Amministrazione Provinciale di Originale di Verbale di Deliberazione Consiliare

SEDUTA PUBBLICA del 19.12.2019 in _I__ convocazione

N. 223 del registro O G G E T T O

DELIBERA GIUNTA REGIONALE DELLA N. 616 DEL 04/12/2019 DIMENSIONAMENTO DELLA RETE SCOLASTICA E PROGRAMMAZIONE DELL'OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2020/2021 – RICHIESTA INTEGRAZIONE

L’anno duemiladiciannove il giorno DICIANNOVE del mese di DICEMBRE alle ore 10,10 nell’apposita sala delle adunanze “Pietro Foglia” si è riunito il Consiglio Provinciale in _I_ convocazione ed in sessione STRAORDINARIA a seguito di avvisi diramati dal Presidente ai Consiglieri nei modi e nelle forme di legge.

Sono presenti ad inizio di seduta, il Presidente e i seguenti Consiglieri:

1. D’ANGELIS Luigi 2. DI CECILIA Franco 3. GALDO Gerardo 4. GIAQUINTO Girolamo 5. GRAZIANO Giuseppe 6 LENGUA Caterina 7. Antonio 8. PELOSI Vito 9. PICONE Fausto 10. REPOLE Rosa Anna Maria 11. SANTORO Nicolino 12. SARNO Marino

Risultano assenti i Consiglieri:

1. GIAQUINTO Girolamo 7 2. LENGUA Caterina 8 3. SANTORO Nicolino 9 4. SARNO Marino 10 5. 11 6. 12

PRESIEDE la seduta l’avv. Domenico Biancardi Presidente della Provincia. ASSISTE il Segretario Generale Dr.ssa Monica CINQUE

IL PRESIDENTE constatata la sussistenza del numero legale dell’adunanza, invita i presenti alla trattazione dell’argomento in oggetto.

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Il Presidente della Provincia di Avellino, avv. Domenico Biancardi introduce l’argomento: "Ho approvato due giorni fa un mio Provvedimento in cui ho ribadito che nei precedenti Provvedimenti sul dimensionamento scolastico la Provincia aveva proposto quale sede dell’istituto agrario sia Domicella che Pago del Vallo di , senza entrare nel merito, spettando alla Regione Campania la decisione finale. Gli attacchi ricevuti in questi giorni da parte del Sindaco di Domicella, mi lasciano sconcertato. La scelta di inserire entrambe le sedi è emersa nel corso di una riunione avvenuta in Prefettura anche alla presenza del Sindaco di Domicella. In quella sede fu lo stesso Prefetto a suggerire di inserire nella programmazione entrambe le richieste. Non era e non è una responsabilità del Consiglio Provinciale ma della Regione, decidere dove aprire la sezione agraria. Contesto la decisione assunta dalla Regione Campania perché doveva convocare un tavolo tecnico per decidere come meglio determinarsi, anche perché la sottoscrizione del Protocollo d’Intesa tra la Provincia, la Regione, il di , la Prefettura di Roma, era stata autorizzata da una delibera di Giunta Regionale. L’Assessore Fortini, che fa parte della Giunta Regionale e che è stata delegata alla sottoscrizione del Protocollo d’Intesa, doveva ben comprendere l’importanza dell’accordo siglato, tenuto conto, anche, che la dr.ssa Grano aveva dato la disponibilità per l'Agrario nella struttura di Pago Vallo di Lauro. Nello scorso Consiglio Provinciale noi abbiamo acquisito il bene. L'anno prossimo, se dovesse accadere una cosa diversa, lo decideremo insieme, noi quel bene lo dobbiamo comunque recuperare perché è un simbolo, è un segnale che va dato per la provincia di Avellino in campo nazionale. Per tutto quanto accaduto ho detto che l’Assessore Fortini o non era presente nella Giunta all’atto della decisione o, se era presente, dovrebbe dimettersi, perché non ha saputo mediare. Non competeva alla Provincia mediare, la mediazione è della Regione. Noi ci abbiamo messo i fondi nostri per recuperare questo bene. Si è cercato di creare una inutile polemica in provincia rispetto a questa cosa, invece, questo non è vero. Anche stamattina il Sindaco di Domicella ha chiesto un tavolo istituzionale. Tavolo che, ricordo, già c'è stato in Prefettura. Certo è che la Provincia non si tirerà indietro. Ne vale della nostra immagine.".

