n. 49

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Il folto pubblico che ha piacevolmente affollato la tribuna di Trieste. Sotto, da sinistra: Yus Santiusti Caballero, prima negli 800 (2:02.80); Irene Siragusa, tricolore nei 100 con 11.35; Neves Bussotti che ha vinto i 1.500 (3:46.12) e Elio Locatelli, i c.t. ome promesso sull’ultimo numero della no - cigno prima di arrivare a Mexico City nazionali. IN COPERTINA: stra testata, che ha sempre più proseliti (let - per l’ultima Olimpiade. Grandi nomi e Eseosa Desalu sul tori), racconto dal mio punto di vista i tre grandi personaggi: da Frinolli a Eddy traguardo dei 200, vinti in 20.32. giorni asburgici degli assoluti a Trieste. Non Ottoz, da Meconi a Paola Pigni che . Alla veneranda prima di aver letto sul sito della Fidal il per l’occasione indossava la maglia del età di 35 anni ha pezzo storico di “vocione” Cimbricus (al se - Circolo Giuliano-Dalmata di Milano. messo in fila le più giovani avversarie Ccolo Giorgio Cimbrico) che ha ricordato quelli allestiti Le gare si sono svolte al campo intito - nei 100H cinquanta anni fa sempre nella patria delle “mule” (le lato a Giuseppe Grezar, ex mediano (Foto Colombo/Fidal). splendide ragazze triestine), con personaggi che hanno del grande Torino, scomparso nella fatto parte della storia atletica azzurra. tragedia di Superga nel 1948. Lo scrivo poiché nel mini In primis . Il suo fu una sorta di canto del sondaggio effettuato tra i frequentatori degli assoluti (ex atleti e manager) era completamente sconosciuto! Un vino bianco del posto, c’è solo l’imbarazzo della scelta. impianto a fianco dello stadio del calcio intitolato a Nereo Non ci sono i vari Tamberi, Trost, Benedetti che a Rocco (ex allenatore di calcio di Triestina, Padova, Milan quanto ci informa il generale o colonnello (non lo so..) e Torino), così informiamo anche i pochi che non sanno Vincenzo Parrinello vengono lasciati liberi di gestire la chi sia stato il “paron”. Il Grezar rinnovato, nelle giornate loro situazione, pertanto se sono d’accordo gli uomini di sabato e domenica, ha ospitato un gran bel pubblico, delle Fiamme Gialle, lo sono pure io. Tra l’altro c’era in - festante e incitante. Così deve essere! Per questi assoluti vece ma non si è espressa, almeno in è tornato a farmi compagnia anche il mio sodale con si - piste italiche per ora. Se gli spettatori vogliono seguire le gnora. I coniugi Perboni hanno fatto i turisti e vita appar - loro evoluzioni, si colleghino via etere nei meeting più tata, come due “piccioncini” in viaggio di nozze. Si parte importanti. Fatevene una ragione. L’atletica è sport indi - il venerdì, il viaggio non è agevolissimo, molto traffico, viduale e non di squadra, l’atletica non è il calcio, il ba - l’arrivo nel primo pomeriggio nel centro storico della sket, il volley o il rugby. Capito? Belle le volate di Desalu città irredenta è farraginoso. L’hotel che mi ospita (pa - e della Hooper (che avrebbe saltato due controlli. Atten - gante a scanso equivoci) è a due passi da Piazza Unità zione, non saltato ma commesso errore nella compila - d’Italia, il cuore di Trieste. Consiglio un caffè nel bar degli zione che valgono come due assenze), inficiate dal vento, Specchi, dove si gode un panorama davvero affascinante. c’è da seguire anche il milanese Vergani capace di scen - Convinto che la gara di dere sotto i 50” negli osta - marcia si potesse svolgere coli bassi, scatenando un su strada in pieno centro putiferio in zona Vip, com - storico, decido di rima - plici gli uomini del Cus nere in zona, accertatomi Pro Patria Milano (Ales - del mio errore, vado