UNIONE COLLINARE: VAL RILATE

Comune di Frinco

La più antica citazione del paese è datata al 1117, ma l’origine del primo insediamento può essere fatta risalire alla fine dell’VIII secolo. Verso la metà del XII secolo il territorio entrò a far parte dei possedimenti dei Conti Pelletta e, successivamente, dei nobili . La famiglia Mazzetti ne acquisì il possesso nel XV secolo, mantenendo il feudo fino al 1829. Sotto il lungo dominio dei Mazzetti il Castello, edificato prima del XIII secolo, fu più volte rimaneggiato, pur presentando ancora in gran parte l’antica mole incombente sul paese. Il toponimo deriverebbe da Fundus Fridengus , riferito al nome germanico Fredo, seguito dal suffisso –engus che indica la proprietà su un luogo. Frinco si presenta come un insediamento di sommità su un solo versante. Il paese conserva, ben leggibile, l’impostazione medioevale ad asse portante verso il Castello, con struttura a gradoni.

Elementi urbani Piazza pensile con la sua Il tratto dell’asse sotto la rocca si amplia in struttura voltata corrispondenza di una singolare piazza pensile . Nell’ambito dei progetti architettonici che hanno rimodellato il paese negli ultimi decenni del XIX secolo, fu costruita l’imponente struttura ad archi e volte a crociera che regge piazza Umberto I. Essa è stata oggetto di recente valorizzazione e si può apprezzare la struttura percorrendo la scala che dalla parte bassa del paese sale direttamente alla piazza. Questo spazio è il fulcro di un insieme articolato dominato dalla torre campanaria e definito dalla Parrocchiale a nord e dalla Chiesa di San Bernardino a sud.

Frazioni San Defendente La frazione San Defendente è sita nella parte più meridionale del territorio di Frinco. La Chiesa della frazione, di recente edificazione, è dedicata a San Defendente e ha sostituito il precedente edificio di culto che sorgeva sulla sinistra dell’odierno sagrato. Fruibilità: in occasione della festa patronale

Elementi singoli Castello con il parco Il Castello di Frinco ha mantenuto, come pochi altri nel Monferrato Astigiano, la sua struttura originaria. Dalla piazzetta della Parrocchiale, affiancata alla fortezza, si giunge ai piedi della rocca dopo aver costeggiato il bastione che cinge da sud e a ovest il corpo principale dell’imponente Castello. La torre circolare d’angolo, costruita prima del XV secolo, costituisce con l’edificio adiacente a tre piani la parte più antica del maniero. Nella parte superiore della muratura sono ancora visibili le cornici a dente di cane e nella torre la merlatura di tipo ghibellino ; altrove si intravedono i resti di monofore e fregi in cotto. Un secondo corpo di fabbrica, in prossimità della torre, si appoggia al primo all’altezza di una sorta di barbacane a portico . L’interno è decorato con stucchi fatti eseguire dai Mazzetti, signori del paese, nel XVII secolo. Il Castello è circondato da un parco sorretto, in parte, da possenti muraglioni. Dall’esterno si intravede la secolare vegetazione. Fruibilità: Castello e parco di proprietà privata

1 Municipio Divenuta insufficiente l’antica sede del Municipio, in piazza Umberto I, l’Amministrazione acquisì la Villa della Marchesa Pallavicino in regione San Firmino, che da allora ospita il Municipio e le Scuole Elementari. La meridiana dipinta sulla facciata è decorata con lo stemma del paese. Particolarmente ricco è il Salone ora adibito a Sala Consiliare, cui si accede da uno scalone monumentale. Parrocchiale della Natività La Parrocchiale, dedicata alla Natività della Vergine della Beata Vergine Maria Maria, fu costruita a ridosso del Castello, dal quale si con torre campanaria poteva accedere direttamente all’aula. Essa esisteva già agli inizi del XIII secolo, ma fu più volte ricostruita. Le forme attuali risalgono agli ampliamenti intrapresi nell’ultimo ventennio del XIX secolo. La facciata, neogotica, risale al 1928. Negli stessi anni fu realizzata la decorazione interna neobarocca eseguita da Giuseppe Gardino . Fruibilità: durante le funzioni religiose

