Tornano in negativo, dopo le buone performance © TREND VENDITE A VALORE TREND VENDITE A VOLUME PRESSIONE PROMOZIONALE TREND% VENDITE IN VALORE DELLE PL di aprile legate alla Pasqua, i dati relativi al Largo consumo confezionato per il mese di maggio, MIF secondo le rilevazioni Iri. Nel confronto con lo stesso MARKET INDEX FOOD mese del 2013, per il food, il trend delle vendite a valore segna una battuta d’arresto, (-2,15%). Risultati Dati relativi all’intero comparto food confezionato simili anche per le vendite a volume (-2,93%). Vistoso Mese di Maggio 2014 vs Maggio 2013 -2,15% -2,93% 29,53% -5,68% calo anche per la marca commerciale, che chiude a -5,68%. Stabile la pressione promozionale, che si in collaborazione con trend a prezzi costanti * PL = Private Label attesta al 29,53%, contro il 30,05% del mese di aprile.

COVER STORY A pagina 4 “Anticipare le tendenze. Per diventare grandi” Oltre 40 anni di storia. 51 linee di produzione. Un occhio sempre rivolto all’innovazione. Fernando Sarzi, socio e amministratore delegato di Alimentari, racconta la storia dell’azienda. PRIMO PIANO A pagina 8 Internazionalizzazione, “Una priorità di tutto il Paese” Presentato il 12mo Rapporto Ice-Prometeia sull’evoluzione del commercio globale. ANNO 7 - NUMERO 7/8 - LUGLIO/AGOSTO 2014 Determinanti gli accordi di libero scambio e la rinegoziazione delle barriere tariffarie. DIRETTORE RESPONSABILE: ANGELO FRIGERIO

FOCUS ON A pagina 9 RETAIL A pagina 10 FOCUS ON A pagina 20 In caso di mancato recapito, inviare all’uff. post. di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. relativa la pagare a impegna si che mittente al restituzione la per Roserio di post. all’uff. inviare recapito, mancato di caso In Sotto il cielo Sigma: tempo “Il nuovo Rinascimento di Praga di rivoluzione digitale nella distribuzione” Inaugurato - nella capitale ceca, il 24 giugno - Attivi dallo scorso gennaio 544 totem multimediali, Torna sulla scena nazionale Gruppo VéGé, il sesto punto vendita della città a marchio in 525 punti vendita dell’insegna. storico marchio distributivo italiano. Che subentra La Formaggeria Gran Moravia. Che porta il totale Un sistema che permette al consumatore a Interdis e si presenta con una nuova struttura dei negozi a 14, sparsi in tutto il Paese. di personalizzare l’offerta promozionale. societaria, un brand rivisitato e servizi dedicati. IL CASO Quando l’accertamento è troppo “fiscale” L’incredibile vicenda di Cesare De Stefani, titolare dell’omonimo salumificio, che ha dovuto affrontare un lungo contenzioso con l’Agenzia delle entrate. Le accuse e la difficile difesa. Con una sentenza di primo grado che lo assolve... A pagina 16

REPORTAGE Da pagina 22 a pagina 24 GUIDA BUYER LA CONVENTION Alle pagine 18 e 19

SPECIALE Il Paradiso “Il coraggio non può attendere TOSCANA di fare retail” Si è svolta a New York, dal 28 giugno al 1° luglio, I prodotti tipici, In scena a Orosei (Nu), dal 26 giugno al 3 luglio, la 60ma edizione di Fancy Food. la voce delle aziende, le novità la 22ma convention annuale di Sisa. Grande successo dei prodotti italiani. Primo obiettivo: la coesione. Presentati Qr code Da pagina 11 a pagina 15

Editore: Edizioni Turbo Srl - Palazzo di Vetro Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) - Tel. +39 0362 600463/4/5/9 Fax. +39.0362.600616 - e-mail: [email protected] - Periodico mensile - Registrazione al Tribunale di Milano n. 27 del 10 gennaio 2008 +39 0362 600463/4/5/9 Fax. +39.0362.600616 - e-mail: [email protected] Periodico mensile Registrazione al Tribunale Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. Srl - Palazzo di Vetro Editore: Edizioni Turbo in Legge 46/2004 - Art. 1 Comma LO/MI Stampa: Ingraph Seregno (MB) - Spedizione abbonamento postale D.L. 353/2003 Conv. Poste Italiane SPA Ma rimane il nodo delle barriere sanitarie. sui prodotti a marchio e App dell’insegna. Luglio/Agosto 2014 POLE POSITION

Angelo Frigerio Il gran biscotto Il titolo sembra fare riferimento all’ottimo prosciutto cotto prodotto da Rovagnati. Invece no. Sto parlando del patto d’acciaio siglato tra Federdistribuzione e altre associazioni degli agricoltori, Coldiretti in testa, con l’obiettivo di modificare l’articolo 62. Ma perché “biscotto”? Calcisticamente parlando, il termine viene usato per indicare la scelta, da parte di due squadre, di far terminare in parità, o con un minor scarto, un incontro. Tutto questo per avere l’aritmetica sicurezza del passaggio di entrambe alla fase successiva di una competizione. Penalizzando inevitabilmente altre squadre che sono presenti nel medesimo girone. Il biscottone più famoso venne realizzato ai Mondiali del 1978, anno della prima vittoria dell’Argentina. Proprio Argentina e Brasile hanno gli stessi punti nel girone, Perù e Polonia sono a quota zero. Il Brasile vince 3-1 contro i polacchi e la differenza reti è tale che gli argentini dovrebbero non solo vincere con il Perù, ma farlo con una sostanziale differenza reti (4 gol di scarto). L’incontro termina 6-0 per i biancocelesti aiutati dalle incredibili papere del portiere Quiroga... Ma torniamo a noi: perché il presunto accordo fra agricoltori e distribuzione sarebbe un gran biscotto? Semplice, perché mantiene agli agricoltori i vincoli temporali per i pagamenti previsti dall’articolo 62 togliendoli invece all’indu- stria di trasformazione. La notizia l’avevamo lanciata mesi fa dalle colonne dei nostri giornali. Era un’ipotesi, ma oggi la questione si fa seria. Le società di lobbying sono al lavoro e un codicillo, fra un decreto e l’altro, potrebbe scappare fuori. D’altra parte, che Federdistribuzione l’articolo 62 non l’avesse digerito, era noto da tempo. In più occasioni, dap- prima in Parlamento e successivamente nei ministeri, gli sgambetti e le entrate a gamba tesa non sono mancate. Famosa, a questo proposito, la battaglia fra Mise e Mipaaf sulla validità del decreto durata sei mesi, che si è conclusa con un nulla di fatto. L’ultimo attacco in ordine di tempo è di pochi mesi fa. Nel corso di un convegno promosso da Adm, svoltosi in aprile a Bologna, l’Associazione per la distribuzione moderna presenta un rapporto Nomisma. Lo studio analizza il settore agroalimentare italiano, la formazione del valore e dei prezzi lungo la filiera. Interessanti i dati forniti. Fra questi si parla di utile netto. E chi guadagna di più nella filiera? L’industria naturalmente, che su una distribuzione per ogni 100 euro di spesa ali- mentare, ha un utile di 1,5 euro. Seguono il commercio all’ingrosso con 0.65 euro, la ristorazione con 0.6, l’agricoltura Direttore Responsabile con 0.4 euro. Fanalini di coda la distribuzione moderna (0.15 euro) e il dettaglio tradizionale (0.1 euro). ANGELO FRIGERIO Direttore editoriale Nel corso del dibattito intervengono in molti. Fra questi autorevoli esponenti del mondo agricolo: il presidente di RICCARDO COLLETTI Confagricoltura Roma Massimiliano Giansanti, il presidente della Cia Dino Scanavino (“… dobbiamo fare un patto,

Editore: Edizioni Turbo Srl non cercare soluzioni a casa degli altri attori della filiera”), Giovanni Luppi, presidente di Legacoop agroalimentare Palazzo di Vetro (“Perché non immaginiamo che alcuni spazi degli ipermercati possano essere dati in mano alla cooperazione agrico- Corso della Resistenza, 23 20821 Meda (MB) la?”). Ma l’intervento migliore è quello del presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo: “I numeri aiutano a capire che Tel. +39 0362 600463/4/5/9 c’è un’agricoltura che sta male, una Gdo che non sta tanto bene e un’industria che sta solo un po’ meglio”. Fax. +39 0362 600616 e-mail: [email protected] Ma non è finita qui. Il noto giornalista Luigi Rubinelli (vedi www.retailwatch.it) intervista per l’occasione Giovanni Periodico mensile Cobolli Gigli e gli pone questa domanda: “Come si può rendere efficiente la filiera agroalimentare nella quale la gran- Registrazione al Tribunale di Milano n. 27 del 10 gennaio 2008. de distribuzione è ovviamente collocata e come fare a remunerare il giusto agli agricoltori? Ecco la risposta del pre- Poste Italiane SPA sidente di Federdistribuzione: “… Questo è un problema che va avanti da molti anni. E’ una lotta tra poveri perché i Spedizione abbonamento postale D.L. 353/2003 - Conv. in Legge 46/2004 dati che sono stati mostrati in questo convegno fanno vedere che sull’utile totale della filiera gli ultimi, che prendono Art. 1 Comma 1 - LO/MI la parte più ridotta, sono gli operatori della grande distribuzione, seguiti con un maggior vantaggio, leggero, da quelli Stampa: Ingraph - Seregno (MB) Periodico mensile dell’agricoltura”. L’intervista finisce poi con l’invito a concentrarsi e a rendere più produttiva l’offerta dell’agricoltura: Anno 7 - numero 7/8 - luglio/agosto 2014 “Per poter garantire qualità e rispetto dei tempi e delle quantità nei confronti della grande distribuzione”. Stampa: Ingraph - Seregno (MB) Una copia 1,00 euro - Poste Italiane SpA Insomma, una bella sviolinata che la dice lunga sul “micio micio bau bau” fra i due comparti. E siamo così arrivati L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati personali in suo possesso. ai giorni nostri. Fonti solitamente bene informate parlano di una intensa attività di lobbying. Lo scopo è di portare Tali dati saranno utilizzati per la gestione sul tavolo del Consiglio dei Ministri un decretino che modifichi l’articolo 62 in senso restrittivo per l’industria. Nella degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base bozza di presentazione del documento, così si scrive: “Considerate le difficoltà in cui si stanno muovendo i due set- all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, tori (agricoltura e distribuzione) appare più che mai necessario riequilibrare le differenze fra i vari attori della filiera”. i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento Da qui la necessità di introdurre modifiche all’articolo 62 nella parte che concerne i pagamenti. In pratica verrebbe scrivendo a: Edizioni Turbo S.r.l. eliminato il vincolo del pagamento all’industria entro i 30/60 giorni dalla data di fatturazione. Rimarrebbero invece i Responsabile dati: Riccardo Colletti medesimi termini per le società agricole. Un ribaltone dunque. Sulla parte più delicata – e sostanziale – del decreto. Vedremo a breve se la manovra si concretizzerà. Magari in un blitz ferragostano. Oppure rimarrà nel cassetto delle Questo numero è stato chiuso in redazione il 10 luglio 2014 cose da discutere in autunno. Settembre poi verrà… 2 [email protected]

Luglio/Agosto 2014 COVER STORY “Anticipare le tendenze. Per diventare grandi”

Oltre 40 anni di storia. 51 linee di produzione. Un occhio sempre rivolto all’innovazione. Fernando Sarzi, socio e amministratore delegato di Sterilgarda Alimentari, racconta la storia dell’azienda

I PRODOTTI Due sono i prodotti premium: Sterilgarda è il primo produttore in Italia di , fiore all’occhiello del brand, conosciuto e ap- prezzato in tutto il mondo, ed è l’unica azien- da a proporre, dal 2010, il latte Uht microfil- trato 100% italiano, che permette di avere un prodotto a lunga conservazione con tutte le proprietà del prodotto da frigo. L’offerta comprende inoltre latte e panna Uht, besciamella, budini, pannacotta, latte a ricco contenuto di lattosio, con Omega 3 e aromatizzato. Importante è anche la produ- zione di formaggi freschi come mascarpone, , formaggio fresco spalmabile e yogurt. La tecnologia Uht ha consentito a Sterilgar- da Alimenti di dedicarsi con successo anche alla produzione di succhi, nettari, bevande e passata di pomodoro di qualità con materia prima proveniente solo dall’Italia. Un ulte- Una storia caratterizzata re, besciamella, preparati per riore caratteristica che contraddistingue da da una continua propensione sorbetto, latte e cacao, latte sempre la produzione Sterilgarda è quella di verso l’innovazione, quella che e banana; 4 linee per yogurt, sperimentare le ultime innovazioni in materia racconta Fernando Sarzi, det- budino e panna cotta; 13 linee di imballi. Ciò ha portato l’azienda a introdur- to Nando, amministratore de- per mascarpone, ricotta e for- re nuovi formati per il confezionamento, quali legato di Sterilgarda Alimenti. maggino spalmabile. Per im- tetrabrik, slim con recap, square ed edge con A cominciare dalla nascita di plementare i volumi ottimiz- strem cap (tappo a vite), tetra slim da 1,5. uno stabilimento dove avviare zando i costi, ci siamo sempre Tanto che il latte Sterilgarda è stato battezza- la produzione di latte a lunga serviti dei migliori macchinari to, nei primi anni del 2000, “il latte col tappo”. Sterilgarda inoltre ha perseguito la politica conservazione con tecnologia in circolazione”. dell’Uht nel comparto succhi creando, per la Uht. Siamo nel 1969, quando Sterilgarda vanta un’im- prima volta sul mercato, spremute (non da ancora i consumatori erano portante presenza non solo concentrato) con la tecnologia a lunga con- abituati al latte fresco. nel mercato italiano, in cui è servazione. Allargando così la gamma dei già “Sterilgarda nasce dalla vo- presente prevalentemente nei esistenti succhi di frutta. lontà di cinque soci di unire canali Gd e Do (60% esclu- le esperienze consolidate nel dendo il mercato della marca mondo lattiero caseario con privata), Horeca e Normal quelle tecnologie che, sen- Trade, ma anche nei mercati za l’aggiunta di conservanti, internazionali, che costituisco- consentono al latte di essere no il 15% del fatturato totale consumato, anche dopo mesi (330 milioni di euro nel 2013). dal confezionamento, mante- “Il 60% del nostro export ri- nendo intatte gran parte delle guarda l’Europa”, continua proprietà nutritive e organo- l’amministratore delegato, lettiche. La possibilità di porta- “Siamo molto forti in Germa- re il latte ad alte temperature nia, Francia e Inghilterra, ma per pochi secondi, per essere soprattutto in Albania, dove la poi protetto in ambiente ste- centrale del latte sita in Casti- alla gamma di oggi, quasi tut- nostra quota mercato, grazie rile in confezioni Tetrapak, rap- glione delle Stiviere. Il paese, ta composta da prodotti Uht ai rapporti consolidati da tem- presentava una nuova frontie- infatti, venne ritenuto un im- a lunga conservazione che po, è del 60%. Importanti per ra per l’industria alimentare portante punto di snodo, tro- possono stare fuori dal frigo. il nostro marchio sono anche e una nuova opportunità per vandosi a metà tra Mantova, L’eccezione è rappresentata i mercati della Libia, del Nord milioni di consumatori, che Bergamo, Brescia e Verona. Da dai prodotti freschi, ovvero lo Africa, della Russia e della Cina. potevano così approvvigio- qui il nome ‘Sterilgarda’, volu- yogurt, il mascarpone, la ricot- In realtà siamo presenti con i narsi in modo economico e to proprio per rappresentare ta e il formaggio fresco spal- nostri prodotti a marca priva- sicuro, anche in assenza della l’unione fra ‘latte sterile’ e lago mabile Strakì. ta in tutto il mondo, mentre distribuzione quotidiana del di Garda”. “Oggi l’azienda, guidata, in- con il nostro marchio stiamo latte di Centrale”. Il successo del latte a lun- sieme a me, dal presidente iniziando a esplorare i mercati Il forte senso imprenditoria- ga conservazione consente Primo Ferrari che ha 91 anni, esteri. Ad esempio, negli Stati le traspare anche dalla scelta all’azienda di crescere e, negli conta 280 dipendenti. Ogni Uniti ci sono moltissimi clien- del luogo in cui insediare lo anni, di ampliare la produzione giorno trasformiamo circa ti che esportano da tempo il Sopra: le vecchie e le nuove linee di produzione stabilimento: “Nonostante in con l’introduzione della panna, 1.200 tonnellate di latte in nostro mascarpone, ma ora del latte Uht nello stabilimento Sterilgarda. In alto: il nuovo stabilimento Sterilgarda quegli anni la zona delle colli- poi della ricotta, del mascar- oltre 2.500.000 confezioni. vogliamo essere presenti con e il sito industriale nel 1991. ne moreniche del Garda fosse pone e dei succhi. In seguito Abbiamo 34 linee di produ- il nostro marchio Sterilgarda”. Sotto: Fernando (detto Nando) Sarzi, un’area depressa, si scelse di si sviluppa anche il comparto zione per latte, succhi, panna socio e amministratore delegato di Sterilgarda. 4 utilizzare come base la piccola dei dessert, fino a giungere da cucina, panna da monta- Angelo Frigerio Luglio/Agosto 2014 NEWS

L’Antitrust pronta a usare con la Gdo Rewe via dall’Italia: i poteri derivati dall’articolo 62 53 Billa ceduti a Carrefour “Avvertimento” dell’Antitrust alla Gdo. l’Autorità dispone ora di una nuova leva Nella relazione annuale sull’attività svol- d’intervento costituita dall’articolo 62 ta nel 2013, pubblicata il 30 giugno della legge n. 27/2012, che le con- dall’Autorità, si cita anche l’indagine sente di sanzionare condotte che confi- conoscitiva sul settore della grande di- gurano un indebito esercizio del potere stribuzione conclusa nel luglio 2013, in contrattuale, dal lato della domanda, a cui si descrivevano con grande precisio- danno dei fornitori”. Niente di nuovo ne le dinamiche competitive nella Gdo, in realtà, ma colpisce il messaggio lan- i relativi effetti sui prezzi di approvvigio- ciato dall’Agcm, in un momento in cui namento e vendita e il clima di conflit- la distribuzione sembra voler riaprire la tualità che spesso si innesca tra fornitori discussione sulla contestata normativa. E e distribuzione. Nella relazione, l’Auto- poche settimane dopo la decisione di rità, prendendo atto dell’incremento del sciogliere Centrale italiana, maturata potere d’acquisto della grande distribu- proprio in seguito a un provvedimento zione, esprime la propria intenzione a dell’Antitrust. Una vicenda diversa, ma ricorrere a tutti gli strumenti normativi a che rende evidente come gli interventi Rewe lascia il segmento supermercati in cati. La ritirata di Rewe è un segnale propria disposizione, compresi i nuo- dell’Autorità possano essere incisivi e Italia. La notizia è stata comunicata con eclatante della difficile situazione della vi poteri previsti dall’articolo 62, per i carichi di conseguenze per la grande una nota del Gruppo tedesco, diffusa distribuzione in Italia e delle croniche prodotti agroalimentari. Si legge: “(…) distribuzione. nella serata del 30 giugno. Nel comuni- problematiche dei retailer esteri, quan- cato si precisa, inoltre, che è stato rag- do si trovano ad operare in Italia. “Il no- giunto un accordo con Carrefour Italia stro obiettivo strategico è quello di rag- Coop: fatturato 2013 per la cessione di 53 supermercati ad giungere una posizione rilevante in tutti insegna Billa. Il costo dell’operazione, i mercati in cui siamo presenti”, spiega a 12,724 miliardi, in calo rispetto al 2012 che deve comunque avere il nulla osta nella nota Frank Hensel, presidente del È stato presentato il 25 giugno a Roma, dello scorso anno. Bene i prodotti a dell’Antitrust, non viene comunicato. Se- consiglio di amministrazione di Rewe nel corso dell’assemblea annuale, il marchio, con un’incidenza del 27% sul- condo la nota, sono in corso le trattati- international ag e procuratore generale bilancio 2013 di Coop, le vendite. Segnali positi- ve con potenziali acquirenti (si vocifera del gruppo Rewe. “In Italia finora non il cui fatturato si è attesta- vi anche dalle vendite nel di Conad) per la cessione anche dei siamo stati in grado di raggiungere que- to a 12,724 miliardi di comparto digitale, dove restanti 83 punti vendita del gruppo sto traguardo nonostante gli investimenti euro (superava i 13 l’anno Coop ha debuttato lo Rewe in Italia. Sembra di capire che la mirati e l’ottimizzazione della rete e, precedente, segno che il scorso autunno con Coop dismissione dovrebbe riguardare il solo sulla base delle nostre attuali stime, non 2013 è stato davvero un on line. La rete distributi- canale supermercati, senza coinvolge- saremo in grado di raggiungerlo nem- anno nero per la distribu- va conta 1.200 strutture re il canale discount a insegna Penny meno nel prossimo futuro. Per queste ra- zione italiana). Si con- e 54.700 addetti, men- market. Comunque, per i circa 3.784 gioni abbiamo deciso di abbandonare ferma la leadership della tre continua a crescere collaboratori dovrebbero essere mante- il segmento dei supermercati in Italia. Il catena nella distribuzione la base sociale, che ha nuti i livelli occupazionali, mentre per i nostro focus in ambito internazionale è nazionale, con una quota di mercato superato gli otto milioni (+3,4% rispetto 240 collaboratori della sede principale sui mercati di successo del Centro ed del 19,1%, in crescita rispetto al 18,5% al 2012). verrà elaborato un piano con i sinda- Est Europa“. 5 Luglio/Agosto 2014

