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Memorie dell'Accademia Urbense (nuova serie) nO 38 Collana diretta da Alessandro Laguzzi

Impaginazione di Simona Vaga e Alessandro Laguzzi Segreteria: Giacomo Gastaldo foto dell'Autrice e del Comune di Parodi Ligure

Franca Guelfi e gli Amministratori del Comune di Parodi Ligure dedica­ no questa pubblicazione alla memoria di don Vito Olivieri (1945 - 2000), che ha l'etio le parrocchie del Capoluogo e di Cadepiaggio ed ha presie­ duto lo Pro Loco. Un pensiero riconoscente alla memoria di Emilio Podestà i Cl/i studi sono fondamentali per lo conoscenza del nostro lerritorio. www.accademiaurbense.it Guide dell'Accademia Urbense

FRANCA GUELFI

GUIDA DI PARODI LIGURE in Provincia di

Comune di Parodi Ligure Accademia Urbense - 2001 www.accademiaurbense.it www.accademiaurbense.it

PARODI LIGURE

Parodi Ligure è oggi un picco­ UNO SCUARDO VELOCE lissimo paese, abitato da un numero esiguo di persone (730 i Il territorio del Comune di residenti all'inizio del Duemila), Parodi Ligure dal confine con per un osservatore superficiale e al confine con Gavi è distratto privo di attrattive culturali attraversato per circa 5 km., da e turistiche. SSO a NNE, dalla strada provin­ Non sembra pertanto superfluo ciale 168, molto panoramica, ricordare che ancora nella prima aprendo a chi la percorra scenari meta' del Novecento il suo territo­ ampi e gradevoli su un paesaggio rio aveva una vasta estensione, non troppo compromesso dalla arrivando a confinare, attraverso presenza (o dall'abbandono) del­ l'Alpe di Parodi e oltre le Capanne l'uomo. Il percorso si svolge in di Marcarolo, con il Comune di larga parte sui crinali delle ultime Pegli e, dopo il 1926, con il propaggini collinari dell'Appen­ Comune della cosi' detta "Grande nino ligure-piemontese: brevi val­ Genova". lette, ripide coste, anfiteatri natu­ La vicinanza e la contiguità rali disegnano il terreno, ancora con Genova ne hanno improntato qualche decennio fa intensamente la storia lasciando il segno più evi­ coltivato a vite. Oggi le poche dente nell'aggettivo Ligure, rima­ vigne - accuratamente lavorate­ sto anche dopo l'assegnazione alla spiccano con evidenza tra le ampie provincia di Alessandria nell'orga­ zone incolte, conquistate dalle nizzazione amministrativa dello robinie, dalle vitalbe, dai rovi. stato unitario. Il dialetto è più elle vallette qualche campo è vicino al genovese che agli altri ancora utilizzato per il mais, le dialetti piemontesi; e patate, il frumento, il da Parodi è venuto il . fieno, e, potenza degli cognome più diffuso incentivi CEE, per i del Genovesato. Ma sirasoli. l'invito a visitarne il E un tratto della Strada territorio è motivato dei castelli dell'Alto soprattutto dal cospi­ Monferrato: l'inte­ cuo patrimonio arti­ resse notevole di que­ stico conservato nelle sto territorio nasce pro­ tre chiese parrocchiali prio dall'intreccio tra il e dal gradevolissimo paesaggio agrario e le paesaggio. forti presenze storico-

A lato, la via principale Sopra, il Castello di Parodi del Capoluogo ed il campallile negli annali del CaJJara (sec. Xl) della Parrocchiale di Sali Rocco www.accademiaurbense.it 4 PARODI LIGL:RE

architenoniche, non solo nei rurTiti e Spessa, di fronte il lungo lineare e possenti castelli, ma anche nei insediamento di Cadepiaggio tra la compatti nuclei abitati. Carlona e Cadimassa; più in alto il Cna recente segnaletica stra· bianco edificio del santuario di dale ricorda che su questo itinera­ ·.S. della Guardia, e in lontananza rio, buona palestra d'allenamento, il Y1. Giarolo (m.1473). pedalavano Fausto e Serse Coppi. Dopo il crocevia per Parodi A chi percorra l'itinerario pro­ capoluogo e per Listri, la strada venendo da Mornese o da Y1ontal­ scende con due ampi tornanti, deo, pochi metri dopo il croce\'ia costeggia il nucleo della Merla, in località Castagnelga si presenta supera il torrente Albedosa, che un V3StO panorama: a sinistra nato SOltO i ~1azzarelli di Mornese dominato dal castello va a confluire nell'Orba, e, lasciata dei Doria, poco più in basso Tra· a sinistra l'antica abbazia di San montana e Tramontanino, più lon­ Remigio, risale il pendio amaver· tano, tra due quinte collinari, San sando le prime case di Cadepiag. Cristoforo su cui S"etta la torre del glO. castello degli Spinola, di fronte Uno sguardo all'indietro fa contro uno sperone roccioso cogliere l'inconfondibile profilo di Parodi. 1\elle limpide giornate Parodi. che SO\Tastato dal roccione oltre Montaldeo si può scorgere la con la monumentale Croce si dise­ piramide del Y1onviso. gna contro il cielo. Oltre il campo In prossimità del bivio per Tra­ sporti\'o, in prossimità dei montana, si scorgono a destra ~ebioli. la strada entra in territorio Mornese (e un altro castello Doria) di Gavi. e i Mazzarelli, sullo sfondo, oltre LE \"1CE:

Velia pagina a IalO. panorama In basso. case di Cadepiaggio verso il Brisco e iI.lfonle robbio e il profilo di Parodi CapoillOgo

che dal golfo di Genova ponano volta in un documento del 973, nel alla pianura padana e sempre piu' quale si coglie anche i'organizza­ lontano ver o i paesi settentrionali. zione territoriale, con la divisione Territorio di lran ito, dunque, in comitati, (o contee), reni dal cercato, presidiato, attrezzato in comes, e la corrispondenza con i tempi di traffici mercantili, per­ distretti vescovili. corso manu armata, depredato, È attorno ail'anno Mille, più devastato da bande soldatesche di precisamente nei secoli XI e XII, varie bandiere, in movimento da che si intensificano le notizie sul nord a sud e da sud a nord: trascu­ terrilorio parodese perché prende rato, dimenticato quando diverse forma un assetto del sito che viene forme di economia e di tecnologia dato in dotazione (IO giugno fanno abbandonare le vecchie vie 1033) ai monaci di Santa Maria di di comunicazione, mutano le Castiglione (Parma), i quali edifi­ necessita' e i sistemi di vita. cano San Remigio c bonificano la Parodi nasce alla storia docu­ palude, aprendo uno sbocco alle mentala quando a meta' del sec. X acque dell'Albedosa, nella suddivisione del :-1ordovest In questo pcriodo anche in tre grandi marche viene com­ Genova comincia ad essere pre­ preso nella Marca Obenenga. sente nella zona, quando il mona­ Il nome di Palode (dalla paiude stero di San Siro riceve in dota­ dell' Albedosa) compare ia prima zione due masserie nel territorio di www.accademiaurbense.it 6 PAKODI LIGI KE

A lam. il rientro dei l'arodesi dalla Crociata, affresco della Parrocchia/t' 1/1 ba.\so. restI ciel Caslel/o dislrutto lIe//625

Nel/a pagina li IalO. Parodi in un monuscrlllo del XI s(>c.

Castiglione, cd infine nell'asse­ gnazione alla Diocesi di Genova (1289). che dura ancora. Le vicende di Parodi sono da questi anni rit1esso delle vicende genovesi, le strade delle Capanne di Marcarolo c della Rocchetta vedono passare le truppe milanesi dei Visconti (sec. XIV), le lruppe francesi (tra il XIV e il XV secolo). ancora dei Visconti ( 142 I), ancora francesi (145X). Tramontana (1065). Ma é sopral­ Mentre sul territorio parodcsc. tutto con la costruzione di stazioni come su uno scacchiere. si muu­ di assistenza, controllate frcquen­ vono re. fanti. cavalli, la vita della h:menle da strutture monastiche comunità locale si organizza in (testimoniate da toponimi come forole civilmente più complesse; è i::remili e Benedicla) che fanno del 1432 l'approvazione degli Sta­ capo a chiese genovesi, che si Iuli. che probabilmente per la coglie l'intensificazione dci Iramci prima stesura si possono far risa· lungo le vie marenche c l'interesse lire al secolo precedente. di Genova al controllo dei movi­ Tra Quattrocento e Cinque­ menti. cento, mentre feudatari locali sono Un gruppo di Parode i parlc­ I Guasco. incombe il dominio cipa alla I Crociata al seguito dci Marchese di Parodi. riponando in patria una reliquia della Croce. Documenli del sec. XII fanno pensare ad una ernancipazione amministrati,'a dagli Obertcnghi. perché in una (la prima. non ceno l'unica!) conlro\'ersia con Momese compaiono San Remigio c Santo Stefano con loro Sindaci auto­ nomi. Che il territorio sia considerato di grande intcrcs c non tanto eco­ nomico quanto di posizione si vede nei tempi successivi. nelle . mire del vescovo di Torlona di estendervi il suo potere, nelle con­ troversie dei Di lcgro genovesi con l'Ahate di Santa Maria di www.accademiaurbense.it PARODI LIGURE 7

visconteo, fi­ no a quando Andrea Doria persuade Antonio Gua­ sco a cedere a Genova i suoi diritti: la co­ munità di Pa­ rodi è affran­ cata da obbli­ ghi feudali e a pieno titolo entra a far parte della Repubblica di Genova, ogni anno è visi­ tata dai Sinda­ catori, che verificano la correttezza delle pro­ difese a tal punto che c'è chi parla cedure giudiziarie, e i maggiorenti di tradimento. locali (Sindaci, consiglieri, capifa­ E nel conflitto tra i franco­ miglia) giurano fedeltà alla "madre savoiardi e Genova viene incen­ patria". diato e lasciato in rovina il A Genova si ricorre per tutte le Castello (1625); ritirandosi poi controversie, in particolare per le verso settentrione, i I nemico frequenti questioni di confine con incendia anche gli archivi (e non Mornese, che esercita la sua pre­ sarà l'unica volta!). potenza sconfinando nel territorio Anche nel secolo seguente i di Parodi persino con la proces­ riflessi locali della guerra di suc­ sione primaverile delle rogazioni cessione austriaca mettono a dura (1607)1 prova la popolazione, chiamata da Anche per mettere freno ai Genova a fermare gli attacchi ripe­ soprusi dei vicini in questi anni il tuti ai confini della Repubblica. . territorio viene marcato con cippi e Ma quando ciò avviene durante le testimoni: ma ciò malaugurata­ campagne di lavoro stagionale mente non impedisce ben più gravi degli uomini validi fuori paese, e pesanti invasioni. Carlo Ema­ l'ordine di stare prompti co' loro nuele I di Savoia comincia una archibuggi deve essere disatteso. politica espansionistica verso il Passa cosi di collina in collina Monferrato: si hanno scontri anche una scorreria di ussari (1745); e alle Capanne di Marcarolo, mal continue e ripetute sono le scorre- www.accademiaurbense.it 8 PARODI liGURE

rie dei Piemontesi, che giungono a questo territorio. bruciare la Pallavicina, a due o tre Il mutamento radicale e defini· chilometri dal capoluogo. 'vIentre tivo è del 1859, quando il ministro Genova vive la resistenza e la Urbano Rattazzi, alessandrino, rivolta contro gli Austriaci, i terri­ ri disegnando l' organizzazione tori marginali, di confine, come è dello Stato piemontese, cancella la Parodi, vivono alterne, sfibranti provincia di Novi, portandone i vicende di occupazione e reinte­ territori nell'ambito della provino grazione, fino alla pace di Aqui­ cia di Alessandria. Per i Parodesi sgrana (1748). Genova continua ad essere la città di riferimenlo per più di un secolo; Anchc l'avvento della Repub­ soltanto l'istituzione delle regioni, blica Dcmocratica Ligure (1797) decentrando competenze ed impli· non cambia sostanzialmente l'as­ cando ineludibili adempimenti setto: Parodi è assegnato alla Giu­ burocratici, indirizza i cittadini risdizione del Lemme - cantone di verso la città piemontese. Gavi- di cui è capoluogo Novi. E In questi cento e più anni di segue le soni di Genova con l'or­ storia italiana, i fatti rilevanti sono dinamento napoleonico, quando sempre legati alle vicende nazio· avviene l'annessione alla Francia nali, anche se sofTeni localmente: ( 1805). basti ricordare l'eccidio della Nel 1815, quando per le deci­ Benedicta nell'aprile del 1944 e sioni del Congresso di Vienna la l'incendio di Parodi il 7 marzo Repubblica Ligure viene cancel­ 1945, azioni di guerra commesse lata e il suo territorio annesso defi· dai nazifascisti. nitivamente al Regno di Sardegna, È invece solo storia locale la la storia di Parodi non sembra costituzione di Bosio in comune ancora avviata ad un futuro ammi· autonomo: vicenda durata qualche nistrativo piemontese: infatti nel anno, con pittoreschi episodi di 1818 1\ovi viene eretta a provincia campanilismo, conclusa ufficial· all'interno della Divisione di mente nel 1948. Genova, e Parodi, che fa pane del Del territorio del nuovo mandamento di Gavi, rientra in Comune, che ha appunto Bosio www.accademiaurbense.it PARODI LiGI'RE 9

