Archivio per il Vocabolario Storico Italiano

Rivista annuale ~ ISSN 2611-1292

Direzione

Lorenzo Ambrogio Gianluca Biasci Rosario Coluccia Paolo D’Achille Yorick Gomez Gane Rita Librandi Luigi Matt Luca Serianni

Consulenti internazionali

Matthias Heinz Franco Pierno

Redazione

Vincenzo D’Angelo

Volume III, 2020 «Archivio per il Vocabolario Storico Italiano»: rivista on line (www.avsi.unical.it) con periodicità annuale, sottoposta a double–blind peer review. ISSN 2611-1292.

Per il vol. II, 2019 le revisioni anonime sono state curate da studiosi afferenti alle seguenti istituzioni: Università degli Studi di Milano – La Statale, Università del Piemonte Orientale, Università di , Università di Cassino, Università di Genova, Università di Napoli – Federico II, Università di Salerno, Università di Verona. Redazione: Laboratorio di Storia della lingua italiana, Dipartimento di Studi Umanistici, Università della Calabria, Via P. Bucci, Cubo 21B, 87036 Rende (CS), Italia. Chiusura redazionale: 30/12/2020. Tribunale civile di competenza: Cosenza (dir. resp.: Yorick Gomez Gane). Impaginazione: LEXIS Compagnia Editoriale in Torino srl. Immagine in copertina: frantoio di Casa Massimi (Piglio, FR), disegno di Andrea Caponi. Avvertenza

Con questo volume l’«Archivio per il Vocabolario Storico Italiano» giunge al suo terzo anno di pubblicazione. I primi due numeri hanno trovato in ambito accademico un’accoglienza positiva, fungendo anche da stimolo per ulteriori ricerche: basti solo un rinvio ai contributi pubblicati negli «Studi di Lessicografia Italiana» (vol. XXXV, pp. 321–334), nella «Rivista Italiana di Onomastica» (voll. XXIII, pp. 352–354; XXIV, pp. 885–887 e 1002–1003; XXVII, pp. 111–124) o nelle pagine web dedicate alla lingua italiana dall’Istituto della Enciclopedia Italiana (https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/articoli/scritto_e_ parlato/Google.html). A livello pratico, inoltre, i contenuti della rivista, di natura principalmente lessicografica (così come illustrato nel proemio al vol. I, 2018), hanno avuto ricadute positive in seno a un importante progetto dell’Accademia della Crusca, ArchiDATA (https://accademiadellacrusca.it/it/contenuti/ archidata–archivio–datazioni–lessicali/7481), per il quale dai primi due volumi dell’AVSI sono già state ricavate quasi seicento voci (https://www.archidata. info/informazioni/autori). A fronte di questo positivo bilancio iniziale si è ritenuto utile fornire agli utenti dell’AVSI un ulteriore arricchimento dell’offerta scientifica, con l’aggiunta a partire da questo terzo volume di una nuova sezione («7. Saggi e note»), in cui nella forma di contributi di stampo più tradizionale (e di estensione tendenzialmente contenuta) vengono approfondite specifiche questioni di natura lessicografica o più in generale lessicologica, le quali strutturate come lemmi di vocabolario storico non riuscirebbero ad essere trattare in maniera esaustiva. Arricchimenti di questo tipo sono facilitati dal formato digitale, nel quale si pubblica la rivista. Non è da escludere dunque la possibilità di ulteriori ampliamenti futuri. Agli studiosi di linguistica italiana, ad esempio, è ben noto il problema dell’aggiornamento bibliografico della loro disciplina, atteso che la gloriosa Bibliografia della letteratura e della linguistica italiana (Salerno Editrice) ha ormai definitivamente cessato l’attività (l’ultima annata disponibile è il 2014) e che le preziose bibliografie della Società di Linguistica Italiana hanno cadenza solo decennale (l’ultima copre sistematicamente i dati fino al 2010). Inserire nella rivista una ulteriore sezione contenente un osservatorio bibliografico annuale relativo a lessicografia e lessicologia italiane sarebbe quindi un’ipotesi da prendere in considerazione. In linea con la vocazione dell’AVSI, che aspira ad essere uno strumento di lavoro al passo coi tempi e utile per gli studiosi sotto più di un aspetto.

La Direzione

Indice del vol. III, 2020

1. Contributi organici, su porzioni specifiche di lessico o da spogli di riviste o studi linguistici 1.1. Lemmi musicali del ­GRADIT assenti in LesMu e assenti o privi di esempi nel GDLI (lettera B) Claudio Porena p. 9 1.2. Forestierismi non adattati nel linguaggio della moda tratti dal ­GRADIT Lorena Passafaro p. 39

2. Contributi raccolti tramite il riscontro del GRADIT­ 2.1. Lettera W (parziale: WI–WY) Luigi Matt p. 55 2.2. Lettera X (parziale: XI–XILOFITO) Gianluca Biasci p. 86

3. Contributi raccolti tramite il riscontro di dizionari dell’uso diversi dal ­GRADIT 3.1. Neologismi datati dal 2000 in poi in DO–2020 (lettere A–D) Federica Mercuri p. 96

4. Contributi raccolti tramite il riscontro di neologismari 4.1. Gennaro Vaccaro, Dizionario delle parole nuovissime e difficili, 1968 Maria Pinna (A), Maria Antonetta Deriu (B); Elisa Cossu (C), Alessandra Marcellino (D), Maria Laura Mameli (E, F), Elisa Nico (G), Valeria Cesa- raccio (H, J, K, N), Raimondo Derudas (I), Vincenza Sulas (M), Martina Lai (O, U, V, W, Z), Valentina Chelo (P), Martina Obino (L, Q, T), Ales- sandra Saba (R), Eugenio Garbini (S) p. 131 4.2. Luciano Satta, Il millevoci, 1974 (lettere E–L) Ilenia Prezioso p. 256

5. Contributi sparsi 5.1. Lemmi singoli Silvano Arnone, Yorick Gomez Gane, Luigi Matt, Claudio Panaia p. 276 5.2. Storicizzazione dei lemmi XI–XILOFAGIA privi di esempi nel GDLI Gianluca Biasci p. 282

6. Contributi propedeutici alla pubblicazione di vocabolari storici delle terminologie settoriali 6.1. Per un vocabolario storico della terminologia araldica Stefano Teti p. 296 6.2. Per un vocabolario storico della terminologia enigmistica Luigi Matt p. 304

7. Saggi e note 7.1. Note sull’origine della locuzione (far) vedere i sorci verdi Gianluca Biasci p. 307 7.2. Questo con valore indefinito/indeterminativo nell’italiano contemporaneo Yorick Gomez Gane p. 317 7.3. Su alcuni sardismi (o presunti tali) nel GDLI e nel GRADIT­ Luigi Matt p. 323 7.4. Vedi alla voce pasoliniano Laura Ricci p. 328 7.5. Per la storia dell’it. burlesque Enzo Santilli p. 339 7.6. Nota su cagnaro Fiorenzo Toso p. 361

Tavola dei contributi disponibili per la pubblicazione nell’AVSI p. 367

Criteri redazionali dell’AVSI p. 373 www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 9

1. Contributi organici, su Selmi–Enrico Zucchi (a cura di), Allegoria e porzioni specifiche di lessico teatro tra Cinque e Settecento, Bologna, I li- bri di Emil, 2018, p. 294: La sua reazione o da spogli di riviste o studi risente dell’impressione da badinage linguistici che la forma espressiva della danza portava con sé. 1.1. Lemmi musicali del = Fr. badinage, deriv. di badin ‘scherzo- so, gaio’. ­GRADIT assenti in LesMu e assenti o privi di esempi nel (S) badinerie sost. f. inv. Mus. GDLI (lettera B), di Claudio Badinage. Porena1 1766 ­GRADIT (senza fonte) 2007 Luigi Agostini, Creare paesaggi sonori, s.l.,

Abstract: This article collects, in alpha­ Lulu.com, 2019, p. 47: Come spiegare betical order and on historical principles, poi il tono scherzoso e festante della entries related to musical terminology (letter Badinerie della Seconda Suite per Or- B), chosen among the ones listed in GRADIT­ chestra di J. S. Bach, in tono minore but absent in LesMu and absent or without examples in the GDLI. Furthermore, it pro­ 2019 Gianluca Baldi, Nel favoloso mondo vides several scientific contributions: new della musica, Bari, Edizioni Dedalo, 2019, terms, new meanings, backdatings and en­ p. 23: quella di Bach è una Badinerie, richment of current lexicographic materials. una danza barocca molto vivace e gioiosa. (e) (R) (S) badinage sost. m. inv. = Fr. badinerie, deriv. di badin ‘scherzo- Mus. Danza o forma musicale di ori- so, gaio’. gine barocca, poco estesa e di carat- tere scherzoso, veloce e brillante (v. (R) (S) bagpipe (bag pipe, bag– badinerie). pipe) sost. m. e f. inv. Mus. Cornamu- 1900 In «Rivista musicale italiana», VII sa, piva, zampogna. (1900), p. 494: Il gaio badinage col qua- 1841 (nella forma bag pipe) Cesa- le si termina la sinfonia in Do 1942 re Cantù, Storia universale, vol. II, Torino, Giuseppe Pomba, 1841, p. 381: sonavansi ­GRADIT (senza fonte) 2018 Elisabetta dai reggimenti sulla cornamusa bag 1 Il presente contributo costituisce una pipe 1900 (nella forma bag–pipe) continuazione dell’articolo pubblicato in In «Gazzetta musicale di Milano», II (1900), AVSI II, 2019, pp. 7–37, in merito al quale si p. 401: composizioni per corni antichi, segnalano le seguenti correzioni: s.v. accele­ costrutti in legno o in corno di arie- rando inserire l’intero es. del 1826 tra paren- te, il cui suono ricorda la cornamusa tesi quadre; s.v. acid rock eliminare la marca metalessicografica «(R)» e l’es. del 1946; s.v. (bag–pipe) 1913 ­GRADIT (senza fon- afro–beat eliminare l’es. del 1968; s.v. ago­ te) 2001 Enciclopedia della musica: mu­ gico eliminare l’es. del 1850; s.v. alborada sica e culture, Torino, Einaudi, 2001, p. 49: eliminare l’es. del 1620; s.v. antiimpressioni­ Fra gli strumenti, in ciascuna regione smo eliminare l’es. del 1864; s.v. arabesque eliminare la marca «(R)» e l’es. del 1931; si ritrovano talune varianti della cor- s.v. aubade eliminare gli es. del 1627, 1780 namusa (bagpipe in Scozia…) 2012 e 1858. (nella forma m. bag–pipe) Alfred Jarry, www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 10

Gesta e opinioni del dottor Faustroll, patafi­ quanto un cannoncello di penna, e lun- sico, a cura di Carlo Rugafiori, Milano, Adel- ghe un piede, cioè quanto lo stromen- phi, 2012, (cfr. GRL, che non indica il n. di to 1823 ­GRADIT (senza fonte, nella var. p.): Vi si respirava anche l’ottavino, balafo) 1834 (nella forma balafo) Vic- l’oboe d’amore, il controfagotto e il tor Hugo, Bug–Jargal, vol. II, prima versione sarrusofono, la cornamusa, la zampo- italiana, Milano Truffi & Comp., 1834, p. 27: gna, il bag–pipe. balafo, specie di spinetta che mormora = Ingl. bagpipe, comp. di bag ‘borsa, sac- come un piccolo organo, e si compo- co’ e pipe ‘piffero, zampogna’. ne di una ventina di canne di legno, la Osservazioni: i motori di ricerca non re- stituiscono esempi sufficientemente chia- cui grossezza e lunghezza diminuisce ri per stabilire il genere del lemma, a parte gradatamente 1892 (nella forma ba­ l’es. del 2012, in cui la presenza dell’articolo lafon) Gabriel Dallet, Il mondo visto dagli determinativo ne indica l’uso maschile, di- scienziati del secolo XIX, trad. it. (dal fr.) con versamente dal ­GRADIT che lemmatizza il note di Diego Sant’Ambrogio, Milano, Sonzo- femminile. gno, p. 924: al centro si vede un enorme balafon, specie di xilofono con venti balafo → balafong tasti di legno abbastanza bene accor- dati, che il signor Carey ci ha portato balafon → balafong dal Bambouk 1959 Angelo Del Boca, L’Africa aspetta il 1960, Milano, Valentino (e) (R) (S) balafong (balafo, bala­ Bompiani, p. 43: Ogni tanto una raffi- fon) sost. m. inv. Mus. Strumento ca di vento porta da lontano suoni di musicale di origine africana con una flauti e balafong 1963 Le cronache cassa armonica munita di verghe di di Civitas, s.l., Edizioni Civitas, 1963, p. 65: legno da percuotere con un martellet- Senghor stesso ci dà la chiave delle to come uno xilofono. sue musiche ponendo in testa ad alcu- 1781 (nella forma balafo) Jean Fran- ni canti il nome dello strumento (per cois de La–Harpe, Compendio della storia kôra, per flauti, per balafong) cui sono generale de’ viaggi, vol. III, Venezia, Rinaldo destinati 1972 Cristiana Brambilla, La Benvenuti, 1781, p. 37: Il balafo, secon- negritudine, Bologna, Nigrizia, 1972, p. 61: do tal descrizione, dev’essere 1’istru- le immagini sprizzate dalla realtà afri- mento medesimo, che le Maire fa cana e dalla sua tradizione poetica, si consistere in un’ordine [sic] di corde articolavano ai ritmi del tam–tam, al di differenti grandezze stesse, dic’e- suono di strumenti africani: balafong, gli, come quelle della spinetta 1820 tama, khalam e flauti 1988 Philip- (nella forma balafo) Pietro Giannelli, Di­ pe Braunstein, I viaggi della storia: econo­ zionario della musica sacra e profana, vol. mia, società, civiltà; le strade, i luoghi, le II, Venezia, Tipogr. Andrea Santini e figlio, p. figure, Bari, Edizioni Dedalo, 1988, p. 122: 3: Balafo. È uno stromento usato dai una sedia, sulla quale prende posto Negri, egli è un piede alto da terra, e per suonare uno strumento composto vuoto di sotto: dal lato di sopra ha sette di giunchi sui quali sono messe delle chiavi di legno, ordinate come quelle piccole zucche (il balafong, o xilofono dell’organo, alle quali sono appiccate a risonatore) 1995 Henri Lopes, Cerca­ altrettante corde, o fila di ferro grosse tore d’Afriche, a cura di Mario Bensi, Milano, www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 11

Jaca Book, 1969, p. 254: Eppure, fin dal forma balalaika) In «Biblioteca italia- momento in cui gli angeli suonarono na», XLVIII (1827), p. 305: I Russi han- le trombe d’oro, udii il suono del ba- no un simile strumento, da essi detto lafong 2000 (nelle forme balafo e balalaika 1864 Louis Dubeux, Tarta­ balafon) Guido Facchin, Le percussioni, To- ria, Turchestan, Dzungaria, Mongolia ec. rino, EDT, 2000, p. 311: BALAFO O BA- Belutchistan, Butan e Nepal, Venezia, Giu- LAFON (ingl. balafon, West African seppe Antonelli, 1864, p. 203: Hanno pure xylophone, ted. Balafon, fr. balafon) una specie di chitarra, detta balalaica Il balafon, […], viene qui descritto 1886 (nella forma m. inv. balalaika) in quanto è il predecessore della ma- In «Rivista di discipline carcerarie», XLVIII rimba e dello xilofono e perché nella (1886), p. 126: tre balalaika (sorta di cultura musicale negra occupa il posto chitarra a tre corde) […] i balalaika che il pianoforte tiene nella cultura facevano meraviglia 1888 In «Ar- chivio per l’antropologia e la etnologia», musicale occidentale 2002 Giuseppe Conte, Il terzo ufficiale, Milano, Mondadori, XVIII (1888), p. 233: Talvolta, per quan- 2002, p. 277: mi avevano colpito i bala- to mi dissero, suonano pure la ba- fong, fatti di venti pezzi di legno duro lalaica russa, e fino il violino. Sono di diverse dimensioni con sotto appese sempre gli uomini che suonano questi venti zucche vuote 2005 Leonardo varî strumenti, adoprati specialmente Colombati, Perceber: romanzo eroicomico, nei balli 1892 ­GRADIT (senza fonte) Milano, Sironi, 2005, p. 105: un suono di 1906 In «Archivio per l’antropologia e la et- balafong che inquieta il Vecchio men- nologia», (cfr. GRL, che non indica il n. del tre osserva l’annerirsi rapido del cielo vol.) (1906), p. 82: Balalaica del conta- dino russo, a cassa triangolare fatta di sopra i lecci e gli oleandri 2018 Jean– un legno leggerissimo, probabilmente Marie Gustave Le Clézio, Tempesta, Milano, Rizzoli, 2018, (cfr. GRL, che non indica il n. di conifera, con otto forellini disposti di p.): Una lenta cascata di note felpate, intorno ad un grosso foro sulla cassa sembrava il suono del balafong. di risuonanza che è triangolare. Porta = Fr. balafon, dal mandingo balafo, comp. tre corde. Lunghezza cent. 66 1921 di bala ‘xilofono’ e fo ‘percuotere’. (nella forma balalaika) In «Russia», I– II (cfr. GRL, che non specifica il n. del vol.) (e) (R) (S) balalaica (balalaika) (1921), p. 451: pizzicando le corde del- sost. m. inv. e f. Mus. Strumento si- la balalaika 1933 In «Nuova Antolo- mile alla chitarra e al mandolino, mu- gia», (cfr. GRL, che non indica il n. del vol.) nito di tre corde e di cassa armonica a (1933), p. 431: Si vedeva infatti fuori forma di triangolo, usato dal popolo nella neve un orso con un bastone tra russo e adoperato spec. nei balli. le gambe danzare a tempo guidato da 1825 (nella forma balalaika) Anna­ un uomo in stivaloni che strimpella- li universali di statistica, economia pubblica, va una balalaica 1945 (nella forma storia e viaggi, vol. V, Milano, San Giovan- balalaika) Paolo Zappa, Bùrja. Roman­ ni alle quattro facce, 1825, p. 156: Questo zo, Torino, Einaudi, p. 223: Che venga a ballo viene eseguito da due persone suonare la balalaika 1965 Gesumi- al suono d’una specie di collascione no Aglioti, Bolscevichi sudà: esperienze di chiamato balalaika 1827 (nella guerra in Russia, Milano, Ceschina, 1965, www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 12

p. 120: Sonava la balalaica con abili- 34, vol. LXXV, Milano, R. stabilimento Ri- tà impareggiabile 1982 Giorgio Ma- cordi, 1856, p. 5: alcuni colpi d’arco, ria Nicolai, Le parole russe. Storia, costume, come il picchettato, il balzato, lo stac- società della Russia, Roma, Bulzoni, 1982, cato a mezz’arco, ecc., ecc. 1886 p. 39: Verso gli anni 80 del secolo Atti dell’Accademia del R. Istituto musicale scorso, la balalaica fu perfezionata di Firenze, voll. XXIII–XXX (cfr. GRL, che da Vasílij Vasíl’evič Andréev 1992 non specifica il n. del vol.), Firenze, Tipograf. Giampaolo Rugarli, Per i pesci non è un pro­ Tofani, 1886, p. 64: Ma in detta istruzio- blema, Milano, Anabasi, 1992, p. 10: Aveva ne [...] non vien considerata che una sposato un russo, un tipo simpatico sola specie di balzato 1972 Enciclo­ che portava il colbacco e suonava la pedia della musica, vol. II, Milano, Rizzoli– balalaica 2000 Adriano Bassi, La mu­ Ricordi, 1972, p. 166: Invece il picchetta- sica e il gesto: la storia dell’orchestra e la to e il balzato non sono usabili che in figura del direttore, Milano, Marinotti, 2000, misura ridottissima 1996 John Payn- p. 179: BALALAICA – Strumento rus- ter, Suono e struttura. Creatività e composi­ so, cordofono a pizzico con una cassa zione musicale nei percorsi educativi, Tori- armonica a forma triangolare 2004 no, EDT, p. 73: varie tecniche dell’arco, Giorgio Pestelli, Gli immortali: come com­ singolarmente e in combinazione (per porre una discoteca di musica classica, Tori- esempio: sul ponticello, sulla tastie­ no, Einaudi, 2004, (cfr. GRL, che non indica ra, tremolo, martellato, balzato, sal­ il n. di p.): Ideate già nel 1912, in origi- tellato, col legno) 2001 Pierre Albert ne Les noces prevedevano, accanto al Castanet–Nicola Cisternino (a cura di), Gia­ coro e a quattro voci sole, il supporto cinto Scelsi: viaggio al centro del suono, La di una grande orchestra, con aggiunte Spezia, Luna, 2001, p. 241: I modi d’at- folcloriche di cymbalum e balalaica tacco del suono sono quelli comune- 2011 Uri Orlev, La ricerca della terra felice, mente in uso: colpo d’arco alla corda, trad. it. (dall’ebr.) di Ofra Bannet e Raffaella Scardi, Milano, Salani, 2011, (cfr. GRL, che staccato, balzato, saltellato, legato, non indica il n. di p.): prese la balalaika e impiego di sonorità di tastiera 2012 Massimo Mila, Mila alla Scala. Scritti 1955– Joseph Roth, Al iniziò a suonare 2013 1988, a cura di Renato Garaviglia e Alberto bistrot dopo mezzanotte: un’antologia fran­ Sinigaglia, Milano, BUR, 2012, (cfr. GRL, cese, trad. it. (dal ted.) di Gabriella de’ Gran- che non indica il n. di p.): tutte prescrizio- di et alii, Milano, Adelphi, 2013, p. 150: Qui vivono i cultori russi della balalaica. ni tecniche d’esecuzione («in punta = Rus. balalájka, prob. der. di balákat d’arco», «balzato»...). ‘chiacchierare’. (n) 2. agg. Mus. Relativo alla tec- nica violinistica del balzato. balalaika → balalaica 1988 Alberto Cantù, Invito all’ascolto di Nicolò Paganini, Milano, Mursia, 1988, (e) (S) balzato sost. m. Mus. Ne- p. 62: O in quelle catene interminabili gli strumenti ad arco, tecnica o effetto di ampi arpeggi balzati (o a ricochet) sonoro consistente nel colpire le cor- dove l’archetto volteggia sfruttando de con l’arco. la naturale elasticità tanto delle corde 1856 Ferdinando Giorgetti, Metodo per quanto dell’arco. esercitarsi a ben suonare l’alto–viola: Op. = Part. pass. di balzare. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 13

(e) (S) bandola sost. f. Mus. Stru- Canta bandoneon. Tango canzone mento musicale spagnolo con corde 1979 Piero Bigongiari, Moses: frammenti pizzicate da un plettro e con cassa a del poema 1971–1977, Milano, Mondadori, forma di pera, derivato dal mandolino p. 195: Suona il bandoneon, cade sulle europeo. ginocchia il tango, / né io, nera icona 1887 ­GRADIT (senza fonte) 1905 della mia vita, / in piedi davanti a te Atti del congresso internazionale di scienze rimango 1987 In «Epoca», XXXVIII storiche, vol. VIII, Roma, Tipograf. della R. (1987), p. 5: Vai col Bandoneon, che Accademia dei Lincei, 1905, p. 127: il Ban­ così si suona il tango. Un musicista dolin e la Bandola, che stanno di mez- famoso, Astor Piazzolla, e un ecletti- zo tra il mandolino italiano e la Ban­ co collezionista riscoprono uno stru- durria (mandola) spagnola 1983 mento affascinante 1994 Alberto Abruz- Meri Franco Lao, Basta: storia rivoluziona­ zese, La radio che non c’è: settant’anni, un ria dell’America Latina, Milano, Jaca Book, grande futuro, a cura di Franco Monteleone, 1983, p. 334: Bandola – mandolino Roma, Donzelli, 1994, p. 101: dal creolo con sei corde doppie che si pizzica- struggimento del bandoneon dei vari no con un plettro. Caratteristico della Piazzolla 2000 Andrea Frezza, La luna Colombia 2007 Thomas Kohnstamm, di Sho–Nan–Ko: da Hollywood ai mari della Venezuela, Torino, EDT, 2007, p. 243: L’ar- Cina, Roma, Robin, 2008, p. 148: Qualche pa è talvolta sostituita dalla bandola, volta a Tatiana si univano altri musi- uno strumento derivato dal mandoli- cisti, qualcuno con la chitarra, con il no europeo e formato da una cassa a sax, bandoneon 2012 Sergio Barletta, forma di pera e quattro corde di nylon Diario di una Maîtresse, Cosenza, Pellegrini, 2012 Ambra Radaelli, La musica salva la 2012, (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): vita, Milano, Feltrinelli, 2012, (cfr. GRL, che Il bandoneon e il tango sono la stessa non indica il n. di p.): strumenti della tra- cosa, ragazzo mio 2020 Antón Gazen- dizione venezuelana, ovvero il cuatro beek, Dentro lo Show Tango Argentino, trad. it. (dall’ingl.) di Enrico Massetti, s.l., Mas- e la bandola (strumenti a corde simi- setti, 2020, (cfr. GRL, che non indica il n. di li alle chitarre) 2015 Peter Ackroyd, p.): La Ultima Curda iniziava con un Shakespeare. Una biografia, Vicenza, Pozza, minuto di bandoneon solista di Jose (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): Augu- Libertella. stine Phillips alla sua morte lasciò in = Ted. Bandoneon ‘id’, deriv. di Band, eredità una viola da gamba, una ban- cognome del costruttore tedesco Heinrich dola, una cetra e un liuto. Band (sec. XIX), sul modello di Akkordeon. = Sp. bandola ‘id’. (e) (R) (S) bandurria sost. f. inv. (R) (S) bandoneon sost. m. inv. Mus. Cordofono a pizzico della fami- Mus. Tipo di fisarmonica diffusa glia dei liuti, originario della Spagna, spec. in Argentina. con sei corde doppie accordate ad in- 1888 In «L’illustrazione popolare», tervalli di quarta. XXIV (1888), p. 608: Musica per Bando- 1874 Jean–Charles Davillier, Viaggio in neon e Accordeon 1913 ­GRADIT Ispagna del barone Carlo Davillier, Milano, (senza fonte) 1932 In «Bollettino della pro- Fratelli Treves, 1874, p. 24: Il più giovane prietà intellettuale», XXXI (1932), p. 1014: dei due, il tenore, si accompagnava www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 14

sulla bandurria 1889 In «La Rasse- (e) (R) (S) banya (banyâ, bänyä) gna nazionale», L (1889), p. 46: Suonava sost. m. inv. Mus. Piccolo timpano a perfezione la bandurria (mandolino) con cassa di legno, di terracotta o di 1905 Atti del Congresso internazionale di rame, a forma conica, urtato dalla scienze storiche, vol. VIII, Roma, Tipograf. mano del sonatore e impiegato spesso della R. Accademia dei Lincei, 1905, p. 127: in coppia con il tabla. il Bandolin e la Bandola, che stanno 1914 (nella forma banyâ) In «Nuova di mezzo tra il mandolino italiano e antologia», (cfr. GRL, che non indica il n. del la Bandurria (mandòla) spagnola vol.) (1914), p. 158: banyâ, piccolo tim- 1929 In «Musica d’oggi», XI (1929), p. 372: pano urtato dalla mano del sonatore, La difficoltà del tremolo e la sostenu- nei ritornelli in cui si univano tutte le tezza dei lunghi valori nella bandur- voci, sempre all’unisono: canti sem- ria 1955 ­GRADIT (senza fonte) 1979 plici, ma armoniosi, talvolta abbel- Maria Rita Brondi, Il liuto e la chitarra: ri­ liti da ornamenti melismatici di non cerche storiche sulla loro origine e sul loro grande varietà 1972 Enciclopedia sviluppo, Sala Bolognese, A. Forni, 1979, p. della musica, vol. VI, Milano, Rizzoli–Ri- 74: Oggi la bandurria – in Spagna – cordi, 1995, p. 118: Il tabla viene nor- possiede sei paia di corde; si suona malmente accompagnato dal banya, come il mandolino, e l’accordatura è: un piccolo timpano di legno, di creta sol, do#, fa#, si, mi, la (cantino). Un o di rame, anch’esso suonato con le vecchio tipo di bandurria menzionato mani, che ha un cerchio girato intor- da Lopez de Vega aveva tre sole cor- no all’orlo della membrana 1986 de senza tasti 1990 In «Lares», LVI (nella forma bänyä) Rino Maione, Dai (1990), p. 212: I colonizzatori diffusero, greci a Schönberg: corso di storia della inoltre, in Sud–America, un particola- musica, Milano, Hoepli, 1986, p. 383: Vi è re tipo di liuto, ancora oggi utilizza- poi il tablà che ha una sola pelle tesa to nella penisola iberica, denominato con corregge di cuoio regolabili e che bandurria. Le sue origini risalgono al viene quasi sempre usato insieme al XIV secolo 1997 Giuseppe Radole, bänyä che è un piccolo timpano con Liuto, chitarra e vihuela: storia e letteratura, cassa in terracotta, rame o legno a for- Milano, Suvini Zerboni, 1997, p. 85: Sem- ma conica av. 1999 ­GRADIT (sen- pre dalla cetra, nel corso del tempo, za fonte) 2013 Alexian Santino Spinelli, derivarono la bandurria o manduria Rom genti libere: storia, arte e cultura di un spagnola, a sei cori, accordati per popolo misconosciuto, Milano, Dalai, 2013, quarte 2018 Yoe Suárez, Un’altra Cuba, (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): Sono s.l., Guantanamera, 2018, (cfr. GRL, che non un retaggio del tāla (schema ritmico indica il n. di p.): Era la bandurria, pri- indiano) e un’imitazione della tābla ma, e il liuto, poi, a guidare quelle or- (tamburo indiano) e del banya (tim- chestre poverissime, autodidatte. pano indiano). = Sp. bandurria, dal lat. tardo panduria. = Hindi bānyā ‘id’.

bangra → bhangra Barberia → organo di Barberia www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 15

(e) (s) barilotto sost. m. Mus. Pic- glione e il barilotto fra il bocchino e il colo segmento di tubo, per lo più in corpo superiore 2009 Marco Felicioni, ebanite o in ebano, bosso e acero, che L’evoluzione del flauto traverso, USA, Lulu nel clarinetto collega il bocchino alla Press, 2009, p. 36: “corpi mutabili” – ov- canna e che regola l’intonazione dello vero giunti di ricambio (analoghi al strumento. barilotto del clarinetto) – che veniva- 1862 Gli strumenti musicali all’esposi­ no utilizzati per adattare lo strumento zione italiana del 1861, Firenze, Felice Le alle varie esigenze nell’accordatura Monnier, 1862, p. 41: si sopprimerebbe- 2016 Gianluca Campagnolo, Il clarinetto: ro i fori praticati nella parte superio- pedagogia, metodologia e didattica, Limena re del tubo in vicinanza del barilotto (PD), Libreriauniversitaria.it, 2016, p. 129: 1887 In «Gazzetta musicale di Milano», Il barilotto può considerarsi come XLII (1887), p. 225: l’allungamento al un’estensione del bocchino, la cui centro dello strumento, che è il più funzione primaria è quella di regolare piccolo, e quello tra il pezzo superio- l’intonazione. re ed il barilotto, che è il più grande = Deriv. di barile con –otto. 1914 Arnaldo Bonaventura, Manuale di sto­ ria della musica, Livorno, Raffaello Giusti, (e) (s) barretta sost. f. Mus. Ter- 1914, p. 67: Le parti di cui si compone mine tecnico di influsso francese per il Clarinetto sono: il Bocchino, nella denotare la stanghetta, cioè la linea parte superiore del quale è una aper- che delimita le battute o misure. tura per adattarvi l’ancia: il Barilotto, 1850 Raffaele Gentile Vitale, Grammati­ di forma cilindrica 1940 Accademia ca musicale teorico–pratica e nuovo metodo di Udine, Atti dell’Accademia di Udine, Udi- di solfeggio, Napoli, dalla tipograf. di Giusep- ne, Arti grafiche friulane, 1940, p. 37: cm. 6 pe Cataneo, 1850 p. 11: Quando la barret- il bocchino, cm. 6 il barilotto, cm. 38 ta con punti laterali sta dopo una mez- il tubo e cm. 10 la campana 1972 za misura di tempo a movimenti pari, Enciclopedia della musica, vol. II, Milano, fa abbreviare e replicare ciò che sta Rizzoli–Ricordi, 1972, p. 113: il barilotto, nella prima mezza misura; ma quando breve segmento a forma di barile che si deve replicare un solo movimento collega il bocchino con le due sezioni precedente, la barretta non deve aver che portano i fori e le chiavi 1991 punti laterali 1999 Mario Baroni–Ros- Museo teatrale alla Scala, La collezione di sana Dalmonte–Carlo Jacoboni, Le regole strumenti musicali del Museo teatrale alla della musica: indagine sui meccanismi del­ Scala, a cura di Guido Bizzi, Cinisello Bal- la comunicazione, Torino, EDT, 1999, pp. samo, Silvana Editoriale, 1991, p. 56: Bari- 158–159: le barrette verticali continue lotto: nel clarinetto, la parte iniziale indicano la separazione delle battute rigonfia del pezzo superiore 2000 2004 Giampiero Taverna, Lettere a Giulia Adriano Bassi, La musica e il gesto: la sto­ per capire la musica, Milano, SeBook (Simo- ria dell’orchestra e la figura del direttore, nellielectronicBook), 2004, p. 161: una vol- Milano, Christian Marinotti, 2000, p. 60: Il ta esaurita la durata del ritmo indicato clarinetto si compone del bocchino, all’inizio del pentagramma (2/4, 4/4, il corpo superiore e il corpo inferio- 3/4, ecc.) si “chiude” il pentagramma re con le chiavi, la campana o padi- stesso con una barretta verticale: tutto www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 16

quello che è annotato tra due barrette ta’ oppure all’accezione qui lemmatizzata al si chiama battuta 2014 Carlo Pasce- punto 2. ri, Piccolo Glossario Sinottico Musicale, s.l., s.e., 2014, p. 11: Graficamente è rappre- (s) bassetto1 sost. m. Mus. Antico sentata [scil. la battuta] dallo spazio strumento ad arco con caratteristiche racchiuso tra due barrette perpendico- formali e sonore intermedie tra il con- lari [scil. verticali] sul pentagramma. trabbasso o il violoncello e la viola. (n) 2. sost. f. Mus. Nella chitarra, 1741 Francesco Saverio Quadrio, Del­ piccola sbarra di ottone che separa i la storia e della ragione d’ogni poesia, Mi- lano, presso Francesco Agnelli stampatore, tasti del manico. 1741, p. 743: in quella guisa, che tra 1990 Enrico Allorto–Ruggero Chiesa– loro discordano il Violino, la Vio- Mario Dell’Ara–Angelo Gilardino, La Chi­ la, o il Bassetto, e il Basso, o Liro- tarra, Torino, EDT, 1990, p. 163: molto più ne 1763 Girolamo Rosasco, Rimario sensibile e graduato, frazionando le toscano di voci piane, sdrucciole, e tronche corde non più con una pressione con- tratte dal vocabolario della Crusca, Padova, tro le barrette 1995 Benvenuto Terzi, presso Giovanni Manfrè stampatore, 1763, Opere scelte per chitarra, a cura di Angelo p. 352: Strumento [scil. l’archetto] col Gilardino e Paola Missale, Milano, Bèrb- quale si suona la viola, il violino, il en, 1995, p. 7: di tutta la tastiera oltre bassetto, e altri strumenti 1814 Ga- la dodicesima barretta, con richieste etano Arrivabene, Dizionario domestico, To- di diteggiature aliene 2000 Sylvia rino, presso Carlo Bocca libraio in Contrada Ferino–Pagden, Dipingere la musica: stru­ Nuova, 1814, p. 217: BASSETTO. Stru- menti in posa nell’arte del Cinque e Seicen­ mento di quattro corde che si suona to, Milano, Skira, 2000, p. 17: I tasti sono come il contrabasso 1856 Carlo Ma- delimitati da dieci barrette d’ottone, laspina, Vocabolario parmigiano–italiano, mentre altre cinque barrette di legno vol. I, Parma, Tipograf. Carmignani, 1856, sono applicate direttamente sulla ta- p. 168: Strumento musicale di corde vola 2008 Marco Passerini, Musica, chi­ che si suona coll’arco, che si dice an- tarra e… Corso di chitarra acustica ed elet­ che bassetto 1913 Alberto Chiappelli, trica e teoria musicale, Milano, LED, 2008, Storia del teatro in Pistoia dalle origini alla p. 181: si deve però fare attenzione che fine del sec. 18, Pistoia, Officina tipograf. co- non si generi un fastidioso problema operativa, 1913, p. 217: uno è il prete de di vibrazione delle corde sulle barret- Brunetti, che sona il contrabbasso, e te dei tasti 2017 Barbara Polacchi, Cor­ l’altro il prete de Giacomelli che sona so BASE di teoria musicale, s.l., Blu editore, il bassetto, e questi sono preti 1940 2017, p. 62: Puoi vedere che il manico In «Rivista musicale italiana», (cfr. GRL, che è diviso da tante barrette verticali. non indica il n. del vol.) (1940), p. 210: Il Ogni barretta delimita un tasto e ogni terzo esemplare […] Lirone Perfetto, tasto corrisponde ad una nota. ha già foggia analoga a quella di un = Deriv. di barra con –etta. bassetto, ma è di più goffo e pesan- Osservazioni: il GRADIT,­ come sinoni- te disegno 1963 Comune di Milano, mo di barretta musicale, rinvia a sbarra, e Museo degli strumenti musicali, a cura di non lascia intendere se si riferisca al sign. di Natale e Franco Gallini, Milano, Castello ‘stanghetta’ o a quello più generico di ‘lineet- Sforzesco, 1963, p. 50: Questo contrab- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 17

basso, o bassetto, è opera di Loren- per la prima volta in questa intervi- zo Storioni, colui che viene ritenuto sta perché la celebre rock band ingle- l’ultimo esponente del periodo d’oro se rischia di sciogliersi 1997 Chris della scuola cremonese 2002 Fabio Nickson, Soundgarden. Ultramegarock, Ricci, Il Concerto funebre di Antonio Vivaldi, Firenze, Giunti, 1997, p. 88: Uno stile di Perugia, Morlacchi, 2002, p. 60: i violini basso molto fluido, che aggiungeva I e II fanno anche parte di bassetto parecchio al suono del gruppo. Non 2009 Carolina Miceli–Agostina Passantino (a cura di), Francescanesimo e cultura nella era un bassista qualunque. Aveva uno provincia di Messina, Atti del Convegno di stile molto interessante 2003 Matteo studio, Messina 6–8 ottobre 2008, Palermo, Zambuto, Generazione giovani: avvenimen­ Biblioteca francescana–Officina di studi me- ti, personaggi, miti, musica, moda dell’ulti­ dievali, 2009, p. 13: Di norma operavano mo cinquantennio, Milano, Paoline, 2003, in coppia – un suonatore di violino e p. 132: Cliff Lee Burton, bassista del uno di citarruni (bassetto a tre corde o gruppo dagli inizi fino al 1986, muo- violoncello adattato) o di chitarra. re per un incidente durante il tour di = Deriv. di basso con –etto. Master of Puppets in Svezia 2016 Osservazioni: questa è una delle voci Roberto Caselli, Jim Morrison, Milano, Ho- musicali che il GRADIT­ tuttavia non marca epli, 2016, (cfr. GRL, che non indica il n. di espressamente come “mus.” e che possono quindi facilmente sfuggire al setaccio elet- p.): All’epoca del loro primo album i tronico. Doors non hanno un bassista 2020 Lorenzo Sassoli de Bianchi, La luna rossa, bassetto2 → corno bassetto (cor- Milano, Sperling & Kupfer, 2020, p. 186: no di bassetto) «E che suonava meravigliosamente il basso», ribatteva lui. «Era proprio il (e) (R) (S) bassista sost. m. e f. bassista di Tom Waits, vi dico». Mus. Suonatore di contrabbasso o di (n) 2. sost. m. Mus. Cantante uomo basso elettrico. con un’estensione vocale da basso. 1859 Carlo Malaspina, Vocabolario par­ 1931 Elizabeth Jeannette Luin, Antonio migiano–italiano, vol. IV, Parma, Tipograf. Giannettini e la musica a Modena alla fine Carmignani, 1859, p. 143: Sonadòr da del secolo XVII, Modena, Società Tipograf. bass: bassista 1913 ­GRADIT (sen- Modenese, 1931, p. 14: Dal sopra riferito za fonte) 1938 Enciclopedia italiana di ricorso di Giannettini risulta con si- scienze, lettere ed arti, vol. II, Roma, Isti- tuto Giovanni Treccani, 1938, p. 465: Alla curezza, che egli ha funzionato a 26 fine del 1956, formato col chitarrista anni come bassista nella compagnia J. Hall e il bassista Peña un trio, G. di cantori di S. Marco e a 28 anni incise l’album The Jimmy Giuffre 3, come organista 1989 Rodolfo Celletti, inaugurando un jazz da camera attra- Voce di tenore, Milano, IdeaLibri, 1989, p. verso la fusione del blues e della più 10: Se però la sua parte era la quarta autentica tradizione jazzistica con il dall’alto (intermedia fra Tenorista e contrappunto 1987 In «L’Espresso», Bassista) assumeva il nome di Bari­ XXXIII (1987), p. 70: Il bassista dei Rol- tonus. ling Stones, Billy Wyman, racconta = Deriv. di basso con –ista. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 18

(N) basso–baritonale (basso­ primo pregio 1835 In «Gazzetta di baritonale) agg. Mus. Relativo a bas- Firenze», (cfr. GRL, che non indica il n. del so–baritono. vol.) (1835), p. 11: Il signor Jordan ha 1983 (nella forma bassobaritonale) un’intonata e non volgar voce di Bas- In «L’Espresso», XXIX (1983), p. 112: rin- so–baritono 1844 (nella forma bas­ venuta poi la messa a fuoco della pro- so baritono) In «Bazar di novità artistiche, tagonista è quel demonismo bassobari- letterarie e teatrali», IV (1844), p. 240: ed il tonale 1995 AA.VV., Storia della musica, primo basso baritono Paolo Bartoli- vol. I, coordinatore Mario Pasi, Milano, Jaca ni 1983 ­GRADIT (senza fonte) 1988 Book, p. 289: Cantante di rara versatilità Rodolfo Celletti, Il teatro d’opera in disco, e singolare longevità artistica, dotato 1950–1987, Milano. Rizzoli, p. 739: Vinco, di una voce basso–baritonale che gli all’epoca, cantava molto bene, ma con ha permesso di affrontare parti scritte una voce un po’ troppo badiale, per per entrambe le corde 2000 Fedele questa parte, che è di basso–baritono D’Amico, Tutte le cronache musicali 1967– e che, in mancanza d’un basso–bari- 1972, a cura di Luigi Bellingardi, Roma, Bul- tono, andrebbe adattata a un baritono zoni, 2000, p. 214: Esplicitato il dissidio 2000a (nella forma bassobaritono) intimo di questo singolarissimo tenore Franco Carmelo Greco–Renato Di Benedet- dei casi bassobaritonali 2001 Gun- to (a cura di), Donizetti, Napoli, l’Europa, ther Schuller, Il Jazz. L’era dello Swing, a cura Napoli, Edizioni scientifiche italiane, 2000, di Marcello Piras, Torino, EDT, 2001, p. 177: p. 153: E cantando con una voce di Così pure, l’introduzione colloca il li- bassobaritono amabile, agile, fiorita rico sax tenore basso–baritonale di Ted come la sua età 2000b Annuario musi­ McRae contro un seducente fondale cale italiano, 2000, p. 330: Capilupi Lello pastello formato da quartetto vocale [...] basso–baritono, specializzato in e celesta 2018 (nella forma basso­ musica da camera, liederistica e con- baritonale) Elvio Giudici, L’Ottocento, vol. temporanea 2006 (nella forma bas­ I, Milano, Il Saggiatore, 2018, (cfr. GRL, che sobaritono) Françoise Elizabeth Goddard, non indica il n. di p.): recuperando invece L’anima nella voce, Milano, Urra, 2006, p. i colori e quindi gli accenti bassobari- 51: Subito dopo il basso, troviamo il tonali che con ogni probabilità erano bassobaritono. Si tratta generalmente quelli in uso ai giorni di Bellini. di una voce molto voluminosa e scu- = Comp. di basso e baritonale. ra particolarmente adatta al repertorio wagneriano o al repertorio francese (R) (S) basso–baritono (bas­ 2007 Giacchino Rossini, L’italiana in Alge­ so baritono, bassobaritono) sost. m. ri, a cura del Teatro Comunale di Bologna, Mus. Voce maschile che assomma in Bologna, Pendragon, 2007: L’antagonista sé le caratteristiche del basso profon- maschile, il “buffo” per antonomasia, do e del cosiddetto basso cantante. è quello che oggi diremmo un bas- 1827 (nella forma basso barito­ so–baritono, dalla voce leggera e bril- no) In «I teatri», (cfr. GRL, che non indica lante 2013 Leonetta Bentivoglio, Il mio il n. del vol.) (1827), p. 657: La voce di Verdi, Roma, Castelvecchi, 2013, (cfr. GRL, Tamburini è di basso baritono; es- che non indica il n. di p.): E vocalmente i sere melodiosa ed omogenea ne è il baritoni di Mozart, così come quelli www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 19

di Bellini e Donizetti, in realtà sono diminuzioni 2007 Francesca Menchel- bassi–baritoni. li–Buttini (a cura di), La monodia in Tosca­ = Comp. di basso e baritono. na alle soglie del XVII secolo, atti del con- Osservazioni: GRL restituisce anche un vegno di studi, Pisa, 17–18 dicembre 2004, risultato per il comp. invertito: Atti della Cli­ Pisa, ETS, 2007, p. 38: Risale proprio a nica oto–rino–laringoiatrica della R. univer­ questa circostanza il più noto esempio sità di Roma, Roma, Le Massime, 1913, p. di canto alla bastarda 2019 Paola 477 («è come quello di un baritono basso»). Mecarelli, Il Teatro Polifonico: storia della scrittura drammatica nel madrigale italiano (n) bastarda (solo nelle locuzioni del Cinquecento, Arona, XY.IT, 2019, p. 52: canto/canzone/cantare/suonare alla In seguito verrà l’uso del cantare alla bastarda) sost. f. Mus. Maniera di bastarda con intenti caricaturali, lar- cantare in falsetto e con intenti cari- gamente accolto nelle opere di Vecchi caturali o di suonare secondo quello e Banchieri. stile esecutivo che prevedeva le di- = Dal fr. ant.. bastard, prob. di origine minuzioni o l’attraversamento di più germanica. Osservazioni: GRL restituisce il termine voci della polifonia, saltando dall’una bastarda nell’accezione del GRADIT­ solo all’altra. nella loc. viola bastarda (alla quale peraltro 1826 Pietro Lichtenthal, Dizionario e bi­ il GRADIT­ rinvia), accezione che deriva sto- bliografia della musica, Milano, presso Anto- ricamente dalle locuzioni qui lemmatizzate. nio Fontana, 1826, p. 102: Nella seconda poi si tratta de’ passaggi difficili per (e) (R) (S) battipenna sost. m. inv. gli stromenti, del dar l’arcata o lireg- Mus. Placca, generalmente di mate- giare, portar della lingua, diminuire di riale plastico, applicata sulla cassa di grado in grado, cadenze finali, esem- risonanza o comunque sul piano ar- pi con canti diminuiti, con la manie- monico della chitarra o del basso elet- ra di suonare alla bastarda 1890 trico o di altri cordofoni affini. Conservatorio di musica “G. B. Martini”, 1966 In «Discoteca», VII (1966), p. Catalogo della Biblioteca del Liceo musica­ 2: battipenna in pl[exiglass][astica] le di Bologna, Bologna, Libreria Romagnoli lussuoso e robusto; tracolla in pel- Dall’Acqua, 1890, p. 107: In fine dell’o- le 1987 ­GRADIT (senza fonte) 1988 pera avvi una Canzone alla Bastarda In «Il Fronimo», (cfr. GRL, che non indica per il Trombone a 2 di P. A. Maria- il n. del vol.) (1988), p. 50: reca sempre ni 1910 In «Rivista musicale italiana», il battipenna, tasti in metallo sul ma- XVII (1910), p. 157: Modo difficile per nico (e in legno sulla tavola), paletta suonare alla Bastarda 1999 Società dei piroli grande, rosetta a piú ripia- italiana di musicologia, Marco Uccellini, atti ni come nella chitarra battente, corde del Convegno Marco Uccellini da Forlim- popoli e la sua musica, Forlimpopoli, 26–27 agganciate a dei bottoni infissi nello ottobre 1996, con l’aggiunta di nuovi saggi zocchetto posteriore 1999 Andrea sulla musica alla corte di Modena dopo Mar- Carpi, Canti sardi a chitarra: un sistema tra­ co Uccellini, a cura di Maria Caraci Vela e dizionale di competizione poetico–musicale, Marina Toffetti, Lucca, Libreria musicale ita- Roma, Il trovatore, 1999, p. 50: Inoltre lo liana, 1999, p. 216: Alla Bastarda, vuole strumento presenta un battipenna di indicare all’esecutore la presenza di materiale plastico, leggermente inta- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 20

gliato nel legno della tavola intorno al più grave, pelle del timbro o bordo­ foro di risonanza 2015 Ezio Guaita- niera. macchi, Jimi Hendrix, Milano, Hoepli, 2015, = Deriv. di battere con –toia. (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): è una Supro Ozark, bianca con battipenna (s) becco sost. m. Mus. Il bocchi- nero, modello 1560 S del 1957. no tagliato trasversalmente di alcuni = Comp. di batti– e penna ‘plettro’. strumenti a fiato. Osservazioni: il ­GRADIT fornisce il sign. 1856 Carlo Malaspina, Vocabolario par­ erroneo di ‘estremità allargata e arrotondata migiano–italiano, vol. I, Parma, Tipograf. del plettro’. Carmignani, 1856, p. 219: Bocchèn, s. m. T. de’ Strum. Becco. Si dice di quella (e) (s) battitoia sost. f. Mus. Nel parte del clarinetto, che si mette nella tamburo, è la cosiddetta pelle di per- bocca quando si vuol sonarlo 1861 cussione, cioè la pelle superiore che, Niccolò Tommaseo, Dizionario della lingua insieme alla pelle inferiore (detta bor­ italiana, vol. IV, Torino, Unione tipografi- doniera), chiudendo il tubo cilindrico co–editrice torinese, 1861, p. 995: Il Boc- detto fascia, forma la cassa. chino del clarinetto, che dicesi anche 1829 ­GRADIT (senza fonte) 1873 Becco, è appunto una specie di grosso Raffaele D’Ambra, Vocabolario napolita­ becco di ebano 1963 Comune di Mila- no–toscano domestico di arti e mestieri, Na- no, Museo degli strumenti musicali. Catalo­ poli, a spese dell’Autore, 1873, p. 371: Del go, Milano, Castello Sforzesco, 1963, p. 183: tamburo militare le due pelli diconsi, Essendo il cornetto uno strumento, a quella di sopra, Pelle battitoja; l’altra guisa del flauto a becco, provvisto di di sotto, Pelle bordoniera: tra l’una e buchi per la emissione di suoni diver- l’altra gira la Cassa: Le mmazzarelle si 1979 Alberto Basso, Frau Musika. La vita e le opere di J. S. Bach: Lipsia e le opere [sic] diconsi Bacchette 1920 Vitto- della maturità (1723–1750), Torino, EDT, rio Ricci, L’orchestrazione nella sua essenza, 1979, p. 320: Lo strumento, in pratica, nella sua evoluzione e nella sua tecnica, Mi- è un flauto a becco sopranino tagliato lano, Hoepli, 1920, p. 378: vibrano con- in FA 1998 Andrea Gatti (a cura di), Mu­ tro di essa, quando la pelle superiore seo degli strumenti musicali, Milano, Electa, (battitoia) viene percossa dalle bac- 1998, p. 562: Becco: terminazione supe- chette 1993 Piero Mioli, Manuale del riore di flauti dolci e flagioletti 2010 melodramma, Milano, Biblioteca universale AA.VV., L’Orff–Schulwerk in Italia, a cura Rizzoli, 1993, p. 358: Strumento onni- di Giovanni Piazza, Torino, EDT, 2010, p. presente, nel tempo e nello spazio, 34: pizzicare, sfregare, percuotere, far il tamburo si compone di un fusto vibrare un’ancia, soffiare in un - bec cilindrico detto fascia, sopra e sotto co, produrre una vibrazione con un il quale stanno due membrane tese, bocchino 2019 Gianluca Campagnolo, dette battitoia quella superiore e bor- Prassi esecutiva e repertorio per clarinetto, doniera quella inferiore 2000 Guido Padova, Libreriauniversitaria.it, 2019, p. 23: Facchin, Le percussioni, Torino, EDT, 2000, Probabilmente l’imboccatura mandi- p. 384: La pelle superiore è detta pelle bolare del Settecento imitò in qualche di percussione o battitoia e quella in- modo l’imboccatura del flauto a bec- feriore, che è più sottile e dà un suono co (in Italia si chiama flauto dolce). www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 21

= Lat. bēccu(m), di origine gallica. mò il belcantismo dei grandi operisti (Bellini, Rossini e Donizetti). (e) (R) (S) belcantismo sost. m. = Deriv. di belcanto con –ismo. Mus. Belcanto, stile di canto caratte- rizzato da supremazia del suono sulla (R) (S) belcantistico agg. Mus. parola e da virtuosismo e lirismo pu- Relativo al belcanto e al belcantismo. rissimo, tipici del melodramma italia- 1925 Università cattolica del Sacro Cuo- no. re. Istituto di psicologia, Contributi del la­ 1946 In «Radiocorriere», (cfr. GRL, che boratorio di psicologia, vol. XVIII, Milano, non indica il n. del vol.) (1946), p. 3: con- Vita e Pensiero, 1925, p. 33: espressioni cessione al belcantismo ancora pre- [...] prese a prestito dal lessico della dominante nell’epoca 1950 In «Rivi- tecnica belcantistica 1940 In «Musica sta musicale italiana», LI–LII (cfr. GRL, che d’oggi», XXII (1940), p. 303: virtuosismo non specifica il n. del vol.) (1950), p. 142: belcantistico 1978 Roberto Zanetti, La L’incomprensione è tanto più grave musica italiana nel Settecento, vol. I, Busto in quanto, allorchè egli scriveva, il Arsizio, Bramante, 1978, p. 544: su verace belcantismo aveva ormai riconosciu- passaggio belcantistico di 10 misure to i maggiori diritti della verità dram- 1985 GRADIT­ (senza fonte) 1988 Fran- matica 1985a ­GRADIT (senza fonte) co Pulcini, Šostakovič, Torino, EDT, 1988, p. 1985b Gino Negri, L’opera italiana: storia, 158: Può darsi, ma senza dubbio So- costume, repertorio, Milano, Mondadori, stakovič in quest’opera spigolosa è 1985, p. 119: i grandi cantanti di nuovo molto lontano dal sinuoso ideale bel- tipo non nascono subito, alcuni riman- cantistico di Britten 1993 France- gono belcantisti nonostante l’avvento sco Bellotto (a cura di), L’opera teatrale di di Verdi, altri il belcantismo se lo di- Gaetano Donizetti, atti del Convegno inter- menticano subito 1993 Francesco Bel- nazionale di studio, Bergamo, 17-20 settem- lotto (a cura di), L’opera teatrale di Gaetano bre 1992, Bergamo, Comune (Assessorato Donizetti, atti del Convegno internazionale di allo spettacolo), 1993, p. 323: Le piccole studio, Bergamo, 17-20 settembre 1992, Ber- duine, i rapidi vocalizzi, i trilli, le co- gamo, Comune (Assessorato allo spettacolo), rone sono le spie di un comportamen- 1993, p. 302: in Donizetti sarebbe im- to belcantistico radicato e profondo proprio, anzi sbagliato, parlare di bel- 2001 Giancarlo Landini–Marco Gilardone, canto e di belcantismo 2000 Fabrizio Dal labbro il canto: il linguaggio vocale Dorsi–Giuseppe Rausa, Storia dell’opera ita­ delle opere di Verdi, Torino, Omega musi- liana, Milano, Mondadori, 2000, p. 136: ap- ca, 2001, p. 106: riappropriazione dello poggiature […], interpolazioni […], stile belcantistico del primo Ottocen- cadenze, sino al culmine, rappresen- to 2009 Tutto musica, Novara, Istituto tato dalle variazioni nei da capo delle geografico De Agostini, 2009, p. 107:Ricco arie e in tutte le ripetizioni in genere, di abbellimenti e fioriture, e rispon- secondo una prassi anch’essa caratte- dente a una concezione che conferi- ristica del belcantismo e poi gradual- va all’interprete la massima libertà e mente scomparsa 2008 Sergio Prodi- go, Viaggio nel mondo della musica: teoria, iniziativa nei confronti della pagina strumenti, forme, storia e discipline, Roma, scritta, lo stile belcantistico ebbe in- Armando, 2008, p. 129: In Italia s’affer- fatti il suo culmine in Italia nel XVIII www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 22

secolo 2015 Andrea Franco, Andiamo sia per la modulazione 1969 In «Ju- all’Opera: la Traviata, Milano, Delos Digi- cunda laudatio», (cfr. GRL, che non indica il tal, 2015, (cfr. GRL, che non indica il n. di n. di p.) (1969), p. 205: Data questa diver- p.): In questo senso il ruolo è perfet- sità di tetracordi, per scrivere le melo- tamente belcantistico, nel senso che die in La, Si e Do, nelle scale di Re, esige la padronanza delle due facce o Mi e Fa (trasporto alla quinta sotto) è opposte dimensioni del canto: quello assolutamente necessario bemolizzare dell’agilità–flessibilità (dagli antichi in modo costante il Si, onde ottenere chiamata anche “pieghevolezza”) e il semitono la–si 1972 In «Nuova rivi- quello dell’intensificazione dramma- sta musicale italiana», VI (1972), p. 659: Da tica e del canto ad elevata quanto Lei dice in questa frase sembra 2020 Giorgio Resta (a cura di), L’armonia risultare che l’ignoto amanuense che nel diritto. Contributi a una riflessione su di­ ha approntato la copia in questione ritto e musica, Roma, Roma Tre–Press, 2020, non si sarebbe limitato a bemolizzare p. 126: per un cantante cittadino UE il Si naturale 2003 Robert Guérin, Midi. […] non sarà sempre possibile trova- L’interfaccia digitale per gli strumenti musi­ re, in poche ore, un sostituto che sia cali, 2003, p. 286: Per ottenere un risul- all’altezza di ricoprire il ruolo, specie tato migliore, potreste aggiungere un quando sono richieste professionalità diesis (o diesizzare) a uno strumento e qualificate come per il repertorio bel- un bemolle (o bemolizzare) l’altro del- cantistico italiano o quello wagneria- la stessa quantità, affinché l’orecchio no. centri l’altezza finale della nota così = Deriv. di belcanto con –istico. come dovrebbe essere 2015 Pierluigi Toso, La musica delle scritture: la tradizione, (e) (R) (S) bemolizzare (bemolliz­ Tricase (LE), Youcanprint, 2015, (cfr. GRL, zare) v. tr. Mus. Abbassare una nota che non indica il n. di p.): Da ricordare che di un semitono sia nell’armatura in anche il VI grado dev’essere toccato chiave sia nel corso del pezzo per ra- da un intervento “inusuale”, intervento gioni melodiche e/o armoniche. che consiste nel bemolizzare tale gra- 1800 (nella forma bemollizzare) do ovvero nel diminuirlo di semitono Carlo Gervasoni, La scuola della musica in laddove possibile, cioè nelle tonalità tre parti divisa, Piacenza, Niccolò Orcesi, maggiori. 1800, p. 222: Qualora si volesse inco- = Deriv. di bemolle con –izzare. minciare la successione dell’ottava dal Osservazioni: i motori di ricerca restitui- suono più grave della Scala del Basso scono in prevalenza la forma con la laterale scempia bemolizzare, che quindi lemmatiz- Cantante, converrebbe bemollizzare ziamo, mentre il GRADIT­ mette a lemma la la quarta nota 1826 ­GRADIT (senza forma con laterale doppia. fonte) 1859 Luigi Rusconi, Dizionario uni­ versale archeologico–artistico–tecnologico, bemollizzare → bemolizzare Torino, Favale, 1859, p. 317: BEMOLIZ- ZARE (mus.). Mettere de’ bemolli in berimbao → berimbau chiave per cangiare l’ordine e il posto de’ semitoni, oppure armare una nota (e) (R) (S) berimbau (berimbao) di bemolle accidentale, sia pel canto, sost. m. inv. (pl. anche berimbaus) www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 23

Mus. Strumento cordofono a suono ai gruppi folcloristici che si esibisco- indeterminato, detto anche arco mu­ no nei teatri e nei festival di musica sicale, il cui tipo più noto è costituito popolare 2005 Cristina Polverini–Gian- da un arco munito di un filo di metal- carlo Barbon, Capoeira. La danza degli dèi, lo e da una zucca che funge da cassa Roma, Castelvecchi, 2005, p. 153: Nell’or- di risonanza, originario dell’Africa e chestra che anima la roda di Capoeira introdotto nel Nord e Nord–Est del sono di solito presenti tre berimbaus, Brasile dagli schiavi africani. che prendono il nome di gunga, méd- 1979 (nella forma berimbao) An- io e viola. Dei tre, il gunga è il berim- drea Centazzo, Guida agli strumenti a per­ bau dal suono più grave, quello che cussione: storia e uso, Milano, Il Formi- ha la cabaça maggiore 2016 (nella chiere, 1979, p. 33: Legato anch’esso al forma berimbao) Vincenzo Celano, Il far­ folklore brasiliano, ma senz’altro non macista di Ilhéus, Viareggio, Giovane Hol- solo a questa cultura, è l’arco musi­ den, 2016, (cfr. GRL, che non indica il n. di cale, che appunto in Brasile prende il p.): Per le strade sfilavano le scuole di nome di berimbao. Si tratta di un arco samba, ciascuna con i propri motivi simile a quello originariamente usato musicali scanditi dal ritmo di tambu- dai cacciatori 1988 In «Studi etno–an- ri, marimbe e berimbao 2020 Angelo tropologici e sociologici», XVI–XVIII (cfr. Ferrari–Raffaele Masto, Mal d’Africa, Tori- GRL, che non specifica il n. del vol.) (1988), no, Einaudi, 2014, (cfr. GRL, che non indica p. 48: È interessante segnalare che nel- il n. di p.): Eduardo sta cercando di in- la caporeira [sic] afrobrasiliana, uno segnare, ai più piccoli, la capoeira, al degli strumenti, il berimbau, esegue ritmo del berimbau. una percussione chiamata «benguela» = Portogh. berimbau, di orig. incerta (cfr. 1992 ­GRADIT (senza fonte) 1994 In ingl. musical bow). «Altreitalie», edizioni 11–13 (cfr. GRL, che non specifica a quale delle edizioni si riferi- (R) (S) bhangra (bangra) sost. m. sca la p.) (1994), p. 89: L’arrivo in Brasile inv. Mus. Genere musicale indiano, è segnalato simbolicamente dalla pre- originario del Punjab, recentemente senza di una persona abbronzata che contaminato con generi occidentali suona il berimbau. Si tratta di uno come la musica techno, il rock ecc. strumento a percussione di origine 1996 Goffredo Plastino, Mappa delle africana. Consiste in un arco di legno voci: Rap, Raggamuffin e tradizione in Italia, flessibile sotteso da un filo di rame, Roma, Meltemi, 1996, p. 14: un bhangra avendo nel centro o in una delle estre- tradizionale, eseguito nel Punjab ru- mità mezza zucca da pellegrino, ca­ rale e dagli anziani emigrati in Inghil- baça, unita ai due e che serve da cassa terra; un bhangra moderno, costituito di risonanza. Il sonatore fa vibrare il da canzoni in punjabi e inglese accom- filo con le dita o una bacchetta 2000 pagnate da strumenti musicali come Guido Facchin, Le percussioni, Torino, EDT, il sintetizzatore e la batteria elettro- 2000, p. 641: Oggi il berimbau accom- nica, nelle quali le sonorità occiden- pagna quasi tutta la musica nera di tali sono particolarmente evidenti; un Bahia, in special modo la capoeira, ed bhangra rock e infine il bhangramuf- è conosciuto in tutto il mondo grazie fin, caratterizzato dall’adozione del www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 24

raggamuffin 1998 GRADIT­ (in «La locali della zona. Hasan, Ruben e la Repubblica») 2000 In «Panorama», edi- loro cricca non avevano tempo per il zioni 1780–1784 (cfr. GRL, che non specifica bhangra. a quale delle edizioni si riferisca la p.) (2000), = Ingl. bhangra, dall’hindi bhāng ‘som- p. 250: prima e ascoltatissima emitten- mità fiorita della canapa’. te radiofonica londinese interamente dedicata al Bhangra pop 2007 In (R) (S) bianco fiore (biancofiore) «Afriche e orienti», (cfr. GRL, che non indica sost. m. Mus. Antica danza ballata da il n. del vol.) (2007), p. 45: All’inizio de- due cavalieri e due dame. gli anni ottanta i cantanti e i musicisti 1827 In «I Teatri», I (1827), p. 183: Ci residenti in Inghilterra, ma originari basti arrecare di fatto il solo nome del Punjab, cominciarono a mescola- di alcuni de’ loro balli più usitati per re queste sonorità con musiche nate in muoverci a convinzione: erano questi occidente per allargare il significato la biscia amorosa, il bianco fiore, ľal­ del bhangra 2009 (nella forma ban­ emanna ďamore, la pavaniglia all’u­ gra) Claudia Bonadonna, Madonna. Hea­ so di Milano, la bizzarria, la caccia di ven. Testi commentati, Roma, Arcana, 2009, amore 1842 In «Rivista europea», (cfr. (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): parte GRL, che non indica il n. del vol.) (1842), dai Beatles in visita al guru Maharishi p. 186: Questi [scil. balli] pigliavano il Mahesh Yogi dopo i clamori psiche- nome o da estere nazioni, come a dire delici di Sgt. Pepper’s e arriva fino ai la Spagnuoletta, l’Alemanna, la Niz­ più prosaici giorni nostri con il bigna- zarda; o da soggetti d’amore, come il mino bangra di gruppuscoli britpop Torneo amoroso, la Cortesia amoro­ tipo i Kula Shaker 2014 Guido Mi- sa, l’Amor felice, la Fedeltà d’amo­ chelone, Dal rag al rap: musiche americane, re; o dal capriccio, come la Barrie­ afroamericane, angloamericane 1900–2000, ra, il Brando gentile, la Pavaniglia, Milano, I.S.U. Università Cattolica, 2014, p. il Bianco fiore, Bassà delle ninfe, So 32: Ma paradossalmente l’artista più celebre del bhangra, negli anni No- ben io chi ha buon tempo, ec. 1855 vanta, non è bhangra per un pelo: no- (nella forma biancofiore) Pietro Fanfa- ni, Vocabolario della lingua italiana, vol. I, nostante sia indiano, Apache Indian 1855, p. 211: Biancofiore. s.m. Danza è un DJ ragamuffin scomposto, il cui antica che si ballava da due cavalie- stile arriva diretto dai Caraibi 2017 ri e due dame 1865 GRADIT­ (senza (nella forma bangra) Nicola Williams fonte) Alessandro Moroni, I minuet­ et alii, Francia Meridionale, Torino, EDT, 1880 ti: spigolature storiche del conte Alessandro 2017 (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): Moroni, Roma, Carlo Voghera, 1880, p. 40: con artisti provenienti da tutto il mon- il bianco fiore, la gioiosa, la cascarda, do, che propongono ritmi del Mali, il tordiglione ed altre danze consimili reggae, bangra e molto altro 2020 In «La Lettura», XIII (1913), p. 666: Guy Gunaratne, La nostra folle, furiosa città, 1913 E trad. it. (dall’ingl.) di Giacomo Cuva, Roma, le danze hanno i più graziosi e strani Fazi Studio Tesi, 2020, (cfr. GRL, che non nomi: lo Spagnoletto, il Villanicco, il indica il n. di p.): Dipesh, Ruks e Amar Gratioso, il Bizzarro, il Bianco fiore, distribuivano flyer che promettevano il Tordiglione, la Pavaniglia, il Ca­ serate di grime fusion e bhangra nei nario, l’Alemana, il Pastor leggiadro www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 25

1972 In «Il Fronimo», (cfr. GRL, che non bra della glotta o le corde vocali, come indica il n. del vol.) (1972), p. 34: La scuola un bicordo 1876 Luigi Ferdinando Ca- del primo Seicento è espressa da due samorata, Manuale di armonia compilato ad danze di Cesare Negri, Lo spagnolet­ uso di coloro che attendono alla pratica del suono e del canto, Firenze, Tipograf. Clau- to e Il bianco fiore 1983 Gino Tani, diana, 1876, p. 8: Storia della danza: dalle origini ai nostri Il risuonare simultaneo giorni, vol. I, Firenze, Olschki, 1983, p. 440: di due suoni di diversa intuonazione, «Oggidì si trapassano gli antichi nel che talora chiamasi pure abusivamen- numero dei balli poiché solo in Ita- te intervallo, si dice più propriamente lia non frequentati»: La Spagnoletta bisonanza, o bicordo 1898 In «Rivi- Villanicco Brando gentile Pavaniglia sta musicale italiana», (cfr. GRL, che non in- Gratioso Torneo amoroso Bianco fio- dica il n. del vol.) (1898), p. 317: arricchire la sonorità e l’effetto del violino, se si re 2009 Simona Boni (a cura di), Romo­ lo Ferrari e la chitarra in Italia nella prima tien conto ancora dell’uso che Corelli metà del Novecento, Modena, Mucchi, 2000, fece per un de primi, di note doppie, p. 101, nota 12: Del resto, ancora a pro- di bicordi, tricordi ed arpeggi, i quali posito dei titoli, dai tempi del rinasci- fornivano alla melodia come un’or- mento non se ne leggevano di simili: chestrazione derivante dallo stesso Le gratie d’Amore, Vaghe bellezze, istrumento 1900 Amintore Galli, Este­ Bianco fiore. tica della musica, Torino, Fratelli Bocca, p. = Forse da Biancofiore, personaggio fem- 879: Le sue suonate come stile parto- minile di un romanzo medievale. no da Corelli: anch’egli nelle fughe Osservazioni: la forma univerbata bian­ unisce alla risposta il contrassoggetto cofiore, lemmatizzata dal ­GRADIT, è risulta- usando i bicordi, facendo così del vio- ta nettamente minoritaria sul totale di quelle lino uno strumento polifonico 1913 esemplificate. In «Rivista musicale italiana», (cfr. GRL, (s) bicordo sost. m. Mus. Insieme che non indica il n. del vol.) (1913), p. 830: di due note musicali simultanee. nelle stesse musiche per due tibie, per tibia e cetra, per doppio aulos; l’ete- 1865 GRADIT­ (senza fonte) 1865 Nicolò Tommaseo–Bernardo Bellini, Dizio­ rofonia non oltrepassava mai il bi- nario della lingua italiana, vol. I, Torino, cordo 1959 In «Rivista di psicologia», Unione tipografico–editrice, 1865, p. 965: LIII (1959), p. 160: Due o più bicordi, Bicordo. S. m. (Mus.) […] Due suo- inoltre, possono assomigliarsi per il ni contemporanei eseguiti sopra uno timbro (quando, ad es., sono emessi strumento a corde. Doppia corda, dallo stesso strumento), per la loro in- Doppia nota 1868 Atti del R. Istituto tensità, per un certo numero di batti- tecnico industriale–professionale e di mari­ menti che hanno in comune, e così via na mercantile, vol. I, Genova, R. Istituto de’ 1979 Alberto Basso, Frau Musika. La vita e sordo–muti, 1868, p. 973: L’aria inspirata le opere di J. S. Bach: Lipsia e le opere della mette in vibrazione le corde vocali, e maturità (1723–1750), Torino, EDT, 1979, bisogna riguardarla come l’archetto p. 410: non solo in fantasiose sequele con cui si tirano i suoni da un istru- di note in valori ridotti, ma anche su mento a corde, i polmoni come la passaggi ritmici fortemente sincopa- mano che conduce l’archetto, le lab- ti, punteggiando tutto il discorso con www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 26

passi polifonici (per lo piú bicordi) fa venire a mente associazioni con- secondo una tecnica propria delle cettuali soprattutto con il big–beat, sonate per violino solo 1986 Enzo con la chiassosa musica rock ’n roll Restagno (a cura di), Petrassi, Torino, EDT, o jazz 1992 In «L’Europeo», XLVIII 1986, p. 145: Ma tosto i fagotti e poi gli (1992), p. 109: da nessun’altra parte al archi, a sezioni successive, riprendo- mondo avrebbe potuto trovare quel no “poco piú mosso”, il motto dei bi- fantastico «big beat», il grande ritmo cordi divergenti 2000 Gian Giuseppe delle brass band, che sta alla base di Bernardi, Armonia, Milano, Hoepli, 2000, p. tutta la musica suonata in città 1997 47: il bicordo la mi, basato sulla toni- Steven Zmijewsky–Boris Zmijewsky, Elvis ca di la maggiore, è quinta maggiore, Presley, Roma, Gremese, 1997, p. 31: E sic- dunque il bicordo la mi diesis, che ha come non avevano capito quello che un semitono di più, sarà quinta au- avevamo e stavamo perdendo, non mentata 2017 Barbara Polacchi, Cor­ ci furono proteste, non ci furono mo- so di armonia jazz, 2017, p. 60: il bicordo vimenti deliberati per “tenere in vita LA–FA e il bicordo FA–RE sono note il Big Beat” 1998 ­GRADIT (in «La di volta del bicordo SOL–MI 2020 Repubblica») 2000 Guido Bartorelli– Graziano D’Urso, Ritmica–Mente Guitar, Fabriano Fabbri–Emanuela Nobile Mino (a 2020, p. 60: Compreso che gli accordi cura di), Artbeat 2: arte, narrativa, videoclip, sono formati da un numero maggiore Roma, Castelvecchi Arte, 2000, p. 31: Mol- uguale a tre note (poiché altrimenti si to di più rispetto al boom della Hou- avrebbe a che fare con i bicordi o con se Music di fine anni Ottanta, il Big le corde tout–court). Beat esplode in musica a metà anni = Comp. di bi– e –cordo. Novanta e fonde sonorità clamorose con ritmi accattivanti 2010 Vittorio (e) (R) (S) big beat (bigbeat, big– Marone, La quotidianità dell’assurdo, Bolo- beat), sost. m. inv. Mus. Genere mu- gna, Archetipolibri, 2010, p. 42: I giovani e sicale nato dalla contaminazione di la loro musica sono protagonisti del- musica elettronica, rap, rock, house le “commedie del big beat”, pellicole music, contraddistinto dall’impiego scandite dal nuovo sound proveniente di ritmi spezzati e suoni campionati dall’America 2017 Renzo Stefanel, da variegate fonti. Ancora sesso, droga e calci in bocca: altre 1964 In «L’Europa letteraria», (cfr. storie di rock, Firenze–Milano, Giunti, 2017, GRL, che non indica il n. del vol.) (1964), (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): Fu Alan p. 82: La gioventù ceca si entusiasma Freed in persona, il DJ che aveva lan- del jazz [...]. Orchestre, jam session, ciato il rock’n’roll e che presentava il gruppi di cosiddetti «big beat» si tour collettivo “Big Beat”, a risolvere moltiplicano a tutto vapore. Vi sono la questione in favore dell’anzianità nel paese compositori e virtuosi di del chitarrista del Missouri. valore europeo 1970 (nella forma = Ingl. bigbeat, comp. di big ‘grande’ e big–beat) In «Il Mondo della musica», (cfr. beat ‘beat’. GRL, che non indica il n. del vol.) (1970), Osservazioni: i motori di ricerca non re- p. 9: Una formulazione del genere stituiscono attestazioni nella forma univerba- qualunque gioventù essa riguardi – ta lemmatizzata dal GRADIT.­ www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 27

(e) (S) bisfusa sost. f. Mus. Nome di pensiero e di sentimento 1958 in disuso per indicare la biscroma, la In «Rassegna musicale», XXVIII (1958), metà di una semicroma, cioè la nota p. 310: strutture che non rientrano af- che rappresenta un valore di durata fatto negli schemi dialettici del bite- pari a 1/32 della semibreve (dell’in- matismo sonatistico nemmeno sotto tero). il profilo dell’estrema dilatazione da sec. XVIII ­GRADIT (senza fonte) esso subito a opera dei compositori 1823 Avvertimenti grammaticali di musica tardoromantici 1962 GRADIT­ (senza vocale, Roma, presso Giuseppe Salviucci, fonte) 1976 Antonio Serravezza, Musica, 1823, p. 8: altra figura che chiamasi bi- filosofia e società in Th. W. Adorno, Bari, De- sfusa, che vale una trigesima seconda dalo libri, 1976, p. 75: parlando, ad esem- parte di un quarto 1865 Nicolò Tom- pio, di «principio di opposizione» e maseo–Bernardo Bellini, Dizionario della di «principio implorante» a proposito lingua italiana, vol. II, Torino, Unione tipo- del bitematismo della forma–sonata grafico–editrice, 1865, p. 980: BISFUSA. 1984 In «Chigiana» (cfr. GRL, che non in- S. f. (Mus.) Figura che vale la metà dica il n. del vol.) (1984), p. 168: Nel I tem- della semifusa 1968 Umberto Bosco, po Allegro della forma–sonata Haydn Lessico universale italiano, vol. III, Roma, si esprime sia con il monotematismo Istituto della Enciclopedia italiana, 1968, che con il bitematismo 1994 Paolo p. 254: bisfusa s. f. [comp. di bis–1 e Petazzi, Da Beethoven a Boulez: il piano­ dell’ant. fusa «croma»]. – In musica, forte in ventidue saggi, Milano, Longanesi, termine, oggi disusato, corrisponden- 1994, p. 185: Certo, non si potrebbe te a biscroma. parlare letteralmente di bitematismo, = Comp. di bis– e fusa (antico nome della anche se le cellule atematiche, per la croma). loro forte caratterizzazione motivica, Osservazioni: i motori di ricerca non re- inducono a proiettare su di loro aspet- stituiscono attestazioni anteriori al 1823 e po- In «Mu- steriori al 1968, a conferma della limitata cir- ti nettamente dualistici 2000 sica e Storia», (cfr. GRL, che non indica il n. colazione di questo termine musicale ormai in disuso, la cui diffusione sembra peraltro del vol.) (2000), p. 91: In East Coker ab- iniziata nel sec. XVIII, secondo il GRADIT.­ biamo sì una tripartizione grafica che con chiarezza rimanda alle ormai ben (e) (R) (S) bitematismo sost. m. note segmentazioni musicali in ‘espo- Mus. Tecnica di composizione ca- sizione’, ‘sviluppo’ e ‘riesposizione’, ratterizzata dall’intrecciare e dal far ma, al di là di questo rigore, non esiste contrastare nello sviluppo di un pez- un vero e proprio bitematismo 2007 zo musicale due distinte cellule tema- Marino Pessina, Le ballate per pianoforte di tiche di tonalità affine e di carattere Fryderyk Chopin: contesto, 2007, p. 120: il rimando al referente sonatistico emer- contrastante. ge soprattutto nella scelta del bitema- 1934 Giulio Cesare Paribeni–Luigi Or- sini–Ettore Bontempelli (a cura di), M[arco] tismo: sono infatti presenti due temi E[nrico] Bossi: il compositore, l’organista, diversi e sufficientemente contrastan- l’uomo: l’organo in Italia, Milano, Erta, ti, il primo in tonica (A), il secondo 1934, p. 45: Il bitematismo di ambe- al suo relativo minore (B). Certo tra i due i tempi offre un forte distacco due sussistono profondi rapporti mo- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 28

tivici, ma non tali da giustificare una pio la bitonalità (compresenza di due ‘unità’ tematica 2016 Sandro Cap- tonalità all’interno dello stesso pezzo) pelletto, I quartetti per archi di Mozart. Alla o la nuova modalità poggiante su un ricerca di un’armonia possibile, Milano, Il «terreno armonico» 2008 Maria Gra- Saggiatore, 2016, (cfr. GRL, che non indica il zia Sità, Béla Bartók, Palermo, L’Epos, 2008, n. di p.): Mozart rispetta sia la struttura p. 95: Bartók volle precisare che questa tripartita della forma sonata, segnata originale presentazione degli acciden- nell’ordine dai momenti dell’esposi- ti in chiave non allude né a bitonalità, zione di un’idea, del suo sviluppo e né a politonalità 2012 Massimo Mila, infine dalla ripresa, sia il bitematismo, Compagno Strawinsky, Milano, BUR, 2012, che prevede un primo tema d’apertu- (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): C’è ra ritmicamente scolpito, di immedia- una logica elusiva e inafferrabile nelle ta forza comunicativa, e un secondo evoluzioni di quegli arpeggi che non tema di andamento cantabile. hanno fretta; la bitonalità produce l’ef- = Deriv. di bitematico con –ismo. fetto d’una scissione dolorosa 2019 Stephen Walsh, Claude Debussy: il pittore dei (R) (S) bitonalità sost. f. Mus. suoni, 2019 (cfr. GRL, che non indica il n. di Compresenza o giustapposizione epi- p.): l’inclinazione [...] a combinare o sodica o continua di due tonalità di- giustapporre tonalità diverse (bitonali- verse all’interno di una stessa compo- tà) potrebbe essere stata innescata da sizione. Stravinsky. 1926 In «Il pianoforte» (cfr. GRL, che = Deriv. di bitonale con –ità. non indica il n. del vol.) (1926), p. 172: Molti osservarono che le quinte consecutive biva → biwa dànno l’impressione di due parti svol- gentesi in tonalità diverse. Che due li- (e) (R) (S) biwa (biva) sost. m. e nee alla distanza di quinta, almeno fin- f. inv. Mus. Antico strumento della ché si tratta di quinte tutte giuste, pos- tradizione musicale giapponese, mu- sano produrre un senso di bitonalità è nito di quattro corde, corrispondente ammissibile 1955 ­GRADIT (senza fonte) al liuto o alla chitarra della tradizione 1972 Enciclopedia della musica, vol. V, Mi- occidentale. lano, Rizzoli–Ricordi, 1972, p. 72: Se le to- 1859 Dubois De Jancigny, Giappone, nalità differenti sono solo due si usa il Indo–Cina, Impero birmano (o Ava), Siam (o termine bitonalità 1985 Julian Budden, Cocincina), Penisola malese, ecc., prima ver- Le opere di Verdi: da Oberto a Rigoletto, vol. sione it., Venezia, Giuseppe Antonelli, 1859, I, Torino, EDT, 1985, p. 42: Roman Vlad, p. 127: I Giapponesi hanno strumenti a in un saggio interessante e perspicace, corda, a fiato, a percussione: il più sti- riscontra una vera e propria bitonali- mato è il famoso samishen o chitarra tà nel passo seguente, tratto dall’atto a tre corde: la chitarra propriamente quarto dell’Ernani (spartito per canto detta è il biwa, anch’esso molto usa- e pianoforte) 1995 Storia della musi­ to 1872 In «Giornale popolare di viaggi», ca, a cura di Mario Pasi, vol. I, Milano, Jaca IV (1872), p. 186: Però la corte dell’im- Book, 1995, p. 81: molte delle successive peratrice ammetteva altre distrazioni conquiste stilistiche, come per esem- [...] aveva la sua cappella, composta www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 29

essenzialmente di strumenti a corde, so che non ci sia niente di male, se come il violino a tre corde, il samsin chiedo ad un musicista di suonare la o mandolino giapponese, il biwa, sor- biwa 2018 AA.VV., Wenxin. L’essenza ta di violoncello che si adopera sen- della scrittura: contributi in onore di Ales­ za archetto, ed il gotto, istrumento sandra Cristina Lavagnino, a cura di Clara Bulfoni, Jin Zhigang, Emma Lupano, Bet- a dieci corde 1876 Pietro Savio, Il tina Mottura, Milano, Franco Angeli, 2018, Giappone al giorno d’oggi, Milano, Fratelli p. 133: una maturazione psicologica e Treves, 1876, p. 40: I principali strumen- un’indipendenza emotiva che proprio ti popolari, oltre allo sciamisen, sono il koto (specie di arpa), il kokiù (flau- il biwa sembra sottolineare. = Dal giapp. biwa ‘id’. to) ed il taiko (tamburo); e fra quelli Osservazioni: i motori di ricerca restitui- delle classi nobili, il biwa (chitarra), il scono solo due es. del sost. usato nel genere tsciriki (liuto), sciò (flauto) e il taiko femminile messo a lemma dal GRADIT.­ (tamburo) 1913 GRADIT­ (senza fon- te) 1966 Ernest Fenollosa–Ezra Pound, Il (e) (R) (S) black metal loc. sost. teatro giapponese Nō, a cura di Mary de Ra- m. inv. Mus. Genere di musica metal chewiltz, Firenze, Vallecchi, 1966, p. 211: Il caratterizzato da ritmi serrati e sfre- bardo Semimaru suonò sul suo biwa nati, suoni iperdistorti e voci urlanti, nella casetta in Osaka 1987 (nel a carattere e a contenuto dichiarata- genere f.) Egon Wellesz (a cura di), Musi­ mente negativi. ca antica e orientale, in Storia della musica 1993 Cesare Rizzi (a cura di), Enci­ (The New Oxford History of Music), vol. I, clopedia del rock italiano, Milano, Arcana, Milano, Feltrinelli, 1987, p. 100, nota 42: La 1993, p. 391: gruppi di orientamento biwa è, in sostanza, il corrisponden- melodico (i lombardi Drama e Axton, te giapponese della pypar e ambedue ma anche i milanesi Love Machine e occupano il posto che da noi occupò, i Florence ’99) e discepoli del black a suo tempo, il liuto, pure importato metal 1994 ­GRADIT (in «La Repub- da gente straniera e divenuto poi uno blica») 2000 Moreno Fiori, Satanismo e degli strumenti più importanti della sette religiose, Montespertoli, Aleph, 2000, nostra civiltà musicale 2000 (nelle p. 103: Zanotti spiegò che questo suo forme biva e biwa) In «Studi musicali», comportamento era senz’altro in- XXIX (2000), p. 231: il «Biva» (biwa, il fluenzato da un certo tipo di musica: liuto a manico corto...) 2001 Jean– Jacques Nattiez (diretta da), Enciclopedia il black metal 2019 Flavio Adducci, della musica: musica e culture, vol. III, To- Nel Segno del Marchio Nero: storia del pro­ rino, Einaudi, 2001, p. 231: In Giappone to–black metal internazionale, s.l., s.e., 2019, il pipa, cioè il biwa, faceva parte dei p. 7: I valori del black metal sono tutti complessi musicali di corte (gagaku). a carattere negativo: odio, violenza, […] il biwa ha goduto di una conside- misantropia, vampirismo, occultismo, razione più elevata 2018 (nel gene- magia nera, guerra alla cristianità. re f.) Olga Kryuchkova–Elena Kryuchkova, (n) 2. loc. agg. Mus. Relativo al La damigella della Signora di Giada, trad. it. genere musicale del black metal. (dal rus.) di Eleonora Olivieri, s.l., s.e., 2018, 1997 Valerio Marchi, Nazi–rock: pop (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): Pen- music e destra radicale, Roma, Castelvecchi, www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 30

1997, p. 284: L’interesse di Hawthorne, e nel blues una blue note può essere quindi di «Resistance», per la propria rappresentata dal III grado della scala area musicale di provenienza traspare maggiore (ma anche dal V o dal VII) anche dal lungo reportage sulla scena abbassato di un semitono e suonato black metal norvegese 2018 Silvio o cantato leggermente calante. L’as- Ricci, Hard rock emotions, Bari, Eido Lab, sociazione con il colore blu vuole p. 315: La musica black metal è molto richiamare un senso di nostalgia e particolare. Si tratta di brani spesso tristezza tipico della musica afroame- caotici nell’andamento, con la bat- ricana che utilizzava scale non tem- teria che picchia selvaggiamente, le perate (in particolare la scala penta- chitarre che creano un muro di suo- fonica) che diedero origine alla scala no iperdistorto e disarmonico, la voce blues. Queste note, utilizzate in una quasi sempre in modalità scream. = Loc. ingl. black metal, formata da black cornice armonica di accordi maggio- ‘nero’ e metal ‘metallo’. ri, presentandosi però abbassate di un semitono, come riferendosi a un mo- (e) (S) blue note loc. sost. f. inv. dello minore, creano quell’atmosfera (pl. anche blue notes) Mus. Terzo, di indefinitezza tonale caratteristica quinto o settimo grado della scala del blues 2020 Roberto Caselli, La sto­ abbassati di un semitono, che produ- ria del Blues, a cura di Ezio Guaitamacchi, cono sia un effetto di indefinitezza Milano, Hoepli, 2020, (cfr. GRL, che non in- tra modo maggiore e minore sia un dica il n. di p.): Tecnicamente, per blue conseguente senso di triste nostalgia note s’intende una nota corrisponden- (evocato dall’attributo cromatico), ti- te a uno dei gradi III e VII della scala pico della musica afroamericana. maggiore, abbassata di quasi un se- 1955 ­GRADIT (senza fonte) 2001 mitono. Queste note, utilizzate in un Margaret Bent–Rossana Dalmonte–Mario contesto di accordi maggiori, creano Baroni, Enciclopedia della musica: Il No­ un’atmosfera di indefinitezza tona- vecento, Torino, Einaudi, 2001, p. 1084: Le le che le rende caratteristiche […] Il tre blue notes Si bemolle, Mi bemolle significato del termine “blue” deriva e Fa diesis (note da intendere come dall’associazione del colore blu con il relative, non come assolute) deriva- senso di nostalgia o di tristezza che no dagli armonici del parlato della l’orecchio occidentale percepisce nel- voce umana 2007 Elisabeth Howard, Sing! Tecnica Vocale, Stile Vocale, trad. it. la musica dei neri americani. (dall’ingl.) di Eva Simontacchi, Los Angeles, = Ingl. blue note, comp. di blue, nel sign. di ‘triste’, e note ‘nota’. Vocal Power Inc., p. 83: Un buon modo per ottenere un blues feel è quello di (e) (R) (S) bonang (bonango) sost. effettuare il bending di una nota, e so- m. inv. (pl. anche bonanghi) Mus. litamente si tratta di una blue note: il Strumento indonesiano (spec. giava- 3° grado, il 5° o il 7° 2014 Silvia Lorenzi, Svelare la voce: confessioni di una nese) costituito da una serie di 10–12 vocal coach, Milano, Mondadori, 2014, (cfr. o da una doppia serie di 5–6 gong o GRL, che non indica il n. di p.): Nel jazz lastre di metallo o scodelle di bronzo www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 31

rovesciate appoggiate su corde tese e gralmente da idiofoni: metallofoni a colpite da mazze. lamine (gender e saron), gong (bo­ 1845 Nicolas Dally, Usi e costumi so­ nang), xilofoni (gambang), ma anche ciali, politici e religiosi di tutti i popoli, trad. da tamburi. it. (dal fr.) di Luigi Cibrario, Torino, Stabili- = Ingl. bonang, da una voce giavanese. mento tipograf. Fontana, 1845, p. 27: Il kro­ Osservazioni: a parte l’es. del 1968, GRL mo, o bonang, è una serie di piccoli non restituisce altri es. della forma bonango vasi o gong collocati su due linee in lemmatizzata dal ­GRADIT, fuorché all’in- dirizzo Internet: https://www.treccani.it/ una intelaiatura 1955 ­GRADIT (senza enciclopedia/bonang_%28Enciclopedia–Ita­ fonte) 1966 Alberto Basso (a cura di), La liana%29/, con data 31 agosto 2012, dove Musica, Torino, Utet, 1966, p. 236: Il caril- si legge: «bonango (o bonàng) s. m. [da una lon di gong in forma anulare è detto voce giavanese, attrav. l’ingl.] (pl. bonanghi gong wong in Tailandia, khong vong o bonàng). – Sorta di gong indiano e special- nel Laos e in Cambogia, kyiwaing in mente giavanese, costituito da una cassa cir- colare in cui sono allineati da 8 a 10 piccoli Birmania; il carillon di gong di forma timpani metallici, che vengono percossi» rettangolare è detto bonang in Indone- sia e tjanang in Malesia 1968 (nelle bonango → bonang forme bonang e bonango) Lessico uni­ versale italiano, Roma, Istituto della Enci- (e) (R) (S) bongos sost. m. pl. clopedia italiana, 1968, p. 351: bonango (o (sing. anche bongo, pl. anche bonghi) bonàng) s. m. [da una voce giavanese, Mus. Strumento a percussione afro- attraverso l’ingl.] (pl. bonanghi o bo- cubano, costituito da due tamburi mo- nang). – Sorta di gong indiano e spe- nopelle con fondo aperto, accoppiati, cialmente giavanese, costituito da una percossi con le mani e, almeno nelle cassa circolare in cui sono allineati da varietà moderne e più professionali, 8 a 10 piccoli timpani metallici, che suscettibili di intonazione. vengono percossi con un martello di 1961 In «Il Contemporaneo», IV (1961), legno 1982 Andrea Centazzo, Strumenti (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): Lo per fare musica, Milano, Gammalibri, 1982, stregone al microfono lancia la prima p. 46: Bonang giavenese 1991 Guido Salvetti, La nascita del Novecento, vol. X, invocazione. Comincia il rito dei bon­ 1991, p. 317: il bonang–ageng, compo- gos e delle conga; le maracas sono sto da lastre di metallo appoggiate su azionate da un ragazzo che avrà for- corde tese, colpite da mazze avvolte se quindici anni 1962 Enciclopedia dello spettacolo, fondata da Silvio D’Amico, da stoffa 1998 Giovanni Azzaroni, Te­ atro in Asia: Malaysia, Indonesia, Filippine, Roma, Le Maschere, 1962, p. 24: i bongos Giappone, vol. I, Bologna, CLUEB, 1998, p. (piccoli tamburi della forma di mez- 85: uno o due insiemi di “scodelle di zo uovo) 1963 ­GRADIT (senza fonte) bronzo rovesciate ” (bonang) 2012 1979 Andrea Centazzo, Guida agli stru­ Paolo Paglia, Una breve storia della musica, menti a percussione: storia e uso, Milano, Il 2012, (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): Formichiere, 1979, p. 199: Bongos (cop- Qui [scil. Indonesia] esistono ancora pia membranofoni [sic] a una pelle) oggi orchestre di villaggio chiamate 1992a Bernard–Marie Koltès, Prologo e gamelan, costituite pressoché inte- altri testi, a cura di Anita Tatone Marino, Na- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 32

poli, Guida, 1992, p. 95: nell’aria vibrano uno sgabello con dei bongos sulle gi- le liquide sonorità del bongo, come la nocchia. [...] poi Max batté forte sui spina di una nostalgia 1992b David bongos un’introduzione, seguita da Toop, Rap. Storia di una musica nera, trad. un’altra pausa 2020 Annika Martin, Il it. (dall’ingl.) di Vincenzo Perna, Torino, miliardario e la ragazza sveglia, s.l., Triskell EDT, 1992, p. 85: La versione degli Sha- Edizioni, 2020, (cfr. GRL, che non indica il dows, con Cliff Richard ai bonghi, n. di p.): Pensavo di essere pronta, ma ebbe un enorme successo, e fu rifatta il mio cuore sta suonando i bongos, e negli Stati Uniti dai Ventures 1996 non mi sento più così coraggiosa. Alberto Silvestri, L’uomo che ascolta, Mila- = Sp. bongos. no, Mondadori, 1996, p. 111: Quando non c’era nessuno, Maurizio si metteva (s) bottone sost. m. Mus. Nel vio- ai bongo e suonava 2000a France- lino, minuta caviglia di legno posi- sco Adinolfi, Mondo exotica: suoni, visioni zionata sulla fascia inferiore, su cui, e manie della generazione cocktail, Torino, mediante una corda di budello, viene Einaudi, 2000, p. 268: Qui un direttore fissata la cordiera. d’orchestra era rimasto affascina- 1701 Vincenzo Coronelli, Biblioteca to dal modo in cui Costanzo suona- Universale Sacro–Profana, Antico–Moder­ va i bonghi 2000b Guido Facchin, na, Venezia, Antonio Tivani, 1701, p. 294: Le percussioni, Torino, EDT, 2000, p. 376: I I Chittarari chiamano Bottone quel bongos, tamburi di origine africana, pezzo di legno, tornito in forma di fanno parte della famiglia degli stru- grosso bottone, dove il manico del menti a percussione latino–americani. Violino è attaccato 1800 Carlo Ger- Sono tamburi monopelle, con il fondo vasoni, La scuola della musica in tre parti aperto, sempre uniti in coppia e suo- divisa, Piacenza, Niccolò Orcesi, 1800, pp. nati perlopiù con le dita di entrambe 277–278: Questo si prende pel manico, le mani 2008 Samuel Adler, Lo studio e si porta sotto il mento la parte infe- dell’orchestrazione, a cura di Lorenzo Fer- riore di esso, dov’è attaccato il botto- rero, Torino, EDT, 2008, p. 520: I bongos ne 1831 Società di letterati italiani, Di­ sono tamburi monopelle di origine zionario delle origini, invenzioni e scoperte nelle arti, nelle scienze, nella geografia, nel latinoamericana; si trovano sempre a commercio, nell’agricoltura ecc. ecc., Mila- coppie e hanno altezza indetermina- no, Tipograf. di Angelo Bonfanti, 1831, p. ta. I bongos professionali permettono 2441: un piccolo pezzo di avorio an- di regolare la tensione della pelle, e nesso al luogo del bottone che usasi hanno un’intonazione che è circa alla in oggi, nel quale eranvi quattro fori distanza di una quarta o di una quinta. per fissarvi altrettante corde 1858 Nella maggior parte delle orchestre si Fançois Joseph Fétis, La musica accomoda­ trova solo un paio di bongos, ma se ta alla intelligenza di tutti, trad. it. (dal fr.) ne producono almeno quattro diverse di Eriberto Predari, Torino, Unione Tipogra- coppie: grave, media, acuta e molto fico–Editrice, 1858, p. 416: L’altro capo acuta 2014 Richard Paul Russo, An­ della cassa porta un bottone al quale è gelo meccanico, trad. it. (dall’ingl.) di Stefa- attaccato con un pezzo di grossa cor- no Negrini, Milano, Mondadori, 2014, (cfr. da di minugia un regoletto oblungo, GRL, che non indica il n. di p.): Sedeva su di figura quasi triangolare, detto co­ www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 33

detta o tirante; a questo attaccansi da n. di p.): Le corde vengono così fissate un capo le quattro corde, che vanno a due estremità opposte: la cordiera, coll’altro capo ad avvolgersi intorno collegata per mezzo di un apposito ai bischeri, coi quali si dà loro il ne- cavetto al Bottone e, come dicevamo, cessario grado di tensione 1894 Giu- alla cavigliera. seppe Branzoli, Manuale storico del violini­ (s) 2. sost. m. Mus. Ogni comando sta, Firenze–Roma, Gensio Venturini, 1894, dei registri azionati a mano nell’orga- p. 32: una vite posta nel bottone che no. regge la cordiera, a pena girata spinge 1886 In «Musica sacra», (cfr. GRL, l’asta fino a far toccare il bottone di che non indica il n. del vol.) (1886), p. 80: sughero nella tavola armonica 1937 Il pedale lo mise indipendente dalla Giuseppe Strocchi, Liuteria: storia ed arte, tastiera, i registri a bottone 1907 Lugo, Tipograf. Cortesi, 1937, p. 227: fer- Carl Locher, I registri dell’organo, Milano, mata [scil. la cordiera] al bottone a Hoepli, 1907, p. 141: Dispongo perciò, mezzo di corda di minugia ordinaria- specialmente negli organi maggiori p. mente nei violini e nelle viole 1942 Franz Farga, Storia del violino, trad. it. (dal e. Neuchâtel (Goll), sempre tanti bot- ted.) di Giuseppina Ripamonti Perego, Mila- toni di pedale quante sono le tastiere no, Dall’Oglio, 1942, p. 38: La cordiera, che vi si trovano. Nel momento in cui fatta di ebano, alla sua estremità infe- l’organista lascia la tastiera principale riore è attaccata per mezzo della bra­ non fa che premere il bottone 1991 ghetta a un bottone, innestato in basso Ennio Bassi, Organi della Valle d’Aosta, del violino, là dove le fasce convergo- Roma, L’Erma di Bretschneider, 1991, p. 135: Può essere a bottone o a pomello no 1987 Stefano Toffolo, Antichi stru­ menti veneziani: 1500–1800, quattro secoli (per il tipo a manetta, v. questa voce). di liuteria e cembalaria, Venezia, Arsenale, Dalla registriera sporge di fianco o 1987, p. 113: Una corda di budello ag- sulla Consolle un pomello o bottone gancia la cordiera al bottone 2000 che innesta il corrispondente Regi- Clara Gelao–Michele Sajous D’Oria (a cura stro (v.) quando viene tirato in fuori di), Il tempo di Niccolò Piccinni: percorsi di e lo disinnesta 2000 Guido Facchin, un musicista del Settecento, Bari, M. Adda, Le percussioni, Torino, EDT, 2000, p. 708: 2000, p. 194: Sul cavigliere, che ripren- il Symphonium, un genere di organo de il motivo della decorazione della a bocca, utilizzando canne di ottone tastiera, vi è un minuscolo anelletto controllate da una piccola tastiera di metallico, che assieme al bottone di bottoni 2008 In «L’Organo», XXXIX osso posto sul fondo, serve a fissare (2008), p. 217: I cerchietti in alto a si- la [cordiera?] 2006 Civici musei vene- ziani d’arte e di storia, Gli strumenti musicali nistra rappresentano ulteriori piccoli delle collezioni dei Musei civici veneziani, tasti cilindrici a bottone 2015 Olivier Venezia, Marsilio, 2006, p. 40: Manca il Truc, Lo Stretto del lupo, trad. it. (dal fr.) di capotasto, mentre la cordiera (in noce Raffaella Fontana, Venezia, Marsilio, 2015, ed ebano) e il bottone (in bosso) sono (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): Nils Ante si era seduto nuovamente all’or- probabilmente originali 2017 Ga- briele Formenti, Il violino noir, Roma, Bi- gano. Spingeva i vari bottoni e l’orga- bliotheka, 2017, (cfr. GRL, che non indica il no emetteva diversi suoni. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 34

(s) 3. sost. m. Mus. Ciascuno dei re semitonato con la tastiera a destra, i tasti costituenti la tastiera di accom- bottoni dei bassi a sinistra. Era meglio pagnamento nell’organetto e nella fi- che suonare l’organo 2015 Adriana sarmonica. Benignetti, A colloquio con… Vite in musica, 1839 Supplimento al nuovo dizionario Tricase (LE), Youcanprint, 2015, p. 80: Nel universale tecnologico o di arti e mestieri, vol. primo caso [scil. fisarmonica tradizio- XXIII, Venezia, Giuseppe Antonelli, 1839, p. nale o standard] alcuni bottoni suo- 60: L’effetto del piano si ottiene me- nano singole note, coprendo solo l’e- diante il bottone k 1865 Dizionario stensione di un’ottava, e altri accordi generale di scienze, lettere, arti, storia, geo­ precostituiti (maggiore, minore, setti- grafia, ecc. ecc., vol. XXII, Torino, Unione ti- ma minore, diminuita). Una bottoniera pografico–editrice, 1865, p. 627:I tasti delle dunque, che ha fondamentalmente la ghironde e delle armoniche primitive funzione di accompagnamento. sono piccoli bottoni in avorio o ma- = Dal fr. bouton ‘germoglio, pustola’ dreperla 1887 Franz Reuleuax, Le gran­ (ex. sec. XII), poi ‘bottone’, deriv. di bouter di scoperte e le loro applicazioni alla fisica, ‘spingere fuori’ (sec. XIII). Torino, Unione Tipografico–editrice, 1887, p. Osservazioni: nel trattamento delle acce- 207: I canaletti per l’entrata dell’aria zioni 2 e 3, che potrebbero far pensare a un vengono aperti per mezzo di tasti che sign. generico, riteniamo si tratti comunque di usi tecnici o specializzati di bottone, che sporgono in rilievo, a foggia di bottoni del resto il ­GRADIT marca tutti come termini sopra una tastiera 1979 Max Pfister, musicali. Lessico etimologico italiano, vol. VI, parti 62– 63, 1979, p. 1559: bottone m. ‘tasto del- (s) box sost. m. inv. Mus. Cofanet- la fisarmonica’ 1990 In «Panta», (cfr. to contenente più di un disco o di un GRL, che non indica il n. del vol.) (1990), p. compact disc. 240: conteneva due file di bassi e quat- tro file di accordi fissi: schiacciando 1997 Boris Zmijewsky–Steve Zmi- jewsky, Elvis Presley, a cura di Gabriele un bottone, si otteneva una triade. La Guarnotta, trad. it. (dall’ingl.) di Guido Bi- fisarmonica a basso libero aveva solo scione, Roma, Gremese, 1997, p. 166: THE note singole anche per la mano sini- KING OF ROCK AND ROLL – THE stra e un’estensione di quattro ottave COMPLETE 50’S MASTERS (5 CD 2000 Lombardia: SO–VA, Acquaviva d’I- Box) RCA 2000 In «L’Espresso», sernia, Istituto enciclopedico italiano, 2000, XLVI (2000), p. 37: In un cofanetto di p. 259: Comunemente con la tastiera tre cd. [...] Analizziamo il primo box: di destra si eseguono le melodie e le di Beethoven avremo la celeberrima successioni molto veloci di note; con “Missa Solemnis” 2018 Gesualdo i bottoni di sinistra, invece, si esegue Renna, Pooh. La leggenda (1966–2016), l’accompagnamento e si scandisce il Tricase (LE), Youcanprint, 2018, (cfr. GRL, ritmo. La fisarmonica ha origini molto che non indica il n. di p.): Per i più patiti, antiche 2008 Alfio Caruso, Willy Melo­ un box con le 50 canzoni live stam- dia, Torino, Einaudi, 2008, p. 34: Poi pro- pate su cinque vinili (ciascuno con vai la fisarmonica. Mi ricordo che era artwork dedicato a un componente), una Castelfidardo. Il brav’uomo per che include anche cofanetto CD+D- agevolarmi aveva scelto un esempla- VD, un libro fotografico con intervi- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 35

ste ai Pooh e un docufilm che ripren- smo brahmsiano è la Sinfonia n. 4 op. de il backstage di San Siro. 98 (1885), in cui esigenze espressive = Ingl. box propr. ‘scatola’. e rigore costruttivo si fondono più compiutamente 2015 Paolo Isotta, (R) (S) brahmsiano agg. Mus. Altri canti di Marte: udire in voce mista al Relativo allo stile musicale del com- dolce suono, 2015, (cfr. GRL, che non in- positore Johannes Brahms o alla sua dica il n. di p.): Basterebbe conoscerla persona. per comprendere quanto infondato 1923 In «Rivista musicale italiana», sia l’attribuire a Martucci la qualità XXX (1923), p. 315: Stile un po’ denso, di epigono brahmsiano 2020 Marco a tratti brahmsiano e anche regeria- Maurizi, La vendetta di Dioniso: la musica contemporanea da Schönberg ai Nirvana, no, ampio per costruzione e sviluppo 2020, (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): 1933 In «Pan», I (1933), p. 311: l’intima attraverso gli sviluppi beethovenia- verità dell’accento brahmsiano, evi- ni della forma–sonata e il tematismo dente sin dalle prime opere 1941 In brahmsiano. «Rassegna dorica», (cfr. GRL, che non indica (n) 2. sost. m. Mus. Seguace di il n. del vol.) (1941), p. 52: Nel Concerto Brahms. brahmsiano e nelle Variazioni fran- 1889 In «Il Teatro illustrato», (cfr. GRL, ckiane Walter Gieseking ha «dipinto» che non indica il n. del vol.) (1889), p. 62: ogni passo con l’abilità del più sagace Le arditezze che incontriamo in Wa- impressionista 1965 ­GRADIT (senza gner od in Brahms sono ben diverse fonte) 1966 Alberto Basso (a cura di), La dalle scapigliature di certi wagneriani Musica, Torino, Utet, 1966, p. 127: Il sog- o brahmsiani ai quali difettano le basi getto è affine a quello del brahmsiano indispensabili ad una solida educa- Immer leiser wird mein Schlummer zione musicale. 1987 Caterina Zauli Pisa, Passo dopo pas­ = Deriv. di Brahms, cognome del com- so, Bari, Dedalo, 1987, p. 26: Che dire di positore tedesco Johannes Brahms (1833– queste giornate dove il grigiore sem- 1897). bra aver ingoiato uomini e cose ed il pensiero stenta ad uscire / rimane (e) (R) (S) breakbeat (break– sospeso / e non sa se seguire il suo beat, break beat) sost. m. inv. Mus. corso o il flusso del concerto Brahm- Sequenza ritmica ripetitiva (groove), siano / è inutile non c’è rimedio / la sovente estratta da basi funky o disco lotta continua contro l’inestinguibile music e tipica della musica rap e hip– tedio 1999 Gian Mario Borio–Mauro hop, con carattere meno martellante Casadei Turroni Monti (a cura di), Ferruccio rispetto alla musica techno. Busoni e la sua scuola, Lucca, Una cosa rara, 1992 (nella forma break–beat) Da- 1999, p. 136: La forma delle variazioni, vid Toop, Rap. Storia di una musica nera, eminentemente brahmsiana e da lui trad. it. (dall’ingl.) di Vincenzo Perna, Torino, magistralmente usata nelle Variazioni EDT, 1992, p. 40: La break–beat music su un tema di Händel 2009 Tutto e la cultura hip hop nacquero nello musica, Milano, Istituto Geografico De Ago- stesso periodo in cui emerse la disco stini, 2009, p. 202: Culmine del sinfoni- music (che nel 1974 veniva chiama- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 36

ta party music) 1996 (nella forma Osservazioni: la definizione del­GRADIT break beat) Goffredo Plastino, Mappa delle («genere di musica elettronica caratterizzato voci: Rap, Raggamuffin e tradizione in Italia, da influssi rap e da ritmi meno martellanti ri- spetto alla techno–music»), pur contenendo Roma, Meltemi, 1996, p. 20: La tecnologia elementi oggettivamente esatti, risulta tutta- avanzata ha reso più semplice, incre- via errata nel definire il breakbeat un genere mentandolo, lo scopo decostruttivo e musicale piuttosto che un procedimento com- ricostruttivo del break beat; allo stes- positivo o un elemento della composizione. so tempo sono divenute più acces- sibili alcune tecniche di ripetizione. (S) breakstep sost. m. inv. Mus. La musica rap dà risalto al loop, alla Genere musicale contraddistinto dal- circolarità 1998 ­GRADIT (in «La Re- la commistione del breakbeat e del pubblica») 1999 Fulvio Pezzarossa, C’era two–step. una volta il pulp: corpo e letteratura nella 2001 ­GRADIT (in «La Repubblica») tradizione italiana, Bologna, CLUEB, 1999, 2005 Gabriella Cartago, Lingua letteraria, p. 98: acidi della house, impolverato delle arti e degli artisti, Milano, Rizzoli, da melodie scratchedeliche, sincopa- 2005, p. 326: bossa nova (86) (87) (04) to da breakbeat rallentati e messo in break dancer (86) breaking (90) bre- sequenza per essere sparato in faccia akstep (03) brittesco (03NQ) butoh (90). con irriverenza 2006 Hong Kong. Ma­ = Ingl. breakstep, comp. di break ‘rompe- cao e Guangzhou, Milano, Tecniche nuove, re, separare’ e step ‘passo’. 2006, p. 217: Altri DJ degni di nota sono DJ Tommy, DJ Galaxy […] oltre che (e) (S) bridge sost. m. inv. Mus. i campioni del breakbeat bodhi, akw Inciso situato generalmente tra una e Dan Disuye 2012 Marco Mancas- parte della canzone (verse) e il suo ri- sola, Last love parade, Milano, Il Saggiatore, tornello (chorus). 2012, p. 134: Uno dei modi che più si 1955 ­GRADIT (senza fonte) 1992 diffondono per variare e intensificare Gianfranco Vinay, Gershwin, Torino, EDT, il ritmo è l’inserimento nei pezzi di 1992, p. 159: Nel secondo chorus Ger- un breakbeat, ovvero la parte percus- shwin suona in assolo solamente nel siva ricavata da qualche vecchio pez- bridge 2008 Franco Fabbri, Il suono zo funky. L’uso dei breakbeat risale in cui viviamo: saggi sulla popular music, p. all’hip–hop, ed entrambe le musiche 162: Poiché il bridge è molto spesso (funk e hip–hop) appartengono alla (ma non sempre) di otto battute, que- scena black americana 2019 Ema- sta sezione viene anche chiamata mid­ nuela De Blasio, Il rap nel mondo arabo: una dle–eight («le otto battute in mezzo»); forma d’avanguardia, Zaragoza, Prensas de la gli inglesi chiamano sempre middle– Universidad de Zaragoza, 2019, p. 38: Herc eight questo tipo di bridge (spesso in particolare inventa il breakbeat sty- anche quando – a rigore – dovrebbero le, ossia l’interruzione di una canzone dire middle–four o middle–sixteen), per riprodurne ed enfatizzarne all’infi- mentre usano il termine generico per nito solo la parte più ballabile. indicare altri incisi 2010 Claudio = Ingl. breakbeat, comp. di break ‘rompe- Sessa, Le età del jazz. I contemporanei, Mi- re, separare’ e beat. lano, Il Saggiatore, 2010, p. 174: Quando il www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 37

chorus è basato sulla classica artico- anni novanta il brit pop segnò la riaf- lazione della canzone nordamericana, fermazione del predominio musicale esso si può dividere in quattro parti, inglese come risposta al processo di tre delle quali hanno identico anda- americanizzazione dovuto, in parte, mento; ma fra la seconda e l’ultima al grande successo del filone grunge si inserisce una frase diversa benché 2011 Eleonora Bagarotti, The Who. Pure di uguale durata, il bridge, che dà va- and Easy. Testi commentati, Roma, Arcana, rietà alla canzone 2018 Val Emmich, 2011, (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): La lista delle cose che non dimenticherò mai, I Blur fecero una cover di Substitute, trad. it. (dall’ingl.) di Laura Prandino, Mila- che in tal modo creò il ponte ideale no, Piemme, 2018, (cfr. GRL, che non indica con il Britpop 2014 Ezio Guaitamac- il n. di p.): Ero abbastanza sicura che chi, La storia del rock, Milano, Hoepli, 2014, il bridge di quella canzone l’avesse (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): Quan- scritto John. do nel 1995 dirige il video dei Blur, = Ingl. bridge propr. ‘ponte’. Country House, il legame tra britpop e britart è consolidato. (e) (R) (S) britpop (brit pop, brit– = Ingl. brit–pop, comp. di brit, accorc. fa- pop) sost. m. inv. Mus. Movimento mil. di british, e pop. musicale britannico degli anni ’90 ca- Osservazioni: questa è una delle voci ratterizzato da un ritorno alle origini, musicali che il GRADIT­ tuttavia non marca espressamente come “mus.” e che possono alla musica dei Beatles. quindi facilmente sfuggire al setaccio elet- 1990 In «Panta», (cfr. GRL, che non in- tronico; la var. brit–pop del ­GRADIT sembra dica il n. del vol.) (1990), p. 230: Be’ in- inoltre minoritaria. somma che cosa pensi del movimento Britpop di cui Blur e Oasis dovrebbe- (R) (S) brunette sost. f. inv. Mus. ro essere il futuro? È in quella dire- Componimento per canto di carattere zione che sta andando la musica in- e contenuto amoroso diffuso in Fran- glese? 1997 (nella forma brit–pop) cia nel XVII e XVIII sec. Jacopo Nacci, Tutti carini, Roma, Donzelli, 1847 In «L’Italia musicale», (cfr. GRL, 1997, p. 185: La disputa sul brit–pop che non indica il n. del vol.) (1847), p. 125: imperversava mentre io avevo ben V’era pure un gran numero di arie di altro a cui pensare 1998 ­GRADIT danze, come minuetti, bourrées, cor- (in «La Repubblica») 1999 (nella forma renti, sarabande, gavotte, villanelle, brit pop) Monica Melissano, Brit. La nuo­ brunette, composte dapprima per gli va scena musicale inglese, Roma, Castelvec- strumenti, e poscia applicate a parole chi, 1999, p. 31: i due eroi del brit pop più o men bene appropriate 1883 2009 Luca Castelli, La musica liberata, In «Gazzetta musicale di Milano», XXXVIII Roma, Arcana, 2009, (cfr. GRL, che non in- (1883), p. 339: Egli ha messo fuori una dica il n. di p.): era la volta del grunge, raccolta di venti romanze, melodie e e poi del rock italiano, della club cul- brunette, in voga nello scorso secolo, ture, del nuovo britpop 2010 (nella da lui trascritte con accompagnamen- forma brit pop) Edoardo Tabasso–Mar- to di pianoforte 1955 ­GRADIT (senza co Bracci, Da Modugno a X Factor, Roma, fonte) 1999 Giuseppe Fagnocchi, Line­ Carocci, 2010, p. 136: Alla metà degli amenti di storia della letteratura flautistica, www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 38

Faenza, Mobydick, 1999, p. 33: In otto te) 1991 Richard Strauss, Note di pas­ gruppi di pezzi compare la brunette, saggio. Riflessioni e ricordi, a cura di Sergio composizione di derivazione vocale Sablich, trad. it. (dal ted.) di Laura Dallapic- cola, Torino, EDT, 1991, p. 1: Per Bülow molto popolare in Francia in quel pe- compone la Burlesca in re minore riodo 2004 Alessandra Fiori, Musica in mostra. Esposizione internazionale di musi­ per pianoforte e orchestra 1997 Riccardo Allorto, Pianoforte e clavicemba­ ca, Bologna, CLUEB, 2004, p. 78: un non lo: il repertorio dal tardo ’500 a oggi, 1997, identificato Gilles Durand, Jacques p. 427: la maestria della sua scrittura Lefèvre, con una brunette. pianistica si apprezza nella Burlesca = Fr. brunette, deriv. da brun ‘bruno’, per pianoforte e orchestra, nei nume- forse in riferimento alle fanciulle dai capelli neri ispiratrici di questo tipo di composizione rosi Lieder e nelle creazioni cameri- musicale. stiche con pianoforte 2010 Emanue- le Arciuli, Musica per pianoforte negli Stati Uniti: autori, opere, storia, Torino, EDT, (R) (S) burlesca sost. f. Mus. 2010, (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): Composizione di carattere giocoso e Del tutto scomparsa dal repertorio brillante, spec. per pianoforte o per la Partita per pianoforte e piccola pianoforte e orchestra, diffusa a par- orchestra, risalente al 1960 e artico- tire dal XVIII sec. lata in otto movimenti (“Sinfonia”, 1881 In «Gazzetta ufficiale del Regno “Ciaccona”, “Pastorale”, “Scher- d’Italia», (cfr. GRL, che non indica il n. del zo”, “Aria”, “Burlesca”, “Cadenza”, vol.) (1881), p. 32: Danze burlesche per “Esercizio”). pianoforte 1965 ­GRADIT (senza fon- = Deriv. di burlesco. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 39

1.2. Forestierismi non adattati vestito, sia che si tratti di un imper- nel linguaggio della moda tratti meabile classico o di un anorak con dal ­GRADIT, di Lorena Passa- cappuccio di plastica a riflessi madre- faro perlacei 1995 ­GRADIT (senza fonte) 2014 Enzo Miccio, L’eleganza del maschio, Abstract: This article lists, in alpha­ Milano, Rizzoli, 2014, p. 104: Il parka […] betical order and on historical principles, è nato da chi sa bene cos’è il grande Italian non–integrated loanwords related to fashion terminology collected from GRADIT,­ freddo: gli Inuit delle regioni artiche, with several scientific contributions, such as che lo chiamano anorak. backdatings and enrichment of current lexi­ = Voce eschimese, deriv di anoré ‘vento’. cographic materials. (e) (S) ascot sost. m. e f. inv. Ab- (e) (r) (s) aigrette sost. f. inv. Ab- bigl. Sciarpa da uomo, spec. di seta, bigl. Pennacchio di piume di airone che si annoda intorno al collo al posto usato per ornare cappelli militari o della cravatta, detta anche cache–col. femminili. [1934 In «Comoedia: fascicolo perio- [1831 In «L’Eco: Giornale di Scienze, dico di commedie e di vita teatrale», XVI Lettere, Arti, Mode e Teatri», IV (1831), p. (1934), p. 56: cravatta alla Ascot] 1992 135: Pochi, e leggieri ornamenti sui ­GRADIT (in «Corriere della Sera») 2000 cappelli…Un mazzetto di fiori den- Thomas Fink–Yong Mao, 85 modi per anno­ tro a un nodo o a una gala di nastri… dare la cravatta, Milano, RCS Libri, 2000, due mazzetti a pennino, en aigrette] p. 29: La genealogia della cravatta 1896a In «La Vita italiana: rivista illustrata» Ascot, anche se è meno antica della (cfr. GRL, in cui non è indicato il volume), cravatta a farfalla, non è meno impor- 1896, p. 191: a sinistra un nodo bizzarro tante. […] La Ascot divenne popolare e complicato di seta color ciliegia di intorno al 1880 2012 Glenn O’Brien, Boemia serve quasi di calice ad una Essere Uomo: guida allo stile, Milano, Piem- aigrette argentata 1896b ­GRADIT me, 2012, p. 26: Il vero ascot è una cra- (senza fonte) 1905 (GDLI) 2010 Eli- vatta da giorno con doppio nodo, fer- sabetta Gnignera, I soperchi ornamenti: co­ mata da una spilla. pricapi e acconciature femminili nell’Italia = Voce ingl. dal nome di una città sede del Quattrocento, Siena, Protagon, 2010, p. di un celebre ippodromo vicino a Windsor, in 253: velluto con pennacchi di aigrette Berkshire, dove si è diffuso l’uso del capo. (airone). = Voce fr., dal provenz. aigreta, dimin. di (e) (R) astrakan sost. m. inv. Ab- aigron ‘airone’, forma dialettale di héron. bigl. Pelliccia pregiata ottenuta dagli agnellini di razza karakul. Indica an- (e) (R) anorak sost. m. inv. Abbi- che una sorta di stoffa utilizzata prin- gl. Giacca a vento imbottita, dotata di cipalmente come bordatura per capi cappuccio. d’abbigliamento confezionati con 1981 A. Nodolini, Brunetta: moda, cri­ tica, storia, Parma, Centro studi e archivio pelle di agnelli di Astrachan appena della comunicazione (a cura di), 1981, p. nati, o molto giovani, la cui lana asso- 71: eccolo a ricoprire d’un subito, il miglia alla pelliccia. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 40

1838 Giovanni Battista Margaroli, Ter­ i Beni artistici e storici per le province di mometro mercantile e d’industria, Milano, Firenze e Pistoia, La Galleria del costume, Nervetti, 1838, p. 15: Pei Redingotes si Firenze, Centro Di, 1983, p. 66: Balayeuse usa molto il panno nero guernito in in lana nera 2005 Giuseppe Jovine, Gente alla Balduina: storie segrete fra capi­ Astrakan con alemari di seta 1840 tale e provincia, Venezia, Marsilio, 2005, p. In «La Moda. Giornale dedicato al bel ses- 49: gonna lunga con Balayeuse. so», V (1840), p. 387: i paletots fodera- = Voce fr., deriv. di balai ‘scopa’. ti di astrakan, di martoro e guerniti di passamaneria sono i più distinti (R) (S) black tie loc. sost. m. inv. 1868 ­GRADIT (G. Rovani, La Libia d’oro) Abbigl. Abito scuro da sera, come 1932 In «La donna: rivista quindicinale il- prescrizione per un’occasione mon- lustrata», XXVIII (1932), p. 50: Il grande dana. colletto è di astrakan nero. 1954 Umberto di Sant’Orsola, Uomini, = Voce ingl. da Astrakan, forma diffusa in sorrisi ed atomi, Milano, Domus, 1954, p. Occidente del nome della città russa Astra­ 74: Black tie, smoking 1989 ­GRADIT chan. (senza fonte) 2011 Marco Consentino– Stefano Filippone–Thaulero, Cerimoniale: (R) (S) baggy sost. m. inv. Abbigl. Nuove precedenze in sede esecutiva e per la Pantalone molto largo con la vita bas- Pubblica amministrazione, la comunicazione sa, in voga spec. tra i rapper. nelle istituzioni e nel privato, Roma, Gange- 1987 In «L’Europeo: settimanale politi- mi, 2011, p. 129: smoking (black tie). = Voce ingl., propr. ‘cravatta nera’. co d’attualità», XLIII (1987), p. 137: quasi subito buttai sul mercato i “baggy”, (e) (R) bloomer sost. m. inv. Ab- che erano jeans larghi e un po’ infor- bigl. Pantaloni stretti alle caviglie e mi 1999 ­GRADIT (senza fonte) 2005 corredati di gonnellino in voga a metà Masturah Alatas–Igiaba Scego (a cura di), Italiani per vocazione, Fiesole (FI), Cadmo, Ottocento come capo dell’abbiglia- mento sportivo femminile; bermuda a p. 142: All’epoca in Italia i baggy non palloncino. li vendevano in nessun negozio. 1901 In «Natura ed arte: rivista illustra- 2. agg. inv. ta quindicinale italiana e straniera di scienze, 1994 In «L’Espresso», XL (1994), p. lettere ed arti», X (1901), p. 33: l’origine 118: La linea, che include pantaloni del nome di bloomer che si dà al «co- baggy, shorts e panciotti, esordirà a stume sportivo femminile» [1922 settembre 1999 ­GRADIT (senza fonte). In «La donna: rivista quindicinale illustrata», = Voce ingl., propr. ‘informe, cascante’, XVIII (1922), p. 66: La Bloomer dress] in funzione sost. o agg. 1971 ­GRADIT (senza fonte). = Voce ingl. amer., dal nome della fem- (R) balayeuse sost. f. inv. Abbigl. minista americana Amelia Bloomer (1818– Orlo a frangia un tempo applicato per 1894), che inventò tale indumento. protezione alle gonne lunghe. 1876 In «Cornelia: rivista letteraria edu- (e) (S) boina sost. f. Abbigl. Ber- cativa», V (1876), p. 191: il plissé e il piz- retto basco di panno blu scuro, tondo zo detto balayeuse 1905 ­GRADIT senza falde, largamente usato da uo- (senza fonte) 1983 Soprintendenza per mini e donne come copricapo sporti- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 41

vo e indossato anche come copricapo (e) (R) (S) caban sost. m. inv. Ab- da diversi corpi militari e da associa- bigl. Giaccone sportivo spec. in pan- zioni ricreative e politiche. no, a doppiopetto e con bottoni dorati. [1852 J. Bernelle–Auguste De Colle- 1843 In «La Moda: giornale di mode, ville, Storia dell’antica legione straniera, letteratura, arti e teatri» (cfr. GRL, in cui non Bologna, Marsigli e Rocchi, 1852, p. 209: si è indicato il volume), 1843, p. 550: Il Ca- conosce generalmente il berretto ba- ban, ossia mantello algerino fornito di sco, detto in Ispagna boina] 1936 cappuccio 1984 ­GRADIT (senza fonte) ­GRADIT (senza fonte) 2011 Sandra Bao– 2014 Enzo Miccio, L’eleganza del maschio, Bridget Gleeson, Buenos Aires: Guida città, Milano, Rizzoli, 2014, p. 105: Caban è un Torino, EDT, 2011, p. 199: Di giorno gli giaccone di foggia sportiva. uomini indossano la boina. = Voce fr., dal siciliano cabbanu attraver- = Voce sp. di origine basca ‘id’. so l’ar. qaba ‘tunica’.

(e) (R) brassière sost. f. Abbigl. (e) (R) cache–col sost. m. inv. Ab- Camicetta corta da donna attillata e bigl. Sciarpa da uomo, spec. di seta, scollata. che si annoda intorno al collo al posto della cravatta. 1802 G.L. Bartolomeo Cormon, Dizio­ nario portatile, e di pronunzia, francese–ita­ 1941 Edgardo Baldi–Aldo Cerchia- liano, ed italiano–francese, Lione, B. Cor- ri, Enciclopedia moderna italiana, Milano, mon e Blanc Librai, 1802, p. 84: Brassierès Sonzogno, 1941, p. 656: cache–col gal- […] Sorta di stretto giubbone; giub- licismo che sta per: fazzoletto, faz- bettino 1894 In «Giornale delle donne», zolettone da collo, sciarpa 1989 ­GRADIT (senza fonte). XXVI (1894), p. 88: Brassière all’un- = Voce fr., comp. di cacher ‘nascondere’ cinetto 1966 ­GRADIT (senza fonte) e col ‘collo’. 2014 Carla Gozzi, Guardaroba perfetto: regole e consigli su misura per kids & teen (e) (R) (S) cache–nez (cache nez, dagli 8 ai 14 anni, Milano, Rizzoli, 2014, p. cachenez) sost. m. inv. Abbigl. Sciar- 30: La brassière in cotone stretch. pa di seta o di lana con la quale si ri- = Voce fr., deriv. di bras ‘braccio’. parano dal freddo anche il naso e la (R) (S) burberry sost. m. inv. Ab- bocca. bigl. Impermeabile inglese di taglio 1832 In «Archivio di curiosità e novità interessanti e dilettevoli», VII (1832), p. 60: sportivo. Si è fatto sentire talmente il freddo 1930 Francesco Guicciardini, in «Pe- gaso: rassegna di lettere e arti», II (1930), a Parigi, che alcune signorine ripre- sero i loups, una specie di domini in p. 383: un Burberry a doppio petto velluto, ed un gran numero d’uomini 1942 (­GRADIT) 1989 Arrigo Petacco– Ugo Mannoni–Giuseppe Isozio, Livorno in i confortables, che nell’anno scorso guerra: come eravamo negli anni di guerra, chiamavasi cache‒nez, guardanaso Livorno, Il Telegrafo, 1989, p. 140: Burber- 1857 In «Giornale dei sarti. Corriere di mode ry: soprabito. maschili» (cfr. GRL, che non indica il n. del = Voce ingl., da Burberry, nome dell’a- vol.), (1857), p. 10: Si adatta il cachenez zienda produttrice di tale indumento. intorno al collo 1873 Vittorio Berse- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 42

zio, La carità del prossimo, Milano, Treves, marchevole attualmente ne’ giovani 1873, p. 44: Passarono tutti due nel vici- eleganti è un carrick a tre, quattro e no salotto, Lisa portando il mantello, cinque collari. il cachenez ed il cappello del marito = Voce fr., dall’ingl. carrick, 1819, dal 1905 ­GRADIT (senza fonte) 1914 In nome del pubblicista scozzese J.D. Carrick. «Rivista delle società commerciali. Organo della Associazione fra le società italiane per (e) (s) chantilly sost. m. e f. inv. azioni», IV (1914), p. 518: La Convenzio- (usato spec. al pl.) Abbigl. Stivali in ne tra i fabbricanti di fazzoletti di seta pelle lucida, rigidi e alti fino al ginoc- (cachenez) della Svizzera, Germania chio. del Sud e Sassonia sorta nel 1907 è [1904 G. D’Angelo, Impressioni militari limitata alle condizioni di vendita di un viaggio al Giappone, Livorno, Belforte, 1904, p. 10: con stivali di coppale alla 1945 In «Lingua nostra», VI (1954), p. 117: Chantilly] 1918 ­GRADIT (senza fonte) cache–nez 1967 Silvano Ceccherini, Lo specchio nell’ascensore, Milano, Rizzo- 1968 Lessico universale italiano, Roma, Isti- tuto della Enciclopedia italiana, vol. XX, 1968, li, 1967, p. 210: Un fazzoletto da usare p. 292: Stivali alla Suvorov […] tipo di come un cache–nez durante l’azione stivali di lusso, da cavallerizzo, detti an- delittuosa 2008 Elena Candela–Angelo che chantilly 2015 Fabio Picchi, Firenze. Raffaele Pupino (a cura di), Napoli nell’im­ Passeggiate tra cibo e laica civiltà, Firenze, maginario letterario dell’Italia unita, Napo- Giunti, 2015, p. 97: gli chantilly [lucidi e li, Liguori, 2008, p. 371: la bombetta e il scintillanti stivali neri di gomma]. cachenez. = Voce fr., dal nome di una cittadina fran- = Voce fr., comp. di cacher ‘nascondere’ cese dell’Oise e del suo castello medievale. e nez ‘naso’. (s) charlotte sost. f. inv. Abbigl. (e) (R) (S) carrick sost. m. inv. Cuffia femminile adorna di nastri e Abbigl. Lungo cappotto con più ba- contornata da un alto bordo di pizzo, veri sovrapposti a formare una man- assai di moda nel secolo scorso. tellina, in voga nel sec. XIX. [1846 Melesville–P. Manzoni, Flori­ 1838 Tommaso Locatelli, Il Vaglio: legio drammatico ovvero scelto repertorio Antologia della Letteratura Periodica, Ve- moderno di componimenti teatrali italiani e nezia, Alvispoli, 1838, p. 149: Cantillon stranieri, Milano, Borroni e Scotti, 1846, p. stese sulle mie ginocchia un carrick 26: Là dentro v’è una cuffia alla char- color di caffè e latte 1853 Storia delle lotte] 1854? ­GRADIT (senza fonte e Mode: dagli Etruschi fino al 1853, Milano, senza indicazione dell’accezione a cui si rife- Ufficio del Corriere delle dame, 1853, p. 86: risce la datazione) 2003 Christine Benoit, La moda dei carrick durò parecchi Questione di stile. Consigli pratici e trucchi per riuscire nella vita, Roma, Hermes, 2003, anni, poi diventarono l’appannag- p. 89: bisogna infilare la ‘charlotte’ gio dei cocchieri da piazza 1892 (cuffia) prima di mettersi il camice ­GRADIT (senza fonte) 1993 Annaro- 2004 GDLI–2004. sa Poli–Emanuele Kanceff–Sabina Gola, = Voce fr., dal nome proprio femminile Voyage et révolution: Viaggi di uomini e di Charlotte, con riferimento alla protagonista idee al tempo della Rivoluzione, Genève, de I dolori del giovane Werther di W. Goe- Slatkine, 1993, p. 461: La moda più ri- the o anche a Charlotte Corday, la donna che www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 43

assassinò J.P. Marat durante la Rivoluzione te) 2009 Elena Gandelli, C’è tessuto e tes­ francese (­GRADIT). suto, Milano, Lampi di Stampa, 2009, p. 208: Composé o coordinato […] possono (e) (R) chevreau sost. f. inv. Ab- essere due o più capi di abbigliamen- bigl. Nella confezione di guanti, cal- to con lo stesso disegno ma materiali zature e simili accessori, pelle di ca- differenti. pretto. = Voce pseudofr., dal fr. composé, propr. 1929 In «La nuova scuola italiana rivista part. pass. di composer ‘comporre’. magistrale settimanale», VII (1929), p. 1410: guanti di chevreau nero lunghi fino (e) (S) corsage sost. m. inv. Abbi- sopra il gomito 1950 ­GRADIT (senza gl. Corpetto. fonte). [1834 In «L’Eco: giornale di Scienze, = Voce fr., in questa accez., propr. dimin. Lettere, Arti, Mode e Teatri», I (1834), p. di chèvre ‘capra’. 4: Le corsage, l’imbusto, il corsetto] 1885 ­GRADIT (G. D’Annunzio, Favo­ (e) (R) (S) chiné agg. inv. Abbigl. le mondane) 1920 In «La Donna: rivista Di tessuto o filato, screziato di colori quindicinale illustrata», XXX (1920), p. 9: o sfumature diverse. si compone di un corsage ricamato su 1789 Giacinto Micali, Catalogo di generi tono 2018 Rosalie Hawks, La piccola che trovansi vendibili all’ingrosso e a detta­ collezione di verità omesse, (cfr. GRL), Tri- glio da Giacinto Micali e figlio negozianti in skell, 2018, p. 546: il corsage era qualco- Livorno, Livorno, Masi, 1789, p. 36: Cal- sa di personale. ze di seta […] ad altre chiné 1885 = Voce fr., deriv. dell’ant. fr. cors ‘corpo’. ­GRADIT (G. D’Annunzio, Favole mondane) 2009 Elena Gandelli, C’è tessuto e tessu­ (e) (R) cuissard sost. m. inv. Ab- to, Milano, Lampi di Stampa, 2009, p. 172: bigl. Stivale femminile aderente, che Chiné – tessuto di seta molto partico- copre la gamba fino a metà coscia, lare, in armatura tela ben serrata in cui spec. con tacchi alti a spillo. viene stampato un disegno. 1866 Barone Giuseppe Parrilli, Diziona­ = Voce fr., part. pass. di chiner ‘dare co- rio di marineria militare italiano–francese lori differenti ai fili di un tessuto, deriv. di e francese–italiano, Napoli, Pasquale An- Chine ‘Cina’. drosio, 1866, p. 719: Cuissard. Cosciale 2003 ­GRADIT (senza fonte). (R) (S) composé sost. m. inv. Ab- = Voce fr., propr. ‘cosciale’, da cuisse ‘co- bigl. Insieme di due o tre capi di abbi- scia’. gliamento femminile confezionati in modo da poter essere coordinati tra di (R) daily wear loc. sost. m. e inv. loro. (anche con funzione agg.) Abbigl. 1967 Associazione cotoniera italiana (a Abbigliamento adatto alla vita di tutti cura di), Industria cotoniera italiana, Mila- i giorni. no, Associazione cotoniera italiana, vol. II, 1996 Vittoria Bowles Protej–Mike Zol- 1967, p. 198: Si fanno molte combina- lo, Italian Vocabulary, London, Hodder & zioni con velluti in tinta unita e vellu- Stoughton, 1996, p. 58: Gli indumenti ti rigati per creare composé e modelli Daily wear 2001 ­GRADIT (in «Corrie- double face 1989 ­GRADIT (senza fon- re della Sera»). www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 44

= Voce ingl., comp. di daily ‘quotidiano, za fonte) 1986 Marguerite Castillon du giornaliero’ e wear ‘abbigliamento’. Perron, Charles de Foucauld, Milano, Jaca Book, 1986, p. 291: stretto nel suo chia- (R) (S) dhoti sost. m. inv. Abbigl. ro dolman coperto di decorazioni Indumento tipico dell’abbigliamento 2010 Giuseppe Sergio, Parole di moda. maschile degli indù, costituito da una Il «Corriere delle Dame» e il lessico della striscia di stoffa lunga cinque metri moda nell’Ottocento, Milano, Franco Angeli, circa, drappeggiata attorno ai fianchi, 2010, p. 365: Dolman in cachemire co- fatta passare tra le gambe e fissata alla lor marrone. vita; tessuto con cui si fabbrica tale = Voce fr., prestito dal ted. e dall’unghere- indumento. se, a loro volta dal turco dolaman ‘id.’. 1874 Louis Figuier, Le razze umane, Milano, Treves, 1874, p. 199: Il vestiario (e) (r) (s) dorsay sost. m. inv. Ab- degli Indi è il dhoti, lunga striscia bigl. Abito maschile a falde. di stoffa ravvolta intorno alla vita 1862 In «La Moda», I (1862), p. 34: Il 1895 ­GRADIT (E. Salgari, I misteri del­ dorsay e la twine si fanno egualmente la giungla nera) 1927 Lazzardo Arditi, per soprabito 1905 ­GRADIT (senza L’India di Ghandi: ricordi di viaggio, Roma, fonte) 1938 In «L’Italia dialettale: Rivi- Istituto geografico militare, 1927, p. 117: sta di dialettologia italiana», XXX (1938), p. Uno di questi lo rappresenta vestito 186: fr. dorsay, usato dai sarti per l’a- del dhoti di kaddar, stoffa nazionale bito maschile a falde. 2012 Sarina Singh, India del Nord, Torino, = Voce fr., da d’Orsay, titolo del conte EDT, 2012, p. 542: in genere gli uomini A.G.G. d’Orsay († 1852), noto per la sua ele- preferiscono il kurta e il dhoti all’ab- ganza. bigliamento occidentale. = Voce hindi ‘id.’. (e) (s) duvet sost. m. inv. Abbigl. Giacca a vento imbottita di piumino. (e) (R) (S) dolman sost. m. inv. [1842 Giovanni Alessandro Majocchi, Abbigl. Giacca corta e attillata, orna- Annali di fisica, chimica e matematiche col ta di astrakan e alamari, tipica dell’u- bollettino dell’industria, meccanica e chi­ niforme degli ussari; anche giacca da mica, Milano, Guglielmini e Redaelli, 1842, donna a campana, guarnita di alamari p. 198: non presenti sulla superficie di e profilata di pelliccia, con maniche questa stoffa quella peluria bianca aperte e pendenti, in voga in Francia (duvet)] 1905 ­GRADIT (senza fonte) nella seconda metà dell’Ottocento; 1982 In «Epoca», XXXIII (1982), p. 156: anche mantello da donna con cap- Confortevole, morbido e caldo, que- puccio, senza maniche, in voga in sto è Moncler: il duvet più famoso Italia e in Francia nella seconda metà del mondo 2015 Mimmo Trombino, Il dell’Ottocento. ventesimo gradino e altri racconti, Tricase, 1817 Giuseppe Grassi, Dizionario mi­ Youcanprint, 2015, p. 104: Un abito corto litare italiano dell’Accademia Reale delle […] nascosto da un duvet, anch’esso scienze di Torino, XI, Torino, Pomba, 1817, corto e nero. p. 171: Il dolimano pegli ussari, e le = Voce fr., alterazione di dumet, propr. lancie (dolman) 1864 ­GRADIT (sen- ‘lanugine, piuma’. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 45

(r) entre–deux sost. m. inv. Abbi- gono i più deliziosi abiti nel genere gl. Striscia di pizzo o broderie inserita detto flou 1905 ­GRADIT (senza fonte) in una stoffa come ornamento. 1978 Rosita Levi Pisetsky, Il costume e la 1859 In «Costumi del giorno: giornale di moda nella società italiana, Torino, Einaudi, mode, lettere, teatri, industria, arti e mestie- 1978, p. 359: nelle donne diventa arti- ri», X (1859), p. 16: Un fichu composto ficio necessario nascondere le promi- di entre–deux di blonda e di arriccia- nenze del petto e del tergo nel taglio menti di velo 1887 ­GRADIT (senza «flou» del vestito. fonte). = Voce fr., propr. ‘sfumato’, dal lat. flavus = Voce fr., propr. ‘fra due’. ‘giallo’.

