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Prot.: 0669247|29/06/2020|R_MARCHE|GRM|VAA|A

COMUNE DI (provincia di )

PROGETTO DI RICONVERSIONE INDUSTRIALE E RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE DELL'AREA GOLA DELLA ROSSA ( DI SERRA SAN QUIRICO)

TECNICHE INNOVATIVE E COLTIVAZIONE IN SOTTERRANEO SU CALCARE MASSICCIO Relazione botanico vegetazionale e Progetto di compensazione ambientale

(Aggiornamento ed adeguamento al progetto originario 2006 - 2008)

Arcevia, giugno 2020

Il committente Gola della Rossa Mineraria s.p.a

Il Tecnico Dario Perticaroli, Dottore Agronomo

1 Dario Perticaroli – Dottore Agronomo STUDIO ASSOCIATO AGER Vicolo Baccano n. 2 60011 Arcevia (An) tel/fax 0731/9425 e-mail: [email protected]

Generalità

La presente relazione è redatta dal Dottore Agronomo Dario Perticaroli, iscritto all’Ordine Regionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali delle al n. 204, su incarico ricevuto dalla ditta GOLA DELLA ROSSA MINERARIA S.P.A. relativo al “PROGETTO DI RICONVERSIONE INDUSTRIALE E RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE DELL’AREA GOLA DELLA ROSSA, COMUNE DI SERRA S. QUIRICO (AN) TECNICHE INNOVATIVE E COLTIVAZIONE IN SOTTERRANEO SU CALCARE MASSICCIO - Progetto di compensazione ambientale” L’incarico consiste in un aggiornamento ed adeguamento del progetto di compensazione ambientale ai sensi L.R. n. 71/1997, presentato dalla ditta committente, in allegato al PROGETTO ESECUTIVO adeguato al V.I.A. di marzo 2008, sopra richiamato. L’aggiornamento ed adeguamento, si è reso necessario per le seguenti motivazioni espresse dal committente che ha individuato una nuova collocazione delle superficie da imboschire a fini compensativi, rispetto al progetto originario. La nuova piantumazione a fronte della riduzione di superficie boscata, avverrà nel comune di Serra San Quirico, in differenti aree disponibili che non permettono di compensare l’intera superficie. A fronte di 18,80 Ha da piantumare la ditta dispone a vario titolo di 17,10 Ha per la differenza pari a 1,70 Ha verrà effettuato una compensazione monetaria.

Caratterizzazione generale

L’area oggetto d’intervento ricade all’interno dell’area estrattiva Est della Gola della Rossa interamente nella Provincia di Ancona dove insistono Siti di Importanza Comunitaria e Zone a Protezione Speciale: SIC ITT5320004 e ZPS IT5320017. Ad esclusione dell’area di estrazione, il territorio è compreso all’interno della perimetrazione del Parco Naturale Regionale Gola della Rossa e di Frasassi.

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Su larga scala il territorio si colloca in un’area comprendente la dorsale calcarea che delimita ad Est la depressione di , con altitudini che variano dai 200 ai 900 metri. L’assetto dell’uso del suolo caratterizzante tutta la zona di studio è il risultato dell’interazione delle attività dell’uomo con le caratteristiche naturali (clima, orografia e geologia) del territorio; lo sfruttamento delle aree naturali e le attività agrosilvopastorali, seguiti dallo sviluppo delle attività industriali e dalla realizzazione di infrastrutture sono stati quindi i fattori che più di tutti hanno modellato l’attuale paesaggio. Tra le principali categorie d’uso del suolo le aree boscate sono le componenti dominanti il paesaggio. Le aree agricole costituiscono circa il 30% della superficie, inoltre circa il 7-8% è rappresentato da zone non prettamente agricole (praterie, aree arbustive e boschive in evoluzione) che determinano un carattere di elevata naturalità del comprensorio. Le aree urbanizzate sono rappresentate da piccoli nuclei abitati ed edifici rurali isolati ma soprattutto dalle aree industriali e dalle infrastrutture di fondovalle. Il mosaico paesaggistico odierno, rispecchia fedelmente la struttura geomorfologica dell’area tipica del sinclinorio marchigiano. La vallata del fiume , che si estende lungo la direttrice SO-NE, e quelle dei suoi affluenti sono in parte occupate da superfici agricole, in parte delle attività industriali, artigianali ed estrattive della zona. Aspetto climatico Per quanto riguarda l’aspetto climatico, la Regione Marche pur rientrando nella tipologia del clima mediterraneo presenta delle peculiarità dovute alla vicinanza dell’area balcanica quindi masse d’aria fredda durante il periodo invernale.

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Carta tematica. Fonte dati “Campo medio della precipitazione annuale sulle Marche per il periodo 1950-2000” Nonostante la collocazione all’interno della Regione, ad almeno 50 Km dalla costa, la fascia collinare interna, viste anche le quote medie, gode di un clima paragonabile a quello delle colline agricole esterne, con temperature medie di 13,2 °C precipitazioni annue intorno ai 900 mm.

tabella riassuntiva dati metereologici

piogge medie annue mm 901

T media annua °C 13,2

Etp media annua mm 957

escursione termica °C 18,3

Aspetti botanico - vegetazionali Per un’analisi puntuale dei luoghi, di seguito si descrivono gli habitat individuabili come da Direttiva “Habitat” (Dir. 92/43/CEE), in quanto la zona di studio, come precedentemente accennato ricade all’interno di siti Natura 2000 e dal Manuale Italiano di Interpretazione degli Habitat (http://vnr.unipg.it/habitat/index.jsp). Quanto riportato nel presente paragrafo è fonte di:

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1. rilievi di campagna; 2. banca dati Natura 2000 e formulari standard e cartografia; 3. progetto Rete Ecologica delle Marche (REM) e SIT-REM. 4. ricerche bibliografiche (Piano di Gestione dei Siti Natura 2000). - Habitat - 5110 Formazioni stabili xerotermofile a Buxus sempervirens sui pendii rocciosi (Berberidion p.p.) Formazioni arbustive, più o meno aperte, dominate da Buxus sempervirens. Sono riconducibili all’habitat cenosi di pseudomacchia, di mantello, di gariga e di boscaglia in cui il bosso, sempre dominante, può essere accompagnato da altri arbusti. Queste cenosi si insediano prevalentemente su substrati calcarei, su pendi aridi e pietrosi, spesso in ambiti quasi rupestri, nei piani collinare e montano. Seconda la carta della vegetazione (Biondi et al. 2009) l'habitat è presente nella Gola della Rossa sul costone che sovrasta il Convento Santa Maria principalmente all'interno di un bosco di carpino nero. Le cenosi a bosso riconducibili a questo habitat sono dinamicamente legate alle praterie xeriche dei substrati calcarei (xerobrometi dell’habitat 6210), con cui spesso si presentano a mosaico e, quando l’evoluzione verso stadi più maturi è possibile, a diverse cenosi di orlo, di mantello e di tipo forestale, quali gli habitat 91AA (Cytiso sessilifolii-Quercetum pubescentis buxetosum sempervirentis) in cui spesso il bosso partecipa alla costituzione del sottobosco e del mantello e delle cenosi a Ostrya carpinifolia (Scutellario-Ostryetum carpinifoliae violetosum richembachianae var. a buxus sempervirens) legato alle stazioni rupestri dell’Appennino umbro-marchigiano, dinamicamente correlato ai mantelli dello Junipero oxycedri-Cotinetum coggygriae buxetosum nonché all'habitat 9340 (Fraxino orni-Quercion ilicis). Syntaxon fitosociologico - Scutellario-Ostryetum carpinifoliae violetosum richembachianae var. a buxus sempervirens Descrizione del Syntaxon fitosociologico - L'associazione comprende la parte preponderante degli orno-ostrieti delle Marche. La sottoassociazione riportata presenta un piano arboreo formato da Ostrya carpinifolia, Fraxinus ornus, Acer campestre, A. obtusatum, Quercus pubescens, Sorbus aria, S. domestica. Nel piano intermedio sono presenti Corylus avellana, Laburnum aagyroides, Cornus

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mas, Lonicera xylosteum, Daphne laureola, Coronilla emerus, Ruscus aculeatus, Buxus sempervirens e in quello erbaceo: Melica uniflora, Primula vulgaris, Viola reichembachiana, Campanula trachelium, Hepatica nobilis, ecc. - Habitat - 5110 Formazioni stabili xerotermofile a Buxus sempervirens sui pendii rocciosi (Berberidion p.p.) Formazioni arbustive, più o meno aperte, dominate da Buxus sempervirens. Sono riconducibili all’habitat cenosi di pseudomacchia, di mantello, di gariga e di boscaglia in cui il bosso, sempre dominante, può essere accompagnato da altri arbusti. Queste cenosi si insediano prevalentemente su substrati calcarei, su pendi aridi e pietrosi, spesso in ambiti quasi rupestri, nei piani collinare e montano. Seconda la carta della vegetazione (Biondi et al. 2009) l'habitat è presente nella Gola della Rossa sul costone che sovrasta il Convento Santa Maria principalmente all'interno di un bosco di carpino nero. Le cenosi a bosso riconducibili a questo habitat sono dinamicamente legate alle praterie xeriche dei substrati calcarei (xerobrometi dell’habitat 6210), con cui spesso si presentano a mosaico e, quando l’evoluzione verso stadi più maturi è possibile, a diverse cenosi di orlo, di mantello e di tipo forestale, quali gli habitat 91AA (Cytiso sessilifolii-Quercetum pubescentis buxetosum sempervirentis) in cui spesso il bosso partecipa alla costituzione del sottobosco e del mantello e delle cenosi a Ostrya carpinifolia (Scutellario-Ostryetum carpinifoliae violetosum richembachianae var. a buxus sempervirens) legato alle stazioni rupestri dell’Appennino umbro-marchigiano, dinamicamente correlato ai mantelli dello Junipero oxycedri-Cotinetum coggygriae buxetosum nonché all'habitat 9340 (Fraxino orni-Quercion ilicis). Syntaxon fitosociologico - Scutellario-Ostryetum carpinifoliae violetosum richembachianae var. a buxus sempervirens. Descrizione del Syntaxon fitosociologico - L'associazione comprende la parte preponderante degli orno-ostrieti delle Marche. La sottoassociazione riportata presenta un piano arboreo formato da Ostrya carpinifolia, Fraxinus ornus, Acer campestre, A. obtusatum, Quercus pubescens, Sorbus aria, S. domestica. Nel piano intermedio sono presenti Corylus avellana, Laburnum aagyroides, Cornus mas, Lonicera xylosteum, Daphne laureola, Coronilla emerus, Ruscus

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aculeatus, Buxus sempervirens e in quello erbaceo: Melica uniflora, Primula vulgaris, Viola reichembachiana, Campanula trachelium, Hepatica nobilis, ecc. - Habitat - 5130 Formazioni a Juniperus communis su lande o prati calcicoli Arbusteti più o meno radi dominati da Juniperus communis. Sono generalmente cenosi arbustive aperte, che includono sia gli ambiti di prateria in cui il ginepro comune forma piccoli nuclei che gli ambiti in cui il ginepro, spesso accompagnato da altre specie arbustive (fra cui Rosa sp. pl., Crataegus monogyna, Prunus spinosa), forma nuclei più ampi. Si tratta di cenosi secondarie che colonizzano praterie pascolate e prato-pascoli ora in abbandono. Sono diffusi nella fascia collinare e montana, prevalentemente su substrati carbonatici, ma anche di natura diversa, in condizioni da xerofile a mesoxerofile. L’habitat è presente in tutta l’Italia settentrionale e centrale; nella regione alpina è poco comune mentre è frequente nell’area appenninica. Sono presenti ai margini dell'habitat 6210 a contatto delle formazioni forestali. Sono formati dall'Arbusteto di ginestra e citiso a foglie sessili (Spartio juncei- Cytisetum sessilifolii) sia con ginepro rosso (var. Juniperus oxycedrus), che con ginepro comune (var. Juniperus communis). Si tratta comunque di cenosi in avanzato stato di colonizzazione forestale. Cenosi a ginepro più stabili delle precedenti sono osservabili su estensioni contenute e non cartografate all'interno del bosco di roverella (habitat 91AA). L’habitat costituisce uno stadio secondario legato all’abbandono o alla diminuzione delle pratiche gestionali che si origina in seguito alla ricolonizzazione di praterie precedentemente pascolate o, più raramente, falciate o coltivi, da parte del ginepro comune. La tipologia presente è dinamicamente legata alle comunità erbacee della Festuco-Brometea riconducibili all’habitat 6210 con la quale forma spesso dei mosaici seriali. In assenza di interventi può evolvere verso diverse formazioni forestali di latifoglie (querceti, ostrieti e faggete). Spesso, in questi contesti, può essere in contatto con l'habitat 6110. Syntaxon fitosociologico - Spartio juncei-Cytisetum sessilifolii var. Juniperus oxycedrus.

