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Mediateca di Santa Teresa ATM Deposito Famagosta M2 AEM Centrale di Famagosta L’Oréal AMSA Termovalorizzatore Il Sole 24 ORE Techint J. Walter Thompson Bodio Center Torno Internazionale Spa Pirelli RE Headquarter Deutsche Bank Editrice Abitare Segesta East End Studios IFOM Centro Ricerche Edited by Foxit PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 For Evaluation Only.

In tanti episodi, una città che cambia Conoscere Milano: Nuovi Luoghi del Lavoro A due anni di distanza dalla prima edizione, “Conoscere Gli itinerari di "Conoscere Milano" sono una proposta Milano” torna a proporre nuovi itinerari nella città che cambia per scoprire la Milano che sta cambiando o la Milano fuori dal centro storico, questa volta con l’attenzione rivolta ai che, per vari motivi, può essere più difficile avvicinare. “Nuovi Luoghi del Lavoro”. Sono luoghi con importanti funzioni Dopo aver esplorato, con gli itinerari e con la serie al servizio della città, ma anche spazi dove hanno sede attività di questi libretti, le aree ex industriali trasformate in molto diverse, che vanno dalla ricerca avanzata quartieri residenziali e terziari, i nuovi parchi all’informazione, dall’editoria alla finanza, all’organizzazione di attorno alla città e la nuova infrastruttura del Passante, grandi eventi. le dieci università nelle sedi antiche e più recenti, Torniamo quindi nella città al di fuori della Cerchia dei "Conoscere Milano" offre indicazioni e informazioni Bastioni, interessata non solo dagli importanti fenomeni delle su alcuni recenti e importanti edifici o complessi di edifici grandi trasformazioni urbane illustrate nel primo Conoscere che ospitano varie forme di lavoro, quasi sempre nati Milano - la Bicocca, la Bovisa, l’ex OM - ma anche da dalla trasformazione di precedenti strutture industriali. fenomeni più puntuali che spesso hanno a loro volta un effetto La metà circa dei casi qui presentati si riferiscono a propulsivo nella riqualificazione del contesto urbano. È il caso realizzazioni di impianti di servizio pubblico. questo di alcuni quartieri, ad esempio Primaticcio, Lambrate, Questo è il fascicolo "Nuovi luoghi del lavoro N.1"; Mecenate, Lancetti, nei quali si localizzano alcuni dei altri seguiranno con altri episodi e realizzazioni. complessi presentati in questo fascicolo. Con questi interventi, infatti, a seguito dell’inserimento di importanti funzioni con effetto rigenerativo e grazie soprattutto alla qualità delle AIM - Associazione Interessi Metropolitani realizzazioni, si sta registrando nell’intorno un interessante Progettazione e coordinamento generale fenomeno di riqualificazione . di itinerari, pubblicazioni, relazioni pubbliche. “Nuovi Luoghi del Lavoro” illustra edifici spesso riadattati o recuperati, con funzioni nuove rispetto a quelle che Gruppo operativo e di coordinamento ospitavano in passato, e spesso con soluzioni all’avanguardia Luisa Toeschi, Carlo Berizzi, Gianfranco Scurati - AIM per le tecniche e le tecnologie impiegate, con attenzione al Anna Giorgi, Claudia Galassi - Urban Center risparmio energetico e agli aspetti ambientali. Tra i casi segnalati vi sono anche quattro edifici di Ricerche e testi committenza pubblica, molto importanti per il tipo di servizio Elisa Pozzoli, Massimo Tiano che svolgono per la città. Tra questi, la Mediateca di Santa Teresa si caratterizza, oltre che per la sua qualità Progetto grafico architettonica, anche per il riuso molto ben riuscito di una Roberto Redaelli antica chiesa e per la funzione innovativa che ospita, quella di essere la prima biblioteca pubblica italiana senza libri, quindi Impaginazione e stampa totalmente digitale. Tipografia Milanese srl Vale la pena segnalare infine la rilevanza degli architetti coinvolti negli edifici presentati: alcuni già noti e considerati e altri che si sono distinti per le qualità delle loro opere: Renzo INFORMAZIONI Piano, Gino Valle, Vico Magistretti, Vittorio Gregotti, Dante www. conosceremilano.it Benini, Gian Maria Beretta, Aldo Cibic, Empio Malara, M2P, Quattroassociati. In ogni caso presentiamo qui edifici o Urban Center del Comune di Milano complessi non sempre conosciuti dagli stessi milanesi, ma Galleria Vittorio Emanuele 11/12 - Milano che si distinguono per la loro eccellenza di livello europeo. tel 02 88 45 65 55 - 88 45 63 70 fax 02 88 45 24 01 Questo fascicolo è la prima “puntata” nella serie dei Nuovi email: [email protected] Luoghi del Lavoro, individuati per ora fra quelli di più recente www.comune.milano.it/urban_center realizzazione e non ancora presentati nelle precedenti orari per il pubblico: ore 9.00 -18.00 lunedì-venerdì edizioni di Conoscere Milano; siamo attorno al centro storico della città. Altri itinerari alla scoperta della nuova Milano si AIM - Associazione Interessi Metropolitani addentreranno anche nel tessuto urbano più antico per Corso Magenta 59 - Milano presentare ai milanesi nuove significative tappe del rinnovo tel 02 48 01 20 60 - 48 01 31 21 fax 02 48 19 46 49 della città. email: [email protected] www.aim.milano.it Gianni Verga Assessore allo Sviluppo del Territorio Copyright: Urban Center - AIM, Milano, 2004 Comune di Milano Edited by Foxit PDF Editor Edited by Foxit PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 CopyrightFor Evaluation (c) by Only. Foxit Software Company, 2004 For Evaluation Only.

Un primo itinerario alla scoperta di edifici nuovi e “trasformati” pubblici e privati

1 Mediateca di Santa Teresa - via della Moscova 28 - 20121 Milano 8 J. Walter Thompson - via Lomazzo 19 - 20154 Milano 2 ATM Deposito Famagosta M2 - via San Paolino 7 - 20142 Milano 9 Bodio Center - viale Bodio 29/39 - 20158 Milano 3 AEM Centrale di Cogenerazione Famagosta 10 Torno Internazionale Spa - via Valtellina 17 - 20159 Milano via Boffalora - 20142 Milano 11 Pirelli RE Headquarter - viale Sarca 222 - 20126 Milano 4 L'Oréal - via Primaticcio 155 - 20147 Milano 12 Deutsche Bank - piazza del Calendario 1 - 20126 Milano 5 AMSA Termovalorizzatore Silla 2 - via Silla 251 - 20153 Milano 13 Editrice Abitare Segesta - via G. Ventura 5 - 20134 Milano 6 Il Sole 24 ORE - via Monte Rosa 91 - 20149 Milano 14 East End Studios - via Mecenate 84/10 - 20138 Milano 7 Techint - via Monte Rosa 93 - 20149 Milano 15 IFOM Centro Ricerche - via Adamello 16 - 20139 Milano Edited by Foxit PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 EditedFor Evaluation by Foxit Only.PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 For Evaluation Only.

Indice

pag 6-7 pag 22-23 Mediateca di SantaTeresa Bodio Center

pag 8-9 ATM Deposito pag 24-25 Famagosta M2 Torno Internazionale Spa

pag 10-11 AEM Centrale di pag 26-27 Cogenerazione Famagosta Pirelli RE Headquarter

pag 12-13 pag 28-29 L’Oréal Deutsche Bank

pag 14-15 AMSA Termovalorizzatore pag 30-31 Silla 2 Editrice Abitare Segesta

pag 16-17 pag 32-33 Il Sole 24 ORE East End Studios

pag 18-19 pag 34-35 Techint IFOM Centro Ricerche

pag 20-21 J.Walter Thompson 6 stesura delprogettoditrasformazionedellaChiesainMediateca, l'AIM chesiassumeilcompitodipromuovereecoordinare la Multimedialità". E'allorachelaDirezionedellaBraidensecoinvolge tecnologie edellarete,denominato"MxM-Milano per la parte di AIM diunprogrammalegatoallosviluppodellenuove pubblico-privato. Nasceinfattiinconcomitanzaconillancioda 1996 edèfindasubitoconnotatoun'importantecollaborazione Il progettoditrasformarel'anticachiesainMediatecanascenel dal ComunediMilano. viene sottopostoavincolomonumentaleenel1974acquisito complesso, risparmiandosolol'anticachiesa.Nel1959l'edificio numerosi bombardamentidanneggianopesantementel'intero Tabacchi, chevirimanefinoallasecondaguerramondiale,quando stesso secoloisuoispazivengonooccupatidallaManifattura una chiesaadiacente;malahavitabreveegiàallafinedello rovine diunanticoconventovienecostruitonuovochiostrocon nei sotterranei dellachiesa. Una dellesale con postazionimultimedialiricavata Mediateca di Santa Teresa comincia aiprimidelSettecentoquandosulle La sededellaMediatecahaunastoriache recare perconsultarebanchedatiinterattive. Biblioteca NazionaleBraidense,dovecisipuò senza libri",costituitadallasezionedigitaledella in viaMoscovaospitaoggiunagrande"biblioteca La settecentescachiesabaroccadiSanta Teresa disponibile inreteeaititolimultimedialidell'editoriaelettronica. frequentato dachiunqueabbiabisognodiaccedereal sapere l'obiettivo didiventareunluogoconsultazioneeaggiornamento La Mediatecasiponeallivellodeipiùavanzaticentrieuropei, con d'accesso, ècompletatodaunpiccolomagradevolecortileesterno. all'esterno echefungeanchedaraccordodeidiversipercorsi e quote molta leggerezzaall'edificiosettecentesco.Questospazio, aperto "cubo" invetroeacciaio,chesiaffianca conpiacevolecontrastoe che ospitailbookshopelacaffetteria "degli Atellani": unaccogliente videoconferenze. Infinemoltosuggestivaèlanuovastrutturaesterna una salaconferenzedacentodiecipostieperle è statapredispostal'areaincontrieformazione,conun'aulacorsi, disposizione unaccessoprivilegiatoaipropriarchivi.Nelsotterraneo la Rai-le Teche Rai-eilPiccolo Teatro diMilanomettonoa piano ospitaiservizipiùspecialistici;quisitrovanoanchelesaledove postazioni dedicateallaconsultazionegeneralista,mentreilprimo piano terraospita,nellagrandesalacentraleacrocegreca,le server specializzatiperlaricercaedistribuzionediimmagini.Il informatiche, tuttecollegateinunaretelocaleadaltavelocitàecon lo spaziointernosisviluppasutrepianieospita120postazioni dell'edificio, senzasnaturarnelastrutturael'impiantooriginari.Oggi L'intervento architettonicohaprevistolaristrutturazionecompleta inaugurata il13giugnodel2003. Milano porterannoadesecuzioneilprogetto.LaMediatecaèstata Culturali che,conRegioneLombardia,ProvinciaeComunedi sviluppa instrettocontattoconilMinisteroperiBeniele Attività con ilsupportodellaBancaPopolarediMilano.Illavoro AIM si Ingresso eutilizzodei servizi: una salaconferenze da110 posti di argomentoletterario, artisticoesociale,1000 filminarchivio postazioniinformatiche: n° Superficie totale: Progetto informatico: Associati Progetto architettonico:M2P [email protected] -www.mediabrera.it Via dellaMoscova28-20121MilanoTel. 028739781 EITC ISNATERESA DISANTA MEDIATECA mq 3000 For EvaluationOnly. Copyright (c)byFoxitSoftwareCompany,2004 Edited byFoxitPDFEditor CILEA 120 -118 banchedati,400cd-rom gratuito - Arch. Matteo Tartufoli dell'intervento. Santa Teresaprima la Chiesadi Così sipresentava da AIM. è statocoordinato di trasformazione Il progetto Braidense Nazionale della Biblioteca sezione digitale trasformata come chiesa barocca 2003 inunaex inaugurata nel di Santa Teresa è laMediateca libri" inItalia "biblioteca senza La primagrande 7 Edited by Foxit PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 For Evaluation Only.

Il Deposito ATM Famagosta per le vetture della M2 co n le particolari sagome bianche dei grandi shed triangolari in allumini o e vetro. Il progetto di questa struttura, firmato da Vico Magistr etti, è stato finalista per la Medaglia d'Oro dell'Architettura della Tr iennale nel 2003. A destra: Le grandi porte da cui entrano sui 18 binari, di notte, 84 vetture.

Arrivando dall'autostrada Milano-Genova, sulla Anche l'utilizzo di pannelli prefabbricati con mattoni a vista e destra quasi a Milano, appare una curiosa cornice di calcestruzzo contribuisce a dare grande dignità costruzione caratterizzata da alte e grandi vetrate all'opera. triangolari in alluminio e vetro. La scelta di questo materiale sembra anche voler riprendere il E' il deposito Famagosta della Linea M2 della paesaggio che si trova sulla sponda opposta dell'autostrada, vale ATM Deposito Famagosta M2 ATM Metropolitana, progettato dall' architetto milanese a dire il lungo serpentone di case in mattoni rossi che costituisce Vico Magistretti, opera che lo ha portato nel 2003 il Quartiere S. Ambrogio. ad essere finalista della Medaglia d'Oro all'Architettura Italiana Il terzo elemento distintivo del deposito sono i grandi portali da cui della . entrano ed escono i treni: le vetture hanno accesso diretto Il deposito, operativo dal giugno 2001, sorge in un'area periferica all'interno dell'edificio attraverso un sistema di grandi aperture in della città compresa tra un'importante arteria di penetrazione in alluminio bianco. città, l'autostrada A12 appunto, e la Cascina Caimera, a sud della L'utilizzo di questi pochi elementi semplici e il gioco della loro stazione Famagosta della linea verde della Metropolitana. disposizione crea un effetto spiazzante nel passaggio urbano, in Nel disegno dell'edificio si può cogliere la funzione di infrastruttura particolare se visto da un'automobile in movimento, dall'autostrada. al servizio della città, la quale viene affermata con un'architettura Il capannone principale del deposito è adibito a rimessa e officina, di qualità: l'elemento che caratterizza maggiormente l'edificio sono è attrezzato con18 binari e nella notte ospita 14 treni per un totale le sagome bianche dei grandi shed triangolari che, viste di profilo, di 84 vetture. ricordano la vele di un porto; questi particolari lucernari sono All'interno si effettuano le operazioni di manutenzione dei treni, sia realizzati con pannelli di cemento e hanno rivestimento e attività di manutenzione preventiva a scadenza chilometrica, che serramenti di alluminio. accidentale, in caso di guasti in linea. Per questo motivo i binari sono rialzati su piastrini per permettere l'ispezione delle vetture. L'officina e la rimessa sono separate da una parete divisoria con caratteristiche di resistenza all'incendio. Il deposito è inoltre dotato di un impianto di riscaldamento costituito da una centrale termica dove uno scambiatore di calore utilizza l'acqua calda che riceve in teleriscaldamento dall'adiacente Centrale di cogenerazione AEM.

ATM DEPOSITO FAMAGOSTA M2

Localizzazione: Via San Paolino 7 - 20142 Milano Progetto architettonico: Arch. Vico Magistretti Inaugurazione: giugno 2001 Superficie totale: mq 130.000 Superficie coperta: mq 28.000 N° binari: 18 L'interno del deposito dove si effettuano le operazioni N° vetture ospitate: 84 di manutenzione dei treni. FunzionI: rimessa e manutenzione treni Linea M2 8 9 Edited by Foxit PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 For Evaluation Only.

Non lontano dall'Alzaia Naviglio Pavese, la nuova Centrale di Cogenerazione AEM Spa innalza i suoi camini in tubature di acciaio. La Centrale produce energia elettrica e energia Centrale di Cogenerazione Famagosta termica con 6 gruppi di cogenerazione.

La Centrale di Cogenerazione di Famagosta basati su motori a “ciclo Otto” e da quattro caldaie, il tutto sorge nella periferia sud di Milano, nei pressi del alimentato a gas naturale per contenere le emissioni di anidride Naviglio Pavese, in un’area adiacente la ex solforosa e polveri. Cartiera Binda. In questa parte della città, un L’energia elettrica, la cui produzione annuale è pari a circa 80.000 tempo fortemente industriale, si fa notare, accanto MWh, viene immessa nella rete pubblica a media tensione AEM a un edificio di servizio con le pareti in pannelli di mediante due punti di consegna. cemento e laterizio, la caratteristica sagoma di Anche l’energia termica prodotta viene distribuita ai quartieri alcuni camini. Si tratta delle particolari strutture che sorreggono i Gratosoglio/Missaglia, circa 45 MWt, Chiesa Rossa, circa 15 MWt tre gruppi di canne fumarie in acciaio che fungono da camino della e S.Ambrogio, circa 18 MWt, andando ad alimentare direttamente Centrale e che con il loro caratteristico profilo ne costituiscono il le sottocentrali ubicate a piede di stabile. In totale vengono simbolo. riscaldati più di 100 edifici per 2.500.000 metri cubi, corrispondenti Inaugurata nell’ottobre del 2002, questa Centrale è andata a a circa 40.000 abitanti. Inoltre la Centrale eroga anche il servizio sostituire completamente un primo impianto provvisorio realizzato di teleriscaldamento al limitrofo deposito della Linea Metropolitana nel 1997 all’interno dell’ex Cartiera e del quale sono stati riutilizzati Due di Famagosta, con una rete di distribuzione dedicata. buona parte dei componenti. Il calore viene distribuito mediante acqua surriscaldata con La Centrale produce energia elettrica ed energia termica e si temperatura di mandata a 125°C e ritorno a 80°C. L’acqua calda inserisce in un programma di sviluppo di sistemi di cogenerazione viene prodotta mediante il calore recuperato dai circuiti di associati a reti di teleriscaldamento capaci di soddisfare il raffreddamento e dai fumi dei gruppi di cogenerazione, oltre che fabbisogno di climatizzazione richiesto dai quartieri residenziali, dalle quattro caldaie ad olio diatermico, mediante scambiatori ma anche dal terziario o dall’industria. olio/acqua. Durante il periodo estivo viene prodotta solo energia Il nucleo della Centrale è costituito da sei gruppi di cogenerazione elettrica, quindi le caldaie non sono funzionanti. La sala di controllo della Centrale permette la gestione di tutti i dati, da quelli dell’energia prodotta a quelli relativi alle emissioni; dalla stessa sala è inoltre possibile controllare il sistema di teleriscaldamento che dall’impianto di termovalorizzazione di rifiuti di Silla 2 porta energia termica al quartiere Gallaratese.

