DI

PROVINCIA DI

PIANO DI EMERGENZA DI PROTEZIONE CIVILE

A1 RELAZIONE GENERALE

(elaborato A1)

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Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE INDICE

PREMESSA 4

1. SEZIONE 1 - ASPETTI GENERALI 6

2. SEZIONE 2 - DESCRIZIONE DEL TERRITORIO 18 2.1. Inquadramento amministrativo 18 2.2. Caratteri territoriali, ambientali e paesaggistici 22 2.3. Caratteri demografici 36 2.4. Strutture 37 2.5. Servizi a rete e infrastrutture 61 2.6. Insediamenti industriali, strutture produttive e commerciali 65 2.7. Attività di prevenzione a livello Comunale/Intercomunale 73

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Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE

PREMESSA

Il Piano di Emergenza di Protezione Civile è il progetto di tutte le attività coordinate e delle procedure di protezione civile finalizzate a fronteggiare un qualsiasi evento calamitoso che può colpire un determinato territorio.

L'elaborazione del Piano di Emergenza di Protezione Civile ha lo scopo di disporre, secondo uno schema ordinato, il complesso delle attività operative per un intervento coordinato di prevenzione e soccorso a favore delle popolazioni esposte ad eventi calamitosi.

Il Piano deve quindi prevedere le procedure di impiego per l'utilizzo di tutte le risorse tecniche, assistenziali e sanitarie presenti.

L’attività di pianificazione (comunale o intercomunale), al fine di salvaguardare l’incolumità della popolazione, tutelare il sistema produttivo, il patrimonio culturale e ambientale da calamità di origine naturale o antropica, in raccordo con le autorità territoriali e regionali, sulla base del principio di sussidiarietà, deve: - individuare le tipologie e i livelli di rischio presenti sul territorio; - definire i precursori di evento; - valutare la pericolosità del territorio; - valutare la vulnerabilità degli elementi a rischio; - individuare gli scenari di evento attesi per ciascuna tipologia di rischio; - definire la catena di comando e controllo e le modalità del coordinamento organizzativo, tramite apposite procedure operative, specifiche per ogni tipologia di rischio; - individuare le risorse umane, i materiali e mezzi disponibili e le procedure necessarie per determinare la rapida movimentazione; - organizzare un presidio operativo di coordinamento ed uno territoriale di monitoraggio locale nell'ambito delle proprie competenze comunali/intercomunali; - coinvolgere le strutture operative dell’amministrazione locale e, se presenti, le aziende municipalizzate, nella organizzazione della risposta alle attività di prevenzione ed emergenza; - informare i cittadini sui rischi, su cosa accade in situazioni di emergenza e quali sono i comportamenti (misure di autoprotezione) da tenersi per favorire l’eventuale azione di soccorso o di mitigazione degli effetti a seguito di un evento che possa metterne a rischio l’incolumità; - individuare le metodologie d'informazione alla popolazione in seguito al ricevimento di notizia di calamità, prevista o in corso; - prevedere esercitazioni a livello comunale e intercomunale allo scopo di sensibilizzare la popolazione e collaudare l'efficacia del piano; - informare le autorità territoriali, provinciali, regionali e statali, sui contenuti del piano.

Il Piano comunale di protezione civile, in relazione ad ogni tipologia di rischio riscontrabile all’interno del contesto territoriale di riferimento e di ogni prevedibile scenario d’evento, dovrà dare risposta in termini analitici, organizzativi ed attuativi alle seguenti domande: - Che cosa succederà o sta succedendo?” - “Cosa si deve fare per mitigare i danni attesi?” - “Quali azioni intraprendere per assicurare l'incolumità dei cittadini?” - “Quali sono le risorse di cui disponiamo?” - “Quali sono le risorse necessarie di cui non disponiamo e che dobbiamo chiedere affinché siano commisurate all'evento che stiamo affrontando?” - “Da dove è meglio iniziare le operazioni di ripristino dei danni e di quali strutture è necessaria la disponibilità per assicurare alloggi temporanei?” Il documento in questa prima parte sarà quindi strutturato per fornire informazioni generali sul territorio, informazioni generali e particolari relative ad ogni tipologia di rischio presente

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Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE sul territorio, considerazioni sulla vulnerabilità, relativamente a persone, cose, servizi, infrastrutture, attività economiche, per ogni evento che possa verosimilmente colpire il territorio.

Il documento di cui all’oggetto si articola, in sintonia con la prassi vigente e le linee guida nazionali e regionali, ed in particolare secondo l’Allegato A di cui allo “Schema di riferimento per la predisposizione del Piano Comunale/Intercomunale di protezione civile” (allegato alla Delibera G.R. n°20/10 del 12/04/2016 della Regione Autonoma della Sardegna).

La Relazione Generale, oltre all’introduzione al Piano, include le informazioni territoriali, insediative, socio-economiche e infrastrutturali, compresi gli aspetti legati all’istruzione e quelli culturali, utili alla gestione dell'emergenza. La Relazione Generale tratta aspetti propedeutici del Piano concernenti le informazioni sul territorio, sulla distribuzione della popolazione e dei servizi, sui fattori generali della pericolosità, della vulnerabilità e dei fattori di rischio, sulle informazioni e documentazioni relative ad eventi calamitosi storici e degli ultimi anni.

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1. SEZIONE 1 - ASPETTI GENERALI

Introduzione Gruppo di lavoro Coordinamento e Pianificazione: Dott. Ing. Adriano Marredda Tecnici ed esperti di settore: Dott. For. Carlo Poddi

Sintesi delle tipologie di rischi comunali/intercomunali Rischio Incendi Rischio Idraulico (piena) e rischio idrogeologico (frana)

Stato di attuazione della pregressa pianificazione di

Protezione Civile Vengono utilizzati i seguenti documenti assunti come base per il P.P.C.C., non essendo presenti pregressi Piani di protezione civile: - Carta rischio incendi RAS; - Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto idrogeologico (PAI); - Piano Stralcio per le Fasce Fluviali (PSFF); - Piano di Gestione Rischio alluvioni (PGRA)

Intercorse relazioni/procedimenti con la Protezione Civile

regionale

Piano di emergenza comunale (anno 2014) Note/comunicazioni/determinazioni di interesse per il Piano,

eventi calamitosi pregressi. - Aree del territorio comunale percorse dal fuoco anni: 2005; 2006; 2007; 2008; 2009; 2010; 2011; 2013; 2016.

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Struttura del Piano Elenco degli elaborati costituenti il Piano di Protezione Civile

ELABORATI GENERALI Elaborati relazionali generali Allegato A.1 Relazione Generale Allegato A.2 Relazione Tecnica Elaborati cartografici generali tav 0,1 Uso del suolo – Analisi del territorio comunale e limitrofo - collegamenti con i comuni limitrofi

ELABORATI RISCHIO INCENDIO E BOSCHIVO DI INTERFACCIA Elaborati relazionali rischio incendi e boschivo di interfaccia Allegato B.1 Relazione di piano rischio incendio e boschivo Allegato C.1 Norme comportamentali in caso di rischio incendio Allegato D Protocolli di collaborazione per le attività di presidio territoriale Elaborati cartografici rischio incendi e boschivo di interfaccia tav 1 nord e sud – Analisi della pericolosità

tav 2 nord e sud – Valutazione del rischio tav 3 nord e sud - Modello di intervento

ELABORATI RISCHIO IDRAULICO ED IDROGEOLOGICO Elaborati relazionali rischio idraulico ed idrogeologico Allegato B.2 Relazione di piano rischio idraulico e idrogeologico Allegato C.2 Norme comportamentali in caso di rischio idrogeologico Allegato D Protocolli di collaborazione per le attività di presidio territoriale Elaborati cartografici rischio idraulico ed idrogeologico tav 4 nord e sud – Rischio idrogeologico - Modello di intervento

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Relazioni del Piano con gli altri strumenti di pianificazione Strumenti pianificatori regionali Piano Urbanistico Comunale Piano di gestione forestale

Validità, controllo ed efficienza del Aggiornamento del Piano di protezione civile Piano Il presente Piano dev’essere mantenuto costantemente aggiornato secondo le modalità seguenti: 1. AGGIORNAMENTO TECNICO PERMANENTE. È effettuato dai responsabile della Funzione Pianificazione incaricato dal Sindaco che provvede ad aggiornare tabelle e cartografie sulla base delle modificazioni che intervengono sul territorio del Comune. In particolare si terrà conto di: a. nuove cartografie del rischio o altri dati territoriali che modificano l’elenco dei punti sensibili e delle zone a rischio; b. rilascio di concessioni edilizie per nuove abitazioni, edifici pubblici, strade e altre opere infrastrutturali strategiche; c. modificazione della viabilità e delle vie di fuga dalle zone a rischio; d. modificazione dei componenti dei diversi organismi, ivi compreso il personale comunale cui sono

assegnate mansioni specifiche nella Struttura di Protezione Civile comunale o nelle squadre d’intervento; e. modificazioni nelle strutture e nei materiali per la logistica (aree di attesa, strutture di ricovero, aree ammassamento, ecc.); 2. AGGIORNAMENTO GENERALE E PERIODICO. Viene fatto almeno ogni 5 anni ed almeno ogni qualvolta si insedi una nuova amministrazione. Esso prevede l’aggiornamento di tutto il Modello d’Intervento per quanto concerne le responsabilità, la struttura operativa e la catena di comando e di reperibilità. In questa occasione si provvede anche ad una sistemazione organica di tutti gli aggiornamenti tecnici intercorsi nel quinquennio precedente. Questo tipo d’aggiornamento può anche essere effettuato in caso di eventi calamitosi di livello tale da modificare l’assetto precedente del territorio.

Programmazione delle attività di protezione civile e di

esercitazione alle procedure del Piano L’INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE: L’obiettivo prioritario dell’informazione è quello di rendere consapevoli i cittadini dell’esistenza di diversi fattori di rischio e della possibilità di mitigarne le conseguenze attraverso i comportamenti di autoprotezione e con l’adesione tempestiva

alle misure di sicurezza previste dal Piano; ciò contribuisce a facilitare la gestione del territorio in caso di emergenza. Nel diffondere l’informazione è opportuno, al tempo stesso: 1. non diffondere messaggi esageratamente allarmanti, 2. non sminuire i pericoli per la popolazione. A tale proposito

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è opportuno far comprendere ai cittadini che la gestione della sicurezza si sviluppa a vari livelli da parte di differenti soggetti pubblici e privati coordinati fra loro e che ogni singolo cittadino può agire a propria protezione adottando i comportamenti raccomandati. L’essenza del messaggio da trasmettere è data da due concetti fondamentali: - il rischio può essere gestito; - gli effetti possono essere mitigati con una serie di procedure e di azioni attivate a vari livelli di responsabilità. E’ fondamentale che il cittadino delle zone direttamente o indirettamente interessate all’evento conosca preventivamente: - le caratteristiche scientifiche essenziali di base del rischio che insiste sul proprio territorio; - i particolari del piano d’emergenza nell’area in cui risiede (vie di fuga ecc...); - come comportarsi, prima, durante e dopo l’evento; - con quale mezzo ed in quale modo saranno diffuse informazioni ed allarmi. Il Comune provvede ad una corretta informazione della popolazione attraverso una serie di strumenti. Alcuni saranno predisposti ed attivati in permanenza ed hanno anche una funzione di prevenzione e formazione all’autoprotezione.

L’INFORMAZIONE DURANTE L’EMERGENZA Il Comune, nell’ambito del Piano di Protezione Civile Comunale per il rischio di incendio di interfaccia, deve rendere noto agli insediamenti turistico-ricettivi e simili, i contenuti dell’informazione con particolare riferimento: - alle norme generali di prudenza e di comportamento; - a tutte le notizie di dettaglio, ed utili in emergenza, riguardanti la localizzazione e la tipologia del sito (indicazione dei luoghi sicuri, divieto di avviarsi su determinate strade, indicazioni del posto di vigilanza al quale rivolgersi per notizie, etc.). Durante l’emergenza in linea generale valgono le seguenti indicazioni:  è importante differenziare i mezzi di comunicazione evitando di concentrarsi solo su strumenti tecnologici. Si dovrà pertanto prevedere un idoneo sistema di trasmissione delle informazioni sul territorio attraverso personale delle Forze dell’ordine, volontari, manifesti, comunicazioni dirette con altoparlanti e ed eventualmente sirene al fine di velocizzare la fase di allertamento della popolazione;  risulta strategico che nella zona interessata dall’evento vi siano una o più persone in grado di fornire, ricevere e ritrasmettere le informazioni essenziali. Ciò è molto importante per sapere se vi sono dei dispersi, per conoscere l’esatta consistenza in termini di turisti e abitanti effettivamente presenti al momento nell’area toccata dall’evento, ecc.;

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LE ESERCITAZIONI Le esercitazioni rivestono un ruolo fondamentale al fine di verificare la reale efficacia del piano di emergenza. Esse possono essere organizzate su due livelli: 1) SCALA COMUNALE, sotto la diretta responsabilità del Sindaco e del COC, al fine di testare il piano su singole procedure che hanno una rilevanza locale e gestibili in autonomia dal Comune; 2) SCALA INTERCOMUNALE, PROVINCIALE O REGIONALE, in collaborazione o su istanza della Protezione Civile Provinciale o Regionale. La maggior parte di queste esercitazioni sono infatti programmate a livello regionale al fine di testare le procedure del Piano in cui si deve anche verificare il livello di comunicazione, collaborazione ed operatività congiunta tra le diverse componenti della protezione civile presenti ed attive sul territorio della Sardegna. Le esercitazioni a scala comunale sono svolte periodicamente a tutti i livelli secondo le competenze attribuite alle singole strutture operative previste dal piano di emergenza; sarà quindi necessario ottimizzare linguaggi e procedure, e mettere alla prova il Piano, operando su una specifica procedura, in una determinata porzione di territorio. Ferma restando la responsabilità del Sindaco rispetto alle modalità di organizzazione di queste esercitazioni, si evidenziano i seguenti elementi di riferimento: - le esercitazioni dovranno avere una cadenza periodica, evitando di lasciare per troppo tempo inattivi i responsabili e gli apparati per la gestione dell’emergenza (le esercitazioni servono infatti anche per verificare la piena funzionalità di tutte le attrezzature ed i mezzi necessari); - alcune esercitazioni dovranno essere effettuate senza preavviso per le strutture operative previste nel piano (personale del Comune, volontari, ecc.); - è necessario che almeno ogni due anni si prevedano delle esercitazioni congiunte tra le strutture operative e la popolazione interessata all’evento atteso (la popolazione deve conoscere e provare attraverso le esercitazioni tutte le azioni da compiere in caso di calamità). Il Sindaco dovrà prevedere esercitazioni periodiche (ogni 6 mesi) del solo sistema di comando e controllo, anche queste senza preavviso, per una puntuale verifica della reperibilità dei singoli responsabili delle funzioni di supporto e dell’efficienza dei collegamenti. All’esercitazione a livello comunale partecipano tutte le strutture operanti sul territorio coordinate dal Sindaco. La popolazione, qualora non coinvolta direttamente, dev’essere informata dello svolgimento dell’esercitazione.