Il Consigliere Provinciale, avv. Antonio Mercogliano: "Brevemente per illustrare e definire con maggiore puntualità i passaggi che il Presidente ha già illustrato. Il protocollo d'intesa sottoscritto in Prefettura è stato approvato dalla Giunta Regionale n. 413 del 10.9.2019. Tanto per essere chiari la sottoscrizione di protocollo d'intesa appartiene alla comune conoscenza, non è che si arriva il 9.9.2019 a discutere e il 10.9.2019 si fa Giunta. Il tavolo prefettizio al quale sono stati convocati gli enti territoriali che per legge debbono manifestare la disponibilità all'acquisizione dei beni confiscati, è un tavolo che nasce nel gennaio del 2019. A quel tavolo ha sempre preso parte la Regione Campania al di là delle istituzioni scolastiche del territorio nella persona del Provveditore di Avellino e degli altri enti che erano stati invitati al tavolo stesso. Quindi anche della mia persona nella qualità di Sindaco del Comune di Pago e di Consigliere Provinciale delegato con delega ad hoc dal Presidente Biancardi per rappresentare la posizione della Provincia al tavolo. L'art. 2 del Protocollo d'intesa è di una chiarezza esemplare. Cioè vincola la Regione ad inserire nel piano di dimensionamento scolastico un istituto ad indirizzo agrario in quel di Pago del Vallo di Lauro e si assume l'obbligo di effettuare questo. La Giunta ratifica il protocollo. Quindi mi pare ovvio ed evidente che ci sia una discrasia. In un passaggio io ebbi a definire le due Giunte due atti uguali come forza giuridica e contrari nel contenuto. Qua parliamo sostanzialmente di atti contraddittori in quanto il secondo atto, mi riferisco alla Giunta 616 del 4.12.2019 cioè la Giunta che approva il piano di dimensionamento scolastico, di fatto riferisce che quello che è stato ratificato con la precedenza Giunta da atto d'obbligo, quindi nel mentre integrava un atto d'obbligo, diventa un'ipotesi valutabile. Questo è scritto all'interno dell'ultima delibera. Cioè quello che era stato dato per fatto, ma non al Sindaco di Pago neanche l'interlocutore di maggior peso presente a quel tavolo, ma impegno preso alla presenza del Presidente dell'Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati, il Prefetto Frattasi, dell'ex Prefetto dr.ssa Tirone, al tavolo erano sedute tutte le istituzioni, alla presenza della Provincia che era da me rappresentata su delegato del Presidente che ha partecipato anche ad un paio di riunioni, quel obbligo che è stato assunto in quella sede è stato, secondo il mio punto di vista, alla luce degli atti totalmente disatteso. Perchè strumentalizzare gli atti della Provincia diventa, secondo me, anche un esercizio tecnico- giuridico di poca valenza. Perchè di fatto è vero che la Provincia presenta il piano, però il piano non è vincolato per la Regione. La determinazione finale è una proposta dal contenuto non vincolante. Peraltro, proposta maturata in una contingenza un po' particolare perché ex post cioè dopo l'approvazione di quel protocollo, il Sindaco di Domicella, Antonio Corbisiero, ebbe legittimamente, dal mio punto di vista, a richiedere anche per il suo territorio un istituto di istruzione superiore una volontà che risaliva quando era Sindaco il papà, tra l'altro deceduto da pochi mesi, che doveva essere un istituto avente lo stesso indirizzo. La Regione di fronte a due proposte non è stata capace di mediare; non è stata capace di trovare una soluzione che potesse contemperare le esigenze del territorio. Perché c'era la grande parte del territorio che era affascinato dall'ipotesi dell'istituto agrario in quel di Pago perchè il segnale che si dava era un segnale forte, ma non sotto il punto di vista dell'arricchimento dell'offerta formativa che in questo caso è un aspetto non marginale, ma sicuramente secondario rispetto all'altro, ma sotto l'aspetto del segnale che si dava dal punto di vista dell'ordine pubblico, del rispetto della legge. Perché la villa anche da un punto di vista geografico è posta alle porte del Vallo di Lauro. Ha anche una posizione molto particolare oltre ad essere un bene il cui riutilizzo ha un indubbio valore simbolico. Questo per quanto riguarda i rapporti Provincia - Regione, mi pare che la situazione sia abbastanza chiara e sia resa ancora più chiara da quello, che secondo me, è il migliore dei commenti sulla situazione che si è venuta a creare che potesse fare l'assessore Fortini e cioè il silenzio. L'Assessore Fortini ha commentato nella maniera più eloquente gli atti che la Giunta Regionale ha prodotto e cioè li ha commentati con il silenzio. Perché rispetto a quello che è accaduto, veramente c'è poco

