PERIODICO D’INFORMAZIONE DEL DI ANNO II - NUMERO 05 - MARZO 2011 Poste Italiane Spa – Spedizione in Abbonamento Postale – 70% - LO/MN

I 150 ANNI DELL’UNITA’ D’ITALIA

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- Delibere di Giunta e Consiglio; - In primo piano.

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- Notizie in breve dall’amministrazione.

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- Il rischio Arsenico nelle nostre acque sotterranee

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- album fotografico e i prossimi eventi

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- L’inno di Mameli

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- Il nostro Risorgimento

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- Il Risorgimento “rosa”

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- La Costituzione Italiana

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- Il personaggio: Arnaldo Donelli

Pagina 16 13 MARZO 16 MARZO 17 MARZO

- Notizie utili al cittadino I NONNI MATTINO - MONUMENTO SAILETTO PROIEZIONE FILM FESTEGGIANO deposizione corona ai caduti battaglia del 1866 con “BRONTE” L’UNITA’ D’ITALIA i sindaci di Motteggiana, , e Gonzaga ore 21:00 (seguirà dibattito) ORE 20:30 - VILLA SAVIOLA Ore 12:30 PARCO PANICALLI PALAZZETTO DELLO SPORT PISCINA DI TORRICELLA MOTTEGGIANA CONCERTO Banda “G. Verdi” Pag. 2

LE PRINCIPALI DELIBERE ESECUTIVE

DELIBERE DI GIUNTA COMUNALE - n° 2 del 25/01/11 : riapprovazione schema protocollo d’intesa per la gestione e la valorizzazione dei magazzini idraulici di A.I.PO; - n° 5 del 25/01/11: approvazione schema di convenzione tra comune di Motteggiana e fondazione scuola Arti e Mestieri “F. Bertazzoni” inerente la scuola di musica (scadenza 30/06/11); - n° 78 del 29/12/10: adesione all’associazione–distretto culturale “Le Regge dei Gonzaga”; - n° 82 del 29/12/10: aggiornamento costo di costruzione per l’anno 2011. DELIBERE DI CONSIGLIO COMUNALE - n° 1 del 18/01/11: “La musica popolare ed amatoriale dal 1861 ad oggi” - riconoscimento del corpo bandistico “Giuseppe Verdi” di Villa Saviola; - n° 55 del 22/12/10: approvazione schema di convenzione da stipularsi con il comune di Suzzara per l’applicazione a condizione di reciprocità delle prestazioni agevolate del vigente regolamento ISEE; - n° 56 del 22/12/10: approvazione schema di convenzione per la gestione in forma associata del servizio di tutela dei minori tra i comuni dell’ambito territoriale di Suzzara (comuni di Gonzaga, Moglia, Motteggiana, Pegognaga, e Suzzara) - periodo 01/01/11 - 31/12/14; - n° 57 del 22/12/10: proroga convenzione tra i comuni di San Benedetto Po, Moglia, Pegognaga, Gonzaga, Suzzara, Motteggiana e l’Istituto “Don Calabria” per la gestione del centro di accoglienza educativa diurna (CAED) per il periodo 01/01/11 - 31/03/11; - n° 58 del 22/12/11: approvazione piano diritto allo studio anno scolastico 2010/2011.

Per tutte le altre delibere di giunta e di consiglio consultare il sito del comune: www.comune.motteggiana.mn.it

IN PRIMO PIANO: - PORTA A PORTA: IL COMPOSTAGGIO Il servizio di raccolta rifiuti porta a porta attivo dal 27 Settembre ha registrato ottimi risultati raggiungendo una media del 80% circa di raccolta differenziata. L’Amministrazione Comunale per consolidare e migliorare questi dati e ridurre progressivamente le tariffe a carico degli utenti varerà al più presto l’iniziativa “compostiamo”. A breve verrà inviata ad ogni famiglia una lettera con tutte le spiegazioni per facilitare la possibilità di effettuare il compostaggio domestico riducendo così “l’umido” raccolto sul territorio.

- ADSL A BANDA LARGA Dal 1° Febbraio è attiva l’ADSL a banda larga in Motteggiana capoluogo e dalla stessa data anche in Villa Saviola.

COMUNE di MOTTEGGIANA - FESTA DELLA LIBERAZIONE TORRICELLA - 25 APRILE 2010 Programma Ore 09:45 - celebrazione della SS. Messa Ore 10:30 commemorazione al monumento ai caduti in battaglia Alla fine della cerimonia presso l’area della Piscina di Torricella sarà offerto un rinfresco.

COMUNE INFORMA, periodico di proprietà dal comune di Motteggiana (MN), delibera di Giunta Comunale n°67 del 29/09/09 REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: Via Roma, 10 Motteggiana (MN) tel. 0376-527043 Fax 0376-510949 - Registr. Trib. di Mantova n° 6 del 27/11/09 DIRETTORE RESPONSABILE: arch. Fabrizio Nosari STAMPA: VEHICULA di Rossi Davide - Via San Giovanni Bosco 1/e (Mn) L’uscita del num. 05 di “Comune Informa” è stata possibile grazie alla collaborazione della sig.na Ileana Salemi (articoli) e del sig. Gabriele Devincenzi (grafica) e di tutto il personale degli uffici comunali. PER COMMENTI, SUGGERIMENTI, INVIO MATERIALE: [email protected] - [email protected] [email protected] PREZZI PUBBLICITA’: striscia piè pagina (esclusa l’ultima) € 30,00 1 uscita, € 100,00 4 uscite; striscia piè pagina - ultima pagina € 40,00 1 uscita, € 150,00 4 uscite; pagina intera: € 200,00 ogni uscita (prezzi IVA inclusa). Pag. 3

- L’INVITO DELL’ARMA : SEGNALARE CIRCOSTANZE SOSPETTE

Riguardo ai diversi furti avvenuti ultimamente sul nostro territorio, i vertici dell’Arma dei Carabinieri invitano i cittadini a rivolgersi al 112 o alla stazione locale, per segnalare persone e vetture sospette (tipo di veicolo e, se possibile, il numero di targa). Si consiglia inoltre, a chi nel rientrare a casa dovesse notare serrature e serramenti forzati, porte aperte o finestre rotte, di non entrare nell’abitazione e di chiamare subito il 112. Infine, i Carabinieri invitano i cittadini a munirsi di difese passive, quali inferriate alle finestre, porte blindate, cani da guardia ed allarmi sonori. In quest’ultimo caso, è possibile richiedere il collegamento telefonico dell’allarme domestico con le Centrali Operative dei Carabinieri. Altri preziosi consigli sono reperibili sul sito www.carabinieri.it

- “PROGETTO TARTUFO”

La Provincia di Mantova (Settore Agricoltura, Attivitità Produttive, Caccia e Pesca), rende noto ai sindaci del territorio provinciale ed ai possessori del patentino tartufi, la possibilità di richiedere gratuitamente le piantine tartufigene. I moduli di richiesta si possono trovare presso il Comune di residenza o all’ufficio URP della Provincia di Mantova. Sono inoltre scaricabili dal sito www.provincia.mantova.it , nel quale vi sono anche informazioni relative il Calendario di raccolta per la stagione 2010-2011 sul territorio provinciale e regionale, ed i quantitativi concessi di tartufi raccolti.

- AVVISO AI PROPRIETARI DI CANI

In sede municipale sono giunte segnalazioni e lamentele inerenti l’inciviltà di alcuni proprietari di cani che, facendoli passeggiare lungo le vie ed i marciapiedi, rasenti le abitazioni del territorio comunale, non raccolgono le deiezioni dei propri animali. Pertanto, l’Amministrazione comunale li invita a munirsi degli appositi sacchetti per raccoglierle, come gesto di civiltà e rispetto nei confronti degli altri cittadini.