Sella pagina a laro. Parodi In basso, "Abha=ia di San Remigio e le fraziom che lo contornano nel/a luce di 1m qllleio pomeriggio '" lilla carta dI .\latteo finzoni. seconda metà del XI'!/I sec.

come capoluogo, fanno parte borlolli, ceci), ortaggi,. e allcvava Costa Santo tefano. Spessa. e le polli e conigli. pecore e caprc per Capanne di Marcarolo: Parodi. che le necessita' domestiche. aveva un' estensione di circa 80 Le limitate risorse finanziarie. kmq, perdendo la slOrica "Alpe di che provcnivano dalla vendita del Parodi", e ce fonemente ridimen­ vino, erdJ10 rafforzate dal lav'oro di sionalo nel lerritorio, che è ora di molte donnc nel calzificio Y1orasso circa 12,5 kmq. di Gavi e dalle campagne stagionali Ma la memoria non conosce i per la raccolta del riso e la mietitura confini amministrativi. del grano in "Lombardia" (in realtà nella pianura alessandrina) degli IL TERRITORIO DI PARODI, OGGI uomini. Ancora negli Anni Cinquanta Lo sviluppo delle allività indu­ l'economia locale era fondata sulla striali nella zona di Arquata e produzione del vino, che "eniva >lovi, la costruzione di grandi venduto a damigiane direllamente opere infrastrullurali (oleodoni, al consumatore. in cantina, o con­ autostradc) hanno via "ia strappato segnalo a domicilio da due o tre alla lerra la mano d'opera egra· autotrasponatori. dualmente spostato i luoghi di Ogni famiglia produceva inol­ residenza. tre una modesta quantità di cereali Oggi pochissimi sono impe. (grano e mais), legumi (fagioli gnati a tempo pieno nella viticol- www.accademiaurbense.it IO P·\KOIlI I.lliL:KI

tura: nel 1995 erano rcgi:'tratl 65 sporti\'o c la sede dt:lla Pro l.oco. produtton di vino. 15 con licenza La \'isila chL' qui si propone c0111l11erc1a1e. c 111 ogni caso si trat­ prende I"a\'\'io dal capoluogo, ta"a c si tratta (il piccoli produt­ PAllODl ("AI'OU'O(;() tori: il prodotto particolarmente pregiato (r IOIHl D.O.C. per il II capoluogo. definilu Parodi Dulcetto di Ovada e D.O.C.

SeI/a pagU/a a laro. Wl n~lI('l() I" IJlI_\\u. "almato (h ['arudl clelia locallla Carlo"a 1,1}!.lm_' Capuluogo (mi J,W'ì.l.m.J Sella .sln· .. a pagi"a. 111 has.\O. }!.arilla dd jJa"czo Gllarco

ha lino ~,iluppo linearc lungo il \ ento (h rc~tauro. crlnak di uno ~pcrone roccIOso Lungo la ~tr:lda pnnclpalc. \'la (m.-lO ,1m). Si giunge all"ahllalO Roma, si aprono alcune. corti: la con un hrc\'c tratto di strada in pnma, a deslra, la Corte del Como, salita. che si stacca dalla SP 16X in fino a pochi anni tìl era ti maggior localilà Croce. centro di aggregalione dci paese. Due o tr~ casc di recente ospitando osteria. oar. twttona. costruzione. Ira CUI la R~sldcn/a nego/io, albergo: atti\ 113 oggi ces­ per anZiani. qllllldi II Palazzo sate anche per J1 calo della popo· Guarco (scc. XV). appartenuto lazlone. alla t~t1ll1glla di -lColò chc fu doge Le altre corti erano -e in mode­ di ficno\ a dal 13 7X al 1383. È lIn sta misura ancora sono- utdil.latt: interessante complesso, con un per le atti"ilù agricole. ma oggi bell'lngresso al lernlllle di una non ci sono più le ingomhranti rampa a(cIOltOlala. Il muro dcI bigonce c i carn trainati dai buoi. giardino con una ganua (l'angolo Sul lato smistro due \'icolcltI, ,ico l', di fronte, le pcrtinen/e rurali: "alle e "ico (iclati. scendono un'ampm corte con il pOllO. I fie­ lungo il pendiO, mo~trantlo le nili. le slalle. fonne di un'architettura sponlanea Le opere di malllltClvlonc non 1110lto interessante, che segue l'an· SOIlO state ~cl1lpr~ ri~pcttosc della damt:nto ciel terrellO c l'i \ eia una qualitù originale del maleriali: crescita provocata nel lempo dalla negli anni scorsi la camina è slata nccc.:ssit3 dì spazI e condizionata s"uotata degli arn:di, di! lempo la dalla disponibilità di mcni. cappella ha necessllà di un Inter- Qui. comt..' in tutto il territorio 12 PARODI LiGURtwww.accademiaurbense.it

chiesa di un piccolo paese, per l'mtelligente iniziativa di alcuni parroci. sostenuti dalla popolazione, abbia acquisito un patrimonio di opere di induscusso valore. Nel presbiterio l'altare maggiore proviene dall'ora­ torio di San Sebastiano di : il paliotto è secentesco, mentre i gradini reggicandelieri sono della meta' del Senecento; l'ultimo ordine dei gradmi, non utiliz­ zato precedentemente, è stato montato, nel 1997. come altare rivolto al popolo.