allo sandro Castelli e Valerio stadio a ritirare il pass. Caso) che hanno esultato Vedo Eleonora Giorgi vin - come ad un gol della loro cere i 10 km. Un sorriso squadra del cuore, realiz - per lei dopo tre scoppole zato al 90’. Oppure la lotta di “cartellini rossi” può es - tra le due pin up dei salti sere un segnale incorag - in estensione Darya Der - giante. Un temporale, che kach e Ottavia Cestonaro assomigliava a un mon - che sono un bel vedere. sone, ferma le gare del ve - Non ci dimentichiamo dei nerdì sera. Il sabato lanci di Lingua e di Zahra mattina la scarpinata Bani che qualche quoti - verso S. Giusto, è dove - diano ha stigmatizzato in rosa, così come la foto ac - maniera poco simpatica, canto alla statua di James ma è questo che passa il Joyce (Saba e Svevo la convento e, amici anche prossima volta.). Nel po - se il vento fosse cambiato meriggio allo stadio le a novembre ad Ostia, i gare non sono eccezionali: nuovi non avrebbero po - il vento ballerino la fa da Da sinistra in senso orario. tuto fare miracoli, per po - Elisa Molinarolo, 23 anni e buoni trascorsi nella ginnastica, si è imposta, a padrone e danneggia il sorpresa, nell’asta con 4.25. lemizzare c’è tempo. 10”24 di Federico “Chuck” . La trentenne portacolori dell’Aeronautica è prima nei Come ho avuto occasione 400 con barriere in 55.09. Cattaneo nei 100 (+2,4), Lorenzo Vergani, 23 anni, migliorandosi di 82 centesimi (49.36) veste la di scrivere tempo fa, alla mentre, invece, è quasi maglia tricolore davanti al favorito Bencosme (49.45). nuova “vecchia” gestione (Foto Colombo/Fidal) . perfetto (+1,8) con Micol si deve lasciare tempo, pa - Cattaneo (non sono pa - pranzo all’una è una il responsabile delle zienza e tempo. Se non renti) nei 100hs. La mam - sorta di grande rimpa - relazione esterne siete convinti andate a mina lombarda, 35 primavere, fa segnare13”20, niente triata, organizza tutto Gianni De Cleva (giornalista Rai Fidal, Andrew Good - leggere quanto scritto sul male! Così come la Siragusa 11”35 (100/+0,7), Bianchetti in pensione dal 2010, una delle voci radiofoniche più ac - john, Gianni De Cleva, il sottoscritto e due signore che numero 41 della nostra testata. Poi si vedrà. Intanto nel peso arriva a 19,74. In luce anche la giovanissima cattivanti e preparate, basket e atletica le sue discipline hanno sopportato tutto il tempo i discorsi di stampo visto sugli spalti del Grezar una tribuna stampa più co - Coiro, 16 anni, quarta in 2’04”63 negli 800 metri. preferite e preponderanti). Ai blocchi di partenza, par - prettamente sportivo dei convenuti. Mancava il mio so - spicua, come numero, tanti tecnici, vecchi e nuovi, tante La domenica mattina è assolata (niente gare), così mi don al desco di partenza: il “taciturno” Franco Braga - dale che ha disdetto il pranzo un’ora prima! Luogo in - promesse come ad esempio Marta Zenoni. Chissà. concedo una capatina al Castello di Miramare (dalle gna, il suo braccio destro per l’occasione Guido cantevole sul mare, con pericolo di pioggia scongiurato. Ci si rivede prima del mondiale. bianche torri attediate…. di carducciana memoria). Il Alessandrini, “cuore matto” , Charly Santi, Nel pomeriggio giornata conclusiva. Frizzante come un Walter Brambilla ora in pensione) saluta. Al volante un altro pensionato: Franco Fava, in gioventù (anni ’70 e ’80) campione delle lunghe distanze, poi giornalista al Corriere dello Sport . Si prosegue ed ecco la figura slanciata di Gianni Gola, ora Generale della Guardia di Finanza. Vigo - rosa stretta di mano, parole sincere di saluti. Lo ricor - diamo presidente della Fidal dalla primavera del 1989 al novembre 2004. E qui, permetteteci un balzo nel tempo. Novembre 1982. Venezia. In programma l’as - semblea di mezzo. Gola, al -