Inquadramento normativo  Legge 8 dicembre 1970, n. 996 “Norme sul soccorso e l’assistenza alle popolazioni colpite da calamità”;  DPR. 6 febbraio 1981, n. 66;  Legge Regionale 21 novembre 1985, n. 28 (Interventi urgenti per le spese di primo intervento sostenute

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Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE dai Comuni, province e comunità montane in occasione di calamità naturali ed eccezionali avversità atmosferiche);  Legge Regionale n. 3/89 e s.m.i. “istituzione del Servizio regionale di Protezione Civile presso la Direzione Generale dell’Assessorato Difesa dell’Ambiente”;  Decreto interassessoriale n. 1029 del 19/7/1989 – collaborazione compagnie barracellari all’attività antincendio regionale;  Legge 18 maggio 1989, n.183 – “Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo” e s.m.i.;  Legge 8 giugno 1990, n. 142 - “Ordinamento delle autonomie locali”;  Deliberazione della GR n. 45/57 del 30/10/1990 – “Individuazione dei sub-bacini idrografici regionali”;  Legge Nazionale 11 agosto 1991, n° 266 - ”Legge quadro sul volontariato”;  Legge Nazionale 24 febbraio 1992, n. 225 “Istituzione del Servizio Nazionale della protezione civile”;  Decreto Ministeriale 28 maggio 1993 “Individuazione dei servizi indispensabili dei Comuni” (inserendo: Protezione Civile, Pronto Intervento e di Sicurezza Pubblica);  L.R. n. 39/93 “Disciplina dell’attività di volontariato e modifiche alle leggi regionali 25 gennaio 1988, n. 4, e 17 gennaio 1989, n. 3” – (le Associazioni sono organizzazioni di privati cittadini, regolarmente costituite al servizio regionale);  DPR 613/94 “Regolamento recante norme concernenti la partecipazione delle associazioni di volontariato nelle attività di protezione civile (art. 10);  D.Lgs. N° 112 – 31/03/1998 – “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997”; (pubb. Gazz. Uff. Suppl. Ordin. N° 92 del 21/04/1998);  Decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 istituente l’Agenzia della Protezione civile;  Legge 3 agosto 1999 n. 265 "Disposizioni in materia di autonomia e ordinamento degli enti;  Parere del Garante per la protezione dei dati personali del 10/01/2000 “Piani di protezione civile e Privacy”;  Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali;  Legge quadro in materia di incendi boschivi n° 353 del 21/11/2000 e D.Lvo del 18 maggio 2001, n° 227, articolo 2, comma 6°;  DPR 8 febbraio 2001, n.194 - Regolamento recante nuova disciplina della partecipazione delle organizzazioni di volontariato alle attività di protezione civile (Artt. 8, 9 , 10 e 11);  Legge Costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 "Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione“ nuove competenze legislative agli Enti locali (Pubblicata nella G.U. serie generale n. 248 del 24 ottobre 2001);  Decreto legge 7 settembre 2001, n. 343 (convertito in Legge 9 novembre 2001, n° 401) Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di Protezione Civile e per il migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile;  Legge 9 novembre 2001, n. 401 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 settembre 2001, n.343, recante disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile";  Decreto 12 aprile 2002 istituente la Commissione Grandi Rischi;  Circolare Ministero dell'Interno Dipartimento dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile 08 maggio 2002;  Circolare 30 settembre 2002, n. 5114 della Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della Protezione civile "Ripartizione delle competenze amministrative in materia di protezione civile";  Legge 27 dicembre 2002, n. 286 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 4 novembre 2002, n. 245, recante interventi urgenti a favore delle popolazioni colpite dalle calamità naturali nelle regioni Molise e Sicilia, nonché ulteriori disposizioni in materia di protezione civile. (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale italiana n. 304 del 30 dicembre 2002);  Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 febbraio 2004 (Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale, statale e regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile);  Direttiva Assessoriale del 27 marzo 2006 “Direttiva per il coordinamento delle strutture dell’assessorato regionale della difesa dell’Ambiente e dell’Ente Foreste della Sardegna” (che recepisce la Direttiva PCM 27/02/2004);  Legge regionale 12 giugno 2006, n. 9, (BURAS N. 20 del 20 giugno 2006 ) - Conferimento di funzioni e compiti agli Enti Locali;  Decreto del Presidente della Giunta Regionale 108 del 19 ottobre 2007 modifica dell’assetto organizzativo delle D.G. dell’ADA che attribuisce la competenza sulla materia antincendio al Servizio Protezione Civile e Antincendio della DG del CFVA;  OPCM n. 3624 del 22/10/07; Decreto commissario delegato n. 1 del 22.11.2007 e OPCM n. 3680 del 5/06/2008;  Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 3 dicembre 2008, inerente gli indirizzi operativi per la gestione delle emergenze;  L.R. n. 3 del 7 agosto 2009: Istituzione della direzione generale della protezione civile;  Deliberazione della GR n. 43/24 del 27/10/2011: definizione dell’assetto organizzativo della Direzione generale della Protezione Civile e modifica dell’assetto organizzativo della Direzione generale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale;  DPRG n. 4 del 13 gennaio 2012 Assetto organizzativo delle due Direzioni Generali;  Legge 100/2012 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 15 maggio 2012, n. 59, recante disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile;  Direttiva PCM del 9 novembre 2012 - Indirizzi operativi volti ad assicurare l'unitaria partecipazione delle organizzazioni di volontariato all'attività di protezione civile. (GU n.27 del 1-2-2013);

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 Deliberazione della GR n. 21/30 del 5 giugno 2013 – Approvazione e istituzione dell’Elenco regionale del volontariato di protezione civile, in applicazione alla Direttiva del 9 novembre 2012 – indirizzi operativi per assicurare l'unitaria partecipazione delle organizzazioni di volontariato all'attività di protezione civile;  Deliberazione della GR n. 29/5 del 24 luglio 2013 - Direttive regionali per l'applicazione dei benefici previsti dal D.P.R. n. 194/2001 in applicazione alla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 novembre 2012;  Decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93 recante: «Disposizioni urgenti in tema di protezione civile». (GU n.242 del 15-10-2013);  PSFF adottato in via definitiva dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino cin Delibera n. 1 del 20 giugno 2013 (Esame delle osservazioni pervenute a seguito della precedente delibera n. 1 del 23 giugno 2011) e con Delibera n.1 del 5 dicembre 2013;  Deliberazione della GR n. 2 del 20 giugno 2013: Attuazione della Direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni – Mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni relative ai principali corsi d’acqua del distretto idrografico della Regione Autonoma della Sardegna - Art. 6 del D.Lgs. 23 febbraio 2010 n. 49;  Legge Regionale n. 36 del 20 dicembre 2013;  Deliberazione G.R. n. 1/43 del 17.1.2014 recante "Disposizioni urgenti in materia di protezione civile". Indirizzi interpretativi LR 36 del 20 dicembre 2013;  Legge n. 56 del 7 aprile 2014, recante “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni (GU n.81 del 7.4.2014);  Deliberazione G.R. n. 21/33 del 13.6.2014 - Indirizzi per l'attivazione del Centro Funzionale Decentrato (CFD) per la Protezione civile. Istituzione del tavolo tecnico per la realizzazione del CFD e la redazione del Piano speditivo per la Protezione civile della Regione Sardegna;  Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2004 – nota del Dipartimento della Protezione Civile n. RIA/0029781 del 06/06/2014 - recante “Fenomeni temporaleschi: indicazioni operative ai sensi della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2004 e s.m.i. per le Regioni con settore meteo non operativo del Centro Funzionale Decentrato”;  Deliberazione GR n. 26/14 del 8 luglio 2014 - Modalità di diffusione e diramazione degli avvisi di "criticità ordinaria" per rischio idraulico ed idrogeologico;  Deliberazione GR n. 34/12 del 2 settembre 2014 - Attivazione del Centro funzionale decentrato della ProtezioneCivile regionale;  Nulla Osta del DPC (nota N. 49524 del 30/9/2014) - con alcune prescrizioni vincolanti (1) non scindere le fasi inerenti il settore meteo da quello idro; 2) indicare le fasi: attenzione, preallarme e allarme anziché attenzione, attenzione rinforzata e preallarme; 3) reti di monitoraggio fiduciaria con gli standard di protezione civile secondo quanto già rappresentato con nota 19047 del 29/04/2003;) – ai fini dell’attivazione del Centro Funzionale Decentrato regionale (CFD);  Deliberazione G.R. n. 44/24 del 7 novembre 2014 – “Centro funzionale decentrato della Protezione Civile regionale (CFD). Adeguamento alle prescrizioni del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile (DNPC)”;  Deliberazione G.R. n. 44/25 del 7 novembre 2014 – “ Manuale Operativo delle allerte ai fini di protezione civile. Procedure di allertamento del sistema regionale di protezione civile per rischio meteorologico, idrogeologico e idraulico”;  Deliberazione G.R. n. 53/25 del 29 dicembre 2014 – “Approvazione definitiva del Manuale Operativo delle allerte ai fini di protezione civile - Procedure di allertamento del sistema regionale di protezione civile per rischio meteorologico, idrogeologico e idraulico”. Adeguamento alle osservazioni del Dipartimento nazionale di Protezione Civile (DNPC);  Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 156 del 30 dicembre 2014 (prot. n. 27577) – “Attivazione del Centro Funzionale della Regione Sardegna”;  Determinazione del D.G. della protezione civile regionale n. 4 del 23 gennaio 2015 – “Attivazione e uso della piattaforma web di protezione civile (SIPC)”;  Pubblicazione del Manuale Operativo nel BURAS - supplemento straordinario n. 9 al Bollettino n. 7 – del 12 febbraio 2015;  Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 24 febbraio 2015, recante indirizzi operativi inerenti la predisposizione della parte dei piani di gestione relativa al sistema di allertamento nazionale, statale e regionale, per il rischio idraulico ai fini di protezione civile di cui al decreto legislativo 23 febbraio 2010, n. 49 di recepimento della direttiva 2007/60/CE;  D.Lgs. 26 giugno 2015 n. 105 "Attuazione delle direttiva 2012/18/UE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose";  Piano di Gestione per il Rischio di Alluvione (PGRA) adottato con Deliberazione del Comitato Istituzionale n. 1 del 30/07/2015, redatto ai sensi della Direttiva Alluvioni 2007/60/CE e del D.Lgs. 49/2010;  Indicazioni operative emanate in data 10 febbraio 2016 dal Dipartimento della Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri (nota n. RIA/7117) recanti “Metodi e criteri di omogeneizzazione dei messaggi del Sistema di allertamento nazionale per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico e della risposta del sistema di protezione civile”;  L.R. n. 2 del 4 febbraio 2016 recante il “Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna” (pubblicato nel BURAS n. 6 – Parte I e II – del 11 febbraio 2016)  Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta agli incendi boschivi vigente;  Prescrizioni regionali antincendi vigenti.

Terminologia e acronimi Aree di accoglienza Luoghi in grado di accogliere e assistere la popolazione allontanata dalle proprie abitazioni. Possono consistere in