La torre campanaria sorge a cento metri di distanza dalla Chiesa, probabilmente per una richiesta della famiglia Mazzetti che possedette il feudo e il Castello dal XV al XIX secolo. Il campanile attuale fu eretto nel 1758 in forme tardo-barocche ed è alto 27 metri. Chiesa sconsacrata di L’edificio apparteneva alla Confraternita di San San Bernardino Bernardino, santo che visse nella prima metà del XV secolo e che, secondo la tradizione, nel corso delle sue peregrinazioni sarebbe passato anche a Frinco. Oggi l’edificio è sconsacrato ed è adibito ad uso civico. Fruibilità: di proprietà privata Chiesa di San Rocco La Chiesa, appartenente alla Confraternita di San Rocco, esisteva già nel XVII secolo. L’edificio attuale, tuttavia, è il risultato di una complessiva ricostruzione attuata intorno alla metà del Settecento, cui è seguito un ampliamento nella seconda metà del secolo successivo. Nel piccolo campanile è collocata una campana che proviene probabilmente dalla Chiesa di San Bernardino, poiché vi si legge una invocazione al santo francescano. Fruibilità: durante le funzioni religiose Edifici di pregio Nei pressi del parco della Rimembranza vi sono due abitazioni che spiccano per la qualità architettonica. La prima, orientata verso il parco, presenta una facciata in mattoni a vista. La seconda, posta sull’altro lato della strada, possiede un portico al piano terra, sormontato dal balcone che si affaccia sulla strada principale e sullo slargo, dal quale si accede alla scalea che sale alla piazza pensile. Fruibilità: tutti di proprietà privata

Elementi particolari Strade panoramiche Frinco funge da porta di accesso dalla Valle Versa alle Colline del Versa e del Rilate , la dorsale che collega a Piovà Massaia, spartiacque tra la Valle Versa e la Val Rilate e confine storico tra Marchesato del Monferrato e di Asti La strada di dorsale, e poi di valle, che porta in Val Marchese, possiede un notevole valore paesaggistico. Tra i numerosi scorci, la veduta più suggestiva offerta dal percorso è quella con la quale si abbracciano il

2 territorio e i centri abitati di , e Montechiaro allineati, fra le colline, in direzione nord-ovest. Percorso tra cippi e piloni Il percorso tra cippi e piloni votivi si snoda intorno al votivi paese su strade sterrate percorribili a piedi, a cavallo o in bicicletta. I quattro piloni votivi distribuiti sul territorio sono dedicati alla Madonna. Costruiti nel XIX secolo, essi sono stati oggetto di una recente manutenzione. A questi segni della devozione popolare si affiancano, lungo il percorso, tre cippi in mattoni a memoria di episodi importanti per il paese. Il primo ricorda la venuta del re Vittorio Emanuele III nel 1928, in occasione di manovre militari; il secondo rimanda al rastrellamento nazifascista del 1943; il terzo alla presenza dei seminaristi giuseppini di Asti che, tra il 1893 e il 1950, abitavano il Castello nei mesi estivi.

Avvenimenti Festa Patronale : ultima domenica di agosto Passeggiata ecologica: prima domenica di settembre

Siti internet www.provincia.asti.it/comuni/frinco/index.htm http://frinco.interfree.it/index.html http://www.valrilate.it/presentazione/Frinco.htm http://www.valleversa.it/municipio/frinco.htm www.ilmonferrato.info/bs/frinco/frinco1.htm http://www.lacabalesta.it/testi/comuni/frinco.html

Bibliografia C. BOBBA, L. VERGANO, Antiche zecche della provincia di Asti : Asti, Cisterna, Frinco, Incisa, , , Passerano, Rocca d'Arazzo , Asti 1971 E. DEZZANI, Frinco. Cenni storici , Asti 1949 G. GASCA QUEIRAZZA, C. MARCATO, G. B. PELLEGRINI, G. PETRACCO SICARDI, A. ROSSEBASTIANO, Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani , Torino 1997, p.288 Il Piemonte paese per paese, vol. III, Firenze 1994, p.228-229 R. SORISIO, Ricerche storico-giuridiche su Frinco , Tesi di laurea, relatore Maria Ada Benedetto, Facoltà di Giurisprudenza, Università degli studi di Torino, 1979 T. VALENTE, M. S. INZERRA BRACCO, Frinco , in Castelli e “ville-forti” nella Provincia di Asti a nord della valle del Tanaro , I, Torino, 1985 G.VARESIO, Frinco storia cronaca immagini , Asti 1999

3