla seconda metà dell’XI secolo, è un bell’e- sempio di romanico comasco. Dalla piazza attraversiamo la Strada Statale uti- lizzando il sottopassaggio, giriamo a destra e, oltrepassato l’ufficio postale, imbocchiamo il viottolo a sinistra alla volta del Santuario del- la Beata Vergine del Soccorso. Raggiunta la “Cooperativa”, proseguiamo per circa 50 m e svoltiamo a sinistra; passando davanti alla chie- sa della Santissima Trinità, prendiamo via Don Cadenazzi, la seguiamo a destra per poi svoltare subito a sinistra in viale Libronico. Proseguia- mo sempre diritti e svoltiamo a destra al secon- do bivio seguendo le indicazioni “Santuario” fino ad incontrare l’acciottolata via Castelli. La percorriamo e oltrepassiamo il torrente Perlana fino a raggiungere la prima cappella. Da qui, di cappella in cappella, proseguiamo lungo la sali- ta del Sacro Monte, fino a raggiungere in circa mezz’ora il Santuario. Centro di culto religioso Lenno, il pontile da almeno duemila anni, questo luogo emana

14 campanile. Maddalena colsuo pittoresco bella chiesadi Santa Maria del lidodeiMalagufiedella co perl’isolainprossimità all’imbar per poiportarci a destravia Andrea Castelli mo laGreenway prendendo cina. Inquestocasoseguia - visitare anchel’IsolaComa- succio o,damarzoaottobre, proseguire indirezionediOs- Possiamo decidereoradi enway delLagodiComo”. tallici recantilascritta“Gre- dachiusinime- gialli eaterra bluso èsegnalato dacartelli e aGriante.Ilpercor 10 kmchecollega ilpaesedi Greenway, unapasseggiata di iniziano leindicazionidella drea Castelli. In questo punto a incrociaredestravia An- Castelli percirca600mfino seguiamo lungoviaGiovanni alla IVcappella.Daquipro- suinostripassifinotorniamo za. Dopolavisitaallachiesa serenità, spiritualitàebellez- - - compensata dalla vista. blico. La faticaèampiamente normalmente chiusa alpub- nella natura della Val Perlana, Benedetto (XIsecolo)immersa la romanica Abbazia di San seggiata molto impegnativa, gere apiedi,indueore dipas - Dal santuariosipuòraggiun- manità dall’UNESCO. dichiarato Patrimonio dell’U- Monte diOssuccionel2003fu festa dell’8 settembre. IlSacro soprattutto inoccasionedella oggi dinumerosi pellegrini, si. IlSantuarioèmetaancora opera deiMaestriCampione- to diparticolare venerazione, è con Bambino. Lastatua,ogget- nonché unatrecentesca Vergine pregevoli affreschi estucchi, ne che conservaalsuointerno con lachiesa dellaBeata Vergi - testante. Ilpercorso siconclude diffondersi della Riforma Pro- e contrastare nelcontempoil tonici, artisticienaturalistici tra elementispirituali,architet- verso unamirabile integrazione rafforzamento dellafede attra- vorire, conilpellegrinaggio, il dei SacriMontiera quellodifa- interesse paesaggistico. Scopo alpine inluoghi diparticolare posti allosboccodellevallate te eLombardia, complessisacri cri Monti Prealpini di Piemon- inseriscono nelquadro deiSa- struiti tra il1635e1714si Misteri delrosario, furono co- se. Questi tempietti, dedicati ai da artistidellaScuolaIntelve- e decorate constatueestucchi una seriedicappelleaffrescate so (419 m s.l.m.), incontriamo della Beata Vergine delSoccor gradualmente salealSantuario Lungo ilvialeacciottolato che SACRO MONTE - Tel. 0344-56369. Per informazioni: corso archeologico dell’isola. il bigliettoperl’accessoal succio, dove siacquistaanche nel Museo Antiquarium di Os- reperti sono oggi conservati razionalista nel1940.Molti dall’architetto Lingeri instile e tre Caseperartisticostruite sono l’oratorio diS.Giovanni colo). Gliuniciedificiintegri romanico diS.Eufemia (XIse- e, soprattutto delcomplesso di unbattistero paleocristiano resti: tracce di mura romane e passato conservaancora molti le duecapitali.Delsuoillustre decennale che aveva coinvolto anza con Milano nella guerra come vendettaperlasuaalle- suolo dai comaschi nel 1169 posizione strategica, furasa al Più voltecontesaperlasua religioso che politico. tissimo siadalpuntodivista era untempositoimportan- oggi visitabile madisabitata, perimetro disoli2km)l’isola, ghezza, 200dilarghezza e un deste dimensioni(600m.dilun- Como. A dispettodellesuemo- È l’unicaisoladelLago di ISOLA COMACINA - 15

QUIETO COME L’OLIO  L’ITINERARIO SANO COME UN

“Parecchie ville PESCE ho su le sponde di questo lago (…) da quella puoi vedere dall’alto i pescatori, da questa puoi pescare tu stesso, gettando l’amo dalla camera da letto, e quasi anche dal letto, come da una barchetta”.

Plinio il Giovane “Lettere ai Agli inizi del secolo scorso, nel solo perché non impoverisce l’ambiente comune di (un piccolo e perché rientra a pieno titolo tra le famigliari” borgo situato all’estremità settentrio- produzioni tipiche locali. libro IX, 7 nale del lago) erano attivi ben 53 pe- Il pesce del Lario è sano perché le scatori di professione su un totale di acque nelle quali vive sono in buona Sotto: 646 abitanti. Ancora oggi, tra Bella- salute: a partire dagli anni ottanta del mappa delle principali gio e , 19 pescatori – la mag- secolo scorso la loro qualità è anda- aree di produzione gior concentrazione del lago – sosten- ta costantemente migliorando, con tano le loro famiglie grazie a questa grandi benefici per i pesci più esigenti professione. Questo dato dimostra (lavarello, trota, salmerino) che oggi l’importanza che abbondano e che mai potrebbero vi- LAGO DI COMO il pesce ha sempre vere in acque inquinate. avuto nell’alimen- La cattura, tramite reti calate alla sera tazione delle popo- dalla barca e levate al mattino suc- lazioni rivierasche. cessivo, non impoverisce l’ambiente Nata come attività perché è condotta con criteri scienti- di puro sostenta- fici che garantiscono la sostenibilità

O I mento, condotta per della pesca; non a caso, i quantitativi R

A L fornire l’indispen- totali di pescato sono costanti da di- - LUGANO RESIO - CE O O N A G M sabile contenuto versi anni. LU I O D C I O D proteico ad una die- Nei paesi rivieraschi è possibile gu- G O A G

L A

L

ta quotidiana altri- stare nei piccoli ristoranti i piatti tra-

menti assai povera dizionali di pesce a chilometro zero e e poco equilibrata, osservare, nel mese di giugno, i tipici negli ultimi decenni trespoli triangolari sui quali vengono LECCO la pesca lacustre si fatti asciugare gli agoni per la prepa- COMO è rinnovata e oggi razione dei missoltini. offre alla ristorazio- A questa cucina tradizionale si affian- ne locale un prodot- cano oggi altre specialità innovative, to molto apprezza- nate dalle moderne tecniche di lavo- to, perché è sano, razione del pesce. 16 PROFUMI DI LAGO… NEL PIATTO PESCE A tavola i piatti di pesce che stupire per la varietà del Lario sono rinomati dei sapori e delle pre- soprattutto per la delica- parazioni, alcune delle tezza del riso con i filetti quali appartengono alle di pesce persico, per il antiche tradizioni locali carattere grintoso dei (agoni in carpione, patè Missoltini con la polenta di cavedano, bottatrice e per il gusto equilibrato in umido), mentre altre si del lavarello in salsa ver- sono diffuse in tempi più de. Sono piatti presenti recenti grazie alla nasci- nei menu di molti risto- ta di laboratori specia- ranti, soprattutto durante lizzati nella lavorazione la bella stagione, quando e nella trasformazione il lago è generoso e i pe- dei prodotti ittici lacustri Pesca di professione scatori non tornano mai (spaghetti alla bottarga sul Lago di Mezzola a mani vuote. di lago, ravioli ripieni di Per chi vuole sperimen- pesce, carpaccio di lava- tare qualcosa di nuovo, rello, crostini di lavarel- SCHEDA PRODOTTO Il pesce di lago può an- lo affumicato).

Per quantità di pescato e bontà del- le carni il re del Lario è senz’altro il lavarello, introdotto nel lago verso la metà dell’Ottocento proprio allo scopo di incrementare il consumo di pesce e migliorare il tenore di vita dei pescatori. Un secolo e mezzo più tardi possiamo aermare che l’operazione ha avuto pieno succes- so perché il lavarello è oggi sempre presente nelle reti dei pescatori di professione, per i quali rappresenta il “pane quotidiano”. IL “TOC” Il posto d’onore spetta di diritto all’a- In alcuni ristoranti di Bellagio, previa prenotazione gone e al pesce persico, entrambi (minimo 10/15 persone), si può chiedere la prepara- molto apprezzati in cucina e pescati zione del Toc, tipica polenta bellagina condita con con continuità lungo tutte le sponde burro e formaggio, solitamente servita con Missol- del lago. Dalla lavorazione dell’ago- tini, gallina bollita con ripieno e salame nostrano. ne nasce il prodotto tipico per eccel- Quello del Toc è un rituale antico che prevede la di- lenza del territorio lariano, ovvero il sposizione in circolo dei commensali intorno al pa- Missoltino. Meno diusi, ma molto iolo, ciascuno con il proprio cucchiaio di legno dal apprezzati dai buongustai, sono an- quale il Toc viene portato alla bocca con le mani; che il lucioperca, la bottatrice e il sal- da qui la parola toc, cioè toccare. Quando il Toc è merino alpino. Quest’ultima specie, stato consumato ed il paiolo è completamente vuo- il cui pescato è in costante aumento, to, lo si riscalda e si aggiungono: vino rosso, liquori è un ottimo indicatore della qualità vari, chiodi di garofano, frutta a pezzi e zucchero dell’ambiente lacustre perché vive e si prosegue nella cottura per un’altra mezz’ora. soltanto in acque fredde ed ossige- La bevanda così ottenuta, chiamata “ragell” viene nate. Anche la presenza della trota infine distribuita da bere, come digestivo, a tutta la di lago, predatore dalle tenere carni compagnia.