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Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE luoghi già esistenti come strutture fieristiche e mercati (utili per eventi non superiori alle 24/48 ore) o centri di accoglienza, come scuole e alberghi per periodi temporanei o tendopoli sempre per periodi brevi o moduli prefabbricati (utili per eventi non superiori alle 48 ore). Aree di ammassamento Luoghi, in zone sicure rispetto alle diverse tipologie di rischio, dove dovranno trovare sistemazione idonea i soccorritori e le risorse necessarie a garantire un razionale intervento nelle zone di emergenza. Tali aree dovranno essere facilmente raggiungibili attraverso percorsi sicuri, anche con mezzi di grandi dimensioni, e ubicate nelle vicinanze di risorse idriche, elettriche ed con possibilità di smaltimento delle acque reflue. Il periodo di permanenza in emergenza di tali aree è compreso tra poche settimane e qualche mese. Avviso Documento emesso, se del caso, dal DPC o dalle regioni per richiamare ulteriore e specifica attenzione su possibili eventi comunque segnalati nei Bollettini di vigilanza meteo e/o di criticità. Può riguardare eventi già previsti come particolarmente anomali o critici, o eventi che in modo non atteso, ma con tempi compatibili con le possibilità e l’efficacia delle attività di monitoraggio strumentale e di verifica degli effetti sul territorio, evolvono verso livelli di criticità superiore. Il documento è reso disponibile al Servizio Nazionale della Protezione Civile, affinché, sulla base di procedure univocamente e autonomamente stabilite e adottate dalle regioni, siano attivati i diversi livelli di allerta a cui corrispondono idonee misure di prevenzione e di gestione dell’emergenza. Avviso di criticità regionale Nelle more dell’attivazione del Centro Funzionale Decentrato è un documento emesso dal Centro Funzionale Centrale (in base al principio di sussidiarietà), in cui é esposta una generale valutazione del manifestarsi e/o dell’evolversi di eventi con livelli di criticità almeno moderata o elevata. L’Avviso riporta il tipo di rischio ed il livello di criticità atteso per almeno le successive 24 ore in ogni zona d’allerta. L'adozione dell'Avviso è di competenza del Presidente della Giunta Regionale o del soggetto da lui a tal fine delegato sulla base della legislazione regionale in materia. Avviso nazionale di avverse condizioni meteorologiche (o Avviso meteo nazionale) Documento emesso dal Dipartimento della Protezione Civile nel caso di più Avvisi meteo regionali e/o di eventi meteorologici stimati di riconosciuta rilevanza a scala sovra regionale. L’Avviso meteo nazionale è costituito quindi dall'integrazione degli Avvisi meteo regionali e dalle valutazioni effettuate dal Dipartimento stesso relativamente alle regioni presso le quali il Centro Funzionale Decentrato non sia ancora stato attivato o non sia autonomo nei riguardi delle previsioni meteorologiche. Avviso regionale di condizioni meteorologiche avverse (o Avviso meteo regionale) Documento emesso dal Centro Funzionale Decentrato se attivato ed autonomo nei riguardi delle previsioni meteorologiche, in caso di previsione di eventi avversi di riconosciuta rilevanza a scala regionale. Bollettino Documento emesso quotidianamente dal Centro Funzionale Centrale o Decentrato, in cui è rappresentata una previsione degli eventi attesi, sia in termini di fenomeni meteorologici che in termini di valutazione dei possibili conseguenti effetti al suolo. La previsione è da intendersi in senso probabilistico, associata a livelli di incertezza significativa e che permane per alcune tipologie di fenomeni, ad es. Temporali. Il documento è reso disponibile al Servizio Nazionale della Protezione Civile, affinché, sulla base di procedure univocamente ed autonomamente stabilite e adottate dalle regioni, siano attivati i diversi livelli di allerta a cui corrispondono idonee misure di prevenzione e di gestione dell’emergenza. Bollettino di criticità idrogeologica e idraulica Bollettino emesso dal Centro Funzionale Centrale per segnalare la valutazione dei livelli di criticità idrogeologica e idraulica mediamente attesi, per le 36 ore successive dal momento dell’emissione, sulle zone di allerta in cui è suddiviso il territorio italiano.Il documento rappresenta la valutazione del possibile verificarsi, o evolversi, di effetti al suolo (frane e alluvioni) dovuti a forzanti meteorologiche, sulla base di scenari di evento predefiniti. La previsione è quindi da intendersi in senso probabilistico, come grado di probabilità del verificarsi di predefiniti scenari di rischio in un’area dell’ordine non inferiore a qualche decina di chilometri. Bollettino di vigilanza meteorologica nazionale Bollettino emesso dal Centro Funzionale Centrale per segnalare i fenomeni meteorologici significativi previsti per le 36 ore successive dal momento dell’emissione, oltre la tendenza attesa per il giorno successivo su ogni zona di vigilanza meteorologica in cui è suddiviso il territorio italiano. Il documento rappresenta i fenomeni meteorologici rilevanti ai fini di Protezione Civile, di possibile impatto sul territorio per il rischio idrogeologico o idraulico, o per situazioni riguardanti il traffico viario e marittimo, o sulla popolazione in tutti gli aspetti che possono essere negativamente influenzati dai parametri meteorologici. Cancello Punti obbligati di passaggio per ogni mezzo di soccorso, particolarmente se provenienti da territori confinanti, per la verifica dell'equipaggiamento e l'assegnazione della zona di operazione. Sono presidiati preferibilmente da uomini delle forze di Polizia (Municipale o dello Stato) eventualmente insieme ad operatori del sistema di soccorso sanitario, ma comunque in collegamento con le Centrali Operative 118 o le strutture di coordinamento della Protezione Civile attivate localmente (CCS, COM, COC). Centro Funzionale per finalità di Protezione Civile (rete dei CF) Rete di centri di supporto alle decisioni delle autorità competenti per le allerte e per la gestione dell’emergenza. Ai fini delle funzioni e dei compiti valutativi, decisionali, e delle conseguenti assunzioni di responsabilità, la rete dei Centri Funzionali è costituita dai Centri Funzionali Regionali, o Decentrati e da un Centro Funzionale Statale o Centrale, presso il Dipartimento della Protezione Civile. La rete dei Centri Funzionali opera secondo criteri, metodi, standard e procedure comuni ed è componente del Servizio Nazionale della Protezione Civile. Il servizio svolto dalla rete, nell’ambito della gestione del sistema di allertamento nazionale per il rischio idrogeologico ed idraulico, si articola in due fasi: la fase di previsione circa la natura e l’intensità degli eventi meteorologici attesi, degli effetti che il manifestarsi di tali eventi potrebbe determinare sul territorio, nella valutazione del livello di criticità atteso nelle zone d’allerta e la fase di monitoraggio e sorveglianza del territorio. Centro Servizi Regionale È una struttura operativa permanente costituita da magazzini per lo stoccaggio di materiale assistenziale e di pronto intervento da utilizzare in eventi calamitosi in Italia e all’estero. Nella Regione Sardegna è dislocato presso il Centro Servizi della Protezione Civile di Macchiareddu – VI° Strada Ovest – Uta (CA).

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Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Centro Operativo Giliacquas Il Centro Operativo è situato a nord della penisola che ospita l'Aeroporto di -Elmas sulla testata di un canale navigabile che, con uno sviluppo di circa 12000 metri, garantisce l'accesso sulla zona stagnale di Giliacquas, di mezzi navali convenzionali di soccorso in caso di incidente ad aeromobili in fase di decollo o atterraggio. E' dotato di un'area attrezzata atta ad accogliere un presidio di prima accoglienza, soccorso e smistamento di eventuali feriti verso i presidi ospedalieri della città. Nello stesso Centro trovano alloggio i mezzi nautici di soccorso, gommoni e moto d'acqua, nei periodi di rimessaggio precedenti alle campagne annuali di soccorso balneare supportato dallo stesso Servizio e organizzato dai Comuni costieri e dalle Provincie. COC - Centro Operativo Comunale Struttura operativa attivata dal Sindaco in emergenza o in previsione di una emergenza per la direzione e il coordinamento delle attività del presidio territoriale locale e dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione. COI - Centro Operativo Intercomunale Struttura operativa sovra comunale in grado di assicurare l’erogazione di un servizio di protezione civile ai Comuni tra loro associati e che hanno sottoscritto una specifica convenzione, nella chiarezza dei rapporti istituzionali evitando sovrapposizioni di attività; viene attivato in emergenza o in previsione di una emergenza per la direzione e il coordinamento delle attività del presidio territoriale intercomunale locale e dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione. COM - Centro Operativo Misto Struttura operativa che coordina i servizi di emergenza a livello provinciale. Il COM deve essere collocato in strutture antisismiche realizzate secondo le normative vigenti, non vulnerabili a qualsiasi tipo di rischio. Le strutture adibite a sede COM devono avere una superficie adeguata al fine di garantire una suddivisione interna che preveda almeno: una sala per le riunioni, una sala per le funzioni di supporto, una sala per il volontariato, una sala per le telecomunicazioni. COP – Centro Operativo Provinciale Struttura operativa provinciale che coincide con le sale operative dei Servizi Territoriali Ispettorati Ripartimentali del CFVA, è dedicata , in modo integrato, alla gestione del rischio incendi con tutte le componenti provinciali di protezione civile. CCS - Centro Coordinamento Soccorsi Massimo organo di coordinamento delle attività di Protezione Civile in emergenza a livello provinciale, composto dai responsabili di tutte le strutture operative che operano sul territorio. I CCS individuano le strategie e gli interventi per superare l'emergenza anche attraverso il coordinamento dei COM - Centri Operativi Misti. Sono organizzati in funzioni di supporto. CFVA Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale CFS Corpo Forestale dello Stato Colonna mobile regionale (CMR) La Colonna Mobile Regionale nasce da un progetto della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e prevede che tutte le Regioni e le Province autonome abbiano strutture funzionali modulari intercambiabili in grado di garantire standard operativi strumentali e di prestazione omogenei per tutti gli interventi e piena autosufficienza per l’intera durata dell’emergenza. La Colonna mobile è costituita dall’insieme di uomini, attrezzature e procedure e nell’estensione più ampia di intervento si articola in: - moduli assistenza alla popolazione, - moduli produzione e distribuzione pasti, - moduli telecomunicazioni in emergenze, - modulo segreteria e comando, - modulo logistica per gli addetti ed i soccorsi, - modulo sanitario Pma - Posto medico avanzato Componenti del Servizio nazionale della Protezione Civile Ai sensi dell’art. 6 della Legge n. 225/92, sono Componenti del Servizio Nazionale della Protezione Civile le amministrazioni dello Stato, le Regioni, le Province, i Comuni e le Comunità Montane che, secondo i rispettivi ordinamenti e le rispettive competenze, provvedono all’attuazione delle attività di Protezione Civile. Concorrono alle attività di Protezione Civile anche enti pubblici, istituti e gruppi di ricerca scientifica, ogni altra istituzione e organizzazione anche privata, e i cittadini, i gruppi associati di volontariato civile, gli ordini e i collegi professionali. DOS Direttore delle operazioni di spegnimento, operatore del CFVA che coordina le attività di spegnimento e bonifica degli incendi; Esposizione È il numero di unità (o "valore") di ognuno degli elementi a rischio presenti in una data area, come le vite umane o gli insediamenti. EFS Ente Foreste della Sardegna. Evento Fenomeno di origine naturale o antropica in grado di arrecare danno alla popolazione, alle attività, alle strutture e infrastrutture, al territorio. Gli eventi, ai fini dell'attività di Protezione Civile, si distinguono in: a) eventi naturali o connessi con l'attività dell'uomo che possono essere fronteggiati mediante interventi attuabili dai singoli enti e amministrazioni competenti in via ordinaria; b) eventi naturali o connessi con l'attività dell'uomo che per loro natura ed estensione comportano l'intervento coordinato di più enti e amministrazioni competenti in via ordinaria; c) calamità naturali o connesse con l’attività dell’uomo che in ragione della loro intensità ed estensione debbono, con immediatezza d’intervento, essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari da impiegare durante limitati e predefiniti periodi di tempo (art.2, legge n. 225/92, modificato dal decreto legge n. 59 del 15 maggio 2012, convertito con modificazioni dalla legge n. 100 del 12 luglio 2012).

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Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Evento atteso Rappresenta l'evento, in tutte le sue caratteristiche (intensità, durata, etc.) che la Comunità Scientifica si aspetta possa accadere in una certa porzione di territorio, entro un determinato periodo di tempo. Evento non prevedibile L'avvicinarsi o il verificarsi di tali eventi non è preceduto da alcun fenomeno (indicatore di evento) che consenta la previsione. Evento prevedibile Un evento si definisce prevedibile quando è preceduto da fenomeni precursori. Fasi operative L'insieme delle azioni di Protezione Civile centrali e periferiche da intraprendere prima (per i rischi prevedibili), durante e dopo l'evento. Funzioni di supporto Costituiscono la struttura organizzativa di base dei centri operativi e rappresentano i diversi settori di attività della gestione dell’emergenza. Ciascuna Funzione è costituita da rappresentanti delle strutture che concorrono, con professionalità e risorse, per lo specifico settore ed è affidata al coordinamento di un responsabile. Le funzioni di supporto vengono attivate, negli eventi emergenziali, in maniera flessibile, in relazione alle esigenze contingenti e in base alla pianificazione di emergenza. Indicatore di evento L'insieme dei fenomeni precursori e dei dati di monitoraggio che permettono di prevedere il possibile verificarsi di un evento. Livelli di allerta Scandiscono i momenti che precedono il possibile verificarsi di un evento e sono legati alla valutazione di alcuni fenomeni precursori in relazione ai valori di soglia che un indicatore quantitativo dello stato idrologico (livello pluviometrico, idrometrico e nivometrico) può assumere conseguentemente alla realizzazione di uno stato meteorologico favorevole all’insorgenza del rischio. Livelli di criticità Scala articolata su 3 livelli che definisce, in relazione ad ogni tipologia di rischio, uno scenario di evento che si può verificare in un ambito territoriale. Per il rischio idrogeologico e idraulico sono definiti i livelli di criticità ordinaria, moderata ed elevata. La valutazione dei livelli di criticità è di competenza del Centro Funzionale Centrale, in base al principio di sussidiarietà. Metodo Augustus E’ uno strumento semplice e flessibile di indirizzo per la pianificazione di emergenza ai diversi livelli territoriali di competenza. La denominazione deriva dall’idea dell’imperatore Ottaviano Augusto che “il valore della pianificazione diminuisce con la complessità dello stato delle cose”. Messa in sicurezza d’emergenza Interventi mirati a ridurre il rischio in un determinato ambiente attuati tempestivamente in caso di emergenza, anche in via provvisoria, con la finalità primaria di salvaguardia della vita umana. Modello di Intervento Consiste nell'assegnazione delle responsabilità nei vari livelli di comando e controllo per la gestione delle emergenze, nella realizzazione del costante scambio di informazioni nel sistema centrale e periferico di Protezione Civile, nell'utilizzazione delle risorse in maniera razionale. Rappresenta il coordinamento di tutti i centri operativi dislocati sul territorio. Organizzazione regionale di volontariato di Protezione Civile Organismo liberamente costituito e senza fini di lucro che svolge o promuove attività di previsione, prevenzione e soccorso per eventi di Protezione Civile. Si avvalgono prevalentemente delle prestazioni personali, volontarie e gratuite dei propri aderenti, curandone anche le attività di formazione e addestramento. L’organizzazione è iscritta negli elenchi regionali, ed eventualmente nell’elenco nazionale del Dipartimento della Protezione Civile. PCA – Posto di Comando Avanzato Il PCA è una struttura mobile che viene attivata dal Centro Operativo Provinciale (COP) al fine di assicurare il coordinamento locale delle attività di spegnimento degli incendi di interfaccia, o che evolvono in tale tipologia, o nel caso l’incendio assuma particolare gravità per intensità ed estensione e comporti l’apprestamento di interventi di soccorso pubblico. Il PCA è composto da un ufficiale del CFVA, un funzionario VV.F ed il Sindaco del Comune interessato dall'evento (o un suo delegato). Pericolosità (H) Capacità o possibilità di costituire un pericolo, di provocare una situazione o un evento di una determinata intensità (I), indesiderato o temibile. Piano comunale o intercomunale di Protezione Civile Piano redatto dai comuni per gestire adeguatamente l’attività di prevenzione ed un’emergenza ipotizzata nel proprio territorio, sulla base degli indirizzi regionali, come indicato dal DLgs. 112/1998. Tiene conto dei vari scenari di rischio considerati nei programmi di previsione e prevenzione stabiliti dai programmi e piani regionali. Prevenzione Attività volte ad evitare o ridurre al minimo la possibilità che si verifichino danni conseguenti ad un evento calamitoso. Nell’ambito delle attività e compiti di protezione civile, ai sensi della vigente normativa, la prevenzione si esplica in attività non strutturali concernenti l'allertamento, la pianificazione di emergenza, la formazione, la diffusione della conoscenza della protezione civile, l’informazione alla popolazione e l'attività di esercitazione. Previsione La previsione consiste nelle attività, svolte anche con il concorso di soggetti scientifici e tecnici competenti in materia, dirette all'identificazione degli scenari di rischio probabili e, ove possibile, al preannuncio, al monitoraggio, alla sorveglianza e alla vigilanza in tempo reale degli eventi e dei conseguenti livelli di rischio attesi. La previsione è quindi un’azione di tipo conoscitivo che deve fornire un quadro generale obiettivo delle aree vulnerabili e del rischio al quale sono sottoposte le persone ed i beni in esse presenti. Previsioni meteorologiche a scala sinottica ai fini della Protezione Civile Previsione di eventi meteorologici predisposta dal Gruppo tecnico meteo, adottate dal Dipartimento sull’intero territorio nazionale per le successive 72 ore, al fine di consentire alle aree di previsione meteorologica dei Centri Funzionali decentrati di produrre ed interpretare le proprie previsioni ad area limitata (a scala regionale e