AEM SPA CENTRALE DI COGENERAZIONE

Localizzazione: Via Boffalora (zona Sud Milano) Progetto: AEM Spa Potenza elettrica complessiva: 20 MWe Potenza termica complessiva: 80 MWt 6 motori a “ciclo Otto”: potenza unitaria 3,2 MWe Gruppi di cogenerazione: Wartsila La potenza termica complessiva erogabile 4 caldaie a olio diatermico: potenza unitaria 15 MW dell'impianto potrà in futuro servire ad un'utenza t corrispondente a circa 10.000 abitanti. Abitanti serviti dal teleriscaldamento: circa 40.000 10 Edited by Foxit PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 For Evaluation Only.

AL Inaugurato nell’agosto 2003, il nuovo complesso di via Primaticcio, progettato dallo Studio Beretta, ospita la nuova sede milanese del gruppo cosmetico L’Oréal

É nata dalla trasformazione della vecchia sede di Helen e Curtis (foto a destra).

Da agosto 2003 la nuova sede milanese del leader della facciata principale. Il cortile esterno è caratterizzato dalla mondiale della cosmetica, L'Oréal, si trova nel presenza di 3 bellissime magnolie, albero simbolo utilizzato anche nuovo edificio di via Primaticcio, su un'area che un nell’altro cortile, e si pone come luogo di rappresentanza, tempo ospitava un'altra multinazionale della comunicando valori di armonia e bellezza. cosmetica, la Helene Curtis. L'area fu in seguito

L’OR Da una larga scalinata, coperta da una grande tettoia in metallo di abbandonata e restò per oltre una decina d'anni in circa 200 metri quadrati di superficie e sorretta da 4 tiranti in acciaio, situazione di degrado rappresentando un si accede all'atrio. Si tratta di un ampio atrio d'ingresso con una problema per tutto il quartiere. Dal novembre 2001 e in soli ventuno parete vetrata che affaccia sul cortile interno e che permette una mesi - per iniziativa di Doughty Hanson & Co R. E. ed Europa straordinaria luminosità; il grande spazio verticale che si estende Risorse - è stato demolito parte del precedente complesso fino all'ultimo piano è invece marcato orizzontalmente con risalente agli anni sessanta, ristrutturata la restante parte con la passerelle bianche sospese che mettono in comunicazione ai vari conservazione della vecchia struttura in cemento armato, ed è piani le aree open space, divise da pareti vetrate, destinate ad uffici. stato costruito il nuovo edificio, per la realizzazione del quale si è Molto suggestivo è anche il giardino interno: dotato di vialetti e scavato fino a tre piani interrati, adibiti poi a parcheggi sotterranei panchine che ricamano nella vegetazione un disegno armonico, si e magazzini. Ha curato il progetto lo Studio Beretta e oggi il sviluppa su due livelli collegati da una scalinata centrale. complesso è posseduto dal Fondo West Invest. L'operazione ha Al livello seminterrato del cortile si trovano anche gli spazi comuni, funzionato da stimolo per la riqualificazione del quartiere, con una serie di sale riunioni, uffici con cabine per le traduzioni, rivitalizzato anche dalla presenza dei circa cinquecento dipendenti un ristorante di rappresentanza e un bar. dell'azienda, dando il via ad una serie di riqualificazioni e nuove All’interno dell’edificio, particolare attenzione è stata dedicata costruzioni di qualità. all'illuminazione serale che risulta molto suggestiva, soprattutto Il nuovo fabbricato si presenta con delicatezza e leggerezza, grazie ai giochi di luce radente che caratterizzano le facciate esterne. grazie anche alle ampie superfici esterne, vetrate ritmate dalle colonne con mattoni a vista, materiale che caratterizza le facciate sia esterne che interne dell'edificio. Una griglia metallica a sbalzo posizionata sul tetto copre tutti gli impianti tecnologici e caratterizza con un piacevole effetto estetico tutta la lunghezza

L’ORÉAL

Localizzazione: via Primaticcio 155/157 - 20147 Milano Progetto: Studio Beretta, Ariatta, Redesco Superficie totale del palazzo: 30.000 mq Postazioni di lavoro: 490 (disponibili circa 600) Sala Conferenze: 230 posti Ristorante aziendale: 240 posti Giardino interno: circa 3.000 mq con 3 magnolie, 2 da 9 metri e una da 12 metri Parcheggi: 330 posti auto su 3 piani Il suggestivo giardino interno con vialetti e panchine; il disegno si sviluppa su due livelli collegati da una scalinata centrale. 12 13 Edited by Foxit PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 For Evaluation Only.

Termovalorizzatore Silla 2 Termovalorizzatore Servizio di primaria importanza per la città, l’impianto Amsa di termovalorizzazione dei rifiuti urbani Silla 2 è stato insignito nel 2003 della Medaglia d’Oro alla Committenza privata dalla Triennale di Milano.

L'impianto di Termovalorizzazione dei rifiuti urbani attenzione alle sensazioni che i colori generano nei visitatori: il di Milano Silla 2 sorge nella zona nord-ovest della progetto cromatico riguarda infatti i percorsi, le strutture metalliche città, nei pressi di Figino, ed ha sostituito il e di sicurezza, le pareti, le tubature, gli edifici e infine la ciminiera, preesistente forno di incenerimento denominato che con il suo azzurro chiaro cangiante e gli oltre 120 metri di Silla 1. altezza costituisce ormai un marchio distinguibile nel paesaggio di AMSA Si tratta di un impianto sorprendentemente bello questa parte di territorio urbano. dal punto di vista architettonico, tanto da essere Il Termovalorizzatore AMSA è un servizio di primaria necessità per stato premiato nel 2003 dalla Triennale di Milano con la Medaglia la città: la sua funzione è quella di ottenere la migliore d'Oro all'Architettura Italiana per la Committenza privata, ma al valorizzazione energetica dei rifiuti, cogenerando energia elettrica e tempo stesso molto importante per la funzione che svolge. calore per il teleriscaldamento, utilizzando come combustibile i Il progetto architettonico, dello studio d'architettura Quattroassociati, rifiuti, che diventano così una fonte rinnovabile di energia. Con le e quello cromatico, curato da Jorrit Tornquist, hanno posto 900 tonnellate di rifiuti al giorno che riceve, la centrale è in grado particolare attenzione all'inserimento nel territorio di un impianto infatti di produrre calore sufficiente a riscaldare circa 15.000 tecnologico di così grandi dimensioni considerando i vari aspetti di famiglie: produce acqua calda che viene convogliata in pressione, coesistenza fra i frammenti di territorio agricolo, di paesaggio attraverso tubature sotterranee, ai caloriferi degli appartamenti del industriale e infrastrutturale e di crescente sviluppo del sistema dei quartiere Gallaratese e, in futuro, al nuovo polo della Fiera di Rho- parchi urbani, consapevoli che questi nuovi luoghi rappresenteranno Pero. L'energia elettrica prodotta dall'impianto può far fronte invece la qualità dello sviluppo della città futura. al consumo energetico annuo di circa 80.000 famiglie; per ogni Kg Il percorso visitatori inizia con una suggestiva vasca in diverse di rifiuto vengono infatti prodotti 0,50 KWh di energia elettrica. tonalità di blu, lunga circa 50 metri e nella quale circola una Sono state adottate le tecnologie più affidabili e innovative al fine di simbolica acqua limpida. Prosegue quindi evidenziando una grande garantire il minore impatto ambientale relativamente alle emissioni in atmosfera, al rumore, agli scarichi liquidi, ai residui solidi ed al traffico veicolare indotto. Particolare attenzione è stata data alla adozione dei sistemi di controllo che hanno lo scopo di mantenere inalterati nel tempo i bassi valori di impatto così ottenuti.

AMSA TERMOVALORIZZATORE SILLA 2

Localizzazione: via Silla 251 - 20153 Milano - www.amsa.it Progetto architettonico: Studio Quattroassociati - C. Annoni S. Parodi, M. Reginaldi, D. Saviola Progetto cromatico: Jorrit Tornquist Numero di linee: n. 3 Carico rifiuti totale: t/h 60,42 (ton. 1.400 al giorno, a piena potenzialità) Potenza termica totale: MW 184,6 Particolare del grande impianto che, utilizzando come Produzione vapore totale: t/h 225 combustibile i rifiuti, produce energia elettrica. Pressione vapore: bar 52 - Temperatura vapore: °C 440 14 15 Edited by Foxit PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 For Evaluation Only.

La nuova sede del gruppo editoriale Il Sole 24 ORE, fi rmata Renzo Piano Building Workshop, con le facciate di vetro sovrapposte alle ve cchie strutture ex Italtel (immagine a destra) e il tetto sospeso, leggero comeun tappeto volante.

Nei pressi della circonvallazione verso piazzale della collina-giardino e la diretta illuminazione dei tre blocchi Lotto, in via Monte Rosa, sorge il nuovo principali. affascinante edificio progettato da Renzo Piano, L'edificio si presenta con notevole trasparenza e leggerezza, che ospiterà tutte le attività del gruppo editoriale Il grazie anche alle sue facciate in vetro che si sovrappongono alle Sole 24 ORE, attivo nel mondo dell'economia e

Il Sole 24 ORE vecchie strutture. della finanza con un sistema integrato di Questa trasparenza permette anche di percepire dalle grandi comunicazione costituito dalle pagine del pareti vetrate del fronte principale di via Monte Rosa, attraverso il quotidiano, l’agenzia di stampa Radiocor, le frequenze di Radio 24, grande spazio dell'atrio, la collina verde costruita in quella che le immagini di ventiquattrore.tv, il sito www.ilsole24ore.com, i prima era la corte chiusa dell'edificio industriale preesistente e che prodotti finanziari on e off line, l’editoria professionale con libri, accoglie al proprio interno i parcheggi sotterranei e i servizi di periodici, banche dati, software gestionali, convegni, master e corsi ristorazione. di formazione. Oltre che per le sue facciate vetrate, l'edificio si contraddistingue Con il nuovo edificio tutte le attività del gruppo vengono per la anche per l'impiego, sia nelle pareti esterne che in quelle interne, prima volta riunite in un'unica sede. di listelli di cotto, decolorato per ottenere la tonalità di giallo ocra Il progetto ha previsto la riconversione del complesso che in tipica milanese passato ospitava gli stabilimenti Italtel dei quali è stata mantenuta Si fanno notare anche le verdi tende: gestite automaticamente, sono la struttura portante, alleggeriti i volumi dei piani bassi ed eliminata collegate a stazioni meteorologiche posizionate sul tetto che l'ala sud-ovest su viale Migliara per consentire la realizzazione controllano temperatura, umidità, luce solare. Nella corte interna, verso il giardino, i prospetti diventano più articolati, anche per la presenza dei ben 20 ascensori panoramici esterni. Un tetto sospeso, leggero come un tappeto volante, conclude l'edificio, agendo come un grande "parasole urbano" che lo ripara e lo protegge. Un grande complesso luminoso e vivace sia di giorno che di notte, dove la trasparenza e la leggerezza dell’insieme rappresentano gli elementi fondamentali della struttura, così come la ricerca di equilibrio tra tecnologia e natura.

IL SOLE 24 ORE

Localizzazione: via Monte Rosa 91 - 20149 Milano Progetto: Renzo Piano Building Workshop Ingegneria: Ove Arup ltd Cronologia: ottobre 1998 inizio progettazione dicembre 2000 inizio lavori maggio 2004 inizio trasferimenti Il grande e luminoso atrio dell’edificio che si affaccia sulla collina Superficie per uffici: 28.000 mq circa verde interna costruita nella vecchia corte dell’edificio industriale. Servizi interni: parcheggi, auditorium, ristorante 16 17 Edited by Foxit PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 For Evaluation Only.

La nuova grande sede uffici Techint comprende tre edificci a più piani nell’isolato tra via Monte Rosa e Piazzale Lotto Il progetto ha recuperato l’ex stabilimento Isotta Fraschinni diventato, dopo la guerra, SIT Siemens (immagine in alto).

Sulla circonvallazione esterna, affacciata su Le strutture architettoniche originarie degli edifici sono state piazzale Lotto, sorge oggi la nuova sede Techint, un recuperate eliminando tutti gli elementi che si sono sovrapposti gruppo internazionale le cui attività spaziano dalle nel tempo. In particolare, nell'edificio più antico sono emersi grandi infrastrutture agli oleodotti, dagli ospedali agli pregevoli strutture in carpenteria metallica e un soppalco a travi impianti industriali, chimici, petrolchimici e reticolari; mentre al terzo livello - il piano direzionale - sono state Techint siderurgici, alle centrali e linee di trasmissione riportate in vista le capriate metalliche di sostegno alla copertura elettrica, comprendendo tutte le fasi di progetto. a falde. L'area sulla quale sorge il complesso è quella occupata all'inizio del Le caratteristiche strutturali degli edifici, e in particolare le loro secolo scorso dalla storica fabbrica di automobili Isotta Fraschini e notevoli dimensioni, hanno inciso fortemente sulle soluzioni poi, nel dopoguerra, dalla SIT Siemens. Oggi, nello stesso isolato, è architettoniche adottate negli spazi interni, per i quali è stata scelta ormai completato anche il progetto di Renzo Piano per la nuova una via alternativa sia alla rigidità degli uffici individuali chiusi, sia sede del Sole 24 ORE. all'indefinitezza dei grandi open space. L'idea è stata quella di Il complesso Techint comprende tre edifici a più piani, disposti a creare dei luoghi disegnati per aggregazioni variabili, destinati ad formare una grande corte interna triangolare. L'edifico più antico, l'ex una modalità di lavoro flessibile, con un sistema di elementi stabilimento Isotta Fraschini, ha rivelato una notevole qualità indipendente dalla struttura architettonica e collocati nello spazio strutturale: da qui il progetto di conservazione e ripristino del grande come pezzi componibili. Ogni piano si articola con soluzioni corpo a "L" di tre piani, con il mantenimento del carattere di distributive differenti, nella definizione delle quali diventa manufatto industriale d'epoca. Il secondo edificio, costruito in epoca fondamentale la configurazione degli elementi d'arredo e degli più recente, ha subìto solo un adeguamento architettonico, mentre il impianti di servizio. terzo, la mensa progettata negli anni cinquanta, è stato Il mantenimento e la valorizzazione delle grandi superfici vetrate ha completamente ridisegnato attraverso un nuovo gioco compositivo reso necessario il controllo della luce naturale, filtrata da un doppio della facciata. Nella corte interna emergono l'ingresso ai due piani di sistema di tende elettrificate, mentre la luce artificiale di base, tenue parcheggi sotterranei e la sistemazione a verde. e indiretta, è adatta per il lavoro a videoterminale.

Il progetto TECHINT architettonico ha valorizzato le Localizzazione: via Monte Rosa 93 - 20149 Milano strutture e gli Tempi di progettazione e realizzazione: 1997/98 spazi preesistenti. (18 mesi di lavoro tra progettazione e realizzazione) Nella foto, il piano Progetto architettonico: Architetti James Gowan, degli uffici di Ilaria Dell'Acqua, Franco Raggi, Renato Restelli presidenza con i Luci: Fontana Arte, Luceplan, Luxo, Tecnolyte nuovi volumi e gli Arredi: Unifor, Lualdi impianti a vista inseriti nello Serramenti: Edilfai, Lualdi porte spazio a falde tra Superficie: 16.000 mq di area coperta (Slp) che diventano le capriate 24.000 mq con i parcheggi metalliche. Parcheggi: 2 piani di parcheggi sotterranei per 120 posti auto Numero di persone che vi lavorano: 600 persone 18 19 Edited by Foxit PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 For Evaluation Only.

Dalla corte interna l'ingresso all'agenzia nell'edificio recuperato su progetto dello Studio Malara Associati da un'ex Mulino rimasto in attività fino agli anni settanta.

Sotto: Il Mulino prima della ristrutturazione.

La sede di Milano della J. Walter Thompson, una esistenti di slp; gli edifici nuovi rappresentano il restante 40%. della maggiori agenzie di pubblicità e Il progetto dedica particolare attenzione al mantenimento delle comunicazione a livello internazionale, ha i propri caratteristiche storiche degli edifici recuperabili, mentre elementi e uffici in un ex mulino, tra via Lomazzo e via Bertini e materiali tipici della costruzione preesistente vengono riproposti nella questa è una delle prime storie milanesi di recupero ricostruzione dei corpi di fabbrica su via Bertini, dove una piazzetta

J. Walter Thompson J. Walter di un complesso ex produttivo per nuovi utilizzi legati aperta sulla strada consente di godere della vista del vecchio mulino al mondo del terziario.Il mulino Gaetano Mosca & C. ristrutturato.Il fronte su via Lomazzo, con le palazzine che ospitavano sorto nel 1886 in una zona di aperta campagna, raggiunta solo dalla gli uffici e la residenza del padrone del mulino, è stato restaurato e via Paolo Sarpi, era una struttura produttiva rilevante e decisamente sopraelevato. La pavimentazione originaria degli esterni in lastre di all'avanguardia. Infatti fu il primo impianto ad alta macinazione a pietra è stata ricollocata in sito e integrata con un disegno che si Milano ad utilizzare come forza motrice il vapore e il primo ad snoda tra le tre corti del complesso.L'ex mulino oggi ospita, negli introdurre in seguito l'utilizzo dell'energia elettrica. Il Molino Mosca open space creati dallo studio Malara Associati e arredati dallo Studio rappresentò un elemento di sviluppo per l'intero quartiere di Porta Frank Göring & Straja, gli uffici di J. Walter Thompson, agenzia Tenaglia e un incentivo alla progressiva urbanizzazione della zona: già internazionale nata negli Stati Uniti nel 1864 e approdata in Italia nel nel 1890 vennero aperte le nuove vie Bertini e Lomazzo e in seguito 1951. Gli ex depositi e gli spazi un tempo occupati dagli impianti fu coperta la vicina roggia Peschiera. Dopo un periodo di progressivo produttivi sono stati ridisegnati inserendo elementi di forte modernità declino, la sua attività si interruppe definitivamente nel 1970. e vivacità, senza tuttavia intaccare l'affascinante architettura La prime idee per il riutilizzo dell'area vengono avanzate all'inizio originaria: travi in legno e pilastri in ghisa convivono oggi con degli anni ottanta con un innovativo Piano di Recupero, la cui coloratissimi pannelli fonoassorbenti, elementi in vetro e strutture in vicenda urbanistica si protrae per una quindicina d'anni. Nel 1996 su acciaio.Oltre alla J. Walter Thompson il complesso dell'ex mulino progetto dello studio di architettura Malara Associati hanno inizio i ospita uffici, attività commerciali e alcune unità abitative anche di lavori di ristrutturazione, con recupero di oltre il 60% dei 27.000 mq edilizia convenzionata.

