BENVENUTI A GUIDA TURISTICA DELLA CITTÀ E DEL TERRITORIO

con il patrocinio di

INDICE Come arrivare e Numeri utili ...... pag. 2

l saluto del Sindaco ...... pag. 4 I La Città ...... pag. 5

Due passi nel Centro Storico di Pontremoli ...... pag. 6

Il Castello del Piagnaro e il Museo delle Statue Stele Lunigianesi ...... pag. 8

I principali monumenti ...... pag. 9

Le valli ...... pag. 14

La Via Francigena ...... pag. 17

La Via degli Abati ...... pag. 19

Itinerari in bicicletta ...... pag. 20

Le specialità di Pontremoli ...... pag. 22

Eventi ...... pag. 24

Dove mangiare e dove dormire ...... pag. 26

Servizi al turista e associazioni turistiche ...... pag. 29

Sara Bertocchi, Luciano Bertocchi, Francesco Bola, Pierangelo Caponi, Redazione: Clara Cavellini, Gabriella Toblini. Silvia Bertocchi Traduzione in Inglese: Andrea Antolini. Impaginazione e grafica: Guida turistica della Pro Loco (1996) Testi di riferimento: Guida turistica "Benvenuti a Pontremoli" del Comune di Pontremoli (2004) Deplians turistici di: Comune, dell'APT e della Provincia di Massa Carrara Francesco Bola, Angelo Ghiretti, Walter Massari, Bernardo Ricci Armani, Immagini: www.comune.pontremoli.ms.it, www.farfalleincammino.org, www.terredilunigiana.com, www.turismoinlunigiana.it Immagine di copertina di Graziano Lorenzetti Flickr: flickr.com/photos/28259716@N02

Finito di stampare Giugno 2014 COME ARRIVARE Autostrada A15 uscita Pontremoli In auto Strada Statale: SS 62 della Cisa

Linea - In treno Stazione di Pontremoli

Servizio ATN (www.atnsrl.it) In bus

Principali Distanze verso luoghi di interesse turistico e città d'arte: Km 23 da Stazione sciistica Zum Zeri Km 35 da Carrara (cave di marmo) Km 35 da La Spezia Km 50 da Parco Nazionale Cinque Terre e Portovenere (consigliato il treno) Km 60 da Stazione sciistica Cerreto Laghi Km 83 da Parma Km 90 da Lucca Km 100 da Pisa e Pisa Aeroporto G. Galilei (Tel. 050.849111 ) Km 100 da Genova Km 170 da Firenze Per ulteriori informazioni sui luoghi di interesse turistico nelle vicinanze di Pontremoli potete visitare il sito oppure chiamare il numero . www.turismomassacarrara.it 0585.240063

NUMERI UTILI Tel.: Tel.: Carabinieri 112 Ospedale 0187.4621 Via Groppomontone “S. Ant onio Abate” via Nazionale

Tel.: Tel.: Vigili del Fuoco 115 Vigili Urbani 0187.4601248 Viale - Aulla Piazza della Repubblica

Tel.: Tel.: Comune 0187.4601 Soccorso Stradale ACI 116 Piazzetta della Pace Tel.: Emergenza Sanitaria 118 Tel.: via Nazionale Biblioteca 0187.830134 Via P. Cocchi Tel.: Guardia Forestale 1515 Via Pineta

2 3 IL SALUTO DEL SINDACO

Fra le impercettibili ma inossidabili maglie della rete che il destino e la storia hanno voluto costruire per Pontremoli, il turista di oggi si trova immerso in un connubio affasci - nante fra passato e presente, amalgama di significati e di perché, che solo l’occhio at - tento e curioso di chi, oggi, è ancora interessato ad intuire, ricercare e riconoscere, può scoprire. In un momento storico e culturale caratterizzato da omologazione verso la globalizzazione, la nostra città difende le proprie radici e la propria unicità di storia e tradizioni, anche all’interno del panorama lunigianese, complice, forse, la sua unica e preziosa localizzazione geografica, offrendo antiche dimore e palazzi magistralmente decorati fra il ‘700 e l’800, chiese e musei, ponti medioevali e piazze, senza dimenticare la magica atmosfera che il castello del Piagnaro riesce sempre ad evocare.

I sapori della storia e del passato, testimoni ancora oggi della feconda presenza del - l’uomo nelle nostre terre, ricordano che le nostre vallate sono state vivo teatro di lotta alla miseria e di gradevole ospitalità al viandante, di incontri e di scambi, di sviluppo di arti e di mestieri, lasciandoci a disposizione, oltre alle tante testimonianze artistico-ar - chitettoniche, un patrimonio unico e interessantissimo di “ricchezza materiale ed im - materiale”.

Pontremoli, caratterizzata da una superficie territoriale molto vasta, si configura come uno dei comuni più importanti della Lunigiana. Si articola fra un territorio prevalentemente montuoso e interessanti aree pianeggianti. La tipicità dei tanti boschi di castagni, in - sieme agli allevamenti di bestiame e ad una agricoltura non sempre feconda, sono stati per secoli la maggiore fonte di vita della popolazione, dando origine ad una significativa tradizione eno-gastronomica, patrimonio, oggi più stimolante che mai, ricco di riti e di sapienza, esempio raffinato della felice risposta alla sfida che “necessità” e “ingegno” hanno lanciato ai nostri avi per trovare continue risposte ai tanti affanni del quotidiano. Respirare la sua atmosfera così ricca di contrasti e di testimonianze dei secoli, riscoprire il senso dei segni della storia facendo proprio il senso del trascorrere “lento” del tempo, dare alla memoria un significato che, al di là della semplice commemorazione o del senso di rimpianto, vada verso la costruzione di una nuova realtà, basata sul valore della persona e sull’importanza della creatività e dell’ingegno, vivere i tanti angoli sug - gestivi del centro storico, gustare e apprezzare i sapori della nostra cucina, questa è la grande eredità che ci è stata donata, garantirne l’esistenza è il grande impegno che ci siamo assunti.

Pontremoli, luogo di arti e di storia, simbolo di un territorio che vuole fare della cultura il proprio contenuto anche economico, città del libro e della lettura, porta di accesso alla Toscana della Via Francigena, saluta i propri ospiti con calore ed entusiasmo.

