osservatorio del rapporto sullo paesaggio stato del paesaggio 08

Analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei Centri storici in Trentino Gennaio 2019 rapporto sullo 08 stato del paesaggio pubblicazione Gennaio 2019

L’Osservatorio del paesaggio trentino Segreteria tecnico-scientifica Analisi dei processi di trasformazione è uno degli “strumenti per il governo del Giorgio Tecilla - architetto, direttore e di gestione urbanistica dei Centri territorio”, previsti dall’ordinamento della Giuseppe Altieri - architetto storici in Trentino Provincia autonoma di . Ruggero Bonisolli - architetto L’Osservatorio è stato istituito nel 2010 in Laura Gobber - architetto A cura di attuazione della Convenzione europea del Giorgio Tecilla paesaggio. Giuseppe Altieri Finalità dell’Osservatorio sono la Laura Gobber documentazione, lo studio, l’analisi, il monitoraggio del paesaggio trentino e la Impaginazione a cura di Giuseppe Altieri. promozione della qualità delle trasformazioni Layout grafico della collana a cura di che lo investono. Giancarlo Stefanati. L’Osservatorio è costituito da un Forum rappresentativo delle diverse componenti della In copertina, vista del centro storico di Trento. società trentina e da una Segreteria tecnico- scientifica. Il supporto organizzativo all’attività dell’Osservatorio è assicurato dalla Scuola per il governo del territorio e del paesaggio (step).

Ai sensi dell’art.12 della LP 15 del 2015 e della successiva delibera attuativa della Giunta provinciale n. 618 del 22 aprile 2016, il Forum dell’Osservatorio del paesaggio è così composto:

- l’Assessore provinciale competente in - il Direttore della step; - un componente indicato dalle sezioni materia di urbanistica e di paesaggio che lo - un componente indicato dal Museo storico provinciali delle associazioni di protezione presiede; del Trentino; ambientale individuate dal Ministero - la Dirigente generale del Dipartimento - un componente indicato dal Museo dell’ambiente, ai sensi dell’articolo 13 della provinciale competente in materia di tridentino di scienze naturali; legge 8 luglio 1986, n. 349; paesaggio e urbanistica, con funzioni di - un componente indicato dalla Società di - un componente indicato dalla sezione vicepresidente; scienze naturali del Trentino; trentina dell’INU (Istituto nazionale di - il Presidente del Consiglio delle autonomie - un componente indicato da Trentino urbanistica); locali; Marketing; - un componente indicato dall’Associazione - tre rappresentanti degli enti locali, designati - un componente indicato dalla Fondazione giovani architetti del Trentino; dal Consiglio delle autonomie locali; Edmund Mach; - un componente indicato dalla Camera - due rappresentanti del di Trento e - un componente indicato dalla SAT-Società di commercio, industria, artigianato e del Comune di ; degli alpinisti tridentini; agricoltura; - due rappresentanti dell’associazione - il Presidente dell’Ordine degli architetti, - un componente indicato dall’Associazione provinciale delle ASUC, della Comunità di pianificatori, paesaggisti e conservatori; artigiani e piccole imprese della provincia di Fiemme e della Comunità delle Regole di - il Presidente dell’Ordine degli ingegneri; Trento; Spinale e Manez; - il Presidente dell’Ordine degli agronomi e - un componente indicato dall’Associazione - due rappresentanti dell’Università degli dottori forestali; industriali - Confindustria Trento; Studi di Trento, esperti in progettazione - il Presidente del Comitato interprofessionale - un componente indicato dalle Associazioni paesaggistica e territoriale e in storia del delle professioni tecniche del Trentino; degli albergatori della provincia di Trento; paesaggio; - un componente indicato dalle associazioni - un componente indicato dall’ANCE - - i membri del Comitato scientifico della del Tavolo Verde; Associazione trentina dell’edilizia; Scuola per il governo del territorio e del - un componente indicato dal Citrac (Circolo - due esperti nominati dal Presidente paesaggio (step); trentino per l’architettura contemporanea); dell’Osservatorio.

Provincia autonoma di Trento Presentazione

La Legge provinciale per il governo del territorio n.15 del 2015 attribuisce all’Osservatorio del paesaggio “funzioni di documentazione, studio, analisi e monitoraggio dell’evoluzione del paesaggio trentino”. Queste attività sono documentate nel Rapporto sullo stato del paesaggio definito dalla delibera della Giunta provinciale, istitutiva dell’Osservatorio: “strumento di documentazione e monitoraggio sull’evoluzione e gestione del paesaggio trentino, e sulla percezione collettiva del paesaggio”. Il Forum dell’Osservatorio, già nel dicembre 2013, ha adottato un progetto di attività nel campo della documentazione e del monitoraggio1, progetto, in via di progressiva realizzazione a partire dallo studio sulle dinamiche di urbanizzazione e consumo di suolo2, per seguire con la ricerca su percezioni, rappresentazioni e significati del paesaggio in Trentino3 e con l’Atlante dei paesaggi terrazzati del Trentino ora in fase di realizzazione per l’intero territorio provinciale e già concluso per il Trentino meridionale e sud-orientale4. Nel Progetto di Rapporto quinquennale sullo stato del paesaggio del 2013, il Forum ha programmato di approfondire lo “studio delle dinamiche che investono la struttura fisica del paesaggio trentino” e gli “effetti sul paesaggio delle politiche di gestione del territorio trentino”, con particolare attenzione a quelli indotti dagli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale. Lo studio delle dinamiche di trasformazione che investono gli insediamenti storici trentini, al quale è dedicata questa ricerca, era previsto nel citato progetto di attività del 2013, relativamente agli aspetti insediativi generali, da analizzare nella prospettiva della descrizione dei fenomeni di consumo di suolo e dei caratteri dei processi di urbanizzazione, oltre che nell’ambito delle “valutazioni esperte” che venivano individuate come strumenti per lo studio in chiave qualitativa dei processi di trasformazione. Il progetto individuava tra i possibili temi da approfondire quelli relativi “al grado di utilizzo, allo stato di conservazione degli edifici e alla qualità degli interventi di recupero” e alla “qualità degli spazi scoperti pubblici e privati” presenti nei centri storici trentini. Al delicato rapporto tra conservazione e trasformazione in centro storico il Forum ha, inoltre, rivolto uno specifico approfondimento dedicato alle nuove definizioni normative della categoria d’intervento della “ristrutturazione” e all’orientamento più trasformativo assunto negli ultimi anni da norme e Piani regolatori nella gestione del patrimonio edilizio storico5. Questo volume del Rapporto sullo stato del paesaggio, dà attuazione agli indirizzi espressi dal Forum dell’Osservatorio nel corso della seduta del 25 gennaio del 2018 e si pone l’obiettivo di descrivere alcuni dei processi di trasformazione che hanno investito nel recente passato i centri storici trentini, letti come preziosa ricorsa culturale, economica e insediativa. Proprio nel rapporto a volte conflittuale tra questi valori si giocano le dinamiche che investono quella parte così importante del nostro paesaggio urbanizzato. Pure nei limiti di una disponibilità di dati spesso incompleta e disomogenea, la ricerca descrive alcuni degli elementi rilevanti che caratterizzano gli insediamenti e il patrimonio edilizio storici. In parallelo sono tracciate alcune linee evolutive che hanno caratterizzato la gestione urbanistica dei centri storici trentini, partendo dall’eredità culturale delle prime norme di settore e in particolare della L.P. 44, che nel 1978 ha posto con lungimiranza le basi per quel processo di recupero e valorizzazione, che oggi ci consente di godere di molti centri storici di pregio, ancora vitali e ben conservati.

Note

1 Progetto di Rapporto quinquennale sullo stato 4 Atlante dei paesaggi terrazzati del Trentino me- del paesaggio trentino. Prima sezione: monito- ridionale. Rapporto sullo stato del paesaggio raggio delle dinamiche che investono la struttu- 06 a,b,c. Osservatorio del paesaggio. Novem- ra fisica del paesaggio trentino. Rapporto sullo bre 2017. Atlante dei paesaggi terrazzati del stato del paesaggio 01. Osservatorio del pae- Trentino sud-orientale. Rapporto sullo stato del saggio. Dicembre 2013. paesaggio 07 a,b,c. Osservatorio del paesag- 2 Ricerca sulle dinamiche di urbanizzazione e sul gio. Dicembre 2018. consumo di suolo in Trentino. Rapporto sullo 5 Centri storici: modifiche all’art.99 della LP 1 del stato del paesaggio 03. Osservatorio del pae- 2008. Documenti 01. Osservatorio del pae- saggio. Settembre 2015. saggio. Febbraio 2014. 3 Percezioni, rappresentazioni e significati del paesaggio in Trentino. Rapporto sullo stato del paesaggio 04. Osservatorio del paesaggio. Di- cembre 2015. La ricerca in sintesi

Questo volume del Rapporto sullo stato del paesaggio è stato redatto in attuazione degli indirizzi espressi dal Forum dell’Osservatorio nel corso della seduta del 25 gennaio del 2018. Lo studio si pone l’obiettivo di descrivere alcuni processi che hanno investito nel recente passato i centri storici trentini, alla luce degli orientamen- ti sempre più trasformativi assunti, a partire dal 2013, dalla normativa di settore. Il capitolo iniziale del volume è dedicato, alla descrizione delle fonti consultate e dei loro limiti di rappresentatività. Il secondo capitolo approfondisce temi rilevanti sotto il profilo insediativo e delle modalità d’uso del patrimonio edilizio storico. Nel terzo capitolo sono tracciate alcune linee evolutive che hanno caratterizzato la gestione urbanistica dei centri storici trentini, partendo dalle prime norme di settore, in particolare la L.P. n. 44, del 1978, per giungere agli ultimi provvedimento nor- mativi volti a favorire una trasformazione più spinta del patrimonio edilizio storico.

Le fonti di dati utilizzate per la ricerca La prima parte della ricerca è dedicata alla descrizione delle fonti consultate, alla segnalazione dei loro eventuali limiti di rappresentatività e alla illustrazione delle me- todologie utilizzate per il trattamento dei dati. Le fonti consultate sono diversificate ed eterogenee, ciò anche in ragione della caren- za di dati sistematici ed esaustivi in grado di fornire direttamente gli elementi utili a descrivere alcuni temi della ricerca quali quelli inerenti alla consistenza e allo stato del patrimonio edilizio storico. In particolare, per l’analisi della consistenza e dello stato del patrimonio edilizio si sono utilizzate fonti differenziate di dati, utili a descrivere alcuni caratteri di rilievo delle dinamiche di interesse. L’effettuazione dello studio ha, spesso comportato il ricor- so ad indicatori indiretti, elaborazioni cartografiche complesse, stime e selezioni di ambiti significativi e adeguatamente documentati. Fonti principali utilizzate per questa sezione della ricerca sono state: la Carta tecnica provinciale, la Cartografia digitalizzata del Catasto fondiario e il Censimento della popolazione e della abitazioni. L’uso di quest’ultima fonte è stato fortemente condi- zionato dalla scarsa coincidenza tra le unità territoriali di rilievo utilizzate da ISTAT in sede di Censimento e i perimetri urbanistici dei centri storici. Anche la fonte catastale - potenzialmente in grado di descrivere con notevole precisione lo stato di consistenza del patrimonio edilizio - non è stata totalmente utilizzabile per i fini della ricerca, causa l’impossibilità tecnica di associare in modo esteso e generalizzato i dati di cartografia con gli archivi descrittivi del Catasto edilizio urbano. Si auspica che in futuro tale pro- blema verrà superato consentendo a quella preziosa fonte di dati di essere valorizzata anche ai fini del monitoraggio dello stato del patrimonio edilizio provinciale. Relativamente allo studio sullo stato della pianificazione e su alcuni aspetti legati alla gestione urbanistica degli interventi più trasformativi, l’analisi è stata svolta con riferimento alla Carta dell’uso del suolo pianificato e alla consultazione diretta degli strumenti urbanistici e degli archivi della Commissioni per la pianificazione territoriale e il paesaggio. Pure in un contesto agevolato dal lavoro di standardizzazione delle definizioni e delle legende dei Piani, promosso dal Servizio urbanistica e tutela del paesaggio, la ricostruzione delle previsioni urbanistiche relative al regime cui sono sottoposti gli interventi sugli edifici nei centri storici, ha richiesto un grande impegno in termini di semplificazione, omogeneizzazione e successiva caratterizzazione dei contenuti di Piano, in funzione delle diverse categorie di intervento previste. Più agevole è risul- tato il lavoro di indagine sull’attività delle Commissioni, realizzato con riferimento ai dati forniti direttamente dalle Segreterie di tali organismi.

I centri storici del Trentino: risorsa insediativa, consistenza, caratteri costruttivi e stato di conservazione del patrimonio edilizio Questa parte della ricerca è dedicata, come detto, allo studio dei centri storici trentini nella loro valenza di risorsa insediativa. Sono pertanto descritti i caratteri di estensione dei centri storici e i diversi gradi di densità dell’edificato e di consistenza del patrimonio edilizio nelle differenti realtà geografiche della provincia. Lo studio quantifica in 3478 gli ettari di territorio trentino classificato urbanistica- mente come “centro storico”: superficie pari allo 0,56% del territorio provinciale. Le tre Comunità di valle che registrano le più elevate estensioni di territorio in centro storico sono quella della (16,56% del totale provinciale), della (14,55%) e delle (12,24%). I Comuni di Trento e di Rovereto sono quelli in cui le superfici dei centri storici sono più vaste. Più complessa è la stima del numero totale degli edifici ricadenti nei centri storici trentini. Questi, variano in funzione della fonte e della corrispondente definizione di unità edilizia, da un totale di più di 70.000 unità (dato desunto dai Piani regolatori generali e presumibilmente affetto da una relativa sottostima) alle circa 93.500 particelle edificiali stimate su base catastale. Più affidabile per quantificare l’esten- sione dell’edificato è risultato il dato relativo alla superficie dei sedimi degli edifici ricadenti nei centri storici, che a livello provinciale assommano a circa 800 ettari, generando una densità del costruito pari al 23,4% della superficie totale dei centri storici trentini, corrispondente pertanto a “un pieno ogni 3 vuoti”. Di interesse sono gli esiti degli approfondimenti effettuati su un campione corrispon- dente al 57% dei centri storici trentini relativamente alla densità di popolazione insediata. Il dato che emerge da questo approfondimento si attesta mediamente sul valore di 53 residenti per ettaro di territorio in centro storico, con valori anche significativamente diversi nella varie aree della provincia. Relativamente a questo parametro il raffronto tra la situazione registrata nel 2001 e quelle del 2011 mostra un confortante segnale di densificazione con un incremento sul decennio di 1,2 residenti per ettaro di centro storico. La seconda sezione di questa parte del volume è dedicata all’approfondimento di alcuni caratteri di interesse relativi al patrimonio edilizio storico ed è frutto della elaborazione dei dati del Censimento della popolazione e delle abitazioni risalente al 2011. Per ragioni tecniche sono risultati utilizzabili solo i dati relativi ad un cam- pione territoriale pari al 57% della superficie dei centri storici trentini. Tale aspetto ha ridotto la rappresentatività dell’indagine che, ciononostante, conserva elementi di interesse utili a descrive gli andamenti generali dei fenomeni studiati. L’indagine ha interessato 38.000 edifici ricadenti in centro storico evidenziando condizioni rilevanti di degrado per il 5,2% del patrimonio immobiliare censito. L’uso degli edifici è risultato essere residenziale (esclusivamente o prevalentemente) nel 90,4% dei casi. Lo studio, nelle successive fasi si è concentrato su questa porzione di fabbricati a destinazione residenziale, il 30,6% dei quali risultano essere stati costruiti o ricostru- iti dopo il 1946. Il materiale costruttivo è risultato per il 76% dei casi la muratura. Il 93,1% delle 83.000 unità immobiliari censite negli edifici oggetto di indagine sono risultate destinate alla residenza, con punte di terziarizzazione del patrimonio immobiliare più spinte nei grandi centri urbani e nelle località turistiche. Significativo è il dato sul grado di occupazione delle unità immobiliari da parte di residenti. Il dato medio relativo al campione analizzato, registra un valore di quasi il 40% di unità residenziali non occupate, segnalando una preoccupante tendenza al sottoutilizzo del patrimonio immobiliare storico, con punte particolarmente elevate nelle località turistiche - dove è significativo il fenomeno delle “seconde case” - e nelle zone della provincia interessate da fenomeni di marginalità e abbandono. Questa seconda sezione si conclude con un approfondimento sul titolo di godi- mento degli alloggi occupati da residenti in centro storico, con un valore medio provinciale del 74,6% di alloggi in proprietà. Il dato risulta essere in progressivo calo nelle realtà più urbane come , Rovereto o Trento dove la quota degli alloggi in proprietà risulta sempre inferiore al 55% del totale.

Conservazione e trasformazione nella gestione urbanistica degli interventi edilizi in centro storico Partendo dall’approfondimento delle recenti modifiche normative, che hanno orien- tato in termini più trasformativi la gestione del patrimonio edilizio storico in Trentino, l’ultima parte della ricerca è dedicata all’analisi degli strumenti di pianificazione co- munali e delle prassi di gestione delle attività di controllo qualitativo sugli interventi edilizi esercitate dalle Commissioni per la pianificazione territoriale e il paesaggio. Ad una breve descrizione dell’evoluzione del quadro di riferimenti normativi di setto- re, fa seguito un’analisi sulla risposta dei PRG alle nuove definizioni introdotte, per legge, in termini derogatori e in senso più trasformativo. L’analisi mostra come solo una quota limitata di Piani comunali abbia provveduto ad una verifica dei propri contenuti sia relativamente alla nuova definizione della categoria di intervento della “ristrutturazione” (ora assimilata alla demolizione e ricostruzione anche con caratte- ri volumetrici e architettonici potenzialmente modificabili) sia per quanto concerne l’introduzione della generalizzata possibilità di sopraelevazione, estesa anche agli edifici soggetti a “risanamento conservativo”. Gli esiti degli approfondimenti effettuati dalla ricerca mostrano come, dopo l’entra- ta in vigore delle modifiche normative più trasformative risalenti al 2013, solo l’11% dei PRG abbia provveduto ad effettuare un’organica azione di verifica dei propri contenuti generali relativi alla classificazione degli edifici e il 13% abbia provvedu- to ad affrontare il delicato tema della sopraelevazione. La ricerca dimostra, inoltre, come già a partire dagli anni ’90 si sia assistito ad una progressivo ri-orientamento dei Piani regolatori verso una gestione più trasfor- mativa del patrimonio edilizio storico, operata in quella fase storica, mediante ri- classificazione degli edifici. Le verifiche effettuate su un campione esteso di Piani mostrano come nel corso del tempo, molti degli edifici originariamente classificati a “risanamento conservativo” siano transitati nella categoria più trasformativa della “ristrutturazione edilizia”. Le categorie conservative del “restauro” e del “risanamen- to conservativo” interessavano nella prima fase di pianificazione dei centri storici il 44% degli edifici presenti nel campione di studio. Nei PRG attuali tali categorie interessano, solo il 36% dei fabbricati. L’analisi dei PRG attualmente in vigore mostra, infine, a livello provinciale, come alla luce delle più volte citate modifiche normative, il 63% degli edifici sia oggi po- tenzialmente demolibile con punte che in alcuni territori superano il 70-80% del pa- trimonio edilizio storico. Soprattutto in presenza di una ripresa significativa dell’at- tività edilizia, tale aspetto potrebbe rilevarsi fortemente critico e tale da generare un rischio diffuso di perdita della memoria storica rappresentata dagli insediamenti storici, che paiono oggi potenzialmente esposti a fenomeni generalizzati di riedifi- cazione e ridisegno nei loro caratteri architettonici tradizionali. La sezione finale della ricerca è dedicata all’esame dei provvedimenti e dei pareri tecnici espressi dalle Commissioni paesaggistiche con riferimento a progetti di inter- vento fortemente trasformativi. Nel periodo preso in esame, compreso tra il 2014 e l’agosto 2018, l’esame dei progetti risolto con esito favorevole ha riguardato più di 500 edifici, 234 dei quali interessati da interventi radicali di demolizione e ricostru- zione con nuovi caratteri architettonici e/o volumetrici e 128 da sopraelevazioni. I restanti pareri favorevoli espressi dalla Commissioni paesaggistiche sono riconduci- bili a istanze di deroga agli strumenti urbanistici motivate dal pubblico interesse o da ragioni statiche. L’analisi evidenzia i caratteri di distribuzione geografica di questi interventi segna- lando un ricorso diffuso a pratiche edilizie fortemente trasformative o derogatorie, concentrato soprattutto in alcune aree della provincia, quali la , la val d’Adige, la Rotaliana- Konisberg, il Comun General de , la , le Giu- dicarie e la . Tale squilibrio sollecita il necessario approfondimento da parte delle Commissioni competenti per area. SOMMARIO

10 Introduzione

14 Le fonti di dati utilizzati per la ricerca 14 Fonti e tipologie di dati 15 Carta Tecnica provinciale 16 Cartografia digitalizzata del Catasto fondiario 16 Censimento generale della popolazione e delle abitazioni del 2011 17 Uso del suolo pianificato 17 Strumenti di pianificazione 18 Banche dati delle Commissioni per la pianificazione territoriale e il paesaggio 18 Limiti di rappresentatività dei dati disponibili

24 I Centri storici del Trentino: risorsa insediativa, consistenza, caratteri costruttivi e stato di conservazione del patrimonio edilizio 24 La risorsa insediativa 24 Estensione dei centri storici in Trentino 27 Stime sulla consistenza del patrimonio edilizio in centro storico 33 Densità insediativa 34 Popolazione insediata e territorio urbanizzato 38 Caratteri generali del patrimonio edilizio storico 40 Stato d’uso degli edifici 41 Degrado del patrimonio edilizio 43 Stato di conservazione degli edifici residenziali in uso 44 Epoca di costruzione degli edifici residenziali in uso 46 Materiali da costruzione degli edifici residenziali in uso 47 Destinazioni d’uso delle unità immobiliari degli edifici residenziali in uso 49 Grado di occupazione delle unità abitative degli edifici residenziali in uso 50 Titolo di godimento degli alloggi occupati da residenti degli edifici residenziali in uso

53 Conservazione e trasformazione nella gestione urbanistica degli interventi edilizi in centro storico 53 Lo stato della pianificazione nei centri storici 55 Dalla Legge provinciale n.44 del 1978 alla Legge provinciale n.15 del 2015: alcuni tratti evolutivi 57 Modifiche normative alla disciplina degli interventi sull’edilizia storica e Piani regolatori generali: lo stato degli aggiornamenti 59 La composizione per categorie di intervento sul patrimonio edilizio storico nei Piani urbanistici 67 Gestione delle trasformazioni: l’attività di controllo qualitativo delle Commissioni paesaggistiche

70 Allegato 10 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

Introduzione

L’attenzione ai temi del recupero e della tutela degli insediamenti storici caratterizza fortemente, almeno dagli anni 70 dello scorso secolo, le politiche di gestione del territorio nella Provincia autonoma di Trento. Partendo da una visione culturalmente di avanguardia e fortemente orientata a forme attive di conservazione, il quadro normativo e gestionale ha subito un’evoluzione sempre più orientata alla trasformazione dei tessuti storici. Questa tendenza ha registrato una forte accelerazione in questi ultimi anni, imponendo alle Amministrazioni, ai proprietari d’immobili e ai progettisti una forte assunzione di responsabilità, pena la compromissione di un patrimonio culturale e paesaggistico non riproducibile e dal grande valore culturale. La legge provinciale 6 novembre 1978, n. 44 “Norme per la tutela e il ricupero degli insediamenti storici” è, in Trentino, il primo strumento normativo, organico e strutturato che si è posto l’obiettivo di salvaguardare e rivitalizzare gli insediamenti storici, interpretati come patrimonio culturale, economico e sociale di primaria importanza per la comunità trentina. Il contesto storico in cui si collocava quella legge era caratterizzato dall’affermarsi di una progressiva marginalizzazione dei tessuti insediativi tradizionali, a favore della tendenza generalizzata alla creazione di nuove aree urbanizzate. Prima dell’entrata in vigore della Legge provinciale n. 44, gli strumenti di tutela e di gestione delle trasformazioni degli insediamenti storici s’identificavano con il Piano urbanistico provinciale e con la pianificazione subordinata al PUP, spesso inadeguata a gestire la specificità di quei contesti territoriali. A questi strumenti di panificazione si affiancavano quelli di tutela puntuale sugli interventi di trasformazione, rappresentati dalla Tutela del paesaggio e dei beni culturali. La legge n. 44 presentava caratteri culturali molto innovativi. Per essa, gli insediamenti storici s’identificavano con un sistema territoriale a rete, dove uguale importanza avevano la viabilità, le coltivazioni, gli insediamenti residenziali stagionali, quelli produttivi e quelli residenziali fissi, fossero essi isolati o raggruppati in nuclei più o meno complessi. Questa visione territoriale e integrata, si traduceva in nuovi strumenti di pianificazione e regolamentazione dell’attività edilizia e di sostegno finanziario alle azioni di recupero d’iniziativa pubblica e privata, particolarmente orientate alla tutela della composizione sociale nei tessuti insediativi storici. La Legge n. 44 ha dato l’innesco a un’intensa attività di elaborazione metodologica a supporto della pianificazione urbanistica, attività caratterizzata da una visione lungimirante, sostenuta da un’idea di recupero degli insediamenti interpretati “come alternativa allo speco delle risorse”6. OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 11

La Legge n. 44 operava una classificazione dei centri storici articolata in:  insediamenti di tipo A, con caratteri urbani, identificati con i centri di Ala, Arco, , , , Riva del Garda, Rovereto, Trento;  insediamenti di tipo B, rappresentati da tutti gli altri insediamenti caratterizzati da una matrice prevalentemente rurale. Il nuovo strumento di pianificazione urbanistica, introdotto dalla L.P. 44/78 era il “Piano generale di tutela degli insediamenti storici” (PGTIS) previsto di iniziativa comunale, per quelli di tipo A, e comprensoriale per gli insediamenti di tipo B. Anche il Piano urbanistico provinciale (PUP) del 1987, approvato con la legge provinciale 9 novembre 1987 n. 26, ha affrontato l’argomento dei tessuti insediativi storici, definendone il perimetro, partendo dal Catasto austroungarico della metà dell’ottocento. La revisione del PUP, che inizia nel luglio 1980, avvia, inoltre, la ricerca sui “beni ambientali” individuando e tutelando più di cinquecento manufatti sparsi e isolati, di particolare valore e testimonianza storica. Con il Piano urbanistico provinciale dell’87 vengono, inoltre, definiti i “criteri per la tutela ambientale”, destinati a orientare la gestione degli interventi edilizi e infrastrutturali e la pianificazione subordinata dei centri minori. L’attuazione del PUP, associata all’entrata in vigore dei Piani previsti dalla L.P. n. 44 ha portato a un progressivo trasferimento del controllo qualitativo sugli interventi edilizi in centro storico transitato dalle Commissioni paesaggistiche, alle Commissioni Edilizie Comunali, supportate in questa azione da schede puntuali, contenenti prescrizioni e indirizzi d’intervento sui singoli edifici. Questo passaggio di competenze, pure se positivamente caratterizzato da una maggiore oggettività di giudizio, ha generato una perdita di visione generale e di omogeneità di criteri di valutazione che almeno a livello comprensoriale le Commissioni paesaggistiche sapevano garantire. Sotto il profilo metodologico, le Commissioni comunali, dovendo esprimere un giudizio fortemente condizionato da una cornice di Piani, regolamenti e norme di settore estremamente complessi e di difficile interpretazione, hanno centrato la propria attenzione sugli elementi di conformità del progetto a tali aspetti regolamentari, spesso a discapito dei temi più strettamente legati alla qualità architettonica degli interventi e alla valorizzazione dei beni tutelati, che solo la cura progettuale può garantire. L’entrata in vigore della Legge provinciale n. 22 del 5 settembre 1991, “ Ordinamento urbanistico e tutela del territorio”, vede la realizzazione dei Piani previsti dalla L.P. 44/78, ancora in fase di completamento. La legge, di riforma dell’ordinamento urbanistico, ampliava il concetto di insediamento storico e innovava il quadro pianificatorio. Modificando l’impianto previsto dalla legge n. 44, la nuova norma toglieva autonomia alla pianificazione degli insediamenti storici, riconducendola nel contesto del Piano regolatore generale. La volontà espressa dal legislatore era quella di recuperare il concetto d’indivisibilità del territorio, interpretato come organismo unitario e non come insieme di parti, spesso regolamentate da norme distinte, talora contrastanti. Anche l’entrata in vigore di questa nuova legge ha generato la produzione di ricerche e documenti d’indirizzo a carattere metodologico, curati dal Servizio urbanistica e tutela del paesaggio della Provincia autonoma. 12 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

Tra essi particolare rilievo assumono gli “Indirizzi e criteri generali per la pianificazione degli insediamenti storici”7 approvati dalla Giunta provinciale, con la deliberazione n. 20116 del 1992. Gli “Indirizzi e criteri generali” si proponevano di orientare l’elaborazione dei Piani comunali perseguendo l’obiettivo di un’auspicabile omogeneizzazione delle definizioni delle diverse categorie d’intervento e degli approcci analitici e valutativi. Nei “criteri” erano inoltre elaborate interessanti proposte operative volte ad affrontare casi tipici quali le sopraelevazioni, le nuove costruzioni, il trattamento degli spazi liberi, dei volumi accessori e delle superfetazioni. Assestato il quadro normativo relativo alla pianificazione degli insediamenti storici, un nuovo provvedimento entra in vigore nel 1993. Con la Legge provinciale 15 gennaio 1993, n. 1: “Norme per il recupero degli insediamenti storici e interventi finanziari nonché modificazioni alla legge provinciale 5 settembre 1991, n. 22”, venivano disciplinati gli interventi provinciali per la tutela e il riutilizzo del tessuto storico, proseguendo con la politica di sostegno finanziario degli interventi di recupero, già attuata in passato, ma spostando l’attenzione dall’aspetto sociale – e quindi dalle condizioni di reddito del richiedente le sovvenzioni – al valore storico e culturale del bene per il quale la sovvenzione veniva richiesta. Successivamente a tale provvedimento, il quadro normativo di riferimento per la gestione degli insediamenti di matrice storica si è conservato sufficientemente stabile per circa un decennio. Pure in tale contesto normativo stabile, la prassi gestionale registrava una progressiva apertura a criteri più trasformativi, indotti dalla citata marginalizzazione delle Commissioni paesaggistiche dai processi di controllo qualitativo delle trasformazioni edilizie e dalla tendenza di molti Piani Regolatori a ri-classificare gli edifici storici in categorie meno conservative, con conseguente netta prevalenza - soprattutto nelle valli e nei centri minori - degli edifici classificati a “ristrutturazione”. A partire dal 2013 si registra un progressivo mutamento del quadro normativo, volto a consentire margini sempre più accentuati di “trasformabilità” nei centri storici. Tale evoluzione è rappresentata da una serie di provvedimenti parziali, ma dal grande impatto potenziale. Questa svolta trova motivazione nella convinzione che il quadro eccessivamente vincolistico, previsto dalle normative in vigore, rappresentasse un ostacolo al recupero. Si è inoltre ritenuto che le trasformazioni, che tali provvedimenti rendevano progressivamente possibili, rappresentassero un corollario importante alle azioni di contrasto al fenomeno del “consumo di suolo”8 poi sancite formalmente dalla Legge provinciale per il governo del territorio n. 15 del 2015. Su questi aspetti, legati a un sensibile incremento della trasformabilità dei centri storici, il Forum dell’Osservatorio ha espresso alcune perplessità e preoccupazioni, riprese dal citato Documento 01 datato febbraio 2014 di cui alla nota 5. Le norme più significative, approvate in tale contesto culturale sono le seguenti:  nell’ambito della legge finanziaria del 2013, la modifica dell’art 99 comma 1 della LP 1 del 2008 e la ri-definizione della categoria della “ristrutturazione edilizia” ora estesa alla possibilità di demolizione e ricostruzione degli edifici con medesimo ingombro plani volumetrico. Tale modifica ha di fatto operato un’implicita riclassificazione degli edifici, che nei piani in vigore erano soggetti OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 13

a ristrutturazione, per i quali - fino all’approvazione della modifica di legge - sussisteva il vincolo della conservazione delle murature perimetrali;  allo scopo di gestire in modo più accorto tali trasformazioni, con la L.P. n. 4 del 2014 è stato introdotto l’obbligo di acquisizione di un parere sulla qualità architettonica per gli interventi di demolizione e ricostruzione. Tale parere è rilasciato dalle Commissioni per la pianificazione territoriale il paesaggio di Comunità;  con la Legge provinciale per il governo del territorio n. 15 del 2015, si registra un’ulteriore spinta verso la trasformabilità, che ora per gli edifici classificati a “ristrutturazione edilizia” può riguardare oltre alla demolizione e ricostruzione anche la ridefinizione dei sedimi costruiti, nonché l’ampliamento degli edifici esistenti, nel limite del 20% del volume originario. Sempre la legge 15 del 2015 introduce, all’art. 105, la possibilità generalizzata di sopraelevazione fino a 1 metro degli edifici soggetti a tutte le categorie d’intervento con esclusione della categoria ‘restauro’. Anche per tale norma, che introduce una deroga generalizzata ai PRG, sono individuate in legge delle prescrizioni di carattere gestionale finalizzate a evitare un eccessivo impatto sui tessuti storici, coinvolgendo le Commissioni paesaggistiche con lo strumento del ‘parere sulla qualità architettonica’ e dando facoltà ai comuni di impedire tale trasformazione nell’ambito di specifiche varianti di Piano;  in aggiunta alle deroghe ai Piani Regolatori che possono riguardare anche gli interventi edilizi in centro storico in presenza di opere pubbliche o d’interesse pubblico, nella Legge provinciale per il governo del territorio n. 15 del 2015, all’art. 106 viene confermato - ad esclusione degli edifici soggetti a restauro - il già previsto istituto della deroga alle prescrizioni conservative dei Piani, motivato da ragioni d’inadeguatezza statica dell’edificio originario e dall’impossibilità di garantirne la conservazione. Tale istituto è già da tempo presente nell’impianto normativo provinciale (art. 121 della L.P. 1 del 2008 e precedenti) con la previsione di forme di controllo e gestione più o meno efficaci, finalizzate a impedirne abusi o effetti eccessivamente impattanti. Per completare questi cenni descrittivi sull’evoluzione del quadro normativo di riferimento per la gestione del patrimonio insediativo storico in Trentino si segnala che nel corso del 2018 è stato istituito un Piano straordinario per il recupero dei centri storici che si è posto la finalità del recupero del patrimonio edilizio promuovendo il ricorso ai materiali della tradizione costruttiva, attraverso forme di sostegno finanziario rivolte prevalentemente agli interventi di riqualificazione dei fronti degli edifici.

Note

6 Il recupero degli insediamenti storici come alter- 8 Ricerca sulle dinamiche di urbanizzazione e sul nativa allo speco delle risorse. AAVV. Provincia consumo di suolo in Trentino. Osservatorio del pa- autonoma di Trento. Ed. Pizzini. Trento 1981. esaggio. Rapporto sullo stato del paesaggio 03. 7 Indirizzi e criteri generali per la pianificazione Trento. Settembre 2015. degli insediamenti storici. Provincia autonoma di Trento. Trento 1993. 14 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

Le fonti di dati utilizzati per la ricerca

Scopo della ricerca è descrivere i caratteri generali dei centri storici trentini, in particolare relativamente alla consistenza e all’uso della struttura insediativa e allo stato di conservazione del patrimonio edilizio. Per questa sezione della ricerca si è fatto principalmente riferimento ai dati della Carta tecnica provinciale, del Catasto Fondiario e del Censimento generale della popolazione e delle abitazioni del 2011 e - limitatamente ad alcuni dati demografici - del 2001. Parallelamente, la ricerca approfondisce alcuni aspetti relativi alla gestione urbanistica dei centri storici. Tale approfondimento è stato svolto analizzando i Piani Regolatori Generali, relativamente alla composizione per categorie d’intervento attribuite ai diversi edifici ricadenti nei tessuti storici urbanizzati e monitorando i provvedimenti relativi agli interventi più trasformativi valutati dalle Commissioni paesaggistiche a partire dal 2014. Limitatamente ad alcuni territori comunali, per favorire la descrizione dei tratti evolutivi relativi ai Piani, è stata, operata un’analisi comparata tra gli strumenti attualmente in vigore e i primi piani urbanistici dedicati agli insediamenti storici, realizzati in attuazione della L.P. 44 del 1978. Come già evidenziato in premessa, questa lettura deve tenere conto delle modifiche normative introdotte nell’ultimo decennio, modifiche che si sono tradotte in varianti di fatto, ai Piani Regolatori, orientando la gestione dei tessuti edilizi storici in termini più marcatamente trasformativi.

Fonti e tipologie di dati

Come già accennato, la ricerca fa riferimento alle seguenti tipologie principali di dati:  la Carta tecnica provinciale 2017, il cui tematismo “Edificato” è stato fornito dal Servizio Geologico della Provincia autonoma di Trento;  la cartografia digitalizzata del Catasto fondiario redatta dal Servizio Catasto della Provincia autonoma di Trento;  il “Censimento generale della popolazione e delle abitazioni” del 2011, le cui rilevazioni sono state rese disponibili dall’Istituto di statistica della Provincia autonoma di Trento - ISPAT;  la cartografia digitale di sintesi dei Piani regolatori vigenti denominata “Uso del suolo pianificato” redatta dal Servizio urbanistica e tutela del paesaggio e fornita dall’Ufficio sistemi informativi del Servizio autorizzazioni e valutazioni ambientali della Provincia autonoma di Trento;  i Piani Regolatori generali comunali consultati ove possibile in rete, sui siti istituzionali dei Comuni, o presso l’archivio del Servizio urbanistica e tutela del paesaggio; OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 15

 i Piani Generali di tutela degli insediamenti storici redatti da Comprensori e Comuni ai sensi della L.P. n. 44 del 1978 e consultati presso l’archivio del Servizio urbanistica e tutela del paesaggio o direttamente tramite gli archivi comunali;  le banche dati delle Commissioni paesaggistiche relativamente ai provvedimenti inerenti le tipologie d’intervento edilizio più trasformative. Per la collaborazione e il supporto tecnico prestato per lo sviluppo della ricerca, si ringraziano tutte le strutture fornitrici di dati. Va evidenziato che, come già segnalato, non sempre i dati disponibili, sono caratterizzati dal medesimo grado di completezza, omogeneità e adeguatezza rispetto alle finalità della ricerca. Per quanto possibile, questi limiti legati alla natura disomogenea o incompleta dei dati, sono stati mitigati attraverso un impegnativo processo di post elaborazione, svolto direttamente dalla Segreteria tecnico-scientifica dell’Osservatorio del paesaggio. Nonostante tale lavoro di elaborazione, la ricerca presenta inevitabilmente livelli di affidabilità e rappresentatività spesso differenziati in ragione dei temi e dei territori d’indagine. Tali aspetti sono approfonditi nella successiva sezione “Limiti di rappresentatività dei dati disponibili”. Gli esiti della ricerca, soprattutto in alcune sezioni, non possiedono il carattere esaustivo che si sarebbe auspicato e vanno, pertanto, interpretati come un contributo utile a tratteggiare i caratteri generali delle dinamiche oggetto dello studio e i loro probabili andamenti. Tale avvertenza vale in particolare per i dati desunti dal Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, i cui esiti - causa la non coincidenza tra sezioni censuarie e perimetri dei centri storici - non sono, purtroppo, disponibili con il medesimo grado di rappresentatività per tutti gli insediamenti di antica origine della provincia. Questa condizione ha generato qualche dubbio relativamente all’opportunità di utilizzare i dati del Censimento nell’ambito della ricerca. Ha infine prevalso il desiderio di non perdere il contributo conoscitivo che questi dati possono fornire, pure nei limiti di cui sopra. Per questa fonte si è così scelto di segnalare graficamente il diverso grado di rappresentatività, omettendo la pubblicazione dei soli dati ritenuti non significativi in quanto relativi a porzioni troppo limitate di territorio comunale.

Carta Tecnica provinciale

La Carta tecnica provinciale del 2017, elaborata dal Servizio Geologico della Provincia autonoma di Trento, è redatta alla scala 1:10.000 sulla base del rilievo LIDAR, quindi omogenea sull’intero territorio provinciale. I diversi tematismi di cui si compone sono disponibili in formato shapefile. In questa ricerca è stato utilizzato il solo tematismo “Edificato” ai fini della quantificazione dell’estensione dei sedimi degli edifici presenti in centro storico. I poligoni degli edifici riportati in carta tecnica individuano la superficie delle coperture. 16 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

Cartografia digitalizzata del Catasto fondiario

La cartografia catastale digitalizzata è elaborata dal Servizio Catasto della Provincia autonoma di Trento in formato shapefile nel sistema di riferimento ETRF2000. La cartografia utilizzata in questa ricerca è quella relativa al Catasto fondiario, disponibile per tutta la provincia, ma che spesso presenta problemi legati a traslazioni della mappa rispetto alla reale posizione del bene censito. La cartografia catastale è attualmente in fase di generale revisione e perfezionamento. Per alcuni comuni catastali della provincia è disponibile la cartografia restaurata, con il riposizionamento dei beni, o quella rilevata ex novo, entrambe con una buona accuratezza (scostamento inferiore ai 20 cm rispetto alla reale posizione del bene). L’elenco dei comuni ‘restaurati’ e di ‘nuova rilevazione’ si può trovare sul sito del Servizio Catasto nella sezione “attività cartografica”. Il Catasto fondiario contiene l’insieme delle particelle catastali distinte in edificiali (fabbricati con pertinenze) e fondiarie; le due tipologie di particelle hanno numerazioni separate. Ai fini della stima della consistenza del patrimonio edilizio in centro storico, l’analisi è stata condotta con riferimento alle sole particelle edificiali.

Censimento generale della popolazione e delle abitazioni del 2011

Il Censimento della popolazione e delle abitazioni è una rilevazione statistica che ha come obiettivo il conteggio di tutta la popolazione presente sul territorio nazionale e la rilevazione delle sue caratteristiche strutturali. Il Censimento si svolge in tutta Italia, ogni 10 anni, ed è organizzato dall’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT). A livello provinciale il Censimento è gestito dall’Istituto di Statistica della Provincia autonoma di Trento (ISPAT). Parallelamente al Censimento della popolazione viene effettuato il censimento degli edifici, ai fini della rilevazione della consistenza e delle caratteristiche del patrimonio abitativo. Il Censimento è condotto a livello di “sezione censuaria” che rappresenta l’unità minima di rilevazione: il territorio amministrativo di ciascun comune è frazionato, per fini statistici, in un numero progressivo di partizioni geografiche che costituisce il sistema delle basi territoriali. Questo sistema è disponibile in formato shapefile ed è consultabile sul sito di ISTAT. Per le ragioni sopra evidenziate, si segnala che è solo occasionale la coincidenza tra i perimetri dei Centri storici, così come definiti dai Piani regolatori, e quelli delle “sezioni censuarie”, che costituiscono l’unità geografica base di rilevo del Censimento. In rari casi si registra, infatti, una precisa sovrapponibilità tra le sezioni di censimento e i perimetri dei centri storici, sebbene si riscontri una certa aderenza tra i rispettivi confini. Ai fini delle analisi di questa ricerca sono stati utilizzati i seguenti dati, a livello di comune amministrativo, relativi al Censimento della popolazione e delle abitazioni del 2011:  popolazione residente;  titolo di godimento dell’abitazione;  grado di occupazione delle abitazioni. OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 17

Della contestuale rilevazione degli edifici del 2011 sono stati utilizzati i seguenti dati:  uso;  tipo di edificio;  tipo materiale usato per la struttura portante;  epoca di costruzione;  stato di conservazione;  numero d’interni (abitativi e non abitativi). Per le analisi sulla popolazione residente è stato utilizzato anche il dato del Censimento del 2001. I dati relativi al censimento del 2001 e del 2011 sono stati forniti, a livello di sezione censuaria per ogni comune amministrativo, dall’Istituto di Statistica provinciale.

Uso del suolo pianificato

L’”Uso del suolo pianificato” è redatto a cura del Servizio urbanistica e tutela del paesaggio e dall’Ufficio sistemi informativi del Servizio autorizzazioni e valutazioni ambientali della Provincia autonoma di Trento; consiste in una cartografia digitale di sintesi dei Piani regolatori generali vigenti realizzata attraverso l’interpretazione e l’aggregazione delle destinazioni d’uso previste dagli strumenti urbanistici. L’uso del suolo pianificato è aggiornato a cadenza semestrale con i contenuti dei nuovi PRG. La versione utilizzata per la ricerca è datata ad agosto 2018. Relativamente ai centri storici la cartografia digitale dell’uso del suolo pianificato contiene due livelli d’informazioni: la perimetrazione dei centri storici e le prescrizioni di dettaglio alle quali sono subordinati gli interventi sugli edifici e sulle aree scoperte interne a tali ambiti. Mentre il primo dato è aggiornato per l’intero territorio provinciale, il secondo tematismo è presente solo per i PRG realizzati su supporto digitale e standardizzati relativamente alla definizione delle diverse categorie d’intervento. Attualmente la cartografia digitale dell’uso del suolo pianificato rappresenta tali previsioni relativamente a circa il 40% dei PRG comunali. Attingendo a questa fonte, l’analisi delle previsioni di PRG relative alla determinazione delle categorie d’intervento previste per gli edifici in centro storico, può essere realizzata attraverso procedure automatizzate mentre, nei restanti casi, tale analisi è realizzabile solo consultando direttamente gli strumenti di Pianificazione.

