Gazzetta del Sud, martedì 5 febbraio 2019

IL GIORNALE DELL’I.I.S. “LA FARINA - BASILE” - Direttore: Prof.ssa Patrizia Danzè

Redazione: EMANUELE SPEZIALE, GIORGIA MASARACCHIA, GIORGIA GALLETTA ASCOLTIAMOLI GLI SCAVI DEL PROF.SSA PATRIZIA DANZÈ IL MEDITERRANEO, “TANTI MARI E TANTE STORIE” Hanno dalla loro la potenza biologica, la risonanza emo- Intervista al professore Sebastiano Tusa LICEO “LA FARINA” zionale e la potenza ideativa, come ha detto il professore Intervista alla dottoressa Gabriella Tigano Umberto Galimberti in una eccezionale lectio svoltasi FEDERICA FILLORAMO professori Michel Gras, diret- al Palacultura di Messina lo ALICE GIULIANO I B tore di ricerca emerito CNRS, scorso 30 gennaio, per inizia- «Abbiamo sempre cercato là Elisa Chiara Portale, dell’Uni- tiva della libreria Bonanzinga dove era possibile di lasciare versità di Palermo e Federico in collaborazione col gruppo una traccia del passato, nel- Martino, dell’Università degli Caronte&Tourist, alla pre- la speranza che esso potesse Studi di Messina. senza di più di 600 studenti dire qualcosa alle generazioni Nel suo intervento riguardante delle scuole di Messina (La future». Esordisce così nel- l’archeologia a Messina, con Farina-Basile, Maurolico-Ga- la sua lezione intitolata “Gli un focus sulle evidenze ar- lilei, Ainis, Archimede, Se- cheologiche del Liceo classico guenza, Verona Trento). Sono scavi del liceo ‘G. La Farina’ G. “La Farina”, la dottoressa i giovani, ai quali il mondo nel contesto dell’archeologia degli adulti e il sistema glo- urbana a Messina”, la dotto- ha detto: «Quando sono stata balizzato stanno togliendo ressa Gabriella Tigano, pre- coinvolta dalla preside Presti- il futuro. Ma i giovani non sente insieme al professore pino sono stata ben contenta, sono tutti “sdraiati” e senza Sebastiano Tusa all’incontro soprattutto perché considero sogni, oppure pronti a pian- che si è svolto l’11 gennaio questi scavi presso il ‘La Fa- gersi addosso o a crogiolarsi scorso presso il Salone del- rina’ di grande importanza e dentro desideri delusi, anche le Bandiere del Comune di dai quali si può ricavare mol- se noi adulti tentiamo di farli Messina, nell’ambito della to. Spero di portare a compi- diventare la generazione dei V edizione della “Notte Na- mento questa interessantissi- “senza”. I giovani sono quelli ma attività di ricerca con la che sanno costruire ponti di zionale del Liceo Classico”. vostra collaborazione». dialogo, che sanno uscire dal- L’incontro, di grande rilievo le secche del nichilismo che Comune, Salone delle Bandiere: da sin. Arena, Tusa, Prestipino, De Luca, Tigano culturale, curato dai profes- pure devono “guardare in fac- sori Patrizia Danzè ed Emilia- Dottoressa Tigano, a quale to al resto del mondo. Quindi La storia dei popoli del mare cia” per poter agire e reagire. ALESSIA AGATI no Arena, che ha moderato periodo risalgono gli scavi originario di Barcellona Pozzo il Mediterraneo è una vasta può costituire un importante Certamente, il disagio gene- ELENA MAZZA I B l’incontro, è stato presentato rinvenuti nel plesso della di Gotto. Laureatosi all’Uni- diversità, ma essa è forse la feedback storico per capire rale c’è, è inutile negarlo (sa- dal dirigente scolastico Puc- nostra scuola? «La scuola è fondamentale, è versità “La Sapienza” di Roma qualità migliore di questo quanto avviene oggi. Quali rebbe un errore grave), vivia- ci Prestipino, che ha parlato Gli scavi rinvenuti presso il banale anche dirlo, però mol- in Paleontologia e successiva- mare, e quindi di quello che sono secondo lei le analogie mo tempi “di passioni tristi”, di un suo piccolo “sogno” da Liceo Classico “G. La Farina” ed è un disagio culturale e to spesso si dimentica che bi- mente specializzatosi in ar- tale grande civiltà ha creato. e le differenze tra i migranti raccordare al grande “sogno” sono una stratificazione molto generazionale insieme. Ma lo sogna cominciare proprio dalla cheologia orientale, ha effet- Lei mette spesso in relazione di ieri e quelli di oggi? per la città: che si realizzi, complessa e ricca risalente a stesso fatto che una rappre- scuola per cercare di costruire tuato scavi in Pakistan, India tradizioni, miti e riti con l’ar- Io direi che purtroppo le dif- proprio con la valorizzazione periodi diversi. Sono stati due sentanza di giovani messinesi un futuro migliore». Sono que- e Iran e ricercato nella Valle cheologia. Perché è impor- ferenze sono poche. I migranti degli scavi del liceo “La Fa- i settori esplorati: in uno sono abbia ascoltato le parole vi- ste le parole che risuonano del Dayla e nella zona assira tante tenere conto di questo di ieri e quelli che io ho stu- rina”, un museo diffuso per stati rinvenuti livelli apparte- gorose e anche provocatrici di nel Salone delle Bandiere al a nord di Mosul. In seguito, paragone? diato, cioè i cosiddetti Popo- Galimberti, applaudendo nei Messina, una città archeolo- nenti all’Età Romana, Bizanti- Comune di Messina, scenario tornato nella Capitale, è stato Non possiamo fare la storia ba- li del Mare, incominciarono passaggi “giusti” (prendendo gica ancora non conosciuta, na e soprattutto a quella Mo- della prima parte della Notte ricercatore universitario, ruo- sandoci solamente sui reperti a vagare nel Mediterraneo in le distanze così dalla claque se non agli specialisti. derna. Nell’altro, quello più Nazionale del Liceo Classico, lo che manterrà anche presso materiali, perché essi ci par- seguito a bisogni dovuti alla insipiente dei talk show, dei Ex allieva del Liceo “La Fari- visibile, sono presenti livelli tenutasi venerdì 11 gennaio. l’Università degli Studi di Pa- lano di quella che era la vita mancanza di cibo e di risorse funerali e di altre manifesta- na”, dove si è diplomata con il di Età Moderna e Normanna. Parole emblematiche, del re- lermo. Nel 2004 diventa So- quotidiana, gli usi e i costumi nei luoghi d’origine e alla ne- zioni), dimostra quanto siano massimo dei voti, Gabriella Ti- È un piccolo scavo però tut- disposti ad ascoltare. E allora sto, di ciò che significa “scuo- printendente del Mare d’Italia di un popolo o di una civiltà, cessità di emigrare per motivi gano è dal 1988 dirigente tec- ti questi livelli ci dicono che ascoltiamoli e parliamo con la”, della sua concezione e dei beni culturali e ambien- ma dobbiamo pensare che al di tipo politico o per contrasti nico del servizio archeologico quell’area faceva sicuramente loro. Per capirsi e per capir- non prettamente nozionistica, tali di Trapani. di là dei reperti materiali che di carattere militare, che è un classico presso la Soprinten- parte della città romana im- ci. Questo, ad esempio, è bensì soprattutto formativa Dopo aver ricoperto la carica noi archeologi troviamo negli po’ quello che avviene tutto- denza BB.CC.AA. di Messina. periale e bizantina, che coin- un giornale fatto di giovani. per noi studenti che, tra una di professore in Germania, scavi c’è tutta una sfera, co- ra. Oggi perché queste gran- Dal 2010 ha ottenuto l’inca- cidevano come estensione. Trentadue giovani firme di versione di greco ed un saggio dirige scavi archeologici ter- siddetta sovrannaturale, che di masse migratorie dal sud ragazzi, ancora dentro quel- rico di direttore responsabile Che cosa possono dirci que- breve, assaporiamo la cultura restri e sottomarini in Sicilia, noi non riusciamo a percepire del mondo si muovono ver- l’età imperfetta e perigliosa della U.O. X-Beni Archeologi- sti scavi dell’identità storica delle nostre radici e, senza Libia, Tunisia e Giappone. da un punto di vista materia- so il nord? Perché non hanno dell’adolescenza, che hanno ci. Si è occupata attivamente della nostra città? E soprat- neanche rendercene conto, Attualmente è assessore dei le, ma che dobbiamo sforzarci da mangiare, perché ci sono ascoltato, letto, preso ap- della tutela e della ricerca tutto, che cosa possono dirci cresciamo e maturiamo. Nella Beni Culturali e dell’Identità di ricostruire. In epoca storica conflitti di natura religiosa, punti, intervistato scrittori, nel nostro territorio, in par- della città medievale? notte dedicata al nostro liceo, della Regione Siciliana. tutto ciò è molto più sempli- sociale, politica, che deter- archeologi, costituzionalisti, ticolare dirigendo moltissimi A Messina la ricerca archeolo- scienziati, realizzato “pezzi” i due archeologi Sebastiano ce, perché abbiamo le fonti minano l’espulsione di gruppi. scavi a Messina. È inoltre au- gica è stata fortemente pro- giornalistici che troverete in Tusa e Gabriella Tigano, in- Professore, nei Suoi testi Lei scritte, però per chi studia Quindi non è che sia cambiato trice di diversi articoli scien- porzionata dalla coincidenza queste pagine. Un giornale trodotti dalla preside Pucci ha studiato e tuttora studia periodi precedenti risulta più poi molto. Solo che un tempo tifici e curatrice di 15 volumi. topografica della città moder- scolastico (e non un giorna- Prestipino, hanno tenuto una il Mediterraneo, che Braudel difficile, e allora lo dobbiamo tutto ciò era irrisolto perché Appena pubblicato on line il na con quella antica; gli sca- lino) che realizza quella fun- conferenza, rispettivamente ha definito “tanti mari e tan- desumere dai reperti materia- era violenza, violenza pura, volume, da lei curato, “Da vi ci dimostrano infatti l’im- zione educativa nella quale riguardo la “Sicilia e relazioni te storie”. Cosa era il Medi- li che possono darci indicazio- cioè questi popoli, muoven- coesistono ascolto, dialogo, Zancle a Messina 2016. Nuovi portanza storica di Messina: mediterranee” e “Gli scavi del terraneo e cosa è oggi? ni sulla sfera naturale. Que- dosi, o si imponevano laddove regole, insegnamenti, guida, dati di archeologia urbana”, gli insediamenti preistorici e liceo ‘G. La Farina’ nel conte- Il Mediterraneo era e continua sta infatti è estremamente arrivavano, oppure venivano consigli, suggerimenti, emo- presentato lo scorso 26 gen- protostorici, città greca, ro- sto dell’archeologia urbana a ad essere un grande mosaico di importante perché l’uomo, è scacciati e continuavano a va- zioni, esperienze e, appunto, naio presso l’Aula Magna del mana, bizantina, medievale e Messina”, moderata dal pro- varie civiltà, religioni, culture vero, ha sempre avuto bisogni gare di costa in costa. Oggi la potenza ideativa. Un gior- Rettorato alla presenza del moderna hanno trovato il na- fessore Emiliano Arena che ha e lingue, accomunate però da principali basati sul cibo e sul- differenza è che noi abbiamo i nale che il liceo “La Farina” rettore Salvatore Cuzzocrea, turale centro di aggregazione sceglie di pubblicare con il curato l’incontro insieme alla un minimo comune denomina- l’alimentazione, ma si è anche mezzi, cioè la politica, che ci di Sebastiano Tusa, assessore nell’eccezionale insenatura a nostro quotidiano, la Gazzet- professoressa Patrizia Danzè e tore, cioè la diversità. Questa cibato di idee, pensieri, miti, potrebbe aiutare per cercare Beni Culturali e Identità Sici- forma di falce che dominava il ta del Sud, che ringraziamo, con un intervento del sindaco diversità è un valore che è riu- speranze, aspirazioni, che an- di gestire questi flussi, cosa liana, di Francesco La Torre, Mediterraneo, punto strategi- perché sia visibile, perché Cateno De Luca. Noi abbiamo scito a creare interazione tra che i più umili hanno avuto, che cerchiamo di fare, in ma- prorettore alla Didattica, e di co dei transiti commerciali. Stoà diventi della città e mo- avuto l’opportunità di intervi- i popoli, facendoli crescere in non solo i ricchi. Perciò è no- niera un po’ disparata. stri quanto i nostri giovani stare il professore Sebastiano maniera più veloce e qualita- stro compito sondare anche la Orazio Micali, Soprintendente sanno fare. BB.CC.AA. di Messina, con i Tusa, archeologo palermitano, tivamente più ottimale rispet- sfera naturale di un popolo. continua a pag 11 continua a pag 11 II CULTURA Gazzetta del Sud, martedì 5 febbraio 2019 I FANTASMI DI IDA Addio fantasmi Intervista a Nadia Terranova Il desiderio può essere danno- PAOLA PAGANO II A so, ma rende l’uomo vivo, in “Addio fantasmi” (Einaudi), quanto spinge sempre a trova- romanzo di Nadia Terranova, re qualcosa di nuovo e stimo- ci proietta in un paesaggio lante. che vede come protagonista Nadia Terranova, nel suo ro- la Sicilia. Nella scrittura di manzo pieno di valori e mes- Nadia Terranova è percepi- saggi, presenta Ida Laquidara bile il profondo amore per come una dea-bifronte, divisa la città di Messina, spogliata tra Scilla e Cariddi, tra colline dalle sue connotazioni oleo- e mare, in quello Stretto pie- grafiche. La protagonista del no di incognite, che lei attra- romanzo, Ida Laquidara, vive versa come se fosse una dea a Roma ed è sposata. Dopo dell’acqua, in un’immersione tanti anni viene richiamata simbolica dalla quale rinasce dalla madre che le chiede di rigenerata. tornare a Messina a causa dei La storia raccontata da Nadia lavori di ristrutturazione del- tratta temi attuali e pungenti, starla. la casa di famiglia. Una casa per esempio l’abbandono di un Una figura importante nel viva e palpitante, una casa padre, sperare in un possibile romanzo è la madre di Ida. che è un personaggio, piena ritorno e illudersi di ciò, tema La figura della madre è un degli oggetti che accumulia- che tocca da vicino molti di topos della letteratura di mo e sui quali si sedimentano noi, che, come Nadia, tentia- ogni tempo e di ogni luogo. le nostre vite, i nostri affet- mo ad ogni costo di tramutare Nei momenti di sofferenza ti. Oggetti che “parlano” , il dolore in uno spettro che la madre diventa la depo- testimoni d’un trauma, un vorremmo non tornasse più sitaria dei valori familiari fatto che ha “interrotto” la nelle nostre vite, e alla do- e l’unica certezza che può famiglia di Ida: la scomparsa manda della Mallamo «Come vincere l’inquietudine ango- di un padre andato via e mai si colma la mancanza di un pa- sciosa. In questo romanzo, più tornato. Ida ha sempre dre?» l’autrice risponde dicen- però, anche se a legare Ida vissuto la propria vita nel do- do che la mancanza non si può a sua madre è un profondo lore per l’assenza del padre, colmare, è difficile farlo, le amore, Ida si apre con uno che in lei ha lasciato un vuo- si vive intorno, finché le cose sconosciuto. Infatti durante i to incolmabile. Dolore che si che ci circondano ci coinvolgo- Liceo La Farina: Nadia Terranova (al centro) tra gli studenti lavori di ristrutturazione del- è fatto spazio negli anni e si no completamente diventando la casa entra in scena Nikos, è tramutato in uno spettro. il fulcro della nostra vita. Le mai superato. Il suo fantasma Quando vengo a Messina pen- possono odiarsi in certi mo- un giovane carpentiere che ELISA DRAGOTTO Ora, trovandosi davanti a terre dell’infanzia rappresen- le condiziona la vita, come è so sempre “adesso scrivo, menti, però è anche questo un deve ristrutturare la casa di ELISA GUARNERA I C questa miriade di ricordi, Ida tano un luogo altamente sim- evidente nel matrimonio con mi porto dietro il computer, aspetto dell’amore. i conflitti famiglia di Ida. Questo di- deve fare i conti con se stessa bolico e indispensabile per la «La morte è un punto fermo, Pietro che attraversa un mo- prendo appunti.” In realtà si ripropongono in età diverse stacco tra madre e figlia e e con gli oggetti che le ricor- crescita e la formazione di un mentre la scomparsa è la man- mento di crisi, tra passione non c’è bisogno perché gli ap- ed in modo diverso. l’avvicinamento ad uno sco- dano la sua vita passata. Na- bambino, un luogo sicuro nel canza di un punto, di qualsia- e abitudine. La famiglia è il punti sono tutti mentali, o del Ma non diminuiscono l’amore, nosciuto è la conseguenza di dia Terranova ha incontrato i quale potersi rifugiare. Ma la si segno di interpunzione alla perno intorno al quale ruota passato o di tutti i periodi che ne sono solo uno spicchio. un passato che ha travolto lettori e ha conversato con la mancanza, come racconta la fine delle parole». Un nome, tutta la storia. Fra le pagine trascorro qui. Durante la mia Perché associa il dramma del Ida e sua madre. giornalista Anna Mallamo, lo Terranova, è difficile da col- un corpo e una voce. Sono ricorrono i sogni di Ida, confu- permanenza è come se vivessi 1908 al dramma vissuto a Ida, come sua madre, ha scorso 12 ottobre 2018 presso mare, ci si affida solo al tem- questi e tanti altri i fantasmi si e sempre avvolti da un’aura in modo diretto, e successiva- causa del padre di Ida? desiderato per anni di poter il Feltrinelli Point di Messi- po, nella speranza che questo che Nadia Terranova introduce