rosate, dimostra la buona salute del- ILSANO COME UN PRODOTTO  PESCE le acque del Lario e grati ca il palato dei buongustai. 17 SANO COME UNPESCE VARENNAVARENNA o o LEGENDALEGENDA silica di S. Giacomo, m m Itinerario patrono di Bellagio, o Itinerario o C Traghetto è situata sulla Piazza C i Traghetto Punto di partenza della Chiesa, ed è un i d d o Punto di partenza pregevole esempio di g Punto di arrivo a BELLAGIO o L Punto di arrivo romanico lombardo. g BELLAGIO Santuario del Risalendo la via Ga- L a Ghisallo e Museo Santuariodella Bicicletta del ribaldi si attraversa il Ghisallo e Museo cuore del paese. Alla della Bicicletta fine della strada la fa- mosissima salita Ser- Lecco belloni, fiancheggiata Como da negozi e antichi muraglioni. Sul lago Lecco si sviluppano le an- Como tiche frazioni di Pe- ITINERARIO scallo, San Giovanni e Loppia, con i loro L’itinerario: Bellagio da gustare porticcioli e i giardini delle ville patrizie, tra cui la Tempi di percorrenza in auto (esclusi tempi di vi- celebre Villa Melzi (i cui splendidi giardini sono sita): 20m circa visitabili da marzo a ottobre). Le altre frazioni di Per gli amanti del turismo sportivo in bicicletta: Bellagio troneggiano sul lago dalla collina, dalla http://www.cicloviadeilaghi.it quale si affaccia Villa Serbelloni con il suo parco, o risalgono i fianchi della montagna fino ai 1686 Bellagio, la “perla del Lario”, si trova all’estremità metri s.l.m. del monte San Primo, da cui lo sguar- del promontorio che divide in due rami il Lago di do spazia fino alle Alpi e alla Pianura Padana. Como. Questa posizione incantevole, le superbe Lasciatevi perciò incantare da questo borgo, pas- ville e le piccole case addossate le une alle altre, seggiando nei vicoli e sulle scalinate insieme ai la lussureggiante vegetazione e il clima mite, ne turisti provenienti da ogni parte del mondo. Qui fecero meta privilegiata di uomini illustri, da Pli- il clima mite, simile a quello della riviera ligure, consente la crescita dell’alloro, dell’ulivo, di pal- me e piante tropicali che abbelliscono tutti i giar- dini. Le acque antistanti Bellagio sono particolar- mente limpide e pulite e le spiagge hanno meritato numerosi riconoscimenti. Da Bellagio è possibile raggiungere in battello , sul ramo di Lecco, altro splendido gio- iello del Lago di Como. Se siete in auto, uscendo da Bellagio in direzione Lecco, alla rotonda potete seguire le indicazioni per Asso-Erba Ghisallo per ammirare il panorama dall’alto. Subito dopo il ci- Bellagio, panorama mitero si apre uno stupendo scorcio sul ramo orien- tale del lago e su una magnifica distesa di ulivi che nio il Giovane a Stendhal, da Manzoni a Parini, da si trovano all’interno della proprietà di Villa Giulia. Liszt a Toscanini. Proseguendo lungo la strada salite fino ai 754 m Il paese è diviso in ventiquattro frazioni che offro- s.l.m. del colle del Ghisallo e fermatevi al picco- no panorami sempre diversi. La più nota è la fra- lo santuario della Madonna del Ghisallo, patrona zione di Borgo, che si sviluppa attorno al molo di dei ciclisti, e all’adiacente Museo del Ciclismo. La approdo dei battelli con scalinate, piazzette, bot- ripida salita che avete percorso viene tradizional- teghe artigianali e ristoranti nei quali è possibile mente affrontata dal Giro di Lombardia ed è stata gustare i tradizionali piatti a base di pesce. La ba- più volte inserita nel tracciato del Giro d’Italia.

18 VILLA MELZI IL SANTUARIO DELLA MADONNA Con le sue semplici e severe DEL GHISALLO linee neoclassiche, Villa Melzi fu progettata dall’architetto Sulla cima della faticosa salita Giocondo Albertolli nel 1808 del Ghisallo, tappa decisiva di su commissione di Francesco molti Giri d’Italia e di Lom- Melzi d’Eril, vicepresidente bardia, questa piccola chiesa della napoleonica Repubblica conserva parecchi cimeli dei Italiana. Il parco che la circon- campioni di ciclismo: le bici- da, primo esempio di giardino clette usate da Bartali, Coppi all’inglese sul Lago di Como, VILLA SERBELLONI e Merckx nelle loro vittorie al fu realizzato con grande cura Tour de France, la bici specia- livellando terreni o alzando Villa Serbelloni è situata sul le usata da Moser per il record piccoli colli allo scopo di far promontorio di Bellagio in dell’ora, e diverse maglie rosa, sembrare l’area più grande splendida posizione panora- gialle e iridate. delle sue reali dimensioni. La mica sui due rami del Lago di Negli anni novanta questi ci- distribuzione della vegetazione Como e Lecco. meli erano ormai così nume- fu il frutto di lunghi studi per La villa ha una storia antichis- rosi da non trovare più posto accrescere l’illusione ottica. sima: già di proprietà della fa- nella piccola chiesetta. Tra gli alberi e i fiori del giardi- miglia Sfondrati, sin dal 1533, Per accoglierli è stato ideato no anche interessanti sculture, nel 1788 passò di proprietà il Museo del Ciclismo, eretto a un laghetto di ninfee, un’aran- al conte Alessandro Serbello- fianco del santuario. ciera adibita a museo e la cap- ni che si interessò soprattutto pella neoclassica di famiglia. dell’immenso parco che il visi- Per informazioni: Stendhal scrisse molte pagine tatore oggi percorre alla sco- [email protected] sulla villa, mentre il pianista e perta di piante secolari, eso- www.museodelghisallo.it. compositore Franz Liszt amava tiche e rare, grotte, sculture e sostare nel parco e in parti- resti di costruzioni medievali. colare nel chiosco moresco di Nel 1907 fu venduta ad una fronte al lago, dove compose società svizzera che ne fece la sua Après une Lecture de l’Albergo Serbelloni. Dante: Fantasia quasi Sonata. L’albergo venne comprato dal- Il giardino è visitabile da fine la principessa Ella Walker marzo a inizio novembre. che lo lasciò nel 1959 in ere- dità alla fondazione Rocke- www.giardinidivillamelzi.it feller. Oggi Villa Serbelloni è adibita a luogo di soggiorno e di in- contro per studiosi. Il parco è visitabile da marzo a novembre con visite guidate tutti i giorni tranne il lunedì.

Info e prenotazioni: Promobellagio Tel./Fax 031.951555

www.promobellagio.it L’ITINERARIO SANO COME UN  PESCE

19 BUONO COME ILPANE “Celebrerò col verso i villan vispi e sciolti sparsi per li ricolti; e i membri non mai stanchi dietro al crescente pane”.

Giuseppe Parini Le odi Nella pianura e nelle colline coma- cui consistenza è data solo dalla cro- sche era ed è tuttora diffusa la col- sta croccante e friabile. tura dei cereali, come è testimoniato Con la farina di mais, nella tradizio- dalla presenza dei mulini ad acqua ne comasca e lombarda in generale, per la macinazione delle granaglie si prepara la polenta, che viene cuci- Sotto: (ad esempio lungo il fiume Lambro nata con formaggio delle valli, burro mappa delle principali a Merone, sul fiume Seveso a Fino o semplicemente accompagnata con aree di produzione Mornasco e lungo i torrenti Lanza e il latte; oggi viene servita con carne, Faloppia). selvaggina o con i famosi Missoltini In passato per la produzione del pane (vedi box nella sezione dedicata al si utilizzavano, pesce). Nei secoli scorsi l’uso sapien- Meascia (dolce o salata), oltre al frumen- te di ingredienti poveri, ma miscelati

LAGO DI COMO Mataloch to (pane bianco, in maniera equilibrata, caratteristico appannaggio solo della cucina lariana, ha in parte ri- delle famiglie be- sparmiato la popolazione da malattie Braschin nestanti), il grano- tipiche della carestia, quali la pella- turco (pane giallo), gra, che invece colpì pesantemente il il miglio (Pan de Veneto e la Pianura Padana.

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R Mej), la segale, l’a- Il prodotto tipico della zona di mon- A L

- LUGANO RESIO Mataloch - CE vena, l’orzo e altri tagna è invece la castagna. Molti piat- O O N A G M U L O I cereali minori. Tra i ti tipici utilizzano il prodotto fresco D C I O D G O A G

