XV TAPPA KAYAK: (Porto Maurizio) – , circa 18 km

Lasciamo Borgo Foce e il borgo di Porto Maurizio e proseguiamo il nostro viaggio verso ponente, piccole spiagge si alternano a scogliere di protezione e pennelli, costeggiamo il lungomare Colombo, superiamo la foce del Torrente Prino e pagaiamo con la sede della Statale Aurelia sulla nostra sinistra. Le colline sono terrazzate e interessate da numerose serre per la coltivazione dei fiori, questa è la riviera del fiori. Stiamo attraversando un sito marino protetto dalla direttiva Habitat, rete Natura 2000,il SIC Fondali di Porto Maurizio, , Torre dei Marmi. La posidonia oceanica rappresenta l’habitat più importante di questo SIC, si tratta di una prateria molto estesa, divisa su tre subsiti, che complessivamente interessa una superficie di oltre 600 ha. In questo primo tratto, subito a ponente di Porto Maurizio, la prateria è più rigogliosa, forse per la presenza di una consistente falesia. Sono inoltre presenti popolamenti di coralligeno. Proseguiamo e arriviamo a San Lorenzo al mare, incontriamo il porticciolo turistico, superiamo con attenzione l’imboccatura e costeggiamo il fronte mare, protetto dalle colline dei “Petachin” e “Ciambellin”, il borgo di San Lorenzo ha la forma di un’ancora e sembra volersi lanciare in acqua grazie anche all’omonimo rio che scorre verso il mare come un’arteria che vuole raggiungere il suo cuore: la spiaggia di San Lorenzo. Proprio qui, in questo borgo affacciato sul mare, con le case colorate dei pescatori e protetto alle spalle dai monti, nasce la pista ciclabile lunga quasi 24 chilometri, che porta fino a . Ciò rende ancora affascinante questa ciclabile è che, un tempo, questo tratto era inaccessibile a causa della ferrovia che correva con i suoi binari di acciaio proprio nello stretto passaggio concessole dalla natura. Una curiosità: il comune di San Lorenzo, con una superficie di poco più di un chilometro quadrato è il piccolo comune più della provincia di Imperia e dell'intera regione. Costeggiando la spiaggia e la pista ciclabile proseguiamo verso est, sulla collina di Piani Paorelli osserviamo l’edificio dell’ex istituto elioterapico, il gusto razionalista. Si tratta di un complesso medico-ospedaliero di notevole rilievo architettonico e naturalistico realizzato negli anni Trenta del secolo scorso, immerso in una vasta oasi di macchia mediterranea, coltivi e giardini all’italiana, nacque come un avanzato centro di cura per la tubercolosi polmonare, dove risiedeva permanentemente una grande comunità di pazienti provenienti da tutta Europa. Anche questo tratto di mare tra Riva Ligure e è protetto dalla rete natura 2000, sempre per la presenza di praterie di Posidonia oceanica. In particolare in questo tratto sono presenti anche praterie di Cymodocea e affioramenti rocciosi che in profondità, davanti a Capo Santo Stefano, ospitano formazioni di coralligeno con facies a gorgonie. Proseguiamo ancora sopra di noi il borgo di Cipressa, sul celebre poggio assai noto per la classica del ciclismo italiano, la “Milano-Sanremo”. Incontriamo quindi il porticciolo di Marina degli Aregai, completato nel 1992, con oltre 1000 posti barca, che sorge a poco più di mezzo chilometro da Santo Stefano. Superiamo il porto e raggiungiamo il fronte mare di Santo Stefano, con la sua torre ennagonale, ossia con nove lati, unica in Italia realizzata nel 1556 a protezione del comune dalle incursioni saracene. E’ munita di una sola porta di accesso con guardiole pensili. Rimase armata di cannoni fino al XIX secolo; nel 1916 il navigatore Enrico Alberto D'Albertis ne fece dono alla Congregazione di Carità di Santo Stefano per destinarla a luogo di ricovero dei malati poveri. Dopo il restauro del 1987 è divenuta sede comunale. L'impianto urbano di risale al Medioevo. Ci possiamo fermare sulla spiaggia e fare una visita al borgo. Proseguiamo le spiagge sono piccole e protette da dighe frangiflutto, dopo meno di un chilometro raggiungiamo Riva Ligure con il suo porticciolo, l’imponente torrione di avvistamento e difesa a pianta quadrata, risalente al XVI secolo, il santuario della Madonna del Buon Consiglio e la chiesa parrocchiale al cui interno, gli amanti dell’arte, possono ammirare alcune sculture di Anton Maria Maragliano. Riva Ligure sembra quasi tagliata in due dal ricordo dell’antica ferrovia, ora sede della ciclabile, che costringeva auto e pedoni ad attraversare numerosi passaggi a livello o angusti sottopassi in pietra. La ferrovia influenzava talmente tanto il territorio in questa particolare zona che alcuni tratti di costa un tempo erano praticamente irraggiungibili. Proseguiamo verso est alziamo lo sguardo verso le colline fortemente caratterizzate dalla presenza delle serre floricole. Costeggiando oltrepassiamo la foce del Torrente Argentina, che scende dall’omonima valle in territorio alpino, ovvero dalle Alpi Liguri.. Incontriamo il fronte mare di Arma, la parte costiera del Comune di , con il suo arioso ed elegante lungomare, con la suggestiva “chiesetta dei pescatori”, intitolata a San Giuseppe e risalente al 1817: il sacro edificio custodisce una statua di S. Erasmo, patrono dei pescatori, che durante la festa a lui dedicata viene portata in processione e in mare. Il cuore turistico di Arma è la sua ampia e coreografica spiaggia: un arenile di sabbia fine, protetto da barriere frangiflutti, che formano una sorta di piscina naturale, dal fondale regolare e sicuro, particolarmente adatto alle famiglie e ai bambini Continuiamo a pagaiare verso sud est, incontriamo sulla collina il centro di Bussana nuova con il Santuario del Sacro Cuore, e dietro in alto proseguendo sulla collina a circa 3 km di distanza. quello di Bussana vecchia, che nel 1887 medioevale su danneggiato gravemente da un violento terremoto e quindi abbandonato. Il borgo da allora non fu più abitato, sino all’insediamento di una comunità di artisti, iniziato a partire dagli anni Sessanta. Il paese è stato via via riportato alla vita da artisti provenienti da tutto il mondo, che vi hanno lavorato e tuttora vi svolgono la loro attività con atelier che attirano numerosi visitatori. Nei pressi della foce del torrente Armea, che scende dall’omonima valle, si trova il mercato dei fiori, del resto siamo arrivati a Sanremo la città dei fiori, famosa in tutto il mondo per il festival della canzone Italiana. Proseguiamo lungo il litorale, oltrepassiamo Capo Verde, sulla collina il santuario di Nostra Signora della Guardia, le serre agricole arrivano a pochi metri dal mare, davanti a il golfo di Sanremo. Anche questo tratto di mare è protetto dalla rete Natura 2000, con il SIC Fondali di Arma di Taggia Punta San Martino, con estese praterie di Posidonia oceanica, dove si segnala la presenza del bivalve Pinna noblis e del cavalluccio marina, Hippocampus hippocampus . Costeggiamo, piccole spiagge si alternano a scogliere, raggiungiamo la località la Brezza, la ciclabile costeggia la linea di riva pochi metri sopra di noi. Oltrepassata Punta San Martino costeggiamo la diga foranea del porto di Sanremo, Porto Sole, con circa 800 posti barca, sul lato opposto il Porto Vecchio dominato da il Forte di Santa Tecla, costruito nel biennio 1755-56 per ordine della Repubblica di Genova demolendo le tredici case di pian di Nava e inglobando la preesistente Torre della Marina. Il forte ha pianta triangolare con bastioni: si tratta di un tipico esempio di architettura militare del Settecento, uno dei pochi rimasti in . Costruito su tre piani: al piano terra si trovano l’alloggio del Comandante, i magazzini, la cappella e la cisterna; al primo piano altri alloggi, uno spazio per i soldati e la polveriera; al secondo ancora alloggi, magazzini e batterie, due rivolte verso terra e una verso il mare. Il forte disponeva di 16 pezzi d’artiglieria sul fronte anteriore e di 5 più piccoli su quello posteriore. Risiedevano nella fortezza due compagnie da 40 uomini ciascuna. Entriamo nel porto vecchio e troviamo riparo per i kayak presso la sede della canottieri Sanremo, o presso la Lega navale. Iniziamo quindi la visita del centro storico ricco di pregi storico-culturali e di mondanità.

