SPECIALE SOLSTIZIO D’ESTATE 2020 NUMERO UNICO REALIZZATO ASSOCIAZIONE SAPORI UNITED WWW.LAGUNAMAG.IT LAGUNA MAGAZINE Con l’Associazione Sapori United e lo straordinario gruppo di amici, autori dei contenuti e delle immagini, siamo riusciti a dare contiunuità alla divulgazione culturale di questo progetto durante le fasi dell’emergenza sanitaria con il Numero Speciale “Equinozio di primavera 2020” e il Numero Speciale “Pestilensie” Maggio 2020 che sono stati diffusi online e che possono essere letti e scaricati in pdf dal sito lagunamag.it. Questo Numero Speciale “Solstizio d’Estate 2020” viene stampato in un numero limitato di copie, per riassaggiare la bellezza di maneggiare una rivista di carta come il giornale al bar, rimandando a chi lo volesse la possibilità di scaricare la sua copia sul sito lagunamag.it. Confidiamo per i prossimi numeri di ritornare alle vecchie abitudini con un numero sufficiente di copie stampate per chiunque ne faccia richiesta oltre il download online che ormai viene utilizzato da molti lettori.. Grazie

SPECIALE “PESTILENSIE” MAGGIO 2020 NUMERO UNICO REALIZZATO SPECIALE EQUINOZIONUMERO UNICO DI PRIMAVERA REALIZZATO 2020 ASSOCIAZIONEMARANO SAPORI LAGUNARE UNITED ASSOCIAZIONEMARANO SAPORI LAGUNARE UNITED WWW.LAGUNAMAG.IT WWW.LAGUNAMAG.IT

“I NOSTRI VECCHI AMMINISTRATORI SULLA FALSA RIGA DEL SISTEMA DI QUARAN- TENA DELLA SERENISSIMA ADOTTARONO A MARANO IL METODOPERSONE. DI ISOLARE MERCI E - I REGGENTI DI ALLORA FECERO COSTRUIRE- UNA VENTINA DI CASONI PROPRIO DAVAN TI AL PORTO A 700 METRI SULL’ISOLA CHIA EL VELO, POCO DISTANTE DALL’ISOLA MATA DI SAN VITO”

PH. MIRKO DB 3. VECCHI, BAMBINI, MARE, NATURA AURELIO ZENTILIN PRESIDENTE ASSOCIAZIONE SAPORI UNITED MARANO LAGUNARE

“Un vecchio e un bambino si preser per mano Alcuni segnali da Marano…: Il Concorso fotografico Nature inPho- e andarono insieme incontro alla sera… to, seppur da remoto, proposto dai comuni di Marano Lagunare … E il vecchio diceva, guardando lontano: e di ha riscosso un notevole successo sia “Immagina questo coperto di grano, per la qualità delle opere che per il riscontro mediatico; San Vio immagina i frutti e immagina i fiori si è svolto, in maniera ridimensionata ma con la medesima carica e pensa alle voci e pensa ai colori emotiva; il veliero di San Giovanni ha nuovamente issato le vele e in questa pianura, fin dove si perde, della fantasia stimolando adulti e bambini introducendo la gioia crescevano gli alberi e tutto era verde, dell’estate. Una estate tutta da inventare ma qualcosa già bolle in cadeva la pioggia, segnavano i soli pentola! Una anticipazione, l’Assemblea Teatrale Maranese non il ritmo dell’ uomo e delle stagioni...” volendo mancare di onorare i 30 anni ininterrotti della manifesta- zione Teatro in Visinal sta lavorando su un progetto che proporrà Solitamente ed in maniera molto più nostrana, meno poetica a fine Agosto. Ci sarà poi dell’altro e di sostanzioso che per ragioni dell’ottuagenario Francesco Guccini, anche noi cerchiamo di rac- anagrafiche ora mi sfugge anche perché: contare questo nostro territorio, anzi cerchiamo proprio di im- maginarlo per il futuro e desideriamo trasmetterlo. Ebbene siamo “I vecchi subiscon le ingiurie degli anni, usciti con il numero estivo e nuovamente in cartaceo seguendo non sanno distinguere il vero dai sogni, una vita in ripartenza. i vecchi non sanno, nel loro pensiero, Molte cose sono successe, molti si sono persi, altri faticano come distinguer nei sogni il falso dal vero”. il nostro Ennio che una volta ancora ripete: “Faccio un giro sulla mia vita. Poi Torno!” e noi lo stiamo aspettando con affetto. Buona lettura, portate pazienza! E… Come si diceva siamo ripartiti ma nessuno è mai stato fermo, lo si è visto da innumerevoli piccoli e grandi segni. “Il bimbo ristette, lo sguardo era triste, gli occhi guardavano cose mai viste TUTTI SPERANO CHE TUTTI, SECONDO LE POSSIBILITÀ E SENSIBI- e poi disse al vecchio con voce sognante: LITÀ DI CIASCUNO, POSSANO CONTRIBUIRE ALLA RIPRESA. “Mi piaccion le fiabe, raccontane altre!”

ph. Luca d’Agostino ph. Artnak Marjan

Numero Unico realizzato da Associazione Sapori United via delle Valli 8 - Marano Lagunare nel mese di Giugno 2020 www.lagunamag.it [email protected] FB Laguna Magazine FVG Concept e coordinamento: Soul coworking servizi - Stampa: Tipografia Moro Andrea - Le immagini sono state fornite dai soci dell’associazione, dagli autori e da Phocus Agency. 4. LA STORIA DIMENTICATA: RICCARDO FABRIS A CURA DI BEPI MILOCCO

