BANDO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE IN DIRITTO DI SUPERFICIE RIQUALIFICAZIONE DELL’AREA EX PARCO MILITARE NEL COMUNE DI LENTATE SUL

A”ALLEGATO “

DOCUMENTO PRELIMINARE ALLA PROGETTAZIONE

BasilicoBasilico Enriquez architetti associati Via Monferrato 7 - 20144 Milano www.be-architetti.com

aprile 2014

INDICE

PREMESSA 3 1. L’AREA E IL CONTESTO 6 1.1 L’area di intervento 6 1.2 Il sistema paesistico e degli spazi aperti 9 1.3 La rete stradale 14 1.4 L’accordo di programma vigente 15 1.5 Inquadramento urbanistico: Il Pgt e regime vincolistico 19 2. TEMI E OBIETTIVI 27 2.1 Significatività dell’intervento 27 2.2 Riapertura e vivibilità del luogo a favore della collettività 27 2.3 Qualità architettonica e ambientale 28 3. LE REGOLE 29 3.1 Funzioni ammissibili e capacità edificabile 31 3.2 Principali definizioni tratte delle NdA del Piano delle Regole 31 3.3 Le opere di urbanizzazione 32 ALLEGATI 34

2 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie PREMESSA

Il Comune di è ubicato a circa 25 km a nord di Milano, ai confini con la provincia di . Il territorio si estende per 13,98 kmq suddiviso tra il capoluogo e quattro frazioni: Camnago, Birago, Cimnago e Copreno e risulta attraversato dal torrente Seveso in direzione nord – sud. Confina a nord con i comuni di Novedrate (CO), Carimate (CO), Cermenate (CO), , e ad ovest, Barlassina e Meda a sud e Mariano Comense ad est. Dal punto di vista ambientale Lentate sul Seveso si caratterizza dalla presenza di due parchi territoriali: il Parco Regionale delle Groane, che occupa gran parte delle aree libere occidentali del comune, mentre i boschi e la piana di Cimnago, oltre ad alcune aree agricole intorno al capoluogo, fanno parte del Parco Locale di Interesse Sovralocale della Brughiera Briantea.

3 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie

Area ex Parco Militare Il territorio comunale è interessato da tre assi infrastrutturali principali: la Strada Provinciale “Comasina”, la superstrada SS 35 “dei Giovi” sul cui sedime è prevista la realizzazione della tratta B2 della nuova autostrada Pedemontana e la linea ferroviaria Milano – Como – Chiasso. Dal punto di vista dell’ecomosaico, il territorio lentatese si presenta fortemente urbanizzato ed infrastrutturato con residui elementi di naturalità localizzati lungo gli ambiti perifluviali del fiume Seveso ed internamente alle aree protette che insistono sul territorio: il Parco Regionale delle Groane e il Parco Locale di Interesse Sovracomunale della Brughiera Briantea.

4 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie Dal punto di vista dell’accessibilità al trasporto pubblico su ferro il Comune di Lentate presenta le seguenti caratteristiche: ° è presente una stazione ferroviaria nella frazione di Camnago, sulla linea ferroviaria di RFI Milano – Como - Chiasso, dove si attesta anche la stazione della linea S4 delle FNME; ° la frazione di Copreno è prossima alla stazione ferroviaria di Carimate; La linea ferroviaria attraversa da nord a sud l’intero territorio comunale, sviluppandosi all’interno della valle del Seveso, permettendo agevoli connessioni con il resto della provincia milanese.

Il presente Documento Preliminare alla Progettazione è parte integrante e sostanziale del bando pubblico per la concessione in diritto di superficie dell’area di proprietà del Comune di Lentate sul Seveso, denominata “ex Parco Militare” come meglio identificata successivamente. A tal fine questo documento descrive e inquadra a livello generale le caratteristiche, il regime normativo e le finalità delle aree oggetto della procedura, con lo scopo di indirizzare i progetti verso una riqualificazione che rispettino le caratteristiche del contesto ambientale, del contesto normativo in essere sul territorio comunale e che siano in grado di indurre una rifunzionalizzazione del complesso immobiliare, garantendo nel contempo un utilizzo ottimale dello stesso. La stesura delle indicazioni contenute in questo documento si è resa necessaria anche in relazione ai margini di libertà che sussiste nell’ambito territoriale in oggetto; ai contenuti e relative prescrizioni individuate dallo specifico Accordo di Programma; alle finalità e regole imprese dal vigente Piano di Governo del Territorio, nonché all’impegno sottoscritto dal Comune di Lentate sul Seveso nell’Accordo di Programma summenzionato1, con cui si è impegnato a immettere mediante bando di gara quanto previsto dal progetto planivolumetrico. Nel primo capitolo, “L’area e il contesto”, si descrive sinteticamente l’area oggetto di concessione in diritto di superficie, ovverosia l’area dell’ex Parco Militare e i caratteri essenziali del contesto in cui si colloca, con particolare riguardo al tema paesistico e degli spazi aperti. Il secondo capitolo, “Temi e obiettivi”, contiene le finalità che il Comune di Lentate sul Seveso si propone di perseguire nell’area dell’ex Parco Militare e indica le linee guida base per l’elaborazione delle proposte da parte dei Concorrenti. Il terzo capitolo, “Le regole”, raccoglie, per l’appunto, le regole che dovranno essere rispettate nella progettazione dell’intervento. Nel testo illustrativo sono particolarmente evidenziate le prescrizioni ( PRESCRIZIONI ) a cui i soggetti partecipanti si devono attenere diligentemente, in quanto sono indicazioni inderogabili e che come tali assumono carattere vincolante in sede di offerta. I soggetti partecipanti sono invitati a prendere attenta visione di queste prescrizioni.

1 Vedi punto 4.8 dell’Accordo di Programma sottoscritto in data 18 giugno 2003.

5 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie 1. L’AREA E IL CONTESTO

1.1 L’area di intervento L’area dell’ex Parco Militare, oggetto del presente bando, è un compendio immobiliare di proprietà interamente del Comune di Lentate sul Seveso che occupa una superficie territoriale di 15.921 mq.2, ed è collocato nella zona sud orientale del comune, nella frazione di Camnago, in posizione adiacente alla stazione ferroviaria. Il contesto è caratterizzato dalla presenza del fiume Seveso, dalla confluenza delle linee ferroviarie RFI Milano-Como-Chiasso e FNME Seveso-Camnago ad ovest, da importanti direttrici stradali quali la Superstrada Milano-Meda-Lentate sul Seveso e la S.S. n. 35 “dei Giovi”. L’area, di forma irregolare e conformazione altimetrica pianeggiante, risulta occupata da 7 fabbricati principali e alcuni manufatti minori, tutti dismessi da diverso tempo, in pessime condizioni materiche e su cui si riscontra la presenza di coperture e materiali costitutivi gli edifici in eternit/amianto. L’area di intervento è delimitata sul lato ovest dal fiume Seveso, sul lato est dalla via Don Carlo Gnocchi, sul lato nord da alcuni fabbricati, di proprietà del Demanio dello Stato, con accesso dalla via XXIV Maggio e sul lato sud con un’area in cui è in corso di realizzazione, da diverso tempo, interventi edilizi in capo alla Guardia di Finanza. Questo luogo alle origini costituiva il Parco Militare di proprietà demaniale, in dotazione alla Guardia di Finanza, la quale a seguito della sottoscrizione di un Accordo di Programma (AdP) per la definizione di nuove funzioni, ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs 267/2000, ha ceduto in parte la proprietà in favore dei Comuni di Barlassina, Lentate sul Seveso e Ferrovie Nord Milano Esercizio. Nello specifico il Comune di Lentate sul Seveso ha acquisito le aree, oggetto del presente bando, per un controvalore economico di € 884.407,03, e ora intende assegnarle a soggetti privati mediante concessione in diritto di superficie (artt. 52 e ss. Codice Civile).

