20/06/2018 Pagina 18

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Asco, nove sindaci denunciano il cda «Patrimonio a rischio»

Federico Cipolla , e Mareno guidano la rivolta Incarico all' avvocato Bertolissi: «Regole non rispettate» I sindaci dissidenti denunciano il cda di Asco Holding, e schierano a loro difesa il costituzionalista Mario Bertolissi. Per i comuni - nove ma se ne aggiungeranno altri - nell' ultimo anno il cda li avrebbe defraudati del loro ruolo di soci e come tali di controllori, andando a minare il loro patrimonio. Il comune di Spresiano ieri ha ufficializzato l' incarico all' avvocato per avviare la procedura ex 2409 del codice civile, che consiste in una denuncia degli amministratoti per gravi irregolarità che possono avere arrecato un danno ai soci. I sindaci parlano di "gravi mancanze" e di "gestione opaca" del rispetto della cosiddetta legge Madia e dei tentativi di fusione che ne sono seguiti.Ad aver già aderito all' iniziativa, oltre a Spresiano, sono i sindaci di Trevignano, Mareno, , Santa Lucia, Giavera, , , , e si aggiungeranno anche , San Zenone e . Quanto basta per procedere con l' ex 2409, che richiede almeno un pacchetto del 20 per cento delle quote della partecipata. I Comuni arrivano all' azione nel momento in cui è stato approvato il nuovo statuto e la società sta per liquidare il socio privato Plavisgas. Il gruppo dei Comuni è quello che sposerebbe la fusione tra Asco Holding e Ascopiave per superare i limiti imposti dalla legge Madia.I dissidenti avevano chiesto a inizio anno la convocazione dell' assemblea: «E non è possibile che abbiamo dovuto mandare una diffida perché venisse effettivamente convocata, e in ogni caso non nei tempi previsti dalla normativa», chiarisce il sindaco di Trevignano Ruggero Feltrin. «In questo anno mi sembra evidente che il cda non abbia rispettato tutti i soci, non ho visto una strategia che non sposasse a priori una linea, spendendo per pagare una consulenza che la sostenesse». E qui siamo nell' ambito del metodo e dei rapporti tra cda e soci pubblici. Ma per i Comuni il cda dell' holding sta minando anche il loro patrimonio. Gli amministratori spingono verso la fusione con Tlc, che non sembra però praticabile in base all' ultima sentenza

Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso del Tar. Scelta in ogni caso per nulla gradita ai dissidenti. «Dobbiamo guardarci anche dalla Corte dei Conti», sostiene il sindaco di Spresiano, Marco Della Pietra, «il nostro scopo è difendere il patrimonio dei cittadini. La competenze di chi gestisce la società non ci lascia tranquilli». «Siamo convinti», conclude il primo cittadino di Mareno Gianpietro Cattai, «che l' operato del cda non sia stato del tutto limpido nei confronti di alcuni comuni. Siamo preoccupati per il patrimonio dei cittadini».©RIPRODUZIONE RISERVATA. // LA SCADENZA A luglio assemblea per il nuovo statuto A luglio l' assemblea di Asco sarà chiamata ad approvare il nuovo statuto. Lunedì in un incontro con i sindaci è stata fatta una prima presentazione della riforma statutaria della holding. I punti cardine sono il maggior potere dei soci, passando alcune prerogative oggi del cda all' assemblea e la possibilità di uscita dei soci attraverso la vendita delle quote, con le formule azioniAscopiave di e soldi oppure solo cash. Dovrà essere salvaguardata la natura pubblica della proprietà, che non potrà scendere sotto il 50,1%. (f.c.)

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