Strumenti di pianificazione

La consultazione dei Piani Regolatori Generali in vigore e non digitalizzati è stata effettuata con riferimento ai siti istituzionali dei Comuni relativamente agli strumenti urbanistici in vigore al mese di agosto 2018. Come detto tale consultazione si è resa necessaria per i PRG i cui contenuti non sono stati ancora riportati nella cartografia digitale dell’Uso del suolo pianificato di cui al punto precedente. In assenza di documentazione in rete sui siti istituzionali dei comuni, l’analisi dei contenuti di piano oggetto della ricerca è stata effettuata con riferimento ai materiali depositati presso l’archivio del Servizio urbanistica e tutela del paesaggio. 18 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

Sempre presso tale archivio è stato possibile consultare gli elaborati dei Piani Generali di tutela degli insediamenti storici, redatti da Comprensori e Comuni ai sensi della L.P. n. 44 del 1978, la cui analisi è stata svolta solo a campione.

Banche dati delle Commissioni per la pianificazione territoriale e il paesaggio

L’acquisizione dei dati sui pareri espressi dalle Commissioni paesaggistiche, relativamente all’attività edilizia nei centri storici, è stata effettuata interpellando direttamente le Segreteria delle Commissioni. Il periodo di rilevazione ha interessato gli anni dal 2014 al 2018 e sono stati presi in considerazione i pareri espressi con riferimento alle seguenti tipologie d’intervento:  interventi di ristrutturazione edilizia consistenti nella demolizione e ricostruzione;  interventi autorizzati con la disciplina della deroga urbanistica;  interventi di demolizione e ricostruzione disciplinati dall’art. 106 della L.P. 15/2015;  interventi di sopraelevazione ai sensi dell’art. 105 della L.P. 15/2015.

Limiti di rappresentatività dei dati disponibili

In assenza di banche dati più aggiornate e di indagini mirate alle esigenze della ricerca, le fonti principali di dati utilizzate per l’indagine sono, come già segnalato, la Carta tecnica provinciale, le cartografie digitalizzate del Catasto Fondiario, i Piani regolatori comunali, e il Censimento della popolazione e delle abitazioni del 2011, integrato limitatamente allo studio di alcune dinamiche, con dati dell’edizione del 2001. Dalla Carta tecnica provinciale è stato possibile stimare con buoni livelli di attendibilità l’attuale estensione delle superfici edificate in Centro storico discriminandone le destinazioni d’uso principali sulla base della schematica classificazione tipologica associata ai poligoni che compongono il tematismo “Edificato”. Nella ricerca, si sono, pertanto, distinti gli edifici in senso stretto, dai fabbricati accessori costituiti principalmente da baracche, serre e tettorie. Va segnalato che il dato rappresentato nella carta tecnica è quello relativo alla superficie delle coperture degli edifici. Per rendere la stima dell’estensione del costruito, più coerente e affidabile, si sono pertanto processati i dati disponibili riconducendoli alla verosimile estensione dei sedimi eliminando la presumibile estensione della proiezione degli sporti di gronda9. I dati contenuti nella tabella degli attributi associata ai poligoni del tematismo “Edificato” della Carta tecnica provinciale consentirebbero potenzialmente l’effettuazione di altre elaborazioni quali, ad esempio, la stima delle volumetrie edificate partendo dall’altezza media degli edifici. Nonostante il notevole interesse che questa elaborazione rappresenterebbe ai fini della quantificazione del patrimonio edilizio in Centro storico, la stessa è resa purtroppo impraticabile a livello generalizzato OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 19

a causa delle lacune registrabili nella banca dati relativamente ai dati di altezza dei fabbricati che per alcune aree geografiche non risulta, essere sempre documentata. Dalla cartografia digitalizzata del Catasto Fondiario è stato possibile stimare, con buoni livelli di attendibilità, il numero delle particelle edificiali ricadenti in Centro storico, incrociando la categoria urbanistica del centro storico, così come individuata dall’uso del suolo pianificato, con le particelle edificiali della cartografia catastale10. Per quanto concerne la perimetrazione dei Centri storici e la classificazione degli edifici in base alle categorie d’intervento edilizio consentite, la fonte di dati è costituita, come già evidenziato, dai Piani Regolatori Comunali, consultati direttamente o attraverso la Carta dell’Uso del suolo pianificato redatta dal Servizio urbanistica e tutela del paesaggio e dall’Ufficio sistemi informativi del Servizio autorizzazioni e valutazioni ambientali della Provincia autonoma di Trento. La ricerca ha, inoltre, approfondito alcuni aspetti riconducibili alla prima pianificazione attuativa della L.P. 44 del 1978. Per tali approfondimenti si sono direttamente consultati gli strumenti urbanistici originari redatti dai Comprensori e dai Comuni. Il processo di standardizzazione delle categorie di intervento e delle procedure di pianificazione, promosso dal competente Servizio provinciale sta producendo una progressiva ed efficace omogeneizzazione dei dati e delle rappresentazioni. Ciononostante, si rilevano ancora differenze, a volte significative, tra i diversi strumenti urbanistici in vigore, soprattutto relativamente a quelli meno aggiornati. Le principali differenze emerse nell’analisi dei Piani, nelle loro diverse rappresentazioni cartografiche e normative, sono riconducibili alla identificazione delle unità edilizie e alla loro classificazione ai fini della precisazione degli interventi ammessi. Per ovviare a questa mancanza di omogeneità, la ricerca ha dovuto necessariamente operare alcune semplificazioni e aggregazioni delle categorie di intervento riportandole a una legenda sintetica unificata.

Note

9 L’operazione è stata eseguita in ambiente GIS si è resa necessaria a causa della traslazione attraverso l’applicazione di un “buffer” negati- generalizzata, quantificabile in 4-8 metri, delle vo di 0,8 metri rispetto ai poligoni degli edi- particelle edificiali rispetto alla loro reale posi- fici riportati nella Carta tecnica. L’operazione zione. di “buffer” consente di sottrarre alla superficie Per la stima del numero delle particelle edificiali delle coperture degli edifici, la quota parte cor- ricadenti in centro storico è stata effettuata un’o- rispondente alla presumibile estensione della perazione di “dissolve”, in ambiente GIS, rispet- proiezione dello sporto di gronda. Il “buffer” to al codice identificativo delle p.ed. in modo non è stato applicato ai fabbricati accessori. da fondere in un unico poligono le particelle 10 L’elaborazione è stata eseguita in ambiente GIS edificiali riferite allo stesso immobile (particella mediante “overlay topologico” tra lo strato in- principale e pertinenze annesse). L’operazione formativo delle particelle edificiali e quello del di “dissolve” è stata effettuata a livello di comu- centro storico, selezionando le sole particelle ne catastale, mentre il conteggio finale delle edificiali poligonali con baricentro ricadente nel unità edificiali elaborate è stato calcolato con perimetro del centro storico. Questa procedura riferimento al comune amministrativo. 20 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

In ragione della non sempre omogenea individuazione cartografica delle unità edilizie di riferimento rappresentate nei diversi Piani comunali, le elaborazioni relative alla ripartizione delle categorie di intervento sono rappresentate in termini di incidenza percentuale, relativa alle diverse realtà omogenee comunali. Per questo motivo le aggregazioni di queste tipologie di dati quando sono rappresentate a livello di Comunità di Valle o di intera Provincia, costituiscono delle stime orientative, non potendo sempre scaturire da valori perfettamente confrontabili. Le informazioni desumibili dal Censimento generale della popolazione e delle abitazioni sono, allo stato attuale, le uniche che consentano in termini sistematici l’effettuazione di analisi qualitative e quantitative generalizzate all’intero patrimonio edilizio provinciale. Per questa ragione tali informazioni hanno contenuti di potenziale notevole interesse anche per lo studio di caratterizzazione dei centri storici. Come già evidenziato, i dati raccolti dal Censimento presentano, purtroppo, significativi limiti di utilizzo relativamente ai temi di interesse della ricerca, il principale del quale è riconducibile alla non coincidenza tra i perimetri dei Centri storici, così come definiti dai Piani regolatori, e quelli delle “sezioni censuarie” che costituiscono l’unità geografica base di rilevo del Censimento. In rari casi si registra, infatti, una precisa sovrapponibilità tra le sezioni censuarie e i centri storici. Tale aspetto è stato affrontato dalla ricerca, selezionando le sole sezioni totalmente ricadenti nel perimetro dei centri storici o nelle quali i fenomeni di “disturbo” generati dalla presenza nella sezione di ambiti non in centro storico, risultavano di rilevanza trascurabile. Tutte le altre sezioni censuarie, pure se interessate dalla presenza di centri storici, sono state escluse dalle elaborazioni rappresentate nella ricerca11.

Note

11 La selezione delle sezioni censuarie per le ana- l’80% (circa 1200 sezioni). Per queste sezioni lisi della banca dati del Censimento è stata la presenza di edifici esterni al centro storico effettuata, in GIS, attraverso il calcolo del rap- è estremamente bassa (stimate al massimo in porto di copertura (indice di sovrapposizione) 1-2 edifici). Le sezioni con una percentuale di tra sezione censuaria e centro storico in essa sovrapposizione compresa tra il 30% e l’80% contenuto. Per il calcolo di questo indice è stata (circa 600 sezioni) sono state selezionate auto- dapprima effettuata un’intersezione tra lo sha- maticamente e sottoposte a verifica, caso per pefile delle sezioni censuarie e quello dei centri caso, confermando la selezione per tutte le storici, al fine di selezionare le sole sezioni cen- sezioni in cui la superficie esterna al centro sto- suarie contenenti una quota parte di superficie rico non veda la presenza di edifici o gli edifici di centro storico. Successivamente, operando non ricadenti in centro storico rappresentino, un “dissolve” sullo shapefile prodotto al pas- orientativamente, meno del 5% del totale (ovve- so precedente rispetto al codice identificativo ro 1 edificio esterno per i nuclei piccoli, 2 edifi- della sezione censuaria, è stata calcolata, per ci esterni per i nuclei con superficie maggiore). ciascuna sezione, l’incidenza percentuale del- Sono state escluse dalla selezione tutte le sezio- la superficie del centro storico sulla superficie ni con un indice di sovrapposizione inferiore al della sezione censuaria corrispondente. Per le 30%. Infine è stato eseguito un collegamento analisi statistiche della banca dati del Censi- (“join” rispetto al codice identificativo della se- mento sono state selezionate in automatico zione) tra lo shapefile delle sezioni censuarie tutte le sezioni censuarie per le quali la sovrap- selezionate in via definitiva e le tabelle con i posizione tra sezione e centro storico superi dati statistici del censimento. OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 21

Questo limite condiziona di molto la possibilità di un uso esteso e generalizzabile degli esiti di questa sezione della ricerca che sono pubblicati per livelli differenziati di rappresentatività territoriale e conseguentemente di presumibile affidabilità del dato. Questo diverso grado di precisione è comunicato al lettore attraverso un “indice di rappresentatività territoriale” riportato in associazione al dato. L’indice di rappresentatività territoriale segnala la porzione di territorio in centro storico per la quale il dato del Censimento risulta utilizzabile. A indice 1,00 corrisponde una copertura totale, a indice 0,00, nulla e quindi l’assenza di dati del Censimento utilizzabili ai fini della ricerca. I Centri storici in Trentino, così come individuati dagli strumenti urbanistici locali, hanno una superficie totale di circa 3.478 ha. Applicando i criteri di cui sopra è stato possibile documentare, con dati del Censimento, i fenomeni che hanno investito 1.976 ha. di territorio pari al 57% della superficie totale dei Centri storici della provincia di Trento. È opportuno segnalare che la selezione delle aree oggetto di approfondimento non è stata effettuata con criteri di campionatura statistica. Per tale ragione gli esiti della ricerca non possono essere generalizzati alle porzioni di territorio non documentate e vanno interpretati come indicazioni orientative sui probabili caratteri qualitativi dei fenomeni indagati. L’indice di rappresentatività territoriale segnalato nelle tabelle e nei testi di commento per ogni unità geografico - amministrativa (Comune, Comunità di Valle e Provincia) descrive, come già sottolineato, quanta parte dell’unità territoriale di riferimento risulti essere “coperta” efficacemente dai dati di Censimento. Per orientare il lettore nel giudizio sulla rappresentatività territoriale dei dati pubblicati, si è assunto convenzionalmente di considerare:  “ottimo” un indice di rappresentatività territoriale uguale o superiore a 0,80 (segnalato in tabella e nel testo dal colore rosso);  “buono” un indice compreso tra 0,60 e 0,79 (segnalato in tabella e nel testo dal colore arancione);  “sufficiente” un indice compreso tra 0,40 e 0,59 (segnalato in tabella e nel testo dal colore grigio). I dati relativi agli ambiti per i quali l’indice di rappresentatività territoriale del dato desunto dal Censimento è inferiore alla soglia di 0,40 sono stati utilizzati nella ricerca solo per la descrizione dei fenomeni relativi ad aggregazioni territoriali di livello superiore (dato di Comunità di Valle e dato provinciale) ma non sono pubblicati nelle tabelle né sono oggetto di commento nel testo, in quanto ritenuti non sufficientemente rappresentativi. Esito di questa rappresentatività disomogenea è una documentazione dei fenomeni caratterizzata da livelli differenziati di affidabilità nelle varie aree della provincia. A livello di Comunità di valle si registrano valori di copertura:  ottimi per le Comunità della e della Paganella;  buoni per il Territorio di Val d’Adige e le Comunità della Valle di , della Val di Sole, delle Giudicarie, della Vallagarina, del e della ;  sufficienti per le Comunità, dell’Alta Valsugana e Bernstol, dell’Alto Garda e , della Rotaliana – Konisberg e degli Altipiani Cimbri; 22 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

 per le Comunità della Val di Fiemme, della Val di Non e per il Comun General de Fascia, i dati del Censimento non presentano livelli di copertura sufficienti nemmeno a descriverne orientativamente i probabili andamenti generali. Per tali Comunità gli unici dati resi consultabili sono, pertanto, quelli relativi ai Comuni che risultano sufficientemente documentati. Sul totale di 176 Comuni, la ricerca presenta caratteri di copertura territoriale:  ottimi per 57;  buoni per 34;  sufficienti per 39;  46 Comuni non presentano valori di copertura sufficienti. I dati relativi a tali comuni concorrono alla descrizione dei fenomeni relativi agli ambiti territoriali di livello superiore (Comunità di Valle e intera provincia). In allegato (Tab. A1) sono riportati gli esiti dell’analisi di rappresentatività territoriale dei dati del Censimento per i territori delle diverse Comunità di Valle e dei Comuni. Maggiori informazioni sulla metodologia e i criteri di redazione del Censimento possono essere desunte dal Manuale di rilevazione edito da Istat a supporto dei rilevatori12. Nella lettura dei dati provenienti dal Censimento va, inoltre, adeguatamente considerata la natura delle competenze disciplinari mediamente possedute dai rilevatori, per i quali non veniva richiesta alcuna formazione tecnica specifica. Questo aspetto si traduce in una relativa eterogeneità degli esiti dell’indagine, più evidente quando riferita a temi tecnici di più difficile valutazione, come quelli inerenti i materiali da costruzione, le tecniche costruttive o l’epoca di realizzazione degli edifici. Il territorio che è stato possibile documentare attraverso i dati del Censimento presenta una superficie di 1976 ha pari, come detto, al 57% dei 3.478 ha definiti “centro storico” dagli strumenti urbanistici in vigore nella provincia di Trento ad agosto 2018. In tale porzione di territorio, ricadono 38.274 edifici, che ospitano 104.826 residenti. L’analisi pure non rappresentando l’interezza dei centri storici trentini, né riferendosi ad ambiti selezionati con criteri di campionatura statistica, si caratterizza per una buona rappresentatività del dato. Tale rappresentatività risulta più significativa per le aggregazioni territoriali vaste e per i contesti comunali a elevata copertura del dato. Con riferimento ai medesimi ambiti territoriali, ma limitatamente ai soli aspetti connessi al rapporto tra popolazione insediata e territorio urbanizzato in centro storico, la ricerca descrive le dinamiche evolutive registrate nel decennio compreso tra il 2001 e il 2011, documentate dalle due edizioni del Censimento che, come noto, è stato fino a oggi effettuato a cadenza decennale.

Note

12 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, anno 2011. Manuale della rilevazione, ISTAT. http://www.prefettura.it/ FILES/AllegatiPag/1156/00_Manuale della Rilevazione.pdf

Nella foto a lato, vista del centro sto- rico di Pranzo e sullo sfondo l’abitato di Tenno in OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 23 24 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

I Centri storici del Trentino: risorsa insediativa, consistenza, caratteri costruttivi e stato di conservazione del patrimonio edilizio

Compatibilmente con i limiti di rappresentatività dei dati attualmente disponibili, alla cui descrizione sono dedicate le pagine precedenti, questo capitolo della ricerca è finalizzato a tratteggiare attraverso alcuni indicatori, i caratteri degli insediamenti storici trentini, con particolare riferimento agli aspetti di rilevanza insediativa connessi all’utilizzo del suolo e alla consistenza e all’utilizzo del patrimonio edilizio, al suo stato di conservazione e al regime di proprietà degli alloggi.

La risorsa insediativa

Questa sezione è finalizzata a descrivere i caratteri di consistenza della risorsa insediativa rappresentata dai centri storici in Trentino e, per quanto possibile, ad approfondire il rapporto d’uso che intercorre tra il suolo insediato, il patrimonio edilizio e la popolazione residente. Sono pertanto indagati gli aspetti connessi all’estensione dei centri storici e dei sedimi degli edifici principali e delle costruzioni accessorie, al numero delle particelle edilizie, alla densità del costruito e della popolazione residente, per unità di superficie territoriale urbanizzata. I dati pubblicati sono l’esito delle elaborazioni illustrate nel capitolo “Le fonti di dati utilizzati per la ricerca”. Tali elaborazioni sono effettuate con riferimento ai perimetri dei Centri storici così come definiti dagli strumenti urbanistici comunali e rappresentati dalla Carta provinciale dell’uso del suolo pianificato con riferimento alla categoria “centro storico tradizionale” (selezione del campo di classificazione UP_URB=B01).

Estensione dei centri storici in Trentino

I Piani Regolatori Generali classificano come “Centro storico” 3478 ha di territorio, pari allo 0,56% dell’intera superficie della provincia. Tale estensione è riconducibile prevalentemente a insediamenti aggregati di capoluoghi e frazioni e in porzione nettamente minore a edifici sparsi. Per una corretta interpretazione di questo dato va ricordato che la delimitazione dei centri storici è un atto amministrativo che non sempre scaturisce dall’applicazione OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 25

di un criterio univoco, omogeneo e oggettivo di classificazione. Questo aspetto può produrre qualche differenza tra un comune e l’altro principalmente riconducibile all’inclusione nel centro storico di più o meno estese porzioni di territorio agricolo, di parchi, spazi aperti o tratti di viabilità, posti al margine del tessuto edificato. A livello di Comunità di valle l’estensione dei centri storici presenta i valori maggiori in Vallagarina con 576,39 ha pari allo 16,57% della superficie totale dei centri storici della provincia. Seguono la Comunità della Val di Non con 505,91 ha (pari al 14,55%), e quelle delle Giudicarie con 425,73 ha. (pari al 12,24%), dell’Alta Valsugana e Bernstol con 334,92 ha (pari al 9,63%), della Valsugana e Tesino con 249,88 ha (pari al 7,19%), dell’Alto Garda e Ledro con 238,26 ha (pari al 6,85%).

Tabella 1 13 Estensione dei centri storici. Dati aggregati per Comunità di valle

Comunità di valle Superficie dei Incidenza sul totale Centri storici (ha) provinciale % Comunità della Vallagarina 576,39 16,57% Comunità della Val di Non 505,91 14,55% Comunità delle Giudicarie 425,73 12,24% Comunità dell’Alta Valsugana e Bersntol 334,92 9,63% Comunità Valsugana e Tesino 249,88 7,19% Comunità dell’Alto Garda e Ledro 238,26 6,85% Comunità della Valle di Sole 231,25 6,65% Territorio Val d’Adige 166,87 4,80% Comunità della Val di Fiemme 157,29 4,52% Comunità Rotaliana-Konigsberg 109,31 3,14% Comunità degli Altipiani Cimbri 97, 58 2,81% Comun General de Fascia 95,46 2,75% Comunità di Primiero 93,07 2,68% Comunità della Valle dei Laghi 86,73 2,49% Comunità della 78,00 2,24% Comunità della Paganella 31,03 0,89%

Totale provinciale 3.477,68 100,00%

Nota

13 La stima sull’estensione dei sedimi degli edifi- rimetrazioni dei Piani regolatori vigenti ad agosto ci è l’esito di elaborazioni della Carta tecnica 2018. La natura delle fonti consultate e le meto- provinciale 2017. Gli ambiti di riferimento e la dologie di trattamento dei dati sono descritte nel superficie dei centri storici sono desunti dalle pe- capitolo “ Le fonti di dati utilizzate per la ricerca”. 26 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

La superficie dei centri storici, assomma a 166,87 ha (pari al 4,80%) nella Val d’Adige, a 157,29 ha (pari al 4,52%) nella Comunità della Val di Fiemme, a 109,31 (pari al 3,14%) nella Rotaliana Konisberg e a 97,58 ha (pari al 2,81%) negli Altipiani Cimbri. Nel Comun General di Fascia si rilevano 95,46 ha di territorio classificato centro storico (pari al 2,75%), nella Comunità del Primiero 93,07 ha (pari al 2,68%), in quella della Valle dei Laghi, 86,73 ha (pari al 2,49%), nella Comunità della Valle di Cembra, 78,00 ha (pari al 2,24%) e, infine, nella Comunità della Paganella, 31,03 ha (pari allo 0,89 % della superficie totale dei centri storici della provincia).

Grafico 1 Incidenza percentuale della superfi- cie dei centri storici a livello di Co- munità di valle sul totale provinciale OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 27

I 10 Comuni che presentano i valori più elevati di estensione dei loro centri storici sono in ordine decrescente: Trento con 147,26 ha (4,23% del totale provinciale), Rovereto con 130,67 ha (3,76%), Arco con 103,36 ha (2,97%), Pergine Valsugana con 83,34 ha (2,40%%), Mori con 77,47 ha (2,23%), con 71,89 ha (2,07%), con 65,60 ha (1,89%), con 57,41 ha (1,65%), Avio con 53,95 ha (1,55%), Ala con 53,35 ha (1,53%) e Borgo Valsugana con 47,52 ha (1,37%). I Comuni di , Cagnò, , , e , presentano i valori più bassi di superficie in centro storico a livello provinciale. In allegato (Tab. A2) sono riportati gli esiti dell’analisi sull’estensione dei centri storici con riferimento a tutti i comuni trentini.

Trento 147,26 Rovereto 130,67 Arco 103,36 Pergine Valsugana 83,34 Mori 77,47 Predaia 71,89 Folgaria 65,60 Levico Terme 57,41 Avio 53,95 Ala 53,35 Borgo Valsugana 47,52 47,00 Ledro 46,50 Ville d'Anaunia 44,05 43,16 42,97 Sen Jan di Fassa 40,54 40,35 40,32 37,52

0,00 20,00 40,00 60,00 80,00 100,00 120,00 140,00 160,00

Grafico 2. Comuni con valori più elevati in ha di estensione dei centri storici

I Comuni di Zambana, Cagnò, Carzano, Cinte Tesino, Massimeno e Cavizzana, presentano i valori più bassi di superficie in centro storico a livello provinciale.

In allegatoStime (Tab.sulla A2) consistenza sono riportati gli esitidel dellpatrimonio’analisi sull’estensione edilizio dei centriin centro storici con riferimentostorico a tutti i comuni trentini.

StimeNon sulla essendo consistenza ancora deldisponibile patrimonio per edilizio il nostro in centroterritorio storico un censimento degli edifici e delle abitazioni direttamente riferibile ai centri storici, la ricerca ha approfondito Nonlo essendostudio di ancora alcuni disponibileindicatori, perdiversamente il nostro territorio riconducibili un censimento alla consistenza degli edifici del patrie delle- abitazioni direttamente riferibile ai centri storici, la ricerca ha approfondito lo studio di alcuni indicatori,monio diversamenteedilizio. riconducibili alla consistenza del patrimonio edilizio. Una prima stima molto approssimativa ha portato a quantificare in circa 72.000 gli Unaedifici prima ricadenti stima molto nei centri approssimativa storici trentini. ha L’accuratezza portato a quantificare del dato, indesunto circa 72.000dai Piani gli edifici ricadenti nei centri storici trentini. L’accuratezza del dato, desunto dai Piani RegolatoriRegolatori Generali, Generali, risente risente fortemente fortemente della delladiversa diversa classificazione classificazione delle unità delle edilizie unità operata edili- daizie Piani operata e delle dai modalità Piani e delle grafiche modalità di rappresentazione grafiche di rappresentazione delle previsioni urbanistichedelle previsioni non sempreurbanistiche univoche, non confrontabili sempre univoche, e agevolmente confrontabili consultabili. e agevolmente consultabili. Sempre con riferimento ai Piani Regolatori Generali una stima più verosimile avrebbe potuto derivare dal conteggio delle schede di classificazione degli edifici ma tale elaborazione non è risultata praticabile per ragioni di complessità operativa e di difficile reperibilità dei materiali. Per questo motivo il dato sul numero degli edifici, desunto dai PRG può costituire solo un riferimentoGrafico 2 di larga massima presumibilmente sottostimato e dal carattere puramente orientativo.Comuni con valori più elevati in ha di estensione dei centri storici

24 28 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

Sempre con riferimento ai Piani Regolatori Generali una stima più verosimile avreb- be potuto derivare dal conteggio delle schede di classificazione degli edifici ma tale elaborazione non è risultata praticabile per ragioni di complessità operativa e di difficile reperibilità dei materiali. Per questo motivo il dato sul numero degli edifici, desunto dai PRG può costituire solo un riferimento di larga massima presumibilmente sottostimato e dal carattere puramente orientativo. Per ovviare, almeno in parte, a tale lacuna conoscitiva si è provveduto a stimare la superficie dei sedimi edificati (degli edifici principali e delle costruzioni accessorie) ricadenti all’interno dei centri storici, partendo dal dato rappresentato dalla Carta tecnica provinciale aggiornata al 2017. Questo indicatore, pure non rappresentando in modo diretto la consistenza del pa- trimonio edilizio in termini di volumi, vani o unità abitative, consente di segnalare orientativamente il “peso” dell’edificato storico nelle diverse realtà territoriali della provincia, permettendo di operare il confronto tra le diverse aree geografiche e l’effettuazione di alcune analisi di carattere insediativo, centrate principalmente sul rapporto pieni/vuoti che caratterizza i tessuti edificati storici della provincia. La stima della estensione dei sedimi degli edifici in centro storico, affiancata da quella svolta parallelamente sul numero delle particelle edificiali, consente di quan- tificare - seppure indirettamente - la rilevanza del patrimonio edilizio storico nelle di- verse realtà comunali e di comunità di valle, rendendo possibili raffronti, valutazioni e considerazioni di natura pianificatoria o finalizzati alla programmazione delle iniziative per la rivitalizzazione del patrimonio edilizio storico. I limiti di rappresentatività di questi indicatori non sono da sottovalutare: a parità di sedime possiamo infatti avere costruzioni significativamente diverse, in ragione principalmente dell’altezza dell’edificio e del conseguente numero di piani costruiti. Analogamente, non sempre a una p.ed. corrisponde un edificio e parallelamente, più edifici dotati di una propria autonomia funzionale possono essere rappresentati catastalmente dal medesimo numero di particella. Ciononostante, si ritiene che al livello di aggregazione dei dati utilizzati nella ricer- ca - mai rappresentati sotto la dimensione comunale - questi indicatori possano util- mente evidenziare il “peso” insediativo e patrimoniale dei centri storici nelle diverse realtà geografiche della provincia. Pur nei limiti di rappresentatività più volte sottolineati, la lettura di questi dati, se incrociata con le analisi qualitative desunte dal Censimento generale della popola- zione e delle abitazioni, oggetto delle successive sezioni e paragrafi, consente, di tratteggiare i caratteri generali dei nostri centri storici, anche relativamente allo stato di conservazione e ai modi d’uso del patrimonio edilizio. Sul territorio trentino è stimata la presenza di 803 ettari di sedimi occupati da edi- fici ricadenti nei 3.478 ettari di territorio classificato urbanisticamente come Centro storico. La parallela analisi sui dati catastali segnala, per gli stessi ambiti, la presenza sti- mata di circa 93.500 particelle edificiali. In allegato (Tab. A3) sono riportati gli esiti dell’analisi sulla consistenza dell’edifica- to in centro storico con riferimento a tutti i comuni trentini. OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 29

Nella stima dei sedimi degli edifici in centro storico, a livello di Comunità di valle, spicca il valore registrato per la Comunità della Vallagarina con 122,63 ha di esten- sione, pari al 15,26% del totale dei sedimi degli edifici ricadenti in Centro storico nell’intera provincia, seguita dalla Val di Non con un totale 116,00 ha di sedimi di costruito (pari al 14,44% del totale della provincia).

Tabella 2 14 Consistenza dell’edificato in centro storico. Dati aggregati per Comunità di valle

Comunità di valle Superficie Stima dell’e- Stima dell’e- Stima della Densità del Stima del territoriale stensione dei stensione dei densità di costruito (%) numero di totale dei sedimi degli sedimi dei fabbricati Incidenza dei particelle centri storici edifici (ha) fabbricati accessori (%) sedimi edificati edificiali (ha) accessori (ha) Incidenza dei (edifici + ac- (baracche, tetto- sedimi dei fab- cessori) sulla ie, serre, ecc.) bricati accessori superficie totale sul totale dei dei centri storici sedimi Comun General de Fascia 95,46 21,29 0,22 1,03 22,5 2112 Territorio Val d’Adige 166,87 49,41 0,43 0,87 29,9 4186 Alta Valsugana e Bersntol 334,92 7 7,93 1,41 1,78 23,7 11199 Alto Garda e Ledro 238,26 59,12 0,86 1,43 25,2 6796 Paganella 31,03 8,64 0,07 0,76 28,0 965 Val di Non 505,91 116,00 1,72 1,46 23,3 9426 Valle dei Laghi 86,73 18,37 0,08 0,41 21,3 2484 Valle di Cembra 78,00 25,65 0,22 0,85 33,2 3503 Valle di Sole 231,25 51,47 1,13 2,14 22,7 6240 Giudicarie 425,73 98,50 2,14 2,13 23,6 12269 Primiero 93,07 21,44 0,51 2,31 23,6 3240 Rotaliana-Konigsberg 109,31 28,22 0,46 1,60 26,2 2248 Val di Fiemme 157,29 41,05 0,41 1,00 26,4 4179 Vallagarina 576,39 122,63 0,82 0,67 21,4 14315 Valsugana e Tesino 249,88 50,66 0,48 0,94 20,5 7768 Altipiani Cimbri 97, 58 13,11 0,29 2,16 13,7 2607

Provincia di Trento 3477,68 803,49 11,24 1,38 23,4 93537

Nota

14 La stima sull’estensione dei sedimi degli edifici è mero di particelle edificiali è il risultato di una stima l’esito di elaborazioni della Carta tecnica provin- effettuata con riferimento alle mappe del catasto ciale 2017. Gli ambiti di riferimento e la superficie fondiario. La natura delle fonti consultate e le me- dei centri storici sono desunti dalle perimetrazioni todologie di trattamento dei dati sono descritte nel dei Piani regolatori vigenti ad agosto 2018. Il nu- capitolo “Le fonti di dati utilizzate per la ricerca”. 30 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

Valori compresi tra 50 e 100 ha di sedimi costruiti si registrano nei centri storici delle Giudicarie con 98,50 ha (pari al 12,26%), nell’Alta Valsugana e Bersntol con 77,93 ha (pari al 9,70%), nelle Comunità dell’Alto Garda e Ledro con 59,12 ha (pari al 7,36%), della Valle di Sole, con 51,47 ha (pari al 6,41%), e della Valsuga- na e Tesino con 50,66 ha (pari al 6,30 %). Sotto i 50 ettari di estensione risulta essere la somma dei sedimi degli edifici degli insediamenti di antica origine stimata per il Territorio di Val d’Adige con 49,41 ha (pari al 6,15%), per le Comunità della Val di Fiemme con 41,05 ha (pari al 5,11 %), della Rotaliana-Konigsberg con 28,22 ha (pari al 3,51%), della Valle di Cem- bra con 25,65 ha (pari al 3,19 %) e del Primiero con 21,44 ha (pari al 2,67%).

Tabella 3 Consistenza dell’edificato in centro storico. Stima dell’estensione dei sedimi degli edifici a livello di Comunità di valle in ordine decrescente di superficie15

Comunità di valle Stima dell’estensione Incidenza sul totale dei sedimi degli edifici provinciale dei sedimi (%) principali (ha) Vallagarina 122,63 15,26% Val di Non 116,00 14,44% Giudicarie 98,50 12,26% Alta Valsugana e Bersntol 7 7,93 9,70% Alto Garda e Ledro 59,12 7,36 % Valle di Sole 51,47 6,41% Valsugana e Tesino 50,66 6,30% Territorio Val d’Adige 49,41 6,15% Val di Fiemme 41,05 5,11% Rotaliana-Konigsberg 28,22 3,51% Valle di Cembra 25,65 3,19% Primiero 21,44 2,67% Comun General de Fascia 21,29 2,65% Valle dei Laghi 18,37 2,29% Altipiani Cimbri 13,11 1,63% Paganella 8,64 1,07%

Totale provinciale 803,49 100,00%

Nota

15 La stima sull’estensione dei sedimi degli edifi- rimetrazioni dei Piani regolatori vigenti ad agosto ci è l’esito di elaborazioni della carta tecnica 2018. La natura delle fonti consultate e le meto- provinciale 2017. Gli ambiti di riferimento e la dologie di trattamento dei dati sono descritte nel superficie dei centri storici sono desunti dalle pe- capitolo “Le fonti di dati utilizzate per la ricerca”. OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 31

Il valore di 21,29 ha (pari al 2,65%), si è stimato per il Comun General di Fascia, di 18,37 ha (pari al 2,65%) per la nella Comunità della Valle dei Laghi e di 13,11 ha (pari all’1,63%) per gli Altipiani Cimbri. Di 8,64 ha (pari all’1,07%) è la stima dei sedimi degli edifici rilevati nella Comuni- tà della Paganella, che rappresenta pertanto l’ambito di Comunità con i valori più bassi relativamente a tale indicatore.

Grafico 3 Stima dell’incidenza percentuale dei sedimi degli edifici a livello di comu- nità di valle sul totale provinciale 32 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

A livello Comunale spiccano per valori di estensione particolarmente rilevanti, i co- muni di Trento con 44,11 ha (pari al 5,49% del totale dei sedimi degli edifici rica- denti in Centro storico nell’intera provincia), Rovereto con 32,01 ha (pari al 3,98%), A livelloPergine Comunale Valsugana spiccano con 23,27per valori ha di (pari estensione al 2,90%), particolarmente Arco con 19,56rilevanti, ha i (paricomuni al di Trento2,43%), con 44,11 Predaia ha (paricon 17,28al 5,49% ha del(pari totale al 2,15%), dei sedimi Mori degli con edifici 15,30 ricadenti ha (pari in all’1,90%),Centro storico nell’intera provincia), Rovereto con 32,01 ha (pari al 3,98%), Pergine Valsugana con 23,27 ha (pariAla al 2,90%),con 13,84 Arco ha con (pari 19,56 all’1,72%), ha (pari al Ledro 2,43%), con Predaia 12,79 conha (pari17,28 all’1,59%), ha (pari al 2,15%),Ville d’A Mori- connaunia 15,30 ha con (pari 12,23 all’1,90%), ha (pari Ala all’1,52%) con 13,84 e Avioha (pari con all’1,72%), 11,32 ha Ledro(pari alcon 1,41%). 12,79 ha (pari all’1,59%), Ville d’Anaunia con 12,23 ha (pari all’1,52%) e Avio con 11,32 ha (pari al 1,41%).

Trento 44,11 Rovereto 32,01 Pergine Valsugana 23,27 Arco 19,56 Predaia 17,28 Mori 15,30 Ala 13,84 Ledro 12,79 Ville d'Anaunia 12,23 Avio 11,32 Cles 10,75 Riva del Garda 10,73 Borgo Valsugana 9,74 Comano Terme 9,65 Mezzolombardo 9,55 9,53 Levico Terme 9,29 Folgaria 8,81 Brentonico 8,79

0,00 5,00 10,00 15,00 20,00 25,00 30,00 35,00 40,00 45,00 50,00

Grafico 4. Comuni con valori più elevati in ha di estensione dei sedimi degli edifici principali

In allegato (Tab. A4) è riportata in ordine decrescente la stima dell’estensione dei sedimi degli edificiIn allegatopresenti nei(Tabella centri A4)storici è riportatacon riferimento in ordine a tutti decrescente i comuni trentini. la stima dell’estensione dei sedimi degli edifici presenti nei centri storici con riferimento a tutti i comuni trentini. I Comuni di Cinte Tesino, di Sopra, Palù del Fersina, Vignola-Falesina, , I Comuni di Cinte Tesino, , Palù del Fersina, Vignola-Falesina, Garniga Cavizzana, , Carzano, Massimeno e Zambana, presentando valori sempre inferiori a unTerme, ettaro, Cavizzana, sono quelli Sagronin cui le Mis, somme Carzano, delle superfici Massimeno di sedime e Zambana, degli edifici presentando stimate in valo centro- storico,ri sempre risultano inferiori essere a unle piùettaro, basse sono a livello quelli provinciale. in cui le somme delle superfici di sedime de- gli edifici stimate in centro storico, risultano essere le più basse a livello provinciale. Al dato di estensione dei sedimi si è affiancato quello relativo al numero delle particelle edificaliAl dato, che di pureestensione se meno dei direttamentesedimi si è affiancatoriconducibile quello alla consistenzarelativo al numerofisica del delle patrimonio parti- immobiliarecelle edificali, rappresenta, che pure comunque, se meno un direttamente utile indicatore riconducibile complementare. alla consistenza fisica del patrimonio immobiliare rappresenta, comunque, un utile indicatore complementare. Sul totale di 93.537 particelle edificiali in centro storico, stimate a scala provinciale, la ripartizioneSul totale a livellodi 93.537 di Comunità particelle di Valleedificiali vede in il piùcentro altro storico, numero stimate di p.ed. a nellascala Comunità provinciale, della Vallagarina,la ripartizione seguita a dalivello quelle di Comunitàdelle Giudicarie, di Valle dell’Alta vede il Valsuganapiù altro numero e Bersntol, di p.ed. della nella Val di Non, della Valsugana e Tesino, dell’Alto Garda e Ledro, della Valle di Sole, dal Territorio Val Comunità della Vallagarina, seguita da quelle delle Giudicarie, dell’Alta Valsugana d’Adige, dalle Comunità della Val di Fiemme, della Valle di Cembra, di Primiero, degli Altipiani e Bersntol, della Val di Non, della Valsugana e Tesino, dell’Alto Garda e Ledro, della Valle di Sole, dal Territorio Val d’Adige, dalle Comunità della Val di Fiemme, della Valle di Cembra, di Primiero, degli Altipiani Cimbri, della Valle dei Laghi, dal 29 Comun General de Fascia e dalle Comunità Rotaliana-Konigsberg e della Paganella. I dieci comuni con il più elevato numero di particelle edificiali in centro storico sono

Grafico 4 Comuni con valori più elevati in ha di estensione dei sedimi degli edifici principali OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 33

in ordine decrescente: Trento, Pergine Valsugana, Rovereto, Arco, Folgaria, Ledro, Ala, Mori, Predaia e Canal San Bovo. Come già segnalato anche questo dato di fonte catastale, costituisce un indicatore utile per delineare in modo indiretto e in concorso agli altri parametri, i caratteri di consistenza del patrimonio edilizio storico. Valutazioni legate principalmente alla non automatica corrispondenza tra particella edificiale e unità edilizia funzionalmente autonoma (attestate anche dalla scarsa rispondenza tra p.ed. e stima del numero degli edifici determinati sulla base dei PRG) suggeriscono un uso prudenziale di questo dato. Per tale ragione nella valutazione del “peso insediativo” delle diverse realtà geo- grafiche della provincia, nella ricerca si sono privilegiati gli esiti dell’analisi del più affidabile dato di stima dei sedimi degli edifici, precedentemente rappresentato.

Densità insediativa

L’analisi – effettuata con riferimento alla Carta tecnica provinciale 2017 – registra, come detto, la presenza stimata nei Centri storici del Trentino di circa 803 ettari di sedimi occupati da edifici. A questi si aggiungono circa 11 ettari di sedimi inte- ressati da fabbricati accessori quali baracche, serre, tettoie, ecc. (Tabelle 2 e A3). La somma delle superfici di sedime interessate da edifici e da costruzioni accessorie, relazionata alla superficie totale dei centri storici della provincia genera un’inciden- za del costruito pari al 23,4%, corrispondente, quindi, approssimativamente a “uno spazio pieno ogni tre spazi vuoti”. Questi valori di densità del costruito registrano a livello comunale una forbice com- presa tra il 41,5% di Dro e l’8,9% di , caratterizzando, pertanto, quest’ul- timo comune come quello i cui centri storici presentano, a livello provinciale, la più bassa incidenza di costruito in rapporto alla superficie territoriale. Escludendo la Comunità di Valle degli Altipiani Cimbri – che con il 13,7% presenta il dato di densità più basso – e quella di Cembra – che con il 33,2% segnala il va- lore più alto – l’incidenza dei sedimi costruiti sul totale dei territori classificati come Centri Storici, nelle diverse Comunità di valle, rimane compresa tra il 20,5% e il 29,9% segnalando per la provincia caratteri relativamente omogenei nel rapporto tra spazi liberi e spazi costruiti. Di un certo interesse sotto il profilo dell’analisi insediativa dei tessuti storici è anche il dato relativo alla densità di fabbricati accessori, intesa come incidenza dei sedimi occupati da tettoie, baracche o serre sul totale del costruito (Tabelle 2 e A3). Questo dato – solitamente più elevato nelle realtà rurali della provincia – indica la presenza più o meno marcata di queste tipologie di manufatti, più frequentemente collocati negli spazi privati di pertinenza degli edifici. Un’attenta lettura di questo dato può portare a evidenziare delle anomalie insediative che dopo i necessari approfondi- menti e verifiche potrebbero segnalare la necessità di una gestione più attenta degli spazi liberi presenti nei tessuti urbanizzati di antica origine. A livello di Comunità di Valle, a fronte di un dato medio provinciale di densità dei fabbricati accessori pari all’1,38 % del totale dei sedimi costruiti, si segnalano i valo- 34 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

ri particolarmente significativi della Comunità del Primiero dove per ogni 100 mq di superficie costruita in centro storico, ben 2,31 sono occupati da manufatti accessori. Valori di poco inferiori si segnalano nelle Comunità della Vale di Sole e delle Giu- dicarie, rispettivamente con incidenze di 2,14 e 2,13%. Valori progressivamente più contenuti si segnalano nelle altre Comunità fino a giun- gere a un’incidenza dello 0,41%, registrata nella Comunità della Valle dei Laghi. Relativamente ai dati Comunali, le anomalie più marcate sono quelle registrate a Bresi- mo, Zambana, e Sagon Mis con valori compresi tra il 5,63 e il 10% di incidenza dei sedimi occupati da costruzioni accessorie sul totale dei sedimi costruiti.