- NOVITA’ TRASPORTO PUBBLICO

Apam Esercizio Spa rende noto che, in conseguenza alle disposizioni stabilite dalla Regione Lombardia e accolte da Provincia e Comune di Mantova, sono state introdotte novità inerenti il trasporto pubblico. Esse riguardano tre aspetti : Modifiche al servizio : entreranno in vigore sul trasporto interurbano a partire dal 7 febbraio 2011 e sul trasporto urbano a partire da marzo 2011. Si tratta di interventi di razionalizzazione interna, ottimizzazione dei percorsi e riduzione degli spostamenti interni alla città di Mantova, ma senza tagli alle corse scolastiche ed alle ore di punta. Aumenti tariffari : la Regione Lombardia ha deliberato l’entrata in vigore di aumenti del 10 % sulle tariffe del trasporto pubblico locale, a partire dal 1° febbraio 2011. Nuovi titoli di viaggio : per mitigare l’impatto della manovra tariffaria sono state previste specifiche politiche di sostegno per agevolare famiglie e pendolari. Per informazioni : www.apam.it o presso le rivendite.

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- SCUOLA COMUNALE DI MUSICA – SUZZARA

La Scuola Comunale di Musica opera sul territorio dal 1980 ed è nata dall’esigenza di rispondere ad una domanda di formazione musicale, via via crescente nel tempo. Scopi della Scuola sono quelli di consentire l’appropriazione di una tecnica strumentale e vocale finalizzate alla produzione di musica, soprattutto all’interno di contesti d’insieme ed orchestrali. Quest’ultimi sono densi di valori riconducibili alla solidarietà, amicizia, rispetto ed armonia. La Scuola Comunale di Musica è un luogo di aggregazione in cui far musica e, attraverso varie metodologie, vi si scopre il piacere di una partecipazione attiva. L’attività didattica si articola in tre momenti fondamentali : corso di linguaggio musicale, corso di strumento con insegnamento individuale e/o collettivo, musica d’insieme. Per informazioni : C.F.P. “F.Bertazzoni”, tel./fax 0376-531796, mail: [email protected].

- PROGETTO GREEN AGE

Il comune di Motteggiana sta realizzando il progetto GREEN AGE per coinvolgere i giovani delle scuole superiori (dai 14 ai 18 anni circa) nella riscoperta della memoria del territorio. Il progetto, che coinvolge tutti i comuni del Piano di Zona, viene portato avanti nel nostro comune dalla Cooperativa Sociale IANUA di Suzzara, attraverso gli educatori Elisabetta Belladelli e Alessio Artoni. Il progetto coinvolge gli adolescenti in una vera e propria ricerca sulla memoria locale attraverso interviste e confronti diretti con chi ha fatto la storia del nostro territorio. La prima intervista, svolta e filmata dai ragazzi, ha preso le mosse dal filone della musica popolare: si è scelto di intervistare Wainer Mazza, erede della celebre cantastorie Giovanna Daffini. Una piacevole conversazione con Paola Zani di Villa Saviola, esponente del celebre Trio, ha rivelato ai ragazzi l’originale storia di questo ensemble. Sono in programma molte altre interviste con i principali esponenti musicali del comune, le quali confluiranno in un video che verrà presentato nel corso del Concorso Nazionale Cantastorie “Giovanna Daffini” che si terrà in primavera. Per tutti i giovani che vogliono partecipare a GREEN AGE (che dà la possibilità di ottenere crediti formativi) l’appuntamento è ogni mercoledì dalle 16.30 alle 18.30 presso la Sala Civica nelle ex scuole elementari di Villa Saviola.. Per info: 349.6303031(Alessio), 328.3141117(Elisabetta).

- IL GIORNO DELLA MEMORIA

Il 27 Gennaio al parco comunale “Andreani Panicalli” di Motteggiana, si è svolto un incontro con i cittadini in occasione del “Giornata della memoria”. Ha introdotto e coordinato la serata l’assessore alla cultura Rubes Calzolari, parlando ai presenti dell’Italia complice della Shoah. Ha inoltre ricordato che nei campi di Fossoli, San Sabba e Bolzano, dall’8 Settembre 1943, sono stati rinchiusi migliaia di donne, anziani e bambini ebrei, partigiani e oppositori politici in attesa di trasferirli nei Lager di Auschwitz-Birchenau dove morivano, oltre che di fame e freddo, stenti e malattie, nei forni crematori. In questo orrore vi sono state anche grandi responsabilità italiane, di istituzioni e di singoli. In seguito la prof. Manuela Pini ha illustrato la vita nel campo di sterminio di Auschwitz e della relativa liberazione avvenuta il 27 gennaio 1945. Infine è stato proiettato il film “Il bambino col pigiama a righe” di Mark Herman.

- IL GIORNO DEL RICORDO

In occasione del “Giorno del Ricordo”, per i martiri delle foibe e per gli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia, lo scorso 10 febbraio l’Amministrazione comunale ha invitato la cittadinanza a partecipare alla proiezione del documentario “Campane a morto in Istria : Pola addio!”. Nella sala consigliare del Municipio, l’assessore alla cultura Rubes Calzolari ha coordinato la serata ed illustrato il tema ai presenti, col fondamentale intervento dell’esperta storica Elisa Bergamini. Pag. 5

L’ACQUA POTABILE E IL RISCHIO ARSENICO

Cos’è l’Arsenico L’arsenico è un elemento chimico (forma trivalente o pentavalente), che in natura si trova ampiamente distribuito sulla crosta terrestre, nelle rocce, nei minerali e nel suolo.

Gli effetti sulla salute Il consumo di acqua con elevate concentrazioni di Arsenico è associato ad un aumento di incidenza di patologie tumorali a carico del polmone, della pelle e di organi interni, ed anche di alterazioni cardiovascolari e cutanee con cambiamenti della pigmentazione e sviluppo di cheratosi nelle parti non esposte al sole. L’Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (I.A.R.C.) classifica l ’Arsenico come elemento cancerogeno certo di classe 1. L’Organizzazione Mondiale della Sanità nelle “Linee Guida sulla qualità delle acque potabili” adotta per l’Arsenico un valore guida pari a 10 microgrammi/Litro (μg/L), proprio in ragione dei suoi effetti sulla salute.

L’Arsenico nelle falde acquifere della provincia di Mantova Nelle acque sotterrane della nostra provincia si è rilevata la presenza di Arsenico, con numerosi superamenti dei limiti previsti dal Decreto Legislativo n.31/2001, praticamente in tutto il territorio provinciale, ad esclusione dell’Alto Mantovano pedecollinare. Dai risultati degli ultimi monitoraggi (anni 2008-2009-2010) sulla presenza di questo elemento nelle acque prelevate da 1000 pozzi privati, si è rilevato un superamento dei 10 μg/L nel 30% delle analisi effettuate, con valori di concentrazione che solitamente non superano i 50 μg/L, ma che in alcuni casi hanno raggiunto i 150 μg/L.