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Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE provinciale) e al Dipartimento di emettere un Bollettino di vigilanza meteorologica giornaliera nazionale. Rischio Il rischio può essere definito come il valore atteso di perdite (vite umane, feriti, danni alle proprietà e alle attività economiche) dovute al verificarsi di un evento di una data intensità, in una particolare area, in un determinato periodo di tempo. Il rischio quindi è traducibile nell'equazione: R = P x V x E P = Pericolosità: è la probabilità che un fenomeno di una determinata intensità si verifichi in un certo periodo di tempo, in una data area. V = Vulnerabilità: la Vulnerabilità di un elemento (persone, edifici, infrastrutture, attività economiche) è la propensione a subire danneggiamenti in conseguenza delle sollecitazioni indotte da un evento di una certa intensità. E = Esposizione o Valore esposto: è il numero di unità (o “valore”) di ognuno degli elementi a rischio (es. vite umane, case) presenti in una data area. Sala Operativa Regionale Integrata (SORI) Struttura operativa regionale dedicata alla gestione integrata multi rischio, nella quale sono messe a sistema tutte le funzioni di supporto necessarie alla gestione e superamento dell’emergenza, con una organizzazione generale e condivisa dei soccorsi a livello regionale da parte di tutte le componenti regionali e statali del sistema di protezione civile. Sala Operativa Unificata Permanente (SOUP) Struttura operativa regionale dedicata alla gestione del rischio incendi, è integrata con la Sala Operativa Regionale Integrata (SORI). Le funzioni “spegnimento” incendi con mezzi aerei e terrestri e il “censimento incendi”, coordinate operativamente nella sala operativa unificata permanente, sono assegnate al Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale che ne è responsabile. Le funzioni “previsione pericolo incendi”, “volontariato”, “assistenza alla popolazione” e i “rapporti con i mass media e la stampa” (ad eccezione della attività investigativa di competenza del CFVA) sono assegnate alla Direzione Generale della Protezione Civile che ne assume la responsabilità. La funzione “soccorso tecnico urgente alla popolazione” in merito agli interventi di soccorso tecnico urgente, coordinata operativamente nell’ambito delle attività della SOUP, sono assegnate alla Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco. Sala Situazione Italia Struttura del Dipartimento della Protezione Civile che ospita SISTEMA, centro di coordinamento nazionale che ha il compito di monitorare e sorvegliare il territorio nazionale, al fine di individuare le situazioni emergenziali previste in atto e seguirne l’evoluzione, nonché di allertare ed attivare le diverse componenti e strutture operative del Servizio nazionale della Protezione Civile che concorrono alla gestione dell’emergenza. Scenario dell’evento Evoluzione nello spazio e nel tempo del solo evento prefigurato, atteso e/o in atto, pur nella sua completezza e complessità. Scenario di rischio Evoluzione nello spazio e nel tempo dell'evento e dei suoi effetti, della distribuzione degli esposti stimati e della loro vulnerabilità anche a seguito di azioni di contrasto. Scenario dell'evento atteso Valutazione preventiva del danno a persone e cose che si avrebbe al verificarsi dell'evento atteso. SISTEMA Presso il Dipartimento della Protezione Civile è attivo un centro di coordinamento denominato Sistema che garantisce la raccolta, la verifica e la diffusione delle informazioni di Protezione Civile con l'obiettivo di allertare immediatamente, e quindi attivare tempestivamente, le diverse componenti e strutture preposte alla gestione dell'emergenza. Sistema opera 24 ore su 24, tutti i giorni dell'anno, con la presenza di personale del Dipartimento e delle strutture operative del Servizio nazionale della Protezione Civile di seguito elencate: - Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, componente fondamentale del Servizio Nazionale della Protezione Civile (art. 11 della legge 24 febbraio 1992, n. 225); - Forze Armate (attraverso il Comando operativo di vertice interforze); - Polizia di Stato; - Arma dei Carabinieri; - Guardia di Finanza; - Corpo Forestale dello Stato; - Capitanerie di Porto - Guardia Costiera. - Croce Rossa Italiana Sistema di allerta nazionale per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico statale e regionale È costituito dagli strumenti, dai metodi e dalle modalità stabiliti per sviluppare e per acquisire la conoscenza, le informazioni e le valutazioni, in tempo reale, relative al preannuncio, all'insorgenza e all'evoluzione dei rischi conseguenti agli eventi di cui all'articolo 2 della legge n. 225/92 e s.m.i., al fine di allertare e di attivare il Servizio Nazionale della Protezione Civile ai diversi livelli territoriali. Soglia Identificano i valori critici di precipitazione al superamento dei quali sono attesi effetti al suolo per cui scatta un ivello di allerta. Le soglie di solito utilizzate per la verifica ed il monitoraggio e la sorveglianza in caso di condizioni meteorologiche avverse da tenere costantemente monitorati, anche a livello locale, sono le seguenti: soglie pluviometriche per l'identificazione dei dissesti come frane o smottamenti e processi torrentizi, e soglie idrometriche per la misura del livello del pelo libero dell'acqua nelle aste fluviali. Strutture operative nazionali L’art. 11 della legge n. 225/92 e s.m.i. individua come strutture operative del Servizio nazionale: il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco quale componente fondamentale della Protezione Civile, le Forze Armate, le Forze di Polizia, il Corpo Forestale dello Stato, la comunità scientifica, la Croce Rossa Italiana, le strutture del Servizio Sanitario Nazionale, le Organizzazioni di volontariato, il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico - Cnsas-Cai. Sussidiarietà E’ un principio giuridico-amministrativo che stabilisce come l’attività amministrativa volta a soddisfare i bisogni delle persone debba essere assicurata dai soggetti più vicini ai cittadini. Per “soggetti” s’intendono gli Enti pubblici territoriali (in tal caso si parla di sussidiarietà verticale) o i cittadini stessi, sia come singoli sia in forma associata o

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Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE volontaristica (sussidiarietà orizzontale). Queste funzioni possono essere esercitate dai livelli amministrativi territoriali superiori solo se questi possono rendere il servizio in maniera più efficace ed efficiente. L’azione del soggetto di livello superiore deve comunque essere temporanea, svolta come sussidio (da cui sussidiarietà) e quindi finalizzata a restituire l'autonomia d'azione all'entità di livello inferiore nel più breve tempo possibile. Il principio di sussidiarietà è recepito nell'ordinamento italiano con l'art. 118 della Costituzione, come novellato dalla L.Cost. n. 3/2001. UOC – Unità Operative di Comparto Coincidono con le Stazioni Forestali e di Vigilanza Ambientale del CFVA durante la campagna AIB per la gestione del rischio incendi, rappresentano la struttura operativa locale sovra comunale; Volontariato di Protezione Civile Componente del Servizio Nazionale individuata dall'art. 6 della legge n. 225/92 e s.m.i., concorre alle attività di Protezione Civile in qualità di struttura operativa nazionale, con funzioni di supporto alle azioni di Protezione Civile adottate dalle istituzioni: previsione, prevenzione e soccorso per eventi di Protezione Civile. Specificamente formato e addestrato, opera mediante prestazioni personali, volontarie e gratuite, svolte da persone che aderiscono a organismi liberamente costituiti senza fini di lucro, inclusi i gruppi comunali di Protezione Civile. La partecipazione delle organizzazioni di volontariato al sistema pubblico di Protezione Civile è disciplinata dal decreto del Presidente della Repubblica n. 194 del 2001. Valore esposto (o Esposizione) Termine che indica l’elemento che deve sopportare l’evento, e può essere espresso dal numero di presenze umane, o dal valore delle risorse naturali ed economiche presenti ed esposte a un determinato pericolo. Il prodotto della vulnerabilità per il valore esposto indica le conseguenze di un evento per l’uomo, in termini di vite umane e di danni agli edifici, alle infrastrutture ed al sistema produttivo. Vulnerabilità Attitudine di una determinata componente ambientale – popolazione umana, edifici, servizi, infrastrutture, etc. – a sopportare gli effetti di un evento, in funzione dell’intensità dello stesso. La vulnerabilità esprime il grado di perdite di un dato elemento o di una serie di elementi causato da un fenomeno di una data forza. È espressa in una scala da zero a uno, dove zero indica che non ci sono stati danni, mentre uno corrisponde alla distruzione totale. Zone di allerta Ambiti territoriali in cui sono suddivisi i bacini idrografici, significativamente omogenei, per tipologia e severità degli eventi attesi, meteorologici e idrologici intensi, e dei relativi effetti. Sul territorio nazionale, sono identificate 133 zone di allerta, delimitate tenendo in considerazione le possibili tipologie di rischio presenti e l’evolversi nello spazio e nel tempo degli eventi e dei relativi effetti. La Sardegna, ai fini delle attività di previsione e prevenzione, è stata suddivisa in 7 zone di allerta. Zone di vigilanza meteo Ambiti territoriali in cui è suddiviso il territorio nazionale, adeguatamente individuati secondo dei criteri di omogeneità meteo-climatica. Rappresentate nel Bollettino di Vigilanza Meteorologica nazionale, ad ognuna delle 45 aree sono associati un colore di sfondo e, quando opportuno, una certa casistica di simboli per fornire una descrizione di semplice impao visivo dei fenomeni meteorologici significativi previsti sulle varie porzioni di territorio.

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Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE

2. SEZIONE 2 - DESCRIZIONE DEL TERRITORIO

2.1. Inquadramento amministrativo

Comune PAULILATINO

Localizzazione e foto edificio

Codice ISTAT 095041 Frazioni del Comune Loc. Santa Cristina Provincia ORISTANO Codice ISTAT 095 Prefettura - UTG Via Beatrice D', 4, 09170 Oristano OR Municipio Viale della Libertà 33, 09070 Paulilatino OR Tel. 0785 55623 Fax. 0785 55625 Recapiti istituzionali Sito internet: http://www.comune.paulilatino.or.it E-mail: [email protected] PEC: [email protected] Sindaco Dott. Domenico Gallus Tel. 0785 853052 Cell. 340 2419893 Recapiti Sindaco e_mail: [email protected] PEC: [email protected] social networks: facebook.com

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 18 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE

Vice-Sindaco Serafino Oppo Tel. 0785 853053 Cell. 329 0086709 Recapiti Sindaco e_mail: [email protected] PEC: [email protected] social networks: facebook.com Segretario comunale Dott. Matteo Manca Tel. 0785 853048 Recapiti Segretario

Ufficio tecnico Ing. Andrea Carta 0785 853069 Responsabile ufficio tecnico e vigilanza Cell. 340 0564143 e_mail: [email protected]

ufficio tecnico amministrativo 1 Geom Mario Lutzu Polizia Municipale – Suap - Tributi Giovanni Careddu 0785 55623 – 0785 853046 diretto Responsabile Cell. 320 4291196 e_mail: [email protected] Maria Elena Riguer Agente 0785 853039 Francesco Zanda Agente – resp. tributi 0785 853063 e_mail: [email protected] Ufficio Servizi Socio-Culturali Maria Caterina Pes 0785 853061 Responsabile Cell. 3204391194 / 3479930825 e_mail: [email protected] Loredana Murgia Operatore di segretariato sociale 0785 853060 Cell. 349 7307591 Ufficio Ragioneria Serafina Firinu 0785 853050 Responsabile Cell. 3473665531 e_mail: [email protected] Zaira Nuvoli Istruttore 0785 853059 Cell. 3493406082 Protocollo – Servizi Demografici Marfridio Gungui 0785 853054 Protocollo e_mail: [email protected] PEC: [email protected] Maria Sanna Area demografica 0785 853058 e_mail: [email protected] Area Amministrativa Maria Cristina Colomo Responsabile 0785 853035 e_mail: [email protected]

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 19 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE

Rita Serra Istruttore 0785 853042 Cell. 3495811006 Ufficio Lingua Sarda Annalisa Firinu Operatore 0785 55623 e_mail: [email protected] Biblioteca “Don Peppino Murtas” Via Roma 33, 09070 Paulilatino OR Tel 0785 55383 Bibliotecario Fax 0785 55245 E_mail [email protected]

Classificazione sismica e climatica Zona sismica 4 Zona climatica C Gradi giorno 1.335

Estensione Territoriale in Km2 103,85 kmq

Quota slm Quota centro Paulilatino 285 m slm

Quota min e max del territorio Min 40 m slm Max 376 m slm comunale 6,6km | 7,3km | Norbello8,1km | 9,1km | 9,7km | 10,5km | 10,6km | Villanova Distanza dai centri vicini Truschedu 10,7km | 10,7km |Soddì 11,1km | 11,2km | Milis11,4km | 12,5km | 12,6km (in grassetto i comuni confinanti) | 12,6km | UlàTirso 12,7km | 12,7km | 13,2km | Z erfaliu 14,6km | Sorradile14,6km | 16,3km

Unione di Comuni di appartenenza Unione dei Comuni del Guilcer Abbasanta, Aidomaggiore, Boroneddu, Ghilarza, , Paulilatino, Sedilo, Soddì, Tadasuni. Elenco Comuni della UC La sede legale è nel Comune di Abbasanta

Bacini idrografici di appartenenza

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Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE

Zona/e di Allerta rischio geomorfologico

(stralcio PAI)

Il comune di Paulilatino, non presenta aree identificate a rischio geomorfologico nel PAI

Zona/e di Allerta rischio idraulico

(stralcio PAI)

Il comune di Paulilatino, non presenta aree identificate a rischio idraulico nel PAI.

