3 Quadro della pianificazione sovraordinata

3.1 Obiettivi ed azioni del PGT condiviso

fonte: “linee di indirizzo del Piano di Governo del Territorio dei comuni di , Cremella, e ” Nel 2006 i Comuni di Cassago Brianza, Cremella e Monticello Brianza, deliberano e sottoscrivono convenzione (di seguito elencata) per una gestione condivisa del Piano di Governo del Territorio riconoscendosi in comuni valori di carattere storico, ambientale e paesaggistico ma aventi uno sviluppo urbanizzativo articolato che necessitano oggi di scelte condivise sia per aspetti di organizzazione, ristrutturazione e riqualificazione urbanistica sia per promuovere uno sviluppo sostenibile anche in conformità ai dettati della Provincia di . Successivamente aderisce alla convenzione anche il di Nibionno. ... Le Amministrazioni Comunali, nella preminente finalità di promuovere il coordinamento e la progressiva uniformità degli strumenti urbanistici dei comuni aderenti, condividono gli obbiettivi che si intendono perseguire, e che si possono così sintetizzare: - miglioramento della qualità dei servizi attraverso una visione sovracomunale del territorio; - ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse economiche-finanziarie progettazione di una strategia unitaria di sviluppo; - completa conoscenza del territorio sia dal punto di vista insediativo sia dal punto di vista infrastrutturale e ambientale; - approfondimento di tematiche ambientali sia nell’ambito locale sia nell’ambito sovracomunale; … AZIONI PER LA PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO - Sviluppo del tessuto urbano per linee di completamento e di saturazione delle porosità e non per linee di espansione e propagazione esterna. - Recepimento dei principi di sviluppo territoriale emersi nel percorso di adeguamento del PTCP di Lecco ed, in particolare, durante le riunioni del Circondario Casatese. - Cessazione dell’erosione di territorio non urbanizzato così da garantire, contemporaneamente, spazi per la fruizione agricola ed ambienti belli e sostenibili per l’intera comunità civica. - Individuazione di fasce di discontinuità edificatoria non solo tra paesi confinanti, ma anche tra località dello stesso paese. - Recupero e valutazione dell’edificato esistente sia esso in zona storica o no, facilitando e intensificando con opportune premialità il “turnover” di unità residenziali e produttive. - Semplificazione ed omogeneizzazione degli indici urbanistici. - Recepimento delle normative e delle relative zonizzazioni per tutte le parti del territorio compreso in Parchi Regionali e Parchi Locali (PLIS). - Contenimento e soluzione con adeguati strumenti normativi del grave problema del congestionamento da automobili degli spazi del centro abitato (problemi posteggi) conseguente soprattutto alle nuove definizioni e classificazioni degli interventi edilizi. … AZIONI AMBIENTALI E PAESISTICHE 28 Azione ambientale: si incentra nella ricostruzione della continuità ecologica sia nella direzione nord-sud verso i Comuni della Provincia di Milano sfruttando l’asta delle aree tutelate (Parco Valle Lambro, PLIS) sia in direzione est-ovest quale riconnessione dei Parchi ripristinando ove possibile condizioni di maggiore naturalità, trovando una sintesi nelle tutele da considerare come risorse territoriali da salvaguardare, recuperare e valorizzare, elementi da ritenere invariati nella gestione delle politiche di trasformazione territoriale e cardini su cui impostare le politiche di sviluppo sostenibile. Tutela storica: la tutela si basa sull’insieme di edifici e manufatti di valore storico – monumentale e/o di interesse testimoniale, sui siti di interesse archeologico, sui percorsi e luoghi di cultura fondanti la storia locale. Tutela naturalistica: interessa ampie fasce appartenenti al PLIS, ma estese anche ad altre aree appartenenti al sistema rurale. Tutela della rete irrigua: la tutela irrigua si estende al Fiume Lambro e al sistema delle reti irrigue puntualmente individuato nel il reticolo idrico minore. Tutela paesistica: la tutela del paesaggio si impernia sulla tutela delle parti urbane storiche e non ed alla tutela del paesaggio rurale. Si porrà attenzione alla individuazione e salvaguardia dei coni di visuale ed ai tratti di discontinuità tra le zone edificate dei Comuni e nei Comuni. Accanto alla normativa di tutela le Amministrazioni Comunali intendono percorrere una serie di iniziative di promozione e sviluppo: - realizzazione di interventi di recupero e ripristino ambientali da attuarsi nel tempo per il definitivo recupero delle aree di escavazione mineraria secondo anche quanto disciplinato dall’apposita convenzione; - l’attuazione del Programma Pluriennale degli Interventi del PLIS per potenziare e conservare l'alta qualità ambientale e paesistica. - la promozione di progetti di rimboschimento quale compensazione ambientale - la predisposizione di progetti per la realizzazione di itinerari ciclo-pedonali e percorsi didattici e ricreativi