2 Dato acquisito dal vigente Accordo di Programma.

6 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie Catastalmente l’area risulta identificata al Foglio 54, mappali 159, 160, 161, 165, 166, 167, 170, 171, 172, 173, 179, 180, 181, 182, 291 e 297, come evidenziati in planimetria

7 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie

Aerofotogrammetrico dell’area oggetto di intervento identificata in tinta rossa

8 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie 1.2 Il sistema paesistico e degli spazi aperti L’area dell’ex Parco Militare si caratterizza da un continuo alternarsi tra macchie boscate, macchie ad arbusti, radure erbacee, aree edificate, aree dismesse, infrastrutture e superfici impermeabilizzate. Tra questi elementi spicca la presenza del fiume Seveso, anche se dal punto di vista della sua riconoscibilità, non appare con tutta evidenza, a causa del suo inglobamento nel tessuto urbanizzato. Nonostante ciò conserva ancora alcuni caratteri residui di naturalità e lineamenti geomorfologici tipici di un ambito fluviale, non a caso la maggior parte della macchie arbustive si presentano lungo il suo passaggio. Dunque l’area di intervento è caratterizzata da una elevata eterogeneità di elementi costitutivi del paesaggio, da imputarsi principalmente all’abbandono delle aree ed agli interventi previsti non ancora ultimati. Gli elementi di naturalità sono relegati quasi esclusivamente lungo le fasce perifluviali del fiume Seveso con la presenza di un bosco ceduo a latifoglie, dominato nello strato arboreo da robinia e nello strato arbustivo da sambuco e rovo. Dal punto di vista localizzativo rispetto la frazione di Camnago, l’area è posta in stretta adiacenza al tessuto più storico della frazione, in vicinanza della struttura religiosa della parrocchia dei Santi Quirico, Giulitta e Solutore e la Canonica di San Fedele di Incasate, nonché della struttura edilizia della villa e parco Volontè.

Carta Topografica dei Contorni di Milano riconosciuta sul terreno ed in parte rilevata e disegnata dall’I.R. Primo Tenente Ingegnere Geografo Pensionato Giovanni Brenna. Pubblicata nel 1833. Stralcio del foglio 4.

L’area di intervento è situata sulla sponda sinistra del fiume Seveso e risulta soggetta al vincolo paesaggistico di cui all’art. 142, comma 1, lettere c) e g) del D.Lgs. 42/2004. PRESCRIZIONE: Tutti i progetti di trasformazione sull’area di intervento dovranno preliminarmente ottenere la necessaria autorizzazione paesaggistica corredata della prescritta documentazione. Dal punto di vista edilizio, come già enunciato precedentemente, all’interno dell’area sono presenti varie strutture dismesse distribuite in modo estensivo ma con altezze contenute entro i due piani fuori terra. Il verde esistente si sviluppa per macchie boschive poste in prossimità del torrente Seveso, in particolare sul versante sud occidentali dell’area. La realizzazione della via Don Carlo Gnocchi, oltre ha rendere accessibile l’area, ha reso ben visibile lo stato di degrado e abbandono presenti. Tuttavia l’area sotto il profilo della percezione visiva, non risulta essere visibile da punti panoramici strategici in quanto è situata in una zona leggermente degradante verso il fiume Seveso, senza particolari punti cospicui al contorno. In sintesi l’area rappresenta una parte del territorio che necessita di un’attenta ricucitura al contesto di riferimento da cui è stato artificiosamente separato, PRESCRIZIONE: Stante le caratteristiche paesaggistiche dei luoghi, i soggetti partecipanti dovranno delineare una proposta di sviluppo progettuale compatibile e coerente con gli elementi storici e naturali presenti. In particolare le proposte debbono riattivare e recuperare il patrimonio naturalistico del fiume Seveso con i suoi elementi arborei ed arbustivi presenti, proponendo interventi di tutela, recupero, valorizzazione e potenziamento delle superficie coperte da vegetazione, anche in relazione a quanto presente sulla sponda destra (tessuti edilizi, villa e parco Volonté, aree boscate).

9 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie 1

Foto 1

2

Foto 2

10 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie Foto 3 3

4

Foto 4

11 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie Foto 5 5

6

Foto 6

12 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie 8

Foto 7

7

Foto 8

13 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie La scelta di sostituire le attività svolte un tempo dalla Guardia di Finanza con la localizzazione di nuove funzioni declinate nel vigente Accordo di Programma e nel vigente Piano di Governo del Territorio di Lentate sul Seveso, come si illustreranno successivamente, corrisponde principalmente all’obiettivo di consentire la realizzazione di alcune opere essenziali alla soluzione di problemi viabilistici, sociali e industriali e nel contempo variare le caratteristiche insediative ed ambientali, con l’intento di incidere positivamente sull’area dell’intero Parco Militare, il quale risulta non essere più coerente con le funzioni adiacenti o non corrispondenti alle necessità di sviluppo. Come si è in parte accento, l’area in oggetto fa parte di un più vasto progetto di trasformazione urbanistica regolamentato da un Accordo di Programma stipulato in data 18 giugno 2003 che vede interessati, oltre al Comune di Lentate sul Seveso, il Comune di Barlassina, la Regione Lombardia, la Provincia di Milano, l’Agenzia del Demanio, Rete Ferroviaria Italiana e le Ferrovie Nord Milano Esercizio. Inoltre risulta subordinata alla pianificazione locale del vigente Piano di Governo del Territorio (Pgt), che la classifica come “aree e attrezzature a servizi di nuova previsione”.

1.3 La rete stradale L’area è oggi accessibile dalla via Don Carlo Gnocchi, infrastruttura viaria realizzata all’interno delle previsioni viabilistiche inquadrate dal vigente Accordo di Programma. Questa asse stradale è oggi una delle principali aste della maglia viaria comunale. A tal riguardo il vigente Piano Generale del Traffico urbano (Pgtu), nell’assetto esistente, la classifica come viabilità secondaria, ovverosia come asse fondamentale della viabilità locale. Nello scenario di progetto,il Pgtu la classifica come strada locale interzonale di tipo E/F.