J. WALTER THOMPSON

Localizzazione: via Lomazzo 19 - 20154 Milano Data di inaugurazione della struttura rinnovata: 1998 Progettazione architettonica e interni: Studio Malara Associati Il progetto nel 1999 ha ricevuto il premio Domus-In/Arch come una delle migliori opere di architettura realizzate in Lombardia Progettazione degli arredi: Studio Frank Göring & Straja Numero di persone che lavorano nell'edificio: circa 200 Superficie di tutto il complesso: 27.000 mq Funzioni presenti nel complesso: uffici, commercio al dettaglio, residenza anche convenzionata Parcheggi: il progetto ha previsto anche la realizzazione di Nell'ex deposito del Mulino, un luminoso open space ridisegnato un parcheggio di 6 piani interrati di 240 posti auto, ad uso con elementi di forte vivacità. pubblico 20 21 22 richieste deilocatari.SononaticosìBodio1,2e 3, ilcui riprogettati inmododapotersiadattareconlamassimaflessibilità alle svuotati, dotatidinuoviimpiantitecnologicamenteavanzati e avevano ospitatogliuffici Alcatel: questisonostaticompletamente La PrimaFasehacomportatolaristrutturazionedeitreimmobili che La realizzazionedelprogettosièarticolatainduefasisuccessive. riuscito nelpanoramamilanese. operazione dibonifica,oggiconsiderataunesempioparticolarmente nella primavera2004,harichiestoinnanzituttoun'importante L'intervento dirifunzionalizzazionedell'area,inconclusioneproprio 2003, BodioCenterèstatovendutoalfondotedescoDegi. del gruppoUnicrediteilbrokerassicurativoMarsh.Nelsettembre complesso diuffici cheoggiospitanellasuaPrimaFasevariesocietà partire dal2001,einsolitreanni,èstatatrasformataunvasto & CoRealEstateesviluppatasottolagestionediEuropaRisorse,a apparecchi telefonici.L'area,acquistatanel2000daDoughtyHanson fabbricati destinatiagliuffici ecapannoniperl'assemblaggiodegli Bodio 4,unodegli ultiminatideicinquegrandi edificiche,a pieno regime, ospiteranno complessivamente 4000 dipendenti. Bodio Center dell'Alcatel, uncomplessochesicomponevadi aree untempooccupatedagliimpiantiproduttivi realizzazione delPassanteFerroviario.Sorgesulle dell'apertura alrestodellacittàconseguentialla risente delletrasformazionidellavicinaBovisae che sorgelungovialeBodio,inunambitourbano Bodio Centerèilnuovograndecentrodirezionale aspetto esterioreriproponeconotticaconservativalefacciate piena attivitàBodioCenterospiteràoltre4.000dipendenti. per meglioinserirsinelcontesto.Quandotuttigliedificisaranno in corti egiardini,lecuiessenzesonostatestudiatedallaprogettazione Gli spazicomunitragliedificisonocostituitidapercorsipedonali, Gli esternisonofacciatecontinueinvetroegranitogrigiochiaro. usodeglispaziinterni. agli utilizzatorilamassimaflessibilitànell’ caratteristiche deglialtripalazziaduffici: ampiecampateconsentono medesima cubaturadeicapannonidemolitieripropongonole ristorazione eservizi.Bodio45sonostatirealizzatiriutilizzandola ancora uffici eattivitàdirezionali,mentrelaStilosaràunospazioper realizzazione ditrenuoviedifici:Bodio4e5ospiteranno La SecondaFasehavistoilcompletamentodelprogettoconla libera edutilizzabilel'interaarea. luce, mapuòancheesserespentaperlasciarecompletamente livello delsuolopuòessereprogrammatapergiochid'acquaedi dove sonoorganizzatiancheeventiall'aperto:unafontanaellitticaa collocata davantiallafacciataprincipaleesiaffaccia sullaPiazza, Vela, cheprendeilnomedallasuggestivatensostrutturabianca edificio dinuovacostruzioneinteramenteadibitoaristorazioneèla pare quasigalleggiarenellahallatuttaaltezzadiBodio3.Un degno dinotaèillampadariocompostodatredischisospesi,che degli spaziinternielostudiodell'illuminazione.Particolarmente originari, chenellatotaletrasparenzalascianointravederelacura creando volumiaggiuntiviincristalloeacciaioesterniaipalazzi originarie. MoltosuggestivisonogliingressidiBodio2e3,realizzati Parcheggi: Funzioni presenti nelcomplesso: Superficie totale: Numero dipendenti: Sicurezza: Ariatta, BMS Progettazione architettonica: Seconda Fase: Prima Fase: Localizzazione: BODIO CENTER Studio Borgazzi oltre 700 postiautoin ununicopiano interrato luglio 2001-fine2002 inizio 2003-primavera2004 viale Bodio29/39-20158Milano 67.000 mq For EvaluationOnly. Copyright (c)byFoxitSoftwareCompany,2004 Edited byFoxitPDFEditor lr .0 personeapienoregime oltre 4.000 Aukett+Garretti, KConsult, uffici erelativi servizi di Alcatel. dei capannoni Veduta aerea Sotto: sotterranei. parcheggi e grandi piazze interne edifici, condue cinque diversi si articolain tre anni, Realizzato in Bodio Center. direzionale grande centro sorge oggiil tempo Alcatel, Sulle areeun 23 Edited by Foxit PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 For Evaluation Only.

Il suggestivo fronte vetrato della nuova sede Torno realizzata su progetto dello Studio Benini, con il recupero di un palazzo degli anni sessanta (immagine in basso). La facciata, interattiva e ventilata, permette un importante risparmio energetico.

In una zona della città con una pesante eredità distanziata dalla facciata originale, a formare una intercapedine di industriale, oggi in notevole trasformazione, emerge 60 cm nella quale si trovano le tende a rullo, comandate dal un edificio di rilevante qualità: si tratta della nuova sistema di controllo centrale, e dove i vari piani sono segnati da sede della Torno Internazionale Spa, impresa grigliati di camminamento per la manutenzione. italiana specializzata nel settore delle grandi L'interno, caratterizzato anch'esso da leggerezza, luminosità ed Torno Internazionale Spa Torno costruzioni civili. eleganza, è contraddistinto da spazi aperti e comuni, pensato per Il complesso è composto da due edifici progettati favorire le relazioni interpersonali. Particolarmente interessante la dallo Studio Dante O. Benini & Partners Architects, uno completato scala a pianta triangolare che caratterizza lo spazio centrale: nel 2001, l'altro in fase di ultimazione. inondata di luce naturale da un lucernario alla sommità, presenta Il primo edificio è stato costruito recuperando la struttura di un anche un particolare lampadario scorrevole, costituito da carrucole palazzo degli anni sessanta, sul quale è stata appesa una e funi di acciaio inox. suggestiva facciata vetrata con un'importante valenza funzionale L'altro marchio distintivo dell'opera è rappresentato dagli impianti oltre che architettonica. Infatti è una facciata interattiva, che tecnici dell'edificio: localizzati sul tetto e lungo una parete, sono permette un importante risparmio energetico: dotata di sensori di coperti da due elementi in acciaio, uno appeso alla facciata temperatura, umidità e velocità del vento, interagisce con il sistema laterale, il secondo appoggiato in copertura. Il primo scudo, un centrale che controlla gli impianti di climatizzazione e comanda il rivestimento trapezoidale convesso in pannelli di lamiera d'acciaio flusso d'aria che dal basso sale verso l'alto, fino alle aperture forata, copre tubazioni e passerelle di ispezione, nascondendo ma posizionate nella parte superiore dell'edificio e regolabili al tempo stesso mettendo in evidenza le grandi condotte degli automaticamente a seconda delle condizioni climatiche. Grandi impianti che discendono dall'ultimo livello dell'edificio. Il secondo pannelli in vetro accostati con una guarnizione in silicone formano elemento, posizionato nella facciata posteriore, nasconde i gruppi questa "seconda pelle" di 6 piani, appesa con tiranti di acciaio e refrigeratori, la centrale termica, quella di pompaggio e l'unità di trattamento aria. Oggi è in costruzione un secondo edificio, con le stesse caratteristiche di performance energetiche, ma con una struttura diversa, con andamento curvilineo e degradante, e nella quale l'ingegneria strutturale e impiantistica diventa preponderante rispetto al segno architettonico, con innovative combinazioni di acciaio, vetro e luce.

TORNO INTERNAZIONALE SPA

Localizzazione: Via Valtellina 17 - 20159 Milano Progetto: Dante O. Benini & Partners Architects Progetto facciata interattiva: Arup Facade Engineering Superficie vetrata: 614 mq Pannelli vetro monolitico: dimensioni 1.540 x 3.520 mm, Anche gli spazi interni sono caratterizzati da leggerezza spessore 15 mm luminosità ed eleganza. Superficie scudo 1: 240 mq (foto Toni Nicolini) Superficie scudo 2: 176 mq 24 25 Edited by Foxit PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 For Evaluation Only.

La torre di raffreddamento del precedente impianto ind ustriale Pirelli resta simbolo della passata condizione produttiva, inglobata dallo spettacolare edificio, sede di rezionale di Pirelli RE, progettato dallo Studio Gregotti Associati.

Il nuovo quartier generale di Pirelli RE, società base, che si riducono a 20 m nella parte centrale e più stretta. Il immobiliare del Gruppo Pirelli, costituisce il cuore progetto di Vittorio Gregotti ha sviluppato il nuovo edificio vetrato dell'ampio intervento di trasformazione dell'ex area proprio intorno ad essa, come una cornice architettonica che industriale della Bicocca, che si colloca lungo viale abbraccia ed esalta la struttura scultorea della torre. Sarca nell'estremo nord-est di Milano. Il processo Appoggiato su una costruzione di due piani fuori terra coperta a Pirelli RE Headquarter di rifunzionalizzazione dei quasi 700.000 mq un verde, contenente nel basamento i parcheggi e il portico d'ingresso tempo occupati dagli stabilimenti Pirelli fu avviato principale, si alza un edificio di 50 metri di forma cubica. Tre lati sono nel 1985 con un concorso di idee vinto dallo studio Gregotti destinati a uffici della società, distribuiti secondo una modularità che Associati. ne garantisce l'adattamento organizzativo. La quarta facciata, rivolta Il nuovo edificio è localizzato nel comparto di 70.000 metri quadri verso l'antica Bicocca degli Arcimboldi e viale Sarca, è invece che la Pirelli si è riservata verso il limite settentrionale dell'area della completamente vetrata e racchiude la torre in un volume a tutta Bicocca, area che accoglie anche l'edificio storico della Bicocca altezza, con la hall centrale che si configura come corte interna di degli Arcimboldi e i nuovi Centro Ricerca e Sviluppo Pneumatici e i distribuzione e collegamento tra diversi spazi e funzioni. Pirelli Labs. Una nuova struttura progettata all'interno della torre e ideata per Fulcro sia fisico sia progettuale dell'edificio, che ospita 760 persone, seguirne il profilo con un serie di aste in acciaio sostiene quattro è l'alta torre di raffreddamento, conservata dal precedente impalcati destinati a ospitare funzioni particolari, quali sale di riunioni insediamento industriale e inglobata, con un'idea progettuale forte e spazi di rappresentanza, che sono collegati agli uffici tramite ed evocativa, all'interno di un nuovo fabbricato come allegoria del passerelle aeree. passaggio di Pirelli dall'industria al terziario. A piano terra, il volume della torre di raffreddamento comprende una La torre di raffreddamento è un manufatto di eccezionale impatto sala conferenze di circa 360 posti, mentre all'ultimo piano si trova la visivo e plastico, con i suoi 40 m di altezza e 30 m di diametro alla sala circolare per le riunioni del consiglio di Pirelli RE. La copertura della hall centrale è in vetrocemento e attraverso di essa si accede all'eliporto che è collocato sul tetto del cubo. La grande facciata trasparente verso viale Sarca permette anche dall'esterno la visione della torre di raffreddamento ristrutturata, consolidata e dipinta di bianco.

PIRELLI RE HEADQUARTER

Localizzazione: viale Sarca 222 - 20126 Milano Data di inaugurazione: 3 maggio 2004 Progettazione architettonica: Studio Gregotti Associati Superficie Slp: 14.080 mq Piani fuori terra: basamento 2, edificio 11 Piani interrati: basamento 1, edificio 1 Funzioni presenti nell'edificio: quartier generale di Pirelli RE Numero di persone che lavorano nell'edificio: 760 Parcheggi: (6.755 mq) 260 posti auto Alla base della torre di raffreddamento, l’auditorium. Eliporto in copertura 26 27 Edited by Foxit PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 For Evaluation Only.

All’interno del quartiere Bicocca, l’imponente edificio della nuova sede di Deutsche Bank, progettato da Gino Valle, si inserisce in modo coerente nell’area a formare il terminale della Bicocca verso Milano. Sotto: un edificio della vecchia Pirelli.

All’interno del quartiere Bicocca, nato dalla e il ritmo serrato delle finestre, si impone anche per la qualità dei riqualificazione urbana dell’area dismessa dagli dettagli e delle scelte cromatiche, affidate esternamente ai materiali stabilimenti Pirelli, si colloca la nuova Sede di impiegati, pietre e graniti, alluminio e acciaio. Deutsche Bank S.p.A. All’interno gli spazi, destinati ad accogliere molte attività della DB, L’edificio, progettato dall’architetto Gino Valle, inclusa buona parte della direzione generale, sono basati su criteri Deutsche Bank costituisce una variante al piano urbanistico volti alla massima flessibilità. Il comfort ambientale, cui concorrono originario dello Studio Gregotti, sostituendosi a scelte impiantistiche illuminotecniche e di finiture, e l’immagine cinque delle otto torri previste per l’isolato. Un unico complesso, accogliente e serena, determinata anche dall’apporto della luce articolato in tre corpi di fabbrica, fisicamente senza soluzione di naturale che penetra dalle finestre e raggiunge ogni ambito, continuità, ma funzionalmente completamenti indipendenti. connotano gli ambiti di lavoro. Sviluppa una superficie complessiva di 34.600 mq che si L’andamento della pianta e la successione fitta delle finestre distribuisce su sette piani fuori terra e due interrati, restando nei consentono a chi percorre l’edificio per la sua lunghezza di godere limiti di altezza definiti dal piano di 32.40 metri. una vista sempre mutevole dell’esterno. La pianta a ‘corte lombarda’, aperta a nord ovest verso la collina Gli elementi di arredo, essenziali nel disegno e di estrema flessibilità dei ciliegi , chiusa a sud a definire l’isolato, presenta su questo d’uso, risultano coerenti con la filosofia generale del progetto, lato una deformazione a ‘epsilon’ che, oltre a dare efficienza in affidato da DB allo Studio Italo Rota. Permettono la riconfigurazione termini di superficie, determina la rotazione della piazza interna, delle postazioni di lavoro, sempre ergonomicamente corrette, con accentuando la relazione con la collina. A incrementare il rapporto l’impiego di una gamma molto limitata di componenti, sia per l’ open tra le parti, contribuiscono anche il grande sbalzo dei piani superiori space che per gli uffici individuali. dell’ala ovest e l’andamento dei portici rastremati a ovest e est L’edificio è dotato di un impianto di climatizzazione particolarmente verso sud. sofisticato, regolabile in funzione dei carichi interni puntuali e L’edificio sobrio e severo, per la consistenza della massa muraria dell’irraggiamento esterno, di un sistema di illuminazione che permette di dosare l’intensità della luce in funzione della luminosità che proviene dalle finestre, e di tende esterne filtranti a scorrimento verticale. Grande attenzione è stata inoltre dedicata allo studio dell’acustica, alla predisposizione di impianti di sicurezza e agli interventi per permettere la fruizione dell’edificio a persone disabili.

DEUTSCHE BANK

Localizzazione: piazza del Calendario 1 - 20126 Milano Data di inaugurazione: 2004 Progettazione architettonica: Arch. Gino Valle Superficie Slp: 34.600 Funzioni presenti nell’edificio: uffici Deutsche Bank Numero posti di lavoro nell’edificio: sino a 1700 Un’altra prospettiva del complesso Deutsche Bank che si articola Parcheggi: 400 posti auto in tre corpi di fabbrica con una pianta a “corte lombarda”. 28 29 Edited by Foxit PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 For Evaluation Only.

Un forte segno della nuova vita del quartiere di Lambrate è dato anche dalla nuova sede dell'Editrice Abitare Segesta che ha trasformato l'ex fabbrica Faema con un innovativo progetto dello Studio Cibic. Sotto: La vecchia Faema prima del restyling.