Quante volte siamo passati sotto quella prestigiosi e importanti incarichi nazionali Olivotto, fece visita a Marano accogliendo lapide distratti ho mai accorti della sua esi- e internazionali. Di lui si sa anche che è l’invito in occasione dell’avvio dei lavori stenza. Parliamo di quella lapide posta sopra stato un appassionato e attivo irredentista. del porto. Durante la sua visita a Marano tra la porta della facciata della vecchia pescheria Passione trasmessa dal padre l’onore- incontri con i tecnici responsabili dei lavori e rivolta verso la provinciale, o semplice- vole Nicolò coo-fondatore della omonima, ebbe anche l’opportunità di visitare il paese mente verso l’osteria Trattoria “Porta del “Associazione delle Alpi Giulie”. Lo scopo accompagnato dal sindaco. Il dottor Olivotto Mar” (un tempo Osteria Raddi ai Pescatori). dell’organizzazione era la redenzione delle portò a conoscenza che la fonte primaria del- Una lapide con una foto sbiadita e i caratteri terre Trentine Friulane e Istriane dal giogo la locale economia era la pesca professionale illeggibili cancellati dal tempo. Da ragazzo austriaco, inoltre si interessava di dare assi- e lo portò a visitare l’area dove all’epoca si mi chiedevo chi fosse quel personaggio stenza agli esuli provenienti da quelle terre. raccoglieva tutto il pescato portato dai ogni della foto ovale che appena si intravedeva e Riccardo Fabbris era legato da fraterna ami- fine giornata, per la vendita all’asta. Tutto a chi era dedicato il testo inciso della lapide. cizia con l’eroe triestino Guglielmo Oberdan il pescato giornaliero veniva collocato in Poi il comune, nel 2000, recupera e mette martire per i suoi ideali di libertà, caduto per ceste di vimini nella cruda terra in tutte le a nuovo la vecchia pescheria rendendo mano del boia austro-ungarico. stagioni, (caldo o freddo) facile bersaglio di leggibile anche la lapide. Ed ecco apparire il Possiamo chiederci: cosa centra con Marano. contaminazioni da parte di una miriade di misterioso personaggio, finalmente si legge Riccardo era un personaggio che si identifica contaminanti. la lapide dedicata a certo Riccardo Fabbris. con numerosi interessi di studio in materie Dobbiamo capire che anche se il prodotto Ma chi era questo Riccardo Fabris e cosa ha diverse e con progetti di sviluppo in Friuli. si presentava, fresco appena pescato, dall’ fatto per Marano per meritarsi questo onore? altro canto era la preoccupazione dell’aspet- Non ho avuto pace finché non ho scoperto NOTEVOLI SONO I SUOI STUDI E LAVORI to sanitario che mancava a questi prodotti l’arcano; avevo letto qualcosa che ricorda- PER IL PORTO DI MARANO. APPOGGIATO destinati al consumo umano: cotti o crudi, i va il personaggio ma, non soddisfatto, ho COM’ERA DAI STUDIOSI FRIULANI ESEMPIO rischi erano grandi! Marano aveva di già in voluto sapere di più. Dall’archivio comunale IL PACIFICO VALUSSI E PROSPERO ANTONI- passato subito gravi epidemie. del comune di scopro la storia della NI I QUALI MIRAVANO ALLA COSTRUZIO- E fu allora che il Prefetto si preoccupò e si sua famiglia e la biografia del personaggio in NE DI UN GRANDE PORTO A MARANO. fece carico dare una soluzione all’insosteni- questione. bile situazione sanitaria e pose finalmente Riccardo Fabbis è nato a Lestizza nel 1853 Da ricordare l’incontro con il dottor Rinaldo fine a queste pratiche scorrette. Fece la paese vicino , lui e uno dei tanti Olivotto Sindaco, in quel periodo, di Ma- promessa al Sindaco Olivotto di interes- figli della numerosa famiglia dal Conte rano. Incontro tra due persone di indubbio sarsi per trovare i fondi per la costruzione Nicolò e della Baronessa Felicita del Mestri talento con una partecipata visione moderna di una nuova e moderna pescheria adatta a di Schönberg. Riccardo lascia Lestizza del mondo e le loro più che condivise cercate soddisfare i bisogni della marineria di pesca per seguire la sua inclinazione agli studi idee per la salvaguardia dell’essere umano maranese e dare quella dignità mai avuta. economici e sociali, si laurea in legge a Pa- e dell’ambiente. In un’epoca assai difficile La promessa viene mantenuta oltre che i dova e successivamente a Firenze al fine di far capire ai cittadini di Marano, per lo più fondi finanziari per la sua costrizione conferì perfezionarsi all’Istituto di Scienze Sociali. analfabeti e pescatori, la gestione del patri- l’incarico progettuale al dottor Riccardo Avviato a una brillante carriera, come primo monio ambientale e la più delicata questione Fabris il quale fece costruire un moderno impiego lo troviamo all’ufficio di Statistica sanitaria era cosa assai complicata ed ardua. Mercato Ittico allora unico forse in Italia a del Ministero di Agricoltura di Roma e poi Per fortuna in quel frangente ebbbero un quei tempi tanto era all’avanguardia. via nelle assicurazioni. La sua carriera pro- valido alleato nella persona del Prefetto di mette bene con la nomina a direttore della da qualche mese di nuova nomina. COSÌ I PROGETTI E LAVORI DEL PORTO E Cassa Nazionale Infortuni e via con altri In risposta alle accorate lettere del Sindaco LA COSTRUZIONE DELLA NUOVA PE- SCHERIA MARCIARONO A PARI PASSO SOTTO L’ATTENTA E PROFESSIONALE GUIDA DEL DOTTOR RICCARDO FABRIS. TANTO CHE IL SINDACO DI MARANO LO VOLLE NOMINARE CITTADINO ON- ORARIO.