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Descrizione del Syntaxon fitosociologico - Questa associazione si rinviene nel piano mesotemperato dell'Appennino centro-settentrionale dove rappresenta il mantello di vegetazione di roverelleti e ostrieti e gli arbusteti che invadono pascoli e campi abbandonati. La variante a ginepro rosso caratterizza le cenosi con suolo poco evoluto su calcare. Syntaxon fitosociologico - Spartio juncei - Cytisetum sessilifolii var. Juniperus communis Descrizione del Syntaxon fitosociologico - Come la precedente ma in esposizione più fresca con ginepro comune. - Habitat - 5310 Boscaglia fitta di Laurus nobilis Macchie di taglia ridotta dominate dall'alloro (Laurus nobilis L.), a portamento arbustivo, monofitiche o quasi. Le poche segnalazioni per il territorio italiano si riferiscono prevalentemente ad ambienti rupestri dell'Appennino umbro- marchigiano su substrato calcareo (speciali ambiti microclimatici e/o edafici del macroclima temperato). L'habitat è localizzato sui terrazzi orografici del versante destro della Gola della Rossa. Per lo più queste comunità sono da interpretarsi come forme di vegetazione durevole (azonale o extrazonale). Mancano informazioni sugli stadi seriali. Nell'Appennino Umbro-Marchigiano i piccoli lembi di macchia ad alloro sono legati a specifiche micromorfologie degli ambienti rupestri e sono in contatto catenale con cenosi casmofitiche di emicriptofite prevalenti (Habitat 8210). Syntaxon fitosociologico - Ruscohypoglossi-Lauretum nobilis. Descrizione del Syntaxon fitosociologico - Le boscaglie rupestri di alloro descritte per le pareti calcaree della Valle del Rio Freddo e dalle quali per similitudine abbiamo vicariato sia l'associazione di riferimento che la presente sommaria descrizione presentano una composizione di Laurus nobilis, Quercus ilex, Fraxinus ornus, Hedera helix, Rubia peregrina, Ruscus sp.pl., ecc. - Habitat - 6110 Formazioni erbose rupicole calcicole o basofile dell'Alysso-Sedion albi Pratelli xerotermofili, erboso-rupestri, discontinui, colonizzati da vegetazione pioniera di terofite e di succulente, con muschi calcifili e licheni, dal piano mesomediterraneo a quello supratemperatoinferiore, localmente fino

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all'orizzonte subalpino. Il substrato è generalmente calcareo, ma può interessare anche rocce ofiolitiche o vulcaniti. L'habitat è diffuso ma sempre in modo puntuale occupando superfici accorpate assai contenute. E’caratterizzato dalla presenza e dominanza di specie del genere Sedum e si rinviene nelle radure sia della Gariga a santoreggia montana (Cephalario leucanthae-Saturejetum montanae subass. cephalarietosum leucanthae) che della Prateria a forasacco e stellina purpurea (Asperulo purpureae-Brometum erecti). Considerate le situazioni estreme e molto peculiari, queste comunità sono sostanzialmente stabili se considerate in termini seriali. Nell'Appennino centro- meridionale si sviluppano contatti analoghi con l'alleanza Artemisio albae- Saturejion montanae, con le praterie xerofile dell'alleanza Phleo-Bromion (habitat 6210) e anche con formazioni di macchia arbustiva dell'habitat 5130. Non sempre evidentissimo è anche il confine con aspetti termofili dei pavimenti calcarei (habitat 8240 “Pavimenti calcarei”). Syntaxon fitosociologico - Cephalario-leucanthae-Saturejetum montanae. Descrizione del Syntaxon fitosociologico - Si tratta di una gariga camefitica termoxerofitica che si insedia su versanti fortemente acclivi o rupestri della dorsale calcarea umbro-marchigiana su suolo fortemente eroso. Tra le specie più importanti preme ricordare Satureja montana, Cephalaria leucantha, Artemisia alba, Helichrysum italicum, Thymus longicaulise e Fumana procumbens. Syntaxon fitosociologico - Asperulo purpureae-Brometum erecti Descrizione del Syntaxon fitosociologico - L'associazione si riferisce alle praterie xerofitche, discontinue a Bromus erectus che presentano un'ampia diffusione nel piano collinare dei rilievi calcarei dell'Appennino centrale su suoli poco evoluti. Sono caratteristiche Teucrium polium, Stachys recta, Petrorhagia saxifraga, Pimpinella saxifraga, ecc. - Habitat - 6170 Formazioni erbose calcicole alpine e subalpine Praterie alpine e subalpine, talvolta anche discontinue, comprese le stazioni a prolungato innevamento, (vallette nivali, dell'Arabidion caeruleae) delle Alpi e delle aree centrali e meridionali degli Appennini e sviluppate, di norma, sopra il limite del bosco, su suoli derivanti da matrice carbonatica (o non povera di

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basi). Talvolta anche sotto il limite della foresta nel piano altimontano e nelle forre umide prealpine (seslerieti di forra) eccezionalmente anche a 300-500 m di quota. Secondo la carta della vegetazione delle Marche, l'habitat sarebbe riconducibile all'habitat Corine Biotopes 36.43 (Praterie xerofile aperte, a festoni. Seslerieti aridofili delle Alpi e degli Appennini) presenti su Monte Murano, dove sono presenti antenne di trasmissione. Le cenosi del Seslerion apenninae diffuse dal piano montano a quello alpino dei rilievi dell'Appenino centrale sui settori sottoposti a frequenti fenomeni di crioturbazione sono per lo più edafoxerofile e a carattere durevole. Syntaxon fitosociologico - Seslerio tenuifoliae-Caricetum sempervirentis. Descrizione del Syntaxon fitosociologico - Questa prateria è presente su Monte Murano è caratterizzata dalla prevalenza di Carex humilis, Sesleria apennina, Anthyllis vulneraria, Helianthemum canum, Festuca inops, Koeleria lobata. Nell'Appennino umbro-marchigiano è frequente che, anche ad altezze non particolarmente elevate, vengano a crearsi fenomeni di crioturbazione molto intensi con forme di erosione assai selettiva che favoriscono la presenza di questa associazione. - Habitat - 6210 Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) Praterie polispecifiche perenni a dominanza di graminacee emicriptofitiche, generalmente secondarie, da aride a semimesofile, diffuse prevalentemente nel Settore Appenninico ma presenti anche nella Provincia Alpina, dei Piani bioclimatici Submeso-, Meso-, Supra-Temperato, riferibili alla classe Festuco- Brometea, talora interessate da una ricca presenza di specie di Orchideaceae ed in tal caso considerate prioritarie. Per quanto riguarda l’Italia appenninica, si tratta di comunità endemiche, da xerofile a semimesofile, prevalentemente emicriptofitiche ma con una possibile componente camefitica, sviluppate su substrati di varia natura. L'habitat è costituito da praterie a dominanza di forasacco comune (Bromus erectus) e comprende le seguenti tipologie vegetazionali: Prateria a forasacco comune e stellina purpurea (Asperulo purpureae-Brometum erecti); Prateria a forasacco comune e sonaglini comuni

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(Brizo mediae-Brometum erecti); Prateria a forasacco comune e fiordaliso bracteato (Centauro bracteatae-Brometum erecti). Tranne alcuni sporadici casi è un habitat tipicamente secondario, il cui mantenimento è subordinato alle attività di sfalcio o di pascolamento del bestiame, garantite dalla persistenza delle tradizionali attività agro-pastorali. In assenza di tale sistema di gestione, i naturali processi dinamici della vegetazione favoriscono l’insediamento nelle praterie di specie di orlo ed arbustive e lo sviluppo di comunità riferibili rispettivamente alle classi Trifolio- Geranietea sanguinei e Rhamno-Prunetea spinosae; quest’ultima può talora essere rappresentata dall’Habitat 5130. All’interno delle piccole radure e discontinuità del cotico erboso, soprattutto negli ambienti più aridi, rupestri e poveri di suolo, è possibile la presenza delle cenosi effimere della classe Helianthemetea guttati riferibili all’Habitat 6220 o anche delle comunità xerofile a dominanza di specie del genere Sedum, riferibili all’Habitat 6110. Può verificarsi anche lo sviluppo di situazioni di mosaico con aspetti marcatamente xerofili a dominanza di camefite riferibili agli habitat delle garighe e nano- garighe appenniniche submediterranee (Rosmarinetea officinalis, Cisto- Micromerietea). Dal punto di vista del paesaggio vegetale, i brometi sono tipicamente inseriti nel contesto delle formazioni forestali caducifoglie collinari e montane a dominanza di Fagus sylvatica (habitat 9210, 9220) o di Ostrya carpinifolia, di Quercus pubescens (habitat 91AA), di Quercus cerris (habitat 91M0) o di Castanea sativa (habitat 9260). Syntaxon fitosociologico - Brizo mediae-Brometum erecti. Descrizione del Syntaxon fitosociologico - L'associazione si riferisce alle praterie mesofile continue a Bromus erectus che si rinvengono sui settori sommitali leggermente acclivi delle dorsali calcarre dell'Appennino centrale, su suoli evoluti. Sono caratteristiche Briza media, Plantago laneolata, Luzula multiflora, Filipendula vulgaris, Centaurea triumfetti, ecc. Syntaxon fitosociologico - Centauro bracteatae-Brometum erecti. Descrizione del Syntaxon fitosociologico - L'associazione si riferisce alle praterie mesofile continue a Bromus erectus descritta per i substrati marnoso- arenacei del piano collinare. Successivamente è stata rinvenuta anche su substrati e morfologie diverse.

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Syntaxon fitosociologico - Asperulo purpureae-Brometum erecti Descrizione del Syntaxon fitosociologico - L'associazione si riferisce alle praterie xerofitche, discontinue a Bromus erectus che presentano un'ampia diffusione nel piano collinare dei rilievi calcarei dell'Appennino centrale su suoli poco evoluti. Sono caratteristiche Teucrium polium, Stachys recta, Petrorhagia saxifraga, Pimpinella saxifraga, ecc. - Habitat - 6220 Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea Praterie xerofile e discontinue di piccola taglia a dominanza di graminacee, su substrati di varia natura, spesso calcarei e ricchi di basi, talora soggetti ad erosione, con aspetti perenni (riferibili alle classi Poetea bulbosae e Lygeo- Stipetea) che ospitano al loro interno aspetti annuali (Helianthemetea guttati), dei Piani Bioclimatici Termo-, Meso-, Supra- e Submeso-Mediterraneo, con distribuzione prevalente nei settori costieri e subcostieri dell’Italia peninsulare e delle isole, occasionalmente rinvenibili nei territori interni in corrispondenza di condizioni edafiche e microclimatiche particolari. L'habitat è diffuso ma sempre in modo puntuale occupando superfici accorpate assai contenute. E' caratterizzato dalla presenza e dominanza di terofite e si rinviene principalmente nelle radure della Prateria a forasacco e stellina purpurea. La vegetazione delle praterie xerofile mediterranee si insedia di frequente in corrispondenza di aree di erosione o comunque dove la continuità dei suoli sia interrotta, tipicamente all’interno delle radure della vegetazione perenne, sia essa quella delle garighe e nano-garighe appenniniche submediterranee delle classi Rosmarinetea officinalis e Cisto-Micromerietea tal volta a dominanza di Ampelodesmos mauritanica (habitat 5330), le praterie della classe Festuco-Brometea (habitat 6210); o ancora con la vegetazione litofila a crassulente (habitat 6110). Può rappresentare stadi iniziali (pionieri) di colonizzazione di neosuperfici costituite ad esempio da affioramenti rocciosi di varia natura litologica, così come aspetti di degradazione più o meno avanzata al termine di processi regressivi legati al sovrapascolamento o a ripetuti fenomeni di incendio. Quando le condizioni ambientali favoriscono i processi di sviluppo sia del suolo che della vegetazione, in assenza di perturbazioni, le comunità riferibili all’Habitat 6220 possono essere invase da specie perenni