AZIONI PER LA MOBILITA’ CICLABILE La redazione di un Piano di Governo del Territorio condiviso costituisce la grande opportunità di valutare ed affrontare congiuntamente tutte le tematiche connesse ad un sistema di mobilità sempre più difficoltoso in particolare per queste parte dell’Ambito strategico della Brianza Lecchese”. Per questo le Amministrazioni Comunali di Cassago Brianza, Cremella, Monticello Brianza e Nibionno puntano ad un rilancio complessivo della bicicletta, non solo per il tempo libero, ma anche e soprattutto per gli spostamenti quotidiani casa - lavoro e casascuola anche ai fini del rilancio all’utilizzo del Sistema ferroviario quale principale componente per i trasferimenti. La condivisione mediante una mappa della rete strategica dei percorsi ciclabili, con l’obiettivo di agevolare nel tempo l’accessibilità alle stazioni dei mezzi di trasporto pubblico, alle scuole, a tutti i luoghi di attrazione delle attività comunali diviene uno dei primari obbiettivi del Documento di Piano. … Le ciclovie definite dal PTCP sono: - Lecco - Milano di livello Regionale - Nibionno - di livello Provinciale - - Cremella di livello Provinciale - La Valletta di livello sovracomunale Tra gli obbiettivi del circondario del Casatese vi è poi la realizzazione di piste ciclopedonali di livello provinciale nei comuni di Cremella, e . … L’individuazione della rete ciclabile, quale componente di una mobilità più complessiva, è stata preliminarmente posta in relazione : - agli aspetti infrastrutturali presenti nei comuni interessati ricomprendenti i diversi livelli di viabilità - Regionale, Provinciale e Comunale -, i percorsi del Trasporto Pubblico, la rete ferroviaria, - alla possibilità di connessione tra i Centri Storici - alla individuazione di percorsi casa-scuola - al raggiungimento dei principali servizi comunali - alla fruizione dei parchi di livello regionale o sovracomunale, come dei parchi di livello comunale. L’individuazione dei percorsi di collegamento con la Stazione ferroviaria unitamente ad altri percorsi di livello sovracomunale ed a percorsi di collegamento con comuni limitrofi, possono costituire anche la base per percorsi di supporto al tragitto casa-lavoro. … La proposta di rete ciclabile, suscettibile di ulteriori estensioni, interessa percorsi per circa 45 Km di piste di cui 7 km previsti dalla Provincia lungo la SS 36; 20 km già indicati dal PTCP o per collegamenti intercomunali, in particolare con la Stazione ferroviaria; 18 km quali percorsi a carattere comunale. … AZIONI DI PEREQUAZIONE, COMPENSAZIONE, INCENTIVAZIONE Una delle carenze fondamentali della pianificazione definita dai PRG è sempre stata la mancanza di una valutazione finanziaria puntuale atta a verificare la compatibilità dei costi connessi alla realizzazione degli interventi di trasformazione con le risorse a disposizione dei soggetti preposti alla loro realizzazione nonché la verifica delle modalità di finanziamento. … La non individuazione delle risorse, delle modalità e dei tempi entro i quali le stesse possono essere reperite e mobilitate, determina una assenza di coordinamento tra la pianificazione e attuazione e gestione del piano. … Risulta quindi intimamente connesso al tema della fattibilità economica del piano, quello della perequazione urbanistica, in particolare per quanto determinato dagli indirizzi della giurisprudenza in materia di vincoli urbanistici. … La scelta operata dalle Amministrazioni Comunali e prevalentemente quella connessa alla definizione del piano economico di finanziamento del PGT mediante il reperimento delle risorse attraverso gli oneri, e risorse proprie. … Il Piano dei servizi è quello che determina l’individuazione delle aree per servizi e le necessarie quote di nuova acquisizione suddivise tra quelle interne agli ambiti e quelle esterne, contribuendo a determinare il fabbisogno complessivo. Pertanto ogni ambito oltre alle quote proprie di cessione può avere assegnato una quota di aree esterne da reperire tra quelle individuate dal PdS. Deve essere prevista la cessione delle quote minime determinata dal Piano dei Servizi o l’eventuale monetizzazione; la cessione delle aree definite dalla perequazione; la quota minima di volumetria residenziale da destinare a residenza sociale. … La compensazione è applicabile alle aree destinate alla realizzazione di interventi di interesse pubblico o generale, non disciplinate da piani e da atti di programmazione, può interessare aree private di interesse pubblico, da acquisire e/o di proprietà comunale, può riguardare la ricollocazione di volumetrie da demolire presente in aree di interesse ambientale, pesaggistico o pubblico. Può essere: - compensazione ambientale - compensazione urbanistica