Zone di Allerta rischio incendi

(stralcio Piano Incendi RAS)

Il comune di Paulilatino rientra in una pericolosità media con rischio alto. La stazione forestale di competenza è quella di Ghilarza, con prefettura ad Oristano.

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 21 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE 2.2. Caratteri territoriali, ambientali e paesaggistici

Uso del suolo

Classe “Corine AREA Codice DESCRIZIONE % Territorio complessivo Land M2 Cover” 1.3.1 Aree estrattive 20.217 0,02 1.3.3 Cantieri 18.058 0,02 1.4.3 Cimiteri 9.776 0,01 1.1.1.1 Tessuto residenziale compatto e denso 555.110 0,53 1.1.1.2. Tessuto residenziale rado 34.065 0,00 1.1.2.1. Tessuto discontinuo (extraurbano) 87.081 0,08 1.1.2.2. Tessuto agro-residenziale sparso e fabbricati rurali Sparsi 206.094 0,20 1.2.1.1 Insediamenti industriali, commerciali, e spazi annessi 176.249 0,17 1.2.1.2. Insediamento di grandi impianti di servizi 4.884 0,00 1. 1.2.2.1 Reti stradali 23.059 0,02 Superfici artificiali 1.4.2.1. Campeggi, aree sportive e parchi di divertimento 18.043 0,02 2.2.3. Oliveti 6.762.593 6,51 2.3.1 Prati stabili 268.103 0,26 2.4.2. Sistemi Particellari complessi 562.137 0,54 2.4.3. Area agricole con spazi naturali importanti 4.627.493 4,45 2.4.4. Aree Agroforestali 10.817.338 10,41 2.1.1.1. Seminativi in aree non irrigue 3.865.457 3,72 2.1.1.2. Prati artificiali 7.338.646 7,06 2.4.1.1. Colture temporanee associate all’olivo 1.181.165 1,10 2.4.1.3. Colture temporanee associate ad altre colture permanenti 3.120.128 3,00 3.2.1. Aree a Pascolo Naturale 11.278.492 10,85 3.1.1.2. Boschi di latifoglie 23.156.132 22,30

3. 3.1.2.1. Boschi di Conifere 32.415 0,03 Territori 3.2.2.1. Formazioni vegetali chiuse (eriche, rovi, ginestre e ginepri) 28.091 0,03 boscati e semi- 3.2.3.1. Macchia Mediterranea 14.656.527 14,10 naturali 3.2.3.2. Gariga 3.558.268 3,40 3.2.4.1. Area e a ricolonizzazione naturale 3.463.721 3,33 3.1.1.2.2. Sugherete 8.066.581 7,80 TOTALE 32.925.684 100,00

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Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Caratteri climatici e regime termo-pluviometrico

Massimo e Massimo e Stazione Medie mensili minimo minimo Media

(nome e quota) annua mensile giornaliero

PAULILATINO Codice stazione 700 Long. 1479880 Lat. 4437020 H 280 m slm ANNO 2006 G F M A M G L A S O N D Max 50,4 mm il

, 8 8

Pluviometria (mm) Max Novembre 6 8 8 , , 6 ,2 , ,2 , , , 5 5/11 28 8 71 48 95 30 65 Min Luglio 13 180 138 596,2 Min 0 mm

Giorni di pioggia 9 4 7 3 4 8 8 8 12 15 ANNO 2009 G F M A M G L A S O N D Max 34 mm il

2 8

Pluviometria (mm) Max Gennaio , , 4 6 ,2 6 , , 3 3

, 16/01 4 68 7 5 109 Min Luglio 53 87 63 184 807,8 120 Min 0 mm

1 4 Giorni di pioggia 2 5 7 8 6 8 13 1 1 15 ANNO 2010 G F M A M G L A S O N D Max 57,4 mm il

Pluviometria (mm) 2 8 2 Max Novembre , , 0 6 6 0 4 , , , , , 8 6 ,

, , 24/12 3 8 220 Min Luglio 61 56 77 76 65 160 184 110

1024,2 Min 0 mm

7 3 Giorni di pioggia 5 7 2 2 4 19 14 11 11 1 1 ANNO 2011 G F M A M G L A S O N D Max 51,60 mm il

Pluviometria (mm) 2 2 Max Novembre 6 0 8 6 8 0 4 4 4 , , , , , , , , , , , 06/10 Min Agosto 63 68 70 41 28 32 22 36 13 133 119 629.4 Min 0 mm

5 Giorni di pioggia 9 8 8 6 3 3 3 5 2 6 1

Media Pluviometrica anni 1922 al 1992 su Stazione di Paulilatino (i dati sopra sono parziali per brevità). Dal dato si deduce che negli ultimi anni le precipitazioni sono diminuite tantissimo, mentre sono aumentati i giorni di piovosità eccezionale, che sono quelli più preoccupanti per lo studio dei rischi, nonostante la zona non è soggetta a particolari fenomeni franosi e/o alluvionali.

Caratteri geologici

Il territorio comunale di Paulilatino, avente una superficie di circa 103,85 kmq è rappresentata principalmente da litologie ascrivibili a due distinti cicli vulcanici differenti, appartenenti all'oligo-miocene e al Plio-Pleistocene. Al ciclo oligo-miocenico appartengono le andesiti, le ignimbriti e i tufi, mentre a quello post-elveziano le effusioni basaltiche. Tra i due cicli si hanno depositi marini miocenici, poco visibili perché nascosti dai basalti. Solo nelle valli fluviali ai bordi degli altopiani è possibile vedere tutta la serie completa come per esempio presso la cantoniera di Paulilatino, dove la vecchia Carlo Felice interseca la nuova statale. Nello specifico le vulcaniti oligo mioceniche sono rappresentate dalle andesiti, tufi e ignimbriti. Le andesiti sono presenti soprattutto nel settore verso il Tirso, dove sono a diretto contatto con i basalti e da essi ricoperte. Le migliori esposizioni si hanno sempre nelle valli in cui l'erosione ha asportato i basalti, come nelle valli del Rio Trogos e in quella del Rio Flumini de Susu, al confine con Bauladu. Le andesiti si presentano in diverse facies (facies descrive l'associazione di alcune caratteristiche fisiche, chimiche e o biologiche che permettono di differenziare e quindi distinguere un corpo roccioso da un altro), con variazioni anche in ambiti molto ristretti, sia in senso verticale che orizzontale. La facies lavica si presenta molto compatta, generalmente di colore verdastro, con minuti cristalli ben visibili. È presente una frattura che suddivide la roccia in lastre, tanto da simulare una pseudostratificazione.

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Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Molto diffusa anche la facies conglomeratica: in questo caso si ha una matrice giallastra, nella quale si trovano inclusi di varia dimensione e colore. La roccia se sana è comunque sempre molto compatta. Frequenti sono però i fenomeni di alterazione, che anzi rappresentano il tratto dominante della roccia, specialmente nella zona del Trogos. Qui sono presenti sia fenomeni di desquamazione cipollare, che vere e proprie alterazioni che trasformano la roccia dapprima in una specie di materiale sabbioso, e poi in vera e propria argilla. Da qui la morfologia nel complesso dolce delle andesiti, anche se non mancano ovviamente gli ammassi rocciosi e le ripe, sempre però meno evidenti che nei basalti. Diverse sono anche le giaciture della roccia nelle due zone di affioramento. Verso Bauladu è difficile distinguerla dai basalti e solo alcuni salti morfologici, e la presenza tra le andesiti e i basalti delle altre formazioni, rende facile una distinzione. Nella valle del Trogos sono invece presenti aspetti cupoliformi come a Monte Canitzu e a Monte Pramas. I Tufi Sono sempre associati alle andesiti, di cui rappresentano una delle facies, anche se nella zona di Paulilatino costituiscono un episodio vulcanico a se stante. Sono ben visibili in esposizione nel taglio stradale della nuova Carlo Felice, sotto il nuraghe Toroleo. Si sono depositati inizialmente in ambiente lacustre con livelli sottilmente stratificati e inclinati verso Est-SudEst. Passano poi a una facies a grosse pomici di colore variabile dal rosa al biancastro, poco coerenti e dall'aspetto massivo. La loro estensione, come per le andesiti, è senz'altro maggiore di quanto appare in superficie, in quanto si possono osservare, laddove il detrito superficiale sia stato asportato, ai piedi delle ripe basaltiche sino alla valle di Zrighidanu, verso Bauladu. I tufi sfumano verso l'alto in tufiti e quindi nei sedimenti miocenici, rappresentati in questa zona da arenarie fini. Le ignimbriti rappresentano un limitato affioramento nella valle del Rio Flumini de Susu, sotto il Nuraghe Toroleo. La facies è quella tipica delle ignimbriti, anche se la limitatezza dell'affioramento non consente un esame dettagliato. In particolare l'affioramento è difficilmente rinvenibile in quanto coperto dal detrito. La presenza di queste rocce è marcata dal rinvenimento di ciottoli di tufo ignimbritico alterato rinvenibile nella coltre detritica. I sedimenti miocenici con un limitato affioramento di grande importanza stratigrafica sono presenti all'incrocio delle valli del Rio Flumini de Susu col ruscello che proviene da Funtana Aurras, su entrambi i tagli del vecchio tracciato della 131 e anche su quelli del nuovo tracciato. L'affioramento calcareo-marnoso ha uno spessore variabile dai 3 metri presso la cantoniera sotto il nuraghe Toroleo, per una lunghezza di circa tre chilometri. È sempre compreso tra i tufi a letto e i basalti a tetto la facies da francamente calcarea diventa calcarenitica e quindi marnoso-arenacea procedendo verso Nord. Sotto i basalti sono talvolta visibili dei depositi sabbiosi continentale di varia origine, e con aspetti diversi, da ciottolosi a francamente sabbiosi. La formazione è nella zona scarsamente visibile, mentre è assai diffusa nel resto della Media Valle del Tirso, come a Tadasuni e Aidomaggiore. Presso Paulilatino la si rinviene in limitati affioramenti lungo la stradina che porta a Pauledda, e più spesso in sondaggio sotto i basalti. Su tutte le formazioni precedentemente descritte si sono riversate nel Plio-Pleistocene le lave basaltiche provenienti da centri eruttivi ubicati lungo la faglia del Marghine, e da centri minori più vicini, che per il territorio di Paulilatino si possono riconoscere a Nuraghe Genna Uda, Punta su Crastu e Nuraghe Pranu Iscrocca. Lo spessore della formazione è variabile e sembra raggiungere i massimi valori verso Bonarcado, mentre verso il Tirso diminuisce, tanto che a volte, come a Paule Manna e a S'Arenarzu la copertura manca del tutto. Anche i rapporti stratigrafici sono vari talvolta i basalti poggiano sui sedimenti miocenici, come a Toroleo, altre volte sui sabbioni, e più spesso, come nelle valli del Pizziu e del Trogos direttamente sulle andesiti, con le quali è facile confonderli. Il riconoscimento è infatti spesso possibile, in assenza di analisi petrografiche, solo su base morfologica. Le coperture basaltiche, smembrate dall'erosione, si protendono verso il Tirso con digitazioni isolate dalle valli dei torrenti, e con una debole ma costante inclinazione verso Sud. Data l'estesa rete di fratture presenti nelle vulcaniti, queste ultime, sia basaltiche che andesitiche, originano una notevole quantità di detrito, costituito da grossi massi immersi in una matrice terroso-argillosa. Tra le due formazioni si possono però operare delle distinzioni: i basalti infatti sono in genere più compatti, e originano il detrito ai bordi degli altipiani, dai quali si staccano i blocchi in genere prismatici. Le andesiti, più facilmente alterabili, anche per la presenza di livelli tufacei e conglomeratici, danno origine a un detrito sempre ricco di blocchi, ma con una abbondante frazione fine, che depositandosi nei bassopiani può originare depositi limoso-argillosi anche di un certo spessore, come si nota spesso lungo la valle del Rio Trogos. Notevole anche la coltre detritica accumulata lungo i versanti in genere poco accentuati delle dorsali andesitiche che contribuiscono ad arrotondare la morfologia dell'insieme. Di particolare importanza sono i depositi nella zona di Paule Manna, sotto il paese. In questa zona sembra scomparire la copertura basaltica, mentre la formazione presente appare costituita da limi e argille. In particolare alcuni pozzi superficiali scavati lasciano intravvedere, sia pure parzialmente, la presenza di materiale tufaceo. Si potrebbe quindi trattare di un alto morfologico non ricoperto dai basalti e quindi successivamente spianato.Limitati depositi alluvionali si hanno nella bassa valle del Trogos. In genere sulla roccia andesitica in parte alterata è presente un deposito ciottoloso dello spessore di circa 60-70 centimetri, sormontato da terreno vegetale in quantità variabile. La maggiore estensione di tali depositi si ha nella zona di Pischina Niedda. I depositi di versante sono presenti generalmente in tutti i versanti sottostanti gli orli delle scarpate basaltiche. Si tratta di formazioni caratterizzate da un elevato contenuto in argille e da uno scheletro di elementi grossolani, di roccia basaltica. Gli elementi dello scheletro hanno una dimensione fortemente variabile, da alcuni cm ad alcuni m, e non hanno subito alcuna modellazione, se non quella dovuta all’effetto dei fenomeni di weathering, conservando quindi forme spigolose. La composizione litologica degli elementi lapidei è ridotta alle sole rocce basaltiche con tutte le facies.

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Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Carta geologica, (fonte Provincia di Oristano)

Caratteri geomorfologici e fisiografici

Estensione Estensione Fasce altimetriche Perimetro Estensione (m2) (Ha) (%) Da quota 0 a 300 m s.l.m. 53903,33 81784020,12 8178,40 78,8% Da quota 300 a 600 m s.l.m. 27661,28 22064831,44 2206,48 21,2%

La morfologia del territorio comunale presenta due aspetti dominanti, legati come al solito alla presenza dei basalti e delle andesiti. I primi, data la fluidità delle lave, si sono adattati a una morfologia preesistente piuttosto complessa, ricoprendo e spianando il paesaggio. Non mancano però le zone più movimentate, rappresentate dalle valli dei corsi d'acqua. Le più marcate di queste incisioni si hanno nella parte del territorio comunale verso Bonarcado, con la profonda incisione del Rio Cispiri.

