Settore Edilizia Scolastica, Pianificazione, Trasporti e Patrimonio

PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO Variante di adeguamento al PIT/PPR

AVVIO DEL PROCEDIMENTO

Art.li 17 e 31 L.R.65/2014 e smi e art.21PIT/PPR Novembre 2020

QUADRO QUADRO CONOSCITIVO

RIFERIMENTO PAESAGGISTICO/TERRITORIALE DA PIT/PPR DA PAESAGGISTICO/TERRITORIALE RIFERIMENTO

– QC1 Nota introduttiva di orientamento delle letture Inquadramento ambiti provinciali

Ambito Versilia 02…………………………………………………………………………….….....….4 Il documento QC 1 – QUADRO CONOSCITIVO DI RIFERIMENTO Criticità PAESAGGISTICO AMBIENTALE PIT/PPR ha lo scopo di evidenziare in modo sintetico, ma sistematico, i riferimenti del QC del PIT/PPR utili per Indirizzi per le Politiche l'adeguamento del PTC della Provincia di al PIT/PPR approvato con Obiettivi DCR n.37 del 2015, nella preliminare disanima relativa alla fase dell'avvio del procedimento. Ambito Valle del Serchio 03……………………………………………………………………...... 7 Il PIT/PPR ha allestito un ampio sistema di conoscenze e relativo corredo cartografico di tipo analitico e conoscitivo esteso all'intero territorio Criticità regionale. Qui si evidenziano i materiali relativi al territorio della provincia di Indirizzi per le Politiche Lucca. Obiettivi Il sistema di conoscenze del PIT/PPR è articolato a livello di vari “ambiti di paesaggio” che, anche in coerenza con le disposizioni contenute nella Convenzione europea del paesaggio e ai sensi del D. Lgs. n.42/2004 Ambito Lucchesia 04………………………………………………………………………………....10 “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, propone una lettura strutturale Criticità, del territorio e dei suoi paesaggi mettendo a sistema conoscenze multidisciplinari. Più specificatamente si configurano come contenuti dello Indirizzi per le Politiche “Statuto del territorio”, definiti dall' l'art.3 del PIT, quali: “Invarianti Strutturali”, Obiettivi “Schede degli ambiti di paesaggio”, “Disciplina dei Beni paesaggistici”.

Il territorio provinciale è stato suddiviso in tre ambiti di paesaggio (PIT/PPR)

I caratteri idrogeomorfologici dei sistemi morfogenetici e dei bacini idrografici...... 13 Ambito n.2 Versilia: Invariante I Viareggio, , Camaiore, Pietrasanta, Stazzema, Forte dei Marmi, Montignoso, Massa, Carrara;

Ambito n. 3 Valle del Serchio: Invariante II I caratteri ecosistemici dei paesaggi………………………………………………...... …15 , Fabbriche di Vergemoli, , Vergemoli, Molazzana, Careggine, Castelnuovo di , Vagli di sotto, Minucciano, Camporgiano, San Romano in Garfagnana, , Giuncugnano, , Villa Collemedina, Castiglione di Garfagnana, Pieve Invariante III Il carattere policentrico e reticolare dei sistemi insediativi………………………….....…17

QUADRO QUADRO CONOSCITIVO Fosciana, Fosciandora, Coreglia Antelminelli

Ambito n. 4 Lucchesia: , Lucca, , , , Procari, I caratteri identitari dei paesaggi rurali toscani………………………………………….....19 Montecerlo, Altopascio. Invariante IV

La suddivisione in ambiti corrisponde a quanto individuato dal PTC vigente che sarà riproposto dalla Variante di adeguamento: Piana di Lucca, Versilia RIFERIMENTO PAESAGGISTICO/TERRITORIALE DA PIT/PPR DA PAESAGGISTICO/TERRITORIALE RIFERIMENTO e Valle del Serchio.

2 QC1 Inquadramento Ambiti Provinciali

Lucchesia Valle del Serchio Versilia

Scheda d’ambito 4 Scheda d’ambito 3 Scheda d’ambito 2 PIT/PPR – Scheda d’Ambito 02 Versilia agricolo funzionalità agro nell’alta residenza/ disomogeneità diffusione Nel significativi contraddistinguono stabilità delle paesaggistica abbandono, rinaturalizzazione quote quello Ulteriori che sulle fronti estrattiva intensificarsi L’altra d’acqua ripercussioni negativi L’incremento aperti ambientale frammentazione, ad residenziali, Lungo acque, e anche “ contributo prodotto Il rete perifluviali lacustre sistema linea pianura concorrendo pressione La forma patrimonio intercorrenti riproducibilità qualità Le 4 spiaggia

. carico 2 il

più criticità

incrementare Particolarmente infrastrutturale) Criticità -

Lago contesto

componenti silvo

sistemazioni

di di

più di

sul collinare, diffusa la l’alterazione -

agricoli

. .

rilevante

e montagna dei collina criticità costiero sintesi turistico, cava,

- costa

e una

- pianura anche duna elevate, , nelle “sistema

vivaismo antropica pastorali all’indebolimento

di le

descrivono

territoriale

il nelle

storico, suoli della delle di

centri fra

sistema

. oltre dei sulla

Porta), all’indebolimento anche

relazioni pedecollinare progressiva criticità

.

- ed

ha

pineta invece Individuate ponderata

le dovuti Alpi dell’ambiente

Le urbanizzazioni

valli

e sono

e pesi

sabbioso, ecosistemiche rete

destrutturazione

associato

sul

le criticità ”

quattro ecologica, aree delle il commerciali,

influito da

sull’equilibrio idraulico ,

funzionalità lacustre” a

del

con che e delle sulla maggiori in

urbanizzazioni tutta

Apuane consumo . e interne

con

residenza/attività ” agro con

insediativi sui

della viaria . provocare Le riconducibili gli parte

la alta

sistema

alla regime

aree Questi del umide), conseguente

alle va

marginalizzazione pianura versanti

effetti criticità

invarianti, - sui rispetto

l’impiego l’isolamento ambientale

paesaggistica aree quota

l’area saturazione

- ;

Versilia e il

. alla mediante agrarie

oggi

commistione (in

patrimonio

e il

agricole

di

contribuiscono alla che, sistema

montano

valori

pressioni

attività

venir

idrico

processi

idraulica, delle di

, particolar

del piattaforme di

crescente successioni

ed idrogeologico

sulla delle

incidono

nella sono quasi umide costiera, ri

scomparsa, pedecollinari

una all’insieme

apuana, pressione suolo, - e

con

all’abbandono

orientandosi

infrastrutturali, è continue, tradizionali, sistema

coerentemente meno estetici di

e

semplificazione

prime limitrofe

costituita funzionalità interclusione

storico,

la

state l’esame spiaggia estrattive

riduzione e,

ecologico”, pianura aree l’apertura degli nuove produttive) hanno

territoriale

si

diffusione

ambientale continue, modo,

di

anche

sulla hanno

è di che delle pressione

logistiche concentrano

dei

pendici ma e in

che a relazionale dell’ambito secondarie

costituita alto funzioni

comprendenti spazi in

ai

perifluviali

. dell’ambito il

hanno percettivi

questa percezione incrementare - innescato dai

tecnologie

borghi

duna

relazioni sistema il

con alcuni

borghi (il dei

se in

rischiano sono

prodotto del Lago della di di

infine, storiche

valore di processi

del l’inquinamento senso più sistema

con

pregiudicandone aperti e

è prati

conseguenze numerosi - con e rapporti

edificatoria reticolo specie concorso ed

del

pineta

sede

diverse tratti,

legati da sistema storici limitatamente, tipi fruitiva di

.

dal

, la .

particolarmente diversificazione

industriali, insediativo

del

. ha

storico con sulla

sistema effetti Massaciuccoli

e

I

; Tali definizione parallelo d’insieme con

segnalare delle residuali, di naturalistico

caratteri fenomeni

”, formulate edilizi

avuto lottizzazioni processi crescenti pascoli

del aliene

recensente

paesaggio,

alle delle la

idrografico il alterare il e

il

fenomeni strutturali

dei

e costa ed

(ad territorio degrado

alla di sistema sistema negativi

pesanti che stanno scarsa “ attività attività

mare

effetti . spazi agro

ampi corsi delle

sulla

aree oltre vari e loro es alle . alla

ha

ha

(il di di la di la la le di di di in . - - ; . ,

PIT/PPR – Scheda d’Ambito 02 Versilia connessione riqualificare permeabilità 6 morfogenetici) Nelle costituito promuovere rinnovazione, agli prevedere favorire del tessuti Puntato) importanti circostanti dei favorire ospitalità abitativo abitati spopolamento collinari, 5 attenzione infrastrutturazione 4 lavorazione storica, promuovendo 3 elevata estrattive 2 idraulico regimare attività attraverso garantire gli 1 morfogenetici) Nelle 5 d’acqua di 7 conurbazione ◦◦ Versilia ◦◦ dell’Abate, riqualificare vista autostrada territoriale evitare pedecollinari evitare visuali ......

indirizzi nei porre in favorire mantenere al interventi urbanizzazione al

favorire al

Candia, fiumi

ungulati, relazione

visuale fine

fine

aree sistemi

aree

fine

in che estrattive)

dell’oliveto

visibilità

ulteriori – il

il artificiali ulteriori in . in

dei

chiave Versilia,

dalle diffusa, i esistente, recupero di delle Lago

Tale

occorre la

mantenimento

di

e flussi interventi essere

alla ambienti procedure con si

considerazione riferibili Stazzema,

A

la

di

oliveti

il del riferibili

riqualificare i

sistemi in al che gli la

11 conservazione

per ecologica lungo

salvaguardare aprono

e

morfogenetici alle tratti versiliese

:

e

la miglioramento

al creazione

testimonianze delle al

modo viabilità

indirizzo garantire tessuto Alpi priorità

di ,

permeabilità tutela marmo

dalla spazi riqualificare multi

liquidi inserimenti

valorizzazione ; garantire ecologico situati

agriturismi,

Lago

processi :

fine Porta,

produzioni Camaiore le contrastare, azioni delle

e

nelle della

l’asse planiziali

ai

verso Apuane,

di valli

ai pascolivi

rivolti sviluppando del verso

politiche

da -

costa

funzionale

di e sistemi

Alta di

per e inedificati

di minore urbano può

Pomezzana, e sistemi colline : ai

anche

è

proteggere la

e

coltura vigneto volte

solidi il accertamento interne

aree

degli

la Massaciuccoli

della prevenire visuale di

confini perseguibile lungo

; le ad territorio che un’attenta la Pianura, valorizzazione

di rappresentare e del

della

e gli del ecologica di stabilità

con percorsi la

ecc dei aree agrarie,

del

piana

dai

assicurare dei

della

a

(sistema

dei Turrite

e marittime

ambienti in circostanti e, via

saldatura

i

continuità

infrastrutture, dei anche

della del valore

elevati migliorare

l’asse

. agli e

nuovi

terrazzato patrimonio sistema torrenti (abitativa, ), qualità centri del particolare Montagna nel