Popolazione insediata e territorio urbanizzato

Per ragioni diverse, le forme di insediamento storiche sono tradizionalmente caratte- rizzate da un elevato sfruttamento del suolo urbanizzato. Nel tempo e in particolare dal secondo dopoguerra a oggi, le modalità di utilizzo del territorio a fini insediativi in Trentino sono radicalmente mutate a vantaggio di forme diverse, meno attente alla tutela della risorsa suolo e caratterizzate da livelli di densità di popolazione residente per unità di superficie urbanizzata, via, via più ridotte. La natura di questo fenomeno è descritta nei suoi caratteri quantitativi, da alcuni studi realizzati recentemente in ambito provinciale. Nella Ricerca sulle dinamiche di urbanizzazione e sul consumo di suolo in Trenti- no, svolta dall’Osservatorio del paesaggio nel 201516 si evidenzia, ad esempio, come nelle realtà comunali di Riva del Garda e di Arco, a metà dell’ottocento si registrasse un rapporto tra suolo insediato e popolazione residente variabile tra i 96,6 mq/abitante di Arco e gli 88,9 mq/abitante di Riva del Garda, corrisponden- te rispettivamente, a una densità di popolazione di 103 circa e 112 abitanti per ettaro insediato. Per gli stessi parametri, analizzati con riferimento all’anno 2011, quella ricerca ha registrato un sovvertimento del quadro originario, con valori medi del rapporto tra suolo insediato e popolazione residente nei due Comuni di più di 300 mq/abitante corrispondente a una densità di popolazione ridotta a circa 33 abitanti per ettaro insediato. Analogamente, lo studio, Trentino verso nuovi paesaggi. Ricerche sull’evoluzione del paesaggio trentino realizzata per conto della Provincia autonoma da UNITN nel 201317, ha evidenziato come dall’analisi degli insediamenti di e , emergessero alla metà dell’ottocento valori del rapporto tra suolo insediato e popolazione residente oscillanti tra 60 e 80 mq/abitante, corrispon-

Nota

16 Rapporto sullo stato del paesaggio 03. Ricerca ne e Stefania Staniscia. DICAM Università de- sulle dinamiche di urbanizzazione e sul consu- gli studi di Trento–Provincia autonoma di Trento mo di suolo in Tentino. Osservatorio del pae- Dipartimento TAAF. Quaderni del paesaggio saggio 2013. trentino–Materiali di lavoro dell’Osservatorio 17 Trentino verso nuovi paesaggi. Ricerche sull’e- del paesaggio 01. Nota: Nel testo sono pubbli- voluzione del paesaggio trentino. Pino Scaglio- cati solo i dati relativi al Comune di Mezzano. OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 35

denti a densità di popolazione, che oggi paiono particolarmente elevate, variabili tra 165 e 125 abitanti per ettaro. Per le Comunità del Primiero e della Valle di Fiemme, in cui ricadono i comuni di Mez- zano e di Cavalese, la citata Ricerca sulle dinamiche di urbanizzazione e sul consumo di suolo in Trentino, mostra come nel 2011, si fossero registrati valori del rapporto tra suolo insediato e popolazione residente rispettivamente di 506 e 422 mq/abitante, corrispondenti ai valori di densità di popolazione particolarmente bassi di 20 abitanti per ettaro per il Primiero e di 24 abitanti per ettaro per la Valle di Fiemme. Con un riferimento temporale più breve, limitato all’arco di tempo compreso tra il 1960 e il 2004, la Ricerca sulle dinamiche di urbanizzazione e sul consumo di suolo in Tren- tino registra per l’intero territorio provinciale, le medesime dinamiche con un progressi- vo incremento del valore del rapporto tra suolo insediato e popolazione residente che nel 1960 presentava valori medi provinciali di 132,3 mq/abitante, pari a una densità popolazione di circa 76 abitanti per ettaro, per attestarsi nel 2004 su un dato di 320,4 mq/abitante e una densità di popolazione di circa 31 abitanti per ettaro. Questi pochi dati, pure se non direttamente confrontabili, segnalano una tendenza progressiva e generalizzata al radicamento di modelli insediativi a elevato consumo di suolo e bassa densità di popolazione, che hanno visto sostituire le forme compatte degli insediamenti storici con quelle più disperse ed espanse tipiche della modernità. L’analisi sulla densità della popolazione residente nei centri storici, effettuata con riferimento ai contesti territoriali documentati dal Censimento 2011 selezionati per la ricerca18, mostra a scala provinciale come in tali insediamenti di antica origi- ne, il dato attuale di densità di popolazione residente, pure se in calo, si attesti come prevedibile su livelli molto più elevati, rispetto a quanto mediamente registrato nell’insieme degli insediamenti (storici e recenti) del Trentino.

Nota

18 Per una corretta interpretazione dei dati del Cen- 0,79 (segnalato in tabella e nel testo dal colore simento della popolazione e delle abitazioni si arancione); rimanda alle lettura della sezione di questo docu- - “sufficiente” un indice compreso tra 0,40 e mento: “Limiti di rappresentatività dei dati dispo- 0,59 (segnalato in tabella e nel testo dal colore nibili per la ricerca”. In particolare, in tale sezione grigio). sono illustrati i criteri di attribuzione degli indici di I dati relativi agli ambiti per i quali l’indice di rappresentatività dei dati desunti dal Censimen- rappresentatività territoriale del dato desunto to. L’analisi è realizzata su dati del Censimento dal Censimento è inferiore alla soglia di 0,40 2011 relativi a una copertura del 57% del ter- sono stati utilizzati nella ricerca solo per la de- ritorio provinciale ricadente in centro storico. Le scrizione dei fenomeni relativi ad aggregazioni aree selezionate per l’analisi sono quelle in cui le territoriali di livello superiore (dato di Comunità sezioni censuarie coincidono con il perimetro dei di Valle e dato provinciale) ma non sono pubbli- centri storici o dove le interferenze di dati esterni cati nelle tabelle né sono oggetto di commento al centro storico sono valutate irrilevanti. nel testo, in quanto ritenuti non sufficientemente In base a tale criterio è classificato come: rappresentativi. - “ottimo” un indice di rappresentatività terri- In ragione di tali limiti di rappresentativi- toriale uguale o superiore a 0,80 (segnalato in tà i dati esposti hanno solo valore orien- tabella e nel testo dal colore rosso); tativo sui probabili caratteri dei fenomeni - “buono” un indice compreso tra 0,60 e indagati. 36 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

Tabella 4 Densità territoriale della popolazione residente. Dati aggregati per Comunità di valle (vedi Nota 18)

Comunità di valle Anno 2001 Anno 2011 Anno 2011 Indice Numero di abitanti Numero di abitanti Popolazione resi- di rappresentatività per ettaro insediato per ettaro insediato dente nelle aree territoriale (ab/ha) (ab/ha) oggetto di indagine Comun General de Fascia Dato non rappresentativo Dato non rappresentativo 758 0,24 Territorio Val d’Adige 77,0 79,9 7953 0,60 Alta Valsugana e Bersntol 62,0 64,4 11790 0,55 Alto Garda e Ledro 73,8 81,7 11017 0,57 Paganella 55,2 55,3 1420 0,83

Val di Non Dato non rappresentativo Dato non rappresentativo 7175 0,36 Valle dei Laghi 48,0 48,9 3664 0,86 Valle di Cembra 77,4 75,0 3724 0,64 Valle di Sole 37,4 37,2 5464 0,64 Giudicarie 41,7 41,1 11127 0,64 Primiero 51,8 49,5 2849 0,62 Rotaliana-Konigsberg 76,7 83,0 4118 0,45

Val di Fiemme Dato non rappresentativo Dato non rappresentativo 2869 0,32 Vallagarina 51,9 54,1 22314 0,72 Valsugana e Tesino 44,4 43,4 7038 0,65 Altipiani Cimbri 28,8 29,5 1546 0,54

Provincia di Trento 51,8 53,0 104826 0,57

Nei centri storici selezionati infatti, la ricerca segnala al 2011, un valore medio di densità di popolazione di 188,5 mq di superficie urbanizzata per residente, corrispondenti a 53,0 abitanti per ogni ettaro di territorio in centro storico (per l’intepretazione del colore di rappresentazione dei dati vedi Nota 18). Il raffronto tra i dati evidenziati dall’analisi sulle dinamiche di consumo di suolo descrit- te dalle due ricerche del 2013 e 2015 e quelli desumibili dal Censimento 2011, va effettuato con particolare cautela causa i limiti di rappresentatività più volte segnalati relativamente ai dati del Censimento utilizzabili per la ricerca e le modalità di individua- zione delle superfici urbanizzate non perfettamente coincidenti tra le diverse rilevazioni. Tuttavia, i dati disponibili consentono, di delineare i caratteri generali dei fenomeni allo studio e di evidenziarne i tratti evolutivi, confermando come il modello insedia- tivo tipico dei centri storici si presenti ancora particolarmente efficace relativamente all’uso razionale della risorsa suolo. I valori rappresentati a livello di Comunità di valle in Tabella 4 e quelli più dettagliati riportati in Tabella A5, consultabile in allegato, consentono peraltro di attestare come sul lungo periodo, anche all’interno degli stessi centri storici, si sia mediamente verificata una progressiva riduzione di densità della popolazione residente attestata dal già citato dato medio provinciale che nel 2011 era di 53,0 abitanti per ettaro. OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 37

Tale riduzione è stata più marcata per quelle realtà in cui sono diffusamente presenti seconde case e meno rilevante - ma comunque significativa - in quei contesti carat- terizzati da fenomeni di terziarizzazione (tipici dei centri a carattere spiccatamente urbano) o di abbandono (per marginalità geografica o per l’affermarsi di modalità diverse di insediamento che hanno comportato il trasferimento della popolazione in aree residenziali di nuovo insediamento, periferiche rispetto ai centri storici). Allo stato attuale non sono disponibili dati utili per effettuare un approfondimento di analisi di questi fenomeni discriminandone, come sarebbe necessario, la natura in relazione alle caratteristiche delle diverse realtà oggetto di indagine. Ciononostante la lettura dei dati emersi dal Censimento 2011, ci permette quantomeno di segna- lare le situazioni di sottoutilizzo residenziale del patrimonio edilizio nei centri storici. Con riferimento alle aree di centro storico selezionate per la ricerca, a livello di Comunità di valle spiccano i dati di densità di popolazione particolarmente bassi della Valle di Sole (37,2 ab/ettaro) e soprattutto degli Altipiani Cimbri (29,5 ab/ettaro). Questi valori, se raffrontati ai citati andamenti medi provinciali di 53,0 ab/ettaro, segnalano una tendenza generalizzata al sottoutilizzo insediati- vo delle aree in centro storico analizzate, sottoutilizzo che per queste realtà, si può ragionevolmente ricondurre al diffuso fenomeno delle “seconde case”. Valori che segnalano, invece, un buon utilizzo delle aree insediate di antica origi- ne si registrano nelle Comunità della Rotaliana e Konisberg (83,0 ab/ettaro), dell’Alto Garda e Ledro (81,7 ab/ettaro), nel Territorio di Val d’Adige (79,9 ab/ettaro) e nella Comunità della Val di Cembra (75,0 ab/ettaro). A livello comunale (vedi Tabella A5 in allegato), i territori per i quali la ricerca ha evidenziato una scarsa valorizzazione residenziale dei suoli insediati in centro storico, sono quelli di , Palù del Fersina, , , Brez, , , Ruffrè-Mendola, , Commezzadura, ; , Terzo- las, , Comano Terme, , , , Canal San Bovo, Sagron Mis, , , Vallarsa, , Ronchi Valsu- gana, Folgaria, e . In questi comuni, per le porzioni di centri storici documentate dalla ricerca, si registrano infatti, valori di densità di popolazione sempre inferiori a 33 ab/ettaro. Dati rappresentativi di un utilizzo residenziale più razionale del territorio urbaniz- zato in centro storico, sono invece registrati a Trento, Tenna, Arco, Dro, Riva del Garda, , Cembra-, , , San Miche all’Adige e . In questi comuni, per le porzioni di centri storici documentate dalla ricerca, si re- gistrano infatti, valori di densità di popolazione sempre superiori a 80 ab/ettaro. Per delineare i tratti di alcune dinamiche evolutive relative a questi fenomeni, si è ope- rato inoltre, un raffronto tra i dati delle due edizioni del Censimento 2001 e 2011. Il dato relativo al 57% del territorio provinciale ricadente in centro storico relativa- mente al quale è stato possibile lo svolgimento di questo approfondimento, mostra come nel decennio analizzato, si sia mediamente assistito a un generale migliora- mento degli indicatori sull’utilizzo residenziale dei suoli insediati. Questo dato indica, infatti, una positiva tendenza generale alla valorizzazione resi- denziale dei centri storici che al 2011 ospitavano mediamente 53 residenti per ettaro contro i 51,8 attestati dal Censimento 2001. 38 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

L’analisi più dettagliata del dato mostra peraltro, andamenti differenziati tra i diversi insediamenti storici della provincia. A tale proposito si rileva che, a fronte del dato provinciale tendente alla densifica- zione - le Comunità della Val di Cembra (da 77,4 a 75,0 ab/ettaro) della Val di Sole (da 37,4 a 37,2 ab/ettaro) delle Giudicarie (da 41,7 a 41,1 ab/ ettaro) del Primiero (da 51,8 a 49,5 ab/ettaro) e della Valsugana e Tesino (da 44,4 a 43,4 ab/ettaro) presentano andamenti in controtendenza rispetto al quadro provinciale, segno, in queste aree, di una progressiva - pure se contenuta - tendenza allo spopolamento degli insediamenti di antica origine. Segnali opposti si registrano nel Territorio della Val d’Adige (da 77,0 a 79,9 ab/ettaro) e nelle Comunità dell’Alta Valsugana e Bernstol (da 62,0 a 64,4 ab/ettaro) dell’Alto Garda e Ledro (da 73,8 a 81,7 ab/ettaro) della Paga- nella (da 55,2 a 52,3 ab/ettaro) della Valle dei Laghi (da 48,0 a 48,9 ab/ ettaro) delle Rotaliana – Konisberg (da 76,7 a 83,0 ab/ettaro) della Valla- garina (da 51,9 a 54,1 ab/ettaro) e degli Altipiani Cimbri (da 28,8 a 29,5 ab/ettaro). In tali contesti alcune aree geografiche mostrano, nei centri storici esaminati, una particolare vivacità nelle dinamiche della residenza. Tale vivacità è rilevabile particolarmente nei comuni di Arco, Dro, Nago-Torbole, Riva del Garda, Lona Lases, San Michele all’Adige e Varena che nell’arco di tempo e nelle porzioni di territorio analizzati, hanno registrato incrementi di densità di popolazione superiori alle 10 unita/ettaro. Di contro i comuni in cui nelle aree selezionate si rileva nel decennio una tendenza significativa alla riduzione della densità territoriale di popolazione residente sono: Mazzin, , Garniga Terme, Palù del Fersina, Cavedago, Brez, Cis, Spormi- nore, , , , Stenico, , , Castelnuovo, Ospedaletto e Samone. Per tutti questi territori il calo della densità territoriale di popolazione residente in centro storico è stato superiore alle 5 unità per ettaro.

Caratteri generali del patrimonio edilizio storico

In premessa a questa sezione della ricerca va nuovamente segnalato che i dati qui esposti, desunti dal Censimento, hanno esclusivamente un valore orientativo sulla probabile natura dei fenomeni indagati, in quanto caratterizzati da livelli differen- ziati di rappresentatività. Così come documentato nelle tabelle, per il Comun General di Fascia e le Comunità della Val di Non e di Fiemme la base di dati particolarmente scarsa non ha consen- tito di rappresentare nessun andamento aggregato, nemmeno di carattere orientati- vo. La stessa condizione si è registrata in numerosi comuni (Tabella A1 in allegato). Come evidenziato nella sezione “Limiti di rappresentatività dei dati disponibili per la ricerca” e ripreso in nota 18, i diversi colori riportati nel testo e nelle tabelle indicano i differenti gradi di rappresentatività territoriale del dato. I dati desumibili OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 39

dal Censimento, sono infatti utilizzabili per documentare la situazione relativa a una porzione dei centri storici trentini limitata al 57% della superficie e ai circa 38.000 edifici ricadenti in tali ambiti19. La metodologia di indagine seguita dal Censimento è centrata prevalentemente sui temi legati alla residenza, per tale motivo non sono oggetto di particolare approfon- dimento gli edifici che alla data del censimento risultavano non utilizzati perché in costruzione, ricostruzione, consolidamento o cadenti, in rovina in demolizione, ecc. L’applicazione di questo criterio di selezione ha portato a individuare negli ambiti oggetto della ricerca, circa 36.000 edifici in uso, alla data di realizzazione del Censimento. Un ulteriore livello di approfondimento ha selezionato gli edifici distinguendoli in base alla destinazione d’uso prevalente. Questa classificazione ha portato a sud- dividere i circa 36.000 edifici in uso in base alle seguenti destinazioni prevalenti: residenziale, produttivo, commerciale, terziario, ricettivo, servizi e altro.

Tabella 5 Edifici in centro storico in uso: destinazioni prevalenti. Dato provinciale 2011 (vedi Nota 18)

Residenziale Produttivo Commerciale Terziario Ricettivo Servizi Altro 90,4% 0,9% 1,1% 0,6% 0,7% 1,7% 4,6%

Gli edifici a destinazione residenziale prevalente, rappresentano il 90,4% del totale degli edifici in uso presenti nei centri storici selezionati per la ricerca per un totale di circa 33.000 unità edilizie in uso e a destinazione residenziale censite. Il Censimento in coerenza con le proprie finalità limita la prosecuzione delle analisi dell’edificato solo a tale ulteriore selezione di edifici. Per questa ragione le analisi su:  stato d’uso degli edifici;  destinazioni prevalenti degli edifici;  degrado degli edifici sono effettuate con riferimento a tutti i circa 38.000 edifici censiti nelle aree sele- zionate.

Nota

19 Per le ragioni tecniche illustrate nella sezione, limitata (spesso chiusa o ben delimitata), fina- “Limiti di rappresentatività dei dati disponibili lizzati in modo esclusivo (o principale) all’at- per la ricerca” non è possibile escludere che tività di un unico consorzio, ente, impresa o in quell’insieme di edifici, ne ricadano alcuni convivenza”. Tali complessi, identificabili con esterni al perimetro dei centri storici. Tali pre- le grandi strutture a carattere monofunzionale senze sono peraltro numericamente molto con- specialistico (a destinazione ospedaliera, uni- tenute e statisticamente irrilevanti. Oltre agli versitaria, religiosa, militare, religiosa, ecc.) edifici in senso stretto, il Censimento rivolge le sono estremamente rari nei centri storici trentini proprie indagini anche ai “complessi di edifici” e non sono stati oggetto di approfondimento intesi come “insieme di costruzioni, edifici e nella ricerca in ragione della loro particolarità infrastrutture, normalmente ubicati in un’area e specialità. 40 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

Quelle relative a:  stato di conservazione degli edifici residenziali in uso.  epoca di costruzione degli edifici residenziali in uso ;  materiali da costruzione degli edifici residenziali in uso;  destinazione d’uso delle unità immobiliari;  grado di occupazione delle unità immobiliari;  titolo di godimento degli alloggi occupati da residenti sono effettuate per i soli circa 33.000 edifici residenziali in uso.

Stato d’uso degli edifici

Con riferimento al totale dei circa 38.000 edifici documentati ai fini della ricerca, il dato generale provinciale registra, alla data del 2011, il 94,9% di edifici utilizzati, l’1,6% non utilizzati perché in costruzione, ricostruzione, consolidamento, ecc. e il restante 3,5% non utilizzati perché cadenti, in rovina in demolizione, ecc.

Tabella 6 Stato d’uso degli edifici 2011. Dati aggregati per Comunità di valle. Fonte: Censimento 2011 (vedi Nota 18)

Comunità di valle % edifici % edifici % edifici Numero di Indice utilizzati non utilizzati non utilizzati edifici oggetto di rappresentatività (in costruzione, (cadenti, in rovina, di indagine territoriale ricostruzione, conso- in demolizione, lidamento ecc.) ecc.) Comun General de Fascia Dato non rappresentativo 353 0,24 Territorio Val d’Adige 96,6 1,4 2,0 1751 0,60 Alta Valsugana e Bersntol 93,5 2,2 4,3 4416 0,55 Alto Garda e Ledro 94,0 1,9 4,1 3426 0,57 Paganella 95,9 2,7 1,4 592 0,83

Val di Non Dato non rappresentativo 3004 0,36 Valle dei Laghi 92,7 2,0 5,4 1417 0,86 Valle di Cembra 95,5 1,6 2,9 1427 0,64 Valle di Sole 94,3 1,6 4,1 2304 0,64 Giudicarie 96,7 1,1 2,2 4637 0,64 Primiero 95,7 2,0 2,3 1620 0,62 Rotaliana-Konigsberg 98,9 0,2 0,9 1029 0,45

Val di Fiemme Dato non rappresentativo 826 0,32 Vallagarina 93,4 1,9 4,8 7135 0,72 Valsugana e Tesino 94,2 1,6 4,2 3134 0,65 Altipiani Cimbri 97,2 1,1 1,7 1203 0,54

Provincia di Trento 94,9 1,6 3,5 38274 0,57 OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 41

L’analisi del dato degli edifici in uso, con riferimento ai valori aggregati per Comu- nità di valle segnala le punte massime nelle Comunità della Rotaliana e Konisberg (98,9%) e negli Altipiani Cimbri (97,2%) e quelle minime nella Valle dei Laghi (92,7%), nella Vallagarina (93,4%) e nell’Alta Valsugana e Bernstol (93,5%). Il più basso valore percentuale di edifici cadenti, in rovina e in demolizione si registra nella Comunità della Rotaliana Konisberg (0,9%), il più alto in Valle dei Laghi (5,4%). Valori significativi relativi a tale indicatore si registrano, inoltre, in Vallagarina (4,8%) e in Alta Valsugana Bernstol (4,3%). A livello comunale, valori percentuali di edifici cadenti, in rovina e demolizione, com- presi tra il 5 e il 10% del totale sono segnalati a Cimone, Tenna, Ledro, Tenno, Brez, Cis, , Malosco, , Madruzzo, ,, Mezzana , Pellizzano, , Mori, Ospedaletto, e nell’Altipiano della Vigolana. Valori superiori al 10% del totale si registrano a Cavizzana, Telve di Sopra, Sant’Or- sola Terme, fino al dato più elevato registrato a Terragnolo (13,7%). Spostando l’attenzione al dato degli edifici non utilizzati perché in costruzione, rico- struzione e consolidamento - interpretabile come indicatore sull’attività edilizia in cen- tro storico alla data del Censimento - si segnalano in molti territori di Comunità valori abbastanza prossimi al citato dato medio provinciale di 1,6%. Valori particolarmen- te distanti a tale valore si registrano nella Rotaliana-Konisberg (0,2%) che presenta il valore più basso e la Comunità della Paganella (2,7%) con quello più elevato.

Degrado del patrimonio edilizio

Allo scopo di quantificare più precisamente l’entità dei fenomeni di degrado che investono il patrimonio edilizio dei centri storici trentini, sempre con riferimento al totale dei circa 38.000 edifici ricadenti nelle aree selezionate, si sono rielaborati i dati del Censimento, sommando al numero degli edifici non utilizzati perché caden- ti, in rovina in demolizione, quello relativo agli edifici residenziali ancora in uso, ma che al 2011 versavano in condizioni pessime di conservazione. Tale elaborazione fornisce un indicatore di degrado più sintetico e completo rispetto all’esame dei valori raccolti e rappresentati distintamente dal Censimento. Ai fini di una corretta interpretazione del dato va segnalato che nel computo degli edifici degradati non sono inseriti gli eventuali edifici non residenziali in pessimo sta- to di conservazione in quanto non rilevati dal Censimento. Tale aspetto può produrre una sottovalutazione del degrado da ritenersi, peraltro, di scarsissima rilevanza. L’elaborazione evidenzia un dato provinciale che si attesta sul 5,2% di edifici degradati (cadenti, in rovina, in demolizione o in pessimo stato di conservazione) censiti nel 2011. Tra le Comunità di Valle sufficientemente documentate dal Censimento, emergono dati relativi al degrado edilizio particolarmente elevati, nella Comunità della Valsu- gana e Tesino (6,8%), nella Vallagarina (6,7%), nella Valle dei Laghi (6,7%) e nell’Alta Valsugana e Bernstol (6,5%). Valori più prossimi alla media provinciale si registrano nell’Alto Garda e Ledro (5,7%) e in Valle di Sole (5,6%). I territori delle comunità in cui si registrano i valori più contenuti di degrado edilizio sono gli Altipiani Cimbri (2,3%), la Paganella (2,7%), la Rotaliana-Konisberg (3,0%), il 42 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

Territorio di Val d’Adige (3,1%), le Giudicarie (3,3%), la Valle di Cembra (3,6%) e il Primiero (3,6%).

Tabella 7 Condizioni di degrado degli edifici 2011. Dati aggregati per Comunità di valle. Fonte: Censimento 2011 (vedi Nota 18)

Comunità di valle % edifici in Numero di Indice condizioni di edifici oggetto di rappresentatività degrado di indagine territoriale (edifici cadenti, in ro- vina, in demolizione, più edifici residen- ziali in pessimo stato di conservazione) Comun General de Fascia Dato non rappresentativo 353 0,24 Territorio Val d’Adige 3,1 1751 0,60 Alta Valsugana e Bersntol 6,5 4416 0,55 Alto Garda e Ledro 5,7 3426 0,57 Paganella 2,7 592 0,83

Val di Non Dato non rappresentativo 3004 0,36 Valle dei Laghi 6,7 1417 0,86 Valle di Cembra 3,6 1427 0,64 Valle di Sole 5,6 2304 0,64 Giudicarie 3,3 4637 0,64 Primiero 3,6 1620 0,62 Rotaliana-Konigsberg 3,0 1029 0,45

Val di Fiemme Dato non rappresentativo 826 0,32 Vallagarina 6,7 7135 0,72 Valsugana e Tesino 6,8 3134 0,65 Altipiani Cimbri 2,3 1203 0,54

Provincia di Trento 5,2 38274 0,57

A livello comunale si segnalano valori di degrado che investono più del 10% del to- tale del patrimonio edilizio a Garniga Terme, Sant’Orsola, Cis, Madruzzo, , Cavizzana, Mori, Terragnolo, Telve, Telve di Sopra e nell’. Valori molto contenuti, inferiori al 2% del totale del patrimonio edilizio si registrano relativamente agli edifici degradati censiti nei comuni di , Palù del Fersina, Nago-Torbole, Andalo, Molveno, Denno, Vallelaghi, Albiano, Cembra-Lisignago, Lona-Lases, , Malè, Ossana, Bondone, Castel , Comano Terme, Pieve di Bono-Prezzo, , Lavis, Mezzocornona, Roverè della Luna, San Mi- chele all’Adige, Varena, Castelnuovo; Lavarone e Luserna. Come precedentemente segnalato, i successivi paragrafi sono dedicati all’analisi dei soli edifici residenziali in uso, che con circa 33.000 unità, rappresentano l’86% del totale selezionate del campione selezionato ai fini della ricerca. OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 43

Stato di conservazione degli edifici residenziali in uso Assieme al dato sullo stato d’uso degli edifici, il parametro relativo allo stato di conser- vazione pare particolarmente significativo tra quelli indagati dal Censimento. La natura semplificata dei criteri di giudizio affidati ai rilevatori, basati su un’impressione di mas- sima, legata allo stato di alcuni elementi significativi e facilmente identificabili (intonaci, infissi, danni strutturali evidenti, stato del tetto, ecc.) fanno ritenere che l’esito dell’indagine sia verosimile e meno affetto da imprecisioni rispetto a quanto emerso relativamente alle indagini sulla data di costruzione degli edifici e sulle tipologie strutturali, di cui ai succes- sivi paragrafi. E’ opportuno ricordare che i dati rappresentati, sono relativi ai soli edifici residenziali in uso. A una stima sulle condizioni generali di degrado del patrimonio edi- lizio nei diversi ambiti territoriali è dedicato il precedente paragrafo che riporta gli esiti di un’analisi che ha tenuto conto anche dei dati relativi alla quota di edifici non utilizzati perché cadenti, in rovina o in demolizione che, proprio in quanto inutilizzati, non sono stati oggetto di approfondimento dell’indagine qui documentata. A livello provinciale, con riferimento al 57% delle aree in centro storico selezionate e ai cir- ca 33.000 edifici residenziali in uso ricadenti in tali aree, si registrano il42% di edifici in stato di conservazione ottimo, il 41,1% buono, il 14,9% mediocre e il 2,0% pessimo.

Tabella 8 Condizioni di degrado degli edifici esidenziali in uso 2011. Dati aggregati per Comunità di valle. Fonte: Censimento 2011 (vedi Nota 18)

Comunità di valle % edifici in % edifici in % edifici in % edifici in Numero Indice di stato di stato di stato di stato di di edifici rappresentatività conservazione conservazione conservazione conservazione oggetto territoriale ottimo buono mediocre pessimo di indagine Comun General de Fascia Dato non rappresentativo 269 0,24 Territorio Val d’Adige 56,1 32,4 10,2 1,3 1510 0,60 Alta Valsugana e Bersntol 41,6 40,3 15,6 2,5 3898 0,55 Alto Garda e Ledro 49,5 34,4 14,1 1,9 2929 0,57 Paganella 65,9 22,2 10,3 1,5 522 0,83

Val di Non Dato non rappresentativo 2548 0,36 Valle dei Laghi 42,9 43,3 12,1 1,6 1202 0,86 Valle di Cembra 40,0 44,5 14,6 0,8 1284 0,64 Valle di Sole 36,2 44,6 17,2 1,9 1855 0,64 Giudicarie 40,1 41,7 16,9 1,3 4184 0,64 Primiero 43,9 40,1 14,2 1,8 1222 0,62 Rotaliana-Konigsberg 42,4 43,9 11,4 2,4 916 0,45

Val di Fiemme Dato non rappresentativo 754 0,32 Vallagarina 37,6 45,3 14,8 2,3 5889 0,72 Valsugana e Tesino 39,1 40,7 17,3 2,9 2763 0,65 Altipiani Cimbri 41,5 47,3 10,5 0,7 1075 0,54

Provincia di Trento 42,0 41,1 14,9 2,0 32820 0,57 44 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

Relativamente agli edifici a carattere residenziale in uso, la situazione descritta dal Censimento, con riferimento ai territori delle Comunità di valle segnala la seguente situazione:  la Paganella (65,9%) e il Territorio di Val d’Adige (56,1%) sono gli ambiti territo- riali in cui si registrano i valori percentuali più elevati relativamente alla presenza di edifici residenziali in uso in ottimo stato di conservazione. I dati più contenuti relativi a tale condizione si registrano in Val di Sole (36,2%) e in Vallagarina (37,6%);  sommando i dati relativi agli edifici residenziali in uso in ottimo e in buono stato di conservazione, a fronte di una media provinciale che registra l’83,1% di edifici ricadenti in tali categorie, si segnalano valori particolarmente elevati nelle Comunità degli Altipiani Cimbri (88,8%), del Territorio di Val d’Adige (88,5%) e della Paganella (88,1%). Gli ambiti di Comunità che mostrano un livello di conservazione generalmente meno efficiente degli edifici residenziali in uso sono la Valsugana e il Tesino (79,8%) e la Valle di Sole (80,8%);  i valori percentuali più elevati di edifici residenziali in uso, in pessimo stato di conservazione si registrano in Valsugana e Tesino (2,9%), Rotaliana-Konisberg (2,4%) e Vallagarina (2,3%). Gli ambiti di Comunità in cui si registrano i minori valori percentuali di edifici residenziali in uso in pessime condizioni di conserva- zione sono gli Altipiani Cimbri (0,7%) e la Valle di Cembra (0,8%). A livello comunale (Vedi Tabella A8 in allegato), sempre relativamente agli edifici residenziali in uso, si segnalano:  i dati relativi a , , Nago Torbole, Fai della Paga- nella, Molveno, , Revò e Ospedaletto con valori percentuali degli edifici residenziali in uso in ottimo stato di conservazione sempre superiori all’80% del totale. Dati relativi a tale condizione inferiori al 20% si registrano, invece, a Soraga, Garniga Terme, Malosco, , Ruffrè-Mendola, Rumo, Cavizzana, , Bondone, Giustino, , Tre Ville, , Nomi, , Ronchi Valsugana, Telve e ;  valori percentuali elevati relativi a edifici residenziali in uso in pessimo stato di conservazione, compresi tra il 5,0% registrato a Terragnolo e il valore più elevato di 16,5% di Cloz, si registrano a Mazzin, Garniga Terme, Dro, Contà, Caldes, Pellizzano, Strembo, Castello Tesino, , Telve e Torcegno.

Epoca di costruzione degli edifici residenziali in uso

Questo approfondimento è effettuato dal Censimento con riferimento ad una defi- nizione che assimila alla nuova costruzione anche la ricostruzione sostanziale del fabbricato. La data di effettuazione di interventi di ristrutturazione non viene pertan- to considerata dal Censimento “a meno che questa non abbia avuto portata tale da essere definita come una ricostruzione dell’edificio”. Per semplificazione, rispetto all’originaria articolazione in 9 fasi temporali prevista dal Censimento, nella ricerca si sono aggregate le date di costruzione degli edifici residenziali in uso in tre sole fasce temporali: prima del 1945, tra il 1946 e il 1980 e dal 1981 alla data del Censimento. OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 45

Il dato provinciale relativo ai circa 33.000 edifici residenziali in uso ricadenti nelle aree campione, registra il 69,4% di edifici costruiti prima del 1945, il 18,6% risalenti al periodo compreso tra il 1946 e il 1980 e il 12,0% di edifici costruiti o ricostruiti a partire dal 1981. A livello di Comunità di valle, gli ambiti in cui si registra una maggiore incidenza di edifici risalenti a prima del 1945 sono quelli del Territorio della Val d’Adige (85,0%), del Primiero (78,9%) e della Valle dei Laghi (76,2%). Le Comunità in cui, invece si registra nei centri storici la presenza di un patrimonio edilizio più recente, sono la Valsugana e Tesino e la Val di Sole, dove il Censimento segnala rispettivamente solo il 59,0% e il 61,8% di edifici costruiti prima del 1945.

Tabella 9 Epoca di costruzione degli edifici residenziali in uso 2011. Dati aggregati per Comunità di valle. Fonte: Censimento 2011 (vedi Nota 18)

Comunità di valle % edifici % edifici % edifici Numero di Indice costruiti prima costruiti dal costruiti dopo edifici oggetto di rappresentatività del 1945 1946 al 1980 il 1981 di indagine territoriale Comun General de Fascia Dato non rappresentativo 269 0,24 Territorio Val d’Adige 85,0 11,0 4,0 1510 0,60 Alta Valsugana e Bersntol 74,7 15,4 9,9 3898 0,55 Alto Garda e Ledro 67,4 15,7 16,9 2929 0,57 Paganella 73,0 10,5 16,5 522 0,83

Val di Non Dato non rappresentativo 2548 0,36 Valle dei Laghi 76,2 15,6 8,2 1202 0,86 Valle di Cembra 68,5 15,3 16,2 1284 0,64 Valle di Sole 61,8 20,9 17,4 1855 0,64 Giudicarie 65,8 20,7 13,5 4184 0,64 Primiero 78,9 14,6 6,5 1222 0,62 Rotaliana-Konigsberg 75,2 18,8 6,0 916 0,45

Val di Fiemme Dato non rappresentativo 754 0,32 Vallagarina 63,6 22,4 13,9 5889 0,72 Valsugana e Tesino 59,0 26,6 14,4 2763 0,65 Altipiani Cimbri 66,0 24,7 9,3 1075 0,54

Provincia di Trento 69,4 18,6 12,0 32820 0,57

I Comuni (vedi Tabella A9 in allegato) con la più alta presenza di edifici risalenti a prima del 1945 sono Garniga Terme, Fornace, , Brez, , , Cavizzana, Ossana, , Bondone, Tre Ville, , e Nomi, dove si registrano valori sempre superiori al 90%. I Comuni dove si registra la presenza di un patrimonio edilizio più recente, sono Dro, Volano, Bieno, Castelnuovo, Telve di Sopra e Torcegno dove il Censimento segnala valori percentuali degli edifici costruiti prima del 1945, spesso anche signi- ficativamente inferiori al 20% del totale. 46 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

L’anomalia rappresentata da tali dati suggerisce, peraltro, di procedere con parti- colare prudenza prima di trarre conclusioni di carattere valutativo, non potendosi escludere che gli esiti rappresentati, siano condizionati da errori di stima attribuibili a rilevatori poco esperti in materia edilizia.

Materiali da costruzione degli edifici residenziali in uso

Sempre con riferimento alle porzioni di centro storico selezionate per la ricerca, corrispondenti al 57% dell’intera superficie dei centri storici provinciali e con riferi- mento ai circa 33.000 edifici residenziali in uso ricadenti in tali ambiti, il Censimen- to segnala a livello provinciale il 76,2% di edifici realizzati in muratura portante (pietra o mattoni) mentre, il restante 23,8% degli edifici è riconducibile a tecniche costruttive diverse (cemento armato, acciaio, legno ecc.) che ai fini della ricerca sono state aggregate in un’unica categoria.

Tabella 10 Materiali da costruzione degli edifici residenziali in uso 2011. Dati aggregati per Comunità di valle. Fonte: Censimento 2011 (vedi Nota 18)

Comunità di valle % edifici realizzati in % edifici realizzati Numero di Indice muratura portante con altre tecniche edifici oggetto di di rappresentatività costruttive indagine territoriale Comun General de Fascia Dato non rappresentativo 269 0,24 Territorio Val d’Adige 84,8 15,2 1510 0,60 Alta Valsugana e Bersntol 77,7 22,3 3898 0,55 Alto Garda e Ledro 80,9 19,1 2929 0,57 Paganella 56,5 43,5 522 0,83

Val di Non Dato non rappresentativo 2548 0,36 Valle dei Laghi 79,9 20,1 1202 0,86 Valle di Cembra 52,9 47,1 1284 0,64 Valle di Sole 70,8 29,2 1855 0,64 Giudicarie 66,5 33,5 4184 0,64 Primiero 79,3 20,7 1222 0,62 Rotaliana-Konigsberg 83,0 17,0 916 0,45

Val di Fiemme Dato non rappresentativo 754 0,32 Vallagarina 75,5 24,5 5889 0,72 Valsugana e Tesino 87,0 13,0 2763 0,65 Altipiani Cimbri 86,8 13,2 1075 0,54

Provincia di Trento 76,2 23,8 32820 0,57

Analogamente a quanto emerso per l’analisi dell’epoca di costruzione, le scarse o nulle competenze tecniche richieste ai rilevatori e la difficoltà di valutazione di que- sto parametro rendono opportuno procedere con un utilizzo prudenziale dei dati OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 47

raccolti dal Censimento su questo particolare aspetto. A livello di Comunità di valle, gli ambiti in cui si registra una maggiore incidenza di edifici realizzati in muratura portante sono: la Valsugana e Tesino (87,0%), gli Al- tipiani Cimbri (86,8%) e il Territorio della Val d’Adige (84,8 %). Valori particolar- mente contenuti relativi a edifici in muratura, a favore delle altre tecniche costruttive, si registrano in Paganella (56,5%) e in Valle di Cembra (52,9%). A livello comunale (vedi Tabella A10 in allegato) si registrano valori superiori al 95% di edifici in muratura relativamente ai Comuni di Cimone, Dro, Nago-Torbole, Malosco, Madruzzo, Bondone, , Sagron Mis, Tesero, Nomi, Terra- gnolo, Castello Tesino, Ospedaletto. Ronchi Valsugana, Telve di Sopra e Torcegno.

Destinazioni d’uso delle unità immobiliari degli edifici residenziali in uso

In questo paragrafo sono rappresentati gli esiti delle indagini svolte dal Censimento relativamente alle tipologie d’uso delle singole unità immobiliari. Come già evidenziato in precedenti sezioni di questo documento, i dati del Censi- mento 2011 sono orientati principalmente alla documentazione degli aspetti rilevanti sotto il profilo della residenza. Per questa ragione l’analisi effettuata sulle unità immo- biliari fa esclusivo riferimento a quelle ricadenti nei circa 33.000 edifici in uso a pre- valente destinazione residenziale censiti nelle aree selezionate ai fini della ricerca. I dati che seguono oltre a non considerare - come ovvio - la composizione per tipo- logie d’uso relativa agli edifici non utilizzati (perché in costruzione, ricostruzione, consolidamento o cadenti, in rovina, in demolizione ecc.) non descrivono nemmeno quelli la cui destinazione esclusiva o prevalente sia di tipo, produttivo, commerciale, direzionale/terziaria, turistico/ricettiva, a servizi, ecc. che rappresentano circa il 10% del totale degli edifici censiti. Sono inoltre escluse dalla rilevazione le unità immobiliari che pure se collocate in edifici in uso e residenziali, presentano destina- zioni non abitative (uffici, negozi, laboratori, ecc.) e sono accessibili direttamente dalle aree di pubblica circolazione. Semplificando, il dato va pertanto inteso come riferito agli interni degli edifici a destinazione esclusiva o prevalente di tipo residenziale, includendo quelli destinati a uffici, negozi e laboratori solo se serviti da accessibilità comune agli altri interni e quindi non direttamente raggiungibili dalla strada. Per questa ragione l’analisi può essere considerata un utile indicatore sulla terziariz- zazione dei centri storici registrando l’incidenza delle unità immobiliari, un tempo presumibilmente residenziali e oggi destinate ad attività di carattere economico. Sulla base di tali criteri di selezione, le unità immobiliari oggetto di questa analisi assommano a circa 83.000 unità. Il dato provinciale segnala come il 93,1% degli interni degli edifici analizzati sia destinato ad abitazione e il 6,9% a usi non abitativi, quali uffici, negozi e labora- tori con accessi non indipendenti rispetto alla strada. Il dato appare di difficile interpretazione presentando significative variazioni anche relativamente a contesti apparentemente omogenei. 48 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

Approfondendo l’analisi dei territori delle Comunità di valle, sufficientemente docu- mentati ai fini dell’indagine, si evidenzia come nella Comunità del Primiero si regi- stri la più alta incidenza di interni non abitativi (12,9%): Valori significativi relativi a questo parametro si registrano anche in Alta Valsugana e Bernstol (9,5%), nel Territorio di Val d’Adige (9,5%) e in Val di Cembra (8,3%).

Tabella 11 Destinazioni d’uso delle unità immobiliari negli edifici residenziali 2011. Dati aggregati per Comu- nità di valle. Fonte: Censimento 2011 (vedi Nota 18)

Comunità di valle Incidenza degli Incidenza degli Indice interni abitativi interni non di rappresentatività sul totale degli abitativi sul totale territoriale interni (%) degli interni* (%) *Sono escluse dal computo le unità non abitative (uffici, negozi, laboratori, ecc.) dotate di acces- so diretto dalle aree di circolazione Comun General de Fascia Dato non rappresentativo 0,24 Territorio Val d’Adige 90,9 9,1 0,60 Alta Valsugana e Bersntol 90,5 9,5 0,55 Alto Garda e Ledro 92,9 7,1 0,57 Paganella 94,8 5,2 0,83

Val di Non Dato non rappresentativo 0,36 Valle dei Laghi 95,3 4,7 0,86 Valle di Cembra 91,7 8,3 0,64 Valle di Sole 95,4 4,6 0,64 Giudicarie 96,9 3,1 0,64 Primiero 87,1 12,9 0,62 Rotaliana-Konigsberg 93,1 6,9 0,45

Val di Fiemme Dato non rappresentativo 0,32 Vallagarina 93,8 6,2 0,72 Valsugana e Tesino 92,2 7,8 0,65 Altipiani Cimbri 94,2 5,8 0,54

Provincia di Trento 93,1 6,9 0,57

Con riferimento ai dati comunali (Tabella A11 in allegato) si segnalano alcune rile- vanti anomalie di difficile interpretazione quali, ad esempio, quelle registrate a Bedol- lo, a Cloz, Giovo, Ala, Imer e Borgo Valsugana, accanto alla conferma di fenomeni di spiccata terziarizzazione nei contesti a prevalente carattere urbano quali il capoluogo della provincia o alcuni centri turistici della Valle di Fassa o dell’area gardesana. OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 49

Grado di occupazione delle unità abitative degli edifici residenziali in uso

Ai fini dello studio sull’utilizzo della risorsa insediativa, pare essere più rilevante e coerente quanto emerso dal Censimento relativamente al grado di occupazione delle unità abitative in centro storico. L’approfondimento è stato effettuato per le circa 78.000 unità a destinazione abita- tiva ricadenti nelle aree in centro storico selezionate per la ricerca. La media provinciale relativa al rapporto tra unità occupate e non occupate eviden- zia significativamente come nelle aree di centro storico selezionate per la ricerca, il 39,2% delle unità abitative risultino non occupate o occupate da non residenti e il restante 60,2% occupate da almeno un residente. Tali dati parrebbero segnalare un diffuso sottoutilizzo del patrimonio abitativo dei centri storici trentini.