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da dire cioé la Regione ha veramente poco da dire, se non riferire che i suoi atti sono totalmente contradditori. Questo nei rapporti Regione-Provincia. Venendo alla guerra tra poveri che si sta scatenando sui giornali, io mi tiro fuori da questa guerra. Mi tiro fuori per quale motivo? Perché credo che il Sindaco di Domicella che è intervenuto stamane sulle pagine de 'Il Mattino' per offrire consigli a destra e a manca, non tenga in debito conto una cosa e cioé che nessuno ha mai additato il Comune di Domicella né qualcuno si è mai sognato di dire che il Sindaco di Domicella non doveva fare quello che ha fatto. il Sindaco di Domicella rappresenta il suo territorio ed ha effettuato delle richieste. Richieste che vengono vagliate da un Ente superiore. Il Sindaco di Domicella, dal mio punto di vista, avrei piacere di riferirglielo personalmente, non è parte in causa. Cioè è un terzo in questo momento che non è parte in causa. Perché l'oggetto della discussione non è se sia un bene l'apertura dell'istituto agrario in quel di Domicella. Perchè come ho commentato io ed ho avuto anche modo di scambiare qualche chiacchera con lui telefonicamente, l'apertura dell'Istituto Agrario a Domicella è un arricchimento sicuramente per il Vallo di Lauro. Nessuno sta dicendo che l'apertura di un Istituto Agrario sul territorio non sia un fatto positivo. Noi qua discutiamo di un altro aspetto e cioè che a fronte di protocollo d'intesa ratificato con Giunta, in spregio a qualunque principio di diritto (pacta sunt servanda), la Regione viene meno a dei patti assunti più un tavolo istituzionale. Ne può scaricare responsabilità sulla Provincia perchè in quel protocollo la Provincia ha assunto un impegno fondamentale. Art. 1: la Provincia si impegna a manifestare interesse all'acquisizione del bene confiscato. La Provincia ha assunto l'impegno; l'ha mantenuto e con il consiglio di qualche giorno fa ha ratificato quel impegno anche nell'Assemblea Provinciale. Mi pare che gli impegni assunti dalla Provincia siano stati rispettati. Si attende il bilancio, ma non ho motivo di dubitare che anche l'impegno di finanziare la ristrutturazione sia osservato in coerenza con l'acquisizione al patrimonio provinciale di quel bene che in qualche modo va rimesso in bonis. Veniamo sempre allo stesso punto cioè tutti i soggetti partecipi a quel tavolo hanno rispettato i loro impegni. Non da ultimo il Comune di Pago il quale aveva questa alternativa sedendosi al tavolo con la Prefettura: tirarsi fuori il che avrebbe reso impossibile la realizzazione di un Istituto Agrario perchè è un istituto tecnico pratico per cui richiede la messa a disposizione di terreni. Il Comune che aveva disponibilità di questi terreni che per altro sono terreni anche di indubbio valore economico ha fatto questo sacrificio ed ha messo, per dare un segnale al territorio, a disposizione i terreni. Mantiene il suo impegno e quindi neanche rispetto al Comune di Pago ci sono dubbi al mantenimento degli impegni. Purtroppo per la Regione Campania non se ne esce, se non constatando che un interlocutore istituzionale è venuto meno ai patti. Chiudo perchè la mia diventa una specie di litania e la cosa già mi rattrista particolarmente e non vorrei annoiarvi, ma lo stesso intervento che è stato fatto sui quotidiani nella giornata di ieri dai Circoli del PD, senza scendere nella polemica, i circoli del PD dovrebbero prima documentarsi, prima leggere gli atti di Giunta, prima leggere il protocollo d'intesa per capire che cosa tecnicamente è successo. Perché non può uno schieramento che è il maggiore colpevole, se non l'esclusivo colpevole, in questa faccenda scagliarsi contro la Provincia. Sfioriamo il paradosso; stiamo sfiorando veramente il ridicolo dal mio punto di vista. Il mio plauso va al Presidente della Provincia, il quale in coerenza con le rassicurazioni che ha offerto il Prefetto martedì, perchè il Presidente ha offerto alla mia persona come Sindaco di quel territorio dove è ubicato il bene ampie rassicurazioni sul fatto che il bene sarà comunque oggetto di riutilizzo. Si auspica che la Regione Campania possa trovare un punto di equilibrio tra le richieste del Comune di Domicella e quello di Pago. Punto di equilibrio che deve trovare la Regione Campania, non può trovare la Provincia di Avellino. Appare chiaro che se un interlocutore istituzionale, ho avuto modo già di riferirlo al Prefetto, si è già seduto ad un tavolo dove ha sottoscritto un protocollo d'intesa e non l'ha rispettato, io non vedo per quale motivo il Comune di Pago e la Provincia di Avellino dovrebbe poi sedersi nuovamente al tavolo con quel interlocutore. Dal mio punto di visto poiché quel interlocutore non è un interlocutore responsabile è un interlocutore che di fatto va escluso da quel tavolo. E a questo punto vorrà dire saranno il Comune di Pago, nel suo piccolo, e la Provincia di Avellino a trovare unitamente con la Prefettura quella che può essere una soluzione al problema. Da questo punto di vista ringrazio il Presidente per l'impegno, il Consiglio Provinciale che sarà particolarmente attento alla tematica perché ne va della rispettabilità dell'Istituzione, ne va del messaggio che viene offerto al territorio e si tratta anche di salvaguardare quello che negli ultimi 15 anni è stato fatto nel Vallo di Lauro".