(e) façon sost. f. inv. Abbigl. La- (e) (R) (S) fourreau sost. m. inv. vorazione, confezione di un prodotto Abbigl. Abito femminile di taglio a imitazione di un altro; tipo, imita- dritto, non modellato; indumento zione. stretto e aderente che si porta sotto [1862 In «La Moda», I (1862), p. 34: abiti trasparenti. una forma sans façon che s’adatta al 1920 In «Almanacco italiano», XXV viaggiatore e all’abitante del castello] (1920), p. 340: La linea del vestito è un ­GRADIT (senza fonte) Mu- 1898 [2012 fourreau 1958 ­GRADIT (in «Arianna») seo di Roma (a cura di), Il Museo di Roma racconta la città, Roma, Gangemi, p. 236: 2010 Giuseppe Sergio, Parole di moda. Il «Corriere delle Dame» e il lessico della L’ambito che si dimostrò più idoneo moda nell’Ottocento, Milano, Franco Angeli, ad accogliere le novità dei manufat- ti orientali o realizzati à la façon de 2010, p. 385: Fourreau sorta di abito da Chine, fu quello delle arti minori.] camera. = Voce fr., propr. ‘fodero, guaina’, deriv. = Voce fr., propr. ‘maniera’. dal fr. ant. fuerre. (e) façonniste sost. m. e f. inv. Ab- (e) (R) fraise sost. f. inv. Abbigl. bigl. Chi confeziona capi d’abbiglia- Orlo pieghettato, bordura inamidata, mento, spec. femminili, in serie. detto anche gorgiera. 1985 ­GRADIT (senza fonte). = Voce fr. façonniste, deriv. di façonner 1777 In «Scelta di opuscoli interessan- ‘fare, confezionare’. ti tradotti da varie lingue», XXIX (1777), p. Osservazioni: nei rari casi in cui compare 29: fraise (piastrina circolare coll’orlo sul web al di fuori di contesti lessicografici, il fatto a lima) 1917 ­GRADIT (senza lemma si legge sempre nella forma variabile fonte). semi–adattata (laboratori façonnisti, aziende = Voce fr., prob. da fraise ‘membrana façonniste). dell’intestino del vitello e dell’agnello, trip- pa’, deriv. dell’ant. fr. fraiser ‘pelare’. (r) (s) flouagg. inv. Abbigl. Di abi- to, di tessuto, vaporoso e a tinte tenui. (R) (S) galuchat sost. m. inv. Ab- 1895 In «La vita italiana: rivista illu- bigl. Pellame ottenuto dalla lavora- strata», III (1895), p. 92: Graziosissimi i zione della pelle di zigrino, utilizzato crespi di un solo colore, co’ quali, in- come rivestimento di oggetti, come frammezzandoli al merletto, s’otten- tessuto per indumenti. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 46

1988 Franca Acerenza, Gli occhiali, Mi- (e) (R) houppelande sost. f. inv. lano, BE–MA Editrice, 1988, p. 36: Astuc- Abbigl. Pellanda, ovvero sopravve- cio per occhiali in legno rivestito in ste foderata di pelli, tipica della moda “galuchat” verde a grosse scaglie de- francese tardo–gotica, diffusa anche gradanti 1993 ­GRADIT (in «Casavi- nell’abbigliamento maschile e fem- va») 2012 Orologi 2010. Le Collezioni: minile dell’Italia settentrionale. Orologi meccanici più prestigiosi del mondo, 1869 Giorgio Montavon, Trattato del­ le regole di ortologia francese in cui si son Roma, Tourbillon, 2012, p. 240: cinturino esposte e sciolte tutte le difficoltà possibi­ galuchat rosa. li della pronunzia francese, Salerno, Sta- = Voce fr., dal nome dell’inventore Jean– bilimento tipografico nazionale, 1869, p. Claude Galuchat, morto nel 1774. 31: Houppelande, soprabito 1956 ­GRADIT (senza fonte). (R) (S) gandura sost. f. Abbigl. = Dal fr. ant. houppelande (di origine in- Tunica senza maniche di tela o di lana certa) ‘id.’. a righe colorate, usata nell’Africa set- (R) (S) jabot sost. m. inv. Abbigl. tentrionale e nel Medio Oriente. Ornamento di tessuto fine pieghettato 1889 In «L’arte drammatica», XIX o di merletto, applicato come guarni- (1889), p. 39: questa veste non è né una zione del davanti di camicette e abiti gandura né una tunica 1912 ­GRADIT femminili. (F.T. Marinetti, Teoria e invenzione) 2011 1863 In «Foglio commerciale: ossia Giulia Mafai, Storia del costume dall’età ro­ giornale di commercio, industria, varietà, mana al Settecento, Milano, Skira, 2011, p. mode e teatri», IV (1863), p. 532: La cami- 88: senza maniche si tiene aperta sul cetta s’apre necessariamente davanti, davanti e si porta sciolta sulla tunica, e riceve per conseguenza un jabot di- che si chiama gandura. ritto o inclinato 1897 ­GRADIT (senza = Dal fr. gandoura, dall’ar. maghrebino gandūra, var. di qandūra. fonte) 2010 Giuseppe Sergio, Parole di moda. Il «Corriere delle Dame» e il lessico della moda nell’Ottocento, Milano, Franco (r) (s) hamster sost. m. inv. Abbi- Angeli, 2010, p. 418: piccolo collare a gl. Pelliccia confezionata con pelli di gala (jabot) di merletto. criceto. = Voce fr., deriv. di gaba ‘gozzo’. 1837 In «Biblioteca italiana ossia gior- nale di letteratura, scienze e arti», XCVII (e) jacket sost. m. inv. Abbigl. (1837), p. 147: Hamster […] La pelle è Giubbotto in tessuto sintetico, imbot- adoperata per la fodera interna delle tito e senza collo. grandi pellicce 1875 ­GRADIT (senza [1889 Adolfo Rossi, Nacociù. La vene­ fonte) 1990 Guido Mini, L’italiano inte­ re Americana. Avventure degli emigranti al grato: l’apporto di voci straniere nel nostro nuovo mondo, Roma, Perino, 1889, p. 72: linguaggio, Battaglia Terme, La Galiverna, Dei cinque dollari che possedevo an- 1990, p. 80: Hamster, ted.: criceto e re- cora, ne spesi quattro per comperare il lativa pelliccia. jacket di panno] 1989 ­GRADIT (senza = Voce ingl., dal ted. Hamster, di orig. fonte) [2012 Andrea Batilla, Street Cool: slava; cfr. paleoslavo choměstorb. guida fotografica al vestire contemporaneo, www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 47

Milano, Gribaudo, 2012, p. 18: In inglese me, 2011, p. 55: Ognuno di noi aveva in si usa la stessa parola per indicare mano il suo képi bianco. giacca o giubbotto (jacket)]. = Voce fr., dal ted. Käppi ‘berrettino’. = Voce ingl., deriv. di (to) jacket ‘rivestire con materiale protettivo o isolante’. (e) (S) manteau sost. m. inv. Ab- bigl. Soprabito femminile o militare. (R) (S) kaftan sost. m. inv. Abbi- 1658 ­GRADIT (senza fonte) 1817 gl. Antico mantello persiano o turco, Giuseppe Grassi, Dizionario militare italiano molto pregiato, che i monarchi rega- dell’Accademia Reale delle scienze di Tori­ lavano in segno di distinzione. no, Torino, Pomba, 1817, p. 171: Il mantel- 1781 Bernardino Pianzola, Dizionario lo per la cavalleria (manteau). gramatiche, e dialoghi per apprendere le = Voce fr., propr. ‘mantello’. lingue italiana, greca–volgare, e turca, e va­ rie scienze, Padova, Conzatti, 1781, p. 215: (e) (R) (S) maxipull sost. m. inv. Sopraveste […] Kaftan 1866 In «Il Abbigl. Pullover particolarmente am- Corriere israelitico: periodico mensile per la pio e lungo. storia e la letteratura israelitica e per gl’in- 1981 In «L’Europeo: settimanale poli- teressi generali del giudaismo», V (1866), p. tico d’attualità», XXXVII (1981), p. 61: Il 289: un Kaftan rosso scarlatto ricama- maxipull arriva al momento giusto: è to in oro 1967 ­GRADIT (senza fonte) comodo, non impaccia ed è economi- 2015 Giovanna Motta (a cura di), La moda co 1994 ­GRADIT (senza fonte) 2015 contiene la storia e ce la racconta puntual­ Alessia Alessi, The Personal Shopper, Ales- mente, Roma, Nuova Cultura, 2015, p. 119: sia Alessi, 2015, p. 435: un maxipull in Tipico capo di abbigliamento era il lana nero a collo alto. kaftan (caffetano). = Voce ingl., comp. di maxi e pull, forma = Dal persiano aftān, nome di una sot- accorc. per pullover ‘maglione’. toveste da uomo. Adattamento del turco e dall’ar. qaffan ‘cotta di maglia’. (R) menswear sost. m. inv. Abbi- gl. Abbigliamento da uomo. (R) (S) képi sost. m. inv. Abbigl. 1996 Giannino Malossi, Latin lover: a Cappello tondo con visiera, usato sud della passione, Milano, Charta, 1996, p. spec. dai militari francesi. 150: Menswear 2004 ­GRADIT (senza 1860 In «Il Paese: giornale politico–lette- fonte). = Voce ingl., comp. di men ‘uomini’ e rario», I (1860), p. 163: Egli vestiva un’u- wear ‘abbigliamento’. niforme di colore bleu celeste, era in képi 1882 ­GRADIT (senza fonte) 1961 (R) (S) nude look loc. sost. m. inv. Alessandro Gasparinetti, L’uniforme italia­ Abbigl. Tipo di abbigliamento o abito na nella storia e nell’arte: l’esercito, Roma, da donna trasparente che lascia intra- Edizioni Universali, 1961, p. 127: I Grana- vedere il corpo, spec. il seno. tieri avevano la goletta scarlatta con 1967 In Almanacco letterario Bompiani, alamaro di gallone bianco, sul “képi” Milano, Bompiani, 1967, p. 82: l’inventore la “granata” recante nel tondino il nu- del nude look e del topless 1969 mero del reggimento 2011 Adrian D. ­GRADIT (senza fonte) 2016 Giorgia Gilbert, La voce della Legione, Milano, Piem- Calò–Scudero Domenico, Moda e arte: dal www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 48

Decadentismo all’Ipermoderno, Roma, Gan- sente che venga indossato in modo gemi, 2016, p. 127: Nude look arricchito almeno parzialmente visibile. da pizzo nero. 1999 In «L’Espresso», XLV (1999), p. = Loc. ingl., comp. di nude ‘nudo’ e look 102: Donatella Versace e Donna Karan ‘aspetto’. sono le stiliste che hanno insistito sul (R) (S) opanka sost. f. inv. Abbigl. gioco underwear–overwear 2000 Calzatura rustica tipica dei contadini ­GRADIT (senza fonte) 2006 Daniela slavi, simile alla ciocia laziale, tra- Del Pozzo–Luca Scarlini (a cura di), Gay: la guida italiana in 150 voci, Milano, Monda- dizionalmente portata dalle ragazze dori, 2006, p. 108: Anche i capi d’abbi- morlacche; spec. al plurale indica la gliamento underwear che diventano calzatura femminile che imita tale overwear significano ostentazione del modello. corpo «fit». 1801 Gioacchino Stulli, Vocabolario ita­ = Voce ingl., comp. di over ‘sopra’ e wear liano–illirico–latino, vol. II, Ragusa, Martec- ‘vestito’. chini, 1801, p. 512: Scarpa di contadino […] opanka 1830 ­GRADIT (senza fon- (R) panache sost. m. inv. Abbigl. te) 1915 Arnaldo Fraccaroli, La Serbia Non com., pennacchio. nella sua terza guerra: lettere dal campo ser­ 1817 Giuseppe Grassi, Dizionario mi­ bo, Milano, Treves, 1915, p. 13: l’opanka litare italiano dell’Accademia Reale delle la calzatura dei pastori a fettucce di scienze di Torino, Torino, Pomba, 1817, p. cuoio con le uose di cotone 2014 Bruno Mugnai–Chris Flaherty, Der Lange 172: Il pennacchio (panache) 1905 Türkenkrieg (1593–1606): The long Turkish ­GRADIT (senza fonte). War, Soldiershop Publishing, 2014, p. 77: = Voce fr., dall’it. pennacchio. le calzature di cuoio e stoffa, opan­ ka, sono rimaste immutate attraverso (R) (S) pardessus sost. m. inv. i secoli. Abbigl. Tipo di soprabito maschile di = Voce serbocroata, propr. ‘calzatura rea- stoffa leggera. lizzata con materiale allungato’. 1847 In «Corriere delle Dame: giornale di mode, letteratura, belle arti e teatri», XL- (e) (s) overall sost. m. inv. Abbigl. VII (1847), p. 491: Fra i mantelli più ri- Spec. al singolare indica un tipo di so- cercati per negligé è il pardessus o il prabito leggero, soprattutto da lavoro. mousqueataire 1859 In «Costumi del 1940 ­GRADIT (senza fonte) 1990 giorno: giornale di mode, lettere, teatri, indu- Guido Mini, L’italiano integrato: l’apporto stria, arti e mestieri», X (1859), p. 16: L’al- di voci straniere nel nostro linguaggio, Bat- taglia Terme, La Galiverna, 1990, p. 127: tro uomo ha un pardessus che cade Overall […] copri tutto, tuta, grem- assolutamente dritto 1905 ­GRADIT biule e simili. (senza fonte) 1978 Rosita Levi Pisetzky, = Voce ingl., comp. di over ‘sopra’ e all Il costume e la moda nella società italiana, ‘tutto’. Torino, Einaudi, 1978, p. 309: vengono infatti indicati con gli stessi nomi di (R) (S) overwear sost. m. inv. Ab- mantellina […] pardessus. bigl. Capo di biancheria intima la cui = Voce fr., dalla loc. sostantivata par des­ estetica particolarmente curata con- sus ‘per sopra’. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 49

(e) (R) (S) pashmina sost. m. e f. costituito da piume di struzzo arric- inv. Abbigl. Lana pregiata ricavata ciate e incurvate verso il basso. dalla parte più morbida del vello delle 1911 In «Ars et labor: Musica e musicisti. capre del Kashmir e del Punjab, usata Rivista mensile illustrata», LXVI (1911), p. spec. per confezionare sciarpe, scial- 448: Assai riuscito un grande artistico li; indumento confezionato con tale cappello con una sola piuma pleureu­ tessuto. se 1927 ­GRADIT (senza fonte) 1951 Eugenio Treves, Si dice? Dubbi ed errori di Filippo De Filippi, Storia della 1924 lingua e di grammatica, Milano, Ceschina, Spedizione scientifica italiana nel Himàlaia, 1951, p. 202: Caracorùm e Turchestàn Cinese (1913– pleureuse […] Termine di moda. Piuma di struzzo lunga e spio- 1914), Bologna, Zanichelli, 1924, p. 238: Il pashmina è la morbida e corta lanu- vente con la quale le signore un tempo gine che forma lo strato inferiore del adornavano – e col tempo torneranno ad adornare – i loro cappelli. mantello della capra 1997 ­GRADIT = Voce fr., propr. ‘piangente’, in quest’ac- (senza fonte) 2017 Gabriella Pirazzini, cezione con riferimento ai rami pendenti del Minuetto e altri racconti, San Lazzaro di Sa- salice. vena, Giraldi, 2017, p. 84: il sarto le re- galava una pashmina perfettamente (r) (s) polonaise sost. f. inv. Abbi- intonata al suo abito. gl. Abito femminile in uso spec. alla = Voce panjabi, propr. ‘lana di pecora’. fine del XIX sec. 1832 In «La Moda: giornale di amena (r) (s) plastron sost. m. inv. Abbi- conversazione», I (1832), p. 20: soprabiti, gl. Parte anteriore inamidata della ca- mantelli, Polonaise 1868 In «La Fan- micia da sera da uomo (sparato); all’i- tasia: giornale illustrato di mode e ricami», nizio del Novecento, ampia cravatta III (1868), p. 36: La moda alla polonai­ con nodo cucito che copriva tutto lo se consisteva in un vestito a strascico sparato. corto, aperto davanti (F. Busoni, Lo 1890 In «Giornale delle donne», XX sguardo lieto) 2004 Ludmila Kybalova– Olga Herbenova–Milena Lamarova, Enciclo­ (1890), p. 90: Colletto dritto ricamato pedia illustrata della moda, Milano, Monda- come il plastron 1901 ­GRADIT (senza dori, 2004, p. 198: la donna in abito à la fonte) 1982 Mario Antonio Arnaboldi, At­ polonaise e cappello piumato 2007 lante degli impianti sportivi, Milano, Hoepli, ­GRADIT (che però si riferisce a es. di F. Bu- 1982, p. 391: camicia o maglietta con soni relativo all’accezione musicale). Francesca De plastron bianchi 2014 = Voce fr., propr. femm. di polonais ‘po- Rose, Ti sposo io!!! Tutti i segreti per un ma­ lacco’. trimonio leggendario, Tricase, Youcanprint, 2014, p. 360: Sì – alla camicia con collo (R) (S) princesse sost. f. inv. Abbi- diplomatico se è previsto il plastron. gl. Abito femminile elegante, tagliato = Voce fr., dall’it. piastrone. dritto, senza cuciture in vita. 1847 In «Corriere delle Dame: giornale (R) (S) pleureuse sost. f. inv. Ab- di mode, letteratura, belle arti e teatri», XL- bigl. Ornamento per cappelli femmi- VII (1847), p. 491: Vestito princesse di nili in voga all’inizio del Novecento, drappo nero guarnito anteriormente www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 50

sulle cuciture di galloni di seta 1923 (R) (S) rabattu agg. inv. Abbigl. ­GRADIT (senza fonte) 2017 Carmela Ca- Di colletto, bavero e sim., abbassato, relli, Moda e Formazione: Corso di Model­ rivolto verso il basso. listica Professionale, StreetLib, 2017, p. 72: 1834 In «L’Eco: giornale di scienze, let- Princesse Abito stilizzato. tere, arti, mode e teatri», VII (1834), p. 96: = Voce fr., propr. ‘principessa’. intorno al collo un punto d’Inghilterra cascante a bavero (rabattu) 1991– (R) (S) pyjamas sost. m. pl. Ab- 92 ­GRADIT (senza fonte) 2005 Stefa- bigl. Abbigliamento tipico dei popoli no Franzo, Patron découpé: mode maschili musulmani, su cui è stato modellato dall’unità d’Italia alla fine dell’età umberti­ il pigiama. na nei periodici italiani e francesi, Padova, 1912 In «La donna: rivista quindicinale CLEUP, 2005, p. 107: il collo alto ra­ illustrata», VIII (1912) p. 28: Più elegante battu; quest’ultimo appare il più alla della veste da camera e del resto più moda. = Voce fr., propr. part. pass. di rabattre comodo è il «pyjamas», pantalone e ‘abbassare, ripiegare’. giacca di vigogne 1930 ­GRADIT (senza fonte) 2000 Elena Bertacchini, (R) robe sost. f. inv. Abbigl. Abito Chinos: la storia e l’originale percorso cul­ femminile, spec. di taglio elegante. turale di un capo di abbigliamento ameri­ 1834 In «L’Eco: giornale di scienze, let- cano, Milano, Lupetti, 2000, p. 27: khaki, tere, arti, mode e teatri», VII (1834), p. 144: chiamati allora ‘pyjamas’. Ecco una vestitura elegantissima… = Voce ingl ’id.’. Abito (robe) di mussolina ricamata in pieno, foderata di raso color di rosa (r) (s) rabat sost. m. inv. Abbigl. 1940 ­GRADIT (senza fonte). Colletto di lino o di pizzo, rovesciato = Voce fr., propr. ‘vestito’. sul davanti e diviso nel mezzo, diffu- so nel XVII sec. e attualmente usato (R) (S) sarong sost. m. inv. Abbi- negli abiti dei preti protestanti, nelle gl. Indumento maschile e femminile toghe dei magistrati e degli accade- usato in Malesia e in Indonesia, co- mici e talvolta nella moda femminile. stituito da un lungo drappo di cotone 1843 In «La Moda: giornale di mode, o seta variopinta, annodato in vita e letteratura, arti e teatri», VIII (1843), p. 324: ricadente fino alle caviglie. guarnito intorno al collo d’un rabat di 1867 Giuseppe Sacchi, Annali universa­ li di statistica, economia pubblica, geografia, ­GRADIT (senza fonte) merletto 1927 storia, viaggi e commercio, Milano, Società 2000 Marzia Cataldi Gallo (a cura di), Arte per la pubblicazione degli Annali universali e lusso della seta a Genova dal ’500 al ’700, delle scienze e dell’industria, 1867, p. 55: Torino, U. Allemandi, 2000, p. 69: Contem- Il così detto sarong è una pezza di poranea fu la moda dei colletti detti stoffa di assai diversi colori e dise- rabat, con due bande che scendevano gni 1908 ­GRADIT (senza fonte) 2008 sul petto, realizzati in punto grosso di Costanza Baldini (a cura di), Sociologia del­ Venezia. la moda, Roma, Armando, 2008, p. 82: Le = Voce fr. Rabat, deriv. di rabattre ‘ripie- donne della Valle del Barito portano gare’. il sarong attorno alle cosce. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 51

= Voce malese, forse dal sanscrito strategie, Milano, Mondadori, 2003 p. 141: sāranga ‘variegato’. string corda, nastro. = Voce ingl., propr. ‘pago, cordicella’. (e) (s) shorts sost. m. pl. Abbigl. Calzoncini corti per uomo o per don- (R) (S) tablier sost. m. inv. Abbi- na. gl. Nel XVIII sec., grembiule di stof- 1885 ­GRADIT (senza fonte) 2015 fa pregiata, spec. ricamato, indossato Sergio Felletti–Rosetta Becattini, L’elisir dalle dame per arricchire l’abito. della bellezza, benessere e longevità, Milano, 1868 In «La Fantasia: giornale illustrato EDISER, 2015, p. 166: Se non ti senti a di mode e ricami», III (1868), p. 36: La sot- tuo agio in un minigonna o in un mi- tana era cortissima; poi ad un tratto croabito, allora opta per piccoli shor­ divenne lunghissima; indi fu raccor- ts. ciata di nuovo, però con la soprav- = Voce ingl., propr. ‘corto’, detti origina- riamente knee–breeches ‘pantaloni al ginoc- veste strascicante di dietro, il che nel chio’. linguaggio della moda chiamavasi un tablier 1885 ­GRADIT (G. D’Annunzio, (R) (S) stone washed loc. agg. inv. Favole mondane) 2004 Maria Catricalà (a Abbigl. Di capo in jeans, che è stato cura di), Per filo e per segno: scritture del­ la moda di ieri e di oggi. Atti del Convegno, lavato con pietre abrasive, per essere Roma, Museo Boncompagni–Ludovisi, 10 schiarito e apparire parzialmente con- dicembre 2003, Soveria Mannelli, Rubbetti- sumato. no, 2004, p. 154: gonna composta da un 1986 Camilla Cederna, De gustibus, Mi- ricco tablier velluto seta tramé. lano, Mondadori, 1986, p. 56: i jeans sono = Voce fr., propr. ‘grembiule’, deriv. di stonewashed (così lavati, stralavati, table ‘tavolo’. sfregati con la pietra pomice) 2001 ­GRADIT (in «La Repubblica») 2011 Ge- (e) (R) (S) tarbush sost. m. inv. Ab- orge Kohlrieser, La scienza della negoziazio­ bigl. Copricapo nazionale egiziano, a ne, Milano, Sperling & Kupfer, 2011, p. 278: forma di tronco di cono, di colore ros- Entrò nel negozio e chiese un paio di so, con fiocco blu o nero al centro della jeans […] Stone–washed. calotta, che corrisponde al fez turco. = Voce ingl., comp. di stone ‘pietra’ e wa­ 1872 Giammartino Arconati Visconti, shed, deriv. di (to) wash ‘lavare’. Diario di un viaggio in Arabia Petrea (1865), Torino, Bona, 1872, p. 202: in capo un tar- (R) (S) string sost. m. inv. Abbigl. bush e una piccola kufieh bruna e gial- Tanga ridotto nella parte posteriore a la 1960 ­GRADIT (senza fonte) 2010 una sottilissima striscia di tessuto. Sandro Bassetti, Gianfranco Chiti: vita mili­ 1997 In «L’Espresso», XLIII (1997), tare di un ufficiale e gentiluomo, 1936–1978, p. 137: Due bei sederi avvolti in uno Milano, Lampi di Stampa, 2010, p. 216: In string con la doppia G di Gucci stanno particolare, è il tarbush, il copricapo imperversando sulle riviste di moda indossato dagli ascari, una sorta di italiane e straniere 2000 ­GRADIT (in fez alto rigido, a significare un avan- «La Repubblica») 2003 Paolo Sorcinelli zamento nella gerarchia sociale. (a cura di), Studiare la moda: corpi, vestiti, = Voce ar. ṭarbūš ‘id.’. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 52

(R) (S) tight sost. m. inv. Abbigl. moria di Gianfranco Folena, Weimar 11–13 Abito maschile da cerimonia, da gior- aprile 1996, Tübingen, Narr, 1997, p. 181: no, con giacca nera attillata a code tipoy […] Voce indigena, per ‘abito e calzoni a righine verticali grigie e femminile’. = Voce sp. amer ‘id.’. nere. 1848 In «L’Arlecchino: giornale comi- co politico di tutti i colori», I (1848), p. 748: (R) (S) toque sost. f. inv. Abbigl. ivi si vende dal tight (voglio intendere Piccolo cappello da donna, tondo, ri- un tait) fino al cappotto alla spagnola gido e senza tesa, in voga spec. negli 1870 ­GRADIT (senza fonte) 1989 Arri- anni Trenta. go Petacco–Ugo Mannoni–Giuseppe Isozio, 1820 Giulio Ferrario, Il costume antico Livorno in guerra: come eravamo negli anni e moderno ovvero storia del governo, della di guerra, Livorno, Il Telegrafo, 1989, p. milizia, della religione, delle arti, scienze ed usanze di tutti i popoli antichi e moder­ 140: Tight: velada 2010 Franca Sozza- ni, Milano, Tip. Dell’Editore, 1820, p. 232: ni, I capricci della moda: i post del Direttore, Regina Eleonora la quale introdusse Milano, Bompiani, 2010, p. 56: dal tight al mezzo tight a un abito formale, esiste la moda della toque o picciolo berret- to o cappello ch’esse solevano incli- una vasta gamma di scelte. = Voce ingl., propr. ‘attillato, stretto’. nare un po’ verso l’orecchia 1881 ­GRADIT (A. Fogazzaro, Malombra) 1965 (R) (S) tipoy sost. m. inv. Abbigl. Mila Contini, La moda nei secoli, Milano, Abito femminile di cotone a forma Mondadori, 1965, p. 242: Le donne come di sacco, caratteristico di molte tribù cappello usarono la toque tesa, coper- della regione geografica del Chaco, in ta di veli e penne 2011 Emanuela Bruni–Patrizia Foglia–Marina Messina, La America meridionale. donna in Italia: 1848–1914, unite per uni­ [1729 Juan Patricio Fernandez, Rela­ re, Cinisello Balsamo, Silvana, 2011, p. 43: zione istorica della nuova cristianità de­ cappelli così minuti – bibi, toque o gl’Indiani detti Cichiti scritta in spagnuolo dal p. Gio. Patrizio Fernandez, e tradotta quante altre denominazioni avessero. = Voce fr., dallo sp. toca ‘stoffa di seta’. in italiano da Gio. Battista Memmi ambidue della Compagnia di Gesu. Coll’aggiunta d’un indice delle cose più notabili, Roma, De (e) (s) tournure sost. f. inv. Abbi- Rossi, 1729, p. 16: Circa al vestito, abito gl. Nel sec. XVIII e alla fine del sec. alcuno non usano i maschi, e sol d’u- XIX, imbottitura applicata negli abiti na camicietta di cotone, detta Tipoy le femminili posteriormente, al fondo donne, le cui maniche scendono fino della schiena, generalmente guarnita al gomito] 1865 In «Il giro del mon- con fiocchi o volant, per enfatizzare do: giornale di viaggi, geografia e costumi», le forme. IV (1865), p. 30: Altri si contentano di [1801 In «Gazzetta nazionale della Li- indossare una camicietta senza col- guria», V (1801), p. 132: una larga crovat- lo nè maniche, somigliante alquanto ta […] che è necessaria per caratte- al tipoy dei Guarani 1961 ­GRADIT rizzare une bonne tournure] 1832 (senza fonte) 1997 Harro Stammerjohann ­GRADIT (senza fonte) 1964 Ottavio (a cura di), Italiano: lingua di cultura euro­ Barié, Società e costume, Torino, Unione pea: atti del simposio internazionale in me­ Tipografico–Editrice torinese, 1964, VII, p. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 53

143: La tournure si modifica, si adatta, geli, 2016, p. 30: Aziende specializzate si riduce ad un semplice pouf, finché nell’underwear. nel 1889 scompare definitivamen- = Voce ingl., comp. di under ‘sotto’ e te 2015 Giovanna Motta (a cura di), wear ‘vestito’. La moda contiene la storia e ce la racconta puntualmente, Roma, Nuova Cultura, 2015, (R) (S) urbanwear sost. m. inv. p. 212: Nell’abbigliamento femminile, Abbigl. Abbigliamento adatto alla nel 1883, fa la sua comparsa sotto gli vita in città, apparentemente casual, abiti la tournure – un sellino di crine ma con uno stile più raffinato e alla rigido – che dona volume alla parte moda. posteriore del corpo. 1999 Alessandro Giancola (a cura di), = Voce fr., deriv. di tourner ‘girare’. La moda nel consumo giovanile. Strategie & immagini di fine millennio, Milano, Fran- (R) (S) ulster sost. m. inv. Abbigl. co Angeli, 1999, p. 61: lo sportswear as- Ampio cappotto maschile da viaggio, sorbe le sollecitazioni e gli impulsi di con mantellina e grandi tasche appli- un consumatore che ama il comfort, cate, in uso alla fine dell’Ottocento. la praticità, la portabilità, l’urbanwe­ 1876 In «L’aurora: periodico d’istruzio- ar 2001 ­GRADIT (in «La Repubblica») ne e di educazione», V (1876), p. 478: L’ul­ 2011 Lonely Planet, Cina, Torino, EDT, ster o soprabito moblot che ha preso 2011, p. 525: Initial ha oltre una decina il posto del Waterproof, sarà in panno di negozi a Hong Kong che vendono di fantasia 1879 ­GRADIT (senza fon- urbanwear molto versatile. te) 2010 Sergio Onger, Verso la moder­ = Voce ingl., comp. di urban ‘urbano, di nità: i bresciani e le esposizioni industriali, città’ e wear ‘abbigliamento’. 1800–1915, Milano, Franco Angeli, 2010, p. 213: Meritano speciale menzione certe (R) (S) valenciennes sost. m. inv. matinée a doppio fondo da signora di Abbigl. Merletto molto fine in filato un gusto squisito, ulster, costumini da di cotone con ricchi motivi floreali su ragazzi. fondo a rete. = Voce ingl., dal nome della regione irlan- 1811 In «Corriere elle Donne: giornale dese in cui veniva prodotta la stoffa. di mode, letteratura, scienze, arti e teatri», IV (1811), p. 395: Anche i collari formati (e) (s) underwear sost. m. inv. da tramezzi di valenciennes e i mani- Abbigl. Biancheria intima. chini simili sono tra le mode preferi- [1938 Istituto nazionale per l’esporta- te 1839 ­GRADIT (senza fonte) 1994 zione (a cura di), Bollettino di informazio­ Ezio Antonini, Milano 1894: le Esposizioni ni commerciali: pubblicazione settimanale riunite, Cinisello Balsamo, Silvana, 1994, p. dell’Istituto nazionale per l’esportazione, Roma, Stab. Tip. La stampa Commerciale, 56: Deve uscire dal busto un’onda di 1938, p. 32: articoli di vestiario (outer valenciennes in mezzo a cui appari- garments) e di biancheria (underwe­ scono qua e là dei piccoli nodi 2005 Sofia Gnoli, Un secolo di moda italiana: ar) di cotone] 1994 ­GRADIT (in 1900–2000, Roma, Meltemi, 2005, p. 119: I «L’Espresso») 2016 Dario Golizia, Fa­ shion business model: strategie e modelli chilometri di Valenciennes, i vulcani delle aziende di moda, Milano, Franco An- di tulle, i labirinti di ricamo, lo scin- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 54

tillio dell’oro e la trasparenza degli per il vintage cioè – i tempi non erano arabeschi dipinti. ancora maturi. = Voce fr., dal nome di una città delle = Voce ingl., propr. ‘vendemmia, annata’. Fiandre dove un tempo veniva prodotto tale merletto. (e) (s) zobel sost. m. inv. Abbigl. Pelliccia somigliante allo zibellino, (r) (s) vintage sost. m. inv. Abbigl. ottenuta tingendo in marrone il vaio Spec. nella moda femminile, l’abbi- o il petit–gris. nare capi d’abbigliamento di epoche [1828 Giuseppe de Volpi, Manuale di diverse. tecnologia generale, Milano, A. Fontana, 1979 Marisa Messineo Vandini, Clippin­ 1828, p. 37: Il Zibellino (Zobel – Zi- gs: 15 anni di ritagli dal diario giornalistico belline), è la più preziosa di tutte le di una donna, Milano, Todariana, 1979, p. pellicce] 1961 ­GRADIT (senza fon- 336: Altre marche ancora hanno deci- te) 1968 In Lessico universale italiano, so di non fare un “vintage”, cioè una vol. XXIV, Roma, Istituto della Enciclopedia “specialità” 1992 ­GRADIT (senza italiana, 1968, p. 722: Zobel […] Nel lin- fonte) 2013 Piero Boitani–Patrizia Ro- guaggio della moda si usa […] per in- sazza–Ferraris, Scritti in onore di Mario Praz dicare una pelliccia somigliante allo 1896–1982, Roma, Gangemi, 2013, p. 23: E zibellino. per la moda di una specifica moda – = Voce ted., propr. ‘zibellino’. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 55

2. Contributi raccolti trami- raccontata di Kim, trad. it. di Elisa Brambilla, te il riscontro del GRADIT­ s.l., Babelcube, 2014, ed. digitale: Dichiarò di essere una Wicca, praticante magia 2.1. Lettera W (parziale: WI– bianca. 2. Insieme di culti neopagani in- WY), di Luigi Matt centrati sull’esoterismo e su pratiche

Abstract: This article lists entries per­ di stregoneria positiva. taining to various specific terminologies, 1995 ­GRADIT (senza fonte) 1999 mainly rare loanwords from the English lan­ Charles G. Leland, Aradia. Il vangelo delle guage. It presents much original linguistic streghe, a cura di Lorenza Menegoni, Firen- data, such as new meanings or backdatings. ze, Olschki, 1999, p. XXIV: La concezione In some cases the author has shown that even though accepted by De Mauro’s Grande di Leland della «vecchia religione» e dizionario italiano dell’uso the terms lack l’idea di un’antica Dea dai molteplici circulation in the Italian language. aspetti, espressa da Robert Graves nel suo libro The White Goddess, hanno (e) (S) wiborgite (viborgite) sost. pure influenzato la formulazione di f. Petr. Roccia eruttiva intrusiva, con- wicca 2015 In www.ilfattoquotidiano. siderata una varietà di rapakivi conte- it, 29 marzo 2015: In Italia la wicca è nente aggregati ovoidali di ortoclasio arrivata negli anni 2000 [...] grazie e plagioclasio. alla letteratura anglosassone sul pa- 1961 ­GRADIT (senza fonte) 1981 Lessico universale italiano, vol. XXIV, ganesimo e sullo sciamanesimo: la Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, stregoneria è stata prima di tutto un 1981, s.v. 1987 In «Spazio e società», fenomeno editoriale. aprile 1987, p. 16: Il basamento e i gra- (n) 3. agg. inv. Relativo a tali culti. dini sono in “Viborgite”, un granito 2002 Montse Osuna, Magia celtica. In­ riccamente screziato. cantesimi e rituali della magia wicca, trad. = Deriv. «della grafia Wiborg (o Viborg) it. di Gianpaolo Fiorentini, Diegaro di Cese- del nome della città di Vyborg, URSS» (Les­ na, Macro, 2002: titolo 2003 Vittorio sico universale italiano, vol. XXIV, Roma, Lanternari, Ecoantropologia. Dall’ingerenza Istituto della Enciclopedia italiana, 1981, ecologica alla svolta etico–culturale, Bari, s.v.), con –ite. Dedalo, 2003, p. 202: ai proseliti Wicca (S) wicca sost. f. inv. Occult. Nella è consentito seguire anche altri grup- cultura anglosassone, strega, maga. pi ambientalisti laici [...]. Del resto, 1995 ­GRADIT (senza fonte) 2003 larga tolleranza vige in generale nelle Vittorio Lanternari, Ecoantropologia. congreghe Wicca 2016 Elena Mando- Dall’ingerenza ecologica alla svolta etico– lini, Il signore dei racconti, Roma, Albatros, culturale, Bari, Dedalo, 2003, p. 202: sia 2016, ed. digitale: Finché non trovo una nella dottrina che nei comportamenti libreria esoterica, ma non di quelle personali, vige per le Wicca la norma che trattano la magia wicca o la co- che rifiuta e respinge ogni dogmati- munione con la natura. smo e qualunque divieto o tabù coer- = Voce ingl. ‘id.’, dall’anglosassone wic­ citivo 2014 Ed Robinson, La storia non ce ‘strega’. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 56

(R) (S) wichita sost. m. pl., spec. 1999 ­GRADIT (senza fonte) con l’iniziale maiuscola. Etnol. Tribù = Deriv. di Wichtis, nome di una località di nativi americani, stanziata tra Kan- della Finlandia, con –ite. Osservazioni: la reale consistenza del ter- sas, Texas e Oklahoma, appartenente mine in it. appare quantomeno dubbia: non al gruppo linguistico dei Caddo. è stato possibile rintracciarne alcuna attesta- 1883 In «Nuova Antologia», LXXI zione. (1883), p. 468: Egli prima apparve ai Wichita, fra cui era abbastanza cono- wickenburgite sost. f. Mineral. sciuto, e domandò di mangiare 1941 Minerale molto raro costituito da al- ­GRADIT (senza fonte) 2003 Persone. luminosilicato di calcio e piombo, ap- Ritratti di gruppo da Van Dyck a De Chirico, partenente al sistema esagonale. Catalogo della Mostra, Milano, Silvana, 2003, 1968 ­GRADIT (senza fonte). p. 183: il pittore ebbe l’occasione di vi- = Deriv. di Wickenburg, nome di una lo- vere momenti cruciali dell’espansione calità dell’Arizona, con –ite. e di assistere a episodi drammatici del- Osservazioni: la reale consistenza del ter- la vita di tribù quali i cherokee, i waco, mine in it. appare quantomeno dubbia: non i wichita, i comanche. è stato possibile rintracciarne alcuna attesta- zione. 2. sost. m. e f. inv. Membro dei Wichita. (S) wicket sost. m. inv. Sport. Nel 1941 ­GRADIT (senza fonte) 1994 Tatuaggi corpo spirito, a cura di V. Vale e gioco del cricket, gruppo di tre paletti A. Juno, trad. it. di Tony Stanley, Milano, di legno posti ai due lati della parte Apogeo, 1994, p. 171: Bisognerebbe tro- centrale del campo, che devono esse- vare un Wichita che abbia 300 anni re colpiti dal lanciatore con la palla se volete davvero scoprire la verità! per ottenere l’eliminazione del batti- 2003 James Wilson, La terra piangerà. Le tore. tribù native americane dalla preistoria ai 1940 ­GRADIT (senza fonte) 1984 giorni nostri, trad. it. di Alberto Bracci Testa- Douglas Adams, La vita, l’universo e tutto secca, Roma, Fazi, 2003, p. 181: Due na- quanto, trad. it. di Laura Serra, Milano, Mon- tivi americani gli facevano da guida: dadori, 2014, ed. digitale: Con un meravi- uno, probabilmente un Pawnee, veni- glioso senso di euforia e serenità si al- va chiamato “il Turco” [...]; l’altro era lontanò dal wicket a passo veloce ma un Wichita di nome Sopete. non troppo, e calcolò una corsa lunga 3. agg. Dei Wichita. 2012 In www.gazzetta.it, 15 agosto 2012: 1941 ­GRADIT (senza fonte) 2013 La sua passione fuori della pista d’at- In shanishome.forumfree.it, 18 luglio 2013: letica è divisa equamente fra pallone Lo spagnolo aveva scoperto villaggi e wicket. Già, perché pare la sua vera Wichita nel 1541, poi di nuovo duran- fissa sia il cricket. te la spedizione di Juan de Oñate nel (n) 2. Nel gioco del cricket, elimi- 1601. nazione del battitore. = «Etnonimo» (GRADIT).­ 2009 Abraham Verghese, La porta delle lacrime, trad. it. di Silvia Pareschi, Milano, wichtisite sost. f. Petrol. Sordava- Mondadori, 2009, ed. digitale: Nestor ave- lite. va segnato venticinque run con sei wi- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 57

cket in una torrida serie di lanci veloci sposto per utilizzare al meglio tale 2013 Ian McDonald, Il fiume degli dei, trad. formato. it. di Riccardo Valla e Silvia Castoldi, Milano, 1998 Giuseppe Commissari–Giorgio Mondadori, 2013, ed. digitale: Sei wicket Terenzi, Il nuovo videolibro, Milano, Hoepli, allo Sri Lanka al secondo turno. 1998, p. 234: Come si vede dalla tabel- = Voce ingl. ‘id.’. la, il widescreen a 16/9 fa parte delle caratteristiche di tutti gli standard che (R) (S) widescreen sost. m. inv. perseguono lo scopo di offrire una mi- Tecn. Particolare formato video che gliore qualità dell’immagine 2014 permette di occupare l’intero scher- Simone Gambirasio, Passare a Mac: tutto mo e, nella riproduzione di film, di quanto serve per lavorare e divertirsi, Mila- no, Hoepli, 2014, ed. digitale: in entrambi mantenere l’impostazione originaria. i casi parliamo di un widescreen, lu- 1985 Tutti i film di Venezia 1932–1984, a cura di Ernesto G. Laura, Venezia, Biennale cido e con retroilluminazione a LED. di Venezia, 1985, p. 425: in Widescreen, 4. agg. inv. Di dispositivo per la ri- colori 2000 ­GRADIT («in “Corriere produzione di immagini, predisposto per utilizzare al meglio tale formato. della Sera”») 2003 Enciclopedia del cine­ ma, vol. II, Roma, Istituto della Enciclopedia 2000 ­GRADIT («in “Corriere della italiana, 2003, s.v. formato: Il widescreen, Sera”») 2007 In www.repubblica.it, sez. inoltre, determinava un radicale muta- Scienza e tecnologia, 19 novembre 2007: I mento nella composizione del quadro normali programmi Tv rischiano di che poteva consentire, secondo i casi, danneggiare i nuovi, costosi televisori un maggiore sfruttamento espressivo “widescreen”, che ormai sono lo stan- dei margini dell’inquadratura, un uso dard 2010 Fabrio Fracas, Informatica più frequente di immagini decentrate, 1, Milano, Alpha Test, 2010, p. 125: La sua evoluzione è rappresentata dall’sxga+ una moltiplicazione dei punti d’inte- che consente di raggiungere una riso- resse all’interno di uno stesso piano. luzione di 1.400 x 1.050 pixel sui mo- (n) 2. agg. inv. Di filmato, prodotto nitor 4:3 e di 1.680 x 1050 pixel sui in tale formato. monitor widescreen con aspect ratio 1999 Alessandro Pirolini, Rouben Ma­ pari a 16:10. moulian, Milano, Il castoro, 1999, p. 161: = Voce ingl. ‘id.’, comp. di wide ‘largo, La versione widescreen è distribuita ampio’ e screen ‘schermo’. solo su laserdisc 2005 Ben Long– Sonia Schenk, Video digitale. Il manuale, (e) (S) widia sost. m. inv., spec. trad. it. di Daniela Carlini et alii, Milano, con l’iniziale maiusola. Metall. Lega Apogeo, 2005, p. 62: Molte videocame- durissima costituita da carburo di re includono una modalità di ripresa tungsteno con aggiunta di cobalto o widescreen, che permette di filmare di nichel, utilizzata per rinforzare gli e riprodurre il video in formato 16:9, spigoli di taglio degli utensili per la tagliando la parte superiore e inferio- lavorazione di materiali duri. re del fotogramma. 1937 ­GRADIT (senza fonte) 1980 (n) 3. sost. m. inv. Dispositivo per Mario Rossi, Macchine utensili, Milano, Ho- la riproduzione di immagini, predi- epli, 1980, vol. II, p. 371: Si costruiscono www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 58

anche alesatori integrali con placchet- defensa erano inutili le antiche for- te di lega dura Widia o simili 1990 malità solenni, bastando che lo statu- Mario Buccino, Il libro del tornitore moder­ to del comune rurale dichiarasse che no, Milano, Hoepli, 1990, p. 75: Prototipo quel terreno era del singolo 1937 è il Widia; il prodotto è ottenuto ad EncIt, vol. XXXV, s.v.: Era, nell’antico alta temperatura per agglomerazio- diritto germanico, il mezzo col quale ne; ha durezza elevatissima, anche si rendeva palese l’ipoteca gravante 1400 Brinell (gli acciai temprati a sopra un fondo: e consisteva in un ba- tutta tempra arrivano a 1000 HB); il stone, che si piantava nella terra, por- nome Widia deriva dal tedesco Wie tante in cima una manata di paglia, o Diamant, cioè quasi diamante 2002 una tabella con sopra indicato il vin- Alessandro De Tomassi, Pietra in ombra. colo, o altro segno usuale 1999 Tra artigianato e cultura, breve viaggio negli ­GRADIT (senza data). inconsueti procedimenti tecnici dell’intarsio = Voce lat. mediev., di origine longobar- e della scultura, Roma, L’Erma di Bretsch- da. neider, 2002, p. 30: Il processo scultoreo risulta nell’insieme veramente impe- (S) wifizzare v. tr. Telecom. Dota- gnativo, anche se si adoperano scal- re di connessioni wi–fi. pelli con punte al widia. 2003 ­GRADIT («in “Gli album–La Re- = Nome commerciale, dal ted. Widia, pubblica”») 2005 In www.pcself.com, 4 acronimo di wie Diamant ‘come il diamante’. ottobre 2005: Un ISP d’oltralpe segue la strada di Google con l’intenzione di (e) wiedgerite sost. f. Chim. Tipo wifizzare l’Europa 2012 In www.eu­ di bitume contenente zolfo. ropaquotidiano.it, 30 gennaio 2012: Nicola 1961 ­GRADIT (senza fonte) = Voce ingl., nome commerciale di eti- Zingaretti, per dire: ha “wifizzato” mologia incerta, attestato (come si ricava da Roma e non è mica poco. GRL) in varie fonti degli anni Dieci del No- = Deriv. di wi–fi con –izzare. vecento. Osservazioni: la reale consistenza del ter- (e) (R) (S) wigandia (vigandia) mine in it. appare quantomeno dubbia: non sost. f., spec. con l’iniziale maiuscola. è stato possibile rintracciarne alcuna attesta- Genere di pianta erbacea della fami- zione. glia delle Idrofillacee, diffuso nell’A- merica tropicale. (R) (S) wifa sost. f. inv. s.d. Nel 1838 Dizionario delle scienze naturali diritto longobardo, simbolo dell’ipo- nel quale si tratta metodicamente dei diffe­ teca gravante su un fondo consistente renti esseri della natura, trad. it. anonima, in una pertica con in cima un segno vol. IX, Firenze, Batelli e Comp., 1838, s.v. convenzionale. disparagine: A questa sezione si rife- 1904 In «Archivio storico italiano» s. V, risce il genere wigandia del Lessing XVII (1904), p. 65 (GRL, senza indicazio- 1961 ­GRADIT (senza fonte) 2016 In ne del fasc.): Ripetendovisi ogni anno www.actaplantarum.org, 31 ottobre 2016: l’apposizione della wifa, questo era Questa Wigandia ha ormai coloniz- entrato definitivamente nel patrimo- zato lunghi tratti della scarpata del- nio giuridico individuale e per la sua la strada statale tra Ventimiglia e La www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 59

Mortola e tra La Mortola e Mentone e = Voce ingl. ‘id.’, deriv. di (to) wiggle La Mortola e Grimaldi. ‘agitare, dimenare’. 2. Pianta del genere Wigandia. 1879 In «La Civiltà cattolica», s. X, XI (e) (S) wiikite sost. f. Mineral. Mi- nerale molto raro e complesso, meta- (1879), p. 304: Anche di fogliami avea composto insieme una raccolta: un mittico, considerato essenzialmente come tantalato di titanio, talora con- cavolo cinese dalle frondi ricciute tenente anche silice. lunghe quasi un metro, cespi di canna av. 1900 ­GRADIT («sec. XIX», senza indica e di ricino, solani criniti, caladii fonte) 1915 In «Rendiconti dell’Accade- sfoggiati, wigandie a frondi colossali mia dei Lincei. Classe di scienze fisiche, ma- 1888–1890 In «Atti dell’Accademia Pon- tematiche e naturali», XXIV (1915), 1, p. 319: tificia de’ Nuovi Lincei», XLI, XLII o XLIII Si tratta evidentemente di una specie (1888, 1889 o 1890) (cfr. GRL, da cui non si nuova, importante sopra tutto perchè ricava il vol. preciso, né il n. di p.): mi e oc- questo sembra finora essere l’unico corso di vedere delle Vigandie, e delle minerale nel quale lo scandio sia un Sofore, come degli esemplari di altre componente essenziale (com’è noto, piante, molto più sviluppate e vegete dalle ultime osservazioni di Eberhard di quelle trovate in altre città 1961 risulta che ciò non può dirsi della wi- ­GRADIT (senza fonte). ikite) 2002 D. Dabergami–R.M. Cenci, = Voce del lat. scient., deriv. di Wigand, Secondo anno di indagini sul territorio di cognome del vescovo e botanico prussiano Castano primo: esperienza con suoli, mu­ Johann Wigand (1523–1578). schi e acque, s.l., Centro Comune di Ricerca Ispra, 2002, p. 55: [lo scandio] si trova (R) (S) wiggler sost. m. inv. Fis. principalmente nei minerali Thortvei- Magnete posto all’interno di un acce- tilo e Wiikite. leratore di particelle, in un tratto libe- = Deriv. di Wiik, cognome del geologo ro da altri campi magnetici, per im- e mineralogista finlandese (non olandese, partire una lieve oscillazione laterale come erratamente indicato in ­GRADIT) Fre- drick Johan Wiik (1839–1909) con –ite. alle particelle. 1982 In «Bollettino della Società ita- (e) (S) wiki sost. m. o f. inv. In- liana di fisica», XXVII (1982), p. 48 (GRL, form. Sito web che permette la cre- senza indicazione del fasc.): È stato inseri- azione di pagine ipertestuali in cui to in una sezione diritta dell’anello di chiunque può creare, modificare e accumulazione Adone a Frascati, un cancellare informazioni. magnete wiggler 1997 ­GRADIT (sen- 2004a Alberto Mari, Web publishing za fonte) 2002 Giovanni Colella, Manua­ con Blog e Wiki. Realizzare siti dinamici con le di metrologia e strumentazione elettronica, pochi clic del mouse, Milano, Apogeo, 2004, Milano, Hoepli, 2002, p. 483: nel laser a p. 98: Mentre nel blog esistono ruoli elettroni liberi l’emissione è provoca- redazionali abbastanza precisi [...], un ta dall’interazione di un fascio di elet- wiki ha una stuttura molto più libe- troni che si sposta nel vuoto ad alta rale. / Tutti possono scrivere di tutto, velocità con una serie di particolari non c’è un centro o un redattore capo magneti, detti wiggler. ma esiste una comunità che collabora www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 60

al progetto stesso 2004b ­GRADIT tor, Noi è meglio. Guida wiki al business 2.0, (senza fonte) 2009 Cory Doctorow, Con­ trad. it. di Leonardo Bellini, Milano, ETAS, tent. Selezione di saggi sulla tecnologia, la 2008: titolo 2015 Dalle pratiche di par­ creatività, il copyright, Milano, Apogeo, tecipazione all’e–democracy, analisi di casi 2009, ed. digitale: c’è una specie di sma- concreti, a cura di Giuseppe Gangemi, Roma, nettone di Internet che crea una Wiki Gangemi, 2015, p. 75: Il documento wiki nello stesso modo in cui le formiche è stato di nuovo sottoposto a rielabo- costruiscono i formicai: in modo ri- razione. I risultati della discussione in flessivo e inconsapevolmente 2010 internet sono stati poi inseriti nell’or- Giacomo Mason, Intranet 2.0. Gestire la col­ dine del giorno del consiglio comuna- laborazione e creare community interne con le sulla programmazione del bilancio. forum, blog, wiki e social network, Milano, = Voce ingl. ‘id.’., dall’hawaiano wiki– Tecniche nuove, 2010: titolo. wiki ‘veloce’. 2. agg. Relativo alla modalità di la- voro tipica dei siti wiki. (S) wikipediano agg. Inform. Re- 2004a Alberto Mari, Web publishing lativo all’enciclopedia online Wikipe- con Blog e Wiki: realizzare siti dinamici con dia. pochi clic del mouse, Milano, Apogeo, 2004, 2004 ­GRADIT («in “La Repubblica p. 98: Esiste un forte impegno da par- delle Donne”») 2007 In «Rassegna ita- te della comunità wiki a mantenere i liana di sociologia», LXVIII (2007), p. 674: wiki puliti e ordianti 2004b ­GRADIT Tralasciando i casi, che pure esisto- (senza fonte) 2014 Maurizio Unali, Atlan­ no, di autoreferenzialità (chi crea una te dell’abitare virtuale. Il disegno della città voce su se stesso, inconsapevole della virtuale, fra ricerca e didattica, Roma, Gan- regola wikipediana che disapprova gemi, 2014, ed. digitale: La scelta di un esplicitamente questa pratica) 2013 sistema open è principalmente legata Giancarlo De Cataldo, Il maestro il terrorista al carattere didattico e sperimentale il terrone, Bari, Laterza, 2013, ed. digitale: del processo di tipo wiki in cui, alme- Apriamo un piccolo inciso nell’inci- no nei presupposti teorici, il sapere è so, come un ipertesto in un’ipotetica condiviso e ogni utente 2017 Serena voce wikipediana. Sangiorgi, Integrazioni possibili tra bibliote­ 2. sost. m. Chi contribuisce alla re- che di architettura e progetti Wiki del ramo dazione di Wikipedia come autore di GLAM, in Nuove tendenze nelle biblioteche di architettura: edifici, materioteche e pro­ voci o supervisore. getti collaborativi, a cura di Raffaella Ingle- 2004 ­GRADIT («in “La Repubblica se, Bologna, CNBA, 2017: titolo. delle Donne”») 2005 In «Rapporto sulla 3. agg. Realizzato attraverso le situazione sociale del Paese predisposto dal modalità di realizzazione tipiche dei CENSIS», XXXIX (2005), p. 634: E l’Ita- siti wiki. lia non solo ha una sua rappresentan- 2004a Alberto Mari, Web publishing za nei nuovi reticoli, ma cerca di fare con Blog e Wiki: realizzare siti dinamici con comunità, crea una sua specificità pochi clic del mouse, Milano, Apogeo, 2004, fondando un’associazione tutta italia- p. 98: Le pagine wiki rappresentano na di wikipediani 2014 In www.mat­ l’opinione comune 2004b ­GRADIT tinodipadova.geolocal.it, 22 ottobre 2014: (senza fonte) 2008 Barry Libert–Jon Spec- Edicolante a Chiesanuova ma non www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 61

solo, anche un grande appassiona- 1978 In «Panorama», XVII (1978), p. to di tecnologia e un “wikipediano”, 166 (GRL, senza indicazione del fasc.): Una cioè uno degli amministratori italiani Nazione, quasi sicuramente la Ger- della più grande enciclopedia on line mania in quanto Nazione organizza- costruita con i contributi degli utenti. trice, riceverà una «WILD CARD» = Deriv. di Wikipedia con –ano. che le sarà attribuita dal Direttore del Torneo 1990 ­GRADIT (senza fonte) (e) (R) (S) wikstroemia (wikstro­ 2017 In www.gazzetta.it, 26 gennaio 2017: mia, vicstromia) sost. f., spec. con l’i- Dopo le wild card per il Giro d’Italia, niziale maiuscola Bot. Genere della sono state annunciate anche le quattro famiglia delle Timeleacee, diffuso in squadre Professional invitate al pros- Asia, in Australia e nelle isole del Pa- simo Tour de France. cifico. 2. Inform. Simbolo che può rap- 1851 Dizionario delle scienze naturali presentare qualunque carattere o nel quale si tratta metodicamente dei diffe­ stringa di caratteri, anche detto carat­ renti esseri della natura, trad. it. anonima, vol. XXII, Firenze, Batelli e Comp., 1851, tere jolly. s.v. vicstromia: Lo Sprengel [...] propo- 1990 ­GRADIT (senza fonte) 1996 Luciano Floridi, L’estensione dell’intelligen­ se, nel 1826, un genere di sinantere, za. Guida all’informatica per filosofi, Roma, addimandato wikstromia, e da lui col- Armando, 1996, p. 59: una parola, maga- locato nella sua tribù delle eupatorine ri indicata con parte del nome e una 1931 In «Memorie della Reale accademia wild card o simbolo jolly come “?”, d’Italia. Classe di scienze fisiche, matemati- “$” oppure “*” 2004 Corrado de Fran- che e naturali», II (1931), p. 175: Infine in cesco–Giovanni Delli Zotti, Tesi (e tesine) Wikstroemia le tendenze sinaptiche con PC e web. Impostare e scrivere il testo, non esistono più; la fase terminale del organizzare e gestire idee e materiali, cerca­ processo evolutivo dalla condizione re informazioni su internet, Milano, Franco anfigonica primitiva è definitivamen- Angeli, 2004, p. 66: Talvolta, i motori e te raggiunta 1967 ­GRADIT (senza i cataloghi bibliografici permettono fonte). l’uso di wildcard o caratteri jolly [...]: 2. Pianta del genere Wikstroemia. / il punto interrogativo ? sostituisce 1 1967 ­GRADIT (senza fonte). carattere; / l’asterisco * sostituisce 1 = Voce del lat. scient., deriv. di Wikstro­ o più caratteri 2010 Elementi di infor­ em, cognome del botanico svedese Johan matica in diagnostica per immagini, a cura Emanuel Wikstroem (1789–1856). di Roberto Grassi et alii, Milano, Springer, 2010, p. 441: Molti sistemi operativi, wikstromia → wikstroemia come per esempio MS–DOS, consi- derano l’asterisco come una wildcard, (e) (R) (S) wild card (wildcard) ovvero un carattere jolly, che può ve- loc. sost. f. inv. Sport. Invito che per- nire utilizzato al posto di uno o più mette a un atleta, o ad una squadra, di altri caratteri. partecipare a un torneo pur non aven- = Loc. ingl., propr. ‘carta selvaggia’. do i requisiti richiesti dal regolamen- Osservazioni: la variante univerbata wil­ to. dcard è piuttosto comune nell’accezione in- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 62

formatica, mentre appare inusitata in quella neoformazione di non meno di 30 mi- sportiva. nerali, di cui [...] molti rari (es. gör­ geyite, cuspidina, wilkeite, harkerite, (R) (S) wildflysch sost. m. inv. reyerite, ecc.). Geol. Complesso sedimentario for- = Deriv. di Wilke, cognome «del colle- mato da blocchi di dimensioni va- zionista americano R.M. Wilke (sec. XX)» riabili inglobati caoticamente in una (­GRADIT), con –ite. matrice argillosa o sabbiosa, proba- bilmente originato da correnti rapide (R) (S) willemite sost. f. Mineral. e violente o da frane sottomarine. Minerale molto raro, costituito da ne- 1933–1934 In «Bollettino del R. Uf- sosilicato di zinco, che cristallizza nel ficio geologico d’Italia», LXXXVIII o LIX sistema trigonale, di colore variabile. (1933 o 1934), p. 83 (cfr. GRL, da cui non 1850 Cesare Airoldi, Catalogo alfabe­ si ricava l’annata precisa): le analogie fra tico della collezione mineralogica, Firenze, i graniti della formazione ofiolitica e Tip. Galileiana, 1850, p. 170: Willemite. del Wildflysch si limiterebbero all’at- Zinco silicato. Vieille Montagne pres- tuale giacitura 1978 In «Geologica so Aquisgrana. Krantz 1875 ­GRADIT romana», XVII (1978), p. 54: Altri lembi (senza fonte) 1906 Omero Ricci, Cristal­ sono inoltre riconoscibili intercalati a lografia geometrica, Jesi, Tip. Flori, 1906, guisa di wildflysch a vari livelli del- p. 86: Così la Willemite od ortosilica- la successione oligo–miocenica del to di zinco, (Zn Si O4) cristallizza in Complesso Basale 1981 ­GRADIT forme romboedriche 1963 Emanuele (senza fonte) 2007 Antonio Del Gaudio– Grill, Minerali industriali e minerali delle Antonio Vallario, Attività estrattive. Cave, re­ rocce. Determinazioni al microscopio e per cuperi, pianificazione, Napoli, Liguori, 2007, via fisico–chimica, Milano, 1963, p. 464: La p. 337: il wildflysch è caratterizzato da willemite è isotipa con la fenacite, blocchi inglobati di varie dimensioni, ha cioè la stessa struttura cristallina immersi in una matrice argillosa. 2000 Arturo Russo, Le reti dei fisici. Forme = Voce ted. ‘id.’ comp. di wild ‘selvatico’ dell’esperimento e modalità della scoperta e Flysch ‘tipo di formazione sedimentaria’. nella fisica del Novecento, Pavia, La goliar- dica pavese, 2000, p. 57: Lo schermo E di (S) wilkeite sost. f. Mineral. Mi- willemite (Zn Si0 ) permette di ana- nerale molto raro del gruppo delle 2 4 lizzare visivamente, per fluorescenza, apatiti, costituito da fosfato, silicato e la radiazione. solfato di calcio, appartenete al siste- = Deriv. di Willem, in riferimento al re di ma esagonale, di colore variabile dal Olanda Willem I (1772–1843), con –ite. rosa al giallo. 1961 ­GRADIT (senza fonte) 1981 (e) (R) (S) william (williams) sost. Lessico universale italiano, vol. XXIV, f. inv., spec. con l’iniziale maiuscola. Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, Agr. Varietà di pera con buccia verde 1981, s.v. 2004 Field trip guide books, ed. by Luca Guerrieri, Irene Rischia and Le- chiara o giallastra, polpa bianca, mor- onello Serva, p. 264 (cfr. GRL. da cui non si bida e molto zuccherina. può ricavare in quale dei 6 voll. dell’opera si 1848 In «Cosmorama pittorico», XIV trova il passo): L’evento ha portato alla (1848), p. 307: Un’altra volta egli, che www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 63

da vent’anni non aveva comperato al- p. 227 (cfr. GRL): Quelle piante, di cui beri, coglieva la ciriegia Napoleone o le Williamsonia sono meglio cono- la pera Williams, frutti nuovi affatto sciute, dovevano corrispondere ad nella coltura e che molti suoi amici uno di quei primi stadi evolutivi del- s’erano procurato con grandi spese, le angiosperme 1921 Giuseppe Sergi, pochi anni addietro 1886 In «Bulletti- L’origine e l’evoluzione della vita, Torino, no della R. Società toscana di orticultura», XI Bocca, 1921, p. 487: Oltre quel tipo som- (1886), p. 227 (GRL, senza indicazione del mariamente descritto, molto ricco per fasc.): La varietà Beurrè Giffard ma- numero d’individui e anche di mol- tura avanti o dopo la fine di luglio: è te specie, ve n’è un altro che si col- la prima pera degna di esser coltivata loca in Bennettites, in Cycadeoidea nel pomario [...], e credo anche che nel senso largo e vario secondo gli non anticiperà affatto sulla Williams, autori, ed è la Williamsonia 1961 ma ha il vantaggio di non aver gusto ­GRADIT (senza fonte) 2001 In «Allio- muschiato av. 1900 ­GRADIT («sec. nia. Bollettino dell’Istituto ed orto botanico XIX», senza fonte) 1901 Girolamo Mo- dell’Università di Torino», XXXVIII (2001), lon, Pomologia. Descrizioni delle migliori p. 117: Williamsonia e Cycadoidea dai varietà di albicocchi, ciliegi, meli, peri, pe­ tronchi globosi, che sono considerate schi, Milano, Hoepli, 1901, p. 584: Ottimo progenitori delle Angiosperme. consiglio quello di innestare in testa 2. sost. f. Fossile di pianta del ge- certi alti–fusti infruttiferi dei nostri nere Williamsonia. giardini, colla William: se ne avrà 1961 ­GRADIT (senza fonte). prontamente abbondante 1998 Da- = Voce del lat. scient., der. di William­ rio Fo–Franca Rame, Commedie, vol. XIII, son, cognome del naturalista inglese William Torino, Einaudi, 1998, p. 95: avevo una Crawford Williamson (1816–1895). bella pera williams e una mela regina 2005 Vincenzo Cerami, L’incontro, Milano, williamsoniacea sost. f. Paleobot. Mondadori, 2005, ed. digitale: Più avanti, Famiglia di piante fossili della classe addirittura, sul fondo di una bottiglia delle Bennettitine. panciuta giaceva una intera pera, una 1939 Edgardo Baldi–Aldo Cerchia- William acerba, intatta. ri, Enciclopedia moderna italiana, Milano, = Da William, cognome «del vivaista in- Sonzogno, 1939 (cfr. SBN), vol. I, s.v. ben­ glese R. William» (GRADIT).­ nettitali: gruppo di piante gimnosperne fossili, che con le cicadali costituisce williams → william la classe delle cicadofite; comprende due famiglie (bennettitacee e wil- (R) (S) williamsonia sost. f. inv., liamsoniacee) 1967 ­GRADIT (sec. con l’iniziale maiuscola. Paleobot. XX, senza fonte). Genere oggi estinto della famiglia 2. Pianta della famiglia delle Wil- delle Williamsoniacee, diffusa in tut- liamsoniacee. to il mondo nel Mesozoico. 1967 ­GRADIT (sec. XX, senza fonte). 1886 In «Rendiconto dell’Accademia = Voce del lat. scient., deriv. di William­ delle scienze fisiche e matematiche (sezione son, cognome del naturalista inglese William della Società reale di Napoli)», XXV (1886), Crawford Williamson (1816–1895). www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 64

(R) (S) willow sost. m. inv. Tess. (R) (S) wilsonia sost. f., con l’ini- Tipo di macchina cardatrice usata in ziale maiuscola. Genere della fami- particolare nella filatura del cotone. glia dei Fringillidi, diffuso nell’Ame- 1935 EncIt, vol. XXV, 1935, s.v. ovatta: rica settentrionale. Per la sua fabbricazione generalmen- 1873 Enrico Hillyer Giglioli, Ricerche te si mischiano, mediante appositi gi- intorno alla distribuzione geografica gene­ rale o corologia degli animali vertebrati, rodani, ritagli di cotone, preventiva- Roma, Stab. Civelli, 1873, p. 168: Le Se­ mente lavati, battuti e sfilacciati, con tophagince vi sarebbero rappresen- cotone vergine o cascami di cotone tate da tre generi, di cui Wilsonia sa- ripuliti nel willow 1961 ­GRADIT rebbe il più notevole 1967 ­GRADIT (senza fonte) 1963 Raccolta completa (senza fonte). dei decreti sui contratti di lavoro, a cura di 2. Uccello del genere Wilsonia. Emanuele Levi, vol. XXVII, Milano, Giuf- 1967 ­GRADIT (senza fonte) 1999 frè, 1963, p. 89: Imballatori scelti – Ad- Salman Rushdie, La terra sotto i suoi pie­ detti ai separatori e buratti – Addetti di, trad. it. di Vincenzo Mantovani, Milano, al Willow. Mondadori, 2014, ed. digitale: Le wilsonie = Voce ingl, propr. ‘salice’ («perché un citrine e le silvie dal petto giallo for- tempo i cascami venivano battuti con bac- nivano l’accompagnamento. chette di salice»: GRADIT).­ = Voce del lat. scient., deriv. di Wilson, cognome dell’ornitologo inglese Alexander (R) (S) willyamite sost. f. Miner- Wilson (1766–1813). al. Minerale molto raro, costituito da (R) (S) wiltoniano sost. m. spec. solfuro di antimonio, contenente co- con l’iniziale maiuscola. Paletnol. In- balto e nichel, appartenente al sistema sieme di culture preistoriche dell’A- rombico. frica centromeridionale, caratteriz- 1925 Giovanni D’Achiardi, Guida al zate in particolare dalla presenza di corso di mineralogia. Mineralogia descrit­ tiva ed applicata, Milano, Vallardi, 1925, p. microliti geometrici. 1939 Opere per l’organizzazione civile 56: Willyamite (Ni, Co) Sb S 1961 in Africa Orientale italiana, Addis Abeba, ­GRADIT (senza fonte) 1981 Lessico Servizio Tip. del Governo Generale, 1939, universale italiano, vol. XXIV, Roma, Isti- p. 193: Wiltoniano. – Nettamente Me- tuto della Enciclopedia italiana, 1981, s.v. solitico 1981 ­GRADIT (senza fonte) 2013 Atti del XXI congresso nazionale di 1993 Paleoantropologia e preistoria. Origi­ speleologia «Diffusione delle conoscenze», a ni, paleolitico, mesolitico, a cura di Fiorenzo cura di Franco Cucchi e Pino Guidi, Trieste, Facchini, Milano, Jaca Book, 1993, p. 129: EUT, 2013, p. 293: Solfuri [...] Sfalerite, A Bambata (Zimbabwe) è stata regi- Tetraedrite, Ullmannite, Willyamite. strata una occupazione umana dura- = Deriv. di Willyama, nome di una locali- ta più di 50000 anni, con l’industria tà dell’Australia, con il suffisso–ite . più antica del tipo Middle Stone Age, Osservazioni: nel Lessico universale ita­ liano si indica anche una variante secondaria, seguita dal Wiltoniano (8000–2000 villiamite, che però non risulta altrimenti at- anni fa). testata. 2. agg. Del Wiltoniano. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 65

1939 In «Atti della Società toscana di mi Moneta, Manuale di gemmologia, Milano, Scienze naturali», XLVII (1939), p. 137: Hoepli, 1965, p. 745: Wiluite. – La varietà Un microlite di selce di forma lunata, di un verde–chiaro, biancastro, conte- col dorso abbattuto, di tipo Wiltonia- nente boro, proveniente dalla Russia no 1981 ­GRADIT (senza fonte) 1994 ove si trova in Siberia sul fiume Wilui. Etiopia e oltre. Studi in onore di Lanfranco È una varietà otticamente di segno po- Ricci, a cura di Yaqob Beyene et alii, Napoli, Istituto universitario orientale, 1994, p. 45: sitivo e presenta birifrangenza biassica Sull’altopiano tigrino questo perio- anomala. = Deriv. di Wilui, nome di un fiume della do fu caratterizzato dal diffondersi di Siberia, con –ite. industrie microlitiche genericamente comparabili a quelle del Tecnocom- (R) (S) winch sost. m. inv. Mar. plesso Wiltoniano dell’Africa Orien- Tipo di verricello usato nelle imbar- tale e Meridionale. cazioni a vela. = Deriv. di Wilton, nome di una località della Repubblica Sudafricana, con –iano. 1890 Formolario degli atti commerciali e di procedura commerciale più importanti in relazione al Codice di commercio italiano, a wiltshireite sost. f. Mineral. cura di Alessandro Ingaramo, Torino, Unione Rathite. tipografico–editrice, 1890, p. 496: Gli win­ 1961 ­GRADIT (senza fonte). ch saranno guerniti delle rispettive = Deriv. di Wiltshire, cognome «del mi- neralogista inglese T. Wiltshire» (­GRADIT), carrucole di ferro e puleggie di ghisa con –ite. 1961 ­GRADIT (senza fonte) 1982 Sergio Osservazioni: la reale consistenza del ter- Ferrero, Il rumore del sole, Milano, Rusconi, mine in it. appare quantomeno dubbia: non 1982, p. 35: Perché non ti sei legato la è stato possibile rintracciarne alcuna attesta- cima sotto le ascelle? Ti avremmo ti- zione. rato noi con un winch 2007 In www. corriere.it, sez. Sport, 8 aprile 2007: Winch: (R) (S) wiluite (viluite) sost. f. verricello che demoltiplica la forza Mineral. Minerale di struttura molto esercitata da scotte e drizze permet- simile alla vesuvianite, da cui si di- tendo di cazzarle più facilmente e con stingue per la sola presenza di boro. minor fatica 2015 Elena Sacco, Siamo 1850 Cesare Airoldi, Catalogo alfabe­ liberi. Sette anni in barca e l’avventura del tico della collezione mineralogica, Firenze, ritorno, Milano, Chiarelettere, 2015, ed. di- Tip. Galileiana, 1850, p. 88: Wiluite presso gitale: Il Viking sotto la prima raffica il lago di Baikal 1899 Supplemento si inclina al punto da avere l’acqua alla sesta edizione della Nuova enciclopedia all’altezza dei winch. italiana, raccolta di monografie sui recenti = Voce ingl. ‘id.’. progressi delle scienze, delle arti, e delle indu­ strie, di biografie, di notizie storiche, geogra­ fiche, statistiche, ecc., vol. V, Torino, Unione (S) winchite sost. f. Mineral. Mi- Tipografico–Editrice, 1899, s.v. viluite: Con nerale del gruppo degli anfiboli, di questo nome si indica una varietà di composizione complessa, contenente grossularia [...]. È anche nota sotto il ferro sia ferroso sia ferrico. nome di wiluite 1961 ­GRADIT (senza 1875 ­GRADIT (senza fonte) 1991– fonte) 1965 Speranza Cavenago–Bigna- 1992 In «Atti ticinensi di scienze della www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 66

terra», XXXIV o XXXV (1991 o 1992), p. richiamò l’attenzione sull’esistenza 59 (cfr. GRL, da cui non si ricava l’annata): del wind shear 1991 ­GRADIT (sen- Esso inizia con un probabile stadio za fonte) 2007 Alfio Giuffrida–Girola- eclogitico [...], passando poi a Facies mo Sansosti, Manuale di meteorologia. Una Scisti Blu, con comparsa di fengite, guida alla comprensione dei fenomeni atmo­ winchite, titanite 2006 Amianto e ura­ sferici e climatici, Roma, Gremese, 2007, p. nio in Val di Susa, a cura di Rosalino Sacchi, 99: Tutte le variazioni della direzione David Govoni e Luca Micucci, Roma, So- e/o intensità del vento, sia sul piano cietà geologica italiana, 2006, p. 25: Na–Ca orizzontale che in quello verticale, anfibolo (barroisite, winchite). costituiscono wind shear. Si può par- = Deriv. di Winch, cognome del geologo lare di wind shear non solo al livello inglese Howard J. Winch, con –ite. del suolo ma, ovviamente, anche in quota. Il wind shear si può manifesta- (R) (S) winder sost. m. inv. Foto- re improvvisamente anche in assenza gr. Dispositivo elettrico inserito in un di nubi 2016 In www.repubblica.it, 14 apparecchio fotografico o aggiunto giugno 2016: Il pesante “wind shear” da come accessorio esterno, che fa scor- Nord e forti raffiche da Sud, possono rere la pellicola e predispone l’appa- essere letali per gli aerei passeggeri di recchio per lo scatto successivo. medie dimensioni. In «L’Espresso», XXVI, p. 198 1980 = Loc ingl. ‘id.’, comp. di wind ‘vento’ e (GRL, senza indicazione del fasc.): ope- shear ‘taglio’. rando con il winder e scattando con angolazioni di ripresa differenti a ri- (R) (S) windsorite sost. f. Petr. petizione 1994 ­GRADIT (senza fonte) Roccia eruttiva intrusiva della fami- 2002 Fotografia per tutti. Manuale pratico, glia dei graniti alcalini, contenente Firenze, Giunti, 2002, p. 15: Per scattare scarsa biotite. più immagini al secondo (sequenze) 1959 In «Rendiconti della Società Mi- le macchine tradizionali possono es- neralogica italiana», XV (1959), p. 125: La sere dotate di un motore (winder) che nostra roccia è quindi più ortoclasica nelle macchine elettroniche è invece e meno quarzifera della quarzo–mon- incorporato. zonite [...]. Infine è molto simile alla = Voce ingl.‘id.’, deriv. di (to) wind ‘av- volgere’. Windsorite 1961 ­GRADIT (senza fon- te) 1981 Lessico universale italiano, vol. XXIV, Roma, Istituto della Enciclopedia ita- (R) (S) wind shear loc. sost. m. liana, 1981, s.v. inv. Meteor. Variazione di direzione o = Deriv. di Windsor, nome di una località di intensità del vento, potenzialmente degli Stati Uniti, con –ite. pericolosa per gli aeromobili, in par- ticolare durante il decollo o l’atterrag- (S) windsurfing sost. m. inv. gio. Sport. Sport acquatico praticato con 1982 In «L’Europeo», XXXVIII (1982), il windsurf. p. 66 (GRL, senza indicazione del fasc.): Fu 1977 ­GRADIT (senza fonte) 1978 un altro Boeing 727, anch’esso decol- In «Vele volanti. Windsurfing Italia [Organo lato da New Orleans, che per primo ufficiale dell’Associazione italiana windsur- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 67

fing “open class”]», I (1978) 2015 La = Dall’ingl. wine tour ‘id.’, comp. di wine responsabilità civile e penale negli sport del ‘vino’ e tour ‘giro, viaggio’. turismo, op. dir. da Gabriele Fornasari et alii, vol. III, L’acqua: mare, laghi e fiumi, a cura (e) (R) (S) wing car (wing–car) di Francesco Morandi e Umberto Izzo, Tori- loc. sost. f. inv. Autom. Tipo di auto- no, Giappichelli, 2015, p. 385: Con il ter- mobile da corsa, in uso per un breve mine windsurfing s’intende l’attività periodo nella Formula Uno, caratte- consistente nella navigazione con ta- rizzata da una particolare configura- vola a vela, mentre con l’espressione zione che la rende capace di sfruttare windsurf ci si riferisce comunemente il flusso d’aria che scorre sotto il fon- tanto all’attrezzatura che alla discipli- do per creare un effetto di deportanza. na sportiva. 1979 In «ATA. Giornale ed atti della As- = Voce ingl. ‘id.’. sociazione tecnica dell’automobile», XXXII (1979), p. 52 (cfr. GRL, senza indicazione (S) windsurfista sost. m. e f. del fasc.): La scelta di una diversa di- Sport. Chi pratica il windsurfing. sposizione delle due brancate di cilin- 1987 ­GRADIT (senza fonte) 2009 dri è nata dall’esigenza aerodinamica In www.assovela.it, 4 febbraio 2009: Ottimi di lasciare spazio al flusso d’aria che piazzamenti per i winsdurfisti azzur- scorre sotto la vettura per ottenere ri 2016 In www.repubblica.it, sez. Sport, una «Wing–Car» 1980 In «Oggi», 3 aprile 2016: La winsdurfista romana XXXVI (1980), p. 103 (cfr. GRL, senza in- rimonta dal 6° al 2° posto con una dicazione del fasc.): Con le “wing car”, Medal Race di carattere. infatti, la velocità in curva aumen- = Deriv. di windsurf con –ista. ta 1987 ­GRADIT (senza fonte) 2007 Oscar Orefici, Ferrari: romanzo di una vita, (R) (S) wine tour loc. sost. m. inv. Milano, Cairo, 2007, p. 304: Come se non Giro turistico nei luoghi di produzio- bastasse a complicare ulteriormente ne di vini, che prevede visite a vigne e la preparazione al campionato è inter- cantine, degustazioni, e la possibilità venuto pure il cambio del regolamen- di acquisti di bottiglie a prezzi van- to tecnico che determina la fine delle taggiosi. wing–car, vietando l’uso delle cosid- 1999 In «Vignevini. Rivista italiana di dette minigonne e imponendo che il viticoltura e di enologia», XXVI (1999), p. fondo delle monoposto fosse piatto in 38 (GRL, senza indicazione del fasc.): Il modo da ridurre sensibilmente l’effet- “wine tour” dedicato a “Vino e turi- to suolo. smo in Toscana ed Emilia–Romagna” = Loc. ingl. ‘id’, comp. di wing ‘ala’ e car 2004 ­GRADIT («in “L’Espresso”») 2016 ‘automobile’. Piero Pasini–Ruggero Ragonese, Umbria, Torino, EDT, 2016, ed. digitale: Wine tour (e) (R) (S) winnebago (winneba­ / Da Assisi partono alcuni tour orga- gos) sost. m. pl., spec. con l’iniziale nizzati che accompagnano i visitatori maiuscola. Etnol. Tribù americana nella terra del Sagrantino di Monte- del gruppo dei Sioux, attualmente falco e comprendono visite a cantine presente nel Nebraska e del Wiscon- e assaggi. sin. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 68

1844 [Samuele Mazzucchelli], Memorie a seconda dell’appartenenza a uno o istoriche ed edificanti d’un missionario apo­ all’altro sottogruppo. stolico dell’Ordine dei predicatori fra varie 3. agg. Dei Winnebago. tribù di selvaggi e fra i cattolici e protestanti 1941 ­GRADIT (senza fonte) 1984 negli Stati Uniti d’America, Milano, Boniar- Silvana Miceli, Il demiurgo trasgressivo. di–Pogliani, 1844, p. 105: La prima cosa Studio sul trickster, Palermo, Sellerio, 1984, che stimò di somma utilità era d’im- p. 85: In primo luogo occorre mettere parare alcunchè della difficile lingua bene in chiaro un fatto, e può darce- degli Winnebagos 1847 Gaetano ne spunto lo stesso ciclo winnebago Morini, Dizionario di erudizione storico–ec­ di Wakdjūnkaga 2014 Gianni Celati, clesiastica da s. Pietro sino ai nostri giorni, Recita dell’attore Vecchiatto, Milano, Feltri- vol. XLV, Venezia, Tip. Emiliana, 1847, p. nelli, 2014, ed. digitale: Il capo indiano 145: Le principali tribù indiane sono winnebago è Lupo Scostante. gli ouisconsin, i winnebago, i meno- (n) 4. sost. m. Lingua parlata dai moni, i chipeonays ed i foxi 1941 Winnebago. ­GRADIT (senza fonte) 1980 Studi di filo­ [Samuele Mazzucchelli], Memorie logia romanza e italiana offerti a Gianfranco 1844 istoriche ed edificanti d’un missionario apo­ Folena, Modena, Mucchi, 1980, p. 55: Una stolico dell’Ordine dei predicatori fra varie serie di leggende, o narrazioni, rac- tribù di selvaggi e fra i cattolici e protestan­ colte in vari cicli narra, presso i Win- ti negli Stati Uniti d’America, Milano, Bo- nebago, tribù Sioux del Nord Ameri- niardi–Pogliani, 1844, p. 106: Quelli che ca, le prodezze di uno strano essere, sapevano in ottava l’aria degli inni che sta a metà tra l’uomo e l’animale, tradotti in winnebago, li cantarono chiamato Wakadjunkaga 1992 Mau- in questa lingua accompagnati dalle rizio Bettini, Il ritratto dell’amante, Torino, voci dei giovani 1922 Raffaele Pet- Einaudi, 1992, p. 35: la medesima conce- tazzoni, Dio. Formazione e sviluppo del mo­ zione ricorre presso i Winnebago del noteismo nella storia delle religioni, Roma, Athenaeum, 1922, p. 289: il Tuono, nella Nord America. sua concezione mitica (l’uccello del 2. sost. m. e f. inv. Membro dei tuono), si dice in lingua winnebago Winnebago. wakantcha, wakantchara 2000 Un 1846 Nuova enciclopedia popolare ov­ ponte fra l’Italia e la Grecia. Atti del sim­ vero Dizionario generale di scienze, lettere, posio in onore di Antonino Di Vita, Padova, arti, storia, geografia, ecc. ecc., vol. VII, To- Bottega d’Erasmo, 2000, p. 166: in winne- rino, Pomba e Comp., 1846, p. 279: un Da- bago, lingua nord–amerindiana della cota o Siu si discerne da un Cippeuè o valle del Mississipi, c’è una regola da un Winnebago così facilmente per fonologica (sincronica) di anaptissi. le sue fattezze come pel suo modo di = «Etnonimo» (GRADIT).­ vestire o di adornarsi 1941 ­GRADIT (senza fonte) 2010 Idee di letteratura, winnebagos → winnebago a cura di Duilio Caocci e Marina Guglielmi, Roma, Armando, 2010, p. 215: quando si (R) (S) wintera sost. f. bot., spec. chiede a un Winnebago di disegnare con l’iniziale maiuscola. Genere della la mappa del suo villaggio, si otten- famiglia delle magnoliacee, anche de- gono due risposte piuttosto diverse nominato drimide. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 69

1826(<) Antonio Campana, Farma­ = Voce del lat. scient., der. di Winter, co- copea ferrarese, Pesaro, Nobili, 1826, p. gnome dell’esploratore inglese John Winter 110: L’albero da cui si ottiene questa (sec. XVI). corteccia nasce nella Nuova Granata. wiradhuri → wiradjuri Non è noto quale specie sia, creden- do alcuni che possa appartenere al (e) (R) (S) wiradjuri (wiradhu­ genere cinchona, ma Zea è di parere ri, wiraduri, wiradyuri) sost. m. pl., che sia piuttosto del genere Wintera spec. con l’iniziale maiuscola. Etnol. 1838 Dizionario delle scienze naturali nel quale si tratta metodicamente dei differenti Tribù australiana stanziata nel Nuovo esseri della natura, vol. IX, Firenze, Batelli Galles del Sud. e figli, 1838, s.v. drimide: Questo genere, 1924 Raffaele Pettazzoni, I misteri. Sag­ stabilito dapprima dal Forster, ricevè gio di una teoria storico religiosa, Bologna, poi il nome di wintera dal Murray e Zanichelli, 1924, p. 11: presso i Kurnai, i dal Willdenow 1895 ­GRADIT (senza Kamilaroi, i Wiradjuri, i Yuin e altre fonte). genti del sud–est 1933 EncIt, vol. = Voce del lat. scient., deriv. di Winter, XIX, 1933, s.v. iniziazione: In qualche cognome dell’esploratore inglese John Win- caso il rito della morte e risurrezione ter (sec. XVI). riveste l’aspetto di una vera e propria rappresentazione drammatica qual’è (S) winteracea sost. f., con l’ini- quella degli Yibai, una delle quattro ziale maiuscola. Bot. Famiglia della sottoclassi della tribù dei Wiradyu- classe delle Dicotiledoni. ri (Nuova Galles del Sud) 1941 1961 ­GRADIT (senza fonte) 1962 ­GRADIT (senza fonte) 1995 Michael Nel mondo della natura. Botanica, Milano, Harner, La via dello sciamano. Una guida al Motta, 1962, vol. II, p. 777: per le piante potere ed alla guarigione, trad. it. di Loren- che altri separa a formare le Illicia- za Menegoni, Roma, Edizioni mediterranee, cee, o le Winteracee, le aree di distri- 1995, p. 177: Tra i Wiradjuri dell’Au- buzione press’a poco possono essere stralia, per esempio, esisteva un feno- sovrapponibili 1975 Lessico univer­ meno non dissimile dal concetto del sale italiano, vol. XV, Roma, Istituto della “terzo occhio”. Enciclopedia italiana, 1975, s.v. omoxilo: le 2. sost. m. e f. inv. Membro dei Winteracee sono Dicotili omoxile. Wiradjuri. 2. sost. f. Pianta della famiglia del- 1941 ­GRADIT (senza fonte) 1952 le Winteracee. Enciclopedia cattolica, vol. IX, Città del Va- 1961 ­GRADIT (senza fonte) 1997 ticano, Ente per l’Enciclopedia cattolica e XXIII Seminario sulla evoluzione biologica per il libro cattolico, 1952, s.v. preghiera: In e i grandi problemi della biologia. Coevo­ occasione della cerimonia dell’inizia- luzione e coadattamento, Roma, Accademia zione dei giovani Wiradjuri, il capo nazionale dei Lincei, 1997, p. 91: Questa degli uomini di medicina si allontana farfallina impollina oggi i fiori di Zy- per un certo tempo, poi ritorna e dice gogynum, una winteracea australasia- ai presenti di essere stato per il loro tica delle più arcaiche, e si ciba del bene nella residenza di Baiarne che è polline di questa pianta. in cielo. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 70

3. agg. Dei Wiradjuri. 1998 ­GRADIT (senza fonte). 1941 ­GRADIT (senza fonte) 1990 = Voce ingl., comp. di wire ‘filo metalli- Mircea Eliade, La creatività dello spirito. co’ e wrapped ‘avvolto’. Un’introduzione alle religioni australiane, Osservazioni: la reale consistenza del ter- trad. it. di Massimo Giacometti, Milano, Jaca mine in it. appare quantomeno dubbia: non Book, 1990, p. 117: Howitt riferisce un è stato possibile rintracciarne alcuna attesta- zione. Peraltro anche in ingl. l’agg. sembra esempio caratteristico di un uomo inusitato nel linguaggio elettronico (sono medicina Wiradjuri il quale fu inizia- però comunissimi i sost. wire–wrapping e to da suo padre av. 2002 Elemire wire–wrap, che indicano rispettivamente il Zolla, Archetipi. Aure. Verità segrete. Dioni­ procedimento di preparazione del circuito sio errante. Tutto ciò che conosciamo igno­ e il risultato finale), mentre è relativamente randolo, a cura di Grazia Marchiano, Vene- diffuso nella loc. wire–wrapped pendant che zia, Marsilio, 2016, ed. digitale: si visitano designa un particolare tipo di monile costi- luoghi come quello dove avvenne l’i- tuito con fili metallici variamente intrecciati. niziazione wiradjuri. (n) 4. sost. m. Lingua parlata dai (R) (S) wiserina sost. f. Mineral. Wiradjuri. Minerale costituito da fosfato di cerio 1908 Alfredo Trombetti, Saggi di glot­ e ittrio, appartenente al sistema tetra- tologia generale comparata, vol. I, Bologna, gonale, di colore bianco, marrone o Gamberini e Parmeggiani, 1908, p. 173: Nel rossiccio, più comunemente chiamato Wiraduri abbiamo ngunnai vedere, atanasio. presente nguna, ma futuro nagine 1869 In «Memorie della Accademia del- 1999 Paul Horsfall, La pietra di parago­ le Scienze dell’Istituto di Bologna». s. II, IX ne, trad. it. di Isabella Ciapetti, Roma, Fazi, (1869), p. 486: xenotima / Var. Castel­ 1999, p. 292: Il termine «kookaburra» naudite, Wiserina 1873 In «Annuario deriva da «gugubarra», dalla lingua scientifico ed industriale», X (1873) p. 672: aborigena Wiradhuri. La wiserina del San Gottardo rasso- = «Etnonimo» (GRADIT).­ miglia per sviluppo di facce lo zirco- Osservazioni: si lemmatizza la var. wi­ ne: per costanti cristallografiche lo radjuri, omessa dal GRADIT­ (che mette a xenotimo 1961 ­GRADIT (senza fonte). lemma wiradyuri e dà come var. secondaria = Deriv. di Wiser, cognome del mineralo- wiradhuri), poiché dalle attestazioni sembre- gista svizzero David Friedrich Wiser (1802– rebbe la più comune. 1878), con –ina. wiraduri → wiradjuri (R) (S) wiserite sost. f. Mine­ ral. Minerale rarissimo, costituito da wiradyuri → wiradjuri cloroborato e silicato di manganese e magnesio, appartenente al sistema wire–wrapped agg. inv. Elettron. tetragonale. Di circuito, usato spec. per prototipi, 1861 Luigi Bombicci, La classificazione montato su una piastra perforata uti- naturale dei minerali, Pisa, Tip. Nistri, 1861, lizzando per i collegamenti filo elet- p. 32: Famiglia I. Carbonati. / Divi- trico anziché le piste di metallo che sione I. Anidri. [...] wiserite 1913 vengono utilizzate nei circuiti stam- Nuova enciclopedia di chimica scientifica, pati. tecnologica e industriale, vol. IX, Torino, www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 71

Unione Tipografico–Editrice, 1913, p. 217: me al genere Physalis 2001 Fabio La Wiserite è una varietà di ottaedri- Firenzuoli, Interazioni tra erbe, alimenti e te proveniente dalla Svizzera 1961 farmaci, Milano, Tecniche nuove, 2001, p. ­GRADIT (senza fonte). 228: La Withania, conosciuta anche = Deriv. di Wiser, cognome del mineralo- come Ginseng indiano, è una pianta gista svizzero David Friedrich Wiser (1802– conosciuta e utilizzata dalla medicina 1878), con il suff. –ite. ayurvedica, con il nome di Ashwa- gandha, come tonico e adattogeno. (R) (S) wishbone sost. m. inv. Mar. 2. Pianta del genere Withania, dif- Nelle barche a vela o nelle tavole da fusa nelle zone calde dal Mediterra- windsurf, tipo particolare di doppio neo all’India. boma, costituito da due aste incurvate 1831 ­GRADIT (senza fonte) 2011 e congiunte alle estremità. Charlotte Booth, Tutankhamon. Il ragazzo 1982 In «Epoca», XXXIII (1982), p. dietro la maschera, trad. it. di Maria Grazia 496: c’era soprattutto il nuovissimo Bosetti, Milano, Mondadori, 2011, ed. di- wishbone, il doppio boma che con- gitale: La quinta fila era composta da sentiva all’atleta di impugnare la vela foglie di salice e melograno, petali di 1994 ­GRADIT (senza fonte) 2004 Car- giglio azzurro e bacche di Withania. la Notarbartolo Malingri–Paolo Chighizola, = Voce del lat. scient., «di orig[ine] sco- Dizionario della vela, Milano, Hoepli, 2004, nosciuta» (­GRADIT). s.v.: boma a cui si attacca la vela del windsurf; deriva il suo nome dall’os- (R) (S) wittichenite sost. f. Miner- so di pollo a cui assomiglia 2015 al. Minerale molto raro, costituito da Paolo Lodigiani, Capire e progettare le bar­ solfuro di rame e bismuto e contenen- che. Aero–idrodinamica della barca a vela. te talora anche selenio, appartenente Manuale per progettisti nautici, Milano, Ho- al sistema ortorombico, di colore gri- epli, 2015, ed. digitale: L’inconveniente è stato superato con l’introduzione del gio. wishbone, un boma costituito da due 1875 Luigi Bombicci, Corso di mine­ ralogia, vol. II, Bologna, Tip. Fava e Gara- braccia curve riunite alle estremità fra gnani, 1875, p. 276: Wittichenite M : M = le quali la vela rimane mantenendo la 93°? 1913 Nuova enciclopedia chimica curvatura ideale. scientifica, tecnologica e industriale, vol. IX, = Voce ingl. ‘id.’, comp. di wish ‘deside- Torino, Unione Tipografico–Editrice, 1913, rio’ e bone ‘osso’, «con riferimento alla for- p. 190: Wittichenite. – Trimetrica; in cella dello sterno del pollo, che secondo la tradizione, se spezzata da due persone, porta cristalli tabulari od in masse compat- fortuna a quella a cui resta in mano il pezzo te o colonnari. Durezza = 3,5; densità più lungo» (­GRADIT). = 4,3–5. Color grigio acciaio a grigio piombo; lucentezza metallica. Provie- (S) withania sost. f. inv., con l’i- ne da Wittichen (Baden), da Wolfach, niziale maiuscola. Bot. Genere della da Böckelsbach 1961 ­GRADIT (senza famiglia delle Solanacee. fonte) 1997 In «Plinius», XVII (1997), p. 1831 ­GRADIT (senza fonte) 1937 47 (GRL, senza indicazione del fasc.): Così EncIt, vol. XXXIII, 1937, s.v.: Le Witha­ la klaprothite definita da Petersen nia sono sistematicamente affinissi- nel 1868 è stata ricondotta alla witti- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 72

chenite, nome posto da Kenngott nel vevano di caccia, come gli hupa, i ka- 1855. rok e i wiyot. = Deriv. di Wittichen, nome di una locali- 2. sost. m. e f. inv. Membro dei tà della Germania, con –ite. Wiyot. 1941 ­GRADIT (senza fonte). (S) wittite sost. f. Mineral. Mine- 3. agg. Dei Wiyot. rale molto raro, costituito da solfuro e 1941 ­GRADIT (senza fonte). seleniuro di piombo e bismuto e con- (n) 4. sost. m. inv. Lingua parlata tenente talora anche argento, apparte- dai Wiyot. nente al sistema monoclino, di colore 1916–1917 In «Rendiconto delle ses- grigio. sioni della R. Accademia delle Scienze 1961 ­GRADIT (senza fonte) 1981 dell’Istituto di Bologna. Classe di scienze Lessico universale italiano, vol. XXIV, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, morali», s. II, I (1916–1917), p. 58: Stu- 1981, s.v. 2011 In «Rendiconti dell’I- diando, un anno fa, la struttura gram- stituto lombardo di scienze e lettere. Classe maticale del Wiyot e Yurok sul libro di scienze matematiche e naturali», CXLV del Kroeber 1952 In «Paideia», VII (2011), p. 246: per altri campioni “clas- (1952), p. 85 (cfr. GRL, senza indicazione sici” di queste stesse specie o di spe- del fasc.): uno scritto sull’influsso che cie vicine, quali la wittite, ecc. quali l’algonchino ha esercitato sul wiyot si trovano soprattutto in celebri mi- e lo yurok 1972 Ernesta Cerulli, Le niere della Svezia. culture dell’America precolombiana e loro = Deriv. di Witt, cognome dell’ingegnere condizione attuale, Genova, Tilgher, 1972, p. minerario svedese Theodor Witt (XX sec.), 29: Gruppo algonchino–wakash, divi- con –ite. so in sette sottogruppi: I) Algonchino proprio, con 20 tra famiglie, lingue e wiyat → wiyot dialetti; II) Wiyot; III) Yurok; IV) Ku- tenai; V) Quileute; VI) Wakash, con (R) (S) wiyot (wiyat) sost. m. pl., sei famiglie; VII) Salisti, con 14 fa- spec. con l’iniziale maiuscola. Etnol. Tribù americana stanziata nella Cali- miglie. fornia settentrionale. (n) 5. agg. Proprio della lingua 1916–1917 In «Rendiconto delle ses- parlata dai Wiyot. sioni della R. Accademia delle Scienze dell’I- 1907 Alfredo Trombetti, Come si fa la stituto di Bologna. Classe di scienze morali», critica di un libro. Con nuovi contributi alla s. II, I (1916–1917), p. 57: La lingua fu an- dottrina della monogenesi del linguaggio e che erroneamente chiamata Wishosk, alla glottologia generale comparata, Bolo- nome che i Wiyot applicano invece ai gna, Beltrami, 1907, p. 178: Altri esempi loro vicini Athapaska 1941 ­GRADIT di serie sono i seguenti. [...] Wiyot (senza fonte) 1981 Lessico universale erita 2, erika 3, reāwa 4 1913 In italiano, vol. XXIV, Roma, Istituto della En- «Memorie della R. Accademia delle scienze ciclopedia italiana, 1981, s.v. 2012 Sara dell’Istituto di Bologna, Classe di scienze Benson et alii, California, trad. it. anonima, morali», VII (1913), p. 18: Con assibila- Torino, EDT, 2012, p. 797: A nord–ovest zione: Wiyot kotse. si erano stabilite invece tribù che vi- = «Etnonimo» (GRADIT).­ www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 73

Osservazioni: della variante wiyat, ripor- Osservazioni: la reale consistenza del ter- tata in ­GRADIT, si trova traccia in it. solo mine in it. appare quantomeno dubbia: non nella voce del Lessico universale italiano; in è stato possibile rintracciarne alcuna attesta- «Rendiconto delle sessioni della R. Accade- zione non lessicografica. mia delle Scienze dell’Istituto di Bologna. Classe di scienze morali», s. II, I (1916– (S) wodginite sost. f. Mineral. Mi- 1917), p. 57, si legge: «Wiyot o Wiyat è il nerale molto raro costituito da ossido nome del paese bagnato dal corso inferiore dello Eel». complesso di tantalio, niobio, stagno, manganese e ferro, appartenente al si- (R) (S) wocheinite sost. f. Petrol. stema monoclino. Bauxite. 1963 ­GRADIT (senza fonte) 1981 Lessico universale italiano, vol. XXIV, 1873 Relazioni dei giurati italiani sulla Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, Esposizione universale di Vienna del 1873, 1981, s.v. 2016 In www.ilbarrito.com, fasc. XI, Milano, Regia Stamperia, 1873, p. 9 maggio 2016: Il tantalio non si trova 15: figurava a quest’esposizione un puro in natura ma è contenuto in altri minerale atto alla produzione dei sali minerali, principalmente nella tanta­ di allumina chiamato wocheinite pro- lite, nella microlite e nella wodginite. veniente dalla Carinzia 1875 Luigi = Deriv. di Wodgina, nome di una località Bombicci, Corso di mineralogia, vol. II, Bo- australiana, con –ite. logna, Tip. Fava e Garagnani, 1875, p. 128: La BAUXITE (Wocheinite), amorfa, (e) (R) (S) wöhlerite (wohlerite, ovvero concrezionata, od oolitica, è wölerite) sost. f. Mineral. Minerale un idrato alluminoso–ferrifero [...]. molto raro, costituito da sorosilicato Si trova pure nella Stiria, ed è detto fluorifero di calcio, sodio, zirconio e Wocheinite, perchè raccogliesi presso niobio, appartenente al sistema mo- il lago Wochein 1930 EncIt, vol. VI, noclino, di colore giallo. 1930, s.v. bauxite: La Wocheinite è una 1850 Cesare Airoldi, Catalogo alfabe­ varietà di tinta grigia, con aspetto si- tico della collezione mineralogica, Firenze, mile all’argilla, molto povera di ac- Tip. Galileiana, 1850, p. 170: Wohlerite. qua 1961 ­GRADIT (senza fonte). Norvegia. Silicato a base di zirconia = Deriv. di Wochein, nome ted. di un lago 1887 In «Appendice alla Gazzetta chimica della Slovenia (Bohinj), con –ite. italiana», V (1887), p. 324 (cfr. GRL, senza Osservazioni: come denominazione alter- indicazione del fasc.): Tra i minerali esa- nativa a bauxite, il sost. è stato corrente fino ai primi decenni del Novecento; oggi è com- minati vi sono la torite di Brevig, la pletamente uscito dall’uso. torite di Arendal, la Wöhlerite di Bre- vis, la cerite di Bastras 1929 Piero wodanite sost. f. Mineral. Varietà Aloisi, I minerali delle rocce, Milano, Hoe- titanifera di biotite. pli, 1929, p. 293: Vicina alla låvenite, e contenente notevoli quantità di Nb, è 1961 ­GRADIT (senza fonte) 1981 la wöhlerite 1961 ­GRADIT (senza fon- Lessico universale italiano, vol. XXIV, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, te) 2004 In «Micro. Periodico dell’AMI 1981, s.v. Associazione Micromineralogica Italiana», = Deriv. di Wodan, nome di un dio germa- II (2004), p. 10: “Guarinite” (epitassia nico (in it. Odino), con –ite. in diverse proporzioni di due e tre fasi www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 74

distinte (hiortdahlite, wöhlerite, låv- = Deriv. di Wolch, nome di una località enite). dell’Austria, con –ite. = Deriv. di Wöhler, cognome del chimico tedesco Friedrich Wöhler (1800–1882), con wölerite → wöhlerite –ite. Osservazioni: della var. wölerite, segnala- (e) (R) (S) wolfachite (volfachi­ ta in ­GRADIT, non si rintracciano attestazio- te) sost. f. Mineral. Minerale incerto, ni; viceversa la grafia wohlerite, omessa in ­GRADIT, appare nell’Ottocento altrettanto verosimilmente costituito da solfoar- frequente di wöhlerite. seniuro e antimoniuro di nichelio, ap- partenente al sistema rombico. (e) wohlfartia sost. f., con l’inizia- 1876 In «Bollettino del R. Comitato Ge- le maiuscola. Entomol. Genere della ologico d’Italia», VII (1876), p. 56: Lo stes- famiglia dei Sarcofagidi, le cui lar- so nome fu dato ad un minerale tro- ve, saprofaghe, possono determinare vato nella miniera Wenzel a Wolfach miasi assai gravi nell’uomo e negli (Baden) entro un calcare cristallino animali. grossolano, e studiato da Petersen nel 1967 ­GRADIT (senza fonte). 1869. Esso e compatto ed è talvolta 2. Insetto del genere Wohlfartia. accompagnato da Wolfachite 1883 1967 ­GRADIT (senza fonte). Antonio D’Achiardi, I Metalli. Loro minerali = Voce del lat. scient., da Wohlfart, co- e miniere, Milano, Hoepli, 1883, vol. II, p. gnome del medico tedesco Peter Wohlfart 12: La volfachite (wolfachite) non è (1675–1726). che un caso di dimorfismo della cori- Osservazioni: il termine non sembra co- nite (corynite), e di fatti essendo quel- noscere un reale uso in it. al di fuori della tas- sonomia scientifica. la trimetrica, questa monometrica, si corrispondono nella composizione (e) (R) (S) wolchite (wolkite) sost. 1961 ­GRADIT (senza fonte). = Deriv. di Wolfach, nome di una località f. Mineral. Minerale costituito da sol- della Germania, con –ite. furo di piombo, rame e antimonio, ap- partenente al sistema rombico, grigio (S) wolfeite sost. f. Mineral. Mine- scuro, oggi più comunemente chia- rale molto raro, spesso associato alla mato bournonite. triploidite, costituito da fosfato basico 1857 Innocenzo Malacarne, Manuale di ferro e manganese, appartenente al di mineralogia, Milano, Battezzati, 1857, p. sistema monoclino, di colore bruno 530: Antimoniuro di rame (Wolchite). rossiccio o verdastro. – Forma esso de’ piccoli e corti prismi 1961 ­GRADIT (senza fonte) 1962 romboedrici, di color grigio nerastro Emanuele Grill, Minerali industriali e mi­ o piombino 1861 Luigi Bombicci, La nerali delle rocce, Milano, Hoepli, 1962, p. classificazione naturale dei minerali, Pisa, 384: Se predomina il ferro sul manga- Tip. Nistri, 1861, p. 21: FAMIGLIA VI. nese si ha la wolfeite 1981 Lessico Genere I. / TRIMETRICI. [...] pri­ universale italiano, vol. XXIV, Roma, Istitu- smatici WOLKITE 1967 ­GRADIT to della Enciclopedia italiana, 1981, s.v. (senza fonte) 1981 Lessico universale ita­ = Deriv. di Wolfe, cognome del minera- liano, vol. XXIV, Roma, Istituto della Enci- logista americano Caleb Wroe Wolfe (1908– clopedia italiana, 1981, s.v. 1980), con –ite. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 75

wolkite → wolchite 1820 Gaspard–Théodore Mollien, Viag­ gio nell’interno dell’Africa alle sorgenti del (e) (R) (S) wolof (ghiolof, giolof, Senegal e della Gambia, trad. it. di G. Ca- jalof, jolof, ualof, uolof) sost. m. pl., nestrari, Milano, Sonzogno, 1820, p. 35: spec. con l’iniziale maiuscola. Etnol. Egli parlava la lingua araba, la pula Popolazione stanziata nelle regioni (poule), e la jolof 1848 Annali della costiere dell’Atlantico a sud del Se- propagazione della fede. Raccolta periodica delle lettere dei vescovi e dei missionarj del­ negal. le missioni nei due mondi, vol. XX, Lione, Victor Adam, Viaggio d’un cac­ 1840 presso l’autore degli Annali, 1848, p. 452: la ciatore nelle diverse parti del mondo, trad. it. anonima, Venezia, Antonelli, 1840, pp. graziosa navicella [...] ci depose sul 180–181: Formano costoro la nazione territorio Wolof 1941 ­GRADIT (senza dei Ghiolof, volgarmente chiamati fonte) 2014 Francesco Maino, Cartonges­ Jolof, Jalof, Ualof, Uolof, una del- so, Torino, Einaudi, 2014, p. 144: conosce le tre che si spartono tutto il paese solo l’arabo, poco il francese, bene la 1848 Annali della propagazione della fede. lingua uolof. Raccolta periodica delle lettere dei vescovi e 4. sost. m. Lingua di tipo sudanese dei missionarj delle missioni nei due mondi, parlata dai Wolof. vol. XX, Lione, presso l’autore degli Annali, 1848 Annali della propagazione della 1848, p. 455: comincerete ad avere un fede. Raccolta periodica delle lettere dei ve­ giusto concetto de’ nostri cari Wolof scovi e dei missionarj delle missioni nei due 1869 Alfeo Pozzi, La terra nelle sue rela­ mondi, vol. XX, Lione, presso l’autore degli zioni col cielo e coll’uomo, Milano, Agnelli, Annali, 1848, p. 456: vi darò l’Ave Ma­ 1869, p. 854: I Giolof, (o Jolof o Uolof), ria in Wolof 1922 Alfredo Trombet- sottomessi alla Francia e suoi alleati ti, Introduzione agli elementi di glottologia, contro i Mauri e i Fulbè, abitano le Bologna, Zanichelli, 1922, p. 14: Ora, chi pianure al nord della Gambia 1941 crederà che il Wolof sia una «Urspra- ­GRADIT (senza fonte) 2000 Giorgio Pie- che» nel senso assoluto della parola? trostefani, La tratta atlantica: genocidio e 1941 ­GRADIT (senza fonte) 1995 El. sortilegio, Milano, Jaca Book, 2000, p. 84: I Alioune Ndiaye, Dizionario wolof–italiano, Wolof sono una delle componenti più Trieste, Scuola superiore di lingue moderne importanti del Senegal di oggi. per interpreti e traduttori, 1995: titolo. 2. sost. m. e f. inv. Membro dei (n) 5. agg. Proprio della lingua Wolof. parlata dai Wolof. 1897 In «Annuario geografico–statisti- 1922 Alfredo Trombetti, Introduzione co», 1897, p. 245: L’Uolof è l’aborigeno agli elementi di glottologia, Bologna, Zani- dal Basso Senegal 1941 ­GRADIT chelli, 1922, p. 55: Wolof χir da *χitir (senza fonte) 2007 Francesco Marano, fare ombra 2012 Sandro Fogli, Asfal­ Camera etnografica. Storie e teorie di­ an to e sabbia. Viaggio nell’Africa che cambia, tropologia visuale, Milano, Franco Angeli, ebook autoprodotto, 2012, p. 50: tTeranga 2007, p. 101: Si trattava di immagini è una parola wolof che si può som- che fissavano i modi di accovacciarsi mariamente tradurre come ospitalità, di un Peul, un Wolof e un Dioula. ma che in realtà esprime molto di più. 3. agg. Dei Wolof. = «Etnonimo» (GRADIT).­ www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 76

(e) (S) wolsendorfite (wölsendor­ wongaibon, distesosi sul dorso ai pie- fite) sost. f. Mineral. Minerale molto di di un albero, fece salir su, dritta raro, radioattivo, costituito da ossido dritta, la sua corda e vi si arrampicò. biidrato di uranio, piombo e calcio, = «Etnonimo» (GRADIT).­ appartenente al sistema rombico, di colore rosso. wongkongaru sost. m. pl., spec. 1957 ­GRADIT (senza fonte) 1960 con l’iniziale maiuscola. Etnol. Tri- In «La Ricerca scientifica», XXX (1960), p. bù indigena australiana, stanziata ai 65 (GRL, senza indicazione del fasc.): Le confini dell’Australia del Sud con il specie ottenute sono le seguenti: bec- Queensland occidentale. querelite, billietite, curite, fourmarie- 1961 ­GRADIT (senza fonte). rite, vandendriesscheite, uranosferite 2. sost. m. e f. inv. Membro dei e wölsendorfite. Quest’ultima, nuova Wongkongaru. specie, è presente nella maggior parte 1961 ­GRADIT (senza fonte). dei giacimenti uraniferi alterati con- 3. agg. Dei Wongkongaru. tenenti piombo 2011 In radioactivity. 1961 ­GRADIT (senza fonte). forumcommunity.net, 26 giugno 2011 (dida- = «Etnonimo» (GRADIT).­ Osservazioni: la reale consistenza del ter- scalia di una foto): WOLSENDORFITE. mine in it. appare quantomeno dubbia: non = Deriv. di Wölsendorf, nome di una loca- è stato possibile rintracciarne alcuna attesta- lità della Germania, con –ite. zione.

(S) wongaibon sost. m. pl., spec. (R) (S) woodburytipia sost. f., con l’iniziale maiuscola. Etnol. Tri- spec. con l’iniziale maiuscola. Tipo- bù indigena australiana, stanziata nel gr. Procedimento fotomeccanico in Nuovo Galles del Sud. uso nella seconda metà dell’Ottocen- 1961 ­GRADIT (senza fonte) 2004(<) to, consistente nell’impressione su un Vittorio Lanternari, La grande festa. Vita ri­ foglio di piombo di un’immagine in tuale e sistemi di produzione nelle società tradizionali, Bari, Dedalo, 2004, p. 171: rilievo su gelatina bicromatica. Parallela è la procedura con la qua- 1873 Alessandro Sobacchi, Manuale di fotantracografia, Lodi, Tip. Cagnola, 1873, le nella grande cerimonia Bora (dei p. 4: non trattasi già di trasportare la Wiradjuri, Kamilaroi, Yualarai, Won- prova da un subbettile temporaneo ad gaibon, Kwiambal, Weilwan, ecc.) un altro definitivo come nella - Woo vengono rappresentate sul terreno le dburytipia 1892 In «Bollettino della figure del Serpente. Società geologica italiana», XI (1892), p. 2. sost. m. e f. inv. Membro dei 346: Sullo stesso principio si fonda la Wongaibon. fotoglittica o fotoplastica, detta an- 1961 ­GRADIT (senza fonte). che Woodburytipia dal nome di chi 3. agg. Dei Wongaibon. vi apportò maggiori perfezionamenti 1961 ­GRADIT (senza fonte) 1974(<) 1927 ­GRADIT (senza fonte) 2000 Paolo Mircea Eliade, Lo sciamanismo e le tecniche Morello, Amen fotografia, 1839–2000. Im­ dell’estasi, trad. it. di Julius Evola, riveduta magini e libri dall’archivio di Italo Zannier, e aggiornata da Franco Pintore, Roma, Edi- Milano–Palermo, Skira–Istituto Superiore zioni mediterranee, 1974, p. 150: un mago per la Storia della Fotografia, 2000, p. 48: www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 77

Nella seconda metà dell’Ottocento, ni), appese ad un sostegno da fili di ca- fino all’invenzione del retino - tipo napa come un grappolo. grafìco, si moltiplicano le invenzio- = Voce ingl. ‘id.’, comp. di wood ‘legno’ ni: la fotolitografìa, la fotogravure, la e chimes ‘suoni’. woodburytipia. (e) woodenite sost. f. Petr. Roccia (n) 2. Fotoriproduzione ottenuta eruttiva effusiva, costituita da augite con tale metodo. e olivina in una massa di fondo vetro- 1988 The pioneers of photography 1840–1900. The Robert Lebeck collection, sa, di colore scuro. a cura di Carlo Bertelli, Firenze, Idea bo- av. 1999 ­GRADIT (senza fonte) = Voce ingl. ‘id.’ (assente in OED, ma at- oks, 1988, p. 88: Woodburytipia da un testato almeno a partire dal 1914: cfr. «Pro- negativo su vetro al collodio umido ceedings of the Royal Society of Victoria», 240x190 mm 2008 Scorci improvvi­ XXVI (1914), p. 280); in GRADIT­ si dà si di altri orizzonti. Sguardi interculturali su come base Wooden, «nome di una località letterature e civiltà di lingua inglese, a cura dell’Australia» che però non sembra esistere. di Mario Faraone et alii, Morrisville, Lulu, Osservazioni: la reale consistenza del ter- 2008, p. 13: Non si conoscono Woo- mine in it. appare quantomeno dubbia: non dburytipie di dimensioni superiori ai è stato possibile rintracciarne alcuna attesta- zione. 25x35cm a causa della pressione ne- cessaria per l’impressione (la misura (S) woodhouseite sost. f. Mine­ normale è di 19,5x22,5). ral. Minerale molto raro, costituito = Comp. di Woodbury, cognome del fo- tografo inglese Walter Bentley Woodbury da fosfato e solfato basico di calcio (1834–1885), e –tipia. e alluminio, appartenente al sistema trigonale, incolore. (R) (S) wood–chimes sost. m. inv. 1961 ­GRADIT (senza fonte) 1995 In Mus. Strumento a percussione di ori- «Atti della Società toscana di scienze naturali gine giapponese, costituito da sezioni residente in Pisa», CII (1995), p. 87: Fan- di canne cave di varia lunghezza e di- no parte del gruppo della beudantite mensione appese a un sostegno, suo- alcune rare specie mineralogiche, tra nate con le dita o con un martelletto le quali la svanbergite e la woodhou- di legno. seite rinvenute anche in diverse loca- lità italiane 2010 In «Prie. Notiziario 1972 Enciclopedia della musica, Milano, di mineralogia ligure», settembre–dicembre Rizzoli, 1972, vol. VI, s.v.: I wood–chimes 2010, p. 82: Svanbergite e woodhousei- sono stati impiegati in composizioni te sono due fosfati compatibili con la musicali da L. Berio, A. Boucoure- chimica rilevata. chliev e da altri autori 1987 ­GRADIT = Deriv. di Woodhouse, cognome del (senza fonte) 2008 Sergio Prodigo, Viaggio naturalista americano Douglas Woodhouse nel mondo della musica. Teoria, strumenti, for­ (1888–1975), con –ite. me, storia e discipline, Roma, Armando, 2008, p. 113: il wood–chimes, di origine orien- (S) woodruffite sost. f. Mineral. tale, è costituito da una serie di canne Minerale molto raro di composizio- cave (di diverse lunghezze e dimensio- ne prossima a ossido idrato di zinco www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 78

e manganese, appartenente al sistema 1870 Enciclopedia di chimica scientifi­ tetragonale, di colore nero. ca e industriale, ossia Dizionario generale di chimica, vol. IV, Torino–Napoli, Unione ti- 1961 ­GRADIT (senza fonte) 2011 Matteo Boscardin et alii, I minerali nel Vi­ pografico–editrice torinese, 1870, p. 355: La centino. Aggiornamenti, località e nuove de­ woodwardite si può considerare come terminazioni, Montecchio Maggiore, Museo una varietà della medesima specie, di Archeologia e Scienze naturali G. Zannato, resa impura da idrato di allumina e da 2011, p. 63: woodruffite, idroeterolite. altre sostanze. Si trova in tenui con- = Deriv. di Woodruff, cognome dell’inge- crezioni botrioidali nella penisola di gnere americano Samuel Woodruff (1813– 1880), con –ite. Cornovaglia 1883 Antonio D’Achiardi, I Metalli. Loro minerali e miniere, Milano, Hoepli, 1883, vol. I, p. 312: la vudvardite (R) (S) woodsia sost. f., con l’ini- (Woodwardite) di Cornovaglia, che il ziale maiuscola. Bot. Genere di felce Pisani giudica la stessa cosa dell’eni- della famiglia delle Polipodiacee, dif- site dei medesimi luoghi 1917 In fusa nelle regioni fredde e coltivata «Atti della Accademia nazionale dei Lincei. come pianta ornamentale. Classe di Scienze fisiche, matematiche e natu- 1871 Teodoro Caruel, Statistica bo­ rali. Rendiconti», 1917, p. 491: Ricavando tanica della Toscana, ossia Saggio di studi da queste otto analisi di cianotrìchite sulla distribuzione geografica delle piante e di woodwardite i rapporti moleco- toscane, Firenze, Stab. Pellas, 1871, p. 89: I lari e disponendole in ordine ai valori generi italiani che mancano alla To- che in esse assume l’ossido di rame scana sono 4: Pilularia. – Struthiopte- in rapporto ai sequiossidi uguagliati ris. – Woodsia. – Woodwardia 1937 all’unità, si ottiene la seguente tabella EncIt, vol. XXXV, 1937, s.v. 1959 In «La 1961 ­GRADIT (senza fonte). ricerca scientifica. Rivista del Consiglio na- = Deriv. di Woodward, cognome del ge- zionale delle ricerche», XXIX (1959), p. 952: ologo inglese Samuel P. Woodward (1821– Ricerche sistematiche sul genere Wo- 1865), con –ite. odsia in Italia 1961 ­GRADIT (senza fonte). (S) word processing loc. sost. m. 2. Felce del genere Woodsia. inv. Inform. Insieme dei sistemi e dei 1961 ­GRADIT (senza fonte) 2013 processi di elaborazione elettronica di In www.actaplantarum.org., 15 marzo 2013: testi, videoscrittura. a prima vista ho pensato ad una Wo- 1979 ­GRADIT (senza fonte) 1981 odsia. In «L’Espresso», XXVII (1981), p. 124 (cfr. = Dal lat. scient. Woodsia, deriv. di Wo­ GRL, senza indicazione del fasc.): I sistemi ods, cognome del botanico inglese Joseph Word Processing WANG vi danno, è Woods (1776–1864). ovvio, tutto ciò che vi danno gli altri word processor 1986 Claudio Poz- (e) (R) (S) woodwardite (vudvar­ zoli, Come scrivere una tesi di laurea con il dite) sost. f. Mineral. Minerale mol- personal computer, Milano, Rizzoli, 1986, p. to raro, costituito da solfato di rame 37: Il word processing, elaborazione e alluminio, appartenente al sistema della parola, è stato (con la schedatura trigonale. elettronica) il primo tipo di automa- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 79

zione computerizzata a entrare negli spreadsheet, foglio o tabellone elet- uffici 2000 Storia della scrittura, Firen- tronico che dir si voglia, è senz’altro ze, Giunti, 2000, p. 90: La videoscrittura insieme al word processor il tipo di (o word processing, termine coniato software più venduto 1999 Bru- negli anni Sessanta) rappresenta l’e- no Fadini–Carlo Savy, Informatica per le voluzione tecnologica della macchina scienze umane, Milano, Franco Angeli, per scrivere, che ha soppiantato quasi 1999, p. 142: Un word processor [...] definitivamente 2016 Il lavoro dopo è un particolare “programma” det- il Novecento, a cura di Alessio Gramolati e to anche applicazione di un sistema Giovanni Mari, Firenze, Firenze University operativo [...] ed in quanto tale eredi- Press, 2016, p. 144: Aveva 2 MB di me- ta tutte le proprietà generali di dette moria, appena sufficienti per aprire applicazioni 2012 Francesco Barcel- i programmi di word processing del lona–Rita Laura D’Ecclesia, Fondamenti tempo. per il corso di abilità informatica, Torino, = Loc. ingl. ‘id.’, comp. di word ‘parola’ e Giappichelli, 2012, p. 59: Una delle pri- processing ‘elaborazione’. me applicazioni o software utilizzate dagli studenti o da un nuovo uten- (n) (R) (S) word processor loc. te del computer è l’editor di testo o sost. m. inv. Inform. Dispositivo elet- word processor. tronico per la videoscrittura. = Loc. ingl. ‘id.’, comp. di word ‘parola’ e 1981 In «L’Espresso», XXVII (1981), p. processor ‘elaboratore’. 124 (cfr. GRL, senza indicazione del fasc.): I sistemi Word Processing WANG vi (S) worgait sost. m. pl., spec. con danno, è ovvio, tutto ciò che vi danno l’iniziale maiuscola. Etnol. Tribù in- gli altri word processor 1982 In «Il digena australiana, stanziata nella Mondo», XXXIII (1982), p. 165 (cfr. GRL, zona occidentale della Terra di Ar- senza indicazione del fasc.): sarà possibile nhem. collegare e far parlare tra di loro siste- 1961 ­GRADIT (senza fonte) 1981 mi finora incompatibili, come i telex, Lessico universale italiano, vol. XXIV, i word processor, i computer 1986 Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, Claudio Pozzoli, Come scrivere una tesi di 1981, s.v. laurea con il personal computer, Milano, 2. sost. m. e f. inv. Membro dei Rizzoli, 1986, p. 37: Si dice che il word Worgait. processor non permette di fare altro 1961 ­GRADIT (senza fonte). che scrivere. Una macchina da scri- 3. agg. inv. Dei Worgait. vere di lusso. Non è del tutto vero: i 1961 ­GRADIT (senza fonte) 1977 suoi programmi permettono molti im- Ernesta Cerulli, Tradizione e etnocidio: i due pieghi standard per ufficio. poli della ricerca etnologica oggi, Torino, 2. Programma di videoscrittura, UTET, 1977, p. 160: uomini worgait, or- utilizzabile in personal computer o nati per un corrobori. altri dispositivi. = «Etnonimo» (GRADIT).­ 1984 ­GRADIT (senza fonte) 1992 In «Paesaggio urbano», n.s., I (1992), p. 127 (R) (S) workaround sost. m. inv. (cfr. GRL, senza indicazione del fasc.): Lo Inform. Metodo che permette di ov- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 80

viare ad errori di sistema senza risol- messa world car, una nuova generazio- verli, ma ottenendo ugualmente il ri- ne di vetture, cioè, di cilindrata molto sultato atteso. piccola e di carrozzeria limitata 1995 1997 Davide Lotti, Cambiamento e fat­ ­GRADIT (senza fonte) 2003 Gino Scotti, tore umano. La gestione del cambiamento Fiat, auto e non solo, Roma, Donzelli, 2003, p. nelle organizzazioni ad alta tecnologia, Mi- 109: Avviata la produzione della «Uno» lano, Franco Angeli, 1997, p. 116: È anche in India e firmato localmente un accor- interessante aggregare una tipologia do per una j/v controllata per un nuo- al baco [...] che dica se la soluzione vo stabilimento destinato a produrre è stata possibile con un workaround la world car 2015 In www.repubblica. (soluzione a livello applicativo) o se it, sez. Motori, 21 maggio 2015: Eccola: si non è stata possibile 1998 ­GRADIT parla tanto di world car, ossia un’auto (senza fonte) 2006 Roberto Abbate, Pro­ sola che vada bene per mezzo mondo grammare con XHTML, Milano, Fag, 2006, e finalmente ne vediamo un esempio p. 101: È per questo motivo, quindi, concreto. che all’interno di questo capitolo le = Loc. ingl. ‘id.’, comp. di world ‘mondo’ tabelle verranno presentato con il solo e car ‘automobile’. scopo di impaginazione dei dati: nes- sun espediente o workaround per la worldering sost. m. inv. Giro del realizzazione di layout. mondo compiuto con mezzi di fortu- = Voce ingl. ‘id.’, propr. ‘aggiramento’. na. 2000 ­GRADIT («in “L’Espresso”). (e) (S) work in (work–in) loc. sost. = Voce ingl. ‘id.’. m. inv. forma di sciopero che consi- Osservazioni: la voce dev’essere rarissi- ste nel presentarsi sul posto di lavoro ma in it.: non è possibile trovarne attestazio- senza però svolgere regolarmente le ni attraverso i motori di ricerca ad eccezio- proprie mansioni. ne di quella in «L’Espresso» che è alla base dell’accoglimento in GRADIT;­ in essa, si fa 1981 ­GRADIT (senza fonte) 1988 riferimento ad un uso incipiente («L’ultima In «Rivista di storia economica», IV (1988), mania è quella del “worldering”, il giro del p. 105 (cfr. GRL, senza indicazione del fa- mondo fatto in modo più o meno estremo. Il scicolo): Molte occupazioni di fabbrica neologismo è stato lanciato in Italia da Anto- e azioni di work–in, particolarmente nio Soccol, direttore del mensile “No limits”, intense nel 1971, qualche atto di sa- dedicato ai cultori delle discipline adrenali- botaggio. niche»: GRL, senza indicazione del fasc., = Loc. ingl. ‘id.’, comp. di work ‘lavoro’ p. 115) che poi non ha trovato conferma nei e in ‘dentro’. fatti.

(R) (S) world car loc. sost. f. inv. (R) (S) world music loc. sost. f. Autom. Modello di automobile pro- inv. Mus. Tendenza musicale svilup- gettato per essere prodotto e venduto patasi a partire dagli anni Ottanta, ca- in tutto il mondo. ratterizzata dalla fusione di elementi 1980 In «Epoca», XXXI (1980), p. 221 del pop o del rock con altri prove- (cfr. GRL, senza indicazione del fasc.): i nienti dalle culture tradizionali di tut- clienti stanno aspettando la tanto pro- to il mondo. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 81

1990 Artemy Troitsky, Tusovka. Rock e 1961 ­GRADIT (senza fonte) 1965 stili nella nuova cultura sovietica, trad. it. di Speranza Canevago–Bignami Moneta, Vincenzo Perna, Torino, EDT, 1990, p. 87: Gemmologia, Milano, Hoepli, 1965, p. 543: Dopo aver ascoltato questi dischi non Secondo lo Smith, il berillo rosa e c’è dubbio che la gamma stilistica dei incolore del Madagascar fu dal La- lavori di Kuriokhin è molto più ampia, croix denominato vorobyevite o wo­ visto che posseggono anche qualcosa robewite, ma tale nome era stato dato di world music e di teatro musicale da V.J. Vernadsky al berillo incolore 1991 ­GRADIT (senza fonte) 2004 Guido proveniente dagli Urali ed in memo- Michelone, Musica e media. Suoni moderni e ria di V.J. Vobyev [sic] (1875–1906). comunicazioni sociali, Milano, ISU Univer- Il Dana però indica come morganite sità Cattolica, 2004, p. 297: tanto i musi- o vorobyevite soltanto il berillo rosa cologi quanto i critici distinguono per 1974 Mario Soldati, Lo smeraldo, Milano, comodità il fenomeno World music in Mondadori, 2008, p. 273: Ma le alette non sei grandi aree geografiche: il Nord si trovano mai, mai, nelle pietre del Europa; il Mediterraneo e il Maghreb; gruppo dei Berilli, a cui appartiene la l’Africa; l’Asia e l’Oceania; il Nord Morganite o Vorobyevite, l’Acqua- America; l’America Latina 2015 marina 1981 Lessico universale italia­ Marcella Russano, Nero a metà. Pino Da­ no, vol. XXIV, Roma, Istituto della Enciclo- niele, storia di una straordinaria rivoluzio­ pedia italiana, 1981, s.v. ne blues, Milano, Rizzoli, 2015, ed. digitale: = Deriv. di Worobew o Vorobyev, trascri- L’intento principale della world mu- zioni del cognome del cristallografo russo sic, che si sviluppa prevalentemente V.J. Vorob’ev, con –ite. Osservazioni: la variante vorobyevite è negli anni Ottanta, è quello di portare indicata come forma secondaria, oltreché in nel nostro mercato discografico musi- ­GRADIT, nel Lessico universale italiano. che tradizionali delle etnie più dispa- rate per far sì che non vadano perdute. (R) (S) worora sost. m. pl., spec. = Loc. ingl. ‘id.’, comp. di world ‘mondo’ con l’iniziale maiuscola. Etnol. Tribù e music ‘musica’. indigena australiana stanziata nella zona nordoccidentale del Kimberley. world song loc. s. m. e f. inv. Mus. 1956 In «Studi e materiali di storia delle Canzone scritta nello stile della world religioni», XXVII (1956), p. 64: Lo stesso music. fatalismo e pessimismo degli Unam- 2004–2005 ­GRADIT (senza fonte). bal lo ritroviamo fra gli attigui Un- = Loc. ingl. ‘id.’, comp. di world ‘mondo’ e song ‘canzone’. garinyin e Worora 1961 ­GRADIT Osservazioni: la reale consistenza del ter- (senza fonte) 2004 Vittorio Lanternari, La mine in it. appare quantomeno dubbia: non grande festa. Vita rituale e sistemi di produ­ è stato possibile rintracciarne alcuna attesta- zione nelle società tradizionali, Bari, Dedalo, zione. 2004, p. 171: Fra ottobre e novembre nel Kimberley le tribù degli Unga- (e) (S) worobewite (vorobyevite) rinyin, Worora, Unambal, eseguono sost. f. Mineral. Varietà di berillo ric- quella saliente operazione cultuale. ca di litio e di cesio, più nota come 2. sost. m. e f. inv. Membro dei morganite. Worora. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 82

1961 ­GRADIT (senza fonte). costruttore 1980 ­GRADIT (senza fon- 3. agg. Dei Worora. te) 1999 Andrea Frova, Fisica nella mu­ 1954 Vinigi Grottanelli–Tullio Tentori, I sica, Bologna, Zanichelli, 1999, p. 534: tale primitivi, oggi, Torino, Edizioni Radio italia- modo di registrazione offre notevoli na, 1954, p. 47: Donne Worora che fila- vantaggi rispetto a quello analogico no peli di canguro per farne cordicelle finora descritto: bassa distorsione, as- 1961 ­GRADIT (senza fonte). senza di wow e flutter. (n) 4. sost. m. inv. Lingua parlata = Voce ingl. ‘id.’, di natura onomatopei- dai Worora. ca. 1963(<) Carlo Tagliavini, Introduzione alla glottologia, vol. II, Preliminari fonetici, (e) (R) (S) wratten sost. m. inv., preliminari morfologici, Bologna, Patron, spec. con l’iniziale maiuscola. Filtro 1963, p. 212: nel Worora (Australia ottico di gelatina o di vetro, dotato di Nord–occidentale) abbiamo: narendu un coefficiente di trasparenza che va- “noi due, incl (= io e te)” 1970 In ria a seconda del tipo. «Studi e saggi linguistici», X (1970), p. 119: Nelle lingue australiane la distinzio- 1913 In «Annali di botanica», XI ne tra inclusivo ed esclusivo è non (1913), p. 430: Però consiglio special- solo nel plurale, ma anche nel duale mente i principianti a non ricorrere a e nel triale: ad esempio nel Worora ricerche spettroscopiche un po’ noio- (Australia Nord–occ.) 2009 XXI Se­ se e qualche volta errate e cerchino di colo. Comunicare e rappresentare, Roma, sopportare la spesa, certo non molto Istituto della Enciclopedia Italiana, 2009, s.v. elevata, per l’acquisto dei filtri Wrat- Lingue a rischio di estinzione: Agli albori ten 1950 In «Alluminio», XIX (1950), p. del nuovo secolo numerose sono le 531: filtro Wratten A+B per luce rossa lingue aborigene australiane a forte 1994 ­GRADIT (senza fonte) 1999 Gian rischio di estinzione: si ricordano qui, Maria Corazza–Sergio Zenatti, Dentro la te­ tra le altre [...], il worora, lo yawa- levisione. Strumenti, tecniche e segreti della rawarga, lo yawuru, lo yinggarda e lo TV, Roma, Gremese, 1999, p. 123: Ogni yir–yoront. casa produttrice impiega una deno- = «Etnonimo» (GRADIT).­ minazione diversa per i propri filtri, che non sempre richiama il valore in (R) (S) wow sost. m. inv. Nelle Mired; la più nota è la designazione riproduzioni acustiche su disco o su Wratten, che impiega un numero ed nastro magnetico, disturbo dovuto a eventualmente una o due lettere. irregolarità della velocità di scorri- = Voce ingl., nome commerciale, dal co- mento del supporto su cui è registrata gnome dell’inventore, l’inglese Frederik C. la pista sonora, rispetto all’elemento L. Wratten (1840–1926). di lettura. 1973 In «Discoteca alta fedeltà», XIV (e) (S) write–off (write off) sost. (1973), p. 176 (GRL, senza indicazione del m. inv. Rag., econ. Procedimento fasc.): Riteniamo opportuno mettere in contabile che consiste nello spostare risalto che il wow e il flutter si pre- dall’attivo alle perdite un credito di- sentano inferiori ai dati specifici del venuto non più esigibile. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 83

1990 ­GRADIT («in “Il Mondo”») hanno comunque un inventario vo- 1997 Giuseppe Leuzzi, Mediobanca Edi­ calico più ricco di quello del cinese tore. Poteri di fine millennio, Roma, Seam, mandarino che comprende solo cin- 1997, p. 175: Le crisi acute hanno anche que fonemi vocalici. il vantaggio di facilitare la flessibilità, = Dal cin. wú ‘id.’. attraverso le valvole delle dimissioni di aziende, i write–off, e delle ristrut- (e) (R) (S) wulfenite sost. f. Mine- turazioni del personale 2012 Dizio­ ral. Minerale costituito da molibdato nario di Economia e Finanza, Roma, Istututo di piombo, appartenente al sistema della Enciclopedia Italiana, 2012, s.v.: Can- tetragonale, di colore giallo o aran- cellazione di un credito dall’attivo di cione; importante per l’estrazione del stato patrimoniale di un’impresa, in molibdeno, è presente nella zona di quanto non più esigibile a fronte del- ossidazione dei giacimenti di piombo la manifesta inadempienza del credi- e zinco. tore di onorare il proprio debito nei 1857 Innocenzo Malacarne, Manuale confronti della stessa. A seguito del- di mineralogia, Milano, Battezzati, 1857, p. la loro cancellazione, questi crediti 582: Molibdato di piombo (Piombo inesigibili generano perdite a carico giallo, melinosio da melinos, wulfe­ dell’azienda che procede al write off. nite [...]) 1875 ­GRADIT (senza fon- = Voce ingl., ‘id.’, propr. ‘cancellazione, te) 1939 In «Periodico di Mineralogia», X depennamento’. (1939), p. 5 (cfr. GRL, senza indicazione del fasc.): appare evidentissima la esisten- (e) (R) (S) wu (wù) sost. m. inv. za dell’asse polare nella wulfenite, Ling. Gruppo di dialetti cinesi parlati la quale quindi deve essere ora sicu- nella parte inferiore della vallata dello ramente ritenuta come appartenente Yangtze Kiang. alla classe piramidale 1999 I musei 1949–1951 In «Atti della Accademia scientifici dell’Università di Napoli Federi­ ligure di scienze e lettere», VI, VII o VIII co II, a cura di Arturo Fratta, Napoli, Fede- (1949, 1950 o 1951), p. 19: (cfr. GRL, da cui riciana editrice universitaria, 1999, p. 135: non si ricava l’annata): oltre al cantone- non passano inosservati i campioni di se, che può dirsi musicale, e ai dialetti wulfenite raccolti a Bleiberg, in Ca- parlati dagli Hakka che hanno dato rinzia. un contributo così notevole all’emi- = Deriv. di Wulfen, cognome del botanico grazione, si registrano i dialetti Wu e geologo austriaco Franz Xaver von Wulfen 1952 Mario A. Pei, La meravigliosa storia (1728–1805) con –ite. del linguaggio, trad. it. di Emilio G. Peruz- zi, Firenze, Sansoni, 1952, p. 231: Gli altri (R) (S) würm sost. m. inv., spec. centocinquanta milioni parlano dia- con l’iniziale maiuscola. Geol. L’ul- letti molto diversi, di cui i principali timo periodo glaciale del Neozoico, sono il cantonese, il wu di Sciangai anche chiamato Würmiano. e il min 1973 ­GRADIT (senza fonte) 1897 In «Bullettino di paletnologia italia- 1994 In «Studi italiani di linguistica teorica na», XXIII (1897), p. 40: Questo animale ed applicata», XXIII (1994), p. 43 (cfr. GRL, è quasi sempre dominante nelle faune senza indicazione del fasc.): I dialetti wù del Würm antico dell’Italia meridio- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 84

nale 1911 In «Atti della Società italiana va una valle di una certa importanza per il progresso delle scienze», IV (1911), p. collegata con quella dell’Arno, nella 248: Questa tavola vi offre l’estensio- quale il ghiacciaio wurmiano si è in- ne dei ghiacciai nell’ultimo e meglio sinuato 1961 ­GRADIT (senza fonte) conosciuto periodo di glaciazione, 1992 In «Bollettino del Comitato glaciolo- distinto dai sullodati glacialisti col gico italiano», XV (1992), p. 65 (cfr. GRL, nome di Würm 1961 ­GRADIT (senza senza indicazione del fasc.): La carenza di fonte) 2014 Le sculture di Mont’e Pra­ sondaggi abbastanza profondi e ben ma, vol. I, Contesto, scavi e materiali, a cura descritti sulla bassa Piana del Sarno di Marco Minoja e Alessandro Usai, Roma, non consente di precisare con attendi- Gangemi, 2014, p. 25: nelle fasi iniziali della decisa regressione marina rela- bilità la posizione raggiunta dalla co- tiva all’ultima fase climatica glaciale sta nel corso della prima regressione del Pleistocene superiore (Würm). würmiana. = Voce ted. ‘id., dal nome di un fiume del- = Deriv. di würm con –iano. la Baviera. Osservazioni: la grafiawürmiano , omessa in ­GRADIT, stando alle attestazioni reperibi- li in GRL appare prevalente. (e) (R) (S) würmiano (wurmiano) sost. m., spec. con l’iniziale maiusco- (e) (R) (S) wyandotte sost. f. inv., la. Geol. L’ultimo periodo glaciale spec. con l’iniziale maiuscola. Zoot. del Neozoico, anche chiamato Würm. Razza di polli di origine americana, 1908 Giuseppe Sergi, Europa: l’origine dei popoli europei e loro relazioni coi popoli buona produttrice di carne e di uova. d’Africa, d’Asia e d’Oceania, Torino, Bocca, 1905 Ferruccio Faelli, Animali da cor­ 1908, p. 221: incomincia il quaterna- tile. Polli, faraone, tacchini, fagiani, anitre, rio medio che comprende il Würm- oche, cigni, colombi, tortore, conigli, cavie, iano 1938 Comptes rendus du Congrès furetto, Milano, Hoepli, 1905, p. XIX: Raz- international de géographie. Amsterdam za Wyandotte e razza Plymouth Roch 1938, Leiden, Brill, 1938, p. 200: i ripani ca 1930 Federico Clementi, Corso comple­ [sic] sono attribuiti rispettivamente to di pollicoltura famigliare e industriale, al Mindeliano, Rissiano e Würmiano Catania, Battiato, 1930? (cfr. SBN), p. 59: 1961 ­GRADIT (senza fonte) 2003 Fabri- WYANDOTTE –Trae il nome da una zio Fabbri, Porto Marghera e la Laguna di antica tribù indiana – estintasi fra il Venezia: vita, morte, miracoli, Milano, Jaca 1877 e il 1883 – perché allevata nella Book, 2003, p. 13: Nel corso dell’ulti- regione in cui questa risiedeva. Non ma glaciazione del Wurmiano, circa se ne ha alcuna traccia prima del 1873 20.000 anni fa, gran parte delle acque 1961 ­GRADIT (senza fonte) 2010 Sergio si immobilizzarono nei ghiacci deter- Abram, Animali da cortile. Galline ovaiole, minando l’arretramento della linea di polli, piccioni, faraone, anatre, oche, tacchi­ costa del Mar Adriatico fino ad Anco- ni, conigli, Castelnuovo del Garda, Edizioni na. del Baldo, 2010, p. 49: Dopo l’attribu- 2. agg. Relativo a tale periodo. zione di diversi nomi, fu chiamata 1927 In «Bollettino del Servizio geo- Wyandotte, nome derivato dall’omo- logico d’Italia», LII (1927), p. 34: esiste- nima tribù pellerossa. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 85

2. sost. m. e f. inv. Esemplare di 1918 In «Atti della Reale Accademia tale razza. economico–agraria dei Georgofili di - Fi 1892 In «L’Agricoltura italiana», XVIII renze», n.s., XV (1918), p. 29 (GRL. senza (1892), p. 619: Le Wyandotte e le Lan- indicazione del fasc.): Roger C. Wells, gshan avevano a quell’epoca la parte nel 1916, trattando una lava leucitica posteriore del loro corpo coperta di americana, la Wyomingite, con alumi- lanuggine 1933 In «Clinica veterinaria. te, rendeva solubile nell’acqua il 55% Rassegna di polizia sanitaria e di igiene», LVI della potassa che conteneva 1934 (1933), p. 412: Sebbene il metodo clas- EncIt, vol. XXI, 1934, s.v. leucitiche, roc­ sico consigli di destinare alla ripro- ce: L’americana Wyomingite è una duzione le galline del secondo anno leucitite delle “Leucite Hills” (Wyo- di fetazione, l’esperienza conferma il ming) caratterizzata da fenocristalli vantaggio, almeno per le Wyandotte, di flogopite 1961 ­GRADIT (senza della incubazione delle uova delle fe- fonte) 1981 Lessico universale italiano, tatrici di primo anno 1961 ­GRADIT vol. XXIV, Roma, Istituto della Enciclopedia (senza fonte). italiana, 1981, s.v. = Voce ingl. ‘id.’, dal nome di una popo- = Deriv. di Wyoming, nome di uno stato lazione irochese. degli USA, con –ite. Osservazioni: nell’accezione 2 il ­GRADIT registra il solo uso maschile; appa- re invece più comune quello femminile, dato (R) (S) wyulda sost. f., con l’ini- che il riferimento è di solito alle galline, non ziale maiuscola. Zool. Genere della ai polli. sottofamiglia dei Falangerini diffuso nell’Australia occidentale wyartite sost. f. Mineral. Minerale 1946 Giuseppe Cei, Gli animali sulle molto raro, radioattivo, costituito da terre e negli oceani. La distribuzione geogra­ carbonato basico idrato di uranile, ap- fica delle attuali faune continentali, insulari partenente al sistema rombico, di co- e marine, Firenze, La Nuova Italia, 1946, p. lore nero violaceo. 266: Ricorderemo anzitutto i Falangisti 1967 ­GRADIT (senza fonte). o «Opossum» (Trichosurus, Wyulda) = Deriv. di Wyart, cognome del mineralo- con almeno una decina di specie e sot- gista francese Jean Wyart (1902–1992), con tospecie nell’intera Australia, partico- –ite. larmente in Tasmania, nel Queensland, Osservazioni: la reale consistenza del ter- mine in it. appare quantomeno dubbia: non nella Nuova Galles del Sud, e gli Pseu- è stato possibile rintracciarne alcuna attesta- dochirus 1967 ­GRADIT (senza fonte). zione. 2. Mammifero del genere Wyulda. 1967 ­GRADIT (senza fonte). (R) (S) wyomingite sost. f. Petrol. = Voce del lat. scient., di etimologia in- Varietà di leucite. certa. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 86

2.2. Lettera X (parziale: XI–XI- di locutori) è la varietà Xiang, diffusa LOFITO), di Gianluca Biasci nello Húnán. Al proprio interno si di- stinguono alcuni dialetti assai conser- Abstract: The article presents a collec­ vativi, che mantengono quindi tratti tion on historical principles of entries that arcaici 2010 Wikipedia, disponibile in are mainly of cultured origin and belong to Internet all’indirizzo https://it.wikipedia.org/ different scientific languages (above all med­ wiki/Lingua_xiang: La lingua xiāng [...], icine, chemistry, mineralogy, zoology, and anche conosciuta come sionglish, hu- botany). Moreover, it provides much orig­ inal linguistic data such as new meanings nanese, o hsiang, è una lingua cinese or backdatings, also showing how some of parlata in Cina. the words accepted by De Mauro’s Grande = Dal cin. Xiang, nome di un fiume che dizionario italiano dell’uso lack circulation scorre nei territori in cui si parlano dialetti in the Italian language. xiang.

(R) (S) xiang sost. m. inv. Ling. (R) (S) xielide sost. m., con ini- Gruppo di dialetti della famiglia ziale maiuscola. Entom. Famiglia di sino–tibetana parlati da quasi cin- insetti appartenente al sottordine dei quanta milioni di persone nella pro- Sinfiti. vincia cinese dello Hunan e in alcune 1888 Adolfo Targioni Tozzetti, Rela­ regioni limitrofe. zione intorno ai lavori della R. Stazione di entomologia agraria di Firenze per gli anni 1993 In «L’Universo», LXXIII (1993), 1883–84–85, Firenze, Tipografia dell’Arte p. 603: il gan incentrato nello Jiangxi e della Stampa, 1888, p. 377: Della famiglia, lo xiang nello Hunan, lingue di zone così composta, rimangono escluse le rurali prive di centri prestigiosi e per- sotto–fam., o tribù dei Cefidi, Xielidi, ciò più esposte all’erosione da parte di Westwood, come quella dei Siricidi del putonghua av. 1999 ­GRADIT di Curtis, diventate oggi famiglie di- (senza fonte) 2010 Wikipedia, disponibile stinte 1966 Giuseppe Scortecci, Animali. in Internet all’indirizzo https://it.wikipedia. Come sono, dove vivono, come vivono, vol. II, org/wiki/Lingua_xiang: Lo xiang è parla- Bergamo, Bolis, 1966: XIELIDI Gli Xie- to nella provincia del Hunan. lidi hanno antenne che valgono a ca- (n) 2. agg. inv., anche con iniziale ratterizzarli nettamente. Sono lunghe, maiuscola. Ling. Relativo ai dialetti con il terzo segmento slanciatissimo xiang. un po’ appiattito, misurante quanto o 1996 Studi in onore di Lionello Lanciotti più di tutti gli altri posti distalmen- (a cura di Sandra Marina Carletti–Maurizia te che sono piccoli e spesso in buon Sacchetti–Paolo Santangelo), vol. III, Na- numero 1967 ­GRADIT (senza fonte) poli, Istituto universitario Orientale, 1996, 1976 In «Bollettino della Società entomolo- p. 1180: Dialetti Xiang o Hunan (gran gica italiana», CVIII (1976), p. 53: I Panfi- parte dello Hunan) 2004 Chiara Ghez- zi–Federica Guerrini–Piera Molinelli (a cura lidi sono considerati Sinfiti primitivi, di), Italiano e lingue immigrate a confronto. in cui è evidente la parentela con la Riflessioni per la pratica didattica, Perugia, più antica fra le famiglie attuali di Guerra, 2004, p. 129: Quarta per peso Imenotteri, quella degli Xielidi (Xye­ percentuale (4,8%, circa 48 milioni lidae) 2007 In «Il Naturalista siciliano», www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 87

XXXI (2007), p. 70: I reperti di Xielidi Osservazioni: la parola deve essere molto noti per le regioni centro–meridionali rara: i due esempi riportati sono i soli in lin- gua it. che abbiamo potuto reperire. e per le isole italiane sono estrema- mente esigui e riguardano l’Abruzzo (e) (R) (S) xifia sost. m., con ini- (L’Aquila), la Puglia (Lesina) [...], la ziale maiuscola. Ittiol. Genere di pe- Calabria (Sila) [...] e la Sicilia (Etna). sci della famiglia degli Xifidi, cui 2. sost. m., spesso con iniziale ma- appartiene unicamente il pesce spada. iuscola. Entom. Insetto appartenente 1967 ­GRADIT (senza fonte). alla famiglia degli Xielidi che vive su 2. (anche xiphia) sost. m. e f., talo- pini e altre conifere. ra con iniziale maiuscola. Ittiol. Pesce 1967 ­GRADIT (senza fonte) 1978 del genere Xifia, detto comunemente In «Redia», LXI (1978), p. 110: si può ben pesce spada. pensare che entrambe le conifere [Pi­ 1562 (nella forma xiphia e al f.) nus nigra e Pinus silvestris] siano uti- Giovanbattista Porta, De i miracoli et mara­ lizzate dallo Xielide, senza escludere vigliosi effetti dalla natura prodotti, Vene- che eventualmente altri pini fungano zia, appresso Lodovico Avanzo, 1562, p. 14: da ospiti 1999 In «Bollettino della So- V’è uno vermicello in mare, il quale cietà entomologica italiana», CXXXI (1999), si chiama tafano, simile al scorpio- p. 42: Le piante ospiti note di questo ne, della grandezza del ragno, il qua- Xielide afferiscono ai Pinus del grup- le s’attacca sotto la branca, et pun- po nigra. ge il tonno, et la xiphia, di maniera = Dal lat. scient. Xyelĭdae, deriv. del che qualche volta saltano per il gran nome del genere Xyela, a sua volta deriv. del dolore dentro de navili 1728 Op- gr. ksuḗlē. piano, Della pesca ê della caccia. Tradotto dal grêco e illustrato con varie Annotazioni (S) xifengite sost. f. Mineral. Raro da Antôn Maria Salvini, Firenze, Stamperia minerale di siliciuro di ferro di origi- Reale appresso il Tartini e ’l Franchi, 1728, pp. 304–305: L’Ippuro contra ’l pesce ne meteorica che cristallizza nel siste- Spada, ô Xifia 1816 François Char- ma esagonale. les Hugues Laurent Pouqueville, Viaggio in 1984 ­GRADIT (senza fonte) 1992 Morea a Costantinopoli ed in Albania [...] In «Natura. Rivista di Scienze naturali», negli anni, 1798, 1799, 1800 e 1801, trad. LXXXIII–LXXXIV (cfr. GRL, che non spe- it. (dal fr.) di Francesco Contarini, tomo III, cifica il n. del vol.) (1992), p. 37: xifengite Milano, Sonzogno, 1816, pp. 165–166: Vo- xifengite 2014 Wikipedia, disponibile in lendo noverare i pesci e le conchiglie Internet all’indirizzo https://it.wikipedia.org/ ci entrerà il rombo, lo sgombro [...], la wiki/Xifengite: La xifengite (Fe5Si3) è palamida, lo xifia 1820 Bernard Ger- un minerale metallico di origine me- main de Lacépède, Le opere di Buffon nuova­ teorica descritto nel 1984 ed approva- mente ordinate ed arricchite [...] dal Conte di to dall’IMA. Lacépède, trad. it. (dal fr.) non indicata, vol. XXVII, Venezia, Al negozio di libri all’Apol- = Deriv. di Xifeng(kon), nome di un pas- saggio nella Grande Muraglia Cinese vicino lo, 1820, p. 172: Questo pesce [l’anarico alla località in cui è stato trovato per la prima lupo] può vantaggiosamente figurare volta il minerale, con –ite. allato del xifia, e per la sua forza, e www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 88

per la sua grandezza 1874 In «Studi 1820 Bernard Germain de Lacépède, Le filologici, storici e bibliografici», VII (1874), opere di Buffon nuovamente ordinate ed ar­ p. 440: Lo Xifia a brani fan con grande ricchite [...] dal Conte di Lacépède, trad. it. (dal fr.) non indicata, vol. XXXII, Venezia, festa, / E alle squartate membra ar- Al negozio di libri all’Apollo, 1820, p. 256: denti rovi / Altri soppone, altri a vuo- Genere Xifidria; Xyphidria: Antenne tar la cesta / De’ cereali doni intento seriche: articolazioni in moltissimo trovi 1926 La Scuola classica di Cre­ numero. Non labbro superiore appa- mona. Annuario del R. Liceo–ginnasio “Da­ rente. Mandibole corte, grosse, den- niele Manin”, Cremona, Unione tipografica tate. Corpo stretto, lungo. Addomine cremonese, 1926, p. 48: sul verde prato conico, con l’estremità superiore ter- s’imbandisce il banchetto, con cui si minata in punta. Zampe corte 1849 festeggia la pesca dello Xifia 1967 (nella forma sifidria) Dizionario delle ­GRADIT (senza fonte). Scienze naturali, compilato da varj professo­ = Dal lat. scient. Xiphĭas, dal gr. ksiphías ri del giardino del Re e delle principali scuo­ ‘pesce spada’. le di Parigi, trad. it. (dal fr.) non indicata, vol. Osservazioni: la parola nell’ultimo secolo XX, Firenze, Batelli e Comp., 1849, p. 55: sembra uscita dall’uso, soppiantata eviden- temente da pesce spada. Se ne trovano solo sifidria, Xiphidria. (Entom.) Nome attestazioni con funzione di cit. di testi pre- di un genere d’insetti stabilito da La- novecenteschi. treille per collocarvi alcuni imenotteri della famiglia degli uropristi, situati xifidiottero sost. m., con inizia- dapprima con gli uroceri e coi sireci, le maiuscola. Ornit. Genere di uc- indicati poi sotto il nome d’Hybono­ celli della famiglia dei Caradridi tus da Klug 1875 Marco Antonio Ca- (­GRADIT). nini, Dizionario etimologico dei vocaboli ita­ 1967 ­GRADIT (senza fonte). liani di origine ellenica con raffronti ad altre 2. sost. m. Ornit. Uccello del ge- lingue, Torino, Unione Tipografico–Editrice Torinese, 1875, p. 1029: Xifidria – da xì– nere Xifidiottero, con uno sprone al fos spada e ydr–ìa urna – gen. d’ins. margine inferiore dell’ala, diffuso a imenopt., fam. siricidi; forniti di un sud del Sahara (­GRADIT). succhiello robusto e sempre sporgen- 1967 ­GRADIT (senza fonte). te, posto in una specie di urna forma- = Dal lat. scient. Xiphidioptĕrus (­GRADIT). ta da due laminette 1967 ­GRADIT Osservazioni: la reale circolazione del (senza fonte). termine appare molto dubbia: un’indagine 2. (xifidri, grafia xifidrj nell’unico condotta a partire dai consueti motori di ri- es. trovato) sost. m. Entom. Insetto cerca, comprese le possibili var., ha permesso appartenente al genere degli Xifidria. di appurare che la parola è presente solo nel 1820 Bernard Germain de Lacépède, Le Dizionario italiano Olivetti, che riproduce il opere di Buffon nuovamente ordinate ed ar­ ­GRADIT. ricchite [...] dal Conte di Lacépède, trad. it. (dal fr.) non indicata, vol. XXXII, Venezia, (e) (R) (S) xifidria (sifidria) sost. Al negozio di libri all’Apollo, 1820, p. 96: m., con l’iniziale maiuscola. Entom. i xifidrj soggiacciono alla loro meta- Genere di insetti della famiglia degli morfosi nelle legna 1967 ­GRADIT Xifidridi. (senza fonte). www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 89

= Dal lat. scient. Xiphydrĭa, dal gr. ksi­ zati allo stadio larvale (con una sola phúdrion ‘piccola spada’. eccezione, rappresentata dagli Orus- Osservazioni: per quanto riguarda il gene- sidi, parassitoidi di coleotteri xilofa- re grammaticale, si può rilevare che l’indica- gi); le larve cruciformi e molto simili zione del GRADIT­ («sost. f.») per il genere di insetti non ha trovato conferma nella do- ai bruchi dei Lepidotteri, possono [...] cumentazione restituita dai motori di ricerca. svilupparsi entro i tessuti parenchi- Nel caso del nome dell’insetto, invece, ab- matici e di conduzione delle piante biamo trovato un’unica attestazione, che dif- ospiti (Siricidi, Xifidridi, Cefidi, talu- ferisce dalla forma offerta dal ­GRADIT. In ni Tentredinidi tra cui le Oplocampe generale, osserviamo che nell’ultimo secolo il termine è introvabile. Inoltre, confrontando e svariate forme con larve minatrici) tra di loro le definizioni lessicografiche (pres- 2011 In «Quaderni conservazione Habitat», soché tutte le attestazioni rinvenibili in Rete VI (2011), p. 15: Nell’ordine degli ime- provengono da repertori lessicografici: segno notteri esistono specie, appartenenti di scarsissima circolazione reale del termine alle famiglie dei siricidi e xifidridi, fra gli entomologi), si ha l’impressione di no- tevole confusione sul piano terminologico e che allo stadio larvale si nutrono di descrittivo, con probabile identificazione di xilema. insetti diversi con lo stesso nome o sue var., 2. sost. m. Entom. Insetto della date anche le incertezze classificatorie che famiglia degli Xifidridi le cui larve interessarono i Xiphydria. Un’idea di tale varietà si può ricavare dal seguente passo sono xilofaghe (­GRADIT). delle Opere di Buffon, cit., p. 121: «Il nostro 1967 ­GRADIT (senza fonte). collega Jurine ne forma il suo genere uroceri (n) 3. agg. Entom. Relativo alla fa- ed il dottor Klug, quello d’ibonoto. Linneo e miglia degli Xifidridi. Fabricius, collocavano tali insetti con i sirex. 2009 Forum Entomologi italiani, dispo- Noi abbiamo presentato, nell’articolo pamfi- nibile in Internet all’indirizzo http://www.en­ lio, le differenze generiche di tali insetti, dei tomologiitaliani.net/public/forum/phpBB3/ cefui, e dei xifidrj». viewtopic.php?f=370&t=26485: un altro (R) (S) xifidride sost. m. plur., con xilofago presente in zona con una po- iniziale maiuscola. Entom. Famiglia polazione abbondante è l’imenottero di insetti del sottordine dei Sinfiti. xifidrideXiphydria prolongata. 1960 Giuseppe Scortecci, Insetti. Come = Dal lat. scient. Xiphydriĭdae. sono, dove vivono, come vivono, vol. II, Milano, Labor, 1960, p. 779: Gli Xifi- (e) (R) (S) xifonite (xiphonite) dridi sono diffusi in tutto il mondo sost. f., Mineral. Minerale di colo- all’infuori del Continente nero, e rap- re giallo intenso, vitreo o resinoso, presentati anche in Italia; le loro larve aghiforme, rinvenuto nelle cavità del scavano gallerie nel legno di piante complesso vulcanico dell’Etna. eterogenee, ad esempio nelle betulle, 1893 (nella forma xiphonite) In nei salici, nei pioppi, negli aceri, nel- «Atti e Rendiconti della Accademia di Scien- ze letterarie e Belle Arti di Acireale», V le querce 1967 ­GRADIT (senza fonte) (1893), p. 55: Su la Xiphonite, nuovo 1996 In «Bollettino della Società ticinese di anfibolo dell’Etna 1913 Nuova en­ Scienze naturali», LXXXIV (1996), p. 52: ciclopedia di chimica scientifica, tecnologi­ Da un punto di vista ecologico, i Sin- ca ed industriale, diretta da Icilio Guareschi, fiti sono fitofagi più o meno specializ- vol. IX, Torino, Unione Tipografico–Editri- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 90

ce Torinese, 1913, p. 268: La xifonite, di svolta a partire dai consueti motori di ricer- incerta composizione, è un anfibolo ca, comprese le possibili var., ha permesso proveniente dall’Etna 1957 ­GRADIT di appurare che la parola è presente solo nel Dizionario italiano Olivetti, che riproduce il (senza fonte) 2019 (nella forma xiphonite), ­GRADIT. Piazza Grande, disponibile in Internet all’in- dirizzo https://piazzagrandeblog.wordpress. com/2019/07/24/la–passione–di–biancavil­ (S) xifosura sost. f. Zool. Artro- la–intervista–al–professor–enrico–ciliber­ podo del genere Limulo. to–per–chiarire–il–fenomeno–fluoro–ede­ 1829 ­GRADIT (senza fonte) 1875 nite–il–minerale–cancerogeno–di–monte– Angelo Camillo De Meis, I tipi animali, parte calvario/: prima della Seconda Guerra II, Bologna, Giacomo Monti, 1875, p. 1068: Mondiale il mineralogista Catanese Il Pecilopode ebbe anche il nome di Di Franco aveva pubblicato sul bol- Xifosura. lettino dell’accademia Gioenia una = Dal lat. scient. Xiphosūra. monografia su tutti i minerali dell’E- Osservazioni: la parola deve essere molto tna allora conosciuti, nella quale fa rara: l’unica occorrenza restituita dai motori riferimento alla Fluoroedenite come di ricerca è quella qui riprodotta. Xiphonite e, a sua volta, richiama l’o- pera di Platania, studioso dell’800. (R) (S) xifosuride sost. m., spes- = Deriv. del gr. Ksiphonía, it. Xifonia, so con iniziale maiuscola. Zool. Fa- nome di una mitica colonia greca presso Ca- tania nei cui paraggi è stato rinvenuto il mi- miglia di artropodi della classe degli nerale, con –ite. Xifosuri. Osservazioni: quasi tutti le attestazio- 1944 Antonio Pensa, Trattato di embrio­ ni della parola disponibili in Rete rinviano logia generale, Milano, Garzanti, 1944, p. all’es. del 1893 qui riprodotto, concernente il 115: Una derivazione secondaria del titolo di un articolo del geologo catanese Ga- etano Platania, che può anche essere conside- tessuto di carattere mesenchimatico rato l’onomaturgo di xiphonite. Una possibile dal mesoblasto [...] è stato osservato spiegazione della rarità del termine riguarda in irudinei, in nemertini, in briozoi il fatto che la xifonite potrebbe essere stata confusa con altri minerali, per es. alcuni del endoprocti, in xifosuridi ecc. 1966 gruppo delle orneblenda oppure con la fluo- Giuseppe Scortecci, Animali. Come sono, ro–edenite. dove vivono, come vivono. Animali inferiori, Bergamo, Bolis, 1966, p. 693: Xerobdelli- xiforanfo sost. m., con iniziale di 252; Xifosuri 277, 279; Xifosuri- maiuscola. Ittiol. Genere di pesci del- di 279; Xilopagurus 416; Xiphosura la famiglia dei Caracidi (GRADIT).­ polyphemus 279 1967 ­GRADIT (sen- 1967 ­GRADIT (senza fonte). za fonte) 2007 Wikipedia, disponibile in 2. sost. m. Ittiol. Pesce predatore Internet all’indirizzo https://it.wikipedia.org/ del genere Xiforanfo, diffuso nelle wiki/Merostomata: Attualmente questo acque dolci dell’America meridiona- gruppo è composto da sole 6 specie le (­GRADIT). dell’ordine degli Xifosuridi, la cui di- 1967 ­GRADIT (senza fonte). stribuzione costituisce una delle testi- = Dal lat. scient. Xiphorhamphus. Osservazioni: la reale circolazione del monianze biogeografiche dell’antico termine appare davvero dubbia: un’indagine Gondwana. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 91

2. sost. m. Zool. Artropode marino tutte le specie, Novara, De Agostini, 2002, appartenente alla famiglia degli Xifo- p. 270: Daldinia concentrica (fami- suridi. glia Xilariacee). Il corpo fruttifero 1967 ­GRADIT (senza fonte) 2002 (1–5 cm) è irregolarmente globoso, Gian Battista Vai, Alpi e Prealpi Carniche con superficie areolata variabile dal e Giulie: Fiuli Venezia–Giulia, Milano, BE. bruno–rossiccio al nero. MA, 2002, p. 308: Frammento dello stra- 2. sost. f. Bot. Fungo della fami- to siltitico [...] che conserva le tracce glia delle Xilariacee che abita le zone (Kouphichnium sp.) del passaggio di tropicali e temperate del mondo, svi- un limuloide, uno xifosuride stretta- luppandosi su legno, semi, frutti e fo- mente imparentato con i limulidi at- glie di piante. tuali, considerati dei fossili viventi. 1967 ­GRADIT (senza fonte) 1987 = Dal lat. scient. Xiphosurĭda. In «Informatore fitopatologico», XXXVII (1987), p. 40: La presenza di questa xi- xilaria sost. f., con iniziale ma- lariacea in Italia è nota ormai da tem- iuscola. Bot. Genere di funghi della po 2002 Patron, disponibile in Internet famiglia delle Xilariacee (GRADIT).­ all’indirizzo http://www.patroneditore.com/ 1967 ­GRADIT (senza fonte). Micologia/2012/23/5977/il_patosistema_en­ 2. sost. f. Bot. fungo del genere Xi- dofita_specie_arborea_forestale_ed_i_cam­ laria, saprofita o parassita di piante su biamenti_climatici_analisi_di_un_caso_di_ cui provoca marciumi (GRADIT).­ studio.html: Le ricerche, condotte per circa un ventennio, sulla biologia ed 1967 ­GRADIT (senza fonte). = Dal lat. scient. Xylarĭa. ecologia di B. mediterranea in un so- Osservazioni: in contesti it. la parola è prassuolo quercino della Toscana, ad introvabile. Se ne trovano molti es., invece, Ulignano (PI), hanno ben evidenziato nelle denominazioni scient. lat. delle varie come questa Xilariacea possa alterare specie fungine, con grafia ibrida fra lat. e it.: la composizione, la struttura e le di- Xilaria polymorpha, Xilaria hypoxylon, Xila­ ria mali. namiche evolutive di un soprassuolo. = Dal lat. scient. Xylariacĕa. (R) (S) xilariacea sost. f., con ini- ziale maiuscola. Bot. Famiglia di fun- (R) (S) xileboro sost. m., con ini- ghi dell’ordine degli Sferiali. ziale maiuscola. Entom. Genere di 1900 In «Nuovo Giornale botanico coleotteri della famiglia degli Scoli- italiano», VII (1900), p. 285: Xilaria- tidi. cee. HYPOXYLON COHAERENS 1963 In «Calendario–prontuario dell’a- (Pers.) Fr. 1957 In «Annali della gricoltore ticinese», IX (1963), p. 43: i sperimentazione agraria», XI (1957), p. Bostrici o Xilebori, che penetrano cclx: fruttificazioni di quel tipo- rap profondamente nel legno e che sono presentano la forma conidica di Xi- quindi lignicoli 1967 ­GRADIT (senza lariacee del gen. Xypoxylon, di cui fonte). ricoprono le fruttificazioni periteciali 2. (anche sileboro) sost. m., anche nei primi stadi di sviluppo 1967 con iniziale maiuscola. Entom. Cole- ­GRADIT (senza fonte) 2002 Ettore Bielli, ottero del genere Xileboro, il quale, Funghi. Conoscere, riconoscere e ricercare fin dallo stato larvale, attacca ogni www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 92

tipo di legno, in particolare viti e al- xilia sost. f., con iniziale maiusco- beri da frutto. la. Bot. Genere della famiglia delle 1889 Agostino Lunardoni, Gli inset­ Mimosacee (­GRADIT). ti nocivi ai nostri orti, campi, frutteti e bo­ 1967 ­GRADIT (senza fonte). schi, Napoli, Marghieri, 1889, p. 481: Nomi 2. sost. f. Bot. Pianta arborea del italiani: Xileboro dispari, bostrico genere Xilia, diffusa nelle regioni tro- dispari; tarlo dispari. Nomi tedeschi: picali asiatiche (GRADIT).­ Der ungleiche Holzbohrer; der un- 1967 ­GRADIT (senza fonte). = Dal lat. scient. Xylĭa, deriv. del gr. gleiche Holzkäfer 1924 Giacomo ksúlon ‘legno’. Cecconi, Manuale di Entomologia forestale, Osservazioni: la parola deve essere raris- Padova, Tipografia del Seminario, 1924, p. sima: attraverso i consueti motori di ricerca 350: Xyleboro driographus Ratz. Xi- non è stato possibile trovarne alcuna attesta- leboro driografo. Del Trentino, Vene- zione, a parte il consueto Dizionario italiano Olivetti. to, Piemonte, Toscana e Sardegna, è specie diffusa in tutta Europa 1930 (e) (S) xilingolite sost. m. e f. Mi- (nella forma sileboro) In «L’Alpe. Rivi- neral. Minerale molto raro costituito sta forestale italiana», XVII (1930), p. 413: da solfuro di piombo e bismuto, che Sileboro delle latifoglie e delle coni- cristallizza nel sistema monoclino ed fere (Xyleborus Saxeseni Ratz.): vive è dimorfo con la lillianite (­GRADIT). sopra molte latifoglie e conifere. Le av. 1999 ­GRADIT (senza fonte) gallerie somigliano a quelle della spe- 2018 Wikipedia, disponibile in Internet cie precedente, ma con la caratteristi- all’indirizzo https://it.wikipedia.org/wiki/Xi­ ca che hanno un’ampia cavità piatta lingolite: Lo xilingolite è un minerale. = Deriv. di Xilingola, nome di una località 1963 In «Calendario–prontuario dell’agri- cinese nei cui pressi è stato rivenuto origina- coltore ticinese», IX (1963), p. 43: Lo Xi- riamente il minerale, con –ite. leboro disuguale deve il suo nome Osservazioni: la parola deve essere raris- alla grande differenza di dimensioni sima: attraverso i consueti motori di ricerca è stato possibile trovare solo l’attestazione qui esistente tra i due sessi. La femmi- riportata (a parte l’es. del consueto Diziona­ na, più lunghetta misura da 3 a 3,5 rio italiano Olivetti). Da notare che ad oggi mm; il maschio, più corto, e senza ali (settembre 2020) la p. di Wikipedia che ospita la voce è pressoché vuota, rimanendo il resto membranose misura 2 mm; entrambi delle sezioni che dovrebbero comporre l’arti- sono neri, o di un bruno scuro brillan- colo in attesa di essere compilate. Un’ultima te 1967 ­GRADIT (senza fonte) 2017 osservazione riguarda il genere grammatica- Spigadoro, disponibile in Internet all’indiriz- le della parola: per il GRADIT­ è f., mentre nell’unico es. che è stato possibile reperire zo https://www.spigadoro.org/piante/pesco/: risulta m. danni occasionali possono essere pro- vocati dal taglia gemme dei fruttiferi, (e) (R) (S) xilitolodeidrogenasi dal taglia gemme dorato, dallo scoli- (xilitolo–deidrogenasi, xilitolo dei­ tide dei fruttiferi e dallo xileboro dei drogenasi) sost. f. inv. Biochim. En- fruttiferi. zima che catalizza la trasformazione = Dal lat. scient. Xylebŏrus. dello xilulosio in xilitolo. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 93

1968 (nella forma xilitolo–deidro­ prietà di trasformare per es. il p–xilo- genasi) In «Rivista di Istochimica», XIV chinone in p–xiloidrochinone 1955 (1968), p. 64: 3. Xilitolo–deidrogenasi. In «Caryologia», VIII (1955), p. 369: L’A. L’attività enzimatica NAD–dipenden- ha sperimentato l’influenza del m– te presiede alla riduzione dello xilito- xiloidrochinone e dell’m–xilochino- lo a D–xilulosio. Cohen (1961) nella ne sulle cellule degli apici radicali di cavia e nel ratto ha messo in evidenza Allium Cepa 1961 ­GRADIT (senza un’attività enzimatica, specie nella fonte) 2016 Apertisverbis, pdf disponibi- cavia 1984 Enciclopedia Medica italia­ le in Internet all’indirizzo https://www.aper­ na, II ediz., diretta da Luciano Vella, vol. XI, tisverbis.it/documents/glo–X.pdf: xilochi- Firenze, USES Edizioni Scientifiche S.p.A, noni Dimetilchinoni, (CH3)2C6H2O2. 1984, p. 1505: L’attività dell’enzima xi- = Comp. di xilo(lo) e chinone. litolodeidrogenasi, che caratterizza la trasformazione di L–xiluloso in xili- (R) (S) xilocloralio sost. m. Farm. tolo, appare ridotta nella p. essenziale Composto, derivante dalla condensa- 1994 ­GRADIT (senza fonte) 2011 (nel- zione di xilosio e cloralio, con pro- la forma xilitolo deidrogenasi) Silva- prietà ipnotiche (GRADIT).­ na Castelli, Biomasse ed energia. Produzio­ 1909 Supplemento annuale alla Enciclo- ne, gestione e processi di trasformazione, pedia di chimica, scientifica e industriale, a Santarcangelo di Romagna (RN), Maggioli, cura di Icilio Guareschi, Torino, Unione Ti- 2011, p. 669: 3) xilitolo deidrogenasi pografico–Editrice Torinese, 1909, p. XVI: (XYL2), capace di ossidare lo xilitolo Xilocloralio (farm.), 15, 124 1967 a xilulosio. ­GRADIT (senza fonte) 1968 Lessi­ = Comp. di xilitolo e deidrogenasi. co Universale Italiano (a cura di Umberto Osservazioni: delle tre var., la più rap- Bosco), Roma, Istituto della Enciclopedia presentata è quella con il trattino (xilitolo– italiana, 1968, vol. XXIV, p. 631: xiloclo- deidrogenasi). La scrizione continua xili­ ralio s.m. [comp. di xilo(sio) e clora­ tolodeidrogenasi, messa a lemma anche da ­GRADIT e Treccani, sembra vivere solo a lio]. – Composto chimico, prodotto di livello lessicografico, con ben pochi riscontri condensazione di xilosio e cloralio; nella produzione scientifica. cristalli incolori, solubili in acqua, dotati di proprietà ipnotiche. (R) (S) xilochinone sost. m. = Comp. di xilo(sio) e cloralio. Chim. Chinone derivabile dallo xi- Osservazioni: la voce deve essere rarissi- lolo, presente in varie forme isomere ma: quelli qui riprodotti costituiscono tutti gli es. della parola restituiti dai motori di ricerca. (­GRADIT). 1888 In «Appendice alla Gazzetta chi- (e) (R) (S) xilocloro sost. m. Mi- mica italiana», VI (1888), p. 238: CH.CO. neral. Minerale formato da cristalli CO.CH degli alcali passa in p–xi- 3 ottaedrici di colore verde, simile alla lochinone (aghi gialli fus. a 123°) oxaverite, rinvenuto originariamente 1928 In «Zymologica e chimica dei colloidi in Islanda. e degli zuccheri», III (1928), p. 184: Gli au- sec. XIX ­GRADIT (senza fonte) tori hanno dimostrato che i due batteri 1861 Luigi Bombicci, La classificazione usati, quando agiscono sul glucosio e naturale dei minerali, Pisa, Fratelli Nistri, sulla sostanza riducibile hanno la pro- 1861, p. 69: APOFILLITE tesselite oxave- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 94

rite ictioftalmo albino xilocloro 1875 Imenotteri Apoidei, Apidi, chiamati Luigi Bombicci, Corso di mineralogia, vol. volgarmente api legnaiole o carpen- II.2, Bologna, Tipografia Fava e Garagnani, tiere. Il genere principale è Xylocopa, 1875, p. 727: Il Xilocloro, pure in pic- con più di 300 specie, in maggioranza coli cristalli ottaedrici di color verde, tropicali, tra le più vistose fra le api e che si trovò nelle fessure di un legno solitarie, quasi tutte scavatrici del le- silicizzato in Islanda, sembra identi- gno. La nostrana Xylocopa violacea, co alla Oxahverite; ma alla calce, che nera con riflessi metallici violetti, di prevale nell’Apofillite, vi si sostitui- grosse dimensioni, nidifica nel legno scono la magnesia e il monossido di secco, in cui scava gallerie cilindri- ferro; la soda, alla potassa 1913 che, che divide in celle in ciascuna Nuova enciclopedia di chimica scientifica, delle quali accumula provviste di tecnologica ed industriale, diretta da Icilio Guareschi, vol. IX, Torino, Unione Tipo- miele e polline e depone un uovo. grafico–Editrice Torinese, 1913, p. 299: La 2. sost. m. Entom. Insetto della oxaverite, la tesselite, la leucociclite, sottofamiglia degli Xilocopini. lo xilocloro sono varietà differenti da 1967 ­GRADIT (senza fonte). = Dal lat. scient. Xylocopīna. quella ordinaria. = Comp. di xilo– e –cloro. Osservazioni: dopo l’es. del 1913, qui ri- (e) (R) (S) xilodrepa sost. f., con prodotto, la voce risulta introvabile in conte- iniziale maiuscola. Entom. Genere di sti linguistici it., mentre è vitale in sp. e so- insetti della famiglia dei Silfidi. prattutto in port. 1967 ­GRADIT (senza fonte). 2. sost. f. (anche silodrepa). En- (R) (S) xilocopino sost. m. pl., con tom. Insetto del genere Xilodrepa. iniziale maiuscola. Entom. In alcune 1932 (nella forma silodrepa) In classificazioni, sottofamiglia di inset- «L’Italia agricola», LXIX (1932), p. 404: ti della famiglia degli Apoidei. Non può trovarsi la spiegazione del 1951 Guido Grandi, Introduzione allo loro diverso grado di attacco da par- studio dell’Entomologia. Organizzazione, te della Silodrepa 1960 Giuseppe sviluppo, vita. Apterigoti e Esopterigoti, Bo- Scortecci, Animali. Come sono, dove vivono, logna, Edizioni agricole, 1951, p. 420: ospi- come vivono, vol. II, Bergamo, Bolis, 1960, ti di una sorta di cripta del tergo del p. 1045: Tra i Silfidi nostrani merita di primo segmento del gastro di alcuni essere ricordata la bella Xilodrepa dai Apidi Xilocopini tropicali, dove pare quattro punti (Xilodrepa quadripun­ si nutrano di polline 1967 ­GRADIT ctata) 1967 ­GRADIT (senza fonte). (senza fonte) 1992 In «Natura alpina», = Dal lat. scient. Xylodrĕpa. XLIII (1992), p. 24: Fino a pochi anni fa Osservazioni: la voce pare essere rara si pensava che i Xilocopini del genere perché generalmente nell’editoria scient. e divulgativa la forma dominante è quella lat., Xylocopa fossero specie a compor- o anche la forma semi–italianizzata, come tamento solitario, o, al massimo, co- nell’es. di Scortecci fra parentesi (Xilodrepa munale 2014 Enciclopedia Treccani, e non Xylodrepa). disponibile in Internet all’indirizzo https:// www.treccani.it/enciclopedia/xilocopini/: (R) (S) xilofito sost. m. Bot. Or- Xilocopini Sottofamiglia di Insetti ganismo vegetale che possiede nella www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 95

sua porzione aerea una considerevole 1911 In «Annuario scientifico e industria- quantità di materia legnosa. le», XLIX (1911), p. 252: se [il Kircher] 1961 ­GRADIT (senza fonte) 1968 non mancò di notare la singolare so- Lessico Universale Italiano (a cura di Um- miglianza, ne dedusse che siffatti ani- berto Bosco), Roma, Istituto della Enciclope- mali, da lui detti zoofiti o xilofiti, erano dia italiana, 1968, vol. XXIV, p. 631: xilofi­ così perché nascevano dalla trasfor- to agg. e s. m. (comp. di xilo– e –fito) mazione delle piante in insetti 1966 Vegetale legnoso (albero, arbusto, Vittorio Marcozzi–Filippo Selvaggi, Problemi suffrutice), cioè vegetale che possie- delle Origini, Roma, Università Gregoriana, de, nelle sue formazioni aeree, una 1966, pp. 78–79: Fra alcuni rametti di Li­ sufficiente quantità di tessuti lignifi- burnium che si chiama vite bianca, ho cati. trovato spesso un zoofito con l’anda- 2. agg. Bot. Relativo a organismo tura del ragno [...]. E più di una volta vegetale legnoso. ho potuto scorgere quest’animale, nato 1961 ­GRADIT (senza fonte) 2013 su un ramo ancora verde, e perciò l’ho Enciclopedia Treccani, disponibile in In- chiamato xilofito; ne ho trovati parec- ternet all’indirizzo https://www.treccani. chi, la cui parte posteriore era ancora it/enciclopedia/xilofito/: xilofito Si dice lignea, mentre la anteriore possedeva di vegetale legnoso (albero, arbusto, la vita [...]. Ne ho visti con il mezzo suffrutice), cioè che possiede, nelle del corpo, sostenuto da piedi, identico sue formazioni aeree, una notevole al legno di un rametto di Liburnium, quantità di tessuti lignificati. ma i cui piedi e la testa erano già abi- (n) 3. sost. m. Bot., Zool. Nella tati dalla vita: appena il midollo del teoria dello scienziato e gesuita tede- ramo e dei ramoscelli si trasforma in sco Athanasius Kircher (1602–1680), esseri viventi, l’animale si stacca dal preteso organismo che deriverebbe ramo e si sposta allo stesso modo degli dalla trasformazione da essere vege- altri insetti esapodi. tale in essere animale. = Comp. di xilo– e –fito. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 96

3. Contributi raccolti tra- bili per la gestione dei dati di scavo, in http:// mite il riscontro di dizionari www.archcalc.cnr.it/indice/PDF11/1.03%20 Ancona.pdf: La rete integra un’unità dell’uso diversi dal GRADIT­­ mobile (Telxon PTC) ad una rete lo- cale cablata di tipo ethernet, tramite 3.1. Neologismi datati dal 2000 un Access Point Aironet 630 (Radio– in poi in DO–2020 (lettere hub)] 2001 Più ampia l’offerta di Acer rivolta al Mobile Wireless, in «La Stampa», 1 A–D), di Federica Mercuri speciale Universo informatico, 26 marzo 2001, p. 62 (cfr. archivio storico online www. Abstract: The article lists Italian ne­ lastampa.it/archivio–storico): Attraverso ologisms for which the 2020 edition of DO il posizionamento di pochi Access gives a date of first appearance subsequent Point si può arrivare a costruire reti to the year 1999. It includes not only techni­ cal terms, but also words – often Anglicisms sia di piccole sia di grandi dimensio- – that now circulate in the common language. ni capaci di supportare un numero di The examples given make it possible to back­ utenti teoricamente infinito 2002 date the date of first appearance of several DO–2020. words. = Voce ingl., propr. ‘punto di accesso’.