negativa provocata dalla man- mente con la meditazione che Mi sembra che noi nasciamo avere un rapporto con l’uo- na, raccontando anche di sé, possa se non guarire, cicatriz- in “Addio fantasmi”(Einaudi), canza del padre. Ogni oggetto, dà lo stare lontano, riemer- e cresciamo sapendo che un mo che le ha abbandonate. della famiglia, del rapporto zare le ferite. ultimo suo romanzo. terremoto ha distrutto la cit- Madre e figlia condividono lo genitori-figli, dell’abbando- «Tornare nella mia città»- ha E lo scorso 12 ottobre 2018, tà, è una delle prime cose che stesso dolore, motivo di pro- no del padre tanto sofferto e detto l’autrice - «presuppone gli studenti del liceo classico ci viene ricordato fin da quan- fondo distacco e di continue dell’amore. rievocare i ricordi più oscu- “La Farina” hanno avuto l’oc- do siamo bambini. È come se incomprensioni che hanno «Nel romanzo l’amore è il ri che ho sempre tentato di casione di incontrare la scrit- sapessimo che da un momen- distrutto la complicità che le vero oggetto mancante- ha cancellare dalla mia vita, ma, trice messinese che ha con- to all’altro potrebbe crolla- legava le due donne. detto la Mallamo- oggetto d’altra parte, ritornare, mi versato con la professoressa re tutto e che dovremo rico- È complicato sbarazzarsi dei costruito nel corso di tutto il ricorda chi sono e mi rende Patrizia Danzè nell’Aula Magna struirlo dopo una catastrofe, propri ricordi, e cercare di romanzo, che non viene mai libera». Il senso di libertà ci della scuola e ha risposto alle come hanno fatto nel secolo reprimerli non basta, perché nominato, ma che viene co- trasmette serenità e ci libe- domande degli alunni. Nadia scorso. E loro lo fanno, o al- in ogni caso essi ci rappre- stantemente cercato. L’amo- ra da ogni gabbia. Una gabbia Terranova è nata a Messina nel meno ci provano. La voragine sentano e cancellarli signifi- re è dare qualcosa che non fatta di paure e insicurezze, in 1978, ha frequentato il Liceo delle loro vite può essere una cherebbe cancellare una pic- si ha, a qualcuno che non lo cui siamo impossibilitati, trac- classico “ La Farina” che re- metafora del terremoto. cola parte del nostro essere. vuole». L’amore, però, è una ciamo confini al nostro essere centemente l’ha insignita del Ha inoltre descritto minuzio- I ricordi restano lì, intatti e parola fortemente connessa interiore, imprigionandoci in Premio “Sgroj” e si è laureata samente il periodo trascorso indelebili, nell’attesa di es- ad un’altra parola assente, noi stessi. Così facendo, nes- in filosofia. Ha conseguito il tra i banchi di scuola. Qual sere raccontati. ma presente nelle dinamiche suna libertà ci apparterrà mai Dottorato in Storia moderna a è il suo rapporto con il liceo dei personaggi: il desiderio. finché continueremo a calpe- Catania. Nel 2003 si è trasferi- così evidentemente amato? ta a Roma dove si è dedicata Amato, infatti. Sono stati degli alla narrativa per l’infanzia a anni bellissimi quelli del liceo partire dall’esordio con “Bru- e anche quelli dell’università. “FARE PER CAMBIARE” no il bambino che imparò a vo- Quando sono arrivata in quar- lare”, grazie al quale ha vinto to ginnasio, ho avuto uno sbal- RITA CARAVETTA il premio Laura Oliviero. Altri zo molto forte, ero molto bra- GAIA MANCUSO titoli da ricordare, “Caro dia- va sia alle elementari sia alle SUSANNA CORSO I A rio ti scrivo”, “Storie d’agosto medie, ma nella mia prima di Agata e d’inchiostro”, “Ca- versione di latino ho preso sei sca il mondo” e “Le nuvole per Noi tutti siamo spesso vittime meno, che è anche dignitoso, di pregiudizi in base al sesso, terra”. Collabora con diversi Liceo La Farina: da sin. Terranova, Drogotto, Guarnera ma per me è stato uno shock giornali tra cui il Sole 24 ore, etnia, culture e orientamenti vero, non avevo mai preso un religiosi, con conseguenze che la Repubblica, l’Internazio- ogni luogo ha valore ed è lega- gono i momenti vissuti ed è voto così basso! hanno creato e creano diffi- nale ed è co-autrice del pro- to ad un preciso ricordo che la come se si ricreasse una città Ho capito che avrei dovuto coltà nella convivenza. Avere gramma radiofonico Pascal. fa tornare indietro all’infanzia che in parte è quella reale ma rimboccarmi le maniche per- la possibilità di smentire que- Nel 2015 ha esordito con il ro- e rivivere l’adolescenza. Il in parte è anche una città im- ché ora incominciava la vita sti stereotipi è un’occasione manzo “Gli anni al contrario” personaggio è complesso e ra- maginaria, letteraria, ricon- vera, ed allora mi sono messa importante che è stata con- (Einaudi) grazie al quale ha dicato nel reale, rivela tratti quistata nella letteratura. a studiare, spronata molto da- cessa a noi studenti del liceo vinto numerosi premi tra cui della vecchia Ida, destinata a Il romanzo è incentrato su gli insegnanti. La Farina. Infatti il 29 novem- Liceo La Farina: a sin. Tomasello, a ds. Prestipino il Brancati. Da poco in libre- rimanere nel passato, per poi aspetti fondamentali, come Ho imparato anche più del bre 2018 un gruppo di studen- rapporto fra due culture così rente dal loro. In particolare ria il suo ultimo libro, “Omero lasciare spazio alla nascita la famiglia, e il rapporto ge- necessario, poiché andavo a ti ha partecipato all’incontro diverse come il cristianesimo hanno parlato di alcuni even- è stato qui. Miti e leggende della nuova Ida, che si mani- nitori-figli, la crescita e la cercare stimoli continui. Sono organizzato dall’associazione e l’islam, esisteva già dal XII ti accaduti durante la scuola dello Stretto” (Bompiani, illu- festerà nello svolgimento del perdita. Può parlarci del si- di certo gli anni in cui io ho “Fare per Cambiare” che ha secolo. media che hanno portato le strazioni di Vanna Vinci). romanzo. Solo affrontando il gnificato di famiglia all’inter- appreso di più. La mia for- iniziato un percorso per poter È stato, tuttavia, il professo- due ragazze a non accettare “Addio fantasmi” è un roman- passato e tutte le insidie che no del romanzo? mazione letteraria risente di comunicare efficacemente la re Dario Tomasello a chiarire ciò che sono veramente. Una zo che ci insegna come i fanta- nasconde, riuscirà finalmente La famiglia è praticamente bi- quanto ho imparato qui, tra realtà delle cose. Per questo alcuni dubbi rispondendo alle delle domande più interes- smi del passato siano sempre a non rimanere bloccata alle naria, anche se composta da queste mura. è stato deciso di incontrar- domande poste dagli studenti, santi riguardava l’utilizzo del tra noi e non ci lasciano mai. sei e sedici, minuto in cui suo un triangolo che comprende Quali sono i fantasmi di Ida? si con la comunità islamica dopo aver introdotto i carat- velo e dell’abbigliamento. En- La ragazza, ormai cresciuta e padre si sveglia per l’ultima la madre, la figlia e l’assenza Tanti, uno si annida nel suo presso una moschea per smen- teri generali e i fondamenti trambe hanno affermato che trasferitasi a Roma, torna nel- volta, e far sì che “l’orologio del padre. Infatti sappiamo matrimonio che si è incaglia- tire gli stereotipi attraverso della religione islamica. Inol- quella del velo è una scelta la città natale, nella “casa tra segni finalmente le sei e di- che tutta la vita di queste due to, un altro è quello del pa- l’esperienza diretta. Durante tre due ragazze, appartenenti personale e non imposta da i due mari”, richiamata dalla ciassette.” donne ruota intorno a questo dre sicuramente. Fantasmi ci l’incontro sono intervenuti alla comunità islamica, si sono alcuno, ed è inoltre un modo madre per la ristrutturazione e grande buco. Per me, Nadia sono nel rapporto con la ma- ospiti che condividono la libe- rese disponibili a dubbi e cu- per sentirsi più vicino a Dio. la successiva vendita dell’ap- In un’intervista recente Lei Terranova, la famiglia è il po- dre, con la casa, nella città, ra e pacifica convivenza delle riosità degli studenti. Miriam Per noi ragazzi l’incontro è partamento di famiglia. “Fra ha detto: “Tutta la mia vita sto dove ci si prende cura uno nel rapporto con la sua amica, culture; tra essi, Francesco e Fatima, due studentesse stato molto importante per le nuvole sulla Madonnina del letteraria gira intorno a Mes- dell’altro, con l’amore e con in ogni dove. Dovremmo impa- D’Arrigo, presidente dell’as- universitarie molto simpati- capire che spesso abbiamo porto e il rumore dei clacson”, sina, quando sto qui la re- la scelta. rare a dire ai fantasmi…… non sociazione “Archeome”, che che, hanno raccontato la loro dei pregiudizi che non sem- i ricordi riaffiorano e la figura spiro, quando sono lontana È faticoso, perché due perso- proprio addio, almeno arrive- leggendo alcuni passi del li- esperienza passata riguardo le pre rispecchiano le reali ca- del padre, scomparso ventitré la scrivo”. Perché afferma ne che sono obbligate a vivere derci. Imparare a conviverci, bro “Jubair, cronaca di viag- discriminazioni per chi ha un ratteristiche di una realtà anni prima, rimane un trauma questo?” insieme, come madre e figlia, più che altro. giatori” ha dimostrato che il pensiero o stile di vita diffe- diversa dalla nostra. Gazzetta del Sud, martedì 5 febbraio 2019 CULTURA III ALLA RICERCA DI MESSINA PERDUTA Presentazione di “Risa” di Michele Ainis tra letteratura, filosofia, memoria, identità e terremoti…

DANIELE GIULIANO II B

“Messina è Risa? Risa è Messi- na? Che cos’è Risa? Una proie- zione fantastica, immaginata di Messina? Una Messina che c’era e che non c’è? Una Messi- na che potrebbe evolversi, ma che non sa ciò che potrebbe essere e quindi che non riesce a far diventare quel condizio- Auditorium Fasola: da sin. Ainis, Speziale nale un indicativo o addirittu- ra un imperativo? Con questi ginata, più spesso ricreata, o patrimonio artistico, storico interrogativi, ha preso avvio comunque è un frammento, e culturale e nella riscoperta l’incontro, organizzato per non è quasi mai la totalità del- delle nostre radici. le classi ginnasiali del nostro l’esperienza. Per essere realmente consa- istituto e una rappresentanza Eppure noi solo a questo fram- pevoli della nostra identità, del liceo artistico Basile, con mento possiamo attingere, e perché “valorizzare, riscopri- uno dei più noti costituziona- questo frammento è l’immor- re e ricordare quanto in tempi listi italiani, nonché giurista talità di cui parlano Diego e remoti è accaduto, significa comprendere che cosa oggi e saggista messinese, per la Auditorium Fasola: da sin. Strangis, Augugliaro, Ainis, Palmisano, Giuliano Maria in un dialogo…Insomma presentazione del suo secon- la memoria è quello che resta accade”. Un compito arduo a do romanzo, “Risa” (La Nave domanda, una domanda ca- valore della letteratura “me- in cui arrivavi presso la porta le trasfigurazioni dell’espe- finché c’è qualcuno che possa Messina, dove - ha detto anco- di Teseo). Evento tenutosi a pace di interrogare le cose tafora per raccontare le espe- della Sicilia. rienza e recuperare i miti e ricordare…». ra Michele Ainis- «aleggia una Messina il 27 novembre scor- del mondo. Non importa che rienze del vivere, chiave di Tutto ciò incide profondamen- quindi conoscerli, riconoscerli Così, resi possibili attraver- scarsa autostima, una scarsa so, presso l’auditorium Fasola la domanda sia aperta, che lettura della nostra quotidia- te sul nostro stare al mondo in e ricordarli può essere mol- so gli incalzanti interrogativi fiducia in se stessi: la provin- e condotto dagli allievi Miriam possa cioè ricevere più rispo- nità”, all’importanza di una quanto non abbiamo la possi- to importante per ricostruire rivolti dagli studenti al pro- cia “babba”, il dialetto mes- Augugliaro (II D), Daniele Giu- ste. Nella mia vita reale, non libera lettura interpretativa bilità di un confronto con la un’identità: operazione più fessore, resi ancor più sugge- sinese di cui ci si vergogna, a liano (II B), Dario Palmisano in quella immaginaria di Risa, di un romanzo; sofferman- storia messinese. Ci ha molto difficile qui che altrove.” stivi da arditi accostamenti differenza dei catanesi e dei (II F) e Martina Strangis (II D) sarei un costituzionalista, cioè dosi sull’analisi di come un impoverito, ci ha privato di Ma ricordare a cosa serve, se tra autori di diverse epoche palermitani che ostentano il i quali, dopo una breve intro- colui che studia le istituzioni e fenomeno catastrofico, come riferimenti culturali, che sono non ci si sofferma sull’essenza (dalla “Lettera scarlatta” di loro, che naturalmente è più duzione ai lavori, hanno dato la democrazia, e una delle po- potrebbe essere quello di un alla base del “chi sono?” “da del vero significato di memo- Nathaniel Hawthorne, alle forte del nostro, dal momento il via a quattro batterie di che cose che credo di aver im- terremoto, possa incidere sul dove vengo?”, “di che cosa mi ria? “Avvertenze sugli scrupoli del- che la nostra provincia è sem- domande rivolte al professo- parato sulla democrazia è che nostro vivere quotidiano: «un parla il territorio dove sono Ha continuato il professore: la fantasia” di Pirandello, pas- pre stata una provincia di pas- re dagli allievi del nostro isti- essa non accetta una verità effetto attuale del terremo- nato?.» «E allora diviene fon- «Esiste la memoria, ci si po- sando attraverso il capolavoro saggio, un mondo più aperto tuto, perché, come lo stesso solitaria, ma è un luogo in cui to avvenuto cento anni fa è damentale recuperare questa trebbe chiedere? Il passato è di Antoine di Saint-Exupery “Il all’esterno, più continentale professore Ainis ha fatto nota- possono convivere più verità e che noi a Messina non abbia- identità di cui siamo stati pri- più misterioso del futuro per- piccolo principe” e la tradi- che isolano». re, citando le parole del filo- quindi è un luogo in cui coesi- mo avuto un confronto con vati senza una colpa, ma solo ché la memoria è una lente zione letteraria greco-latina, Ma è proprio questo che ci sofo Wittgenstein, «in un libro stono cittadinanze, pluralismo ciò che Messina è e ciò che perché questo territorio è sta- deformante e spesso non è approdando infine alla prou- dovrebbe spingere verso la e in particolare in un roman- religioso e politico. Quindi se Messina è stata, con ciò che to bombardato dalla natura, possibile che venga restituita stiana “Alla ricerca del tempo progressiva ricerca di un senso zo le domande contano più oggi mi chiedessero qual è il le generazioni che ci hanno dall’aviazione alleata. Come la stessa versione di un fatto perduto”), i sapienti interven- da dare al nostro essere mes- delle risposte: i progressi più vero significato di Risa, la mia preceduto avevano edificato; recuperare? Attraverso i miti. dalle medesime persone inte- ti del professore Ainis hanno sinesi, che deve partire innan- importanti della conoscenza risposta sarebbe: non lo so». a tal proposito basti ricorda- Perché proprio i miti? Perché ressate…Questa lente defor- fatto sì che i giovani presenti zitutto dalla riscoperta delle dell’umanità non si ottengono Tanti i nuclei tematici e con- re la bellissima palazzata che questi non possono essere di- mante trattiene certi ricordi venissero sempre più sensi- glorie trascorse, perché «se dettando l’ennesima risposta cettuali di matrice letteraria, guardava il teatro marittimo, strutti dai terremoti, perché e non altri: c’è un esercizio bilizzati relativamente a un non le si conosce, non abbia- agli eterni problemi dell’uma- pedagogica, etico-filosofica, questo braccio architettonico i miti sono invisibili, creature involontario. impegno concreto e duraturo mo nemmeno voglia di farle nità, ma ponendo una nuova toccati dal professore: dal che ti avvolgeva nel momento dell’immaginazione, sono del- La memoria è spesso imma- nella valorizzazione del nostro rivivere…» IL MITO COME RISCOPERTA DELLE PROPRIE ORIGINI RISA, leggenda e Intervista a Michele Ainis metafora di Messina EMANUELE SPEZIALE la giornalista della Gazzetta NICOLE RUNCI VB del Sud Anna Mallamo abbia- MICHELA GIORGIO V C “Il mito è l’origine, l’alba mo parlato della opportuni- della vita”, così afferma il tà, forse della necessità, di L’intera premessa del libro Lago di Ganzir- giurista, costituzionalista e creare un parco mitologico “Risa” di Michele Ainis ruota ri, circondata scrittore messinese Michele a Messina, un territorio che attorno all’esistenza di una da mura bian- Ainis durante la presenta- ha allevato tanti miti, sin leggendaria città sommersa che sfavillanti dai tempi di Omero. Per- zione del suo ultimo roman- nel , quasi ed arricchita zo, Risa (La nave di Teseo), ché, i miti cosa sono? Sono un’isola nella stessa isola, da