Il Presidente della Provincia di Avellino, avv. Domenico Biancardi: "La delibera consiliare di questa mattina è a sostegno del Provvedimento che ho fatto in cui ho richiamato gli atti della Provincia e l'attenzione della Regione a rispettare il protocollo d'intesa. Ci accingiamo a votare una delibera consiliare a sostegno dell'attività svolta dalla Provincia con la sottoscrizione dello specifico protocollo d'intesa".

Il Vice Presidente, dr. Fausto Picone: "Vorrei aggiungere e capire meglio una cosa. L'analisi del Consigliere Mercogliano è stata perfetta anche nei minimi particolari. Sarebbe opportuno darla un po' alla stampa per fare chiarezza, non rispetto alla polemica con i circoli del PD, ma rispetto ai provvedimenti posti in essere nell'arco di questi mesi dal punto di vista istituzionale sebbene non sono atti vincolanti per la Regione. Ricordo che nelle riunioni di accompagnamento al Provvedimento Presidenziale, il Presidente e noi tutti abbiamo ritenuto proporre alla Regione Campania ambedue i Comuni come sede di istituti superiori. Non vorrei che la Regione si sia posto il problema che si tratta della stessa materia rispetto all'Istituto Agrario, ma qualora fosse stato questo avrebbero dovuto chiamare il Presidente Biancardi, i Sindaci dei Comuni coinvolti e fare un chiarimento rispetto a questa cosa. La domanda che vorrei fare ad Antonio Mercogliano è questa: fermo restando che tutti i consiglieri

Copia pubblicata nel rispetto dell’art. 5 lett. c) ed f) del Regolamento Europeo GDPR n. 679/2016 e del vigente Regolamento provinciale per la gestione della riservatezza dei dati personali. manterranno l'impegno preso rispetto all'acquisizione del bene e al riuso dello stesso, quale destinazione potrebbe essere data se non quella di istituto scolastico? Perchè sappiamo che la materia della scuola è in capo alla Regione. Laddove dovesse venire meno come partner la Regione in un eventuale nuovo tavolo negoziale, quindi nuovo protocollo d'intesa, qual è destinazione potremmo dare, fermo restando l'impegno nella maniera più assoluta?".

Il Presidente della Provincia di Avellino, avv. Domenico Biancardi: "Voglio solo precisare che ormai l'immobile è di nostra proprietà".

Il Vice Presidente, dr. Fausto Picone: "Non è possibile sperare in una nuova rivisitazione del deliberato da parte della Regione? Utilizziamo tutti gli strumenti possibili, anche quelli della politica, per cercare di tenere dentro il ragionamento del Comune di Pago".

Il Presidente della Provincia, avv. Domenico Biancardi: "Hai perfettamente ragione tant'è che la delibera di questa mattina è a sostegno del Provvedimento che ho già approvato, pubblicato e trasmesso alla Regione Campania. Restiamo ottimisti".