(e non solo di Parodi) il gusto per materiali ritenuti più prestigiosi, usati negli infissi, nelle pavimen. tazioni esterne, negli intonaci, ha molto spesso involgarito la genui· nità originaria e cancellato la rosti· cità precedente. Sulla piazza del Municipio, il palazzotto sede del Comune è stato ricostruito dopo l'incendio appiccato dai nazifascisti il 7 marzo 1945. Oltre agli uffici comunali, ospita la Posta e gli ambulatori medici. La Chiesa parrocchiale intito­ lata ai Santi Rocco e Sebastiano, è il monumento piu' imponante e meglio conservato del comune. La storia della sua erezione a parrocchia e dell'acquisizione delle varie opere d'ane è stata rac­ contata in un volume pubblicato nel 1995, in occasione del suo 150mo anno. È notevole il fatlo che la www.accademiaurbense.it PARODI LIGURE 13

Nella pagina a lato. " rampafllie In basso. F Fanelli .Iladonna della ParroccJlIale col bimbo Chiesa Parrucchiale dI San Rocco In ba~so. Immacolata. ChIesa Par­ rocchiale di San Rocco

SuWaltare la stalua mannorea per la progettazione e in pane per della :\ladonna con Gesù bam­ l'esecuzione ad Anton Y1aria bino è opera di Francesco Fanelli Maragliano. L'altare sinistro. (sec. XVII. donata alla chiesa da dedicalO aWlmmacolata, proviene mons. Domenico Gualco nel 1858. (1961) dalla chiesa parrocchiale di La tela sulla parete di sinislra raffi­ Gavi: "pahotto è dalato 1694. gura la Vergi ne addolorata. opera di ignoto pittore ligure del primo elle­ cento. Di scarso Interesse ani­ slico la tela posla di fronte, raffigurante San Rocco (proba­ bilmenle del sec. XVIII). 11 coro ligneo è stato realizzato dai fralelli Can­ dia di Gavi nel 1864. L'altare destro è dedi­ cato a San Rocco. Proviene (1959) dall'ora, torio di San Bar, tolomeo dell'O­ livella di Ge­ nova; è "ge­ mello" di uno collocato nella chIesa di S. NIcola aGe­ 00\3. La stalua IIgnea di San Rocco fu acqui, slata nel I 60: di pregevole fat· tura è attribuita www.accademiaurbense.it 14 PARODI LIGURI'

o pitare I·Orga. no. fornito dalla dilla Bianchi di ov, Ligure. La grona di Lour­ des è stata co­ strUIta nel 1908, a ricordo di un pel­ legrinaggio al san­ tuario francese. dove SUllO state acquistate le due statue. La decora.t.ione della volta è opera di Luigi Galnoni (Parma 1859-Ge­ nova 1940), che la e egui' tra il 1927 e il 1928: cntro una finta architet­ tura vari riquadri incorniciano santi e ligure allegori­ che; nella volla centrale è il grande affresco di argomento 10­ rico: 1/ rilo,."o e 'Oi"greuo nel ca- La statua lignea dell'Immaco­ s/el/o di l'arocl; lata è stata acquistala nel IX60: si dei Parotiesi dalla ferra Santa ritiene che possa essere attribuita dopo la prima Crudala con la reli­ alla scuola del Maragliano. qllia del/II Salita Croce. Il bel Cristo prol'essionale Il riquadro dedicalo a Santa della Confraternita. recentemente Tercsa dci Bambino Gesù è opcra restaurato, C St3tO costruito a dclla figha Ada Gainotti Cortesc Genova ncl 1855: è portato in pro­ (Gcnova 1896·1969). cessione nelle feste patronali c ai Oltre la chiesa. la slrada. v,a raduni annuali delle Casacce. La Ma:t/ini. prosegue in leggera Cantoria è stata eseguita su dise­ salita, mostrando ancora qualche gno del "marmoraro" genovese resto delle antiche architclIure, Achille Canessa nel 1892, pcr qualche esempio delle tecniche www.accademiaurbense.it l'AKODI I.IGl'KI 15

Velia pagina (l lato. i" alto /11 ba...... o. ,\fadmlfla Addolorata. An/oli .\/ana .\/araglwllu e bOlll'ga. CIIl(~"a Parl'()C('/llalc I!J San Rucc() Sali Ruccu

edlfìcalOrie: uno. due portici. sca­ d'Orha: a destra delle case di lene esteme. architravi d·arenaria. Reguardia la pianura di No\·i. con fienilI. parapetti con mattoni gli insediamenti industriali. disposti a fonnare traforo. A questo svolgersi di paesaggio Prima di giungere in Rcguar­ umano fanno cornice i monti: di dia. il rione più alto del pal.:sl.:. a fronte il cono del M.Tobbio. a sini­ silllstra si stacca con ripidissimo stra il Giarolo (Appennino ligure­ pendIo un sentiero che giunge alla pIacentino). a dcstra il Colma. che ~ommitù dello sperone di roccia. sovrasta Ovada. in lontamm7a. detto il Castello, su cui è stata riconoscibile per la seh·a di erelta (1929), per celebrare la Con­ antenne. il l3eigua. cilia7ione tra lo Stato italiano c la Ma ndlc giornate limpidc la Chiesa c;lttolica, una \ istosa sequenza di montagne continua Crocc. che nei giorni di festa e verso ponentI.'. con ah.:une vclle illulllinata. delle Alpi Marillimè (Argentera, Il panorama che SI gode dalla Marguareis). fino alla splendida sOllll1lit:'1 vale la n,tica della salita: mole del \Ilonviso c. quando si è vegetazione permdtendo. c un particolarmente fortunati. tino ai giro di ori77onte a 360 gradi. nel massicci innevali dci Bianco e del quale si collocano paesi vicini c Rosa. lontani. Da norò. in scnso orario, Scendendu da qUl,,'sto ecce/io­ Carlona, Cackpiaggio. Cadimassa, naie belvcdL're. si possono notare a Sc.:rra . Hosio. Spcssa. Mazzarel1i, <-!L'stra c a sinistra le tracce degli :vtomese, il castello di Casa­ antichi Tlluri dci castello. che leggio: oltre i tetti di probabilmente racchiu­ \ ico Foresto. immc­ devano il Riccllo. diatamentc sotto­ La strada continua stanti. le caSe di 1Tl licvc salita I.istri, di Tra­ attraverso il com­ Illontanino. di palio nucleo di Tramontana: Rcguardia. più' lontano il toponimo che profilo di suggeriscl,,' l'i­ Tagliolo. "in­ dentiticazione confondibile con Ic perti­ immaginl,,' di nenIe del Montaldeo, In ca5tcllo. di cui lontanail/a Cre­ pochi podcrosi molino c Mon­ resti si possono taldo: in una aper­ vcderc al termine tura \crso la pIa­ del percorso (loca­ nura. Crebini. fra­ lità la l'uncia) confUSI zione di Castelletto allo sguardo superficiale www.accademiaurbense.it 16 PARODI LIGURE