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arbustive legnose che tendono a soppiantare la vegetazione erbacea, dando luogo a successioni verso cenosi perenni più evolute. Dal punto di vista del paesaggio vegetale, queste formazioni si collocano generalmente all’interno di serie di vegetazione che presentano come tappa matura la foresta sempreverde (habitat 9340) o il bosco misto a dominanza di caducifoglie collinari termofile a dominanza di specie del gruppo Quercus pubescens (habitat 91AA). Syntaxon fitosociologico - Trifolio scabri-Hypochoeridetum achyrophori. Descrizione del Syntaxon fitosociologico - Questa associazione riunisce la vegetazione terofitica, xerofitica, effimera presente nei settori rupestri della dorsale calcarea dell'Appennino centrale dove, come in questo caso, è a contatto con garighe della classe Rosmarinetea. Syntaxon fitosociologico - Saxifrago tridactylites-Hypochoeridetum achyrophori. Descrizione del Syntaxon fitosociologico - Questa associazione si riferisce ad una vegetazione con ecologia, struttura e ubicazione simile alla precedente. - Habitat - 7220 Sorgenti pietrificanti con formazione di tufi (Cratoneurion) Comunità a prevalenza di briofite che si sviluppano in prossimità di sorgenti e pareti stillicidiose che danno origine alla formazione di travertini o tufi per deposito di carbonato di calcio sulle fronde. Si tratta quindi di formazioni vegetali spiccatamente igro-idrofile, attribuite all’alleanza Cratoneurion commutati che prediligono pareti, rupi, muri normalmente in posizioni ombrose, prevalentemente calcarei, ma che possono svilupparsi anche su vulcaniti, scisti, tufi, ecc. Le associazioni del Cratoneurion commutati sono considerabili come comunità durevoli che risentono però molto delle variazioni idriche stagionali. In presenza di un maggiore apporto idrico le comunità del Cratoneurion vengono sostituite dalle associazioni idrofile dei Platyphypnidio-Fontinaletea antipyreticae. Queste prendono rapporti catenali con le comunità della classe Adiantetea. - Habitat - 8210 Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica Comunità casmofitiche delle rocce carbonatiche, dal livello del mare nelle regioni mediterranee a quello cacuminale nell’arco alpino. E' presente sui versanti sia settentrionale che meridionale della Gola di Frasassi dove sono presenti importanti tipologie vegetazionali come: la Vegetazione a

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capelvenere comune (Aggr. Ad Adiantum capillus-veneris), la Vegetazione casmofitica a meringia papulosa (Moehringio papulosae - Potentilletum caulescentis) e il Popolamento casmofitico a sassifraga callosa (Saxifrago australis-Trisetetum bertolonii). Le comunità casmofitiche, espressione azonale, sono pioniere, ma hanno scarsissima probabilità evolutiva. Frequentemente possono essere mascherate all’interno di aree boscate o arbustate con le quali sono in contatto. Più raramente, a quote più basse, si verificano contatti con comunità dei prati arido- rupestri riferibili all'habitat 6110. Syntaxon fitosociologico - Moehringio papulosae - Potentilletum caulescentis. Descrizione del Syntaxon fitosociologico - Questa associazione è presente sulle rocce più o meno fratturate dal piano collinare a quello montano e alto montano caratterizzato da Trisetum bertolonii, Campanula tanfanii, Saxifraga australis. Syntaxon fitosociologico - Saxifrago australis-Trisetetum bertolonii. Descrizione del Syntaxon fitosociologico - Questa associazione è presente sulle rocce più o meno fratturate dal piano collinare a quello montano e alto montano caratterizzato da Trisetum bertolonii, Campanula tanfanii, Saxifraga australis. - Habitat - 8310 Grotte non ancora sfruttate a livello turistico Grotte non aperte alla fruizione turistica, comprensive di eventuali corpi idrici sotterranei, che ospitano specie altamente specializzate, rare, spesso strettamente endemiche e che sono di primaria importanza nella conservazione di specie animali dell’Allegato II quali pipistrelli e anfibi. I vegetali fotosintetici si rinvengono solo all’imboccatura delle grotte e sono rappresentati da alcune piante vascolari, briofite e da alghe. In assenza di perturbazioni ambientali, sia naturali (variazioni nel regime idrico), sia antropiche, l’habitat è stabile nel tempo ed è caratterizzato da una notevole costanza dei fattori ecologici nel lungo periodo. Esso rappresenta un ambiente di rifugio per una fauna cavernicola, spesso strettamente endemica, di notevole interesse biogeografico. Syntaxon fitosociologico - Adiantetea, Eucladio-Adiantetum capilli-veneris

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Descrizione del Sintaxon fitosociologico - Vegetazione rupestre spesso localizzata nella parte iniziale delle grotte composta da Asplenium capillus- veneris, Eucladium verticillatum, epatiche, alghe blu e piante vascolari. - Habitat - 91AA Boschi orientali di querce bianca Boschi mediterranei e submediterranei adriatici e tirrenici (area del Carpinion orientalis e del Teucrio siculi-Quercion cerris) a dominanza di Quercus virgiliana, Q. dalechampii, Q. pubescens e Fraxinus ornus, indifferenti edafici, termofili e spesso in posizione edafo-xerofila tipici della penisola italiana ma con affinità con quelli balcanici, con distribuzione prevalente nelle aree costiere, subcostiere e preappenniniche. Si rinvengono anche nelle conche infra appenniniche. L’habitat è distribuito in tutta la penisola italiana, dalle regioni settentrionali a quelle meridionali, compresa la Sicilia e la Sardegna. L'habitat è esteso e comprende le seguenti tipologie vegetazionali: Bosco di roverella con scotano (Roso sempervirentis-Quercetum pubescentis subass. cotinetosum coggygriae); Bosco di roverella con citiso a foglie sessili (Cytiso sessilifolii-Quercetum pubescentis). La tipologia è più estesa di quanto riportato in cartografia in quanto la roverella è sovente prevalente nelle esposizioni di crinale sopratutto nelle esposizioni meridionali. Trattandosi di soprassuoli spesso assai radi, in particolare la prima tipologia, è frequente osservare piante e nuclei di conifere d'impianto antropico e lembi più o meno estesi di prateria. Rapporti seriali: in rapporto dinamico con i querceti si sviluppano cenosi arbustive dell’alleanza Cytision sessilifolii (habitat 5130) e praterie della classe Festuco-Brometea (habitat 6210). Rapporti catenali: i contatti catenali possono essere con le leccete (habitat 9340), con ostrieti o cerrete (habitat 91M0). Syntaxon fitosociologico - Roso sempervirentis-Quercetum pubescentis subass. cotinetosum coggygriae. Descrizione del Syntaxon fitosociologico - Si tratta di un bosco di roverella ricco di elementi della classe Quercetea ilicis. La scarsa densità della copertura arborea consente la penetrazione e la sopravvivenza di arbusti dell'alleanza Cytision sessilifolii. E' diffuso nell'area collinare ed è presente anche nelle esposizioni più xeriche dei rilievi calcarei dell'Appennino. Syntaxon fitosociologico - Roso sempervirentis-Quercetum pubescentis subass. cotinetosum coggygriae.

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Descrizione del Syntaxon fitosociologico - Si tratta di un soprassuolo forestale assai simile al precedente ma caratterizzato da maggiore xerofillia, con una maggiore presenza di sclerofille ed una ulteriore minore densità del piano arboreo e dall'abbondanza di scotano nel piano intermedio. Syntaxon fitosociologico - Cytiso sessilifolii-Quercetum pubescentis. Descrizione del Syntaxon fitosociologico - Bosco a dominanza di roverella ma, rispetto al precedente, caratterizzato da presenza di specie mesofile e maggiore densità del piano arboreo. E' localizzato prevalentemente in situazioni con suolo più evoluto. - Habitat - 9210 Faggeti degli Appennini con Taxus e Ilex Faggete termofile con tasso e con agrifoglio nello strato alto-arbustivo e arbustivo del piano bioclimatico supratemperato ed ingressioni nel mesotemperato superiore, sia su substrati calcarei sia silicei o marnosi distribuite lungo tutta la catena Appenninica e parte delle Alpi Marittime riferite alle alleanze Geranio nodosi-Fagion e Geranio striati-Fagion. Sono generalmente ricche floristicamente, con partecipazione di specie arboree, arbustive ed erbacee mesofile dei piani bioclimatici sottostanti, prevalentemente elementi sud-est europei (appenninico-balcanici), sud-europei e mediterranei (Geranio striati-Fagion). Si tratta di una unica cenosi presente a Monte Vallemontagnana a contatto con le praterie cacuminali, ad un’altitudine di circa 850 m. E' un popolamento termofilo a prevalenza di faggio (Fagus sylvatica) con acero opalo (Acer opalus), carpino nero (Ostrya carpinifolia) e sorbo montano (Sorbus aria). La cenosi presente è riferibile al Bosco termofilo, neutrobasifilo di faggio (Lathyro veneti-Fagetum sylvaticae subass. lathyretosum veneti). L'’habitat presenta come cenosi secondarie di sostituzione diverse tipologie di arbusteti dell’alleanza Berberidion vulgaris, in particolare, quando si tratta di ginepreti a ginepro comune, riferibili all’habitat 5130 “Formazioni a Juniperus communis”. Altre cenosi di sostituzione sono rappresentate dagli orli forestali della classe Trifolio-Geranietea e praterie mesofile dell’habitat 6210. L’habitat può essere in contatto spaziale con diverse tipologie boschive: habitat 9180, 9220. 9260 con boschi misti di carpino nero della suballeanza Laburno-

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Ostryenion e con boschi di cerro dell’alleanza Teucrio siculi-Quercion cerris dell’habitat 91M0. con gli habitat 91L0 e 9340. Syntaxon fitosociologico - Lathyro veneti-Fagetum sylvaticaesubass. lathyretosum veneti. Descrizione del Syntaxon fitosociologico - Si tratta di boschi termofili di faggio con presenza anche abbondante di Acer obtusatum, Ostrya carpinifolia, Sorbus aria e ricco strato erbaceo di specie nemorali sia di faggeta che dei boschi del piano basale. - Habitat - 92A0 Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba Boschi ripariali a dominanza di Salix spp. e Populus spp. presenti lungo i corsi d’acqua del bacino del Mediterraneo, attribuibili alle alleanze Populion albae e Salicion albae. Sono diffusi sia nel piano bioclimatico mesomediterraneo che in quello termomediterraneo oltre che nel macrobioclima temperato, nella variante submediterranea. Secondo la carta vegetazionale l'habitat è presente lungo il fosso di Case Montanara con la Vegetazione boschiva ripariale a mosaico con pioppo nero, pioppo bianco e salice bianco e come Bosco ripariale a rovo e salice bianco (Rubo ulmifolii-Salicetum albae) in altre due aree di estensione modesta. Si tratta di fitocenosi aperte e discontinue inframezzate da altri habitat forestali e arbustivi. I boschi ripariali sono per loro natura formazioni azonali e lungamente durevoli essendo condizionati dal livello della falda e dagli episodi ciclici di morbida e di magra. Generalmente sono cenosi stabili fino a quando non mutano le condizioni idrologiche delle stazioni sulle quali si sviluppano; in caso di allagamenti più frequenti con permanenze durature di acqua affiorante, tendono a regredire verso formazioni erbacee; in caso di allagamenti sempre meno frequenti, tendono ad evolvere verso cenosi mesofile più stabili. I saliceti ed i pioppeti sono in collegamento catenale tra loro, occupando zone ecologicamente diverse: i saliceti si localizzano sui terrazzi più bassi raggiunti periodicamente dalle piene ordinarie del fiume, mentre i pioppeti colonizzano i terrazzi superiori e più esterni rispetto all’alveo del fiume, raggiunti sporadicamente dalle piene straordinarie. I boschi dell’habitat 92A0 possono entrare in contatto catenale con l'habitat 91E0.

