U.O. U.O.3 Costruzione e gestione strade provinciali - Pianificazione servizi trasporto pubblico e privato

Determinazione n° REGDE / 1104 / 2020

Lodi 09-12-2020

OGGETTO: PROGETTO DI REALIZZAZIONE NUOVA TANGENZIALE ESTERNA ALL'ABITATO DI MOTTA VIGANA – VARIANTE SP23 LODI-SAN COLOMBANO AL LAMBRO", IN COMUNE DI MASSALENGO (LO). – VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA' A V.I.A. AI SENSI DELL'ART. 20 DEL DLGS 152/2006 E S.M.I. E ARTT. 4 E 6 DELLA L.R. 5/2010 E S.M.I. CODICE VER100-LO.

IL DIRIGENTE DELL’AREA 1

Visti: Ø Il d.lgs. 152/2006 e s.m.i.: “Norme in materia ambientale”; Ø L.r. 5/2010: “Norme in materia di valutazione di impatto ambientale”; Ø Regolamento regionale n. 5/2011: “Attuazione della legge regionale 2 Febbraio 2010 n. 5 –Norme in materia di valutazione di impatto ambientale”; Ø Il Decreto n. 52 del 30.03.2015 avente ad oggetto “linee guida per la verifica di assoggettabilità a VIA”, entrato in vigore il 26 aprile a seguito di pubblicazione su G.U. n. 84 del 11.04.2015; Ø Il Regolamento Regionale n. 2 del 24.03.2006;

Viste le competenze in materia di VIA conferite alle province lombarde dalle disposizioni di legge sopra citate, in particolare: Ø L’art. 2, comma 3 della L.R. 5/2010 che individua la Provincia quale autorità competente all’espletamento delle procedure di VIA e di verifica di assoggettabilità a VIA con riferimento ai progetti di cui all’articolo 1, comma 1: - per i quali è competente all’approvazione o all’autorizzazione; - individuati nella parte II dell’Allegato C, - localizzati nel territorio di più comuni;

Ø l’art. 14, comma 8 della L.R. 5/2010 che stabilisce le disposizioni transitorie circa il conferimento di funzioni alle province dall’emanazione del regolamento di attuazione della medesima legge;

Premesso che: - con protocollo d’intesa del 17/10/2008 la società FAIL s.r.l. si impegnava alla realizzazione della nuova tangenziale esterna all’abitato di Motta Vigana – variante SP23 Lodi-San Colombano al Lambro”, in Comune di Massalengo; - il procedimento amministrativo correlato alla realizzazione della tangenziale è gestito dal Comune di Massalengo; - con delibera di Giunta comunale n° 133 del 18/12/2019 veniva approvato il verbale di conferenza dei servizi ai sensi dell’ex art. 14, c.2, Legge 241/90 e s.m.i.., con esito “Favorevole”

Preso atto che, a seguito di verifica normativa, il Responsabile unico del Procedimento del Comune di Massalengo, come dettato dal comma g2 allegato B della Legge Regionale n° 5 del 2 febbraio 2010 “Norme in materia di valutazione di impatto ambientale”, ha stabilito che l’intervento deve essere attivata la procedura di verifica di assoggettabilità alla V.I.A.;

Preso atto che: · con nota prot. prov.le n° 841 del 08.02.2020 veniva chiesto alla Provincia di Lodi (in qualità di autorità competente) la verifica ad assoggettabilità alla V.I.A. ai sensi dell’art.20 del d.lgs. 152/2006 s.m.i., del progetto di realizzazione nuova tangenziale esterna all’abitato di Motta Vigana – variante Sp23 Lodi-San Colombano al Lambro”, in Comune di Massalengo (LO) · il procedimento è stato avviato con nota prot. n. 20416 del 22/07/2020; · la documentazione è stata inoltre resa disponibile sul sito della Regione Lombardia dedicato (SILVIA) – codice VER100-LO nonché sul sito istituzionale provinciale. Nei successivi 45 giorni non sono pervenute osservazioni e / o opposizioni presso la Scrivente Amministrazione. · con nota del 21/09/2020 veniva indetta, ai sensi dell’articolo 14-bis comma 7 della suddetta L. 241/1990 s.m.i., la conferenza di servizi in forma simultanea e in modalità sincrona in data 14/10/2020, convocando i seguenti enti:

- FAIL (operatore privato che realizzerà intervento) - Comune di Massalengo - ATS Città metropolitana di Milano - Consorzio Muzza Bassa Lodigiana - Area 1 – U.O. 3 Costruzioni e gestione delle strade provinciali – SEDE - Area 1 – U.O. 3 Trasporti – SEDE - Area 1 – U.O. 4 Tutela Ambientale – SEDE - Area 1 – U.O. 4 Pianificazione territoriale e provinciale – SEDE - Area 2 - U.O. 11 Terzo settore, Turismo, Cultura e Sistema bibliotecario- SEDE

· con nota del 09/10/2020 veniva integrato l’elenco degli enti a cui chiedere il parere di competenza, posticipando la conferenza di servizi in forma simultanea e in modalità sincrona in data 28/10/2020; gli enti aggiunti sono i seguenti:

- ARPA - Dipartimento di Pavia e Lodi - Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Cremona, Lodi e Mantova - Regione Lombardia – Giunta Ufficio Territoriale Regionale di Pavia e Lodi - Parco Adda Sud - Ufficio d’Ambito di Lodi - COMUNE DI - COMUNE DI - COMUNE DI LODI

Visto che in data 28/10/2020 non si presentava nessun ente;

Visti i pareri pervenuti nell’ambito dell’istruttoria, che si riportano di seguito:

Area 2 - U.O. 11 Terzo settore, Turismo, Cultura e Sistema bibliotecario- Provincia di Lodi: (e_mail del 18/08/2020) In riferimento alla vostra richiesta di cui all'oggetto, si comunica per l'ambito turismo non vi è nulla da segnalare.

Ats Milano Città Metropolitana: con nota pervenuta in data 21.08.2020 (prot. prov. 23551) ha comunicato che per quanto di competenza della scrivente ATS, si ritiene non assoggettabile a VIA il progetto in oggetto a condizione che vengano attuate le misure di mitigazione previste.

Consorzio di Bonifica Muzza Bassa Lodigiana: con nota pervenuta in data 04.09.2020 (prot. prov. 24677) ha comunicato il proprio parere favorevole alla realizzazione dell’opera in oggetto a condizione che vengano rispettate le seguenti prescrizioni:

1) Tutte le opere che interessano il reticolo idrico consorziale dovranno essere preventivamente autorizzate, prima dell’inizio dei lavori, dallo scrivente Consorzio così come previsto dall’art. 80/4 comma c della Legge Regionale 05/12/08 n. 31 “Disposizioni in materia di bonifica e irrigazione”. A tal riguardo FAIL s.r.l. dovrà presentare, 60 giorni prima dell’inizio dei lavori formale domanda di autorizzazione, allegando progetto Definitivo dei lavori di cui all’oggetto, al fine di consentire allo scrivente Consorzio la necessaria verifica delle opere che verranno ad interessare il reticolo idrico consortile. Una volta accertata la conformità dell’opere alle prescrizioni eventualmente impartite, il Consorzio trasmetterà l’atto autorizzativo, nella forma di concessione, che avverrà a regolare i rapporti con FAIL s.r.l.

2) Lo scarico di acque meteoriche in canali consortili dovrà avvenire in base a quanto previsto dal Regolamento Regionale 23 novembre 2017 n.7 “Regolamento recante i criteri e metodi per il rispetto dell’invarianza idraulica e idrologica” e comunque in base alle reali capacità recettive del canale.

3) Per le realizzazioni di eventuali opere di mitigazione ambientale, quali alberature, siepi o filari, dovranno essere mantenute ad una distanza, misurata dal ciglio del canale, non inferiore a 4 m rispetto ad entrambe le sponde del corso d’acqua (art. 3 comma 1/b del Regolamento Regionale 8 febbraio 2010 n. 3).

4) Dovrà essere sempre garantito, in relazione alle opere che verranno realizzate, al Consorzio, alle proprietà agricole e a chi di diritto, un comodo e funzionale accesso ai canali e relativi manufatti idraulici per le operazioni di manutenzione e gestione ordinaria dei corsi d’acqua.