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Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Caratteri pedologici

La carta dell’unita dei paesaggi proveniente dal Piano Forestale Ambientale Regionale (PFAR), nella scheda del Distretto 13 Omodeo mette in evidenza le tipologie di suoli presenti nel comune di Paulilatino,

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Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE dove la quasi totalità del paesaggio è su rocce effusive basaltiche, ed una piccola porzione su rocce effusive basaltiche.

Caratteri idrografici

Il reticolo idrografico superficiale si presenta con caratteristiche diverse a seconda della morfologia e del tipo di vulcaniti. Di tipo lineare con incisioni vallive bene marcate come i corsi d’acqua situati nell’altipiano di Bonarcado, con il Cispiri-Mannu, che rappresenta uno dei maggiori corsi d’acqua della zona. Originato dall'unione di numerosi torrenti che provengono dal settore tra Santu Lussurgiu e San Leonardo, alimentati da grosse sorgenti, quali Bau Pirastu, Abbacirca e S'Ena Arrubia. All'altezza di Banzos i rami si uniscono per formare il Cispiri che scavandosi una lunga e profonda vallata si dirige verso il Campidano, segnando il confine tra Paulilatino, Santu Lussurgiu e Bonarcado. Il Cispiri confluisce quindi nel rio Marefoghe. Il Rio Bobolica si origina dalle sorgenti omonime, presso Sant'Agostino e percorre l'altopiano con una valle debolmente incisa al contatto tra le colate basaltiche.

Dopo Paulilatino si infossa vigorosamente, prende il nome di Rio Flumini de Susu e confluisce nel Cispiri presso Bauladu. La parte Sud del territorio comunale è interessata da una rete di torrenti ad andamento grosso modo parallelo Nord-Sud che confluiscono nel Tirso. Al limite comunale con Fordongianus vi è il Riu Marcu che interessa solo marginalmente il territorio comunale, drenando il settore di Tupulidone e di Pranu Iosso. Di dimensioni ben maggiori è il Rio Canale Mannu. Esso si origina dalle sorgenti di Siete Fuentes col nome di Rio di San Leonardo, percorre l'altopiano di Abbasanta dividendosi in due rami all'altezza di Tanca Regia, e diventa quindi Rio Pitziu dopo aver oltrepassato la statale 131. Da qui assume una direzione grosso modo Nord-Sud e comincia a infossarsi nell'altopiano. Diventa quindi Riu Canale Mannu, si scava una profonda vallata e si getta nel Tirso tra Villanova Truscheddu e Fordongianus. Dato l'ampio bacino il Rio Canale Mannu può avere portate veramente notevoli e a parte il Cispiri, che però interessa solo parzialmente il territorio comunale, rappresenta il maggior corso d'acqua del territorio. Molto ampio e impostato quasi esclusivamente sulle andesiti è il bacino del Rio Trogos.

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Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Carta vincolo idrogeologico, Aree a pericolosità idrogeologica e fenomeni franosi, (fonte Piano Forestale Ambientale Regionale) La carta mostra come il territorio a confine di Paulilatino e Paulilatino stesso, non presenta alcun rischio idrogeologico. L’elaborazione è alla base delle successive carte sul rischio idraulico e rischio idrogeologico comunale.

Elenco corsi d’acqua interessanti in territorio comunale di Paulilatino nome descrizione codice atto Codice Lunghezza Coord X Coord Y PPR [m] R.D. DEL N. 55 ELENCO 'PRINCIPALE' DI 22/01/1922 BP02_C1_A 9701,07 1481936,75 4434675,94 CAGLIARI; N. 31 ELENCO (G.U. N. 275 1 RIU 'PRINCIPALE' DI ORISTANO / DEL PITZIU TORRENTE 0222-CF002600 24/11/1922)

R.D. DEL BP02_C1_A 753,60 1479970,53 4436453,91 N. 54 ELENCO 'PRINCIPALE' DI 22/01/1922 1 GORA CAGLIARI; N. 30 ELENCO (G.U. N. 275 SA 'PRINCIPALE' DI ORISTANO / DEL PAULA 0222-CF002200 24/11/1922) TORRENTE

RIU BP02_C1_A 5388,35 1481216,58 4439894,20 PITZIU 0222-CF002600 1 TORRENTE

R.D. DEL BP02_C1_A 1920,72 1474895,06 4441531,11 N. 39 ELENCO 'PRINCIPALE' DI 22/01/1922 1 CAGLIARI; N. 17 ELENCO (G.U. N. 275 RIU BAU 'PRINCIPALE' DI ORISTANO / DEL PIRASTU 0221-CF000101 24/11/1922) TORRENTE

R.D. DEL BP02_C1_A 8403,47 1479609,77 4432895,52 N. 54 ELENCO 'PRINCIPALE' DI 22/01/1922 1 CAGLIARI; N. 30 ELENCO (G.U. N. 275 RIU 'PRINCIPALE' DI ORISTANO / DEL TROGOS 0222-CF002200 24/11/1922) TORRENTE

RIU N. 49 ELENCO 'PRINCIPALE' DI BP02_C1_A 3564,50 1478340,97 4435225,99 BOBOLIC CAGLIARI; N. 27 ELENCO R.D. DEL 1 A (SU 'PRINCIPALE' DI ORISTANO / 22/01/1922 FIUMINI 0221-CF001600 (G.U. N. 275 DE TORRENTE DEL

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Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE

SUSU) 24/11/1922)

R.D. DEL BP02_C1_A 8101,64 1477518,80 4439728,41 N. 49 ELENCO 'PRINCIPALE' DI 22/01/1922 1 RIU CAGLIARI; N. 27 ELENCO (G.U. N. 275 BOBOLIC 'PRINCIPALE' DI ORISTANO / DEL A 0221-CF001600 24/11/1922) TORRENTE

R.D. DEL BP02_C1_A 4243,12 1478683,98 4428363,41 N. 54 ELENCO 'PRINCIPALE' DI 22/01/1922 1 CAGLIARI; N. 30 ELENCO (G.U. N. 275 RIU SA 'PRINCIPALE' DI ORISTANO / DEL MELA 0222-CF002200 24/11/1922) TORRENTE

R.D. DEL BP02_C1_A 3880,51 1476206,73 4432914,25 N. 49 ELENCO 'PRINCIPALE' DI 22/01/1922 1 RIU SA CAGLIARI; N. 27 ELENCO (G.U. N. 275 BUBBULI 'PRINCIPALE' DI ORISTANO / DEL CCA 0221-CF001600 24/11/1922) TORRENTE

R.D. DEL BP02_C1_A 11280,40 1473243,58 4437055,90 N. 39 ELENCO 'PRINCIPALE' DI 22/01/1922 1 CAGLIARI; N. 17 ELENCO (G.U. N. 275 RIU 'PRINCIPALE' DI ORISTANO / DEL CISPIRI 0221-CF000101 24/11/1922) TORRENTE

R.D. DEL BP02_C1_A 3778,34 1473142,46 4432126,24 N. 49 ELENCO 'PRINCIPALE' DI 22/01/1922 1 CAGLIARI; N. 27 ELENCO (G.U. N. 275 RIU 'PRINCIPALE' DI ORISTANO / DEL PIZZIU 0221-CF001600 24/11/1922) TORRENTE

R.D. DEL BP02_C1_A 3956,58 1481264,19 4429894,45 N. 55 ELENCO 'PRINCIPALE' DI 22/01/1922 1 RIU CAGLIARI; N. 31 ELENCO (G.U. N. 275 CANALE 'PRINCIPALE' DI ORISTANO / DEL MANNU 0222-CF002600 24/11/1922) TORRENTE

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Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Canali tombati: E’ presente un canale tombato (Riu Ludiri) che attraversa l’abitato di Paulilatino di epoca presumibilmente romana, in parte modificato negli anni 40-50 per la porzione relativa allo sbocco, che però non presentano particolari problemi di allagamento. Di seguito l’estratto catastale

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Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Caratteri ambientali e paesaggistici

Descrizione sintetica delle valenze naturalistiche paesaggistiche

Le unita di paesaggio riscontrate nel territorio di Paulilatino sono prevalentemente due :

A: Paesaggi su basalto per l’area nord, nord-ovest verso il Territorio di Bonarcado.

B- paesaggi su andesiti e relativi depositi di versante nel restante territorio.

Sono entrambe unità di paesaggio tipiche dell’ambiente agroforestale della parte centrale della Sardegna con evidenti modellazioni legate all’uso agricolo e forestale del territorio.

Descrizione sintetica delle valenze architettoniche e culturali

Nel territorio di Paulilatino vengono identificati i seguenti elementi di pregio architettonico e strutture di interesse: (vedi tav 0.1)

Tipo edificio descrizione Coord. X Coord. Y edificio storico (sede Museo), via EDIFICI STORICI Palazzo Atzori Nazionale 127 (centro abitato 40°4′ 58.58″ N, 8°4547.66’’

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Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE

chiesa parrocchiale Paulilatino, p.zza San Teodoro 2(Centro abitato), CHIESE Chiesa San Teodoro Edificio religioso del XVI sec. 40°4′ 57.1″ N, 8°45’54.36’’

chiesa interna al Cimitero (Paulialtino Chiesa di San Sebastiano periferia nord-est), Edificio religioso Martire XVII sec. 40° 5′ 4.35″ N, 8° 46′ 6.45″ E

chiesa Paulilatino, (centro abitato via Piave), Edificio religioso del XVI - Chiesa Madonna d’Itria XVIII sec. 40°04′54.22″ N, 8°45′45.93″ E

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Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE

Chiesa delle Anime (San Chiesa (centro abitato – via Roma), Giovanni Battista) Edificio religioso XVI sec. 40°04′56.81″ N, 8°45′55.34″ E

Chiesa di Santa Maria Chiesa (centro abitato), Edificio Maddalena religioso XVII sec. 40°04′57.01″ N, 8°45′50.22″ E

CIMITERI Cimitero Cimitero Paulilatino 40° 5′ 4.35″ N, 8° 46′ 6.45″ E Cappella cimitero Chiesa San Sebastiano 40° 5′ 4.35″ N, 8° 46′ 6.45″ E Santuario nuragico di Santa SANTUARI Cristina 40°03′41″N 8°43′57″ E

NURAGHI Nuraghe Lugherras N.ghe Bau Nuraxi 40°05′52.88″N 8°42′50.05″E

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Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE

Nuraghe Battizzone Nuraghe Atzara Nuraghe Pirinferta Nuraghe Zendoro Nuraghe Columbos Nuraghe Busaurru Nuraghe Cuau Nuraghe Arbiddera Nuraghe Iddanoa Nuraghe Campischeddu Nuraghe Onnella Nuraghe Oschina Nuraghe Su Idighinzu Nuraghe Galla Nuraghe Perdosu Nuraghe Mura Maranda Nuraghe Toroleo Nuraghe Trontile Nuraghe Petito Nuraghe Medade (betili) Nuraghe Pranu Iscrocca Nuraghe Trinchi Nuraghe Surzagas Nuraghe Orchele Nuraghe Mellizzana Nuraghe Lantzones Nuraghe Mura Olia Nuraghe Arbore Cuccuru Nuraghe Carducca Nuraghe Liori Nuraghe Fruscos Nuraghe Ortei Nuraghe Orre Nuraghe Ruiu Nuraghe Mur’e Lauros Nuraghe Putz’e Torru Nuraghe Buzzas Nuraghe Connighe Nuraghe Nussiu Recinto nuragico Nussiu Nuraghe Sa Pruna Nuraghe Abbaia Villaggio nuragico Mur’e Arramene TOMBA DEI Tomba dei giganti Atzara GIGANTI Tomba dei giganti Bidil'e Pira

Tombe dei giganti di Goronna 40°05′04″N 8°44′18″E

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Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Tomba dei giganti Mura Cuada Tomba dei giganti Mura Filighe Tomba dei giganti Muriscroa Tomba dei giganti Nossiu Tomba dei giganti Oschina Tomba dei giganti Pardullete Tomba dei giganti Perdu Pes DOMUS DE JANAS Domus de janas Berenales Domus de janas Binzales Domus de janas Forraghe Domus de janas su Tiriarzu Domus de janas Bau Perdu ALTRI SITI ARCHIEOLOGICI Tombe romane di Muriscoa Ruderi di Putzu 'e Turru

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Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE 2.3. Caratteri demografici

Sono da indicare le informazioni aggiornate sulla popolazione del comune, distinte per centro urbano principale, edificato sparso, frazioni, località turistiche, o altri tipi di insediamento.