meraviglio- svoltasi il 27 novembre 2018 trasfigurazioni di esperienze presso l’auditorium Fasola. concrete, che si tramandano una città eterna ed immobi- si capolavori Attraverso la travagliata sto- di generazione in generazio- le che poco a poco ruba per architettonici, ria di Diego, un messinese ne e che servono a forgiare sé tutti gli edifici e gli abi- fecondo cro- emigrato verso il Nord Italia, un’identità, un’ identità fan- tanti di Messina, quasi spe- cevia di civiltà ma che torna nella sua ter- tastica ma al tempo stesso culare alla città stessa: Risa, sicule pre-elle- molto concreta. ra, l’autore esplora la tradi- appunto. niche, comple- zione mitologica messinese Quanto ha avuto rilievo, A chi non è originario del- alternando ai luoghi fanta- nella Sua carriera, la forma- tamente de- stici ed immaginari, luoghi zione umanistica ricevuta la zona di Ganzirri o Faro vastata e i cui concreti e reali, che vanno durante gli anni del Liceo o non è un appassionato di abitanti uccisi gradualmente scomparendo classico? leggende di Messina, l’intro- da un terribile in un progressivo processo Tanto, perché gli studi classici duzione di questa sconosciu- terremoto che di dissoluzione della memo- danno, o dovrebbero dare, un’ ta leggenda nel romanzo, fece sprofon- ria, annullando, nello stesso elasticità,un’apertura mentale Auditorium Fasola: da sin. Lombardo, Ainis, Speziale, Runci potrà apparire bizzarra, o dare la città tempo, il confine tra realtà che consentono di affrontare e immaginazione. Messina è concreto nella Messina di Messina nella stesura di que- i problemi, utili a compren- perlomeno audace: che Ainis e lasciò al suo diventa metafora di una con- oggi? E come poter evitare la sto nuovo romanzo? dere l’entità degli ostacoli abbia creato questa sorta di posto un enor- dizione che riguarda l’Italia dissoluzione della memoria Tanto. Chiunque scrive, scrive quotidiani, poiché per poter mondo parallelo di sua in- me fossato, nel e gli italiani, in un periodo delle nostre origini? alla fine sempre di se stesso, percepire la complessità di venzione? tempo riem- storico di passaggio ove la ri- Io penso che Messina, in qual- scrive di quello che sa e quello ogni problema bisogna avere E se sì, perché farne un così pitosi d’acqua che modo, sia metafora di una una formazione che allarga scoperta delle proprie origini che sa o è un sapere libresco, importante punto focale del e diventato un lago. Si narra uguale e contraria, tanto è la sola chiave per appro- condizione che riguarda l’Ita- perché letto dai libri, oppure lo sguardo, altrimenti si è romanzo? che ancora oggi si possa udire che gli edifici e le persone priarsi di un’identità. Ma è lia e gli italiani. Viviamo un sono delle cose che hai vissu- uno specialista che sa tutto proprio affinché i valori per- periodo in cui abbiamo dimen- to, che hai dentro. Questo in di una singola cosa e quindi Con qualche breve ricerca, o in certe notti il rintocco delle che misteriosamente vanno duti possano riaffiorare, che ticato la nostra storia e se tu particolare se scrivi un roman- non sa nulla di nulla. interrogando un genitore o campane della chiesa di Risa, a scomparire da Messina, nasce la necessità di man- non conosci, almeno un po’, zo, ma anche se scrivi un ro- Ogni anno molti giovani del nonno, si scoprirà facilmen- e c’è addirittura chi individua come in un lento terremoto tenere vivo il ricordo delle da dove vieni, perdi la tua manzo di fantascienza o, come Sud vanno via con la speran- te che Risa è tutt’altro che in Risa la sede del leggenda- che deteriora la città e i suoi proprie origini, attraverso la identità. Ormai abbiamo tutti in questo caso, un romanzo di za di trovare lavoro, la co- un’invenzione di Michele rio palazzo della fata Morga- abitanti dall’interno, ritor- l’impressione di attraversare siddetta “fuga di cervelli”. riscoperta di quella narrati- letteratura fantastica, gene- Ainis, bensì un’antichissima na, piuttosto che nello Stretto nano a Risa, che quasi cerca va fantastica, propria della un tempo di passaggio, anche re che ha i suoi ascendenti in Anche Lei, per le medesime leggenda realmente traman- di risorgere dalle sue ceneri nostra terra. Con il profes- se forse tutte le epoche sono Kafka e Calvino. ragioni, è stato costretto a di Messina, come vuole la più sore Ainis abbiamo parlato di di passaggio tra un’epoca e Il romanzo riporta frequen- trasferirsi altrove? data, che ha come prota- nota versione della leggenda. ed inghiottire la città che ora mito e tradizione, di attuali- l’altra, e passaggio significa temente citazioni di leggen- Non sono stato costretto, gonista una splendida città La città sommersa di Risa fa ne ha preso il posto, e forse tà e necessità di mantenere che tramontano i vecchi valori de e miti caratteristici del perché ero ricercatore al- crollata e sommersa molto dunque la sua comparsa nel- riesce anche nel suo intento, viva la memoria. e sorgono nuovi valori. La que- territorio. Insieme ai luoghi l’Università di Messina, a prima della stessa fondazio- l’omonimo romanzo non solo in un epilogo volutamente stione è che adesso non si ca- reali quanto, secondo Lei, è Scienze Politiche, quindi ave- ne di Messina. come antica città sommersa, ambiguo che non offre ulte- Risa è un luogo svanito nel pisce bene quali nuovi valori si importante mantenere viva vo già un lavoro; però poi c’è La leggenda originale narra una sorta di Atlantide no- riori spiegazioni su Risa o su nulla, inghiottito dall’oblio, possano sostituire ai vecchi. la memoria di racconti, leg- un richiamo del mare aperto come tanti altri luoghi e Quanto hanno influito le Sue gende, miti e tradizioni? e così ho fatto questa “ bella di una straordinaria cittadi- strana, ma come immagine ciò che è successo a Messina persone. Quanto di simile, memorie e i Suoi ricordi di Molto. In una intervista con nuotata”. na posta dove ora sorge il speculare di Messina, ad essa e allo stesso Diego. IV CULTURA Gazzetta del Sud, martedì 5 febbraio 2019

CORPI CHE HANNO STORIE DA RACCONTARE Intervista al paleopatologo Dario Piombino Mascali GIORGIA GALLETTA mia del Similaun, di cui mi fondato e dirige il “Progetto Studio prevalentemente le GIORGIA MASARACCHIA V B sono occupato. Pertanto, visti Mummie Siciliane”, un pro- mummie di chiese e cripte, i risultati preliminari, decisi getto di studio attivo che si come quelle presenti nella Dario Piombino Mascali, nato di continuare quelle indagini occupa di tutte le mummie nostra isola, delle quali sono a Messina nel 1977, è un pa- stabilendomi a Vilnius, prima siciliane rinvenute in chiese responsabile. Ma anche quelle leoantropologo tra i maggio- con delle borse di studio e poi e cripte. Esso ha lo scopo di egizie, quelle delle torbiere ri specialisti mondiali. Dopo attraverso una posizione acca- effettuare indagini storiche, del nord Europa e persino le essersi laureato con lode in demica permanente. biomediche e riguardanti la mummie di fuoco delle iso- antropologia all’Universi- Qual è stata la scoperta più conservazione dei cadaveri, le Filippine. Insomma, studio tà di Pisa nel 2002, ha avuto emozionante? e non utilizza indagini inva- tutti i tipi di mummie. l’opportunità di frequentare Penso che rimanga quella di sive e dissezioni. Dal 2010 è Perché un corpo si mummi- l’Università di Leicester. Da- aver scoperto gli scritti di Al- conservatore scientifico delle fica? rio Piombino Mascali ha per- fredo Salafia, maestro imbal- Catacombe dei Cappuccini a Un corpo si mummifica per fezionato i suoi studi conse- samatore del secolo scorso Palermo; egli si occupa an- cause naturali, legate all’am- guendo nel 2007 il dottorato che a Palermo preparò alcuni che della preservazione della biente di sepoltura, come un di ricerca in paleoantropolo- tra i personaggi più in vista, mummia della piccola Rosalia clima fresco e secco, o caldo gia e patocenosi discutendo come , Giu- Lombardo, soprannominata e secco, o un terreno ricco di una tesi sugli indicatori di seppe Pitrè, e la piccola Rosa- la “bella addormentata” per metalli pesanti, o il freddo stress biologico di una popo- lia Lombardo. Usò una formula il suo aspetto ben curato di Liceo La Farina: la V B con, a destra, Dario Piombino Mascali dei ghiacciai. Ma si mummifi- lazione etrusco-campana. Si all’avanguardia, a base di for- bambina dormiente, e com- ca anche per cause artificiali, appassiona presto allo studio le Arti di Palermo e restaura- Perché è andato via da Messi- interessarmi della mia terra e malina, soluzione conservati- pie approfonditi studi sull’im- come la rimozione degli orga- delle mummie e nel 2008 ini- tore dei principali monumenti na? delle mie origini, con l’obiet- va che era stata individuata balsamatore Alfredo Salafia, ni interni, l’affumicamento, e zia a collaborare con l’Istituto arabo-normanni di Sicilia. Ex Ero andato via da Messina per- tivo di fare qualcosa di impor- da poco. riuscendo anche a svelare la l’imbalsamazione con sostan- per lo Studio delle Mummie alunno del liceo “La Farina” ché al tempo volevo imparare tante per la Sicilia e per la mia Cosa ci dice una mummia? composizione chimica della ze chimiche conservanti. dell’EURAC. Comincia a intra- Dario Piombino Mascali è sta- nuove discipline che il con- città Una mummia ci dice moltis- prendere l’attività di divulga- “formula segreta” da lui uti- A cosa si sta dedicando at- to insignito del Premio “Sgroj” testo accademico peloritano Perché ha scelto la Lituania simo, dal processo di tratta- tore scientifico lavorando per lizzata. Dario Piombino Masca- tualmente? 2018 che premia le eccellenze non offriva, e avevo voglia di come luogo dove insegnare? mento del corpo, alla presen- li tratta le vicende che legano Oltre alle mummie siciliane, diverse testate ed emittenti e i talenti. Pubblicato da poco provare a vivere fuori casa. Ho avuto la possibilità, a par- za di malattie; ma parla anche Rosalia Lombardo al professor che rimangono il mio filone televisive internazionali fra il suo libro “Le catacombe dei Pertanto mi trasferii in Tosca- tire dal 2011, di studiare alcu- di mode, ornamenti, e deco- Salafia nel suo libro “Il mae- di ricerca principale, sto stu- cui il National Geographic. Cappuccini” (Kalós Edizioni) na prima, e in Inghilterra poi, ne mummie conservate in una razioni del tempo. Insomma, stro del sonno eterno” dato diando le mummie egizie con- Divenuto ispettore dell’Asses- con presentazione di Seba- come studente Erasmus, per meravigliosa chiesa barocca una miniera di informazioni, alle stampe nel 2009. Citta- servate nei paesi ex sovietici, sorato dei Beni Culturali e del- stiano Tusa e prefazione di approfondire le conoscen- di Vilnius, assieme ai miei col- che possiamo investigare in dino onorario del comune di come l’Estonia e l’Ucraina. l’Identità Siciliana nel 2011, e Mariarita Sgarlata. ze linguistiche e i temi della leghi lituani. Ero stato invitato maniera non invasiva, senza dal 2017, Un modo di conoscere nuove inoltre docente di storia della valorizzazione e la fruizione in virtù delle mie esperienze quindi compromettere l’inte- è discendente dello scultore culture e nuovi amici (egitto- medicina all’Università degli Professore, come è nata la sua dei beni culturali oltremani- con le mummie italiane, dai grità di questi preziosissimi Luigi Prestipino, insigne mo- logi, archeologi, museologi, e Studi di Messina nel 2015, Da- passione di paleopatologo? ca. Un’esperienza indimenti- preparati anatomici ai corpi testimoni del passato rio Piombino-Mascali ha anche saicista dell’Accademia di Bel- scienziati) con cui condivido Questa passione è nata duran- cabile. Presto, però, iniziai a santi, passando per la mum- Quali tipi di mummie studia? gli stessi interessi. te i miei studi all’università di Pisa, quando seguii alcuni corsi che riguardavano il re- cupero e lo studio dei resti umani in archeologia. Mi si aprì un mondo, e decisi che quella sarebbe stata la mia professione. Misi da parte, pertanto, i miei interessi per il restauro e la conservazione delle testimonianze di cultura materiale, per dedicarmi ani- ma e corpo solo a scheletri e mummie. Liceo La Farina: da sin. Piombino Mascali, Prestipino, Danzè LA PALEOPATOLOGIA: LE MUMMIE CI PARLANO

tre che per il cospicuo nume- ALESSIA TRIMIGNO I SUPERCONNESSI GIORGIA PASCIUTO I A ro di reperti anche per tutti gli elementi che accompa- Incontro con Domenico Barrilà “La morte non cancella la gnano il corpo, come soprat- dignità”, così esordisce lo tutto le lapidi al suolo, che PROF.SSA PATRIZIA SALVATORE studioso Dario Piombino Ma- presentano una simbologia scali, ex studente dell’Isti- molto particolare, capace di «Gli educatori, noi educatori, tuto La Farina, laureato con fornirci informazioni riguardo paralizzati perlopiù nella stol- lode in antropologia all’Uni- il rapporto che univa la men- tezza della demonizzazione versità di Pisa, durante l’in- talità del tempo con la mor- della tecnologia, dovremmo contro tenutosi il 6 dicembre te. Uno di questi, la clessidra piuttosto impegnarci respon- 2018 presso l’Aula Magna con le ali, ”tempus fugit.” sabilmente a “riprenderci del Liceo classico La Farina. Una fra le tante incombenze le redini” dell’educazione». Il ricercatore messinese ha del Paleopatologo è rappre- È la tesi centrale sostenuta esposto alcuni dei suoi prin- sentata dalla mummia di Ro- dallo psicoterapeuta Domeni- cipali lavori e ha illustrato salia Lombardo, soprannomi- co Barrilà nel contesto di un incontro di formazione che si un quadro generale inerente nata “la bella addormentata” Salone degli Specchi: da sin. Salvatore, Barrilà, Prestipino, Carabellò è tenuto il 29 novembre 2018 la differenziazione, la storia per il suo aspetto ben curato, nel Salone degli Specchi della la luce nei vari ambienti della sembra aver sedotto anche la e l’origine delle cause che rinvenuta proprio in queste Liceo La Farina: da sin. Galletta, Masaracchia, Piombino Mascali Provincia Regionale, aperto a casa». Un’analisi esemplifi- psicologia, sempre più simile hanno sviluppato l’utilizzo catacombe. docenti e genitori, introdotto cata da suggestive metafore a un entomologo che passa delle tecniche di imbalsa- vasive o dissezioni. Le mum- gico e medico. Antropologico Un altro importante studio dal dirigente scolastico, Pucci quella di Barrilà, che, in altri giornate a catalogare», con mazione e ha evidenziato le poiché la patocenosi, ovvero mie rappresentano un vero e intrapreso dal ricercatore Prestipino, e moderato da chi termini, ci invita a lasciare «scarsa attitudine a osserva- informazioni più significa- l’insieme delle malattie che proprio patrimonio culturale, messinese in territorio sici- scrive e dal professore Nino accesa la luce della razionali- re, a ragionare». “Soluzioni- tive che si possono ricavare caratterizza qualsiasi società protette a norma di legge. Per liano è quello inerente allo Carabellò. Oggetto della con- tà per cominciare a ri-pensare smo” e mito della “soddisfa- dallo studio delle mummie: umana è risultato dell’inte- questo motivo, tutte le indagi- studio delle Mummie di Sa- versazione il libro di Barrilà, un nuovo modello educativo, zione immediata” vengono culturali, sociali, di usi e co- razione fra uomo e ambiente, ni svolte da Piombino Mascali voca, attraverso il quale è “I superconnessi. Come la piuttosto che continuare a bene individuati come i re- stumi delle civiltà antiche, perciò la patocenosi può for- sono eseguite attraverso tec- stato possibile risalire alle tecnologia influenza le menti mistificare la verità della no- sponsabili lesivi dell’auten- abitudini alimentari e fisiche nire elementi importanti per niche di immagine non invasi- loro caratteriste fisiche e di dei nostri ragazzi e il nostro stra inadeguatezza pedagogi- tica fiducia ed autostima passate. Tuttavia, questo la comprensione della società. ve al fine di tutelare il corpo salute, offrendo una interes- rapporto con loro.” (Feltri- ca con le sofisticate “tecniche degli adolescenti, cause di studio scientifico presenta Medico perché può determina- della mummia, dal momento sante descrizione sulle classi nelli), nel quale l’autore posa di fuga” che ci stanno ancora una patologica tecnodipen- anche dei limiti, dovuti, per re con sicurezza l’epoca e le che lo studioso si è mostrato dominanti siciliane tra il XVII lo sguardo sui cosiddetti “figli una volta facendo eludere il denza che sta coinvolgendo esempio, al fatto che spesso modalità con cui una malattia fermamente deciso riguardo e il XIX secolo. digitali” connessi, anzi super- nostro fondamentale compito. sempre più anche gli adulti. gli studi possono essere