Area 1 - U.O.4 Pianificazione territoriale e provinciale Tutela Ambientale - Provincia di Lodi: con e_mail del 07/10/2020 esprimevano i seguenti pareri:

Territorio (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Lodi – Approvato con delibera di Consiglio Provinciale n. 30. del 18.07.2005) Il Progetto della Tangenziale esterna all’abitato di Motta Vigana risulta compatibile con la Pianificazione Provinciale, in quanto la previsione infrastrutturale è inserita negli elaborati del PTCP vigente (cfr. tav. 2.4b Sistema Insediativo ed infrastrutturale).

Si dà atto che la realizzazione del Progetto non comporta variazioni dei dati di consumo di suolo, non risultando in contrasto con l’obiettivo di contenimento di suolo dettato dalla l.r. 31/2014 e s.m.i., in quanto trattasi di intervento di interesse pubblico o generale, coerente alla d.g.r. n. 1141 del 14.01.2019.

Paesaggio (D.lgs. 42/2004) L’area di progetto non risulta sottoposta a nessun vincolo di cui al Titolo III del D.lgs. 42/2004, pertanto, non necessita di rilascio autorizzazione paesaggistica ai sensi dell’art. 146 dello stesso D.lgs. 42/2004. Valutazione di Incidenza (art. 5 del D.P.R. 357/97) Richiamato il comma 5 dell’art. 4 delle legge regionale 5/2010, il quale prevede che quando l'intervento proposto ricade o produce effetti, anche indiretti, sui siti di Rete Natura 2000, la valutazione di incidenza ai sensi del DPR 357/97 è ricompresa nell'ambito della procedure di verifica di assoggettabilità a VIA e che le analisi inerenti alla valutazione di incidenza sono effettuate dal settore competente per Rete Natura 2000 appartenente all'amministrazione competente per la verifica di VIA, si rileva quanto segue.

La dgr n. X/5565/2016 stabilisce che per i progetti assoggettati a VIA o a verifica di assoggettabilità a VIA, la check list di cui all’Appendice 1 dell’Allegato A è da impiegare dal Proponente, in coerenza con il principio di coordinamento ex art.4 della l.r. 5/2010, quale utile strumento per lo svolgimento dello “screening dello studio di incidenza” di cui all’articolo 6, paragrafo 4 della Direttiva 92/43/CEE del Consiglio (Direttiva Habitat). La documentazione risulta corredata dalla “componente ambientale biodiversità” in applicazione delle Linee guida regionali di cui sopra, quale componente obbligatoria degli studi medesimi. Il Comune di Massalengo risultando contermine con il Comune di San Martino in Strada, il quale all’interno dei propri confini include il SIC IT 2090007 “Lanca di Soltarico”, compreso nel Parco Regionale Adda Sud. In sede di verifica all’assoggettabilità alla VAS della variante al PGT 2019/2020, comprendente anche il recepimento del progetto esecutivo della Tangenziale alla SP 23 in Località Motta Vigana, la variante è stata sottoposta a Valutazione di Incidenza, acquisito il parere obbligatorio dell’Ente gestore del SIC (Parco Adda Sud), con esito positivo, avvenuta con Determinazione n. REGDE/750/2019 del 22.08/2019.

Per quanto sopra e in considerazione della distanza esistente tra il progetto e il SIC IT 2090007 “Lanca di Soltarico” e del fatto che tra i due sono ubicati il centro abitato di San Martino in Strada, la SS9 (via Emilia) e le SP 26 e 107, così come riportato nel parere dell’Ente gestore, non risulta necessario assoggettare il progetto a Valutazione di Incidenza.

Piano Provinciale di Indirizzo Forestale (Deliberazione di Consiglio Provinciale n. 53 del 28.12.2011) Il Progetto non interferisce con aree classificate come “Bosco naturale” dal PIF vigente della Provincia di Lodi. Si rilevano, lungo alcuni tratti della tangenziale in progetto, la presenza di filari arborei, classificati dal PIF come “Formazione lineare”, in merito, si segnala la necessità del mantenimento e della salvaguardia dell’integrità, ovvero la loro riproposizione, se interferenti con il tracciato.