Possiamo quindi dire che un altro tassello si aggiunge alla nostra grande storia dando inoltre un posto meritevole anche al concitta- dino Riccardo Fabris nella nostra comunità, perchè se lo merita! ph. Klara Juppy Doo 5. #IOSTOINPALUO MA CHE NE SAI, SE NON CI PROVI MAI CHE RISCHI CORRI SE NON VUOI VOLARE COI PIEDI A TERRA, LEGATO ALLA RAGIONE TI PASSA PRESTO, LA VOGLIA DI SOGNARE A CURA DI GIAMPAOLO STEL El numero xe el mio: taco mi! riesco a riconoscermi, con questa Mi ciogo Albero, ponta a ponta. mascherina d’ordinanza. Con Mi alora ciogo Corbonetto, a queste mani che non possono ponente. Par mi marca Cuna To- stringere altre mani. Con queste ronda. Xe ancora libero? Allora braccia inoperose. mi ciogo Roverso del Lazaro. L’ho visto sorridente. Non Par mi, invisi, Roverso dela perché avesse pescato molto e Velmussa. Segname Mula dela nemmeno perché il prezzo del Nave. Par terso, ciogo Roscolàn, pescato fosse buono. La situa- levante. Mi, invisi, Ponta Lama zione è esattamente l’opposto. Granda. Son mi l’ultimo? Si, Si pesca pochissimo e i prezzi alora segname Tresso Ro’ de sono ancora di più bassi del Burcio e seremo duto. periodo di magra. Ma lui era sorridente. È stato lui a dirmi le Ieri mattina sono andato di corsa parole che volevo dirgli io. a sistemare delle cose nella casa “Non ti preoccupare: presto secondo? il mezzo alle strade. Gli stessi vecchia sul molo. In questi giorni o tardi riusciremo a berci un No: stai attendo mi diceva. Vedi luoghi che ho attraversato con le in cui tutto si deve non fare, mi bicchi ere in pace, senza tutte qua come gira quel piccolo cana- processioni delle nostre vecchie sono sentito come un bracco- queste paure”. le. Di là è diverso gira un più chiese foranee. Chiese mute niere, quando la luce dell’alba E con un sorriso ci siamo lascia- lento e un po’ più a levante. Ecco in questi giorni in cui tutto ci lo coglie con una lepre in mano, ti. Stava finendo di governare la a queste parole pensavo, mentre sembra ingiusto e sbagliato. nella cruda aridità di un campo barca. attraversavo questi semafori Avremo l’ulivo? Ci sarà un prete incolto in riva agli argini. Poi mentre mettevo in moto la anche oggi trafficati della zona a benedirlo dall’altare della Ho visto chi partiva. Ho visto chi macchina per andare al lavoro, industriale. Chiesa della Madonna della tornava e chi stava sistemando le ho pensato a quale spettacolo Io in auto e lui in paluo. Forse Salute? arti. Ci siamo scambiati qualche lui aveva assistito stamattina. i conti non tornano. Forse per Troppe domande. Ho una buona parola. Le parole che tutti ci Aveva percorso il canale verso qualche giorno, ma proprio solo notizia. Ho dimenticato una cosa. scambiamo in questi giorni. Non san Piero e da lì in poi la vista per qualche giorno, lui vorrebbe Stasera devo ripassare nella casa sono ancora abituato a parlare era totalmente libera: completa- essere il mio posto. Per vedere in faccia al molo: così guarderò alle persone con questa distanza. mente ingombra. un orizzonte diverso e poi? ancora una volta la laguna oggi Mi sembra di non rispettare in Più volte altri pescatori avevano Credo che tornerebbe verso ciò prima di provare a … mio interlocutore. Mi sembra provato ad insegnarmi i nomi che lo ha accolto fin da bimbo. di volergli dimostrare la mia che segnavano la loro consueta Queste quiete distese d’acqua in- ATTENZIONE – ATTENZIONE… freddezza. Forse nelle città si giornata di lavoro. Ma non ero termezzate da velme e da canali COMUNICATO UFFICIALE usa così. Forse ci si tiene un interessato ad imparare quelle in continuo mutare. PARLA L’ORGANO DEL PARTI- po’ lontani per poter meglio parole (almeno non allora). Mi Guardo l’orologio: c’è meno TO, NON LASCIATEVI SUGGES- nascondere i nostri pensieri. Poi interessava di più capire e vedere traffico, ma ci metto comunque TIONARE QUELLA VOCE CHE un pescatore è arrivato. Mi ha sa- cosa li distingueva quei luoghi. E più tempo. Ci sono nuovi can- VI INVITA A VOLARE È DI UN lutato, scusandosi di non avermi perché aveva scelto La Manessa tieri. Stanno massacrando ancora MANIACO SABOTATORE SPE- salutato ben prima: ma non mi al posto di Armisio. Sono così i vecchi paesi con nuove rotonde GNETE LA RADIO ADESSO. aveva riconosciuto. Nemmeno io vicini! Cosa cambia il primo dal o con la posa di nuove condotte 6.

DIVAGAZIONI SEMISERIE RACCOLTE QUA E LÀ SULLA VILLA DE ASARTA A CURA DI AURELIO ZENTILIN

Non c’è discorso a Marano che immancabil- mente non coinvolga e citi la Villa de Asarta.

CERCANDO UN PO’ E METTENDO AS- SIEME, SENZA PRETESA, ALCUNE CONVER- SAZIONI ECCO QUANTO EMERGEREBBE DI VEROSIMILE RIGUARDO QUESTA DIMORA CHE, AL PARI DEI CASTELLI DELLE FIABE MA ANCHE LA CASA DELLA FAMIGLIA AD- DAMS, EVOCA TEMPI QUASI DIMENTICATI IN CUI “SE STEVA MEIO CO SE STEVA PESO”!

