Relazione inquadramento

UNIONE EUROPEA DI REGIONE COMUNE DI NOVA SIRI PROV. DI

RICHIESTA CONVOCAZIONE CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE “art. 25 L.R. n.23/1999” CON APPROVAZIONE DI PROGETTO DEFINITIVO PER LA REALIZZAZIONE DI UN’AREA DI SERVIZIO IN AGRO DI NOVA SIRI S.S. 106 JONICA Tronco 9° IN VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO VIGENTE DEL COMUNE APPROVATO CON D.C.C. N° 59 DEL 17/10/2007

RELAZIONE DI INQUADRAMENTO TERRITORIALE

Oggetto: Progetto per la realizzazione di un’Area di Servizio in località Ospedale,in seguito ai lavori di costruzione/adeguamento della S.S. 106 Ionica Tronco 9° dal Km. 414+080 al Km 419+300 in variante al regolamento urbanistico del Comune di Nova Siri approvato con D.C.C. n° 59 del 17/10/2007

Committente: Fortunato Anna Lisa – C.da Ospedale, 10 - 75020 Nova Siri Marina (MT)

Località: C.da Ospedale – 75020 Nova Siri (MT) Foglio di Mappa N° 41 Part.lle N° 411/p - 39/p - 110/p

Nova Siri, 22/07/2013

Il Tecnico Il Tecnico Il Tecnico (Per. Agr. Giuseppe CIARFAGLIA) (Per.Agr. Domenico FARINA PIETROMATERA) (Arch. Raffaele CASAMASSIMA )

Viale Aldo Moro,65 75024 (MT) Tel/fax 0835/201015 [email protected]; - [email protected][email protected]

Progetto di un’Area di Servizio a Nova Siri sulla S.S. 106 Jonica 1

Relazione inquadramento

La presente relazione di inquadramento territoriale è allegata alla RICHIESTA DI CONVOCAZIONE CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE CON APPROVAZIONE DI PROGETTO DEFINITIVO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA STAZIONE DI SERVIZIO IN LOCALITA’ OSPEDALE, IN SEGUITO AI LAVORI DI COSTRUZIONE/ADEGUAMENTO DELLA S.S. 106 JONICA TRONCO 9° DAL KM 414+080 AL KM 419+300.

QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO PREMESSA

In data 27/04/1990 con n. 1876 di prot. veniva redatto il Progetto Esecutivo Generale dei lavori di adeguamento a 4 corsie per il tratto lucano della SS. 106 “Jonica”, nell’ambito del quale ricade il tratto che sottende l’abitato di Nova Siri Scalo. Tale progetto esecutivo generale prevedeva, per il tratto in oggetto, l’esecuzione di n. 4 lotti in variante esterna all’abitato. In seguito all’entrata in vigore della legge 109/94 e successive modifiche ed integrazioni, ai sensi dell’art. 16 della Legge medesima, si è ritenuto necessario valutare sia le esigenze da soddisfare, che le ragioni delle scelte progettuali in rapporto ai costi ed ai benefici dell’intervento da realizzare. Pertanto, si è redatto, in data 31/12/1998, uno Studio per la Variante esterna all’abitato di Nova Siri scalo, nel quale si mettevano a confronto la soluzione progettuale del 1990 (detta Alternativa n.2) ed una nuova soluzione (detta Alternativa n.1), sempre in variante esterna, in posizione intermedia tra l’attuale sede della Statale ed il tracciato del 1990, dal quale si evinceva che la nuova soluzione progettuale proposta coniugava i minori costi e tempi di realizzazione con i minori impatti sul territorio. In data 8/4/1999 la Direzione Generale ANAS promuoveva la redazione di uno Studio di Fattibilità al fine di verificare il rapporto costi/benefici delle soluzioni progettuali a tale data individuate. La Regione Basilicata, frattanto, aveva redatto nel giugno ‘99 un progetto di adeguamento in sede prevedendo la costruzione di una galleria artificiale in corrispondenza dell’abitato di Nova Siri scalo allo scopo di eliminare l’intersezione tra la SS. 106 e la SS. 104, attualmente semaforizzata. Tale soluzione progettuale (detta Alternativa n.3) veniva recepita ed analizzata nello