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Syntaxon fitosociologico - Populion albae, Salici albae-Populetum nigrae. Descrizione del Syntaxon fitosociologico - Boschi ripari sviluppati aperti a dominanza di Salix alba e Populus nigra. Syntaxon fitosociologico - Salicion albae, Rubo ulmifolii-Salicetum albae. Descrizione del Syntaxon fitosociologico - Formazioni riparie poco strutturate ed aperte con piano arboreo pressoché mono specifico e denso strato intermedio a Rubus ulmifolius. - Habitat - 9340 Foreste di Quercus ilex e Q. rotundifolia Boschi dei Piani Termo-, Meso-, Supra- e Submeso-Mediterraneo (ed occasionalmente Subsupramediterraneo e Mesotemperato) a dominanza di leccio (Quercus ilex), da calcicoli a silicicoli, da rupicoli o psammofili a mesofili, generalmente pluristratificati, con ampia distribuzione nella penisola italiana sia nei territori costieri e subcostieri che nelle aree interne appenniniche e prealpine; sono inclusi anche gli aspetti di macchia alta, se suscettibili di recupero. Sono presenti quasi esclusivamente sulle pareti meridionali del Picco su pendenza elevata e con aspetto pressoché rupestre. Si tratta di fitocenosi discontinue a bassa densità. Nonostante la pendenza proibitiva e la quasi totale assenza di suolo si tratta di un Bosco di leccio con numerose caducifoglie (Cephalanthero longifoliae-Quercetum ilicis subass. lathyretosum veneti). Le leccete di quest'area rappresentano prevalentemente aspetti edafo-xerofili in contesti caratterizzati dalla potenzialità per la foresta di caducifoglie, o comunque esprimono condizioni edafiche e topoclimatiche particolari. Le tappe dinamiche di sostituzione sono spesso riferibili ad arbusteti della classe Rhamno-Prunetea (in parte riconducibile all’Habitat 5130), a garighe della classe Rosmarinetea, alle formazioni litofile (habitat 6110) e alle formazioni di terofite (habitat 6220). I contatti catenali coinvolgono generalmente altre formazioni forestali decidue o miste riferibili alla classe Querco-Fagetea. Syntaxon fitosociologico - Cephalanthero longifoliae-Quercetum ilicis subass. lathyretosum veneti. Descrizione del Syntaxon fitosociologico - In questa associazione ricadono le formazioni forestali miste di sclerofille sempreverdi e caducifoglie. Queste

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formazioni si rinvengono localmente anche nella dorsale calcarea appenninica umbro-marchigiana. Syntaxon fitosociologico - Cyclamino hederifolii-Quercetum ilicis subass. cyclaminetosum hederifolii. Descrizione del Syntaxon fitosociologico - Questa associazione ricadono la gran parte dei boschi termofili di Quercus ilex del piano bioclimatico mesomediterraneo. Nella dorsale calcarea appenninica umbro-marchigiana dove sviluppano in esposizioni calde e spesso rupestri. Descrizione dell’intervento Il progetto approvato ha previsto interventi a carico delle due zone estrattive OVEST e EST. Per il dettaglio progettuale si rimanda alla specifica documentazione a firma dei tecnici incaricati. Ubicazione e descrizione dell’area La cava Gola della Rossa, è ubicata nel comune di Serra San Quirico (An), catastalmente ricade all’interno dei fogli 24 e 30 per quanto riguarda il settore estrattivo Est, e nei fogli 29 e 30 per quanto riguarda il settore estrattivo Ovest. La Gola della Rossa, presenta un elevato interesse naturalistico, la cava esistente e le zone limitrofe si inseriscono, nell’area di passaggio dal paesaggio collinare a quello montano, laddove il contesto ambientale è caratterizzato da aree boscate, aree incolte con vegetazione arbustiva, aree a prati-pascolo ed aree con scarpate pseudoverticali nelle zone in cui affiora la formazione Iitologica del Calcare Massiccio. Il bacino nel quale ricade il progetto, presenta caratteri di antropizzazione riconoscibili nella presenza di manufatti, di una sviluppata rete viaria, di un’area industriale già realizzata e in fase di espansione, del raddoppio della viabilità sia stradale che ferroviaria esistente. Le caratteristiche della vegetazione del territorio di Gola della Rossa sono strettamente correlate con i vari fattori geomorfologici, propri dell’area appenninica di appartenenza. In particolare, l'assoluta predominanza di rocce carbonatiche e di pendii piuttosto acclivi, favoriscono lo sviluppo di comunità vegetali a carattere neutro- basofilo, riferibili prevalentemente alle classi Querco-Fagetea (boschi),

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Rhamno-Prunetea (arbusteti) e Festuco-Brometea (pascoli). Si tratta quindi della tipica vegetazione forestale appenninica, la cui continuità è interrotta da vasti habitat pascolivi (per lo più brometi), diffusi soprattutto sulle aree sommitali dei rilievi e inquadrabili nell'ordine Brometalia eretti. Di particolare interesse fitogeografico sono inoltre le formazioni camefitiche, che rivestono le pendici detritiche più basse ed assolate riferibili all'ordine Rosmarinetalia officinalis. Nell'ambito di queste aree sono presenti anche piccole radure costituite da pratelli terofitici dell'ordine Trachiuietalia distachyae. L’abbandono delle aree montane più disagiate e meno produttive ha ulteriormente incrementato la diversità paesaggistica del territorio, permettendo lo sviluppo di comunità arbustive secondarie che hanno colonizzato sia i campi che i pascoli non più utilizzati; si tratta di mantelli e cespuglieti riferibili all'ordine Prunetalia spinosae (ginestreti, ginepreti, ecc.), presente con le alleanze Cytisico sessilifolii (nel Piano Bioclimatico Alto-Collinare). Le formazioni forestali hanno una distribuzione che interessa la fascia posta tra 400 e 1100 m di altitudine, in corrispondenza dei versanti più acclivi. Essi si presentano per lo più come formazioni a dominanza di carpino nero (Ostrya carpinifolia), cui si associano comunemente l'acero d'Ungheria (Acer opalus subsp. obtusatum) e l'orniello (Fraxinus ornus subsp. ornus), nonché: sui versanti meridionali, la roverella (Quercus pubescens s. I.); negli impluvi, il faggio (Fagus sylvatica subsp. sylvatica); nelle zone semirupestri, il leccio (Quercus ilex subsp. ilex). A completamento del quadro forestale del territorio analizzato, si può specificare boschi, con diversa copertura del suolo, a dominanza di leccio e poche altre sclerofille sempreverdi, sviluppati nei settori semirupestri maggiormente soleggiati; querceti di roverella, che rappresentano la fitocenosi più xerofita del piano collinare e sono diffusi nelle aree ben esposte e soleggiate, per lo più ricoperte da detrito di falda e poste in prossimità dei fondovalle. La vegetazione presente nelle aree interessate dal progetto, sia nella zona estrattiva EST che in quella OVEST, possono essere classificate in base alla

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Legge Forestale Regionale n. 6 del 2006 articolo 2, nella tipologia di bosco, che lo definisce: “qualsiasi terreno coperto da vegetazione forestale arborea, associata o meno a quella arbustiva, di origine naturale o artificiale ed in qualsiasi stadio di sviluppo, con un’estensione non inferiore ai 2.000 metri quadrati, una larghezza media non inferiore a 20 metri ed una copertura, intesa come area di incidenza delle chiome, non inferiore al 20 per cento, con misurazioni effettuate dalla base esterna dei fusti. Sono compresi tra i boschi i castagneti da frutto, le tartufaie controllate e la macchia mediterranea aventi le predette caratteristiche. Non costituiscono bosco i parchi urbani, i giardini pubblici e privati, le alberature stradali, i castagneti da frutto in attualità di coltura, gli impianti di frutticoltura e di arboricoltura da legno, le tartufaie coltivate, i vivai e gli orti botanici”. Di seguito si riporta uno stralcio aerofotogrammetrico delle zone:

Area estrattiva OVEST

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Area estrattiva EST

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Compensazione ambientale Il progetto di compensazione prevede la determinazione della provvigione dendrometrica degli esemplari da sacrificare, per far ciò è necessario eseguire il cavallettamento delle piante forestali legnose (alberi e arbusti) in aree di saggio con vertici o perimetro segnato, in modo da divenire permanenti e verificabili, di lato o raggio di 20 metri e dove non possibile per problemi oggettivi, su aree di saggio di diversa forma e dimensione. Le aree di saggio sono da effettuarsi in numero commisurato, oltre che sulla base dell’estensione del bosco, soprattutto all’omogeneità. Nelle aree di saggio si devono cavallettare e riportare in un apposito piedilista di modulo 1 cm tutte le piante che presentano un diametro a petto d’uomo (130 cm) superiore o uguale a 5 cm, classificate secondo la specie di appartenenza. Il progetto di compensazione ambientale deve contenere anche quello esecutivo delle opere di rimboschimento e delle eventuali opere connesse necessarie al successo dell’intervento, redatto secondo i criteri generalmente richiesti per accedere a finanziamenti comunitari di opere di rimboschimento. Il suddetto progetto di compensazione deve contenere i documenti su cui si fonda la disponibilità della nuova area d’impianto ed un piano di manutenzione che indichi per almeno 5 anni le tecniche i costi colturali. Il calcolo della superficie da imboschire a fini compensativi, in relazione a quanto previsto dall’allegato A della l.r. 71/1997, è stato già effettuato da altri tecnici incaricati in fase progettuale iniziale, a cui si rimanda: vedi elaborato U/Es - Progetto di compensazione ambientale Studio di Impatto Ambientale PROGETTO ESECUTIVO (MARZO 2008). Dell’elaborato di cui sopra si evince che la superficie da compensare è pari a 18,80 Ha, la cui realizzazione era prevista in località Macere nel comune di Matelica. La ditta ha ritenuto procedere ad una nuova ubicazione del rimboschimento compensativo da realizzarsi in diversi siti tutti all’interno del comune di Serra San Quirico (An). Finalità dell’impianto di rimboschimento compensativo L’impianto arboreo forestale viene eseguito a compensazione della massa

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legnosa che verrà sacrificata a seguito del progetto di riconversione industriale e riqualificazione ambientale dell'area Gola della Rossa (comune di Serra San Quirico) In primo luogo si è verificato con il committente la disponibilità effettiva dei terreni dove poter effettuare la nuova piantumazione compensativa. La società committente, dispone in proprietà e in concessione diversi terreni che possono essere utilizzati per il rimboschimento compensativo, a tal proposito si allegano le visure catastali oltre ad altra documentazione probante a dimostrazione di ciò. I terreni individuati per il rimboschimento compensativo sono identificati catastalmente come segue:

Superficie catastale Superficie N. Comune Fg P.lla mq utilizzabile mq app.to Serra San Quirico 31 77 120.650 11.000 1 Serra San Quirico 32 124 482 480 2 Serra San Quirico 32 126 5.130 4.000 Serra San Quirico 12 5 51.320 1.000 Serra San Quirico 12 6 23.400 8.500 Serra San Quirico 13 111 2.300 2.000 3 Serra San Quirico 13 112 117.662 53.000 Serra San Quirico 13 123 35.107 10.000 Serra San Quirico 13 209 13.640 6.000 Serra San Quirico 24 542 82.099 75.000 4 TOTALE 451.790 170.980

Superficie Superficie N. Comune Fg P.lla catastale utilizzabile Possesso app.to mq mq Serra San Quirico 31 77 120.650 11.000 1 Serra San Quirico 32 124 482 480 2 Gola della Rossa Mineraria Serra San Quirico 32 126 5.130 4.000 S.p.A. Serra San Quirico 12 5 51.320 1.000 Serra San Quirico 12 6 23.400 8.500 Serra San Quirico 13 111 2.300 2.000 3 Concessione comune di Serra San Quirico 13 112 117.662 53.000 Serra San Quirico terreni Serra San Quirico 13 123 35.107 10.000 demaniali. Delibera G. C. 33 Serra San Quirico 13 209 13.640 6.000 del 04/06/2020

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Serra San Quirico 24 542 82.099 75.000 4 MARCHE INVEST SRL, società di Gola della Rossa Mineraria S.p.A. TOTALE 451.790 170.980

Analisi preliminari e vocazionalità della stazione d’impianto

Analisi preliminari In occasione dei sopralluoghi preliminari effettuati nei fondi interessati dall'intervento di forestazione, si è eseguito il rilevamento dei principali fattori pedoclimatici per valutare la vocazionalità della sede all’impianto. Nell’intorno degli appezzamenti da piantumare è stata rilevata la presenza prevalentemente delle seguenti specie vegetali quali: Ginestre (Spartium junceum), Roverelle (Quercus pubescens s.l.), Orniello (Fraxinus ornus), Carpino nero (Ostrya carpinifolia), Scotano (Cotinus coggygria), Ginepro (Juniperus communis L.), Leccio (Quercus ilex L.). Vocazionalità della stazione di impianto e fattori di scelta delle essenze. Sulla base delle caratteristiche pedoclimatiche della sede di impianto, delle preferenze edafiche delle specie in esame, si sono riscontrate valide condizioni ecologiche di fattibilità per un imboschimento con le essenze forestali precedentemente enunciate, soprattutto perché sono quelle maggiormente rappresentative dalla zona in esame. Per quanto riguarda l’impianto naturaliforme, visti gli obiettivi e le finalità che il progetto si prefigge, si ritiene di dover scegliere le specie idonee all'impianto tra quelle che naturalmente sarebbero presenti in una cenosi boschiva potenziale della zona, tenendo evidentemente conto, sia nella scelta che poi nella collocazione in campo, della locale variabilità dei fattori ecologici (umidità e profondità del suolo, esposizione, morfologia). Intervento previsto – operazioni di impianto