L A pani bianchi, la cui o secco, intero o macinato, per la

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Nocciolini storia viene fatta preparazione di dolci, pasta fresca, di Canzo risalire alla domi- polente e focacce. Più di recente, si nazione austro-un- è pensato di utilizzare la castagna Resta LECCO garica troviamo anche nella produzione della birra. COMOCOMO Masigott la Michetta e la Dal castagneto, per la sua facilità di Rosetta, due pani lavorazione e resistenza naturale agli “soffiati” ovvero agenti atmosferici, si ricava tradizio- completamente nalmente anche legname da costru- cavi all’interno, la zione e paleria per l’edilizia. Pan Meino e Cutizza vengono prodotti su tutto il territorio provinciale LA “CIABATTA” COMASCA PANE Negli anni ’70 del seco- grano tenero “tipo 1 Ita- lo scorso, grazie all’in- lia”, che si presta a una ventiva dei panettieri lievitazione più lunga e lariani, si diffonde nel il cui risultato finale è comasco un prodotto più fragrante. In questa completamente nuovo: seconda versione la Cia- la Ciabatta. Si narra batta si è diffusa in Italia che proprio da questa e nel mondo. ricetta prenda spunto il procedimento registra- to nel 1982 ad Adria in provincia di Rovigo con il nome di Ciabatta Po- lesana. A differenza della Terreno agricolo a Guanzate Ciabatta comasca, che nasceva dall’esigenza di recuperare, tramite una SCHEDA PRODOTTO “rinfrescata” con acqua, gli avanzi di pasta dei Tra i dolci “caserecci” spicca la Cutiz- pani soffiati, per quella polesana viene utilizza- za (detta anche Paraa), una focaccia Mulino sul Lanza fritta fatta con la poca farina bianca ta la farina integrale di un tempo disponibile, zucchero e latte. La Cutizza veniva servita come merenda o come dolce, anche nel- la variante con le mele. Per la pre- parazione del pane si utilizzavano invece farine di cereali più poveri, soprattutto granoturco. Le farine bianche e gialle sono utilizzate per produrre i dolci tipici della tradizio- ne come il Braschin, i Masigott, il Pan Meino (Pan de Mej), la Meascia, dolce e salata, i Nocciolini di Canzo e la Resta, tutti dolci riconosciuti da Il Pan de Mej Regione Lombardia come “prodotti agroalimentari tradizionali”. La Me- Impastato con farina di miglio (Mej) e di grantur- ascia (o Miascia), detta anche Turta co, il Pan de Mej (o Pan Meino) è un soffice pane di Paisan, è un dolce tradizionale zuccherato caratterizzato dal profumo dei fiori di delle zone montane dell’Alto Lario sambuco essiccati cosparsi sulla sua superficie. occidentale, considerato anche pa- Dolce tipico lombardo, presente ancora oggi nelle sto povero. Viene preparato con una vetrine di molte pasticcerie, veniva preparato un base di pane raermo impastato con tempo il 23 aprile, in occasione della festa di San farina bianca o gialla, con l’aggiunta Giorgio, patrono dei lattai. di frutta fresca o secca; ne esistono numerose varianti locali e familiari. Dopo la sottoscrizione dei contratti annuali di Nelle pasticcerie di Canzo troverete fornitura del latte le famiglie di lattai e contadini un’ampia oerta dei tipici Noccioli- festeggiavano i nuovi accordi con il Pan Meino in- ni. Sono piccoli biscotti friabili simili zuppato nella panna fresca. all’amaretto ma dal gusto di noccio- IL PRODOTTO  BUONO COME IL PANE la dalla forma emisferica di circa due 21 centimetri di diametro. BUONO COME ILPANE LEGENDA LEGENDAItinerario tura con bei ne- Itinerario gozi ed eleganti Punto di partenza pasticcerie, ideali NESSOCARENO Punto di partenza POGNANA Punto di arrivo per una sosta e FAGGECARENOTO CANZO un assaggio dei TORNOPOGNANA LECCO PuntoComplesso di arrivo di FAGGETO CANZO famosi nocciolini. BLEVIOTORNO LECCO ComplessoGalliano (Cantù) di Lago di Un chilometro a BLEVIO ERBA Annone Galliano (Cantù) Lago di Pusiano Lago di sud dell’abitato, COMO ERBALago di Annone MERONE Alserio Lago di Pusiano incontriamo il COMO Lago di Alserio MERONE Lago del Segrino, Lecco Como piccolo lago pre- Lecco alpino balneabile, Como CANTÙ costeggiato da CANTÙ una pista ciclope- donale di 5 Km, ITINERARIO con alcune spiag- ge libere e un lido L’itinerario: Dal lago ai laghetti, sulle tracce degli a pagamento. Proseguendo lungo il lago dirigia- antichi mulini. moci verso Pusiano, dove si trova il più grande Tempi di percorrenza in auto: 2h 30m circa (esclu- dei laghi briantei. Il lago offre uno degli spettacoli se soste e visite). naturali più belli di tutta la Brianza, sia che lo si osservi dall’alto, salendo sul Monte Cornizzolo Partiamo da Como in direzione Bellagio per rag- (1240 m.), sia che lo si guardi dalle sponde, che giungere dapprima Blevio, Torno, Careno e Nesso, conservano ancora il loro aspetto naturale. Il lago deliziosi borghi da visitare, sulla riva orientale del di Pusiano è l’unico dei laghi briantei ad ave- lago / ramo di Como, con i loro coloratissimi por- re un’isola. Se volete ammirarne la bellezza e le suggestioni direttamente dall’acqua, lo potete fare a bordo del battello elettrico Vago Eupili che da aprile ad ottobre propone escursioni con partenza da Bosisio Parini (info: www.prolocobosisio.it). In questo territorio ricco di corsi d’acqua, come ricorda Giuseppe Parini nelle sue Odi, fiorivano gli antichi mestieri agricoli. Vale la pena perciò fare una deviazione a Merone, cittadina industria- le situata tra i due laghetti di Pusiano e Alserio e attraversata dal fiume Lambro. Lungo il fiume un I mulini di Baggero tempo c’erano oltre 40 mulini, con più di 240 ma- cine per la produzione di farina e olio. Nella carat- ticcioli. Da Nesso - con il suo Orrido, una cascata teristica frazione di Baggero, all’interno di un’oasi che precipita in un’alta e stretta forra che divide di 8 ettari situata nel Parco della Valle del Lambro, in due il paese - deviamo quindi verso il Piano del è possibile vedere ancora oggi quattro mulini (ex Tivano, dove potremo fermarci per una sosta e un oleificio e torchio), con l’impianto di quattro ruo- assaggio dei tradizionali piatti di polenta. Attra- te metalliche e le paratie tuttora funzionanti (info versiamo tutto il pianoro a 900 metri di quota. Qui, su: www.parcovallelambro.it). Prima di rientrare a sulla colma di Sormano, ci accoglie un Osservato- Como, proseguiamo verso la città di Cantù, patria rio, gestito dal Gruppo Astrofili Brianza (per aper- del mobile e dei merletti, dove, in via S. Vincenzo, ture al pubblico: www.osservatoriosormano.it). si trova l’imperdibile complesso monumentale di Scendiamo ora verso Canzo, località di villeggia- Galliano. 22 VILLA PLINIANA A TORNO BASILICA DI struito nell’XI secolo prece- SAN VINCENZO duto da un pronao e sormon- L’imponente Villa Pliniana, E BATTISTERO DI tato da un tiburio ottagonale. costruita alla fine del Cin- SAN GIOVANNI Al suo interno, la vasca batte- quecento per il governatore A GALLIANO (CANTÙ) simale ricavata da una grossa spagnolo di Como, Anguis- macina di epoca romana. sola, ingloba una fonte inter- Il complesso architettonico mittente, la Pluviana, già nota di Galliano, costituito dalla ad amanti della storia natu- Basilica di San Vincenzo e I LAGHETTI DEL PITTORE rale come Plinio il Vecchio e dal Battistero di San Giovan- Leonardo da Vinci. Il torren- ni, occupa un posto di rilievo Giovanni Segantini, il massi- te, dopo aver attraversato il fra le testimonianze artistiche mo esponente del divisioni- sottosuolo ed essere passato del romanico lombardo. Se- smo italiano, le cui opere si sotto la villa, si getta nel lago trovano esposte nei maggiori da un arco a tutto sesto che si musei del mondo, si stabilì a apre a filo d’acqua. Amman- Pusiano dal 1880 al 1885 per tato di fascino e mistero il lavorare a diretto contatto con palazzo è sempre stato prota- la natura. Le sue ricerche sul- gonista di leggende e vicende la luce lo portarono a ritrarre quando appassionanti quando numerosi paesaggi e scene tragiche. agresti. Per le sue atmosfere cupe e I laghetti brianzoli (in par- misteriose, nel 1942 Mario ticolare il lago del Segrino, Soldati lo scelse come loca- quello di Pusiano e quello di tion per il suo film Malombra, Annone), con i loro ambienti tratto dall’omonimo romanzo acquatici, i cavalli al guado, di Antonio Fogazzaro. In real- le barche di pescatori, i cre- tà lo stesso Fogazzaro visitò la puscoli e i tramonti che ispi- villa e rimase impressionato rarono una delle sue opere dalle sue atmosfere tetre, che condo la leggenda la basilica più importanti: “l’Ave Maria ispirarono quelle del roman- fu costruita sulle rovine di un a trasbordo”, offrono ancora zo, peraltro ambientato in un antico tempio pagano attorno oggi le stesse suggestioni. luogo non precisato. al VI secolo d.C., tuttavia la prima documentazione certa dell’esistenza della chiesa è quella relativa alla sua con- sacrazione nelle forme attua- li avvenuta nell’XI secolo, quando ne era custode Ariber- to da Intimiano. A lui si deve il ciclo di affreschi sulle pareti della navata che rappresenta uno dei migliori cicli pittorici dell’epoca presenti nell’Italia settentrionale. Il battistero, situato a destra Lago del Segrino

della chiesa è un edificio co- L’ITINERARIO  BUONO COME IL PANE

23 DOLCE COME IL

“(Le api) MIELE raccolgono il miele dolcissimo e delicatissimo e molto salutare, modellano i favi e le cere per i mille usi della vita, sopportano la fatica, compiono lavori (…) consapevoli che stanno per fare una cosa desiderata”. Come testimoniano le pitture rupe- bosco, mille fiori, di alta montagna, stri, la storia dell’apicoltura in Eu- lampone, rododendro e ailanto. Plinio Il Vecchio ropa ha origini antichissime (circa Che l’apicoltura sia legata alle tradi- Naturalis Historia 7.000 anni a. C.), pochi però sanno zioni culinarie locali è testimoniato che è proprio a un comasco illustre, dall’impiego del miele nella pastic- Plinio il Vecchio, che si deve uno ceria popolare, in particolare nella dei primi studi sul mondo delle api preparazione di alcuni dolci come il e sulla produzione del miele. Plinio Mataloch, tipico pane dolce del Cen- il Vecchio, nato nel 23 d.C a Como, tro e dell’Alto Lago e in alcune va- è stato uno scrittore latino e uno dei rianti della Resta (in dialetto Resca) massimi studiosi interdisciplinari “pasquale”, dolce tradizionale della dell’antichità. città di Como (vedi box). La presen- In funzione delle differenti specie za di alveari in ottima salute, rappre- botaniche nettari- senta anche un titolo di merito sulla fere (sia sponta- qualità dell’ambiente perché le api nee che coltivate) costituiscono un indicatore biologico presenti sul ter- straordinario. È anche grazie al loro ritorio comasco, instancabile lavoro di impollinazione si distinguono le che il Lago di Como è così ricco di seguenti tipologie biodiversità. di “miele laria- no”: acacia o ro- binia (diffusa nel- le zone di pianura e collina), casta- gno (presente so- prattutto sui mon- ti del Triangolo Lariano, della Val d’Intelvi, del cen- tro e alto Lario), tiglio, melata o

24 LA RESTA E IL MATALOCH MIELE Burro, zucchero, scorza Oggi è possibile trovarlo di limone, uvetta e frut- nelle pasticcerie in ogni ta candita sono alcuni periodo dell’anno. degli ingredienti della Il Mataloch è invece un “Resta” (Resca in dia- dolce tipico del Centro letto comasco), il dolce e dell’Alto Lago. Anche tradizionale della città questo è un panettone di Como che veniva pre- dalla forma allunga- parato un tempo in oc- ta, caratterizzato da un casione della domenica aroma di anice dovuto delle Palme. All’interno all’impiego dei fiori di dell’impasto – che in finocchio. La sua origine alcune varianti preve- viene fatta risalire all’e- de anche l’impiego del poca della dominazione miele - veniva inserito spagnola. L’impasto è un ramoscello d’ulivo. ricchissimo di ingre- SCHEDA PRODOTTO La parola “Resca” (nel dienti (oltre al miele, dialetto locale “lisca di l’uva sultanina, i canditi pesce”), così come gli di cedro e di arancia, le I vari mieli possono presentare intagli a forma di spiga noci, le nocciole, i fichi accentuate dierenze nel colore e nell’aroma (si passa da quello praticati sulla superficie, secchi ecc.) che possono molto chiaro e limpido di robinia, sembrerebbero far rife- variare a seconda del a quello molto scuro e con note rimento ai simboli della luogo di produzione. amarognole di castagno) anche in rinascita primaverile. rapporto alle diverse componenti di nettare (la denominazione in- dica solo la specie oristica preva- lente). Ad eccezione di quello di robinia, gli altri tipi di miele possono ten- La Resta dere col tempo a cristallizzare, non essendo sottoposti a trattamenti termici di stabilizzazione (pasto- rizzazione). Oltre al miele, dalle api vengono ri- cavati altri prodotti ad elevato va- lore nutritivo e terapeutico, come la propoli, il polline, la cera d’api, la melata; il miele lariano è utiliz- zato anche per preparare confet- ture, marmellate e dolci a base di mandorle e nocciole. La gran parte degli apicoltori lariani praticano la tecnica del nomadismo, ovvero lo spostamento degli alveari sul ter- ritorio nei luoghi di oritura delle

diverse piante nettarifere. DOLCE COME IL MIELE IL PRODOTTO  25 DOLCE COME IL MIELE L a g o d i LEGENDA L C o a g o d i m LEGENDA 1 C o o Itinerario AEROCLUB m AEROCLUB 1 o PuntoItinerario di partenza 3 2 2 4 Punto di arrivopartenza 3 DUOMO 4 Punto di arrivo DUOMO Percorso Razionalismo Comasco: S. FEDELE Percorso1 Monumento Razionalismo ai Caduti eComasco: Canottieri Lario S. FEDELE PINACOTECA 12 MonumentoNovo Comum ai eCaduti Piscina e CanottieriComunale Lario 3 Casa Giuliani Frigerio PINACOTECA 5 2 Novo Comum e Piscina Comunale 34 Casa Giulianidel Fascio Frigerio 5 45 CasaMercato del Coperto Fascio 56 AsiloMercato S. EliaCoperto S. ABBONDIO 6 Asilo S. Elia Lecco S. ABBONDIO Altri punti di interesse lungo il percorso Como Lecco Como Altri punti di interesse lungo il percorso 6 6 ITINERARIO