Progetto di un’Area di Servizio a Nova Siri sulla S.S. 106 Jonica 2

Relazione inquadramento

Studio di Fattibilità citato. Lo Studio di Fattibilità giungeva alla conclusione che l’Alternativa n.2 presentava un rapporto Benefici/Costi notevolmente più basso se raffrontato con le restanti alternative, mentre il confronto tra le Alternative n.1 e n.3 portava a rapporti Benefici/Costi paragonabili ed evidenziava una leggera prevalenza del progetto denominato Alternativa n.1. Il Consiglio Comunale di Nova Siri, richiesto in proposito, esprimeva, con Deliberazione Consiliare n. 51 del 29/11/1999, parere favorevole alla soluzione progettuale denominata Alternativa n.1 nello Studio di Fattibilità citato. A seguito di incontri informali con l’Amministrazione Comunale di Nova Siri e con la Sovrintendenza Archeologica della Basilicata, si è giunti alla definizione di alcuni aspetti di dettaglio del tracciato. Questo ha portato alla definizione di una modifica alla soluzione n.1, denominata in questo Studio come Alternativa n.4. Essa si configura non già come una nuova soluzione progettuale vera e propria, quanto piuttosto un miglioramento della soluzione definita Alternativa n.1. Tutte le alternative esaminate hanno tenuto conto dell’impossibilità di realizzare un ampliamento in sede in corrispondenza dell’abitato di Nova Siri scalo. In tale tratto, purtroppo, non sono praticamente disponibili aree libere non urbanizzate, a causa dell’intenso sviluppo urbano verificatosi a ridosso dell’infrastruttura esistente. Le soluzioni analizzate hanno, pertanto, tutte previsto la realizzazione del tratto di strada in variante fuori sede, accogliendo in questo modo l’indicazione data dal PRG del Comune di Nova Siri sulla localizzazione della nuova infrastruttura. Soltanto l’Alternativa 3, elaborata dalla Regione, ha previsto l’ampliamento in sede della strada, ipotizzando, però, per l’attraversamento di Nova Siri scalo la realizzazione di una galleria artificiale. A seguito del mutato quadro normativo, si è infine deciso di adottare, per il progetto in esame, le procedure previste dalla cosiddetta “legge obiettivo” relative alle infrastrutture considerate di interesse nazionale prioritario. Pertanto, il progetto preliminare già scelto in sede di conferenza dei servizi (Alternativa 4) è stato ulteriormente approfondito secondo quanto disposto dall’art. 3 del D. L.vo n° 190/02.

Progetto di un’Area di Servizio a Nova Siri sulla S.S. 106 Jonica 3

Relazione inquadramento

L’AREA DI IMPATTO DEL PROGETTO PREMESSA Il progetto in oggetto riveste un’importanza primaria dal punto di vista dei collegamenti tra i corridoi tirrenico e adriatico. La realizzazione dei lotti 1,2,3 e 4, detti “Variante Nova Siri“, della direttrice stradale S.S. N°106 “JONICA”, costituisce l’anello mancante per il raggiungimento di una delle priorità nell’ambito degli interventi di competenza compartimentale e del Piano Trasporti Nazionale e ricade a cavallo tra le regioni Basilicata e Calabria interessando rispettivamente i territori comunali di Nova Siri e Rocca Imperiale. Tale direttrice riveste un’importanza determinante per i trasporti regionali e per lo sviluppo dell’economia nel settore dell’agricoltura e del turismo, infatti, l’area, rivalutata con l’intervento di bonifica dell’agro Metapontino, è interessata da intensi flussi di traffico merci e soprattutto nei periodi estivi, da notevoli flussi turistici. Tale asse si colloca in posizione strategica nell’ambito dell’organizzazione del sistema viario della Regione Basilicata degli ultimi anni, con le sue direttrici di fondovalle (S.S. N°598 “Di fondovalle Agri “, S.S. N°653 “Sinnica “, S.S. N°407 “Basentana”) che confluiscono sulla Statale “Jonica”. In scala interregionale e nazionale, la statale costituisce l’alternativa alla A3 SARC, nel tratto calabro, e l’unico collegamento della A14 Adriatica con la Calabria.