Ue: via libera all’etichetta Proprietà Esselunga: la Corte d’Appello di Milano “prodotto di montagna” dà ragione a Bernardo Caprotti Dal 1 luglio c’è una nuova indicazio- hanno un grande valore aggiunto, ma Nella battaglia legale che vede contrapposti Ber- ne a disposizione di agricoltori e tra- per le quali non è prevista alcuna indi- nardo Caprotti (foto) e i figli Giuseppe e Violetta, si sformatori europei: “prodotto di monta- cazione di qualità. La normativa, che assegna un punto importante al fondatore di Esselun- gna”, grazie alla quale chiunque operi riguarda i prodotti derivati da animali ga. Con una sentenza depositata il 1 luglio, la Corte in zone montane e desideri comunicare allevati almeno per gli ultimi due terzi d’appello di Milano ha sostanzialmente confermato questo valore al consumatore, potrà se- del loro ciclo di vita in zone di mon- le conclusioni del lodo arbitrale del luglio 2012, gnalarlo in etichetta. Si tratta dell’appli- tagna e trasformati nelle stesse aree, impugnato dai figli, che assegnava la proprietà del- cazione concreta dalla prima menzione può essere applicata anche ai prodotti le azioni a Bernardo Caprotti. Sulla base di alcune prevista dal regolamento europeo sulla dell’apicoltura, se le api hanno raccolto scritture private, la Corte ha ritenuto perfettamente qualità dei prodotti, nato con l’obietti- il nettare e il polline esclusivamente in legittimo, da parte del patron di Esselunga, dispor- vo di sostenere quelle produzioni che montagna. re delle azioni di Supermarkets Italiani (la holding che controlla la catena distributiva), quindi anche di ritirare, come avvenuto nel 2011, le quote che Consorzio parmigiano reggiano: erano state affidate ai figli. Si è ritenuto, infatti, che a breve negoziati su ‘parmesan’ in Nord America le azioni erano state intestate a Giuseppe e Violetta in via meramente fiduciaria. Il Consorzio del parmigiano reggiano, presente al Fancy Food, in scena a New York dal 29 giugno al 1 luglio, interviene con una nota sul tema dell’utilizzo delle denominazioni. “Finalmente – sottolinea il Consorzio – questo argo- Fra Production, mento sta per essere affrontato nei negoziati bilaterali il nuovo amministratore delegato è Andrea Colombo tra Usa e Ue, nell’ambito dei quali chiediamo all’Unio- ne europea e al governo italiano un’azione forte ed È Andrea Colombo il nuovo amministra- giocattolo – dal 2007 al 2012. “Sono intransigente rispetto a fenomeni che vanno a discapito tore delegato di Fra Production, azienda estremamente orgoglioso di questo inca- dei produttori e, prima ancora, di consumatori ameri- italiana attiva da 50 anni nella creazio- rico – afferma Colombo – soprattutto per cani che non hanno una reale possibilità di controllo ne e produzione di articoli innovativi la spinta di innovazione che da sempre sulla veridicità delle denominazioni”. Anche di questo nel settore medicale e in ambito alimen- caratterizza Fra Production e per la sua argomento il Consorzio ha parlato con il ministro delle tare. 40 anni, laureato in Economia e forte vocazione internazionale”. Oggi Politiche agricole e alimentari, Maurizio Martina, negli commercio, Colombo è arrivato in Fra Fra Production è presente in 65 Paesi e spazi del Fancy Food Show di New York, dove l’Ente Production nel 2013 dopo essere sta- realizza all’estero il 60% del proprio fat- di tutela ha incontrato le più importanti società ame- to amministratore delegato della filiale turato. che nei primi tre mesi del 2014 ricane d’importazione e di distribuzione. “In questa italiana di Namco Bandai – multinazio- ha fatto registrare una crescita del 10% sede – osserva il Consorzio – abbiamo definito nuovi nale nel settore dell’intrattenimento e del rispetto allo stesso periodo del 2013. accordi commerciali con primarie catene distributive del mercato nord-americano, che nei prossimi anni giocherà un ruolo rilevante ai fini del Consorzio : Terenzio Borga Filippo Contu è il nuovo presidente raggiungimento dell’obiettivo di una quota di export pari al 50% sulla produzione”. è il nuovo presidente di Coop Arborea Centromarca: Paolo Cocchiglia Terenzio Borga è il nuovo presidente del Filippo Contu è il nuovo presidente del- Consorzio tutela formaggio Montasio. la 3A di Arborea, la cooperativa che nuovo responsabile delle politiche commerciali Già alla guida di Aprolav (Associazio- gestisce la principale centrale del Paolo Cocchiglia è il nuovo responsa- e ha sviluppato contatti con le maggiori ne produttori lattiero caseari del Veneto), latte in Sardegna, una bile dell’area politiche commerciali di catene distributive italiane. “Cocchiglia Borga, che succede a Franco Panciera, delle maggiori imprese Centromarca che riunisce oltre 200 im- metterà a disposizione del nostro siste- sarà affiancato dal vice Ariedo Bront, agroalimentari isolane. prese, con un fatturato complessivo di ma d’imprese un importante patrimonio presidente della Latteria sociale di Civi- Contu, 43 anni, vicepre- 45 miliardi di euro. Sostituisce Renato di esperienza professionale e qualità dale. Nel consiglio di amministrazione sidente del Cda della co- Schiava, che dopo 25 anni termina la personali”, afferma in una nota Luigi dell’Ente anche Antonio Bortoli di Lattebu- operativa dal 2011, suc- sua collaborazione con l’Associazione. Bordoni, presidente di Centromarca. sche, Stelio Bravin del Caseificio di Fon- cede a Plinio Magnani, Cocchiglia vanta un’esperienza trenten- “Assicurando la prosecuzione e lo svi- tanafredda, Maurizio Masotti (Latterie di alla guida dell’azienda nale in aziende di primo piano come luppo di rapporti tra industria di marca e Coderno), Franco Odorico (Latterie Friula- da 13 anni. Nonostante Procter & Gamble, Smithkline Beecham- distribuzione moderna fondati sulla cor- ne), Marco Pezzetta (Pezzetta), Christian una contrazione nei con- Bolton Group, Kimberly Clark ed Heinz rettezza e sull’efficacia della relazione”. Roldo (Agricansiglio) e Domenico Sartore sumi di latte a livello na- (Latterie Venete). zionale (-1,2%), nel 2013 l’azienda ha fatto registra- Michela Del Piero presidente di Latterie Friulane. re un fatturato di 135,8 Domiciliari revocati per Rino Della Bianca milioni di euro (+3,24% sul 2012). Mentre le ven- Michela Del Piero (foto) è il nuovo presidente di Latterie dite di latte Arborea sono Friulane. Commercialista di Udine, già assessore re- cresciute del 7,9%. Cresce gionale della giunta Illy, Del Piero succede al dimissio- anche la quota di mercato a livello na- nario Roberto Rossi. “Latterie Friulane - ha commentato zionale (+4%), così come il fatturato nel- il neo presidente presentando il piano di rilancio - ri- la penisola (+49%), passato da 13,2 a nasce per continuare a essere sul territorio. Quanto ac- oltre 19,6 milioni di euro. caduto non deve succedere più, anche se la vicenda ha coinvolto un numero esiguo di latte (15 quintali su Laita presenta Selex: +2,3% le vendite 1.200, pari all’1,25%). Ma non dobbiamo sbagliare mai più. Zero è il nostro obiettivo”. È invece arrivata le sue strategie in Italia nel periodo gennaio/aprile 2014 dal tribunale di Udine la revoca degli arresti domici- Si è tenuta il 24 giugno, presso il Re- Con un budget complessivo di inve- liari per Rino Della Bianca, responsabile dell’approv- fettorio in via dell’Orso a Milano, la stimenti, per il 2014, che ammonta a vigionamento del latte per l’azienda. L’uomo, detenuto conferenza stampa di Laïta, società 220 milioni di euro, nei primi sei mesi dal 6 giugno scorso con l’accusa di adulterazione di cooperativa lattiero casearia del Grand dell’anno Selex ha aperto 23 nuovi sostanze alimentari, nell’ambito dell’inchiesta sul latte Ouest francese. Nata dal raggruppa- punti vendita, per un totale di 16.794 contaminato da aflatossine, dovrà comunque osser- mento delle attività di Triskalia, Even e mq. Le strategie commerciali del grup- vare l’obbligo di dimora nel comune di residenza, a Terrena, è conosciuta soprattutto con il po distributivo italiano – che detiene Tricesimo (Ud). marchio Paysan Breton. Il press lunch, una quota di mercato del 10,7% dal titolo “Strategie e sviluppo di Pay- (dato Iri dicembre 2013) – sono state Dop bio: produzione san Breton in Italia”, ha visto la parteci- affrontate durante l’assemblea gene- pazione di Marco Calenzani, direttore rale semestrale, che si è tenuta il 27 in crescita del 10% nel 2013 della filiale italiana che si occupa della giugno a Gerusalemme, in occasione Nel 2013 la produzione di forme di anche e soprattutto al progressivo e lento commercializzazione e della logistica dei 50 anni dalla nascita dell’inse- fontina Dop bio è cresciuta del 10%. Im- processo di miglioramento genetico intra- dei prodotti verso i canali Gd/Do, det- gna. portanti risultati sono stati raggiunti anche preso dagli allevatori affinché si potesse taglio e ristorazione. Una realtà con un L’obiettivo di fatturato per il 2014 è di circa la qualità del prodotto, ancora più arrivare ad un aumento della produzione fatturato (in Italia) di circa 15 milioni di 9.180 milioni di euro, da raggiunge- alta e controllata. In Valle d’Aosta l’au- senza però venir meno alle condizioni euro, di cui il 35% realizzato nel canale re sostenendo i consumi e mantenen- mento della produzione di latte bio, e di che fanno della fontina Dop Bio un fiore Horeca e il 65% in quello della distribu- do il livello di convenienza e qualità. conseguenza di fontina bio, è dovuto sia all’occhiello della produzione casearia zione moderna. La referenza più per- Intanto, le vendite nei primi quattro alla presenza di un maggior numero di della regione”, si legge in una nota del formante in Italia è il brie, di cui Laita mesi dell’anno segnano un +2,3% ri- 6 mucche da latte per alcune stalle, “ma Consorzio dei produttori. detiene il 30% di quota mercato. spetto allo stesso periodo. NEWS

Conad del Tirreno: nel 2013 Ue: Paolo De Castro presidente Beppino Occelli con la Fondazione Vialli vendite oltre i 2,2 miliardi del gruppo S&D in Commagri e Mauro per la lotta contro la Sla Oltre il 2% di crescita per Conad del Tirreno Dopo il passaggio di consegne per la presiden- Nel mese di giugno, al Royal Park I Roveri di Fiano Tori- rispetto al 2012, per un giro d’affari che nel za della Commissione agricoltura del parlamento nese (To), si è svolta l’XI edizione della Golf Cup, evento 2013 si è attestato a oltre 2,2 miliardi di euro, europeo, che sarà guidata dal polacco Czeslaw di beneficienza della “Fondazione Vialli e Mauro”, che ha con un utile di cooperativa di 23,6 milioni e una Siekierski, Paolo De Castro, europarlamentare del l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare alla ricerca me- solidità patrimoniale di circa 285 milioni. I pro- Partito democratico, è stato eletto all’unanimità dico scientifica sul cancro e sulla Sclerosi laterale amiotrofica dotti a marchio Conad hanno inoltre conquistato presidente per il Gruppo dei Socialisti e Demo- (Sla). Il torneo ha coinvolto, insieme a professionisti come il 24% delle vendite complessive. Risultati impor- cratici della Commissione. “E’ un grande onore Matteo Manassero, il più giovane vincitore dell’ European tanti, frutto di una politica commerciale tesa a per me – ha dichiarato De Castro – coordinare i Tour, e ai padroni di casa Gianluca Vialli e Massimo Mau- sostenere il potere d’acquisto dei consumatori colleghi deputati all’interno della Commissione di ro, anche molti protagonisti della storia del calcio, come con piani promozionali che hanno prodotto un cui sono stato presidente negli ultimi cinque anni Alessandro Del Piero, Johan Cruijff, Michel Platini e dello risparmio di 200 milioni di euro (al 27% l’inci- e che adesso potrà contare su tre vice presidenti spettacolo, come il conduttore e illusionista Marco Berry e il denza delle promozioni). Per il triennio 2014- S&D provenienti da Francia, Spagna e Romania. vincitore della seconda edizione del Grande Fratello, Flavio 2016 sono stati pianificati investimenti per oltre Sono numerose le sfide che in questa nuova legi- Montrucchio. Era presente anche Beppino Occelli con le sue 140 milioni, destinati a nuove aperture, ristrut- slatura vedranno l’agricoltura europea sempre più specialità casearie, protagoniste dell’aperitivo offerto a fine turazioni, acquisizioni e servizi, oltre all’ottimiz- protagonista – ha proseguito De Castro -. Dopo gara: dalla Tuma dla Paja ai tre latti, andata letteralmente a zazione della sostenibilità energetica e ambien- aver valutato e ripreso i “dossier pendenti” della ruba, all’Occelli al Barolo, premiato da Slowfood nel 1999 tale, già avviata nel 2013 con l’adesione al scorsa legislatura, s’inizierà a fare sul serio con come miglior formaggio ubriaco. Nel corso della serata è progetto Energia a Km 0 di Officinae Verdi. l’importante regolamento che riformerà il funzio- stata, anche, presentata in anteprima la nuova collaborazio- namento dell’agricoltura e dell’etichettatura dei ne tra Beppino Occelli e il Pastificio Michelis, protagonisti prodotti biologici. Ma sarà solo l’inizio perché di un percorso comune legato all’eccellenza. I piatti principi nei prossimi mesi sono attesi altri dossier, come della serata sono infatti stati i maltagliati al al tartufo e quello della riforma del sistema ortofrutticolo eu- burro Beppino Occelli e i ravioli del plin ripieni di Valcasotto ropeo, senza dimenticare la riflessione in corso Beppino Occelli. sulla gestione del settore lattiero che, a partire dal prossimo mese di marzo, non avrà più quote produttive. Ma la fase più importante sarà senza dubbio la revisione di medio termine della Pac 2020. Sembrano tramontate, invece, secondo i soliti bene informati, le possibilità di vedere l’eu- roparlamentare italiano come nuovo commissario Ue all’Agricoltura.

Coop: anche Domenico Brisigotti nel Comitato commerciale nazionale Domenico Brisigotti, responsabile private label di Coop, farà parte del Comitato commerciale nazionale della Cooperativa. Il nuovo organo, che si affianca al Cda, è composto dai direttori commerciali delle diverse cooperative e si occuperà della gestione delle attività e dei progetti nazionali, con il Consiglio di ammini- strazione che avrà il compito di tracciare le strategie di più am- pio respiro. I direttori commerciali che fanno parte del Comitato sono, secondo quanto riportato da Italia Oggi: Alessandro Maz- zoli (Coop Italia), Gianluca Cappellari (Coop Adriatica), Massimo Cossavella (Novacoop), Massimo Ferrari (Coop Estense), Piero Forconi (Unicoop Firenze), Gian Maria Menabò (Coop Nordest), Paolo Nozzoli (Coop Centro Italia), Pasquale Rotta (Unicoop Tirre- no), Gianni Trovato (Coop Liguria), Danilo Villa (Coop Lombardia), Marco Manzoli (Coop Reno), Lucio Rossetto (Ipercoop Sicilia).

Carrefour lascia l’India. Annunciata la chiusura degli ultimi cinque store Finisce l’avventura indiana di Carrefour. Dopo quattro anni, il gi- gante francese del retail ha infatti annunciato la chiusura degli ulti- mi cinque punti vendita nel Paese. Le ragioni di questa decisione, secondo una nota diffusa dal gruppo, sarebbero da imputare agli scarsi risultati finanziari raggiunti e alle molte difficoltà incontrate sul mercato. Era il 2012 quando il governo indiano aprì il setto- re del retail a investitori stranieri, pur imponendo dei limiti, come quello di rifornirsi sul mercato lo- cale e lasciare agli Stati la de- cisione finale sull’ingresso delle grandi catene della distribuzio- ne. Un’apertura osteggiata dal partito della destra del Bjp, salito al potere a maggio. “La cessa- zione delle attività di Carrefour in India sarà effettiva da fine settem- bre 2014. Fino a quel momento l’azienda continuerà a onorare i propri impegni nei confronti di dipendenti, fornitori, partner e clienti per assicurare una transizione pacifica”, ha fatto sapere Carrefour in un comunicato. Lo scorso anno, era stata l’americana Walmart a “dare forfait”, mentre la britannica Tesco è, ad oggi, l’unica catena ad aver annunciato un piano di espansione insieme al gruppo indiano Tata. 7 Luglio/Agosto 2014 PRIMO PIANO Internazionalizzazione: “Una priorità di tutto il Paese” Presentato il 12mo Rapporto Ice-Prometeia sull’evoluzione del commercio globale. Determinanti gli accordi di libero scambio e la rinegoziazione delle barriere tariffarie.