Questa villa privata di proprietà dei Conti de Asarta Kechler, fu costruita sopra la demolizione del Bastione di San Marco. Scriveva Tarcisio Dal Forno negli anni Cinquanta, “.. trovasi ove ora è la canonica, ex Villa de Asarta che comprendeva le abi- tazioni della farmacia ex casa del defunto dott. Bianchi e vicinanti…”. Nei documenti dell’epoca, il palazzo è siamo entrate in camera chiedendo come Alcuni documenti riguardo questo bastione definito di stile Svizzero ed era, di fatto, stava, lui burbero come sempre ci rispose citano: la residenza estiva dei conti de Asarta. Le con due parole e lasciammo la camera. Mi Anno 1561, 27 Aprile. Relazione del bifore della facciata Nord appartenevano piaceva anche il giardino davanti, pieno di Provveditore Marco Longo: “… Ho anco all’antica loggia pubblica cinquecentesca o fiori”. per debita esecution comprato molte barche Palazzo della Comunità, l’edificio, in Via di piera massegna per assai buona suma de Sinodo, attaccato alla Torre Millenaria dove Emergono altri ricordi del periodo in cui la materiale de calcine per far fonder il bastio- al pianterreno sono rimaste le arcate in pietra Villa era la canonica: “c’era un seminterra- ne di San Marco, una volta tanto”. a sesto acuto, luoghi in cui oggi ci sono la to dove c’era la cantina e nella parte sud, Nel 1594 vi era ancora il problema di cavar gelateria Il Pinguino e il bar Fora x Fora. avevano creato una specie di sala giochi terreno dalla fossa con il quale poi si sarebbe Come detto queste eleganti finestre, divise con il biliardo e calcio balilla”. riempito il bastione ovvero Mezzaluna di verticalmente in due aperture, vennero San Marco. spostate con buona probabilità dalla facciata Ed ancora: “Quante volte sono stata su La Villa de Asarta venne costruita nel della loggia agli inizi del Novecento per quella torretta a vedere la laguna da lassù, e 1898 sulle fondamenta del Bastione di San abbellire la Villa. il lungo corridoio con tante stanze... La sca- Marco, a ridosso del canale, come emerge A fianco della villa c’era lo scalo a binario la tutta in legno per andare al primo piano... osservando diverse foto d’epoca. e la rimessa per lo yacht dei conti. Il panfilo Scura e austera”. era lungo quasi 15 metri dotato della moder- na propulsione ad elica. Il capannone/rimes- “Anch’io, ci andavo a catechismo, in fianco, sa era posto lungo la strada provinciale fino dove c’era un portoncino e la fontanella!! al molo della Cuna, zona di Vicolo Grado. noi che abitavamo nei casali, sembra allora fossero fuori dal mondo, andavamo lì a fare SI DICE POI CHE NELLA VILLA VI ABBIA catechismo prima di andare a scuola”. SOGGIORNATO UNA NOTTE ANCHE IL RE “Io ricordo ancora che si giocava li e nel VITTORIO EMANUELE III QUANDO, IN TEM- PO DI GUERRA, DA LIGNANO CON UN cortile c’erano parti delle fontana che era MOTOSCAFO VENNE IN VISTA A MARANO. in piazza”. Per un altro maranese: “Quel casino di cac- Come accennato, la Villa è stata anche cia dei Conti, secondo me, era veramente sede della canonica dove per molti anni ha un miscuglio di stili che non c’entrava nulla el Piovàn vissuto : il leggendario ed energico con Marano. Testimoniava la fame e la “el Don Albino Galetti. Qualcuno ricorda: sottomissione dei maranesi ai ricchi conti Piovàn si era ammalato e noi ragazzine, con che si facevano trasportare in laguna per MAPPA CATASTALE IN CUI SI NOTA IL BASTIONE don Elia (allora Capelàn) siamo andate a ARROTONDATO E LA VILLA DE ASARTA COSTRUI- cacciare dando al pescatore barcaiolo solo trovarlo. Vero, dentro era tutto buio, mobili TA SOPRA. la possibilità di spigolare gli uccelli feriti in scuri, siamo salite sulla scala, tutto buio, 7.

mezzo alle canne. Una cosa positiva è che sicuramente Ernest Hemingway ha sog- FORCOLA giornato in quella casa e quindi a Marano. A CURA DI CRISTIANO PERONI Hemingway se non dormiva nella villa di Fraforeano, dormiva in albergo a dove ha conosciuto Bepi (Sot le nape). Che venisse a caccia a Marano sono sicuro perché ho visto delle lettere di Ernest che ne parlava.”

Ultimo aneddoto, molti riferiscono che esisteva in cantina e numerose persone dicono di averla vista, una porta sbarrata da dove si diceva partisse un cunicolo sotterra- neo che dalla Villa, ma più verosimilmente dal precedente Bastione di San Marco, conducesse direttamente in centro del paese e precisamente al di sotto della Torre Mille- naria dove ancora oggi c’è la porticina sotto le scale di accesso al Canpanil.

LA MITICA E GLORIOSA STORIA DELLA VIL- LA DE ASARTA A MARANO SI CONCLUDE, NON SENZA SUSCITARE ANCOR’OGGI RIMPIANTI E NOSTALGIE, NEL 1971 CON IL SUO ABBATTIMENTO PER FAR POSTO ALL’ATTUALE EDIFICIO DELLA SCUOLA MATERNA. Domani giornata di regata… Che cos'è una regata? E’ il momento in qui esprimi la tua potenza, la tua tecnica acquisita negli anni, la resistenza al dolore accompagnata a un pensiero felice per non ascoltare il dolore fisico: una vogata dietro l'altra, un gesto elegante e pieno di storia. Il pensiero anticipa la vogata che verrà, iniziando da il piede, la rotazione della spalla, l'aggancio del remo in acqua. La gamba posteriore inizia a spingere e il corpo diventa un tutt'uno con il remo fino al finale…e ti fer- mi, in allungo, aspettando la barca che ti corre dietro... una passione, un’arte, una cosa da pochi... anche oggi!