L’acqua degli Acquedotti GLI UTILIZZI DI ACQUA Grazie all’individuazione di fonti di approvvigionamento sicure ed alla CON ARSENICO > 10 μg/L installazione di impianti di abbattimento dell’Arsenico, l’acqua erogata da tutti gli acquedotti della nostra provincia rispetta i limiti previsti dalla normativa Sulla base delle più recenti informazioni e quindi è sicura. La sicurezza e la qualità dell’acqua distribuita dalle reti messe a disposizione dall’Istituto Superiore acquedottistiche sono garantite dal monitoraggio “in continuo” effettuato da di Sanità (nota informativa del 30/11/10) vengono qui riportate le indicazioni ri- ciascun Ente Gestore secondo il proprio piano di controlli interni, ai quali si spetto all’utilizzo di acqua con valori di aggiungono i controlli esterni effettuati direttamente dall’ASL. Arsenico superiori a 10μg/L. L’acqua dei pozzi privati Il possibile rischio di esposizione all’Arsenico attraverso l ’acqua utilizzata a scopo potabile persiste per la popolazione non servita da acquedotto. Per evitare l’esposizione a concentrazioni di Arsenico superiori a quelle previste dal Decreto Legislativo n. 31/2001 (che garantiscono la massima tutela per la salute) diventa indispensabile seguire le seguenti indicazioni: • Chi utilizza a scopo potabile acqua proveniente da pozzi privati, laddove esista la possibilità di allacciamento all’acquedotto, deve allarciarsi al pubblico servizio. • Chi, risiedendo in zone non raggiunte dall’acquedotto, non ha possibilità di allacciarsi, deve effettuare un’analisi di potabilità che preveda anche la ricerca del parametro ARSENICO. Le analisi potranno essere effettuate sia presso un laboratorio pubblico che presso un laboratorio privato. Se dall’analisi venisse rilevato per l’Arsenico un valore superiore ai 10 $g/L, l’acqua non potrà essere considerata potabile.

IN COLLABORAZIONE CON

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11/12/10, spettacolo di burattini di Maurizio Corniani nei locali della Piscina di Torricella 28/11/2010, benedizione del nuovo mezzo della Protezione Civile “La Vedetta” di Torricella

12/12/10, “Aspettando Santa Lucia”: un momento di festa dei bambini, gli organizzatori in posa con Santa Lucia, il contributo donato dalla Polisportiva alla scuola elementare di Motteggiana.

12/12/10, tradizionale “Maialata” 16/12/10, il concerto degli alunni della scuola media di Borgoforte nella chiesa a Motteggiana.

Dicembre 2010, gita ai Mercatini di Natale organizzata dalla Polisportiva di Motteggiana 06/01/11, il falò “As Brùsa la vècia” Amministrazione Comunale di Motteggiana Polisportiva di Motteggiana

20 MARZO 2011 Il ricavato dell’evento sarà devoluto all’associazione “Rosa Bianca” di Villa Saviola per l’acquisto di una autovettura POLISPORTIVA DI MOTTEGGIANA PASQUA 2011: GITA IN SLOVENIA BICICLETTATA sugli ARGINI COMMEDIA DIALETTALE RISOTTATA 4-5 GIUGNO: FESTA ANNUALE 12 GIUGNO: GRIGLIATA IN MONTAGNA Gli eventi si terranno presso l’area feste - parco A. Panicali di Motteggiana, per INFO: Gastone - tel. 0376-527252 - Massimo - tel. 0376-527378 Pag. 8

I COMUNI DI GONZAGA, MOTTEGGIANA, PEGOGNAGA, SUZZARA E L’ISTITUZIONE “CITTA’ DI SUZZARA” presentano

Venerdì 11 marzo Martedì 15 marzo Sabato 26 marzo Cinema politeama di Suzzara Teatro comunale di Gonzaga Cinema Dante di Suzzara, ore 15.00

Ore 9.00 - per le scuole ore 21.15 “Bianco Rosso e Verde” una grande storia narrata ai piccoli

Ore 15.00 - un libro un film Compagnia “La Locomotiva” di Cinzia ed Elisa Compagnoni Ore 21.00 spettacolo promosso dalla Scuola dell’Infanzia “F. Aporti” Suzzara Proiezione film “Noi Credevamo” in collaborazione con Comitato Genitori dell’Istituto Comprens. 1 di Mario Martone, 2010 (Tratto dal libro di Anna Banti) In collabor. con ass. Amici del Cinema “D. Villani” di Suzzara Mercoledì 6 aprile ed Esterno Notte di Gonzaga Centro Sociale di Suzzara, ore 15.00 Un libro un film “Noi Credevamo” Domenica 13 marzo discussione del libro di Anna Banti a cura del prof. Igor Tavilla Piscina di Torricella, ore 12:30 “Pranzo Tricolore” per i nonni Giovedì 7 aprile Offerto dall’Amministrazione Comunale di Motteggiana Cinema Politeama di Suzzara, ore 21.00 conferenza dal titolo “Cinema e Risorgimento” Mercoledì 16 marzo Con Fabio Melelli

Monumento ai Caduti di Sailetto, ore 10.00 Introduce l’ass. alla cultura P. Guandalini in collaborazione con le

Cerimonia deposizione corona di alloro ass.ni culturali “Cesare Zavattini” e Amici del Cinema “D. Villani” con le classi della scuola elementare “F. Fochessati” di Motteggiana, accompagnata dalle musiche del cantastorie Luciano Azzoni Sabato 7 maggio

Palazzetto dello Sport di Suzzara, ore 21.00 Ex scuola di musica Suzzara - ore 16.00 Inaugurazione Libro per la testa “Un eroe per tutti i mondi” Lo Sport celebra il 150° Concorso per gli studenti delle 5° elementari e 1° medie sul tema Manifestazione sportiva organizzata dalla PolRiva in collaborazione dell’eroe (pensando a Garibaldi) con le Scuole per l’Infanzia degli Istituti Compr. 1 e 2 “Il Milione”

Palazzetto dello Sport di Villa Saviola, ore 20.30 Concerto del Corpo Bandistico “G. Verdi” di Villa Saviola Domenica 29 maggio Giovedì 2 giugno Museo Galleria del Premio Suzzara, ore 21.00 Percorsi per le vie di Suzzara, dalle ore 10.00 Vittoriano - Altare della Patria a Roma, ore 19.00 Consiglio Comunale Aperto con conferimento del 150 passi per essere uniti Deposizione di una corona di alloro Camminata dedicata ai bambini delle Scuole dell’infanzia riconoscimento “Gruppi Musicali di Interesse Nazionale” da parte di alcuni rappresentanti dell’Amministrazione Organizzata dalla scuola “F. Aporti” e dal gruppo podistico AVIS ai cori “G.P. da Palestrina” e “L. Marenzio”, promosso dal Comunale di Suzzara accompagnati dall’ass. ANMI di Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Lunedì 30 maggio Suzzara e Roma e dall’Ass. Ciclisti Suzzaresi che giungerà Seguirà la visita guidata al Museo Cinema Politeama, Suzzara, ore 20.30 nella capitale in bicicletta attuando una staffetta che