Si è tenuta lo scorso 1° luglio, presso la Sala prattutto ora che, come mostrano i dati un posizionamento molto forte, ossia nell’area Pirelli dell’Ufficio Ice di Milano, la presenta- forniti in questo rapporto, il commercio I NUMERI Ue, dove tuttavia accresceremo le nostre quo- zione del 12esimo Rapporto “Evoluzione del mondiale sta accelerando, l’economia di te di mercato. Il contributo maggiore all’export commercio con l’estero per aree e settori – Le molti Paesi è in ripresa, e sono in discus- in questo settore, che crescerà a un ritmo più opportunità per le imprese italiane sui mercati sione importanti accordi di libero scam- sostenuto della media mondiale e in cui le no- esteri nel periodo 2014-2016”. bio”, commenta Riccardo Maria Monti, stre aziende saranno molto forti, arriverà dai Uno studio promosso dall’Agenzia per l’in- presidente di Ice. +4,6% Paesi emergenti lontani”, continua Bruno, che ternazionalizzazione delle imprese italiane e Una posizione sostenuta e avvalorata pone l’accento su una delle questioni più spi- realizzato grazie all’istituto di ricerca Promete- anche dalla responsabile Strategie indu- importazioni mondiali nose degli scambi commerciali globali: “Se c’è ia. A presiedere la conferenza, il presidente di striali e territoriali di Prometeia, Ales- settore alimentare una cosa che più di molte altre pesa sull’export Ice, Riccardo Maria Monti, con la partecipazio- sandra Lanza: “Il mondo dopo la crisi è nel 2016 nazionale, questa sono i dazi. Basti pensare che, ne di Alessandra Lanza, responsabile Strategie profondamente cambiato. La sfaccetta- nel solo settore agroalimentare, il dazio medio industriali e territoriali di Prometeia, Gianpaolo tura più interessante per immaginare lo supera il 14%. Per questa ragione è più che mai Bruno, direttore della Pianificazione strategica scenario futuro è che i cicli di merca- necessario negoziare una riduzione di queste e della rete estera di Ice, Licia Mattioli, presi- to sono più brevi, frammentati e vola- +14% barriere con i nostri partner commerciali. Una dente del comitato tecnico per l’internaziona- tili rispetto a solo cinque anni fa. Così previsione di recupero grande opportunità, in questo senso, è rap- lizzazione e gli investimenti esteri di Confin- com’è aumentata la rapidità dei flussi per l’Italia (2014-2016) presentata da due importanti accordi di libero dustria, Fabrizio Onda dell’Università Bocconi, d’inversione dei capitali. Tutti fattori che scambio: quello raggiunto a Bali lo scorso di- e del vice ministro dello Sviluppo economico rendono il supporto istituzionale più cembre nell’ambito del negoziato Wto, e quello Carlo Calenda. che mai necessario per le aziende che che è attualmente in fase di negoziazione con Le principali evidenze emerse dalla ricerca vogliono andare all’estero”, spiega Lanza, gli Stati Uniti”. mostrano un deciso cambio di passo negli che nel caso specifico dell’Italia parla di wIncisivo, in questo senso, l’intervento di Li- scambi mondiali, che dopo un biennio poco una previsione di recupero pari al +14% 5,5 cia Mattioli, presidente del comitato tecnico per entusiasmante si stima cresceranno del 3,5% nel triennio 2014-2016, a 35 miliardi di crescita stimata degli l’internazionalizzazione e gli investimenti esteri nel 2014 e rispettivamente del 4,2 e 5,5% nei euro. di Confindustria: “Diciamocelo apertamente, il due anni successivi. Interessante il dato che ri- A porre l’accento sull’aspetto geogra- scambi commerciali mercato interno è morto. Vittima della crisi e guarda le importazioni mondiali nel comparto fico e settoriale ci pensa il direttore del- globali nel 2016 delle leggi che lo hanno affondato. Ma anche alimentare e delle bevande, che dopo il +2% la Pianificazione strategica e della rete all’estero i dazi impattano in modo impressio- del 2013 dovrebbero registrare un +2,3% estera dell’Ice, Gianpaolo Bruno: “Il rap- nante sulle nostre vendite. E non si tratta solo quest’anno seguito da un +2,9% nel 2015 e porto mostra dove concentrare gli sfor- di barriere tariffarie: anche le barriere non tarif- da un +4,6% nel 2016. Inoltre, il tasso di svi- zi di internazionalizzazione, e allo stesso 14% farie vanno riconosciute e combattute”. luppo degli scambi mondiali torna superiore al tempo indica le aree più dinamiche e A tirare le somme è il vice ministro dello Svi- Pil mondiale. Un segnale incoraggiante dopo sensibili a una crescita della domanda. il dazio medio luppo economico Carlo Calenda, che ricorda che, all’incremento di oltre il 14% registrato Che in passato era localizzata soprattut- nel solo settore gli obiettivi fissati dal governo e ribadisce l’at- subito dopo la crisi, il tasso di crescita degli to nei mercati emergenti, ma che oggi ci agroalimentare tenzione delle istituzioni alla voce dell’industria: scambi mondiali manifatturieri si è ridotto di porta ad assistere a un ‘ritorno al passa- “Presto implementeremo il più grande proget- anno in anno, fino ad arrivare, nel 2013, sotto to’, con i grandi Paesi maturi che fanno to di promozione del made in che si sia mai quota 1,5%. Particolare attenzione, nel corso da volano per la domanda di manufatti”, visto nel nostro paese, dove le priorità saranno dell’evento, viene posta su alcuni temi di pri- spiega Bruno, che presenta alcuni dati stabilite dalle imprese stesse e dalle associazioni maria importanza in materia di import, export specifici per ogni settore, incluso quel- di settore. Il nostro scopo è realizzare 50 milioni e internazionalizzazione. Vale a dire il ruolo lo alimentare. “Secondo le stime, tra il di export in più entro il 2016, portare 22mila strategico ricoperto degli accordi di libero 2014 e il 2016 la domanda internaziona- aziende a esportare e attrarre più investimenti scambio e la necessità di rinegoziare le vigenti le di prodotti agroalimentari e bevande stranieri - sottolinea - Perché il 2015 deve esse- barriere tariffarie e non. crescerà soprattutto in Nord America, re il grande anno dell’Italia, dove l’internaziona- “Noi di Ice abbiamo come obiettivo quello America Latina e nel continente asiatico. lizzazione non è più solo una priorità solo delle di fare una promozione intelligente, e quindi Si registrerà invece una domanda infe- aziende, ma di tutto il Paese”. mirata sul bersaglio che si vuole colpire. So- riore laddove il nostro Paese già gode di Federica Bartesaghi

8 Luglio/Agosto 2014 FOCUS ON Sotto il cielo di Praga

Inaugurato - nella capitale ceca, il 24 giugno - il sesto punto vendita della città a marchio La Formaggeria Gran Moravia. Che porta il totale dei negozi a 14, sparsi in tutto il Paese.

IL COMPLESSO FLORENTINUM Progettato dallo studio Cigler Marani Archi- tects, su disegno dell’architetto Jakub Cigler, il Complesso a uso misto Florentinum di Praga, inaugurato il 6 gennaio 2014, sorge sulla Na Florenci, nel centralissimo distretto Praga 1. Il Florentinum, con i suoi 48,5mila metri quadrati di spazi amministrativi e i 7,2mila di spazi com- dalla nostra inviata Alice Realini merciali, di cui oltre l’80% già affittati, è tra i più grandi complessi amministrativi della Re- “Tutto ciò rendeva Praga, nella sua mera- ben 11 metri di lunghezza, quattro addetti e un sumatore. “L’acquisto diventa così anche vera pubblica Ceca. Nelle scorse settimane si è ag- vigliosa bellezza, una città piena di incanti e di responsabile del punto vendita. E’ questo, in nu- occasione di godimento, poiché nei negozi La giudicato il Ceeqa, prestigioso riconoscimento spettri, e faceva di essa il simbolo dei vuoti e del- meri, il ritratto del nuovo negozio a marchio La Formaggeria Gran Moravia è possibile al con- al “miglior progetto immobiliare dell’anno nel le ombre della vita e soprattutto della nostalgia Formaggeria Gran Moravia. Il giorno dell’inau- tempo comprare prodotti buoni e genuini, rea- settore immobiliare”, che viene assegnato in per tutto ciò che ad essa manca. Tutto ciò ne ha gurazione il negozio era affollato di giornalisti e lizzare un forte risparmio e seguire una corretta collaborazione con la testa economica Finan- fatto la città per eccellenza dello spaesamento, curiosi, che hanno potuto degustare i prodotti alimentazione, anche sotto l’aspetto salutistico”. cial Times. La realizzazione del Florentinum, dello sradicamento, della perdita, tanto più sen- in assortimento, oltre ad assistere al cooking che si trova nei pressi della stazione bus di Flo- titi quanto più tenace e vitale è l’attaccamento show di Ondej Slanina, chef del ristorante Cha- La storia del progetto renc, ha richiesto un investimento di 5,5 miliar- al vicolo, alla bettola, al piccolo dettaglio amato teau St. Havel di Praga, ascoltando musica jazz Tutto comincia nel 2007, con l’apertura del di di corone ceche (circa 200milioni di euro) da parte del gruppo immobiliare Cpi. che balena nell’incubo e nel delirio del sogno”. suonata dal pianista e compositore Emil Viklický. primo negozio al dettaglio nel centro di Olo- (C.laudio Magris). mouc. Inizia così l’avventura che oggi ha portato Una città magica, in cui vivono oltre 1 milione La filosofia dei punti vendita alla nascita dei 14 punti vendita della catena di e 300mila abitanti, adagiata sulle colline e attra- “Il progetto della catena dei negozi La For- negozi a marchio La Formaggeria Gran Mora- versata da un fiume la Moldava. Siamo a Praga, maggeria Gran Moravia nasce dalla volontà del- via. Ad animare il progetto, insieme a Roberto capitale della Repubblica Ceca, uno dei mercati la Orrero di offrire al consumatore ceco una Brazzale, un team di lavoro che comprende, del Vecchio continente di maggior fermento, an- nuova, stimolante formula per acquistare ogni ancora oggi, il direttore dei negozi, Claudio La che dal punto di vista immobiliare e commer- giorni i migliori prodotti lattiero caseari realizza- Carbonara e l’architetto italiano Domenico ciale. Passeggiare per le vie del centro di questa ti da Brazzale in Repubblica Ceca ed i migliori Rocca, che ha curato l’allestimento dei punti città, già capitale del Sacro Romano Impero e ingredienti della cucina italiana, appositamen- vendita. “Ogni dettaglio dell’arredamento dei cuore della Boemia, è come fare un viaggio nel te selezionati dall’azienda”, spiega ai giornalisti negozi è stato studiato per ottenere massima tempo. Sembra infatti di tornare all’Italia degli Roberto Brazzale, presidente del Gruppo e funzionalità e circondare il cliente di una atmo- anni antecedenti la crisi economica, quando nel- responsabile del progetto dei negozi in Re- sfera rilassata e festosa. La scelta del personale le città spuntavano centri commerciali e grandi pubblica Ceca. Questa iniziativa ha un obietti- viene effettuata con criteri rigorosi, così come la negozi a ritmi quasi quotidiani. Praga, oggi, è il vo principale, cioè quello di colmare un vuoto sua formazione”, spiega Brazzale. Fino al 2011 regno dei centri commerciali. Il cuore della città evidente della distribuzione al dettaglio ceca, vengono inaugurati tre negozi, a cui si aggiungo- ne è pieno: complessi di medie dimensioni, con quasi esclusivamente concentrata sulla grande no quattro aperture nel 2012 e altrettante nel punti vendita di catene internazionali e negozi distribuzione e sulla distribuzione organizzata, 2013. Alla fine dello scorso anno, la catena con- locali. Tutti con una storia recente, o ristrutturati carente quindi di strutture che offrano al clien- ta già 11 punti vendita, dislocati in sette diverse da poco, questi store ospitano di norma anche te, attraverso addetti alla vendita specializzati, città. Inoltre da qualche settimana, professionisti negozi dedicati all’agroalimentare, generalmen- una adeguata assistenza all’acquisto, anche gra- e consumatori, che non abbiano la possibilità te nel formato del libero servizio. Ma c’è una zie al contatto diretto e personale con il con- di recarsi nei negozi a marchio, possono fare eccezione, che anche in virtù delle sue carat- acquisti anche tramite l’ e-commerce dedicato, teristiche uniche nel panorama del Paese, sta raggiungibile al sito www.laformaggeriaonline. registrando consensi e risultati crescenti: i ne- com. gozi La Formaggeria Gran Moravia. Il 24 giugno I NUMERI scorso è stato inaugurato l’ultimo dei sei punti L’assortimento vendita della città di Praga. I negozi, oggi, sono L’assortimento dei prodotti forniti ai negozi quattordici in tutto il Paese, a cui se ne aggiun- metri direttamente dal caseificio Orrero e dalla casa gerà un altro nel 2014, portando così il totale a quadrati madre, a marchio Brazzale, Alpilatte e Zogi, è quindici. La nuova Formaggeria Gran Moravia 117 stato ampliato nel tempo con l’inserimento di sorge all’interno del complesso Florentinum, superficie negozio molti formaggi e specialità gastronomiche sele- gioiello dell’architettura moderna ceca proget- zionati direttamente, oltre ai salumi italiani, affet- tato dallo studio Cigler Marani Architects, su tati e confezionati freschi a piacere del cliente. disegno dell’architetto Jakub Cigler. Florentinum Con la linea “Freschi dal caseificio“, inoltre, nei è un complesso ad uso misto che ospita uffici e metri negozi vengono proposti ai consumatori pro- spazi commerciali, per un totale di oltre 48mila 11 dotti freschissimi, disponibili già il giorno succes- metri quadrati. banco gastronomia sivo a quello della produzione. Di questa linea fanno parte il burro fresco, i formaggi freschi Il nuovo negozio La Formaggeria Gran Mo- come la , la ricotta, la giuncata, dispo- ravia nibile anche nella versione con la rucola, le ca- Due entrate, una sulla strada e una dalla addetti ciotte, il siero di latte, gli yogurt, il latte acidificato galleria commerciale del Florentinum. Una su- 5 alla vendita e molti altri prodotti. Non vanno dimenticati, perficie di 117 metri quadrati, di cui 26 dedicati ovviamente, Gran Moravia e Verena e gli altri a frigoriferi ed esposizione di prodotti e 11 al entrate: formaggi del gruppo Brazzale, come solo Gran Moravia; un banco gastronomia di una dalla strada, e . 9 2 una dalla galleria Luglio/Agosto 2014 RETAIL Sigma: tempo di rivoluzione digitale Attivi dallo scorso gennaio 544 totem multimediali, in 525 punti vendita dell’insegna. Un sistema che permette al consumatore di personalizzare l’offerta promozionale.

Ha preso il via lo scorso gennaio la rivoluzione digitale di Sigma. In 525 punti vendita dell’insegna, sono stati istallati 544 totem multimediali, con l’obiettivo di arrivare a 800 entro la fine del 2014. Attraverso queste postazioni digitali, situate all’ingresso del punto vendita, il consumatore ha la possibilità di stampare dei buoni sconto, che può applicare su alcuni prodotti a sua scelta, personalizzando così la propria offerta promozionale. Un sistema già collaudato in altre realtà, ma particolarmente innovativo e “coraggioso” per un’in- segna, come Sigma, caratterizzata da una rete prettamente di prossimità: “Si tratta di un’innova- zione importante, che consentirà di creare il maggiore network di totem multimediali nella grande distribuzione”, spiega Stefano Trentini, responsabile marketing di Sigma. “L’obiettivo è duplice: da un lato consente di lasciare al consumatore la libertà di selezionare il proprio piano promozionale, dall’altro consente all’insegna e alle aziende di accrescere l’offerta di convenienza”.

Quali sono i primi riscontri di questo servizio? Il consumatore ha evidentemente apprezzato questa novità. Non è lontana dall’esperienza della vostra clientela tipica? Eravamo consapevoli che l’utenza del canale di prossimità è generalmente poco avvezza all’utilizzo di strumenti digitali. Eppure non abbiamo assistito a un temuto fenomeno di targettizzazione, grazie anche al fatto di aver creato un’interfaccia semplice ed intuibile e di aver promosso un’articolata campagna di informazione, tramite la distribuzione di depliant, l’utilizzo di box infor- mativi, delle giornate con hostess a supporto, fino alla telepromozione su Canale 5, con Paolo Bonolis, in cui si spiegava il funzionamento del totem. I PUNTI CHIAVE Quali sono le potenzialità per l’organizzazione dell’offerta promozionale da IL CONSUMATORE PUÒ CALI- parte dell’insegna? BRARE L’OFFERTA PROMOZIO- In primo luogo la possibilità di superare il limite fisico del volantino cartaceo e NALE SULLE PROPRIE ESIGENZE allargare l’offerta a una gamma più ampia di prodotti. Un’opportunità per il retailer, ma anche per l’industria di marca, la cui disponibilità promozionale è, in questo E RICEVERE COMUNICAZIONI momento, superiore alle possibilità comunicative del volantino. L’offerta non è più SUL MONDO DELL’INSEGNA ampia solo in termini numerici, quanto in qualità. Il totem consente di inserire in promozione referenze con rotazione minore, generalmente escluse dalla comuni- PROMOZIONE IN SELL cazione tramite il volantino. OUT E NON IN SELL IN Quale relazione tra cartaceo e digitale? Si tratta di strumenti assolutamente diversi, affiancabili, ma non sostitutivi l’uno DIVERSA PERCEZIONE DEL dell’altro. La scontistica con il volantino si applica sul sell in, mentre con i totem sul VALORE DEL PRODOTTO sell out, tramite i coupon stampabili. Una domanda secca: con la soluzione digitale aumenta la pressione promo- MAGGIORE DISPONIBILITÀ zionale? DI SPAZIO PROMOZIONALE Nel breve termine probabilmente tende ad aumentare. Nel medio-lungo ter- RISPETTO AL CARTACEO mine, quando lo strumento sarà a regime e i risultati consolidati, si inserirà come leva maggiormente integrata all’interno della nostra offerta promozionale al fine POSSIBILITÀ DI CERTIFICARE di controllare la pressione complessiva. Oggi ricopre il ruolo di rilancio dell’offerta L’ATTIVITÀ PROMOZIONALE promozionale del punto di vendita nella seconda settimana del volantino cartaceo. E’ importante sottolineare che cambia,la percezione del valore del prodotto da parte del consumatore, proprio perché lo sconto si applica sul sell out. Pensiamo anche di inserire alcune offerte “last minute”. Inoltre possiamo offrire servizi più dettagliati. In che modo? 544 Tramite i totem garantiamo ai nostri partner dell’industria un’analisi completa dell’andamento della promozione digitale, nell’arco dei 15 giorni in cui viene appli- TOTEM INSTALLATI cata. Il monitoraggio è certificato da un ente terzo come Iri. Abbiamo parlato molto di promozioni, ma si tratta solo di un aspetto di que- sta innovazione… Le potenzialità del totem in termini di comunicazione al cliente sono molteplici: il consumatore può, ad esempio, consultare il catalogo punti, le ricette della nostra 800 rivista Prèmiaty, che possono essere stampate, oltre a informazioni più ampie relative DA ISTALLARE ENTRO ai prodotti del comparto food. Il sistema consente sviluppi ulteriori, in questo senso LA FINE DELL’ANNO stiamo progettando una parte gaming. Qual è stata la percezione da parte dei vostri soci? Esistono casi di eccellenza e situazioni in cui questa novità non è stata ancora pienamente recepita. Nel complesso il riscontro è positivo. Lo strumento ha nella duttilità un suo valore e quindi la possibilità di adattarne i contenuti alle esigenze locali, porta ad un livello di personalizzazione dell’offerta sino al singolo punto di vendita. 525 Il servizio verrà esportato anche sui personal device? A breve saranno disponibili sul web tutte le offerte contenute nel totem. Ma il pro- I PUNTI VENDITA getto è in continuo sviluppo e non escludiamo l’implementazione anche all’interno di COINVOLTI una app per smarphone: ci siamo dati due anni di tempo per implementarlo e perfezionarlo, monitorando l’andamento del servizio di settimana in settimana. 10 Paolo Frettoli Luglio/Agosto 2014 GUIDA BUYER SPECIALE TOSCANA

NEL SILENZIO DEL SENESE Dalla somma dei giorni per sottrarne un giorno solo chiaro d’infinito, cammino“ per le crete delle marne pezzate d’ocra, strutte dall’attrito dei venti nel silenzio del Senese. A San Quirico d’Orcia la frittata col pane, col biscotto delle chiese accostate sull’uscio, la giuncata di latte tra le foglie, magra, sciocca: un sapore di fresco, quanto basta per avere alle labbra sulla cocca del tovagliolo il riso che sovrasta l’aria, l’eterno fuso della spola cha trama e impaglia l’ora meridiana. Come all’acqua che goccia sulla mola s’affila il lustro dei coltelli, sgrana la cascata di ghiaia le sue latte splendenti, il rovinìo delle gelate. Che sia fiero lo sguardo, forse batte il cavallo dei secoli le date delle lapidi incise nel baleno. Forse giunge notizia dal sereno di un grido che non s’ode a che ripete di ghiaia in ghiaia il mormorio del Lete.

Alfonso Gatto “ I prodotti tipici, la voce delle aziende, le novità

a cura di Alice Realini segue da pagina 12 a pagina 15 11 Luglio/Agosto 2014 TIPICI

La terra dei pecorini I formaggi ovini sono protagonisti del settore in Regione. A partire da quello Dop, campione anche delle esportazioni. Che, nel 2013, sono cresciute del 41,72%. Viaggio tra aziende e prodotti tipici.