è esistenti

forme classificate livelli corsi

Sarzanese di

potenziando

siti e castagneto gli opportuno Costa, della

Fondovalle,

i

eventuali Parco

abbandono

caso ed Farnocchia, i

Cava, dei Collina,

danni che

versanti progettazione acquiferi

Versiliana e

interventi (aree anche economico, storici

di valori attraverso d’acqua

M

agro

e di a di di

beni,

una Carrione, di

di

piana,

. ecologica

delle

l’area eventuali mantenere anche del al versanti te la

delle nuovo

Pietrasanta,

consentano della Regionale (aree

produttiva, compatibilità

difesa di

calcarea integrazione

riferimento ove - carsico

territorio alle

sostenibilità ;

- agricole,

silvo densità Matanna

come : Aurelia nella identitari, rischi patrimonio volumi connessi elevato

favorire

Montagna

Apuani

da

profondi l’offerta

strade drenanti e

tutelarne

conurbazioni - palustre Pianura ancora dal del non pianura spazio

colture - agricole, delle frutto quali

Retignano, pastorali,

Frigido,

forme

fascia

collinari “corridoio

sociale idrogeologici nuove lungo punto

relativo

; ipogeo

e faunistica

la ne

circostante degli

; (ex e

valore

pinete di

iniziative

di della

- ; Depressioni Camaiore, borghi alle

all’attività

di

biodiversità

la

paesistici,

strategici attrezzature persistono

pubblico

i accentuino

M servizio agricola delle ambientale e

grande con cave storico

arboree e del i bacini

servizi

costiera

l’asse

di

di .

fruizione

strutture valori

fondovalle te incolti, Versilia

cave e Dorsale interventi

Collina con territorio,

(anche è vista

storico

in

ecologico Lago,

fortificati, sostegno

Levigliani, culturale Prana le

attività lineari di

sostenibile, necessario

ambito e –

estrattivi

particolare

alle dune comunicazione connessi è collocate ; sabbia di e architettonico naturalistici attività estrattiva,

di

identitario Massarosa) programmi

in dei

ecologici

opportuno

boschetti),

ospitalità)

attività

tipo negli

retrodunali - calcarea, e

Pietrasanta

carsiche ;

testimoniale l’effetto anche implementandone della

persone (vedi

fuori

e

fase estrattive

favorendo prati dei che (vedi rilievi

di sulla

urbano, fluviale castelli, multifunzionale

che paesaggistica

nella

ambienti economico,

agro

al Forte Casoli,

Fossi

alla agricole

sui rete scala

con la

di

del

vanno ; fine indirizzare di riqualificando riferimento la

apuani,

barriera dei l’attività

:

viabilità, e

è emerse e piana - mantenere e volti

;

cartografia . impianto, rilevante crinali silvo

sua

i

cartografia

da ;

per particolare necessario aumentarne delle M alle dei il

torri di

boschi di Fiumetto, relittuali

già il paesaggi e rispetto riuso

.

Palagnana

forestali te

riqualificare”

recupero contenere

a realizzazione - spazi

montane le percettivo dai Marmi aziende . pastorali di

esistenti, con o salvaguardare

Croce colline sia

di

comunità

a

Montramito) i

;

in del per con

relittuali), testimonianza all’alto i il

centri

seguito

estrazione

fenomeni

ai

priorità

dal i posizione

aperti processi

elementi

censimento

alla ;

dei gli

dei bassi

– riferimento patrimonio Motrone montani indirizzare ;

le

boschi

dei agricole

i

specifica versiliesi (versanti Torrente prati

punto

il

(rete

specchi livelli ecc (vigneti come

sistemi sistemi ; maglia bacino rischio attività

storici locali,

centri ;

livelli

della delle per

. e

)

;

del

di le di di di in di di di

; e e e e e l’

i

ospitalità rurale, interni,integrando decongestionare promuovere ecologici favorire sostenibili, indirizzare con costa) dell’ambito 11 alvei, ecologica, 10 Indirizzi limitazione 9 una il carico della del 8 Burlamacca, processi ambientale (completamento garantire

. . miglioramento

. . per promuovere

Lago), migliorare il al più

Versiliana)

sistema delle

la turistico che museale, fine

coerente

il comuni

fascia

multifunzionali, diffusa di recupero

il

: palustri

che

collegano sponde anche dei

i di

delle favorire proseguimento

salinizzazione la piani controllo

dei

la recuperare

fenomeni e destagionalizzazione favoriscano la posta

a

della

nell’entroterra produzioni dei qualità e

progettazione

delle

attività borghi salvaguardia tutto

il

attraverso

e

e di

e e e

turismo

fenomeni

la

planiziali

delle

la le la tra sostenibilità gestione riqualificare prelievi

il

riqualificazione

opere loro marine valorizzazione

ecosistemica territorio collinari dispersione assicurando alta agricole

aree le

sia

agricole (risanamento balneare

eventuale di pianura

relazioni

la

idrici) (Lago di

.

per

la

dei delle del di con interventi

riduzione calpestio

e

fruizione

dell’ambito

pertinenza delle

intensive),

montani relittuali verde

; la

il i

e

di e

insediativa

centri

e modalità

la

con

artigianali complessiva

depurazione la tra

sistema del riqualificazione, e collina, Porta,

periodiche continuità

diversificazione

di valorizzazione

(in gli e porte costiera costa ruolo dei

;

storici

ecosistemi arredo sentieramento :

fluviale altri

e

parte aree

processi indirizzare di

a

e di connettivo vinciane,

insediativo e

segmenti

spostamento di pedecollinari

migliorare dei

attività qualità) degli che

umide degli montagna

; ulteriori già degli

percorsi

dunali quella

anche

stabilimenti di dei attuati) ambienti

dell’offerta

di le retrodunali

; scarichi, e

ripristino

frammentazione dei

del

pulizia

politiche consumi collegamenti la

i

costiero (dune dei

storicamente e attraverso

livelli

ricettività corsi attestati settore

verso degli volti

paesaggi fluviali

dell’arenile

balneari di miglioramento dei

terrapieni d’acqua di

urbanistiche di della

spazi

a

modelli Forte (storico

gestione e suolo

sull’asse flussi

turistica : ridurre

e la trasversali

del Macchia rivitalizzare dell’entroterra

aperti riduzione

. caratterizzanti

e

dei . trasversali

;

turistici,

- loro multimodali artificializzazione

e culturale,

gli Marmi

costiera idraulica

Sarzanese paratoie lungo e

grado

della territoriali apporti Lucchese

(pendoli

degli

anche ;

le come dune

i

;

naturalistico,

con

di

sostenibilità

riviere riducendo

sul centri impatti il integrati - continuità inquinanti

Aurelia

al territorio forme ; verso di interno

corridoi

Boschi canale

fine

; Torre

degli

più del

la di di

e e - i

PIT/PPR – Scheda d’Ambito 02 Versilia montane paesaggistico, elevato coltivazione estrattive, ambientale 1 storiche valore abbandonati e 1 alterati 1 relittuali tutelare (praterie 1 del esaurite, aree 1 rupestri patrimonio unitamente tutela 1 Stazzema Carrara, riconosciuti d’interesse roccia naturalistico di fine del risorse monitoraggio 1 idrogeologica migliorandone privilegiando materiale coltivazione 1 apuano storiche storici delle previsione, attività paesaggio paesaggistico vette 1 Direttive paesaggio naturalistici riproducibile assolutamente quanto Salvaguardare Obiettivo ......

9 8 7 6 5 4 3 2 1

Parco grotte, patrimonio - - - di -

-

- paesaggistica

- -

favorire -

salvaguardare promuovere antiche

tutelare,

Salvaguardare interessate e migliorare di salvaguardare garantire, riqualificare di

e

;

idriche

così

di in

integralmente estrattive e limitare

che

prevenirne

sommitali localizzate

archeologia degli

;

Regionale dei valore delle

di correlate Fociomboli primarie,

Pietrasanta, anche storico paletnologico inghiottitoi

geologico

garantendo e cui 1

valore come e

di identificano meno

eccellenza

soprattutto la

la e

o

antropico

alla delle vie

carsico paesaggistica tutelare la crinali

e superficiali

antiche

paesaggistica anche in riqualificazione cave

di

filiera

esauriti qualificato

sono

compatibilità identitario,

l’attività

le nell’attività

i

elementi

percepito

di la particolare e

esistenti le

apuano, favorendo da

alto gli ulteriori impattanti all’interno livelli

delle

attività nelle gli

principali

conservazione dei habitat

gli

riqualificazione mineraria

e lizza, unico per

la le epigeo di e Alpi continuando produttiva altresì miniere

di Mosceta

naturalistico ecosistemi

ecosistemi

presenti

attività importanti

la tipico lo

torbiere

degli

morfologia e e Alpi pregio

nelle valli maggior

di e l’estrazione

del

Seravezza

elevato

estrattiva scenario

siti conservazione paleontologico alterazioni

dalla quali recuperare sotterranee Apuane paesaggio e ; estrattive, regolando

e

delle

compatibilità estrattiva ed

Apuane i

del ; rupestri)

ambientale, interne morfologici,

nelle da in ambientale della marmo ripari visuali delle ecosistemi metodi delle ;

di e

ipogeo estrattive zone

montane costa estrattivi

locale territorio

aree tracciati depositi

valori sistemi e

attività climax fluviali

nuova valore

con rilievo

unico

non sotto zona zone

delle delle . cave cave

;

;

dal

alla

;

del del del

in

di di le le la di al e e e e e il il

2 di 2 di delle 2 e economica sviluppo valorizzare di migliorare garantire diffusa recuperare Orientamenti Matanna, riferimento montano 2 Direttive agrosilvopastorale interne contrastare Salvaguardare Obiettivo idraulica o mediante regimazione 2 delle terrazzato 2 eccessiva termini collinari, del 2 tradizionali Valinventre, Stazzema, tradizionale, caratterizzato 2 dei riferimento sui delle di 2 Puntato) M permanenti Casoli, Stazzema, fiumi valore indispensabili competitività 2 senza altezze, insediativi ......