Rete Ecologica Regionale (d.g.r. n. 8/10962 del 30.12.2009) L’area di progetto risulta inserita all’interno di un Elemento di secondo livello della RER, non generando interferenze. Aspetti relativi agli usi delle acque Con riferimento agli interventi in esame, preso atto che gli stessi interesseranno una serie di terreni e che ai fini della realizzazione degli stessi sono previste deviazioni dei tracciati di alcune rogge, per quanto di competenza si specifica che non è possibile verificare cartograficamente se sull’area in esame siano esistenti opere di derivazione superficiali e sotterranee. In caso affermativo, si raccomanda sin da ora ai soggetti titolari delle concessioni di presentare alla Scrivente Amministrazione e/o all'Ente idraulico competente idoneo riscontro in merito a eventuali spostamenti/dismissioni delle opere di derivazione, o eventuali riduzione delle portate derivate in conseguenza della dismissione di eventuali terreni agricoli interessati da irrigazioni. Si specifica che non sono stati descritti gli eventuali usi di acque superficiali e/o sotterranee eventualmente necessari al fine della realizzazione delle opere. Non è chiaro, pertanto, se in fase di cantiere l’intervento necessiti di approvvigionamenti idrici, ed eventualmente da quale fonte. Si segnala inoltre che, relativamente agli impatti previsti sulle acque sotterranee, secondo quanto dichiarato dal proponente nello studio preliminare ambientale “non emergono particolari criticità, se non per aspetti di dettaglio correggibili con accorgimenti da applicarsi in fase di progettazione esecutiva”. Si chiede di dettagliare gli aspetti di potenziale impatto e descrivere gli accorgimenti previsti. Con riferimento alla tutela qualitativa delle acque sotterranee e superficiali, tenuto conto altresì che

l'area è interessata da svariati sottoservizi sono previsti sistemi di raccolta e scarico delle acque piovane, di cui non è chiaro il recapito finale si raccomanda sin da ora di adottare, sia in fase di cantiere che ad opere realizzate, tutte le precauzioni necessarie atte a impedire fenomeni di inquinamento delle acque. In particolare, al fine di scongiurare potenziali fenomeni di inquinamento, si fa presente sin da ora che in fase esecutiva è bene che sia interpellato il gestore dei sottoservizi affinché sia verificato che i sistemi precauzionali previsti siano conformi alla normativa di settore. Dovrà inoltre essere interpellato il soggetto gestore dei corpi idrici interessati dagli interventi per le valutazioni di competenza. In generale, si richiede che vengano messi in atto tutti gli accorgimenti necessari affinché il nuovo intervento non comporti, né in fase di cantiere né ad opere realizzate, alcun fenomeno di inquinamento delle acque superficiali e sotterranee. Cave e bonifiche Non si ha nulla da segnalare per quanto riguarda cave e bonifiche, se non che gli accertamenti effettuati sui terreni lungo il tracciato dell'opera hanno evidenziato un superamento del limite di legge dello Zinco per i siti a destinazione d'uso verde/residenziale (D.Lgs. 152/06, Parte Quarta - Titolo V, Allegato 5, Tabella 1, Colonna A; ved. SPA, pag. 111). Non si è potuto verificare l'entità del superamento in quanto nella "RELAZIONE DI ACCERTAMENTO DELLA QUALITÀ AMBIENTALE" disponibile su SILVIA i dati non sono riportati e tra gli allegati (non corrispondenti a quelli elencati nell'indice) mancano i certificati d'analisi. Si segnala, pertanto, che, qualora l'attuale destinazione d'uso dell'area in cui è stato prelevato il campione non conforme preveda l'applicazione dei limiti di cui alla Colonna A e fatti salvi gli obblighi del responsabile della contaminazione, il proprietario o il gestore dell'area deve darne comunicazione agli Enti competenti ai sensi dell'art. 245 del D.Lgs. 152/06. Qualora le aree rientrassero nel campo di applicazione del D.M. 46/19 (regolamento aree agricole destinate alle produzioni agroalimentari), la concentrazione rilevata dovrebbe essere confrontata con i limiti previsti dal D.M. stesso (Allegato 2), che nel caso dello Zinco risultano più elevati. Terre da scavo Si prende atto dell'intenzione di presentare successivamente un piano di utilizzo ai sensi del D.P.R. 120/17 per la porzione non riutilizzata in sito, formulando osservazioni in merito alle terre da scavo:

· nel bilancio delle terre (SPA, par. 6.4.8) parrebbe non essere incluso il volume di riempimento del tratto dismesso della Roggia Vistarina, cui potrebbe forse essere destinata parte del materiale in esubero (qualora compatibile con la destinazione dell'uso dell'area);

· il tracciato dell'opera si sviluppa per circa 2.200 m e, con l'eccezione dei manufatti idraulici, gli scavi parrebbero essere limitati allo scotico di 20 cm; tenuto conto delle indicazioni dell'Allegato 4 al D.P.R. 120/17 e delle "Linee guida sull'applicazione della disciplina per l'utilizzo delle terre e rocce da scavo" emanate dal SNPA nel maggio 2019, gli accertamenti effettuati sulla qualità dei terreni (peraltro ridotti rispetto alle previsioni originarie, per motivi ignoti, secondo quanto evidenziato dal professionista incaricato) appaiono non rappresentativi, sia in termini di numero/ubicazione dei punti di prelievo che di profondità/spessori caratterizzati;

· il set analitico preso a riferimento per la caratterizzazione dei terreni è quello minimale indicato dal D.P.R. 120/17, che tuttavia prevede che la lista delle sostanze da ricercare debba essere modificata ed estesa in considerazione delle attività antropiche pregresse, cosa che non risulta sia avvenuta nel caso specifico (es. ricerca di parametri tipici delle aree agricole, quali i fitofarmaci). Si segnala che non risulta siano state previste "procedure per la mitigazione del rischio di dispersione di inquinanti durante le fasi di lavorazione" in ottemperanza al PGT (SPA, pag. 43), che appaiono opportune nel caso specifico stante la modesta soggiacenza della falda, e che nella valutazione degli impatti attesi (SPA, par. 7.3) non è stata presa in esame la componente ACQUE SOTTERANEE, unica esclusa tra quelle descritte nello stato dell'ambiente al tempo "zero" (SPA, par. 7.2).

Comune di Ossago Lodigiano: con nota pervenuta in data 23.10.2020 (prot. prov. 30296) comunicava parere favorevole.

Comune di Massalengo: con nota pervenuta in data 27.10.2020 (prot. prov. 30598) comunicava parere favorevole.

Ufficio d’Ambito di Lodi: con nota pervenuta in data 27.10.2020 (prot. prov. 30645) avvisava che esaminata la documentazione messa a disposizione, si comunica, per quanto di competenza, l’assenza di rilievi.

Regione Lombardia: con nota pervenuta in data 29.10.2020 (prot prov 31061) comunicava quanto segue:

In riferimento alla richiesta di espressione di parere di cui all’oggetto, pervenuta a questo UTR in data 12/10/2020 con prot. AE10.2020.0004685, esaminati gli elaborati progettuali e le relazioni tecniche allegate, reperiti nel sito web SILVIA, si esprime quanto segue:

Il progetto in questione riguarda la realizzazione di una tangenziale esterna all’abitato di Motta Vigana in comune di Massalengo ed è finalizzata alla deviazione del traffico pesante al di fuori del centro abitato. L’iter della variante è così riassumibile: Primo protocollo d’Intesa tra Provincia di Lodi, Comune di Massalengo e siglato il 17 ottobre 2008 dove si individua la variante ad est del centro abitato di Motta Vigana, il cui tracciato è stato inserito nel PGT del Comune di Massalengo. Secondo protocollo d’Intesa tra Provincia di Lodi, comune di Massalengo e Villanova del Sillaro siglato in data 30 settembre 2013, (nell’ambito della procedura di approvazione di un P.I.I. relativo all’ampliamento di un polo logistico-produttivo che interessa i due comuni), che attribuisce al Comune di Massalengo la competenza della progettazione e della realizzazione della variante, nonché l’acquisizione delle aree necessarie, previa verifica tecnica della Provincia di Lodi. Spetta al Comune di Massalengo anche il collaudo dell’opera e la successiva cessione alla Provincia del nuovo tratto stradale al fine di declassare l’attuale tratto di SP 23 che attraversa il centro abitato della frazione. In data 18 marzo 2014 il Comune di Massalengo, presenta alla Provincia di Lodi un progetto preliminare, commissionato dall’operatore economico per la verifica tecnica, verifica cui farà seguito un diniego da parte della Provincia che chiede la revisione del progetto. In data 30 giugno 2016 è stata sottoscritta, nell’ambito della procedura di approvazione del P.I.I. la convenzione urbanistica tra Comune di Massalengo e società F.A.I.L. che attribuisce, alla società stessa, l’onere della realizzazione della variante esterna all’abitato di Motta Vigana come opera di urbanizzazione primaria esterna al comparto produttivo, sottoponendo un progetto preliminare all’approvazione dei Comuni di Massalengo e Villanova del Sillaro. Entro 60 giorni dall’approvazione del progetto preliminare, il soggetto attuatore si impegna a fornire al comune il progetto definitivo dell’opera. Sempre la stessa convenzione definisce tempi e modalità degli interventi pubblici e privati, i cui lavori dovranno concludersi entro 36 mesi dalla disponibilità delle aree di sedime dell’opera, da parte del comune, o comunque prima del completamento di tutti gli interventi privati. In data 28 giugno 2018 con delibera del Presidente della Provincia di Lodi si esprime parere favorevole al progetto di fattibilità tecnica-economica, successivamente approvato dal Comune di Massalengo con D.G.C. n.17 del 20 luglio 2018. A seguito di incontri con l’operatore economico e con i cittadini si è completata la fase progettuale nell’estate del 2019 che ha portato all’inserimento del progetto nella revisione del PGT 2019/2020 del comune di Massalengo. Nello specifico il progetto si compone di un tracciato che prevede il rifacimento della rotonda (R1) all’intersezione tra la SP 23 e la SP187, con l’allargamento della rotonda esistente. L’innesto della SP 187 e via dell’Artigianato verrà modificato al fine di ottenere raggi compatibili con le manovre di svolta. Per realizzare la nuova rotonda è previsto il prolungamento dello scatolare del derivatore Vigana fino al centro della rotonda e la deviazione a cielo aperto di un tratto della roggia stessa. Dalla rotonda partirà il tracciato che estendendosi per i primi 1.400 mt., in parallelo alla roggia Bruseda, cavalcando rogge e colatori, raggiungerà la strada campestre via Unità d’Italia. Qui è prevista una seconda rotatoria (R2) che svincola la tangenziale dalla viabilità locale per il centro abitato e per cascina Pontirola, dalla quale partirà l’altro tratto di tracciato di circa 800 mt. che, anche qui, dopo lo scavalco di rogge e colatori intercetterà la strada campestre del Rovone, raccordandosi con la terza rotonda esistente (R3). Altri interventi previsti sono la sistemazione dei sottoservizi, l’illuminazione delle due nuove rotatorie, barriere di ritenuta e barriere acustiche, sistemazioni idrauliche e opere di compensazione ambientale. In merito alla componente idraulica, costituita da una fitta rete irrigua in alcuni tratti deviata in funzione del nuovo tracciato viabilistico, la variante prevede il coinvolgimento di numerosi corsi d’acqua, appartenenti per lo più al reticolo minore del Consorzio di Bonifica Muzza Bassa Lodigiana, che nello specifico sono così elencati: · Derivatore Vigana · Roggione · Roggia Bruseda · Roggia Vistarina · Roggia Popola Pozza · Roggia Vistarina Modigianano · Scolatore del Chiesuolo · Canali irrigui Si evidenzia che le aree interessate dall’intervento non sono soggette a vincolo idrogeologico e non sono interessate da scenari di rischio e pericolosità individuati nelle cartografie del PGRA. Il progetto presentato risulta inoltre completo dello studio di invarianza idraulica ai sensi del R.R.7/2017 e successive modifiche, in quanto trattasi di nuova infrastruttura stradale. Sono previste deviazioni in alcuni tratti della roggia in sinistra della SP 23, del roggione Somaglia, del fosso colatore delle campagne e della roggia Vistarina Modignano, nonché l’interramento di un tratto della roggia Vistarina per circa 200 mt. La variante contempla la realizzazione di n.12 scatolari in calcestruzzo armato, idonei a sopportare i carichi e lo smaltimento delle acque nonché una serie di cunette stradali, di dimensioni diverse, per lo smaltimento delle acque meteoriche. L’adeguato dimensionamento delle cunette consente di scaricare singole portate inferiori ai prescritti 20 l/s/ha (portata massima nei ricettori finali). Gli interventi, per quanto riguarda i corsi d’acqua del reticolo minore, sono stati concordati con il Consorzio di Bonifica Muzza Bassa Lodigiana, così come indicato nell’elaborato “Relazione generale e quadro economico”. Per quanto sopra esposto, considerato che i corsi d’acqua coinvolti nella realizzazione della tangenziale non appartengono al reticolo principale regionale, questo UTR non ha nulla da eccepire in merito alla realizzazione dell’intervento. Tuttavia, ai sensi della D.G.R n.6738 del 19.6.2017 relativa all’attuazione del Piano di gestione e dei rischi di alluvione nel settore urbanistico e di pianificazione di emergenza (PGRA), dalla quale si rileva che il Comune di Massalengo è interessato da aree allagabili presenti nelle mappe di pericolosità così come indicato nell’”Allegato 2 - Elenco Comuni lombardi con l’indicazione degli ambiti territoriali di riferimento, della presenza di aree allagabili e della loro tipologia/origine”, dovrà essere verificata la coerenza tra i contenuti del proprio strumento urbanistico (PGT) e PGRA, nonché tra il Piano di Emergenza Comunale (PEC) vigente ed il PGRA. Inoltre, si ricorda che per l’esecuzione delle opere che prevedono il coinvolgimento di corsi d’acqua del reticolo consortile, dovrà essere predisposta la domanda di Polizia Idraulica al Consorzio di Bonifica Muzza Bassa Lodigiana.