E’ la transumanza, come in molte regioni grossetana (già Maremma senese), o Ma- l’obiettivo dei produttori riuniti in Consor- nazionale. Sempre in tema di prodotti, vale italiane, il motore della secolare tradizio- remma propriamente detta. zio è una quota del 20%. Se il , a la pena ricordare che la Toscana vanta 20 ne casearia Toscana. Una regione dove la Quanto alle produzioni, su tutte spicca la denominazione e non, è tra i formaggi più presidi Slow Food, tra cui quello del peco- pastorizia è da sempre protagonista, così famiglia dei pecorini. noti della regione, anche la , nel rino della montagna pistoiese. Infine qual- come le tradizioni contadine, che ancora A cominciare dal Dop, mondo, è sinonimo di Toscana. Così come che dato economico relativo all’industria oggi si riverberano nelle caratteristiche di un prodotto consumato in Italia e molto tutte le produzioni legate al latte ovino, ri- alimentare toscana. L’agroalimentare incide molte delle produzioni casearie più rappre- apprezzato anche sui mercati esteri. Nel cotta inclusa. Anche se non vanno dimenti- sul prodotto interno lordo della Toscana sentative. Molti caseifici che attualmente 2013, le esportazioni di pecorino toscano cate le produzioni di latte vaccino, anch’esse per circa il 3,4%. Il valore del comparto operano sul territorio della regione, infatti, hanno registrato un forte incremento ri- di grande importanza. Diversi caseifici, per supera i 3 miliardi di euro, mentre in ter- sono stati fondati dai pastori che, in passa- spetto al 2012 (+ 41,72%) con una crescita valorizzare il proprio brand e la propria mini occupazionali l’agricoltura occupa circa to, portavano le loro greggi a valle nei mesi sia negli Usa che in Germania, paese che storia, hanno deciso di arricchire e variare 59mila unità e circa 23mila nell’industria ali- invernali e durante quelli estivi sui monti oggi rappresenta, seppur di poco rispetto il proprio catalogo introducendo pecorini mentare. Questi i numeri. Ma il valore delle dell’Appennino. La Maremma era, e lo è agli Stati Uniti, il primo mercato estero di che vantano alcune ricettazioni particolari. produzioni regionali va oltre, e coinvolge tutt’ora, la meta scelta dai pastori per i pa- riferimento. Il resto è suddiviso principal- Peperoncino, zafferano e pomodoro sono cultura e tradizioni millenarie. Ed è questo scoli nei mesi invernali. Quest’ampia fascia mente tra Regno Unito, Svizzera, Austria e solo alcuni degli ingredienti utilizzati per il nodo fondamentale sul quale si concen- di terra, che si estende fino al Lazio, oggi è Belgio e, in misura minore, verso gli altri pa- realizzare formaggi pecorini che si diffe- tra l’impegno della Regione, con la tutela e identificata da due grandi aree: quella livor- esi dell’Unione europea. L’export della Dop renziano dagli altri presenti sul mercato. E la valorizzazione delle produzioni tipiche e nese o pisana, detta anche Alta Maremma rappresenta oggi il 14% del fatturato com- che, soprattutto, consentono di identificare tradizionali, la politica di sviluppo rurale e o Maremma Settentrionale, e la Maremma plessivo del pecorino toscano. E per il 2015 l’azienda nel panorama produttivo locale e l’agriturismo.

ALCUNE PRODUZIONI miliardi Latte vaccino 3 di euro 20 Brusco, caciotta della Lunigiana, montanello, raveggio- IL VALORE DEL COMPARTO I PRESIDI SLOW FOOD lo di latte vaccino del Mugello. AGROALIMENTARE DELLA REGIONE Latte ovino Caciotta di pecora, grande vecchio di Montefollonico, marzolino del Chianti, morello, nerino, raveggiolo di +41,72% pecora, ricotta di pecora, scodellato, toscanello. 14% Latte caprino IL FATTURATO INCREMENTO EXPORT Caprini della Maremma, formaggi di latte di capra DELL’EXPORT DELLA DOP PECORINO TOSCANO dell’Isola di Capraia, caprino dell’alto Mugello, prato- PECORINO TOSCANO NEL 2013 RISPETTO AL 2012 lina. I pecorini Baccellone, a crosta fiorita, del Casentino, della Gar- fagnana, a latte crudo della montagna pistoiese, della 20% 3,4% costa apuana, della Lunigiana, della Versilia, delle bal- OBIETTIVO QUOTA EXPORT INCIDENZA ze volterrane, del parco di Migliarino San Rossore, DEI PRODUTTORI DI DELL’AGROALIMENTARE di montagna, fresco di Pienza, senese, stagionato di PECORINO TOSCANO SUL PRODOTTO INTERNO 12 Pienza, toscano Dop. PER IL 2015 LORDO DELLA TOSCANA GUIDA BUYER - SPECIALE TOSCANA

CACIOTTA DELLA LUNIGIANA CACIOTTA SENESE La caciotta Senese è un formaggio fresco da latte vaccino pastoriz- I PRODOTTI zato, prodotto con l’aggiunta di latte ovino. Vanta un sapore delicato, gradevole al gusto e la pasta presenta un consistenza burrosa. Il peso è di circa 2 Kg, la forma ha una tipica colorazione rossastra. La maturazione avviene in 15-30 giorni. Zona di produzione Provincia di Siena.

TIPICILa Toscana è una terra ricca di produzione PECORINO DELLE BALZE VOLTERRANE casearie, sia ovine che da latte vaccino. Il for- Anche il pecorino delle Balze Volterrane ha ottenuto il riconosci- mento di Prodotto agroalimentare tradizionale toscano. Realizzato maggio più noto è senza dubbio il pecorino dall’autunno all’inizio dell’estate con latte crudo ovino e caglio vege- toscano Dop, a cui si aggiungono molte altre tale, questo formaggio presenta crosta di colore variabile dal giallo tipologie di pecorini, ricotte e caciotte tipi- paglierino al giallo carico. La pasta, di struttura compatta, è di colore, che delle diverse zone della Regione. Dalla bianco nel tipo fresco, e paglierino in quello stagionato, semistagio- Questo formaggio, riconosciuto dalla Regione come Prodotto nato o da asserbo. Maremma alla Garfagnana, dalle colline sene- agroalimentare tradizionale (Pat), viene realizzato tutto l’an- Il sapore è fragrante e con aromi di fiore e di vegetale, caratteristi- si al Chianti, ogni territorio vanta una o più no nella comunità montana della Lunigiana. Si tratta di una che che diventano sempre più intense con l’aumentare del periodo specialità, in molti casi apprezzate in tutto il caciotta lavorata ancora a mano e ottenuta da latte vaccino di stagionatura. La stagionatura varia da 7 a 44 giorni per il prodotto mondo. proveniente da allevamenti locali. La forma è irregolare ed il fresco; dai 45 giorni ai sei mesi per il prodotto semistagionato, oltre colore è bianco giallastro, l’odore intenso del latte ed il sapore 12 mesi per quello da asserbo. Per il pecorino delle Balze Volterrane leggermente sapido. Le pezzature sono medio - piccole e, di è in corso l’iter per l’ottenimento della Dop. PECORINO TOSCANO DOP norma, il formaggio viene consumato fresco. La zona di produzione Il pecorino toscano ha ottenuto il riconoscimento Dop dalla Com- Zona di produzione Comuni di Volterra, Pomarance, Montecatini Val di Cecina, Castel- missione europea nel 1996. Da allora, viene realizzato secondo le 14 comuni montani della provincia di Massa Carrara (Aulla, nuovo Val di Cecina, Monteverdi, tutti situati in provincia di Pisa. regole definite dal Disciplinare di produzione, che garantisce al for- Bagnone, Casola in Lunigiana, Comano, Filattiera, Fivizzano, maggio tutti i requisiti richiesti per fregiarsi del marchio Dop. Fosdinovo, Licciana Nardi, Mulazzo, Podenzana, Pontremoli, PECORINO DI PIENZA STAGIONATO IN BARRIQUE Caratteristiche Tresana, Villafranca in Lunigiana, Zeri). Prodotto agroalimentare tradizionale toscano da latte intero di pe- Il pecorino toscano è un formaggio a pasta tenera o semidura, pro- cora. La particolarità di questo pecorino è l’affinamento, che avvie- dotto esclusivamente con latte di pecora intero. E’ disponibile sia MARZOLINO DEL CHIANTI ne all’interno di barrique di rovere per almeno 90 giorni. La crosta fresco che stagionato. Il tipo fresco presenta una crosta di colore da del pecorino di Pienza stagionato in barrique è dura, liscia, di colore giallo a giallo paglierino, una pasta bianca, leggermente paglierina e bianco con sfumature rosa-viola. La pasta è abbastanza dura, untuo- una consistenza tenera al tatto. Il sapore è fragrante, caratteristico, sa, di colore bianco o paglierino chiaro. definito “dolce”. Il prodotto stagionato vanta una crosta di colore dal La zona di produzione giallo al giallo carico, ma a seconda dei trattamenti subiti (pomodoro, Provincia di Siena, in particolare nel comune di Montefollonico. cenere, olio) può anche presentarsi nera o rossastra. La pasta è di colore giallo paglierino, il sapore fragrante, intenso, mai piccante. Ha PECORINO DELLA GARFAGNANA E DELLE COLLINE una forma cilindrica a facce piane con scalzo leggermente convesso. LUCCHESI (BACCELLONE) Zone di produzione Formaggio prodotto con latte di pecora, grasso, fresco o di breve Intero territorio della Regione Toscana e dei comuni laziali di Alle- e media stagionatura, a pasta molle o semidura. Viene consumato rona e Castiglione del Lago, Acquapendente, Onano, San Lorenzo subito dopo la salatura, come formaggio fresco, oppure può stagio- Nuovo, Grotte di Castro, Gradoli, Valentano, Farnese. nare su tavole di legno di pioppo o di castagno. Pasta morbida, senza occhiatura. La crosta, nel caso del formaggio stagionato, è di colore FORMAGGIO BRUSCO paglierino o marrone chiaro, con pasta semidura, sempre di colore Il brusco è una caciotta stagionata di latte paglierino. Il nome è legato all’occasione di consumo, che tradizional- vaccino, che presenta un forma cilindrica, di mente era il mese di aprile, con i baccelli, anch’essi tipici del periodo. pezzature che vanno dagli 1,7 ai 2 Kg. Il co- Prodotto agroalimentare tradizionale (Pat), il marzolino del La zona di produzione lore è bianco e la pasta ha una consistenza Chianti è un formaggio realizzato da novembre a giugno da Toscana, provincia di Lucca, territorio della Garfagnana. semidura, poco gessosa, con crosta rugosa; il latte intero di pecora, di razza Appenninica. Di forma ovale, con sapore è sapido e leggermente acido. pezzatura compresa tra 0,5 e 1,5 Kg, presenta una crosta più PECORINO DELLA LUNIGIANA Zona di produzione o meno abbucciata a seconda della durata della stagionatura. Il Formaggio grasso da latte ovino, di Provincia di Pistoia, in particolare nel comu- colore è tra il giallo e il rossiccio, in quello stagionato la crosta breve o media stagionatura, a pasta ne di Cutigliano. assume un colore marrone a causa del trattamento con la mor- semidura. La crosta si presenta piutto- chia. La pasta è di colore tra il bianco e il leggermente paglierino, sto dura, di colore avorio o paglierino RAVIGGIOLO DI PECORA il sapore è fragrante e saporito e tende al leggermente piccante chiaro, con pasta morbida, compatta, Prodotto agroalimentare tradizionale toscano da latte intero di pe- con la stagionatura, che può andare dai 30 ai 180 giorni. Deve di colore bianco o paglierino chiaro, a cora. Formaggio fresco, grasso, a pasta molle, il raveggiolo di pecora il suo nome al fatto che, in origine, questo formaggio veniva seconda della stagionatura, che dura un ha una forma cilindrica, in genere a cono rovesciato, la pasta è di realizzato proprio nel mese di marzo. minimo di 60 giorni. colore bianco con riflessi paglierini e il sapore dolce. La zona di produzione La zona di produzione La zona di produzione Il territorio compreso tra Firenze e Siena, solcato dalla alte valli Toscana, provincia di Massa Carrara, ter- Tutto il territorio della regione Toscana. della Greve, del Pesa e dell’Arbia. ritorio della Lunigiana.