Stralci Pgtu – Schema della circolazione esistente

14 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie Stralci Pgtu – Classificazione funzionale di progetto

1.4 L’accordo di programma vigente3 In data 18 giugno 2003, su proposta dei comuni di Barlassina e Lentate sul Seveso, è stato stipulato un Accordo di Programma (AdP) ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs 267/2000. Gli Enti sottoscrittori dell’AdP sono: Comune di Barlassina, Comune di Lentate sul Seveso, Regione Lombardia, Provincia di Milano, Agenzia del Demanio, Rete Ferroviaria Italiana e Ferrovie Nord Milano Esercizio. L’area interessata dall’AdP ricade sui comuni di Barlassina e Lentate sul Seveso ed ha un’estensione complessiva di 179.996 mq, di cui 105.296 mq in comune di Barlassina e 74.670 mq in Lentate sul Seveso. L‘area di proprietà del Demanio e in uso alla Guardia di Finanza con la stipula dell’Accordo di Programma è stato trasferito in parte ai due Comuni; nello specifico due aree pari a 150.833 mq, mentre la restante pari a 29.133 mq parte è rimasta ad uso della Guardia di Finanza (parte centrale del Parco Militare). L’area, di forma irregolare pianeggiante, risultava occupata da 39 capannoni e 7 edifici minori dismessi, con circa 10.000 mq di coperture in eternit/amianto. Il primo obiettivo posto dalle Amministrazioni comunali è la bonifica e la riqualificazione dell’ambito, interessato da destinazioni non più coerenti con le funzioni adiacenti. In tal senso per consentire la bonifica del sito, le Amministrazioni comunali hanno predisposto un Piano di Caratterizzazione, approvato dalla Regione con decreto n. 2940 del 28/2/2002.

3 Il contenuto del presente paragrafo è tratto dalla sintesi dell’AdP disponibile sul sito della Regione Lombardia – Direzione Generale Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo, dall’Accordo siglato e dagli elaborati allegati ad esso.

15 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie Il secondo obiettivo perseguito è l’insediamento di funzioni pubbliche e il reperimento di aree produttive, residenziali e terziarie. I due Comuni hanno promosso l’Accordo di Programma, cercando possibili Partners interessati all’utilizzo delle aree. Lo strumento dell’AdP ha permesso alle Amministrazioni di acquisire le aree a prezzi concordati e di poter avviare e realizzare interventi pubblici, compatibili con le loro disponibilità finanziarie. Le destinazione d’uso previste sono: produttivo, terziario e residenziale, accompagnate dalla realizzazione di nuove attrezzature pubbliche, di rilevanti interventi di riassetto della viabilità, tra cui un sottopasso ferroviario e la previsione di realizzazione di centro manutenzione treni. • Slp Produttivo: 36.539 mq • Slp Terziario: 26.041 mq • Slp Residenziale: 1.707 mq • Slp Attrezzature pubbliche: 5.165 mq • Standard indotti dall’intervento: 33.799 mq • Standard urbanistici ceduti: 40.160 mq • Standard qualitativo/aggiuntivo: 5.165 mq Per quanto riguarda l’area di intervento, oggetto del presente bando, l’AdP prevede una destinazione a “terziario”, attribuendole una quantità edificatoria massima di mq. 12.000 (Slp) che si sviluppa su tutta l’area territoriale di competenza di 15.921 mq, generando conseguentemente un indice di edificabilità territoriale di 0,754 mq/mq. PRESCRIZIONE: I soggetti partecipanti devono osservare la massima quantità edificatoria possibile sull’intera area ed stabilita dall’AdP di 12.000 mq di Superficie Lorda di Pavimento (Slp) o in alternativa lo sviluppo edificatorio massimo consentito con l’applicazione dell’indice massimo di edificabilità territoriale di 0,754 mq/mq.

Contenuti dell’accordo A seguito della cessione delle aree da parte del Demanio, gli enti sottoscrittori dell’accordo si sono impegnati a realizzare le seguenti opere: - deviazione della strada provinciale n. 118 entro il Parco Militare e realizzazione di un sottopasso ai binari RFI e FNME; tale opera consente l’eliminazione di due passaggi a livello sulla linea internazionale Milano-Chiasso, migliorando contemporaneamente i collegamenti dei due Comuni; - realizzazione di un centro manutenzione treni delle FNME in Camnago di Lentate che, oltre a soddisfare le esigenze della Società, permette l’insediamento di una attività produttiva differente nell’area; - insediamento di un comparto terziario nel Comune di Lentate sul Seveso al servizio della stazione di Camnago, futuro interscambio di passeggeri e merci di RFI e FNME; - realizzazione di un centro sociale nel Comune di Barlassina mediante il recupero di due capannoni esistenti, con l’insediamento di un bocciodromo, un bar, un centro AVIS, sedi di Cooperative sociali, associazioni e bande comunali, nonché di uno spazio polifunzionale; - realizzazione di un complesso abitativo per portatori di handicap (Opera Pia Porro), sempre nel Comune di Barlassina; - insediamento di un vasto comparto produttivo e di un’area residenziale in Comune di Barlassina; - realizzazione delle opere di urbanizzazione previste, parcheggi, aree a verde e di una pista ciclabile lungo il fiume Seveso. Nell’area non alienata dal Demanio dello Stato, è prevista la realizzazione di un centro logistico e 30 alloggi, ad uso della Guardia di Finanza. L’intero intervento è stato sottoposto a procedura di esclusione di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) da parte della Regione Lombardia, che lo ha approvato con prescrizioni/raccomandazioni con decreto n. 13247 del 12/07/2002. PRESCRIZIONE: I soggetti partecipanti devono osservare tutte le prescrizioni/raccomandazioni del decreto n. 13247 del 12/07/2002. In particolare quanto relativo alla tutela del torrente Seveso, tra cui: - l’innalzamento delle sponde di circa 1 m. per poter avere la sicurezza di invasare le portate di piena con tempi di ritorno fino a 200 anni; - la fascia a verde posta sul estremo nord del comparto e adiacente al fiume Seveso, indicata come area verde Vl, dovrà garantire una fascia di rispetto di almeno 20 m dal torrente; - nell’eventualità che le aree di intervento dovessero essere oggetto di operazioni di bonifica, queste saranno eseguite dai soggetti partecipanti a proprie spese e cure, e le autorizzazioni edilizie (titoli abilitativi ad edificare) saranno subordinate al collaudo delle operazioni di bonifica rilasciato dall’organo competente (Provincia di Milano).

16 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie Nell’allegato 1 al presente documento si riporta il testo integrale delle prescrizioni/raccomandazioni emanate dalla Regione Lombardia. Inoltre, l’AdP prevede esplicitamente, per quanto approvato, che possono essere attivate varianti all’accordo stesso incidenti su aspetti urbanistici e tecnico-progettuali conformi ai disposti dell’art. 7 comma 10, della L.R. Lombardia n. 23/97 (oggi contenuto nell’art. 14 comma 12 della L.R. Lombardia n. 12/2005), le quali possono essere determinate ed assunte dai Comuni in sede esecutiva di approvazione delle relative concessioni edilizie. In tali casi i Comuni devono provvedere alla comunicazione di dette varianti al Collegio di Vigilanza istituito.

Planimetria generale e azzonamento delineato nell’Accordo di Programma. In rosso sono evidenziate le aree di intervento

17 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie

Stralcio planimetria generale e azzonamento delineato nell’Accordo di Programma

18 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie 1.5 Inquadramento urbanistico: Il Pgt e regime vincolistico Il Comune di Lentate sul Seveso con delibera di C.C. n. 21 del 09/05/2013 ha approvato il proprio Pgt, ove ha delineato le strategie e gli obiettivi specifici per l’area di intervento. Tutti gli atti che costituiscono il Pgt sono disponibili per la libera consultazione nel sito internet comunale www.comune.lentatesulseveso.mb.it (link piano di governo del territorio), oppure sulla piattaforma regionale Lombardia del Pgt Web: http://www.cartografia.regione.lombardia.it/pgtweb/ PRESCRIZIONE: L’elaborazione del progetto di riqualificazione deve recepire i contenuti e le indicazioni dettate dalle linee di pianificazione introdotte dal Pgt, con particolare attenzione alla componente geologica.

