Anno 15 n° 5-EDIZIONE GRATUITA Domenica 5febbraio 2017

Dea, tre passi verso il sogno Oggi al Comunale contro il Cagliari per continuare a inseguire l’Europa

AI PIEDI DEL PAPU - Gomez, capitano della meravigliosa Atalanta di mister Gasperini 2 Bergamo&Sport Domenica 5Febbraio 2017 Dea avanti tutta verso l’Europa LA PRESENTAZIONE Papu l’ha detto: “Battere il Cagliari per continuae a sognare”

BERGAMO -Immerso nel bagno di folla, mer- coledì pomeriggio all’Atalanta Store, Papu Go- mez, capitano dei nerazzurri ha dichiarato “Vo- gliamo arrivare tra il quinto e l’ottavo posto. Lotteremo per questo”. Dopo ventidue partite e trentotto punti in tasca l’Atalanta non si nascon- de più: adesso l’obiettivo è l’Europa. Il primo banco di prova è quello di oggi con il Cagliari, un’avversaria che in trasferta ha collezionato quattro punti sui ventisette della sua classifica. Dopo i rossoblu, la quadra di Gasperini giocherà a Palermo e sabato 18 febbraio, alle ore 18, in casa col Crotone. Tre partite che non devono far paura, anzi. E come sono messe le tre avversarie che, ad oggi, contendono il quinto posto ai ne- razzurri? La Lazio, avanti di un punto, gioca a Pescara, quindi affronta il Milan e poi va a Em- poli, la Fiorentina, dietro di due punti e che ar- riverà a Bergamo il 5 marzo, gioca domenica sera con la Roma, quindi ospita l’Udinese e poi va a San Siro col Milan, i rossoneri, a loro volta, ospitano la Sampdoria, mercoledì recuperano col Bologna al Dall’Ara, poi all’Olimpico con la Lazio e poi ospitano la Fiorentina. Dunque, pri- ma di Napoli-Atalanta si potrà capire meglio ri- guardo al futuro europeo dell’Atalanta. Il con- fronto col Cagliari ci propone una squadra, quella atalantina, in piena forma e, soprattutto, liberata da ansie e titubanze del calciomercato. Adesso Gasperini è sereno e tranquillo, non che prima non lo fosse ma, si sa, il mercato, in modo particolare quello invernale, rende tutti gli al- lenatori inquieti ed irascibili. Col Toro che do- veva vincere a tutti i costi, l’Atalanta ha son- necchiato per mezzora e poi si è improvvisa- mente risvegliata dalla scudisciata provocata dal gol di Iago Falque, andando a dominare il resto del match. Pareggiando prima e sfiorando il 2-1 almeno in tre grosse occasioni con Kurtic. E’un’Atalanta in gran forma che affronta gli av- favorevolmente impressionato, e Anthony der indiscusso e sfrontato. Nella partita d’andata gata De Boer e pareggiato a Pescara. Fuori casa versari con la sicurezza e la convinzione di es- Mounier, due che si aggiungono a Rossi, Gollini il Cagliari travolse l’Atalanta: un 3-0 senza at- hanno segnato sette gol e ne hanno subito ven- sere una squadra forte e senza titubanze nei con- e Cristante. Se non ci saranno intoppi dell’ul- tenuanti che portò in casa nerazzurra dubbi e ticinque. Un colabrodo. Rastelli si presenta a fronti della formazione avversaria, grande o pic- tima ora nella formazione che schiererà Gaspe- frustrazioni. Insomma una trasferta da dimen- Bergamo col 4-1-4-1: Tachtsidis davanti alla di- cola che sia. A parte gli infortunati Dramè e rini è previsto solo un cambio e mezzo: Masiello ticare, peraltro l’unica decisamente negativa fesa, probabilmente incrocerà Kurtic e tenterà di Konko, Gasperini ha solo l’imbarazzo della al posto di Zukanovic e Kessie dal primo minuto della stagione. Oggi ci sono dodici punti di dif- limitare i movimenti di Petagna, con Borriello scelta e la rosa è arricchita dall’arrivo degli ul- invece di Grassi. E domenica il giovane ivoria- ferenza tra Atalanta e Cagliari. I rossoblu, fino- in attacco mentre non giocherà Joao Pedro, timi acquisti: Hans Hateboer, e chi ha visto il no ha cambiato radicalmente le sorti tattiche ra, in trasferta sono poca cosa. Hanno vinto nel squalificato. suo primo allenamento a Zingonia ne è rimasto dell’assetto nerazzurro con un approccio da lea- lontano 16 ottobre a San Siro contro l’Inter tar- Giacomo Mayer Domenica 5Febbraio 2017 Bergamo&Sport 3 4 Bergamo&Sport Domenica 5Febbraio 2017 Petagna? E’il nuovo Vieri P R O TA G O N I S T I Come Bobo all’Atalanta: pochi gol, ma un lavoro preziosissimo

BERGAMO -Che a Bergamo Andrea coi due di coppa, niente doppia cifra, Petagna sia un idolo non ci piove. È lo in ventuno presenze totali. Petagnone sfondatore designato dell'outsider è già a diciannove partite in campio- della A, una squadra di corsaioli, di in- nato e, causa flop per inadeguatezza terni divisi tra raziocinio (Freuler), agli schemi di Paloschi, non ha una verve istintiva (Kessie) e utilità (Kur- vera concorrenza. Pesic ha avuto cam- tic), di frecce al servizio del fantasista po libero da titolare in Coppa Italia, Gomez. E come a tutte le sorprese che rompendo il ghiaccio col Pescara, si rispettino, perché uno che al mas- mentre in regular season ha dovuto ac- simo ne aveva messi sette in maglia contentarsi degli spiccioli ed è ancor Ascoli non può essere definito altri- meno centrattacco di lui. Kessie e Go- menti, gli fanno le pulci. È un '95 con mez fin qui hanno segnato di più, ma una gavetta stile pane raffermo alle grazie rispettivamente a due tiri dal di- spalle, strappato all'alma mater mila- schetto e uno. L'incostanza, ecco, è nista per una brioche, ha l'aria e le doti un'altra caratteristica che accomuna il di chi sta per spaccare il mondo, ma a mancinone del passato nella sua anna- chi la sa più lunga non basta. Non vede ta bergamasca a quello del presente e la porta, dicono. Non tira, sostengono del futuro. A volte passa una vita per- altri, perché gioca lontano dal dunque, ché il barbuto giuliano riesca a bucare esaurendo le pile a forza di svariare e di nuovo quel rettangolone lungo 7 cercare duetti, spesso dal lato o spalle metri e 32. Okappa con la Lazio per il all'area. Non produce i bottini richiesti 3-4 all'andata a tempo scaduto, a Pe- a un bomber di rango. Mentre impaz- scara con il Crotone e nel matchball za il totoscommesse sul raggiungi- col Napoli, ma da quel 2 ottobre alla mento della sporca decina a referto, ripresa della confidenza col fondo del- lui ha già firmato la cinquina. Candi- la rete il 15 gennaio, curiosamente an- dandosi al paragone-amarcord, da Bo- cora contro l'Aquila (secondo di de- bo Vieri-bis atalantino prima maniera. stro su cinque, media che Bobo non Che alla sua età non raccattava manco aveva), fanno tre mesi e mezzo al lor- lui chissà quali bottini né aveva con- do della pausa festiva. Il pari contro la vinto appieno circa le sue doti. Tanto banda Mihajlovic ne conferma la fa- da esplodere più tardi, fra Torino e ma di marcatore seriale: se è in palla, Madrid, sponda Atletico. la mira ci mette un po' ad appannarsi. Numeri alla mano, il parallelo ci sta, Problemone: di testa non la imbrocca, nonostante le esperienze precedenti TRIESTINO - Andrea Petagna, classe 1995, centravanti dell’Atalanta FOTO MORO non ha la frustata secca né la torsione all'approdo in nerazzurro parlino a fa- di Vieri. Se il confronto potrà reggere, vore del toscanaccio che sta svernan- Petisso Bruno Pesaola per far pipì die- dal secondo dopoguerra in avanti (271 vanili granata, il pratese cresciuto nel lo si potrà dire a giugno o dopo un'al- do al caldo tropicale di Miami. Ven- tro le siepi -, considerasse il figliolo totali in 558 gare), agli albori del car- Santa Lucia allenato da Luciano Dia- tra annata. Perché per l'ex fidanzato tisette gol in un quinquennio fra To- una gran pippa che ogni tanto la but- rierone, faticava a imporsi e a fare manti (papà di Alino) faticò a trovare storico da rotocalco di Elisabetta Ca- rino, Pisa, Ravenna e Venezia, contro tava dentro per caso. Andrea, che ri- quello per cui era pagato. Non guidò la posto nell'attacco dell'allora neopro- nalis l'Atalanta fu la rampa di lancio l'unico del triestino a Vicenza, dopo la spetto al Bobo ventiduenne è comun- classifica interna dei frombolieri mossa Dea, stretto com'era fra il tito- vera, nonché la prima di una lunga quota zero con Milan, Samp e Latina, que meno grezzo e tatticamente più nemmeno dopo il passaggio alla Juve lare effettivo, il Cobra Sandro Tova- teoria di plusvalenze fino a Formello e ad anticipare il settebello ascolano. La sgamato, condivide piede preferito, per otto miliardi. Capirai, c'era Del lieri, e l'artista Mimmo Morfeo che a Appiano Gentile, di una parabola for- somiglianza è netta dal punto di vista movimenti non da centrattacco egoi- Piero, molto più cecchino di un Papu. quel giro dipinse dodici capolavori. In se inimitabile. Anche se Andrea, che morfologico e tecnico, nonostante ai sta e stazza con il primogenito di Bob, A Bergamo, nella stagione organico, anche un uccellino impren- aveva Ibrahimovic e Balotelli come tempi il famoso papà dell'illustre col- l'ex pratesedorianojuventinbolognese 1995-1996, sotto l'ala protettrice di dibile cui un destino crudele avrebbe idoli, ci crede sicuramente più dei lega, classe pura zavorrata da indolen- emigrato al Marconi Sydney. Anche Emiliano Mondonico che l'aveva pro- di lì a poco tarpato le ali, il garfagnino troppi detrattori. za –si sfilava dagli allenamenti del uno dei più grandi attaccanti italiani mosso appena diciottenne dalle gio- Chicco Pisani. Bobone arrivò a nove Simone Fornoni Domenica 5Febbraio 2017 Bergamo&Sport 5 6 Bergamo&Sport Domenica 5Febbraio 2017 Papu: amore eterno per la Dea IL CAPITANO Messaggio a Percassi: ”Sto da Dio. Fosse per me non andrei mai via”