svol- si diffuse. In Sicilia vi è un nu- questo aspetto, affermando Grazie alla conferenza tenu- connessi ai loro smartphone. L’esame è condotto dal punto «Si punta a trovare ricette e ti solo su campioni piuttosto mero ingente di corpi mummi- che fin quando ne avrà la pos- ta da Dario Piombino Masca- E gli adulti? Come si misura- di vista dello psicoterapeuta soluzioni, che in genere sono limitati mentre per altre ri- ficati; infatti, tante delle no- sibilità si batterà affinché le li, gli studenti hanno avuto no genitori ed insegnanti con che efficacemente descrive le monouso, valgono una volta sempre più frequenti manife- cerche quali quelle svolte stre chiese conservano delle mummie non vengano sotto- la possibilità di conoscere e questa nuova realtà? Perché sola ma non aiutano i genitori stazioni di disagio che coin- da antropologi o osteologi cripte con queste particolari poste a dissezioni o a metodi capire l’importanza della pa- il vero problema «è educa- a fabbricarle autonomamen- tivo, squisitamente educati- volgono le famiglie oltre che si può investigare su cam- testimonianze di culti arcaici. di studio che potrebbero dan- leopatologia, una disciplina te a seconda delle novità, vo». Come dire, cominciamo i giovani. Certo è che alcune perché non possiedono una pioni ampi di centinaia, se Per tale motivo, il paleopa- neggiarle o privarle della loro che attraverso lo studio del a guardare finalmente la luna questioni, nel testo solo ac- visione d’insieme dei loro fi- non addirittura migliaia, di tologo messinese ha fondato integrità. I siti studiati in Sici- nostro passato più remoto si più che, da stolti, il dito che cennate, richiedono di essere gli». Nel testo, ovviamente, soggetti per poter effettua- nel 2007 il “Progetto mummie lia sono numerosi, la maggior mette in comunicazione con la indica. È ormai fuor di dub- approfondite a livello filosofi- non ci sono “ricette” precon- re delle indagini statistiche parte collocati nella provincia siciliane”, volto a effettuare il presente, contribuendo bio, infatti, che non è stato co e pedagogico. A riconoscere fezionate sul come educare. significative. Durante l’in- indagini in situ storiche, bio- di Messina, anche se il primato anche a valorizzare la nostra «questo grumo di novità tec- i limiti di un approccio mera- Il come va sempre ricercato, contro è stato sottolineato il mediche, patologiche e sulla lo detiene la città di Palermo terra, ricca di reperti, spesso nologiche a mettere a soq- mente descrittivo è lo stesso ovvero creativamente in-ven- duplice interesse che riveste conservazione dei cadaveri con le cosiddette “Catacombe dimenticati o sconosciuti ai quadro la stanza, semmai la autore quando evidenzia che tato, in situazione. la paleopatologia: antropolo- senza utilizzare tecniche in- dei Cappuccini”, rilevanti ol- più. svolta è servita ad accendere «l’accelerazione dei processi continua a pag 11 Gazzetta del Sud, martedì 5 febbraio 2019 SPECIALE NNLC 2019 V LA NOTTE NAZIONALE DEL LICEO CLASSICO “LA FARINA” CUSTODI DEL LICEO CLASSICO MARIA CRISTINA CANNAVÒ zione dell’ala nord dell’edi- SARA SQUATRITO V A ficio, la cui valorizzazione è oggetto di un progetto PON, «Torneremo antichi come nuo- autorizzato dal MIUR, forte- vi» è lo slogan che ha rappre- mente voluto dalla dirigente sentato appieno la quinta edi- Pucci Prestipino e intitolato zione della Notte Nazionale del “Cultura, Arte e Paesaggio: i Liceo Classico, un’iniziativa tesori nascosti nelle viscere nata da un’idea del professore della Città di Messina”. Rocco Schembra, docente di Con i professori Emiliano Are- Latino e Greco presso il Liceo na e Cosimo Bevacqua in qua- Classico Gulli e Pennisi di Aci- lità di esperti, e grazie al sup- reale (CT) e divenuta giorna- porto scientifico del Servizio ta nazionale istituita con ap- archeologico della Soprinten- provazione ministeriale e con denza, il progetto persegue piena adesione da parte di 433 l’obiettivo di incrementare le licei classici del territorio ita- competenze di studentesse e liano. Un giorno di cultura e di gorio (II F) al violino. E quin- do”, simpatico momento di Orbitello (V D), Mattia Denaro studenti, educandoli alla valo- festa, l’11 gennaio 2019, am- di diverse attività, tutte pre- drammatizzazione con Gio- (IV C). rizzazione del Patrimonio Arti- piamente vissuto anche nella sentate nell’Aula Magna del vanna Letizia (III F) e Chiara Nell’ambito della presenta- stico e Culturale. Gli scavi del nostra città. Grandi prepara- liceo da Elena Falzea (III D): Salamone (III E), attrici-stu- zione del romanzo si è svolta ‘La Farina’ in particolare han- tivi e grande fervore anche al prima tra tutte l’Ouverture dentesse del Laboratorio tea- anche la premiazione della no portato alla luce un antico liceo “La Farina”, dove docen- musicale, a cura del Laborato- trale curato dalle professo- prima edizione del Premio pozzo e strutture murarie pro- ti e studenti, coordinati dalla rio musicale del liceo, curato resse Tina Morabito e Mirella Letterario “G. La Farina”, in- babilmente riferibili ad abita- professoressa Maria Pia Merin- dalla professoressa Francesca Zodda. titolato “Personaggi in cerca zioni (o ad altra destinazione golo con la collaborazione del- Alesci, seguita dall’interven- Appuntamento molto atteso di storie”, ideato dalle docen- d’uso), la cui fase più antica la professoressa Nuccia Conti to del dottor Giacomo Caudo, quello con la scrittrice Barbara ti Antonella Lo Castro e Maria risale ad epoca normanna, e del Dipartimento Umanistico presidente nazionale FIMMG e Bellomo che ha presentato il Pia Meringolo e dal Diparti- del liceo, si sono impegnati mento Umanistico del liceo nella realizzazione di attivi- “La Farina”. tà varie ed interessanti, che Pausa musicale con il concer- Liceo La Farina: da sin. Guarnera, Ruello, Turi confermano il clima di condi- to, a cura della professoressa Francesca Alesci, con reperto- visione all’interno del nostro di contatti e scontri culturali come testimoniato, nell’abi- rio jazz del Maestro Luciano istituto e la creatività che lo e religiosi, di migrazioni, una tato di Thapsos (presso Augu- Troja, e quindi un dolce mo- caratterizza. Alle ore 18.00 “pozzanghera” del pianeta, sta), dalla tomba di un indivi- mento con il taglio della tor- professori e alunni del nostro ma che per storia, cultura e duo, il cui sigillo cilindrico lo ta della Notte Nazionale del liceo si sono recati presso il movimento rappresenta ben identificava come proveniente Liceo Classico da parte della Salone delle Bandiere del Co- di più; e poi la narrazione sul- da Ugarit, fiorente città stato nostra dirigente. mune per assistere alla parte la Sicilia nell’antichità, sul- sulla costa settentrionale del- Varie le aule dell’istituto al- iniziale della “Notte” dedica- l’interconnettività che collega la Siria. Un’isola, la Sicilia, al- lestite a tema: la deliziosa ta quest’anno all’archeologia. l’isola ai Balcani e all’Egeo, lora come ora, a due velocità, “Sweet corner and British In apertura, la proiezione del sulla rilevanza storica assun- con differenze rilevanti tra la tea”, ideata e curata dalla Video in contemporanea na- ta dal “popolo del Bicchiere costa e l’interno, per la quale professoressa Maria Grazia zionale “Ti porterò a Pompei” Campaniforme”, popolazione l’assessore Tusa sogna, tra le Costa, un vero angolo british e la lettura del testo ufficiale, stanziatasi anche in Sicilia nel altre cose, un laboratorio dei con del buon tè caldo e pre- composto da una studentessa III millennio a.C. ed esperta legni bagnati e dei reperti (che libatezze della pasticceria in- ferrarese, con la voce di Chia- nella lavorazione dei metalli e qui non esiste) e per Messina glese; l’aula dedicata al “Ban- ra Salamone (III E), accompa- un grande centro polivalente, chetto greco-romano et alia”, gnata al flauto da Maria Chiara da realizzarsi presso la “Real curata minuziosamente dalla Lombardo (V B). A inaugurare Cittadella” della zona falcata. Liceo La Farina: particolare del Tea Corner professoressa Titti Fichera, l’evento e introdurre l’incon- Una valorizzazione auspicata con gustose e raffinate ricet- tro, curato dai professori Emi- anche dal sindaco di Messina, unitamente a numerosi fram- dell’Ordine dei Medici e de- suo romanzo “Il peso dell’oro” te ispirate all’arte culinaria liano Arena e Patrizia Danzè, e Cateno De Luca, ex allievo del menti di ceramiche elegante- gli Odontoiatri di Messina, su (Salani), un intrigante giallo antica; e l’originale spazio moderato dal professore Are- “La Farina”, intervenuto al- mente invetriate, che vanno “Cultura umanistica e cultu- “archeologico” tutto siciliano dedicato a “Giochi infernali”, na, antichista e archeologo, l’incontro durante il quale si dal XVI-XVII, fino all’XI-XII ra scientifica sempre al passo con il mistero di Archimede e una “rivisitazione” dell’infer- il nostro dirigente scolastico, è soffermato sulla difficoltà secolo, rappresentato da un con i tempi”. la corona di Gerone, tiranno di no dantesco con un gioco di dottoressa Giuseppa Prestipi- di spendere i fondi europei, a raro esemplare di catino rin- Riflessioni sul Bello e sul Bene Siracusa. società chiamato, appunto, no, che ha riaffermato l’im- fronte di fondi destinati alla venuto nel piano di calpestio in “Quale bellezza” a cura L’incontro, organizzato dal- “L’inferno dantesco” e basa- portanza degli studi classici cultura per l’Italia molto più di un ambiente. Ceramiche del laboratorio filosofico del la professoressa Antonella to su un percorso attraverso i finalizzati a una formazione bassi di quelli per la Francia. che, dopo l’esposizione nella “La Farina”, con i professori Lo Castro in collaborazione nove gironi infernali, nato da culturale completa. Da sin. Aquino, De Benedetto, Scrima Messina, “città archeologica”, mostra “Da Zancle a Messina Patrizia Salvatore e Nino Ca- con la libreria Bonanzinga, è un’idea della professoressa Di grande interesse la lezione una lettura suggestiva quel- 2016” e la pubblicazione nel rabellò, la collaborazione dei stato curato da Giada Gange- Roberta Mineo. “Sicilia e relazioni mediterra- nelle pratiche magico-chirur- la della dottoressa Gabriella mi, Fiamma Calarco, Miriam Si è poi “filosofato” con un nee”, del professore Sebastia- giche, con una singolare cono- Tigano, dirigente del Servizio Augugliaro, Martina Stran- “Processo al libero pensiero” no Tusa, archeologo e assesso- scenza della geografia crania- Archeologico Soprintendenza gis (tutte di II D), Martina La nell’aula “Filosofando”, cura- re regionale dei Beni Culturali le, ma anche abile produttrice BB.CC.AA. di Messina, che nel Rocca e Iride Diamante (II E), ta dal professore Daniele Cor- e dell’Identità siciliana, che di ceramiche ed utensili per la suo intervento, “Gli scavi del e alla presentazione ha fatto rente Naso. ha esortato i giovani ad esse- caccia. liceo ‘G. La Farina’ nel conte- seguito una drammatizzazio- Spazio anche per l’inclusio- re i gendarmi della classicità La Sicilia nell’antichità era sto della archeologia urbana a ne ispirata ad Archimede si- ne, un tratto distintivo della e ha ricordato l’importanza, attraente, anche se priva Messina”, ha prima accennato racusano tra “Teatro, scienze nostra scuola, con l’aula as- nella formazione scolastica, di metalli - ha detto Tusa-, alle pionieristiche ricerche e mondo classico” a cura dei segnata alla “Festa dell’in- della geografia e della crono- perché era una testa di pon- compiute dopo il devastante docenti Antonella De Benedet- clusione” con cartellonistica logia (l’ “occhio della storia”, te importante verso la zona terremoto del 1908 dal gran- to e Massimo Aquino con gli curata dalle docenti del so- come diceva Carlo Cattaneo), flegrea, e proprio nella Sici- de archeologo Paolo Orsi, nel- attori-studenti Dario Costa (V stegno Daniela Ioppolo, Do- ribadendo che «occorre par- lia sud-orientale nell’età del l’area dell’attuale Prefettura A), Rosamaria D’Urso (IV D), menica Gangemi ed Eleonora tire dall’istruzione scolastica Bronzo (seconda metà del II e nella zona falcata di San Rai- Giulia De Gaetano e Giulia Rigano e la collaborazione di per costruire un saldo futu- millennio a.C.) vi erano genti neri, senza tralasciare quelle Danieli (IV A), Agata Calabrò e alunni delle classi IV C, II C; ro». Affascinante il racconto provenienti dall’Oriente, mer- di George Vallet e del messi- Federica Foscolo (IV D), Sofia III C, IV B, II B, II E, e quindi sul Mediterraneo antico, luogo canti egei, egiziani, ugaritici, nese Giacomo Scibona, per poi Arena (IV A), Umberto Scrima “Lafa Art Gallery”, laboratorio ricordare alcuni dei numerosi (IV C), Valentina Maggio (IV D), d’arte e di creatività organiz- e importanti ritrovamenti ar- Giulia Alessio, Costanza Tiga- zato dagli alunni e curato dal cheologici effettuati dalla no e Alba Fanara (IV A), Mat- docente Giovanni Abate e da Soprintendenza negli ultimi teo Spampinato (IV C), Alessia Costanza Frisone (III D). decenni, che hanno permesso La Notte del Classico si è uf- di meglio ricostruire la storia relativo catalogo di prossima docenti Daniele Corrente Naso ficialmente conclusa poco pri- urbanistica della città antica, presentazione, la dottoressa e Paolo Casuscelli (docen- ma della mezzanotte con la (fra i più recenti e rilevanti Tigano auspica possano tro- te questo della Scuola Media declamazione del “Fragmen- il tumulo e i sacelli arcaici di vare una collocazione perma- “Pascoli”) e la partecipazione tum Grenfellianum”,conosciu “Palazzo Colapesce”, la tom- nente. degli allievi del II e del III anno to anche come “Lamento del- ba “a tholos” dell’antico bron- E dopo le due lezioni magistra- della Pascoli che hanno letto l’esclusa”, frammento di un zo siciliano di Molini-Gazzi, la li, tutti insieme al nostro liceo i loro pensieri, accompagnati canto ellenistico del II secolo casa di VII sec. a. C. e l’agorà per assistere al ricco program- al pianoforte da Morena Fre- a.C. ritrovato su un papiro di di epoca mamertina nel can- ma del resto della notte clas- ni (II A) e da Giuseppe Crupi (I Ossirinco ed edito nel 1896 da tiere del “Palazzo di vetro” in sica. Ad accogliere il pubblico, A), mentre la chitarra di An- B. Grenfell. corso Cavour). la suggestiva coreografia cura- drea Azzolina (III C “Pascoli”) Il lamento di una donna abban- Nella parte conclusiva della ta dalla professoressa Eleono- ha accompagnato la voce di donata presso la porta chiusa sua trattazione la dottoressa ra Rigano ed eseguita da Fede- Paolo Casuscelli che ha recita- dell’amato è stato interpreta- Tigano si è soffermata sui rin- rica Guarnera (II F), Angelina to i versi delle poesia “A que- to da Emanuela Cardullo II F venimenti effettuati nel corso Turi (I B) e Sofia Ruello (III D), st’ora”, di Vittoria Consiglio e Giovanna Letizia (III F) del di indagini condotte tra il 1997 accompagnate da Maria Chia- (III C “Pascoli”). Laboratorio teatrale del “La e 1998 presso il nostro liceo, ra Lombardo (V B) al flauto A seguire, una pausa di teatro Farina”. Liceo La Farina: da sin. Arena, Calabrò, Foscolo, Scrima in occasione della ristruttura- traverso, e da Gabriele Gre- in libertà con “Improvvisan- La Dirigente Prestipino VI CULTURA E ATTUALITÀ Gazzetta del Sud, martedì 5 febbraio 2019 SCRIVO PERCHÉ SONO UN ATTORE LEGALITÀ E INFORMAZIONE Intervista a Luigi Lo Cascio sul suo romanzo

Liceo La Farina: da sin. Di Giorgio, Anselmo, Prestipino