La nuova sede della casa editrice Abitare Segesta si reggono coperture a volta, affiancate sul filo della strada da una trova nella ex fabbrica Faema a Lambrate, un quarta navata di minore lunghezza. edificio progettato negli anni venti da Bagatti La sistemazione interna del complesso ex Faema è stata affidata allo Valsecchi. Questa zona est della città, studio Cibic & Partners, con la volontà esplicita di privilegiare e Editrice Abitare Segesta tradizionalmente caratterizzata da una presenza valorizzare gli spazi nel loro insieme rispetto al disegno delle singole industriale e artigianale, viene oggi attraversata da parti, affidandosi ad elementi semplici che giocassero con le luci e fermenti che si concretizzano in trasformazioni con i colori. Il risultato é un affascinante esempio da manuale di come la nuova sede di Abitare o, su dimensioni più ampie, come il architettura: conservate le strutture originarie e confermata vicino nuovo quartiere di Rubattino. l'immagine industriale dell'edificio, gli spazi del lavoro vengono L'occasione per il trasferimento delle redazioni della casa editrice reinterpretati in chiave contemporanea con l'utilizzo sapiente del dalla centrale sede di Corso Monforte verso l'area di Lambrate si vetro e di grandi superfici colorate. presentò grazie al progetto di trasformazione della ex fabbrica Faema Cuore dell'intervento é la corte interna, su cui affacciano gli uffici e redatto dallo studio Mutti & Architetti. Lo studio architettonico era che interrompe la continuità del volume della navata centrale. Si accompagnato da un programma urbanistico predisposto da Mariano tratta di uno spazio quasi metafisico nella sua delicatezza e pulizia Pichler, che prevedeva nell'area rinnovata l'insediamento di una sorta formale, in cui la pavimentazione chiarissima è delimitata da pareti di piccola e animata città degli artisti, con laboratori, studi vetrate che vengono interrotte solo là dove s'inserisce il volume professionali e gallerie d'arte. Nell'area si é già insediata anche una compatto e verticale del corpo scale, interamente ricoperto in pannelli sede della Scuola Politecnica di Design. rosso acceso. Grandi vasi rossi fuori scala ospitano delle piante, Il fabbricato che oggi ospita le redazioni e gli uffici di Abitare è conferendo un'ulteriore nota di colore al cortile: esse costituiscono organizzato su tre navate parallele, definite da file di pilastri che l'unico elemento vegetale, insieme ad un melograno che invece spunta direttamente dal terreno, tra i sassi bianchi. Il complesso ospita le redazioni di Abitare, Case da Abitare, Costruire e Costruire Impianti, oltre agli uffici editoriali e direzionali, per un numero complessivo di circa 60 persone.

EDITRICE ABITARE SEGESTA

Localizzazione: via Giovanni Ventura 5 - 20134 Milano Data di inaugurazione della struttura rinnovata: ottobre 2003 Progetto artistico: Studio Cibic & Partners Progetto urbanistico: Mariano Pichler Numero di persone che lavorano nel centro: circa 60 St dell'area: mq.19.000 circa (sede Abitare più edifici limitrofi) Slp della sede Abitare: circa mq. 2560 Funzioni presenti nel complesso: uffici e redazioni della casa La corte interna ampia e colorata è delimitata dalle strutture ex industriali; vi si affacciano a piano terreno le redazioni e al primo editrice Abitare Segesta piano gli uffici della casa editrice. Parcheggi: di proprietà Abitare: 14, totali: 42 31 30 Edited by Foxit PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 For Evaluation Only.

Lo Spazio Antologico 84 è stato il primo creato nella e x grande fabbrica Caproni alla fine degli anni ottanta. Oggi, con location diverse, gli East End Studios raggiungono i 22.000 mq. A destra: una delle convention nell'ex complesso Capr oni.

episodi alla fine degli anni ottanta. Il primo spazio per location ad A Milano, là dove un tempo venivano costruiti e essere inaugurato è lo Spazio Antologico 84: la ristrutturazione è assemblati gli aeroplani, oggi esiste una struttura progettata da Dario Milana e Marek Nester Piotrowski, che coniugano multifunzionale che ospita convegni, mostre, sfilate il mantenimento delle caratteristiche originarie dei capannoni e concerti. I capannoni della ex fabbrica Caproni di

East End Studios industriali con l'inserimento di elementi aggiuntivi moderni e Taliedo in via Mecenate sono stati infatti ristrutturati tecnologicamente avanzati: l'esito è un suggestivo accostamento di e costituiscono oggi il "centro per eventi" privato più pareti in mattoni a vista, travi in ferro e ampie vetrate. grande d'Italia: gli East End Studios. Il medesimo criterio progettuale viene utilizzato anche per la Negli anni immediatamente precedenti la prima guerra mondiale la successiva realizzazione degli altri ambienti che compongono gli East ditta produttrice di aeromobili dell'ingegner Gianni Caproni si End Studios: gli Studi 76/1 e 76/2, lo Studio 90, lo Studio 2000 e lo trasferì dalla zona di Malpensa al borgo di Taliedo, sull'attuale via Spazio del Progetto 84. Quest'ultimo è lo spazio più recente e quello Mecenate, più vicino alla città e laddove era già stato insediato il di dimensioni minori. Lo Spazio del Progetto 84 è gestito in primo campo di aviazione di Milano. La dismissione delle fabbriche collaborazione con l'ADI-Associazione del Design Industriale e i suoi si avvio negli anni del secondo dopoguerra. 600 mq di superficie distribuiti su due livelli ospitano eventi per lo più All'interno del grande comprensorio ex Caproni, gli East End legati al desing. Anche in questo caso, come in tutti gli ambienti che Studios occupano un'area di 22.000 mq, che comprende cinque compongono gli East End Studios, è stato ricercato con cura il diverse location distinte e indipendenti l'una dall'altra, ma al tempo connubio tra archeologia industriale e aggiunte moderne: gli edifici stesso complementari, che complessivamente raggiungono i infatti mantengono le caratteristiche originarie, il tetto a shed, le pareti 16.000 mq netti di spazi coperti. Gli ampi spazi degli ex capannoni in mattone pieno e anche le scritte, un po' sbiadite, che risalgono al vengono utilizzati per eventi di vario tipo e vengono di volta in volta ventennio fascista. riconfigurati, ridimensionati internamente e allestiti in base alle Gli East End Studios ospitano oltre cento diverse manifestazioni specifiche esigenze del committente. all'anno, dalle sfilate di moda alle convention, dalle grandi feste ai Il progetto di trasformazione dell'area Caproni inizia per singoli convegni di studio a presentazioni di prodotti, con un totale di presenze annue di oltre 100.000 persone. Negli ex corpi di fabbrica attorno agli studios si sono insediate e si vanno insediando nuove attività legate al mondo della creatività e della comunicazione, con un indotto che coinvolge il quartiere e la città.

EAST END STUDIOS

Localizzazione: via Mecenate 84/10 - 20138 Milano Progettazione architettonica: Dario Milana e Mark Nester Piotrowski Numero di manifestazioni annue: oltre 100 Numero di presenze annue: oltre 100.000 Slp di tutto il complesso: 22.000 mq ( di cui 16.000 coperti) Gli Studios sono spazi adatti ad accogliere ogni tipo di Funzioni presenti nel complesso: spazi per eventi diversi manifestazione, dalle sfilate di moda alle convention, dalle fiere agli eventi culturali di vario genere. Parcheggi: 250 32 33 Edited by Foxit PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 For Evaluation Only.

La sede dell’IFOM, istituto specializzato nello studio dei meccanismi di formazione e sviluppo dei tumori, è stata inaugurata nel 2003. Nasce dalla riconversione di un ex edificio con laboratori di ricerca di una casa farmac eutica tedesca (foto a destra).

La sede di IFOM Fondazione Istituto FIRC di dell’open space, con ampi tavoli di lavoro, computer e strumenti Oncologia Molecolare si trova nella zona sud-est utilizzati da ricercatori che lavorano fianco a fianco a progetti diversi. della città di Milano, su un’area di 11.200 mq un Esiste inoltre un’ampia struttura adibita a servizi tecnologici comuni, tempo occupata dai laboratori di ricerca di una con macchinari e strumenti di ultimissima generazione a disposizione di tutti i gruppi di ricerca.

IFOM Centro Ricerche importante casa farmaceutica tedesca (Boehringer Ingelheim). L’IFOM, nato con l’esplicito obiettivo di favorire lo scambio e il L’IFOM è un istituto di ricerca specializzato nello trasferimento di conoscenza in un polo di eccellenza tutto italiano, studio dei meccanismi di formazione e di sviluppo dei tumori, che capace sia di favorire il rientro dei cervelli italiani dall’estero, sia di nasce a Milano nel 1998 come programma di ricerca autonomo accogliere scienziati stranieri, conta attualmente 180 ricercatori in della FIRC – Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, massima parte sotto i quarant’anni, il 25 per cento dei quali stranieri. fondazione gemella di AIRC – Associazione Italiana per la Ricerca La lingua ufficiale è l’inglese. La realtà dell’Istituto è ancora in sul Cancro, e si propone come “incubatore di conoscenza” in settori evoluzione: è infatti già in avanzata realizzazione il progetto di innovativi dell’oncologia molecolare. La ristrutturazione dell’area ex- Campus IFOM-IEO che prevede la fusione dell’attività di ricerca di Boehringer viene avviata nel 1999 e già nell’anno seguente parte IFOM con quella dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO). Il progetto l’attività scientifica di IFOM, con i primi ricercatori che trasferiscono i comporta un’ulteriore espansione del Campus, che entro i prossimi loro laboratori accanto al cantiere ancora aperto. Nell’aprile 2003 due anni sarà in grado di accogliere oltre 500 ricercatori suddivisi in l’IFOM viene ufficialmente inaugurato, con una struttura composta 30 gruppi di ricerca. Il Campus sarà anche sede della SEMM, Scuola da sei edifici in grado di ospitare complessivamente 300 ricercatori Superiore Europea di Medicina Molecolare, una realtà di formazione e che accolgono laboratori, uffici, aule per seminari, un auditorium avanzata fondata da due Università pubbliche (Milano e Napoli da 200 posti, una biblioteca, una mensa e una piccola foresteria, per “Federico II”) e da: Università Vita-Salute San Raffaele, FIRC, un investimento complessivo di oltre 30 milioni di Euro. Attualmente Telethon, IFOM, IEO e CEINGE Biotecnologie Avanzate (Napoli). l’Istituto dispone di 7 grandi moduli attrezzati per la ricerca, ciascuno Il Campus IFOM-IEO già oggi ospita all’interno dei propri spazi il dei quali accoglie i laboratori strutturati secondo la logica innovativa Biopolo, oltre ad una serie di attività didattiche per la qualificazione dei docenti e la formazione degli studenti. Milano possiede dunque una grande risorsa: una “città della ricerca”, in cui l’atmosfera raccolta e riflessiva si coniuga con la vivace presenza di giovani ricercatori provenienti da ogni parte del mondo.

IFOM CENTRO RICERCHE

Localizzazione: via Adamello 16 - 20139 Milano Data di inaugurazione della struttura rinnovata: 9 aprile 2003 (inaugurazione IFOM) Progettazione architettonica: General Planning Numero di persone che vi lavorano: attualmente 200 persone, a regime (Campus IFOM-IEO) circa 600 persone Slp IFOM: 11.200 mq; Campus IFOM-IEO: 23.200 mq Uno dei laboratori in cui lavorano attualmente 180 ricercatori Slp dedicata ai laboratori di ricerca: IFOM: 6.200 mq; provenienti da tutto il mondo. Campus IFOM-IEO: 12.900 mq 34 35 Edited by Foxit PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 For Evaluation Only.

“Conoscere Milano” L’Urban Center del Comune di Milano, il primo in Italia, Guide Urban Center- AIM è stato inaugurato nel 2001 dall’Assessore allo Sviluppo del Territorio. Urban Center, come le altre analoghe strutture europee, ha • I Luoghi della Trasformazione (2002): l’obiettivo primario di comunicare ai cittadini le grandi 1 Bicocca, Aree ex Marelli – ex Falck, Parco Nord trasformazioni che interessano il loro territorio ed illustrare le politiche urbanistiche e le forme attuative che l’Amministrazione 2 Bovisa, Certosa, Parco delle Cave comunale mette in atto per realizzarle. Si rivolge inoltre ad un 3 IULM, Ravizza ex OM, Bocconi pubblico esteso, italiano ed internazionale, che comprende 4 Metanopoli, Quartiere Affari di San Donato Milanese operatori economici di settore e non, studenti, turisti, amministratori pubblici, ai quali fornisce informazioni e dati sull’assetto territoriale della città, sulle sue potenzialità evolutive • Il Passante Ferroviario (2003): e sulle sue eccellenze. Urban Center è centro di confronto, dibattito e approfondimento per • Via Savona, Via Tortona e Dintorni (2003) le tematiche che riguardano il progetto di sviluppo urbano in tutti i settori disciplinari che in esso convergono, dall’architettura alla sociologia, dall’economia alle scienze ambientali. L’attività del • Università, porte aperte alla città (2004) centro si svolge attraverso esposizioni di progetti e realizzazioni, conferenze, workshop negli spazi in Galleria Vittorio Emanuele, e con la organizzazione di iniziative sempre finalizzate alla • Nuovi Luoghi del Lavoro (2004) conoscenza e promozione del territorio, come gli itinerari di visita tematizzati o l’edizione di dossier. Oltre all’esposizione permanente della Carta dei luoghi delle trasformazioni, della Carta delle strategie e delle politiche urbanistiche e di un fotopiano che restituisce una suggestiva visione aggiornata della città, Urban Center dispone di un Infopoint, di postazioni informatiche per la consultazione diretta delle banche dati e cartografiche territoriali e di un sito internet.

L’Associazione Interessi Metropolitani è un centro culturale no-profit fondato nel 1987 da un importante gruppo di imprese e banche milanesi per promuovere ricerche, studi e progetti con l’intento di aiutare Milano nel suo sviluppo culturale, sociale ed economico. In quindici anni di attività AIM ha pubblicato circa settanta studi, ha promosso manifestazioni e convegni, seminari, mostre e corsi con la partecipazione di migliaia di cittadini. Ha curato progetti speciali quali la “Rete di Telesoccorso per Anziani”, il “Biopolo Milano”, la “Mediateca di Santa Teresa”, “Milano per la Multimedialità”, “Internet Saloon”, il ciclo di visite ai musei “Fuori Orario” e la serie di itinerari guidati alla scoperta della città in trasformazione “Conoscere Milano” con Urban Center del Comune di Milano. Sono Soci dell’AIM (2004): AEM, BANCA INTESA, FALCK, FONDAZIONE 3M, GRUPPO BANCARIO CREDITO VALTELLINESE, PIRELLI RE, RCS MEDIA, SCENARI IMMOBILIARI, TELECOM ITALIA.

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“Conoscere Milano” è un’iniziativa di

Ideata e coordinata da AIM Associazione Interessi Metropolitani

Con il contributo e la partecipazione di Fondazione Mondadori Palazzo Affari ai Giureconsulti Centro Benedetta D'Intino Bulgari Hotels & Resorts Ex Sieroterapico AEM La Casa dell'Energia Nuova Accademia di Belle Arti Bergognone 53 SAS Fondazione Arnaldo Pomodoro Depuratore Milano San Rocco Dellavetra ATM Deposito Rogoredo M3 Riva Villasanta 3 Depuratore Milano Nosedo Palazzo delle Stelline Arconati 1 Le centre culturel français Cargo High Tech Fondazione Eni Enrico Mattei Altri nuovi episodi in una città che cambia

Conoscere Milano: Questo fascicolo, che traccia il secondo itinerario tra i "Nuovi Nuovi Luoghi del Lavoro n.2 Luoghi del Lavoro" di Milano, giunge a qualche mese di distanza Gli itinerari di "Conoscere Milano" sono una proposta dalla prima edizione, realizzata nella primavera del 2004. per scoprire la Milano che sta cambiando o la Milano Ma in questi pochi mesi, diversi episodi hanno marcato in modo che, per vari motivi, può essere più difficile avvicinare. importante il presente e il futuro urbanistico della nostra città, Dopo aver esplorato, con gli itinerari e con la serie dimostrando in modo forte e chiaro una decisa innovazione di questi libretti, le aree ex industriali trasformate in nell'approccio e nel metodo adottato. quartieri residenziali e terziari, i nuovi parchi Ci riferiamo in particolare all'approvazione del progetto Garibaldi- attorno alla città e la nuova infrastruttura del Passante, Repubblica, con il grande parco, il polo istituzionale e la Città della le dieci università nelle sedi antiche e più recenti, Moda, alla scelta del vincitore del concorso per il Polo Urbano della "Conoscere Milano" offre una panoramica di alcuni Fiera e infine alla ratifica del progetto Montecity Rogoredo. recenti e importanti edifici o complessi di edifici Tre traguardi storici per Milano che contribuiranno fortemente a cambiare il volto della città aprendo la strada ad altre tra- che ospitano varie forme di lavoro, quasi sempre nati sformazioni eccellenti. Tre progetti urbani che si affermano per la dalla trasformazione di precedenti strutture industriali. loro ricerca di rendere viva la città, caratterizzandosi per un grande Come già nel fascicolo n. 1, dedicato ai “Nuovi luoghi del mix di funzioni: non più quartieri solo residenziali, solo industriali, lavoro”, anche in questo secondo troviamo molti e solo terziari e commerciali. rilevanti casi di nuovissimi impianti di servizio pubblico. Attorno a questi "colossi" della Milano di domani, continua ad Tutti i testi di questo fascicolo e dei precedenti della attuarsi però una trasformazione più diffusa, sia grazie a nuove collana “Conoscere Milano” sono on line al sito: realizzazioni, sia con interessanti operazioni di riuso: edifici spesso www.conosceremilano.it riadattati o recuperati, con l'impiego di tecniche e soluzioni al- l'avanguardia negli aspetti del risparmio energetico e del- l'ambiente. AIM - Associazione Interessi Metropolitani Anche in questo secondo fascicolo viene descritta una serie di casi Progettazione e coordinamento generale fortemente esemplificativi dei fenomeni di cambiamento in atto di itinerari, pubblicazioni, relazioni pubbliche. negli ultimi anni nella nostra città, architetture di alto livello per edifici o complessi destinati ad essere innovativi ambienti di Gruppo operativo e di coordinamento lavoro. Luisa Toeschi, Carlo Berizzi, Gianfranco Scurati - AIM In questo quadro gioca un ruolo importante anche il settore Anna Giorgi, Claudia Galassi - Urban Center pubblico, con rilevanti strutture al servizio dei cittadini che uniscono l'innovazione tecnologica all'attenzione per la qualità e Ricerche e testi per gli aspetti estetici. Elisa Pozzoli, Massimo Tiano Tra i principali progetti di committenza pubblica, i due grandi depuratori della città, il Depuratore Milano Nosedo e il Depuratore Milano San Rocco, che, dopo lunghi anni di attesa, hanno visto Progetto grafico finalmente la loro entrata in funzione, ma anche l'innovativo Roberto Redaelli Deposito ATM della Linea 3 della Metropolitana a Rogoredo. Con questa seconda "puntata" della serie Nuovi Luoghi del Lavoro Impaginazione e stampa intendiamo così presentare ai milanesi alcune nuove significative Tipografia Milanese srl tappe del rinnovo della città, che affiancandosi alle altre grandi operazioni in atto o previste, fanno oggi di Milano una delle città INFORMAZIONI più attive e dinamiche di tutta Europa. www. conosceremilano.it Urban Center del Comune di Milano Gianni Verga Galleria Vittorio Emanuele 11/12 - Milano Assessore allo Sviluppo del Territorio tel 02 88 45 65 55 Comune di Milano email: [email protected] www.comune.milano.it/urban_center orari per il pubblico: ore 9.00 - 18.00 lunedì - venerdì

