COMUNITÀ MONTANA ALTA Gestione Commissariale ex L.R. n. 18 del 23/12/2011 – D.P.G.R. n. 3 del 14/01/2012 Comuni di: - - - - - Monte Santa Maria Tiberina - - - - CON SEDE IN UMBERTIDE

ORIGINALE

VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO LIQUIDATORE

N. 56 DEL 29-11-2016

Oggetto: Attuazione Programma triennale degli interventi di controllo numerico del cinghiale nel Parco regionale del Monte Cucco: determinazioni

L’anno duemilasedici il giorno ventinove del mese di novembre, alle ore 14:00 e seguenti, in…. nella sede della Comunità Montana l’Ing. MAURO SEVERINI, nominato con D.P.G.R. dell’Umbria n. 3 del 14/01/2012 Commissario Liquidatore, con l’assistenza del Segretario Generale Dr. GIUSEPPE ROSSI ha adottato la deliberazione di cui in oggetto.

Del che si è redatto il presente verbale che, previa lettura e conferma, viene sottoscritto come appresso.

IL COMMISSARIO LIQUIDATORE IL SEGRETARIO ING. MAURO SEVERINI DR. GIUSEPPE ROSSI

COMUNITÀ MONTANA ALTA UMBRIA Gestione Commissariale ex L.R. n. 18 del 23/12/2011 – D.P.G.R. n. 3 del 14/01/2012 Comuni di: Citerna - Costacciaro - Fossato di Vico - Gualdo Tadino - Lisciano Niccone - Monte S.Maria Tiberina Montone - Pietralunga - S. Giustino - Scheggia e Pascelupo - Sigillo - Umbertide – Valfabbrica CON SEDE IN UMBERTIDE

Parere del responsabile del Per quanto concerne la regolarità servizio interessato, art. 49, tecnica si esprime parere: 1° comma, D.Lgs. 267/2000 FAVOREVOLE Il Responsabile STOCCHI PAOLA ______

Parere del responsabile Per quanto concerne la regolarità servizio ragioneria, art. 49, contabile si esprime parere: 1° comma, D.Lgs. 267/2000 FAVOREVOLE Il Responsabile Dr.ssa Luana Magenta ______

Deliberazione n. 56 del 29-11-2016 Firmata digitalmente ai sensi del D. lgs. N. 82/2005 e successive modificazioni Pag.2 COMUNITÀ MONTANA ALTA UMBRIA Gestione Commissariale ex L.R. n. 18 del 23/12/2011 – D.P.G.R. n. 3 del 14/01/2012 Comuni di: Citerna - Costacciaro - Fossato di Vico - Gualdo Tadino - Lisciano Niccone - Monte S.Maria Tiberina Montone - Pietralunga - S. Giustino - Scheggia e Pascelupo - Sigillo - Umbertide – Valfabbrica CON SEDE IN UMBERTIDE

IL COMMISSARIO LIQUIDATORE

Premesso che per effetto della legge Regionale n. 24 del 23 Luglio 2007, dei decreti del Presidente della Giunta Regionale nn. 118 del 10.11.2008 e 142 dell'11.12. 2008, della D.G.R. n. 1764 del 15.12.2008, a partire dal 1° Gennaio 2009 l'Area Naturale Protetta Regionale denominata “Parco del Monte Cucco” è passata sotto la gestione della scrivente Comunità Montana, la quale subentra al preesistente Consorzio in tutti i rapporti attivi e passivi;

Vista la LR 18/2011;

Premesso che ormai da anni si verifica nel territorio del Parco uno squilibrio faunistico costituito dalla proliferazione abnorme della popolazione di cinghiali;

Visto l'art. 22, comma 6, della L.394/1991, come integrato dall’art. 2, comma 33, della legge 426/98, secondo cui nei Parchi naturali regionali sono consentiti abbattimenti selettivi, al fine di ricomporre eventuali squilibri faunistici;

Atteso che con delibera dello scrivente n. 21 del 13.04.2016, è stato approvato il “Programma triennale degli interventi di controllo numerico del cinghiale nel Parco Regionale del Monte Cucco”;

Posto che si rende necessario dare l’avvio al “Programma triennale degli interventi di controllo numerico del cinghiale nel Parco Regionale del Monte Cucco”;