Inquadramento della popolazione e caratteri demografici

CENTRO URBANO DI PAULILATINO Numero % SU TOTALE Anno di CENTRI riferimento

Totale residenti 2212 100,00% 2017 Totale nuclei familiari 899 100,00% Totale maschi 1108 50,09% Totali femmine 1104 49,91% Popolazione disabile Dati custoditi in comune Classi di età (anni) < 10 10 - 13 14 - 18 19 - 70 > 70 Totale individui 154 64 105 1484 405

Edificato sparso (agro di Paulilatino) Numero % Anno di riferimento

Totale residenti 16 100,00% 2017

Totale nuclei familiari 4 100,00%

Totale maschi 10 50,09%

Totali femmine 6 49,91%

Popolazione disabile Dati custoditi in comune Classi di età (anni) < 10 10 - 13 14 - 18 19 - 70 > 70 Totale individui 2 1 1 11 0

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Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE 2.4. Strutture

Strutture sanitarie e assistenziali

Indirizzo Via F.lli Bandiera n.11 Numero personale addetto Potenziale affollamento max Superficie coperta Superficie scoperta SSA_03 Telefono 0785 566021 CASA DI RIPOSO Fax E-mail Proprietà (pubblico/privato) privato Nominativo Referente Qualifica Cellulare

Localizzazione - foto edificio:

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Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Indirizzo Via Nazionale n.123 Numero personale addetto 1 Potenziale affollamento max Superficie coperta Superficie scoperta SSA_04 Telefono AMBULATORIO Cubeddu Fax E-mail Proprietà (pubblico/privato) privato Nominativo Dott. Francesco Cubeddu Referente Qualifica Medico di base Cellulare 333 7043026

Localizzazione - foto edificio:

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Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Indirizzo Via S. Lucifero n.17 Numero personale addetto 1 Potenziale affollamento max Superficie coperta Superficie scoperta SSA_04 Telefono 0785 55599 AMBULATORIO Doumit Fax E-mail Proprietà (pubblico/privato) privato Nominativo Dott. Doumit Jihad Referente Qualifica Medico di base Cellulare 338 7637177

Localizzazione - foto edificio:

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Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Indirizzo Via G. Verdi n.25 Numero personale addetto 1 Potenziale affollamento max Superficie coperta Superficie scoperta SSA_04 Telefono 0785 55661 AMBULATORIO Fastelli Rita Fax E-mail Proprietà (pubblico/privato) privato Nominativo Dott.ssa Rita Fastelli Referente Qualifica Medico di base Cellulare

Localizzazione - foto edificio:

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 40 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Indirizzo Via Roma n.11 Numero personale addetto 2 Potenziale affollamento max Superficie coperta Superficie scoperta SSA_04 Telefono AMBULATORIO Domenico Gallus Fax E-mail Proprietà (pubblico/privato) privato Nominativo Dott. Domenico Gallus Referente Qualifica Dermatologo Cellulare 3402419893

Localizzazione - foto edificio:

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 41 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Indirizzo Via A. Volta n.25 Numero personale addetto Potenziale affollamento max Superficie coperta Superficie scoperta SSA_06 Telefono 0785 566003 POSTAZIONE 118 Croce rossa Italiana Fax E-mail Proprietà (pubblico/privato) Nominativo Referente Qualifica Cellulare

Localizzazione - foto edificio:

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Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Indirizzo Via Mariano n.1 Numero personale addetto 2 Potenziale affollamento max 10 Superficie coperta Superficie scoperta SSA_07 Telefono 0785 55532 FARMACIA Fax E-mail Proprietà (pubblico/privato) privato Nominativo Simona Pilloni Referente Qualifica Farmacista Cellulare 340 6981386

Localizzazione - foto edificio:

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Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Indirizzo Via Tigellion.1 Numero personale addetto 2 Potenziale affollamento max 10 Superficie coperta Superficie scoperta SSA_07 Telefono 0785 55477 PARA-FARMACIA Fax E-mail Proprietà (pubblico/privato) privato Nominativo Referente Qualifica Cellulare

Localizzazione - foto edificio:

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 44 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Indirizzo Via Nazionale 217 Numero personale addetto 10 Potenziale affollamento max 20 Superficie coperta Superficie scoperta SSA_00 Telefono 0785 55622 CARABINIERI Fax E-mail Proprietà (pubblico/privato) privato Nominativo Referente Qualifica Cellulare

Localizzazione - foto edificio:

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 45 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Strutture scolastiche, biblioteche, ludoteche, musei, aree di aggregazione

Indirizzo Via San Lucifero n.22

Numero di alunni/studenti

Numero personale docente/non Superficie coperta Superficie scoperta SCB_01 Disponibilità parcheggi (totale) Numero di parcheggi interrati SCUOLA MATERNA Numero di piani fuori terra Telefono 0785 55613 Fax E-mail csc.paulilatino tiscali.it Proprietà (pubblico/privato) Privata Nominativo Referente materne Qualifica Cellulare

Localizzazione - foto edificio:

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 46 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Indirizzo Via G. Deledda n.16 Numero di alunni/studenti Numero personale docente/non Superficie coperta Superficie scoperta Disponibilità parcheggi (totale) SCB_02 Numero di parcheggi interrati SCUOLA PRIMARIA Numero di piani fuori terra Telefono 0785 54636 (ELEMENTARE) Fax E-mail [email protected] Proprietà (pubblico/privato) Pubblica - comunale Nominativo Referente Medie Qualifica Cellulare

Localizzazione - foto edificio:

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 47 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Indirizzo Via Nazionale n.249 Numero di alunni/studenti Numero personale docente/non Superficie coperta Superficie scoperta SCB_03 Disponibilità parcheggi (totale) Numero di parcheggi interrati SCUOLA SECONDARIA DI Numero di piani fuori terra PRIMO GRADO Telefono 0785 55501 (MEDIE) Fax E-mail [email protected]. Proprietà (pubblico/privato) Pubblica - comunale Nominativo Referente Medie Qualifica Cellulare

Localizzazione - foto edificio:

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 48 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Indirizzo Via Roma n.33 Potenziale affollamento max 30 persone Numero personale impiegato Superficie coperta Disponibilità parcheggi (totale) SCB_06 Numero di parcheggi interrati SALA FORMAZIONE Numero di piani fuori terra E Telefono SCUOLA CIVICA DI MUSICA Fax E-mail Proprietà (pubblico/privato) Pubblico - comunale Nominativo Referente Qualifica Cellulare

Localizzazione - foto edificio:

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 49 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Indirizzo Via Pia n.1 Potenziale affollamento max 30 persone Numero personale impiegato Superficie coperta Disponibilità parcheggi (totale) Numero di parcheggi interrati SCB_06 Numero di piani fuori terra BIBLIOTECA Telefono 0785 55383 Fax 0785 55245 E-mail [email protected] Proprietà (pubblico/privato) Pubblico - comunale Nominativo Floris Mariolina Referente Qualifica Bibliotecaria Cellulare 346 1626043

Localizzazione - foto edificio:

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 50 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Indirizzo Via Morello n.26 Potenziale affollamento max 30 persone Numero personale impiegato Superficie coperta Disponibilità parcheggi (totale) Numero di parcheggi interrati SCB_06 Numero di piani fuori terra MEDIATECA Telefono 0785 55034 Fax E-mail Proprietà (pubblico/privato) Privato Nominativo Anna Sechi Referente Qualifica Responsabile sede Cellulare 340 2285119

Localizzazione - foto edificio:

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 51 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Indirizzo Via Nazionale n.127 Potenziale affollamento max 30 Numero personale impiegato 1 Superficie coperta Superficie scoperta Disponibilità parcheggi (totale) Numero di parcheggi interrati SCB_06 Numero di piani fuori terra MUSEO – Palazzo Atzori Telefono 0785 55438 Fax E-mail Proprietà (pubblico/privato) pubblico Nominativo Massimo Muscas Referente Qualifica Presidente Cellulare 347 3693462

Localizzazione - foto edificio:

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 52 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE

Indirizzo Via Roma n.19 Potenziale affollamento max 470 Numero personale impiegato 1 Superficie coperta 400 mq Superficie scoperta Disponibilità parcheggi (totale) SCB_07 Numero di parcheggi interrati TEATRO – teatro instabile Numero di piani fuori terra Grazia Deledda Telefono 0785 566036 / 566024 Fax 0785 566142 E-mail [email protected] Proprietà (pubblico/privato) pubblico Nominativo Aldo Sicurella Referente Qualifica Direttore artistico Cellulare 333 8581515

Localizzazione - foto edificio:

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 53 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Strutture sportive

Strada provinciale 11 snc Indirizzo (prolungamento via Roma) Potenziale affollamento max 400 Numero personale impiegato 5 Superficie coperta 120 mq SSP_01 Superficie scoperta 7560 mq CAMPO DA CALCIO Disponibilità parcheggi (totale) 46 Numero di piani fuori terra 1 Proprietà (pubblico/privato) Pubblico - comunale Nominativo Giuseppe Putzulu Referente Qualifica Presidente Cellulare 333 2079907

Localizzazione - foto edificio:

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 54 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE

Indirizzo Località Funtana

Potenziale affollamento max Numero personale impiegato SSP_01 Superficie coperta CAMPO DA CALCETTO Superficie scoperta ED AREA Disponibilità parcheggi (totale) ATTREZZATA Numero di piani fuori terra 1 Proprietà (pubblico/privato) Pubblico - comunale Nominativo Giuseppe Putzulu Referente Qualifica Presidente Cellulare 333 2079907

Localizzazione - foto edificio:

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 55 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE

Strada provinciale 11 snc Indirizzo (prolungamento via Roma) Potenziale affollamento max 50 Numero personale impiegato 5 Superficie coperta 50 mq SSP_02 Superficie scoperta 2500 mq CAMPI DA TENNIS Disponibilità parcheggi (totale) Numero di piani fuori terra 1 Proprietà (pubblico/privato) Pubblico - comunale Nominativo Giuseppe Putzulu Referente Qualifica Presidente Cellulare 333 2079907

Localizzazione - foto edificio:

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 56 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Strutture per la collettività

Inserire le informazioni relative alle sedi dei servizi per la collettività e al suo referente presenti nel territorio comunale (uffici postali, banche, altri servizi similari da specificare).

Indirizzo Viale della Liberta n.26 SPC_01 Telefono 0785 55037 UFFICIO POSTALE Nominativo Raffaelina Delogu Referente Qualifica Direttrice Cellulare 377 4573715

Localizzazione - foto edificio:

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 57 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Indirizzo Via Nazionale n.114 SPC_01 Telefono 0785 55618 BANCA Nominativo Referente Qualifica Cellulare

Localizzazione - foto edificio:

SPC_02 Indirizzo Viale della Libertà n.33 UFFICI DELLA PUBBLICA Telefono 0785 55623 AMMINISTRAZIONE Nominativo Ing. Andrea Carta Referente Qualifica Responsabile U.T. (MUNICIPIO) Cellulare 3400564143

Localizzazione - foto edificio:

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 58 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Strutture di ricettività e ristorazione

Indirizzo Via Tigellio 3 Numero posti letto 6 Numero personale addetto 1 Potenziale affollamento max 8 1 SRR_03 Numero di piani fuori terra B&B Telefono 0785 566036 Foresteria del Teatro Fax 0785 566142 E-mail [email protected] Nominativo Aldo Sicurella Referente Qualifica titolare Cellulare 333 8581515

Indirizzo Via Morello 19 Numero posti letto 6 Numero personale addetto 1 Potenziale affollamento max 8 1 SRR_03 Numero di piani fuori terra B&B Telefono 0785 55558 I gerani rossi Fax E-mail www.facebook.com/igeranirossi/ Nominativo Raimonda Sanna Referente Qualifica Titolare Cellulare 353 3838830

Indirizzo Via Vittorio Emanuele 4 Numero posti letto 6 Numero personale addetto 1 Potenziale affollamento max 8 Numero di piani fuori terra 1 SRR_03 Telefono B&B Fax I tigli https://www.booking.com/hotel/it/i- E-mail tigli-paulilatino.it.html Nominativo Referente Qualifica Cellulare 392 0460027

Indirizzo Via Galileo Galilei 11 Numero posti letto 6 SRR_03 Numero personale addetto 1 B&B Potenziale affollamento max 8 Il prato verde Numero di piani fuori terra 1 Telefono

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 59 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Fax E-mail Nominativo Referente Qualifica Cellulare 3485941326

Indirizzo Via Pia 9 Numero posti letto 6 Numero personale addetto 1 Potenziale affollamento max 8 Numero di piani fuori terra 1 SRR_03 Telefono B&B Fax La casetta di Via Pia https://www.facebook.com/la E-mail casettadiviapia/ Nominativo Chiara Floris Referente Qualifica Titolare Cellulare 340 6689571

Indirizzo Piazza Madonna d’Itria 3 Numero posti letto 6 Numero personale addetto 1 Potenziale affollamento max 8 Numero di piani fuori terra 1 SRR_03 Telefono B&B Fax Maria Grazia https://www.facebook.com/BB- E-mail Maria-Grazia-1714963675455130/ Nominativo Silvana Madau Referente Qualifica Titolare Cellulare 349 8372416

Indirizzo Km 115 SS131 Numero posti letto 0 Numero personale addetto 5 Potenziale affollamento max 100 Numero di piani fuori terra 1 SRR_06 Telefono RISTORANTE DA GIANKY Fax E-mail Nominativo Giancarlo Demurtas Referente Qualifica Titolare Cellulare 366 3837941

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 60 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE

2.5. Servizi a rete e infrastrutture

Strutture dei servizi a rete

Pur non essendo presenti sedi dei servizi a rete nel territorio comunale, risulta utile avere l’elenco dei referenti per eventuali attivazioni e disattivazioni.

Gestore: Comune di Paulilatino

SAR 01 Indirizzo Viale della Libertà n.33 RETE IDRICA POTABILE E Telefono 0785 55623 FOGNARIA E-mail [email protected] Nominativo Ing. Andrea Carta Referente Cellulare 3400564143

SERBATOIO COMUNALE ACQUA Localizzazione – foto

Il sistema idrico di Paulilatino è composto da una sorgente in località Sa Bubulica e da un deposito ausiliario ed un pozzo artesiano, cosi come sopra localizzato.

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 61 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE

Gestore: ENEL DISTRIBUZIONE SAR 02 RETE Telefono segnalazione guasti 803 500 DISTRIBUZIONE Telefono presidiato 070 3529030 ENERGIA ELETTRICA Nominativo Ing. Renzo Mura Referente 1 Cellulare 0783067000 Gestore: Francesco Deriu

Indirizzo Via Berlinguer n.2, Bauladu SAR 03 RETE ILLUMINAZIONE Telefono 0783 51344 PUBBLICA E-mail Nominativo Francesco Deriu Referente 1 Cellulare 3378191841 Gestore: Telecom Italia spa

Indirizzo SAR 05 RETE Telefono pronto intervento e guasti 800 191 101 TELECOMUNICAZIONI E-mail [email protected] Nominativo Marco Referente Cellulare

Viabilità territoriale

Stralcio viabilità a livello provinciale

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 62 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Stralcio viabilità a livello zonale (in rosso il territorio di Paulilatino)

Stralcio viabilità a livello comunale

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Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Viabilità di accesso al Comune

COMUNE DI PAULILATINO Denominazione Larghezza Larghezza Tipologia Lunghezza (km) viabilità media (m) minima (m) ARRIVO DA ORISTANO E DA NUORO Due Bivi per STRADA Paulilatino SS 131 STATALE 4 12 12 Arrivo da Ghilarza e CORSIE Abbasanta

ARRIVO DA BONARCADO (nord -ovest VERSO sud-est)

SP 11 Da centro urbano a STRADA (prosegue con centro urbano PROVINCIALE 2 5 4 viale della Liberta 11,10 km CORSIE e poi via Roma)

ARRIVO DA - BUSACHI (sud-est VERSO nord-ovest) SP 11 Da centro urbano a STRADA (prosegue con via centro urbano PROVINCIALE 2 5 4 Roma e poi Viale 16,10 km CORSIE della Libertà) Da centro urbano a SP 11 STRADA centro urbano (prosegue con via PROVINCIALE 2 5 4 11,10 km Roma) CORSIE

ARRIVO DA GHILARZA - ABBASANTA (nord-est VERSO sud-ovest) Da centro urbano a SS 131 STRADA centro urbano (prosegue con via PROVINCIALE 2 5 4 16,10 km Roma) CORSIE