Il Sindaco Prof.ssa Lucia Baracchini

4 Vista dal castello del Piagnaro LA CITTÀ Definita nel Medioevo “unica chiave e porta ancora oggi è possibile raggiungere como - della Toscana”, già libero Comune, Città damente importanti mete turistiche come le nobile del Granducato di Toscana e Sede Cinque Terre e il Golfo dei Poeti, le Alpi Vescovile, Pontremoli è un importante cen - Apuane, la Versilia, o città come Lucca, tro della Lunigiana storica, ricco di storia, Pisa, Parma, Firenze, Genova e Milano. cultura e tradizioni. Il nome della città po - trebbe derivare dalla presenza di un “pons Menzionata per la prima volta intorno al 990 tremulus", un ponte tremolante non solo d.C. nel celebre itinerario dell’arcivescovo perché di legno ma anche perché soggetto di Canterbury Sigeric come sosta numero a distruzioni per le frequenti piene del fiume XXXI della Via Francigena, che dall’Inghil - . Il territorio del Comune di Pontre - terra portava a Roma (e viceversa), Pontre - moli è molto vasto ed ha una superficie di moli, grazie alla sua posizione strategica 182 Km² che lo pone, per estensione, tra i ebbe un notevole sviluppo nel periodo co - più grandi Comuni italiani. Si estende ai munale nel corso del quale mantenne la piedi dell'Appennino Tosco Emiliano al - sua indipendenza ed ebbe riconosciuto il l’estremo nord della Lunigiana toscana e si suo territorio di competenza dall’imperatore collega alle vallate confinanti tramite i passi Federico Barbarossa. A lungo contesa da appenninici della Cisa, del Borgallo, del varie Signorie italiane. Proprio per la sua Bratello, del Cirone. importanza strategica, dopo diversi pas - saggi di proprietà, nel 1650 Pontremoli Il centro storico si trova a circa 250 metri entrò nel Granducato di Toscana e visse un s.l.m. in una vasta conca che apre al terri - lungo periodo di stabilità politica e prospe - torio delle Valli del fiume Magra e dei tor - rità economica, che portarono alla totale ri - renti Verde e Gordana. costruzione dell’antico borgo (peraltro Si è sviluppato in antico nei limiti circoscritti devastato dall’incendio appiccato dalle dalla lingua di terra compresa tra il fiume truppe di Carlo VIII nel 1495), come testi - Magra e il torrente Verde, dominata dal Ca - moniano i numerosi palazzi signorili, la Cat - stello del Piagnaro, tra Porta Parma a nord tedrale e le numerose chiese (ricche di fino alla confluenza dei due fiumi, per tesori d'arte) distribuite nel centro storico. estendersi poi, a partire dal XII sec., sulla Passata sotto la dominazione francese alla sponda sn del Magra fino alla Porta Fioren - fine del ’700, nel 1815 Pontremoli tornò al tina a sud. Soltanto nella seconda metà del Granducato di Toscana per passare poi, Novecento l'abitato si è espanso nella nel 1847, sotto il Ducato di Parma fino al - vasta piana alla destra del Verde, detta ap - l’Unità d’Italia. punto Verdeno. Pontremoli è stata nei se - Pontremoli è nota anche come coli crocevia di antichi percorsi e snodo “Città del grazie al prestigioso strategico sulle vie di collegamento tra la Libro” Premio lette - che fu istituito nel 1952 e Pianura Padana, la e l’Italia cen - rario Bancarella trale. La sua posizione di collegamento, a viene ancora oggi assegnato dall’Associa - ridosso dell’Appennino, tra Regioni diverse zione dei Librai pontremolesi. è stata ed è un elemento caratterizzante, e 5 DUE PASSI NEL CENTRO STORICO DI PONTREMOLI Idealmente l’itinerario può cominciare nel settecenteschi dedicati alla Vergine. Sul - cuore della città, in l’altro lato della Piazza è il Piazza della Repub - Palazzo Vesco - , dove si trova il , dove ha sede anche il blica Punto Informazioni vile Museo . La grande piazza rettangolare, . Proseguendo in direzione Turistiche Diocesano su cui affacciano il , nord lungo si incontrano due Palazzo del Comune Via Garibaldi il e i e , tra le chiese più antiche della città. Tribunale palazzi Pavesi Bocconi San è dominata dal , enorme torre , dedicata al Santo patrono di Campanone Geminiano alta 36 metri, già parte centrale dell’impo - Pontremoli, si affaccia sull’omonima piaz - nente , fatta co - zetta; la sua fondazione risale all’XI secolo. fortezza di Cacciaguerra struire da Castruccio Castracani nel 1322, All’interno si conservano un tondo medie - successivamente rialzata e trasformata vale in arenaria raffigurante Cristo benedi - nell'attuale torre campanaria. L’adiacente cente e una stupenda statua lignea di è dominata dalla mae - Cristo che sale al Calvario, opera del XVII piazza del Duomo stosa facciata marmorea della sec.; poco più oltre, la chiesa di Cattedrale San Ni - dedicata a , che pro - , anticamente orientata in senso op - Santa Maria Assunta colò tesse la città dalle pestilenze dell’inizio del posto all’attuale: notevole all’interno la XVII secolo. L’evento è ricordato ogni anno statua del . Da ammirare il por - Cristo nero il 2 Luglio con una grande celebrazione re - tale in bronzo con numerose formelle che ligiosa. La costruzione del Duomo, realiz - raffigurano scene della storia della città. Il zato in seguito al voto perpetuo fatto alla borgo prosegue tra due file ininterrotte di Vergine nel 1630, iniziò nel 1636 e si pro - palazzi fino a , antico in - Porta Parma trasse fino al completamento della facciata gresso fortificato e principale accesso nel 1881; l'interno a pianta latina è in stile della città provenendo da nord. Salendo barocco, l'abside e il presbiterio sono or - lungo le strette e ripide stradine (i“sur - nati da stucchi dorati risalenti al XVIII se - chèti”) o le scalinate del Borgo del Pia - colo, la nicchia al centro dell'abside , il nucleo più antico dell’abitato, si gnaro conserva la statua lignea duecentesca raggiunge in breve il maestoso Castello della Vergine in trono con il Bambino, ve - , che domina la città, oggi del Piagnaro nerata come ; nella sede del . Tor - Madonna del Popolo Museo delle Statue Stele chiesa, divenuta cattedrale dopo l’ere - nando dal Castello verso il centro città, at - zione della Diocesi nel 1787, sono conser - traverso un percorso molto suggestivo, è vati numerosi pregevoli dipinti possibile raggiungere il ponte medievale

6 di San Francesco di sopra, detto della e il settecentesco torio di Nostra Donna . Al di là del ponte proprio a ri - . Da lì è visibile anche “Crësa” Teatro della Rosa dosso del torrente Verde ha inizio la l’ardito pas - ponte ottocentesco dei Quattro che conduce verso (San Geminiano, San Zita, San Fran - seggiata “dei Chiosi” Santi . Al principio del ponte si cesco d’Assisi, San Francesco Fogolla). villa Dosi Delfini può invece scendere una scaletta e per - Proseguendo lungo il borgo, nascosta tra correre verso sud la passeggiata lungo la le case, si intravede la parrocchiale di riva del torrente Verde fino al , poi si possono ammirare Parco della Santa Cristina , dominato dall’ altro maestoso ponte numerosi palazzi signorili, tra cui Torre palazzo medievale, quello di San Francesco di , , Petrucci Palazzo Negri Palazzo Da - sotto, detto anche , al ter - , e ancora le chiese di Ponte Stemma miani San Giacomo mine del quale si erge la Torre dei Seratti, , con l’adiacente del Campo Museo della chiusa un tempo dall’omonima porta. Que - , e Misericordia San Giacomo D’Altopa - st’area, in cui si trova la confluenza dei due . All'estremità meridionale della città è scio fiumi, è raggiungibile anche attraverso il la chiesa di , che conserva il San Pietro borgo, percorrendo le piazze e celebre scolpito nel XII secolo, Via Ricci Labirinto fino alla zona pedonale di scampato miracolosamente ai bombarda - Armani via Ca - , dove è anche possibile deviare menti dell’ultima guerra mondiale. Poco vour verso il , antichissimo oltre si trovava la porta sud di Pontremoli, ponte del Giubileo passaggio sul fiume Magra, ricostruito nel , demolita alla metà del Porta Fiorentina 2000, per raggiungere la trecentesca XIX sec. affiancata dall’ torre di Castelnuovo ora -

Passeggiata nel Centro storico ●●● IL CASTELLO DEL PIAGNARO E IL MUSEO DELLE STATUE STELE LUNIGIANESI Il domina in posizione castello del Piagnaro strategica il centro storico di Pontremoli. Il suo nome deriva dalle presenza di cave di piagne, caratteristiche tegole ricavate da la- stre di pietra arenaria utilizzate in Lunigiana per realizzare tetti e coperture. Il Castello, sorto nell’alto Medioevo con funzioni di pro- tezione e di controllo stra - dale, fu più volte tra- sformato nel corso dei se - coli, e, durante il '900, adibito a residenza privata e sede sco- lastica, fino alla completa ristruttura - zione a partire dagli anni 70. Ancora oggi sono visi- bili l'imponente mastio medievale, il corpo di fabbrica centrale anticamente utilizzato come caserma e i possenti bastioni cinque secente - schi, dai quali è possibile ammirare uno splen - dido panorama sulla città. Walter Massari Il Castello ospita dal 1975 il Museo delle Statue , Stele Lunigianesi “Augusto Cesare Ambrosi” uno dei più importanti musei della Toscana, com - pletamente rinnovato e riaperto al pubblico nel 2015 con un elegante e moderno allestimento che lo rende oggi punto di riferimento assoluto tra i musei dedicati alla megalitica preistorica. Le sono enigmatiche sculture in pietra Statue Stele databili tra il IV e il I millennio a.C. , scolpite nella pietra arenaria dagli antichi abitanti della Val di Magra. Classificate in tre gruppi tipologici (A,B,C), sono caratterizzate dalla tipica testa a mezzaluna, e rappresentano figure umane ma - schili e femminili, accompagnate da un com - plesso corredo di armi e ornamenti. Il nuovo allestimento del Museo, ampliato ed arricchito di un vasto apparato multimediale, espone oltre 40 Statue Stele originali, sotto una luce radente che ne esalta i tratti anatomici e i raffinati dettagli.