L’itinerario: Como, la culla del razionalismo ita- vocomum alla Casa del Fascio, quindi alla Pinaco- liano. teca civica e all’asilo Sant’Elia. Tempi di percorrenza a piedi: 1h 15m circa (esclu- Passando da via Mentana, dove si trova Casa Cat- si tempi di visita). taneo Alchieri (al n. 25) dell’architetto razionali- sta Pietro Lingeri, vi raccomandiamo una sosta al Como, capoluogo della provincia omonima, è an- Mercato Coperto, realizzato in quegli stessi anni che la “capitale” del suo lago, sul quale si affaccia dall’ingegnere Mario Levacher di Milano. circondata da dolci colline. Con il suo Duomo e La sua architettura pseudo-monumentale, tipica le mura medioevali, le basiliche romaniche di San dell’epoca fascista, permette un confronto con l’ar- Fedele, San Carpoforo e Sant’Abbondio, le ville, i chitettura razionalista. Levacher vinse il concorso parchi e i giardini, è una città che merita più di un per la realizzazione del mercato tra mille polemi- giorno di visita. Sul sito www.lakecomo.it potrete che e l’opera fu lungamente contestata proprio per trovare tanti suggerimenti per il vostro soggiorno. la sua eccessiva monumentalità, considerata ormai Da non perdere, oltre al centro storico con le sue “superata”. Venne invece scartato, tra gli altri, an- piazze e viuzze animate dove potrete ristorarvi e che il progetto dei fratelli Terragni. fare shopping, la splendida Villa Olmo, la funico- All’interno del padiglione produttori ha sede oggi lare per Brunate da cui godere del panorama, una il Mercato degli Agricoltori Comaschi (a pag. 42) gita in battello, una visita all’hangar (che ospita la dove troverete in vendita il miele lariano, i Mis- più antica organizzazione di volo con idrovolanti e soltini, i formaggi, il pane e tutti gli altri prodotti scuola di volo idro al mondo) e una passeggiata nel alimentari del territorio. Parco della Spina Verde con la sua torre del “Ba- radello” (1158). A Como nacquero e vissero Plinio il Vecchio, Plinio il Giovane, Papa Innocenzo XI e Alessan- dro Volta e, in tempi più vicini ai nostri, Antonio Sant’Elia (futurista) e Giuseppe Terragni (raziona- lista), architetti di fama mondiale del primo Nove- cento.Quello che vi proponiamo è un giro a piedi per la città alla scoperta di alcune tra le più splendi- de testimonianze del Razionalismo italiano. Si parte dal Monumento ai Caduti. Proseguite ora come indicato nella mappa che vi condurrà dal No- Veduta di Como

26 IL QUARTIERE tà. Gli elementi classici sono RAZIONALISTA reinterpretati in chiave razio- nalista e personale con l’uso Tra gli anni venti e gli anni del vetro e del cemento arma- trenta del Novecento la città di to per la struttura portante, i Como è in grande fermento: un quattro prospetti uno diverso gruppo di giovani architetti del dall’altro, il modernissimo log- Politecnico di Milano sta rea- giato della facciata. Terragni lizzando edifici e monumenti non lascia nulla al caso, dise- come non se ne sono mai visti. gnando personalmente pareti, Il Monumento ai Caduti, punto maniglie, zoccolini, pavimenti, di partenza del nostro itine- finiture, lampade, tavoli, scri- rario nella città simbolo del Como, vanie… Razionalismo italiano, venne Monumento ai Caduti Gli interni possono essere vi- realizzato dai fratelli Giusep- sitati previa autorizzazione del piscina comunale – e, tornando pe e Attilio Terragni che, per Comando Provinciale della verso il Monumento ai Caduti, ordine del prefetto, dovettero Guardia di Finanza la sede della Canottieri Lario, attenersi a uno schizzo dell’ar- L’Asilo Sant’Elia, tuttora scuo- entrambi progettati da Gianni chitetto Sant’Elia. Nonostante la dell’infanzia, si sviluppa Mantero pochi anni dopo. l’imposizione “futurista”, il invece su un solo piano ed è In viale Masia, di fronte alla lavoro di pulizia degli orna- caratterizzato da grandi ve- scuola primaria Corridoni, menti previsti dallo schizzo trate, che lo collegano agli raggiungiamo la Casa Giulia- sulla facciata e la possibilità ambiente esterni. Aperta alla ni-Frigerio, ultimo edificio re- di libera capacità espressiva natura e contemporaneamente alizzato da Giuseppe Terragni. all’interno del monumento, fe- protetta dal traffico, questa pic- cero sì che Giuseppe Terragni cola scuola è formata da due potesse riconoscere l’opera, LA EX CASA DEL FASCIO E bracci, che comprendono le una volta conclusa, come “di- L’ASILO SANT’ELIA aule e servizi di vario genere. chiaratamente razionalista”. All’interno, un giardino protet- Nello stesso quartiere, in Viale Pietra miliare dell’architettura to garantisce il collegamento Sinigaglia, possiamo ammirare moderna, la Ex Casa del Fa- con il verde, il sole e la luce, il Novocomum, edificio ad uso scio di Como (ora sede della elementi che Terragni consi- abitativo nel cui impianto sono Guardia di Finanza) venne dera fondamentali per tutti gli riconoscibili i princìpi del Ra- progettata nel 1932 da Giusep- esseri umani. zionalismo: un parallelepipedo pe Terragni in una splendida con due ali laterali a formare prospettiva accanto al polo Per visite all’interno: una C, dove l’architetto lavo- culturale e religioso della cit- [email protected] ra per accostamento di pieni e di vuoti. Per comprendere la Como, ex Casa del Fascio portata innovativa del proget- to, non possiamo prescindere dall’epoca in cui questi edifici vennero costruiti. Il Novoco- mum, soprannominato “Tran- satlantico” per la sua curiosa forma, fece talmente scalpore che i tradizionalisti avrebbero voluto abbatterlo. Nella stessa via possiamo am- mirare l’ex casa Balilla – ora DOLCE COME IL MIELE L’ITINERARIO  27 SORRIDI!

“Malgrado queste CHEESE ed altre economie (…), malgrado i doni di ricotta, di mascherpa, di formaggio di capra, di castagne, di noci, che piovevano dalla gente del paese, Luisa non riusciva a tener la spesa dentro l’entrata”.

Antonio Fogazzaro L’attività casearia è quella di mag- zionata nel tempo da un clima mite Piccolo Mondo gior importanza e diffusione tra le e temperato, da versanti soleggiati Antico aziende agricole comasche, soprat- e mai troppo freddi, terreni umidi e tutto nelle zone montane. Vengono fertili, leggermente declivi, ad alti- prodotti formaggi con latte vaccino, tudini non troppo elevate. Sotto: di capra e misti, sia freschi che sta- Grazie a queste favorevoli condi- mappa delle principali gionati. zioni, nel corso dei secoli, la pratica aree di produzione Tra i vaccini ricordiamo la tipica Se- dell’alpeggio è andata via via sem- muda, il magro di Bellagio, il Laria- pre più diffondendosi tra le piccole no di latteria ed il Lariano di alpeg- comunità locali, selezionando di gio; tra i secondi: conseguenza sia razze bovine e ca- LAGO DI COMO Semuda il Lariano di capra prine autoctone, sia tecniche lattiero Zincarlin (sia fresco che sta- casearie che si sono fortemente radi- gionato) e i Capri- cate nelle tradizioni e nelle abitudini ni a coagulazione alimentari delle loro terre d’origine. lattica e presamica Nel periodo autunno-invernale e a (famoso è il Capri- inizio primavera il latte veniva con- Zincarlin, no di Caslino d’Er- segnato alle latterie turnarie presenti

Casoretta IO

R ba). Tra i formaggi in molti paesi; oggi molti allevatori A L

- LUGANO RESIO misti vi è il gustoso hanno aperto piccoli caseifici azien- - CE O O N A G M U L O Zincarlin, prodotto dali con vendita diretta o preso in I D C I O D G O dalla cagliata o gestione ex latterie (ad es. a San Fe- A G

L A

L

Stracchino tipico

dalla ricotta, con dele Intelvi, Cerano Intelvi e Laino) Formaggella l’aggiunta di erbe mentre alcune ex latterie ospitano di Caglio aromatiche e pepe. musei della civiltà contadina (Mu- LECCO Gli alpeggi laria- seo Etnografico del Latte a Carlaz- COMO ni si distinguono zo e Museo della Valle a Cavargna). Magro, per la qualità e la Sono ancora presenti latterie coope- Caprino varietà della com- rative a Bellagio (Latteria Sociale di di Caslino posizione vegetale Bellagio) e a Dongo (Latteria Alto e floristica, sele- Lario).