Facce da stadio

i riconosciamo a distanza. E mentre l’in - (non dei soliti stilisti, per carità), scarpe da tennis, passionati, medici, fisioterapisti. Di tutto e di più. Il Giulia Aprile vince i tervallo che ci separa si accorcia, sorri - come si diceva una volta, quando eravamo giovani e mondo atletico dello Stivale si è dato appuntamento in 1.500 in 4:20.56. Sopra le ragazze diamo perché, ancora una volta, li frequentavamo anche noi quelle strutture in terra questo stadiolo rimesso a nuovo per l’occasione. dopo la finale dei abbiamo identificati senza errore. Non rossa ad anello. Quelle sì, le scarpe, contrassegnate Varchiamo la fatidica soglia ed ecco che qualche viso ci 200. Si riconoscono Gloria sappiamo chi sono, mai visti prima. Ep - con simboli ultra conosciuti. Bianchi di capelli e di sembra familiare. Quello con l’accento bresciano che ve - Hooper (in ginocchio), Anna pure… Eppure sappiamo dove andranno, barba, corti, lunghi, spalle e braccia tatuate, polpacci diamo da una vita sui campi e sui prati di mezza italia, e Bongiorni, a destra, cosa faranno nelle prossime ore, di che e fondoschiena da urlo. Qualche cappellino, occhiali non sappiamo proprio come si chiama. Ci scostiamo di e (Foto parleranno, di cosa si nutriranno spiri - da sole, l’immancabile borsa a tracolla o zainetto in lato per lasciar passare un’auto e dentro scorgiamo una Colombo/Fidal) tualmente. Segni particolari? Nessuno. spalla. Saranno loro i protagonisti di questi tre giorni faccia, anzi due, conosciute. Guardiamo meglio ed ecco L Anzi no. Pantaloni corti, maglietta griffata triestini: atleti/e, tecnici, madri, padri, dirigenti, ap - che la mano di Carlo Santi (ex inviato del Messaggero , lora ancora Capitano o qualcosa di meno (ci perdone - fanno. Sa cavarsela egregiamente. Nemmeno il ranno i lettori) era alla guida del comitato laziale. Primo tempo di guardarsi attorno, accendere il cervello Nebiolo imperava. Il suo intervento (di Gola) fu l’unico elettronico ed ecco che intravediamo i suoi radi “contro”. Gelo totale. Grazie, o per colpa, di quelle parole capelli bianchi. Bene, il duo si è ricomposto. Come il futuro Presidente del Consiglio mondiale dello sport sempre. Quasi. Al nostro fianco Riccardo Ingallina, militare si giocò buona parte delle chance di entrare nel capoarea del settore tecnico. Non sappiamo bene Consiglio Federale. Difatti dovette attendere oltre sei cosa significhi e cosa fa un capoarea del settore anni e la caduta del piemontese… tecnico. Ma va ben li stess (va bene ugualmente) Ma ritorniamo alla facce incontrate a Trieste. All’ombra si dice dalle mie parti. Meglio non approfondire e lasciare spazio alla fantasia. Un posto più a sini - stra ed ecco il testone bianco cenere di Alfio Giomi. Non mollerà la sedia per tutta la durata dei tricolori. Preludio forse a quanto accadrà fra tre anni? Resistete, resistiamo e lo sapremo. Un posto vuoto segnala l’assenza di Diego Sanpaolo (scrive per il sito di Correre). Dicono che arriverà l’ultimo giorno, via Parigi. Gran giramondo anche il taci - turno Pippo Santonastaso, come lo abbiamo sim - paticamente soprannominato. E in effetti il pomeriggio della domenica eccolo al suo posto. Pimpante (un bradipo è più veloce) e solitario come sempre. Per come è strutturato l’orario di questi Campio - nati possiamo permetterci di fare i turisti. Mai stati da queste parti e scopriamo così una città piacevole, ricca di storia e interessantissima. Pur non essendo una grande