Museo delle Statue Stele “Augusto Cesare Ambrosi”- Castello del Piagnaro di Pontremoli Punto tappa Via Francigena e foresteria. Il castello è disponibile per matrimoni, convegni ed altri eventi. INGRESSO: Intero 5€ - ridotto 3€ over 65, under 14 e gruppi di almeno quindici persone. Gratuito per i bimbi al di sotto dei 6 anni e per invalidi Orari di apertura del museo Orario di apertura: tutti i giorni escluso il lunedì. Da maggio a settembre: 9:00 - 12:30 e 15:00 - 18:00 Da ottobre a aprile: ore 9:00 - 12:30 e 14:30 - 17:30 Museo delle Statue Stele Lunigianesi - Castello del Piagnaro Pontremoli, Tel. 0187.831439 8 [email protected] www.statuestele.org I PRINCIPALI MONUMENTI

Il Campanone La grande torre campanaria, simbolo della città, fu costruita nel 1322 per volere di Castruccio Castracani degli Antelmi - nelli; la torre era la parte centrale di una vera e propria fortezza, detta "Caccia - guerra", eretta nel cuore della città per di - videre le fazioni guelfa e ghibellina che abitavano rispettivamente i quartieri di Sommoborgo e Imoborgo, e in perenne conflitto tra loro; nel 1578 fu trasformata in campanile e torre civica.

Cattedrale Santa Maria Assunta La costruzione della Chiesa di S. Maria Assunta, che dal 1787 sarà Cattedrale della Diocesi di Pontremoli, si deve al voto formulato dalla popolazione della città nel 1630 perché la Madonna sal - vasse la città da una terribile pestilenza.

La grande chiesa fu edificata a partire dal 1636 su una precedente chiesa medie - vale detta Santa Maria di Piazza e fu ter - minata solo nel secolo XIX con la realizzazione della facciata in marmo di Carrara.

Inizialmente affrescata, oggi si presenta decorata con ricchissimi stucchi e intagli dorati in stile Rococò. All'interno dell'ab - side sopra l'altare maggiore è conservata la preziosa immagine della Madonna del Popolo, scolpita in legno di ulivo nel XIII sec., e oggi adornata assieme al Bam - bino di preziosissime corone e di un splendido abito che furono posti nel 1695.

Aperta tutti i giorni

9 Museo Diocesano (Piazza Duomo) Il Museo raccoglie le numerose testimo - nianze di arte, storia, fede, provenienti dal territorio dell'alta Lunigiana e illustra, anche grazie a ricostruzioni, calchi, riproduzioni in plastico, i momenti salienti della storia del Cristianesimo in Lunigiana dagli albori della Cristianizzazione fino alle vicende della Dio - cesi di Pontremoli nei secoli XVIII-XX.

Il Museo è visitabile su richiesta contat - tando i seguenti numeri: 0187.830572 (Curia) opp. 328.3120525 (Guide autoriz - zate)

Palazzo Dosi - Magnavacca Il palazzo, costruito nella prima metà del ‘700 su progetto di G. B. Natali, testimonia in modo emblematico il gusto, lo stile e lo sfarzo diffusi in numerose abitazioni private del centro storico di Pontremoli durante il periodo barocco. Le sale di rappresentanza sono decorate dallo stesso Natali e da Giu - seppe Galeotti con un imponente ciclo di af - freschi mitologici e allegorici, quadrature architettoniche e sfondati prospettici.

Visitabile su richiesta 328.3120525 (Guide autorizzate)

Museo della Misericordia (Via P. Cocchi) Il Museo, inaugurato recentemente, riper - corre attraverso una singolare raccolta di oggetti, documenti e mezzi di trasporto la vicenda della Confraternita della Misericor - dia di Pontremoli, una delle più antiche in Italia, fondata nel 1262.

Il Museo è visitabile su richiesta contat - tando i seguenti numeri: 328.4189933 - 334.8673300

10 LCa hchiieesaa e idl gir aSndaen co Fnvreantno acde essscao an - nesso sono legati secondo la tradizione al passaggio di San Francesco d’Assisi a Pon - tremoli nel 1219. La chiesa fu a lungo luogo privilegiato di sepoltura per i pontremolesi, come attestano le pietre tombali risalenti a un periodo tra il XIV e il XVI secolo. Fu in - grandita nel XV secolo e restaurata nel corso del XVIII. L’interno della chiesa è in - teramente decorato con raffinati stucchi e numerosi dipinti legati alla ristrutturazione settecentesca. Tra le opere di valore segna - liamo, nella navata sinistra, il quattrocente - sco bassorilievo in marmo attribuito ad Agostino di Duccio, raffigurante un'elegan - tissima Madonna con Bambino e una grande Crocifissione attribuita a Guido Reni; nell’abside una grande tela di Giam - bettino Cignaroli con l’Estasi di San France - sco. Aperta tutti i giorni Chiesa di Nostra Donna La piccola chiesa di Nostra Donna fu eretta accanto alla torre di Castelnuovo nel 1732- 1738 sulle fondamenta del cinquecentesco Oratorio della Madonna del Ponte distrutto da una rovinosa piena del fiume Magra. La decorazione interna della chiesa, progettata da Giovanni Battista Natali con dipinti dello stesso artista, del padre Francesco e di Se - bastiano Galeotti, è considerata il capola - voro del ”barocco pontremolese”.

Visitabile su richiesta

Teatro della Rosa Edificato lungo il corso del fiume Magra negli anni 70 del ‘700, fu sede dell'Accade - mia omonima, fondata da 25 famiglie nobili pontremolesi, il cui motto era "pungit et de - lectat". Il Teatro della Rosa è un tipico esem - pio di teatro settecentesco ed è il più antico della Provincia di Massa Carrara. Recente - mente restaurato, questo piccolo gioiello ar - chitettonico è oggi riaperto al pubblico.

Visitabile su richiesta

11 Convento Padri Cappuccini Questo grande complesso fu costruito alla metà del ‘600 sulla Costa di Santa Cristina, ad est dell’abitato cittadino su un poggio che sovrasta oggi la ferrovia. ll Convento ospita un interessante raccolta di reliquie di Padre Pio, ritenuta la più impor - tante del nord Italia. L’interno della chiesa con il suo arredo ligneo conserva il fascino della semplicità francescana.

Aperta tutti i giorni Il convento, come da sua vocazione, accoglie i pellegrini che percorrono la via Francigena all'interno dell'Ospitale di San Lorenzo Martire. Info: 0187.830395

EC’ shtaitea sedaifi cdatia Sexa-nnov oP dioeptor i o bombarda - menti del 1944 che distrussero completa - mente la precedente chiesa collegata al monastero di San Pietro de Conflentu. All’in - terno è conservato il celebre Labirinto del XII secolo, una lastra di pietra arenaria scol - pita che raffigura un labirinto corredato da simboli e una iscrizione. Il labirinto, simbolo che nel Medioevo richiamava il pellegrinag - gio e la via tortuosa alla ricerca della sal - vezza, è presente in numerosi luoghi lungo la via Francigena (simile a quello di Pontre - moli è, ad esempio, il labirinto posto sulla facciata del Duomo di San Martino a Lucca).