BERGAMO -Applausi dagli spalti in ogni ordine di posti, roba che anche gli altoborghesi delle poltroncine scattano in piedi a ogni sua giocata. Code chilometriche per aspettarlo fuori dall'antistadio o da qualunque altra parte per un selfie, l'autografo, una stretta di mano, due parole su que- st'Atalanta di cui lui, il piccoletto di Buenos Aires abile e arruolato da tre stagioni, è capitano e lider maximo. Un entusiasmo in nome del nerazzur- ro che tira assai e del Papu re. Il so- vrano assiso sul trono della Bergamo che stravede per la palla rotonda: «L'affetto della gente è qualcosa che gratifica, che dà una spinta in più ver- so l'obiettivo. Non ci nascondiamo, la classifica parla chiaro: stiamo lì so- pra, la città merita di rivedere l'Eu- ropa». Impossibile non amare Ale- jandro Gomez, il fantasista con lo scettro in mano e la sfera magica tra i piedini da adolescente dell'equipo mi- raglo di Gasperini, l'epicentro dei so- gni di una terra alle prese con la re- cessione economica che vorrebbe ri- farsi delle amarezze grazie al gioco del fubal. Un uomo immagine, che la società usa da par suo come interfaccia verso stampa e tifosi, senza che lui cambi atteggiamento a seconda delle circo- stanze. Sorrisi spianati, lingua a bri- glie sciolte, affetto ricambiato a pac- chi per chi l'ha eletto a idolo. E lui ci si sente, eccome: «Qui mi trovo da Dio, dialogo coi tifosi, sono molto 'social' perché è un modo come un altro di stare fra la gente. I fotomontaggi con Petagna non li devo fare nemmeno io, me li mandano e li pubblico. Fosse per me non andrei mai via, ma del re- sto l'offerta irrinunciabile a cui ha sempre fatto riferimento la società non è mai arrivata». Le sirene del cal- ciomercato non hanno avuto il potere di scalfire le certezze e svellere le ra- dici ben piantate da noi del padre di Bautista e Costantina, marito dell'e- stroso architetto Linda, progettista del centro fitness alla Malpensata inaugu- rato lo scorso autunno e designer delle sue variopinte fasce al braccio dome- nicali. Scegliere di vivere tra il Trian- golo e piazza Pontida aprendo un'at- tività, se non equivale a un'opzione a vita, poco ci manca, per uno che cur- riculum alla mano potrebbe aspirare a lidi più avvantaggiati: in bacheca, Co- pa Sudamericana (2007) e Copa Su- ruga Bank (2008) con l'Arsenal Sa- randì più l'argento al Sudamericano Under 20 in Paraguay e l'oro al Mon- diale di categoria in Canada, sempre nell'anno di grazia 2007, in mezzo a compagni del calibro di Angel di Ma- ria, Maxi Moralez ed El Kun Aguero. Più mordi e fuggi in Libertadores an- che nel San Lorenzo. Mica pizza e fi- chi. ARGENTINO - Papu Gomez, capitano e fantasista dell’Atalanta, è nato a Buenos Aires il 15 febbraio del 1988 FOTO MORO Ma la speranza del furetto che fa im- pazzire le folle all'ombra della Mare- ne: «Andrea Petagna è un grande gio- monio che non può vestire l'azzurro mi è sempre piaciuto, è il mancino una squadra che ogni due per tre fa sana o fuori dallo Store in centro è catore, un bravissimo ragazzo e una perché la Fifa non concede deroghe a abile nel dribbling e nello stretto che esordire '99 a raffica: «Chi sta fra i ghermire la grande chance sulle ribal- persona a posto. Con lui ho lo stesso chi al momento della convocazione ci mancava, uno che sa fare passaggi venticinque e i trenta come Toloi, Zu- te continentali alla guida dell'outsider rapporto che si ha con un fratellino». con la nazionale d'origine non posse- al bacio e tagli. In generale c'è da au- kanovic, Masiello e il sottoscritto si che gode a calarsi nella parte della Per non dire di assist, sponde, giochi a deva il passaporto doppio, spende l'e- gurarsi che si inseriscano tutti in fret- sente un vecchietto, ma che la rosa sia fuoriserie. E intanto, preparandosi al due che rasentano la reciproca dona- logio di prammatica anche per Antho- ta e che quelli rimasti proseguano sui così giovane è un bene per tutto il cal- futuro, la strana coppia là davanti fu- zione di organi per far funzionare a ny Mounier, il nuovo che conta e che loro standard abituali di rendimento: cio italiano». Firmato Gomez Alejan- roreggia, 6 gol l'uno e 5 l'altro, il gros- dovere l'anatomia atalantina. Il ragaz- avanza del mercato di riparazione in- al sogno europeo noi vogliamo cre- dro Dario, la chioccia della Dea dalle sone, quello con un settebello di rivo- zo di pelo chiaro col 10 dei grandi di- sieme a Bryan Cristante, Pierluigi derci». Il Papu, a 29 anni da compiere uova d'oro. luzioni terrestri in meno sul groppo- pinto sul dorso, l'italiano per matri- Gollini e Hans Hateboer: «Il francese (il 15 febbraio), è uno dei veterani in Simone Fornoni Domenica 5Febbraio 2017 Bergamo&Sport 7 8 Bergamo&Sport Domenica 5Febbraio 2017 L’attacco? Una sola certezza BORSINO NERAZZURRO/1 Petagnone alle stelle, Paloschi in picchiata, Pesic misterioso