DOCUMENTO DI PIANO Tra i principali progetto che il Documento di Piano individua come “qualificanti” per lo sviluppo e l’abitabilità del territorio comunale, in termini qualitativi e quantitativi, risultano: - la realizzazione del Parco del Seveso, con pista ciclabile e percorsi pedonali; - la realizzazione di una scuola superiore e/o residenza per studenti nell’area dell’ex Parco Militare. In particolare il capitolo 5 “definizione delle strategie di governo e trasformazione del territorio” del Documento Programmatico – Relazione illustrativa (DdP – Volume 2), si elencano le principali strategie che il piano persegue tra cui: - il recupero del sistema verde lineare nella valle del Seveso con molti interventi mirati, congruenti con la realtà insediata; - completare il sistema dei servizi e a migliorare la qualità urbana. Riguardo particolarmente il sistema della “Valle del torrente Seveso”, lo stesso documento delinea i seguenti obiettivi primari: - uno scenario atteso è quello di un parco continuo dal depuratore di Carimate fino al Parco ex militare, percorso da una pista ciclabile e da un sentiero con punti di sosta/ristoro, spiazzi attrezzati per la pesca, cartellonistica; - la strutturazione di un’unica Area Omogenea per la normativa del Piano delle Regole, definita dai confini morfologici della valle indicati dagli studi idrogeologici, con adattamenti in base alla geometria dei frazionamenti/confini catastali e ad alcune modifiche attuative; - la formazione di un corridoio verde, come era nella struttura naturale storica. Il documento programmatico individua poi le seguenti azioni specifiche per l’area di intervento in oggetto: - formazione di alberatura lungo il proseguimento di viale Italia in via Don Gnocchi; - Area comunale ex- Parco militare: parte a bosco, parte disponibile per istituto superiore (formazione professionale), attraverso la riqualificazione dell’ex Parco militare, ad oggi non ancora completata, con la qualificazione del verde (“parco fluviale”) lungo l’asta fluviale del Seveso, attraverso la realizzazione della pista ciclabile, la rinaturalizzazione delle sponde e la realizzazione di servizi pubblici; - creazione di un istituto superiore per la formazione professionale all’interno dell’aree dell’ex Parco militare; - formazione di un corridoio verde lungo il Seveso, recuperato e rinaturalizzato, che connetta direttamente Barlassina con la stazione ferroviaria di Camnago. Per quanto riguarda “i temi progettuali per una politica dei servizi a Lentate”, il documento di piano relativamente al settore dell’istruzione, con il relativo rimando specifico al piano dei servizi, indica puntualmente la localizzazione di un istituto scolastico superiore, obbligatoriamente da individuare all’interno delle aree dell’ex Parco Militare; quale ambito dotato di elevata accessibilità in termini di trasporto pubblico (stazione ferroviaria delle FS e FNM), e su cui valutare anche l’insediamento di un istituto tecnico di avviamento al lavoro connesso alle attività di manutenzione ferroviaria che sono in corso di realizzazione dalle FNM.

19 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie

Estratto planimetrico del Documento di Piano (DdP) del Piano di Governo del Territorio (Pgt) – Elaborato DP.01 Tavola delle previsioni di piano

20 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie PIANO DEI SERVIZI In correlazione a quanto delineato dal documento di piano, il piano dei sevizi per quanto attiene l’offerta d’istruzione secondaria superiore indica la possibilità di ampliamento con l’insediamento di una scuola professionale sulle aree dell’ex Parco Militare. In tal senso classifica l’area di intervento come “Aree e attrezzature a servizi di nuova previsione – Istituto d’istruzione superiore/residenze per studenti”.

Estratto planimetrico del Piano dei Servizi (PdS) del Piano di Governo del Territorio (Pgt) – Elaborato PS.02 Carta di progetto dei servizi

21 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie PIANO DELLE REGOLE In attuazione delle strategie e obiettivi posti dal documento di piano riguardo il sistema della “Valle del torrente Seveso”, il piano delle regole istruisce uno specifico articolo (art. 40) poiché tale sistema rappresenta un elemento geomorfologico strutturale di rilevanza storico - strutturale per il Comune di Lentate sul Seveso. L’ambito della Valle del Seveso è individuato e azzonato nella cartografia del piano delle regole sulla base dei criteri elencati per la classificazione e l’individuazione delle Aree Omogenee. All’interno sono azzonate differenti aree con disposizioni normative finalizzate alla costituzione di un corridoio verde, e quindi a: - acquisizione di aree al patrimonio comunale, da forestare; - rinaturalizzazione delle sponde del Seveso; - formazione di un percorso ciclopedonale lungo tutta l’asta fluviale; - mitigazione degli interventi contraddittori; - implementazione del patrimonio verde pubblico e privato. L’area di intervento in oggetto ricade all’interno dell’ambito della “Valle del Seveso” e ai criteri summenzionati deve fare riferimento per garantire la costruzione del corridoio verde lun go l’asta fluviale del Seveso.

22 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie

Estratto planimetrico del Piano delle Regole (PdR) del Piano di Governo del Territorio (Pgt) – Elaborato PR.03 Carta di azzonamento