con alti muri che configurano fianco la scala esterna col terraz­ un'abside: qui a metà Ottocento zino terminale rimanda ad una mons. Domenico Gualco, illustre tipologia frequente nella zona. Parodese, voleva erigere una SA' RDttGIO chiesa dedicata alla Madonna. Alla sua morte i lavori furono interrotti San Remigio richiede una e l'opera rimasta incompiuta fa sosta, se non per contemplare una oggi da fondale ad un parco giochi grandc opera architettonica, per bambini. almeno per ripensarne la storia e Tornati alla località Croce, cioè riflettere sulle gravi responsabilità alla strada provinciale, si può per­ correre il breve trallO che pona a Lislri, dove è il campo sportivo e la sede della Pro loco, animatis­ sima nei mesi estivi. Nonostante numerose manomissioni sugli anti~ chi edifici, si può corgere al ter­ mine della strada un interessante complesso, con sOlloponico, scale esterne, terrazzini. Dalla Croce comincia la discesa verso San Remigio: dopo due tornanti la vista sulla Merla propone l'immagine di una masse­ ria che originariamente doveva essere chiusa entro un muro conti­ nuo. Un brullO edificio nel lato a "alle non ha cancellato del tutto questo aspetto: nella corte. un antico edificio ha ancora ben leg­ gibile lo stemma degli Spinola. a www.accademiaurbense.it 17

St'lla pagll1a ti Ialo nella ('''it'sa di SU" llarrnlol1/('o pO/r0110 cld/'olwrc dcll'l",nuwolara dell 'O/n ....Ila O}!J!.I IIdlu Clllt',w (Ir,Y4) C"I(~"o Parrocdllalc d, ,\'(111 ParmnJllale (11 Stili Rllcco, Rocco n!,\fauraru

111 qlU'Sfa l'0S//w, JI (vII/ples,w I" hassv, a/rare ò,ùi (J Gl'lIm'a, ahba:ialc di San /(l'lfllt:.io

(h chi nl: ha dcci:,o l'abbandono, lorio. con l'apc..'ftura \'c:rso ponl,:ntc ,1\ \iando la costruzionc di una di uno sbocco delle acque ,kIl'AI· nuo\ a ehic:sa a ('ad~piaggio. bcdosa, c l'~l\ \ io. qui <.:ome La posi/ione è strategica. altro\'e. <.kll·organizzazionl: ckl all'lIlerocio di una Ira IC' più terntorlo ç tklle coltivazioni, Ai nnponanti \'ie: marenchc. dle dalla monaci si de\'c..' :lJ1che la costru­ costa g~no\'c,:sc..', attravc:rso Marca­ /ione di un etiiticio con\'entuale rolo C' Bosio scende\'a \'aso la pia­ annesso alla chiesa e. probabil­ nura di ovi. c un percorso Ira· mente. di masserie di riferimento c s\'crsak di collegamento della di laboratori per le at!i\'itù arligia­ media \'alle dello Seri\ ia con II: nali, "alli del Lemmc. dd Piola. deilo Dal XIII secolo i: alle dipen· Stura. denzc ,!clla Curia di Gcnova e nd La fondazionI: deJrabbazia di XV s..:colo dl\'elHa parrocchia. al 'an Kl:l1liglO risale al sc::c.XI. ad cenlro di un vasto territorio. per­ opera dci Bc:nl:dl:ttllli t1l Santa chL- ha competenza sui nuclei abi­ ~'Iaria di Castiglione (Parma). Ad tali di Parodi capoluogo e dI Cade· c:~~i si dc\ C la bonifica ddl" plaggio. A 11l~ta' Settecento è tito· palude che rlcopri\'a la plana di lare c.h..'lI'abbal.ia Carlo Innocenzo fum.lo\'alle e da\'a il Ilome al tari· Frugoni. che probabilmcnte JlOn www.accademiaurbense.it www.accademiaurbense.it PARODI LIGURE 19

Nella pagina a lata, lo facciata /11 basso, L. Fasce, crocifisso della chiesa abbaziale processiollale. Chiesa Parrocchiale di San Remigio dei Ss. Remigio e Carlo

l'ha mai vlsllata: la notizia è un comune luogo di incontro, di curiosa per la Supplica per la fede, di aggregazione, periodica­ Badia di San Remigio, che l'a­ mente le popolazioni di Parodi e bate-poeta rivolge in versi ottonari di Cadepiaggio si ritrovano nel all'Eccellentissima Giunta Eccle­ prato antistante la chiesa per una siastica. celebrazione religiosa e una Il complesso ampliato ilei merenda, nella speranza che l'edi­ XVII secolo e allcora nel XIX ficio sia presto restituito alla col­ secolo, in fanne tardo barocche, è lettivita', per un uso consono alla arricchito di pregevoli opere sua storia. d'arte, tele, sculture, arredi mar­ CADEPIAGGIO morei, oggi visibili nella chiesa di Cadepiaggio. Anche l'abitato di Cadepiaggio Nel 1845 la cappella dedicata a (toponimo cbe indica il luogo di San Rocco, nel capoluogo, diventa esazione di un pedaggio) si svolge parrocchia; un secolo dopo, nel lineannente, a mezza costa: il per­ 1959 viene eretta la nuova parroc­ corso principale, via XX Settem­ chia di Cadepiaggio. Per San bre, si stacca in località Colla Remigio comincia lilla dolorosa dalla strada provinciale, verso decadenza, contrastata soltanto dalle iniziative dell'Associazione Italia Nostra e dall'intervento del Sindaco, che sollecitano Curia e Soprintendenza. Oggi l'edificio è di proprieta' comunale e la Soprin­ tendenza, priorità' e finanze per­ mettendo, procede lentissima­ mente al consolidamento e al recu­ pero delle strutture esistenti. Dei primi mesi del 2000 è il restauro della facciata. Ma se irriconoscibile è oggi, al margine della strada, l'oratorio adibito a magazzino e a garage, se nella piana sorgono ingombranti volumi per usi agricoli ed indu­ striali, il complesso della chiesa, con i piccoli edifici, sian pure fati­ scenti, della canonica, il bel cam­ panile costituiscono un insieme di indiscusso pregio e conferiscono al sito un alto valore paesaggistico. E a mantenere vivo il ricordo di www.accademiaurbense.it 20 P"RODI Lila RI