(S) abbatti–tasse agg. invar. Nel (R) (S) access prime time loc. linguaggio giornalistico, di iniziati- sost. m. invar. Telecom. Fascia ora- va volta a ridurre il carico fiscale che ria della programmazione televisiva, grava sui cittadini o sulle imprese. compresa approssimativamente tra le 2013a blogger Roberto, Niente tasse 20 e le 21, dedicata a trasmissioni di per i migliori diplomati, in https://www.fisca­ intrattenimento che hanno lo scopo di leweb.com/2013/03/03/niente–tasse–per–i– fare da traino a quelle di prima serata. migliori–diplomati/, 3 marzo 2013: Una 2003 Maurizio Costanzo–Flaminia Mo- utile e interessante iniziativa abbatti– randi, Facciamo finta che: l’industria ­tele tasse è stata avviata dall’Università di visione: produrre fiction seriale, Carocci, Cagliari 2013b DO–2020. Roma, 2003, p. 147 (GRL): viene spostata = Comp. di abbattere e tassa. ad un’altra collocazione debole per la rete, l’access prime time delle 20:30, (R) (S) access point loc. sost. m. fra Blob e il programma di prima se- invar. Elettron. Dispositivo ricetra- rata 2005 DO–2020. smettitore collegato a una rete locale = Voce ingl. propr. ‘accesso a tempo pri- mario’. cablata che all’interno della sua zona di copertura consente a un computer (S) acquapole sost. m. invar. di connettersi a Internet. Sport. Attività aerobica acquatica che [2000 M. Ancona, G. Dodero, V. Gianuz- zi, Archeologia e Calcolatori. Computer mo­ si svolge con un attrezzo composto da una base dotata di ventosa e una 1 Nel presente contributo le definizioni si pertica. rifanno quasi sempre a quelle riportate da 2010(?) DO–2020 (che non specifica se DO–2020 (ed. stampata nel 2020: cfr. i Crite­ la datazione si riferisca al nome commerciale ri redazionali dell’AVSI). dell’attrezzo, Acquapole®, oppure all’attivi- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 97

tà) [2010 Monica Spagnuolo, ACQUA che abbiamo terminato subito: astro- POLE, https://www.youtube.com/watch?­ navi, soldatini, insetti e action–figure v=s3egscUz8zk, 12 luglio 2010] 2012 2010 DO–2020. Manuela Torreggiani, Corsi di acquagym in = Voce ingl., comp. di action ‘azione’ e piscina, in https://www.iobenessereblog.it/ figure ‘figura, immagine’. lap–dance–in–acqua–per–braccia–gambe– addominali–corsi–di–acquagym–in–pisci­ (R) (S) adiponectina sost. f. Biol. na/13035, 18 settembre 2012: Tra i nuovi Ormone proteico secreto dal tessuto corsi di fitness di acquagym in piscina c’è l’acquapole: la lap dance in acqua. adiposo, che modula diversi proces- = Dal nome commerciale Acquapole®, si metabolici e svolge un’azione an- comp. di acqua e dell’ingl. pole ‘palo’. tinfiammatoria e di contrasto all’ate- rosclerosi, e il cui livello ematico è (R) (S) acribioso agg. non com. inversamente correlato all’insulino- Meticoloso, minuzioso, rigoroso. resistenza e all’estensione di massa 1970(?) Z–2020 1985 Paolo Zol- grassa. li, Giovanni Gherardini e la Crusca, in La 2001 In «Corriere della Sera», sez. Me- Crusca nella tradizione letteraria e lingui­ dicina, 16 settembre 2001, p. 10 (cfr. archi- stica italiana, Atti del Congresso interna- vio storico online http://archivio.corriere.it/ zionale per il IV centenario dell’Accademia Archivio/interface/landing.html): Prima di della Crusca (Firenze, 29 settembre–2 ot- tobre 1983), Firenze, presso l’Accademia, tutto i medici potranno monitorare i 1985, p. 241: Giovanni Gherardini fu livelli di adiponectina per testare l’en- infatti polemista intelligente, vivace, tità dell’insulinoresistenza 2004 acribioso e puntiglioso 1999 Fran- DO–2020. = Comp. di un deriv. di adipe e nectina, co Marcoaldi, Un critico visto nel privato, in nome di una proteina. «La Repubblica», sez. Cultura, 22 febbraio 1999 (cfr. archivio storico online http://ricer­ ca.repubblica.it/): E per una volta sulla (R) (S) admin sost. m. invar. In- figura dello studioso acribioso e col- form. Amministratore. tissimo prevale quella dello scrittore 1999 Jamie Jaworski, Java 2 Tutto e tout court 2004 DO–2020. Oltre, Andria, Apogeo Editore, 1999, p. 885 = Deriv. di acribia con –oso. (GRL): Occorre collegarsi come ad­ min con la password admin 2001 (R) (S) action figure sost. f. invar. DO–2020. Giochi Statuetta che riproduce in sca- = Voce ingl., abbr. di administrator ‘am- la personaggi di film, serie televisive, ministratore’. fumetti oppure celebrità dello sport e (R) (S) adultescente sost. m. e f. dello spettacolo, fabbricata come gio- cattolo per bambini o come oggetto Adulto immaturo che mantiene inde- da collezione. finitamente gli atteggiamenti e le abi- tudini propri dell’adolescenza. 1998 La fanteria dello spazio sbar­ ca nelle notti romane, in «La Repubblica», 1997(?) Z–2020 2001 Telèma: attua­ sez. Roma, 27 febbraio 1998 (cfr. archivio lità e futuro della società multimediale, nn. storico online http://ricerca.repubblica.it/): 24–25, Fondazione Ugo Bordoni, 2001, p. 1 sono ricercatissimi poi i modellini, (GRL): L’irresponsabile “adultescen- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 98

te” vuole vivere in un sogno infantile = Comp. di afro– e discendente. 2002 DO–2020. = Comp. di adult(o) e (adol)escente. (R) (S) aftermarket sost. m. invar. Industr. Settore dell’industria auto- (R) (S) adultescenza sost. f. Fase mobilistica relativo alla produzione, della vita caratterizzata dal prolun- distribuzione e vendita di pezzi di gamento indefinito dell’adolescenza ricambio e accessori, e alla manuten- ben oltre i suoi limiti biologici. zione e riparazione degli autoveicoli. 2001 Telèma: attualità e futuro della [1964 Nel ’63 gli americani hanno con­ società multimediale, nn. 24–25, Fondazio- sumato oltre 240 miliardi di litri di benzina, ne Ugo Bordoni, 2001, p. 85 (GRL): L’a- in «La Stampa», 26 marzo 1964, p. 11 (cfr. dultescenza è la possibilità concessa archivio storico online www. lastampa.it/ a tutti di ritrovarsi nell’età adulta a archivio–storico): Questo complesso di sperimentare ancora una volta piaceri forniture e di affari che gli america- e avventure dell’adolescenza 2002 ni amano chiamare «aftermarket»] DO–2020. 1988 Vendute in un anno due milioni di = Comp. di (età) adult(a) e (adol)escenza. auto, in «La Stampa», 30 gennaio 1988, p. 10 (cfr. archivio storico online www. lastampa. (R) (S) aeroilluminante agg. De- it/archivio–storico): le vendite sono au- stinato all’illuminazione e all’aera- mentate del 7% con un buon contri- zione di un edificio o di un vano. buto dell’Aftermarket e della nuova 1994 Igiene: un fax boccia il tribunale, società Oleoblitz 2004 DO–2020. in «La Stampa», 22 ottobre 1994, p. 34 (cfr. (r) (s) 2. agg. invar. Di accessorio, archivio storico online www. lastampa.it/ar­ pezzo di ricambio o servizio di assi- chivio–storico): sono inadeguati sotto il stenza riservato da un’azienda auto- profilo igienico sanitario per l’insuf- mobilistica a chi ha acquistato una ficiente altezza degli stessi, e per la sua automobile. mancanza di adeguata superficie -ae 2000 E ora inizia la guerra dello scooter DO–2020. roilluminante 2004 più verde, in «La Repubblica», sez. Cronaca, = Comp. di aero– e illuminante. 18 maggio 2000, p. 28 (cfr. archivio storico online http://ricerca.repubblica.it/): i cata- (R) (S) afrodiscendente (afro– lizzatori ossidanti, i retrofit e tutti i kit discendente) agg. Che ha origini o “aftermarket”, ossia da montare dopo ascendenti africani. la costruzione del motorino, non ser- In «Afriche», nn. 37–44, 1998, ca. 1998 vono a nulla 2004 DO–2020. p. 13 (GRL, che non specifica il n. di vol. e = Voce ingl., propr. ‘dopo mercato’. fasc.): l’afrodiscendente, il cosiddet- to “africanizzato”, sente allora che (R) (S) agendista sost. m. e f. Ad- l’Oceano Atlantico è una grande via detto alla raccolta di informazioni su e che lui, nel tornare pieno di axè, di appuntamenti, eventi, manifestazioni, conoscenza, di scoperte, di sapienza e al loro inserimento nell’agenda di e di buona volontà di divulgare tutto un giornale, di un sito web, di un ente. questo, sta in realtà andando contro 2003 Sette, settimanale del Corriere del­ all’orixà 2008 DO–2021. la sera, nn. 40–44, Corriere della Sera, 2003, www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 99

p. 67 (GRL): a 18 anni e da diarista mi ce si tratta di dare un volto moderno sono trasformata, ahimè, in agendista all’agricoltura in modo da offrire ser- 2004 DO–2020. vizi alla città: nello specifico si tratta = Deriv. di agenda con –ista. di agriturismo, agrinido, fattorie so- ciali e didattiche. (R) (S) agflazione sost. f. Econ. = Comp. di agri– e nido. Aumento del prezzo dei generi ali- mentari causato da una forte crescita (R) (S) agrotossico, sost. m. della domanda, specie da parte dei pa- Chim., Agric. Qualsiasi preparato esi emergenti, e dal conseguente rin- chimico o di sintesi usato in agricol- caro dei prodotti agricoli. tura contro organismi animali nocivi 2007a In «L’Espresso», nn. 48–52, 2007, o piante infestanti. p. 138 (GRL): “agflazione”, un gioco di 1991 In «Rivista geografica italiana», parole tra agricoltura e inflazione, che XCVIII (1991), p. 45 (GRL): Come esem- indica quella parte dell’aumento dei pio dell’incisività della politica di in- prezzi alimentari dovuto all’aumento centivi possiamo vedere rapidamente della domanda 2007b DO–2020. quanto è accaduto per gli agrotossici = Dall’ingl. agflation, comp. di ag(ricul­ o difensivi agricoli 2007(?) DO–2020 tural) e (in)flatione. (che non specifica a quale delle due accezioni del lemma si riferisca la datazione). (S) agriasilo sost. m. Scuola per (s) 2. agg. Relativo a prepara- l’infanzia ubicata all’interno di un’a- to chimico o sintetico impiegato in zienda agricola con lo scopo di far agricoltura per combattere organismi crescere i bambini a contatto con la dannosi. natura. 1988 Francesco Lucarelli, Lampi sul 2004a Nella fattoria è arrivato un mi­ Brasile: frammenti di una riforma annun­ cronido, in «La Stampa», 11 luglio 2004, ziata, Padova, CEDAM, 1988, p. 75 (GRL): p. 27 (cfr. archivio storico online www. la­ gli erbicidi e di defoglianti, inquina- stampa.it/archivio–storico): L’agriasilo è no corsi d’acqua e falde freatiche (i un progetto sostenuto dalla Coldiretti brasiliani, ironicamente, definiscono torinese ed è realizzato in collabora- i prodotti «agrotossici») 2007(?) zione con un’associazione 2004b DO–2020 (che non specifica a quale delle DO–2020. due accezioni del lemma si riferisca la data- = Comp. di agri– e asilo. zione). = Comp. di agro– e tossico. (S) agrinido sost. m. Asilo nido ubicato all’interno di un’azienda (S) alcolock sost. m. invar. Tecnol. agricola con lo scopo di far crescere i Dispositivo montato sugli autoveicoli bambini a contatto con la natura. per misurare il tasso alcolemico del 2004 DO–2020 2007 Piani di svilup­ conducente e bloccare l’avviamento po rurale, ok dall’UE, in «La Repubblica», in caso di valori superiori ai limiti di sez. Roma, 20 dicembre 2007, p. 3 (cfr. archi- legge. vio storico online http://ricerca.repubblica. 2006 DO–2020 2008 In «La Repubbli- it/): Per quanto riguarda Roma inve- ca», sez. Motori, 13 febbraio 2008, (cfr. archi- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 100

vio storico online http://ricerca.repubblica.it/): giocato il ruolo di allertatore dello Sembrava un’idea tutta americana e in- sceriffo 2016 DO–2020. vece il famoso Alcolock – il congegno = Deriv. di allertare con –tore. che impedisce l’avviamento dell’auto se il pilota non soffia dentro un etilome- (S) alterconsumista sost. m. e f. tro collegato alla centralina del motore Sostenitore di un modello di consumo – si diffonde anche in Europa. che privilegi le imprese di paesi in via = Voce ingl., propr. ‘blocca–alcol’. di sviluppo e quelle che operano nel rispetto dell’ambiente e dei diritti dei (R) (S) algocrazia sost. f. Gior- lavoratori. nal. Nel linguaggio giornalistico, il 2006a Treccani, sez. Neologismi, in ht­ crescente dominio e controllo di ogni tps://www.treccani.it/magazine/lingua_ita­ attività umana acquisiti dall’applica- liana/neologismi/searchNeologismi.jsp?­ zione dell’intelligenza artificiale, e in lettera=A,&pathFile=/sites/default/Banca­ generale di strumenti tecnologici ba- Dati/Osservatorio_della_Lingua_Italiana/ sati su algoritmi. OSSERVATORIO_DELLA_LINGUA_ITA­ LIANA_ND_009172.xml&lettera=A, da «Il 2015 Algocrazia, in http://blog.termino­ logiaetc.it/2015/12/02/origine–significato– Riformista», 26 giugno 2006: L’altercon- algocrazia/ (blog di Licia Corbolante), 2 di- sumista gode del capitalismo, ma re- cembre 2015: Conoscete già il concetto sta sovversivo 2006b(?) DO–2020 di algocrazia, il “potere degli algorit- (che non specifica a quale delle due categorie grammaticali del lemma si riferisca la data- DO–2020. mi”? 2018 zione) 2007 Antonella De Angelis, Luca = Comp. di algo(ritmo) e –crazia. Toppino, Tendenze attuali nella lingua e nel­ la linguistica italiana, Aracne, Roma, 2007, (S) algoretica sost. f. Scient. Fi- p. 25 (GRL): Tra le novità aggiunte los. Indagine speculativa sui problemi nelle ultime edizioni spuntano paro- morali ed etici connessi con l’utilizzo le che (nonostante quanto affermato dell’intelligenza artificiale, e in gene- in qualche prefazione) può darsi non rale di strumenti tecnologici basati su abbiamo lunga vita: blobbabile, car- algoritmi. rambata, alterconsumista, tanoressia. 2018a Alessandro Vitale, Artificial ­In (s) 2. agg. Relativo a un modello telligence, Egea S.p.a, Milano, 2018 (GRL): di consumo rispettoso dell’ambiente Queste sono alcune caratteristiche di e dei diritti dei lavoratori. un’AI dotata di algoretica 2018b 2006(?) DO–2020 (che non specifica a DO–2020. quale delle due categorie grammaticali del = Comp. di algor(itmo) e etica. lemma si riferisca la datazione): altercon­ (R) (S) allertatore sost. m. Chi dà sumista [...] agg., s.m. e f. = Comp. del lat. alter ‘altro’ e consumi­ un allarme. sta. 2011 Maurizio Maggi, La nostra arma: Osservazioni: GRL non fornisce attesta- 117, in https://espresso.repubblica.it/attua­ zioni né dell’uso agg. di alterconsumista, re- lita/cronaca/2011/08/26/news/la–nostra– gistrato in DO–2020, né di alterconsumistico arma–il–117–1.34882, 26 novembre 2011: (di cui sono invece reperibili alcune occor- In questi episodi il numero utile ha renze nel motore di ricerca www.google.it). www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 101

(S) altermondialismo sost. m. Po- zando qualsiasi tipo di servizio, P2P lit., Sociol. Movimento sociale che si compreso. oppone ad alcuni aspetti della globa- = Voce ingl., deriv. di anonymous ‘ano- lizzazione, propugnando un modello nimo’. di sviluppo mondiale più equo. (e) (R) (S) anticrespo agg. invar. av. 2003 DO–2020 2004 Fausto Bertinotti–Lidia Menapace–Marco Revel- (utilizzabile anche come sost. m. in- li, Nonviolenza. Le ragioni del pacifismo, var.) Di trattamento applicato sui ca- Milano, Feltrinelli, 2004, p. 78 (GRL): un pelli per contrastarne l’aspetto cre- atteggiamento conoscitivo fondato spo, spesso associato a secchezza e sul «punto di vista», sul «partire da difficile pettinabilità. sé», su un accento posto sulla sog- 1998 San Salvario ha un cuore commer­ gettività politica anche collettiva/di ciale, in «La Stampa», 27 febbraio 1998, p. 1 movimento è una delle grandi novità (cfr. archivio storico online www. lastampa. teorico–pratiche di questi anni e for- it/archivio–storico): incomincia presto se la principale caratteristica dell’al- a lisciare i capelli di Martina con un- termondialismo. guenti anticrespo e ad attorcigliarli su = Comp. del lat. alter ‘altro’ e mondia­ ferri bollenti 2001 DO–2020. lismo, sul modello del fr. altermondialisme. = Deriv di crespo con anti–.

(R) (S) ankle boot locuz. sost. m. (R) (S) anti–fake (antifake) agg. invar. Abbigl. Tronchetto. invar. Antibufala. [2003 Il vocabolario Treccani: sinonimi 2010 utente Ilaria, Ancora su Lost: chia­ miamo a testimoniare Verità, in http://www. e contrari, vol. II, Istituto dell’Enciclopedia nontistavocercando.it/2010/05/30/ancora– italiana, 2003, p. 343 (GRL): ankle boot] su–lost–chiamiamo–a–testimoniare–la–ve­ 2008 Sonia Grispo, Balenciaga Pointed rita/, 2 giugno 2010: Jacob è l’essenza Shoes, in https://www.trendandthecity.it/ della bontà ingenua è tanto candido e new_trend/2008/12/12/balenciaga–poin­ non sa mentire e questo rientra nella ted–shoes/, 12 dicembre 2008: Bellissime mia politica anti–fake 2016 DO– sia nella versione stiletto sia in quella 2020. DO–2020. ­ankle boot 2016 = Abbr. di anti–fake news. = Voce ingl., comp. di ankle ‘caviglia’ e boot ‘stivale’. (S) anti–fake news locuz. agg. in- (S) anonymizing sost. m. invar. var. Antibufala. Inform. Anonimizzazione. 2016a Antonio Giangrande, Comunisti e post–comunisti parte prima, se li conosci 2003 DO–2020 2006 utente Giaco- li eviti, p. 258 (GRL): Mi sfugge perché mo Falco, L’ozio è rivoluzionario, in https:// l’establishment voglia fare una legge www.ilblogdellestelle.it/2006/08/lozio_e_ri­ anti–fake news 2016b DO–2020. voluz.html, 16 agosto 2006: sta promuo- = Dalla locuz. ingl. fake news ‘notizie fal- vendo e lanciando un nuovo servizio se, bufale’, col pref. anti–. di anonymizing chiamato Relakks, che al contrario dei proxy, promette (S) antimigranti (anti–migranti, una perdita nulla in velocità utiliz- anti migranti) agg. invar. Nel linguag- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 102

gio giornalistico o nella polemica po- tutto quello che mi serve: segue un litica, che si oppone sistematicamente elenco più o meno completo di noti all’accoglimento dei migranti e al ri- antivirus, firewall, antispyware, -pro conoscimento dei loro diritti. grammini di test del computer, tutti 2005a L’eurodeputato si trasforma in rigorosamente “scaricati” da Internet lavavetri, in «La Repubblica», sez. Palermo, 2003 DO–2020. 20 maggio 2005, p. 6 (cfr. archivio storico (s) 2. agg. invar. Che ha la fun- online http://ricerca.repubblica.it/): Il que- zione di eliminare da un apparecchio store ha avviato una vera e propria elettronico i software nocivi involon- campagna anti–migranti – dice Ca- tariamente scaricati da Internet. tania – lavare i vetri ai semafori non 1990 Marco Saporiti, XProblema? I problemi, i difetti del sistema operativo più è reato 2005b(?) DO–2020 (che non usato, Cerebro, Milano, 1990, p. 160 (GRL): specifica a quale delle due categorie - gram Gli scanner antispyware hanno un maticali del lemma si riferisca la datazione): funzionamento molto simile a quel- antimigranti [...] (o anti–migranti o lo degli antivirus, solo che il tipo di anti migranti). malware oggetto delle loro attenzioni (s) 2. sost. m. e f. invar. Chi è con- è differente 2003 DO–2020. trario all’accoglimento dei migranti e = Deriv. dell’ingl. spyware con anti–. al riconoscimento dei loro diritti. 2005(?) DO–2020 (che non specifica a (R) (S) aperisushi sost. m. invar. quale delle due categorie grammaticali del Aperitivo accompagnato da portate a lemma si riferisca la datazione) 2017 base di sushi. Béatrice Huret, Calais mon amour, Milano, 2009 In «La Repubblica», sez. Napo- Rizzoli, 2017, ed. digitale (GRL): Quindi- li, 25 luglio 2009, p. 18 (cfr. archivio stori- ci giorni più tardi, gli anti migranti co online http://ricerca.repubblica.it/): Per organizzarono a loro volta una mani- l’aperisushi della domenica, domani festazione con il sostegno di Pegida, (alle 18), spazio al Seventiki Rum Ri- un movimento nato in Germania il tual e ai suoi giochi di fuoco 2016 cui nome, tradotto, significa «patrio- DO–2020. ti europei contro l’islamizzazione = Comp. di aperi(tivo) e sushi. dell’Occidente». = Deriv. di pl. di migrante con anti–. (S) aporofobia sost. f. Sociol. Av- versione nei confronti dei poveri e di (R) (S) antispyware sost. m. in- tutto ciò che è associato alla povertà. var., Inform. Programma che indi- 2017a Erasmo De Meo, La Fratellanza, vidua ed elimina i software nocivi o in https://www.mediacritica.it/2017/09/09/ indesiderati (spyware, adware e altri la–fratellanza/, 9 settembre 2017: Ogni malware) scaricati inconsapevolmen- muro o barriera protetto militarmente te su un computer durante la naviga- è una manifestazione di intolleranza e zione in Internet. di aporofobia, che acuisce il proble- 1990 Marco Saporiti, XProblema? I pro­ ma invece di arginarlo, lo inasprisce e blemi, i difetti del sistema operativo più usa­ lo rende più cosciente di sé 2017b to, Cerebro, Milano, 1990, p. 21 (GRL): Ho DO–2020. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 103

= Comp. del gr. áporos ‘povero’ e –fobia. Asperitas: nubi dalle forme convolute e drammatiche, che ricordano la su- (R) (S) argyle agg. invar., Abbigl. perficie di un oceano in tempesta. Relativo a un motivo a rombi o a lo- = Dal lat. asperĭtas –atis ‘asperità, irrego- sanghe multicolori tipico dei calzetto- larità (della superficie)’. ni e dei maglioni scozzesi. 1980 Non è una vamp la donna Anni 80, (R) (S) audiogallery sost. f. invar. in «La Stampa», 22 marzo 1980, p. 6 (cfr. Inform. Raccolta di registrazioni au- archivio storico online www. lastampa.it/ar­ dio disponibile in un sito web. chivio–storico): tanti elementi presi dal 2005 Il nostro grazie ai lettori per un guardaroba maschile, dal gilè ai cal- aprile da record, in https://www.repubblica. zettoni argyle, dal trench alle gonne it/2005/e/sezioni/economia/datirepit/dati­ scozzesi 1986(?) DO–2020 (che non repit/datirepit.html?ref=search, 2 maggio specifica a quale delle due categorie gramma- 2005: Tutto questo non sarebbe possi- ticali del lemma si riferisca la datazione). bile senza Kataweb: senza la collabo- (s) 2. sost. m. invar. Motivo a rom- razione tecnica e giornalistica, senza bi o losanghe multicolori, ottenuto le iniziative speciali (i database, le au- tramite intarsio o jacquard, tipico dei diogallery, lo sviluppo delle sezioni) calzettoni e dei maglioni scozzesi. 2008 DO–2020. 1981 In «La Stampa», 30 gennaio 1981, = Comp. di audio– e dell’ingl. gallery p. 6 (cfr. archivio storico online www. la­ ‘galleria’. stampa.it/archivio–storico): ma con belle camicette fiorite e sul far della sera (R) (S) autoeseguibile agg. In- in pizzo o chiffon quadrigliato gran- form. Di programma o supporto in- de a formare lo stilema dell’argy- formatico che si avvia automatica- le 1986(?) DO–2020 (che non specifica a quale delle due categorie grammaticali del mente. lemma si riferisca la datazione). 1998 Roberto Boschin, HTML 4. Con = Voce ingl., dal nome di un clan dell’o- CD–ROM, Apogeo, Milano, 1998, p. 83 monima zona della Scozia occidentale. (GRL): Esistono molti programmi che hanno questa particolarità (WinWord, (E) asperitas sost. f. invar. Mete- WordPerfect, Works eccetera) i qua- or. Varietà di altocumulo stratiforme li possiedono un linguaggio di pro- di tipo opaco, di colore grigio, carat- grammazione interno formato da terizzato dall’aspetto ‘a onde’ degli macro – funzioni che possono essere strati inferiori che ricordano la super- rese autoeseguibili 2001 DO–2020. ficie di un mare in tempesta. = Comp. di auto– e eseguibile. 2009 DO–2020 2017 Come tempeste in mare o disegnate dall’uomo ecco le nuove nuvole, in «La Repubblica», sez. Scienze, 24 (R) (S) autoriciclaggio sost. m. marzo 2017, p. 29 (cfr. archivio storico onli- Reato consistente nel riciclaggio di ne http://ricerca.repubblica.it/): come le denaro di provenienza delittuosa da scie di condensazione generate dagli parte della stessa persona che ha com- aerei, quelle che una bufala purtroppo messo o concorso a commettere l’ille- diffusa definisce scie chimiche, e le cito dal quale deriva tale denaro. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 104

2006 Remo Danovi (a cura di), La nor­ 2001 DO–2020 2006 Io, la donna mativa antiriciclaggio e i professionisti, in bilico tra un polo e l’altro, in «La Repub- Giuffrè Editore, Milano, 2006, p. 56 (GRL): blica», sez. Domenicale, 2 aprile 2006, p. Ma il professionista dovrebbe anche 34 (cfr. archivio storico online http://ricer­ conoscere con attenzione il funzio- ca.repubblica.it/): Le promesse di baby namento in termini penalistici del bonus non hanno fatto effetto: «Non reato di riciclaggio ed in particolare ci credo e poi, lavorando in due non la figura dell’autoriciclaggio 2008 penso che ne avremmo diritto». DO–2020. = Comp. dell’ingl. baby ‘bambino’ e bo­ = Comp. di auto– e riciclaggio. nus.

(R) (S) autorouting sost. m. in- (E) backpacker sost. m. e f. invar. var. Tecnol. In un navigatore o in un Turista che viaggia con un budget li- sistema GPS, funzione che permette mitato e senza un programma presta- di impostare un percorso inserendo la bilito. destinazione finale e di ricevere stra- 1994 DO–2020 1997 Giorgio Bet- da facendo le indicazioni di guida tra- tinelli, In vespa. Da Roma a Saigon, Feltri- mite messaggi vocali. nelli, Milano, 1997, p. 182 (GRL): o per 1995 In «Rivista aeronautica», LXXI chi comunque rientra nella categoria (1995), p. 79 (GRL): In ogni caso di backpacker più che in quella di tu- l’AFMSS può anche creare da solo rista, ci sono in molte città dell’Asia la rotta più idonea, sfruttando la fun- delle zone che diventano quasi desti- zione di “autorouting”, tenendo conto nazioni obbligate. di opportuni parametri impostati ma- =Voce ingl., propr. ‘viaggiatore con lo nualmente riguardo a rischi di scoper- zaino in spalla’. ta o ingaggio 2002 DO–2020. = Voce ingl., comp. di auto(matic) ‘auto- (R) (S) bad company locuz. sost. matico’ e routing ‘instradamento’. f. invar. Econ. Società costituita ap- (R) (S) azzardopatia sost. f. Med. positamente per farsi carico dei debiti Dipendenza patologica dal gioco e degli esuberi di un’azienda. d’azzardo, ludopatia. 1999 Desiata, la tela del grande me­ diatore, in «La Repubblica», sez. Affari fi- 2013 “Bar etico” la risposta castellan­ zese all’azzardopatia, in http://www.castel­ nanza, 21 giugno 1999, p. 1 (cfr. archivio lanzaonline.it/news/4/2572/, 13 settembre storico online http://ricerca.repubblica.it/): 2013: Se ne era già parlato nell’ultima Un problema da risolvere alla radice, seduta di Consiglio Comunale di lu- magari creando una “bad company” glio e ora lo spunto condiviso di con- (ma sì, qualcosa di simile a una “bad trasto all’azzardopatia sta diventando bank”) che si accolli i rischi peggio- realtà 2014 DO–2020. ri assunti dalle compagnie nelle aree = Comp. di (gioco d’)azzardo e –patia. senza Stato del nostro paese 2008 DO–2020. (E) baby bonus sost. m. invar. Bo- = Voce ingl., comp. di bad ‘cattivo’ e nus bebè. company ‘compagnia’. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 105

(E) baggy pants locuz. sost. m. pl. aprile 2007: A questo punto creo dalla Abbigl. Pantaloni a vita bassa che la- nuova mappa che contiene solo i tratti sciano vedere i boxer o gli slip. non riportati sul basemap originale la 2002 DO–2020 2005 EXTRA LAR­ mappa.img. GE, in «La Stampa», 11 ottobre 2005, p. 9 =Voce ingl., propr. ‘mappa di base’. (cfr. archivio storico online www. lastampa. it/archivio–storico): i baggy pants sono (S) bibliodiversità sost. f. invar. pantaloni oltremisura “pazzi” per le Diversificazione dell’offerta cultura- tasche e “allergici” alle cinture. le, spec. della produzione editoriale. = Voce ingl., propr. ‘pantaloni cascanti’. 2003a In «Passato e presente», LVIII– LX (2003), p. 94 (GRL): Non mettiamo (R) (S) ballismo sost. m. Psic. L’atteggiamento di chi racconta fan- la bibliodiversità all’indice 2003b donie, manipolando la realtà e addu- DO–2020. = Comp. di biblio– e diversità. cendo motivazioni inesistenti per giu- stificare il proprio operato. (R) (S) biblioterapeuta sost. m. e 1997 Mario Giordano, Silenzio, si ruba. Le troppe verità che ci nascondono per con­ f. Psic. Biblioterapista. tinuare a svuotarci le tasche, Mondadori, 1999 La ricetta new age, una coccola ci Milano, 1997, p. 188 (GRL): in fatto di salverà, in «La Repubblica», sez. Cronaca, menzogne sono solo volgari imitatori, 29 maggio 1999, p. 21 (cfr. archivio storico neofiti delle frottola, nuovi adepti del- online http://ricerca.repubblica.it/): avverte la religione universale («il ballismo») nel suo spazio libri Calogero Falcone, 2008 DO–2020. libraio– guru del Salone, bibliotera- = Deriv. di balla (nel sign. fig.) con –ismo. peuta e consulente esistenziale 2014 DO–2020. (S) banking online locuz. sost. m. = Comp. di biblio– e terapeuta. invar. Banc. Home banking. 2000a Chiavi bit per il marketing, in (S) biblioterapico agg. Psic. Atti- «La Repubblica», sez. Affari Finanza, 3 nente alla biblioterapia. aprile 2000, p. 50 (cfr. archivio storico onli- 2008a Colin Feltham, Dizionario di ne http://ricerca.repubblica.it/): La corsa counseling, Roma, Sovera Edizioni, 2008, ad Internet (via trading e/o banking p. 7 (GRL): come complemento biblio­ online) può produrre un altro gra- terapico che darà loro strumenti per ve rischio per il mondo del credito poter meglio comprendere il percorso 2000b DO–2020. che svolgono 2008b DO–2020. = Voce ingl., comp. di banking ‘attività = Deriv. di biblioterapia con –ico. bancaria’ e online. (R) (S) bicurioso (bi–curioso), (E) basemap sost. m. invar. In- sost. m. Chi prova interesse a spe- form. Mappa digitale installata in un navigatore satellitare. rimentare esperienze sessuali con persone sia dello stesso sesso, sia di 2006 DO–2020 2007 fm_alfredo, GPS garmin e Ubuntu?, in https://forum. sesso diverso, pur non percependosi ubuntu–it.org/viewtopic.php?t=34590, 18 come bisessuale. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 106

2008 Iniquo, Omosessualità: guarire si (S) binge watching locuz. sost. può!, in http://www.mentecritica.net/omo­ m. invar. Visione ininterrotta e pro- sessualita–guarire–si–puo/oldstuff/contri­ lungata di programmi televisivi, spec. buto–redazionale/3286/, 19 settembre 2008: di episodi o di intere stagioni di serie Per ora mi piacciono solo le donne, televisive. però non escludo che in futuro po- 2003 DO–2020 2013 50 serie tv da trei diventare “bicurioso” (cit. South guardare quest’estate, in https://www.wired. Park) o scoprire la mia omosessualità it/play/televisione/2013/07/12/50–serie–tv– da–guardare–questestate/?refresh_ce=, 12 2014 DO–2020. luglio 2013: Non vai in vacanza? Chiu- (s) 2. agg. Relativo a chi prova in- teresse per esperienze sessuali sia con diti in casa e sfondati col binge wa- tching. persone dello stesso sesso sia con per- = Voce ingl., comp. di binge ‘baldoria’ e sone di sesso diverso. di un deriv. di (to) watch ‘guardare’. 2013 Eterosessuale, omosessuale, bi­ sessuale o… bicurioso?, in https://www.fe­ (S) biocontenimento (bio–conte­ maleworld.it/eterosessuale–omosessuale–bi­ nimento) sost. m. Med. Il complesso sessuale–o–bicurioso/, 24 settembre 2013: delle misure di sicurezza e delle pre- Avete mai sentito parlare dell’orien- cauzioni sanitarie attuate per l’isola- tamento sessuale “bicurioso”? 2014 mento di agenti biologici pericolosi in DO–2020. = Comp. di bi– e curioso. un ambiente chiuso in modo da pre- venirne la diffusione. (R) (S) big data locuz. sost. m. pl. 2007a In «Rivista aeronautica», LXXXIII (2007), nn. 1–6, Ministero dell’a- Inform. Raccolta di dati digitali le cui eronautica, p. 87 (GRL): Prima di descri- dimensioni e la cui complessità sono vere cosa sono i sistemi di trasporto tali da necessitare di strumenti di ge- in biocontenimento e come vengo- stione diversi da quelli usati per le no utilizzati dal personale sanitario normali banche dati, al fine di garan- dell’A.M 2007b DO–2020. tire analisi accurate e interrogazioni = Comp. di bio– e contenimento. sufficientemente veloci. 2008 Luca Pome, La teoria dei giochi: (R) (S) biopattumiera sost. f. dalla strategia militare alle relazioni pub­ Contenitore di uso domestico per la bliche, in https://archivio.lucapoma.info/ raccolta dei rifiuti alimentari e orga- articoli–luca–poma/teoria–dei–giochi/, 4 nici. marzo 2008: La squadra della Roma, ad 1998 Vita in campagna, nn. 1–6, Infor- esempio, deve in parte i suoi successi matore agrario srl, p. 8 (GRL): Una serie di alla partnership con un’azienda cali- accessori utili, quali l’attivatore bio- forniana specializzata in data science, logico «Biocomp», in pratiche buste Tag.bio, che sfrutta i big data calci- monodose, il termometro a gambo ri- stici per prevedere le strategie delle gido, il rimescolatore ed infine labio ­ squadre avversarie 2010 DO–2020. pattumiera 2000 DO–2020. = Voce ingl., comp. di big ‘grande’ e data. = Comp. di bio– e pattumiera. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 107

(R) (S) biopellicola sost. f. biol. = Voce ingl., comp. di black ‘nero’ e list Biofilm. ‘lista’. 2000 In «Panorama», ed. 1796–1799, Mondadori, Milano, 2000, p. 32 (GRL): La (R) (S) blastare v.tr. gerg. Nel lin- resistenza agli antibiotici è dovuta guaggio dei videogiochi, distruggere, probabilmente al fatto che i batteri annientare. allorché formano una colonia (o bio­ 2001 Tiscali News, Recensione Half– pellicola) usano geni diversi da quelli Life, in https://gamesurf.tiscali.it/gs/recen­ sione/half–life–c4173.html, 28 dicembre che utilizzano quando fluttuano isola- 2001: in alcune occasioni vi sentirete tamente 2004 DO–2020. davvero arrabbiati e frustrati come il = Comp. di bio– e pellicola. povero Gordon, e gioirete nel blastare (S) biosacchetto sost. m. Busta re- l’ennesimo alieno, magari capitato lì alizzata con materiali biodegradabili. per caso 2004(?) DO–2020 (che non specifica a quale delle due accezioni del lem- 2001 DO–2020 2011 Biosacchetti ma si riferisca la datazione). per la spesa? No grazie!, in http://fioriefo­ (E) 2. fig. Nel linguaggio dei so- glie.tgcom24.it/2011/03/biosacchetti–per– cial network, mettere a tacere un in- la–spesa–no–grazie/, 16 marzo 2011: Non so voi, ma io non li trovo proprio effi- terlocutore, deridendolo verbalmente cienti, questi biosacchetti. e umiliandolo pubblicamente. 2004(?) DO–2020 (che non specifi- = Comp. di bio– e sacchetto. ca a quale delle due accezioni del lemma si riferisca la datazione) 2008 El Bandido (R) (s) blacklist (black list) sost. f. Lord Phobos, in https://netgamers.it/archive/ invar. Inform. Lista nera. index.php/t–454924.html, 21 gennaio 2008: 1976 I nuovi film dall’America, in «La La puttanata di dover “blastare” gli Stampa», 14 febbraio 1976, p. 38 (cfr. archi- utenti, il fatto di “ownare”, di “deva- vio storico online www. lastampa.it/archivio– stare psicologicamente”, “le battaglie storico): Oggi la blacklist non esiste epiche”, “dominare”… esistono solo più, il sogno imperiale è tramontato, qui. l’eliminazione dei talenti dannegge- = Deriv. dell’ingl. (to) blast ‘distruggere, rebbe l’industria 1986(?) DO–2020 far esplodere’ con –are. (che non specifica a quale delle due accezioni del lemma si riferisca la datazione). (R) (s) blobbabile agg. (anche (s) 2. Lista di indirizzi e–mail o di sost.) Di immagine o spezzone di contatti telefonici dei quali si intende programma televisivo che si presta rifiutare i messaggi o le chiamate. ad essere associato ad altri con effetti 1986(?) DO–2020 (che non specifica a ironici o satirici. quale delle due accezioni del lemma si riferi- 1990 Mostruosamente Blob, in «La sca la datazione) 2004 Paolo Attivissimo, Stampa», 29 aprile 1990, p. 9 (cfr. archivio L’Acchiappavirus, Milano, Apogeo, 2004, p. storico online http://www.archiviolastampa. 193 (GDL): Quando ricevete uno spam, it/): Lo sport fa ridere? È molto «Blob- includete l’indirizzo dello spammer babile» se ci mettono le mani Enrico nella vostra blacklist, così non riceve- Ghezzi e Marco Giusti 2000(?) DO– rete più posta dal malandrino. 2020 (che non specifica a quale delle due ac- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 108

cezioni del lemma si riferisca la datazione) it/2009/03/blockchain–primi–passi–in–par­ 2007 In Tendenze attuali nella lingua e nella lamento–del–treno–per–il–futuro–2/, 12 linguistica italiana in Europa, a cura di Anto- marzo 2009: Le blockchain e le tecno- nella d’Angelis–Lucia Toppino, Roma, Arac- logie a registro distribuito tra le tec- ne, 2007, p. 25: Tra le novità aggiunte nologie innovative più promettenti nelle ultime edizioni spuntano parole nell’attuale panorama. che (nonostante quanto affermato in = Voce ingl., comp. di block ‘blocco’ e qualche prefazione) può darsi non chain ‘catena’. abbiano lunga vita: blobbabile, car­ rambata, alterconsumista, tanoressia (S) blockista sost. m. e f. Comm. (DO) 2014 Stocktontomalone, Due su Blocchista. otto. Keep counting, in https://forum–basket. 2001 DO–2020 2016 «Gli anatemi di it/viewtopic.php?f=2&t=311&start=1120, chi è alfiere di oscurantismo e prevaricazione generano paura», in https://www.lapressa.it/ 16 giugno 2014: Per la vittoria di miami archivio/2016/1.06.2016.pdf, 1 giugno 2016, avrebbe scritto qualche imprecazione p. 3: Dapprima pensò che la signora random nel topic live e sarebbe anda- avesse avuto la fornitura come fondo to a dormire e in caso di vittoria spurs di magazzino, come i blockisti per gli avrebbe cercato di blobbare il blobba- scampoli dei tessuti. bile. = Dall’ingl. block ‘blocco’. (s) 2. Caratterizzato da aspetti ridi- coli o grotteschi che ne fanno un po- (R) (S) blook sost. m. invar. Edit. tenziale oggetto di satira. Libro a stampa che raccoglie post e 1990 “Blob si fa così”…ma la tv se la altri materiali precedentemente pub- ride, in «La Repubblica», sez. Televisione, blicati su un blog. 27 febbraio 1990, p. 31 (cfr. archivio stori- 2003 Mondo Blog e La Pizia, in http:// co online http://ricerca.repubblica.it/): Ma www.maestrinipercaso.it/2003/05/mondo– nessuno protesta, anzi c’è chi si di- blog–e–la–pizia.htm#links, 12 maggio 2003: verte ad autosegnalarsi dal momento Bello perché interessante, e maggior- che è blobbabile 2000(?) DO–2020 mente apprezzabile perché un libro (che non specifica a quale delle due accezioni difficile da scrivere, se ripenso alla del lemma si riferisca la datazione). gestazione del blook ormai un anno = Deriv di blobbare con –bile. fa e comunque al pericolo di mixare Osservazioni: il collegamento da cui è biografia e storia 2005 DO–2020. tratto l’es. 2014 non risulta più raggiungibile = Voce ingl., comp. di bl(og) e (b)ook ‘li- a fine 2020: si è mantenuto comunque l’es. in bro’. quanto è risultata l’ultima attestazione repe- ribile (a conferma del graduale spegnimento della vitalità del termine ipotizzato nell’es. (R) (s) bodyboard sost. m. invar. 2007). Sport. Sport acquatico che consiste nel planare sulle onde del mare sdra- (S) blockchain sost. f. invar. In- iati o in ginocchio su una tavola gal- form. Catena dei blocchi. leggiante lunga circa un metro, più 2006 DO–2020 2009 Blockchain, tozza e squadrata del surf. i primi passi in Parlamento del treno per 2003 Windsurf, in https://www.cape­ il futuro, in https://www.dariotamburrano. verde.com/it/forums/topic/windsurf–2/, 1° www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 109

ottobre 2003: Surf d’onda e bodyboard dere la superficie di un corpo umano sono 5 euro all’ora, al giorno sono 15 al di sotto dei vestiti. euro (non hanno gran assortimento di 2008 Body scanner in aeroporto dall’Eu­ tavole e le pinne del bodyboard a vol- ropa un primo sì, in «La Repubblica», sez. te non te le danno) 2004 DO–2020. Politica Estera, 8 ottobre 2008, p. 20 (cfr. ar- (s) 2. La tavola con cui si pratica chivio storico online http://ricerca.repubbli­ tale sport. ca.it/): Sì all’uso dei «body scanner» anche negli aeroporti europei, a patto 2002 Il paradiso delle tavole in acqua, in «Corriere della Sera», 26 giugno 2002, p. che non siano un obbligo ma un’op- 21 (cfr. archivio storico online http://archi­ zione aggiuntiva per il controllo dei vio.corriere.it/Archivio/interface/landing. passeggeri 2009 DO–2020. html): In più: tutto per usare la tavola = Voce ingl., comp. di body ‘corpo’ e in acqua, dall’abbigliamento tecnico scanner. agli attrezzi da onda (skimboard, bo- dyboard, surfing) 2004 DO–2020. (R) (S) body shaming locuz. sost. = Voce ingl., comp. di body ‘corpo’ e bo­ m. invar. La pratica di umiliare qual- ard ‘tavola’. cuno esprimendo pubblicamente, spec. sui social network, giudizi deni- (S) body positivity locuz. sost. f. gratori e offensivi sulla forma o sulle invar. Atteggiamento di accettazione dimensioni del suo corpo. e apprezzamento del corpo che non 2014 Tostoini, Un lamantino per l’esta­ risponde ai canoni estetici tradizio- te, in https://www.tostoini.it/un–lamentino– nali, teso a superare l’imposizione di per–lestate/, 4 luglio 2014: Vale comun- criteri avvertiti come fonte di discri- que la pena ricordare, già che siamo minazione per quanti non vi rientra- qui, che l’unico requisito per un cor- no. po da spiaggia è avere un corpo e por- 2010 DO–2020 2015 “Amo le mie tarlo in spiaggia, tutto il resto, come curve”: la conquista di una ex anoressica, in ad esempio la prova costume, è pu- https://www.repubblica.it/salute/2015/11/05/ rissimo distillato di patriarcato e body foto/_amate_le_vostre_curve_la_sfida_di_ una_ex_anoressica–126674052/1/?ref=se­ shaming 2015 DO–2020. = Voce ingl., comp. di body ‘corpo’ e di arch, 5 novembre 2015: Nel blog bodypo- un deriv. di (to) shame ‘far vergognare, umi- sipanda racconta il suo viaggio attra- liare’. verso la “body positivity” (tradotto letteralmente: la positività del corpo), (R) (S) bootie sost. m. invar. Abbi- ovvero la capacità di guardare a se gl. Stivaletto, tronchetto. stesse e amarsi, nonostante i difetti. = Voce ingl., comp. di body ‘corpo’ e po­ 2009 L’Espresso, vol. 55, nn. 9–12, Edi- sitivity ‘positività’. trice L’Espresso, 2009, p. 5 (GRL): Dalla collezione Night Lights di René Ca- (R) (S) body scanner locuz. sost. ovilla (tel. 02 76319049) il bootie in m. invar. Dispositivo, usato spec. ne- pizzo francese con suola “silver star- gli aeroporti come sistema di control- dust” in polvere di cristalli 2010 lo dei passeggeri, che permette di ve- DO–2020. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 110

= Voce ingl., propr. ‘stivaletto (da don- = Voce ingl., dim. di bra ‘reggiseno’. na)’. (S) brandizzare v.tr. Caratteriz- (S) bounce message locuz. sost. zare tramite l’applicazione degli ele- m. invar. Inform. Messaggio di posta menti distintivi di una marca azienda- elettronica respinto al mittente perché le, spec. il marchio. erroneamente indirizzato. 2002a In «Corriere della Sera», 13 mag- 2006a Sergio Casiraghi, Guida ai gio 2002, p. 20 (cfr. archivio storico online messaggi di errore della posta elettroni­ http://archivio.corriere.it/Archivio/interface/ ca, in http://www.europaoggi.it/content/ landing.html): Poi c’è una politica più view/706/105/, 24 novembre 2006: Sono i tipicamente italiana e americana che cosiddetti “bounce message” (mes- tende a “brandizzare” un marchio saggio a rimbalzo) o “Delivery Sta- 2002b DO–2020. tus Notification” (DSN), messaggi in = Dall’ingl. brand ‘marchio’. lingua inglese che informano circa lo stato della e–mail inviata 2006b (S) brasiliana sost. f. Abbigl. Slip DO–2020. intimo o da spiaggia molto sgambato, = Voce ingl., comp. di bounce ‘rimbalzo’ che lascia scoperte le natiche. e message ‘messaggio’. 2006 DO–2020 2015 Ecco il segreto per un sedere a “forma di cuore” (funziona (R) (S) braceria sost. f. Ristorante anche se hai il lato B abbondante o piatto). la cui specialità è la cottura alla brace, Provare…, in https://www.caffeinamagazine. it/beauty/21381–ecco–il–segreto–per–un– spec. di carne e pesce. sedere–a–forma–di–cuore–funziona–anche– 1997 Savona ritrova il festival, in «La se–hai–il–lato–b–abbondante–o–piatto–pro­ Stampa», 2 luglio 1997, p. 43 (cfr. archivio vare/, 6 agosto 2015: Preferite il perizo- storico online www. lastampa.it/archivio– ma o lo slip normale? Dovreste optare storico): Funzioneranno anche pizze- per la brasiliana. ria, friggitoria e la novità della brace- = Femm. sost. di brasiliano. ria 2006 DO–2020. = Deriv. di brace con –eria. (R) (S) brit agg. invar. British. 1996 Arrivano gli Oasis, siamo noi i Be­ (S) bralette sost. f. o m. invar. ab- atles, in «La Repubblica», sez. Spettacoli e bigl. Reggiseno leggero, in pizzo o in Tv, 22 marzo 1996, p. 47 (cfr. archivio stori- cotone, privo di ganci, imbottiture o co online http://ricerca.repubblica.it/): Cer- sostegni, con spalline ricamate e de- to, i giornali inglesi nei mesi passati corazioni che consentono anche di in- hanno messo l’accento sulla compe- dossarlo a vista. tizione con l’altra grande formazione 2002a Federazione italiana cineforum, di successo del brit pop attuale 2000 Cineforum, s.n.t., p. 59 (GRL): convince DO–2020. perché prende di petto ogni situa- = Abbr. di british ‘britannico’. zione, il suo seno che sobbalza nelle bralette di Victoria Secret’s, i polpac- (R) (S) bullizzato agg. Che ha su- ci muscolosi, gli occhi che ubriacano bito atti di bullismo o di cyberbulli- 2002b DO–2020. smo. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 111

2000 Pier Giuseppe Monateri–Marco ne in questo senso viene dalla stessa Bona–Umberto Oliva, Mobbing vessazio­ Ecomondo che ha scelto di diventare ni sul lavoro, Giuffrè, Milano, 2000, p. 287 la prima fiera carbon neutral 2014 (GRL): La tutela giuridica del lavora- DO–2020. tore «bullizzato» in Inghilterra 2007 = Voce ingl., comp. di carbon ‘carbonio’ DO–2020. e neutral ‘neutrale’. = Part. pass. di bullizzare. (R) (S) carbon neutrality locuz. (R) (S) bullizzazione sost. f. Ag- sost. f. invar. Ecol. Neutralità carbo- gressione con atti di bullismo o di cy- nica. berbullismo. 2007 In «Passato e presente», LXX– 2015 Glullasssss, Piango dopo essere LXXII (2007), p. 123 (GRL): Non è af- stata con lui, in https://amore.alfemminile. fatto sicuro che l’attuale standard di com/forum/piango–sempre–dopo–essere– vita degli americani sia compatibile stata–con–lui–fd2882146, 4 ottobre 2015: con un pianeta ecologicamente sano, anzi direi che ho quasi una fobia a o, più limitatamente, con la neutrali- causa della bullizzazione (?) psicolo- tà nell’apporto di anidride carbonica gica che ho subito alle medie 2016 (carbon neutrality) 2014 DO–2020. DO–2020. = Voce ingl., comp. di carbon ‘carbonio’ = Deriv. di bullizzare con –zione. e neutrality ‘neutralità’.

(S) cafonal sost. m., agg. invar. (R) (S) car free (car–free) locuz. Iron. Comportamento o stile cafone- agg. invar. Diretto a evitare o a ridur- sco. re al minimo l’utilizzo di automobili. 2002a Roberto D’Agostino, Alta porti­ 2000 Anche oggi tutti a piedi poi in auto neria: l’Italia potentona nel mirino di Dago­ al ristorante, in «La Repubblica», sez. Paler- spia, Mondadori, Milano, 2002, p. 46 (GRL): mo, 10 marzo 2000, p. 2 (cfr. archivio storico sono sempre stati dipinti con quell’e- online http://ricerca.repubblica.it/): L’usci- spressione cafonal detta «culo e ca- ta in auto è consentita fino alle 16 a micia» 2002b DO–2020. chi esibisce la ricevuta di un ristoran- = Voce pseudoingl., deriv. di cafon(e) con te dell’area car free 2005 DO–2020. –al(e). = Voce ingl., comp. di car ‘automobile’ e free ‘libero’, propr. ‘senza automobili’. (R) (S) carbon neutral locuz. agg. invar. Ecol. Di attività produttiva in (R) (S) caroeuro sost. m. invar. cui la quantità di anidride carbonica Aumento del costo della vita in se- immessa nell’ecosistema corrisponde guito all’introduzione dell’euro come esattamente alla quantità di anidride unità monetaria. carbonica che l’ecosistema stesso è in 2002 Il gelo arroventa i prezzi, in «La grado di assorbire. Repubblica», sez. Palermo, 17 gennaio 2002, p. 4 (cfr. archivio storico online http://ricer­ 2004 Clima, la salvezza è nei rifiuti. Il riciclo abbatte i gas serra. in «La Repubbli- ca.repubblica.it/): Dopo il caroeuro, una ca», sez. Cronaca, 10 novembre 2004, p. 25 nuova ondata di aumenti si è abbattuta (cfr. archivio storico online http://ricerca. sui prodotti agricoli 2004 DO–2020. repubblica.it/): Una prima indicazio- = Comp. di caro– e euro. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 112

(R) (S) carrambata sost. f. Incon- (S) cash mob locuz. sost. m. invar. tro inatteso con una o più persone con Raduno di più persone presso un’at- le quali si erano persi i contatti. tività commerciale in difficoltà per 1998 In «La Repubblica», sez. Spet- sostenerla economicamente tramite tacoli, 1 ottobre 1998, p. 45 (cfr. archivio l’acquisto collettivo dei suoi prodotti storico online http://ricerca.repubblica.it/): o servizi. persone fortunate e persone simpa- 2012a Assalto ai piccoli negozi: a Mi­ ticamente sfortunate, potrebbe scap- lano il primo cash–mob, in https://video. parci qualche “carrambata” 2003 repubblica.it/edizione/milano/assalto–ai– DO–2020. piccoli–negozi–a–milano–il–primo–cash– = Dal titolo del programma televisivo mob/92714/91108?ref=search, 14 aprile Carramba! che sorpresa, trasmesso sulla 2012: È il concetto alla base del cash– RAI dal 1995 al 2002, durante il quale veni- mob, un parente “impegnato” dei più vano organizzati ad arte incontri tra persone noti flash–mob, nato con l’obbiettivo che non si vedevano da tempo. di sensibilizzare le persone sui pro- blemi che colpiscono le mini attività (S) case sost. m. invar. Inform. Ca- commerciali, le botteghe artigianali, i binet. piccoli distributori 2012b DO–2020. 2002a Grosso e ignoro, A quanti RPM = Voce ingl., comp. di cash ‘contanti’ e girano le ventole interne al case?, in https:// mob ‘moltitudine, folla’, sul modello di flash www.nexthardware.com/forum/water–coo­ mob. ling/26783–quanti–rpm–girano–le–ventole– interne–al–case.html, aprile 2007: vorrei (S) catch–up tv (catch up tv) lo- sapere a quanti RPM girano le ven- cuz. sost. m. invar., locuz. agg. invar. tole 80x80 che ho comprato per raf- Telev. Formula adottata dalle emit- freddare internamente il case… sono tenti televisive per consentire agli collegate a 12V 2002b DO–2020. utenti la visione dei contenuti in gior- = Voce ingl., propr. ‘cassa, custodia, sca- ni e orari diversi da quelli in cui sono tola’. mandati in onda, tramite canali appo- sitamente predisposti o archivi online (R) (S) cashback sost. m. invar. dai quali le trasmissioni si possono Rimborso parziale della cifra spe- scaricare. sa per un acquisto, offerto per lo più 2007a Augusto Preta, Economia dei come sconto o iniziativa promoziona- contenuti: l’industria dei media e la rivolu­ le da venditori o gestori di servizi di zione digitale, Milano, Vita e pensiero, 2007, pagamento. p. 133 (GRL): Il nuovo servizio, BBC 2007 Christopher Lovelock–Jochen iPlayer, fornirà un servizio di catch Wirtz, Marketing dei servizi. Risorse umane, up TV per sette giorni 2007b DO– tecnologie, strategie, Milano, Pearson, 2007, 2020. p. 468 (GRL): qualcosa di strano che il = Voce ingl., comp. di (to) catch up ‘recu- cliente normalmente non comprereb- perare, rimettersi in pari’ e tv. be, ma che può piacere più di un’of- ferta di cashback 2012 DO–2020. (S) catfishsost. m. e f. invar. Gerg. = Voce ingl., comp. di cash ‘contante’ e Nel linguaggio dei social network, chi back ‘indietro’. crea un’identità fittizia per raggirare www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 113

altri utenti, in particolare intrecciando nei festivi salgono a 18 mila) 2000 amicizie e relazioni sentimentali vir- DO–2020. tuali. = Voce ingl., comp. di cat ‘gatto’ e sitter ‘persona che assiste’, sul modello di baby sit­ 2010 DO–2020 2014 L’amore ai ter. tempi delle chat, in https://www.ifioridelma­ le.it/articoli/lamore–ai–tempi–delle–chat, 30 (R) (S) catwalk sost. m. e f. invar. maggio 2014: Arrivano poi i due con- Nel linguaggio della moda, passerel- duttori–creatori del programma che, la. andando giù di spionaggio, riescono 2005 In «Ottagono», CLXXXI– a rintracciare il catfish e a farlo uscire CLXXXII (2005), p. 143 (GRL): Questo allo scoperto. = Voce ingl., propr. ‘pesce gatto’ (cfr. le “catwalk” adiacente ai camerini è di dinamiche etimologiche illustrate doviziosa- per sé un non luogo, una striscia d’e- mente da Paolo D’Achille nel sito dell’Ac- dificio che levita, quasi senza peso e cademia della Crusca, all’indirizzo Internet dimensione, un separè che si presta https://accademiadellacrusca.it/it/consulen­ in modo neutro e discreto a essere te- za/il–catfish–dei–social–%C3%A8–un–pe­ stimone di vestiti indossati 2008 sce–o–un–gatto–sicuramente–%C3%A8– DO–2020. un–falso/1721). = Voce ingl., comp. di cat ‘gatto’ e (to) walk ‘camminare’, propr. ‘camminata del (R) (S) catfishing sost. m. in- gatto’. var. Gerg. Nel linguaggio dei social network, la creazione e l’utilizzo di (S) celeb sost. f. invar. Celebrity. un’identità fittizia per raggirare- al 2004 DO–2020 2007 E Paris Hilton tri utenti, in particolare intrecciando trema, in «La Repubblica», sez. Politica este- amicizie e relazioni sentimentali vir- ra, 14 luglio 2007, p. 25 (cfr. archivio storico tuali. online http://ricerca.repubblica.it/): la fre- 2009 Esche digitali, in http://blog.ter­ quentazione di luoghi horror destinati minologiaetc.it/2009/03/23/phishing–truf­ alle celeb, come si chiamano le stesse fa–spillaggio–abboccamento/ (blog di Licia celebrità. Corbolante), 23 marzo 2009: Un altro tipo = Voce ingl., abbr. di celebrity ‘persona di truffa informatica con un nome le- famosa del mondo dello spettacolo’. gato alla pesca è il catfishing, da ca­ tfish, [pescare] pesce gatto 2010 (R) (S) change management lo- DO–2020. cuz. sost. m. invar. Ammin.az. Il com- = Voce ingl., deriv. di catfish. plesso delle attività e degli strumenti con cui un’azienda gestisce l’introdu- (R) (S) cat sitter locuz. sost. m. e zione di un’innovazione tecnologica f. invar. Addetto ad accudire un gatto. o il cambiamento della propria impo- 1995 Estate in città, guida ai mestieri stazione e della propria struttura or- sotto l’afa, in «La Repubblica», sez. Affari e ganizzativa. Finanza, 12 giugno 1995, p. 22 (cfr. archivio 1999 Ocse, italiani tra i meno previdenti, storico online http://ricerca.repubblica.it/): in «La Repubblica», sez. Economia, 7 luglio per la sola attività di “dog e cat sit- 1999, p. 28 (cfr. archivio storico online http:// ter” si guadagnano 12 mila l’ora (che ricerca.repubblica.it/): ha assunto la re- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 114

sponsabilità internazionale dei grandi (s) child–free agg. invar. Che sce- progetti di change management e di glie volontariamente di non avere fi- corporate finance 2001 DO–2020. gli; relativo alle persone che scelgono = Voce ingl., comp. di change ‘cambia- di non avere figli. mento’ e management. 2001(?) DO–2020 (che non specifica a quale delle due accezioni del lemma si riferi- (R) (S) chatbot sost. m. invar. In- sca la datazione) 2012 In volo con bebè, form. Programma in grado di intera- ma che fatica…, in https://www.repubblica. gire con gli esseri umani, risponden- it/viaggi/2012/07/12/news/in_volo_con_ do alle loro domande, fornendo loro bebe_ma_che_fatica_–117048512/?ref=se­ informazioni o aiutandoli nel compi- arch, 12 luglio 2012: Eccessivo? Un caso mento di alcune attività; si presenta non isolato, a sentire diversi genitori. per lo più come il profilo di un social Che, dopo le rimostranze dei passeg- network con cui si ha l’impressione di geri child–free, fanno valere le loro dialogare realmente. ragioni. 2000 Nelle aste online il prezzo lo fa (e) (s) 2. Di locali pubblici in cui il bot, in https://www.repubblica.it/online/ non è ammessa la presenza dei bam- tecnologie_internet/bot/shopbot/shopbot. bini per non recare disturbo alle altre html?ref=search, 18 agosto 2000: i “new- persone presenti. sbot” cercano le notizie, i “chatbot” [1998 Una barriera contro Gianburra­ interagiscono nelle chat, e gli “shop- sca, in «La Stampa», 5 dicembre 1998, p. 11 bot”, appunto, contrattano per conto (cfr. archivio storico online www. lastampa. del suo utente 2001 DO–2020. it/archivio–storico): non ci sia proprio = Voce ingl., comp. di chat e bot ‘pro- bisogno di creare delle «child–free gramma’, propr. ‘programma che interagisce zone» sul modello delle aree vietate con gli utenti’. ai fumatori] 2001(?) DO–2020 (che non specifica a quale delle due accezioni del (R) (S) chemsex (chem sex) sost. lemma si riferisca la datazione). m. invar. Attività sessuali sotto effetto = Voce ingl., comp. di child ‘bambino’ e di farmaci o sostanze stupefacenti fi- free ‘libero’. nalizzati a potenziare e prolungare le prestazioni. (R) (S) ciaspolata sost. f. region. 2015 Chemsex, la nuova moda di fare sett. Escursione sulla neve effettuata sesso per 72 ore grazie alla droga, in https:// indossando le ciaspole. www.gqitalia.it/ragazze/eros/2015/11/10/ chemsex–la–nuova–moda–e–fare–sesso– 1999 In «La Stampa», 27 febbraio 1999, per–72–ore–grazie–alla–droga, 10 novem- p. 41 (cfr. archivio storico online www. la­ bre 2015: Il ‘Chemsex’ è una pratica stampa.it/archivio–storico): è in program- definita ‘altamente pericolosa ed a ma domani la Ciaspolata Valsesiana, prova di dipendenza’ da un gruppo di un percorso attraverso i campi inne- medici appartenenti alla Nhs Founda- vati da compiersi non con i soliti Sci tion Trust 2019 DO–2020. o con i soliti snowboard 2005 DO– = Voce ingl., comp. di chem(ical) ‘chimi- 2020. co’ e sex ‘sesso’. = Deriv. di ciaspolare con –ata. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 115

(S) ciberia sost. f. Pubblico eser- (R) (S) ciclopedonale agg. Rela- cizio in cui si vendono prodotti ga- tivo al transito di ciclisti e pedoni, o stronomici con annesso un piccolo riservato a essi, nell’ambito di siste- ristorante che permette di gustarli al mazioni stradali o urbanistiche. suo interno. 1980 Il sindaco di Vigevano: «È certo in piazza Ducale mai più le auto», in «La Stam- 2016 DO–2020 2018 A Golosaria il manifesto per il salvataggio del cibo doc, pa», 4 giugno 1980, p. 2 (cfr. archivio storico in «La Repubblica», sez. Cronaca, 26 otto- online www. lastampa.it/archivio–storico): bre 2018, p. 11 (cfr. archivio storico online Dopo le proteste dei commercianti http://ricerca.repubblica.it/): è quella che per l’isola ciclo–pedonale, il sindaco Massobrio ha definito «ciberia»: il di Vigevano: «È certo in piazza Duca- negozio di alimentari pratica anche la le mai più le auto» 2000 DO–2020. = Comp. di ciclo e pedonale. somministrazione, facendo conoscere meglio il prodotto e creando più con- (S) cicloposteggio sost. m. Spazio tatto con la clientela. dedicato alla sosta di biciclette. = Deriv. di cibo con –eria. 2005 DO–2020 2006 Bici a disposi­ zione per 10 euro l’anno, in «La Repubbli- (R) (S) ciclofattorino (ciclo–fat­ ca», sez. Bari, 1 luglio 2006, p. 2 (cfr. archi- torino) sost. m. Chi effettua consegne vio storico online http://ricerca.repubblica. di cibo a domicilio spostandosi in bi- it/): il Comune consegnerà una tessera cicletta e seguendo le indicazioni for- magnetica che dovrà essere “striscia- nite da applicazioni digitali; rider. ta” nella colonnina del cicloposteggio 2014 In «La Repubblica», sez. Next, 6 per prendere la bicicletta. ottobre 2014, p. 11 (cfr. archivio storico onli- = Comp. di ciclo e posteggio. ne http://ricerca.repubblica.it/): Qualche anno fa ho lavorato come ciclo–fat- (R) (S) cinquestelle (cinque stelle) torino pedalando in giro per Milano agg. invar. Polit. Appartenente o rela- con una cargo–bike di importazione tivo al movimento politico Movimen- prestata da un amico 2017 DO–2020. to 5 stelle. = Comp. di ciclo e fattorino. 2010 In «La Repubblica», sez. Milano, 30 marzo 2010, p. 1 (cfr. archivio storico online http://ricerca.repubblica.it/): Beppe (R) (S) cicloguida (ciclo–guida) Grillo, la lista Cinquestelle raccoglie sost. f. Guida cicloturistica. 11 fans, i Verdi uno in meno e gli 2003 A piedi e in biciletta, in «La Stam- estremisti di destra di Forza Nuova pa», 12 settembre 2003, p. 50 (cfr. archivio sto- segnano un paio di schede 2012 rico online www. lastampa.it/archivio–storico): DO–2020. lì i partecipanti verranno accolti per la 2. sost. m. e f. invar. Aderente o consegna del kit pedalata Liquigas, con iscritto a tale movimento politico. una borsa per la biciletta, un cappellino, 2012a Grillo prepara l’assalto all’E­ una borraccia, una bottiglia d’acqua e milia Comizi show, svegliamo gli astenuti, una cicloguida 2012 DO–2020. in «La Repubblica», sez. Politica interna, 9 = Comp. di ciclo e guida. maggio 2012, p. 9 (cfr. archivio storico onli- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 116

ne http://ricerca.repubblica.it/): riversi il le del “Citizen Journalism” 2005b suo 16% di voti sui cinquestelle pur DO–2020. di non far vincere il suo ex antagoni- = Voce ingl., comp. di citizen ‘cittadino’ e journalism ‘giornalismo’. sta di sinistra 2012b DO–2020. = Dal Movimento 5 stelle, nome di un par- tito polito italiano fondato nel 2009 da Beppe (R) (S) city magazine locuz. sost. Grillo. m. invar. Pubblicazione periodica dedicata a fornire informazioni turi- (R) (S) cisgender agg. invar. Psic. stiche e notizie sulla vita culturale e Sociol. Relativo a persona la cui iden- notturna di una città. tità di genere coincide con il sesso at- 2004 B cool e Socrates una festa per tribuito alla nascita. due, in «La Stampa», 23 giugno 2004, p. 54 2010 Frattaglia, Lesbiche e…mtf!, in (cfr. Archivio storico online www. lastampa. https://www.gay–forum.it/topic/15634–lesbi­ it/archivio–storico): presentazione del che–emtf/, 14 novembre 2010: ma non è nuovo city magazine «B cool», guida neppure una grossa preferenza la mia, cittadina semestrale indirizzata ai tu- cioè non è una cosa che mi ferma dato risti 2006 DO–2020. che alla fine sto pure con un uomo ci- = Voce ingl., comp. di city ‘città’ e maga­ sgender 2013 DO–2020. zine ‘rivista’. 2. sost. m. e f. invar. Persona la cui identità di genere coincide con il ses- (R) (S) city safety locuz. sost. m. so attribuito alla nascita. invar. Autom. Negli autoveicoli, di- 2013a Donne sull’orlo di un’invisibi­ spositivo di frenata automatica dotato le urgenza, in https://www.nazioneindiana. di un radar ottico integrato nella parte com/2013/01/22/donne–sullorlo–di–uninvi­ superiore del parabrezza, atto a pre- sibile–urgenza/, 26 gennaio 2013: Inoltre venire gli impatti a bassa velocità, ti- sarebbe opportuno utilizzare il con- pici del traffico urbano. cetto di invisibilizzazione per le per- 2006 Ecco il Volvo City Safety: addio sone transgendere o intersex, non per ingiustificati problemi di una cisgen- ai piccoli tamponamenti, in https://www.re­ pubblica.it/2006/11/motori/dicembre–2006/ der 2013b DO–2020. sicurezza–incitta/sicurezza–incitta.htm­ = Voce ingl., comp. di cis– ‘cis–’ e gender ‘genere’, propr. ‘entro il genere sessuale’. l?ref=search, 1 dicembre 2006: Si chiama City Safety [...] l’ultima trovata della (S) citizen journalism locuz. sost. Volvo in tema di sicurezza: un siste- m. invar. Giorn. Giornalismo parteci- ma in grado di aiutare il conducente pativo. ad evitare quelle collisioni a bassa ve- 2005a A qualcuno piace il CJ (ma non in locità che avvengono frequentemente Italia), in https://www.repubblica.it/2005/b/ 2009 DO–2020. rubriche/scenedigitali/journalism/journali­ = Voce ingl., comp. di city ‘città’ e safety sm.html?ref=search, 13 aprile 2005: Se il ‘sicurezza’. giudice dovesse dare ragione ai ricor- renti – e ai loro supporter – avremmo (R) (S) city tax locuz. sost. f. in- il primo vero riconoscimento forma- var. Fin. Imposta di soggiorno. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 117

2002 City tax e nuove risorse per aiutare 2003 Virus all’attacco di Windows. Firenze, in «La Repubblica», sez. Firenze, 14 Allarme rosso su Internet, in https://www. giugno 2002, p. 2 (cfr. archivio storico onli- repubblica.it/2003/g/sezioni/scienza_e_tec­ ne http://ricerca.repubblica.it/): «city tax», nologia/windows/lovesan/lovesan.htm­ ovvero un contributo destinato ad l?ref=search, 12 agosto 2003: Da questo ampliare le risorse e coprire le spese pomeriggio è disponibile un cleaner, derivate dalla massiccia presenza dei un software gratuito che permette di turisti in città 2006 DO–2020. pulire i pc ritenuti infetti 2005 DO– = Voce ingl., comp. di city ‘città’ e tax 2020. = Voce ingl., propr. ‘pulitore’. ‘tassa’. (R) (S) clickbait sost. m. invar. (R) (S) claw–back (clawback, Inform. In Internet, contenuto accat- claw back) sost. m. invar. Dir. Clau- tivante e sensazionalistico creato per sola di claw–back (ovvero previsione catturare l’attenzione e stimolare la inserita in un contratto di lavoro per la curiosità dei visitatori, inducendoli a quale un dipendente è impegnato a re- collegarsi a una determinata pagina stituire alla propria azienda una parte web. di un compenso già percepito in caso 2013 Più il nostro quoziente intellettivo di mancato conseguimento di deter- è alto e meno crediamo in Dio: gli atei sono minati obiettivi o in conseguenza di più intelligenti dei credenti?, in https://me­ condotte illecite da cui sia derivato un dicinaonline.co/2013/08/15/piu–il–nostro– danno all’azienda stessa). quoziente–intellettivo–e–alto–e–meno–cre­ diamo–in–dio–gli–atei–sono–piu–intelligen­ 2003 In «L’Espresso», nn. 45–46, p. 6 ti–dei–credenti/, 15 agosto 2013: il titolo di (GRL): Conosco la filosofia del claw questo articolo, considerato “acchiap- back: ogni cinque anni, il conceden- paclick” da un famoso sito, descrive te si riprende una parte del migliora- con esattezza la situazione evitando mento per spingere il concessionario di fare clickbait 2015 DO–2020. a fare meglio 2004 DO–2020. = Voce ingl., comp. di click ‘clic’ e bait 2. agg. invar. Relativo a tale clau- ‘esca’. sola. 2003 Baye Ndiaye–Marco Padula, Le (S) clickbaiting sost. m. invar. immagini dell’Africa in Europa, EMI, Vero- Inform. In Internet, diffusione di na, 2003, p. 23 (GRL): Tuttavia – e que- contenuti sensazionalistici creati per sto è un fattore negativo rilevante – la catturare l’attenzione e stimolare la Carta contiene le cosiddette clausole curiosità dei visitatori, inducendoli a claw–back 2004 DO–2020: claw– collegarsi a una determinata pagina back [...] (o clawback). web con conseguente generazione di = Voce ingl., comp. di (to) claw ‘tirare a sé’ e back ‘indietro’. proventi dalla pubblicità online. 2014a Facebook, lotta ai contenu­ (R) (S) cleaner sost. m. invar. In- ti mangiaclic da ora in poi in bacheca solo articoli interessanti, in https://www.repub­ form. Software che ripristina il fun- blica.it/tecnologia/2014/08/26/news/facebo­ zionamento di un computer dopo l’at- ok_lotta_ai_contenuti_mangiaclic_d_ora_ tacco di un virus. in_poi_in_bacheca_solo_post_interessan­ www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 118

ti–94461812/?ref=search, 26 agosto 2014: mi immediatamente il megacantiere Le nostre bacheche di Facebook ne climaticida, destinando i miliardi di sono zeppe e i “click–baiting”, così si euro dei cittadini italiani […] ad altre chiamano questi link rilanciati il più azioni ambientalmente più efficaci. delle volte per generare traffico su siti = Dal fr. climaticide, comp. di climat ‘cli- e portali di scarsa utilità se non del ma’ e –cide ‘cida’. tutto malevoli 2014b DO–2020. = Voce ingl., comp. di click ‘clic’ e di un (R) (S) cognitariato sost. m. La deriv. di bait ‘esca’. condizione di precariato del lavorato- re intellettuale, tipico di una società e (S) click day locuz. sost. m. invar. di un’economia molto flessibili. Periodo stabilito da un ente pubblico 2001 Adelino Zanini–Ubaldo Fadini, per la presentazione telematica di ri- Lessico postfordista: dizionario di idee del­ chieste di rimborso, di incentivi o di la mutazione, Feltrinelli, Milano, 2001, p. 62 finanziamenti, fino all’esaurimento (GRL): Si può pertanto parlare di la- dei fondi disponibili. Giorno stabilito voratori della conoscenza, di capitale dal ministero dell’Interno per richie- cognitivo e cognitariato, ma avendo dere, tramite una procedura telema- cura di fare la tara alla qualità dei fe- tica, il permesso di soggiorno per un nomeni in atto 2004 DO–2020. numero prefissato di lavoratori extra- = Deriv. di cognitario con –ato, sul mo- comunitari. dello di proletariato e precariato. 2007a Decreto flussi, 352mila domande. “Computer in tilt, non funziona”, in https:// (S) cognitario sost. m. Lavoratore www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/ precario che opera nell’ambito delle flussi–decreto/prime–domande/prime–do­ professioni intellettuali e delle nuove mande.html?ref=search, 15 dicembre 2007: tecnologie. Sono i numeri del click day, la pro- 2000a Dario D’Incerti–Massimiliano cedura informatica messa a punto dal Santoro–Giuseppe Varchetta, Schermi di ministero dell’Interno nell’ambito del formazione: i grandi temi delle risorse uma­ decreto flussi 2007 2007b DO–2020. ne attraverso il cinema, Milano, Guerini e = Voce ingl., comp. di click e day ‘gior- associati, 2000, p. 47 (GRL): L’esperien- no’. za organizzativa contemporanea ha

nell’immateriale e nel «cognitario» le (S) climaticida agg. Che contri- leve nuove per la creazione del valore buisce negativamente al processo di 2000b DO–2020. cambiamento climatico, causando = Comp. di cognit(ivo) e (prolet)ario, sul emissioni inquinanti o sconvolgendo modello dell’ingl. cognitarian ‘proletario l’ecosistema circostante. della conoscenza’. 2019 DO–2020 2020 Tav, il mega­ cantiere climaticida e le bufale dell’UE, in https://www.ilfattoquotidiano.it/in–edicola/ (R) (S) cohousing sost. m. invar. articoli/2020/06/23/tav–il–megacantiere– Modello abitativo caratterizzato da climaticida–e–le–bufale–della–ue/5841247/, un limitato numero di abitazioni pri- 23 giugno 2020: E se la valutazione della vate che condividono alcuni spazi, Corte dei Conti è corretta, che si fer- come la lavanderia, le cucine, l’orto, www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 119

ecc.; il modello è nato in Scandinavia namento delle attività di una comuni- negli anni Sessanta del sec. XX e si è tà virtuale. diffuso successivamente nell’Europa 2001a Ecco i dieci mestieri per trovare del nord, in Australia, negli Stati Uni- lavoro, in https://www.repubblica.it/online/ ti e in Giappone; deve il suo succes- tecnologie_internet/webbit/scheda/scheda. so al fatto di combinare l’autonomia html?ref=search, 27 luglio 2001: Commu- dell’abitazione privata ai vantaggi nity manager. Il suo lavoro consiste della condivisione della gestione or- nell’organizzare e curare la comunità ganizzativa e dei costi. che si forma intorno al sito 2001b DO–2020. 1998 In «La Stampa», 5 agosto 1998, p. = Voce ingl., comp. di community ‘comu- 1 (cfr. archivio storico online www. lastampa. nità’ e manager. it/archivio–storico): Il modello danese, grazie anche i venti anni di esperien- (R) (S) computer vision locuz. za del «cohousing» presentò i risultati sost. f. invar. Inform. Visione artifi- ottenuti in una quindicina di villaggi ciale o computazionale. 2000 DO–2020. 2001 Gian Pietro Brogiolo, Dai celti ai = Voce ingl., deriv. di housing ‘l’abitare’, castelli medievali: ricerche archeologiche col pref. co– ‘co–’. tra Benaco e Lario, Mantova, Gian Pietro Brogiolo SAP, 2001, p. 176 (GRL): Le tec- (R) (S) comfort food locuz. sost. niche della Computer Vision pongono m. invar. Alimento o pietanza fra- anche alcuni problemi. Infatti, non es- grante e gustosa, generalmente ad sendo poi così diffuse, la loro applica- alto contenuto calorico, capace di zione finora ha trovato luogo solo in soddisfare un bisogno emotivo e di progetti sperimentali 2008 DO–2020. suscitare una sensazione di benessere = Voce ingl., comp. di computer e vision spesso legata a ricordi d’infanzia. ‘visione’. 2001 Un budino per tornare bambi­ ni cresce la voglia del cibo di casa, in «La (R) (S) concept sost. m. invar. Repubblica», sez. Cronaca, 19 marzo 2001, Progetto, prototipo. p. 25 (cfr. archivio storico online http://ri­ 1996 Corea–Giappone, è qui la sfida, in cerca.repubblica.it/): nati a cavallo dei «La Repubblica», sez. Automotori, 20 otto- rimpianti anni ’50, con il loro carico bre 1996, p. 37 (cfr. archivio storico online di pace, stabilità e inflazione ridotta, http://ricerca.repubblica.it/): puntano su sono vittime predestinate del comfort concept destinati a tradursi in pro- food, inteso come cibo della consola- dotti a larga tiratura se le reazioni del zione, simbolo del rifiuto di crescere pubblico saranno quelle attese 2007 2002 DO–2020. DO–2020. = Voce ingl., comp. di comfort ‘conforto, = Voce ingl., propr. ‘concetto, idea’. consolazione’ e food ‘cibo’. (S) condhotel (condo hotel) sost. (S) community manager locuz. m. invar. Esercizio alberghiero che sost. m. e f. invar. Inform. Responsa- abbina camere a unità abitative dotate bile della progettazione e del coordi- di cucina che possono essere vendute www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 120

a privati che poi le affittano; camere e (R) (S) contact tracing locuz. appartamenti condividono la portine- sost. m. invar. Med. Biol. Nelle epi- ria e altri servizi alberghieri. demie, procedura di individuazione 2001 DO–2020 2008 Al lido di Ve­ di tutte le persone entrate in contatto nezia una nuova Belle époque, in «La Re- con un soggetto risultato infetto, tesa pubblica», sez. Cronaca, 21 gennaio 2008, p. a circoscrivere il contagio isolandone 19 (cfr. archivio storico online http://ricerca. i potenziali portatori. repubblica.it/): Diventerà un «CondHo- tel», ospiterà cioè anche degli appar- 1991 In «Giornale italiano di Derma- tologia e Venereologia», CXXVI, nn. 7–12, tamenti privati al fianco delle tradi- (1991), p. 416 (GRL): l’impostazione zionali camere d’albergo. = Voce ingl., comp. di cond(ominium) di programmi mirati di prevenzione ‘condominio’ e hotel. (campagne di screening su gruppi ad alto rischio, «contact tracing», educa- condo hotel → condhotel zione specifica in ambito scolastico, programmi di informazione pre–ge- (S) configlio sost. m. Figlio che il stazionale) 2020 DO–2020. proprio partner ha avuto da una rela- (S) 2. Inform. Il sistema informati- zione precedente. co, basato sull’intelligenza artificiale, 2016a Il configlio non è un figliastro, che consente di effettuare tale proce- in https://accademiadellacrusca.it/it/con­ dura analizzando i dati di geolocaliz- sulenza/il–configlio–non–%C3%A8–un–fi­ zazione dello smartphone o di altri gliastro/1146, 2 agosto 2016: Proprio in dispositivi del soggetto monitorato. considerazione di questi dati, per cer- 2020a Coronavirus, un’app per traccia­ care un possibile sostituto del termine re gli spostamenti. Il governo apre alla via inglese stepchild, Francesco Sabatini coreana e cerca esperti e soluzioni, in https:// ha proposto il neologismo configlio www.repubblica.it/tecnologia/2020/03/23/ 2016b DO–2020. news/coronavirus_un_app_per_tracciare_ = Deriv. di figliocon con–. gli_spostamenti_il_governo_apre_alla_via_ coreana_e_cerca_esperti–252123240/?ref=­ (S) congestion charge locuz. sost. search, 15 marzo 2020: Un’attività di f. invar. Ecol. Fin. Tassa di congestio- ‘contact tracing’ (tracciamento dei ne. contatti) che molti ritengono la misu- 2002a Il trasformista delle corsie pre­ ra vincente per arginare la diffusione ferenziali, in «La Repubblica», sez. Milano, della pandemia in maniera capillare e 7 settembre 2002, p. 4 (cfr. archivio storico in tempo reale 2020b DO–2020. online http://ricerca.repubblica.it/): Il sin- = Voce ingl., comp. di contact ‘contatto’ e daco ha ribadito che da tutti gli studi di un deriv. di (to) trace ‘tracciare’. condotti emerge che se si introdurrà la congestion charge (tariffa antitraf- (R) (S) contest sost. m. invar. Con- fico) di 3 euro «si riuscirà a ridurre corso, gara. di circa il 10 per cento il numero dei 1988 Jackson: io e la vita, in «La Re- 230.000 automezzi 2002 DO–2020. pubblica», sez. Spettacolo, 20 aprile 1988, p. = Voce ingl., comp. di congestion ‘conge- 25 (cfr. archivio storico online http://ricerca. stione’ e charge ‘addebito’. repubblica.it/): A cinque anni Michael www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 121

entra nel gruppo dei fratelli e inizia a alle 20.30 portano in scena il cooking calcare i palcoscenici dei “contest”, le show “Massimo Riccioli e il pesce gare musicali in giro per la provincia azzurro” 2011 DO–2020. 2002 DO–2020. = Voce ingl., comp. di cooking ‘cucina’ e = Voce ingl., propr. ‘gara, concorso’. show ‘spettacolo’.

(R) (S) contractor sost. m. invar. (R) (S) coparentale (co–parenta­ Azienda o professionista appaltatore le) agg. Relativo al cogenitore. di un’opera o di un servizio per conto 2000 Norberto Galli, Pedagogia della terzi. famiglia ed educazione degli adulti, Mila- 1986 Miliardi di risorse made in in no, Vita e pensiero, 2000, p. 227 (GRL): il cerca di sbocchi, in «La Repubblica», sez. Rapporto–Lavoro italiano all’estero, 13 set- «divorzio economico», relativo alla tembre 1986, p. 52 (cfr. archivio storico onli- divisione dei beni e ad un nuovo regi- ne http://ricerca.repubblica.it/): rispetto me finanziario; il «divorzio coparen­ agli altri “contractor” europei e ame- tale», riguardante il dovere degli ex ricani, le imprese italiane sono forse coniugi di attendere all’educazione le meglio piazzate su questi due mer- della prole 2013 DO–2020. cati 2004 DO–2020. = Deriv. di parentale con co–. (S) 2. Milit. Soldato professionista o guardia di sicurezza reclutata con (S) coronabond sost. m. invar. contratto per svolgere attività milita- Econ. Eurobond, prestito obbliga- ri, di sorveglianza o di protezione in zionario emesso congiuntamente dai zone di guerra. Paesi dell’eurozona, proposto come 1990 Il TG1 non torna indietro, in «La Repubblica», sez. Politica interna, 31 luglio strumento solidale per il finanziamen- 1990, p. 4 (cfr. archivio storico online http:// to di interventi straordinari in soste- ricerca.repubblica.it/): Richard Bren- gno delle economie colpite dall’epi- neke, per un lungo periodo contrac- demia da Covid–19. tor della Cia, ovvero un collaboratore 2020a Coronavirus, Gualtieri sui esterno assoldato per portare a termi- 600 euro: “Il bonus ci sarà anche ad apri­ ne una missione 2004 DO–2020. le, ma riparametrato in base alle perdi­ = Voce ingl., propr. ‘appaltatore’. te”, in https://www.repubblica.it/econo­ mia/2020/03/18/news/coronavirus_gualtie­ (R) (S) cooking show locuz. sost. ri_sui_600_euro_il_bonus_ci_sara_anche_ m. invar. Telev. Programma televisi- ad_aprile_ma_riparametrato_in_base_alle_ vo nel quale un cuoco cucina davanti perdite_–251626797/?ref=search, 18 marzo al pubblico, o che propone sfide tra 2020: A una crisi straordinaria serve aspiranti cuochi o tra appassionati di una risposta con strumenti straordina- cucina. ri e stiamo discutendo anche di coro- 2006 II villaggio, in «La Repubblica», nabond 2020b DO–2020. sez. Roma, 27 maggio 2006, p. 21 (cfr. archi- = Voce ingl., comp. di corona(virus), in vio storico online http://ricerca.repubblica. riferimento all’agente patogeno causa della it/): Massimo e le sorelle che martedì pandemia, e bond ‘obbligazione’. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 122

(R) (S) credit crunch locuz. sost. cristiano, spec. in riferimento alla po- m. banc. invar. Stretta creditizia. litica statunitense. 1990 Formica ‘spegne’ la Borsa, in «La 2001(?) DO–2020 (che non specifica Repubblica», sez. Economia, 15 novembre a quale accezione o categoria grammaticale 1990, p. 43 (cfr. archivio storico online http:// del lemma si riferisca la datazione) 2004 ricerca.repubblica.it/): Il vecchio agente Emanuele Del Medico, All’estrema destra di cambio non sa che un fenomeno del padre, Ragusa, La fiaccola, 2004, p. 94: I del genere è molto raro (si è verifica- “cristianisti” sono una nebulosa di au- to una sola volta prima della crisi del tori, politici, giornalisti, accademici e ’29) e si chiama credit crunch 2003 preti per cui il cristianesimo è innan- DO–2020. zitutto una scelta politica militante. = Voce ingl., comp. di credit ‘credito’ e (s) 3. agg. Giorn. Relativo ai ne- crunch ‘stretta’. oconservatori statunitensi di matrice

cristiana. (R) (S) criolipolisi sost. f. invar. 2001(?) DO–2020 (che non specifica a Biochim. Trattamento di medicina quale accezione o categoria grammaticale del estetica che sfrutta l’azione del freddo lemma si riferisca la datazione) 2004 Sono per innescare un processo di degrada- la pietra dello scandalo ho disturbato gli zione e smaltimento di accumuli di agnostici, in «La Repubblica», sez. Politica grassi corporei localizzati. interna, 31 ottobre 2004, p. 10 (cfr. archivio 2012 La cura del freddo, ecco i vantag­ storico online http://ricerca.repubblica.it/): gi, in «La Repubblica», sez. Club, 25 ago- Farà un movimento cristianista, con sto 2012, p. 44 (cfr. archivio storico online il cristianesimo trasformato in ideolo- http://ricerca.repubblica.it/): «Questo me- gia, per uso politico? todo si basa sulla criolipolisi» spiega = Deriv. di cristiano con –ista. Valentina Camilleri, specialista in chirurgia plastica e medico estetico (R) (S) critical mass locuz. sost. f. 2016 DO–2020. invar. Massa critica nel sign. fig. = Comp. di crio– e lipolisi. 2000 Assalto su due ruote alla Fiera della bici, in «La Repubblica», sez. Milano, (R) (s) cristianista sost. m. e f. 18 settembre 2000, p. 1 (cfr. archivio storico Letter., Relig. Studioso di cristianisti- online http://ricerca.repubblica.it/): parte- ca. cipare ad una biciclettata per la cit- 1966 Gennaro Pesce, Tharros, Caglia- tà, denominata “Critical Mass”, per ri, Editrice Sarda F.lli Fossataro, 1966, p. 46 combattere un oggetto “che riproduce (GRL): La parola Spiritus al dativo non diabolicamente in sé tutte le caratteri- è il nome del defunto (come il celebre stiche del modello sociale dominante, cristianista dell’Ottocento De Rossi l’automobile” 2004 DO–2020. pensava) ma è una delicata espres- = Voce ingl., comp. di critical ‘critico’ e sione usata dalla vedova 2001(?) mass ‘massa’. DO–2020 (che non specifica a quale delle accezioni del lemma si riferisca la datazione). (R) (S) crossfit sost. m. invar. (s) 2. sost. m. e f. Giorn. Neocon- Sport Disciplina ginnica consisten- servatore appartenente all’ambiente te nell’eseguire movimenti tratti da www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 123

vari sport (corsa, sollevamento pesi, (R) (S) cuissardes sost. m. pl. Ab- arrampicata), al fine di esercitare il bigl. Stivali da donna che coprono la maggior numero di muscoli possibile. gamba fino a metà coscia. 2002 Cos’è il fitness?, in https://journal. 2004 Maria Catricalà, Per filo e per se­ crossfit.com/article/what–is–fitness–italiano, gno: scritture della moda di ieri e di oggi: 1 ottobre 2002: Un regime di fitness che atti del convegno, Roma, Museo Boncom­ non sostiene la salute non è Crossfit pagni Ludovisi, 10 dicembre 2003, Milano, 2008 DO–2020. Rubbettino Editore, 2004, p. 122 (GRL): Ec- = Comp. di (to) cross ‘attraversare, incro- ciare’ e fit(ness). cezion fatta per il succitato cuissar­ des, francesismo strettamente legato (S) crossmedia (cross–media) ad una particolare foggia degli stivali sost. m. invar. Telecom. Inform. Uso e fenomeno, per così dire, stagionale di un mezzo di comunicazione attra- 2009 DO–2020. verso un altro (per es. la visualizza- = Voce fr., deriv. di cuisse ‘coscia’. zione del computer sul telefono cel- lulare). (R) (S) cyberattivista sost. m. e f. 2005 DO–2020 2006 Strategia dei Chi utilizza la Rete per organizzare new media, in «La Repubblica», sez. Alma- mobilitazioni o aderirvi. nacco dei libri, 18 febbraio 2006, p. 45 (cfr. archivio storico online http://ricerca.repub­ 2003 In prigione, in prigione, in http:// blica.it/): Fare cross–media significa www.maestrinipercaso.it/2003_09_01_ar­ utilizzare più media all’interno di un chive.html, 5 settembre 2003: qui ci sono progetto editoriale complesso. le campagne e il link per diventare = Comp. dell’ingl. (to) cross ‘incrociare’ cyberattivista 2004 DO–2020. e media ‘mezzi di comunicazione’. = Comp. di cyber– e attivista. (R) (S) crunch sost. m. invar. Sport. Esercizio ginnico eseguito in (S) cybercondria sost. f. Psic. posizione supina con le mani dietro Atteggiamento ipocondriaco accom- la nuca, le ginocchia piegate e i piedi pagnato dalla tendenza ossessiva a appoggiati a terra, consistente nel sol- ricercare su Internet informazioni e levamento della parte superiore del conferme mediche a disturbi che si tronco e nella conseguente contrazio- ritiene di avvertire. ne dei muscoli addominali. 2002 DO–2020 2011 Maria Giovan- 2003 Juza, addominali: con o senza na Ruberto, La medicina ai tempi del web. pesi?, in https://www.bbhomepage.com/fo­ Medico e paziente nell’e–health, Milano, rum/programmazione–pianificazione–del­ lallenamento/1819–addominali–pesi.html, Franco Angeli, 2011, p. 9 (GRL): La ricer- 5 giugno 2003: con gli addominali si ca affannosa e acritica di informazio- possono ottenere buoni risultati anche ni non crea conoscenza, ma piuttosto allenandosi senza pesi (con crunch, nuove forme di ansia e di ipocondria, sit–up e sollevamenti delle gambe)? fenomeno denominato con il neologi- 2007 DO–2020. smo Cybercondria. = Voce ingl., propr. ‘scricchiolio’. = Comp. di cyber– e (ipo)condria. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 124

(R) (S) cyberguerra sost. f. In- tiva_del_web–33089682/, 11 aprile 2012: form. Guerra telematica, attuata dan- Perché niente è proibito, nel “dark neggiando i sistemi informatici del web”, nato per essere libero e pirata, nemico. ma cresciuto dentro i confini del cri- 1997 In «Americana», nn. 7–12, Edi- mine. talia, 1997, p. 5 (GRL): Ma fa paura: la = Voce ingl., comp. di dark ‘oscuro’ e cyberguerra è mille volte più terri- web. bile della guerra di trincea 2001 DO–2020. (R) (S) dashcam (dash cam) sost. = Comp. di cyber– e guerra. f. invar. Videocamera di piccole di- mensioni che può essere installata sul (S) cyber–reato sost. m. Inform. cruscotto dell’automobile in modo da Reato informatico. registrare tutto ciò che avviene nello 2000 DO–2020 2012 Caso Petraeus, spazio esterno circostante, utilizzata indaga il Senato. Bufera su Giustizia e Fbi. come strumento di sorveglianza o per Il padre di Paola: è solo l’inizio, in «La Re- pubblica», sez. Politica estera, 13 novembre raccogliere documentazione sull’atti- 2012, p. 14 (cfr. archivio storico online http:// vità dell’automobile potenzialmente ricerca.repubblica.it/): Gli agenti erano utile in caso di sinistri. sulla pista di un cyber–reato, dunque. 2012 Fuga in retromarcia dell’autogrù Risalirono alla Broadwell identifican- “impazzita”, in https://video.repubblica.it/ mondo/fuga–in–retromarcia–dall–autogru– dola come l’autrice. impazzita/110381/108765?ref=search, 11 = Comp. di cyber– e reato. novembre 2012: Sembra la scena di un film d’azione, invece è una sequenza (R) (S) dance floor locuz. sost. m. reale, ripresa da una dashcam mon- invar. Mus. Pista da ballo di una di- tata sul parabrezza di un’auto a Se- scoteca. ongnam, in Corea del Sud 2015 1984 Sognare gli Eurythmics, in «La Stampa», 12 marzo 1984, p. 7 (cfr. archivio DO–2020. storico online www. lastampa.it/archivio– = Voce ingl., comp. di dash ‘cruscotto’ e cam(era) ‘telecamera’. storico): E anche sul dance floor per me Michael Jackson è una scarica di (R) (S) daspare v.tr. Sanzionare energia inarrivabile 2000 DO–2020. = Voce ingl., propr. ‘pista da ballo’. con un daspo. 2009 Roma/Genoa, in http://www.asro­ (S) dark web locuz. sost. m. invar. maultras.org/updates_febbraio09.html2011, Inform. L’insieme dei siti web non 9 febbraio 2009: scusa se ti rompo anco- raggiungibili dai comuni browser; si ra le palle, ma sul Romanista è uscito tratta di siti pubblici a cui si accede un articolo in cui si parla di daspare i con programmi specifici e spesso de- genoani presenti ieri 2011 DO–2020. dicati ad attività e commerci illeciti. = Deriv. di daspo con –are. 2000 DO–2020 2012 Sesso, droga e armi la faccia cattiva del web, in https:// (R) (S) dating show locuz. sost. www.repubblica.it/tecnologia/2012/04/11/ m. invar. Tv. Programma televisivo news/sesso_droga_e_armi_la_faccia_cat­ che ha per oggetto l’incontro di due www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 125

sconosciuti che si trovano allo scopo (s) deepfake (deep fake) sost. m. di avviare una relazione sentimentale. invar. Inform. Tecnica per la sintesi di 2004 Una complicità tra donne e gay, in immagini umane basata sui processi https://www.gay.it/una–complicita–tra–don­ di apprendimento profondo, che con- ne–e–gay, 11 settembre 2004: La Sottile sente di innestare su un video pree- Linea Rosa, un nuovo dating show sistente nuove immagini o contenuti che vede due conduttori gay (Max che originariamente non erano parte Viola e Piergiorgio “Pier” Pupino), di quel video. alle prese con una missione speciale 2018a Deepfake, “I rischi politici”: 2006 DO–2020. per la democrazia e l’informazione online, = Voce ingl., comp. di un deriv. di (to) https://www.associazionecest.it/featured/ date ‘uscire (con un ragazzo o una ragazza)’ deepfake–i–rischi–politici–per–la–democra­ e show ‘spettacolo’. zia–e–linformazione–online, 11 novembre 2018: Deepfake è il termine con cui (S) deacronimico agg. Ling. Di si identifica una tecnica di creazione nome derivato da un acronimo (per e simulazione di immagini di essere es. tiggì da TG, acronimo di TeleGior­ umani basata sull’intelligenza artifi- nale). ciale 2018b DO–2020. 2003 Le novità del lessico italiano, in https://accademiadellacrusca.it/it/contenuti/ (s) 2. Il filmato generato mediante le–novit–del–lessico–italiano/3, 7 ottobre questa tecnica, spesso con l’inseri- 2003: Ci sembra utile accennare anche mento di volti di personaggi celebri, a un uso già invalso da qualche tempo utilizzato, a seconda dei contesti, a ma che sembra destinato ad affermar- fini di ricatto o pornovendetta, per si: quello della trascrizione di sigle mettere in atto truffe e crimini infor- che abbiamo classificato nel nostro matici, per creare false notizie, per archivio sotto il tipo “deacronimico” fare satira politica, ecc. 2003 DO–2020. 2018a Dopo Twitter, anche Pornhub = Deriv. di acronimo, con de– e –ico. vieta il porno taroccato con i volti dei vip, in https://www.repubblica.it/tecnologia/social– (R) (S) decluttering sost. m. invar. network/2018/02/07/news/dopo_twitter_an­ Eliminazione degli oggetti inutili dal- che_pornhub_vieta_il_porno_taroccato_ la propria casa per recuperare spazio con_i_volti_dei_vip–188276064/?ref=sear­ e fare ordine. ch, 7 febbraio 2018: Sempre più piatta- forme stanno mettendo al bando i vi- 2004 Svuotare gli armadi per ripartire, in «La Stampa», 3 dicembre 2004, p. 49 (cfr. deo deepfake, cioè clip pornografiche archivio storico online www. lastampa.it/ar­ in cui le fattezze di attori e attrici del chivio–storico): Se tuttavia siete irridu- settore sono sostituite dai volti di per- cibili, sappiate comunque che l’ulti- sonaggi famosi 2018b DO–2020. ma spiaggia esiste e si chiama «esper- = Voce ingl., comp. di deep (learning) te in decluttering» come quelle della ‘(apprendimento) profondo’ e fake ‘falso’. società Clos–ette di New York che (S) deep learning locuz. sost. m. promette miracoli 2015 DO–2020. = Voce ingl., deriv. di (to) declutter ‘to- invar. inform. Apprendimento pro- gliere le cose inutili’. fondo. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 126

2000 DO–2020 2013 Facebook ca­ (S) defacing sost. m. invar. In- pirà le emozioni dei post: l’intelligenza ar­ form. Atto di pirateria informatica tificiale per la pubblicità online, in https:// ai danni di un sito web che consiste www.repubblica.it/tecnologia/2013/10/29/ nella sostituzione dei suoi contenuti news/facebook_studio_comportamen­ con altri (per es. con testi critici o sar- to–69350390/?ref=search, 29 ottobre 2013: castici) oppure nella creazione di un il deep learning, cioè software e al- nuovo sito che appaia del tutto simile goritmi che imitano le reti cerebrali, a quello originale per dimostrarne la saranno in grado di sviluppare un ap- scarsa sicurezza, per inviare messaggi proccio semantico ai contenuti. o per indurre utenti ignari a connetter- = Voce ingl., comp. di deep ‘profondo’ e learning, deriv. di (to) learn ‘imparare’. si e a cedere così i propri dati. 2001a Paolo Galdieri–Corrado Giu- (S) defacciare v.tr. Inform. Mo- stozzi–Marco Strano, Sicurezza e privacy in azienda, Milano, Apogeo editore, 2001, p. dificare illecitamente il contenuto di 19 (GRL): La parola d’ordine in questo una pagina o di un sito web compien- caso è defacing: attività assolutamen- do atti di defacing. te incruenta ma di grandissima riso- 2005 DO–2020 2006 Petro, Nien­ nanza con la quale gli hacker si fanno te più referer da Windows Live, in https:// connect.gt/topic/16850/niente–pi%C3%B9– beffe delle difese informatiche delle referer–da–windows–live/24, 21 settembre aziende di mezzo mondo 2001b 2006: Ha rilasciato un patch qualche DO–2020. mese fa quando si era scoperto un = Voce ingl., deriv. di (to) deface ‘detur- pare’. exploit che consentiva di defacciare i siti che utilizzavano lo script, poi non (R) (S) deluxe agg. invar. Merce- molto altro, si vede che non ha molto ol. Relativo a una versione speciale tempo. In quella occasione s’è vera- di un prodotto, di qualità e rifiniture mente sbattuto molto però, bisogna superiori rispetto alla sua versione or- riconoscerlo! dinaria. = Deriv. di faccia, con de– e –are, sul mo- 1988 Il bambino–profeta predica il fa­ dello dell’ingl. (to) deface ‘deturpare’. natismo ai diseredati del sud, in «La Re- pubblica», sez. Politica interna, 30 settem- (R) (S) defacer sost. m. e f. invar. bre 1988, p. 15 (cfr. archivio storico online Inform. Autore di un atto di defacing. http://ricerca.repubblica.it/): Indossa un 2003 Ci mancava l’Olimpiade degli giubbettino di pelle economica tipo hacker, in «La Stampa», 4 luglio 2003, p. 65 made in Korea, e impugna l’edizione (cfr. archivio storico online www. lastampa. Deluxe della Bibbia rilegata in cuoio it/archivio–storico): La D sta per «defa- con chiusura lampo 2005 DO–2020. cer» il termine con cui si definisce chi = Voce ingl., propr. ‘di lusso’. si intromette in un sito web e imbrat- ta la facciata sostituendo l’homepage (R) (S) deskista sost. m. e f. Giorn. originale con una falsa vetrina di sua Giornalista addetto alla progettazione creazione 2005 DO–2020. del giornale e alla revisione e titola- = Voce ingl., propr. ‘deturpatore’. zione degli articoli. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 127

1990 La professione giornalistica in 2003 L’Ulivo: «ecco la prova che il Polo Italia: anno primo, 1988–89, Fondazione è allo sbando», in «La Stampa», 2 ottobre Adriano Olivetti, 1990, p. 101 (GRL): la 2003, p. 64 (cfr. archivio storico online www. figura del deskista acquista nel pa- lastampa.it/archivio–storico): ma nella norama italiano del giornalismo una quale si nascondeva la «manina» uli- connotazione problematica rispetto a vista nelle persone del diellino Lusetti quanto si è già verificato in altri con- e del diessino Giulietti 2005(?) DO– 2020 (che non specifica a quale delle due ca- testi 2003 DO–2020. tegorie grammaticali del lemma si riferisca la = Dall’ingl. desk con –ista. datazione). (R) (S) dielle sost. m. e f. invar. (s) 2. agg. Relativo alla formazio- Polit. Chi appartiene alla formazione ne politica «Democrazia è Libertà–La politica «Democrazia è Libertà–La Margherita». Margherita» o ne è simpatizzante. 2003 Grazia a Sofri, coro di no a Bossi, in «La Repubblica», sez. Politica interna, 22 2001 Margherita, Rutelli presidente, in luglio 2003, p. 21 (cfr. archivio storico online «La Repubblica», sez. Politica interna, 29 http://ricerca.repubblica.it/): Ma sia An- gennaio 2001, p. 10 (cfr. archivio storico gius che Bordon frenano sulla sfidu- online http://ricerca.repubblica.it/): “già dire “i Diesse e i Dielle” rende bene cia a Castelli ipotizzata dal capogrup- po diellino alla Camera Castagnetti l’idea del peso pari che devono avere 2005(?) DO–2020 (che non specifica a le due principali anime dell’Ulivo...” quale delle due categorie grammaticali del 2005(?) DO–2020 (che non specifica a qua- lemma si riferisca la datazione). le delle due categorie grammaticali del lem- = Deriv. di dielle con –ino. ma si riferisca la datazione). (s) 2. agg. invar. Relativo alla for- (R) (S) dim sum sost. m. invar., mazione politica «Democrazia è Li- Gastron. Assortimento di piatti tipici bertà–La Margherita». della cucina cantonese, serviti in pic- 2003 Mozione di sfiducia per Castelli, cole porzioni e consumati come spun- in «La Repubblica», sez. Politica interna, 21 luglio 2003, p. 10 (cfr. archivio storico online tino o come un vero e proprio pasto. http://ricerca.repubblica.it/): Spiega il ca- 1983 Forte di cinquemila specialità la cucina orientale sta per conquistare il mon­ pogruppo dielle a Montecitorio: «Non do, in «La Stampa», 4 gennaio 1983, p. 21 è legittimo avere comportamenti tan- (cfr. archivio storico online www. lastampa. to ambigui [...]» 2005(?) DO–2020 it/archivio–storico): Per cominciare c’e- (che non specifica a quale delle due categorie rano “dim sum” di ogni tipo, piccoli grammaticali del lemma si riferisca la data- zione). pasticcini di riso ripieni di vari ingre- = Trascrizione fonetica della sigla DL, dienti 2004 DO–2020. acronimo di «Democrazia è Liberta–La Mar- (R) (S) 2. agg. Relativo a tali piatti gherita». tipici della cucina cantonese. 2000 Forchetta & Fantasia. È in tavola (R) (S) diellino sost. m. Polit. Chi l’esotico, in «La Repubblica», sez. Milano, 5 appartiene alla formazione politica agosto 2000, p. 8 (cfr. archivio storico online «Democrazia è Libertà–La Margheri- http://ricerca.repubblica.it/): Cucina cine- ta» o ne è simpatizzante. se di alto livello con tipiche portate www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 128

“dim sum” della gastronomia canto- standardizzato di raccolta – ha so- nese e la possibilità di prenotare una stenuto il direttore di Federambiente delle lussuose salette 2004 DO–2020. Gianluca Cencia – ma è sempre più = Voce cantonese, propr. ‘toccare il cuo- evidente che un sistema domiciliariz- re’. zato è quello che dà migliori rese in (S) dislike sost. m. invar. Inform. termini di quantità e qualità. Nei social media, icona da cliccare (s) 2. Di persona, che fruisce di un per esprimere la propria insoddisfa- determinato servizio direttamente al zione o avversione per un post. proprio domicilio. 2010 DO–2020 2015 Massimo Mar- 2006a Ossigenoterapia domiciliare a chiori, Meno internet più cabernet. Il grande lungo termine in Italia. Il valore aggiunto spettacolo del progresso tra Michelangelo e della telemedicina, a cura di Roberto W. Dal Google, Milano, Rizzoli, 2015, ed. digitale Negro e ‎Allen I. Goldberg, Milano, Springer, (GRL): ecco spiegato il motivo per cui 2006, p. 73: il contatto telematico, più oltre al «like», al «mi piace», non esi- volte al giorno, con i nostri pazienti ste l’altro ovvio pulsante: il «dislike», domiciliarizzati 2006b(?) DO–2020 «non mi piace». Sarebbe una funzio- (che non specifica a quale delle due accezioni nalità molto richiesta dagli utenti, ma del lemma si riferisca la datazione). minerebbe potenzialmente il piccolo = Deriv. di domiciliare con –izzato. paradiso di tranquillità che si crea dentro a Facebook. (R) (S) donut (doughnut) sost. m. = Voce ingl., deriv. di (to) dislike ‘non invar. Gastron. Ciambella di pasta piacere’, propr. ‘non gradire’. dolce lievitata e fritta, guarnita con glassa e altre decorazioni, tipica della (S) dolcevitoso agg. Amante della cucina americana. dolce vita. 1998 Nelle strade il caos, in «La Stam- 2004 DO–2020 2005 Da teatrocra­ pa», 24 aprile 1998, p. 6 (cfr. archivio storico zia a pellegrinaro, in «La Repubblica», sez. online www. lastampa.it/archivio–storico): Cultura, 18 maggio 2005, p. 50 (cfr. archivio storico online http://ricerca.repubblica.it/): All’inizio del turno di lavoro, di buon In crescita i suffissi oso (culturoso, mattino, sembrano tutti docili intenti dolcevitoso, rimedioso), aro (filaro, come sono a gustare il loro caffè o il manoscrittaro, pellegrinaro). «donut» 2001 DO–2020. = Deriv. della locuz. dolce vita con –oso, = Voce ingl., comp. di do(ugh) ‘pasta’ e sul modello di malavitoso. nut ‘rotella’.

(s) domiciliarizzato agg. Effettua- (S) doppiofornismo sost. m. Polit. to a domicilio. Nel linguaggio giornalistico, politica 2006(?) DO–2020 (che non specifica a dei due forni (ovvero atteggiamen- quale delle due accezioni del lemma si rife- to trasformista di una forza politica, risca la datazione) 2008 ANCI CONAI, in genere di maggioranza, che cerca tira e molla incomprensibile, in http://www. noinceneritori.org/index.php?option=com_ l’appoggio ora di una parte politica, content&task=view&id=729&Itemid=44, 8 ora di un’altra in base all’opportunità novembre 2008: Non esiste un sistema del momento). www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 129

2008 DO–2020 2010 No del Cavalie­ 1997 Dall’osteria con ginnastica ayur­ re al partito meridionale. Possiamo vincere vedica all’insostenibile stress della campa­ anche senza Pier, in «La Repubblica», sez. gna, in «La Stampa», 7 maggio 1997, p. 23 Politica interna, 18 gennaio 2010, p. 15 (cfr. (cfr. archivio storico online www. lastampa. archivio storico online http://ricerca.repub­ it/archivio–storico): È una storia mol- blica.it/): Non è tanto il «doppioforni- to italiana, fatta di entusiasmi, spiri- smo» dei centristi a dargli l’orticaria. to di sacrificio e fantasia, quella del = Comp. di doppio e di un deriv. di for­ no, dalla politica dei due forni, metafora con «downshifting» a Cerreto 2008 cui Giulio Andreotti (1919–2013) teorizzava DO–2020. la necessità, per il partito politico di maggio- = Voce ingl., deriv. di (to) downshift ‘sca- ranza, di cercare di volta in volta il sostegno lare una marcia’. di uno dei due principali partiti d’opposi- zione allo stesso modo in cui chi, dovendo (R) (e) droplet sost. m. invar. comprare il pane e potendo scegliere tra due forni diversi lungo la propria strada, decide di Med. Piccola goccia di liquido. Minu- comprarlo dove costa meno ed è più buono. scola goccia di saliva o escreato che una persona emette involontariamen- (S) dorayaki sost. m. invar. Ga- te nell’ambiente starnutendo, tossen- stron. Dolce tipico della tradizione do o anche solo parlando, potenziale giapponese, composto da una coppia veicolo di trasmissione di agenti pa- di due piccole frittelle piatte di forma togeni. circolare, farcite all’interno con con- [1991 Enciclopedia medica italiana. fetture, creme o salse. Aggiornamento, vol. 2, Uses, 1991, p. 50 2005a Slow: messaggero di culto e (GRL): Ad esempio Mycobacterium cultura, ed. 49–52, Slow food editore, 2005 tubercolosis trasmesso a distanza nei (GRL): era il luogo in cui ogni mobo “droplet nuclei” ove persiste per lun- (“modem boy”) e moga (“modem ghi periodi] 2001 DO–2020. girl”) che si rispettasse si recava per (s) 2. Inform. Semplice applicazio- frequentare i caffè e assaggiare choux ne che consente di eseguire in modo à la crème, frittelle dorayaki 2005b DO–2020. automatizzato una medesima azione = Voce giap., comp. di dora ‘gong’ e yaki su numerosi file, spec. nell’elabora- ‘fritto’, per via della sua forma circolare. zione di immagini. 1998 Walter Belardi, Linguaggio, co­ doughnut → donut municazione, informazione e informatica, Dipartimento di studi glottoantropologi- (R) (S) downshifting sost. m. ci dell’Università di Roma “La Sapienza”, invar. La scelta di uno stile di vita 1998, p. 519 (GRL): droplet (composto meno faticoso e più gratificante e di dall’ultima parte della locuzione Dra- una maggiore disponibilità di tempo g&Drop più il suffisso diminutivo libero, attuata riducendo il tempo e inglese –let) denominazione di script l’impegno dedicati all’attività profes- redatto e salvato come piccola appli- sionale, con conseguente rinuncia a cazione autonoma 2001 DO–2020. una carriera economicamente soddi- = Voce ingl., deriv. di drop ‘goccia’ e –let, sfacente. suff. dimin. ingl. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 130

(S) drunkoressia sost. f. Med. Di- potranno funzionare sulla rete Dcs sturbo alimentare nel quale l’astensio- nelle città e in modalità Gsm nel resto ne dal cibo è finalizzata a bilanciare d’Italia 2006 DO–2020. la grande quantità di calorie assunta = Voce ingl., comp. di dual ‘doppio’ e attraverso un massiccio e sistematico mode ‘modalità’. consumo di alcolici. (S) dublinante sost. m. e f. Nel lin- 2008a Ubriachi di bulimia, in ht­ guaggio giornalistico, migrante che, tps://espresso.repubblica.it/archivio/ru­ dopo essere stato identificato in un briche/2008/05/29/news/ubriachi–di–bu­ Paese dell’Unione europea e avervi limia–1.8528, 29 maggio 2008: Così la presentato richiesta di asilo, si sposta drunkoressia si connota come ma- in un altro Stato membro presentando lattia di genere e di età: “All’origine la medesima richiesta, ma viene ritra- c’è sempre un disagio psicologico” sferito nel primo Paese. 2008b DO–2020. = Parziale adatt. dell’ingl. drunkorexia, 2010a In Giornata su “Immigrazione e cittadinanza”, a cura di A. Guarino e A. Fer- comp. di drunk ‘ubriaco’ e (an)orexia ‘ano- rari, Napoli, Grafica Elettronica, 2010, p. 35 ressia’. (GRL): C’è la convenzione di Dublino, (R) (S) dual mode locuz. agg. in- una convenzione internazionale per var. Telecom. Di telefono cellulare in cui se un immigrato chiede asilo poli- grado di operare con due sistemi di tico in Italia e poi se ne va in un altro comunicazione diversi. Paese firmatario della convenzione viene ripreso e rimandato in Italia, da 1996 Il telefono perde il filo e la concor­ cui si è creato il neologismo bruttissi- renza ritrova il monopolio, in «La Repubbli- ca», sez. Affari e finanza, 16 novembre 1996, mo: “dublinante” 2010b DO–2020. p. 8 (cfr. archivio storico online http://ricer­ = Deriv. del topon. Dublino con –ante, in riferimento al Regolamento di Dublino II ca.repubblica.it/): In più il testo prepa- (2003) che regola le competenze degli Stati rato dal ministro delle Poste già parla nella gestione delle richieste di protezione in- di telefonini “dual mode”, che cioè ternazionale, sul modello dell’ingl. Dubliner. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 131

4. Contributi raccolti tramite bugliamento: un invilupparsi insieme, il riscontro di neologismari genitori e figli egualmente freddolosi. = Deriv. di buglia ‘mucchio di cose o persone’ con ad– e –mento. 4.1. Gennaro Vaccaro, Dizio- nario delle parole nuovissime (N) abitudinarismo sost. m. Ten- e difficili, 19681, di Maria Pin- denza a sviluppare abitudini e a rima- na (A)–Maria Antonetta De- nerne eccessivamente legati. 1920 In «Nuova rivista storica», IV riu (B)–Elisa Cossu (C)–Ales- (1920), p. 303 (GRL, senza indicazione del sandra Marcellino (D)–Maria fasc.): Il loro attaccamento alle patrie Laura Mameli (E, F)–Elisa istituzioni non è dovuto certo al loro Nico (G)–Valeria Cesaraccio sentimento nazionale, ma all’abitudi- (H, J, K, N)–Raimondo Deru- narismo e alla inerzia mentale, unite allo spirito conservatore che avvince das (I)–Vincenza Sulas (M)– i legali di mestiere 1957 Giuseppe Martina Lai (O, U, V, W, Z)– Saitta, Nicolò Cusano e l’Umanesimo italia­ Valentina Chelo (P)–Martina no. Con altri saggi sul rinascimento italiano, Obino (L, Q, T)–Alessandra Bologna, Tamari Edizioni, 1957, p. 63: gli sporadici tentativi di dar corso alla ra- Saba (R) –Eugenio Garbini (S) gione ragionante sono presto attutiti dall’abitudinarismo volontario, che Abstract: This miscellaneous article presents, in alphabetical order and on his­ è quello che è, la negazione di ogni torical principles, a list of words found in critica sanamente innovatrice 1967 Gennaro Vaccaro’s 1968 collection of neol­ Luigi Santucci, Orfeo in paradiso, Mila- ogisms Dizionario delle parole nuovissime, no, Mondadori, 1967, p. 106: Taciturnità, the chronological background of which is metodicità casalinga, abitudinarismo: always widened (from backdatings to recent suo marito 1993 Gabriele Ronzano, usage), also highlighting new meanings and Fermo e Lucia. I promessi sposi. Profili di other linguistic data not yet included in Ital­ ian dictionaries. personaggi, Potenza, Il Salice, 1993, p. 77: formalismo, che si riduceva, molte (N) abbugliamento sost. m. Ag- volte, ad atteggiamenti esteriori, non grovigliamento. raramente ipocriti, spesso di bigotti- 1967 Tommaso Landolfi, Des mois, smo, come, del resto, presso la parte Firenze, Vallecchi, 1967, p. 141: La sera opposta, si riduceva in abitudinari- dopo cena ha luogo il cosiddetto ab- smo, non senza una carica di super- stiziosità 2002 Salvo Vitale, Nel cuore 1 Gennaro Vaccaro, Dizionario delle parole dei coralli, Peppino Impastato: una vita con­ nuovissime e difficili. Neologismi, solecismi, tro la mafia, Soveria Mannelli, Rubbettino, esotismi, barbarismi, regionalismi, dialetta­ 2002, p. 20: Andò sul posto e disse a sua lismi, locuzioni con 8.000 esempi tratti dei madre: «Ma che società è questa?». romanzi di autori italiani editi per la prima volta nell’anno 1967. Supplemento annuale a Crebbe più con l’uso della ragione tutti i Vocabolari della lingua italiana: 1968, che con l’istinto dell’abitudinarismo Roma, Romana Libri Alfabeto, 1967. e della tradizione. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 132

= Deriv. di abitudinario con –ismo. fa specie, e rincresce qualche cosa di meno buono, qualche addormentatu- (E) (R) accattivante agg. Che per- ra che deve ben soffrirsi in un lungo suade o attira, affascinante. poema 1920 In «Rivista di patologia 1875 J. H. Wilson L’Evangelo e i suoi nervosa e mentale», XXV (1920), p. 381 frutti, Firenze, Tip. Claudiana, 1875, p. 114: (GRL senza indicazione del fasc.): Francio- Con qual voce soave Egli parla; voce ni sembra propendere per una natura accattivante ed insinuante 1928 «psicotica» in quanto parla di «distur- In «Studi italiani di filologia classica», VI bi psichici che si accentuano al mo- (1928), p. 284 (GRL, senza indicazione del mento dell’addormentatura» 1966 fasc.): Virgilio [...] intese far trasparire Vasco Pratolini, Allegoria e derisione: una il losco carattere del traditore attra- storia italiana, Milano, Mondadori, 1966, p. verso l’abile e accattivante, troppo 372: Basta tentare un ragionamento un accattivante loquela di lui 1962 In po’ più serio sul malefizio, i biondi, «Il ponte», XVIII (1962), Firenze, p. 1690: i gatti e l’addormentatura per vederli Su chi è addestrato all’analisi descrit- scattare. tiva, infatti, la Oxford Philosophy ha = Deriv. di addormentare con –tura. sempre una certa influenza accatti- vante 1966 Giuseppe Berto, La cosa (E) (R) agenitalismo sost. m. buffa, Milano, Rizzoli, 1966, p. 162: Con Mancanza degli organi genitali. una leggiadria sofisticata più accatti- 1914 In «Rivista sperimentale di fre- vante di quella delle più celebri spo- niatria e medicina legale delle alienazioni mentali», XL (1914), p. 223 (GRL, senza in- gliarelliste 1999 ­GRADIT (senza data) dicazione del fasc.): malattie della glan- 2015 Javier Camacho, I segreti dell’intelli­ genza creativa. Pensare in modo nuovo per dola pineale, delle capsule surrenali, produrre idee originali e di successo, trad. it. stato timicolinfatico, agenitalismo ed di Manuel Guerrieri, Cornaredo, Red, 2015, ipogenitalismo, disturbi nervosi della ed. digitale: È ora di vendere la tua idea, menopausa nei loro rapporti con le di presentarla in modo accattivante. secrezioni interne 1933 In «Acca- = Part. pres. di accattivare. demia medica. Bollettino ed atti della Reale accademia medica di Genova», III (1933), (N) addormentatura sost. f. L’ad- 48, p. 105: Negli stati di agenitalismo dormentarsi. che si verificano per castrazione pre- av. 1798 Matteo Borsa, Opere, tomo V, coce come negli eunuchi di Oriente Mantova, Agazzi, 1817, p. 395: Lascio tut- 1943 In «Clinica medica italiana», LXXIV te le mie Opere inedite a quelle delle (1943), p. 103: Inoltre si sa che in molte novanta più celebri librerie d’Europa, circostanze fisiologiche e patologiche che avrà la fortuna d’esser cavata dal di ipogenitalismo e agenitalismo si è bussolo colla prima estrazione del lot- trovato un forte aumento degli ormo- to di Venezia: anno e mese più pros- ni gonadotropi nel sangue e nelle uri- simo alla mia ultima addormentatura ne 1967 Orazio Napoli, 22 letti, Milano, 1800 Sebastiano Ciampi, Riflessione sulla Ceschina, 1967, p. 142: L’agenitalismo necessità di studiare li antichi scrittori, Ve- (l’eunuco, il castrato) è sempre acqui- nezia, Cesare, 1800, p. 88: nei sommi poi sito 1976(?) ­GRADIT (senza fonte e www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 133

senza indicare l’accezione a cui si riferisce p. 56 (GRL, senza indicazione del fasc.): Ed la datazione). anche all’agrumaio, dopo aver narrate 2. Assenza di secrezioni da parte le sue gesta raccontò ciò che gli ave- delle ghiandole sessuali femminili o va detto il Signore a riguardo del suo maschili. agrumeto 1966 Leonida Rèpaci, Il caso 1976(?) ­GRADIT (senza fonte e senza Amari, Milano, Rizzoli, 1966, p. 44: Era indicare l’accezione a cui si riferisce la data- cognato di certo Marzi, il più grosso zione) 2012 William Alexander Newman, Dizionario medico Dorland, trad. it. anonima agrumaio della Sicilia 2016 Antonio Cicala, Messina dall’unità al fascismo: po­ Milano, Elsevier, 2012 (edizione digitale): litica e amministrazione (1860‒1926), Mes- agenitalismo 1. assenza dei genitali. sina, Il grano, 2016, p. 184: Il nucleo più 2. condizione dovuta alla mancata se- importante della Camera del Lavoro crezione degli ormoni gonadici. era costituito dagli agrumai. = Deriv. di genitale con a– e –ismo. = Deriv. di agrume con –aio.

(E) agreement sost. m. inv. Accor- (N) albione agg. Britannico. do. 1569 Don Geronimo di Urrea, Dialo­ 1941 ­GRADIT (senza fonte) 1966 go del vero honore militare, Venezia, Eredi Giorgio Soavi, Virus, Milano, Longanesi, Sessa, 1569, c. 4v: Alcuni dicono che gli 1967, p. 94: C’era una specie di agre- Albioni popoli della Gran Bretagna, ement fra gentiluomini 2014 Carlo d’Orta, La Class action tra proclami e deter­ che oggi è Inghilterra, la trovarono. rence. Uno studio di diritto interno e com­ 2. sost. m. Nativo o abitante della parato, Torino, Giappichelli, 2014, p. 203: Il Gran Bretagna. tenue ‘agreement’ degli ordinamenti 1862 Gabriele Rosa, Le origini della ci­ viltà in Europa, Milano, Edd, del Politecnico, europei 2015 Gianpiero Data–Paolo Mariani, Market Access nel settore healthca­ 1862, vol. I, p. 288: Anche Feste Avieno re. Strategie, attori, attività e processi, Mila- scriveva nel quarto secolo (Ora ma- no, Franco Angeli, 2015, p. 135: È evidente rittima) che la Britannia era abitata da che gli agreement di condivisione del Albioni 1966 Vasco Pratolini, Allego­ rischio sono uno strumento applicato ria e derisione, Milano, Mondadori, 1966, p. dal sistema per rendere disponibili i 273: Questi non sono i boari e noi non trattamenti per le patologie più seve- siamo gli albioni! 1992 Bruno Luisel- re. li, Storia culturale dei rapporti tra il mondo = Voce ingl. ‘id.’. romano e il mondo germanico, Roma, Her- der, 1992, p. 71: Il navigatore massaliota (N) agrumaio sost. m. Chi racco- riferiva [...] che gli Estrimnii si reca- glie, tratta o vende agrumi. vano nella «isola sacra» abitata dagli 1899 Ministero delle Poste e dei Telegra- Ierni (Irlanda) e che vicino ad essa si fi, Indicatore postale‒telegrafico del Regno apriva l’isola degli Albioni 2017 Le d’Italia, Roma, Tip. Artero, 1899, p. 154: Il Garzantine. Antichità classica, Milano, Gar- lavoro che si eseguisce più comune- zanti, 2017, ed. digitale: Albione nome mente è l’impressione delle carte ve- (lat. Albion) di origine celtica o pre- line che usano gli agrumai 1930 In celtica della Britannia; tramandato la «Pègaso: Rassegna di lettere e arti», II (1930), prima volta, secondo fonti della tarda www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 134

latinità (Avieno), da un marinaio di abituato a parlare francese e a esse- Marsiglia nel sec. VI a.C., che parlò re subito riconosciuto come un alle­ dell’«isola degli albioni». mand 2004 Silvia Di Natale, Il giardino = Da Albione, nome antico della Gran del luppolo, Milano, Feltrinelli, 2004, p. 74: Bretagna. “Ah, il nostro amico allemand!” Ella prese le mani di Adolf e gliele strinse (N) alcunchì pron. indef. inv. fra le sue. Qualcuno. = Voce fr. ‘id.’. 1954 In «L’archeografo triestino», Trie- ste, XXV (1954), p. 282 (GRL, senza indi- (N) alzabara sost. m. Rito funebre cazione del fasc.): Udendo allusioni sfa- che consiste nel sollevamento del fe- vorevoli contro alcunchì 1967 Tom- maso Landolfi, Des mois, Firenze, Vallecchi, retro, offerto alla vista dai partecipan- 1967, p. 143: A parte le qualifiche, la ti alla cerimonia. mistica infatti è comunicazione con 1941 Annuario della R. Università de­ gli studi di Padova per l’anno accademi­ alcunché o alcunchì 2014 Stefania co 1940‒41, Padova, Università di Padova, Visentini, Di fantasmi, di fughe e di ragazze, 1941, p. 295: Nel cortile principale del Loreto, Streetlib, 2014, ed. digitale: Gia- como che come ogni adolescente di Palazzo universitario per iniziativa cose da tenere segrete ne ha parecchie del Magnifico Rettore ed alla presen- è assolutamente contrario alla super- za delle Autorità accademiche, mili- visione di alcunchì. tari, politiche ha luogo la cerimonia = Comp. di alcun(o) e chi, sul modello di dell’alzabara in onore del Maresciallo alcunché. Italo Balbo 1967 Nino Amadori, Il man­ tello rosso, Milano, Rizzoli, 1967, p. 112: Se (N) alibito agg. Fornito di alibi. l’ultima volta il mio corpo era partito 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Mi- di là, mi figuravo il tratto lungo le vie lano, Rizzoli, 1966, p. 171: Nella sua sor- centrali fino al palazzo con il cranio da frigidità carnale, protetta e alibita del bue, che è lo stemma dell’univer- da certe letture che le consigliavano sità, e alla porta della pietà farsi l’al- monache e preti, per il sesso non c’era zabara 1990 Enzo Mandruzzato, Quinto spazio. non ammazzare, Venezia, Marsilio, 1990, p. = Deriv. di alibi con –ito. 166: l’alzabara è un modo di onorare un defunto e un’istituzione 2018 (N) allemand agg. inv. (o pl. alle­ Sergio Frigo, I luoghi degli scrittori veneti, mands). Tedesco. Marghera–Venezia, Mazzanti, 2018, p. 302: 1967 Silvano Ceccheri, Lo specchio Il giorno 30, dopo il rito dell’alzaba- nell’ascensore, Milano, Rizzoli, 1967, p. ra all’Università di Padova, la salma 155: Il pinard e il cafard, quelle vez- venne sepolta nella tomba di famiglia zose tappettes dei giovani coscritti a Piove di Sacco. allemands che avevano più successo = Comp. di alza– e bara. delle danzatrici berbere 1992 Peter Härtling, Hölderlin, trad. it. di Paola Alba- (N) amarenata sost. f. Bevanda a rella, Napoli, Guida, 1992, p. 450: Si era base di succo d’amarena. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 135

1876 Giulio Nazari, Dizionario vene­ 1855 In «L’abduano. Giornale ebdomada- ziano‒italiano e regole di grammatica, Bel- rio letterario-scientifico-teatrale», 5 giugno luno, Arnaldo Forni editore, 1876, s.v. mare­ 1855, p. 202: Opera veramente singola- na: Amarenata (acqua con amarene e re del pittor Lodigiano doveva essere zucchero) 1941 In «Il dramma: rivista la pala d’altare con la Madonna e ai mensile di commedie di grande successo», lati S. Rocco e S. Sebastiano, ma am- XVII (1941), p. 33 (GRL, senza indicazione malorò per umidità 1863 Gaetano del fasc.): Signor Asdrubale, vuole un Pirovano, Trattato di vinificazione, Milano, ribes, una amarenata, un’acqua di ce- Brigola, 1863, p. 6: Il vino ammalorò dro, un frambuè? 1952 Natalia Gin- universalmente in modo incredibile zburg, Opere, Milano, Mondadori, 1986, p. per le uve più che normalmente ma- 570: C’era un vassoio con dei bicchieri ture avutesi dalla vendemmia dello d’amarenata sul tavolo del ping-pong scorso anno 1861 1920 In «L’Arte. 1967 Luigi Santucci, Orfeo in paradiso, Rivista bimestrale di storia dell’arte medio- Milano, Mondadori, 1967, p. 47: S’era se- evale e moderna e d’arte decorativa», XXIII duta nella mezzaluna circolare di vel- (1920), p. 155 (GRL, senza indicazione del luto rosso, dove Orfeo sorbiva la sua fasc.): il tremore di chi spolvera quadri amarenata 2008 Giorgio Messori, Sto­ altrui, e poi tramuta di luogo, e alfine rie invisibili e altri racconti, Reggio Emilia, lascia ammalorare, come avviene al Diabasis, 2008, p. 51: Anche andare alla Museo di Napoli 2012 Marina Ter- villa col giardino a bere l’amarenata ragni, Un gioco da ragazze: come le donne mi piaceva, e giocare fra gli alberi e rifaranno l’Italia, Milano, Rizzoli, 2012, ed. digitale: Direi che è la nostra festosa sdraiarmi su un prato. differenza che può salvarlo, perché 2. Amarena. l’essere privato della nostra differen- 1631 Giovanni Francesco Fiocchetto, Trattato della peste, et pestifero contagio za lo ha fatto ammalorare. di Torino, Torino, Tisma, 1631, p. 210: Per 2. v. tr. Rendere triste o inquieto. dopo pasto se gli può dare [...] conser- 1967 Riccardo Bacchelli, Rapporto se­ greto dall’inglese di mille parole, Milano, va di tutto cedro, d’amarenata, dando- Mondadori, 1967, p. 333: lo dissi anch’io gli poi à bever acqua cotta. = Deriv. di amarena con –ata. scrivendo a lui e a lei per dolermi che l’avesse ammalorato e logorato (N) ammalorare v. intr. Andare a una così inutile e sfuggente e futile male, guastarsi, rovinarsi. questione come quella di chi avesse avuto o non avuto torto e colpa nelle 1837 Vincenzo Reina, Il Bigattiere. Istruzioni pratiche per fare la semente dei conseguenze di un fatto. bigatti, farla nascere, educarli nel nuovo = Deriv. di malora con ad– e –are. sistema tanto utile e rinnovato, Cremona, Feraboli, 1837, p. 66: Se lasciate liberi i (N) ammalvato agg. Avvizzito. boschetti getterete spese, e fatiche al 1715 Rinaldo Giangi, Istruzzioni al no­ vento o caverete un prodotto tenue, vizio speziale, con i modi più facili di com­ porre i preziosi antidoti della theoriaca di perché le bestie per la disattenzione Andromaco, del mitridato di Democrate, del e negligenza, di chi le guida, vi fa- diascordeon di Fracastoro, e della confezzio­ ranno perire, ed ammalolare le piante ne di giacinto bianca, Roma, Stamp. Koma- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 136

rek, 1715, p. 124: dopo chiarito il zuc- 1993 Antologia Einaudi, Torino, Einaudi, caro, e cotto a forte cottura di manus 1993, p. 144: Gli amplexus di queste Christi, vi si porranno li fiori ammal- danze e in particolare del valzer pos- vati 1843 Giuseppe Gioacchino Belli, sono non essere colpevoli. Versi inediti, Lucca, Tip. Giusti, 1843, p. 29: = Voce lat. ‘id.’. E si veggon per gli orti e pe’ giardini / l’erbe ammalvate e intisichiti i fio- (N) angelicazione sost. f. Rappre- ri 1856 Francesco Cherubini, Vocabola­ sentazione dell’essere umano (spec. rio milanese-italiano, vol. V, Sopraggiunta, della donna) come figura angelica. Milano, Soc. tip. dei classici Italiani, 1856, 1959 Spartaco Gamberini, Poeti meta­ p. 107: nota che l’Esser moscio (vizzo, fisici e cavalieri in Inghilterra, Firenze, Ol- ammalvato) non rende punto il nostro schki, 1959, p. 155: In Lord Herbet l’an- Savè de magolc, Saper di múcido, di gelicazione della donna e il tipo d’a- muffaticcio 1967 Alba de Céspedes, more che descrive permettono alcune La bambolona, Milano, Mondadori, 1967, analogie coll’amore metafisico dei p. 377: Dai fiori già reclini, ammalva- ti, veniva un profumo più fastidioso nostri dugentisti 1966 Giuseppe Ber- nell’afa. to, La cosa buffa, Milano, Rizzoli, 1966, p. = Deriv. di malva con ad– e –ato. 236: Eseguiva uno di quei faticosi pro- cessi di angelicazione che oltre a dare (N) amplexus sost. m. inv. Rap- di norma buoni risultati letterari erano porto sessuale. anche belli in senso assoluto 1984 1967 Giorgio Celli, Il parafossile, Mila- Critica testuale ed esegesi del testo. Studi no, Feltrinelli, 1967, p. 41: Mi conficcava, in onore di Marco Boni offerti dagli amici e oh dolcemente (amplexus?) la punta collaboratori dell’Istituto di filologia roman­ za dell’Università di Bologna, Bologna, Pa- dell’ordigno sotto l’unghia dell’allu- tron, 1984, p. 136: L’angelicazione della ce destro 2003 Marco Giovini, Rosvi­ ta e l’imitaridictando terenziano, Genova, donna nella poesia provenzale e nella Dip. di Archeologia, filologia classica e loro poesia italiana anteriore a Dante è una tradizioni, 2003, p. 159: Gli incorporei semplice metafora senza significato amplexus da godere spiritualmente spirituale religioso 2001 Emilio Pa- nel lucifluus thalamus paradisiaco squini, Dante e le figure del vero. La fabbrica rappresentano a tutti gli effetti una della Commedia, Milano, Mondadori, 2001, perentoria risposta monastica ai car- p. 31: Ma proprio dalla chiusa della nali amplexus ambiti dagli innamorati Vita nova muoverà l’angelicazione di terenziani. Beatrice nel Paradiso di cui è ulterio- 2. Abbraccio. re prefigurazione l’apparizione di lei 1990 Laura Dal Prà, Bernardo di Chia­ a Virgilio, nel limbo 2006 Stefano ravalle nell’arte italiana: dal XIV al XVIII Bertani, L’ascensione della modernità. Anto­ secolo, Milano, Electa, 1990, p. 79: Quasi nio Fogazzaro tra santità ed evoluzionismo, un secolo dopo, tra il 1705 e il 1710, Sovera Mannelli, Rubbettino, 2006, p. 109: il pittore Giovanni Odazzi dipinse un Il tema dell’‘angelicazione’ dell’uo- Amplexus per il monastero fogliante mo è strettamente connesso con il romano di San Bernardo alle Terme percorso evolutivo spiritualistico, da www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 137

Wallace in poi, in cui si è inserito, pur le», XXVI (1932), p. 362 (GRL senza indica- con le debite differenze, Fogazzaro. zione del fasc.): L’Imperial Institute of = Deriv. di angelicare con –zione. Entomology di Londra funzioni come Centro Internazionale per le ricerche (N) animalessa sost. f. Essere antiacridiche 1948 EncIt, II appendice, di genere femminile caratterizzato 1949, s.v. acridi: Questi mezzi antiacri- dall’indole selvaggia. dici devono considerarsi però come 1931 In «Il saggiatore. Pubblicazione di eccezionali e da impiegarsi, come critica e filosofia», II (1931), 63 (GRL, senza è stato fatto, in circostanze del tutto indicazione del fasc.), p. 63: E la materia, particolari 1957 Stazione agraria spe- la rustica antichissima terracotta, dà rimentale Bari, Relazione sull’attività della alla tipica donna – per nulla angelica, stazione nel decennio 1947-56, Bari, Ind. tip. bensì: bella animalessa – la sostanza Trizio, 1957, p. 110: L’energica azione di della sua essenza: l’argillosità, il bru- sorveglianza e di organizzazione in- no del cotto, la porosità dell’anima- trapresa dall’Osservatorio annesso a le 1960 Stefano D’Arrigo, I fatti del­ questa Stazione, già nel 1949, primo la fera, Milano, Rizzoli, 2000, p. 429: Ma anno di effettiva direzione della lot- quale donna e madonna. Un animale, ta, portò come risultato la riduzione un’animalessa 1967 Renato Ghiotto, dei consumi di tossico antiacridico Scacco alla regina, Milano, Rizzoli, 1967, p. 1967 Antonio Cossu, I figli di Pietro Paolo, 353: O quelle altre animalesse mitolo- Firenze, Vallecchi, 1967, p. 102: La Prefet- giche che non sono né sirene, né arpie tura, in un manifesto, emise le dispo- 1987 Manlio Cancogni, Il genio e il niente, sizioni per la lotta antiacridica, così Milano, Longanesi, 1987, p. 118: Col suo era scritto nel linguaggio ufficiale. istinto d’animalessa, la ragazza aveva = Deriv. di acride con anti– e –ico. intuito che c’era qualcosa di storto nel suo giovane cliente 2019 Lorenza (N) antipadre (anti–padre) sost. Pieri, Il giardino dei mostri, Roma, e/o, 2019, m. Figura opposta a quella paterna. ed. digitale: Una creatura accucciata, 1961 Salvatore Quasimodo, Scritti sul metà donna metà animalessa. teatro, Milano, Mondadori, 1961, p. 78: La = Deriv. di animale con –essa. storia, che ristabilisce l’autorità rega- le e religiosa, porta veramente al di (N) antiacridico agg. Che contra- là dell’umano (e qui è esatto dire nel sta la proliferazione delle cavallette. disumano) questa figura di antipadre, 1917 In «Bollettino del Ministero di «giustiziere del suo sangue» 1964 agricoltura, industria e commercio. Serie B, Ladislao Mittner, Storia della letteratura Atti e notizie per l’agricoltura, l’industria ed tedesca. Dal Pietismo al Romanticismo, il commercio», XVI (1917), p. 54 (GRL sen- (1700-1820), Torino, Einaudi, 1964, p. 430: za indicazione del fasc.): Nella lotta bio- In Wenzeslaus l’autore seppe crea- logica antiacridica il problema essen- re paradossalmente un padre che è ziale da risolvere è l’esaltamento del il più compiuto anti–padre 1966 «virus» verso la specie delle cavallet- Angela Padellaro, Dannata beatitudine, Mi- te sulle quali si vuole agire 1932 In lano, Mondadori, 1966, p. 191: Per salvarsi «Rivista di agricoltura subtropicale e tropica- Marcello si è creato il mito dell’anti- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 138

padre nello zio, sopraelevato su tutte ciali in sanità, Milano, Franco Angeli, 2014, le bassezze umane 1993 Luigi De p. 166: Negli anni Duemila 2000 [sic] Marchi, Perché la Lega: la rivolta dei ceti l’Italia è ancora attraversata da diffe- produttivi in Italia e nel mondo, Milano, renze in tutte le dimensioni di salute, Mondadori, 1993, p. 93: Anche quel mili- come mostrano sia i dati di mortalità, tante, infatti, dietro l’odio per il padre di morbosità e di salute riferita, sia e l’ordine costituito, nasconde spesso quelli riguardanti l’appropriatezza un bisogno disperato di protezione e nell’uso e nell’accesso ai servizi. di autorità, che si esprime nel culto = Deriv. di appropriato con –ezza. per qualche «anti–padre» (Marx, Le- nin, Mussolini, Stalin o Mao) 2007 (N) armoire à glace (armoi­ Pietro Pucci, in Hesiodus, Inno alle muse re˗à˗glace) loc. sost. m. Armadio do- (Esiodo, Teogonia, 1-115), a cura di Pietro tato di specchio. Pucci, Pisa–Roma, Serra, 2007, p. 84: La 1884 In «Monitore industriale italiano», concentrazione, in quell’episodio, IX (1884), p. 13 (GRL, senza indicazione del della paternità/autorità che Zeus ha su fasc.): un enorme e grandioso armoi- dèi e uomini non ha bisogno di spie- re à glace sculturato, il cui frontone gazioni: Prometeo è l’antipadre degli è sostenuto da cariatidi 1920 Car- dèi e soprattutto degli uomini. lo Culcasi, L’antologia della nostra guerra, = Deriv. di padre con anti–. Milano–Roma–Napoli, Alighieri, 1920, p. 163: una comoda camera d’alber- (E) (R) appropriatezza sost. f. go con due cassettoni e un armoire L’essere appropriato, adeguatezza. à glace 1966 Mario Soldati, La busta 1848 Vincenzo Gioberti, Il gesuita mo­ arancione, Milano, Mondadori, 1966, p. 19: derno, Napoli, Stamp. del Vaglio, 1848, p. Nello sfolgorio delle luci intorno alle 117: E i suoi biografi lodano in ispe- cie la discrezione e appropriatezza de’ tre specchiere della toilette e a quella grande dell’armoire–à–glace, mia ma- suoi cenni 1906 Giuseppe Lisio, in Dante Alighieri, La Divina Commedia, Mila- dre si abbigliava con una cura lenta, no, Carrara, 1906, p. 455: Famosa, per la minuziosa, elaboratissima av. 1991 precisione della rispondenza dei ter- Lalla Romano, Opere, a cura di Cesare Segre, mini, e per la dolcezza e l’appropria- Milano, Mondadori, 1991, vol. I, p. 890: In tezza di ciascuna frase, è quella che, quell’angolo c’era l’«armoire à gla- incomincia: Io vidi già nel cominciar ce» 2013 Lauren Kate, Teardrop, trad. it. di Maria Concetta Scotto Di Santillo, Mi- del giorno La parte oriental tutta ro- lano, Rizzoli, 2013, ed. digitale: Guardò il sata ecc. 1950 ­GRADIT (Carlo Levi, riflesso di Brooks nell’antico armoire L’orologio) 1966 Mario Soldati, La bu­ sta arancione, Milano, Mondadori, 1966, p. à glace, un armadio alto e stretto ad 299: Anche le grinte degli uomini in una sola anta con lo specchio. pigiama erano troppo decise per esse- = Loc. fr. ‘id.’. re riferite con appropriatezza ai per- sonaggi di De Filippo 2014 Giuseppe (N) arnimiano agg. Relativo a Costa et alii, L’equità nella salute in Italia. Ludwig Achim von Arnim o alle sue Secondo rapporto sulle disuguaglianze so­ opere. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 139

1928 Leonello Vincenti, Brentan: con­ mo di sollevarsi con le forze proprie tributo alla caratteristica del romanticismo all’austera maestà arnolfiana 1909 germanico, Torino, F.lli Bocca, 1928, p. Giovanni Poggi, Il duomo di Firenze Berlino, 257: c’è il podere arnimiano di Wie- Cassirer, 1909, p. 17: Tra la porta della persdorf, dove gli amici si rividero facciata Arnolfiana e l’entrata vecchia nell’autunno del 1814 1984 Emilia di Santa Reparata 1966 Vasco Prato- Fiandra, Itinerari romantici, Napoli, Istitu- lini, Allegoria e derisione. Una storia italia­ to universitario orientale, 1984, p. 84: Nel na, Milano, Mondadori, 1966, p. 25: A San saggio di Magris, pertanto, proprio Giovanni, il municipio Arnolfiano la stravagante atipicità delle figure 2000 Anna Maria D’Achille, Da Pietro arnimiane assicura paradossalmente d’Oderisio ad Arnolfo di Cambio. Studi sulla un’apertura nel provincialismo del- scultura a Roma nel Duecento, Roma, Sintesi la piccola borghesia tedesca 1998 informazioni, 2000, p. 48: Ma soprattutto Giovanni Chiarini, L’avventura di una rivi­ il calcolato ordine distributivo che – sta romantica, Napoli, Istituto universitario come è tipico di tutta l’opera figurati- orientale, 1998 p. 116: è il nucleo ispira- va arnolfiana – rapportava architettu- tivo in Fischer che risulta ‘alleggeri- ra, scultura e pittura ad assi ottici. to’, banalizzato rispetto alle profonde = Deriv. di Arnolfo (nome dell’architetto riflessioni arnimiane. e scultore Arnolfo di Cambio, 1240–1302) 2. Che riecheggia le opere di Lu- con –iano. dwig Achim von Arnim o ne prende ispirazione. (N) arroventabile agg. Che è pos- 1967 Tommaso Landolfi, Des mois, Fi- sibile far divenire incandescente. renze, Vallecchi, 1967, p. 91: Rappresen- 1884 In «Il giorno. Piccolo monito- tazione piuttosto oscura e come dire re degli industriali, professionisti, artisti», arnimiana, e chissà poi perché arni- III (1884), p. 420 (GRL, senza indicazione miana appunto 1984 Mario Bortolot- del fasc.): Il filo di platino impiegato to, Introduzione al Lied romantico, Milano, in questi inneschi aveva un diame- Ricordi, 1984, p. 183: Mòrike rappresen- tro variabile da mill. 0,0005 a mill. ta l’altra faccia dell’esistenza: la so- 0,000675 e la parte arroventabile una litudine arnimiana si consegna in lui lunghezza di 2 mill. 1909 Andrea alle forze oscure, che Trakl chiamerà Corsini, I disinfettanti gassosi, Firenze, Tip. spirituali. Claudiana, 1909, p. 124: Steinitz invece = Deriv. di Arnim, cognome dello scritto- crede che su tutti quanti i corpi arro- re tedesco Ludwig Achim von Arnim (1781- 1831), con –iano. ventabili offrano vantaggi enormi le sue «Chamottesteine» ossia mattoni (N) arnolfiano agg. Relativo ad refrattari 1967 Giorgio Celli, Il pa­ Arnolfo di Cambio o alle sue opere. rafossile, Milano, Feltrinelli, 1967, p. 129: 1845 Ferdinando Ranalli, Storia del­ Un cappio una scure un’accetta una le belle arti in Italia, Firenze, Soc. Editrice tenaglia arroventabile una ruota chio- Fiorentina, 1845, p. 138: Ma non per ciò, data una sferza una sbarra infuocabile io credo, sarebbe lecito affermare, 2006 Pulsatilla, La ballata delle prugne che al Brunelleschi mancasse l’ani- secche, Roma, Castelvecchi, 2006, p. 128: www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 140

bigodini, spazzola elettrica arroventa- commesso che stavano già dietro l’u- bile e tutti gli altri aggeggi. scio pronti con le penne e gli asciu- = Deriv. di arroventare con –abile. ghini nelle mani. 2. Piccolo asciugamano, canovac- (N) arsellaio sost. m. Pescatore o cio. venditore di arselle. 1993 AA.VV., Cultura contadina in 1876 Giovanni Casaccia, Dizionario Toscana. L’ambiente e la vita, Firenze, Bo- genovese-italiano, Genova, Tip. Gaetano nechi, 1993, p. 48: Così, cominciando Schenone, 1876, s.v. arsellôu: Pescarsel- dal fondo, l’ordine era in genere il se- le, Arsellaio. Voci dell’uso. Colui che guente: prima i lenzuoli, poi le federe, campa la vita sul mestiere di pescare quindi le mutande, le camicie da don- arselle 1967 Silvano Ceccheri, Lo spec­ na e ancora asciugamani, asciughini e chio nell’ascensore, Milano, Rizzoli, 1967, tovaglie e, infine, altri eventuali panni p. 130: Non riusciva a guadagnare di bianchi 1997 Giuseppe Bearzi–Vittorio più d’un arsellaio, d’un cocomera- Bearzi, Architettura degli impianti, Milano, io 1986 Sergio Atzeni, Apologo del giu­ Tecniche Nuove, 1997, p. 67: La tonsura dice bandito, Palermo, Sellerio, 1986, p. 57: veniva eseguita ogni tre settimane di- Bene – risponde l’arsellaio. – Meglio sponendo i monaci nel chiostro, tutti non potrebbe andare! 1997 Gabriella in fila in ordine d’età, e servendo an- Mondardini–Giovanni Lilliu, Pesca e pesca­ che qui dapprima i più anziani e poi tori in Sardegna: mestieri del mare e delle – con l’acqua oramai raffreddata e gli acque interne, Cinisello Balsamo, Silvana asciughini infradiciti – i novizi 2014 editoriale, 1997, p. 185: Il tipico pesca- Lia Sacchini, Stanze, Villanova di Guidonia, tore vagantivo di Santa Gilla lavora Aletti, 2014, ed. digitale: In quella stanza, ancora oggi quasi a corpo libero, spe- entrando, sulla destra c’era un mobile cialmente se è arsellaio, e a volte gli lungo, da cucina, bianco ed aragosta bastano le mani per pescare 2011 che conteneva tutte le stoviglie, pen- Romano Battaglia, L’uomo che vendeva il tole e tegami, bicchieri e posate, tova- cielo, Milano, Rizzoli, 2011, p. 168: L’AR- glie ed asciughini che possedevano. SELLAIO / Uomo bruciato dal sole / = Deriv. di asciugare con –ino. uomo bruciato dal vento / che rimani tutto il giorno / a contare le costella- (N) assistentessa sost. f. Donna zioni marine. che svolge la funzione di assistente. = Deriv. di arsella con –aio. 1895 In «Gazzetta medica di Torino», XLVI (1895) p. 114 (GRL senza indicazio- (N) asciughino sost. m. Tampone ne del fasc.): Sieber – l’assistentessa usato per asciugare l’inchiostro du- di Nenky 1910 In «Giornale della li- rante la scrittura. breria della tipografia e delle arti e industrie 1966 Angelo Fiore, Il lavoratore, Firen- affini», XXIII (1910), Milano, p. 122 (GRL ze, Vallecchi, 1966, p. 60: Non va. L’a- senza indicazione del fasc.): Suor Henny sciughi; manca l’asciughino 1980 Arendt, assistentessa alla polizia di Rodolfo Doni, La doppia vita, Milano, Ru- Stuttgart 1964 Riccardo Bacchelli, Tra­ sconi, 1980, p. 472: Entrarono, in aiuto duzioni, Milano, Mondadori, 1964, p. 1135: al notaio, un giovane segretario, un A smarrire la curiosità delle persone www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 141

erano sufficienti la veste dimessa, e oppure in un costume da rugby astro- nera, d’Assistentessa e Segretaria del nautizzato. Signor Primario dell’Istituto Terapeu- = Deriv. di astronauta con –izzato. tico 1967 Tommaso Landolfi,Des mois, Firenze, Vallecchi, 1967, p. 74: Per falsi, (N) astropolita sost. m. Abitante speciosi, capziosi che possano gli degli astri. attuali discorsi di necessario adatta- 1967 Riccardo Bacchelli, Rapporto se­ mento sociale (con relativi assistenti greto dall’inglese di mille parole, Milano, e assistentesse). Mondadori, 1967, p. 264: Cittadini degli = Deriv. di assistente con –essa. astri abitatori colonizzatori di astri: in greco astropòliti. (N) assuefatore agg. Che crea as- = Comp. di astro– e –polita (estratto da cosmopolita). suefazione. 1966 Giuseppe Berto, La cosa buffa, (N) astrotrasportato agg. Tra- Milano, Rizzoli, 1966, p. 234: I malanni sportato nello spazio. ancorché grossi purché siano defini- 1967 Riccardo Bacchelli, Rapporto se­ tivi hanno un potere assuefatore as- greto dall’inglese di mille parole, Milano, sai maggiore dei malanni più picco- Mondadori, 1967, p. 30: Si riduceva in li 2002 Teresa Macri, Postculture, Roma, pratica a eliminare una differenza di Meltemi Editore, 2002, p. 182: La prolife- poche ore di vita dell’animale astro- razione delle Biennali internazionali trasportato. e di kermesse cosiddette periferiche = Comp. di astro– e trasportato. dimostra, lapidariamente, quanto il sistema centrifugo occidentale as- (N) attorucolo sost. m. Attore di sorba energie e poetiche dell’Altrove scarso talento, che non ha successo. nella sua norma assuefatrice. 1914 In «La fotografia artistica. rivista = Deriv. di assuefare con –tore. internazionale illustrata», XI (1914), p. 96 (GRL, senza indicazione del fasc.): Il diret- (N) astronautizzato agg. Che ha tore non volle assolutamente mettere caratteristiche simili a quelle di un a disposizione dell’attore la sua com- astronauta. pagnia, sostenendo che era uno spre- 1967 Riccardo Bacchelli, Rapporto co di tempo e di danaro; ed il Griffith segreto dall’inglese di mille parole, Mila- dovette così racimolare un gruppet- no, Mondadori, 1967, p. 264: Ero l’uni- to di attorucoli improvvisati per la co essere a lei vicino in quei giorni, grande prova 1967 Sandro De Feo, che non fosse (sic) “astronautizzato” I cattivi pensieri, Milano, Garzanti, 1967 p. 1970 In «Domus», LIII (1970), Milano, 116: Attorucoli della RAI e della TV, (GRL, senza indicazione del fasc.): William trucidoni e sommozzatori di ogni sor- Klein, adotta la formula della satira ta 1973 Alberto Moravia, Un’altra vita, politica per riproporre l’antico stereo- Milano, Bompiani, 1973, p. 81: Si prenda tipo dell’americano–cowboy comple- per esempio Rodolfo e si veda come to di capellone, macchina fotografica questo miserabile attorucolo, stupido, e breakfast di fiocchi d’avena nel latte fatuo e neppure bello mi porta per www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 142

il naso e fa di me quello che vuole (N) autoroute sost. f. Autostrada. 1991 Umberto Albini, Nel nome di Dioniso, 1966 Augusto Gotti Lega, Lo zibellino, Milano, Garzanti, 1991, p. 12: L’ostilità di Firenze, Vallecchi, 1966, p. 107: Era all’o- Demostene contro l’attorucolo Eschi- spedale da un mese per un grave inci- ne risaliva ad antica data. Già nel 343 dente automobilistico sulla autoroute egli si era occupato delle (scarse) vir- dell’ovest 2013 Alan Zanboni–An- tù teatrali di Eschine 2002 Marcello tonio De Robertis, Il diavolo o van Gogh?, Vannucci, Casanova, Firenze, Polistampa, s.d., Simplicissimus book farm, 2013 (ed. 2002, p. 15: Figlio di un attorucolo, ni- digitale): Per quanto non sia la via più pote di un ciabattino: ma che uomo diretta per raggiungere l’autoroute è mai questo? Giacomo avrà sentito preferisco godermi le curve che con- pesargli addosso la condanna. ducono nel cuore di queste montagne = Deriv. di attore con –ucolo. affascinanti. = Voce fr. ‘id.’. (N) autoingannarsi v. intr. pron. Ingannare sé stessi. (N) aux anges loc. avv. In estasi. 1967 Fabio Carpi, La digestione artifi­ 1887 Emilio De Marchi, Giacomo l’i­ ciale, Milano, Mondadori, 1967, p. 39: Cosa dealista, Milano, F.lli Treves, 1918, p. 232: sto facendo io stesso? Divago, giro Lodovico, che mi ha dato queste pre- intorno ai problemi, mi autoinganno ziose notizie, è aux anges, perchè ha 1974 Ugo La Malfa, La Caporetto economi­ potuto scongiurare un diabolico com- ca, Milano, Rizzoli, 1974, p. 84: Dire che plotto 1967a Sandro De Feo, I catti­ siamo in una situazione keynesiana vi pensieri, Milano, Garzanti, 1967, p. 116: è volerci autoingannare; ci avviamo Avrebbero mangiato i bucatini alla piuttosto verso una condizione di tipo matriciana e lo spezzatino di abbac- sudamericano 2018 Carmela Cioffi, chio alla cacciatora cucinati in modo Prolegomena a Donato, Commentum ad da mandare ”aux anges” il Commen- Andriam, Berlin–Boston, De Gruyter, 2018, datore 1967b Enrico Emanuelli, Un p. 343: All’inizio lo schiavo stesso, gran bel viaggio, Milano, Feltrinelli, 1967, p. Davo, non aveva compreso l’inter- 32: Per mandare sbrigativamente aux pretazione del padrone; ma quando anges il padrone di casa 1988 Ro- finalmente capisce che questi, per il dolfo Celletti, Il teatro d’opera in disco. troppo sospetto, si era autoingannato, 1950–1987, Milano, Rizzoli, 1988, p. 450: decide di volgere la situazione a suo Mandò aux anges, nemmeno a dirlo, la cri- favore. tica inglese. = Comp. di auto– e ingannarsi. = Loc. fr. ‘id.’.