portata, come la mafia, senza una maggiore trasparenza MASSIMILIANO CATANESE le giuste misure da adottare, e chiarezza sui giornali?» il ELENA D’ANDREA III C può solo dilagare. In occasione magistrato Di Giorgio ha ri- «La mafia non è affatto in- di questa giornata gli alunni sposto che il fatto che spesso vincibile; è un fatto umano e del liceo si sono rivolti ai re- una notizia non sia compiu- come tutti i fatti umani ha un latori al fine di trovare delle ta è dovuta ad esigenze di inizio e avrà anche una fine. convincenti risposte a tutte tutela delle persone coin- Piuttosto, bisogna render- quelle domande che sono ri- volte, perché è importante si conto che è un fenomeno correnti quando viene intro- far rendere meno possibile terribilmente serio e molto dotto l’argomento ‘mafia’. l’individuazione delle stesse. grave; e che si può vincere Alla domanda «se lo stile di vita Difatti, succede a volte che non pretendendo l’eroismo del mafioso viene presentato a determinate persone si ar- da inermi cittadini, ma im- dalle serie televisive in modo rivi attraverso delle tecniche Liceo La Farina: da sin. Rizzo, Ruello, Lo Cascio, Frisone, Catanese pegnando in questa battaglia tale da invogliare gli spettato- di indagine nuove, non dif- tutte le forze migliori delle ri ad assumere un comporta- fuse, e l’interesse da parte GIORGIA PEZZIMENTI mo di una nuova storia, inca- Bruno è un filo che serve per Scrivo perché sono un attore! istituzioni». mento tipico della criminalità; delle istituzioni è quello di ELENA SCIMONE I A pace di andare oltre. affezionarsi al libro e anche Inizialmente ho cominciato Queste parole di Giovanni Fal- tutto questo è utile ad un’in- evitare che queste indagini In questa assurda lentezza, a legare tutti gli incipit tra di a leggere per pura passione, cone rappresentano appieno il formazione o forse, per me- vengano portate a conoscen- “Ogni ricordo un fiore” (Feltri- “Ogni ricordo un fiore” vede loro. Anche io da attore, pro- successivamente ho comincia- tema trattato dal magistrato, glio dire, viene a creare una za di tutti, per non dare un nelli) è il titolo del primo ro- l’alternarsi del racconto del prio come Paride, potrei sof- to a scrivere per me stesso e nonché procuratore aggiun- disinformazione», il giornali- vantaggio ai mafiosi. Il fatto manzo scritto da Luigi Lo Ca- viaggio di Paride Bruno ai frire di ICM dato che ad ogni solo dopo per trasmettere ciò to della nostra città, Vito Di sta Anselmo ha risposto che le che le notizie non siano del scio presentato agli studenti “duecentoventi e passa”, in- spettacolo “indosso” una vita che provavo a qualcuno. Giorgio che ha conversato con serie televisive odierne, come tutto compiute può essere con la collaborazione di Feltri- cipit che il protagonista ha diversa e come in questo caso Quando scrivo infatti imma- il giornalista della Gazzetta Gomorra o Narcos, forniscono una scelta di chi ha eseguito nelli Point nell’Aula Magna del scritto ma mai continuato comincio un qualcosa che poi gino un interlocutore ideale del Sud Nuccio Anselmo, in un apporto negativo alla lotta gli arresti e in merito a ciò liceo “La Farina” il 12 dicem- perché affetto da una grave dopo qualche mese terminerà e che il testo diventi voce, un incontro organizzato dalle alla mafia, poiché hanno pre- la stampa «subisce e nulla bre 2018, nell’ambito del pro- forma di “ICM, Incompiutez- per poi iniziare una vita nuova penso sia normale dato che da associazioni Libera e Anymo- sa soprattutto sui soggetti più può», per citare le parole getto “Legalità”, curato dalla za Cronica Multifattoriale”. attraverso un nuovo spettaco- attore per me la voce diventa re Onlus, riguardante il lega- deboli, che sono più facilmen- del magistrato. L’incontro è professoressa Daniela Ioppolo. Abbiamo avuto modo di dialo- lo come Paride Bruno con un come un vero e proprio stru- me tra mafia e negazione dei te condizionabili e che, attra- risultato molto istruttivo per Con l’attore-scrittore, al ta- gare con l’autore e di porgli nuovo incipit. mento di lavoro pertanto an- diritti (antimafia sociale), e verso la visione di questi pro- tutti gli studenti, che hanno volo dei relatori, gli studenti alcune domande: Leggendo attentamente tutti che il libro è stato scritto ad tenutosi nell’aula magna del grammi, possono trarre una partecipato attivamente e Massimiliano Catanese (III C), gli incipit, si nota che ogni alta voce. Liceo classico “La Farina” il visione distorta della realtà e hanno avuto l’opportunità Costanza Frisone (III D), Ema- tanto vi sono temi che ricor- Ha qualcosa da dire ai noi 14 dicembre 2018. assumere come propri, valori di riflettere su un fenomeno nuela Rizzo (II B), Sofia Ruello rono, uno di questi è il pa- giovani lettori e non? Dopo una breve introduzione che portano ad una condotta che riguarda da vicino tutti (III D). Luigi Lo Cascio, nato a dre, come mai? Voglio solo comunicarvi una sulla nascita e sull’impegno fuorviante, e proprio in vir- noi e in particolare i giovani i quali, come ha sottolineato Palermo nel 1967, è un attore Il rapporto col padre è qual- frase di Umberto Eco che rap- profuso da parte delle asso- tù di ciò bisogna essere cauti il procuratore Di Giorgio, de- e regista italiano di teatro e cosa che nella letteratura e presenta a pieno il mio pen- ciazioni prima menzionate, il nel trattare argomenti di così vono essere la forza motrice cinema. nella psicanalisi è fortemente siero al riguardo: “Chi non giornalista Anselmo e il magi- tanta importanza. E a chi ha di una battaglia contro la di- Nel suo libro, tappa dopo tap- trattato ma per me è una cosa legge a 70 anni avrà vissuto strato Di Giorgio hanno posto chiesto «Gli articoli di gior- nale che riportano i risultati sinformazione, a favore di un pa, fra una chiacchierata e estremamente sentimentale solo una vita, la sua. Chi legge l’attenzione sul valore della poiché in seguito al decesso conoscenza dei fatti e della delle indagini svolte, talvol- possibile e pratico intervento un sogno, incipit dopo incipit, avrà vissuto 5000 anni perché inaspettato di mio padre io e memoria di essi, e sull’inte- ta risultano troppo generici e dei giovani stessi nella scon- Paride Bruno, protagonista del la lettura è un’immortalità al- i miei fratelli siamo cresciuti resse che ognuno deve colti- privi di dettagli utili alla cono- fitta di quella parte malata romanzo, sembra riconciliar- l’indietro”. con la consapevolezza di non vare per essere ogni giorno scenza dei fatti. Ma se si parla della società, costituita dal- si con la sua incompiutezza, Anche il mio romanzo tende aver vissuto abbastanza con più consapevole che un feno- di una campagna di informa- l’organizzazione criminale in con quello “svolazzo di pagine a sottolineare l’importanza lui. meno di una così imponente zione, non vi dovrebbe essere tutte le sue forme. sparse” che è, in fondo, la vita della lettura infatti introduco Quindi l’argomento è più volte stessa. proprio personaggi ideali sot- trattato nel libro, ci sono cose La premessa di questo roman- tolineando la differenza tra i zo è una sconfitta; infatti Pari- che mi toccano in prima per- RICORDARE È UN IMPERATIVO MORALE giovani che leggono e i giovani de Bruno prova a comprende- Si ritrova nella figura di Pari- sona. che non leggono. LORENA FERLAZZO II A re cosa abbia sconfitto la sua de Bruno? Come mai ha deciso di cimen- vena narrativa, costringendolo Da attore, abituato a vivere tarsi nella stesura di questo «Alla fine della giornata, il a fermarsi al primo punto fer- tante vite, questa di Paride Suo primo romanzo? mio mondo di fantasia, al qua- le mi aggrappavo per “fuggi- re” dal campo, era diventato una piccola stella che vedevo in cielo….Da quella sera, le DALLA PARTE DEI GIOVANI parlavo…. le dicevo:” Fin- ché io sarò viva, tu, stellina, Incontro con Maria Rita Parsi continuerai a brillare nel cie- lo…» È un passaggio del libro LAURA MUSCOLINO presenti anche diversi testi miglia e scuola, ho compreso dal nido “Fino a quando la mia stella Rettorato: da sin. Prestipino, Cuzzocrea, Librizzi, Ricci LUCA COLAVITA II A per fanciulli, tra i quali spicca- come si può realmente otte- genito- brillerà” scritto da Liliana Se- Messina, ha parlato di Liliana LIDIA RIZZO III C no: “L’isola delle cacche”, “Le nere un cambiamento profon- riale”, sommergibilista, deportato e gre con Daniela Palumbo (Il Segre, instancabile testimone, Colloquiare con la professo- parole dei bambini”, “Onora il do: i giovani di oggi possono a r r i v a internato prima nella fattoria battello a vapore). Liliana e oggi senatrice a vita, e sul- ressa Rita Parsi, ospite a Mes- figlio e la figlia”, “Un bambino fare rivoluzione per cambiare a l l o r a di Cottbus in Germania, poi le Segre oggi è memoria viven- l’importanza della memoria lager di Bad Suzak; ha rac- sina del liceo artistico “Basi- maleducato”. La dottoressa il mondo e, se aiutati dalla il mo- te, sopravvissuta al più indi- poiché “un paese che ignora contato la sua terribile espe- le” lo scorso 19 ottobre 2018, ha inoltre elaborato una me- società e dalle varie organiz- mento per i genitori di rac- cibile misfatto degli umani. A il proprio ieri non può avere rienza e l’importanza della è stato un privilegio, poiché, todologia psicologica della cogliere i frutti dei propri zazioni, il cambiamento può tredici anni viene deportata un domani”. Di seguito è in- fede nella pagina più atroce da brava psicologa, è riuscita psicoanimazione e ha fondato avvenire. sacrifici e del loro metodo ad Auschwitz, dopo essere tervenuto il professore Anto- della sua vita. ad entrare in empatia con i ra- la SIPA (Scuola Italiana di Psico Crede che i giovani di oggi educativo: per un figlio, infat- partita dal famigerato bina- nino Carabellò, del liceo “La Lo stesso giorno le prime li- gazzi, elargendo consigli pra- Animazione). debbano seguire sempre le ti, scoprire un talento signifi- rio 21 di Milano e sarà l’unica Farina”, con un quadro storico ceali si sono invece recate tici sul modo con cui i giovani proprie passioni? ca cercare nuove soluzioni, bambina di quel campo a tor- dell’Italia fascista e ha riba- presso la Galleria d’Arte Mo- possono affrontare la vita. La Professoressa, cosa l’ha spin- Non sempre. Dipende dal rap- alleanze, cercare nuovi luo- nare indietro. Parlare di lei, dito l’importanza del ricordo derna, dove hanno trattato psicopedagogista, psicotera- ta ad occuparsi di problema- porto con la famiglia: se vi è un ghi in cui andare, rimanere, insieme ad altre importanti che deve far sì che il fascismo il tema della Shoah commen- peuta, saggista, scrittrice ed tiche giovanili? conflitto e non vi è armonia, se costruire e trovare risorse. testimonianze, è stato un ap- non rinasca neppure nelle for- tando il film “Il pianista”, editorialista Maria Rita Parsi, Io amo i bambini; questa pas- in casa c’è bisogno economica- Come può un giovane rap- puntamento cui non manca me più innocenti. La profes- del celebre regista polacco impegnata nel sociale, spe- sione mi ha portato ad esse- mente del tuo supporto, o se portarsi alla realtà odierna? mai il liceo “La Farina” in oc- soressa Giovanna Costanzo Roman Polanski, fuggito dal cialmente per le tematiche ri- re quello che sono ora. Molto devi soddisfare le aspettative Nel mondo di oggi un giovane casione della “Giornata della (Università di Messina) ha poi ghetto di Varsavia e salvatosi guardanti il mondo giovanile, spesso sono gli adulti a impa- dei genitori, qualunque cosa può usufruire di tre consigli: memoria”, “vissuta” da noi detto dell’importanza delle così da Auschwitz. L’incontro, è stata da noi intervistata dai rare dai più piccoli che dicono tu faccia devi chiederti se sei il primo è cercare in tutti i ragazzi il 28 gennaio quando testimonianze che sono “pie- presentato dalla dottoressa ragazzi e ha raccontato della sempre la verità e mostrano felice; non bisogna domandar- modi di avere più strumenti le seconde e terze liceali si tre d’inciampo” per il razzi- Maria Tripodo, è stato presie- sua passione per i bambini che la parte migliore di loro. Io mi si cosa pensano gli altri di te, per potersi creare un’au- sono riunite presso il Rettora- smo. Ancora di Liliana Segre ha duto dal professore Federico l’ha portata ad essere eletta considero la bambina che ero ma cosa pensi tu di te stesso. I tonomia. Il secondo è non to dell’Università di Messina. parlato la dottoressa Lucrezia Martino, dell’Università degli al Comitato ONU per i Diritti e amo questa parte di me che genitori fanno sempre tanti sa- pensare sempre al benesse- La giornata è iniziata con i Piraino (Università di Messina) Studi di Messina, che ha pa- saluti del rettore Salvato- del Fanciullo e a fondare il mi ha permesso di credere nei crifici perché l’unica cosa che re economico come unico e rievocando la sue vicende di ragonato l’antisemitismo a re Cuzzocrea, del prefetto “Movimento bambino” che si sogni e nelle utopie; a tal pro- a loro interessa è la felicità solo aiuto poiché l’assenza bambina strappata alla quoti- un virus che può diffondersi di Messina, dottoressa Maria dianità e gettata nell’ inferno. batte contro gli abusi e i mal- posito mi ritrovo nelle parole dei figli, che ne comporterà il di un equilibrio psicologico se non si fa attenzione a ciò Carmela Librizzi, dell’arcive- E infine la dottoressa Fabiana trattamenti dei ragazzi. La di Oscar Wilde: “una mappa loro compiacimento. Il compi- vanifica l’appagamento eco- che accade nella società. Fin scovo di Messina, Mons. Gio- Russo (Università di Messina) sua carriera di scrittrice inizia del mondo che non include to dei genitori non è quello di nomico. Il terzo è continuare dall’antichità l’uomo ha avuto vanni Accolla e della dirigen- si è soffermata sul significato negli anni ’90 con la pubbli- utopia non è degna nemmeno costruire una strada già pron- sempre a formarsi, informar- paura di tutto ciò che è diver- te del nostro liceo, dottoressa che la Segre attribuisce alle so; per questo motivo l’uomo cazione del libro “I quaderni di uno sguardo”. Fortunata- ta, ma dare ai ragazzi delle si, studiare e acquisire nuovi Giuseppa Prestipino. Ognuno stelle, che racchiudono i suoi deve essere a conoscenza di delle bambine”, una raccolta mente, nella mia vita, sono basi solide per crearsi una vita metodi per poter continuare di loro ha rivolto il proprio più cari ricordi. Sono poi segui- ciò che accade intorno a lui. di testimonianze di casi di vio- riuscita a coltivare la bambi- ad andare avanti insieme agli propria, con le proprie idee e pensiero alla terribile trage- te le riflessioni e gli interventi La conoscenza è l’unica arma lenza che ha riscosso un gran- na che è in me, per realizza- capacità in modo da raggiun- altri, poiché come diceva un dia avvenuta ottant’anni fa. E degli alunni. L’incontro si è che abbatte la paura. de successo e l’ha così resa re alcuni sogni. Lavorando sui gere i propri scopi. Una volta prete degli anni ’90 “non ci poi sono seguiti gli interventi concluso con la testimonianza nota al grande pubblico; nel fanciulli e su quelle che sono che il figlio ha acquisito una si salva da soli, ma insieme in dei relatori: la professoressa del signor Paolo Cardile (clas- con la collaborazione di Elisa suo repertorio letterario sono le due agenzie educative, fa- maturità tale da “staccarsi Metropolitana”. Paola Ricci, dell’Università di se 1922) messinese e marinaio Dragotto ed Elisa Guarnera, I C Gazzetta del Sud, martedì 5 febbraio 2019 CULTURA E ATTUALITÀ VII PREZIOSI TESORI DA RI-SCOPRIRE XII Edizione di “Le Vie dei Tesori” di visita. Per la nostra città Forte, la chiesa di Santa Ma- cido e di , GIOVANNI SIGNORIELLO II B i fine settimana interessati ria Alemanna, avamposto dei lo splendido monastero di San sono stati quelli di settembre, Cavalieri durante le Crociate, Placido Calonerò, l’eremo be- Grande successo ha riscosso ed è bastato un contributo di la chiesa di Sant’Elia, legata nedettino che ospitò Carlo V, anche quest’anno il Festival due euro per avere accesso a ad cui oggi sede dell’istituto agrario “Le Vie dei Tesori”, svoltosi 29 dei più grandi tesori della venne commissionato un gon- “Pietro Cuppari”, la Pinacote- dal 14 al 30 settembre, arri- nostra “Zancle”, tesori che ri- falone per la Confraternita di ca dell’Università Biblioteca vato già alla sua dodicesima coprono tutto il territorio del Sant’Elia dei Disciplinanti che peloritana, le Vecchie Carce- edizione a Palermo, città comune messinese, partendo gestiva la chiesa omonima, la ri di Rocca Guelfonia, prima dalla quale il progetto ha vi- da Contesse, fino ad arrivare chiesa di Santa Maria di Porto- castello medievale poi prigio- sto luce, e alla sua seconda a Castanea delle Furie. È sta- salvo dei Marinai, contenente ne borbonica, nel complesso edizione in nove città sici- to possibile inoltre acquistare il celebre Vascello d’argento del Castello di Matagrifone, liane, tra cui Messina, e in online dal sito web del festi- che sfila annualmente per le i ruderi del Convento di San- quattro città del Nord Italia. val, o presso la Chiesa di San strade messinesi durante la ta Maria di Gesù Superiore, A Messina, già lo scorso anno Giovanni di Malta, dei coupon processione del Corpus Do- il Sacrario Cristo Re, villa De erano state registrate in due per dieci visite a soli dieci mini, la Chiesa e il Convento Pasquale, villa Cianciafara, Messina: Forte San Salvatore fine settimana più di 10.000 euro. L’itinerario ha compre- di S. Francesco all’Immacola- edificio settecentesco in cui visite, un importante record so importanti siti come Castel ta, l’antico complesso la cui dimorava Filippo Cianciafara, ottocenteschi. ne di vini Planeta, presso Ca- ambienti scolastici nell’am- per la nostra città, dato che Gonzaga, imponente strut- abside è ritratta nel celebre cugino di Tomasi di