ED ALZANDO AL CIELO LA PALA DEL REMO SI SALU- TA CON PROFONDO RISPETTO. 8. C.R.E.W. LA LAGUNA DI MARANO AL CENTRO DI UN PROGETTO EUROPEO E DEL CONTRATTO DI AREA UMIDA

A CURA DELLA SEGRETERIA TECNICA: DOTT. NICOLA SIMEONI, DOTT.SSA CRISTIANA BRAGATO ESPERTO TECNICO-SCIENTIFICO: ARCH. GABRIELE PITACCO SI È SVOLTO MERCOLEDÌ 1 Il progetto europeo, avviato a L’U.T.I. RIVIERA BASSA FRIULA- di un accordo, volontario e LUGLIO 2020, ON-LINE SU PIAT- dicembre 2018, ha degli obiet- NA E IL COMUNE DI MARANO partecipato, che mira a garantire TAFORMA DIGITALE, IL PRIMO LAGUNARE, SUPPORTATI DAL INCONTRO DEL PERCORSO tivi ben precisi: SOSTEGNO FINANZIARIO il coordinamento sia tra i diversi PARTECIPATIVO DEL CON- - istituire un osservatorio DELL’UNIONE EUROPEA, HAN- livelli di pianificazione TRATTO DI AREA UMIDA PER transfrontaliero per monitorare NO INIZIATO UN PERCORSO territoriale che tra le autorità LA LAGUNA DI MARANO CHE le migliori pratiche e i dati sulle PILOTA DI GOVERNANCE PER responsabili della loro gestione RIENTRA TRA LE ATTIVITÀ DEL zone umide; RAFFORZARE LA GESTIONE ed i portatori di interesse che PROGETTO “C.R.E.W.” FINAN- - proteggere la biodiversità nelle TERRITORIALE INTEGRATA vivono e operano in un terri- ZIATO NELL’AMBITO DELLA zone umide costiere italiane e TRAMITE IL CONTRATTO DI torio. Il processo partecipativo COOPERAZIONE TRANSFRON- croate coordinando la metodolo- AREA UMIDA PER LA LAGUNA è lo strumento attraverso cui TALIERA EUROPEA INTERREG DI MARANO. ITALIA – CROAZIA 2014-2020. gia dei Contratti di Area Umida; condividere scelte e soluzioni - garantire il coordinamento tra per garantire allo stesso tempo portatori di interesse e deci- Il Sistema Laguna rappresenta conservazione e sviluppo eco- Il progetto C.R.E.W. – “Coordi- sori, limitando e assorbendo i infatti una delle aree naturali più nomico. nated Wetland Management in conflitti tra conservazione ed estese e caratterizzanti la nostra L’incontro che si è tenuto -Croatia Cross Border Re- attività economiche (agricoltu- regione e uno dei principali l’1 luglio è il primo di una gion”, coordinato dall’Universi- ra, acquacoltura, turismo), e nodi del sistema regionale serie di momenti di confronto, tà IUAV di Venezia, si occupa di migliorare il raggiungimento delle aree protette, designata denominati “Territorial Labs” sette aree umide sulle due spon- di risultati sostenibili a lungo quale sito della rete NATURA che coinvolgono tutti i portatori de dell’Adriatico coinvolgendo termine; 2000, ovvero la rete di aree di interesse ed i decisori che sia partner italiani, quali l’U.T.I. - condividere una strategia dell’Unione Europea prioritarie insieme hanno scelto di avviarsi Riviera Bassa Friulana, l’Uni- transfrontaliera e rafforzare per valore naturalistico e per la lungo il percorso che porterà versità di Camerino, il Comune le sinergie tra le zone umide tutela stessa della biodiversità, alla definizione del Contratto di di San Benedetto del Tronto ed costiere italiane e croate; ed è riconosciuta, ai sensi della Area Umida per la Laguna di il Patto Territoriale Nord Barese - migliorare la consapevolez- Direttiva Habitat 92/43/CEE, Marano. Il percorso è strutturato Ofantino, che partner croati, za pubblica sul valore degli come ZONA SPECIALE DI per favorire decisioni e scelte tre enti naturalistici che hanno ecosistemi delle zone umide tra CONSERVAZIONE (ZSC – mediante un confronto e un come missione la protezione del i decisori politici, i gestori, i pro- IT3320037) per la protezione di dibattito bilanciato, che eviti territorio: Natura Histrica (Pola), fessionisti e l’opinione pubblica habitat e specie animali e vege- squilibri a favore di pochi attori Natura Jadera (Zara), Zastida in generale. tali significative a livello eu- dotati di maggior peso. La parte- Prirode (Dubrovnick). ropeo, così come, ai sensi della cipazione e la rappresentanza Direttiva Uccelli 2009/147/CE, di interessi da parte di ognuno ZONA DI PROTEZIONE SPE- diventa il punto di partenza per CIALE (ZPS – IT3320037), per la COSTRUZIONE DI UNO la tutela delle specie di uccelli SCENARIO FUTURO E selvatici e dei loro habitat. SOSTENIBILE. Il Contratto di Area Umida della Laguna di Marano intende met- IL PROSSIMO INCONTRO È tere insieme i diversi attori del PREVISTO GIÀ ALLA FINE DEL territorio: enti e autorità diretta- MESE DI LUGLIO DEL 2020 mente interessati alla gestione ED È POSSIBILE RIMANERE AGGIORNATI E SAPERNE DI dell’area umida, abitanti e por- PIÙ SEGUENDO LA PAGINA tatori di interesse, per giungere SOCIAL DELL’INIZIATIVA: ad una visione dell’area umida WWW.FACEBOOK.COM/ come ambiente di vita (Con- CONTRATTODIAREAUMIDAM- venzione europea del paesaggio ARANOLAGUNARE/ - 2000) e dunque come un bene OPPURE SCRIVENDO ALL’INDI- comune da gestire. RIZZO MAIL: Il Contratto di Area Umida è CREW@RIVIERABASSAFRIULA- uno dei risultati principali che NA.UTIFVG.IT intende raggiungere il Comune di Marano Lagunare, coordina- tore delle attività del progetto a livello locale. Si tratta, infatti, LUGLIO 1919 CONCERTO D‛IBRIDAZIONI MUSICALI: Jazz e Musica Elettronica SAB “Future Samples” 4 Piazza Vittorio Emanuele II ore 18:00 SPETTACOLO TEATRALE PER BAMBINI E RAGAZZI: “Leo Da Vinci Missione Monna Lisa” SAB Compagnia teatrale “Gli Alcuni” Piazza Vittorio Emanuele II ore 21.00