INQUADRAMENTO TERRITORIALE La Statale N°106 “Jonica” inizia a Reggio Calabria e termina in Puglia, all’incrocio con la S.S. N°7 “Appia”, si sviluppa lungo l’intera costa jonica e lambisce le tre Regioni meridionali: Calabria, Basilicata, Puglia. Il tratto ricadente nel comprensorio del Metapontino attraversa i territori comunali di Rocca Imperiale, in Calabria e di Nova Siri, , , , , e , in Basilicata, con caratteristiche di elevata produttività agricola. Difatti, l’attuazione della riforma fondiaria degli anni ’50 ha trasformato i terreni paludosi in aree a coltivazione intensa e ha migliorato la salubrità dei luoghi, permettendo lo sviluppo, lungo l’asse stradale e intorno agli scali ferroviari di alcune frazioni dei comuni più arretrati. La tendenza delle popolazioni a trasferirsi dai nuclei dei comuni

Progetto di un’Area di Servizio a Nova Siri sulla S.S. 106 Jonica 4

Relazione inquadramento dell’entroterra costiero alle zone in prossimità del mare, adiacenti le linee ferroviarie e la statale“Jonica”, ha avuto una crescita esponenziale nel dopoguerra, con l’incremento delle potenzialità produttive agricole. Conseguentemente, la produttività dell’area si è estesa anche al settore turistico generale, con la proliferazione di numerose entità imprenditoriali collegate al settore terziario, anche per la presenza, nel comprensorio, di importanti emergenze archeologiche, architettoniche e naturalistiche. L’organizzazione territoriale della fascia costiera si è realizzata con gli insediamenti dei Centri di Riforma Agraria, dopo l’ultima guerra, utilizzando la S.S. N°106 come principale infrastruttura di insediamento. L’arteria, che presenta in gran parte una sezione trasversale assimilabile al tipo IV CNR, risulta essere ai limiti di saturazione con un flusso massimo stimato nell’ora di punta prossimo alla capacità. Essa è stata realizzata a monte dei terreni acquitrinosi, attestandosi sui terrazzi marini quaternari, parallelamente al tracciato ferroviario Taranto – Reggio Calabria a valle e lontano dagli insediamenti urbani ubicati sui pianori. Tra le altre città, serve quelle di Nova Siri e Rotondella ed i centri interni collegati mediante accessi diretti con un aggravio delle disfunzioni dovute ai numerosi accessi a raso e alla presenza di semafori nei centri abitati attraversati, causa della diffusa pericolosità dell’infrastruttura che presenta un tasso di incidentalità piuttosto elevato. Il progetto per l’adeguamento della Statale SS 106 “Ionica” si inserisce in questo quadro della situazione proponendo l’ammodernamento dell’infrastruttura al tipo III CNR realizzando, in questo modo, un incremento sostanziale della sua capacità, l’eliminazione delle situazioni di pericolo dovute agli attraversamenti a raso e le lunghe attese ai semafori. L’obiettivo prioritario del progetto generale è dunque il raggiungimento di livelli di sicurezza equiparabili agli standard nazionali ed europei su di una direttrice che per la domanda servita e per la sua collocazione nell’ambito del territorio dell’Italia meridionale, costituisce uno dei principali archi della rete stradale nazionale.