un’offerta 4 3 2 1 10 9 8 7 6 . 5 suolo difesa trasporto te valore la

castagneti - - - Candia, - - -

-

- coltivi -

salvaguardare colline evitare

attuare successioni

assicurare - colline favorire Matanna

Versilia, tutelare realizzazione

alterarne ;

naturalistico,

valorizzare contrastare mantenere

mantenere

di che

Palagnana) ;

quali coerenti e

di

l’offerta correlate

M la il

patrimoniale

e

lunghezza e l’accessibilità

che

al come siano continuità, opportunamente con i

turistica pubblico .

alle un’agricoltura i

e marittime collinari te conservazione 2

erodano Retignano, e mantenimento centri la Pomezzana, : versiliesi

alto la

recuperare

idraulico recupero

poste anche

caratteri dalla la

borghi da per

dei

favorire, e Prana)

dispersione

Camaiore economica ambiente gestione

-

la caratterizza

i

conservazione che

valli

valorizzare di olivicoltura frutto con

secondarie M

coerenti

qualità collinare processi pascoli la montani

il

presenza

attività la servizi

. i

i ; con e

te

di paesaggi attorno fortificati,

e eventuali e il il

conservazione

il mantenimento scarsamente - attraverso agrituristica

processi di del

costituito

funzionalità ; agraria

territorio degli pendenza evitando contesto e identitari

Prana

nelle

incentivare

delle nuove particolare Massarosa,

della

forestale

Levigliani,

morfologica e paesaggio che

posti innovativa Vezza alle

e

insediativa paesaggio, e Farnocchia, e per agro

agro delle dell’infrastruttura

e

il fortemente inseriti collinari di il

manutenzione Turrite ristrutturazioni

sui zone ; con ai

viticoltura limiti, agrari castelli, persone

e nuove

di

patrimonio

montagna piccole prati agricolo patrimonio

sistemazioni di delle -

dalle tipi alle paesaggistico

silvo

il dell’alta centri terreni

ecosistemi nei

di

la

coerente e sostenibile

valli

e rurali abbandono

spopolamento ricorso riferimento

la

ambiente mantenuti edilizi,

Pietrasanta ove nel contenimento

quote dei del

di sistemi

Pruno, - del Cava del a l’efficienza manutenzione fasce e che testimonianze espansioni

pastorali

e

torri

promuovendone

isole eccellenza fini e conservazione percettiva

interne collinare

collinari in

terrazzata ridurre

anche il territori contesto Retignano, alle Rio possibile, della

M

paesaggio Versilia,

coniughi

;

abitativi territorio stato

storico

con

più

. di

di

(versanti delle te materiali,

agricole di montani viticoli

e aziende

a

Orzate, di . Lombricese

territorio

rurale

coltivi all’alto unità

insediativo rispetto elevate della il Croce tutela ulteriori

che con

; e di con montani e paesaggio ; del

pari e opere

– e

; Camaiore

come montagna, paesaggistico

architettonico

dell’ambiente abbandono e

delle favorendo specializzati dei nuovi

competitività

l’espansione

nella

del

montani di di

terrazzati

colturali dei paesaggio,

coniughino sistema ; dei

dell’oliveto particolare particolare agricole

bacino dei

circostanti storica Levigliani, collina

efficienza

colori

Cardoso,

ospitalità dei ai prati impronta

i agricolo, (sistema versanti, consumi esistenti

sistema

i prodotti

territori

carichi boschi vigneti servizi di fascia

coltivi valli (M .

prati

;

alto

del dei

; ed .

te di in di di lo e

e e ;

industriale produttivi attraverso con consolidata dell’entroterra patrimonio 3 gli attraversamento, riorganizzando, e potenziare e dall’asse salvaguardare Orientamenti infrastrutturale le salvaguardando evitando tra Aurelia pedecollinare 3 d’acqua e tutelare collettivo una intermodale, creare esistenti migliorare creare Orientamenti integrate, favorendo sistema sull’asse Camaiore, Montignoso, dell’entroterra con interno collegamenti 3 Direttive e fra relazioni Recuperare Obiettivo . . .

le 3 2 1 gli fascia

accessi

pianura

- del emergenze aree

montagna,

- forme maggiore spazi valorizzare

- i

-

salvaguardare percorsi

nodi costa)

contrastando . ; e

;

dei

si riqualificare centri

trasporto

sostenibili Sarzanese

i

mettere

correlate e costiera (ferriere, alle

le aperti le

urbanizzate edilizio

aprono

di costiera

ricettività 3

processi

continuità borghi

il : : di anche

manufatti territoriali connessioni

Serravezza,

modalità

che

ospitalità Massarosa)

aree

efficienza ai

della

scambio architettoniche per

in trasversali recupero

in e i i residuali

gli

storici

(Carrara,

varchi fini a collina,

della collegano maniera

verso

termini

mulini, collinari

artigianali la al e coni ingressi valorizzare -

e sistema

pubblico,

Aurelia, “l’effetto

turistica multimodali

via

mobilità fine di e sistemi di di

l’asse

di

costa

diffusa

lungo dei

per i inedificati

valorizzare ciclopedonali del

spostamento

pedecollinari

saldatura lungo integrare centri

Pietrasanta, argentiere)

archeologia di Sarzanese

visivi

di sinergica

storiche di

e

ai

pianura le

i

.

garantire trasporto trasporto

e barriera”

;

flussi e percorsi montani (pendoli costiera attestati tracciati

collinari dolce centri

Massa,

marine

storico

anche anche i quello con storici edifici l’asse

corsi

che

tra

le

di la e e e il il . - i

e inseriti riferimento 4 urbano” vivaistica coerenza compatibilità 4 poderale, mantenimento 4 riqualificare”) per Frigido, riferimento ecosistemiche pertinenza 4 elementi retrodunali dune Massaciuccoli 4 ecologicamente produttive 4 colonie architettonico lungomare) stabilimenti giardino” litoraneo, edilizio degli 4 parte litoranei 4 in tra con visuali litoranei, urbano, 4 funzioni prioritariamente riorganizzazione multifunzionalità riqualificazione urbanizzato 4 annessi anche fenomeni 4 Direttive tutelare diffuso Riqualificare Obiettivo ......

percettiva 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 prossimità

Lido

------

- particolare

- - tutelare salvaguardare salvaguardare - insediamenti conservare le ridurre riqualificare dei

di

conservare

assicurare

evitare

e

nella nel

attraverso marine

di favorire, Versilia e artigianali e Torre di anche

e

di di

residenti

aree assegnando e

rete e tutelando

suo viabilità)

di con valore le e correlate

dagli

contesto Camaiore nella

per alto . fluviale caratterizzato coni

ai per

della e balneari, 4 gli

piana l’artificializzazione ; della e dispersione

aree conservando

ridefinire Regolamento scolante,

; legato

del ulteriori

e ambientale

tratti della riqualificare

la al tipi impianti

valore

riferimento

complessive

la assi dei classificate

attrezzate”

e ottici

i

in gli delle che storico

nei fine

da relittuali il degli

LR

dello dei la macchia Lago), e località costieri, qualificazione edilizi, e

il

tra pianura

migliorando libere

il

paesaggistico e i

spazi residenziali margini

quelle fluviali rete il storici,

leggibilità varchi un

e sistema riordino tessuto

i privilegiati al

riqualificare la

Fossi

naturalistico di 41 recupero

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PIT/PPR – Scheda d’Ambito 03 Garfagnana Valle del Serchio e Val di Lima alle valore l’incremento attività La estensione generale sull’equilibrio delle condizioni territori I degli idraulico, di L’elevata indebolimento dalla montani L’ambito formulate di intercorrenti riproducibilità le Le 4 una economiche Sulle minore e ambienti sistema in Sempre montano trasporti vallivi ecologica, fondovalle compromesso infrastrutturale, all’intensificazione Nei (e

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5 indirizzi per le politiche

Nella aree riferibili ai sistemi della Montagna e della Dorsale (vedi cartografia dei sistemi 13. favorire, dove sono presenti mosaici colturali complessi, il mantenimento della rete di morfogenetici) infrastrutturazione rurale esistente (viabilità poderale, rete scolante, vegetazione di corredo) e 1. favorire il miglioramento dei livelli di compatibilità ambientale per le attività estrattive delle Alpi ricostituendola nei tratti che presentano cesure; Apuane, e dei siti estrattivi situati lungo la principale linea di crinale in ambito alto montano, e oltre i 14. garantire azioni volte al mantenimento della funzionalità e dell’efficienza del sistema di 1600 m di alta quota; regimazione idraulico-agraria e di contenimento dei versanti, mediante la conservazione e 2. porre in essere azioni volte a migliorare la sostenibilità delle attività estrattive per le comunità locali, manutenzione delle opere esistenti o la realizzazione di nuovi manufatti coerenti con il contesto promuovendo la valorizzazione dei siti e beni, connessi all’attività estrattiva, di rilevante testimonianza paesaggistico. storica, in considerazione del valore economico, sociale e culturale che l’attività di estrazione e Nelle aree riferibili ai sistemi di Pianura e fondovalle (vedi la cartografia dei sistemi morfogenetici) lavorazione del marmo può rappresentare anche dal punto di vista identitario; 15. garantire la sicurezza idraulica nei sistemi di Fondovalle e di Alta Pianura contrastando ulteriori 3. garantire azioni volte a salvaguardare i grandi sistemi acquiferi, valutando l’interferenza tra attività insediamenti in aree a rischio; estrattiva, le aree di ricarica degli acquiferi strategici e i grandi sistemi carsici ipogei ed epigei, 16. indirizzare nella pianura alluvionale del Serchio (tra Gallicano e Borgo a Mozzano) e nei bassi prevedendo, dove necessario, l’integrazione delle attuali conoscenze idrogeologiche; versanti circostanti, i processi di urbanizzazione e infrastrutturazione verso il contenimento del già 4. favorire in ambito forestale l’attuazione della gestione forestale sostenibile delle matrici forestali elevato grado di impermeabilizzazione del suolo, tutelando i residuali varchi e corridoi di individuate nell’analisi eco sistemica e promuovere il recupero della coltura tradizionale del castagneto collegamento ecologico, e promuovendo interventi di riqualificazione e di ricostituzione del da frutto cui si lega la “civiltà della castagna” quale testimonianza storico-culturale dell’economia agro- continuum fluviale (con priorità per le aree classificate come “corridoio ecologico fluviale da forestale della Garfagnana; riqualificare”); 5. prevedere interventi rivolti ad assicurare una densità faunistica sostenibile, con particolare 17. promuovere il miglioramento dei livelli di compatibilità degli impianti di sfruttamento idroelettrico; riferimento agli ungulati, al fine di prevenire i danni alle colture arboree in fase di impianto, ai boschi in 18. avviare azioni volte a salvaguardare, riqualificare e valorizzare le rive del fiume Serchio e dei rinnovazione, alle produzioni agrarie, ed a mantenere la biodiversità negli ambienti forestali; suoi affluenti in chiave multifunzionale: assicurando la continuità delle aree agricole e naturali 6. garantire, anche attraverso forme di sostegno economico, misure e azioni volte ad arginare i di Lima di perifluviali ancora presenti; processi di abbandono delle attività agropastorali e zootecniche: ricostituendo i rapporti storici tra fiume e tessuto urbano, ove compromessi; sviluppando politiche che favoriscano il riutilizzo del patrimonio abitativo, l’offerta di servizi alle salvaguardando o riqualificando i waterfront urbani (in particolare nei principali centri di fondovalle), persone e alle aziende agricole, l’accessibilità delle zone rurali in termini di miglioramento della la viabilità e gli spazi pubblici rivieraschi, l’accessibilità al fiume e la sua riconoscibilità nel contesto Val viabilità esistente e dei servizi di trasporto; urbano; promuovendo la riattivazione di economie agrosilvopastorali che recuperino i terreni coltivati e