SPETTACOLO TEATRALE PER BAMBINI E RAGAZZI: “La Regina dell‛acqua” Compagnia teatrale “Gli Alcuni” SAB Piazza Vittorio Emanuele II ore 21.00

CINEMA D‛ANIMAZIONE PER GRANDI E PICCINI: “Leo Da Vinci” SAB Ore 21.00

MANIFESTAZIONE SPORTIVA: “Regata in Fameia” DOM Associazione Voga Maranese 26Ore 10.00 AGOSTO 1919 CONCERTO: “Banda Stella Maris” DOM 2 Piazza Frangipane ore 21:00 “...ASPETTANDO BORGHI SWING” VEN Concerto con “Rue de Paradis” 7 Piazza Vittorio Emanuele II ore 21.00 “...ASPETTANDO BORGHI SWING” SAB Concerto con “I Curti de pele” 8 Piazza Vittorio Emanuele II ore 21.00 “...ASPETTANDO BORGHI SWING” DOM Serata musicale presso Ristorante Jo Live 9 Ore 19:00

VEN “BORGHI SWING” 3° Edizione

SAB MARANO E‛ MUSICA: Tra calli e piazzette in un mix ideale di suoni senza confini ed enogastronomia DOM locale CONCERTO: SAB “Music in Village - Estensioni” Piazza Vittorio Emanuele II ore 21.00 “TEATRO IN VISINAL” 30° Edizione SAB Assemblea Teatrale Maranese “F. Faccio” Piazza Frangipane ore 21:00 “TEATRO IN VISINAL” 30° Edizione Infopoint aperto DOM Assemblea Teatrale Maranese “F. Faccio” Piazza Frangipane ore 21:00 ogni Venerdi- Sabato- Domenica 10.

I LAZZARETTI DI MANZONIANA MEMORIA: DA PORTA VENEZIA A CRESCENZAGO A CURA DI FERDY SCALA

È NATURALE, IN PERIODO DI COVID19 E Vennero presentati allora al duca Galeazzo espugnata la fortezza di Abbiategrasso per PANDEMIA UNIVERSALE, PENSARE ALLE Maria Sforza diversi progetti di ricoveri col- cacciarvi i Francesi. Fu quella una vittoria PESTILENZE D’UN TEMPO E AI RICOVERI PER GLI APPESTATI, SAPENDO CHE OGNI LAZZA- legati con l’Ospedale Maggiore (Ca’ Granda, sfortunata e dalle conseguenze tragiche per RETTO TROVA A VENEZIA LA SUA ORIGINE attuale Università Statale). Tra i progetti, i Milanesi. Ce ne racconta Pietro Verri nella ETIMOLOGICA. quello di Lazzaro Cairati, notaio dell’Ospeda- sua Storia di Milano: «Sgraziatamente però le, che nel 1460 propose un lazzaretto ben terminò per Milano la vittoria di Abbiategras- Venezia infatti destinava agli appestati un’isola organizzato e attrezzato da costruirsi in loco so, poiché eravi la pestilenza; ed i Milanesi intera: l’isola di Santa Maria di Nazareth (da Crescenzago, e da raggiungere con barche vincitori la portarono nella patria, la quale cui viene il termine nazarethum, che, incro- lungo il Naviglio Martesana. pestilenza fu una delle più funeste e micidi- ciato con il nome di San Lazzaro, protettore Il progetto prevedeva un grande edificio ali.» degli appestati, fu trasformato più tardi in quadrato disposto intorno a una larga corte, Giovan Marco Burigozzo nella sua Cronica lazarethum). Ma in tutta Italia è Milano che con 200 camerette, e altri locali per i sanitari, calcola che in quell’occasione i morti fossero emerge in campo letterario (e oggi purtroppo per i “sospetti”, per i convalescenti, oltre alla più di cento mila persone, ovvero due terzi anche in campo sanitario) con il suo autore chiesa e al cimitero. Proprio a Crescenzago degli abitanti. Cinquant’anni dopo (1576-77) nazionale e il lazzaretto di Porta Venezia: il papa Pio II aveva concesso a questo scopo la città viene colpita da una nuova epidemia. «S’immagini il lettore il recinto del lazzaret- un terreno appartenente all’abbazia di Santa Se ne prende cura il card. Carlo Borromeo, to, popolato di sedici mila appestati; quello Maria Rossa unitamente a indulgenze per chi il quale, in visita pastorale al territorio di spazio tutt’ingombro, dove di capanne e di avesse contribuito alle spese costruttive. Tale Crescenzago nel 1576 e nel 1582, dispone che baracche, dove di carri, dove di gente… » (A. progetto tuttavia non venne mai realizzato, venga organizzato un ricovero per i malati Manzoni, PS, XXXV). forse per difficoltà economiche o, ancora una lungo il Naviglio Martesana, nell’area oggi volta, per l’eccessiva distanza dalla città. Ma contrassegnata dalla via San Mamete, e vi DA PORTA VENEZIA A CRESCENZAGO la pestilenza che scoppiò negli anni 1484-90 fa erigere allo scopo un oratorio, conosciuto convinse Ludovico il Moro ad accelerare i ancora oggi con il nome di San Mamete al Verso la metà del ’400 scoppia in tutta Europa tempi realizzando effettivamente il progetto Lazzaretto. In via San Mamete rimane una una epidemia magna. Milano ch’era solita del Cairati in un luogo più vicino alla città, prova non ancora cancellata dal tempo: a metà portare gli appestati fuori città (ecco i luoghi fuori di Porta Orientale nel borgo di San della strada sulla vecchia insegna è scritto: di ricovero extramoenia come la Maddalena Gregorio. EX-VIA GIÀ LAZZARETTO. di Precotto, Corte Regina di Cimiano), pensò IL LAZZARETTO DI CRESCENZAGO CIMIANO E CORTE REGINA bene di organizzare il trasporto in forma discreta, per mezzo di barche che percorresse- ro il Naviglio, senza attraversare le strade Il borgo di Crescenzago e il suo territorio, Quella dei Borromeo è una tradizione di as- cittadine. Nel ‘400 la scelta cadde sul castello in ogni caso, non smisero di venire utilizzati sistenza e di cura, continuata, dopo san Carlo, visconteo di Cusago, raggiungibile attraverso come ricovero per malati di peste, a causa dei dal cugino card. Federico per trovare soluzioni il Naviglio, ma non troppo vicino ad esso. Al ricorrenti contagi che affliggevano la città. pratiche atte a sconfiggere il terribile morbo. punto che venne giudicato alquanto scomodo Come quello che colpì Milano nel 1524, dopo Perciò è possibile che, nel corso della visita e inadatto. che il duca Francesco II Sforza in aprile ebbe pastorale compiuta a Crescenzago nel 1611, il card. Federico disponesse il ricovero degli ammalati anche accanto alla chiesa di Santa Maria in Corte Regina, così come aveva fatto nella vicina Cascina Biblioteca. Per Cimiano la tradizione orale riferisce dell’esistenza di un antico cimitero nel luogo della cascina di via Pusiano-Monteggia, già residenza di campagna del generale napoleo- nico Domenico Pino, ma ancor prima convento di monache, forse collegato al convento delle monache della Vettabbia di Corte Regina. Nei secoli precedenti, comunque, l’oratorio di Santa Maria in Corte Regina probabilmente era stato luogo di ricovero per i malati della peste scoppiata a Milano già sotto la signoria di Barnabò Visconti, che lo aveva eretto. Ricovero poi confermato sotto Gian Galeazzo Visconti, sotto la signoria di Francesco Sforza a causa della peste scoppiata nel 1450, e, in- 11.