(N) autominacciarsi v. intr. pron. (N) avvenerare v. intr. Atterrare Minacciare sé stessi. su Venere. 1967 Fabio Carpi, La digestione artifi­ 1967 Riccardo Bacchelli, Rapporto ciale, Milano, Mondadori, 1967, p. 39: Se è segreto dall’inglese di mille parole, Mila- la mia testa che metto in gioco ogni no, Mondadori, 1967, p. 158: Vedo, vedo sera autominacciandomi col taglio. astronauti ed astronaute in viaggio = Comp. di auto– e minacciarsi. per Venere, approdati su Venere anzi www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 143

avvenerati 1969 Aldo Gabrielli, Si dice Francesco, Reggio Emilia, Imprimatur, 2016, o non si dice?, Milano, Mondadori, 1969, ed. digitale: János fu mandato giù dalle p. 407: Per toccare la superficie della donne per acquietare la baccagliata. Luna si dovrà dire allunare; di con- = Deriv. di baccagliare con –ata. seguenza, continuo io, diremo am­ martare il giorno che raggiungeremo (N) bacisc (bakscisc) sost. m. inv. Marte, e analogamente per Venere, Mancia, elemosina. Giove, Saturno, ecc., creeremo i verbi 1885–1886 In «Bollettino della Società avvenerare, aggiovare e assaturnare. africana d’Italia», IV o V (1885 o 1886), p. 61 = Deriv. di Venere con ad– e –are. (GRL, da cui non si ricava l’annata precisa): Ha la sfacciataggine di dimandarci un (N) aziendalessa sost. f. Donna a bacisc (regalia), per indennizzo della capo di un’azienda. perdita subita del non essere stato lui 1966 Giuseppe Bonura, Il rappor­ prescelto ad accompagnarci 1934 to, Milano, Rizzoli, 1966, p. 109: Nutrire Generoso Pucci, Coi negadi in Etiopia: note di viaggio, Firenze, Bemporad, 1934, p. 99: gli introiti del rachitico mensile che Mi è stato assicurato che a Gondar gli passava la munificenza di talune si fa ancora commercio di schiavi ed aziendalesse 1978 Giuseppe Bonura, Per partito preso, Milano, Rusconi, 1978 p. offro alla mia guida un lauto bacisc se riesce ad aprirmi le porte del luogo 182: «No che non lo è» disse con foga l’aziendalessa di famiglia. «Ma fun- dove si trattano questi affari 1966 Giuseppe Eugenio Luraghi, Due milanesi ziona tale e quale la mia fabbrichetta alle piramidi, Milano, Mondadori, 1966, p. di cosmetici. E questo non è mai en- 98: Chi voleva il bacisc faceva vedere trato nella tua capoccia d’idealista». che aveva fame 1986 Mario E.A. Zet- = Deriv. di aziendale con –essa. to, Il posto al sole. Cinquant’anni fa. L’ul­ tima grande impresa coloniale della storia. (N) babbezza sost. f. Condizione 1936-1941, Pisa, Giardini, 1986, p. 33: un di babbo, paternità. ufficiale, per particolari avvenimenti, 1967 Tommaso Landolfi, Des Mois, elargiva un bakscìsc, un regalo in de- Firenze, Vallecchi, 1967, p. 103: Difficile naro di tasca propria a favore dell’in- convincere un babbo della sua bab- tero reparto. bezza, inserire una piccola e nel cuore = Dal turco bakscìsc ‘id.’. suo e del suo nome. = Deriv. di babbo con –ezza. (N) baggettare v. intr. Mettere in bilancio. (N) baccagliata sost. f. Discussio- 1966 Gian Luigi Piccioli, Inorgaggio, ne ad alta voce, alterco. Milano, Arnoldo Mondadori 1966, p. 36: 1966 Giuseppe Eugenio Luraghi, Due «Vogliono baggettare le fasce di pro- milanesi alle piramidi, Milano, Mondadori, fitto!» 1966, p. 84: Ma più che la baccagliata, = Deriv. di bagget, adattamento grafico è servito un bacisc che la signorina dell’ingl. budget, con –are. ci ha infilato di sottomano all’ultimo momento al scef 2016 Viktor Hor- (N) bagolina sost. f. Bastone da vát, Lo specchio turco, trad. it. di Amedeo di passeggio. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 144

1834 In «L’apatista. Giornale di teatri e bakscisc → bacisc varietà», 10 novembre 1834, p. non numera- ta: Finalmente il leggero il volubile mi (N) balanca sost. f. Specie di anti- può essere additato da un bastoncello lope africana. molle ed esile, che i Veneziani dicono 1935 Roberto di San Marzano, Dalla bagolina 1967 Pier Antonio Quaran- piana somala all’altipiano etiopico, Roma, totti Gambini, Le redini bianche, Torino, Ei- Azione Coloniale, 1935, p. 57: Un errore naudi, 1967, p. 179: due giovanotti, uno di percorso allunga la marcia, però ne dei quali aveva in mano una bagoli- approfitto per abbattere delle -balan na, stavano scendendo 1990 Luigi che che ci forniranno carne in abbon- Meneghello, Maredè, Maredè... Sondaggi danza 1958 Gino de Sanctis, Migliaia di nel campo della volgare eloquenza vicenti­ Chilometri, Milano, Ceschina, 1958, p. 110: na, Milano, Rizzoli, 2012, ed. digitale: un Cinque o sei balanche erano intente a bellimbusto [...] con la bagolina dal brucare i cespugli a una sessantina di pomo d’avorio 2008 Giulio Ghirardi, metri dalla pista 1967 Gino de Sanctis, Amore e ironia, Roma, Gangemi, 2008, p. 57: Il minimo d’ombra, Milano, Rizzoli, 1967, p. I monellacci ti danno del tu, ti dileg- 56: I dorsi delle balanche mareggiava- giano per il cappello all’antica, per la no compatti dinanzi a noi, attorno a “bagolina” col pomolo d’oro. noi. = Voce veneziana (cfr. Boerio, s.v.). = Voce somala (cfr. Francesco Provenza- le, L’allevamento del bestiame nella nostra Somalia, Roma, Bertero, 1914, p. 412: «An- (N) baironino sost. m. Persona tilope Cavallo (Cobus ellipsiprymus) in so- che si atteggia a poeta. malo – balanca – o – bananco»). 1967 Umberto Simonetta, Il giovane normale, Milano, Bompiani 1967, p. 159: (N) bal en tête (bal-en-tête) loc. Non metterti a fare il baironino ha sost. m. inv. Ballo in maschera. detto Nelson. Il baironino. 1967 Elio Bartolini, Chi abita la villa, = Deriv. di Bairon, adattamento grafico Torino, Einaudi, 1967, p. 107: Dalle ultime del cognome del poeta inglese George Gor- volte che lo ha usato forse recitando don Byron (1788-1824), con –ino. Goldoni, forse in qualche bal-en-tête 2008 Maria Vittoria Alfonsi, Gianfranco (N) baiseur sost. m. inv. (o pl. bai­ Ferré, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2008, seurs). Persona molto incline ai rap- ed. digitale: organizzando il 21 giugno, porti sessuali. solstizio d’estate, un bal en tête in cui 1967 Silvano Ceccherini, Lo specchio ognuno poteva portare sul capo spi- nell’ascensore, Milano, Rizzoli, 1967, p. 75: ghe, fiori, frutta, foglie, o anche sole, Questo direttore m’ha l’aria d’essere luna, stelle 2019 In www.agorama­ un gran baiseur 2012 Julie Orringer, gazineonline.it, 20 febbraio 2019: Potrebbe Il ponte invisibile, trad. it. di Cristiana Men- trattarsi di un Bal en Tête, una festa a nella e Alessandra Montrucchio, Torino, Ei- tema, insomma, in questo caso basta naudi, 2012, p. 78: I signori sono grandi un’acconciatura particolare a tema o baiseurs. una maschera. = Voce fr. ‘id.’. = Loc. fr. ‘id.’. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 145

(N) barbelé sost. m. inv. (o pl. ronato di Murlo 1684 Gregorio Leti, Il barbelés). Chiodo che presenta intac- Teatro brittanico o vero Historia della Gran­ cature. de Brettagna, Amsterdam, Wolfang, 1684, 1872 Antonio Cantalupi, Trattato ele­ vol. II, p. 416: Entrò al grado del Baro- mentare di costruzione delle strade ferrate, nato del Regno, con il titolo di Lord Milano, Galli e Omodei, 1872, p. 192: Chio- Duras di Holdenby 1865 ­GRADIT di ad intaccature (barbelés) – questi (senza fonte) 1967 Laura di Falco, Le chiodi sono stati impiegati sulle ferro- tre mogli, Milano, Rizzoli, 1967, p. 365: Tua vie bavaresi per assicurare i cuscinetti madre è baronessa senza baronato alle traverse od ai lati. 2012 Jason Forbus et alii, La notte eterna, 2. Reticolato, filo spinato. s.l., Lulu.com, 2012, p. 242: Al comando 1967 Gino de Sanctis. Il minimo d’om­ di questa armata vi sarebbe, per via bra, Milano, Rizzoli, 1967, p. 168: Oltre la della sua riconosciuta importanza sto- prima rete di barbelés, che lo circon- rica, il Baronato di Mubunash. da. = Deriv. di barone con –ato. 3. Decorazione che ricorda un filo spinato. (N) barrino sost. m. Piccolo bar poco elegante. 2002 Alessandra Aspes, Preistoria ve­ ronese, contributi e aggiornamenti, Verona, 1967 Tommaso Landolfi, Des Mois, Museo Civico di storia naturale, 2002, p. Firenze, Vallecchi, 1967, p. 34: In un (in 95: numerosi frammenti decorati con quel) barrino dove prendo il caffè la la tecnica barbelé 2004 In «Rivista sera 2004 Andrea Bocconi, Il giro del di scienze preistoriche», LIV (2004), p. 398 mondo in aspettativa. Istruzioni per sper­ (GRL, senza indicazione del fasc.): non si dersi: modi e luoghi, Parma, Guanda, 2004, tratta infatti di un complesso a cera- p. 174: Ho passato il pomeriggio alla mica campaniforme, ma di un com- tea stall, che poi sarebbe un bar, anzi plesso con decorazione barbelé. barrino, come si dice in Toscana per = Voce fr. ‘id.’. questi posti miseri dove vedi sempre le solite facce di pensionati alcolizzati (N) barlottare v. intr. Lampeggia- 2006 Marco Philopat, Lumi di Punk. La sce­ re. na italiana raccontata dai protagonisti, Mi- 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e de­ lano, Agenzia X, 2006, p. 187: Più tardi ci risione, Milano, Mondadori, 1966, p. 82: si spostò al barrino in piazza Dante, «Porcaccidenti eccome! Era una sera nella zona universitaria. che barlottava,» / «Che lampeggiava, = Voce toscana, deriv. di bar(re) con –ino. tuonava» lei mi traduce. = Etim. incerta; forse connesso con bar­ (E) (R) basion sost. m. inv. Pun- lume. to mediano del margine anteriore del foro occipitale del cranio. (E) (R) baronato sost. m. Baronia. 1876–1877 In «Archivio per l’antro- 1629 Alcibiade Lucarini, Imprese pologia e la etnologia», V o VI (1876 o 1877) dell’Offitioso Accademico Intronato raccolte p. 375 (GRL, da cui non si può ricavare da lo sconosciuto Accademico Unito, Siena, l’annata precisa): 2° lunghezza del foto Gori, 1629, p. 197: dando la mensa il Ba- occipitale, dal basion all’oposition www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 146

1911 In «Atti della Accademia Scientifica (N) bath˗master sost. m. inv. Ma- veneto-trentino-istriana», s. III, IV (1911), estro di nuoto. p. 29: Nelle scimmie infatti, ed in altri 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Mi- mammiferi quest’ultimo punto è si- lano, Rizzoli, 1966, p. 82: Chi cuciniere tuato davanti al basion 1955 ­GRADIT (o cuoco), chi maestro di nuoto (o ba- (senza fonte) 1967 Carlo Villa, Deposi­ th-master). = Pseudoanglicismo, comp. di bath ‘ba- to Celeste, Torino, Einaudi, 1967, p. 62: Lo gno’ e master ‘maestro’. percorro pazientemente per darmi un contegno: spinale, orbitale, lacrima- (N) batuffoloso agg. Che ha l’a- le, glabella, lambda, basion, infra- spetto o la consistenza di un batuffo- dentale, e bregma 1986 André Leroi lo. Gourhan, Meccanica vivente. Il cranio dei 1914 Apuleius, De magia liber, a cura vertebrati dai pesci all’uomo, trad. it. di Ruth di Concetto Marchesi, Città di Castello, Lapi, Elisabeth Lenneberg Picotti, Milano, Jaca 1914, p. 55: congestus ‘stopposo e scar- Book, 1986, p. 51: la capsula cerebrale ruffato e batuffoloso e impannicciato’ è incollata contro la volta dermica e 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e derisone, il basion giace ad una distanza troppo Milano, Mondadori, 1966, p. 465: batuffo- breve dall’inion per poter assicurare loso e indaco il Mago 2002 Ben Pa- una controspinta efficace 2002 Mau- stor, I misteri di Praga, trad. it. di Paola Boni- ro La Luce, Terapie ortodontiche, Torino, ni, Milano, Mondadori, 2015, ed. digitale: il UTET, 2002, ed. digitale: Per localizzare cucciolo batuffoloso tirò il guinzaglio il basion nei casi in cui l’immagine per ringhiare e abbaiare 2013 Gian- radiografica non sia sufficientemente luca Nicoletti, Una notte ho sognato che par­ lavi, Milano, Mondadori, 2013, ed. digitale: i precisa, bisogna visualizzare la faccia padri che si occupano personalmente esocranica dell’osso basi-occipitale e dei propri figli sono una rarità nella il condilo dell’occipitale. famiglia media italiana, a meno che = «Der. del gr. básis ‘base’ con segmen- questi non siano piccoli e batuffolosi. to –ion di arkōtérion ‘estremità del corpo’» = Deriv. di batuffolo con –oso. (­GRADIT). (N) beatezza sost. f. Beatitudine. (N) bateau sost. m. inv. Barca, 1513 Niccolò Liburnio, Le selvette, battello. Venezia, Penci, 1513, c. 36r: Virtù è [...] 1966 Gian Luigi Piccioli, Inorgaggio, dell’huomo honore, et merito d’eterna Milano, Mondadori, 1966, p. 118: L’attesa beatezza 1542 Nicolò Franco, Dialogo, indolente del bateau che non arriva dove si ragiona delle bellezze, Venezia, Gar- mai 2002 Jack Kerouac, L’ultimo vaga­ dane, 1542, p. non numerata: della somma bondo americano, trad. it. di Marta Baldoc- grazie e bellezza, [...] la quale giun- chi e Cettina Savà-Cerny, Milano, Monda- ge a quello ultimo grado di beatez- dori, 2002, ed. digitale: Il vecchio bateau za 1653 Angelo da Bisignano, Giubilo attraversa questa sonnolenta baia in canoro de’ sacri cantici ne’ beati sponsalitij pensione e si dirige verso gli Stretti. tra l’anima, e Dio, Napoli, Cavallo, 1653, p. = Voce fr. ‘id.’. 227: Beandosi Iddio della sua essenza www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 147

non sol si diletta in se stesso come in = Dal lat. biduum. primario oggetto di beatezza 1869 Biblioteca di sacri oratori moderni italiani (N) biondesco agg. Relativo ai e stranieri, a cura di Baldassarre Mazzoni e biondi, intesi come gruppo sociale. Leopoldo Franchi, vol. IX, Prato, Tip. Gua- 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e de­ sti, 1869, p. 85: Non è più suo cuore un risione, Milano, Rizzoli, 2016, ed. digitale: santuario di pace e di beatezza, ma un «Quando sarete biondi nel sangue, mare in gran tempesta 1967 Tommaso capirete che non si tratta di saggez- Landolfi,Des Mois, Firenze, Vallecchi, 1967, za ma di strategia biondesca, di senso p. 45: Degni della beatezza contempo- della responsabilità, e di musoduro». ranea, delle sue dolciastre concezioni = Deriv. di biondo con –esco. sull’umanità sofferente 2010 Jack Kerouac, La scrittura dell’eternità dorata, (N) biondoro agg. inv. Di colore trad. it. Massimo Bocchiola, Milano, Mon- biondo tendente all’oro. dadori, 2010, p. 52: la nostra comune ed 1905 In «L’Italia moderna: rivista dei eterna beatezza. problemi della vita italiana» (1905), p. 75 = Deriv. di beato con –ezza. (GRL, da cui non si ricava l’annata né il Osservazioni: il termine è registrato in fasc.): La signora marchesa, per esem- alcuni dizionari ottocenteschi (per es. Car- pio, che anche l’anno scorso faceva rer-Federici, Panlessico 1839). mostra superba dei suoi capelli bion- (N) biduo sost. m. Periodo di due doro, eccola, dopo un anno, in un’au- giorni. reola nero ebano 1963 Vittorio Fo- schini, La buganviglia di Taormina, Roma, av. 1565 Camillo Scroffa, Cantici et Spada, 1963, p. 59: elegie del pedante appassionato, s.i.t., p. Non che il Presidente americano e il Premier britannico ab- 32: Homai non ho di vita integro un biduo, / Et già morte comincia il suo biano scelto quell’isola incantevole per corteggiare la Nassau beauty os- preludio 1696 Diego Zunica, Vita di Cristo salvatore theantropo suoi miracoli, sia Bobo Sigrist dai capelli biondoro sue dottrine, e conversione de’ peccatori, 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Mila- Bologna, Monti, 1696, p. 239: Passato un no, Rizzoli, 1966, p. 45: Brillò del sole un biduo, palesò il Salvatore la morte di attimo, una scintilla d’oro, quel suo Lazzaro à suoi Discepoli 1966 Gian ciuffo color biondoro 2001 Salvato- Luigi Piccioli, Inorgaggio, Milano, Monda- re Merra, Racconti del mondo profondo, s.l., dori, 1966, p. 36: Dimmi una roba: dove Sovera, 2001, p. 132: Reno era un vikin- passi il biduo, in quota? 1985 Edo- go capelli biondoro e la pelle lattea. ardo Sanguineti, Scribilli, Milano, Feltrinelli, = Comp. di biondo e –oro. 1985, p. 263: Il caso di Grotowski, con il Jerzy in persona, si è ripresentato (N) biribaccola sost. f. Fantasia, a Milano, a cura del Crt (Centro di stranezza. ricerca per il teatro), patrocinante il 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Mi- Comune, con spettacoli (Apocalypsis lano, Rizzoli, 1966, p. 156: Come se, a un cum figuris, 1968), proiezioni, incon- certo punto, i maschi gli pigliasse la tri di lavoro, e con un biduo semina- biribàccola di preferire i finocchietti riale, al Palazzo della Permanente. alle femmine. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 148

= Etim. incerta; forse deriv. di biriba(ra) questi mostri il bollettone rilasciato- con –accola. gli dall’Uffizio di Polizia 1863 Atti del parlamento subalpino. Sessione del 1850, (N) bizzico sost. m. Beccuccio di a cura di Giuseppe Galletti e Paolo Trompeo, un contentitore di liquidi. Torino, Tip. Botta, 1863, p. 216: Giova an- 1967 Raffaello Brignetti, Il gabbiano cora sapere che prima di quell’epoca azzurro, Torino, Einaudi, 1967, p. 75: Ver- per godere dell’esenzione di questi sava dal bizzico di un’ampolla qual- tributi si davano dei bollettoni, ossia che goccia di olio negli appositi fiori, dichiarazioni di esenzioni 1872 ogni metro. Regolamento dell’Ospizio degli Esposti e = Etim. incerta. delle Partorienti in Cremona, Cremona, Fe- raboli, 1872, p. 13: Ogni figlio che entra (N) blang inter. Onomatopea che nell’Ospizio per la prima volta o per indica un urto. restituzione degli Allevatori per qua- 1967a Carlo Villa, Deposito celeste, lunque periodo di tempo, sia naturale, Torino, Einaudi, 1967, p. 102: Gambe abbandonato o legittimo vien munito come binari e in mezzo gli ingranag- di apposito bollettone 1940 Carlo Antonio Vianello, Considerazioni sull’an­ gi blang… blang… 1967b Edoardo nona dello stato di Milano nel XVIII secolo, Sanguineti, Il giuoco dell’oca, Milano, Fel- Roma, Giuffrè, 1940, p. 108: A quest’ef- trinelli, 1991, p. 235: Ha fatto un grosso BLANG, lì con la sua pistola, subito, fetto dovranno però essere muniti di lì da terra, dove è caduta per il mio un bollettone che mediante il paga- pugno 1997 Jack Kerouac, La leggenda mento di lire sette per la prima copia di Duluoz, trad. it. di Maria Giulia Castagno- e di soldi dieci per le altre, verrà loro ne, Milano, Mondadori, 1997, ed. digitale: E rilasciato dall’officio dell’annona che quando Billie torna a casa con Elliott ne terrà esatto registro 1941 Fede- io sorrido e mi siedo sulla poltrona rico Confalonieri, I costituti, vol. III, Bolo- che crolla definitivamente sotto il mio gna, Zanichelli, 1941, p. 228: Ho veduto peso, blang, e tutto sorpreso mi trovo soltanto un Ufficiale entro la porta di di colpo per terra e addio poltrona. una casa quasi dirimpetto alla posta, = Voce onomatopeica. dal quale ci fu dato il bollettone onde avere i cavalli alla posta. (N) bollettone sost. m. Documen- 2. Negli ospedali, bollettino attac- to che un singolo riceve da un’auto- cato a capo del letto con i dati anagra- rità e che gli dà accesso a servizi, di- fici e diagnostici dell’ammalato. ritti, ecc. 1926 In «L’Ospedale Maggiore. Rivista 1832 Jean Marie Vincent Audin, Nuovo scientifico-pratica dell’Ospedale Maggiore itinerario d’Italia. Rifatto, accresciuto e cor­ di Milano ed Istituti sanitari annessi», s. II, retto sulla nuova Guida d’Italia recentemen­ XIV (1926), p. 28 (GRL, senza indicazione te stampati in Milano con una carta postale, del fasc.): Alla testata del letto è fissa- a cura di Richard [= Jean Marie Vincent Au- ta la placchetta col numero progres- din], Livorno, Vignozzi, 1832, p. 3: I maestri sivo una tabelletta per l’indicazione di posta non potranno somministrare del giorno d’ingresso dell’ammala- cavalli ad alcun viaggiatore senza che to, della termometria, della dieta e www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 149

delle prescrizioni terapeutiche, ed il = «Voce lomb., forse connessa con bigon­ «bollettone» colle indicazioni perso- cia» (­GRADIT). nali 1967 Orazio Napoli, 22 letti, Mi- lano, Ceschina, 1967, p. 15: Il bollettone (N) booby–trap (buby–trap) sost. del 10 che era stato ritirato al matti- m. inv. (o pl. b. traps). Ordigno che no dall’infermiere irascibile, dopo la esplode al contatto, usato come trap- visita dell’ispettore, venne rimesso al pola. suo posto. 1945 Julien Green, Diario. 1940–1943, trad. it. di Libero de Libero, Milano, Monda- = Deriv. di bolletta con –one. dori, 1949, p. 200: L’altro giorno un al- lievo è stato ucciso nel bosco dall’e- (E) bonza sost. f. Macchina per il splosione d’una carica di dinamite: si trasporto e il riscaldamento del bitu- trattava di ciò che si chiama un bo- me per i lavori stradali. oby–trap, come dire una trappola per 1913 (­GRADIT senza fonte) 1959 Bruno Bolis-Aldo Di Renzo, Pavimentazioni gli allochi 1963 Giovanni Artieri, Le quattro giornate, Napoli, Marotta, 1963, p. stradali, Milano, Hoepli, 1959, p. 410: Lo 143: Gli americani distribuiscono un scarico del colato dalle caldaie o dal- volantino nel quale spiegano le diver- la bonza di trasporto, e la stesa sulla se specie di buby–traps cioè di bombe fondazione vengono eseguite a mano, a inganno, o trappole per fessi, che i mediante specchie metalliche munite tedeschi lasciano come postuma ven- di impugnatura laterale per il rove- detta dopo la ritirata 1967 Gino De sciamento 1966 Giuseppe Eugenio Sanctis, Il minimo d’ombra, Milano, Rizzoli, Luraghi, Due milanesi alle piramidi, Mila- 1967, p. 75: Avevamo paura dei buby– no, Mondadori, 1966, p. 90: Ma c’era una traps 2002 Giorgio Spini, La strada del­ sporcizia, una puzza di bonza, una la liberazione: dalla riscoperta di Calvino al miseria. fronte della VIII armata, Torino, Claudiana, (n) 2. Botte per il trasporto del 2002, p. 180: E poi tocca a un povero vino. diavolo, tutto inzuppato di pioggia e 1827 Giovanni Astolfi, Guida per l’a­ col fango fino sopra i capelli, a fare la gente di campagna nelle pratiche operazio­ prova personale se in quel posto c’è ni d’agrimensura, Milano, Artaria, 1827, p. da rimetterci un braccio o un piede 69: Trovare la tenuta di una bonza da per via di qualche mina «booby–trap» carro il cui diametro in testa sia once lasciata lì apposta dai tedeschi. 10.6 av. 1841 Giulia Manzoni Beccaria, = Voce ingl., propr. ‘trappola per scioc- Col core sulla penna, a cura di Grazia Maria chi’. Griffini Rosnati, Milano, Centro nazionale di studi manzoniani, 2001, p. 220: quant’ella (N) bouleur sost. m. Chi è addetto ha avuto la bontà di scrivermi che si a far ruotare la roulette o a mischiare teneva per me un vassello di brente di le carte. quella misura del vino così detto Ca 1960 Tommaso Landolfi, Se non la re­ Brussada tutto puro e non mischiato, altà, Firenze, Vallecchi, 1960, p. 18: Allora io manderò un giorno della settimana lui si è riseduto, si è asciugato il su- ventura una bonza a prenderlo. dore e ha mormorato al bouleur: «Ho www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 150

finito […]» 1967 Tommaso Landolfi, colo di bric–à–brac, quel suo istintivo Des Mois, Firenze, Vallecchi, 1967, p. 33: riconnettersi all’ultimo grande stile Rien va grida il bouleur quando, per tradizionale, è assioma d’alta filoso- esempio, un oggetto estraneo sia ca- fia 2010 Alan Bradley, Flavia De Luce duto nel piatto rotante ed ostacoli la e il delitto nel campo dei cetrioli, trad. it. di regolare corsa della pallina. Stefania Bertola, Milano, Mondadori, 2010, = Pseudofrancesismo, deriv. di boule ed. digitale: Non si vedeva nessuno: a ‘gioco d’azzardo simile ad una roulette sem- parte l’eterno intrico di ombre, vec- plificata’ con –eur (in fr. il sign. corrente di chie cose e tristi bric–à–brac, la lunga bouleur è ‘attore’: cfr. TLFi). soffitta era vuota. (N) bragaletto sost. m. Piccola (s) 2. Negozio di rigattiere. fune o catena che si attacca a oggetti 1999 ­GRADIT 2011 Pietro Grossi, Incanto, Milano, Mondadori, 2011, ed. digi- pesanti per poterli manovrare o solle- tale: La mattina successiva, a Barras, vare. avevo comprato da un bric–à–brac 1782 Papacino d’Antoni–Alessandro Vittorio, Il maneggiamento delle macchine un po’ di mobili 2015 Elena Italiani, d’artiglieria, Torino, Stamperia reale, 1782, Parigi low cost. Guida anticrisi alla città più romantica del mondo, Milano, Rizzoli, 2015, p. 70: Per iscavalcare il pezzo, suppo- ed. digitale: Il secondo bric–à–brac (in sto pure senz’anzole, si comincerà ad Rue Riquet, a due passi dal Centqua- alzarne la volata per sottoporre un cu- tre–Paris) è invece un immenso nego- neo di mira tra il frontale, e la caviglia zio di 900 metri quadri dove troverete a bragaletto 1967 Carlo Villa, Deposito di tutto: vestiti, mobili, dischi, acces- Celeste, Torino, Einaudi, 1967, p. 62: Sotto- bandoni, bragaletti a testa tonda, qua- sori, elettrodomestici. dra e mortaia. (n) 3. Insieme disorganico di idee. = Deriv. di braga ‘cavo’ con –ale e –etto. 1873 Felice Cameroni, Interventi criti­ ci sulla letteratura italiana, Napoli, Guida, (E) bric–à–brac sost. m. inv. In- 1974, p. 28 (cit. in GDLI–2004): Magaz- sieme di oggetti disparati, perlopiù zinieri di bric–à–brac romantici, da vecchi e di scarso valore. Silvio Pellico a Marenco 1970 En- nio Flaiano, Il gioco e il massacro, Milano, 1967a Silvano Ceccherini, Lo specchio nell’ascensore, Milano, Rizzoli, 1967, p. Rizzoli, 1970, ed. digitale: Era una donna 135: Apre una porta a vetri, scorge un sui trent’anni, coinvolta anche in quel bric–à–brac di oggetti 1967b Alba mondo di bric–à–brac d’avanguardia, De Céspedes, La bambolona, Milano, Mon- cinema, gallerie d’arte, droga, prote- dadori, 1967, p. 285: Il suo richiamo sco- sta, articoli inglesi di moda: l’under- teva, nelle stanze deserte, tutto quel ground che prende il sole nella piazza bric–à–brac di cadaveri – fiori essic- del Popolo 1998 René Girard, Shake­ cati, farfalle sottovento, conchiglie speare: il teatro dell’invidia, trad. it. di Gio- vuote – e di oggetti animati, spettrali vanni Luciani, Milano, Adelphi, 1998, ed. digitale: av. 1982 Mario Praz, Geometrie anamor­ Anche in questo caso, non bi- fiche. Saggi d’arte, letteratura e bizzarrie sogna lasciare che termini quali «ma- varie, Roma, Edizioni di storia e letteratura, sochismo» e tutto il bric–à–brac della 2002, p. 80: quel suo ripudiare un se- psichiatra oscurino un rapporto che la www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 151

teoria mimetica rende perfettamente 1869 In «Nuova Antologia di Scienze, trasparente. lettere ed arti», XII (1869), p. 9: A noi par- = Voce fr. ‘id.’. rebbe, in una parola, che come dalla imitazione dei costumi e dei cantanti (E) (R) brontolata sost. f. Il bron- contadineschi, sorse in città la con- tolare, lamento, rimprovero. traffatta mascherata dei bruscellanti 1866 In «La civiltà cattolica», s. VI, 1955 Paolo Toschi, Le origini del teatro VI (1866), 389, p. 545: Talvolta, quando italiano, Torino, Einaudi 1955, p. 370: gli più gli prudeva la scarsella, se ne iva attori arrivano in mezzo alla piazza o gatton gattone a farsi una brontolata sul tavolato appositamente predispo- con certi amici, in giubba come lui, e sto, preceduti dai suonatori e dal bru- sbottava forte, si sgonfiava a bell’a- scellante e prima di cominciare, van- gio, dicendo tutto come loro 1877 no avanti indietro in marcia, cantando Erminia Fuà Fusinato e i suoi ricordi rac­ Vasco Pratolini, Allegoria e derisione, colti e pubblicati da P. G. Molmenti, Milano, 1966 Milano, Mondadori, 1966, p. 62: Treves, 1877, p. 192: Se ti avvezzerai ad Di mag- una calligrafia netta ed elegante, non gio è bruscellante. Allora, ma soltanto ti costerà fatica ad usarla, e un dì rin- allora, una volta l’anno, per tre dome- grazierai la mamma della sua bronto- niche di fila, valuta la sua importanza lata 1967 Marise Ferro, La violenza, Mi- e si scatena 1979 Mario Verdone, Inter­ venti sullo spettacolo contemporaneo, 1962- lano, Mondadori, 1967, p. 84: Spesso ciò 1977, 1979, p. 56: Di solito i ‘bruscel- che gli servivano non gli piaceva e lanti’ amano il repertorio drammatico faceva lunghe brontolate 1989 Jack London, Zanna Bianca, trad. it. di Valentina 1981 Giovanni Bonoldi–Tullia Colombo, Beggio e Carlo Biguzzi, Novara, De Agosti- Vita in Toscana: feste, riti, usanze, tradizioni popolari, Bergamo, Walk Over, 1981, p. 92: ni, 1989, ed. digitale: “Sto per prendere una lunga pista, vecchio mio, e tu non La processione del Bruscello, con il puoi seguirmi. Fammi una brontolata, Bruscellante in testa e il Vecchio be- l’ultima brontolata di addio.” 1992 nedicente sull’asino 1987 ­GRADIT ­GRADIT (in «Corriere della Sera») 2012 (senza fonte). Massimiliano Miniati, Un amore scritto a = Deriv. di bruscello con –ante. lapis, Cologno Monzese, Lampi di stampa, 2012, ed. digitale: Susanna gli aveva buby–trap → booby–trap promesso una bella brontolata, ma l’unica cosa che seppe fare fu quella (N) bucone sost. m. Omosessuale di metterlo sul divano e sedersi ac- maschio. canto a lui con la mano appoggiata 1960 Vasco Pratolini, Lo scialo, Mila- sulla sua schiena. no, Mondadori, 2015, ed. digitale: “Tu in- = Deriv. di brontolare con –ata. tanto” gli urlava Bonciani “muoviti, bucone, piglia esempio dal bonecchi (E) (R) bruscellante sost. m. At- per ora, aggregati con qualcuno, parti tore dilettante che prende parte alla con il Pomero, vai a Ricorboli, vai a rappresentazione popolare chiamata Settignano, esercitati con la pistola, bruscello. fai mente a chi devi levar dal mondo, www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 152

appena entri a Scandicci” 1966 Va- buon cuore, da scaltri buffalmacchi sco Pratolini, Allegoria e derisione, Milano, che, per sbarcare il lunario, inventa- Mondadori, 1966, p. 482: “Che giovanotti vano ogni sorta di lacrimevoli storie, strani! Si appartano e quando il mela pur di approfittare dell’ospitalità oltre se ne va, buttano via i soldi che gli ogni limite del lecito. ha dato”. “Si vede che sono dei ricchi = Da Buffalmacco, nome di un personag- raffinati, lo fanno per gusto e non vo- gio del Decameron. gliono apparire buconi pure loro”. “A un finocchio vero un altro finocchio (N) burocristiano agg. Che è pro- vero mica gli va granché a fagiolo”. prio della burocrazia della Chiesa. = Deriv. di buco con -one. 1967 Carlo Villa, Deposito celeste, To- rino, Einaudi, 1967, p. 139: È il consorzio (N) buffalmacco sost. m. Buffone, burocristiano in prima persona. istrione. = Tamponamento di di buro(cratico) e 1865 In «Il mediatore. Giornale setti- cristiano. manale politico, religioso scientifico, lette- rario», II (1865), p. 1341: Se il sacerdo- (N) boustifaille sost. f. inv. Cibo. te è definito, animal bene pastum et 1967 Silvano Ceccherini, Lo specchio bene potum, come lo definiscono tal nell’ascensore, Milano, Rizzoli, 1967, p. fiata certi buffalmacchi della piazza, 156: La boustifaille non manca, faccio alla buon’ora 1959 Luigi Bartolini, piccoli servizi, quando capita arraffo, Il polemico, Firenze, Vallecchi, 1959, p. 53: ma senza rischiar grosso. Codesta delle buffalmaccate è cosa = Voce fr. ‘id.’. vecchia. Andavano, infatti, i buffal- macchi, alle esposizioni di Giovanni (N) cacciavento (caccia-vento) Fattori e malignamente sussurravano: sost. m. inv. Tipo di rapace. «i cavalli (dipinti) nella ‘Siesta’ (oggi 1840 Luigi Benoit, Ornitologia sici­ famosa) sono otto; ma le zampe sono liana, Messina, Fiumara, 1840, p. 115: ed trentasette!» 1967 Carlo Villa, Depo­ ivi sovente trovasi il suo nido presso sito Celeste, Torino, Einaudi, 1967, p. 40: quello del Caccia-vento, vivendo tra Accozzaglia di patetici buffalmacchi loro nella più grande concordia, senza con messe al campo (cioè da corti- che l’uno dia molestia all’altro 1967 le) 1986 Roberto Barbolini, La gabbia Diego Curto, Cronaca di una malattia, Mila- a pagoda e altri racconti, Firenze, Cesati, no, Bompiani, 1967, p. 24: Grandi uccel- 1986, p. 65: vedeva Isaura respingere li vi roteavano neri. “I cacciavento!” tutti i pretendenti – torquemada, ar- esclamò Giulio 1996 In «Annali della lecchini, corsari, papi e buffalmacchi Facoltà di lettere e filosofia», XVII (1996), - che aspiravano ad essere niente di p. 333: Cantava piano, senza / più sa- più di un nome nel suo carnet di ballo pere cosa, / lo stesso ritornello: / «il 1987 Gianfranco Monaca, Asti: un duomo, falchetto cacciavento / piomba a terra una città, Asti, Cassa di risparmio di Asti, / in un momento». 1987, p. 218: I canonici probabilmente 2. Persona vanitosa, arrogante. avevano già fatto più volte l’esperien- 1585(<) Pelegro Grimaldi Robio, Di­ za di vedersi buggerare, per troppo scorsi ne’ quali si ragiona compiutamente, di www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 153

quanto far debbono i gentilhuomini ne’ seruigi (E) (R) cafard sost. m. inv. No- de’ lor signori, per acquistarsi la gratia loro, stalgia, malinconia. Genova, Roccatagliata, 1585, p. 260: Che se 1909 In «Minerva. Rassegna interna- egli vede un cacciavento, un buon bo- zionale», XIX (1909), p. 394: A questi rioso, e che quasi la vada cercando. accessi di melanconia si dà il nome = Comp. di caccia– e vento. di cafard: «il cafard è la nevrastenia (N) cacofonare v. intr. Produrre dell’Africano». In un impeto di colle- disarmonia, contrastare. ra il legionario straccia i suoi vestiti, 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Mi- rompe il suo fucile, insulta il capora- lano, Rizzoli, 1966, p. 77: L’uomo notò le; il giorno dopo, al tenente che l’in- ora le caviglie grosse, le gambe le- terroga, risponde: «Avevo il cafard» gnose: cacofonavano irritabilmente 1936 In «Le grandi firme. Quindicinale di col viso. novelle dei massimi scrittori», XIII (1936), p. = Deriv. di cacofon(ia) con –are. 3 (GRL, senza indicazioni del fasc.): Esiste il cafard dell’Oceano, questo sentirsi (N) cagliostreria sost. f. Temera- sradicati dalla terra nostra culla ed rietà, spregiudicatezza. esiliati per una vastità senza tempo e 1850 Giuseppe Pitrè, La vita in Paler­ senza misura alla quale soffriamo di mo, Palermo, Il Vespro, 1977, p. 373: Senza non poter prestare il nostro bisogno la cagliostreria del Vella non si sareb- di finito e di armonia 1917 Benito bero avute le ricerche del Gregorio, Mussolini, Opera Omnia, a cura di Edoar- né quelle del suo scolaro, Salv. Mor- do e Duilio Susmel, vol. IX, Dalla crisi del Ministero Boselli al Piave (18 giugno 1917- so 1879 In «La civiltà cattolica», s. X, 29 ottobre 1917), Firenze, La fenice, 1952, IX (1879), p. 733: Che anzi neanche vi p. 65: E poiché appare da mille segni dee ora più essere la bottega, non solo evidente che gli Imperi Centrali spe- perché, colla sua spulezzata, il Dotto- rano nel cafard, cioè nella depressio- re chiuse di fatto i due suoi spacci in ne morale e nella defezione di qual- Roma di medicina e di cagliostreria cuno dei belligeranti 1955 ­GRADIT androgina 1930 In «Nuova antologia», (senza fonte) 1967 Silvano Ceccherini, CCCLI (1930), p. 276 (cfr. GRL): Così so- Lo specchio nell’ascensore, Milano, Rizzoli, lamente potremo fuggire l’ipocrisia, o 1967, p. 155: Il pinard e il cafard, quelle più propriamente la cagliostreria del vezzose tappette dei giovani coscritti secolo 1966 Vasco Pratolini, Allego­ allemands che avevano più successo ria e derisione, Milano, Mondadori, 1966, p. delle danzatrici berbere 2011 Adrian 72: Qualcosa di alchimistico, una ca- D. Gilbert, La voce della legione, trad. it. di gliostreria che spaventa i redattori ge- Giovanni Zucca, Milano, Piemme, 2011, p. rarchici e farà certamente innorridire 139: Anche tutti gli altri compagni con “L’Osservatore Romano”. cui dividevo la camerata avevano a = Deriv. di Cagliostro, cognome dell’av- venturiero, esoterista e alchimista palermita- turno i loro attacchi di cafard, in for- no Giuseppe Balsamo, noto come Alessandro ma più o meno grave. conte di Cagliostro (1743-1795), con –eria. = Voce fr. ‘id.’. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 154

(N) cagonesco agg. Che rivela co- rovesciò 2015 Enzo Falconieri, Gli dardia. abitanti dell’Italia nel primo millennio a. C., 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Roma, Youcanpinrt, 2015, p. 14: Le tombe Milano, Rizzoli, 1966, p. 95: Stimando non dell’area bolognese presentano cagonesca la tecnica françois-maur- una maggiore e più rifinita ricchezza achiana. dei manufatti in bronzo; elmi di varia = Deriv. di cagone ‘vigliacco’ con –esco. foggia, a punta, calottati e a cresta. = Deriv. di calotta con –ato. (N) calorarsi v. intr. pron. Diven- tare caldo, riscaldarsi. (N) camusiano agg. Relativo ad 1836 In «La voce della verità. Gazzetta Albert Camus o alle sue opere. dell’Italia centrale», 18 marzo 1836, p. 460: 1953 Carlo Bo, Della lettura e altri sag­ Questi miserabili hanno bruciato, in gi, Firenze, Vallecchi, 1953, p. 217: Le don- mancanza di legna, tutti i loro letti per ne del Malentendu sono dal punto di vista del rigore camusiano delle crea- calorarsi nelle caserme 1966 Maria Luisa Tiberti Bonati, Immacolata dice sì, Mi- ture malate e quindi corrotte 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Milano, Riz- lano, Bietti, 1966, p. 184: Cesare si calo- zoli, 1966, p. 41: avrebbe [...] imperso- rava come gli corresse il vino vecchio nato in un ipotetico dramma camu- nel corpo. = Deriv. di calore con –arsi. siano l’idea-speranza 1988 Walter Mauro, Il ponte di Glienicke. La letteratura della disfatta, Marina di Belvedere, Griso- (N) calottato agg. Provvisto di lia, 1988, p. 79: Tutti questi personaggi, una calotta. come il camusiano Sisifo, si ritrovano 1881-1883 In «L’Apicoltore. Periodi- ai piedi della montagna alla ricerca, co dell’Associazione centrale d’incoraggia- mento per l’apicoltura in Italia», XIV o XV e al residuo rinvenimento del proprio o XVI (1881, 1882 o 1883), p. 156 (GRL, fardello 1998 Adriano Bausola, Le ra­ gioni della libertà, le ragioni della solida­ da cui non si ricava l’annata precisa): Se un rietà, Milano, Vita e pensiero, 1998, p. 159: gruppo è calottato nell’ingrandirlo, Si eviterà così il pessimistico discorso tal sia dell’altro 1901 Edoardo Ottavi– Arturo Marescalchi, I residui della vinifica­ camusiano, che pone il suicidio come zione, Casale Monferrato, Tip. lit. Cassone, tema della filosofia 2007 Francesco 1901, p. 79: guidati dal tubo P, entrano Savelloni, La spiaggia nel deserto. I film di Valerio Zurlini, Firenze, Firenze Atheneum, in alto del refrigerante tubolare F ove 2007, p. 75: Il solitario errabondo è incontrano subito un disco calottato e ovunque straniero, perché lo è in sen- forellato 1914 In «AOPI. Bollettino so camusiano: étranger à soi mime. ufficiale dell’Associazione orticola profes- = Deriv. di Camus, cognome dello scrit- sionale italiana», II (1914), p. 139 (GRL, tore francese Albert Camus (1913-1960) con senza indcazione del fasc.): la valvola è –iano. costituita da un dischetto calottato su apposita sede con un foro eccentrico (N) candescente agg. Incande- 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Mila- scente, rovente. no, Rizzoli, 1966, p. 27: Egli ne carezzò 1840 J. Beugnot, Chimica medica, trad. il calottato cranio di metallo, poi lo it. di M. G. Levi, Venezia, Antonelli, 1840, p. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 155

321: Se si fa passare l’etere ipo-azotoso luto, da somigliare moltissimo ad una in un tubo candescente, si decompone mammella, perciò ritengo che essa sia intieramente 1853 Alexandre Dumas, la mela ortomastica di Plinio 1967 Bianca di Beaulieu e la mano destra del sire Carlo Villa, Deposito celeste, Torino, Enaudi, di Giac. Racconti storici, trad. it. anonima, 1967, p. 102: Si accoppiano da sole con Napoli, Società Editrice, 1853, p. 8: Allora pendule seppie capezzolute 1997 si sarebbe vista quella base a poco a Opere d’inchiostro. Micro racconti 1997, a poco infiammarsi, cessare ogni fumo, cura di L. Ratclif et alii, 1997, p. 33: In mo- e dai tetti delle case, serpeggianti lin- stra coni con bottone capezzoluto e gue di fuoco slanciarsi con sordo fre- triangoli erotici gravitazionali vestiti mito, ora torcendosi in candescenti con poca roba. spirali […] 1967 Raffaello Brignetti, = Deriv. di capezzolo con –uto. Il gabbiano azzurro, Torino, Einaudi, 1967, p. 109: Dai boccaporti, si liberò una (E) (R) capitolardo agg., sost. m. vampata umida, candescente, come Chi è pronto a capitolare, disfattista, un vapore, e benché umida, polverosa vigliacco. 1997 Luigi Manzi, Capo d’inverno, Citta- 1871 Giuseppe Beghelli, La camicia della, Amadeus, 1997, p. 86: Ora mi porto rossa in Francia, Torino, Civelli, 1871, p. questa corona superba di una viola 443: Volevano assimilare Garibaldi ai non spenta. Dunque non fu il lampo Capitolardi di Sedan, di Metz e di Pa- candescente a muoverti al sussulto. rigi 1892 In «La caserma. Letture per i = Dal lat. candescentem. soldati», VII (1892), p. 26 (GRL, senza indi- cazione del fasc.): Fu una fortuna per me, (N) capezzoluto agg. Che presen- giacchè potei in tal modo dimostrargli ta una forma simile a quella di un ca- che cosa valeva un figlio di un capi- pezzolo. tolardo. Era mio dovere ringraziarlo 1833(<) Eugène Melchior Louis Patrin, 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e derisio­ Storia naturale dei minerali, trad. it. anoni- ne. Una storia italiana, Milano, Mondadori, ma, vol. II, Firenze, Batelli e figli, 1833, p. 1966, p. 500: Il capitolardo Pètalin co- 251: Questa stessa miniera di Taïna stretto al contrappasso nello storico fornisce pure anche un bellissimo vagone in sosta a Versailles 1998 ossido di zinco capezzoluto, semitra- Maria Antonietta Macciocchi, L’amante del­ sparente, color di cedro, durissimo e la rivoluzione. La vera storia di Luisa Sanfe­ lustrabile quanto l’agata 1834 Louis lice e della Repubblica Napoletana del 1799, Augustin Guillaume Bosc, Storia naturale Milano, Mondadori, 1998, p. 256: Vorrei delle conchiglie, trad it. di D.A. Farini, vol. condurre idealmente il lettore nella III, Firenze, Batelli e figli, 1834, p. 5: Tur- prigione di Castelnuovo dove stanno bo Tectum Persicum. Ovale, giri della rinchiusi i prigionieri “capitolardi”, spira con alcune spine depresse; il di ovvero i prigionieri che avevano fir- sotto capezzoluto 1914 In «Bollettino mato la capitolazione 1987 ­GRADIT della Società dei naturalisti di Napoli», XXVI (senza fonte) 2007 Ante Ciliga, Nel pae­ (1914), p. 15: dalla parte dove è inserito se della grande menzogna: URSS 1926-1935, il ramo è più rotondeggiante, e da qui- trad. it. di Paolo Sensini, Milano, Jaca Book, vi si allunga verso l’estremo capezzo- 2007, p. 167: “Capitolardo” o “semica- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 156

pitolardo” era tuttora l’offesa peggio- vizio al comando del maggior Morris re che si poteva scagliare contro l’av- (che quel giorno dal Ministero lo ave- versario nel corso di una discussione. vano passato di grado un po’ più in su = Deriv. di capitolo con –ardo, sul model- facendolo colonnello di Polizia! Che lo del fr. capitulard (1871: TLFi). carrierone quel carognone!) 2016 Giovanni Floris, La prima regola degli Shar­ (N) carboyogurth sost. m. So- dana, Milano, Feltrinelli, 2016, ed. digitale: stanza che assomma le proprietà del «Che bel carrierone che ha fatto pure carbone e dello yogurth. lui... da giullare a saltimbanco. Com- 1967 Fabio Carpi, La digestione artifi­ plimenti!». ciale, Milano, Mondadori, 1967, p. 27: è il = Deriv. di carriera con –one. fermento lattico carboyogurth il fer- tilizzante, il concime che ingrassa il (N) carriolata sost. f. Grande terreno. quantità di cose. = Comp. di carbo– e yogurth. av. 1926 Paolo Valera, Le terribili gior­ nate del maggio ’98, Bari, De Donato, 1973, (N) carolo sost. m. Beniamino, p. 210: Prima dell’arresto gli aveva cocco. promesso una carriolata di classici 1967 Giuseppe Eugenio Luraghi, Due della biblioteca Sonzogno 1967 Elio milanesi alle piramidi, Milano, Mondadori, Bartolini, Chi abita la villa, Torino, Einaudi, 1967, p. 57: Lui era il carolo della ma- 1967, p. 112: Di braccia e piedi e teste estra. di statua poi ce ne sarebbe a carriolate = Deriv. di caro con –olo. 1982 Lewis Carroll, Alice nel paese delle meraviglie, trad. it. di Masolino D’Amico, (N) carrierone sost. m. Brillante Milano, Bur, 2000, ed. digitale: Dopo un carriera. paio di minuti quelli ricominciarono 1920 In «La lettura. Rivista mensile del a muoversi, e Alice sentì il Coniglio Corriere della Sera», XX (1920), p. 841: La che diceva: «Una carriolata basta per brava moglie e i precoci figli sono cominciare». «Una carriolata di che?» stati la parte intima del suo vivere: la pensò Alice 1987 Marina Jarre, Ga­ parte di cui giornali, tribunali e pa- lambra. Quattro storie con fantasmi, Torino, ese hanno preso ciascuno, un poco, Bollati Boringhieri, 1987, p. 33: Trasporta- è stata fatta di un lavoro senza stan- va le pietre in una carriola dal fondo chezze. Anche questo spiega il carrie- dei campi dove erano più abbondanti. rone 1943 In «Il travaso delle idee», Andando a prendere l’ultima carriola- XLIV (1943), p. 3 (GRL, senza indicazione ta il venerdì sera 1994 Giordano Se- del fasc.): Tipo di pesce in barile: riesce rafin, La fisica delle diadi, Poggibonsi, Lalli, sempre a fare un carrierone 1966 1994, p. 57: Se una carriolata contenes- Gian Luigi Piccioli, Inorgaggio, Milano, se una montagna potrebbe portarsela Mondadori, 1966, p. 69: Un carrierone da via d’una sola fiata. strappare i denti a tutti i ragazzi che = Deriv. di carriola con –ata. ti sono intorno 1973 Alberto Perrini, Analasunga, Milano, Milano Libri, 1973, p. (N) cartapestifero agg. Che inva- 136: Era dovuto passare a mezzo ser- de con la cartapesta. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 157

1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Mi- Francesco Inghirami, Monumenti etruschi o lano, Rizzoli, p. 23: Benché la via fosse di etrusco nome, vol. II, Fiesole, Poligrafia scampata a quella festa cartapestifera fiesolana, 1825, pp. 265-66: il cielo riceve e luccicante. la sua denominazione dal guardare in = Comp. di cartapesta e –fero. alto: o vive catarticamente, l’esempio del quale è il regno saturnio, e sotto (N) casanza sost. f. Carcere. questo rapporto Saturno è nominato 1587(<) Borso Argenti, La prigione. dall’essere un puro intelletto che vede Commedia, Venezia, Sessa, 1587, p. 14: Vo- da se stesso 1946 Domenico Pastori- stra eccellenza preceda. Canchero, la no, Mameli, Milano, Garzanti, 1946, p. 68: non è stata però cosi piana. Vostr’iso Comunque, è verosimile che lo sfogo truccherà verso la Casanza, che mone poetico abbia agito, come sempre, ca- lo hà michezato il Grimo 1884 In tarticamente su di lui 1966 Giuseppe «Archivio di psichiatria, scienze penali ed Berto, La cosa buffa, Milano, Rizzoli, 1966, antropologia criminale per servire allo studio p. 218: Così ora aspirava catarticamente dell’uomo alienato e delinquente», V (1884), a morire per scontare un peccato non p. 468: Così, tralasciando per ora l’al- suo 1986 ­GRADIT (senza fonte) 2012 tro significato di questi fatti, relati- Silvia Albertazzi, Belli e perdenti. Antieroi e vo alla mancata intimidazione della post-eroi nella narrativa contemporanea di pena, noi vediamo che nel gergo abi- lingua inglese, Roma, Armando, 2012, p. 77: tuale la prigione è chiamata “casan- Confrontandosi con le menzogne della za” 1967 Silvano Ceccherini, Lo spec­ Storia ufficiale e mettendo in campo le chio nell’ascensore, Milano, Rizzoli, 1967, proprie verità, Saleem si libera catarti- p. 143: «Maria, in tre anni di casanza camente dal peso dell’oppressione. hai imparato poco» 2007 Massimo = Deriv. di catartico con –mente. Polidoro, Etica criminali. Fatti della banda Vallanzasca, Casale Monferrato, Piemme, cauri → kauri 2007, ed. digitale: C’era chi sosteneva che per i malavitosi finire dentro era (N) cavolicello sost. m. Specie di come andare in vacanza. Che la ca- cavolo selvatico diffuso nelle aree sanza bisognava guardarla come un del Mediterraneo centro-occidentale, hotel. Non dei migliori, certo. in particolare nelle isole minori della = Deriv. di casa con –anza. Sicilia. 1847 In «Atti della Accademia gioenia di (E) (R) catarticamente avv. In scienze naturali in Catania» s. II, IV (1847), modo catartico, purificatorio. p. 211: Piante selvagge commestibili. 1688 Andrea Gambara, Stile d’oggidì, Cavolicelli. v. cavuliceddi – Brassi­ overo Disinganno dell’eloquenza, Vinegia, ca arvensis L. Comune nelle vigne Alvise Pavini, 1688, p. 289: Dunque nell’a- e ne’ campi; usitatissima 1967 Er- ria ne siegue quella cotanto Epidemica cole Patti, Un bellissimo novembre, Milano, fermentatione, nè punto ne migliora il Bompiani, 1967, p. 64: «Vuole la cicoria patiente, se bene così valevol’, e catar- stasera oppure i cavolicelli che ha ticamente ei si purga che co’ pioggie, portato Turi?» Chiede con la sua voce che co’ nembi per secesso? 1825 tremolante 1987 Aldo Buzzi, Viaggio www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 158

in terra delle mosche e altri viaggi, Milano, = Deriv. di cazzotto con –aia; è voce co- Scheiwiller, 1987, p. 27: Fosse stato in mune in particolare in area Toscana (cfr. Fan- Sicilia avrebbe mangiato friscaleddi, faniUso, s.v.). Osservazioni: il termine ha buona circo- caccialepre, cosc’e vecchia, finoc- lazione nella lessicografia tardoottocentesca. chietti e cavolicelli, che lessati e con un filo d’olio d’oliva (e una fetta di (N) centimorbia sost. f. Erba ama- pane) sono buon cibo 1997 Silva- ra e infestante, usata per infuso nella na Grasso, L’albero di Giuda, Milano, CDE, medicina popolare. 1997, p. 63: a Catania a Palermo li fan- 1631 Antonio Donati, Trattato de sempli­ no dottori ingegneri con un canestro ci, pietre, et pesci marini, che nascono nel lito di fichi, i capretti da latte, il pecori- di Venetia, la maggior parte non conosciuti da no salato, i cavolicelli di campagna, Teofrasto, Dioscoride, Plinio, Galeno, e altri la soppressata di maiale, il buccella- scrittori, Venezia, Bertano, 1631, p. 66: Nu- mularia Centimorbia 1681 Giuseppe to 2011 Silvana La Spina, Un cadavere Donzelli, Teatro farmaceutico, dogmatico, eccellente, Milano, Mondadori, 2011, ed. di- espagirico, Venezia, Gasparo Storti, 1681, p. gitale: «Meno male» respirò Marchica, 301: Si chiama anche Serpentaria l’her- riprendendo a mangiare con foga una ba Nommularia, perche è stato osser- pasta con i cavolicelli, che, natural- vato, che i Serpi, mentre sono feriti, si mente, sua moglie non gli faceva da curano con quest’herba, la quale per una vita. le sue innumerabili virtù, la chiamano = Deriv. di cavolo con –icello, sul model- Centimorbia 1753 Robert James, Di­ lo del siciliano cavuliceddu. zionario universale di medicina di chirurgia di chimica di botanica di notomia di farmacia (N) cazzottaia sost. f. Rissa, scaz- d’istoria naturale, trad. it. anonima, vol. VII, zottata. Venezia, Pasquali, 1753, p. 504: La figura 1865 FanfaniLingua, s.v.: Baruffa tra data da Fuchsio di questa pianta sotto più persone che si dànno fra loro de’ cazzotti il nome di Centimorbia, rappresenta 1907 Antonio Palmieri, Le novelle marem­ molto meglio l’anagallis lutea nemo­ mane, Milano, Treves, 1907, p. 189: La caz- rum 1861 TB, s.v. centinodia: Correg- zottaia continuava rabbiosa 1967 giola, sorta di pianta medicinale, detta Aldo Palazzeschi, Il doge, Milano, Mon- pur Centimorbia 1887 In «L’agricol- tura italiana», XIII (1887), p. 98 (GRL, senza dadori, 1967, p. 151: Tanto da produrre una vera e propria mischia all’interno indicazione del fasc.): Passiamo ora alla Centimorbia di Siebold. Questa è una della questione, una cazzottaia furi- pianta d’ornamento, rustica, vivace, bonda, volgarissima, da gente trivia- che prospera ovunque, non richiede le 1998 Carlo Dionisotti, Ricordi della ne pene, ne cure, e si propaga immen- scuola italiana, Roma, Edizioni di Storia e samente 1967 Luigi Santucci, Orfeo in Letteratura, 1998, p. 593: fra i due gruppi paradiso, Milano, Mondadori, 1967, p. 150: di studenti fascisti e antifascisti nella «Sai cosa ne faccio? Un infuso di cen- Facoltà di Legge non c’era più, già al- timorbia. Le libero dalla loro inutilità». lora, né poteva esserci alcun rapporto, = Comp. di centi– e morbo, con l’aggiun- se non di un’occasionale cazzottaia. ta di –ia. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 159

(N) cerchiolare v.tr. Evidenziare (N) chambre meublèe loc. sost. f. con un piccolo cerchio. inv. Camera ammobiliata. 1966 Gian Luigi Piccioli, Inorgaggio, 1967 Luigi Santucci, Orfeo in paradi­ Milano, Mondadori, 1966, p. 112: I punti di so, Milano, Mondadori, 1967, p. 27: Aveva vendita cerchiolati in rosso. preso alloggio in una chambre meu- = Deriv. di cerchio con –olo e –are. blée al 51 di Foro Bonaparte. = Loc. fr. ‘id.’. (N) chagalliano agg. Relativo a Marc Chagall o alle sue opere. (N) changeant agg. inv. Di tessu- 1956 La letteratura italiana. I contem­ to, che cambia colore secondo l’ango- poranei, vol. IV, Milano, Marzorati, 1956, p. lazione da cui si osserva. 938: si veda questa immagine del po- 1967 Ginevra Bompiani, Bartelemi eta fantoccio roteante su un palo, che all’ombra, Milano, Mondadori, 1967, p. 39: I possiede la nitidezza nell’assurdo di musicisti sono vestiti a scacchi come un disegno chagalliano 1975 Ga- le vetrate, ma di quel tessuto “chan- ston Bachelard, Il diritto di sognare, trad. it. geant”. di Marina Bianchi, Bari, Dedalo, 2008, p. 30: 2. sost. m. Tessuto, che cambia co- l’occhio chagalliano legge nelle pro- lore secondo l’angolazione da cui si fondità dei cuori 2006 Roberto Addi- osserva. no, Raissa Maritain: un’ebrea cristiana tra mistica, teologia e poesia, Napoli, Edizioni 1905 Loreto Pasqualucci, Annuario d’Italia per l’esportazione e l’importazione, scientifiche italiane, 2006, p. 172: Raïssa Roma, Tip. Nazionale Bertero e C., 1905, p. Maritain è particolarmente attenta al 1457: il changeant, che per parecchi simbolismo chagalliano. anni fu in voga a Damasco, ha ora 2. Di stile pittorico, ispirato a quel- perduto importanza. lo di Marc Chagall. = Voce fr. ‘id.’. 1953 In «Paragone: Arte», IV (1953), p. 67 (GRL, senza indicazione del fasc.): Ri- (N) chemiotassico agg. Relativo a corda Cocteau «In Italia conoscemmo chemiotassi. gli allegri futuristi»; con quel sipario 1894 In «Giornale internazionale del- di Picasso molto ‘figurativo’ e proba- le scienze mediche», XVI (1894), p. 105: bilmente un po’ chagalliano 1966 Quanto ad importanza, noi mettiamo Vasco Pratolini, Allegoria e derisione, Mila- in seconda linea il potere fagocitico no, Mondadori, 1966, p. 537: In qualche ed il potere chemiotassico 1895 In modo chagalliana per via delle due «Riforma medica. Giornale internazionale figurine d’adolescenti, lei azzurra, quotidiano di medicina, chirurgia, farmacia, lui verde 1993 In «La Repubblica», veterinaria e scienze affini», XI (1895), p. 23 novembre 1993: Col suo fare irruento 535: il potere chemiotassico delle col- ma chagalliano, Delman trasforma la ture di tetano non è in rapporto con quotidianità delle prove in momento la tetanotossina ma con una altra so- unico di invenzione e facondia meta- stanza, per ora ignota 1903 In «Il po- forica. liclinico. Sezione chirurgica organo della as- = Deriv. di Chagall, cognome del pittore sociazione italiana di chirurgia», X (1903), p. russo Marc Chagall (1887–1985) con –iano. 123: Riconduce quindi tutte le suppu- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 160

razioni da catgut ad un processo che- mente tenue 1892 Cesare Luigi Gasca, miotassico, esercitato dalle sostanze Il codice ferroviario, vol. IV, Milano, Hoepli, chimiche contenute nei fili 1967 1892, p. 637: Allorquando, per specia- Giorgio Celli, Il paraffosile, Milano, Feltri- li circostanze, occorra fare qualche nelli, 1967, p. 73: Sull’ondulazione dei trasporto da un punto ad un altro per flagelli chemiotassici che presiedeva- una via che non sia quella chilome- no da tempo alla mia nascita 2006 tricamente più breve 1928 Pietro Fausto Intilla, La funzione d’onda della real­ Lanino, Le ferrovie italiane nella guerra ita­ tà, Milano, Lampi di stampa, 2006, p. 113: liana 1915-1918, Roma, Collegio nazionale Così la guarigione è una funzione di degli Ingegneri Ferroviari Italiani, 1928, p. un campo chemiotassico strutturato 61: Mentre quindi la quantità chilo- che provoca una cascata. metrica del trasporto si proporziona = Deriv. di chemiotassi– e –ico. quasi esattamente nella sua riduzione a quella dello sviluppo chilometrico (N) chez soi (chez-soi) loc. sost. della rete, significando con ciò un m. inv. Luogo tranquillo e intimo, carico di traffico mantenuto su essa casa propria. chilometricamente costante 1966 1869 In «Nuova antologia di scienze, Vasco Pratolini, Allegoria e derisione. Una lettere ed arti», X (1869), p. 187: Pure tra storia italiana, Milano, Mondadori, 1966, la gente che diserta il chez-soi per p. 598: In un modo chilometricamente desinare en ville, come qui si dice, periferico anche della mia 2012 Gio- Ascanio è il meno disertore di tut- vanni Ubezio, Il cane che mi guardava e altri racconti del taxista, Milano, Il Saggiatore, ti 1967 Silvano Ceccherini, Lo specchio 2012, p. 51: quello che ci distingue dal nell’ascensore, Milano, Rizzoli, 1967, p. 51: navigatore satellitare è una conoscen- Quel non aver un chez soi tranquillo, za, da parte nostra, ben più profonda e dover scrivere articoli per un gior- della città, per cui quando dobbiamo nale 1999 Eugenio Mazzarella–Rossella fare una scelta fra percorsi chilome- Bonito Oliva, Identità e persona nello spazio tricamente simili facciamo diverse mediterraneo, Napoli, Guida, 1999, p. 74: Che raccoglierebbe e anche, irriduci- valutazioni. = Deriv. di chilometrico con –mente. bilmente, dividerebbe il fuoco seman- tico e domestico del ‘chez soi’. = Loc fr., propr. ‘a casa propria’. (N) chiribiri sost. m. inv. Coprica- po di panno, basco. (N) chilometricamente avv. Dal 1967 Giorgio Soavi, Virus, Milano, Lon- punto di vista della lunghezza, misu- ganesi, 1967, p. 80: A Milano, un giorno rata in chilometri. che pioveva, le stava dentro quasi tut- 1861 Atti del Parlamento italiano. Ses­ ta la testa, cioè i capelli nel chiribiri sione del 1861. Documenti 1° periodo dal blu 1999 Gianpaolo Dossena, Enciclo­ 18 febbraio al 21 luglio 1861, a cura di Giu- pedia dei giochi, Torino, UTET, 1999, p. seppe Galletti e Paolo Trompeo, Torino, Tip. 106: Fu attiva fra il 1911 e il 1913 una Botta, 1861, p. 559: produrre una con- Fabbrica torinese velivoli Chiribiri. siderevole rendita sul capitale suo di Alcuni chiamavano chiribiri il copri- costo, che è per riuscire chilometrica- capo che altri chiamavano «purillo», www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 161

e i più chiamano ancora basco 2018 = Deriv. di chiuso con –ezza. In www.giornaledibrescia.it, 6 marzo 2018: La memoria mi riporta berèt e berèta. (N) cianfrusa sost. f. Complimen- Ma anche un (credo) raro chiribìri che to. era il basco blu – spesso smunto – che 1949 Ugo moretti, Vento caldo, Roma, i famèi calcavano in testa nel lavoro Faro, 1949, p. 74: Tutti i giorni, ci parlo, in stalla. Il termine forse fa riferimen- mondo cane, ma ho sbagliato tattica. to a una famiglia di piloti e costruttori Ho cominciato con troppi compli- d’auto - i Chiribiri di Torino, appunto menti, troppe cianfruse. – di inizio Novecento. 2. alla cianfrusa loc. avv. Alla rin- = Voce diffusa in diverse zone d’Italia fusa, disordinatamente. (per Pisa cfr. Malagoli, s.v.), di etim. incerta 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Mi- (forse, come ipotizzato in alcune attestazioni, lano, Rizzoli, 1966, p. 21: Ne osservò il dal cognome di una famiglia torinese). soffitto maculato, le finestre, i panni (N) chiusezza sost. f. L’essere cumulati in un canto, alla cianfrusa, mentalmente o culturalmente chiuso, indizio d’un ardore scalmanato, tre limitato, angusto. ore prima e un quarto. = Etim. incerta, forse retroformazione di 1913 Clemente Rebora, Lettere, vol. I, cianfrusaglia. 1893-1930, a cura di Margherita Marchione, Roma, Edizioni di Storia e letteratura, 1976, (E) (R) cicladico agg. Relativo p. 175: La chiusezza, la solitudine sono una ricchezza che deve, di tanto in alla cultura sviluppatasi nelle isole Cicladi. tanto, prodigarsi inutilmente 1943 Agostino Villa, Paludi e montagne, Torino, 1931 EncIt, s.v. Civiltà cretese-micenea: Einaudi, 1943, p. 698: toccato da quella La fase più antica della civiltà cicladi- indifferenza piena di pudore, e dalla ca non risale tuttavia oltre l’incipiente chiusezza stessa di quelle aspirazioni, età del rame 1956 (­GRADIT senza sorrideva augurandogli tutto quello fonte) 1967a Giorgio Soavi, Virus, Mila- che desiderava 1967 Tommaso Lan- no, Longanesi, 1967, p. 152: Libero di cer- dolfi, Des mois, Firenze, Vallecchi, 1967, p. care sculture cicladiche per un paio 31: Essendone anzi respinta dalla fa- d’anni 1967b Paolo Enrico Arias, L’arte talità appunto, se ci si può esprimere della Grecia, Torino, UTET, 1967, p. 13: Fra tanto sciaguratamente, della sua chiu- i vasi marmorei, assai frequenti sono sezza 1983 Mario Guidotti, Il romanzo nell’artigianato cicladico i boccali ed toscano e Mario Pratesi, Firenze, Vallecchi, i vasi globulari decorati di anse a pic- 1983, p. 93: Il tentativo di evadere da cola presa semicircolare. una chiusezza ambientale, da una li- = Deriv. di Cicladi con –ico. mitatezza di motivi 2008 Professione Osservazioni: l’agg. è usato anche nella reporter. Il giornalismo d’inchiesta nell’Ita­ denominazione Mare Cicladico, che risul- lia del dopoguerra, a cura di Filippo Maria ta attestata già nell’Ottocento: «gli è certo Battaglia e Beppe Benvenuto, Milano, Riz- certissimo ch’Egeo si denomina quella par- te dell’Arcipelago, la quale bagna delle sue zoli, 2008, ed. digitale: Ma mi è bastato acque le coste della Grecia, della Tracia e quel poco per rendermi conto di una dell’Asia Minore, assumendo i nomi pur certa sua chiusezza e ostinazione. anche di mare Ellenico, Carico, Cicladico e www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 162

Macedonico» (Enciclopedia italiana e dizio­ Bologna, CLUEB, 1988, p. 168: Ne han- nario della conversazione. Opera originale, no colpa le donne, le quali sia detto vol. VII, Venezia, Tasso, 1844, p. 851). a loro sollievo, basta sfiorarle appena l’orlo della sottana che in un subito ti (N) cicognesco agg. Di donna, dai scodellano un cinno! 2006 Loriano tratti filiformi, simili a quelli di una Macchiavelli-Giancarlo Narciso, Arriveder­ cicogna. ci e Amen, Reggio Emilia, Aliberti, 2006, p. 1967 Gino De Sanctis, Il minimo d’om­ 30: Io ero un cinno e lui era più cinno bra, Milano, Rizzoli, 1967, p. 163: Era di me perché la sua testa mi arrivava una delle più cicognesche cicogne di sotto il mento. Anche quando siamo quell’edificio 2016 Guido Ceronetti, cresciuti 2015 Danilo Masotti, Anche Per le strade della Vergine, Milano, Adelphi, questa è Bologna. 100 profili di bolognesi 2016, ed. digitale: capelli cortissimi, da contemporanei dalla A alla Zdaura, Bolo- ghigliottinanda, un tubicino nel petto gna, Pendragon, 2015, ed. digitale: Quando e sette miliardi, dice con civetteria, di ero un cinno, trascorrevo le giornate cellule maligne nel corpo cicognesco. giocando per strada con i miei amici 2. Di pittore, che dipinge figure […]. femminili dai tratti filiformi. = Voce bolognese (cfr. Alberto Menarini, Uomini e bestie nel dialetto modenese, Bolo- 1926 Evelyn Sandberg–Vavalà, La pit­ gna, Tamari, 1970, p. 11). tura veronese del Trecento e del primo Quat­ trocento, Verona, La tipografica veronese, 1926, p. 41: a S. Giovanni in Fonte dei (N) cinquemilista sost. m. e f. At- resti del lavoro di un pittore cicogne- leta specializzato nella corsa dei 5000 sco che può essere genuinamente del metri. dugento, oppure un ritardatario degli 1967 Giuseppe Brunamontini, Il cielo inizi del trecento. sulle tribune, Milano, Rizzoli, 1967, p. 13: = Deriv. di cicogna con –esco. Si accostarono gli altri cinquemilisti 2014 In www.correre.it, 17 agosto 2014: (N) ciglioneria sost. f. Espressio- Bravo, bravissimo, super, eccezio- ne delle ciglia. nale, immenso, incommensurabile, 1967 Carlo Villa, Deposito celeste, Tori- concreto, determinante, sicuro, carta no, Einaudi, 1967, p. 47: Piedi in gara uno vincente, settebello, arcobaleno, fon- con l’altro, ciglioneria espressiva. dista eccezionale, ingegnere, papà af- = Deriv. di ciglio con –one e –eria. fettuoso, compagno di vita, mangian- giachilometri, diecimilista, crossista, (N) cinno sost. m. Bambino picco- cinquemilista, è il nostro nuovo idolo. lo. = Deriv. di cinquemila con –ista. 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e de­ risione. Una storia italiana, Milano, Mon- (N) ciottolame sost. m. Insieme, dadori, 1966, p. 290: Questa città che è strato di ciottoli. stata la mia pista, ecco il vero deserto, 1778 In «Nuovo giornale d’Italia spet- non l’altro, dove tu cinno sei cadu- tante alla scienza naturale, e principalmente to 1988 Armide Broccoli, Il bello della all’agricoltura, alle arti, ed al commercio», festa. Storie di donne nel mondo contadino, 23 maggio 1778, p. 345: Appíè di questo www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 163

monte verso Levante si riconoscono a quire, sarò chiaro: Sua Eccellenza nudo gran filoni verticali di cote, e di non ritiene prorogabile il permesso. calcaria, che attraversano anche il fiu- 2. v. tr. Adombrare. me; non è quindi da meravigliarsi se av. 1847 Gino Capponi, in Carteggio insieme col ciottolame quarzoso an- Giordani-Viesseux 1825-1847, a cura di Lau- che pietre miste, e calcarie si trovino ra Melosi, Firenze, Olschki, 1997, p. 184: Ho nell’alveo di esso 1844 In «Giornale detto a chi quella lettera diretta, senza euganeo di scienze, lettere, arti e varietà», I nominare voi due, perché mi faceva (1844), p. 648: Il piano tornava ad esse- uggia il registrare il mio nome e non re ancora leggermente ascendente, e mi pareva necessario, ma ho circonlo- tutto coperto di ciottolame 1939 In quito il vostro nome, sicchè ognuno «Memorie della società geologica italiana», dovrà riconoscervi 1986 Paolo Va- II (1939), p. 605: I sedimenti che lo riem- lesio, Ascoltare il silenzio, la retorica come piono possono dividersi in due grup- teoria, Bologna, Il Mulino, 1986, p. 367: è pi: quello dei sabbioni e delle arenarie necessario circonloquire o comunque più o meno cementate, alternate con circumnavigare il tema che dev’esse- argille, con strati corallini, con ciotto- re portato all’espressione. lame 1967 Elio Bartolini, Chi abita la 3. Ingannare con le parole. villa, Torino, Einaudi, 1967, p. 99: L’estate 1966 Giuseppe Eugenio Luraghi, Due non è che un ciottolame dei magredi milanesi alle piramidi, Milano, Mondadori, rugginoso per qualche striscia di mu- 1966, p. 118: Perché sono mica il tipo di schio 2012 Jolanda Insana, Turbativa farmi circonloquire così da nessuno, d’incanto, Milano, Garzanti, 2012, ed. digi- neanche dagli egiziani. tale: la verità non fluttua sulla terra / = Deriv. di circonloquio con –ire. ma pietra su pietra si cementa con il ciottolame / e rinsaldata […]. (N) cocktailizzato sost. m. Consu- = Deriv. di ciottolo con –ame. matore abituale di cocktails. 1967 Giorgio Villani, Il ragazzo prefab­ (N) circonloquire v. intr. Fare giri bricato, Milano, Longanesi, 1967, p. 156: di parole, divagare. La ragione è forse perché sono un av. 1972 Nicola Chiaromonte, Scrit­ cocktailizzato. ti politici e civili, Milano, Bompiani, 1976, = Deriv. di cocktail con –izzato. p. 75: Tutto questo, siccome costrin- ge sempre più a parlare, o meglio, a (N) controfrustrazione sost. f. circonloquire, in termini di finzione Frustrazione opposta ad una prece- 2005 Luigi Squarzina, Il romanzo della re­ dente. gia, duecento anni di trionfi e sconfitte, Pisa, 1966 Giuseppe Berto, La cosa buffa, Pacini, 2005, p. 63: Una Waterloo inte- Milano, Rizzoli, 1966, p. 232: Non sareb- riore di quel Napoleone mediatico? be stato difficile rinvenire negli slanci Ma più insistito è il circonloquire di di rinuncia di lui qualche traccia di Nietzsche 2007 Franco Cordero, L’ar­ controfrustrazione ossia in parole po- matura, Milano, Garzanti, 2007, p. 195: e vere un po’ di orgoglio ferito. siccome non è mio costume circonlo- = Comp. di contro– e frustrazione. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 164

(E) (R) corned beef (corned-beef) 1761 Carlo Goldoni, La casa nova, To- loc. sost. m. inv. Manzo sotto sale. rino, Società editrice torinese, 1943, p. 75: 1877 Louise Rousselet, L’India. Viag­ CHECCA: A tresette, a coteccio, al gio nell’India centrale e nel Bengala, trad. it. mercante in fiera 1883 Giuseppe Co- anonima, Milano, F.lli Treves, 1877, p. 130: stetti, Confessioni di un autore drammatico, Ci aspettava una buona colazione, e Bologna, Zanichelli, 1883, p. 204: I fischi l’aria frizzante della mattina avendoci non hanno mai fatto male a nessuno! svegliato l’appetito, ognuno fece ono- Ne ho avuti tanti io: eppure, a set- re al pale ale ed al corned beef 1892 tant’anni, fo la mia partita a coteccio (­GRADIT: senza fonte) 1967 Gino De e ceno alle due del mattino! 1927 Sanctis, Il minimo d’ombra, Milano, Rizzo- Pompeo Molmenti, La storia di Venezia nel­ li, 1967, p. 72: Aprivano scatolame di la vita privata. Dalle origini alla fine della corned-beef e bevevano dai barattoli Repubblica, Bergamo, Istituto italiano d’arti il succo di pompelmo 1984 Attilio grafiche, 1927, p. 277: Numerosissimi i Veraldi, L’amica degli amici, Milano, Mon- giuochi di carte: dalle infinite varia- dadori, 1984, p. 17: «Oke, Mister Tony, zioni del tresette e del tarocco, al fa- giusto una cerveza» Poi Felipe attirò raone, al panfil, alla bassetta, al sette l’attenzione di Apicella: «Niente cor- e mezzo o macca, alla zecchinetta, al ned beef neppure, mister?» 2015 pichèto, alla bestia, al cresciman, al Jim Gaffigan, Il cibo secondo Jim. Una storia coteccio, ecc. 1967 Elio Bartolini, Chi d’amore, trad. it. di Leonardo Marcello, To- abita la villa, Torino, Einaudi, 1967, p. 21: rino, EDT, 2015, ed. digitale: Comunque «A cosa giocavano?» insiste l’altro. sia, non ero molto convinto di andar- «Oh, a tanti giuochi: a bazzica, a fa- mi a mangiare un panino Reuben per- raone, a coteccio, anche a tombola» ché da americano di origini irlandesi 2006 Enciclopedia delle carte. La teoria e non ho avuto esperienze piacevoli la pratica di oltre 1000 giochi, Milano, Hoe- con il corned beef, il manzo sotto sale pli, 2006, s.v.: Gioco a presa con azzar- in scatola che ne è l’ingrediente prin- do di facile esecuzione e media durata cipale. [...] Questa forma di gioco regionale = Loc. ingl., comp. di corned ‘conservato’ si trova soprattutto nelle regioni trie- e beef ‘manzo’. stine ed emiliane e pare derivare da un più antico gioco ormai scomparso. (N) cosmotartana sost. f. Astro- Taluni Autori lo apparentano con un nave. gioco austro-ungarico, la Stovkahra. 1967 Riccardo Bacchelli, Rapporto se­ = Voce diffusa in varie parlate venete e greto dall’inglese di mille parole, Milano, trentine, di etim. incerta. Mondadori, 1967, p. 276: Sono sicura di me, e tu pure puoi esserlo, di me (N) couchage sost. m. inv. (o pl. come di te e della tua cosmotartana! couchages). Dormitorio. = Comp. di cosmo– e tartana. 1891 In «Archivio internazionale delle specialità medico–chirurgiche», VII (1891), (N) coteccio sost. m. Tipo di gioco p. 522: Le camere in cui è stato l’infer- di carte, diffuso soprattutto nell’Italia mo nonchè il couchage debbono es- settentrionale. sere sottoposti ad un’accurata disinfe- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 165

zione 1921 In «Bollettino mensile delle = Loc fr. ‘id.’ propr. ‘colpo tipico della istituzioni economiche e sociali», XII (1921), savate (arte marziale)’. p. 135 (GRL, senza indicazione del fasc.): La questione del locale per dormire (N) coureur de femmes loc. sost. (couchage) di cui ci occuperemo. m. inv. Donnaiolo, dongiovanni. 2. Avventura erotica. 1872 Filippo Ballio, Oscarre. Saggio 1966 Mario Soldati, La busta arancio­ drammatico in tre atti, Milano, Barbini, 1972, ne, Milano, Mondadori, 1966, p. 167: E si p. 25: ha forse sortito dalla natura un può capire benissimo che in quell’at- po’ d’ingegno, ma accompagnato dal mosfera, i pettegolezzi sui couchages peggior carattere del mondo;... dissi- di qualcuno… non fossero materia patore, giuocatore, coureur de femmes, di scandalo e nemmeno di interesse lion à la mode, finché fu ricco 1930 av. 1990 Giorgio Manganelli, L’impero ro­ Carlo Bandini, La galanteria nel Gran mondo manzesco. Letture per un editore, a cura di di Roma nel settecento, Roma, Treves, 1930, Viola Papetti, Torino, Nino Aragno, 2003, p. 14: perfetto e valoroso generale, ma p. 12: I personaggi sono via via coin- altrettanto arditissimo coureur de fem- volti in una serie di episodi: cosicché mes, – però di dame di altissimo rango Vital fa da cornice ad una quantità di 1967 Anna Banti, Noi credevamo, Milano, racconti, variamente interrelati. Sono Club degli editori, 1967, p. 102: L’orgoglio avventure giornalistiche, private, ses- della donna che ha saputo conquistare suali, amorose. Vi è parecchio cou- un coureur de femmes 1984 Rosetta chage, per lo più sportivo. Loy, All’insaputa della notte, Milano, Garzan- = Voce fr., propr. ‘l’addormentarsi’. ti, 1990, p. 14: Coureur de femmes, ave- va detto una volta suo marito di Walter (N) coup de savate loc. sost. m. Palmaran, coureur de femmes 2014 inv. Calcio potente dato verso l’alto. Massimo Galluppi, Il cerchio dell’odio, Vene- 1934 Ardengo Soffici, Ritratto delle zia, Marsilio, 2014, ed. digitale: Dicevi che Cose di Francia, Roma, Il Selvaggio, 1934, era un coureur de femmes... La gelosia p. 31: la plebaglia francese si assale è un movente classico, anche se tra i a guisa di bestie con pedate nel viso giovani di oggi mi sembra piuttosto sferrate all’indietro o di traverso – ciò che si dice coup de savate –, a capa- fuori moda. = Loc. fr. ‘id.’. te nello stomaco, a ditate negli oc- chi 1967 Silvano Ceccherini, Lo spec­ chio nell’ascensore, Milano, Rizzoli, 1967, (N) crayon sost. m. inv. Matita co- p. 215: Così scattante e ben protetto lorata usata per truccare gli occhi. come era, non avrebbe potuto piazza- 1967 Maria Giacobbe, Il mare, Firen- re la capocciata, gli riuscì il coup de ze, Vallecchi, 1967, p. 22: Il rossetto, il savate al basso ventre 1968 Silvano crayon e la crema Venus se li faceva Ceccherini, Sassi su tutte le strade, Milano, arrivare dal catalogo dove c’era la fo- Rizzoli, 1968, p. 44: Sarai autorizzato a tografia di ogni merce. portare la pistola, ma un buon coup de = Voce fr., propr. ‘matita’. savate o un uppercut al mento sarebbe preferibile. (N) criura sost. f. Freddo intenso. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 166

1967 Elio Bartolini, Chi abita la villa, Hussein Obama, Napoli, Guida, 2010, p. Torino, Einaudi, 1967, p. 16: Dove la criu- 84: Un anno dopo l’arrivo alla Casa ra – se siamo d’inverno – sarà annida- Bianca la sua identità politica appa- ta come in una lastra di ghiaccio. riva ancora elusiva: un ideologo pola- = Voce friulana (cfr. Niccolò Madrisio, rizzante o un costruttore di consenso Viaggi per l’Italia, Francia e Germania, vol. bipartitico, un criptomarxista radicale I, Venezia, Hertz, 1718, p. 93: «la qual voce o uno strumento nelle mani degli in- [kryos] insieme con molte altre greche si tro- va anco nel nostro idioma del Friuli, che è teressi speciali. un composto di molti idiomi, appellandosi tra = Comp. di cripto- e marxista. noi un’eccessivo [sic] freddo criura»). (N) cyclos sost. m. inv. Ciclista. (N) criptomarxista (cripto-mar­ 1958 Gino De Sanctis, Migliaia di chi­ xista) agg. Che rivela idee marxiste lometri, Milano, Ceschina, 1958, p. 39: I non dichiarate. cyclos corsero lungo il canale, su due 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e de­ lati del quadrilatero, e si fermarono risione, Milano, Mondadori, 1966, p. 497: dinanzi al largo ponte di pietra che le- Questa pagina abbastanza oscura, gava la terra ferma al centro dell’isola criptomarxista, moraleggiante, avreb- dove sorgeva la costruzione 1967 be potuto rappresentare il codice di Gino De Sanctis, Il minimo d’ombra, Mila- una condizione umana e il paradigma no, Rizzoli, 1967, p. 160: C’era sempre di tutto un versante della mia genera- qualche cyclos in attesa all’angolo del zione 1969 Gian Carlo Fusco, A Roma Majestic, sul viale del molo. = Voce gr., propr. ‘circolo’. con Bubu, Palermo, Sellerio, 2005, p. 158: Quelli di destra, offesi da alcune in- (N) dandolo sost. m. Sostegno per quadrature crudeli e da certe frustate bambini che imparano a camminare. del commento, lo avevano accusato 1792 Jean Andre Perreau, Instruzio­ di volgarità cripto-marxista 1987 ne del popolo, trad. it. di Carlotta Ercolina Massimo Olmi, Cattolici scomodi. Storia de Saxy, Milano, Stamp. Marelli, 1792, p. della sinistra cattolica in Italia, Roma, Lu- 114: Suppongo, che disapprovarete carini, 1987, p. 420: la «terza strada» più anche il metodo di farli camminare fruttuosa andava trovata non in un con i dandoli sopra cui si sostengono? «progressismo cripto-marxista» o in 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e derisione, una variante fallimentare del radicali- Mondadori, Milano 1966 p. 81: Sarebbe smo bensì in una democrazia cristiana nato cinque anni dopo e venuto a Le intesa nel senso più lato. Rose, “nei dandoli” egli dice. 2. sost. m. Chi professa non aper- = Etim. incerta. tamente idee marxiste. 1964 In «Belfagor», XIX (1964), p. 582: (N) dardare v. tr. Mandare raggi, Non c’è dunque nessuna stranezza dardeggiare. nel comportamento del De Marchi – a 1827 Giovanni Domenico Melica, No­ meno che non lo si voglia far passare tizie messicane ossia, memorie istoriche in­ per un criptomarxista 2010 Paolo torno alla vita, viaggi e vicende del dottore Janni, L’uomo venuto da ogni dove. Barack Gian-Domenico Melica, Torino, Tip. Chirio www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 167

& Mina, 1827, vol. I, p. 197: Ma quando il mi al meccanismo elementare della sole, sempre colà rifulgente in quella sopravvivenza 1974 Giandomenico stagione, aveva dissipato le tenebre, Amendola, Sottosviluppo, imperialismo, e dardando su quelle alpestri vette i analisi sociale, Bari, Dedalo, 1974, p. 26: È suoi ardenti raggi 1849 Jules ­Sandeau, attraverso questo che la società entra Catterina. Novella, trad. it. anonima, Napo- in contatto con l’ambiente, ancora li, Stamp. filantropica, 1849, p. 148: Fin darwinisticamente concepito e defi- dai primi versi di quel commovente nito 1996 In «Paragone. Arte», XLVI racconto, ella avea inteso come una (1996), p. 123 (GRL, senza indicazione del leggiera e fresca auretta sulla fron- fasc.): Fallimenti e opere non riuscite te scherzarle; eppure si era allora in sul piano artistico: ma successi socia- giugno ed il Sole dardava infuocati li, forme darwinisticamente vincenti raggi 1851 Gaetano Apolloni, Sull’u­ 2011 Fabrizio Toppetti, Paesaggi e città sto­ so dell’acque termo-minerali dei bagni di S. rica. Teorie e politica del progetto, Firenze, Giuliano presso Pisa. Cenni medico-pratici, Alinea, 2011, p. 174: L’identificazione Pisa, Tip. Nistri, 1851, p. 34: dardando i con la città del passato si compie nel suoi raggi quasi verticalmente, ca- momento in cui viene definita una so- gionava delle congestioni celebrali, glia di discontinuità rispetto a ciò che delle infiammazioni, delle meningiti altrimenti tenderebbe darwinistica- 1915 Mario Mariani, Sulle Alpi e sull’Ison­ mente ad evolvere e a trasformarsi in zo. Dalla fronte nei primi quattro mesi della qualcosa di altro 2013 Dalla concor­ nostra guerra, Milano, Soc. editoriale italia- dia dei greci al bellum iustum dei moderni, na, 1915, p. 92: A volte il sole, nascosto a cura di Giovanna Daverio Rocchi, Milano, dietro una cortina di cirri e di cumuli, Franco Angeli, 2013, p. 86: Darwinistica- li rompe trionfalmente dardando rag- mente la guerra può essere spiegata giere a fasci sui monti sulle abetine, come necessaria forma di selezione sui borghi arrampicati, agganciati alle degli individui e dei gruppi sociali. rupi 1967 Silvano Ceccherini, Lo spec­ = Deriv. di darwinistico (­GRADIT: 1886) chio nell’ascensore, Milano, Rizzoli, 1967 p. con –mente. 155: Il sole darda feroce da un cielo senza nube. (N) dattilità sost. f. Abilità nel = Deriv. di dardo con –are. muovere le dita. 1967 Renato Ghiotto, Scacco alla regi­ (N) darwinisticamente avv. Se- na, Milano, Rizzoli, 1967, p. 319: In modo condo le teorie di Darwin o le sue ri- ch’io diventi qualcosa di simile a un prese novecentesche. robot, un androide adorante, un’an- 1895 In «Archivio giuridico», LIV cella dotata di una dattilità delicatis- (1895), p. 429: realmente la lotta per la sima. vita sussiste darwinisticamente nella = Deriv. di dattilo– con –ità. società umana, ma, deviata dalla sua méta, conduce costantemente alla (N) dattilo sost. f. inv. Dattilogra- sopravvivenza 1967 Giorgio Celli, Il fa. parafossile, Milano, Feltrinelli, 1967, p. 88: 1966 Gian Luigi Piccioli, Inorgaggio, Darwinisticamente deciso a sottopor- Milano, Mondadori, 1966, p. 61: Le dattilo www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 168

viaggiavano a duecentocinquanta bat- degringolade clamorosa 1913 In «La tute al minuto. finanza italiana. Rivista settimanale di- ban = Accorc. di dattilografa. che, di produzione e di traffico», IV, (1913), p. 713: continuano a precipitare: è una (N) dedizionale agg. Relativo alla «degringolade» 1932 Carlo Rosselli, resa, alla capitolazione. Scritti Politici, Napoli, Guida Editori, 1988, 1859 Modesto Bonato, Storia dei Sette p. 269: Da allora in poi è la degringola- Comuni e contrade annesse: dalla loro origi­ de progressiva, precipitosa av. 1956 ne sino alla caduta della Veneta Repubblica, Giovanni Papini, Opere dal Leonardo al futu­ vol. III, Padova, Coi tipi del seminario, 1859, rismo, Milano, Mondadori, 1981, p. 475: per p. 53: Cosi fosse accaduto che l’opero- indicare il principio, il primo sintomo sa concordia spiegatasi in tal incontro di una possibile degringolade fuori dai rappresentanti del paese li avesse della creazione 1964 Mario Soldati, anche in seguito condotti ad usare ora Le due città, Milano, Mondadori, 2006, p. 34: la fermezza, ora la vigilanza, ed ora Infatti ora – per un certo pezzo – non un’opportuna moderazione a scanso sono più sorretto da una storia: devo di lesioni, o ad acquisto di provvide attendere che Irma, la figlia di Girau- e salutari riforme nel Patto dediziona- do, abbia 18 anni! Ora è soltanto la le! 1896 In «Rivista geografica italia- cronaca della dégringolade 1967 na», III (1896), p. 499: Ma dove meglio Sandro De Feo, I cattivi pensieri, Milano, si comprende l’importanza antropo- Garzanti, 1967, p. 134: E no figlia mia, no geografìca del Canale di Brenta, è no, non se ne parla proprio, sarebbe studiando il patto dedizionale dei VII una vera dégringolade 2009 Saveria Comuni a Venezia. Chemotti, Il ritratto dell’amante: l’artista, 2. Improntato alla generosa offerta la musa, il simulacro, Padova, Il poligrafo, di sé. 2009, p. 96: Nel terzo e ultimo atto, in- 1967 Giuseppe Berto, La cosa buffa, Mi- fatti, compie una dégringolade degna lano, Rizzoli, 1967 p. 173: Mica gli sfug- di uno stunt-man. giva che dietro l’ardore dedizionale = Voce fr. ‘id.’. di lei persisteva alcunchè di estraneo 2003 Marco Cerri, Il terzo settore. Tra reto­ (N) déjeuner sur l’herbe loc. riche e pratiche sociali, Bari, Dedalo, 2003, sost. m. inv. Colazione sull’erba, in p. 44: Attivismo dedizionale del lavo- campagna, pic-nic. ro, organizzazione piatta e partecipa- 1967a Gino de Sanctis, Il minimo ta, territorialità dell’intervento. d’ombra, Milano, Rizzoli, 1967, p. 18: A = Deriv. di dedizione con –ale. meno che tu non giri questo singolare déjeuner sur l’herbe 1967b Carlo (N) dégringolade (degringolade) Montella, Perché anche morire, Milano, Riz- sost. f. inv. Caduta precipitosa, ruzzo- zoli, 1967, p. 48: Fu un gaio déjueun- lone, capitombolo. er sur l’herbe 2004 Robert Dessaix, 1884 In «La commedia umana. Gior- Lettere di notte, trad. it. di Paolo Bartoloni, nale-opuscolo settimanale», I (1884), p. 40 Roma, Fazi Editore, 2004, p. 95: Credo che (GRL, senza indicazione del fasc.): Quella Antonietta si aspettasse di fare un ele- del Profeta alla nostra Scala fu una gante déjeuner sur l’herbe. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 169

= Loc. fr. ‘id.’, titolo di un celeberrimo Bibliografia storica, ossia, Collezione delle quadro di Édouard Manet. migliorie più recenti opere di ogni nazione intorno ai principali periodi e personaggi (N) desdichado sost. m. inv. Uomo della storia universale, Milano, Schiepatti, infelice, diseredato, sventurato. 1862, p. 113: Ci si conceda però l’osser- 1840 Walter Scott, Ivanhoe ossia il ritor­ vazione che il Colletta è forse l’unico no del crociato, trad. it. di Gaetano Barbieri, fra gli storici italiani che avverso ad Milano, Reina, 1840, p. 109: E rispondea ogni ampollosità e dilavatura, usasse la fazione opposta Desdichado! De- di quel severo e concisissimo stile, sdichado! grido di guerra suggeritole che solo è degno della storia. dall’impresa che ella avea letto sullo = Deriv. di dilavare con –tura. scudo del proprio duce 1967 Fa- bio Carpi, La digestione artificiale, Milano, (N) diluvico agg. Relativo ad un Mondadori, 1967, p. 143: Poteva anche diluvio. funzionare la tua narcisistica identifi- 1943 In «Atti della Accademia delle cazione col desdichado. scienze di Torino. Classe di scienze fisiche, = Voce sp. ‘id.’. matematiche e naturali», LXXIX (1943), p. 158: Quindi ne derivò il grandioso fe­ (N) dilavatura sost. f. Il dilavare, nomeno diluvico-glaciale coi caratte- erosione. ristici depositi 1967 Giorgio Celli, Il 1804 Luigi Fornaini, Biblioteca di cam­ parafossile, Milano, Feltrinelli, 1967, p. 19: pagna o sia raccolta di memorie, osservazio­ Franò al livello delle chiaviche, relit- ni ed esperienze agrarie, tomo XII, Milano, to diluvico, ma lo trattenni 1972 Silvestri, 1807, p. 42: Dietro a questo, in Giorgio Celli, Prolegomeni all’uccisione del una seconda sementa, se si fa l’anno Minotauro, Milano, Feltrinelli, 1972, p. 11: dopo, havvi una seconda dilavatura, e ancora la muraglia cinese relitto di- o perdimento di terra 2012 San- luvico faraglione d’angoscia alveare dro Bassetti, Erasmo Gathamelata, Milano, abitato nel suo spessore da scheletri Lampi di stampa, 2012, p. 61: Al tempo di Erasmo si ricava trattando vegetali spolpati dalla calce rovente. che sono radicati su strati di minerale 2. Torrenziale. piombo o che ricevono il piombo dal- 1965 In «Marcatrè», III (1965), p. 18 la dilavatura di rocce sovrastanti che (GRL, senza indicazione del fasc.): l’erba lo contengono. gialla e corrosa da piogge diluviche 2. Acqua sporca. 1993 Marco Costantino, L’angelo smarrito, 1967 Nino Amadori, Il mantello Rosso, Lungro, Marco Edizioni, 1993, p. 79: Loret- Milano, Rizzoli, 1967, p. 160: Lei stessa si ta a volte invitava i suoi amici, o an- immergeva in questa dilavatura. che solo uno di loro, obbligandoli poi 3. Prolissità. a uscire sotto un acquazzone diluvico 1857 In «Rivista Contemporanea», XI o un sole che spaccava le pietre. (1857), p. 446: L’eroe, la cui memoria = Deriv. di diluvio con –ico. è palladio di una sfrenata democrazia, non si riconosce più nella dilavatura (N) disaccavallare v. tr. Sciogliere dell’Alvitreti 1862 Gaetano Branca, una posizione di accavallamento. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 170

1967 Marcello Venturi, L’appuntamen­ antiprospettico, Roma, Meltemi, 2001, p. 49: to, Milano, Rizzoli, 1967, p. 34: La don- È stato computato che un individuo na disaccavalla le gambe, cambia statunitense di circa vent’anni entran- posizione 2010 Anne-Marie Garat, Il do in un Mall abbia già ricevuto cir- quaderno ungherese, trad. it di Yasmina Me- ca 350.000 messaggi pubblicitari che laouah, Milano, Il Saggiatore, 2010, p. 303: costituiscono il background su cui si Insoddisfatta accavallava e disacca- innesta la capacità attrattiva e diso- vallava le gambe 2013 Mary Higgins rientativa del Mall. Clark, Uno sconosciuto nell’ombra, trad. it. = Deriv. di disorientare con –tivo. di Massimo Gasperini, Milano, Sperling & Kupfer, 2013, ed digitale: Si mosse sulla (N) dissessualizzato agg. Privato sedia, accavallando e disaccavallando delle pulsioni sessuali. le gambe 2017 Arturo Pèrez-Reverte, 1967 Giuseppe Berto, La cosa buffa, Mi- Il codice dello scorpione, trad it. di Bruno lano, Rizzoli, 1967 p. 237: Un luogo tanto Arpaia, Milano, Rizzoli, 2017, ed. digitale: aperto e luminoso e con più d’un cam- L’Ammiraglio sorprese lo sguardo di panile in vista aiutava la formazione Falcò. Il suo modo di disaccavallare di pensieri completamente dissessua- le gambe e di restare immobile. = Deriv. di accavallare con dis–. lizzati 1976 In «Convivium», X (1976), p. 246 (GRL, senza indicazione del fasc.): in (N) disorientativo agg. Che fa apatia, assoluta, come dissessualizza- perdere l’orientamento, che disorien- ti, senza il minimo fremito, senza pur ta. un impulso che li spinga a ricostituire 1924 Luigi Russo, La nuova Italia dal con un atto d’amore la vivente unità 1860 al 1876, Napoli, Ricciardi, 1924, p. spezzata. 85: La stessa forma fantastica e cor- = Der di sessualizzato con di-. pulenta, adoperata per esprimere dei concetti puri, è in un primo momento (N) dissessualizzazione sost. f. disorientativa, come di un linguaggio Marginalizzazione delle pulsioni o favoloso 1967 Piero Chiara, Il balordo, dei caratteri sessuali. Milano, Mondadori, 1967, p. 21: Fu lui il 1911 In «Rivista pedagogica. Pubblica- primo, in quel tratto di lago, ad ap- zione mensile», V (1911), p. 26 (GRL, sen- plicare il sistema della pasturazione za indicazione del fasc.): E allora, perché considerare «funesta per tante ragioni disorientativa 1996 Franca Angelini, Memorie di Goldoni e memoria del teatro, psicologiche e morali la mascoliniz- Roma, Bulzoni, 1996, p. 50: Nella prima zazione intellettuale delle donne» [...] parte delle Memorie inutili, un libro dal momento che la dissessualizza- «verità», il conte Carlo Gozzi si pro- zione sembra esser conseguenza ne- diga per innalzare tra la rievocazione cessaria 1967a In «Annali dell’Istituto della propria esistenza ed il lettore di studi danteschi», I (1967), p. 54: tra l’e- in una serie di filtri disorientativi, sigenza [...] di «dissessualizzazione» con lo scopo di mascherare la scelta postulata da dio «centrum circoli» dell’autoanalisi 2001 Fulvio Leoni, e la riottosità di Dante a tale meta L’architettura della simultaneità nello spazio 1967b Giuseppe Berto, La cosa buffa, Mi- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 171

lano, Rizzoli, 1967, p. 244: Tutto il suo dominio di 1 cm 1901 In «Rivista lavoro intellettuale per arrivare alla di fisica, matematica e scienze naturali», II dissessualizzazione di se stesso e alla (1901), p. 520: I due punti A e B si tro- pacificazione dei sensi 1995 Victor vano sullo stesso piano verticale, ma Sminorff, La psicoanalisi infantile, trad. it. di non sulla stessa verticale sebbene il Gabriella Armando e Antonella Dolci, Roma, loro divarico sia piccolissimo 1967 Armando, 1995, p. 71: Questa concezio- Ginevra Bompiani, Bartelami all’ombra, Mi- ne ha condotto gli autori a introdurre lano, Mondadori, 1967, p. 130: Dalla scol- alcuni nuovi concetti come la disses- latura non si vedono i seni ma il loro sualizzazione e neutralizzazione del- divarico 2000 Gino Rizzo, Metodo e la libido e a postulare l’esistenza di Intelligenza. Tre episodi dal barocco al ve­ un «io autonomo» e di una sfera non rismo, Galatina, Congedo, 2000, p. 22: Egli conflittuale dell’io. spinge il piede sinistro all’indietro, = Der. di sessualizzazione con dis–. col corpo ben equilibrato, e slancia il piede destro con un ampio divarico (N) dissipatorio agg. Che tende a 2009 Emanuela Sansoni, La legislazione del dissipare. 1866-67 sulle Corporazioni religiose. Il caso 1967 Fabio Carpi, La digestione artifi­ Pausula, Venezia, Codex, 2009, p. 99: Da ciale, Milano, Mondadori, 1967, p. 40: Sot- parte sua, il Papa non solo dimostrò di tomettere l’indocile furia delle paro- non voler sottostare a simili pretese, le, la loro crudeltà dissipatoria a una ma si schierò aspramente contro tale funzione terapeutica 2004 Umberto progetto, creando conseguentemente Cerroni–Alberta Rinaldi, Dialettica dei sen­ un forte divarico tra il nascente Stato timenti. Dialoghi di psicosociologia, Lecce, e la Chiesa. Manni, 2004, ed. digitale: La noia di cui = Retroformazione di divaricare. parlava Leopardi sembra sostituita dall’ansia e la melanconia romanti- (N) dixhuitième agg. inv. Di stile, ca dello sfrenamento dissipatorio del che rimanda al diciottesimo secolo. consumismo 2012 Andrea Tartaglia– 1967 Anna Banti, Noi credevamo, Mi- Matteo Gambaro–Roberto Bolici, La ricerca lano, Mondadori, 1967, p. 21: Erano i tra innovazione, creatività e progetto, Fi- trumeaux sconnessi, le consunte pol- renze, University Press, 2012, ed. digitale: trone dixhuitième portate in dote da la realizzazione di nuovi assi viari e Marietta. in generale l’uso dissipatorio dello = Dal fr. dix-huitiùme (siècle) ‘diciottesi- spazio hanno infranto l’immagine del mo (secolo). ‘bel paesaggio’. = Deriv. di dissipatore con –orio. (N) donchisciottare v. intr. Lan- ciarsi in imprese velleitarie. (N) divarico sost. m. Divaricazio- 1849 In «Il costituzionale», 8 febbra- ne. io 1849, p. 1: Quell’onestissima ani- 1886 In «Giornale della società italiana ma, quell’acutissimo ingegno che d’igiene», VII (1886), p. 810: Che il diva- nel num. 5 della Guardia Nazionale rico dei piedi durante il cammino è, schierò parole forti e stereotipe da far nell’uomo dagli 11 ai 12 cm, con pre- colpo, e venne donchisciottando con www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 172

luoghi comuni contro il primo artico- 309: Diè motivo a ciascuno di far l’A- lo del nostro n. 26 1887 In «La com- ruspice e l’Indovino, dicendo, che trà media umana», III (1887), p. 8 (GRL, senza poco, colla morte di Tiberio havrebbe indicazione del fasc.): E intanto Istria si havuto fine il di lui dragonesco- go specchia ne ’l suo mare incatenata e verno 1967 Enrico Emanuelli, Un gran corre Italia via donchisciottando te- bel viaggio, Milano, Feltrinelli, 1967, p. 32: meraria lontan le... perigliose vie de spunta fuori da un fianco del duplice l’ignoto e l’Europa ride av. 1917 mostro irsuto e dragonesco 1985 Giovanni Boine, Il peccato e le altre opere, Edoardo Sanguineti, Scribilli, Milano, Fel- Parma, Guanda, 1971, p. 279: il protago- trinelli, 1985, p. 298: ed ecco allora qui nista buttandosi alla campagna im- in scena [...] le scatole a sorpresa con prende come può a donchisciottare testone dragonesco cartonanimala- 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Mila- to emergente da sepolcreto 2008 no, Rizzoli, 1966, p. 95: Donchisciottava Gerald Manley Hopkins, La freschezza più nel buio, anche quella notte, accanto cara possibile. Poesie scelte, trad. it. di Viola a Elena che se la dormiva beata, la Papetti, Roma, La civiltà cattolica, 2008, ed. sconfarda 1987 Mario Puccini. Due digitale: Altro era ancora per lei, nella giornate di studio e di testimonianze, a cura gravità del suo affanno, il turbine del di Ada Antonietti, Senigallia, Comune, 1987, vento grosso, il battito dragonesco del p. 164: sottolineava il suggestivo «don- mare. chisciottare» del protagonista lungo il = Deriv. di dragone con –esco. proprio itinerario simbolico. = Deriv. di Don Chisciotte, forma italia- (N) druidaggio sost. m. Amore fi- nizzata del nome del noto personaggio lette- sico. rario protagonista del romanzo di Miguel de 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Mi- Cervantes Don Quijote de la Mancha, con –are. lano, Rizzoli, 1966, p. 109: Lei, la Elena, onde non sottostare alli insulti del (N) dragonesco agg. Che ha carat- druidaggio maritale, se n’era andata teristiche simili a quelle di un drago, di casa. malvagio, mostruoso. = Deriv. di druido (impropr. usato per drudo ‘amante’) con -aggio. 1602 Giacomo Affinati d’Acuto,Il mon­ do al roverscio e sossopra, Venezia, Zaltieri, (N) dye–test (dye test) sost. m. inv. 1602, p. 540: Il Diavolo non havendo potuto ferire il capo nostro Christo là Test dagnostico per la toxoplasmosi, nel deserto, cerca di sborare lo sdegno basato sulla capacità degli anticorpi dragonesco contra di noi che siamo antitoxoplasma di inibire la colora- sue membra 1632 Bernardino Tura- zione dei toxoplasmi vivi con blu di mini, Barbera sacra alle api potentissime metilene. Barbarine, Viterbo, Diotallevi, 1632, p. 84: 1954 Paolo Tolentino–Antonio Buca- ah non vi trema / Quella mano inhu- lossi, La toxoplasmosi, Roma, Il pensiero mana, e non si gela / Quel dragonesco scientifico, 1954, p. 207: La reazione di core 1721 Pio Piccolomini di Aragona, neutralizzazione sul coniglio deve es- Il capo d’oro ovvero L’uomo d’ingegno ope­ sere ormai abbandonata, perché supe- ra filosofica morale, Napoli, Mosca, 1721, p. rata dal dye test, che dosa gli stessi www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 173

anticorpi ed è quantitativo. Il dye test vostra sarà svegliata alle otto e trenta e la reazione di deviazione del com- con una tazza di early tea. plemento con antigeni adatti rappre- = Loc. ingl. ‘id.’. sentano perciò le sole reazioni utili 1959 In «Folia hereditaria et pathologica», (N) ebollitivo agg. Relativo ad VIII (1959), p. 50 (GRL, senza indicazione ebollizione. del fasc.): Wedekind ha infatti osserva- 1869 Girolamo Caruso, Trattato di viti­ to la frequente positività del dye–test coltura e vinificazione, ovvero il presente e nei tumori e Kautzky nei tumori del l’avvenire enologico dell’Italia meridionale, sistema nervoso 1966 Mario Solda- Palermo, Stamp. Lorsnaider, 1869, p. 286: ti, La busta arancione, Milano, Mondadori, dopo della prima ebollizione, per via 1966, p. 314: In seguito ad alcuni di di altri doccioni a rubinetto, il mosto toxoplasmi riscontrati tra gli immi- si fa passare nelle botti per compie- grati dell’ultimo semestre, per una re la lenta fermentazione e schiarire. disposizione transitoria occorreva an- Queste botti si lasciano col cocchiu- che un esame oculistico, e in partico- me aperto durante il periodo ebolli- lare il risultato di un dye–test, detto tivo 1895 Francesco Lapenna, Oro e Sabin e Feldman 1986 Enciclopedia potere e la loro evoluzione sociale e umana, medica italiana, vol. X, Firenze, Edizioni Torino, Roux Frassati e C. Tip. ed., 1895, p. Scientifiche, 1986, p. 811: Nella fase pre- 12: in una parola, è tutto un mondo di coce dell’infezione da Toxoplasma contraddizioni, perché la società mai gondii compaiono anticorpi IgM e come oggi fu in così pieno rimescolio IgG che vengono evidenziati da dye– ebollitivo 1965 Lino Lionello Ghirar- test, mediante immunofluorescenza e dini, Il cinema e la guerra, Parma, Maccari, 1965, p. 18: portando l’esempio dell’ac- agglutinazione indiretta 2003 Cesare Kaneklin–Maria Cristian Isolabella, Immagi­ qua in ebollizione, la quale acquista ni emergenti della leadership nelle organiz­ man mano calore sino a giungere al zazioni, Milano, Vita e pensiero, 2003, p. 10: punto critico in cui ha inizio la fase Il rapporto esistente tra dye–test ed ebollitiva. emoagglutinazione indiretta è stato 2. Di colore, molto intenso, dettagliatamente analizzato in nume- 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e deri­ rose ricerche da vari Autori. sione, Milano, Mondadori, 1966, p. 47: sco- = Voce ingl., comp. di dye ‘colorante’ e prì che il giallo è il colore più inten- test. so e più freddo, gelido ed ebollitivo, scottante e glaciale. (N) early tea loc. sost. m. inv. Tè = Deriv. di ebollire con –tivo. per la prima colazione. 1959 Vito Magliocco, Uomo in Africa, (N) embonpoint sost. m. inv. Milano, Le Nuove Edizioni d’Italia, 1959, Grassezza, pinguedine. p. 123: E lo early tea appena aperti gli av. 1848 Filippina de Sales, in Piera occhi, e uova e prosciutto, pesce di Rossotti Pogliano, Il diario intimo di Filip­ buona mattina per il breakfast 1967 pina de Sales marchesa di Cavour. Torino Enrico Emanuelli, Un gran bel viaggio, Mi- 1781-1848, Torino, Angolo Manzoni, 2000, lano, Feltrinelli, 1967, p. 111: La Signoria p. 71: Guardo mio marito Filippo, di www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 174

cui conosco le fragilità che sfuggo- = Deriv. di empio con –itudine (la -e- sarà no a un osservatore superficiale, che dovuta ad incrocio con empietà). vede in lui soltanto un gentiluomo dotato di un certo embonpoint dovuto (E) (R) endura sost. f. inv. Suici- alla buona tavola 1851 In «Rivista dio per fame in uso tra i Catari. britannica. Giornale mensuale», II (1851), p. XIII sec. ­GRADIT (senza fon- 441: I mangiatori di veleno tendono te) 1945 Ilarino da Milano, L’eresia di a doppio scopo nel far uso di un far- Ugo Speroni nella confutazione del maestro maco così pericoloso; uno dei quali è Vacario, Città del Vaticano, Biblioteca Apo- l’ottenere freschezza ed apparenza di stolica Vaticana, 1945, p. 434: Il finire la maggior salute ed acquistare un cer- vita terrena in modo violento, sia per to grado d’embonpoint 1882 Luigi mano dei nemici, come per intervento Zini, Scritti letterari editi ed inediti, Modena, degli stessi correligionari, collima a Toschi, 1882, p. 379: la idea di una roton- puntino con la pratica catara dell’en- dità di un genere particolare; di quel- dura, la quale divenne meno rara nei la appunto che risulta dalla pienezza secoli prossimi come mezzo espiato- di carne, dall’embonpoint 1940 In rio 1967 Riccardo Bacchelli, Rapporto «Primato. Lettere e arti d’Italia», I (1940), segreto dall’inglese di mille parole, Mila- p. 305, (GRL, senza indicazione del fasc.): no, Mondadori, 1967, p. 71: i Catari, che ne aveva venti se ne togli certe pose vuol dire “puri”, pervenendo al grado giovanili, certa magrezza polemica di perfetti, si sottraevano all’onni- che ha ceduto a un nuovo embonpoint potenza terrestre e carnale di Satana 1967 Silvano Ceccherini, Lo specchio mediante l’endura, suicidio per fame nell’ascensore, Milano, Rizzoli, 1967, p. 1999 Morris West, L’ultima confessione, 184: che geniale calvizie, che dignito- trad. it. di Francesco Paolo Crincoli, Roma, so embonpoint, che naso autoritario, Castelvecchi, 2014, ed. digitale: In alterna- che sguardo sagace e sicuro! tiva, potrei farlo nel modo che i Catari = Voce ingl. ‘id.’. chiamano endura, lasciandomi morire di fame. (N) empietudine sost. f. Atteggia- = Voce provenzale ant., da endurar ‘resi- mento empio, immorale. stere’ o ‘digiunare’ (cfr. GRADIT).­ 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e de­ risione, Milano, Mondadori, 1966, p. 399: (N) enfer sost. m. inv. Reparto di Potevano sperimentare i piaceri di un una biblioteca che ospita libri proibiti mondo contro il quale erano in guerra o considerati pericolosi o immorali. e valutarne con cognizione l’empie- 1965 Giovanni Macchia, Il mito di Pa­ tudine, la sconsolatezza e se davvero rigi. Saggi e motivi francesi, Torino, Einau- non c’era nulla e nessuno da salva- di, 1981, p. 262: si dette a perlustrare re 2019 Paola Presciuttini, La mannaia: di quella biblioteca il recesso più se- il macello della peste, Bologna, Meridiano greto: il cosiddetto «enfer», il luogo Zero, 2019, ed. digitale: Uccisa con il suo proibito ai comuni lettori 1967 En- bambino, poiché la mostruosità del fi- rico Emanuelli, Un gran bel viaggio, Milano, glio altro non è che la prova dell’em- Feltrinelli, 1967, p. 71: la sua biblioteca pietudine del genitore. privata ha un enfer ben fornito 1986 www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 175

Anna Maria Crispino–Fabio Giovannini– (N) épicier sost. m. inv. Droghie- Marco Zatterin, Il libro del diavolo. Le ori­ re. gini, la cultura, le immagini, Bari, Dedalo, 1884 Alberto De Foresta, Attraverso 1986, p. 19: Con il nome di Enfer, in- l’Atlantico e in Brasile, Roma, Sommaruga, fatti, vengono comunemente designa- 1884, p. 407: non è, né la bottega del te le collezioni erotiche delle bibliote- grocer, o il bar inglese, né il magazzi- che av. 2009 Antonio Spinosa, Paolina no dell’épicier o la buvette francese, Bonaparte, Milano, Mondadori, 2010, ed. né il fondaco di droghiere o spaccio di digitale: La sua è una biblioteca casta; commestibili e liquori italiano 1885 in un piccolo enfer si trovano annotati In «Rivista di discipline carcerarie in relazio- ne con l’antropologia, con diritto penale, con i titoli di poche opere scabrose. la statistica», XIV (1885), p. 88 (GRL, senza = Voce fr. ‘id.’. indicazione del fasc.): Marchandon pres- so la fruttaiuola, il beccaio e l’épicier (N) enormizzato agg. Molto in- 1887 In «L’Italia agricola. Giornale dedicato grandito, reso enorme. al miglioramento morale ed economico delle 1810 In «Atti dell’Accademia italiana di popolazioni rurali», XIX (1887), p. 551: Io scienze, lettere ed arti», I (1810), 1, p. 275: ho veduto in una bottega d’épicier ad In simil guisa enormizzato, diminuito Amsterdam, aperta da un nostro ita- o deviato questo processo, si gene- liano 1900 In «Natura ed arte. Rivista rano nell’organismo delle enormità, illustrata quindicinale italiana e straniera di scienze, lettere ed arti», IX (1900), p. 182 delle deficienze e delle alterazio- (GRL, senza indicazione del fasc.): Peco- ni nelle normali riproduzioni av. raro, che con la moglie e i figli fece 1914 Gian Pietro Lucini, Libri e cose scrit­ parte, tempo addietro, di varie ed im- te, a cura di Glauco Viazzi, Napoli, Guida, portanti compagnie di prosa, ed ora si 1971, p. 157: pornografia è sempre un è trasformato in épicier 1967 Silvano pleonasmo che esorbita sul necessa- Ceccherini, Lo specchio nell’ascensore, Mi- rio, un dettaglio enormizzato elefan- lano, Rizzoli, 1967, p. 206: aveva aggan- tescamente a proposito e che riempie ci in prefettura e alla Sureté, lindo e il primo piano 1967 Massimo Francio- grasso e débonnaire come un épicier. sa, L’arrischiata, Milano, Rizzoli, 1967, p. 8: = Voce fr. ‘id.’. sulla copertina, l’immagine di Glenn, il cosmonauta, esplodeva con un pri- (N) erotomaniaco agg. Che rivela impulsi sessuali morbosi. mo piano deformato, enormizzato, 1869 Francesco Forlani, L’isterismo nei spettacolare 2000 Giovanni Scarabel- suoi rapporti colla follia e colla responsabi­ lo-Veronica Gusso, Processo al Moro. Vene­ lità, Torino–Firenze, Loescher, 1869, p. 53: zia 1811. Razzismo, follia, amore e morte, l’impulso erotomaniaco può però ac- Roma, Jouvence, 2000, p. 73: un’oratoria compagnare anche altre forme di ma- tesa, con enormizzato empito retori- nia, che riconoscono la loro origine co, ad invocar attenuazioni di colpe e dalla nevrosi isterica 1967 Riccardo di pene per i travolgimenti non resi- Bacchelli, Rapporto segreto dall’inglese di stibili della “passione”. mille parole, Milano, Mondadori, 1967, p. = Part. pass. di enormizzare. 223: Le chiamerei effusioni di senti- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 176

mentalismo, e magari melensaggini Potremmo dire, scherzando, che ora enfatiche, efflorescenze patetiche e che si è avuto la de-escalazione delle forse erotomaniache 1983 In «Ri- ostilità, non si sentirà più parlare di vista critica di storia della filosofia», XXX- escalazione 2001 Pier Francesco Pao- VIII (1983), p. 204, (GRL, senza indicazione lini, Parole e Sangue, Milano, Spirali, 2001, del fasc.): Nel processo che ne seguì il p. 127: Per ritrovarlo, allora, occorrerà Pubblico Ministero ebbe a definire aumentare sempre più le dosi – una Russell «libertino, libidinoso, lussu- continua escalazione 2018 Alice rioso, lascivo, erotomaniaco, afrodi- Gamba, La gestione dei conflitti nel conte­ siaco, irriverente, gretto, mentitore e sto interculturale. Un’indagine nella scuola privo di fibra morale» 2017 Roberto dell’infanzia, Milano, Franco Angeli, 2018, Cavaliere, Se non mi amo non ti amo. Rompe­ ed. digitale: un elemento determinante re il circolo vizioso della dipendenza affetti­ in questo senso è il grado di escala- va (e non solo), Milano, Franco Angeli, 2017, zione a cui il conflitto è arrivato. ed. digitale: Sotto molti aspetti, “l’amo- = Dall’ingl. escalation. re erotomaniaco” ha tutte le caratteri- stiche di un amore romantico. (E) (R) escatologicamente avv. 2. sost. m. Soggetto malato di ero- Dal punto di vista escatologico. tomanìa. 1905 Pietro Ceretti, Saggio circa la ra­ 1830 Luigi Ferrarese, Trattato della gione logica di tutte le cose, trad. it. di C. mania letto nell’accademia medico–chirur­ Badini e E. Antonietti, Torino, Unione-Ti- gica di Napoli il 1° Settembre 1828, Napo- pografico Editrice, 1905, p. 374: La natura li, Tip. di Napoli, 1830, p. 208: il regime cronotopicamente particolare passa dietetico e le cure ch’esige un mono- escatologicamente alla generale; ma maniaco, per esempio, il quale delira anche in questa ricorre il principio in cose religiose, debbono essere ben dualistico, ossia il divorzio mistico di diverse da quelle che abbisognano per una natura dall’altra 1966 Giuseppe un erotomaniaco 1881 Cesare Lom- Berto, La cosa buffa, Milano, Rizzoli, 1966, broso, L’amore nei pazzi, Torino, Loescher, p. 166: una creatura di carne e d’ossa 1881, p. 10: L’erotomaniaco è, a chi ben soggetta si potrebbe dire escatologica- vi pensi, la caricatura dell’amore pla- mente a profanazioni 1987 ­GRADIT tonico come la ninfomania dell’amo- (senza fonte) 2005 Francesco Franco, La re brutale. passione dell’amore. L’ermeneutica cristiana = Comp. di eroto– e maniaco. di Balthasar e Origene, Bologna, EDB, 2005, p. 327: Alleanza che si conclude con (N) escalazione sost. f. Passaggio l’incarnazione ed è sancita sulla cro- a uno stadio superiore, scalata. ce, dove nasce quella realtà creaturale 1966 Giuseppe Berto, La cosa buffa, Mi- che escatologicamente restituirà alla lano, Rizzoli, 1966, p. 214: siccome l’esito creatura ciò che protologicamente era ultimo di questa sorta d’escalazione o presente in Cristo e che essa ha per- scalata al ventunesimo anno doveva duto 2018 Giuseppe Cantarano, La co­ essere chiaro a chiunque vi ponesse munità impolitica, Torino, Giappichelli, 2018, mente 1984 Tristano Bolelli, Parole p. 62: Che senso ha realizzare l’opera in piazza, Milano, Longanesi, 1984, p. 173: mediante l’agire, se l’opera sarà esca- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 177

tologicamente rivelata nell’inoperosità (N) eutanasiante sost. m. e f. inv. della sua originaria compiutezza? Favorevole all’eutanasia. = Deriv. di escatologico con –mente. 1967 Riccardo Bacchelli, Rapporto se­ greto dall’inglese di mille parole, Milano, (N) estrapolabile agg. Che si può Mondadori, 1967, p. 44: se lei è eutana- estrapolare. siante sincera e in buona fede, come 1898 In «Il nuovo cimento. Giornale di non dubito. fisica, di chimica e delle loro applicazioni alla = Deriv. di eutanasia con -ante. medicina, alla farmacia e alle arti industriali», XLIV (1898), p. 168, (GRL, senza indicazio- (N) eutanasiaco agg. Relativo ad ne del fasc.): Volendo delle espressioni eutanasia. legittimamente estrapolabili bisogne- 1967 Riccardo Bacchelli, Rapporto se­ rebbe tener conto di un numero mag- greto dall’inglese di mille parole, Milano, giore di termini della formula di Cau- Mondadori, 1967, p. 50: l’idea, anzi, la chy 1938 In «La chimica e l’industria», missione eutanasiaca, ha assunto in III (1938), p. 809: La sperimentazione lei caratteri e dimensioni di megalo- preventiva con mezzi idonei consente mania 1983 In «Rivista di filosofia», invece di stabilire a priori le modalità LXXIV (1983), p. 21 (GRL, senza indica- zione del fasc.): Nel processo eutana- dei cicli di trattamento, in modo suffi- siaco, che si svolge nella temporalità cientemente estrapolabile per consen- esistenziale, la volontà del soggetto, tire al fornitore di impianti di fissare per la sua genericità e/o discontinuità, natura e sequenza del macchinario non è in grado di ridurre l’operatore a 1967 Giorgio Celli, Il parafossile, Milano, un puro soggetto passivo 2007 Ma- Feltrinelli, 1967, p. 133: l’ideologia estra- ria Giuseppina Salaris, Corpo umano e diritto polabile, per esempio, dal darwini- civile, Milano, Giuffrè, 2007, p. 325: Sotto smo, porta tutti i segni – vestigiali? questo profilo, infatti, è stato rilevato – della sua origine e maturazione bor- che qualora il documento contenente ghese–vittoriana 2002 Sandra Vasco le direttive anticipate o il testamento Rocca, Beni culturali e catalogazione. Prin­ biologico avesse delle disposizioni di cipi teorici e percorsi di analisi, Roma, Gan- valore eutanasiaco saremmo in pre- gemi, 2015, p. 165: L’oggetto viene in- senza di un negozio illecito 2016 dividuato come “semplice” in quanto Vincenzo Paglia, Sorella morte. La dignità singolo, omogeneo e privo di compo- del vivere e del morire, Milano, Piemme, nenti estrapolabili dall’insieme come 2016, ed. digitale: Qualcuno parla di parti autonome 2006 Giulio Vesperini, “entusiasmo eutanasiaco” (qualcuno Che fine ha fatto la semplificazione ammini­ sintetizza: “eutanasiasmo”). strativa?, Milano, Giuffrè, 2006, p. 29: L’at- = Deriv. di eutanasia con –aco. tuale impasse del processo di ratifica rende incerto il destino del Trattato (N) eutanasistico agg. Relativo ad costituzionale, e il capitolo sulle fonti eutanasia. sembra difficilmente estrapolabile per 1950 In «La civiltà cattolica», CI (1950), una possibile ratifica separata. p. 247 (GRL, senza indicazione del fasc.): In = Deriv. di estrapolare con –bile. terzo luogo come dottrina filosofica e www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 178

giuridica, che propugna la legittimità scettibile di aprire pericolosi scivola- di questa pratica e di quest’arte eu- menti verso esiti di tipo eutanasistico. tanasistica 1967 Riccardo Bacchelli, = Deriv. di eutanasia con –istico. Rapporto segreto dall’inglese di mille paro­ le, Milano, Mondadori, 1967, p. 31: E ciò (E) (R) fainéant agg. inv. (o pl. non per pietà eutanasistica, ma per faineants). Fannullone, poltrone. eliminare testimonianze, via radio, di 1855 In «La civiltà cattolica», XI (1855), orripilanti agonie 1968 Riccardo Bac- p. 554: Vero è che quel popolo si ride chelli, Giorno per giorno dal 1922 al 1966. delle leggi e dei loro esecutori; vero Cronaca e storia, estri, ricordi e riflessioni, è che con tutta la smania di procla- Milano, Mondadori, 1968, p. 521: Siamo in marsi popolo sovrano, il popolo è non presenza di una specie di intento eu- meno inerte ed indolente, non meno tanasistico, esteso ed applicato, non fainéant di tanti monarchi 1892 In più al caso particolare della malattia, «Rassegna nazionale», LXIII (1892), p. 606: ma alla vita, considerata insopporta- Grévy [...] si ridusse alle condizioni bile per un soggetto sensibile 2005 vilissime di un re fainéant, e fu difat- Gian Maria Comolli, Fratello uomo e sorella ti, finché visse l’ex-dittatore, un vero verità. Un itinerario semplice tra i problemi della bioetica, Negarine di S. Pietro in Caria- presidente fainéant, con questo di ag- no (Verona), Il segno dei Gabrielli Editore, gravante che egli accettò di buon gra- 2005, p. 204: Occorre il consenso del do 1956 ­GRADIT (senza fonte) 1990 malato quando l’uso della morfina In «Quaderni costituzionali», IX (1990), potrebbe togliergli la conoscenza; è p. 316 (GRL, senza indicazione del fasc.): indispensabile permettere al paziente Quel ruolo che, già nei termini fissa- di assolvere agli obblighi famigliari, ti dalla Costituzione, appariva a V.E. civili e religiosi se l’impiego è pro- Orlando (ed è tutto dire) proprio di un lungato; non va utilizzata con fini eu- presidente fainéant, sarebbe chiara- tanasistici. mente ed ulteriormente compromesso 2. agg. Favorevole all’eutanasia. e svalutato. 1928 In «Bollettino della società eusta- 2. sost. m. Fannullone, poltrone. chiana», XXV (1928), p. 92 (GRL, senza 1952 Maria Michele Armato, Luca Bel­ indicazione del fasc.): in modo recisa- trami, 1854-1933. L’uomo sulla scorta di do­ mente negativo alla domanda che cumenti inediti, Firenze, Carnesecchi e Figli, Tullio Murri formula nella prefazione 1952, p. 9: Il Beltrami, in sulle prime, del nuovo volume di G. De Vecchio ebbe a provare la voglia di doman- “Morte benefica” dove quest’ulti- dare quale dei due fosse il fainéant mo autore sostiene dal punto di vista 1956 ­GRADIT (senza fonte) 1967 San- morale e giuridico la tesi eutanasisti- dro De Feo, I cattivi pensieri, Milano, Gar- ca 2012 Aldo Abenavoli, Un laico alla zanti, 1967, p. 222: non aveva voglia di ricerca della verità, Reggio Calabria, Città niente altro che di non sentire più tutti del Sole, 2012, ed. digitale: La Chiesa ini- quei fainéants i quali cominciavano a zialmente ha affermato di non vedere diventare pericolosi oltre che molesti. la necessità di una eventuale legge sul = Voce fr. ‘id.’, comp. di faire ‘fare’ e testamento biologico, in quanto su- néant ‘niente’. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 179

(N) falconatura sost. f. Serie di della ricchezza, una qualche superio- elementi decorativi che ornano le par- rità di rango. ti più elevate di chiese gotiche. = Deriv. di fanfar(one) con –are. 1887 Luca Beltrami, Per la facciata del Duomo di Milano, vol. II, Milano, Saldini, (N) fantaisiste agg. inv. Impronta- 1887, p. 24: le profilature orizzontali to alla libera espressione della fanta- della cornice sono scomparse, quasi sia. idealizzate in quella merlatura o fal- 1903 In «Emporium», IX (1903), p. 185 conatura a trafori che contermina tut- (GRL, senza indicazione del fasc.): il Capus ti i piani del Duomo 1956 Alfredo non fa che applicare – da Rosine alla Barbacci, Il restauro dei monumenti in Italia, Veine, dal Brignol al Mariage bourge- Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1956, ois, da Petite folles alle Deux écoles e p. 129: però non si rinnova che la fal- alla Chatelaine – la sua osservazione conatura e si rinunzia anche alla co- semplice e umana – e tuttavia sempre struzione del campanile 1967 Luigi un po’ fantaisiste – ad un mondo ri- Santucci, Orfeo in paradiso, Milano, Monda- stretto che sarà sempre lo stesso, ma dori, 1967, p. 13: con la sua foglia andò che è sempre vivo 1987 Lanfran- a posarsi su una falconatura irrag- co Caretti, Montale e altri, Napoli, Morano, giungibile 2001 Giulia Benati–Anna 1987, p. 93: probabilmente conserva Maria Roda, Il Duomo di Milano. Dizionario una tra le testimonianze più eloquen- storico, artistico e religioso, Milano, NED, ti di quella poesia fantaisiste di cui si 2001, p. 258: Così, su imposizione an- aveva sinora informazione indiretta che comunale nel 1910 un’altra com- 1997 Marco Villoresi, Come leggere Ossi di missione […] progettò una nuova fal- seppia di Eugenio Montale, Milano, Mursia, conatura 2016 Mauro Pavesi, La storia 1997, p. 139: Montale statisticamente è di Milano in 100 monumenti e opere d’arte, poco incline all’uso della dieresi (più Roma, Newton Compton, 2016, ed. digitale: diffusa nelle liriche giovanili di stam- che peraltro non ha certo beneficiato po fantaisiste), mentre ricorre con no- del rialzo della falconatura, operato tevole frequenza alle sineresi 2001 dallo Zacchi ai primi del Novecento. Letture di Max Jacob, a cura di Sergio Ci- gada, Milano, Vita e Pensiero, 2001, p. 153: = Deriv. di falcone con –atura. Egli si rivela vicino al dadaismo più ‘fantaisiste’ e meno rivoluzionario. (N) fanfarare v. intr. Comportarsi 2. sost. m. e f. Fantasista. da fanfarone, fare il millantatore. 1862 Giuseppe da Forio, Vita di Giu­ 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, seppe Garibaldi, Napoli, Stab. Tip. Perrotti, Milano, Rizzoli, 1966, p. 118: sarebbe 1862, p. 483: Questa è la cifra esatta d’andarli a pigliare uno a uno dentro ed officiale, compresi due cappella- casa e trascinarli fuori per il collo, ’sti ni, quattro cantinieri, ed un dilettante muligoni che hanno di buono solo la (fantaisiste) che segue la spedizione lingua, a fanfarare cuand en se rischia con una eccellente carabina 1966 manca un pel di capéi 2016 Alberto Vasco Pratolini, Allegoria e derisione, Mila- Lettori, Se passi butta un fiore, Brescia, Tem- no, Mondadori, 1966, p. 104: dopo averla perino rosso, 2016, ed. digitale: fanfarava inseguita da un indirizzo all’altro ed www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 180

essersi arrestata in un piccolo alber- 2. sost. m. e f. Chi ha sviluppato go, a Bizier, di proprietà di un ex fan- una dipendenza dai farmaci. taisiste. 1967 Sandro De Feo, I cattivi pensie­ = Voce fr. ‘id.’. ri, Milano, Garzanti, 1967, p. 300: così a caso e quasi senza accorgersene come (N) fantazienda sost. f. Azienda accade ai farmacomani 1979 Max che esiste solo nella fantasia. Meier Glatt, I fenomeni di dipendenza. Gui­ 1966 Gian Luigi Piccioli, Inorgaggio, da alla conoscenza e al trattamento, trad. it. Milano, Mondadori, 1966, p. 29: è forse di Giovanni Bonfiglio, Milano, Feltrinelli, vero che questa fantazienda è soltan- 1979, p. 98: Il farmacomane compulsi- to la visione della mia mente stanca e vo continua a prendere la sua droga mi conviene far visita allo psicologo evidentemente perché ha la sensazio- di stabilimento? ne che questa gli procura un qualche = Comp. di fanta– e azienda. vantaggio. = Comp. di farmaco e –mane. (N) farandolare v. intr. Girare senza una meta e uno scopo precisi, (N) fascirebadogliesco agg. Rela- gironzolare. tivo alla politica monarchica e fasci- 1952 Mario Tobino, Il deserto della Li­ sta di Pietro Badoglio. bia con il libro della Libia, Milano, Monda- 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Mi- dori, 2018, ed. digitale: L’accompagnai lano, Rizzoli, 1966, p. 138: anche lei da verso l’uscita. Egli continuava a fa- quel gran putiferio fascirebadogliesco randolare. Ci salutammo; mi ripeté terrorizzata assai. «carissimo», e si allontanò con quella = Comp. di fasci(sta), re e Badoglio, co- sua andatura 1966 Giuseppe Bonura, Il gnome del generale Pietro Badoglio (1871- rapporto, Milano, Rizzoli, 1966, p. 27: Egli, 1956), con –esco. il ragazzo, farandolava in cerca d’av- venture agresti dall’ore antelucane al (N) fascistadannunziano (fasci­ tramonto. sta–dannunziano) agg. Influenzato = Deriv. di farandola con -are. dalla corrente del fascismo ispirata dalle idee di Gabriele D’Annunzio. (N) farmacomane agg. Che ha 1967 Goliarda Sapienza, Lettera aperta, sviluppato una dipendenza dai farma- Milano, Garzanti, 1967, p. 27: ho capito il ci. lato fascistadannunziano dei miei ge- 1911 In «Il policlinico. Sezione pratica. nitori e della mia educazione 1980 Periodico di medicina, chirurgia e igiene», Romano Bracalini, Il re vittorioso. La vita, il XVIII (1911), p. 800: il povero che è far- regno e l’esilio di Vittorio Emanuele III, Mi- macomane per natura sua, deve esse- lano, Feltrinelli, 1980, p. 111: Mentre la re educato dal medico colto 2017 destra chiede un programma “fasci- Costantino della Gherardesca, Punto. Aprire sta–dannunziano” re Vittorio affida la mente e chiudere con le stronzate, Milano, l’incarico di formare il nuovo governo Rizzoli, 2017, ed. digitale: Essere farma- a Ivanoe Bonomi 1986 Antonio Sarub- comane in Italia è come essere viti- bi, Il mondo di Amendola e Cianca e il crollo coltore nel Bordeaux. delle istituzioni, Milano, Franco Angeli, 1998, www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 181

p. 102: E quando Aldo Finzi si era re- (N) fellineo agg. Ispirato all’im- cato da Alberto Albertini, succeduto al maginario dei film di Fellini, fellinia- fratello Luigi nella direzione del Cor- no. riere, per tentare di portare il giornale 1967 Enrico Emanuelli, Un gran bel su di un piano fascista–dannunziano. viaggio, Milano, Feltrinelli, 1967, p. 104: 2. sost. m. Persona che si rifà ad tutto sommato lei sarà in compagnia idee fasciste e dannunziane, d’un uomo che ama una fellinea buo- 2008 Luigi Carletti, Lo schiaffo, Milano, na vita. = Deriv. di Fellini, cognome del regista Baldini Castoldi Dalai, 2008, p. 182: Ha un cinematografico Federico Fellini (1920- marito di vent’anni più vecchio, quel 1993), con –eo. fascista–dannunziano di Pescara che gestisce le sue aziende. (N) fittìo sost. m. L’essere fitto, = Comp. di fascista e dannunziano. denso, cupo. av. 1905 Tullo Massarani, Cesare Cor­ (E) (R) fattualmente avv. In modo renti nella vita e nelle opere. Introduzione fattuale, concretamente. a un’edizione postuma degli scritti scelti di 1967 Giuseppe Berto, La cosa buffa, lui in parte inediti o rari, Firenze, Le Mon- Milano, Rizzoli, 1967, p. 125: di questione nier, 1907, p. 7: Delle due finestre una è pratica su come andare fattualmente aperta, e dà sui vicini poggi, tutti un avanti con Maria non se n’era posta fittìo d’alte abetine 1924 Francesco Sapori, Incanto di Circe. Novelle, Roma-Mi- neanche una 1982 Pietro Manes, Cri­ tica al pensiero economico di Marx. Le basi lano, Mondadori, 1924, p. 148: Il fittìo del- teoriche del socialismo liberale, Bari, De- la gente fluttuava lì sotto, quasi voles- dalo, 1982, p. 23: Noi invece vediamo se rubare il fiato al predicatore 1967 continuamente, osserviamo fattual- Antonio Barolini, Le notti della paura, Mila- no, Feltrinelli, 1967, p. 43: la passione che mente nella vita di ogni giorno che turbava la ragazza e i discorsi ch’ella il valore di un dato bene può variare faceva gli pesavano oscuri sull’ani- moltissimo 1987 ­GRADIT (senza fon- mo, chiusi in un fittìo di barlumi mi- te) 2001 Clara Cardin, Filosofia e creati­ steriosi 1996 Silvio Aman, Su Isabel­ vità, Roma, Sovera, 2001, p. 22: Nel Con- la delle acque di Giancarlo Buzzi, Verona, tributo afferma che «l’esperimento Anterem, 1996, p. 76: Un minimo fittìo, e le situazioni sperimentali possono quello dell’abituale quotidianamento, configurarsi anche idealmente e non che si disegna a passettini minimissi- soltanto fattualmente» 2012 Stefano mi 2007 Raffaele Manica, Exit Novecen­ Biancu, Saggio sull’autorità, Milano, EDU- to. Una raccolta di saggi, Roma, Gaffi, 2007, Catt, 2012, p. 53: L’autorità è fondamen- p. 189: anche a Manila, ripiena di «mo- talmente una relazione di mediazione numenti con vocazione alla rovina», tra il piano dei fatti e della storia e ovvero presa da una delle moderne qualcosa che è fattualmente e storica- «catastrofi di media cilindrata», da un mente indisponibile. fittìo di carcasse meccaniche. = Deriv. di fattuale con –mente. = Deriv. di fittocon -ìo. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 182

(E) (R) filanca sost. f. Tipo di tes- parti in tutto il territorio lombardo suto sintetico elastico. 2000 Achille Rastelli, Bombe della città. 1960 Fabio Rocca–Enrico Emanuelli, Gli attacchi aerei alleati, le vittime civili a Russia in autostop, Firenze, Vallecchi, 1960, Milano, Milano, Mursia, 2004, p. 48: La p. 57: Mi informai dei prezzi correnti: Flak, dipendente operativamente dal- cinquecento rubli per un impermeabi- la Luftwaffe, agiva a stretto contatto le, calze da donna settanta rubli, quel- con i reparti da caccia 2016 Do- le colorate di filanca il doppio 1963 menico Anfora, La battaglia degli Iblei. 9-16 ­GRADIT (senza fonte) 1967 Massimo luglio 1943, Tricase, Youcanprint Self-Publi- Franciosa, L’arrischiata, Milano, Rizzoli, shing, 2016, p. 123: Sisino e il coman- 1967, p. 69: il marito di Adriana porta- dante della sezione Flak segnalavano va gemelli ai polsi e le calze di filanca l’infiltrazione di truppe nemiche. a gambaletto 1995 Silvana Grasso, = Voce ted. ‘id.’, acronimo di Flie­ Ninna nanna del lupo, Torino, Einaudi, 1995, gabwehrkanone, propr. ‘cannoni contraerei’. p. 56: Scoprire ch’erano legnose come le cosce della madre che gli capitava (N) flasce sost. m. Lampo. d’intravedere quando sua madre si 1967 Carlo Villa, Deposito celeste, scendeva le calze di filanca alla cavi- Torino, Einaudi, 1967, p. 47: un perenne glia 2016 Emanuela Maccarani–Ilaria maquillage di eloquenza caricata a Brugnotti, Questa squadra. La ginnastica rit­ flasce. mica, la mia vita, Milano, Baldini&Castoldi, = Dall’ingl. flash ‘id.’. 2016, ed. digitale: Calze di filanca giallo Osservazioni: da GRL emerge che Flasce sole, body nero e scarpette rosa. è abbastanza comune come italianizzazio- = «Nome commerciale deriv. di filo con il ne del nome Flash (Gordon), protagonista segmento –anca di helanca» (­GRADIT). dell’omonima serie a fumetti di fantascienza, ideata da Alex Raymond. (N) flak sost. f. inv., spec. con l’i- niziale maiuscola. Difesa contraerea (E) (R) flicsost. m. inv. Poliziotto. dell’esercito tedesco durante la Se- 1856 (­GRADIT senza fonte) 1967 conda guerra mondiale. Silvano Ceccherini, Lo specchio nell’ascen­ sore, Milano, Rizzoli, 1967, p. 155: 1940 In «Rivista aeronautica», XV ti ave- (1940), p. 449: mentre la Flak e gli avia- vamo preso per un flic, roba del gene- tori da caccia sono ostacolati nell’ese- re 1989 Gianni Celati, Quattro novelle sulle apparenze, Milano, Feltrinelli, 1989, cuzione del loro compito dall’oscuri- ed. digitale: Sono passati due flic ed è tà e dalle nubi 1967 Gino De Sanctis, Il minimo d’ombra, Milano, Rizzoli, 1967, p. sorto in me un amore per tutti i poli- 83: la flak tedesca che aveva tentato ziotti del mondo 2004 Filippo Tuena, Il volo dell’occasione, Roma, Fazi, 2013, ed. di abbatterli 1997 Renzo Fiammetti, L’Ovest Ticino dalla Prima Guerra Mondiale digitale: Invece, con mia sorpresa, l’a- alla liberazione. Una storia delle comunità gente di Adolphe, un anziano flic alle di Cameri, Trecate, Romentino, e Cerano, soglie della pensione 2008 Mario Novara, Interlinea, 1997, p. 117: Molte di Baudino, Per amore o per ridere, Parma, queste postazioni sono organizzate Guanda, 2008, p. 156: Tu l’hai mai visto, dalla Flak tedesca che ha propri re- questo film, chiedeva il flic numero www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 183

uno al flic numero due, che sbadiglia- (N) fourré sost. m. inv. (o pl. four­ va minacciosamente. rés). Biscotto farcito. = Voce fr. ‘id.’. 1966 Mario Soldati, La busta arancio­ ne, Milano, Mondadori, 1966, p. 36: ah, (N) focopelico sost. m. Chi ha le il croccare dei fourrés e il loro len- estremità rivestite di peli. to sfaldarsi, inzuppati di cioccolata! 1967 Carlo Villa, Deposito celeste, Tori- 2007 Domenico Carosso, Cibi e vini del no, Einaudi, 1967, p. 99: versatile nel lam- desiderio. Nella vita e nei romanzi di Ma­ birsi tra i peli (e perciò focopelici). rio Soldati, Cantalupa, Effatà, 2007, p. 64: = Incrocio di focomelico con pelo. sicché lo slancio religioso conserverà per noi il sapore delicato della crema (N) foscolianamente avv. Secon- di cioccolata calda e dei fourrés. do le idee, le abitudini o lo stile di = Voce fr. ‘id.’. Ugo Foscolo. 1957 Aldo Vallone, Linea della poesia (N) franc-maçon sost. m. inv. (o foscoliana, Firenze, Olschki, 1957, p. 39: pl. franc-maçons o francs-maçons), dopo l’ingenua infatuazione anacre- spec. con l’iniziale maiuscola. Mas- ontica, e che più risuonerà foscolia- sone. namente in tutto l’Ottocento 1966 1776 Cesare Ruggiero, Per l’intervento del regio consigliere e caporuota della G. Vasco Pratolini, Allegoria e derisione, Mila- Corte D. Gennaro Pallante da Fiscale nella no, Mondadori, 1966, p. 112: dalla cami- causa de’ liberi muratori, s.l., s.e., 1776, p. cia foscolianamente aperta sul collo XXII: All’improvvista si diè fuori una 1983 Leonardo Sciascia, A futura memo­ scrittura in favore de’ Franc-Maçons ria. Se la memoria ha un futuro, a cura di piena di sconcezze e di sediziose pro- Paolo Squillacioti, Milano, Adelphi, 2017, posizioni 1868 Carlo Pace, I documenti ed. digitale: per qualsiasi paese in cui della storia d’Italia con prospetti statisti­ i tribunali non siano stati mutati in co-economico-amministrativi, Firenze, Tip. are. [...] E forse è da dire, meno fo- ed. Botta, 1868, p. 130: congregazioni o scolianamente, in altari 1996 Giu- conventicole volgarmente dei Libe- seppe Lupo, Sinisgalli e la cultura utopica ri Muratori o Francs-Maçons, o con degli anni Trenta, Milano, Vita e pensiero, altro qualsiasi altro nome si chiami- 1996, p. 33: Essa rappresenta il mito no, secondo la diversità dei linguaggi ancestrale cui collegare le primitive 1910 In «Studi storici», XVIII (1910), p. 420: ragioni di vita, i rapporti temporali di E il Zelada, nella nota già citata, dice: anteriorità/posteriorità, essenziali per «In Milano esiste una loggia di Franc- comprendere i legami del poeta che, Maçons, sotto il titolo della Concor- foscolianamente, sente di appartene- dia» 1967 Germano Lombardi, La linea re 2010 Erminio Risso, in Edoardo San- che si può vedere, Milano, Feltrinelli, 1967, guineti, Cultura e realtà, Milano, Feltrinelli. p. 64: il suo grand-père Columbus era 2010, ed. digitale: se il chierico organico il più influente dei francs-maçons del- è, foscolianamente, una sorta di storia le valli e della città 2006 Ruggiero di della letteratura italiana per saggi. Castiglione, La Massoneria nelle Due Sicilie = Deriv. di foscoliano con –mente. e i fratelli meridionali del ’700, Roma, Gan- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 184

gemi, 2014, p. 48: Nelle notizie estratte che deve dal 1395 2008 Miriam Da- dal processo informativo fabbricato vide, Lombardi in Friuli. Per la storia delle contro i Franc-Maçons della loggia migrazioni interne nell’Italia del Trecento, introdotta in Roma risulta, in data 9 Trieste, CERM, 2008, p. 301: i chierici che gennaio 1789, registrata la seguente avrebbero celebrato le quattro messe annotazione. avrebbero ricevuto un frisacense cia- = Voce fr. ‘id.’. scuno. = «Dal lat. mediev. frisacēnse(m), deriv. (N) françois–maurachiano agg. di Friesach, nome di una città della Carinzia» (­GRADIT). Ispirato al cattolicesimo di François Mauriac. (N) frumentizio agg. Relativo al 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, frumento. Milano, Rizzoli, 1966, p. 95: stimando cagonesca la tecnica françois–maura­ 1839 Francesco Antolini, Rimario ita­ liano di voci piane, sdrucciole e tronche, chiana. ossia Vocabolario ortografico desinenzia­ = Deriv. di François Mauriac, nome di uno scrittore e drammaturgo francese (1885- le, Milano, Pirotta, 1839, p. 23: cereale, 1970), con –iano. agg., frumentizio, d’ogni sorta di biade 1936 In «Rassegna italiana po- (E) (R) frisacense sost. m. Moneta litica, letteraria e artistica», XIX (1936), p. coniata nella zecca di Friesach in Ca- 261 (GRL, senza indicazione del fasc.): e rinzia dal 1125 al 1300, poi utilizzata dal compianto De Carolis, che ha de- anche in territorio veneto. sunto con alto senso decorativo dalla 1749 Gian Giuseppe Liruti, Della mo­ famosa protagonista del Michetti la neta propria e forastiera ch’ebbe corso nel figura sanguigna, anzi purpurea, su ducato di Friuli dalla decadenza dell’Impero fondo caldo e frumentizio, della Fi- romano sino al secolo XV, Venezia, Pasqua- glia di Jorio 1966 Vasco Pratolini, Alle­ li, 1749, p. 86: in oltre, verosimilmente goria e derisione, Milano, Mondadori, 1966, questa Decima dal Salzburgese pagò p. 303: l’autosufficienza frumentizia, nella propria di lui moneta; la quale Dio come parlano male questi coefori appunto con tal nome di Frisacen- dei giornali! 1995 Umberto Artioli, Il se veniva chiamata, come abbiamo combattimento invisibile. D’Annunzio tra ro­ dal Diploma di Federigo II 1856 manzo e teatro, Roma, Laterza, 1995, p. 58: Giuseppe Domenico Della Bona, Strenna la natura si compone in un gigantesco cronologica per l’antica storia del Friuli e principalmente per quella di Gorizia sino offertorio e i suoi doni frumentizi ac- all’anno 1500, Gorizia, Peternolli, 1856, p. quistano un’impronta votiva 2000 54: ch’egli non la possa alienare e che Andrea Camilleri, La mossa del cavallo, Pa- debba pagare annualmente dieci libre lermo, Sellerio, 2017, ed. digitale: il vastis- di moneta Frisacense al monastero simo feudo nomato «Terrarossa» per 1956 ­GRADIT (senza fonte) 1967 Elio produzione cerealicola e frumentizia. Bartolini, Chi abita la villa, Torino, Einaudi, = Deriv. di frumento con -izio. 1967, p. 52: il cero di una libbra, i cen- to trivalli di cipolla, gli otto ferri di (N) frustraneità sost. f. L’essere cavallo, i trentasette frisacensi aurei vano, inutilità. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 185

1796 In «Memorie per servire alla storia che 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e letteraria e civile», aprile 1796, p. 43 (GRL, derisione, Milano, Mondadori, 1966, p. 581: senza indicazione del fasc.): Fu encomiato Secondo la possibilità d’un funzio- con profusione di lodi un certo em- narietto ministeriale gruppo B grado piastro [...]. L’A. lo ha esperimentato undicesimo 1982 Martin Cruz Smith, più e più volte in più casi con assolu- Gorky Park, trad. it. di Pier Francesco Pao- ta frustraneità 1829 ­GRADIT (senza lini, Milano, Mondadori, 2014, ed. digitale: fonte) 1863 Luigi Capuano–Vincenzo Ogni ragguaglio era stato fornito, vo- Napolitani, Giurisprudenza civile della Corte lontariamente, in modo tale da porre di Cassazione di Napoli, Napoli, Tip. Prete, Arkady nel ruolo d’infimo funziona- 1867, p. 272: or se la seconda domanda rietto statale 1996 Silvia Albertazzi, fu fondata sulla impossibilità e fru- Scuola di scrittura, Venezia, Marsilio, 1996, straneità della ordinata escussione, p. 136: «Non avrei mai potuto sposare non era la stessa della prima 1967 un funzionarietto di partito» si disse Giuseppe Berto, La cosa buffa, Milano, Riz- Marta 2001 Stefano Benni, Saltatempo, zoli, 1967, p. 321: insomma la frustra- Milano, Feltrinelli, 2002, p. 152: E così via neità dell’irruzione appariva evidente fino a una torma di aspiranti scritto- anche a un disgraziato 2008 Nata- ri che portavano cinque righe su una lino Irti, Saggi di teoria generale del dirit­ partita, o ai funzionarietti di partito. to, Milano, Giuffrè, 2008, ed. digitale: Alla = Deriv. di funzionario con –etto. frustraneità del risultato raggiunto in violazione dell’onere. (N) furevole agg. Fuggevole. = Deriv. di frustraneo con –ità. 1967 Carlo Villa, Deposito celeste, Tori- no, Einaudi, 1967, p. 97: Agitano appena (N) fumier sost. m. inv. (o pl. fu­ le furevoli zampette contro i fianchi miers). Sporcaccione, sudicione. sbarbati 2005 Carlo Villa, Quel pallido 1958 Enzo Giudici, Le opere minori di Gary Cooper, Firenze, Soc. Ed. Fiorentina, Maurice Scève, Parma, Guanda, 1958, p. 25: 2005, p. 216: è il peggio nel loro fure- è certo che a noi non sembra agevo- vole disincanto. le trovare un motivo per fare entrare, = Deriv. di furare con -evole. nei suoi versi e nel suo paragone, il fumier 1967 Silvano Ceccherini, Lo (N) gagne-pain sost. m. inv. Mez- specchio nell’ascensore, Milano, Rizzoli, zo di sostentamento. 1967, p. 192: gli altri fumiers, o mezzi 1967 Silvano Ceccherini, Lo specchio fumiers, della sua compagnia. nell’ascensore, Milano, Rizzoli, 1967, p. = Voce fr. ‘id.’. 232: Questa ragazza ha gambe vera- mente stupende, e anche commoven- (N) funzionarietto sost. m. Fun- ti, perché sono il suo gagne-pain. zionario di infimo livello. = Voce fr. ‘id.’. 1964 In «L’Europa letteraria, artistica, cinematografica», V (1964), p. 72 (GRL, (N) gattosamente avv. In modo senza indicazione del fasc.): la figura più sornione, come i gatti. comica è Plzàk, un funzionarietto me- 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e deri­ schino, paradigma di virtù burocrati- sione, Milano, Mondadori, 1966, p. 402: “E www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 186

io gattosamente non so come finora no di veder che scena si facesse, che sono scampato” finì per ammettere gioppinata 1966 Giuseppe E. Luraghi, Ottavio. Due milanesi alle piramidi, Milano, Monda- = Deriv. di gatto con -oso e -mente. dori, 1966, p. 22: andava matta per tutte le sorti di balli che erano fior di val- (N) giacchettiella sost. f. Giac- zer, il tango col casché, la polca e la chetta. mazurca, non le gioppinate del giorno 1967 Goliarda Sapienza, Lettera aperta, d’oggi, dove basta vociare e pestare i Milano, Garzanti, 1967, p. 23: Tranquil- piedi per terra 2018 Benito Mazzi, La li nelle loro giacchettielle di velluto ragazza che aveva paura del temporale, No- 1992 In «L’Espresso», XXXVIII (1992), p. vara, Interlinea, 2018, ed. digitale: Ricor- 137 (GRL, senza indicazione del fasc.): sul dava che il Garitta, temuto vicebri- retro della giacchettiella di zerbino, gadiere della milizia, l’aveva invitata trova spesso scritto: “Lavami” oppure per un valzer. Per gioco: unduetre... “Resisti” 1999 Giancarlo Dotto, cit. in Manlio Cortelazzo et alii, I dialetti italiani: unduetre... un... / Lei ci aveva riso storia, struttura, uso, Torino, UTET, 2002, p. sopra. Le erano sembrate gioppinate. 1053: solita giacchettiella mezza sta- Non le interessavano quelle cose, ma gione 2011 Dacia Maraini, Colomba, adesso era diverso doveva tenersi su, Milano, Rizzoli, 2011, ed digitale: con un adeguarsi ai tempi. cappellino da fantino in testa e lui in = Deriv. di gioppino con –ata. jeans con una giacchettiella blu notte che gli stava stretta in vita, una cami- (N) gioppino sost. m. Burattino. cia bianca, senza cravatta e un fiore 1967 Giuseppe Eugenio Luraghi, Due rosso all’occhiello. milanesi alle piramidi, Milano, Mondadori, = Voce di area meridionale, o più pro- 1967, p. 15: I tedeschi ridevano come babilmente pseudomeridionalismo, deriv. di se fosse uno spettacolo dei gioppini giacca con –etta e –iella. al Gerolamo 2011 Paolo Pedote, 101 motivi per credere in Dio e non alla Chiesa, (N) gioppinata sost. f. Pagliaccia- Roma, Newton Compton, 2011, ed. digitale: ta. Celestino V, considerato un vile per- 1934 In «Il dramma. Rivista mensile di commedie di gran successo», X (1934), ché rinunciò al soglio pontificio dopo p. 39 (GRL, senza indicazione del fasc.): a solo quattro mesi e si lasciò manipo- divertirsi soltanto alle gioppinate per lare come un gioppino dalla Curia uno dei frequenti ritorni del popoli- 2015 Aldo Busi, L’altra mammella delle no al gusto per la commedia dell’ar- vacche amiche, Venezia, Marsilio, 2015, te 1950 Felice Filippini, Ragno di sera, ed. digitale: avrei avuto un talento da Milano, Mondadori, 1950, p. 379: Dopo grande burattinaio seduttore ma non l’ingresso nella sala, i ragazzi aveva- mi piaceva far ballare i gioppini, e se no improvvisato un teatro: i loro cuori solo dei gioppini erano in grado di bollivano sotto gli stracci, e le madri, conferirmi un’identità sociale, politi- rannicchiate in un angolo dietro il ca e quindi sessuale, meglio diventare camino prussiano freddo, aspettava- un fantasma all’opera. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 187

= Da Gioppino, nome di una maschera va in casa quella gluppa di diamanti. bergamasca (in dialetto Giopì) in passato Non credevo ai miei occhi, quando i portata in scena anche in forma di burattino. vidi. E subito dopo, mannaggia, ci fu questo incidente sul lavoro 2001 (N) girafficoagg. Relativo alle gi- Umberto Piersanti, L’estate dell’altro millen­ raffe. nio, Venezia, Marsilio, 2001, p. 157: Maria 1839 Salvatore Fenicia, Collezione delle scavava con la posata la terra intorno opere, vol. III, Napoli, F.lli Cannone, 1839, p. ai grugni, poi, con un colpo secco, li 223: Non son li lembi, ch’improntò la buttava nella gluppa 2018 Simona moda / Dal pavone marin, dalli gentili Baldelli, L’ultimo spartito di Rossini, Mila- / Augelli pennacchiati e a lunga coda; no, Piemme, 2018, ed. digitale: Aveva un / Non son l’arie giraffiche 1893- involto di stoffa fra le mani. […] Nel- 1894 In «Bollettino della Società di storia la gluppa c’erano due uova, chiare e patria Anton Ludovico Antinori», VI (1893- lucenti. 1894), p. 168 (GRL, senza indicazione del = Voce marchigiana (cfr. Valerio Volpini, fasc.): prego egualmente il Campione La terra innocente. Racconti marchigiani, dell’elefante dell’Eroe Cartaginese, e a cura di Fabio Ciceroni, Ancona, Il lavoro suoi congeneri scrittori, a voler conti- editoriale, 2002, p. 154), quasi sicuramente nuare simili interessanti ricerche, ed connessa a gruppo e groppo. autopsie elefantine, rinocerontiche, dromedarie, ippopotame, giraffiche, (N) gluppetta sost. f. Piccola zebriche, e così via. quantità. 2. Di persona, che ha collo molto 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Mi- lungo. lano, Rizzoli, 1966, p. 138: La Fedele affi- dò la vecchia madre a una famiglia di 1967 Gino de Sanctis, Il minimo d’om­ conoscenti, sdoganando il carico con bra, Milano, Rizzoli, 1967, p. 85: la firma di Clark sulla mia tessera riuscì a una certa gluppetta di denaro, genero- precedere il giraffico generale in Val samente datole dal parroco. = Deriv. di gluppa con –etta. Padana 2007 Pasquino Crupi, Luna Rossa, Cosenza, Pellegrini, 2007, p. 61: nu- (N) gourbi sost. m. inv. Catapec- tro la scortese idea che i Ds eredi, no- chia, tugurio. nostante il giraffico Fassino, si siano 1967 Silvano Ceccherini, Lo specchio mutati nel rifatto carducciano “asin nell’ascensore, Milano, Rizzoli, 1967, p. bigio [...]”. 156: Non mi sembra confortevole né = Deriv. di giraffa con –ico pulito il suo gourbi 1967 Daria Berto- lini, Volti di terre lontane: Vita e costumi dei (N) gluppa sost. f. Involto, fagot- popoli, Parma, CEM, 1967, p. 15: ll gourbi to. è costituito da un solo grande locale. 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, = Voce fr. ‘id.’. Milano, Rizzoli, 1966, p. 79: Era in pos- sesso di una gluppa di idee sue, che (N) grossiereté sost. f. inv. Gros- esponeva nelle riunioni 1993 Pier solanità, rozzezza. Francesco Paolini, Il gatto guercio, Roma, 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e de­ Newton Compton, 1993, p. 88: Tarsi ave- risione, Milano, Mondadori, 1966, p. 428: www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 188

Della sua grossiereté, del suo nepoti- una iniziale selezione di 4 mila ragaz- smo, delle sue concubine. zi dodicenni, scelti dalle gerarchie del = Voce fr. ‘id.’ Partito fra la Hitlerjugend 1967 Mar- cello Venturi, L’appuntamento, Milano, Riz- (N) guastacaccia sost. m. Uccello zoli, 1967, p. 57: Non si trattava di una che col suo verso segnala la presenza vera e propria marcia, quale avrebbe di cacciatori. potuto essere quella di un battaglione 1939 In «Annali Del Museo Civico della Hitlerjugend 1990 Enzo Biagi, Di Storia Naturale Giacomo Doria», LIV Noi c’eravamo, Milano, Rizzoli, 1990, p. 41: (1939), p. 4: Non conosco uccelli più Signor Noll, cosa significava essere insopportabili di questi «Guastacac- membro della Hitlerjugend? «Tutti lo cia», e confesso che un paio di volte eravamo, dei Plimpf da piccoli, fino a ho lasciato andar loro una fucilata, dieci anni, poi, a quattordici, entrava- raggiungendo così al completo il de- mo a far parte della “gioventù”. Pri- precato effetto di gettar lo scompiglio ma ci si chiamava Jungvolk» 2004 fra gli acquatici 1946 In «Supple- Silvia Di Natale, Il giardino del luppolo, Mi- mento alle Ricerche di zoologia applicata alla lano, Feltrinelli, 2004, ed. digitale: Non si caccia», II (1946), p. 340: Assai petulante, vantava il direttore che tutti gli scolari squittiva facilmente e frequentava vo- erano iscritti alla Hitler Jugend e gli lentieri il bestiame che veniva ad ab- insegnanti al partito? 2014 Ermanno beverarsi alla fonte. Il suo squittio era Olmi, L’apocalisse è un lieto fine. Storia del­ udibile anche alla notte. Localmente la mia vita e del nostro futuro, Milano, Riz- era chiamato «guastacaccia» 1963 zoli, 2014, ed. digitale: Durante il periodo Lino Pellegrini, Io Congo. Il secondo libro della Repubblica sociale italiana, mi dell’Africa, Milano, Martello, 1963, p. 328: iscrissi alle Fiamme bianche, il cor- accadde che un piviere di quelli chia- rispettivo italiano della Hitler–Jugend mati guastacaccia si levasse molle dal tedesca. margine della palude 1967 Gino De = Voce ted. ‘id.’, comp. di Hitler (cogno- Sanctis, Il minimo d’ombra, Milano, Rizzoli, me di Adolf Hitler, 1889–1945) e di Jugend ‘gioventù’. 1967, p. 44: qualche guastacaccia saltel- lava dinanzi alla camionetta sempre più affrettandosi prima di decidersi a (N) house sost. f. inv. (o pl. hou­ spiccare il volo, controvoglia, pareva, ses), anche con l’iniziale maiuscola. gridando di dispetto. Casa. = Comp. di guastare e caccia. 1881 Diomede Pantaleoni, Storia civi­ le e costituzionale di Roma, vol. I, Torino, (N) hitlerjugend (Hitler jugend, Unione tipografico-editrice, 1881, p. 26: Hitler–jugend) sost. f. inv., con l’iniz- nell’India sir Henry Maine notò ora le iale maiuscola. Associazione parami- Houses ora le villages communities, litare giovanile nazista. o altre forme ancor più complicate 1938 In «La vita italiana. Rassegna men- aver costituito la base della società sile di politica interna, estera, coloniale e di 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e derisione, emigrazione», XXVI (1938), p. 154 (GRL, Milano, Mondadori, 1966, p. 506: L’unica senza indicazione del fasc.): Si ha infatti difficoltà sarebbe stata uscire domat- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 189

tina, è una house molto seria 2010 di bestiame come è indicato dal loro Michela Bolis, Giovani coppie e modi di nome. abitare, Milano, Franco Angeli, 2010, p. 77: = Voce ingl. ‘id.’. Nello svolgimento dell’indagine si è cercato di tenere presenti, in un’otti- (N) icosasfera sost. f. Sfera deli- ca di integrazione, tutti gli aspetti le- mitata dalle facce di un icosaedro. gati alla casa richiamati nelle pagine 1959(<) Carlo Izzo, Storia della let­ precedenti: da una parte, gli elementi teratura nord–americana, Milano, Nuo- più strutturali e materiali, la house, va Accademia, 1963, p. 580: Ma poi c’è dall’altra, quelli più immateriali e re- l’icosasfera – nella quale abbiamo lazionali, la home. finalmente la rifilatura dell’acciaio 2. sost. f. In Gran Bretagna, pen- al massimo dell’economia – perché sione per studenti. venti triangoli congiunti, possono av- 1889 In «Nuova antologia di scienze, volgere una palla o guscio a doppio lettere ed arti», CIV (1889), 7, p. 543: Sic- tondo 1967 Giorgio Celli, Il parafossile, ché, quando [...] la tassa d’entrata Milano, Feltrinelli, 1967. p. 49: il cielo era al fondo scolastico si riparta in tanti una calotta metallica a saldature auto- anni quanti ne resta l’alunno in colle- gene, suddivise in sezioni paraboliche gio, la spesa annuale per l’istruzione è (icosasfera?). = Comp. di icosa(edro) e sfera. di lire St. 53.16 = lire It. 1,345. Ma a queste bisogna aggiungere quelle del- (N) illobato agg. Privo di lobo. la pensione, House, per l’alunno che 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Mi- si è ascritto a una, e questa è per tutti lano, Rizzoli, 1966, p. 49: Mio figlio, ma la stessa: lire St. 111 [...]. Le Houses come le somiglia, incredibile fantasti- o pensioni saranno in breve tenute co, le stesse orecchie illobate. tutte da professori, Assistant Masters. = Deriv. di lobo con in– e –ato. Prima usava, che anche signore, che n’avessero licenza, ne tenessero. Ne (N) imbutato agg. Di suono, simi- resta ora una sola, e sparirà. Non è le a quello del vino che viene travasa- facile trovarvi posto. I parenti sono to, attraverso l’imbuto, nella bottiglia. avvertiti di doversi intendere con un 1967 Gino De Sanctis, Il minimo d’om­ capo di casa o pensione qualche tem- bra, Milano, Rizzoli, 1967, p. 159: tutti con po prima, se vogliono esser sicuri: quel loro francese imbutato e gorgo- persino qualche anno prima. gliante interpuntato da sprezzanti per- 3. sost. f. Podere agricolo, fattoria. nacchiette. 1976 In «Accademie e biblioteche d’I- = Deriv. di imbuto con –ato. talia. Annali della Direzione generale delle accademie e biblioteche», XLIV (1976), p. (N) immerdare v. tr. Imbrattare, 297 (GRL, senza indicazione del fasc.): Ai rovinare, svilire. margini della città, ma spesso anche 1976 Cesare Zavattini, La notte che ho all’interno, troviamo Farms, Inns, dato uno schiaffo a Mussolini, Milano, Bom- Courts, Yards, Houses, che sono im- piani, 1976, p. 92: Nello sfogo svolgo mensi spazi destinati agli allevamenti il tema già impostato dell’accusa a www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 190