“Giuseppe Verdi: l’uomo simbolo del Risorgimento” partirà da Suzzara la mattina stessa del 2 giugno Giovedì 17 marzo FESTA NAZIONALE Spettacolo delle classi 2° medie dell’Ist. Comp. 1 “G. Falcone” con Parco comunale “A. Panicalli” di Motteggiana, ore 20.00 la classe di Canto del maestro Salvatore Ragonese del Conservatorio Venerdì 3 giugno Proiezione del film “Bronte - Cronache di un massacro di Musica “L. Campiani” di Mantova Aula Magna dell’Istituto Comp. 2 “Il Milione” Suzzara, che i libri di storia non hanno raccontato” ore 11.00 (per le scuole) - ore 19.00 di Florestano Vancini, 1972 - Interventi di: Giovedì 2 giugno FESTA DELLA REPUBBLICA “Garibaldi oggi” Manuela Pini (“Il Risorgimento italiano”), Monumento ai caduti di Motteggiana, ore 10.45 Spettacolo delle classi 1C e 1E dell’Ist. Comp. 2 “Il Milione” Giuseppe Albanese (“L’unificazione italiana”), Cerimonia deposizione corona di alloro con la collaborazione del Teatro all’Improvviso di Mantova Wainer Mazza (“Ballate inedite risorgimentali”). con la classe 5° della scuola element. “F. Fochessati” di Motteggiana Teatro comunale di Gonzaga, ore 21.00 Corte Matilde di Bondeno, ore 11.30 Martedì 7 giugno Celebrazione ufficiale alla presenza delle autorità, Saluti delle autorità Pranzo e arricchimento storico-culturale Palazzetto dello Sport di Villa Saviola, ore 21.00 con omaggio musicale della Banda di Gonzaga con parata della Banda di Gonzaga ed altre formazioni bandistiche Proiezione del film “Viva l’Italia”

di Roberto Rossellini, 1961 Giovedì 24 marzo Piazza Garibaldi di Suzzara, ore 20.30 L’unità d’Italia nel cibo e nella musica: Seguirà una risottata preparata dall’Ass. Feste Saviolesi Istituto Superiore “A. Manzoni” di Suzzara, ore 11.00 Biblioteca Comunale di Suzzara, ore 21.00 festa popolare con cena e intrattenimento musicale Domenica 12 giugno in collaborazione con ass. Anima Suzzara e Cuochi Mantovani, Mario Isneghi presenta il suo ultimo libro Piazza Garibaldi di Suzzara, ore 9.00 Corale “L. Marenzio”, Coro “P. da Palestrina”, Coro MantovaIncanto, “Garibaldi fu ferito”, Donzelli, 2010 scuola comunale di musica di Suzzara e il cantastorie L. Azzoni Autoraduno “Oltrepo’ del Tricolore” Conduce l’assessore alla cultura Patrizio Guandalini (in caso di pioggia l’iniziativa si terrà c/o Auditorium - viale Lenin) Manifestazione di auto d’epoca a cura del Circolo Motori Suzzara

MOSTRE - LABORATORI DIDATTICI - LEZIONI Comune di Gonzaga Comune di Pegognaga Comune di Suzzara

Da febbraio sino alla fine del 2° quadrimestre Dal 19 marzo al 4 aprile Da aprile a giugno (date da definirsi) DIDATTICA D’ARCHIVIO: Centro Culturale L. Bottardi Milani di Pegognaga Stabilimento Iveco - viale Zonta 56 ricerche e approfondimenti sui documenti relativi al periodo Mostra documentario-didattica a cura di Prov. di Mantova Mostra promossa e organizzata dall’Iveco di Suzzara dell’Unità d’Italia presso l’Archivio Storico del Comune CAMILLO BENSO DI CAVOUR E IL SUO TEMPO a cura del prof. Paolo Bianchi (rivolto agli studenti delle classi 2° e 3° della scuola second. La mostra illustra gli ambienti e i contesti in cui si formò UN PAESE AI CONFINI DELL’IMPERO. di 1° grado dell’Istituto Comprensivo di Gonzaga) ed agì Camillo Benso di Cavour evidenziando lo spirito, SUZZARA NEL RISORGIMENTO (1814-1866) il metodo e gli ingranaggi caratteristici dell’originalità della La mostra propone un quadro complessivo della vita sociale, Dal 7 al 14 aprile sua azione politica economica, civile e politica di Suzzara. CORSI LIBERA UNIVERSITA’ del GONZAGHESE Il periodo di riferimento è tra l’età della Restaurazione fino Ex Convento di Santa Maria a Gonzaga lun-gio ore 15/17 Dal 1 maggio al 30 giugno all’ingresso nel nuovo Regno d’Italia, dopo la terza guerra Lezioni sui temi dell’unificazione d’Italia: Centro Culturale L. Bottardi Milani / Pieve San Lorenzo d’Indipendenza, e mette in luce la storia “materiale” e non storia, economia, filosofia, rapporto tra Stato-Chiesa Mostra documentario-iconografica solo politica di un paese le cui caratteristiche erano allora e ruolo femminile nel Risorgimento Italiano. DONNE E LAVORO. simili a quelle degli altri comuni dell’oltrepò mantovano. Istituto Comprensivo - al mattino lezioni per le classi L’ESPERIENZA SINDACALE FEMMINILE - Lunedì 11 aprile: Mirco Carrettieri A PEGOGNAGA NEGLI ANNI ‘80 E ‘90 “Centocinquant’anni attraverso il Tricolore” La mostra è dedicata alle lotte femminili durante la crisi - Venerdì 15 aprile: Luigi Cavazzoli economica dei maglifici. “Il territorio mantovano tra Lombardo Veneto e Unità d’Italia”

INFO: Gonzaga: 0376-526337 ([email protected]) - Motteggiana 0376527043 ([email protected]) Pegognaga 0376-5546404 ([email protected]) - Suzzara: 0376-513403 ([email protected]) Pag. 9

LA STORIA DELL’INNO DI MAMELI Dobbiamo alla città di Genova Il Canto degli Italiani, meglio conosciuto come Inno di Mameli. Scritto nell'autunno del 1847 dall'allora ventenne studente e patriota Goffredo Mameli, musicato poco dopo a Torino da un altro genovese, Michele Novaro, il Canto degli Italiani nacque in quel clima di fervore patriottico che già preludeva alla guerra contro l'Austria. L'immediatezza dei versi e l'impeto della melodia ne fecero il più amato canto dell'unificazione, non solo durante la stagione risorgimentale, ma anche nei decenni successivi. Non a caso Giuseppe Verdi, nel suo Inno delle Nazioni del 1862, affidò proprio al Canto degli Italiani - e non alla Marcia Reale - il compito di simboleggiare la nostra Patria, ponendolo accanto a God Save the Queen e alla Marsigliese. Fu quasi naturale, dunque, che il 12 ottobre 1946 l'Inno di Mameli divenisse l'inno nazionale della Repubblica Italiana.

La cultura di Mameli è classica CANTO DEGLI ITALIANI La Vittoria si offre alla nuova e forte è il richiamo alla Italia e a Roma, di cui la dea fu INNO NAZIONALE D’ITALIA schiava per volere divino. La romanità. È infatti di Scipione l'Africano, il vincitore di Zama, Fratelli d'Italia, l'Italia s'è desta, Patria chiama alle armi: la l'elmo che indossa l'Italia coorte, infatti, era la decima pronta alla guerra Dell'elmo di Scipio s'è cinta la testa. parte della legione romana Dov'è la Vittoria? Le porga la chioma,

Ché schiava di Roma Iddio la creò.

Stringiamci a coorte, siam pronti alla morte,

siam pronti alla morte, L'Italia chiamò. Una bandiera e una speranza Mazziniano e repubblicano, (speme) comuni per l'Italia, nel Mameli traduce qui il disegno 1848 ancora divisa in sette Noi siamo da secoli calpesti, derisi, politico del creatore della Stati Perché non siam popolo, perché siam divisi. Giovine Italia e della Giovine Europa. "Per Dio" è un Raccolgaci un'unica bandiera, una speme: francesismo, che vale come Di fonderci insieme già l'ora suonò. "attraverso Dio", "da Dio"

Stringiamci a coorte, siam pronti alla morte,

siam pronti alla morte, L'Italia chiamò.