23 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie REGIME VINCOLISTICO Come già indicato precedentemente, l’area di intervento è situata sulla sponda sinistra del fiume Seveso e quindi soggetta al vincolo paesaggistico di cui all’art. 142, comma 1, lettere c) e g) del D.Lgs. 42/2004. PRESCRIZIONE: Tutti i progetti di trasformazione sull’area di intervento dovranno preliminarmente ottenere la necessaria autorizzazione paesaggistica corredata della prescritta documentazione. Oltre al vincolo paesaggistico, l’area è gravata dalla fascia di rispetto all’edificazione di 10 m. dall’alveo del fiume Seveso ai sensi del R.D. 523/1904. Al riguardo si rammenta la prescrizione impartita dalla Regione Lombardia in sede di procedura di esclusione della VIA, la quale prescrive una fascia di rispetto di almeno 20 m, pertanto la proposta progettuale a quest’ultima dimensione più estensiva rispetto il R.D 523/1904 dovrà fare riferimento. Dal punto di vista geologico parte dell’area è inserita nella classe 4b (fasce di tutela fluviale) e parte in classe 3g (ex Parco Militare). Si riporta di seguito lo stralcio della normativa. Classe 4 b – fasce di tutela fluviale Principali caratteristiche: alvei e fascia di tutela dei corsi d’acqua costituenti reticolo idrografico principale (T. Seveso, T. Garbogera, T. Valle di Cabiate) e minore (Fosso delle Brughiere, Roggia Valle della Brughiera II, Roggia Valle della Brughiera III), presenti nell’Elenco 2 del PTCP della Provincia di Milano; specchi d’acqua alimentati/alimentanti il reticolo idrografico minore . Problematiche generali: aree interessate da esondazione / allagamento; area di rispetto fluviale necessaria a consentire l’accessibilità al corso d’acqua ai fini della manutenzione, fruizione e riqualificazione ambientale. Parere sulla edificabilità: non favorevole per gravi limitazioni legate al rischio idraulico e alla presenza di fasce di protezione di corsi d’acqua soggetti con finalità idraulica, idrogeologica ed ambientale. Tipo di intervento ammissibile: è vietata qualsiasi nuova opera edificatoria, ad eccezione di eventuali infrastrutture pubbliche e di interesse pubblico solo se non altrimenti localizzabili, corredati da uno studio di compatibilità idraulica degli interventi (crf. indagini preventive necessarie). Valgono le disposizioni di cui all’Art. 46 delle NTA del PTCP della Provincia di Milano. Sono ammissibili solo interventi di regimazione idraulica o atti a favorire il deflusso delle acque. Per gli edifici esistenti sono ammessi gli interventi di demolizione senza ricostruzione, manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro, risanamento conservativo come definiti alla L. 12/2005, art. 27, comma 1, lett. a, b, c. Indagini di approfondimento necessarie, preventive alla progettazione: per le opere infrastrutturali sono necessarie indagini geognostiche per la verifica delle condizioni geotecniche locali (IGT), secondo quanto indicato nell’Art. 2 delle presenti norme, con valutazione di stabilità dei versanti di scavo (SV), finalizzate alla progettazione delle opere e alla previsione delle opportune opere di protezione degli scavi o degli sbancamenti durante i lavori di cantiere. Ferma restando la necessità di acquisire autorizzazione da parte dell’Autorità idraulica competente, ogni intervento che interessi direttamente l’alveo, incluse le sponde, dei corsi d’acqua del reticolo idrografico naturale e/o naturaliforme, di natura strutturale (modifica del corso), infrastrutturale (attraversamenti), idraulico-qualitativa (scarichi idrici), richiede necessariamente l’effettuazione di studi di compatibilità idraulica (SCI), ai sensi dell’Allegato 4 alla D.G.R. 8/7374/08. Sono inoltre necessari studi per il recupero morfologico e ripristino ambientale (SRM), verifiche della qualità degli scarichi (VQS) di qualsiasi natura (civile o industriale, temporanei o a tempo indeterminato). Interventi da prevedere in fase progettuale: a fronte di qualsiasi azione sono da prevedere contestualmente interventi di recupero morfologico e paesistico ambientale delle aree interessate, nonché interventi di recupero della funzione idraulica propria del tratto di asta interessato (IRM). Sono da prevedere, in tutti i casi, interventi di difesa del suolo (DS) e la predisposizione di accorgimenti per lo smaltimento delle acque meteoriche (RE). Per gli insediamenti esistenti prospicienti e limitanti il corso d’acqua sono necessari interventi atti a ripristinare la sezione originaria. Norme sismiche da adottare per la progettazione: gli approfondimenti di 2° e 3° livello per la definizione delle azioni sismiche di progetto non devono essere eseguiti in questa classe, in quanto considerata inedificabile, fermo restando tutti gli obblighi derivanti dall’applicazione della normativa specifica. Per le infrastrutture pubbliche e di interesse pubblico eventualmente ammesse, la progettazione dovrà essere condotta adottando i criteri antisismici del D.M. 14 gennaio 2008, definendo in ogni caso le azioni sismiche di progetto a mezzo di analisi di approfondimento di 3° livello ai sensi delle metodologie di cui all’allegato 5 della D.G.R. n. 8/7374/08. Classe 3g – ex Parco Militare Principali caratteristiche: Porzione dell'Ex Parco Militare, oggetto di interventi di bonifica certificati per la destinazione d'uso commerciale-industriale (Tab. 1, Colonna B ex D.M. 471/99). Problematiche generali: potenziale contaminazione dei suoli, non evidenziate dalle indagini ambientali svolte. Parere sulla edificabilità: favorevole con consistenti limitazioni legate al raggiungimento di standard qualitativi dei terreni conformi alla prevista destinazione urbanistica. Tipo di intervento ammissibile: da definirsi mediante specifico piano di recupero e con le limitazioni d’uso previste dal D.Lgs 152/2006.

24 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie Indagini di approfondimento necessarie, preventive alla progettazione: qualora la modifica di destinazione d’uso di queste aree e la fruizione del sito richiedesse l’adozione di limiti di accertabilità della contaminazione più restrittivi di quelli raggiunti con gli interventi di bonifica certificati, dovranno avviarsi le procedure previste dal D. Lgs. 152/06 “Norme in materia ambientale” (Piano di Caratterizzazione /PCA con analisi di rischio, Progetto Operativo degli interventi di Bonifica/POB). Ad approvazione dei progetti relativi alla bonifica e messa in sicurezza dei siti inquinati, le particolari condizioni geotecniche di tali aree rendono necessarie l’effettuazione di studi per il recupero morfologico e di ripristino ambientale (SRM), indagini di stabilità dei fronti di scavo (SV), indagini geognostiche di approfondimento (IGT), secondo quanto indicato nell’art. 2, che comprendano il rilevamento geologico di dettaglio mediante assaggi con escavatore e contemplino l’esecuzione di prove geotecniche in sito e/o in laboratorio, da effettuare preventivamente alla progettazione esecutiva di qualunque opera sul territorio. Interventi da prevedere in fase progettuale: quale norma generale a salvaguardia della falda idrica sotterranea è necessario che per ogni nuovo insediamento sia civile che industriale, già in fase progettuale, sia previsto ed effettivamente realizzabile il collettamento degli scarichi idrici in fognatura (CO). Sono da prevedere interventi di regimazione idraulica (RE) per lo smaltimento delle acque superficiali e sotterranee. Qualora venga accertato uno stato di contaminazione dei suoli e delle acque ai sensi del D. Lgs 152/06, dovranno essere previsti interventi di bonifica (BO). Norme sismiche da adottare per la progettazione: per gli edifici strategici e rilevanti di cui al d.d.u.o. n. 19904/03, la progettazione dovrà essere condotta adottando i criteri antisismici del d.m. 14 gennaio 2008 "Nuove Norme Tecniche per le costruzioni", definendo le azioni sismiche di progetto, a mezzo di analisi di approfondimento di 3° livello. Per le altre categorie di edifici, la progettazione dovrà essere condotta definendo la pericolosità sismica di base in accordo all'Allegato A del decreto ministeriale.

Estratto planimetrico del Piano delle Regole (PdR) del Piano di Governo del Territorio (Pgt) – Elaborato PR.02 Carta dei vincoli di piano

25 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie Estratto planimetrico della componente geologica del Piano di Governo del Territorio (Pgt) – Elaborato 9° Fattibilità geologica