Superficie investita Come già descritto le aree interessate dall'impianto sono collocate nel Comune di Serra San Quirico così come descritte precedentemente, per un investimento totale di Ha.aa.ca. 17.09.80 (arrotondato per facilità di calcoli a 17,10 ettari)

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superficie topografica da impiantare. Di seguito si riporta uno stralcio areofotogrammetrico delle zone da rimboschire

Serra San Quirico foglio 31 mappali 77

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Serra San Quirico foglio 32 mappali 124 - 125

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Serra San Quirico foglio 12 mappali 5 - 6

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Serra San Quirico foglio 13 mappali 111 – 112 – 123 - 209

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Serra San Quirico foglio 24 mappali 542

Limite appezzamento da rimboschire Sesto di impianto e modalità delle piantumazioni La modalità di piantumazione si diversificherà in relazione alla porzione di area piantumabile. Verranno quindi messi a dimora individui delle specie scelte, opportunamente intercalati fra loro e nelle proporzioni di seguito descritte nella seguente tabella: SPECIE VEGETALI n. piante % Roverella 5.000 30,70 Leccio 3.000 18,42 Orniello 3.786 23,25 Carpino nero 4.500 27,63 TOTALE 16.286 100

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Si è scelto di compensare con l’impianto di latifoglie escludendo le conifere in considerazione del basso valore ecologico delle stesse. In considerazione delle condizioni generali di fertilità agronomica delle sedi, delle modalità di piantumazione, dove ogni specie vegetale verrà ordinata secondo disposizione lineare, ci si indirizza verso un sesto di impianto di m 3,5 x 3 m con disposizione a rettangolo. Il sesto d’impianto è stato scelto anche in funzione dell’esecuzione delle cure colturali che per quanto possibile verranno eseguite meccanicamente. Nelle superfici interessate all'intervento, stabilite in 17.980 m2, arrotondati a 17,10 ettari, saranno quindi messe a dimora un totale di 16.286 piante. Le piante da mettere a dimora verranno acquistate preferibilmente presso i vivai Regionali gestiti dall’Assam, o da altri vivai di comprovata professionalità, utilizzando esclusivamente essenze autoctone e di dimensioni tali, da non compromettere l’attecchimento iniziale. Lavori di preparazione della stazione di impianto La porzione di suolo oggetto d’impianto presentano caratteristiche differenti; pertanto le operazioni di preparazioni del terreno saranno differenziate per appezzamento. Lavori preparatori del terreno Negli appezzamenti 1 e 3 precedentemente descritti, verrà effettuato un decespugliamento delle essenze arbustive presenti (prevalentemente ginestre), successivamente, previo squadro del terreno verranno aperte delle buche tramite trivella meccanica al fine di poi procedere con l’impianto. Negli altri appezzamenti, 2 e 4, si effettuerà invece l’aratura andante ad una profondità di circa 50 cm, per poi effettuare l’affinamento delle zolle con uno o due passaggi di erpice, portato da trattrice agricola. Squadro Sarà effettuato uno squadro del terreno con successivo picchettamento al fine di individuare la disposizione spaziale degli individui delle specie scelte in relazione: alle finalità dell’impianto, alle esigenze delle essenze vegetali, alla buona conduzione post-impianto e in relazione ad una corretta gestione economica. Si ricorda, pertanto che il sesto d’impianto prescelto è di m 3,5 x 3.

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Apertura delle buche e messa a dimora delle piante Negli appezzamenti 2 e 4 le buche ove saranno deposte le nuove piante saranno aperte a mano e avranno dimensioni e profondità tale da garantire specie per specie il buon attecchimento e ricostituzione dell’apparato radicale. Negli appezzamento 1 e 3, dove non è prevista l’aratura, le buche verranno aperte con trivella meccanica e anche in questo caso con dimensioni tali da assicurare il buon attecchimento e ricostruzione dell’apparato radicale. La messa a dimora delle piante prevede un’attenzione tale da non causare danni e ferite all’apparato radicale. Una volta messa a dimora la pianta, le buche saranno ricoperte a mano con pala manuale, da manodopera specializzata.

Operazioni colturali post-impianto – piano di gestione

PIANO COLTURALE AI SENSI DELL’ART. 13 DELLA L.R. 6/2005 REDATTO SECONDO IL PIANO COLTURALE TIPOI DEL PIANO FORESTALE REGIONALE L’articolo 13, comma 1 della Legge Forestale Regionale n. 6 del 23 febbraio 2005 prevede che i boschi realizzati, migliorati, trasformati e quelli convertiti all’alto fusto, nonché gli impianti di arboricoltura da legno realizzati con contributi finanziari pubblici, anche parziali, siano gestiti secondo un apposito piano colturale. Di seguito, in applicazione delle sopra citate disposizioni, sono definite le modalità di coltura, conservazione e trattamento per gli impianti oggetto di finanziamento pubblico. Il piano colturale, una volta approvato dall’Ente che concede il finanziamento o l’autorizzazione dell’opera, impegna il soggetto proponente alla esecuzione dello stesso. Nella superficie imboschita è vietata la pratica della coltura agraria. E’ vietata qualsiasi forma di pascolo, non sono permesse attività edilizie o costruzione di ricoveri, anche temporanei, all’interno dell’impianto. I proprietari sono tenuti alla custodia dell’impianto ed alla difesa contro i danni di qualsiasi natura e ad effettuare tutte le operazioni necessarie per garantire la

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buona riuscita e il mantenimento dell’intervento. Al fine di facilitare la rinnovazione naturale, di prevenire gli incendi, l’infestazione di insetti e il verificarsi di fitopatologie, il bosco dovrà essere tenuto sgombro dai residui dei tagli, dalle fronde delle piante eventualmente schiantate da calamità meteorologiche nonché da tutti i materiali che potrebbero costituire facile esca per il fuoco o ricettacolo di focolai di diffusione di malattie parassitarie. Nella conduzione dell’impianto dovranno essere osservate e rispettate tutte le altre norme vigenti in materia paesaggistica, di tutela del suolo e dell’ambiente. I proprietari del terreno rimboschito hanno l’obbligo, in caso di vendita, permuta o altra forma di cessione del bosco, di rendere noto all’acquirente, permutante o subentrante, gli obblighi contenuti nel piano di coltura dell’impianto e comunicare il nominativo e l’indirizzo di residenza del subentrante all’Ente che ha concesso il finanziamento ed approvato il piano colturale. Una gestione più oculata dopo i primi cinque dall’impianto e per almeno altrettanti anni sarà volta anche al controllo dello stato vegetativo e di competizione tra le diverse specie presenti. Le cure colturali post-impianto, come le lavorazioni del terreno, il diserbo meccanico, l’eventuale irrigazione, la lotta ai parassiti e la potatura, consentono di mantenere l’impianto forestale in buono stato vegetativo, solo se sono eseguite con modalità e tempi adeguati. La manutenzione dell’impianto arboreo deve essere fatta per tutta la durata del ciclo anche se nei primi anni é più impegnativa, poiché le piante, non ancora affrancate, sono maggiormente soggette ai parassiti e possono assumere forme non desiderate, oltre a risentire della competizione delle erbe infestanti nello spazio e nella disponibilità di riserve idriche e nutritive Le operazioni colturali post impianto saranno gestite direttamente dal proprietario o in alternativa da ditte specializzate del settore. Controllo delle malerbe Nel piano di gestione proposto, al fine del controllo delle malerbe si procederà all’eliminazione di quelle vicine alle piante tramite zappettatura manuale, mentre il controllo di quelle sviluppate nell’interfila avverrà con l’ausilio di un mezzo meccanico.

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Risarcimento delle fallanze In considerazione di eventuali fallimenti di attecchimento delle essenze arboree messe a dimora, si è ipotizzato un risarcimento di eventuali fallanze per l’anno successivo all’impianto pari al 10% e al secondo anno pari al 5% del totale delle piante allocate. Il risarcimento delle fallanze avverrà con materiale vivaistico del tutto simile a quello dell’impianto originale. Computo Metrico Estimativo dell’impianto arboreo da realizzare (prezziario regionale OOPP 2019)

Sic. Codice Descrizione UnM Prez. Ha/n. Totale Inc. 23.02 Preparazione del terreno - impianto 23.02.002 Decespugliamento di terreno mediamente invaso da piante ed arbusti. Sono compresi: trattrice dotata di decespugliatore a coltelli, operatore, ha 325,63 4,82 9,15 2.979,51 carburanti e lubrificanti. (Appezzamenti 1 e 3) 23.01 Tariffe lavorazioni meccaniche

23.01.001 003 Aratura per una profondità di cm 50 (Appezzamenti 2 e 4) ha 222,52 3,30 7,95 1.769,03 23.02.010 Apertura di buche con profondità di cm 30-40. Apertura di buche con profondità di cm 30-40 e diametro 30-40. Sono compresi: due operatori, mototrivella, carburanti e lubrificanti. (Appezzamenti 1 e 3) cad 1,96 0,03 8.714 17.079,44 23.01.004 Erpicatura. (Appezzamenti 2 e 4) 23.01.004 001 Erpicatura con erpice a denti flessibili. (Appezzamenti 2 e 4) ha 34,73 0,51 7,95 276,10 23.01.004 003 Erpicatura con frangizolle a dischi. (Appezzamenti 2 e 4) ha 78,15 1,16 7,95 621,29 23.01.005 Estirpatura (Appezzamenti 2 e 4) ha 62,96 0,93 7,95 500,53 23.02 Preparazione del terreno - impianto

23.02.011 Squadro del terreno. Squadro del terreno per la messa a dimora delle piantine secondo i seguenti sesti d'impianto e densità:

23.02.011 003 (Quadrato o rettangolo). Oltre 600 piante per ettaro. ha 282,21 4,18 17,10 4.825,79 23:11 Produzione di materiale vivaistico forestale, olivicolo e frutticolo 23.11.001 Acquisto piante vivaistiche. Sono esclusi il trasporto, il carico e lo scarico.

23.11.001 002 Essenze di latifoglie o resinose comprendenti fra l'altro Prunus spinosa, Cotinus coggigrya, Evonimus europaeus, Spartium junceum, Lauro nobilis, Pinu mughus, Crateagus monogina, Laburnum anagyroides ed altre specie, aventi diametro al colletto di mm 3/4 e di altezza minima di cm 50 di età F1 allevate in fitocontenitori da circa 1 litro. cad. 1,28 0,02 16.286 20.809,93

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23.02.012 Collocamento a dimora di piantina su terreno precedentemente lavorato a scasso o arato. Sono compresi: la distribuzione in cantiere, messa a dimora e la compressione del terreno adiacente alla pianta ed esclusa la fornitura della pianta.

23.02.012 002 Piantina in contenitore. cad. 1,52 0,02 16.286 24.754,72 TOTALE SPESE D'IMPIANTO 73.616,35

Computo Metrico Estimativo delle spese di manutenzione quinquennale (prezziario regionale OOPP 2019) PRIMO ANNO Prezzo Sic. Codice Descrizione UnM Q.tà Totale € € Incl. 23.03 Cure colturali 23.03.001 Risarcimento delle fallanze su terreno precedentemento imboschito. Sono compresi: la riapertura della buca, il collocamento a dimora delle nuove piantine, esclusa la loro fornitura.

23.03.001 002 Piantina in contenitore. cad. 3,57 0,05 1.629 5.814,10 23.11.001 002 Essenze di latifoglie o resinose comprendenti fra l'altro Prunus spinosa, Cotinus coggigrya, Evonimus europaeus, Spartium junceum, Lauro nobilis, Pinu mughus, Crateagus monogina, Laburnum anagyroides ed altre specie, aventi diametro al colletto di mm 3/4 e di altezza minima di cm 50 di età F1 allevate in fitocontenitori da circa 1 litro. cad. 1,28 0,02 1.629 2.084,61 23.03.002 Controllo della vegetazione invadente effettuato sulla superficie circostante le piantine. Sono compresi: zappettatura manuale, asportazione del materiale di risulta. cad. 1,09 0,01 16.286 17.751,74 23.03.003 Lavorazioni meccanizzate negli interfilari, per contenere lo sviluppo delle infestanti. Sono compresi: la fresatura, erpicatura, sarchiatura o sfalcio delle erbe, per superficie effettivamente lavorata. ha 86,84 1,29 15,47 1.343,41 TOTALE 26.993,86

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SECONDO ANNO Prezzo Sic. Codice Descrizione UnM Q.tà Totale € € Incl. 23.03 Cure colturali 23.03.001 Risarcimento delle fallanze su terreno precedentemento imboschito. Sono compresi: la riapertura della buca, il collocamento a dimora delle nuove piantine, esclusa la loro fornitura.