Tabella 12 Grado di occupazione delle abitazioni in centro storico 2011. Dati aggregati per Comunità di valle. Fonte: Censimento 2011 (vedi Nota 18)

Comunità di valle Incidenza di abitazioni Incidenza di abitazioni Numero di Indice occupate da almeno vuote o occupate edifici oggetto di di rappresentatività una persona residente solo da persone indagine territoriale (%) non residenti (%) Comun General de Fascia Dato non rappresentativo 752 0,24 Territorio Val d’Adige 66,9 33,1 5766 0,60 Alta Valsugana e Bersntol 65,3 34,7 8058 0,55 Alto Garda e Ledro 69,2 30,8 7263 0,57 Paganella 46,0 54,0 1403 0,83

Val di Non Dato non rappresentativo 5640 0,36 Valle dei Laghi 71,8 28,2 2290 0,86 Valle di Cembra 63,9 36,1 2407 0,64 Valle di Sole 47,4 52,6 5178 0,64 Giudicarie 48,2 51,8 10146 0,64 Primiero 43,9 56,1 2991 0,62 Rotaliana-Konigsberg 85,1 14,9 2023 0,45

Val di Fiemme Dato non rappresentativo 2206 0,32 Vallagarina 71,0 29,0 13946 0,72 Valsugana e Tesino 63,2 36,8 4907 0,65 Altipiani Cimbri 28,2 71,8 2747 0,54

Provincia di Trento 60,2 39,8 77723 0,57

Pure ipotizzando che una quota più o meno significativa di alloggi censiti risulti essere, per ragioni diverse, totalmente inutilizzata, pare evidente come questo dato risenta della caratterizzazione più o meno turistica delle aree indagate, mostrando come il fenomeno delle “seconde case” si riverberi significativamente anche sulla gestione del patrimonio edilizio storico. 50 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

Tra i territori di Comunità in cui i dati del Censimento presentano valori di rappresen- tatività territoriale ritenuti almeno sufficienti ai fini della ricerca (e quindi escludendo il Comun General de Fascia e le Comunità della Val di Non e di Fiemme) partico- larmente significativi sono, infatti, i valori percentuali relativi alle abitazioni vuote o occupate da non residenti, rispetto al totale delle abitazioni, che si registrano negli Altipiani Cimbri (71,8%), in Primiero (56,1%), in Paganella (54,0%), nelle Giu- dicarie (51,8%) e in Val di Sole (52,6%). Questi esiti dell’indagine mostrano come in tutte queste aree a forte vocazione turi- stica le abitazioni in centro storico, occupate da almeno un residente rappresentino sempre la quota minore delle abitazioni. Il fenomeno appare essere ancora più evidente se analizzato a livello comunale (vedi Tabella A12 in allegato) dove - tra i Comuni caratterizzati da livelli di coper- tura territoriale dei dati almeno sufficienti ai fini della ricerca – si registrano percen- tuali di abitazioni vuote o non occupate da residenti, superiori al 70% del totale a: Mazzin di Fassa, Cimone, Andalo, Cavedago, , Ruffrè – Mendola, Sfruz, Bocenago, Stenico, Bieno, Folgaria e Lavarone. Nella lettura del dato va adeguatamente considerato che in alcuni dei contesti territoriali caratterizzati da elevato sottoutilizzo del patrimonio abitativo, tale scarsa valorizzazione non è esclusivamente riconducibile a forme intensive di attività turisti- ca ma è a volte originata da fenomeni di marginalità socioeconomica e di parziale abbandono del territorio. Il Censimento non fornisce, peraltro, elementi utili per discriminare i dati in tale senso. Le Comunità di valle in cui si registrano i valori più elevati di occupazione stabile delle abitazioni sono quelle della Rotaliana Konisberg (85,1%),della Valle dei Laghi (71,8%) e della Vallagarina (71,0%). A livello Comunale spiccano valori di occupazione da parte di residenti superiori al 75% del totale delle abitazioni censite a: , Pergine Valsugana, Arco, Dro, Madruzzo, Giovo, Lavis, Mezzocorona, Roverè della Luna, Avio, , Calliano, Isera, Mori, Nogaredo, Nomi, , Rovereto, Castelnuovo, Novaledo, Ospedaletto e Telve.

Titolo di godimento degli alloggi occupati da residenti degli edifici residenziali in uso

Questo approfondimento è stato effettuato per le circa 47.000 unità a destinazione abitativa occupate da almeno un residente ricadenti nelle aree in centro storico selezionate per la ricerca. La media provinciale evidenzia significativamente come nelle aree di centro storico sele- zionate, il 74,6% delle unità abitative siano di proprietà dei residenti che le occupano, il 17,6% in affitto e il7,8% godute ad altro titolo (gratuito, prestazioni di servizio, ecc.). Tra le Comunità di valle per le quali sono disponibili dati sufficientemente rappre- sentativi per consentire almeno di tratteggiate a fini orientativi le dinamiche dei fenomeni oggetto della ricerca, spiccano i dati del Territorio di Val d’Adige dove l’incidenza degli alloggi in proprietà risulta essere la più bassa a livello provinciale con il 57,4% sul totale degli alloggi. Valori degli alloggi in proprietà più bassi OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 51

della media provinciale si registrano anche nell’Alto Garda e Ledro con il 68,7%, nella Rotaliana Konisbergh con il 69,7% e nella Vallagarina con il 71,1%. Valori superiori alla media provinciale si registrano, invece, relativamente alla percentuale degli alloggi in proprietà, nelle Comunità della Valsugana a Tesino con il 78,6%, del- la Paganella con il 79,7%, degli Altipiani Cimbri con l’80,3%, delle Giudicarie con l’81% della Val di Cembra e del Primiero con l’82,0% e della Val di Sole con l’81,2%.

Tabella 13 Titolo di godimento degli alloggi occupati da residenti 2011. Dati aggregati per Comunità di valle. Fonte: Censimento 2011 (vedi Nota 18)

Comunità di valle Incidenza degli Incidenza degli Incidenza degli Numero di Indice alloggi in alloggi in alloggi in edifici oggetto di rappresentatività proprietà (%) affitto (%) disponibilità con di indagine territoriale altro titolo (%) Comun General de Fascia Dato non rappresentativo 322 0,24 Territorio Val d’Adige 57,4 33,9 8,7 3856 0,60 Alta Valsugana e Bersntol 75,7 15,8 8,4 5260 0,55 Alto Garda e Ledro 68,7 23,6 7,8 5025 0,57 Paganella 79,7 9,1 11,1 646 0,83

Val di Non Dato non rappresentativo 3071 0,36 Valle dei Laghi 82,2 10,6 7,1 1644 0,86 Valle di Cembra 82,0 10,1 7,9 1538 0,64 Valle di Sole 81,2 11,3 7,5 2456 0,64 Giudicarie 81,0 10,8 8,2 4886 0,64 Primiero 82,0 11,8 6,2 1314 0,62 Rotaliana-Konigsberg 69,7 22,8 7,5 1722 0,45

Val di Fiemme Dato non rappresentativo 1284 0,32 Vallagarina 71,1 21,4 7,5 9896 0,72 Valsugana e Tesino 78,6 14,1 7,3 3099 0,65 Altipiani Cimbri 80,3 7,6 12,1 775 0,54

Provincia di Trento 74,6 17,6 7,8 46794 0,57

A livello comunale (vedi Tabella A13 in allegato) si segnala la prevedibile tendenza a una progressiva riduzione della quota di alloggi in proprietà negli insediamenti storici a carattere urbano come Riva del Garda, Rovereto e Trento (o che si caratterizzano per la prossimità a tali centri come Calliano). In tutti questi comuni la quota di alloggi in proprie- tà, occupati da residenti, risulta essere inferiore al 55% del totale degli alloggi. Quote superiori all’85% di alloggi in proprietà occupati da residenti si registrano nei centri stori- ci dei Comuni di Cimone, Bedollo, Palù del Fersina, Andalo, Brez, Cis, Altavalle, Giovo, Sover, Ossana, Peio, Pellizzano, Vermiglio, Bleggio superiore, Bondone, San Lorenzo- Dorsino, , Tre Ville, , Mezzano, Valfloriana, Ronzo-Chienis, Terragnolo, Vallarsa, Carzano, Castello Tesino, Ronchi Valsugana, Torcegno e Luserna.

OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 53

Conservazione e trasformazione nella gestione urbanistica degli interventi edilizi in centro storico

Questo capitolo della ricerca è dedicato a documentare il mutare degli equilibri tra spinte alla trasformazione e istanze di conservazione del patrimonio edilizio storico, testimoniate dall’evoluzione delle norme e dei piani di settore. In particolare, dopo un periodo di relativa stabilità nei riferimenti metodologici e nell’approccio gestionale, a partire dal 2014 il quadro normativo ha introdotto alcune significative novità orientate a consentire maggiori livelli di trasformabilità dei tessuti edilizi storici. Nella ricerca si sono indagati alcuni tratti evolutivi della pianificazione dei tessuti edilizi storici a partire dal primo impianto scaturito dall’applicazione della Legge provinciale n. 44 del 1978, per giungere all’analisi del quadro attuale svolta con particolare riferimento all’eventuale presenza di varianti e adeguamenti ai Piani, finalizzati a garantire una gestione dell’apertura a nuovi spazi di trasformabilità che la legge ha caratterizzato in termini prevalentemente derogatori. Lo studio è stato svolto con riferimento all’analisi della composizione per categorie di intervento edilizio, consentite dai Piani per i singoli edifici ricadenti nei tessuti storici. Si ritiene, infatti, che tale indicatore sia, di gran lunga, il più adeguato a rappresentare la propensione alla trasformazione o alla conservazione che caratterizza i diversi strumenti urbanistici comunali. La seconda sezione di questo capitolo della ricerca è dedicata a quantificare il numero di interventi fortemente trasformativi che sono stati programmati nei centri storici trentini nell’ultimo quadriennio, distinti per tipologia di intervento. A questo fine la ricerca documenta il numero di pareri tecnici espressi dalla Commissioni paesaggistiche alle quali è attribuito il compito della verifica di compatibilità delle ristrutturazioni implicanti la demolizione e ricostruzione degli edifici, delle deroghe ai Piani per ragioni di pubblico interesse, delle sopraelevazioni consentite dall’art. 105 della Legge provinciale n. 1520 e degli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici soggetti a risanamento conservativo giustificati da ragioni statiche, in conformità all’art. 106 della stessa Legge provinciale n. 1521.

Lo stato della pianificazione nei centri storici

Scopo principale di questa sezione della ricerca è la ricostruzione schematica di alcuni caratteri evolutivi della pianificazione degli insediamenti di antica origine in Trentino e la descrizione dello stato di aggiornamento dei Piani regolatori generali relativamente a tali contesti territoriali.

Nella foto a lato, vista del centro sto- rico di Cavedine, in Valle dei Laghi 54 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

In particolare si è voluto verificare se, e in che termini, le modifiche in senso più trasformativo introdotte recentemente per legge siano state rielaborate dai Piani, attraverso un processo di adeguamento delle proprie norme attuative o di riclassificazione delle categorie di intervento previste per le singole unità edilizie. Questa sezione della ricerca evidenzia, pertanto, lo stato generale di aggiornamento dei PRG e in particolare la presenza di eventuali adeguamenti, redatti a seguito della ridefinizione in termini meno vincolistici della categoria della ristrutturazione edilizia introdotta prima dal citato art. 70 della Legge provinciale 25 del 2012 e successivamente - in termini ancor più radicali - dal comma 2 dell’art. 77 della Legge provinciale 15 del 201522 oggi in vigore. Nella ricerca viene, inoltre, segnalata l’eventuale presenza di varianti specifiche finalizzate alla gestione delle più estese possibilità di sopraelevazione degli edifici introdotte, in deroga ai Piani, dalla medesima legge all’art. 105.

Nota

20 L.P. 15 del 2015. Art. 105. Recupero degli in- turazione edilizia, se l’interessato presenta al sediamenti storici: comune una perizia asseverata che dimostra 1. Negli edifici degli insediamenti storici, an- che l’immobile presenta condizioni statiche tali che di carattere sparso, con esclusione degli da non consentirne il recupero con modalità edifici assoggettati a restauro, è ammessa per conservative nel rispetto delle condizioni previ- una sola volta, la sopraelevazione nella misura ste dalle norme urbanistiche per la relativa ti- sufficiente per il raggiungimento dell’altezza pologia d’intervento, il consiglio comunale, ac- minima utile, e comunque entro il limite massi- quisito il parere della CPC o l’autorizzazione mo di un metro, per il recupero dei sottotetti a paesaggistico - ambientale, se richiesta, può fini abitativi, nel rispetto delle norme in materia autorizzare il rilascio del permesso di costruire di distanze, conservando l’allineamento verti- per la realizzazione del progetto di recupero cale delle murature perimetrali e ricostruendo proposto, anche con demolizione e ricostru- le coperture secondo i caratteri originari. Tale zione, in deroga alle previsioni degli strumenti disposizione si applica anche in deroga alle urbanistici vigenti o adottati. norme e alla disciplina delle categorie d’inter- 2. L’applicazione del comma 1 è esclusa nel vento del PRG ed è alternativa a disposizioni caso di edifici assoggettati alla categoria del analoghe contenute nei medesimi PRG; in que- restauro o oggetto di vincolo ai sensi delle nor- sto caso l’intervento è subordinato al parere me in materia di beni culturali. della CPC. 3. Il progetto di demolizione e ricostruzione 2. I comuni, con variante al PRG ai sensi previsto dal comma 1 deve risultare coerente dell’articolo 39, comma 2, possono derogare con le caratteristiche tipologiche, architettoni- all’applicazione del comma 1 su determinati che, con le prescrizioni relative a elementi e edifici in ragione della presenza di specifiche materiali ammessi dal PRG per la categoria caratteristiche tipologiche e architettoniche. d’intervento a cui è soggetto l’edificio e, in 3. Quest’articolo si applica decorsi dodici mesi generale, con l’obiettivo di migliorare le condi- dalla data di entrata in vigore di questa legge. zioni architettoniche dell’edificio preesistente e 21 L.P. 15 del 2015. Art. 106. Interventi di carat- il contesto in cui è inserito. tere straordinario riguardanti edifici storici: 4. Alle varianti ai progetti autorizzati ai sensi 1. Nel caso d’interventi riguardanti edifici stori- del comma 1 si applica la disciplina delle va- ci soggetti a risanamento conservativo e edifici rianti di cui all’articolo 92. Queste varianti sono del patrimonio edilizio tradizionale montano subordinate al parere preventivo della CPC, fat- soggetti a risanamento conservativo e a ristrut- ta eccezione per quelle in corso d’opera. OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 55

In termini più puntuali, l’analisi sullo stato della pianificazione approfondisce lo studio dei Piani regolatori generali (PRG) relativamente all’incidenza percentuale delle diverse categorie di intervento edilizio ammesso per gli edifici in centro storico. Alcune linee evolutive di lungo periodo relative agli strumenti urbanistici deputati alla gestione dei centri storici in Trentino sono, infine, descritte confrontando la composizione per categorie di intervento prevista dai primi Piani di settore approvati in attuazione della Legge provinciale n. 44 del 1978 denominati Piani generali di tutela degli insediamenti storici e quella introdotta dai Piani regolatori generali attualmente in vigore. Per ragioni operative e di disponibilità di dati, tale indagine è stata svolta con riferimento ad una selezione limitata a 140 comuni.

Dalla Legge provinciale n. 44 del 1978 alla Legge provinciale n.15 del 2015: alcuni tratti evolutivi

Come evidenziato nella prima sezione di questa ricerca, la Legge Provinciale n. 44 del 1978 demandava la pianificazione dei centri storici a strumenti dedicati, denominati Piani generali di tutela degli insediamenti storici. Tali Piani erano, di iniziativa comunale per otto centri storici di carattere urbano (denominati di tipo A) e comprensoriale per quelli minori (denominati di tipo B). L’attuazione della legge 44 è stata accompagnata da un‘intensa attività di ricerca e supporto metodologico curata dal Servizio urbanistica e tutela del paesaggio che ha prodotto numerosi studi e pubblicazioni, finalizzati a diffondere tra le Amministrazioni locali e i progettisti, il ricorso a procedure di analisi e di pianificazione coerenti con gli ambiziosi e innovativi obiettivi della legge provinciale.

Nota

22 L.P. 15 del 2015. Art. 77. Definizione delle ca- ricavare o migliorare unità abitative nei sottotet- tegorie di intervento: ti esistenti ai sensi dell’articolo 105 o nei limiti 1. Ai fini di questa legge le categorie d’interven- stabiliti dal PRG; to sugli edifici sono così definite: (…..) 3) l’ampliamento laterale o in soprelevazione e) interventi di ristrutturazione edilizia: quelli vol- degli edifici esistenti secondo i parametri fissati ti ad adeguare l’unità edilizia o una sua parte dal PRG e comunque nel limite del 20 per cento a nuove e diverse esigenze, anche con cambio della superficie utile netta o anche con amplia- di destinazione d’uso. Comprendono la possibi- menti superiori della superficie utile netta, se è lità di variare l’impianto strutturale e distributivo rispettato il volume urbanistico esistente; dell’edificio, modificandone l’aspetto architetto- 4) la demolizione e ricostruzione anche su di- nico e i materiali. Nell’ambito degli interventi verso sedime all’interno del lotto edificatorio o di ristrutturazione sono compresi quelli volti alla della particella di riferimento, nell’ambito della demolizione, anche parziale, degli edifici esi- medesima destinazione di zona, nel rispetto del- stenti e alla loro ricostruzione nel limite del volu- la disciplina in materia di distanze e dei vincoli me urbanistico esistente, e i seguenti interventi: urbanistici sovraordinati; 1) l’ampliamento della superficie utile netta esi- 5) l’aggregazione di fabbricati esistenti nel me- stente con interventi di riqualificazione previsti desimo lotto edificatorio o, nelle aree non speci- dall’articolo 109; ficamente destinate all’insediamento, di fabbri- 2) la soprelevazione degli edifici esistenti per cati pertinenziali a quello oggetto d’intervento. 56 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

All’inizio degli anni ’90 gran parte del territorio provinciale risultava essere dotata di Piani generali degli insediamenti storici. Un’analisi dettagliata del processo di pianificazione, che ha investito i centri storici nel decennio successivo all’approvazione della legge n. 44, è riportata nel documento “Indirizzi generali per la pianificazione degli insediamenti storici” redatto dall’Ufficio Centri storici della Provincia autonoma di Trento23. Il documento, risalente al 1993, contiene interessanti indicazioni metodologiche ed elabora utili criteri per la redazione dei Piani. Il testo descrive, inoltre, lo stato della pianificazione di settore a quella data, segnalando i successi e le criticità del percorso fino ad allora intrapreso ed evidenziando come nel periodo compreso tra il 1985 e il 1992 i centri storici di tipo A di Ala, Borgo Valsugana, Mezzolombardo, Pergine, Riva del Garda, Rovereto e Trento si fossero dotati di un Piano generale degli insediamenti storici in vigore. Analoga situazione si registrava per gli insediamenti di tipo B con otto comprensori su undici dotati di un Piano in vigore. Il tempo medio necessario alla redazione di questi strumenti di pianificazione veniva stimato dal documento in circa otto anni. Con la progressiva attuazione della Legge provinciale n. 22 del 1991 e il trasferimento dei contenuti di Piano relativi ai centri storici ai Piani regolatori generali, molti degli strumenti urbanistici originari hanno subito modifiche e integrazioni, spesso tese a riclassificare gli edifici storici in categorie meno conservative, ma rimanendo nell’alveo delle finalità progettuali e delle metodologie di analisi e classificazione degli edifici messe a punto nel corso degli anni ’80. L’impianto degli attuali Piani regolatori generali relativamente alla disciplina dei centri storici risale in alcuni casi ancora agli originari Piani generali di tutela degli insediamenti storici e per circa il 44% dei 176 comuni trentini esistenti all’agosto 2018, risulta comunque precedente all’anno 2000. Nella stragrande maggioranza dei Piani regolatori generali in vigore, si registra una classificazione degli interventi edilizi ammessi, basata sulle tradizionali categorie di intervento del restauro, del risanamento conservativo e della ristrutturazione edilizia pure se con variazioni più o meno significative finalizzate a modulare maggiormente il dettaglio delle modalità di intervento consentite. L’indicazione di Piano sulla categoria di intervento ammessa è motivata da un percorso metodologico testimoniato da schede singole per ogni edificio che spesso contengono indicazioni e prescrizioni più puntuali finalizzate a orientare con maggiore precisione le modalità di intervento. A partire dal 2013 le modifiche normative citate in premessa a questo capitolo hanno progressivamente introdotto variazioni significative al quadro dei riferimenti sui quali poggiavano i PRG allora in vigore, orientando la pianificazione verso modalità più trasformative, di gestione urbanistica del patrimonio edilizio storico.

Nota

23 Indirizzi e criteri generali per la pianificazione degli insediamenti storici. Provincia Autonoma di Trento, 1993. OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 57

Tali modifiche, a carattere generalizzato prevalentemente derogatorio, hanno operato in termini puntuali in particolare attraverso la ridefinizione della categoria di intervento della ristrutturazione edilizia, interpretata da tutti i Piani redatti fino ad allora in termini relativamente conservativi essendo vincolata al mantenimento delle murature perimetrali e alla conservazione o riproposizione di caratteri costruttivi e di finitura tradizionali. La nuova definizione della ristrutturazione edilizia introdotta, per legge, come variante diretta alle previsioni dei Piani in vigore prevede, ora, livelli molto spinti di trasformazione che si traducono nella possibilità di demolizione e ricostruzione degli edifici, in incrementi volumetrici, nella modifica del sedime costruito e nel possibile ricorso, nella ricostruzione, a caratteri architettonici contemporanei (Nota 21). Le modifiche introdotte normativamente, allineano il quadro trentino alle definizione della categoria della ristrutturazione edilizia in vigore a livello nazionale. Tale aspetto formalmente necessario si confronta con un quadro della pianificazione che appare però caratterizzarsi per scelte operate con riferimento ad una definizione della ristrutturazione edilizia nettamente più conservativa aprendo a scenari di potenziale compromissione dei tessuti insediativi di antica origine. L’analisi effettuata sulla composizione per categorie di intervento previste dai piani, illustrata nei successivi paragrafi, mostra, infatti, come nella categoria d’intervento della ristrutturazione edilizia ricada più del 60% del patrimonio edilizio storico della provincia, con punte che per alcuni comuni superano anche significativamente la soglia del 70-80 % degli edifici in centro storico ora potenzialmente demolibili e ricostruibili anche con caratteri contemporanei. Pure se mitigato dall’attribuzione alle Commissioni paesaggistiche di funzioni di controllo qualitativo sugli interventi più radicali e in alcune circoscritte realtà, da prescrizioni di Piano puntuali e circostanziate non direttamente superabili dalle nuove norme derogatorie, tale nuovo assetto normativo, in assenza del necessario adeguamento degli strumenti urbanistici rende potenzialmente possibile, la radicale trasformazione di gran parte degli insediamenti storici della provincia. Queste criticità sono già state oggetto del documento del Forum dell’Osservatorio del paesaggio già citato nella presentazione di questa ricerca (Nota 5). Altro fattore di forte trasformazione introdotto per legge, anch’esso in deroga ai Piani in vigore, è riconducibile alla possibilità generalizzata di sopraelevazione degli edifici in centro storico, possibilità estesa anche agli immobili pregiati, soggetti alla categoria del risanamento conservativo (Nota 22).

Modifiche normative alla disciplina degli interventi sull’edilizia storica e Piani regolatori generali: lo stato degli aggiornamenti

Preso atto della modifiche al quadro dei riferimenti normativi di cui ai punti precedenti, la ricerca ha voluto verificare se lo stato della pianificazione di settore si sia adeguato a questo significativo mutamento di contesto, introducendo varianti alle norme di attuazione dei Piani o operando la riclassificazione degli edifici di antica origine, ridefinendo la natura degli interventi ammissibili. 58 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

In particolare, nella ricerca, si sono indagati due aspetti rilevanti:  la presenza di varianti sostanziali ai PRG relative ai centri storici successive all’entrata in vigore delle modifiche al quadro normativo, che abbiano introdotto una revisione significativa e organica del proprio impianto di previsioni;  la presenza di varianti specifiche finalizzate a normare la possibilità indifferenziata di soprelevazione di cui all’art. 105 della Legge provinciale n. 15. Gli esiti di questo approfondimento, operato tramite l’analisi degli strumenti di pianificazione in vigore e verifiche dirette presso le strutture tecniche comunali, mostrano come nel periodo successivo all’entrata in vigore delle norme citate, compreso orientativamente tra gennaio 2014 e agosto 2018, su 176 Comuni ve ne siano stati 100 che hanno provveduto a modificare il proprio strumento urbanistico relativamente ad aspetti attinenti il centro storico. In realtà, la successiva Tabella 14 mostra come, di queste 100 varianti, solo 19 siano intervenute in modo organico sull’assetto di Piano, attraverso la verifica e riclassificazione degli edifici o mediante significative modifiche alla propria normativa tecnica, tali da adeguare puntualmente le previsioni di Piano alle nuove definizioni delle categorie di intervento introdotte per legge.

Tabella 14 Analisi delle varianti ai PRG relative ai centri storici approvate nel periodo gennaio 2014 - agosto 2018 (agosto 2015-agosto 2018 per le varianti art. 105 della LP 15/2015). Fonte: banca dati Ser- vizio urbanistica PAT, analisi degli strumenti di pianificazione in vigore e verifiche dirette presso le strutture tecniche comunali

Varianti ai PRG di carattere organico Varianti ai PRG relative alle relative ai centri storici sopraelevazioni degli edifici soggetti a risanamento conservativo (art. 105 della Lp. 15/2015) n° 19 varianti 11% dei Comuni n° 23 varianti 13% dei Comuni interessati interessati

Possiamo, pertanto, affermare che a più di tre anni dalla loro entrata in vigore, le significative modificazioni alle prassi di pianificazione del patrimonio edilizio introdotte in senso più trasformativo per legge, sono state verificate e puntualmente valutate nei loro potenziali effetti sui tessuti insediativi storici da un numero piuttosto limitato di Piani riconducibile a 19 varianti o revisioni organiche che hanno riguardato solo l’11% dei Comuni del Trentino. Allo scopo di consentire un controllo qualitativo sulle soprelevazioni rese possibili in deroga alle previsioni dei Piani dall’art.105 della Legge provinciale n. 15, lo stesso articolo, al secondo comma, ha introdotto la possibilità di redazione di varianti ai PRG dedicate a questo delicato aspetto che, come già sottolineato, investe anche la totalità degli edifici soggetti alla categoria di intervento del risanamento conservativo. Nel periodo compreso tra l’entrata in vigore della Legge provinciale n. 15 e il mese di agosto 2018, data di effettuazione della ricerca, queste tipologie di varianti hanno interessato solo 23 Amministrazioni, pari al 13% circa, del totale dei Comuni trentini. OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 59

I restanti comuni che hanno effettuato varianti, nel periodo considerato, hanno previsto la diretta assunzione dei nuovi contenuti di legge senza effettuare particolari verifiche di compatibilità o approfondimenti sugli effetti delle nuove prescrizioni normative.

La composizione per categorie di intervento sul patrimonio edilizio storico nei Piani urbanistici

Come noto il quadro normativo, individua da molti decenni le tipologie di intervento alle quali i Piani urbanistici devono assoggettare puntualmente gli edifici, indicando quali interventi siano ritenuti compatibili con le caratteristiche dei fabbricati, in una prospettiva di tutela e valorizzazione del patrimonio edilizio storico. Anche la Legge provinciale per il governo del territorio n. 15 del 2015 definisce tali tipologie e i conseguenti interventi edilizi compatibili, che sono precisati all’art. 77 “Definizione delle categorie d’intervento”. Nel corso degli anni queste definizioni si sono caratterizzate per una relativa stabilità, fino alle già citate modifiche di legge hanno caratterizzato in termini più trasformativi le modalità di intervento sul patrimonio edilizio storico. Un processo di apertura progressiva alla trasformazione è rilevabile peraltro già prima di tali provvedimenti ed è riconducibile a una progressiva tendenza alla collocazione degli edifici in categorie meno vincolate operata dai Piani regolatori generali.

Dai PGTIS ai PRG: un progressivo orientamento verso la trasformabilità Come già segnalato, la progressiva azione di revisione degli strumenti urbanistici originariamente redatti in attuazione della Legge provinciale n. 44 del ’78, ha comportato modifiche e integrazioni ai Piani che in molti casi si sono tradotte nella ri- classificazione degli edifici storici collocati in categorie meno conservative: tipicamente dal risanamento conservativo alla ristrutturazione edilizia. Questa tendenza generale, orientata verso una maggiore trasformabilità del patrimonio edilizio è attestata dall’analisi sulla composizione per categorie di intervento previste dai Piani, effettuata in questa ricerca, raffrontando il quadro relativo ai Piani generali di tutela degli insediamenti storici risalenti agli anni ’80 – ’90 con i PRG attualmente in vigore. Per ragioni legate a difficoltà tecniche di consultazione degli originari Piani degli Insediamenti storici, disponibili solo in formato cartaceo, è stato possibile effettuare tale comparazione solo su una selezione di 140 Comuni24. Gli esiti di questo studio non possono, pertanto, essere direttamente estesi alla totalità del territorio trentino ma rappresentano comunque un indicatore utile a descrivere con sufficiente affidabilità le linee di tendenza generali del fenomeno.

Nota

24 La comparazione è stata effettuata con rife- rimento ai Comuni presenti negli anni ’80 precedentemente alle unificazioni risalenti al decennio scorso. 60 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

A livello provinciale la composizione per categorie di intervento, prescritta dall’insieme dei PGTIS originari risalenti agli anni ’80 dello scorso secolo, prevedeva per i 140 comuni analizzati, l’articolazione riportata in tabella 15. Il quadro che emerge dall’analisi effettuata sulla stessa selezione di comuni segnala, relativamente ai Piani regolatori generali in vigore ad agosto 2018, una situazione notevolmente diversa testimoniata dai dati di tabella 16.

Tabella 15 Analisi della composizione per categorie di intervento edilizio nei Piani generali degli insediamenti storici risalenti agli anni ’80 del secolo scorso relativamente ad una selezione di 140 comuni. Fonte: PGTIS e verifiche dirette presso le strutture tecniche comunali e di comunità

Categorie di Restauro (%) Risanamento Ristrutturazione Sostituzione edi- Demolizione (%) intervento edilizio conservativo (%) edilizia (%) lizia/demolizione e ricostruzione/ ricostruzione su ruderi (%) Provincia di Trento 4 40 45 10 1

Tabella 16 Analisi della composizione per categorie di intervento edilizio nei Piani regolatori generali in vigore ad agosto 2018 relativamente ad una selezione di 140 comuni Fonte: Carta dell’uso del suolo pianificato, analisi dei PRG e verifiche dirette presso le strutture tecniche comunali e di comunità

Categorie di Restauro (%) Risanamento Ristrutturazione Sostituzione edi- Demolizione (%) intervento edilizio conservativo (%) edilizia (%) lizia/demolizione e ricostruzione/ ricostruzione su ruderi (%) Provincia di Trento 4 32 50 11 3

L’analisi attesta una generale conferma dell’incidenza degli edifici soggetti alla categoria del restauro che per la selezione dei comuni analizzati rimane stabile al 4%. Significativa è invece la riduzione degli edifici soggetti a risanamento conservativo che si riducono dal 40 al 32% del totale. Tale calo è a beneficio dell’incidenza di edifici soggetti a ristrutturazione edilizia che, nei comuni selezionati per l’indagine, dall’originario 45% è oggi attestata al 50%. Le altre categorie fortemente trasformative della sostituzione edilizia e della demolizione crescono, anch’esse, ma in misura più contenuta. La lettura di questi dati conferma, quindi, una progressiva tendenza dei Piani urbanistici a consentire interventi progressivamente più trasformativi, anche prima che tale orientamento si consolidasse attraverso le scelte normative più volte segnalate. OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 61

Conservazione e trasformazione nei Piani regolatori generali L’analisi della composizione per categorie di intervento previste dai Piani regolatori generali è stata estesa alla totalità dei Piani in vigore ad agosto del 2018, interessando, pertanto i 176 Piani regolatori generali vigenti a tale data. La successiva Tabella 17 riassume i dati raccolti aggregandoli per territorio di Comunità di valle e rappresentandoli in termini di incidenza percentuale delle diverse categorie di intervento sugli edifici, prescritte dagli strumenti urbanistici comunali, opportunamente aggregate e semplificate. Per un maggiore approfondimento sugli aspetti di metodo, si rimanda alla consultazione della sezione “Limiti di rappresentatività dei dati disponibili”, nel capitolo di questa ricerca dedicato alla descrizione delle fonti di dati.

Tabella 17 Analisi della composizione per categorie di intervento edilizio nei Piani regolatori generali in vigore ad agosto 2018. Nota: le modalità di identificazione delle unità edilizie e i criteri di classificazione degli interventi ammessi, non sono sempre omogenei nei diversi PRG vigenti. Per ovviare a questa mancanza di omogeneità, la ricerca ha dovuto necessariamente operare alcune semplificazioni e aggregazioni di dati. Nota: l’analisi è riferita agli insediamenti storici aggregati. Sono pertanto escluse dall’indagine le previsioni urbanistiche relative agli edifici storici isolati. Fonte: Carta dell’uso del suolo pianificato, analisi dei PRG e verifiche dirette presso le strutture tecniche comunali e di comunità

Comunità di valle Restauro (%) Risanamento Ristrutturazione Sostituzione Demolizione (%) conservativo (%) edilizia (%) edilizia/ demolizione e ricostruzione/ ricostruzione su ruderi (%) Comun General de Fascia 8 43 39 7 3 Territorio Val d’Adige 10 11 57 21 1 Alta Valsugana e Bersntol 4 32 44 11 9 Alto Garda e Ledro 4 56 28 9 3 Paganella 1 37 59 2 1 Val di Non 7 36 39 18 0 Valle dei Laghi 3 34 58 1 4 Valle di Cembra 2 27 70 1 0 Valle di Sole 2 26 57 11 4 Giudicarie 3 37 49 10 1 Primiero 3 36 46 9 6 Rotaliana-Konigsberg 3 33 59 2 3 Val di Fiemme 3 34 52 9 2 Vallagarina 3 35 57 5 0 Valsugana e Tesino 2 20 67 10 1 Altipiani Cimbri 2 18 65 14 1

Provincia di Trento 4 33 51 10 2 62 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

I dati raccolti nel corso dello studio, mostrano come a livello provinciale siano prevalenti le categorie di intervento fortemente trasformative. Sommando gli interventi di ristrutturazione edilizia (nella sua nuova accezione formulata dalla Legge provinciale n. 15) a quelli della sostituzione edilizia (ora assimilata alla ristrutturazione edilizia) e della demolizione, risulterebbero potenzialmente demolibili il 63% degli edifici presenti nei centri storici della provincia. Tale dato non considera i fattori di mitigazione delle potenziali trasformazioni, riconducibili all’azione di controllo qualitativo svolto dalle Commissioni paesaggistiche e alla presenza per alcuni Piani regolatori di vincoli puntuali su facciate ed elementi architettonici di pregio; prescrizioni, quest’ultime, di difficile interpretazione in sede di verifica di conformità degli interventi edilizi, causa il potenziale contrasto con la categoria generale d’intervento così come definita dalla Legge. Ciononostante il dato rimane estremamente rilevante e segnala la necessità di operare una riflessione approfondita relativamente alla necessità di introdurre meccanismi correttivi di natura gestionale o normativa, pena, la possibile progressiva compromissione dei tessuti edilizi tradizionali. A questo proposito non va sottovalutato il possibile impatto negativo di un’azione diffusa di sopraelevazione degli edifici storici. Se in linea generale la sopraelevazione di tali edifici non è necessariamente da considerarsi problematica, in non poche situazioni tali interventi possono generare compromissione dei caratteri architettonici di pregio di singoli edifici e, ancor più, squilibrio e perdita di unitarietà di insiemi edilizi che nei centri storici possiedono molto frequentemente il carattere dell’aggregazione per schiere volumetricamente unitarie di edifici contigui.

Altipiani Cimbri Territorio Val d'Adige Valsugana e Tesino Valle di Sole Valle di Cembra Rotaliana-Königsberg Alta Valsugana e Bersntol Val di Fiemme Valle dei Laghi Vallagarina Paganella Primiero Giudicarie Val di Non Comun General De Fascia Alto Garda e Ledro

0% 20% 40% 60% 80% 100%

Ristrutturazione Sostituzione Demolizione Restauro Risanamento

Grafico 5. Rappresentazione della composizione per categorie di intervento edilizio a livello di Comunità di valle con riferimento ai dati riportati nella Tab.16. In scala di rosso sono riportate le categorie di intervento trasformative, in scala di grigio le categorie conservative

Grafico 5 SommandoRappresentazione gli interventi della dicomposizio ristrutturazione- edilizia bella(nella 17. sua In gradazionenuova accezione di rosso formulata sono dalla Leggene per provinciale categorie n.di 15)intervento a quelli edili della- sostituzioneriportate edilizia (orale categorie assimilata di allaintervento ristrutturazione edilizia)zio a livello e della di Comunità demolizione di valle, risulterebbero con potenzialmentetrasformative, demolibili in scala di ilgrigio 63 %le ca degli- edifici presentiriferimento nei centri ai dati storici riportati della nella provincia. Ta- tegorie conservative

57 OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 63

Tali aspetti possono essere valutati solo nella prospettiva unitaria garantita dallo strumento di Piano, per questo motivo il basso numero di varianti ai Piani regolatori generali, dedicate a questo aspetto e documentate nei paragrafi precedenti, rappresenta un fattore di forte criticità che si auspica sia affrontato e risolto con tempestività. Proponendo una lettura necessariamente semplificata dei dati raccolti, finalizzata ad aggregare gli interventi ammessi dai PRG nelle due macrocategorie degli interventi “conservativi” (restauro e risanamento conservativo) e “trasformativi” (ristrutturazione edilizia, sostituzione edilizia, demolizione…) è possibile individuare tendenze specifiche delle diverse aree geografico-ammnistrative della provincia. Le sole zone in cui si sia registrata la prevalenza di categorie edilizie conservative sono il Comun General de Fascia e la Comunità dell’Alto Garda e Ledro. Valori di incidenza delle categorie conservative superiori al 40% del totale degli edifici si registrano per i centri storici della Val di Non e delle Giudicarie.

Grafico 6 Rappresentazione delle categorie di intervento conservative (in grigio) e trasformative (in rosso) a livello di comunità di valle con riferimento ai dati riportati nella Tabella 17 64 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

Nelle altre zone delle Provincia la percentuale di edifici ricadenti in categorie di intervento “conservative” è inferiore al 40% con valori in alcuni casi molto prossimi al 20% del totale. Questi dati rappresentano il quadro relativo ad aggregazioni di ambiti territoriali spesso vasti e disomogenei. Tendenzialmente la presenza di categorie maggiormente conservative si rileva nei centri a carattere urbano dove è più elevata la concentrazione di palazzi di pregio e edifici a carattere monumentale. I centri rurali e le frazioni paiono risultare così le più esposte ai rischi di una trasformazione che potrebbe radicalmente modificarne i caratteri architettonici e insediativi. Emblematica è a questo proposito la situazione del capoluogo documentata dalla Relazione illustrativa della variante alla pianificazione degli insediamenti storici, approvata dalla Giunta provinciale nel maggio 2017, ove si afferma: “Dalla tavola di PRG della classificazione degli edifici, degli spazi e dei manufatti compresi negli insediamenti storici riferita al centro di Trento, appare subito evidente la fortissima concentrazione di edifici soggetti a restauro. Su 848 unità edilizie, quelle soggette a restauro sono 285 (33,61%), quelle soggette a risanamento conservativo sono 102 (12,03%), quelle soggette a ristrutturazione sono 293 (34,55%), quelle soggette a demolizione con ricostruzione sono 141 (16,63%) mentre quelle soggette a demolizione senza ricostruzione sono 27 (3,18%). La somma degli edifici soggetti a restauro e quelli soggetti a risanamento conservativo corrisponde a poco meno della metà degli edifici che compongono l’intero centro storico. Nei sobborghi gli edifici di pregio, soggetti a restauro e risanamento conservativo, spesso non raggiungono il 10%25”. A titolo puramente esemplificativo nella successive immagini sono rappresentati gli scenari desumibili dai Piani Regolatori di alcuni comuni trentini. In rosso son evidenziati gli edifici ricadenti nelle categorie trasformative e quindi potenzialmente esposti alla demolizione e ricostruzione così come definita dalle nuove definizioni introdotte per legge.

Nota

25 Variante alla pianificazione degli insediamen- ti storici del PRG di Trento: variante sensi del comma 2 dell’articolo 105 della L.P. 4 agosto 2015, n. 15 OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 65

Figure 1-2 Rappresentazione degli edifici sog- getti a categorie di intervento trasfor- mative (in rosso) nei comuni di Mori, in alto, e Valdaone, in basso. In giallo la perimetrazione del centro storico 66 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

Figure 3-4 Edifici soggetti a categorie di inter- vento trasformative (in rosso) nei co- muni di Mori, in alto, e di Terragnolo (frazione di Geroli) in basso OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 67

Gestione delle trasformazioni: l’attività di controllo qualitativo delle Commissioni paesaggistiche

In conclusione alla ricerca si descrivono alcuni aspetti legati alla gestione delle trasformazioni rese possibili dall’attuale quadro normativo in variazione a quanto originariamente previsto dagli strumenti di pianificazione. In particolare si è appro- fondita l’attività delle Commissioni per la pianificazione territoriale e il paesaggio alle quali è stato affidato il compito di valutare i progetti che più radicalmente an- dranno a incidere sul patrimonio edilizio storico nell’ambito delle diverse tipologie di intervento previste per legge. Sono pertanto indicati i pareri espressi con esito favorevole dalle Commissioni per la pianificazione territoriale e il paesaggio in merito ai progetti di:  ristrutturazione edilizia, consistente nella demolizione e ricostruzione dell’edificio originario;  demolizione e ricostruzione motivata da ragioni di inadeguatezza statica dell’e- dificio originario e dall’impossibilità di garantirne la conservazione ai sensi dell’art. 106 L.P. n. 15 del 2015);  intervento edilizio realizzati in deroga alle previsioni urbanistiche per motivi di pubblico interesse;  soprelevazione degli edifici ai sensi dell’art. 105 della L.P. n.15 del 2015. Una più dettagliata descrizione delle tipologie di intervento in centro storico oggetto di questo approfondimento è consultabile nell’Introduzione a questa ricerca. La successiva Tabella 18 documenta l’attività di controllo qualitativo esercitata dalle Commissioni per la pianificazione territoriale e il paesaggio segnalando per ogni ambito geografico-amministrativo l’incidenza di tali pareri sul totale provinciale dei pareri espressi. Per consentire un valutazione generale sulla tendenza a realizzare interventi forte- mente trasformativi nelle diverse aree geografiche della provincia, questi dati sono da mettere in relazione con il “peso insediativo” dell’edificato storico di ogni con- testo geografico-amministrativo. Il “peso insediativo” è rappresentato dall’incidenza percentuale dei sedimi costruiti nei centri storici dell’area indagata, rispetto al totale provinciale dei sedimi edificati (vedi il paragrafo “Stime sulla consistenza del patri- monio edilizio in centro storico” - Tabella 3). Per favorire questa lettura, i dati in tabella sono esposti in ordine decrescente per “peso insediativo” stimato per le diverse aree geografico-amministrative indagate. Va precisato che non necessariamente a un parere favorevole espresso dalle Com- missioni corrisponde un intervento realizzato, in quanto il proponente potrebbe avere nel frattempo modificato i propri programmi realizzativi annullandoli o posti- cipandoli. Ciononostante si ritiene che il dato possa adeguatamente rappresentare le tendenze in atto relativamente all’attività edilizia pure se con il limite di una possibile leggera sovrastima. Per ragioni di semplificazione operativa l’indagine è stata estesa al periodo genna- io 2014 – agosto 2018 per intercettare i possibili interventi trasformativi succeduti 68 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

all’entrata in vigore della L.P. n. 4 del 2014 che ha previsto il coinvolgimento delle Commissioni nell’espressione di parere sulle ristrutturazioni più trasformative. Per gli altri temi approfonditi, il periodo di indagine ha riguardato un intervallo tem- porale più breve in ragione della successiva approvazione della L.P. 15, risalente all’agosto del 2015 e dei tempi necessari all’entrata in vigore di tale norma.