26 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie

2. TEMI E OBIETTIVI

A queste considerazioni si fa riferimento per individuare il tema centrale a cui il progetto di riqualificazione deve tendere: assumere e sviluppare il valore del luogo in cui si interviene e il suo rapporto con la città in una prospettiva di riqualificazione e rivitalizzazione. Il Documento di Piano (Ddp) del Pgt identifica l’ambito dell’odierno ex Parco Militare (attualmente dismesso) come un’area strategica nella definizione del sistema della “Valle del torrente Seveso”, in considerazione delle proprie potenzialità funzionali, della dimensione territoriale che occupa e alla posizione strategica in cui si colloca. In questa ottica, considerata la strategicità dell’area, il Pgt e prima ancora l’AdP per questa parte di territorio prevede una radicale trasformazione e la previsione dell’insediamento di nuove funzioni alternative a quelle originarie (guardia di finanza). In tal senso, l’Amministrazione Comunale ha riscontrato l’esigenza di prevedere l’insediamento di istituti d’istruzione superiore e/o residenze per studenti. Ricorrendo a un’espressione sintetica, il nuovo intervento deve riconfigurare l’area come “un nuovo punto di riferimento” che riconoscendo le potenzialità presenti nel territorio sia in grado di relazionarsi con esse traendone il massimo beneficio. Il tema principale può essere declinato secondo tre dimensioni, che conducono ad unica valutazione complessiva di ciascuna offerta tecnica, tra loro fortemente interagenti: • significatività dell’intervento; • riapertura e vivibilità del luogo a favore della collettività, • qualità architettonica ed ambientale. Tutte questi tre dimensioni trovano, in particolare, maggiore applicazione nel tema del “Parco del Seveso”. Il fiume Seveso, oggi elemento di degrado e di forte marginalità urbana, deve essere riconsiderato come elemento strutturante di una politica del verde pubblico e, più in generale, dei servizi comunali, in grado di offrire notevoli possibilità di ridefinizione della città pubblica che lungo il corso d’acqua già esiste (stazione ferroviaria, giardini pubblici di Viale Italia, Bocciofila, Cimiteri) e che verrà implementata (nuovo parco dei cimiteri di Camnago e Lentate, corridoio ciclabile lungo le sponde del fiume, nuove aree a verde attrezzato di futura acquisizione). L’obiettivo principale è la creazione di un percorso ciclopedonale che connetta Barlassina e Carimate lungo il torrente Seveso, recuperando dove possibile gli spazi lungo l’argine, appoggiandosi invece alla rete stradale esistente là dove il corso d’acqua è stato cementificato su entrambi i lati. PRESCRIZIONE: In particolare all’interno dell’area per la riqualificazione dell’ex parco militare, nelle aree non destinate alla realizzazione dell’istituto scolastico superiore di formazione professionale o ad altre funzioni ammesse dal Pgt e dall’AdP, deve trovare localizzazione un percorso verde verso la riva del Seveso, lungo il quale si articolerà il più vasto “parco lineare” che dovrà avere almeno una larghezza dal ciglio dell’alveo fluviale non inferiore a 20 m.

2.1 Significatività dell’intervento Il termine “significatività” va intesa in termini di “riconoscibilità” e “originalità”. L’intervento deve essere riconoscibile a scala cittadina, ma anche a livello sovracomunale. Deve essere un segno concreto del territorio; essere una parte che la città sente propria come espressione della sua natura, e pertanto una parte in cui la città si riconosca. L’intervento deve avere l’ambizione di assumere il ruolo di “elemento” riconoscibile da chi vive la città e la frequenta, ma anche da chi ne conosce semplicemente l’esistenza. Negli ultimi anni in Europa diversi interventi urbanistici sono diventati nuovi emblemi delle città in cui sono sorti; sono realizzazioni legate alla vivacità economica, sociale e culturale dei territori in cui sono insediate. L’intervento di riqualificazione deve tentare di recuperare il legame con il contesto in modo non artificioso: un progetto originale è un progetto capace di reinventare il suo rapporto con il territorio in una prospettiva di integrazione e confronto con i luoghi della trasformazione. Per queste ragioni il legame della nuova realizzazione con la città deve svilupparsi prima ancora che nella capacità di conformarsi fisicamente al contesto, nella capacità di una progettazione innovativa, coerente con le tradizioni di eccellenza del territorio. L’intervento dunque dovrà dialogare e aprirsi anche in senso fisico alla città attraverso l’individuazione di aree di fruibilità comuni a residenti e visitatori. Il carattere di nuovo punto d’incontro della città deve essere ricercato anche attraverso una gerarchia funzionale ed architettonica.

2.2 Riapertura e vivibilità del luogo a favore della collettività Il nuovo intervento deve essere immaginato come un ambiente particolarmente vivibile, realizzato per chi vi abita e per chi vi lavora ma anche per chi lo visita, vi transita, o vi sosta perché attratto da funzioni e servizi che qui può trovare meglio o più comodamente che altrove. Il progetto deve soprattutto permettere e favorire un’intensa vita di relazione, garantendo fruizioni e vitalità per un periodo di tempo il più possibile prolungato durante l’arco della giornata, della settimana e dell’anno. Sebbene la vivibilità per archi temporali estesi contribuisca ad aumentare il grado di sicurezza, è opportuno studiare forme di controllo e tutela dell’utenza (turistica, di transito, residenziale e di lavoro) adeguate e il meno invasive

27 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie possibili. Occorre che le funzioni introdotte dall’intervento e i rispettivi modelli di fruizione siano pensati con un alto grado di interazione reciproco, così come occorre garantire un alto grado di permeabilità, sia tra le funzioni insediate nell’area, sia tra il luogo di nuova costituzione e il contesto circostante. È indispensabile che l’interazione delle funzioni e la permeabilità dell’area non compromettano la vivibilità di tutti gli spazi sia pubblici che privati.

2.3 Qualità architettonica e ambientale Il Progetto di Trasformazione deve offrire un livello elevato di qualità architettonica e ambientale. L’architettura degli edifici e il disegno degli spazi aperti (pubblici e privati) devono generare un paesaggio urbano che evochi leggerezza e luminosità. L’alto livello qualitativo dell’intervento deve rimanere elevato nel tempo al fine di garantire riconoscibilità e significatività dello stesso (vedi punto precedente). Ciò sarà dettato dalle soluzioni progettuali e dei materiali impiegati, ma anche dell’efficacia delle forme di gestione e manutenzione degli spazi e delle strutture che i concorrenti sceglieranno di proporre. L’area deve essere concepita come un grande spazio prevalentemente pedonale, nel senso di escludere completamente ogni traffico di attraversamento dell’area. PRESCRIZIONE: Tutto l’intervento deve essere fondato su valori fondamentali del rispetto dell’ambiente, sopratutto in virtù del tema della “rinaturalizzazione dei luoghi”. Deve essere privilegiato l’uso di sistemi volti a un significativo risparmio energetico, e comunque di basso impatto ambientale. Sotto questo profilo deve essere posta particolare attenzione sia all’uso dei materiali, sia all’innovazione delle soluzioni tecnologiche e impiantistiche, sia alle modalità di gestione degli impianti. PRESCRIZIONE: La superficie minima da rispettare (ed eventualmente accrescere) destinata alla fruibilità pubblica e collettiva (Parco lineare), dovrà essere prevalentemente utilizzata per la realizzazione di un parco urbano a rafforzamento del più vasto tema progettuale del Pgt, cioè quello della “Valle del Seveso” con la realizzazione di una idonea pista ciclabile oltreché dei percorsi pedonali e della necessaria dotazione di parcheggi a supporto di tutte le funzioni insediate. PRESCRIZIONE: In questa parte di territorio il ruolo del verde e degli spazi pubblici assume un’importanza determinante come elemento di relazione con il contesto naturalistico adiacente e come elemento connettivo tra spazi edificati e aperti dell’intervento, pertanto dovrà essere posta attenzione anche alla definizione delle aree di margine tra l’area di intervento e quelle poste al suo immediato intorno al fine di raccordare correttamente e dialetticamente il sistema naturalistico esistente e gli interventi di trasformazione, evitando soluzioni di puro affiancamento e/o accostamento. PRESCRIZIONE: Il parco urbano deve poter assumere il ruolo di vera e propria funzione di raccordo tra quelle che verranno insediate nell’ambito dell’intervento di riqualificazione e quelle esistenti in ambito cittadino. Il progetto deve riproporre il tema del parco urbano naturalistico in termini innovativi e contemporanei pur nel rispetto delle consuetudini d’uso; deve offrire ampi gradi di fruibilità per differenti utenze generazionali, ed al contempo indagare il ruolo degli aspetti naturalistici in ambito urbano. Per il parco e gli spazi pubblici devono essere garantite adeguate modalità di manutenzione e gestione in grado di mantenere il livello di qualità nel tempo. Il progetto di trasformazione dovrà quindi adottare criteri volti: - alla compatibilità delle proposte di trasformazione con gli obiettivi di qualità irrinunciabili, intesa come alta dotazione e qualità di servizi alle persone e alle imprese in relazione alle funzioni insediabili; - la sostenibilità urbanistica e ambientale: intesa come organizzazione spaziale delle funzioni pubbliche, private, private di uso pubblico e/o di interesse generale con i relativi servizi indispensabili al loro funzionamento anche in relazione alla presenza boschiva del contesto; - l’individuazione delle tipologie di servizi alle persone e alle imprese e loro dimensionamento in relazione ai carichi insediativi indotti dalle funzioni da insediare.