BERGAMO -Lo voleva la Sam- no proprio il reparto di com- vulgata corrente, il motivo due lampi nel nebbione. Tant'è col triestino centravanti e Go- da cuoco capace di trasforma- pdoria, o forse ci aveva fatto petenza del cividatese, tornato principale del flop del reuccio vero che non vedeva il campo mez ad allargarsi a sinistra o a re in manicaretti le sgroppate un pensierino la Lazio. Che in patria a furor di popolo gra- del calciomercato estivo, dall'ultima allacciata di scarpe girargli intorno secondo ne- di uno Spinazzola quando si fossero soltanto voci in mezzo zie al blitz in pieno giugno di scontento allo Swansea e figu- dal primo minuto, l'infrasetti- cessità. Tutti e tre a segno, fine forma la catena sulla sinistra. al nulla ovattato del generale Giovanni Sartori. Previo as- riamoci su questi lidi, dove manale del 26 ottobre a Pesca- dei discorsi, non si cambia Gli altri? Il paragone coi gris- inverno o qualcosa di più, per senso del neo mister Gian Pie- amichevoli estive a parte è an- ra con la zuccata di Caldara ad nemmeno per scherzo, solo sini in attesa che il pizzaiolo e Alberto Paloschi cambiare ro Gasperini, anche se rimane cora all'asciutto. Recentemen- affossare il Delfino. In avanti i per necessità estrema. Quindi il cameriere facciano il loro aria avrebbe potuto significare il fondato sospetto che il col- te ha rivisto la luce per modo giochi erano fatti fin dal gior- mai. E la stagione del presunto pare l'unico calzante. Di pie- raddrizzare una stagione co- paccio fosse stato pensato in di dire, perché gli scampoli no della rivoluzione tattica del fenomeno resta ferma al Palo, tanze, coperto e contorno si minciata maluccio e prosegui- origine per consegnare le chia- nella tana della sua rampa di Gasp, compiutasi esattamente pardon alla traversa, colta allo occupano già quelli allineati al ta storta, da spettatore illustre vi della macchina a Rolando lancio gialloblù e a Roma con- trenta giorni prima e sempre start, quel 21 agosto sotto il via. A dirlo sono le rarefatte sistemato sul fondo della pan- Maran. tro i blucelesti, rispettivamen- all'Adriatico-Cornacchia: lu- cielo della Maresana trapunta- comparsate in campionato del china. Perché se all'Atalanta Niente seconda punta mobile te come cambio di quell'An- nedì 26 settembre, posticipo to di stelle laziali. Per non par- serbo Aleksandar Pesic. Glo- esistono certezze accompa- ma fisica alla Thereau come ai drea Petagna che gli sta man- con il Crotone, lo sloveno al- lare del rigore del possibile 1-1 ria effimera (gol del 3-0 finale) gnate da gerarchie consolidate bei tempi del Chievo, qui a giando in testa da titolarissimo zato davanti alla linea di mez- ciccato a Cagliari, un macigno da esterno alto a sinistra in e intoccabili, quelle riguarda- Bergamo: questo, secondo la e dell'arma tattica Kurtic, sono zo e pronto a inserirsi a destra, sulle speranze del ragazzo del- Coppa Italia col Pescara il 30 la Bassa orientale di cucirsi la novembre scorso nel tridente maglia addosso. con D'Alessandro, cambio L'evoluzione del gioco neraz- preferenziale del numero 10 zurro e i suoi protagonisti, co- anche se è un'ala e all'inizio lo munque, hanno dato ragione si vedeva a destra nel 3-5-2, e alle scelte di chi è deputato a il '99 Christian Capone (4 pan- farle. Petagnone è un interpre- chine in A) falso nueve. Ma te straordinario del nuovo cor- soprattutto impieghi saltuari so. Perché se il mirino tende ad da riservista contro Napoli, appannarsi, e cinque gol fanno Bologna, Juve, Udinese, Em- di lui solo il vice-cannoniere poli e Torino. Senza incidere, alla pari con lo slavo e a un'in- anche se a quello, vedi sopra, collatura dalla strana coppia pensano i soliti noti. Emma- Kessie-Papu (due e uno dal di- nuel Latte Lath, ivoriano della schetto, però), il suo modo di Primavera maggiorenne da un stare in campo è da standing amen, ha fatto sensazione per ovation: si allarga (il gol ai Pi- aver bucato la Juve nell'illuso- tagorici, su lancio di Masiello, rio 2-3 allo Stadium, da con- è iniziato a destra) e stringe, finato speciale nel trofeo della chiama la profondità al difen- Coccarda. Mauricio Pinilla, ri- sore o lo aggira lo stesso, cerca gore decisivo all'Inter e sipario l'uno-due con chiunque passi abbassato, se n'è andato e non nei paraggi, a volte funge da ritorna più. A dare nuova linfa, regista-smistatore quando ve- ora, uno che va verso i trenta de avanzare i portalettere come Anthony Mounier, diret- pronti all'imbucata di corri- tamente dalla finestra di gen- spondenza da tre punti. Lo sta- naio di un calciomercato che kanovista argentino (saltato non ha avuto il potere di rime- solo il Pescara in coppa), dal scolare le carte in tavola. Che canto suo, è l'unico chiamato a sono pochine. Arrivederci al inventare e improvvisare sullo prossimo raffreddore. O al di- spartito, ma se si limitasse al- svelamento del mistero Bryan l'assolo non sarebbe fonda- Cabezas, l'ecuadoriano del '97 mentale per la causa: leader- che parte dalla mancina ma ship sì, altruismo e pieno inse- non è mai arrivato a destina- rimento nei meccanismi pure, zione.

IN GRAN FORMA - Petagna, cinque reti in campionato con la maglia dell’Atalanta FOTO MORO Domenica 5Febbraio 2017 Bergamo&Sport 9 10 Bergamo&Sport Domenica 5Febbraio 2017 La mediana Kessie-dipendente BORSINO NERAZZURRO/2 Salgono le quotazioni di Freuler. Grassi è l’incognita