Il Lariano d’Alpeggio viene prodotto in tutto il territorio provinciale con latte di vacca. I Caprini di capra e vaccino, il Lariano di latteria, lo Zincarlin e la Ricotta del Lario (detta anche Mascherpa) sono prodotti su tutto il territorio provinciale. La polenta uncia (unta), salvia e servito ancora è un piatto tipico della fumante. provincia di Como la cui Si può degustare in alcu- ricetta originale prevede ne trattorie tipiche e, so- l’utilizzo del formaggio prattutto, nei rifugi e nel- Semüda. le baite del territorio. Si Il formaggio viene ta- tratta di un piatto ricco gliato a tocchetti e inse- e completo, che può es- rito nella polenta cotta sere accompagnato con in un paiolo di rame. una grigliata di carne o Il tutto viene condito con un tagliere di salumi con abbondante burro locali. fuso insieme ad aglio e

Mucche al pascolo in Val d’Intelvi

SCHEDA PRODOTTO

La Semüda è ottenuta da latte crudo di vacca scremato, caglio e sale; le sue forme sono cilindriche (diametro me- dio di 20-30 cm), basse (alte al massimo 8 cm) e con un peso variabile da 2 a 4 chilogrammi. La pasta è caratterizzata da un’occhiatura disomogenea, da una consistenza morbida e da un colore va- riabile tra il giallo paglierino ed il verde chiaro. Il prodotto viene stagionato in grotte naturali dette “crotti” oppure in Lariano d’Alpeggio cantine, per una durata che va dai qua- latte di capra. ranta giorni ai diciotto mesi. La stagionatura dura in media 40-45 Il Lariano d’alpeggio è un formaggio giorni in estate e 50-60 giorni nel perio- a pasta semidura con occhiatura ne do invernale. più o meno abbondante, a seconda dei Il Lariano di capra comprende sia for- fermenti lattici caratteristici di ogni maggini freschi che stagionati, a coagu- vallata. Viene ottenuto da latte intero lazione lattica o presamica; oltre che con o parzialmente scremato, sale e caglio latte caprino, caglio e sale può essere naturale; può contenere no al 30% di aromatizzato con erbe, pepe, spezie va- Zincarlin rie e aglio. Lo Zincarlin, dalla caratteristica forma sferica o tronco conica, è prodotto da una cagliata acida o da una ricotta con l’aggiunta di sale e pepe; possono essere presenti anche erbe, spezie varie e aglio. Dall’allevamento delle capre che ben si adatta ai pascoli dei monti lariani, de- rivano anche i tipici caprini freschi detti

“furmagitt de cavra”. PRODOTTO IL  CHEESE SORRIDI! 29 SORRIDI! CHEESE LEGENDALEGENDA

a a ItinerarioItinerario popolazione affiancava alle attività agri- r r e PORLEZZA e VALSOLDAVALSOLDA PORLEZZA FuniviaFunivia cole il contrabbando. Le merci, stipate in

z z

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z PuntoPunto di partenza di partenza grandi sacchi chiamati bricolle, percorre-

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v naon o PuntoPunto di arrivo di arrivo vano clandestinamente i più impervi sen- S ag

S L uLgu d id i tieri di montagna trasportate a spalla dai o o g g cosiddetti “spalloni”. Il Piccolo museo aL a LANZOL LANZO INTE INTELVILVI della Guardia di Finanza e del Contrab- PELLIOPELLIO INTE INTELVILVI bando di Erbonne (S. Fedele Intelvi) ne S. FEDELES. FEDELE I. I. raccoglie oggetti e testimonianze. PIGRAPIGRA o o Sono tante le possibilità di trekking tra i m m o o dolci pendii e i freschi boschi di questa C C LeccoLecco a i i l i al i d d ComoComo t at a terra di confine tra l’Italia e la Confede- I I o ARGEGNOARGEGNOo

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g razione Elvetica. Sul sito della comunità

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L montana (www.lariointelvese.it) trovere- te spunti e itinerari. ITINERARIO Tra le numerose attrattive, vi suggeriamo senz’altro una gita a Pigra, piccolo paese L’itinerario: Nei ridenti pascoli di confine. di montagna (900 m s.l.m.) adagiato su di un ver- Tempi di percorrenza in auto (esclusi tempi di de pianoro da cui si gode una stupenda vista del visita, soste e salita a Pigra in funivia): 1h 45m lago e delle montagne circostanti. circa. Si parte da , ridente cittadina sulle rive del lago, raggiungibile in battello o in auto. La La fresca e soliva Valle d’Intelvi, delimitata dal funivia, sulla strada provinciale, appena fuori Lago di Como e dal Lago di Lugano, è il luogo dall’abitato, è stata inaugurata nel 1971 e col- ideale di villeggiatura per chi ama la natura e gli lega il paese, in circa cinque minuti, al borgo di sport di montagna. Il territorio vanta pascoli di Pigra, da dove è possibile godere di una stupenda altura dove gli animali brucano allo stato bra- vista del lago e delle montagne circostanti. Pigra do tra erbe e fiori tipici che donano il gusto, il inoltre è un ottimo punto di partenza per belle sapore e quelle particolari proprietà che fanno escursioni alla scoperta dei luoghi di produzione l’eccellenza dei formaggi di questa valle. dei formaggi di montagna della valle d’Intelvi. Qui, nel passato, per combattere la povertà, la Ritornati ad Argegno, proseguiamo ora in auto verso S. Fedele Intelvi. La strada sale rapida- mente, con ampi tornanti, per sbucare sui vasti e soleggiati pianori delimitati dai castagneti. In valle sono numerosi i ristoranti e le trattorie dove fermarsi per una degustazione o per il pranzo. Superiamo Dizzasco e continuiamo fino a Casti- glione, San Fedele, Pellio e Lanzo, piccoli paesi tutti da scoprire. Giungiamo infine nella frazione di Scaria, un antico borgo assolutamente da non perdere, soprattutto per la chiesa tardo-barocca di S. Maria di Scaria, ricca di affreschi, statue e rilievi, uno dei più alti esempi di tardo baroc- co a livello europeo. A pochi minuti a piedi vi segnaliamo la bellissima chiesa dei Ss. Nazaro e Celso. Da Pellio possiamo infine discendere sulla SP 14 verso le rive del lago di Lugano, con una bella vista sul paese di Osteno. Costeggia- 30 distinsero in particolare, tra Europa. IMaestriIntelvesisi non soloinItaliamatutta furono chiamate alavorare di ‘magistri’. Questefamiglie bravura valseloro l’appellativo generazione persecoli,elacui fu tramandata digenerazione in pittori estuccatorilacuiopera pomastri, scalpellini,scultori, l’abilità deisuoiartigiani:ca- le Intelvisifece conoscere per Fin daitempipiùantichi, la Val - I MAESTRIINTELVESI Antonio Fogazzaro. Mondo Antico, capolavoro di vicende delromanzoPiccolo da sfondo allera, che fanno da, sulconfineconlaSvizze- frazioni delcomunedi Valsol- possibile proseguire finoalle svizzeri etedeschi.Daquiè amata soprattuttodaolandesi, to diPorlezza, metaturistica mo oraillagofinoall’abita- Santa Maria diScaria Maria Santa nel mesedisettembre, quando dalle suggestioni nordiche e ciata elaneve ricamapaesaggi la suasuperficiediventaghiac- te attraente ininverno, quando Lago diPianoèparticolarmen- in ogni stagione dell’anno, il no lariserva. Adatto allevisite cento speciediuccellipopola- salamandre, pesci eoltre aben tassi, volpiescoiattoli,rane e fauna selvatica:caprioli,cervi, Europea. L’ambiente èricco di za Comunitaria dall’Unione sciuta comeSitodiImportan- gione Lombardia edèricono- delle aree protette dallaRe- Piano rientra nelcomplesso La RiservaNaturale Lago di LA RISERVA DELLAGO DIPIANO tazione: Tel.+39.3487930214 rano Intelvi,visitabile supreno- dello StuccoeScagliola diCe- le chiese della Valle enelMuseo trovano numerosissimi in tutte Esempi diquestelavorazioni si vegetali. di gesso ecoloranti minerali e ta imarmiintarsiati conl’uso è unatecnicaartisticache imi- e dellascagliola. Quest’ultima corazione plasticadellostucco Seicento eSettecento, nellade- zioni www.fondoambiente.it). bile surichiesta (perinforma - l’ambiente Italianoedèvisita- di proprietà delFAI Fondo per tore Antonio Fogazzaro, èora e iricordi piùcaridelloscrit- serva ancora gliarredi, ilibri Villa Fogazzaro Roi,che con- del Niscioree eilcimitero. darsena diOmbretta, lavilla si trovano l’orto di Franco, la vicende delromanzo: adOria stello, sisvolgono quasituttele sio, SanMamete, PuriaeCa- Negli abitati di Oria, Alboga- manzo PiccoloMondo Antico. trasse ispirazione perilsuoro- questo luogo dipaceloscrittore italiana delLago diLugano. In zione di Valsolda, sullasponda nella suavilladiOria,unafra- lunghi periodidellasuavita Antonio Fogazzaro trascorse I LUOGHIDIFOGAZZARO www.riservalagodipiano.eu guidate. Per informazioni: interessante programma divisite risti elescolaresche eoffrono un ben organizzato accolgono itu- Un ecomuseoeuncentro visite riproduzione dellaspecie. mito delcervonelperiododi notturne per l’ascolto del bra- vengono organizzate escursioni Casa diFogazzaro 31

SORRIDI! CHEESE  L’ITINERARIO UN ASSAGGIO DELLA PROVINCIA DI Lecco e la LECCO Valsassina, e Varenna, la Brianza e Montevecchia: tra itinerari e prodotti alla scoperta del lecchese Tempi di percorrenza in auto (esclusi tempi di visita e soste): 2h 30m circa.

SORICOSORICO LEGENDALEGENDA COLICO ItinerarioItinerario

o o SentieroSentiero del Vi delandante Viandante m m oBELLANO PuntoPunto di partenza di partenza oBELLANO PREMANAPREMANA C C Punto di arrivo Punto di arrivo

i CRANDOLA V. i CRANDOLA V. d d stava per essere abbandonata a causa della crisi

VARENNA VARENNA o dell’allevamento dei bachi da seta. Per compen- o g g L a BARZIO sare la perdita di queste risorse, sui terrazzamenti L a BARZIO di Montevecchia (ora inseriti nel Parco Naturale BALLABIO di Montevecchia e della Valle del Curone) si co- BALLABIO minciarono a coltivare le piante aromatiche più in LECCO uso nella cucina lombarda e in particolare la salvia LECCO e il rosmarino, che ben si adattavano al microcli- COMO ma favorevole e all’assenza di gelate. Negli ultimi COMO anni molte altre erbe si sono aggiunte a quelle tra-

MONTEVECCHIA IMBERSAGO MONTEVECCHIA IMBERSAGO ITINERARIO

GLI AROMI DI MONTEVECCHIA

La storia della salvia e del rosmarino di Monte- vecchia ha inizio nei primi anni del Novecento quando le viti, da sempre presenti in questo ter- ritorio, vennero attaccate e compromesse dalla fi- lossera. Sempre in quegli anni la coltura dei gelsi Declivi tipici di Montevecchia

32 za[…] Alti monti la difendono dalle LECCO tramontane. Le bru- me, le nebbie, che salgono dalle pianure e dai laghi la sfiora- no fruttuosamente: è chiaro, oramai, che il vino più delicato e squisito deriva sempre da uve mature al limite estremo delle condizioni climatiche e geoponi- che necessarie alla vite”. Verso la fine del XIX secolo, una serie di fat- tori portò all’abbandono progressivo dei terraz- zamenti di Montevecchia: la scarsa redditività Terreno agricolo a Guanzate economica dovuta alla fatica di coltivare su de- clivi molto corti e l’arrivo, a partire dal 1880, di un parassita, la Fillossera, che decimò i vigneti. dizionali: basilico, maggiorana, menta origano, Un nuovo impulso alla viticoltura arrivò negli melissa, coriandolo, dragoncello… ultimi decenni del secolo scorso, grazie all’at- La particolare cura delle piante, trasportate an- trattività turistica del territorio lariano, che, per cora oggi a spalla da un terrazzamento all’altro la sua bellezza e la sua varietà, tra lago, colline nella “gerla” e il controllo delle erbe infestanti, e montagne, permette di attirare sul luogo i po- eseguito manualmente con piccoli mezzi mec- tenziali consumatori e di valorizzare e riscattare canici, danno al prodotto una qualità ecceziona- una realtà agricola storica e un prodotto di alta le, riconosciuta da Regione Lombardia che ha qualità. inserito la salvia e il rosmarino di Montevecchia Per informazioni: www.terrelarianeigt.it nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizio- nali. IL TRAGHETTO DI LEONARDO