Tabella 18 Pareri favorevoli espressi dalle Commissioni per la pianificazione territoriale e il paesaggio relativi agli interventi fortemente trasformativi che hanno interessato il patrimonio edilizio in centro storico nel periodo di tempo compreso tra gennaio 2014 e agosto 2018. Fonte: archivi CTPC

Comunità di valle “Peso insediativo” Pareri per Pareri per Pareri per Pareri per Determinato sulla interventi di interventi interventi di sopraelevazioni base dell’estensione ristrutturazione soggetti alla demolizione e ai sensi dell’art. dei sedimi edificati edilizia disciplina della ricostruzione 105 della L.P. in relazione al consistenti nella deroga disciplinti 15/2015 totale dei sedimi demolizione e urbanistica dall’art.106 edificati nel CS ricostruzione della L.P. 15/2015 della provincia Numero Incidenza Numero Incidenza Numero Incidenza Numero Incidenza pareri % sul pareri % sul pareri % sul pareri % sul totale totale totale totale provinciale provinciale provinciale provinciale Vallagarina - Rovereto 15,26% 13 6% 12 12% 8 15% 15 12% Val di Non 14,44% 33 14% 5 5% 7 13% 11 9% Giudicarie 12,26% 17 7% 24 25% 7 13% 14 11% Alta Valsugana Bernstol 9,70% 18 8% 1 1% 3 6% 14 11% Alto Garda e Ledro 7,36 % 17 7% 7 7% 1 2% 13 10% Valle di Sole 6,41% 29 12% 0 0% 1 2% 13 10% Valsugana e Tesino 6,30% 18 8% 6 6% 1 2% 0 0% Val d’Adige – Trento 6,15% 9 4% 10 10% 4 8% 3 2% Val di Fiemme 5,11% 10 4% 17 18% 1 2% 13 10% Rotaliana-Konigsberg 3,51% 16 7% 5 5% 2 4% 2 2% Valle di Cembra 3,19% 12 5% 2 2% 3 6% 7 5% Primiero 2,67% 5 2% 1 1% 3 6% 3 2% Comun General de Fascia 2,65% 17 7% 3 3% 11 21% 8 6% Valle dei Laghi 2,29% 3 1% 0 0% 0 0% 9 7% Altipiani Cimbri 1,63% 1 0% 0 0% 0 0% 2 2% Paganella 1,07% 16 7% 4 4% 0 0% 1 1%

Provincia di Trento 100% 234 100% 97 100% 52 100% 128 100%

Nel periodo esaminato le Commissioni si sono espresse su 234 casi di ristrutturazio- ne totale, 97 deroghe per pubblico interesse, 52 motivate da ragioni statiche e 128 progetti di soprelevazione. In termini assoluti il primato dei pareri favorevoli espressi dalla Commissioni paesag- gistiche per interventi di ristrutturazione totale, consistenti nella radicale ridefinizio- OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 69

ne dei caratteri dell’edificio, è attribuibile alla Comunità della Val di Non con 33 casi pari al 14% del totale provinciale. In realtà tale dato va relazionato al “peso insediativo” registrato per i centri storici di valle, riportando il dato sulle ristruttura- zioni a valori medi per la provincia. Rapportando invece il dato sulle ristrutturazioni totali al “peso insediativo” delle diverse realtà geografico –amministrative, le aree dove il ricorso a tali tipologie for- temente trasformative di intervento pare particolarmente spinto sono quelle della Val di Sole, seguita dalla Val d’Adige, dalla Rotaliana-Konisberg, dal Comun General de Fascia e dalla Paganella. In quest’ultima Comunità di Valle si registrano, infatti, il 7% dei pareri espressi nell’intera provincia per interventi di ristrutturazione totale, a fronte di un “peso insediativo” dell’area limitato all’1,07%. Relativamente scarsi sono invece i pareri favorevoli per interventi di ristrutturazione totale registrati nella Comunità della Val- lagarina e nel Comune di Rovereto dove a fronte di un “peso insediativo” stimato per l’area al 15,26% del totale provinciale, i pareri espressi per questa tipologia di interventi rappresentano il 6% dell’insieme registrato a livello provinciale. Relativamente ai pareri espressi per interventi soggetti alla disciplina della deroga urbanistica per pubblico interesse su 97 pareri favorevoli espressi dalle Commissio- ni, il primato, con 24 casi, spetta alla Comunità delle Giudicarie. Tale dato - pari al 25% dei casi registrati in provincia - pare particolarmente elevato anche quando relazionato al “peso insediativo” dei centri storici di valle, stimato al 12,26% del to- tale provinciale. Elevato risulta essere anche il dato registrato in val di Fiemme dove si concentrano il 18% dei pareri favorevoli espressi a livello provinciale, a fronte di un “peso insediativo” del 5,11%. Un incidenza particolarmente elevata di pareri favorevoli relativi a interventi in deroga per ragioni di pubblico interesse si è inoltre registrata nel Territorio della val d’Adige - Trento e nella Comunità della Paganella. L’analisi dei pareri relativi alle demolizioni di edifici per ragioni statiche mostra la situazione particolarmente anomala del Comun General de Fascia con 11 pareri fa- vorevoli, pari al 21% dei 52 casi registrati a livello provinciale. L’anomalia del dato è segnalata dal raffronto con il “peso insediativo” di quel territorio che rappresenta solo il 2,65% del totale provinciale. Un incidenza di casi più significativa della me- dia si registra nel Territorio della val d’Adige-Trento, nel Primiero e in Val di Cembra La distribuzione dei casi registrata nelle altre aree geografico-amministrative pare mediamente equilibrata. Per concludere si segnalano le situazioni in cui le Commissioni per la pianificazione territoriale e il paesaggio sono state chiamate a esprimersi relativamente agli inter- venti di sopraelevazione consentiti in base all’art. 10 della LP 15/2015. In totale ad agosto 2018 i pareri espressi a livello provinciale risultavano 128. Relativamente a questa tipologia di interventi il dato più anomalo rispetto agli andamenti medi è quello registrato in Valle di Laghi dove si registra l’8% dei casi a livello provinciale, a fronte di un “peso insediativo” relativo di soli 2,29 punti percentuali. Valori sopra la media provinciale si registrano inoltre nelle valli di Sole, Fiemme e Cembra, nel’Alto Garda e Ledro, nella Valle dei Laghi e nel Comun General de Fascia, segno che in tali zone la soprelevazione in centro storico è pratica particolarmente diffusa. 70 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

Allegato lle g a ti

Tabella A1. Rappresentatività territoriale dell’indagine Nota sulla rappresentatività del dato: l’analisi è realizzata su dati del Censimento 2011 relativi a una copertura del 57% del territorio provinciale ricadente in centro storico. Le aree selezionate per l’analisi sono quelle in cui le sezioni censuarie coincidono con il perimetro dei centri storici o dove le interferenze di dati esterni al centro storico sono valutate irrilevanti. L’indice di rappresentatività territoriale esprime per i diversi territori comunali e di comunità l’incidenza della superficie territoriale documentata dall’analisi, in rapporto alla superficie totale dei centri storici. Ad indice 0 corrispondono valori nulli di rappresentatività, ad indice 1 valori massimi. Per orientare il giudizio sull’affidabilità del dato rappresentato, nella ricerca si è assunto convenzionalmente di considerare:  “ o ttim o ” un indice di rappresentatività territoriale uguale o superiore a 0,80;  “buono” un indice compreso tra 0,60 e 0,79;  “ s u ffic ie n te ” un indice compreso tra 0,40 e 0,59;  “non rappresentativo” un indice con indice inferiore a 0,40: i dati definiti “non rappresentativi” non sono pubblicati nelle tabelle ma sono stati utilizzati per l’analisi dei fenomeni relativi ad aggregazioni territoriali di livello superiore (comunità di valle o provincia).

Com uni/Com unità di valle Superficie totale dei S u p e r fic ie d e g li a m b iti Indice di c e n tr i s to r ic i (h a ) oggetto di indagine (ha)rappresentatività te r r ito r ia le C a m p ite llo d i F a s s a 8,59 5,90 0,69 8,78 1,13 0,13 M azzin 5,17 2,34 0,45 M oena 24,99 1,94 0,08 S e n J a n d i F a s s a 40,54 8,03 0,20 S o ra g a 7,39 3,31 0,45 CO M U N G EN ER A L DE FA SCIA 95,46 22,66 0,24

A ld e n o 11,56 9,07 0,78 Cimone 3,83 2,19 0,57 G a rn ig a Te rm e 4,21 2,12 0,50 T re n to 147,26 86,12 0,58 T E R R IT O R IO V A L D ’A D IG E 166,87 99,50 0,60

A lto p ia n o d e lla V ig o la n a 32,56 19,62 0,60 B a s e lg a d i P in è 29,81 24,26 0,81 B e d o llo 16,99 9,78 0,58 11,30 8,86 0,78 24,35 10,35 0,43 33,44 19,05 0,57 5,77 0,00 0,00 Fornace 6,89 5,08 0,74 F r a s s ilo n g o 6,74 9,62 0,14 Lev ico Term e 57,41 16,40 0,29 P a lù d e l F e r s in a 3,59 1,71 0,48 Pergine Valsugana 83,34 56,88 0,68 S a n t'O rso la Te rm e 9,88 4,98 0,50 Tenna 7,85 4,28 0,55 V ig n o la -F a le s in a 5,02 9,77 0,19 ALTA VALSUGANA E BERSNTOL 334,92 183,17 0,55

A rco 103,36 45,92 0,44 D re n a 4,57 0,81 0,18 D ro 11,32 9,23 0,81 Le d ro 46,50 33,54 0,72 N ago-Torbole 14,67 12,00 0,82 Riva del Garda 31,94 14,40 0,45 Tenno 25,90 19,01 0,73 A L T O G A R D A E L E D R O 238,26 134,91 0,57 OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 71

Andalo 6,14 4,95 0,81 Cavedago 5,96 4,23 0,71 F a i d e lla P a g a n e lla 6,28 5,62 0,89 M olveno 4,07 3,57 0,88 S p o rm a g g iore 8,58 7,31 0,85 P A G A N ELLA 31,03 25,68 0,83

Am blar-Don 7,21 1,20 0,17 B r e s im o 21,15 3,81 0,18 B re z 24,81 13,02 0,52 Cagnò 3,30 0,00 0,00 Cam podenno 17,40 12,32 0,71 15,35 2,63 0,17 8,07 0,00 0,00 C is 8,27 4,81 0,58 C le s 37,52 8,09 0,22 Cloz 8,70 7,65 0,88 Contà 15,59 0,53 0,03 Dam bel 8,20 1,54 0,19 Denno 14,96 9,15 0,61 24,84 9,55 0,38 L iv o 11,16 0,00 0,00 M a lo s c o 8,49 6,78 0,80 P r e d a ia 71,89 28,60 0,40 Revò 19,74 12,40 0,63 R o m a llo 6,26 5,13 0,82 Rom eno 26,09 2,10 0,08 9,80 0,00 0,00 Ruffrè-Mendola 9,33 4,61 0,49 Rum o 13,13 6,22 0,47 17,98 4,05 0,23 Sarnonico 21,37 19,61 0,92 S fru z 8,78 4,65 0,53 Sporm inore 9,07 5,70 0,63 Ton 13,42 4,77 0,36 V ille d 'A n a u n ia 44,05 5,11 0,12 V A L D I N O N 505,91 184,05 0,36

Cavedine 20,36 18,88 0,93 M adruzzo 26,05 21,34 0,82 V a lle la g h i 40,32 34,74 0,86 V A LLE D EI LA G H I 86,73 74,95 0,86

A lb ia n o 5,84 5,52 0,95 A lta v a lle 15,34 6,25 0,41 Cem bra Lisignago 12,24 7,07 0,58 G io v o 18,53 14,73 0,79 Lona-Lases 3,92 1,99 0,51 Segonzano 12,51 5,77 0,46 Sover 9,62 8,31 0,86 V A LLE D I CEM B R A 78,00 49,65 0,64

Caldes 19,66 11,23 0,57 Cavizzana 1,99 1,62 0,81 Com m ezzadura 22,19 19,16 0,86 Croviana 4,56 3,98 0,87 D im a r o F o lg a r id a 15,85 14,18 0,89 M a lè 23,77 15,87 0,67 M ezza na 13,16 12,44 0,95 O ssa n a 12,73 11,99 0,94 P e io 31,79 18,60 0,59 72 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

P e lliz z a n o 29,09 13,66 0,47 Rabbi 34,30 3,81 0,11 T e r z o la s 8,02 7,02 0,88 V e r m ig lio 14,14 13,41 0,95 V A LLE D I SO LE 231,25 146,96 0,64

B le g g io S u p e r io r e 20,82 17,61 0,85 Bocenago 5,85 5,49 0,94 Bondone 5,61 2,86 0,51 28,64 8,35 0,29 B o rg o La re s 10,75 8,96 0,83 Caderzone Term e 16,06 4,25 0,26 C a r is o lo 13,45 5,19 0,39 Castel Condino 6,62 4,49 0,68 Com ano Term e 42,97 33,32 0,78 F ia v è 18,93 16,58 0,88 G iu s tin o 6,70 3,81 0,57 M a ssim en o 2,04 1,80 0,89 4,83 0,00 0,00 Pieve di Bono-Prezzo 23,62 21,15 0,90 9,15 0,00 0,00 17,67 12,30 0,70 San Lorenzo Dorsino 18,64 7,76 0,42 S e lla G iu d ic a r ie 26,07 18,62 0,71 13,44 12,03 0,90 Stenico 24,78 21,96 0,89 S to ro 29,72 19,07 0,64 Strem bo 4,30 4,22 0,98 T io n e d i T r e n to 34,40 13,64 0,40 T r e V ille 22,99 17,49 0,76 Valdaone 17,68 9,69 0,55 G IU D IC A R IE 425,73 270,65 0,64

Canal San Bovo 43,16 25,21 0,58 Im e r 8,65 5,67 0,66 M ezza no 9,07 8,05 0,89 Primiero San Martino di Castrozza 28,45 16,71 0,59 Sagron Mis 3,73 1,86 0,50 P R IM IE R O 93,07 57,50 0,62

Faedo 9,29 2,80 0,30 L a v is 27,14 14,97 0,55 M ezzocorona 15,25 12,28 0,81 M ezzolom bardo 32,28 8,50 0,26 N a v e S a n R o c c o 7,07 1,34 0,19 Roverè della Luna 7,11 4,12 0,58 S a n M ic h e le a ll'A d ig e 7,80 5,60 0,72 Zam bana 3,36 0,00 0,00 ROTALIANA-KONIGSBERG 109,31 49,61 0,45

Capriana 10,12 1,38 0,14 12,03 0,00 0,00 C a s te llo -M o lin a d i F ie m m e 18,13 4,10 0,23 Cavalese 24,41 0,00 0,00 6,92 0,00 0,00 Panchià 12,98 3,05 0,24 21,98 5,94 0,27 Tesero 16,93 14,07 0,83 V a lflo r ia n a 12,90 10,30 0,80 V a re n a 8,12 7,67 0,94 Z ia n o d i F ie m m e 12,75 3,22 0,25 V A L D I F IE M M E 157,29 49,74 0,32 OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 73

A la 53,35 33,05 0,62 A v io 53,95 42,80 0,79 Besenello 14,26 10,92 0,77 Brentonico 47,00 10,30 0,22 C a llia n o 6,19 5,17 0,84 Is e ra 23,33 19,42 0,83 M o ri 77,47 55,44 0,72 N ogaredo 18,50 17,39 0,94 N om i 10,27 8,94 0,87 Pom arolo 15,88 13,44 0,85 Ronzo-Chienis 10,25 9,26 0,90 Rovereto 130,67 95,11 0,73 Te rra g n o lo 23,87 19,58 0,82 T r a m b ile n o 9,74 7,91 0,81 V a lla r s a 40,35 30,92 0,77 V illa L a g a r in a 32,65 24,63 0,75 Volano 8,67 8,42 0,97 VALLAGARINA 576,39 412,71 0,72

B ie n o 4,49 3,89 0,87 Borgo Valsugana 47,52 27,20 0,57 Carzano 3,20 2,96 0,92 34,24 28,78 0,84 C a s te llo T e s in o 19,38 14,99 0,77 Castelnuovo 9,50 7,44 0,78 Cinte Tesino 3,03 0,00 0,00 G r ig n o 18,29 5,56 0,30 N ovaledo 5,19 4,35 0,84 O spedaletto 5,82 4,87 0,84 18,24 0,08 0,00 Roncegno Term e 28,33 22,83 0,81 Ronchi Valsugana 5,84 4,00 0,69 Sam one 4,98 4,72 0,95 S c u r e lle 10,86 3,03 0,28 T e lv e 18,31 15,65 0,85 Telve di Sopra 3,67 3,49 0,95 Torcegno 8,97 81,89 0,91 V A L S U G A N A E T E S IN O 249,88 162,03 0,65

F o lg a r ia 65,60 37,86 0,58 Lavarone 24,78 10,05 0,41 Luserna 72,01 4,53 0,63 A L T IP IA N I C IM B R I 97,58 52,43 0,54

P R O V IN C IA D I T R E N T O 3477,68 1976,21 0,57 74 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

T a b e lla A 2 . E s te n s io n e d e i c e n tri s to ric i. D a ti a g g re g a ti p e r c o m u n e Nota:  la stima sull’estensione dei sedimi degli edifici è l’esito di elaborazioni della carta tecnica provinciale 2017;  gli ambiti di riferimento e la superficie dei centri storici sono desunti dalle perimetrazioni dei Piani regolatori vigenti ad agosto 2018. La natura delle fonti consultate e le metodologie di trattamento dei dati sono descritte nel capitolo “ Le fonti di dati utilizzate per la ricerca”

Com une Superficie Incidenza % dei Centri storici (ha) s u l to ta le p r o v in c ia le Trento 147,26 4,23% Rovereto 130,67 3,76% Arco 103,36 2,97% Pergine Valsugana 83,34 2,40% Mori 77,47 2,23% Predaia 71,89 2,07% Folgaria 65,60 1,89% Levico Terme 57,41 1,65% Avio 53,95 1,55% Ala 53,35 1,53% Borgo Valsugana 47,52 1,37% Brentonico 47,00 1,35% Ledro 46,50 1,34% Ville d'Anaunia 44,05 1,27% Canal San Bovo 43,16 1,24% Comano Terme 42,97 1,24% Sen Jan di Fassa 40,54 1,17% Vallarsa 40,35 1,16% Vallelaghi 40,32 1,16% Cles 37,52 1,08% Tione di Trento 34,40 0,99% Rabbi 34,30 0,99% Castel Ivano 34,24 0,98% Civezzano 33,44 0,96% 32,65 0,94% Altopiano della Vigolana 32,56 0,94% Mezzolombardo 32,28 0,93% Riva del Garda 31,94 0,92% Peio 31,79 0,91% Baselga di Pinè 29,81 0,86% Storo 29,72 0,85% Pellizzano 29,09 0,84% Borgo Chiese 28,64 0,82% Primiero San Martino di Castrozza 28,45 0,82% Roncegno Terme 28,33 0,81% Lavis 27,14 0,78% 26,09 0,75% Sella Giudicarie 26,07 0,75% Madruzzo 26,05 0,75% Tenno 25,90 0,74% 24,99 0,72% Fondo 24,84 0,71% Brez 24,81 0,71% Stenico 24,78 0,71% Lavarone 24,78 0,71% Cavalese 24,41 0,70% Caldonazzo 24,35 0,70% Terragnolo 23,87 0,69% Malè 23,77 0,68% Pieve di Bono-Prezzo 23,62 0,68% OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 75

Isera 23,33 0,67% Tre Ville 22,99 0,66% Commezzadura 22,19 0,64% Predazzo 21,98 0,63% Sarnonico 21,37 0,61% 21,15 0,61% Bleggio Superiore 20,82 0,60% Cavedine 20,36 0,59% Revò 19,74 0,57% Caldes 19,66 0,57% Castello Tesino 19,38 0,56% Fiavè 18,93 0,54% San Lorenzo Dorsino 18,64 0,54% Giovo 18,53 0,53% Nogaredo 18,50 0,53% Telve 18,31 0,53% 18,29 0,53% Pieve Tesino 18,24 0,52% Castello-Molina di Fiemme 18,13 0,52% Sanzeno 17,98 0,52% Valdaone 17,68 0,51% Porte di Rendena 17,67 0,51% Campodenno 17,40 0,50% Bedollo 16,99 0,49% Tesero 16,93 0,49% 16,06 0,46% Pomarolo 15,88 0,46% Folgarida 15,85 0,46% Contà 15,59 0,45% Castelfondo 15,35 0,44% Altavalle 15,34 0,44% Mezzocorona 15,25 0,44% Denno 14,96 0,43% Nago-Torbole 14,67 0,42% Besenello 14,26 0,41% Vermiglio 14,14 0,41% Carisolo 13,45 0,39% Spiazzo 13,44 0,39% Ton 13,42 0,39% Mezzana 13,16 0,38% Rumo 13,13 0,38% Panchià 12,98 0,37% Valfloriana 12,90 0,37% 12,75 0,37% Ossana 12,73 0,37% Segonzano 12,51 0,36% Cembra Lisignago 12,24 0,35% Carano 12,03 0,35% Aldeno 11,56 0,33% Dro 11,32 0,33% Calceranica al Lago 11,30 0,32% Livo 11,16 0,32% 10,86 0,31% 10,75 0,31% Nomi 10,27 0,30% Ronzo-Chienis 10,25 0,29% 10,12 0,29% Sant'Orsola Terme 9,88 0,28% Ronzone 9,80 0,28% Trambileno 9,74 0,28% Sover 9,62 0,28% Castelnuovo 9,50 0,27% 76 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

Ruffrè-Mendola 9,33 0,27% 9,29 0,27% Pinzolo 9,15 0,26% Mezzano 9,07 0,26% 9,07 0,26% Torcegno 8,97 0,26% Canazei 8,78 0,25% Sfruz 8,78 0,25% Cloz 8,70 0,25% Volano 8,67 0,25% Imer 8,65 0,25% Campitello di Fassa 8,59 0,25% 8,58 0,25% Malosco 8,49 0,24% Cis 8,27 0,24% Dambel 8,20 0,24% Varena 8,12 0,23% Cavareno 8,07 0,23% 8,02 0,23% Tenna 7,85 0,23% San Michele all'Adige 7,80 0,22% Soraga 7,39 0,21% -Don 7,21 0,21% Luserna 7,20 0,21% Roverè della Luna 7,11 0,20% 7,07 0,20% Daiano 6,92 0,20% Fornace 6,89 0,20% 6,74 0,19% Giustino 6,70 0,19% Castel Condino 6,62 0,19% Fai della Paganella 6,28 0,18% Romallo 6,26 0,18% Calliano 6,19 0,18% Andalo 6,14 0,18% Cavedago 5,96 0,17% Bocenago 5,85 0,17% Albiano 5,84 0,17% Ronchi Valsugana 5,84 0,17% Ospedaletto 5,82 0,17% Fierozzo 5,77 0,17% Bondone 5,61 0,16% Novaledo 5,19 0,15% Mazzin 5,17 0,15% Vignola-Falesina 5,02 0,14% Samone 4,98 0,14% Pelugo 4,83 0,14% 4,57 0,13% Croviana 4,56 0,13% Bieno 4,49 0,13% Strembo 4,30 0,12% Garniga Terme 4,21 0,12% Molveno 4,07 0,12% Lona-Lases 3,92 0,11% Cimone 3,83 0,11% Sagron Mis 3,73 0,11% Telve di Sopra 3,67 0,11% Palù del Fersina 3,59 0,10% Zambana 3,36 0,10% Cagnò 3,30 0,09% Carzano 3,20 0,09% Cinte Tesino 3,03 0,09% OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 77

Massimeno 2,04 0,06% Cavizzana 1,99 0,06% Provincia di Trento 3.477,68 100,00% 78 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

T a b e lla A 3 . C o n s is te n z a d e ll’e d ific a to in c e n tr o s to r ic o Nota: • la stima sull’estensione dei sedimi degli edifici è l’esito di elaborazioni della Carta tecnica provinciale 2017; • gli ambiti di riferimento e la superficie dei centri storici sono desunti dalle perimetrazioni dei Piani regolatori vigenti ad agosto 2018; • il numero di particelle edificiali è il risultato di una stima effettuata con riferimento alle mappe del catasto fondiario. La natura delle fonti consultate e le metodologie di trattamento dei dati sono descritte nel capitolo “ Le fonti di dati utilizzate per la ricerca”.

Com uni/Com unità di valle Superficie S tim a S tim a Stima della D e n s ità d e l S tim a te r r ito r ia le d e ll’e s te n s i- d e ll’e s te n s i- d e n s ità d i costruito del num ero to ta le d e i one dei one dei fabbricati (% ) d i p a r tic e lle c e n tr i s to r ic i s e d im i d e g li s e d im i d e i a ccesso ri Incidenza dei e d ific ia li (h a ) e d ific i (h a ) fabbricati (% ) sedimi a ccesso ri Incidenza dei edificati (h a ) sedimi dei (edifici + (baracche, fabbricati accessori) tettorie, serre, accessori sul sulla ecc.) totale dei superficie sedimi totale dei centri storici Campitello di Fassa 8,59 2,05 0,05 2,23 24,4 198 Canazei 8,78 2,76 0,04 1,44 31,8 291 Mazzin 5,17 1,28 0,03 1,93 25,2 145 Moena 24,99 5,76 0,03 0,60 23,2 576 Sen Jan di Fassa 40,54 8,00 0,06 0,74 19,9 748 Soraga 7,39 1,45 0,01 0,96 19,8 154 Com un General de Fascia 95,46 21,29 0,22 1,03 22,5 2112

Aldeno 11,56 3,27 0,09 2,58 29,0 385 Cimone 3,83 1,18 0,00 0,00 30,9 252 Garniga Terme 4,21 0,85 0,00 0,00 20,2 191 Trento 147,26 44,11 0,35 0,78 30,2 3358 T e r r ito r io V a l d ’A d ig e 166,87 49,41 0,43 0,87 29,9 4186

Altopiano della Vigolana 32,56 8,22 0,06 0,68 25,4 1209 Baselga di Pinè 29,81 7,95 0,19 2,38 27,3 1090 Bedollo 16,99 4,43 0,14 3,02 26,9 571 Calceranica al Lago 11,30 2,16 0,04 1,60 19,5 320 Caldonazzo 24,35 4,46 0,11 2,46 18,8 579 Civezzano 33,44 5,90 0,14 2,27 18,1 830 Fierozzo 5,77 1,99 0,02 0,83 34,7 370 Fornace 6,89 1,88 0,00 0,16 27,3 220 Frassilongo 6,74 1,69 0,02 1,13 25,4 458 Levico Terme 57,41 9,29 0,24 2,55 16,6 1291 Palù del Fersina 3,59 0,92 0,03 3,00 26,6 247 Pergine Valsugana 83,34 23,27 0,33 1,41 28,3 3008 Sant'Orsola Terme 9,88 3,17 0,07 2,24 32,8 437 Tenna 7,85 1,74 0,01 0,86 22,3 262 Vignola-Falesina 5,02 0,87 0,01 0,67 17,5 307 Valsugana e Bersntol 334,92 77,93 1,41 1,78 23,7 11199

Arco 103,36 19,56 0,07 0,35 19,0 2023 Drena 4,57 1,18 0,00 0,00 25,7 231 Dro 11,32 4,70 0,01 0,17 41,5 616 Ledro 46,50 12,79 0,19 1,49 27,9 1743 Nago-Torbole 14,67 4,22 0,02 0,40 28,9 479 Riva del Garda 31,94 10,73 0,50 4,47 35,1 962 Tenno 25,90 5,95 0,07 1,10 23,2 742 Alto Garda e Ledro 238,26 59,12 0,86 1,43 25,2 6796

Andalo 6,14 1,80 0,02 0,91 29,7 156 Cavedago 5,96 1,55 0,00 0,00 26,0 176 Fai della Paganella 6,28 1,72 0,00 0,09 27,3 206 Molveno 4,07 1,16 0,00 0,00 28,5 123 OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 79

Spormaggiore 8,58 2,41 0,05 1,93 28,6 304 P a g a n e lla 31,03 8,64 0,07 0,76 28,0 965

Amblar-Don 7,21 1,88 0,03 1,72 26,5 139 Bresimo 21,15 1,79 0,20 10,00 9,4 165 Brez 24,81 4,36 0,09 2,03 17,9 266 Cagnò 3,30 1,11 0,00 0,00 33,6 80 Campodenno 17,40 4,17 0,12 2,84 24,7 483 Castelfondo 15,35 3,44 0,01 0,33 22,5 206 Cavareno 8,07 2,32 0,03 1,33 29,1 123 Cis 8,27 1,68 0,01 0,41 20,4 121 Cles 37,52 10,75 0,09 0,84 28,9 751 Cloz 8,70 2,56 0,02 0,61 29,6 157 Contà 15,59 4,49 0,03 0,63 29,0 412 Dambel 8,20 1,81 0,04 2,19 22,6 167 Denno 14,96 3,34 0,04 1,11 22,6 267 Fondo 24,84 5,68 0,03 0,44 23,0 337 Livo 11,16 3,85 0,03 0,68 34,8 291 Malosco 8,49 1,70 0,02 1,17 20,3 98 Predaia 71,89 17,28 0,22 1,26 24,3 1557 Revò 19,74 4,13 0,06 1,42 21,2 316 Romallo 6,26 1,89 0,02 1,09 30,6 167 Romeno 26,09 4,33 0,10 2,17 16,9 314 Ronzone 9,80 1,54 0,03 1,98 16,0 140 Ruffrè-Mendola 9,33 1,99 0,03 1,32 21,6 139 Rumo 13,13 4,33 0,07 1,52 33,5 272 Sanzeno 17,98 3,75 0,02 0,51 21,0 322 Sarnonico 21,37 2,48 0,09 3,52 12,0 189 Sfruz 8,78 1,56 0,03 2,15 18,1 184 Sporminore 9,07 1,81 0,07 3,79 20,7 216 Ton 13,42 3,78 0,10 2,55 28,9 433 Ville d'Anaunia 44,05 12,23 0,10 0,83 28,0 1114 V a l d i N o n 505,91 116,00 1,72 1,46 23,3 9426

Cavedine 20,36 5,21 0,02 0,34 25,7 738 Madruzzo 26,05 4,96 0,03 0,59 19,1 668 Vallelaghi 40,32 8,20 0,03 0,36 20,4 1078 V a lle d e i L a g h i 86,73 18,37 0,08 0,41 21,3 2484

Albiano 5,84 2,17 0,00 0,00 37,2 218 Altavalle 15,34 5,30 0,04 0,67 34,8 717 Cembra Lisignago 12,24 4,99 0,01 0,24 40,9 584 Giovo 18,53 4,50 0,04 0,84 24,5 573 Lona-Lases 3,92 1,26 0,00 0,23 32,3 157 Segonzano 12,51 4,32 0,08 1,91 35,2 767 Sover 9,62 3,11 0,05 1,50 32,8 487 V a lle d i C e m b r a 78,00 25,65 0,22 0,85 33,2 3503

Caldes 19,66 4,54 0,11 2,30 23,7 418 Cavizzana 1,99 0,64 0,01 1,91 32,7 66 Commezzadura 22,19 3,85 0,24 5,83 18,4 454 Croviana 4,56 1,29 0,02 1,56 28,6 103 15,85 4,63 0,07 1,57 29,7 348 Malè 23,77 6,87 0,03 0,41 29,0 664 Mezzana 13,16 3,15 0,04 1,32 24,2 365 Ossana 12,73 2,76 0,11 3,94 22,5 232 Peio 31,79 7,76 0,22 2,77 25,1 1417 Pellizzano 29,09 4,17 0,13 3,01 14,8 444 Rabbi 34,30 6,45 0,07 1,03 19,0 1065 Terzolas 8,02 1,61 0,04 2,23 20,6 169 Vermiglio 14,14 3,76 0,04 1,00 26,8 495 V a lle d i S o le 231,25 51,47 1,13 2,14 22,7 6240 80 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

Bleggio Superiore 20,82 5,53 0,02 0,33 26,7 781 Bocenago 5,85 1,33 0,01 0,96 23,0 128 Bondone 5,61 1,45 0,01 0,74 26,0 255 Borgo Chiese 28,64 6,20 0,21 3,22 22,4 685 Borgo Lares 10,75 2,46 0,07 2,87 23,6 315 Caderzone Terme 16,06 2,10 0,03 1,63 13,3 289 Carisolo 13,45 1,19 0,01 0,94 8,9 142 Castel Condino 6,62 1,33 0,01 0,83 20,3 196 Comano Terme 42,97 9,65 0,27 2,70 23,1 1013 Fiavè 18,93 4,60 0,05 1,13 24,6 426 Giustino 6,70 1,46 0,03 1,88 22,2 129 Massimeno 2,04 0,52 0,01 1,96 25,8 52 Pelugo 4,83 1,22 0,03 2,05 25,7 188 Pieve di Bono-Prezzo 23,62 4,69 0,10 2,10 20,3 623 Pinzolo 9,15 2,99 0,03 1,15 33,1 330 Porte di Rendena 17,67 4,54 0,17 3,63 26,7 694 San Lorenzo Dorsino 18,64 5,47 0,08 1,42 29,8 708 Sella Giudicarie 26,07 5,84 0,09 1,54 22,7 724 Spiazzo 13,44 3,90 0,05 1,38 29,5 401 Stenico 24,78 5,24 0,16 2,93 21,8 752 Storo 29,72 9,53 0,27 2,73 33,0 1347 Strembo 4,30 1,32 0,02 1,82 31,2 142 Tione di Trento 34,40 7,44 0,15 1,97 22,1 874 Tre Ville 22,99 4,92 0,07 1,47 21,7 583 Valdaone 17,68 3,58 0,18 4,67 21,2 492 G iu d ic a r ie 425,73 98,50 2,14 2,13 23,6 12269

Canal San Bovo 43,16 8,09 0,13 1,54 19,0 1432 Imer 8,65 2,21 0,04 1,60 26,0 337 Mezzano 9,07 2,93 0,08 2,52 33,1 338 Primiero S. Martino di Castrozza 28,45 7,66 0,24 3,02 27,8 980 Sagron Mis 3,73 0,54 0,03 5,35 15,4 153 P r im ie r o 93,07 21,44 0,51 2,31 23,6 3240

Faedo 9,29 1,79 0,03 1,82 19,7 178 Lavis 27,14 6,45 0,11 1,62 24,2 583 Mezzocorona 15,25 4,15 0,13 2,98 28,0 256 Mezzolombardo 32,28 9,55 0,11 1,18 30,0 742 Nave San Rocco 7,07 1,38 0,01 0,84 19,7 95 Roverè della Luna 7,11 1,66 0,04 2,27 23,9 136 San Michele all'Adige 7,80 2,84 0,00 0,08 36,5 218 Zambana 3,36 0,39 0,03 6,11 12,4 40 Rotaliana-Konigsberg 109,31 28,22 0,46 1,60 26,2 2248

Capriana 10,12 1,96 0,01 0,35 19,4 423 Carano 12,03 3,80 0,03 0,89 31,8 265 Castello-Molina di Fiemme 18,13 4,18 0,01 0,33 23,1 456 Cavalese 24,41 5,97 0,04 0,66 24,6 628 Daiano 6,92 2,42 0,01 0,32 35,0 158 Panchià 12,98 1,92 0,01 0,69 14,9 267 Predazzo 21,98 7,08 0,16 2,19 32,9 575 Tesero 16,93 5,08 0,01 0,16 30,1 495 Valfloriana 12,90 2,86 0,04 1,49 22,5 467 Varena 8,12 2,56 0,07 2,73 32,4 186 Ziano di Fiemme 12,75 3,21 0,02 0,48 25,3 259 V a l d i F ie m m e 157,29 41,05 0,41 1,00 26,4 4179

Ala 53,35 13,84 0,09 0,65 26,1 1713 Avio 53,95 11,32 0,10 0,91 21,2 1289 Besenello 14,26 2,81 0,00 0,00 19,7 539 Brentonico 47,00 8,79 0,02 0,17 18,7 1176 Calliano 6,19 1,61 0,00 0,00 25,9 169 OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 81

Isera 23,33 4,31 0,00 0,03 18,5 522 Mori 77,47 15,30 0,08 0,51 19,9 1647 Nogaredo 18,50 3,18 0,02 0,71 17,3 400 Nomi 10,27 2,15 0,04 1,64 21,2 260 Pomarolo 15,88 3,15 0,00 0,00 19,9 355 Ronzo-Chienis 10,25 2,50 0,06 2,16 24,9 293 Rovereto 130,67 32,01 0,36 1,11 24,8 2296 Terragnolo 23,87 4,05 0,02 0,53 17,1 824 Trambileno 9,74 1,52 0,01 0,46 15,7 511 Vallarsa 40,35 7,37 0,03 0,40 18,3 1192 Villa Lagarina 32,65 5,44 0,00 0,06 16,7 724 Volano 8,67 3,28 0,00 0,00 37,8 405 V a lla g a r in a 576,39 122,63 0,82 0,67 21,4 14315

Bieno 4,49 1,25 0,01 0,88 28,2 295 Borgo Valsugana 47,52 9,74 0,15 1,52 20,8 981 Carzano 3,20 0,54 0,00 0,00 16,8 112 Castel Ivano 34,24 5,07 0,04 0,78 14,9 870 Castello Tesino 19,38 4,68 0,01 0,26 24,2 738 Castelnuovo 9,50 2,08 0,01 0,63 22,1 226 Cinte Tesino 3,03 0,97 0,00 0,39 32,1 192 Grigno 18,29 4,76 0,06 1,27 26,4 691 Novaledo 5,19 1,04 0,02 1,68 20,3 141 Ospedaletto 5,82 1,81 0,00 0,27 31,1 274 Pieve Tesino 18,24 2,87 0,09 2,99 16,2 534 Roncegno Terme 28,33 4,78 0,04 0,89 17,0 837 Ronchi Valsugana 5,84 1,35 0,00 0,33 23,1 262 Samone 4,98 1,10 0,01 0,51 22,1 193 Scurelle 10,86 2,37 0,00 0,11 21,9 337 Telve 18,31 3,49 0,00 0,00 19,1 565 Telve di Sopra 3,67 0,95 0,01 1,41 26,1 185 Torcegno 8,97 1,81 0,01 0,34 20,2 335 Valsugana e Tesino 249,88 50,66 0,48 0,94 20,5 7768

Folgaria 65,60 8,81 0,23 2,58 13,8 1752 Lavarone 24,78 3,10 0,05 1,67 12,7 606 Luserna 7,20 1,21 0,00 0,31 16,8 249 A ltip ia n i C im b r i 97,58 13,11 0,29 2,16 13,7 2607

Provincia di Trento 3477,68 803,49 11,24 1,38 23,4 93537 82 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

T a b e lla A 4 . C o n s is te n z a d e ll’e d ific a to in c e n tr o s to r ic o : s tim a d e ll’e s te n s io n e d e i s e d im i d e g li e d ific i a liv e llo c o m u n a le in o r d in e d e c r e s c e n te d i s u p e r fic ie Nota: • la stima sull’estensione dei sedimi degli edifici è l’esito di elaborazioni della carta tecnica provinciale 2017; • gli ambiti di riferimento e la superficie dei centri storici sono desunti dalle perimetrazioni dei Piani regolatori vigenti ad agosto 2018; La natura delle fonti consultate e le metodologie di trattamento dei dati sono descritte nel capitolo “ Le fonti di dati utilizzate per la ricerca”

Com une Stima dell’estensione In c id e n z a % s u l to ta le d e i s e d im i d e g li e d ific i p r o v in c ia le d e i s e d im i (h a ) d e g li e d ific i Trento 44,11 5,49% Rovereto 32,01 3,98% Pergine Valsugana 23,27 2,90% Arco 19,56 2,43% Predaia 17,28 2,15% Mori 15,30 1,90% Ala 13,84 1,72% Ledro 12,79 1,59% Ville d'Anaunia 12,23 1,52% Avio 11,32 1,41% Cles 10,75 1,34% Riva del Garda 10,73 1,33% Borgo Valsugana 9,74 1,21% Comano Terme 9,65 1,20% Mezzolombardo 9,55 1,19% Storo 9,53 1,19% Levico Terme 9,29 1,16% Folgaria 8,81 1,10% Brentonico 8,79 1,09% Altopiano della Vigolana 8,22 1,02% Vallelaghi 8,20 1,02% Canal San Bovo 8,09 1,01% Sen Jan di Fassa 8,00 1,00% Baselga di Pinè 7,95 0,99% Peio 7,76 0,97% Primiero San Martino di Castrozza 7,66 0,95% Tione di Trento 7,44 0,93% Vallarsa 7,37 0,92% Predazzo 7,08 0,88% Malè 6,87 0,86% Lavis 6,45 0,80% Rabbi 6,45 0,80% Borgo Chiese 6,20 0,77% Cavalese 5,97 0,74% Tenno 5,95 0,74% Civezzano 5,90 0,73% Sella Giudicarie 5,84 0,73% Moena 5,76 0,72% Fondo 5,68 0,71% Bleggio Superiore 5,53 0,69% San Lorenzo Dorsino 5,47 0,68% Villa Lagarina 5,44 0,68% Altavalle 5,30 0,66% Stenico 5,24 0,65% Cavedine 5,21 0,65% Tesero 5,08 0,63% Castel Ivano 5,07 0,63% Cembra Lisignago 4,99 0,62% OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 83

Madruzzo 4,96 0,62% Tre Ville 4,92 0,61% Roncegno Terme 4,78 0,60% Grigno 4,76 0,59% Dro 4,70 0,58% Pieve di Bono-Prezzo 4,69 0,58% Castello Tesino 4,68 0,58% Dimaro Folgarida 4,63 0,58% Fiavè 4,60 0,57% Caldes 4,54 0,57% Porte di Rendena 4,54 0,57% Giovo 4,50 0,56% Contà 4,49 0,56% Caldonazzo 4,46 0,56% Bedollo 4,43 0,55% Brez 4,36 0,54% Rumo 4,33 0,54% Romeno 4,33 0,54% Segonzano 4,32 0,54% Isera 4,31 0,54% Nago-Torbole 4,22 0,53% Castello-Molina di Fiemme 4,18 0,52% Pellizzano 4,17 0,52% Campodenno 4,17 0,52% Mezzocorona 4,15 0,52% Revò 4,13 0,51% Terragnolo 4,05 0,50% Spiazzo 3,90 0,49% Livo 3,85 0,48% Commezzadura 3,85 0,48% Carano 3,80 0,47% Ton 3,78 0,47% Vermiglio 3,76 0,47% Sanzeno 3,75 0,47% Valdaone 3,58 0,45% Telve 3,49 0,43% Castelfondo 3,44 0,43% Denno 3,34 0,42% Volano 3,28 0,41% Aldeno 3,27 0,41% Ziano di Fiemme 3,21 0,40% Nogaredo 3,18 0,40% Sant'Orsola Terme 3,17 0,39% Pomarolo 3,15 0,39% Mezzana 3,15 0,39% Sover 3,11 0,39% Lavarone 3,10 0,39% Pinzolo 2,99 0,37% Mezzano 2,93 0,36% Pieve Tesino 2,87 0,36% Valfloriana 2,86 0,36% San Michele all'Adige 2,84 0,35% Besenello 2,81 0,35% Ossana 2,76 0,34% Canazei 2,76 0,34% Varena 2,56 0,32% Cloz 2,56 0,32% Ronzo-Chienis 2,50 0,31% Sarnonico 2,48 0,31% Borgo Lares 2,46 0,31% Daiano 2,42 0,30% Spormaggiore 2,41 0,30% 84 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

Scurelle 2,37 0,30% Cavareno 2,32 0,29% Imer 2,21 0,28% Albiano 2,17 0,27% Calceranica al Lago 2,16 0,27% Nomi 2,15 0,27% Caderzone Terme 2,10 0,26% Castelnuovo 2,08 0,26% Campitello di Fassa 2,05 0,26% Ruffrè-Mendola 1,99 0,25% Fierozzo 1,99 0,25% Capriana 1,96 0,24% Panchià 1,92 0,24% Romallo 1,89 0,24% Amblar-Don 1,88 0,23% Fornace 1,88 0,23% Dambel 1,81 0,23% Sporminore 1,81 0,23% Torcegno 1,81 0,22% Ospedaletto 1,81 0,22% Andalo 1,80 0,22% Faedo 1,79 0,22% Bresimo 1,79 0,22% Tenna 1,74 0,22% Fai della Paganella 1,72 0,21% Malosco 1,70 0,21% Frassilongo 1,69 0,21% Cis 1,68 0,21% Roverè della Luna 1,66 0,21% Terzolas 1,61 0,20% Calliano 1,61 0,20% Sfruz 1,56 0,19% Cavedago 1,55 0,19% Ronzone 1,54 0,19% Trambileno 1,52 0,19% Giustino 1,46 0,18% Soraga 1,45 0,18% Bondone 1,45 0,18% Nave San Rocco 1,38 0,17% Ronchi Valsugana 1,35 0,17% Bocenago 1,33 0,17% Castel Condino 1,33 0,17% Strembo 1,32 0,16% Croviana 1,29 0,16% Mazzin 1,28 0,16% Lona-Lases 1,26 0,16% Bieno 1,25 0,16% Pelugo 1,22 0,15% Luserna 1,21 0,15% Carisolo 1,19 0,15% Cimone 1,18 0,15% Drena 1,18 0,15% Molveno 1,16 0,14% Cagnò 1,11 0,14% Samone 1,10 0,14% Novaledo 1,04 0,13% Cinte Tesino 0,97 0,12% Telve di Sopra 0,95 0,12% Palù del Fersina 0,92 0,12% Vignola-Falesina 0,87 0,11% Garniga Terme 0,85 0,11% Cavizzana 0,64 0,08% OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 85

Sagron Mis 0,54 0,07% Carzano 0,54 0,07% Massimeno 0,52 0,06% Zambana 0,39 0,05% Provincia di Trento 803,49 100,00% 86 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

T a b e lla A 5 . D e n s ità te r r ito r ia le d e lla p o p o la z io n e r e s id e n te Nota sulla copertura territoriale del dato: l’analisi è realizzata su dati del Censimento 2011 relativi a una copertura del 57% del territorio provinciale ricadente in centro storico. Le aree selezionate per l’analisi sono quelle in cui le sezioni censuarie coincidono con il perimetro dei centri storici o dove le interferenze di dati esterni al centro storico sono valutate irrilevanti. L’indice di rappresentatività territoriale esprime per i diversi territori comunali e di comunità l’incidenza della superficie territoriale documentata dall’analisi, in rapporto alla superficie totale dei centri storici. Ad indice 0 corrispondono valori nulli di copertura, ad indice 1 valori massimi. Per orientare il giudizio sulla copertura territoriale del dato rappresentato, nella ricerca si è assunto convenzionalmente di considerare:  “ o ttim o ” un indice di rappresentatività territoriale uguale o superiore a 0,80 (segnalato in tabella e nel testo dal colore rosso);  “buono” un indice compreso tra 0,60 e 0,79 (segnalato in tabella e nel testo dal colore arancione);  “ s u ffic ie n te ” un indice compreso tra 0,40 e 0,59 (segnalato in tabella e nel testo dal colore grigio). I dati relativi ai territori con indice inferiore a 0,40 - considerati non rappresentativi - non sono pubblicati in tabella ma sono stati utilizzati per l’analisi dei fenomeni relativi ad aggregazioni territoriali di livello superiore (comunità di valle o provincia). In ragione di tali limiti di rappresentatività i dati esposti hanno solo valore orientativo sui probabili caratteri dei fenomeni indagati.