28 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie 3. LE REGOLE I soggetti partecipanti dovranno presentare un progetto di riqualificazione che preveda l’insediamento anche di un mix di funzioni di carattere pubblico e privato compatibili con quelle individuate dagli strumenti di pianificazioni vigenti, e coerenti con i caratteri dell’ambito di inserimento. Le funzioni di carattere pubblico dovranno essere qualificanti. A tal riguardo, ai sensi dell’art. 9 comma 10 della L.R. Lombardia n. 12/2005, sono servizi pubblici e di interesse pubblico o generale i servizi e le attrezzature, anche privati, di uso pubblico o di interesse generale, regolati da apposito atto di asservimento o da regolamento d’uso, redatti in conformità alle indicazioni contenute nel piano dei servizi, ovvero da atto di accreditamento dell’organismo competente in base alla legislazione di settore, nella misura in cui assicurino lo svolgimento delle attività cui sono destinati a favore della popolazione residente nel comune e di quella non residente eventualmente servita, PRESCRIZIONE: Il progetto di riqualificazione deve essere conforme agli indirizzi progettuali e alle norme di attuazione del vigente Pgt (in particolare alla componente geologica relativamente ai vincoli posti dalla classe 3G inerente la salubrità dei suoli rispetto la destinazione d’uso) e dell’AdP, nonché alla normativa vigente applicabile. La proposta progettuale deve riguardare la riqualificazione di almeno il 60% della superficie complessiva dell’area, attraverso l’inserimento di funzioni pubbliche e private ammesse dagli strumenti di pianificazione e la previsione delle urbanizzazioni che i soggetti partecipanti ritengono necessarie alla piena funzionalità e sostenibilità dell’intervento, nonché l’obbligatoria e totale realizzazione, indistintamente della superficie di area interessata dal progetto di riqualificazione, delle seguenti opere ritenute indispensabili dall’Amministrazione comunale: - Parco lineare del Seveso: parco lineare naturalistico lungo la sponda fluviale del torrente Seveso avente una larghezza non inferiore di 20 m, dotato da idonei percorsi ciclo-pedonali, fruibile dalla collettività e facilmente accessibile dallo spazio pubblico esistente, che dovrà raccordarsi con le previsioni urbanizzative delle aree adiacenti poste a sud e ricompresse sempre nell’Adp. - Piantumazione con filari lungo la via Don Carlo Gnocchi. - Bonifica e smaltimento delle superfici contenente amianto su tutta l'area. - Demolizione e conseguente smaltimento degli edifici presenti sull’area. - Realizzazione di parcheggi gratuiti di uso pubblico. - Realizzazione di una superficie idonea e completa dei servizi accessori per lo svolgimento di attività espositive, convegnistiche, uso didattici, ecc., da convenzionare per l’uso gratuito da parte del Comune ai sensi dell’art. 2 delle norme di attuazione del vigente piano dei servizi.

PRESCRIZIONE: Il progetto dovrà proporre un mix di funzioni di carattere pubblico e privato, che siano qualificanti e capaci di generare reddito. Il rapporto tra le diverse funzioni e la compatibilità delle funzioni previste con il contesto di riferimento saranno oggetto di attenta valutazione da parte della Commissione di Gara.

Di seguito si riporta uno schema indicativo delle prescrizioni progettuali sopra indicate.

29 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie

30 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie 3.1 Funzioni ammissibili e capacità edificabile PRESCRIZIONE: L’intervento dovrà realizzare e pertanto prevedere l’insediamento della funzione principale sotto indicata, che può essere eventualmente integrata con le funzioni complementarie. Non sono ammesse altre diverse destinazioni funzionali. Funzione principale: Istruzione superiore professionale. Funzione complementare: Terziario, residenziale per studenti, servizi pubblici e di interesse pubblico o generale, e tutte quelle funzioni indispensabili per garantire il corretto funzionamento della funzione principale e complementarie. Modalità di attuazione: Permesso di Costruire Convenzionato (PdCC) Interventi edilizi ammessi: Tutti gli interventi edilizi di cui all’art. 27 della L.R. Lombardia n. 12/2005. Slp max: 12.000 mq Indice di utilizzazione territoriale max: 0,754 mq/mq. Da applicare alla parte di superficie territoriale interessata dalla riqualificazione, qualora gli interventi non interessino tutta la St. Rapporto di copertura max: 50% della Superficie Territoriale (St) Densità di piantumazione min: non inferiore al 25% della St Altezza massima degli edifici (H): 12 m.

3.2 Principali definizioni tratte delle NdA del Piano delle Regole St - Superficie territoriale (mq): è la superficie complessiva dell'area sottoposta ad un Piano Attuativo, ad un permesso di costruire convenzionato o ad un Programma Integrato di Intervento e comprende tutte le aree tra esse contigue o non contigue destinate all’edificazione nonché le aree per strade e spazi pubblici o di uso pubblico di previsione. Ad essa si applica l’indice di utilizzazione territoriale IUT, detta superficie corrisponde alla superficie catastale, oppure a quella reale ove presenti uno scostamento superiore al 5%. Sf - Superficie fondiaria (mq): è la superficie destinata all’edificazione e risulta deducendo dalla superficie territoriale le aree destinate ad attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale e la viabilità di previsione. Ad essa si applica l'indice di edificabilità fondiaria (IUF) , detta superficie corrisponde alla superficie catastale o a quella reale determinata con perizia giurata da parte del professionista Sc - Superficie coperta (mq): è la superficie risultante dalla proiezione sul piano orizzontale delle parti edificate fuori terra, delimitate dalle superfici esterne delle murature perimetrali (compresi i porticati e gli sporti e le logge). Sono comunque da escludere: • per i fabbricati con destinazione residenziale: - le parti aggettanti quali, balconi, sporti di gronda e simili, se aventi (rispetto al filo della facciata) un distacco non eccedente m. 1,60; - le scale aperte anche coperte a servizio del solo primo piano abitabile; • per i fabbricati con destinazione diversa da quella residenziale oltre alle suddette parti aggettanti, le superfici occupate da pensiline a sbalzo aperte almeno su tre lati e con lato sporgente di misura massima pari a m. 2,00 In caso di sporti maggiori rispetto a quelli sopraindicati l’intero sporto è computato nella Sc. Sp – Superficie permeabile (mq): è la superficie pari ad almeno il 50% della superficie inedificata del lotto che deve comunque rimanere permeabile, così intendendosi anche gli spazi adibiti in interrato/seminterrato ad autorimessa o corsello, aventi una copertura di almeno cm. 50 di terreno e collegati a pozzi perdenti per la dispersione delle acque meteoriche. Slp - Superficie lorda di pavimento (mq): è la somma delle superfici di tutti i piani, comprese eventuali superfici interpiano a soppalco, misurate al lordo delle murature anche perimetrali. Ai fini del computo della superficie lorda di pavimento sono esclusi: - le superfici esterne orizzontali od inclinate di copertura (terrazze, falde, ecc.); - i balconi, con uno sbalzo netto in facciata non eccedente m 1,60; - per gli edifici con 4 o più unità immobiliari l’atrio d’ingresso, gli spazi relativi agli impianti di sollevamento (atrio, locali macchine, vano corsa), i vani scala (calcolati nella loro proiezione orizzontale ed i pianerottoli). Sono altresì esclusi gli spazi per attività comuni (gioco bimbi, sale riunioni ….) il cui uso comune dovrà risultare da apposito atto da trascriversi nei registri immobiliari; tali spazi non potranno comunque subire modifiche di destinazione neppure mediante frazionamento o fusione con altre unità immobiliari;