AIM - Associazione Interessi Metropolitani Corso Magenta 59 - Milano tel 02 48 01 20 60 - 48 01 31 21 email: [email protected] www.aim.milano.it

Copyright: Urban Center - AIM, Milano, 2004 3 Il secondo itinerario alla scoperta di edifici “trasformati” e strutture pubbliche

1 Palazzo Mezzanotte - piazza degli Affari 6 9 Bergognone 53 2. Palazzo Affari ai Giureconsulti - 2 10 Fondazione Arnaldo Pomodoro - via Solari ang Stendhal 3 Bulgari Hotels & Resorts - via Privata Fratelli Gabba 7/b 11 ex Istituto Sieroterapico Milanese - via Darwin 4 AEM Casa dell’Energia - piazza Po 3 Nuova Accademia di Belle Arti -NABA - via Darwin 20 5 Palazzo delle Stelline - corso Magenta 59, 61, 63 SAS - via Darwin 20/22 Le centre culturel français de - corso Magenta 63 12 Depuratore Milano San Rocco - via dei Missaglia Fondazione Eni Enrico Mattei - corso Magenta 63 13 ATM Deposito Rogoredo M3 - San Donato 6 Dellavetra - via della Chiusa 15 / via Crocefisso 25 14 Depuratore Milano Nosedo - via San Dionigi 90 7 Riva Villasanta 3 15 Arconati 1 8 Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori - via Riccione 8 16. Cargo High Tech - via Meucci 39 Centro Benedetta d’Intino - via Sercognani 17 4 5 Indice pag 24 pag 6-7 Fondazione Arnoldo Palazzo Mezzanotte e Alberto Mondadori pag 25 pag 8-9 Centro Benedetta Palazzo Affari ai Giureconsulti D’Intino

pag 10-11 pag 26-27 Bulgari Hotels & Resorts Ex Sieroterapico pag 28 pag 12-13 Nuova Accademia di Belle AEM La Casa dell’Energia Arti - Naba

pag 14-15 pag 29 Bergognone 53 SAS pag 30-31 pag 16-17 Depuratore Fondazione Arnaldo Pomodoro Milano San Rocco

pag 18 pag 32-33 Dellavetra ATM Deposito Rogoredo M3

pag 19 pag 34-35 Riva Villasanta 3 Depuratore Milano Nosedo

pag 20-21 pag 36-37 Palazzo delle Stelline Arconati 1 pag 22 Le centre culturel français pag 38-39 de Milan Cargo High Tech pag 23 Fondazione Eni Enrico Mattei Il parterre di Palazzo Mezzanotte, noto come “Sala delle grida” ora trasformato in una grande sala congressi dotata delle più moderne attrezzature che può ospitare fino a 440 persone. Altre sale nel palazzo offrono ospitalità per ogni tipo di riunioni o convegni. La facciata del palazzo progettato nel1932 dall’architetto Paolo Mezzanotte.

Nelle sale di Palazzo Mezzanotte, là dove un ospita il Congress and Training Centre, un prestigioso centro tempo ferveva l'attività degli operatori della Borsa congressi nel pieno centro di Milano in grado di accogliere oltre di Milano trova oggi la propria sede il Congress 600 persone tra lo storico Parterre, le Sale Convegni nell'Un- and Training Centre del Gruppo Borsa Italiana. derground, la Training Room, gli spazi di incontro e di ricreazione. Palazzo Mezzanotte deriva il proprio nome Nella progettazione, curata dall’architetto Alfonso Mercurio e dal Palazzo Mezzanotte dall'architetto che lo progettò, Paolo Mezzanotte suo gruppo, la AMA Group, grande attenzione è stata riservata al architetto e urbanista membro della Commissione recupero e alla valorizzazione delle preesistenze archeologiche, Edile del Comune e del Consiglio dell'Accademia di Brera. artistiche e architettoniche di Palazzo Mezzanotte. In particolare nel Il palazzo, di stile classicheggiante ad arcate romane, ha una sotterraneo, in origine sede della storica Taverna Ferrario, as- facciata imponente alta alla sommità 36 metri, scandita ver- sumono particolare rilevanza le fondazioni dell'antico teatro ticalmente da quattro semicolonne che separano alla base i romano, oggi visibili grazie ad una copertura vetrata, e le rimanenze quattro gruppi scultorei raffiguranti i quattro Elementi Naturali delle decorazioni parietali in ceramica disegnate da Gio Ponti. (Aria, Acqua, Terra e Fuoco) realizzati da Leone Lodi e Germiniano Al piano nobile del Palazzo sono ancora intatte le sale di Cibau: insieme alle finestre e alle porte ad arco essi conferiscono rappresentanza con arredi e mobili disegnati da Mezzanotte stes- all'edificio un ritmo regolare e piuttosto severo. so; per accedervi si sale da una suntuosa scala a chiocciola in Dalla data di inaugurazione, nel 1932, e fino alla fine degli anni marmo. Gli ambienti del centro congressi sono stati progettati Ottanta il Parterre di Palazzo Mezzanotte era noto come "Sala delle ricercando massimi livelli di flessibilità, con l'obiettivo di coniugare Grida", essendo lo spazio in cui gli agenti di cambio effettuavano attenzione ai dettagli architettonici e di design con un'alta fun- le contrattazioni azionarie con il sistema delle aste a chiamata zionalità. Il Parterre ha 440 posti a platea modulabili su 1500 metri (cosiddette "alle grida"). A partire dall'inizio degli anni Novanta la quadri, con un ampio spazio circostante per esposizioni ed incontri. progressiva informatizzazione del mercato borsistico italiano ha La Sala Convegni si trova al piano interrato di Palazzo Mezzanotte - modificato radicalmente le modalità di contrattazione lasciando l'Underground- e dispone di 130 posti a platea divisibili in due inutilizzati i grandi spazi destinati agli scambi. Oggi, dopo gli in- diverse sale da 70 e 60 posti. L'Aula Training, ancora nell'Un- terventi che lo hanno dotato di tecnologie multimediali, il Palazzo derground, contiene 21 postazioni multimediali ed è già perfettamente attrezzata per corsi e attività formative. Tutti gli ambienti di Palazzo Mezzanotte sono attrezzati con i più moderni strumenti tecnici audiovisivi e interattivi e possono essere personalizzati per ogni tipologia di evento.

PALAZZO MEZZANOTTE

Localizzazione: Piazza degli Affari 6 - 20123 Milano Data di inaugurazione della struttura rinnovata: 2002 Progetto architettonico della più recente ristrutturazione: Arch. Alfonso Mercurio - AMA Group Una parte delle fondazioni dell’antico teatro romano, conservata al piano interrato del palazzo, è ancora oggi visibile Numero di persone che il centro può ospitare: oltre 600 grazie ad una copertura vetrata.. Superficie complessiva delll’area congressi: circa 3000 mq. 8 9 Edificato a metà Cinquecento per essere sede del Collegio dei Nobili Dottori, il Palazzo Affari ai Giureconsulti della Camera di Commercio di Milano è oggi sede prestigiosa di accoglienza con sale ed ambienti per convegni e riunioni e per esposizioni.

ai Giureconsulti La Sala delle Colonne.

La sede di rappresentanza della Camera di Un secondo intervento viene avviato dalla Camera di Commercio Commercio si trova nel prestigioso Palazzo dei nel 1983, con un'importante azione di recupero di tipo sia Giureconsulti, nel cuore di Milano, a due passi da funzionale sia monumentale, finalizzata a riportare l'edificio alla Piazza Duomo e Piazza Affari. sua originaria "magnificenza civile". La costruzione di Palazzo dei Giureconsulti viene L'intervento viene affidato agli architetti Gianni Mezzanotte, che ha Palazzo Affari avviata nel 1562: il nuovo edificio delimita seguito l'opera di restauro, e Roberto Menghi, che si è invece interamente uno dei quattro lati di Piazza dei occupato degli allestimenti interni. Al termine dei lavori, nel 1991, Mercanti, al cui centro ancor oggi si trova il Palazzo della Ragione. il Palazzo prende il nome di “Palazzo Affari ai Giureconsulti”. L'ampio fronte rinascimentale, sormontato dalla torre con La ristrutturazione ha consentito di dotare l'edificio di tutti gli l'orologio, è scandito dall'armonia delle doppie colonne del impianti tecnologici, i servizi e le linee di comunicazione più avan- maestoso porticato ad archi, cui si accede con pochi gradini che zati, rendendolo un centro polifunzionale prestigioso, a dispo- salgono dal livello della strada. Il ritmo della facciata è esaltato sizione delle imprese e delle istituzioni, a disposizione della città. dalla corrispondenza tra gli archi del porticato al pianterreno e le La superficie complessiva di Palazzo Affari è di 4000 mq e si finestre rettangolari del livello superiore, decorate con grazia ed distribuisce su quattro piani. Al livello interrato si colloca la Sala eleganza. In epoca rinascimentale il palazzo ospita il Collegio dei Esposizioni, che in 280 mq può ospitare mostre e sfilate, convegni, Nobili Dottori, istituto che formava le figure amministrative dello seminari e corsi di formazione. Stato (senatori, giudici, capitani di giustizia). Al piano terra la Sala Colonne può accogliere fino a 100 persone A partire dall'Ottocento, è sede della Borsa Valori, del Telegrafo, ed è dotata di sistemi per la traduzione simultanea e sistema per della Banca Popolare di Milano e infine della Camera di riprese video. Commercio, che nel 1911 acquista l'intero edificio. Al primo piano esistono altre sale di dimensioni minori, dedicate ad I bombardamenti del 1945 colpiscono pesantemente il palazzo, incontri di lavoro, meeting e tavole rotonde. Una di queste, la Sala che subito dopo è oggetto di un primo grande restauro. Parlamentino, è specificamente attrezzata per videoconferenze e può essere utilizzata per qualunque tipo di riunione a distanza, di livello nazionale ed internazionale. All'ultimo piano si colloca infine la Sala Terrazzo, che ha accesso ad una loggia da cui si gode un affascinante scorcio del Duomo e di Palazzo Reale.

PALAZZO AFFARI AI GIURECONSULTI

Localizzazione: Piazza Mercanti 2 - 20121 Milano www. palazzoaffari.it Progetto architettonico: Arch. Gianni Mezzanotte e Arch. Roberto Menghi Numero di persone che il centro può ospitare: 400 La storica Sala Parlamentino tuttora arredata con gli antichi Superficie complessiva: 4000 mq sedili a emiciclo. Modernamente attrezzata, un tempo Tutte le sale sono attrezzate per videoconferenze accoglieva le riunioni dei nobili Giureconsulti di Milano. Funzioni: centro convegni, riunioni ed esposizioni 10 11 In primo piano, il ristorante dell’Hotel Bulgari a Milano, firmato Antonio Citterio e Patricia Viel il cui progetto ha trasformato un edificio religioso risalente al Quattrocento in un grande albergo. Il giardino, silenzioso e nascosto, confinante con l’Orto Botanico di Brera, è progettato dalla paesaggista Sophie Agata Ambrosie.

Nel cuore di Milano, a due passi dal quadrilatero ventuale e che, come accennato, dialoga con il verde dell'Orto della moda e dal Teatro alla Scala, confinante con Botanico di Brera. La paesaggista Sophie Agata Ambrosie ha il giardino dell'Orto Botanico di Brera, è stato firmato il ridisegno del giardino con un progetto che vuole evocare inaugurato nel maggio 2004 il primo Hotel Bulgari. in chiave contemporanea i parchi delle ville storiche milanesi e Questo evento segna l'ingresso nel mondo lombarde disponendo sapientemente essenze tradizionali, aree a Bulgari Hotels & Resorts dell'ospitalità per il Gruppo Bulgari, uno dei leader prato alternate a ciottoli neri, lievi terrazzamenti, un percorso che mondiali nel settore dei beni di lusso, fondato a si snoda tra il verde e lungo il quale si susseguono camere e Roma nel 1884 da Sotirio Bulgari, orefice immigrato in Italia dalla salottini a cielo aperto. vicina Grecia. Il design degli interni, curato da Antonio Citterio e Patricia Viel, si L'edificio in fondo a via Fratelli Gabba 7 - in un sito nascosto e caratterizza per l'uso di materiali rari e pregiati che creano inedite silenzioso - si compone di tre fabbricati collegati tra loro da cor- combinazioni di superfici e armonie cromatiche: marmo nero nelle ridoi: un corpo laterale risale alla metà del Quattrocento e fu aree pubbliche, pietre chiare nel bagno termale, teak, rovere e costruito per ospitare un convento di monache agostiniane di legno di quercia nelle stanze e nelle suites. Santa Chiara. Ogni spazio è concepito con l'esplicito obiettivo di dar vita ad un La facciata, rimodellata nell'Ottocento, è oggi l'unica testi- ambiente lussuoso in cui nessun dettaglio viene lasciato al caso. monianza dell'antico edificio il cui progetto di ristrutturazione è L'Hotel Bulgari è infatti un esempio di design totale, nel quale tutti stato curato dallo studio Antonio Citterio and Partners che ne ha gli elementi sono stati studiati appositamente dai progettisti: dalle mantenuto le finestre e ha scelto di identificare e valorizzare la maniglie delle porte all'intera facciata, dal singolo mobile parte storica racchiudendola in una cornice bronzata. all'accessorio da scrivania, dall'architettura ai bicchieri, ai tessuti. L'albergo è immerso in un giardino di 4.000 mq il cui primo La Spa dell'Hotel Bulgari è un vero e proprio bagno termale di impianto risale almeno al 1300 e che fu adibito ad orto con- grande bellezza, spazio di relax e di benessere con una grande piscina rivestita in mosaico di vetro color oro e verde smeraldo; il bagno turco e altre sale sono a loro volta rivestiti di marmi preziosi. L’ingresso del All'ultimo piano, la Bulgari Suite domina tutto il complesso, con Bulgari Hotel dal una superficie di 85 mq, un enorme terrazzo affacciato sul giardino fondo di via e arredamenti straordinariamente lussuosi. Fratelli Gabba. Il design degli interni si caratterizza per BULGARI HOTELS & RESORTS l’uso di materiali rari e pregiati, marmo nero e Localizzazione: via Privata Fratelli Gabba 7 - 20121 Milano pietra chiara, Data di inaugurazione della struttura rinnovata: maggio 2004 teak, rovere e Progetto architettonico e degli interni: legno di quercia. Antonio Citterio and Partners; Antonio Citterio e Patricia Viel Numero di persone che lavorano nella struttura: oltre 100 Superficie totale: 7.000 mq Superficie giardino privato: 4.000 mq Numero di camere e suites: 58 12 13 AEM ha voluto e realizzato la trasformazione di questa sottostazione in Casa dell’Energia, primo museo milanese pensato per essere usufruito totalmente in modo interattivo, per scoprire divertendosi i segreti dell’energia. Sarà aperto al pubblico nel corso del 2005.

Sotto: Il fronte dell’edificio industriale lungo piazza Po.

Una ex sottostazione elettrica dell'Azienda Il percorso espositivo della Casa dell'Energia si articola su due Energetica Municipale, situata in Piazza Po, tra il livelli, che illustrano con postazioni-laboratorio, in modo divertente Parco Solari e Piazza Piemonte, ospita oggi la e divulgativo alcune tematiche e tecnologie legate all'energia: un Casa dell'Energia, progetto voluto e realizzato da grande schermo, come una grande vela sulla quale vengono AEM per essere un centro servizi polifunzionale proiettati filmati e immagini, segna l'inizio del percorso, allestito in AEM La Casa dell’Energia per l’uso razionale dell’energia. Il progetto prevede un ambiente che ricorda per certi aspetti quello di una nave. anche un museo-laboratorio interattivo, dedicato Segue la presentazione di fenomeni fisici, in certi casi esposti in soprattutto ai giovani, per l'apprendimento facile e ludico di ciò modo "spettacolare", e vengono affrontate tematiche che che riguarda il mondo dell'energia. spaziano dalle fonti energetiche tradizionali e "integrative", al La sottostazione, oggi Casa dell’Energia, è costituita da due edifici rapporto tra energia e ambiente. Proseguendo al piano terra, si in clinker e cemento armato, con assetto planimetrico allungato, trova un accogliente spazio dedicato a esposizioni temporanee, interessante esempio di architettura industriale dei primi anni dotato di ogni servizio. Trenta. Questo complesso riprende nella forma e nei materiali il Il piano superiore del museo è dedicato invece alle tecnologie per più illustre esempio del Palazzo dell'Arte firmato dall'architetto il risparmio energetico, completato da due ampie balconate laterali Muzio, sempre negli stessi anni. La trasformazione da edificio riservate ad altre esposizioni temporanee. industriale a Casa dell'Energia, avviata a metà degli anni novanta, Un ponte esterno unisce il primo al secondo edificio, che è ha portato alla realizzazione di una struttura museale assolu- attrezzato per essere un vero e proprio Centro Congressi. tamente nuova e innovativa per Milano, modernissima, pur nel ri- Il progetto relativo a questa parte del complesso è stato pensato chiamo costante alle sue origini, con uno studio raffinato e attento per consentire l'utilizzo della struttura in maniera polifunzionale: nella progettazione degli interni e soprattutto nella progettazione prevede infatti una sala convegni (130 posti) e ampi spazi dotati di delle postazioni interattive che sono l'anima del museo. flessibilità nell'impiego, attrezzati in modo da consentire utilizzi diversi a seconda dell'evento. Apparecchiature audio-visive di elevato profilo e un sistema di amplificazione per la proiezione di film in un contesto di cinema elettronico caratterizzano questa sala come tra le più tecnologicamente avanzate in città. Al primo piano un' altra sala per eventi si affaccia su piazza Po con una bellissima vetrata sul verde rigoglioso della piazza.