Rammentato che nel “Programma triennale degli interventi di controllo numerico del cinghiale nel Parco Regionale del Monte Cucco”, si prevede di ridurre i conflitti con la popolazione locale, creando occasioni di incontro con le varie categorie di portatori di interessi, nelle diverse fasi della gestione operativa degli interventi;

Preso atto che nei giorni del 7 settembre 2016, 17 ottobre 2016, 23 novembre 2016, si sono tenuti degli incontri con i Sindaci del territorio e con i rappresentanti delle Sezioni Venatorie, nel corso dei quali l’Amministrazione ha comunicato le proprie intenzioni in merito all’attuazione del “Programma”, manifestando nel contempo la propria disponibilità ad accogliere eventuali suggerimenti meritevoli di apprezzamento;

Ritenuto pertanto di poter affermare che le scelte operative per l’attuazione del “Programma”, siano il frutto di una proficua collaborazione con i principali portatori di interessi coinvolti nella problematica;

Deliberazione n. 56 del 29-11-2016 Firmata digitalmente ai sensi del D. lgs. N. 82/2005 e successive modificazioni Pag.3 COMUNITÀ MONTANA ALTA UMBRIA Gestione Commissariale ex L.R. n. 18 del 23/12/2011 – D.P.G.R. n. 3 del 14/01/2012 Comuni di: Citerna - Costacciaro - Fossato di Vico - Gualdo Tadino - Lisciano Niccone - Monte S.Maria Tiberina Montone - Pietralunga - S. Giustino - Scheggia e Pascelupo - Sigillo - Umbertide – Valfabbrica CON SEDE IN UMBERTIDE

Valutato innanzitutto opportuno far decorrere il “Programma triennale degli interventi di controllo numerico del cinghiale nel Parco Regionale del Monte Cucco” dal 12 dicembre 2016 e fino al 12 dicembre 2019;

Ritenuto opportuno adottare un nuovo “Regolamento delle operazioni di abbattimento di cinghiali nel Parco del Monte Cucco mediante tecnica dell’aspetto”, che superi le criticità di quello previgente, come risultante dall’Allegato A) al presente atto;

Preso atto che è obbligatorio sottoporre i cinghiali abbattuti, all’esame trichinoscopico, al fine di salvaguardare l’igiene della carne e in definitiva la salute umana;

Visto che con nota prot. n. 9189 del 27.10.2016, questa Amministrazione chiedeva alla Azienda Unità Sanitaria Locale Umbria 1 (AUSL Umbria1), di concedere una tariffa forfettaria per l’effettuazione dell’esame trichinoscopico sui capi abbattuti nell’ambito del “Programma triennale degli interventi di controllo numerico del cinghiale nel Parco Regionale del Monte Cucco”, al pari di quanto consentito alle squadre di cinghialisti in aree libere;

Preso atto della risposta proveniente dalla AUSL Umbria1 prot. n. 151691 del 3.11.2016, acquisita al protocollo di questa Amministrazione con il n. 9409, con cui si accoglieva la richiesta della medesima e si concedeva la tariffa forfettaria per l’effettuazione dell’esame per la ricerca della trichinella su tutti i capi da abbattere in Area-Parco, limitatamente alla durata di un anno;

Preso altresì atto della comunicazione informale proveniente dalla AUSL Umbria 1, trasmessa con posta elettronica del 7.11.2016, con cui si precisava che la tariffa forfettaria è pari ad € 304, 10 e che il periodo di un anno, decorre immediatamente dalla data del pagamento;

Ritenuto pertanto opportuno disporre il pagamento a carico di questa Amministrazione della tariffa forfettaria per l’effettuazione dell’esame per la ricerca della trichinella su tutti i capi che verranno abbattuti in Area-Parco con entrambe le tecniche ammesse, al fine di imprimere un primo, significativo impulso, al rispetto della normativa in materia, diretta alla salvaguardia del primario interesse alla salute della collettività, mentre saranno i volontari che collaborano con questa Amministrazione, a pagare la tariffa ordinaria per il prosieguo degli anni;

Atteso che tra le novità introdotte per la regolamentazione della tecnica dell’aspetto, c’è anche l’istituzione del Servizio di Recupero dei capi feriti nel Parco, per la considerazione che l’attività di cui trattasi ha un alto valore morale, al fine di evitare la sofferenza degli animali feriti, oltre che per prevenire possibili abusi nel territorio protetto;