L’IGT TERRE LARIANE Il traghetto leonardesco collega il paese di Im- bersago (LC) con Villa D’ (BG), situata Terre Lariane è l’I.G.T. (Indicazione Geografica sulla riva opposta del fiume Adda. Tipica) delle province di Lecco e Como, ricono- sciuta a partire dalla vendemmia 2008. Le due zone più importanti di produzione sono le colline della Brianza intorno a Montevecchia e l’Alto Lago di Como, dove i vigneti terrazzati e le escursioni termiche importanti, donano ai vini eleganza, freschezza e sapidità, espressioni tipiche di questo territorio. Conosciuta già ai tempi di Strabone (63 a.C. – 19 d.C.), la viticoltura sul Lago di Como trova a Montevecchia la sua più vasta area di produ- zione. Così descrisse questo territorio Mario Soldati nel 1968: “Quella delle terrazze di Montevec-

chia è tra le più belle posizioni della Brian- UN DELLA ASSAGGIO PROVINCIA DI LECCO

33 UN ASSAGGIO DELLA PROVINCIA DI LECCO

Si tratta di una riproduzione del traghetto proget- con le sue rarissime composizioni plastiche in cera tato da Leonardo da Vinci, che pensò di sfruttare e cartapesta del Seicento e la “ Trinità” del Cerano. la corrente secondo la cosiddetta “Legge del Pa- Proseguite poi nella parte nord di Lecco dove si rallelogramma”. trovano i due rioni che si contendono la “Casa di Questa imbarcazione, che dal 1513 attraverso vari Lucia”: il rione di Olate, ritenuto il paesello natale rifacimenti conduce i viandanti da una sponda della “promessa sposa” e quello di Acquate. Più all’altra, è in grado di trasportare fino a quattro sopra, sul promontorio dello Zucco, sarebbe sta- automobili. to individuato il palazzotto di Don Rodrigo, ora Un cavo, teso tra le due sponde assicura l’imbarca- edificio razionalista, mentre una strada campestre zione che viene manovrata da un solo uomo. che porta a Germanedo vuole indicare il luogo del Poco lontano, a poco meno di sei chilometri dal famoso “appostamento” dei Bravi. E ancora, nel traghetto di Imbersago, lo spettacolare Ponte rione di Chiuso, dove dimora il sarto che accoglie sull’Adda è una delle maggiori opere di architettu- Lucia liberata e dove sarebbe avvenuta la celebre ra del ferro realizzate in Italia. Progettato dall’in- conversione dell’Innominato. D’obbligo infine la gegnere svizzero Jules Röthlisberger e realizzato visita alla dimora che appartenne alla famiglia tra il 1887 ed il 1889, il ponte si eleva di ben 85 Manzoni e che lo scrittore vendette a malincuore; metri al di sopra del livello del fiume, per una lun- l’edificio ospita attualmente il Museo Manzoniano ghezza di 266 metri. che espone manoscritti, prime edizioni, cimeli re- lativi alla vita e alle opere dello scrittore.

I LUOGHI DEI PROMESSI SPOSI I FORMAGGI DELLA VALSASSINA Un giovedì finalmente, capitò al monastero un uomo a cercar d’Agnese. Era un pesciaiolo di Pe- Terra di produzione di formaggi a denominazione scarenico, che andava a Milano (…) di origine protetta (DOP) come Taleggio, Gorgon- Non si può parlare del Lago di Como senza ricor- zola e Quartirolo, la provincia di Lecco può essere dare le vicende de I Promessi Sposi. La città di considerata una delle culle dell’industria casearia Lecco con i suoi rioni e quartieri è un continuo italiana. A partire dagli ultimi decenni del “800 rimando alle vicende del capolavoro di Alessan- nascono nella sola Ballabio tre aziende che entre- dro Manzoni. Vi consigliamo una visita all’antico ranno a far parte della storia: la Galbani, la Loca- quartiere di Pescarenico, a sud della città, dove si telli e, successivamente la Invernizzi. trovava il convento di fra’ Cristoforo e dove è pos- A fianco dell’attività di tipo industriale, che ha sibile visitare la chiesa dei Santi Materno e Lucia reso nota questa terra in ogni angolo del mondo,

Lecco, panorama Ballabio, panorama

34 zona. Il “miracolo di Premana” risale però alla te dellalavorazione diffusa inquesta del ferro località dimontagna halesueorigininell’ar della lavorazione da taglioinquesta dellearmi produzione di lamee forbici d’Italia. La storia le metridialtitudine,èilmaggior centrodi Premana, piccolopaesedella Valsassina amil- COLTELLERIA PER TUTTE LERICETTE PREMANA “cavie”, venne datoloroquestonome. ne inventò laricetta. Trattandosi di“prove” o accontentare ilsignorottocheliaveva ordinati, derivi daglisvariati tentativi diuncuocoche,per La leggenda vuolecheilnomediquestibiscotti dizucchero. il cioccolato,mieleoigranelli nendoli avolte condellepiccolevarianti come espone iCaviadini nellapropriavetrina, propo- Oggi ogni pasticciereepanettieredellavalle me diturismo,sidiffusero in tuttala Valsassina. dell’Ottocento, conlosviluppodelleprimefor Conosciuti aBarziogiànel1600,verso lafine antica. precisione dellacottura,hannounastoriamolto a manoedalla dalla lavorazione dienti genuini, riva- dagliingre la cuibontàde- rombo oanodo, a tipica forma pastafrolla dalla plici dolcettidi I Caviadini, sem- I CAVIADINI DIBARZIO d’Alpedelle Mascherpa Valli diLecco. chino tipicoelostracchinodella Valsassina eil Fiorone elaRobioladella Valsassina, loStrac- limentari tradizionalidaRegione Lombardia:il - del lecchesericonosciuticomeprodottiagroa altissima qualità.Sonobencinqueiformaggi di continua tuttoralaproduzioneartigianale - - e sipreparanotuttora inoccasionedellafesta Gli Scapinasc,che pertradizionesipreparavano DELL’ALTASCAPINÀSC VALSASSINA economisti dituttoilmondo. di“casoclinico” distudiopergli gia, unasorta disoccupazione edove lamanod’operascarseg- di pocopiù2000abitanti,chenonconosce di questopaesino del mercatoglobalefacendo sono riuscitiasopravvivere allaconcorrenza diPremana qualità delprodotto,gliartigiani ultimi decenni,investendo nellaricercae vengono oggi intuttoilmondo.Negli esportati rilasciato dallaCameradiCommercioLecco, dal MarchioCollettivo diQualitàPREMANA, bici e coltelli. Questi prodotti, contraddistinti impegnatefamiliare, nellaproduzionedifor di 150aziende,prevalentemente aconduzione tutt’ora inattività, inunpaese cosìpiccolo,più cheveded’occhio inuncrescendovertiginoso aumentaronoavista ne aconduzionefamiliare coinvolse delpaese.Leoffici- moltefamiglie momento ebbeinizioun’attività chebenpresto commerciare conicompatriotilontani.Daquel lamedataglio paese, cominciòacostruire questi emigrati, Ambrogio al Sanelli,ritornato Venezia, Verona eMilano.Nel1869unodi piccoli negozi eofficineinalcunecittàcome edaprirono se furonocostrettiademigrare fine dell’800,quandomoltiuominidelpae- Premana, panorama - 35

UN ASSAGGIO DELLA PROVINCIA DI LECCO UN ASSAGGIO DELLA PROVINCIA DI LECCO

del patrono di Crandola, Sant’Antonio Abate, ri- cordano nella forma sgraziata lo “scapìn” che nel dialetto della Valsassina è una grossa calza realiz- zata a mano con della lana grezza e infeltrita che un tempo si portava in casa. Questi ravioli dolci nascono in Alta Valsassina nella prima metà del diciassettesimo secolo quando nella valle si svi- luppò la coltura del grano saraceno, con il quale si tira anche la pasta per i pizzoccheri in Valtellina. Gli Scapinasc sono considerati un piatto unico, grazie alla presenza nel ripieno di tutti gli ingre-

Bellano, panorama suggestivi scorci e appassionanti passeggiate alla scoperta delle bellezze paesaggistiche del lago e dell’entroterra. Gli “Scapinàsc” di Crandola

VILLA MONASTERO dienti disponibili sul territorio: dal formaggio VARENNA grattugiato, alla frutta essiccata (pere, mele, fichi e prugne) e sminuzzata, al latte e al pane raffermo Antico convento e dimora patrizia, Villa Monaste- grattugiato. ro, di proprietà della Provincia di Lecco, è oggi

BELLANO E I ROMANZI DI ANDREA VITALI

Il delizioso borgo di Bellano, sulla sponda orienta- le del Lago di Como, fa da sfondo a tutti i romanzi dello scrittore Andrea Vitali. Ogni via del paese, ogni scorcio, ogni mulattiera, è finita nei suoi libri, tant’è che ci si aspetta di incontrarli, i protagoni- sti dei suoi romanzi, passeggiando per le viuzze strette del paese. Gli appassionati dei romanzi di Andrea Vitali potranno trovare sul sito del Comune di Bellano (www.comune.bellano.lc.it) una mappa con l’in- dicazione dei luoghi reali dove sono ambientate le mirabolanti avventure dei suoi personaggi. Il borgo, situato allo sbocco della Valsassina, offre Villa Monastero

36 fuori e dentro i centri abitati e ne ripercorre la fuori edentroicentriabitatineripercorre Sentiero saleda Abbadia Larianaamezzacosta larianoneitrafficicommerciali.Il del territorio che, accantoallavialacuale,testimoniailruolo che dalMilaneseconducefinoallaSvizzerae un’antica via di passaggio Il tracciato ripercorre da Leccoverso nord. naturali dellelocalitàchepunteggiano lacosta e sione unicaperscoprirelebellezzeartistiche cipali centridellariviera, rappresenta un’occa- la spondaorientaledellagoattraversando iprin- Il “Sentiero del Viandante”, che costeggia tutta IL SENTIERO DEL VIANDANTE Per www.villamonastero.eu informazioni: ne Villa Monastero,suoentestrumentale. e gestiti dalla Provincia di Lecco e dall’Istituzio- tifico, amministrativo eculturale,oggi promossi villa èsededicorsieconvegni acaratterescien- inresidenzaprivata.fu trasformato Dal1953la delCardinaleFedericointervento e Borromeo 1200. Nel1567ilmonasterovenne soppressosu probabilitàprimadel cense efondatoconbuona all’ordineCister di SantaMaria,appartenuto Il nomedellavilladeriva dall’anticomonastero e balaustre. la èriccodipianteesoticheconstatue,tempietti in questasedeicorsiestivi. Ilgiardinodellavil- Italiana di Fisica (SIF), che dal 1953 organizza nel 1954duranteilsecondocorsodellaSocietà nazionale. QuiEnricoFermi tennelesuelezioni un CentroConvegni conosciutoalivello inter , panorama - - glio: www.leviedelviandante.it Per elemappedidetta- itempidipercorrenza intuttelestagioni. l’itinerario percorribile e l’eccellenteesposizionedelsentiero rendono Lequotemodeste in trenoalpuntodipartenza. unatappaallavolta ritornando bile percorrere ni conlalineaferroviaria Lecco-Colicoèpossi- 3 o4tappe.Grazieallesuefrequenti intersezio- vello diallenamentoilpercorsoèfrazionabilein deve esserepercorsoatappe. A secondadelli- lunghezza complessiva dicirca45Kmequindi giungere , in provincia di Como. Ha una trarsi fino ai piedi della Valtellina e da qui rag - storia finoadarrivare aColico,perpoiadden- Brivio e il ume Adda ume eil Brivio 37