Lampedu- Grande partecipazione anche stel Gonzaga,Villa Cianciafara bito del progetto alternanza conferma dunque una pros- tura difensiva in tufo fatta dipinto di Antonello “La Pietà sa, intellettuale amante del- nella visita al Museo Regio- e chiesa di San Giovanni di scuola-lavoro e che, in que- sima edizione. Lo scopo del costruire per volontà dell’im- con tre angeli”, la chiesa di l’arte e della natura, villa Ste- nale, ricco di testimonianze Malta, nonché le passeggia- sta occasione, hanno deciso festival è quello di valoriz- peratore Carlo V d’Asburgo e Gesù e Maria del Buon Viag- fania a Castanea delle Furie, antonelliane e caravaggesche, te con sei diversi itinerari, in di “calarsi” nel ruolo di ac- zare il patrimonio culturale del viceré Ferrante Gonzaga, gio al Ringo, luogo di fede lussuosa dimora appartenente aperto per una sola giornata, collaborazione con l’associa- coglienti ciceroni. e artistico delle città ade- Forte Ogliastri, uno dei tanti risparmiato dal terremoto, alla famiglia Roberto, Castel e quindi all’Antiquarium di zione “Percorrere Antonello” Percorsi splendidi che hanno renti, attraverso l’apertura della città, che col suo ponte la Chiesa di Maria SS. Annun- Vinci, sempre a Castanea, vil- Palazzo Zanca, alla galleria e con l’associazione “Aura”. permesso a tanti messinesi di siti, come chiese, ville o levatoio e le sue feritoie era ziata dei Catalani, d’impian- la Maria, a Ganzirri, sempre d’Arte Moderna Provinciale, al A guidare i visitatori in que- e, soprattutto, a tanti giova- forti, spesso non accessibili una delle “sentinelle” di Mes- to normanno, con influenze della famiglia degli imprendi- Museo delle armi antiche, al sti straordinari percorsi sono ni, di ammirare una Messina al pubblico, in tre weekend sina, il Forte S. Salvatore e la bizantine e arabe, la Chiesa tori Roberto, villa Rodriquez, Museo delle ceramiche. Inclu- stati giovani studenti della sconosciuta ai suoi stessi cit- di settembre o ottobre e con Stele della Madonnina, collo- di San Giovanni di Malta che sede del Circolo della Borsa, se nel programma anche delle nostra città provenienti sia da tadini. rispettivi orari e modalità cata sul torrione dell’antico conserva le spoglie di San Pla- uno dei più noti club europei visite guidate con degustazio- ambienti universitari sia da CHIESA DI SANTA MARIA DI PORTOSALVO DEI MARINAI GIOVANNI SIGNORIELLO, II B SABIRFEST 2018: Tra i tanti siti esplorabili nei fine settimana compresi tra il 14 e il 30 settembre, i mes- Riparare l’umano sinesi e i turisti hanno avuto modo di visitare la Chiesa di Pensiero e pratica della riparazione Santa Maria di Portosalvo dei Marinai, edificio custode del percorrono tutti gli noto “Vascelluzzo” che an- nualmente sfila per le strade incontri della V edizione di SabirFest della nostra città, in occasio- ne della processione del Cor- pus Domini. CRISTINA DENTI II A Ma analizziamo più a fondo la storia di questa incredibi- “Riparare come pratica della le struttura ricca di storia e conoscenza e della relazio- arte: i lavori di edificazione ne”. Questo il tema principa- della chiesa furono avviati nel le del SabirFest 2018, tenu- lontano 1745 per volontà della tosi dal 4 al 7 ottobre nelle Confraternita dei Marinai che, città di Messina, Catania e dopo aver dato vita ad aspri Reggio Calabria, realizzato Il Vascelluzzo litigi contro i Frati minori ri- grazie all’importante soste- formati dell’Osservanza con su progetto dell’ufficio tecni- na, che stava affrontando una gno dell’Ateneo Peloritano, cui condividevano l’edificio e co arcivescovile dalla ditta dei dura carestia dovuta all’assen- e al coinvolgimento di enti, che a loro volta non tollera- fratelli Cardillo che si avval- za di viveri e all’assediamento ordini professionali, associa- vano la presenza di laici nella sero di una pianta e di linee della Francia, si rivolse al car- zioni culturali e del volonta- Chiesa, abbandonarono l’an- architettoniche essenziali. melitano Alberto da Trapani le riato. tica chiesa di Portosalvo, tra- Riuscì a salvarsi il Vascello cui preghiere sarebbero state Tra i vari eventi organizzati sferendosi in una nuova strut- d’argento e l’intervento del- esaudite dalla Vergine Maria. con scrittori, registi, giorna- tura che oggi sorge nella zona l’archeologo Antonio Salinas In lontananza infatti si vide- listi e artisti di diverse na- retrostante Piazza Casa Pia. I permise il recupero dalle ro arrivare tre navi cariche di zionalità, di grande rilievo lavori si conclusero nel 1755, macerie del terremoto della grano che avrebbero consenti- è stato l’incontro “Tradurre nonostante alcune difficoltà tavola del Catalano, quasi di- to alla popolazione di soprav- il mediterraneo” con la spe- legate alla grave epidemia di strutta, e della Madonna del vivere durante la carestia. ciale partecipazione della peste che tra il 1743 e il 1745 Caldara. La figura di Sant’Alberto con nota traduttrice Yasmina Me- Ateneo Peloritano: al centro Melouah ed Hellal si propagò in tutta la città. Quest’ultima oggi è conserva- in mano la Bibbia e un giglio louah e dell’editrice algerina Dopo essersi trasferiti dalla ta nell’antica chiesa di Porto- è visibile in uno dei quattro Selma Hellal, incontro che re la vita delle mie nonne”. sono la ferita e l’esilio del- ma tutto questo è stato te- precedente chiesa, i confrati salvo, ubicata lungo il Viale medaglioni che ornano il Va- è stato unito al laboratorio L’incontro è poi continuato l’incomunicabilità». Secondo nuto sotto silenzio da parte portarono con sé diverse ope- della Libertà, mentre nella scelluzzo, raffiguranti anche interattivo “ Ripararsi nelle con il susseguirsi di una breve la traduttrice infatti la tradu- loro per la vergogna di quel- re tra cui l’antico quadro della chiesa qui descritta è presen- le effigi della Madonna della storie, riparare la storia” del narrazione autobiografica per zione nacque il giorno dopo la lo che avevano subito. Da 10 “Vergine con veduta del porto te una replica moderna. Lettera, di S. Placido insieme collettivo di donne «Sguardi ciascuna rappresentante del distruzione della Torre di Ba- anni in Algeria è come se si di Messina” attribuito a Poli- La principale fonte di attrazio- ai fratelli e della Madonna di incrociati» del Centro inter- collettivo; tutti esponevano bele. Ha poi citato Antoine assistesse a un processo di doro Caldara da Caravaggio, ne della chiesa resta ancora Portosalvo con la veduta di culturale di Parma. I due con- una loro esperienza persona- Berman, secondo il quale “La esternalizzazione e di espres- i ritratti de “I Santi pescatori tuttavia il “Vascelluzzo”. Raro Messina. vegni che potevano sembrare le inerente al tema costante traduzione nasce dalla nostal- sione per cui questa memoria Pietro e Andrea” di Cesare da esemplare di fercolo ligneo ri- Il vascello, opera dei maestri a primo impatto incompati- del “riparare l’umano”. Al gia di una frattura che si vuole emergente diventa parola Napoli, la “Madonna di Por- vestito in argento finemente argentieri messinesi, poggian- bili, durante lo svolgimento termine dei loro racconti, con ricomporre. Tradurre vuol dire scritta, direttamente o at- tosalvo” di Antonio Catalano cesellato, l’opera fu commis- te su una base argentea incisa si sono inaspettatamente ar- la distribuzione di fogli e pen- accogliere lo straniero nella traverso interlocutrici che l’Antico, nonché il meravi- sionata a partire dal 1644 per con motivi ondulatori e flo- monizzati. ne, hanno dato la possibilità propria dimora”. Finito il suo aiutano queste donne a rac- glioso Vascello d’argento. Ma volontà degli stessi marinai e reali, si compone di tre alberi L’incontro è stato introdotto anche ai presenti di scrivere intervento si è messa “al la- contarsi. Fare editoria oggi anche questa chiesa fu ogget- raffigura proprio un vascello dove è inserito un reliquiario, da Caterina Pastura, della e successivamente di leggere voro” traducendo dal france- per me significa accogliere to di scempio a causa del ter- per tramandare il ricordo di posto al di sotto di una corona casa editrice Mesogea il cui una loro esperienza al riguar- se all’italiano, Selma Hellal, questi racconti individuali di remoto del 1908, per essere un prodigio verificatosi duran- sostenuta da due puttini ala- catalogo è interamente de- do. Concluso questo interes- coraggiosa editrice algerina. queste donne». Selma Hellal ricostruita tra il 1937 e il 1938 te le Guerre del Vespro. Messi- ti, contenente il Sacro Capello dicato alle culture mediter- sante confronto, la parola è La Hellal ha esposto la propria ha concluso il suo intervento con cui la Madonna avrebbe ranee. La Pastura, ideatrice stata presa dalle due ospiti idea di riparazione come edi- raccontando che, secondo legato la lettera inviata ai del SabirFest, ha spiegato ai internazionali. trice, di fronte alla vivacità lei, non a caso tre di queste messinesi. presenti le ragioni per cui La prima a parlare è stata la della realtà algerina in que- donne sono morte poco dopo Agli angoli di esso possiamo questi due incontri sono stati traduttrice Yasmina Melouah sto momento, che è «prestare aver esternato la loro espe- notare quattro putti, oggetti “cuciti insieme” nello spirito che ha collegato il suo mestie- orecchio alla parole emergen- rienza, come se avessero vo- di furto qualche anno fa e suc- di SabirFest. Il suo intervento re al tema del festival. A suo te». Ha continuato dicendo luto liberarsi di un peso e far cessivamente recuperati. si è concluso con la presenta- dire, infatti «La traduzione che uno delle cose che le in- conoscere a tutti il loro cal- Sono presenti inoltre otto can- zione del gruppo del Centro è un veicolo di incontro fra teressa maggiormente come vario prima di spegnersi. noni per lato e altri sulla pop- interculturale di Parma. culture»; prendendo spunto editrice è «raccogliere dei Riparare l’umano, secondo la pa che si compone anche di Il loro laboratorio è comin- poi dal passo della Torre di racconti di vita, molti dei qua- tradizione di SabirFest, non quattro cariatidi dorate. ciato con Irene Valota, del Babele tratto dalla Genesi, li soprattutto sulle donne che è solo un auspicio, un invito, Durante la processione del Cor- collettivo “Sguardi incrocia- ha affermato che «In primo hanno partecipato alla guerra ma anche ‘azzardo’ rivelato- pus Domini viene adornato con ti”, che ha recitato un mono- luogo tradurre è riparare un di indipendenza e che raccon- re di dissonanze, di squilibri Particolare della base del Vascello con il medaglione raffigurante spighe di grano per ricordare il logo introduttivo il cui titolo esilio, è come se fosse cucire tano le loro esperienze in cui e di abusi, desiderio di non l’effigie della Madonna di Portosalvo con veduta del porto di Messina miracolo di Sant’Alberto. e tema principale è “Ripara- i due lembi di una ferita, che hanno subito stupri e torture, rassegnarsi a subirli. VIII ALTRE VOCI Gazzetta del Sud, martedì 5 febbraio 2019

Terza edizione del progetto “Educare al pensiero critico. La filosofia al classico e nella vita” ideato e organizzato dal LA BELLEZZA Laboratorio-Seminario filo- sofico “La bellezza salverà il mondo?” i cui referenti sono i docenti Patrizia Salvatore e Nino Carabellò con la collabo- SALVERÀ IL MONDO? razione dei professori Daniele Corrente Naso e Paolo Casu- rimanga meravigliato, senta scelli (docente, questo, della il cuore crollare di fronte alla Scuola Media G. Pascoli). Vi bellezza più grande che ci sia, hanno partecipato gli allievi la natura. Al giorno d’oggi c’è del II e del III anno delle Scuole veramente bisogno di abbel- Medie, costituiti perlopiù dal- lirsi dentro, di ritornare alle la II e III C della Scuola Media emozioni autentiche. La bel- Pascoli. Ecco di seguito le loro lezza può stare in tutto: nella riflessioni recitate in occasio- natura, nella musica, in ogni ne della Notte Nazionale del forma d’arte, in chi si ha da- Liceo Classico “La Farina”. vanti. La bellezza che però si deve tornare a vivere è quella  che c’è negli occhi del prossi- mo, di chi si ha accanto e di LA “COSTRUZIONE” chi si vuole bene (Andrea Az- zolina, III C Pascoli) DELL’AMORE, “IL • Il fatto che la bellezza sal- COLLABORATORE verà il mondo è proprio vero perché un uomo che magari MIGLIORE” DELLA ha passato la vita ad essere BELLEZZA un criminale, magari potrebbe cambiare perché può conosce- • Mi ha colpito la canzone di re il bene e magari potrebbe Fossati “La costruzione di un decidere di cambiare se si sen- amore”. L’amore è talmente te amato. Per alcuni è difficile potente che spezza le vene; cercare di fare il bene, perché l’amore va a salire e per ogni non sanno neanche quello che Liceo La Farina: da sin. Casuscelli, Consiglio gradino c’è qualcosa di sem- vuol dire “bene”, altri invece pre più bello come a ogni Na- riescono a fare del bene ma- tale, in ogni albero di Natale gari cominciando a predispor- c’è sempre più bellezza. In si, come aiutando per esempio Liceo La Farina: lettura delle riflessioni ogni momento e in ogni luogo i genitori o gli amici quando A QUEST’ORA hanno difficoltà, perché biso- c’è un po’ di amore. Purtrop- emergere le cose belle (Marti- Beauty che sembra una bal- corre passare per costruire un VITTORIA CONSIGLIO gna aiutarsi l’uno con l’altro e po ormai siamo attaccati alle no Impala, III C) lerina che invita a danzare, amore e quindi per raggiun- III C Scuola Media Pascoli cose materiali e non ci ren- facendo “franare il cuore”, gere un obiettivo importante. fare ciò che è giusto (Vittorio diamo conto delle persone e in una discussione tra amici, La testimonianza del crimina- Furrer, II C Pascoli) delle cose belle che abbiamo  oppure nello stupore di sen- le che si converte, alla quale • La bellezza interiore, della A quest’ora della sera bontà delle persone, la bel- accanto (Sara Prestipino, II C tirsi apparentemente piccolo abbiamo assistito, ci fa capire io ringraziare desidero Pascoli) che ha cercato di riparare gli lezza delle piccole cose, la ASSAPORARE IL BELLO rispetto alla natura (Nicola per la mia famiglia •Ho capito che l’amore si co- Randazzo, IIC Pascoli) errori che aveva fatto mutan- bellezza dei luoghi grandi e struisce per gradi e salendo PER FARE BENE • Quando si fa esperienza del do il brutto vissuto in belle e magnifici che ti fanno sentire che mi dà tanto amore una scala, per ottenere un bello è come se si rimane me- buone azioni. Per noi è anche piccolo. La bellezza che salve- per la natura amore vero bisogna lavorare, rà il mondo è quella che ci fa • Mi colpisce la frase del mo- ravigliati da ciò che si vede questa la bellezza che salverà per gli alberi che anche spogli sono belli sudando e “gettando sangue” nologo tratto da “La tigre e la e da ciò che si prova perché il mondo, la bellezza di riu- sentire gioiosi, che ci fa avere per le foglie che d’autunno cadono (Maria Esmeralda Boncoddo, neve” di Benigni “la bellezza in esso si vede anche qualco- scire a cambiare quello che la voglia di vivere e di cambiare II C Pascoli). è cominciata quando qualcuno sa di buono che esprime una famiglia, come in questo caso (Gianmarco Mazzurco, II C) per il vento che le sposta •L’immagine dell’amore come • A salvare il mondo non sarà ha cominciato a scegliere”. sensazione difficile da spiega- quella mafiosa, ingiustamen- per il mare e le sue onde di “una grattacielo di cento Non so bene perché……Forse re a parole (Giulia Foti, III C te trasmette. Quest’uomo è la bellezza solamente estetica, che avanzano e poi si ritirano piani” mi piace perché me ne si collega a quella bellezza Pascoli) riuscito a cambiare se stesso ma la volontà di apprendere, fa vedere la grandezza e la del cuore di cui parla Dimitri • Ho capito che se un senti- perché ha incontrato chi lo ha imparare, comprendere e mi- io ringraziare desidero per la gente che sorride gliorarsi. Comprendere i propri tensione verso l’alto (Eleono- Karamazov quando dice “Qui mento è reale dura per sem- amato incondizionatamente. perché fa sorridere anche me ra Barca, II C Pascoli) le sponde si congiungono, qui limiti è occasione per superarli pre, se no è soltanto una sen- Alleato della bellezza è l’amo- io ringraziare desidero per l’armonia • Credo che la costruzione di tutte le contraddizioni con- sazione temporanea che lascia re (Sarah Chillemi, Aurora e capire quanto ancora abbia- un amore riesce solo se si met- vivono. Io non posso soffrire niente dentro (Emanuele Rus- Giaconia, III C Pascoli) mo da comprendere. La bellez- per l’allegria te passione in tutto quel che si che un uomo, magari di cuore so, III C Pascoli) • La bellezza è qualcosa che za è una