Nella quarta strofa Mameli Uniamoci, amiamoci, l'Unione, e l'amore Sebbene non fosse accertata ripercorre sette secoli di lotta storicamente, la figura di contro il dominio straniero: la Rivelano ai Popoli le vie del Signore; Balilla rappresenta il simbolo battaglia di Legnano del 1176, Giuriamo far libero il suolo natìo: della rivolta popolare di Genova in cui la Lega Lombarda contro la coalizione austro- sconfisse Barbarossa, l'estrema Uniti per Dio chi vincer ci può? piemontese. Dopo cinque difesa della Repubblica di Stringiamci a coorte, siam pronti alla morte, giorni di lotta, il 10 dicembre Firenze, assediata dall'esercito 1746 la città è finalmente imperiale di Carlo V nel 1530, siam pronti alla morte, L'Italia chiamò. libera dalle truppe austriache di cui fu simbolo il capitano che l'avevano occupata e Francesco Ferrucci. Il 2 agosto, Dall'Alpi a Sicilia dovunque è Legnano, vessata per diversi mesi dieci giorni prima della capitolazione della città, egli sconfisse le truppe nemiche a Gavinana; ferito e Ogn'uom di Ferruccio ha il core, ha la mano, catturato, viene finito da Fabrizio Maramaldo, un I bimbi d'Italia si chiaman Balilla, italiano al soldo straniero, al quale rivolge le parole d'infamia divenute celebri "Tu uccidi un uomo Il suon d'ogni squilla i Vespri suonò. L'Austria era in declino (le spade vendute sono le morto" Stringiamci a coorte, siam pronti alla morte, truppe mercenarie, deboli come giunchi) e Mameli lo sottolinea fortemente: Ogni squilla significa "ogni siam pronti alla morte, L'Italia chiamò. questa strofa, infatti, fu in campana". E la sera del 30 origine censurata dal governo marzo 1282, tutte le campane Son giunchi che piegano le spade vendute: piemontese. Insieme con la chiamarono il popolo di Russia (il cosacco), l'Austria Palermo all'insurrezione Già l'Aquila d'Austria le penne ha perdute. aveva crudelmente smembra- contro i Francesi di Carlo Il sangue d'Italia, il sangue Polacco, to la Polonia. Ma il sangue d'Angiò, i Vespri Siciliani. dei due popoli oppressi si fa Bevé, col cosacco, ma il cor le bruciò. veleno, che dilania il cuore Stringiamci a coorte, siam pronti alla morte, della nera aquila d'Asburgo. siam pronti alla morte, L'Italia chiamò.

“To' gli disse; te lo manda Goffredo. - Il Novaro apre il foglietto, legge, si commuove. Gli chiedono tutti cos'è; gli fan ressa d'attorno. - Una cosa stupenda! - esclama il maestro; e legge ad alta voce, e solleva ad entusiasmo tutto il suo uditorio. - Io sentii - mi diceva il Maestro nell'aprile del '75, avendogli io chiesto notizie dell'Inno, per una commemorazione che dovevo tenere del Mameli - io sentii dentro di me qualche cosa di straordinario, che non saprei definire adesso, con tutti i ventisette anni trascorsi. So che piansi, che ero agitato, e non potevo star fermo.” (Carlo Alberto Barrili, biografo di Mameli) Goffredo Mameli Michele Novaro Pag. 10

IL RISORGIMENTO ITALIANO

All'indomani del Congresso di Vienna, che si tenne nella capitale austriaca tra l’ottobre 1814 e il giugno 1815 allo scopo di ripristina- re l'assetto territoriale degli stati europei e restaurare la legittimità dei sovrani al termine delle guerre napoleoniche, l'Austria ottenne in Italia, oltre al Lombardo-Veneto, anche il controllo indiretto del Ducato di Parma assegnato a Maria Luisa d'Austria, del Granducato di Toscana e del Ducato di Modena e Reggio. Il Regno di Napoli tornò a Ferdinando IV di Borbone e nel 1817, con l'acquisizione della Sicilia, andò a formare il Regno delle Due Sicilie. Lo Stato Pontificio fu restituito a papa Pio VII. In seguito alla Restaurazione le aspirazioni di carattere liberal-costituzionale e nazionale trovarono sbocco in una serie di rivolgimenti, a partire dai moti del 1820-21 di matrice carbonara, che videro il sacrificio di molti patrioti (tra cui Silvio Pellico e Piero Maroncelli), seguiti da quelli del 1831, tutti duramente repressi. L'istanza nazionale fu poi fatta propria, anche con connotazioni più schiettamente democratiche, dal movimento mazziniano che a sua volta attuò alcune insurrezioni. Giuseppe Mazzini fondò la “Giovine Italia”, attraverso la quale egli ribadiva che l’Italia avrebbe dovuto essere repubblicana ed unitaria. Subentrò allora a farsi interprete del sentimento nazionale il Piemonte di Carlo Alberto e di Cavour, la cui abile politica diplomatica sarebbe stata provvidenziale per la L’Italia dopo il Congresso di Vienna, nel 1815 futura unificazione dell'Italia. I moti indipendentistici che percorsero l'Europa nel 1848 -49 ebbero un'eco anche negli stati italiani, dove si formarono governi rivoluzionari provvisori e, nel caso di Venezia e Roma, portarono alla proclamazione della repubblica: la controreazione delle monarchie europee avrebbe comunque stroncato anche queste rivendicazioni. Dopo l'esito vittorioso delle insurrezioni di Milano (le Cinque giornate di Milano) e di Venezia, il Piemonte, ormai messosi alla testa del movimento per l'unificazione italiana, combatté e perse la prima guerra d'indipendenza contro l'impero asburgico (1848 ’49). La seconda guerra d'indipendenza (1858-59) preceduta dagli importanti accordi di Plombières con l'imperatore francese Napoleone III, iniziò con alcuni successi militari dell'esercito franco-piemontese (battaglie di Magenta e di e San Martino) e dei Cacciatori delle Alpi di Garibaldi attivi in territorio lombardo. Ma l'armistizio di Villafranca (1859) tra Francia Napoleone III Cavour e Austria guadagnò al Regno sabaudo solo la Lombardia. Seguì un'ondata di insurrezioni in vari territori italiani in favore dell'annessione al Piemonte: l'impresa dei Mille di Garibaldi (1860), dopo aver favorito la liberazione del Sud, permise la riunificazione sotto la corona dei Savoia anche del Centro. Rimanevano esclusi dal nuovo organismo unitario il Veneto e Roma: il primo fu attribuito all'Italia dopo la terza guerra d'indipendenza (1866), in seguito al conflitto austro-prussiano conclusosi con la vittoria della Prussia; la seconda, dopo la proclamazione del Regno d'Italia (1861), sarebbe stata conquistata nel 1870.

GLI EROICI FRATELLI FORMENTINI, GARIBALDINI DI VILLA SAVIOLA di Renato Bonaglia (articolo del 1991)