Il Consigliere Provinciale, avv. Antonio Mercogliano: "La questione anche dal Prefetto è stata sviscerata in questi termini. E' chiaro che è auspicabile che la Regione anche ex post trovi questo punto di equilibrio. Il punto è che una Regione dopo 10 giorni non risponde, non lascia presagire nulla di buono. Anche altri enti che hanno prodotto attività non sono stato ancora riscontrati per quanto è a mia conoscenza. Dopo di che il Vallo di Lauro che un bacino diretto di 13 mila abitanti potrebbe avere anche un bacino indiretto sull'Agro- Nolano mediante un potenziamento dei trasporti. Un territorio ristretto con 13 mila abitanti vanta già 4 istituti superiori con l'Istituto Agrario. L'altro aspetto tecnico di cui non ha tenuto conto la Regione Campania così creando un danno enorme al territorio, ricorderete che io sollevai anche in quella riunione ristretta che facemmo nella Sala del Presidente, è stato quello di accogliere supinamente la proposta effettuata del Comune di Domicella, la quale non è stata sottoposta a nessun vaglio critico. Mi spiego meglio. La proposta effettuata dal Comune di Domicella è tendente, per un fatto di brend, a collegare l'Istituto Agrario di Domicella al De Sanctis di Avellino. Il punto è che rispetto al territorio del Vallo di Lauro gli altri istituti di istruzione superiore sono sottodimensionati e quindi l'unica scelta coerente con l'esigenza di tenere anche in vita gli altri istituti superiori e non depotenziare l'offerta formativa, ma potenziare l'offerta formativa era quello di collegare il neo nato Istituto Agrario all'ISIS Nobile di Lauro, non al De Sanctis di Avellino. Quello che traspare dagli atti è che la proposta non è stata sottoposta a vaglio critico. La Giunta ha disatteso le intese che erano state fatte con i Sindacati. L'intervento fatto dai Sindacati sui giornali era finalizzato a mettere in evidenza questo che ad un certo punto non si sa per quale oscura ragione, una proposta, ma anche altre proposte che sono state poi approvate dalla Giunta Regionale, sono state supinamente accolte. Non vi è stato nessun tipo di vaglio critico. Non si è tenuto conto tra le altre cose neanche del problema del sottodimensionamento del Nobile di Lauro che rischia di andare in chiusura. Io dico, un'idea poteva essere il biennio a Domicella e il triennio a Pago perché Pago gode di un'estensione di terreni più grande. Poteva essere una soluzione perchè il triennio è tecnico-pratico e in quella circostanza si poteva immaginare che il Comune che aveva a disposizione una maggiore estensione di terreni poteva usufruire di questo tipo di livello di istruzione. Poi preciso ancora una cosa, senza voler andare ad effettuare una critica rispetto a quello che ha fatto Domicella, perchè ripeto la scelta è della Regione Campania, la Regione Campania non è vero che ha tenuto conto di strutture già esistenti. Va sgomberato il campo anche da quest'altro equivoco perchè non è così. Al di là del mettere a disposizione, Domicella effettua una proposta dicendo sono stato finanziato dalla Regione Campania per poter realizzare una cittadella scolastica dove concentrare scuola dell'infanzia, primaria, secondaria e un istituto di grado superiore. Sarebbe desiderio andare ad aprire un istituto di istruzione superiore. Questo è il proposito di Domicella. Quindi non è vero che Domicella ha la struttura. Su questa cosa sui giornali è stata fatta una grande confusione. Per sgombrare il campo da questa cosa, Domicella oggi mette a disposizione della Regione Campania 3 - 4 stanze e i terreni sono inesistenti. Di cosa stiamo parlando? Io dico benissimo l'Agrario a Domicella. Il problema è che è una scelta non supportata da un'idonea motivazione. Se il problema era dare in comodato d'uso provvisoriamente tre stanze, non era, voglio dire, un problema non è risolvibile da parte dell'altro Comune, il quale nell'immediato poteva già mettere a disposizione i terreni. Quindi addirittura parliamo di un'offerta da un punto di vista strutturale anche migliore rispetto a quella che è stata fatta. La scelta, quindi dal mio punto di vista, è politica e non supportata da un'idonea motivazione. L'atto è sostanzialmente immotivato. Dopo di che l'interesse delle comunità locali e penso di parlare a nome di quasi tutti i Sindaci del Vallo di Lauro, lo Stato dovrà pure offrire una risposta. Se questa risposta non arriva dalla Regione Campania noi ce l'aspettiamo dagli altri enti che sono al di sopra cioè dal livello centrale di Governo. Il livello centrale di Governo, se la Regione non da spiegazioni, dovrà dirci se anche il nostro impegno deve permanere, in che misura deve permanere. Perché io ho sottoposto anche un'altra questione al Prefetto senza voler indugiare nella problematica. Eccellenza noi andiamo in questo momento ad impegnare dei fondi sul Bilancio provinciale. Noi abbiamo l'esigenza di sapere se il progetto di ristrutturazione sia un progetto per ristrutturare una struttura al fine di farci un istituto Agrario o di farci altro all'interno. Perchè l'Istituto Agrario è qualcosa di specifico. Tu non puoi riattare una struttura e destinarla all'Istituto Agrario e poi farci altro dentro".

Il Consigliere Provinciale, Gerardo Galdo:

Copia pubblicata nel rispetto dell’art. 5 lett. c) ed f) del Regolamento Europeo GDPR n. 679/2016 e del vigente Regolamento provinciale per la gestione della riservatezza dei dati personali. "Era meglio non parlare dei due paesi. Perchè se ne parliamo facciamo la guerra tra i poveri. IL problema è quello che è stato deciso al tavolo istituzionale perchè se poi il tavolo istituzionale diventa solo una passerella quando si fa una confisca del bene e finisce là perché questo è stato fatto a e non vorrei che diventa così anche a Pago. Quindi la Regione deve mantenere l'impegno assunto oppure deve dare una motivazione seria. Io penso che in questo momento dobbiamo batterci fino alla fine. Questo deve essere il nostro impegno. Qua non ci sono colori politici che tengano. I Circoli PD non devono entrare in queste polemiche”. Il Consigliere Provinciale, prof. Franco Di Cecilia: "Posso avanzare una proposta ad adiuvandum. Io credo che nella considerazione del fatto che la Regione sia l'unico decisorio perchè né il MIUR né tanto meno i livelli provinciali sia essi scolastici sia essi istituzionali possono determinare in proposito se non avanzare delle proposte. Il Decreto Legislativo 112/98, artt. 138 e 139, assegna esclusivamente alla Regione il riordino delle competenze in materia scolastica; così come pure il D.P.R. 233/98 che è T.U. per quanto riguarda il dimensionamento scolastico parla soltanto di un potere di proposta della Provincia e di decisione vincolante da parte della Regione, la quale non ha l'obbligo di attenersi alla proposta. Ricordo soltanto così per una ricostruzione storico- politica che fino alla Giunta Bassolino compreso in genere si accoglieva da parte della Regione Campania quasi integralmente la proposta della Provincia. Con De Luca c'è un forte interventismo della Regione molto sensibile alle spinte territoriali. Io però ritengo, Presidente, per dare ulteriore forza al nostro documento di richiedere nella sua autorevolissima persona al Prefetto di ripristinare il tavolo ove sono stati assunti questi accordi. Perché deve essere corale la rivendicazione, la pressione nei confronti della Regione di approvare un nuovo documento in cui si chiede, come si chiede nel nostro oggi, un'integrazione al piano o una mediazione secondo le indicazioni inviando anche al MIUR il nostro deliberato affinchè pure il Ministero possa capire che qui non è in gioco uno dei tanti istituti secondari, ma qui è in gioco un fatto politicamente rilevante e simbolico quello della confisca di un bene sottratto alla camorra e di un utilizzo più nobile possibile per fare formazione, educazione, per creare il futuro del territorio e delle generazioni".

Il Consigliere Provinciale, prof.ssa Rosa Anna Maria Repole: "Il consigliere Di Cecilia mi ha preceduto perché credo che su questo argomento non possa prevalere che una forte motivazione istituzionale. Io personalmente non mi fermo neppure a valutare o considerare le valutazioni dei circoli locali; qua noi rappresentiamo le istituzioni. Ci sono altre sedi se ritengono ci possa essere un confronto, ma qui noi rappresentiamo le istituzioni. Così come io non entro nel merito della questione di due comunità. Le comunità si organizzano, però le storie in questo caso sono diverse. Perchè c'è una comunità, Domicella, che fa una proposta, nella sua legittimità, in base ad un finanziamento che ha ricevuto. Ha tutto un percorso suo e la Provincia come ha fatto tutti gli anni ha fatto propria questa iniziativa. Poi però c'è un altro pezzo che riguarda Pago. Pago è tutta un'altra storia nel senso che c'è stato un tavolo istituzionale in Provincia. A quel tavolo è stata Presente la Regione con l'Assessore competente, la Provincia con il Presidente o suo delegato, il Prefetto, il Provveditore. A quel tavolo si è deciso, per quella che è una politica nazionale, di utilizzare un bene confiscato alla camorra. Siccome noi la dobbiamo finire di blaterare, di parlare e poi non mettere in pratica, per me quella decisione presa è Vangelo e quindi mi sento vincolata a quella decisione per il forte valore non solo per il messaggio esterno di comunicazione, ma per il valore vero che ha quella scelta perchè io vado a mettere insieme un bene confiscato e lo destino alla scuola, ai ragazzi, anche ad un indirizzo che va a favorire ragazzi che forse non hanno l'opportunità o la voglia di frequentare altro indirizzo di studio. Io non suggerisco. Di Cecilia ha parlato in termini tecnici, anch'io potrei dire che l'Agrario non ha un solo indirizzo. Ci potrebbero essere due indirizzi, ma io non voglio entrare nel merito di questa questione. Io voglio ribadire che la decisione che è stata presa a quel tavolo, che è stata riferita a questo Consiglio Provinciale a cui io mi senso totalmente vincolata, tant'è che poi ho votato un impegno della Provincia non può essere rimossa allo stesso tavolo, ed io sono contraria a che venga rimossa. Quindi la Regione deve imparare, anche nel rispetto delle politiche e dei ruoli di tutti, a lavorare al di là dei colori e delle tirate di giacca sulla filiera istituzionale. Un assessore rappresenta comunque la Giunta Regionale, di questo ne dovrebbe tenere conto tutta la Giunta e sentirsi vincolata a quella decisione. Io sono perché si chieda il rispetto di quello che è stato definito al tavolo istituzionale". Il Consigliere Provinciale, dr. Luigi D'Angelis: "Per confermare la mia posizione che è quella che sia Di Cecilia che Repole hanno sintetizzato avendo ascoltato precise informazioni da parte del collega consigliere Mercogliano. E' del tutto evidente che qui siamo all'interno di un percorso istituzionale e formale che ha comportato una serie di decisioni in primis da parte della Provincia che non sono cose da poco, ma in un percorso istituzionale su un tema così delicato quale è quello di rifunzionalizzare anche come elemento simbolico una struttura confiscata alla camorra, credo che questo rappresenti un tema sul quale bisogno operare con estrema serietà ed estrema correttezza. E' del tutto evidente che il conflitto è nato nel momento in cui, presumendo la posizione da parte della Regione, ci sia stata una coincidenza di indirizzo rispetto al tema della formazione scolastica che andava inserita nei due istituti. Rispetto alla quale noi abbiamo recuperato una scelta che veniva dagli istituti, dal territorio e per quello che ci compete l'abbiamo trasmessa alla Regione. Nel caso di Pago la situazione è diversa perché quella indicazione proveniva da un percorso istituzionale formale, la quale la stessa Regione Campania ha partecipato che ha prodotto degli adempimenti, delle conseguenze, degli atti formali che sono stati assunti anche sotto il profilo patrimoniale, ma soprattutto era un percorso che era finalizzato ad un obiettivo. Quindi quell’obiettivo noi lo dobbiamo confermare, lo dobbiamo rafforzare e se c'è oggi la necessità di rivedere nel caso il percorso e quindi l'obiettivo che dobbiamo raggiungere, questo deve essere fatto anche alla presenza della Regione perchè è quella che ha fatto saltare questa