Posto che si rende necessario affidare il Servizio di Recupero dei capi feriti nel Parco ad uno tra i nominativi presenti nell’ “Albo dei recuperatori di ungulati”, approvato dalla Provincia di in attuazione del R.R. 23/1999 e oggi in gestione alla Regione, dopo il trasferimento della relativa competenza;

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Atteso che si è richiesta all’Osservatorio Faunistico della Regione, per le vie brevi, la trasmissione dell’“Albo dei recuperatori di ungulati”;

Preso atto della comunicazione proveniente dall’Osservatorio Faunistico della Regione del 16.11.2017, acquisita al protocollo con il n. 9837 del 21.11.2016, con cui viene trasmesso l’“Albo dei recuperatori di ungulati”;

Posto che nel frattempo, con e.mail del 26 ottobre 2016, la signora Serena Donnini, giudice dell’Ente Nazionale Cinofilia Italiana (ENCI), già nota a questa Amministrazione per aver collaborato in qualità di docente, alla realizzazione del 3° Corso per l’abilitazione di coadiutori ai programmi di controllo numerico del cinghiale nel Parco del Monte Cucco mediante tecnica del tiro da fisso, aveva indicato nella persona di Guenther Karl Heinz Mittenzwei, un recuperatore esperto e competente;

Riscontrato che il signor Guenther Karl Heinz Mittenzwei risulta nell’ “Albo dei recuperatori di ungulati” sopra citato;

Posto che con nota prot. n. 9903 del 22.11.2016, questa Amministrazione contattava il signor Guenther Karl Heinz Mittenzwei, per chiedere di conoscere una sua eventuale disponibilità ad assumere la responsabilità del Servizio di Recupero dei cinghiali feriti nel Parco, e semmai, a quali condizioni economiche;

Preso atto della nota del 24.11.2016, acquisita al protocollo del 25.11.2016 con il numero 10046 con cui il signor Guenther Karl Heinz Mittenzwei, manifestava il suo interesse alla assunzione dell’incarico e specificava le sue richieste nel modo che segue:  disponibilità a collaborare per i tre anni di durata del “Programma”;  esigenza di prevedere un supplente per il caso che lui stesso fosse impossibilitato ad intervenire, nella persona di Stefano Alemanno;  indicazione di coadiutori per il primo anno, nelle persone di Nicolò Soldati, Lanfranco Baldelli, Stefano Alemanno, mentre non venivano date indicazioni nominative per i due anni successivi;  richiesta economica pari ad € 0,00 per il primo anno;  tariffa forfettaria di rimborso delle spese, per i 2 anni successivi, pari ad € 20,00 ad intervento, nel caso che il servizio prestato nel primo anno ricevesse una valutazione positiva;

Ricevuto nel frattempo dall’Osservatorio Faunistico Regionale un aggiornamento in merito all’ “Albo dei recuperatori di ungulati”, acquisito al protocollo di questa Amministrazione con il n.10048 del 25.11.2016, da cui emerge che Nicolò Soldati, Lanfranco Baldelli, Stefano Alemanno sono tutti regolarmente iscritti nello stesso;

Ritenuta conveniente la proposta proveniente dal signor Guenther Karl Heinz Mittenzwei;

Deliberazione n. 56 del 29-11-2016 Firmata digitalmente ai sensi del D. lgs. N. 82/2005 e successive modificazioni Pag.5 COMUNITÀ MONTANA ALTA UMBRIA Gestione Commissariale ex L.R. n. 18 del 23/12/2011 – D.P.G.R. n. 3 del 14/01/2012 Comuni di: Citerna - Costacciaro - Fossato di Vico - Gualdo Tadino - Lisciano Niccone - Monte S.Maria Tiberina Montone - Pietralunga - S. Giustino - Scheggia e Pascelupo - Sigillo - Umbertide – Valfabbrica CON SEDE IN UMBERTIDE

Ritenuto peraltro, in merito alla tecnica della cattura con gabbie, confermare provvisoriamente tutte le regole adottate nel corso del precedente “Programma di contenimento del cinghiale”, nelle more della elaborazione di uno specifico “Regolamento”, che sistematizzando tutta la materia, risolva nel contempo delle disfunzioni presenti attualmente nella stessa;