Progetto di un’Area di Servizio a Nova Siri sulla S.S. 106 Jonica 5

Relazione inquadramento

CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO Il territorio allo stato attuale presenta eccezionali risorse naturali: la fertilità del terreno agrario per natura pedologica e ricchezza di falde; la mitezza del clima durante tutto l’anno che conferisce alla zona carattere di isola climatica in tutto il bacino del Mediterraneo; le lunghe spiagge adatte per una balneazione prolungata anche oltre l’estate; la possibilità di rapido accesso al Parco Nazionale del Pollino ed ai numerosi boschi e laghi artificiali calabresi. La valenza storico - culturale paesaggistica dei luoghi interessati dall’interevento, dovuta sia alla presenza degli elementi naturalistici, sia alla presenza di un notevole patrimonio artistico costituito dai reperti del paleolitico del Metapontino; dalle vestigia di ricche e fiorenti colonie greche; dai reperti dei relativi musei e le cospicue Tavole Palatine, ha determinato l’individuazione dei criteri ispiratori degli obiettivi di progetto, rispettando il fine di armonizzare l’opera all’ecosistema esistente. L’elemento storico - archeologico di maggior rilievo, ricadente nella zona di progetto, è costituito dalla villa imperiale di Ciglio dei Vagni, in località Nova Siri, di età romana che presenta i resti di un impianto termale e costituisce un’area archeologica di rilievo. Ma la valorizzazione di tale patrimonio storico - archeologico, nonché paesaggistico, oggi compromessa dalla presenza di insediamenti produttivi (edifici e serre), viene recuperata attraverso alcuni interventi di progetto miranti alla migliore e più immediata fruibilità di tale sito. Sempre in località Ciglio dei Vagni è presente un’unità naturalistica, definita dal Piano Paesistico di medio valore, costituita da un bosco di agrifoglie di alto fusto. L’agricoltura presente risulta essere di tipo intensivo, con la presenza di coltivazioni di pregio come agrumeti, frutteti e uliveti, sia in agro di Nova Siri che di Rocca Imperiale. Non a caso uno dei criteri ispiratori del progetto è stato il mantenimento delle preesistenze naturali di maggior pregio. Nell’area in esame la trasformazione antropica dell’uso del suolo è stata profonda. La conformazione orografica della zona è quella di un territorio costituito, in poco spazio, da un alternarsi di catene montuose, trasversali alla costa e valli solcate da incisivi, anche se non copiosi, fiumi. La natura geologica dei terreni e delle rocce (argille e conglomerati argillosi in

Progetto di un’Area di Servizio a Nova Siri sulla S.S. 106 Jonica 6

Relazione inquadramento preminenza) non ha favorito, inoltre, la costruzione di strade trasversali a tali incisioni vallive, perché sarebbero risultate poco economiche e quindi l’unico collettore trasversale è stato rappresentato dalla S.S. N°106 ormai a livelli di saturazione di traffico e che nel tratto di Rocca Imperiale risulta adeguata per la quasi totalità del tracciato. Le uniche strade realizzate, con minori risorse, sono state quelle di fondovalle : la S.S. N°407 “Basentana”; la S.S. N°598 “Fondo valle Agri”e la S.S. N°653 “Sinnica”, per rispondere alla domanda di trasporto dei comuni interni, altrimenti isolati.

COMPONENTE SOCIO-ECONOMICA

USO REALE DEL SUOLO DELLA REGIONE Il settore agricolo costituisce ancora parte di rilievo dell'economia regionale della Basilicata, mostrando una quota di addetti più che doppia (oltre il 20%) rispetto a quella nazionale e analoga rilevanza nella formazione della ricchezza: la produzione non può però basarsi su colture di pregio, dati i condizionamenti esercitati dalla montuosità del territorio, dalla sua scarsa fertilità e dall'irregolarità delle precipitazioni. Insieme all'incremento della meccanizzazione e della concimazione chimica, gli interventi pubblici operati dagli anni Cinquanta hanno migliorato una situazione largamente defícitaria mediante la riforma fondiaria, l'assegnazione di migliaia di case sparse e di terre ai braccianti, le bonifiche e le irrigazioni di vasti comprensori (grazie anche allo sbarramento del Bradano e di altri fiumi). La diffusione di tali opere ha però subito un rallentamento ed esse non sono oggi in grado di assicurare adeguate opportunità di sviluppo alle attività agricole, penalizzate anche dall'insufficienza delle strutture di commercializzazione. La loro localizzazione, quindi, ha determinato aree piuttosto differenziate per caratteristiche produttive: privilegiate risultano le valli dell'Agri, nel suo medio corso, e dell'Ofanto, oltre alla piana di . Le colture più estese sono quelle del frumento, seguito da altri cereali che in buona parte costituiscono materia prima per l'industria alimentare lucana (avena, orzo, mais), e delle patate; abbastanza diffusi sono la vite (soprattutto uva da