NON XÈ PIÙ I GATI DE ‘NA VOLTA A CURA DI CARLO SCALA

Gò dò gati a casa, un che'l ronfa duto el zorno quel'altro sora el forno che'l me varda de rufian; alora gò pensò che anca i gati i xè gambiai no xè più i salvadeghi e i spasemai de co' se gera fioi, gati de spessor, de caratere e de onor, che i salteva sora le batele e i costrai, che par ciapali...no te li ciapivi mai. No xè più i gati de 'na volta fine, dopo le visite dei cardinali Carlo Borromeo quii che i scanpeva in mezo ale casse (1576, 1582) e Federico (1611). che'i remeneva i graziui e le nasse Al card. Federico si deve anche l’istituzione e i se scondeva in fondo ale cale dell’ “ostello dei poveri” (xenodochio) creato No xè più i fioi de 'na volta nella Cascina Biblioteca di sua proprietà. Secon- armai de archi e canaroche do alcuni storici, anche presso la vicina cascina a tirà frece ai cocai e ale oche di San Gregorio Vecchio, in un punto chiamato e co' le fionde a spacasse i desnoci “foppone dei morti”, esisteva un cimitero des- E xè sparìe anca le vece tinato ad accogliere le vittime della peste (oggi vistìe de nero e co' la traversa trasformato nel Cimitero di Lambrate). a svodà sece piene de melma oro le mure quando el sol el caleva ORATORIO DI SANTA MARIA MADDALENA No xè più i schersi dela sera quii che se feva fora l'asilo L’ultimo dei luoghi di ricovero che ci interes- a spoià nuo el più insichignìo sano fuori delle mura cittadine lo troviamo a o tiraghe le braghe al barba Siro Precotto, è l’oratorio di Santa Maria Maddalena, E xè sparìe le corse a San Vio risalente nella struttura al 1500, e certamente a fa scarpaiole dale bituline ristrutturato nel 1620. Un’antica lapide ne o fa a gara a traversà le marine fa esplicito cenno: Anno MDCXX S. Maria e riposasse grapai ale bricole Magdalena instaurata fuit. La presenza di E dute le contre e le capanete questo oratorio campestre nell’antico cimitero la mini Inter la squadra de bate ci rimanda anch’esso alla possibile primitiva e quando riveva le morosete funzione: ospizio fuori città per gli appestati e se se meteva duti quanti in mudande gli incurabili della peste del 1576-77. Vemo finio de pescà co' la togna Quindi luogo di dolore e sofferenza. Forse è per sora el ponte de tola del squero tale motivo che vi troviamo pregevoli affreschi coi passarini che i saveva de fogna attribuiti alla scuola del Luini riproducenti Santa che par copali se li sbuseva co' un fero. Maria Maddalena in atteggiamento di peniten- E gera in pie el palasso de Asarta za, che secondo alcuni studiosi si collegano grando e nero come un castel ad analoghe versioni luinesche esistenti nella se faseva aerei coi tochi de carta Certosa di Pavia e in San Lorenzo in Milano. e se li lanceva fin oltre el cancel Un medaglione con Dio Padre attribuito alla No xè più i gati de 'na volta scuola bramantesca occupa il soffitto. ma no xè gnanca più quei putei, xè restai mile ziughi in tel'aria co' le strighe, ah quante strighe a spasemane con quei bruti capei!