31 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie - i terrazzi; - le logge: non computano volume ma rientrano nel pagamento degli oneri al 50%; - i vani sottotetto aventi altezza netta interna al colmo non superiore a m 2,40, con pendenza delle falde di copertura, non spezzate, non inferiore al 25%; - i soppalchi la cui altezza interna è minore di m 1,50; - le superfici porticate impraticabili o cedute ad uso pubblico o gravate da servitù perpetua di uso pubblico, nonché le superfici porticate private anche esterne alla sagoma fino al concorso del 25% di Slp complessiva del fabbricato, calcolata al netto delle stesse superfici porticate private, nonché delle altre detrazioni di cui al presente comma; - le superfici relative a spazi completamente interrati (anche realizzati fuori dal sedime del fabbricato principale) e seminterrati, come piano di servizio (unicamente realizzati al di sotto del fabbricato), purché di altezza interna non superiore a m 2,50; - i volumi tecnici strettamente necessari a contenere e a consentire l’accesso alle parti degli impianti tecnici (idrico, termico, di elevazione, televisivo, di parafulmine, ventilazione, e simili), sia interne che esterne al corpo principale e qualora unitariamente partecipi delle caratteristiche architettoniche dell’edificio, con un’altezza massima interna di m 2,50; - superfici con destinazione a parcheggi e spazi di manovra; - per i fabbricati a destinazione diversa da quella residenziale: - le superfici dei volumi tecnici e quelle occupate da impianti di depurazione o da impianti tecnologici non utilizzati per la produzione; - le superfici a parcheggio privato -intendendosi per tali gli spazi necessari tanto alla sosta quanto alla manovra; - le superfici coperte da pensiline o da tettoie, purché aperte su almeno tre lati, per la parte non eccedente il 10% della superficie coperta dell’edificio principale, del quale devono costituire estensione; - le superfici inaccessibili in quanto prive di collegamento fisso con altre parti del fabbricato; - i piani interrati adibiti a magazzino, deposito, senza permanenza di persone; - i silos, i serbatoi ed i depositi esterni al fabbricato sono computati con riferimento solo alla loro proiezione a terra. L’altezza dei menzionati impianti deve essere ricompresa nell’altezza massima di zona; - per le unità destinate ad attività commerciali (esercizi di vicinato): il soppalco pari al 30% della Slp esistente purché la superficie totale non superi 250 mq per ogni unità. Altezza degli edifici: l’altezza degli edifici viene misurata a partire dalla quota del marciapiede (quota stradale maggiorata di cm. 15) in corrispondenza della mezzeria del fronte del lotto prospettante sulla pubblica via e con riferimento alla mezzeria della sede stradale, fino all'intradosso dell'ultimo solaio di copertura di locali abitabili. Sono esclusi dalla verifica i volumi tecnici (corpi scala, torrette di ascensori, camini, impianti tecnologici specificati nelle relative prescrizioni di zona o così come precedentemente definiti). Nel caso di solaio inclinato con sottostante volume abitabile si considera l’altezza media misurata all’intradosso del solaio di copertura. In caso di terreni in pendio, l’altezza è calcolata dividendo lo sviluppo delle facciate per il perimetro. Nel caso di edificazione a gradoni, l’altezza va verificata per ciascun corpo di fabbrica. Le norme possono definire, a fini paesaggistici, l’altezza massima della sagoma degli edifici, tutto compreso.

3.3 Le opere di urbanizzazione PRESCRIZIONE: I soggetti partecipanti devono individuare, progettare e realizzare a proprie cure e spese (senza oneri per il Comune) il complesso delle opere di urbanizzazione funzionali ai nuovi insediamenti previsti, nonché quelle indicate precedentemente come obbligatorie e ritenute indispensabili dall’Amministrazione comunale. I soggetti partecipanti devono elencare tali opere nell’ambito dei documenti costituenti il progetto di riqualificazione e costituenti l’Offerta Tecnica e modalità per il loro sviluppo (studio di fattibilità). Si sottolinea in particolare che l’esecuzione di tutte le opere di urbanizzazione dovrà avvenire contemporaneamente alla costruzione degli edifici in modo tale da assicurare i servizi necessari e indispensabili agli edifici realizzandi, e dovranno comunque, essere ultimate contestualmente alla presentazione della fine lavori delle opere a carattere privato (edifici realizzandi). I soggetti partecipanti dovranno redigere i costi di massima relative a tali opere sulla base dei correnti listini prezzi (camera di commercio, listino regionale, ecc.). La realizzazione del complesso delle opere di urbanizzazione previste, funzionale al nuovo insediamento e individuato nella proposta progettuale, saranno economicamente a totale carico dei soggetti partecipanti. Per la loro realizzazione si può fare ricorso all’istituto dello scomputo degli oneri di urbanizzazione secondo le modalità di legge, ad eccezione delle opere individuate come obbligatorie e ritenute indispensabili che restano sempre economicamente a carico dei soggetti partecipanti. Qualora il valore di tali opere risultasse inferiore all’ammontare derivante dalla somma degli oneri di urbanizzazione, dovrà essere versata la differenza, fino al concorrere dell’ammontare previsto.

32 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie Relativamente alla manutenzione e gestione delle aree destinate a servizi pubblici (parco lineare, piazze, parcheggi e attrezzature/spazi pubblici in generale), i soggetti partecipanti devono indicare nella proposta progettuale il programma di manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere, che è a carico dei soggetti partecipanti per tutta la durata della concessione del diritto di superficie, dopo l’ultimazione complessiva delle stesse e relativo collaudo con esito positivo.

Per una migliore comprensione dei contenuti del presente documento si rimanda anche agli elaborati facenti parte del Pgt che sono pubblicati e consultabili liberamente.

33 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie ALLEGATI

ALLEGATO 1 Regione Lombardia – Direzione Generale Territorio e Urbanistica – Decreto n° 13247 del 12 luglio 2002 – Accordo di Programma per il recupero dell’area ex Parco Militare nei territori comunali di Barlassina e Lentate sul Seveso – Verifica ai sensi dell’art. 1 comma 6 e dell’art. 10 del D.P.R. 12.04.1996

34 Documento preliminare alla progettazione - allegato “A” al bando pubblico per la concessione in diritto di superficie