e e riqualificando le aree produttive presenti lungo il fiume come “aree produttive ecologicamente pascolivi rispetto all’espansione del bosco, con particolare riferimento a quelli posti nella fascia attrezzate”. compresa tra i 500 e gli 800 metri, maggiormente insediata da piccoli nuclei accentrati in posizione 19. riqualificare il sistema infrastrutturale di fondovalle, salvaguardare e valorizzare collegamenti dominante e circondati da isole di coltivi; trasversali con i contesti collinari e montani anche promuovendo forme di mobilità multimodali l’indirizzo può trovare importanti elementi di supporto nel locale e articolato sistema di Aree protette integrate e sostenibili, con particolare riferimento ai collegamenti di valore storico e/o paesaggistico con particolare riferimento al Parco Regionale delle Alpi Apuane e al Parco Nazionale dell’Appennino (ferrovie, lungo fiume, viabilità storica). A tal fine, è opportuno salvaguardare e valorizzare la rete Tosco Emiliano. ferroviaria storica Lucca-Aulla e le connesse stazioni, anche integrandola con il sistema di mobilità 7. nella aree riferibili ai sistemi morfogenetici della Montagna calcarea e della Collina dolce lungo fiume e con i percorsi e gli itinerari storici di fruizione e attraversamento della valle; calcarea:proteggere gli acquiferi profondi strategici; Serchio 20. valorizzare il ruolo connettivo del fiume Serchio e dei suoi affluenti, promuovendo forme di garantire la conservazione del patrimonio carsico ipogeo ed epigeo; fruizione sostenibile della via d’acqua e delle sue rive (attraverso la realizzazione di itinerari di normalizzare i deflussi liquidi e solidi dei corsi d’acqua drenanti i bacini estrattivi, eliminando o mobilità dolce, punti di sosta, accessi), anche incentivando progetti di recupero di manufatti di valore prevenendo gli eccessi di detrito legati all’attività estrattiva. storico-culturale legati alla risorsa idrica quali mulini ed ex- cartiere. 8. nella aree riferibili ai sistemi con versanti ad alta produzione di deflusso, in particolare la Montagna

Scheda d’Ambito 03 Scheda d’Ambito su Unità da argillitiche a calcareo-marnose e i sistemi collinari sulle Unità Liguri:favorire il recupero della viabilità agricolo forestale esistente, valutando prioritariamente le possibili interferenze con i – corpi di frana e le coltri spesse dei sistemi agricoli terrazzati o simili; prevedere misure e azioni volte a monitorare le relazioni tra frane, acquedotti e insediamenti abitativi,

Valle del del Valle in particolare se abbandonati, per evitare che sistemi idrici non mantenuti inneschino dissesti.

Nella aree riferibili ai sistemi di Collina (vedi la cartografia dei sistemi morfogenetici) 9. indirizzare la progettazione della viabilità nei sistemi collinari e montani in modo da garantire la salvaguardia della stabilità dei versanti e adottare, ove necessario, le opportune misure preventive; 10. tutelare l’integrità morfologica dei centri storici collinari e di medio versante, collocati in posizione dominante sulla valle, che rappresentano luoghi di cerniera funzionale e visuale tra la montagna e il

PIT/PPR PIT/PPR fondovalle anche contenendo ulteriori processi di urbanizzazione diffusa lungo i crinali; 11. arginare i processi di consumo di suolo agricolo sulle aree di conoide (Castiglione di Garfagnana, Barga, Filecchio, Ghivizzano) anche valorizzando la vitalità e la produttività dei terreni coltivati; 12. incentivare azioni volte a preservare la continuità della rete di infrastrutturazione paesaggistica ed ecologica costituita da siepi, filari e macchie boscate ed equipaggiare nuovamente con corredo vegetale le parti della maglia agraria che ne sono sprovviste (in particolare per i tessuti a campi chiusi Garfagnana presenti, soprattutto, nella testata di valle del Serchio tra Giuncugnano e Piazza al Serchio);

Obiettivo 1 Obiettivo 2 Obiettivo 3 Obiettivo 4 Salvaguardare le Alpi Tutelare e salvaguardare i rilievi montani delle Alpi Apuane e Contenere il consumo di suolo Salvaguardare e riqualificare i valori Apuane in quanto dell’Appennino Tosco- Emiliano a corona del bacino idrografico del nelle pianure alluvionali, nelle ecosistemici, idrogeomorfologici e paesaggio fiume Serchio per i valori idrogeologici, naturalistici, storico-culturali e conoidi e nei sistemi di paesaggistici del bacino del fiume assolutamente unico e scenici che rappresentano e contenere i processi di abbandono delle fondivalle tributari Serchio e del fiume Lima e della loro non riproducibile zone montane e collinari rete fluviale tributaria, anche al fine di qualificato da valori Direttive correlate ridurre i processi di degrado in atto naturalistici di alto Direttive correlate 3.1 - evitare le dinamiche di dispersione pregio e dal paesaggio 2.1 - conservare e tutelare gli elevati valori naturalistici espressi dagli habitat prativi, dalle insediativa nelle aree di conoide di Direttive correlate Barga e del Piano di Coreglia, fino alla antropico del marmo torbiere e dagli ambienti rupestri dei versanti e crinali montani, dalle emergenze geologiche 4.1 - attuare interventi di riqualificazione e di e geomorfologiche, in particolare l’orrido di Botri, la Tana che Urla, l’Orto di Donna, confluenza con il Torrente Lima a ricostituzione del continuum fluviale, con priorità per Campocatino, il Fosso dell’Anguillaja, dalle numerose sorgenti di origine carsica tra cui la Fornoli e da Diecimo a Valdottavo, nei le aree classificate come “corridoio ecologico Direttive correlate Polla dei Gangheri, la Sorgente del Pollatoio, la Polla di Dordoio e la S. Battiferrodagli, dalle centri di Alta Pianura e di Margine; fluviale da riqualificare” contenendo i carichi 1.1 - salvaguardare la aree agricole di elevato valore naturalistico (HNVF), dagli ecosistemi torrentizi e forestali; 3.2 - assicurare che i nuovi interventi insediativi entro i confini del territorio urbanizzato e

morfologia e il profilo delle vette, 2.2 - rivitalizzare e riqualificare in chiave multifunzionale (abitativa, produttiva, di servizio e siano coerenti con il paesaggio di mantenendo i varchi residui e le direttrici di dei principali crinali, le visuali del ospitalità), gli insediamenti di mezzacosta e montani investiti da fenomeni di abbandono e i riferimento per tipi edilizi, materiali, connettività esistenti paesaggio storico apuano e la paesaggi della transumanza (alpeggi) colori ed altezze, e opportunamente Orientamenti: sentieristica riconosciuta; Orientamenti: inseriti nel contesto paesaggistico senza migliorare la qualità eco sistemica complessiva 1.2 - limitare l’attività estrattiva riattivare il loro ruolo storico di salvaguardia idrogeologica, di valorizzazione ecologica e alterarne l’integrità morfologica e degli ambienti fluviali e il loro grado di continuità

alla coltivazione di cave per paesaggistica, sviluppando politiche di sostegno e recupero del patrimonio abitativo, anche percettiva; ecologica, tutelando le funzioni idrologiche dei

l’estrazione di materiale lapideo in considerazione della presenza del Parco delle Alpi Apuane e del Parco Nazionale 3.3 - mantenere i varchi e le direttrici di fondovalle tributari e delle conoidi attive di Alta

di Lima di ornamentale, privilegiando la dell’Appennino Tosco-Emiliano valorizzando i caratteri storici del sistema insediativo di connettività esistenti valorizzando gli Pianura;

filiera produttiva locale e medio versante che conserva uno stretto rapporto con i tradizionali sistemi rurali e pastorali spazi agricoli residui; migliorare i livelli di compatibilità degli impianti di migliorandone la compatibilità montani e con le aree agricole di margine e migliorando l’accessibilità. 3.4 - privilegiare il consolidamento, la sfruttamento idroelettrico e recuperare le aree di

ambientale, idrogeologica e riqualificazione e il completamento dei pertinenza fluviale degradate; Val paesaggistica; 2.3 - contenere le espansioni degli insediamenti storici collinari e di medio versante, tessuti insediativi esistenti; recuperare gli alvei degradati dalla presenza di 1.3 - tutelare, anche con il e e tutelandone l’integrità morfologica e le relazioni visive con i contesti paesaggistici contigui, 3.5 - riequilibrare il sistema insediativo e materiali inerti derivanti da adiacenti attività di cave, monitoraggio delle attività mantenendo le corone o le fasce di territorio agricolo poste attorno ai nuclei storici; infrastrutturale polarizzato di fondovalle miniere e relative discariche tra Ponte a Moriano e estrattive, il reticolo idrografico, 2.4 - contrastare i processi di abbandono delle attività agropastorali e zootecniche favorendo il recupero del sistema Diecimo. gli acquiferi strategici e il tradizionali montane, recuperando le aree degradate anche attraverso interventi di ripristino storico trasversale di collegamento con patrimonio carsico ipogeo ed ambientale e favorendo lo sviluppo di un’agricoltura innovativa che coniughi competitività la montagna 4.2. - riqualificare e valorizzare le riviere fluviali del epigeo al fine di salvaguardare economica con ambiente e paesaggio Orientamenti: Serchio e dei suoi affluenti e ricostituire i rapporti gli importanti sistemi di grotte, Orientamenti: ricostituire le relazioni ambientali e insediamento-fiume preservando gli accessi residui inghiottitoi di elevato valore favorire il recupero della coltura tradizionale del castagneto da frutto, compresa la viabilità di territoriali tra il fondovalle e i sistemi al fiume e salvaguardando e mantenendo le aree