Il 2 giugno 1982, ricorrendo il centenario della morte di Garibaldi, l’eroe dei due mondi, si moltiplicarono ovunque le iniziative per rievocarne le gesta leggendarie. Nel quadro delle manifestazioni garibaldine locali, ebbe giustamente rilievo la commemorazione degli eroici fratelli Formentini di Villa Saviola. Il ricordo venne incentrato soprattutto sulla storica battaglia combattuta dalle truppe garibaldine il 21 luglio 1866, in quel di Bezzecca; battaglia conclusasi con una netta vittoria italiana sulle forze austriache. (…) (il colonnello Ugo Formentini, ndr) nato a Villa Saviola il 26 giugno 1850, da famiglia di nobili tradizioni patriottiche, il nostro, appena sedicenne, scappò di casa (l’arruolamento era solo possibile in forma clandestina) e si arruolò nel 9° intrepido reggimento di Menotti Garibaldi, al quale erano appunto state affidate le sorti della battaglia di Bezzecca. In proposito và ricordato che, mentre gli eventi sembravano volgere al peggio e tutto appariva ormai compromesso, fu proprio per l’intervento del 9° reggimento garibaldino che si ebbe la prima vittoria italiana. Ma, al ricordo della denuncia di diserzione formulata e resa pubblica dal governo austriaco nei confronti del colonnello Ugo Formentini (…), non possiamo non accennare al passato glorioso del fratello di questi: il colonnello Ferdinando Formentini. Nato anche quest’ultimo a Villa Saviola il 13 maggio 1842 (nell’attuale casa Brighenti, piazza della pesa pubblica), vanta, in fatto di battaglie risorgimentali un curriculum vitae del tutto invidiabile. Soldato volontario nel 16° reggimento, esattamente il 15 marzo 1859, passò attraverso la gerarchia militare nei diversi gradi, sino alla promozione finale di colonnello. Rese parte alle campagne del 1850 a Palestro, dove si guadagnò la medaglia d’argento al valor militare, combattè nella campagna d’indipendenza del 1866 e fu presente ai fatti d’armi di Borgo e di Levico (23 luglio), nelle file del 38° reggimento fanteria, dove si guadagnò la medaglia d’oro al valor militare (Regio Decreto 6 dicembre 1866). In seguito venne decorato della medaglia francese per la campagna d’Italia (1859-1866) e di quella istituita con R.D. 26 aprile 1883 col motto: “Unità d’Italia 1848-1870”. Venne, infine, decorato della Croce di Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia in occasione della battaglia di San Martino (R.D. 24/06/1889). Foto di famiglia dei fratelli Formentini Pag. 11

IL “RISORGIMENTO DELLE DONNE” IN TERRITORIO MANTOVANO

La storiografia più recente ha mostrato una loro partecipazione attiva al Risorgimento ed il processo di unificazione nazionale fu una tappa fondamentale del cammino da esse compiuto per la conquista dei diritti di cittadinanza. Sin dal triennio giacobino (1796-1799) le donne erano comparse sulla scena pubblica, attive nei circoli patriottici e costituzionali sorti in numerose città dell’Italia settentrionale all’indomani della proclamazione della Repubblica Cisalpina. Ispirandosi ai principi dell’89 e in particolare della “Déclaration des droits de la femme et de la citoyenne di Olympe de Gouges” (1791), molte rivendicarono parità di diritti tra uomini e donne. Nel 1797 Carolina Airenti Lattanzi - moglie del giacobino Giuseppe Lattanzi, membro della municipalità di Mantova e animatore del locale Giornale degli Amici della Libertà Italiana - tenne un pubblico discorso sulla «Schiavitù delle donne» nel Teatro dell’Accademia di Pubblica Istruzione di Mantova. Convinta che l’instaurazione del ‘regno della libertà’ giustificasse la rivendicazione di ‘maggiori diritti’ da parte delle donne, la Lattanzi ne auspicava la liberazione dal giogo dell’autorità religiosa, paterna e maritale. Nel 1804 Carolina avrebbe fondato a Milano il Corriere delle Dame, uno dei più celebri periodici femminili dell’Ottocento, che tentava di attuare la regola dell’ ‘utile diletto’ fornendo informazioni sulla moda, ma anche sulla cultura e la politica. Gentildonne mazziniane. Il momento di più intensa partecipazione delle donne al Risorgimento mantovano è tradizionalmente indicato nella congiura di Belfiore. Nobili e borghesi contribuirono in forme diverse alla cospirazione. Memorabili i coraggiosi ma vani tentativi che la marchesa Teresa Valenti Gonzaga e Anna Poma, madre del martire Carlo Poma, fecero presso l’Imperatore per evitare la condanna a morte. Teresa Valenti Gonzaga era nata a Mantova nel 1793 da famiglia aristocratica. Di idee liberali - come i fratelli Giuseppe, fondatore a Mantova degli asili aportiani, e Odoardo, implicato nei moti del ’21 e del ’31 e condannato a 10 anni di carcere duro allo Spielberg - sposò il conte Francesco Arrivabene, di nobiltà filofrancese. Nel 1848 la sua casa fu il quartier generale della rivoluzione. Allontanata dalla città dalla polizia austriaca, vi fece ritorno nel 1850, quando riprese le trame cospirative approfittando del suo salotto, frequentato dai più illustri patrioti mantovani, tra cui Ippolito Nievo ed Enrico Tazzoli. Nel 1859, mentre il governo austriaco premiava i suoi soldati distintisi nella battaglia di Solferino contro i franco-piemontesi, Teresa organizzò una messa in Duomo in commemorazione dei caduti italiani e francesi, al termine della quale un corteo di donne si diresse alla valletta di Belfiore a rendere omaggio ai Martiri. L’indomani la marchesa fu arrestata e restò nel carcere delle Arche una ventina di giorni. Morì nel 1871. Tra le protagoniste del Risorgimento mantovano, non possiamo dimenticare Elena Casati (moglie del garibaldino mantovano Achille Sacchi). Le popolane. Anche le donne del popolo parteciparono al Risorgimento nazionale, sebbene se ne sia spesso persa la memoria. In un articolo apparso su ‘La Provincia di Mantova’ del 23-24 giugno 1891, Paride Suzzara Verdi ricordava la figura dell’eroina risorgimentale Luigia Grassi: la lavandaia «che lasciò lo scanno per la battaglia» incarna sia i valori femminili della madre pietosa verso i figli della patria che quelli maschili del coraggio che la spinge, persino gravida, in prima linea a trarre in salvo i feriti. Scrive Suzzara Verdi: «Nel ’48 aveva già marito e due figli, quando scoppiò la rivoluzione nazionale. La Luigia Grassi non si tenne al focolare della sua lavanderia, ma seguì il marito nei patrii cimenti, recandosi in collo i due pargoletti, che dovevano essere il fomite ideale del marito nei pericoli della guerra. Era anche gravida, ma non guastava. Nel ’59 la donna del popolo e della patria mandò due figli a combattere per la libertà. Ma non contenta di questo, mosse anch’ella pei campi di battaglia. In questo momento di figli ne aveva 5. Fu prima in Alessandria, poi col II Granatieri, nel quale militava uno de’ suoi figli, gravida anche allora; andò a Milano e finalmente a San Martino, ove seguì la gran giornata del 24 giugno. La forte italiana non si fermò ai viveri e alle ambulanze; ma trascorse oltre sino alle prime file, ove la morte più mieteva colla mitraglia e colle palle. Ivi recava l’acqua ai combattenti assetati, fasciava le piaghe dei feriti, stracciandosi i panni di dosso per formarne bande e filacce. Suo figlio Ferdinando fu da lei raccolto ferito e condotto a Lonato. Ma ivi non restò, pensosa degli altri combattenti, che per lei erano tutti ed ugualmente figliuoli. Il nostro Antonio Rama, uno di quei valorosi, fu bendato e curato dalla pietosissima donna. Le palle nemiche rispettarono sempre il suo corpo, sebbene abbiano crivellato i suoi abiti. Di che ella si dava tanto pensiero come delle mosche che passano. Questa donna sublime è la gloria del suo sesso in una città tanto illustre pel valore mostrato nelle patrie pugne. Eppure Luigia Grassi, la povera lavandaia, che lasciò lo scanno per la battaglia, è oggi dimenticata come l’ultima comare del trivio. Ebbene in questo giorno di solenne commemorazione per i forti di San Martino e Solferino, noi ricordiamo alla storia il nome della mantovana Luigia Grassi, perché lo consegni alla riverenza e all’amore della posterità».