Il Piano di Governo del Territorio può promuovere un insieme di misure di incentivazione. 36 Queste misure di incentivazione sono finalizzate a promuovere un’elevata qualità costruttiva e a incentivare l’utilizzo della Bioedilizia con particolare riferimento alla riduzione delle necessità energetiche. In particolare l’amministrazione comunale può, su richiesta dell’interessato individuare forme di incentivazione nei seguenti casi: - uso di fonti rinnovabili in aggiunta a quanto già reso obbligatorio da leggi e/o regolamenti in materia; - raggiungimento di una classe energetica degli edifici migliore rispetto a quanto stabilito da leggi e/o regolamenti in materia, in particolare attraverso il ricorso alla bioedilizia; - riqualificazione di aree aperte degradate; - procedure e progetti tesi alla riqualificazione architettonica ed urbana. … La misura di incentivazione si specifica in incrementi di superficie di pavimento o in incrementi di superficie coperta in misura non superiore al 15% della volumetria ammessa. Altre forme di incentivazione possono essere applicate mediante riduzione degli oneri, parziale riduzione ICI, finanziamenti derivati da atti di programmazione urbanistica. Possono essere applicati anche nel recupero dei Centri Storici in particolare per gli aspetti di qualità urbana, arredo, percorsi pedonali ecc.

3.2 Collocazione nel PTCP di Lecco

Tratto da PTC della Provincia di Lecco – Adeguamento alla L.12/2005 Il documento di piano definisce il quadro conoscitivo del territorio comunale, come risultante dalle trasformazioni avvenute, individuando i grandi sistemi territoriali , il sistema della mobilità, le aree a rischio o vulnerabili, le aree di interesse archeologico e i beni di interesse paesaggistico o storico-monumentale, e le relative aree di rispetto, i siti interessati da habitat naturali di interesse comunitario, gli aspetti socio- economici, culturali, rurali e di ecosistema, la struttura del paesaggio agrario e l’assetto tipologico del tessuto urbano e ogni altra emergenza del territorio che vincoli la trasformabilità del suolo e del sottosuolo.

Il documento di piano definisce il quadro ricognitivo e programmatorio di riferimento per lo sviluppo economico e sociale del comune, anche sulla base delle proposte dei cittadini singoli o associati e tenuto conto degli atti di programmazione provinciale e regionale, eventualmente proponendo le modifiche o le integrazioni della programmazione provinciale e regionale che si ravvisino necessarie.

Il documento di piano: a) individua gli obiettivi di sviluppo, miglioramento e conservazione che abbiano valore strategico per la politica territoriale; b) determina gli obiettivi quantitativi di sviluppo complessivo del PGT; c) determina, in coerenza con i predetti obiettivi e con le politiche per la mobilità, le politiche di intervento per la residenza, ivi comprese le eventuali politiche per l’edilizia residenziale pubblica, le attività produttive primarie, secondarie e terziarie, ivi comprese quelle della distribuzione commerciale, evidenziando le scelte di rilevanza sovracomunale; d) dimostra la compatibilità delle predette politiche di intervento e della mobilità con le risorse economiche attivabili dalla pubblica amministrazione, anche in relazione agli effetti indotti sul territorio contiguo; e) individua gli ambiti di trasformazione, definendo i relativi criteri di intervento, preordinati alla tutela ambientale, paesaggistica e storico– monumentale, ecologica, geologica, idrogeologica e sismica; f) determina le modalità di recepimento delle previsioni prevalenti contenute nei piani di livello sovracomunale e la eventuale proposizione, a tali livelli, di obiettivi di interesse comunale; g) definisce gli eventuali criteri di compensazione, di perequazione e di incentivazione.