segue 13 Luglio/Agosto 2014 Caseificio Spadi Enzo “Il Caseificio Spadi Enzo fattura quasi 10 e qualità. Ma anche, e forse soprattutto, la milioni di euro e circa il 70% della produzio- versatilità che offriamo al mercato con la ne è appannaggio dei formaggi pecorini, sia disponibilità a ‘personalizzare’ i prodotti se- freschi che stagionati. Il resto è rappresen- condo le esigenze del cliente”. Anche dal tato da formaggi misti di mucca e pecora e punto di vista dei risultati economici, sono da ricotte fresche e salate”, spiega Fabrizio ovviamente i pecorini a recitare un ruolo Spadi, direttore commerciale dell’azienda. da protagonisti. “Fatturiamo circa 7 milioni La storia di questo Caseificio parte da lon- di euro di formaggi di pecora, sia freschi che tano. “Gli antenati Spadi erano pastori, che stagionati, e più di due milioni e mezzo tra facevano la transumanza tra le montagne formaggi misti mucca pecora, ricotte fresche dell’Appennino tosco-emiliano e le terre e salate”, precisa Spadi. E proprio il settore costiere maremmana. E’ stato mio nonno, ovino sta attraversando, in Regione, qualche Angelo Spadi, a fondare il Caseificio, nel Do- difficoltà. ”Purtroppo i primi mesi del 2014 poguerra, anche se in realtà il primo vero hanno visto una consistente diminuzione caseificio era rappresentato da una soffitta, della disponibilità del latte ovino in Toscana dove si trovava un calderone in cui si fa- e nell’alto Lazio, l’unico che utilizziamo, che cevano formaggio e ricotta”, spiega Spadi. ha pesato anche sul nostro business. A livello “Presto il lavoro comincia a svilupparsi e commerciale la richiesta di formaggi è stata l’azienda si trasferisce in uno stabilimento molto forte e devo ammettere che abbiamo più grande. Il testimone passa poi, nel 1977, faticato a soddisfare le esigenze dei clienti. La a mio padre, Enzo Spadi, che sviluppa la di- cosa, a parte le difficoltà contingenti, comun- stribuzione a livello nazionale, ingrandendo que è positiva, poiché notiamo con grande lo stabilimento e creando la famosa “sta- soddisfazione una forte richiesta di pecori- gionatura in grotta”, fiore all’occhiello della no Spadi”. L’azienda, presente in tutti i cana- produzione Spadi”. La terza generazione li della distribuzione in Italia, soprattutto al QUOTA FATTURATO EXPORT 2013 della famiglia è già in azienda, con compiti banco gastronomia, presidia anche i mercati legati al reparto marketing-commerciale e esteri. “Oggi il fatturato delle esportazioni è milioni alla gestione interna. Di recente, l’azienda circa il 10% del totale, in crescita. La Ger- 10% 10di euro ha inaugurato un nuovo magazzino a Pieve- mania è sicuramente un grande mercato di Certificazioni aziendali e di prodotto: Ifs, Uni En Iso scola, nella campagna senese. Ma quali sono, riferimento, ma anche altri paesi dimostrano 9001:2000, bio, Kosher. oggi, le caratteristiche distintive dei prodotti interesse per il formaggio “made in Tuscany”. Spadi? “Stagionatura in grotta, artigianalità www.caseificio-spadi.it Caseificio Maremma Compie 50 anni di vita il Caseificio Maremma, storica azienda situata maestà” il pecorino toscano Dop, fresco e stagionato, e il pecorino se- nel cuore della toscana più autentica. Un anniversario importante, che nese. Ma anche interessanti rivisitazioni come il pecorino alle noci, viene celebrato con il rinnovamento completo dell’immagine aziendale, al peperoncino, al cioccolato, al tartufo, al pepe nero e molti attraverso un restyling completo del marchio e dell’immagine coordinata altri ancora. Completano la gamma caci, caciotte e ricotte, sia sui prodotti, sia sul sito Internet del caseificio. Un ammodernamento ma anche il formaggio di capra, il pecorino delattosato e che valorizza il logo storico e che interpreta una forte volontà di rinno- l’intera linea di pecorini biologici. Il Caseificio Maremma vamento, pur nel completo rispetto dell’origine e dell’identità della tra- ha ottenuto la certificazione “Stagionatura del pecorino dizione famigliare. La storia del Caseificio Maremma è, infatti, una storia toscano Dop”, la certificazione per i prodotti biologici e fatta di sapori “buoni come una volta” e tradizioni antiche: formaggi tipici quella per la produzione di formaggi Halal. che nascono da un’esperienza produttiva tramandata di generazione in www.caseificiomaremma.com generazione e portata avanti ancora oggi da Fortunato Spadi. Un successo reso possibile anche dal territorio in cui l’azienda è nata e cresciuta: l’in- Le certificazioni cantevole Maremma. Un paesaggio suggestivo e incontaminato, ideale per • Stagionatura del pecorino toscano Dop l’allevamento di ovini e bovini presenti allo stato brado che danno origine • Prodotti biologici (prodotti dall’agricoltura biologica) a formaggi genuini, semplici e ricchi di sapore. L’azienda vanta oggi una • Certificazione Halal gamma molto ampia e articolata, che include tipicità regionali quali “sua Gruppo Alival Player di primo piano nella produzione e lavorazione di formaggi di pecora, tra i prodotti 1983, per iniziativa della famiglia Santoni. Nel di questo rinomato prodotto tipico (860 ton- distribuzione di formaggi tipici della tradizione di punta annovera il tipico pecorino di Pienza corso degli anni l’azienda cresce, aumentano nellate vendute). E vanta un fatturato annuo di italiana, l’azienda Alival nasce per promuovere - che vanta un’incidenza sul fatturato pari al le vendite e, di conseguenza, la produzione, 11 milioni di euro, per 10mila tonnellate di latte il consumo di specialità lattiero casearie poco 70% circa - e il pecorino toscano Dop, che rap- fino a che il caseificio inizia ad affermarsi anche lavorato ogni anno. diffuse e valorizzate, fino agli anni ’90, quando è presenta il 15% del fatturato. Il caseificio vanta presso la grande distribuzione, tanto da dover Ad Aprile del 2004 è stata formalizzata la stata intrapresa quella “politica di gruppo” che tuttavia altre quattro referenze iscritte nell’elen- aprire un deposito a Milano per soddisfare il partecipazione di Alival nella Tre P, con sede a caratterizza ancora oggi il suo operato. La storia co dei prodotti agroalimentari tradizionali della mercato del Nord Italia. L’anno della svolta è il S. Piero a Sieve, in provincia di Firenze. Azienda di questa giovane e dinamica realtà inizia tutta- Toscana: il pecorino di Pienza stagionato in bar- 1997, quando si concretizza la partnership con conosciuta da vent’anni per la stagionatura di via un decennio prima, con la fondazione della riques e in foglie di noce, il Grande vecchio di Alival. Oggi l’azienda, che aderisce al Consorzio pecorini in grotta, su foglie di noce, sotto cenere capogruppo Alival, dotata di due stabilimenti Montefollonico e il Fossa del Greppo. di tutela del pecorino toscano Dop sin dalla e in fossa. Una realtà che si caratterizza per la per la produzione di formaggi freschi a pasta La storia del Caseificio Dell’Amiata inizia nel nascita, è un importante caseificio produttore ricerca e la selezione dei formaggi, da portare in filata, quali mozzarella e ricotta. Ancora oggi, a stagionatura nelle proprie grotte di tufo, capaci quasi trent’anni di distanza, il Gruppo Alival offre di contenere fino a 2.500 quintali di formaggio i formaggi della tradizione italiana, grazie anche di varie pezzature per quattro/sei mesi. ai rigorosi controlli qualitativi applicati su tutta la Ultimo, ma non meno importante, il Caseifi- filiera, a una filosofia di lavoro improntata all’in- cio F.lli Putzulu sorge nel cuore verde e inconta- novazione, e alla ricerca di un ottimo rapporto minato dell’agro senese, su un colle che domina qualità prezzo. Fanno parte di questa realtà tre Pienza e la Valdorcia. Da 25 anni, accordando la rinomate aziende toscane: il Caseificio Pienza tradizione locale con le moderne esigenze di la- Solp, Il Caseificio dell’Amiata e il Caseificio F.lli vorazione, l’azienda produce formaggi di qualità, Putzulu. come i classici pecorini di Pienza, tra stagionati, Il Caseificio Pienza Solp viene fondato nel freschi e misti. A testimonianza che l’antica sa- 1978 da Pasquale Putzulu, originario della Sar- pienza dei casari locali non solo non è andata degna e tuttora a capo dell’attività. Con l’acqui- perduta, ma non è mai stata così appassionata- sizione da parte del Gruppo Alival nel 2003, mente valorizzata. 14 l’azienda diventa una Spa. Specializzata nella www.alival.it GUIDA BUYER - SPECIALE TOSCANA Caseificio Sociale Manciano Il Caseificio Sociale Manciano, Società garantita attraverso un particolare siste- Belgio, Germania, Regno Unito, Polonia, agricola cooperativa, nasce nel 1961. A ma, che prevede il pagamento del latte Finlandia, Lussemburgo, Giappone. “La fondarlo sono 21 allevatori della zona, in funzione della sua qualità, premiando presenza di emigrati di origine italiana con il preciso scopo di valorizzare la quello dalle caratteristiche chimiche e in alcuni paesi, come Stati Uniti, Belgio produzione di latte ovino dell’entroterra microbiologiche migliori”, spiega Farina, e Germania, ha aiutato le vendite poiché maremmano della provincia di Grosseto, che aggiunge: “In ogni fase della lavora- l’attenzione verso i prodotti italiani è più dove la pastorizia per tradizioni secolari zione rimane predominante la manuali- elevata. In altri casi, invece, come Finlan- ha sempre rappresentato una delle fonti tà dei nostri addetti, ma ci avvaliamo di dia e Federazione Russa, l’attenzione è principali di sostentamento. Commenta apparecchiature all’avanguardia che ci stata suscitata dall’attività dell’importa- Antonio Farina, direttore commerciale: consentono uno scrupoloso controllo tore di riferimento con il quale abbiamo “La Cooperativa, senza ombra di dub- dei vari processi. Dal momento in cui realizzato diverse campagne volte a far bio, ha raggiunto oggi il proprio scopo, ritiriamo il latte nelle aziende dei soci conoscere il prodotto”. Infine i risultati associando circa 300 produttori di latte e fino al momento della spedizione dei economici. I primi sei mesi del 2014 han- ovino e vaccino dislocati in un circon- prodotti, inoltre, il nostro Laboratorio no presentato alcune difficoltà. “Abbia- dario che comprende 11 comuni della interno effettua severe analisi per assi- mo registrato una flessione di fatturato provincia di Grosseto e due della pro- curare la massima qualità e sicurezza dovuta essenzialmente alla mancanza vincia di Viterbo”. Nel 2013 i soci del alimentare. E siamo certificati Brc e Ifs”. di pecorino stagionato. A differenza di Caseificio hanno conferito 8.800.000 litri Il tema dell’attenzione all’ambiente è di quanto accaduto negli ultimi 15 anni, di latte, il 90% dei quali di pecora. “Con primaria importanza per il Caseificio, che infatti, il pecorino toscano Dop stagio- questa materia prima abbiamo prodotto è dotato di un impianto di depurazione nato, uno dei nostri punti di forza, non formaggi di pecora per circa 1.200.000 per trattare le acque di scarico. “Inoltre, è stato disponibile tra la fine febbraio e Kg, misti (latte vaccino e latte ovino) per a giorni conseguiremo la certificazione le prime settimane di maggio. Le cause altri 200mila chili e ricotta per 670mila Carbon foot print per il nostro pecori- sono diverse. La campagna lattiero ca- chilogrammi”. Dal punto di vista del fat- no toscano Dop”. Dal punto di vista dei searia 2012-2013, caratterizzata dall’av- FATTURATO 2013 turato, nel 2013 i formaggi di pecora canali presidiati, il Caseificio è attivo so- versa stagione, dal mancato ricambio hanno inciso per oltre 10 milioni di euro; prattutto in Gdo. “Ad oggi rappresenta generazionale e dalle mille difficoltà che milioni quelli misti per circa 1.300.000 di euro circa il 70% delle vendite, realizzate in gli allevatori, non solo i nostri soci, devo- 15 di euro e la ricotta per circa 3 milioni di euro. particolare al banco gastronomia. Il 20% no quotidianamente affrontare, ha fatto Trend rispetto al fatturato 2012 “E’ senza dubbio il pecorino toscano il è appannaggio da grossisti e la restante registrare un calo della produzione di In aumento. re delle vendite, per la nostra azienda, parte è rappresentato da normal tra- latte ovino del 20%, che si è riverberato Certificazioni aziendali e di prodotto: Brc, Ifs, Halal, tanto che il 60% circa del fatturato dei de, Horeca e, in piccola parte, vendita nella diminuzione delle scorte di peco- Biologico, Pecorino Toscano Dop, Agriqualità (agri- formaggi di pecora è rappresentato pro- diretta”, precisa Farina. E sul piano del- rino toscano Dop stagionato nel 2014. coltura integrata), Laboratori interno accreditato prio dalla Dop”. Provenienza della mate- le vendite all’estero?” Il fatturato estero Al “netto” del problema dello stagionato, fine Accredia, Formaggio a ridotto contenuto di lattosio. ria prima e caratteristiche di produzione rappresenta poco meno del 5%”, spiega invece, registriamo un incremento delle Iniziative di sostenibilità ambientale: certificazione Carbon foot print in via di ottenimento. sono due pilastri dell’attività del Caseifi- Farina. Il Caseificio è presente in diver- vendite nell’ordine del 10%”. cio. “La genuinità della materia prima è se aree: Stati Uniti, Federazione Russa, www.caseificiomanciano.it 15 Luglio/Agosto 2014 IL CASO Quando l’accertamento è troppo “fiscale” L’incredibile vicenda di Cesare De Stefani, titolare dell’omonimo salumificio, che ha dovuto affrontare un lungo contenzioso con l’Agenzia delle entrate. Le accuse e la difficile difesa. Con una sentenza di primo grado che lo assolve... “Se un accertamento non ha solido fon- quantomeno opportuno da parte dei ve- damento non va fatto e se da una verifica rificatori segnalare alle autorità sanitarie LA PAROLA non emergono fatti o elementi concre- questa vendita non regolare di carne, cosa ti da contestare, non è corretto cercare che, in realtà, non è mai avvenuta. La san- A CESARE a ogni costo pseudoinfrazioni formali da zione che arriva a De Stefani è salatissima: DE STEFANI sanzionare solo per evitare che la verifi- 2,3 milioni di euro. Non solo: i verificatori ca sembri essersi chiusa negativamente propongono all’ufficio di applicare anche Cosa cerca ora? (…) se il contribuente ha dato prova so- alla parte dell’azienda che si occupa del Vorrei che la mia battaglia possa essere stanziale di buona fede e di lealtà nel suo commercio di carne, la percentuale di eva- d’aiuto ad altri imprenditori, e sono tanti, rapporto con il fisco, ripagarlo con la mo- sione del 95%, presupposta a carico del che si trovano a dovere fronteggiare una neta dell’accanimento formalistico significa salumificio. Se accolta, questa si sarebbe situazione analoga. Voglio mettermi a di- venir meno a un obbligo morale di reci- tradotta in un accertamento di 8 milioni sposizione dei miei colleghi. procità, ed essere perciò scorretti nei suoi di euro circa di maggiori ricavi, con una In questa battaglia si è sentito solo? confronti”. Parole di Attilio Befera, ormai corrispettiva sanzione di 15 milioni di euro. Ho ricevuto il sostegno di tanti imprendi- ex direttore dell’Agenzia delle entrate, Una mossa che, secondo De Stefani, dove- tori, anche materialmente. Ne approfitto contenute in una lettera inviata ai direttori va servire ad “ammorbidire” le resistenze per ringraziare Nicola Seresini della Pro provinciali lo scorso 17 aprile. Parole che, dell’imprenditore in vista di un eventuale Sus e tutta la dirigenza della Mec Car- ni, che hanno continuato a garantirmi gli in modo beffardo, sembrano accordarsi contradditorio. Dopo la sanzione Cesare approvvigionamenti di carne, nonostante perfettamente con la vicenda di Cesare De De Stefani chiede all’Agenzia delle entra- la situazione precaria. Anche gli istituti di Stefani, titolare della Salumi De Stefani, con te di ridefinire la sua posizione. Comincia credito mi sono stati vicini, confermando- sede a Guia di Valdobbiadene, in provincia Cesare De Stefani qui una storia parallela di incontri tra i fun- mi le linee di credito. Naturalmente devo di Treviso. Una realtà che esercita l’attività zionari e l’imprenditore in cui emerge un ringraziare anche Stefano Dissegna, il tri- di commercio di carne (85% del fattura- può essere destinato, ma semplicemente quadro inquietante sui metodi impiegati butarista che ha seguito la mia vicenda, to) e salumificio (il restante 15%) che ha la lunghezza. Banalmente, non pensano dall’Agenzia delle entrate, per convincere vivendo praticamente al mio fianco per dovuto “confrontarsi” con alcuni funzionari che un budello per la realizzazione di un il contribuente ad aderire, senza troppo anni. E senza chiedere una parcella, ma dell’Agenzia delle entrate. Ne è nata una salame da 400 grammi, non può contenere discutere, alla sanzione comminata, che nel solo perché è un’idealista e avendo lavo- vicenda dai caratteri assurdi e inquietanti. un capocollo di tre chilogrammi, dal valore frattempo è stata arbitrariamente ridotta a rato nell’Agenzia delle entrate, conosce ben differente. Il risultato, è quindi molto 700mila euro. i metodi ingiusti che vengono impiegati. È solo grazie a lui che ho potuto oppor- La vicenda più alto rispetto alla realtà. Come se non mi, per molti altri la difesa è impossibile e Tutto ha inizio il 12 gennaio 2012, quan- bastasse, nel conteggio inseriscono anche La sentenza di primo grado quindi sono costretti a pagare la sanzione. do i funzionari dell’ufficio dell’Agenzia delle il prodotto semi lavorato, come le coppe Nonostante le neppure troppo velate E il mondo delle istituzioni, a partire da entrate di Treviso, si presentano in azienda in fase di stagionatura, quindi non ancora intimidazioni, De Stefani decide di resistere Confindustria? per attuare una verifica fiscale sull’attività tradotte in “valore”. e opporsi. Grazie anche all’aiuto e all’assi- Inizialmente la risposta è stata piuttosto del solo salumificio, relativa all’anno 2009, Infine, per risalire agli insaccati maggior- stenza di Stefano Dissegna, un tributarista timida. Quando la vicenda ha avuto una a causa dell’assenza di verifiche “generali” mente venduti, si basano sulle giacenze di che ha lavorato per decenni all’Agenzia certa risonanza mediatica, l’appoggio si è e “risultati di esercizio negativi”, circostan- magazzino del 31 dicembre e non sulle delle entrate, ha potuto studiare le pro- fatto più concreto. za per altro contestata da De Stefani. Co- fatture di vendita. In questo modo, natu- prie carte e preparare una difficilissima di- Cosa l’ha colpita di più della sua vicen- munque, secondo l’Agenzia, la Salumi De ralmente, i prodotti più venduti durante fesa. Un lavoro enorme, che ha sottratto da? Stefani avrebbe registrato sospette flessio- le recenti festività natalizie risultano poco tempo ed energie all’azienda, ma che ha Nessuno si aspetta che lo Stato possa essere disonesto e quindi nessuno con- ni di fatturato. Tanto sospette da giustifica- presenti in magazzino e quindi la loro in- perlomeno condotto a un risultato: il 24 trolla. E si sente in grado di reagire. Non re l’avvio di una verifica con la richiesta di cidenza sul fatturato è nettamente sotto- aprile 2013, la Procura della Repubblica di possiamo lasciare l’azienda nelle mani di tutte le scritture contabili possibili. De Ste- stimata. Inutili, a detta di De Stefani, i suoi Treviso ha emesso una richiesta di archi- questa Agenzia delle entrate. Ci vogliono fani presenta ogni cosa, eccetto i registri tentativi di invitare i verificatori a un calco- viazione per il procedimento dell’Agenzia certezze istituzionali. di magazzino (non espressamente richiesti lo più preciso. delle entrate a carico di De Stefani, rile- Perché la sua azienda? dai verificatori), ritenendo fosse ben più vando che “il reddito imponibile è stato Perché la ritenevano una realtà sana, in affidabile e preciso, per il conteggio della La sanzione accertato mediante un calcolo analitico – una zona ricca, come si evince dalle regi- carne comprata e venduta, il registro elet- La somma di questi incredibili, ma docu- induttivo dei ricavi; ritenuto che detto cal- strazioni. Non si può tollerare che venga- tronico ai fini igienico-sanitari, Infolab. Nel mentabili, errori dipinge un quadro assurdo colo non offre gli elementi di inconfutabile no richiesti fondi ad aziende sane, sempli- corso dell’accertamento, caratterizzato per il salumificio. Si contesta un fatturato certezza necessari per l’affermazione della cemente perché i vari uffici dell’Agenzia da una serie di vizi procedurali e condot- superiore del 95%, rispetto a quello dichia- responsabilità in sede penale (…) ritenu- hanno un budget da raggiungere. Quali sono stati gli effetti del contenzio- to con tempistiche ridicole rispetto alla rato. Vale a dire che praticamente per ogni to che non vi sono elementi sufficienti per so per la sua azienda? mole di documenti presentata, i funzionari camion di merce regolare ne usciva uno sostenere l’accusa di giudizio”. Il 6 maggio, Per seguire la vicenda ho dovuto trascu- cercano di risalire all’ammontare del fat- completamente in nero. L’Agenzia conteg- inoltre, la Commissione tributaria provin- rare il salumificio. Il risultato è stato un turato del salumificio, presupponendo di gia, quindi, quasi il raddoppio dei ricavi del ciale di Treviso accoglieva il ricorso presen- progressivo calo del giro d’affari. Alla fine dover necessariamente trovare una parte salumificio, con l’accertamento di maggiori tato da De Stefani (tranne una sanzione abbiamo dovuto licenziare tre dipenden- di venduto in nero. Per arrivare a definire utili per 1,2 milioni di euro. Il che significa da 1.032 euro per irregolarità formali). ti e metterne in cassa integrazione altri l’ammontare delle vendite, i funzionari cal- che metà degli introiti del salumificio sa- Pochi giorni dopo la sentenza, contro cui dieci, con il rischio concreto di licenziarne colano il numero di budelli utilizzati nella rebbero utili netti, in contrasto con il buon l’Agenzia delle entrate ha fatto ricorso, De cinque. Naturalmente senza considerare produzione, tramite la verifica delle fatture senso, che esclude che una piccola indu- Stefani riceve la notifica di un accertamen- le difficoltà e lo stress alla mia famiglia. d’acquisto, prese comunque a insaputa del- stria alimentare guadagni il 100%, come se to per “Osteria senz’oste” (un’altre attività Cosa farà ora? la società. Dalla somma, peraltro sbagliata la carne venduta non fosse stata neppure dell’imprenditore più di tipo promozionale Ho chiesto un incontro al nuovo diret- tore dell’Agenzia delle entrate Rossella in eccesso per circa 50mila budelli, risalgo- acquistata. E senza tener conto delle og- e di valorizzazione del territorio, che di na- Orlandi, sono fiducioso che accetterà. no tout court al valore della produzione. Il gettive difficoltà nel vendere in nero grandi tura commerciale) elevando una sanzione Inoltre, sto entrando in contatto con altri problema, bizzarro, è che i funzionari non quantitativi di carne, che ha comunque una di circa 40mila euro. Ma questa è purtrop- imprenditori che hanno avuto problema- tengono minimamente in considerazio- precisa tracciabilità. po un’altra storia. tiche analoghe con il fisco, con l’obiettivo ne il calibro (presente nelle fatture) e la Anche ammesso che questa formida- di unire le forze e reagire. 16 diversa produzione a cui ciascun budello bile truffa sia stata attuata, sarebbe stato Paolo Frettoli

Luglio/Agosto 2014

dalla nostra inviata Alice Realini IL GRUPPO Fondata nel 1975, Sisa nasce su iniziativa di alcuni commercianti con l’obiettivo di costituire un gruppo d’acquisto. Oggi l’insegna con- “Il coraggio ta quasi 500 soci e più di 430 affiliati, per un totale di oltre 2mila pdv presenti in tutta Italia sotto le insegne Sisa, Ipersisa, Sisasuper- store, Issimo, Negozio Italia e Quick, con circa 9.500 addetti e un fatturato, nel 2013, pari a 3.295 milioni di euro, in leggera crescita rispetto al 2012 (3.230 milioni di euro). Sisa si avvale di quattro Cedi, che rappresentano al contempo centri distributivi, direzionali, di fare retail” decisionali periferici e centri di servizi ai soci: il Cedi Sisa Centro Nord, il Cedi Sisa Centro Sud, il Cedi Sisa Sardegna, e il Cedi Sisa Sicilia. Sul piano delle strategie, Sisa gestisce le sue politiche com- merciali con un forte orientamento al territorio, anche in termini In scena a Orosei (Nu), dal 26 giugno al 3 luglio, la 22ma convention annuale di Sisa. assortimentali. Quella di Sisa è una rete in continuo sviluppo. Gli ul- Primo obiettivo: la coesione. Presentati Qr code sui prodotti a marchio e App dell’insegna. timi anni hanno visto, infatti, l’acquisizione di nuovi soci, oltre a part-

“Guardiamo al futuro. Insieme”. E’ in casa Sisa e rende più difficile la lizza con stand dedicati sparsi per I NUMERI questo il titolo scelto per la con- quotidianità dei soci. “Oggi faticano il resort, degustazioni di prodotti vention di Sisa, in scena a Orosei, in a sorridere”, ci confessa Francesco e qualche concorso. “Abbiamo vo- provincia di Nuoro, dal 26 giugno al Morandi, responsabile freschi del luto evitare il classico format degli 3 luglio. “Sono state molte le pro- Cedi Sisa Centro Nord. E non è dif- incontri con l’industria, pensando poste arrivate al Cda, ma questo ci ficile comprendere questa difficoltà, di coinvolgere anche loro nel clima 4 è sembrato senza dubbio il titolo ascoltando i discorsi dei soci, anche familiare di questa settimana”, pre- CEDI (SISA CENTRO più giusto per descrivere il momen- solo mentre trascorrono qualche cisa Danilo Preto. Tra le industrie NORD, SISA CENTRO to e la volontà dei soci dell’insegna”, ora in spiaggia. Ci si confronta sui presenti, figurano Parmareggio, SUD, SISA SARDEGNA, spiega Danilo Preto, responsabile prezzi dei prodotti dei diversi Cedi, Inalpi, Beretta, Amadori, Rigoni di SISA SICILIA) marketing Sisa, aprendo l’incontro magari sulle proposte ricevute da Asiago e Principe. di lunedì 30 giugno. La convention altri, sui competitor presenti nel La giornata di lunedì, come si di- è soprattutto un momento di in- territorio, sui rapporti con gli altri ceva, è stata dedicata al meeting contro per la grande famiglia Sisa, soci e sulle novità presentate alla vero e proprio, nel corso del quale 1.200 persone tra soci e familiari convention. sono state illustrate le attività dei Sergio Cassingena ospitate al Marina Beach Resort di Non manca qualche tensione, prossimi mesi. Novità di maggior OLTRE mila 2 Orosei, con molti momenti ludici, certamente, ma l’impressione ge- rilievo, presentata ufficialmente il PUNTI VENDITA concorsi, giochi e spettacoli serali, nerale, ricavata da diversi giorni 30 giugno, è l’introduzione del Qr culminati, il 2 luglio, con il concer- trascorsi insieme, è di un grup- Code in tutti i prodotti a marchio to di Albano, attesissimo dalla gran po coeso, nonostante le difficoltà. Sisa e Gusto&Passione, che con- 1.500 parte degli ospiti della Convention. Quando i soci dei diversi Cedi si sente ai clienti di tracciare la filiera Il primo obiettivo di questo incon- trovano di fronte ai loro presiden- produttiva e reperire le informazio- PRODOTTI DELLA tro è rafforzare l’unità e la coesione ti, appare chiaro quanto il senso di ni tecniche e generali dei prodotti MARCA COMMERCIALE dei soci e dei diversi Cedi. unità sia un valore per questa inse- in modo semplice e veloce e diret- Quella di Sisa, infatti, è una re- gna. “Guarda, sale sul palco il nostro tamente sui loro smartphone. altà composita, che presidia con i presidente”, dice un marito dando A questo si aggiunge l’App dell’in- 3.295 propri negozi di prossimità diver- di gomito alla moglie disattenta, segna, che consente di localizzare il milioni di euro se regioni d’Italia e racchiude in che subito cominciare ad applaudi- punto vendita più vicino, restare in- sé molte anime e imprese, anche re vigorosamente. Alla convention formati sulle novità Sisa, consultare FATTURATO 2013 significativamente diverse tra loro. Sisa c’è anche posto per l’industria i volantini promozionali e compila- Danilo Preto La crisi, ovviamente, morde anche di marca. Una presenza che si rea- re la lista della spesa. Questa appli-