BERGAMO -Hai voglia a sbizzarrirti, e D'Alessandro in tap-in anti Empo- ster, cioè il prestito di ritorno Alber- se devi decidere chi sale e chi scende li. La sorpresa più entusiasmante in to Grassi, che Edy Reja considerava alla voce centrocampo nella testa del nerazzurro, una plusvalenza su tac- il suo figlioccio in campo per la grin- Gasp. Difficile credere che l'innesto chetti che per andare a mille ha avu- ta e la corsa avantindré. Stavolta de- di Bryan Cristante possa spostare di to bisogno di una gavetta cortina, sei ve limitarsi al compitino, stretto co- molto equilibri e gerarchie piuttosto mesi in Primavera e un'annata cadet- m'è nella morsa della concorrenza. fluide. Non basta nemmeno osserva- ta a Cesena. Che girasse a velocità è un ottimo metrono- re i fatti, cioè enumerare le presenze quadrupla rispetto a chiunque lo si mo, due nella porta di suo e almeno concesse ai singoli, i gol, gli assist. era notato anche durante la prepa- otto palle inattive (corner) da cui è Perché in teoria ci sono validi com- razione estiva: duro, inflessibile, sfociato qualcosa di buono, ma sa primari senza la certezza della parte. gamba mai tirata via, intelligenza darsi da fare anche nelle folate in Perché è il reparto cruciale nell'eco- nelle due fasi senza perdere tempo a avanti e in copertura, rosicchiando al nomia degli schemi dell'Atalanta e rimuginarci. Scene da un interno, valgobbino del Napoli parecchie di avvicendamenti in mezzo non ce quel che invece lo sloveno lungo co- delle possibili chances. Il boy sfor- ne sono stati pochi, anche a causa me la fame non è più da quando è nato dalla cantera di Zingonia con dell'addio alle armi di Roberto Ga- stato alzato davanti alla mediana per l'ottantotto sulle spalle, abile e ar- gliardini e della temporanea assenza tenere a bada il portatore di palla av- ruolato dal fischio d'inizio soltanto del trascinatore Franck Kessie, giu- versario e mettere la freccia quando nei retour match con Chievo e To- sto per assaggiare il girone elimina- si attacca. Cinque a referto, appena rino, è stato a un passo dallo sbo- torio della Coppa d'Africa e tornar- oltre il giro di boa, sono già il suo lognamento a Empoli, trattativa a sene alla base con le pive nel sacco. bottino personale più cospicuo. E quanto sembra bloccata dall'uomo in L'ivoriano, insieme alla spola umana pazienza se a volte non ci prende, sella, che per converso gli ha messo Jasmin Kurtic, è il punto fermo della col risultato d'incornare a vuoto il tra i piedi l'ex milanista a titolo tem- SOGNO DELLA ROMA - Frank Kessie, nazionale ivoriano, classe 1996 fiumana di giocatori deputati a far Toro nell'arena nemica nonostante poraneo dal Benfica per complicar- argine e a rompere l'altrui ribaltando tre assalti alla picca. Il problema è gli la vita ingarbugliando ancora di retta in chiaroscuro per poi cedere il coi big. Sul piano della tecnica pura, il fronte. l'assenza di alternative in un ruolo più la matassa. Facile da sbrogliare posto a Latte. Nel borsino le quo- siamo al massimo possibile, tra rit- I due sono complementari e irrinun- non alla portata delle doti atletiche sui lati, dove il pendolino Andrea tazioni in risalita, a Migliaccio (una mi, visione di gioco e piede rotondo, ciabili, tutto il resto gira intorno a di chicchessia, perché se non ci pen- Conti e il formidabile tuttofare (sen- comparsata) ormai agli sgoccioli, materiale utile a vestire i panni del loro. L'afro appena ventenne è istin- sa il trecciolone non si vede come za gol in canna, però) Leonardo Spi- appartengono al futuro della media- direttore d'orchestra e a schiaffarla to puro nello sradicare palloni, nel possa adattarsi la new entry Anthony nazzola, con il nuovissimo Hans Ha- na, il play azzanese Under 19 Filip- direttamente da calcio da fermo, buttarli dentro (6, capocannoniere Mounier, più ala da tridente o secon- teboer e l'acciaccatissimo Boukary po Melegoni. Un tempo contro la prodezza centrata nelle scorse finali con Gomez), nel rubarli ai compagni da punta che suggeritore fra le linee Dramé a dar loro il cambio, sono tra Samp, nell'esordio in campionato Under 17 con tricolore cucito sul se si tratta di deciderla dagli undici e sicuramente non uso a pressare al- i primi piatti di un menù ricchissimo dal primo minuto insieme all'altro petto. La ricchezza del lotto è tutta metri (contro il Torino toccava a Pa- to. e gradito al palato di staff e appas- '99 d'oro Bastoni, ha raccontato che, qui: c'è l'imbarazzo della scelta tra loschi), negli inserimenti, nell'alzar- Se nomi e volti dei moloch sono ar- sionati. Grassi è uno di quelli che ha parafrasando il suo antico maestro seminuovo, nuovo e nuovissimo, tra si ad ala effettiva ammollandone in cinoti, è fin troppo comodo pescare avuto quarti d'ora di fama solo in nelle giovanili Alessio Pala, il tipet- pochi mestieranti e qualità a non fi- mezzo perché qualcuno combini nel mucchio selvaggio colui che pro- coppa, con Pescara e Juve, ovvero to dell'hinterland del capoluogo de- nire. qualcosa, tipo Caldara con la Roma prio non ce la fa a convincere il mi- primo gol da professionista e un'o- ve ancora riempirsi per tenere botta Simone Fornoni Difesa: Bastoni ha già convinto tutti BORSINO NERAZZURRO/3 Il baby ha dimostrato talento e personalità. Scende Toloi

BERGAMO -In principio fu- detta a Trapani e a Cesena. tare di far ala al nuovo Bo- quarto turno di Coppa Italia che ne ha sempre una: lungo SERIE A, CLASSIFICA E TURNO rono Raimondi, Toloi e Ma- Lo spartiacque del 2 ottobre, nucci, col brasiliano e il pel contro il Delfino il 30 no- peroniero sinistro, what? siello. Poi l'accantonamento contro il Napoli e contro Mi- di carota viareggino titolari vembre scorso insieme al Mancano all'appello gli as- Juventus 51 quasi subitaneo del grintoso lik, ha le fattezze di Mattia davanti a uno Zuka sempre gangster d'area Capone. soldati per difendere i legni. Roma 47 sedrinese, troppo jolly, trop- Caldara. In campo dallo start sull'attenti. Ma per il Profeta E vai di novità e sorprese, la Stessa politica adoperata per Napoli 45 po esterno e troppo poco ma- con un Gagliardini che mai di Grugliasco, nel calcio, cifra di un'annata a metà del gli altri reparti, ma al diapa- Inter 42 stino per fare il centrale. L'a- avrebbe pensato di essere d'immutabile e definito non guado tra le grandi illusioni son. La quintessenza del ri- Lazio 40 nima bergamasca verace, in ceduto all'Inter di lì all'11 c'è una mazza. A livello fi- coi piedi per terra e i sogni pudio totale del passato an- Atalanta 39 scadenza di contratto, di una gennaio, l'azzardo ben riu- losofico e pratico. Ha acce- fantasticando d'Europa. Il che recente. Il rendimento Milan 37 squadra che ha bisogno di ri- scito che ha fatto epoca. Un lerato il prepensionamento battesimo del fuoco del decide molte cose, ma alla Fiorentina 37 conoscersi nei figli del ter- '94 non è più un baby e ci di Willy Stendardo, una ban- gioiellone –una garanzia in fin fine conta la ragion di Torino 31 ritorio da cui trae linfa vitale mancherebbe, ma lui oltre diera comunque lo si voglia anticipo e nei recuperi - alla stato, pardon della cassa. Udinese 28 e supporto genuino. Decisivi che il perno del futuro, più guardare con parecchie sta- settima convocazione suona Partito Sportiello davanti a Chievo 28 i sorci verdi materializzati della Juve che dell'Atalanta gioni a sventolare dal penno- come significativo delle chiunque, le sue papere han- Sampdoria 27 per interposto Muriel, a Ma- visto l'affare definito a ca- ne, fino alla cessione in strategie societarie in accor- no indotto il Gasp e preferir- Bologna 27 rassi, per sgranocchiargli fi- vallo delle feste di fine anno, Abruzzo. Quindi, dopo il do con le idee del maestro gli Berisha e la dirigenza a Cagliari 27 ducia in se stesso, chilometri è la certezza del presente. chiacchierato rabbuffo in al- d'acuti e soffiati che dà in- cacciarlo addosso alla Fio- Genoa 25 di velocità di crociera e qual- Gettato nella mischia, non lenamento all'oriundo e al dicazioni a bacchetta sotto la rentina con obbligo d'acqui- Sassuolo 24 che anno di vita speso a rin- ha più mollato l'osso, cavan- corazziere di Sarajevo, sulle volta di plexiglass. Sul trio sto e prestito oneroso. Poi la Empoli 21 correrlo con la lingua in go- dosi pure lo sfizio di metter- ambizioni degli azzannaca- le posizioni non cambieran- rescissione di Bassi, il pre- Crotone 13 la. Il terzetto Masiello-To- la a Pescara, Sassuolo e Ro- viglie veterani di conservare no se non a ragion veduta, e stito di Gollini, portiere del- Palermo 11 loi-Zukanovic è durato fin- ma. Un tris come il compa- il posto al sole s'è messo un l'inserimento in lista del ca- l'Under 21 che tornerà utile Pescara 9 ché l'uomo solo al comando, gno redento dal pasticciac- Bastoni fra le ruote. Dal pitano della Primavera Ric- qualora la Lazio alzasse il IL TURNO - 04/02: ore 20:45 Bologna – con l'esonero nelle pupille, cio brutto di scommessopo- grande acquario della leva cardo Gatti ('97) nell'ottavo prezzo per il riscatto dell'al- Napoli; non ha deciso di piantare nel li, ma in sole quattro giorna- del novantanove ha abboc- da mission impossibile allo banese, e il rientro alla base 05/02: ore 12:30 Milan –Sampdoria; ore vaso della serie A i virgulti te, impresa da bomber di cato all'amo l'Alessandro da Juventus Stadium non do- di Francesco Rossi dopo uno 15:00 Chievo –Udinese; Genoa –Sas - di ritorno cresciuti nella ser- scorta. La considerazione e Piadena, maggiorenne il 13 vrebbe mettere in discussio- svezzamento in prestito per- suolo; Pescara –Lazio; Empoli –Tori - ra di Zingonia. Affidando lo la fiducia di Gian Piero Ga- aprile, spedito al fronte in ne granché. Nemmeno le in- durato fino al quarto di se- no; Atalanta –Cagliari; ore 18:00 Paler- scranno di ministro della di- sperini non hanno vacillato occasione del primo bottino combenze da jolly di Konko, colo. Evolution is revolu- mo –Crotone; ore 20:45 Juventus –In - fesa a un ragazzone di Scan- nemmeno per un amen, i pieno del 2017 contro la favoloso proprio contro i tion, il darwinismo applicato ter; zorosciate reduce dalle sta- colleghi del picchetto di Samp insieme al coetaneo bianconeri a cui ha perfino al football parla nerazzurro. 07/02: ore 20:45 Roma –Fiorentina gioni formative in serie ca- guardia hanno dovuto accet- Melegoni e ancor prima nel segnato, pupillo del mister Simone Fornoni Domenica 5Febbraio 2017 Bergamo&Sport 11