Ritenuto opportuno nel frattempo, sondare la possibilità di individuare una ditta che sia interessata all’acquisto di cinghiali vivi, per la soluzione di tutti quei casi in cui il cinghiale catturato non sia assegnabile al gestore della gabbia (es. cattura in unica soluzione di più di 3 capi, per i capi oltre il terzo);

Ritenuto altresì opportuno prevedere fin d’ora che eventuali proventi derivanti dalla cessione di cinghiali catturati, debbano essere destinati al potenziamento del sistema delle catture;

DELIBERA

 di richiamare tutto quanto espresso nella parte narrativa del presente atto;

 di stabilire che il “Programma triennale degli interventi di controllo numerico del cinghiale nel Parco Regionale del Monte Cucco” decorre dal 12 dicembre 2016 e fino al 12 dicembre 2019;

 di adottare un nuovo “Regolamento delle operazioni di abbattimento di cinghiali nel Parco del Monte Cucco mediante tecnica dell’aspetto”, come risultante dall’Allegato A) al presente atto;

 di disporre il pagamento a carico di questa Amministrazione della tariffa forfettaria per l’effettuazione dell’esame per la ricerca della trichinella su tutti i capi che verranno abbattuti in Area-Parco con entrambe le tecniche ammesse, fino al 3.11.2017, al fine di imprimere un primo, significativo impulso, al rispetto della normativa in materia, diretta alla salvaguardia del primario interesse alla salute della collettività, mentre saranno i volontari che collaborano con questa Amministrazione, a pagare la tariffa ordinaria per il prosieguo degli anni;

 di istituire il Servizio di Recupero dei capi feriti nel Parco, quale supporto all’attività di sparo con tecnica del tiro da fisso, per la considerazione che ha un alto valore morale, al fine di evitare la sofferenza degli animali feriti, oltre che per prevenire possibili abusi nel territorio protetto;

 di procedere all’affidamento del Servizio di Recupero dei capi feriti nel Parco ad uno tra i nominativi presenti nell’ “Albo dei recuperatori di ungulati”, approvato dalla Provincia di

Deliberazione n. 56 del 29-11-2016 Firmata digitalmente ai sensi del D. lgs. N. 82/2005 e successive modificazioni Pag.6 COMUNITÀ MONTANA ALTA UMBRIA Gestione Commissariale ex L.R. n. 18 del 23/12/2011 – D.P.G.R. n. 3 del 14/01/2012 Comuni di: Citerna - Costacciaro - Fossato di Vico - Gualdo Tadino - Lisciano Niccone - Monte S.Maria Tiberina Montone - Pietralunga - S. Giustino - Scheggia e Pascelupo - Sigillo - Umbertide – Valfabbrica CON SEDE IN UMBERTIDE

Perugia in attuazione del R.R. 23/1999 e oggi in gestione alla Regione, dopo il trasferimento della relativa competenza;

 di affidare il Servizio di Recupero nel Parco, al signor Guenther Karl Heinz Mittenzwei, il cui nominativo risulta nell’ “Albo” di cui al paragrafo precedente, alle condizioni da lui proposte con nota del 24.11.2016, acquisita al protocollo del 25.11.2016 con il numero 10046 e così riassumibili: a) incarico per tutta la durata del “Programma”; b) previsione di un supplente per il caso che lui sia impossibilitato ad intervenire, nella persona di Stefano Alemanno; c) previsione di possibili coadiutori per il primo anno, nelle persone di: Nicolò Soldati, Lanfranco Baldelli, Stefano Alemanno; d) gratuità del servizio per il primo anno; e) per i n. 2 anni successivi, tariffa forfettaria di rimborso delle spese pari ad € 20,00 ad intervento, a carico di questa Amministrazione, nel caso che il servizio prestato nel primo anno, riceva dalla stessa una valutazione positiva;

 di confermare provvisoriamente, in merito alla tecnica della cattura con gabbie, tutte le regole adottate nel corso del precedente “Programma di contenimento del cinghiale”, nelle more della elaborazione di uno specifico “Regolamento”, che sistematizzando tutta la materia, risolva nel contempo delle disfunzioni presenti attualmente nella stessa;