Punti di interesse storico culturale L'originario nucleo abitativo di Sanremo, la Pigna, è adagiato sulle pareti di una collina-promontorio sovrastata dal santuario della Madonna della Costa, e lambito dai torrenti San Francesco e San Romolo. A levante, il torrente San Martino e a ponente il torrente Foce danno il nome alle relative zone est e ovest della città. La città appartenne prima alla diocesi di Albenga, quindi ai conti di , e infine passò sotto il controllo dei vescovi di Genova. La cattedrale di San Siro costruita nel XII secolo, sui resti di una chiesa paleocristiana, probabilmente dai Maestri Comacini. Attualmente di architettura romanico-gotica, a tre navate, fu rimaneggiata e ampliata nel sec. XVII, quando anche il campanile, con 12 campane, venne ricostruito in seguito a un bombardamento navale . La Madonna della costa è da sempre un punto di riferimento per naviganti in quanto è stata edificata in cima alla collina della Pigna, sede del nucleo primitivo della città. La chiesa venne edificata nel 1361 per festeggiare la liberazione di Sanremo dall'egemonia dei genovesi, i Doria. Attualmente la chiesa ha architettura seicentesca, e conserva, tra numerose decorazioni barocche e affreschi sei-settecenteschi, quattro statue lignee settecentesche e una Madonna con Bambino del Trecento: ed è proprio questa la Madonna della Costa da cui la chiesa prende il nome. Villa Nobel, costruita nel 1870, in stile moresco, apparteneva a Pietro Vacchieri che la vendette a Nobel nel 1891. È dotata di tre piani: lo studio di Nobel e le sale da pranzo si trovavano al piano terra, come la sala per le conferenze, con affreschi sul soffitto. Una torre sulla destra è riservata alle riunioni private. Fuori, un parco di oltre 6000 metri quadrati con una vegetazione ricca di piante esotiche: palme da dattero, cycas e ferocactus. Oggi ospita esposizione di oggetti scientifico/tecnologici del XIX secolo. Il Palazzo Nota ospita il Museo Civico di Sanremo, che raccoglie il ricco patrimonio archeologico, storico e artistico della città di Sanremo e del Ponente Ligure. Al primo piano si trova la Sezione Archeologica che conserva le più antiche testimonianze del territorio sanremese a partire dall'epoca preistorica. I reperti archeologici sono qui perfettamente contestualizzati attraverso plastici e diorami che ricostruiscono tridimensionalmente gli ambienti del passato per coinvolgere il visitatore e suscitare il suo interesse.