Progetto di un’Area di Servizio a Nova Siri sulla S.S. 106 Jonica 7

Relazione inquadramento vino), l'olivo, presente nelle aree collinari, e gli agrumi, nelle piane ioniche; un certo incremento hanno registrato alcune colture industriali, in particolare la barbabietola da zucchero (che ha superato per estensione la tradizionale coltura della patata) e il tabacco, e quelle ortofrutticole. Il bosco copre il 20% circa del territorio regionale: dopo decenni di intenso diboscamento, esso ultimamente ha iniziato a espandersi, anche in funzione produttiva sebbene al di fuori di una precisa strategia di valorizzazione. Nella figura seguente si riporta una mappa dell’utilizzo effettivo attuale del suolo regionale. Lo studio riguardante l’uso del suolo nell’ambito interessato dal progetto viario in oggetto ha la finalità di individuare, tramite l’interpretazione cartografica, la vegetazione agraria e la presenza di opere realizzate in relazione alla presenza antropica gravitante sul territorio.

USO AGRICOLO Il territorio rilevato, avendo una conformazione collinare, risulta costituito, in modo sostanzialmente omogeneo, da terreni pregiati relativamente al loro uso agricolo.

Progetto di un’Area di Servizio a Nova Siri sulla S.S. 106 Jonica 8

Relazione inquadramento

I tipi colturali maggiormente presenti sono i seminativi, seguono le colture arboree (oliveti e mandorleti), mentre quelli sporadicamente presenti sono i seminativi arborei e i vigneti. Il paesaggio agrario è caratterizzato da una variabilità estetica che comprende, oltre i campi coltivati, altre strutture vegetazionali: siepi, incolti e macchie che hanno un ruolo importante nell’ambiente agrario specialmente come elementi strutturali di eterogeneità biologica. Per quanto riguarda più specificatamente la zona agricola coltivata, essa è caratterizzata da un uso del suolo con colture di tipo estensivo. Vista la cospicua presenza di masserie, si può affermare che l’agricoltura è di tipo tradizionale policolturale e mista; la produzione è diversificata poiché si attua la coltivazione di più specie vegetali, colture arboree, erbacee ed agricoltura mista.

EDIFICATO La densità demografica della regione Basilicata è assai modesta, più bassa che in ogni altra regione dell'Italia peninsulare. Tuttavia negli ultimi anni la regione ha registrato un sia pur modesto incremento dei residenti (circa 7000 unità nel decennio intercensuale 1971-1981), incremento che testimonia come sia:finito il grande esodo che, a partire dal seconde dopoguerra, ha colpito la popolazione lucana (tra il 1951 e il 1974 gli emigrati sono stati circa 217.000). Questa inversione di tendenza è riconducibile alla crisi e alla ristrutturazione delle economie industriali dell'Europa centro - occidentale e dell'Italia settentrionale, che hanno favorito il formarsi di un flusso di rientri, i quali contribuiscono a bilanciare i persistenti flussi in uscita, diretti attualmente verso le regioni dell'Italia centrale. Un altro elemento che distingue questo più recente processo di emigrazione dal precedente è costituito dal fatto che tra i giovani emigrati di oggi si trovino numerosi diplomati e laureati, mentre prima era tradizionalmente il contadino a lasciare la sua terra. L'incremento demografico ha interessato complessivamente 37 dei 131 comuni della regione, di cui 10 in provincia di Matera e 27 in quella di Potenza. I maggiori aumenti si sono registrati nei due capoluoghi provinciali e nei principali comuni. Un ulteriore calo demografico, al contrario, hanno avuto alcuni centri minori delle aree montane interne, privi di