 di ritenere opportuno nel frattempo, sondare la possibilità di individuare una ditta che sia interessata all’acquisto di cinghiali vivi, per la soluzione di tutti quei casi in cui il cinghiale catturato non sia assegnabile al gestore della gabbia (es. cattura in unica soluzione di più di 3 capi, per i capi oltre il terzo);

 di prevedere fin d’ora che eventuali proventi derivanti dalla cessione di cinghiali catturati, vengano destinati al potenziamento del sistema delle catture nel Parco;

 di dare mandato al Segretario, dr. Giuseppe Rossi, di compiere tutto quanto necessario per l'attuazione del presente atto;

 di individuare nel funzionario Paola Stocchi il responsabile del procedimento ai sensi dell'art.5 della L. 241/1990.

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Allegato A) alla deliberazione del Commissario Liquidatore n. del

REGOLAMENTO DELLE OPERAZIONI DI ABBATTIMENTO DI CINGHIALI NEL PARCO DEL MONTE CUCCO MEDIANTE TECNICA DELL’ASPETTO

Il presente Regolamento, nelle more della approvazione del Regolamento dell’Area naturale Protetta di cui all’art. 14 della LR 9/1995, disciplina la tecnica individuale di prelievo del cinghiale denominata “Aspetto”, che si pratica in Area-Parco, con arma da fuoco, da punti vantaggiosi di osservazione e tiro, al fine di ricomporre lo squilibrio faunistico costituito dalla proliferazione abnorme di cinghiali.

CAPO I Soggetti

Art. 1 Volontari Le attività di abbattimento mediante tecnica dell’aspetto sono condotte esclusivamente da soggetti appositamente formati attraverso corsi organizzati dall’Amministrazione, che hanno superato la prova finale, e perciò inseriti nell’apposito “Albo dei selecontrollori”. I selecontrollori prestano la loro opera a titolo esclusivamente volontario e gratuito. L’Amministrazione non risponde di eventuali danni causati dai selecontrollori a se stessi od a terzi.

Art. 2 Condizioni per operare in capo a selecontrollori Per poter operare, è necessario che oltre all’iscrizione all’Albo e all’autorizzazione spazio- temporale rilasciata con specifico atto dall’Amministrazione, ricorrano in capo ai selecontrollori, le seguenti condizioni:  validità della licenza di porto di fucile ad uso di caccia;  effettuazione versamenti annuali riferiti alla licenza di porto di fucile ad uso di caccia;  validità polizza assicurativa per la responsabilità civile verso terzi.

Art. 3 Doveri I selecontrollori dovranno rispettare scrupolosamente le prescrizioni contenute nel presente Regolamento, nonché le disposizioni eventualmente impartite dall’Amministrazione. Essi sono tenuti ad assumere un comportamento corretto, evitando di dare luogo a situazioni lesive dell’immagine dell’Amministrazione. Sono altresì tenuti a segnalare ogni fatto illecito di cui vengano a conoscenza nel compimento dei loro compiti.

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Art. 4 Incombenze Gravano inoltre sui selecontrollori le seguenti incombenze:  provvedere al foraggiamento artificiale dei cinghiali, nel rispetto delle modalità previste al Capo IV;  perlustrare la zona di azione prima dell’inizio delle operazioni di appostamento e tiro, al fine di accertare che sia libera da presenze umane, ed eventualmente sollecitare l’allontanamento delle stesse;  posizionare lungo le principali vie di accesso alla zona di azione, prima dell’inizio delle operazioni, un congruo numero di cartelli recanti il seguente messaggio: “Attenzione Pericolo! Contenimento della specie cinghiale in corso”;  collaborare con l’Amministrazione alle operazioni di monitoraggio della specie.

Art. 5 Referenti L’Amministrazione, per ogni problema organizzativo concernente la tecnica dell’aspetto, tiene i contatti con le sezioni venatorie operanti sul territorio, tramite un referente indicato dalle stesse.

CAPO II Spazio

Art. 6 Settori L’Area-Parco è ripartita in n. 4 settori, corrispondenti alle porzioni ricadenti su ciascuno dei 4 Comuni che fanno parte del Parco.