Comune di San Martino in Strada: con nota pervenuta in data 03.11.2020 (prot. prov. 31477) comunicava parere favorevole

Verificati, come da analisi sopra condotta, i criteri di localizzazione del progetto tenendo conto, ai sensi del DM del 30.03.2015, in particolare:

§ dell’utilizzazione attuale del territorio;

§ della ricchezza relativa, della qualità e della capacità di rigenerazione delle risorse naturali della zona;

§ della capacità di carico dell’ambiente naturale, con particolare attenzione alle seguenti zone: a) zone umide; b) zone costiere; c) zone montuose o forestali; d) riserve e parchi naturali; e) zone classificate o protette dalla legislazione degli Stati membri; zone protette speciali designate dagli Stati membri in base alle direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE; f) zone nelle quali gli standard di qualità ambientale fissati dalla legislazione comunitaria sono già stati superati; g) zone a forte densità demografica; h) zone di importanza storica, culturale o archeologica; i) territori con produzioni agricole di particolare qualità e tipicità di cui all’articolo 21 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228.

Preso atto che dall’istruttoria tecnica condotta è possibile concludere che: · La soluzione in progetto appare l’alternativa più attuabile sotto il profilo tecnico/economico in relazione ad eventuali alternative; · nel complesso, le informazioni prodotte dal Proponente e la loro esposizione consentono una adeguata comprensione delle caratteristiche dell’opera e la valutazione dei principali effetti che l’opera può comportare sull’ambiente, in coerenza con le indicazioni di cui all’art. 20 del d.lgs.152/06; · non sussistono fattori legati all’esistenza dell’opera in esame che possano causare ripercussioni sull’ambiente di importanza tale da rendere necessaria la procedura di valutazione d’impatto ambientale. In particolare, ai sensi dell’art. 8 del Decreto Legislativo n. 104 del 16.06.2017, l’intervento in progetto risulta coerente con i criteri di cui all’Allegato V del D.lgs.152/06, ed in particolare: ü il progetto ha dimensioni adeguate all’esigenza da cui scaturisce e non si accumula con altri progetti della stessa tipologia; ü il progetto non prevede il depauperamento di eventuali risorse naturali, in quanto si inserisce in un contesto agricolo e pertanto già alterato; ü per quanto concerne la produzione di rifiuti, i maggiori volumi di materiale originatisi dall’intervento, riferibili alle terre e rocce da scavo, verranno potenzialmente integralmente reimpiegati nel cantiere; ü per quanto concerne potenziali inquinamenti, in fase di esercizio non sono previsti, mentre in fase di cantiere dovranno essere seguite tutte le buone norme necessarie a prevenirli; ü l’area interessata dall’intervento non presenta caratteristiche di particolare sensibilità; ü gli impatti sono facilmente identificabili, confinati all’area di intervento e adeguatamente mitigabili e / o monitorabili come da proposte elaborate.