Com une/Com unità di valle Anno 2011 Anno 2011 Anno 2011 In d ic e d i Anno 2001 Anno 2001 N um ero di Superficie Popolazione ra p p re se n . N um ero di Superficie abitanti per insediata residente te r r ito r ia le abitanti per insediata e tta ro p e r nelle aree e tta ro p e r in s e d ia to a b ita n te o g g e tto d i in s e d ia to a b ita n te (ab/ha) residente in d a g in e (ab/ha) residente (mq/ab) (mq/ab) Campitello di Fassa 50,0 200,0 295 0,69 51,0 196,1 Canazei Dato non rappresentativo 19 0,13 Dato non rappresentativo Mazzin 32,9 303,5 77 0,45 38,5 259,7 Moena Dato non rappresentativo 22 0,08 Dato non rappresentativo Sen Jan di Fassa Dato non rappresentativo 232 0,20 Dato non rappresentativo Soraga 34,1 292,9 113 0,45 32,3 309,3 Com un General de Fascia Dato non rappresentativo 758 0,24 Dato non rappresentativo

Aldeno 95,7 104,4 868 0,78 97,2 102,9 Cimone 67,1 149,1 147 0,57 73,4 136,2 Garniga Terme 41,4 241,5 88 0,50 53,7 186,4 Trento 79,5 125,7 6850 0,58 75,5 132,4 T e r r ito r io V a l d ’A d ig e 79,9 125,1 7953 0,60 77,0 129,9

Altopiano della Vigolana 66,8 149,6 1311 0,60 64,2 155,7 Baselga di Pinè 47,6 209,9 1156 0,81 40,9 244,3 Bedollo 49,4 202,6 483 0,58 49,0 204,3 Calceranica al Lago 57,0 175,4 505 0,78 50,9 196,4 Caldonazzo 74,0 135,1 766 0,43 78,4 127,6 Civezzano 45,2 221,2 861 0,57 43,9 227,8 Fierozzo Dato non rappresentativo 0 0,00 Dato non rappresentativo Fornace 70,7 141,4 359 0,74 61,3 163,2 Frassilongo Dato non rappresentativo 21 0,14 Dato non rappresentativo Levico Terme Dato non rappresentativo 1345 0,29 Dato non rappresentativo Palù del Fersina 21,1 474,8 36 0,48 28,1 356,1 Pergine Valsugana 76,7 130,3 4364 0,68 77,9 128,4 Sant'Orsola Terme 46,2 216,5 230 0,50 39,6 252,7 Tenna 77,8 128,5 333 0,55 70,6 141,7 Vignola-Falesina Dato non rappresentativo 20 0,19 Dato non rappresentativo Alta Valsugana e Bersntol 64,4 155,4 11790 0,55 62,0 161,4

Arco 90,8 110,1 4169 0,44 80,4 124,4 Drena Dato non rappresentativo 59 0,18 Dro 127,3 78,6 1174 0,81 104,9 95,3 Ledro 63,8 156,7 2140 0,72 64,3 155,5 Nago-Torbole 80,2 124,8 962 0,82 67,7 147,8 Riva del Garda 105,5 94,8 1520 0,45 95,1 105,1 Tenno 52,2 191,4 993 0,73 47,9 208,9 Alto Garda e Ledro 81,7 122,5 11017 0,57 73,8 135,5 OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 87

Andalo 33,2 301,6 164 0,81 37,2 268,8 Cavedago 32,4 308,9 137 0,71 38,7 258,1 Fai della Paganella 43,1 232,2 242 0,89 45,0 222,1 Molveno 87,5 114,3 312 0,88 89,7 111,4 Spormaggiore 77,3 129,4 565 0,85 68,1 146,8 P a g a n e lla 55,3 180,8 1420 0,83 55,2 181,0

Amblar-Don Dato non rappresentativo 28 0,17 Dato non rappresentativo Bresimo Dato non rappresentativo 151 0,18 Dato non rappresentativo Brez 24,9 401,8 324 0,52 30,4 328,7 Cagnò Dato non rappresentativo 0 0,00 Dato non rappresentativo Campodenno 52,7 189,6 650 0,71 52,1 192,0 Castelfondo Dato non rappresentativo 59 0,17 Dato non rappresentativo Cavareno Dato non rappresentativo 0 0,00 Dato non rappresentativo Cis 38,1 262,8 183 0,58 43,9 227,9 Cles Dato non rappresentativo 401 0,22 Dato non rappresentativo Cloz 52,5 190,4 402 0,88 49,1 203,6 Contà Dato non rappresentativo 0 0,03 Dato non rappresentativo Dambel Dato non rappresentativo 40 0,19 Dato non rappresentativo Denno 54,3 184,1 497 0,61 49,2 203,4 Fondo Dato non rappresentativo 494 0,38 Dato non rappresentativo Livo Dato non rappresentativo 0 0,00 Dato non rappresentativo Malosco 20,2 494,7 137 0,80 19,5 513,5 Predaia 44,3 225,9 1266 0,40 44,4 225,0 Revò 46,0 217,2 571 0,63 45,2 221,1 Romallo 55,2 181,2 283 0,82 57,1 175,1 Romeno Dato non rappresentativo 100 0,08 Dato non rappresentativo Ronzone Dato non rappresentativo 0 0,00 Dato non rappresentativo Ruffrè-Mendola 24,5 407,7 113 0,49 21,3 470,1 Rumo 46,5 215,2 289 0,47 44,7 223,7 Sanzeno Dato non rappresentativo 114 0,23 Dato non rappresentativo Sarnonico 14,5 688,2 285 0,92 14,3 700,5 Sfruz 23,2 430,4 108 0,53 26,5 377,9 Sporminore 48,1 208,1 274 0,63 54,0 185,1 Ton Dato non rappresentativo 168 0,36 Dato non rappresentativo Ville d'Anaunia Dato non rappresentativo 238 0,12 Dato non rappresentativo V a l d i N o n Dato non rappresentativo 7175 0,36 Dato non rappresentativo

Cavedine 60,5 165,2 1143 0,93 63,7 157,0 Madruzzo 40,1 249,6 855 0,82 36,2 276,4 Vallelaghi 48,0 208,5 1666 0,86 46,8 213,8 V a lle d e i L a g h i 48,9 204,6 3664 0,86 48,0 208,2

Albiano 46,4 215,6 256 0,95 55,5 180,3 Altavalle 76,3 131,1 477 0,41 82,8 120,7 Cembra Lisignago 108,0 92,6 764 0,58 110,6 90,5 Giovo 77,3 129,4 1138 0,79 81,5 122,6 Lona-Lases 75,4 132,6 150 0,51 38,7 258,4 Segonzano 62,2 160,8 359 0,46 64,8 154,4 Sover 69,8 143,3 580 0,86 70,3 142,3 V a lle d i C e m b r a 75,0 133,3 3724 0,64 77,4 129,2

Caldes 35,1 285,0 394 0,57 34,1 293,2 Cavizzana 53,7 186,1 87 0,81 51,3 195,1 Commezzadura 27,6 362,2 529 0,86 26,0 383,9 Croviana 50,5 198,0 201 0,87 52,5 190,4 Dimaro Folgarida 57,7 173,4 818 0,89 55,2 181,1 Malè 62,1 160,9 986 0,67 61,4 162,7 Mezzana 32,0 312,6 398 0,95 32,6 307,2 Ossana 27,5 363,2 330 0,94 30,8 324,8 Peio 32,5 307,5 605 0,59 34,7 288,0 Pellizzano 14,5 689,9 198 0,47 13,9 719,0 88 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

Rabbi Dato non rappresentativo 66 0,11 Dato non rappresentativo Terzolas 31,6 316,2 222 0,88 31,1 322,0 Vermiglio 47,0 212,9 630 0,95 49,1 203,5 V a lle d i S o le 37,2 269,0 5464 0,64 37,4 267,3

Bleggio Superiore 39,3 254,5 692 0,85 41,7 239,9 Bocenago 31,9 313,5 175 0,94 24,2 412,5 Bondone 73,1 136,9 209 0,51 86,3 115,8 Borgo Chiese Dato non rappresentativo 383 0,29 Dato non rappresentativo Borgo Lares 34,8 287,3 312 0,83 35,9 278,3 Caderzone Terme Dato non rappresentativo 200 0,26 Dato non rappresentativo Carisolo Dato non rappresentativo 307 0,39 Dato non rappresentativo Castel Condino 46,6 214,8 209 0,68 44,5 224,5 Comano Terme 27,6 361,7 921 0,78 24,9 401,4 Fiavè 37,7 264,9 626 0,88 36,7 272,8 Giustino 54,1 184,9 206 0,57 50,9 196,4 Massimeno 48,8 205,0 88 0,89 47,7 209,8 Pelugo Dato non rappresentativo 0 0,00 Dato non rappresentativo Pieve di Bono-Prezzo 40,4 247,7 854 0,90 41,0 243,7 Pinzolo Dato non rappresentativo 0 0,00 Dato non rappresentativo Porte di Rendena 44,3 225,7 545 0,70 43,7 228,7 San Lorenzo Dorsino 32,6 306,8 253 0,42 32,2 310,4 Sella Giudicarie 46,9 213,3 873 0,71 50,1 199,6 Spiazzo 44,3 225,8 533 0,90 38,1 262,8 Stenico 16,2 616,7 356 0,89 24,5 407,3 Storo 72,7 137,6 1386 0,64 75,8 131,8 Strembo 32,9 303,8 139 0,98 36,5 274,2 Tione di Trento 64,5 155,0 880 0,40 58,2 172,0 Tre Ville 32,4 309,0 566 0,76 35,3 283,5 Valdaone 42,7 234,1 414 0,55 48,9 204,5 G iu d ic a r ie 41,1 243,2 11127 0,64 41,7 240,1

Canal San Bovo 27,0 370,1 681 0,58 29,1 343,9 Imer 73,5 136,0 417 0,66 68,4 146,2 Mezzano 68,2 146,6 549 0,89 71,8 139,3 Primiero San Martino di Castrozza 70,2 142,5 1173 0,59 74,3 134,5 Sagron Mis 15,6 641,7 29 0,50 20,4 489,7 P r im ie r o 49,5 201,8 2849 0,62 51,8 193,0

Faedo Dato non rappresentativo 188 0,30 Dato non rappresentativo Lavis 85,6 116,8 1282 0,55 86,4 115,7 Mezzocorona 70,4 142,0 865 0,81 60,6 165,1 Mezzolombardo Dato non rappresentativo 780 0,26 Dato non rappresentativo Nave San Rocco Dato non rappresentativo 189 0,19 Dato non rappresentativo Roverè della Luna 57,1 175,1 235 0,58 57,6 173,7 San Michele all'Adige 103,4 96,7 579 0,72 86,6 115,4 Zambana Dato non rappresentativo 0 0,00 Rotaliana-Konigsberg 83,0 120,5 4118 0,45 76,7 130,4

Capriana Dato non rappresentativo 41 0,14 Dato non rappresentativo Carano Dato non rappresentativo 0 0,00 Dato non rappresentativo Castello-Molina di Fiemme Dato non rappresentativo 233 0,23 Dato non rappresentativo Cavalese Dato non rappresentativo 0 0,00 Dato non rappresentativo Daiano Dato non rappresentativo 0 0,00 Dato non rappresentativo Panchià Dato non rappresentativo 99 0,24 Dato non rappresentativo Predazzo Dato non rappresentativo 440 0,27 Dato non rappresentativo Tesero 71,2 140,5 1001 0,83 67,0 149,3 Valfloriana 32,4 308,5 334 0,80 35,4 282,3 Varena 66,6 150,2 511 0,94 55,7 179,7 Ziano di Fiemme Dato non rappresentativo 210 0,25 Dato non rappresentativo V a l d i F ie m m e Dato non rappresentativo 2869 0,32 Dato non rappresentativo OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 89

Ala 54,7 182,9 1807 0,62 51,8 192,9 Avio 50,1 199,6 2144 0,79 50,2 199,2 Besenello 57,0 175,3 623 0,77 57,2 174,7 Brentonico Dato non rappresentativo 586 0,22 Dato non rappresentativo Calliano 69,0 144,9 357 0,84 67,7 147,8 Isera 52,4 190,8 1018 0,83 50,9 196,6 Mori 50,6 197,5 2807 0,72 46,1 217,1 Nogaredo 47,0 212,8 817 0,94 48,2 207,5 Nomi 64,3 155,5 575 0,87 66,0 151,5 Pomarolo 66,6 150,0 896 0,85 64,6 154,9 Ronzo-Chienis 47,3 211,3 438 0,90 51,3 194,9 Rovereto 66,3 150,9 6303 0,73 59,2 168,9 Terragnolo 25,7 388,6 504 0,82 26,9 372,3 Trambileno 38,6 259,3 305 0,81 39,3 254,3 Vallarsa 29,1 343,6 900 0,77 30,1 332,5 Villa Lagarina 51,9 192,7 1278 0,75 52,5 190,3 Volano 113,5 88,1 956 0,97 116,5 85,8 V a lla g a r in a 54,1 185,0 22314 0,72 51,9 192,6

Bieno 37,0 270,3 144 0,87 45,2 221,2 Borgo Valsugana 42,6 234,5 1160 0,57 41,3 242,4 Carzano 55,0 181,7 163 0,92 52,3 191,1 Castel Ivano 48,4 206,7 1392 0,84 47,7 209,5 Castello Tesino 40,2 248,6 603 0,77 47,4 211,1 Castelnuovo 36,4 274,7 271 0,78 42,6 234,8 Cinte Tesino Dato non rappresentativo 0 0,00 Dato non rappresentativo Grigno Dato non rappresentativo 280 0,30 Dato non rappresentativo Novaledo 48,8 205,0 212 0,84 45,6 219,5 Ospedaletto 64,7 154,6 315 0,84 78,5 127,4 Pieve Tesino Dato non rappresentativo 0 0,00 Dato non rappresentativo Roncegno Terme 27,6 362,9 629 0,81 27,6 361,8 Ronchi Valsugana 31,5 317,8 126 0,69 34,5 290,2 Samone 58,5 171,0 276 0,95 62,1 161,1 Scurelle Dato non rappresentativo 122 0,28 Telve 47,8 209,3 748 0,85 43,2 231,6 Telve di Sopra 66,0 151,6 230 0,95 68,5 145,9 Torcegno 44,8 223,1 367 0,91 45,9 217,8 Valsugana e Tesino 43,4 230,2 7038 0,65 44,4 225,3

Folgaria 30,5 328,3 1153 0,58 28,8 347,3 Lavarone 27,5 364,0 276 0,41 29,2 342,9 Luserna 25,8 386,9 117 0,63 27,6 362,2 A ltip ia n i C im b r i 29,5 339,1 1546 0,54 28,8 347,7

Provincia di Trento 53,0 188,5 104826 0,57 51,8 192,9 90 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

T a b e lla A 6 . S ta to d ’u s o d e g li e d ific i Nota sulla copertura territoriale del dato: l’analisi è realizzata su dati del Censimento 2011 relativi a una copertura del 57% del territorio provinciale ricadente in centro storico. Le aree selezionate per l’analisi sono quelle in cui le sezioni censuarie coincidono con il perimetro dei centri storici o dove le interferenze di dati esterni al centro storico sono valutate irrilevanti. L’indice di rappresentatività territoriale esprime per i diversi territori comunali e di comunità l’incidenza della superficie territoriale documentata dall’analisi, in rapporto alla superficie totale dei centri storici. Ad indice 0 corrispondono valori nulli di copertura, ad indice 1 valori massimi. Per orientare il giudizio sulla copertura territoriale del dato rappresentato, nella ricerca si è assunto convenzionalmente di considerare:  “ o ttim o ” un indice di rappresentatività territoriale uguale o superiore a 0,80 (segnalato in tabella e nel testo dal colore rosso);  “buono” un indice compreso tra 0,60 e 0,79 (segnalato in tabella e nel testo dal colore arancione);  “ s u ffic ie n te ” un indice compreso tra 0,40 e 0,59 (segnalato in tabella e nel testo dal colore grigio). I dati relativi ai territori con indice inferiore a 0,40 - considerati non rappresentativi - non sono pubblicati in tabella ma sono stati utilizzati per l’analisi dei fenomeni relativi ad aggregazioni territoriali di livello superiore (comunità di valle o provincia). In ragione di tali limiti di rappresentatività i dati esposti hanno solo valore orientativo sui probabili caratteri dei fenomeni indagati.

Com uni/Com unità di valle % e d ific i % e d ific i % e d ific i N u m e ro In d ic e d i u tiliz z a ti n o n u tiliz z a ti n o n u tiliz z a ti d i e d ific i ra p p re s e n ta t. (perché in (perché cadenti, o g g e tto te r r ito r ia le costruzione, in rovina, in d i in d a g in e ricostruzione, demolizione, consolidamento ecc.) ecc.)

Campitello di Fassa 96,7 0,8 2,5 122 0,69 Canazei Dato non rappresentativo 15 0,13 Mazzin 95,7 0,0 4,3 47 0,45 Moena Dato non rappresentativo 21 0,08 Sen Jan di Fassa Dato non rappresentativo 94 0,20 Soraga 96,3 0,0 3,7 54 0,45 Com un General de Fascia Dato non rappresentativo 353 0,24

Aldeno 94,8 1,3 3,9 233 0,78 Cimone 91,7 0,0 8,3 96 0,57 Garniga Terme 95,9 0,0 4,1 74 0,50 Trento 97,3 1,6 1,1 1348 0,58 T e r r ito r io V a l d ’A d ig e 96,6 1 ,4 2 ,0 1751 0,60

Altopiano della Vigolana 90,5 1,8 7,7 549 0,60 Baselga di Pinè 97,1 1,8 1,1 548 0,81 Bedollo 96,9 2,7 0,4 225 0,58 Calceranica al Lago 93,8 2,8 3,4 178 0,78 Caldonazzo 94,9 0,4 4,7 257 0,43 Civezzano 98,1 1,1 0,8 261 0,57 Fierozzo Dato non rappresentativo 0 0,00 Fornace 90,9 4,1 5,0 121 0,74 Frassilongo Dato non rappresentativo 17 0,14 Levico Terme Dato non rappresentativo 508 0,29 Palù del Fersina 100,0 0,0 0,0 56 0,48 Pergine Valsugana 92,5 2,6 5,0 1406 0,68 Sant'Orsola Terme 84,7 4,4 10,9 137 0,50 Tenna 93,4 0,8 5,8 121 0,55 Vignola-Falesina Dato non rappresentativo 32 0,19 Alta Valsugana e Bersntol 93,5 2 ,2 4 ,3 4416 0,55

Arco 94,3 2,5 3,2 1031 0,44 Drena Dato non rappresentativo 14 0,18 Dro 96,0 1,1 2,9 348 0,81 Ledro 91,9 1,6 6,5 911 0,72 Nago-Torbole 97,3 1,3 1,3 297 0,82 Riva del Garda 94,8 2,8 2,5 363 0,45 Tenno 93,3 1,5 5,2 462 0,73 Alto Garda e Ledro 94,0 1 ,9 4 ,1 3426 0,57 OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 91

Andalo 91,1 8,9 0,0 101 0,81 Cavedago 95,3 0,0 4,7 64 0,71 Fai della Paganella 95,5 3,0 1,5 133 0,89 Molveno 99,0 1,0 0,0 101 0,88 Spormaggiore 97,4 1,0 1,6 193 0,85 P a g a n e lla 95,9 2 ,7 1 ,4 592 0,83

Amblar-Don Dato non rappresentativo 23 0,17 Bresimo Dato non rappresentativo 102 0,18 Brez 90,1 3,7 6,3 191 0,52 Cagnò Dato non rappresentativo 0 0,00 Campodenno 93,1 2,1 4,8 290 0,71 Castelfondo Dato non rappresentativo 31 0,17 Cavareno Dato non rappresentativo 0 0,00 Cis 93,1 1,0 5,9 101 0,58 Cles Dato non rappresentativo 113 0,22 Cloz 98,4 1,6 0,0 128 0,88 Contà Dato non rappresentativo 0 0,03 Dambel Dato non rappresentativo 19 0,19 Denno 95,2 4,3 0,5 187 0,61 Fondo Dato non rappresentativo 230 0,38 Livo Dato non rappresentativo 0 0,00 Malosco 92,9 0,0 7,1 84 0,80 Predaia 96,3 0,6 3,1 490 0,40 Revò 94,4 1,3 4,4 160 0,63 Romallo 96,7 2,2 1,1 91 0,82 Romeno Dato non rappresentativo 47 0,08 Ronzone Dato non rappresentativo 0 0,00 Ruffrè-Mendola 100,0 0,0 0,0 42 0,49 Rumo 99,2 0,0 0,8 130 0,47 Sanzeno 41 0,23 Sarnonico 97,4 1,7 0,9 117 0,92 Sfruz 97,6 0,0 2,4 83 0,53 Sporminore 100,0 0,0 0,0 126 0,63 Ton Dato non rappresentativo 78 0,36 Ville d'Anaunia Dato non rappresentativo 100 0,12 V a l d i N o n Dato non rappresentativo 3004 0,36

Cavedine 89,0 3,0 8,1 472 0,93 Madruzzo 88,3 2,9 8,9 349 0,82 Vallelaghi 98,2 0,7 1,2 596 0,86 V a lle d e i L a g h i 92,7 2 ,0 5 ,4 1417 0,86

Albiano 100,0 0,0 0,0 163 0,95 Altavalle 96,7 0,9 2,3 215 0,41 Cembra Lisignago 96,1 3,0 0,9 232 0,58 Giovo 93,5 1,7 4,8 355 0,79 Lona-Lases 100,0 0,0 0,0 51 0,51 Segonzano 88,6 3,4 8,0 176 0,46 Sover 97,9 0,9 1,3 235 0,86 V a lle d i C e m b r a 95,5 1 ,6 2 ,9 1427 0,64

Caldes 96,6 0,7 2,7 146 0,57 Cavizzana 85,7 2,4 11,9 42 0,81 Commezzadura 88,5 3,4 8,2 208 0,86 Croviana 100,0 0,0 0,0 57 0,87 Dimaro Folgarida 95,5 2,1 2,5 243 0,89 Malè 97,5 2,1 0,4 282 0,67 Mezzana 90,6 1,8 7,6 224 0,95 Ossana 98,0 0,7 1,3 151 0,94 Peio 91,1 1,8 7,0 384 0,59 Pellizzano 92,2 2,0 5,9 153 0,47 92 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

Rabbi Dato non rappresentativo 55 0,11 Terzolas 98,9 0,0 1,1 88 0,88 Vermiglio 98,2 1,1 0,7 271 0,95 V a lle d i S o le 94,3 1 ,6 4 ,1 2304 0,64

Bleggio Superiore 95,1 2,1 2,8 288 0,85 Bocenago 98,8 0,0 1,2 86 0,94 Bondone 98,3 0,0 1,7 117 0,51 Borgo Chiese Dato non rappresentativo 135 0,29 Borgo Lares 93,3 1,9 4,8 105 0,83 Caderzone Terme Dato non rappresentativo 82 0,26 Carisolo Dato non rappresentativo 87 0,39 Castel Condino 98,2 0,0 1,8 111 0,68 Comano Terme 100,0 0,0 0,0 473 0,78 Fiavè 98,4 0,5 1,1 189 0,88 Giustino 95,0 3,3 1,7 60 0,57 Massimeno 97,6 0,0 2,4 42 0,89 Pelugo Dato non rappresentativo 0 0,00 Pieve di Bono-Prezzo 98,8 0,3 0,9 338 0,90 Pinzolo Dato non rappresentativo 0 0,00 Porte di Rendena 93,8 1,6 4,5 243 0,70 San Lorenzo Dorsino 96,6 2,2 1,1 178 0,42 Sella Giudicarie 97,6 0,9 1,5 339 0,71 Spiazzo 97,1 0,5 2,4 207 0,90 Stenico 95,6 1,0 3,4 296 0,89 Storo 92,9 2,2 4,8 495 0,64 Strembo 98,4 1,6 0,0 62 0,98 Tione di Trento 95,4 3,2 1,4 218 0,40 Tre Ville 97,2 0,0 2,8 286 0,76 Valdaone 100,0 0,0 0,0 200 0,55 G iu d ic a r ie 96,7 1 ,1 2 ,2 4637 0,64

Canal San Bovo 95,4 2,3 2,3 783 0,58 Imer 97,9 0,0 2,1 140 0,66 Mezzano 96,0 0,4 3,6 225 0,89 Primiero San Martino di Castrozza 95,4 3,0 1,6 432 0,59 Sagron Mis 97,5 0,0 2,5 40 0,50 P r im ie r o 95,7 2 ,0 2 ,3 1620 0,62

Faedo Dato non rappresentativo 81 0,30 Lavis 99,7 0,0 0,3 306 0,55 Mezzocorona 97,7 0,6 1,7 173 0,81 Mezzolombardo Dato non rappresentativo 204 0,26 Nave San Rocco Dato non rappresentativo 46 0,19 Roverè della Luna 100,0 0,0 0,0 77 0,58 San Michele all'Adige 99,3 0,7 0,0 142 0,72 Zambana Dato non rappresentativo 0 0,00 Rotaliana-Konigsberg 98,9 0 ,2 0 ,9 1029 0,45

Capriana Dato non rappresentativo 20 0,14 Carano Dato non rappresentativo 0 0,00 Castello-Molina di Fiemme Dato non rappresentativo 57 0,23 Cavalese Dato non rappresentativo 0 0,00 Daiano Dato non rappresentativo 0 0,00 Panchià Dato non rappresentativo 29 0,24 Predazzo Dato non rappresentativo 79 0,27 Tesero 96,7 1,5 1,8 274 0,83 Valfloriana 94,1 3,0 3,0 169 0,80 Varena 100,0 0,0 0,0 155 0,94 Ziano di Fiemme Dato non rappresentativo 43 0,25 V a l d i F ie m m e Dato non rappresentativo 826 0,32 OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 93

Ala 94,7 0,7 4,6 673 0,62 Avio 93,8 2,6 3,7 737 0,79 Besenello 92,5 2,7 4,9 226 0,77 Brentonico Dato non rappresentativo 216 0,22 Calliano 92,9 2,4 4,7 85 0,84 Isera 91,1 1,9 6,9 360 0,83 Mori 89,7 3,2 7,1 759 0,72 Nogaredo 95,8 0,4 3,8 236 0,94 Nomi 94,2 3,2 2,6 156 0,87 Pomarolo 94,9 1,9 3,3 214 0,85 Ronzo-Chienis 93,1 1,0 5,9 203 0,90 Rovereto 94,0 2,1 3,9 1116 0,73 Terragnolo 83,2 3,1 13,7 541 0,82 Trambileno 92,8 1,5 5,7 194 0,81 Vallarsa 100,0 0,0 0,0 762 0,77 Villa Lagarina 93,5 2,6 3,9 386 0,75 Volano 96,7 0,4 3,0 271 0,97 V a lla g a r in a 93,4 1 ,9 4 ,8 7135 0,72

Bieno 98,1 0,6 1,3 159 0,87 Borgo Valsugana 96,9 1,0 2,1 287 0,57 Carzano 95,8 0,0 4,2 71 0,92 Castel Ivano 92,5 2,9 4,6 521 0,84 Castello Tesino 94,0 1,5 4,5 536 0,77 Castelnuovo 100,0 0,0 0,0 119 0,78 Cinte Tesino Dato non rappresentativo 0 0,00 Grigno Dato non rappresentativo 132 0,30 Novaledo 100,0 0,0 0,0 70 0,84 Ospedaletto 88,7 3,1 8,2 159 0,84 Pieve Tesino Dato non rappresentativo 1 0,00 Roncegno Terme 96,8 0,6 2,6 311 0,81 Ronchi Valsugana 91,7 2,8 5,6 72 0,69 Samone 92,1 4,0 4,0 101 0,95 Scurelle Dato non rappresentativo 69 0,28 Telve 90,0 1,5 8,5 270 0,85 Telve di Sopra 88,5 1,0 10,4 96 0,95 Torcegno 97,5 0,0 2,5 160 0,91 Valsugana e Tesino 94,2 1 ,6 4 ,2 3134 0,65

Folgaria 96,5 1,2 2,4 850 0,58 Lavarone 98,2 1,4 0,5 218 0,41 Luserna 100,0 0,0 0,0 135 0,63 A ltip ia n i C im b r i 97,2 1 ,1 1 ,7 1203 0,54

Provincia di Trento 94,9 1 ,6 3 ,5 38274 0,57 94 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

Tabella A7. Condizioni di degrado degli edifici Nota sulla copertura territoriale del dato: l’analisi è realizzata su dati del Censimento 2011 relativi a una copertura del 57% del territorio provinciale ricadente in centro storico. Le aree selezionate per l’analisi sono quelle in cui le sezioni censuarie coincidono con il perimetro dei centri storici o dove le interferenze di dati esterni al centro storico sono valutate irrilevanti. L’indice di rappresentatività territoriale esprime per i diversi territori comunali e di comunità l’incidenza della superficie territoriale documentata dall’analisi, in rapporto alla superficie totale dei centri storici. Ad indice 0 corrispondono valori nulli di copertura, ad indice 1 valori massimi. Per orientare il giudizio sulla copertura territoriale del dato rappresentato, nella ricerca si è assunto convenzionalmente di considerare:  “ o ttim o ” un indice di rappresentatività territoriale uguale o superiore a 0,80 (segnalato in tabella e nel testo dal colore rosso);  “buono” un indice compreso tra 0,60 e 0,79 (segnalato in tabella e nel testo dal colore arancione);  “ s u ffic ie n te ” un indice compreso tra 0,40 e 0,59 (segnalato in tabella e nel testo dal colore grigio). I dati relativi ai territori con indice inferiore a 0,40 - considerati non rappresentativi - non sono pubblicati in tabella ma sono stati utilizzati per l’analisi dei fenomeni relativi ad aggregazioni territoriali di livello superiore (comunità di valle o provincia). In ragione di tali limiti di rappresentatività i dati esposti hanno solo valore orientativo sui probabili caratteri dei fenomeni indagati. Nota: nel computo degli edifici degradati non sono inseriti - in quanto non rilevati dal Censimento - gli eventuali edifici non residenziali in pessimo stato di conservazione. Tale aspetto può produrre una sottovalutazione del degrado valutata, peraltro, di scarsissima rilevanza.

Com une/Com unità di valle P e r c e n tu a le d i e d ific i in N u m e r o d i e d ific i In d ic e condizioni di degrado oggetto di indagine di rappresentatività (edifici cadenti, in rovina, in te r r ito r ia le demolizione, più edifici residenziali in pessimo stato di conservazione) Campitello di Fassa 2,5 122 0,69 Canazei Dato non rappresentativo 0,13 Mazzin 8,5 47 0,45 Moena Dato non rappresentativo 0,08 Sen Jan di Fassa Dato non rappresentativo 94 0,20 Soraga 3,7 54 0,45 Com un General de Fascia Dato non rappresentativo 353 0,24

Aldeno 4,3 233 0,78 Cimone 8,3 96 0,57 Garniga Terme 14,9 74 0,50 Trento 1,9 1348 0,58 T e r r ito r io V a l d ’A d ig e 3 ,1 1751 0,60

Altopiano della Vigolana 10,9 549 0,60 Baselga di Pinè 4,2 548 0,81 Bedollo 0,9 225 0,58 Calceranica al Lago 3,4 178 0,78 Caldonazzo 8,9 257 0,43 Civezzano 4,2 261 0,57 Fierozzo Dato non rappresentativo 0 0,00 Fornace 5,0 121 0,74 Frassilongo Dato non rappresentativo 17 0,14 Levico Terme Dato non rappresentativo 508 0,29 Palù del Fersina 1,8 56 0,48 Pergine Valsugana 5,9 1406 0,68 Sant'Orsola Terme 11,7 137 0,50 Tenna 6,6 121 0,55 Vignola-Falesina Dato non rappresentativo 32 0,19 Alta Valsugana e Bersntol 6 ,5 4416 0,55

Arco 4,2 1031 0,44 Drena Dato non rappresentativo 14 0,18 Dro 8,6 348 0,81 Ledro 8,7 911 0,72 Nago-Torbole 1,3 297 0,82 Riva del Garda 4,4 363 0,45 Tenno 5,2 462 0,73 Alto Garda e Ledro 5 ,7 3426 0,57 OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 95

Andalo 0,0 101 0,81 Cavedago 6,3 64 0,71 Fai della Paganella 2,3 133 0,89 Molveno 0,0 101 0,88 Spormaggiore 4,7 193 0,85 P a g a n e lla 2 ,7 592 0,83

Amblar-Don Dato non rappresentativo 23 0,17 Bresimo Dato non rappresentativo 102 0,18 Brez 6,8 191 0,52 Cagnò Dato non rappresentativo 0 0,00 Campodenno 4,8 290 0,71 Castelfondo Dato non rappresentativo 31 0,17 Cavareno Dato non rappresentativo 0 0,00 Cis 19,8 101 0,58 Cles Dato non rappresentativo 113 0,22 Cloz 1,6 128 0,88 Contà Dato non rappresentativo 0 0,03 Dambel Dato non rappresentativo 19 0,19 Denno 0,5 187 0,61 Fondo Dato non rappresentativo 230 0,38 Livo Dato non rappresentativo 0 0,00 Malosco 7,1 84 0,80 Predaia 5,5 490 0,40 Revò 4,4 160 0,63 Romallo 2,2 91 0,82 Romeno Dato non rappresentativo 47 0,08 Ronzone Dato non rappresentativo 0 0,00 Ruffrè-Mendola 2,4 42 0,49 Rumo 0,8 130 0,47 Sanzeno Dato non rappresentativo 41 0,23 Sarnonico 2,6 117 0,92 Sfruz 3,6 83 0,53 Sporminore 2,4 126 0,63 Ton Dato non rappresentativo 78 0,36 Ville d'Anaunia Dato non rappresentativo 100 0,12 V a l d i N o n Dato non rappresentativo 3004 0,36

Cavedine 9,1 472 0,93 Madruzzo 11,7 349 0,82 Vallelaghi 1,8 596 0,86 V a lle d e i L a g h i 6 ,7 1417 0,86

Albiano 0,6 163 0,95 Altavalle 5,6 215 0,41 Cembra Lisignago 0,9 232 0,58 Giovo 4,8 355 0,79 Lona-Lases 0,0 51 0,51 Segonzano 9,1 176 0,46 Sover 1,3 235 0,86 V a lle d i C e m b r a 3 ,6 1427 0,64

Caldes 11,6 146 0,57 Cavizzana 14,3 42 0,81 Commezzadura 8,2 208 0,86 Croviana 3,5 57 0,87 Dimaro Folgarida 3,3 243 0,89 Malè 0,4 282 0,67 Mezzana 8,0 224 0,95 Ossana 1,3 151 0,94 Peio 7,6 384 0,59 Pellizzano 9,8 153 0,47 96 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

Rabbi Dato non rappresentativo 55 0,11 Terzolas 6,8 88 0,88 Vermiglio 2,2 271 0,95 V a lle d i S o le 5 ,6 2304 0,64

Bleggio Superiore 4,2 288 0,85 Bocenago 4,7 86 0,94 Bondone 1,7 117 0,51 Borgo Chiese Dato non rappresentativo 135 0,29 Borgo Lares 4,8 105 0,83 Caderzone Terme Dato non rappresentativo 82 0,26 Carisolo Dato non rappresentativo 87 0,39 Castel Condino 1,8 111 0,68 Comano Terme 1,1 473 0,78 Fiavè 2,6 189 0,88 Giustino 3,3 60 0,57 Massimeno 2,4 42 0,89 Pelugo Dato non rappresentativo 0 0,00 Pieve di Bono-Prezzo 1,5 338 0,90 Pinzolo Dato non rappresentativo 0 0,00 Porte di Rendena 4,5 243 0,70 San Lorenzo Dorsino 2,2 178 0,42 Sella Giudicarie 2,1 339 0,71 Spiazzo 4,3 207 0,90 Stenico 3,4 296 0,89 Storo 6,5 495 0,64 Strembo 6,5 62 0,98 Tione di Trento 1,4 218 0,40 Tre Ville 4,9 286 0,76 Valdaone 2,0 200 0,55 G iu d ic a r ie 3 ,3 4637 0,64

Canal San Bovo 4,2 783 0,58 Imer 2,1 140 0,66 Mezzano 4,9 225 0,89 Primiero San Martino di Castrozza 2,3 432 0,59 Sagron Mis 5,0 40 0,50 P r im ie r o 3 ,6 1620 0,62

Faedo Dato non rappresentativo 81 0,30 Lavis 1,6 306 0,55 Mezzocorona 1,7 173 0,81 Mezzolombardo Dato non rappresentativo 204 0,26 Nave San Rocco Dato non rappresentativo 46 0,19 Roverè della Luna 0,0 77 0,58 San Michele all'Adige 1,4 142 0,72 Zambana Dato non rappresentativo 0 0,00 Rotaliana-Konigsberg 3 ,0 1029 0,45

Capriana Dato non rappresentativo 20 0,14 Carano Dato non rappresentativo 0 0,00 Castello-Molina di Fiemme Dato non rappresentativo 57 0,23 Cavalese Dato non rappresentativo 0 0,00 Daiano Dato non rappresentativo 0 0,00 Panchià Dato non rappresentativo 29 0,24 Predazzo Dato non rappresentativo 79 0,27 Tesero 6,2 274 0,83 Valfloriana 3,0 169 0,80 Varena 0,0 155 0,94 Ziano di Fiemme Dato non rappresentativo 43 0,25 V a l d i F ie m m e Dato non rappresentativo 826 0,32 OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 97

Ala 7,4 673 0,62 Avio 4,3 737 0,79 Besenello 7,5 226 0,77 Brentonico Dato non rappresentativo 216 0,22 Calliano 5,9 85 0,84 Isera 8,9 360 0,83 Mori 11,1 759 0,72 Nogaredo 3,8 236 0,94 Nomi 2,6 156 0,87 Pomarolo 3,7 214 0,85 Ronzo-Chienis 8,9 203 0,90 Rovereto 4,7 1116 0,73 Terragnolo 17,7 541 0,82 Trambileno 7,2 194 0,81 Vallarsa 1,8 762 0,77 Villa Lagarina 4,4 386 0,75 Volano 5,9 271 0,97 V a lla g a r in a 6 ,7 7135 0,72

Bieno 2,5 159 0,87 Borgo Valsugana 3,8 287 0,57 Carzano 4,2 71 0,92 Castel Ivano 5,6 521 0,84 Castello Tesino 9,7 536 0,77 Castelnuovo 0,8 119 0,78 Cinte Tesino Dato non rappresentativo 0 0,00 Grigno Dato non rappresentativo 132 0,30 Novaledo 5,7 70 0,84 Ospedaletto 8,2 159 0,84 Pieve Tesino Dato non rappresentativo 1 0,00 Roncegno Terme 6,1 311 0,81 Ronchi Valsugana 6,9 72 0,69 Samone 4,0 101 0,95 Scurelle Dato non rappresentativo 69 0,28 Telve 14,4 270 0,85 Telve di Sopra 10,4 96 0,95 Torcegno 7,5 160 0,91 Valsugana e Tesino 6 ,8 3134 0,65

Folgaria 2,8 850 0,58 Lavarone 0,9 218 0,41 Luserna 1,5 135 0,63 A ltip ia n i C im b r i 2 ,3 1203 0,54

Provincia di Trento 5 ,2 38274 0,57 98 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

T a b e lla A 8 . S ta to d i c o n s e r v a z io n e d e g li e d ific i r e s id e n z ia li in u s o Nota sulla copertura territoriale del dato: l’analisi è realizzata su dati del Censimento 2011 relativi a una copertura del 57% del territorio provinciale ricadente in centro storico. Le aree selezionate per l’analisi sono quelle in cui le sezioni censuarie coincidono con il perimetro dei centri storici o dove le interferenze di dati esterni al centro storico sono valutate irrilevanti. L’indice di rappresentatività territoriale esprime per i diversi territori comunali e di comunità l’incidenza della superficie territoriale documentata dall’analisi, in rapporto alla superficie totale dei centri storici. Ad indice 0 corrispondono valori nulli di copertura, ad indice 1 valori massimi. Per orientare il giudizio sulla copertura territoriale del dato rappresentato, nella ricerca si è assunto convenzionalmente di considerare:  “ o ttim o ” un indice di rappresentatività territoriale uguale o superiore a 0,80 (segnalato in tabella e nel testo dal colore rosso);  “buono” un indice compreso tra 0,60 e 0,79 (segnalato in tabella e nel testo dal colore arancione);  “ s u ffic ie n te ” un indice compreso tra 0,40 e 0,59 (segnalato in tabella e nel testo dal colore grigio). I dati relativi ai territori con indice inferiore a 0,40 - considerati non rappresentativi - non sono pubblicati in tabella ma sono stati utilizzati per l’analisi dei fenomeni relativi ad aggregazioni territoriali di livello superiore (comunità di valle o provincia). In ragione di tali limiti di rappresentatività i dati esposti hanno solo valore orientativo sui probabili caratteri dei fenomeni indagati.