Art. 7 Unicità settore I selecontrollori operano nel settore corrispondente al di residenza. Il selecontrollore può tuttavia chiedere di operare in un settore diverso da quello di residenza, dopo aver acquisito l’assenso delle sezioni venatorie operanti nel settore di elezione. Quelli tra i selecontrollori che, per ragioni diverse, non siano residenti in uno dei Comuni del Parco, devono specificare in quale settore vogliono operare.

Art. 8 Siti di osservazione e tiro Si tratta di punti fissi individuati nell’ambito di ciascun settore dell’Area-Parco, presso i quali si effettuano gli appostamenti finalizzati al tiro. E’ vietato utilizzare siti che insistono su terreni i cui proprietari abbiano espressamente manifestato dissenso. I siti di appostamento e tiro vengono individuati dall’Amministrazione sulla base della valutazione delle caratteristiche di idoneità e sicurezza di ciascuno, su proposta dei selecontrollori. Di ogni sito sono registrate le coordinate, con il sistema GPS. Sul terreno, i punti predetti vengono segnalati mediante appositi paletti.

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CAPO III Tempo

Art. 9 Calendario di attività Viene predisposto dalla Amministrazione con specifico atto, il “Calendario di attività” che individua preventivamente il periodo di operatività, i soggetti autorizzati, i siti. Possono essere organizzate campagne di abbattimenti di cinghiali mediante tecnica dell’aspetto, durante tutto l’anno.

Art. 10 Interventi d’urgenza L’Amministrazione può autorizzare interventi in via d’urgenza con la tecnica del tiro da fisso, anche al di fuori del calendario approvato, quando ricorrano i presupposti di necessità e urgenza, anche in deroga a quanto previsto dal primo comma dell’art. 7.

Art. 11 Sessioni Le operazioni si effettuano in due sessioni giornaliere:  all’alba nella fascia oraria compresa tra un’ora prima e due ore dopo il sorgere del sole;  al tramonto nella fascia oraria compresa un’ora prima e due dopo la scomparsa del sole all'orizzonte.

CAPO IV Foraggiamento

Art 12 Tempi attivazione Il foraggiamento può essere attivato da 7 giorni prima dell’inizio degli appostamenti.

Art. 13 Luoghi di pastura Vanno individuati ad una distanza congrua dai siti di appostamento, in modo da non arrecare, anche indirettamente, danni a terzi.

Art. 14 Alimenti Vanno utilizzi esclusivamente sale o alimenti di origine vegetale non trasformati, fatti salvi quelli grossolanamente spezzati o macinati. Sono al contrario vietati mangimi o altri alimenti di origine animale o contenenti componenti di origine animale.

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CAPO V Logistica

Art. 15 Necessità autorizzazione alla circolazione con autoveicoli Qualora per raggiungere le stazioni di osservazione e tiro, sia necessario percorrere con autoveicoli sentieri, strade e mulattiere precluse alla circolazione, gli operatori debbono essere muniti di specifica autorizzazione rilasciata ai sensi dell’art. 7 della Legge Regionale n°28/01.

Art. 16 Rispetto colture in atto Qualora la zona interessata alle operazioni, presenti delle colture in atto, vanno evitati i danneggiamenti.

CAPO VI Attrezzature

Art. 17 Divieto utilizzo fonti luminose E’ vietato l’utilizzo di fonti luminose artificiali.

Art. 18 Abbigliamento I selecontrollori sono tenuti ad indossare gilet ad alta visibilità.

Art. 19 Arma Gli abbattimenti mediante tecnica dell’aspetto vanno eseguiti con carabina a canna rigata di calibro non inferiore a mm.6,86 (270 Winchester) munita di cannocchiale da mira.

Art. 20 Proiettili Nelle operazioni vanno utilizzati solo proiettili privi di piombo.

CAPO VII Modalità appostamento e tiro

Art. 21 Unità di prelievo L’unità di prelievo è composta obbligatoriamente da 2 selecontrollori, entrambi armati ed operativi. Ciascuna unità di prelievo opera presso un solo sito per ogni giornata, sia nella fascia oraria mattutina che serale. Nella stessa fascia oraria possono operare contestualmente n. 6 gruppi di prelievo per ogni Comune. Fermo restando che l’unità di prelievo resta composta esclusivamente da n. 2 selecontrollori, è possibile tuttavia inserire nel calendario di cui all’art. 8, anche un terzo nominativo, per fronteggiare possibili imprevisti e defezioni.