Copia pubblicata nel rispetto dell’art. 5 lett. c) ed f) del Regolamento Europeo GDPR n. 679/2016 e del vigente Regolamento provinciale per la gestione della riservatezza dei dati personali. dinamica e quindi eventualmente capire con atti formali quello che va rivisto, se c'è da rivedere qualcosa. Intanto sono dell'avviso che va confermato appieno quello che abbiamo deciso come Consiglio Provinciale anche nel Provvedimento del Presidente che era la sintesi delle cose sia nelle commissioni che in Consiglio Provinciale abbiamo assunto sia in termini di offerta formativa sia in termini di impegni economici che abbiamo assunto avendo acquisito quella struttura al patrimonio provinciale. Quindi si ristabilisca il tavolo formale ed istituzionale e la Regione se motivatamente avrà da dire delle cose rispetto alla non indicazione di Pago come sede di questo istituto superiore, dovrà darci o una soluzione o dovrà dirci la motivazione per la quale questa scelta non è stata compiuta".

Alle ore 11,10 entra in aula il Cons. SARNO Marino I presenti sono 9 + 1

Il Presidente della Provincia di Avellino, avv. Domenico Biancardi: "Chiediamo all'Assessore competente, Fortini, comunque di motivare la decisione. ma noi confermiamo la nostra posizione".

Il Consigliere Provinciale, dr. Luigi D'Angelis: "Per buon senso la ragionevolezza di mettersi a discutere su una possibile alternativa di soluzione, ma partendo da quello che noi abbiamo indicato come un percorso che non era bizzarro o unilaterale o legato ad una nostra scelta, ma era un percorso formalizzato in atti concreti istituzionali da vari soggetti che hanno partecipato a questo soggetto".

Il Consigliere Provinciale, prof.ssa Rosa Anna Maria Repole: "Io non gliela voglio dare la soluzione, ma se fossero intelligenti ed attenti e non si facessero semplicemente tirare la giacca, la soluzione è di una grande semplicità. L'Istituto Superiore Agrario non ha un unico indirizzo, ha più indirizzi. Ed io sono convinta che quel territorio non abbia un'unica vocazione. Si mettano a tavolino e cerchino la soluzione. La soluzione è di una grande semplicità: un indirizzo diverso a ciascuno".

Il Presidente della Provincia di Avellino, avv. Domenico Biancardi: "Questo perchè deve vincere la politica e non il territorio".

Il Segretario Generale, dr.ssa Monica Cinque: "Vi leggo il deliberato del Provvedimento del Presidente che è stato oggetto di una trasmissione a mezzo PEC a 11 destinatari tra Regione Campania, Provveditorato e etc. Il Presidente ha deliberato con il suo Provvedimento del 17.12.2019 che voi oggi confermate: - di confermare le proposte dettagliate nei propri Provvedimenti Presidenziali nn. 83 e 92; - di chiedere alla Giunta Regionale della Campania di integrare la delibera 616 del 4.12.2019 inserendo nel Piano di dimensionamento annuale della rete scolastica provinciale l'istituzione scolastica di indirizzo agrario facente capo all'Istituto Superiore Nobile-Amundsen con sede principale in Lauro, il quale ne ha già autorizzato l'attivazione, stigmatizzando la decisione già assunta dall'Assessorato all'Istruzione e dalla stessa Giunta Regionale di non rispettare l'accordo siglato peraltro per riutilizzare un bene confiscato alla criminalità organizzata e per sottolineare, ancora una volta, la presenza dello Stato sul territorio; - di precisare che la proposta qui reiterata era già contenuta nei propri provvedimenti presidenziali; - di precisare che l'integrazione richiesta rispetta i reciproci impegni assunti con il protocollo d'intesa sottoscritto presso la Prefettura di Avellino; - di chiedere alla Commissione Antimafia del Consiglio Regionale della Campania di intervenire presso la Giunta Regionale affinché la presente proposta venga accolta e risolta positivamente in tempi rapidi".