UN ASSAGGIO DELLA PROVINCIA DI LECCO SAPORI DI LAGO... INPADELLA

PESCE IN CARPIONE

Pulite il pesce togliendo le interiora e squama- telo, quindi infarinatelo e friggetelo accurata- mente in poco olio da entrambi i lati. In un tegame a parte, fate appassite la cipolla tagliata a rondelle, aggiungete sedano e carote tagliati a listarelle, 3 o 4 bacche di ginepro, 2 grani di pepe nero, quindi un rametto di timo selvatico e 1 o 2 foglie di alloro. Bagnate subito con due terzi di vino bianco e un terzo di aceto bianco (se vi piacciono i sa- pori decisi: metà e metà) in quantità sufficiente da coprire il pesce. Livello di difficoltà: medio Portate a ebollizione e fate cuocere a fuoco Tempi di preparazione: tre quarti d’ora circa. lento per circa dieci minuti. Per finire versate Ingredienti per quattro persone: tutto il liquido con le verdure a caldo sul pesce 3 etti di pesce di lago Poca farina e lasciate riposare in frigo per almeno 24 ore. Olio d’oliva extravergine Mangiare freddo. Si conserva al fresco per al- Una cipolla cuni giorni. Un gambo di sedano 1 carota Bacche di ginepro (facoltativo) 1 spicchio di aglio intero Pepe nero in grani Rametto di timo (meglio se selvatico) Alloro, due foglie Un bicchiere composto da due parti di vino bianco e una parte di aceto bianco. Sale e pepe q.b.

38 PADELLA

Pescallo

POLENTA UNCIA

Mescolare insieme le due farine, quindi portare l’acqua ad ebollizione nel paiolo di rame, aggiungere il sale e la farina a pioggia, un po’ alla volta. Lasciare cuocere per il tempo necessario (circa 40 minuti) continuando a mescolare. Una volta cotta, prendere una terrina fare uno strato di polenta a cucchiaiate, poi uno strato di formaggio a tocchetti, poi ancora polenta e così via fino ad esaurire gli ingre- dienti. Chiudere con uno strato di formag- gio. Livello di difficoltà: facile Fare fondere il burro in un pentolino con Tempo di preparazione: un’ora circa l’aglio e la salvia fino a quando diventa fu- Ingredienti per 6 / 8 persone: mante e color nocciola, quindi cospargerlo 750 grammi di farina gialla 250 grammi di farina di grano saraceno sulla polenta. 2 litri di acqua Sale Burro Aglio 4 spicchi Salvia 8 foglie 6/7 etti di formaggio semigrasso di montagna (tipo Semuda) SAPORI DI LAGO... IN PADELLA SAPORI DI LAGO...

39 SAPORI DI LAGO... IN PADELLA

RISO E FILETTI DI PESCE PERSICO POLENTA E MISSOLTINI

Livello di difficoltà: facile Livello di difficoltà: facile Tempo di esecuzione: 30 minuti Tempo di preparazione (esclusa la cottura Ingredienti per quattro persone: della polenta): 15 minuti circa. 280 grammi di riso Ingredienti: 3/4 etti di pesce persico del lago Polenta Quattro cucchiai di olio Missoltini Un etto di burro Aceto Un uovo intero Acqua Poca farina (circa due cucchiai) Prezzemolo Pan grattato q.b. Olio Qualche foglia di salvia

Cuocete il riso in acqua salata, nel frattem- Tagliate a fette di circa un centimetro un pa- po passate i filetti dapprima nella farina, poi netto di polenta gialla che avrete già cotto e nell’uovo ed infine nel pangrattato. Friggeteli lasciato raffreddare. in un tegame con l’olio e una noce di burro, Sciacquate i missoltini in acqua tiepida con facendoli dorare da entrambe le parti. aceto per eliminarne l’eccesso di sale e di gras- Scolate il riso al dente e preparatelo sul piatto, so rappreso, quindi, dopo averli battuti delica- cospargendolo di parmigiano grattugiato. tamente con il batticarne, fateli arrostire per A questo punto decoratelo con i filetti disposti pochi minuti su una griglia calda (o, in alterna- come i petali di un fiore. tiva, in una padella inclinata, facendo attenzio- In un tegame a parte, rosolate il burro con fo- ne a non farli friggere nel proprio olio). glie di salvia e versatelo sopra il piatto. A parte fate grigliare le fette di polenta. Servite ben caldo. Togliere le scaglie dai missoltini con un coltel- lo e deporli, cosparsi con prezzemolo, aceto e LAVARELLO BURRO E SALVIA olio, accanto o sopra le fette di polenta.

Sostituire il lavarello al pesce persico e seguire la preparazione del pesce come per la ricetta del riso e filetti di pesce persico. Servire con un contorno di insalate oppure con patate arrosto, lesse o in purea. 40 nuto egustatacalda. a velo. La cutizzava preparataall’ultimomi- bente e spolveratela con zucchero e zucchero Una volta assor cotta,adagiatelasuunacarta una decinadiminutisull’altrolato. colore, poi giratela e proseguire la cottura per vivace sulfondoprende finoaquandolaparte attaccare lacutizza.Fatela cuocereafuoco attenzioneanonfare la antiaderente,facendo possibile usaresolounfilod’olioeunapadel- In alternativa, perunaversione piùlight,è strato sottiledipastella. te l’impastoericopritetuttoilfondoconuno mestolo,versa- l’olio ècaldo,con un grosso fuoco con circa due dita di olio semi. Quando sul tela all’impasto.Metteteunacasseruola Pelate lamela,tagliatelaafettinesottilieuni- un impastocremoso. aggiungendol’acquasino adottenere frustino con un tenitore, quindi sbattete gli ingredienti il latte el’uovoMescolate la farina, in un con- Zucchero ezucchero avelo 1 pizzicodisale 1 bicchiere d’acqua 1 uovo intero (facoltativo) Mezza melagialla(facoltativa) 250 mldilatte 2 ettidifarinabianca Ingredienti perduecutizze(padellaø28/32): Tempo diesecuzione:20minuticirca Livello didifficoltà:facile CUTIZZA - tere otritate. zucchero edelle foglioline dirosmarino,in- condello cospargere la superficiedellatorta A piacere,unavolta ultimatalacottura,potete preriscaldatoa180°per45/60minuti. forno vrebbe superarei4cm.dialtezza. Cuocerein L’impastoin unatortiera. nondo- dellatorta illievito eversatemo incorporate l’impasto le meleepererimestateiltutto. Daulti- secca, ma nontroppoliquido.Unitela frutta lavorate bene,l’impastodeve restarecremoso mescolare. Unitel’olioextravergine dioliva e mischiate, eilpizzicodisale,continuandoa precedentemente ledue farine, Incorporate Versate illatteemescolate. Lavorate lozuccheroconleuova intere. Poco rosmarino (facoltativo) 1 bustina dilievito perdolci 2 pere piccoleo1grossa tagliate apiccolefette 2 melepiccoleo1grossa tagliate apiccolefette nell’acqua tiepida 80 grammi diuvasultaninaammollata 7 fichi secchi tagliati apezzettini 20 nocitritategrossolanamente 200 mldioliod’olivaextravergine rimane troppo duro) 250 mldilatte(+1/2bicchiere sel’impasto 90 grammi dizucchero, 2uova 1 pizzicodisale 125 grammi difarinabianca 200 grammi difarinagialla(tipofioretto) Ingredienti: Tempi dipreparazione: 20minutipiù1dicottura. Livello didifficoltà:facile MEASCIA 41

SAPORI DI LAGO... IN PADELLA DEGUSTAZIONE E VENDITA

del Consorzio Agrario di Como e Lecco e della grande distribuzione. MARCHIO DI TUTELA Per informazioni contattare: Consorzio per la Tutela dei Prodotti Tradizionali SAPORI DI TERRA SAPORI DI LAGO della provincia di Como Piazza Camerlata, 9 - Como Dal 2002 il marchio “Sapori di terra, Sapori di Tel. 031.59.16.24 - www.saporidicomo.it lago” garantisce la tradizionalità della lavorazione del prodotto lariano. Nato per tutelare e valorizzare il patrimonio eno- gastronomico del Lago di Como, il marchio ha at- PUNTI VENDITA tivato un circuito virtuoso fatto di turismo, gastro- nomia, agricoltura e produzioni artigianali. MERCATO DEGLI AGRICOLTORI I prodotti tradizionali possono avvalersi del mar- COMASCHI chio solo se realizzati seguendo specifici disci- plinari nel rispetto delle tradizioni. Tra i prodot- Situato alle porte della Città Murata, all’interno ti tutelati: i dolci Braschin, Masigott e Meascia, del Mercato Coperto di Como (edificio di interes- Nocciolini e Resta, i formaggi Caprini, Casoretta, se storico-architettonico degli anni ’30 del secolo Formaggella di Caglio, Semuda, Stracchino, Zin- scorso) il Mercato degli Agricoltori Comaschi, carlin, i formaggi Lariani, la Ricotta del Lario, merita senz’altro una visita. Più di venti aziende Salame di testa, Miele, Mortadella di fegato ecc. agricole lariane di montagna, pianura e collina, ol- tre a pescatori di professione, offrono direttamente in vendita i loro prodotti: formaggi, latticini, carni, IL CONSORZIO PER LA TUTELA DEI PRODOTTI TRADIZIONALI DELLA PROVINCIA DI COMO

I prodotti tradizionali delle aziende che aderiscono al Consorzio per la Tutela dei Prodotti Tradizionali della provincia di Como si avvalgono del marchio “Sapori di terra, Sapori di lago”. Il Consorzio partecipa a mercati e mercatini sul territorio, i suoi prodotti inoltre sono in vendita presso il corner degustativo di Lariofiere, la Lat- teria Alto Lario di Dongo e in alcuni punti vendita

42 VENDITA

e caprino, avviene a cura della Cooperativa di Delebio che, ad oggi, assicura la raccolta della maggior parte della produzione di latte degli al- levatori dell’Alto Lario, e la sua trasformazione sul posto in formaggi e prodotti caseari tipici del Lago di Como garantendone una continuità e una crescita qualitativa costante nel tempo. ORARI Lunedì – Sabato: 8:30 - 12:15 / 15:30 - 19:15 Domenica: dalle 9:00 alle 12:15 Via Statale, 178 - 22014 DONGO (CO) pesce, verdura, frutta, pane, farine, miele con- Tel. 0344.82184 - www.latteriaaltolario.com fetture, conserve, fiori e piante. MERCATO DEGLI AGRICOLTORI CORNER DEGUSTATIVO COMASCHI PRESSO LARIOFIERE Como - Mercato Coperto - Via Mentana, 5 Padiglione Produttori Presso il Centro Espositivo Lariofiere di Erba è Orari di apertura: possibile degustare i prodotti tradizionali lariani Martedì, giovedì e sabato 8:00 - 13:00 in occasione di ogni evento/manifestazione in Gli agricoltori lariani presenti al Mercato Co- calendario. Un apposito spazio di valorizzazio- perto di Como, padiglione produttori sono ri- ne dei prodotti del territorio è a disposizione per conoscibili dal marchio del consorzio Co.MAC i vostri assaggi e i vostri acquisti. (Consorzio Mercato Agricoltori Comaschi).