città (duecentomila abi - tanti) offre tutto quanto puoi aspettarti da una metropoli. Tranne il traffico. Scorrevole e per nulla nevrotico. Complice, forse, il fine settimana? Due pomeriggi in tribuna stampa, sulle scale del Gre - regalato all’atletica e che in questi anni ha deciso di zar e nell’antistadio hanno offerto propizie occasioni provare una nuova ebbrezza: «Da psichiatra voglio ca - di ritrovare e incontrare tanta gente. Facce da stadio pire cosa pensa un operaio. Così per cinque anni ve - ci piace chiamarle. Ecco Cesare Manzotti, psichiatra stirò quei panni. Però ho commesso un errore di valutazione. Lavorare in fabbrica a 62 di uno striminzito albero ecco il duo televi - anni è dura. Ogni sera torno a casa sivo Franco Bragagna-Guido Alessandrini. stravolto dalla fatica…». La fiumana di gente continua ci regala altri Dal nulla si materializza un vegliardo sem - fugaci incontri. Allenatori in auge negli pre sulla breccia, che da queste parti anni ruggenti dell’atletica, atleti ora con - tiene radici (ad Aurisina per la preci - vertitisi in tecnici con alterna fortuna. sione): Luciano Gigliotti. Due battute Atleti in attesa dell’ora propizia per ini - sull’atleta che sta seguendo sono d’ob - ziare il riscaldamento. Tutta l’umanità bligo «È una brava ragazza, tosta, ci mette che abbiamo imparato a conoscere in impegno, non si arrende mai. Purtroppo anni di frequentazioni. Entriamo nella nel mondo corrono in un minuto in meno. “pancia” dello stadio. Primo incontro E dire che è seguita da un grande allena - femminile: Anna Chiara Spigarolo, ufficio stampa tore». Sorride e se ne va. Il soggetto in Fidal e figlia di Gabriella Dorio. Saluti, scambio di infor - Una sedia e questione è Francesca mazioni e via sulle scale. Evitiamo l’ascensore. Troppo un posto dove appoggiare il fido Campioni italiani. Da sinistra Bertoni (La Fratellanza in senso orario: affollato e poi meglio qualche rampa a piedi. Consiglio Mac lo troviamo comunque agevol - Sebastiano Bianchetti Modena) tricolore nelle del cardiologo. «Mi raccomando, movimento, almeno 30 mente. Salamelecchi d’ordinanza ad (19.74/peso)), Giorgio siepi con 9:56.96. Un Piantella (5.40/asta), Zahra minuti al giorno di cammino e, soprattutto, basta con le Alessio Giovannini (Fidal), preziosis - Bani (59,01/giavellotto), gran casino, voci che si sigarette. Poi può continuare a fumare, faccia come simo e amichevole come sempre. Nes - (13.77/triplo), rincorrono, inconfondi - cazzo le pare, io l’ho avvertita». suna traccia del “ragazzo di bottega”, il Sara Fantin (66.81/martello). bile l’accento milanese. Foto Colombo/Fidal Zona riservata alla stampa. Solito casino. Trovi di tutto. giovane apprendista Walter. Nessun af - È Giancarlo Sisti. Come caro, buon Elio, a mezzogiorno era partito. Questa volta da solo, que - sta volta ci aveva lasciato a terra, che ci arrangiassimo un po’ da soli. Elio è partito Non so con esattezza dove si è di - retto – una volta era partito all’im - lio – Eliud per un pugno di nito di stivaloni, giubbe, giubbetti o provviso in auto da solo e dove amici – quando quegli stessi giubboni (secondo la stagione), ma andava andava e così aveva finito Eamici si spostavano in auto sempre, in ogni stagione, con la fe - col fare su e giù per l’Islanda im - qua e là per l’Italia e per l’Europa dele macchina fotografica al collo, Facce da stadio incontrate nella tre per saziarsi d’atletica ma soprattutto spariva serafico lungo il percorso – giorni triestina. di amati cross, guidava sempre lui, e che si sarebbe detto conoscesse a Sopra a sinistra: Franco Angelotti guidava bene, anzi benissimo. Que - menadito (cosa assolutamente non (Presidente Bracco sto per lunghi anni. E per lunghi vera) – per “sparare” cento e cento Atletica). Sopra a destra i sempre ci si prende per i fondelli a vicenda e ci si manda anni Eliud non c’era verso, nel caso fotografie agli atleti e alle atlete, condirettori Walter Brambilla (con i baffi) e simpaticamente a quel paese. Alle nostre spalle ecco di incertezze nel trovare un certo una più bella dell’altra (intese Daniele Perboni Eddy Ottoz, sagace come sempre, uno che da queste parti paese o una certa strada, che si ac - come atlete e come fotografie). Fi - festeggiano non si sa cosa con Franco ha anche corso. Cinquant'anni fa però. Anche il valdo - costasse un attimo per chiedere in - nite le gare, chi di noi si ricordava Bragagna. La foto è del stano è uno scrigno di aneddoti e racconti. formazioni. A quei tempi di dove avevamo lasciato la mac - 2000, quindi quei tre sono molto ma molto Nomi, volti che intravedi nella folla. Una stretta di mano, satellitari non si parlava e anche china? Nessuno, tranne lui che a cambiati. Qui a fianco Gianni un saluto e via: Gianni Ghidini, gran tecnico e responsa - quando si cominciò a parlarne lui occhi (quasi) chiusi ci riportava Gola, ex presidente bile nazionale del mezzofondo veloce, maestro di un tal non ne voleva sapere. Non ho mai dritti dritti Fidal dal 1989 al 2004. Sotto: Aldo Maggi campione europeo a 1994, ben capito se il fatto di non chiedere al debito giovanissimo con la quinto ai Giochi Olimpici di Barcellona ’92, vincitore della informazioni fosse dovuto a una posteggio. maglia Riccardi. Dagli ostacoli è passato finale del Grand Prix (sempre sugli 800) di Torino ’92. Gli certa timidezza o a una fiducia in - Sono an - dall’altra parte della barricata. Con un immancabili sandali francescani ai piedi. Proprio come condizionata – sicumera? – nel suo dato a tro - cronometro in mano fa quando lo conoscemmo 25 anni addietro. fiuto stradale, ovvero a uno spiccato vare Eliud, correre veloci i suoi assistiti... Ecco il pensieroso Franco Angelotti, presi - senso di orientamento. Fatto sta l’amico di dente della Bracco Atletica, società che non che, senza mai nulla chiedere, finiva tante av - abbisogna di ulteriori presentazioni. Un si - che anche nelle maggiori incertezze venture e gnore sempre con lo sguardo sul cronometro. azzeccava la strada giusta, e in di tante È Filippo Di Mulo, responsabile federale set - fretta si incanalava alla meta. E così ore d’atle - piegando non so quanti tore velocità. Seduto più in basso qualcuno avveniva ogni qualvolta si trattava di tica vissute giorni – ma so che di certo che non riusciamo a inquadrare ma che da spostarci magari dagli hotel ai campi assieme, non si smarrirà e che come sempre bazzica le rassegne atletiche. Scen - di gara. Che strada fare? Beh, qui tre giorni al solito saprà trovare la diamo al bar. Un ormone grande e grosso. Sale Eliud suscitava il sospetto di aver prima del strada giusta, una strada e pepe nei capelli: . Ancora studiato il giorno prima diretta - suo ultimo che io immagino tutta colo - sua la seconda miglior misura di tutti i tempi mente sul posto la strada da percor - viaggio. rata d’azzurro. nel peso (21.23/1996, bruscolini). Sorpresa nei rere, cosa impossibile visto che in Giaceva a Questa volta Elio è partito 400 con barriere. Lorenzo Vergani (Cus Pro realtà quei certi posti erano del letto, la senza stivaloni, in punta di Patria Milano) finisce davanti al favorito De tutto sconosciuti anche a lui. mente of - piedi, a piedi nudi, senza Leon Bencosme. Per caso assistiamo al - Poi, nell’imminenza