Visitabile su richiesta

Chiesa e Convento della SS. Annunziata Il complesso monumentale della SS. Annun - ziata, edificato circa 1km a sud dell'abitato cittadino, rappresenta il più importante mo - numento quattrocentesco della provincia di Massa Carrara. In questo luogo, lungo il tracciato dell'antica via Francigena, si veri - ficarono secondo la tradizione una serie di apparizioni della Vergine a partire dal 1470; da qui, l'edificazione della grande chiesa

12 (1474-1524) con annesso il convento affi - dato ai frati Agostiniani. La Chiesa, che pre - senta abside e presbiterio soprelevati, mostra forme tardogotiche che si mesco - lano con elementi rinascimentali: al centro dell'unica navata si trova lo stupendo tem - pietto ottagonale realizzato nel 1526, già at - tribuito a Jacopo Sansovino. All'interno del tempietto è la splendida Adorazione dei Magi di Luca Cambiaso, il maggiore pittore ligure del Rinascimento, autore anche della lunetta che sormonta l'accesso alla sacre - stia. Qui si può ammirare lo stupendo lavoro di intaglio in legno di noce realizzato da Frate Francesco Battaglia nel XVII secolo. All'esterno della Chiesa si trova l'accesso al convento e ai due suggestivi chiostri rina - scimentali, oggi sede dell'Archivio di Stato e della Fondazione Città del Libro.

Villa Dosi Attraversato lo scenografico viale dei Chiosi si giunge con una piacevole passeggiata alla grandiosa villa dei marchesi Dosi Del - fini, protetta da giganteschi cedri. Monu - mento nazionale, la villa è sWtaalttae r cMoastsrauri ta negli ultimi anni del ‘600 ed è ancora oggi di proprietà della famiglia Dosi Delfini.

La villa è proprietà privata.

Ponte Stemma

Walter Massari LE VALLI Il territorio del Comune si estende su tre vallate, ognuna con particolarità storiche e paesaggistiche di pregio. Ecco alcuni itinerari consigliati.

La Valle del Magra

La Valle del Magra e dei suoi affluenti Ma - seguendo percorsi diversi: due ci permet - griola e Civasola, oltre ad avere un impor - tono di scendere nella Valle della Magra tante ruolo in ambito viario, presenta raggiungendo o Cavezzana d’Antena affascinanti scorci paesaggistici, con una , l’altro ci consente di visitare la Cargalla ricca vegetazione boschiva che si alterna raggiungendo il Valle del Magriola borgo a zone coltivate punteggiate da piccoli e conosciuto per aver dato i na - di Succisa suggestivi borghi. Partendo da Pontremoli tali a a cui è stata dedicata una Santa Zita e seguendo la si su - cappella, edificata sui ruderi di quella che, Strada Statale n.62 pera la frazione di (in un vicino secondo la tradizione, fu l’abitazione dei Mignegno castagneto è situato il cinquecentesco suoi genitori. Per chi ama gli scenari pae - ). Proseguendo saggistici si consiglia di salire dall’abitato Oratorio di S. Terenziano sulla SS. 62 si giunge a , lo - di ai verdi prati di Montelungo Gravagna Groppo del calità citata come sosta nei più antichi iti - da cui si può godere una visione Vescovo nerari dei pellegrini medievali, è d’insieme della vallata. Da Gravagna, se - soprattutto conosciuta per le proprietà cu - guendo il corso del , si scende al Civasola rative delle sue acque oligominerali che , punto di collegamento fra le nu - Molinello sgorgano dalla cosiddetta merose frazioni che compongono la Valle “Fonte della . Montelungo si trova a soli 5 km dal della Magra. Salendo da Molinello in dire - virtù” (m.1041), storico valico zione dei borghi di e Passo della Cisa Casalina Pracchiola sorvegliato da una piccola chiesa dedi - è possibile raggiungere il Passo del Ci - cata alla e oggi (m.1255) posto alle pendici del Madonna della Guardia rone segnalato come la gruppo montuoso su cui svetta il “Porta della Via Fran - Monte .Lasciando la statale (m.1831); su questa strada presso cigena in Toscana” Orsaro della Cisa si può tornare verso Pontremoli l’abitato di è posto un Groppodalosio suggestivo ponte medievale a un'unica ar - cata tutt’ora percorribile a piedi. Dal (m.1401) che sovra - monte Borgognone sta nasce il fiume Magra e Pracchiola nella zona si trova la cascata denominata , vero gioiello naturalistico. Sul “il Piscio” valico del Cirone c’è una suggestiva chie - setta dedicata alla . Madonna dell’Orsaro Ponte di Groppodalosio 14 La Valle del Verde

Lago Verde Partendo da Pontremoli e percorrendo la di pesca. Nelle vicinanze si trova un sug - si gestivo villaggio in pietra in località Strada Provinciale n.39 del Bratello Far - giunge in breve a ; qui in una pic - . Da Cervara è possibile scendere a Traverde farà cola cappella ( Pontremoli passando per la strada comu - Oratorio di S. Maria ) annessa al cimitero si trovano al - nale che conduce alle frazioni di Bianca Prà del cuni pregevoli affreschi quattrocenteschi e di da cui si ha un panorama Prete Barca di scuola lombarda. Proseguendo sulla completo della Val di Magra e del crinale provinciale si arriva a , paese im - appenninico: dall’ , Grondola Orsaro al Marmagna portante nel passato per la sua posizione dal , sino alle bian - monte Aquila al Sillara strategica e per il suo importante , che . Scendendo verso Pon - castello Alpi Apuane i cui ruderi ancora oggi sorvegliano, arroc - tremoli si possono raggiungere gli abitati cati su un poggio solitario, gli di , e , nota antichi trac - Dozzano Bassone Vignola . quest’ultima per la presenza della ciati delle vie del Borgallo e del Bratello Pieve di Oltre Grondola si incontrano i due paesi di , ricordata per la prima volta S. Pancrazio e che conservano numerose nel 1148. La pieve, nonostante i numerosi Braia Bratto costruzioni rustiche interamente realizzate restauri, conserva l’antico impianto roma - in pietra. Continuando sempre sulla Pro - nico a tre navate e, di recente, è stata rin - vinciale si arriva al venuta un’abside laterale protoromanica. Passo del Bratello (m.953) dove è stata eretta la Si racconta che sotto l’altare di Cappella S. Croce . Da qui è possi - sia murata un’ara pagana. Il culto di S. dedicata agli emigranti bile raggiungere, attraverso una strada Croce sarebbe, infatti, da legarsi alla cri - sterrata, prima la (m.1173) stianizzazione del territorio. La sera del 2 Croce di Ferro e, poi, la sommità del maggio, precedente la festa di S. Croce, monte Molinatico (m.1549). al termine dei vespri, viene acceso un in cui, un tempo, venivano grande falò Spostandosi in direzione del , statuette lignee che se - Passo del bruciati i pipìn tra ruscelli, cascate, cascinali e condo la tradizione rappresenterebbero gli Borgallo fitti boschi si arriva a , collegato ai idoli pagani bruciati dalla popolazione Guinadi numerosi borghi dell’alta Valle del Verde. quando si convertì al Cristianesimo. Il più importante abitato di questa vallata fu, almeno nel passato, , centro Cervara assai popoloso e sede di un antico ospe - . Da qui proseguendo lungo una dale strada sterrata si giunge al , Lago Verde piccolo specchio d’acqua incastonato tra prati e boschi di faggio, a un’altitudine di oltre mille metri, meta di escursioni e gare