23.03.001 002 Piantina in contenitore. cad. 3,57 0,05 814 2.907,05 23.11.001 002 Essenze di latifoglie o resinose comprendenti fra l'altro Prunus spinosa, Cotinus coggigrya, Evonimus europaeus, Spartium junceum, Lauro nobilis, Pinu mughus, Crateagus monogina, Laburnum anagyroides ed altre specie, aventi diametro al colletto di mm 3/4 e di altezza minima di cm 50 di età F1 allevate in fitocontenitori da circa 1 litro. cad. 1,28 0,02 814 1.042,30 23.03.002 Controllo della vegetazione invadente effettuato sulla superficie circostante le piantine. Sono compresi: zappettatura manuale, asportazione del materiale di risulta. cad. 1,09 0,01 16.286 17.751,74 23.03.003 Lavorazioni meccanizzate negli interfilari, per contenere lo sviluppo delle infestanti. Sono compresi: la fresatura, erpicatura, sarchiatura o sfalcio delle erbe, per superficie effettivamente lavorata. ha 86,84 1,29 15,47 1.343,41 TOTALE 23.044,51

TERZO ANNO Prezzo Sic. Codice Descrizione UnM Q.tà Totale € € Incl. 23.03 Cure colturali 23.03.002 Controllo della vegetazione invadente effettuato sulla superficie circostante le piantine. Sono compresi: zappettatura manuale, asportazione del materiale di risulta. cad. 1,09 0,01 16.286 17.751,74 23.03.003 Lavorazioni meccanizzate negli interfilari, per contenere lo sviluppo delle infestanti. Sono compresi: la fresatura, erpicatura, sarchiatura o sfalcio delle erbe, per superficie effettivamente lavorata. ha 86,84 1,29 15,47 1.343,41 TOTALE 19.095,15

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QUARTO ANNO Prezzo Sic. Codice Descrizione UnM Q.tà Totale € € Incl. 23.03 Cure colturali 23.03.002 Controllo della vegetazione invadente effettuato sulla superficie circostante le piantine. Sono compresi: zappettatura manuale, asportazione del materiale di risulta. cad. 1,09 0,01 16.286 17.751,74 23.03.003 Lavorazioni meccanizzate negli interfilari, per contenere lo sviluppo delle infestanti. Sono compresi: la fresatura, erpicatura, sarchiatura o sfalcio delle erbe, per superficie effettivamente lavorata. ha 86,84 1,29 15,47 1.343,41 TOTALE 19.095,15

QUINTO ANNO Prezzo Sic. Codice Descrizione UnM Q.tà Totale € € Incl. 23.03 Cure colturali 23.03.002 Controllo della vegetazione invadente effettuato sulla superficie circostante le piantine. Sono compresi: zappettatura manuale, asportazione del materiale di risulta. cad. 1,09 0,01 16.286 17.751,74 23.03.003 Lavorazioni meccanizzate negli interfilari, per contenere lo sviluppo delle infestanti. Sono compresi: la fresatura, erpicatura, sarchiatura o sfalcio delle erbe, per superficie effettivamente lavorata. ha 86,84 1,29 15,47 1.343,41 TOTALE 19.095,15

Totale spese di manutenzione per 5 anni € 107.323,84

Compensazione monetaria Per le superficie di cui la ditta non ha disponibilità, pari a 1,70 ettari, la ditta propone di effettuare una compensazione monetaria calcolata come di seguito illustrato. Il valore unitario della stessa è dato dalla somma del costo d’impianto, delle spese di manutenzione quinquennali e del valore del suolo. Costo unitario d’impianto: nei capitoli precedenti si è provveduto a redigere il Computo Metrico Estimativo per la sua determinazione, il cui costo unitario è pari a €/Ha 4.305,05 (€ 73.616,35/17,10 Ha); Costo unitario della manutenzione quinquennale: nei capitoli precedenti si è provveduto a redigere il Computo Metrico Estimativo per la sua determinazione,

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il cui costo unitario è pari a €/Ha 6.276,25 (€ 107.323,84/17,10 Ha); Valore del suolo: la determinazione di questo valore è stata effettuata tramite media dei VAM 2019, Provincia di Ancona, Regione Agraria 1, Montagna del , Comuni di: Arcevia e Serra San Quirico, per le colture di Incolto Produttivo e Pascolo Cespugliato. - Incolto Produttivo Valore Agricolo (Euro/Ha) 3.366,00 - Pascolo Cespugliato Valore Agricolo (Euro/Ha) 3.224,00 - (Euro/Ha) 3.366,00 + (Euro/Ha) 3.224,00 = 6.590,00/2 = 3.295,00 € Proposta di valore unitario per compensazione monetaria o Costo unitario impianto €/Ha 4.305,05 o Costo unitario manutenzione €/Ha 6.276,25 o Valore del suolo €/Ha 3.295,00 o Valore unitario compensazione monetaria €/Ha 13.876,30 Valore rapportato alla superficie da monetizzare: . Ha 1,70 x €/Ha 13.876,30 = € 23.589,71

Il tecnico Dario Perticaroli, Dottore agronomo

ALLEGATI: 1. visure catastali terreni di proprietà; 2. delibera di giunta comune di Serra San Quirico; 3. atto/preliminare di compravendita.

38 Dario Perticaroli – Dottore Agronomo

COMUNE di SERRA SAN QUIRICO (Provincia di Ancona)

C.F. – P.IVA 00182380428

COPIA DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

COM. 42047

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DELIBERAZIONE NUMERO 33 DEL 04-06-20

------OGGETTO: Progetto di riconversione industriale e riqualificazione ambientale dell'area Gola della Rossa del Comune di Serra San Quirico tecniche innovative e coltivazione in sotterraneo su calcare massiccio - Disponibilità terreni demaniali per impianto arboreo compensativo.

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L'anno duemilaventi il giorno quattro del mese di giugno alle ore 12:45, nella Residenza Municipale in seguito a convocazione disposta nei modi di legge, si è riunita la Giunta Comunale nelle persone dei signori:

======BORRI TOMMASO SINDACO P BONDONI MARIO ASSESSORE P TRIBUZIO ELISA ASSESSORE P ======

Assegnati n. 3 In carica n.3 Presenti n. 3 Assenti n. 0

Assiste in qualità di segretario verbalizzante il VICESEGRETARIO COMUNALE Sig. Dott.Ssa Ambrogetti Sabina

Constatato il numero legale degli intervenuti, assume la presidenza il Sig. BORRI TOMMASO nella sua qualità di SINDACO ed invita la Giunta Comunale alla discussione dell'oggetto su riferito. PREMESSO CHE la ditta Gola della Rossa Mineraria SPA a presentato, nell’ambito dell’ attuazione del “Progetto di riconversione industriale e riqualificazione ambientale dell’area Gola della Rossa del Comune di Serra San Quirico (AN) – tecniche innovative e coltivazione in sotterraneo su calcare massiccio” richiesta disponibilità terreno demaniale per impianto arboreo compensativo, sui terreni boschivi, distinti al catasto terreno ai seguenti fogli e particelle:  foglio 4 partt. 144, 159, 180, 184  foglio 12, partt. 5, 6, 68, 72, 73  foglio 13, partt. 50, 66, 110, 111, 112, 123, 197, 208, 209, 211  foglio 21, part. 9.

VISTA la deliberazione del Consiglio Comunale n. 3 del 10/03/2017 con la quale si è avviata l’attuazione per l’acquisizione a titolo non oneroso dei beni di proprietà dello Stato, ai sensi dell’art. 56-bis del D.L. 21 giugno 2013 n. 69 convertito, in legge, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, L. 9 agosto 2013 n. 98, e dell’art. 10, comma 6 bis del D.L. 30 dicembre 2015, n. 210 convertito con legge 25 febbraio 2016, n. 21, all’Agenzia del Demanio (Federalismo Demaniale);

DATO ATTO che i suddetti terreni demaniali sono stati trasferiti al Comune di Serra San Quirico a titolo non oneroso nell’ambito del progetto di “Federalismo demaniale 2016”, a seguito di Decreto del Direttore Regionale dell’Agenzia del Demanio – Direzione Regionale Marche di Ancona prot. n. 2017/2347/DRM del 04.04.2017, acquisito al Protocollo Comunale in data 13.04.2017 al n. 2972, con il quale veniva disposto il trasferimento, al ns. Comune, la piena e assoluta proprietà del "Terreno boschivo", ubicato nel Comune di Serra San Quirico in località montuosa Becerca, con conseguenza acquisizione al patrimonio;

RITENUTO, dover valutare positivamente la proposta formulata dalla ditta Gola della Rossa Mineraria SPA, in quanto compatibile con le esigenze di valorizzazione dei beni demaniali trasferiti, dall’Agenzia del Demanio a questo Ente, e che la stessa non comporta oneri a carico dell’Ente;

RITENUTO, altresì subordinare la concessione della disponibilità del fondo sopra descritto per dieci anni alla ditta Gola della Rossa Mineraria SPA per l’impianto arboreo compensativo all’approvazione del progetto da parte del Servizio della Regione Marche preposto, evidenziando che gli immobili restano in piena proprietà dell’Ente;

DATO ATTO che di quanto deliberato dovrà essere informata l’Agenzia del Demanio – Direzione Regionale Marche di Ancona che con il decreto prot. n. 2017/2347/DRM del 04.04.2017, sub. Prot. Comunale del 13.04.2017 n. 2972 per ogni e diverso avviso stante quanto previsto dallo:

DELIBERA DI GIUNTA n. 33 del 04-06-2020- pag.2- COMUNE DI SERRA SAN QUIRICO Art. 4 (Clausole di salvaguardia) “Trascorsi tre anni dal presente trasferimento, qualora all’esito di apposito monitoraggio effettuato dall’Agenzia del demanio risultasse che l’Ente Civico non utilizzi il Compendio, lo stesso rientrerà nella proprietà dello Stato nella situazione in cui si trova, senza che l’Ente Civico possa pretendere dallo Stato alcunché a qualsiasi ragione o titolo”;

CONSIDERATO che la disponibilità alla piantumazione in questione è subordinata al rispetto delle norme sui beni immobili di cui all’art. 5, comma 1, lettera e), e comma 4, del D.Lgs. 28 maggio 2010, n. 85;

RICHIAMATE le convenzioni Rep n.1910 e n. 1911 del 29.01.2009 sottoscritte ai sensi della L.R. 71 del 1 dicembre 1997, “Norme per la disciplina delle attività estrattive”, in particolare l’Art.9 – Interventi di compensazione ambientale che al comma 2 recita “Tali interventi saranno proposti mediante predisposizione di apposita variante su aree di proprietà comunale o della Comunanza Agraria o di proprietà privata con finalità di interesse pubblico (in caso di indisponibilità di aree di proprietà comunale o delle Comunanza) ubicate all’interno del Comune di Serra San Quirico e che il Comune metterà a disposizione, …”

RITENUTO meritevole di approvazione la proposta di valorizzazione dei beni demaniali di proprietà comunale dando in disponibilità alla piantumazione le suddette aree, per anni 10, al fine di consentire alla ditta Gola della Rossa Mineraria SPA l’attuazione del progetto di impianto arboreo compensativo nel territorio del Comune di Serra San Quirico in attuazione del “Progetto di riconversione industriale e riqualificazione ambientale dell’area Gola della Rossa del Comune di Serra San Quirico – tecniche innovative e coltivazione in sotterraneo su calcare massiccio” approvato con prescrizione dalla Regione Marche e dal Comune di Serra San Quirico;

ACQUISITI il parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica espresso dal Responsabile Area Tecnica e dal Responsabile Area Finanziaria ai sensi dell'art. 49 del D.Lgs. n. 267/2000;

Con votazione espressa in modo palese per alzata di mano che dà il seguente risultato:

Consiglieri presenti: astenuti n. … (………………………………………….), voti favorevoli n. …

DELIBERA

DELIBERA DI GIUNTA n. 33 del 04-06-2020- pag.3- COMUNE DI SERRA SAN QUIRICO 1) Di dichiarare la premessa parete essenziale del presente atto.