Il PTCP della Provincia di Lecco individua come indirizzi per la trasformazione e l’uso del territorio: • la modalità di tutela e di valorizzazione dei valori paesistici diffusi e di rilevanza provinciale e delle zone di particolare interesse paesistico-ambientale; • la classificazione delle situazioni di degrado o di criticità paesistico-ambientale e i criteri per le eventuali riqualificazioni; • la definizione di criteri coerenti sugli interventi, a livello locale, per la valorizzazione paesistica della rete stradale fondamentale. Inoltre, il Progetto di “rete verde territoriale” provinciale, basato su biodiversità e reti ecologiche, che rappresenta uno degli obiettivi del documento di indirizzi regionale, individua tra gli elementi fondamentali: la componente dei nodi e dei corridoi fondamentali per le interconnessioni tra le aree verdi, infine gli ambiti inedificati da mantenere. Il sistema ambientale della Provincia di Lecco (Scenario 6) utilizza 3 filoni di analisi: • la biopermeabilità, cioè la capacità di un territorio di assicurare funzioni di connessione ecologica per significativi gruppi di specie, fortemente correlata al grado di continuità o di frammentazione dell’ambiente; • la rete ecologica, che individua sia i luoghi che fanno da scenario di riferimento per forme di sviluppo ambientalmente compatibili che quelli da valorizzare e migliorare dal punto di vista ambientale; • la rete delle aree protette, che prende in considerazione parchi regionali, PLIS, riserve naturali, SIC e monumenti naturali. Il PGT di Cremella deve interpretare e far propri gli obiettivi generali del PTC provinciale, contestualizzandoli nel proprio territorio; in particolare rispondendo, attraverso azioni di tutela e di valorizzazione, a: a) assetto idrogeologico e difesa del suolo b) tutela dell’ambiente e valorizzazione degli ecosistemi c) costituzione di una rete ecologica d) riduzione del consumo di suolo

Il territorio comunale rientra per gran parte nel Parco Locale di Interesse Sovracomunale della Valletta.

Esso rappresenta un importante corridoio ecologico tra il Parco di Montevecchia e quello della Valle del Lambro e propone i paesaggi suggestivi propri dell'alta pianura lombarda. Il paesaggio è caratterizzato da colline moreniche, risalenti all'età quaternaria e formate dal ghiacciaio dell'Adda, e da aree pianeggianti intermoreniche. Il parco deve il proprio nome sia alle caratteristiche di zona depressa, sia alla presenza della roggia omonima (affluente del Bevera) che la percorre a nord-ovest. La superficie totale del Parco è di 519,31 ettari, di cui 86,14 ricadenti nel Comune di Cremella: il 60% dell’area è agricola, si alternano campi di mais e prati stabili a piccole aree boschive prevalentemente umide, con zone acquitrinose.

La carta del sistema agro-forestale del PTCP di Lecco (scenario 5-A) evidenzia la presenza sul territorio di Cremella di seminativi semplici, pochi boschi misti, un discreto numero di imprese agricole. Circa la metà del territorio comunale rientra invece in un sistema insediativo urbano per gran parte saturo.

La individuazione della rete ecologica della Provincia di Lecco si basa sul concetto di biopermeabilità, che consiste nella capacità del territorio di assicurare le funzioni di connessione ecologica e il mantenimento di adeguati livelli di biodiversità. Lo scenario 6-A3 del PTCP di Lecco (sistemi ambientali) evidenzia la presenza di aree di permeabilità ecologica all’interno del Comune di Cremella, mentre non sono presenti aree a forte potenzialità ecologica o corridoi. Gran parte del territorio rientra, però, in zone con biopermeabilità nulla (ambiti urbanizzati ed infrastrutturati a distribuzione areale) o media (colture seminative marginali ed estensive).

Figura 3-1 – il Parco Agricolo Locale di Interesse Sovracomunale della Valletta (tav A3 PTCP Lecco)

Figura 3-2 – estratto della tavola 4-A3 del PTCP di Lecco – carta turistico-ricreativa, e legenda.

Figura 3-3 – estratto della tavola 5A – sistema agro-forestale del PTCP di Lecco, e legenda.

Figura 3-4 – estratto della carta 6-A3 del PTCP di Lecco – sistemi ambientali, e legenda.