FRANCESCO MORANDI - RESPONSABILE FRESCHI SISA CENTRO NORD

“Lo scontrino medio continua ad abbassarsi e anche il nume- Cioè? stri punti vendita, esattamente i prodotti e il servizio che cerca. ro dei clienti risulta in calo. E i dati delle vendite di giugno, dopo Le faccio l’esempio di un prodotto: il prosciutto di Parma. Quali progetti avete in cantiere, per raggiungere questo qualche spiraglio registrato con la Pasqua, appaiono decisamen- Non ritengo corretto che nel prezzo di vendita di questa Dop obiettivo? te negativi”. Non è positivo il quadro tracciato da Francesco possano esserci differenze che superano anche i cinque euro al Vi sono diverse attività previste per i prossimi mesi. Dai corsi Morandi, coordinatore del settore freschi del Cedi Sisa Centro chilo. Come fa il consumatore ad orientarsi? Quando entra nei dedicati ai nostri banconieri, allo sviluppo del progetto bio, con Nord, con cui affrontiamo alcuni dei temi caldi del mercato. nostri punti vendita e trova il prodotto a marchio Sisa, stagiona- un marchio Sisa Centro Nord ad hoc: Vivere da Bio. La nostra Partiamo dalle promozioni. Avete cominciato a sperimenta- to e di alta qualità, quello che vede prima di ogni cosa è il prezzo. attenzione, inoltre, sarà sempre diretta ai temi delle allergie ali- re anche l’every day low price. Quali sono i risultati? Se non lo assaggia non è in grado, ovviamente, di comprendere mentari, come quella al glutine o al lattosio, e alla sicurezza dei Si tratta di un esperimento cominciato da poco, per cui sono la grande differenza che può esserci tra referenze diverse dello nostri prodotti. In tanti anni di lavoro non abbiamo mai regi- in grado di fornire solo una valutazione preliminare. Ma i risultati, stesso prosciutto, visto che non sono distingubili. Questo è un strato problemi o scandali sanitari e questo per noi è motivo ad oggi, non solo quelli sperati. lavoro che dovrebbe competere al Consorzio. Magari seguendo di orgoglio. Come fronteggiate la situazione di crisi? la falsariga del prosciutto cotto. Rispetto ai soci Sisa, qual è la cosa più importante? La ripresa non c’è e non si vedono spiragli dietro l’angolo. Cosa intende? Oggi i soci Sisa fanno fatica a sorridere. Per questo occorre Per questa ragione stiamo continuando a puntare sulla politica C’è una netta distinzione sul mercato fra differenti tipi di pro- essere ancora più coesi e uniti. I Cedi devono far sentire ai soci che ci ha sempre contraddistinti: quella della qualità. Si inserisce sciutto cotto, che fa comprendere bene al consumatore che la vicinanza. La nostra è una grande famiglia e deve restare insie- in questo quadro il costante sviluppo del brand alto di gamma tipo di prodotto sta acquistando e perché lo paga una certa me, ancora più nelle difficoltà, con coraggio e fiducia nei nostri Gusto&Passione, con l’inserimento di numerose referenze negli cifra. Il Consorzio del parma, in questo senso, potrebbe lavorare progetti. ultimi mesi. meglio, a mio avviso. Cosa vorrebbe dire all’industria, in particolare di salumi e Quali, ad esempio? Cosa pensa, in generale, delle norme che regolano il confe- formaggi, in questo momento particolare? Il carpaccio di bresaola e il culatello cotto. In tutti i casi si tratta zionamento di molti prodotti Dop? Credo che l’industria si stia concentrando troppo, oggi, sui di prodotti premium, non ci interessa inseguire le logiche del Spesso non le comprendo: perché un parmigiano reggiano volumi. Una cosa comprensibile, certo, perché c’è la necessità primo prezzo. deve essere porzionato solo in zona tipica? A proteggere la de- di svuotare i magazzini e continuare a produrre. Ma il rischio, E quanto ai formaggi? nominazione dovrebbero bastare controlli davvero seri, che non in questo modo, è di immettere sul mercato prodotti identici Il nostro assortimento comprende i classici padano, ci sono. Oggi le normative sono davvero troppe e rischiano solo a prezzi molto diversi tra loro, confondendo il consumatore. Io parmigiano reggiano e, ovviamente, l’asiago, un formaggio molto di frenare le vendite. consiglierei, ad esempio, di diversificare etichette e linee di pro- importante nei nostri punti vendita, anche se sta registrando un Torniamo alle politiche di Sisa. Qual è il vostro consumatore dotto, in casi simili. C’è poi il grande tema dell’articolo 62, che deciso calo a volume. tipo? ci sta mettendo in grande difficoltà. I Cedi Sisa, infatti, hanno Per quale ragione? Come dicevo, non ci interessa inseguire logiche di prezzo o scelto di assorbire l’urto di questa normativa, lasciando invariato Il Consorzio ha messo in atto una politica tesa all’aumento dei una pressione promozionale eccessiva. Il nostro obiettivo è se- ai soci il termine di pagamento a 45 giorni. Una situazione che prezzi di listino, che ha portato però ad un calo del 25% circa guire le richieste di quel 20% di consumatori che è attento al sta diventando insostenibile. Credo sia giunto il momento, per dei volumi. Talvolta le politiche dei Consorzi possono mettere in prezzo, certamente, ma soprattutto alla qualità di ciò che man- industria e retail, di sedersi attorno ad un tavolo per affrontare 18 difficoltà il retail. gia. Dobbiamo far trovare a questo 20% di consumatori, nei no- la questione. LA CONVENTION nership che hanno permesso La marca commerciale avviato il progetto pilota “Ricicla e risparmia sulla spesa Sisa!”, oltre di sviluppare e condividere le 1.500 prodotti suddivisi in diverse categorie merceologiche. ad aver siglato un nuovo accordo commerciale tra il Cedi Sisa Cen- strategie comuni, rafforzare E’ questo il peso della marca commerciale nell’assortimento tro Nord e Adria Nord, grazie al quale Sisa ha ampliato la propria la competitività e raggiunge- Sisa, declinata in tre diverse linee di prodotto: rete di oltre 200 punti di vendita, rispettivamente delle Cooperative re una maggiore efficienza il marchio del distributore Sisa, con prodotti che tendono ad Gruppo Al.Fa. e Gruppo Spac, a presidio di un vasto territorio com- del sistema distributivo. offrire al consumatore un buon rapporto tra qualità e prezzo; preso tra Trentino, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia. Inoltre, il Dal 2013 Sisa ha aderito a Gusto&Passione, la linea alto di gamma con prodotti del set- Cedi Sisa Sardegna, attraverso la propria partecipata Metide, ha Federdistribuzione, nel tentati- tore agroalimentare italiano e Primo, la gamma che identifica i ampliato la propria rete dei punti vendita con altri supermercati. vo di rafforzare le politiche che coinvolgono le imprese distributive prodotti di primo prezzo. operanti nei settori alimentare e non alimentare. Alla presidenza Per fidelizzare il cliente, oltre ad offrire una vasta gamma di prodotti Ambiente e solidarietà sociale di Sisa da oltre trent’anni, record assoluto nel panorama della di- private label, Sisa ha creato Sisacard, la carta fedeltà familiare rila- Nell’aprile di quest’anno ha preso il via il progetto pilota “Ricicla e rispar- stribuzione, c’è il cavalier Sergio Cassingena. Il Consiglio di ammini- sciata in tutti i punti di vendita Sisa. mia sulla spesa Sisa!”. In quindici pdv del Centro Sud sono stati installati strazione nazionale Sisa è composto, oltre che dal presidente, dai diversi ecocompattatori automatici di ultima generazione che raccolgono vicepresidenti Aldo Pettorino e Rinaldo Carta e dai consiglieri Maria I primi sei mesi del 2014 bottiglie di plastica e lattine vuote in cambio di scontrini con buoni sconto Cristina Amadeo, Alfio Morfino, Luigi Paglia, Vito Petitto, Elpidio Poli- Il primo semestre del 2014 è stato ricco di novità per Sisa. Oltre utili per la spesa. Inoltre, alcuni dei più recenti pdv Sisa, sono stati realizzati tico e Giuseppe Sechi. a quelle presentate nel corso della convention, infatti, l’insegna ha seguendo i parametri della moderna bio architettura a impatto zero, nel rispetto della natura e con l’obiettivo di evitare gli sprechi. Sul fronte dell’im- pegno sociale, Sisa offre il suo contributo ad importanti progetti umanitari, cazione, disponibile sia per Apple atto sullo scenario italiano. di cautela per le novità tecnolo- attraverso il sostegno del Villaggio del fanciullo ad Arbabà, in Etiopia, il che per Android, si arricchirà di Il primo è la visione, innanzitut- giche, considerate importanti ma supporto all’Associazione bambini cardiopatici nel mondo e l’adesione alle ulteriori funzionalità dei prossimi to, che consente agli imprenditori da introdurre con “moderazione”. Giornate della colletta alimentare. Queste iniziative sono state illustrate ai mesi. di saper leggere e interpretare le La conclusione è stata affidata a soci nel corso della convention, anche grazie alla presenza del professor Ad aprire i lavori è Bruno Ace- trasformazioni in atto e farle di- Sergio Cassingena, che si è soffer- Alessandro Frigiola, il cardiochirurgo che, insieme alla collega Silvia Cirri, ha to, direttore generale GS1 Italy/ ventare occasioni di business. C’è mato in particolare su due temi: fondato l’Associazione bambini cardiopatici nel mondo. Un lungo e com- Indicod- Ecr, che si è soffermato poi la distintività che rende un l’innovazione e il coraggio. “Io, che mosso applauso ha accompagnato il racconto delle attività realizzate in in particolare sulle novità per il marchio una sorta di esperienza facevo un vanto del mio vecchio giro per il mondo, illustrate attraverso immagini e video. retail legate alle nuove tecnologie, unica e memorabile per il consu- telefono Nokia, un giorno mi son con uno sguardo a quanto accade matore, che si abbina alla coesio- sentito dire da mio nipote: se non al di fuori dei confini nazionali. A ne che “fa la forza” di un Gruppo. ti aggiorni sei tagliato fuori. Ed è seguire Daniele Fornari, profes- Quindi, in ultimo, le regole, che proprio così, amici. So che non sore ordinario presso l’Università devono essere chiare e condivi- sarà semplice, ci saranno sicura- Cattolica del Sacro Cuore di Pia- se, con l’obiettivo di orientare al mente delle difficoltà, ma dobbia- cenza e coordinatore Trade Mar- meglio le comuni strategie com- mo intraprendere la strada delle keting & Distribution Lab presso merciali. Nel corso del meeting, nuove tecnologie per restare sul il Cermes dell’Università Bocconi il nuovo direttore generale Sisa, mercato. Un momento come di Milano, che ha identificato in Marco Ravagnan, ha illustrato nel quello attuale richiede coraggio. quattro valori fondamentali i pi- dettaglio le novità Sisa. Ne abbiamo sempre avuto e con- lastri per trasformare in opportu- La risposta dei soci è variegata. tinueremo ad averne. E sarà que- nità di business i cambiamenti in Su tutto prevale un attegiamento sta la nostra forza”. 19 Luglio/Agosto 2014 FOCUS ON “Il nuovo Rinascimento nella distribuzione” Torna sulla scena nazionale Gruppo VéGé, storico marchio distributivo italiano. Che subentra a Interdis e si presenta con una nuova struttura societaria, un brand rivisitato e servizi dedicati. A 55 anni di distanza dalla sua fondazio- gonista, valorizzando i traguardi raggiunti ne, il Gruppo VéGé torna protagonista del da Interdis e, allo stesso tempo, acceleran- panorama distributivo italiano. L’annuncio è done l’evoluzione per mezzo di una nuova arrivato lo scorso 18 giugno, nel corso della struttura societaria, ridisegnata ad hoc, oltre Convention di Interdis, quando le 21 inse- all’integrazione di nuovi servizi, soprattutto gne del Gruppo sono ufficialmente passate nell’area digital e social. “VéGé ha lasciato sotto il cappello del Gruppo VéGé. A cui un segno profondo nella moderna distri- oggi fanno capo 1.495 punti vendita tra su- buzione nel nostro Paese: non si spiega in permercati, ipermercati, superette, discount, altro modo lo straordinario livello di ricono- specializzati e cash & carry, per una super- scimento che abbiamo riscontrato presso i ficie complessiva di 569mila metri quadrati. consumatori”, aggiunge l’amministratore de- Pioniere assoluto dell’associazionismo legato Giorgio Santambrogio, che definisce distributivo in Italia, il Gruppo VéGé nasce questa operazione come “il nuovo Rinasci- nel 1959 come prima unione volontaria ita- mento nella distribuzione”. liana di medie e grandi imprese della distri- La nuova struttura vede il confluire delle buzione, prendendo ad esempio il modello imprese associate nella cooperativa Gruppo europeo della VéGé - acronimo di Verkoop VéGé, cui faranno capo tre società control- Gemeenshap, in italiano “comunità di vendi- late: VéGé Brands, cassaforte degli asset in- ta” - costituita in Olanda nel 1935. Da allora tangibili, VéGé Retail, braccio operativo del VéGé ha svolto un ruolo di punta nel com- Gruppo, e VéGé Franchising, nuova società parto commerciale italiano, dando un con- dedicata all’ulteriore espansione della rete tributo decisivo all’ammodernamento della commerciale. A livello di punti vendita, l’ap- distribuzione attraverso la diffusione di nuo- partenenza al Gruppo sarà visibile in tutti ve formule di vendita. Si deve infatti a VéGé gli esercizi commerciali del network, dove l’introduzione in Italia dei cash & carry, con il il consumatore finale ritroverà il concept Giorgio Santambrogio primo punto vendita “alla francese”, aperto brand Delizie Club e l’intera gamma Delizie, a Torino nel 1959, e il primo “alla tedesca”, con cui viene proposto l’intero assortimen- creato a Dalmine nel 1964. Oltre ad aver to della marca del distributore. inventato, nel 1974, i primi discount italiani. Un bagaglio di valori e capacità progettuali Federica Bartesaghi che negli ultimi 15 anni sono stati portati avanti da Interdis, generando una realtà tra Alcune immagini storiche le più solide del panorama italiano della Gdo e tra le poche in fase di espansione. “In quin- LE dici anni di Interdis abbiamo raggiunto tra- guardi importanti, dimostrando con i fatti la INSEGNE possibilità di coniugare l’agilità della grande distribuzione con le più significative peculia- DEL rità della distribuzione organizzata, ma so- GRUPPO prattutto abbiamo sempre tenuto fede alle promesse”, ha commentato nel corso della Convention il presidente del Gruppo, Nicola Mastromartino. “Da domani, ancora una vol- ta, dimostreremo di mantenere le promesse scrivendo un nuovo capitolo in una storia che ci appartiene e ci accompagna da 55 anni: quella del Gruppo VéGé”. Un passaggio di testimone che non si risolve in un mero cambio di ragione sociale, né in un’operazio- ne nostalgia. Al contrario, nei programmi e negli obiettivi del management c’è la volontà Nicola Mastromartino di conferire da subito al Gruppo un’identità forte e riconoscibile e un ruolo da prota- LA RETE VENDITA DEL GRUPPO VEGÈ

8 P.d.V 315 P.d.V 949 P.d.V 172 P.d.V 36 P.d.V 15 P.d.V 23.700 229.472 181.385 42.268 11.751 80.000 mq mq mq mq mq mq

20 SUPERSTORE SUPERMERCATI SUPERETTE SPECIALIZZATI DISCOUNT CASH & CARRY Luglio/Agosto 2014 L’EVENTO Ifcn: Asiago al centro della scena internazionale del latte

In scena, sull’Altopiano, la Dairy Conference annuale dell’associazione. Temi chiave: la sostenibilità del settore, la produzione mondiale di materia prima e l’auspicato ridimensionamento dei prezzi. È andata in scena dal 16 al 18 giu- superato di altre 10 milioni di tonnel- 45 STUDIOSI A SPASSO gno, ad Asiago, in provincia di Vicen- late. Il che, naturalmente, dovrebbe za, la Conferenza annuale del settore tradursi in un conseguente calo dei COS’È L’IFCN? PER LE MALGHE lattiero caseario promossa dall’Inter- prezzi. Un’attenzione particolare, nel Riportare la città di Asiago al centro della sce- national farm comparison network corso dell’evento, è stata rivolta alle L’Ifcn (International farm comparison net- na internazionale del latte, facendo scoprire la (Ifcn), sponsorizzata da Interpuls e aree del mondo più svantaggiate per work) ha sede a Kiel, in Germania, ed è sua storia, la grande tradizione casearia, il mondo dal gruppo vicentino Brazzale. Tema l’allevamento, e per le quali si apriran- stata fondata nel 1999 da Torsten Hemme. antico delle malghe, l’inimitabile spettacolo natu- centrale dell’evento: “Development no presto nuove importanti oppor- Si tratta di un network che opera a livello ralistico e storico dell’Altopiano, la sua vocazione of a sustainable dairy sector”, svi- tunità, anche grazie all’abolizione del internazionale e coinvolge ricercatori, alle- turistica. E’ con questo obiettivo che l’azienda vi- luppo di un settore lattiero caseario sistema delle quote latte nel Vecchio vatori e imprese in 91 paesi con un obiet- centina Brazzale ha invitato Ifcn, di cui è membro, sostenibile. Un progetto che ha visto Continente. I risultati della “Dairy tivo: favorire la conoscenza delle dinamiche a tenere il suo meeting tecnico annuale ad Asia- 45 ricercatori rappresentativi di tutte Conference Ifcn 2014”, saranno pre- del settore lattiero caseario a livello globa- go. Gli studiosi, già nella cittadina dell’Altopiano le aree del mondo, dall’Armenia fino sentati alla conferenza dei supporter, le. I membri dell’Ifcn - più di cento tra le da mercoledì 11 giugno, quando è cominciata all’Uruguay, collaborare nell’analisi dei che si terrà in Norvegia nel prossimo più importanti aziende lattiero casearie e la consueta conferenza ristretta, nella serata di risultati economici 2013 e realizzare mese di settembre. di meccanica per l’agricoltura e l’industria venerdì 13 giugno sono stati anche ricevuti dal proiezioni per l’anno in corso e quel- L’appuntamento asiaghese, infatti, alimentare del mondo - rappresentano la fi- neo sindaco, Roberto Rigoni Stern, nella storica li a venire. Nel 2013 la produzione ha rappresentato il momento crucia- liera del latte al suo completo, e riguardano il 95% della produzione mondiale. ‘Sala dei quadri’ del Palazzo comunale di Asiago, globale di latte ha raggiunto 608 mi- le del lavoro della rete che ha sede a dove sono conservate tele che illustrano proprio lioni di tonnellate, un quantitativo in Kiel in Germania, ed è stata fondata la storia della pastorizia e la tradizione casearia costante crescita, e che nel mese di nel 1999 da Torsten Hemme. secolare delle montagne dell’Altopiano di Asiago. giugno 2014 dovrebbe essere stato Alice Realini La giornata di domenica 15 giugno è stata interamente dedicata ai tour tecnici. I ricercatori hanno visitato il caseificio Pennar, l’azienda agri- AREE DI INTERESSE cola di Diego Rigoni e quindi, accompagnati dai fratelli Paganin di Asiago Neve, hanno intrapreso L’attività di ricerca dell’Ifcn parte da una un autentico viaggio tra storia e natura, alla sco- semplice constatazione: quando si tratta perta delle montagne intorno ad Asiago. Al centro di lattiero caseario nel suo complesso, la della giornata, ovviamente, la grande tradizione maggior parte dei costi, delle risorse im- della pastorizia, la transumanza e la produzione piegate, delle emissioni generate e degli casearia, con i formaggi di malga indiscussi pro- accordi politici riguardano la produzione tagonisti, in primis l’Asiago stravecchio prodotto di latte. Motivo per cui l’Ifcn ha ritenuto di della montagna. Di grande fascino, per gli ospiti strategica importanza la creazione di uno internazionali, i riti legati alla transumanza e la strumento utile a far meglio comprendere vita quotidiana dei malgari, rimasta ancora oggi le dinamiche che caratterizzano la produ- del tutto simile a quella di una volta. La giornata, zione mondiale di latte. I macro-temi prin- cipali su cui si concentra l’attività dell’Ifcn per i ricercatori Ifcn, è culmina con la visita e il Da sinistra: Torsten Hemme, Roberto Brazzale e Gabriele Nicolini (Interpuls) pranzo a Malga di Porta Manazzo. Guidata da sono: valutazione dei costi e sostenibilità Antonio Rodeghiero, questa azienda agricola è del processo produttivo, analisi dei prezzi una delle più belle dell’Altopiano di Asiago sette del latte e controllo dell’intera filiera, mo- Comuni, poco distante dalla Sella di Porta Ma- nitoraggio delle aziende lattiero casearie nazzo, che si affaccia sulla trentina Val di Sella. e loro cambiamento nel corso del tempo, realizzazione di studi approfonditi sul setto- re, sulle politiche che lo regolano e sul suo sviluppo regionale.