A lalu. "ahI/aIO .\par~u (II Cat!e­ fJlC.lgglO. /11 has'iO. "Immaco­ lata. "dia l'a).: Il la(o. U1 hassrr

spine cII ignoto 3I1isla d'ambito gcno\ eSe. f\lar­ lino di San Lorenzo. altri­ huitu a G.I3. ponente: si raggiunge un hd pi

Car/vlle. ad()rozionc df'i magi: Cl lato' I.. Fas('c. huSlO re/iquiarlo di Samo' esev\'o (1754), [Wl; a Cadpp;agglo. Chiesti Parm('chiCl/{~ €ICI Ss. Remigio (' Cor/u

Carlone c dalabile 1651: quattro dipinti sono seltcccntcschi. Adora­ zione dei Magi C Miracolo di SanCAntonio da l')adova SOIlO attribuihili ad un figlio di Gio.Andrea Carlone. ma il libro dci conti non ne: dice il nome: di Gl'SU' dodicenne nel tempio c Cristo e radultera non si conosce I"autore. Questo dipinto e il Mira­ colo di Sant'Antonio sono conser­ vati nella cappella invernale. gli altri due sono in sacre:stia. dov'è anche una interessante cassa pro­ cessionalc della Madonna del Rosario (1742) di fOrlc impronta "o. St:llcccntcschi suno altri due maragliancsca. opera di Luigi gruppi proccssionali: "Annuncia­ Fasce. ovadesc. Il Fasce è autore zione commissionata dalla Contra­ anche del Crocifisso processio­ temila ddla SS. Annunziata. che è naie collocato nell"abside. c del stato possihile attribuire ad Ago­ Busto n:liquiario di Santo Vcsco- stino Slorace, discepolo del Mara- www.accademiaurbense.it 22 P,\ROI)I lir.LRL

ampiamente rimaneggiala. ma ancora at­ traente per la superba vista sulla piana di San Remigio. Sull'altro IalO della strada una piccola cappella è de­ dicaw a San Rocco. Dopo poche case. alcune di antica. non banak strut­ tura. la strada lermin_, nella campagna. Si ritorna alla Colla o supe­ rata con un soprapasso la gliano. attivo negli anni '50 e '60 strada provlnciale si prosegue per del XVIII secolo: c S.Consolala Cadimassa. insediamento sparso comonicala da Cristo. probabil­ di l:ostru/.ioni recenti. in hella ele­ mente opera di Pietro Gal \eano. nHa posizione. che provknc dall'Oratorio di <ìiunti al tcnnine dell"abitato. Santa Consolata di Geno\'a. si può continuar.: il percorso. tra distrutto Cl metà Ottocenlo (attual­ terreni in prevalenza a g.:rbido per melllo in restauro. 200 I). l'ahhandono ddla viticollura. (' Della cantoria lignea. commis­ giungere a Bosio. !\IOmlta ai fratelli Candia di G,l\'i Dalla località Croce. proce­ nel It 45. OTa resta sohanto il seg­ dCtHJO '·.:rso r\'lorn~se. dopo il gio centrale. Cimitero. su ulla picl:ola altura si ... Proseguendo oltre la chiesa si agguppaI10 le caso della Grill•. giunge alla localita' Carlona. dove Stretto tra due o tr.: costruziollt si può ancora ammirare a monte pretenL.iosc () hanali un picl:olis­ della strada un pendio esemplar­ simo nucl.:o lodevolmente conser­ mente colti\'ato a \'ite: all'inizio ,·ato. COI1 la scala c tema. il tcrraz­ dell'ahitato si tro\'a la casa che fu zino cop.:rto. la bella pietra III proprìet3 dci pittori Carlone. oggi ,·ista. i l:oppi di copertura. dont- www.accademiaurbense.it ",'RODI LIGI RI­'---=

,\dla pagma a /(1(0, P 6"0//('0110 111 hus_w. alll;('() e(fI/ilio (/('//0 .\Ollfa Consolala cOmlllllc(l(a /()('u!lltÌ GrI//a (/a Cn~fO Clw.."a !)arron'llIule dci \'.\', RctrllglrJ (' Cm-Iu

menta un lipo t1i :trchllettura I()(.:ak duesa parroc..:hialc (kdicata all'l di grande suggl':,t1ont:. accrcsc..:ìUla :"Jati\'ità di ~Iaria, d~lI"ipolcsi - appoggiata alla Iradi­ L·cdificio. aperlO al cullO n

A 10(0. Cappella (iJ Stili ROCl.. ()

(l Trmmmlmw

In ha\\o, C'Illesa Parrordlltl/c dd/a "alll Ifa di .\larla di Trtmumtmra

a S. Gio\ anni Battista decollotlo. Custnllto nel 15X~. oggi sede della Confraternita c "cluL"sa invernale", Sull'altare una tc.:la raffigura il :-ìanto titol3re (Salito Panario. (iel1O\ a. IXXO). Pocu diSlal1tc dalla chit'-;a un piccolo. rcccntL' L'dilicio. costruilo pc:r o:-pltarc la scuola. 1843) una tela della Madonna oggi sopprc:,:-a per il calo ddla della ~Jist'ricordia (Franct:sco popola7ione. ospita ti circolo .\ lol1tL"cUCCO ­ (i3\ i. 18~O). la Croce del· ralt:lre mag­ giore.: (Frah:lli andia - Ga­ \ i. 1869). In tempi di\'L"fSi. an­ che recente­ IIlente. la eh icsa. forsl.' per 13 sua pO~l/lonc alquanto iso­ 1<.Ila. è Stilta saccheggiata t dai ladri. (hl.' hanno rubato p i ~ s i di. ostensorio, c3ndcliibrì. lampadari. comiCI. c una \'oh:. persino una campana. Sul hel piazzale anti­ stante la C.'ÙCS3. Olth.' la canonica. ~1 (m,a "ora­ tono ck'dicalo www.accademiaurbense.it 25