Torrente Verde 15 La Valle del Gordana

Stretti di Giaredo La Valle del torrente Gordana è posizio - paese di ; qui nel 1948 è San Cristoforo nata nella parte più occidentale del territo - stata rinvenuta la più settentrionale tra le rio comunale: risalendo dalla località , nonché una Casa Statue Stele della Lunigiana si raggiungono le frazioni di delle più antiche. Risalendo la valle in di - Corvi Doz - e , ove si trova la rezione di Zeri si può raggiungere zano Scorano Villa Pa - Arze - con un pittoresco , centro abbarbicato sul dorso di uno vesi-Negri giardino lato , dotato di belvedere e ninfeo. sperone del da cui si “all’italiana” Monte Rotondo Scendendo verso e gode una splendida vista sui paesi del Valunga Cavezzana e risalendo il corso del torrente fondovalle. La chiesa del paese è dedi - Gordana Gordana, si giunge all’imboccatura dei cata a . Scen - San Michele Arcangelo suggestivi , sito di dendo nuovamente verso Pontremoli, è Stretti di Giaredo grande interesse naturalistico, dove il tor - possibile visitare la an - Pieve di Saliceto rente scorre tra due ripide pareti di diaspri ticamente nota come Pieve dei S.S. Ippo - rossi e verdi che in passato furono utilizzati e ultimamente lito e Cassiano di Urceola per realizzare alcuni altari delle chiese oggetto di scavi archeologici. Non lontano, pontremolesi; è possibile risalire le gole dirimpetto al fiume Magra, tra i torrenti degli stretti di Giaredo per diverse centi - Gordana e Teglia, si distende , in Oppilo naia di metri camminando e nuotando, im - mezzo a declivi ornati di vigneti. Ripren - mergendosi in un ambiente suggestivo e dendo la provinciale si giunge, superata la incontaminato (è consigliabile informarsi zona artigianale di Novoleto, al paese di presso l’ufficio informazione turistica su Teglia, contraddistinto dal campanile di come raggiungere il sito e sulla sua fruibi - foggia romanica. Al di sopra di un ansa lità - visite guidate estive). Proseguendo dell’omonimo torrente è posta la settecen - sulla destra del Gordana si giunge al . tesca Villa Pavesi Negri

Villa Pavesi Negri 16 La Valle del Magriola La Valle del Magriola scende dal raccolta è regolamentata all'interno della Passo fino al sobborgo pontremolese gestita dalla omo - della Cisa riserva del Giogallo di , traversando i paesi di nima Cooperativa. Succisa ha un sito In - Mignegno Mon - e e costeggiando il terri - ternet ufficiale: , telungo Succisa "il paese di Succisa" torio di . Una valle caratterizzata www.succisa.it. Cargalla da splendidi boschi, dove castagni e faggi A , celebre per le sue Montelungo acque dominano il paesaggio, ma anche scrigno , meritano una visita la termali chiesa di di un ricco patrimonio culturale dissemi - e il , un antico San Benedetto “Palazzo" nato nei numerosi e pittoreschi borghi. edificio storico che la tradizione locale col - A si trovano , edifi - lega con il percorso della . Mignegno "Il Palazzo" Via Francigena cio in cui secondo la tradizione dormì il re A Montelungo infatti è attestata fin dall'Alto di Francia Carlo VIII, l' Medioevo la presenza di un insediamento oratorio di San Te - e la religioso amministrato dall'ordine Benedet - renziano chiesa di Santa Maria As - . A (nome collettivo che tino, uno con funzioni di sunta Succisa “xenodochium” indica un insieme di piccoli borghi posti ospitalità e assistenza ai pellegrini e viag - sotto il ) meritano una vi - giatori in transito lungo la strada della valico della Cisa sita la Cisa. Nella Valle del Magriola vi sono di - chiesa di Santa Felicita e Perpe - , i resti del , il verse trattorie aperte tutto l'anno che pro - tua castello Palazzo , la pongono cucina tipica. Le feste più Ferrari-Musetti Casa-Cappella di , i cui natali Succisa si contende importanti sono la festa del fungo e la Santa Zita a Succisa (rispettiva - con Monsagrati nel lucchese (anche i luc - festa di Santa Zita mente a settembre e aprile), la chesi riconoscono comunque che il padre festa di della Santa fosse succisano). La Valle del a Montelungo (in marzo), San Benedetto Magriola è celebre inoltre per i la a Mignegno (il funghi por - festa di San Terenziano , certificati con , la cui primo settembre). cini marchio IGP LA VIA FRANCIGENA

La Via Francigena, così chiamata perché di ogni paese e di ogni strato sociale, at - in epoca medioevale fungeva da asse di traversava la Lunigiana, naturale corridoio collegamento tra la Francia e Roma, è di collegamento tra il nord Italia e la peni - oggi riconosciuta dal Consiglio d'Europa e sola. Lungo questo percorso Pontremoli valorizzata come era una tappa obbligata, citata in tutti gli uno dei più importanti itinerari storici medievali a partire dal più itinerari religiosi, culturali e turistici in . Questa importantissima via di col - antico e famoso, quello dell’arcivescovo Europa legamento, percorsa per secoli da uomini Sigerico di Canterbury datato al 990-994

17 d. C, in cui è segnalata come tappa n. tero percorso su strade non asfaltate . Oggi è pos - lontano da rumori e pericoli. La tappa mi - XXXI tra Roma e Canterbury sibile ripercorrere (a piedi, in bicicletta o a sura circa 20 km e sono necessarie 6-7 cavallo) sulle orme dei pellegrini e dei mer - ore per percorrerla tutta (in alternativa è canti medievali, questo cammino lento e possibile percorrere alcuni tratti scelti). autentico che permette di riscoprire al tempo stesso il fascino del nostro passato Dal , si sale a sinistra Passo della Cisa e le ragioni del nostro presente. della scalinata che conduce al Santuario , seguendo della Madonna della Guardia il segnavia “00”. Dopo poche centinaia di metri si svolta a sinistra seguendo l’indica - zione VF (fare attenzione al bivio) e, attra - verso un bosco di faggi e pini si raggiunge, in un’ora circa, il Passo del . Si scende lungo la strada na - “Righedo” zionale sino al primo tornante; qui si svolta a sinistra, salendo a fianco della cabina elettrica dapprima per una strada sterrata, poi lungo il sentiero, seguendo il crinale, per raggiungere tra prati il monte “Cuc - a 1000 mt. s.l.m. (ottima visuale chero” con a sinistra la vallata di Gravagna e sullo sfondo il , davanti “Groppo del Vescovo” la catena dell’Orsaro, a destra tutta l’Alta Val di Magra).

