SERIE Acon Uno Zapata Straripante, I Nerazzurri Ospitano Il Bologna. Tre Punti Per L’Europa Delle Big
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Anno 17 n° 5-EDIZIONE GRATUITA Giovedì 4aprile 2019 DEA, CACCIA ALLA CHAMPIONS SERIE ACon uno Zapata straripante, i nerazzurri ospitano il Bologna. Tre punti per l’Europa delle big BOMBERONE - Zapata, 19 reti nel suo primo campionato di Serie A con la Dea FOTO MORO 2 Bergamo&Sport Giovedì 4Aprile 2019 Dea, incrocio Europa-salvezza LA SFIDA Stasera a Bergamo di scena un Bologna rivitalizzato dalla cura Mihajlovic Atalanta per l’Europa, il Bologna deve fare e non c’è bisogno del librone personalità in campo, essere i miglio- nistra al bacio. Di sicuro, in questo cinque pareggi e otto sconfitte, quin- per la salvezza. Al termine della tren- della tattica che Tullio Gritti squa- ri nel loro specifico ruolo, altrimenti momento, Gollini, Freuler, Gomez e dici gol segnati e 25 subiti. Rispetto tesima di campionato i nerazzurri han- derna a chi entra in campo. Tanto si sa non riusciremmo a conquistare certi Zapata sono autentici match winner. alla formazione che ha battuto il Sas- no intenzione di confermare, e chissà, già dove andare e come giocare. Nel risultati”. Difficile dargli torto. Un Il Bologna proverà ad insidiare l’Ata- suolo all’ultimo minuto, il tecnico ser- migliorare la posizione in classifica, i dopopartita di Parma è stato chiesto a chiaro esempio: Arkadiusz Reca. Il lanta col 4-2-3-1, modulo a parte i ros- bo potrebbe cambiare qualche pedina rossoblu, altrettanto, stabilirsi in ma- Gasperini dei suoi gregari: “Da noi polacco ha giocato pochissimo ma soblu fuori casa hanno collezionato e vedremo se confermerà Orsolini, un niera definitiva fuori dalla zona retro- non ci sono gregari. L’Atalanta è un Gasperini lo ha tenuto in considera- due vittorie, una a San Siro con l’Inter ex che vuole dimostrare ai bergama- cessione dopo una rincorsa durata, gruppo di leader. Tutti i miei ragazzi zione e domenica ha disputato trenta alla terza di ritorno e l’altra a Torino schi le sue qualità tecniche. praticamente, l’intera stagione. Non devono dimostrare sempre la loro minuti d’alta qualità con cross da si- contro i granata il 17 marzo scorso, Giacomo Mayer solo, Atalanta e Bologna sono due squadre che scoppiano di salute, infat- ti i nostri beniamini nel girone di ri- torno hanno perso solo con Milan e Torino ottenendo sei vittorie e due pa- reggi mentre i felsinei con l’arrivo in panca di Sinisa Mihajlovic hanno conquistato tredici punti in otto gare e, soprattutto, sono tornati al gol, dopo la micragna dell’era Inzaghi. Eppure ci sono 21 punti di differenza tra le due formazioni con 60 gol realizzati e 40 subiti per l’Atalanta, 27 gol fatti e 43 incassati da parte degli emiliani. Sul campo spesso queste difformità tecni- che non vengono confermate perché ci sono anche scelte tattiche e motiva- zioni collettive che riducono l’even- tuale gap. Certo a Bergamo gli atalan- tini non brillano come in trasferta, sei vittorie contro le otto fuori casa anche se, sotto la Maresana, le vittorie con Inter e Fiorentina e il pari con la Juve sono entrate nella straordinarietà del- l’attuale stagione e, quindi, il popolo nerazzurro si è divertito anche in casa. Manca qualcosa quando si affrontano avversarie di bassa classifica ed è op- portuno colmare questa piccola lacu- na con una scintillante vittoria contro il Bologna. Intanto Gasperini può praticare il turnover, o meno, ma è or- mai consolidato che chi entra, o dal primo minuto o durante la partita, gio- ca come il compagno che sostituisce. E’un meccanismo perfetto che dimo- stra, ancora una volta, come l’organiz- zazione di gioco dell’Atalanta sia scientifica, ciascun giocatore sa come Una bella coreografia della curva atalantina Foto Francesco Moro Giovedì 4Aprile 2019 Bergamo&Sport 3 4 Bergamo&Sport Giovedì 4Aprile 2019 Emiliano, manchi un Mondo PRIMO PIANO A un anno dalla scomparsa, il ricordo del nostro Giacomo Mayer BERGAMO -E’entrato di di- ritto nel Pantheon degli dei del calcio, Emiliano Mondo- nico. E a un anno della sua scomparsa il ricordo non si smorza, anzi ci manca. Pro- prio adesso che l’Atalanta è entrata nell’Olimpo, appunto a due passi dal Pantheon. Vale per tutti quello che ha scritto Giorgio Parretti, intimo ami- co del Mondo: “La condivi- sione professionale nel no- stro pianeta, il pianeta calcio, non è sempre facile vista l’i- steria galoppante che circon- da e penetra dentro ognuno di noi ma tu, con i tuoi silenzi e il tuo pragmatismo, hai saputo, nei momenti opportuni azze- rare qualsiasi principio di burrasca dialettica” (L’Eco di Bergamo, 29 marzo 2019). Non ha vinto scudetti, Coppa Italia, Coppe europee (ci è an- dato vicino col Toro e con l’Atalanta) eppure è il capo- saldo del nostro calcio. Da giocatore