qualità che in pochi io ringraziare desidero per l’amicizia fa. Per questo dobbiamo sem- hanno ma tutti potrebbero elevatissimo e di alto intellet- • Il bisogno del bello è una cosa ci attrae, è ciò che è buono e ché si litiga e poi si fa pace pre avere fiducia in quello che to, cominci con l’ideale della che accomuna tutti gli uomini. che ci spinge ad essere buoni, averla se la costruissero e chi per i libri del mondo facciamo senza scoraggiarci Madonna e finisca con quello Partendo dalla mia esperienza a fare delle azioni diverse dal- ci riesce si scopre libero (Ema- (Vittorio Furrer, II C Pascoli) di Sodoma. Ma l’ideale di So- riesco a dire ciò. Ricordo le le solite. Sentimenti ed emo- nuele De Luca, III A Vittorini) per quell’interesse che si prova quando si leggono • Secondo me la bellezza che • Ho capito che per compren- doma, non ripudia l’ideale parole di mio padre riferite zioni che si provano quando io ringraziare desidero per la bellezza che ci circonda dere un amore ci vuole tempo della Madonna, e il suo cuore a me piccolino: “Fa’ il bravo mente e cuore sono in armonia salverà il mondo è un enigma… e per la bontà di ogni persona e dobbiamo andare oltre i no- ne arde, ne arde per davve- che arrivato lassù capirai”. Io e ci portano a fare delle “paz- si trova ovunque, in qualun- stri limiti e saper soffrire. Ma ro…No, vasto, troppo vasto fidandomi mi sono stato zitto zie”. Ecco perché può salvare que momento, invisibile agli io ringraziare desidero per Dio quando si comprende il vero anzi, è l’uomo: io lo restrin- e ho camminato. Arrivato in il mondo, perché significa cre- occhi ma visibile al cuore. Non e per la preghiera significato dell’amore tutto gerei. Quello che alla mente si tratta si guardare superfi- cima capii che nonostante la dere nell’impossibile (Giulia che nello sconforto ci conforta il dolore passato viene quasi appare come una vergogna è fatica ne era valsa veramente Foti, III C Pascoli) cialmente ma osservare, pre- coperto da un sentimento più tutta bellezza per il cuore.. la pena (Martino Impala, III C • Secondo me la bellezza che disporsi all’andare a fondo…. io ringraziare desidero per l’amore forte (Francesco Vermiglio, II ….Campo della battaglia sono Pascoli). salverà il mondo è quella dei Secondo me è così come il viag- e per quelle persone che provano amore per me C Pascoli) gio di Dante, di Ulisse, o come i cuori degli uomini” (Lorenzo • Il bello è così bello che non buoni sentimenti che si mani- che si prendono cura di me • Ho riflettuto sul fatto che Fiorino, III C Pascoli) può essere paragonato a nien- festa in buone azioni e nasce il nostro viaggio. Io non posso ed infine io ringraziare desidero per la sera l’amore è debole ma potente, • Solo chi è sensibile è capace te, è talmente bello da essere dallo stupore di chi è innamo- sapere, conoscere ma non pos- che nella vita è importante di osservare il bello allo stato apprezzato così, in sé (Giu- rato, che proprio non riesce so neanche ignorare, negare la perché a quest’ora della sera mia intelligenza, bensì devo fare le cose bene con impe- più puro, più reale e così po- seppe d’Arrigo, II C) nemmeno a concepire il brut- mi capacito di tutto quello che possiedo gno e che è importante ama- trà farlo proprio e metterlo in to o il male. Significa aiutare fare un viaggio coscienziale, e allora ringrazio. re il proprio sforzo così che pratica facendo bene. Il buo- qualcuno o cercare di recupe- dell’andare oltre i miei limi- non diventa più uno sforzo ma no, il volere anche il bene de-  rare dopo aver fatto qualcosa ti, oltre il possibile (Giuseppe una cosa felice (Emanuele De gli altri è conseguenza di ciò di sbagliato che possa risol- D’Arrigo, II C Pascoli) Luca, III A, Vittorini) che si prova: se le esperienze QUALE BELLEZZA vere l’atto compiuto (Cinzia • Mi ha colpito l’idea che che si vivono sono belle, la no- D’Anzi, III C Pascoli) amare vuol dire vedere tutto stra disposizione sarà positiva; SALVERÀ IL MONDO • Secondo me la bellezza è la con occhi diversi, più critici e al contrario vivremmo sempre bellezza della lealtà e della quindi anche dolci e compren- cupi e infelici nel fare il male • L’amore verso il prossimo e fiducia e del coraggio di am- sivi, insomma ciò che apparen- se non fossimo educati alla Dio (Claudio Galluzzi, II C Pa- mettere i propri errori. (Bian- temente è brutto può diventa- sensibilità. Donare il bello si- scoli) ca Maini, II C Pascoli) re bello (Giulia Foti e Andrea gnifica che anche quelli che lo • Secondo noi a salvare il mon- • La bellezza è ciò che spinge Azzolina, III C Pascoli) ricevono da altri si sentono at- do è la bellezza che ci rende un uomo oltre i propri limiti, • Credo che costruire un amo- tratti a fare lo stesso (Andrea felici, perché secondo noi se in cui una persona può ritrova- re significhi sviluppare se stes- Azzolina, III C Pascoli). si è felici, cioè se si riesce a re se stessa facendo azioni di si, è quasi una lotta interna • Secondo me è vero che as- sopportare e a superare le bene (Francesco Vermiglio II che implica conoscersi meglio saporare il bello rende anche difficoltà tutto è possibile. La C e Danilo Meo III C Pascoli) per affrontare tutto, mettere più buoni, perché ciò che pia- bellezza che salverà il mon- • La bellezza che salverà il in ordine dentro e fuori per ce agli occhi piace al cuore e do è anche la bellezza che ci mondo è la bellezza di com- affrontare il confronto con ci rende positivi, ci acquieta, aiuta a non cadere nelle trap- piere belle azioni. Ma anche l’altro (Andrea Azzolina, III C ci fa sentire in pace con noi pole che sono sempre pronte quella della verità, che signi- Pascoli) stessi e con il mondo che ci per catturarci e ci fa riuscire, fica togliersi un peso dalla co- • Chi sono io? perché sono circonda. (Sofia Santagati III B anche se a volte si cade nelle scienza che tormenta per tut- qui? Ci siamo posti queste do- Pajno, Maria Esmeralda Bon- trappole, ad uscirne e a rico- ta la vita (Alessandro Oliva, mande. “Siamo strumenti per coddo, Sara Prestipino e Gre- minciare….è riuscire ad essere III C Pascoli) rimediare il male nel mondo” ta Crupi, II C Pascoli) felici anche nei momenti più • Non si è più abituati a pro- ci siamo detti. Vuol dire che • La bellezza si può trovare in brutti. Fossati nel testo della vare emozioni di fronte al nel mondo c’è il male ma gli tante cose, come per esempio sua canzone ci fa capire la for- bello, ormai è raro che qual- uomini cercano sempre di far nella busta del film American za, la fatica, il dolore che oc- cuno guardando un paesaggio Liceo La Farina: Laboratorio di Filosofia Gazzetta del Sud, martedì 5 febbraio 2019 ALTRE VOCI IX Premio Letterario “G. LA FARINA 2018” Premiazione l’11 gennaio 2019 nell’ambito della V Edizione della Notte Nazionale del Liceo classico

cassetto aperto a metà a cau- carezza passeggiando tra le nei paraggi, i barattoli dei co- Il Liceo classico “G. La Farina” di Messina ha bandito la prima edizione del Premio Letterario “G. sa dei troppi indumenti aveva campagne di Napoli. Proprio lori lasciati senza coperchio, LA FARINA 2018”, ideato dalle docenti Antonella Lo Castro e Maria Pia Meringolo insieme al Dipar- fatto scorgere una proboscide durante la cavalcata Napoleo- l’elefantino lontano da casa timento Umanistico del liceo: concorso a tema di racconti inediti rivolto agli studenti delle classi e quindi il ragazzo l’aveva re- ne si accorge che qualcosa non (era sempre stato nascosto tra seconde e terze delle scuole secondarie di primo grado di Messina e dei comuni limitrofi. Tema: cuperato. Il giorno dopo era va. Giuseppina non risponde le mura domestiche) e quella stato nascosto meglio. «Do- ai comandi e lo guida in una agitazione di Giuseppina gli “Personaggi in cerca di storie”. Nella stesura del racconto, il candidato doveva scegliere un per- vessi metterci una giornata, direzione sconosciuta senza avevano trasmesso una strana sonaggio storico (Cleopatra, Ulisse, Giulio Cesare, Napoleone e simili) e inventare una storia su non gliela darò vinta e anche sentire ragioni. «Non correre sensazione di pericolo. Comin- di lui/lei....I racconti potevano essere ambientati nel passato, nel presente o nel futuro purché il questa volta riuscirò nell’im- così veloce Giù, mi farai ca- cia a cercare attorno alla fab- filo conduttore fosse sempre il personaggio storico o un oggetto a questo appartenuto. La giuria presa» stava pensando quando dere!» le grida cercando di brica e vede delle strisce per del concorso composta dal dirigente scolastico Pucci Prestipino, dalle docenti Antonella Dragotto, con la lente aveva notato trac- evitare i rami degli alberi. Il terra come se dei corpi fossero ce di vernice sul pelo di Tobby, ragazzo asseconda il cavallo e stati trascinati. Alla staccio- Antonella Lo Castro, Maria Pia Meringolo e dalle studentesse del liceo Giada Gangemi (II D), Miriam il cane di casa. Lui stesso ave- si ritrova davanti ad una vec- nata mancavano delle corde e Augugliaro (II D), Fiamma Calarco (II D), Marina La Rocca (II E) ha decretato all’unanimità come vin- va lavato il cucciolo il giorno chia fabbrica abbandonata nei solo una porta era chiusa. Gra- citore del primo premio il racconto di Martina Maria D’Agostino della scuola “Leonardo Da Vin- prima quindi sapeva che le pressi di Marengo, una frazio- zie alla lente d’ingrandimento ci” di , “Napoleone: il piccolo detective”, per “l’efficacia dei dialoghi e per tracce di vernice erano recen- ne poco distante dalla città. I trova la chiave nascosta tra i la descrizione, a tratti divertente, del suo Napoleone, che mantiene in parte le caratteristiche a ti. Seguendolo aveva trovato muri sono tutti imbrattati con cespugli e decide d’aprire la l’elefantino nella cuccia, in graffiti variopinti ma Giusep- porta. lui attribuite dalla storia, ma che vengono da Martina sapientemente modernizzate, rendendo il mezzo agli altri giochi. Ma la pina è irrequieta e Napoleone Dentro ci trova il cugino e tut- personaggio principale e gli altri protagonisti credibili di una vicenda totalmente originale”. cosa non può andare avanti, le capisce che qualcosa non va. ta la sua banda imbavagliati e Secondo classificato, Riccardo Albanese della scuola “Manzoni” di Messina, con il racconto “Cri- stoforo Colombo in una realtà parallela”, terza classificata, Aurora Mariagrazia Arena della scuola “Evemero” di Messina con “Leonardo da Vinci. Il genio oltre la barriera del tempo”.

Pubblichiamo qui di seguito il racconto vincitore del PRIMO PREMIO e ci riserviamo di pubblicare nel prossimo numero gli altri due classificati. “NAPOLEONE: IL PICCOLO DETECTIVE” inizia a girovagare in cerca l’aspetta tutti i giorni. Decide MARTINA MARIA D’AGOSTINO casa, fino a quando non aveva di misteri. Quando qualcosa di chiamarla Giuseppina e di Leonardo da Vinci trovato il colpevole: il gatto lo incuriosisce infila la mano portarla nelle scuderie della Villafranca Tirrena Robespierre, che da sempre era la causa delle sue “disgra- nella tasca interna della giac- zia che fortunatamente non Siamo alle solite: anche oggi il zie”, le aveva nascoste vicino ca e sfodera la preziosissima si oppone alla nuova arrivata. giovane Napoleone è in ritar- ad un albero in giardino. Ave- lente: la tocca sempre ed in- «Farà cumpagnia all’ate ani- do. È il suo maggior difetto, va aguzzato la vista e seguito fatti la madre Maria Letizia lo màle ra’ scuderià» dice sorri- ogni volta ha una scusa di- dendo in napoletano. gli indizi fino a ritrovare le riprende sempre perché la sua Liceo La Farina: al centro Albanese (II classificato) versa e, anche oggi, non è da cuffie sepolte tra due pietre. andatura caratteristica è con Finalmente il giovane Napo- meno. «Sto cercando la lente Da quel momento aveva tro- la mano infilata nella giacca. leone è sereno, ma la tempe- d’ingrandimento e il mio ele- vato la sua strada: da grande «Esci la mano dalla tasca al- sta è dietro l’angolo, pronta a fantino portafortuna» spiega avrebbe fatto l’investigatore trimenti tutti penseranno che rovinare la sua vacanza. Mu- alla madre mentre ancora si privato. Aveva comprato una stai poco bene» gli dice men- rat, con l’aiuto della sua ban- sta lavando i denti. «Sbrighia- lente d’ingrandimento con i tre Napoleone sgattaiola fuori da di graffitari, gli rendono la moci altrimenti perderemo il propri risparmi e la teneva di casa correndo. vita un inferno facendogli ogni traghetto per l’Italia!» gli urla sempre con sé considerandola Finalmente un giorno avviene sorta d’angheria. la madre dalle scale mentre il suo bene più prezioso. una cosa che migliora la sua Un giorno gli fanno spari- finisce di fare le trecce alla Arrivati al porto in una bellis- vacanza. Mentre si trova nel- re l’elefantino portafortuna, giovane sorella Paolina. sima giornata di sole, Napoli le campagne attorno Napoli un’altra volta la brusca di Giu- È la prima volta che tutta la gli sembra subito la città per- intravede delle impronte a seppina, e così via. Napoleone famiglia decide di trascorrere fetta per affinare la sua tecni- forma di zoccolo di cavallo e, non si perde d’animo e, grazie le vacanze a Napoli a casa del- ca investigativa. incuriosito, le segue, sempre alla fidata lente d’ingrandi- la zia Concetta e di un cugino «Questi vicoli sono sicuramen- aiutato dalla sua potentissima mento e alle sue spiccate doti poco più grande di lui. Il viaggio te ricchi di misteri ed io li ri- lente di ingrandimento. Incon- investigative riesce sempre a da Ajaccio è lungo e poco esal- solverò tutti» pensa mentre in tra quello che da quel momen- risalire al colpevole e a recu- tante, ma Napoleone, sempre pullman si accinge a raggiun- to sarebbe diventato l’amore perare i suoi oggetti. attivo, sa come trascorrere il gere la casa della zia. Le cose della sua vita: un bellissimo La scomparsa dell’elefanti- tempo. La sua grande passio- però non vanno esattamente esemplare di cavalla araba no è sempre ben congeniata, ne sono le investigazioni, vede come lui sperava. grigia stupendo. Le sue orec- ma per Napoleone trovare gli misteri ovunque anche quando Da subito il cugino Ciro, chia- chie sono puntate in avanti, la indizi diviene ogni volta più non ce ne sono e coinvolge la mato da tutti Murat per la testa leggermente voltata. Lo facile. Liceo La Farina: da sin. Arena (III classificata), Prestipino, Falzea sorellina in mille avventure Qualche giorno prima era par- sua passione per i murales, lo fissa da lontano con uno sguar- liti sono continue e la madre Scende da cavallo, le sussurra legati ad un palo. Corre subito facendo preoccupare, ma an- tito dalle tracce di vernice sul prende in antipatia e gli mette do malinconico e poi si avvici- di Murat, che crede sempre di stare tranquilla, poi estrae a liberarli. Un gruppo di graf- che sorridere, la madre e gli pomello del cassetto che ave- tutti contro, facendolo stare na lentamente. alle parole del suo pargolet- dalla giacca la lente e comin- fitari rivali li aveva sorpresi altri passeggeri che lo osser- va intravisto passando davanti sempre solo. Quando è abbastanza vicino to, lo minaccia di rispedirlo in cia a cercare. Sente aria di mi- mentre stavano dipingendo vano incuriositi. Una volta, da la stanza del cugino, aveva «Se ti immischierai nelle mie tende la mano con cautela e Corsica. stero e non riesce a resistere murales raffiguranti gli ido- piccolo, suo fratello Luciano poi aspettato che quest’ulti- faccende farò scoppiare una gli accarezza delicatamente «Napoleone, cerca di essere nonostante la paura gli faccia li della squadra del cuore e aveva perso le sue cuffie blue- mo uscisse di casa per entrare guerra» è la minaccia quoti- la fronte instaurando subito meno presuntuoso e di anda- tremare le gambe. «In caso di avevano deciso di giocar loro tooth e Napoleone tanto aveva nella sua stanza. diana del cugino. Napoleone un legame con lei. Adesso Na- re d’accordo con il buon Ciro pericolo ho il cellulare» sus- questo scherzo. Tra qualche indagato, interrogando tutti e Qui, il disordine aveva un po’ però va per la sua strada e, poleone è felice, finalmente (la madre era l’unica a chia- surra tra sé e sé. Solitamente minuto sarebbe iniziato il guardando in ogni angolo della sconfortato Napoleone ma il con la lente sempre con sé, ha un’amica da accudire e che marlo ancora col suo vero non lo usa mai ma questa vol- derby e così facendo avreb- nome). Prendi esempio da lui ta sapere d’averlo in tasca lo bero impedito loro di vederlo che tutti i giorni va in biblio- tranquillizza un po’. alla televisione. «Che rabbia!! teca a studiare con i suoi ami- La prima cosa che lo colpisce Quei maledetti sono riusciti ci più grandi. Aie capito?» lo sono gli strumenti da “lavoro” nel loro intento» piagnucola rimprovera la zia. Napoleone di qualche graffitaro lasciate Murat. «Non arriverò mai in non replica, pur sapendo che incustodite. tempo ad assistere al derby». in realtà suo cugino la biblio- I barattoli sono aperti e nes- Senza alcuna esitazione Na- teca non sappia neanche dove suno esperto li lascerebbe così poleone fa montare in sella si trovi e che, invece, tutti i sapendo che si induriscono fa- della sua amata Giuseppina il giorni va ad imbrattare i muri cilmente. cugino Ciro e, grazie ad un ga- della città rischiando di essere Ad un tratto una cosa colpisce loppo mai visto e al salto agile scoperto e multato per questo la sua attenzione: è un elefan- di numerosi ostacoli arrivano motivo. tino. a casa sani e salvi, appena in Il dispetto dell’elefantino con- «Che ci fa qui un elefantino?» tempo per il calcio d’inizio. tinua quotidianamente, più si chiede Napoleone ma, av- Uno sguardo di complicità e un Napoleone lo ripone con at- vicinandosi, si rende conto di sorriso abbozzato sono il modo tenzione, più Murat lo fa spa- non trovarsi di fronte un ele- di ringraziare del cugino. Ma rire. Passa delle ore a cercar- fantino normale ma del suo non è solo questo. lo, ritrovandolo nei posti più amato portafortuna. Da quel giorno sulle mura della impensabili: nella cesta del Che ci farà qui in mezzo al vecchia fabbrica abbandonata bucato sporco, sull’antenna, niente?? Chi può averlo porta- ci sono due murales enormi: fra i libri di scuola e persino to? Una sola risposta è possibi- uno di Napoleone sul suo ca- dentro l’acquario. Menomale le: è stato Murat. vallo bianco e uno con la mano che c’è Giuseppina che gli fa «Questa volta dico tutto a sua dentro la giacca mentre acca- dimenticare ogni dispiacere. mamma e lo faccio spedire rezza la sua inseparabile lente È proprio un amore di cavalla. in Egitto» pensa furente ma, d’ingrandimento. Qualcosa mi «Se tu fossi una donna e non dopo un primo momento di dice che questi murales reste- un cavallo ti sposerei anche rabbia, capisce che qualcosa ranno nella storia. Liceo La Farina: da sin. D’Agostino (I classificata), Bellomo, Falzea subito» le dice mentre la ac- non va. Nessuna anima viva X ALTRE VOCI Gazzetta del Sud, martedì 5 febbraio 2019