delle gare, mu - fuscata, il giubbe, giubbetti o giubboni. l’evento in compagnia di Aldo Maggi, respon - corpo minato. Non vidi né Indossava un semplice pigiama a sabile tecnico della Bracco e allenatore addosso a lui né nei di - fiori. Mi assicurano che avesse al proprio del 23enne Lorenzo. Sorride sotto i pressi la sua macchina fo - collo la sua inseparabile macchina baffi grigi. Abbassa il tono di voce. Nei pressi è tografica. Forse, pensai, è fotografica. seduto il Presidente. «Certo che sono con - riposta nell’armadio. Ahi! A questo punto non mi resta che tento, ci mancherebbe. Per il tempo ottenuto mi sono detto. E di certo attendere le sue solite magnifiche (49.36) e soprattutto per aver battuto una ma - per celia quale linimento foto da quegli sterminati campi del glia gialla… Così dimostriamo che anche se all’acuto dolore, mi sono cross che stanno sopra le nostre non sei un militare». aggiunto: «E adesso chi ci teste. Campi che sicuramente ci Domenica, tardo pomeriggio. Dobbiamo an - porta di qua e di là?». sono, anche se, per dirla col poeta dare. Casa è distante oltre 500 chilometri. Ri - Finché nel pomeriggio di Montale, “Noi, della razza di chi ri - nunciamo alle staffette. Sarà per un’altra volta. domenica 18 giugno ho mane a terra” non li vediamo. Daniele Perboni saputo. Elio, il nostro Ennio Buongiovanni Sul numero 47 della nostra pubblica - l’Amministrazione Comunale) quando l’im - vedere il mitico Carl Lewis (ed altri cam - PAOLO GALIMBERTI zione, nell’articolo dal titolo “Oh Lom - pianto indoor del XXV Aprile (in ritardo di pioni); erano lì per il loro sponsor non certo Gentili direttori, bardia!” abbiamo chiesto ai presidenti anni) sarà ultimato, collaudato e consegnato. per aiutarci a promuovere la nostra Atletica; in merito al caso "Breking2" per il quale di Fidal Lombardia e Fidal Milano di di sicuro per il futuro faremo tesoro ancor siamo stati chiamati in causa nello scorso BREAKING 2 più di queste situazioni (volute e decise da esprimere la loro opinione su Brea - numero del vostro foglio, ci preme eviden - Al Comitato Regionale (e quindi a me, ai altri) per poter cercare di trarne un vantag - king2 e sul raduno dei velocisti al ziare come il Comitato FIDAL Milano sia consiglieri e agli uffici) è arrivata, un mese gio per il nostro ambiente. estraneo a quanto accaduto. Campo XXV Aprile. Queste le risposte prima dell’evento, la richiesta di autorizza - I fatti e gli allenamenti "segreti" sulla pista di Gianni Mauri (Presidente del Comi - zione degli organizzatori di “Breaking 2”. STAFFETTE AZZURRE , RADUNO A MILANO di Brugherio riguardano quel campo e il suo tato Regionale Fidal) e di Paolo Galim - La nostra decisione è stata immediata e tra - Walter non scandalizzarti, ma io, presidente gestore. Questi è sì il nostro Fiduciario tec - berti (Presidente Comitato Provinciale sparente; l’evento presentava delle partico - del Comitato Regionale Lombardo, ho saputo nico, ma Alessandro Staglianò non è un di - Fidal Milano) larità che non permettevano di considerarla del raduno dei velocisti azzurri a Milano... pendente della Federazione. Il suo lavoro una normale maratona, ne era in linea con i dalle pagine della Gazzetta! Nessuno ci consiste in primis nel curare al meglio gli dettami regolamentari (e non entro nel me - aveva informato e questo mi spiace perché interessi dell'impianto comunale. GIANNI MAURI rito dei materiali, calzature, modalità di ri - credo fermamente che la Fidal è (e deve es - Il vivere di sport, senza essere calciatori, Walter, fornimento, lepri, etc). Fidal Lombardia ha sere) una sola, senza