dicono sia stato un disastro o quasi, non per doti tecniche, anzi quelle non gli mancavano, ma semplice- mente perché poco incline al- la ferrea disciplina che vigeva tra le squadre professionisti- che negli anni Sessanta e Set- tanta, vale a dire in piena “ri - voluzione culturale”che non ha tralasciato il calcio. E’en - trata nella leggenda la sua “fu - ga”dalla Cremonese per cor- rere al Palalido di Milano l’8 apriel 1967 ad assistere al concerto dei Rolling Stones. Giancarlo Finardi, suo com- pagno di squadra e suo colla- boratore tecnico, ha spesso ri- cordato: “Mai avrei pensato che il Mondo facesse l’allena - tore”. Invece, come spesso succede a chi è nato sotto il se- gno dei Pesci, da giocatore “scapestrato”ad allenatore poco incline alle mezze misu- re o alla dissipazione, vero vi- zio del calcio professionisti- co. Che fosse un mago della panchina è noto a tutti, faceva e disfaceva un assetto tattico della squadra durante la parti- ta con una semplicità scon- volgente che stupiva soprat- tutto noi cronisti a quei tempi non troppo edotti sulle mo- venze della tattica. E, spesso e volenteri, nella conferenza del dopopartita ce lo rimarca- va con le sue battute, con le sue frasi disseminate qua e là che erano autentiche provo- cazioni. E tutti noi a cercare di capirne il vero significato. Ar- ricchendo i nostri articoli e la fantasia dei titolisti. Provoca- zioni che non mancavano an- che con i suoi giocatori nello spogliatoio o durante una se- duta di allenamento. Diceva, per esempio, allo stopper: “Ehi, attento domani sui calci d’angolo a quello spilungone brasiliano che segna sempre di testa” fingendo di non co- noscere nome e cognome del- l’avversario. Invece lo sapeva bene che non fosse brasiliano ma, addirittura, il centravanti della nazionale cecoslovacca. Era un modo per tenere desta l’attenzione. Non solo allena- tore famoso e opinionista tv sopraffino ma persona di spiccata sensibilità umana. Sempre pronto ad aiutare gli “ultimi”, quelli che per i ben- pensanti sono i reietti della so- cietà. Il Mondo non alzava muri, apriva le porte a tutti. Una sola porta ha sempre cer- cato di tenerla chiusa: quella della sua squadra durante la partita. Giacomo Mayer Giovedì 4Aprile 2019 Bergamo&Sport 5 6 Bergamo&Sport Giovedì 4Aprile 2019 Zapata, stagione da fenomeno IL PROTAGONISTA Con un Duvan così, nulla è precluso alla splendida banda di mister Gasp Per un’Atalanta tornata a tate: Zapata 18, Piatek 17, sognare in grande dopo il Quagliarella 15 e Ronaldo 14. trionfo in rimonta al Tardini, A certificare il colombiano co- con il gap dall’El Dorado me la punta più prolifica su Champions ridotto a sole tre azione. Zapata e l’Atalanta lunghezze, c’è un Duvan Za- viaggiano sugli stessi binari pata che sta vivendo la stagio- anche per quanto concerne la ne della definitiva consacra- capacità di sbriciolare primati zione sul palcoscenico della su primati: i ragazzi di mister nostra Serie A. Con la dop- Gasperini, con i tre acuti in pietta in terra emiliana, il co- Emilia, hanno perfezionato lombiano è salito a quota 19 l’aggancio nei confronti della reti, per un bottino complessi- Juventus alla voce “miglior at- vo di 24 se si estende il con- tacco”con 60 gol messi a re- teggio anche a Coppa Italia ed ferto in 29 giornate. Asticella Europa League. E’una rincor- che si alza ulteriormente se si sa in parallelo quella della Dea puntano i riflettori sulle pre- e del suo numero 91: a nove stazioni del nazionale “cafete- giornate dalla chiusura del tor- ro”: record di centri personali neo i nerazzurri condividono in A già ampiamente superato la quinta piazza a braccetto (il precedente era di 11 in ma- con una Lazio in crescita. Fi- glia Samp, ndr), così come le nisse oggi il campionato, per marcature complessive in sta- Gomez e compagni sarebbe gione (stracciato il vecchio Europa League per il terzo an- primato di 11 ottenuto con no consecutivo, senza dimen- blucerchiati e Udinese, ndr). ticare la “scorciatoia”Coppa In una sola stagione, peraltro Italia, ma il piatto forte è lì ad non ancora conclusa, in ma- una manciata di punti e a Ber- glia nerazzurra ha già miglio- gamo c’è la voglia di crederci rato il bottino di reti messi in- fino in fondo. Un sogno da ali- sieme nei due anni di Napoli, mentare con i gol dell’attac- nel biennio friulano e nell’ cante nativo di Calì, a sua vol- unica annata disputata all’om- ta in prima fila per giocarsi si- bra della lanterna. Record de- no all’ultimo il titolo di ca- stinati ad essere ritoccati ulte- pocannoniere, all’insegui- riormente verso l’alto in un fi- mento dell’attuale leader nale di stagione che, facendo i Quagliarella che comanda a dovuti scongiuri, vedrà l’Ata- quota 21, tallonato da Cristia- lanta scendere in campo undi- no Ronaldo ePiatek che, pro- ci volte da qui a fine maggio.