Il sentiero scende tra carpini e cerri fino all’abitato di . Subito Cavezzana D’Antena dopo la prima casa il sentiero svolta a si - nistra sino a raggiungere il villaggio di (un’ora e trenta circa dal passo Groppoli del Righedo). Sempre scendendo si arriva in pochi minuti ad attraversare il torrente per poi giungere alla frazione di Civasola . Da qui attraversato il paese il Previdè sentiero prosegue per campi, oliveti e vigne per raggiungere in breve il villaggio di e, scendendo Groppodalosio inferiore a destra, l’antico ponte ad arcata unica (XIV secolo) che attraversa il fiume Magra. Superato un castagneto da frutto si risale al paese di dove il sentiero co - Casalina steggia le case a sinistra (notare in cima La tappa appenninica Passo Cisa-Pon - al paese un vecchio oratorio attualmente è una delle più interessanti del tremoli adibito a mulino con soprastante vascone tracciato italiano, per le sue caratteristiche per la riserva di acqua); dopo il cimitero di di pregio ambientale e paesaggistico e Casalina si sale a sinistra lungo una mulat - per la possibilità di camminare per l'in - tiera fino alla frazione di Toplecca supe -

18 . Poco oltre il sentiero prosegue tra (lungo la strada le stazioni della Via Cru - riore boschi prevalentemente di castagno fino cis); proseguendo sempre in discesa tra ad arrivare in (piccola gli oliveti lungo una mulattiera si raggiunge località Crocetta cappella in muratura tra i prati). Da qui ini - la città di Pontremoli in prossimità del vec - zia la discesa fino al paese di chio ospedale (ore tre da Groppoli). Arzengio

LA VIA DEGLI ABATI

Un antico percorso storico, alternativo alla Via Francigena, è detto oggi “la Via degli Abati”. Questa via fu anticamente percorsa a partire dal VII secolo dai monaci del (PC) come direttrice di collegamento tra monastero di San Colombano di Bobbio Pavia, Piacenza, Bobbio, Pontremoli e Lucca. A lungo dimenticata, oggi questa impor - è stata riscoperta e valorizzata, con tante Via storica la particolarità di essere intera - lontano dagli “intralci moderni”, adatta anche per gli mente percorribile a piedi, appassionati di . Fra monasteri, castelli e antiche tracce mountain bike e di equitazione di insediamenti medievali, la Via degli Abati si snoda in un percorso di circa , 192 Km , per la gran parte immerso in una natura selvatica e sugge - da Bobbio a Pontremoli stiva. L'ingresso in Lunigiana è da Borgo Val di (PR) attraverso il passo del Bor - , dal quale si discende agli abitati di Cervara e Vignola fino a Pontremoli. Le tappe gallo della Via degli Abati sono piuttosto impegnative (circa 30km al giorno) e il segno da . seguire è indicato dalla sigla VA e i segnali bianchi e rossi Sito Web: www.viadegliabati.com ITINERARI IN BICICLETTA

Itinerario: Ai piedi dell’Appennino tosco-emi - liano in mountainbike. Un percorso ad anello di circa 40 Km che ci porterà, attraverso strade asfaltate, antichi sentieri e mulattiere da Pontremoli sino ai piedi della catena appenninica, al Rifugio attraverso i ; si alterneranno borghi, boschi, tratti Mattei del Cai prati di Logarghena aperti e soleggiati dove lo sguardo si apre su ampi scorci di Lunigiana. Le vostre ruote passeranno dall’asfalto al pietrisco e da questo al terreno, le radici degli alberi e i sassi; per la discesa varie possibilità a seconda delle vostre abilità e del vostro desiderio di adrenalina.

Lunghezza: 37 Km Durata: mezza giornata Altimetria: min. 236 (Pontremoli) – max. 1150 (Rifugio Mattei) Strada: asfalto e sterrato Bicicletta: mountain bike Difficoltà: medio-impegnativo Partenza: Pontremoli Arrivo: Pontremoli (percorso ad anello) si prende la , in prossimità della Da Pontremoli SS62 della fugio “Enrico Mattei” e si raggiunge fontana, si svolta a sinistra per raggiun - Cisa in direzione Parma l’abitato di . Qui la strada conti - gere il rifugio, da cui si può godere di un Mignegno nua a salire sino al bivio, sulla destra, con bellissimo panorama. Si ripercorre lo la dove ha ini - stesso tratto in discesa, al bivio in corri - SP42 del Passo del Cirone zio un tratto di saliscendi fino alla località spondenza della fontana, si svolta a sini - . Seguendo l’indicazione per il stra fino ad incrociare la strada asfaltata. Molinello Passo del Cirone si incontra, sulla destra, In discesa si arriva a e dopo Serravalle il bivio per . Si attraversano altri 2,2 Km a , si prosegue sempre Logarghena Caprio , e dove fini - in discesa attraversando i paesi di Versola Toplecca La Piagna Ponti - sce la strada asfaltata e comincia quella e , e si ritorna ad incro - cello Scorcetoli sterrata carrozzabile. La pendenza au - ciare la che si segue in SS62 della Cisa menta e, dopo circa 4 Km, al bivio per il direzione nord, . ri - verso Pontremoli

20 Itinerario: Luoghi della fede e di difesa lungo la Via Francigena.

Lunghezza: 37 Km Durata: mezza giornata (con arrivo ad Aulla) – giornata intera (con ritorno a Pontremoli) Altimetria: min. 50 m asl(Aulla) – max. 380 m asl(Castiglione del Terziere) Strada (road): asfalto (asphalt) Bicicletta: con da strada Difficoltà: medio Partenza: Pontremoli Arrivo: Aulla Percorso (route): Pontremoli - Ponticello (Filattiera) - Caprio (Filattiera) - Filattiera - Mocrone (Villafranca) - Malgrate (Villafranca) - Bagnone - Castiglione del Terziere (Bagnone) - Merizzo (Vilafranca) - Amola (Lic - ciana Nardi) - Monti di Licciana Nardi - Aulla

passa nei pressi del , borgo di Ponticello famoso per le sue case-torri, si prosegue sino alle porte del borgo di , qui si Caprio devia sulla destra, direzione . Un Filattiera breve tratto di strada, in discesa prima e in salita poi, tra i boschi, conduce all’abi - tato di Filattiera Alta, con il suo castello e il suo borgo. Da qui si scende riguada - gnando la e la si imbocca in dire - SS62 zione sud, , sino a Villafranca Lunigiana deviazione sulla sinistra per Bagnone. Si passa sotto i borghi di e Mocrone Mal - e si attraversa , la sua grate Bagnone piazza e i portici, e si sale sino al castello. Da qui si prosegue in direzione Casti - , con meraviglioso ca - glione del Terziere stello, si passa nelle vicinanze del borgo e Dal centro storico di Pontremoli si imbocca si imbocca strada in discesa sino a SP per la , si passa di . La strada sale SS62 in direzione sud Monti di Licciana Nardi fronte alla chiesa e senza asperità, passa affianco ai borghi di convento della S.S. e si prosegue sino all’abitato e e arriva al borgo di Annunziata Merizzo Amola di dove si devia sulla sinistra, , dominato da bel castello. Si im - Scorcetoli Monti direzione , . La strada bocca sino ad Ponticello Caprio SP665 in direzione Aulla inizia a salire, si attraversa caratteristico incontrare la , SS62 del Passo della Cisa , si che si segue sino ad Aulla. ponte in pietra “a schiena d’asino”

21 LE SPECIALITÀ DI PONTREMOLI

TIl perismot apiratotol tiipico della tradizione pontremo - lese sono i , una particolare Testaroli (acqua e farina) preparata nei testi, un reci - piente d’argilla o ghisa che, come una sorta di “forno portatile”, fa da tramite tra il fuoco e il cibo. Il testarolo cotto nel testo può essere con - servato in dispensa e, al momento opportuno, deve essere tagliato a losanghe e ammorbidito per pochi secondi in acqua portata a bollore; una volta pronto il testarolo può essere condito con olio d’oliva e formaggio o con il ligure. Nato come piatto povero della tradizione con - tadina, oggi il testarolo è una specialità cono - sciutissima e divenuta presidio Slow-food.

AGlim or pontremolesi, semplici ma gustosis - Amor simi dolci di pasticceria, sono formati da due sottili cialde di wafer che contengono una ricca crema pasticcera. La ricetta originale degli Amor è stata importata nella zona da alcune famiglie di pasticceri sviz - zeri ed è ancora un segreto inimitabile, traman - dato di generazione in generazione solo in alcune pasticcerie pontremolesi.

LSa pongaèt a un dolce tipico della Lunigiana Spongata e della zona montuosa tra Liguria, Emilia e To - scana. La Spongata di Pontremoli è formata da due strati di pasta che si farciscono con un ri - pieno di miele, cacao, frutta secca e candita, aromi e spezie. All’inizio del 1800, il caffè Cep - pellini era diventato famoso per questo dolce tanto gradito al duca di Parma, Carlo III. L’antico caffè non c’è più ma altre pasticcerie lo ripro - pongono in varie dimensioni.