Mussolini di avermi immerdato e con (N) impinocchiare v. tr. Inganna- me tutto un popolo 1989 Stefano re, raggirare. Benni, Comici spaventati guerrieri, Milano, 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Mi- Feltrinelli, 1989, p. 129: le alghe hanno lano, Rizzoli, 1966, p. 82: erano calati su immerdato un ridente mare italiano quei terreni come la volpe e il gatto, 1999 Raffaele Crovi, Amore di domenica, per impinocchiare i mutili d’astuzia e, Venezia, Marsilio, 1999, p. 114: auto che sovra ogni altra dote, di baiocchi. hanno invaso anche i giardini, cani = Deriv. di Pinocchio con in– e –are. che immerdano i marciapiedi 2019 Giulio Ronzoni, Generazione fuori luogo, (N) imporcinare v. intr. Assumere atteggiamenti da porco. Milano, Cairo, 2019, ed. digitale: Butto al- 1964 Emilio Merlini, Anime innamora­ tro fumo a immerdare ancora di più te, Milano, Gastaldi, 1964, p. 128: Fare i l’aria pesante e afosa. proprii comodacci si prova una matta 2. v. intr. pron. Sporcarsi, contami- soddisfazione da animale selvaggio narsi, svilirsi. nel cuore della foresta. Diversa era la 1967 Francesco Leonetti, Tappeto vo­ mia indole; ma, convogliato e travol- lante, Milano, Mondadori, 1967, p. 184: i to dall’ambiente, imporcinavo come ricchi continuano, e sono capaci di tutti gli altri. umiliarsi, anche immerdarsi 1977 2. v. tr. Far assumere tratti porcini. Eugenio Montale, Quaderno di quattro anni, 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Mi- Milano, Mondadori, 1977, p. 52: Chi sa da lano, Rizzoli, 1966, p. 187: “E questo gio- quale parte / ci si immerda di meno vanotto chi è?” imporcinando i suoi 1996 AA.VV., Su Pier Paolo Pasolini con occhietti su Marcello. il testo inedito ‘La sua gloria’, Bologna, Pen- = Deriv. di porco con in– e –are. dragon, 1996, p. 147: il poeta Pier Paolo Pasolini si è immerdato con la cro- (N) imprudolito agg. Sessual- mente eccitato. naca 2004 Vinicio Capossela, Non si 1967 Silvano Ceccherini, Lo specchio muore tutte le mattine, Milano, Feltrinelli, nell’ascensore, Milano, Rizzoli, 1967, p. 49: 2004, p. 324: tutta l’armata, scivolava quella m’ha l’aria d’una befana im- dopo quegli attacchi. Si infangava, si prudolita. immerdava. = Deriv. di prudere con in–, –olo e –ito. = Deriv. di merda con in– e –are. (N) incoltrire v. tr. Coprire con (N) impennacolato agg. Che una coltre. ostenta superiorità. 1967 Ginevra Bompiani, Bàrtelemi 1967 Ginevra Bompiani, Bàrtelemi all’ombra, Milano, Mondadori, 1967, p. 93: all’ombra, Milano, Mondadori, 1967, p. 97: L’inverno la incoltrisce 2005 Silvia Attraversano con riguardo, impenna- Contarini, Noi veri delinquenti, Roma, Fazi, colati, sembrano scheletri di salotti. 2005, p. 50: «Neve incoltrisce la neve»: = Deriv. di pennacolo (var. di pinnacolo) era l’incipit di una breve poesia che con in– e –ato. gli piaceva ripetere. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 191

= Deriv. di coltre con in– e –ire. per unanimità e inequivocabilità di esse 1947 Renato May, Il linguaggio del (E) (R) indissociabilmente avv. In film, Milano, Poligono, 1947, p. 163: men- modo strettamente collegato, indivi- tre la pratica non può in alcun modo sibile. risolvere con decisione ed inequivo- 1800 Esame de’ motivi della opposizio­ cabilità la questione 1967 Tommaso ne fatta da monsignor vescovo di Noli alla Landolfi,Des mois, Firenze, Vallecchi, 1967, pubblicazione della bolla Auctorem fidei p. 102: testimoniata soprattutto nella preceduto dall’esame delle Riflessioni pre­ liminari dell’anonimo editore de’ medesimi, assoluta inequivocabilità della frase Roma, Lazzarini, 1800, p. 37: Un solo, e stessa 1994 Mario Renosio, Colline medesimo domicilio ha Cristo stabi- partigiane. Resistenza e comunità contadina nell’Astigiano, Milano, Franco Angeli, 1994, lito per albergare indissociabilmente p. 168: Le conclusioni sono simili nel- l’unità, e la verità 1912 Rosolino Ciauri, Il senilismo e i dismorfismi sessuali, la loro inequivocabilità 2019 Dario Primo Triolo–Manuela Maria Lina Matta, Roma, L’Universelle, 1912, p. 24: attorno Diritto civile. Manuale breve, Milano, Key, a tali sindromi, unite indissociabil- 2019, p. 620: Ed infatti, mancherebbe mente, fanno corona delle sindromi il requisito della inequivocabilità del d’imprestito 1959 Salvatore Satta, Commentario al codice di procedura civile, termine, in quanto lo stesso non può Milano, Vallardi, 1959, p. 474: Di qui deri- essere individuato. = Deriv. di inequivocabile con –ità. va che se la contestazione del titolo è, indissociabilmente, contestazione del (N) infelicitante agg. Che causa diritto, tale contestazione dà luogo a infelicità. opposizione all’esecuzione 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e derisione, Mi- 1766 Antonio Genovesi, Della Diceosi­ na o sia Della filosofia del giusto e dell’one­ lano, Club degli editori, 1966, p. 522: non c’è nulla di più infero e di più, indis- sto, tomo I, Vercelli, Tip. Patria, 1779, p. 162: sociabilmente, celestiale della società Oh fiera catena d’infelici e d’infelici- 1990 ­GRADIT (in «R. Guidieri, “Voci da tanti 1835 Filippo Maria Renazzi, Com­ pendio degli elementi del dritto criminale, Babele”») 2018 Étienne Balibar, Gli uni­ versali: equivoci, derive e strategie dell’uni­ Napoli, Pasca, 1835, p. 9: In questa infe- versalismo, trad. it. di Fabrizio Grillenzoni, licitante posizione di tempi e di cose i Torino, Bollati Boringhieri, 2018, ed. digita- giudizi criminali o restarono del tutto le: conferisce alla nuova querelle sugli in non curanza, o vennero instituiti universali a cui partecipiamo il suo con forme nuove 1967 Riccardo Bac- carattere indissociabilmente filosofi- chelli, Rapporto segreto dall’inglese di mil­ co e politico. le parole, Milano, Mondadori, 1967, p. 72: = Deriv. di indissociabile con –mente. lega il soggetto a quella volontà ne- fasta e infelicitante d’esistere 1992 (N) inequivocabilità sot. f. L’es- Giovanna Querci, Pirandello: l’inconsisten­ sere inequivocabile. za dell’oggettività, Roma, Laterza, 1992, p. 1927 In «Rivista di diritto internaziona- 170: Chiunque è disposto ad ammet- le», XVIII (1927), p. 224: tali manifesta- tere ed anche ad accettare che nella zioni si accentuarono d’importanza vita vi sono fatti infelicitanti, dolorosi www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 192

2016 La filosofia come paideia. Contribu­ (N) inframateriale agg. Che va ti sul ruolo educativo degli studi filosofici, a oltre o prescinde la materia. cura di Ariberto Acerbi et alii, Roma, Arman- 1935 In «La ricerca psichica: luce e om- do, 2016, p. 85: quindi toglie ogni esca a bra», IV (1935), p. 408: partendo da uno illusioni infelicitanti. stato inframateriale (corpo eterico?) = Part. pres. di infelicitare. vicino ancora alla smaterializzazio- ne 1967 Giorgio Celli, Il parafossile, (N) infettivoro agg. Che si nutre Milano, Feltrinelli, 1967, p. 52: Li vedevo, di alimenti infetti. i feti nell’amnios, con la mia visibi- 1967 Carlo Villa, Deposito celeste, lità inframateriale 2003 Alessandro Torino, Einaudi, 1967, p. 97: e i muridi Truini, Federalismo e regionalismo in Italia forzano l’assedio delle polpette, e a e in Europa: centro e periferie a confronto. seconda della stagione, diventano in- Il processo autonomistico in Italia dall’Uni­ fettivori. tà ad oggi, Padova, CEDAM, 2003, p. 253: = Deriv. di infetto con –voro. ossia in tutti i settori inframateriali in cui l’intervento legislativo regionale (N) inforchettare v. tr. Infilzare potrebbe dare esca. = Deriv. di materiale con infra–. con la forchetta. 1831 Ilario Peschieri, Appendice di giun­ (N) infradentale (infra–dentale) te e correzioni al Dizionario parmigiano-i­ taliano, Parma, Stamperia Blanchon, 1831, agg. Situato sotto o tra i denti. s.v. inforzinar: Inforzinàr, Inforchettare 1834 Dizionario classico di medicina in­ terna ed esterna. Tomo XV, Venezia, Antonel- v. a. Prendere con forchetta 1966 li, 1834, p. 314: corrispondono ai denti Giuseppe Bonura, Il rapporto, Milano, Riz- ed agl’intervalli infra-dentali 1910 zoli, 1966, p. 178: e anche lei inforchettò Giulio De Alessandri, Studii sui pesci triasi­ il suo tocco prediletto 1997 Elisa ci della Lombardia, Pavia, Tip. Fusi, 1910, Bergamaschi Zari, Quelli che vanno, Mila- p. 40: L’osso dentale e l’infradentale no, La vita felice, 1997, p. 103: «Avessi- sono stretti 1967 Carlo Villa, Depo­ mo il grammofono!» gemette Fabio, sito celeste, Torino, Einaudi, 1967, p. 61: lo inforchettando un mucchietto di pasta percorro pazientemente per darmi un 2018 Piero Mariella, Malox for breakfast, contegno: spinale, orbitale, lacrimale, San Lazzaro di Savena, Giraldi, 2018, p. 112: glabella, lambda, basion, infradenta- Inforchetto le prime due penne, rigi- le e bregma 1991 Domenico Cara, Le randomele davanti agli occhi più in- Donne della poesia: oltre il femminile, Mila- curiosito che affamato. no, Laboratorio delle arti, 1991, p. 137: Se 2. Spostare per mezzo di un forco- quest’assillo di carie infradentale che ne. blandisce il bersaglio. 1961 Carlo Emilio Gadda, Verso la Cer­ = Deriv. di dentale con infra–. tosa, Milano, Ricciardi, 1961, p. 26: Un ricco, fumigante letame veniva in- (N) ingiacchettato agg. Che in- forchettato sui carri con il declino di dossa una giacca. settembre. 1920 Giovanni Papini, Stroncature, = Deriv. di forchetta con in– e –are. Firenze, Vallecchi, 1920, p. 289: Nelle www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 193

novelle c’è sempre un uomo d’età, forature, degli ingolfi e dei grippag- somigliante al novellatore, che ha gi che me lo aveva impedito 2016 sempre in bocca la dolce saggezza Giulio Perrotta et alii, Giusto processo e de­ dei disillusi e nel petto ingiacchettato penalizzazioni, Padova, Primiceri, 2016, pp. 69-70: secondo indicatori sociali quali un amore imparziale 1966 Arrigo Benedetti, L’esplosione, Milano, Mondado- la maggiore commissione di un reato ri, 1966, p. 24: quei giovani, per lo più e il conseguente ingolfo nelle carceri. = Retroformazione di ingolfare. bruni e ricciuti, ingiacchettati pur con il caldo 1994 Alessandro Gilioli, Forza Italia: la storia, gli uomini, i misteri, Mila- (N) inguastabile agg. Che non si no, Arnoldi, 1994, p. 14: forse avvertito può guastare. da qualcuno, si palesa in strada un 1590 Luis Lopez, Dell’instruttorio della conscienza, trad. it. di Camillo Camilli, Ve- ragazzone ingiacchettato 2015 Mas- nezia, de’ Franceschi, 1590, vol. I, p. 109: simo Fini, Una vita. Un libro per tutti. O per nessuno, Venezia, Marsilio, 2015, ed. digita- e tal figliuolo consentì poi un’altra le: con giovani afgani ingiacchettati e volta a tal voto, perchè pensò che ’l incravattati, viene voglia a me di im- Padre non lo potesse guastare, non bracciare il kalashnikov. perciò diventa inguastabile, ma si = Deriv. di giacchetta con in– e –ato. può guastare 1967 Massimo Fran- ciosa, L’arrischiata, Milano, Rizzoli, 1967, (N) ingolfo sost. m. Ingolfamento. p. 75: le aveva permesso, con un solo gesto – irripetibile, inguastabile – di 1600 Domenico Mora, Sopra l’innon­ datione del Tevere di Roma, della fortifica­ consolare quell’uomo 1970 Gio- tione di Castel S. Angelo, & del porto da vanni Fallani, in Dante Alighieri, Paradiso, farsi alla foce del Tevere, Roma, Facciotto, Firenze, D’Anna, 1970, p. 20: Aristotele 1600, p. 16: mostra [...] la cascata del ritenne che le sfere celesti fossero di ponte esser stata (finito l’ingolfo) per natura diversa da quella delle cose del il gran aperto ritrovato dipoi che co- mondo inferiore; per lui i cieli sono minciassero a calar l’acque 1927 formati di una sostanza eterna, ingua- In «Rivista del Club alpino italiano. Pubbli- stabile. cazione mensile», XIV (1927), p. 277 (GRL, = Deriv. di guastabile con in–. senza indicazione del fasc.): supponendo che nel formarsi di questa si abbia (N) inindovinabile agg. Che non un ingolfo che quadruplichi l’altezza si può indovinare, imprevedibile, in- 1949 Giancarlo Marinaldi, La morte è nelle concepibile. foibe, Bologna, Cappelli, 1949, p. 299: nelle 1745 Giovanni Gualberto De Soria, Del­ strade un ingolfo di masserizie, mac- la esistenza e degli attributi di Dio e della immaterialità ed immortalità dello spirito chine, mezzi di trasporto 1967 Ger- umano secondo la mera filosofia, Lucca, Be- mano Lombardi, La linea che si può vedere, nedini, 1745, p. 48: Il Peccato originale, Milano, Feltrinelli, 1967, p. 82: Si sentiva cagione de mali del genere umano è al il rumore dell’ingolfo d’aria nei tubi di là di tutta la Filosofia; egli è un fatto su, in alto 1988 Luigi Meneghello, Bau- inindovinabile 1828 Giacomo Filiasi, sète!, Milano, Rizzoli, 1988, p. 64: la serie Osservazioni sopra le vicende annuali atmo­ indiscutibilmente sovrumana delle sferiche di Venezia e paesi circonvicini, Ve- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 194

nezia, Tip. Andreola, 1828, p. 21: abbiamo strada, Napoli, Guida, 2004, p. 97: Si av- così una ragione di più per conoscere vicina a una macchina in attesa con quanto intralciata diventa la meteoro- un uomo discretamente vestito e due logia e direi quasi inindovinabile ne- donne eleganti e intolettate 2017 gli effetti 1933 In «La giustizia penale. Wanda Marasco, La compagnia delle ani­ Rivista critica settimanale di giurisprudenza, me finte, Vicenza, Pozza, 2017, ed. digita- dottrina e legislazione», XXXVIII (1933), p. le: Vincenzina comincia a prepararsi 171: con la mal celata soddisfazione di aiutata dalle sorelle e da due comari chi è capace d’indovinare l’inindovi- intolettate. nabile 1967 Raffaello Brignetti, Il gab­ = Deriv. di toletta con in– e –ato. biano azzurro, Torino, Einaudi, 1967, p. 131: Ha provocato, con sistema analogo a (N) intontolito agg. Intontito, quello che la aziona sulle onde, una stordito. nota inindovinabile 2018 Giovanni 1924 In «Nuova antologia», LIX (1924), Dozzini, E Baboucar guidava la fila, Roma, p. 32 (GRL, senza indicazione del fasc.): Minimum fax, 2018, ed. digitale: Quando portava i viaggiatori a rimbalzello, Cristiano Ronaldo fu colpito duro da intontoliti nel tintinnìo dei finestrini Payet, un mulatto tarchiato dalle ori- 1947 Paolo Monelli, Naja parla. Le parole gini inindovinabili, ci fu un’autentica della guerra e dei soldati esposte e illustrate con aneddoti, ricordi e considerazioni varie, sollevazione. a diletto dei reduci, a edificazione dei ­bor = Deriv. di indovinabile con in–. ghesi e ad erudizione dei filologi, Milano, Longanesi, 1947, p. 213: metteva in mano (N) insularico agg. Relativo ad al soldato intontolito bandierine e si- un’isola. garette 1967 Giuseppe Brunamontini, 1966 Gian Luigi Piccioli, Inorgaggio, Il cielo sulle tribune, Milano, Rizzoli, 1967, Milano, Mondadori, 1966, p. 114: emerge- p. 105: nel frattempo vatti a dare una rebbero d’impeto per tutto il camerun rinfrescata sotto l’acqua, che sembri i suoni insularici. mezzo intontolito av. 1977 Giuseppe = Deriv. di insulare con –ico. Dessì, Come un tiepido vento, Palermo, Sel- lerio, 1989, p. 134: I viaggiatori seduti (N) intolettato agg. Molto curato accanto a me, dopo avere sfogliato i nell’aspetto. rotocalchi e tentato invano di leggerli, 1935 In «Nuova antologia», LXX se ne stavano con le mani sulle ginoc- (1935), p. 463: Quel pomeriggio dome- chia con un’aria intontolita. nicale delle due vecchie alla finestra, = Deriv. di tonto con in–, –olo e –ito. «intolettate» a quel modo 1952 Giuseppe Palomba, Cicli storici e cicli eco­ (N) intrapiantabile agg. Che non nomici, Napoli, Giannini, 1952, p. 172: non si può trapiantare, inamovibile. è, nella osservazione keynesiana, che 1935 In «La clinica pediatrica», XVII uno scheletro orribilmente intolettato (1935), p. 841: L’A. porta a conoscenza a festa 1967 Laura Di Falco, Le tre di aver trovato uno streptococco in- mogli, Milano, Rizzoli, 1967, p. 408: un an- trapiantabile nell’emocoltura di una dirivieni di dame intolettate 2004 bambina di 9 anni av. 1945 Ada Vincenzo Leone, Gioco d’amore. Poesie di Negri, Prose, a cura di Bianca Scalfi e Egidio www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 195

Bianchetti, Milano, Mondadori, 1954, p. 325: inzotichiti nella negligenza di ogni Fra tutte quelle antiche cose apparte- dottrina 1967 Maria Giacobbe, Il mare, nenti al suolo, appariva anch’ella par- Firenze, Vallecchi, 1967, p. 104: in modo te intrapiantabile del luogo 1967 che non tornassimo a scuola trop- Piero Chiara, Il balordo, Milano, Mondadori, po inzotichiti dopo l’esame 1999 1967, p. 111: stropicciava i piedi quasi ­GRADIT (senza data). volesse farli entrare nel terreno per = Deriv. di inzotichire con –ito. radicarvisi e diventare intrapiantabile. 2. Non riproducibile. (N) inzucche sost. f. Gioco infan- 1990 La chiesa di Venezia tra Riforma tile. protestante e Riforma cattolica, a cura di 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e de­ Giuseppe Gullino, Venezia, Studium catto- risione, Milano, Mondadori, 1966, p. 129: lico veneziano, 1990, p. 41: Irrecepibile, Non ero un dilettante, il gioco lo co- per Venezia, il modello Milano, intra- noscevo, quello e molti altri: i ritti, il piantabile 2017 Paolo Grossi, L’ordine quadrato, l’inzucche, la palmata; mi giuridico medievale, Bari–Roma, Laterza, bastavano pochi minuti per valutare i 2017, ed. digitale: Anche in questo caso giocatori. noi bandiremo il termine italiano = Etim. incerta; forse connesso con inzuc­ ‘legge’ eccessivamente evocativo di care. intrapiantabili soluzioni. = Deriv. di trapiantabile con in–. (N) iperacuità sost. f. Elevato gra- do di acutezza visiva o mentale. (N) invornire v. tr. Stordire. 1885 In «Bollettino delle cliniche», II 1967 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Mi- (1885), p. 382 (GRL, senza indicazione del lano, Rizzoli, 1966, p. 96: s’era buscato fasc.): Si è sostenuto, fondandosi su al- una manganellata tra capo e collo, che cuni fatti, ch’essi, al contrario, fosse- l’aveva mezzo invornito. ro suscettibili di determinare talvolta 2. v. intr. pron. Stordirsi. una specie d’iperacuità intellettuale 2014 Davide Bacchilega, I romagnoli 1923 In «Luce e ombra. Rivista mensile ammazzano al mercoledì, Torino, Las Vegas, illustrata di scienze spiritualistiche», XXIII 2014, ed. digitale: La gente si invornisce (1923), p. 327 (GRL, senza indicazione del solo per il fatto di stare tutta ammas- fasc.): presentano incerto valore teo- sata assieme. rico, potendosi ridurre a fenomeni di = Dal romagnolo invurnì (cfr. Ercolani, iperacuità visiva 1967 Sandro De Feo, s.v.). I cattivi pensieri, Milano, Garzanti, 1967, p. 309: specialmente nello stato di ipe- (N) inzotichito agg. Che ha modi racuità e iperlucidità che da qualche da zotico. tempo lo affliggeva 1993 Paolo Apo- av. 1571 Andrea Calmo, Il Travaglia, a lito, Figure dell’individualità nella Francia cura di Piermario Vescovo, Padova, Anteno- tra Otto e Novecento, Genova, Marietti, 1993, re, 1994, p. 103: Mi vuoi forse confon- p. 186: La rappresentazione dell’artista dere, pecorone inzotichito? 1843 «malato» in quanto vittima dell’ipe- In «Giornale dell’i.r. Istituto lombardo di racuità delle sue sensazioni si ritrova scienze, lettere ed arti», VII (1843), p. 223: in vari testi dell’epoca considerata www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 196

2018 Hervé Clerc, A Dio per la parete nord, 1916 In «Redia. Giornale di zoologia», trad. it. di Francesco Bergamasco, Milano, XI (1916), p. 2017: Nel campo del po- Adelphi, 2018, ed. digitale: I momenti di limorfismo ipertelico di adattamento iperacuità si susseguono a un ritmo ciò è comune. […] si può affermare incalzante. Iperacuità dell’occhio, ad es. che tutti i caratteri ipertelici dell’orecchio, del pensiero. mascolini, nei casi di dimorfismo ses- = Deriv. di acuità con iper–. suale, rappresentano una condizione posterica 1947 Vittorio Calestani, Na­ (N) iperatmosferico agg. Relativo tura in maschera. Mimetismo e appariscenza allo spazio che è al di sopra dell’at- negli animali e nelle piante, Milano, Garzan- ti, 1947, p. 455: dovremo dire ipertelico mosfera. il pavone, che ha una coda enorme che 1967 Riccardo Bacchelli, Rapporto se­ greto dall’inglese di mille parole, Milano, non serve a nulla per volare 1967 Giorgio Celli, Il parafossile, Milano, Feltri- Mondadori, 1967, p. 167: Aria è un termi- nelli, 1967. p. 115: cervi volanti, anima- ne privo di senso nello spazio iperat- li ipertelici! 1990 In «Bollettino del mosferico. Museo civico di storia naturale di Verona», = Deriv. di atmosferico con iper-. XVII (1990), p. 254 (GRL, senza indicazione del fasc.): Comprende una sola specie (N) iperlucidità sost. f. Elevato caucasica caratterizzata dal capo dei grado di lucidità. maschi leggermente ipertelico. 1894 Cesare Lombroso, L’uomo di ge­ = Deriv. di *telico (a sua volta dal conf. nio in rapporto alla psichiatria, alla storia telo– ‘relativo all’accrescimento’ con –ico) ed all’estetica, Torino, Bocca, 1894, p. 713: con iper–. Iperlucidità nei genii 1940 Francesco Orestano, Celebrazioni, vol. I, Milano, F.lli (N) ipocaratteriale agg. Che di- Bocca, 1940, p. 189: quanto più è razio- mostra scarso carattere. cinante in una iperlucidità esasperata, 1966 Gian Luigi Piccioli, Inorgaggio, abbagliante, ma irreale 1967 Sandro Milano, Mondadori, 1966, p. 48: deve in- De Feo, I cattivi pensieri, Milano, Garzanti, dicare l’essenza delle caratteristiche 1967, p. 309: specialmente nello stato di del dipendente, volitivo tenace ipoca- iperacuità e iperlucidità che da qual- ratteriale eccetera. = Deriv. di caratteriale con ipo–. che tempo lo affliggeva 2017 Car- melo Meazza, L’evento esposto come evento d’eccezione, Roma, Inschibboleth, 2017, p. (N) ipodermicamente avv. Per via 195: Con un’attitudine come questa, ipodermica. con questa specie di iperlucidità, nes- 1869 Fernando Franzolini, Tetano trau­ matico in bambina guarito colla fava del suna dimostrazione sarebbe in grado Calabar, Padova, Stab. Prosperini, 1869, p. di mostrare ciò che si indica. 19: Di questa quantità 122 goccie (tre = Deriv. di lucidità con iper–. grammi e sessantasei centigrammi) le furono introdotte ipodermicamente (N) ipertelico agg. Relativo ad 1901 In «Il policlinico. Sezione medica», uno sviluppo eccessivo di alcuni or- IX (1901), p. 34 (GRL, senza indicazione del gani in un animale. fasc.): La soluzione gelatinosa iniet- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 197

tata ipodermicamente non si assor- fettamente la parte che gli è venuta a be apprezzabilmente nella prima ora mancare; ma si può assistere, si può 1966 Leonida Repaci, Il caso Amari, Mila- assistere, rispetto alla forma, ad una no, Rizzoli, 1966, p. 188: mediante il po- isomorfosi 1967 Carlo Villa, Deposi­ tente agente del sangue ch’egli aveva to celeste, Torino, Einaudi, 1967, p. 33: con scoperto e iniettava ipodermicamente coppie appassionate dietro a problemi 1985 Alfredo Montanari, L’eterno presente, un po’ torti; isomorfosi e trasposizio- Milano, Nuovi autori, 1985, p. 285: Se la ne emotiva 2013 Luciano Canfora, La dose del barbiturico fosse stata limi- trappola: il vero volto del maggioritario, tata a sei compresse, dopo tre ore e a Palermo, Sellerio, 2013, ed. digitale: l’ap- seguito dei reagenti ipodermicamente parizione di una vera destra anti-an- iniettati, avrebbe dovuto entrare nella tifascista («Forza Italia» e sue varie fase di ripresa 2018 Diseguaglianze isomorfosi). = Deriv. di isomorfo con –osi. e crisi della fiducia. Dritto, politica e demo­ crazia nella società contemporanea, a cura di Lucio d’Alessandro e Arianna Montanari, (N) jeannette sost. f. inv. Ferma- Milano, Franco Angeli, 2018, p. 108: tende glio per capelli. effettivamente a colpire ipodermica- 1967 Fabio Carpi, La digestione artifi­ mente un pubblico in apprendimento. ciale, Milano, Mondadori, 1967, p. 84: Sfila = Deriv. di ipodermico con –mente. dai capelli la jeannette amaranto, la tende al massimo della sua elasticità, (N) irritrovato agg. Non ritrova- v’intreccia le dita senza visibile ner- to, perduto. vosismo. 1967 Nino Amadori, Il mantello rosso, = Voce fr., propr. ‘tipo di gioiello da don- na’. Milano, Rizzoli, 1967, p. 136: il suo amore vero, spirituale, era quell’Elisa irritro- (N) journal sost. m. inv. Diario vata 1972 Paolo Prestigiacomo, in Paro­ la plurale. Sessantaquattro poeti italiani fra personale. due secoli, a cura di Giancarlo Alfano et alii, 1960 Carlo Izzo, Le più belle pagine Roma, Sossella, 2005, p. 238: ricercando della letteratura nord–americana, Milano, un impossibile dato irritrovato 1995 Nuova Accademia, 1960, p. 278: Nato a Riccardo Vaccaro, Caruso, Napoli, Edizioni Concord, di madre originariamen- scientifiche italiane, 1995, p. 97:si torce ir- te scozzese, e di padre i cui antena- ritrovato in questa diversità. ti francesi provenivano dalla città di = Deriv. di ritrovato con in–. Tour (da cui forse il nome di Thore- au), Henry David cominciò a tenere (N) isomorfosi sost. f. Creazione un Journal sin dall’età di diciassette di una forma identica ad un’altra. anni 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e 1920 In «Bollettino dei Musei di zoolo- derisione, Milano, Mondadori, 1966, p. 516: gia e anatomia comparata della R. Università C’erano l’ultima NRF, il passaporto, di Torino», XXXV (1920), p. 2 (GRL, senza una grammatica russa e il suo journal indicazione del fasc.): l’organismo tende dove non mi fece mai ficcare il naso a ripararsi morfologicamente, non si 1969 Italo Calvino, Lettere 1940–1985, implica, che debba riprodurre per- Milano, Mondadori, 2000, p. 1036: Rias- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 198

sumerò il mio journal d’un lettore in tro testi narrativi 2002 Scritture di questo modo 2002 Scritture di desi­ desiderio e di ricordo. Autobiografie, diari, derio e di ricordo. Autobiografie, diari, me­ memorie tra Settecento e Novecento, a cura morie tra Settecento e Novecento, a cura di di Maria Luisa Betri e Daniela Maldini Chia- Maria Luisa Betri e Daniela Maldini Chia- rito, Milano, Franco Angeli, 2002, p. 112: rito, Milano, Franco Angeli, 2002, p. 127: Lejeune ha affermato che, essendo il Ad un’unica amica, Josephine Vieus- journal intime una pratica di scrittura seux, si richiama Junie: con lei si con- nuova per le donne, Lucile apparter- fida […]. Un segno infallibile della rebbe «à la première génération d’in- reciprocità è dato dal fatto che l’una timistes», e il suo diario sarebbe un fa leggere all’altra il proprio journal archetipo, un «journal fondateur» al 2005 Serena Baiesi, Pioniere in Australia. femminile 2015 Giuseppe M. Croce, Diari, lettere e memoriali del periodo colo­ in Vincenzo Tizzani, Effemeridi Romane, niale, 1770-1850, Napoli, Liguori, 2005, p. vol. I, 1828-1860, Roma, Gangemi, 2015, 115: All’interno della vasta categoria p. CDXXXV: Né cronaca esteriore, né letteraria dell’autobiografia, si posso- journal intime, lo si è ricordato, le Ef­ no individuare molte forme ibride o femeridi Romane non consentono di intermedie, come ad esempio il dia- dedicarsi all’esercizio appassionante, rio, il journal oppure il memoriale, le ma forse pericoloso per lo storico, cui forme, pur appartenendo al genere dell’introspezione psicologica retro- autobiografico, si distinguono tra loro spettiva. Della sua vita intima Tizzani sul piano formale e concettuale. dice in fondo ben poco. 2. journal intime loc. sost. m. inv. = Voce fr. ‘id.’. Diario personale. 1962 In «Rassegna storica del Risorgi- (N) kartoffel sost. f. inv. (o pl. mento», XLIX (1962), p. 262 (GRL, senza kartoffeln), spec. con l’iniziale maiu- indicazione del fasc.): Ed infatti nell’Em­ scola. Patata. pire libéral, dal sottotitolo études, 1798 Christoph Wilhelm Hufeland, récits et souvenirs, si fa sovente al- L’arte di prolungare la vita umana, tomo II, lusione ad un Journal intime. Que- Parte Pratica, trad. it. di Luigi Careno, Pavia, sto Journal non doveva essere stato Eredi di Galeazzi, 1798, p. 121: In ispecie distrutto poichè su di esso la moglie poi alla sera non v’è alimento più no- di Emile scrisse un volume sulla civo per un ragazzo, quanto la carne, giovinezza del marito 1999 Stefa- le uova toste, le droghe, ed altre cose no Calabrese, L’idea di letteratura in Italia, flatuose, come purele Kartoffeln, che Milano, Bruno Mondadori, 1999, p. 207: vi operano gagliardamente, tanto più Pochi scrittori del Novecento hanno poi se questo si fa poco prima di an- dato, come Pasolini (1922–1975), la dare a letto 1917 In «Bollettino quindi- sensazione di immergersi nella lette- cinale della Società degli agricoltori italiani», ratura sino a farne, per così dire, una XXII (1917), p. 45 (GRL, senza indicazione forma di accanimento terapeutico: i del fasc.): Durante la guerra la Germa- «quaderni rossi» su cui, tra il 1946 e nia confeziona il così detto: «Pane il 1949 stese un journal intime e che, Kappa»: il pane con kartoffel, ossia in seguito, alimentarono almeno quat- pane preparato con farina di grano e www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 199

di patate 1967 Silvano Ceccherini, Lo “maccheroni”, o che i tedeschi ven- specchio nell’ascensore, Milano, Rizzoli, gano bollati come “mangia crauti” o 1967, p. 41: Questi tedeschi di robusto “kartoffeln”, soprannomi la cui va- appetito, abituati ai crauti e alle kar- lenza è ingiuriosa 2001 Franco Fer- toffeln, asciugano i piatti 2012 Al- rarotti, La società e l’utopia. Torino, Ivrea, berto Arbasino, Pensieri selvaggi a Buenos Roma e altrove, Roma, Donzelli, 2001, p. Aires, Milano, Adelphi, 2013, ed. digitale: 12: I libri, invece, se opportunamente senza cenni alle conseguenze dell’ar- memorizzati, possono servire persi- rivo e ricezione delle Kartoffeln nella no alla sopravvivenza, come accadde Germania affamata di Madre Corag- a Cesare Pavese e a me quando […] gio. incontrammo una colonna di solda- 2. sost. m. Tipo di batterio. ti tedeschi e ci mettemmo a recitare 1892 Cesare Lombroso, Trattato profi­ in tedesco i versi del sommo Goethe lattico e clinico della pellagra, Torino, F.lli […]. Si trattava del Chorus Mysti­ Bocca, 1892, pp. 41–42: Sterilizzando in- cus alla fine del Faust: un testo non fatti due volte la polenta per mezz’ora propriamente nazista, ma in grado di a 2 atmosfere nell’autoclave, e poi la- farci passare indenni fra i Kartoffeln sciandola nel termostato (a 37°), alla della Wehrmacht 2016 Max Hasting, 3ª giornata si aveva ancora lo svilup- Armageddon. La battaglia per la Germania, po del Kartoffel […]. L’azione della 1944–1945, trad. it. di Alessio Catania, Vi- polenta infetta dal Kartoffel studia- cenza, Neri Pozza, 2016, ed. digitale: Se ne rono in 4 cani, che nutrirono esclusi- stanno a testa bassa senza mai alzare vamente da 25 sino a 40 giorni con lo sguardo. Pensano che, a stare ran- culture fresche di Kartoffel in maiz. nicchiati a quel modo, i kartoffeln non 3. Nomignolo spregiativo affibbia- li possono vedere. Si fanno ammazza- to a tedeschi o austriaci. re senza neanche sparare un colpo. 1916 In «L’asino. Settimanale illustra- = Voce ted., propr. ‘patata’. to», XXV (1916), p. 11 (GRL, senza indi- Osservazioni: riguardo all’accezione 2, si cazione del fasc.): Si dice che Madama segnala che già in «Gazzetta degli ospitali. Zita sia bella, colta, intelligente molto Officiale per la pubblicazione degli atti del Consiglio degli Istituti ospitalieri di Milano», più del marito, e lo si capisce trattan- 10 agosto 1890, p. 508, si trova un kartoffel dosi di un’italiana in confronto di un bacillum, che corrisponderebbe al bacillus kartoffel austriaco 1964 In «Sipario», maidis (questa è forse stata la fonte di Lom- XXXV (1964), p. 39 (GRL, senza indicazio- broso). Inoltre, in «Riforma medica. Gior- ne del fasc.): Lopez – Avete mica visto nale internazionale quotidiano di medicina, Hermann? Magnasega – Desolato... chirurgia, farmacia, veterinaria e scienze af- fini», VIII (1892), p. 630, si parla di un ba­ non è ancora dei nostri stasera. Lopez cillus maidis chiamato dai tedeschi kartoffel – Guarda un po’... ’sto stronzo d’un per la tendenza ad attaccare le patate; qui la kartoffel, sempre da solo se la squa- formulazione è praticamente identica a quella glia... 1992 I modi della cultura. Ma­ di Lombroso. nuale di etnologia, a cura di Italo Signorini, Roma, NIS, 1992, p. 13: Non possiamo (E) (R) kauri (cauri, kaurie, d’altra parte noi italiani dimenticarci kowrie) sost. m. inv. Tipo di pino neo­ di essere chiamati in tutto il mondo zelandese. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 200

1865 Bernhard Aloys von Wüllers- 2. sost. f. (meno com. m.) inv. torf-Urbair, Viaggio intorno al globo della Gomma ricavata dal pino omonimo. fregatta austriaca Novara negli anni 1857, 1867 In «Bollettino consolare», otto- 1858, 1859, trad. it. anonima, vol. III, Vien- bre 1867, p. 32: La gomma Kauri serve na, Tip. di Corte e di Stato, 1865, p. 122: principalmente per fare vernice, aven- Uno dei più profittevoli alberi delle do quasi le stesse qualità della coppa- selve vergini della Nuova Selandia le 1875 Augusto Vierthaler–Giuseppe è la Dammara australis, che dicono Carlo Bottura, Trattato completo di merciolo­ Pino-Cauri. […] La ragia del Cau- gia tecnica. Colle applicazioni al commercio, ri […] bisogna scavarla di sotterra, alla farmacia, alla materia medica, tossico­ dove talvolta è ad una profondità di logia, alle arti, industrie, alla economia do­ mestica, ecc., vol. I, Torino, UTET, 1875, pp. più piedi 1866 In «Il giro del mon- 364-365: COPALE KAURI – Resina do. Giornale di viaggi, geografia e costumi», Kaurie (Kowrie) dalla Dammara au­ III (1866), 5, p. 91: Arditi coloni hanno stralis, Lamb. (Yellow pine e D. ova­ scelto questa pittoresca contrada per ta, Moore) (Conifere), alberi de’ quali stabilirvi seghe, profittando delle fo- il primo cresce nella Nuova Zelanda, reste che producono in abbondanza il l’altro nella Nuova Caledonia. […] La gigantesco pino Kauri (dammara au­ densità del Kauri zelandico è = 1,109, stralis) […]. Con ragione vien detto quello della N. Caledonia = 1,115. che l’abete Kauri è il re delle foreste Tutte le Kauri hanno odore intenso e della Nuova Zelanda […] le foreste gradevole sapore 1909 In «L’operaio di Kauri sono una fonte di ricchezze meccanico. Periodico illustrato, quindicinale per gli emigranti europei […] la resi- per gli operai, industriali e studiosi di mecca- na del Kauri è articolo di commercio nica», V (1909), p. 237 (GRL, senza indica- molto ricercato. […] Il Kauri non cre- zione del fasc.): Si può anche ricorrere sce isolato, ma vive a gruppi, e in luo- ai cosidetti smalti liquidi, i quali si ghi sicuri dal vento 1913 ­GRADIT ottengono disciogliendo in solventi (senza fonte) 1966 Mario Soldati, La volatili la copale, la gomma kauri, la busta arancione, Milano, Mondadori, 1966, colofonia, ecc. 1913 ­GRADIT (senza p. 325: Vedo, dalla porta della finestra fonte) 1933 In «Mediterranea. Rivista aperta, il prato che scende dolcemen- mensile di cultura e di problemi isolani», VII (1933), p. 17 (GRL, senza indicazione del te convesso verso il mare, tra gli altis- fasc.): una gomma fossile, originaria simi pini kauri, le palme e i cespugli della Nuova Zelanda, il Kauri 2008 di felci giganti 2018 Annie Proulx, Marco Agliata, La direzione dei lavori, San- Pelle di corteccia, trad. it. di Silvia Pare- tarcangelo di Romagna, Maggioli, 2008, p. schi, Milano, Mondadori, 2018, ed. digitale: 879: Linòleum – Materiale di rivesti- li guidò sul terreno disboscato fino a mento elastico e impermeabile con un posto difficile da raggiungere, un una buona resistenza all’abrasione, enorme ceppo di kauri circondato da superficie liscia realizzato per - pres schegge e dalle grandi braccia pallide sione di una miscela di vari compo- dei suoi rami mozzati. […] Non vo- nenti (linossina, colofonia, gomma leva tagliare i kauri, diceva che erano cauri, farina di sughero o di legno, alberi di potere. cariche minerali e coloranti). www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 201

= «Voce maori» (GRADIT).­ dadori, 1967, p. 190: C’è ancora il Ku– Osservazioni: il GRADIT­ lemmatizza Klux–Klan, che uccide Kennedy con cauri e segnala la sola variante kauri. una perfezione di cronometro, in una kaurie → kauri vettura scoperta 2008 Le relazioni tra Stati Uniti e Italia nel periodo di Roma capitale, a cura di Daniele Fiorentino e Mat- kowrie → kauri teo Sanfilippo, Roma, Gangemi, 2008, p. 92: Un famoso ministro protestante mise (E) (R) ku klux klan (ku–klux– in guardia nel 1868 che “il gesuita è klan, ku–klux klan) loc. sost. m. il padrone della Grande Metropoli”e (meno com. f.) inv., con le iniziali “Harper’s Weekly” asserì che “in maiuscole. Nome di un’associazione questo momento il partito democra- segreta statunitense, nazionalistica e tico dipende dai sentimenti alla Ku razzista, caratterizzata da metodi vio- Klux Klan negli stati settentrionali e lenti e illegali. meridionali e dal voto cattolico roma- 1891 In «Biblioteca di scienze politiche. Scelta collezione delle più importanti opere no” 2017 David Cay Johnston, Donald italiane e straniere di scienze politiche», IX Trump, trad. it. di Emilia Benghi et alii, Tori- (1891), p. CCVII (GRL, senza indicazione no, Einaudi, 2017, ed. digitale: Ha rifiutato del fasc.): E finalmente giova conside- gli inviti a ripudiare il suo sostegno al rare l’accusa di coloro che alla Co- giornale del Ku–Klux Klan (nel cor- stituzione federale americana attri- so di un’intervista televisiva andata buiscono la guerra civile per il man- in onda su tutto il territorio nazionale tenimento della schiavitù, i governi a pochi giorni dalle elezioni ha affer- militari, le intemperanze dei carpet mato di non sapere chi o cosa fosse il baggers, gli oltraggi di Ku Klux Klan, Ku–Klux Klan). le prepotenze dei negri diventati d’un = Voce ingl. ‘id.’, «di orig[ine] sconosciu- tratto elettori, e persino il linciaggio ta» (­GRADIT). 1917 ­GRADIT (senza fonte) 1921 In «La lettura», XXI (1921), p. 828: Il lamen- (N) lavasesso sost. m. Bidet. to del giornalista è causato dal conti- 1944 Filippo Tommaso Marinetti, Vene­ nuo allargarsi della Ku–Klux–Klan i zianella e studentaccio, Milano, Mondadori, cui quadri segnalano una crescita di 2013, ed. digitale: Urge nettarsi i corpi cinquemila nuovi soci ogni settima- avvinazzati e ci perdiamo subito nel na! 1924 Roberto Michels, Lavoro e vocabolario fra un “bidet” che ricorda razza, Milano, Vallardi, 1924, p. 184: Intan- il “baudet” francese da sostituire con to sorgeva contro di essi un potente “dopolavoro” tanto volgare che è pre- gruppo di associazioni segrete di cui feribile covare un “lavasesso” parola la più temibile era la Ku–Klux–Klan. creata dalla sincerità futurista 1966 La Ku–Klux–Klan è un’organizza- Giuseppe Berto, La cosa buffa, Milano, Riz- zione patriottica segreta, nata nella zoli, 1966, 320: Ora non sapeva più che parte meridionale degli Stati Uniti nel fare per offrire ai propri pensieri oc- dopo guerra del 1865 1967 France- cupazione più degna e meno fastidio- sco Leonetti, Tappeto volante, Milano, Mon- sa del primitivo lavasesso metallico www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 202

che invero preponderava nella came- 2. loja do povo loc. sost. f. inv. ra. Spaccio pubblico. = Comp. di lava– e sesso. 1988 In «Panorama», XXVII (1988), p. 92 (GRL, senza indicazione del fasc.): Le (N) lesbicoide agg. Che manifesta file chilometriche davanti alle «lojas tendenze lesbiche. do povo», gli spacci governativi 1967 Massimo Franciosa, L’arrischia­ 2006 Giordano Sivini, La resistenza dei ta, Milano, Rizzoli, 1967, p. 94: L’appa- vinti, percorsi nell’Africa contadina, Milano, rizione nell’ovale dell’Italia turrita, Feltrinelli, 2006, p. 156: C’è la rete, suf- dal profilo marziale e lesbicoide, la ficientemente estesa e capillare, delle distrasse 2014a Irvine Welsh, La vita lojas do povo, gli spacci popolari. sessuale delle gemelle siamesi, trad. it. di = Voce port. ‘id.’. Massimo Bocchiola, Parma, Guanda, 2014, ed. digitale: Ho di fronte un’ispanica in (N) luccata sost. f. Grido. divisa, tappa e lesbicoide 2014b 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Mi- In www.lastampa.it, 1° luglio 2014: Di pri- lano, Rizzoli, 1966, p. 51: Do una voce a mo acchitto uno sprovveduto pensa Marcello e lui s’affaccia, guarda giù di essere al cospetto di una situazione richiude la finestra. Aspetto aspetto: lesbicoide 2016 In www.repubblica.it, non si vede più. Do un’altra luccata. 24 ottobre 2016: Vestivo da maschiaccio = Voce marchigiana (cfr. Giovanni Cro- ma non avevo atteggiamenti lesbicoi- cioni, La gente marchigiana nelle sue tradi­ di. zioni, Milano, Corticelli, 1955, p. 79: «L’al- 2. sost. f. Donna che mostra ten- luccata (detta anche luccata, uccata, luccarec- cia secondo i paesi: […] cioè urlo)»). denze lesbiche. 2009 Roberto Amati, Il vaso di coccio, (N) luftwaffe sost. f. inv., con l’i- Roma, Sovera, 2009, p. 130: Una coppia niziale maiuscola. Forza aerea della di lesbiche o di lesbicoidi oppure, Germania nazista. semplicemente due colleghe di lavoro 1941 In «Cronache della guerra: periodi- vestite da uomo. co settimanale», III (1941), p. 519: Metten- = Deriv. di lesbica con –oide. do largamente a profitto l’esperienza (N) loja sost. f. inv. (o pl. lojas). acquisita a Creta, la Luftwaffe ha ef- Spaccio, negozio, rivendita. fettuato vasti trasporti di truppe e di materiali 1966 Arrigo Benedetti, L’e­ 1967 Fabio Carpi, La digestione artifi­ splosione, Milano, Mondadori, 1966, p. 46: ciale, Milano, Mondadori, 1967, p. 175: In- sieme avevano acquistato con gli altri Allusero alla Luftwaffe, ai Messer- pochi semplici arredi della loro (sua) schmitt, agli Stukas 1998 Philip Roth, casa in una loja giapponese dell’ave- Pastorale americana, trad. it. di Vincenzo Mantovani, Torino, Einaudi, 2013, p. 8: nida San Joao 2012 Damiano Galli- in naro, Oltre il Turismo. Scenari di mutamento un giorno diverso dal triste, tristissi- nell’Arcipelago di Capo Verde, s.l., Narcis- mo giorno del 1943 in cui cinquan- sus, 2014, p. 111: Il turista dell’Est è, totto fortezze volanti furono abbattu- quindi, considerato anche dai vendi- te dai caccia della Luftwaffe 2001 tori delle lojas un turista non “ricco”. Arrigo Petacco, L’armata nel deserto, Mila- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 203

no, Mondadori, 2010, ed. digitale: Era ac- suo Judgment of Paris (1635) ampli- caduto circa due anni prima, quando ficava le tinte chiare e, nelle parti più ancora divampava la “battaglia d’In- lumose del quadro, sistemava le figu- ghilterra” e la Luftwaffe sottoponeva re delle tre dee, come se fossero corpi Londra a pesanti bombardamenti not- raggianti. turni e diurni 2017 Il dossier Hitler. La 2. Illustre, insigne, eccellente. biografia segreta del Führer ordinata da Sta­ 1835 Biografia degli italiani illustri nel­ lin, a cura di Henrik Eberle e Matthias Uhl, le scienze, lettere ed arti del secolo XVIII, e trad. it. di Andrea Casalegno, Torino, UTET, dei contemporanei, a cura di Emilio De Ti- 2017, ed. digitale: La Luftwaffe dovreb- paldo, vol. II, Venezia, Tip. Alvisopoli, 1835 be diventare rossa di vergogna per il p. 405: Saggia dunque e generosa fu la fatto che gli aeroplani del nemico si lega che in quel tempo strinsero nel possano muovere sopra la Germania come a casa propria! Piemonte alcuni dei più felici inge- = Voce ted., propr. ‘arma dell’aria’. gni, onde la lingua italiana non im- barbarisse affatto; e fra questi felici (N) lumoso agg. Che emana luce, ingegni guidati dai lumosi esempi del luminoso. Botta, del Napione, del Caluso, del 1660(<) Nathanael Duez, Dittionario Balbo, ebbe seggio distinto il Grassi italiano, et francese. Dictionnaire italien et 1930(?) Pasquale Pensa, Sintesi di storia françois, bien curieusement reveu, corrigè, universale nelle manifestazioni del pensiero & augmentè, pt. I, Venezia, Milochi, 1660, e nello svolgimento dell’azione. Dalle tene­ s.v.: *Lumoso, lumineux 1864 Adol- bre della preistoria allo splendore di Roma, phe Ganot, Lezioni di fisica sperimentale per uso delle persone estranee alle scienze ma­ Napoli, Guida, 1930(?) (cfr. SBN), p. 292: tematiche, degli alunni delle scuole di belle e destatosi nei romani l’amore delle lettere, delle direttrici delle case di educa­ cose belle, si slanciarono con tutte zione e delle fanciulle che frequentano i più rinomati istituti, trad. it. di Filippo Canini, le forze dell’ingegno sulla nuova lu- Roma, L’incisore, 1864, p. 292: Importa mosa via che loro si apriva davanti poi assai di osservare che per la di- 1964 Tuttitalia. Enciclopedia dell’Italia vergenza dei raggi lumosi, l’intensità antica e moderna, Firenze, Sansoni, 1964, p. della luce scema a misura che la sua 226 (cfr. GRL): e questo vale per altri distanza aumenta 1890 In «Nuova che concorsero a quel rinnovamento antologia», CXII (1890), 13, p. 110: baciò fiorentino, il lumoso veneteggiante rapidamente Eugenia e si affrettò a Passignano. dirle: – Guarda! – additando un va- 3. sost. m. Fanale. pore che in quel momento traversava, 1967 Carlo Villa, Deposito celeste, To- impennacchiato di fumo, la tremo- rino, Einaudi, 1967, p. 37: Da ragazzi co- lante stria lumosa del mare 2004 struivamo autovetture con le scatole Lucia R. Ronchi–Claudio Oleari–Silvia Riz- zo, La ricerca d’avanguardia vista dall’AIC vuote, chiamandone le singole par- nel terzo millennio, vol. III, Arte, paesaggio, ti: ruglia, lumoso, demicuda, in una colorimetria, visione, Firenze, Fondazione idea­le catena di montaggio. Giorgio Ronchi, 2004, p. 90: Rubens, nel = Deriv. di lume con –oso. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 204

(N) lumpenproletario (lunpen­ Park, trad. it. di Pier Francesco Paolini, Mila- proletario) sost. m. Uomo apparte- no, Mondadori, 2014, ed. digitale: Dannata nente al sottoproletariato. etichetta “lumpenproletaria”! 2005 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e de­ Antonio Faeti, Sul limitare, Milano, Baldini risione, Milano, Mondadori, 1966, p. 570: Castoldi Dalai, 2005, p. 40: insomma, la Ora i suoi lunpenproletarî non gioca- versione aristocratico-provocatoria no più né a scopa né a toppa, si sono del vecchio cinema lumpenproletario rizzati, e tutti vestiti di cenci e storti, per quinte visioni 2010 In www.repub­ sbilenchi come al solito, lui li mette e blica.it, 26 maggio 2010: un paese le cui li dipinge in croce 1970 Vladan De- dirigenze religiose, imprenditoriali e snica, Le primavere di Ivan Galeb, trad. it. di intellettuali sono al puro meretricio e Giovanni Bensi e Luca Vaglio, Roma, Elliot, la cui componente lunpenproletaria si 2017, ed. digitale: Tuttavia, per me fra il dedica solo alla coca e al calcio. proletario e il lumpenproletario la dif- = Comp. del ted. lumpen e proletariato, ferenza più o meno sta nel fatto che sul modello di lumpenproletario; la variante quest’ultimo non ne fa una particola- lunpenproletariato è frutto di errore. re questione 1978 Stan Steiner, Uomo bianco scomparirai, trad. it. di Massimo Gia- lunpenproletario → lumpenpro- cometti, Milano, Jaca Book, 1995, p. 289: A letario volte è difficile far sì che questa gente si renda conto che noi non siamo lum- (N) machine-pistole (machinen­ pistole, machine pistole) sost. f. inv. penproletari 2005 In www.repubblica. Pistola mitragliatrice. it, 8 aprile 2005: Serviva un’inversione di tendenza. Cino l’ha cercata nel rac- 1960 Franco Di Bella, L’agente di poli­ zia. L’investigatore privato, Collana Il Ber­ conto di una corte dei miracoli, di un saglio. Saggi e inchieste sulle professioni n.7, gruppo di miserabili (lui preferisce Firenze, Vallecchi, 1960, p. 103: era stata chiamarli marxianamente lunpen- definita «Thompson» una machine proletari) che si arrangia nel cuore di pistole e ciò generò una confusione Palermo, sotto il tallone dell’eterno notevole 1966 Vasco Pratolini, Allego­ ricatto mafioso 2013 Giorgio Pres- ria e derisione: una storia italiana, Milano, sburger, Storia umana e inumana, Milano, Club degli editori, 1966, p. 614: ma non Bompiani, ed. digitale, 2013: Volevo pro- avevano la “machine-pistole” i tede- vare anche questo, la vita del lum- schi, e noi spesso solamente un fucile penproletario, dello straccione senza “modello 91”? 1968 Elsa Morante, La coscienza di sé. serata a Colono, Roma, Bulzoni, 2014, ed. 2. agg. Che appartiene al sottopro- digitale: Il cuore si è fermato – Buon letariato povero. giorno come va? – Con la machinen- 1975 Manuel Castells, Lotte urbane, tad. pistole 1988 Carlo Alemi, La trattativa. it. di N. Braulin e P. Coppa Padova, Marsilio, L’ordinanza del giudice Alemi sul caso Ciril­ 1975, p. 37: In definitiva, si arriva sì ad lo. Brigate rosse, camorra, ministri DC, ser­ un vero e proprio impianto politico e vizi segreti, Roma, L’Unità, 1988, p. 7: Che rivendicativo, ma puntuale e incen- molti che sapevano siano morti: per trato su una popolazione lumpenpro- provvido infarto, tempestivo suicidio, letaria 1981 Martin Cruz Smith, Gorky accoltellamento, sgozzamento, fatti www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 205

saltare in aria con l’automobile, in- un diavolo-donna. Io avrei voluto es- gabbiati in un pilastro di cemento ar- sere come tutte, o bruna o bionda o mato, mitragliati da machine-pistole. castana 1982 Silvio Guarnieri, Per Sil­ = Dal ted. Machinenpistole. vio Guarnieri: omaggi e testimonianze, Pisa, Nistri–Lischi, 1982, p. 75: L’indomani af- (N) maganza sost. f. Incantesimo. fittò una camera ammobiliata lontano 1967 Fabio Carpi, La digestione arti­ dal Mercato, cedette i suoi incarichi ficiale, Milano, Mondadori, 1967, p. 57: Il al compagno che lavorava in una pe- tempo temporale uragano di magan- scheria: rosso di pelo, malupino, ave- za. va la bicicletta col manubrio ricoperto = Deriv. di mago con –anza. di nastro adesivo. = Voce napoletana (cfr. Andreoli, s.v. rus­ (N) magna sost. m. inv. Lenone. so). 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e deri­ sione: una storia italiana, Milano, Club degli (N) mangiapapi sost. m. e f. inv. editori, 1966, p. 165: Insomma lui infi- Anticlericale. lava quelle donne e quelle donne e i 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e deri­ magna infilavano lui. sione, Milano, Club degli editori, 1966, p. = Accorc. di magnaccia. 54: Questi mangiapapi che finiscono in sagrestia (prolungo le invettive di (N) maldonne sost. f. inv. Nei gio- Sara), non tengono abbastanza con- chi di carte, errore commesso durante to che la Chiesa interviene sulle co- la distribuzione. scienze in funzione eternamente poli- 1967 Tommaso Landolfi, Des mois, Fi- tica 1977 In «L’Espresso», XXIII (1977), renze, Vallecchi, 1967, p. 22: Se mai, non p. 162 (GRL, senza indicazione del fasc.): vi sarebbe qui una specie di encarte tante trasmissioni irriverenti della se- o di maldonne, infine un che, portato conda rete, con quel dannato di Dario sul piano della ragione, riuscirebbe Fo mangiapapi 2016 Ferruccio Pa- a un imbroglio logico? 2008 Elvio razzoli, Il rito del saluto, Milano, Bompiani, Fantini–Carlo Eugenio Santeria, I giochi di 2016, ed. digitale: Il viaggio di trasferi- carte: 140 giochi, vecchi e nuovi, praticati in mento fu di fame e di strapazzi, una Italia, Milano, BUR, 2013, ed. digitale: In via crucis come dicevano i camerati, caso di «maldonne», ovvero di errata rampolli di famiglie timorate di Dio, distribuzione di carte, il colpo si an- ma non per questo meno mangiapapi nulla. e mangiapreti. = Voce fr. ‘id.’. = Comp. di mangia– e papi, sul modello di mangiapreti. (N) malupino agg. Che ha i capel- li di colore rosso. (N) manicheisticamente avv. In 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e deri­ maniera molto rigida e schematica. sione, Milano, Club degli editori, 1966, p. 1940 In «Atti della Accademia rovereta- 172: Io mica l’ho accettato come se na degli Agiati: Classe di scienze umane, let- fosse nulla d’essere malupina. E in tere ed arti», (1940), p. 143 (GRL, da cui non questo modo così acceso che sembro si ricavano indicazioni più precise): Infatti www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 206

i due poli – imposizione – compren- (N) maquereau sost. m. inv. (o pl. sione – non risultano più antitetici, maqueraux). Ruffiano. né manicheisticamente coeterni, ma 1944–1945 Carlo Emilio Gadda, Eros l’uno superamento spirituale dell’al- e Priapo. Versione originale, a cura di Pao- tro 1966 Mario Soldati, La busta aran­ la Italia e Giorgio Pinotti, Milano, Adelphi, 2016, p. 137: bari di provincia, agenti cione, Milano, Mondadori, 1966, p. 48: A pubblicitari de La Farfalla d’Amore, ragionare e a filosofare, e non impor- maquereaux, cartomanti, parrucchie- ta quanto pessimisticamente o mani- ri occasionali, procacciatori di croati cheisticamente 1988 Gianfranco Miro di passaggio a ai meublés di secon- Gori, Patria diva. La storia d’Italia nei film da categoria 1967 Silvano Ceccherini, del Ventennio, Firenze, La casa Usher, 1988, Lo specchio nell’ascensore, Milano, Rizzoli, p. 16: Ma, a un mondo cupo, domina- 1967, p. 85: Ho l’impressione che come to dalla brutalità e dalla sensualità, si fidanzato tu sia un po’ maquereau oppone radicalmente e manicheisti- 2000 Eric Ambler, La maschera di Dimi­ camente un altro mondo: quello dei trios, trad. it. di Franco Salvatorelli, Milano, primi cristiani 1995 Luciano Baronio, Adelphi, 2000, ed. digitale: Dimitrios non Mezzogiorno e solidarietà, Casale Monferra- mi colpì molto. Mi sembrò un tipo di to, Piemme, 1995, p. 163: Stati d’animo e maquereau, come ne avevo già visti. atteggiamenti di fondo produttori dei Abiti attillati, capelli sul grigio, un- comportamenti quotidiani, che la pa- ghie curate; e guardava le donne in un storale disincarnata ha più manichei- modo che ai clienti del Kasbah piace- sticamente rimosso che gioiosamente va poco 2013 Arturo Pérez-Reverte, Il evangelizzato 2016 Emmanuele Mas- tango della vecchia guardia, trad. it. di Bruno sagli, Alternanza formativa e apprendistato Arpaia, Milano, Rizzoli, 2013, ed. digitale: in Italia e in Europa, Roma, Studium, 2016, «Si riferisce al maquereau» spiegò De ed. digitale: Non si tratta di scegliere Troeye. «Al magnaccia» «Ho capito manicheisticamente e artificiosamen- perfettamente, caro». te tra teoria e pratica. = Voce fr. ‘id.’ Osservazioni: in fr. il termine ha anche il = Deriv. di manicheistico con –mente. sign. di ‘(pesce) sgombro’, segnalato già da Gilles Ménage, Le origini della lingua ita­ (N) manichen sost. f. inv. Model- liana. Colla giunta de’ Modi di dire italiani, la, indossatrice. raccolti, e dichiarati dal medesimo, Geneva, appresso Giovani Antonio Chouët, 1685, p. 1967 Umberto Simonetta, Il giovane 111: «E così anche il Ruffiano da noi altri normale, Milano, Bompiani, 1967, p. 11: Francesi fu detto Maquereau». Questa par- via! al mare con la manichen: a Corti- ticolare accezione fr. è menzionata in mol- na a San Moritz 2014 Egilella, Shop­ ti testi italiani, tra cui per esempio Cesare ping d’amore e altro, Roma, Sovera Edizioni, Lombroso, L’Uomo delinquente in rapporto all’antropologia, alla giurisprudenza ed alle 2014, p. 14: Efebiche, con corpi in fiore discipline carcerarie, Torino, F.lli Bocca, come le manichen dei giornali. 1896, p. 556: «Da una parte un cuore sangui- = Dal. fr. mannequin. nante e pugnalato; e dall’altra una testa di pe- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 207

sce sopra una gamba, essendo il pesce detto = Deriv. di Marconi, cognome di Gugliel- maquereau come il mezzano». mo Marconi (1874–1937), inventore della radio, con –ico. (N) marachellare v. intr. Com- mettere marachelle. (E) (R) matador sost. m. inv. To- 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, rero. Milano, Rizzoli, 1966, p. 172: purché non 1816 In «Biblioteca italiana ossia gior- marachellasse con il bigolo, come in- nale di letteratura, scienze ed arti compila- to da una società di letterati», I (1816), 4, vece rivelava precocemente di voler p. 344: ed entra il matador per porre marachellare. fine alla pugna con la morte del toro = Deriv. di marachella con –are. 1835 ­GRADIT (senza fonte) 1860 Luigi Cibrario, Operette varie, Torino, Tip. Botta, (N) marconico agg. Che utilizza 1860, p. 397: Il matador gli va incontro onde radio. di fronte colla spada nella mano de- 1933 In «La rivista illustrata del popo- stra, colla muleta, che serve d’invito lo d’Italia», 1933, p. 72 (GRL, da cui non si al toro, nella sinistra 1967 Giorgio ricavano indicazioni più precise): il radio- Soavi, Virus, Milano, Longanesi, 1967, p. goniometro consente di conoscere 100: Parlavano, come sempre, di ma- l’esatta propria posizione nello spa- tador, di attori e di una commedia zio mediante la misurazione degli an- che qualcuno stava scrivendo 1988 goli formati dalle rette immaginarie Marco Bacci, Settimo cielo, Milano, Rizzoli, che uniscono la nave o il velivolo a 1988, p. 65: La sera era stato alla cor- due o più stazioni marconiche terre- rida. Il giovane matador che aveva stri 1939a In «Radiologia e fisica me- giustiziato il suo toro 1996 Stefano dica. Sezione 3, Bollettino di marconitera- Benni, Elianto, Milano, Feltrinelli, 1996, p. pia e elettrologia», IV (1939), p. 158 (GRL, 231: Miguel el Carnicero (124 tori ma- senza indicazione del fasc.): se con l’ansa tati) contro il toro Ramon (58 cavalli, o col bisturi diatermico o marconico 12 banderilleros e 2 matador uccisi) si seziona di colpo l’ilo del tumo- 2008 Massimo Messa, Viaggio a Ibiza, Mi- re 1939b Armando Mazza, in Italian lano, Lampi di stampa, 2008, p. 63: Con Futurist Poetry, ed. by Willard Bohn, Toron- freddezza, implacabile, il matador to, University of Toronto Press, 2005, p. 44: toreava davanti alla sua vittima con l’antenna marconica gemmata di ru- movimenti precalcolati e spettacolari. giada 1967 Gino De Sanctis. Il minimo (n) 2. Nel calcio, giocatore che d’ombra, Milano, Rizzoli, 1967, p. 68: agli risolve la partita a favore della sua altri intenti ai loro aggeggi marconici squadra. 1990 Francesco Grisi, I futuristi: i manifesti, la poesia, le parole in libertà, i disegni e le 1991 Pino Cacucci, San Isidro: Futbol, fotografie di un movimento “rivoluzionario”, Bologna, Granata Press, 1991, ed. digitale: che fu l’unica avanguardia italiana della Un matador aveva generalmente il cultura europea, Roma, Newton Compton, compito di tentare l’intercettazione 1990, p. 337: l’indaco fluido del cielo per spararla in porta o, nel caso inver- intriso nell’acqua l’antenna marconi- so, di schizzare in contropiede per- ca gemmata di rugiada. correndo a spasmodica velocità tutto www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 208

il campo senza farsi raggiungere dagli (N) merdile sost. m. Luogo di rac- avversari 2000 Guido Liguori–Antonio colta di persone spregevoli. Smargiasse, Ciak, si gioca: calcio e tifo nel 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e de­ cinema italiano, Milano, Baldini & Castoldi, risione: una storia italiana, Milano, Club 2000, p. 128: Il suo punto di forza è il degli editori, 1966, p. 158: Se il merdile numero 10, Quintino (Marco Leonar- navigasse tu porteresti a bordo mille di), il Matador, che ricorda nel fisico passeggeri. = Deriv. di merda con –ile. e nel ruolo Maradona 2014 Mim- mo Carratelli, Marek Hamšík: il principe az­ zurro, Roma, Ultra sport, 2014, ed. digitale: (N) merendero sost. m. inv. Chio- Alla sua sinistra Edinson Cavani, il sco in cui si servono pasti veloci. Matador, che avanza in linea per ri- 1944 Agustin de Foxá, Madrid da Corte a Ceka, trad. it. di C. Boselli, Milano, Gar- cevere la palla 2019 Giampaolo Mate- zanti, 1944, p. 161: Le ragazze andavano razzo–Dario Sarnataro, La storia del grande Napoli in 501 domande e risposte, Roma, a far merenda al «Club de Campo» o Newton Compton Editori, 2019, ed. digitale: in qualche merendero 1967 Gior- gio Soavi, Virus, Milano, Longanesi, 1967, Sono spaesati e delusi, ma la delusio- p. 133: Quando si fa scorrere il gran- ne durerà circa trentasette minuti, ov- de tendone che gli spagnoli chiamano vero il tempo necessario al Matador merendero [...]. Entro subito in casa per segnare una doppietta. e lascio il merendero vuoto 2009 = Voce sp. ‘id.’. Evelyne van Heck, Passaggi di terre e iden­ tità. L’identità nella migrazione: gli urugua­ (N) medesimante agg. Che tende iani in Italia, Roma, Aracne, 2009, p. 412: si a mantenere immutate le cose. riuniscono una o due volte al mese, si 1967 Riccardo Bacchelli, Rapporto prendono progetti, ora si finisce il me- segreto dall’inglese di mille parole, Mila- rendero, una casa dove si dà il pranzo no, Mondadori, 1967, p. 163: E ogni in- agli studenti della campagna 2014 cognita, svolta che sia, si involge in Antonio Ugolotti Serventi, L’invasione delle un’altra, in rinnovanti e medesimanti cavallette, Firenze, Guaraldi, p. 84: Le due infinità e perennità immote e fugaci, fuori del negozietto sghignazzarono sature e vuote. poi di un merendero del Marconi. = Voce sp. ‘id.’. = Deriv. di medesimo con –ante. (N) metaorganico agg. Che pre- (N) megabimbo sost. m. Bambino scinde la comune dimensione organi- sviluppatosi in modo sproporzionato. ca. 1967 Giorgio Celli, Il parafossile, Mila- 1897 Pietro Ceretti, Saggio circa la ra­ no, Feltrinelli, 1967, p. 46: come una gio- gione logica di tutte le cose, Torino, Unione stra fantastica, per la gioia dei bimbi tipografico editrice, 1897, p. 512: la sensi- focomelici, dei megabimbi a due te- tività procede alla sua individuazione, ste, a sei mani, a quattordici tentacoli come sensitività organica che si op- di piedi del futuro. pone all’inorganica, e come sensitivi- = Comp. di mega– e bimbo. tà metaorganica giovanile che si op- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 209

pone alla preorganica 1950 In «Acta sima la fettuccia d’asfalto illuminata neurologica», V (1950), p. 57, (GRL, senza dai mezzifari. indicazione del fasc.): non può essere = Comp. di mezzo e faro. considerata come espressione di fatti di focolaio ma di particolare labilità (N) milaneggiare v. intr. Prendere di una zona funzionale metaorganica atteggiamenti tipici dei milanesi. rispetto agli apparati organici visivi 1967 Gino De Sanctis, Il minimo d’om­ 1967 Giorgio Celli, Il parafossile, Milano, bra, Milano, Rizzoli, 1967, p. 84: Fu il fal- Feltrinelli, 1967, p. 55: la terra andava so partigiano, milaneggiando rapido popolandosi di assurdi irrazionali re- con contadini eccitati e curiosi. litti di vita, di abnormi creature me- = Deriv. di Milano con –eggiare. taorganiche 1994 Giorgio Di Genova, Generazione maestri storici. Storia dell’ar­ (E) (R) minnesänger sost. m. pl., te italiana del ’900, vol. VI, pt. I, Bologna, con l’iniziale maiuscola. Poeti lirici Bora, 2007, p. 499: giocavano percetti- tedeschi del XII e XIII secolo, dediti visticamente, creando coaguli meta- soprattutto al tema dell’amore. organici di impalpabile sostanza per 1849 Archivio storico italiano. Appendi­ la trasparenza del materiale 2007 ce, vol. VII, Firenze, Viesseux, 1849, p. 508: Giovanni De Matteo–Marco Zolin, Superno­ La corte sua, errante per Germania e va express. Antologia manifesto del Connet­ tivismo, Collegno, Ferrara edizioni, 2007, p. per Italia, come si usava sin a tempi di 126: Dentro di me risuona la certezza gran lunga posteriori, era frequentata di essere un elemento prezioso della dai trovatori, che Minnesänger veni- bizzarra composizione metaorganica, vano chiamati dai Tedeschi 1885 In «Gazzetta musicale di Milano», XL (1885), ho vaghe sensazioni di non poter più p. 319 (GRL, senza indicazione del fasc.): andar via da qui che mi legano come In Germania i Minnesänger (cantori lacci da tavolo operatorio. d’amore) concorrono, al castello del- = Comp. di meta– e organico. la Warburg, al premio della poesia e (N) mezzofaro sost. m. Faro anab- della musica 1905 ­GRADIT (senza bagliante. fonte) 1967 Francesco Leonetti, Tappe­ to volante, Milano, Mondadori, 1967, p. 204: 1967 Massimo Franciosa, L’arrischiata, complicatissimi e stilizzati, nei codici Milano, Rizzoli, 1967, p. 10: Spiò nel re- con le poesie dei Minnesanger 1986 trovisore: alle sue spalle, un moto di- Rino Maione, Dai greci a Schönberg: corso di sordinato di mezzifari le veniva dietro storia della musica: per conservatori, facoltà 1987 In «L’Espresso», XXXIII (1987), p. universitarie e licei musicali, Milano, Hoepli, 39 (GRL, senza indicazione del fasc.): in 1986, p. 42: I Minnesänger erano com- Svezia sono obbligatorie le “cinture positori e cantori dei loro stessi Lieder di sicurezza” anteriori e i fari di posi- che, ispirati all’amore, alla politica e zione accesi (molti usano addirittura alla religione, risentivano del canto i “mezzifari”) 2001 Andrea Carraro, popolare e di quello gregoriano 2006 La lucertola, Milano: Rizzoli, 2001, p. 79: Guido Boffi,Tutto musica: schemi riassuntivi, Tiene stretta la mezzaluna di gomma quadri d’approfondimento, Novara, De Ago- sopra il finestrino e fissa concentratis- stini, 2006, p. 46: L’arte trobadorica fornì www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 210

il modello alla scuola tedesca dei ca- 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Mi- valieri poeti e musici, i Minnesänger. lano, Rizzoli, 1966, p. 86: E non tutti poi = Voce ted., comp. di Minne ‘amore’ (for- ebbero la ventura di miraggiare filetti. ma medioted.) e Sänger ‘cantante’. = Deriv. di miraggio con –are.

(N) mirabelle sost. f. inv., anche (N) motocarrato agg. Di reparto con l’iniziale maiusc. Particolare qua- militare, dotato di motocarro. lità di prugne dolci. 1937 In «Nuova Antologia», CCCXCI 1793 Dizionario universale economico (1937), p. 472 (GRL, senza indicazione del rustico, Roma, Stamp. Puccinelli, 1793, p. fasc.): la marcia della colonna mo- 250: La mirabelle doppia, o drappo tocarrata da Dessié ad Addis Abeba d’oro; il frutto è piccolo e quasi del- 1951 In «Gazzetta ufficiale della Repub- la forma della piccola regina claudia blica italiana», XCII (1951), p. 818 (GRL, 1859 Achille Bruni, Nuova enciclopedia senza indicazione del fasc.): attaccava la agraria, Napoli, Marghieri–Pellerano, 1859, testa di una colonna motocarrata tede- p. 325: per ben conoscere le vere mi- sca, incendiandone il primo autocarro rabelle, basta che aprendole, allorchè con lancio di bombe a mano 1966 sono ben mature, l’osso lasci la polpa Gian Luigi Piccioli, Inorgaggio, Milano, senza che nulla vi aderisca 1987 Mondadori, 1966, p. 14: ancora Testar- In «La Gola», VI (1987), p. 8 GRL, senza mata s’inchina rispettosamente, ex indicazione del fasc.): Rapidamente si celerino in un battaglione motocarra- diffonde la consuetudine di distillare to 1985 Filippo Stefani, La storia della ogni sorta di frutti, specialmente quel- dottrina e degli ordinamenti dell’esercito ita­ liano, Roma, Ufficio storico SME, 1985, p. li coltivati in frutteto come la pera, la 113: gran parte dei carri e delle truppe susina, la prugna e la Mirabelle (una motocarrate avrebbero avuto modo di prugna di color giallo intenso, molto sottrarsi all’accerchiamento 2009 succosa) 2010 Corrado Barberis, Man­ Giacomo Scotti, Il bosco dopo il mare. Par­ gitalia. La storia d’Italia servita in tavola, tigiani italiani in Jugoslavia, 1943-1945, Ca- Roma, Donzelli, 2010, p. 76: Tra le pru- stel Gandolfo, Infinito, 2009, p. 132: tornò gne-susine, tonde od ovali che siano, con i dalmati della Nona Divisione al vengono predilette le selvatiche, o la comando di un plotone motocarrato Mirabelle. combattendo lungo il litorale dell’A- 2. Bibita realizzata con succo di driatico settentrionale. prugna. = Deriv. di motocarro con –ato. 1966 Augusto Gotti Lega, Lo zibellino, Firenze, Vallecchi, 1966, p. 76: Schiccolò (N) multiverde agg. inv. Che pre- un po’ d’uva, bevve una speciale “mi- senta diverse tonalità di verde. rabelle” che tenevan per lui e se ne 1967 Antonio Porta, Partita, Milano, andò. Feltrinelli, 1967, p. 94: Ha gli occhi di = Voce fr. ‘id.’. un verde molto cupo, non fisso e uni- forme ma composto da un’infinità di (N) miraggiare v. tr. Vedere qual- verdi, dall’argento al nero, iride mul- cosa come un miraggio. tiverde. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 211

= Comp. di multi– e verde. dell’ostello risaliva anfanando le sca- le. (N) nanitudine sost. f. L’essere di = Deriv. di natica con –essa. statura molto bassa. 1967 Elio Bartolini, Chi abita la vil­ (N) necroscopio agg. Relativo alla la, Torino, Einaudi, 1967, p. 101: Oppure necroscopia. ipotizzandolo variamente se non ad- 1836 Leon Rostan, Corso di medicina dirittura dissolvendolo in una nanitu- clinica, in cui sono esposti i principii della medicina organica o Trattato elementare di dine 1987 In www.repubblica.it, 4 di- diagnosi di pronostico e d’indicazioni tera­ cembre 1987: Vitez mostra il corteo di peutiche ec., trad. it. anonima, Firenze, Tip. re Duncan, ed è un corteo di nani; ci Coen, 1836, p. 715: le quali alterazio- mostra anche il fantasma di Banquo ni non siamo pervenuti a conoscere sempre più alto. Ce lo mostra anche che impiegando maggior diligenza come fantoccio gigantesco che cade nell’esame necroscopio degli orga- tra una folla di prossime vittime: na- ni 1858 Achille Casanova, Guida alla nitudine e gigantismo che raccontano, clinica ematologica umana e veterinaria nei ancora, qualcosa del sogno shakespe- rapporti dell’irritazione congestioni e flogo­ ariano 2016 Sergio Claudio Perroni, in si basata sulla costante pratica di eseguire il salasso sia a triplice egual porzione diviso AA.VV., Smash. 15 racconti di tennis, Mi- sia col metodo dei piccoli bicchieri non che lano, La nave di Teseo, 2016, ed. digitale: sulla patologia terapeutica la più ricevuta, La nanitudine, la tuta verde, l’idioma Milano, Tip. e Calc. Zanaboni, 1858, p. 406: sommesso e astruso: Giggetto e Nan- il medico [...] si indirizzi cioè al letto do erano chiaramente due elfi. dell’ammalato, non mai dimenticando = Deriv. di nano con –itudine. lo studio ematologico e necroscopio 1901 In «Bollettino della Società medico– (N) nasoccio sost. m. Naso di chirurgica di Pavia. Organo della Facoltà me- aspetto ridicolo. dica dell’Università di Pavia», XVI (1901), 1687 Francesco Fulvio Frugoni, Del p. 190 (GRL, senza indicazione del fasc.): cane di Diogene, vol. IV, I quarti latrati, cioè Reperto Necroscopio. - All’autopsia I padroni variati, e Gl’incontri diversi, Ve- si riscontra quanto segue: assenza di nezia, Bosio, 1687, p. 60: havea una te- parassiti intestinali e di cisticerchi sta, a foggia di cuccuzza schiacchiata, 1982 Francesco Bartolini, Codice del lavoro un nasoccio in figura di chiaramella e leggi complementari, La Tribuna, 2016, ed. profuso 1966 Angela Padellaro, Dan­ digitale: per esame necroscopio com- nata beatitudine, Milano, Mondadori, 1966: pleto su cadavere esumato. guarda quel giovanotto con il nasoc- 2. sost. m. Esame autoptico e rela- cio stupido, che da un pezzo aspetta tivo risultato. di accostarsi a tua cugina. 1848 In «Annali universali di medicina = Deriv. di naso con -occio. già compilati dal Dottore Annibale Omodei continuati dal Dottore Carlo Ampelio Calde- (N) natichessa sost. f. Donna dal rini», s. III, XXXII (1848), p. 501: Necro­ fondoschiena molto pronunciato. scopio. Nulla si potè riscontrare sia 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Mi- in quelli morti istantaneamente, sia in lano, Rizzoli, 1966, p. 42: La natichessa quelli che vissero alcune ore, o che fu- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 212

rono uccisi dopo 24, 36 ore, coll’aci- destinata per collocarvi il Necrosco- do cianidrico 1881 In «Annali univer- pio 1994 L’ospedale dei pazzi di Roma sali di medicina e chirurgia», LXVII (1881), dai papi al ’900, a cura di Franca Fedeli Ber- p. 57 (GRL, senza indicazione del fasc.): Il nardini et alii, vol. II, Bari, Dedalo, 1994, p. prof. Le Sage dà un breve rapporto 218: Vicino alla chiesa, punto d’unio- del trovato necroscopio di un uomo di ne ideae [sic] dei due piazzali, ma in 48 anni 1935 In «Rivista di patologia e posizione più marginale, si situava il clinica della tubercolosi», IX (1935), p. 479 necroscopio. (GRL, senza indicazione del fasc.): L’A. = Comp. di necro- e -scopio (qui usato in modo insolito anche come elemento forman- riporta i risultati di necroscopio ed i te di aggettivi). relativi reperti istologici eseguiti in n. 4 lattanti da 2 a 7 mesi di età 1938 (N) negoziata sost. f. Affare, tran- In «Atti della Società medico–chirurgica di Padova e Bollettino della Facoltà di medicina sazione. e chirurgia della R. Università di Padova», s. 1966 Maria Luisa Tiberti Bonati, Imma­ II, XVI (1938), p. 367 (GRL, senza indica- colata dice sì, Milano, Bietti, 1966, p. 61: Si zione del fasc.): il controllo operatorio o sfogano a bestemmiare i sensali che li necroscopio provò l’esistenza di arac- vogliono minchionare della fatica di noidi diffuse o circoscritte. una nottata in mare, con una negozia- 3. Apparecchio per effettuare ne- ta da ladri. croscopie. 2. Negozio. 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Mi- 2007 Architetture dello shopping. Mo­ lano, Rizzoli, 1966, p. 88: Una fetta di re- delli del consumo a Roma, a cura di Ales- sandra Criconia, Roma, Meltemi, 2007, p. altà con il microscopio il radioscopio 58: Dunque il “pacchetto urbano” [...] lo stetoscopio il necroscopio. questo sembra essere il segreto di pul- 4. Obitorio. cinella dell’età post shopping center 1869 In «La Rivista europea», I (1869), ovvero di un modernocontemporaneo 1, p. 143: il sig. H. W. loda la proposta che, quando può, assorbe lo stesso fatta dal dottor Trisolini, per un ne- shopping center [...] come componen- croscopio da aggiungersi all’ospedale te di un pezzo di città non per parti clinico di Gesù e Maria 1871 Luigi compiute, ma per anarchiche nego- Borsari, Commentario del Codice civile ita­ liano, vol. I, Torino–Napoli, Soc. L’Unione ziate cadute nel periurbano di questi Tipografico–Editrice, 1871, p. 1166: non strani meteoriti però iperstoricizzati avremmo che un necroscopio e un proprio mentre sono iperprogram­ cimitero di cadaveri confusamente mati. = Deriv. di negozio con -ata. agglomerati 1891 In «Il politecnico. Giornale dell’ingegnere architetto civile ed industriale», XXXIX (1891), p. 355 (GRL, (N) nigaud agg. inv. (o pl. senza indicazione del fasc.): Il nuovo edi- nigauds). Sciocco. ficio progettato dall’Arch. Fango per 1848 Jules Édouard Alboise du Pujol-Auguste Jules Maquet, Le prigioni più Napoli occuperebbe un’area quadrata celebri d’Europa. Coll’aggiunta delle pri­ i cui lati sarebbero lunghi m. 370 oltre gioni più rinomate d’Italia descritte appo­ una piccola appendice rettangolare sitamente per la presente edizione, vol. III, www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 213

trad. it. anonima, Firenze, Grazzini, 1848, p. sono stati appellati dai Francesi alle 556: Il soldato informò il maggiore il isole Falkland, Nigauds, cioè Uccelli quale il domani entrò nel carcere con Sciocconi, a cagione della loro stupi- un magnano e un muratore. Per buo- dezza, che pare sì grande da non po- na ventura non fu scoperto nulla, e il tere far loro evitare la morte 1845 maggiore volto al soldato disse: – Ni- Dizionario delle scienze naturali nel quale gaud, è una talpa quella che hai sentito si tratta metodicamente dei differenti esse­ ri della natura, vol. XIV, Firenze, Batelli e e non Trenck. Come vuoi tu si scosti Comp., 1845, p. 289: Il nigaud abita le tanto dal carcere? 1967 Silvano Cec- cherini, Lo specchio nell’ascensore, Milano, contrade settentrionali e meridiona- Rizzoli, 1967, p. 77: Domandò sottovoce li dei due mondi […]. Le uova sono con l’aria nigaud del provinciale che biancastre, grosse quanto quelle delle ha dindi nel portafoglio. galline; la qual circostanza dà luogo 2. sost. m. Sciocco. a pensare che ai nigaud, piuttosto che alla grande specie dei marangoni, 1932(<) In «L’educazione nazionale», XIV (1932), p. 62 (GRL, senza indicazione faccia d’uopo riportare i plutoni che del fasc.): Io vi confesso che Cavour Léguat ha veduti presso l’isola Mau- mi sembra un gran furbo, mettendo a rizio 1877 Georges Louis Leclerc de fuoco l’Europa per sfuggire alla ban- Buffon, Opere complete, vol. XIII, trad. it. di Giovanni Boschi, Napoli, Stab. Tip. San carotta; Garibaldi un eroe di Omero, Pietro a Maiella, 1877, p. 236: Da questi cioè un grande nigaud; il nostro ami- tratti, noi ben volentieri prenderemo co Ulloa un franche dupe. il margau per lo shag o nigaud, picco- 3. Varietà di cormorano. lo cormorano […]. Questi medesimi 1790 Georges Louis Leclerc de Buf- nigaud, o piccoli cormorani sembra- fon, Storia naturale, generale e particolare, trad. it. anonima, tomo XVI, Degli uccel­ no indicati da molti viaggiatori sotto li, Venezia, Zatta, 1790, p. 54: I Francesi il nome di alcatraz. = Voce fr. ‘id.’ (l’accezione 3 è data- all’isole Falkland hanno chiamati ta 1859 in TLFi, ma è attestata almeno dal questi uccelli nigaud (minchioni) a 1781: cfr. Georges Louis Leclerc de Buffon, motivo della stupidezza de’ medesi- Histoire naturelle des oiseaux, vol. VIII, Pa- mi, la qual giunge a tale, ch’essi non ris, Imprimerie royale, 1781, p. 319). possono imparare a schivar la morte Osservazioni: la prima attestazione dell’accezione 1 sembra frutto di un frainten- 1791 Storia dei viaggi intrapresi per ordi­ dimento del traduttore, che, vista la posizione ne di S. M. britannica dal capitano Giaco­ incipitaria all’interno della frase, potrebbe mo Cook. Ricavata dalle autentiche relazioni aver inteso il termine come nome proprio; la del medesimo con una introduzione generale sua interpretazione pare tuttavia improbabile, contenente la notizia dei più celebri viaggi dato il contesto (un rimprovero che il mag- precedenti, tomo VI, Torino, Stamp. Soffietti, giore rivolge a un soldato) e il fatto che nelle 1791, p. 104: Questi uccelli se ne torna- pagine adiacenti non si trova traccia di tale vano sempre ai loro nidi dopo avere nome. La datazione del termine nell’accezio- inteso, e provato i colpi di fucile; ma ne 2 potrebbe essere precedente a quella indi- cata, dato che la rivista riporta una lettera del volavano con sì poca agilità, che non 1859 di Pierre-Joseph Proudhon a Giuseppe era molto difficile il coglierli a volo. Ferrari. Tuttavia, essendo la lettera origina- Per questa ragione questi volatili riamente in fr., non è stato possibile stabilire www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 214

se sia stata tradotta appositamente per la ri- no in Cassetta, e si divideranno con le vista o se invece esistesse già una versione Guardie Mesanti secondo il solito. italiana, ed eventualmente a quando risalisse 3. agg. Relativo alla vita notturna. (l’unica traduzione italiana dell’Epistolario di Proudhon che si è potuta rintracciare risale 1989 In «L’Espresso», XXXV (1989), al 1917 e comprende solo le lettere degli anni p. 80 (GRL, senza indicazione del fasc.): 1842-1853). ospita un’“eletta schiera” di reietti ed irregolari che certi eccessi da Aids ha, (N) nottaiolo (nottajolo) sost. m. negli ultimi anni, emarginato e mac- Nottambulo. chiato dal circo del divertimento not- 1942 In «Espansione imperiale. Ras- taiolo 2007 In www.repubblica.it, 15 segna mensile di politica ed economia», VI febbraio 2007: Una Milano in cui Brera (1942), p. 179 (GRL, senza indicazione del non è più il quartiere degli artisti ma fasc.): pallide ed esigue eccezioni val- «un quartiere di monolocali affittati gono, anche in questo caso, a confer- alle modelle», un quartiere «nottaiolo mare la regola giacchè di fronte ai e fintocordiale». pochi fannulloni, nottaioli, giocatori = Deriv. di notte con –aiolo. e dissipatori 1966 Augusto Gotti Lega, Lo zibellino, Firenze, Vallecchi, 1966, p. (N) nuit sost. f. inv. (o pl. nuits). 182: Nonostante tutto, quando il pro- Notte. fessore di sociologia era in vena, la 1967 Carlo Villa, Deposito celeste, Tori- sua conversazione brillante, scettica e no, Einaudi, 1967, p. 48: Terza donna, ter- anche insolente, gli faceva passare il zo muscolo, plastile cera consessuata tempo e anche Marx era un nottaiolo ad libitum, cilindro infilabile, nuits in e non aveva mai sonno 1989 Anna un carattere detto gotico 2004 Anto- M. Gasparri Rossotto, La Tebaldi, Viesse, nio Spinosa, Maria Luisa d’Austria, la donna 1989, p. 161 (cfr. GRL): dalle balconate i che tradì Napoleone. La gloria, le passio­ ni, il tormento, Milano, Mondadori, 2004, nottaioli andarono gettando bouquets p. 84: Lei stessa aveva gioito per le alla Tebaldi. profonde carezze ricevute in una nuit 2. Guardia notturna di sanità. che aveva fatto di lei un’Imperatrice 1787 Leggi ed ordini veglianti sopra il David Sedaris, Mi raccomando: tutti regolamento, e polizia del porto, darsena, e 2006 vestiti bene, trad. it. di Matteo Colombo, Mi- fossi di Livorno emanati l’anno 1787, Livor- lano, Mondadori, 2006, ed. digitale: La nuit no, Sardi, 1818, p. 27: Oltre le due Guar- die di Mese, e la terza detta Nottajolo dei morti viventi. resteranno sempre fisse al servizio 2. nuit blanche loc. sost. f. inv. Notte passata senza dormire. della Bocca dall’aperta fino al serra- 1882 In «Giornale delle donne», XIV re dell’Ufizio altre nove guardie […]. (1882), p. 211 (GRL, senza indicazione del Queste nove guardie unitamente con fasc.): Spero che non avrete sofferto la Guardia di Mese detta Nottajolo per la nuit blanche di ieri av. 1931 eseguiranno tutte le operazioni gior- Curzio Malaparte, L’Europa vivente e altri naliere in servizio di Sanità […]. Ma saggi politici. (1921–1931), Firenze, Vallec- gli Emolumenti delle operazioni che chi, 1961, p. 227: La folla dei nottambuli, il Nottajolo fa nella Notte non andran- delle sgualdrine, dei maqueraux, dei www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 215

“trisessuali”, dei bevitori di assenzio, = Voce fr. ‘id.’ (nell’accezione 3, assente dei sodomiti, delle lesbiche, dei pove- in TLFi, si è diffuso grazie all’omonimo film di François Truffaut del 1973). ri piccoli uomini annaspanti in preda al terrore della livida alba imminen- (N) offranda sost. f. Offerta a Dio te, si assiepava schiamazzando lungo fatta in Chiesa, durante una cerimo- i marciapiedi, e acclamava al corteo nia. funebre come ad una carnascialata di 1691 Gregorio Leti, Teatro gallico o nuit blanche 2011 Nicolas Barreau, vero la monarchia della real casa di Bor­ Gli ingredienti segreti dell’amore, trad. it. di bone in Francia, Amsterdam, Tip. De Jon- Monica Pesetti, Milano, Feltrinelli, 2011, p. ge, 1691, vl. I, p. 460: gli Ecclesiastici 207: Il mio compleanno si trasformò l’approvano, perche si contenano [...] in una nuit blanche che non voleva fi- che il Prencipe frequenti la lor Chie- nire 2017 David Szalay, Tutto quello che sa, che baci la lor veste, che metta è un uomo, trad. it. di Anna Rusconi, Milano, l’Offranda nel Bacile, che gli importa Adelphi, 2017, ed. digitale: Non ha quasi del resto, dopo havere havuto il fat- chiuso occhio, è ebbro di stanchezza. to loro? 1820 William Heude, Viaggio Praticamente una nuit blanche. dalla costa del Malabar a Costantinopoli per 3. nuit américaine loc. sost. f. inv. il golfo persico, l’Arabia, la Mesopotamia, Tecnica cinematografica per simulare il Kourdistan e la Turchia, trad. it. di Carlo un’ambientazione notturna, effetto Ceresa, Milano, Tip. Sonzogno, 1820, p. 68: notte. Accompagnano questa offranda, ch’è 1974 Alberto Arbasino, Specchio delle forse un simulacro dello sprezzo loro mie brame, Milano, Adelphi, 1995, p. 36: per i beni mondani, con empie ed or- Comunque. Una notte... / (Un po- ribili cerimonie 1967 Silvano Cec- chino ‘nuit américaine’, Paramount, cherini, Lo specchio nell’ascensore, Milano, anni Trenta: fronde e frasche chiare Rizzoli, 1967, p. 234: E del resto nella illuminate come da lune di seconda stessa Santa Messa non c’è l’offranda mano...) 1979 In «Strumenti critici», del vino? = Dal fr. offrande ‘id.’. XIV (1979), p. 192 (GRL, senza indicazione del fasc.): procedimenti e fasi prepa- ratorie, s’intende, esattamente predi- (N) onnigenerante agg. Che può dare origine a tutto. sposti e calcolati, come in una nuit 1934 Pietro Tacchi Venturi, Storia delle américaine («effetto notte») del cine- religioni, Torino, Unione tipografico-editrice Mino Argentieri, Il cinema in ma 1998 torinese, vol. I, 1934, p. 471: La onnige- guerra. Arte, comunicazione e propaganda in Italia, 1940-1944, Roma, Editori riuniti, nerante madre delle piante, la terra salda, larga, regolata dalla regola, 1998, pp. 162-163: In Harlem è scontato il semplicismo, la banalità del gomi- propizia, gradevole, possiamo noi percorrere ogni giorno 1967 Gior- tolo narrativo, la stereotipizzazione gio Celli, Il parafossile, Milano, Feltrinel- dei caratteri, la corrività e lo schema- li, 1967, p. 24: Il ventre onnigenerante tismo del sottofondo sociologico, gli dell’Astarte fenicia! 1984 Theodore effetti di «nuit américaine» riprodotti F. Geraets, Lo spirito assoluto come apertura nella fotografia. del sistema hegeliano, trad. it. anonima, Na- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 216

poli, Bibliopolis, 1985, p. 69: Questo mo- (N) pagnoncino sost. m. Panino vimento (non una qualche entità o più dolce. entità) è per Hegel l’assoluta verità e 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Mi- tutta la verità, – essa è autoarticola- lano, Rizzoli, 1966, p. 58: Abbiamo questi zione come processo onnicompren- pagnoncini già incartati. Sono dolci dente e onnigenerante 2013 Friedrich lo stesso. Wilhelm Joseph Schelling, Le età del mondo. = Deriv. di pagn(otta) con –one e –cino. Redazioni 1811, 1813, 1815/17, a cura di Vito Limone, trad. it. di Vincenzo Cicero, Milano, (N) palluto agg. Tondeggiante, Bompiani, 2013, p. 113: È infatti proprio sferico. questo il motivo per cui le più anti- 1967 Carlo Villa, Deposito celeste, Tori- che dottrine concordano tutte com- no, Einaudi, 1967, p. 101: una lucidatina pletamente nel presentare quel primo alle costole pallute e latticine 2015 principio onnigenerante come dotato Paolo Fiorelli, Pessima mossa, maestro Pe­ di duplice forza, oppure come un’es- trosi, Milano, Sperling & Kupfer, 2015, ed. senza con due modalità d’azione con- digitale: «Vorrei parlarle. Credo di po- flittuali. terle dare informazioni molto impor- = Comp. di onni– e generante. tanti», mormorò, fissandolo con due occhietti palluti. (N) operaizzare v. intr. Indirizzare 2. Grasso. verso la classe operaia. av. 1973 Carlo Emilio Gadda, Opere, 1978 In «Il Borghese illustrato», XXVI vol. IV, Saggi giornali favole II, a cura di (1978), p. 163 (GRL, senza indicazione del Liliana Orlando, Clelia Martignoni e Dan- fasc.): La politica marxista di indu- te Isella, Milano, Garzanti, 1991, p. 1030: strializzazione è infatti diretta ad ope- nera, con du’ occhi strofinati rossi, raizzare le masse meridionali. velata e palluta da parere una scrofo- 2. v. intr. pron. Indirizzarsi verso la na nera, con bargigli di tacchino nero classe operaia. al collo. 1930 Guido Puccio, Al centro della = Deriv. di palla con –uto. macchina sovietica, Foligno, Tip. Campi- telli, 1930, p. 233: Teatri, Accademie, (N) palpagente sost. m. inv. Per- Università: tutto deve bolscevizzar- sona che è solita palpare. si, proletarizzarsi, operaizzarsi, se 1967 Carlo Villa, Deposito celeste, To- vuol vivere 1966 Giuseppe Bonura, Il rino, Einaudi, 1967, p. 175: Palpagente rapporto, Milano, Rizzoli, 1966, p. 179: Si vergognoso, e alla fine giro a vuoto operaizzò; inventò nuovi ludi per la come Dio. sua noia, si drogò di parole 1989 = Comp. di palpare e gente. In «Micromega», IV (1989), p. 88 (GRL, senza indicazione del fasc.): Poiché nello (N) paraburocratico (para-buro­ stesso movimento il primo popolo si cratico) agg. Organizzato o prodotto operaizzava e al tempo stesso si as- in modi simili a quelli della burocra- sottigliava per il declino dei ranghi zia. contadini, scomparsi. 1937 In «Nuovi problemi di politica, sto- = Deriv. di operaio con –izzare. ria ed economia», VIII (1937), p. 227 (GRL, www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 217

senza indicazione del fasc.): L’espansio- cata 2008 Tonino Guerra, Arrivano le nismo burocratico, o, meglio, para- donne, Arezzo, Bracciali, 2008, p. 8: È un burocratico, sta facendo le sue prove legame fortissimo quello tra uomo e più ambiziose 1966 Vasco Pratolini, donna, non è una pataccata 2018 Allegoria e derisione, Milano, Mondadori, Simona Baldelli, L’ultimo spartito di Rossini, 1966, p. 462: Con un linguaggio para- Milano, Piemme, 2018, ed. digitale: Pochi burocratico che nelle sue intenzioni istanti, aveva detto il fotografo, non voleva essere suasivo, gli decretò uf- ve ne accorgerete nemmeno. Rossini ficialmente l’incarico di vigilare su- si sedette appoggiandosi al bastone, gli artisti e i grassi di loro conoscen- sperando che la pataccata terminasse za 1992 In «Archivio sardo del movi- in fretta. mento operaio, contadino e autonomistico», = Deriv. di patacca con –ata. XX (1992), p. 60 (GRL, senza indicazione del fasc.): Questi processi decisionali (N) pattuella sost. f. Stoffa che para–parlamentari e para–burocratici, copre i bottoni dei pantaloni, patta. sono stati descritti come metodi neo- 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, corporativi di mediazione di interes- Milano, Rizzoli, 1966, p. 81: E i battagli si 1996 Giulio Savelli, Riforme e libertà, tomisti martellavano da matti, come Milano, Spirali/Vel, 1996, p. 240: Nel frat- glandi festevoli schizzanti da pattuel- tempo “i delegati di collegio”, a loro le sbottonate 1987 Charles Bukowski, volta nominati dall’alto, dovrebbero Storie di ordinaria follia, trad. it. di Pier procedere alla nomina d’autorità dei Francesco Paolini, Milano, Feltrinelli, 1987, gruppi dirigenti locali, con una det- ed. digitale: E se erano bermuda senza tagliata casistica di incarichi parabu- pattuella, glieli tirava giù fino alle ca- rocratici 2018 Carlo Guastamacchia, viglie 2018 Vittorio Gimmarini, Il teo­ La professione odontoiatrica: ergonomia e rema di Shoringrad, s.l., Youcanprint, 2018, comunicazione, Milano, Edra, 2018, ed. di- ed. digitale: John Thursday mi spunta gitale: Siamo dell’opinione che, a que- dalla pattuella come un palo sbilenco. sto riguardo, sia consigliabile avere in = Deriv. di patta con –ella. bella vista un’ampia serie di elementi Osservazioni: il termine è già registrato in un vocabolario dialettale: Antonio Giuseppe “certificanti” di tipo paraburocratico, Compagnoni, Raccolta di voci romane e mar­ come raccoglitori, cartellette di vari chiane, Osimo, Quercetti, 1768, p. 125: «Pat- colori, strumenti di cartoleria. ta, pattuella (franz. Patte), per quella parte = Comp. di para- e burocratico. delle brache, che copre lo sparato della parte dinanzi, v. brachetta». (N) pataccata sost. f. Cosa priva di valore. (N) peck sost. m. inv. Panettiere. 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Mi- 1967 Pier Antonio Quarantotti Gambini, lano, Rizzoli, 1966, p. 17: Sono tornato. Le redini bianche, Torino, Einaudi, 1967, p. La nostalgia capisce? Una pataccata. 96: Indossava, come spesso anche Se- Il paese, miseria nera 2002 Vittorio medella, una specie di tunica di velo Costa, Dancing verde luna, Riccione, Bolo- frigia, simile a quella che portavano, gna, Pendragon, 2002, p. 60: Ho fatto una a Capodistria, i garzoni del peck, del pataccata. Sì proprio una gran patac- panettiere 2016 In «Il Piccolo», 5 mag- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 218

gio 2016: Il comparto dei panificatori = Deriv. di petting (1951: ­GRADIT) con della nostra città perde una delle per- –abile. sone più conosciute della categoria. (N) piscinina sost. f. Ragazza che [...] Era soprannominato il Peck di lavora come apprendista presso una Piazzutta. = Voce di area istriana. sartoria. 1888 Aldo Barilli et alii, Il ventre di Mi­ lano. Fisiologia della capitale morale, Mi- (N) pellancicoso agg. Che ha con- lano, Aliprandi, 1888, p. 61: la piscinina sistenza molle, floscio, cascante. della sarta è la matricolina di questa 1943 Alfredo Obertello, Dall’Inghilter­ università femminile della chifonne- ra me ne vado, Firenze, Vallecchi, 1943, p. rie 1967 Luigi Santucci, Orfeo in para­ 79: Una cosa molle pellancicosa, con diso, Milano, Mondadori, 1967, p. 36: egli gli occhiali in punta al naso 1957 Alfredo Obertello, L’oro che è cibo, Milano, poteva seguire una piscinina di cre- Vita e pensiero, 1957, p. 76: Gli agnelli staia sgambettante col suo tondo sca- zucchettavano quelle sacche pellanci- tolone 2003 Orio Vergani, Misure del tempo: diario, Milano, Baldini e Castoldi, cose nella speranza di farsi colare in 2003, p. 130: a quattordici era cucitrice, bocca un po’ di bene 1967 Carlo Vil- la, Deposito celeste, Torino, Einaudi, 1967, piscinina come si dice a Milano, nella Welfare don­ p. 148: Ai teschi pellancicosi dalle pu- sartoria Dragoni 2016 ne e giovani in Italia e in Europa nei secoli pille come biglie bianche 2017 Rosa XIX-XX, a cura di Michela Minesso, Milano, Matteucci, Lourdes, Milano, Adelphi, 2107, Franco Angeli, 2016, ed. digitale: Fernanda ed. digitale: La costrinse a inginoc- P., di dieci anni, era piscinina stiratri- chiarsi e scostando l’erba con le mani ce. le mostrò un fungo pellancicoso dal = Dal milanese piscinin ‘ragazzino’ (cfr. cappellone bianco maculato di bigio. Cherubini, s.v.). = Comp. di pellancica ‘pelletica’ (voce tosc.) con −oso. (N) piton sost. m. inv. Cima della montagna. (N) petit affaire loc. sost. m. inv. 1967 Gino De Sanctis, Il minimo d’om­ Piccolo inconveniente. bra, Milano, Rizzoli, 1967, p. 175: Nel 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e deri­ pomeriggio, sotto la guida di Wang sione, Milano, Mondadori, 1966, p. 104: qui uscimmo dal campo trincerato diretti era accaduto un petit affaire forse per ai piton. questioni di carte o sciovinistiche o di = Voce fr. ‘id.’. letto. = Loc. fr. ‘id.’. (N) poilu sost. m. inv. (o pl. poi­ lus). Nella prima guerra mondiale, (N) pettingabile agg. Disponibile soldato della fanteria francese. ad effusioni amorose. 1916 In «Varietas. Rivista illustrata», 1967 Enrico Emanuelli, Un gran bel XIII (1916), p. 302 (GRL, senza indicazio- viaggio, Milano, Feltrinelli, 1967, p. 36: Ci ne del fasc.): parola poilu che oggidì risulta infatti che la signora è pettin- è quasi sinonimo di eroe 1918 In gabile. «Minerva. Rassegna internazionale», XX- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 219

VIII (1918), p. 170 (GRL, senza indicazione 2015 Maurizio Maggiani, La regina disa­ del fasc.): il termine poilus resterà nel- dorna, Milano, Feltrinelli, 2015, ed. digitale: la storia per designare i soldati della e la fantastica città di Bombay niente guerra mondiale 1927 ­GRADIT (sen- di più di un orizzonte indistinto e pol- za fonte) 1967 Luigi Santucci, Orfeo in toso che cerca di farsi spazio sgomi- paradiso, Milano, Mondadori, 1967, p. 172: tando tra la nebbia gialla e rosa del se appena il maresciallo Moltke non mattino. rimbecillisce (mi scusi signorina) può = Deriv. di polta con −oso. farne marmellata di quei “poilus” 2014 Giuseppe Ghigi, Le ceneri del passato, (N) popoleggiare v. intr. Favoleg- Soveria Mannelli, Rubbettino, 2014, ed. digi- giare. tale: tornato dal fronte il poilu mostra 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, alla madre la sua posizione al fronte Milano, Rizzoli, 1966, p. 108: invece mi sulla carta. mordo la coda come il serpente di cui = Voce fr. ‘id.’ (1916: TLFi). si popoleggia. = Deriv. di popolo con -eggiare. (N) polentatt sost. m. inv. Vendi- tore di polenta. (N) porcaccidenti inter. Porca mi- 1879 Paolo Valera, Milano sconosciu­ seria. ta, Milano, Bignami, 1879, p. 94: a destra 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e de­ la sudicia bottegaccia del polentatt risione, Milano, Mondadori, 1966, p. 96: 1946 Carlo Linati, Milano d’allora, Milano, porcaccidenti eccome! Era una sera Domus, 1946, p. 26: fino a poco tempo che barlottava 2018 Monica Ferraio- fa verso l’ingresso della via c’era un li, Cenerentola oggi calzerebbe il 41, Asola, famoso polentatt ficcato entro uno Gilgamesh edizioni, 2018, ed. digitale: «ma stambugio a pianterreno e che con la porcaccidenti», dico atterrando sul polenta vendeva merluzzo, fagiolini e marciapiedi con i palmi delle mani e barbabietole 1967 Luigi Santucci, Or­ le ginocchia. feo in paradiso, Milano, Mondadori, 1967, p. = Comp. di porco e accidenti. 36: entrare nei fumi del polentatt rag- gomitolato entro la frusta palandrana (N) porroloso agg. Coperto di 2013 Marina Moioli, Milano perduta e di­ porri. menticata, Roma, Newton Compton, 2013, 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e deri­ ed. digitale: per non parlare del richia- sione, Milano, Mondadori, 1966, p. 486: sul mo: «l’è gialda, l’è calda, l’è cotta», muso porroloso di Secondocui legge- che urlavano i polentatt (i venditori di remo cosa ci dobbiamo aspettare da polenta). quello verrucaro dell’inquisitore. = Voce milanese (cfr. Cherubini, s.v.). = Deriv. di porro con –olo e –oso.

(N) poltoso agg. Che ha un aspetto (N) porteur sost. m. inv. Portato- simile a una poltiglia. re, trasportatore, anche con spec. ri- 1966 Maria Luisa Tiberti Bonati, Imma­ ferimento all’ambito dello spettacolo. colata dice sì, Milano, Bietti, 1966, p. 16: il 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e de­ riborbottio poltoso della gola aperta risione, Milano, Mondadori, 1966, p. 104: www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 220

ma sono stato soprattutto un porteur, Roma, Armando, 2005, p. 129: Si mise oh non un facchino! Come? Esatta- così a girare per le strade di Assisi, mente 2003 Claudio Madia, Manuale guardandosi dal passare troppo vicino di piccolo circo, Milano, Feltrinelli, 2003, alla casa del padre. Cantando, salmo- p. 192: millepiedi: figura acrobatica diando, e predicozzando. elementare composta da più acrobati = Deriv. di predicozzo con –are. in fila e in appoggio sulle mani e sui piedi dell’ultimo della fila, il porteur (N) premitologico agg. Relativo 2014 Marco Cardona, I segreti di un fachiro a periodi antecedenti alla nascita dei occidentale, Cervia, Giochidimagia Editore, miti. 2014, ed. digitale: un acrobata agile ese- 1967 Renato Ghiotto, Scacco alla regi­ gue le sue evoluzioni salendo e scen- na, Milano, Rizzoli, 1967, p. 277: e poi si dendo da una pertica che è tenuta in perda nella grande Dea Bianca e nel equilibrio da un porteur che la man- matriarcato premitologico 1995 tiene diritta. Maurizio Taddei, Angelo de Gubernatis: = Voce fr. ‘id.’. Europa e Oriente nell’Italia umbertina, Na- poli, Istituto universitario orientale, 1995, (N) potaje sost. f. inv. Zuppa di p. 101: il livello mitologico e il livel- legumi. lo premitologico, dischiuso dal Veda 1967 Sandro De Feo, I cattivi pensieri, secondo M. Muller, che nella History Milano, Garzanti, 1967, p. 218: erano ba- of ancient indian literature di questi sati quei dieci giorni di paella e di po- avevano dato luogo addirittura a due taje per riprendere i chili che aveva diversi periodi di storia letteraria an- faticosamente perduto durante l’esta- tichissima. te al mare. = Deriv. di mitologico con pre–. = Voce sp. ‘id.’. (N) prescoperta (pre-scoperta) (N) predicozzare v. tr. Fare predi- sost. f. Scoperta precoce. cozzi. 1821 In «Gazzetta di Firenze», 12 mag- av. 1963 Beppe Fenoglio, cit. in Gian gio 1821, p. 1: la nuova spedizione di Luigi Beccaria, La guerra e gli asfodeli, commissione di legislazione è stata Milano, Serra e Riva, 1984, p. 26: ricca la serie dei verbi coniati su sostantivi incaricata di prescoperta al polo ar- (brividire, velocitare, verticare, mi­ tico 1962 In «Memorie geografiche», croscopizzare, fungare, lezzare, pe­ VIII (1962), p. 154: la possibilità di una riplare, acrobatizzare, olocaustare, pre-scoperta delle Antille un set- inviziosare, barlumare, remorare, mi­ tant’anni innanzi l’impresa colom- micare, arcobalenare, predicozzare biana 1967 Giuseppe Berto, La cosa [...]) 1966 Giuseppe Bonura, Il rappor­ buffa, Milano, Rizzoli, 1967, p. 310: senza to, Milano, Rizzoli, 1966, p. 138: “diletti” manco accorgersene pervenne a quel predicozzò una mattina di quelle “il fervoroso stato di prescoperta cui do- vostro umile pastore non può seguir- vette pervenire pure il Galilei allorchè vi” 2005 Giuseppe F. Merenda, Fran­ s’avvide del pendolare della lampada cino. L’altra storia di Francesco d’Assisi, nel duomo di Pisa 1984 In «Rivista www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 221

geografica italiana», XCI (1984), p. 723: so- (N) pretagna sost. f. Classe politi- prattutto del contributo dei nostri geo- ca fortemente clericale. grafi, che spesso compensa e ridimen- 1966 Luciano Anselmi, Gramigna­ siona quello degli storici portoghesi, no, Rocca San Casciano, Cappelli, 1966, in particolare per quel che riguarda la p. 22: dalla guerra vittoriosa, i socia- prescoperta degli arcipelaghi atlantici listi pensavano di uscire rafforzati; e per la storia della cartografia 2016 e anche i popolari (che gli anarchici History Channel, I grandi misteri della sto­ chiamavano con disprezzo «La preta- ria, trad. it. di Assunta Cantobelli, Chiara gna») avevano buone prospettive. Mancini e Elena Traina, Milano, Mondadori, = Deriv. di prete con –agna. 2016, ed. digitale: la scoperta era sensa- zionale, poiché collocava il comples- (N) previrile agg. Relativo alla so megalitico di Salem al centro di fase che precede la virilità. una delle teorie sulla prescoperta più 1941-1943 In «Problemi della gio- ventù», I, II o III (1941, 1942 o 1943), p. in auge nell’ultima metà del secolo: 59 (GRL, da cui non si ricava l’annata, né la prescoperta dell’America da parte il fasc.): dichiara poi che «tra le espe- dei Fenici. rienze la più sana e la più fertile è = Deriv. di. scoperta con pre-. quella dei primi cimenti e dei primi contatti della età previrile» 1967 (N) press camp loc. sost. m. inv., Fabio Carpi, La digestione artificiale, Mila- con le iniziali maiuscole. Ufficio no, Mondadori, 1967, p. 190: in un rap- stampa in un campo militare. porto puramente tattile, sconsiderato 1966 Giuseppe Mayda, Norimberga e assurdo, previrile 2012 Nicola 1946-1966, Milano, Longanesi, 1966, p. 283: Keegan, La nuotatrice, trad. it. di Giovanna i quattrocentocinquanta corrispon- Granato, Milano, Mondadori, 2012, ed. digi- denti riuniti al Press Camp di Norim- tale: Aveva i capelli rossi, i denti spio- berga sanno infatti che l’esecuzione è venti, quando tornavamo da scuola ci inseguiva, minacciandoci con una stata compiuta 1967 Gino De Sanctis, Il minimo d’ombra, Milano, Rizzoli, 1967, p. vaga violenza previrile 2016 Mar- garet Mead, Maschio e femmina, trad. it. di 9: mi davano il vomito i giornalisti del Maria Luisa Epifani e Roberto Bosi, Milano, Press Camp che affollavano la canti- Il saggiatore, 2016, ed. digitale: quando i na 1969 Oriana Fallaci, Niente e così ragazzi iatmul sono accolti fra gli uo- sia, Milano, Bur Rizzoli, 2010, ed. digitale: mini, si fa spietatamente risaltare lo mi son quasi buttata sulla jeep: «Può stato previrile che conferisce loro un accompagnarmi al Press Camp?» aspetto femmineo. 2018 Carlo Buldrini, Cronache indiane: = Comp. di pre– e virile. storie, incontri, interviste, Torino, Lindau, 2018, ed. digitale: Al Press Camp, una (N) produzionistico agg. Incen- sala improvvisata sotto le tende, il si- trato sulla la produzione. gnor Chaturvedi era già seduto dietro 1919 In «Politica», I (1919), 2, p. 100: si la sua scrivania. associa uno sterminato numero d’in- = Loc. ingl. ‘id.’. teressi che si legittimano dal punto di www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 222

vista del concetto capitalistico e pro- Paolo Puppa, La parola alta. Sul teatro di duzionistico che oggi domina il mon- Pirandello e D’Annunzio, Imola, Cue Press, do 1967 Enrico Emanuelli, Un gran bel 2015, p. 120: sulle incertezze pirandel- viaggio, Milano, Feltrinelli, 1967, p. 83: il liane circa il nesso capocomico e/o nostro intervento è inteso a promo- protoregista utili risultano, oltre ai te- zionare lo sviluppo produzionistico sti già citati, le pagine brillanti di F. di economie complementari 1973 Angelini. Sergio Finzi, Il principe splendente, Bari, = Comp. di proto– e regista. Dedalo libri, 1973, p. 197: uniamoci per- (N) protosciopero sost. m. Scio- ché abbiamo un’unità di intenti, è un pero indetto prima che il relativo di- discorso produzionistico 2016 Fran- co Cardini, I giorni del sacro, Novara, UTET, ritto fosse in vigore. 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e deri­ 2016, ed. digitale: in questa critica, a ben guardare, l’elemento economico sione, Milano, Mondadori, 1966, p. 292: al e produzionistico sembra prevalente protosciopero delle sigarie fiorentine rispetto ad altri, ad esempio rispetto regnante il Lorena. = Comp. di proto– e sciopero. alle preoccupazioni per l’ordine. = Deriv. di produzione con -istico. (N) pubblicitare v. tr. Promuovere attraverso la pubblicità, pubblicizza- (N) protoregista sost. m. Chi fa le re. funzioni di regista pur non avendone 1935 In «La stirpe. Rivista delle corpo- il ruolo. razioni fasciste», XIV (1935), p. 91 (GRL, Vasco Pratolini, Allegoria e de­ 1966 senza indicazione del fasc.): osservare risione, Milano, Mondadori, 1966, p. 76: con interesse preciso gli elenchi che autore del canovaccio, anche questo le aziende agricole pubblicavano sui approvato dal Conte, e protoregista, il giornali per pubblicitare i loro prodot- più giovane curato 1977 Guido Davi- ti 1959 Lorenzo Badeschi, Le origine co Bonino, Il teatro italiano, Torino, Einaudi, della gioventù cattolica, Bologna, Cappelli, 1977, p. 27: trent’anni dopo le esperien- 1959, p. 180: forse lo stesso Paganuzzi ze di Isabella e di Federico, sotto il non prevedeva che i Congressi, i quali governo del duca Guglielmo, assistia- parevano intesi soltanto a raccogliere mo al formarsi di un gruppo teatrale e pubblicitare l’operosità svolgentesi autonomo, di ottimo livello, che ha il al di fuori di essi, sarebbero diventati suo animatore in una geniale figura di un’opera a sé 1966 Giuseppe Bonu- protoregista 1991 Enzo Lauretta, Pi­ ra, Il rapporto, Milano, Rizzoli, 1966, p. 86: randello e l’oltre, Milano, Mursia, 1991, p. pubblicitare quel portento di organiz- 102: perché questo crocefisso severo e zazione turistica 1978 In «Giustizia repressivo era già stato snudato nel- civile, massimario annotato dalla cassazio- le processioni penitenziali, nelle eb- ne», XXVIII (1978), p. 1759: apposizio- brezze pauperistiche della sagra del ne da parte del conduttore sul muro signore della nave del ’25 con cui Pi- perimetrale di targhe o insegne atte a randello aveva inaugurato la stagione pubblicitare la sua attività commer- di protoregista all’Odescalchi 2015 ciale 2018 Mario Atzori, Corso base di www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 223

marketing in 10 lezioni, Tricase, Youcanprint, fasc.): e sopratutto analisi critiche mi- 2018, ed. digitale: il messaggio pubblici- nutissime sul valore assoluto e relati- tario deve contenere un’affermazione vo dei dati raccolti, a renderne meno unica ed esclusiva, non imitabile, ca- empirica la raffrontabilità 1967 ratteristica del prodotto o del servizio Tommaso Landolfi, Des mois, Firenze, Val- che si vuol pubblicitare. lecchi, 1967, p. 99: Fuori se necessario = Deriv. di pubblicità con –are. da ogni raffrontabilità coi metri noti 1974 Vezio Crisafulli, Lezioni di diritto (N) pucciare v.tr. Intingere, inzup- costituzionale, vol. II, tomo II, Padova, CE- pare. DAM, 1974, p. 24: La «raffrontabilità» 1967 Carlo Villa, Deposito celeste, Tori- dell’atto alla legge, la subordinazio- no, Einaudi, 1967, p. 156: la bestia puccia ne del giudice e dell’amministrazione i polpastrelli nella brodaglia 1971 alla legge, infatti, non possono ridursi Luciano Zeppegno, Guida ai misteri e segreti al rapporto tra tante particolari leggi dei mari e delle coste d’Italia, Milano, Su- di casi singoli e gli atti o le attività gar, 1971, p. 111: Viareggio ai lucchesi che ne traducano in pratica il disposto di pucciare il deretano nelle inquinate 2017 Giuseppe Acocella, Materiali per una acque della Versilia 1987 Livia Ceri- cultura della legalità, Torino, Giappichelli, ni, Arrapati ma senza impegno, Milano, Riz- 2017, p. 155: l’inveramento della legali- zoli, 1987, p. 16: e sei fortunata se non si tà viene assicurato attraverso le relati- porta a letto il culo di salamino o il bi- ve regole e tecniche che nascono dal- scottino giusto da pucciare nella birra la dottrina, dalla pratica, dai principi 1992 Vittorio Gassman, Il mal di parola, deontologici, le quali appunto garan- Milano, Longanesi, 1992, p. 47: Giovan- tiscono la cosiddetta “raffrontabilità”. ni lo guardava pucciare i Canestrini = Deriv. di raffrontabile con –ità. al miele nella tazza 2018 Barbara Fiorio, Vittoria, Milano, Feltrinelli, 2018, ed. (N) ranfare v. tr. Afferrare. digitale: Irene è una dei pochissimi non 1967 Umberto Simonetta, Il giovane genovesi che ho convinto a pucciare normale, Milano, Bompiani, 1967, p. 118: la focaccia nel caffellatte. Ieri notte ci ho messo una mano per = Regionalismo di area settentrionale, di etim. incerta. ranfargli il bigolo ha tirato subito via le gambe di prepotenza. (N) raffrontabilità sost. f. L’esse- = Da riconnettere a un deriv. di arraffare: forse var. aferetica di arranfare ‘ghermire’ re raffrontabile. oppure var. di raffare ‘afferrare con forza’. 1866 In «Annali universali di medicina», s. IV, LIX (1866), p. 35: temendo anche (N) rattapone sost. m. Ratto. che le minime differenze di tempo, di 1967 Giuseppe Eugenio Luraghi, Due modo o di loco di sua intersezione va- milanesi alle piramidi, Milano, Mondadori, lessero ad introdurre nelle esperien- 1967, p. 99: solo i rattaponi delle fogne ze nuovi e differenti elementi di una fanno indigestione, mangiando la fac- meno che rigorosa loro raffrontabilità cia ai bambini, come è capitato. 1906 In «Rivista italiana di sociologia», X = Dal milanese rattappon (cfr. Cherubini, (1906), p. 309 (GRL, senza indicazione del s.v.). www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 224

(E) (R) reducismo sost. m. At- 1967 Silvano Ceccherini, Lo specchio teggiamento dei reduci di guerra che nell’ascensore, Milano, Rizzoli, 1967, p. aspirano ad ottenere benefici o rico- 149: La maggior parte dei quali sono noscimenti. scrittori falliti, astiosi refoulés. = Voce fr. ‘id’. 1944 Giacomo Barnes, Giustizia socia­ le, Milano, Barbarossa, 1944, p. 9: ci viene (N) responsabilismo sost. m. Ten- l’invito a rifiutare qualsiasi abban- denza a valorizzare la responsabilità dono al nostalgismo e al reducismo dell’uomo nelle sue azioni. 1946 ­GRADIT (senza fonte) 1966 Va- sco Pratolini, Allegoria e derisione, Milano, 1961 Renato Bertacchini, Collodi Nar­ Mondadori, 1966, p. 496: Tuttavia né ram- ratore, Pisa, Nistri–Lischi, 1961 p. 510: In- marico né scontentezza, né reducismo tendiamoci, anche qui non si tratta di né malattia infantile 1992 Giorgio responsabilismo linguistico, che s’ap- Ciucci, Gigiotti Zanini: pittore e architetto, poggi ad una teoria 1964 Giuseppe Berto, Il male oscuro, Vicenza, Neri Pozza, Milano, Charta, 1992, p. 58: qualche raro, sbrigativo racconto del protagonista 2016, ed. digitale: e questo si capisce è molto bello però crea nuovi proble- che non era tipo da lasciarsi andare mi aumentando il responsabilismo e alle evocazioni del reducismo 2015 In «Studi Interculturali», III (2015), p. 30: cose del genere 1966 Giuseppe Ber- to, La cosa buffa, Milano, Rizzoli, 1966, p. tali vicende offrono un punto di vista 23: Benché per sua natura tendesse inedito sullo specifico argomento del abbastanza fermamente al responsa- reducismo. = Deriv. di reduce con –ismo. bilismo cioè ad un concreto e rintrac- ciabile intervento della volontà nel (N) refoulé agg. inv. (o pl. re­ comportamento e nelle azioni uma- foulés). Represso. ne 2004 Mario Corda, La filosofia della vita in dimensione esistenzialista. Salvatore 1992 Sebastiano Gesù, Leonardo Scia­ Satta filosofo, Roma, Armando, 2004, p. 23: scia, Catania, Giuseppe Maimone, 1992, p. l’impostazione esistenzialista sartria- 106: Il pittore è un mistico refoulé, il na trae spunto esclusivamente da quel prete è un ateo refoulé, ed ogni spez- responsabilismo dostoevskiano che zone della loro personalità può anco- Lévinas aveva saputo interpretare alla ra scomporsi in un ulteriore doppio, perfezione. il mistico refoulé produce ancora un = Deriv. di responsabile con –ismo. ateo refoulé, e così via, in una ripro- duzione infinita 2010 Danilo Laccetti, (N) rettilizzare v. tr. Dare forma Storie di Pocapena, Milano, Leone, 2010, p. lineare, rendere dritto. 39: Un po’ svagato e istrionesco, irri- 1902 In «Atti della R. Accademia dei tante e distratto, quanto basta a cavare Lincei. Rendiconto dell’adunanza solenne», ingiurie subconscie a chi s’ammazza II (1902), p. 290: metodo approssimato di sudore per estrapolare una meta- inelegante e poco felice per quadrare foruccia striminzita, un ossimoro re- approssimativamente il cerchio e ret- foulé. tilizzare [...] la circonferenza 1966 2. sost. m. Persona repressa. Gian Luigi Piccioli, Inorgaggio, Milano, www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 225

Mondadori, 1966, p. 13: Invece la cesoia Marcello Fois, L’ultima volta che sono ri­ corre sui rami e li rettilizza. nato, Torino, Einaudi, 2006, p. 30: costeg- = Prob. deriv. di rettil(ineo) con –izzare. giava il pendio della chiusa e andava ad incrociarsi con quella turbolenta (N) riammannire v. tr. Offrire di e ribollosa che veniva dal boccaccio nuovo, ripresentare. 2010 Marcello Fois, Sangue dal cielo, Tori- 1861 Graziadio Isaia Ascoli, Studj cri­ no, Einaudi, 2010, p. 4: si ingegnava a ri- tici, Milano, Edizioni del Politecnico, 1861, vestire di una patina lucente i selciati p. 386: Ecco perchè io diceva che ap- e faceva gorgogliare i tratturi sterrati punto le obiezioni del maestro ale- di torrenti torbidi e ribollosi. manno mi sono il miglior conforto = Deriv. di ribollire con –oso. nel riammannire che fo codesto mio saggio 1908 In «I diritti della scuola», s. (N) riborbottio sost. m. Il conti- IX, XXXIV (1908), p. 267: La conclusio- nuo borbottare ripetuto. ne dei discorsi è tutta in quel ripetuto 1966 Maria Luisa Tiberti Bonati, Imma­ e ormai sazievole latinetto che non colata dice sì, Milano, Bietti, 1966, p. 16: Il occorre riammannire ai lettori 1967 riborbottio poltoso della gola aperta. Angelo Fiore, Il lavoratore, Firenze, Val- = Deriv. di borbottare con ri- e -ìo. lecchi, 1967, p. 160: Ma il “capo” riam- manniva la sua difesa. (N) ricaro agg. Carissimo. = Deriv. di ammannire con ri–. 1967 Tommaso Landolfi, Des mois, Mi- lano, Rizzoli, 1967, p. 32: Se l’immagine (N) ribalenamento sost. m. Nuo- concreta non è chiara, significa (o vo balenamento. Flaubert) che non è chiaro il pensiero. 1926–1943 In «Bibliografia fascista: O viceversa, ricaro il mio Flaubert (e rassegna mensile del movimento culturale non è esattamente la stessa cosa). fascista in Italia e all’estero», p. 576 (GRL, = Deriv. di caro con ri-. da cui non si ricavano indicazioni di alcun tipo): e vorremmo dire: finalmente, per (N) ridaccapo (ri–daccapo) avv. la nostra attesa di chiarezza, di chia- Daccapo. rore e di ribalenamenti dell’assoluto 1851 In «L’Etruria. Studi di filologia, 1967 Tommaso Landolfi,Des mois, Milano, di letteratura, di pubblica istruzione e di Rizzoli, 1967, p. 88: nient’altro che un ri- belle arti», marzo 1851, p. 186: I france- balenamento e una rinnovata lusinga si deréchef, lo stesso che da capo, dei miei vizi. un’altra volta: potrebbe esser detto = Deriv. di balenamento con ri–. quasi ridaccapo 1907 In «Critica sociale», XVII (1907), p. 278: E questo (N) ribolloso agg. Di corso d’ac- esodo dell’operaio dall’osteria all’U- qua, turbolento. niversità popolare e poi, ridaccapo, 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e deri­ dall’Università popolare all’osteria è sione, Milano, Rizzoli, 1966, p. 32: L’Ema un semplice sogno 1967 Tommaso per fortuna resta uguale. Corre verso Landolfi, Des mois, Milano, Rizzoli, 1967, Scandicci e s’abbraccia con la Greve, p. 104: Vorrei bere, ma che? – codesto sempre più largo ma ribolloso 2006 stato è il solo substrato ammissibile www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 226

dell’opera d’arte, e il resto è ciancia. di residenza, e questo processo con- Ridaccapo 2012 Angelo Mellone, Ro­ tinua, a dispetto di qualche sforzo per mani. Guida immaginaria agli abitanti della «rifamiliarizzare» il lavoro 1987 Capitale, Venezia, Marsilio, 2012, ed. digita- In «Mass Media», VI (1987), p. 44 (GRL, le: Al che ti fermi, ti gratti le orecchie senza indicazione del fasc.): cosa essa e presti di nuovo ascolto. E ri–dacca- possa oggi dire sull’Arte, come possa po: Lapooo! Edoardoooo! contribuire a rifamiliarizzare l’uomo = Deriv. di daccapo con ri–. contemporaneo con l’Arte 1995 (N) ridata sost. f. Risata. Concetta D’Angeli–Giacomo Magrini, Vent’anni dopo La storia. Omaggio a Elsa 1966 Giuseppe Eugenio Luraghi, Due Morante, Pisa, Giardini, 1995, p. 194: milanesi alle piramidi, Milano, Mondadori, Il 1966, p. 92: A sentirli dire la Rosa ha confronto tra i sandali del bimbo di sbottato fuori in una ridata. Chiniras e quelli di Useppe permette = Deriv. di ridere con –ata. di individuare la distanza tra il regi- stro patetico che deve rifamiliarizzare (N) ridivorziare v. intr. Divorzia- eventi non accettabili razionalmente e re nuovamente. quello che vuole invece defamiliariz- 1920 Paulo G. Brenna, Luci transatlan­ zarli e straniarli. tiche, Firenze, Bemporad, 1920, p. 176: e 2. v. intr. pron. Riacquistare fami- poi ha ridivorziato, risposando la mo- liarità verso qualcosa, riabituarsi. glie precedente 1967 Riccardo Bac- 1967 Silvano Ceccherini, Lo specchio chelli, Rapporto segreto dall’inglese di mille nell’ascensore, Milano, Rizzoli, 1967, p. parole, Milano, Mondadori, 1967, p. 332: 14: Devo riprendere possesso di tante quando pretendessero di divorziare e abitudini, rifamiliarizzarmi con l’uso risposare e ridivorziare gli stessi co- della libertà 1967 Alba de Céspedes, niugi av. 1979 Eugenio Montale, Il se­ La bambolona, Milano, Mondadori, 1967, p. condo mestiere, Milano, Mondadori, 1996, p. 71: Così poteva rifamiliarizzarsi con 1710: a sedici anni ha già fatto il giro gli oggetti 1998 Remo Guidi, Dibat­ del mondo, poi si sposa, divorzia, tito sull’uomo nel Quattrocento, Roma, Tiel- si risposa, ridivorzia 2016 Alberto lemedia, 1998, p. 825: Innocenzo VIII, Mario Banti, Linee della storia. Dal 1650 al 1900, vol. II, Bari, Laterza, 2018, ed. digi- nell’autorizzare la fondazione di una tale: Divorziano nel 1838, si riconci- nuova casa per gli Osservanti (1484), liano per la malattia della figlia e si li invitò a rifamiliarizzarsi con la dot- risposano nel 1841, per ridivorziare trina ascetica 2009 Antonino Drago– nell’aprile del 1844. Paolo Trianni, La filosofia di Lanza del Vasto. = Deriv. di divorziare con ri–. Un ponte tra Occidente ed Oriente, Milano, Jaca Book, 2009, p. 283: A Firenze, nel (N) rifamiliarizzare v. tr. Rendere 1920 [...], Lanza, rimpatriato da pochi nuovamente familiare, riabituare. mesi e in procinto di rifamiliarizzarsi 1968 Harvey Cox, La città secolare, con il paese, scrive: «Talvolta prendo trad. it di Anita Sorsaja, Firenze, Vallecchi, il treno per una città il cui nome m’i- 1968, p. 191: L’epoca della tecnopoli spira: Assisi, Perugia, Siena o Pisa». separa il luogo del lavoro dal luogo = Deriv. di familiare con ri– e –izzare. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 227

(N) riiscrizione sost. f. Nuova Si stendeva un pavimento di sassetti iscrizione. scuri e rilisciati 1999 ­GRADIT (senza 1916 In «Rivista popolare di politica, data). lettere e scienze sociali», XX (1916), p. 148 = Part. pass. di rilisciare. (GRL, senza indicazione del fasc.): il di- scorso della riiscrizione nel Partito (N) ringhiata sost. f. Ringhio. e nel relativo gruppo parlamentare 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, 1966 Giuseppe Berto, La cosa buffa, Mila- Milano, Rizzoli, 1966, p. 181: La cagna no, Rizzoli, 1966, 112: a parte la riiscri- accennò a una ringhiata delle sue zione all’università la quale presen- 1997 Eraldo Tonelli, Dalmata, Colognola temente era tuttora un fatto di mera ai Colli, Demetra, 1997, p. 69: il comando efficacia burocratica 1989 Gian “no!” corrisponde alle ringhiate del- Franco Venè, Coprifuoco. Vita quotidiana la mamma 2006 Caterina Bonvicini, degli Italiani nella guerra civile, Milano, I figli degli altri, Torino, Einaudi, 2006, p. Mondadori, 1989, p. 56: ridotto alla fame per debiti di gioco ed eredità contese, 176: Altre invece lo sistemava con una aveva dovuto mendicare la riiscrizio- ringhiata pigra, da cane fiacco 2015 ne per ottenere un posto all’Unione Mariagrazia Perricone, S.O.S. Mondo, s.l., commercianti 2008 Leonardo Di Nello Youcanprint, 2015, p. 57: I latrati e le rin- et alii, Rapporto 2007. La scuola secondaria ghiate si erano ormai ridotti a guaiti. di secondo grado della provincia di Milano, = Deriv. di ringhiare con –ata. Milano, Franco Angeli, 2008, p. 104: i tas- si di riiscrizione dei licei classico e (N) ripilotare v. tr. Pilotare di scientifico sono decisamente inferiori nuovo. a quelli delle altre scuole. 1949 In «Il dramma», XXV (1949), p. = Deriv. di iscrizione con ri–. 468: Mae West è ritornata a Broadway ripilotando sul patrio palcoscenico del (N) rilassaggine sost. f. Stato di «Coronet» il veicolo 1987 In «Rivista rilassatezza. di antropologia», LXV (1987), p. 328: ca- 1967 Sandro De Feo, I cattivi pensieri, pace di stimolare ipotesi e prospettive Milano, Garzanti, 1967, p. 176: è tempo di credibili, nonché, almeno in alcune rilassati e sciroccati, di rilassaggini, circostanze, di ripilotare le scelte di sciroccaggini, melensaggini. lavoro di scavo sul campo 1966 = Deriv. di rilassare con –aggine. Giuseppe Bonura, Il rapporto, Milano, Riz- zoli, 1966, p. 215: Poi lo ripilotava nella (E) (R) rilisciato agg. Perfetta- cella 1993 Mariarosa Dalla Costa–Gio- mente messo a punto, sistemato, le- vanna Franca Dalla Costa, Donne e politiche vigato. del debito. Condizione e lavoro femminile 1891 In «La Rassegna nazionale», LXI nella crisi del debito internazionale, Milano, (1891), p. 668: Il Dolci mise in mano al Franco Angeli, 1993, p. 13: L’interrogarsi visitatore una piccola tela passata, ri- attorno a tale sviluppo, continuamen- passata, rilisciata, finita con cura mi- te ridisegnato e ripilotato dai grandi nuziosa 1967 Marcello Venturi, L’ap­ agenti del debito. puntamento, Milano, Rizzoli, 1967, p. 20: = Deriv. di pilotare con ri–. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 228

(N) riproferire v. tr. Dire di nuo- poi rubare ai poveri per ridare ai ric- vo, replicare. chi per poter rirubare ai ricchi per av. 1585 [Luigi Groto], Le Famigliari dare ai poveri. del Cieco d’Adria, Treviso, Antilia, 2007, p. = Deriv. di rubare con ri-. 277: La ricca offerta mi fa arrossire, non havendo io che riproferire, da (N) risconquasso sost. m. Nuovo che non son buono a nulla 1832 sconquasso. Francesco Mercanti, Compendio di diritto 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Mi- canonico, tomo II, Prato, Tip. Guasti, 1832, lano, Rizzoli, 1966, p. 78: Volgeva l’anno p. 134: suppliscono alle ceremonie del- che i comizi marxizzavano riscon- la Chiesa di non riproferire la forma quassi copernicani, non nelle stelle condizionale ai bambini già privata- sibbene in terra. mente battezzati dalle levatrici av. = Deriv. di sconquasso con ri–. 1883 Achille Mauri, Scritti autobiografici, Firenze, Le Monnier, 1894, p. 383: da que’ (N) risoffocare v. tr. Soffocare di giorni si cominciò a riproferire con nuovo. più d’amore e d’onore il nome d’Ita- 1890 In «Rassegna di scienze sociali e lia 1967 Tommaso Landolfi, Des mois, politiche», II (1890), p. 413: fu la servitù Firenze, Vallecchi, 1967, p. 174: L’altro, della gleba, che figlia della schiavitù volto al pubblico, riproferì candida- antica, risoffocò quegli spiriti 1966 mente il suo motto. Alessandro Parronchi, L’apparenza non in­ = Deriv. di proferire con ri–. ganna, Milano, All’insegna del pesce d’o- ro, 1966, p. 28: Risoffoca in te, voce, (N) rirubare v. tr. Rubare di nuo- questo canto, / che nessuno lo sen- vo. ta 1967 Silvano Ceccherini, Lo specchio 1874 Michele Corinaldi, Versi, Padova, nell’ascensore, Milano, Rizzoli, 1967, p. 69: Tip. Penada, 1874, p. 197: Un dì che di Le meschine preoccupazioni esisten- studiare ero svogliato, / Lo Zibaldon ziali presto risoffocavano l’estro cre- di Guttaperca presi, / E che a man sal- ativo 1983 Fermo Roggiani, Bersaglieri va quel briccon compresi / Ha rubato, d’Italia: dal ponte di Goito a Beirut, Milano, rubato e rirubato 1901 In «La folla», Cavallotti, 1983, p. 26: anche se la Re- I (1901), p. 2 (GRL, senza indicazione del staurazione impone, volta a volta, la fasc.): Agli uffici del dazio consumo si sua mano pesante risoffocando ogni può rubare e rirubare senza neppure speranza. passare attraverso l’inquietudine del = Deriv. di soffocare con ri–. momento 1967 Gino De Sanctis, Il minimo d’ombra, Milano, Rizzoli, 1967, p. (N) rispropositare v. intr. Spropo- 84: Altri partigiani, improvvisati ca- sitare di nuovo. vallerizzi e cow-boys, si spingevano 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Mi- avanti torme di grossi cavalli spetti- lano, Rizzoli, 1966, p. 108: E rispropositò, nati, rubati, liberati e rirubati 2010 versicoli uno appresso all’altro per Enrico Deaglio, Il raccolto rosso, 1982-2010, ingiulebbarla, ingiulebbarsi anche, Milano, Il Saggiatore, 2010, p. 340: solito circondarsi d’un ronzio, stordirsi, ri- rubare ai ricchi per dare ai poveri e attaccò la solfa. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 229

= Deriv. di spropositare con ri–. quadrato, l’inzucche, la palmata; mi bastavano pochi minuti per valutare i (N) risqué agg. Rischioso. giocatori. 1967 Sandro De Feo, I cattivi pensieri, = Voce fiorentina (cfr. www.vocabolario­ Milano, Garzanti, 1967, p. 222: Metterla fiorentino.it), pl. di ritto, con allusione alla tale e quale in uno spettacolo così ri- posizione verticale dei bersagli che si devono colpire. squé. = Voce fr. ‘id’. (N) rivagheggiamento sost. m. (E) (R) ritappezzare v. tr. Tappez- Nuovo vagheggiamento. zare di nuovo. 1875 Giovanni de Castro, Arnaldo da 1902 In «Atti della Deputazione Provin- Brescia e la rivoluzione romana del XII seco­ ciale di Napoli», XXXIII (1902), p. 48 (GRL, lo, Livorno, Vigo, 1875, p. 120: amor suo senza indicazione del fasc.): il Presidente fin d’allora, superstizione sua anche di questo Consesso ha dato incarico dopo e tenacissimo rivagheggiamento all’Ufficio tecnico di compilare un 1914 In «Bollettino d’arte del Ministero del- progetto per ritappezzare gli stalli dei la pubblica istruzione», VIII (1914), p. 384: Consiglieri 1936 Archibald J. Cronin, Mi par palese in esso come quella mi- E le stelle stanno a guardare, trad. it. di Carlo racolosa facilità e freschezza di stile Coardi, Milano, Bompiani, 2013, ed. digitale: riposassero sopra un appassionato ri- La sua vena poetica non era ricca, ma vagheggiamento dei grandi esemplari Ada Sunley aveva delle idee, manìe, del cinquecento 1966 Mario Solda- le chiamavano in casa: come ritap- ti, La busta arancione, Milano, Mondadori, pezzare la sala 1967 Renato Ghiotto, 1966, p. 64: Cercando nel rivagheggia- Scacco alla regina, Milano, Rizzoli, 1967, mento e nel racconto di compensare p. 365: Ormai occorreva sostituire i in qualche modo la forzata rinuncia paralumi o ritappezzare le poltrone all’azione 2004 Giuseppina Scogna- 1981 ­GRADIT (senza fonte) 1989 Pa- miglio, L’universo poetico di Moriconi, trizia Carrano, Baciami stupido, Milano, Riz- Napoli, Liguori, 2004, p. 53: Ma nel riva- zoli, 1989, p. 65: so bene che due anni fa gheggiamento poetico di Moriconi la mi hai ridipinto tutto l’appartamento “diceria” dannunziana acquisisce una con l’eredità della tua zia di Vercelli dimensione umana che mette da parte e che mi hai anche fatto ritappezzare ogni tentazione superumana. i divani. = Deriv. di vagheggiamento con ri–. = Deriv. di tappezzare con ri–. (E) (R) rivogare v. tr. Dare, affib- (N) ritti sost. m. inv. Gioco di stra- biare. da che consiste nel tirare una palla su 1871 ­GRADIT (senza fonte) 1967 birilli bersagli messi in posizione ver- Riccardo Bacchelli, Rapporto segreto ticale. dall’inglese di mille parole, Milano, Monda- 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e de­ dori, 1967, p. 129: Però, colleghi, se gra- risione, Milano, Mondadori, 1966, p. 129: na sarà, non state a credere, voialtri, Non ero un dilettante, il gioco lo co- di rivogarla tutta su di lui, colleghi! noscevo, quello e molti altri: i ritti, il = Deriv. di vogare con ri–. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 230

Osservazioni: il verbo sembra comune nei Eugenio Luraghi, Due milanesi alle pirami­ dialetti toscani (cfr. Pietro Fanfani, Vocabola­ di, Milano, Mondadori, 1966, p. 102: dopo rio dell’uso toscano, Firenze, Barbera, 1863, cena abbiamo fatto una bella ronfata s.v.: «Rivogare: dare, parlandosi di busse. […] Es: Per avergli fatto quel piccolo servi- per tutta la notte 1967 Umberto Simo- gio, gli rivogò un mezzo napoleone di man- netta, Il giovane normale, Milano, Bompiani, cia»; Giovanni Papanti, I parlari italiani in 1967, p. 80: ho azzeccato una ronfata Certaldo alla festa del V centenario di mes­ di tre ore comode 1989 ­GRADIT ser Giovanni Boccacci, Livorno, Vigo, 1875, (senza fonte) 2010 Giuseppe D’Ambro- p. 248: «Il verbo rivogare è usato tanto nel sio Angelillo, La Pagnotta di Sogni, Milano, senso di dare, quanto di ricevere (gni rivogò ’n cazzotto; si rivogò ’n cazzotto)»). Acquaviva, 2010, p. 5: E poi la ronfata. Una ronfata di 6 ore filate lisce. Poi (E) (R) rocaille sost. f. inv. (o pl. la sveglia. rocailles). Tipo di decorazione di = Deriv. di ronfare con -ata. giardino realizzata mediante l’imita- zione di elementi naturali. (N) ronfatina sost. f. Sonnellino. 1856 Pietro Selvatico, Storia estetico– 1966 Giuseppe Eugenio Luraghi, Due critica delle arti del disegno, Venezia, Tip. milanesi alle piramidi, Milano, Mondado- Naratovich, 1856, p. 112: Perché si deb- ri, 1966, p. 105: Dopo mangiato, sem- ba escludere da tali studii lo stile ro- pre male, che la nostra Ausonia la caille o rococò 1875 Giuseppe Maria vedevamo anche in sogno, la Rosa Mira, Bibliografia siciliana, Palermo, Tip. è andata in stanza a fare una ronfa- Gaudiano, 1875, p. 132: Nuovo metodo tina 2011 Nadia Ceriani, Ciao bella, di colorire le intarsiature e modo di buon risveglio!, Cantalupa, Effatà, 2011, p. facilitarne il traforo, da applicarsi allo 59: mi sento molto stanco, sarà il cal- stile rocaille, oggi in moda per uso do, sarà la donna che mi sfianca ma dei mobili 1895 ­GRADIT (senza fonte) penso proprio che mi farò una ronfa- 1967 Elio Bartolini, Chi abita la villa, Tori- tina 2010 Don DeLillo, Mao II, trad. it. no, Einaudi, 1967, p. 23: Considera quella di Delfina Vezzoli, Torino, Einaudi, 2010, ed. grotta tutta rocailles e finte stalattiti digitale: Addormentarsi a tavola, con e finti crepacci 2009 Enrico Colle, Il gli occhi pesanti, appisolarsi sulla toi- mobile italiano dal Cinquecento all’Ottocen­ lette, fare una ronfatina, schiacciare to, Firenze, Electa, 2009, p. 114: Ma i citati un sonnellino 2015 Alfonso Garibol- ebanisti non furono i soli a fornire ar- di, Un sogno marginale, Brescia, Cavinato, redi in linea col nuovo gusto rocaille, 2015, ed. digitale: espressi la mia innata divenuto lo stile ufficiale della nuova propensione per il grande schermo corte subito dopo l’ingresso di Pietro accompagnando le scene più ardi- Leopoldo a Firenze nel 1765. te della pellicola [...] con sommesse = Voce fr. ‘id’. ronfatine. = Deriv. di ronfata (GRADIT:­ 1989; ma (E) (R) ronfata sost. f. Dormita già in uso nell’Ottocento: cfr. GRL) con –ina. lunga e profonda. 1857 Azzi, s.v. runfada: al runfar, (N) ruglia sost. f. Tromba, clac- Russata o Ronfata 1966 Giuseppe son. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 231

1967 Carlo Villa, Deposito celeste, To- anche lui alle nostre spalle vinto dal rino, Einaudi, 1967, p. 73: Da ragazzi co- sonno. struivamo autovetture con le scatole = Deriv. di saccarosio con –ico. vuote, chiamandone le singole parti: ruglia, lumoso, demicuda, in una ide- (N) saccarosità sost. f. Quantità di ale catena di montaggio. zucchero presente in un alimento. = Etim. incerta; forse retroformazione di 1966 Arrigo Benedetti, L’esplosione, rugliare, oppure conversione di ruglio. Milano, Mondadori, 1966, p. 102: I prezzi dell’uva sarebbero stati proporzionali (N) saccarosico agg. Relativo al alla saccarosità del prodotto. saccarosio. = Deriv. di saccarosio con –ità. 1874 Enciclopedia di chimica scientifica e industriale, Torino, Unione tipografico-e- ditrice, 1874, p. 267: Noi dubitiamo che (N) saladischi (sala dischi) sost. f. la materia zuccherina non saccarosica Sala dove si conservano dischi ascol- contenuta nelle piante sia il glucoso tabili dagli utenti. comune 1942 In «Rivista italiana d’igie- 1963 «Il policlinico», (1963), p. 444 ne», II (1942), p. 14 (GRL, senza indicazio- (GRL, da cui non si ricava l’annata): In ne del fasc.): Qualcosa di analogo può una sala dischi sono poi conservate dirsi per le gelatine di frutta, ottenute ed ascoltabili le voci delle maggio- gelatinificando il succo dei frutti con ri celebrità mediche contemporanee pectina in presenza di sciroppo sac- 2015 Mario Atzori, Le barriere soffolte, carosico 1977 In «Minerva medica», Tricase, Youcanprint, 2015, ed. digitale: LXVIII (1977), p. 2725: L’isolamento di Dopo le scorribande in mare, invece anticorpi IgM serici in questo caso è del riposo pomeridiano, mi piaceva stato eseguito con una combinazione frequentare la sala dischi o la biblio- di marcatura fluorescinica dell’anti- teca. corpo e di centrifugazione di gradien- 2. Sala da ballo attrezzata con te saccarosico 14 e la frazione ottenu- jukebox. ta è stata provata nella RFC 1981 Giuseppe Berto, La cosa buffa, «L’Agricoltore ferrarese», LXXXVI (1981), 1966 p. 11 (GRL, senza indicazione del fasc.): Milano, Rizzoli, 1966, p. 239: C’era una convulso rallentamento nelle opera- saladischi per ballare lo yéyé 1967 zioni di raccolta, nel corso delle quali Rolly Marchi, Dove lo sci, Milano, Editoria- si sono registrate, specie nel prodotto le Milanese, 1967, p. 247: C’è chi prefe- consegnato nell’ultimo periodo, di- risce la fragorosa saladischi dove il sastrose perdite saccarosiche 2011 frastuono alto e ininterrotto impedi- Anna Villarini, Scegli ciò che mangi, Mila- sce qualsiasi forma di comunicazione no, Sperling & Kupfer, 2011, p. 404: Esteri verbale ma dove è possibile praticare saccarosici degli acidi grassi. o ammirare uno shake decente. 2. Di persona dolce, buono. = Comp. di sala e dischi. 1967 Gino de Sanctis, Il minimo d’om­ bra, Milano, Rizzoli, 1967, p. 77: il sacca- (N) sang de pigeon loc. sost. m. rosico ragioniere tace e forse pencola inv. Di colore rosso violaceo. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 232

1967 Alba De Céspedes, La bambolona, manca solo che si metta a recitare i mi- Milano, Mondadori, 1967, p. 162: quanto al steri dolorosi. colore: un perfetto sang de pigeon. = Deriv. di santimonia con -oso. = Loc. fr. ‘id.’ (N) sardanapalare v. tr. Possede- (N) santimonioso agg. Che dimo- re sessualmente. stra santimonia. 1967 Giorgio Soavi, Virus, Milano, Lon- 1769 Johann Lorenz Mosheim, Dell’i­ ganesi, 1967, p. 112: con quelle gonne storia ecclesiastica antica e moderna dalla all’altezza del gomito, non erano lì nascita di Gesù Cristo sino al principio del per caso, direi, ma per farsi sardana- presente secolo XVIII, trad. it. di Patrizio Ro- palare? sella, Napoli, Giannini, 1769, p. 6: niuno = Deriv. di Sardanapalo (668–626 a.C.), ebbe il coraggio di sbarbicare le radici re assiro che aveva fama di dissolutezza, con del male, di attaccare la giurisdizione –are. Papale e gli sentimenti, ch’erano rico- perti col titolo santimonioso di diritto (N) sassonia sost. f. Pietraia. Pontificio 1863 Alessandro Gavazzi, 1869 Giovanni Ombroni, Geologia Parallelo del cattolicismo romano col pa­ dell’Italia, Milano, Maisner, 1869, p. 250: ganesimo, Firenze, Tip. Italica, 1863, p. 35: perciò hanno un versante poco inclina- Succedono nell’ordine le ortiche di to, con delle conche erbose, con prati e S. Benedetto, le spine di S. Francesco con gruppi di montoni, l’altro assai ra- pido e scosceso, con molte parti a pic- d’Assisi, le quercie, gli olivi, gli allori, co e inaccessibili, chiamate brecciari, i pruneti che danno il nome alle loro breccitti, sassonie e dirupate dai mon- rispettive madonne: piante che tutte tanari 1895 Francesco Lapenna, Oro e fioriscono fuor di stagione in un dato potere e loro evoluzione sociale–umana, pt. I, tempo, anniversario della loro scoper- Torino, Roux Frassati e C. Tip. Edit, 1895, p. ta, o del rotolamento sovr’esse delle 145: Sono essi che le nostre lande, e i membra santimoniose 1967 Sandro nostri sterpeti, e le nostre sassonie tra- De Feo, I cattivi pensieri, Milano, Garzanti, sformavano negli ubertosi giardini e 1967, p. 177: Lenta, giulebbosa e santi- negli immensi uliveti, mandorleti e vi- moniosa scendeva dallo schermo sulla gneti, di cui è oramai tanto ricca questa media beata l’onda delle cose meravi- nostra patria 1928 Carlo Emilio Gadda, gliosi 2001 Antonio Napolitano, Totò, Romanzi e racconti I, a cura di Raffaella Ro- uno e centomila, Napoli, Tempo lungo, 2001, dondi, Guido Lucchini e Emilio Manzotti, Mi- p. 79: Nella libera trascrizione che il re- lano, Garzanti, 1993, p. 26: Avrei scelto la gista organizza, Totò riesce a dipingere specialità degli alpini: un mio cugino; un personaggio ben calibrato nella to- a cui era balenata la stessa idea, s’era naca del ruffiano santimonioso 2019 voluto spaccar l’anima con quello zai- Massimo Lugli–Antonio Del Greco, Quelli no, per quelle sassonie: quando non ne cattivi, Roma, Newton Compton, 2019, ed. poteva più, c’era però per fortuna un digitale: Brillantino fa un’altra pausa a alpino 1967 Giuseppe Eugenio Luraghi, effetto, poi incrocia le mani in grem- Due milanesi alle piramidi, Milano, Monda- bo e sospira. Molto santimonioso. Ci dori, 1967, p. 141: Poi si infila un sentiero www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 233

tipo montagna che fa sbanfare, in mez- lungo 2015 Peppino Manzi, La cucina zo alla sassonia. del mare in barca, s.l., Cluny Edizioni, 2015, = Deriv. di sasso con -onia. p. 339: dorare gli alimenti a fuoco vivo in poca materia grassa, muovendo (N) sautoir sost. m. inv. (o plur. costantemente il tegame (sautoir) in sautoirs). Lunga collana con ciondo- modo che, facendoli saltare, non si lo. attacchino al fondo. 1831 In «L’Eco, giornale di scienze, let- = Voce fr. ‘id’. tere, arti, mode e teatri», 12 gennaio 1831, p. 36: Sautoir o piccolo scial di cache­ (N) savonnier sost. m. inv. (o plur. mire rosso e nero 1846 In «L’ape savonniers). Fabbricante di sapone. delle cognizioni utili», XIV (1846), p. 217: 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e de­ dei nastri in pezze, delle piume, dei risione, Milano, Mondadori, 1966, p. 551: Sautoirs, ed altre galanterie 1914 Quando lavoravo per i savonniers di Matilde Serao, Ella non rispose, Milano, Fra- Marsiglia, e copiando lettere e fatture telli Treves, 1914, p. 99: sulle loro teste mi stupivo di quanto sapone consu- giovanili eran posati dei grandi cap- mano le massaie italiane 2011 «So- pelli, coverti di leggere, volitanti piu- cietà e storia», XXXIV (2011), p. 42 (GRL, me bianche: avevano dei sautoirs di senza indicazione del fasc.): denuncia, fra oro e perle sul petto 1967 Silvano l’altro, i savonniers marsigliesi, com- Ceccherini, Lo specchio nell’ascensore, Mi- plici, a suo dire, dei Genovesi. lano, Rizzoli, 1967, p. 39: Aveva un sau- = Voce fr. ‘id’. toir che scendeva fin oltre le stupende poppe, uno scintillante anello al dito (N) sbanfare v. intr. Respirare con 2018 Karen Swan, Una questione di cuore, affanno, ansimare. trad. it. di Marzio Petrolo, Roma, Newton 1966 Giuseppe Eugenio Luraghi, Due Compton, 2018, ed. digitale: Fece per in- milanesi alle piramidi, Milano, Mondadori, dossare anche la collana – una lunga 1966, p. 72: I soldi ce li abbiamo dati lo sautoir di smeraldi, rubini e diamanti stesso volentieri perché povero ragaz- con al centro uno smeraldo esagonale zo se li era meritati e sbanfava come di quasi quarantacinque carati. una locomotiva 1976 Enrico La Stella, 2. Casseruola a fondo spesso, bor- La dolce morosa, Milano, Garzanti, 1976, p. di non alti e manico lungo, usata per 76 (cfr. GRL): E quando, dopo un certo saltare. sbanfare, lui scarligò fuori restando 1987 Maria Alessandra Iori Galluzzi et a pancia per aria come un pischerlo, alii, La cucina ferrarese, Padova, Muzzio, la Flora non smetteva di mirarglielo, 1987, ed. digitale: Dopo 1 ora circa di ammollo dei funghi, far sciogliere corto e grassotto, testuto come un tap- in un sautoir 100 g di burro 2005 po di spumante 2017 Alessandra Sau- Maria Grazia Accorsi, Personaggi letterari a go, Metapsicologia rosa, Milano, Feltrinelli, tavola e in cucina, Palermo, Sellerio, 2005, 2017, ed. digitale: Soffia, sbanfa, con p. 97: La carne arrosto deve stare in un le orecchie viola, i capelli spettinati, sautoir – tegame dal bordo alto, per- sudati, appassionato come un gorilla pendicolare al fondo e con un manico accoppiato, dai pugni in petto 2019 www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 234