Sipario alzato su tre bellissime storie LO TROVI IN BORGO PALAZZO Mucelli, Ciocca e Benedetti: la passione per il lavoro

BERGAMO -Raccontiamo di tre persone che clienti non manca “Cuore Rossoblu”la rivista uf- hanno un’attività imprenditoriale in Borgo ficiale del Cagliari, scritta in italiano ed inglese! Palazzo, tre storie di vita, ognuna che ha le ra- dici nel suo passato. Francesco Ciocca

Gio Mucelli Francesco Ciocca ha scoperto di recente di avere una vena letteraria che esprime con composizioni Gio Mucelli è nato a Cagliari, dove è vissuto fino in bergamasco. Bellissime narrazioni che fanno a 6 anni, poi venuto a Bergamo con il papà che rivivere i momenti della gioventù, passioni per i qui aveva trovato lavoro. Parrucchiere da quando motori, sentimenti verso i propri familiari, inna- ha 14 anni. A Cagliari è tornato anche pochi gior- moramenti ed emozioni giovanili. Se il cuore lo ni fa: “Oggi andarci in aereo è facilissimo. Sono ispira ci ha promesso per il prossimo mese una tornato là con mia moglie. In riva al mare c’e- composizione dedicata alla passione atalantina. rano 22 gradi... La Sardegna continua a vivere Non ce ne voglia Cristina, la cordiale figlia, che è nel mio cuore. Moglie e figli sono atalantini, ma nell’età in cui c’è solo il futuro da inventare (e per me c’è soprattutto il Cagliari. Sono stato il neppure la piccolissima neo-arrivata Cecilia, la parrucchiere di Caniggia, Incocciati, Sensi, cagnolina di compagnia). Questo racconto è più quando ero alle dipendenze del Parrucchiere rivolto alle radici... a cui si pensa quando si hanno Patelli, "il parrucchiere degli Atalantini". Un alle spalle un bel po’di storie da rievocare. Fran- Sopra Gio Mocelli. A destra, da in alto, tre giorno è arrivato Incocciati, non c’era il suo par- cesco e Cristina nel negozio Centro del Materas- immagini dell’abbigliamento Benedetti e del rucchiere di fiducia. Gli ho detto “Ti taglio io i so 2, in Via Borgo Palazzo 93, danno ai clienti Centro Materassi capelli e domenica segni”. E così è stato. Dal tutte le informazioni per acquistare il meglio per 1989, Mucelli si è messo in proprio, nel comples- dormire. “Un ottimo materasso non è forse una dell’abbigliamento ho portato in negozio marchi so "Le Canarie" dove opera tutt'ora. Ha lavorato spesa molto intelligente? Perché risparmiare per storici italiani, a volte trascurati nella grande di- con i giocatori atalantini ma nel suo cuore tifa per un materasso su cui passiamo tante ore ogni stribuzione. Sono in grado di offrire un servizio il Cagliari. Appesa in negozio in bella vista la giorno? Circa un terzo della nostra vita è passata sia per le taglie piccole che le grandi. Preferisco maglia di Andrea Cossu una gloriosa carriera nel a letto a dormire e a riposare: va fatto al meglio gli sport motoristici. Ma ho un cliente atalantino Cagliari fino al 2014, e quella di Simone Padoin, per il benessere e la salute”. che ogni volta che entra in negozio mi chiede avuta da un amico, all’Atalanta dal 2007 al 2012, “Cosa fa l’Atalanta?”Se gli rispondo vince, por- ed oggi al Cagliari. La passione calcistica di Mu- Ivano Benedetti to fortuna e così succede”. celli si rivela anche da un libro in bella mostra nel negozio, "I quattro mori e la dea, tutti i calciatori Ivano Benedetti è titolare dell’omonimo negozio I pronostici che hanno vestito le maglie di Atalanta e Caglia- di abbigliamento. Anche lui nella sua esperienza ri" (di Marco Melis). L’autore del libro, sardo di ha trovato le risorse per reinventarsi. Quando ha Gio Mucelli: “A settembre è finita 3-0 per il Ca- nascita (1956), bergamasco d’adozione (dal chiuso l’ingrosso di abbigliamento di cui era di- gliari. Oggi dico Atalanta, anche se a malincuo- 1962), appassionato di calcio e tifoso rossoblù, pendente, trovatosi senza lavoro si è messo in re…” ha rintracciato e ascoltato gli ex calciatori, stilan- proprio aprendo il suo negozio. “E’accaduto sei Francesco Ciocca: “Oggi mi aspetto una vitto- do una carrellata di testimonianze, un omaggio anni fa. Dopo un po’di inevitabile smarrimento ria dell’Atalanta. Bisogna andare in Europa a alle sue due città e alla sportività. E’un racconto mi sono rimesso in gioco e sono ripartito. Ho spese di Lazio e Fiorentina”. quasi da album di figurine, che ripercorre le vite aperto un negozio di vicinato dove cerco di te- Ivano Benedetti: “Sono felice quando l’Atalan- di calciatori e di uomini, legati a Bergamo e a Ca- nere qualità, prezzo competitivo, prodotti italia- ta vince. Oggi dico Atalanta”. gliari. E tra le riviste del parrucchiere Gio per i ni. Date le mie precedenti conoscenze nel mondo CM

A sinistra Cuore Rossoblù, la rivista dei tifosi del Cagliari. Sopra un’immagine dell’abbigliamento Benedetti. Sotto la copertina di I quattro mori e la Dea 12 Bergamo&Sport Domenica 5Febbraio 2017 Il mercato? Sassuolo style QUI ATALANTA L’Atalanta di Percassi va a caccia dei migliori giovani in circolazione