(dall’archivio della Gazzetta di Mantova- Costanza Bertolotti) Pag. 12

PARTE PRIMA. DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI Titolo I. Rapporti civili

Art. 13 La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, L’EMBLEMA DELLA se non per atto motivato dall'autorità giudiziaria e nei soli REPUBBLICA ITALIANA casi e modi previsti dalla legge. In casi eccezionali di necessità STORIA E SIGNIFICATO ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge, l'autorità di L'emblema della nostra Repubblica pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, è quello approvato dall'Assemblea che devono essere comunicati entro quarantotto ore Costituente nella seduta del 31 all'autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle gennaio 1948 e promulgato dal successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano presidente della Repubblica Enrico privi di ogni effetto. De Nicola il successivo 5 maggio E' punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque del 1948, con decreto legislativo numero 535. Il bozzetto iniziale sottoposte a restrizioni di libertà. La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione fu realizzato dall'artista Paolo preventiva. Paschetto, vincitore di entrambi i Art. 14 Il domicilio è inviolabile. Non vi si possono eseguire ispezioni o perquisizioni o concorsi pubblici indetti nel 1946 e sequestri se non nei casi e modi stabiliti dalla legge secondo le garanzie prescritte per la nel 1947, cui parteciparono tutela della libertà personale. complessivamente circa 500 Gli accertamenti e le ispezioni per motivi di sanità e di incolumità pubblica o a fini candidati con oltre 800 bozzetti. economici e fiscali sono regolati da leggi speciali. L'emblema è caratterizzato da tre elementi: la stella, la ruota

Art. 15 La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione dentata, i rami di ulivo e quercia. sono inviolabili. La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell'autorità - La stella è uno degli oggetti giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge. più antichi del nostro patrimonio iconografico ed è sempre stata Art. 16 Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del associata alla personificazione territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di dell'Italia, sul cui capo essa splende sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche. raggiante. Così fu rappresentata Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli nell'iconografia del Risorgimento e obblighi di legge. così comparve, fino al 1890, nel grande stemma del Regno unitario Art. 17 I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi. Per le riunioni, (il famoso “stellone”); la stella poi anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso. Delle riunioni in luogo caratterizzò la prima onorificenza pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per repubblicana della ricostruzione, la comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica. Stella della Solidarietà Italiana e

Art. 18 I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini ancora oggi indica l'appartenenza che non sono vietati ai singoli dalla legge penale. Sono proibite le associazioni segrete e alle Forze Armate del nostro Paese; - La ruota dentata d'acciaio, simbolo quelle che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di dell'attività lavorativa, traduce il carattere militare. primo articolo della Costituzione: "L'Italia è una Repubblica Art. 19 Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi democratica fondata sul lavoro"; forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in - Il ramo di ulivo simboleggia la pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume. volontà di pace della nazione, sia nel senso della concordia interna Art. 20 Il carattere ecclesiastico e il fine di religione o che della fratellanza internazionale; di culto d'una associazione od istituzione non possono la quercia incarna la forza e essere causa di speciali limitazioni legislative, né di la dignità del popolo italiano. speciali gravami fiscali per la sua costituzione, capacità Entrambi, poi, sono espressione giuridica e ogni forma di attività. delle specie più tipiche del nostro patrimonio arboreo.

Pag. 13

(segue) PARTE PRIMA. DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI Titolo I. Rapporti civili

Art. 21 Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili. In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro si intende revocato e privo d'ogni effetto. La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.

Art. 22 Nessuno può essere privato, per motivi politici, della capacità giuridica, della cittadinanza, del nome.

Art. 23 Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge.

Art. 24 Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi. La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento. Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione. La legge determina le condizioni e i modi per la riparazione degli errori giudiziari.

Art. 25 Nessuno può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge. Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso. Nessuno può essere sottoposto a misure di sicurezza se non nei casi previsti dalla legge.

Art. 26 L'estradizione del cittadino può essere consentita soltanto ove sia espressamente prevista dalle convenzioni internazionali. Non può in alcun caso essere ammessa per reati politici.

Art. 27 La responsabilità penale è personale. L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. Non è ammessa la pena di morte.

Art. 28 I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici. L’assemblea costituente LA STORIA DEL TRICOLORE Il tricolore italiano quale bandiera nazionale nasce a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797, quando il Parlamento della Repubblica Cispadana, su proposta del deputato Giuseppe Compagnoni, decreta "che si renda universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di Tre Colori Verde, Bianco, e Rosso, e che questi tre Colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti". Ma perché proprio questi tre colori? Nell'Italia del 1796, attraversata dalle vittoriose armate napoleoniche, le numerose repubbliche di ispirazione giacobina che avevano soppiantato gli antichi Stati assoluti adottarono quasi tutte, con varianti di colore, bandiere caratterizzate da tre fasce di uguali dimensioni, chiaramente ispirate al modello francese del 1790. Nei tre decenni che seguirono il Congresso di Vienna, il vessillo tricolore fu soffocato dalla Restaurazione, ma continuò ad essere innalzato, quale emblema di libertà, nei moti del 1831, nelle rivolte mazziniane, nella disperata impresa dei fratelli Bandiera, nelle sollevazioni negli Stati della Chiesa. Dovunque in Italia, il bianco, il rosso e il verde esprimono una comune speranza, che accende gli entusiasmi e ispira i poeti: "Raccolgaci un'unica bandiera, una speme", scrive, nel 1847, Goffredo Mameli nel suo Canto degli Italiani. Il 17 marzo 1861 venne proclamato il Regno d'Italia e la sua bandiera continuò ad essere, per consuetudine, quella della prima guerra d'indipendenza, ma soltanto nel 1925 si definirono, per legge, i modelli della bandiera nazionale e della bandiera di Stato. Dopo la nascita della Repubblica, un decreto legislativo presidenziale del 19 giugno 1946 stabilì la foggia provvisoria della nuova bandiera, confermata dall'Assemblea Costituente nella seduta del 24 marzo 1947 e inserita all'articolo 12 della nostra Carta Costituzionale. Pag. 14