IFCN DAIRY REPORT

Ifcn in malga Ogni anno, a partire da 2000, l’Internatio- nal farm comparison network pubblica uno rapporto denominato “Ifcn Dairy Report”. I ricercatori sulle montagne asiagnesi Si tratta di una ricerca che delinea lo stato dell’industria a livello globale, analizzando trend di mercato e risultati macro-econo- mici legati a costi, profitti e produttività; oltre a monitorare problematiche specifi- che quali prezzi del latte e cambi valutari e a realizzare approfondimenti dedicati a ogni area del mondo. Nell’edizione 2013 lo studio ha preso in esame 95 paesi, in rappresentanza di circa il 98% della produ- zione mondiale di latte, e un totale di 178 fattorie per 61 regioni in 51 paesi. E, per la prima volta in assoluto, anche il Giappone L’altopiano di Asiago è entrato a far parte della ricerca. Torsten Hemme, fondatore di Ifcn 21 Luglio/Agosto 2014 Il Paradiso non può attendere Si è svolta a New York, dal 28 giugno al 1° luglio, la 60ma edizione di Fancy Food. Grande successo dei prodotti italiani. Ma rimane il nodo delle barriere sanitarie.

Dal nostro inviato a New York Angelo Frigerio Un evento effervescente. Come l’atmosfera che si respira negli Stati “LE QUESTIONI VANNO Uniti oggi. Il grande Paese appare infatti uscito dalla crisi. Cresce il numero degli occupati, come pure il prodotto interno lordo. C’è ot- timismo e una gran voglia di fare. E il Fancy Food lo ha dimostrato. La AFFRONTATE INSIEME” fiera, che si è svolta a New York dal 29 giugno al 1° luglio, costituisce il termometro della distribuzione alimentare negli Usa. Molti i buyer Origine dei prodotti in etichetta e modifiche all’Articolo 62. presenti al Jacob K. Javits Convention Center. Con tutte le grandi ca- Intervista a Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole. tene del food a vedere, assaggiare e… comprare i vari prodotti pre- sentati da più di 2.730 espositori, con 49 paesi rappresentati. L’Italia, Il ministro arriva al Javits Center di New e va confermata: occorre lavorare perché come al solito, ha fatto la parte del leone, con circa 300 aziende York un po’ in ritardo. Impegni istituzionali, sia sempre più evidente e chiara l’origine presenti sia nella collettiva organizzata da Ice sia in quella dell’Ismea. la motivazione ufficiale. La visita al Fancy del prodotto, in particolare legandola al Con, in più, vari brand, presenti sia presso i vari importatori sia con Food è però un must. Non si può man- paese di provenienza. Perciò, all’interno stand propri. care all’appuntamento più importante del dibattito europeo su questo fronte, Quali le tendenze emerse al Fancy Food? Direi quelle che abbiamo dell’anno per il settore alimentare. E ha noi siamo per la posizione più avanzata. già visto nelle precedenti manifestazioni internazionali. Anche negli ragione. Non nascondo che ci sono diversi pro- Usa infatti, il tempio del fast food, si sta attuando una seria riflessio- E’ l’anno del record per gli espositori blemi aperti. Bisogna innanzitutto costru- ne sulla qualità del cibo. La grande campagna mediatica lanciata da made in Italy: la compagine più forte e ire le condizioni per approfondire questo Michelle Robinson, moglie del presidente Obama, sta dando i suoi numerosa fra tutte le nazioni presenti. aspetto e non irrigidire troppo la discus- frutti. L’obiettivo è di proporre un’alimentazione sana ed equilibrata Quando Maurizio Martina arriva è subi- sione. Ma anche fare dei passi in avanti. per ridurre al minimo i casi di obesità, infantile e non, da tempo pre- to ressa. Molti selfie e foto di gruppo: ma Rimane il fatto che se noi riuscissimo a senti nel Paese, per non parlare poi delle patologie connesse. Ecco anche, e soprattutto, domande. La crisi sperimentare un’etichettatura efficace, allora la progressiva diminuzione dei grassi e degli zuccheri come continua a mordere e per molti l’export questo aiuterebbe molto il sistema agroa- pure un’attenzione ai cibi con basso contenuto calorico. rappresenta l’unica ancora di salvezza. Ma limentare italiano. Maurizio Martina E qui la dieta mediterranea la fa da padrone. Logico dunque che bisogna tutelare le nostre aziende. Non si i nostri prodotti alimentari siano visti e vissuti come la soluzione può lasciarle sole. Finalmente il giro degli Occorre prestare molta attenzione Si parla di possibili modifiche all’Arti- colo 62. Cosa ne pensa? ideale per andare incontro alle nuove esigenze nutrizionali. Da qui stand finisce. Ci si raggruppa allora vicino però: il nostro è un grande paese di tra- alla postazione di Ice dov’è stato prepa- sformatori. Non solo di produttori… E’ un tema anche questo delicato. A il progressivo incremento dell’importazione di prodotti italiani. Con mio parere l’Articolo 62 è stato, per certi saldi positivi sia sul fronte del retail sia su quello dell’horeca. rato un aperitivo. E così, fra un bicchiere Assolutamente sì, nessuno può negare di vino e uno stuzzichino, eccoci a porre questo. Non a caso io dico: affrontiamo versi, un punto di novità fondamentale. Un esempio fra tutti: Eataly a New York. Il punto vendita di Oscar qualche domanda al ministro. questa questione insieme. E insieme pro- Soprattutto a vantaggio di una parte del Farinetti pare sia ormai diventato una delle attrazioni presenti nella viamo a fare un salto di qualità sul tema. sistema produttivo. Per alcuni produtto- Grande Mela. E chi scrive lo può testimoniare. Al sabato sera, per Presidente cosa ne dice… (Mi fermo Mi è chiaro che non possiamo riprodurre ri si è trattato di un grande aiuto. Non poter mangiare un piatto di pasta, occorre attendere circa un’ora. subito. Ho sbagliato l’attacco. Ma mi ripren- le vecchie fratture. Però, mi è altrettanto sono contrario a riflettere sull’argomento. Ma, da quel che mi dicevano i camerieri, pare sia sempre così. do al volo…) chiaro che dobbiamo rispondere al gran- Anche in questo caso non bisogna fare Tutto a posto, tutto in ordine? Non proprio. Lo abbiamo visto sul La qualifica è augurale (Martina sorride, de tema di come noi tracciamo il prodot- battaglie ideologiche, ma guardare la so- versante salumi. Dopo aver lanciato un segnale con l’apertura ai ndr). Mi perdoni ministro. Mi dica: cosa to. Per assicurare la massima informazione stanza di queste scelte. Si deve fare una prodotti freschi quali il salame, gli americani hanno ritratto la mano. ne pensa dell’origine degli alimenti in possibile e per costruire anche un pezzo discussione su come revisionare una par- E oggi gli ispettori del governo sono inflessibili nel fermare i nostri etichetta. di distintività del prodotto stesso. Trovare te di questo articolato? Ci ragioneremo. prodotti nel momento in cui si manifestano problematiche di tipo (Martina mi guarda stupito, ndr). Ma lei è una via di equilibrio su questo argomen- Però rimane il fatto che ha costituito un sanitario. Molto spesso si tratta di scuse per salvaguardare il prodot- sempre così diretto? to è il nostro compito. Naturalmente punto di novità importante per il sistema. to made in Usa. Altre volte però i problemi ci sono (vedi listeria). Di solito sì. Anche peggio. Ma risponda barricate non se ne fanno. Però sarebbe Quindi possiamo consolidare, avanzare, Tocca al nostro governo, a questo punto, cercare tutte le soluzioni alla domanda, per favore. altrettanto pericoloso sottovalutare l’ori- eventualmente modificare. Ma sapendo possibili per poter consentire alle nostre aziende di poter vendere e Questo è un tema di grande discussio- gine della materia prima. E’ necessario che abbiamo fatto comunque un passo in distribuire, con tutta tranquillità, i loro prodotti. ne in chiave europea. L’Italia ha una sua spremere le meningi e fare uno sforzo. avanti quando abbiamo introdotto l’Arti- Il mercato Usa aspetta solo noi. Non facciamolo attendere. posizione storica. A mio parere è giusta Ma possiamo farcela. colo 62.

I LOVE ITALIAN FOOD GLI IMPORTATORI Alessandro Schiavo Colavita Interra Colombo Epicure “La nostra è un’avventura nata dalla grande passione per il cibo e la cucina italiana”, racconta Alessandro Schiavo di ‘I love italian food’. “Qualche anno fa abbiamo aperto questa pagina Facebook che in poco tempo ha raccolto più di mezzo milione di follower, per il 99% stranieri. Questo risultato, unito al fatto che l’italian sounding fattura il doppio dell’export italiano, ci ha fatto venire voglia di provare a difendere e diffondere il cibo 100% italiano”. E’ nata quindi l’organizza- zione no profit: “Organizziamo attività di promozione e realizziamo contenuti per informare e far conoscere i prodotti italiani attraverso eventi internazionali, web, fiere”. Nel 2014 è nato anche un progetto di tutela: Si tratta di una sorta di database, in cui qualsiasi azienda può autocertificarsi gratuitamente e in cui la community vigila sulla veridicità della dichiarazione”. Melvin D. Maddux ROAD TO EXPO 2015 Atalanta GastronAmerica Savello Road to Expo 2015 è un progetto dell’Associazione esposizioni e fiere italiane (Aefi), realizzato in collaborazione con il ministero dello Sviluppo economico (Mise) e l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazio- nalizzazione delle imprese italiane (Ice). L’iniziativa porta il ‘sistema alimen- tare Italia’ nelle principali manifestazioni fieristiche mondiali del settore, con un’unica immagine e un solo format, per essere immediatamente riconosci- bili al grande pubblico. L’intento è quello di promuovere l’eccellenza italiana nel contesto di Expo 2015 e di favorire l’incoming di stampa, buyer e operatori specializzati. Per dare voce all’intera filiera agroalimentare italiana, il calendario delle attività prevede la promozione non solo all’inter- no delle manifestazioni food&wine, ma anche di quelle dedicate alla filiera produttiva e al settore Da sinistra: John Stephano (Atalanta) e Da sinistra: Cesare Gallo (Savello) e 22 tecnologico. In occasione di Fancy Food, il progetto Road to Expo 2015 è stato presentato alla Raimondo Forlin (Tespi Usa) Gesualdo Mastruzzo (Fratelli Andolfo) stampa americana con uno spazio espositivo nella lobby del Javits. REPORTAGE LE AZIENDE

CASEARIA CARPENEDO BRAZZALE CASEIFICIO MAREMMA Alessandro Carpendeo Gianni Brazzale Simone Spadi

Storica azienda della provincia di Treviso, Casearia Car- “Gli espositori sono tutti molto sorpresi per l’affluen- Simone Spadi, direttore responsabile del Caseificio Maremma, raccon- penedo è presente in 32 paesi nel mondo, con un export za e anche noi siamo molto contenti, speriamo rimanga ta l’espansione dell’azienda negli Stati Uniti: “Sono diversi anni che siamo che vale il 70% del fatturato. “I nostri principali mercati, ol- così per tutti i giorni della fiera”, afferma Gianni Brazzale presenti in America, dove lavoriamo con un importatore sia in Canada tre all’Europa, sono l’Australia, il Canada, il Giappone. Ma dell’azienda Brazzale, che esporta per circa il 40% del to- che negli Usa. Ora però siamo in completa espansione, perché ci siamo puntiamo a incrementare l’export e, a piccoli passi, stiamo tale del fatturato. “Siamo presenti da tanto tempo negli affinati per questo mercato, dove sono richieste le eccellenze e dove, cominciando a lavorare bene anche con la Cina dove, con Stati Uniti, ma l’accordo di distribuzione più importante per problemi legati all’umidità del prodotto, abbiamo dovuto cambiare la un po’ di pazienza, riusciremo a costruire un ottimo bu- è stato chiuso qualche settimana fa. Abbiamo infatti tro- produzione. Con queste premesse, in America raggiungeremo presto il siness. Siamo anche negli Emirati Arabi, a Dubai”, dichiara vato quello che cercavamo: un importatore che lavora su 10% di fatturato. Gli altri mercati con cui ci rapportiamo sono l’Indonesia, Alessandro Carpenedo. Al Fancy Food dall’edizione di San tutto il territorio americano, soprattutto con la grande il Giappone, Singapore e il Sud Africa”. Francisco, nel 1999, il caseificio vanta una presenza radicata distribuzione, molto bravo a valorizzare il marchio. La nel mercato statunitense: “Gli Stati Uniti valgono il 30% del soddisfazione più grande è vedere che il nostro prodot- nostro fatturato export e ci danno molta soddisfazione. La- to piace particolarmente anche in America. Inoltre, qui voriamo con importatori in tutto il Paese, che a loro volta si sono molto sensibili ai temi dell’ambiente, perciò la filiera appoggiano a distributori che seguono i negozi specializzati, ecosostenibile certificata e il calcolo del ‘water footprint’ le catene di supermercati e il food service”. Grande succes- ci aiutano ad affermarci, soprattutto nella costa Ovest”. so sta registrando un prodotto presentato nel 2011: il Blu 61, erborinato affinato con vino passito e mirtilli rossi. “Un prodotto a cui, l’anno scorso, la rivista Culture Magazine ha anche dedicato un articolo”.

Da sinistra: Simone Spadi, Gianfranco Gambineri e Andrea Righini Antonio Auricchio

“Negli ultimi anni abbiamo acquisito nuovi marchi e caseifici per diversificare e ampliare l’offerta”, racconta Antonio Auricchio, presi- dente dell’omonima azienda che, in Italia, vanta la presenza di ben cinque stabilimenti produttivi. “Non proponiamo più solo provolone o , ma un’ampia gamma di prodotti, per garantire ai con- sumatori una scelta maggiore: pecorini, caciotte, formaggi freschi, duri e stagionati. Una mossa utile anche a incrementare il nostro business all’estero, che ci sta dando molte soddisfazioni e, per fortuna, ci aiuta a Da sinistra: Fabrizio Lorenzi, Martina Brazzale e Gianni Brazzale sopperire alle problematiche che ci sono invece nel mercato italiano”. LATTERIE VICENTINE Franz Mitterrutzner Importanti presenze allo stand del grana padano a Fancy Food, dove si è registrata anche la visita del mi- Il direttore generale di Latterie Vicentine, Franz Mitterrutz- nistro delle Politiche agricole, Maurizio Martina. Quello ner, racconta l’esperienza della cooperativa negli Usa: “Il mer- americano, in netta ripresa dopo un periodo di difficol- cato americano è per noi strategico e va gestito con molta tà legate alla crisi economica, è un mercato strategico attenzione. Per esempio, nello stato del Wisconsin, esiste da per questa Dop, che nel 2013 ha fatto registrare un in- tempo una produzione importante di formaggio asiago locale. cremento dei volumi del 5,4%, pari a 150.354 forme. Si Da una parte ciò facilita le vendite perché il prodotto è noto, conferma così il ruolo degli Stati Uniti, al secondo posto ma dall’altra richiede ulteriori sforzi di comunicazione, perché della classifica delle esportazioni del grana padano, dopo il formaggio originale italiano è diverso da quello statuniten- l’Europa, e seguito dal Canada. Che, con 69.216 forme se. Inoltre, il riconoscimento delle nostre Dop, asiago in testa, esportate e un incremento del 7,3%, conferma il settimo si scontra con un sistema molto posto della graduatoria assoluta. In generale, dal punto diverso da quello italiano”, spiega di vista delle esportazioni, dopo il forte aumento (+7%) STERILGARDA Mitterrutzner. “Da anni il Con- avvenuto nel corso del 2012, il 2013 ha presentato un sorzio cerca di arginare l’abuso significativo consolidamento, registrando una crescita del Silvia Sarzi della Dop asiago, scontrandosi 6,47% sul valore globale, con incrementi distribuiti nelle però con il ‘first-to-file trademark principali aree geografiche: Europa, Americhe, Asia, con system’, ossia la logica per cui di- “E’ da un anno che stiamo esplorando i mercati esteri”, esordisce l’Oceania stabile. venta proprietario di un marchio Silvia Sarzi, marketing manager di Sterilgarda. “Una scelta legata alla chi lo registra per primo. Tale si- volontà di crescere con il nostro marchio anche fuori dai confini stema deve confrontarsi con una nazionali”. L’azienda, infatti, lavora prevalentemente per private la- legislazione europea che, in mate- bel, con un export che incide per il 15%. “Abbiamo molti clienti ria di prodotti di origine protetta, che esportano già i nostri prodotti con il loro marchio, ma l’ampia non è ancora stata recepita ed è gamma di referenze a catalogo e l’importanza di questo mercato ci tutt’ora oggetto di trattative bila- consentono di non entrare in concorrenza con loro.” terali per la costituzione del futu- ro mercato comune tra Unione Europea e Stati Uniti”. Il Fancy Food rappresenta il contesto ide- ale nel quale Latterie Vicentine consolida la propria strategia di internazionalizzazione: “Gli Usa si confermano il mercato estero più importante, ricco di grandi potenzialità, sul quale ci concentreremo insieme ad Agriform, consociata che gestisce in esclusiva per noi l’export. E che collabora negli usa con uno segue dei più grandi importatori di prodotti alimentari europei, italia- ni in particolare, specializzato in Dop e Igp, e dunque dotato di particolare sensibilità per la qualità del prodotto”. 23 Luglio/Agosto 2014 REPORTAGE

CONSORZIO TUTELA PECORINO TOSCANO Andrea Righini

Il direttore del Consorzio tutela pecorino toscano Dop, Andrea Righini, racconta il business nel mercato statunitense: “Negli Stati Uniti, durante il 2013, il pecorino toscano Dop ha registrato una crescita del 5%. Per noi, che siamo già ben presenti nell’area ovest degli Usa, questo rappresenta un mercato in forte espansione. Non più solo nella costa Est, ma anche nel centro America, dove sono i negozi di alta gamma e di specialità alimentari a fare la dif- ferenza nei volumi”. Complice del successo, una buona campagna di comunicazione: “Ci siamo concentrati, in collaborazione con Ice Coop Abc e Toscana Promozione, sull’educazione alimentare. Non tanto in termini di campagne pubblicitarie o degustazioni sul punto vendita, ma soprattutto con corsi in cui un testimonial - di cui si riconosca- no l’autorità e la validità dal punto di vista formativo - racconta il pecorino toscano e spiega come degustarlo”. CONSORZIO DEL FORMAGGIO PARMIGIANO REGGIANO

“I consumi di Parmigiano Reggiano nel Nord America continua- no ad aumentare” si legge in una nota del Consorzio. “Gli Usa, per noi, sono al primo posto dei mercati extra Ue con il 16,4% dell’ex- port del parmigiano reggiano. La nostra presenza al Fancy Food Casearia Monti Trentini Show era quindi dovuta, abbiamo infatti potuto incontrare le più importanti società americane d’importazione e di distribuzione. Un mercato importante, non ancora ‘maturo’, che vede rafforzarsi la propensione al consumo di prodotti naturali e che esprime un grande potenziale di sviluppo. Qui il parmigiano si è affermato come una delle eccellenze della tradizione alimentare italiana, con due tratti distintivi: il fatto di essere un prodotto completamente naturale e l’ampia gamma di stagionature che è in grado di offrire ai consumatori”. L’obiettivo per l’ente di tutela, nei prossimi anni, è quello di raggiungere una quota export pari al 50% sulla pro- duzione. Consorzio GRANAROLO Filippo Marchi

Prima volta per Granarolo negli Usa. Il direttore commerciale Filippo Marchi descrive l’offerta dell’azienda per questo mercato: “Il focus sono i formaggi duri (parmigiano reggiano, grana padano, pecorino romano e silano), ma anche altri prodotti sono molto apprezzati qui, come la mozzarella di bufala vaccina, il mascarpone e la ricotta, sia frozen che fresca. Inoltre, presentiamo anche tutte le referenze del segmento gelato”. Buoni i giudizi sulla fiera: “Abbiamo avuto la possibilità di entrare in contatto con tante realtà locali distributive, piccole e grandi. Stiamo ragionando se Caseificio Pinzani aprire una nostra filiale commerciale qui negli Stati Uniti, perché, nonostante ci sia il tema delle quote d’importazione, si tratta di un grande Paese con un mercato che offre grosse opportunità. Quin- di, per Granarolo, che ha un piano strategico di sviluppo all’estero per un incremento di fatturato di 400 milioni, questo Paese è sicu- ramente da considerare. Oltretutto, i plus che ci contraddistinguo- no, come la proposta di prodotti naturali, corrispondono ai trend richiesti negli Usa”.