LATTERIA ALTO LARIO DI DONGO

Presso il Punto Vendita della Latteria Alto La- rio di Dongo sono acquistabili tutti i migliori prodotti caseari del Lago di Como, come la tradizionale Semuda e il Lariano, trasformati in loco nell’annesso caseificio, oltre a tutti quelli del patrimonio caseario Valtellinese. Nell’ac- cogliente spazio di vendita La Latteria propone anche l’eccellente olio D.O.P. dei laghi lombardi del Lario, il delicato miele lariano, i “Misultin” BOX LARIOFIERE - Lariofiere è uno spazio e gli altri pesci di lago, le confetture artigianali, polivalente, affermato polo fieristico e luogo i tipici dolci Lariani come il “Braschin”, i mi- ideale di incontro per le aziende e per il grande gliori vini del territorio e salumi tipici. pubblico, vetrina qualificata per la presentazio- Nato per valorizzare e salvaguardare la tradizio- ne e la commercializzazione di prodotti, sede ne casearia dell’Alto Lario e della Val Ceresio, naturale di congressi, concerti, appuntamenti il Caseificio Alto Lario di Dongo, è stato realiz- sportivi, sociali e culturali. Una struttura arti- zato nel 2010 con il contributo della Comunità colata e flessibile, ben radicata in un territorio Montana Valli del Lario e del Ceresio e della ricco di potenzialità e fervido di iniziative. Provincia di Como. Indirizzo: Centro Espositivo Lariofiere -

La raccolta e trasformazione del latte vaccino S.S. 639 - ERBA - www.lariofiere.com E VENDITA DEGUSTAZIONE

43 COME E DOVE NASCE IL PRODOTTO

Volete conoscere i prodotti tipici lariani? Nell’ambito del progetto “Un lago di Sapori” agricoltori e pescatori professionisti della provin- cia di Como vi aprono le porte della loro azien- da, invitandovi ad assistere alle diverse fasi per la produzione e lavorazione dei loro prodotti e a degustarne le prelibatezze. Abbinate al vostro itinerario turistico sul Lago di Como una visita presso un’azienda produttrice e

porterete a casa un’esperienza indimenticabile in luoghi di grande suggestione. Tante proposte per tutti i palati curiosi: la smie- latura, la caseificazione, la frutta e la verdura raccolta direttamente dalla pianta, la scoperta del vigneto e della cantina, dell’uliveto con il vecchio

44 PRODOTTO

frantorio, l’escursione in barca sul lago per assistere alla pesca di un pescatore professio- nista, il trekking a dorso d’asino alla scoperta degli alpeggi e delle stalle. Un’occasione per degustare e, volendo, acqui- stare i prodotti direttamente dagli agricoltori. Inquadrando il QR Code in questa pagina op- te la mappa con gli indirizzi delle aziende che pure visitando il sito www.lakecomo.it trovere- aderiscono a questa iniziativa. Per ogni produt- tore sono indicate le attività proposte, gli orari, i riferimenti e ogni altra informazione utile per la vostra visita.

www.lakecomo.it

Inquadra il QR Code con il tuo dispositivo mobile per scoprire le aziende che aderiscono

all’iniziativa NASCECOME E DOVE IL PRODOTTO 45 INFORMAZIONI TURISTICHE

lago si consiglia l’uscita Lago di Como. Il territorio del Lago di Como si trova Dalla Svizzera si arriva a Como attraverso l’ Auto- nel cuore delle Prealpi lombarde, a nord strada A2 Basilea – Chiasso. di Milano, da cui dista circa 50 km e a pochi passi dalla Svizzera. L’area è divisa LECCO fra le province di Lecco e Como, i cui Da Milano (50 km) SS 36 Nuova Valsassina, co- capoluoghi distano 40 km. La vicinanza moda superstrada che raggiunge Lecco in meno di alle principali stazioni, agli aeroporti e alle 1 ora. strade a scorrimento veloce permettono di Da Como (30 km) passaggio obbligato per chi raggiungere il Lago di Como utilizzando il proviene da Varese e dal Canton Ticino. Si seguo- mezzo di trasporto ritenuto più adatto alle no le strade statali 342, 639 e 36 giungendo a proprie esigenze. Lecco in circa 45 minuti. Il Lago di Como è facilmente raggiungibile Da Bergamo (35 km) accesso principale per chi in auto dalle principali città lombarde e proviene da Est, le statali 342 e 639 conducono a dalla Svizzera. Lecco in 50 minuti circa. Da Sondrio (80 km) SS 38 fino al bivio di Fuentes e da qui proseguire lungo la SS 36 verso Lecco.

IN AUTO IN TRENO COMO Per raggiungere Como provenendo da tutta Italia COMO è necessario il passaggio dal grande snodo auto- Trenitalia/TreNord: da Milano Centrale o da Mi- stradale di Milano. All’altezza di viale Certosa lano Porta Garibaldi per Como San Giovanni. seguire le indicazioni Como/Varese/Autostrada Tempi di percorrenza da 40 minuti a un’ora. dei Laghi per poi prendere la A9 Lainate-Co- TreNord: da Milano Cadorna collegamenti con mo-Chiasso. Como Nord Lago (linea Milano - Como) e con Per la città di Como si consigliano le uscite Como Erba e la Valassina (linea Milano-Asso). Tempi di Centro o Monte Olimpino. percorrenza un’ora circa. Per proseguire lungo la sponda occidentale del Ferrovie Svizzere SBB: da Zurigo e Lugano linea

46 COLLEGAMENTI CON COMO TURISTICHE Da Milano-Malpensa collegamenti per Como con i treni Malpensa Express con cambio a Sa- ronno. www.malpensaexpress.it e www.trenord.it Da Malpensa è inoltre disponibile un collega- mento ferroviario che permette di raggiungere direttamente la Stazione Centrale di Milano. Da Milano-Linate bus navetta ATM per la Sta- zione Centrale di Milano e treno per Como San Giovanni. Da Milano Bergamo-Orio al Serio bus navetta per la Stazione Centrale di Milano e treno per Como San Giovanni.

COLLEGAMENTI CON LECCO Lago di Como, primo bacino Da Linate e Malpensa sono operativi tutti i giorni servizi pullman che collegano l’aero- Lugano-Chiasso-Como per Como San Giovanni. porto con la Stazione Centrale di Milano, con Tempi di percorrenza da Lugano: un’ora. frequenza rispettivamente di 30 minuti e 20 minuti. Da Malpensa è inoltre disponibile un LECCO nuovo collegamento ferroviario che permette di Da Milano linea ferroviaria Milano – Sondrio raggiungere direttamente la Stazione Centrale – Tirano. Treni diretti e locali dalle stazioni di di Milano. Milano Centrale e Porta Garibaldi. Tempi di Da Bergamo-Orio al Serio: autobus AtB N.1 percorrenza: 40 minuti per il diretto con fre- per la stazione FS di Bergamo. Da qui treno di- quenza di circa ogni ora. retto per Lecco (frequenza oraria, 40’ minuti) Da Como linea Como – Molteno – Lecco. Fre- quenti treni in partenza dalla stazione di Como San Giovanni. Tempi di percorrenza: 1 ora e 10 minuti circa con cambio a Molteno. SITI UTILI: Da Bergamo linea Brescia – Bergamo – Lecco. Frequenti treni collegano i due capoluoghi di • Aeroporti di Malpensa e Linate: provincia. Tempi di percorrenza: 40 minuti per www.sea-aeroportimilano.it il diretto. • Aeroporto di Orio al Serio: Da Sondrio linea Tirano – Sondrio – Lecco www.sacbo.it – Milano. Fermate intermedie dei diretti nelle principali località della sponda lacuale (Colico, • Ferrovie Nord Milano: Bellano, Varenna), ulteriori fermate sono previ- www.trenord.it ste per i treni locali. Tempi di percorrenza: 1 ora e 20 minuti circa per il diretto. • Trenitalia: www.trenitalia.it

IN AEREO

Il Lago di Como è facilmente raggiungibile da Per avere maggiori informazioni sul territorio tre aeroporti: Milano Malpensa, Milano Linate del Lago di Como, le sue attrattive, i luoghi di

e Bergamo-Orio al Serio. maggior interesse, le manifestazioni, gli eventi INFORMAZIONI TURISTICHE COME ARRIVARE 

47 INFORMAZIONI TURISTICHE

PROVINCIA DI COMO - Settore Turismo Via Borgo Vico, 171 - 22100 COMO www.lakecomo.it [email protected] ALTRI INDIRIZZI UTILI

NAVIGAZIONE LAGO DI COMO (NLC) Via per Cernobbio, 18 - 22100 Como Tel. +39.031579211 - Fax +39.031570080 www.navigazionelaghi.it [email protected] Ossuccio, Campanile della Chiesa di S. Maria Maddalena di Stabio ASF AUTOLINEE (autobus linee urbane ed e le innumerevoli attività che è possibile svolgere, extraurbane) il turista può contare su diversi Uffici Informa- Via Asiago, 16/18 - 22100 Como zioni e Accoglienza Turistica (I.A.T.) collocati in Tel. +39.031247111 - Fax +39.031340900 - punti strategici del territorio. www.asfautolinee.it - [email protected] Presso gli uffici I.A.T., aperti tutto l’anno, anche il visitatore più esigente può trovare materiale FUNICOLARE COMO BRUNATE esaustivo quali mappe, guide brochure e tutte le Piazza De Gasperi, 4 - 22100 Como informazioni necessarie per godersi al meglio la Tel. +39.031303608 - Fax +39.031302592 vacanza. www.funicolarecomo.it - [email protected]

Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica (I.A.T.) COMO Piazza Cavour, 17 Tel. +39 031 269712 - Fax +39 031 240111 [email protected]

Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica (I.A.T.) BELLAGIO Piazza Mazzini (Imbarcadero) Tel. e Fax +39 031 950204 [email protected]

Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica Veduta di Brivio dal ume Adda (I.A.T.) Piazza Garibaldi, 8 FUNIVIA ARGEGNO-PIGRA Tel. e Fax +39 0344 32924 Via Spluga - 22010 Argegno [email protected] Tel. +39.031821344

Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica SITI INTERNET E APP (I.A.T.) LECCO Piazza XX Settembre, 23, c/o Palazzo delle Paure SITO UFFICIALE DEL SISTEMA Tel. +39 0341 295720 / 721 TURISTICO LAGO DI COMO Fax +39 0341 295730 [email protected] www.lakecomo.it

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