Progetto di un’Area di Servizio a Nova Siri sulla S.S. 106 Jonica 9

Relazione inquadramento risorse economiche e dipendenti da proventi esterni, quali le rimesse degli emigrati e le pensioni. Per quanto riguarda le forme di insediamento, nell'area del Materano la popolazione vive in prevalenza accentrata, mentre nel Potentino non mancano le case sparse. Nel territorio oggetto del presente studio le condizioni morfologiche e la prevalente economia storica, caratterizzata dall’uso agricolo del suolo, hanno permesso l’insediamento umano in piccoli ed isolati nuclei abitati a carattere familiare, in cui la vocazione prettamente agricola è attestata anche in toponomastica con le dizioni “masseria”, “jazzo” o “casino”. La vocazione agricola del territorio è stata solo di recente soppiantata da massicci interventi infrastrutturali in campo industriale, sorti nelle aree attrezzate realizzate nell’ambito periferico della città di Matera. In mappa è riportata la densità di popolazione nella regione.

INFRASTRUTTURE L’indicatore ambientale considerato pone in evidenza la rete infrastrutturale, le arterie di traffico e la reciproca connessione esistente con la rete viaria e tecnologica locale.

Progetto di un’Area di Servizio a Nova Siri sulla S.S. 106 Jonica 10

Relazione inquadramento

Il territorio interessato dalla realizzazione della direttrice viaria è intersecato in più punti da varie infrastrutture quali rete idrica (potabile ed irrigua), canali e reti di elettrificazione.

LE CARATTERISTICHE GENERALI DELLA’AREA DEL METAPONTINO Nell’area del Metapontino, localizzata ad est della regione Basilicata lungo la costa Jonica, sono ubicati i comuni di Nova Siri, Rotondella, Policoro, Scanzano Jonico, Pisticci e Bernalda, tutti amministrativamente appartenenti alla Provincia di Matera. La struttura insediativa dell’area è caratterizzata da nuclei agricoli sparsi, nella vasta piana irrigua, scaturita dall’opera di bonifica effettuata dalla riforma fondiaria degli anni ‘50, e dalla presenza di nuovi centri urbani sviluppatisi come filiazione verso il mare dei centri antichi posti sui contrafforti collinari. Sotto il profilo morfologico il Metapontino, solcato dai grandi fiumi lucani (Sinni, Agri, e Bradano), risulta l’unica pianura esistente in Basilicata. L’economia dell’area, in relazione alle favorevoli condizioni climatiche ed orografiche, si basa prevalentemente sull’agricoltura, con produzioni di tipo ortofrutticole, floreali e di primizie, e sul turismo balneare limitato, pertanto, ad un breve periodo estivo. L’industria presente nell’area, limitata a pochi insediamenti di piccole dimensioni, opera essenzialmente nel comparto agro-alimentare. L’area di Metaponto, come d’altronde tutta la costa jonica, risultava essere, agli inizi degli anni ‘50, una delle zone più depresse d’Italia. I problemi emergenti che all’epoca interessavano l’area possono essere così riassunti: elevata diffusione, a causa della paludosità dell’area, della malaria; esistenza di una debolissima struttura economica, di un’agricoltura povera, di elevati tassi di disoccupazione ed emigrazione; emarginazione rispetto alle aree, anche contigue, maggiormente evolute a causa del periferismo geografico e delle carenze ed inadeguatezze del sistema di trasporti.

Per quanto attiene alle dinamiche demografiche dei comuni ubicati nel Metapontino va evidenziato, ad esclusione dei comuni di Rotondella e Montalbano Jonico, un saldo positivo nel periodo 1971-1995.

Progetto di un’Area di Servizio a Nova Siri sulla S.S. 106 Jonica 11

Relazione inquadramento

IL PIANO TERRITORIALE PAESISTICO DI AREA VASTA DEL METAPONTINO Il Piano Territoriale Paesistico di area vasta del Metapontino, adottato con decreto della Giunta Regionale n.6209 del 24.09.1987, interessa i comuni di Bernalda, Montalbano, Montescaglioso, Nova Siri, Pisticci, Rotodella, Scanzano e .