Irvine Welsh, Morto che cammina, trad. it. di (N) sbavata sost. f. Atto sessuale Massimo Bocchiola, Milano, Guanda, 2019, frettoloso. ed. digitale: Io faccio passare il giorna- 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Mi- le, sbanfando e pregando che le pillo- lano, Rizzoli, 1966, p. 146: A parte qual- le spacchino. che tradimento, qualche sconcia sba- = Dal milanese sbanfà ‘id.’. vata per greppi, anche nella tua came- ra da letto, mentre eri in chiesa. (N) sbaraccatore agg. Che abban- = Deriv. sbavare con –ata. dona precedenti idee o usanze, inno- vatore. (N) sbavo sost. f. Sbavatura, sbaf- 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e de­ fo. risione, Milano, Mondadori, 1966, p. 20: 1952 Carlo Emilio Gadda, Opere, ed. L’impero dell’intelligenza multifor- dir. da Dante Isella, Saggi giornali favole II, me giustiziera sbaraccatrice d’ogni Milano, Garzanti, 1992, p. 73: in cotal gui- nazionalismo, d’ogni regime colonia- sa che d’un certo stilo quale acerrimo le, d’ogni sopraffazione materialistica era studiosamente bulinato et inciso- 1973 In «La rivista italiana di previdenza vi, da ultimo a doverle forbire d’ogni sociale», XXVI (1973), p. 347 (GRL, senza sbavo d’una sottil ugnella adusavomi 1967 Giorgio Celli, Il parafossile, Milano, indicazione del fasc.): Senza parlare del- le periodiche e disordinate, ma sem- Feltrinelli, 1967, p. 97: Il suo volto era un lungo sbavo di biacca livida 1995 pre più ricorrenti, «fiscalizzazioni» Silvana Grasso, Ninna nanna del lupo, Tori- – o semplici alleggerimenti – degli no, Einaudi, 1995, p. 148: Ma, all’angolo oneri sociali per crisi, alluvioni, terre- destro della bocca, poi che la mano moti, pressioni corporative, eccetera, già morta avea ceduto, tra il precipi- sbaraccatrici di un sistema senza fon- zio delle dita il rossetto disegnò uno damento e senza tetto. sbavo lungo come la coda d’una ron- 2. sost. m. Liquidatore. dine 2001 Silvana Grasso, La pupa di 1996 Ottiero Ottieri, Il poema osceno, zucchero, Milano, Rizzoli, 2001, p. 19: Dei Milano, Longanesi, 1996, p. 297: Intanto, privilegi d’un tempo non era rimasta gli sbaraccatori al fine di risanamen- che la santa messa, la domenica e le to, di produttiva snellezza, sostengo- feste, nella piccola cappella di fami- no che, per non licenziare, devono glia, non più d’una decina di posti, licenziare. con l’umido che divorava i mattoni = Deriv. di sbaraccare con –tore. delle pareti e uno sbavo d’affresco sul soffitto. (N) sbavame sost. m. Cosa di nes- = Retroformazione di sbavare. sun valore. 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e deri­ (N) sbrindolento agg. Malridotto. sione, Milano, Mondadori, 1966, p. 575: Qui 1880 Gherardo Nerucci, Sessanta no­ i vostri discorsi d’artistoni si riducono velle popolari montalesi, Firenze, Le Mon- a ciucciami e sbavami. nier, 1880, p. 181: Lui nun stiede a pu- = Deriv. di sbavare con –ame. lirsi nemmanco dal sudiciume e dal www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 235

polveraccio che aveva in su’ panni 2013 Fulvio Petri, Stracconti, Tricase, You- sbrindolenti, e subbito s’appresentò canprint, 2013, p. 6: Le sue amiche erano al palazzo e chiese l’udienza 2002 tutte circondate da avventori che le Giampaolo Rugarli, La mia Milano. Storie di allietavano con le loro braccia appog- luoghi, di gente e di fantasmi, Napoli, Gui- giate, i loro panini sugosi, le loro sal- da, 2002, p. 13: Sorrisi, poiché, se Dio sine sbrodolose… 2015 Hugh Wal- vuole, la moderna scienza accerta che pole, L’assassino e la sua vittima, trad. it. di non esistono i malefici, e tuttavia, a Letizia Ciotti Miller, Roma, Elliot, 2015, ed. ritrovarmi tra la plebaglia crostosa, digitale: Era un uomo obeso e sudatic- caccolosa e sbrindolenta, mi si strinse cio e quando ero piccolo mi copriva il il cuore. viso di baci sbrodolosi, cosa che non 2. Ubriaco. mi piaceva affatto. 1967 Giorgio Soavi, Virus, Milano, 2. Prolisso. Longanesi, 1967, p. 132: Occhi da sbrin- 1942 In «Cinema. Quindicinale di di- dolento, insomma ciucco non da dar vulgazione cinematografica, VII (1942), p. fastidio. 367 (GRL, senza inddicazione del fasc.): La = Deriv. di sbrindolo ‘frammento’ con – deficienza diviene artistica, e -ovvia ento (var. di –ente). mente: mancando il controllo della coscienza, il materiale offertoci da (E) (R) sbrodato agg. Sporco, questo autore si fa sbrodoloso, ine- macchiato. spressivo, povero e decadente 1967 1967 Dacia Maraini, A memoria, Mila- Orazio Napoli, 22 letti, Milano, Ceschi- no, Bompiani, 1967, p. 49: Sembra il gras- na, 1967, p. 100: Nessuno glielo volle so congelato. Con le croste giallicce chiedere per non offrire nuova esca in superficie e il liquido trasparente. alla sua lingua sbrodolosa 2001 Mi sentivo sbrodato 1999 ­GRADIT Stefano Lanuzza, Dante e gli altri, Viterbo, (senza data) 2018 Chiara Francini, Mia Stampa alternativa–Nuovi equilibri, 2001: madre non lo deve sapere, Milano, Rizzoli, Vi trascorrono critici “che non han- 2018, ed. digitale: E pensa a Sir Edv av- no niente da dire” e per giunta “lo volto in tuniche sbrodate, provando lo dicono male”; romanzieri sbrodolosi stesso magnetico imbarazzo che si ha che bellamente “si cacano addosso” di fronte ai partecipanti della Corrida 2018 Maurizia Triggiani–Marco Bottarelli, o ai porno. Dis-Ordinary Family, Milano, Sperling & = Part. pass. di sbrodare. Kupfer, 2018, ed. digitale: Nuova imma- gine di profilo con faccetta accatti- (N) sbrodoloso agg. Che perde li- vante, citazioni sbrodolose a manetta, quidi, eccessivamente umido. canzoni di Elisa con sottolineati i pez- 2000 Antonio Debenedetti, Un giovedì, zi più struggenti. dopo le cinque, Milano, Rizzoli, 2000, p. 13: = Deriv. di sbrodolare con –oso. In ogni caso, nel ripercorrere le tappe della mia esistenza, sarà bene che non (E) (R) scassone sost. m. Veicolo dimentichi un solo istante di avere la in pessime condizioni. vescica inaffidabile, “sbrodolosa” e 1967 Sandro De Feo, I cattivi pensieri, anche altri disturbi dell’età avanzata! Milano, Garzanti, 1967, p. 132: Il suo vec- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 236

chio scassone era di nuovo in officina sime e soggette all’arbitrio più totale per uno dei suoi acciacchi di vecchia- 2006 Marco Rovelli, Lager italiani, Mila- ia 1984 In «Oggi», XL (1984), p. 69 no, Rizzoli, 2006, p. 276: Dunque i campi (GRL, senza indicazione del fasc.): la mi- non derivano dal diritto penale ordi- nima preparazione a una esercitazio- nario, né da quello carcerario, bensì ne in bicicletta, uno scassone arche- dallo stato di eccezione e dalla legge ologico del peso di mezzo quintale. marziale (nel caso del Terzo Reich av. 1999 ­GRADIT (senza fonte) 2000 dalla Schutzhaft, la «custodia protet- Andrea G. Pinketts, Il dente del pregiudizio, tiva» come misura di polizia preven- Milano, Mondadori, 2000, p. 14: Il traffico tiva, introdotta in Prussia nel 1861). mi uccise con le sembianze di un pul- = Voce ted. ‘id’. lman scassone, un traballante scasso- ne che si chiamava Salerno-Positano (N) sciambola sot. f. Divertimento 2019 Giulio Perrone, L’amore finché resta, sfrenato, baldoria, crapula. Milano, HarperCollins, 2019, ed. digitale: 1893 In «La Rassegna Nazionale», «Ci vorrebbe un meccanico». «I vec- LXXIII (1893), p. 368 (GRL, senza indica- chi scassoni sono la mia specialità...». zione del fasc.): cantando in crocchio (n) 2. Edificio fatiscente. nelle osterie cogli amici nei giorni di 1904 In «La critica», II (1904), p. 156 sciambola 1967 Umberto Simonetta, (GRL, senza indicazione del fasc.): a mi- Il giovane normale, Milano, Bompiani, 1967, sura della medesima, laonde ne ver- p. 135: Nelson non è ancora rientrato: rebbe a lui grave danno di essere ob- sarà andato in sciambola con quella bligato a prendere ed abitare qualche là, garantito 1976 Enrico La Stella, altro scassone di palazzo, costoso ad La dolce morosa, Milano, Garzanti, 1976, p. ammobiliare ed incomodo, massime 63: certe serate di sciambola che non ad un francese. erano propio da buttar via 2007 = Deriv. di scassare con –one. Franco Loi, Voci d’osteria, Milano, Monda- dori, 2007, p. 55: Quando eravamo pri- (N) schutzhaft sost. f. inv., spec. gionieri era una sciambola... 2014 Piersandro Pallavicini, Una commedia ita­ con l’iniziale maiuscola. Arresto pre- liana, Milano, Feltrinelli, 2014, ed. digitale: ventivo, attuato di solito per scopi di Sciambola. Ma trinciano, inforchet- protezione. tano, mangiano, non ce l’hanno mica 1967 Minardi Gabriele, Il tempo è col­ loro il cancro, e neanche un parente tello, Milano, Dall’Oglio, 1967, p. 149: Suo prossimo. padre cura un pezzo grosso del Regi- = Voce milanese (cfr. Cletto Arrighi, Di­ me da sei anni e solo per questo sono zionario milanese-italiano. Col repertorio sfuggito alla schutzhaft 2000 La italiano-milanese, Milano, Hoepli, 1896, cultura ebraica, a cura di Patrizia Reinach s.v.) Sabbadini, Torino, Einaudi, 2000, p. 225: Il provvedimento a loro carico, chiama- (N) sciltianesco agg. Ispirato alla to Schutzhaft, era di norma a carattere pittura di Sciltian. preventivo e illimitato nel tempo; le 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e de­ condizioni di detenzione erano duris- risione, Milano, Mondadori, 1966, p. 307: www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 237

Tutto terribilmente falso perché stu- l’altro nella retrospettiva dedicatagli pidamente vero, neanche sciltianesco dalla Quadriennale del ’35, e scipio- 1982–1983 In «Terzo Occhio», VIII o IX nesca (si pensi al Ritratto del Car- (1982 o 1983) (GRL, da cui non si ricavano dinal Vannutelli) è in particolare la indicazioni più precise): Ma l’occhio di serpeggiante mano destra del Cortiel- Antonio non è un occhio solo ogget- lo 2004 Enzo Siciliano, Il risveglio della tivo, ma anche metafisico e sensuale, bionda sirena, Milano, Mondadori, 2004, p. come dimostra a sufficienza il -con 112: L’olio su tavola della scipionesca fronto tra la sua sciltianesca Natura Veduta della Certosa di Trisulti – le morta con mela del 1947 e il coevo montagne dentro cui si annida il color Nudo con fiori 1991 Giorgio Di Geno- crema della Certosa corrono verso il va, Storia dell’arte italiana del ’900. Gene­ cielo che una vetta taglia in due sezio- razione anni Venti, Bologna, Bora, 1991, p. ni – è di quell’estate 1929. 283: una volta superata l’ottica sciltia- = Deriv. di Scipione, pseudonimo del pit- nesca e le suggestioni del de Chirico tore maceratese Luigi Bonichi (1904-1933) neoromantico. con –esco. = Deriv. di Sciltian, cognome del pittore armeno Gregorio Sciltian (1900-1985), con –esco. (N) sciroccaggine sost. f. Com- portamento bizzarro. (N) scipionesco agg. Relativo alla 1967 Sandro De Feo, I cattivi pensieri, pittura di Scipione o ispirato ad essa. Milano, Garzanti, 1967, p. 176: È tempo di 1948 In «Nuova Antologia», (1948), p. rilassati e sciroccati, di rilassaggini, 440 (GRL, da cui non si ricavano indicazioni sciroccaggini, melensaggini. pi precise): Il Dell’Arco dei due primi = Deriv. di scirocc(ato) con –aggine. volumetti non mancò di aver pre- sente questa situazione di gusto e di (N) sconfarda sost. f. Donna furba colore, che gli permise, per esempio, e imbrogliona. il bell’impasto scipionesco del «Pon- 1933 «Illustrazione Toscana e dell’Etru- te delli angioli» 1952 In «L’appro- ria», XI (1933), p. 65 (GRL, senza indicazio- do letteraraio», I (1952), p. 105 (GRL, sen- ne del fasc.): con favore anche più scar- za indicazione del fasc.): Un ciclo ormai so di quello avuto dal «probo Luigi» e ventennale, dal vecchio «San Zeno», costretto a rinunziarvi per la continu- frutto felice di un clima scipionesco, ità della relazione dei due abbia accu- fino all’accenno recente di un nuovo mulato contro «quella sconfarda» un realismo, all’insegna di Gino Ros- abbondante veleno che artisticamente si 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e de­ si esprime nelle Memorie, con diletto risione, Milano, Mondadori, 1966, p. 537: Il nostro e disdoro suo 1966 Giuseppe soggetto prevarica in minima parte la Bonura, Il rapporto, Milano, Rizzoli, 1966, felicità della forma e ne resulta una p. 23: Giocava dunque un po’ ingru- pittura vagamente scipionesca 1998 gnato accosto a Elena, che se la dor- Paolo Mamone Capria, Edoardo Giordano, miva beata la sconfarda. Napoli, Guida, 1998, p. 25: Del Bonichi il = Var. di scanfarda ‘donna di facili costu- nostro aveva preso diretta visione tra mi’. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 238

Osservazioni: Nell’attestazione del 1933 (N) sdelicato agg. Privo di delica- la parola sembra essere contenuta in una cita- tezza. zione di un testo precedente. 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Mi- lano, Rizzoli, 1966, p. 219: Quell’esplo- (E) (R) scrocchiazeppi sost. m. e sione d’ira, adesso, stimava sdelicata f. inv. Persona molto magra. stecca 1983 AA. VV., Francesco Cairo 1967 Alba De Céspedes, La bambolona, 1607–1655, Busto Arsizio–Bramante–Vare- Milano, Mondadori, 1967, p. 391: Pare im- se, Lativa, 1983, p. 73: in opere milanesi possibile che non ti piace l’avvocato e come quelle in San Marco o nell’Or- ti piace quello scrocchiazeppi 1994 fanotrofio delle Stelline lo Scaramuc- ­GRADIT (senza fonte) 2002 Nicoletta cia esibisce una vena tra lo sdelicato Pietravalle, La pialla di san Giuseppe, Roma, e il magniloquente, sorretta da un te- De Luca, 2002, p. 236: La mia adolescen- nue colorismo e aliena da troppo acuti za è stata segnata da appellativi come contrasti emotivi. “scrocchiazeppi” per la mia magrez- = Deriv. di delicato con s–. za 2004 Marina Ripa di Meana, Cara Paola sorella mia, Roma, Gremese, 2004, (N) sdolcificare v. tr. Rendere p. 21: Papà, in quelle occasioni, ci de- meno dolce. finiva “le mie scrocchiazeppi” per il 1966 Arrigo Benedetti, L’esplosione, fatto che entrambe eravamo magrissi- Milano, Mondadori, 1966, p. 191: Serviva- me, diverse insomma dalle rotondità no carne di cavallo rifatta con le olive di mamma. amare per sdolcificarla un po’. (n) 2. agg. inv. Molto magro. = Deriv. di dolcificarecon s-. 2015 Alessia De Luca, Dimmi di che segno sei, Milano, Rizzoli, 2015, ed. digi- (N) sdrindolare v. tr. Dondolare, tale: Mi volto e sobbalzo di nuovo: è ciondolare. l’accompagnatrice scrocchiazeppi di 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Mi- Massimo La Notte! Le sue gambe lano, Rizzoli, 1966, p. 52: Sdrindolava la secche sembrano ancora più lunghe testa sit sit, poi si è avviato su un ter- reno nuovo, sdruccioloso 1976 In in un paio di pantaloni neri con una «Carte segrete», X (1976), 33, p. 114: Senti fascia laterale di pelle 2018 Massimo Lugli–Antonio Del Greco, Il Canaro della gagnolare le viscere: colpa del treno Magliana, Roma, Newton Compton, 2018, che ti porta via sdrindolando come un ed. digitale: Sta per aggiungere che barcone a mare. Elena ha messo su un paio di chiletti = Da sdrindolo* italianizzazione del friu- lano sdrindule ‘ciondolone’ (cfr. Giancarlo che le donano ma si trattiene in tempo Petrini, La piazza delle meraviglie. Il tea­ visto che parlare di bilance, tra donne, tro di strada italiano, Udine, Trapezio libri, è sempre entrare in un campo minato 1999, p. 200) con -are. anche con una pennellona scrocchia- zeppi come quella che ha davanti. (N) selliera sost. f. Gualdrappa. = Voce romanesca, comp. di scrocchiare 1967 Luigi Santucci, Orfeo in paradiso, e zeppi (propr. ‘bastoncini’). Milano, Mondadori, 1967, p. 185: Alti elmi www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 239

d’oro, selliere di pelliccia nera e ric- 1931 Giovanni Titta Rosa, Il varco ciuta, la sciabola sguainata. nel muro, Lanciano, Carabba, 1931, p. 71: = Deriv. di sella con –iera. Cento occhi confluiron su lui che si comprimeva la pancia con le mani, e (N) semiesistenza (semi–esisten­ sfarfugliava parole rotte 1948 Anto- za) sost. f. Esistenza poco soddisfa- nio Greppi, I poveri fanno la storia, Milano, cente, incompleta, priva di scopo. Mondadori, 1948, p. 47: Volevo parlarti – 1836 Joseph Henri Revelle-Parise, Fi­ gli riuscì finalmente di sfarfugliare. – siologia ed igiene degli uomini occupati delle Ma tu non c’eri 1999 Rocco Fortunato, fatiche dello spirito, trad. it. di Salvatore De I reni di Mick Jagger, Roma, Fazi, 1999, p. Renzi, Napoli, Filiatre-Sebezio, 1836, p. 248: 105: «Ciao nino», gli sfarfugliai den- Quanti ne ho veduti io soccombere tro un orecchio 2014 Claudio Baratta, all’improviso in mezzo al loro trionfo Il Bologna di padre in figlio, Bologna, Giral- di, 2014, p. 124: Accalorato sfarfuglia ed alla civetteria di vecchio galante! I che tutta Italia sa che a Bologna il mezzi onde sorreggere questa semi– problema è la stampa, mentre è uni- esistenza si riducono a certi precetti versalmente riconosciuto l’attacca- fondati sull’esperienza 1914 Gian- notto Bastianelli, Saggi di critica musicale, mento dei tifosi alla squadra. Milano, Studio editoriale lombardo, 1914, p. 2. Armeggiare, trafficare. 169: la triste sorte che ora va subendo 1967 Antonio Barolini, Le notti della la forma–sonata: ossia la semiesisten- paura, Milano, Feltrinelli, 1967, p. 100: Sta- za accademica, l’esistere per pochi, il va accudendo ad esso, quando sentì divenire una specie di genere morto sfarfugliare nella serratura della porta di casa. 1967 Renato Ghiotto, Scacco alla regina, = Deriv. di farfugliare con s–. Milano, Rizzoli, 1967, p. 216: Con la mia semiesistenza subito ritrovata nell’a- (N) sforaggiata sost. f. Grande ab- ria della stanza caverna 1989 Bian- bondanza. camaria Frabotta, Velocità di fuga, Trento, 1829 Walter Scott, Ivanhoe, trad. it. di Reverdito, 1989, p. 34: l’aria in uno stato Antonio Clerichetti, Milano, 1829, p. 101: di labile, larvale semiesistenza, reale Occorre che questa sforaggiata mi e irreale nello stesso tempo, innegabi- frutti qualche cosa per me solo, ed ho le eppure perennemente eluso 2013 fissato che l’amabile Giudea -mi ap John Lanchester, Pepys road, trad. it. di Norman Gobetti, Milano, Mondadori, 2013, partenga in piena proprietà 1967 Giuseppe Eugenio Luraghi, Due milanesi ed. digitale: A quel punto Quentina era alle piramidi, Milano, Mondadori, 1967, p. entrata in una condizione giuridica di 7: La figlia e il genero potevano arran- semiesistenza. Non aveva il diritto di giarsi a mandare avanti da soli il ne- lavorare e poteva ricevere solo il sus- gozio dopo la sforaggiata del Natale. sidio minimo, però non poteva essere = Deriv. di foraggiare con s– e –ata. arrestata ed espulsa. = Deriv. di esistenza con semi–. (N) sfossicato agg. Di terreno o pavimento, che presenta fossi o bu- (N) sfarfugliare v. tr. Farfugliare. che. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 240

1804 Giuseppe Greco, Saggio medi­ con Remo seguitò starci insieme ma co-chimico ossiano Riflessioni sulle alterazio­ senza più sfrinfrinire a voce alta. ni dell’aria atmosferica e su’ i mezzi per cor­ = Deriv. di frinfrino ‘bellimbusto’ con s– reggerla, Napoli, Stamp. Coda, 1804, p. 95: e –ire. Il pavimento è tutto sfossicato 1891 Federico De Roberto, L’illusione, Milano, Le- (N) sfrucolio sost. m. Indagine dizioni, 2015, ed. digitale: ella saliva su per meticolosa. le scale erte, sfossicate, alzando la ve- 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, ste, col pericolo di rompersi l’osso del Milano, Rizzoli, 1966, p. 155: Aveva egli collo 1910 In «Bollettino della Società geografica italiana», XLIII (1910), p. 1026: a scarsa disposizione allo sfrucolio in- capo di un istmo paludoso, una peniso- trospettivo, che considerava anzi vi- la senz’acqua, intramezzata da colline zio e malattia. aride, senza altra vegetazione che una = Deriv. di sfrucoliare, var. meno com. di boscaglia secca su di una terra sfossi- sfruculiare. cata, ed alcune rare piante di Melaleu- ca dal fogliame grigiastro 1967 Gino (N) sgranciare v. tr. Uncinare. De Sanctis, Il minimo d’ombra, Milano, Riz- 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Mi- zoli, 1967, p. 82: Imboccò stradette anco- lano, Rizzoli, 1966, p. 32: Comincerai a ra più anguste e sfossicate, giurando sentire un ragnaccio dentro che gran- che quella era la direzione giusta e che cia e ti sgrancia, giorno e notte. lui che era della Bassa sentiva l’acqua = Deriv. di granciare con s–. come i cavalli 1999 Manlio Santanelli, Uscita di emergenza, Napoli, Guida, 1999, p. (N) sgrosso sost. m. Sgrossatura. 24: La strada è tutta sfossicata, le scar- 1967 Giuseppe Brunamontini, Il cie­ pe si impolverano, i calzini si fanno lo sulle tribune, Milano, Rizzoli, 1967, p. una chiavica. 6: Esattamente come una lima da = Deriv. di fosso con s– e –icato. sgrosso quando attacca forte la ghisa 2010 Roberto Predali, La chiesa dei Santi (N) sfrancato agg. Libero, disin- Pietro e Paolo di Pregasso, Marone, FdP, volto. 2010, p. 199: Unico indizio visibile è il 1833 Carlo Pepoli, Prose e versi, Gine- segno dello sgrosso sulle tavole, che vra, Vignier, 1833, p. 302: Cerca ’l sonno a notte scura / Lo sfrancato pellegrin pare settecentesco, ma non è suffi- 1967 Elio Bartolini, Chi abita la villa, Tori- ciente a formulare perizie attendibili. = Retroformazione di sgrossare. no, Einaudi, 1967, p. 37: Quindi con mo- vimenti sempre più sfrancati fino in strada. (N) sguagnoloso agg. Che mugo- = Deriv. di franco ‘libero’ con s– e –ato. la. 1967 Umberto Simonetta, Il giovane (N) sfrinfrinire v. intr. Darsi arie normale, Milano, Bompiani, 1967, p. 110: da bellimbusto. Mi si butta addosso sguagnolosa, fa 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Mi- tutto lei. lano, Rizzoli, 1966, p. 102: Con Matteo e = Deriv. di sguagnolare con –oso. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 241

(N) sguercetto sost. m. Sonnelli- meridionale ancora col suo dionisi- no. smo da sous-off e le sue peladanate 1967 Giuseppe Eugenio Luraghi, Due mediterranee 1967 Silvano Ceccherini, milanesi alle piramidi, Milano, Mondadori, Lo specchio nell’ascensore, Milano, Rizzoli, 1967, p. 20: Io, dico la verità, ci ho fatto 1967, p. 170: Aveva messo in subbuglio su anche un bel sguercetto perché lo il sangue delle mogli di quei bestiali scuro, al caldo e a pancia piena, mi fa sous-off. quell’effetto lì 1977 Giuseppe Euge- = Voce fr. ‘id.’. nio Luraghi, Pepp Girella ai fanghi, Milano, Mondadori, 1977, p. 58: Anch’io dovevo (N) sparafesserie sost. m. Chi passare il mio tempo fra uno sguer- dice sciocchezze. cetto e l’altro. 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Mi- = Deriv. di guercio con s- e -etto. lano, Rizzoli, 1966, p. 157: Eh no! Il sin- dacalista, lui! il tribuno, lo sparafes- (N) sljapa sost. f. inv. Copricapo serie, il capocchione. usato in Russia, = Comp. di spara– e fesserie. 1967 Alba De Céspedes, La bambolo­ na, Milano, Mondadori, 1967, p. 330: Sono (N) sperienzialità sost. f. Cono- loro che si devono mettere il cappello scenza attraverso l’esperienza. texano, la sljapa moscovita, le collane 1967 Tommaso Landolfi, Des mois, Fi- taitiane. renze, Vallecchi, 1967, p. 27: = Voce russa ‘id.’. inchiodare l’uomo a un’esperienza, o meglio a (N) smontonante agg. Recalci- una sperienzialità o sperimentalismo, trante. a un ordine fattuale insomma. = Deriv. di (e)sperienzale con –ità. 1967 Gino De Sanctis, Il minimo d’om­ bra, Milano, Rizzoli, 1967, p. 51: Come un (N) sporulare v. tr. Riprodurre per cow-boy in sella al puledro smonto- nante. sporulazione. = Deriv. di montone con s– e –ante. 1944 In «Rivista di malariologia», XXIII (1944), p. 96: aveva descritto la scissio- (N) sous-off sost. m. inv. Sottuffi- ne diretta del macrogametocita di ter- ciale. zana, dopo di che una delle due parti 1913 In «Lacerba», I (1913), p. 246 degenerava e l’altra sporulava 1967 (GRL, senza indicazione del fasc.): l’e- Giorgio Celli, Il parafossile, Milano, Feltri- nergumenismo di un sous-off briaco nelli, 1967, p. 76: Sporulavano dentro 1933 Stefan Zweig, Tre poeti della propria un tessuto un parenchima 1992 In vita, trad. it. di Enrico Rocca, Milano, Sper- «Informatore fitopatologico», XLII (1992), ling & Kupfer, 1933, p. 129: Henri Beyle p. 34: il metodo, ad esempio, specifi- è diventato d’improvviso sous-off al ca che P. destructor non sporulerà di sesto dragoni senza aver partecipato a notte 2015 AA.VV., Concorso nazionale una sola battaglia 1959 Ardengo Sof- SSM, Milano, Edra, 2015, ed. digitale: Tutti fici, Opere, vol. I, Firenze, Vallecchi, 1959, i batteri del complesso M. tuberculo- p. 491: quell’ambiguo giornalista più sis sono aerobi stretti, non sporulano www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 242

e non producono tossine che rilascia- vano srazzato anche loro e da marini no all’esterno. erano diventati terricoli. = Deriv. di sporula con –are. = Deriv. di razza con s- e -are.

(N) sproibire v. tr. Permettere (N) stenoda sost. m. e f. inv. Ste- qualcosa di precedentemente proibi- nodattilografo. to. 1966 Gian Luigi Piccioli, Inorgaggio, 1967 Sandro De Feo, I cattivi pensieri, Milano, Mondadori, 1966, p. 113: Uscii dal Milano, Garzanti, 1967, p. 233: L’avevano box e la stenoda mi tese il biglietto ed proibita e poi l’hanno sproibita. un pacchetto di duecento sterline tutta = Deriv. di proibire con s–. sorridente. = Accorc. di stenodattilografo. (N) sputiferio sost. m. Putiferio. 1967 Giuseppe Eugenio Luraghi, Due (N) stimbrare v. tr. Annullare o milanesi alle piramidi, Milano, Mondadori, cancellare una timbratura. 1967, p. 154: Insomma, è successo un 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Mi- gran sputiferio. lano, Rizzoli, 1966, p. 45: È solo cinque = Deriv. di putiferio con s–. mesi che timbri e stimbri 1997 Gio- vanna Bruco, Assemblaggi imperfetti, Lecce, (N) srazzare v. tr. Far scomparire Manni, 1997, p. 192 (cfr. GRL): passava- dalla faccia della terra. no qualche ora a stimbrare le uova di 1777 George Louis Buffon-Philippe frigorifero con un batuffolo di cotone Guéneau de Montbeillard, Storia naturale imbevuto di un acido apposito 2014 degli uccelli, trad. it anonima, vol. VI, Mila- Filiberto Tartaglia–Claudio Ronco, I Collo­ no, Galeazzi, 1777, p. 113: sono essi me- qui dell’Altipiano, Padova, Libreriauniversi- desimi divenuti un più terribile flagel- taria.it, 2014, ed. digitale: se poi per caso lo, e più difficile a srazzare, quando c’è la necessità di scrivere un docu- però questo non riuscisse colla molti- mento scientifico bisogna “stimbrare” plicazione degli uccelli 1862 Andrea e “ritimbrare” con un altro codice. Codebò, Nauehim, Milano, Cioffi, 1862, p. = Deriv. di timbrare con s–. 46: togliere dalla società i nemici che si conoscono la è impresa facilissima; (N) stiracchioso agg. Desideroso. ma srazzare tutti quelli che non si co- 1967 Giorgio Soavi, Virus, Milano, Lon- noscono, e che pure esistono, questa ganesi, 1967, p. 213: Desiderosa, voglio- la è cosa ben difficile. sa, stiracchiosa di qualche cosa che a 2. v. intr. Dirazzare. lei importava e a me pochissimo. Era 1966 Luciano Anselmi, Gramignano, stiracchiosa di pace. Rocca San Casciano, Cappelli, 1966, p. 84: = Deriv. di stiracchiare con –oso. Gramignano non aveva srazzato 1998 Paolo Teobaldi, La discarica, Roma, Edizioni (N) storcigliare v. tr. Districare, e/o, 1998, p. 135: Tizio vide che sopra di sciogliere. loro volteggiavano una cinquantina di 1816 Girolamo Giambarini, La veri­ grossi crocàli bianchi, animali superbi tà, Bergamo, Natali, 1816, p. 23: Invan si un tempo e cantati dai poeti, che ave- affanna a storcigliare i serpi 1960 www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 243

In «Botteghe oscure», XXV (1960), p. 314: survoltaggi non può essere sollevata L’acqua è quasi chiara; prende, at- alcuna eccezione 1958 Franco Ber- torcigliato sul bordo del lavatoio, tolani, Laparoscopia e laparografía nella l’asciugamano grande di spugna, lo pratica medica, Torino–Saluzzo, Minerva storciglia, lo butta 1967 Francesco medica, 1958, p. 18: apparecchio sempre Leonetti, Tappeto volante, Milano, Monda- basato sul principio del survoltaggio dori, 1967, p. 42: Era così nervosa che di una lampadina a filamento 1967 spaccava e storcigliava le graffette Fabio Carpi, La digestione artificiale, Mila- delle pratiche 2008 Anna Sartorio, no, Mondadori, 1967, p. 150: per eccesso Il mercante di utopie, Milano, Sperling & di vitalità, ipertrofia e survoltaggio Kupfer, 2008, p. 152: Chi fa volare gli da cui discendono tutti i miei guasti aquiloni, invece, lascia che vadano e 2009 Tullio Kezich, Noi che abbiamo fat­ scelgano le correnti. Semplicemente to La dolce vita, Palermo, Sellerio, 2009, p. ha cura che [...] non precipitino a ter- 221: Era quello il suo mestiere, tutto ra avvitandosi in se stessi. Dopo aver ciò che riguardava il fare lo trovava storcigliato i fili, Oscar e Alessandro presente come una specie di centrale sono pronti per il viaggio. di survoltaggio, messa lì apposta per = Deriv. di (at)torcigliare con s–. disciplinare energie confuse. = Deriv. di voltaggio con sur–. (N) strussa sost. f. Filone di pane. 1967 Pier Antonio Quarantotti Gambini, (N) svizzerite sost. f. Tendenza a Le redini bianche, Torino, Einaudi, 1967, p. comportarsi come gli svizzeri. 96: Andava ogni mattina ad acquista- 1967 Diego Curtò, Cronaca di una ma­ re alcune strusse di buon pane caldo lattia, Milano, Bompiani, 1967, p. 43: “Nel odoroso 1985 Gaetano Pinna, In batta­ mio paese”, continuò, tra il cinico e glia nel deserto. Diario di guerra di un arti­ il comico, “ci sono molte donne sole, gliere paracadutista, Milano, Auriga, 1985, afflitte da germanite o svizzerite acu- p. 81: mette sul tavolo in cucina un ta”. bottiglione di vino nero, una moneta = Deriv. di Svizzera con –ite. d’argento, una “strussa” di pane. = Voce istriana (se ne trovano varie tracce (E) (R) taille sost. f. (pl. tailles). in dizionari amatoriali reperibili in Rete). Aspetto fisico, corporatura. (N) survoltaggio sost. m. Eccesso 1967a Augusto Gotti Lega, Lo zibellino, di voltaggio. Milano, Bompiani, 1967, p. 238: Era assai bella, splendida taille 1967b(?) 1899 In «L’industria. Rivista tecnica e ­GRADIT (senza fonte e senza indicare economica illustrata», XIII (1899), p. 619: Milano propone anche survoltag- l’accezione a cui si riferisce la datazione) gio; ma la Sezione di Torino è certa- 1980 Isabella Bossi Fedrigotti, Amore mio uccidi Garibaldi, Milano, Longanesi, 1980, mente in disaccordo, perchè osserva p. 26: La zia, nonostante l’età, ha una espressamente che la parola voltag- bella taille 2001 Memorie del conte gio è inutile e si deve dire invece Michail Dmitrievitch Boutourline, a cura di tensione 1921 In «L’Elettrotecnica», Wanda Gasperowicz e Michaìl Talalay, trad. VIII (1921), p. 314: sino a determinati it. di Mar’ja Olsùf’eva, Lucca, Pacini Faz- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 244

zi, 2001, p. 224: La marchesa Bocella, baritonali o di “taille” 1989 Rodolfo sebbene di statura piccola, aveva una Celletti, Voce di tenore, Milano, IdeaLibri, bella taille e, anche se non bellissi- 1989, p. 34: L’opera francese conosce- ma, era molto avvenente e piquante va inoltre il taille – equivalente del 2007 Benedetta Cibrario, Rossovermiglio, tenore baritonale italiano 1996 Tra Milano, Feltrinelli, 2009, ed. digitale: Lei le note. Studi di lessicologia musicale, a cura di Fiamma Nicolodi e Paolo Trovato, Fieso- invece ha conservato una splendida le, Cadmo, 1996, p. 83: L’equivoco mag- taille. giore si gioca attorno alla voce media (n) 2. Imposta. maschile, denominata genericamente 1932 In «Leonardo, rassegna mensile della coltura», VIII (1932), p. 177 (GRL, sen- taille, etichetta sotto la quale si racco- za indicazione del fasc.): Le tailles si ele- glie tutto quanto esula dalla giurisdi- vavano nel 1517 a 2.400.000 ed erano zione grave della basse. salite a 4.600.000 nel 1543 1972 4. sost. f. Strumento con estensio- Albert Soboul, Feudalesimo e Stato rivolu­ ne pari a quella del tenore. zionario. Problemi della rivoluzione france­ 1967(?) ­GRADIT (senza fonte e sen- se, trad. it. di Mario Leonardi, Napoli, Guida, za indicare l’accezione a cui si riferisce la 1973, p. 26: Critica della taille, innanzi- datazione) 1995 In Enciclopedia della tutto, imposta diretta che pesa solo sui musica, Novara, De Agostini, 1995, s.v.: in non nobili, e di fatto sostanzialmente Francia, voce (o parte di una tessitu- sui contadini 1995 Antonella Ali- ra polifonica) di registro medio, ge- mento, Riforme fiscali e crisi politiche nella neralmente di un tenore. Applicata a Francia di Luigi XV. Dalla “taille tarifée” un nome di strumento ne indicava una al catasto generale, Firenze, Olschki, 1995, particolare varietà di registro medio: p. 48: Gli intendenti potevano cioè ripartire la “taille” personalmente o così t. de violon equivaleva alla viola, servendosi di un proprio sottoposto, il t. de basson equivaleva all’oboe teno- re (specie di corno inglese). Haute t. commissario 2007 Materiali di diritto tributario internazionale e comparato (per e basse t. indicavano registri di tenore una costituzione europea), a cura di Marco acuti e bassi 1999 Ian Woodfield, La Greggi, Ferrara, dirittotributario.eu, 2007, p. viola da gamba dalle origini al Rinascimen­ 41: La taille che grava sugli immobili, to, a cura di Renato Meucci, trad. it. di Cri- avendo natura reale colpisce ciascun stiano Contadin e Alberto Ponchio, Torino, possessore a prescindere dal suo sta- EDT, 1999, p. 168: Ma egli osserva an- tus personale. che che la viola tenore (taille) si può (r) 3. sost. m. o f. Tenore. accordare una quarta sopra il basso 1826 Pietro Lichtenthal, Dizionario e bi­ (cioè sul Sol). bliografia della musica, vol. III, Milano, Fon- (n) 5. Registro dell’organo france- tana, 1826, s.v.: Nome francese del teno- se. re. Si dice la Taille 1967(?) ­GRADIT 1984 In Dizionario enciclopedico uni­ (senza fonte e senza indicare l’accezione versale della musica e dei musicisti, diretto a cui si riferisce la datazione) 1974 In da Alberto Basso, Torino, UTET, 2003, s.v.: Enciclopedia della musica, vol. IV, Milano, Nella musica organistica francese, il Rizzoli, 1974, s.v.: Il tenore è l’amoroso termine t[aille] designa un registro ad per antonomasia, a volte con caratteri ancia della famiglia degli ob[oi]: con www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 245

tale registro si esegue il cantus firmus del fasc.): s’occupa assai largamente di un brano accompagnato da registri di Lucien-Lucienne tapette profes- di fondo 1990 In Enciclopedia della sionale 1958 Carlo Emilio Gadda, I musica, vol. III, Milano, Rizzoli Larousse, viaggi, la morte, Milano, Garzanti, 1958, p. 1990, s.v.: Nell’organo francese la tail- 239: Una «tapette» riesce a combina- le è un registro a ancia affine all’oboe. re un’occasionale amourette con un = Voce fr. ‘id.’. gendarme 1967 Silvano Ceccherini, (N) talpinamento sost. m. Fru- Lo specchio dell’ascensore, Milano, Rizzoli, scio, scricchiolio. 1967, p. 155: Il pinard, il cafard, quelle 1967 Elio Bartolini, Chi abita la villa, vezzose tapettes dei giovani coscritti Torino, Einaudi, 1967, p. 124: Nell’oscu- allemands che avevano più successo rità di una sala, dove ciò che deve co- delle danzatrici berbere 1987 Sergio gliere sono fruscii, talpinamenti come Torresani, Invito alla lettura di Jean Genet, di foglie. Milano, Mursia, 1987, p. 60: Ma la sua = Prob. deriv. di un ipotetico verbo *tal­ virilità è finta; e un giorno Divers si pinare (a sua volta deriv. del sost. talpina, di- tradisce, svela la sua natura autentica, min. di talpa, con –are) con –mento. che è quella di una tapette 1994 John (N) tapage sost. m. Chiasso, bac- le Carré, Il direttore di notte, trad. it. di Ettore Capriolo, Milano, Mondadori, 2015, ed. di- cano, scalpore. gitale: Non è una tapette! Domandalo 1914 In «Studi di filologia moderna», VII (1914) p. 197 (GRL, senza indicazione ai ragazzi ucraini. È assolutamente del fasc.): Come un’anima veramente normale. molto seria e molto profonda possa = Voce fr. ‘id.’. avere gusto al tapage è cosa, in real- tà, che meriterebbe di essere meglio (N) taptolabiosensoriale agg. dimostrata 1967 Silvano Ceccherini, Che riguarda contemporaneamente il Lo specchio dell’ascensore, Milano, Rizzoli, tatto e il gusto. 1967, p. 132: Tiratura minima, centoset- 1967 Carlo Villa, Deposito celeste, To- tanta pagine, prezzo di copertina da rino, Einaudi, 1967, p. 120: Guardatutto spaventare ogni eventuale acquirente, in questi urlatori d’alcova e new look nessun tapage pubblicitario 1986 In con soluzioni inedite taptolabiosen- «Rivista storica italiana», CIII (1986), p. 327 soriali 2005 Carlo Villa, Quel pallido (GRL, senza indicazione del fasc.): Linguet e Galiani lo considerano con sospetto Gary Cooper, Firenze, SEF, 2005, p. 63: tut- proprio per il tapage pubblicitario fat- to pur di carpire, stordire e turbare il tone dai fisiocratici. pubblico ingurgita tutto, che vuole ad = Voce fr. ‘id.’. ogni pubblicazione soluzioni inedite taptolabiosensoriali tramite cosce di (N) tapette sost. f. (pl. tapettes). principesse in bicicletta e monarchi Persona omosessuale. in mutandine. 1922 In «Rassegna di studi sessuali», II = Comp. di *tapto (forse var. pseudoanti- (1922), p. 271 (cfr. GRL, senza indicazione ca di tatto), labio– e sensoriale. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 246

(e) (E) (R) tefillim (tefillin) sost. 1919 In «Emporium. Rivista mensile il- m. pl., spec. con l’iniziale maiusco- lustrata d’arte, letteratura, scienze e varietà», la. Coppia di teche nere contenenti XLIX (1919), p. 137 (GRL, senza indicazio- pergamene con versetti della Bibbia, ne del fasc.): d’una poesia un po’ con- usati durante la preghiera del mattino valescente, dolcissima e tenerissima dagli Ebrei. di una teporosa sensualità spirituale 1967 Massimo Franciosa, L’arrischiata, 1821 Seder tefilah ... Formulario ­ del le orazioni degl’Israeliti, trad. it. di Samuel Milano, Rizzoli, 1967, p. 133: Il piacevole David Luzzatto, Vienna, Strauss, 1821, p. e teporoso contatto con un abito tutto 15: Benedizione innanzi di mettersi i di velluto 1982 Umberto Spagnolo, Tefillin del braccio 1868 In «Il Corriere La musicalità del verso, Roma, Il ventaglio, israelitico. Periodico mensile per la storia e 1982, p. 87: Lo squillo del telefono a la letteratura israelitica», maggio 1868, p. 77: quell’ora, le tre di un pomeriggio te- Ai fanciulli di condizione indigente poroso, la trafisse come una stilettata che giungono alla Maggiorità religio- 2006 Claudio Saporetti, Mosaico. Una sto­ ria inventata per un’interpretazione vera del sa Taled e Tefillim 1967 Fabio Carpi, capolavoro pavimentale di Otranto, Roma, La digestione artificiale, Milano, Monda- Arkeios, 2006, p. 86: Un mese era pas- dori, 1967, p. 139: A tredici anni facevi il tuo ingresso nel tempio – avvolto sato e già l’autunno teporoso di sole in un ingiallito taled, intorno ai polsi soffiando sul paese introduceva l’in- le brune scatolette dei tefillim av. verno. = Deriv. di tepore con –oso. 1975 Carlo Levi, Quaderno a cancelli, To- rino, Einaudi, 1979, p. 134: Non ci sono (N) titoliera sost. f. Macchina ti- isbe pericolanti, muri obliqui, cam- pografica usata per comporre i titoli. panili penduli in un cielo deforme 1967 Diego Curtò, Cronaca di una ma­ dove Rabbini chassidici calano in in- lattia, Milano, Bompiani, 1967, p. 8: Le li- certe traiettorie con i loro talèd e te­ notypes e le titoliere, le bozze e l’unto fillím 2006 ­GRADIT («in “Diario”») rappresentavano il mondo della sua 2009 Francesco Bandini, Le grandi religioni sanità 1989 Adalberto Baldoni–Sandro orientali. La religione d’Israele e l’ebraismo Provvisionato, La notte più lunga della re­ post–biblico, Firenze, Alinea, 2009, p. 51: È pubblica. Sinistra e destra, ideologie, estre­ prescritto dal Deuteronomio (6, 4-9) mismi, lotta armata, Roma, Serarcangeli, ed è tuttora in uso, di adoperare nel- 1989, p. 324: Una bomba, depositata la preghiera i Tefillim o filatteri, due nei pressi della rotativa e tra linotypes teche di cartapecora contenenti scritti e titoliere in disuso, esplode causando su strisce della stessa carta, lo shemà, il ferimento di sei operai. e la formula di Es. 13, 1-10; 11-16. = Deriv. di titolo con –iera. = Voce ebraica ‘id.’. (N) titologo sost. m. Critico av- tefillin → tefillim vezzo a leggere solo i titoli dei libri. 1967 Tommaso Landolfi, Des mois, Fi- (N) teporoso agg. Che emana te- renze, Vallecchi, 1967, p. 107: Così, come pore, che scalda. ad alcuni critici spetta la parte di ti- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 247

tologi, ad alcuni poeti spetterebbe il ogni tanti anni o ogni tanti mesi la me- modesto compito del titolografo. moriuccia compilatoria 1953 Luigi = Comp. di tito(lo) e –logo. Einaudi, Saggi bibliografici e storici intorno alle dottrine economiche, Roma, Edizioni (N) titolografo sost. m. Chi si oc- di storia e letteratura, 1953, p. 197: Non si cupa della scrittura di titoli. tratta per Fuoco e Barone dei piccoli 1963 In «Studi classici e orientali», XII espedienti usati dalla razzamaglia dei (1963), p. 25: Tanta incongruenza nella titolografi concursuali. titulatio si spiega soltanto col disordi- = Comp. di titolo e –grafo. ne del testo: il titolografo non era più in grado di dare ad alcuni paragrafi il (N) todt sost. f. inv., con l’iniziale titolo giusto 1967 Tommaso Landolfi, maiuscola. Organizzazione paramili- Des mois, Firenze, Vallecchi, 1967, p. 107: tare tedesca, attiva nel corso della II Così, come ad alcuni critici spetta la guerra mondiale, che sovrintendeva a parte di titologi, ad alcuni poeti spet- cantieri stradali e aeroportuali e alla terebbe il modesto compito del titolo- costruzione di fortificazioni in -Ger grafo 1995 Franco Fido, Le inquietudini mania e negli Stati occupati. di Goldoni. Saggi e letture, Genova, Costa 1945 Elio Vittorini, Uomini e no, Mila- & Nolan, 1995, p. 13: Come titolografo, Goldoni si presenta subito assai più no, Mondadori, 2004, p. 48: Non ci man- prudente, assai meno aggressivo di dano in Germania, noi dei trasporti. Pirandello. Ci mettono nella Todt 1963 Primo 2. Chi scrive opere con lo scopo di Levi, Se questo è un uomo. La tregua, Torino, acquisire titoli accademici. Einaudi, 2006, p. 231: Con la Organizza- 1899 Girolamo Vitelli, Il signor Giusep­ zione Todt aveva lavorato soltanto un pe Fraccaroli e i recenti concorsi universita­ mese, a Berlino, poi era sparito, mi- rii di letteratura greca, Firenze; Roma, Tip. metizzandosi agevolmente sul fondo F.lli Bencini, 1899, p. 60: ma consacrava buio della malavita locale 1967 il funesto principio che chiacchiera- Gino Montesanto, Cielo chiuso, Milano, te inconcludenti, sciatte e barocche Mondadori, 1967, p. 103: La licenza di compilazioni, spropositi di grammati- convalescenza, la Todt ti salvano per ca e di metrica, esercitazioni pseudo– adesso av. 1985 Italo Calvino, Prima scientifiche di ‘titolografi’ spianasse- che tu dica «Pronto», Milano, Mondadori, ro la via alle cattedre universitarie più 2010, ed. digitale: Dopo l’otto settem- del lavoro modesto e tranquillo av. bre era capitato nella Todt e aveva 1952 Giorgio Pasquali, Pagine stravaganti continuato a girare, mezzo nudo, con di un filologo, a cura di Carlo Ferdinando la gavetta legata alla cintura 2011 Russo, Firenze, Le Lettere, 1994, vol. I, p. Francesco Guccini–Loriano Macchiavelli, 175: e conviene non tacere che i peg- Appennino di sangue. Tre casi per il mare­ giori componimenti sono stati quelli sciallo Santovito, Milano, Mondadori, 2012, dei titolografi, degli pseudo–studiosi ed. digitale: Mio marito l’avevano pre- che, con l’occhio mirante a qualche so quelli della Todt per lavorare alla puntino da acquistare, pubblicano linea gotica. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 248

= Voce ted. ‘id.’, da Todt, cognome baracconi av. 1968 Giovannino Guare- dell’ingegnere e militare tedesco Fritz Todt schi, in La famiglia Guareschi, vol. I, a cura (1891–1942). di Alberto e Carlotta Guareschi, Milano, Riz- zoli, 2018, ed. digitale: Abbiamo provato, (N) topinità sost. f. Insieme delle prima l’uno poi l’altro, tutti i sette tipi caratteristiche proprie dei topi. di altalena, tutti i dodici tipi di gio- 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e deri­ stre, quattro traballero, i sette «Palaz- sione, Milano, Mondadori, 1966, p. 433: Noi zi incantati», tutti i tiri a segno 1998 amiamo la topinità in generale, non il Gino Moretti, Volevo tanto fare il tramviere diavolo 1987 In www.repubblica.it, 11 ma mi hanno cambiato i tram, Pollone, Le- gennaio 1987: Se Esch è quel povero one & Griffa, 1998, p. 113: La riviera era topo dai denti aguzzi e dalla furbizia piena di novità, fra cui le zanzare che acuminata che è, lo deve alla topini- costringevano a dormire sotto un velo tà del mondo in cui vive, della gente e certi servizi di diligenze a cavalli che gli sta intorno e condivide le sue (affettuosamente chiamate i Trabal- stesse caratteristiche 2004 Witold lero). Gombrowicz, Bacacay. Ricordi del periodo 2. agg. Traballante, che traballa, in della maturazione, trad. it. di Riccardo Lan- continuo movimento. dau, Milano, Feltrinelli, 2004, p. 7: un ban- av. 1963 Beppe Fenoglio, Opere, To- dito terribile, romantico e terrorizzato rino, Einaudi, 1978, p. 524: Sulla stra- dalla “topinità” dei topi. da di cresta ricomparvero i camion = Deriv. di topo con –ino e –ità. tedeschi, sempre torreggianti e tra- balleros, si arrestarono coi radiatori (N) topotica sost. f. Scienza che puntati a Murazzano 2002 Andrea studia i topi. Camilleri, La paura di Montalbano, Milano, 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e deri­ Mondadori, 2002, p. 11: Da darrè una pila sione, Milano, Mondadori, 1966, p. 423: Noi di libri in equilibrio precario sopra un no, la topotica non ci interessa, siamo tavolinetto traballero spuntò fora una fieri di essere artisti grantopeschi o sua fotografia con Livia. grantopeschi artisti, come vuole. = Etim. incerta, prob. pseudoispanismo, = Deriv. di topo con *-tica (prob. estratto forse sul modello di caballero. da parole come robotica). Osservazioni: nel Dizionario delle parole nuovissime e difficili viene lemmatizzato tra­ balleros, ma si tratta indubbiamente di un er- (N) traballero sost. m. inv. (o pl. rore nell’attestazione dell’autore che riporta traballeros). Giostra che balla, che Vaccaro: infatti la desinenza –s è necessaria- ondeggia, in continuo movimento. mente propria del plurale. 1941 In «Turismo d’Italia», XVI (1941), p. 30 (GRL, senza indicazione del fasc.): (N) trampoleggiante agg. Che Come il tappeto di un grande «trabal- cammina indossando scarpe molto lero» da luna park, scivola il nastro alte. umido di una lunga scalinata 1966 1905 In «Ars et labor: Musica e musi- Giuseppe Eugenio Luraghi, Due milanesi cisti. Rivista mensile illustrata», LX (1905), alle piramidi, Milano, Mondadori, 1966, p. p. 99 (GRL, senza indicazione del fasc.): E 81: Pareva di essere sul traballeros dei cammino, cammino più sicuro, tram- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 249

poleggiante 1946 Giuseppe Marotta, Che fatica tirare avanti nella stanza ri- Strettamente confidenziale, Roma, Apollon, dotta a una tana, con il letto arruffato 1946, p. 289: Per contro, ai ragazzi fa e treppiato, con la sporcizia crescente. piacere sentirsi dare dello «stupido al = Part. pass. di treppiare. cubo» o dell’«incosciente al quadra- to». dalle loro trampoleggianti ami- (N) trilletta sost. f. Giovane gra- chette 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e ziosa e vivace. derisione, Milano, Mondadori, 1966, p. 502: 1967 Carlo Villa, Deposito celeste, Tori- Così magra e trampoleggiante sulle no, Einaudi, 1967, p. 117: Sconfino in via scarpe “ortopediche” che le avevano Veneto, mi affianco alle trillette, e ne procurato la slogatura. accalappio a branchi nella retina. 2. Insicuro, incerto, malfermo. = Deriv. di trillo con –etta. 1919 Giuseppe Lombardo Radice, in Osservazioni: in alcuni repertori ingle- Carteggio Giuseppe Lombardo Radice–San­ si sette-ottocenteschi il termine viene dato, tino Caramella, a cura di Tina Caramella, come italianismo, nel sign. di ‘piccolo trillo’ Genova, Studio editoriale di cultura, 1983, p. (cfr. per es. Israel Holdroyd, The Spiritual Man’s Companion, London, Brown, 1753, 14: Se “mi fotografa” come Lei sa fare s.v.: «Trilletta, a short shake»). il pensiero trampoleggiante di Della Valle, (axiologia, Leggi del lavoro (N) trilobitico agg. Relativo al pe- mentale etc...), mi fa cosa gradita. riodo geologico caratterizzato dalla = Part. pres. di trampoleggiare (­GRADIT: presenza di trilobiti. 1952; ma già ben attestato a partire dagli inizi del Novecento: cfr. GRL). 1822 In «Giornale di fisica, chimica, sto- ria naturale, medicina ed arti», II, V (1822), p. 309: Trovai che la pietra trilobitica (N) trasfelinato agg. Proprio di era uno schisto nero, fetido per attrito, chi si è trasformato in felino. e affine alla lavagna che si trova nel 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e de­ risione, Milano, Mondadori, 1966, p. 480: Genovesato 1866 Crescenzo Montagna, Intorno all’esistenza di resti organizzati nel­ Cosa c’è di più antigrantopista della le rocce dette azoiche ed alla doppia origine purezza d’un movimento trasfelinato del granito, Torino, Stamperia di composito- e della virtuosità razionalizzata? ri-tipografi, 1866, p. 89: E se ambiguità = Deriv. di felino con tras– e –ato. esiste, è solo pel sistema rapportato al cumbriano che potrebbe invece es- (N) treppiato agg. Schiacciato, sere la parte inferiore del sistema tri- calpestato. lobitico, o la superiore dei sottostanti 1946 Silvio Micheli, Pane duro, Tori- 1910 Giovanni d’Achiardi, Guida al corso no, Einaudi, 1946, p. 410: Povere scar- di mineralogia. Mineralogia speciale, Pisa, pe, quanta e quanta polvere treppia- Spoerri, 1910, p. 366: I calcari zoogenici ta 1950 Silvio Micheli, Tutta la verità, possono […] prendere nomi diversi, Torino, Einaudi, 1950, p. 214: Ci pensavo, trilobitici 1967 Giorgio Celli, Il pa­ poi tornavo al mio tavolo per la via rafossile, Milano, Feltrinelli, 1967, p. 71: Si delle erbe treppiate e non ci pensavo bucavano lasciando passare tranquille più 1966 Maria Luisa Bonati Tiberti, Im­ alluvioni di ere trilobitiche. macolata dice sì, Milano, Bietti, 1966, p. 88: = Deriv. di trilobita con –ico. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 250

(N) trivallo sost. m. Quantitativo 1941 In «Bollettino dell’Associazione pari a tre cestelli. ottica italiana», XIV (1941), p. 298: Parti- 1934 Pio Paschini, Storia del Friuli, colarmente interessante a questo ri- tomo I, Udine, Lib. Ed. Aquileia, 1953, p. guardo si manifestò il comportamen- 271: ed a cena un vaso di vino ed una to dei reticoli circolari a frequenza scodella di carneo di pesce ed ogni costante, capaci di dare le ultraim- anno cento trivalli di cipolle 1967 magini, notevoli non solo per la loro Elio Bartolini, Chi abita la villa, Torino, Ei- naudi, 1967, p. 52: il cero di una libbra, estrema finezza 1967 Nino Amadori, Il mantello rosso, Milano, Rizzoli, 1967, p. i cento trivalli di cipolla, gli otto ferri di cavallo, i trentasette frisacensi au- 123: Gli parleremo per ultrasuoni e rei che deve dal 1395. per ultraimmagini 1997 Scritti e im­ = Deriv. di vallo ‘cestello usato in agri- magini in onore di Corrado Maltese, a cura coltura’ con tri–. di Stefano Marconi, Roma, Quasar, 1997, p. 98: Il concetto di “ultraimmagine” si (E) (R) tubiforme agg. Tubolare. dilata in un andare oltre di carattere 1774 In «Antologia romana», dicem- metodologico 2004 Alberto Scandola, bre 1774, p. 190: nel polipo tubiforme Marco Ferreri, Milano, Il Castoro, 2004, p. (come nell’erba accennata ha osser- 153: Ferreri lavora sulla materia “or- vato il signor Necker) la separazio- ganica” della pellicola, sporcandola ne delle parti suole seguire senza la con la grana del piccolo schermo fino minima specie di alterazione 1833 a creare una sorta di “ultraimmagi- In «Poligrafo. Giornale di scienze, lettere ed ne”: né cinema né televisione. arti», aprile 1833, p. 267: il pancreas [...] = Comp. di ultra- e immagine. sbocca nell’intestino mediante una comune papilla tubiforme 1920 Pe- (N) urlacchiante agg. Urlante. ricle Ducati, L’arte classica, tomo I, Torino, 1946 Carlo Linati, Milano d’allora, Mi- UTET, 1939, p. 138: i cavalli [...] dalla lano, Longanesi, 1975, p. 19: una Milano prolissa coda tubiforme 1967 Car- lo Villa, Deposito celeste, Torino, Einaudi, cordialona, pappona e festevolmente 1967, p. 148: Finiscono in una piaga urlacchiante 1955 In «Le vie d’Italia», LXI (1955), p. 224 (GRL, senza indicazione tubiforme 1983 ­GRADIT (senza fon- del fasc.): cavalcate in fuga davanti a te) 2011 Igor Sibaldi, Libro della crea­ zione, Milano, Mondadori, 2016, ed. digitale: urlacchianti pellirosse 1967 Anna Banti, Noi credevamo, Milano, Club degli Se applicassimo qui le classificazioni naturali di Mosè, risulterebbe che i Editori, 1967, p. 326: Dovunque garibal- traduttori delle versioni consuete ap- dini in camicia rossa, malconci e ur- partengono alla seconda, a quella dei lacchianti, spavaldi per disperazione «condotti tubiformi». 2005 Alessandro Piperno, Con le peggiori = Comp. di tubi– e –forme. intenzioni, Milano, Mondadori, 2010, ed. di- gitale: fissando il feticcio delle nostre (N) ultraimmagine sost. f. Imma- bionde urlacchianti ragazze con l’am- gine che esula dalla normale perce- mirazione di chi non avrebbe mai im- zione dall’occhio umano. parato a competere. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 251

= Part. pres. di urlacchiare (non registra- (N) velicare v. tr. Percorrere uno to dai dizionari ma corrente almeno da metà spazio acquatico navigando a vela. Ottocento: cfr. GRL). 1541 Biblia vulgare novamente stam­ pata, trad. it. di Nicolò Malerbi, Venezia, (N) vanoleggiare v. intr. Vaneg- Stamp. Bindoni milanese, 1541, p. 209: De- giare. metrio gli interpreti a l’Isola del mare 1967 Carlo Villa, Deposito celeste, Tori- mena & velicato l’argine di sette sta- no, Einaudi, 1967, p. 121: facendomi va- dii […] alle preparate stanze li mena noleggiare sulla eventualità, di posse- 1746 Innocenzo Montini, Storia degli avve­ dere una macchina così piccolissima. nimenti dalla morte di Carlo sesto impera­ = Deriv. di vano con –olo e –eggiare. dor de’ Romani, Leiden, [ma Venezia], 1746, tomo III, p. 84: gli Austriaci finalmente (N) vegetina sost. f. Farina ottenu- l’autenticavano, i quali velicato il Pa- ta da vegetali secchi. naro facevano delle Scorrerie presso 1926 In «Il secolo XX. Rivista popola- ai quartieri degli Spagnuoli a Bologna re illustrata», XXIV (1926), p. 710: A ciò è 1805 Giambattista Lorenzi, L’amante dispe­ giunto il Gnecco, creando un compo- rato, Napoli, Stamp. Flautina, 1805, p. 36: sto che per le sue proprietà, ha battez- quel gran fiume in battello ho velicato zato vegetina 1952 Natalia Ginzburg, 1860 In «Il politecnico. Repertorio mensi- Tutti i nostri ieri, Torino, Enaudi, 1952, p. le di studj applicati alla prosperità e coltura 238: e le vetrine dei negozi eran piene sociale», XXII (1860), 44, p. 203: il meto- d’una cosa che si chiamava vegetina, do di Braid non avrebbe si presto tra- una polvere verde che nessuno riusci- gittata la Manica a velicare la facile va a mangiare 1966 Vasco Pratolini, meravigliosità del vecchio continente Allegoria e derisione. Una storia italiana, Europeo. Milano, Mondadori, 1966, p. 500: Il surro- 2. v. intr. Navigare a vela. gato del caffè, nei bar non nelle case, 1967 Carlo Villa, Deposito celeste, To- i dolci impastati di vegetina 1975 rino, Einaudi, 1967, p. 169: La percorro Enzo Forcella, Celebrazione di un trentennio, nelle avvizze sartie, e tornando a ri- Milano, Mondadori, 1975, p. 103: Romanzi troso fino a dove la ricordo, incappo e memorie non fanno che descrivere in favi e perline forate: dunque gio- la nostalgia dei buoni cibi, le pessime vane pure lei, mentre adesso velica, cose che ci si era ridotti a mangiare, apertamente delusa e senza badare a la scoperta delle patate secche, dei pi- rimpiazzi. selli in polvere, la vegetina 2007 = Deriv. di vela con –icare. Luca Masia, Buitoni. La famiglia, gli uomini, Osservazioni: attraverso GRL si trovano le imprese, Milano–Perugia, Silvana–Volu- numerose attestazioni di velicare, che appare mnia, 2007, p. 205: Si comincia a usare in realtà un mero refuso per vellicare ‘sfiora- il miele al posto dello zucchero, la re provocando solletico’. farina di carrube e di lupini al posto di quella di grano: nascono prodotti (N) ventolata sost. f. Forte raffica come l’Arancio Perugina e la Vege- di vento. tina Buitoni. 1888 Enrico Alberto D’Albertis, Crocie­ = Deriv. di veget(ale) con –ina. ra del Corsaro alle Azzorre, Milano, Treves, www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 252

1888, p. 264: Si costeggiò sempre l’Al- indicazione del fasc.): Ecco perché al geria, ed il 14, dopo una ventolata da libro pubblicato a questi giorni dal Levante, la quale ci obbligò a serrare Signor Anselmi e che s’informa al due mani di terzaroli, si mise la prora Concetto verniano 1944 In «La lettu- su Algeri 1954 In «Rivista marittima», ra. Rivista mensile del Corriere della Sera», LXXXVI (1954), p. 261: In mattinata, XLIV (1944), p. 658: Invece l’eroe ver- dinnanzi a Punta Stilo, si mette una niano che aveva compiuto il giro an- grande ventolata da ponente 1967 dando verso est, le aveva guadagnate Raffaello Brignetti, Il gabbiano azzurro, To- 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e derisio­ rino, Einaudi, 1967, p. 187: Questa vento- ne, Milano, Mondadori, 1966, p. 48: È una lata notturna deve aver coperto un bel delle mie letture che chiamo verniane tratto di mare 1978 Michele Villani, 1969 In «L’Italia che scrive. Rassegna per L’inverno finirà, Firenze, Vallecchi, 1978, p. coloro che leggono», II (1969), p. 62 (GRL, 105: Ottobre passò tra pioggia e neb- senza indicazione del fasc.): Da notare an- bia continue e qualche improvvisa e che in questo romanzo un ricorrente rabbiosa ventolata che riportava per modulo verniano: l’antipatia per i vari poche ore il sole e l’azzurro nel cielo. rappresentanti della razza sassone = Deriv. di ventolare con –ata. 2010 Riccardo Reim, in Jules Verne, Il giro del mondo in ottanta giorni, trad. it. di Ma- (N) vermigeno agg. Che dà origi- ria Antonietta Cauda, Roma, Newton Comp- ne a vermi. ton, 2010, ed. digitale: Per il capofila del 1926 In «Archivio ed atti della società Naturalismo, che intende elevare a italiana di chirurgia», XLIII (1926), p. 220: scienza la letteratura, la produzione più imputabili ad azione tossica ver- verniana non è che l’esempio concre- migena 1967 Giorgio Celli, Il parafos­ to di un uso pedestremente didascali- sile, Milano, Feltrinelli, 1967, p. 30: Cado co e perverso della scienza stessa. sanguinante, abbagliato, una bestia = Deriv. di Verne, cognome dello scrittore ammuffita, imbalsamata dalla storia, francese Jules Verne (1828–1905), con –iano. gonfia di elementi vermigeni. = Deriv. di verme con –geno. (N) vetricolo sost. m. Pezzetto di vetro. (N) verrucaro agg. Pieno di ver- 1966 Giuseppe Bonura, Il rapporto, Mi- ruche. lano, Rizzoli, 1966, p. 150: Le gocciole, a 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e deri­ guisa di rotondi vetricoli, gli rimbal- sione, Milano, Mondadori, 1966, p. 486: Sul zavano sull’impermeabile. muso porroloso di Secondocui legge- = Dal lat. vitriculum. remo cosa ci dobbiamo aspettare da quello verrucaro dell’Inquisitore. (N) vilpelle sost. f. Tessuto sinteti- = Deriv. di verruca con –aro. co simile alla pelle. 1961 Domenico Rea, Il re e il lustra­ (N) verniano agg. Relativo a Jules scarpe, Milano, Mondadori, 1961, p. 421: Verne e alle sue opere. «Buona sera» disse il vecchio coc- 1880 In «Rivista europea. Rivista inter- chiere entrando nella cantina con un nazionale», XI (1880), p. 180 (GRL, senza cartoccio che fuorusciva da una tasca www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 253

della giacca di vilpelle 1967a Mar- disegnatori d’ogni tempo?» «So chi cello Venturi, L’appuntamento, Milano, Riz- è, mi è noto anche il detto le violon zoli, 1967, p. 133: Mi sono accomodato d’Ingres». nella poltrona di vilpelle verde, dai = Loc. fr. ‘id.’; in riferimento alla grande bottoni dorati 1967b ­GRADIT (senza passione del pittore Jean–Auguste–Domi­ fonte) 2009 Fabio Cerretani, La nostalgia nique Ingres (1780–1867) per il violino. languida dell’ombra, Nuoro, Illisso, 2009, p. 79: Annaspò con le dita di entrambe le (N) voilette sost. f. inv. Veletta. mani sui sedili della Seicento, foderati 1908–1909 In «Natura ed arte. Rivi- di una rigida e legnosa vilpelle rosso sta illustrata quindicinale italiana e stranie- scura che non concedeva nessun appi- ra di scienze, lettere ed arti», XVII–XVIII (1908–1909), p. 54 (GRL, da cui non si ri- glio alle unghie 2016 Chiara Valerio, Storia umana della matematica, Torino, Ei- cava l’annata precisa né il fasc.): Per que- naudi, 2016, ed. digitale: Ma si potrebbe sto le belle signore si compiacciono dire, di certo per me, romanzo e basta, di velare carezzevolmente l’ovale visto che l’ho letto a vent’anni e non dolce o la fresca rotondità del volto ho mai più restituito la copia rilegata con la trina fine, col tulle vaporoso in vilpelle verde bosco alla mamma di delle velette. Ma perché figuri bene la Maria Letizia. voilette dev’essere di una freschezza = Deriv. di vil(e)– e pelle, sul modello di impeccabile 1966 Mario Soldati, La vinilpelle. busta arancione, Milano, Mondadori, 1966, p. 30: E vederla uscire, col cappello, la (N) violon d’Ingres loc. sost. m. voilette, l’ombrellino, la pelliccia di inv. Hobby. castoro o di petit–gris, e non poterla 1914 In «Rivista pedagogica: pubbli- seguire nella pioggia. cazione mensile dell’associazione nazionale = Voce fr. ‘id.’. per gli studi pedagogici», XVII (1914), p. 642: Ingres, uno dei principi della mo- (N) voleur sost. m. inv. Ladro. derna pittura francese, ebbe sempre 1967 Silvano Ceccherini, Lo specchio l’idea fissa d’essere un valente violi- nell’ascensore, Milano, Rizzoli, 1967, p. nista: «le violon d’Ingres» è entrato in 134: C’è un uomo, servitore tuttofare proverbio 1961 Orio Vergani, Storie per quattro stagioni, Milano, Rizzoli, 1961, e suo drudo, of course, che cammina silenzioso come un assassino e un vo- p. 357: erano contenti di sapere che quello della cucina improvvisata era leur. il suo “violon d’Ingres” 1967 Sandro = Voce fr. ‘id.’. De Feo, I cattivi pensieri, Milano, Garzanti, 1967, p. 68: Era solo un suo hobby che (N) walky–melon sost. m. inv. essa chiamava il suo violon d’Ingres Giocattolo dotato di ruote che si può 2005 Enzo Bettiza, Il libro perduto, Milano, portare a passeggio. Mondadori, 2005, p. 147: conosce Ingres, 1967 Giorgio Soavi, Virus, Milano, Lon- Jean–Auguste–Dominique Ingres, al- ganesi, 1967, p. 69: In mezzo al grande lievo di David, ritrattista eccelso e, ammasso di casa mia ci sono altri secondo me, uno dei più formidabili oggetti, come il walky melon, un gio- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 254

cattolo verde con le ali rosa le ruote (N) zampinare v. tr. Pedinare, se- gialle e una cordina per tirarlo. guire. = Pseudoanglicismo, comp. di walky, da 1966 Vasco Pratolini, Allegoria e deri­ to walk ‘camminare’, e melon ‘melone’, sul sione. Una storia italiana, Milano, Monda- modello di walkie–talkie. dori, 1966, p. 491: Dargli la sensazio- ne di poter agire impunemente, farli (N) white–hunter loc. sost. m. zampinare dai suoi scherani e coglier- inv. Cacciatore di safari. li in flagrante. 1914 Antonio C. Cavicchioni, Africa. = Deriv. di zampino con –are. Articoli pubblicati nel resto del Carlino, Bo- logna, Stabilimento Poligrafico Emiliano, (N) zanza sost. m. e f. Venditore 1914, p. 116: che conosca i luoghi, la ambulante, vagabondo. lingua, le abitudini, che sia in grado 1967 Umberto Simonetta, Il giovane di curare convenientemente la con- normale, Milano, Bompiani, 1967, p. 155: Il servazione dei trofei, un white–hun- Maurizio i primi tempi che s’era mes- ter, allora bisognerà calcolare una so a far lo zanza a vendere cravatte spesa ulteriore di mille e cinquecento da tre gambe tra la fine della galleria franchi al mese 1967 Gino De Sanctis, e via Agnello 1999 Carlo Feltrinelli, Il minimo d’ombra, Milano, Rizzoli, 1967, p. Senior service, Milano, Feltrinelli, 1999, ed. 40: Era impaziente d’abbattere qual- digitale: Ma niente politica, sono rapi- che animale, di riscattare il suo pre- ne. Avevano reclutato una mezza doz- stigio di cacciatore, di white–hunter, zina di zanza e due di loro, quando li impresario di safari 1985 Olghina Di prendono, dichiarano di aver scelto la Robilant, Alvise e Alessandra, Milano, Mon- malavita proprio in quel campeggio dadori, 1985, p. 258: Si tolse il cappello sul Garda. da white–hunter che si era messo per = Etim. incerta; forse retroformazione la mattinata assolata gettandolo a lei da zanzibar ‘senza fissa dimora’ (per cui cfr. 2006 Gianni Clerici, Zoo. Storie di bipedi e «AVSI», II (2019), p. 311). altri animali, Milano, Rizzoli, 2006, p. 242: E quei luoghi che tanto l’affascinarono (R) (S) zooplancton sost. m. Insie- che decise di rimanervi, prima come me di organismi animali che formano nullafacente, e in seguito, quando il plancton che vive nel mare. insorsero esigenze alimentari, come 1900 In «Bollettino di notizie agrarie», white–hunter, cacciatore professioni- XII (1900) p. 1274: Zooplancton. / Uova sta e organizzatore di safari 2009 e larve di pesci 1933 ­GRADIT (senza Folco Quilici, Terre d’avventura. Amazzonia, fonte) 1966 Nanni Balestrini, Tristano, Sahara, Kalahari, Lapponia, Congo, Mela­ Milano, Feltrinelli, 1966, p. 8: In conse- nesia, Milano, Mondadori, 2009, p. 18: E guenza dell’abbondante ricchezza di poi «Perché devi temere chissà quali fito e di zooplancton favorita anche pericoli?» mi chiese ridendo il white– dal fondo melmoso delle acque vivo- hunter dal cappello a larghe tese con no numerose specie di pesci alcune fascia di pelle di leopardo. originarie altre immesse 1976 In = Loc. ingl., comp. di white ‘bianco’ e «Giornale di geologia. Annali del R. Museo hunter ‘cacciatore’. geologico di Bologna», L (1976), p. 132: Lo www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 255

zooplancton è stato raccolto anche ton e piccoli pesci 2013 Charles Mo- con rete lungo l’intera colonna ver- ore–Philips Cassandra, L’oceano di plastica. ticale 1998 Albano Bugari, Il mondo La lotta per salvare il mare dai rifiuti della subacqueo, San Benedetto del Tronto, Ac- nostra civiltà, trad. it. di Federico Leoni, Mi- quavia Picena (AP), 1998, p. 107: lo squa- lano, Feltrinelli, 2013, ed. digitale: Ma cosa lo elefante Cetorhinus maximus, lo succede con i pesci più piccoli che si squalo balena Rhineodon typus, ma nutrono di zooplancton, i cosiddetti sono totalmente inoffensivi per l’uo- “planctivori”? mo in quanto si nutrono di zooplanc- = Comp. di zoo– e plancton. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 256

4.2. Luciano Satta, Il millevo- Fondamentalisti, idealisti, romantici, ci, 19741(lettere E–L), di Ilenia ecofilosofi fautori di un’autorità mon- Prezioso diale che imponga agli abitanti della Terra quanto e che cosa consumare, Abstract: The article presents, in alpha­ quali modi di vita adottare, col fine betical order and on historical principles, a supremo di evitare l’ecocatastrofe? list of words found in Luciano Satta’s 1974 2010 Andrea Tarquini, Il veleno rosso nel collection of neologisms Il millevoci (letters Danubio allarme ambientale in Europa, in E–L), the chronological background of which is always widened (from backdatings to re­ «La Repubblica», 8 ottobre 2010, pp. 16–17: cent usage), also highlighting new meanings Greenpeace gli fa èco: parla «dell’e- and other linguistic data not yet included in cocatastrofe europea più grave degli Italian dictionaries. ultimi 20 anni». = Comp. da eco(logico), dal gr. òikos (S) échancré agg. Detto di abito ‘casa, abitazione’, e catastrofe (­GRADIT). incavato nel punto vita. 1974 Millevoci (s.v.): échancré / Vedi (S) ecocibo sost. m. Cibo prodot- sciancrato av. 1999 M. Soldati, Ro­ manzi brevi e racconti, Milano, Mondadori, to in maniera sostenibile nel rispetto 2009, p. 32 (GRL): Il suo corpo snello, dell’ambiente. stretto nel paletot blu échancré, era 1973 In «La Stampa», 24 maggio 1973, rigido, ligneo. p. 8: Tra le novità di questa edizione = Fr. échancré, deriv. di chancre ‘cancro’: è l’«Ecocibo», un’iniziativa dedicata propr. ‘tagliato, intaccato come da un cancro’ all’educazione alimentare, realizza- (cfr. https://www.cnrtl.fr/etymologie/echan­ cre). ta in collaborazione con l’Istituto di patologia medica dell’Università di (R) ecocatastrofe sost. f. Disastro Bologna e presentata nell’ambito del ambientale. Salone dell’alimentazione 1974 Mil­ 1970 In «Ulisse» (Firenze, Sansoni), levoci (s.v. eco–) 1989 In «L’Espresso», 1970 (GRL, che non specifica il numero di XXXV, p. 119 (GRL): Ecobusiness, eco- fascicolo e pagina): Quale prezzo paghe- bus, ecocibo, ecocalisa. Siamo bom- ranno le generazioni future, ancora bardati dall’offerta di cose che hanno non lo sappiamo, ma sicuramente il pregio, spesso costoso, di essere oggi abbiamo in mano tutti i valori ecologiche 2007 Costantino Malatto, e le indicazioni per poterci attende- Arte e Biologico a Varese. L’eredità infinita re una futura ecocatastrofe 1971a di Caranza, in «La Repubblica», 16 gennaio ­GRADIT (senza fonte) 1971b GDLI– 2007, p. 10, sez. Genova: La Cooperati- 2004 1974 Millevoci (s.v. eco–) 1994 va Carni, l’altra creatura attraverso la In «La Stampa», 19 giugno 1994, p. 13: quale Caranza ha lanciato l’ecocibo di Varese Ligure, va avanti senza pro- 1 Il testo (per esteso: Luciano Satta, Il millevoci. Le parole e le accezioni che non blemi. tutti conoscono, Messina–Firenze, D’Anna, = Comp. da eco(logico), dal gr. òikos 1974) è di seguito cit. come «Millevoci». ‘casa, abitazione’, e cibo. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 257

(S) ecocidio sost. m. Distruzione (r) ecologia sost. f. Scienza che dell’ambiente naturale attuata consa- tratta dei rapporti fra gli organismi e pevolmente. l’ambiente in cui vivono e si svilup- 1970 Serafino Scrofani, 3: Nelle zone pano. terremotate dalla mafia dei pascoli alle nuo­ 1869 Achille Quadri, Note alla teoria ve aziende agricole moderne, Bologna, R. darwiniana, Bologna, Vitali, 1869, p. 101 Patron, 1970, p. 313 (GRL): L’ambiente, (GRL): Le leggi morfologiche in gen- cioè l’ecologia si devono precise ana- erale, e le leggi di progressivo svilup- lisi e acquisizioni che evidenziano il po, come le chiama il Bronn, non of- grande pericolo odierno; e il passag- frono veruna eccezione per le piante, gio via via – si è scritto – all’ecoci- e le quattro leggi di adattamento o di sviluppo ecologico, che unite alle dio, all’ecostrage, all’ecocatastrofe prime abbracciano la universa eco- 1971a ­GRADIT (senza fonte) 1971b logia, ne offrono ben poche 1905 Z–2019 (senza fonte) 1974 Millevoci GDLI 1911a ­GRADIT (senza fonte, e (s.v. eco–) 1989 Antonio Cederna, La senza indicazione dell’accezione a cui si rife- capitale del duemila, in «La Repubblica», 2 risce la datazione) 1911b Z–2019 (senza settembre 1989, p. 10, sez. Commenti: Gli fonte, e senza indicazione dell’accezione a effetti di questa massiccia sostituzio- cui si riferisce la datazione) 1974 Mille­ ne degli uffici alle residenze sono ca- voci (s.v. eco–). tastrofici: negli ultimi quarant’anni la = Voce dotta, comp. da eco–, dal gr. òikos popolazione del centro storico è stata ‘casa, ambiente’, e –logìa, dal gr. logos ‘di- scorso’ (DELI). ridotta da 420 mila a 170 mila abi- tanti (in senso letterale, un autentico (S) ecomodello sost. m. Realiz- ecocidio), 70 mila stanze sono andate zazione di programmi per la difesa perdute, mentre 80 mila alloggi sono dell’ambiente. tenuti vuoti in attesa di essere affitta- 1974 Millevoci (s.v. eco–) 1980 In ti o venduti a sempre più caro prezzo «Minerva medica», LXX, nn. 27–29, 1980, p. a sempre nuovi uffici 2005 In «La 1968 (GRL): Le metastasi epatiche non Stampa», 11 novembre 2005, Cultura e spet- danno perlopiù origine a un ecomo- tacoli, p. 31: «Un suicidio ecologico, o dello unitario 1995 In «Rivista giuridi- un ecocidio», dice Diamond 2018 ca dell’ambiente», Milano, Giuffrè, 1995, p. Maria Francesca Fortunato, Scolpita nella 764 (GRL): l’A. analizza l’ecomodello roccia la fine dell’Isola di Pasqua, in «La Re- elaborato per dare soluzione all’anno- pubblica», 13 agosto 2018, p. 22, sez. Scien- sa questione del traffico transalpino ze: Nuovi elementi raccontano oggi attraverso l’Austria e la Svizzera. una storia diversa rispetto alla tesi = Comp. da eco(logico), dal gr. òikos dell’ecocidio, resa famosa da Jared ‘casa, abitazione’, e modello. Diamond in Collasso. = Comp. da eco(logico), dal gr. òikos (S) ecosantuario sost. m. Luogo ‘casa, abitazione’, e –cidio, dal lat. –ci­ in cui l’uomo non ha modificato il dium, cfr. caedere ‘tagliare a pezzi’ (DELI, paesaggio naturale a danno dell’am- ­GRADIT). biente. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 258

1971 In «La Stampa», 28 settembre ca», 5 febbraio 2019, p. 20, sez. ambiente: In 1971, Cultura e spettacoli, p. 3: Il cine- 50 anni abbiamo compromesso l’e- ma e lo sport se ne sono impadroniti cosistema più importante del pianeta, («Ecologia del delitto», «un ecologo ignorandone le conseguenze. del calcio»); nascono derivati come (n) 2. Per estensione, ambiente ecotaggio ed ecosantuario, mentre si circoscritto, perlopiù lavorativo, di attende l’arrivo di ecolatria 1974 interazione tra persone (spesso nella Millevoci (s.v. eco–) 2006 In «L’E- locuzione ecosistema urbano). spresso», LII, nn. 13–16, p. 223 (GRL): Un 1972 In «La Stampa», 29 aprile 1972, p. viaggio nell’eco–santuario delle Ga- 2: «Il vecchio è solo inutile e l’ecosi- lapagos – mille chilometri al largo stema urbano lo respinge» ha scritto dell’Ecuador, là dove Charles Darwin Virginio Bellini 1978 Urbano Car- scoprì le suggestioni per la teoria darelli, L’ecosistema urbano, Bari, Dedalo dell’evoluzione della Società. libri, 1978, p. 117 (GRL): La necessità di = Comp. da eco(logico), dal gr. òikos difesa dei complessi e delicati equi- ‘casa, abitazione’, e santuario. libri dell’ecosistema urbano è avver- tita, sia pure con diversa consapevo- (S) ecosistema sost. m. L’insieme lezza, da tutti 2016 Luciano Malfer– degli animali e dei vegetali di un’a- Ermenegilda Siniscalchi, Festival della fa­ rea e l’ambiente fisico–chimico che li miglia di Trento. L’ecosistema vita e lavoro: circonda. occupazione femminile e natalità, benessere 1969 In «La Stampa», 5 agosto 1969, p. e crescita economica, Milano, Franco Angeli, 12: In particolare è stata offerta la pos- 2016, p. 30 (GRL): Infatti per individua- sibilità ai giovani di osservare e stu- re le relazioni esistenti nell’habitat diare da vicino un piccolo ecosistema per eccellenza dell’uomo si ricorre creato sulle pendici del Terminillo: si frequentemente al termine “ecosi- tratta di una «faggeta» (bosco di fag- stema urbano” o “ecosistema antro- gi) recintata con cura così da impedire pico” 2018 Nicola Attico, Blockchain. ogni infiltrazione di elementi estranei Guida all’ecosistema: tecnologia, business, società, Milano, Guerini Next, 2018 (GRL, o comunque alteranti l’equilibrio na- che non indica il n. di p.): Si tratta di una turale esistente 1971a ­GRADIT (sen- dinamica purtroppo normale in un za fonte) 1971b Z–2019 (senza fonte) ecosistema in cui il potere è centraliz- 1974 Millevoci (s.v. eco–) 1991 Arnaldo D’Amico, Il viaggio di Ulysses verso il Sole, zato nelle mani di grandi corporation in «La Repubblica», 9 febbraio 1992, p. 20, 2019 Vito De Ceglia, Algoritmo, meglio sez. Cronaca: Il Sole è la sorgente del- creativo l’innovazione si fa in team, in «La la vita sulla Terra – dice l’Esa – Ogni Repubblica», 4 febbraio 2019, p. 70, sez. Fo- sua modificazione, come i periodi di cus: Tra gli ospiti nomi di spicco come attività massima e minima, le tempe- Massimo Banzi, curatore di Maker ste magnetiche e i cicli delle macchie Faire Rome, cofondatore e presidente solari, ha effetti sul nostro ecosistema di Arduino, l’ecosistema open–sour- 2019 Giacomo Talignani, Stop all’inquina­ ce nato intorno al 2005 per consen- mento da plastica, il Wwf: “Serve accordo tire agli appassionati di programmare globale dei capi di Stato”, in «La Repubbli- e costruire tecnologie anche senza www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 259

avere competenze approfondite ed è 2005 In «La Stampa», 6 ottobre 2005, p. 36: presto diventato una storia italiana di Lo scugnizzo Cutolo punge col suo successo. sinistro effettato, lui traballa ma non = Comp. da eco(logico), dal gr. òikos crolla 2019 Fabrizio Bocca, Roma–To­ ‘casa, abitazione’, e sistema (DELI). rino 3–2: Zaniolo apre, El Shaarawy chiude. Giallorossi al quarto posto, in «La Repub- (R) ecostrage sost. f. Devastazio- blica», 19 gennaio 2019, sez. Serie A (non è ne dell’ambiente naturale da parte indicato il n. di p.): Tiro di Belotti, palla dell’uomo. respinta da Fazio e gran gol di Rin- 1970 Serafino Scrofani, Nelle zone ter­ con, fino quel momento non certo tra remotate. Dalla mafia dei pascoli alle nuove i migliori in campo, in corsa con un aziende agricole moderne, Bologna, Patron, tiro effettato e ben eseguito. 1970, p. 313 (GRL): l’ambiente, cioè l’e- (n) 2. A effetto (efficace, che colpi- cologia [...] precise analisi e acquisi- sce subito anche se per poco tempo). zioni che evidenziano il grande peri- 2005 In «La Stampa», 24 gennaio 2005, colo odierno; e il passaggio via via – p. 33: L’ingrugnato Auteuil, Dépard- si è scritto – all’ecocidio, all’ecostra- ieu nell’insolita veste di cattivo, l’am- ge, all’ecocatastrofe 1971a ­GRADIT biguo dirigente André Dussolier, la (senza fonte) 1971b GDLI–2004 1974 trepida Gelino e la stagionata Mylene Millevoci (s.v. eco–) 2011 Giampiero Vigliano, L’urbanistica come vocazione: Démongeot prostituta dal cuore d’o- scritti di Giampiero Vigliano, Milano, Fran- ro, fanno ciò che possono per tenere co Angeli, 2011, p. 227 (GRL): Ecocidio, in piedi un film effettato, discontinuo ecostrage, ecocatastrofe: sono le pa- e plateale 2018 Giunto di Cardano sul role che ricorrono abbastanza spesso Rock Contest il vento di Foggia, in «La Re- per significare le paurose condizioni pubblica», 3 dicembre 2018, sez. Musicbox in cui è venuto a trovarsi l’ambiente (non è indicato il n. di p.): un rock robu- sotto l’azione dell’uomo, tutto teso a sto che unisce venature hard, l’uso di ricercare il più elevato benessere dal delay e noise “lirico” molto Marlene prezzo richiesto per procurarselo. Kuntz a reminiscenze della new wave = Comp. da eco(logico), dal gr. òikos italiana degli esordi (con ritmiche os- ‘casa, abitazione’, e strage (­GRADIT). sessive, incisive e oscure che ricorda- no i primi Litfiba) mentre il cantato (S) effettato agg. In alcuni sport, è effettato come quello dei Verdena, detto del pallone lanciato con l’effet- a “nascondere” volutamente la com- to, o “con il giro”, cosicché la sua tra- prensibilità dei testi. iettoria non sia dritta. = Deriv. di effetto col suff. dei part. pass. 1974 Millevoci (s.v.): effettato / Nel (GDLI–2004). gioco del calcio, detto di un pallone lanciato con l’effetto, o anche con (E) eidophor sost. m. Apparec- «il giro», sì che la sua traiettoria non chiatura per la proiezione televisiva sia diritta e tesa, e possa ingannare il di immagini su un grande schermo, portiere 1980 ­GRADIT (F. Sanvitale, usato spec. per seguire in studio col- Madre e figlia) 2004 GDLI–2004 (s.v.) legamenti in diretta o brani registrati. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 260

[1953 In «Rivista marittima. Indice ana- collegare direttamente l’elettrocar- litico», 1953, p. 536 (GRL): Con il nuovo diocorder, già connesso al paziente, sistema chiamato “eidophor”, di cui con l’apparato di lettura e di variare, è già stata data notizia, la immagine prima della registrazione, la posizio- non si forma direttamente sullo scher- ne degli elettrodi esploranti 1974 mo fluorescente del tubo a raggi ca- Millevoci (s.v.): elettrocardiocorder / todici, ma su una sottile pellicola di Speciale apparecchio per sorvegliare olio depositata su una lente sferica in il cuore di coloro che hanno avuto un perpetuo movimento] 1972 Z–2019 infarto ma che tuttavia possono con- (senza fonte) 1974a Millevoci (s.v.): ei­ durre nuovamente una vita normale. dophor / In greco èidon è una forma Un registratore collegato al torace per secondaria di orào, vedo; e phor non è mezzo di elettrodi consente di ripro- che il secondo componente –foro pre- durre su nastro magnetico un elettro- sente in alcune parole italiane, ancora cardiogramma di lunga durata, capace dal greco fèro, porto: portatore di im­ di rappresentare il funzionamento del magini; indica quel grande schermo cuore nello spazio di 24 ore. I medici che vediamo alla televisione, usato così son in grado come il cuore del per i collegamenti diretti; consente paziente risponde quand’è sottoposto per esempio di intervistare una per- ad abituali sforzi di vario genere nel sona a distanza, in modo che essa sia corso delle varie attività giornalieri “presente” in studio insieme con gli (guidare l’automobile, salire le scale, intervistatori 1974b GDLI–2004 (s.v.). lavorare, mangiare, compiere atto ses- = Voce ingl., nome commerc., comp. dal suale, ecc.) 1975 In «Rivista di medicina gr. eido– ‘forma, aspetto’ e il tema di –phoros aeronautica e spaziale», XXXVIII–XXXIX ‘porto’ (GDLI–2004). (1975), p. 23 (GRL): A questo proposito, già in passato (1965), raccomandavo (S) elettrocardiocorder sost. m. il ricorso a tecniche di registrazione Apparecchio per sorvegliare il cuore ecografica continua (elettrocardio- di coloro che hanno avuto un infarto: corder + AVSFP) le uniche utili e si- un registratore collegato al torace per cure al massimo 1988 In «Minerva mezzo di elettrodi consente di ripro- cardioangiologica», XXXV (1988), p. 93 durre su nastro magnetico un elettro- (GRL): con registratori Elettrocardio- cardiogramma di lunga durata, capa- corder 445 e 446 Del Mar Avionics. ce di rappresentare il funzionamento = Comp. dal pref. ricavato da elettrico, voce del lat. sc., con cardio, dal gr. kardia del cuore nello spazio di 24 ore, per- ‘cuore’, e l’ingl. recorder ‘registratore’. mettendo ai medici un monitoraggio anche durante gli sforzi quotidiani. (R) eliporto sost. m. Stazione e 1972 In «Giornale italiano di cardiolo- campo per il decollo e l’atterraggio gia», II (1972), p. 92 (GRL): In molti casi, degli elicotteri. tuttavia, è stata scelta una derivazione 1950a In «L’aerotecnica: giornale ed arbitraria che desse il miglior risalto atti dell’Associazione italiana di aerotec- ad ogni componente del tracciato; tale nica», XXX–XXXI (1950), p. 193 (GRL): scelta è facilitata dalla possibilità di Precedentemente il Presidente del- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 261

la Repubblica aveva inaugurato il strumenti e gli ambienti di lavoro per primo “eliporto” urbano di Europa, renderli funzionali al massimo grado. pure nell’ambito della Fiera, elipor- 1859 In «Annali universali di statisti- to che veniva aperto al traffico con la ca, economia pubblica, legislazione, storia, istituzione di un servizio pubblico a viaggi e commercio», 1859, p. 116 (GRL): mezzo di elicotteri sorvolanti la Fiera Il secondo volume tratta dell’econo- 1950b(?) ­GRADIT (senza fonte) 1968 mia pratica, a cui diede il titolo un po’ GDLI (s.v.) 1974 Millevoci (s.v.): eli­ singolare di ergonomia, dal vocabolo porto / Aeroporto per elicotteri. greco ergo che significa lavoro e no­ = Comp. da eli(cottero) e (aero)porto; cfr. mos, legge o norma, per cui sarebbe fr. héliport (GDLI). la legislazione del lavoro 1874 Fe- dele Lampertico, Economia dei popoli e degli (s) enfasi sost. f. Importanza, rilie- stati: Introduzione, Milano, Fratelli Treves, vo. 1874, p. 30 (GRL): Più avanti ci accadrà 1974 Millevoci (s.v.): enfasi / Sostan- di discorrere d’altre denominazio- tivo talvolta usato in italiano secondo ni concernenti piuttosto la partizio- il significato che ha l’inglese empha­ ne della scienza, che non la scienza sis, cioè importanza, rilievo 1997 Ei- stessa, siccome quelle del Courcelle senstad, S. N., Modernità, modernizzazione e Seneuil, Plutologia, ed Ergonomia oltre, Roma, Armando, 1997, p. 129 (GRL): 1965 ­GRADIT (senza fonte) 1968 GDLI Nella maggior parte di questi lavori (s.v.) 1974 Millevoci (s.v.): ergonomia la combinazione dell’atteggiamen- / Dal greco èrgon, lavoro, e nòmos, to evoluzionista con una forte enfasi usanza, legge. È la scienza che studia sulla prospettiva storica, istituzionale l’adattamento dell’ambiente e degli ed intersocietaria è connessa con un strumenti di lavoro all’uomo. forte accento sull’importanza delle = Voce dotta, comp. dal gr. érgon ‘lavo- varie tendenze storiche contingenti ro’e –nomía ‘legge’ (GDLI). per spiegare lo sviluppo delle diver- se formazioni istituzionali 2018 H. (R) erostess sost. m. Prostituta di A. Trader, Come sviluppare una strategia di alto bordo. trading redditizia: Perché dovreste fare il In «La Stampa», 24 settembre contrario di ciò che la maggior parte dei tra­ 1973 der cerca di fare, CreateSpace Independent 1973, p. 3: La terminologia avvelenata Publishing Platform, 2018 (GRL, che non in- che su questa materia andava al tasto dica il n. di p.): In generale, la letteratu- e riboccava di sinonimi ed eufemie, ra di trading pone grande enfasi sulla diventa quella di un organico azien- strategia stessa. dale, dove ogni nome è certo, imper- = Arricchimento semantico di enfasi, mutabile e dignitoso, principiando da voce dotta dal lat. tardo ĕmphasi(m), dal gr. quello delle «signorine» o «ragazze» émphasis (deriv. di empháinein ‘esibire, mo- strare’, comp. di én ‘dentro’ e pháinein ‘mo- o «clienti» come confusamente si strare’: DELI). domandavano, e che ora, dal radi- cale Eros, si diranno «erostesses», (R) ergonomia sost. f. Scienza nome graziosissimo, che foggiato su applicata che studia le macchine, gli «hostess», richiama l’idea di un’assi- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 262

stenza da prestare e quindi d’una pro- nel divertimento o nell’immagina­ fessione socialmente utile e decorosa zione. 1974 Millevoci (s.v.): erostess / Voce 1947 In «La Nuova Stampa», 2 genna- coniata da un tedesco che ha costru- io 1947, p. 1: Nonpertanto gli editori ito una catena di alberghi che sono in dicono che, negli ultimi anni della realtà case di tolleranza di lusso [...] guerra, il pubblico si era stancato dei «hostess dell’amore», dunque 1976 libri sulla guerra. Una forma di esca- In «La Stampa», 26 febbraio 1976, p. 1: Ci pismo? 1974 Millevoci (s.v.): escapi­ sono anche signorine di buona fami- smo / Dall’inglese escape, fuga, eva- glia che si offrono come «erostess». sione: ciò che si riferisce all’evasione = Comp. dal gr. eros ‘amore’ e dall’ingl. hostess ‘assistente, guida’. in senso psicologico come fuga dai problemi della realtà. Si potrebbe dire (R) escamotage sost. m. Espe- anche evasionismo 1980 ­GRADIT diente, ripiego, accorgimento per su- (senza fonte) 1986 Z–2019 (senza fonte) perare una difficoltà, per agevolare 2004 GDLI–2004 (s.v.). un’azione. = Dall’ingl. escapism, da (to) escape ‘scappare, sfuggire’ (GDLI–2004). [1822 In «Antologia», 1822, p. 81 (GRL): Perdonate, mio rispettabile amico; ma questa maniera di cambia- (R) esclaustrazione sost. f. Per- re rispettiva collocazione delle voci messo dato a un religioso di vivere si chiamerebbe in francese un esca- fuori del proprio ordine pur osservan- motage] 1867 Enrico Poggi, Memo­ do i voti. rie storiche del governo della Toscana nel 1868 In «La civiltà cattolica», 1868, p. 1859–60, III, Pisa, Tipografia Nistri, 1867, p. 379 (GRL): L’esclaustrazione volon- 29 (GRL): Vi basti sapere in prova di taria nelle comunità non comprese ciò, che andai sino a pronunziare la nel provvedimento suddetto 1967 dura parola che in Toscana potrebbe ­GRADIT (senza fonte) 1968 GDLI tutto ciò passare per un escamotage; 1974 Millevoci (s.v.): esclaustrazione / ed a lode del vero debbo confermarvi Termine raro e pochissimo conosciu- che allora e poi li trovai persuasi che to, che ogni tanto viene fuori a propo- l’annessione non era da desiderarsi sito di certe vicende di contestazione per l’avvenire 1868 Z–2019 (sen- nel mondo ecclesiastico. Propriamen- za fonte) 1892 ­GRADIT (senza fonte) te significavita fuori del chiostro; nel 1892–1895 GDLI–2004 (s.v.) 1974 diritto canonico indica un provvedi- Millevoci (s.v.): escamotage / Voce fran- mento di aspettativa, con il quale si cese: gioco d’astuzia, inganno, gioco consente al religioso di vivere fuori di bussolotti. = Dal fr. escamotage, deriv. di escamoter dalla comunità, perché rimediti il ‘far sparire’ (GRADIT).­ suo atteggiamento nei confronti della Chiesa. È una sorta di punizione, ma (R) escapismo sost. m. Tendenza a viene chiesta dal religioso stesso, con fuggire realtà spiacevoli rifugiandosi il suggerimento dei superiori. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 263

= Voce dotta, lat. eccl. exclaustratio –onis dal re Enrico VIII e dalla sanguinaria (comp. da ex ‘da, fuori’e claustrum ‘chio- sua figlia Elisabetta 1960 GDLI–2004 stro’) (GDLI). (s.v.) 1974 Millevoci (s.v.): establish­ (s) espansione sost. f. Elemento ment / Voce inglese: classe dirigente, o gruppo di elementi che amplia il insieme di coloro che hanno un posto nucleo ma la cui eliminazione non preminente nella vita sociale, econo- modifica i rapporti strutturali tra gli mica, culturale 2009 In «Ventunesimo elementi di esso, come nel caso dei secolo», VIII (2009), p. 95 (GRL): Sotto i complementi della grammatica tradi- colpi martellanti delle inchieste giu- zionale. diziarie, amplificati dalle casse di ri- 1974 Millevoci (s.v.): espansione / sonanza dei tribunali mediatici, si è Nella moderna terminologia gramma- dissolta l’architettura di un establish- ticale è sinonimo di complemento. Ma ment che già prima delle spallate giu- bisogna distinguere fra determinazio- diziarie aveva mostrato le sue enormi ne ed espansione: la determinazione crepe. è il complemento essenziale, quello = Voce ingl., deriv. da (to) establish ‘sta- che appare più legato al verbo o ad al- bilire’ (GDLI–2004). tra parte del discorso, o anche quello che risponde alla domanda dell’inter- (R) euginia sost. f. Branca della locutore; l’espansione è un’aggiun- ginecologia che si occupa dell’equili- ta non indispensabile, un accessorio brio fisico e psichico della donna. R. Riboni, Verbi. del discorso 2017 1966 In «La Stampa», 25 settembre La grammatica senza segreti, II, Tricase, 1966, p. 11: Col nuovo termine pa- Youcanprint, 2017, pp. 27–28 (GRL): Essi furono entusiasti della scelta di Elena ramedico di «euginia» si intende il a proposito della sua promozione (la complesso di materie (fisioterapia, preposizione articolata “della” e il so- trattamenti dietetici e terapeutici, psi- stantivo “promozione” costituiscono coterapia, pausoterapia e trattamenti un’unica espansione). estetici esterni) che tende essenzial- = Voce dotta, lat. tardo espansione(m), mente al benessere integrale della deriv. da expandere (comp. di ex ‘fuori’ e donna (soprattutto nell’età critica păndere ‘spandere, allargare’, di etim. incer- ta) (DELI). della menopausa) in rapporto ai suoi effetti estetici 1974 Millevoci (s.v.): (R) establishment sost. m. inv. euginia / Dal greco eu, bene, e gynè, Gruppo di potere che controlla la po- donna: quel ramo della ginecologia litica, l’economia o la cultura. che ha in particolare lo scopo di dare 1892 In «La civiltà cattolica», 1892, alla donna il massimo di prestanza fi- p. 637 (GRL): Proclamossi quindi al- siologica e funzionale e di equilibrio tamente la continuità dell’Establi- psichico 1976 ­GRADIT (senza fonte) shment, tanto gallese quanto ingle- 2004 GDLI–2004 (s.v.). se, con quell’antica Chiesa cattolica = Voce dotta, comp. dal gr. eu– ‘bene’e d’Inghilterra, che credevasi distrutta da –gunìa ‘donna’ (GDLI–2004). www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 264

(R) eurco sost. m. Unità in cui fu- sciando queste lontane ed oscure pre- rono denominati per la prima volta visioni che getterebbero qualche om- prestiti obbligazionari emessi dalla bra importuna sul luminoso principio Banca Europea degli Investimenti, evoluzionario, è meglio, da buoni po- definita come una media ponderata di sitivisti, scrutare il suo lavoro attuale valute europee. e cogliere in flagrante i germi fecondi 1973 In «Civitas», XXIV (1973), nn. e la preparazione delle trasformazioni 7–12, p. 71 (GRL): La Banca euro- più o meno prossime 1936 In «L’uni- pea per gli investimenti ha deciso di verso: rivista mensile», XVII (1936), p. 304 emettere sul mercato internazionale (GRL): Il secondo periodo nel secolo un prestito in obbligazioni di 30 mi- del pensiero evoluzionario si aprì nel lioni di “Eurco” (European composit 1858, allorché Darwin ricevette una unit) 1974 Millevoci (s.v.): eurco / Si- lettera del Wallace ed un suo mano- gla o abbreviazione di european com­ scritto da Ternate nelle isole Molli- posite unit (espressione inglese), co- cene che rivelavano una singolare niata nell’ottobre del 1973 per indica- coincidenza 1967 ­GRADIT (senza re una possibile nuova unità di conto, fonte) 1974 Millevoci (s.v.): evoluzio­ una moneta comune ai paesi europei nario / Sostantivo e aggettivo con- della CEE, composta di un insieme di trapposti a rivoluzionario, e sinonimi quantità fisse attribuite a ogni moneta di evoluzionista; progressista, che ha dei membri della comunità. Avrebbe fiducia nelle riforme e perciò - siop lo scopo di attenuare le fluttuazioni pone ai mutamenti politici da attuare dei cambi sulle transizioni commer- con la violenza 2016 Giuliano Aluffi, ciali 1976 In «Il risparmio: rivista men- in «La Repubblica», 23 ottobre 2016, p. 42, sile dell’Associazione fra le casse di rispar- sez. Domenicale: Tra i più convinti “av- mio italiane», XXIV (1976), p. 1036 (GRL): vocati della simulazione” odierni c’è In questo senso, ad esempio l’eurco, un uomo che sospettiamo far parte del l’unità di conto europea, l’ARCRU misterioso gruppo di esperti: Richard ecc., sono tutte unità di conto o deno- Terrile, astronomo e direttore presso minatori comuni usati, tra l’altro, per la Nasa del Centro di calcolo evolu- esprimere il valore di certe obbliga- zionario, dove studia come migliora- zioni internazionali emesse sul mer- cato dei capitali. re le intelligenze artificiali ispirandosi = Da Eur(opean) co(mposit unit). alle strategie biologiche dell’evolu- Osservazioni: ulteriori es. in «AVSI», I zione. (2018), p. 283. = Deriv. di evoluzione con –ario (­GRADIT). (R) evoluzionario sost. e agg. Pro- gressista, che ha fiducia nelle riforme (R) eye–liner (eyeliner) sost. m. e perciò si oppone ai mutamenti poli- Cosmetico liquido, per lo più di colo- tici da attuare con la violenza. re scuro, applicabile per mezzo di un 1881 In «La sapienza: rivista di filosofia sottile pennello, usato per delineare il e di lettere», 1881, p. 278 (GRL): Ma la- contorno degli occhi. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 265

1962 In «La Stampa Sera», 9 novembre (S) fattoide sost. m. Notizia diffu- 1962, p. 4: Se invece volete porre in ri- sa dai mezzi di informazione che ri- salto gli occhi con un nuovo eyeliner, sulta completamente infondata. accentuate appena le labbra 1965 1974 Millevoci (s.v.): fattoide / Fatto GDLI–2004 (s.v.) 1974 Millevoci (s.v.): deformato, esposto in modo non del tutto corrispondente al vero 1975 eye–liner / Espressione inglese, alla Z–2019 (senza fonte) 1988 ­GRADIT (S. lettera che fa la riga sull’occhio. È in Lepri, Scrivere bene e farsi capire, Torino, cosmetica quel liquido di vario colo- Gutenberg 2000, 1988) 2005 In «Lingua re con il quale le donne segnano una e stile», XL (2005), p. 192 (GRL): Sono of- sottile linea alla radice delle palpebre. ferte alla lingua di fatto non raccolte = Voce ingl., comp. da eye ‘occhio’e liner da essa, come il fattoide di cui lo stes- ‘matita’ (GDLI–2004). so Migliorini redigeva mirabilmente la voce in Parole e storia e che oggi (R) fantavoloso agg. Fantastico e ­GRADIT ripropone come termine favoloso. settoriale, nel senso di pseudoevento 1962 In «Comunità», nn. 101–105, giornalistico 2018 Timothy Morton, Noi, esseri ecologici, Bari, Laterza, 2018 1962, p. 101 (GRL): Fantabulous defini- (GRL, che non indica il n. di p.): Il fattoide sce il prodigioso della vita americana, è un fatto del quale sappiamo qual- quella scintilla d’irrealtà […] da quel cosa, sappiamo che è stato colorato o motivo ispiratore del prodigio del cucinato in una certa maniera, e che si «fantavoloso» 1972 Ivan Klajn, Influs­ suppone possa apparire o essere spac- si inglesi nella lingua italiana, Firenze, L.S. ciato come un fatto. Olschki, 1972, p. 117 (GRL): Nel libro di = Der. di fatto con –oide, verosimilmente G. Soavi (1962) che ha per titolo que- sul modello dell’ingl. am. factoid (­GRADIT). sto anglicismo, il commento editoria- le spiega: «Fantabulous: fantastic + (s) fine del mondoloc. sost. f. Ca- tastrofe, disastro irreparabile. fabulous. Cioè fantavoloso» 1974 1867 In «La Stampa», 9 luglio 1867, p. Millevoci (s.v.): fantavoloso / Neologi- 1: Egli è quando i deputati sono op- smo che accoppia gli aggettivi fan- pressi da sei mesi di lavori, estenuati tastico e favoloso 2002 Laura Lau- di forze fisiche e morali, colla - vali renzi, Porta Portese shopping alternativo, gia pronta, che bisogna rinchiuderli in «La Repubblica», 10 dicembre 2002, p. 1, nella bolgia del Palazzo Vecchio, col sez. Roma: Il tutto ad un prezzo “fan- regime di discorsi di quattro ore per tavoloso”, si legge in un altro cartel- cinque o sei giorni continui, minac- lo 2013 Naomi Ragen, L’amore violato, ciar loro la questione ministeriale, la Roma, Newton Compton, 2013 (GRL, che sospensione dei lavori, dei servigi, e non indica il n. di p.): «Oooh, che vestito la fine del mondo 1891 Giuseppe Ri- fantavoloso!». gutini–Pietro Fanfani, Vocabolario italiano = Da fantastico e favoloso, sul modello della lingua parlata, Firenze, Barbera, 1891, dell’ingl. fantabulous (da fantastic ‘fantasti- p. 995 (GRL): Parer la fine del mondo, co’e fabulous ‘favoloso’). dicesi quando imperversa o un tem- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 266

porale, o un tumulto di moltitudine, e sa qualsiasi. Erano la fine del mondo simili: «Quella notte pareva la fine del 2019 Laura Montanari, E tu, di che trekking mondo: – In quella casa ci pareva la sei?, in «La Repubblica», 9 febbraio 2019, p. fine del mondo» 1974 Millevoci (s.v.): 36: Lasciando alto il grado di difficol- fine del mondo / Forse non sarà male tà, un trekking da fine del mondo, è mettere in rilievo la doppia e opposta quello patagonico della Routa de los interpretazione che si può dare a que- parque, da Puerto Montt fino a Capo sta espressione. “È la fine del mondo” Horn, passando dall’Isla di Navarino. può essere una constatazione pessi- = Loc. comp. da fine e mondo. mistica iperbolicamente desunta da fatti avversi; ma può avere altresì va- (S) fintimana sost. m. Indica il lore positivo, lodativo: “Ti farò assag- fine settimana, in sostituzione all’in- giare un vino che è la fine del mondo” glese week end. 1990 Dario Fo, La fine del mondo, Valver- 1966 Franco Fochi, Lingua in rivolu­ zione: saggio, Milano, Feltrinelli, 1966, p. de, Il Girasole, p. 42 (GRL): Ma guarda te 329 (GRL): Dopo l’ironia, la maieu- cosa mi tocca fare... è proprio la fine tica: perché, con un po’ di fantasia, del mondo! 1999 ­GRADIT (senza data) non “creare una nuova espressione”, 2000 Emanuela Audisio, La finta pulizia, in «La Repubblica», 15 marzo 2000, sez. Sport: nuova e autarchica, come potrebbero Che notte da fine del mondo, sul lago essere samenica, sabatenica, fumana senza onde. o fintimana? 1974 Millevoci (s.v.): (s) 2. cosa o persona eccezionale, fintimana / Amputazione di fine set­ fuori dal comune. timana 2004 Per la lingua italiana: manifesto agli italiani, tornata accademica 1974 Millevoci (s.v.): fine del mondo sul tema Gli italiani e l’italiano, Ravenna, / Forse non sarà male mettere in rilie- 16 maggio 2003, Teatro Alighieri, Firenze, vo la doppia e opposta interpretazione Ed. Polistampa, 2004 (GRL, che non indica che si può dare a questa espressione. il n. di p.): C’è chi rifiuta il week end, “È la fine del mondo” può essere una ma è lamento antico: Franco Fochi lo constatazione pessimistica iperboli- registrava, quasi quarant’anni fa (nel camente desunta da fatti avversi; ma suo Lingua in rivoluzione), assieme a può avere altresì valore positivo, lo- mostriciattoli sostitutivi quali sabate- dativo: “Ti farò assaggiare un vino nica o fintimana, che per fortuna non che è la fine del mondo” 1985 Mino hanno avuto successo. Fuccillo, Siamo cambiati davvero. Ciriaco = Comp. da fine e settimana. benedice allegro tanti nuovi sindaci, in «La Repubblica», 15 maggio 1985, p. 3: Roma, (S) giacchetta nera loc. sost. f. è la fine del mondo: non eravamo pri- Nel gioco del calcio, metonimia per mi dall’altro Concilio, il sindaco sarà arbitro. nostro, certo 1999 ­GRADIT (senza 1974 Millevoci (s.v.): giacchetta nera data) 2000 Paolo Rumiz, In treno nel buio / nel gioco del calcio, metonimia per dell’Est, in «La Repubblica», 1 marzo 2000, arbitro 1999 ­GRADIT (senza fonte) p. 1: Ai tempi del Grande Freddo ce 1993 Vittorio Zambardino, Cara mamma, n’erano due, e non erano un fine–cor- giù le mani dall’arbitro, in «La Repubblica», www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 267

17 febbraio 1993, p. 26, sez. Sport: La cro- sostantivo inglese handicap deve es- naca dell’ultima settimana ha variato sere segnalato qui per i suoi derivati. la tiritera un po’ monotona della guer- Anzitutto abbiamo, registrato dal vo- ra del calcio minore: sputi, schiaffi e cabolario senza h, il verbo andicap­ pugni alla giacchetta nera sono l’eter- pare, che è mettere in svantaggio sia na attualità del pallone sui campi di nel senso sportivo sia in quello figu- provincia 2017 Fabrizio Calzia, Il Ge­ rato. Ma un significato particolare e noa dalla A alla Z, Roma, Newton Compton, «ufficiale» è quello recente di handi­ 2017 (GRL, che non indica il n. di p.): Ma cappato con l’h: sono designati così non ne ha avuto il tempo: una maca- coloro che una qualche minorazione bra giacchetta nera ha fischiato la fine fisica o mentale rende non del tutto anzitempo. abili al lavoro; e c’è, a sostegno di = Dal tipo di indumento indossato per re- questa gente, un «comitato nazionale golamento dall’arbitro. degli handicappati». = Part. pass. di handicappare, deriv. di (r) handicappato agg., sost. m. handicap, voce ingl. usata almeno dal 1754 Sport. Nell’ippica e, più generalmen- nella terminologia ippica (DELI). te, nelle competizioni, concorrente ritenuto superiore a cui, per equipara- (S) hijack sost. m. inv. Assalto ar- re le possibilità di vittoria, si assegna mato di un aereo per prenderne pos- uno svantaggio. sesso e dirottarlo. 1891 In «Rivista delle corse: notizie ip- 1970a In «Epoca», XXI (1970), p. 58 piche e varietà di sport», Milano, 1891, p. 11 (GRL): Da giovedì scorso, infatti, le (GRL): Mervyn, il cavallo irlandese tariffe dei Lloyd’s per l’assicurazio- di cui si conosce l’eccellente perfor- ne contro l’hijack sono aumentate del mance dell’anno scorso, non poteva 500% 1970b ­GRADIT (senza fonte, s.v. esser meglio handicappato che con hijacking) 1974 Millevoci (s.v.): hijack gli stones, 6 libbre; e così l’occhio si / Verbo inglese che significadepreda ­ ferma su St. Galmier con una libbra di re; ma ora è usato anche da noi prin- meno 1908 Z–2019 (senza fonte) av. cipalmente nel significato di assaltare 1909 In «Rivista nautica: rowing, yachting, un aereo per dirottarlo; e hijacking è marina militare e mercantile», Torino, Tip. L. il corrispondente sostantivo 2001 Roux e C., 1892–1909, p. 168 (GRL): “Viky Annalisa Camorani–Luigi Pastore, Malpen­ II”, handicappato per il poco vento, sa, allarme dirottamento, in «La Repubbli- giunse quarto 1961 GDLI 1974 ca», 30 novembre 2001, p. 1, sez. Milano: Millevoci (s.v.): Handicappato / Oltre La torre di controllo, ricevuto il mes- al significato sportivo (nell’ippica, saggio di un dirottamento armato (in lo svantaggio che si dà al concorren- gergo “hijack”), ha ordinato al pilota te ritenuto superiore, o al contrario il di atterrare in un raccordo che si trova vantaggio che si dà al cavallo ritenuto tra le due piste, nei pressi della caser- inferiore) e a quello figurato generico ma dei vigili del fuoco e di spegnere («È un buon oratore, peccato che ab- subito i motori, disposizioni alle quali bai un handicap: la voce nasale»), il il comandante si è attenuto scrupolo- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 268

samente, per poi uscire per primo e in resistente alle abrasioni. È usata ad solitudine dall’apparecchio, circon- esempio per proteggere il tessuto di dato da uno spiegamento di forze di nailon dei battelli pneumatici 1985 polizia che poi hanno perquisito sia In «Abitare», nn. 238–240, 1985 (GRL, che l’aereo che i passeggeri rimasti a bor- non indica il n. di p.): I sistemi copertura do 2013 Stefano Bartezzaghi, La babele tetti in gomma sintetica hypalon of- italiana/2, in «La Repubblica», 1 febbraio frono maggior libertà progettativa. 2013, p. 33, sez. R2: Dall’arabo ci sono = Nome commerciale dall’etim. difficile arrivati la kefiah, il burqa, gli hezbol- da individuare. lah, il minbar (da non confondere con il minibar; è il pulpito da cui viene (S) hi–sheen agg. Notevole lucen- guidata la preghiera nelle moschee); tezza. lo hijab (velo tradizionale delle don- 1974 Millevoci (s.v.): hi–sheen / Voce ne islamiche) da non confondere con inglese: notevole (alta) lucentezza. lo hijack (sequestro o dirottamento in Dalla pubblicità: “Morbido tessuto inglese). hi–sheen” 1982 In «Oggi: settimana- (n) 2. Assalto armato di un’auto- le di politica, attualità e cultura», XXXVIII mobile per prenderne possesso o ra- (1982), p. 9 (GRL): Perché Libera e Viva pinarne il proprietario. in morbido tessuto hi–sheen ti modella 1998 I ghetti dei bianchi in Sudafrica, gentilmente mentre si muove con te e in «La Repubblica», 30 marzo 1998, p. 13, ti dà una piacevole sensazione di liber- sez. Politica estera: La Grande Paura tà, grazie al suo indovinato disegno. si accende al crepuscolo, ogni sera, = Loc. comp. dall’ingl. high ‘alto’ e sheen quando, negli ombrosi quartieri della ‘lucentezza’. buona borghesia, si comincia a spiare dalle finestre ad ogni rumore insoli- hypalon → hipalon to e, in macchina, non ci si ferma più con il rosso, per paura dell’hijack: un (S) hotel–bus loc. sost. m. Pul- volto che si affaccia al finestrino, con lman a tre piani trasformati in hotel. la pistola puntata. 1974 Millevoci (s.v.): hotel–bus / Pul- = Dall’ingl. hijacking, deriv. di (to) hijack lman trasformato in albergo, ideato ‘dirottare’ (­GRADIT). da una compagnia aerea americana. Segue i normali pullman nelle quoti- (S) hipalon (hypalon) sost. m. So- diane gite turistiche e alla sera ospita i stanza sintetica resistente alle abra- passeggeri; è a tre piani, ha camerette sioni. con bagno e anche minuscole cucine 1955 In «Chimica e l’industria», nn. 1981 In «La Stampa», 17 novembre 1981, 7–13, 1955, p. 905 (GRL): L’Hypalon, p. 17: Erano alloggiati all’hotel Bus nuova gomma sintetica. Abbiamo a che ora ha chiuso per restauri 1994 disposizione da pochissimo tempo L’Espresso, Editrice L’Espresso, 1994, p. 145 una nuova gomma sintetica Hypalon, (GRL): Gite accompagnate ed escur- polietilene cloro solfonato 1974 Mil­ sioni con proprio Hotel–Bus. levoci (s.v.): hipalon / sostanza sintetica = Loc. comp. da hotel, e bus ‘autobus’. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 269

(S) impattista sost. m. e f. Detto la professione del medico ospedaliero dei sostenitori della teoria secondo 1972 In «Minerva medica», LXIII (1972), cui i crateri della Luna sono buche nn. 60–68, p. 3674 (GRL): La tendenza provocate dall’impatto o caduta di a «impiegatizzare» il medico indica meteoriti. la scarsa sensibilità e conoscenza dei 1974 Millevoci (s.v.): impattista / Fra problemi umani ed etici della medici- gli scienziati che studiano la Luna na, sia riguardo ai malati che riguardo vi sono le due opposte fazioni degli ai medici, da parte di sfere direttive impattisti e dei vulcanisti. I primi, in della cosa pubblica 1974 Millevoci massima parte americani, sostengono (s.v.): impiegatizzare / Trasformare un che tutti o quasi i crateri del satellite libero professionista (per esempio un sono buche provocate dall’impatto o medico) in uno stipendiato 1988 caduta di meteoriti; invece in Europa I giornalisti radio tv domenica in sciopero, e nell’Unione Sovietica si sostiene in «La Repubblica», 23 settembre 1988, p. che moltissimi crateri sono di origine 4, sez. Politica Interna: Il loro sindacato vulcanica 2001 A. F. Saba–E.H. Mayer, (Usigrai) ha deciso infatti di reagire in Storia ambientale: una nuova frontiera sto­ blocco al tentativo in atto di normaliz- riografica, Milano, Teti, 2001, p. 212 (GRL): zare ed impiegatizzare la professione Il modello di valutazione dell’impat- giornalistica nel servizio pubblico e to ambientale che potremmo definire mortificare l’autonomia professiona- «strategico», ultimo grido della moda le 1991 Qui touring, Milano, Touring «impattista», venne indirettamente Club Italiano, 1991, p. 12 (GRL): Sono sta- formulato, a cavallo del secolo, da ti invece purtroppo usati verbi come Patrick Geddes nel momento in cui “inchiestare”, “urgenzare”, “impiega- affrontava la pianificazione territoria- tizzare”, “colazionare”, eccetera. le anche in termini di bilanci energeti- = Comp. da impiegato e –izzare. ci 2015 A. Piombino, Il meteorite e il vul­ cano: Come si estinsero i dinosauri?, Lunga- (S) impressive agg. Autorevole, villa, Altravista, 2015 (GRL, che non indica capace di influenzare. il n. di p.): La presenza di Guembelitria 1974 Millevoci (s.v.): impressive / cretacea all’inizio del Paleocene è Voce inglese, aggettivo: che è natu- ammessa anche da qualche impattista ralmente autorevole, che ha un ascen- (Smit e Romain, 1985). dente. Usato negli avvisi pubblicita- = Comp. da impatto ‘urto’ e da –ista. ri [1988 Rodolfo Brancoli, Whastington attende De Mita, in «La Repubblica», 12 (R) impiegatizzare v. Ridurre un giugno 1988, p. 11, sez. Politica estera: Se libero professionista a semplice im- fra l’accettazione dei missili Cruise piegato. all’inizio del decennio e quella im- 1965 In «Riforma med», nn. 27–52, minente degli aerei F16 si coglie qui 1965, p. 1091 (GRL): A proposito del- un filo diretto (sono esempio di una la riforma degli ospedali, il Ministro visione molto chiara della importanza della Sanità ha ribadito che non si della difesa collettiva), chi ha seguito vuole nazionalizzare o impiegatizzare l’Italia negli anni scorsi da Washin- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 270

gton sembra più ancora colpito dagli (r) incontrista sost. m. e f. Nel pu- impegni crescenti e very impressive gilato, chi è particolarmente abile nel fuori dell’area Nato, cioè nel Medio portare a segno colpi d’incontro. Oriente e nel Golfo Persico] 2003 1955(?) Z–2019 (senza fonte, e senza In «La Stampa», 9 febbraio 2003, p. 3: Ecco indicazione dell’accezione a cui si riferisce la perché voglio dire al cristiano Tarek datazione) 1965 In «Epoca», XVI (1965), Aziz che gli ispettori devono essere p. 47 (GRL): Benvenuti, che i tecnici messi in condizione di lavorare e, ag- chiamano «incontrista», ha per esem- giungo, comunque, che non possono pio un formidabile senso del tempo, essere sostituiti neppure dalla rela- che gli consente di sparare a velocità zione di Colin Powell, peraltro molto impressionante il suo «sinistro» pro- prio nell’istante in cui l’avversario si “impressive”, al Consiglio di sicurez- proietta in avanti per colpirlo 1972 za delle Nazioni Unite». = Dall’ingl. impressive ‘impressionante, GDLI 1999 ­GRADIT (senza data) ammirevole, degno di nota’. 2005 Eduardo Lubrano, Cantatore, torna la grande boxe, in «La Repubblica», 4 no- (r) incompatibilista sost. m. e f., vembre 2005, p. 13, sez. Roma: «Nelson è agg. m. e f. Chi, che sostiene l’incom- un ottimo incontrista» dice Cantatore, «dunque mi sto preparando a pressar- patibilità fra due cariche pubbliche. lo per tutto il match». 1969 In «Economia & lavoro», III (s) 2. Nel calcio, giocatore molto (1969), p. 357 (GRL): Come è noto, in- abile nell’ostacolare o nel bloccare fatti, il suo Comitato centrale, di l’azione dell’avversario che in quel fronte all’accentuarsi della pressione momento ha il possesso della palla. «incompatibilista», ha adottato una 1955a ­GRADIT (senza fonte) 1955b risoluzione di compromesso che la- Z–2019 (senza fonte, e senza indicazione scia libere le varie istanze territoriali dell’accezione a cui si riferisce la datazio- e di categoria della Confederazione ne) 1974 Millevoci (s.v.): incontrista di decidere autonomamente nel loro / Sostantivo che ha una certa diffu- ambito pro o contro le incompatibilità sione, in due ben distinti significati: 1974 Millevoci (s.v.): incompatibilista / nel campo dei rapporti sociali è chi sostenitore dell’incompatibilità fra partecipa a un incontro; nello sport è due cariche pubbliche, in particola- il calciatore che sa giocare bene d’in- re un incarico sindacale e il mandato contro, che sa duellare bene 1998 In parlamentare 2003 Mario Dellacqua, «Drammaturgia», V–VI (1998), p. 59 (GRL): Luigi Macario: un fondatore e un innovato­ Trapattoni era un incontrista, quello re del sindacalismo italiano, Roma, Edizioni era il Milan di Liedholm, di Schiaf- Lavoro, 2003, p. 208 (GRL): Per dare più fino, poi arrivò esilissimo un certo forza alla loro protesta, vista l’inef- Rivera 2006 M. Innocenti, Sognando ficacia di ogni mediazione, i cinque Meazza: come eravamo negli anni trenta, membri della minoranza incompati- Testimonianze fra cronaca e storia, Milano, bilista presentarono le dimissioni. Mursia, 2006. p. 153 (GRL): Tra i centro- = Deriv. da incompatibile e il suffisso campisti Attilio Ferraris è il fatica- –ista. tore, un ottimo incontrista che gioca www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 271

sulla destra, un romano picchiatore di Fantozzi Kafka: il ragioniere sotto processo borgata preferito per la sua grinta al e le sue tragicomiche metamorfosi, Paler- mo, L’epos, 2007 (GRL, che non indica il raffinato Bernardini 2014 Claudio Moretti, I campioni che hanno fatto grande n. di p.): Confuso penitente o abilissi- la Juventus, Roma, Newton Compton Edi- mo incontrista, con l’esuberanza del tori, 2014 (GRL, che non indica il n. di p.): proprio autodafé, Villaggio spiazza e Si tratta di un centrocampista a tutto infastidisce chi vorrebbe rinfacciargli tondo, abile nella fase di interdizione, l’evidente doppiezza. un carro armato sulla linea mediana, = Deriv. da incontro (GDLI). un guerriero incontrista, ma dotato di un’ottima propensione offensiva (S) infinit sost. m. Strumento che 2019 Antonio Corbo, Milik e Insigne uno permette di udire (spiando) anche a è di troppo squadra ancora alla ricerca di distanze significative. una formula, in «La Repubblica», 15 aprile 1974 Millevoci (s.v.): infinit / Stru- 2019, p. 11 sez. Sport: Con rientro di Al- mento che consente di udire, una volta lan inevitabile, per infilare almeno un collocato in un telefono ma senza che incontrista e riequilibrare. si abbia la normale comunicazione te- (r) 3. sost. m. e f., agg., Detto di lefonica, ciò che si dice in una stanza. chi svolge un ruolo molto attivo nei Esso permette l’ascolto fino a ottomila rapporti sociali e nella società, parte- chilometri di distanza [1985 In «La cipando a incontri importanti. Stampa», 19 aprile 1985, p. 24: Ecco, forse, 1962 Indro Montanelli, Teatro, Mila- una la posso raccontare, ad una mo- no, Rizzoli, 1962, p. 3 (GRL): Per Indro stra, credo fosse della tecnica, ho avu- Montanelli – giornalista ad alto livel- to l’occasione di osservare un aggeg- lo, incontrista principe, autore di ro- gio del genere fabbricato in Germania, manzi, storico smaliziatissimo della dal nome anche fascinoso di “Infinit”] Grecia e di Roma antica, regista; in 1994 In «La Stampa», 13 marzo 1994, p. 5: una parola, testimone–protagonista «Guardi che ci sono degli “infinit” in del nostro tempo — anche il teatro grado di trasmettere un colloquio da è un modo immediato 1974 Mil­ New York alla mia scrivania di Mila- levoci (s.v.): incontrista / Sostantivo no, senza un fruscio di troppo» 1996 che ha una certa diffusione, in due In «La Stampa», 13 ottobre 1996, p. 2: Esi- ben distinti significati: nel campo dei stono, per esempio, modelli rudimen- rapporti sociali è chi partecipa a un tali, come quello scoperto da Berlu- incontro; nello sport è il calciatore sconi, che probabilmente è costituito che sa giocare bene d’incontro, che sa da pezzi assemblati e che può costare duellare bene 2002 In «L’Espresso», p. non più di 2–300 mila lire, ma ci sono 88 (GRL): Caputi, ingegnere abruzzese anche «cimici» intersatellitari – come figlio di Onofrio Caputi grande ami- una chiamata «Infinit» – che applicate co del ras democristiano degli appalti a New York possono essere ascoltate a Remo Gaspari, entrato in contatto con Roma o a Milano. l’alta finanza di Stato si rivelò un in- = Nome commerciale, probabilmente le- contrista nato 2007 Emilio Cagnoni, gato alle caratteristiche dello strumento. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 272

(e) (s) junior agg. e sost. m. e f. ficatività e la valenza degli stessi, la Principiante, novizio in un’attività in realizzabilità nei tempi previsti dal cui non ha ancora maturato esperien- progetto. za. = Voce lat., lett. ‘più giovane’, verosimil- mente a imitazione dell’analogo uso ingl. 1938(?) ­GRADIT (senza fonte, e che non specifica a quale accezione si riferisca) (s) killer sost. m. e agg. Nel calcio, 1973 DELI 1974 Millevoci (s.v.): ju­ detto del giocatore che segna molti nior / Insieme con senior la parola goal, o di quello decisivo per l’esito latina è adoperata dalla pubblicità. della partita. Ma prevale l’uso americano di distin- 1974 Millevoci (s.v.): killer / Voce guere una qualifica professionale non inglese: assassino, ma soprattutto si- tanto secondo l’età, quanto secondo cario, omicida su commissione, per l’esperienza, la capacità, l’attitudine incarico altrui. Nel calcio è diventa- a incarichi di maggiore o minore re- to sinonimo di colui che segna una sponsabilità. Il senior – che in latino rete, specialmente se si tratta di quel- vuol dire più vecchio – può avere così la decisiva. Non sembri eccessivo il non più di trent’anni, ed essere asso- traslato, giacché da diverso tempo luto coetaneo del collega junior, che chi segna un gol è chiamato anche pure significapiù giovane; questi può giustiziere, ed è colui che spara una essere considerato come una specie di fucilata al portiere 1984 Gianni Bre- novellino, tanto che ha bisogno molte ra, Primo Platini ma sotto scorta dei Mun­ volte di un adeguato periodo di trai­ dial, in «La Repubblica», 8 maggio 1984, p. ning, cioè di addestramento, di ag- 37, sez. Sport: Vince con la Juve il suo giornamento 2007 Enzo Cuoghi, Cri­ sesto scudetto! Famoso nel mondo terio della cellula elementare di deformazio­ intero come killer: in realtà, deter- ne consistente nell’interpiano, Santarcangelo rente di notevolissima efficacia nel di Romagna, Maggioli, 2007, p. 26 (GRL): modulo trapattoniano 1985 Walter Accanto agli ingegneri e architetti, vi Fuochi, Duecentomila al mese? Firmo su­ possono operare altri tecnici junior bito, in «La Repubblica», 19 luglio 1985, p. (considerata la modestia della mag- 27, sez. Sport: “Ho un ’62 da quindici gior parte degli edifici ad uso abita- gol in Seconda, un killer dei 16 me- zione, uffici ed agricoli) 2009 Lavo- tri” 2019 Marco Azzi, Ospina beffato, rini, Francesca, Condividere competenze nel­ Ilicic cambia la trama, in «La Repubblica», le organizzazioni: un modello di intervento 23 aprile 2019, p. 37, sez. Sport: Gli manca nelle banche, Milano, Franco Angeli, 2009, l’istinto del killer davanti alla porta e p. 118 (GRL): Tali programmi sono stati fallisce un gol fatto. definiti sulla base di diversi criteri: la = Voce ingl., lett. ‘uccisore’ (DELI). personalizzazione, la massimizzazio- ne delle aspettative dei soggetti coin- (S) lab abbr. Laboratorio. volti, la condivisione tra senior e ju- 1974 Millevoci (s.v.): lab / abbrevia- nior degli obiettivi di apprendimento zione americana di laboratori, in ri- e delle attività formative individuate ferimento alle ricerche spaziali: space come più idonee allo scopo, la signi- lab, laboratorio dello spazio; Skylab, www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 273

laboratorio celeste. Nel 1973 una to pur condividendo l’impostazione spedizione scientifica su un ghiac- dello schema quanto alla necessità di ciaio del Monte Bianco, compiuta prevedere nell’ambito di una riforma da italiani, francesi, belgi e inglesi è della legislazione urbanistica norme stata chiamata “operazione glaciolab” aventi carattere di legge cornice, ha 1999a ­GRADIT (senza data) 1999b ritenuto che esse debbano essere li- Arturo Zampaglione, Un laboratorio di cop­ mitate alla formulazione dei principi pia per avere l’amore eterno, in «La Repub- generali 1974 Millevoci (s.v. legge) blica», 21 aprile 1999, p. 28, sez. Cronaca: 2000 Il commercio cresce ma non per i pic­ Chiamato Family research labora- coli, in «La Repubblica», 27 aprile 2000, p. tory, soprannominato scherzosamente 36, sez. Economia: Secondo il rapporto, Love Lab, Laboratorio dell’amore, a fronte di 11 regioni generalmente utilizza sensori e videocamere in gra- in regola con i provvedimenti (Valle do di registrare la reazione di una cop- d’Aosta, Piemonte, Liguria, Veneto, pia durante un colloquio con gli psi- Emilia Romagna, Toscana, Umbria, cologi 2019 Annarita Briganti, “Ragazzi Marche, Abruzzo, e Cala- inventate il finale dei vostri libri del cuore”, bria), un secondo gruppo di 8 (Lom- in «La Repubblica», 10 gennaio 2019, p. 8, bardia, Friuli Venezia Giulia, Lazio, sez. Cronaca: Giunto alla quarta edizio- Molise, , Puglia e Sicilia, ne, dedicato alle scuole secondarie di più le Province Autonome di Bolza- primo grado, l’anno scorso Maggio no e Trento), pur avendo emanato la Lab ha coinvolto 800 alunni, che non legge cornice, non ha ancora appro- sono pochi ma neanche molti per Mi- vato le direttive regionali in materia lano come fa notare Laura Galimber- ti, assessore all’Educazione. di programmazione 2019 Nicola Colaianni, Ci sono spazi per cambiare, la = Dall’ingl. am. lab, accorc. di labora­ Puglia può muoversi così, in «La Repubbli- tory. ca», 17 febbraio 2019, p. 2, sez. Primo piano: (R) legge cornice loc. sost. f. Leg- Ma come fa il Governo a sostenere la ge che inquadra il problema dal punto propria posizione senza un disegno di vista generale o stabilisce norme unitario, una legge–cornice, che sta- accessorie. bilisca – la Costituzione lo ripete due volte: artt. 120 e 117 – i “livelli es- [1905 L’iniziativa del re d’Italia e l’I­ stituto internazionale d’agricoltura: studi e senziali delle prestazioni concernenti documenti, Roma, Tip. Nazionale di G. Ber- i diritti civili e sociali, prescindendo tero e C., 1905, p. 407 (GRL): Ma la legge dai confini territoriali dei governi lo- votata era una così detta Rahmenge- cali”? setz (legge cornice) ossia emanava = Loc. comp. da legge e cornice. principi generali valevoli per tutte le provincie ed ai quali le singole pro- (E) leveraggio sost. m. Sistema vincie avrebbero dovuto ispirarsi] di due o più leve disposte in serie 1964 Fiorentino Sullo, Lo scandalo urbani­ in modo che la potenza dell’una sia stico: storia di un progetto di legge, Firenze, equilibrata con la resistenza di quella Vallecchi, 1964, p. 410 (GRL): Il Comita- successiva. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 274

1953–1957 ­GRADIT (in Civiltà delle Hearts Club Band 2004 GDLI–2004 macchine) 1973 GDLI 1974 Mil­ 2018 Andrea Lavalle, Jack Savoretti “Vo­ levoci (s.v.): leveraggio / In un veico- glio assorbire la cultura italiana per usarla lo a motore, l’insieme dei pezzi, dei nei miei album”, in «La Repubblica», 22 congegni collegati alla leva del cam- maggio 2018, p. 13, sez. Spettacoli: Io cre- bio 2017 La nonna delle mountain bike do nel long play e nell’attenzione del- del Museo Nicolis, in «La Repubblica», 15 la gente e cerco di tenere viva l’idea settembre 2017, sez. Attualità (non è indi- che la musica vada ascoltata. cato il n. di p.): Grazie a questo tipo di (s) 2. Volume che accoglie più trasmissione a leveraggio il rimando opere. muoveva due eccentrici a ruota libera 1974 Millevoci (s.v.): long play / montati sul mozzo posteriore (uno per Da notare un’estensione di quest’e- lato), che a loro volta trasmettevano il spressione inglese (alla lettera che moto rotatorio alla ruota. suona a lungo) la quale dai dischi = Dall’ingl. leverage, da to lever ‘levare’ microsolco, contenenti, per quel che (GDLI). riguarda jazz, musica leggera e si- mili, più esecuzioni, è passata ad in- (E) long play (long–play) loc. dicare anche, secondo il linguaggio sost. m., agg. Disco a lunga durata pubblicitario, un volume che accolga (33 giri), e per estensione l’insieme più romanzi 2018 Maurizio Paganel- dei brani incisi sul disco. li, Un fumetto sulla stomia per aiutare chi 1952 ­GRADIT (in Oggi) 1953 In vive con un “buco nella pancia”, in «La Re- «Chimica e l’industria», nn. 1–6 (1953), p. pubblica», 30 dicembre 2018, sez. Mondo 455 (GRL): Da segnalare particolar- solidale (non è indicato il n. di p.): All’ul- mente dischi fonografici – long play timo LuccaComics 2018 ha presen- – a microsolco ottenuti da vinilite o tato un insolito noir, Black Knot, che da polistirolo e alcuni pannelli metal- lui stesso racconta come “mio primo lici con speciale rivestimento antirug- Long Play sui testi di Giovanni Fubi gine, anticorrosivo, antivegetativo, Guida”. quale protettivo sottomarino 1974 (n) 3. Nei concorsi, nome spesso Millevoci (s.v.): long play / Da notare assegnato alla sezione dei lungome- un’estensione di quest’espressione traggi. inglese (alla lettera che suona a lun­ 2015 Crescentini e Grandi madrine del go) la quale dai dischi microsolco, Gay festival, in «La Repubblica», 27 aprile contenenti, per quel che riguarda 2015, p. 12, sez. Cinema: Tre i concor- jazz, musica leggera e simili, più ese- si: “long play” (lungometraggi), “7– cuzioni, è passata ad indicare anche, Inch” (corti e doc) e”soundies” (vide- secondo il linguaggio pubblicitario, oclip), più la sezione “Rising Sound” un volume che accolga più romanzi 2018 E al Massimo SeeYouSound prende il 1989 Leonetta Bentivoglio, Guarda come via dal cinema muto, in «La Repubblica», dondola è il fantasma di Elvis, in «La Repub- 26 gennaio 2018, p. 13, sez. Spettacoli: Se- blica», 27 agosto 1989, p. 33, sez. Musica: È eYouSound 2018 propone 62 film con la copertina di uno dei loro long–play una trentina di anteprime. Cardine del più famosi, Sergeant Pepper’s Lonely palinsesto è il concorso lungometrag- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 275

gi, “Long Play”, che si sdoppia in fi- = Locuz. ingl. comp. da long ‘lungo’e ction e documentari (a cura di Paolo play, deriv. da (to) play ‘suonare’ (GDLI– Campana). 2004). www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 276

5. Contributi sparsi genere eum affixerunt ad nauseam usque et fatigationem»). Non è semplice stabilire se l’uso della loc. in it. derivi direttamente dal 5.1. Lemmi singoli1 lat. oppure da un’altra lingua, ad es. l’ingl. (1616 ad nauseam usque, 1647 ad nauseam: OED). Abstract: This article presents a miscel­ laneous collection of contributions by differ­ [Claudio Panaia] ent scholars on individual Italian terms orig­ inating from internal mechanisms of word ad nauseam usque → ad nause- formation and from exogenous influences. am

(N) ad nauseam (ad nauseam us­ (E) (e) (R) arcipelago sost. m. que) loc. avv. Fino alla nausea (noia, Gruppo di isole vicine tra loro. disgusto). 1517(<) Ludovico De Varthemà, Itine­ 1721 Sebastiano Melli, L’arte medico– rario, Roma, Guillireti, 1517 (2a ed.), carte chirurgica [...], Venezia, Recurti, 1721, p. XI: non numerate 101r e 107v (testo qui moder- io non vi metto sotto occhio ragioni, o nizzato nella grafia in relazione agli omessi accenti e apostrofi): et quando naviga- auttorevoli sentimenti di più rinoma- no per alcuno arcipelago per che qui ti Professori ad nauseam usque ram- è gran pelago a modo de uno canale mentati 1831 Vincenzo Tizzani, Effe­ meridi romane, a cura di Giuseppe M. Croce, andando a vela alcuna volta li vene vol. I, 1828–1860, Roma, Gangemi, 2015, p. el vento davanti subito amainano la 292: Oggi si è discusso moltissimo e vela [...] pigliammo el nostro camino quasi ad nauseam se il Papa domani dalla banda de fora delle insule verso anderà alla processione del Corpus levante per che da quella banda non Domini 1970 In «Bianco e nero», XXXI c’è arcipelago et navigase più secu- (1970), p. 202 (GRL): usarono la lusinga ro ca. 1529 Giovanni Battista Ramusio, ad nauseam per nascondere la verità Navigazioni e viaggi (1563–1606), a cura di Marica Milanesi, 6 voll., Torino, Einaudi, 2010 Federico Condello, Elettra: storia di 1978–1988, alla p. 660 del vol. II: Arcipe- un mito, Roma, Carocci, 2010, p. 69: È si- lago d’isole. Al traverso di questo pa- gnificativo, per esempio, che -un au ese di Malabar, da centoventi miglia tore fortunato come Ovidio menzioni in mare vi è un arcipelago d’isole, che ad nauseam il nome di Oreste. = Con valore traslato (già attestabile nel gl’Indiani dicono essere da dicesset- lat. classico per il sost. nausea, ‘disgusto’: temila 1815 DELI 1817a EVLI cfr. OLD, s.v.) la loc. ad nauseam usque (di (senza fonte) 1817b ­GRADIT (senza cui ad nauseam appare una variante succes- fonte) 1861–1865 GDLI (in TB, vol. I). siva più snella e fortunata) è documentabile = Dal nome conferito dai navigatori eu- nel lat. mod. almeno dal Cinquecento (ad es. ropei ad importanti gruppi di isole dell’area nel libro di Enrico Elmesio, celebre predica- indo–asiatica nei primi anni del Cinquecento tore dell’epoca, Passio Domini Nostri Iesu (in una delle principali lingue usate nella navi- Christi, s.l., Gennepeus, 1557, p. 122: «omni gazione, con passaggio poi alle altre), secondo contumeliarum, improperiorum et poenarum l’uso onomaturgico inaugurato da Cristoforo Colombo, che nel 1493 battezzò l’insieme 1 L’autore di ogni singolo lemma è indicato delle Isole Vergini «Archipelagus» (lat.), sulla in calce al medesimo. scorta del nome del ‘Mar Egeo’ (lat. Archipe­ www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 277

lagus, it. Arcipelago e relativi continuatori eu- nel proprio cantiere, con piantine ru- ropei) in virtù della concentrazione di isole lì dimentali e, oltre tutto, sfornite delle presenti (cfr. Yorick Gomez Gane, Antecedenti previste sponde di sufficiente altezza e ambito onomaturgico del deonimico arcipe- lago, in corso di stampa in «Rivista italiana di 1975a GDLI (vol. IX, del 1975): marmet­ onomastica», XXVII (2021), pp. 103–109). tone 1975b ­GRADIT (senza fonte): La prima attestazione è verosimilmente retro- marmettone 2007 Antonia Iaccarino, databile al 1510, anno della 1a ed. dell’opera (a Costanza e la controra, Roma, Robin, 2007, p. cui non è stato possibile accedere per le diffi- 184: Le mattonelle dondolavano sotto coltà logistiche legate all’emergenza sanitaria del Coronavirus). Diverse altre attestazioni di i piedi – marmittoni sgangherati e pe- arcipelago sono reperibili nell’ed. di Ramusio sti 2019 Arturo Bagaglini, Nato negli Anni cit. all’es. ca. 1529. Cinquanta... penso di poter dire la mia, Roma, [Yorick Gomez Gane] Gruppo Albatros, 2019, ed. digitale (GRL): I pavimenti, con mattonelle 20x20, (E) (e) (R) marmettone (marmit­ erano i cosiddetti sale e pepe, le me- tone) sost. m. Piastrella di graniglia, desime negli altri ambienti a eccezione spec. quadrata e di formato medio– della camera che aveva i marmittoni, grande (almeno 30 cm per lato), co- mattonelle di dimensioni più grandi. stituita nello strato superiore da grossi = Deriv. di marmetta ‘piastrella per pavi- pezzi di marmo, spesso colorati. menti, spec. quadrata e di formato non gran- de, fabbricata con graniglia o con frammenti Giuseppe Cassieri, Notturno d’al­ 1961 di marmo e cemento compresso’ (av. 1936: bergo, Milano, Feltrinelli, 1961, p. 47: il ­GRADIT) con –one. La variante marmittone, verdolino delle persiane si stempera non registrata nei lessici ma molto antica (ad in tenere infiorescenze, il tinello di oggi la prima in assoluto ad essere attestata) castagno appare come glassato, il te- e radicata nell’uso, appare dovuta a incrocio levisore, il cristallo del tavolinetto, i paretimologico (evidentemente la base deri- vativa di marmettone non risultava chiara di pavimenti a marmittoni bordeaux tic- primo acchito) con marmitta ‘grossa pentola’ chiati non rispettano il pulviscolo, non o ‘parte terminale del tubo di scappamento’ esagerano le impronte dei ditini di Rita o piuttosto direttamente con marmittone, e di Pietro 1963 Pier Paolo Pasolini, Una che oltre ad essere l’accrescitivo di marmitta vita violenta: romanzo, Milano, Garzanti, possedeva già altre accezioni (ad es. ‘soldato, 1963, p. 269: Era già chiaro: dalla fine- spec. recluta, ingenuo e impacciato, spesso stra entrava una luce che faceva male oggetto di scherzi da parte dei compagni’, su cui cfr. ­GRADIT e l’attestazione del 1950 agli occhi, bianca: e ancora più bian- in Nino Buffa, Steppa bianca: quattro anni chi si vedevano i letti, sul pavimento a di prigionia nella Russia sovietica, Palermo, marmittoni, con tutte le forme di quelli Renna, p. 235; o ‘uomo politico opportunista che dormivano 1964a In «La ricerca e corrotto’, su cui cfr. GRADIT­ e già TB). scientifica» (Supplemento), III (1964), p. 143 L’incertezza terminologica relativa al pro- (GRL): 1.1.6 – Marmettone tipo sega- dotto edilizio è confermata dalla coesisten- za, attestabile nei primi anni Sessanta, della to rosa 1964b In «Responsabilità civile forma f. marmittona ‘marmettone’ (cfr. l’es. e previdenza», XXIX (1964), p. 281 (GRL): in «Parma economica», XCVI, 1964, p. 1 norme regolamentari sulla prevenzio- [GRL]: «Lavoraz. e posa in opera del marmo ne degli infortuni sul lavoro, [...] ser- (paladiane e marmittone per pavimenti)»). vizio di sollevamento dei marmittoni, [Yorick Gomez Gane] www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 278

marmittone → marmettone 80: Non è però nelle grandi città e nei porti di mare che convien cercare i (e) (E) (R) maurelli sost. m. pl., tipi etnografici della Sardegna. Uno di con l’iniziale maiuscola. Popolazione questi fra i meglio definiti, ma anche stanziata in alcune zone della regione dei meno studiati è quello dei Maurel- sarda del Sulcis, che si riteneva fosse li di Iglesias e dei paesi vicini 1904 giunta anticamente dalla Mauritania. Élisée Reclus–Attilio Brunialti, L’Italia nella natura, nella storia, negli abitanti, nell’arte 1841 Vittorio Angius, in Goffredo Casa- e nella vita presente, vol. II, Milano, Soc. Ed. lis, Dizionario geografico storico–statistico– commerciale degli stati di s.m. il re di Sar­ Libraria, 1904, p. 720: Finalmente i Mau- degna, vol. VIII, Torino, Maspero, 1841, pp. relli o Maureddus dei dintorni d’Igle- 387–388: Mauri deportati in Sardegna. sias, che probabilmente sono Berberi Narra Procopio, che essendo stato re- e si riconoscono al cranio stretto. stituito nell’Africa l’imperio de’ Ce- = Dal sardo maureddus o maureddos, deriv. di mauru ‘mauritano’ (cfr. Luigi Matt, sari per le armi di Belisario, furono da Dai «maur(r)eddus» ai «maureddini»: vicen­ quella terra espulse alcune migliaia di de di un etnonimo in Sardegna, in «Rivista mauri, e gittate sopra la Sardegna. italiana di Onomastica», XXV (2019), pp. [...] gl’intrusi furon dalle genti sarde 689–703). chiamati barbaricini. [...] Non da tut- Osservazioni: la voce è registrata in DI, s.v. Mauritania, sulla scorta delle attestazioni ti però, nè in ogni tempo erano così di Biondelli e Ascoli; non è corretta la defi- nominati, e finalmente prevalse l’ap- nizione proposta: «membri di una comunità pellazione della loro origine, furono araba della provincia sulcitana in Sardegna». detti Mauri e Maurelli (Maurreddus) [Luigi Matt] 1856 Bernardino Biondelli, Studii lingui­ stici, Milano, Tip. Bernardoni, 1856, p. 68: (e) (E) maurusii (maurusi) sost. Finalmente restano tracce d’un’antica m. pl., spec. con l’iniziale maiuscola. araba colonia nella provincia Sulcita- Popolazione originaria della Maurita- na in Sardegna, i cui abitanti, ancora nia. detti Maurelli, sono riguardati da al- 1476 DI (Cristoforo Landino, trad. del- cuni come discendenti da quei Mauri la Naturalis historia) av. 1527 Niccolò Machiavelli, Discorsi sopra la prima deca di che, per testimonianza di Procopio, Tito Livio, a cura di Corrado Vivanti, Torino, espulsi dall’Africa ai tempi di Beli- Einaudi 2000, p. 156: voglio addurre lo sario, furono deportati in Sardegna, e esemplo de’ maurusii, popoli antica- si stabilirono nei monti prossimi alla mente in Soria [...]. E Procopio [...] metropoli dell’Isola 1861 Graziadio riferisce avere letto lettere scritte in Isaia Ascoli, Studj critici, Gorizia, Tip. Pater- certe colonne, ne’ luoghi dove questi nolli, 1861, p. 84: Tale origine [araba], maurusii abitavano, le quali dicevano: nota il Biondelli, è oggetto di contro- «Nos Maurusii, qui fugimus a facie versia presso gli scrittori, ma la costi- Jesu latronis filii Navae» 1600 Gio- tuzione fisica, i costumi e la pronun- vanni Carlo Saraceni, I fatti d’arme famosi cia dei Maurelli parlerebbero per essa successi tra tutte le nationi del mondo, da che 1870 Paolo Mantegazza, Profili e paesaggi prima han cominciato a guerreggiare sino ad della Sardegna, Milano, Brigola, 1870, p. hora, Venezia, Zenaro, 1600, vol. I, p. 86: in www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 279

Tigenna, città de’ Maurusii 1851 leuto o rima finale, si potrebbe anche Vittorio Angius, in Goffredo Casalis, Dizio­ dire con parola non nuova omeoarc­ nario geografico storico–statistico–commer­ to, o con parola nuova rima iniziale ciale degli stati di s.m. il re di Sardegna, vol. 1890 In «La cultura», XI (1890), p. 24: Il XIX, Torino, Maspero, 1851, p. 598: Notasi Rasi, in questo breve, ma buon libret- che nel tempo della sua morte i mau- to, discorre particolarmente della pri- rusii non potendo soffrir oltre la ti- ma [scil. forma di allitteratio, relativa rannia de’ vandali si erano ritirati nel alle parti iniziali di parole vicine], cui monte Aurasio, che sorge nella Numi- si potrebbe dar nome di omeoarcton, dia, dove restavan sicuri dalle ire dei come alla terza [scil. quella relativa barbari 1889 Giuseppe Luigi De Villa, La Barbagia e i Barbaricini in Sardegna, Ca- alle parti finali] si dà nome di omeo­ gliari, Tip. Ed. dell’«Avvenire di Sardegna», teleuton 1983(<) Armando Balduino, Manuale di filologia italiana, Firenze, San- p. 40: E invero il fatto che i Maurusi a a abbiano posto piede nelle montagne soni, 1983 (2 ed.; 1 ed.: 1979), p. 59: Altri di Cagliari tosto arrivati nell’Isola, casi d’omissione ampiamente vulga- non esclude che sieno venuti ad abi- ti sono quelli dovuti rispettivamente tare queste altre di Barbagia 2005 ad omeoteleuto [...] o ad omeoarto Diodoro e l’altra Grecia: Macedonia, Occi­ 1992 Alfonso Traina–Giorgio Bernardi Pe- dente, ellenismo nella Biblioteca storica, a rini, Propedeutica al latino universitario, cura di Cinzia Bearzot e Franca Landucci, Bologna, Pàtron, 1992, p. 309: l’identità Milano, V&P, 2005, p. 348: In Strabone, che provoca l’omissione è detta ome­ ad esempio, essi sono di frequente as- oteleuto (homoiotéleuton) se è tra sociati ai Maurusi non solo per la col- finali di parola (per es.: cele[riter sa- locazione nord-occidentale, ma anche luta]riter), omeoarto (homoióarkton) per il permanere del nomadismo. se è all’inizio (per es.: indu[lgentia = Dal lat. Maurusii, a sua volta dal gr. indu]stria) 2007 Lisa Piazzi, P. Ovidii Maurusioi. Nasonis Heroidum epistula VII: Dido Aene­ [Luigi Matt] ae, Firenze, Le Monnier, 2007, p. 142: I due versi potrebbero essere stati omessi (N) omeoarcto (omeoarto, omeo­ nei manoscritti migliori per omeoar­ arcton) sost. m. Retor., Filol. Ripeti- cton rispettivamente in rapporto al zione di lettere o sillabe uguali nelle verso precedente (uror e ut) e rispetto parti iniziali di parole vicine (anche a quello seguente (Aeneas e Aenean) in rapporto al determinarsi, a causa 2008 Enrico Malato, Lessico filologico. Un di tale ripetizione, di una mancata approccio alla filologia, Roma, Salerno Edi- trascrizione da parte del copista della trice, 2008, p. 80: omeoarchia, omeoar­ porzione di testo compresa fra le pa- to: dal gr. homoióarktos, ‘di uguale role vicine). inizio’, comp. di hómoios, ‘uguale, 1889 In «Atti e memorie della R. Acca- simile’, e un deriv. di árcho, ‘prece- demia di scienze lettere ed arti in Padova», do’, arché ‘inizio’, ‘che ha lo stesso V (1889), p. 125: quella allitterazione inizio’ 2013 In «Athenaeum. Studi pe- che avviene nel principio di più pa- riodici di letteratura e storia dell’antichità», role e che per analogia dell’omeote- CI (2013), p. 651: come rilevato dall’o- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 280

meoarcto fugit... funere che incorni- omeoarcton → omeoarcto cia il dimetro. = Omeoarcto (es. 1889) è l’italianizza- omeoarto → omeoarcto zione di un non attestato gr. *tò homoióarc­ ton (< homoióarchton, per assimilazione al (N) vigatese agg. Della città im- grado della dentale) ‘inizio uguale di due o più parole, versi, ecc.’ (dagli elementi homo­ maginaria di Vigàta, in cui sono am- io– ‘uguale’ + arch– ‘iniziare’ + suff. agg. bientate molte delle opere di Andrea neutro –ton frequente per indicare le figure Camilleri. retoriche; gli es. 1992 e 2008 risultano in- 1980 Andrea Camilleri, Un filo di fumo, gannevoli, non specificando che non si tratta Palermo, Sellerio, 1997, p. 116: si limi- di un lemma attestato ma creato a tavolino), passato in it. per il tramite della forma lat. tò ad apprezzare i pescatori vigatesi altrettanto fittizia *homoeoarcton (donde la non solo per aver salvato vite umane forma omeoarcton degli es. 1890 e 2007, non 2004 Lingua, storia, gioco e moralità in adattata ma priva dell’h iniziale; non si sono Andrea Camilleri, a cura di Giuseppe Marci, raccolte in questa sede ulteriori varianti, per Cagliari, CUEC, 2004, p. 166: l’ufficialità lo più occasionali). Il sost. è chiaramente ri- delle lettere in cui si cimenta la so- costruito sullo speculare e quasi complemen- cietà vigatese 2008 Marco Trainito, tare omeoteleuto (av. 1565, nella variante Andrea Camilleri: ritratto dello scrittore, omiotelefto: DELI), che ha alla base il lat. ho­ moeoteleuton (cfr. TLL) e il gr. tò homoiotél­ Treviso, Editing, 2008, p. 70: la sua pe- euton ‘fine uguale di due o più parole, versi, culiare lingua dialettale è in grado di ecc.’ (cfr. Liddell–Scott). La forma omeoar­ catturare le specificità antropologico– to (alquanto gradita in ambito filologico: es. culturali del suo microcosmo vigatese 1983(<), 1992 e 2008), è una variante eufoni- 2016 In www.gazzettadiparma.it, 5 giugno ca di omeoarcto, con il vantaggio dell’alleg- 2016: Abbiamo già sottolineato come gerimento del nesso triconsonantico –rct– e lo svantaggio dell’opacizzazione etimologi- il commissario Montalbano, in questa ca. Sinonimo di omeoarcto è omeoarco (per vicenda, debba occuparsi senza so- il quale GRL offre diversi esempi dal 1982 sta degli sbarchi di clandestini sulle ad oggi), che però più che una sua variante spiagge vigatesi. appare piuttosto come un lemma indipenden- 2. sost. m. e f. Abitante della città te, frutto dell’adattamento della forma lat. *homoeoarchon (anch’essa fittizia, sull’ipo- immaginaria di Vigàta. tetico modello gr. *homoióarchon), frequente 1998 In «Italianistica», XXVII (1998), soprattutto negli studi filologici inglesi (cfr. p. 102: quest’altra rassegna delle varie GRL, con una prima attestazione del 1975, schiere di Vigatesi, catalogati in base e le osservazioni di Traina–Bernardi Perini, non più al censo e alla classe socia- op. cit. nell’es. 1992, p. 309, nota 11). Altro le ma all’origine nazionale 2001 sinonimo alternativo rispetto a omeoarcto è Simona Demontis, I colori della letteratu­ omeoarchia (1983: GRADIT;­ cfr. es. 2008), ra. Un’indagine sul caso Camilleri, Milano, in cui il suffisso archia– risulta piegato a un valore semantico nuovo rispetto a quello Rizzoli, 2001, p. 119: La fabula inizia in- usuale («in parole di origine greca o latina o vece dal momento in cui Romeres ha di formazione moderna: comando, governo»: fatto fortuna a spese di Villasevaglios ­GRADIT, s.v. –archia). e degli altri vigatesi 2008 Marco Trai- [Silvano Arnone– nito, Andrea Camilleri: ritratto dello scritto­ Yorick Gomez Gane] re, Treviso, Editing, 2008, p. 173: se Vigàta www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 281

è così simile a una vera città italiana, il vigatese e il siciliano è lo stesso che allora i vigatesi possono pure guarda- intercorre tra le città di Vigata e Mon- re la riduzione televisiva delle storie telusa e quelle di Porto Empedocle e di Montalbano. Agrigento. 3. sost. m. Linguaggio usato da 4. agg. Relativo al linguaggio usa- Andrea Camilleri in molte sue opere, to da Andrea Camilleri in molte sue caratterizzato soprattutto dalla me- opere. scolanza di elementi siciliani e italia- 2015 In www.succedeoggi.it, settembre ni. 2015: Si comincia con un’analisi det- 2005 Ornella Palumbo, L’incantesimo tagliata della lingua vigatese 2019 di Camilleri, Roma, Editori Riuniti, 2005, In www.punto-italiano.it, luglio 2019: Per p. 103: Grazie all’uso accorto e stret- non perdere il filo della storia il let- tissimo del vigatese durante il pro- tore italiano – e a maggior ragione il cesso, Bovara riesce a tirare in ballo traduttore – deve risolvere continua- chi gli ha teso la trappola 2015 In mente i piccoli enigmi della strana www.succedeoggi.it, settembre 2015: nella parlata vigatese 2020 Quaderni ca­ complessa operazione linguistica che milleriani 12. Parole, musica (e immagini), ha dato vita al vigatese, vernacolo di a cura di Duilio Caocci, Giuseppe Marci e Vigata, città leggendaria in cui sono Maria Elena Ruggerini, Cagliari, Grafiche ambientate le vicende di Montalbano Ghiani, 2020, p. 64: grazie al tramite de- 2019 In www.ilfoglio.it, 18 luglio 2019: a cisivo della televisione, che ha fatto Milano, oggi il vigatese è orecchiato conoscere certi elementi del lessico insieme all’inglese e, forse, è diventa- vigatese anche ad un gran numero di to una lingua di cittadinanza 2020 non lettori. Quaderni camilleriani 12. Parole, musica (e = Deriv. di Vigàta, città immaginaria (ma immagini), a cura di Duilio Caocci, Giusep- corrispondente in parte a Porto Empedocle) pe Marci e Maria Elena Ruggerini, Cagliari, in cui sono ambientati molti romanzi e rac- Grafiche Ghiani, 2020, p. 59: Si potrebbe conti di Andrea Camilleri, con –ese. dire, in definitiva, che il rapporto tra [Luigi Matt] www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 282