compartimenti stagni e comporta talora degli odiosi compromessi. Rispondo con piacere (ma anche con tri - inviato tutto subito a Fidal Roma la quale ha senza personalismi o piccole rendite di bot - Ci sentiamo però di affermare che la Fede - stezza) alla tua richiesta in merito all’arti - messo il tutto all’ordine del Consiglio Fede - tega; mi adopererò molto in questo quadrien - razione tutta e il nostro sport ha perso una colo “Oh Lombardia!”; con piacere perché è rale e, dopo valutazione (e sentita la IAAF), nio perché ciò non avvenga. Siamo la grande occasione di promozione, incapace un dovere di chi ha un ruolo adoperarsi per ha deciso di autorizzare l’evento. Questi i Regione (e lo dico con orgoglio) che ha il di investire per un ritorno di immagine, la fare chiarezza, con tristezza perché da poco fatti. La mia opinione personale è che Kip - maggior volume di attività, di talenti, di atleti presenza a Milano e in Brianza di campioni abbiamo perso un amico e un fotografo ap - choge ha fatto un’ impresa strepitosa ma e tecnici, di società, di gare, di iniziative tec - del calibro di Carl Lewis o Allison Felix. passionato di atletica come Elio Panciera, anche che, intorno a questo evento, si sono niche e che, se interpellati, avremmo potuto Ma l’esperienza serve. In futuro, a fronte di persona squisita e che, attraverso te, ho po - costruite forzature che potevano essere evi - co-organizzare al meglio il raduno e insieme simili richieste provenienti da grandi brand, tuto apprezzare per tanti anni. tate. Personalmente ritengo che il ruolo di ad esso momenti utili e di valorizzazione per cercheremo di ritagliare un piccolo spazio Fidal Lombardia sia e debba essere il tute - il nostro movimento (ad esempio un clinic anche per il nostro mondo, soprattutto ILLUMINAZIONE DEL CAMPO XXV A PRILE lare e il valorizzare il lavoro delle nostre so - sulle staffette con coach Di Mulo, incontro quello giovanile, che in questi ultimi anni Parliamo di una situazione che non fa onore cietà, dei nostri tecnici e dei nostri dirigenti sulla velocità per giovani coach, tecnica di ha un grosso bisogno di riferimenti e di alla città di Milano, un cantiere eterno (a sociali e l’attività (al meglio) dei nostri corsa, partenze, lanciato e molto altro). campioni. oggi non definito), un impianto di illumina - atleti/e di ogni fascia di età. Walter sono Raccolgo l’invito che ci fai a guardar fuori Con stima, Paolo Galimberti zione che Milano Sport (in palese malafede) d’accordo con te che un così grande evento dal nostro splendido giardino lombardo e a (presidente FIDAL Milano). vuole consegnare alla gestione senza averlo mediatico non va snobbato…sarebbe bello tal scopo ci stiamo raccordando con i comi - ultimato, senza aver fatto gli allacci e (fatto poter contare su un così forte traino media - tato regionali delle regioni vicine e con la ancora più grave) senza averlo collaudato! tico per poter difendere la bella Atletica di Federazione per lavorare sempre di più in - Ho avuto più riunioni con questi signori e mi base che si fa in molte parti d’Italia..in que - sieme a livello tecnico, agonistico, sulla sono dovuto scontrare con la loro arroganza e sto caso non era possibile. formazione, sui servizi e su quanto può aiu - saccenza. Un dato certo e verificabile, ad Personalmente nessuno mi ha mai parlato tare la nostra Atletica a svilupparsi sempre oggi non sappiamo (nonostante i nostri conti - della presenza della Felix….per curiosità meglio e a superare alcune criticità che nui incontri e solleciti, anche attraverso alla vigilia sono andato in piazza Duomo per sono evidenti.