L’arteria principale è:  la SS. 131 che attraversa il territorio comunale in direzione Nord –Est / Sud –Ovest e dove si trovano i due accessi al paese Per quanto concerne la viabilità secondaria vanno segnalate due arterie principali e sono :  la via della Libertà (SP11 Paulilatino – Bonarcado) che, consente l’ingresso al paese dalla 131, lo attraversa in direzione Nord – Ovest / Sud – Est per poi cambiare nome in viale della Libertà e poi via Roma e consentire l’uscita verso la Sp. n.11 direzione Ula Tirso - Busachi

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 64 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE  la via Nazionale che, consente anch’essa l’ingresso al paese dalla 131, lo attraversa in direzione Nord –Est / Sud –Ovest ed interseca la via della Liberta proprio dove cambia nome in via Roma.  Via San Lucifero che, in direzione Sud/Ovest una volta fuori paese diventa la Sp. n. 17, consentendo il collegamento con il Comune di . Tale arteria presenta un sottopasso detto Ponte Flumina Suba in prossimità della SS. 131  Strada Paulilatino – Santa Cristina  La Ex. 131 che attraversa il centro abitato in direzione Sud Ovest / Nord – Est  La S.P. 65, Santulussurgiu – Paulilatino in direzione Nord/Ovest

Stazioni, porti e aeroporti

Indirizzo Stazione ferrovie dello Stato – prolungamento via Roma su SP11 direzione Ula Tirso SPA_01 Telefono Stazione ferroviaria di Fax Paulilatino E-mail Nominativo Referente Cellulare

2.6. Insediamenti industriali, strutture produttive e commerciali

Indirizzo Prosecuzione via G. Verdi

Telefono 0785 55623 Fax E-mail [email protected] Nominativo Ing. Andrea Carta Referente Cellulare 3400564143

IIP_02 Impianto di Depurazione

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 65 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE

IIP_02 Indirizzo Strada Statale 131 Carlo Felice Zona Industriale Telefono 0785 566029 AREA PIP E-mail [email protected] Distilleria Nominativo Tremontis Referente Cellulare IIP_02 Indirizzo Strada Statale 131 Carlo Felice Zona Industriale Telefono 0785 55800 AREA PIP E-mail Perdas di Nominativo Pietro Pisano Pisano & C Referente Cellulare

IIP_02 Indirizzo Strada Statale 131 Carlo Felice Zona Industriale Telefono 0785 55814 AREA PIP E-mail Nominativo Antonio Madau Stemaplast Referente Cellulare 335 6954181

Indirizzo Via Nazionale IIP_05 Telefono 0785 55455 DISTRIBUTORE E-mail CARBURANTE Nominativo Ettore Mellai Referente Cellulare

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 66 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE Attività Agricole – (per l’elenco competo Vedere allegato E e tavola aziende agricole)

AGR_01 N° in mappa 1 STRUTTURE Nominativo Piredda Antonio Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 2 STRUTTURE Nominativo Palmas Sebastiano Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 3 STRUTTURE Nominativo Cuscusa Teodoro Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 4 STRUTTURE Nominativo Muscas Giuseppe Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 5 STRUTTURE Nominativo Ex Caria Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 6 STRUTTURE Nominativo Eredi Firinu Antonio Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 7 STRUTTURE Nominativo Carta Costantino Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 8 STRUTTURE Nominativo Piredda Antonio Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 9 STRUTTURE Nominativo Atzori Francesco Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 10 STRUTTURE Nominativo Eredi Masia Giovanni Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 11 STRUTTURE Nominativo Eredi Casula Giovanni Antonio Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 12 STRUTTURE Nominativo Oppo Maurizio Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 14 STRUTTURE Nominativo Firinu Salvatore Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 15 STRUTTURE Nominativo Serra Alessandro Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 16 STRUTTURE Nominativo Piredda Salvatore Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 17 STRUTTURE Nominativo Brasu Giuseppe Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 18 STRUTTURE Nominativo Nurchis Salvatore Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 19 – SANTULUSSURGIU STRUTTURE Nominativo Denti Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 20

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 67 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE

STRUTTURE Nominativo Mura Giovanni Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 21 STRUTTURE Nominativo Corona Salvatore Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 22 STRUTTURE Nominativo Serafino Angelo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 23 STRUTTURE Nominativo Firinu Mario Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 24 STRUTTURE Nominativo Ex Gallus Antonio Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 25 - BONARCADO STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare N° in mappa 26 AGR_01 Nominativo Cadinu Franco Referente 1 STRUTTURE Cellulare 331 7463957 ZOOTECNICHE Nominativo Cadinu Carlo Referente 2 Cellulare 349 4263131 AGR_01 N° in mappa 27 STRUTTURE Nominativo Zanda Cesare Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 28 STRUTTURE Nominativo Eredi Colleo Simone Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 29 STRUTTURE Nominativo Secchi Tetto Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 30 STRUTTURE Nominativo Floris Salvatore Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 31 STRUTTURE Nominativo Ex Piredda Mario Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 32 STRUTTURE Nominativo Corona Giovanni Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 33 STRUTTURE Nominativo Cadinu Antonello Referente ZOOTECNICHE Cellulare 348 8200839 AGR_01 N° in mappa 34 STRUTTURE Nominativo Piras Pietrino Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 35 STRUTTURE Nominativo Vidili Massimo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 36 STRUTTURE Nominativo Piredda Antonio Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 37 STRUTTURE Nominativo Eredi Piredda Pietro Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 38 STRUTTURE Referente Nominativo Eredi Ponti Antonio

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 68 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE

ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 39 STRUTTURE Nominativo Ponti Salvatore Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 40 STRUTTURE Nominativo Cuscusa Serafino Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 41 STRUTTURE Nominativo Ex Casa Cantoniera Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 42 STRUTTURE Nominativo Cherchi Giovanni Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 43 STRUTTURE Nominativo Cuscusa Antonio Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 44 STRUTTURE Nominativo Mura Serafino Referente ZOOTECNICHE Cellulare 389 1385503 AGR_01 N° in mappa 45 STRUTTURE Nominativo Casula Giovanni Referente ZOOTECNICHE Cellulare 320 8521512 AGR_01 N° in mappa 46 STRUTTURE Nominativo Sedda Antonio Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 47 STRUTTURE Nominativo Tolu Giovanni Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 48 STRUTTURE Nominativo Mattu Salvatore Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 49 STRUTTURE Nominativo Mattu Mario Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 50 STRUTTURE Nominativo Mattu Salvatore Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 51 STRUTTURE Nominativo Mattu Salvatore Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 52 STRUTTURE Nominativo Corona Giovanni Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 53 STRUTTURE Nominativo Firinu Antonio Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 54 STRUTTURE Nominativo Floris Salvatore Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 55 STRUTTURE Nominativo Ponti Teodoro Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 56 STRUTTURE Nominativo Eredi Masia Giovanni Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 57 STRUTTURE Referente Nominativo Congiu Sebastiano

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 69 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE

ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 58 STRUTTURE Nominativo Sedda Peppino Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 59 Mini Caseificio STRUTTURE Nominativo Sanna Giuseppe Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 60 STRUTTURE Nominativo Nurchis Tonino Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 61 STRUTTURE Nominativo Trogu Giovanni Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 62 STRUTTURE Nominativo Atzori Angelo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 63 STRUTTURE Nominativo Carboni Pietro Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 64 STRUTTURE Nominativo Eredi Oppo Daniele Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 65 STRUTTURE Nominativo Atzori Angelo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 66 STRUTTURE Nominativo Atzori Giovanni e figli Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 67 STRUTTURE Nominativo Sedda Pietro Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 68 STRUTTURE Nominativo Piredda Pasquale Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 69 STRUTTURE Nominativo Eredi Demelas Raffaele Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 70 STRUTTURE Nominativo Demelas Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 71 STRUTTURE Nominativo Firinu Stefano Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 72 STRUTTURE Nominativo Eredi Sanna Daniele Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 73 STRUTTURE Nominativo Ex Demelas Pietro Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 74 STRUTTURE Nominativo Piredda Franco Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 75 STRUTTURE Nominativo Floris Isidoro Referente ZOOTECNICHE Cellulare 328 1458850 AGR_01 N° in mappa 76 STRUTTURE Referente Nominativo Carta Costantino

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 70 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE

ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 77 STRUTTURE Nominativo Piredda Antonio Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 78 STRUTTURE Nominativo Sanna Francesco Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 79 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 80 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 81 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 82 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 83 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 84 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 85 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 86 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 87 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 88 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 89 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 90 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 91 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 92 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 93 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 94 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 95 STRUTTURE Referente Nominativo

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 71 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE

ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 96 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 97 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 98 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 99 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 100 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 101 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 102 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 103 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 104 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 105 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 106 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 107 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 108 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 109 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 110 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 111 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 112 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 113 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 114 STRUTTURE Referente Nominativo

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 72 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE

ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 115 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 116 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare N° in mappa 117 AGR_01 Nominativo STRUTTURE Referente ZOOTECNICHE Cellulare

AGR_01 N° in mappa 118 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 119 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare AGR_01 N° in mappa 120 STRUTTURE Nominativo Referente ZOOTECNICHE Cellulare N° in mappa 120 AGR_01 Nominativo STRUTTURE Referente ZOOTECNICHE Cellulare

2.7. Attività di prevenzione a livello Comunale/Intercomunale

Di seguito si indicano le attività di prevenzione per gli interventi strutturali e non strutturali, nonostante l’allegato A - linee guida, specifichi di indicare i soli interventi realizzati, si fa un breve cenno delle azioni possibili da realizzare. Interventi  Pianificazione urbanistica e territoriale: strutturali 2003 - Adeguamento del PUC; Si richiede l’aggiornamento del Piano urbanistico al PPR, attualmente non ancora terminato per il comune di Paulilatino.  Realizzazione di interventi e opere di ingegneria naturalistica, per la mitigazione del rischio in aree vulnerabili: Opere di messa in sicurezza del canale tombato, al fine di evitare il rischio idraulico, peraltro non previsto dalle carte PAI.  realizzazione di interventi e opere di difesa del suolo, Si richiede l’esecuzione delle opere necessarie per evitare il rischio incendi, soprattutto sulle aziende dell’abitato di Paulilatino. Per la realizzazione degli interventi si dovranno prendere accordi con i comuni limitrofi, in quanto le aree da tenere sotto controllo sono in parte esterne al Comune di Paulilatino  realizzazione di interventi e opere di monitoraggio dei rischi Si dovranno predisporre punti di monitoraggio tramite telecamere e sistema di trasmissione in remoto, nelle aree industriali ed in tutti gli edifici dell’intorno dell’abitato più vulnerabili. Per la predisposizione dei punti di monitoraggio si dovranno prendere accordi con i comuni limitrofi, e con le postazioni avvistamento forstale.  Attività di predisposizione e manutenzione delle aree di emergenza e delle sale operative: Si dovrà prevedere l’istituzione di tutte le aree di emergenza e sale operative indicate nel presente piano. Compresa l’istituzione di sala dedicata al COC,

STUDIO INGEGNERIA MARREDDA ADRIANO pag. 73 Sede: Via C. Colombo n°28A – 09076 Sedilo (OR), --- Sede Legale: C.so Matteotti n°8C – 23900 Lecco (LC), cell. +39 3290906348, [email protected] [email protected] Comune di Paulilatino, Provincia di Oristano PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Elaborato A1 – RELAZIONE GENERALE possibilmente in un area non soggetta a rischio. Si predisporrà il COC negli uffici comunali, presso la sede del Municipio di Viale della Libertà 33. Interventi  Attività di prevenzione mediante la formazione: non Si richiede l’attivazione di corsi di formazione annuali per: strutturali - gli operatori del COC (centro operativo Comunale) gestito dal personale comunale, - delle ADA (aree di attesa) gestito dal personale comunale e da eventuali altri volontari formati appositamente; - delle AAS (aree di ammassamento dei soccorsi) gestito dal personale comunale e da eventuali altri volontari formati appositamente; - delle SDA (strutture di accoglienza), ove si dovrà formare il personale addetto al funzionamento delle stesse strutture; - dei cancelli, la cui responsabilità è dell’area tecnica, che dovrà predisporre il numero minimo di persone indicate per ogni cancello a seconda dell’emergenza in atto; - Punti di presidio, la cui responsabilità è dell’area tecnica, che dovrà predisporre almeno un persona per punto di presidio, o dotarsi di adeguata attrezzatura informatica atta al controllo e monitoraggio dell’area/aree visibili dai punti stessi. In questo caso, si dovrà dotare il COC di un’area apposita per il monitoraggio a video degli stessi, oltre che del personale formato a dare le emergenze ed a gestire le attrezzature informatiche necessarie al monitoraggio. - Considerata la pericolosità del rischio a cui è soggetto quasi tutto il territorio comunale, si richiede di istituire almeno un corso di base per tutti gli operatori convolti, e per la cittadinanza, al fine di costituire almeno un’associazione di volontariato iscritta nell’elenco regionale volontariato di protezione civile, (istituito con la Deliberazione di Giunta Regionale n. 21/30 del 5/6/2013, di recepimento della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 novembre 2012, recante “Indirizzi operativi per assicurare l’unitaria partecipazione delle organizzazioni di volontariato). - all’attività di protezione civile” (Gazzetta Ufficiale n. 27 del 1° febbraio 2013).  Attività di sensibilizzazione alla Protezione civile: Non essendo presenti società ed associazioni relative alla protezione civile, si richiede la sensibilizzazione della popolazione, al fine di formare almeno un gruppo attivo per la protezione civile comunale.  Attività di prevenzione mediante esercitazioni e simulazioni dell’evento: Considerata la particolarità del territorio di Paulilatino, e dei rischi a cui è esposto lo stesso territorio, e i suoi abitanti, si richiede almeno 1 esercitazione annuale per rischio (incendi), che coinvolga possibilmente tutto l’abitato del centro urbano e quello sparso. Tali esercitazioni potranno predisporsi solo dopo aver istituito i precedenti punti. Si dovrà ipotizzare anche una possibile totale evacuazione delle aree soggette a frana e/o ad esondazione.  Diffusione della cultura della Protezione civile - Saranno svolte attività di sensibilizzazione alla Protezione civile contestualmente all’approvazione dello stesso piano, con la divulgazione di un opuscolo formativo. - Successivamente a cadenza almeno stagionale (una per ogni rischio, ovvero, incendi ì, idraulico, idrogeologico) si dovranno divulgare eventuali aggiornamenti sullo stato dei mezzi disponibili, delle persone designate a svolgere i vari compiti in caso di emergenza.

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