Deliberazione n. 56 del 29-11-2016 Firmata digitalmente ai sensi del D. lgs. N. 82/2005 e successive modificazioni Pag.11 COMUNITÀ MONTANA ALTA UMBRIA Gestione Commissariale ex L.R. n. 18 del 23/12/2011 – D.P.G.R. n. 3 del 14/01/2012 Comuni di: Citerna - Costacciaro - Fossato di Vico - Gualdo Tadino - Lisciano Niccone - Monte S.Maria Tiberina Montone - Pietralunga - S. Giustino - Scheggia e Pascelupo - Sigillo - Umbertide – Valfabbrica CON SEDE IN UMBERTIDE

Art. 22 Custodia arma Durante il tragitto per raggiungere o per abbandonare il sito di appostamento, l’arma deve essere scarica e riposta nell’apposita custodia.

Art. 23 Sicurezza I selecontrollori, una volta stanziatisi nel punto di osservazione, non possono con l’arma carica, muoversi otre un raggio di 50 metri dal picchetto di segnalazione. Fermo restando il rispetto delle consuete regole di sicurezza sullo sparo, lo stesso deve essere effettuato secondo le seguenti modalità: a) dalla stazione di appostamento b) il cinghiale deve essere completamente visibile, chiaramente distinguibile, perfettamente immobile, possibilmente posizionato di fianco. c) a distanza non superiore a 150 metri d) nell’eventualità che l’animale non venga colpito, la palla deve potersi conficcare in terra entro pochi metri e comunque ne deve essere visibile l’intera traiettoria. In particolare, è vietato tirare:  in direzione di strade, sentieri, edifici, boschi, crinali, specchi d’acqua, pareti rocciose;  in direzione di animali al pascolo;  in direzione di macchine operatrici in movimento;  in situazioni atmosferiche, quali nebbia, neve, o pioggia, che comportano una diminuzione della visibilità tale da pregiudicare le condizioni di sicurezza;  in condizioni di scarsa luminosità dell’ottica;  a braccio libero.

Art. 24 Ricerca cinghiale abbattuto Dopo lo sparo, i selecontrollori devono attendere almeno dieci minuti prima di porsi alla ricerca del capo colpito, potendo a tal fine operare anche oltre i 50 metri dal picchetto, in deroga a quanto previsto all’articolo precedente.

CAPO VIII Recupero cinghiale ferito

Art. 25 Primo tentativo L’attività di recupero di un cinghiale ferito è azione di alto valore morale. Il recupero dei capi feriti deve essere tentato dal selecontrollore stesso, senza inquinare la traccia del selvatico, potendo a tal fine operare anche oltre i 50 metri dal picchetto, in deroga a quanto previsto all’articolo 23.

Art.26 Servizio di Recupero Nel caso il selecontrollore non concluda nell’immediatezza l’azione di recupero, è obbligato a richiedere l’intervento del Servizio di Recupero. Il Responsabile del Servizio di Recupero viene individuato dall’Amministrazione tra gli iscritti nell’elenco dei “Recuperatori di ungulati”, adottato dalla Provincia di Perugia in attuazione del R.R.23/1999, ad oggi gestito dalla Regione. Deliberazione n. 56 del 29-11-2016 Firmata digitalmente ai sensi del D. lgs. N. 82/2005 e successive modificazioni Pag.12 COMUNITÀ MONTANA ALTA UMBRIA Gestione Commissariale ex L.R. n. 18 del 23/12/2011 – D.P.G.R. n. 3 del 14/01/2012 Comuni di: Citerna - Costacciaro - Fossato di Vico - Gualdo Tadino - Lisciano Niccone - Monte S.Maria Tiberina Montone - Pietralunga - S. Giustino - Scheggia e Pascelupo - Sigillo - Umbertide – Valfabbrica CON SEDE IN UMBERTIDE