ARNALDO DONELLI: UN UOMO, UN ESEMPIO di Franca Donelli

Questa storia mi è stata raccontata da Nello Lasagna, quando ormai era alla fine della sua lunga laboriosa vita. Lasagna, rappresentava per Villa Saviola, la memoria del passato e così mi descrisse la famiglia Donelli, in particolare mio padre che tanto ammirava e stimava. (…)”Ho conosciuto la famiglia Donelli Giuseppe e Doralice nel 1914. Abitavano nei cosiddetti “Caselli” dove gestivano un’osteria. In seguito si trasferirono in piazza, sopra la bottega del falegname Marchini. Di fronte a quella casa c’era solo il prato o meglio il “bugno” acquitrinoso. I figli: Enrico e Arnaldo, così diversi per carattere, presero due strade opposte nel mondo del lavoro. Enrico, più espansivo ed abile imbonitore fece il mediatore di legname e grano. Arnaldo, più riflessivo e concreto, imparò il mestiere del fabbro. La famiglia poi traslocò ed andò ad abitare nel cortile dove ora abita Romitti; in quel cortile assai affollato sono nati i 6 figli di Arnaldo e di Oris: Enore, Umberto, Maria, Bianca, Gian Carlo, Franca. Nel frattempo Enrico ereditò dalla zia materna “Mambrini” l’attuale casa, dove abitano i Donelli. Donelli Arnaldo andò da ragazzo in qualche bottega da fabbro dove gli davano appena qualche mancia. Allora, era importante imparare un mestiere; ma già la classe operaria sotto le spinte del maestro Zefferino Traldi cominciava ad organizzarsi e lottare per conquistare i propri diritti. Più tardi andò a Suzzara dai F.lli Delcomune dove nella loro officina imparò bene il mestiere di fabbro, tanto che pensò di mettersi in proprio. Affittò così un piccolo rustico in via Trento che poi abbandonò presto per allargarsi ulteriormente. Nel 1934 affittò un locale da Mistani “dopo il ponte” in località S. Prospero. Anche questo, ben presto, per l’aumento del lavoro, divenne insufficiente, perciò si trasferì nella ex cascina di formaggio di proprietà di Zuccati Pietro. Dopo la guerra, nel 1945 decise di fabbricare un primo capannone in quell’area libera che forse, da ragazzo, guardava dalla finestra e mai avrebbe pensato di occuparla proprio lui. Di fianco a quel capannone ne costruì un altro con sopra un’abitazione con la speranza di trasferirci tutta la sua numerosa famiglia. Rimasto deluso dal mancato trasferimento, era sempre alla ricerca di una sistemazione definitiva sia come casa che come officina per godersi liberamente e senza compromessi con il fratello Enrico, uno spazio e una tranquillità conquistata con il frutto del suo lavoro e del proprio ingegno. L’occasione propizia per realizzare il suo sogno, sfumato con la vendita al Dott. Casari della casa dei signori Foroni, si ripresentò con il complesso dei Bellini. Arnaldo comprò casa, rustici ed anche del terreno attorno di proprietà dei Dall’Oglio, prevedendo un ampliamento dell’officina. Così poté costruire una moderna officina, ristrutturare i rustici per adibirli a magazzino oltre che sistemare l’abitazione dove, forse, pensava di ritirarsi una volta in pensione. Tutto ciò che aveva progettato e realizzato non fece in tempo a goderselo perché ormai aveva dato tanto ai suoi familiari e purtroppo non ebbe il tempo di pensare a se stesso. Da diversi anni, il figlio Giancarlo, che ha dimostrato di essere un lavoratore e un buon amministratore, porta avanti con onore il nome del padre.”

A tutte le donne Amare è condividere con una persona Fragile,Fragile, opulentaopulenta donna,donna, matricematrice deldel paradisoparadiso ciò che non si ha voglia di condividere con nessun altro. sei un granello di colpa (Jacques Bénigne Bossuet)

anche agli occhi di Dio Quando la mano di un uomo tocca la mano di una donna, malgrado le tue sante guerre entrambi toccano il cuore dell’eternità. per l'emancipazione. (Kahlil Gibran) Spaccarono la tua bellezza

e rimane uno scheletro d'amore che però grida ancora vendetta e soltanto tu riesci Amore non è guardarci l’un l’altro, ancora a piangere, ma guardare insieme nella stessa direzione. (Antoine de Saint-Exupery) poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli, poi ti volti e non sai ancora dire La ricchezza del mio cuore è infinita come il mare, e taci meravigliata così profondo il mio amore: più te ne do, più ne ho, e allora diventi grande come la terra. perché entrambi sono infiniti. (Alda Merini) (William Shakespeare) Pag. 15 Pag. 16

ORARI UFFICI COMUNALI CONTATTI UFFICI COMUNALI GIORNO MATTINO POMERIGGIO UFFICIO RESPONSABILE TELEFONO E-MAIL LUN 8:30 12:30 Sindaco Fabrizio Nosari 0376-527043 [email protected] MAR 8:30 12:30 15:30 18:00 [email protected] Serv. demografici Diana Setti 0376-527043 [email protected] MER 8:30 12:30 [email protected] Serv. finanziari Gianna Luitprandi 0376-527524 GIO 8:30 12:30 [email protected] [email protected] VEN 8:30 12:30 Serv. tecnici Giorgio Chiarentin 0376-527224 [email protected] [email protected] Serv. Sociali scuola Lidia Mosconi 0376-527043 ORARI U.R.P. (Sportello polifunzionale) [email protected] [email protected] SAB 9:00 12:30 Segreteria Simona Ferrari 0376-527043 [email protected]

ORARI UFFICI POSTALI (comunali e limitrofi) ORARI PIAZZ. ECOLOGICA E.ON rete Via R. Sanzio - Villa Saviola MOTTEGGIANA VILLA SAVIOLA SAILETTO TABELLANO Per i nuovi allacciamenti alla rete del LUN 8:30 14:00 8:30 14:00 LUN metano, spostamenti o lavori sugli impianti. MAR 8:30 14:00 8:30 14:00 8.30 14.00 MAR 14:30 18:30 UFFICIO D.O.C. MER 8:30 14:00 MER dal lunedì al venerdì: 8:30 - 12:30 GIO 8:30 14:00 8:30 14:00 8:30 14:00 GIO Telefono: 0332-941911 VEN 8:30 14:00 8:30 14:00 VEN 14:30 18:30 Fax: 0332-941924 SAB 8:30 12:30 8:30 12:30 SAB 10:00 17:00 mail: [email protected] NB: i giorni e gli orari di apertura possono essere soggetti a variazioni nel corso dell’anno. L’operatore potrà dare informazioni riguardo lo smaltimento rifiuti. TEA spa PRONTO INTERVENTO (fognature - acquedotto) 800 637 637

FARMACIA di MOTTEGGIANA SERVIZI PRESSO LA SEDE DEL MUNICIPIO (piano terra) SERVIZIO C.A.F. CGIL Via Merlino, 5 (VILLA SAVIOLA) SPORTELLO ACLI SPORTELLO SERV. SPORTELLO CASA Palazzetto dello Sport Dal Lunedì al Venerdì AGRICOLTORI 8:30 - 12:30 15:30 - 19:30 Martedì Giovedì Martedì Mercoledì Sabato dalle 15:30 alle 18:00 dalle 9:30 alle 12:30 dalle 15:00 alle 18:00 Dalle 9:00 alle 11:30 8:30 - 12:30

AMBULATORIO VILLA SAVIOLA AMBULATORIO MOTTEGGIANA AMBULATORIO TORRICELLA G. CROTTI M. D'ERMENEGILDO G. CROTTI M. D'ERMENEGILDO G. CROTTI LUN 11:00 13:00 14:45 16:15 LUN LUN 8:30 9:30 MAR 16:30 19:30 MAR 8:30 10:30 14:45 16:15 MAR MER 11:00 12:30 14:45 15:45 MER MER 8:30 9:30 GIO 14:45 16:15 GIO 9:00 11:00 GIO VEN 11:00 12:30 VEN 16:30 19:30 VEN 8:30 9:30

LINEE APAM Linea 29 ANDATA RITORNO Linea 30 ANDATA RITORNO Mantova - Suzzara 10 26 38 52 5 33 49 63 Mantova - Pegognaga 2 4 6 1 3 Mantova (V.le Risorgimento) 7:00 12:20 13:30 19:05 7:23 9:32 14:17 18:32 Mantova (V.le Risorgimento) 12:10 13:30 18:07 7:27 14:47 Borgoforte (Municipio) 7:22 12:41 13:51 19:26 —- 9:10 13:55 18:10 Motteggiana (via Roma, 8) 12:36 13:56 18:36 7:00 14:20 Motteggiana (via Roma, 8) 7:26 --- 13:54 --- 6:59 —- —- —- S. Prospero (Chiesa) 12:43 14:03 18:43 6:52 14:12 Sailetto (via Torricella, 8) 7:32 12:47 13:57 19:32 6:54 9:04 13:44 18:04 Villa Saviola (via Filzi, 66) 12:45 14:05 18:45 6:50 14:10 Tabellano (via Caretta, 11) 7:39 12:54 14:04 19:39 6:48 8:58 13:38 17:58 Pegognaga (V.le S. Lorenzo) 13:00 14:20 19:00 6:36 13:56 Suzzara (v.le Virgilio, ITC) 7:48 13:03 14:13 19:48 6:38 8:48 13:28 17:48