La Relazione sullo Stato dell’Ambiente della Provincia di Lecco descrive inoltre il macrotema Natura e Paesaggio suddividendolo in temi minori che vengono analizzati attraverso indicatori di pressione, stato e risposta. Questi indicatori suggeriscono alcuni aspetti da tenere in considerazione nella fase di svolgimento della VAS. La tematica Aree protette e Biodiversità viene studiata, ad esempio, attraverso indicazioni su rapporto tra Aree Urbanizzate e Non Urbanizzate, presenza di Zone Umide, Aree Protette, Progetti di Conservazione della Natura, Siti d’Importanza Comunitaria (SIC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS). Inoltre, il tema Patrimonio Forestale viene analizzato tramite un indicatore di stato rilevante: la valutazione della Superficie Forestale e l’importanza delle Specie Arboree presenti.

3.3 La proposta di adeguamento del PTCP alla LR 12/2005

Nel Maggio 2008, la Provincia ha prodotto un elaborato intermedio per l’adeguamento del PTCP alla legge regionale 12/2005. Tale documento è stato adottato e può pertanto ritenersi sostanzialmente valido per le previsioni di pianificazione a carattere sovralocale.

Figura 3-5 – PTCP , adeguamento alla LR 12/2005 – quadro strategico – Progettualità

Figura 3-6 – PTCP , adeguamento alla LR 12/2005 – quadro strategico – Progettualità legenda

Le ricadute sulla pianificazione comunale sono alcune; di seguito si indicano le principali.

Con riferimento al quadro strategico (tavola della progettualità Figura 3-5), a carico del comune di Cremlla è segnalata la presenza di un percorso ciclopedonale (maglia secondaria), che taglia il comune in direzione Nord ovest – Sud est e che precorre in tracciato parallelo la SP 48.

Sempre parte del quadro strategico (tavola della rete ecologica Figura 3-7), pone in evidenza come gran parte del territorio del comune di Cremella sia da considerare settore di ecopermeabilità potenziale; nella porzione settentrionale del comune è segnalata una fascia fluviale.

Lo scenario 1a individua a ridosso della porzione orientale del comune di Cremella un sistema produttivo di interesse sovralocale (Figura 3-10).

Lo scenario 2Da non evidenzia infrastrutture viarie che possono essere oggetto di interventi (Figura 3-11).

La tavola 1c evidenzia il centro storico e la rilevanza paesaggistica ed ecologica del tratto stradale della SP 48 (Figura 3-13).

La tavola 2c evidenzia i margini non occulti, segnale gli edifici fecenti parte della struttura insediativa storica di matrice urbana e ribadisce il perimetro del nucleo di antica formazione, la presenza di un percorso ciclopedonale di rilevanza territoriale (Figura 3-14).

La tavola 3c individua le aree agricole e le aree di interesse per la continuità della rete ecologica (Figura 3-16).

Figura 3-7 – PTCP , adeguamento alla LR 12/2005 – quadro strategico – Rete ecologica

Figura 3-8 – PTCP, adeguamento alla LR 12/2005 – quadro strategico – Rete ecologica legenda

Figura 3-9 – PTCP, adeguamento alla LR 12/2005 - scenario 1a – Il sistema delle attività produttive

Figura 3-10 – PTCP, adeguamento alla LR 12/2005 - scenario 1a – Il sistema delle attività produttive - legenda

Figura 3-11 – PTCP, adeguamento alla LR 12/2005 - scenario 2Da – Schema infrastrutturale interprovinciale

Figura 3-12 – PTCP, adeguamento alla LR 12/2005 – tavola 1c, quadro strutturale, assetto insediativo

Figura 3-13 – PTCP, adeguamento alla LR 12/2005 – tavola 1c, quadro strutturale, assetto insediativo legenda

Figura 3-14 – PTCP, adeguamento alla LR 12/2005 – tavola 2c, quadro strutturale, valori paesistici e ambientali

Figura 3-15 – PTCP, adeguamento alla LR 12/2005 – tavola 2c, quadro strutturale, valori paesistici e ambientali legenda

Figura 3-16 – PTCP, adeguamento alla LR 12/2005 – tavola 3c, sistema rurale paesistico ambientale

Figura 3-17 – PTCP, adeguamento alla LR 12/2005 – tavola 3c, sistema rurale paesistico ambientale legenda

3.4 Aree Protette

Il territorio comunale rientra per buona parte entro il perimetro del PLIS agricolo della Valletta.