Serchio naturalistico e le risorse idriche servizio e i manufatti legati alla “civiltà della castagna” (mulini e metati), quale testimonianza collinari e montani circostanti; agricole perifluviali residue superficiali e sotterranee; storico-culturale dell’economia agro-forestale della Garfagnana, anche ai fini della tutela salvaguardare e valorizzare la rete Orientamenti: 1.4 - favorire la riqualificazione idrogeologica, definendo usi compatibili e/o legati ad attività forestali/alpinistiche; ferroviaria storica Lucca-Aulla e le ambientale e paesaggistica dei connesse stazioni anche integrandola riqualificare e valorizzare il patrimonio abbandonato siti estrattivi abbandonati o 2.5 - tutelare la stabilità dei versanti e ridurre i potenziali rischi idrogeologici attraverso con i percorsi e gli itinerari storici di legato alla risorsa idrica (mulini, ex-cartiere) e Scheda d’Ambito 03 Scheda d’Ambito esauriti e recuperare il valore di fruizione dei paesaggi montani e di corretti interventi sul sistema infrastrutturale che sostiene la rete degli insediamenti minori, valorizzare il sistema dei ponti storici; archeologia mineraria delle cave attraversamento della valle;

– privilegiando il recupero delle infrastrutture storiche e disincentivando ulteriori insediamenti riqualificare, dal punto di vista urbanistico e storiche e delle antiche miniere; in aree a rischio prevedere interventi atti a superare la paesaggistico, i principali affacci urbani sul Serchio

Orientamenti: separazione fisica, ecologica, fruitiva e (Castelnuovo Garfagnana, Gallicano) e i varchi Valle del del Valle

favorire una gestione sostenibile del patrimonio forestale; paesaggistica tra la valle del Serchio e i nella cortina insediativa del medio corso del fiume assicurare la funzionalità e l’efficienza del sistema di regimazione idraulico-agraria e sistemi vallivi secondari. (Castelnuovo Garfagnana, Chifenti-Piano della l’equilibrio idrogeologico della rete scolante mediante la conservazione e la manutenzione Rocca, Borgo a Mozzano-Socciglia) e valorizzare il delle opere esistenti o la realizzazione di nuovi manufatti coerenti con il contesto 3.6 - contrastare la marginalizzazione ruolo connettivo del fiume Serchio con forme di paesaggistico. delle pratiche colturali, la perdita di fruizione sostenibile della via d’acqua e delle sue diversificazione ecologica e riviere; PIT/PPR PIT/PPR 2.6 - tutelare e valorizzare il patrimonio storico-paesaggistico costituito dalle testimonianze paesaggistica, la riduzione della salvaguardare e tutelare il complesso degli edifici e del sistema difensivo del periodo medievale, da complessi monastici, pievi ed edifici isolati vegetazione di corredo e della rete delle opere di ingegneria idraulica funzionali alla a carattere eremitico, mulini e “ferriere” (fra Pescaglia e Fabbriche di Vallico emergono le scolante, favorendo il mantenimento e produzione di energia idroelettrica; ferriere di Galgani, Aiola e Gragliana), linee ferroviarie storiche, ponti storici e viadotti lo sviluppo di un’agricoltura innovativa assicurare la riqualificazione ambientale e ferroviari e dal patrimonio archeologico, con particolare riferimento alle testimonianze che coniughi competitività economica urbanistica come “aree produttive ecologicamente con ambiente e paesaggio; Garfagnana riconducibili agli insediamenti liguri del III-II secolo a.C. presenti nel territorio compreso fra attrezzate” delle piattaforme produttive e degli Camporgiano, Castiglione di Garfagnana, San Romano di Garfagnana; 3.7 - preservare gli spazi agricoli ancora impianti collocati lungo il fiume, anche attraverso 2.7 - tutelare l’integrità percettiva delle linee di crinale, la qualità visiva e naturalistica delle presenti all’interno del tessuto interventi di bonifica ambientale e recupero/riuso a aree di Dorsale, percepibile come una imponente quinta paesistica che si stacca urbanizzato o interclusi nei fasci fini di rigenerazione urbana o rinaturalizzazione dei nettamente dai contesti territoriali vallivi e collinari del bacino del Serchio, degli scenari infrastrutturali, attraverso politiche di paesaggi fluviali degradati; paesaggistici percepiti dai valichi appenninici e dai tracciati viari riconosciti come pianificazione orientate al riordino degli assicurare il mantenimento della percettività residua panoramici che attraversano il territorio offrendo scorci e visuali panoramiche eterogenee insediamenti e delle aree di pertinenza, del paesaggio fluviale del fiume Serchio e dei suoi sui valori paesaggistici riconosciuti, ponendo particolare attenzione all’impatto paesaggistico della viabilità e degli annessi affluenti dai principali tratti di viabilità e dai siti in di impianti e/o infrastrutture di grande rilievo. posizione dominante. PIT/PPR – Scheda d’Ambito 04 Lucchesia sistema filari prati agricoli ecologica dell’infrastrutturazione Sempre dispersione generato ha e le conurbazioni Lucca compromettere tendenzialmente, crescita antropica lucchese Le formulate di intercorrenti riproducibilità le Le 4 escavazione presenti Sui tradizionali castagneti delle agroecosistemi abbandono pendenza, Oltre decontestualizzazione delle interessate presenti Anche periurbane nell’urbanizzato

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5 indirizzi per le politiche 10. al fine di riqualificare il territorio della piana è necessario perseguire politiche volte a limitare Nelle aree riferibili ai sistemi della Montagna (vedi la cartografia dei sistemi morfogenetici) ulteriori processi di consumo di suolo e di urbanizzazione. Tale indirizzo risulta prioritario per l’area 1. nelle aree montane comprese tra il Serchio e le Apuane, sulle Pizzorne e sulle pendici del Monte circostante la Riserva Naturale del Lago di Sibolla, la zona settentrionale dell’ex Lago del Bientina, la Pisano, indirizzare la gestione forestale alla maggiore copertura dei versanti ripidi al fine di contenere i pianura di Verciano e della Valle del Rio Guappero, la pianura agricola ad est di Lucca e le aree di deflussi e prevenire le frane; pertinenza fluviale. In particolare è opportuno:avviare azioni volte a contrastare i processi di 2. al fine di salvaguardare gli elevati valori identitari e paesistici dei paesaggi montani contrastare, saldatura delle conurbazioni lineari, mantenendo i varchi inedificati e promuovendone la anche attraverso forme di sostegno economico, fenomeni di marginalizzazione e abbandono dei centri riqualificazione, con particolare riferimento alla viabilità radiale in uscita da Lucca (via Pesciatina - abitati e del relativo territorio rurale:favorendo la loro riqualificazione e valorizzazione in chiave SS 435, via Romana, via Pisana, via Sarzanese), e alla viabilità pedecollinare che costeggia i Monti multifunzionale (abitativa, produttiva, di servizio e ospitalità) e il riuso del patrimonio abitativo Pisani (via Sottomonte), le Pizzorne e le colline di Montecarlo (Fratina--Altopascio); esistente; garantire azioni volte a limitare l’ulteriore dispersione residenziale e produttiva in territorio rurale, sviluppando forme di integrazione con le attività agro-silvo-pastorali (rete di ospitalità diffusa, promuovendo azioni di salvaguardia e valorizzazione degli spazi agricoli; agriturismi, ecc.); incentivare il riuso e la riorganizzazione delle numerose aree produttive dismesse collocate a corona potenziando l’offerta di servizi alle persone e alle aziende agricole. di Lucca, come occasione per la riqualificazione dei tessuti della città contemporanea e dei margini 3. al fine di preservare l’alto valore naturalistico e paesistico dei paesaggi montani favorire, anche urbani. attraverso forme di sostegno economico, il mantenimento degli ambienti agro-silvo- 11. nella programmazione di nuovi interventi è necessario: pastorali:promuovendo la riattivazione di economie che contribuiscano alla loro tutela e evitare l’inserimento di infrastrutture, volumi e attrezzature fuori scala rispetto alla maglia territoriale valorizzazione; e al sistema insediativo, nonché ulteriori effetti di frammentazione del territorio agricolo da questo contrastando i processi di abbandono delle pratiche colturali e favorendo nello stesso tempo la derivanti. Nel caso di integrazioni ai grandi corridoi infrastrutturali già esistenti (come l’autostrada manutenzione delle sistemazioni idrauliche; A11), garantire che le nuove realizzazioni non ne accentuino l’effetto barriera sia dal punto di vista favorendo la conservazione delle corone o fasce di coltivi poste attorno ai nuclei storici. visuale che ecologico; 4. prevedere interventi rivolti ad assicurare una densità faunistica sostenibile, con particolare indirizzare la pianificazione delle grandi piattaforme produttive e logistiche in modo da assicurare la riferimento agli ungulati, al fine di prevenire i danni alle colture arboree in fase di impianto, ai boschi in coerenza anche paesaggistica degli insediamenti ed evitare la dispersione incrementale di ulteriori rinnovazione, alle produzioni agrarie, ed a mantenere la biodiversità negli ambienti forestali. lotti. Nelle aree riferibili ai sistemi della Collina (vedi la cartografia dei sistemi morfogenetici) 12. al fine di tutelare i caratteri identitari, ambientali e paesistici del territorio rurale della piana è 5. al fine di tutelare l’identità paesaggistica dell’anfiteatro collinare che circonda la pianura, favorire necessario:favorire il mantenimento delle attività agricole e degli agroecosistemi, spesso ricchi di iniziative volte a salvaguardare:il sistema insediativo delle ville lucchesi, delle pievi e dei conventi, che elementi vegetali lineari e puntuali (boschetti, filari alberati, alberi camporili); costituiscono la quinta morfologico-percettiva di Lucca e della piana, evitando ulteriori processi di garantire una sistemazione dei coltivi che consenta un efficace smaltimento delle acque conurbazione e dispersione insediativa lungo la viabilità pedecollinare e sulle pendici; conservando, ove possibile, la continuità della rete di infrastrutturazione rurale (viabilità minore e

l’integrità morfologica e percettiva dei borghi fortificati, con particolare riferimento ad Altopascio, vegetazione di corredo).