IL CONSIGLIO PROVINCIALE

LETTO il provvedimento presidenziale n. 112 del 17/12/2019 con il quale il Presidente ha già richiesto l’ integrazione della delibera di giunta regionale Campania n. 616 del 4/12/2019 che ha disatteso le richieste (espresse attraverso i precedenti provvedimenti presidenziali nr. 83/2019 e 92/2019) di inserimento nel piano di Dimensionamento annuale della rete scolastica provinciale, della istituzione scolastica ad indirizzo agrario facente capo all’istituto superiore “Nobile Amundsen” con sede principale in Lauro;

CONDIVISE le motivazioni a fondamento della reiterata richiesta di integrazione;

STIGMATIZZATA la decisione dell’assessorato regionale all’istruzione che non ha inteso rispettare gli impegni assunti con il siglato Protocollo d’Intesa nel quale....tra l’altro, le parti sottoscrittrici esprimevano, sin d’ora, parere favorevole all’inserimento nel Piano del predetto indirizzo, nulla ostando all’uopo.....;

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PRECISATO che la scelta operata, in uno con Ufficio territoriale del Governo, Comune di Pago Vallo Lauro e Ufficio scolastico provinciale, ha rappresentato la volontà di istituire un presidio di legalità sul territorio, anche per il significato simbolico del bene sede dell’immobile, proveniente da confisca alla criminalità organizzata;

TUTTO CIO’ PREMESSO E PRECISATO, con voto unanime DELIBERA

DI CONDIVIDERE pienamente il provvedimento presidenziale n. 112 del 17/12/2019 nonchè i precedenti nr. 83/2019 e 92/2019, tutti tesi all’inserimento, nel piano di Dimensionamento annuale della rete scolastica provinciale, dell’istituzione scolastica ad indirizzo agrario facente capo all’istituto superiore “Nobile Amundsen” con sede principale in Lauro nell’immobile confiscato al clan Cava in territorio di Pago Vallo Lauro.

DI CHIEDERE, pertanto, alla Regione Campania di integrare la delibera di giunta regionale n. 616 del 4/12/2019 che non ha previsto la citata istituzione.

DI CHIEDERE, in ogni caso, alla Regione Campania di motivare la scelta compiuta, disattendendo gli impegni assunti formalmente e tempestivamente in materia , supportati, peraltro, da motivazioni di primaria importanza, quale quella di affermare la presenza dello Stato su quel territorio a presidio della legalità.

A questo punto esce dall’aula il Cons, GRAZIANO I presenti sono 8 + 1

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Sulla presente proposta di deliberazione si Sulla presente proposta di deliberazione si esprime, ai sensi degli artt.49, co.1 e n. 147 bis, co. esprime, ai sensi degli artt.49, co.1 e n. 147 bis, co. 1, D.L.gs 267/2000 parere di regolarità contabile 1, D.L.gs 267/2000 parere di regolarità tecnica, con attestazione della copertura finanziaria attestante la regolarità e la correttezza dell’azione (art.151, co.4, D.Lgs.267/2000) amministrativa

FAVOREVOLE ______FAVOREVOLE______

Lì, Lì,

IL FUNZIONARIO DELEGATO PER LE IL DIRIGENTE COMPETENZE DIRIGENZIALI F.TO Dr.ssa Monica Cinque

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Letto, confermato e sottoscritto - In originale firmato

IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE F.to avv. Domenico Biancardi F.to Dr.ssa Monica Cinque

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Si dichiara che il presente provvedimento , è immediatamente eseguibile ai sensi dell’art.134, comma 4, Tuel/ d.lgs. N. 267/2000.

IL SEGRETARIO GENERALE F.to Dr.ssa Monica CINQUE Avellino, lì ______

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Si dichiara che il presente provvedimento è divenuto esecutivo ai sensi dell’art.134, comma 3, Tuel/ d.lgs. N. 267/2000

IL SEGRETARIO GENERALE F.to Dr.ssa Monica CINQUE Avellino, lì ______

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Il presente provvedimento è stato pubblicato all’Albo Pretorio on line della Provincia ai sensi dell’art. 32, della L.69 del 18.06.2009, giusta attestazione del Responsabile

dal ______al ______

IL SEGRETARIO GENERALE F.to Dr.ssa Monica CINQUE

Avellino, lì ______

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