TLao rta d’eèr ubnai torta salata realizzata con Torta d'erbi una sottile sfoglia di acqua e farina e un ripieno di erbe spontanee e verdure di stagione che si differenzia da quelle del resto della Lunigiana perchè le verdure vengono preparate a crudo. Non esiste una ricetta fissa e gli ingredienti del ripieno variano a seconda della stagione e dei gusti. Nella tradizione pontremolese sono pre - senti numerose altre torte salate a base di ver - dure, ortaggi ed erbe spontanee (Barbotla, Erbadela ecc.). 22 Fuungnhgi I.h Gi. PI.:G So.nPo. principalmente quat - tro le specie del genere Boletus (il fungo porcino) che nascono naturalmente nei boschi di castagni e di faggi della zona. I porcini freschi, secchi o sotto'olio ven - gono venduti a Pontremoli e hanno un pro - fumo e un gusto inimitabili! Per informazioni sulla raccolta funghi consulta il sito del comune

MNeil eploent rdemeolllease L vuenngoignoi apnrodao tDte .aOl- .P. cune varietà di miele tra le quali primeg- giano il miele di castagno e di acacia, caratterizzato da qualità organolettiche che ne fanno un unico nel panorama inter- nazionale. Il miele della Lunigiana è il primo miele italiano ad aver ottenuto dal- l’UE la Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.).

OAnlcihoe Peonxtretmraoliv veanrtag lain preod duzio nOe ldii volaio Toscano I.G.P. extravergine di qualità e del Toscano IGP "Col - line della Lunigiana”. La produzione locale è in grado di offrire un'ampia scelta che spazia dagli oli biologici a miscele di oli ricavati da di - verse varietà di piante tipiche del paesaggio to - scano, oltre che oli ricavati da una sola varietà di olive, ciascuno dotato di peculiarità gusto-ol - fattive capaci di soddisfare anche i palati più esigenti.

FQuaersiton apr oddio ttco ansastcaeg nnelela Dtra.dOizi.oPn.e contadina in cui la castagna, frutto dell’ “albero del pane”, veniva coltivata, rac - colta, essiccata e macinata per divenire la base di quasi tutti i piatti consumati quoti - dianamente, dai pani alla polenta ai dolci. Oggi la farina di castagne è un ingrediente importante nella cucina locale dai primi piatti ai dolci.

VNeilnlai z oI.nGa d.iT P odnterelmlaoli Vsoanol pdroid Mottia ngu- ra merosi vini ad Indicazione Geografica Ti- pica (IGT). I vitigni prevalentemente utilizzati sono Durella, Albarola, Trebbiano e Vermentino per il vino bianco; Pollera, Ciliegiolo, Groppello e Merlot per i vini rossi; Pollera, Ciliegiolo e Merlot per il ro- sato. EVENTI

GENNAIO

6 Ge nnaio: Festa della Befana con arrivo del treno a vapore da La Spezia.

17 Ge nnaio: Falò di S. Nicolò presso Ponte Pompeo Spagnoli : Ultima domenica del mese Fiera di S. Geminiano

31 Gennaio : Falò di S. Geminiano presso Ponte della Crësa

APRILE

4° fine settimana del mese: “Bancarelfiore” (mostra-mercato fiori e piante)

MAGGIO

a 2 domenica del mese: Marcia delle giunchiglie nei prati di Logarghena a cura della sez. CAI di Pon - tremoli

Ultimo o penultimo sabato del mese : Premio letterario per ragazzi “Bancarellino” LUGLIO

1° fine settimana del mese : Festa di S. Pietro con spettacolo pirotecnico Festa della Madonna del 2 Luglio : Popolo . Alla sera il Concerto della Musica Cittadina in piazza Duomo

a 2 domenica del mese Madonna dell’Orsaro , Passo de:l Cirone

3° fine settimana di Luglio : Premio “Bancarella Sport” Venerdì: Premio “Bancarella Cucina” Sabato: Premio letterario “Bancarella” Domenica: 24 AGOSTO

Chiese e Palazzi aperti Aperture straordinarie e visite guidate nei weekend di Luglio e Agosto

14 Agosto “Stranotturna” gara :p odistica

4° fine settimana (da mercoledì a domenica) : Medievalis Rievocazione Storica medievale

29 Agosto: Festa della Madonna della Guardia , presso Passo della Cisa

SETTEMBRE

1° Settembre: Walter Massari Festa religiosa presso il Santuario di S. Terenziano, loc. Mignegno

a a 2 o 3 domenica Festa del fungo a Succisa

OTTOBRE Walter Massari a a a a 1 - 2 - 3 - 4 domenica del mese : “Castagnata” , parco della Torre in fondo a Via Cavour Mercatino di prodotti tipici in via Cavour

NOVEMBRE

Ultimo sabato del mese : Fiera di S. Andrea

DICEMBRE

Periodo natalizio : Rassegna dei Presepi e mostra degli An - geli ; Presepe di S. Francesco nel centro storico.

31 Dicembre Festa di Capoda:n no

25 DOVE MANGIARE E DOVE DORMIRE

Ristorazione Pernottamento Pizzeria Campeggio Piscina

Ristoranti, Trattorie e Pizzerie RISTORANTE “ALTA COSTA” TRATTORIA “GARIBALDI” Località Ceretoli Via P. Cocchi Tel. 347.6186314 Tel. 331.2341721

“ANTICA TRATTORIA PINELLI” RIST. PIZZERIA “IL GIRASOLE” Località Montelungo Via Manfredo Giuliani Tel. 0187.436135 Tel. 0187.460009 E-mail: [email protected] RIST. PIZZERIA “IL MENHIR” Via IV Novembre RIST. “APPENNINO” di Pinelli Alberto Località Montelungo Superiore Tel. 0187.830948 Tel. 0187.436131 E-mail: [email protected] TRATTORIA “IL PAIOLO” Via Europa Tel. 0187.830874 TRATTORIA “BACCIOTTINI” Via Ricci Armani Tel. 0187.830120 LToRcAaTliTtàO SRuIcAc “isILa TPEolSlinTaO” Tel. 0187.874002 TRATTORIA “BUSSÉ” Piazza Duomo Tel. 0187.831371 TRATTORIA “L’ALPINO” Via Nazionale Tel. 0187.830212 RISTORANTE “CÀ DEL MORO” Via G. Bellotti, 10 Tel. 0187.830588 TRATTORIA “L’OCA BIANCA” Via Cavour Tel. 0187.833219 OSTERIA “CAVEAU DEL TEATRO” E-mail: CASA VACANZE [email protected] Via del Teatro Tel. 0187.833228 RISTORANTE “LA CORTINA DI E-mail: [email protected] CACCIAGUERRA snc” Piazza della Repubblica, 2 RIST. PIZZERIA “COUNTRY CLUB” Via Veterani dello Sport Tel. 393.0637713 Tel. 0187.832581 TRATTORIA “LA DINA” E-mail: [email protected] Località Molinello Tel. 0187.836614 TRATTORIA “DA MARIETTA” Località Gravagna TRATTORIA “LA VECCHIA MIGNEGNO” Tel. 0187.436082 Via Nazionale E-mail: [email protected] Tel. 0187.830249 E-mail: [email protected] TRATTORIA “FERRARI” Località Succisa Pollina “LOCANDA DEGLI ACERI” Tel. 0187.874020 Località Passo della Cisa Tel. 0187. 836421 E-mail: [email protected]

26 TRATTORIA “MAFFEI” Località Molinello Tel. 017.836620 CAFFETTERIAPIZZERIA “PRELIBÒ” Via Sforza E-mail: [email protected] Tel. 0187.833203 TRATTORIA “MAGNANI” Località La Borrella di Gravagna Tel. 0187.836556 Alberghi