Nozzano e Montecarlo, con il loro intorno territoriale e le visuali panoramiche da e verso la piana; 13. al fine di preservare la riconoscibilità delle relazioni strutturanti tra sistema insediativo storico e 6. al fine di preservare gli elevati valori identitari, ambientali e paesistici del territorio rurale collinare territorio rurale, favorire iniziative volte a salvaguardare:l’integrità del profilo urbano di Lucca, favorire, anche attraverso forme di sostegno economico:il mantenimento dei coltivi che caratterizzato dalla supremazia di torri, campanili e cupole di edifici civili e religiosi, dalla cinta tradizionalmente costituiscono un’unità morfologica e percettiva con gli elementi del sistema muraria e dalle sistemazioni degli spalti esterni a verde, e rafforzato ed esaltato dal vuoto dell’anello insediativo storico rurale; dei viali e dalla maglia urbana compatta di metà novecento; la funzionalità del sistema di regimazione idraulico-agraria e di contenimento dei versanti, mediante la gli elementi del sistema insediativo rurale a maglia delle corti lucchesi, quale struttura fondativa conservazione e manutenzione delle opere esistenti o la realizzazione di nuove sistemazioni di pari dell’organizzazione territoriale di pianura e le loro relazioni con il paesaggio agrario circostante, efficienza idraulica, coerenti con il contesto paesaggistico. contrastando l’ulteriore erosione del territorio rurale, riqualificando in chiave multifunzionale gli spazi 7. prevedere interventi rivolti ad assicurare una densità faunistica sostenibile, con particolare agricoli e naturali interclusi e collocando, ove possibile, nei nodi insediativi storici, funzioni di

Scheda d’Ambito 04 d’AmbitoScheda riferimento agli ungulati, al fine di prevenire i danni alle colture arboree in fase di impianto, ai boschi in

Lucchesia interesse collettivo e di interscambio tra città e campagna.

rinnovazione, alle produzioni agrarie, ed a mantenere la biodiversità negli ambienti forestali; Nelle aree riferibili a sistemi o elementi distribuiti in tutto il territorio dell’ambito – Nelle aree riferibili ai sistemi della Pianura e fondovalle (vedi la cartografia dei sistemi morfogenetici): 14. sui versanti ripidi dei sistemi montani e collinari modellati su formazioni arenacee della Falda 8. al fine di tutelare le risorse idriche, promuovere la ricarica della falda e preservare l’equilibrio Toscana e del basamento, potenzialmente suscettibili di fenomeni di rapida degradazione dovuti idraulico del territorio dell’ambito, è opportuno, nella conduzione di ogni attività produttiva privilegiare all’apertura di infrastrutture viarie, è opportuno indirizzare la progettazione delle stesse e la soluzioni che favoriscano l’infiltrazione dell’acqua nel suolo e modalità di produzione che contengano i manutenzione delle strade esistenti in modo da garantire la stabilità dei versanti; prelievi idrici e prevengano il rilascio di inquinanti pericolosi per le falde acquifere; 15. perseguire azioni volte alla riduzione degli impatti sugli ecosistemi fluviali e torrentizi, 9. al fine di preservare gli elevati valori naturalistici rappresentati dal sistema idrografico e dalle aree prediligendo soluzioni che limitino l’ulteriore consumo di suolo e l’artificializzazione delle aree di umide della piana lucchese, garantire azioni volte a:conservare integralmente, ed eventualmente pertinenza fluviale (con priorità per l’area classificata come “corridoio ecologico fluviale da riqualificare, gli ecosistemi palustri, i boschi planiziali, ciò anche mediante il miglioramento della riqualificare” tra ponte a Moriano e Diecimo), promuovendo il miglioramento dei livelli di compatibilità PIT/PPR PIT/PPR qualità e quantità degli apporti idrici e il controllo delle specie aliene (in particolare per il Lago di delle numerose attività estrattive di fondovalle (lungo le sponde del Fiume Serchio e dei torrenti Sibolla); Pedogna e Socciglia) e delle periodiche attività di pulizia delle sponde; limitare i processi di impermeabilizzazione delle aree circostanti le numerose aree umide relittuali; mantenere buoni livelli di qualità delle acque del Canale Rogio e del Fosso di Sibolla e Pescia di Collodi, questi ultimi quali collegamenti ecologici esistenti tra l’area del Lago di Sibolla e il Padule di Fucecchio; mantenere, nell’alta pianura di Bientina, una buona permeabilità ecologica, promuovendo la riqualificazione ambientale del reticolo idrografico minore e la mitigazione degli elementi con funzione di barriera (asse autostradale A11, ferrovia Lucca-Pistoia-Firenze e aree industriali). Ciò con particolare riferimento al “corridoio ecologico fluviale da riqualificare” del Fosso Tazzera, Rio Leccio, Fossa Nuova e Rio San Gallo, indicato nella carta della rete ecologica; perseguire la tutela integrale della sfagneta di San Lorenzo a Vaccoli, e prevedere azioni volte al controllo del regime idraulico e laddove possibile alla limitazione della diffusione spontanea di pini. Obiettivo 1 Obiettivo 2 Obiettivo 3 Riqualificare i rapporti fra territorio urbanizzato e territorio rurale Salvaguardare la discontinuità degli Tutelare la montagna attraverso la conservazione del bosco nella pianura di Lucca, tutelando le residue aree naturali e insediamenti pedecollinari e valorizzare le e degli ambienti agropastorali, valorizzare il fiume Serchio e agricole e favorendo la loro integrazione con le aree urbanizzate relazioni fisiche e visive fra ville, intorno contrastare i processi di abbandono delle zone montane rurale e sistema insediativo Direttive correlate Direttive correlate 1.1 - evitare i processi di consumo di suolo delle pianure alluvionali con particolare Direttive correlate 3.1 - riqualificare la riviera fluviale del Serchio e dei suoi affluenti conservando riferimento all’area circostante la Riserva Naturale del Lago di Sibolla, alla zona 2.1 - evitare i processi di dispersione del sistema le aree agricole perifluviali residue e riqualificando gli affacci urbani settentrionale dell’ex Lago del Bientina, alla pianura di Verciano e della Valle del Rio insediativo e produttivo sulle fasce pedecollinari e caratterizzati da aspetti di degrado Guappero e conservare le aree agricole in particolare nell’Alta Pianura e nelle zone collinari; Orientamenti: ad alto rischio idraulico dell’Oltre Serchio lucchese salvaguardando e riqualificando 2.2 - assicurare che eventuali nuove espansioni e assicurare la continuità dei collegamenti ciclo-pedonali lungo il fiume; gli spazi aperti inedificati; nuovi carichi insediativi siano coerenti per tipi edilizi, assicurare il mantenimento della percettività del paesaggio fluviale del Serchio, 1.2 - salvaguardare il sistema insediativo rurale a maglia delle Corti lucchesi, quale materiali, colori ed altezze, e opportunamente inseriti del Pedogna e degli affluenti, dai principali tratti di viabilità e dai siti in struttura fondativa dell’organizzazione territoriale di pianura, conservando le nel contesto paesaggistico senza alterarne la qualità posizione dominante; tipologie tradizionali e dei rapporti tra le pertinenze e gli spazi aperti morfologica e percettiva; ricostituire i rapporti insediamento-fiume anche attraverso il mantenimento Orientamenti: 2.3 - salvaguardare il sistema insediativo delle Ville degli accessi al fiume; mantenere e riqualificare i varchi inedificati lungo la maglia viaria; lucchesi, delle pievi e dei conventi che costituiscono la riqualificare, dal punto di vista urbanistico e paesaggistico, i principali affacci valorizzare le Corti anche attraverso la ricostituzione del loro ruolo con funzioni di quinta morfologico-percettiva della piana, con urbani sul Serchio e i varchi nella cortina insediativa del medio corso del fiume nodi di interscambio tra territorio urbano e rurale e di presidio territoriale; particolare riferimento ai territori “delle Ville” posti a anche attraverso interventi di bonifica ambientale e recupero a fini di ricostituire una rete polifunzionale integrata fondata sul reticolo idrografico di nord del Serchio fino al Torrente Pescia di Collodi, rigenerazione urbana o rinaturalizzazione dei paesaggi fluviali degradati;

smaltimento e irrigazione, sulla viabilità principale e poderale e sugli spazi agricoli e all’Oltreserchio e ai Monti Pisani attraverso migliorare la qualità eco sistemica complessiva degli ambienti fluviali e il loro le aree umide, riammagliando la viabilità esistente, realizzando o ricostituendo i Orientamenti: grado di continuità ecologica trasversale e longitudinale, riducendo i processi collegamenti fra gli spazi agricoli frammentati, mantenendo i residuali elementi di salvaguardare il complesso della Villa comprensivo di artificializzazione degli alvei, delle sponde e delle aree di pertinenza fluviale, continuità e riqualificando il reticolo idrografico minore anche attraverso la sua del giardino o parco, quale spazio di transizione verso con priorità per l’area classificata come “corridoio ecologico fluviale da valorizzazione con la creazione di percorsi ciclopedonali; il territorio aperto, favorendo il mantenimento riqualificare” tra Ponte a Moriano e Diecimo. valorizzare i rapporti funzionali e visivi tra il sistema delle Corti, il territorio agricolo, i dell’unitarietà morfologica e percettiva rispetto al 3.2 - nella fascia compresa tra il fiume Serchio e le Alpi Apuane, tutelare i centri storici e le emergenze architettoniche. tessuto dei coltivi di pertinenza; caratteri strutturanti il paesaggio qualificato dalla presenza, all’interno del conservare le relazioni gerarchiche e percettive tra le manto forestale, di isole di coltivi d’impronta tradizionale disposte a corona di 1.3 – tutelare le connessioni ecologiche residue nel territorio di pianura anche Ville padronali, edifici pertinenziali e giardini, tutelando piccoli evitando l’ulteriore riduzione delle aree rurali; e valorizzando gli assi viari di accesso che nuclei storici con particolare riferimento ai borghi montani della valle del 1.4 - conservare le relittuali aree umide di pianura, quali elementi di elevato valore costituiscono allineamenti e/o visuali privilegiate Pedogna ove il tessuto coltivato, solitamente proporzionato alla dimensione naturalistico fortemente caratterizzanti il paesaggio planiziale dell’ambito e talvolta anche rispetto alla città di Lucca. dell’insediamento, costituisce presidio idrogeologico e funzione conservare i boschi planiziali e gli ecosistemi palustri mantenendo altresì i buoni 2.4 - preservare la leggibilità della relazione tra agroecosistemica; livelli di qualità eco sistemica del reticolo idrografico minore; sistema insediativo storico - con particolare riferimento 3.3 - contrastare i processi di abbandono delle attività agropastorali, favorendo 1.5 - favorire la riorganizzazione localizzativa e funzionale degli insediamenti alle Ville – e paesaggio agrario, attraverso la tutela lo sviluppo di un’agricoltura innovativa che coniughi competitività economica produttivi diffusi nel territorio rurale, con particolare riferimento alle aree industriali di dell’integrità morfologica degli insediamenti storici, la con ambiente e paesaggio; Capannori e Lucca, e favorire la riqualificazione dal punto di vista ambientale e conservazione di una fascia di oliveti e/o altre colture 3.4 - mantenere buoni livelli di permeabilità ecologica del territorio collinare paesaggistico delle aree produttive e gli impianti collocati in aree sensibili (“aree d’impronta tradizionale nel loro intorno paesistico; agricolo situato tra i rilievi montani e la pianura lucchese, con particolare produttive ecologicamente attrezzate”); 2.5 - conservare l’integrità percettiva dei borghi riferimento all’alto bacino del Rio Leccio, allo scopo di migliorare i collegamenti