AEM LA CASA DELL’ENERGIA

Localizzazione: Piazza Po 3 - 20144 Milano Progetto architettonico: AEM Spa Progetto scientifico-espositivo: Ianiro Associati Superficie: 1.500 mq Data di costruzione degli edifici originari: 1930-1933 Sala Convegni: 130 posti Postazioni interattive inserite nell’ambiente che Apertura al pubblico: nel corso 2005 ricorda il suo passato industriale. Direttore Casa dell'Energia: Biagio Longo - AEM Spa 14 15 Ex sede delle Poste Italiane, l’edificio di via Bergognone è stato totalmente rinnovato dalla Hines Italia su progetto dell’architetto Mario Cucinella. La facciata su via Bergognone è protetta da una “doppia pelle” in vetro, le altre sono a vivaci colori.

Tra il Naviglio Grande e via Solari si è aggiunto un mediante travi di acciaio a sezione tubolare che corrono parallele importante e bellissimo tassello alla rilevante alla facciata interna di due dei quattro edifici. La necessaria trasformazione che la zona sta vivendo: la ristrut- flessibilità della struttura è garantita da un sistema di cavi e tiranti turazione dell'ex complesso delle Poste Italiane. in acciaio che vincolano il sistema nel suo complesso. Notevole Questo insieme di edifici, colorati e vetrati, si ag- l'attenzione per i dettagli di finitura e per le piantumazioni, fino ai Bergognone 53 giunge infatti agli altri importanti interventi realiz- diversi ascensori panoramici che assicurano i collegamenti verticali. zati o previsti, tra i quali il limitrofo Teatro Armani Il vetro come protagonista è anche sulla facciata che dà sulla via negli spazi un tempo della Nestlè, la riqualificazione della ex Riva Bergognone, protetta da una "doppia pelle" in vetro sospesa, Calzoni con gli ampi spazi dedicati alla Fondazione Pomodoro e a studiata per migliorare il grado di illuminazione e il microclima grandi firme della moda, oltre ai laboratori del Teatro alla Scala interni, con un beneficio anche sui consumi energetici. nell'ex Ansaldo. La riqualificazione del complesso è tale da garantire indipendenza Il complesso di quattro edifici degli anni sessanta, di circa 25.400 funzionale e impiantistica dei quattro edifici che lo compongono, i mq di superficie lorda occupati dalle Poste Italiane fino al 2000, quali condividono solo la corte interna e l'accesso carraio al sorge all'angolo tra via Tortona e via Bergognone. Il progetto di parcheggio interrato. La riqualificazione funzionale degli spazi, oltre riqualificazione, dell'architetto Mario Cucinella, è stato scelto nel alle tensostrutture in acciaio e vetro e alle facciate innovative, 2001 in seguito a una gara internazionale di progettazione indetta riguarda l'adozione dei più avanzati impianti tecnologici con da Hines, che lo ha realizzato ed è l'attuale proprietaria del serramenti ad alte prestazioni di isolamento termico e acustico, complesso, totalmente affittato dalla Deloitte & Touche. impianto di condizionamento a travi fredde e impianto fotovoltaico L'ingresso principale da via Tortona introduce alla corte interna, sulla copertura di uno dei quattro edifici. sorprendente elemento chiave dell'intervento, racchiusa dai quattro edifici che compongono il complesso che, con i loro colori rosso, giallo polenta, grigio chiaro e antracite, vivacizzano il quartiere. Funzionando come una sorta di "atrio-giardino", la corte rap- presenta uno spazio connettore tra le hall degli edifici, il ristorante- caffetteria, la biblioteca e la sala congressi. Ma l'elemento che più la caratterizza è la copertura: una grande struttura catenaria di acciaio e vetro con lo scopo di creare continuità tra gli spazi interni ed esterni. Questa vela di vetro è ancorata alle facciate degli edifici

BERGOGNONE 53

Localizzazione: via Bergognone 53 - 20144 Milano Proprietà: Hines European Development Fund Promotore: Hines Italia srl Progetto: MCA Mario Cucinella Architects Impresa: Bergognone SCARL Superficie: 25.400 mq La corte interna è una sorta di atrio-giardino che connette Parcheggi: 80 posti auto i vari edifici, coperta da una vela in acciaio e vetro. 16 17 Nei capannoni più antichi della ex Riva Calzoni rinnovati, pur nella tradizione di spazio industriale, con progetto dello Studio Cerri Associati, si aprirà al pubblico nel corso del 2005 la Fondazione Arnaldo Pomodoro. Saranno esposte le opere del Maestro accanto ad opere della sua collezione personale.

La Fondazione Arnaldo Pomodoro ha trovato la sua Il trasferimento nella nuova sede di via Solari offre spazi assai più nuova sede nei capannoni ristrutturati delle ex ampi, che ospitano la collezione permanente della Fondazione, acciaierie Riva & Calzoni, un complesso di circa arricchita di nuove sculture del Maestro Pomodoro ed inoltre opere 40.000 mq compreso tra via Solari e via Savona, in provenienti dalla sua collezione personale ed esposizioni una zona di Milano che ha caratteri di unicità per temporanee di altri artisti. Fondazione Arnaldo Pomodoro l'intensa e spontanea concentrazione di attività Il progetto di ristrutturazione e progettazione è stato curato dallo legate al settore artistico e creativo. Studio Cerri Associati e pone la conservazione della struttura Le ex acciaierie che dal 1926 all'inizio degli anni settanta hanno industriale alla base della riqualificazione. La copertura più alta, a prodotto le turbine idrauliche del gruppo Riva & Calzoni, shed, è sostenuta da leggere travi reticolari, alle quali fanno riscontro costituiscono un esempio molto interessante di archeologia potenti pilastri metallici che reggevano all'epoca i carroponti. industriale, con una lunga cortina in mattoni su via Solari, grandi L'ingresso per il pubblico è da via Solari attraverso una vetrata finestre ad arco ribassato, enormi macchinari per la aperta su una zona ingresso con biglietteria, guardaroba e movimentazione. L'intero complesso dismesso è stato acquisito nel bookshop. Da qui si passa ad un grande spazio a navata 1999 ed è attualmente interessato da un progetto globale di caratterizzato da una leggerissima struttura in acciaio, alta 15 metri, recupero per la realizzazione di un centro di attività creative e affiancata da una struttura più bassa con copertura a doppia falda e culturali, che riunisce soggetti di alto livello del settore moda. un fronte scandito da ampie vetrate. E' la parte più antica del complesso, quella che affianca via Solari, Tre ampie piattaforme mobili poste trasversalmente alla navata, ad ospitare su una superficie di circa 3.500 mq la Fondazione spostabili con carroponte sia in orizzontale che in verticale, rendono Arnaldo Pomodoro, istituita nel 1995 con lo scopo di catalogare e far mutevole lo spazio espositivo e permettono di presentare diversi conoscere le opere del Maestro, promuovere attività di studio, allestimenti delle opere in mostra. Sopra la zona ingresso e divulgazione e pubblicazione sull'arte del Novecento. Nei suoi primi caffetteria trova inoltre spazio una biblioteca, in comunicazione con anni di vita la Fondazione aveva trovato sede in una vecchia fabbrica il sistema di passerelle. Una grande cavità, vecchia fondazione di di bulloni a Quinto de' Stampi, nell'hinterland di Milano. una pressa, è trasformata in sala di incontro per conferenze, dibattiti e piccoli spettacoli. Da qui si accede all' Ingresso al labirinto, installazione permanente, opera in progress di Arnaldo Pomodoro. Completata degli allestimenti interni la Fondazione apre al pubblico nel corso del 2005.

FONDAZIONE ARNALDO POMODORO

Localizzazione: via Solari ang via Stendhal - 20144 Milano Apertura prevista per il pubblico: nel corso del 2005 Progetto architettonico: Studio Cerri Associati Superficie: 3.500 mq Funzioni presenti nella sede: spazi espositivi per esposizione permanente di opere di Arnaldo Pomodoro e mostre temporanee, biblioteca, bookshop, caffetteria

18 19 Una cortina in vetro che crea una doppia parete è il Il colorato palazzo di fronte alla Rai che, interamente segno che caratterizza il nuovo palazzo vicino a rivestito da pellicola 3M, riproduce sulla facciata a piazza della Vetra. grande scala un’opera di Lucio Del Pezzo.

Il nuovo complesso DELLAVETRA, situato all'in- In via Riva Villasanta, lungo l’asse di corso Sempione, terno della Cerchia dei tra il Parco delle quasi di fronte alla Rai, spicca con i suoi disegni e i Basiliche e Corso Italia, nasce dalla volontà di tra- suoi colori il volume di un immobile che ospita servizi sformare un edificio esistente del centro storico in terziari, che è il primo esempio di edificio interamente un innovativo luogo di lavoro. La dotazione di rivestito da una pellicola, prodotta dalla 3M, Riva Riva Villasanta 3 Dellavetra nuovi impianti tecnologici, il nuovo assetto di- realizzata per riprodurre a grande scala, in città, un'o- stributivo e il disegno di spazi adatti alle nuove pera d'arte. Autore dell'opera è il maestro Lucio Del attività e dotati di estrema flessibilità, offrono ambienti di lavoro di Pezzo. L’edificio, costruito negli anni quaranta, è stato ristrutturato nel elevata qualità. L'edificio si compone di un piano terra, accessibile 2000 dallo studio di architettura Malara Associati, che ha conservato da due lati contrapposti, di un piano interrato per il parcheggio tutti gli elementi originali della costruzione (scale, pavimenti, delle auto, e di 7 piani destinati ad uffici di circa 400 metri quadrati serramenti, rivestimenti) introducendo l'impiantistica delle reti tecno- l'uno. Sull'ultimo livello è presente un volume arretrato rispetto al logiche anziché dal pavimento, dal soffitto, con un originale sistema di fronte, che crea un ufficio esclusivo dotato di una ampia terraz- distribuzione che caratterizza tutti gli spazi funzionali ai diversi piani. za.L'involucro esterno è confermato nei suoi caratteri specifici e Tutto l'intervento, anche per quanto riguarda gli adeguamenti tecno- nei suoi aspetti compositivi, e viene arricchito sul lato di Via della logici, è avvenuto con la massima attenzione, finalizzata alla valoriz- Chiusa, uno dei due ingressi, dalla presenza di una grande cortina zazione delle preesistenze. I forti colori del grande quadro che è la in vetro strutturale, che crea una doppia parete per l'isolamento superficie esterna ritornano nella progettazione degli interni dove i termico, e da un elemento frangisole in legno che sottolinea la colori primari - rosso, giallo, verde e azzurro - già dalla reception, se- presenza della scala a vista in acciaio. La presenza di giardini gnalano le diverse funzioni, funzioni creative, amministrative, di or- ribassati, attorno all'edificio, crea un filtro tra la strada e lo spazio ganizzazione e marketing. Questo esempio di uso del colore è stato og- privato, e offre alla struttura nuovi e insoliti spazi di relazione. getto di studio da parte della Facoltà di Scienze della Comunicazione.

DELLAVETRA RIVA VILLASANTA 3

Localizzazione: Localizzazione: via della Chiusa 15 / via Riva Villasanta 3 via Crocefisso 25 20145 Milano 20123 Milano Progetto di Data di inaugurazione ristrutturazione: della struttura rinnovata: Studio di architettura Malara Associati settembre 2004 Autore dell'opera Progetto architettonico: riprodotta sulla facciata: FGSPLG- Goring & Straja Lucio Del Pezzo Superficie netta ad uso Superficie degli uffici: uffici: 3.860 mq. 3.500 mq Promotore dell'iniziativa: The Carlyle Group

20 21 Monastero delle Benedettine di Santa Maria della Stella nel Quattrocento, poi Orfanotrofio delle “Stelline” fino all’inizio degli anni settanta, il Palazzo delle Stelline ospita oggi nel chiostro centrale il Centro Congressi “Palazzo delle Stelline”. Istituzioni nazionali e internazionali hanno sede negli altri due Chiostri restaurati per iniziativa del Gruppo Credito Valtellinese in base ad un accordo con il Comune di Milano, proprietario dell’edificio.

Sopra: Chiostro del Centro Congressi Palazzo delle Stelline.

Il monumentale complesso del Palazzo delle a sue spese e cure l'opera di recupero per destinare il complesso Stelline prende il nome dall'originario quattrocen- restaurato ad uffici direzionali. Ciò grazie alla costituzione di un "di- tesco Monastero delle Benedettine di Santa Maria ritto di superficie a termine". Antonio Zanuso ha firmato il progetto. della Stella che, trasformato più volte nei secoli, Oggi il complesso delle Stelline è uno dei luoghi più suggestivi, divenne orfanotrofio alla metà del Settecento. Da piacevoli ed attrezzati di Milano, che vede una eccellente con- Palazzo delle Stelline Santa Maria della Stella derivò l'affettuoso ap- centrazione di funzioni pregiate e ospita, tra le altre, l'Istituto per il pellativo di Stelline con cui venivano indicate le Commercio con l'Estero, la Rappresentanza a Milano dell’Unione orfanelle qui ospitate, che alla fine dell'Ottocento arrivarono ad Europea, il Centro Culturale Francese e la Fondazione Eni Enrico essere più di 500. Mattei, oltre al Centro Congressi, alla Galleria Gruppo Credito Val- Fu solo agli inizi degli anni settanta che le ragazze ospiti dell'isti- tellinese, alla Sede Milano Stelline del Credito Artigiano. tuto vennero definitivamente trasferite ed il complesso - che cor- Il complesso delle Stelline è dotato di un bellissimo parco aperto al risponde ai tre numeri civici 59, 61 e 63 di Corso Magenta - venne pubblico di circa 5.000 mq, che la tradizione fa derivare dagli "Orti acquistato dal Comune di Milano. di Leonardo", una vigna che Ludovico il Moro avrebbe donato al- Ciò portò ad un immediato intervento sul chiostro centrale, quello l'artista in segno di riconoscimento per l'opera svolta al servizio del corrispondente al n. 61, dove il Comune rinnovò profondamente la Ducato. Il giardino si articola secondo un semplice disegno geo- struttura su progetto dell'arch. Jan Battistoni creandovi il Centro metrico delineato da brevi vialetti e offre un gradevolissimo spazio Congressi più volte rinnovato e modernizzato dal 1975 ad oggi. Il di sosta e di relax. Gli "Orti di Leonardo" danno il nome anche al Centro Congressi è gestito, insieme all'albergo presente ai piani ristorante che si trova nel chiostro centrale del complesso. superiori dello stesso chiostro, dalla "Fondazione Stelline", co- stituita nel 1985 tra Comune di Milano e Regione Lombardia. PALAZZO DELLE STELLINE Gli altri due chiostri rientrano in un nuovo programma di intervento Superficie complessiva: 20.600 mq di cui 8.600 edificati effettuato con innovative modalità e con il contributo di un pro- Progetto di ristrutturazione: motore privato, il Gruppo Credito Valtellinese: in base ad un ac- Chiostri n. 59 e n. 63: Architetti Antonio Zanuso e W. Pascoe cordo con il Comune proprietario dell'immobile, esso ha sviluppato Chiostro n. 61: Arch. Jan Battistoni

Refettorio delle Stelline Galleria Gruppo Credito Valtellinese Chiostro Corso Magenta 59 ICE - Istituto per il Commercio con l'Estero Unione Europea - Rappresentanza a Milano Credito Artigiano - sede di Milano Stelline Refettorio delle Stelline - Galleria Gruppo Credito Valtellinese Fondazione Smith Kline AIM- Associazione Interessi Metropolitani Chiostro Corso Magenta 61 Centro Congressi Palazzo delle Stelline Hotel Palazzo delle Stelline Ristorante Orti di Leonardo Chiostro Corso Magenta 63 Fondazione Stelline Le centre culturel français de Milan Ambassade de France - Mission Economique Inaugurata nel 1986 con una spettacolare mostra di Andy Warhol, la Fondazione Eni Enrico Mattei Galleria propone mostre di arte contemporanea di livello internazionale. Internet Saloon 22 23 Mattei

La Biblioteca del centre culturel français de Milan La grande ed elegante Biblioteca della propone al pubblico milanese libri, riviste, quotidiani, Fondazione Eni raccoglie una vasta e specializzata videocassette, dvd e cd in lingua francese. letteratura sui temi dello sviluppo sostenibile.