Il responsabile del Servizio di recupero deve essere in possesso di un cane abilitato da ENCI, in regola con le relative prove di revisione periodica. Egli deve essere in possesso di licenza di caccia in corso di validità e di polizza assicurativa. Nel corso delle operazioni, è tenuto a:  indossare un capo di abbigliamento ad alta visibilità;  impiegare un solo cane;  dotare il cane di collare ad alta visibilità recante il suo numero telefonico, oltre che di apparecchiature idonee all’individuazione della posizione. Egli è responsabile dell’intera conduzione delle operazioni e a tal fine può:  utilizzare armi da caccia, comunque rigate, con o senza ottica di puntamento, esclusivamente per dare il colpo di grazia all’animale ferito;  scegliere di venire coadiuvato da un altro recuperatore tra quelli abilitati dalla Provincia di Perugia, con identici requisiti e un proprio cane abilitato da ENCI. Prima di effettuare l’intervento, il recuperatore è tenuto ad avvertire gli Organismi di Vigilanza. Il recupero non può protrarsi per più di due giorni. Al termine di ogni intervento, il conduttore è tenuto a compilare un apposito verbale, in cui sono annotati tutti gli aspetti inerenti l’intervento effettuato, e a recapitarlo alla Amministrazione.

CAPO IX Igiene e registrazione dati

Art. 27 Controlli igienico-sanitari Al capo abbattuto, va applicata immediatamente una fascetta di riconoscimento inamovibile, fornita dall’Amministrazione. Sull’animale abbattuto va effettuato l’esame trichinoscopico. Il risultato dell’esame trichinoscopico, va consegnato a cura dei selecontrollori interessati, alla Amministrazione.

Art. 27 Verbale di uscita L’Amministrazione predispone una scheda in cui ogni unità di prelievo registra i seguenti dati:  nominativi e firme dei componenti l’unità di prelievo;  giorno di uscita;  orario di apertura e di chiusura delle operazioni;  sito prescelto;  cinghiali abbattuti: numero, sesso, età, peso indicativo, numero fascetta di riconoscimento;  cinghiali mancati;  eventuali avvistamenti di altri animali selvatici. Le schede di cui al comma precedente vanno compilate dai selecontrollori e recapitate presso gli uffici della Amministrazione, entro una settimana dall’uscita.

Deliberazione n. 56 del 29-11-2016 Firmata digitalmente ai sensi del D. lgs. N. 82/2005 e successive modificazioni Pag.13 COMUNITÀ MONTANA ALTA UMBRIA Gestione Commissariale ex L.R. n. 18 del 23/12/2011 – D.P.G.R. n. 3 del 14/01/2012 Comuni di: Citerna - Costacciaro - Fossato di Vico - Gualdo Tadino - Lisciano Niccone - Monte S.Maria Tiberina Montone - Pietralunga - S. Giustino - Scheggia e Pascelupo - Sigillo - Umbertide – Valfabbrica CON SEDE IN UMBERTIDE

CAPO X Destinazione carne

Art. 28 Quantitativo annuale per rimborso spese Sono riconosciuti a ciascun selecontrollore, fino a tre capi nell’anno solare, per autoconsumo, quale rimborso delle spese sostenute. In caso di recupero di cinghiale ferito, il capo viene assegnato al selecontrollore responsabile del ferimento, se ancora edibile.

CAPO XI Valutazione dei risultati

Art. 29 Insufficienza risultati settoriali Concluso il periodo di attività previsto in calendario, l’Amministrazione valuta i risultati ottenuti. Qualora in un settore non si sia raggiunto un congruo numero di abbattimenti, l’Amministrazione potrà quivi autorizzare l’operatività di gruppi di altri settori, in deroga a quanto previsto all’art. 6.

Art. 30 Sospensione Nel caso che il selecontrollore rimanga inattivo per due periodi consecutivi di attività, senza giustificazione, sarà sospeso a tempo indeterminato. Potrà tornare in attività, dietro richiesta dell’interessato, se l’Amministrazione reputerà la sua collaborazione ancora necessaria.

CAPO XII Vigilanza e sanzioni

Art. 31 Vigilanza Controlli sulla regolarità delle operazioni di abbattimento mediante tecnica dell’aspetto, vengono effettuati dai seguenti organismi di vigilanza: 1. Corpo Forestale dello Stato 2. Carabinieri 3. Polizia Municipale

Art. 32 Sanzioni L'Amministrazione ha facoltà di escludere dal compimento di ulteriori abbattimenti, gli operatori che contravvengano in qualsiasi forma alle regole del presente Regolamento.

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