BERGAMO - e Bryan Cristante presi all'istante da Aston Villa e Benfica (via Pescara), Gianlu- ca Mancini e Nicolò Fazzi parcheg- giati in prestito al Perugia. Due a titolo temporaneo con diritto di riscatto, l'al- tro paio a cartellino pieno. L'identikit dei poco più che ventenni catturati dalla tagliola della Bergamo del pal- lone ne tradisce lo scopo e il signifi- cato: portiere già collaudato per copri- re le spalle a Berisha, tappabuchi di quel Gagliardini sacrificato subito sull'altare della cassa, centrale difen- sivo ed esterno tuttofare da lasciare in prova (una e due stagioni) fino a ma- turazione. Tutti '95 al netto del grana- tiere del futuro che ha un anno di me- no. La campagna di rafforzamento in- vernale dell'Atalanta rispecchia quel- la estiva, perché allora arrivò Andrea Petagna, uno dalle grandi promesse alle spalle di cui il Milan non sapeva più che farsene dopo averlo sballotta- to qua e là. Una scommessa che è di- ventata una certezza. La politica, a parte i canterani tornati dalla gavetta per stupire a casa propria, è chiara e cristallina: accalappiare gente dei vi- vai italiani che nelle big (i due peru- gini sono passati dalla Fiorentina) non giocherebbe mai, far vedere loro il campo senza l'aiutino del binocolo e valorizzarli. L'utilità sociale del cambiamento di rotta del front office post Pierpaolo Marino andrebbe premiata con tanto di medaglia al merito, perché è l'intero movimento nazionale a giovarsi del successo della rinuncia ai casi “lessi”, come li chiama , ovvero all'usato sicuro spesso d'im- portazione che poi finisce per sbarrare il passo ai prodotti a chilometro zero. A Zingonia non l'ammetterebbero o lo farebbero a denti stretti, nonostante i rapporti molto amichevoli fra i patron Percassi e Squinzi, ma il calciomerca- to nerazzurro assomiglia in maniera impressionante a quello, o a quelli, del Sassuolo. Che ai tempi aveva strappa- to lo juventino onorario Berardi al Co- senza appena sedicenne e, dall'ex ata- lantino Zaza in avanti, ha consolidato il pescaggio d'altura di adulti nostrani formati altrove non più in età da Pri- mavera. Scorrendo la plantilla nero- verde, balza all'occhio la presenza di una pletora di romani e romanisti pronti all'uso che in giallorosso o in qualunque location ai piani alti del football nostrano il posto non l'hanno o non l'avrebbero mai trovato. Ce n'è più d'uno in ogni ruolo, nella rosa agli CRESCIUTO NEL MILAN - Cristante, centrocampista classe 1995 appena approdato all’Atalanta di Gasperini ordini di Eusebio Di Francesco. Antei, Mazzitelli, Pellegrini e Politano erano Vercelli e Foggia e dello stesso non gabile. Le due società vanno ben oltre to la guida di Massimo Brambilla (Ba- E se anziché attendere le sirene della già inseriti nel gruppone, a cui si sono più verdissimo ('90) Antonino Ragusa la regola del quattro più quattro impo- stoni, Capone, Latte e Melegoni), il Premier il superasso Franck Kessie aggiunte le recenti acquisizioni del ce- (Cesena), scartina del Genoa passata ste per gli “over 21”della famosa lista dirigente chiamato a costruire il pros- decidesse di approdare alla corte di senate Stefano Sensi che è il nuovo di sfuggita sotto l'ala protettrice del dei venticinque (gli under sono in nu- simo futuro di una squadra che ha Spalletti, la contropartita in mezzo ai Verratti, dell'ex sogno bergamasco (in Gasp che l'aveva definito “piccolo mero libero), ovvero il minimo legale scientemente rinunciato a Villa Arzil- soldoni sarebbe il centrale dei centra- prestito dalla Lupa) di una notte di Sculli”e“ronzinante”per antìfrasi a di giocatori cresciuti nel proprio set- la sta dimostrando di voler attingere li, il mancino del '98 Riccardo Mar- mezza estate Federico Ricci –compa- sottolinearne le doti di cavallone della tore giovanile e in quelli di altre par- anche al mare magnum dei Duemila: chizza. Giunto a un passo dalla Dea il gno in Under 21, insieme a Mazzitelli corsia. rocchie dello Stivale. E il Cobra co- il portiere Marco Carnesecchi dal Ce- giorno della scadenza del mercato di e Pellegrini, di Gollini, Caldara, Con- Che il responsabile dell'area tecnica mincia a guardare ancora più in là. Pa- sena e il centrocampista dell'Hellas riparazione, benché anche i muri del ti, Grassi e Petagna -, del '93 Iemmello atalantina Giovanni Sartori stia ab- go del lancio gasperiniano in grande Verona Michele Valente, definito un Centro Bortolotti siano disposti a giu- (ex Spezia) ripudiato ai tempi dall'al- bracciando le stesse strategie del cal- stile del mucchio selvaggio di ragazzi crack dai bene informati che bazzica- rare di no. ma mater viola per le fortune di Pro cio by Mapei, vedi premessa, è inne- del '99, tricolori Under 17 uscenti sot- no l'ambiente. Se son rose, fioriranno. Simone Fornoni Domenica 5Febbraio 2017 Bergamo&Sport 13 Hateboer, l’esterno del futuro QIO ATALANTA Sipario sul vice Conti, stellina del calcio olandese e, ora, della Dea

CLASSE 1994 - Hans Hateboer, quantità e qualità per mister Gasperini

BERGAMO -Ce l'ha fatta di so, guarda un po' il destino, tore Edwin van de Looi col se- gliocci è pieno anche il calcio quello, freddino ed esigente, un altro paio di maniche. nuovo, navigando a pelo d'ac- l'ultima apparizione del destri- condo dei tre gol all'Az Al- dei mulini a vento. Abituarsi a che spira dalla Maresana, sarà Simone Fornoni qua nell'acquario dei comuni- pede (ma sa segnare di sinistro kmaar nel retour match di spa- tari, anzi sotto, come usa dire e di testa) nelle file del club reggio. Lì, per qualificarsi ai il diggì Umberto Marino. Che che gli ha fatto vedere la luce è sogni, ci sono i playoff, e poco a differenza di Pierpaolo, or- stata proprio nel derby. Un al- importa se la vidimazione di mai lontano anni luce, non è il tro tulipano svasato dai polder badge nella semifinale d'anda- padrone del mercato. Perché è natii per essere piantato nel ta con l'Heracles a primavera materia esclusiva di Giovanni verde ubertoso di Zingonia, 2016 non sia bastata per rigua- Sartori, ex centrattacco di ri- con la speranza che il prezzo al dagnare le ribalte continenta- serva del Milan della stella consumo si dilati a dismisura li. versione Liedholm-Rive- quando si affaccerà l'acquiren- L'ottovolante di presenze tra i ra-Bigon nel 1979 e da un paio te di turno, disposto a spende- preliminari e la sorellina della di stagioni magister delle stra- re qualcosina di più della ta- Champions ne fa un baby tegie nerazzurre. Il Cobra di riffa delle sementi in busta esperto adattissimo ai progetti Lodi ha rialzato la testa. Al- della Dekker sue conterranee. di grandeur percassiana. Il l'ultimo tuffo sornione dal ce- Già girano video a miracol rompighiaccio con il calcio sto delle trattative, avvelenan- mostrare delle toste qualità del che conta porta la data del 17 do il sangue a rosiconi e prè- neo ventitreenne, nato a Beer- luglio 2014 nell'occhiale al fiche da “questi non prendono ta il 9 gennaio 1994, perciò Pittodrie Stadium di Aber- nessuno”. E incantando anche coetaneo del lecchese della deen. E poi ci sono anche i get- i più scafati e flautati tra gli in- Bonacina, in : toni in Oranje, una decina nel- cantatori di serpenti del com- sgroppate, traversoni bassi e la sola Under 21 con un paio di mento saputello, sport nazio- alti, sovrapposizioni sulla ca- palloni appoggiati nel sacco, nale che affianca degnamente tena di competenza spesso durante il percorso di crescita le discussioni da sbocciata tra- tranciando le maglie difensive individuale da eroe di stanza mortente al bar del paesello. altrui, e infine tagli per piaz- all'Euroborg. Ma il buon Da ad Hans zarla in saccoccia, benché cin- Hans, 188 centimetri come il Hateboer. Due estati, una plu- que volte in centoundici occa- ceduto illustre di gennaio Ga- svalenza e un inverno dopo, sioni non siano proprio cifre gliardini che ne fanno un Ha- l'Atalanta trova l'animale giu- da urlo. Poco importa, altri so- tem Trabelsi (lanciere tunisino sto da accogliere nel serraglio. no pagati per metterla. E il pu- dei primi anni duemila) deco- Dal cavallo di Frisia della me- po ormai grandicello ha già un lorato con più stazza, deve as- diana rivenduto a caro prezzo bel curricolino. Coppa nazio- sorbire il passaggio dal gioco al Middlesbrough a quello del- nale nel 2015, il 3 maggio, vit- più classico a corsie occupate la fascia destra per guardare le toria all'inglese sul PEC Zwol- avanti e indietro di Ernest Fa- spalle ad Andrea Conti, una le, a un anno e mezzo circa di ber a quello di Gian Piero Ga- delle prossime cessioni eccel- distanza dall'esordio da pro sperini che prevede esterni pu- lenti. contro il Waalwijk il 18 gen- ri, a pendolino, chiamati al- Cambia solo il maneggio a cui naio 2014. Contributo decisi- l'onnipresenza da bifase onni- attingere: allora l'Heerenveen, vo alla qualificazione in Euro- vori. La chiave sarà la voglia adesso il Groningen. Non a ca- pa League agli ordini del men- del vice-erede di Conti di pa- steggiare a pane e futuro. Do- menica scorsa, nel lunch mat- ch nella tana del club che fu di Marten il precursore, zero al quoto e tutti a casa a dividersi il frugale bottino, ha già co- minciato ad assaggiarne un po'. Anche senza la raccoman- dazione di Marco van Basten. Però il biancoverde, vuoi met- tere, era stata la culla di Erwin e , i campioni di Germania '88 insieme al Ci- gno di Utrecht e a Ruud Gullit. Come dire che di figli e fi- 14 Bergamo&Sport Domenica 5Febbraio 2017 Mounier, una bella eccezione ATA L A N TA Ala, compirà trent’anni a fine settembre, un “vecchio”per la baby Dea