Dato atto, altresì, che il presente provvedimento non comporta alcun impegno di spesa per la scrivente Amministrazione;

Attestata sul presente provvedimento, ai sensi dell’art. 147 bis del D.Lgs. n. 267/2000, la regolarità e la correttezza amministrativa; fatti salvi i diritti di terzi

DETERMINA sulla base delle premesse, che si intendono qui integralmente riportate,

1. di escludere dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, ai sensi dell’art.20 del D.lgs. 152/2006 s.m.i., il progetto di realizzazione nuova tangenziale esterna all’abitato di Motta Vigana – variante SP23 Lodi-San Colombano al Lambro”, in Comune di Massalengo (Lo) richiesta dalla società FAIL s.r.l. per conto del Comune di Massalengo, a seguito del protocollo d’intesa del 17/10/2008;

2. di approvare le misure mitigative e i monitoraggi proposti dal Proponente, di cui dovrà essere dato puntuale riscontro alla Scrivente Unità Operativa nelle varie fasi successive di attuazione del progetto;

3. di ricordare al Proponente che: - sia nel caso in cui vengano riutilizzati eventuali materiali in eccesso al di fuori del sito come sottoprodotti, si nel caso vengano conferiti a trattamento come rifiuti si dovrà tenere conto delle specifiche disposizioni del D.P.R. 120/17; - dovrà essere garantito il rispetto di tutte le prescrizioni riportate in premessa dagli enti invitati al procedimento;

4. di disporre, considerato che il provvedimento di assoggettabilità è pubblico così come previsto dall’art. 20, comma 7 del d.lgs. 152/2006: - la pubblicazione del presente atto sul sito web della Provincia di Lodi - la pubblicazione del presente atto sulla piattaforma SILVIA di Regione Lombardia

5. di disporre che il presente atto venga trasmesso ai soggetti interessati:

- FAIL (operatore privato che realizzerà intervento) - Comune di Massalengo - ATS Città metropolitana di Milano - Consorzio Muzza Bassa Lodigiana - Area 1 – U.O. 3 Costruzioni e gestione delle strade provinciali – SEDE - Area 1 – U.O. 3 Trasporti – SEDE - Area 1 – U.O. 4 Tutela Ambientale – SEDE - Area 1 – U.O. 4 Pianificazione territoriale e provinciale – SEDE - Area 2 - U.O. 11 Terzo settore, Turismo, Cultura e Sistema bibliotecario- SEDE - ARPA - Dipartimento di Pavia e Lodi - Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Cremona, Lodi e Mantova - Regione Lombardia – Giunta Ufficio Territoriale Regionale di Pavia e Lodi - Parco Adda Sud - Ufficio d’Ambito di Lodi - COMUNE DI OSSAGO LODIGIANO - COMUNE DI SAN MARTINO IN STRADA - COMUNE DI LODI

6. Ai sensi dell'art. 3 della Legge 241/90, contro il presente provvedimento, potrà essere presentato ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale, entro 60 (sessanta) giorni dalla data di notifica dello stesso, o ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 (centoventi) giorni dalla suddetta data di notifica.

IL DIRIGENTE AREA 1 Ing. Alessandro Farnè (firma digitale – art. 24 D.Lgs n. 82/2005)