Com une/Com unità di valle % e d ific i % e d ific i % e d ific i % e d ific i N um ero In d ic e in s ta to d i in s ta to d i in s ta to d i in s ta to d i d i e d ific i d i conservazione conservazione conservazione conservazione o g g e tto d i rapp. o ttim o buono m e d io c r e p essim o in d a g in e territ. Campitello di Fassa 91,3 6,8 1,9 0,0 103 0,69 Canazei Dato non rappresentativo 14 0,13 Mazzin 31,4 45,7 17,1 5,7 35 0,45 Moena Dato non rappresentativo 11 0,08 Sen Jan di Fassa Dato non rappresentativo 67 0,20 Soraga 17,9 56,4 25,6 0,0 39 0,45 Com un General de Fascia Dato non rappresentativo 269 0,24

Aldeno 63,9 31,0 4,6 0,5 216 0,78 Cimone 36,0 48,8 15,1 0,0 86 0,57 Garniga Terme 5,7 48,6 34,3 11,4 70 0,50 Trento 59,2 30,4 9,4 1,0 1138 0,58 T e r r ito r io V a l d ’A d ig e 56,1 32,4 10,2 1 ,3 1510 0,60

Altopiano della Vigolana 23,5 48,3 24,4 3,8 476 0,60 Baselga di Pinè 52,5 30,8 13,4 3,3 522 0,81 Bedollo 36,5 52,6 10,4 0,5 211 0,58 Calceranica al Lago 47,1 43,9 8,9 0,0 157 0,78 Caldonazzo 31,0 38,0 26,2 4,8 229 0,43 Civezzano 40,7 39,0 16,6 3,7 241 0,57 Fierozzo Dato non rappresentativo 0 0,00 Fornace 84,3 13,7 2,0 0,0 102 0,74 Frassilongo Dato non rappresentativo 15 0,14 Levico Terme Dato non rappresentativo 441 0,29 Palù del Fersina 51,1 40,0 6,7 2,2 45 0,48 Pergine Valsugana 42,1 42,1 14,7 1,1 1209 0,68 Sant'Orsola Terme 57,5 31,0 10,6 0,9 113 0,50 Tenna 56,2 35,2 7,6 1,0 105 0,55 Vignola-Falesina Dato non rappresentativo 32 0,19 Alta Valsugana e Bersntol 41,6 40,3 15,6 2 ,5 3898 0,55

Arco 42,2 44,6 12,2 1,1 911 0,44 Drena Dato non rappresentativo 14 0,18 Dro 64,7 17,3 11,8 6,2 323 0,81 Ledro 38,4 41,6 17,4 2,6 760 0,72 Nago-Torbole 86,9 10,4 2,6 0,0 268 0,82 Riva del Garda 30,4 31,6 35,2 2,8 250 0,45 Tenno 63,8 27,0 9,2 0,0 403 0,73 Alto Garda e Ledro 49,5 34,4 14,1 1 ,9 2929 0,57

Andalo 68,6 25,6 5,8 0,0 86 0,81 Cavedago 25,9 48,1 24,1 1,9 54 0,71 Fai della Paganella 90,4 7,8 0,9 0,9 115 0,89 Molveno 95,3 4,7 0,0 0,0 85 0,88 OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 99

Spormaggiore 47,3 30,2 19,2 3,3 182 0,85 P a g a n e lla 65,9 22,2 10,3 1 ,5 522 0,83

Amblar-Don Dato non rappresentativo 20 0,17 Bresimo Dato non rappresentativo 91 0,18 Brez 74,6 12,7 12,0 0,7 142 0,52 Cagnò Dato non rappresentativo 0 0,00 Campodenno 64,0 26,8 9,2 0,0 239 0,71 Castelfondo Dato non rappresentativo 28 0,17 Cavareno Dato non rappresentativo 0 0,00 Cis 29,4 37,6 16,5 16,5 85 0,58 Cles Dato non rappresentativo 97 0,22 Cloz 84,1 8,8 5,3 1,8 113 0,88 Contà Dato non rappresentativo 0 0,03 Dambel Dato non rappresentativo 17 0,19 Denno 53,5 37,6 8,9 0,0 157 0,61 Fondo Dato non rappresentativo 165 0,38 Livo Dato non rappresentativo 0 0,00 Malosco 11,7 68,8 19,5 0,0 77 0,80 Predaia 43,9 39,9 13,4 2,9 419 0,40 Revò 82,0 16,5 1,5 0,0 133 0,63 Romallo 15,1 66,3 17,4 1,2 86 0,82 Romeno Dato non rappresentativo 33 0,08 Ronzone Dato non rappresentativo 0 0,00 Ruffrè-Mendola 15,4 59,0 23,1 2,6 39 0,49 Rumo 3,3 75,6 21,1 0,0 123 0,47 Sanzeno Dato non rappresentativo 38 0,23 Sarnonico 32,0 46,4 19,6 2,1 97 0,92 Sfruz 53,9 40,8 3,9 1,3 76 0,53 Sporminore 45,3 35,0 17,1 2,6 117 0,63 Ton Dato non rappresentativo 73 0,36 Ville d'Anaunia Dato non rappresentativo 83 0,12 V a l d i N o n Dato non rappresentativo 2548 0,36

Cavedine 53,6 35,0 10,1 1,3 386 0,93 Madruzzo 44,0 39,4 13,0 3,6 277 0,82 Vallelaghi 34,7 51,4 13,2 0,7 539 0,86 V a lle d e i L a g h i 42,9 43,3 12,1 1 ,6 1202 0,86

Albiano 55,9 33,8 9,6 0,7 136 0,95 Altavalle 24,5 37,5 34,5 3,5 200 0,41 Cembra Lisignago 43,0 46,3 10,7 0,0 214 0,58 Giovo 48,7 41,1 10,1 0,0 316 0,79 Lona-Lases 50,0 38,0 12,0 0,0 50 0,51 Segonzano 39,2 38,6 20,9 1,3 153 0,46 Sover 27,0 67,0 6,0 0,0 215 0,86 V a lle d i C e m b r a 40,0 44,5 14,6 0 ,8 1284 0,64

Caldes 32,8 32,0 24,8 10,4 125 0,57 Cavizzana 6,9 75,9 13,8 3,4 29 0,81 Commezzadura 46,4 39,2 14,5 0,0 166 0,86 Croviana 21,8 43,6 30,9 3,6 55 0,87 Dimaro Folgarida 54,1 27,1 17,9 1,0 207 0,89 Malè 54,4 33,9 11,7 0,0 248 0,67 Mezzana 58,0 26,0 15,4 0,6 169 0,95 Ossana 37,2 58,9 3,9 0,0 129 0,94 Peio 17,6 59,6 22,1 0,7 272 0,59 Pellizzano 44,7 32,5 17,5 5,3 114 0,47 Rabbi Dato non rappresentativo 52 0,11 Terzolas 28,2 42,3 23,1 6,4 78 0,88 Vermiglio 9,0 70,1 19,0 1,9 211 0,95 V a lle d i S o le 36,2 44,6 17,2 1 ,9 1855 0,64 100 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

Bleggio Superiore 40,8 42,3 15,5 1,5 265 0,85 Bocenago 42,7 41,3 12,0 4,0 75 0,94 Bondone 10,0 63,6 26,4 0,0 110 0,51 Borgo Chiese Dato non rappresentativo 123 0,29 Borgo Lares 32,3 48,4 19,4 0,0 93 0,83 Caderzone Terme Dato non rappresentativo 76 0,26 Carisolo Dato non rappresentativo 76 0,39 Castel Condino 65,3 22,8 11,9 0,0 101 0,68 Comano Terme 59,7 31,1 8,0 1,2 412 0,78 Fiavè 32,9 33,5 31,8 1,7 173 0,88 Giustino 19,2 59,6 19,2 1,9 52 0,57 Massimeno 34,3 51,4 14,3 0,0 35 0,89 Pelugo Dato non rappresentativo 0 0,00 Pieve di Bono-Prezzo 52,1 30,7 16,6 0,6 313 0,90 Pinzolo Dato non rappresentativo 0 0,00 Porte di Rendena 40,0 48,6 11,4 0,0 210 0,70 San Lorenzo Dorsino 34,9 47,6 16,3 1,2 166 0,42 Sella Giudicarie 50,7 36,7 12,0 0,7 300 0,71 Spiazzo 32,1 50,8 15,0 2,1 193 0,90 Stenico 48,5 43,1 8,4 0,0 274 0,89 Storo 36,4 49,5 12,3 1,8 440 0,64 Strembo 18,9 47,2 26,4 7,5 53 0,98 Tione di Trento 43,3 42,3 14,4 0,0 194 0,40 Tre Ville 11,4 49,8 36,5 2,3 263 0,76 Valdaone 45,5 31,0 21,4 2,1 187 0,55 G iu d ic a r ie 40,1 41,7 16,9 1 ,3 4184 0,64

Canal San Bovo 45,7 41,7 9,8 2,9 521 0,58 Imer 50,5 39,3 10,3 0,0 107 0,66 Mezzano 46,3 42,6 9,5 1,6 190 0,89 Primiero S. Martino di Castrozza 37,1 37,6 24,5 0,8 380 0,59 Sagron Mis 62,5 29,2 4,2 4,2 24 0,50 P r im ie r o 43,9 40,1 14,2 1 ,8 1222 0,62

Faedo Dato non rappresentativo 66 0,30 Lavis 37,3 48,4 12,7 1,6 252 0,55 Mezzocorona 62,7 32,0 5,3 0,0 150 0,81 Mezzolombardo Dato non rappresentativo 201 0,26 Nave San Rocco Dato non rappresentativo 41 0,19 Roverè della Luna 88,2 11,8 0,0 0,0 68 0,58 San Michele all'Adige 23,9 65,9 8,7 1,4 138 0,72 Zambana Dato non rappresentativo 0 0,00 Rotaliana-Konigsberg 42,4 43,9 11,4 2 ,4 916 0,45

Capriana Dato non rappresentativo 18 0,14 Carano Dato non rappresentativo 0 0,00 Castello-Molina di Fiemme Dato non rappresentativo 52 0,23 Cavalese Dato non rappresentativo 0 0,00 Daiano Dato non rappresentativo 0 0,00 Panchià Dato non rappresentativo 27 0,24 Predazzo Dato non rappresentativo 75 0,27 Tesero 35,5 35,5 24,1 4,9 245 0,83 Valfloriana 23,6 55,4 20,9 0,0 148 0,80 Varena 30,5 48,3 21,2 0,0 151 0,94 Ziano di Fiemme Dato non rappresentativo 38 0,25 V a l d i F ie m m e Dato non rappresentativo 754 0,32

Ala 35,0 38,6 22,9 3,4 554 0,62 Avio 54,4 33,3 11,5 0,8 654 0,79 Besenello 31,0 51,8 14,2 3,0 197 0,77 Brentonico Dato non rappresentativo 195 0,22 Calliano 28,6 52,9 17,1 1,4 70 0,84 OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 101

Isera 27,2 57,7 12,5 2,5 279 0,83 Mori 47,8 34,0 13,5 4,8 630 0,72 Nogaredo 3,1 93,3 3,6 0,0 194 0,94 Nomi 7,3 78,1 14,6 0,0 137 0,87 Pomarolo 29,3 57,6 12,6 0,5 191 0,85 Ronzo-Chienis 38,3 40,0 18,3 3,4 175 0,90 Rovereto 43,5 47,9 7,6 1,0 820 0,73 Terragnolo 34,8 40,3 19,9 5,0 437 0,82 Trambileno 17,9 47,6 32,7 1,8 168 0,81 Vallarsa 43,7 38,8 15,1 2,4 590 0,77 Villa Lagarina 37,7 52,2 9,6 0,6 345 0,75 Volano 17,4 48,6 30,8 3,2 253 0,97 V a lla g a r in a 37,6 45,3 14,8 2 ,3 5889 0,72

Bieno 49,0 40,8 8,8 1,4 147 0,87 Borgo Valsugana 33,6 50,0 14,5 1,9 262 0,57 Carzano 66,2 23,1 10,8 0,0 65,0 0,92 Castel Ivano 43,1 39,6 16,2 1,1 450 0,84 Castello Tesino 31,1 42,0 21,1 5,8 479 0,77 Castelnuovo 63,3 27,5 8,3 0,9 109 0,78 Cinte Tesino Dato non rappresentativo 0 0,00 Grigno Dato non rappresentativo 121 0,30 Novaledo 34,4 40,6 18,8 6,3 64 0,84 Ospedaletto 90,4 9,6 0,0 0,0 125 0,84 Pieve Tesino Dato non rappresentativo 1 0,00 Roncegno Terme 27,4 36,5 32,3 3,8 288 0,81 Ronchi Valsugana 13,6 69,5 15,3 1,7 59 0,69 Samone 66,7 24,4 8,9 0,0 90 0,95 Scurelle 61 0,28 Telve 16,5 56,7 19,6 7,1 224 0,85 Telve di Sopra 57,9 30,3 11,8 0,0 76 0,95 Torcegno 16,2 55,6 22,5 5,6 142 0,91 Valsugana e Tesino 39,1 40,7 17,3 2 ,9 2763 0,65

Folgaria 40,1 50,1 9,3 0,5 739 0,58 Lavarone 39,2 46,9 13,4 0,5 209 0,41 Luserna 53,5 32,3 12,6 1,6 127 0,63 A ltip ia n i C im b r i 41,5 47,3 10,5 0 ,7 1075 0,54

Provincia di Trento 42,0 41,1 14,9 2 ,0 32820 0,57 102 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

T a b e lla A 9 . E p o c a d i c o s tr u z io n e d e g li e d ific i r e s id e n z ia li in u s o Nota sulla copertura territoriale del dato: l’analisi è realizzata su dati del Censimento 2011 relativi a una copertura del 57% del territorio provinciale ricadente in centro storico. Le aree selezionate per l’analisi sono quelle in cui le sezioni censuarie coincidono con il perimetro dei centri storici o dove le interferenze di dati esterni al centro storico sono valutate irrilevanti. L’indice di rappresentatività territoriale esprime per i diversi territori comunali e di comunità l’incidenza della superficie territoriale documentata dall’analisi, in rapporto alla superficie totale dei centri storici. Ad indice 0 corrispondono valori nulli di copertura, ad indice 1 valori massimi. Per orientare il giudizio sulla copertura territoriale del dato rappresentato, nella ricerca si è assunto convenzionalmente di considerare:  “ o ttim o ” un indice di rappresentatività territoriale uguale o superiore a 0,80 (segnalato in tabella e nel testo dal colore rosso);  “buono” un indice compreso tra 0,60 e 0,79 (segnalato in tabella e nel testo dal colore arancione);  “ s u ffic ie n te ” un indice compreso tra 0,40 e 0,59 (segnalato in tabella e nel testo dal colore grigio). I dati relativi ai territori con indice inferiore a 0,40 - considerati non rappresentativi - non sono pubblicati in tabella ma sono stati utilizzati per l’analisi dei fenomeni relativi ad aggregazioni territoriali di livello superiore (comunità di valle o provincia). In ragione di tali limiti di rappresentatività i dati esposti hanno solo valore orientativo sui probabili caratteri dei fenomeni indagati.

Com une/C o m u n ità d i v a lle % e d ific i % e d ific i % e d ific i N um ero In d ic e c o s tr u iti p r im a c o s tr u iti d a l costruiti dopo d i e d ific i di rappresent. del 1945 1946 al 1980 il 1981 o g g e tto d i te r r ito r ia le in d a g in e Campitello di Fassa 76,7 15,5 7,8 103 0,69 Canazei Dato non rappresentativo 14 0,13 Mazzin 74,3 8,6 17,1 35 0,45 Moena Dato non rappresentativo 11 0,08 Sen Jan di Fassa Dato non rappresentativo 67 0,20 Soraga 59,0 17,9 23,1 39 0,45 Com un General de Fascia Dato non rappresentativo 269 0,24

Aldeno 79,2 15,3 5,6 216 0,78 Cimone 52,3 20,9 26,7 86 0,57 Garniga Terme 98,6 1,4 0,0 70 0,50 Trento 87,8 10,0 2,2 1138 0,58 T e r r ito r io V a l d ’A d ig e 85,0 11,0 4 ,0 1510 0,60

Altopiano della Vigolana 79,8 12,0 8,2 476 0,60 Baselga di Pinè 53,8 31,2 14,9 522 0,81 Bedollo 82,5 11,4 6,2 211 0,58 Calceranica al Lago 75,2 19,1 5,7 157 0,78 Caldonazzo 86,9 9,6 3,5 229 0,43 Civezzano 88,0 7,1 5,0 241 0,57 Fierozzo Dato non rappresentativo 0 0,00 Fornace 92,2 5,9 2,0 102 0,74 Frassilongo Dato non rappresentativo 15 0,14 Levico Terme Dato non rappresentativo 441 0,29 Palù del Fersina 40,0 24,4 35,6 45 0,48 Pergine Valsugana 68,7 17,6 13,7 1209 0,68 Sant'Orsola Terme 85,0 6,2 8,8 113 0,50 Tenna 64,8 17,1 18,1 105 0,55 Vignola-Falesina Dato non rappresentativo 32 0,19 Alta Valsugana e Bersntol 74,7 15,4 9 ,9 3898 0,55

Arco 76,4 12,3 11,3 911 0,44 Drena Dato non rappresentativo 14 0,18 Dro 2,8 23,5 73,7 323 0,81 Ledro 79,1 14,2 6,7 760 0,72 Nago-Torbole 84,7 7,5 7,8 268 0,82 Riva del Garda 79,2 14,0 6,8 250 0,45 Tenno 57,8 26,8 15,4 403 0,73 Alto Garda e Ledro 67,4 15,7 16,9 2929 0,57

Andalo 81,4 9,3 9,3 86 0,81 Cavedago 46,3 16,7 37,0 54 0,71 Fai della Paganella 91,3 5,2 3,5 115 0,89 Molveno 74,1 25,9 0,0 85 0,88 OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 103

Spormaggiore 64,8 5,5 29,7 182 0,85 P a g a n e lla 73,0 10,5 16,5 522 0,83

Amblar-Don Dato non rappresentativo 20 0,17 Bresimo Dato non rappresentativo 91 0,18 Brez 90,1 6,3 3,5 142 0,52 Cagnò Dato non rappresentativo 0 0,00 Campodenno 68,2 18,0 13,8 239 0,71 Castelfondo Dato non rappresentativo 28 0,17 Cavareno Dato non rappresentativo 0 0,00 Cis 80,0 5,9 14,1 85 0,58 Cles Dato non rappresentativo 97 0,22 Cloz 73,5 14,2 12,4 113 0,88 Contà Dato non rappresentativo 0 0,03 Dambel Dato non rappresentativo 17 0,19 Denno 89,2 6,4 4,5 157 0,61 Fondo Dato non rappresentativo 165 0,38 Livo Dato non rappresentativo 0 0,00 Malosco 62,3 27,3 10,4 77 0,80 Predaia 89,0 9,8 1,2 419 0,40 Revò 82,0 14,3 3,8 133 0,63 Romallo 72,1 19,8 8,1 86 0,82 Romeno Dato non rappresentativo 33 0,08 Ronzone Dato non rappresentativo 0 0,00 Ruffrè-Mendola 82,1 15,4 2,6 39 0,49 Rumo 37,4 29,3 33,3 123 0,47 Sanzeno Dato non rappresentativo 38 0,23 Sarnonico 64,9 35,1 0,0 97 0,92 Sfruz 92,1 6,6 1,3 76 0,53 Sporminore 89,7 9,4 0,9 117 0,63 Ton Dato non rappresentativo 73 0,36 Ville d'Anaunia Dato non rappresentativo 83 0,12 V a l d i N o n Dato non rappresentativo 2548 0,36

Cavedine 81,9 7,5 10,6 386 0,93 Madruzzo 87,7 9,4 2,9 277 0,82 Vallelaghi 66,2 24,5 9,3 539 0,86 V a lle d e i L a g h i 76,2 15,6 8 ,2 1202 0,86

Albiano 26,5 36,8 36,8 136 0,95 Altavalle 90,5 6,0 3,5 200 0,41 Cembra Lisignago 97,2 2,8 0,0 214 0,58 Giovo 33,9 26,3 39,9 316 0,79 Lona-Lases 40,0 26,0 34,0 50 0,51 Segonzano 89,5 7,8 2,6 153 0,46 Sover 88,8 9,3 1,9 215 0,86 V a lle d i C e m b r a 68,5 15,3 16,2 1284 0,64

Caldes 58,4 16,8 24,8 125 0,57 Cavizzana 93,1 6,9 0,0 29 0,81 Commezzadura 71,1 16,9 12,0 166 0,86 Croviana 49,1 34,5 16,4 55 0,87 Dimaro Folgarida 59,4 18,4 22,2 207 0,89 Malè 31,5 44,0 24,6 248 0,67 Mezzana 83,4 9,5 7,1 169 0,95 Ossana 91,5 6,2 2,3 129 0,94 Peio 43,8 25,0 31,3 272 0,59 Pellizzano 71,9 9,6 18,4 114 0,47 Rabbi Dato non rappresentativo 52 0,11 Terzolas 89,7 6,4 3,8 78 0,88 Vermiglio 77,3 11,8 10,9 211 0,95 V a lle d i S o le 61,8 20,9 17,4 1855 0,64 104 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

Bleggio Superiore 91,3 4,9 3,8 265 0,85 Bocenago 69,3 26,7 4,0 75 0,94 Bondone 92,7 7,3 0,0 110 0,51 Borgo Chiese Dato non rappresentativo 123 0,29 Borgo Lares 84,9 11,8 3,2 93 0,83 Caderzone Terme Dato non rappresentativo 76 0,26 Carisolo Dato non rappresentativo 76 0,39 Castel Condino 61,4 9,9 28,7 101 0,68 Comano Terme 33,7 24,5 41,7 412 0,78 Fiavè 84,4 12,1 3,5 173 0,88 Giustino 71,2 13,5 15,4 52 0,57 Massimeno 68,6 14,3 17,1 35 0,89 Pelugo Dato non rappresentativo 0 0,00 Pieve di Bono-Prezzo 61,0 14,1 24,9 313 0,90 Pinzolo Dato non rappresentativo 0 0,00 Porte di Rendena 66,7 30,0 3,3 210 0,70 San Lorenzo Dorsino 65,7 27,7 6,6 166 0,42 Sella Giudicarie 57,3 25,7 17,0 300 0,71 Spiazzo 68,4 24,9 6,7 193 0,90 Stenico 73,7 16,4 9,9 274 0,89 Storo 39,3 50,0 10,7 440 0,64 Strembo 86,8 7,5 5,7 53 0,98 Tione di Trento 54,6 32,5 12,9 194 0,40 Tre Ville 91,6 4,9 3,4 263 0,76 Valdaone 68,4 8,0 23,5 187 0,55 G iu d ic a r ie 65,8 20,7 13,5 4184 0,64

Canal San Bovo 88,9 5,2 6,0 521 0,58 Imer 44,9 45,8 9,3 107 0,66 Mezzano 62,1 26,3 11,6 190 0,89 Primiero San Martino di Castrozza 84,5 11,1 4,5 380 0,59 Sagron Mis 58,3 41,7 0,0 24 0,50 P r im ie r o 78,9 14,6 6 ,5 1222 0,62

Faedo Dato non rappresentativo 66 0,30 Lavis 62,3 27,4 10,3 252 0,55 Mezzocorona 92,7 6,0 1,3 150 0,81 Mezzolombardo Dato non rappresentativo 201 0,26 Nave San Rocco Dato non rappresentativo 41 0,19 Roverè della Luna 83,8 10,3 5,9 68 0,58 San Michele all'Adige 52,9 39,1 8,0 138 0,72 Zambana Dato non rappresentativo 0 0,00 Rotaliana-Konigsberg 75,2 18,8 6 ,0 916 0,45

Capriana Dato non rappresentativo 18 0,14 Carano Dato non rappresentativo 0 0,00 Castello-Molina di Fiemme Dato non rappresentativo 52 0,23 Cavalese Dato non rappresentativo 0 0,00 Daiano Dato non rappresentativo 0 0,00 Panchià Dato non rappresentativo 27 0,24 Predazzo Dato non rappresentativo 75 0,27 Tesero 95,9 3,3 0,8 245 0,83 Valfloriana 77,7 12,2 10,1 148 0,80 Varena 81,5 17,9 0,7 151 0,94 Ziano di Fiemme Dato non rappresentativo 38 0,25 V a l d i F ie m m e Dato non rappresentativo 754 0,32

Ala 55,6 19,7 24,7 554 0,62 Avio 65,3 21,6 13,1 654 0,79 Besenello 30,5 28,4 41,1 197 0,77 Brentonico Dato non rappresentativo 195 0,22 Calliano 78,6 17,1 4,3 70 0,84 OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 105

Bleggio Superiore 91,3 4,9 3,8 265 0,85 Isera 76,0 18,6 5,4 279 0,83 Bocenago 69,3 26,7 4,0 75 0,94 Mori 71,4 16,3 12,2 630 0,72 Bondone 92,7 7,3 0,0 110 0,51 Nogaredo 43,8 49,5 6,7 194 0,94 Borgo Chiese Dato non rappresentativo 123 0,29 Nomi 92,0 8,0 0,0 137 0,87 Borgo Lares 84,9 11,8 3,2 93 0,83 Pomarolo 79,1 12,6 8,4 191 0,85 Caderzone Terme Dato non rappresentativo 76 0,26 Ronzo-Chienis 67,4 22,9 9,7 175 0,90 Carisolo Dato non rappresentativo 76 0,39 Rovereto 50,0 42,2 7,8 820 0,73 Castel Condino 61,4 9,9 28,7 101 0,68 Terragnolo 85,6 7,3 7,1 437 0,82 Comano Terme 33,7 24,5 41,7 412 0,78 Trambileno 88,7 8,9 2,4 168 0,81 Fiavè 84,4 12,1 3,5 173 0,88 Vallarsa 74,1 11,4 14,6 590 0,77 Giustino 71,2 13,5 15,4 52 0,57 Villa Lagarina 55,1 33,6 11,3 345 0,75 Massimeno 68,6 14,3 17,1 35 0,89 Volano 11,9 31,6 56,5 253 0,97 Pelugo Dato non rappresentativo 0 0,00 V a lla g a r in a 63,6 22,4 13,9 5889 0,72 Pieve di Bono-Prezzo 61,0 14,1 24,9 313 0,90 Pinzolo Dato non rappresentativo 0 0,00 Bieno 16,3 51,0 32,7 147 0,87 Porte di Rendena 66,7 30,0 3,3 210 0,70 Borgo Valsugana 63,4 21,8 14,9 262 0,57 San Lorenzo Dorsino 65,7 27,7 6,6 166 0,42 Carzano 75,4 20,0 4,6 65 0,92 Sella Giudicarie 57,3 25,7 17,0 300 0,71 Castel Ivano 62,4 29,1 8,4 450 0,84 Spiazzo 68,4 24,9 6,7 193 0,90 Castello Tesino 62,2 28,2 9,6 479 0,77 Stenico 73,7 16,4 9,9 274 0,89 Castelnuovo 11,9 36,7 51,4 109 0,78 Storo 39,3 50,0 10,7 440 0,64 Cinte Tesino Dato non rappresentativo 0 0,00 Strembo 86,8 7,5 5,7 53 0,98 Grigno Dato non rappresentativo 121 0,30 Tione di Trento 54,6 32,5 12,9 194 0,40 Novaledo 54,7 17,2 28,1 64 0,84 Tre Ville 91,6 4,9 3,4 263 0,76 Ospedaletto 79,2 8,8 12,0 125 0,84 Valdaone 68,4 8,0 23,5 187 0,55 Pieve Tesino Dato non rappresentativo 1 0,00 G iu d ic a r ie 65,8 20,7 13,5 4184 0,64 Roncegno Terme 81,9 10,1 8,0 288 0,81 Ronchi Valsugana 76,3 10,2 13,6 59 0,69 Canal San Bovo 88,9 5,2 6,0 521 0,58 Samone 52,2 38,9 8,9 90 0,95 Imer 44,9 45,8 9,3 107 0,66 Scurelle Dato non rappresentativo 61 0,28 Mezzano 62,1 26,3 11,6 190 0,89 Telve 87,1 9,4 3,6 224 0,85 Primiero San Martino di Castrozza 84,5 11,1 4,5 380 0,59 Telve di Sopra 13,2 82,9 3,9 76 0,95 Sagron Mis 58,3 41,7 0,0 24 0,50 Torcegno 16,9 56,3 26,8 142 0,91 P r im ie r o 78,9 14,6 6 ,5 1222 0,62 Valsugana e Tesino 59,0 26,6 14,4 2763 0,65

Faedo Dato non rappresentativo 66 0,30 Folgaria 63,7 28,7 7,6 739 0,58 Lavis 62,3 27,4 10,3 252 0,55 Lavarone 78,5 12,4 9,1 209 0,41 Mezzocorona 92,7 6,0 1,3 150 0,81 Luserna 58,3 22,0 19,7 127 0,63 Mezzolombardo Dato non rappresentativo 201 0,26 A ltip ia n i C im b r i 66,0 24,7 9 ,3 1075 0,54 Nave San Rocco Dato non rappresentativo 41 0,19 Roverè della Luna 83,8 10,3 5,9 68 0,58 Provincia di Trento 69,4 18,6 12,0 32820 0,57 San Michele all'Adige 52,9 39,1 8,0 138 0,72 Zambana Dato non rappresentativo 0 0,00 Rotaliana-Konigsberg 75,2 18,8 6 ,0 916 0,45

Capriana Dato non rappresentativo 18 0,14 Carano Dato non rappresentativo 0 0,00 Castello-Molina di Fiemme Dato non rappresentativo 52 0,23 Cavalese Dato non rappresentativo 0 0,00 Daiano Dato non rappresentativo 0 0,00 Panchià Dato non rappresentativo 27 0,24 Predazzo Dato non rappresentativo 75 0,27 Tesero 95,9 3,3 0,8 245 0,83 Valfloriana 77,7 12,2 10,1 148 0,80 Varena 81,5 17,9 0,7 151 0,94 Ziano di Fiemme Dato non rappresentativo 38 0,25 V a l d i F ie m m e Dato non rappresentativo 754 0,32

Ala 55,6 19,7 24,7 554 0,62 Avio 65,3 21,6 13,1 654 0,79 Besenello 30,5 28,4 41,1 197 0,77 Brentonico Dato non rappresentativo 195 0,22 Calliano 78,6 17,1 4,3 70 0,84 106 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

T a b e lla A 1 0 . M a te r ia li d a c o s tr u z io n e d e g li e d ific i r e s id e n z ia li in u s o Nota sulla copertura territoriale del dato: l’analisi è realizzata su dati del Censimento 2011 relativi a una copertura del 57% del territorio provinciale ricadente in centro storico. Le aree selezionate per l’analisi sono quelle in cui le sezioni censuarie coincidono con il perimetro dei centri storici o dove le interferenze di dati esterni al centro storico sono valutate irrilevanti. L’indice di rappresentatività territoriale esprime per i diversi territori comunali e di comunità l’incidenza della superficie territoriale documentata dall’analisi, in rapporto alla superficie totale dei centri storici. Ad indice 0 corrispondono valori nulli di copertura, ad indice 1 valori massimi. Per orientare il giudizio sulla copertura territoriale del dato rappresentato, nella ricerca si è assunto convenzionalmente di considerare:  “ o ttim o ” un indice di rappresentatività territoriale uguale o superiore a 0,80 (segnalato in tabella e nel testo dal colore rosso);  “buono” un indice compreso tra 0,60 e 0,79 (segnalato in tabella e nel testo dal colore arancione);  “ s u ffic ie n te ” un indice compreso tra 0,40 e 0,59 (segnalato in tabella e nel testo dal colore grigio). I dati relativi ai territori con indice inferiore a 0,40 - considerati non rappresentativi - non sono pubblicati in tabella ma sono stati utilizzati per l’analisi dei fenomeni relativi ad aggregazioni territoriali di livello superiore (comunità di valle o provincia). In ragione di tali limiti di rappresentatività i dati esposti hanno solo valore orientativo sui probabili caratteri dei fenomeni indagati.

Com une/Com unità di valle % e d ific i % e d ific i N u m e ro In d ic e d i r e a liz z a ti in r e a liz z a ti c o n a ltr e d i e d ific i o g g e tto ra p p re s e n ta tiv ità m uratura portante te cn ich e co s tru ttiv e d i in d a g in e te r r ito r ia le Campitello di Fassa 56,3 43,7 103 0,69 Canazei Dato non rappresentativo 14 0,13 Mazzin 94,3 5,7 35 0,45 Moena Dato non rappresentativo 11 0,08 Sen Jan di Fassa Dato non rappresentativo 67 0,20 Soraga 66,7 33,3 39 0,45 Com un General de Fascia Dato non rappresentativo 269 0,24

Aldeno 83,3 16,7 216 0,78 Cimone 96,5 3,5 86 0,57 Garniga Terme 1,4 98,6 70 0,50 Trento 89,3 10,7 1138 0,58 T e r r ito r io V a l d ’A d ig e 84,8 15,2 1510 0,60

Altopiano della Vigolana 68,9 31,1 476 0,60 Baselga di Pinè 57,3 42,7 522 0,81 Bedollo 94,8 5,2 211 0,58 Calceranica al Lago 85,4 14,6 157 0,78 Caldonazzo 85,2 14,8 229 0,43 Civezzano 92,5 7,5 241 0,57 Fierozzo Dato non rappresentativo 0 0,00 Fornace 92,2 7,8 102 0,74 Frassilongo Dato non rappresentativo 15 0,14 Levico Terme Dato non rappresentativo 441 0,29 Palù del Fersina 66,7 33,3 45 0,48 Pergine Valsugana 78,7 21,3 1209 0,68 Sant'Orsola Terme 89,4 10,6 113 0,50 Tenna 48,6 51,4 105 0,55 Vignola-Falesina 32 0,19 Alta Valsugana e Bersntol 77,7 22,3 3898 0,55

Arco 79,8 20,2 911 0,44 Drena Dato non rappresentativo 14 0,18 Dro 97,8 2,2 323 0,81 Ledro 63,6 36,4 760 0,72 Nago-Torbole 98,1 1,9 268 0,82 Riva del Garda 82,0 18,0 250 0,45 Tenno 89,8 10,2 403 0,73 Alto Garda e Ledro 80,9 19,1 2929 0,57

Andalo 93,0 7,0 86 0,81 Cavedago 1,9 98,1 54 0,71 Fai della Paganella 49,6 50,4 115 0,89 Molveno 81,2 18,8 85 0,88 OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 107

Spormaggiore 48,4 51,6 182 0,85 P a g a n e lla 56,5 43,5 522 0,83

Amblar-Don Dato non rappresentativo 20 0,17 Bresimo Dato non rappresentativo 91 0,18 Brez 91,5 8,5 142 0,52 Cagnò Dato non rappresentativo 0 0,00 Campodenno 57,7 42,3 239 0,71 Castelfondo Dato non rappresentativo 28 0,17 Cavareno Dato non rappresentativo 0 0,00 Cis 38,8 61,2 85 0,58 Cles Dato non rappresentativo 97 0,22 Cloz 88,5 11,5 113 0,88 Contà Dato non rappresentativo 0 0,03 Dambel Dato non rappresentativo 17 0,19 Denno 81,5 18,5 157 0,61 Fondo Dato non rappresentativo 165 0,38 Livo Dato non rappresentativo 0 0,00 Malosco 98,7 1,3 77 0,80 Predaia 76,6 23,4 419 0,40 Revò 88,7 11,3 133 0,63 Romallo 84,9 15,1 86 0,82 Romeno Dato non rappresentativo 33 0,08 Ronzone Dato non rappresentativo 0 0,00 Ruffrè-Mendola 87,2 12,8 39 0,49 Rumo 61,0 39,0 123 0,47 Sanzeno Dato non rappresentativo 38 0,23 Sarnonico 40,2 59,8 97 0,92 Sfruz 96,1 3,9 76 0,53 Sporminore 95,7 4,3 117 0,63 Ton Dato non rappresentativo 73 0,36 Ville d'Anaunia Dato non rappresentativo 83 0,12 V a l d i N o n Dato non rappresentativo 2548 0,36

Cavedine 74,4 25,6 386 0,93 Madruzzo 95,7 4,3 277 0,82 Vallelaghi 75,7 24,3 539 0,86 V a lle d e i L a g h i 79,9 20,1 1202 0,86

Albiano 39,7 60,3 136 0,95 Altavalle 98,5 1,5 200 0,41 Cembra Lisignago 53,3 46,7 214 0,58 Giovo 35,1 64,9 316 0,79 Lona-Lases 66,0 34,0 50 0,51 Segonzano 30,7 69,3 153 0,46 Sover 57,2 42,8 215 0,86 V a lle d i C e m b r a 52,9 47,1 1284 0,64

Caldes 84,8 15,2 125 0,57 Cavizzana 93,1 6,9 29 0,81 Commezzadura 94,0 6,0 166 0,86 Croviana 18,2 81,8 55 0,87 Dimaro Folgarida 53,6 46,4 207 0,89 Malè 70,2 29,8 248 0,67 Mezzana 88,8 11,2 169 0,95 Ossana 91,5 8,5 129 0,94 Peio 50,4 49,6 272 0,59 Pellizzano 84,2 15,8 114 0,47 Rabbi 52 0,11 Terzolas 74,4 25,6 78 0,88 Vermiglio 74,4 25,6 211 0,95 V a lle d i S o le 70,8 29,2 1855 0,64 108 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

Bleggio Superiore 91,3 8,7 265 0,85 Bocenago 57,3 42,7 75 0,94 Bondone 98,2 1,8 110 0,51 Borgo Chiese Dato non rappresentativo 123 0,29 Borgo Lares 44,1 55,9 93 0,83 Caderzone Terme Dato non rappresentativo 76 0,26 Carisolo Dato non rappresentativo 76 0,39 Castel Condino 98,0 2,0 101 0,68 Comano Terme 42,5 57,5 412 0,78 Fiavè 85,0 15,0 173 0,88 Giustino 82,7 17,3 52 0,57 Massimeno 25,7 74,3 35 0,89 Pelugo Dato non rappresentativo 0 0,00 Pieve di Bono-Prezzo 93,9 6,1 313 0,90 Pinzolo Dato non rappresentativo 0 0,00 Porte di Rendena 75,7 24,3 210 0,70 San Lorenzo Dorsino 63,3 36,7 166 0,42 Sella Giudicarie 48,0 52,0 300 0,71 Spiazzo 30,1 69,9 193 0,90 Stenico 73,4 26,6 274 0,89 Storo 61,1 38,9 440 0,64 Strembo 0,0 100,0 53 0,98 Tione di Trento 91,2 8,8 194 0,40 Tre Ville 91,3 8,7 263 0,76 Valdaone 38,0 62,0 187 0,55 G iu d ic a r ie 66,5 33,5 4184 0,64

Canal San Bovo 80,8 19,2 521 0,58 Imer 87,9 12,1 107 0,66 Mezzano 63,2 36,8 190 0,89 Primiero San Martino di Castrozza 81,6 18,4 380 0,59 Sagron Mis 100,0 0,0 24 0,50 P r im ie r o 79,3 20,7 1222 0,62

Faedo Dato non rappresentativo 66 0,30 Lavis 63,9 36,1 252 0,55 Mezzocorona 94,7 5,3 150 0,81 Mezzolombardo Dato non rappresentativo 201 0,26 Nave San Rocco Dato non rappresentativo 41 0,19 Roverè della Luna 86,8 13,2 68 0,58 San Michele all'Adige 94,2 5,8 138 0,72 Zambana Dato non rappresentativo 0 0,00 Rotaliana-Konigsberg 83,0 17,0 916 0,45

Capriana Dato non rappresentativo 18 0,14 Carano Dato non rappresentativo 0 0,00 Castello-Molina di Fiemme Dato non rappresentativo 52 0,23 Cavalese Dato non rappresentativo 0 0,00 Daiano Dato non rappresentativo 0 0,00 Panchià Dato non rappresentativo 27 0,24 Predazzo Dato non rappresentativo 75 0,27 Tesero 95,5 4,5 245 0,83 Valfloriana 89,9 10,1 148 0,80 Varena 80,1 19,9 151 0,94 Ziano di Fiemme Dato non rappresentativo 38 0,25 V a l d i F ie m m e Dato non rappresentativo 754 0,32

Ala 91,2 8,8 554 0,62 Avio 91,6 8,4 654 0,79 Besenello 39,1 60,9 197 0,77 Brentonico Dato non rappresentativo 195 0,22 Calliano 85,7 14,3 70 0,84 OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 109

Isera 50,2 49,8 279 0,83 Mori 61,7 38,3 630 0,72 Nogaredo 6,7 93,3 194 0,94 Nomi 98,5 1,5 137 0,87 Pomarolo 86,4 13,6 191 0,85 Ronzo-Chienis 97,1 2,9 175 0,90 Rovereto 83,9 16,1 820 0,73 Terragnolo 96,1 3,9 437 0,82 Trambileno 55,4 44,6 168 0,81 Vallarsa 87,8 12,2 590 0,77 Villa Lagarina 73,9 26,1 345 0,75 Volano 75,9 24,1 253 0,97 V a lla g a r in a 75,5 24,5 5889 0,72

Bieno 94,6 5,4 147 0,87 Borgo Valsugana 81,3 18,7 262 0,57 Carzano 84,6 15,4 65 0,92 Castel Ivano 70,2 29,8 450 0,84 Castello Tesino 100,0 0,0 479 0,77 Castelnuovo 63,3 36,7 109 0,78 Cinte Tesino Dato non rappresentativo 0 0,00 Grigno Dato non rappresentativo 121 0,30 Novaledo 64,1 35,9 64 0,84 Ospedaletto 97,6 2,4 125 0,84 Pieve Tesino Dato non rappresentativo 1 0,00 Roncegno Terme 89,9 10,1 288 0,81 Ronchi Valsugana 96,6 3,4 59 0,69 Samone 81,1 18,9 90 0,95 Scurelle Dato non rappresentativo 61 0,28 Telve 83,5 16,5 224 0,85 Telve di Sopra 98,7 1,3 76 0,95 Torcegno 96,5 3,5 142 0,91 Valsugana e Tesino 87,0 13,0 2763 0,65

Folgaria 84,2 15,8 739 0,58 Lavarone 94,7 5,3 209 0,41 Luserna 89,0 11,0 127 0,63 A ltip ia n i C im b r i 86,8 13,2 1075 0,54

Provincia di Trento 76,2 23,8 32820 0,57 110 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

T a b e lla A 1 1 . D e s tin a z io n i d ’u s o d e lle u n ita ’ im m o b ilia r i n e g li e d ific i r e s id e n z ia li Nota sulla copertura territoriale del dato: l’analisi è realizzata su dati del Censimento 2011 relativi a una copertura del 57% del territorio provinciale ricadente in centro storico. Le aree selezionate per l’analisi sono quelle in cui le sezioni censuarie coincidono con il perimetro dei centri storici o dove le interferenze di dati esterni al centro storico sono valutate irrilevanti. L’indice di rappresentatività territoriale esprime per i diversi territori comunali e di comunità l’incidenza della superficie territoriale documentata dall’analisi, in rapporto alla superficie totale dei centri storici. Ad indice 0 corrispondono valori nulli di copertura, ad indice 1 valori massimi. Per orientare il giudizio sulla copertura territoriale del dato rappresentato, nella ricerca si è assunto convenzionalmente di considerare:  “ o ttim o ” un indice di rappresentatività territoriale uguale o superiore a 0,80 (segnalato in tabella e nel testo dal colore rosso);  “buono” un indice compreso tra 0,60 e 0,79 (segnalato in tabella e nel testo dal colore arancione);  “ s u ffic ie n te ” un indice compreso tra 0,40 e 0,59 (segnalato in tabella e nel testo dal colore grigio). I dati relativi ai territori con indice inferiore a 0,40 - considerati non rappresentativi - non sono pubblicati in tabella ma sono stati utilizzati per l’analisi dei fenomeni relativi ad aggregazioni territoriali di livello superiore (comunità di valle o provincia). In ragione di tali limiti di rappresentatività i dati esposti hanno solo valore orientativo sui probabili caratteri dei fenomeni indagati. Nota: il rilievo è effettuato con riferimento ai soli edifici in uso a carattere residenziale esclusivo o prevalente.