Il Piano, pur rispettandole, va oltre le disposizioni dell’art.5 della legge 1497/39 che prevede il controllo delle trasformazioni ambientali dovute all’uso insediativo residenziale ed una forma di tutela essenzialmente vincolistica attuata mediante prescrizioni e divieti. In tal senso esso prevede il controllo e la regolamentazione di ogni uso territoriale senza prescindere, nell’ambito di una razionale gestione delle risorse ambientali, all’indicazione di forme attive di “protezione“ e “valorizzazione”.

Nell’ambito dell’analisi dell’ambiente naturale dell’area vengono presi in considerazione i seguenti tematismi: 1. la climatologia; 2. la geomorfologia; 3. l’idrogeologia; 4. il suolo; 5. la vegetazione; 6. la fauna. Il sistema antropico viene analizzato mediante lo studio dell’evoluzione storica del sistema insediativo nel Metapontino e delle tipologie prevalenti nel sistema medesimo. Ai fini di una chiara lettura delle indicazioni di Piano per l’area di studio appare utile descrivere, in sintesi, la metodologia e la scala di valutazione utilizzata per descrivere il valore dei beni culturali ed ambientali. Per quanto attiene i beni storico - artistici, la valutazione del loro pregio è stata effettuata per mezzo di considerazioni relative: alla loro qualità e valore testimoniale; al loro interesse internazionale, nazionale e locale; alla loro appartenenza ad un più complesso sistema; alla loro percettività. Per i beni ambientali è stata utilizzata la correlazione dei fattori prima citati fra valore del paesaggio e valore ecologico. Si è, pertanto, definita una scala di valori paesaggistici basata su una scala di valori ecologici associando il pregio paesaggistico al valore ecologico,

Progetto di un’Area di Servizio a Nova Siri sulla S.S. 106 Jonica 12

Relazione inquadramento naturalistico e scientifico degli elementi che lo costituiscono. Un ecosistema o un suo componente ha un elevato valore ecologico quando la sua funzione, nell’ambito del mantenimento degli equilibri naturali, è strategica. Invece, un ecosistema, una specie, una popolazione (faunistica o floristica) hanno un elevato valore naturalistico quando nell’ambiente naturale in cui vivono rappresentano una risorsa importante, oltre che scarsa, rara o estremamente peculiare. Infine, un ecosistema o una specie hanno un elevato valore scientifico quando presentano degli aspetti meritevoli di studio, sia perché sconosciuti sia perché rilevanti nella comprensione dei meccanismi naturali di funzionamento dell’ecosistema o del loro insieme. Una risorsa naturale o un bene storico - architettonico sono definiti di valore eccezionale, elevato, medio, basso a seconda della loro posizione complessiva nella scala gerarchica dei diversi valori assegnati. Nello stesso modo sono stati attribuiti i valori “elevato”, “medio” e “basso” alle diverse risorse naturali, a seconda della loro importanza naturalistica e scientifica a livello nazionale, regionale e locale. Ai fini delle valutazioni precedentemente descritte i beni culturali ed ambientali presenti all’interno del territorio di tutela del Piano sono stati suddivisi in: “elementi”, cioè oggetti che all’interno di un territorio sono riconoscibili per caratteri di evidente omogeneità; “ambiti”, ovvero un insieme di elementi di eccezionale e/o elevato valore a prevalente caratterizzazione naturalistica (destinati alla tutela delle risorse naturalistiche, ecologiche, il cui insieme definisce un paesaggio naturale), o a prevalente caratterizzazione archeologica, storico architettonica e tradizionale agricola (in cui le azioni di conservazione e di valorizzazione sono caratterizzate da scelte progettuali di tipo complesso ed integrato. Tra gli 8 ambiti individuati dal Piano sono compresi quelli di Metaponto (ambito A) e di Foce del Basento (Bernalda e Pisticci – Ambito B). Invece tra i 9 Insiemi è compreso quello di Metaponto (Insieme n.4). I caratteri costitutivi degli ambiti, gli usi compatibili degli elementi, le misure di valorizzazione e le prescrizioni progettuali di massima sono riportate nella relazione di Piano. In particolare le Norme Tecniche di Attuazione (artt. 27 – 32) regolano la ammissibilità di trasformazioni del territorio in funzione della presenza di elementi di interesse naturalistico, archeologico e storico di valore elevato e medio, di elementi a sensibilità geologica eccezionale