BERGAMO -L'Atalanta-baby? L'ec- cezione è dietro l'angolo, quando si tratta di doverci mettere una pezza. Li chiamano tiri mancini, come il piede preferito del journeyman di turno. Quello sfuggito, Emiliano Ri- goni, e quello arruolato, un francese che la sa lunga e sul campo preferisce partire largo. Ti aspetti la conferma su tutto il fronte della linea verde e invece, all'ultimo tuffo del calcio- mercato di riparazione, ecco un Cic- cio Brienza con otto anni in meno e cinque centimetri in più. Direttamen- te dalla finestra di gennaio e dal gran rifiuto dei tifosi del Saint-Étienne, madmoiselles et monsieurs, Anthony Mounier, la nuova leva dei trentenni assoldata a mo' di tappabuchi tattico di Kurtic e del Papu Gomez. Il prestito bolognese –ma in Lega Calcio compare il nome del club francese - con opzione di riscatto, da venerdì 27 gennaio fino al suo appro- do a Bergamo, ha vissuto un'epopea al contrario da far accaponare la pel- le. Ritrovandosi improvvisamente scarto dei petroniani del bergama- schissimo Roby Donadoni dopo l'an- nata precedente da trenta firme e quattro sigilli d'autore a referto, de- classate a questo giro a sei gettoncelli con virgola in campionato e due al- lacciate di scarpe in Coppa Italia con- dita da doppietta dicembrina al Ve- rona. Era di troppo, fra i baldi virgulti Verdi, Di Francesco e Krejci. Da gra- migna a erbaccia eradicata dall'oggi al domani. Peggio che mai, per uno che rispetto all'idolo dei fantacalcisti da bonus, un solo prezioso gollasso al Milan allo scadere in nerazzurro, sforna da sempre più assist che gol. Che pure non sono pochi, 42 in 285 match da professional avvezzo a prendere la linea di fondo, crossare e tagliare. Pronti: alla vigilia dell'an- nunciato trasferimento nelle file dei Verts del dipartimento della Loira, sessanta chilometri dal capoluogo ar- cinemico della regione Alvernia-Ro- dano-Alpi, fuori dal Geoffroy-Gui- chard, il santuario del calcio della de- cascudettata formazione (la più tito- lata dell'Esagono) che era stata di Le Roi Michel Platini, “Nos couleurs ne seront jamais les tiennes!!!”, i nostri colori non saranno mai i tuoi. Per l'a- letta, costretta alla ritirata in solitario dalla trasferta di domenica scorsa a Tolosa, in pratica base per il rientro in Italia, pure le minacce di morte, telefoniche, con la Gendarmerie al- lertata anche a difesa dei famigliari che abitano nella Drome. Il tecnico Christophe Galtier l'aveva prudenzialmente lasciato fuori dalla lista dei convocati. E subito, dopo la sessione di visite mediche del mar- tedì, eccolo aggregato a Zingonia per IN PRESTITO DAL BOLOGNA - Anthony Mounier può giocare sia nel ruolo di Papu Gomez che in quello di Kurtic prepararsi coi nuovi compagni al match casalingo contro il Cagliari. tro che passeggera alle spalle. Anche gli è capitato di giocare a fianco di zema e Fred nel 2-1 al Nancy del 27 dilige l'altra fetta. Nato il 27 settem- Tecnicamente può coprire alle spalle se allo Stade Gerland i Bad Gones lo- Coupet (portiere nazionale ex Verde, settembre 2009, il battesimo del fuo- bre 1987 ad Aubenas, nell'Ardeche, al centrocampista offensivo che nello cali non hanno fatto in tempo a eleg- ma gli fu perdonato), Grosso, Juni- co contro la Fiorentina in Cham- ergo concittadino di Franck Sauzée, scacchiere gasperiniano si allarga a gerlo a idolo. Nonostante, a quanto nho, Toulalan, Govou e Benzema pions, che avrebbe riagguantato per il campione d'Europa marsigliese che destra, anche se il fisico di Anthony sembra, le dichiarazioni di pramma- fregiandosi da comprimario di titolo cinque esibizioni nell'Herault, e la nel 1993-94 era finito proprio a Ber- non è adattissimo a compiti di rincu- tica contro il club rivale, una roba ti- e coppa nazionale nel 2007-2008 sot- doppietta sblocca-score personale in gamo salvo affondare con il Percassi lo, che lo spilungone sloveno svolge po Genoa e Samp con l'aggravante to Alain Perrin, che aveva nello staff Coupe de France il 24 gennaio 2009 atto primo, Guidolin dimissionario al meglio grazie alla prestanza strut- della distanza e quindi del derby far- il tecnico di Mounier da venerdì a do- ai bretoni del Concarneau. Quindi, il dopo dieci turni e la coppia da retro- turale. Il piede, però, è agli antipodi, locco. Cresciuto nella cantera lione- menica scorsi. Il debutto in è paio di trienni altrove, a Nizza e al cessione Valdinoci-Prandelli. Scon- e chissà come sarebbe finita a Torino se, svezzato in prima squadra ma con datato 12 gennaio 2008 (3-2 al To- neoscudettato Montpellier, 17 e 14 giuri per scongiuri, stavolta per for- se quelle tre palle gol fossero capitate nemmeno trenta maglie indossate losa), unica presenza d'annata. Rima- timbrate rispettivamente, confer- tuna la salvezza non è più un proble- sulla scarpa della new entry. Uno con sulla pelouse nel palmarès bianco- sto anche col cambio della guardia by mandosi uomo-squadra rapido da so- ma. una storia già onusta di gloria tutt'al- rossoblù, lo squadrone del suo cuore, , ecco gli assist a Ben- stanziale tridente, un Papu che pre- Simone Fornoni Domenica 5Febbraio 2017 Bergamo&Sport 15 Atalanta, meritavi molto di più SERIE A Petagna risponde a Falque poi i nerazzurri sprecano troppo e non vanno oltre l’1-1