2) Di RITENERE meritevole di approvazione la proposta della ditta Gola della Rossa Mineraria SPA di valorizzazione dei beni demaniali di proprietà comunale nell’ambito del “Progetto di riconversione industriale e riqualificazione ambientale dell’area Gola della Rossa del Comune di Serra San Quirico – tecniche innovative e coltivazione in sotterraneo su calcare massiccio” con l’attuazione dell’intervento di piantumazione compensativa.

3) Di DARE attuazione delle convenzioni Rep n.1910 e n. 1911 del 29.01.2009 stipulate a disciplina dell’attività estrattiva di cui alla L.R. n.71/97, in particolare l’Art.9 – Interventi di compensazione ambientale che al comma 2 recita “Tali interventi saranno proposti mediante predisposizione di apposita variante su aree di proprietà comunale o della Comunanza Agraria o di proprietà privata con finalità di interesse pubblico (in caso di indisponibilità di aree di proprietà comunale o delle Comunanza) ubicate all’interno del Comune di Serra San Quirico e che il Comune metterà a disposizione, …” dando in disponibilità il Compendio immobiliare in località montuosa “Becerchia” sui terreni boschivi, distinti al catasto terreno ai seguenti fogli e particelle:  foglio 4 partt. 144, 159, 180, 184  foglio 12, partt. 5, 6, 68, 72, 73  foglio 13, partt. 50, 66, 110, 111, 112, 123, 197, 208, 209, 211  foglio 21, part. 9, acquisito per cessione a titolo gratuito da parte dell’Agenzia del Demanio – Direzione Regionale Marche di Ancona prot. n. 2017/2347/DRM del 04.04.2017, salvo eventuale diverso avviso.

4) Di SUBORDINARE la disponibilità alla piantumazione in uso del Compendio Immobiliare all’approvazione del progetto di impianto arboreo compensativo da parte del Servizio della Regione Marche preposto, fatte salve le Clausole di salvaguardia di cui all’Art. 4 del Decreto dell’Agenzia del Demanio – Direzione Regionale Marche di Ancona prot. n. 2017/2347/DRM del 04.04.2017;

5) Di DARE MANDATO al Responsabile dell'Area Tecnica affinché:  provveda ad informare del presente atto deliberativo l’Agenzia del Demanio - Direzione Regionale Marche di Ancona, nell’ambito del monitoraggio sui beni demaniali trasferiti dal patrimonio dello Stato al Comune di Serra San Quirico richiamato in premessa;  ad adottare i necessari atti / provvedimenti conseguenti per la formalizzazione della disponibilità in questione.

Dopodiché, con unanime e separata votazione palesemente espressa per alzata di mano: Consiglieri presenti e votanti

DELIBERA DI GIUNTA n. 33 del 04-06-2020- pag.4- COMUNE DI SERRA SAN QUIRICO

DELIBERA di rendere il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell'art.134 , 4 comma, del D.Lgs. n.267/2000 .

DELIBERA DI GIUNTA n. 33 del 04-06-2020- pag.5- COMUNE DI SERRA SAN QUIRICO COMUNE DI SERRA SAN QUIRICO - Provincia di Ancona -

ALLEGATO ALLA DELIBERA DI G.C. N. 33 DEL 04-06-2020

Pareri relativi alla proposta di deliberazione di G.C. n.38 del 27-05-20

Oggetto: Progetto di riconversione industriale e riqualifi= cazione ambientale dell'area Gola della Rossa del Comune di Serra San Quirico tecniche innovative e coltivazione in sotterraneo su calcare massiccio - PARERE DI REGOLARITA' TECNICA VISTO: Si esprime parere Favorevole con REGOLARITA' TECNICA

Serra S. Quirico, lì 28-05-2020 Il Responsabile del Servizio F.to FALCHETTI MAURIZIO

DELIBERA DI GIUNTA n. 33 del 04-06-2020- pag.6- COMUNE DI SERRA SAN QUIRICO

Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto.

IL PRESIDENTE IL VICESEGRETARIO COMUNALE F.to BORRI TOMMASO F.to Dott.Ssa Ambrogetti Sabina

------Ai sensi dell’art. 5, comma 4, del Regolamento comunale del sistema dei controlli interni si esprime parere favorevole di regolarità e correttezza amministrativa

Serra San Quirico IL VICESEGRETARIO COMUNALE lì 04-06-2020 F.to Dott.Ssa Ambrogetti Sabina

------Certificato di pubblicazione

Si attesta che la presente deliberazione:

- viene pubblicata all’Albo on line per quindici giorni consecutivi dal 10-06-20 al 25-06-20 , come prescritto dall'art. 124, comma 1, del D.Lgs. 18 agosto 2000 n.267;

- viene comunicata, con lettera n. 3627 in data 10-06-2020 ai Capigruppo Consiliari così come prescritto dall'art. 125, del D.Lgs. 18 agosto 2000 n.267.

- E' COPIA CONFORME ALL'ORIGINALE.

Dalla Residenza Comunale IL VICESEGRETARIO COMUNALE lì 10-06-20 Dott.Ssa Ambrogetti Sabina

------

Il presente atto è divenuto esecutivo il 04-06-2020;

( ) per decorrenza dei termini (art. 134, comma 3, D.Lgs. n. 267/2000)

(X) per dichiarazione di immediata eseguibilità (art. 134, comma 4, D.Lgs. n. 267/2000)

DELIBERA DI GIUNTA n. 33 del 04-06-2020- pag.7- COMUNE DI SERRA SAN QUIRICO Dott. Federico Biondi NOTAIO CONTRATTO PRELIMINARE DI VENDITA

Con la presente privata scrittura, tra: Agenzia delle Entrate il signor - BRAVI DOMENICO nato a (AN) il Ufficio di Registrato dì 17 giugno 1958, residente in Maiolati Spontini (AN), Via il 16 giugno 2020 Clementina Nord n. 85, Codice fiscale: BRV DNC 58H17 E837V, al n. 1356 che dichiara di essere coniugato in regime di separazione serie 1T dei beni; di seguito chiamato anche "parte promittente venditrice" da una parte e: la società - "MARCHE INVEST SRL", società a socio unico, con sede in Serra San Quirico, Via Dell'Industria N. 8, capitale sociale di Euro 30.000,00 (trentamila e zero centesimi) i.v., con codice fiscale/Partita I.V.A. e numero di iscrizione nel Registro delle Imprese di Ancona: 02479590412 n. R.E.A.: AN - 257336, legalmente rappresentata dall'Amministratore Delegato signor:

- Vergari Alessandro nato a Roma (RM) il dì 22 maggio 1965, domiciliato per la carica presso la sede di detta società,

Codice fiscale: VRG LSN 65E22 H501E; di seguito chiamata anche "parte promittente acquirente" dall'altra parte,

si conviene e si stipula quanto segue:

BRAVI DOMENICO promette di vendere alla società MARCHE

INVEST SRL che, come rappresentata, promette di acquistare la piena proprietà dei seguenti immobili siti in Comune di

SERRA SAN QUIRICO, alla Via San Bartolo n. 8 e precisamente:

A) Appezzamento di terreno agricolo, privo di scorte vive e morte, macchine ed attrezzi della superficie catastale complessiva di ettari 8 (otto), are 53 (cinquantatré) e centiare 29 (ventinove); confinante con: detta via San Bartolo, proprietà Curia

Vescovile, immobile di cui alla seguente lettera B) e altra proprietà della parte promittente acquirente, salvo ovvero altri e come meglio in fatto.

Censito nel C.T. di detto Comune al Foglio 24, come segue:

- mappale 534, ettari 0, are 31, centiare 20, R.D. Euro

2,06, R.A. Euro 1,29 (di cui: Porz. AA - Ha. 0.21.00 -

Redditi: Dominicale Euro 1,74 - Agrario Euro 1,08 e Porz. AB di Ha. 0.10.20 - Redditi: Dominicale Euro 0,32 - Agrario

Euro 0,21);

- mappale 535, ettari 0, are 1, centiare 10, R.D. Euro 0,03,

R.A. Euro 0,02;

- mappale 542, ettari 8, are 20, centiare 99, R.D. Euro

67,84, R.A. Euro 42,40;

Per Totali Ha. 8.53.29 - Redditi: Dominicale Euro 69,93 -

Agrario Euro 43,71; giusta denuncia di frazionamento delle ex particelle n.ri 78 e 79 approvato dall'Agenzia Entrate -

Ufficio Provinciale di Ancona - Territorio in data 23 gennaio 2003 prot. n.ro 5555.

B) Fabbricato da cielo a terra ex rurale, ad uso civile abitazione, distinto su due piani (terra e primo), composto da locali ad uso sgomberi, cantine, legnaia e tettoia al piano terra e ingresso-cucina, tre locali, bagno e terrazza al piano primo, con annessa corte esclusiva su parte della quale insiste un accessorio in corpo staccato su un unico piano formato da locali ad uso legnaia e deposito oltre a due pozzi, a pertinenza di detto fabbricato, il tutto fra coperto e scoperto della superficie complessiva catastale di metri quadrati 3.560 (tremilacinquecentosessanta); confinante nell'insieme con: immobile di cui alla precedente lettera A) da più lati, salvo ovvero altri e come meglio in fatto. Il tutto censito nel C.F. di detto Comune al Foglio

24, esattamente intestato BRAVI DOMENICO, come segue:

- mappale 543, VIA SAN BARTOLO n. 8, piano T-1, categoria

A/3, classe 1, vani 7, Superficie Catastale Totale mq. 158,

Totale escluse aree scoperte mq. 158, Rendita Catastale Euro

224,14; giusta Tipo Mappale dell'ex particella n.ro 64 e del suddetto frazionamento del 23 gennaio 2003 per la soppressione delle ex particelle n.ri 78 e 79, presentato all'Agenzia Entrate - Ufficio Provinciale di Ancona -

Territorio in data 15 dicembre 2008 prot. n.ro AN0287254 e successivo accatastamento di cui alla denuncia presentata a detto Ufficio il 16 gennaio 2009 prot. n.ro AN0009197.

Quanto sopra risulta colorato in giallo il terreno ed in verde il fabbricato con l'annessa corte, nell'estratto di mappa che, previa visione ed approvazione delle parti, si allega al presente atto sotto la lettera "A", per formarne parte integrante e sostanziale, ed al quale le parti si riportano per l'esatta individuazione di quanto in oggetto.

Il fabbricato con l'annessa corte risultano anche graficamente riportati nella planimetria catastale che, si allega al presente preliminare sotto la lettera "B", per farne parte integrante e sostanziale ed alla quale le parti espressamente si riportano, dichiarando che i dati catastali e la suddetta planimetria sono corrispondenti allo stato di fatto dei luoghi.

Quanto in oggetto viene promesso in vendita a corpo e non a misura, in una ad ogni diritto, ragione, azione e con le relative accessioni, dipendenze, pertinenze, servitù ove esistenti e diritti di comunione.

La parte promittente acquirente dichiara di aver ispezionato l'immobile in oggetto e di averlo trovato di suo pieno gradimento, accettandolo nello stato di fatto in cui si trova, stato che la parte promittente venditrice si obbliga a non mutare e conservare, fatto salvo il normale utilizzo del cespite, fino alla data dell'atto definitivo di vendita.

Le parti precisano che gli impianti installati nel fabbricato descritto alla lettera "B" in oggetto sono funzionanti ed in normale stato d'uso e lo saranno alla stipula dell'atto definitivo di vendita.

Prima della sottoscrizione dell'atto definitivo di vendita, le parti procederanno a sopralluogo dell'immobile stesso. Per quanto riguarda gli impianti, gli stessi vengono venduti nello stato di fatto in cui si trovano.

La parte promittente venditrice dichiara che l'appartamento in oggetto e' stato dotato dell' Attestato di Prestazione

Energetica redatto dall'Ing. Silvano Mecarelli in data 5 giugno 2020, dal quale risulta che detto appartamento e' in classe "G"; con la precisazione che, a decorrere dalla data del suo rilascio, non si sono verificate cause di decadenza e che la parte venditrice dichiara essere ancora valido, aggiornato rispetto all'attuale situazione energetica effettiva dell'unità immobiliare considerata e in regola con le prescrizioni per le operazioni di controllo di efficienza energetica degli impianti termici installati.

Detto Attestato di Prestazione Energetica verrà allegato all'atto definitivo di vendita.