Principali aree naturali di interesse Il Parco Alpi Liguri è considerato un vero paradiso per i botanici, essendo l’habitat naturale di oltre 3000 specie vegetali, molte delle quali sono endemiche. Il Bosco di , nell’Alta Val Arroscia, è un’immensa faggeta, estesa 527 ettari, con esemplari che raggiungono i 30 m di altezza. Il suo sottobosco è ricco di arbusti, come il pungitopo e l’agrifoglio, e di fiori, come il Geranio nodoso e l’Anemone ranuncoloide. Sotto i 1000 m dominano castagni, roverelle e carpini neri. Nella penombra si aggirano, silenziosi, i lupi e i gatti selvatici e si librano le splendide aquile reali e i maestosi barbagianni. Scendendo lungo il corso del Torrente Arroscia il paesaggio si fa più mediterraneo, prevalgono valli e borghi, viti e ulivi. Il Monte Saccarello con i suoi 2200 m s.l.m. è il più alto della Liguria e, insieme al Monte Gerbonte (1727 m s.l.m.) offre i i più aspri scenari montani, caratterizzati da profondissime cavità carsiche. La Val Nervia è la più vicina al mare ed è caratterizzata, nel suo versante più meridionale, dai terrazzamenti tipici della Liguria, in cui con ingegno si strappa alle montagne superficie fertile per le coltivazioni. Il complesso montuoso del Toraggio (1971 m s.l.m.) – Pietravecchia (2038 m s.l.m.) è probabilmente l’ambiente più emblematico del Parco, poiché in poco più di 1 km si passa dal mare ai monti, con una ricchezza di specie botaniche che riassume un quinto delle varietà del territorio italiano. Tana di Bertrand, una piccola grotta sul fianco del Monte Faudo dove sono stati ritrovati strumenti in osso, punte di freccia in selce e corredi funerari attualmente esposti al Museo Archeologico di Sanremo. A Sanremo tra le spiagge da segnalare sono la Spiaggia dei Tre Ponti circondata dalle colline con litorale ghiaioso. La Spiaggia Costa di Capo Verde situata sul lato orientale di Sanremo Spiaggia rocciosa lunga circa 150 metri e ricca di piccole insenature. Parco naturale San Romolo. I settecento ettari del Parco San Romolo Monte Bignone si sviluppano in un sistema strutturalmente omogeneo di valli e di dolci rilievi a ridosso delle Alpi Liguri e Marittime. La cima di Monte Bignone (1299 m) domina l’intero comprensorio e offre una vasta panoramica sia del litorale fino alla costa francese, sia dell’entroterra ligure. Ci si può così affacciare sui comuni di Sanremo, Baiardo, e e distinguere la Valle Armea e i rilievi della Valle Argentina, tra cui il Monte Faudo (1149 m) e il Saccarello che, con i suoi 2199 m, è il più alto di tutta la Liguria.

Raccordi con il Sentiero Liguria TAPPA 26 Imperia-Taggia TAPPA 27, Taggia-Sanremo

Logistica & kayak Lega navale Sanremo 0184/576567 [email protected] http://www.leganavalesanremo.it Canottieri Sanremo http://www.canottierisanremo.com

Siti & info www.lamialiguria.it www.comune.sanlorenzoalmare.im.it www.pistaciclabile.com/san-lorenzo-al-mare/ www.comune.santostefanoalmare.im.it www.comunedisanremo.it www.info-sanremo.com www.bussanavecchia.it www.liguriaheritage.it/heritage/it/LiguriaTerreDiForti/Imperia www.info-sanremo.com