A lato, \coruv dI 1m r11\ft((} ch 1hmlOn!011ll1V

ri:-.ale tìno a San Cn­ stoforo. Conlllluando il per­ corso nel nucleo amico di Tramontana SI po:-.sono notarc ancora edifici tradi· zlOnall. con 3rchl­ In,,;. stiplli. :'ooglic 111 plctra locale (ulI'arc­ nanal. licale C:'oternc. cucinc aperte "ulla ... trada. pertlncn7C rurali.

TH \J)lZIO'1 F \I·f·l ,"I \ \H' ti "Il HIS" ,n Se nella prl1na mcta' ricreativo ARei e uno spaccIo ali­ dci l'\ovecenlo era allcora viva la mentare, consuetudine dclla \cglia, Un bi\'io ..:.cpara dal percorso momcnto di forte aggrega/lof1e principale di Tramonlana il pcr­ ulili7/ato non solo per le chlnc­ corso per Tral11onlanino. do\ c ,i chlcrl.·. ma anche per i la\ on fel11­ segnala la cappella campc:-.trc mlnili (la filatura della lana. il dedicala a S,m \'inccnzo Fcrrcn. l

/11 ha.Ho, pmdOlll ("P("'(I XdlflIUl!JI1W ti Ialo. l11appa Hl PllI::::ll dural1/e /0 ··Ft·...ra dCI 111('\IH'''' ill/Ilelll dn me.\licn amIci,,"

soltanlO alculle feste rdig,lO:,e: ;) \'olont<', di affermare una Idenlità ,a

ni7..z~l/iol1(' c )a rcalizzazlonc: com­ anchl' dalla memoria (e: nelle cdi· \olgono orrnai lullo il pae~e. in :fiuni succes.si\ c allri artigialll si una gara ad aprmo.' luoghi di lavoro sono aggiunti). abbandonati. a ponarc atlrczzi e F. sulla pia", dci paese. suppellettili per arrcdarli. a ritro­ un'ampia tavolata rncttL' in mostra vare perdute tccnich~ ~ g~sti anti­ i prodotti locali. frutta. salumi. ('hi. in un fen ore ecce/ionalc. ì\t:I• uova. pane. miele. torrone: ~ l'edizione del 1999 i punIi allrez­ soprattullo vini. ch~ sono ufferti zati lungo le stratk dl.'! pat:sc: t:rano per la degustazIOne 111 ulla cantina 30. con glO\ ani e \ e:cchi impegnati restaurala con amrnirc\'oll' cura. a documentare que:lla (ultura con­ Non uriginall. ma graditissimi tadina che .scmbr;l\·;t canc~lIata ai rL'sidenti ~tahili e stagionali non solo dalla \ ila quotidiana ma S0110 i tumei di bocce. di cintlla. di www.accademiaurbense.it

A Ialo, lo prepara:uJ!1f' d('~" XnoccllC/tl durantI' la Fnlu deglt unI/dII nu.'';I/f'rt

:-'PC/.IC chI.' ne profu­ mano la superficit', La preparazione cOIncIdeva con il momento di I\lag­ glOre prodlllione di UO\ a, con le ft:-;tc pasquali: 1113 cun'icr­ \'"ndo le uo\'a ncl­ l'acqua e calcc 'ii POIt:\ a prcpararc anche per le rC~le palTOlwh dclrcSlalc. I.... IUI«lra e otK'na ai ponaton di Crisli al IcnllinC' delle proccs­ Slonl. I ravioli 11011 sono originali in sé (t.' Ilon perché ne ri"cndlca seoponc: c gar~ c gi0chi per 1 l'IIl\Cnll0n~ la \'icina (javi), ma ha111hln1 urg;1I1lzLatl Ilei Illcsi per l'u:-.o di mangiarli nel \ 1110, sc ~:-.t1\1. non lulta una por/ionc almt'llo ulla La cucin~t di una pars{' conta­ parte, come antipasto. dino non putC\ a non cs:-.erc riguro­ La zuppa di c('(,·i. COli le :,amcntc cucina drl territorio. \ariantl di intlucll/a geno\ ese (lo concll/lt,Hlala dalle stagioni. dalla zlmino rlgorosamcnle di magro) o prùdu/lonc localc, dalk ollerte del di (radI/ionI.' piemontese- l con le mercati dC'lIa tona: \eròure, CO:-.tIIlC di 11l~l1ale). La /uppa (II kgumi. ct:reall. produttl del cor­ CC'CI. rCCI.'nlcml.'llIt' nlanciata alla t1k. lalll.' e fonnaggio di pC'cora c grande nella sagra t':-.II\a ;) Tra­ cti '-'apra, montana. era cd c pn:parata il 2 In quc.-:to invito a \ isitare no\ emhre: VCIll\'a la::-Clat~l sohbol­ P:uodl non interes:-.a qll~t1c fossI.' il lire dal primo matlino per tutlO Il ­ ciho quotidiano: ... i pos:-.ono in\'t:ce 11Ingo~- tempo lT1 cui in Chiesa si citare quci pochi piatll tradi/ionali canta\a !'ljfticlO dci defunti: cct che hanno rcsislito alla l11odcmi:t­ era uso offflrllc Lilla ciotola il 7a/ione e suno ancora riproposti. chiunque SI presentasse alla porta. L'n "piatto pU\"cro" che in qual­ l,a torta di riso. salata. di\ crsa che fallllglla torna ad eS"ierc prepa­ dallc IIlIlWllCn:nlli t0l1c di riSO cht' rato è la \ crsionl.' localt' della dir.. SI cucinano in tulla Italia: la p"'1i­ fm;ls~ill1a ,).lsta (' fagioli: la pasta C'o1arlta' è -.cnz'altro data dalle :-00110 le I3sagnc, chI.' \ cllgono COtic www.accademiaurbense.it ,O p"ROOI L"-::'I:..:Rc:''---__

