L’ECO DI 30 LUNEDÌ 11 NOVEMBRE 2013

L’inchiesta Le storie dimenticate Basso, il mistero della cripta Le immagini pagane e il prete ucciso Sotto la parrocchiale uno scurolo segreto, occultato da un muro. La scoperta dei cadaveri del ’600 Dietro la vicenda una questione legata alle decorazioni pagane volute da un sacerdote del luogo DI PAOLO ARESI

uando Camillo Pezzo- li si trovò davanti al buco scavato nel muro Qdi pietra non credette ai suoi occhi. Provò Cerete raccapriccio, paura. Racconta oggi, trentuno anni dopo, davan- ti alla chiesa parrocchiale di Ce- rete Basso, il sole che splende in un cielo senza nubi: «Entrai qui, nella chiesa di Cerete quel gior- no di tanti anni fa insieme al par- roco, don Remo Duci. Cammi- nando sentii che a un certo pun- to il pavimento della navata flet- teva leggermente, come se sotto fosse vuoto. Arrivammo all’alta- sacri, ecco le sinopie, le tracce, di re, scendemmo la scaletta, Don quelli pagani distrutti, ecco la Remo mi accompagnò nello scu- cripta misteriosa con il sarcofa- rolo, una cripta decorata con go. I resti dei due sacerdoti ripo- stucchi bianchi. Vidi subito, in sano ancora sigillati qua dentro. fondo alla scala, sulla sinistra, Racconta Nello Camozzi: «Len- l’arco murato. Pensai a quella tamente, siamo riusciti a rico- flessione del pavimento e imma- struire la vicenda, almeno in par- ginai che oltre quel muro doves- te. La cripta venne fatta sistema- se trovarsi qualcosa. Guardai re da don Stefano Perinei e dal don Remo, gli dissi: mi lascia fa- nipote, don Giuseppe Vinetti nel re un buco nel muro? Don Remo 1618. Le decorazioni della cripta mi fissò, poi osservò il muro. Dis- hanno una parte religiosa tradi- se di sì». zionale, ma i due preti fecero in- Camillo Pezzoli è laureato in so- Il sarcofago nella cripta dove riposano i due sacerdoti. In basso, particolari della decorazione e, a destra, traccia di un elemento distrutto serire anche personaggi della fe- ciologia, è sempre stato appas- de pagana, Giove e Marte, per sionato di cultura, per anni socio esempio. Don Stefano morì e lì della Fondazione Fantoni di Ro- venne sepolto. Nel 1634 il vesco- vetta. Tornò al suo paese e parlò vo di Bergamo, Luigi Grimani, in con un suo amico muratore, visita pastorale a Cerete, ordinò Giuseppe Savoldelli, che tutti che le decorazioni pagane venis- chiamano «Clarino». Clarino è il sero eliminate. Don Giuseppe Vi- papà del famoso Paolo Savoldel- netti non lo fece. La gente di Ce- li, campione di ciclismo. In que- rete non la prese bene. Di fatto, sta mattina, davanti alla chiesa don Giuseppe venne ucciso fuo- c’è anche lui. Come ci sono an- ri dalla chiesa con una spranga- che altri protagonisti della sco- ta. Il vescovo e il doge di Venezia perta: don Remo, Nello Camoz- ordinarono un’inchiesta, ma non zi, Ilario Gabrieli, Sergio Brasi. si arrivò a nulla. Le decorazioni Ci sono anche Ezio Seghezzi (as- pagane della cripta vennero de- sessore del di Cerete), il vastate. Successivamente nella parroco attuale, don Sergio Al- cripta vennero ospitate anche le caini, e il vecchio sindaco, Zave- spoglie mortali di altri preti, fino rio Oprandi. Continua Pezzoli: all’editto napoleonico». «Il giorno dopo i muratori rea- Ma perché le decorazioni paga- lizzarono un bel buco in quel ne? Che cosa significavano? Nel- muro di sassi, spesso mezzo me- lo Camozzi parla di un caso di tro. La luce era debole, ma ve- sti umani? Perché uno di questi bia fine, cosiddetta sabbia del Po, anni. Nel 1989 venne alla luce Camozzi cominciò a studiare la sincretismo religioso, una scelta demmo uno scheletro seduto su stava seduto su una sedia? Pez- certamente usata per assorbire sotto la sabbia un sarcofago in- questione, anche sulla base degli legata al tardo umanesimo. Ca- uno scranno, ai suoi piedi una ba- zoli ricorda altri particolari: una gli umori della putrefazione». terrato, nel sarcofago due cada- scritti di Laura Ferri, la maestra millo Pezzoli aggiunge: «Teorie ra polverosa con altri due sche- scarpa con una fibbia di metallo, Venne avvisata la Sovrintenden- veri, uno imbalsamato. Verosi- elementare che era la ricercatri- che cercavano di accordare olim- letri. Veniva fuori un odore di le calze ancora incollate alle tibie za, arrivarono i carabinieri, ar- milmente erano i resti di due ce storica del paese. Lasciamo il po pagano e cosmologia cristia- muffa, forte. Il cranio era caduto scheletriche. Racconta: «Bara e rivò un grande esperto in fatto di preti. Uno dei due conservava sagrato, entriamo nella chiesa, na erano diffuse. Fin da Dionigi e lì vicino si vedeva ancora un cadaveri erano appoggiati su uno tessuti antichi. Cominciarono le ancora i suoi capelli rossi. L’altro scendiamo nello scurolo, oggi l’Aeropagita si immaginava che cappello rotondo, dalla larga te- strato di dieci centimetri di sab- ricerche, le analisi. Passarono gli cranio appariva sfondato. Nello ben restaurato. Ecco gli stucchi Dio fosse un’immane energia po- sa. Era l’antico cappello dei pre- sta oltre il Sole e quindi le sfere lati. Ricordo che attaccati al cra- degli arcangeli, dei custodi, dei nio ancora si vedevano dei lun- ALa prossima puntata troni... Può essere che don Peri- ghi capelli. Uno dei cadaveri nel- nei si riferisse a teorie di questo la bara aveva ancora addosso Che cosa rappresentava davvero La si imbocca dai ponti di , e in circa tre ore si raggiunge la lo- tipo e che appartenesse a qual- pezzi di vestito con dei bottonci- Val la via Taverna? Perché quei mae- sul lato a monte, indicata da un se- calità Catremerio di Brembilla e poi che gruppo o movimento più o ni rossi. Ma non era finita: in stosi e antichi ruderi, mura possen- gnavia del Cai, il numero 592, vici- si sale ancora fino al valico del Cro- meno segreti. Non sappiamo. quella parte murata della cripta La misteriosa ti che si trovano in località Cà Mar- no a un ponte medievale di parti- snello che porta in Val Brembana. Anche perché le pagine dei regi- c’erano altri due scheletri mum- ta? La via Taverna ha origine nella colare bellezza, chiamato «del Se anche voi avete vicende miste- stri parrocchiali di quegli anni mificati. Restammo lì, senza pa- Via Taverna notte dei tempi, come tracciato for- Cappello», a 285 metri di quota. Si riose del vostro paese potete scri- vennero strappate...» ■ role. Incuriositi. E impauriti». se anche preistorico. Era un’impor- arriva a Cà Meneghina, poi a Cà vere all’indirizzo: lestoriedimenti- 29 - Continua A chi erano appartenuti quei re- A tante via di commerci e viandanti. Marta dagli imponenti muraglioni [email protected] ©RIPRODUZIONE RISERVATA