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“TORZEANDO” A PIEDI CON L’ASINO E IN BICICLETTA LUNGO IL TAGLIAMENTO A CURA DI SARA DE COLLE

NASCE IL PROGETTO “TORZ- bilizzare le persone a rispettare appello alle strutture, enti, con- Per informazioni: EANDO LUNGO IL TAGLIA- questo fiume e l’ambiente in sorzi turistici per un appoggio e www.torzeando.com MENTO” CHE INIZIERÀ IL 17 Tel. 370 3379634 AGOSTO 2020. SI TRATTA DI generale. per l’ospitalità PERCORRERE I 170 KM DEL . Avremo il sacco a pelo al IL TAGLIAMENTO È CON- RE DEI FIUMI ALPINI IN MODO seguito ma non la tenda per SIDERATO L’ULTIMO FIUME evitare il troppo peso e cercare LENTO E SOSTENIBILE. SELVAGGIO D’EUROPA CHE CONSERVA ANCORA UN di vivere al meglio questa Più precisamente: ALVEO ORIGINALE, A CANALI avventura. - dal passo della Mauria fino a INTRECCIATI. FUNSE DA LINEA Forni di Sotto accompagnati da DI DIFESA BELLICA FINO ALLA un asinello (a piedi, non a dorso GUERRA FREDDA, FU UN’IM- PORTANTE VIA DI COMUNI- d’asino); CAZIONE E COMMERCIALE E - da Forni di Sotto a Villa San- LA VIA DEL TAGLIAMENTO FA tina a piedi; PARTE DELLA VIA ALLEMAGNA, - da fino a Latisa- VIA DI PELLEGRINAGGIO PER na circa in bicicletta; LA TERRA SANTA. - da Latisana circa fino alla foce in canoa. La mappa con le tappe indi- cative di questo particolare Il progetto ha i seguenti percorso lungo il Friuli che obiettivi: prevede numerose collabora- 1. promuovere il Friuli Venezia zioni fra le quali: Giulia, soprattutto post-covid il - Laura Fagioli guida ambien- turismo è in ginocchio e vorrei tale escursionistica, Pierino contribuire a farlo ripartire Picco e l’asino Biagio; partendo da casa nostra; - Rete bike FVG/Cycletaurus 2. promuovere un turismo per tour operator; l’appunto lento, sostenibile e - Canoa Kayak Friuli. responsabile; 3. appoggiare la candidatura Ma il progetto intende aprirsi del Tagliamento a diventare a tutti i soggetti attraverso un patrimonio dell’Unesco e sensi-

Marano Lagunare - Piazza Marii, 9 tel. 0431 640086 - cell. 366 6500788 Foto identificativa idea di progetto

SUPERNATURE

DESCRIZIONE RISULTATO Il progetto d’impresa «Supernature» intende valorizzare tramite turismo slow Mappatura del territorio, svilluppo della ed esperienziale il territorio dell’Alto Adriatico fra e Venezia attraverso piattaforma e marketing territoriale per la lo sviluppo di una piattaforma di servizi turistici a supporto degli operatori valorizzazione slow della regione dell’Alto pubblici e privati in ambito naturalistico, storico e culturale, enogastronomico Adriatico. e sportivo.

OBIETTIVO Pre-incubazione di impresa

Beneficiario Responsabile del coordinamento Incubatore certificato regionale Elisa Peressin tecnico operativo

Il progetto ha ottenuto un finanziamento di 71.999,45 € dalla Regione Autonoma sul bando POR FESR 2014-2020, Attività 2.1.b.1 bis «Concessione di sovvenzioni per il finanziamento di programmi personalizzati di pre-incubazione e incubazione d’impresa, finalizzati alla realizzazione di progetti di creazione o di sviluppo di nuove imprese caratterizzati da una significativa valenza o da un rilevante connotato culturale e/o creativo» 14. IN & POST- COVID19 RIFLESSIONI DI UN COMMERCIANTE DI VALENTINO FORMENTIN Discendo da due famiglie di artigiani e commercianti. Mio nonno materno era un calzolaio e mia nonna addetta alla vendita delle scarpe... Raccontava sempre di aver amato il suo mestiere da subito, dall’istante in cui da bambino si era seduto a fianco di un anziano calzolaio del paese che doveva insenargli il lavoro (mia mamma conserva ancora gelosa- mente il suo banchetto con tutti gli attrezzi). Mio nonno paterno invece aveva cominciato come falegna- me, la prima moglie era fornaia e, rimasto vedovo con tre figlie da giovanissimo, si dedicò ad entrambi i lavori. Si risposò e, per poter mantenere la famiglia, seguì il consiglio della figlia più adulta e apri esattamente nell’agosto del 1941 una caffetteria così da poter vendere dolci che produceva in panificio, gelato, caffè e bibite e dando lavoro ai suoi figli! Mio papà, ultimo di 9 fratelli, lavorava già da bambino prima portando pane a domicilio e poi in bar... era talmente piccolo che per poter vendere gelati gli avevano costruito uno sgabello che gli permettesse di farlo arrivare in fondo alla vetrina. Una volta cresciuto prese lui in gestione il bar e con mia mamma lo ampliò, lo rinnovò ripetutamente e lo fece diventare ciò che è ancora oggi! Questo bar è il frutto di sacrifici di intere generazioni che si sono tramandate la passione e l’orgoglio per il lavoro! Le nostre attività hanno regalato sorrisi, emozioni, parole di conforto, serate divertenti e dato lavoro a tante tante persone che hanno contribuito a farci diventare ciò che siamo oggi. Forse aveva ragione un barbiere del nostro paese, il Sig. Maggi quando facendo la barba a mio nonno Valentino (calzolaio) diceva sempre: “Nino, Nino, artigiani razza mal nata” alludendo alle molte difficoltà e poche tutele relative alla loro categoria! Io aggiungo a questa affermazione anche la razza dei com- mercianti... ma voglio pensare che non è vero, o almeno che qualcosa cambierà!!! Noi non molliamo, vogliamo resistere, poter lavorare in sicurezza e nel rispetto dei nostri clienti. DATECI FIDUCIA E NON VE NE PENTIRETE!!! SONO SEMPLICEMENTE UN COMMERCIANTE CHE AMA IL SUO LAVORO.

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Apertura estiva 2020

Calendario Luglio: sabato e domenica 4/5, 11/12 Apertura continuativa dal 18/07 al 30/08 Settembre: sabato e domenica 5/6, 12/13

Orari Feriali e festivi: 9:00 - 16:30 Settimana di ferragosto: 9:00 - 17:00

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IL POLMONE VERDE DELLA CITTÀ DI UDINE