fil hCL\.W. lo R('/(/a {11Im "tjn Sdla pllt!,,1I10 (I hlln. \'('(11110 O/w d, .\lmll1w Gllc/lì pounrllmwa llalla R('~uardCl

zionc 1I1controllata. alcul1l.' strade ­ dopo un trallu esposto a sud·uveSl quasi scmprt..' carrahdl-si possuno - perciò mullo fresco J1 malti no­ ancora percorrere. in Ufl 3111bicnlc. s\ olia \ crso nord -bella vista su sia pllre inselvatichito. grade\'ok San Cristuforo-, entrandu in un per la quiete. la frescura. k aper­ fitto busl'o di castagni, quarce, ture di \'isualc. ed anche per le robiTlk: passa sotto l'abitato di L'l'be e l frutti spontanei spesso lIti­ Rcgu

stOTlCO) in cui l'andare a piedi era comincIa sulla destra la strada di la norma. oggi quasi dimenticato Sei~utta. gl:l importante collega­ (30' a passo tranquillo). mento tra il capoluogo e la più' Dalle ultime case di Listri ulla grandt: frazione Bosio. e da qui :,trada scende verso l';\lhedosa verso le Capanne cii Marcarolo. fino alla località Forru.'tto. dove. avamposto mt:ridionalc dd territo­ tra le due guerre. abitava ancora rio di Parodi, Oggi Bosio e una famiglia. 111 lilla casa oggi comune autonomo e ben pochi rudere. presso il guado. Qui le vanno a piedi. Tuttavia la strada e donne scendevano a lavare nel tor­ ancora percorribile come passeg­ rente le lenzuola. poco mancggc­ giata che scellde nel bell'anfiteatro voli nelle tinoz:lc. fatte poi asciu­ n3luralc di L:.~hcnsi. e consente gare sui cespugli delle rive. Qui noi di raggiungere. fuori del traftìco ragazzi nel dopoguerra pescavamo automobilistico, il complesso della gustosi gamheri di liume. Prima di l'alluvicina. Interessante sIa pcr la giungere 31 guado. sui due Iati della sua ~toria sia per l'architetnml. e la strada interessanti Toccioni erosi casclIla ristrutturata della Fistoniu. formano grotte. Una strada corre ormai in territorio di Oosio, Da qui lungo l'Alhcdosa. risalcndonc il in breve tempo si puo' raggiungere corso fino ~t1la Reida e a San San Remigio (31)' -45'), Remigio. scgucndolo fl110 ad Se dalla Croce si prosegue incrociare la strada che da Tra­ oltre il bivIo di Seigatta lungo la montana porta a (da provinciale. poche decine di mctri Listn al Fonteno .lO') a valle si può imboccare la strada Dalla Croce, al1'illi/io,della della Boiea. che oltrcpassate due dIscesa \'erso San Remigio. case dI rcsiden7.a stagionale. www.accademiaurbense.it .,-'o P\KOlli LUi! RI ="-"-'-----

/n has:iv. cafllma eh lilla \'l'edllCl ('(I.'winll (Id/a :uno

giunge 1'1110 al1:l cascina della Pt:r approfondire IL' notizie stori­ Reida, nella V'III" dell'tdb"dùsa, che cd artistIche cun~ultare abitata slahjlm~nt(' ancora negli Anni CUlquallla. Oggi ospita un AA, \'\', I.a P"r"occ!lIali' del ~111L'\al11cnto di bestiame. per il s~ Rocco (' S('/ttl\/W1l0 dI /)urod, 4ua1c i:: stato costruito accanto al L,gu,..- Ira .\fed/Ol'\o t'ti (,la' cunll'm­ poranea, a ("ura di ClaudIO Paolocci. \'CCelllO. uL'coroso edificio un (jc-no\a. 1995 (dl,pOIllblk In PaIToc­ ingombrante capannone. In pochi dlla il P:l.nx!l) minuti si può ragglllngcn: San E. PODI.." 0\ .\'/or;a d, Parodi Remigio. (20'). Ligure t' (/('1 S/IOI ilnfldll S1rJlItll. Do\'~ ini7ia l'abitato di Tramon­ ConllmL' dI ParodI I IgUfI: - AccadclllIa tana si dipane sulla sinistra un llrbcll::>1..' dI (h"da (<1I->pollibJlc In sentiero. che scende nel Rio della 'Iunlclplo il Parodi Ligure: e: all':\cca­ Ciana e risale per A\'eZlona. quat­ de:mla l'rbcnsc:" (h ada). tro ca::e (n.:sirlcll/c e rustici) onnai Notl/le :oli "ramolllana sono state ahltate soltanto stagionalmente. ai raccolte: 1: dl\ ulgate: In COplC::: CIclosll­ 1~llt.' Rell~lta confini con il territoflo dci a cura dI IIncola (dE'POIlI­ bIle: !Il P

I;\OIHI/.7.1 l'TILI

\luniClplO OI·U 6XII05 Poste. piazza dcI Municipio a Parodi capuluogo 0143 6KII00 Parrul'l:hl:J di San Rm.:co " Parudl capuluogo (1143 642700 Parrocl.:'hla dCI SS.Carln I..' Rl..'lIl1glO Cadepiagglo 014.1 M~700 P'IITocchm di Sanl:l ~1JTI". Iramontana 0143 hXIl.:!5 Pro loco Pan)(h pn...... ù CUllp<1 :-pOrtl \ ù (slagion:l!c) Pro loco C.uh.'plag.glo prc~st) Campo sponl\'0 (sl:lglonaIL') (1Tl.;t)10 AReI. fral1101llana plil/,.a della Chlt'sa Rcsidcn:i"a pt'r anzianI "GlI Olmi" Parodi 0143 (1;0<1]90 www.accademiaurbense.it

I)uc"ll\ \(lh;lm', ,I .. ur;l dl'l '·\(-....I.ll'l11l,l l rlx'l1"l', l' "l,l'II Ulll'll'''',''l'I rtll'''t' .Il "t"lt.:rnhrt· :'Ufll .1.111.1 IIr\l~I,I:j,1 I III I ,·rr;mJ,. di \11I..lfC www.accademiaurbense.it