Presente a Milano dal 1949, le Centre culturel La Fondazione Eni Enrico Mattei costituita nel 1989 centre culturel français de Milan de français culturel centre français de Milan fa parte della rete degli istituti e per valorizzare storicamente la figura di Enrico dei centri culturali francesi in Italia, posti sotto la Mattei e promuovere lo sviluppo culturale in seno al tutela del servizio culturale dell'Ambasciata di Fran- Gruppo Eni, è un'istituzione no profit che svolge

Le cia. Il loro obiettivo è di far conoscere in Italia l'at- attività di ricerca e seminari su temi legati allo tualità della cultura francese attraverso la program- sviluppo sostenibile: economia, energia e ambiente. Fondazione Eni Enrico mazione di manifestazioni culturali in ogni campo. L'attività della Fondazione si ispira a quattro criteri- La sede del “centre” è organizzata su quattro piani, ciascuno guida: l'analisi rigorosa di temi di ricerca innovativi e rilevanti, dedicato ad una specifica funzione o servizio al pubblico. Al piano l'attenzione ai problemi del mondo reale, l'approccio multidisci- terra trovano spazio la biblioteca, la galleria e il centro di do- plinare e la creazione di reti di ricerca transnazionali. La sua attività cumentazione, che fornisce informazioni sulle possibilità di studio si svolge all'interno di una rete di collaborazione di oltre cento centri in Francia e sull'attualità politica e culturale. La biblioteca è aperta di eccellenza, di cui il 90% appartenente a stati esteri. al pubblico tutti i giorni feriali e offre un'ampia rassegna di testi in La ristrutturazione degli spazi che oggi ospitano la sede della lingua francese, provenienti anche dai Paesi dell'Africa francofona, Fondazione è stata curata all’inizio degli anni novanta dall'archi- riviste e quotidiani, videocassette, dvd e cd musicali in lingua tetto Antonio Zanuso e dal suo studio, recuperando le antiche francese. La galleria ospita periodicamente esposizioni, mostre strutture del convento e valorizzandole con segni di grande rigore pittoriche e fotografiche, installazioni artistiche. e con soluzioni tecnico-architettoniche avanzate. La Sala confe- I piani superiori sono dedicati ai corsi di lingua e alle attività di renze e la grande Biblioteca aperte al pubblico dei ricercatori sono cooperazione linguistica e universitaria che consentono di ottenere state arricchite con ampio utilizzo di legno di ciliegio. certificazioni di livello internazionale. Al piano interrato l’espace de La sede della Fondazione ospita oggi anche il Progetto Culture projection ospita rassegne cinematografiche e proiezioni aperte al Factory: nella Biblioteca Multimediale vengono affiancati all'ac- pubblico di film in lingua francese. cesso a Internet servizi formativi e informativi e corsi rivolti agli studenti. LE CENTRE CULTUREL FONDAZIONE ENI FRANCAIS DE MILAN ENRICO MATTEI

Localizzazione: corso Localizzazione: corso Magenta 63 - 20123 Mi Magenta 63 - 20123 Milano Data di inaugurazione della Data di inaugurazione della struttura: 1996 struttura rinnovata: 1996 Numero di persone che Progetto di ristrutturazione: lavorano nel centro: 50 Arch. Antonio Zanuso e Superficie complessiva: Arch. William Pascoe 1450 mq Centri di ricerca che Funzioni: biblioteca, centro collaborano: più di 100 informazioni, cinema, spazio Numero di ricercatori: 70 mostre, corsi di lingua Funzioni: attività di ricerca, divulgazione e formazione

24 25 Nel centro di Villapizzone, nella zona ovest di oggi sede di due importanti Fondazioni nate dalla Milano verso Bovisa, un edificio ex magazzino è iniziativa e dalla storia della famiglia Mondadori. L’edificio di via Riccione 8. Nel cuore dell'antico La Fondazione Benedetta D'Intino, situata in parte comune di Villapizzone, a nord-ovest di Milano, sor- nell'edifico ristrutturato che ospita anche la ge un importante polo capace di segnare l'inizio di Fondazione Mondadori e in parte nel contiguo una nuova qualità urbana: qui si trovano infatti, edificio di Via Sercognani, è nata con lo scopo di riunite in un unico edificio, le sedi della Fondazione difendere e sostenere i bambini e gli adolescenti Centro Benedetta D’Intino Fondazione Mondadori Mondadori e del Centro Benedetta D'Intino.Il com- vittime di maltrattamenti e violenze fisiche e plesso che le ospita era uno stabile produttivo degli psichiche, i bambini gravemente neurolesi o a anni sessanta della Letraset nel quale si producevano gli, ormai in rischio psico-patologico e le loro famiglie. disuso, trasferelli. Le facciate e la corte interna sono state inte- Si tratta quindi di un importante servizio per la città e non solo, che ramente ridisegnate e l'utilizzo di colori vivaci quali il rosso e il giallo opera anche come punto di forza nella riqualificazione del quartiere intende segnalare all'interno la presenza di una nuova attività, più con l'inserimento di una funzione in grado di dare una nuova aperta e ricettiva. identità a un tessuto urbano in condizioni difficili. La Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori è un'istituzione no profit Il Centro Benedetta D'Intino offre un servizio di psicoterapia nata nel 1979 con l'obiettivo di conservare, valorizzare e mettere a disposizione del pubblico la documentazione che attesta l'attività psicoanalitica per la cura dei disturbi psichici e relazionali e ha uno dei due editori. Dalla metà degli anni novanta diventa anche un cen- specifico settore che si occupa di sostegno e consulenza nel campo tro studi e ricerche sulla cultura editoriale italiana la cui attività degli affidi e delle adozioni. Vengono promossi inoltre incontri, riguarda in particolare la salvaguardia della memoria del lavoro edi- dibattiti e convegni a livello nazionale e internazionale e finanziati toriale, la promozione di ricerche sul ruolo della mediazione cul- progetti di ricerca su metodologie di intervento innovative. Il Centro turale, la diffusione della cultura editoriale. Qui si conservano, su tre offre anche un settore di Comunicazione Aumentativa e Alternativa piani di magazzini, fondi archivistici e librari in oltre 5.000 faldoni e che riguarda le conoscenze e le tecniche per facilitare la 60.000 volumi, ricevuti prevalentemente in dono o in deposito da comunicazione con bambini che presentano una carenza o case editrici, agenzie letterarie, editori, autori. Gli archivi conservano un'assenza nel linguaggio orale; in questo campo ha attivato una carteggi e manoscritti dei maggiori autori italiani e stranieri e sono Scuola di Formazione e corsi per facilitatori del linguaggio e genitori. completati dalle biblioteche storiche delle singole case editrici oltre Nel nuovo spazio è anche presente un Residence per i genitori e gli che dalla prima copia di stampa di tutti i libri Mondadori. accompagnatori dei bambini.

FONDAZIONE ARNOLDO E ALBERTO MONDADORI CENTRO BENEDETTA D’INTINO

Localizzazione : Localizzazione: Via Riccione 8 via Sercognani 17 e 20156 Milano via Riccione 8 Progetto di 20156 Milano ristrutturazione: Progetto di ristrutturazione: Arch. Federica Zanuso Arch. Federica Zanuso Scaffalatura archivio: Superficie : 920 m. lineari 1.500 mq circa Volumi conservati: Bambini assistiti: oltre 60.000 oltre 30 al giorno Faldoni: 5.600 26 27 Veduta aerea del grande comprensorio dell'ex Istituto Sieroterapico Milanese, diviso dalla via Segantini. Nella parte superiore gli ex-laboratori e uffici, in parte già rifunzionalizzati da soggetti privati e in via di riconversione. La parte inferiore rappresenta l'area dove si realizzerà un nuovo progetto con grande parco e recupero di cascine e nuove residenze.

La vasta area compresa tra gli assi dei due Navigli via Darwin, riconvertiti in più razionali e flessibili spazi di lavoro. Una presenta al suo centro un ambito urbano di grande seconda fase prevede la costruzione di nuovi spazi innovativi. Il valore storico e architettonico: il complesso dell'ex progetto ha attuato interventi di riqualificazione dei singoli corpi di Istituto Sieroterapico Milanese Serafino Belfanti. fabbrica ed il recupero delle caratteristiche architettoniche Fondato nel 1896, lavora inizialmente per lo originarie: oggi vi sono insediate la Nuova Accademia di Belle Arti, ex Sieroterapico sviluppo in Italia della produzione su scala la società SAS e altre società legate al mondo della moda. Per industriale del siero antidifterico e negli anni quanto riguarda invece l'area più vasta situata ad ovest della via successivi amplia la propria attività al siero antitetanico, ai vaccini, Segantini, dopo diversi anni di abbandono e di degrado è stata agli ormoni, agli antibiotici. Nei primi anni del Novecento la sua finalmente effettuata un'importante opera di bonifica, il primo attività aumenta rapidamente e viene autorizzata la produzione di passo verso la trasformazione di quello che sarà un nuovo parco nuovi preparati; terminata la Prima Guerra Mondiale tornano in urbano. Il progetto, elaborato dall'amministrazione comunale, primo piano le necessità della popolazione civile e, nei momenti di prevede la riqualificazione dell'ambito attraverso la costruzione di maggiore diffusione della terribile influenza "spagnola", l'Istituto un parco urbano di circa 100.000 mq, progettato dall'architetto concede gratuitamente il vaccino al Comune di Milano. La ricerca paesaggista Michel Desvigne, e l'edificazione di funzioni biologica amplia in seguito il suo campo di azione e per quasi un prevalentemente residenziali. Sono previsti inoltre il recupero della trentennio, fino agli anni ottanta, il Sieroterapico provvede alla Cascina Argelati e la realizzazione, su un'area di circa 2.400 mq preparazione di derivati per uso trasfusionale.Il comparto storico all'interno del parco stesso, di un nuovo Centro Interattivo per dell'ex Istituto Sieroterapico Milanese, situato ad est di via bambini e ragazzi sui temi della natura e dell'ambiente, con ampi Segantini, costituisce un complesso omogeneo aggregatosi in circa spazi dedicati al gioco e settanta anni e che presenta edifici con tipologie diverse. Nel 2000, alla didattica. Il progetto il complesso è stato acquisito dalla Brioschi Finanziaria, società prevede la realizzazione quotata alla Borsa di Milano, che fa capo al gruppo Cabassi. Il della prima “greenway” progetto di riqualificazione ha portato all'integrale bonifica dell'area che collegherà l’ex Sierote- e al recupero degli edifici principali, posizionati verso gli ingressi di rapico con gli altri progetti in corso di realizzazione nell'ambito dei Navigli: quelli di via Magolfa, via Autari, il Parco Argelati, Romolo, il Villaggio Barona. EX SIEROTERAPICO

Localizzazione: via Segantini - 20143 Milano Progetto dell’area situata a ovest di via Segantini: Sett. Pianif. e Progett. Urbana - Comune Milano Paesaggista: Arch. Michel Desvigne Superficie parco: 99.000 mq Via Darwin. Il pregevole fronte degli edifici di fine Ottocento Superficie residenza: 25.000 mq che ospitavano gli uffici direzionali e amministrativi dell’Istituto. Edificazione prevista : 75.000 mc 28 29 Nuova Nuova Accademia di Belle Arti

Veduta esterna del Campus. Particolare del corpo centrale della sede SAS.

La Nuova Accademia di Belle Arti si è trasferita nel Alcuni dei più importanti edifici del complesso ot- 2003 all'interno del complesso dell'ex Sierote- tocentesco dell'ex Istituto Sieroterapico Milanese rapico, in sei palazzine adibite ai corsi e ai servizi sono stati acquistati da SAS, la più grande società amministrativi e direzionali. Gli spazi dell'Accade- produttrice di software a capitale privato, che li ha mia sono stati integralmente ristrutturati su trasformati nella sua sede centrale in Italia. SAS NABA progetto dell'architetto Marco Della Torre, che ha La ristrutturazione, curata dall’Architetto Hugo Sil- rispettato la fisionomia e l'impianto originale degli lano, ha riguardato in particolare l'edificio storico edifici, riqualificandoli e adattandoli alle complesse e diversificate principale, edificato alla fine dell'Ottocento, che segna l'ingresso al esigenze dell'offerta formativa accademica. Gli edifici risalgono alla complesso da via Darwin; si tratta del primo edificio costruito dal- metà degli anni trenta, ad eccezione dell'edificio più recente, l'Istituto Sieroterapico. Si articola in tre distinti corpi connessi tra loro, costruito negli anni settanta. Presentano quasi tutti facciate con le interessanti facciate dal disegno particolarmente curato e intonacate di colore bianco rosato e coperture con strutture portanti composte da parti in laterizio a vista e parti in intonaco con elementi in legno e manti in tegole marsigliesi. Le palazzine, di cui tre mo- decorativi in cemento. Il secondo immobile del gruppo risale invece nopiano, sono state riqualificate ponendo grande attenzione anche agli anni cinquanta e presenta una tipologia edilizia a corte chiusa; alla qualità degli interni e alla distribuzione degli spazi; oggi si sviluppa su tre livelli e presenta le facciate intonacate di colore ospitano i laboratori sartoriali e multimediali, la biblioteca, un atelier bianco rosato. In questo caso il progetto ha previsto in particolare la di pittura e aule adibite a lezioni e a conferenze. valorizzazione della corte che è stata coperta con una struttura in NABA, istituita nel 1980 e riconosciuta dal Ministero dell'Istruzione, ferro e vetro. Interessanti le strutture portanti in legno delle coper- dell'Università e della Ricerca, è parte del comparto universitario ture. Per gli interni, su progetto artistico dell’Architetto Antonio italiano; forma studenti provenienti da tutto il mondo in moda, Covello, SAS ha scelto di coniugare le esigenze funzionali ed grafica, arti visive, scenografia, design e media design ed è estetiche studiando un ambiente in grado di migliorare la gemellata con 46 università ed accademie europee. comunicazione interna e l’integrazione fra i diversi gruppi di lavoro.

NABA SAS

Localizzazione: Localizzazione: via Darwin 20 via Darwin 20/22 20143 Milano 20143 Milano Progetto architettonico: Progetto architettonico: Arch. Marco della Torre Arch. Hugo Sillano Superficie: 6045 mq Progetto artistico interni: Numero studenti: 600 arch. Antonio Covello Offerta formativa: Superficie: 10.000 mq moda, grafica, Personale SAS impiegato: arti visive, 340 scenografia, design, media design Atelier di Scenografia. La corte interna di SAS.

30 31 I colori sfumati dal blu scuro al celeste chiaro contraddistinguono gli edifici del nuovo depuratore Milano San Rocco. L‘approvazione del progetto è avvenuta nell’ottobre 2001 da parte del Sindaco Albertini in quanto Commissario delegato.L’impianto è stato realizzato in soli 21 mesi.

Sull'asse di via dei Missaglia, vicino alla frazione di da una parte contenere l'illuminazione normale degli spazi aperti, Ronchetto delle Rane, si può scorgere un lungo e dall'altra valorizzare paesaggisticamente l'architettura anche nelle ore basso edificio caratterizzato da un prospetto colorato notturne. Significativa in questo senso la possibilità di "accendere" in con sfumature ondulate che vanno dal blu al celeste modo spettacolare la facciata ovest verso la via dei Missaglia. il quale si conclude con un elegante e alto fabbricato L'impianto, costruito nel rispetto delle normative più restrittive previste Depuratore Milano San Rocco scuro: si tratta dell'impianto di depurazione delle per le aree sensibili, utilizza il principio dei fanghi attivi con filtrazione acque reflue "Milano San Rocco", il secondo della finale e disinfezione a raggi ultravioletti, che consente il riutilizzo città per dimensioni che fa parte del sistema depurativo che completo dell'acqua in agricoltura. comprende anche gli impianti di Nosedo e Peschiera. L'impianto E' stato realizzato in soli 21 mesi e sarà gestito per i primi 5 anni dalla depura e recupera per l'uso irriguo le acque reflue del settore società Degrémont. L'inserimento di una tale infrastruttura in un occidentale della città. paesaggio agricolo necessita di interventi per il recupero e la La palazzina uffici, di forma triangolare, è articolata su due corpi, uno valorizzazione degli elementi ambientali e paesistici. Il progetto basso e uno alto, separati da una vasca d'acqua trasparente che prevede quindi, a mitigazione dell'impianto, la ricomposizione del evoca il risultato del processo che avviene nell'impianto. paesaggio agrario tipico del luogo mediante il ripristino di filari lungo i All'ultimo piano del corpo alto una terrazza permette la visione corsi d'acqua, nonché di una zona boscata seguente il corso della panoramica dell'impianto e del paesaggio circostante. Roggia Libasso, che - a ridosso della Tangenziale - dà origine ad una L'impianto è stato progettato per essere visibile, per costituire, con il zona umida di particolare interesse naturalistico e ambientale. suo valore intrinseco architettonico e cromatico, un elemento di Questi interventi di inserimento ambientale avranno come effetto la valorizzazione del paesaggio, urbano e rurale, nel quale si inserisce. creazione di una porzione di parco agricolo fruibile attraverso percorsi L'uso di elementi cromatici è stato esteso all'interno nei grandi locali ciclopedonali, costituito da habitat diversificati che andranno ad impiantistici, per conferire agli ambienti di lavoro, di tipo industriale, incrementare la biodiversità del territorio. un'atmosfera potenzialmente gioiosa e divertente. Anche l'impianto di illuminazione ha obbedito a due criteri innovativi: DEPURATORE MILANO SAN ROCCO

Localizzazione: via dei Missaglia - 20142 Milano Committente: Comune di Milano Progetto architettonico: quattroassociati - Architetti Annoni, Parodi, Reginaldi e Saviola Progetto cromatico: Arch. Jorrit Tornquist Progetto di inserimento ambientale: Prof. Renato Vismara Realizzazione: Degrémont - C.C.C. (CMB) Carlo Gavazzi Impianti - SO.GE.MA. Costo complessivo delle opere: 88 milioni di euro Superficie occupata dall'impianto: 130.000 mq Superficie totale degli interventi: 450.000 mq Abitanti equivalenti serviti: 1.050.000 ab Portata media di progetto: 4.000 l/sec Veduta aerea dell’impianto con l’inserimento ambientale. Portata massima di progetto: 12.000 l/sec 32 33 La vasta area del depositio con i numerosi binari. Questa struttura, unica in Italia, ha un grande anello di prova lungo ben 1.800 metri svincolato dalla linea, per tutte le verifiche dei treni in movimento. Sotto: la torre di controllo.