EOS - ORGANIZZAZIONE EXPORT ALTO ADIGE Hannes Tauber Bertozzi Il compito di Eos, organizzazione export Alto Adige della qualità di vita, cucinando e mangiando insieme. I nostri non Camera di commercio di Bolzano, è quello di sostenere sono mainstream product, ma eccellenze di nicchia, di qua- le imprese che vogliono conquistare nuovi mercati oltre lità, a cui bisogna dare il giusto valore. Per questo ci pro- confine. Hannes Tauber si dichiara soddisfatto della fiera: poniamo di educare i consumatori, raccontando da dove “E’ un Fancy Food frizzante, che ha attirato gli operatori provengono i prodotti e insegnando come usarli e come giusti e molti contatti interes- cucinarli. Organizziamo santi. Trovo che anche la qualità quindi degustazioni in dello show sia aumentata e ci città strategiche come abbia consentito di trasmette- Chicago, San Francisco e re, ai buyer e ai distributori, il New York. In California valore dei nostri prodotti affin- e in Texas programmia- ché loro possano comunicarlo mo molti tasting, aperti ai rispettivi clienti”. La promo- anche ai consumatori, in L’Antica Cascina zione dei prodotti alto atesini cui un personale istruito di eccellenza in America, come spiega e fa degustare i formaggi, i salumi, i dolci e i vini, prodotti. Inoltre, realiz- gioca un ruolo fondamentale: ziamo attività di inco- “Negli Stati Uniti inizia a crearsi ming in Alto Adige, per fine un pubblico di persone e gio- mostrare come e dove vani ai quali interessa mangiare Da sinistra: Garey Logan, Vicepresident of Sales Loacker Usa, produciamo e per tra- cibo buono, scegliere prodotti Hannes Tauber Head of Sales Promotion Eos, Stefan Zanotti Ceo smettere anche il life 24 di alta gamma e aumentare la Zadi, Thomas Divina Ceo Zadi, Maurizio Bertoldi Importer Usa Zadi style del nostro Paese”.

Biraghi Luglio/Agosto 2014 FOCUS SHOP ANTICHI SAPORI – GUARDIAGRELE (CH) ANNO DI NASCITA: 1999 DA AMATORI A ESPERTI VENDITORI SUPERFICIE: 60 MQ NUMERO DI VETRINE: 3 La passione per le specialità abruzzesi e la ri- e spalla, peperone dolce e finocchietto selva- cerca deI sapori antichi sono stati la leva che ha tico, insaccato nello stomaco del maiale). Tra i Salumi proposti: salsiccia nostrana, mortadelline portato, nel 1999, alla nascita della gastronomia formaggi, Er Proff (pecorino affinato in botte di di Campotosto, fiaschetta aquilana, Antichi Sapori. Una gastronomia, ai piedi della rovere con erbe selezionate come tarassaco e ventricina vastese. Maiella, specializzata nella vendita al dettaglio di timo, realizzato con una cagliata rotta a chicco Formaggi proposti: Er Proff, prodotti tipici abruzzesi, tra cui salumi, formaggi, medio a una temperatura di 38°C), pecorino di pecorino di Farindola, caciofiore aquilano, vini, liquori, oli, sottoli e dolci. Tra i salumi, figura- Farindola, caciofiore aquilano, di Ca- pecorino abruzzese, caciocavalli. no le salsicce nostrane (il prodotto più richiesto), stel del Monte, caciocavalli e pecorini abruzzesi, Altri servizi: e-commerce le mortadelline di Campotosto (anche dette i più richiesti. Tra i dolci, due specialità locali: la Sito web: www.saporidabruzzo.com “coglioni di mulo”), la fiaschetta aquilana (carne torta del lupo di Pretoro e i “pensieri del poeta”, Email: [email protected] magra di maiale macinata finemente e insaporita un dolce secco ripieno di mandorle, noci e mie- con sale e spezie, insaccata in budello e pressata) le. Il sito della gastronomia è dotato fin dal 2001 e la ventricina vastese (impasto di cosce lombo di una sezione e-commerce.

SAPORI DEI SASSI - MATERA ANNO DI NASCITA: 2007 SOLO IL MEGLIO DELLA NOSTRA TERRA SUPERFICIE: 50 MQ NUMERO DI VETRINE: 1 Angela e Giuseppe, i proprietari di grano duro Senatore Cappelli, nico, caprino a crosta fiorita, ca- di Sapori dei Sassi, hanno avviato quello di grano arso e di khorasan prino lucano, pecorino lucano, Salumi proposti: salsiccia lucanica dolce o piccante, pezzente della mon- l’attività nel 2007, con l’intento di (meglio conosciuto con il nome caciocavallo lucano, caprino al pe- tagna materana, soppressata di suino, ‘nduja di Spilinga, ‘nduja di Spilinga selezionare e vendere solo i mi- Kamut), o le farine integrali di legu- peroncino, gran cavalli, ricotta for- in budello, lombino di suino, capocollo di Martina Franca, filetto lardella- gliori prodotti tipici della tradizione mi. Tra i salumi proposti figurano la te, caciocavallo podolico, caprino al to, pancetta tesa di suino. enogastronomica pugliese, cala- salsiccia lucanica dolce o piccante, finocchietto, canestrato di Moliter- Formaggi proposti: cacioricotta lucano, caprino al tartufo, caprino affina- brese, siciliana, lucana e campana. il pezzente della montagna matera- no Igp. Tra i dolci ci sono speciali- to nell’Aglianico, caprino a crosta fiorita, caprino lucano, pecorino lucano, L’obiettivo è quello di trasformare na, la soppressata di suino, la ‘nduja tà di piccola e grande pasticceria caciocavallo lucano, caprino al peperoncino, gran cavalli, , ca- il momento conviviale in un vero di Spilinga e la ‘nduja di Spilinga in tipica meridionale, quali calzoncini ciocavallo podolico, caprino al finocchietto, canestrato di Igp. e proprio evento culturale, in cui budello, il lombino di suino, il ca- ripieni di amarena, strazzate mate- Dolci proposti: calzoncini ripieni di amarena, strazzate materane, trec- si imparano a conoscere e ap- pocollo di Martina Franca, il filet- rane, treccine alle mandorle, babà cine alle mandorle, babà napoletani al limoncello, cestini di mandorle prezzare le tipicità e le culture del to lardellato e la pancetta tesa di napoletani al limoncello, cestini di ricoperti di cioccolato, cartellate al miele e al vincotto, cioccolato di Mo- Sud dell’Italia. L’offerta comprende suino. La selezione di formaggi e mandorle ricoperti di cioccolato, dica, fichi imbottiti con mandorle, sfogliatelle di Canosa, praline di fichi anche una vasta scelta di prodot- latticini comprende il meglio della cartellate al miele e al vincotto, secchi al rum. ti biologici come pasta, miele, vini, produzione casearia pugliese e lu- cioccolato di Modica, fichi imbottiti Sito web: www.saporideisassi.it legumi, olio extravergine e una cana: cacioricotta lucano, caprino al con mandorle, sfogliatelle di Cano- E mail: [email protected] selezione di farine come la farina tartufo, caprino affinato nell’Aglia- sa e praline di fichi secchi al rum.

MOSCA GASTRONOMIA – BIELLA (BI) UN SECOLO DI ESPERIENZA

La famiglia Mosca può vantare quasi un secolo di storia e di successi, in cui si sono susseguite quattro generazioni. La piccola ANNO DI NASCITA: 1916 macelleria specializzata nella vendita di carni piemontesi pregiate, SUPERFICIE: 400 MQ nata nel 1916 a Biella, nel corso degli anni ha infatti ampliato la NUMERO DI VETRINE: 12 sua offerta con prodotti tipici della tradizione gastronomica italiana e si è ingrandita fino all’apertura dell’attuale negozio di 400 mq, Salumi proposti: salami, lardo, mocetta, sa- affacciato sulla centralissima via San Filippo. Oggi, oltre al nuovo lame cotto all’astigiana, prosciutto cotto al impianto privato di macellazione a Sandigliano, la famiglia Mosca ha naturale, paletta biellese, cotechino, jamon avviato nuove produzioni di salumi, formaggi, pasta fresca, pasticce- iberico. ria, gastronomia. L’offerta del negozio comprende più di 160 tipi Formaggi proposti: tipici locali, nazionali e di formaggi provenienti dalle valli biellesi e dal territorio nazionale d’oltralpe. Toma stagionata di Graglia, bettel- e d’oltralpe: la classica toma stagionata di Graglia, il bettelmatt, la matt, di Roccaverano, blu del Monce- robiola di Roccaverano, il blu del Moncevisio, i ricercatissimi caprini visio, caprini di Cascina Albertana. di Cascina Albertana. Tra i salumi si segnalano il salame cotto all’asti- Dolci proposti: bunet, torta alla mousse di giana, il prosciutto cotto al naturale, la paletta biellese, il cotechino cioccolato, pere Martin al brachetto d’Aqui, e lo jamon iberico. Nei 60 metri di banco, una vastissima scelta di gianduiotti, frollini, moschino al rhum. pregiati tagli di carne per le più svariate preparazioni: dalla classica Altri servizi: catering e banqueting tagliata, a pezzi per bolliti, arrosti e brasati fino a una scelta di 25 tipi di involtini. Un pasticciere di fiducia prepara dessert tipici come Sito web: www.moscagastronomia.it il Bunet, tradizionale budino piemontese fatto di cioccolato e ama- E mail: [email protected] retti, la torta alla mousse di cioccolato o le pere Martin al brachetto d’Aqui. Tra le referenze anche marmellate e confetture, miele, oli extra vergine di oliva, farine e circa 180 etichette di vini piemontesi, nazionali, internazionali, champagne e una selezione a etichetta pro- pria. La gastronomia, seguita da quattro chef, propone piatti della cucina piemontese e italiana, brasati, preparazioni a base di pesce e crostacei, delicati patè, pasta fatta a mano. 25 Luglio/Agosto 2014

ALIVAL ASSEGNATARI ASSOCIATI ARBOREA EREDI ANGELO BARUFFALDI BOTALLA www.alival.it www.arborea.it www.eredibaruffaldi.com www.botallaformaggi.com

Nome prodotto Nome prodotto Nome prodotto Mozzarella Alta Digeribilità Multipack Nome prodotto Gorgonzola Dop piccante “Primula Verde”. Veggy, tometta con caglio vegetale. Scamorzì Premium. 3x100 gr. Breve descrizione del prodotto Breve descrizione del prodotto Breve descrizione del prodotto Breve descrizione del prodotto Formaggio sostenuto e grasso a pasta cru- Naturalmente vegetariana, è l’alternativa Formaggio a dal sapore grade- Formaggio fresco a pasta filata a ridotto giusta per chi è alla ricerca di gusti nuovi o vole e aromatico. contenuto di lattosio (0,1%). da di forma cilindrica, con scalzo diritto e alto, recante impresso sulle facce piane il vuole assaporare un buon formaggio senza Ingredienti Ingredienti rinunciare alle proprie abitudini alimentari. Latte vaccino pastorizzato, sale, caglio. Latte, sale, caglio, fermenti lattici. Non con- marchio di origine ed il numero identifica- tivo del nostro caseificio. La lavorazione è Ingredienti Caratteristiche tiene conservanti. Latte, sale, caglio vegetale. 200 grammi. Caratteristiche completamente artigianale. Ingredienti Caratteristiche Peso medio/pezzature La mozzarella per il benessere di chi non Consistenza morbida e sapore delicato. Affumicata al naturale con legno di faggio, tollera il lattosio, con la convenienza del Latte vaccino pastorizzato, sale, caglio. Caratteristiche Peso medio/pezzature prodotta con latte fresco italiano. formato multipack. 600 gr. Circa. Shelf life Peso medio/pezzature Senza lattosio, senza glutine, con cro- sta ruvida di colore grigio/rossiccio, pasta Shelf life 25 giorni. 3x100 grammi. 65 giorni. Shelf life compatta e uniforme, di colore bianco o 23 giorni. paglierino con screziature verdi/blu dovute allo sviluppo delle muffe (erborinatura). Il sapore è caratteristico, intenso, lievemente piccante. FRANCIALATTICINI Peso medio/pezzature INALPI www.francialatticini.com Forma intera (12 chilogrammi), mezza for- STUFFER www.inalpi.it ma, quarto e ottavo di forma. Per il libero www.stuffer.it servizio vaschette termosaldate a peso fis- so da 150 e 170 grammi. Shelf life 60gg.

Nome prodotto SANGUEDOLCE Mozzarella bufala campana Francia Nome prodotto www.sanguedolce.com Breve descrizione del prodotto Aquila tirolese formaggio duro senza latto- Nome prodotto Mozzarella di bufala campana Dop in bic- sio. Fettine Classiche Inalpi. chiere da 250 grammi (cinque pezzi da 50 Breve descrizione del prodotto Breve descrizione del prodotto grammi cadauno). Una vera specialità tirolese, realizzata esclu- Le Fettine Classiche, specialità di Inal- Ingredienti sivamente con pregiato latte delle Alpi. Si pi, vengono realizzate con latte fresco di Latte di bufala pastorizzato, siero-innesto tratta di un formaggio duro e senza lattosio, origine piemontese (primo ingrediente), naturale, sale e caglio. caratterizzato da una stagionatura di ben formaggio naturale e Burro Inalpi. Per Caratteristiche otto mesi che conferisce elasticità alla sua ottenere 100 grammi di fettine vengono Mozzarella di bufala Francia, inconfondibile pasta e gli dona un gusto intenso. utilizzati 140 grammi di latte. Dal sapore e delicata per gusto e sapore, da conser- Ingredienti unico, sono ottime da gustare al naturale o vata in frigo mantenendola nel proprio li- Latte pastorizzato, sale, caglio in un sandwich e particolarmente indicate quido. Per esaltarne il sapore, si consiglia di Caratteristiche anche in cucina per dare un tocco di gusto toglierla dal frigo almeno mezz’ora prima Aquila tirolese contiene meno dello 0,1% di ed originalità a moltissime ricette. Le fetti- del consumo. lattosio ed è senza glutine. ne Inalpi sono senza glutine. Peso medio/pezzature Peso medio/pezzature Ingredienti 250 grammi. 200 grammi. Latte (gr. 140 per 100 di prodotto), for- Shelf life Shelf life maggio, burro, proteine del latte, sali di 13 giorni dalla produzione. Durabilità garantita alla consegna: 26 giorni. Nome prodotto fusione (E331), sale, correttore di acidità non c’è. (acido citrico). Breve descrizione del prodotto Caratteristiche La “burrata non c’è” è un formaggio a pasta Consistenza tipica, pelabile. Odore e sa- filata con panna con un contenuto di latto- pore delicato. Ricetta “gluten free” a base sio inferiore allo 0.1%. Il lattosio, zucchero di latte fresco di origine piemontese come CONSORZIO LATTERIE VIRGILIO naturalmente presente, viene scisso in due primo ingrediente. Il prodotto è traccia- ww.consorzio-virgilio.it zuccheri (glucosio e galattosio) facilmente bile: il consumatore può scoprire la pro- assimilabili dall’organismo. È un prodotto venienza del latte contenuto consultando Nome prodotto 2014, che si è svolto durante la 17ma edi- particolarmente indicato per i soggetti che la mappa multimediale Inalpitraccia sul Fettine al grana padano. zione di Cibus. mostrano una intolleranza al lattosio. sito www.inalpi.it. Digitando il numero di Breve descrizione del prodotto Ingredienti Ingredienti lotto riportato sul retro del pacchetto, Le fettine Virgilio al grana padano Dop sono Formaggio grana padano Dop (25%) (latte, Latte delattosato, panna delattosata, sale, con un click è possibile visualizzare tutti uno spuntino gustoso e ap- sale, caglio, conservante: lisozi- caglio, fermenti lattici. gli elementi utili relativi alla materia pri- petitoso; ideali per insapo- ma proteina dell’uovo), siero di Caratteristiche ma: dati, immagini e video di presentazio- rire primi piatti, hamburger latte concentrato, acqua, burro, Pelle di consistenza tenera, superficie liscia ne delle stalle fornitrici del latte utilizzato e panini o da assaporare proteine del latte, siero di latte e lucente, omogenea, di colore bianco latte; per produrre il lotto in ricerca ed ulteriori semplicemente con pane in polvere, sali di fusione: citrato pasta sottile di struttura fibrosa, che lascia informazioni riguardo la razza bovina pre- e grissini. La pratica confe- di sodio; sale, correttore acidità: fuoriuscire al taglio il ripieno semiliquido di valente, l’alimentazione e i valori medi di zione di cartone contiene acido citrico. colore bianco latte; morbida e leggermen- materia grassa e proteica del latte fornito. otto monoporzioni, facile Caratteristiche te elastica all’esterno; sapore caratteristico, Peso medio/pezzature da portare con sé anche Formaggio fuso a fette al grana fresco e amabile. 175 grammi (7 fette) – 350 grammi (14 per uno snack veloce e padano Dop. Peso medio/pezzature fette) – 1 Kg (50 fette). saporito. Le fettine Virgilio Peso medio/pezzature 125 e 250 grammi. Shelf life hanno ricevuto il premio Formato 150 grammi, contiene otto fette. Shelf life 9 mesi. come miglior “Innovazione di prodotto” in Shelf life 12 giorni. 26 occasione del Formaggi&Consumi Awards 180 gg, conservare in frigorifero. SCHEDE PRODOTTO

SALZBURGMILCH DISTRIBUITO DA MEGGLE ITALIA www.meggle.it

Nome prodotto Naturalmente senza lattosio (lattosio < Formaggio austriaco Bergkäse. 0,1 g/100g). Breve descrizione del prodotto Caratteristiche Il formaggio di montagna austriaco Almeno tre mesi di matu- Bergkäse nasce nella regione di Sa- razione in crosta naturale, lisburgo, dove le mucche possono prodotto con latte di pascolo, godere di verdi pascoli inconta- al 45% di materia grassa, senza minati e la lavorazione del latte additivi, né conservanti. Carat- è fatta secondo antiche tra- teristico gusto saporito-piccante, dizioni, una produzione di naturalmente ricco di calcio e senza qualità realizzata con ma- lattosio (lattosio<0,1g/100 grammi). terie prime selezionate che Peso medio/pezzature si trasmette nel gusto ricco e nel pro- Disponibile in diversi formati: 100 e 250 fumo pieno di natura di questo formaggio. grammi e 150 grammi in fette. Ingredienti Shelf life Latte crudo, fermenti, caglio, sale. 75 gg.

MARIO COSTA www.mariocosta.it

Nome prodotto pasta cruda, prodotto Gorgonzola piccante Dop esclusivamente con “Di una volta”. latte di vacca intero Breve descrizione del pro- pastorizzato. Il 1° dotto maggio 2014 il gor- Formaggio Doc prodotto se- gonzola piccante condo lo standard di produzio- Dop “Di una volta” ne di cui al D.P.R. N° 1269 del 30.10.1955. si è aggiudicato il primo Riconoscimento Dop 12.06.1996 (Reg. CEE premio al prestigioso trofeo di San Lucio N° 1107/96). nella categoria formaggi erborinati. Ingredienti Peso medio/pezzature Latte, caglio, sale. Forme da Kg. 11,5 ca. Confezionamento in Caratteristiche forme intere, mezze forme, quarti e ottavi, Formaggio erborinato dal gusto marcato, a porzioni in Atm.

BEPPINO OCCELLI www.occelli.it

Nome prodotto (tuber aestivum), sale, estratto per Crutin. brodo e caglio. Breve descrizione del prodotto Caratteristiche ll “crutin”, piccola cantina scavata Si consiglia l’abbinamento con nobili nel tufo, era la dispensa dei con- vini piemontesi come il Barbaresco e tadini di Langa. Questo formaggio il Barolo. In cucina il Crutin si rivela in- di latte di vacca e capra, a pasta grediente principe per sontuosi ripieni rotta arricchita da scaglie di tartu- o nel condimento di paste e gnocchi in fo d’estate, richiama concretamente bianco. lo spirito di questo luogo magico. Beppino Peso medio/pezzature Occelli per questo lo ha chiamato Crutin. Disponibile in due formati da 300 gr e 1 kg. Ingredienti Shelf life Latte di vacca, latte di capra, tartufo d’estate 30 giorni.

GRANAROLO www.granarolo.it

Nome prodotto Ingredienti Light. Latte pastorizzato, sale, caglio, fermenti lat- Breve descrizione del prodotto tici. Senza conservanti. Lo Stracchino Light Granarolo è il nuovo Caratteristiche formaggio a ridotto contenuto di grassi per Bontà e sapore delicato di sempre con il chi vuole restare in forma, senza rinuncia- 50% di grassi in meno rispetto allo Strac- re al gusto. La bontà e il sapore delicato chino Granarolo classico, senza conservan- di sempre con il 50% di grassi in meno ri- ti, disponibile nel pratico formato con due spetto allo Stracchino Granarolo classico, porzioni separabili da 100 gr ciascuna. in due pratiche porzioni separabili da 100 Peso medio/pezzature grammi, il formato ideale per accontentare Confezione da 200 grammi (100 gr x 2). tutta la famiglia.

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