Scheda d’Ambito 04 d’AmbitoScheda 1.6 - salvaguardare l’impianto territoriale consolidato della radiale di Lucca, ecologici tra il nodo forestale secondario delle colline di Montecarlo ed il vasto

Lucchesia fortificati con particolare riferimento a Montecarlo, con contrastare i fenomeni di dispersione insediativa, riqualificare e riorganizzare gli assi il suo intorno territoriale e le visuali panoramiche che nodo forestale primario delle Pizzorne (direttrice di connettività da – storici di accesso alla città anche attraverso il riuso della vasta corona di aree dalla piana lo traguardano, alle mura di Altopascio e al riqualificare); industriali dismesse come nodi ordinatori per la riqualificazione dei tessuti urbani borgo di Nozzano. 3.5 - favorire la gestione forestale sostenbile finalizzata a migliorare la della città contemporanea multifunzionalità dei boschi, a limitare, ove possibile, la diffusione delle specie Orientamenti: riorganizzare gli accessi alle aree industriali e artigianali; ridefinire e riqualificare i margini urbani e dell’intorno stradale; tutelare i coni visivi paesaggisticamente significativi verso il territorio agricolo e le emergenze architettoniche;

PIT/PPR PIT/PPR razionalizzare e potenziare le connessioni ciclopedonali.

1.7 - salvaguardare la riconoscibilità e l’integrità visuale del profilo urbano storico di Lucca caratterizzato dalla supremazia delle torri, campanili e cupole di edifici civili e religiosi, dalla cinta muraria con la sistemazione degli spalti esterni a verde e dall’edilizia liberty presente lungo l’anello dei viali di circonvallazione e lungo i viali radiali che dalla circonvallazione si dipartono; 1.8 - valorizzare e recuperare il rapporto storicamente consolidato tra il fiume Serchio e la città di Lucca anche attraverso la riqualificazione delle cartiere dismesse e dei complessi di archeologia industriale presenti lungo il fiume; 1.9 - valorizzare il patrimonio costituito dagli antichi tracciati delle ferrovie dismesse e dalle connesse stazioni quale sistema di percorsi di fruizione paesaggistica del territorio lucchese; INVARIANTE I I caratteri idrogeomorfologici dei sistemi morfogenetici e dei bacini idrografici e) d) c) b) a) L’obiettivo Obiettivi generali PIT il fisica la la ambientalmente il la

miglioramento

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Ambito Lucchesia (Piana di Lucca) Ambito Versilia Ambito Valle del Serchio

INVARIANTE I INVARIANTE I INVARIANTE I N.16 SISTEMI MORFOGENETICI N.16 SISTEMI MORFOGENETICI

N.18 SISTEMI MORFOGENETICI

Alta pianura(ALP) Affioramenti di rocce Ofiolitiche Affioramenti di rocce Ofiolitiche Bacini di esondazione(BES) Alta pianura(ALP) Alta pianura(ALP) Costa a dune e Cordoni(CDC) Collina a versanti dolci sulle Unità Toscane(CTVd) Bacini di esondazione(BES) Collina a versanti dolci sulle Unità Toscane(CTVd) Collina a versanti ripidi sulle Unità Liguri(CLVr) Collina a versanti dolci sulle Unità Toscane(CTVd) Collina a versanti ripidi sulle Unità Liguri(CLVr) Collina sui depositi neo- quaternari con livelli resistenti (CBLr) Collina a versanti ripidi sulle Unità Liguri(CLVr) Collina calcarea(Cca) Collina a versanti ripidi sulle Unità Liguri(CLVr) Collina calcarea(Cca) Collina a versanti ripidi sulle UnitàToscane(CTVr) Collina a versanti ripidi sulle Unità Toscane(CLVr) Collina dei bacini neo- quaternari,litologie alternate(CBAt) Dorsale carbonatica(DOC) Collina dei versanti dolci sulle Unità Liguri(CLVd) Depressioni retrodunali(DER) Depressioni tettono-carsiche

Depressioni umide(DEU)

Fondovalle (FON)

Margine (MAR)

Margine inferiore(MARi) Montagna antica su terreni silicei del basamento(MASb) Montagna calcarea (MOC) Montagna Silicoclastica (MOS) Pianura bonificata per diversione e colmate(PBC)

INVARIANTE I INVARIANTE I caratteri idrogeomorfologici dei sistemi morfogenetici e dei baciniidrografici dei e morfogenetici sistemi dei idrogeomorfologici caratteri I

Articolo 8 - Definizione e obiettivi generali dell'invariante strutturale “I caratteri ecosistemici del paesaggio”

I caratteri ecosistemici del paesaggio costituiscono la struttura biotica dei paesaggi toscani. Questi caratteri

definiscono nel loro insieme un ricco ecomosaico, ove le matrici dominanti risultano prevalentemente forestali o INVARIANTE II INVARIANTE agricole, cui si associano elevati livelli di biodiversità e importanti valori naturalistici.

Obiettivi generali PIT I caratteri ecosistemici del paesaggi del ecosistemici caratteri I L’obiettivo generale concernente l’invariante strutturale di cui al presente articolo è l’elevamento della qualità ecosistemica del territorio regionale, ossia l’efficienza della rete ecologica, un’alta permeabilità ecologica del territorio nelle sue diverse articolazioni, l’equilibrio delle relazioni fra componenti naturali, seminaturali e antropiche dell’ecosistema. Tale obiettivo viene perseguito mediante:

a) il miglioramento dei livelli di permeabilità ecologica delle pianure alluvionali interne e dei territori costieri; b) il miglioramento della qualità ecosistemica complessiva delle matrici degli ecosistemi forestali e degli ambienti fluviali; c) il mantenimento e lo sviluppo delle funzioni ecosistemiche dei paesaggi rurali; d) la tutela degli ecosistemi naturali e degli habitat di interesse regionale e/o comunitario; e) la strutturazione delle reti ecologiche alla scala locale.

Ambito Lucchesia (Piana di Lucca) Ambito Versilia Ambito Valle del Serchio

INVARIANTE II INVARIANTE II INVARIANTE II N. 4 ECOSISTEMI N. 6 ECOSISTEMI N. 4 ECOSISTEMI

Ecosistemi agropastorali Ecosistemi agropastorali Ecosistemi agropastorali Paesaggio agricolo ai piedi delle Pizzorne tra Passignano e Paduli di Fociomboli, Puntato e Mosceta, settore meridionale delle Vasti crinali appenninici dell’alta Garfagnana, dall’Alpe delle Matraia, bassi versanti dei Monti Pisani, ambienti pascolivi Alpi Apuane (M.te Croce-Matanna, Campo all’Orzo e M.te Prana), Tre Potenze, alla Pania di Corfino alle zone montane del M.te sommitali del M.te Piglione, pianura alluvionale di Verciano e nell’area del M.te Corchia (prati terrazzati del Puntato) e nei versanti Prado e M.te Sillano, e nei versanti delle Alpi Apuane, dal della pianura di Bientina (tra il canale Rogio ed il Canale della meridionali del M.te Croce (ambienti agricoli montani di Palagnana), complesso delle Panie al M.te Sumbra, fino ai prati della Valle Navareccia), versanti calcarei del Moriglione di Penna e M.te versanti meridionali del M.te Sagro, alle alti Valli di Forno e di di Orto di Donna, ma anche ai confini orientali dell’ambito ove Castellare. Resceto, dal crinale M.te Carchio-M.te Altissimo, ai versanti del dalla matrice forestale emergono i rilievi del Prato Fiorito o di M.te Corchia e delle Panie, ai rilievi delle Apuane meridionali, altre “isole” calcaree (Balzo Nero, Penna di Lucchio, M.te Ecosistemi arbustivi e macchie Padule di Fociomboli Memoriante). Nell’alta Valle del Serchio (ad es. tra Lnde e brughiere acidofile dei versanti settentrionali del Monte Castelnuovo Garfagnana e Corfino o tra Piazza al Serchio e Pisano (uliceti ed ericeti) e versanti meridionali del M.te Il Forte, Ecosistemi forestali Sillano) , all’entrata della Valle di Pedogna. Valli versiliesi rispetto a quelle del carrarese e massese, valli di

Forno e Resceto, all’alta Valle della Turrite Secca e ai versanti Ecosistemi forestali Ecosistemi forestali settentrionali del M.te Corchia e del M.te Altissimo, castagneti del L’elemento dominante del paesaggio vegetale della

Nodi primari: la fascia collinare ai piedi delle Pizzorne o delle Vergheto di Massa, della Valle del Serra e dell’alto bacino del Garfagnana e della Val di Lima, un unico ed esteso nodo Colline lucchesi, le basse Apuane o nei versanti del M.te Pisano, Vezza, bosco planiziale del Lago di Porta, forestale primario della rete ecologica, “Bosco di betulla del i boschi dell’alta Valle della Pescia di Collodi e dei versanti in M.te Palodina (Alpi Apuane), terrazzi alluvionali del Fiume sinistra idrografica del Fiume Serchio, i bassi versanti apuani Ecosistemi palustri e fluviali Serchio, torrenti Turrite Cava, Corsonna, Ania, Fegana, dell’alta Valle di Pedogna. Rio Lombricese (a monte di Camaiore), torrente Serra, Montignoso, Ceserano, Silico, Il Fiume, zona dell’Argegna , zona tra il Nodi forestali secondari: rilievi collinari di Montecarlo, tra Lucca e torrenti Vezza, Giardino, Frigido e Turrite Secca, le marmitte dei Passo delle Forbici e il M.te Romecchio. Massarosa e nella Valle del T.te Freddana, le basse colline, la giganti lungo il Fosso dell’Anguillara alle pendici meridionali del

vasta pianura, i nuclei relitti tra Altopascio e Lucca, pianura di circo glaciale del M.te Sumbra, torrenti Carrione, Frigido, Versilia, Ecosistemi palustri e fluviali Verciano e Massa Macinaia, bosco dei comunali di Montecarlo. Fossi Fiumetto, Motrone e dell’Abate, l’ampia area del Lago di Fiume Serchio, il Serchio di Sillano, i torrenti Il Fiume, Corridoi ripariali: tratti del Fiume Serchio, torrenti Pedogna, Massaciuccoli con le Riserve di Punta Grande, Chiarone e Chiuso Corsonna, Ania, Fegana (Orrido di Botri), Coccia e Scesta Freddana e Pescia di Collodi. del Lago nell’ambito del Parco Regionale di Migliarino, San (affluente della Lima), i corsi d’acqua che scendono dai rilievi Rossore e Massaciuccoli, Padule di Fociomboli, apuani , ambienti palustri e lacustri situati nella pianura Ecosistemi palustri e fluviali alluvionale, torbiere, torbiera di Lamarossa, Bacino del Fiume Serchio, torrenti Pedogna e Freddana, lungo la Ecosistemi rupestri