5.2. Storicizzazione dei lemmi na”, Roma, Accademia dei Lincei, 1995, p. XI–XILOFAGIA privi di esem- 30: Non v’è dubbio che fattori quali la temperature e i fronti termo–alini [...] pi nel GDLI, di Gianluca Bia- influenzino l’accrescimento [...] e gli sci spostamenti migratori [...] dei grandi pelagici (Tunnidi, Xifidi, Carangidi Abstract: The article presents a collec­ tion on historical principles of over twenty ecc.) 2014 (con iniziale minusco- words absent from Battaglia’s Grande dizion- la) Calabria Pesca, disponibile in Internet ario della lingua italiana, the chronological all’indirizzo https://www.calabriapescaonli­ background of which (obtained from De ne.it/home/forum/altre–prede/pesce–spa­ Mauro’s Grande dizionario italiano dell’uso) da–174/: Il pesce spada appartiene alla is often backdated. The systematic use of famiglia degli xifidi. Google Book Search has also permitted the 2. sost. m., raramente con iniziale highlighting of meanings not included in Ital­ maiuscola. Ittiol. Pesce appartenente ian dictionaries and considerations on the use of single words. alla famiglia degli Xifidi. 1951 In «Bollettino dell’Istituto e Museo di Zoologia dell’Università di Torino», III–V (R) (S) xifide sost. m., con inizia- (cfr. GRL, che non specifica il n. del vol.) le prevalentemente maiuscola. Ittiol. (1951), p. 59: Xiphias gladius L. Unico Famiglia di pesci dell’ordine dei Per- Xifide vivente 1967 ­GRADIT (senza ciformi. fonte) 1968 In «Bollettino dell’Atlante 1841 Atti della terza riunione degli linguistico mediterraneo», X–XI (cfr. GRL, scienziati italiani tenuta in Firenze nel set­ che non specifica il n. del vol.) (1968), p. tembre del 1841, Firenze, coi tipi della Ga- 397: Il meante è il più terribile nemico lileiana, 1841, p. 358: gl’ittiologi hanno del pesce spada: ne è stato visto uno disgiunto e scompartito quindi in tan- colpito dalla spada dello xifide, ed en- te apposite famiglie de’ generi assai trambi sono morti 1992 In «Bollet- più affini allePerche , di quello che lo tino della Società geografica italiana», CXI, siano fra di loro gli Xifidi e gli Scom­ (1992), p. 260: Particolarmente interes- bridi 1881 In «Rivista della fauna sicula sante ci è sembrato il rinvenimento, su dei vertebrati», (cfr. GRL, che non riporta il una superficie di strato delle calciluti- n. del vol.) (1881), p. 51: La famiglia dei ti bituminose, di un intero scheletro di Xifidi, e quella dei Mugilidi [...], è al un pesce (probabilmente uno xifide) completo nelle acque di Sicilia, ed an- della lunghezza di 2.30 m. 2008 che in collezione 1951 In «Bollettino Pippo Neri, Racconti brevi, disponibile nel dell’Istituto e Museo di Zoologia dell’Uni- sito Penna d’autore all’indirizzo http://www. versità di Torino», III–V (cfr. GRL, che non pennadautore.it/biblioteca/narrativa2008/ specifica il n. del vol.) (1951), p. 57: Acan­ neri.htm: Scorre la cima, si svolge tra i thocybium è senza dubbio il più spe- flutti e poi si tende, lo xifide cerca di cializzato membro di questa famiglia, sfuggire, lotta, s’immerge. con una conformazione scheletrica = Dal lat. scient. Xiphiĭdae. del muso che chiaramente prelude al rostro degli Xifidi 1967 ­GRADIT (e) (R) (S) xifipiastrone sost. m. (senza fonte) 1995 XII Giornata sull’Am­ Zool. Ognuno della coppia di ele- biente, Convegno sul tema “La fauna italia­ menti che formano la parte terminale www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 283

del piastrone nelle tartarughe e nelle www.dst.unifi.it/upload/sub/Modulistica/ testuggini. tesi_dottorato/XXIciclo_Chesi2008.pdf, p. 1875 Antonio Della Valle, Note di Ana­ 140: la separazione degli xifipiastroni tomia comparata, raccolte dalle lezioni del dal piastrone, interpretato come una prof. Paolo Panceri, Napoli, Luigi Jovene li- prova della presenza di una cerniera braio, 1875, p. 394: Il piastrone [...] è tut- ipo–xifipiastrale, indica una stretta to di origine cutanea. Nove pezzi per relazione con le specie appartenenti a lo più lo compongono, e sono uno im- Testudo. pari [...] ed otto pari, quattro per lato, i = Comp. di xifi– (var. di xifo–) e piastro­ cui nomi sono, enumerandoli d’avan- ne. ti indietro, epipiastroni, iopiastroni, osservazioni: la var. xifiplastron, lemma- tizzata tramite rinvio dal GRADIT,­ sembra ipopiastroni, e xifipiastroni 1906 In totalmente assente dalla Rete in testi it., an- «Bollettino della Società Geologica italiana», che dai repertori lessicografici (con la con- XXV (1906), p. 541: Lo xifipiastrone, sueta eccezione di Olivetti), mentre è piena- più largo anteriormente che posterior- mente vitale in altre lingue, per es. ingl. e sp. mente a causa della convergenza a cui tendono i margini latero–esterni, è, xifiplastron (­GRADIT) → xifi- nel primo terzo anteriore della sua su- piastrone (cfr. le osservazioni). perficie, occupato dalle scaglie femo- rali 1939 In «Palaeontographia italica», (e) (R) (S) xifisterno sost. m. Zool. IX–X (cfr. GRL, che non specifica il n. del Porzione caudale dello sterno nei ret- vol.) (1939), p. 73: Queste scaglie sono tili loricati; porzione apicale dello un po’ meno grandi delle pettorali ed sterno negli anfibi anuri. hanno presso a poco forma quadrata. 1874 Thomas H. Huxley, Manuale Esse occupano il campo posteriore dei dell’anatomia degli animali vertebrati, trad. pezzi ipopiastronali e quello anteriore it. (dall’ingl.) di Enrico Hillyer Giglioli, Fi- renze, Barbèra, 1874, p. 32: [fig. 12] St, dello xifipiastrone 1961 ­GRADIT sterno, x.st, xifisterno; m.sc, meso– (senza fonte) 1988 In «Archeologia me- scapola 1906 In «Archivio zoologico», dievale», XV (1988), p. 618: piastra neu- II (1906), p. 447: Posteriormente allo rale; piastra nucale; piastre perife- sterno poi [i fasci] diventano nuova- riche; piastre costali; piastra pigale; mente piccoli e brevi; e si inseriscono framm. di endopiastrone; framm. di sullo xifisterno, e più indietro sull’a- xifipiastrone; epipiastroni; framm. di ponevrosi che ricopre i retti interni omero 2002 Emanuele Padoa, Manuale di Anatomia comparata dei vertebrati, Mi- dell’addome, lungo la linea alba, di lano, Feltrinelli, 2002: Nel piastrone tro- poco oltrepassando la linea mediana viamo vari pezzi: un endopiastrone, 1955 Nello Beccari, Anatomia comparata dei vertebrati, vol. II, Firenze, Sansoni, 1955, impari mediano, e quattro coppie di p. 190: Segue caudalmente, chiara- epi–, io–, ipo–, xifipiastroni 2008 mente separato, un mesosterno stret- Francesco Chesi, Il registro fossile italiano dei cheloni, tesi di Dottorato discussa il 31 to e allungato, che si prolunga senza dicembre 2009 preso l’Università degli Studi netto confine nello xifisterno 1961 di Firenze, Tutore il prof. Lorenzo Rook, pdf ­GRADIT (senza fonte) 1977 In «Memo- disponibile in Internet all’indirizzo https:// rie di Scienze biologiche», XXXIX (1977), www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 284

p. 301: Non è stato rinvenuto lo sterno: dalle forme e dai colori assai vari, cui esso doveva essere verosimilmente si aggiungono melanomi diffusi sulla formato da un unico pezzo, morfo- superficie del corpo negli esemplari logicamente composito (manubrio + ottenuti dall’incrocio di Xifofori Pla- xifisterno) come si riscontra nell’e- ty macchiettati 1983 ­GRADIT (sen- semplare Fs 2740 del Museo di Parigi za fonte) 2014 Acquariofilia italiana, in 1991 Emanuele Padoa, Manuale di Anato­ Internet all’indirizzo https://www.acquariofi­ mia comparata dei vertebrati, Milano, Feltri- liaitalia.it/durata.html: Pecilidi (Gambu- nelli, 1991, p. 165: Nei Rettili possiamo sie, Guppies, Xifofori). descrivere lo sterno dei Loricati (fig. 2. sost. m. Ittiol. Pesce degli Xifo- 93), come formato da tre segmen- fori, con speciale riferimento allo Xi­ ti, pre–, meso– e xifisterno 2016 phophorus Helleri, detto anche por­ Starbene, disponibile in Internet all’indirizzo https://www.starbene.it/medicina–a–z/pro­ taspada, apprezzato dagli acquariofili cesso–xifoideo: [Il processo xifoideo] è per la bellezza dei colori e per la par- una proiezione liscia, allungata [...]. ticolare conformazione della coda del Viene detta anche [...] cartilagine xi- maschio, il cui lobo inferiore allunga- foidea, cartilagine ensiforme, appen- to ricorda una spada. dice xifoidea, appendice ensiforme, 1941 In «La Clinica Ostetrica e gineco- osso xifoideo, xifisterno. logica», LXIII (1941), p. 359: Lo Xifofo- = Comp. di xifi– (var. di xifo–) e sterno. ro, in tutte le sue molteplici varietà, appartiene ad una specie ovovivipara (R) (S) xifoforo sost. m. pl., so- e nasce con le forme femminili che prattutto con iniziale maiuscola. It- conserva per 4–6 mesi, cioè fino alla tiol. Genere di pesci tropicali della eventuale maturazione della mascoli- famiglia dei Pecilidi, diffusi in parti- nità, molto evidente perché caratteriz- colare nelle acque dolci del Messico e zata da un prolungamento della coda del Centro America. a forma di spada (Xiphos) 1966 1863 In «Memoria della Reale Accade- Nel mondo degli animali, vol. IV, Milano, mia delle Scienze di Torino», XX (1863), p. Federico Motta Editore, 1966, p. 462: Delle xcii: La prima tratta di un nuovo ge- restanti specie di Xifofori, si segnala nere di Pesci (Lebistes) della famiglia lo Xifoforo rosso (Xiphophorus mon­ dei Ciprinodonti, avente per tipo al- tezumae), non meno bello di quello cuni pesciolini dell’isola Barbados, comune e che presenta sui fianchi una affini alle Pecilie ed ai Xifofori, por- tinta arancione, segnata da una sorta tati viventi fino a Tremezzo sul lago di reticolo scuro e da una fascia scura di Como dal Sacerdote sig. Arnaboldi 1983 ­GRADIT (senza fonte) 2010 Mya­ 1966 Nel mondo degli animali, vol. IV, Mi- nimals, disponibile in Internet all’indirizzo lano, Federico Motta Editore, 1966, p. 462: https://myanimals.com/it/xifoforo–alimenta­ Alle varietà descritte si aggiungono zione–e–riproduzione/: Vi parliamo di un numerose razze ottenute dagli alleva- pesce che vive nelle acque cristalline tori specialmente attraverso l’incro- del Centro America, ma è molto co- cio con i Platy, che forniscono ibridi mune negli acquari: lo xifoforo, con www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 285

la pinna caudale a forma di spada che tico 1928 In «Archivio italiano di ana- rappresenta il suo tratto più distintivo. tomia e di embriologia» (cfr. GRL, che non = Dal lat. scient. Xiphophŏrus. indica il n. del vol.) (1928), p. 151: a destra del processo xifoideo lo spazio è limi- (e) (R) (S) xifoideo (sifoideo, tato dalla parte inferiore del muscolo xiphoideo) agg. Anat. Relativo alla trasversario dello sterno di destra, dal cartilagine che forma la porzione in- foglietto posteriore dell’aponevro- feriore dello sterno e che ossifica in si del muscolo retto dell’addome ed età adulta. infine dalla settima cartilagine costa- 1797 Ferdinando Leber, Prelezioni ana­ le 1940 ­GRADIT (senza fonte) 1955 tomiche. Opera dall’original tedesco recata Carlo Anti, An­ in latino dallo stesso autore con molte corre­ (nella forma xiphoideo) zioni, ed aggiunte, e da questa latina edizio­ themon, Firenze, Sansoni, 1955, p. 34: Inol- ne ora in italiano tradotta, trad. it. (dal lat.) tre si riscontrano il processo xiphoi- non indicata, Venezia, presso Pietro q.m Gio. deo dello sterno e l’arcata epigrastica, Battista Pasquali, 1797, p. 192: [l’obbliquo espressa talora ampia, con le interse- interno] attaccasi al margine inferio- zioni aponevrotiche, ma senza linea re della parte cartilaginosa di tutte le alba 1991 Emanuele Padoa, Manuale cose spurie, e delle due inferiori legit- di Anatomia comparata dei vertebrati, Mila- time sino allo sterno, e al processo xi- no, Feltrinelli, 1991 p. 163: Nello sterno foideo 1829 (nella forma sifoideo) umano si distingue un manubrio, un Marco Aurelio Marchi, Dizionario tecnico– corpo e un processo xifoideo 2020 etimologico–filologico, vol. II, Milano, Gia- Andrea Cattaneo, Manuale di tecnica del como Pirola, 1929: sifoidèo, Anat. Liga- canto. Un viaggio alla scoperta della voce, mento che appartiene alla cartilagine Varazze (SV), PM Edizioni, 2020, p. 45: Se Sifoide; ossia fascetto fibroso fissato ripercorriamo con le dita lo sterno e all’orlo inferiore della settima cartila- scendiamo lungo tutto il processo xi- gine, ed alla faccia anteriore dell’ap- foideo, ci accorgiamo che ad un certo pendice Sifoide 1843 Philippe–Fréd- punto si interrompe all’altezza della éric Blandin Nuovi elementi di anatomia de­ bocca dello stomaco. scrittiva, trad. it. (dal fr.) di Gioachino Sereni, = Deriv di xifoide con –eo. vol. I, Modena, Tipografia Vincenzi e Rossi, 1843, p. 233: Il legamento costo–xifoi- (R) (S) xifopagia sost. f. Medic. deo si porta obbliquamente dall’ester- Grave malformazione fetale consi- no all’interno e d’alto in basso, dal stente nella nascita di due gemelli tra lembo inferiore della costa, fin sulla loro uniti al livello della cartilagine faccia anteriore dell’appendice xifoi- xifoide del basso sterno. de, dove s’inserisce, incrocicchiando- 1849 Carlo–Ampelio Calderini, An­ si con quello del lato opposto 1896 nali universali di Medicina, già compilati In «La Riforma medica», XII (1896), p. 425: dal dottore Annibale Omodei, serie III, vol. Lo stesso autore, a proposito della XXXIII, Milano, Presso la Società degli Edi- sensazione tattile e del rumore di sof- tori degli Annali Universali delle Scienze e fregamento peritoneale distingue un dell’Industria, 1849, p. 132: Pare però, che fenomeno particolare che indica col si possa dubitare di vera xifopagia in nome di crepitio xifoideo o peritoni- que’ casi, in cui i due feti erano così www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 286

debolmente attaccati l’uno coll’altro fetto hebbono le copidi, de Greci, e de pel ventre, che si poterono [...] se- Macedoni, fatte più per fare maggiore parare 1874 Carlo Liebman, Un caso apertura di ferita, che per penetrare. di ischiopagia e del parto di mostri doppi Al quale penetramento erano fatte in genere, Trieste, Stabilimento tipografico le spade ordinarie de medesimi che Appolonio & Caprin, 1874, p. 18: Si affer- dimandarono Xifos. E così il gladio rino più facilmente, e prima, i piedi Ispaniese de Romani 1869 (nella che rispondono alla testa escita, e si forma xiphos) Giovanni Jatta, Catalogo del imiti così il processo della evoluzione Museo Jatta, Napoli, Stabilimento tipografi- spontanea – locché sarà più frequente co Ghio, 1869, p. 754: Le due spade nude nei casi di fusione del torace (xifopa- che si veggono in mano a due eroi del gia, sternopagia) 1908 In «Rivista di nostro dipinto non presentano il solito Clinica pediatrica», VI (1908), p. 788: Cha- carattere dello xiphos, cioè di quella pot Prevort. Un nuovo caso di xifo- pagia (Braxil Medico, 1° Iunho 1907) corta spada a due tagli ed in forma 1958 Luigi Gedda (a cura di), Genetica del­ d’una fronda d’ulivo 1885 AA.VV., la tubercolosi e dei tumori, Roma, Istituto Atti e Memorie della Regia Deputazione di storia patria per le provincie di Romagna, Gregorio Mendel, 1958, p. 275: Si tratta di gemelli congiunti in cui i componenti Bologna, Giacomo Monti, 1885, p. 61: Un sono completi, uguali e simmetrici o telamone passando dalla spalla destra quasi [...]. Più precisamente si tratta sotto l’ascella sinistra gli sostiene lo di xifopagia 1961 ­GRADIT (senza xifos, ed un altro in senso opposto fonte) 1982 In «Folia hereditaria et patho- gli sostiene sulla schiena il turcasso logica», XXXI–XXXIII (cfr. GRL, che non 1909 (nella forma xiphos) Notizie de­ specifica il n. del vol.) (1982), p. 73: La de- gli scavi di antichità, s.l., s.e., 1909, p. 259: terminazione patogenetica delle sue questo tipo di spada, su cui mi consta varie manifestazioni (Toracopagia, non siasi mai fatto uno studio specia- Xifopagia, Pigopagia, ecc.) è quindi le ed esauriente [...], per la forma ed sicuramente utile come controprova il doppio taglio della lama non può a delle varie ipotesi sui meccanismi di meno [sic] di ricordare lo xiphos clas- sviluppo normale dell’embrione. sico dei Greci 1976 (nella forma = Comp. di xifo– e –pagia. xiphos) Sandro Stucchi, Cirene e la Grecia, Roma, L’Erma di Bretschneider, (e) (R) (S) xifos (xiphos) sost. m. 1976, p. 15: l’apparenza della mammel- inv., talora con iniziale maiuscola. la destra è una alterazione volontaria Stor. Particolare tipo di spada in uso dell’acquarellista nella edizione del nell’antica Grecia, nelle var. lunga e corta, con lama di varie fogge e ma- Ghislanzoni; deve trattarsi del pomo teriali. dello Xiphos 1994 ­GRADIT (senza 1595 Francesco Patrizi, De paralleli mi­ fonte) 2019 (nella forma xiphos) Da- litari, parte II, Della milizia riformata nella niele Antares, METRAMODIS. Il cuore, la quale s’aprono i modi e l’ordinanze varie de­ mente e la spada, Lecce, Youcanprint, 2019 gli Antichi, Roma, Appresso Guglielmo Fac- (cfr. GRL, che non riporta il n. di p.): Anche ciotto, 1595, p. 44: E questo stesso dif- i Giapponesi, che hanno fabbricato la www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 287

famosa katana, sono partiti da spade riscontra nelle materie legnose spes- primitive simili a gladio e xiphos. so in ragguardevoli quantità 1941 (n) 2. sost. m. inv. Medic. Cartila- In «Lavori di Botanica», VII (1941), p. 50: gine xifoidea. Tale sostanza è costituita sicuramen- 1904 In «Il Policlinico. Sezione me- te da xilano con tracce trascurabili dica», XI (1904), p. 302: [il dolore] era di acidi uronici. Per ogni grammo di localizzato all’epigastrio, proprio segatura di quercia viene ottenuto gr. al di sotto dello xifos, s’irradiava al 0,145 di xilano 1961a In «Minerva dorso, in corrispondenza delle ultime chirurgica», XVI (1961), p. 223: I polisol- vertebre dorsali e delle prime lomba- foesteri di xilano erano iniettati alla ri 1939 In «Rivista di patologia e clinica dose di 2 mg/kg; l’eparina alla dose della tubercolosi» (cfr. GRL, che non indica di 2 mg/kg 1961b ­GRADIT (senza il n. del vol.) (1939), p. 17: In genere se fonte) 1987 In «Cellulosa e carta. Bol- in posizione in piedi o seduto il dia- lettino dell’Ente nazionale della cellulosa framma è allo xifos o sopra allo xifos, e della carta», XXXVIII (1987), p. 268: È si abbassa passando nella posizione stato dimostrato che i polisaccaridi di sdraiata, e viceversa s’innalza, dalla tale pianta (cellulosa e emicellulosa) sdraiata alla seduta o in piedi 1954 sono costituiti da tre componenti, e In «Rivista critica di clinica medica», LIV precisamente glucano, xilano e ara- (1954), p. 511: alla auscultazione [...] un bano 2004 Francesco Capasso–Stefano soffio [...] a livello della parte interna Castaldo, La fibra, Milano, Springer–Verlag del terzo spazio intercostale di sini- Italia, 2004, pp. 62–63: La mucillaggine stra con propagazione lungo il margi- è per l’85% un polisaccaride solubile ne sinistro dello sterno fino allo xifos. rappresentato da D–xilosio; la strut- = Dal gr. ksíphos ‘spada’. tura di base è uno xilano con legami osservazioni: per quanto riguarda il sign. storico, quasi tutte le attestazioni del termine 1–3 e 1–4 irregolarmente distribuiti restituite dai motori di ricerca, nelle loro due nel polimero. var., appaiono marcate, o per l’iniziale ma- = Deriv. di xil(osio) con –ano. iuscola o, più spesso, per i caratteri corsivi. Inoltre la forma semiadattata xifos è netta- (S) xilano2 sost. m. Petrogr. Nel mente minoritaria. Nel sign. medico, invece, carbon fossile, forma in cui si posso- in voga nella prima metà del sec. scorso, la forma è sempre xifos. no trovare i tessuti legnosi nella fusi- te, che ha colore brillante e struttura (R) (S) xilano1 sost. m. Biochim. cellulare ancora visibile al microsco- Polimero dello xilosio, presente nelle pio (­GRADIT). emicellulose del legno e nei semi di 1961 ­GRADIT (senza fonte) 2012 molte piante alimentari. Mirko Bracchitta, Pretrattamenti termo– meccanici ed enzimatici su scarti dell’indu­ 1884 Annuario della Regia stazione spe­ stria enologica per la produzione di biogas, rimentale agraria di Torino per l’anno 1883, tesi di Dottorato discussa presso l’Università Torino, Vincenzo Bona, 1884, p. 38: Se ai di Bologna, esito finale anno 2012, Relato- due esosani si aggiunge poi lo xila- re il prof. Leonardo Setti, pdf disponibile no [...] l’analogia può dirsi comple- in Internet all’indirizzo https://core.ac.uk/ ta. Lo xilano, o gomma di legno, si download/pdf/11013986.pdf, p. 34: Le xi- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 288

lanasi sono enzimi che idrolizzano i re in evidenza la loro anormale ligni- legami glucodici tra residui di xilano ficazione per mancata o insufficiente [...]. La completa degradazione dello formazione di lignina nello xilema xilano richiede l’azione di xilanasi, 1985 Giuseppe Pieresca, Il legno e l’arte di endo β–1,4 xilanasi e β–1,4 xilosida- costruire mobili e serramenti, Milano, Hoe- si. pli, 1985, p. 6: Alla fine del primo anno = Deriv. di xilo– con –ano. si interpone fra il floema e lo xilema un tessuto generatore detto cambio, (R) (S) xilema (silema) sost. m. che, nel secondo anno di vita, entra Bot. In una pianta vascolare, porzio- in funzione producendo all’esterno ne legnosa dei fasci conduttori prepo- vasi cribrosi e all’interno vasi legnosi sti al trasporto della linfa grezza alle 1999 Alessandra Terzaghi–Andrea Bram- foglie. billa, Biologia, vol. I, Milano, Alpha Test, 1887 In «Annuario del R. Istituto bo- 1999, p. 29: Tessuti vascolari: il floema tanico di Roma», III (1887), p. 107: Nei (o libro) e lo xilema (o legno) forma- fasci midollari delle Acantacee non no nell’insieme un sistema vascolare si osserva alcuna porzione vascolare continuo attraverso tutta la pianta. ma solo xilema. Essi sono secondo Questo tessuto ha la funzione di tra- Weiss e Peterson per la disposizione sportare acqua e soluti da un organo della porzione cribrosa del floema e all’altro e assicura il sostegno mecca- dello xilema del tipo collaterale ad nico 2018 Paolo Zavarella, Manifesto dell’osteopatia vegetale. L’osteopata della orientazione inversa 1892 (nella terra e degli alberi, Roma, AIROP, 2018 (cfr. forma silema) In «Giornale botanico ita- GRL, che non indica il n. di p.): Ciascun liano», XXIV (1892), p. 17: Il parenchi- fascio è diviso in: – Xilema primario ma del silema secondario è in gran- (localizzato nella regione interna). – dissima prevalenza sugli altri tessuti; Floema primario (localizzato nella differenziato in raggi o no, di raro i regione esterna). Lo Xilema (interno) suoi elementi lignificano la propria costituisce la rete di vasi deputati al parete passando allo stato permanen- trasporto dell’acqua e degli ioni inor- te 1921–1922 Atti della Accademia ganici dalle radici alle foglie. Gioenia di Scienze naturali in Catania, vol. = Comp. di xilo– con –ema. XIII, Catania, Tipografia Zuccarello & Izzi, 1921–1922, p. 9: La presenza di vasi (R) (S) xilematico (silematico) secondari all’incontro dei primari di agg. Bot. Relativo allo xilema. due placche e nella zona di prossima 1888 In «Annuario del R. Istituto bo- scissione delle stesse, sorprende l’os- tanico di Roma», IV (1888), p. 269: Tra i servatore, che non segue la vicenda fasci grandi della cerchia si osservano del succedersi di xilema e floema in altri piccoli fascetti risultanti di una sezioni seriali 1931 ­GRADIT (senza porzione cribrosa, talora accompa- fonte) 1959 In «Notiziario sulle malattie gnati all’esterno da qualche elemento delle piante», XLIX (1959), p. 186: L’esa- libroso e forniti verso l’interno d’una me istologico dei rami mostranti i sin- debole formazione xilematica 1890 tomi sopra descritti consentì di mette- (nella forma silematico) In «Malpighia», www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 289

IV (1890), p. 77: Riguardo alla origine italiana», XXXIII (1903), p. 60: Le ante- dei canali extrafasciali ricorderò sol- cedenti memorie concernevano il tanto che essi, a differenza di quelli Benzo–1,4–xilenolo e il Benzo–1,2– silematici, sono di origine schizoge- xilenolo; mi occupo in questa del nica 1927 In «Bollettino della Società Benzo 1,3–xilenolo 1950 In «La Ri- dei Naturalisti in Napoli», XXXIX (1927), p. cerca scientifica», XX (1950), p. 391: Dagli 3: In seguito il ramo destro di ciascun studi de gli spettri di assorbimento e fascio si unisce al ramo sinistro del di nitrazione appare chiaro che il mi- fascio adiacente: si riscontrano così n gliore come reattivo è il 3,4–xilenolo gruppi xilematici. Gli n fasci floema- 1961 ­GRADIT (senza fonte) 1987 Anto- tici rimangono in situ, cioè discendo- nio Turco, Il doratore, Milano, Hoepli, 1987, no in linea retta senza ramificazione p. 200: Anche le resine poliammidiche 1961 ­GRADIT (senza fonte) 1986 In (nylon) sono difficilmente attaccabi- «Informatore botanico italiano», XVIII–XIX li dai solventi comuni; si può tutta- (cfr. GRL, che non specifica il n. del vol.) via ottenere un buon rammollimento (1986), p. 32: Nel punto di attacco del operando a 20–25° con tacresolo o tubercolo alla radice si distinguono xilenolo 2006 Silvano Cavalli–Nicola elementi xilematici (Fig. 4), simili a Cardellicchio, Il monitoraggio ambientale. quelli presenti alla base delle radici Metodologie analitiche, biomonitoraggio, laterali, che possiamo definire «tuto- monitoraggio ecosistemi, vol. II, Milano, ri» o connettori 2019 Alvaro Standar- Morgan Edizioni tecniche, p. 48: Studi di, Albero e città, Roma, Albatros, 2019, p. condotto da Jones e collaboratori [...] 32: Le principali e le più note strutture hanno dimostrato che l’abilità chelan- che mettono in comunicazione gli or- te di leganti quali lo Xilenolo Aran- gani, i tessuti e le singole cellule sono cio e l’Azzurro Cromo S, assorbiti su rappresentate dalle due reti di tubicini substrati PS–DVB, risulta diversa in o vasi alle quali fanno capo i ricordati funzione della natura dei substrati. sistemi di trasporto delle linfe: quello = Deriv. di xilene con –olo. xilematico e l’altro floematico. = Deriv. di xilema con –ico. (e) (R) (S) xilidina (silidina) sost. f. Chim. Ogni composto derivato da (R) (S) xilenolo sost. m. Chim. uno dei tre xileni per sostituzione di Ognuno dei sei composti organici de- un atomo di idrogeno dell’anello ben- rivati dal fenolo con due gruppi meti- zenico con un gruppo amminico pri- lici e un gruppo idrossile. mario. 1868 Pietro Piazza, Lezioni di chimica 1850 In «Annali di fisica, chimica e organica generale e chimica animale, vol. scienze affini», IV (1850), p. 15: La tolu- I, Bologna, Giacomo Monti, 1868, p. 769: idina ha la medesima composizione Il xilenolo liquido corrispondente al della metilanilina; e la xilidina, la paraxilene (metiltoluene) [...] e che cumidina e la cimidina sono rappre- si ottiene scomponendo l’acido pa- sentate colle stesse formole dell’etila- raxilenesolforico colla potassa in fu- nilina e della metilanilina 1871 Enci­ sione. Esso è liquido, incoloro e bolle clopedia di chimica scientifica e industriale a 211°,5 1903 In «Gazzetta chimica ossia Dizionario generale di chimica, diretto www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 290

da Francesco Selmi, vol. V, Torino–Napoli, = Deriv. di xili(le) con di– e –ina. Unione Tipografico–Editrice Torinese, 1871, p. 539: I derivati bromati ed acetilici di (e) (R) (S) xilile (silile), sost. m. questa sostanza furono esaminati da Chim. Radicale monovalente deri- Senz (1870) operando sopra la xilidi- vabile dagli xileni, il cui bromuro ha na bollente a 212°–213° e provenien- avuto largo impiego come gas irri- te dalle porzioni superiori dell’anilina tante, specie durante la prima guerra commerciale 1875 ­GRADIT (senza mondiale. fonte) 1900 (nella forma silidina) 1865 Raffaele Piria, Lezioni elementari In «Bullettino della Società fotografica italia- di chimica organica, Torino, Paravia, 1865, na», XII (1900), p. 42: I colori qui presso p. 375: una serie di carburi omologhi indicati, addizionati all’acido acetico, funzionanti come radicali composti convengono in modo speciale alla e rappresentati nelle rispettive com- colorazione della gelatina. Rosso di binazioni dalla formula generale Cn silidina (Xylidimponceau) o scarlat­ Hn–7, nella quale prendendo successi- to di Biebrich, tingono in rosso scar- vamente n = 12 = 14 = 16 si avreb- latto, corrispondente al colore dello bero i radicali omologhi C12H5 feni- 14 7 16 9 spettro fra le righe B e C 1923 In le, C H benzetile, C H xilile ecc. «Notiziario di Aeronautica», V (1923), p. 60: 1892 In «La Gazzetta chimica italiana», Occorre, invece, 1 a 2% di iodio per XXII (1892), p. 126: E come questo, di- dare al petrolio le medesime qualità stillato a secco con barite, condusse della benzina. Si può adoperare anche al paraxilolo, così quello è da sperare l’anilina; ma il combustibile e l’anili- che condurrà al di–p–xilile di Jacob- na debbono essere mescolati a caldo. sen 1935 In «Il Morgagni», LXXVII La xilidina, un prodotto simile all’a- (1935), p. 968: Adoperati limitatamente nilina, che si ottiene nell’industria i cloruri di xilile, liquidi, ed i ioduri di del benzolo, può essere aggiunto al xilile, solidi 1961 ­GRADIT (senza fon- combustibile a qualsiasi temperatura te) 1964 (nella forma silile) In «La Chi- mica e l’industria», XLVI (1964), p. 1071: 1968 In «Bollettino Chimico farmaceutico», All’atomo di B possono essere uniti: CVII (1968), p. 834: Dei 17 campioni di H, D, alchile, arile, silile, alogeno, al- lidocaina cloridrato esaminati, il con- cossile, arossile; all’atomo di N : H, tenuto massimo di xilidina è stato di D, alchile, arile, silile 1997 Camillo 1,9 mg/g, ma per la maggior parte Pavan, Caporetto. Storia, testimonianze, iti­ i campioni ne erano esenti 2010 nerari, Treviso, s.e., 1997, p. 159: seguiro- Costantino Salerno, Appunti di biochimica no presto granate [...] a gas soltanto clinica, Roma, Nuova cultura, 2010, p. 19: lacrimogeni, ad esempio l’aldeide la lidocaina [...] interferisce con la formica, il bromuro di benzile, il bro- determinazione enzimatica della cre- muro di xilile, ecc. 2010 Anne–Marie atina utilizzante la sarcosina ossidasi Garat, Il quaderno ungherese, trad. it. (dal fr.) [...] in quanto viene metabolizzata dal di Yasmina Melaouah, Milano, Il Saggiato- fegato in 4–idrossi–2,6–xilidina e N– re, 2010, p. 260: Tutt’al più accettavano etilglicina, che è un composto chimi- quell’innocuo starnutatorio, mescola- co molto simile alla sarcosina. to a qualche agente lacrimogeno irri- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 291

tante, del bromuro di xilile, che per Dizionario delle materie plastiche, Milano, qualche minuto impedisce al tiratore Tecniche nuove, 2007, p. 71: Diisociana- di prendere la mira. to di xililene (Xylylene Diisocyanate) = Deriv. di xil(ene) con –ile. Miscela di isomeri m– e p– usati nella produzione di rivestimenti poliureta- (R) (S) xililene sost. m. Chim. nici. Gruppo aromatico bivalente com- = Deriv. di xilile con –ene. prendente due composti organici iso- merici legati ai corrispondenti chino- (R) (S) xilite sost. f. Chim. Xilito- ni mediante sostituzione degli atomi lo. di ossigeno con gruppi metinici. 1847 Lorenzo Agostino Ghisi, La chi­ 1888 In «Appendice alla Gazzetta chi- mica alla portata di tutti, ossia la chimica mica italiana», VI (1888), p. 75: o–xilile­ organica del Cav. Barone Giusto Liebig, Monza, Tipografia di Luca Corbetta, 1847, ne–dibromurato C6H7[lettura dubbia] (CH Br) f. a 93°, romboedrico (a = b p. 129: I prodotti liquidi contengono 2 delle sostanze solubili nell’acqua, = c = 0,8581 : 1 : 0,5014) 1927 Nuova enciclopedia di chimica scientifica, come: acido acetico, spirito di legna tecnologica ed industriale, diretta da Icilio (idrato d’ossido di metilo), acetato Guareschi, vol. XII.3, Torino, Unione Tipo- di ossido di metilo, lignone, xilite, grafico–Editrice Torinese, 1927, p. 739: Di- mesito; e delle sostanze non solubili bromo–o–xilene oppure dibromuro di nell’acqua, dotate di consistenza ole- xililene 1949 In «Rendiconti dell’Isti- osa od empiastrica, e conosciute sotto tuto Superiore di Sanità», XII (1949), p. 57: la comune denominazione di catrame Noi abbiamo preferito, quale materia di legna 1875 Luigi Bombicci, Cor­ prima per le nostre preparazioni il so di mineralogia, vol. I, Bologna, Tipogra- cloruro di p.xililene, che si può otte- fia Fava e Garagnani, 1875, p. 773: Xilite. nere per clorometilazione del cloruro Analoga alla precedente [xilitolo]; di benzile o direttamente dal benzo- forse dagli Urali 1909 Nuova enciclo­ lo 1961 ­GRADIT (senza fonte) 1972 pedia di chimica scientifica, tecnologica ed In «La Chimica e l’industria», LIV (1972), industriale, diretta da Icilio Guareschi, vol. V, Torino, Unione Tipografico–Editrice Tori- p. 467: ERREDE ha riportato che nella polimerizzazione del p.xililene con nese, 1909, p. 381: si ha per associazio- triclorofosfina si forma un polimero ne del xilosio, è inattivo, corrisponde a temperature basse (–78°C), mentre alla xilite 1961 ­GRADIT (senza fon- a temperatura ambiente o più alta av- te) 1978 In «Urologia», XLV (1978), viene la rottura del radicale fosfora- p. 204: Nella lotta contro la carie sta nile 1990 Bononiachem88. Atti del XVI acquistando crescente importanza la Congresso nazionale di chimica, Bologna, xilite, un prodotto di sostituzione del- Gamma, 1990, p. 275: Sottili rivestimen- lo zucchero ricavato dal legno e dai ti polimerici, depositati sotto vuoto cascami dell’industria di lavorazione e dotati di eccellenti proprietà, sono della cellulosa. La xilite possiede lo ottenuti partendo dal dimero del p– stesso valore calorico dello zucchero xililene o [...] paraciclofano 2007 e viene consigliata in modo partico- Giancarlo Bertolotti–Vincenzo Capitelli, lare ai diabetici 2014 Marinella Me- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 292

lis, Additivi e tossici negli alimenti, Limena dello xilosio, assai impiegato nell’in- (PD), Libreria universitaria, 2014, p. 261: dustria alimentare come additivo e Xilitolo (Figura 5.14) o xilite, alcol come dolcificante in sostituzione del a 5 atomi di carbonio, è ottenuto per saccarosio. idrogenazione catalitica dello xilosio 1961 In «Minerva dietologica», I o zucchero del legno, nasce, pertanto, (1961), p. 170: Gli AA. hanno iniettato da un prodotto naturale. È presente in endoperitonealmente xilitolo in gat- prugne, lamponi, cavolfiori, melanza- ti, i valori erano simili a quelli degli ne e nel porcino. altri carboidrati e notevolmente più 2. sost. f. Mineral. Minerale, di alti di quelli degli aminoacidi 1967 natura incerta, che si può conside- ­GRADIT (senza fonte) 1982 In «Bollet- rare una varietà alterata d’actinolite tino chimico farmaceutico», CXXI (1982), p. (­GRADIT). 218: Lo xilitolo, dolcificante non ca- 1961 ­GRADIT (senza fonte). riogeno 1999 Angela Colli, Le calorie. (n) 3. sost. f. Petrogr. Lignite xi- Dove, come, quante, Milano, Tecniche nuo- loide. ve, 1999, p. 85: Dotati di sapore dolce 1936 In «Rivista tecnica delle Ferrovie sono anche certi composti naturali ap- italiane», XXV, (1936), p. 235: Ugualmen- partenenti alla categoria chimica dei te, per lo stesso motivo, non potreb- polialcoli, quali il sorbitolo (presente bero servire quelli a bacchette di xili- naturalmente in alcuni frutti), lo xili­ te, installate nell’interno della muffo- tolo e il maltitolo 2016 Scarlett Klimt, la. Assai limitati, rimangono quindi i Star bene col cibo, trad. it. (dall’ingl.) non mezzi che si possono avere a disposi- indicata, Roma, Astro, 2016, p. 41: Mettete zione 1940 Ente italiano per gli scambi in una terrina i tuorli e 20gr di xili- tecnico culturali con la Germania, Rassegna tolo, la vaniglia, il lievito e la buccia della stampa tecnica tedesca, Roma, Edizioni grattugiata del limone. Sbattete con italiane, 1940, p. 27: La xilite è una ligni- una frusta a mano fino a ottenere un te in stato di meno avanzato processo composto chiaro e spumoso. Aggiun- di carbonizzazione ed è costituita da gete la farina ai tuorli e mescolate. una parte più fibrosa ed elastica e da = Comp. di xilo– con –itolo. una più fragile e con tendenza a pol- verizzarsi. Sono in corso prove per la (S) xilobio sost. m., con iniziale trasformazione della xilite fragile in maiuscola. Bot. Genere di piante del- xilite elastica, ma intanto per ottene- la famiglia delle Orchidacee, molto re lo scopo di disporre di una materia popolare in orticoltura, composto di prima utilizzabile per la produzione circa 35 specie. del cartone, è stato necessario separa- 1967 ­GRADIT (senza fonte) 2016 re i due costituenti limitandosi ad uti- Vocabolario Treccani, disponibile in In- lizzare solo la parte elastica fibrosa. ternet all’indirizzo https://www.treccani.it/ = Comp. di xilo– con –ite. vocabolario/xilobio/: xilòbio s. m. [lat. scient. Xylobium, comp. del gr. ξύλον (R) (S) xilitolo sost. m. Chim. «legno» [...] e –βιος «che vive», con Pentaalcool originato dalla riduzione riferimento all’epifitismo di queste www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 293

piante sugli alberi]. – In botanica, interna» (cfr. GRL, che non indica il n. del genere di orchidacee diffuse con una vol.) (1931), p. 33: Tra i corpi da considerare trentina di specie dal Messico al Bra- vi è anche di xilochetoso trovato da EveIett e sile e al Perù; hanno fiori in densi ra- Sharp nelle urine [lettura incerta] 1936 In «Biochimica e terapia sperimentale», XXIII cemi e vivono di solito come epifite (1936), p. 32: la somministrazione di sugli alberi; possono essere coltivate acido diglicuroronico o di medica- in serra, ma richiedono condizioni e menti che di solito vengono eliminati cure appropriate. copulati con questo acido, determina 2. sost. m. Bot. Pianta del genere un aumento di escrezione di xiloche- Xilobio, diffusa nell’America centro– tosio 1953 In «Rivista di Neurologia», meridionale e in Messico. XXIII (1953), p. 860: Ora, a parte la rari- 1967 ­GRADIT (senza fonte). tà di una pentosuria essenziale, Gre- (n) 3. agg. Entom. Relativo ad or- enwald (1940) dimostrò che in questa ganismo adattato per vivere e svilup- sindrome il pentoso eliminato è l–xi- parsi nel legno. lochetosio 1961 ­GRADIT (senza fon- 2011 Alessandro Campanaro–Marco te Bardiani et alii, Linee guida per il monitorag­ ) 1963 (nella forma xilochetoso) Bruno Chiarlo, Elementi di chimica organica gio e la conservazione dell’entomofauna co­ ad uso degli studenti di Medicina, Genova, proxilica, pdf disponibile in Internet all’indi- rizzo https://www.academia.edu/18072586/ Libreria universitaria Pacetti, 1963, p. 231: Linee_guida_per_il_monitoraggio_e_la_ Xiluloso – È un chetopentoso, detto conservazione_dell_entomofauna_saproxi­ anche Xilochetoso, presente nelle uri- lica: Organismo xilobio. Organismo ne [...] in casi di pentosuria 1986 specializzato a vivere nel legno (Con- In «Il Policlinico. Sezione pratica», XCIII tarini & Strocchi 2009). (1986), p. 198: Lo zucchero presente è = Dal lat. scient. Xylobĭum. L–xilochetosio: la reazione specifica osservazioni: la voce deve essere rarissi- per evidenziare i pentosi è la reazio- ma: gli es. qui riprodotti sono i soli restituiti ne di Bial 2013 Jean Adrian–Régine dai motori di ricerca. Frangne–Jacques Potus, Dizionario degli alimenti. Scienza e tecnica, trad. it (dal fr.) (R) (S) xilochetosio (xilochetoso) di Valentina Guani, Milano, Tecniche nuove, sost. m. Biochim. Chetosio a cinque 2013, p. 532: XILOCHETOSIO (Xilu- atomi di carbonio corrispondente allo losio) Pentoso chetonico in C2 corri- xilosio. spondente allo xilosio, omologo del 1909 Nuova enciclopedia di chimica fruttosio, di formula bruta C5H10O5 e scientifica, tecnologica ed industriale, diretta peso molecolare 150,13. da Icilio Guareschi, vol. V, Torino, Unione Ti- = Deriv. di xilo– e chet(one) con –osio. pografico–Editrice Torinese, 1909, p. 377:3) i–Xilochetosio. – Neuberg (h) ottenne xilochetoso → xilochetosio questo zucchero allo stato di scirop- po giallastro aggiungendo a 18 gr. di (R) (S) xilochetosuria sost. f. Bio- xilite sciropposa sciolti in 400 d’ac- chim. Processo di eliminazione dello qua e raffreddati gr. 80 di perossido di xilochetosio attraverso le vie urinarie. piombo 1931 (nella forma xiloche­ 1956 Vitamina E. Atti del terzo Congres­ toso) In «Lavori dei congressi di Medicina so internazionale, Venezia, 5–8 settembre www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 294

1955, Verona, Valdonega, 1956, p. 535: La del legno grossa ape della famiglia pentosuria, anche essa dipende dal degli Xilocopidi, che scava gallerie disturbo del metabolismo dell’ATP nel legno, sia morto, che sano, o de- se si tratta di ribosuria, mentre deve bolmente cariato, ed anche nei ramet- dipendere da una anomala attività ti, praticando cavità entro cui allevare tissurale, forse della fibra muscolare, la prole. se si tratta di xilochetosuria 1961 2. sost. m. Entom. Insetto della ­GRADIT (senza fonte) 2009 Indice al­ famiglia degli Xilocopidi chiamato fabetico delle malattie e dei traumatismi, pdf comunemente ‘ape del legno’ o ‘ape disponibile nel sito del Ministero della Salute legnaiola’. all’indirizzo Internet http://www.salute.gov. it/imgs/C_17_pubblicazioni_957_ulterio­ 1961 ­GRADIT (senza fonte). riallegati_ulterioreallegato_7_alleg.pdf: p. = Dal lat. scient. Xylocopĭdae. osservazioni: la voce pare essere molto 400: Xilosuria 271.8. rara, soprattutto in tempi recenti: quelli qui = Comp. di xilochetosio e –uria. riprodotti rappresentano la quasi totalità degli osservazioni: la voce deve essere rara: ol- es. reperibili in Rete. tre a quelli qui riprodotti, ad oggi (settembre 2020) i motori di ricerca restituiscono in tutto altri 3 es., tutti in forma elencativa. (R) (S) xilofagia (silofagia) sost. f. Biol. Tendenza da parte di alcuni ani- (R) (S) xilocopide sost. m. pl., con mali a cibarsi di legno. iniziale maiuscola. Entom. Famiglia 1856 Supplimento al nuovo dizionario di insetti classificata all’interno della universale tecnologico o di arti e mestie­ superfamiglia degli Apoidei. ri [...], compilato dai signori Lenormand, Payen et al., trad. it. (dal fr.) non indicata, Enciclopedia italiana, diretta da 1937 vol. LVI, Venezia, Stabilimento nazionale di Giovanni Gentile, vol. XXXV, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 1937 (cfr. GRL, Giuseppe Antonelli, 1856, p. 425: xilofa- da cui non è ricavabile il n. di p.): XILO- gia. Si distinguono in generale sotto COPIDI (volg. Api legnaiuole; lat. il nome di xilofagi quegli animali che scientifico Xylocopidae). – Famiglia vivono e si nutrono nei boschi, o che di Insetti Imenotteri Apoidei che rice- vi depositano solamente le loro uova ve il nome da Xylocopa, genere com- 1934 In «Rassegna faunistica», I (1934), p. prendente più di 300 specie (in mag- 32: Un’altra prova della relazione tra gioranza tropicali) tra le più vistose xilofagia e fauna intestinale ci è data fra le Api solitarie, quasi tutte scava- da varie specie di termiti che colti- trici del legno 1961 ­GRADIT (senza vano giardini sotterranei di funghi, fonte) 1973 In «Genetica agraria», XX- molte delle quali sono prive di proto- VII (1973), p. 49: Gli Apoidei selvatici zoi 1959 In «Atti dell’Accademia delle Andrenidi, Alictidi e Bombidi, sono Scienze di Torino», XCIII (1959), p. 233: La i più rappresentati mentre Antoforidi, Xero–xilofagia del terzo Lasiorrhyn­ Xilocopidi e Apidi sono stati trovati chites italiano, L. olivaceus Gyllenhal saltuariamente 2015 Docplayer, di- (Coleoptera Curculionidae) 1961 sponibile in Internet all’indirizzo http:// ­GRADIT (senza fonte) 1976 (nella for- docplayer.it/22816186–Glossario–a–b–c–d– ma silofagia) Aldo Gabrielli, Assassinio e–f–g–i–l–m–n–o–p–r–s–t–v–x–z.html: ape sull’Orient Express, Milano, Club degli Edi- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 295

tori, p. 16: da raccomandare – la sem- 1 mese. La Pica esordisce comune- plice s tutta italiana: [...] silèma per mente in età infantile e più raramente xilèma, silofagía e silòfago per xilofa­ negli adulti 2019 Carlo Pruneti, Di­ gía e xilòfago, silòfono per xilòfono. sturbi alimentari. Fisiologia e patologia del (n) 2. sost. f. Medic. Nell’uomo, comportamento alimentare del sovrappeso e disturbo alimentare di tipo picacistico del sottopeso, Bologna, Esculapio, 2019, p. consistente nell’ingestione abituale di 57: Pica è l’ingestione abituale, per carta. almeno un mese, di sostanze non nu- 2017, Alberto Ferrando, Come nutrire trienti e/o considerate non alimentari mio figlio. I consigli del pediatra per un’ali­ nella propria cultura come carta (xilo- mentazione sana, equilibrata e senza stress, fagia), terra (geofagia), feci (coprofa- Milano, LSWR, 2017 (cfr. GRL, che non ri- gia), ghiaccio (pagofagia) etc. porta il n. di p.): Pica Caratterizzata dal- = Deriv. di xilofago con –ia. la “persistente ingestione di una o più osservazioni: la forma italianizzata silofa­ sostanze senza contenuto alimentare gia sembra avere consistenza esclusivamente non commestibili” (per esempio, stof- normativa, non rinvenendosi nella produzio- ne scient. Negli ultimi decenni si osserva un fa, carta, “xilofagia”, terra, “geofa- rarefarsi del sign. tradizionale della parola, gia”, metallo, ghiaccio, “pagofagia”) mentre diventa più frequente la nuova acce- per un periodo uguale o superiore a zione. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 296

6. Contributi propedeutici a palo loc. avv., abbassato agg., alla pubblicazione di voca- abbracciato agg., abbracciato a de­ stra loc. agg., abbracciato a sinistra bolari storici delle termino- loc. agg., abisso sost. m., accantonato logie settoriali agg., accartocciato agg., accollante agg., accollare v. tr., accollato agg., 6.1. Per un vocabolario storico accompagnato agg., accoppiato agg., della terminologia araldica [= accostato agg., addanaiato agg., ad­ destrato agg., addogato agg., addos­ Arald.], di Stefano Teti sato agg., afferrante agg., affibbiato agg., affibbiatura sost. f., aggherona­ Abstract: This article presents a com­ plete repertoire of Italian heraldic terminol­ to agg., aggruppato agg., aguzzato ogy. It also offers a detailed bibliographic agg., alato agg., alerione sost. m., review of linguistic studies on the subject, alettato agg., allargato agg., allegro lexical tools, manuals, and monographs con­ agg., amaide sost. f., anatrella sost. f., cerning the whole discipline or some of its ancorato agg., anellato agg., anellet­ specific aspects. The contribution closes with the cataloguing of periodical publications to­ to sost. m., anfittero sost. m., angola­ tally or partially related to heraldry. to agg., anima sost. f., annodato agg., aperto agg., appalmato agg., appun­ 6.1.1. Lemmario di base ricavato tato agg., aquila bicipite loc. sost. f., dal GRADIT­ (lemmi mono o polire­ aquilotto sost. m., araldista sost. m., matici recanti la specifica etichetta ardente agg., ardito agg., arena «arald.[ica]»)1 schietta loc. sost. f., arma sost. f., ar­ mato agg., arme sost. f., arme di alle­ 1 Si osservi che il ­GRADIT fa rientrare tra i anza loc. sost. f., arme di appannag­ tecnicismi dell’araldica alcuni termini riferi- gio loc. sost. f., arme di cittadinanza bili più in generale alla nobiltà (non registrati loc. sost. f., arme di concessione loc. in 6.1.1.: libro d’oro loc. sost. m., libro d’oro della nobiltà loc. sost. m., nobildonna sost. sost. f., arme di dignità loc. sost. f., f., nobile agg. e sost. m. e f., nobiliario sost. arme di dominio loc. sost. f., arme di m., nobilitazione sost. f., nobiltà personale eredità loc. sost. f., arme dimandante loc. sost. f., nobiluomo sost. m., particella loc. sost. f., arme d’inchiesta loc. nobiliare loc. sost. f., patrizio sost. m., prova genealogica loc. sost. f., quartato agg., quar­ sost. f., arme di origine loc. sost. f., to di nobiltà loc. sost. m. e ultrogenito agg. arme di parentela loc. sost. f., arme di e sost. m.), ma ne omette altri pertinenti alla pretensione loc. sost. f., arme di privi­ disciplina stessa (araldica sost. f., araldico legio loc. sost. f., arme falsa loc. sost. agg. e araldista sost. m.) o rientranti nella sua sfera (cottardita sost. f., persevante sost. m., f., arme gentilizia loc. sost. f., arme scudale agg. o soprassegno sost. m.). Il lem- personale loc. sost. f., arme regolare mario del GRADIT,­ inoltre, è integrabile con molti altri tecnicismi: solo a titolo di esem- allumato agg., alto agg., alternato agg., alza­ pio, dal Dizionario di Guelfi Camaiani (cfr. to agg., angelo sost. m., angolo sost. m., ani­ 6.1.3.) si potrebbero aggiungere (limitandosi mato agg., arcobaleno o arco celeste sost. m., alla lettera A) acceso agg., affustato agg., ag­ arcobaleno in fascia loc. sost. m., arcobaleno giogato agg., agnello pasquale loc. sost. m., in banda loc. sost. m., argento sost. m. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 297

loc. sost. f., armeggiato agg., armelli­ agg., cimiero sost. m., cinghiato agg., nato sost. m. e agg., armellino sost. cinquefoglie sost. m. inv., cinta sost. m., armerista sost. m., armilla sost. f., cipresso sost. m., circolo sost. m., f., armoriale sost. m., arpia sost. f., circondato agg., clarinato agg., colla­ arrestato agg., arricciato agg., assi­ na sost. f., collare sost. m., collare cellato sost. m., assicellato innestato dell’Annunziata loc. sost. m., collari­ loc. sost. m., assiografia sost. f., as­ nato agg., colmo sost. m., colonnello suntivo agg., attorcigliato agg., attor­ sost. m., combattente agg., cometa tigliato agg., attraversante agg., at­ sost. f., comignolato agg. e sost. m., traversato agg., attributo sost. m., composto agg., confinante sost. m., avellana sost. f., baglionato agg., bal­ contrabandato agg., contrabastone zana sost. f., banda sost. f., banda in sost. m., contrabrisura sost. f., con­ divisa loc. sost. f., bandato agg. e tracomposto agg., contracotissa sost. sost. m., banderuolato agg., barbato f., contrafasciato agg., contrafiam­ agg., basilisco sost. m., bastone sost. meggiante agg., contrafiletto sost. m., m., battagliato agg., bicipite agg., bi­ contragigliato agg., contrainfiorito glietto sost. m., biliottato agg., bisan­ agg., contrainquartato agg., con­ tato agg., bisante sost. m., biscione trainterzato agg., contralevato agg., sost. m., blasonamento sost. m., bla­ contramerlato agg., contramerlettato sonare v. tr., blasonario sost. m., bla­ agg., contranascente agg., contrano­ sone sost. m., blasonico agg., blaso­ deroso agg., contrapalato agg., con­ nista sost. m. e f., boccheggiante agg., trapartito agg., contrapassante agg., bocciolato agg., bordonato agg., bor­ contrapiantato agg., contraposato dura sost. f., bordura accantonata agg., contrapotenziato agg., contrap­ loc. sost. f., bottonato agg., brisare v. palmato agg., contrapposizione sost. tr., brisato agg., brisura sost. f., bru­ f., contrapposto agg., contrappuntato cante agg., burella sost. f., burellato agg., contrarampante agg., contra­ agg., burletto sost. m., cadente agg., ramponato agg., contrariante agg., calzato sost. m., campagna sost. f., contrarmellino sost. m., contrasal­ campo sost. m., cancellato agg., can­ tante agg., contrasbarrato agg., con­ cello sost. m., cane marino loc. sost. trascaccato agg., contrassegni d’ono­ m., cantante agg., cantone sost. m., re loc. sost. m. pl., contrastrisciante capo sost. m., cappato agg., cappelli­ agg., contratagliato agg., contratrin­ na sost. f., cappello sost. m., cappello ciato agg., contratroncato agg., con­ prelatizio loc. sost. m., capriolato trauscente agg., contravaiato sost. agg., capriolo sost. m., caricare v. tr., m., contravaio sost. m., contraver­ caricato agg., castellato agg., castel­ ghettato agg., contrazione sost. f., lo sost. m., caudato agg., cavallo ani­ controfiletto sost. m., controinquarta­ mato loc. sost. m., centauro sost. m., re v. tr., contronoderoso agg., conve­ centrato agg., centro sost. m., cerbero nevole partizione loc. sost. f., cordato sost. m., cerchiato agg., cercine sost. agg., cordelliera sost. f., cordonato m., chimera sost. f., ciclamoro sost. agg., cordone sost. m., coricato agg., m., cima sost. f., cimare v. tr., cimato cornato agg., corona sost. f., corona www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 298

di ruta loc. sost. f., corona navale loc. sost. f., croce papale loc. sost. f., cro­ sost. f., coronato agg., corpo sost. m., ce patente loc. sost. f., croce patibula­ corrente agg., cortina sost. f., costeg­ ta loc. sost. f., croce patriarcale loc. giato agg., costruzione in abisso loc. sost. f., croce pisana loc. sost. f., cro­ sost. f., cotissa sost. f., cotissato sost. ce pomettata loc. sost. f., croce ponti­ m., crancelino sost. m., crescentato ficale loc. sost. f., croce potenziata agg., crescente sost. m., crescente loc. sost. f., croce quadrata loc. sost. montante loc. sost. m., crescente ri­ f., croce ramponata loc. sost. f., croce versato loc. sost. m., crescente rivol­ scorciata loc. sost. f., croce secca loc. tato loc. sost. m., crescente rovesciato sost. f., croce semipotenziata loc. loc. sost. m., crescente volto loc. sost. sost. f., croce svizzera loc. sost. f., m., crinito agg., croce sost. f., croce a croce teutonica loc. sost. f., croce tra­ chiave loc. sost. f., croce a tau loc. versa loc. sost. f., croce trifogliata sost. f., croce a uncino loc. sost. f., loc. sost. f., croce ugonotta loc. sost. croce aguzza loc. sost. f., croce alzata f., croce uncinata loc. sost. f., crocet­ loc. sost. f., croce ancorata loc. sost. ta sost. f., crocettato agg., crociato f., croce antoniana loc. sost. f., croce agg., crociera sost. f., cucito agg., cu­ biforcata loc. sost. f., croce bordona­ neato agg., cuore sost. m., decusse ta loc. sost. f., croce capitata loc. sost. sost. f. e m. inv., dentato agg., denta­ f., croce commissa loc. sost. f., croce tura sost. f., destra sost. f., destroche­ decussata loc. sost. f., croce del cal­ rio sost. m., diademato agg., diago­ vario loc. sost. f., croce di Alcantara nale a destra loc. sost. f., diagonale a loc. sost. f., croce di Calatrava loc. sinistra loc. sost. f., diaprato agg., sost. f., croce di ferro loc. sost. f., cro­ difesa sost. f., difeso agg., diffamato ce di Gerusalemme loc. sost. f., croce agg., dimezzato agg., diradicato agg., di Lorena loc. sost. f., croce di Malta diramato agg., diruto agg., disarmato loc. sost. f., croce di Pisa loc. sost. f., agg., disegnato agg., dismembrato croce di san Giacomo loc. sost. f., agg., disposizione in croce loc. sost. croce di san Giorgio loc. sost. f., cro­ f., disseccato agg., distinzione di di­ ce di san Giovanni Battista loc. sost. gnità loc. sost. f., divisa sost. f., divisa f., croce di san Lazzaro loc. sost. f., equivoca loc. sost. f., divisa in banda croce di san Maurizio loc. sost. f., loc. sost. f., divisione sost. f., diviso a croce di sant’Andrea loc. sost. f., cro­ lumaca loc. agg., diviso a trifoglio ce di sant’Antonio loc. sost. f., croce loc. agg., diviso in capriolo loc. agg., di Santo Spirito loc. sost. f., croce di divorante agg., doga sost. f., doppia santo Stefano loc. sost. f., croce di To­ difesa loc. sost. f., doppio merlato losa loc. sost. f., croce doppia loc. loc. sost. m., drago sost. m., dragona­ sost. f., croce filettata loc. sost. f., to agg., eclissato agg., elmo sost. m., croce forcuta loc. sost. f., croce gam­ entrante agg., equipollente agg., er­ mata loc. sost. f., croce gigliata loc. mellinato agg., ermellino sost. m., sost. f., croce greca loc. sost. f., croce estremità sost. f. inv., fabbricato agg., immissa loc. sost. f., croce latina loc. falcato agg., falciato agg., falsoscudo sost. f., croce monogrammatica loc. sost. m., fantastico sost. m., fascia www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 299

sost. f., fasciato sost. m., fede sost. f., to agg., imbeccato agg., imboccato feone sost. m., ferito agg., fermo agg., agg., immisso agg., immortalità sost. ferro di cavallo loc. sost. m., ferro di f. inv., impennato agg., impresa sost. lancia loc. sost. m., fiamma sost. f., f., impugnante agg., impugnato agg., fiancato agg., fianco sost. m., fibrato in banda loc. agg. inv., in croce loc. agg., figura sost. f., figurato agg., fila agg. inv., in difesa loc. agg. inv., in sost. f., filetto sost. m., filetto di ba­ maestà loc. agg. inv., in numero loc. stardigia loc. sost. m., filiera sost. f., agg. inv., in palo loc. avv., in pila loc. finestrato agg., finito agg., fioccato agg. inv., in pioggia loc. agg. inv., in agg., fiorato agg., fiordaliso sost. m., terza loc. agg. inv., inalberato agg., fiorito agg., fioronato agg., fiorone incappato agg., incappucciato agg., sost. m., foderato agg., foderatura incassato agg., incatenato agg., inca­ sost. f., foglia di sega loc. sost. f., fo­ vato agg., inchiavato agg., inchiava­ glia marina loc. sost. f., fogliame tura sost. f., inchinato agg., inchioda­ sost. m., fogliato agg., fondo sost. m., to agg., incompiuto agg., increspato forcato agg., fornito agg., forsennato agg., indentato agg., inferocito agg., agg., franco agg., frangiato agg., fra­ inferriata sost. f., inferriato agg., in­ stagliato agg., frecciato agg., fruttife­ fiammato agg., infilato agg., infiorito ro agg., fulminante agg., fulmine sost. agg., inghiandato agg., ingolante m., fumante agg., furia sost. f., fusato agg., ingolato agg., innestato agg., in­ agg., fusellato agg., fuso sost. m., fu­ quartare v. tr., inquartato agg. e sost. stato agg., gallonato agg., gambuto m., inquartato in croce decussata loc. agg., gemella sost. f., gemellato agg., agg., inquartato in croce di sant’An­ gheronato agg., gherone sost. m., drea loc. agg., inquartato in decusse ghirlandato agg., gigliato agg., giglio loc. agg., inquartato in grembi riton­ sost. m., giglio col piede nutrito loc. dati loc. agg., inquartato in squadra sost. m., giglio dimezzato loc. sost. loc. agg., inquartatura sost. f., inse­ m., giglio naturale loc. sost. m., giro­ gna sost. f., insegna d’onore loc. sost. ne sost. m., globo imperiale loc. sost. f., interzato sost. m., intrecciato agg., m., gocce seminate loc. sost. f. pl., ippogrifo sost. m., ipsilon sost. f. e m. goccia sost. f., goccia d’acqua loc. inv., ircogallo sost. m., irregolare sost. f., goccia di pece loc. sost. f., agg., laccio d’amore loc. sost. m., la­ goccia di sangue loc. sost. f., goccia­ crima sost. f., lambello sost. m., lam­ to agg., golato agg., gonfalone ponti­ brecchino sost. m., lambrequin sost. ficio loc. sost. m., gorgeretta sost. f., m. inv., lampassato agg., lanciato gradato agg., gran collare loc. sost. agg., lato sost. m., legato agg., legato m., gran cordone loc. sost. m., gran a trifoglio loc. agg., leggenda sost. f., quarto loc. sost. m., graticolato agg., leone sost. m., leone di san Marco grembiato agg., grembo sost. m., gri­ loc. sost. m., leone marciano loc. sost. fo sost. m., guardante agg. e sost. m., m., leopardato agg., leopardito agg., guarnito agg., guinzagliato agg., leopardo sost. m., levato agg., licoce­ guinzaglio sost. m., idra sost. f., illeo­ falo agg., linguato agg., liocorno sost. nito agg., illeopardito agg., illumina­ m., lionato agg., lioncello sost. m., www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 300

lista sost. f., losanga sost. f., losanga­ pantera sost. f., parlante agg., partito to agg., luna sost. f., lunato agg., lu­ agg. e sost. m., partizione sost. f., nello sost. m., macchiato agg., ma­ passante agg., pavonato agg., pegaso glietto sost. m., malgrembiato agg., sost. m., pelle sost. f., pelliccia sost. mancante agg., manica mal tagliata f., pendente sost. m., pennone genea­ loc. sost. f., manicato agg., mano sost. logico loc. sost. m., pentafoglia sost. f., mantellato agg., mantelletto sost. f., pergola sost. f., perlato agg., per­ m., mantellina sost. f., mantello sost. pendicolare sost. f., perticato agg., m., manto sost. m., marcato agg., ma­ pezza sost. f., pezza gagliarda loc. reggiato agg., marinato agg., marzoc­ sost. f., pezza onorevole loc. sost. f., co sost. m., massacro sost. m., matto­ pezzi di brisura loc. sost. m., piano ne sost. m., melusina sost. f., mem­ sost. m., piantato agg., pianura sost. brato agg., merlato agg. e sost. m., f., pieficcato agg., piegato agg., pieno merlato alla ghibellina loc. sost. m., agg., pietà sost. f. inv., pila sost. f., merlato alla guelfa loc. sost. m., mer­ pila rovesciata loc. sost. f., pila scor­ lato crocettato loc. sost. m., merlato ciata loc. sost. f., plintato agg., plinto in sbarra loc. sost. m., merlato intac­ sost. m., poggiante agg., poggiato cato loc. sost. m., merlatura sost. f., agg., pomato agg., pomettato agg., merlettato agg., merlettatura sost. f., pomifero agg., posato agg., positura merlotto sost. m., metallo sost. m., sost. f., posizione sost. f., posizione minotauro sost. m., mise en abîme reciproca loc. sost. f., potenza sost. f., loc. sost. f. inv., modificazione sost. f., potenziato agg., punta sost. f., punta­ monocefalo agg., montante agg. e le sost. m., punti di scacchiera loc. sost. m., mosca d’ermellino loc. sost. sost. m. pl., punto dello scudo loc. f., moscatura sost. f., mostruoso agg., sost. m., pure e piene armi loc. sost. f. motto sost. m., mulinato agg., mura­ pl., quadrato sost. m., quartiere sost. gliato agg., murato agg., muro gradi­ m., quarto sost. m., quattrofoglie sost. nato loc. sost. m., muserolato agg., m. inv., raggiante agg., raggio di car­ nappa sost. f., nascente agg., natante bonchio loc. sost. m., ramoso agg., agg., nato morto loc. agg., nebuloso rampante agg., ramponato agg., ram­ sost. m., nero sost. m., nicchio sost. pone sost. m., rapace agg., rastrello m., noderoso agg., nodo Savoia loc. sost. m., re sost. m. inv., recessione sost. m., nodoso agg., nudo sost. m., sost. f., reciso agg., reinterzato agg., nutrito agg., nuvolato sost. m., oc­ rialzato agg., ricamato agg., ricrocet­ chiuto agg., oliva sost. f., ombra sost. tato agg., ricrociato agg., ridondato f., ombra di leone loc. sost. f., ombra agg., riduzione sost. f., rifesso agg., di sole loc. sost. f., ombrato agg., on­ riga sost. f., riguardante agg., rileva­ dato agg., ordinato agg., orecchiato to agg., rinchiuso agg., rincontro sost. agg., orizzontale sost. f., orlo sost. m., m., rinculato agg., rintuzzato agg., ri­ ornamento sost. m., osceno agg., pa­ partito sost. m., ripartizione sost. f., diglione sost. m., palato agg. e sost. ripieno agg., ripotenziato agg., ri­ m., palizzato agg. e sost. m., palla spaccato agg., ritagliato agg., ritirato sost. f., palo sost. m., pampinato agg., agg., ritorta sost. f., ritrinciato agg., www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 301

ritroncato agg., riviera sost. f., rivol­ serpentino agg., sfavillato agg., sfera tato agg., rocca sost. f., roccia sost. f., del fuoco loc. sost. f., sfinge sost. f., rombo sost. m., rosa sost. f., rotante sfogliato agg., sinistra sost. f., sini­ agg., rotella di sperone loc. sost. f., strato agg. e sost. m., sinistrocherio rotolo sost. m., rovesciato agg., rovi­ sost. m., sirena sost. f., slanciato agg., nato agg., saliente agg., sanguinoso smalto sost. m., sonagliato agg., so­ agg., saracinesca sost. f., saracine­ rante agg., sormontato agg., sostegno scato agg., sarchiato agg., sbarra sost. m., sostenente agg., sostenuto sost. f., sbarrato agg., scaccato agg. e agg., sovrabrisura sost. f., sovracari­ sost. m., scaglione sost. m., scaglio­ cato agg., spaccato agg. e sost. m., nettato agg., scaglionetto sost. m., spada sost. f., spasimato agg., spa­ scalinato agg., scanalato agg., scet­ ventato agg., spazio sost. m., spero­ trato agg., schiantato agg., scintillan­ nato agg., spezzatura sost. f., spicchio te agg., scintillato agg., scorciato sost. m., spiegato agg., spinato agg., agg., scoronato agg., screziato agg., spinatura sost. f., spostato agg., squa­ scudetto sost. m., scudo sost. m., scu­ mato agg., squartatura sost. f., squil­ do a losanga loc. sost. m., scudo a lato agg., stelato agg., stemma sost. testa di cavallo loc. sost. m., scudo m., stemma parlante loc. sost. m., all’inglese loc. sost. m., scudo da tor­ stemmario sost. m., stemmulo sost. neo loc. sost. m., scudo gotico antico m., stola sost. f., stolato agg., strap­ loc. sost. m., scudo gotico moderno pato agg., sul tutto loc. avv., supporto loc. sost. m., scudo inclinato loc. sost. sost. m., svegliato agg., svolazzo sost. m., scudo inglese loc. sost. m., scudo m., tagliato agg., targa sost. f., tau normanno loc. sost. m., scudo ovale sost. m. e f. inv., tavola di aspettazio­ loc. sost. m., scudo perale loc. sost. m., scudo sannitico antico loc. sost. ne loc. sost. f., tegolato agg., tenente m., scudo sannitico moderno loc. agg., tenierato agg., terrazzato agg., sost. m., scudo semirotondo loc. sost. terrazzo sost. m., terza sost. f., terzi­ m., scudo spagnolo loc. sost. m., scu­ foglia sost. f., testa di moro loc. sost. do tedesco loc. sost. m., scudo trian­ f. inv., testa di papavero loc. sost. f., golare loc. sost. m., scudo trinciato timbrare v. tr., timbro sost. m., timo­ loc. sost. m., secco agg., sedente agg., nista sost. m., tocco sost. m., tormen­ selvaggio sost. m., semiaperto agg., tato agg., torre sost. f., torricellato semicalzato agg. e sost. m., semicap­ agg., torta sost. f., tortello sost. m., pato agg., semigrembiato agg., semi­ tramontante agg., trangla sost. f., tra­ nato agg., seminato di Francia loc. ve sost. f., traversa sost. f., traversato sost. m., semipartito agg., semipartito sost. m., triangolato agg., trifogliato troncato loc. agg., semipotenza sost. agg., trifoglio sost. m., troncato agg., f., semipotenziato agg., semitagliato unghiato agg., uscente agg., vaiato agg., semitrinciato agg., semitroncato sost. m., vaio sost. m., vaio in palo agg., semitroncato partito loc. agg., loc. sost. m., vepre sost. m. e f., ver­ semivolo sost. m., serpeggiante agg., ghetta sost. f., verghettato agg., vesti­ serpeggiato agg., serpentifero agg., to agg., vigilanza sost. f., vogante www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 302

agg., volante agg., volo sost. m., vuo­ cura di Girolamo Marcello Del Maj- to agg., zolla sost. f. no, prefazione di Luigi Michelini di San Martino, Udine, Gaspari; 6.1.2. Contributi linguistici 6.1.4. Manuali o studi sulla disci­ 1936: Luigi Rangoni Machiavel- plina spogliabili li, Terminologia del blasone: origi­ ne e sviluppo, in «Rivista araldica», 1846: Giovanni Francesco Del XXXIV, pp. 249–255. Bue, Dell’origine dell’araldica: no­ biltà, titoli, predicati d’onore, dignità 6.1.3. Dizionari o repertori lessi­ e cariche di corte istituite nel regno cali Lombardo–veneto. Discorso del dot­ tore in legge Giovanni Francesco 1756: Marco Antonio Ginanni, Del Bue, nobile patrizio cremonese e L’arte del blasone dichiarata per al­ mantovano, Lodi, Wilmant; fabeto. Con le figure necessarie per la 1880: Elia Gagliardi, Il regio de­ intelligenza de’ termini in molte tavo­ creto e regolamento sopra la consulta le impresse in rame e tre indici, due araldica. Spiegati nei relativi princi­ delle voci in franzese, e latino, uno pii pel Cav. Elia dei Baroni Gagliar­ de’ nomi delle famiglie, comunità e di, Barletta, Vecchi; società, di cui vi sono l’arme blaso­ 1891: Goffredo di Crollalanza, nate, Venezia, Zerletti; Araldica ufficiale, Pisa, Direzione del 1875: Giuseppe Galluppi di Pan- Giornale Araldico; caldo, Dizionario araldico italiano– 1916: Jacopo Gelli, Divise, motti, francese dei principali termini usati imprese di famiglie e personaggi ita­ nel blasone, compilato pel barone liani: con trecentosessanta figure ri­ Giuseppe Galluppi, Napoli, De An- prodotte da stampe originali, Milano, gelis; Hoepli; 1876−1877: Goffredo di Crolla- 1962: Sergio Luigi Sergiacomi lanza, Enciclopedia araldico–caval­ de’ Aicardi, I 26 secoli della scienza leresca: prontuario nobiliare, Pisa, araldica, Seregno, Tip. S. Giuseppe Direzione del Giornale Araldico; dell’Istituto maschile; 1908: Antonio Manno, Vocabola­ 1963: Guelfo Guelfi Camaiani, rio araldico ufficiale, seguito dal di­ Fonti manoscritte inedite di araldi­ zionarietto di voci araldiche francesi ca e genealogia conservate nelle bi­ ..., Roma, Civelli, 1907; blioteche e archivi d’Italia, Firenze, 1940: Piero Guelfi Camaiani, Di­ Società italiana di studi araldici e ge- zionario araldico, Milano, Hoepli; nealogici; 1997: Lorenzo Caratti di Valfrei, 1972: Carlo Padiglione, I motti Dizionario di araldica, Milano, Mon- delle famiglie italiane, Bologna, For- dadori; ni; 2008: Luigi Volpicella, Dizionario 1973: Giacomo Carlo Bascapè, Fi­ del linguaggio araldico italiano, a gure mitologiche nell’araldica e nei www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 303

sigilli del Medio Evo e del Rinasci­ Ferruccio Pasini Frassoni, Roma, Lo- mento, Torino, Bottega d’Erasmo; escher, 1904 e Vittorio Spreti–Giusti- 1974: Hannelore Groneuer, Ele­ niano Degli Azzi Vitelleschi, Saggio menti di araldica, Genova, Fratelli di bibliografia araldica italiana, Mi- Bozzi; lano, Enciclopedia storico–nobiliare 1983a: Giacomo Carlo Bascapè− italiana, 1936. Marcello Del Piazzo, Insegne e sim­ boli: araldica pubblica e privata 6.1.5. Pubblicazioni periodiche medievale e moderna, con la coope- (con cadenza più o meno regolare) razione di Luigi Borgia, Roma, Mini- spogliabili stero per i beni culturali e ambientali; 1983b: Gian Francesco Bernabò di 1873−1905: «Giornale araldico Negro, L’araldica a Genova: origini genealogico diplomatico italiano» e significati di una realtà storica e so­ (annuale); ciale, Genova, Sabatelli; 1891−1931: «Bollettino ufficiale. 1993: Giancarlo Malacarne, Aral­ Consulta araldica» (poi «Bollettino dica gonzaghesca: la storia attraver­ ufficiale della Consulta Araldica», so i simboli, presentazione di Carlos 1891−1942); Gonzaga di Vescovato, saggio intro- 1891−1942: «Bollettino ufficiale duttivo di Giuseppe Pagano, Modena, della Consulta Araldica»; Il Bulino; 1903−1960: «Rivista del collegio 2006: Luciano Artusi, Firenze araldico» (poi «Rivista araldica», araldica: il linguaggio dei simboli 1960−) convenzionali che blasonarono gli 1952−1958, 1960: «Giornale di stemmi civici, disegni di Ugo Nardi, araldica e genealogia: Rivista mensile Firenze, Polistampa; di scienze storico–politiche araldiche 2019: Michel Pastoreau, L’arte genealogiche e cavalleresche»; araldica nel Medioevo, Torino, Ei- 1960−: «Rivista araldica»; naudi. 1993−: «Nobiltà: rivista di araldi- ca, genealogia, ordini cavallereschi» Numerosi altri titoli possono repe- (bimestrale; pubblica supplementi rirsi in SBN tramite il lancio «arald*». monografici). Si vedano anche Giustino Colaneri, Bibliografia araldica e genealogica Qualche altro titolo può reperirsi d’Italia, con introduzione del Conte in ACNP tramite il lancio «araldic*». www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 304

6.2. Per un vocabolario storico mofilo sost. m., enigmografia sost. f., della terminologia enigmistica enigmologia sost. f., enigmologo sost. [= Enigm.], di Luigi Matt m., epentesi sost. f., falso derivato loc. sost. m., iconofonico agg., inca­

Abstract: This article presents a com­ stro sost. m., incatenato agg., intarsio plete repertoire of the Italian terminology sost. m., intero sost. m., inversione di pertaining to puzzles. It also offers a detailed frase loc. sost. f., inversione di lettere bibliographic review of linguistic studies loc. sost. f., labirinto sost. m., logo­ on the subject, lexical tools, manuals, and monographs concerning the whole discipline grifo sost. m., losanga sost. f., luc­ or some of its specific aspects. The contribu­ chetto sost. m., macrologia sost. f., tion closes with the cataloguing of periodi­ meandro sost. m., mesostico sost. m., cals totally or partially dedicated to puzzles. metagramma sost. m., metanagram­ ma sost. m., metatesi sost. f., mono­ 6.2.1. Lemmario di base alfabetico agg., monoverbo sost. m., multirebus sost. m., orizzontale agg., 6.2.1.1. Lemmario di base ricava­ ottagono sost. m., palindromo agg. e to dal ­GRADIT (lemmi mono o poli­ sost. m., pentagono sost. m., polial­ rematici recanti la specifica etichet­ fabetico agg., polisenso sost. m., pri­ ta «enigm.[istica]»; lemmi mono o miero sost. m., quadrato magico loc. polirematici contenenti «enigmist*» sost. m., raddoppiamento sost. m., nella definizione, indipendentemente rebus sost. m. inv., reticolato sost. dall’effettivo status di tecnicismi) m., rombo sost. m., scambio sost. m., scarto sost. m., sciarada sost. f., scia­ acrostico sost. m., aferesi sost. f. inv., ambigramma sost. m., amputa­ radista sost. m., serpentina sost. f., zione sost. f., anagramma sost. m., stella sost. m., sudoku sost. m., tau­ antipodo sost. m., bifronte sost. m., togramma sost. m., totale sost. m., biscarto sost. m., bisenso sost. m., trapezio sost. m., triangolo sost. m., bizzarria sost. f., cambio sost. m., verbis sost. m. inv., verticale sost. f., cambio di consonante loc. sost. m., zeppa sost. f. cambio di lettera loc. sost. m., cam­ bio di sillaba loc. sost. m., cambio 6.2.1.2. Integrazioni al lemmario di vocale loc. sost. m., crittografato di base GRADIT­ ricavate da Z–2020 agg., crittografia sost. f., crittografi­ (lemmi contenenti «enigmist*» nella camente avv., crittogramma sost. m., definizione) croce sost. f., cruciverba sost. m. inv., cuore sost. m., decapitazione sost. f., cerniera sost. f., cernita sost. f., definizione sost. f., diagonale sost. f., cesura sost. f., chiave sost. f., ditloide enigma sost. m., enigmatica sost. f., sost. m., indovinello sost. m., laterco­ enigmista (enimmista) sost. m., enig­ lo sost. m., mesostico sost. m. mistica (enimmistica) sost. f., enigmi­ sticamente (enimmisticamente) avv., 6.2.1.3. Integrazioni al lemmario enigmistico (enimmistico) agg., enig­ di base ­GRADIT ricavate da DO– www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 305

2020 (lemmi contenenti «enigmist*» 1906: Giovanni Manzotti, Manua­ nella definizione) le dell’enigmista. Dizionario–gui­ da per comporre o spiegare giuochi apocope sost. f., intruso sost. m., enigmatici compilato sulle riviste e pentagono sost. m. periodici che trattano di sciarade, re­ bus, ecc., Macerata, Unione Cattolica 6.2.2. Contributi linguistici Tipografica; 1908: Ambrogio Arpisella, Ma­ 2001: Luigi Matt, Retrodatazioni nualetto di enigmistica, Milano, Soc. otto–novecentesche, in «Studi lin- Ed. Sonzogno (altra ed.: 1939); guistici italiani», XXVII (2001), pp. 1921: Sibilla, Dialoghi di Tarta­ 78–92, alle pp. 81–83. rino. Manualetto di enigmistica per ragazzi, Bologna, Cappelli; 6.2.3. Dizionari o repertori lessi­ 1924: Andrea Gallina, Vademecum cali dell’enimmista moderno. Norme utili a spiegare e comporre enimmi, scia­ 1970: Mario Musetti, Dizionario rade, rebus, e giuochi affini, Milano, enciclopedico dell’enigmistica, Mila- Tip. Pecar (altre edizioni: 1938, 1943, no, Mursia; 1949); 1994: Giampaolo Dossena, Dizio­ 1931: Prontuario enigmistico, nario dei giochi con le parole, Mila- Forlì, Penombra; no, Vallardi; 1938: Mafalda [= Matilde Capo- 2002: Giuseppe Aldo Rossi, Dizio­ tondi Luatti], Enigmistica contempo­ nario enciclopedico di enigmistica e ranea, Viterbo, Tip. Agnesotti; ludolinguistica, Bologna, Zanichelli. 1941: Mario Daniele, L’enigmi­ 6.2.4. Manuali o studi sulla disci­ stica moderna. Guida pratica per plina spogliabili comporre e sciogliere enigmi, con numerosi esempi dell’autore, Milano, 1895: Angelo Rossini, Manuale Sonzogno; dell’enigmofilo, Roma, Setth (altra 1952: Aldo Santi, Bibliografia ed.: Roma, Bertero, 1905); dell’enigmistica, Firenze, Sansoni; 1901: Demetrio Tolosani, Enimmi­ post 1963 [cfr. SBN]: Paracelso stica. Guida per comporre e per spie­ [= Cesare Della Pergola] et alii, Che gare enimmi, sciarade, anagrammi, cos’è l’enigmistica classica?, Berga- logogrifi, rebus, ecc., Milano, Hoe- mo, Stamperia Ed. Comm. pli (ed. aumentata: Demetrio Tolo- 1966: Giuseppe Aldo Rossi, Storia sani-Alberto Rastrelli, Enimmistica. dell’enigmistica, Roma, CEI (altra Storia dell’enimmistica. Guida per ed.: 1971); risolvere e comporre enimmi, sciara­ 1970: L’enigmistica, Milano, Edi- de, anagrammi, logogrifi, giuochi ge­ zioni Librex; ometrici, rebus.v. Curiosità enimmi­ 1975: Giorgio Cusatelli–Italo Sor- stiche, Milano, Hoepli, 1926, 19382); di, Da Edipo alle nostre nonne. Breve www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 306

storia dell’enigmistica, Milano, Gar- 1891-1944: «Diana d’Alteno. Pe- zanti; riodico bimestrale enigmatico lettera- 1980: Mario Carnevale-Giuseppe rio»; Aldo Rossi, Che cos’è l’enigmistica. 1902-1910: «Gymnasium. Periodi- Guida alla conoscenza, alla compo­ co enigmistico mensile»; sizione e alla risoluzione dei giochi 1907–1914: «La favilla enimmisti- enigmistici, Firenze; Sansoni; ca», mensile; 1985: Tina Cecchini, Guida all’e­ 1920–: «Penombra. Mensile di nigmistica. Regole, esempi, consigli enimmistica»; per risolvere ogni gioco enigmistico, 1924–1930: «Favilletta. Rivista Padova, MEB; mensile di enimmi e cruciverba a pre- 1987: Mario Musetti, Invito all’e­ mi»; nigmistica, Milano, Mursia; 1924, 1972–1992: «L’enimmistica 1998: Elisa Garzaro, Manuale del moderna», mensile; giovane enigmista, Milano, Monda- 1927-1943 «Il lumino da notte»; dori; 1931-1958: «Fiamma perenne. 2000: Domenico Paolo Guarneri, Mensile di enigmistica»; L’enigmistica classica, «Letteratura 1931-1936: «L’arte enigmistica», & società», XI, 2, pp. 22–34; cadenza variabile; 2001: Stefano Bartezzaghi, Lezio­ 1932-: «La Settimana enigmistica»; ni di enigmistica, Torino, Einaudi; 1934–1943: «Rassegna enigmisti- 2001: Giuseppe Aldo Rossi, Enig­ ca», cadenza variabile; mistica. Il gioco degli enigmi dagli 1947–1963: «Bajardo, Periodico albori ai giorni nostri, Milano, Hoe- di giuochi enigmistici crittografici e pli, 2001; vari», mensile; 2004: Stefano Bartezzaghi, In­ 1948–2013: «Il labirinto. Rassegna contri con la sfinge, Nuove lezioni di mensile d’arte e letteratura enigmisti- enigmistica, Torino, Einaudi; ca»; 2015: Nivio Fortini, Manuale di 1962–1974, 1986–1996: «Le Sta- enigmistica classica, Arcidosso, Ef- gioni. Rivista trimestrale di enigmisti- figi; ca classica»; 2016: Giuseppe Aldo Rossi, Storia 1966–1973: «Aenigma. Rivista dell’enigmistica italiana, 2 voll., Mo- mensile di enigmistica classica»; dena, BEI; 1977– «L’altra enigmistica». 2018: Ennio Peres, Corso di enig­ mistica, Roma, Carocci. Ulteriori titoli in Aldo Santi, Biblio­ grafia dell’enigmistica, Firenze, San- 6.2.5. Pubblicazioni periodiche soni, 1952; Guido Iazzetta, Bibliogra­ (con cadenza più o meno regolare) fia dell’enigmistica classica: le riviste, spogliabili Milano–Firenze–Napoli, Menthalia, 2012; Bibliografia dell’enigmistica 1885-1886: «La palestra enigmisti- 1900/2016 – Pubblicazioni italiane, ca»; in www.enignet.it. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 307

7. Saggi e note oceaniche competitive, puntualmente amplificate dalla propaganda fascista, 7.1. Note sull’origine della lo- accrebbero la fama del reparto: da quel momento i nemici che avessero cuzione (far) vedere i sorci visto i sorci verdi sarebbero andati in- verdi, di Gianluca Biasci contro a una sconfitta sicura. In breve tempo la locuzione aveva così assun- Abstract: The article shows how the phrase (far) vedere i sorci verdi could not to i contorni di una minaccia, prima have originated during the Fascist period materiale poi metaforica. in Rome, as common believed starting from Non è stata solo la Rete a inva- a testimony by Bruno Migliorini. The origin ghirsi di questa narrazione, che vede of the term is probably to be found in Sicily come fattore propulsivo del modo in the mid–1800s, when the Bourbon soldiers were called sorci (in dialect surci), while the di dire l’ambiente aeronautico. Già adjective verdi could refer to the color of the Bruno Migliorini, commentando la uniforms or to some other identifying element nuova locuzione nella sua Appendice worn by those soldiers. al “Dizionario moderno” di Panzi- ni del 1942, non si sottrasse dal de- Come si può agevolmente verifica- dicare spazio alla fama e ai successi re, navigando in Rete non si trovano della squadriglia (si era pur sempre in voci contrarie al fatto che la locuzio- piena età fascista), riportando una di- ne far vedere i sorci verdi ‘procurare chiarazione del suo comandante Atti- 1 guai’ , corrente in gran parte d’Italia, lio Biseo, secondo il quale, con i nuo- specie centromeridionale, avrebbe vi aerei, gli italiani avrebbero «fatto avuto origine a Roma e sarebbe stata vedere i sorci verdi» agli avversari coniata, o almeno si sarebbe diffusa, a (cfr. DELI, s.v. sorci, da cui la cit. è partire da un noto episodio avvenuto tratta)2. Anche il DEI (s.v. sorci verdi) nel 1937 (secondo altre fonti alla fine si focalizza sull’effimero significato del 1936). Nel marzo di quell’anno, aeronautico, trattando l’espressione infatti, la 205a squadriglia da combat- come «v[oce] dell’aviazione penetra- timento del 12° stormo della Regia ta nel lessico comune per indicare tra- Aeronautica Italiana aveva fatto di- svolatori che avrebbero fatto vedere i pingere sulle fusoliere dei nuovi tri- “sorci verdi” ai rivali» e datandola al motori Savoia–Marchetti l’immagine 1936. di tre topolini verdi ritti sulle zampe A ben guardare, però, Migliorini posteriori, presto divenuti il simbo- lo dell’intero stormo. Le successive ci offre anche particolari interessanti imprese belliche e le partecipazioni sulla cronologia relativa della locu- vittoriose a corse aeree e trasvolate zione, quando riporta la notizia che la dichiarazione di Biseo era stata ri- 1 E vedere i sorci verdi ‘subire guai’. Si lasciata nel periodo in cui la squadri- tratta di accezioni generiche, declinabili se- condo le circostanze in una costellazione di 2 La stessa ricostruzione in Bruno Miglio- significati particolari: ‘sconfiggere/essere rini, Lingua contemporanea, Firenze, Sanso- sconfitto, spaventare, umiliare, ecc.’. ni, 1943, p. 108. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 308

glia «aspettava la consegna d[e]i nuovi così come le pagine degli addetti ai apparecchi». Si tratta di un dettaglio lavori4. non da poco, perché certifica che le parole di Biseo sono state pronunciate Nella realtà l’espressione sembra prima che i topolini verdi fossero di- vedere la luce in un altro secolo, in un pinti sulle fusoliere dei velivoli, tanto ambiente diverso da quello aeronauti- che – aggiunge Migliorini – quando co e in un’area geografica distante da gli aerei arrivarono al reparto «l’em- Roma. blema per la squadriglia era bell’e trovato». Anche la definizione forni- Le prime attestazioni di (far) ve­ ta dal DEI sottintende il fatto che far dere i sorci verdi sono in lingua si- vedere i sorci verdi (locuzione co- ciliana, registrate dalla lessicografia munque non spiegata) preesistesse. isolana (ma non dal Mortillaro). Nel Dunque abbiamo la certezza che il vocabolario del Traina del 1868 leg- modo di dire non può dipendere di- giamo «surci virdi met[afora] guai. rettamente dai disegni sulle fusoliere, Onde vidiri surci virdi, aver sofferto guai»5; il repertorio di Macaluso Sto- i quali peraltro raffiguravano topolini sorridenti e non certo minacciosi ver- 4 Oltre al già cit. Migliorini, si può men- so il nemico. zionare Gian Luigi Beccaria, Italiano antico Tuttavia l’enfasi posta dai due re- e nuovo, Milano, Garzanti, 1988, p. 95, che anticipa l’origine della locuzione di un paio pertori sulla derivazione aeronautica d’anni, alla guerra di Abissinia. Più recente- ha legato a quell’ambiente in maniera mente l’ascendenza romana e l’ambientazio- indissolubile la creazione del modo di ne aeronautica sono ribadite, fra gli altri, da dire. Riguardo poi alla presunta ori- Lucilla Pizzoli, Modi di dire, nella collana Le parole dell’italiano, a cura di Giuseppe gine capitolina della locuzione, con Antonelli, vol. XVI, Milano, RCS Media buona probabilità si dovrà anch’essa Group, 2020, pp. 103–104. In tale panorama allo stesso Migliorini, che nel passo sono da sottolineare i dubbi espressi da Paolo D’Achille riguardo all’origine romana della cit. parla appunto di «frase scherzosa locuzione, anche sulla scorta del fatto che romana»3. Il fatto, infine, che nessuno essa «non ha attestazioni nella letteratura dia- dei due dizionari etimologici (e ne- lettale e nei lessici romaneschi» (Paolo D’A- chille, Fraseologia e modi di dire dal dialetto anche lo stesso Migliorini) proponga alla lingua, in Tra lingua e dialetto, a cura di origini alternative avrà contribuito Gianna Marcato, Padova, Unipress, 2010, pp. alla stabilizzazione definitiva dell’e- 175–186, a p. 181). 5 timologia della locuzione che per Antonino Traina, Nuovo dizionario sici­ liano–italiano, Palermo, Giuseppe Pedone inerzia domina incontrastata la Rete Lauriel, 1868, s.v. surci. Da osservare che già Ottavio Lurati, Dizionario dei modi di dire, 3 Non conoscendo le fonti del linguista Milano, Garzanti, 2001, p. 1001, aveva rin- veneto possiamo solo ipotizzare che questa venuto un’attestazione siciliana della locu- affermazione dipenda dall’aver ascoltato l’e- zione in una successiva edizione (1888) del spressione proprio a Roma, o più semplice- dizionario del Traina: ringrazio Paolo D’A- mente dal fatto che Biseo era romano. chille per la preziosa segnalazione. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 309

raci del 1875 reca «vidiri surci virdi, Bisogna dar conto anche di un se- soffrir guai»6. La locuzione è ben viva condo piccolo nucleo di attestazione anche nelle scritture non lessicografi- del modo di dire, circoscritto a un che, come nella narrativa dialettale del paio di casi abruzzesi, con probabile Palomes: «cu sta sorta d’appuntiddi a epicentro a Teramo, in anni di poco lu Pandorfo cci fici vidiri surci virdi»7; successivi alle prime testimonianze o nella raccolta di proverbi del Pitrè, siciliane. Nella sua raccolta di paro- che però non sembra aggiungere mol- le ed espressioni abruzzesi del 1880, to alle definizioni lessicografiche già il Finamore così lemmatizza la locu- osservate: «Vidiri surci virdi, soffrire zione nel capitolo riservato ai modi di guai indicibili»8. Testimonianze inso- dire: «Fa’ vedé le surge virde – Cose 11 lite dell’avvenuta stabilizzazione del non più viste» . Più vicina al signifi- modo di dire nel siciliano di inizio No- cato registrato per il siciliano la breve vecento ci vengono poi dalle singolari definizione del Savini dell’anno- se cronache italo–siculo–arabe pubblica- guente, nella parte dedicata al lessico teramano: «Te facce vedè li surge vir­ te dal periodico tunisino «Simpaticu- 12 ni»9: «ma si la capito, cci fazzo vidire i de. Specie di minaccia» . sorci [sic] virdi» (1912) e «E iu ti dicu bre 2015 presso l’Université Paris–Ouest Nan- ca li pisani ci facissiru vidiri surci vir- terre, relatrice la prof.ssa Catherine Camugli 10 di» (1924) . Gallardo, disponibile in Internet all’indirizzo http://doczz.it/doc/1272178/contacts–de–lan­ 6 Sebastiano Macaluso Storaci, Nuovo vo­ gues––italien––sicilien––arabe––––hal–shs, cabolario siciliano–italiano e italiano–sici­ da cui sono tratte le due precedenti cit. liano, Siracusa, Andrea Norcia, 1875, parte I, 11 Gennaro Finamore, Vocabolario dell’uso s.v. surci. abruzzese, Lanciano (CH), Rocco Carabba, 7 Antonio Palomes, La storia di li Nurman­ 1880, p. 258. La stessa espressione, ripro- ni ’n Sicilia, cuntata di lu griddu, Palermo, posta all’interno di un altro saggio all’inizio Puglisi, 1882, p. 23. del nuovo secolo, viene lì glossata con «Far 8 Giuseppe Pitrè, Usi e costumi, credenze e vedere i sorci verdi. Far cose inaspettate, pro- pregiudizi del popolo siciliano, 4 voll., Paler- digiose, non più viste» (Id., Proverbi abruz­ mo, Giuseppe Pedone Lauriel, 1889, vol. III, zesi, in «Romanische Forschungen», XI, II p. 438. (1901), pp. 567–622, a p. 596). Si tratta della 9 Si tratta di una rivista stampata a Tunisi prima attestazione finora nota della locuzione fra il 1911 e il 1933, scritta per la maggior in lingua it., sia pure nella mera funzione di parte in siciliano, che si rivolgeva in primo traducente, segno forse che il modo di dire luogo alla folta comunità di agricoltori iso- stava iniziando a circolare. La prima attesta- lani stanziata nella «Petite Sicile, e in secon- zione it. indipendente si trova in una novella do luogo [a]gli italiani di Tunisia» (Istituto di qualche anno posteriore: «Ti faccio vedere Euro–arabo di Mazara del Vallo, disponibile i sorci verdi, come dicevi una volta?» (Pao- in Internet all’indirizzo http://www.istitutoe­ la Lombroso, Come tornò la mamma, in «La uroarabo.it/DM/la–lingua–italiana–in–tuni­ Nuova Antologia», CCXII (1907), pp. 444– sia–dalle–cronache–di–simpaticuni–allita­ 450, a p. 450). Sulla prima testimonianza cfr. lianistica odierna/). anche Lurati, op. cit., p. 1001; sulla seconda 10 Cfr. Mériem Zlitni, Contacts de langues cfr. D’Achille, op. cit., p. 181. (italien, sicilien, arabe. Le cas du journal ita­ 12 Giuseppe Savini, La grammatica ed il lien Simpaticuni (Tunis, 1911–1933). Volume lessico del dialetto teramano, Torino, Erman- II. Corpus, Tesi di laurea discussa il 18 novem- no Loescher, 1881, parte II, s.v. surge. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 310

Posto che le prime attestazioni di racce... anima dell’ex Ministro di Po- sorci verdi provengono dalla Sicilia, lizia: così detti sgherri: questi, furono dove probabilmente è anche localiz- battezzati in Palermo col nome di sur­ zabile l’origine, occorrerebbe capire ci [...]. – Abbasso i surci, abbasso»15. come si è formata l’espressione e per- Le testimonianze si riferiscono a ché assuma una valenza minacciosa. snodi cruciali del processo di libera- zione della Sicilia dal giogo borbo- Consultando la lessicografia sici- nico e della sua annessione al Regno liana dell’Ottocento, fra i tanti signi- d’Italia (senza dimenticare le latenti ficati disorcio (siciliano surci) trovia- aspirazioni autonomiste): la rivolu- mo anche quello di ‘sbirro, sgherro’. zione popolare del 1848–1849, e in Tale epiteto, certamente in uso negli particolare i moti di Palermo, bru- anni intorno all’Unità, corrisponde talmente repressi dai Borbone; la alla maniera in cui, secondo fonti di- spedizione dei Mille con lo sbarco a verse, «venivano generalmente indi- Marsala e l’inizio delle insurrezioni cati durante gli anni 1860–64 i fautori delle località siciliane, con numerose 13 del governo borbonico» . In realtà, testimonianze di scomposte e assai altre testimonianze ci informano che cruente reazioni borboniche, prima questo significato di surci era in uso della definitiva sconfitta dell’esercito già da qualche tempo, almeno dagli napoletano. anni ’40 del secolo. Lo troviamo nel- Ma è possibile che l’epiteto surci la seconda edizione (1853) del voca- fosse in uso ancora prima, dai moti bolario curato da Mortillaro (mentre popolari scoppiati a Catania e Siracusa è assente dalla prima edizione del nel 1837, oppure, più probabilmente 1838–1844): «Termine introdotto (visto che le testimonianze convergo- da pochi anni in quà, ed in gergo si- no per un’origine palermitana di que- gnifica persona giustamente odiata sto significato), dalle proteste che si ir- dall’universale per pubblici demeriti, radiarono nel 1820 da Palermo16 e che e a simiglianza dei veri topi per di- finirono per coinvolgere buona parte sprezzo si appella Surci»14. Ancora più esplicito il giudizio che si legge in dell’isola. Come è noto, la soppressio- un brevissimo articolo del 1848, non ne del Regno di Sicilia nel 1816, dopo firmato, dal titolo I topi, stampato in molti secoli di autonomia, e la sua un opuscolo palermitano apertamen- incorporazione nel Regno delle Due te schierato in senso antiborbonico: 15 Anonimo, I topi, in «La fata galante. «Conoscete questa brutta razza di de- Giornaletto di amena letteratura, politico e vastatori [...]? Conoscete queste figu- pittoresco», 14 aprile 1848, n. 2, p. 2. 16 A questa altezza cronologica, infatti, la 13 Antonio De Gregorio, Aggiunte ai lessici «guardia di sicurezza [era] già divenuta odio- siciliani, in «Studi glottologici italiani», VIII sa» al popolo palermitano, come testimonia (1928), pp. 145–176, a p. 172. Nicolò Palmieri, Storia della rivoluzione di 14 Vincenzo Mortillaro (a cura di), Nuovo Sicilia nel 1820, ed. postuma con note criti- dizionario siciliano–italiano, II ed., Palermo, che di Michele Amari, Palermo, s.e., 1848, p. Pietro Pensante, 1853, s.v. surci. 57. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 311

Sicilie, con conseguente spostamen- rata / cu solita arruganza e valintizza, to della capitale da Palermo a Napoli, / appena chi videvanu sparari / comu generarono la pronta ribellione degli surci si javano a ntanari»18. Il termine isolani, che culminò in una lunga se- è menzionato a scopo documentario rie di episodi di contrapposizione che dal Pitrè qualche anno dopo: «Surci, videro sempre la sanguinosa reazione s.m., qualunque persona di Giustizia delle milizie borboniche, la cui prepo- o di Polizia, cominciando dal birro e tenza divenne tristemente proverbiale, finendo al carceriere ed alla guardia specialmente sotto il famigerato Fran- carceraria»19. Non mancano le riprese cesco Saverio Del Carretto, ministro letterarie della parola: nella Sicilia ri- della Polizia e comandante della Gen- sorgimentale ritratta nei Viceré (1894) darmeria fra il 1831 e il 1848 (si tratta capitava non di rado che i clienti dei dell’«ex Ministro di Polizia» menzio- bar fossero «la più parte spie e sbirri nato nell’articolo I topi precedente- e sorci di polizia»20 camuffati da av- mente cit.). L’odio del popolo sicilia- ventori per raccogliere informazioni. no per i surci era tanto più profondo in quanto essi venivano avvertiti come A questo punto, se l’ipotesi è cor- invasori17, braccio armato dell’odiato retta, il sorci della locuzione potrebbe potere napoletano che aveva requisito riferirsi proprio alle forze dell’ordi- la secolare autonomia isolana. ne borboniche. Se potessimo anche accertare che l’uniforme di queste Questo odio e l’appellativo sur­ ultime era di colore verde potremmo ci non sono certo una novità. L’uno considerare chiuso il cerchio e con ra- e l’altro risultano ben documentati gionevole sicurezza individuare l’ori- nell’isola, per esempio nella poesia gine della locuzione proprio nel modo popolare, nella quale spesso non si con cui i siciliani si riferivano alle manca di evidenziare come i gendar- detestate milizie napoletane a parti- mi/surci siano in fondo dei codardi, re dagli anni ’20–’40 dell’Ottocento. alla bisogna pronti a nascondersi di Purtroppo le cose non sono così line- fronte alla ferma reazione dei popo- ari e non ci è possibile attribuire con lani/gatti: «Li sbirri misi avanti di pa- assoluta certezza il colore verde alle divise dei soldati o dei gendarmi bor- 17 Nella composizione dell’esercito borbo- bonici direttamente responsabili della nico – con proporzioni variabili dovute al pe- riodo e agli avvenimenti storici – vi fu a tutti repressione dei cittadini siciliani. i livelli una preponderanza numerica dell’ele- mento napoletano, e comunque continentale (non di rado con una significativa compo- 18 Antonino Marotta, Riassuntu poeticu di nente straniera: svizzeri, austriaci, bavaresi), la rivuluzioni di Palermu successa li 12 jin­ anche perché, «per antico privilegio, i sudditi naru 1848 cuntinuannu sinu a lu 1860, Paler- siciliani non erano soggetti agli obblighi di mo, Francesco Spampinato, 1860, p. 21. leva» (Giancarlo Boeri–Pietro Crociani– 19 Pitrè, op. cit., vol. II, p. 388. Massimo Fiorentino [a cura di], L’esercito 20 Federico De Roberto, I Viceré e altre delle Due Sicilie 1856–1859, Roma, Ufficio opere, a cura di Gaspare Giudice, Torino, storico Stato Maggiore Esercito, 1987, p. 25). Utet, 1982, p. 432. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 312

La tinta dell’uniforme si differen- è l’erede di analoghi organismi ope- ziava in ragione del corpo di apparte- ranti sotto altre forme e denominazio- nenza (ma anche del periodo storico ni, in un quadro comunque dominato considerato e di altre variabili, qua- dalla varietà di corpi e reparti incari- li le stagioni dell’anno), cosicché il cati di far rispettare le leggi borbo- verde prevaleva, per es., nelle divise niche: senza contare le unità pretta- dei Cacciatori a piedi, dei Tiragliatori mente militari chiamate a intervenire della Guardia Reale, dei Bersaglie- durante le crisi più acute, in Sicilia fra ri, degli Usseri, dei Dragoni, mentre il 1820 e il 1861, oltre alla Guardia di nel caso di altri reparti poteva essere interna sicurezza, si sono avvicendate minoritario o più spesso assente21. Di o hanno coesistito nella tutela dell’or- particolare interesse il fatto che indos- dine pubblico le Compagnie d’armi, sassero la giamberga verde scura (una la Guardia nazionale, le Legioni pro- sorta di ‘giacca a falde’) gli apparte- vinciali, la Guardia civica, la Polizia urbana e rurale, la Gendarmeria nelle nenti alla “Guardia di interna sicurez- sue diverse articolazioni, ecc., ognu- za”22, vale a dire gli addetti all’ordine na delle quali con propri colori non pubblico nella Palermo borbonica a sempre stabili nel tempo. partire dal 183323. Questa istituzione Poiché è arduo determinare con 21 Cfr. Giancarlo Boeri–Pietro Crociani– esattezza quale corpo possa eventual- Massimo Fiorentino (a cura di), L’esercito mente essere identificato con i sorci borbonico dal 1830 al 1861, 3 voll., Roma, verdi, al momento non possiamo con- Ufficio storico Stato Maggiore Esercito, siderare come definitiva l’indicazione 1998; Renato Scuterini (a cura di), L’eser­ del colore delle divise nella spiega- cito borbonico 1734–1861, Roma, Chillemi, 2011. zione del modo di dire. 22 Di questa importante segnalazione sono debitore verso il revisore anonimo, che rin- Tuttavia, a possibile sostegno del- grazio. la precedente ipotesi, non va ignorata 23 Per l’istituzione a Palermo del corpo del- le Guardie di interna sicurezza nel novembre una circostanza curiosa, che riguarda 1833 cfr. Domenicantonio Vacca, Indice ge­ proprio la locuzione e il colore delle nerale–alfabetico della collezione delle leggi divise militari. Se non abbiamo testi- e dei decreti per il Regno delle Due Sicilie, monianze dirette che indichino con distinto per materie con ordine cronologi­ precisione contro quali specifici reparti co. Dall’anno 1806 a tutto il 1840, Napoli, Stabilimento tipografico all’insegna dell’an- si indirizzò l’odio siciliano, né quindi cora, 1841, p. 514. Per il colore verde delle il colore delle loro divise, conosciamo uniformi di tali guardie cfr. Francesco Dias, benissimo i colori di battaglia di una Legislazione positiva del Regno delle Due delle controparti, che riguardano le Sicilie, dal 1806 a tutto il 1840, vol. XI, Na- poli, Francesco Azzolino, 1846, p. 5424. Tale proverbiali camicie rosse garibaldine e indicazione, riferita direttamente alle Guar- le relative giubbe. Tali colori, adottati die di stanza a Napoli, è estendibile anche all’analogo corpo dislocato a Palermo, come ternet all’indirizzo http://www.neoborbonici. precisa la p. del «Centro Studi militari del it/portal/index2.php?option=com_content&­ Movimento neoborbonico» disponibile in In- do_pdf=1&id=2359. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 313

da Garibaldi fin dagli anni ’40, diven- primi del Novecento in una trasposi- tano l’emblema non solo della spedi- zione teatrale dei Vermi di Mastriani zione dei Mille che libererà la Sicilia ad opera dell’editore–commediogra- ma anche delle decine di migliaia di fo Tommaso Pironti: «Aiere m’ha volontari che daranno vita a quell’eser- fatto avvedè ’e surece russe»27; e più cito meridionale che risulterà decisivo tardi nel titolo di una canzone del re- in varie battaglie contro i Borbone (so- pertorio tradizionale partenopeo: «’E prattutto nella battaglia del Volturno) e surece russe»28. Nel capoluogo cam- che sarà inglobato nell’armata sabauda pano il modo di dire è tuttora vitale e subito prima della proclamazione del facilmente reperibile in Rete, per es. Regno d’Italia. all’interno dei vari spazi di discussio- Se in Sicilia, dunque, i nemici ne aperti sul web, anche in relazione erano i surci venuti prevalentemente ad avvenimenti di stretta attualità29. dal meridione della penisola (verdi o E che i surece russe napoletani sia­ meno che fossero), a Napoli e nelle no esattamente sovrapponibili a ciò zone ancora controllate dai Borbone che in italiano intendiamo con sorci i nemici – o almeno una loro parte – verdi lo conferma un sito web che si vestivano certamente di rosso. E in propone di difendere la cultura parte- quelle stesse zone risultano emble- nopea tradizionale: «Te facce vede’ ‘e maticamente diffuse locuzioni dia- surece russe! Ti faccio vedere i sorci 30 lettali corrispondenti a (far) vedere i verdi» . sorci rossi. Così troviamo «si nu la 27 Tommaso Pironti, “I Vermi o la Malavita firniti, fazze assì li surice russe» ad napoletana”. Romanzo omonimo di F. Ma­ Anzano, in provincia di Foggia, al striani. Dramma in 5 atti, Napoli, Pironti, confine con la Campania24, «fa vedé 1917, p. 3. 28 i surece russe» nell’isola di Ponza25, Antonio Signorino (in arte Tony Bruni), «’E surece russe», dall’album «Napoli e... «veré gliè surece russe» a Gaeta, ul- Tony Bruni, vol. 17» (Phonotype Record, tima roccaforte della resistenza bor- 2009). bonica26. Prevedibilmente però, il 29 Cfr., per esempio, «Higuaín(no) fa- centro di irradiazione di sorci rossi cette vedé ‘e surice russe a Buffòn(no) e cumpagne» e «O corona virus / Fa’ vedé e era e resta Napoli, dove l’espressio- surece russe», rispettivamente dai siti «Il ne compare a livello letterario già nei Napolista» (indirizzo Internet: https://www. ilnapolista.it/2013/08/na–fetenzia–e–rred­ 24 Rosa Staffiere, Granelli di saggezza, da–contro–o–cesena–sesse–avut–a–signa/) Proverbi e modi di dire del dialetto anzane­ e «Le stronzate di Pulcinella» (indirizzo se, Rocchetta Sant’Antonio (FG), Edizioni il Internet: https://pulcinella291.forumfree. Castello, 2000, p. 38. it/?t=73426811&st=1170). Nelle stesse 25 Cfr. il sito Internet «Ponza racconta», zone, soprattutto a Napoli, troviamo anche all’indirizzo https://www.ponzaracconta. la forma italianizzata far vedere i sorci rossi, it/2012/05/19/i–proverbi–di–ponza–13/. che appare più diffusa della forma “naziona- 26 Nicola Tarallo, Modi di dire del popolo le” far vedere i sorci verdi, almeno stando Gaetano, raccolti e commentati da Nicola alle testimonianze della Rete. Migliocca, eBook pubblicato da eBookIt. 30 Cfr. il sito Internet «Napoli sud e fanta- com, 2011, s.v. (modo di dire n. 416). sia», all’indirizzo http://napolisudefantasia. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 314

Se la connessione fra il colore del- contraddistinguono le registrazioni le uniformi e l’espressione sorci rossi lessicografiche. è attendibile per le zone a diretto in- flusso linguistico napoletano, potreb- Proviamo a tirare le fila della do- be esserlo anche per la Sicilia e i suoi cumentazione fin qui esaminata. La sorci verdi, in cui il colore dipenderà pretesa origine romana di far vedere da quello delle divise o, secondaria- i sorci verdi si scontra con la mancan- mente, da qualche altro elemento za di testimonianze precoci, in parti- identitario a noi ignoto che poteva colare ottocentesche34. L’espressione contraddistinguere soldati o poliziotti sembra piuttosto vedere la luce nella borbonici. Sicilia di metà Ottocento (probabil- mente a Palermo), con il significato Una seconda possibilità per spie- complessivo – che ha ancora oggi – gare il verdi della locuzione – che può di ‘procurare guai’, come conferma- essere indipendente o, più probabil- to dalle fonti addotte. L’origine della mente, rafforzare l’ipotesi del colore locuzione, nella nostra ipotesi, ha a indossato dai surci – ruota intorno al che fare con il modo con cui il popolo significato che assume nei dialetti si- siciliano si riferiva già nel primo Ot- ciliani un’altra espressione proverbia- tocento agli odiati soldati e poliziot- le, vedere una cosa vestita di verde. In ti borbonici (surci). Il riferimento al Mortillaro troviamo «vidiri na cosa verde dipenderà molto probabilmente vistuta di virdi ‘modo di presagire dal colore dell’uniforme ovvero da cattivo successo, o per lo meno dover qualunque altro segno distintivo abi- 31 fallire l’apparente buon principio’» , tualmente indossato o usato in servi- e la stessa espressione viene spiega- zio dai surci; oppure sarà connesso ta con «non sperarne buon esito» dal con il significato negativo che posse- 32 Biundi e con «presagire qualcosa di deva nel siciliano coevo l’espressione 33 non venturoso» dal Traina . La locu- vedere una cosa vestita di verde, con zione è verosimilmente connessa con l’effetto di amplificare la semantica surci virdi, ma è comunque difficile già esplicita di surci35 (le due ipote- stabilire se ne sia causa o, più pro- si non si escludono automaticamente babilmente, conseguenza, stante la l’un l’altra, bensì potrebbero coesiste- vicinanza delle datazioni e gli impre- vedibili tempi di latenza che di solito 34 La più antica attestazione capitolina rin- venuta riguarda una commedia di Petrolini, altervista.org/detti–e–proverbi.html. scritta e rappresentata per la prima volta nel 31 Vincenzo Mortillaro (a cura di), Nuovo 1927: «Quello lì me fa’ vedé li sorci verdi» dizionario siciliano–italiano, 2 voll., Paler- (Ettore Petrolini, Benedetto fra le donne. Tre mo, Tipografia del Giornale letterario, 1838– atti e diversi finali, Bologna, Licinio Cappel- 1844, vol. II (1844), s.v. virdi. li, 1933, p. 94). 32 Giuseppe Biundi, Dizionario siciliano– 35 Un po’ come avviene in altre espressioni italiano, Palermo, Fratelli Pedone Laurel, e modi di dire in cui un elemento non è logi- 1857, s.v. virdi. camente correlato all’altro ma ne rafforza il 33 Traina, op. cit., s.v. virdi. nucleo semantico, per es. sfortuna nera. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 315

re). Vedere i sorci verdi (e, forse, vede­ dotto la locuzione e anche della sua re una cosa vestita di verde) avrebbe stessa origine siciliana. Nel primo così significato ‘essere esposti a gravi caso avrà forse inciso il venire meno pericoli’, come poteva succedere ai delle circostanze che hanno generato siciliani che malauguratamente fos- il modo di dire, nell’ambito di un ra- sero caduti nelle mani dei gendarmi dicale mutamento del quadro socio– in tempi di aspra contrapposizione fra politico, della comune appartenenza a le parti; di conseguenza, far vedere i uno Stato unico e del desiderio postu- sorci verdi avrebbe assunto i contor- nitario di pacificazione sociale. Nel ni netti della minaccia, in modo non secondo caso, una volta censurato il dissimile da quando ai bambini veni- legame con situazioni concrete, fuori va agitato lo spauracchio dell’uomo dall’isola la locuzione si sarà svuota- nero. ta dei riferimenti alla realtà siciliana, La presenza a macchia di leopardo diventando immotivata, generaliz- soprattutto nel Mezzogiorno della va- zandosi e rendendosi così disponibile riante sorci rossi suggerisce una pre- come modo di dire in luoghi e circo- coce ricezione nel continente dell’e- stanze diverse. E Roma, dove pure spressione originaria, inizialmente li- la locuzione allignava, grazie al pre- mitata ai territori del Regno delle Due stigio derivatole dall’essere capitale Sicilie, trasmessa forse dagli stessi dell’Italia unita, al ruolo di guida – soldati borbonici di ritorno dall’isola anche linguistica – che le venne attri- e modificata nel colore in base all’in- buito dal Fascismo e alla sua funzione dividuazione di nemici diversamente di punto di approdo di genti e parlate soprattutto meridionali, ha iniziato ad monturati nelle zone a più alta fedeltà esserne ritenuta la patria, specialmen- borbonica. te da parte di persone di origine set- La folta schiera dei migranti sici- tentrionale, che avevano occasione di liani e il portato del processo migrato- ascoltare questo modo di dire per la rio interno avrà poi assicurato la gra- prima volta proprio a Roma. Il peso duale diffusione del modo di dire nel dell’opinione di Migliorini avrà poi resto d’Italia a partire dall’unificazio- fatto il resto. ne36, in maniera particolare nell’ac- In favore della nostra ipotesi po- cogliente Roma, tanto da far ritenere trebbe militare un’ultima considera- la nuova capitale il luogo di origine zione. Alla dimenticanza delle circo- dell’espressione, ormai italianizzata. stanze che l’hanno prodotta si dovrà anche l’insorgenza, accanto a quello Se la nostra ricostruzione è fonda- principale, di un secondo significato ta, resta il problema della perdita di della locuzione, più ovvio e immedia- memoria dei motivi che hanno pro- to per chi ne ignora l’origine, relativo allo stupore suscitato dalla inaspettata 36 Notevole a tale proposito la precoce ri- cezione del modo di dire in Abruzzo, come visione di topi di colore verde. Tro- abbiamo visto, il cui primo es. tuttavia bana- viamo segnali di questo filone seman- lizza il significato siciliano (cfr. infra). tico a partire dalla cit. definizione di www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 316

Finamore («Cose non più viste»)37, Da notare, emblematicamente, che passando per Migliorini («far vedere i non sembra esserci traccia di questa sorci verdi significa “far vedere qual- accezione in Sicilia, dove è attestato cosa di inatteso”», a cui solo tra pa- solo il significato originario di ‘pro- rentesi viene aggiunto «(e sgradevo- curare guai’: segno, forse, che almeno le)»)38, e di qui a parte della lessico- nell’isola non si è smarrita del tutto la grafia contemporanea e dei siti web39. memoria degli avvenimenti che pos- sono aver determinato la comparsa 37 A cui va aggiunta una successiva defini- della locuzione. zione ancora più esplicita dello stesso Fina- more: «Far cose inaspettate, prodigiose» (cfr. nota 11). Internet: https://www.corriere.it/Rubriche/ 38 DELI. Da rilevare che Migliorini inseri- Scioglilingua/2007/22giugno_preview.shtm­ sce i sorci verdi nella «stessa famiglia pseu- l?reason=unauthenticated&cat=1&cid=x­ dozoologica delle mosche bianche e delle s3MBm3J&pids=FR&credits=1&origin=ht­ anitre azzurre». tps%3A%2F%2Fwww.corriere.it%2FRu­ 39 Un es. per ciascuna delle due categorie: briche%2FScioglilingua%2F2007%2F­ per la lessicografia cfr. Z–2020, s.v. sorcio, 22giugno.shtml#:~:text=Da%20dove%20 che come primo sign. della locuzione offre nasce%20l’espressione%20%22vedere%20 «sorprendere»; per la Rete cfr. lo Scioglilin­ i%20sorci%20verdi%22%3F&text=Si%20 gua del «Corriere della Sera.it», che come tratta%20di%20una%20scherzosa,far%20 primo sign. fornisce «sbalordire» (indirizzo paura%20con%20azioni%20sorprendenti). www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 317

7.2. Questo con valore indefini- suo ultimo, pregevole lavoro sull’«i- to/indeterminativo nell’italiano taliano in movimento»2. All’appena contemporaneo, di Yorick Go- cit. es. estrapolato dalle pp. 68–69 del volume di Renzi se ne può aggiunge- mez Gane re un altro dalla p. 103: Abstract: The article focuses on the new indefinite meaning of Italian questo (‘uno’), Brizzi ha scritto questo libro, in cui un providing examples that cover the last fifty ragazzo... years (starting from those in 1961 that are probably the first), identifying its origin in Individuato il fenomeno, gioverà English this (with an indefinite meaning since storicizzarlo. Tramite GRL è stato 1922), finally reflecting on some particulari­ 3 ties related to the phenomenon (such as the possibile, non senza difficoltà , re- formula “c’è / c’era + questo” and exam­ perire es. significativi tratti da diverse ples of quello as an unsuccessful synonym of tipologie testuali come la narrativa questo with an indefinite meaning). ([1]–[3]), le opere di teatro ([4]) o la stampa periodica ([5] e [6]), a cui è Tra le innovazioni dell’italiano possibile aggiungere qualche es. da contemporaneo segnalate nelle più film ([7] e [8]) o cartoni animati ([9]) recenti e autorevoli rassegne sull’ar- in cui mi sono casualmente imbattuto gomento risulta particolarmente inte- (in tutti gli es. del contributo il corsi- ressante, in quanto relativa a parola vo usato per questo è mio). ereditaria e appartenente al lessico fondamentale, l’evoluzione seman- [1] Una rissa mi fece amico di Gioe e di tica di questo, di cui in margine al Benito. C’era questo ragazzo alto di statura e consueto valore dimostrativo è stato magrissimo, “come se a un attaccapanni gli censito quello indefinito/indetermina- avessero messo una testa e due piedi”, Dino tivo di ‘uno’: incominciò col dire. Era di sicuro un mulat- to, ma per noi poteva essere un “Tommy di bucato”, o un arabo, o un algerino dalla pelle è stato anche rilevato un «nuovo uso di particolarmente olivata. Aveva i capelli neri questo», che sta «dilagando questa volta non ma soffici, per niente crespi (Vasco Pratolini, tra i giovani, ma soprattutto negli ambienti La costanza della ragione, Milano, Monda- colti o che hanno qualche pretesa di cultura: dori, 1963, p. 111); Brizzi è questo scrittore...» invece di «Brizzi è uno scrittore» (Renzi 2012, 68–69, che fa rientrare il tratto nell’ambito «delle tecniche 2 di cortesia»)1. Lorenzo Renzi, Come cambia la lingua. L’italiano in movimento, Bologna, il Mulino, Come segnala D’Achille, il merito 2012. Sulla dicitura «italiano in movimento», frequente nella letteratura linguistica a partire di aver individuato il fenomeno spetta dagli anni Ottanta del Novecento, cfr. D’A- a Lorenzo Renzi, che ne ha trattato nel chille, op. cit., p. 167 e nota 7. 3 I lanci questo/questa/questi/queste pro- 1 Paolo D’Achille, Architettura dell’italia­ ducono come risultati pressoché costanti oc- no di oggi e linee di tendenza, in Manuale correnze di quest– con valore dimostrativo. di linguistica italiana, a cura di Sergio Lu- Proficui si sono invece rivelati lanci mirati bello, Berlin–Boston, de Gruyter, 2016, pp. quali c’è/c’era(no) quest–, modulo del quale 165–189, a p. 177. si dirà meglio oltre, oppure quest– tizi–/tal–. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 318

[2] Era una di quelle con cui avevo fatto [8] Eravamo a Nizza, e Bryson va in amicizia e stavamo bevendo qualcosa – per questo famosissimo albergo, il Mayflower lei era una serata fiacca –, quando arrivaque ­ (A spasso nel bosco [A Walk in the Woods], sto tizio che sembrava uscito da un film di dir. da Ken Kwapis, Route One Films et alii, gangster.» | «Perché?» | «Abito scuro, cami- 2015, min. 17:44); cia scura, cravatta scura [...]. Un pagliaccio.» (Gianrico Carofiglio, Il silenzio dell’onda, [9] Il sindaco stava inaugurando questo Milano, RCS, 2010 [cfr. GRL, che non ripor- nuovo treno (Gli Incredibili 2 [Incredibles ta il n. di p.]); 2], Pixar Animation Studios – Walt Disney Pictures, 2018, min. 40:17). [3] “Come ha fatto a scoprirlo?” | “Non sono stata io, glielo giuro. Un degenerato che lo fa di mestiere è andato nella sua cittadina Che le realtà comunicative en- natale nel Kentucky, si è messo a chiedere in tro cui Renzi inquadra il fenomeno giro nella speranza di scoprire qualche ne- siano «gli ambiti colti o che hanno fandezza sul vostro conto e ha trovato que­ qualche pretesa di cultura» (p. 68) è sto tizio che sostiene di essere il padre ed è pronto a giurarlo su qualunque cosa” (Fannie comprensibile, visto che in letteratura Flagg, Pane cose e cappuccino dal fornaio e nel giornalismo esso appare antico di Elmwood Springs, Milano, RCS, 2011 [cfr. (1963: [1], e 1968: [4]) e consolida- GRL, che non riporta il n. di p.]); to ([1]–[6]). In un film italiano del 2014 lo troviamo infatti sulla bocca [4] mentre stavo per andarmene, ti vedo questo tizio e un altro tizio che stavano por- di un personaggio di grande cultura tando qualcuno di sopra. Mi hanno puntato (sia pure fuori contesto: un latinista contro una pistola e m’hanno portato qui. | non strutturato all’università che per Charles – Dimmi il numero della casa e vivere è costretto a fare il benzinaio dell’appartamento, uomo (in «Sipario», 1968 [cfr. GRL, che indica una p. 10 senza però e poi a unirsi a un’improbabile ban- specificare il n. del vol.]); da criminale composta da ricercatori precari): [5] Arriva questo tizio, un ragazzo dav- vero simpatico, fantastico. Conosci tutta la [10] Ho quest’acquario marino molto vita di una persona in tre ore. Mi dice: “Sen- grande (Smetto quando voglio, dir. da Sidney ti, ti va di sederti con me e mia sorella?” (in Sibilia, Fandango – Ascent Film – Rai Cine- «L’Europeo», XLIV [1988] p. 12); ma, 2014, min. 39:50). [6] C’è questo tizio finito in galera al Cai- ro per avere messo insieme diciotto mogli (il La peculiarità del fenomeno, con massimo consentito è quattro). L’arresto è quel suo vistoso scarto semantico, e scattato perché tutte le mogli erano minoren- la sua capillarità di diffusione spie- ni e lui ha contraffatto i certificati di nasci- ta per sposarle (Gabriele Romagnoli, Cairo gano però come possa essere dive- news, in «la Repubblica.it», 12 giugno 2003); nuto appetibile anche nel linguaggio giovanile, dove ora (rispetto al 2012, [7] Una volta questa donna in Texas quando Renzi ne rilevava l’assenza scrisse tutti i numeri da uno a un miliardo (I «tra i giovani») è possibile rinvenirlo. numeri dell’amore [An Invisible Sign], dir. da Marilyn Agrelo, Kimmel International – Lo usa, ad es., il rapper italiano Ghali ­CatchPlay, 2010, min. 45:35); in un discorso di denuncia pubblicato www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 319

a inizio 2020 nel social network In­ – Ho letto un romanzo di Brizzi... stagram4: – Brizzi? – Sì, Brizzi è questo scrittore... [11] C’è questa ragazza che si chiama Samah. Le strade erano vuote (ovviamente, Renzi (ib.) ritiene che lo sviluppo tutti in quarantena). Per fare smart working è del fenomeno sia avvenuto all’interno dovuta scendere, in quarti... caz**!, in quar- della lingua italiana: tiere. Si usa generalmente questo quando il par- E sprazzi volutamente colloquiali lante presuppone che l’interlocutore non co- presenta il discorso di un affermato nosca il referente del nome in questione. Così medico in una serie televisiva italiana è anche qui, ma con una sfumatura diversa: di grande successo del 2020: dicendo questo scrittore, il parlante, che ha ben presente il referente del nome in questio- ne, non fa supposizioni né in positivo né in [12] Avevo questa paziente, Elena. Un negativo sulla conoscenza del referente da parto difficile... niente, danni cerebrali [...]. parte dell’interlocutore: cosicché in pratica la Una bambola rotta. Però aveva due genitori forma è più gentile volendo dire ‘io lo cono- in gamba. (Doc. Nelle tue mani, dir. da Jan Maria Michelini–Ciro Visco, Rai Fiction– sco, forse anche tu...’, salvando così la faccia, Lux Vide, stagione 1, 2020, episodio 5, min. come si dice, all’interlocutore, che non viene 43:17). sottoposto a una prova di conoscenza lettera- ria. Se è come propongo, si tratta di un nuo- vo mezzo a disposizione delle tecniche della Il fenomeno è ormai più che una cortesia, un tema che ha ricevuto un grande semplice linea di tendenza: questo nel sviluppo nella pragmatica recente. senso di ‘uno’ appartiene certamente anche al registro colloquiale, e come Una lettura pragmatica dell’es. ad- vedremo subito ci sono valide ragioni dotto da Renzi è del tutto legittima, ma per ritenere che non si tratti di un mo- non appare applicabile a tutti gli altri dismo destinato a spegnersi presto. es. sin qui riportati ([1]–[12]). È dun- Natura ed estensione del fenomeno que possibile, alla luce dei nuovi dati, suggeriscono agli studiosi di prender- che nel dialogo riprodotto da Renzi l’e- ne seriamente atto (per lo meno nelle lemento pragmatico potesse anche non opere lessicali e grammaticali di ta- essere presente, che questo cioè signi- glio storico). ficasse semplicemente ‘uno’ come in Ma veniamo ora alle origini dell’u- tutti gli altri es. di cui disponiamo. so linguistico. Nel segnalare lo scarto La genesi interna all’italiano, del semantico di questo Renzi (p. 69) si resto, non appare la strada da per- fonda sul seguente dialogo (corsivo correre. Vi è infatti un campanellino non mio): d’allarme che ci deve mettere in guar- dia. Tra gli es. [1]–[12] è infatti pos- 4 Accessibile su YouTube (Ghali si arrab­ sibile rilevarne ben tre in cui il nostro bia live su Instagram per una cosa tragica questo traduce l’inglese this. L’es. [3] che è successa in Tunisia, all’indirizzo Inter- net https://www.youtube.com/watch?v=roYi_ nel testo originale suona così (anche i Yy0rbo, 11 aprile 2020, min. 0:11). corsivi usati per this sono miei): www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 320

Some lowlife [...] started asking ques- court, Brace and Company, 1922, cap. VIII, tions [...] and found this guy who claims to p. 116)7. be the father (Welcome To The World, Baby Girl!, New York, Random, 1988, accessibile Interessante rilevare anche in in- in GRL). glese il registro dell’uso linguistico: «unliterary narrative», che più che Mentre gli originali degli es. [7] e ‘non letteraria’ intenderemo come [9] sono, rispettivamente, narrativa aperta anche ai registri non elevati. Once, this woman in Texas wrote out all Preesistenza e diffusione del fe- the numbers from 1 to 1 billion (An Invisible Sign)5 nomeno nella prosa anglofona, visto anche il crescente influsso esercitato e dall’inglese sulla nostra lingua a par- tire dalla metà del XX secolo, ren- The mayor was there to cut the ribbon on dono quasi impossibile individuarne this new train (Incredibles 2)6. con certezza il canale di ingresso in italiano: potrebbe trattarsi tanto di un Occorre pertanto verificare gli libro quanto di un articolo di giornale, strumenti di riferimento della lessico- di un film come di una serie tv. In casi grafia storica inglese. Come appren- di questo tipo l’atteggiamento più diamo nell’OED (alla voce this pron. 7 Le altre attestazioni fornite dall’OED and adj., § II.5.k) l’ampliamento se- sono (tra parentesi l’anno): «They dug this mantico di this dal consueto valore great big trench with bull–dozers» (1946); dimostrativo anche a quello indefi- «The rest of the letters were all written on small sheets of blue notepaper in this real- nito/indeterminativo («In unliterary ly childish handwriting» (1969); «It was on narrative: referring to a person, place, the Chester road, in Birmingham. I saw this etc., not previously mentioned or im- car with the keys in the ignition» (1976). Per mere ragioni redazionali (mancato aggiorna- plied. Originally U.S.») è molto più mento) l’OED si spinge solo fino al 1976, ma antico che in italiano, potendo conta- il fenomeno è in seguito e sino ad oggi del re su una prima attestazione nel 1922: tutto vitale, come si può rilevare, oltre che dai nostri es. [3] e [9], dalle numerosissime occorrenze riscontrabili in GRL (a cui ne Did you read about this fellow that went aggiungerò una che ho recentemente ascol- and paid a thousand dollars for ten cases of tato in un episodio della sitcom con l’attore red–eye that proved to be nothing but water? Jim Carrey The Duck Factory, MTM Pro- (Sinclair Lewis, Babbitt, New York, Har- ductions, 1984). Per ragioni di spazio e di pertinenza (riguarderebbe soprattutto il this 5 Trascrizione riportata dal sito Internet inglese), si prescinderà in questa sede dallo https://www.imdb.com/title/tt1212454/cha­ studiare le dinamiche dello scarto semantico racters/nm0004695. verso il valore indefinito, forse (come ipotiz- 6 Anche l’es. [4] potrebbe avere alle spal- za il revisore anonimo del presente contribu- le un originale inglese, viste l’ambientazione to) di natura cataforica (una prolessi metalin- e quella strana allocuzione finale uomo, che guistica, quasi a dire «Questa cosa/persona di sembrerebbe un calco di man. cui ti voglio parlare»). www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 321

sensato è ipotizzare, piuttosto che una gonfiato, e uno degli sporchi amici di Stabile prima attestazione monogenetica, una era andato a rifischiarglielo. Allora Stabile, poligenesi di prime attestazioni. con altri sei o sette luridi bastardi, ando nella stanza di James Castle, entro, chiuse a chiave Vi è, tuttavia, una circostanza che quella maledetta porta e cerco di fargli riti- rende possibile postulare un vero e rare quello che aveva detto, ma lui niente (p. proprio atto di nascita del nuovo uso 80). di questo. L’attestazione del 1963 nel- la prosa di Pratolini ([1]) può essere È sensato ipotizzare che la formu- infatti retrodatata con alcune impor- la d’attacco «C’era questo ragazzo» tanti occorrenze presenti nella tradu- dipenda in Pratolini ([1]), il quale zione italiana del romanzo di J.D. Sa- nel suo romanzo del ’63 racconta le linger Il giovane Holden8: storie di un Giovane Holden fiorenti- no, dal «C’era questo ragazzo» della [13] Mi ricordo, quel pomeriggio. E sta- versione italiana del ’61 del romanzo ta l’unica volta che io e la vecchia Jane c’e salingeriano ([15]). Anche in base mancato poco che ci mettessimo a filare in- a considerazioni formali. La nuova sieme, perfino. Era un sabato e veniva giù un combinazione “c’era/c’è con valo- acquazzone del diavolo, e io stavo a casa sua, nel portico – da loro c’era questo grande por- re presentativo + questo” si presenta tico chiuso da tutte le parti. Stavamo giocan- cristallizzata nella versione italiana di do a dama (p. 37); Salinger9, mentre in inglese è tutt’al- tro che fissa (cfr. gli es. dell’OED cit. [14] Roba da vomitare, te lo giuro, – dissi. sopra) e nel testo originale di Salinger – E poi, il Giorno dei Veterani. A Pencey c’e questa festa, il Giorno dei Veterani, e tutti i presenta solo una discreta frequenza lavativi che si sono laureati la verso il 1776 (3 casi su 6 occorrenze di this ‘uno’, ci tornano per passeggiare avanti e indietro 1 caso su 1 occorrenza di this one con mogli e figli e compagnia bella. Avresti ‘uno’): appare poco probabile dunque dovuto vedere quel vecchio che avra avuto cinquant’anni. Be’, un bel momento e venu- 9 Tutte le volte in cui la traduttrice Adriana to nella nostra stanza, ha bussato alla porta e Motti ha tradotto this (one) ‘uno’ con questo, ci ha domandato se ci seccava che usasse la lo ha fatto in combinazione con un c’è / c’e­ stanza da bagno (p. 79); ra presentativo. In [13] (corsivi miei) «c’era questo grande portico chiuso da tutte le parti» [15] E quel ragazzo che avevo conosciu- corrisponde all’originale «they had this big to a Elkton Hills. C’era questo ragazzo, a screened–in porch» (questo e gli altri brani Elkton Hills, si chiamava James Castle, che dell’originale sono tratti dal testo accessibile non volle ritrattare quello che aveva detto di nel sito Internet del CNR all’indirizzo http:// quel pallone gonfiato di Phil Stabile. James giove.isti.cnr.it/demo/eread/Libri/sad/Rye. Castle aveva detto di lui che era un pallone pdf); in [14] «E poi, il Giorno dei Veterani. A Pencey c’e questa festa, il Giorno dei Vete- 8 Traduzione a cura di Adriana Motti, Tori- rani, e tutti i lavativi» < «They have this day, no, Einaudi, 1961 (ed. originale The Catcher Veterans’ Day, that all the jerks»; in [15] «E in the Rye, 1951). Del reperimento di questi quel ragazzo che avevo conosciuto a Elkton brani (assieme alla scoperta di quelli conte- Hills. C’era questo ragazzo, a Elkton Hills, nenti quello ‘uno’, di cui si dirà poco oltre) si chiamava James Castle» < «And this boy I sono debitore a Luca Palombo, che ringrazio knew at Elkton Hills. There was this one boy vivamente. at Elkton Hills, named James Castle». www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 322

che Pratolini abbia tratto l’uso diretta- che la versione italiana del Giovane mente da testi inglesi o dall’originale Holden, libro di rottura intergenera- di Salinger, e non dalla sua versione zionale dalla vastissima circolazione italiana10. (anche solo a giudicare dalle continue La formula “c’è/c’era con valore ristampe a partire dal 1961)11, abbia presentativo + questo”, che compa- giocato un ruolo di primissimo piano re in tutte le primissime attestazioni non soltanto nell’ingresso, ma anche italiane ([13]–[15] e [1]), è ancora (a fianco di numerose altre infiltrazio- oggi molto vitale (cfr. almeno gli es. ni poligenetiche da testi in inglese di [6], del 2003, e [11], del 2020, e le vario tipo) nella successiva afferma- numerosissime occorrenze ricavabili zione dell’uso linguistico in italiano. tramite GRL). Questo lascia pensare

11 Nell’opac del Servizio Bibliotecario Na- 10 A ulteriore dimostrazione di un uso zionale (all’indirizzo Internet https://opac. tutt’altro che acclimatato, un’altra forma con sbn.it/opacsbn/opac/iccu/avanzata.jsp) tra cui, forse per desiderio di variatio, la Motti il 1961 e il 2010 è possibile contarne oltre ha tradotto il this salingeriano è quello, che 20, ma considerato che spesso nelle schede non mi risulta però che abbia avuto fortuna: catalografiche le ristampe sono registrate con «c’era quello steccato che girava tutt’intor- il solo anno dell’ultima ed. di riferimento, è no al campo» (p. 19, < «there was this fen- verosimile che il numero sia ancora più alto. ce that went all around the course»); «C’era Nella traduzione più recente del Giovane quel preside, per esempio, il signor Haas, che Holden (curata da Matteo Colombo, Torino, era il pallone gonfiato più bastardo» (p. 7, < Einaudi, 2014) è possibile reperire tre oc- «For instance, they had this headmaster, Mr. correnze di questo ‘uno’: due, alle pp. 197 e Haas, that was the phoniest bastard»); «c’era 199, riguardano gli stessi brani di [14] e [15], quel tubetto vuoto di dentifricio Kolynos» (p. mentre la terza è alla p. 152, «siamo entrati 25, < «There was this empty box of Kolynos in questo bar dove puoi rimanere in calzini toothpaste»); «c’era quel ragazzo buffo con e bere guardando la gente che pattina» (< quella ragazza buffa» (p. 41, < «there was «We [...] went inside this bar where you can this funny–looking guy and this funny–lo- get drinks and watch the skaters in just your oking girl»). stocking feet»). www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 323

7.3. Su alcuni sardismi (o spagnolo pregón; ma la si accoglierà presunti tali) nel GDLI e nel nel Piccolo vocabolario dato che non ­GRADIT, di Luigi Matt esiste in italiano al di fuori di testi giuridici, amministrativi o storici ri- Abstract: The article analyzes some feriti alla Sardegna. words which GDLI and ­GRADIT consider to Per individuare le cento parole da be of Sardinian origin, showing how in reali­ lemmatizzare si è stabilita una regola ty the evaluations of the two dictionaries are incorrect. It also discusses the inappropriate utile a ridurre il tasso di arbitrarietà choice (in GDLI) of accepting entries taken della scelta: vengono accolte sola- from medieval Sardinian documents, which mente parole già registrate da alme- should not find space in an Italian dictionary, no un dizionario italiano. Com’è na- even if open to local varieties. turale, le fonti principali si rivelano essere il GRADIT­ e il GDLI, che Nel preparare il lemmario del Pic­ sono stati entrambi scandagliati per colo vocabolario storico dei sardismi via informatica, alla ricerca di “can- in italiano, un’opera a cui sto lavoran- didati” alla lemmatizzazione. Per il do insieme ad un gruppo di allievi, mi ­GRADIT l’operazione è molto sem- sono imbattuto in alcune parole regi- plice: la funzione “ricerca avanzata” strate dal GDLI o dal ­GRADIT su cui della chiavetta USB che contiene l’e- mi sembra valga la pena di riflettere, dizione del 2007 permette di rintrac- dato che offrono spunti utili a consi- ciare tutte le voci che hanno un etimo derazioni di metodo lessicografico. nella lingua sarda, e anche quelle che Il repertorio in preparazione – che contengano nella definizione Sarde­ nelle intenzioni dovrebbe coniugare gna o l’aggettivo sardo, variamente un impianto rigorosamente scientifi- declinato. Più macchinoso è l’uso co ad un’esposizione potenzialmente della versione online del GDLI, per divulgativa – raccoglierà cento sar- la quale, una volta lanciate nella “ri- dismi, ognuno dei quali studiato in cerca libera” le parole che possono modo approfondito riguardo a storia, portare agli esiti a cui si è interessati, etimologia, contesti d’uso. La catego- si ottiene un altissimo numero di ri- ria di sardismo viene adottata, con una sultati da passare al setaccio, dato che piccola forzatura, per indicare qualsi- il sistema non permette di limitare il asi parola proveniente dalla cultura campo all’etimologia o alla definizio- sarda, indipendentemente da quale ne ne, ma restituisce tutte le occorrenze sia l’etimologia. Esistono termini che della parola ricercata anche nelle atte- la lingua italiana non conoscerebbe se stazioni. Ad esempio con sarda si ot- non arrivassero dalla Sardegna; ma se tengono 284 risultati, di cui interessa l’origine storico–culturale è inequi- ai nostri fini solo una minima parte (i vocabilmente sarda, la provenienza casi in cui l’etimologia indica «voce linguistica va invece individuata al- sarda» o «voce di area sarda»). Peg- trove. Ad esempio, una parola come giore è un altro problema attualmen- pregone ‘editto regio o viceregio’ non te rilevabile nelle ricerche sul GDLI, ha origine in sardo: l’etimo è infatti lo dovuto al fatto che evidentemente il www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 324

lettore ottico non è esente da difetti: agasone(m) in sardo sono basone (lo- è per il momento impossibile essere gudorese) e basoni (campidanese)2, sicuri di aver rintracciato tutti i sardi- anche se per la verità due attestazioni smi presenti nel vocabolario. Che le di agasone / agasones si rintracciano cose stiano così si ricava dal fatto che nel Condaghe di Santa Maria di Bo­ capita frequentemente di cercare una narcado3 (in cui però possono essere parola senza frutto, ma di scoprire poi spiegabili come latinismi desunti da attraverso la consultazione della ver- testi scritti), e la forma aɣazɔ́ ne è se- sione cartacea che in realtà quella pa- gnalata a Bitti dal DES. rola è lemmatizzata. Alcune delle voci emerse dalle ri- giana ‘fata, strega’. «Region[ale]» cerche effettuate in vista della costi- secondo il GDLI, che dà la seguen- tuzione del lemmario del Piccolo vo­ te etimologia: «Voce sarda, deriv. dal cabolario si rivelano in realtà impos- nome della dea Diana, cfr. provenz. sibili da accogliere, dato che la loro jana, tosc. iana»; l’unico esempio al- sardità non è reale: siamo in presenza legato è di Guido Piovene: «Le rocce insomma di errori di valutazione dei sono sforacchiate da loculi, le “case due dizionari1. Le si analizzerà nel delle giane”, così dette perché la fan- dettaglio. tasia del popolo vide qui la dimora delle fate». In realtà Piovene ha evi- agasone ‘garzone di stalla, asi- dentemente italianizzato la polirema- tica sarda domus (o domos) de janas4, naio’. Il GDLI, che marca il termine come «Ant[ico] e dialettale», e lo do- 2 Come si evince dai dizionari, a partire cumenta con due soli esempi tratti dai da Vincenzo Porru, Nou Dizionariu Univer­ Dialoghi italiani di Giordano Bru- sali Sardu–Italianu [1832], a cura di Mari- no, propone la seguente etimologia: nella Lorinczi, 3 voll., Nuoro, Ilisso, 2000; «Voce sarda, formata sul lat. agasō Giovanni Spano, Vocabolario sardo–italia­ no e italiano–sardo, Cagliari, Tip. Naziona- –ōnis ‘palafreniere, scudiero’». Non le, 1851. Il termine si trova già in un passo è chiaro per quale motivo si chiami metalinguistico settecentesco: «la più parte in causa il sardo, come se dal latino delle cavalle in Sardegna si governano qua- si al modo delle vacche in forma d’armento agasone(m) non ci si dovesse aspetta- col suo custode o pastore, chiamato da’ Sardi re un esito italiano agasone; tanto più basone» (Andrea Manca Dell’Arca, Agricol­ che si citano solo passi di un autore tura di Sardegna [1780], a cura di Giuseppe come Bruno, molto incline al recupe- Marci, Cagliari, CUEC, 2005, p. 284; come ro di latinismi anche rari e certamente si vede il significato è qui ‘guardiano di ca- valli’). ignaro del lessico della lingua sarda. 3 Le si recupera interrogando il corpus Peraltro, i continuatori correnti di ­ATLiSOr (Archivio Testuale della Lingua Sarda delle Origini, consultabile in Internet 1 Parecchie imprecisioni si riscontano in all’indirizzo atlisorweb.ovi.cnr.it), che racco- entrambi i dizionari anche nel trattamento dei glie testi dalle origini al Trecento. sardismi “autentici”: rimando sin d’ora alle 4 Registrata (nella grafia domus de ianas, voci del Piccolo vocabolario per le discus- molto minoritaria nei testi sardi, in cui pre- sioni in merito. vale j-) in GRADIT­ e in GDLI 2004 come www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 325

che indica appunto le grotte sepolcrali ma nell’etimologia non si rimanda alla scavate nella roccia in epoca prenura- lingua sarda, ma direttamente al lati- gica, creando un’espressione che non no napŭ(m). In sardo per la verità esi- ha alcun riscontro nell’uso. stono le forme napa, napu e nappu7, ma evidentemente quello italiano è un mucchignero ‘pianta del genere esito indipendente. Basta scorrere la Citino’ (meglio nota come ipocisto). voce del GDLI (che lo marca come «Voce sarda» per il GDLI (che non termine arcaico) per verificarlo: dei offre esempi) e poi per il ­GRADIT sette esempi allegati sei provengono (che la data al 1958). Non c’è alcuna dalla Toscana (Palladio volgarizzato, conferma a questa indicazione: nes- Cristoforo Landino, Michelangelo sun dizionario sardo registra la voce5, Tanaglia, Luigi Alamanni, Ricettario e le poco numerose attestazioni repe- fiorentino, Federigo Nomi), il settimo ribili attraverso GRL – la prima delle dal veneto (Benedetto del Bene). quali risale a fine Ottocento6 – non fanno riferimento alla Sardegna, se piga «L’afferrare, l’azzannare una preda; presa. – Cane da piga: cane non come regione in cui la pianta alli- addestrato per la caccia e la cattura gna (ma non esclusivamente: è diffu- di animali di grossa taglia». Così il sa in ampie zone del Mediterraneo). GDLI, che registra il termine sulla scorta di un passo dannunziano (da napo ‘rapa, navone’. Il GRADIT­ Più che l’amore): «Il servo Rudu ri- lo marca come regionalismo sardo, mane in piedi, attento. Egli è di mem- locuzione singolare, sulla base di un errore bra snello asciutto e muscoloso come che si riscontra spesso anche nel parlato: quei veltri sardeschi addestrati alla il singolare corretto è ovviamente domu o ‘piga’ contro la bestia e l’uomo». Si domo (la prima forma, campidanese, è quella tratterebbe di una «Voce sarda occi- di gran lunga più diffusa nella polirematica dentale, da pigai ‘prendere’». In sar- in questione). In alcune varietà sarde esiste in effetti anche la variante giana, che però ha do in realtà per ‘presa’ si ha la voce come unico plurale possibile gianas. pigada8; D’Annunzio avrà creato la 5 A titolo di curiosità si può citare il sito parola per retroformazione da pigai Internet www.sardegnaflora.it, in cui si elen- (o pigare); oppure è possibile che cano (senza localizzarli) i seguenti nomi sar- di per ‘ipocisto’: cabone de mudrecu, cabo­ nel soggiorno compiuto nell’Isola niscu de murdegu, frori de murdegu, rosa de nel 1882 abbia sentito dai cacciatori murdegu, titta de acca. Nella stessa pagina viene citato mucchignero tra i nomi italiani: 7 Cfr. ad esempio Pietro Casu, Vocabolario evidentemente gli autori (senza dubbio sar- sardo logudorese–italiano, a cura di Giulio di) non hanno notizia di un uso della parola Paulis, Nuoro, Ilisso, 2002, s.vv. Nel DES si nell’Isola. ipotizza che si tratti di catalanismi. 6 Cfr. Giovanni Arcangeli, Compendio del­ 8 Cfr. Porru, op. cit.; Spano, op. cit. Por- la flora italiana ossia Manuale per la deter­ ru registra anche pigamentu. In sardo un so- minazione delle piante che trovansi selvati­ stantivo piga esiste (ed ha dato luogo ad un che od inselvatichite nell’Italia e nelle isole cognome piuttosto diffuso) nel significato di adiacenti, Torino, Loescher, 1882, p. 611. ‘ghiandaia’, da pica(m). www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 326

l’incitamento piga! ‘prendi!’ rivolto nale della Sardegna10. È ben probabile ai cani. La polirematica cane da piga, che l’origine di targia11 non sia sarda: in mancanza di riscontri, appare come della forma non si rintracciano altre puramente virtuale. attestazioni, se si eccettuano le nume- rose opere che citano esplicitamente stargiare ‘disossare un tonno’. il passo di Cetti, ma tarchia, usato da «Voce sarda» per il GDLI, che la in- Valle, è registrato nel DEI (anche se terpreta come derivato di un sostanti- nel significato di ‘branchia’) come vo targia che poi però non viene re- sicilianismo, sulla scorta del vocabo- gistrato, e la documenta con un passo lario cinquecentesco di Lucio Scobar; da Anfibi e pesci di Sardegna di Fran- e torce ‘pinne natatorie’ è voce tabar- cesco Cetti (1777)9 e la voce del Di­ china. Nessun dizionario sardo offre zionario di Marina della Accademia invece materiale utile. d’Italia. È difficile, vista la scarsità di dati Un discorso a parte va fatto per una reperibili, mettere a fuoco corretta- singolare scelta compiuta dal GDLI a mente la voce. Nelle tonnare sarde partire dal vol. VIII (uscito nel 1973): settecentesche i pescatori sardofoni l’accoglimento tra i testi da spoglia- erano decisamente in minoranza: i re di documenti sardi medievali12. È ruoli preminenti erano perlopiù as- evidente che in un dizionario storico sunti da siciliani, e inoltre, data l’im- dell’italiano, per quanto lo si voglia portanza di Carloforte in quell’attivi- rendere aperto alle varietà regionali, tà, era fondamentale la manovalanza le parole del sardo, che costituisce un tabarchina. Il lessico impiegato è 10 effettivamente permeato di elementi Cfr. Luigi Matt, Note linguistiche sull’ul­ tima opera didascalica della Sardegna sa­ riconducibili a siciliano e tabarchino bauda: ‘I tonni’ di Raimondo Valle, in «Bol- (per il primo, basti pensare che come lettino di studi sardi», II (2009), pp. 89–118 nota ai primi dell’Ottocento Raimon- (il passo di Valle è cit. a p. 104, dove si ri- do Valle, «Il capo, ossia direttore della porta un passo in cui rais è usato da Cetti in Anfibi e pesci di Sardegna, che costituisce al pesca, vien chiamato Rais, posto che momento la prima attestazione nota del ter- cuoprono nelle Tonnare sarde per lo mine, datato al 1805 da DEI e GRADIT).­ più i Siciliani»), mentre gli elementi 11 Si riporta la definizione del termine data autoctoni sono rari, come d’altronde in nota da Cetti: «Ossa con carne attaccate alla sommità del torace, ove sono piantate le è logico, se si considera che la pesca pinne pettorali» (Francesco Cetti, Storia na­ del tonno non era un’attività tradizio- turale di Sardegna, a cura di Antonello Mat- tone e Piero Sanna, Nuoro, Ilisso, 2000, p. 9 Cetti, nato in Germania ma cresciuto in 433 nota). Lombardia, fu dal 1766 professore di Mate- 12 Questi i testi spogliati: Condaghi sardi matica presso l’Università di Sassari. Il volu- (dalla Crestomazia italiana dei primi secoli me sugli Anfibi e pesci, uscito nel 1778, è la di Ernesto Monaci), Privilegio logudorese, quarta ed ultima parte di un’opera di ampio Carta gallurese, Carta sarda, Condaghe di respiro, la fortunata Storia naturale di Sarde­ San Pietro di Silki, Condaghe di S. Nicola di gna. Trullas. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 327

dominio linguistico del tutto autono- circostanza’ / ‘in qualità di’ / ‘relati- mo dall’italoromanzo, non dovrebbe- vamente a’ / ‘secondoché’, pugnare ro essere contemplate. Tanto varrebbe ‘opporsi in modo violento a una leg- altrimenti prendere in considerazione ge’, sacramento ‘giuramento di carat- anche il provenzale usato da alcuni tere ufficiale’, scritto ‘opera scritta’, trovatori del Nord Italia. Avrebbero selva, senno (loc. essere in senno), maggior titolo ad essere accolti come servire ‘fare il servo’, settimana, fonti testi dialettali quali per esempio spedale, termine ‘confine di una pro- le poesie di Giorgio Baffo, Giuseppe prietà fondiaria’. Fa eccezione terra Meli o Carlo Porta, che invece (giu- ‘possedimento fondiario’, per cui la stamente) non sono considerate. documentazione parte dai placiti di Naturalmente, data l’antichità dei Capua e di Teano. condaghi e degli altri documenti uti- Peggiore è la distorsione causata lizzati quando si riporta un’attesta- dall’aver registrato voci (o accezio- zione in sardo questa risulta essere di ni) sulla sola base di un’attestazione norma la prima, ciò che falsa la storia in sardo: è evidente che così facendo della parola o dell’accezione in que- si dà conto di elementi lessicali che stione. È ciò che capita nei seguen- in italiano semplicemente non sono ti casi13: ince ‘ci, vi, qui, lì’, iudice mai esistiti. Ecco i casi in questio- ‘capo politico di un giudicato sardo’, ne: imperatore ‘giudice di Gallura’, intu ‘in su, sopra’, la ‘questa, codesta, piscopato ‘episcopato’ (nella Carta quella cosa; ciò’ (in posizione encliti- gallurese si legge piscopatu), piscopo ca), monaco, nullo ‘nessuno, alcuno’, ‘vescovo’ (Carta gallurese: piscupu), onore (loc. ad onore di qualcuno), postura ‘disposizione legatizia in un operaio ‘direttore della fabbrica o testamento’, potestare ‘esercitare il opera di un edificio dedicato al culto’, dominio, il potere’, sèmita ‘terreno pertinenza ‘cosa destinata in modo non cintato’, sena ‘senza’, sinodo ‘in durevole a servizio o a ornamento di senso generico, assemblea di religio- un’altra’, porre ‘registrare in un libro si’ (Condaghi sardi: sinotu), stermi­ contabile’, pomo ‘albero da frutto’, nare ‘disturbare, ostacolare’, totube popolo ‘territorio di una parrocchia, ‘lunghesso’. di una pieve’, prego ‘preghiera, sup- Non è chiaro come sia stato con- plica’, presbitero ‘ecclesiastico ap- dotto lo spoglio sui testi: se nella partenente al secondo grado gerarchi- maggior parte dei casi si sono cercate co’, prete ‘come appellativo premes- testimonianze di voci usate anche in so al nome proprio, per indicare un italiano, è impossibile capire quale sia appartenente al clero secolare’, pro ‘a stata la ratio che ha portato a sceglie- causa o a motivo di una determinata re di registrare proprio sena o totube tra le moltissime parole recuperabili 13 Indico il significato nei casi in cui non è il dai documenti sardi medievali prive primo tra quelli riportati in GDLI. di corrispettivi italiani. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 328

7.4. Vedi alla voce pasoliniano, produttivi in –iano e –esco, e i meno di Laura Ricci usuali in –aico, –ano, –eo, –ico, –ita; inoltre, accanto alla serie più nume- Abstract: The article lists the forma­ rosa che proviene dai cognomi, la tions derived from the surname of Pier Paolo base può essere anche il primo nome, Pasolini, and in particular it documents the qualora, soprattutto per il passato, si first appearance of the adjective pasoliniano and some of its extensive meanings, frequent­ configuri come identificativo della ly used to describe the social degradation personalità (edoardiano, michelan­ of the Roman suburb and its inhabitants; it giolesco, raffaellita o, con esempio also shows how the misuse of the adjective aggiornato, gretiano/gretino)2. Dal has generated some trivializations and ste­ punto di vista semantico, più che i reotypes. valori puramente relazionali – ario­ 7.4.1. Tra gli aggettivi deantropo­ stesco ‘di Ariosto, relativo ad Ario- nimici sto’– interessano i significati esten- sivi: a partire da una caratteristica Appartenente alla classe degli ag- saliente dell’eponimo, possono infatti gettivi denominali e al gruppo delle svilupparsi sensi traslati che allenta- formazioni deonomastiche1, la folta no il legame strettamente denotativo: pattuglia dei deantroponimici è colle- un «piano machiavellico» – per cita- gata a personaggi a vario titoli illustri re un’associazione facile – può avere (sovrani, papi, capi politici; letterati, obiettivi ben distanti dalle teorie poli- scienziati, pensatori). La categoriz- tiche del Segretario fiorentino3. zazione morfologica si applica ai di- A queste note premesse si possono versi suffissi, individuando i tipi più aggiungere altri corollari. Tutti i nomi famosi producono al- 1 Per una prima introduzione, cfr. Enzo meno un aggettivo derivato. Caffarelli, Parole comuni da nomi propri, I pochi nomi che generano due nella collana Le parole dell’italiano, a cura di Giuseppe Antonelli, vol. XV, Milano, RCS aggettivi diversi, possono specializ- Media Group, 2020; Wolfgang Schweickard, zare il significato in base al suffisso, Deonomastici, in Enciclopedia dell’italiano, uno denotativo e l’altro connotativo diretta da Raffaele Simone con la collabora- (boccacciano e boccaccesco, ma­ zione di Gaetano Berruto e Paolo D’Achille, Roma, Istituto della Enciclopedia Treccani, chiavelliano e machiavellico); oppure 2010, pp. 351–353; un approfondimento in dare origine a due suffissati semanti- Aleksandra Pronińska, Derivati deantropo­ nimici nella lessicografia italiana, Krakow, 2 Dal nome della giovane ambientalista Wydawnictwo Naukowe Uniwersytetu Peda- svedese Greta Thunberg, su cui Maria Silvia gogicznego, 2015. Il più ambizioso progetto Rati, La formazione delle parole, nella colla- di censimento è in corso di realizzazione e na Le parole dell’italiano, cit., vol. XIII, pp. ha prodotto per il momento le sezioni dei 39–45 e Ead., A quando gretismo e thunber­ nomi geografici: Wolfgang Schweickard (a ghiano nei dizionari?, in «Rivista italiana di cura di), Deonomasticon Italicum. Diziona­ onomastica», XXVI (2020), pp. 7–8. rio storico dei derivati da nomi geografici e 3 Lo stesso vale per pirandelliano, tra gli da nomi di persona, Tübingen, Niemeyer, 4 emblematici casi portati da Caffarelli, op. voll., 2002–2013. cit., pp. 112–115. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 329

camente equipollenti (dialogo bem­ circoscritti i nomi propri che hanno biano o bembesco). Sono un po’ più dato luogo a più affissati, taluni sta- numerosi i casi di uno stesso deoni- bilmente presenti nel vocabolario mico con due accezioni, come ad es. (antigalileiano, machiavellicamente, dannunziano 1. ‘di Gabriele D’An- neoplatonico, petrarcheggiare, pre­ nunzio’ e 2. ‘opulento, prezioso, este- raffaellita, postmanzonismo, ecc.), tizzante, alla maniera dello stile di altri fatalmente transeunti se legati a D’Annunzio’. effetti estemporanei e a nominativi, La varietà dei suffissi (alcuni fos- come quelli dei leader politici, po- sili, altri vivi) collabora solo parzial- polari solo provvisoriamente. Molti mente a una coerente distribuzione aggettivi deonimici sono relegati ad semantica, e risente piuttosto di una àmbiti settoriali: «morbo basedowia­ successione diacronica o di un’inten- no»5 ha una circolazione limitata al zione stilistica: ad esempio, –esco, campo medico, e solo ai letterati ri- più tipico dell’epoca prenovecente- escono trasparenti espressioni come sca e abitualmente riferito a nomi di «cenacolo corazziniano» o «tono epoche passate, non è spregiativo o giovenalesco». Moltissime, tra que- riduttivo in dantesco o leonardesco, ste voci, hanno vita breve: né un ma può esserlo in coniazioni più nuo- eponimo illustre né un onomaturgo ve (salvinesco ha una connotazione di prestigio «garantiscono successo negativa rispetto a salviniano, en- imperituro alla nuova voce»6: se ciò trambi riferiti all’attuale leader della vale per il petrarcume di Montale ci- Lega Matteo Salvini); oppure, il lati- tato dallo studioso, a maggior ragione neggiante –eo è proprio dei cultismi caduche saranno le numerose conia- (augusteo, mediceo)4. zioni mediatiche destinate a diventare Alcuni aggettivi possono sostanti- inattuali a distanza di pochi anni dalla vizzarsi a indicare seguaci e imitatori loro genesi. (gli aristotelici, i francescani, i mar­ xisti), mentre i sostantivi deonomasti- 7.4.2. Nel nome di Pasolini: una ci in –ismo, –esimo indicano forme di costellazione deonimica pensiero e di stile (darwinismo, fran­ cescanesimo, caravaggismo). Sono A pochi nomi è data una vera e pro- pria prolificità derivativa. Per l’epoca 4 Sulla suffissazione, cfr. Christian Seidl, contemporanea, sono stati segnalati il Deantroponimici, in Maria Grossman–Franz Rainer (a cura di), La formazione delle paro­ caso di Silvio Berlusconi («una prova le in italiano, Tübingen, Niemeyer, 2004, pp. perfino esagerata dell’utilizzo di un 409–419; Giorgio Marrapodi, I suffissi –ano e –iano nei deonimici italiani, in Emili Casa- 5 Le definizioni eponime dei linguaggi nova Herrero–Cesáreo Calvo Rigual (a cura scientifici prediligono, come è noto, la strut- di), Actas del XXVI Congreso Internacional tura polirematica N+di+Np, del tipo «la cur- de Lingüística y de Filología Románicas, va di Gauss», ma è possibile l’intercambiabi- Berlin, De Gruyter, 2013, vol. V, pp. 171– lità aggettivale (curva gaussiana). 177. 6 Caffarelli, op. cit., p. 58. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 330

cognome nel lessico»)7 o di Federi- mersione, nella narrativa e nel cinema co Fellini, con la nutrita serie ricavata contemporanei, delle periferie degra- dalla base fellin–, fra cui l’aggettivo date e criminose della Roma di oggi10. fellinano, della cui popolarità interna- Le numerose formazioni testimo- zionale il regista ebbe modo di com- niano, oltre che l’indiscussa fama del- piacersi con spirito8. lo scrittore e regista, la dirompenza È notevole anche la fecondità de- critica del suo ruolo intellettuale (che nominale di Pier Paolo Pasolini (d’o- oggi si direbbe ‘divisivo’), nonché il ra in poi P.): da una consultazione sul linciaggio verbale di cui fu vittima, motore di ricerca Google è stato pos- evidente in alcune espressioni omo- sibile verificare, a partire dall’elenco fobe come la pasolina o i pasolini­ di Randaccio9, più di trenta forma- di11. Data la componente spregiativa zioni fra prefissati, in minor -nume di alcuni derivati (e il loro incremento ro, e suffissati (Tabella 1). Fra questi post mortem), non si danno per P. au- vocaboli, in maggioranza germogli di tocompiacimenti di sorta, ma va an- una sola stagione, spicca il ben asse- che precisato che il valore sminuente stato aggettivo pasoliniano, con un di molte coniazioni (pasolineggiare, picco di occorrenze nella lingua scrit- pasolinesco, tardo–pasolinismo, ecc.) ta negli anni successivi alla morte di tende comprensibilmente a riferirsi P., ma ancora così vitale all’inizio a emuli e affiliati. Passando dai big del terzo millennio da ipotizzare un data di Google (dove è possibile rin- «pasolinismo 2.0», collegato alla rie- tracciare almeno un’occorrenza per ciascuna delle forme elencate sotto) 7 Enzo Caffarelli, Googlizzare cognomi: dal nome proprio all’aggettivo, al verbo e a corpora più circoscritti, riusciamo all’avverbio nella lingua di Internet, in Paolo a distinguere meglio fra i neologismi D’Achille–Enzo Caffarelli (a cura di), Lessi­ cografia e onomastica. Atti delle Giornate in­ 10 «Roma è ancora un terreno pasoliniano ternazionali di Studio, Università degli Studi con cui gli scrittori si devono confrontare? Roma Tre (16–17 febbraio 2006), Società L’immaginario di Pasolini è sempre una ri- Editrice Romana, 2006, pp. 67–88, a p. 74. sorsa o è diventata una fastidiosa tassa di 8 In un’intervista del 1993, in occasione soggiorno? E il pasolinismo 2.0 attribuito a del premio Oscar alla carriera: «Avevo sem- [Walter] Siti?» (Mario de Laurentiis, Pasolini pre sognato, da grande, di fare l’aggettivo. Ne abita ancora questa Roma qui?, 30 settem- sono lusingato. Cosa intendono gli americani bre 2013, nel sito della rivista «Nuovi Argo- per felliniano posso immaginarlo: opulen- menti», consultabile in Internet all’indirizzo to, stravagante, onirico, bizzarro, nevrotico, http://www.nuoviargomenti.net/pasolini–abi­ fregnacciaro. Ecco, fregnacciaro è il termine ta–ancora–in–questa–roma–qui/) giusto», cit. da Roberto Randaccio, «Avevo 11 Cfr. Randaccio, op. cit., p. 130. Per la sempre sognato, da grande, di fare l’aggetti­ campagna denigratoria e gli epiteti insultanti vo». Note di deonomastica cinematografica, cfr. anche Anna Tonelli, Per indegnità mora­ in Enzo Caffarelli–Massimo Fanfani (a cura le. Il caso Pasolini nell’Italia del buon costu­ di), Lo spettacolo delle parole. Studi di storia me, Roma–Bari, Laterza, 2015; Franco Grat- linguistica e di onomastica in ricordo di Ser­ tarola, Pasolini, una vita violentata. Pestaggi gio Raffaelli, Roma, Società Editrice Roma- fisici e linciaggi morali: cronaca di una via na, 2011, pp. 121–134, alle pp. 121–123. crucis laica attraverso la stampa dell’epoca, 9 Cfr. ivi, p. 130. Roma, Coniglio Editore, 2005. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 331

Tabella 11 Lemma Archivio «Corriere della Archivio Archivio Sera» «La Repubblica» «La Stampa» Depasolinizzato 0 0 0 Filopasoliniano 0 0 0 Filopasolinismo 0 0 0 Neopasoliniano 1 (agg. f.sing. 1992) 1 (agg. f.sing. 2007) 1 (agg. f.sing. 1992) Neopasolinismo 0 0 1 (sing.1996) Pasolina (“la P.”)2 0 0 0 Pasolinato (agg./p.pass.) 0 0 0 Pasolinato, Il P. 0 0 0 Pasolineggiante 0 0 1 (m.pl. 1988) Pasolineggiare 2 (pasolineggia 2001, 4 (pasolineggiando 1998, 2 (pasolineggia 1993, pasolineggiando 1995) pasolineggiare 1998, 2000, pasolineggiare 1960) 2006) Pasolineide 1 (sing. 2009) 0 0 Pasolinesco 0 0 0 Pasoliniade 0 0 0 Pasolinianamente 17 (da 1976 a 2016) 40 (da 1984 a 2019) 17 (da 1972 a 2005) Pasoliniano 3233 (da 1959 a 2020): 1900 (da 1984 a 2020): 856 (da 1959 a 2020): 324 852 m.sing., 786 m.pl., 865 848 m.sing., 272 m.pl., 607 m.sing., 120 m.pl., 330 f.sing., 730 f.pl. f.sing., 173 f.pl. f.sing., 82 f.pl. Pasolinicamente 0 0 0 Pasolinidi 3 (1962, 1996, 2007, 1 (2007, virgolettato ma 1 (2002, virgolettato ma virgolettato ma senza fonte) senza fonte) senza fonte) Pasolinificio 0 2 (cit. fonte Ruggero 2 (cit. fonte Enzo Golino Guarini 1985, cit. fonte 1996, 1998) Enzo Golino 1994) Pasolinismo 8 sing. (da 1975 a 2019) 16 sing. (da 1985 a 2016) 5 sing. (da 1993 a 2001) Pasolinista 2 (m.sing. 1994, m.pl. 2018) 2 m.pl. (2000, 2015) 1 m.pl. (1998) Pasolinistico 0 0 0 Pasolinità 0 2 (1985, 2015) 0 Pasolinizzare 0 1 (pasolinizzare 2017) 0 Pasolinizzazione 0 0 0 Pasolinologo 1 sing. (2003) 1 sing. (2014) 2 (sing. 1998, pl. 1990) Pasolinofilo 0 0 0 Post–pasoliniano 3 m.sing. (1994, 21 (da 1995 a 2018): 7 5 (da 1978 a 1997): 1 2002, 2002) m.sing., 5 m.pl., 8 f.s, 1 f.pl. m.sing., 1 m.pl., 3 f.sing.