Il Deposito Rogoredo si trova all'estremità sud della tutta l'area del deposito con i numerosi binari; ai piani alti della torre Linea 3 della Metropolitana, in corrispondenza della si trova il Capo stazione che gestisce l'intera circolazione dei treni in stazione di San Donato, e si fa notare per i suoi deposito e di quelli in entrata e in uscita dalla adiacente fermata di ampi fabbricati e per l'alta torre di controllo, visibile San Donato. anche dalla tangenziale. Una delle strutture che contraddistinguono questo impianto, unica ATM Deposito Rogoredo ATM M3 Costruito nel 1990 e destinato alla rimessa e alla nel suo genere in Italia, è il grande anello di prova, con i suoi 1.800 manutenzione dei treni della linea 3, è un impianto metri di lunghezza. di nuova generazione, concepito con criteri che lo differenziano dagli Completamente svincolato dalla linea e dai movimenti di deposito, è altri depositi metropolitani. attrezzato per tutte le verifiche del treno in movimento; permette L'attenta progettazione architettonica ha permesso di realizzare una inoltre di simulare il normale servizio di linea e verificare in piena netta separazione tra la zona del rimessamento e quella destinata sicurezza anche il comportamento e le reazioni in marcia all'officina; le due zone rimangono comunicanti, senza però che tale automatica dei treni e in condizioni critiche d'utilizzo. collegamento rechi disturbo alle attività lavorative. Il lavoro di manutenzione che si effettua all'interno del deposito è Una particolare attenzione è stata dedicata anche agli aspetti estetici importantissimo e viene svolto sia attraverso un'attività preventiva a dell'impianto: accostamenti cromatici che richiamano i colori delle scadenza chilometrica, che con operazioni straordinarie in caso di vetture della linea 3, il giallo e l'azzurro, contribuiscono al decoro dei guasti complessi. Il programma manutentivo prevede un intervento fabbricati che costituiscono la rimessa e l'officina. di verifica generale approfondita ogni 50.000 km e un intervento di Quasi come simbolo dell'impianto si innalza la torre di controllo in media manutenzione a 25.000 km, mentre ogni dieci giorni i treni cemento armato 5 piani fuori terra, dall'alto della quale è visibile vengono lavati e tutti i giorni avviene la pulizia interna delle vetture. Il deposito è dotato di un impianto di depurazione delle acque sporche utilizzate per il lavaggio delle vetture, dei carrelli e per l'abbattimento delle polveri. All'interno dell'impianto si trovano anche le strutture per la manutenzione dell'armamento e degli impianti elettrici; operano diversi reparti tecnici e un Campus permanente per corsi di addestramento e di aggiornamento del personale, attrezzato anche per ospitare corsi e seminari extra-aziendali.

ATM DEPOSITO ROGOREDO M3

Localizzazione: via Marignano 51 - 20138 Milano Progetto : 1984 Superficie totale: 207.000 mq Superficie coperta: 28.500 mq Binari coperti: n. 22 Treni ricoverabili: n. 67 Nella grande rimessa di circa 30.000 mq si effettua il lavoro di manutenzione e la pulizia interna dei treni della linea M3. Funzioni: rimessa e manutenzione treni Linea M3 34 35 Il primo modulo dell’impianto di depurazione delle acque di Nosedo, atteso trent’anni dai milanesi, è stato inaugurato nell’aprile 2003. L’approvazione del progetto è avvenuta nell’agosto del 2000 da parte del Sindaco Albertini in qualità di Commissario delegato. Il ruolo del Commissario, insieme alla squadra di tecnici ed esperti, è stato quello di accelerare l’iter di approvazione e realizzazione dei progetti dei diversi impianti di depurazione, rispettando il calendario degli obblighi contrattuali. Il depuratore di Nosedo, il primo e più grande territorio, tutte le strutture presentano un rivestimento con elementi impianto di trattamento delle acque reflue della in cotto; ma anche il ricorso sistematico ad elementi costruttivi e di città, sorge a sud est di Milano, in un'area rifinitura caratterizzanti (basamenti, coronamenti, architravi a vista) compresa tra la città costruita e la vasta fascia cercano di restituire all'intero complesso un carattere unitario. irrigua che si estende a sud, nei pressi dell'Abbazia Un elemento importante e integrante del polo depurativo è il Depuratore Milano Nosedo di Chiaravalle. Si tratta di un territorio ricco di valori progetto di inserimento ambientale, necessario per un impianto di paesistici e culturali, con un'articolata rete dimensioni così imponenti, per di più in un'area con notevoli idrografica di rogge e fontanili che ha legato la sua storia al lungo connotazioni ambientali. Il progetto prevede la realizzazione intorno lavoro di bonifica e riorganizzazione territoriale operato dai monaci all'impianto di un parco di oltre 100 ettari in uno degli ambiti di cistercensi. maggior pregio del Parco Sud. Saranno attuati interventi di ca- L'impianto rappresenta la fase conclusiva di una complessa rattere naturalistico intervallati da ampie aree agricole, finalizzati struttura di raccolta delle acque reflue provenienti dalla zona alla ricomposizione paesistico-ambientale di una porzione del- centro-orientale della città di Milano e ha una capacità di l'antica Valle della Vettabbia dominata dall'Abbazia di Chiaravalle e trattamento equivalente a 1.250.000 abitanti. alla creazione di habitat diversificati, ma tra loro connessi e tali da Verso sud, la parte più imponente dell'impianto per le sue favorire la massimizzazione della biodiversità. Si arriverà quindi alla dimensioni è quella occupata dalle vasche di trattamento, incassate creazione di un laboratorio ecologico con un vasto ecosistema nel terreno, attraverso le quali i flussi dei liquami, provenienti dalle agro-forestale ed una sorta di parco tematico legato alla rige- sezioni di grigliatura, dissabbiatura e disoleatura, sono sottoposti a nerazione delle acque, attrezzato da percorsi ciclopedonali. trattamento biologico, prima di giungere alle sezioni di filtrazione su Il finanziamento dell'impianto di Nosedo è stato organizzato con sabbia e disinfezione. Al termine del processo, le acque depurate un'operazione di project financing sostenuto da due importanti vengono restituite al sistema irriguo della campagna circostante. banche: Banca Intesa e The Royal Bank of Scotland. La parte a nord è invece quella dove si trova l'accesso al complesso Il raggruppamento delle imprese interessate finanzia per oltre il e dove sono collocati gli edifici adibiti ai servizi e alla 50% l'opera a fronte della gestione per 12 anni dell'impianto che rappresentanza. La scelta dei materiali per questi fabbricati ha sarà poi restituito al Comune in perfetto stato di manutenzione. Per tenuto conto del contesto paesaggistico e così, ricercando la realizzazione del parco è previsto il sostegno economico anche un'armonia con la tipologia della cascina diffusa in questa parte di di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo. Un elemento molto importante DEPURATORE MILANO NOSEDO del depuratore è il progetto di inserimento Localizzazione: via San Dionigi 90 - 20139 Milano ambientale che Progetto architettonico: Prof. Arch. Gianni Braghieri prevede la Progetto inserimento ambientale: Prof. Arch. Marco Prusicki realizzazione Imprese che hanno progettato e realizzato le opere: attorno SIBA (mandataria), Degrémont, OTV, PASSAVANT IMPIANTI, all’impianto di un UNIECO, GRASSETTO LAVORI, Bonatti e MilanoDepur parco di 100 ettari Superficie totale degli interventi: 1.500.000 mq in uno degli ambiti Superficie occupata dall'impianto: 163.750 mq di maggior Abitanti equivalenti serviti: 1.250.000 ab. pregio del Parco Portata a medio regime: 5.000 l/sec Sud Milano . Portata in tempo di pioggia: 15.000 l/sec 36 37 Un nuovo polo terziario che è in grado di ospitare 500 persone, è nato da un progetto di totale rinnovo di preesistenti edifici degli anni sessanta accanto alla nuova stazione Vittoria del Passante e limitrofa all’area destinata ad accogliere la grande Biblioteca Europea. Gli edifici firmati da Progetto CMR sono stati inaugurati nel settembre 2004.

Arconati 1 è un nuovo e moderno complesso per fasce verticali rivestite in terracotta chiara, la cui tonalità calda è uffici, inaugurato nel 2004, che sorge immediata- riproposta dagli elementi tubolari orizzontali che percorrono le mente accanto all'ex Stazione Ferroviaria di Porta facciate per l'intera estensione. Vittoria, in un'area della città interessata da impor- La superficie interna complessiva è pari a 13.000 mq e sarà

Arconati 1 tanti fenomeni di rigenerazione e sviluppo, che interamente destinata ad uffici singoli e open space, che sono stati vedrà l'insediamento di funzioni di rilievo metropoli- progettati privilegiando criteri di efficienza e fruibilità, ricercando il tano come la grande Biblioteca Europea di Informa- massimo comfort per coloro che vi lavoreranno e utilizzando zione e Cultura e la recentissima stazione del Passante Ferroviario. moderne soluzioni tecniche finalizzate al risparmio energetico, Il nuovo polo terziario, in grado di ospitare circa 500 persone, trova come ad esempio le facciate con un sistema di schermatura in spazio in due edifici costruiti alla fine degli anni sessanta grado di filtrare i raggi del sole ed allo stesso tempo permettere la dall'architetto svizzero Burkhardt per ospitare gli uffici e i laboratori manutenzione. della casa farmaceutica Sandoz e in anni recenti occupati dalla I due edifici possono essere utilizzati in maniera indipendente l'uno ABB: una torre di otto piani fuori terra e un edificio più basso, a dall'altro, collegati tra loro da uno scenografico ingresso a vetrate pianta rettangolare con ali laterali, che si collocano alla confluenza con pianta triangolare che crea giochi di trasparenze e costituisce tra viale Umbria e via Arconati. l'affascinante biglietto da visita di tutto il complesso. Attraverso La struttura e la composizione dei due edifici esistenti sono state l'ingresso vetrato il flusso dei visitatori viene distribuito verso le mantenute ed enfatizzate dal progetto della società milanese reception dei due edifici, rivestite in pietra naturale e legno. Progetto CMR, che ha però completamente rinnovato l'organiz- Il complesso è sovrastato da ampie balconate e terrazze pano- zazione interna degli spazi e il disegno delle facciate. Queste sono ramiche, che raggiungono una superficie complessiva di quasi caratterizzate da una scansione ritmata e regolare, dove predomina 1.500 mq, sormontate da una copertura grigliata parzialmente il vetro delle finestrature, che garantiscono luminosità e flessibilità aggettante, dal disegno lineare e leggero. agli spazi interni. Gli spigoli dei due edifici sono rimarcati da ampie Anche l'illuminazione notturna dei due edifici è stata studiata in modo da garantire un effetto scenografico che valorizza il disegno, il ritmo e i materiali delle facciate.I parcheggi sono interrati. ARCONATI 1

Localizzazione: via Arconati 1 - 20135 Milano Data di inaugurazione della struttura rinnovata: settembre 2004 Promotore dell’iniziativa: Aareal Property Services Progetto architettonico: Progetto CMR Impresa costruttrice: Cogei Costruzioni Numero di persone che lavoreranno nel centro: 500 circa Superficie dell'area: 3.500 mq Superficie destinata ad uffici: 13.000 mq Superficie terrazze e balconate: 1.500 mq Funzioni presenti nel complesso: uffici Le facciate hanno una copertura grigliata parzialmente Parcheggi: 75 posti auto, di cui 70 coperti e 5 scoperti aggettante, dal disegno lineare e leggero. Utilizzatore di parte del complesso: Total Italia 38 39 I suggestivi edifici industriali un tempo sede della provenienti da tutto il mondo, in un allestimento che privilegia Ovomaltina ed ora luogo di “incontro”, di scambio l’estetica della logistica piuttosto che quella dell’enfasi. e di mercato, con migliaia di curiosità e oggetti

Negli edifici della ex fabbrica Ovomaltina in via cui facciata propone un modulo ripetuto con tetto a due falde, Meucci a Milano ha oggi sede Cargo High Tech: porte e finestre rettangolari e piccoli oblò. Le numerose e ampie importazione e vendita di prodotti artigianali etnici aperture generano all'interno un ambiente luminoso. Negli intonaci provenienti da ogni angolo del mondo. esterni sono state privilegiate le tonalità del giallo, ulteriormente Negli anni venti la Ovomaltina insediò i propri rischiarate dagli inserti bianchi che evidenziano gli elementi Cargo High Tech impianti produttivi lungo il naviglio della Mar- strutturali dell'edificio e incorniciano porte e finestre. tesana, nella zona nord-est di Milano, un'area che All'interno del complesso è stata conservata anche la palazzina vide nel corso del tempo la concentrazione di numerose tra le che un tempo ospitava gli uffici dell'Ovomaltina, a due piani maggiori imprese e fabbriche della città e del suo immediato d'altezza: la facciata è anche qui dominata dai colori chiari, ma è circondario: dalla Innocenti alla Pirelli, dalla Breda alla Falck. I possibile notare una maggiore attenzione all'utilizzo degli elementi fenomeni di dismissione produttiva hanno innescato negli ultimi decorativi che definiscono gli spigoli dell'edificio e le finestre. vent'anni processi importanti di trasformazione e riuso di queste Cargo si propone non come un luogo elegante ed esclusivo, né aree e dei loro impianti. Dal 2001 gli spazi della Ovomaltina sono boutique né centro commerciale, ma piuttosto come un porto di occupati da Cargo High Tech e i vecchi capannoni sono stati invasi mare in città, un luogo di confine, di scambio, di incontro e di da tavoli, armadi, tessuti e piante provenienti dal Sud America, mercato, pieno di curiosità, di cose mai viste in un'atmosfera di dall'estremo e dal vicino Oriente. grande fascino ed "esotismo metropolitano"; una banchina L'intervento di ristrutturazione, avvenuto nel 2001 ad opera dall'allestimento volutamente sobrio, che non intende rubare voce dell'architetto Mauro Bacchini ha mantenuto intatta la struttura agli oggetti esposti e privilegia l'estetica della logistica piuttosto originaria degli edifici. Si riconosce ancora l'enorme capannone, la che quella dell'enfasi. Cargo porta a Milano i prodotti degli artigiani e delle fabbriche finora mai distribuiti nei canali tradizionali, a prezzi ridotti grazie ad una formula di accordo decisa in partnership con produttori e distributori. Nello spazio espositivo e commerciale è possibile trovare mobili etnici, complementi d'arredo, libri, profumi, candele, tessuti e un suggestivo spazio dedicato alle piante tropicali.

CARGO HIGH TECH

Localizzazione: via Meucci 39 - 20128 Milano Data di inaugurazione della struttura rinnovata: 20 ottobre 2001 Progetto architettonico: Arch. Mauro Bacchini Numero di persone che lavorano nella struttura: 50 Superficie totale: 11.000 mq Un’immagine dei grandi spazi di vendita interni. Funzioni: attività commerciale e magazzino

40 41 “Conoscere Milano” L’Urban Center del Comune di Milano, il primo in Italia, Guide Urban Center- AIM è stato inaugurato nel 2001 dall’Assessore allo Sviluppo del Territorio. • I Luoghi della Trasformazione (2002): Urban Center, come le altre analoghe strutture europee, ha l’obiettivo primario di comunicare ai cittadini le grandi 1 Bicocca, Aree ex Marelli – ex Falck, Parco Nord trasformazioni che interessano il loro territorio ed illustrare le 2 Bovisa, Certosa, Parco delle Cave politiche urbanistiche e le forme attuative che l’Amministrazione 3 IULM, Ravizza ex OM, Bocconi comunale mette in atto per realizzarle. Si rivolge inoltre ad un pubblico esteso, italiano ed internazionale, che comprende 4 Metanopoli, Quartiere Affari di San Donato Milanese operatori economici di settore e non, studenti, turisti, amministratori pubblici, ai quali fornisce informazioni e dati • Il Passante Ferroviario (2003) sull’assetto territoriale della città, sulle sue potenzialità evolutive e sulle sue eccellenze. Urban Center è centro di confronto, dibattito e approfondimento per • Via Savona, Via Tortona e Dintorni (2003) le tematiche che riguardano il progetto di sviluppo urbano in tutti i settori disciplinari che in esso convergono, dall’architettura alla • Università, porte aperte alla città (2004) sociologia, dall’economia alle scienze ambientali. L’attività del centro si svolge attraverso esposizioni di progetti e realizzazioni, conferenze, workshop negli spazi in Galleria Vittorio Emanuele, e • Nuovi Luoghi del Lavoro n. 1 (2004) con la organizzazione di iniziative sempre finalizzate alla conoscenza e promozione del territorio, come gli itinerari di visita tematizzati o l’edizione di dossier. Oltre all’esposizione permanente • Nuovi Luoghi del Lavoro n. 2 (2004) della Carta dei luoghi delle trasformazioni, della Carta delle strategie e delle politiche urbanistiche e di un fotopiano che restituisce una suggestiva visione aggiornata della città, Urban Center dispone di un Infopoint, di postazioni informatiche per la consultazione diretta delle banche dati e cartografiche territoriali e di un sito internet.

L’Associazione Interessi Metropolitani è un centro culturale no-profit fondato nel 1987 da un importante gruppo di imprese e banche milanesi per promuovere ricerche, studi e progetti con l’intento di aiutare Milano nel suo sviluppo culturale, sociale ed economico. In quindici anni di attività AIM ha pubblicato circa settanta studi, ha promosso manifestazioni e convegni, seminari, mostre e corsi con la partecipazione di migliaia di cittadini. Ha curato progetti speciali quali la “Rete di Telesoccorso per Anziani”, il “Biopolo Milano”, la “Mediateca di Santa Teresa”, “Milano per la Multimedialità”, “Internet Saloon”, il ciclo di visite ai musei “Fuori Orario” e la serie di itinerari guidati alla scoperta della città in trasformazione “Conoscere Milano” con Urban Center del Comune di Milano. Sono Soci dell’AIM (2004): AEM, BANCA INTESA, FALCK, FONDAZIONE 3M, GRUPPO BANCARIO CREDITO VALTELLINESE, PIRELLI RE, RCS MEDIA, SCENARI IMMOBILIARI, TELECOM ITALIA. “Conoscere Milano” è un’iniziativa del

In collaborazione con

Ideata e coordinata da AIM Associazione Interessi Metropolitani

Con il contributo e la partecipazione di