RIST. PIZZERIA “MANUEL” “HOTEL NAPOLEON” Località Teglia Piazza Italia Tel. 0187.439680 Tel. 0187.830544 E-mail: [email protected] RISTORANTE “MARINI LUCIANA” Piazza Stazione “CÀ DEL MORO RESORT” Via G. Bellotti, 2 Loc. Casa Corvi TRATTORIA “MARIONI RENATO” Tel. 0187.832202 Località Guinadi San Rocco Tel. 0187.834715 Agriturismi TRATTORIA “NORINA” Via Garibaldi “ALAMARA” Tel. 0187.460628 Località Arzengio Tel. 333.2832936 “OSTERIA DELLA BIETOLA” Via della Bietola “CÀ DEL LUPO” Tel. 0187.831949 Località Traverde Tel. 338.9238373 “OSTERIA DELLA LUNA Via della Pietro Cocchi AZIENDA AGRITURISTICA “COPIADO” Tel. 0187.836610 Località Copiado di Montelungo Tel. 347.9366939 TRATTORIA “PELLICCIA” Via Garibaldi “COSTA D’ORSOLA” Tel. 0187.830577 Località Costa d’Orsola Oppilo E-mail : [email protected] Tel. 0187.833332

OSTERIA “SAN FRANCESCO E IL LUPO” “AGRITURISMO FILIPPI” Piazza San Francesco Località Oppilo Tel. 0187.833064 Tel. 377.1141020 E-mail: [email protected] RIST. PIZZERIA “SAN GIORGIO” Via Nazionale AZIENDA AGRITURISTICA “GUSSONI” Tel. 0187.831543 Località Vignola Canà Tel. 0187.830912

Pizzerie d’asporto “IL GLICINE E LA LANTERNA ” Località Vignola Querceta “PECCI ROBERTO” Via del Seminario Tel. 0187.460050 Tel. 0187.831786 “IL PARADISO” Località Costa San Niccolò “GENDI” Via Cavour Tel. 392.6950238 Tel. 328.5779350 AGRICAMPEGGIO “MUSETTI” Località Grondola “TIME OUT” Via Roma Tel. 333.8841166 Tel. 392.4836991 E-mail: [email protected]

27 AGRICAMPEGGIO “LA LUNA E I FALÒ” “IL GIARDINO DI ROSMARINO” Località Careola Strada per Arzelato Tel. 320.5555561 Tel. 0187.1835137 E-mail: [email protected] E-mail: [email protected]

“LA SERRA” “IL POGGIO DI TRAVERDE” Località Vignola Loc. Traverde Tel. 335.7752116 Tel. 339.2989349 E-mail: [email protected] “LUCCHETTI FERRARI” Via Costa San Nicolò Tel. 0187.830571 “LE CAMERE DI S. FRANCESCO E-mail: [email protected] E IL LUPO” Vignola Canà,13 Tel. 347.0395243 “PODERE BENELLI” Località Oppilo E-mail: [email protected] Tel. 338.9104330 “PINELLI” “PODERE ROTTIGLIANA” Loc. Montelungo Sup., 12 Località Rottigliana Tel. 0187.436131 Tel. 0187.833480 E-mail: [email protected] E-mail: [email protected]

“PRATO FRANCO” “PODERE BRAMAPANE” Località Costa San Nicolò Località Cargalla Tel. 0187.830173 Tel. 333.9766431 E-mail: [email protected]

“VILLA DEI ROSETI” Bed & Breakfast Località Traverde Tel. 339.2852873 “AI CHIOSI” Via Chiosi E-mail: [email protected] Tel. 340.2357383 “ZELLO” “AZZURRA” Loc. Casalina Via Porta Parma, 30 Tel. 349.5269388 Tel. 333.9344636 E-mail: [email protected] E-mail: [email protected]

“CÀ BATTISTA“ Località Montelungo CAV - Casa Alloggio Vacanza Tel. 327.8387687 “EREMO GIOIOSO” Loc. Previdè, 4 “DA FRANCESCA E CLEO” Via Piagnaro Tel. 335.5647227 Tel. 339.5970871 E-mail: sempreinzona.pec.it E-mail: [email protected] “IL POZZO ” Pieve di Saliceto “ENZO” Via Mon.G.Sismondo Tel. 333.4770320 Tel. 333.2404895 E-mail: cavellini@ email.it

Walter Massari SERVIZI AL TURISTA E ASSOCIAZIONI TURISTICHE 0187.832000 Ufficio Turistico Pontremoli - Info Point Tel.: [email protected] e-mail: 0187.4601235 Comune - Segreteria del Sindaco Tel.: [email protected] e-mail: Piazzetta della Pace 360.700369 - 313.8214817 Pro Loco Tel.: www.prolocopontremoli.it sito web: Ass. di turismo responsabile, guide turi - Associazione in Cammino stiche e ambientali, visite guidate in città e trekking sul territorio, aperture straordinarie edifici storici. www.farfalleincammino.org 338.5238983 - 328.2515230 sito web: Tel.: (Lunigiana – Cave di Marmo – 5 Terre e Golfo Guide turistiche e Ambientali dei Poeti, accompagnamento per le città d'arte, trekking in Appennino e Via Francigena, degustazioni guidate) www.turismoinlunigiana.it 328.3120525 sito web: Tel.: 0187.833328 BAsIAsoLc - iaBzeionnvee nrisuttoi riant oArli tea aLtutinviitgài arincae ttive. Tel.: www.inlunigiana.it sito web: 377.1031033 AOTL- Associazione Operatori Turistici della Lunigiana Tel.: www.visitlunigiana.it sito web: punto vendita,assistenza e affitto di biciclette. 0187.830211 Frabike In Via Don Quiligotti, per itinerari in bicTie el .m: ountain bike www.frabike.it sito web: sul territorio Itinerari in bici e mountain bike sul territorio Lunigiana X-Bike www.lunigianaxbike.it 366.7008004 - 345.7859073 sito web: Tel.: 339.2447305 CAsesnotrcoia Cziomnem deeric ciaolme mNeartcuiraanltei d“PelO cNeTntRroE MstoOrLicIo” . Tel.: 335.8784458 - 335.1222232 Servizio NCC/shuttle Tel.: Via del Seminario 340.1447903 Associazione Terranostra di Coldiretti Tel.: [email protected] e-mail: Via Tellini 338.3563866 Associazione Turismo Verde della CIA Tel.: [email protected] e-mail: Via Reisoli, 8 Orario: 9:00 -12:30 16:00 - 19:00 334.8148899 Baby Pit Stop Tel.: da Martedì a Sabato (anche Lunedì a Luglio e Agosto) Piazza Della Repubblica 0187.830054 Servizio Taxi Tel.: Piazza San Francesco 0187.830951 Tel.: Piazzale Della Stazione 0187 830467 Tel.: Portale d’informazione sulla città terredilunigiana.com TerreDiLunigiana sito web: 29 Iniziative permanenti Mercatino di antiquariato, artigianato e prodotti ti - “Visitando Pontremoli...” , Giocabimbi, Visite guidate e Tour della città in trenino da Marzo a Dicembre tutte le di ogni mese nelle piazze e terze domeniche nelle vie del centro storico. Tutte le di ogni mese in piazza Italia. “Car boot sales” quarte domeniche mattina nel centro di Pontremoli e, Mercato settimanale Mercoledì e Sabato in concomitanza. Mercato agricolo dal produttore al consumatore in “Mercato d'Puntremal” via Garibaldi dalla primavera all’autunno.

Info su Pontremoli www.comune.pontremoli.ms.it www.prolocopontremoli.it www.lunigiana.net www.turismomassacarrara.it COMUNE DI PONTREMOLI