Pescia di Collodi ed i suoi affluenti minori, corso dei Fossi Nuova, Monte Sagro, il crinale M.te Grondilice-M.te Contrario-M.te Cavallo, Ecosistemi rupestri Tazzera, Rapecchio, Rio Leccio e Rio San Gallo, Fosso di il Monte Tambura-Alto di Sella e M.te Macina, Monte Sumbra e del I rilievi apuani, isole montuose della Garfagnana (Pania di Sibolla, pianura dell’ex , la zona umida M.te Altissimo, Torrioni del M.te Corchia, sistema Panie-M.te Corfino) e Val di Lima (Balzo Nero, Penna di Lucchio, M.te dell’ANPIL Il Bottaccio, ANPIL Bosco di Tanali (ambito Forato-M.te Procinto-M.te Matanna, M.te Procinto e del M.te Forato, Memoriante), gruppo delle Panie, M.te Sumbra, M.te Tambura confinante), il Lago della Gheraredesca, la pianura del Bientina dal Pizzacuto di Forno alla Valle glaciale degli Alberghi INVARIANTE II INVARIANTE e Carcaraia , M.te Rondinaio, M.te Vecchio e M.te Prado, col Canale Rogio, pianura di Verciano, il Padule di Verciano, i piccoli rilievi rocciosi basaltici di Piazza al Serchio, la profonda Prati alle Fontane e il Padule delle Monache Ecosistemi arbustivi e macchie gola dell’Orrido di Botri o i numerosi geositi delle Alpi Apuane, Bassi versanti delle Apuane, versanti occidentali del M.te Fiocca complessi carsici ipogei della Carcaraia, della Vetricia e Grotta Ecosistemi rupestri nella Valle di Arni , Valle delle Rose (pendici meridionali del M.te del Vento , Cresta Garnerone , Monte Tambura, Borra Canala, Rilievi calcarei del Moriglione di Penna e del Monte San Giuliano, Sagro), nei versanti sud-occidentali del M.te Castagnolo, ecc.. Vetricia, Valle della Turrite Secca , Passo Fiocca .

I caratteri ecosistemici del paesaggi del ecosistemici caratteri I i versanti calcarei dei rilievi di confine con il territorio di San Calluneti di Campocecina (Alpi Apuane) Giuliano e con l’ANPIL del Monte Castellare, rilievi del M.te Piglione , Ecosistemi costieri Fascia costiera delle dune di Torre del Lago, il tratto dunale relittuale interno all’ANPIL “Dune di Forte dei Marmi”, tratto dunale situato a sud di Viareggio , l’Agropireto litoraneo della Macchia Lucchese, l’Ammofileto litoraneo della Dune di e l’Elicriseto litoraneo della Macchia Lucchese.

Articolo 9 - Definizione e obiettivi generali dell'invariante strutturale “Il

Obiettivi generali PIT carattere policentrico e reticolare dei msistemi insediativi urbani e

III infrastrutturali”

Il carattere policentrico e reticolare dei sistemi insediativi, infrastrutturali e urbani costituisce la struttura dominante del paesaggio toscano, risultante dalla sua sedimentazione storica dal periodo etrusco fino alla modernità. Questo policentrismo è organizzato in reti di piccole e medie città la cui differenziazione morfotipologica risulta fortemente relazionata con i caratteri idrogeomorfologici e rurali. Questa struttura, invariante nel lungo periodo, è stata solo parzialmente compromessa dalla diffusione recente di modelli insediativi centro-periferici. L’elevata qualità funzionale e artistico-culturale dei diversi sistemi insediativi e dei manufatti che li costituiscono, nonché la complessità delle relazioni interne ed esterne a ciascuno, rappresentano pertanto una componente essenziale della qualità del paesaggio toscano, da salvaguardare INVARIANTE INVARIANTE e valorizzare rispetto a possibili ulteriori compromissioni. Obiettivi generali PIT

L’obiettivo generale concernente l’invariante strutturale di cui al presente articolo è la salvaguardia e valorizzazione del carattere policentrico e delle specifiche identità paesaggistiche di ciascun morfotipo insediativo che vi concorre. Tale obiettivo viene perseguito mediante: a) la valorizzazione delle città e dei borghi storici e la salvaguardia del loro intorno territoriale, nonché delle reti (materiali e immateriali), il recupero della centralità delle loro morfologie mantenendo e sviluppando una complessità di funzioni urbane di rango elevato; b) la riqualificazione dei morfotipi delle urbanizzazioni contemporanee e delle loro criticità; c) la riqualificazione dei margini città-campagna con la conseguente definizione dei confini dell’urbanizzato, e la promozione dell’agricoltura periurbana multifunzionale come strumento per migliorare gli

Il carattere policentrico e reticolare dei sistemi insediativi sistemi dei reticolare e policentrico carattere Il standard urbani; d) il superamento dei modelli insediativi delle “piattaforme”monofunzionali; e) il riequilibro e la riconnessione dei sistemi insediativi fra le parti di pianura, collina e montagna che caratterizzano ciascun morfotipo insediativo; f) il riequilibrio dei grandi corridoi infrastrutturali, con il potenziamento del servizio alla rete diffusa dei sistemi territoriali policentrici; g) lo sviluppo delle reti di mobilità dolce per integrare l’accessibilità ai sistemi insediativi reticolari con la fruizione turistica dei paesaggi; 17 h) l’incardinamento sui caratteri strutturali del sistema insediativo policentrico dei progetti multisettoriali per la sicurezza idrogeologica del territorio, la riqualificazione dei sistemi fluviali, la riorganizzazione delle connessioni ecologiche, la valorizzazione dei paesaggi rurali. INVARIANTE III Il carattere policentrico e reticolare dei sistemi insediativi AmbitoLucchesia (Piana di Lucca) 16. 15. 14. 13. 12. 11. 10. 9. 8. 7. 6. 5. 4. 3. 2. 1. I

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SISTEMI AmbitoValle del Serchio industriale Il produzione sbarramento) Il l’essiccazione situati “I manufatti “Le correlati” locali “Gli della “La di “I sistema attraversano “Le ospedali romaniche “Gli valle emergenti ubicati “I pratiche “Gli Il corrispondenza posizione “I Sistema Sistema Sistema Sistema

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IV Articolo 11 - Definizione e obiettivi generali dell'invariante strutturale “I caratteri morfotipologici dei paesaggi rurali”

I caratteri identitari dei paesaggi rurali toscani, pur nella forte differenziazione che li caratterizza, presentano alcuni caratteri invarianti comuni: il rapporto stretto e coerente fra sistema insediativo e territorio agricolo; la persistenza

dei paesaggi rurali toscani rurali paesaggi dei dell'infrastruttura rurale e della maglia agraria storica, in molti casi ben conservate; un mosaico degli usi del suolo

Obiettivi generali PIT complesso alla base, non solo dell’alta qualità del paesaggio, ma anche della biodiversità diffusa sul territorio.

INVARIANTE INVARIANTE Tale obiettivo viene perseguito mediante:

a) il mantenimento della relazione che lega paesaggio agrario e sistema insediativo (leggibile alla scala urbana, a quella dell’insediamento accentrato di origine rurale, delle ville-fattoria, dell’edilizia specialistica identitari storica, dell’edilizia rurale sparsa) attraverso la preservazione dell’integrità morfologica dei suoi elementi costitutivi, il mantenimento dell’intorno coltivato, e il contenimento di ulteriori consumi di suolo rurale; b) il mantenimento della continuità della rete di infrastrutturazione rurale (data dal sistema della viabilità minore, della vegetazione di corredo e delle sistemazioni idraulico-agrarie di versante e di piano) per le funzioni di organizzazione paesistica e morfologica, di connettività antropica ed ecologica, e di presidio idrogeologico che essa svolge anche nel garantire i necessari ammodernamenti funzionali allo sviluppo agricolo;

I caratteri I c) prevedendo, per le colture specializzate di grandi estensioni con ridisegno integrale della maglia agraria, una rete di infrastrutturazione rurale articolata, valutando, ove possibile, modalità d’impianto che assecondino la morfologia del suolo e l’interruzione delle pendenze più lunghe anche al fine di contenere i fenomeni erosivi; d) la preservazione nelle trasformazioni dei caratteri strutturanti i paesaggi rurali storici regionali, attraverso: la tutela della scansione del sistema insediativo propria di ogni contesto (discendente da modalità di antropizzazione storicamente differenziate); la salvaguardia delle sue eccellenze storico-architettoniche e dei loro intorni; l’incentivo alla conservazione delle colture d’impronta tradizionale in particolare ove esse costituiscono anche nodi degli agro-ecosistemi e svolgono insostituibili funzioni di contenimento dei versanti; il mantenimento in efficienza dei sistemi di regimazione e scolo delle acque di piano e di colle; e) la tutela dei valori estetico-percettivi e storico-testimoniali del paesaggio agrario pianificando e razionalizzando le infrastrutture tecnologiche, al fine di minimizzare l’impatto visivo delle reti aeree e dei sostegni a terra e contenere l’illuminazione nelle aree extraurbane per non compromettere la naturale percezione del paesaggio notturno; f) la tutela degli spazi aperti agricoli e naturali con particolare attenzione ai territori periurbani; la creazione e il rafforzamento di relazioni di scambio e reciprocità tra ambiente urbano e rurale con particolare riferimento al rapporto tra produzione agricola della cintura periurbana e mercato urbano; la messa a sistema degli spazi aperti attraverso la ricostituzione della continuità della rete ecologica INVARIANTE IV I caratteri identitari dei paesaggi rurali toscani AmbitoLucchesia (Piana di Lucca) 22 assetto 21 pianura 20 18 16 arboree 13 12 08 07 06 02 crinale 01 N INVARIANTE . 12 ...... Morfotipo Morfotipo Morfotipo Morfotipo Morfotipo Morfotipo Morfotipo Morfotipo Morfotipo Morfotipo Morfotipo Morfotipo / 13

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AmbitoValle del Serchio assetto 21 pianura 20 16 12 delle 10 di 09 06 pressione 04 contesti 03 02 crinale 01 N INVARIANTE

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