Post–pasolinismo 0 2 sing. (2012, 0 2013) Pre–pasoliniano 0 4 (m.pl. 2003 e 2012, 5 (da 1970 a 1987): m.sing. f.sing. 2004 e 2008) 2, f.sing. 3 Pre–pasolinismo 0 0 0 Pseudo–pasoliniano 0 2 (m.pl. 2012, f.pl. 1992) 1 pl. (1975) Pseudo–pasolinismo 0 0 0 Tardo–pasoliniano 0 2 (m.sing. 2006, m.pl. 2002) f. pl. 1 (2005) Tardo–pasolinismo 1 (1998) 1 (2007) 0 Ultra–pasoliniano 0 0 0 Ultra–pasolinismo 0 0 0

1 Il conteggio delle occorrenze, con specificazione di genere e numero, è basato sull’ultima consultazione online, del 15 luglio 2020, degli Archivi storici digitali dei quotidiani citati: Ar- chivio «Corriere della Sera» (dal 1876), Archivio «La Repubblica» (dal 1984), Archivio «La Stampa» (dal 1867). Laddove necessario per l’identificazione delle forme, vengono specificati genere (m., f.) e numero (sing., pl.). 2 È stata effettuata la disambiguazione con il toponimo omonimo (Città metropolitana di Roma Capitale). Il termine, usato dalla giornalista Gianna Preda sul periodico «Il Borghese» negli anni Sessanta, fa il paio con l’altra sua coeva coniazione pasolinidi ‘intellettuali omosessuali’ (cfr. Grattarola, Pasolini, una vita violentata, cit., p. 48). www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 332

Tabella 21

NOME+AGG: Sing. Pl. Totale Borgata p. 817 485 1302 Roma p. 1190 – 1190 Mondo p. 1010 21 1031 Periferia p. 645 316 961 Universo p. 898 4 902 Città p. 445 1 446 Giovane p. 9 277 286 Faccia p. 155 97 252 Ambiente p. 217 6 223 Tipo p. 208 4 212

1 Conteggio delle occorrenze della stringa effettuato sul motore di ricerca Google (ultima consultazione 25 luglio 2020). I dati riportati (qui e in altre occasioni) sono quelli dichiarati in prima battuta da Google (spesso accompagnati dall’avv. circa), il quale, come è noto, nella realtà restituisce un numero assai inferiore di risultati. Si tratta dunque di cifre indicative e non esatte in termini assoluti ma comunque utili per un confronto fra elementi omogenei. effimeri (o occasionalismi) da una sintagmi più ricorrenti e costanti dia- parte e, dall’altra, il ben più radica- cronicamente (Tabella 2). to aggettivo pasoliniano, i cui conte- sti d’uso ne attestano la convergenza 7.4.3. Uno “splendido manieri­ verso specifici valori connotativi. smo” Quanto alla sequenza sintattica, prevale la normale costruzione pro- La prima attestazione dell’aggetti- gressiva N+Agg, tranne che in isolate vo pasoliniano che ho rintracciato è costruzioni con Roma (es. «in una pa- nella tempestiva recensione di Anna soliniana Roma») e nella cristallizza- Banti a Ragazzi di vita (Milano, Gar- ta collocazione di+ N –iana +memo­ zanti, 1955): «mondo pasoliniano», ria, con testa a destra («di pasoliniana «narrativa pasoliniana»13. Sulle terze memoria», con circa 5.000 occorren- pagine dei quotidiani, il nome di P. ze su Internet)12. Escludendo l’uso si impone con il secondo romanzo, specificativo o di relazione neutra e i modi d’impiego preludono a fu- (pasoliniano ‘di P.’: «cinema, opera, ture tipizzazioni: nella recensione a poesia, romanzo p.»), la borgata ro- Una vita violenta (Milano, Garzanti, mana parrebbe il milieu privilegiato 1959)14, mentre si elogia la novità te- di associazione. A parte la co–occor- renza lessicale dell’aggettivo pasoli­ 13 Apparsa su «Paragone», VI (1955), pp. niano e del sostantivo borgata, al re- 90–91. ferente del suburbio capitolino e dei 14 Giuliano Gramigna, Un inferno alle porte suoi reietti abitanti vanno ricondotti i di Roma, in «Corriere della Sera», 16 giugno 1959, p. 3; sullo stesso giornale il critico ave- va già recensito Ragazzi di vita (Id., In una 12 Su cui Caffarelli, Googlizzare cognomi, Roma guappa e barocca tornano i ragazzacci cit., pp. 76–77. di Belli, in «Corriere della Sera», 15 giugno www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 333

matica del nuovo «libro pasoliniano», Il contributo di P. all’emersione viene evidenziato il tratto stilistico di letteraria e sociolinguistica delle bor- uno «splendido manierismo», esem- gate17 è tale da indurre a una sorta di plificato nell’articolo dalla chiusa del identificazione. La marcata caratteriz- romanzo. Anche Carlo Bo, colpito zazione – oltre che nei romanzi citati, dalla peculiare condizione umana dei manifesta nei film Accattone (1961), «personaggi pasoliniani», non na- Mamma Roma (1962) e nella traspo- sconde l’impressione di una raffigu- sizione filmica di Una vita violenta razione al limite dell’artificiosità: (1962) – è data, com’è noto, dalla ricorrenza degli elementi descrittivi Quello che Pasolini vuole restituire è un mondo senza argini, dove gli uomini sono ed espressivi: il degrado territoriale e ridotti alla essenzialità biologica: il loro pro- morale della periferia, l’istintivo vi- blema non è quello di esistere, ma di soprav- talismo della sub–umanità che la po- vivere. Per forza di cose è un mondo chiuso, pola, la commistione di bene e male bloccato, senza soluzioni: di qui il meccani- smo delle ripetizioni, del linguaggio che lo rappresentata con potenti ossimori e scrittore fotografa in maniera faticosa al lam- autentica partecipazione emotiva e po del dialetto15. morale. Anche gli studi su P. prosatore Dagli anni Sessanta, pasoliniano hanno evidenziato l’innovativa ripro- diventa praticabile anche in zone li- duzione di spazi linguistici preceden- mitrofe all’opera di P., purché allusive temente inesplorati, con tratti molto al contesto geosociale delle periferie riconoscibili e destinati a diventare urbane. Anche prove narrative appa- un modello per analoghe rappresen- rentemente meno contigue sembrano tazioni. Sebbene i romanzi ereditino evocare lo stile di P.: «Degli scrittori soluzioni già sperimentate di con- che pongono Milano e la sua perife- taminazione fra lingua e dialetto, la ria commerciale e industriale al posto spinta dal basso è dirompente su Ra­ di Roma e delle borgate pasoliniane, Testori è il più ampio e il più impe- GRL; Domenico Bartoli, in «Corriere della gnativo». Sempre a Roma, ma fuori Sera», 1° agosto 1963, p. 3. dalla letteratura, il rinnovato aspetto 17 Per la storia del termine cfr. Giulio Vac- del quartiere Trastevere «sembra imi- caro, Il viaggio di borgata tra il romanesco e l’italiano, in Paolo D’Achille–Claudio tare […] le squallide borgate pasoli- Giovanardi (a cura di), Vocabolario del Ro­ 16 niane» . manesco contemporaneo. Lettera B, sezio- ne etimologica a cura di Vincenzo Faraoni 1955, p. 3), senza che però l’aggettivo figu- e Michele Loporcaro, Roma, Aracne, 2018, rasse. Le citazioni dai quotidiani contengono pp. 239–54. Sulla fortuna di alcuni vocaboli l’indicazione del numero di pagina solo nei tipicamente pasoliniani, cfr. Paolo D’Achille, casi in cui è stato possibile risalire alla ripro- L’italiano per Pasolini, Pasolini per l’italia­ duzione digitale dei cartacei. no, in Francesca Tomassini–Monica Venturi- 15 Carlo Bo, Il fango di Pasolini, in «La ni (a cura di), “L’ora è confusa e noi come Stampa», 9 luglio 1959, p. 3. perduti la viviamo”. Leggere Pier Paolo Pa­ 16 Rassegna di lettere e arti, in «Nuova An- solini quarant’anni dopo, Roma Tre–Press, tologia», CDLXXIX (1960), p. 257, cit. in 2017, pp. 53–71. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 334

gazzi di vita: «con il senno di poi si continuum sociolinguistico, è confer- può dire che a far scandalo non fu tan- mata dai sondaggi più recenti di Gio- to il lessico forte del libro, ma l’idea vanardi, che rimarca la polarità netta stessa di rendere protagonista, con il lingua/dialetto e la scarsa sensibilità suo dialetto e la sua cultura, il popolo per le soluzioni intermedie (e forse delle borgate [e] la dignità letteraria più realistiche) dell’italiano regiona- che veniva conferita alla parte più le e del parlato medio21. La compatta bassa e disonorevole della nostra so- omogeneità dell’habitat descritto e cietà»18; soprattutto Una vita violenta la ricorsività di espressivi landmarks è stato eletto come «uno dei casi in lessicali (da mortacci tua a zozzeria, cui il livello della lingua (letteraria) da caciara a pischello) creano un’in- si è più abbassato»19. I giudizi sulla confondibile cifra stilistica, che può rappresentazione del dialetto romane- preludere, in rielaborazioni più di su- sco oscillano fra l’apprezzata esattez- perficie, alla degradazione stereotipi- za mimetica e la messa in rilievo dei ca. Oltre che dai segmenti descrittivi fatti rielaborativi. Premessa l’origina- della narrativa, la paradigmatica rap- lità delle soluzioni stimolate dalla pe- presentazione alla base del successo e culiare ambientazione romana («Per del riuso di pasolinano è stata anche molti Pasolini è rimasto indissolubil- favorita dall’iconografia e dal parlato mente legato ai pischelli delle borgate filmico, nonché dalla circolazione di romane»), Serianni propende per l’at- brani (interviste e saggi, spesso ripre- tendibilità diatopica della riproduzio- si anche dalla stampa e dai media) in- ne dialettale, ma registra la rigidità clini a una singolare declinazione del diafasica del dialogato: il romanesco “pittoresco”22: dei romanzi pasoliniani «non ambisce a nessuno spessore sociolinguistico e Ricordo che un giorno passando per il Mandrione in macchina con due miei amici non riflette alcuna varietà situaziona- bolognesi, angosciati a quella vista, c’erano, le»; gli emarginati giovani protagoni- davanti ai loro tuguri, a ruzzare sul fango lu- sti «esprimono in relazione ad alcuni rido, dei ragazzini, dai due ai quattro o cin- valori elementari (il sesso, il denaro, que anni. Erano vestiti con degli stracci: uno la fame, il gioco) la propria emotività, addirittura con una pelliccetta trovata chissà dove come un piccolo selvaggio. Correvano spesso affidata a una semplice impre- qua e là, senza le regole di un giuoco qual- 20 cazione o al turpiloquio» . L’assenza siasi: si muovevano, si agitavano come se di dinamismo sociale, e dunque di un fossero ciechi, in quei pochi metri quadrati

18 Vincenzo Cerami, Prefazione a P.P. Paso- 21 Cfr. Claudio Giovanardi, Il romanesco lini, Ragazzi di vita, Milano, Garzanti, 2005, di Pasolini fra tradizione e innovazione, in pp. 5–11, a p. 11. Tomassini–Venturini, op. cit., pp. 73–86, a p. 19 Vittorio Coletti, Storia dell’italiano lette­ 85. rario, Torino, Einaudi, 1993, p. 347. 22 Cfr. Pier Paolo Pasolini, Viaggio per 20 Luca Serianni, Appunti sulla lingua di Roma e dintorni, in «Vie Nuove», XIII, 1958, Pasolini prosatore, in «Contributi di Filolo- ora in Id. Romanzi e racconti: 1946–61, a gia dell’Italia mediana», X (1996), pp. 197– cura di Walter Siti e Silvia De Laude, Milano, 229, alle pp. 201–203. Mondadori, 1998, p. 1466. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 335

dov’erano nati e dove erano sempre rimasti, ra”)24. Non c’è recensione, ad esem- senza conoscere altro del mondo se non la pio, che non dica pasoliniano il film casettina dove dormivano e i due palmi di di Claudio Caligari Non essere cattivo melma dove giocavano […]. La pura vitali- tà che è alla base di queste anime, vuol dire (del 2015, sceneggiato con Francesca mescolanza di male allo stato puro e di bene Serafini e Giordano Meacci), anche allo stato puro: violenza e bontà, malvagità e con sottolineature deonomastiche ine- innocenza, malgrado tutto. dite («pierpaolopasolinità»):

Dall’accusa di estetizzazione del «Un apologo morale, duro e commoven- basso P. dovette precocemente difen- te, sulla periferia e sugli ultimi, in una storia dersi, con giustificazioni, come quella di degrado tossico e insieme di umanità pro- che segue, che rivendicano persuasi- fonda che si richiama deliberatamente al mo- vamente il coinvolgimento etico pri- dello pasoliniano»; «Non essere cattivo è un 23 film bellissimo, nella sua pierpaolopasolinità. ma che artistico : Lo possiamo considerare l’unico vero omag- gio al regista, poeta, romanziere, provocatore Io mi sento assolto in questa operazione da morto quaranta anni fa. L’unico genuino, e ogni possibile accusa di gratuità, o cinismo, o l’unico tollerabile»; «Non essere cattivo pas- dilettantismo estetizzante per due ragioni: la sa per le periferie pasoliniane cinquant’an- prima, di tipo, diciamo, morale (riguardante ni dopo e trova volti che lo stesso Pasolini cioè il rapporto tra me e le persone particolari avrebbe amato»25. dei parlanti poveri, proletari e sottoproletari) è che, nel caso di Roma, è stata la necessità (fra 24 Numerosissime le occorrenze dell’ag- l’altro la mia stessa povertà sia pure di bor- gettivo recuperate da Google in relazione ghese disoccupato) a farmi fare l’esperienza alle seguenti produzioni artistiche, di diversa immediata, umana, come si dice, vitale, del ispirazione: la popolare filiera che parte da mondo che ho poi descritto e sto descrivendo. Giancarlo De Cataldo, Romanzo crimina­ Non c’è stata scelta da parte mia, ma una spe- le, Torino, Einaudi, 2002, (da cui, poi, l’o- cie di coazione del destino: e poiché ognuno monimo film di Michele Placido del 2005 testimonia ciò che conosce, io non potevo che e la serie Tv diretta da Stefano Sollima del testimoniare la “borgata” romana. 2008–2010); Giancarlo De Cataldo, Suburra, Torino, Einaudi, 2011 (da cui il film di Ste- 7.4.4. Usi e abusi fano Sollima del 2015 e la serie Tv, diretta da Michele Placido et alii, del 2017–2020); Tornando all’uso traslato dell’ag- Non essere cattivo (film di Claudio Caligari del 2015); Dogman (film di Matteo Garrone, gettivo, tralascio i molti casi di ba- 2018); Walter Siti, Il contagio, Milano, Riz- nalizzazioni accumulatisi negli anni, zoli, 2017 (da cui il film del 2018 diretto da citando solo la riemersione legata al Matteo Botrugno e Daniele Coluccini). 25 rilancio cinematografico della Roma Dalle recensioni: [Redazione], in «Cen- tro Studi Pasolinani», 17 settembre 2015, delinquenziale e ultraperiferica di oggi http://www.centrostudipierpaolopasoli­ (ormai solo impropriamente “borgata- nicasarsa.it/senza–categoria/nelle–sale– non–essere–cattivo–il–film–pasoliniano– 23 Da un’intervista pubblicata in «Città di–claudio–caligari/); Mariarosa Mancuso, aperta» n° 7–8, 1958, cfr. http://www.cen­ in «Il Foglio», 5 ottobre 2015, https://www. trostudipierpaolopasolinicasarsa.it/molteni­ ilfoglio.it/cultura/2015/10/02/news/per­ blog/una–specie–di–coazione–del–destino– che–il–film–di–caligari–e–l–unico–italia­ aprile–maggio–1958/. no–che–merita–davvero–la–candidatura– www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 336

Ma anche Dogman di Matteo Gar- fossilizzati della gloriosa pattuglia rone è «una storia realista e pasoli- “ordinovista” del comunismo torine- niana», ha «accenti pasoliniani» e se, oltre ai fermenti anarcoidi delle atmosfere «di pasoliniana memoria», masse popolari nostrane, oltre al pa- collocate in un paesaggio decadente tologico lievito dell’intellettualismo da «periferia pasoliniana»; nel film, pasoliniano e pasolineggiante»)27, o l’evidente omaggio alla «lezione pa- all’inerzia dei vaghi temi, luoghi, vol­ soliniana» va còlto nella «fisiognomi- ti p., e ai fraintendimenti più o meno ca pasoliniana» dei protagonisti, per dolosi. qualche critico, e contrario, poveri Colpisce in numerosi contesti l’in- «coatti di borgata senza neppure una serimento dell’intensificazione trami- narrazione pasoliniana a farne epope- te l’avverbio molto, che conferma lo a»26. spostamento di valore da aggettivo di Nonostante il fastidio che può su- relazione (che non ammette gradazio- scitare la prevedibilità dei ripetuti ne) a qualificativo (la stringa molto accostamenti, la marginalità sociale pasoliniano/–a/–e/–i ha oltre 1000 romana resta il contesto di associa- occorrenze su Google, 8 risultati su zione più comprensibile, specie se Archivio «La Repubblica», 2 su Ar- paragonato ad alcune lambiccate al- chivio «Corriere della Sera», 2 su Ar- lusioni del critichese («oltre ai resti chivio «La Stampa»). La mercificazione del nome di P., all–oscar–88159/; Concita De Gregorio, in denunciata la prima volta da Enzo «La Repubblica», 5 settembre 2016, https:// Golino nel 1980, quando coniò sul www.repubblica.it/speciali/cinema/venezia/ edizione2016/2016/09/05/news/mostra_ve­ quotidiano «La Repubblica» la sigla 28 nezia_concita_de_gregorio_nuovi_auto­ Premiato Pasolinificio Spa , è stata a ri–147195769/. 26 Recensioni di Goffredo Buccini, in «Cor- 27 Diano Brocchi, Democrazia corporativa, riere della Sera», 12 maggio 2018, https:// Pisa, Giardini, 1963, p. 5. roma.corriere.it/notizie/cronaca/18_mag­ 28 Cfr. Enzo Golino, Tra lucciole e Palazzo: gio_13/ritorno–canaro–al–cinemae–nipoti– il mito di Pasolini dentro la realtà, Roma, Sel- che–non–sapevano–delitto–7a8eb678–560f– lerio, 1995, p. 18. Ed ecco un altro esempio 11e8–9c30–640530cfa12f.shtml; Cristina recente di disapprovazione: «Si è aperto una Piccino, in «Il Manifesto», 17 maggio 2018, sorta di supermarket Pasolini. Ognuno prende https://ilmanifesto.it/dogman–il–rischio– dai suoi lavori quello che gli serve: brandelli di–esporsi–al–mondo/; Manuela Caserta, di frasi, spezzoni di poesie, piegando le argo- in «L’Espresso», 20 maggio 2018, http:// mentazioni pasoliniane alle proprie strumen- caserta.blogautore.espresso.repubblica.it/ talizzazioni» (Giovanni De Luna, Ma Pasolini page/8/; Massimiliano Castellani, in «Avve- non stava con i poliziotti, in «La Stampa», 1° nire», 6 giugno 2018, https://www.avvenire. marzo 2018, https://www.lastampa.it/cultu­ it/opinioni/pagine/i–violenti–di–garrone– ra/2018/03/01/news/ma–pasolini–non–sta­ uno–sguardo–sul–male; Emanuele Rauco, va–con–i–poliziotti–1.33986178). Qui e nella in «Il Sussidiario», 21 giugno 2018, https:// citazione seguente il riferimento è alla nota www.ilsussidiario.net/news/cinema–televi­ posizione, provocatoria e non convenzionale, sione–e–media/2018/6/21/dogman–la–pa­ assunta negli anni delle lotte studentesche a rabola–violenta–e–dolente–del–duello–tra– favore dei poliziotti proletari (Il Pci ai giova­ uomo–e–spazio/825706/. ni, in «L’Espresso», 16 giugno 1968, poesia www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 337

più riprese osservata, ad esempio, in pasoliniano /pazoli’njano/ […] agg., s.m. un fondo di Guido Vitiello29, che esor- TS lett. [1977; der. di Pasolini, nome dello scrit- disce con un provocatorio pasolinia­ tore e regista italiano Pier Paolo Pasolini namente e si congeda con un sarcasti- (1922–1975), con –iano] co pasolinevolissimevolmente: agg. relativo a Pier Paolo Pasolini e alla sua opera: personaggi pasoliniani, il cinema Pasolinianamente. Lo ha detto Matteo p. | agg., s.m. ammiratore, studioso o imitato- Renzi a “Porta a Porta” qualche giorno fa, re di Pasolini per spiegare che in Val di Susa, come a Val- le Giulia, lui simpatizzava coi poliziotti. A accursiano /akkur’sjano/ […] agg., s.m. quanto pare per difendere le forze dell’ordine TS st.dir. bisogna tirare in ballo Pasolini (“scelbiana- [1955; dal lat. mediev. accursiānu(m), mente” o “bavabeccarisianamente” non suo- der. di Accursio, nome del giureconsulto nano altrettanto bene). Ci siamo distratti un Francesco Accursio (ca. 1180–1260)] momento, e Pasolini è diventato un avverbio. 1 agg. del giureconsulto Francesco Ac- cursio: glossa accursiana 7.4.5. s.v. pasoliniano 2 s.m. seguace di tale giureconsulto// DE- RIVATI: postaccursiano La registrazione degli aggettivi de- antroponomastici nei dizionari è uno Il GDLI accoglie hapax come pe­ trarchèo, petrarchescarìa, petrarche­ dei settori subordinati alla sensibilità 30 del lessicografo; i repertori tendono a volelìa e il già citato petrarcume ma selezionare solo le forme più rappre- lascia entrare pasoliniano solo nel Supplemento 2009, dove l’aggettivo sentate nell’uso scritto e parlato, che è documentato da attestazioni tardive in linea di massima promuove una (post 2007). L’entrata del VOLIT non circolazione proporzionale alla fama cita la prima attestazione, ma offre dell’eponimo. Ma è fatale imbattersi una definizione esaustiva, pur nella in esempi di asistematicità; può ca- sua sobrietà31: pitare che siano trascurati deonimici più comuni, o che, al contrario, al- pasoliniano: agg. ‘Relativo allo scrittore cuni derivati di stretto uso settoriale e regista cinematografico Pier Paolo Pasolini siano accolti con eccesso di zelo. Nel (1922–1975), alle sue opere, alle tematiche ­GRADIT, per tornare al nostro caso, affrontate, agli ambienti descritti: i personag­ pasoliniano è adeguatamente rappre- gi p., la saggistica p., il linguaggio cinema­ tografico p.’. sentato, anche se con una definizione un po’ meno dettagliata – per dire – In conclusione, tolte le numerose del raro e specialistico accursiano: formazioni del metalinguaggio della pubblicata all’indomani degli scontri di Valle critica letteraria (ognuna delle quali, Giulia a Roma). tuttavia, con uniche o rare occorren- 29 Cfr. Guido Vitiello, Dimenticare Pasolini, prima che diventi aggettivo, avverbio e inter­ 30 Cfr. Caffarelli, Googlizzare cognomi, cit., calare, in «Il Foglio», 9 giugno 2013, https:// p. 72. www.ilfoglio.it/articoli/2013/06/09/news/di­ 31 Vocabolario della lingua italiana, diret- menticare–pasolini–prima–che–diventi–ag­ to da Aldo Duro, 5 voll., Roma, Istituto della gettivo–avverbio–e–intercalare–53512/. Enciclopedia Treccani, 1986–1994. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 338

ze), le associazioni più generalizzate mularità, l’aggettivo (documentato a e durature riguardano l’aggettivo pa­ partire dal 1955) si è radicato nell’uso soliniano, prevalentemente riferito, e merita – a differenza di tutte le altre in modo semplificato ma fondamen- derivazioni deonimiche da P. – una talmente corretto, al prediletto micro- segnalazione nei repertori lessicogra- cosmo della marginalità romana, in fici: la contemporaneità sembra non cui P. si addentra per la prima volta poter prescindere, da alcuni decenni, con intensa empatia e che restituisce dall’espressività e dallo sguardo cri- con uno stile personalissimo. Legato tico pasoliniani. Quanto alle trivializ- agli aspetti descrittivi della narrazio- zazioni, si tratta del consueto rischio ne e della visione cinematografica, che comporta l’uso comune delle pa- più rappresentato nei registri media- role, quasi sempre riscattato dal van- tici, maggiormente propensi alla for- taggio della lingua che si fa di tutti. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 339

7.5. Per la storia dell’it. bur­ di “ritorno”, perché esso è innanzitut- lesque, di Enzo Santilli1 to un cavallo di ritorno, ovvero una di quelle parole che mutuate da una Abstract: After describing the genesis of lingua fonte a una lingua ricevente the term, the author studies how and when finiscono per tornare nella prima, ge- it was introduced in the Italian language. neralmente con una forma e puntual- He then analyzes what until now has been considered as the first known example of the mente con un significato differenti word in Italian, finally suggesting earlier ex­ rispetto a quelli della parola origina- amples. ria2. Come vedremo meglio più avan- ti, burlesque arriva in italiano come 7.5.1. La maggior parte dei di- anglismo, sebbene l’anglismo sia a zionari italiani dà di burlesque le sua volta un francesismo (burlesque) due seguenti definizioni, classificate non adattato, importato in inglese come accezioni dello stesso lemma secondo quella tendenza già indivi- (si riportano qui quelle presenti nel duata da Malkiel di adottare forme ­GRADIT): [a] genere teatrale inglese in –esque che richiamano «the Italian nato nel Settecento, originariamente prototype refracted through the prism di carattere satirico e in seguito farse- of French»3. Il burlesque del francese sco e parodistico; [b] negli Stati Uniti è prestito adattato dall’italiano bur­ d’America, spettacolo di varietà mol- lesco. La trafila che farebbe di bur­ to popolare, un tempo costituito da lesque un cavallo di ritorno sarebbe caricature, balletti e simili e in epoca pertanto la seguente: it. burlesco > più recente soprattutto da spogliarelli. Per il termine non converrà parlare 2 La paternità della locuzione cavallo di di “ingresso” nella lingua italiana ma ritorno, di uso comune in ambito linguistico (cfr. ­GRADIT), è stata ascritta a Carlo Ta- 1 Un primo, rozzo elaborato sulla storia di gliavini nel suo classico Le origini delle lin­ burlesque fu concepito come regalo natalizio gue neolatine, Bologna, Pàtron, 1949 (ad es. per Anna M. Thornton. È grazie alla sua pa- da Maslina Ljubičić, Italianismi del francese zienza, al suo tempo e ai i suoi insegnamenti – francesismi dell’italiano, in «Studia Roma- se dopo un tortuoso percorso ne ho potuto nica et Anglica Zagrabiensia», LIII (2008), p. realizzare una versione sicuramente miglio- 302), ma va probabilmente attribuita a Bruno re; per questo le sono molto grato. Ringrazio Migliorini, che indica così quelli che altrove Riccardo Regis e Paolo D’Achille per i pre- vengono definiti prestiti di ritorno nel sag- ziosi consigli di natura bibliografica e meto- gio Il suffisso –istico, in «La Cultura: rivista dologica, Luisa Corona per i continui stimoli mensile di filosofia, lettere, arti», X (1931), e il proficuo scambio di idee, e Francesco pp. 976–984, a p. 977 nota (espressione poi Palmieri per il supporto nel reperimento della mantenuta nelle diverse sedi in cui il saggio, prima ed. delle Origini tagliaviniane. Ringra- seppur con abbondanti revisioni e modifiche, zio Silvia Ballarè, Massimo Cerruti, Eugenio ricomparirà). Goria, Francesca Masini che hanno letto le 3 Yakov Malkiel, The pan–European suf­ prime bozze e hanno tutte e tutti fornito in- fix esco– , –esque in stratigraphic projection, dicazioni utili per la stesura delle successive. in Papers in linguistics and phonetics to the Infine ringrazio Clara, mia più severa lettrice. memory of Pierre Delattre, a cura di Albert Chiaramente, ogni mancanza, svista o errore Valdman, Mouton, The Hague, 1972, pp. è da imputare esclusivamente al sottoscritto. 357–387, a p. 358. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 340

fr. burlesque > ingl. burlesque > it. per l’italiano, interessa a noi la capa- burlesque. Il doppio salto italiano > cità di qualificare «genres of styles» francese > inglese prima del ritorno in (Malkiel, op. cit., p. 364). Ciò è vero italiano è tutt’altro che sorprendente: per burlesco ma anche per un’altra burlesco, che nasce in italiano come parola, grottesco, che insieme ad altre aggettivo denominale da burla, pre- senta infatti il suffisso–esco , elemen- 13 dei nostri 293 lemmi, il 4,4% del totale. to fortemente attraente nei processi di Quattro di questi hanno valore sia peggio- mutuazione linguistica dall’italiano rativo/spregiativo che ironico/scherzoso e verso altre lingue. sono: dottoresco, prelatesco, ranocchiesco e 4 zitellesco. Non mancano tuttavia casi con va- Dall’origine dibattuta , –esco è lore neutro come studentesco, temporalesco, un suffisso usato con una certa- pro marinaresco (Wandruszka, op. cit., p. 392), duttività in molte lingue d’Europa, spesso figurati (ad es. fiabesco, ib.). Franz prevalentemente romanze ma anche Rainer segnala che il suffisso è «presente in germaniche, che assume ovunque pochi etnici» (Franz Rainer, Etnici, in Gros- smann–Rainer, op. cit., pp. 402–408, a p. sfumature semantiche lievemente 407) e i dati sembrano dargli ragione: delle 5 divergenti . Fra quelle individuate 293 occorrenze di cui sopra, soltanto quattro (l’1,4%) sono etnici di uso comune. Oltre 4 Si contano almeno due posizioni: una cal- all’ovvio tedesco – comunque poco traspa- deggia un’origine greco–latina (cfr. Malkiel, rente – e alla sua variante letteraria todesco, op. cit.), l’altra germanica (cfr. Pär Larson, si contano i tre già riportati da Rainer, op. Preistoria dell’italiano –esco, in «AGI», cit., e cioè romanesco, pantesco e barbare­ LXXV (1990), pp. 129–168). Ringrazio Pär sco (più la variante barberesco), ai quali va Larson per avermi personalmente inviato co- aggiunto mezzanesco, cit. dallo stesso Rainer pia del suo articolo. e assente ne Il Nuovo De Mauro. Lo stesso 5 Quanto all’italiano, –esco produce «in pri- dizionario riporta altri etnici, ma tutti marcati mo luogo aggettivi denominali usati in senso come «di basso uso» (giapponesco) o «ob- qualificativo e tendenzialmente peggiorati- soleti» (catalanesco, francesco, gallesco, vo» come in baronesco (Ulrich Wandruszka, grechesco, provenzalesco, sardesco), il che Aggettivi di relazione. Considerazioni gene­ permette di non escludere che in passato gli rali, in La formazione delle parole in italia­ etnici in –esco abbiano goduto di maggiore no, a cura di Maria Grossmann e Franz Rai- popolarità (ringrazio il revisore anonimo o ner, Tübingen, Niemeyer, 2004, pp. 382–402, la revisora anonima per aver portato alla mia a p. 392); un valore, quello tendenzialmente attenzione questa ipotesi). Tuttavia, se si con- peggiorativo, che ne favorisce la suffissazio- sidera che ne Il Nuovo De Mauro gli etnici ne anche su «nomi che possiedono già, come in –esco, comprese varianti e lemmi poco o tali, un significato del genere, come infurfan ­ affatto comuni, sono 13, essi costituiscono tesco, bricconcesco, ciarlatanesco, ladresco, poco più del 4% del totale dei lemmi estratti, vampiresco» (ivi, p. 396). Una semplice ve- un valore sufficientemente esiguo per poterli rifica su un dizionario dell’uso sembra con- giudicare, almeno in sincronia, rari. Infine, va fermare tale tendenza: di 293 lemmi derivati segnalata la produttività di tale suffisso so- uscenti in –esco e presenti ne Il Nuovo De prattutto fra Cinque e Seicento nei processi Mauro, quasi un quarto, per l’esattezza 66, di formazione di aggettivi deantroponimici sono etichettati come «spreg.». Se ne segna- (ad es. dantesco, petrarchesco: cfr. Christian la poi un valore «ironico» (Christian Seidl, Seidl, Deantroponimici, in Grossmann–Rai- Deantroponimici, in Grossmann–Rainer, op. ner, op. cit., pp. 409–419, a p. 413). Per gli cit., pp. 409–419, a p. 414), che si ritrova – usi in altre lingue, si veda Malkiel, op. cit., con la marca «scherz.» – nelle definizioni di pp. 361–363 e 367–372. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 341

sarebbe servita da modello trainante ha dapprima condotto burlesco fuori per aprire «a path through the foreign dall’Italia, poi di nuovo in italiano, vocabularies susceptible to Italian pe- ma con un vestito nuovo. Il ­GRADIT netration» (ivi, p. 373)6. Tra Cinque segnala che burlesco era sicuramente e Seicento, dunque, formazioni ita- presente in italiano come aggettivo liane in –esco ebbero particolare for- nel 1537, quando Annibale Caro in tuna all’estero, tanto che i tre esempi una delle sue lettere lo usa per qua- riportati finora burlesco ( , grottesco, lificare quello che ancora il ­GRADIT arabesco) si ritrovano tutti in forme definisce «genere letterario […]- ba variamente adattate almeno in france- sato sullo scherzo e sulla parodia». se, inglese, tedesco e spagnolo7. Per L’occorrenza si trova alla p. 74 del questo, e credo con buona ragione, vol. I dell’opera Dalle lettere familia­ gli studiosi sono concordi nel carat- ri del commendatore Annibal Caro, terizzare questo suffisso come dal sa- curata da Anton Federigo Seghezzi e pore «italianeggiante»8, quando non data alle stampe nella sua terza ed. nel «an Italianate derivational suffix par 1742 (Padova, Giuseppe Comino). La excellence»9, nei processi di mutua- lettera in cui è presente burlesco, mo- zione lessicale fra le lingue europee. dificatore della testagenere , è indiriz- Torniamo quindi al punto di par- zata Al Manuzio, a Vinegia ed è datata un anno dopo rispetto a quanto ripor- tenza di questo lungo viaggio che tato dal ­GRADIT, più precisamente 6 Luca Serianni (Gli italianismi nelle altre il 21 dicembre 1538. Scrive Caro: lingue romanze: prime riflessioni, in Italiani­ «Ora, fuor di baje, tosto che io ebbi la smi e percorsi dell’italiano nelle lingue lati­ vostra, per servirvi presto e bene del ne. Atti del Convegno (Treviso, 28 settembre libro che mi domandate, n’ho buscato 2007), Treviso–Paris, Fondazione Cassamar- ca–Unione Latina, 2008, pp. 19–41, a p. 28), uno, dove son su quante composizio- poi ripreso anche da Harro Stammerjohann ni sono state fatte fino a ora in que- (Italianismi, in Enciclopedia dell’italiano, sto genere burlesco». Nella sua prima dir. da Raffaele Simone, vol. I, Roma, Trec- occorrenza nota in italiano, quindi, cani, 2011, pp. 708–711, a p. 708), segnala ad burlesco è aggettivo; un aggettivo tut- esempio arabesco. 7 Per inglese, francese e tedesco basterà tavia destinato a diventare anche un consultare le tre voci nel DIFIT (Diziona­ nome per ellissi di una qualche testa rio degli Italianismi nel Francese, Inglese e nominale. Pare esserne consapevole il Tedesco, a cura di Harro Stammerjohann et ­GRADIT che, pur segnalando la voce alii, Firenze, Accademia della Crusca, 2008, come aggettivo, conclude l’entrata disponibile all’indirizzo Internet http://difit. italianismi.org), per lo spagnolo il DRAE con la stringa «anche s.m.», sebbene (Diccionario de la lengua española, 23a ed., sottolinei che in qualità di sostanti- Madrid, Real Academia Española, 2014, di- vo tale parola identifichi soprattutto sponibile nella versione 23.3 all’indirizzo In- («spec.», nella definizione) persone, ternet https://dle.rae.es) alle voci arabesco, ovvero quei poeti che scrivono ope- burlesco e grotesco. 8 «Italianate» nella definizione originale di re di genere burlesco, i burleschi. Malkiel, op. cit., p. 358. Nonostante ciò, burlesco a un certo 9 Ivi, p. 373. punto ha finito sicuramente per iden- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 342

tificare anche un ben preciso genere so il burlesco senza degradarsi, alla tragedia letterario, secondo un processo non il meraviglioso senza perdere della sua verità; dissimile da quello che ha portato alla e consiglia, a chi si senta dell’inclinazione e del talento pel teatro, di appigliarsi al genere nascita di sostantivi quali gotico, co­ serio, che, posto per dir così fra i due estremi, mico, barocco e fantastico10. Anche egli è ed il più facile ed il meno soggetto alle nel caso di burlesque la testa che ha vicende del tempo e de’ luoghi. subito l’ellissi potrebbe essere genere o stile. Nella BIZ burlesco nelle sue La venticinquesima occorrenza forme flesse appare in venticinque oc- è di natura dubbia. La troviamo ne correnze tra il 1569 e il 1766. In ven- La ricreazione del savio di Daniello titré di queste il termine è un aggetti- Bartoli (1659), dove leggiamo: «[m] vo modificatore di qualche testa; per a quando ella, […] trovatala [l’ani- la precisione: [lingua volgar] tosca­ ma] bisognosa di qualunque sia risto- na11, capitolo, proposta e risposta, ramento, ne fa dare avviso a’ sogni, rima, squadra, favola, detto, Came­ che, o parlino in burlesco o da vero, na, poesia (due occorrenze), poema appena è mai che ne’ bisogni della na- (tre occorrenze), capitolaccio, parola tura falliscano». Qui, nella locuzione e frase, poeta (tre occorrenze), poeta­ avverbiale in burlesco forse c’è già stro, stile, cosa, dramma, sonetto. Nel stata ellissi di qualche testa nomina- 1766, in un intervento di Pietro Sec- le, che risulta tuttavia irrecuperabile chi apparso su «Il Caffè», abbiamo dal contesto. Lo stesso si può dire di infine la prima, chiara attestazione di un’altra occorrenza, non dissimile questa parola come sostantivo. Qui da quella appena riportata e prodotta burlesco identifica un genere teatra- nuovamente da Annibale Caro nella le. Scrive Secchi, nel pezzo intitolato Lettera a Giovan Battista Caro del Del Teatro: 1560, dove si legge: «vi mando tre sonetti, pure a la burlesca, ne la ma- [D]ivide egli [Diderot] le composizioni teria del Castelvetro». Anche qui è drammatiche in cinque generi, cioè burlesco, presente una locuzione avverbiale, a comico, serio, tragico e meraviglioso, quan- la burlesca, dove il sostantivo c’è, ma tunque confessi che i veri limiti sieno il co- mico ed il tragico, essendo impossibile, egli in quanto parte di locuzione non può dice, alla comedia di chiamare in suo soccor- essere considerato come nome pie- namente indipendente. La questione 10 Cfr. Anna M. Thornton, Conversione in è sicuramente interessante e merite- sostantivi, in Grossmann–Rainer, op. cit., pp. rebbe di essere approfondita, perché 505–526, a p. 511. 11 Riporto per intero le due terzine in cui se in questi due testi siamo di fronte compare la parola, contenute nelle Rime di a due nomi allora la prima attesta- Veronica Franco (1575 ca., vv. 112–117): zione di burlesco come sostantivo in «La spada, che ’n man vostra rade e fóra, / italiano andrebbe datata alla metà del de la lingua volgar veneziana, / s’a voi piace Cinquecento, e non a due secoli più d’usar, piace a me ancora; / e se volete en- trar ne la toscana, / scegliete voi la seria o la tardi come si è visto sopra. Ma per di- burlesca, / ché l’una e l’altra è a me facile e mostrare ciò sarebbe stato necessario piana». come minimo trovare delle occorren- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 343

ze antecedenti alle due appena citate; cal rules»14. Il TLF riporta anche una occorrenze in cui le locuzioni in bur­ possibile data di prima attestazione di lesco e a la burlesca mostrino anche burlesque come sostantivo in france- teste nominali modificate da burlesco se, indicandone una prima apparizio- e burlesca che potrebbero plausibil- ne nell’ed. del 1648 de Le Nouveau mente essere stile o modo nel primo dictionnaire des rimes. Passando per il francese, dun- caso, maniera nel secondo. Non ne que, burlesco entra in inglese nella ho trovate, quindi per il momento mi forma burlesque15. Secondo l’OED limiterò a considerare casi come que- la parola inizialmente entra nel solo sti «espressioni ellittiche» in cui una uso aggettivale. La prima attestazio- 12 testa c’è, ma è sottintesa . ne registrata dal lessico oxoniense è Nella peggiore delle ipotesi, dun- infatti quella presente in un altro di- que, la prima occorrenza di burlesco zionario, Glossographia, curato da in italiano come nome di un genere Thomas Blount (1656), che traduce teatrale è quella di Secchi del 1766. burlesque con tre aggettivi: «droli- Ma dignità di genere letterario a sé sh, merry, pleasant». L’OED data poi stante burlesco l’aveva già acquisita al 1667 la prima attestazione come sicuramente prima e altrove, e cioè nome indicante «[t]hat species of in Francia nel diciassettesimo seco- literary composition, or of dramat- ic representation, which aims at ex- lo13, come chiaramente riportato nel citing laughter by caricature of the Dictionary of the Theatre, in cui leg- manner or spirit of serious works, or giamo che «Burlesque became a lite- by ludicrous treatment of their sub- rary genre around the middle of the jects; a literary or dramatic work of seventeeth century in France, with this kind» (definizione assimilabile, è scarron (Recueil de vers burlesques, chiaro, alla [a] del ­GRADIT riportata 1643; Virgile travesti, 1648), d’as- in apertura). In quell’anno il baronet- souci (le Jegement de Pâris), perrau- to William Temple scriveva a Philip lt (le Murs de Troie, 1653), in a re- Sidney (a cui nella missiva si rivolge- action against the strictures of classi- va con uno dei titoli di quest’ultimo, ovvero quello di Lord Lisle), affer- 12 Cfr. Luca Serianni, Grammatica italiana. Italiano comune e lingua letteraria. Suoni 14 Dictionary of the Theatre, a cura di forme costrutti, con la collaborazione di Al- Patrice Pavis, Toronto–Buffalo, University berto Castelvecchi, Torino, UTET, 1988, cap. of Toronto Press, 1998, p. 40. XII, § 26, pp. 417 e segg. 15 Il ruolo di “lingua intermediaria” del 13 Il fatto che il ­GRADIT e altre fonti lo francese non si limita a questo caso. Secondo considerino come nato in Inghilterra, quindi, il DIFIT, cit., in tedesco Burleske/burlesk non sta probabilmente a indicare che il burlesque arrivano prima di essere passati per il fran- inglese ha goduto di maggior fortuna prima cese, e lo stesso vale probabilmente per l’o- in patria e poi all’estero, o che comunque landese burlesk, come segnalato in Giuseppe quello inglese presenta peculiarità tali da po- Francescato, Sull’influsso lessicale italiano ter essere considerato diverso dai predecesso- in Olanda nel XVIII secolo, in «Lingua No- ri italiano e francese. stra», XXIV (1963), pp. 6–10, a p. 8. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 344

mando: «I hear Mr. Waller is turned mo rivedere anche questa posizione, to burlesque among them, while he is e possiamo farlo volgendo lo sguardo alive». La lettera sarà riportata poi in a fonti diverse dall’OED, come ad es. Four Centuries of English Letters, a l’English Historical Book Collection, cura di W. Baptiste Scoones (1880), una collezione di corpora di libri in e quest’opera sarà infine presa come lingua inglese pubblicati fra il 1473 fonte dall’OED. È tuttavia un’occor- e il 1820 (consultabile tramite il sito renza non priva di problematiche, https://www.sketchengine.eu/histori­ perché nell’espressione «to be turned cal–collection–eebo–ecco–evans/). to burlesque», letteralmente ‘essere Restringendo la ricerca alle sole oc- oggetto di burla/scherno’, burlesque correnze in cui burlesque risulta lem- sembra piuttosto essere un aggetti- matizzato come nome o preceduto da vo usato in un contesto sintattico più aggettivo, ne otteniamo almeno due tipico dei nomi, ovvero retto da pre- degne di interesse. La prima, che an- posizione. L’essere usato come asso- ticipa di dieci anni la lettera di Tem- luto e retto da preposizione potrebbe ple, è contenuta nell’opera del 1657 comunque essere sufficiente affinché del matematico John Wallis Clamor, lo si consideri un nome, seppur con rixa, joci, mendacia, furta, cachini, riserva. Per trovare la prima limpida or A severe enquiry into the late onei­ e inappellabile occorrenza in cui bur­ rocritica, e recita: «I have a real incli- lesque è nome in inglese dobbiamo nation for those who disperse the sin- allargare la sfera d’indagine. Limi- cere milk, and do not pester the heads tandoci per ora a quello che ci viene of their flocks, […] with the- bur suggerito dall’OED, il 1768 sembra lesque of the Fathers, or jargon of the essere la prima data certa. In quell’an- School–men». La seconda è invece no, nel vol. II dell’opera Light of Na­ contemporanea alla lettera di Temple ture Pursued, Abraham Tucker parla (1667), e si trova in The history of di «witty burlesques of the noblest the Royal–Society of London, for the performances» ‘acuti burlesque degli improving of natural knowledge del spettacoli più nobili’. Sull’uso come chierico Thomas Sprat, che suggeri- nome della parola in questa occorren- sce ai suoi connazionali di «rais their za non sembra esserci alcun dubbio: è thoughts from slighter businesses, modificata da un aggettivo e presenta from unmanly flatteries, or vanities la marca di plurale –s, che in ingle- of Love, or useless Burlesque, to this se è riservata ai soli nomi e non agli grave and this Noble Argument». Esi- aggettivi. Volendo essere del tutto ste poi un’ulteriore occorrenza, che scrupolosi, quindi, secondo quanto aprirebbe una via più suggestiva ma suggerito dall’OED burlesque diven- poco praticabile. È quella contenuta terebbe nome in inglese ben un secolo in The diarium, or journall divided più tardi rispetto alla data di stesura into 12 jornadas in burlesque rhime, della lettera di Temple (1667), ovve- or drolling verse: with divers other ro quando Tucker pubblica Light of pieces of the same author di Richard Nature Pursued (1768). Ma dobbia- Flecknoe (1656). Nel titolo dell’ope- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 345

ra, burlesque è aggettivo che modi- è che in Inghilterra il burlesque era fica rhime, ma nel corpo (sezione To genere teatrale pienamente indipen- the Reader) si legge: dente già nel 1671. È questo l’anno di pubblicazione di The Rehearsal di Betwixt Poetry & Painting there is neer George Villiers, che l’Encyclopaedia relation, Poetry being but a speaking Picture, Britannica (www.britannica.com) as Painting a silent Poem. So have you Poets descrive, s.v. burlesque (literature), and Painters excellent in their several kindes. For your Virgil, or Heroique Poet, a Rapha­ come un’opera che «mocks the Re- el, and Titian. For your Horace, or Lyrique, storation drama of Dryden and Tho- a Holbeen, and Vandick, representing par- mas Otway». ticular persons to the life; as for your Bur- Ancora l’Encyclopaedia Britanni­ lesque, or Drolling Poem, a Brughel, and (in ca segnala, s.v. burlesque show, che his kinde) Callot, representing Grotesque & il burlesque americano (quello che fantastick figures. finirà per prevedere anche lo spo- gliarello e che corrisponde alla defi- Se nel titolo il comportamento nizione [b] del ­GRADIT riportata in aggettivale è palese («burlesque rhi- apertura) fu introdotto «in the United me»), non è del tutto decifrabile come States in 1868 by a company of En- vada inteso quel burlesque riportato glish chorus girls, Lydia Thompson’s all’interno del testo. Il fatto non è di British Blondes». Stando sempre a poco conto, perché il Diarium è stato quanto riferisce l’OED, questo viene pubblicato nel 1656, lo stesso anno citato per la prima volta in History of in cui l’OED colloca la prima occor- the American Stage: Containing bi­ renza del termine in inglese, ma solo ographical sketches on nearly every come aggettivo. Qui nulla impedisce member of the profession that has di trattare burlesque come nome, ma appeared on the American stage from vero è che potrebbe trattarsi di un ag- 1733 to 1870, a cura di Thomas All- gettivo con ellissi di «poem» in coor- ston Brown (1870). Brown, nel redi- dinazione con il successivo «drolling gere la biografia di tale Ada Blanche poem». Non ci è dato saperlo, e quin- Chapman, ci fa sapere che «she re- di – anche alla luce del fatto che da- tired from the stage, but reappeared tare la prima occorrenza di burlesque during the winter of 1868, at the Fifth come nome in inglese esula dagli in- Avenue Opera House, New York, in tenti di questo contributo – non pos- burlesque». siamo affermare con certezza che già Nell’Ottocento, il sostantivo bur­ in Flecknoe (1656) la parola sia stata lesque non compare nei dizionari usata sia come aggettivo che come italiani. Sicuramente non compare sostantivo. Più trasparenti risultano le nel Tramater (1829–1840), nel TB occorrenze prodotte da Wallis («bur- (1865–79), fra i Neologismi buo­ lesque of the Father», 1657), Sprat ni e cattivi di Giuseppe Rigutini («useless burlesque», 1667) e, in ma- (Roma, Libera Editrice Carlo Verde- niera minore, Temple («[he] is turned si, 1886) e in nessuna delle tre opere to burlesque», 1667). Ciò che è certo che Giovanni Gherardini concepisce www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 346

come elenco di voci e modi di dire burlesque come sostantivo maschi- (1838–1840: GherVoci), supplemen- le16. La voce compare come specifi- to alle grammatiche (1843: GherLes- ca del settore teatrale con la seguente sigrafia) e ai vocabolari dell’epoca definizione: «spettacolo molto popo- (1852–1857: Gher). Tale latitanza si lare negli Stati Uniti, consistente in estenderà almeno fino a tutta la prima numeri di varietà e di spogliarello». metà del secolo successivo. Infatti, Non viene citata pertanto l’accezione se si escludono le appendici curate relativa al genere teatrale inglese, pa- a partire dal 1942 da Bruno Miglio- rimenti a come avverrà ne Il diziona­ rini – ma su questo dovremo tornare rio della lingua italiana De Agostini dopo –, non si hanno tracce del ter- (Novara, 1995). Riporteranno invece mine in nessuna delle dieci edizioni entrambe le accezioni la decima e del Dizionario moderno di Alfredo l’undicesima ed. del Vocabolario del­ Panzini (1905–1963: Panzini), né nel la lingua italiana di Nicola Zingarelli Vocabolario della lingua italiana di (Bologna, Zanichelli, 1970 e 1983), Giulio Cappuccini e Bruno Migliori- così come farà la dodicesima ed. (Bo- ni (5a rist. riveduta, Torino, Paravia, logna, Zanichelli, 1994, consultata 1953; 1a ed. 1915) o nel GDLI, sup- nella ristampa del 1997). Entrambe le plementi esclusi. Non trattano di bur­ accezioni, infine, vengono segnalate lesque neanche alcune opere dedicate da Aldo Duro nel VLI (1986–1997). al commento, allo studio o alla propo- Le ragioni per cui burlesque inizia sta di parole nuove pubblicate in que- a essere riportato dai dizionari italiani gli anni da Alberto Menarini (Profili a ridosso degli anni Sessanta possono di vita italiana nelle nuove parole, essere ricondotte a pochi ma signifi- Firenze, Le Monnier, 1951) o Giu- cativi fattori di natura primariamen- seppe L. Messina (Parole al vaglio, te sociale, com’è tipico che accada Roma, Signorelli, 1954). È assente, quando si tratta dell’ingresso, dell’ac- infine, nel Novissimo dizionario del­ cettazione e della diffusione di un pre- la lingua italiana del 1949 (Palazzi), stito in una data lingua. Nell’accezio- così come nel suo rifacimento a cura ne americana della parola, il termine di Gianfranco Folena (PF, sin dall’ed. aveva già fatto capolino almeno nelle del 1973). testate giornalistiche già dagli anni Trenta, anni in cui erano già in atto 7.5.2. Al periodo di non attestazio- le politiche linguistiche autarchiche ne sui dizionari, fa seguito quello in fasciste, sebbene i rapporti fra Italia cui la voce compare nei vocabolari e Stati Uniti non fossero ancora stati ma senza datazione, secondo una pra- tica che è stata di prassi almeno fino ai 16 Potrebbe non essere casuale che già un primi anni Novanta del secolo scorso. anno più tardi la parola non compaia in un Perciò, nel 1965 il Dizionario Gar­ repertorio di neologismi come il Dizionario delle parole nuovissime e difficili, a cura di zanti della Lingua Italiana (Milano) Gennaro Vaccaro, Roma, Romana libri alfa- riporta probabilmente quella che è la beto, 1966, né nelle due ed. successive (stessi prima lemmatizzazione in italiano di l. ed ed., 1967 e 1968). www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 347

incrinati dalla guerra. Per citare solo queste, sette sono state prodotte negli un caso a testimonianza del clima di- anni Trenta. Nei due decenni succes- steso (o quantomeno non teso) che sivi, quelli che precedono l’ingresso esisteva fra i due paesi di allora, basti di burlesque nei dizionari, il termine pensare che la trasvolata atlantica di compare in maniera sempre più fre- Balbo avvenne nel 1933 e riscosse un quente fra le pagine dei due quotidia- notevole successo sia in Italia che in ni. La guerra e l’inasprimento delle America. Erano, i primi anni Trenta, politiche linguistiche autarchiche non un momento fecondo per favorire il sembrano aver influito più di tanto reciproco scambio di saperi, costumi sulla sua fortuna, infatti il decennio e parole. E non è un caso che cercan- che va da 1940 al 1950 fa contare 14 do la parola burlesque (anche nella occorrenze (9 sul «Corriere», 5 su forma plurale ipercorretta di burle­ «La Stampa»), di cui 6 nel solo pe- sques) negli archivi storici del «Cor- riodo bellico 1940–1943. Dal 1951 al riere della Sera» (qui di seguito anche 1960 le occorrenze diventano 17 (6 solo «Corriere») e de «La Stampa»17, sul «Corriere», 11 su «La Stampa») e ponendo come limitazione al perio- e 15 sono quelle che sono riuscito a do di ricerca l’arco temporale che va contare nei soli ultimi 4 anni che pre- dall’anno di fondazione dei due quo- cedono il 1965 (11 sul «Corriere», 4 tidiani18 fino al 1940, si ottengono in su «La Stampa»), quando cioè bur­ totale 10 occorrenze19, 5 per parte. Di lesque è finalmente lemmatizzato nel cit. Dizionario Garzanti della Lingua 17 L’archivio storico del «Corriere» (con- Italiana. sultabile nel sito Internet http://archivio. Oltre alla straordinaria resistenza corriere.it/Archivio/interface/landing.html) di questa parola alle politiche lingui- permette di sfogliare anche i numeri de «Il Corriere d’Informazione», il quotidiano che stiche autarchiche – dovuta forse in a partire dal 1945 sostituiva con questa nuo- parte al fatto che già all’epoca se ne va denominazione «Il Corriere della Sera» a poteva cogliere lo statuto di cavallo seguito della chiusura delle testate giornali- di ritorno – ad accrescere la popola- stiche dell’Italia settentrionale all’indomani rità del termine (sempre riportato fra della Liberazione («Il Corriere della Sera» tornò alle stampe nel 1946). L’archivio sto- virgolette o in corsivo) hanno con- rico de «La Stampa» è invece consultabile corso, a mio avviso, almeno altri tre all’indirizzo Internet http://www.archiviola­ fattori. Il primo risiede nel fatto che stampa.it/. già in tempi non sospetti trattavano 18 1876 per «Il Corriere della Sera», 1867 dell’argomento penne importanti del per «La Stampa» («Gazzetta piemontese» dal 1867 al 1894, poi «La Stampa Gazzetta giornalismo italiano, autori modello piemontese», infine, dal 1908 soltanto «La che già si distinguevano o che presto Stampa»). 19 Dal conteggio complessivo sono state generalmente musicale. È il caso ad esempio escluse tutte quelle occorrenze in cui burle­ del Burlesque per quattro violini di Friedrich sque appare nel corpo di una cit. in francese Herman citato su «La Stampa» del 10 gen- (senza quindi avere il significato che interes- naio 1871, così come della Burlesque di Pier sa a noi e non apparendo in contesto italiano) Adolfo Tirindelli di cui si parla sul numero o ancora come titolo di una particolare opera, del «Corriere» del 2–3 marzo 1896. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 348

si sarebbero distinti come punti di ri- cosa sia il burlesque statunitense, con ferimento della carta stampata nostra- tanto di intervista al direttore del Min­ na. Lo faceva Indro Montanelli il 13 sky (locale di Chicago dove avevano gennaio 1943 ([1]), anche se questa luogo gli spettacoli) e a La Homa, prima occorrenza potrebbe prestare il principessa nativo–americana che qui fianco a qualche dubbio di natura in- si esibiva, che spiegavano rispettiva- terpretativa. Qui, burlesque è riporta- mente perché il burlesque fosse tanto to fra virgolette, e quindi non ci è dato amato (o odiato, a seconda dei punti di sapere con certezza assoluta se sia di vista) negli Stati Uniti e come si stato l’autore a inserirle – segnalando svolgeva la vita di una ragazza che vi quindi di percepirla ancora come pa- si dedicava per mestiere. Burlesque rola fortemente estranea – o se l’inse- compare una volta nel sottotitolo fra rimento dei segni paragrafematici sia virgolette e 7 volte nel corpo dell’ar- avvenuto in un momento successivo ticolo in corsivo. Riporto un estratto a quello della stesura dell’articolo, da dell’articolo: parte di altra mano e per ragioni di norma redazionale. Il direttore del Minsky, che ci ha accom- pagnati dalla signora La Homa (la principessa [1] Da lì a qualche tempo fu la volta di sta infilandosi le calze, nascosta da un para- Alice Diamond, la moglie del celebre gang­ ster Jack Diamond. «È stata – confessò Bur- vento), interviene: «Forse qualche quacquero ger più tardi – il mio migliore soggetto. Dite le ha detto che il burlesque è uno spettacolo pure che era la moglie di un delinquente, ma riprovevole: ma non ci creda, lo combattono con me è stata onestissima. Essa mi passava perché non lo conoscono. Una bella donna regolarmente il 25 percento degli incassi. E è un fatto estetico, e noi non facciamo della ne facemmo, degli incassi! Il solo «burle- pornografia. Non dia retta agli ipocriti. […] sque» di Minsky ci pagava 2500 dollari alla Un’ora di burlesque non fa male a nessuno: e settimana (Indro Montanelli, Le “tigri volan­ il burlesque fa parte della tradizione america- ti” sul palcoscenico, in «Corriere della Sera», na come i saloons, il rugby, la torta di mele». 13 gennaio 1943, p. 3). Il secondo fattore è quello della Ma ne trattò anche e soprattutto consacrazione finale a livello cultura- Enzo Biagi in ben tre articoli, tutti le, con conseguente definitiva attesta- apparsi su «La Stampa» fra il 1953 zione nell’uso avvenuta fra la fine de- e il 1960. Di particolare interesse è il primo, quello dell’11 novembre 1953 gli anni ’50 e gli inizi degli anni ’60. (Mi mostro nuda e tutto finisce lì, 11 È a cavaliere fra questi due decenni novembre 1953, p. 3)20. Si tratta di che sui due quotidiani si parla del un vero e proprio approfondimento su burlesque in articoli di cronaca legge- ra, come quello su una candidata miss 20 Segnalo per completezza anche gli altri che nel giugno del 1956 – risultata non due, intitolati La coltura dello “spogliarello” vincitrice di un concorso di bellezza a non ha convinto la polizia italiana (12 aprile Roma – decide di attirare l’attenzio- 1959, p. 3) e Per gli italiani fra le scandi­ nave felici illusioni e qualche amarezza (18 ne del pubblico, dei fotografi e della settembre 1960, p. 3). polizia esibendosi in un improvvisato www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 349

spettacolo di burlesque21, o ancora ca Dialoghi coi lettori (in «Corriere quelli che raccontano del rifiuto di d’Informazione», 13 settembre 1962, alcune spogliarelliste inglesi e ameri- p. 13), in cui la signora Luidanna Fa- cane di continuare a esibirsi nella ca- relli chiede: «Ho letto, divertendomi pitale a causa della mancata ricezione molto, un riassunto delle avventure del compenso pattuito22. È in questo capitate a Gypsie Lee Rose, la diva periodo che si segnalano almeno due dello spogliarello che ha inspirato il interventi del 1962, entrambi apparsi nuovo film di Natalie Wood. Ma spo- sul «Corriere», che hanno il burlesque gliarello e burlesque sono la stessa come elemento protagonista del testo. cosa?». Risponde Brin: Il primo è una sorta di trafiletto mo- nografico su Natalie Wood, da poco Ottima domanda, poiché mi consente di uscita sconfitta dalla notte degli Oscar spiegarle che il burlesque, come il suo stes- so nome indica, rivela il pudore dei puritani, (Perduto l’“Oscar” Natalie Wood è decisi a considerare «buffa» la sensualità in rimasta “regina del burlesque”, in quanto tale. Il burlesque alle origini rientrava «Corriere d’Informazione», 16 aprile nella tradizione del vaudeville. Anche qui, il 1962, p. 15). Nell’articolo si legge: termine francese, che indicava una specie di operetta, fu modificato dagli americani per intendere, confusamente, qualunque spet- Natalie Wood non ha vinto l’Oscar – an- tacolo di varietà: l’atto del burlesque, con dato alla nostra Sofia Loren – ma un titolo la ragazza che si spoglia, si inseriva tra l’e- l’ha conquistato lo stesso, quello della «re- quilibrista e l’allevatore di pulci. In seguito, gina del burlesque». La bella attrice, infatti, specialmente ad opera dei deplorevoli fratelli dà vita nel film «Gispy», al personaggio di Minsky, il burlesque comprese unicamente Gipsy Rose Lee, la signora dello strip ame- e soltanto ragazze che in vari modi si sve- 23 ricano . stivano, sì, però accolte dagli spettatori con deliberati scoppi di risa, non con il faticoso Il secondo è una risposta data da silenzio particolare ai latini. Fra lo strip–te­ Irene Brin all’interno della rubri- ase (nome inglese usato soprattutto a Parigi) ed il burlesque (nome francese usato esclusi- vamente in America), c’è, soprattutto, la dif- 21 I fatti sono raccontati in due articoli in- ferenza dell’ilarità, in America ostentata, in titolati rispettivamente Eletta Miss Roma tra Europa impossibile. Lo spogliarello infine ha sorrisi e bronci («Corriere d’Informazione», preso, per bocca degli italiani, un suo suono 27 giugno 1956, p. 1) e Un locale a soqqua­ da divertimento paesano, come il saltarello (o dro per le stravaganze d’una concorrente press’a poco). Infine, Ann Corio, che ha lar- («Il Corriere della Sera», 28 giugno 1956, p. gamente superato i 50, viene applaudita ogni 5). sera a Nuova York nello spettacolo «This was 22 La notizia è stata riportata da entrambe le Burlesque» dove presenta i suoi antichi col- testate, sebbene solamente sul «Corriere» si leghi. parli esplicitamente di burlesque. Gli articoli sono: Rifiutano di spogliarsi a Roma le belle ragazze di un «burlesque» («Corriere d’In- La spiegazione che qui Irene Brin formazione», 30 marzo 1961, p. 1) e «Spo­ fornisce di burlesque è esemplare, e gliarelliste» deluse a Roma («La Stampa», aiuta a marcare la differenza con il 31 marzo 1961, p. 5). 23 Il filmGipsy verrà poi distribuito in Italia concetto di ‘spogliarello’, di cui il un anno più tardi con il titolo di La donna che burlesque non è sinonimo ma habitat: inventò lo strip–tease. il burlesque non è uno spogliarello, www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 350

ma lo spogliarello avviene o potreb- fatto che in quel periodo godesse di be avvenire durante uno spettacolo una diffusione e di una accettabilità di burlesque. La precisa e dettaglia- tali da essere usato con un certo agio ta spiegazione della Brin evidenzia e con una certa frequenza anche in in maniera secondo me abbastanza due dei maggiori quotidiani naziona- chiara che fra la fine degli anni ’50 e li costituisce quantomeno una prova. l’inizio degli anni ’60 in Italia c’era Una prova tutt’altro che irrilevante, una crescente consapevolezza di cosa se si pensa che gli articoli di giornale fosse il burlesque: nomi importanti rappresentano una delle categorie che ne avevano già scritto, i lettori chie- Ulrich Ammon definisce model texts, devano informazioni, esperti di setto- i ‘testi modello’ che contribuiscono a re rispondevano. In altre parole, c’era definire e rimodellare lo standard di “domanda” di burlesque, e l’offerta una lingua25. In altre parole, se c’era non tardò ad arrivare. Questo mi porta un momento in cui burlesque poteva all’ultimo fattore di natura sociale che essere accolto in un dizionario dell’u- sdoganò definitivamente il burlesque so, quello era proprio la metà degli (e quindi il termine che lo definiva) anni Sessanta. Questo è giustificabi- anche in Italia, ovvero i prodotti ci- le anche per un’altra motivazione. Ai nematografici. Gli anni ’40, ’50 e ’60 quattro fattori sociali citati sopra (in- sono infatti quelli dei burlesque mo­ differenza alle politiche linguistiche vies24, pellicole che, come si intuirà autarchiche, uso da parte di scrittori dal nome stesso, avevano il burlesque modello, sdoganamento sociale, pro- quale fil rouge della sceneggiatura. Si dotti cinematografici) ne va infatti trattava di prodotti che per forza di aggiunto uno più tecnico del settore cose non potevano essere pensati per della lessicografia, secondo una - ten un pubblico familiare, ma che devono denza già individuata da Paolo D’A- aver goduto di una certa diffusione in chille. È stato infatti proprio a partire quelle sale cinematografiche che pre- vedevano anche proiezioni di pellico- dalla metà degli anni Sessanta che le vietate ai minori. «anche i vocabolari generali hanno In definitiva, e per tutte le - ragio manifestato un’attenzione crescente ni appena esposte, pare abbastanza per le parole nuove, facendo spesso ragionevole pensare che il periodo a gara nel registrare “a caldo” fore- immediatamente precedente al 1965 25 Cfr. Ulrich Ammon, On the Social fosse quello giusto affinché il termi- Forces that Determine what is Standard in ne venisse accolto nei dizionari. Il a Language and on Conditions of Success­ ful Implementation, in Sociolinguistica 17. 24 Per una rapida disamina, si può consul- Internationales Jahrbuch für europäische tare in Internet il sito www.burlesque.it, che Soziolinguistik / International Yearbook of tratta l’argomento nell’articolo Adults Only: European Sociolinguistics / Annuaire Inter­ i burlesques movies dei ’40/’50/’60 (visio- national de la Sociolinguistique Européenne, nabile all’indirizzo https://www.burlesque. ed. by Ulrich Ammon, Jeroen Darquennes, it/2016/04/adults–only–i–burlesque–mo­ Leigh Oakes and Sue Wright, de Gruyter, vies/). Berlin–New York, 2003, pp. 1–10. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 351

stierismi, voci del gergo giovanile, te – della decima ed. del dizionario dialettalismi, tecnicismi, tanto da non (1963: MiglioriniPanziniApp), quin- richiedere più “supplementi”, da di- di due anni prima della prima appa- ventare essi stessi fonti per la ricerca rizione nel Dizionario Garzanti della dei neologismi»26. lingua italiana (1965: Garzanti). Se si E proprio l’esistenza di supple- vuole individuare quando burlesque è menti ai comuni dizionari di cui D’A- stato trattato per la prima volta da un chille fa puntuale menzione rende lessicografo italiano, quindi, il 1950 è necessaria, prima di passare alla data- l’anno, e il merito è di Migliorini. Ma zione e retrodatazione della parola di il termine deve esser stato ignorato da cui qui mi sto occupando, una breve buona parte dei colleghi impegnati a parentesi a chiusura di questo para- realizzare dizionari che evidentemen- grafo. Quelli trattati finora sono tutti te tenessero conto dell’effettiva dif- comuni dizionari monolingui, ovvero fusione nell’uso della nuova parola, opere che riportano quelle voci già in pertanto bisognerà aspettare il 1965 uso e pertanto degne di essere lem- prima che burlesque possa entrare a matizzate. Capitolo a parte è costitu- pieno titolo nella maggior parte dei ito dai dizionari dei neologismi, e in dizionari di consultazione. particolare dal Dizionario moderno di Alfredo Panzini (Panzini), un’opera 7.5.3. Passiamo ora alle datazioni nata con il dichiarato intento di lem- proposte dai dizionari riguardo la pri- matizzare quelle parole non presenti ma attestazione della parola. GDLI– negli altri dizionari. Bruno Miglio- 2004 e GRADIT­ attestano il rientro di rini curerà tutte le edizioni postume burlesque nel 1936, rinvenendolo fra le a partire dall’ottava (1942) fino alla righe dei resoconti di viaggio di Alber- decima e ultima (1963), arricchendo to Moravia, che in quegli anni visitava ognuna con un’appendice di paro- le non presenti nell’opera originale gli Stati Uniti. Ora, una prima raccolta di Panzini. Ebbene, nell’appendice abbastanza esaustiva che raggruppa i presente nell’ed. del 1950 (la nona e reportage dello scrittore è quella edita penultima) troviamo burlesque lem- da Bompiani (Viaggi, Milano, 1994), matizzato come segue: «*Burlesque: ma Moravia ebbe la possibilità di pub- spettacolo di varietà statunitense, la blicare i suoi racconti a puntate su al- cui principale attrazione consiste in cuni quotidiani mentre era ancora in una procace spogliatura»27. Identica vita, e soprattutto in contemporanea definizione ricomparirà nell’appendi- alle fasi di stesura a mo’ di corrispon- ce – pubblicata anche separatamen- dente dall’estero. Quello in cui è pre- sente burlesque (Le notti americane) 26 Paolo D’Achille, Parole nuove e datate, comparve sulle pagine della «Gazzetta Firenze, Cesati, 2012, p. 20. del Popolo» del 15 ottobre 1936 (rist. 27 Nel Dizionario moderno di Panzini, e coerentemente nelle appendici di Migliorini, in Viaggi, cit., pp. 124–128). Vale la l’asterisco prima di una parola ne segnala l’o- pena riportare un passo significativo in rigine straniera. cui occorre il termine (ivi, p. 128): www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 352

Di modo che il “Burlesque” è uno spet- cosa sia il burlesque più per ragioni tacolo insieme indecente, ingenuamente sen- artistiche, enfatiche, che per vera ne- timentale e significativo; secondo che lo si cessità di disambiguare il significato guardi con riferimento alla morale, oppure alla psicologia, o ancora al gusto e alla cul- dell’esotismo. L’impressione che si tura. Un rito s’è compiuto, penso, mentre gli ha leggendo questo passaggio è che applausi scrosciano; e non posso fare a meno burlesque non era ancora sufficiente- di ricordarmi della Villa dei Misteri di Pom- mente diffuso e accettato in italiano pei dove è dipinta una donna simile a quella da poter essere riportato senza virgo- or ora scomparsa. Con questa similitudine in lette, maiuscole iniziali o altri segnali mente e tutte le riflessioni storiche e mora- li che ne seguono lascio il tempio che mi ha di distanziazione (e d’altronde, come oramai rivelato il suo segreto e riesco nella abbiamo visto, tali segnali verranno strada. riproposti fino all’alba dell’ingresso di burlesque nei dizionari), ma che In questo e in un altro passo limi- esistesse quantomeno una vaga cono- trofo (cit. in GDLI–2004, s.v. burle­ scenza di cosa potesse essere. Il che sque dalla p. 127 del medesimo vo- potrebbe significare una sua appari- lume), le virgolette e l’uso della ma- zione in contesti italiani antecedente iuscola sono presenti nell’originale, al 1936. Alcuni lavori di riferimento e vengono utilizzati da Moravia con per la datazione e la retrodatazione di chiara intenzione di distacco a sotto- neologismi e forestierismi sono stati lineare che il termine non solo è un consultati per verificare se facessero prestito, ma soprattutto che non è an- menzione di burlesque. Nella fattispe- cora sufficientemente diffuso in - ita cie, sono state esaminate le raccolte liano da poter essere riportato in una di neologismi di Cortelazzo–Cardina- forma che non preveda la presenza di le (1986), Quarantotto (1987), Lurati segni paragrafematici. L’accenno di (1990: LuratiNeol), Bencini–Citerne- glossa che segue burlesque è preve- si (1993), Michele Cortelazzo (Cor- dibile per la natura stessa del termine, telazzoMANeologismi; Cortelaz- zoMANeologismi 1995) e Adamo– e per le ragioni ampiamente descritte DellaValle (2003), le liste di Fanfani da Paolo D’Achille e Anna M. Thorn- (1994: FanfaniMLuratiNeol,LN 55) e ton come una delle strategie per citare Marri (1988–1990: Marri,LN 49–51; gli esotismi28. «Accenno di glossa» e 1997: Marri,LN 58), il cit. Parole non «glossa per intero», perché l’au- nuove e datate di D’Achille (2012) e i tore qui pare dare una descrizione di dizionari etimologici VEI, DEI e LEI. 28 Cfr. Paolo D’Achille–Anna M. Thornton, Nessuno di questi si occupa della data Strategie di commento alla citazione di eso­ di ritorno di burlesque, né hanno por- tismi, in Lingua, cultura e intercultura: l’ita­ tato informazioni utili ricerche nella liano e le altre lingue. Atti del VIII Convegno BIZ o nei corpora MIDIA («Morfolo- SILFI Società Internazionale di Linguistica gia dell’italiano in diacronia», http:// e Filologia Italiana (Copenaghen, 22–26 giugno 2004), a cura di Iørn Korzen, Cope- www.corpusmidia.unito.it/index.php) naghen, Samfundslitteratur Press, 2005, pp. e DIACORIS («Corpus diacronico 83–97. di riferimento dell’italiano scritto», www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 353

http://corpora.dslo.unibo.it/DiaCO­ smi e febbre nella città che non dorme mai, RIS/). Pertanto, se burlesque è appar- in «La Stampa», 11 maggio 1935, p. 3). so in qualche testo di lingua italiana prima del 1936, dove ciò sia avvenuto Il fatto che entrambe le occorren- ancora non è stato individuato. ze siano state prodotte da uno stesso autore non deve sorprendere, e anzi 7.5.4. E veniamo appunto alla re- conferma l’ipotesi che la parola sia trodatazione. Se consideriamo il si- retrodatabile: un elemento nuovo (di gnificato [b] che abbiamo riportato al ritorno, in questo caso, ma pur sem- pre di novità si tratta) per raggiunge- principio, ovvero: «negli Stati Uniti re la diffusione nella norma e quindi d’America, spettacolo di varietà mol- apparire nei dizionari dovrà necessa- to popolare, un tempo costituito da riamente passare per alcune tappe di caricature, balletti e sim. e in epoca sempre maggior diffusione e accet- più recente soprattutto da spogliarel- tazione da parte di una fetta sempre li», burlesque compare almeno in due più ampia di parlanti. Ma l’origine articoli pubblicati su «La Stampa», di un tale processo avviene spesso in rispettivamente il 4 aprile 1933 e l’11 un unico individuo, un unico parlan- maggio 1935. Li vediamo in [2] e [3]: te che si fa portatore dell’innovazio- ne che poi potrà o non potrà essere [2] Esistono altri spettacoli del genere delle «burlesques», i quali per essere pre- accettata dalla comunità. Il caso di sentati con un lusso fantastico di scenari e burlesque potrebbe rispettare questo di costumi, per la bellezza degli esemplari processo: il termine è stato “ripor- femminili e per gli alti prezzi di ammissio- tato” in Italia da Amerigo Ruggiero, ne, vengono chiamati «Follies» o «Vanities». che negli anni Trenta era corrispon- Sono spettacoli frequentati da gente che può dente dagli Stati Uniti per «La Stam- spendere, hanno pretese artistiche e si vanta- no di fare la glorificazione della ragazza ame- pa». Nei due estratti qui proposti, la ricana. Le «burlesques» invece, attirano un parola è trattata come uno xenismo, pubblico più umile: quello che può spendere cioè una di quelle «parole straniere solo qualche dollaro o anche mezzo dollaro usate solo come riferimento a cose e (Amerigo Ruggiero, Il cinema come affare, idee proprie di culture straniere»29 e in «La Stampa», 4 aprile 1933, p. 5). quindi per forza di cose è contrasse- gnato da elementi di distanziazione [3] Le facciate dei piccoli teatri di bur­ lesque shows sono tappezzati di grandi foto- paragrafematici (virgolette nel primo grafie di ragazze nel solo vestito che la natura caso, corsivo nel secondo), lessicali ha loro fornito. Nell’interno è il trionfo del (quello shows in [3], che con buona nudo. Dozzine di perfetti esemplari femmi- probabilità doveva accompagnare nili manovrano sul palcoscenico senza qua- burlesque in molte delle occorrenze si foglia di fico. È la cosiddetta glorification della ragazza americana. Una glorificazione a cui Ruggiero era esposto in Ameri- piuttosto a buon mercato. C’è quella più co- ca), nonché da una qualche incertezza stosa delle varie follies, vanities e revues. È nell’attribuzione del genere al refe- solo questione di prezzo e di perfezione dei modelli (Amerigo Ruggiero, Figure, fanta­ 29 Ivi, p. 84. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 354

rente in questione: femminile in [2], vedremo fra poco, Cecchi) anche Sol- per quanto probabilmente qui si sia dati fu corrispondente dall’estero per fatta sentire l’analogia con «Follies» un quotidiano italiano, nel suo caso e «Vanities» o con l’iperonimo pièce, «Il Lavoro» di Genova. Di Soldati maschile in [3], probabilmente per sappiamo che visse in America dal l’influenza di show che, per via della 1929 al 1931, e alcuni dei contribu- sua funzione di testa della locuzione, ti apparsi in America, primo amore deve aver indotto Ruggiero a tradurre comparvero precedentemente su «Il l’intero sintagma come maschile (lett. Lavoro». Alcuni ma non tutti, quin- ‘spettacolo di burlesque’). La distan- di per collocare esattamente questa ziazione dell’autore dal nuovo termi- occorrenza bisognerebbe capire se il ne e il sapore di xenismo con cui esso capitolo in cui l’autore parla del bur- viene riportato nel 1933 sono eviden- lesque è stato prodotto mentre lui era ti, ma erano altrettanto evidenti nei fisicamente negli Stati Uniti, oppure brani di Moravia del 1936 e la cosa in un momento compreso fra la data non ha impedito che tale fonte servis- del suo ritorno in Italia (1931) e quel- se a datarne il ritorno in italiano. Per la di pubblicazione del libro (1935). tutte queste ragioni, ritengo che tale Finché non verrà fatta luce su questo ritorno possa essere retrodatato alla aspetto, l’unica certezza è che questa prima volta in cui Amerigo Ruggiero occorrenza retrodata Moravia (1936), ne parla in uno dei suoi articoli, ovve- ma non Ruggiero (1933). Non pone ro al 4 aprile 1933. gli stessi problemi – ma ci dà l’aggan- Un’ulteriore occorrenza è sicu- cio per affrontarne di nuovi, come ve- ramente precedente rispetto a quella dremo infra – l’opera America amara di Moravia ed è contenuta nel libro di Emilio Cecchi, pubblicata per la America, primo Amore di Mario Sol- prima volta nel 1939 (Firenze, San- dati (Firenze, Bemporad, 1935, p. soni). Qui è presente un paragrafetto 30 183) : dedicato al burlesque che porta il tito- lo di «Burlesk» (pp. 222–226) e che Negli States è l’eccesso opposto. In ogni città è un teatro detto Burlesque, dove si rap- è in larga parte la ripubblicazione di presentano unicamente e continuamente rivi- un articolo che l’autore aveva già re- ste oscene. Lazzi di pessimo gusto. Esibizio- datto per il «Corriere della Sera» del ne di nudità complete. 1° maggio 1938. Né l’occorrenza di America amara31, né l’originale ap- Al momento, tuttavia, non mi è stato possibile collocare con esattez- 31 Come suggerisce il GDLI–2004, s.v. bur­ za questa attestazione. Sicuramente lesque c’è anche un’altra occorrenza della è antecedente al 1936 perché il volu- parola in America amara a p. 90. Anche qui la variante scelta è quella con adattamento me è stato pubblicato nel 1935. Ma al grafico, ma possiamo scartarla come poten- pari di Moravia e Ruggiero (e, come ziale caso retrodatante perché all’inizio del contributo in cui compare, intitolato Piccola 30 Ringrazio Riccardo Regis per la segnala- Borghesia Negra (pp. 86–91), vengono snoc- zione. ciolati dei dati che ne collocano la datazione www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 355

parsa sul «Corriere» retrodatano quel- lizzata la forma in –esque, portando il la di Moravia del 1936, ma sono utili traduttore o la traduttrice a mantenere per introdurre una nuova variabile di l’originale tedesco. Se questa fosse cui tenere conto per quello di cui ci l’unica attestazione di questo tipo, il occupiamo qui. Si tratta dell’esistenza problema in realtà non si porrebbe e – in italiano come in inglese – di una sarebbe sufficiente classificarla come variante con grafia finale in –k: bur­ hapax. Ma non è così: burlesk sia in lesk. Scarterei l’ipotesi dell’influenza italiano che in inglese ha avuto una del tedesco, che invece potrebbe es- certa vitalità, per quanto minima ed ef- sersi fatta sentire in un’altra occorren- fimera32, e ne va tenuto conto. Lo stes- za virtualmente retrodatante. È quella so Cecchi sembra ammettere entrambe che compare nel numero 17–18 de le forme nella doppia occorrenza a cui L’Italiano – Rivista settimanale del­ abbiamo già accennato sopra: la gente fascista (n. 17–18, gennaio– febbraio 1933, pp. 71–74). L’articolo, [4] A Nuova York, da qualche tempo, fu intitolato L’industria dei sentimenti, è un po’ attenuato e tarpato per ordine superio- re, il burlesque, o burlesk, come lo scrivono a firma di René Fülöp–Miller e viene americanamente (Emilio Cecchi, “Burle­ indicato come «tradotto da (M. C.)». schi”, in «Corriere della Sera», 1° maggio Ne riporto un estratto (p. 74): 1938, p. 5; rist. col titolo «Burlesk» in Ame­ rica Amara, Firenze, Sansoni, 1939, p. 222). Apparve che nel teatro americano «grand guignole» e sentimentale, il successo tocca- Cecchi commette un errore di in- va all’eroico cowboy che vince il fosco de- terpretazione, perché di fronte ai pre- linquente, al salvamento dell’eroina angelica da incendi e assalti di banditi, e da catastrofi stiti in –esco/–esque l’inglese tende ferroviarie, ed all’unione della coppia felice, a mantenere le forme con vocale fi- dopo tali vicende, dinanzi al parroco; alle nale come chiaramente individuato ballerine e cantanti mezzo ignude, nei «bur- da Malkiel, op. cit., p. 379: «What is lesk–shows»; alle esibizioni di forza dei do- peculiar to English is the care with matori, ed alle pagliacciate, nel circo. which the final vowel of the primiti- ve – its inalienable core–constituent L’attestazione è chiaramente dipen- dente dal testo originale, che doveva 32 Ma si veda come ancora nel 1978 una contenere la grafia burlesk con k nor- commedia di Franco Scaglia prendeva il male in tedesco. Non parlerei pertanto nome di Burlesk, e in tempi più recenti (cfr. di attestazione pienamente italiana; al Artur Gałkowski, Il mondo creativo dei nomi propri e l’approccio glottodidattico in massimo, di uno stadio intermedio in riferimento all’insegnamento dell’italiano cui in italiano ancora non si era stabi- come lingua straniera, in L’italiano insegna­ to creativamente, a cura di Maria Załęska, a non prima del 1935. Per completezza: «Con Warszawa, Uniwersytet Warszawski, 2015, la emigrazione dei negri dagli Stati agrico- pp. 77–113, a p. 93) Burleska (dall’accorc. li del mezzogiorno agli Stati manifatturieri Berlusca), accanto a Burlesquoni, è stato ci- dell’est e della regione dei laghi, effettiva- tato tra i soprannomi dati a Silvio Berlusconi. mente i linciaggi diminuiscono: 1935, 26 lin- Per entrambe le segnalazioni ringrazio Paolo ciaggi; 1936, 13; 1937, 8; 1938, 6» (p. 86). D’Achille. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 356

in this language – is preserved: […] dividiamo la ricerca in due momen- witness bikini–esque, Dali–esque, ti: il primo include i numeri pubbli- Hardy–esque, Juno–esque, Kafka– cati dall’anno dell’arrivo del burle- esque, Rousseau–esque, Stravinsky– sque negli Stati Uniti (il 1868) fino esque, Tito–esque». Ma la svista di al 1924, il secondo va dal 1925 fino Cecchi è in buona fede, perché il caso al momento in cui Cecchi ci dice che particolare di burlesque sembra aver burlesk è «come lo scrivono america- contraddetto per un certo periodo namente» ([4]). Dal 1868 al 1924 sui tale tendenza. Probabilmente questo giornali americani in lingua inglese si allontanamento dal comportamen- contano 141.834 occorrenze di burle­ to normale dell’inglese è dovuto a sque contro le sole 402 di burlesk, un un fatto di costume. Vale la pena di rapporto di 352,8:1. Dal 1925 al 1938 parlarne, e per farlo partiamo da al- le occorrenze di burlesque sono 8251, cuni dati. Sopra abbiamo detto che quelle di burlesk 1357; il rapporto si nell’arco temporale che va dagli anni è ridotto a 6:1. Quando Cecchi dava a di fondazione del «Corriere» e de «La intendere che burlesk era una forma Stampa» fino al 1965 – anno di pri- più che accettabile negli Stati Uniti, ma lemmatizzazione in un dizionario lo faceva perché per ogni 6 forme di italiano – burlesque appare in questa burlesque a cui era esposto, una ap- forma 65 volte. Prendendo le stesse pariva in –k. Tale sbilanciamento nei fonti e lo stesso lasso di tempo, alle rapporti di forza rispetto al periodo 65 occorrenze già individuate ne van- 1868–1924 si deve probabilmente no aggiunte ulteriori due che, anziché ad alcuni interventi di Edward Est- il suffisso –esque, presentano adatta- lin Cummings (meglio noto come mento grafico finale in–k . La prima è «e.e. cummings»), che fra il 1925 e quella di Cecchi di cui si è già parlato; il 1926 – nel pieno del dibattito che la seconda è di Piero Ottone, che usa in America vedeva giudicare il burle- questa variante in un articolo apparso sque ora come spettacolo osceno, ora sul «Corriere» del 21–22 aprile 1954 come forma d’arte popolare – difen- (Si cerca in Inghilterra un genio del deva la seconda posizione sulle pa- “ping–pong”, p. 3). Per l’italiano, gine di «Vanity Fair» e «The Dial», dalla nascita dei due quotidiani fino al invitando a distinguere fra l’oggetto 1965 il rapporto è di 37,5:1 in favore della contesa e l’insieme dei signifi- cati estetici e artistici di cui l’oggetto di burlesque. Allarghiamo l’indagine stesso è portatore. Il primo è un bur­ prendendo in considerazione la stam- lesque show, il secondo è il «burlesk pa americana grazie a una raccolta with a k»34. È molto probabile che gli di quotidiani statunitensi pubblicati tra il 1879 e il 1963 messa a dispo- 34 Riporto un estratto delle considerazio- 33 sizione dalla Library of Congress e ni di Cummings riprendendole da uno stu- dio di Tapper, a cui si rimanda per ulterio- 33 Chronicling America, risorsa consultabi- ri approfondimenti: «There are “burlesque le in Internet all’indirizzo https://chroniclin­ shows” and this is thanks to the supporters gamerica.loc.gov/. of the National Winter Garden, Burlesk. But, www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 357

impresari americani debbano aver vi- sto negli interventi di Cummings una sorta di uscita di sicurezza, la possi- bilità di utilizzare un termine nuovo (burlesk with a k) e lievemente diver- so da quello oggetto di stigma (burle­ sque) per non perdere attrattività nei confronti della clientela più puritana. E infatti non mancano casi di pagine di giornale contenenti inserzioni che invitavano ad assistere a spettacoli di burlesk poste vicino a quelle di spet- tacoli concorrenti, ma nella forma burlesque. L’Immagine 1, tratta dalla p. 7 del numero del 31 dicembre 1932 dell’Indianapolis Times35, sarà suffi- ciente a rendere l’idea. Quanto queste due rappresenta- zioni all’atto pratico differissero le une dalle altre è difficile a dirsi, ma almeno giustificano il fatto che Emi- lio Cecchi considerasse la variante con adattamento grafico in –k come quella americana per eccellenza: pro- babilmente era quella a cui era esposto granted that – on the surface – no two things could possibly seem more incompatible than burlesk (the original undiluted article) and Immagine 1. Compresenza delle forme “Art”, this is important only as proving how burlesk e burlesque in una pagina di annun- little “cultured” people observe for them- ci pubblicitari di un periodico americano selves and how consistently they are duped degli anni Trenta. by preconceived notions. Should my readers take the trouble to examine, not conventional or academic “art”, but “modern” (also called con maggiore frequenza nei luoghi che “primitive”) art – art of today, art which is frequentava. Sia per l’italiano che per alive – they will discover that, in ridiculing the aesthetic significance of burlesk with a l’inglese, sarà poi la variante in –esque k, they are talking through their hats» (Gor- a prevalere. don A Tapper, The machine that sings, New Quanto detto finora è valido se York–London, Routledge, 2006, p. 75). ci fermiamo alla sola accezione [b] 35 È possibile visionare la pagina per intero delle due che ho riportato all’inizio. nella già citata raccolta di quotidiani Chro­ nicling America (https://chroniclingamerica. Considerando anche la [a] «genere loc.gov/lccn/sn82015313/1932–12–31/ed–2/ teatrale inglese nato nel Settecento, seq–7/). originariamente di carattere satirico www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 358

e in seguito farsesco e parodistico», bri di Euston Road e di sera come figurante in il discorso si complica ulteriormen- un teatrino dei Burlesques (Agostino Filon, Babele, in «Corriere della Sera», 7–8 ottobre te. Con questo significato burlesque 1898, p. 4). compare in almeno 4 occasioni ([5], [6], [7] e [8]), tutte precedenti alle tre [7] Tratto tratto Stopleton, il figurante in- che abbiamo visto pocanzi. quilino di Babele gli dava i biglietti di teatro. Così egli vide la gloria morente del “burle- [5] Credo ora necessario darvi alcune sque”, assistette alle ultime contorsioni di spiegazioni sopra il partido de la porre36 Nellie–Zarren (Babele, di Agostino Filon, in (partito della clava), che ha una certa impor- «Corriere della Sera», 21–22 ottobre 1898, p. tanza, e del quale nell’avvenire sarà proba- 4). bilissimo che avrò da parlarvi: – secondo gli avversari del Governo, questo partito della [8] La rivista riproduceva, assai da vici- clava, – che nome elegante! – è stipendiato no nell’intreccio, nel dialogo e nei giuochi di dal Governo per fa sparire quei che gli sono scena quel genere comico, che sotto il nome noiosi, ed è vero che il capo di questa banda, di burlesque è perfettamente tipico pei music un certo Filippo Ducazcal, è un impiegato halls inglesi e trova molti suoi effetti nell’im- al Ministero dell’interno, con uno stipendio piego ben appropriato di quegli elementi di di 14.000 reali annui; un mese fa si rappre- mimica e di danza, che da esso passarono poi sentò nel teatro Calderon un pezzo chiamato al teatro leggero di altre nazioni, per perdervi Macarronini I, essendo desso una burlesque però, nell’esagerazione dei tratti funambu- del duca d’Aosta e dei nostri governanti, il leschi e colla scomparsa di ogni carattere di direttore del teatro fu avvertito che se lascia- intellettualità, ogni vero sapore d’arte (La se­ va rappresentare questo pezzo, il suddetto rata inglese al lirico a beneficio della Croce partito della clava ne avrebbe fatte delle sue; Rossa italiana, in «Corriere della Sera», 1° ne avvertì la polizia, affinché dessa potesse giugno 1918, p. 4). prendere le misure necessarie, e lasciò rap- presentare la burlesque contando sopra la In tutti e quattro gli estratti qui ri- polizia per mantenere l’ordine; il teatro era portati pare chiaro che il riferimento pieno zeppo di gente, venuti unicamente per non sia allo spettacolo americano ma godere dello spettacolo comico–politico, ma al genere teatrale inglese, o comunque appena fu alzato il sipario, si udì un fischio formidabile (corrispondenza da Madrid, in a un suo derivato. Si potrebbe obietta- «La Stampa», 10 gennaio 1871, p. 2). re citando quell’«assistette alle ultime contorsioni di Nellie–Zarren» in [7], [6] Nella corte la seconda ala era occupa- dove l’associazione mentale a un’ipo- ta a pian terreno da una famiglia inglese tra tetica ballerina di burlesque potrebbe popolana e borghese; il marito, di giorno, era venire naturale. Ma non è così, alme- impiegato presso un operaio di pompe fune- no per due ragioni: la prima è che nel- 36 Sic: in realtà il nome del gruppo politi- le diverse puntate che sono riuscito a co era partida de la porra (cfr. José María recuperare del racconto di Filon, sia il Iribarren, El porqué de los dichos: sentido, nome Nellie sia il nome Zarren com- origen y anécdota de los dichos, modismos paiono una volta sola e nel passaggio y frases proverbiales de España con otras qui riportato, e non si hanno occor- muchas curiosidades [1955], 13a ed. con la collaborazione di José María Romera, Pam- renze rilevanti di nessuno dei due plona, Institucion Principe de Viana, 2005, p. nomi né nelle annate immediatamen- 356). te successive, né in quelle immedia- www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 359

tamente precedenti al 1898. Ciò che dove si fa chiaro accenno ai «music voglio dire è che se il personaggio di halls inglesi» e mi sembra addirittura Nellie potrebbe effettivamente appar- troppo palese per essere ulteriormen- tenere a qualche spettacolo teatrale te interpretato nell’esempio [5], dove di cui io non sono a conoscenza ma per giunta burlesque viene riportato Filon sì, più probabilmente l’attrice semplicemente in corsivo, del tutto Zarren è frutto della fantasia dell’au- privo di ulteriori segni paragrafema- tore, come d’altronde il resto dei per- tici o di glosse esplicative. L’impres- sonaggi della storia. In altre parole, sione è che l’autore o l’autrice di que- a meno che non mi sia sfuggita una sto pezzo avesse ben chiaro in mente qualche fonte capace di contraddirmi, cosa fosse «una burlesque», aprendo non è mai esistita alcuna Zarren de- la porta all’ipotesi che – almeno per gna di nota che ha interpretato un per- quanto riguarda l’accezione riferita al sonaggio di nome Nellie, o almeno io teatro satirico nato in Inghilterra – la non ne ho trovato traccia. E comun- data di prima attestazione vada cerca- que questo non sarebbe di per sé suf- ta in anni molto antecedenti rispetto ficiente a giustificare il fatto che qui a quella del 1936 proposta in GDLI– burlesque vada inteso “all’inglese” e 2004 e ­GRADIT. non “all’americana”: Filon poteva in- ventarsi tutto e comunque parlare del 7.5.5. La mia conclusione è per- burlesque americano. Il punto davve- tanto la seguente. Non si può parla- ro importante, quindi, è dimostrare re di un unico ritorno di burlesque in che qui burlesque va necessariamente italiano, perché le due accezioni più inteso “all’inglese”. Abbiamo detto comunemente riportate dai dizionari che Babele narra fatti e personaggi italiani sono state accolte in momenti inventati, e fungeva da inserto roman- nettamente distinti e temporalmente zesco a puntate per allietare le letture distanti fra loro. Del «genere teatrale di chi acquistava il giornale. Questo inglese nato nel Settecento, origina- racconto è ambientato a Londra ed è riamente di carattere satirico e in se- stato scritto nel 1898, anno in cui il guito farsesco e parodistico» si parla burlesque americano era appena nato già con una certa confidenza nel 1871 e non è detto che fosse già arrivato, a su «La Stampa», quindi 65 anni pri- sua volta, in Inghilterra. Non poteva ma dell’intervento di Moravia, e al- sicuramente essere arrivato in Italia, meno tre citazioni successive apparse perciò la mia ipotesi rimane: in Ba­ sul «Corriere della Sera» nel 1898 e bele ([6] e [7]), Agostino Filon vuole nel 1918 ne confermano un rientro fare riferimento al genere teatrale che sicuramente antecedente al 1936. Lo fa rappresentazione grottesca degli stesso vale per lo spettacolo «di va- uomini e delle donne di potere, dei rietà molto popolare, un tempo co- loro usi e dei loro costumi. In altre stituito da caricature, balletti e simili parole, all’accezione [a] vista al prin- e in epoca più recente soprattutto da cipio di questo articolo. Il riferimen- spogliarelli» nato negli Stati Uniti, to sembra ancora più evidente in [8], di cui non è stato Moravia a trattare www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 360

per la prima volta in contesto italiano Ruggiero nei suoi due contributi ap- nel 1936 ma Mario Soldati nel 1935 parsi su «La Stampa» nel 1933 e nel o forse prima, e sicuramente Amerigo 1935. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 361

7.6. Nota su cagnaro, di Fio- copertura dell’imbarcazione che ha lo scopo di ripararla dagli agenti atmosferici renzo Toso durante l’inverno3.

Abstract: The article reconstructs the D’altro canto, in questo significa- history of the word cagnaro ‘tarpaulin’, not recorded in Italian dictionaries but never­ to, cagnaro è in italiano voce di uso theless frequent as a technical term for plea­ raro ma conosciuta dagli scrittori di sure sailing and in the port terminology. It is cose di mare: a term of French origin passed through the Genoese dialect, taking on further specifica­ un tendone detto il cagnaro4; tions in Liguria. la galea a riposo, probabilmente ormeg- 7.6.1. La voce cagnaro, sost. m., giata nel bacino di S. Marco, con il cagnaro è assente nei repertori italiani, etimo- a strisce bianche e rosse che copre la mer- canzia5. logici e dell’uso, ma nel significato di ‘copertura provvisoria in tela im- Nel lessico nautico corrente, in permeabile usata per le imbarcazioni’ ogni caso, il termine indica non sol- non risulta ignota ai lessici tecnici tanto un telo utilizzato per rivestire della marineria da diporto: la coperta del natante, ma anche un riparo provvisorio dal sole, o che si cappottina di tela o plastica che serve a colloca, in caso di intemperie, in cor- riparare l’imbarcazione dalle intemperie du- rispondenza dei boccaporti e di altre rante i periodi di non navigazione, per esem- pio, durante il rimessaggio invernale1; aperture. Risulta dunque particolar- mente corretta la definizione nome che prende la cappotta telata usata durante l’inverno per riparare la barca dagli agenti atmosferici2. 3 Giorgio Parra, La mia prima barca a vela. Come orientarsi nell’acquisto, Lecce, Youcaprint Self–Publishing, 2018, p. 127. Ugualmente frequente è la descri- 4 Mario Gianoli d’Artogna, Venture di zione della voce nei glossari annessi mare. Da Noè ai Vichinghi, Pisa, Nistri–Li- alle pubblicazioni relative alla navi- schi, 1968, p. 210. 5 gazione da diporto: Terisio Pignatti, Disegni antichi del museo Correr di Venezia. Catalogo, vol. 1, Venezia, Neri Pozza, 1980, p. 96. In questa descrizione storica il termine viene usato per 1 Carlo Notarbartolo Malingri–Paolo Chi- fare «colore» e richiamare il lessico marina- ghizola, Dizionario della vela, Milano, Ho- resco, ma la voce manca nei vocabolari dia- epli, 2004, p. 44. In questo repertorio pluri- lettali veneti, dove è registrato solo il tradi- lingue il termine viene tradotto con l’inglese zionale tiemo (‘coperchio, ed è quello fatto wind–dodger, weather–cloth e col francese a volta in alcune barche, come specialmente cagnard. ne’ burchi, di tavole immobili ad oggetto di 2 Maria Antonia Martines, Dizionario nau­ tenervi al coperto le mercanzie’: Giuseppe tico. Scuole di vela, circoli, associazioni, Boerio, Dizionario del dialetto veneziano, Morrisville, LuluPress, 2020, p. 14. Venezia, Andrea Santini e Figlio, 1829). www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 362

Pesante tela usata per il riparo dell’equi- genericamente con ‘tela cerata’ se- paggio in coperta durante i fortunali. Indivi- condo il Vocabolario delle Parlate dua anche il telone a protezione di un bocca- Liguri8, ma che a Savona vale specifi- porto o della barca quando è a secco6. camente ‘telone [che si pone] sul boc- caporto o sullo scalandrone’9 e in ta- Essa è ampliata alla voce cagnaro barchino (nella variante regolare ca­ nel «Wizionario» online: gnoru [ka'ˆå:ru]) soprattutto ‘tenda, 1. (marina) copertura impermeabile re- telone che viene sistemato in coperta movibile utilizzata per proteggere il ponte sui carichi liberi quando l’imbarca- delle barche da diporto in caso di inutilizzo. zione è all’ormeggio, per ripararli dal Solitamente viene fissato al ponte stesso me- sole’10. diante semplici legature. Quest’ultimo significato, riferibile 2. (marina) copertura anche non imper- all’ambiente della navigazione com- meabile e di colore molto chiaro usato nelle merciale, è senz’altro il più antico imbarcazioni da diporto (specie a vela) per anche secondo testimonianze orali ripararsi dal sole durante le giornate estive. In raccolte nell’ambiente portuale ge- genere viene appoggiato o legato al boma e novese, dove il termine risulta noto, a fermato alla barca mediante semplici cimet- te alle draglie7. memoria d’uomo, almeno dagli anni Cinquanta del secolo scorso11. Il secondo di questi significati ap- Il tramite ligure per la diffusione pare ben documentato dalla pubbli- in italiano del termine marinaresco, cità online, dove si trova un’ampia prima a livello regionale, poi nel les- offerta del prodotto, di volta in volta sico tecnico della vela, pare confer- definito cagnaro, tendalino cagnaro, mato anche dall’etimologia, che ne cagnaro steccato (se attrezzato con suppone la probabile assunzione at- apposite stecche di sostegno), tenda­ traverso il gergo di mestiere dei ba­ chin genovesi presenti nel porto di lino cagnaro steccato. 8 Marco Cuneo–Giulia Petracco Sicardi, 7.6.2. In genovese, cagnaro risul- Vocabolario delle Parlate Liguri. Lessici ta essere un vocabolo ben noto negli Speciali. 2–II. Mare, pesca e marineria, Ge- ambienti portuali liguri, attestato ad nova, Consulta Ligure, 1997, pp. 131 e 148. 9 esempio per Genova, Savona e Riva Giovambattista N. Besio, Dizionario del 'ˆ dialetto savonese, Savona, Editrice Liguria, Trigoso (cagnaro [ka a:ru]) località 1980. per le quali il termine viene tradotto 10 Fiorenzo Toso, Dizionario etimologico storico tabarchino, Recco (GE), Le Mani, 6 Heinrich F. Fleck, Dizionario di nautica 2004. e marineria (2013), opera non commerciale 11 Segnalo in ogni caso, come terminus ante posta in liberalità a disposizione della Rete, quem il nome della collana di poesia in ge- consultabile in Internet all’indirizzo http:// novese «O cagnaro», diretta da Carlo P. Pes- www.heirichfleck.net/. sino per la casa editrice ERGA di Genova a 7 In Internet all’indirizzo https://it.wiktio­ partire dal 1969. Nel frontespizio delle opere nary.org/wiki/cagnaro, consultato il 18 set- pubblicate compare appunto, come simbolo tembre 2020 come tutti i legami a siti online della collana, un tendaggio che ricopre alcuni presenti in questo contributo. involti e casse di merci. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 363

Marsiglia12: si tratta infatti di un ade- la pluie et du froid’14, presente come guamento morfologico del francese prestito anche in brettone e in basco, cagnard (1660)13, glossato ‘abri sur a sua volta derivato dal provenzale le pont d’un navire, au moyen d’une cagnard ‘lieu exposé au soleil et abri- toile goudronnée, pour les matelots té contre le vent, endroit où l’on vas 15 de service qui veulent se préserver de prendre le soleil’ , assunto in fran- cese già nel sec. XV col significato di 12 Il nome bachin indicava nel dialetto di ‘abri misérable’16. Marsiglia, e di qui nel francese regionale della Quanto all’etimo della voce pro- Provenza, i membri delle compatte comunità venzale, è evidente la connessione con portuali genovesi stanziate per tutto il sec. XIX nei principali porti della Francia medi- cagno ‘cagna’ (da *cănia femminile terranea, in particolare a Marsiglia, appunto, di cānis, rew 1584a), che ha anche il a Tolone e poi a Nizza. Derivato da Baci(c­ valore di ‘indolence, non–chalance, ci)n, ipocoristico ligure di Giovanni Battista paresse, langueur, laisser–aller’17, che designava anche altrove i genovesi per la tutti valori associati, come nell’italia- frequenza in Liguria del nome proprio, l’ap- pellativo bachin ebbe soprattutto in passato no canicola (che è come noto forma una connotazione fortemente spregiativa: i dotta dal latino canīcula), al fatto che genovesi erano infatti assoldati in Francia per la denominazione cānis «designa- i lavori portuali più faticosi e meno qualifica- va Sirio, la stella più brillante della ti, e soprattutto a Marsiglia, in seno alla loro comunità, circoscritta in un ambiente urbano costellazione del Cane, che in ago- 2 topograficamente definito del Vieux Port, sto sorge insieme al sole» (DELI ), prosperavano la malavita e i traffici illeciti. con passaggio da ‘periodo più caldo La propensione alla marginalità sociale, l’o- dell’anno’ a ‘periodo più caldo del riginalità degli usi linguistici e alimentari e giorno’. Si veda in proposito anche più in generale la qualifica di stranieri, fecero a lungo dei bachin l’oggetto del disprezzo e in genovese la locuzione l’oa da ca­ dei motteggi razzisti dei phocéens pur–sang, gna ['l u:a da 'kaˆa] ‘l’ora del dor- i marsigliesi di vecchio ceppo. Una certa micchiare [...] quel tempo che segue osmosi linguistica si verificò nel lessico delle poco dopo il pranzo in cui si perde due grandi città portuali proprio in virtù di questo insediamento e dell’emigrazione di ogni voglia di lavorare, essendo presi 18 ritorno che ne conseguiva. Su questo tema dal sonno’ , documentata dalla prima cfr. Fiorenzo Toso, Les bachin à Marseille. Notes d’étymologie et d’histoire linguistique, 14 Augustin Jal, Glossaire nautique. Réper­ in «La France latine. Revue d’études d’oc», toire polyglotte de termes de marineanciens n.s., CLI (2010), pp. 5–44. et modernes, Paris, Firmin Didot Frères, 13 In genovese, il suffisso aro– ['a:ru] non 1848. è di tradizione diretta, essendo i continuatori 15 Frédéric Mistral, Lou tresor dou felibrige di –arius caratterizzati dall’esito –â (cfr. bu­ ou dictionnaire provençal–français, Aix–en– tegâ ‘bottegaio’, speçiâ ‘farmacista’, mainâ Provence, Veuve Remondet–Aubin, 1879– ‘marinaio’, ecc.). Vi è tuttavia un nucleo di 1886. voci di tradizione semidotta che lo presenta- 16 Centre National de Ressources Textuelles no, come nel caso di notaro [nu'ta:ru], di uso et Lexicales (indirizzo Internet http://www. corrente anche nell’italiano regionale rispetto cnrtl.fr/). a notaio. Ciò spiega facilmente l’adattamen- 17 Mistral, op. cit. to morfologico subito dal termine francese 18 Giuseppe Olivieri, Dizionario genovese– all’atto della sua assunzione. italiano, Genova, Ferrando, 1851. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 364

metà del sec. XVII, che avrà facilitato mio padre dava una tuta di lavoro ad un ami- l’assunzione del gallicismo: co portuale ed in cambio riceveva il cagnaro che mi passava dopo aver tolto la targhetta della compagnia portuale22. vegni, cara, à passà l’hora dra cagna19;

passoù l’hora drà cagna in canti e risi20. Io ci avevo comprato il “cagnaro” ossia l’eskimo verde che negli anni 70 era qua- si una bandiera e che Guccini ha cantato… 7.6.3. Dal significato generico di non riferisco la reazione di mia madre che mi ‘tela cerata usata per ripararsi o ripa- aveva mandata a comprarmi un loden… però rare le merci’, in genovese si è svi- costava molto meno!23. luppato anche quello di ‘giaccone impermeabile foderato’21, col cap- In conseguenza di ciò, a Genova e puccio bordato di pelo, assai usato in Liguria il termine è ormai entrato anche nell’italiano regionale almeno stabilmente nell’uso corrente per in- a partire dagli anni Settanta, quando dicare qualsiasi ‘giaccone impermea- il termine cagnaro entrò nel lessico bile’ (soprattutto quello che si indossa giovanile locale in corrispondenza di per il lavoro all’aperto, non solo in eskimo ‘ampio giaccone con cappuc- porto, ma anche nei cantieri edili, in cio, di tela impermeabile, quasi sem- campagna, ecc.), tanto da essere im- pre grigioverde, generalmente fodera- piegato anche nella narrativa di autori to di lana’ (Z–2020), diffuso altrove. d’origine locale: La fortuna del vocabolo usato a Ge- nova per indicare l’indumento–simbo- un cagnaro imbottito col cappuccio verde lo di un periodo di proteste e mobili- mi riparava le bolle dai loro sguardi; tazioni giovanili fu dovuta al fatto, in incappucciato nel cagnaro, non gli pre- particolare, che il cagnaro, prima an- stavo ascolto, fingendo di rabbrividire per cora di caratterizzarsi nell’ambito di una vicina esplosione; una certa moda generazionale, faceva parte della dotazione dei lavoratori aveva creduto di scorgere una figura in- 24 portuali (una categoria ben riconosci- cappucciata in un cagnaro verde . bile nell’ambiente popolare cittadino) e che veniva largamente utilizzato an- 22 Dal blog disponibile in Internet all’indi- che al di fuori di tale contesto: rizzo www.spazioforum.net, commento del 29 ottobre 2009. io manco ho mai capito cosa fosse l’eski- 23 Commento di Eliana Risso (16 giugno mo... mi ricordo il cagnaro quello che porta- 2016), in Lucarda, la bottega della gente di vano i portuali con la pelliccia staccabile […] mare, in «Dear Miss Fletcher», articolo dedi- cato a un negozio storico genovese di forni- 19 Gian Giacomo Cavallo, Ra cittara zenei­ ture marittime e abbigliamento marinaresco, ze. Poexie, Zena, Pavoni, 1636, p. 86. consultabile all’indirizzo Internet https:// 20 Giuliano Rossi, Opere, ms. 178 dell’Ar- dearmissfletcher.wordpress.com/2016/06/16/ chivio Storico del Comune di Genova, c. lucarda–la–bottega–della–gente–di–mare/. 107v. Il Rossi visse nella prima metà del sec. 24 Paolo Caredda, Altri giorni, altri alberi. XVII. Una fantasia per giorni più chiari, Milano, 21 Cuneo–Petracco Sicardi, op. cit., p. 74. Isbn Edizioni, 2009, pp. 155, 171 e 191. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 365

7.6.4. Negli anni Ottanta e Novan- fuori dell’ambiente giovanile da lui ta del secolo scorso, infine, il voca- frequentato, ritiene derivato dal nome bolo cagnaro indicò in Liguria anche di chi lo indossa, a sua volta spiega- i giovani vagabondi metropolitani, to col fatto che i punkabbestia sono come sinonimo del termine, diffuso spesso accompagnati da cani, una cir- altrove, punkabbestia ‘appartenente costanza questa che avrà sicuramente a gruppi giovanili che vivono senza contribuito all’estensione di significa- dimora stabile in compagnia di cani, to: alla luce della documentazione fin si vestono in modo trasandato e ricor- qui addotta è evidente peraltro che ci rono vistosamente al piercing e al ta- troviamo di fronte al passaggio oppo- tuaggio’ (Z–2020). sto, anche perché manca per cagnaro, Ciò, probabilmente fu dovuto al sia in genovese che in italiano regio- fatto che questo tipo di indumento, nale ligure, un’accezione che colleghi passata la fase in cui era considerato il termine direttamente al possesso o una sorta di simbolo della contesta- alla frequentazione di cani, come av- zione giovanile, era divenuto appan- viene invece per canaro presente in naggio di frange marginali degli am- altre parti d’Italia26. bienti giovanili. Personalmente ho memoria diretta 7.6.5. Riepilogando, in merito dal- di questo uso, di cui trovo del resto lo statuto lessicografico da attribuire conferma anche sul web, ad esempio alla voce cagnaro, mi pare necessario in una conversazione su un blog, dal- distinguere tra i diversi significati e la quale cito testualmente: sviluppi semantici che la contraddi- stinguono. ma ai miei tempi quando stavo a genova, i miei amici indicavano con “cagnaro” il pun- Se ammettiamo che il valore ini- kabbestia…. ma forse perchè i punkabbestia ziale sia quello con il quale è pene- spesso hanno l’eskimo+il cane? ma l’eskimo trata dal lessico portuale marsigliese si kiama cagnaro a causa dei punkabbestia o i a quello ligure, di ‘copertura di tela punkabbestia li kiamavano cagnari perkè in- dossavano il cagnaro? o i miei amici di zena cerata’ e in particolare ‘telone per ri- erano fulminati?25. parare il carico’ [1], esso risulta pre- sente in genovese, dove è ancora vivo L’autore del commento offre qui nella variante tabarchina praticata in un esempio interessante di paraeti- Sardegna, ma non in italiano, salvo mologia, basandosi sul significato di un eventuale uso nell’italiano regio- cagnaro come indumento, che, igno- nale ligure che peraltro non risulta randone le accezioni presenti al di documentato.

25 Commento di JOe (13 settembre 2007) 26 Z–2020 menziona la variante meridiona- in Anni Settanta, in «Oscar Ferrari: il Blog. le e centrale canaro di canaio ‘chi alleva o L’ultima frontiera per cervelli da rottamare», custodisce cani’, appellativo assurto alcuni consultabile all’indirizzo Internet https:// anni fa agli onori della cronaca in seguito a oscarferrari.wordpress.com/2007/09/11/ una serie di efferati delitti compiuti a Roma, anni–settanta/. appunto, dal Canaro della Magliana. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 366

Gli sviluppi subiti dal significato rando la marginalizzazione dell’uso dopo il suo passaggio al genovese, del genovese negli ambienti giovanili di ‘copertura impermeabile delle im- urbani a partire dagli anni Ottanta. barcazioni’ [2] e di ‘tenda per il sole La lemmatizzazione della voce in usata a bordo’ [3] sono al contrario italiano dovrebbe pertanto include- penetrati poi in italiano, nell’ambito re i significati [2] e [3] come termini della terminologia tecnico–specia- specialistici, del resto ormai comuni listica legata alla navigazione a vela almeno nelle località di mare, anche da diporto (prima attestazione a me tra persone non particolarmente lega- nota, Gianoli d’Artogna 1968): qui, te al mondo della vela, il significato andranno considerati genovesismi a [4] come voce di uso regionale ligure, livello di etymologia proxima e fran- e i significati [5] e [6] come termini cesismi di derivazione provenzale a regionali di uso gergale. livello di etymologia remota. Non c’è dubbio in ogni caso che il L’ulteriore significato assunto dal- regionalismo meriti di essere assunto la voce come ‘indumento in tela ce- a pieno titolo nel repertorio dell’ita- rata da lavoro’ [4] nasce a sua volta liano contemporaneo, soprattutto in in genovese ma, nel passaggio all’i- ragione dell’ampio uso che lo con- taliano, il ligurismo rimane confinato traddistingue come termine della nau- nell’uso regionale come geosinoni- tica da diporto, di discreta frequenza mo, in particolare, di eskimo [5]. anche come denominazione commer- È da considerare un regionalismo ciale. di uso circoscritto anche il valore di Per quanto riguarda l’uso genove- ‘punkabbestia’ [6], che si sarà però se contemporaneo, sono invece sicu- sviluppato direttamente in italiano dal ramente da assumere tutti i significati regionalismo per ‘eskimo’, conside- dall’[1] al [5]. Tavola dei contributi disponibili per la pubblicazione nell’AVSI

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Criteri redazionali dell’AVSI

Tavola dei «Lingua e stile» I (1966)– = 4. Contributi raccolti tra- disp. mite il riscontro di neolo- contributi «Lingua nostra» I (1939)– = gismari disponibili per disp. A. Panzini, Dizionario mo­ «Studi di grammatica italia- derno, Milano, Hoepli, 1905 la pubblicazione na» I (1971)– = disp. (19082; 19183; 19234; 19275; nell’AVSI. «Studi di lessicografia ita- 19316; 19357; 19428, con liana» I (1979)– = disp. Appendice di B. Migliorini; Legenda: «Studi linguistici italiani» I 19509 = 19428, con Appendi­ (1960)– = disp. ce accresc. di B. Migliorini; disp. = disponibile/–i; Altre riviste = disp. 196310 = 19428 ma con erra- in c.d.l. = in corso di 1.g Contributi da spogli di ta–corrige, con Appendice lavorazione; oltre ai volumi di argomento lingui- ulteriormente accr. di Bruno titoli di sezione, sono stico Migliorini, ristampata an- Franco Fucci, Diziona­ che come volume autonomo riportati in neretto i rio del linguaggio giorna­ nel 1963) = disp. contributi non più di- listico, Roma, Ceschina, P. Monelli, Barbaro domi­ sponibili. 1962 = disp. nio, Milano, Hoepli, 1933 2 Ultimo aggiornam.: Altri voll. = sempre (1943 ) = disp. disp. A. Jàcono, Dizionario di 30 dicembre 2020. 1.h Altro = disp. esotismi, Firenze, Marzoc- co, 1939 = disp. 1. Contributi organici, su 2. Contributi raccolti D. Cinti, Che vuol dire? Di­ porzioni specifiche di lessi- tramite il riscontro del zionario di 10.000 vocaboli co o da spogli di riviste o GRADIT (singole lettere) insoliti, dotti o nuovi del­ studi linguistici A = disp.; B = disp.; C = la lingua italiana, Milano, 1.a Terminologie settoriali disp.; D = disp.; E = disp.; Bietti, 1946 (19512) = disp. = disp. F = disp.; G = disp.; H = A. Prati, Prontuario di pa­ 1.b Prefissi italiani (A–Z, disp.; I = disp.; J = in c.d.l.; role moderne, Roma, Ed. anche singoli gruppi di let- K = in c.d.l.; L = disp.; M = dell’Ateneo, 1952 = disp. tere) = disp. (salvo prefissi disp.; N = disp.; O = disp.; G. L. Messina, Parole al va­ italiani di origine latina = P = disp.; Q = disp.; R = glio, Roma, Signorelli, 1954 AVSI I, 2018) 2 3 4 5 1.c Suffissi italiani (A–Z, disp.; S = disp.; T = disp.; U (1956 , 1960 , 1963 , 1965 , 6 7 8 anche singoli gruppi di let- = disp.; V = disp.; W = AVSI 1968 , 1970 , 1983 ) = disp. tere) = disp. I–III, 2018–2020 (parziale); G. Vaccaro, Dizionario 1.d Latinismi non adattati X =AVSI I–III, 2018–2020 delle parole nuovissime e (B–Z, anche singoli gruppi (parziale); Y = in c.d.l.; Z = difficili, 3 voll. (neologi- di lettere) = disp. (A = AVSI AVSI II, 2019 (parziale) smi degli anni 1965, 1966, I, 2018 – III, 2020 – IV, 1967), Roma, Romana Li- 2021) 3. Contributi raccolti tra- bri Alfabeto, 1966–1968 = 1.e Grecismi non adattati = mite il riscontro di dizio- in c.d.l. (A–L = AVSI II, 2019; M–Z nari dell’uso L. Satta, Il Millevoci, le pa- = in c.d.l.) DO–2020 (anni 2000– role e le accezioni che non 1.f Contributi da spogli di 2020) = AVSI III, 2020 tutti conoscono, Messina– riviste (annate singole o Z–2016 (anni 2000– Firenze, D’Anna, 1974 = gruppi di annate) 2016) = AVSI I, 2018 AVSI II–III, 2019–2020 «Italiano & oltre» I (1986) – Z–2017 e segg. = AVSI (parziale) XVIII (2003) = disp. II, 2019 L. Satta, Quest’altro Mille- «La lingua italiana» I (2005) – Z–2019 e segg. = disp. voci, le parole e le accezio- = disp. Altri dizionari = disp. ni che non tutti conoscono, www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 370

Messina–Firenze, D’Anna poraneo Italiano, 3 voll., G. Adamo–V. Della Valle (a 1981 = in c.d.l. Padova, Esedra, 1995–1997 cura di), Neologismi: parole M. Cortelazzo–U. Cardi- = disp. nuove dai giornali, Roma, nale, Dizionario di parole S. Novelli–G. Urbani, Il Treccani, 2008 = disp. nuove. 1964–1987, Tori- Dizionario italiano. Parole G. Adamo–V. Della Valle (a no, Loescher, 1989 (ediz. nuove della Seconda e Ter­ cura di), Neologismi: parole aggiornata di Dizionario di za Repubblica, Roma, Data- nuove dai giornali 2008– parole nuove. 1964–1984, news, 1995 = disp. 2018, Roma, Treccani, 2018 ib. 1986) = in c.d.l. S. Novelli– G. Urbani, Di- = disp. C. Quarantotto, Dizio- zionario della Seconda Re- Altri neologismari (cfr. nario del nuovo italiano, pubblica. Le parole nuove http://www.iliesi. cnr.it/ Roma, Newton & Comp- della politica, Roma, Edi- ONLI/dizionari.shtml) = ton, 1987 = in c.d.l. tori Riuniti, 1997 = AVSI disp. G. Pittano, Le nuove parole II, 2019 italiane, Milano, Editoria- C. Quarantotto, Dizionario 5. Contributi sparsi le del Corriere della Sera, delle parole nuovissime, = sempre disp. 1986 = disp. Roma, Newton & Compton, G. Pittano, Passa–parola: 2001 = disp. 6. Contributi propedeu- parole nuove e neonuove F. Biancardi, I nuovi termi­ tici alla pubblicazione di in economia, politica e co­ ni: l’aggiornamento del­ vocabolari storici delle stume, Milano, Edizioni del la lingua italiana, Napoli, terminologie settoriali Sole 24 Ore, 1987 = disp. (cfr. GDLI–2008, pp. XI– Manna, 2003 (volumi dello M. Nuzzo, I nuovi termini : XII) stesso autore presso lo stes- il moderno aggiornamento Acustica = disp. so editore con leggere varia- della lingua italiana, Napo- Aeronautica = disp. zioni nel titolo a partire dal li, Manna, 1988 = disp. Agricoltura = disp. 1991) = disp. Il neoitaliano. Le parole Agrimensura = disp. G. Adamo–V. Della Valle, degli anni Ottanta scelte e Alpinismo = disp. Neologismi quotidiani. Un raccontate da Sebastiano Amministrativo (linguag- dizionario a cavallo del mil­ Vassalli, Bologna, Zanichel- gio) = disp. li, 1989 (19912) = disp. lennio. 1998–2003, Firenze, Anatomia = disp. A. Forconi, Dizionario delle Olschki, 2003 = disp. Antropologia = disp. nuove parole italiane, Mila- A. Palmisano, Attualità Araldica = AVSI III, 2020 no, SugarCo, 1990 = disp. 2004. Neologismi, Fasano, Archeologia = AVSI I, O. Lurati, 3000 parole Schena, 2004 = disp. 2018 nuove. La neologia negli A. Bencini–B. Manetti, Le Architettura = disp. anni 1980–1990, Bologna, parole dell’Italia che cam­ Arte (storia dell’) = AVSI Zanichelli, 1990 = in c.d.l. bia, Firenze, Le Monnier, I, 2018 Dizionario degli errori e 2005 = disp. Astrofisica = disp. delle nuove parole della lin­ G. Adamo−V. Della Valle, Astrologia = disp. gua italiana, s.l., Edizioni 2006 parole nuove, Milano, Astronomia = disp. Polaris, 1991 = disp. Sperling & Kupfer, 2005 = Astronautica = disp. A. Bencini–E. Citernesi, disp. Automobilismo = disp. Parole degli anni Novanta, Parole in prova per il Dizio­ Balistica = AVSI II, 2019 Firenze, Le Monnier, 19932 nario della Lingua Italiana Bancario (linguaggio) = (19921) = disp. (il Sabatini–Coletti) 2008, disp. F. Di Natale, Neologismi Milano, Rizzoli, 2006 = Biblico (linguaggio) = disp. e plurali, Perugia, Guerra, disp. Bibliografia = in c.d.l. 1995 = disp. T. De Mauro, Dizionarietto Biblioteconomia = AVSI Michele A. Cortelazzo, An­ di parole del futuro, Roma– I, 2018 nali del Lessico Contem­ Bari, Laterza, 2006 = disp. Biochimica = disp. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 371

Biologia = disp. Elettrotecnica = disp. Logica matematica = disp. Botanica = disp. Elmintologia = disp. Marina = disp. Burocrazia = disp. Embriologia = disp. Matematica = disp. Chimica = disp. Enigmistica = AVSI III, Meccanica = disp. Chirurgia = disp. 2020 Medicina = disp. Cibernetica= disp. Enologia = in c.d.l. Medicina legale = disp. Cinematografia = disp. Entomologia = disp. Merceologia = disp. Citologia = disp. Epigrafia = disp. Metallurgia = disp. Commerciale (linguaggio)= Equitazione = disp. Meteorologia = disp. disp. Estetica = disp. Metrica = disp. Conceria = disp. Etnografia = disp. Metrologia = disp. Contabilità = disp. Etnologia = disp. Microbiologia = disp. Costruzioni (scienza delle) Etologia = disp. Militare (linguaggio) = disp. = disp. Falegnameria = disp. Mineralogia = disp. Cristallografia = disp. Farmacologia = disp. Mitologia = disp. Cronologia = disp. Ferroviario (linguaggio) = Musica = disp. (ma cfr. già Culinaria = disp. disp. Lessico della lett. music. it. Demografia = disp. Filatelia = disp. 1490–1950, Firenze 2007, e Dialettologia = disp. Filologia = disp. (ma cfr. già AVSI II, 2019) Diplomazia = disp. Y. Gomez Gane, Diz. della Numismatica = AVSI II, Diritto amministrativo = terminol. filol., Torino 2013) 2019 disp. Filosofia = disp. Odontoiatria = disp. Diritto canonico = disp. Finanze (scienza delle) = Oreficeria = disp. Diritto civile = disp. disp. Ornitologia = disp. Diritto commerciale = disp. Fisica = disp. [Ortografia = cfr. Gramma- Diritto costituzionale = Fisiologia = disp. tica] disp. Fonderia = disp. Ottica = disp. Diritto fallimentare = disp. Fonetica = disp. Paleografia = disp. Diritto internazionale = Fotografia = disp. Paleontologia = disp. disp. Gastronomia = disp. Paletnologia = disp. Diritto del lavoro e sindaca- Genetica = disp. Patologia = disp. le = disp. Geofisica = disp. Pedagogia = disp. Diritto della navigazione = Geografia = disp. Petrografia = disp. disp. Geologia = disp. Pittura = disp. Diritto penale = disp. Geometria = disp. Politica = disp. Diritto privato = disp. Giochi = disp. Psicanalisi = disp. Diritto processuale civile Giornalismo = disp. Psicologia = disp. = disp. [Glottologia = cfr. Lingui­ [Pugilato = cfr. Sport.] Diritto processuale penale stica] Radioastronomia= disp. = disp. Grafica = disp. Radiologia = disp. Diritto pubblico = disp. Grammatica = disp. Radiotecnica= disp. Diritto romano = disp. Idraulica = disp. Religione = disp. Diritto tributario = disp. Industria = disp. Retorica = in c.d.l. Ecclesiastico (linguaggio) Informatica = disp. Scolastico (linguaggio) = = disp. Ippica = disp. disp. Ecologia = disp. Istologia = disp. Scultura = disp. Economia = disp. Ittiologia = disp. Semantica = disp. Edilizia = disp. Linguistica Sociologia= disp. Editoria = disp. = in c.d.l. Elettronica = disp. Logica = disp. Statistica = disp. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 372

Storia del diritto = disp. Telefonia = disp. Trasporti = disp. Storia della religione = Teologia = disp. Urbanistica = disp. disp. Tessitura = disp. Venatorio (linguaggio) = Storico (linguaggio) = disp. Tintoria = disp. disp. Teatro = in c.d.l. Tipografia = disp. Veterinaria = disp. Tecnica = disp. Topologia = disp. Vulcanologia = disp. Tecnologia = disp. Topografia = disp. Zoologia = disp. Telecomunicazioni = disp. Toponomastica = disp. Zootecnia = disp. Criteri redazionali dell’AVSI

Formato elettronico: File Word.

Impaginazione: Tutti i margini 4 cm; testo su colonna unica; interlinea singola.

Carattere: Times New Roman.

Corpo: 10 (le fonti degli esempi nei lemmi; la nota etimologica; le sezioni «Osservazioni» e «Bibliografia» in calce ai lemmi; le note a piè di pagina; le citazioni di brani fuori testo, in apposito capoverso, nella sezione «7. Saggi e note») e 12 (tutto il resto).

Sillabazione automatica: Da non inserire (sarà inserita dalla redazione nella fase finale del lavoro).

Trattino, uso del: Da utilizzare solo il trattino lungo («–»), e non il trattino breve («-»), che sarà usato unicamente per gli accapi (anche nel caso degli indirizzi Internet: il lettore, qualora volesse copiare gli indirizzi per consultarli in Rete, avrà l’accortezza di eliminare i trattini brevi degli accapi e di trasformare ogni trattino lungo in trattino breve). Le cifre separate dal trattino (anni, numeri di pagina, ecc.) non devono mai essere abbreviate.

Redazione dei lemmi (sezioni 1–5):

Marche metalessicografiche: Uno o più dei seguenti simboli (da inserire in ordine alfabetico, e nel caso di lettere uguali dando la precedenza alla lettera maiuscola), separati da uno spazio (nel caso di lemmi con più accezioni, se necessario possono essere anteposti simboli alle singole accezioni): (E) = aggiunta di dati linguistici corrispondenti ad esempi d’autore (prescindendo da eventuali retrodatazioni); (e) = aggiunta di dati linguistici diversi dagli esempi d’autore (definizione, etimologia, ecc.); (N) = nuovo lemma (mono o polirematico): assente in GDLI, GRADIT, neologismari e Z–aaaa; (n) = nuova singola accezione di lemma (mono o polirematico): assente in GDLI, GRADIT, neologismari e Z–aaaa; www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 374

(R) = aggiunta di un esempio d’autore che comporti la retrodatazione della prima attestazione in assoluto; (r) = aggiunta di un esempio d’autore che comporti la retrodatazione della prima attestazione di una singola accezione; (S) = storicizzazione di un lemma (mono o polirematico) assente in GDLI ma registrato in GRADIT e/o neologismari e/o Z–aaaa; (s) = storicizzazione di una singola accezione di lemma (mono o polirematico) assente in GDLI ma registrata in GRADIT e/o neologismari e/o Z–aaaa.

Esponente: [non a capo rispetto al precedente elemento del lemma] In neretto; non seguito da virgola; con lettera iniziale (di norma) in minuscola (e non in maiuscola come in GDLI); con accento grafico solo sulle parole in cui è previsto dall’ortografia (non, dunque sulle parole sdrucciole, salvo casi eccezionali, comunque sempre segnalati). Nella sezione relativa alla storicizzazione dei dati presenti nel GRADIT e non nel GDLI, gli esponenti che vengano citati in forma diversa rispetto al GRADIT (per le ragioni che l’autore riterrà opportune) dovranno avere un lemma di rimando al luogo alfabetico corrispondente alla forma originaria del GRADIT. Se all’interno di un contributo relativo a più lemmi un autore si occupa di un lemma già trattato in un precedente volume dell’AVSI, inserirà una voce di rimando (contenente tutti gli estremi), eventualmente aggiungendo nuovi dati.

Varianti: [non a capo rispetto al precedente elemento del lemma] In corsivo; tra parentesi tonde (che vanno però in tondo); separate da virgola (se la variante riguarda la sola iniziale, si possono usare formule quali «talvolta / specialmente / ecc. con l’iniziale maiuscola»);

Trascrizione fonematica: Da non inserire (per indicazioni sulla pronuncia il lettore potrà ricorrere a prontuari di pronuncia e lessici dell’uso).

Categoria grammaticale: [non a capo rispetto al precedente elemento del lemma] Per le abbreviazioni, cfr. la lista riportata sotto (in particolare, si osservino «sost. f.» o «sost. m.», e non «sf» o «sm» come nel GDLI); quando le categorie grammaticali sono più d’una, da unire tramite la cong. «e». Se l’appartenenza a una categoria grammaticale è secondaria, lo si può indicare tra parentesi.

Plurale (nel caso dei sostantivi): [non a capo rispetto al precedente elemento del lemma] Nel caso di plurali variabili non occorrono indicazioni; se il plurale è invece invariabile l’indicazione «inv.» seguirà la categoria grammaticale. Rilievi relativi a plurali alternativi saranno posti tra parentesi dopo la categoria grammaticale («lenzuolo [...] sost. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 375

m. (pl. anche f. lenzuola; pl. ant. lenzuoi)»; «corpus [‘raccolta completa e ordinata di scritti’ ...] sost. m. (pl. corpora o inv.)»; «nacho [...] sost. m. inv. (pl. anche nachos)».

Ambiti settoriali: [non a capo rispetto al precedente elemento del lemma] In tondo; con lettera iniziale maiuscola (per l’elenco delle abbreviazioni, cfr. sotto, Abbreviazioni e sigle);

Definizione/–i: [non a capo rispetto al precedente elemento del lemma] Se più d’una, separate da punto e virgola;

Esempio/–i d’autore: [a capo rispetto al precedente elemento del lemma] Anno di attestazione dell’esempio (in neretto, eventualmente preceduto da «av.» o «ca.» o seguito da «(<)» o «(?)», sempre in neretto); poi fonte dell’esempio. Se la fonte è un libro si indicano: Nome [per esteso se noto, altrimenti iniziale puntata] Cognome [nel caso di più autori, separare con un trattino lungo non preceduto né seguito da spazio], Titolo, Luogo di pubblicazione, Editore, pagina. Se la fonte è un contributo in rivista / opera collettanea si indicano: «In» + «Titolo rivista» (in tondo, tra virgolette a caporale) / Titolo opera collettanea (in corsivo), n. dell’annata (in numeri romani, e se disponibile) e anno (in numeri arabi; se preceduto dal n. dell’annata, l’anno va tra parentesi tonde) [solo per le riviste] / Luogo di pubblicazione [solo per le opere collettanee], eventuale curatore [solo per le opere collettanee], Editore [solo per le opere collettanee], anno di pubblicazione [solo per le opere collettanee], pagina (l’anno di pubblicazione viene sempre indicato, tanto per le riviste quanto per le opere collettanee, in quanto talvolta differisce dall’anno di attestazione). Se la fonte è un sito internet si indicano: Nome Cognome e/o Titolo [se noti e se ritenuti funzionali a un più agevole reperimento del contributo], «in» + sito internet (in corsivo), data. Qualora non si siano reperiti tutti gli elementi utili per l’identificazione della fonte, occorrerà specificare da dove derivi la citazione (con eventuale specificazione degli elementi mancanti): Google Ricerca Libri [da indicare in calce alla fonte, in sigla e tra parentesi: «(GRL)»], ecc. I volumi delle riviste vanno indicati con numeri romani (ne consegue che non serve la dicitura «vol.»). Se si tratta di opera tradotta, si indicherà se possibile il traduttore. Per gli esempi tratti dalla stampa periodica i mesi si citeranno per esteso. Gli esempi vanno separati tra loro con 5 spazi bianchi. Quando le attestaz. hanno natura puramente funzionale (per es. servono solo a indicare, sulla base dei lessici di riferimento, la prima attestaz. ad oggi nota o un arco di secoli in cui il lemma è attestato), dopo la data può essere citato il solo lessico di riferimento senza bisogno di riportare anche l’esempio. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 376

Nota etimologica: [a capo rispetto al precedente elemento del lemma] Preceduta dal segno «=»; con traslitterazione per le lingue straniere (per il greco gli accenti sono sempre acuti, anche nei sintagmi; lo spirito aspro è indicato con h–; la ipsilon è resa con con y; eta e omega sono rese con ē ed ō, e se accentate con ē ed ṓ); con uniformità redazionale almeno nei seguenti casi: «Deriv. di xxx e yyy» (per i derivati); «Comp. di xxx e yyy [o altra formula], sul modello dell’inglese [o altra lingua] zzz» (per i calchi da lingue straniere); «Voce / Loc. / ecc. ingl. [o altra lingua]” (per i forestierismi non adattati); «Dall’ingl. [o altra lingua] xxx» (per i forestierismi adattati). Per indicare il grado di probabilità delle ipotesi etimologiche si potranno usare avverbi quali «Forse», «Prob.», ecc.

Osservazioni (sezione da inserire solo nei particolari casi che lo richiedano): [a capo rispetto al precedente elemento del lemma] Introdotte nel seguente modo: «Osservazioni: ».

Bibliografia (sezione da inserire solo nei particolari casi che lo richiedano): [a capo rispetto al precedente elemento del lemma] Introdotta nel seguente modo: «Bibliografia: »; stessi criteri bibliografici adoperati per le fonti dei lemmi.

Redazione titoli: La gerarchia dei livelli di sezioni e sottosezioni è la seguente: «1. Titolo» // «1. 1. Titolo» // «1. 1. 1. Titolo» e così via (in tondo, dunque, solo il livello più alto).

Abbreviazioni e sigle: Le sigle e le abbreviazioni utilizzate per i riferimenti bibliografici sono quelle riportate nel Supplemento bibliografico 2012 al Lessico etimologico italiano (Wiesbaden, Reichert, 2012; scaricabile dal sito ), salvo le seguenti differenze o aggiunte:

ACNP = ACNP – Catalogo Italiano dei Periodici (Università di Bologna – CNR) consultabile tramite ricerca avanzata nel sito < https://acnpsearch. unibo.it/advancedsearch>; BibIt = Biblioteca Italiana, biblioteca digitale con più di 1600 opere curata dagli italianisti dell’università di Roma La Sapienza, consultabile nel sito ; BIGLlI = Bibliografia Generale della Lingua e della Letteratura Italiana (Salerno Editrice), consultabile nel sito ; www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 377

BIZ = Biblioteca Italiana Zanichelli, testi a cura di Pasquale Stoppelli, Bologna, Zanichelli, 2010; DELI2 = Manlio Cortelazzo–Paolo Zolli, DELI – Dizionario etimologico della lingua italiana, seconda edizione in volume unico a cura di Manlio Cortelazzo e Michele A. Cortelazzo, Bologna, Zanichelli, 1999; DiVo = Corpus del Dizionario dei Volgarizzamenti, consultabile tramite vari tipi di ricerca testuale nel sito ; DO–aaaa = Giacomo Devoto–Gian Carlo Oli–Luca Serianni–Maurizio Trifone, Nuovo Devoto–Oli. Il vocabolario dell’italiano contemporaneo, [Milano], Le Monnier, anno di stampa aaaa; EVLI = Alberto Nocentini, L’Etimologico. Vocabolario della lingua italiana, con la collaborazione di Alessandro Parenti, Milano, Le Monnier, 2010; Garollo1 = Piccola enciclopedia Hoepli, diretta da G. Garollo, 2 voll., Milano, Hoepli, 1892–1895; GDLI = Grande dizionario della lingua italiana, Torino, Utet, 1961–2002 (sigla di uso comune, adottata tra l’altro nel Lexikon der romanistischen Linguistik, vol. 4, Tübingen, Niemeyer, 1988, p. VIII); GDLI–aaaa = supplemento al GDLI, anno di stampa aaaa (2004 o 2008); GDLI–Indice = Grande dizionario della lingua italiana di Salvatore Battaglia. Indice degli autori citati nei volumi I–XXI e nel Supplemento 2004, a cura di Giovanni Ronco, Torino, Utet, 2004; GRL = Google Ricerca Libri, consultabile tramite ricerca avanzata nel sito ; JSTOR = corpus di pubblicazioni periodiche di ambito accademico, interrogabile tramite ricerche testuali nel sito ; LTL = Aegidius [= Egidio] Forcellini, Lexicon totius Latinitatis, Patavii, Typis Seminarii, 1940; OED = Oxford English Dictionary, consultabile nel sito ; OVI = Corpus OVI dell’Italiano antico, consultabile tramite vari tipi di ricerca testuale nel sito ; SBN = Opac SBN, catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale consultabile tramite ricerca avanzata nel sito ; TLIO = Tesoro della lingua italiana delle origini, consultabile tramite vari tipi di ricerca nel sito ; Z–aaaa = Lo Zingarelli. Vocabolario della lingua italiana, Bologna, Zanichelli, anno di stampa aaaa (diverso da quello indicato in copertina). www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 378

Le abbreviazioni generali usate si rifanno, salvo qualche differenza o integrazione, a quelle riportate alle pp. 1–2 del Supplemento bibliografico 2012 al Lessico etimologico italiano (Wiesbaden, Reichert, 2012; scaricabile dal sito cit.; forme valevoli, se non diversamente specificato, anche per i corrispettivi plurali e, in caso di aggettivi, per i corrispettivi femminili): a. = anno; abbrev. = abbreviazione, abbreviato; accez. = accezione; accorc. = accorciamento, accorciato; accr. = accrescitivo; accus. = accusativo; agg. = aggettivo, aggettivale; ant. = antico; app. = appendice; arc. = arcaico; art. = articolo; assol. = assoluto; attestaz. = attestazione; aus. = ausiliare; avv. = avverbio, avverbiale; ca. = circa; centr. = centrale; cfr. = confer, confronta; cit. = citato, citazione; col. = colonna; comp. = composto; compar. = comparativo; compon. = componimento; conf. = confisso; cong. = congiunzione; congiunt. = congiuntivo; cp. = complemento; crit. = critico; deriv. = derivato; det. = determinato; dial. = dialetto, dialettale; dimin. = diminutivo; dispr. = dispregiativo; disus. = disusato; diz. = dizionario; Ead. = Eadem; ecc. = eccetera; ed. = edito, editore, edizione; es. = esempio; estens. = estensione, estensivo; etim. = etimologia, etimologico; f. = femminile; famil. = familiare; fasc. = fascicolo; fig. =figurato ; gen. = genere; gerg. = gergo, gergale; gramm. = grammatica, grammaticale; ib. = ibidem; id./Id. = idem/Idem; imp. = imperativo; impers. = impersonale; indef. = indefinito; indet. = indeterminato; indic. = indicativo; inf. = infinito, infinitivo; inter. = interiezione, interiettivo; interrog. = interrogativo; intr. = intransitivo; inv. = invariabile, invariato; l. = luogo (di pubblicazione); loc. = locuzione; m. = maschile; mediev. = medievale; merid. = meridionale; mod. = moderno; ms. = manoscritto; n. = numero (pl. nn.); neol. = neologismo; nom. = nominativo; nota = nota (per esteso); NS = nuova serie; num. = numerato; onomat. = onomatopea, onomatopeico; op. cit. = opera citata; p. = pagina (non «pag.»; pl. pp.); part. = participio, participiale; pass. = passato; pass. rem. = passato remoto; perf. = perfetto; pers. = persona, personale; p. es. = per esempio; pl. = plurale; pop. = popolare; poss. = possessivo; pref. = prefisso; prep. = preposizione; pres. = presente; prob. = probabilmente; pron. = pronome, pronominale; propr. = propriamente; pubbl. = pubblicato; r = recto (nei manoscritti); rar. = raramente; reg. = regionale; rifl. =riflessivo ; s. = senza; S. = serie; scherz. = scherzoso; scient. = scientifico; scil. = scilicet; sec. = secolo; seg. = seguente (pl. segg.); sett. = settentrionale; sez. = sezione; sign. = significato; sim. = simile; sin. = sinonimo; sing. = singolare; sost. = sostantivale, sostantivato, sostantivo; spec. = specialmente; spreg. = spregiativo; suff. = suffisso; superl. = superlativo; suppl. = supplemento; s.v. = sub voce; topon. = toponimo; tr. = transitivo; trad. = traduzione; v = verso in riferimento a manoscritti; v. = verbo, verso in riferimento a testi poetici (pl. vv.); var. = variante; vedi = vedi (per esteso); verb. = verbale; www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 379

vezz. = vezzeggiativo; voc. = vocabolario, vocabolo; vol. = volume; volg. = volgare, volgarizzamento. Le abbreviazioni usate in relazione alle lingue sono: ar. = arabo; cin. = cinese; fr. = francese; giap. = giapponese; gr. = greco; ingl. = inglese; ingl. am. = inglese d’America; it. = italiano; lat. = latino; port. = portoghese; rus. = russo; sp. = spagnolo; sp. am. = spagnolo d’America; ted. = tedesco. I simboli utilizzati all’interno dei lemmi sono: * = forma ricostruita, non testimoniata; < = deriva da; > = si sviluppa in; → = rinvio; (<) = nelle date degli esempi, forse retrodatabile sulla base di ed. precedenti non risultate accessibili; (?) = posposto alla data di un esempio, indica che la datazione o l’attestazione nel suo complesso sono incerte; | = inizio p. successiva; [ ] = quando racchiudono un esempio, indicano che non è servibile ma risulta utile per comprendere la storia della voce (secondo un uso introdotto nella lessicografia storica dall’OED). Le abbreviazioni degli ambiti settoriali sono quelle riportate alle pp. XI–XII del GDLI–2008 (fatte salve l’aggiunta di «Sport.» e l’omissione di «Giurid.[ico]», «Glott.[ologia]», «Ortogr.[afia]», «Pugil.[ato]», «Semant. [ica]»; «Tecn.[ica]»): Acust. = Acustica; Aeron. = Aeronautica; Agric. = Agricoltura; Agrim. = Agrimensura; Alpin. = Alpinismo; Ammin. = Amministrativo (linguaggio); Anat. = Anatomia; Antropol. = Antropologia; Arald. = Araldica; Archeol. = Archeologia; Archit. = Architettura; Arte. = Arte (storia dell’); Astrofis. = Astrofisica; Astrol. = Astrologia; Astron. = Astronomia; Astronaut. = Astronautica; Autom. = Automobilismo; Balist. = Balistica; Banc. = Bancario (linguaggio); Bibl. = Biblico (linguaggio); Bibliogr. = Bibliografia; Bibliotec. = Biblioteconomia; Biochim. = Biochimica; Biol. = Biologia; Bot. = Botanica; Burocr. = Burocrazia; Chim. = Chimica; Chirurg. = Chirurgia; Cibern. = Cibernetica; Cinem. = Cinematografia; Citol. = Citologia; Commerc. = Commerciale (linguaggio); Conc. = Conceria; Contab. = Contabilità; Costr. = Costruzioni (scienza delle); Cristall. = Cristallografia; Cronol. = Cronologia; Culin. = Culinaria; Demogr. = Demografia; Dialettol. = Dialettologia; Diplom. = Diplomazia; Dir. amm. = Diritto amministrativo; Dir. canon. = Diritto canonico; Dir. civ. = Diritto civile; Dir. comm. = Diritto commerciale; Dir. cost. = Diritto costituzionale; Dir. fall. = Diritto fallimentare; Dir. internaz. = Diritto internazionale; Dir. lav. = Diritto del lavoro e sindacale; Dir. navig. = Diritto della navigazione; Dir. pen. = Diritto penale; Dir. priv. = Diritto privato; Dir. proc. civ. = Diritto processuale civile; Dir. proc. pen. = Diritto processuale penale; Dir. pubbl. = Diritto pubblico; Dir. rom. = Diritto romano; Dir. trib. = Diritto tributario; Eccles. = Ecclesiastico (linguaggio); Ecol. = Ecologia; Econ. = Economia; Edil. = Edilizia; Edit. = Editoria; Elettr. = Elettricità; Elettron. = Elettronica; Elettrotecn. = Elettrotecnica; Elmint. = Elmintologia; Embriol. = Embriologia; Enigm. = Enigmistica; Enol. = Enologia; Entom. = Entomologia; Epigr. = Epigrafia; Equit. = www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 380

Equitazione; Estet. = Estetica; Etnogr. = Etnografia; Etnol. = Etnologia; Etol. = Etologia; Falegn. = Falegnameria; Farmac. = Farmacologia; Ferrov. = Ferroviario (linguaggio); Filat. = Filatelia; Filol. = Filologia; Filos. = Filosofia; Finanz. = Finanze (scienza delle); Fis. = Fisica; Fisiol. = Fisiologia; Fond. = Fonderia; Fonet. = Fonetica; Fotrogr. = Fotografia; Gastron. = Gastronomia; Genet. = Genetica; Geofis. = Geofisica; Geogr. = Geografia; Geol. = Geologia; Geom. = Geometria; Gioc. = Giochi; Giornal. = Giornalismo; Graf. = Grafica; Gramm. = Grammatica; Idraul. = Idraulica; Industr. = Industria; Inform. = Informatica; Ipp. = Ippica; Istol. = Istologia; Ittiol. = Ittiologia; Ling. = Linguistica; Liturg. = Liturgia; Log. = Logica; Log. matem. = Logica matematica; Marin. = Marina; Matem. = Matematica; Meccan. = Meccanica; Medic. = Medicina; Medic. leg. = Medicina legale; Merceol. = Merceologia; Metall. = Metallurgia; Meteor. = Meteorologia; Metr. = Metrica; Metrol. = Metrologia; Microbiol. = Microbiologia; Milit. = Militare (linguaggio); Mineral. = Mineralogia; Mitol. = Mitologia; Mus. = Musica; Numism. = Numismatica; Odont. = Odontoiatria; Oref. = Oreficeria; Ornit. = Ornitologia; Ott. = Ottica; Paleogr. = Paleografia; Paleont. = Paleontologia; Paletn. = Paletnologia; Patol. = Patologia; Pedag. = Pedagogia; Petrogr. = Petrografia; Pitt. = Pittura; Polit. = Politica; Psicanal. = Psicanalisi; Psicol. = Psicologia; Radioastron. = Radioastronomia; Radiol. = Radiologia; Radiotecn. = Radiotecnica; Relig. = Religione; Retor. = Retorica; Scolast. = Scolastico (linguaggio); Scult. = Scultura; Sociol. = Sociologia; ; Statist. = Statistica; Stor. = Storico (linguaggio); Stor. dir. = Storia del diritto; Stor. relig. = Storia della religione; Teatr. = Teatro; Tecnol. = Tecnologia; Telecom. = Telecomunicazioni; Telef. = Telefonia; Teol. = Teologia; Tess. = Tessitura; Tint. = Tintoria; Tipogr. = Tipografia; Topol. = Topologia; Topogr. = Topografia; Toponom. = Toponomastica; Trasp. = Trasporti; Urban. = Urbanistica; Venat. = Venatorio (linguaggio); Veter. = Veterinaria; Vulcanol. = Vulcanologia; Zool. = Zoologia; Zootecn. = Zootecnia. Al più volte cit. Supplemento bibliografico 2012 al Lessico etimologico italiano (pp. 4–31) si potrà ricorrere anche per stabilire quali abbreviazioni usare in relazione ai dialetti italiani antichi e moderni, qualora un contributo ne richieda l’uso (che andrà, comunque, esplicitato in una nota a inizio articolo, come in tutti i casi che richiedano un uso particolare).

Un esempio di lemma (con commento illustrativo): Si propone qui di seguito un lemma con un commento a seguire (che mostri il retroscena teorico dietro la stesura).

(e) (R) (S) wakame sost. m. e f. inv. Bot. Alga appartenente alla classe delle Feoficee (o alghe brune), famiglia delle Laminarie, originaria dei mari www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 381

di Cina, Giappone e Corea ma attualmente diffusa anche in Europa, America e Oceania, usata come alimento e come base di cosmetici. 1979 Michio Kushi, Il libro del do–in. Tecniche ed esercizi per lo sviluppo fisico, mentale e spirituale, trad. it. di Stefania Bonarelli, Roma, Edd. Mediterranee, 1979, p. 33: Vengono impiegate come alimenti supplementari varie specie di vegetali marini: kombu, wakame, ararne, hiziki, nori, agar–agar, dulse, muschio irlandese e molti altri 1987 Michio Kushi, La nuova cucina macrobiotica, trad. it. di Franca Caspani e Antonella Pelloni, Roma, Edd. Mediterranee, 1987, p. 82: Tra le alghe marine, l’arame contiene 1.170 mg. di calcio, l’hijiki 1.400 mg., il kelp 1.093 mg. e la wakame 1.300 mg. 1989 Michio Kushi, Il nuovo libro della macrobiotica, trad. it. di Stefania Bonarelli, Roma, Edd. Mediterranee, 1989, p. 180: Nel 1972 ricercatori giapponesi resero noto che in esperimenti di laboratorio il wakame, un’alga che in Asia si consuma correntemente, ostacola l’assorbimento del colesterolo e quindi il suo accumulo nel fegato e nell’intestino 1994 GRADIT («in Internet») 2009 Aldo Bongiovanni, Prodotti naturali dalla A alla Z, Milano, Tecniche nuove, 2009, p. 7: L’alga wakame (Undaria pinnatifida) fa parte della famiglia delle Laminarie (o alghe brune), che comprende numerose specie tra cui la kombu, il nato e la dashi; viene solitamente raccolta nelle acque molto mosse. [...] La wakame secca è molto simile alla kombu, si distingue solamente dopo la reidratazione: la wakame è caratterizzata da una nervatura centrale e da una colorazione verde scuro. = Voce giap., letteralmente ‘tela giovane’.

Commento: Simbologia. Oltre a (S) e (R) è stato inserito (e) dal momento che si sono aggiunti dati linguistici. ~ Categoria grammaticale. In GRADIT viene dato come sost. f. inv., ma è attestato anche il m. ~ Definizione. Si è cercato di dare un maggior rigore scientifico rispetto al GRADIT («alga bruna (Undaria pinnatifida)»). Inoltre, si è tralasciata l’indicazione «spec. come ingrediente per zuppe e stufati» del GRADIT, ma si è aggiunto in compenso il fatto che oggi si usa anche in occidente (il che spiega perché il termine sia così diffuso in italiano). Si è infine aggiunto il riferimento agli usi cosmetici. ~Esempi . In linea generale, il numero di esempi riportati deve essere rapportato alla quantità di informazioni aggiuntive fornite. In questo caso si è riportato il primo esempio di wakame in assoluto (da cui non si ricava il genere), il primo come f., il primo come m. e un’attestazione più recente in cui emergono informazioni interessanti sull’alga (nonostante la classificazione non del tutto esatta). ~ Etimologia. Rispetto al GRADIT si è aggiunto il significato letterale del termine in giapponese (nei limiti di quanto permesso dalle competenze relative a quella lingua).

Redazione degli articoli (sezioni 6–7): Sezioni 6 e 7. Per quanto attiene a criteri generali, citazioni bibliografiche, traslitterazione dalle lingue straniere, suddivisione degli articoli in paragrafi e sottoparagrafi, abbreviazioni e www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 382

sigle, si fa riferimento ai dati riportati sopra in rapporto ai criteri redazionali generali e alla Redazione dei lemmi (sezioni 1–5), punti Esempio/–i d’autore, Nota etimologica, Redazione titoli, Abbreviazioni e sigle. Sezione 7. Le citazioni di brani fuori testo (impaginati in paragrafi a sé in corpo 10) possono essere introdotte, qualora nel corso dell’articolo l’autore voglia fare riferimento in chiave a tali brani, da numeri tra parentesi quadre (in ordine progressivo). Non è prevista la bibliografia all’americana (citazioni bibliografiche riportate in forma compendiosa, con scioglimento in calce all’articolo): i titoli per cui non è prevista una specifica citazione in chiave in AVSI e nel cit. Supplemento bibliografico del LEI andranno citati in nota secondo le modalità di cui sopra in relazione ad Esempio/–i d’autore (solo se richiamati più volte nel corso dell’articolo si potranno prevedere citazioni in chiave ad hoc, con espressioni del tipo «(di qui innanzi = [...])»).Qualora in un rimando bibliografico si voglia fare un riferimento specifico a una o più pagine all’interno di un contributo è previsto il modulo «pp. XXX–ZZZ, a p. YYY». È previsto l’inserimento di immagini, tabelle, ecc. con un’eventuale didascalia, secondo il modulo «Immagine 1. [Testo in tondo].». Il numero delle note a piè di pagina deve precedere i segni di interpunzione. www.avsi.unical.it – «AVSI» III, 2020, p. 383

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Direzione Lorenzo Ambrogio: [email protected] (già Utet) Gianluca Biasci: [email protected] (Università per Stranieri di Siena) Rosario Coluccia: [email protected] (Università del Salento) Paolo D’Achille: [email protected] (Università degli Studi Roma Tre) Yorick Gomez Gane: [email protected] (Università della Calabria) Rita Librandi: [email protected] (Università degli Studi di Na- poli Federico II) Luigi Matt: [email protected] (Università degli Studi di Sassari) Luca Serianni: [email protected] (Università di Roma Sapienza)

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