TORINO-ATALANTA 1-1 facilità impressionante. Insomma un ritorno che si dimostrerà sicuramente Torino (4-3-3): Hart; De Silvestri, Ros- decisivo per questa seconda parte del- settini, Moretti, Barreca; Benassi, Val- la stagione. Per il resto la difesa ne- difiori (dal 28' s.t. Iturbe), Obi (dal 30' razzurro ha superato la prova contro p.t. Baselli); Iago Falque, Belotti, Ljajic. un trio d’attacco che non lascia mai (Cucchietti, Padelli, Boye', Lukic, De dormire sonni tranquilli, invece Toloi, Luca, Castan, Vives, Gustafson, Ajeti). Zukanovic e, soprattutto, Caldara All.: Mihajlovic. hanno retto l’urto senza problemi, a Atalanta (3-4-2-1): Berisha; Toloi, Cal- centrocampo, detto di Kessie, non be- dara, Zukanovic; Conti, Grassi (dal 1' ne Freuler, che ha pagato caro l’am- s.t. Kessie), Freuler, Spinazzola; Kur- monizione dopo pochi secondi di gio- tic, Gomez (dal 40' s.t. D'Alessandro); co per un fallaccio di Valdifiori, lo Petagna (dal 42' s.t. Pesic). (Rossi, svizzero non ne ha più azzeccata e non Gollini, Migliaccio, Raimondi, Paloschi, è un caso che l’azione del gol granata Masiello, Bastoni, Melegoni, Cristante). abbia preso il via da un suo errato di- All.: Gritti (Gasperini squalificato). simpegno. Sugli esterni solito strepi- Arbitro: Damato di Barletta. toso Spinazzola, assist e inserimenti Reti: 16' p.t. Iago Falque (T); al 21' s.t. spaziali, un po’meno Conti che però Petagna (A). si è ripreso nella ripresa. Ancora una Note: ammoniti Freuler, Caldara, Moret- volta decisivo Gomez, abbandonato ti. Angoli: 6-2 per l'Atalanta. Recupero: dai compagni all’inizio poi quando si 2'; 3'. sono ricordati che il capitano era in campo, la difesa granata ha comincia- TORINO -Non si tratta di ingordigia, to a traballare. E Petagna? Fatica con- arraffare punti su punti e volare sem- tro un difensore esperto come Moretti pre più in alto, no. Ma l’uno a uno ot- ma non si scoraggia anche quando fal- tenuto dall’Atalanta all’Olimpico di lisce il gol del pari, su assist di Gomez, Torino è un risultato striminzito, risi- ma poi si riscatta e realizza il pari re- cato, un punto che permette solo un sistendo alle pressioni di due torinisti. piccolo salto in classifica. E’bugiardo Abbiamo lasciato per ultimo Jasmin il risultato finale perché i tre punti sa- Kurtic. Sarebbe una sciagura perché rebbero stati strameritati. Certo per non si possono sprecare così tre palle venti minuti , quelli iniziali, l’Atalanta gol, eppure crea l’assist per il gol del- ha sonnecchiato lasciato campo e gio- l’uno a uno e, nel secondo tempo, è co al Toro ma il gol di Iago Falque è sempre pronto a buttarsi in area al mo- stato come una micidiale scudisciata mento giusto. Tatticamente perfetto, perché i nerazzurri si sono svegliati di tecnicamente sbadato. Fosse perfetto, soprassalto ed hanno cominciato a sarebbe un campione. Siamo arrivati giocare lasciando alla squadra di alla ventiduesima giornata di campio- Mihajlovic solo le briciole. Insomma nato, non ci sono più esami o prove di un’Atalanta forte e potente che spreca maturità, c’è il gioco ormai collauda- e sciupa opportunità e occasioni da to, spumeggiante nei momenti più gol. Eccole: nel finale del primo tem- scatta col gol del pareggio, quindi lo più. Dunque un’altra prestazione da frica e ha preso immediatamente sulle belli, essenziale quasi sempre che crea po Hart dice no prima ad un colpo di show di Kurtic che si inserisce sempre lustrarsi gli occhi. Il cambio di passo, spalle la squadra nerazzurra. Ha corso azioni da gol a volontà. Ebbene in tra- testa di Zukanovic ed a un siluro di puntualmente in area ma sbaglia tre decisivo ed essenziale, all’inizio del in largo ed in lungo, ha diretto le ope- sferta si gioca come al Comunale, e Gomez e si salva grazie al suo palo di volte in modo clamoroso, tre palle gol secondo tempo quando al posto di razioni, ha recuperato palloni, si è in- l’Atalanta è andata in gol in diciotto sinistra su maldestro rinvio di Barre- una più bella dell’altra. Che peccato. Grassi è entrato in campo Frank Kes- serito in avanti quasi da trequartista, partite su ventidue. C’è solo da diver- ca, nella ripresa Petagna s’impappina Di contro il Torino ha creato patemi sie. L’ivoriano ha lasciato alle spalle insomma ha dominato. Hanno cercato tirsi. davanti al portiere granata, poi si ri- solo su punizione di Ljajic e niente di la negativa esperienza in Coppa d’A- di fermarlo ma lui li saltava con una Giacomo Mayer Caldara, grande personalità LE PAGELLE Vince il duello con il “Gallo”Belotti, il giocatore più forte del Torino BERISHA 6: non ha colpe sul gol, parate de- CONTI 6: dorme all’inizio di partita e infatti ri. Da quel momento lo svizzero entra in crisi, dell’altro. Grave. cisive ma senza strafare quando i suoi compagni subisce lo sprint vincente di Barreca nell’occa - sbaglia gli appoggi e l’azione del gol granata ini- GOMEZ 6,5: non è al massimo della condi- dormono (primi 20’) poi ordinaria amministra- sione del gol granata. Nel secondo tempo sembra zia da un suo errore. Nel secondo tempo fa molto zione fisica ma fa sempre ammattire le difese av- zione. Sempre vigile ed attento. rinato e spinge a più non posso. meglio ma sempre impreciso versarie. Regala un pallone d’oro a Petagna da TOLOI 6,5: dopo la panchina punitiva di do- GRASSI 6: gioca solo un tempo ma con intel- SPINAZZOLA 7: anche lui comincia male, mettere in rete. (40.’s.t. D’ALESSANDRO SV) menica scorsa, gioca con grande attenzione e non ligenza, patisce in avvio la superiorità numerica poi è un’iradiddio. Sulla sinistra è una forza della PETAGNA 7: sbaglia ancora qualche gol ma si fa intimidire da Ljajic, anzi. anche la forza di Obi che però ha dovuto lasciare natura difficile da contenere, crea assist a livello adesso è più concreto e decisivo, fallisce una pri- CALDARA 7: quando incrocia Belotti e suc- il campo a Baselli per infortunio. Poi migliora a industriale. Un pilastro. ma volta ma poi si riscatta nell’occasione più cede spesso è un duello senza esclusione di colpi vista d’occhio. (1’s.t. KESSIE 7: entra nel se- KURTIC 6: primo tempo così così, secondo complicata, in mezzo a due avversari, e beffa ma non si tira mai indietro, non si fa mai sorpren- condo tempo e cambia il volto della partita con tempo di grande intensità e impegno. Suo l’assist Hart. (43’s.t. PESIC SV). dere sui lanci lunghi per il “Gallo”. forza e determinazione, domina in mezzo e anche dell’1-1 ma si mangia tre gol uno più invitante GM ZUKANOVIC 6,5: in avvio patisce Iago Fal- in fase offensiva). que, poi prende le misure e gioca alla perfezione. FRULER 5,5: una giornataccia. Dopo solo Diagonale su Belotti al 93’da grande difensore 20”si becca il giallo per un fallaccio su Valdifio- 16 Bergamo&Sport Domenica 5Febbraio 2017