Progetto di un’Area di Servizio a Nova Siri sulla S.S. 106 Jonica 13

Relazione inquadramento e di elementi d’interesse produttivo agricolo di valore eccezionale, secondo le seguenti modalità: ammissibili previo apposito studio di valutazione di compatibilità ambientale (VA); ammissibili a condizione dell’osservanza di specifiche prescrizioni progettuali, esecutive e di gestione (AC).

ELEMENTI STORICI, ARCHITETTONICI E NATURALISTICI PRESENTI NELL’AREA L'elemento storico - archeologico di maggior rilievo è costituito dalla villa imperiale di Ciglio di Vagni, di età romana. Essa presenta i resti di un impianto termale e costituisce un'area archeologica di grande rilievo. Sempre in località Ciglio di Vagni è presente un'unità naturalistica, definita dal Piano di medio valore, costituita da un bosco di aghifoglie di alto fusto.

USO DEL SUOLO Nell'area in esame la trasformazione antropica dell'uso del suolo è stata profonda. L'agricoltura presente risulta essere di tipo intensivo, con la presenza di coltivazioni di pregio, come agrumeti e frutteti.

IL PIANO REGOLATORE GENERALE DI NOVA SIRI. La carta del Piano Regolatore Generale (P.R.G.) del Comune di Nova Siri (prov. di Matera) relativa all’abitato di Nova Siri scalo suddivide il territorio in sei zone omogenee e recepisce il sistema vincolistico dettato dal Piano Paesistico di area vasta del Metapontino. Tale carta di piano contiene, pertanto, indicazioni sulla destinazione d’uso del territorio e sulle aree vincolate da salvaguardare. In tale planimetria viene anche indicato un nuovo tracciato della SS. 106 che corre più ad ovest del tracciato attuale discostandosene di circa 200 m. Questa indicazione di tracciato intercetta la zona archeologica di Ciglio di Vagni, soggetta a vincolo di tutela e valorizzazione secondo il Piano Paesistico, nonché di rispetto paesaggistico e, quindi, soggetta ad un regime di inedificabilità. Per gli effetti di tale palese contraddizione, il tracciato indicato nel P.R.G. come variante all’attuale SS. 106 non può essere proposto come soluzione progettuale. Interessante è, invece, l’impostazione generale che il Piano Regolatore dà per la risoluzione dell’attraversamento del centro abitato da parte della Statale. La volontà pianificatoria è, evidentemente, quella di allontanare il flusso

Progetto di un’Area di Servizio a Nova Siri sulla S.S. 106 Jonica 14

Relazione inquadramento veicolare dall’abitato, mediante la costruzione di una variante esterna che minimizzi o, addirittura, annulli gli effetti negativi dovuti alla presenza del traffico. Nel rispetto di tale forte indicazione di piano, i tracciati alternativi ipotizzati si svolgono quasi tutti in variante esterna, tranne uno che prevede per buona parte del tracciato l’adeguamento in sede e l’attraversamento dell’abitato tramite una galleria artificiale. Quanto detto evidenzia, pertanto, la coerenza dell’intervento di adeguamento alle necessità e previsioni dei vari Piani esaminati in cui, tra l’altro, è spesso manifesta la volontà di un adeguamento in sede dell’infrastruttura.

Montescaglioso lì, 22/07/2013

I Tecnici

Arch. Raffaele Casamassima

Per. Agr. Giuseppe Ciarfaglia

Per. Agr. Farina P. Domenico

Progetto di un’Area di Servizio a Nova Siri sulla S.S. 106 Jonica 15