Per quanto riguarda il comune di Cremella, si rende necessario: - recepire gli studi realizzati (P.P.I. adottato) - recepire nel Piano delle Regole la proposta normativa approvata dal Coordinamento dei Sindaci del Plis - inserire nella pianificazione comunale l’Azzonamento proposto (eventualmente rivisto non nella sostanza); - recepire le nta per l’area a parco; - porre attenzione alle possibilità edificatorie disciplinate dalla LR 12/05, sia entro che fuori i limiti del Parco Agricolo; - identificare possibili incentivi e compensazioni per adempimenti assunti da privati; - valorizzare ambiti, percorsi e/o aspetti turistici.

Figura 3-18 – Sistema delle aree protette: in verde i due Parchi regionali (Valle Lambro e Montevecchia-Curone), in giallo il Plis della Valletta.

Per quanto concerne le nta del Plis, queste sono organizzate in tre titoli: Finalità, Ambito di applicazione, Efficacia, Poteri, Deroghe; Ambiti Territoriali; Norme per il risparmio energetico e per la sostenibilità ambientale degli edifici.

Oltre all’ovvio recepimento delle nta per l’area protetta di pertinenza comunale, può essere qui segnalata l’opportunità di estendere la validità di alcuni articoli del titolo II e tutto il titolo III a tutto il territorio comunale.

Figura 3-19 – Stralcio dell’azzonamento proposto dagli studi del Plis

Figura 3-20 – Stralcio dell’azzonamento dettagliato proposto dagli studi del Plis

La pianificazione comunale deve necessariamente tenere in debito conto le problematiche legate alla presenza dell’area protetta; in particolare: − recependo nella sostanza la zonazione proposta e provvedendo a destinare ad usi compatibili (agricolo o standard) le are individuate come zone cuscinetto (Figura 3-19) − incentivando azioni per la salvaguardia ed il miglioramento delle superfici rilevanti individuate (aree di rilevanza per la vegetazione e la fauna) (Figura 3-20) − garantendo la continuità delle superfici agricole e seminaturali con l’ipotesi di rete ecologica (Figura 3-21)

Inoltre, a titolo esemplificativo, tra le azioni proposte negli studi ambientali del Plis, si individuano le seguenti: − Riqualificazione della rete viaria interpoderale, realizzabile attraverso interventi di manutenzione e realizzazione ex-novo di tratti di pista ciclopedonale − Potenziamento del sistema ecologico e miglioramento paesaggistico mediante la realizzazione di filari e siepi sia di valore naturalistico che di mascheramento − Interventi a carico del reticolo idrografico mediante miglioramento della continuità della fascia perifluviale, della conformazione delle rive e del deflusso in punti critici.

Figura 3-21 – quadro dei possibili collegamenti ecologici tra il parco della Valle del Lambro e il Parco di Montevecchia; i punti rossi indicano i principali varchi

3.5 Piano di indirizzo forestale

Cremella, in quanto non rientrante in territori facenti capo a Comunità Montane, è soggetta al rispetto del Piano di Indirizzo Forestale (PIF) redatto dalla Provincia di Lecco. In particolare il PIF individua le aree boscate e ne regolamenta l’utilizzo e l’eventuale trasformazione.

Figura 3-22 –Trasformazione d’uso dei boschi (fonte: presentazione VAS PIF Lecco)

Figura 3-23 – area PIF provinciale (fonte: presentazione VAS PIF Lecco)

La superficie forestale censita dipende dalla fonte di informazioni: per il comune di Cremella essa assomma a 39,08 ettari da fonte DUSAF, mentre risulta essere pari a 25,36 ettari da rilevamento diretto PIF.

Il PIF individua alcune linee di indirizzo che possono utilmente essere tenute in conto nella pianificazione comunale: PROGETTI STRATEGICI PER IL SETTORE FORESTALE PROVINCIALE 1. La filiera bosco-legno 2. Valorizzazione boschi di maggior pregio 3. Prevenzione idrogeologica 4. Forestazione urbana 5. Completamento della rete ecologica

In attesa dell’approvazione, il riferimento è al documento adottato nel giugno 2008. In particolare, nella redazione del Documento di Piano, come riferimento minimo, è da tenere presente il limite delle aree boscate (Figura 3-24) così come individuate nel Piano di Indirizzo Forestale.

Figura 3-24 – raffronto tra le aree boscate individuate dal PIF (in contorno rosso), quelle attualmente inserite nella pianificazione comunale (in verde scuro) e quelle individuate dagli studi ambientali della Valletta (in verde chiaro)