Com une/Com unità di valle Incidenza % In c id e n z a % d e g li in te r n i In d ic e d e g li in te r n i a b ita tiv i n o n a b ita tiv i s u l to ta le di rappresentatività s u l to ta le d e g li in te r n i d e g li in te r n i* te r r ito r ia le *Sono escluse dal computo le unità non abitative (uffici, negozi, laboratori, ecc.) dotate di accesso diretto dalle aree di circolazione Campitello di Fassa 85,5 14,5 0,69 Canazei Dato non rappresentativo 0,13 Mazzin 100,0 0,0 0,45 Moena Dato non rappresentativo 0,08 Sen Jan di Fassa Dato non rappresentativo 0,20 Soraga 99,2 0,8 0,45 Com un General de Fascia Dato non rappresentativo 0,24

Aldeno 97,1 2,9 0,78 Cimone 99,4 0,6 0,57 Garniga Terme 100,0 0,0 0,50 Trento 89,6 10,4 0,58 T e r r ito r io V a l d ’A d ig e 90,9 9 ,1 0,60

Altopiano della Vigolana 95,7 4,3 0,60 Baselga di Pinè 97,0 3,0 0,81 Bedollo 57,5 42,5 0,58 Calceranica al Lago 95,4 4,6 0,78 Caldonazzo 98,6 1,4 0,43 Civezzano 96,4 3,6 0,57 Fierozzo Dato non rappresentativo 0,00 Fornace 89,7 10,3 0,74 Frassilongo Dato non rappresentativo 0,14 Levico Terme Dato non rappresentativo 0,29 Palù del Fersina 98,3 1,7 0,48 Pergine Valsugana 93,9 6,1 0,68 Sant'Orsola Terme 87,1 12,9 0,50 Tenna 98,3 1,7 0,55 Vignola-Falesina Dato non rappresentativo 0,19 Alta Valsugana e Bersntol 90,5 9 ,5 0,55

Arco 92,5 7,5 0,44 Drena Dato non rappresentativo 0,18 Dro 91,6 8,4 0,81 Ledro 97,7 2,3 0,72 Nago-Torbole 85,1 14,9 0,82 Riva del Garda 89,7 10,3 0,45 Tenno 95,8 4,2 0,73 Alto Garda e Ledro 92,9 7 ,1 0,57 OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 111

T a b e lla A 1 1 . D e s tin a z io n i d ’u s o d e lle u n ita ’ im m o b ilia r i n e g li e d ific i r e s id e n z ia li Andalo 97,9 2,1 0,81 Nota sulla copertura territoriale del dato: l’analisi è realizzata su dati del Censimento 2011 relativi a una copertura del 57% del territorio Cavedago 98,2 1,8 0,71 provinciale ricadente in centro storico. Le aree selezionate per l’analisi sono quelle in cui le sezioni censuarie coincidono con il perimetro dei Fai della Paganella 90,1 9,9 0,89 centri storici o dove le interferenze di dati esterni al centro storico sono valutate irrilevanti. Molveno 92,5 7,5 0,88 L’indice di rappresentatività territoriale esprime per i diversi territori comunali e di comunità l’incidenza della superficie territoriale documentata Spormaggiore 96,0 4,0 0,85 dall’analisi, in rapporto alla superficie totale dei centri storici. Ad indice 0 corrispondono valori nulli di copertura, ad indice 1 valori massimi. P a g a n e lla 94,8 5 ,2 0,83 Per orientare il giudizio sulla copertura territoriale del dato rappresentato, nella ricerca si è assunto convenzionalmente di considerare:  “ o ttim o ” un indice di rappresentatività territoriale uguale o superiore a 0,80 (segnalato in tabella e nel testo dal colore rosso); Amblar-Don Dato non rappresentativo 0,17  “buono” un indice compreso tra 0,60 e 0,79 (segnalato in tabella e nel testo dal colore arancione); Bresimo Dato non rappresentativo 0,18  “ s u ffic ie n te ” un indice compreso tra 0,40 e 0,59 (segnalato in tabella e nel testo dal colore grigio). Brez 98,7 1,3 0,52 I dati relativi ai territori con indice inferiore a 0,40 - considerati non rappresentativi - non sono pubblicati in tabella ma sono stati utilizzati per Cagnò Dato non rappresentativo 0,00 l’analisi dei fenomeni relativi ad aggregazioni territoriali di livello superiore (comunità di valle o provincia). Campodenno 96,8 3,2 0,71 In ragione di tali limiti di rappresentatività i dati esposti hanno solo valore orientativo sui probabili caratteri dei fenomeni indagati. Castelfondo Dato non rappresentativo 0,17 Nota: il rilievo è effettuato con riferimento ai soli edifici in uso a carattere residenziale esclusivo o prevalente. Cavareno Dato non rappresentativo 0,00 Cis 98,6 1,4 0,58 Com une/Com unità di valle Incidenza % In c id e n z a % d e g li in te r n i In d ic e Cles Dato non rappresentativo 0,22 d e g li in te r n i a b ita tiv i n o n a b ita tiv i s u l to ta le di rappresentatività Cloz 74,5 25,5 0,88 s u l to ta le d e g li in te r n i d e g li in te r n i* te r r ito r ia le Contà Dato non rappresentativo 0,03 *Sono escluse dal computo le Dambel Dato non rappresentativo 0,19 unità non abitative (uffici, Denno 99,0 1,0 0,61 negozi, laboratori, ecc.) dotate Fondo Dato non rappresentativo 0,38 di accesso diretto dalle aree di Livo Dato non rappresentativo 0,00 circolazione Malosco 99,5 0,5 0,80 Campitello di Fassa 85,5 14,5 0,69 Predaia 94,0 6,0 0,40 Canazei Dato non rappresentativo 0,13 Revò 99,0 1,0 0,63 Mazzin 100,0 0,0 0,45 Romallo 97,6 2,4 0,82 Moena Dato non rappresentativo 0,08 Romeno Dato non rappresentativo 0,08 Sen Jan di Fassa Dato non rappresentativo 0,20 Ronzone Dato non rappresentativo 0,00 Soraga 99,2 0,8 0,45 Ruffrè-Mendola 99,6 0,4 0,49 Com un General de Fascia Dato non rappresentativo 0,24 Rumo 97,9 2,1 0,47 Sanzeno Dato non rappresentativo 0,23 Aldeno 97,1 2,9 0,78 Sarnonico 98,1 1,9 0,92 Cimone 99,4 0,6 0,57 Sfruz 100,0 0,0 0,53 Garniga Terme 100,0 0,0 0,50 Sporminore 97,4 2,6 0,63 Trento 89,6 10,4 0,58 Ton Dato non rappresentativo 0,36 T e r r ito r io V a l d ’A d ig e 90,9 9 ,1 0,60 Ville d'Anaunia Dato non rappresentativo 0,12 V a l d i N o n Dato non rappresentativo 0,36 Altopiano della Vigolana 95,7 4,3 0,60 Baselga di Pinè 97,0 3,0 0,81 Cavedine 98,5 1,5 0,93 Bedollo 57,5 42,5 0,58 Madruzzo 95,4 4,6 0,82 Calceranica al Lago 95,4 4,6 0,78 Vallelaghi 93,5 6,5 0,86 Caldonazzo 98,6 1,4 0,43 V a lle d e i L a g h i 95,3 4 ,7 0,86 Civezzano 96,4 3,6 0,57 Fierozzo Dato non rappresentativo 0,00 Albiano 99,4 0,6 0,95 Fornace 89,7 10,3 0,74 Altavalle 99,4 0,6 0,41 Frassilongo Dato non rappresentativo 0,14 Cembra Lisignago 95,4 4,6 0,58 Levico Terme Dato non rappresentativo 0,29 Giovo 77,9 22,1 0,79 Palù del Fersina 98,3 1,7 0,48 Lona-Lases 100,0 0,0 0,51 Pergine Valsugana 93,9 6,1 0,68 Segonzano 96,2 3,8 0,46 Sant'Orsola Terme 87,1 12,9 0,50 Sover 97,1 2,9 0,86 Tenna 98,3 1,7 0,55 V a lle d i C e m b r a 91,7 8 ,3 0,64 Vignola-Falesina Dato non rappresentativo 0,19 Alta Valsugana e Bersntol 90,5 9 ,5 0,55 Caldes 94,9 5,1 0,57 Cavizzana 96,7 3,3 0,81 Arco 92,5 7,5 0,44 Commezzadura 96,4 3,6 0,86 Drena Dato non rappresentativo 0,18 Croviana 93,0 7,0 0,87 Dro 91,6 8,4 0,81 Dimaro Folgarida 94,7 5,3 0,89 Ledro 97,7 2,3 0,72 Malè 96,1 3,9 0,67 Nago-Torbole 85,1 14,9 0,82 Mezzana 83,7 16,3 0,95 Riva del Garda 89,7 10,3 0,45 Ossana 96,4 3,6 0,94 Tenno 95,8 4,2 0,73 Peio 99,9 0,1 0,59 Alto Garda e Ledro 92,9 7 ,1 0,57 Pellizzano 100,0 0,0 0,47 112 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

Rabbi Dato non rappresentativo 0,11 Terzolas 93,0 7,0 0,88 Vermiglio 97,6 2,4 0,95 V a lle d i S o le 95,4 4 ,6 0,64

Bleggio Superiore 96,9 3,1 0,85 Bocenago 98,3 1,7 0,94 Bondone 99,5 0,5 0,51 Borgo Chiese Dato non rappresentativo 0,29 Borgo Lares 96,8 3,2 0,83 Caderzone Terme Dato non rappresentativo 0,26 Carisolo Dato non rappresentativo 0,39 Castel Condino 95,5 4,5 0,68 Comano Terme 99,7 0,3 0,78 Fiavè 96,9 3,1 0,88 Giustino 98,3 1,7 0,57 Massimeno 98,0 2,0 0,89 Pelugo Dato non rappresentativo 0,00 Pieve di Bono-Prezzo 94,5 5,5 0,90 Pinzolo Dato non rappresentativo 0,00 Porte di Rendena 97,4 2,6 0,70 San Lorenzo Dorsino 99,7 0,3 0,42 Sella Giudicarie 97,5 2,5 0,71 Spiazzo 97,3 2,7 0,90 Stenico 98,6 1,4 0,89 Storo 98,2 1,8 0,64 Strembo 98,6 1,4 0,98 Tione di Trento 94,3 5,7 0,40 Tre Ville 97,5 2,5 0,76 Valdaone 99,2 0,8 0,55 G iu d ic a r ie 96,9 3 ,1 0,64

Canal San Bovo 86,3 13,7 0,58 Imer 77,9 22,1 0,66 Mezzano 92,5 7,5 0,89 Primiero San Martino di Castrozza 88,2 11,8 0,59 Sagron Mis 100,0 0,0 0,50 P r im ie r o 87,1 12,9 0,62

Faedo Dato non rappresentativo 0,30 Lavis 86,9 13,1 0,55 Mezzocorona 95,2 4,8 0,81 Mezzolombardo Dato non rappresentativo 0,26 Nave San Rocco Dato non rappresentativo 0,19 Roverè della Luna 98,2 1,8 0,58 San Michele all'Adige 92,3 7,7 0,72 Zambana Dato non rappresentativo 0,00 Rotaliana-Konigsberg 93,1 6 ,9 0,45

Capriana Dato non rappresentativo 0,14 Carano Dato non rappresentativo 0,00 Castello-Molina di Fiemme Dato non rappresentativo 0,23 Cavalese Dato non rappresentativo 0,00 Daiano Dato non rappresentativo 0,00 Panchià Dato non rappresentativo 0,24 Predazzo Dato non rappresentativo 0,27 Tesero 99,4 0,6 0,83 Valfloriana 95,5 4,5 0,80 Varena 96,2 3,8 0,94 Ziano di Fiemme Dato non rappresentativo 0,25 V a l d i F ie m m e Dato non rappresentativo 0,32 OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 113

Ala 82,4 17,6 0,62 Avio 97,1 2,9 0,79 Besenello 95,1 4,9 0,77 Brentonico Dato non rappresentativo 0,22 Calliano 94,1 5,9 0,84 Isera 94,2 5,8 0,83 Mori 96,9 3,1 0,72 Nogaredo 95,9 4,1 0,94 Nomi 93,4 6,6 0,87 Pomarolo 98,5 1,5 0,85 Ronzo-Chienis 97,2 2,8 0,90 Rovereto 92,2 7,8 0,73 Terragnolo 96,5 3,5 0,82 Trambileno 97,1 2,9 0,81 Vallarsa 100,0 0,0 0,77 Villa Lagarina 93,8 6,2 0,75 Volano 94,2 5,8 0,97 V a lla g a r in a 93,8 6 ,2 0,72

Bieno 96,4 3,6 0,87 Borgo Valsugana 79,3 20,7 0,57 Carzano 96,4 3,6 0,92 Castel Ivano 87,9 12,1 0,84 Castello Tesino 95,8 4,2 0,77 Castelnuovo 99,3 0,7 0,78 Cinte Tesino Dato non rappresentativo 0,00 Grigno Dato non rappresentativo 0,30 Novaledo 99,0 1,0 0,84 Ospedaletto 97,7 2,3 0,84 Pieve Tesino Dato non rappresentativo 0,00 Roncegno Terme 97,3 2,7 0,81 Ronchi Valsugana 92,7 7,3 0,69 Samone 98,3 1,7 0,95 Scurelle Dato non rappresentativo 0,28 Telve 94,9 5,1 0,85 Telve di Sopra 95,5 4,5 0,95 Torcegno 96,5 3,5 0,91 Valsugana e Tesino 92,2 7 ,8 0,65

Folgaria 93,3 6,7 0,58 Lavarone 96,2 3,8 0,41 Luserna 100,0 0,0 0,63 A ltip ia n i C im b r i 94,2 5 ,8 0,54

Provincia di Trento 93,1 6 ,9 0,57 114 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

Tabella A12. Grado di occupazione delle abitazioni Nota sulla copertura territoriale del dato: l’analisi è realizzata su dati del Censimento 2011 relativi a una copertura del 57% del territorio provinciale ricadente in centro storico. Le aree selezionate per l’analisi sono quelle in cui le sezioni censuarie coincidono con il perimetro dei centri storici o dove le interferenze di dati esterni al centro storico sono valutate irrilevanti. L’indice di rappresentatività territoriale esprime per i diversi territori comunali e di comunità l’incidenza della superficie territoriale documentata dall’analisi, in rapporto alla superficie totale dei centri storici. Ad indice 0 corrispondono valori nulli di copertura, ad indice 1 valori massimi. Per orientare il giudizio sulla copertura territoriale del dato rappresentato, nella ricerca si è assunto convenzionalmente di considerare:  “ o ttim o ” un indice di rappresentatività territoriale uguale o superiore a 0,80 (segnalato in tabella e nel testo dal colore rosso);  “buono” un indice compreso tra 0,60 e 0,79 (segnalato in tabella e nel testo dal colore arancione);  “ s u ffic ie n te ” un indice compreso tra 0,40 e 0,59 (segnalato in tabella e nel testo dal colore grigio). I dati relativi ai territori con indice inferiore a 0,40 - considerati non rappresentativi - non sono pubblicati in tabella ma sono stati utilizzati per l’analisi dei fenomeni relativi ad aggregazioni territoriali di livello superiore (comunità di valle o provincia). In ragione di tali limiti di rappresentatività i dati esposti hanno solo valore orientativo sui probabili caratteri dei fenomeni indagati.

Com une/Com unità di valle Incidenza % Incidenza % N um ero di abitazioni In d ic e d i di abitazioni occupate di abitazioni vuote o oggetto di indagine ra p p re s. da almeno una occupate solo da te r r ito r ia le persona residente persone non residenti Campitello di Fassa 47,9 52,1 282 0,69 Canazei Dato non rappresentativo 17 0,13 Mazzin 27,7 72,3 119 0,45 Moena Dato non rappresentativo 19 0,08 Sen Jan di Fassa Dato non rappresentativo 198 0,20 Soraga 40,2 59,8 117 0,45 Com un General de Fascia Dato non rappresentativo 752 0,24

Aldeno 76,1 23,9 502 0,78 Cimone 20,6 79,4 345 0,57 Garniga Terme 41,8 58,2 110 0,50 Trento 69,8 30,2 4809 0,58 T e r r ito r io V a l d ’A d ig e 66,9 33,1 5766 0,60

Altopiano della Vigolana 67,0 33,0 875 0,60 Baselga di Pinè 50,5 49,5 1051 0,81 Bedollo 50,0 50,0 432 0,58 Calceranica al Lago 57,3 42,7 393 0,78 Caldonazzo 66,2 33,8 512 0,43 Civezzano 70,7 29,3 542 0,57 Fierozzo Dato non rappresentativo 0 0,00 Fornace 72,4 27,6 192 0,74 Frassilongo Dato non rappresentativo 17 0,14 Levico Terme Dato non rappresentativo 985 0,29 Palù del Fersina 36,8 63,2 57 0,48 Pergine Valsugana 75,1 24,9 2568 0,68 Sant'Orsola Terme 65,2 34,8 164 0,50 Tenna 63,0 37,0 235 0,55 Vignola-Falesina Dato non rappresentativo 35 0,19 Alta Valsugana e Bersntol 65,3 34,7 8058 0,55

Arco 79,0 21,0 2390 0,44 Drena Dato non rappresentativo 30 0,18 Dro 78,2 21,8 661 0,81 Ledro 52,1 47,9 1841 0,72 Nago-Torbole 74,3 25,7 571 0,82 Riva del Garda 70,1 29,9 1105 0,45 Tenno 65,6 34,4 665 0,73 Alto Garda e Ledro 69,2 30,8 7263 0,57

Andalo 26,0 74,0 277 0,81 Cavedago 26,5 73,5 219 0,71 Fai della Paganella 49,0 51,0 249 0,89 Molveno 46,9 53,1 320 0,88 OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 115

Spormaggiore 72,2 27,8 338 0,85 P a g a n e lla 46,0 54,0 1403 0,83

Amblar-Don Dato non rappresentativo 69 0,17 Bresimo Dato non rappresentativo 135 0,18 Brez 48,2 51,8 309 0,52 Cagnò Dato non rappresentativo 0 0,00 Campodenno 74,8 25,2 361 0,71 Castelfondo Dato non rappresentativo 49 0,17 Cavareno Dato non rappresentativo 0 0,00 Cis 62,9 37,1 143 0,58 Cles Dato non rappresentativo 209 0,22 Cloz 68,9 31,1 225 0,88 Contà Dato non rappresentativo 0 0,03 Dambel Dato non rappresentativo 26 0,19 Denno 69,3 30,7 293 0,61 Fondo Dato non rappresentativo 390 0,38 Livo Dato non rappresentativo 0 0,00 Malosco 33,7 66,3 193 0,80 Predaia 49,4 50,6 1071 0,40 Revò 74,7 25,3 296 0,63 Romallo 55,3 44,7 237 0,82 Romeno Dato non rappresentativo 72 0,08 Ronzone Dato non rappresentativo 0 0,00 Ruffrè-Mendola 25,6 74,4 242 0,49 Rumo 38,3 61,7 332 0,47 Sanzeno Dato non rappresentativo 76 0,23 Sarnonico 46,7 53,3 261 0,92 Sfruz 24,4 75,6 213 0,53 Sporminore 64,5 35,5 186 0,63 Ton Dato non rappresentativo 96 0,36 Ville d'Anaunia Dato non rappresentativo 156 0,12 V a l d i N o n Dato non rappresentativo 5640 0,36

Cavedine 72,0 28,0 665 0,93 Madruzzo 75,3 24,7 502 0,82 Vallelaghi 70,1 29,9 1123 0,86 V a lle d e i L a g h i 71,8 28,2 2290 0,86

Albiano 69,1 30,9 175 0,95 Altavalle 59,8 40,2 336 0,41 Cembra Lisignago 65,4 34,6 480 0,58 Giovo 77,6 22,4 588 0,79 Lona-Lases 58,7 41,3 92 0,51 Segonzano 53,3 46,7 274 0,46 Sover 53,2 46,8 462 0,86 V a lle d i C e m b r a 63,9 36,1 2407 0,64

Caldes 59,0 41,0 283 0,57 Cavizzana 66,1 33,9 59 0,81 Commezzadura 54,7 45,3 426 0,86 Croviana 63,1 36,9 149 0,87 Dimaro Folgarida 54,5 45,5 681 0,89 Malè 58,3 41,7 741 0,67 Mezzana 37,0 63,0 454 0,95 Ossana 33,0 67,0 458 0,94 Peio 40,2 59,8 692 0,59 Pellizzano 32,1 67,9 296 0,47 Rabbi Dato non rappresentativo 96 0,11 Terzolas 44,7 55,3 228 0,88 Vermiglio 47,2 52,8 615 0,95 V a lle d i S o le 47,4 52,6 5178 0,64 116 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

Bleggio Superiore 42,3 57,7 717 0,85 Isera 83,3 16,7 557 0,83 Bocenago 25,5 74,5 298 0,94 Mori 79,7 20,3 1462 0,72 Bondone 53,1 46,9 196 0,51 Nogaredo 84,4 15,6 422 0,94 Borgo Chiese Dato non rappresentativo 212 0,29 Nomi 87,1 12,9 271 0,87 Borgo Lares 57,9 42,1 242 0,83 Pomarolo 79,9 20,1 463 0,85 Caderzone Terme Dato non rappresentativo 298 0,26 Ronzo-Chienis 61,8 38,2 351 0,90 Carisolo Dato non rappresentativo 267 0,39 Rovereto 77,7 22,3 3853 0,73 Castel Condino 54,5 45,5 191 0,68 Terragnolo 39,1 60,9 631 0,82 Comano Terme 55,0 45,0 713 0,78 Trambileno 47,2 52,8 307 0,81 Fiavè 61,1 38,9 435 0,88 Vallarsa 39,4 60,6 1066 0,77 Giustino 37,0 63,0 238 0,57 Villa Lagarina 67,9 32,1 812 0,75 Massimeno 31,1 68,9 148 0,89 Volano 73,4 26,6 572 0,97 Pelugo Dato non rappresentativo 0 0,00 V a lla g a r in a 71,0 29,0 13946 0,72 Pieve di Bono-Prezzo 53,9 46,1 671 0,90 Pinzolo Dato non rappresentativo 0 0,00 Bieno 27,8 72,2 270 0,87 Porte di Rendena 51,5 48,5 482 0,70 Borgo Valsugana 70,0 30,0 713 0,57 San Lorenzo Dorsino 30,9 69,1 375 0,42 Carzano 66,0 34,0 106 0,92 Sella Giudicarie 52,3 47,7 698 0,71 Castel Ivano 72,4 27,6 778 0,84 Spiazzo 32,5 67,5 713 0,90 Castello Tesino 44,4 55,6 782 0,77 Stenico 25,8 74,2 625 0,89 Castelnuovo 83,9 16,1 137 0,78 Storo 63,2 36,8 929 0,64 Cinte Tesino Dato non rappresentativo 0 0,00 Strembo 31,7 68,3 205 0,98 Grigno Dato non rappresentativo 201 0,30 Tione di Trento 70,6 29,4 554 0,40 Novaledo 87,8 12,2 98 0,84 Tre Ville 44,3 55,7 585 0,76 Ospedaletto 77,0 23,0 174 0,84 Valdaone 54,5 45,5 354 0,55 Pieve Tesino Dato non rappresentativo 1 0,00 G iu d ic a r ie 48,2 51,8 10146 0,64 Roncegno Terme 55,5 44,5 501 0,81 Ronchi Valsugana 52,0 48,0 102 0,69 Canal San Bovo 32,2 67,8 1033 0,58 Samone 70,1 29,9 177 0,95 Imer 58,7 41,3 317 0,66 Scurelle Dato non rappresentativo 95 0,28 Mezzano 54,3 45,7 444 0,89 Telve 79,8 20,2 377 0,85 Primiero San Martino di Castrozza 46,9 53,1 1154 0,59 Telve di Sopra 72,5 27,5 149 0,95 Sagron Mis 30,2 69,8 43 0,50 Torcegno 63,8 36,2 246 0,91 P r im ie r o 43,9 56,1 2991 0,62 Valsugana e Tesino 63,2 36,8 4907 0,65

Faedo Dato non rappresentativo 105 0,30 Folgaria 27,9 72,1 2064 0,58 Lavis 92,1 7,9 597 0,55 Lavarone 23,9 76,1 556 0,41 Mezzocorona 92,8 7,2 375 0,81 Luserna 52,8 47,2 127 0,63 Mezzolombardo Dato non rappresentativo 406 0,26 A ltip ia n i C im b r i 28,2 71,8 2747 0,54 Nave San Rocco Dato non rappresentativo 92 0,19 Roverè della Luna 86,6 13,4 112 0,58 Provincia di Trento 60,2 39,8 77723 0,57 San Michele all'Adige 69,3 30,7 336 0,72 Zambana Dato non rappresentativo 0 0,00 Rotaliana-Konigsberg 85,1 14,9 2023 0,45

Capriana Dato non rappresentativo 56 0,14 Carano Dato non rappresentativo 0 0,00 Castello-Molina di Fiemme Dato non rappresentativo 128 0,23 Cavalese Dato non rappresentativo 0 0,00 Daiano Dato non rappresentativo 0 0,00 Panchià Dato non rappresentativo 70 0,24 Predazzo Dato non rappresentativo 330 0,27 Tesero 65,4 34,6 636 0,83 Valfloriana 50,0 50,0 358 0,80 Varena 48,2 51,8 494 0,94 Ziano di Fiemme Dato non rappresentativo 134 0,25 V a l d i F ie m m e Dato non rappresentativo 2206 0,32

Ala 65,6 34,4 1161 0,62 Avio 79,4 20,6 1082 0,79 Besenello 78,2 21,8 353 0,77 Brentonico Dato non rappresentativo 392 0,22 Calliano 80,6 19,4 191 0,84 OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 117

Isera 83,3 16,7 557 0,83 Mori 79,7 20,3 1462 0,72 Nogaredo 84,4 15,6 422 0,94 Nomi 87,1 12,9 271 0,87 Pomarolo 79,9 20,1 463 0,85 Ronzo-Chienis 61,8 38,2 351 0,90 Rovereto 77,7 22,3 3853 0,73 Terragnolo 39,1 60,9 631 0,82 Trambileno 47,2 52,8 307 0,81 Vallarsa 39,4 60,6 1066 0,77 Villa Lagarina 67,9 32,1 812 0,75 Volano 73,4 26,6 572 0,97 V a lla g a r in a 71,0 29,0 13946 0,72

Bieno 27,8 72,2 270 0,87 Borgo Valsugana 70,0 30,0 713 0,57 Carzano 66,0 34,0 106 0,92 Castel Ivano 72,4 27,6 778 0,84 Castello Tesino 44,4 55,6 782 0,77 Castelnuovo 83,9 16,1 137 0,78 Cinte Tesino Dato non rappresentativo 0 0,00 Grigno Dato non rappresentativo 201 0,30 Novaledo 87,8 12,2 98 0,84 Ospedaletto 77,0 23,0 174 0,84 Pieve Tesino Dato non rappresentativo 1 0,00 Roncegno Terme 55,5 44,5 501 0,81 Ronchi Valsugana 52,0 48,0 102 0,69 Samone 70,1 29,9 177 0,95 Scurelle Dato non rappresentativo 95 0,28 Telve 79,8 20,2 377 0,85 Telve di Sopra 72,5 27,5 149 0,95 Torcegno 63,8 36,2 246 0,91 Valsugana e Tesino 63,2 36,8 4907 0,65

Folgaria 27,9 72,1 2064 0,58 Lavarone 23,9 76,1 556 0,41 Luserna 52,8 47,2 127 0,63 A ltip ia n i C im b r i 28,2 71,8 2747 0,54

Provincia di Trento 60,2 39,8 77723 0,57 118 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

Tabella A13. Titolo di godimento degli alloggi occupati da residenti Nota sulla copertura territoriale del dato: l’analisi è realizzata su dati del Censimento 2011 relativi a una copertura del 57% del territorio provinciale ricadente in centro storico. Le aree selezionate per l’analisi sono quelle in cui le sezioni censuarie coincidono con il perimetro dei centri storici o dove le interferenze di dati esterni al centro storico sono valutate irrilevanti. L’indice di rappresentatività territoriale esprime per i diversi territori comunali e di comunità l’incidenza della superficie territoriale documentata dall’analisi, in rapporto alla superficie totale dei centri storici. Ad indice 0 corrispondono valori nulli di copertura, ad indice 1 valori massimi. Per orientare il giudizio sulla copertura territoriale del dato rappresentato, nella ricerca si è assunto convenzionalmente di considerare:  “ o ttim o ” un indice di rappresentatività territoriale uguale o superiore a 0,80 (segnalato in tabella e nel testo dal colore rosso);  “buono” un indice compreso tra 0,60 e 0,79 (segnalato in tabella e nel testo dal colore arancione);  “ s u ffic ie n te ” un indice compreso tra 0,40 e 0,59 (segnalato in tabella e nel testo dal colore grigio). I dati relativi ai territori con indice inferiore a 0,40 - considerati non rappresentativi - non sono pubblicati in tabella ma sono stati utilizzati per l’analisi dei fenomeni relativi ad aggregazioni territoriali di livello superiore (comunità di valle o provincia). In ragione di tali limiti di rappresentatività i dati esposti hanno solo valore orientativo sui probabili caratteri dei fenomeni indagati.

Com une/Com unità di valle Incidenza % Incidenza % Incidenza % N u m e ro In d ic e d e g li a llo g g i in d e g li a llo g g i in d e g li a llo g g i in d i a llo g g i di rappr. proprietà a ffitto d is p o n ib ilità c o n oggetto di te r r ito r ia le a ltro tito lo in d a g in e Campitello di Fassa 85,9 10,4 3,7 135 0,69 Canazei Dato non rappresentativo 9 0,13 Mazzin 78,8 12,1 9,1 33 0,45 Moena Dato non rappresentativo 8 0,08 Sen Jan di Fassa Dato non rappresentativo 90 0,20 Soraga 76,6 17,0 6,4 47 0,45 Com un General de Fascia Dato non rappresentativo 322 0,24

Aldeno 72,8 18,3 8,9 382 0,78 Cimone 87,3 9,9 2,8 71 0,57 Garniga Terme 76,1 15,2 8,7 46 0,50 Trento 54,8 36,4 8,8 3357 0,58 T e r r ito r io V a l d ’A d ig e 57,4 33,9 8 ,7 3856 0,60

Altopiano della Vigolana 78,2 11,6 10,2 586 0,60 Baselga di Pinè 80,4 10,4 9,2 531 0,81 Bedollo 88,4 4,6 6,9 216 0,58 Calceranica al Lago 77,3 16,4 6,2 225 0,78 Caldonazzo 76,1 13,3 10,6 339 0,43 Civezzano 80,9 10,4 8,6 383 0,57 Fierozzo Dato non rappresentativo 0 0,00 Fornace 73,4 19,4 7,2 139 0,74 Frassilongo Dato non rappresentativo 12 0,14 Levico Terme Dato non rappresentativo 615 0,29 Palù del Fersina 85,7 0,0 14,3 21 0,48 Pergine Valsugana 70,8 21,3 7,9 1928 0,68 Sant'Orsola Terme 78,5 12,1 9,3 107 0,50 Tenna 75,0 12,2 12,8 148 0,55 Vignola-Falesina Dato non rappresentativo 10 0,19 Alta Valsugana e Bersntol 75,7 15,8 8 ,4 5260 0,55

Arco 66,4 25,3 8,3 1889 0,44 Drena Dato non rappresentativo 25 0,18 Dro 73,5 20,7 5,8 517 0,81 Ledro 79,6 13,1 7,3 959 0,72 Nago-Torbole 70,8 20,8 8,5 424 0,82 Riva del Garda 48,3 45,2 6,6 775 0,45 Tenno 81,2 8,3 10,6 436 0,73 Alto Garda e Ledro 68,7 23,6 7 ,8 5025 0,57

Andalo 87,5 1,4 11,1 72 0,81 Cavedago 84,5 5,2 10,3 58 0,71 Fai della Paganella 81,1 5,7 13,1 122 0,89 Molveno 84,0 4,0 12,0 150 0,88 OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 119

Tabella A13. Titolo di godimento degli alloggi occupati da residenti Spormaggiore 73,0 17,2 9,8 244 0,85 Nota sulla copertura territoriale del dato: l’analisi è realizzata su dati del Censimento 2011 relativi a una copertura del 57% del territorio P a g a n e lla 79,7 9 ,1 11,1 646 0,83 provinciale ricadente in centro storico. Le aree selezionate per l’analisi sono quelle in cui le sezioni censuarie coincidono con il perimetro dei centri storici o dove le interferenze di dati esterni al centro storico sono valutate irrilevanti. Amblar-Don Dato non rappresentativo 18 0,17 L’indice di rappresentatività territoriale esprime per i diversi territori comunali e di comunità l’incidenza della superficie territoriale documentata Bresimo Dato non rappresentativo 74 0,18 dall’analisi, in rapporto alla superficie totale dei centri storici. Ad indice 0 corrispondono valori nulli di copertura, ad indice 1 valori massimi. Brez 85,9 7,4 6,7 149 0,52 Per orientare il giudizio sulla copertura territoriale del dato rappresentato, nella ricerca si è assunto convenzionalmente di considerare: Cagnò Dato non rappresentativo 0 0,00  “ o ttim o ” un indice di rappresentatività territoriale uguale o superiore a 0,80 (segnalato in tabella e nel testo dal colore rosso); Campodenno 81,9 10,4 7,8 270 0,71  “buono” un indice compreso tra 0,60 e 0,79 (segnalato in tabella e nel testo dal colore arancione); Castelfondo Dato non rappresentativo 32 0,17  “ s u ffic ie n te ” un indice compreso tra 0,40 e 0,59 (segnalato in tabella e nel testo dal colore grigio). Cavareno Dato non rappresentativo 0 0,00 I dati relativi ai territori con indice inferiore a 0,40 - considerati non rappresentativi - non sono pubblicati in tabella ma sono stati utilizzati per Cis 92,2 0,0 7,8 90 0,58 l’analisi dei fenomeni relativi ad aggregazioni territoriali di livello superiore (comunità di valle o provincia). Cles Dato non rappresentativo 175 0,22 In ragione di tali limiti di rappresentatività i dati esposti hanno solo valore orientativo sui probabili caratteri dei fenomeni indagati. Cloz 74,8 19,4 5,8 155 0,88 Contà Dato non rappresentativo 0 0,03 Com une/Com unità di valle Incidenza % Incidenza % Incidenza % N u m e ro In d ic e Dambel Dato non rappresentativo 18 0,19 d e g li a llo g g i in d e g li a llo g g i in d e g li a llo g g i in d i a llo g g i di rappr. Denno 75,9 19,7 4,4 203 0,61 proprietà a ffitto d is p o n ib ilità c o n oggetto di te r r ito r ia le Fondo Dato non rappresentativo 195 0,38 a ltro tito lo in d a g in e Livo Dato non rappresentativo 0 0,00 Campitello di Fassa 85,9 10,4 3,7 135 0,69 Malosco 76,9 15,4 7,7 65 0,80 Canazei Dato non rappresentativo 9 0,13 Predaia 77,5 13,0 9,5 529 0,40 Mazzin 78,8 12,1 9,1 33 0,45 Revò 77,4 16,7 5,9 221 0,63 Moena Dato non rappresentativo 8 0,08 Romallo 84,0 8,4 7,6 131 0,82 Sen Jan di Fassa Dato non rappresentativo 90 0,20 Romeno Dato non rappresentativo 42 0,08 Soraga 76,6 17,0 6,4 47 0,45 Ronzone Dato non rappresentativo 0 0,00 Com un General de Fascia Dato non rappresentativo 322 0,24 Ruffrè-Mendola 83,9 9,7 6,5 62 0,49 Rumo 75,6 14,2 10,2 127 0,47 Aldeno 72,8 18,3 8,9 382 0,78 Sanzeno Dato non rappresentativo 47 0,23 Cimone 87,3 9,9 2,8 71 0,57 Sarnonico 81,1 14,8 4,1 122 0,92 Garniga Terme 76,1 15,2 8,7 46 0,50 Sfruz 84,6 3,8 11,5 52 0,53 Trento 54,8 36,4 8,8 3357 0,58 Sporminore 84,2 7,5 8,3 120 0,63 T e r r ito r io V a l d ’A d ig e 57,4 33,9 8 ,7 3856 0,60 Ton Dato non rappresentativo 74 0,36 Ville d'Anaunia Dato non rappresentativo 100 0,12 Altopiano della Vigolana 78,2 11,6 10,2 586 0,60 V a l d i N o n Dato non rappresentativo 3071 0,36 Baselga di Pinè 80,4 10,4 9,2 531 0,81 Bedollo 88,4 4,6 6,9 216 0,58 Cavedine 81,4 10,2 8,4 479 0,93 Calceranica al Lago 77,3 16,4 6,2 225 0,78 Madruzzo 81,7 11,1 7,1 378 0,82 Caldonazzo 76,1 13,3 10,6 339 0,43 Vallelaghi 83,0 10,7 6,4 787 0,86 Civezzano 80,9 10,4 8,6 383 0,57 V a lle d e i L a g h i 82,2 10,6 7 ,1 1644 0,86 Fierozzo Dato non rappresentativo 0 0,00 Fornace 73,4 19,4 7,2 139 0,74 Albiano 71,1 19,0 9,9 121 0,95 Frassilongo Dato non rappresentativo 12 0,14 Altavalle 85,1 10,0 5,0 201 0,41 Levico Terme Dato non rappresentativo 615 0,29 Cembra Lisignago 75,5 16,2 8,3 314 0,58 Palù del Fersina 85,7 0,0 14,3 21 0,48 Giovo 88,2 4,4 7,5 456 0,79 Pergine Valsugana 70,8 21,3 7,9 1928 0,68 Lona-Lases 66,7 22,2 11,1 54 0,51 Sant'Orsola Terme 78,5 12,1 9,3 107 0,50 Segonzano 81,5 11,0 7,5 146 0,46 Tenna 75,0 12,2 12,8 148 0,55 Sover 85,4 5,3 9,3 246 0,86 Vignola-Falesina Dato non rappresentativo 10 0,19 V a lle d i C e m b r a 82,0 10,1 7 ,9 1538 0,64 Alta Valsugana e Bersntol 75,7 15,8 8 ,4 5260 0,55 Caldes 80,8 12,6 6,6 167 0,57 Arco 66,4 25,3 8,3 1889 0,44 Cavizzana 79,5 12,8 7,7 39 0,81 Drena Dato non rappresentativo 25 0,18 Commezzadura 79,8 13,7 6,4 233 0,86 Dro 73,5 20,7 5,8 517 0,81 Croviana 83,0 16,0 1,1 94 0,87 Ledro 79,6 13,1 7,3 959 0,72 Dimaro Folgarida 74,4 17,5 8,1 371 0,89 Nago-Torbole 70,8 20,8 8,5 424 0,82 Malè 72,0 18,1 10,0 432 0,67 Riva del Garda 48,3 45,2 6,6 775 0,45 Mezzana 80,4 7,1 12,5 168 0,95 Tenno 81,2 8,3 10,6 436 0,73 Ossana 86,1 7,3 6,6 151 0,94 Alto Garda e Ledro 68,7 23,6 7 ,8 5025 0,57 Peio 91,4 1,8 6,8 278 0,59 Pellizzano 87,4 9,5 3,2 95 0,47 Andalo 87,5 1,4 11,1 72 0,81 Rabbi Dato non rappresentativo 36 0,11 Cavedago 84,5 5,2 10,3 58 0,71 Terzolas 81,4 10,8 7,8 102 0,88 Fai della Paganella 81,1 5,7 13,1 122 0,89 Vermiglio 88,6 4,8 6,6 290 0,95 Molveno 84,0 4,0 12,0 150 0,88 V a lle d i S o le 81,2 11,3 7 ,5 2456 0,64 120 analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei centri storici in trentino

Bleggio Superiore 86,5 8,3 5,3 303 0,85 Bocenago 80,3 11,8 7,9 76 0,94 Bondone 90,4 2,9 6,7 104 0,51 Borgo Chiese Dato non rappresentativo 167 0,29 Borgo Lares 83,6 11,4 5,0 140 0,83 Caderzone Terme Dato non rappresentativo 98 0,26 Carisolo Dato non rappresentativo 123 0,39 Castel Condino 84,6 4,8 10,6 104 0,68 Comano Terme 81,4 10,7 7,9 392 0,78 Fiavè 79,3 13,9 6,8 266 0,88 Giustino 83,0 11,4 5,7 88 0,57 Massimeno 76,1 13,0 10,9 46 0,89 Pelugo Dato non rappresentativo 0 0,00 Pieve di Bono-Prezzo 80,7 8,8 10,5 362 0,90 Pinzolo Dato non rappresentativo 0 0,00 Porte di Rendena 77,8 12,1 10,1 248 0,70 San Lorenzo Dorsino 86,2 4,3 9,5 116 0,42 Sella Giudicarie 88,8 4,9 6,3 365 0,71 Spiazzo 71,6 21,6 6,9 232 0,90 Stenico 75,8 11,8 12,4 161 0,89 Storo 78,7 11,9 9,4 587 0,64 Strembo 72,3 15,4 12,3 65 0,98 Tione di Trento 74,4 19,2 6,4 391 0,40 Tre Ville 86,1 5,0 8,9 259 0,76 Valdaone 93,3 2,1 4,7 193 0,55 G iu d ic a r ie 81,0 10,8 8 ,2 4886 0,64

Canal San Bovo 82,3 8,7 9,0 333 0,58 Imer 78,0 14,0 8,1 186 0,66 Mezzano 90,9 6,6 2,5 241 0,89 Primiero San Martino di Castrozza 79,5 15,5 5,0 541 0,59 Sagron Mis 76,9 0,0 23,1 13 0,50 P r im ie r o 82,0 11,8 6 ,2 1314 0,62

Faedo Dato non rappresentativo 76 0,30 Lavis 66,9 26,0 7,1 550 0,55 Mezzocorona 70,1 21,0 8,9 348 0,81 Mezzolombardo Dato non rappresentativo 343 0,26 Nave San Rocco Dato non rappresentativo 75 0,19 Roverè della Luna 79,4 11,3 9,3 97 0,58 San Michele all'Adige 59,7 33,5 6,9 233 0,72 Zambana Dato non rappresentativo 0 0,00 Rotaliana-Konigsberg 69,7 22,8 7 ,5 1722 0,45

Capriana Dato non rappresentativo 22 0,14 Carano Dato non rappresentativo 0 0,00 Castello-Molina di Fiemme Dato non rappresentativo 100 0,23 Cavalese Dato non rappresentativo 0 0,00 Daiano Dato non rappresentativo 0 0,00 Panchià Dato non rappresentativo 45 0,24 Predazzo Dato non rappresentativo 190 0,27 Tesero 78,4 14,2 7,5 416 0,83 Valfloriana 86,6 5,0 8,4 179 0,80 Varena 80,3 8,8 10,9 238 0,94 Ziano di Fiemme Dato non rappresentativo 94 0,25 V a l d i F ie m m e Dato non rappresentativo 1284 0,32

Ala 78,3 15,7 5,9 762 0,62 Avio 80,9 11,1 8,0 859 0,79 Besenello 83,3 8,3 8,3 276 0,77 Brentonico Dato non rappresentativo 259 0,22 Calliano 51,3 42,9 5,8 154 0,84 OSSERVATORIO del PAESAGGIo trentino rapporto sullo stato del paesaggio 08 121

Isera 78,0 13,6 8,4 464 0,83 Mori 77,8 14,1 8,2 1165 0,72 Nogaredo 80,9 9,3 9,8 356 0,94 Nomi 78,0 13,1 8,9 236 0,87 Pomarolo 75,4 18,1 6,5 370 0,85 Ronzo-Chienis 88,0 4,1 7,8 217 0,90 Rovereto 52,2 40,8 7,0 2995 0,73 Terragnolo 90,7 3,2 6,1 247 0,82 Trambileno 82,8 9,7 7,6 145 0,81 Vallarsa 85,5 5,5 9,0 420 0,77 Villa Lagarina 81,3 13,1 5,6 551 0,75 Volano 73,1 18,8 8,1 420 0,97 V a lla g a r in a 71,1 21,4 7 ,5 9896 0,72

Bieno 69,3 21,3 9,3 75 0,87 Borgo Valsugana 70,9 23,0 6,0 499 0,57 Carzano 91,4 0,0 8,6 70 0,92 Castel Ivano 73,4 19,5 7,1 563 0,84 Castello Tesino 87,3 2,6 10,1 347 0,77 Castelnuovo 77,4 13,0 9,6 115 0,78 Cinte Tesino Dato non rappresentativo 0 0,00 Grigno Dato non rappresentativo 136 0,30 Novaledo 80,2 11,6 8,1 86 0,84 Ospedaletto 77,6 19,4 3,0 134 0,84 Pieve Tesino Dato non rappresentativo 0 0,00 Roncegno Terme 78,1 13,3 8,6 278 0,81 Ronchi Valsugana 86,8 1,9 11,3 53 0,69 Samone 82,3 10,5 7,3 124 0,95 Scurelle Dato non rappresentativo 53 0,28 Telve 78,4 16,3 5,3 301 0,85 Telve di Sopra 80,6 14,8 4,6 108 0,95 Torcegno 89,8 1,9 8,3 157 0,91 Valsugana e Tesino 78,6 14,1 7 ,3 3099 0,65

Folgaria 79,1 8,0 12,9 575 0,58 Lavarone 80,5 9,0 10,5 133 0,41 Luserna 89,6 1,5 9,0 67 0,63 A ltip ia n i C im b r i 80,3 7 ,6 12,1 775 0,54

Provincia di Trento 74,6 17,6 7 ,8 46794 0,57

Il lavoro dell’Osservatorio è documentato in tre collane:

Rapporto sullo stato del Quaderni di lavoro Documenti paesaggio dell’Osservatorio dell’Osservatorio dove sono documentate le attività di dove sono rappresentati gli esiti delle dove sono documentate le proposte di elaborazione metodologica, documen- ricerche a carattere tecnico e scientifico natura gestionale e programmatica fina- tazione e monitoraggio sull’evoluzione e le iniziative di natura progettuale orien- lizzate a supportare le azioni pubbliche del paesaggio trentino e gli esiti degli tate a promuovere la qualità delle trasfor- sul paesaggio. studi e delle ricerche sulle modalità di mazioni del paesaggio trentino. percezione del paesaggio da parte della cittadinanza.

01. Dicembre 2013. Progetto di Rapporto 01. Dicembre 2013. Programma di lavoro 01. Febbraio 2014. Centri storici - modifiche quinquennale sullo stato del paesaggio; laboratorio di progetto sul paesaggio all’art. 99 della LP 1 del 2008. Catego- 02. Dicembre 2013. Contributo metodologi- trentino; ria della ristrutturazione edilizia; co all’analisi dei tessuti insediati nell’am- 02. Novembre 2014. Cinque spazi alla ri- 02. Novembre 2014. Dieci azioni per il pae- bito dell’elaborazione del progetto di cerca di una nuova identità. Progetto saggio rurale del Trentino; Rapporto quinquennale sullo stato del per la riqualificazione paesaggistica di 03. Febbraio 2015. Riforma della legge di paesaggio trentino; alcune aree marginali nella Comunità governo del territorio. Documento di sin- 03. Settembre 2015. Ricerca sulle dinamiche Rotaliana-Konisberg; tesi delle osservazioni al d.d.l. Urbanisti- di urbanizzazione e sul consumo di suo- 03. Dicembre 2015. Case per animali. Ricer- ca e Paesaggio espresse dall’Osservato- lo in Trentino; ca su architettura e allevamento: strate- rio del paesaggio nelle sedute del Forum 04. Dicembre 2015. Percezioni, rappresenta- gie, operazioni e progetti per nuovi spa- dell’11 febbraio 2015 e dei Gruppi di zioni e significati del paesaggio in Trenti- zi e manufatti nei paesaggi trentini; Lavoro del 3 e 25 febbraio 2015; no; 04. Aprile 2017. Infrastrutture turistiche e 04. Maggio 2016. Uso del colore in edili- 05. Dicembre 2015. Metodologia per l’indi- paesaggio. Le stazioni di partenza degli zia. Proposta per la gestione del tema viduazione e la classificazione dei pae- impianti di risalita in Trentino: criticità del colore nell’ambito del Regolamento saggi terrazzati in Trentino; paesaggistiche e prospettive di riqualifi- urbanistico-edilizio provinciale; cazione; 06a. Novembre 2017. Atlante dei paesaggi 05. Maggio 2017. “Terraced landscapes terrazzati del Trentino meridionale. Co- 05. Settembre 2017. Studio per il riassetto choosing the future”. Esito dei lavori della munità dell’Alto Garda e Ledro; paesaggistico del parcheggio di Passo sezione trentina del terzo incontro mon- Rolle; diale sui paesaggi terrazzati. Ottobre 06b. Novembre 2017. Atlante dei paesaggi 2016; terrazzati del Trentino meridionale. Co- 06. Ottobre 2017. Atelier di progettazione munità della Vallagarina; architetonica nel paesaggio. Paesaggio 06. Febbraio 2019. Gestione paesaggistica ed energia; degli interventi di recupero dei danni al 06c. Novembre 2017. Atlante dei paesaggi patrimonio boschivo causati dagli eventi terrazzati del Trentino meridionale. Co- 07. Dicembre 2017. Paesaggi rurali della meteorologici dell’autunno 2018; munità degli Altopiani Cimbri; Valle del Leno. Criticità e prospettive. di rivitalizzazione per il paesaggio terraz- 07. Aprile 2019. Processi di trasformazione 07a. Dicembre 2018. Atlante dei paesaggi zato della Valle del Leno tra Rovereto e dei Centri storici in Trentino; terrazzati del Trentino sud-orientale. Co- Terragnolo. munità dell’Alta Valsugana e Bersntol; 08. Maggio 2019. Il paesaggio come risorsa per lo sviluppo della montagna. 07b. Dicembre 2018. Atlante dei paesaggi terrazzati del Trentino sud-orientale. Co- munità della Valsugana e Tesino; 07c. Dicembre 2018. Atlante dei paesaggi terrazzati del Trentino sud-orientale. Co- munità di Primiero; 08. Gennaio 2019. Analisi dei processi di trasformazione e di gestione urbanistica dei Centri storici in Trentino; 09. Luglio 2019. Consumo di suolo e “secon- de case” nelle aree turistiche del Trentino.

L’elenco dei materiali è aggiornato al luglio 2019.

Le attività dell’Osservatorio del paesaggio trentino sono documentate all’indirizzo www.paesaggiotrentino.it

osservatorio del paesaggio trentino Provincia autonoma di Trento