La parte promittente venditrice garantisce la proprieta' e la libera disponibilita' del bene in oggetto contrattuale, e che lo stesso è attualmente libero e tale sarà alla stipula dell'atto definitivo di vendita, da trascrizioni pregiudizievoli, iscrizioni ipotecarie ed altri vincoli o pesi comunque pregiudizievoli a terzi spettanti.

La parte promittente venditrice dichiara che quanto in oggetto è ad essa pervenuto, fra maggior imponibile e consistenza, in virtù di quanto segue:

- quanto ai diritti di 1/3 (un terzo) per successione legittima dal padre Bravi Tommaso, vedovo, deceduto il dì 8 gennaio 2001 (denuncia registrata in Jesi il 26 febbraio

2001 al n.ro 55 - vol. 632 e trascritta in Ancona il 22 agosto 2001 al n.ro 10363 di formalità), la cui accettazione tacita di eredità è stata trascritta in Ancona il 7 maggio

2003 al n.ro 5985 di formalità;

- e successivamente attribuito per l'intera consistenza con atto di divisione a rogito notaio Massimo Baldassari in data

22 luglio 2002 rep. n.ro 5279/1300, registrato in Jesi il 7 agosto 2002 al n.ro 997 serie 1V e trascritto in Ancona il dì 8 agosto 2002 al n.ro 10909 di formalità.

Detto Bravi Tommaso aveva acquistato quanto in oggetto, sempre in maggior consistenza, con atto di compravendita a rogito notaio Giovanni Chiorrini di Ancona in data 28 aprile

1972 rep. n.ro 98952/4410, registrato in Ancona il dì 8 maggio 1972 al n.ro 888.

La parte promittente venditrice dichiara che il terreno in oggetto:

- non è sottoposto a vincoli di cui all'art. 10, legge 21 novembre 2000 n. 353 e altre norme in materia;

- è attualmente condotto in affitto in virtù di contratto di affitto dal sig. Paciarotti Attilio, nato a Fabriano il 19 dicembre 1984, codice fiscale: PRCTTL84T19D451D, sottoscritto in data 11 novembre 2013 e registrato in Jesi il 17 febbraio 2014 al n.ro 159 - serie 3T, il quale grava le particelle n.ri 534 e 542 in oggetto per ettari 8 (otto), are 52 (cinquantadue) e centiare 19 (diciannove) ed avente scadenza 10 novembre 2021, con esclusione di rinnovo tacito.

Al proposito la parte promittente venditrice si impegna ed obbliga sin d'ora a risolvere il suddetto contratto di affitto con il sig. Paciarotti Attilio a partire dal giorno successivo al 10 novembre 2020 con contestuale rilascio del terreno da parte del conduttore; il tutto a totali cura e spese di essa parte promittente venditrice, impegnandosi altresì a produrre la relativa documentazione alla parte promittente acquirente entro il termine del 30 novembre 2020.

Stante quanto sopra precisato, la parte promittente venditrice autorizza sin d'ora ad immettere la parte promittente acquirente, nel materiale godimento del terreno in oggetto, a far data dal dì 1 dicembre 2020, consegna tempestiva che costituisce condizione essenziale per Marche

Invest S.r.l. per l’acquisto della consistenza compromessa; pertanto, la parte promittente acquirente, come rappresentata, si impegna sin d'ora a rimborsare alla parte promittente venditrice tutte le imposte e tasse relative a detto terreno a partire da tale data di immissione nel possesso dello stesso, incluso il rimborso del 50% della annualità di affitto, pari ad Euro 1.250,00 che la parte promittente venditrice non incasserà dal sig. Paciarotti Attilio per il periodo 11/11/2020 - 10/11/2021.

La parte promittente venditrice dichiara inoltre che non vi sono proprietari confinanti aventi diritto a prelazione.

Tutti gli effetti utili ed onerosi dell'immobile in oggetto saranno a carico e vantaggio della parte promittente acquirente a partire dalla data dell'atto definitivo di vendita; di conseguenza restano a carico della parte promittente venditrice tutti gli oneri relativi a quanto in oggetto fino alla data di stipula dell'atto definitivo, anche se successivamente accertati e/o richiesti, per quanto riguarda il fabbricato, mentre per quanto riguarda il terreno decorreranno dal giorno della consegna.

Con riferimento al disposto del comma 22 dell' art.35 del

D.L. 223/2006 (convertito in legge 248/2006), richiamati sulle sanzioni cui possono andare incontro in caso di dichiarazioni mendaci, ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445: a) - BRAVI DOMENICO e Vergari Alessandro, quest'ultimo nella qualità, attestano e dichiarano che il prezzo di vendita degli immobili è stato convenuto in complessivi Euro

265.000,00 (duecentosessantacinquemila e zero centesimi), di cui Euro 100.000,00 (centomila e zero centesimi) il terreno come sopra descritto alla lettera A) ed Euro 165.000,00

(centosessantacinquemila e zero centesimi) il fabbricato con annessa corte ed accessorio come sopra descritti alla lettera B), e sarà regolato come segue:

- Euro 28.000,00 (ventottomila e zero centesimi) a titolo caparra confirmatoria, da imputarsi per Euro 14.000,00

(quattordicimila e zero centesimi) al terreno e per Euro

14.000,00 (quattordicimila e zero centesimi) al fabbricato, vengono versati qui all'atto a mezzo numero 3 (tre) assegni circolari non trasferibili, tutti emessi in data odierna dalla "Banca di Credito Cooperativo di " fil. di

Serra San Quirico (AN), tutti all'ordine BRAVI DOMENICO, dei quali: un assegno serie e n.ro RE 4051975505-06 di Euro

20.000,00 (ventimila e zero centesimi); un assegno serie e n.ro QE 4059042054-02 di Euro 3.000,00 (tremila e zero centesimi) ed un assegno serie e n.ro QE 4059042044-05 di

Euro 5.000,00 (cinquemila e zero centesimi); la parte promittente venditrice ne rilascia relativa quietanza.

Il suddetto importo verrà imputato a pagamento prezzo per

Euro 14.000,00 (quattordicimila e zero centesimi) al momento della stipula di ciascuno dei due atti definitivi di vendita;

- Euro 216.000,00 (duecentosedicimila e zero centesimi) verranno versati in numero 48 (quarantotto) rate mensili di

Euro 4.500,00 (quattromilacinquecento e zero centesimi) ciascuna a partire dal dì 10 luglio 2020, a titolo di acconto prezzo, da effettuarsi con modalità di pagamento che ne garantiscano la tracciabilità per gli effetti dell'art. 35, comma 22, D.L. 4 luglio 2006 n. 223, convertito in Legge

4 agosto 2006 n. 248;

- il saldo di Euro 21.000,00 (ventunomila e zero centesimi) verrà regolato entro e non oltre il dì 30 giugno 2024 contestualmente alla stipula dell'ultimo atto definitivo di vendita.

E' data facoltà alle parti, le quali anche come rappresentate, accettano e confermano, di poter procedere alla stipula dell' atto definitivo di vendita del terreno al momento del totale pagamento del terreno stesso come sopra descritto alla lettera A) per complessivi Euro 100.000,00

(centomila e zero centesimi), e del fabbricato al momento del totale pagamento del fabbricato stesso come sopra descritto alla lettera B) per complessivi Euro 165.000,00

(centosessantacinquemila e zero centesimi).

Su dette rate non decorreranno interessi, nemmeno in misura legale;"""; b) - BRAVI DOMENICO attesta e dichiara """di non essersi avvalso, per la presente promessa di vendita, dell'opera di un mediatore;"""; c) - Vergari Alessandro, nella qualità, attesta e dichiara

"""che la società MARCHE INVEST SRL non si è avvalsa, per la presente promessa di acquisto, dell'opera di un mediatore""".

Le parti tutte del presente atto, anche come rappresentate, dichiarano di essere state dal notaio informate sui vantaggi e sulle tutele di cui alla disciplina dettata per il deposito presso il Notaio dell’ intero prezzo o corrispettivo, ovvero il saldo degli stessi, e comunque di tutte le somme derivanti dal presente atto, dall’art.1, c.

63, sub c), legge 27.12.2013 n. 147, così come modificato dall’art. 1, c. 142, legge 4.8.2017 n. 124.

La parte promittente venditrice, garantisce la regolarità dell'immobile come sopra descritto alla lettera B), con tutte le norme in materia urbanistica ed edilizia ed in particolare in riferimento alla legge 28 febbraio 1985 n.

47, al DPR 6 giugno 2001 n.ro 380 e altre norme in materia, impegnandosi a produrre tutta la occorrente documentazione in tempo utile per la stipula dell'atto definitivo di vendita. In particolare la parte promittente venditrice dichiara che detto fabbricato in oggetto è stato edificato in data anteriore all'1 settembre 1967.

Da allora, nel fabbricato in oggetto, non sono state realizzate opere, modifiche o mutamenti che richiedessero provvedimenti autorizzativi o concessori, titoli abilitativi di qualsiasi natura e comunque denominati, anche in sanatoria, da parte dei competenti uffici, ovvero che fossero soggetti a dichiarazioni o comunicazioni.

Il possesso del fabbricato di cui al punto B) verra' trasferito alla parte promittente acquirente alla data dell'atto o degli atti definitivi di vendita, unitamente al materiale godimento del fabbricato stesso, completamente libero da persone e cose; mentre per il terreno di cui al punto A) verrà immesso nel possesso a far data dal dì 1 dicembre 2020, come già sopra precisato.

Le parti espressamente convengono e richiedono di stipulare il presente contratto nella forma di scrittura privata dotata di autentica notarile, chiedendone il deposito agli atti del notaio autenticante.

Le spese di registrazione e trascrizione relative e conseguenti al presente preliminare, nonchè le imposte e spese dell'atto o degli atti definitivi di vendita, che verranno stipulati presso lo studio del Notaio Federico

Biondi di Senigallia, sono tutte a carico della parte promittente acquirente, fatta eccezione per le spese relative alla richiesta ed al rilascio in bollo del

Certificato di Destinazione Urbanistica del terreno in oggetto che sono a carico della parte promittente venditrice; detto Certificato dovrà essere dalla medesima promittente venditrice prodotto in tempo utile alla stipula dell'atto definitivo di vendita.

Senigallia, 15 giugno 2020

F.to: Bravi Domenico

Alessandro Vergari

Numero 89.675 del Repertorio

Numero 28.578 della Raccolta AUTENTICAZIONE DI FIRME

Io sottoscritto dr. Federico Biondi, notaio in Senigallia, con studio alla Via Piave n. 5, iscritto al Ruolo del

Collegio Notarile di Ancona, certifico che le firme che precedono, in calce al suesteso contratto, a margine dei tre fogli intermedi e degli allegati, sono state apposte, alla mia presenza, dai signori:

- BRAVI DOMENICO nato a Maiolati Spontini (AN) il dì 17 giugno 1958, residente in Maiolati Spontini (AN), Via

Clementina Nord n. 85, Codice fiscale: BRV DNC 58H17 E837V;

- Vergari Alessandro nato a Roma (RM) il dì 22 maggio 1965, domiciliato per la carica presso la sede di detta società,

Codice fiscale: VRG LSN 65E22 H501E, intervenuto esclusivamente quale Amministratore Delegato della società:

- "MARCHE INVEST SRL", società a socio unico, con sede in

Serra San Quirico, Via Dell'industria N. 8, capitale sociale di Euro 30.000,00 (trentamila e zero centesimi) i.v., con codice fiscale/Partita I.V.A. e numero di iscrizione nel

Registro delle Imprese di Ancona: 02479590412 n. R.E.A.: AN

- 257336; della cui identità personale e qualifica e poteri per il secondo, io notaio sono certo, previa lettura della suestesa scrittura, da me datane ai suddetti BRAVI DOMENICO e Vergari

Alessandro, i quali, da me interpellati, dichiarano di approvarla in tutto il suo tenore ed omessa la lettura degli allegati, che formano parte integrante e sostanziale della presente scrittura, per dispensa dei medesimi BRAVI DOMENICO e Vergari Alessandro.

BRAVI DOMENICO e Vergari Alessandro sono stati da me notaio richiamati sulle sanzioni previste dall'articolo 76 del

D.P.R. in data 28 dicembre 2000 n. 445, per le ipotesi di falsità in atto e dichiarazioni mendaci ivi indicate, per le dichiarazioni rese ai sensi di detto D.P.R., dichiarandosi edotti delle sanzioni di cui all'art. 76 suddetto.

In Senigallia, nel mio studio, alla Via Piave n. 5, addì quindici giugno duemilaventi (15/06/2020), alle ore diciassette e minuti quindici (17,15).

F.to: Federico Biondi (s.s.)