“CHIAMARLO AMORE NON SI PUÓ” LA NAVE AQUARIUS Alla Leonardo da Vinci un flashmob per #ioleggoperché: LIBRERIE SCOLASTICHE LUCREZIA LETIZIA ALICE VINCI I C dire basta alla violenza contro le donne E LIBRI, TANTI LIBRI! E. Vittorini - Messina

IRENE MESSINA III D GABRIELE BONFIGLIO III D iniziata come un gioco, io e i Negli ultimi tempi il fenomeno Leonardo da Vinci Leonardo da Vinci miei compagni abbiamo sco- dell’immigrazione è aumentato Villafranca Tirrena Villafranca Tirrena perto anche come superare in modo esagerato, diventan- la timidezza dialogando con do, così, uno dei principali pro- blemi da risolvere. Si va via dal “Chiamarlo amore non si #ioleggoperché è un’iniziati- le persone. Tutti, nel momen- stemarli. Credo che si sentano proprio paese per tante cause: trattati come oggetti: “No, qui può”, è una raccolta di rac- va che ha lo scopo di creare to in cui illustravamo il pro- una Biblioteca Scolastica in mancanza di cibo, condizioni di non possono stare!”, “Man- conti, scritti da 23 autrici dif- getto rispondevano entusiasti povertà, guerre interne, ecc… ogni scuola d’Italia. La set- dateli lì!”, “Prendeteli voi!” ferenti. con un “Bravi!”, oppure con I Paesi dai quali in questi ultimi Già partono dalle loro terre in Ventitré modi di vedere la timana del progetto di #io- una domanda per avere ulte- anni parte il maggior numero di condizioni disperate, anche e violenza contro le donne, leggoperché è iniziata il 20 riori informazioni. Non sono persone, sono quelli dove esi- soprattutto per il modo “bar- ventitré sfaccettature, come ottobre ed è finita il 28 dello mai stato un grande lettore, stono conflitti e miseria, come baro” in cui devono affronta- stesso mese. COME FARE LE la Siria, la Nigeria, la Libia e è giusto che sia, perché la ed essendo questa un’inizia- re il viaggio, rischiando di non BIBLIOTECHE? Come arric- sono stato presente nei locali tiva per avvicinare i ragazzi l’Eritrea. Una delle questioni arrivare mai, e rischiano anche violenza ha tanti volti e in più difficili risiede nell’ille- chire o creare il patrimonio della libreria per tutta la set- più giovani alla lettura, posso di non essere accettati. È opi- tanti modi la si può ricono- librario della propria Biblio- timana. È stato entusiasmante galità in cui avvengono questi nione pubblica affermare che scere e vedere. dire che, almeno per quanto spostamenti. Ormai si è perso la presenza degli immigrati au- teca Scolastica? La scuola vedere che le persone fossero riguarda me, la Settimana Ognuna con uno sguardo di- il conto delle vittime annegate menta il dispendio economico, media Leonardo da Vinci così interessate a donare un di #ioleggoperché è riuscita mentre tentano di attraversa- verso, ognuna con un suo fa vacillare la sicurezza per at- quest’anno si è gemellata libro alla scuola, nonostante nel suo intento, e spero pos- re il Mediterraneo in cerca di tacchi terroristici, aumentano stile. Le tematiche di questa con la libreria “La Fenice” non ci conoscessero e non fos- sa riuscirci con tutti. Questa salvezza su “imbarcazioni” che anche malattie non debellate storia vanno dalla violenza franca Tirrena il 17 novembre di Villafranca, e con la libre- sero a conoscenza dell’inizia- esperienza, infatti, ci ha for- altro non sono che gommoni in da noi grazie ai vaccini. Però, fisica al femminicidio. Dallo 2018 contro la violenza nei ria “Bonanzinga” di Messina. tiva. I libri donati distribuiti in mato molto dal punto di vista mano a scafisti senza scrupoli. dal punto di vista umano, ogni stalking alla possessività. confronti delle donne. Dopo Durante la Settimana di #io- due ordini di scuola sono tutti sociale e mentale! È sempre Questo fenomeno è una vera uomo deve essere libero dai e propria emergenza che ne- Questo libro è dedicato a tut- una conferenza a cui hanno leggoperché è stato possibile di narrativa per diverse fasce bello e interessante fare nuo- soprusi, deve essere rispettato cessita di interventi mirati da per avere una propria dignità ti i ragazzi e le ragazze affin- partecipato le massime au- andare in una di queste due d’età: più complessi e più pe- ve esperienze, esperienze librerie, per acquistare un li- parte di tutta l’Unione Europea e soprattutto ha il diritto alla ché imparino dagli errori de- torità di Villafranca, noi ra- santi per i ragazzi delle medie come queste, ancora di più! alla quale spetterebbe la com- bro da donare alla scuola; i e più semplici per i bambini vita. La soluzione al problema gli adulti che amare vuol dire gazzi ci siamo esibiti in un petenza di definire le condizio- non ce l’ho. Quello che vorrei libri sono stati scelti dalla re- delle elementari. Non mi sarei rispetto e non sopraffazione. flashmob, curato dalla pro- ni di ingresso e soggiorno degli è che cambiasse la situazione ferente del Progetto Lettura mai aspettato un tale riscon- immigrati e prevenire e ridurre 23 scrittrici offrono, ai ra- fessoressa Silvana Denaro, in questi paesi sfortunati affin- e sono stati esposti in negozio tro positivo da parte delle l’immigrazione irregolare. Di ché’ tutta l’umanità potesse gazzi, questi racconti per per dire no alla violenza, ai in un espositore dedicato alla persone, infatti alla libreria fatto tutto ciò sembra non av- stare bene. aiutarli a riflettere, perché femminicidi e alla mancanza nostra Scuola. Nella libre- “La Fenice” sono stati donati venire poiché, alla fine, alcuni Sarebbe bello promuovere non rimangano in silenzio di di rispetto verso il nostro ses- ria “La Fenice” ogni giorno alla scuola due scatoloni interi Stati membri chiudono le loro una crescita globale. I fat- fronte a questi terribili fatti so. Successivamente, è stata della settimana ci sono stati di libri, alla libreria “Bonan- frontiere non offrendo alcun ti affermano però che tut- dei testimonial, ragazzi delle sostegno e, per di più, critican- to ciò sia utopia. Possiamo di cronaca. Ma anche per far- commovente la lettura di due zinga” di Messina, uno. Inol- do chi, come l’Italia, cerca di terze che avevano il compito tre, a marzo, dagli editori ci momentaneamente,tramite li reagire a ciò che succede brani (uno tratto da “Ferite limitare questi sbarchi. È il caso organizzazioni internazionali, intorno, e non s’intende solo a morte” di Serena Dandini e di vendere i libri. Io, essendo verranno mandati altrettanti della nave Aquarius diventata il trovare le soluzioni ai proble- alla violenza fisica, ma anche l’altro di Annamaria Piccione, stato il primo a voler parte- libri; in questo modo potremo simbolo di “un braccio di ferro” mi, e cercare di risolverli. cipare come testimonial ed ai comportamenti che si pos- tratto dal presente libro). arricchire molto di più la no- tra la nostra Nazione e la Comu- È giusto che ci siano controlli avendo riscontrato un grande stra libreria scolastica. nità Europea. Sono consapevo- sono trasformare in violenza Al termine della manifesta- a tappeto per non mettere a successo per le donazioni, Grazie a questa esperienza, le di affrontare un argomento rischio anche le nostre vite, psicologica. Che possono feri- zione, il sindaco Matteo De piuttosto complicato e sicura- però è pur vero che Gesù ci ha re profondamente. Marco ha inaugurato in piaz- mente difficile da risolvere. Le detto: “Amatevi gli uni gli altri Anche se scritto con parole za Graziella Campagna una ragioni che spingono uomini, come io ho amato voi” e questo gnante e noi studenti abbiamo leggere, questo libro lascia panchina rossa, in modo che donne e bambini a scappare per me significa rispettare mio LIBRIAMOCI letto a voce alta brani scelti dai dalle loro terre d’origine sono un segno pesante. tutti passando di là ricordino fratello, indipendentemente gIORNATE DI LETTURA NELLE SCUOLE romanzi di Markus Zusak, “Sto- tante, così come lo sono quelle dal legame di sangue o dal co- Sia gli adulti che noi ragazzi, la lotta alla violenza. ria di una ladra di libri” e di Ray che spingono i capi degli Stati lore della pelle, rispettarne la dobbiamo avere il coraggio Bradbury,“Fahrenheit membri dell’Unione Europea a vita e la libertà. di dire basta a tutto ciò, e di MARTINA MARIA D’AGOSTINO 451”.Successivamente discutere su come e dove si- non abbassare la testa e fare Leonardo da Vinci abbiamo avuto la pos- finta di nulla o addirittura su- Villafranca Tirrena sibilità di leggere alcu- ni articoli della nostra bire. Costituzione, e per fis- Incontro con ANGELO CAMPOLO Abbiamo letto un brano del Tra il 22 e il 27 ottobre 2018, sarne bene i principi, FEDERICA FERRI le classi I, II e III della scuola libro in occasione della mani- abbiamo prodotto dei GABRIELE FRASSICA III D festazione organizzata dall’I. secondaria di primo grado e le cartelloni che sono sta- classi III, IV e V della primaria Leonardo da Vinci C. Leonardo da Vinci di Villa- ti esposti nella nostra Villafranca Tirrena dell’Istituto Comprensivo di scuola. In particolare Villafranca Tirrena sono state abbiamo approfondito Lo scorso 20 novembre 2018 coinvolte nella quinta edizione gli articoli inerenti le le classi terze della “Leonardo di “Libriamoci. Giornate di let- unico, ad una legge che diviene libertà di ogni singolo cittadino Da Vinci” di Villafranca Tirrena tura nelle scuole” inserendosi arbitrio. L’Istituto Comprensivo (art. 3, art. 6, art. 8, art. 10, hanno partecipato all’incontro PER NON DIMENTICARE nei 3093 eventi organizzati in di Villafranca Tirrena ha scelto art. 13) e, inoltre, gli articoli con lo scrittore, attore e regista tutta Italia, di cui 378 in Sici- di lavorare su alcuni dei filoni te- 33 e 34, che tutelano la libertà messinese Angelo Campolo che vano interpretare una scena al EMANUELA VENUTI III A lia. Sono stati sei giorni “a voce matici suggeriti: “Lettura come di studio, di insegnamento, di ha presentato il suo libro “Un ristorante. Ci ha mostrato come alta”; infatti, durante le ore di libertà” (classi II e III della scuo- codice per la fantasia” (Carocci E. Vittorini - Messina crescita personale attraverso la l’avevano interpretata degli al- Italiano, l’insegnante ha posto la secondaria di primo grado), cultura e l’educazione. L’analisi editore), raccontandoci anche lievi messinesi e ci ha fatto mol- l’attenzione sulla lettura come “I re che diffusero la bellezza” e l’approfondimento dei testi della sua esperienza teatrale e to ridere, poi come l’avevano palestra del pensiero critico (classi I della scuola seconda- hanno offerto la possibilità di mostradoci un filmato in cui re- interpretato due ragazzi stra- citava l’Amleto di Shakespeare. e ha fatto riflettere noi alunni ria di primo grado) e “Il nostro far riflettere noi studenti sul- nieri, e ci ha quasi fatto com- L’incontro è stato istruttivo, an- su quanto sia stata contrastata patrimonio: dove il passato in- l’importanza della lettura e del- muovere. che perché ci ha parlato della Ci ha fatto chiudere gli occhi dai regimi totalitari del secolo contra il futuro” (classi III, IV e la conoscenza e hanno segnato scorso e quanto questo avvenga V della scuola primaria). Nelle sua compagnia “Daf-Teatro del- dicendoci: “cosa vi viene in un percorso che vede nell’istru- l’esatta fantasia”, per la quale mente quando sentite la parola ancora oggi in alcuni Paesi retti classi III della scuola seconda- zione l’elemento base del libero da dittature militari. Abbiamo ria di primo grado il percorso ha scritto e diretto numerosi teatro? C’era chi diceva “palco”, pensiero, caratteristica indi- spettacoli e progetti teatrali, imparato quanto sia importante si è svolto in due momenti: uno chi diceva “riflettori”, altri di- spensabile di un Cittadino con molti dei quali vertono su temi leggere per resistere al pensiero preparatorio, nel quale l’inse- cevano “attori”. Ci ha detto la C maiuscola. legati alle problematiche socia- che per lui teatro vuol dire real- li. Infatti ci ha spiegato che la tà ovvero esprimere se stesso in canzoni, il periodo dell’ado- sua compagnia ospita anche al- diversi modi. Abbiamo avuto an- UN LEGAME IMPRESCINDIBILE lescenza. “Nonni e nipoti in- lievi immigrati. che la possibilità di fare alcune sieme, amorevolmente, ieri Angelo Campolo ha anche messo domande come “cosa si prova PROF.SSA ROSSELLA MARTELLI loro impegno, il loro profu- in pratica alcuni dei “compiti” quando si recita?” o anche “vi come oggi”, un titolo emble- dati ai suoi allievi, che dove- divertite molto insieme?”. E. Vittorini - Messina so amore e la devozione con matico, volto ancora una vol- cui assolvono al loro ruolo, è ta a suggellare l’indissolubile Un legame imprescindibile, Nella notte del 3 ottobre da parte dell’opinione pub- ricordato nel giorno dedicato legame nonno-nipote. Non si una corrispondenza di “amo- ANDREA BARONE… UNA STORIA DI SELFIE 2013, un barcone con cen- blica. Nonostante l’appello, agli Angeli custodi. L’I.C. Vit- può non concludere riportan- rosi sensi” il rapporto che tinaia di migranti, ha preso le politiche sull’immigrazione torini ha partecipato in data do le parole del prof. Antonino GIULIA CURCIO I C Sussidiario.net mi è rimasta congiunge due generazioni. fuoco e si è rovesciato al lar- sono andate e continuano ad 7 ottobre 2018, all’evento Arcoraci: “È un’occasione per E. Vittorini - Messina impressa: “I sociologi lo chia- Il tempo scorre, gli anni pas- go di Lampedusa, a poca di- andare sempre nella stessa indetto dalla Federspev al Pa- rinsaldare un legame impor- mano fomo, fair of missing sano, ma non può estinguersi stanza dall’isola dei Conigli. direzione. La memoria del- lacultura per rimarcare mag- tante, fortemente sostenuto In data 15/09/18 Andrea Ba- out, paura di essere cacciati il legame che unisce nonni e 386 vittime di cui 20 dispersi, le vittime dell’immigrazio- giormente il ruolo determi- dal fatto che culturalmente rone, quindicenne di Cusano fuori dal circolo di quelli che nipoti. In una società in pe- numeri che fanno di questa ne non sembra aver scalfito nante che i nonni hanno nella il nonno, proveniente da una Milano, è morto nel tentativo contano, paura di essere di- renne trasformazione, con i società odierna. tragedia una delle più gravi il cinismo di chi continua a famiglia che potremmo defi- di scattare un selfie dal tet- menticati”. Le parole di Ba- tempi ben scanditi che spes- catastrofi marittime del Me- considerare questo tema nire tradizionale, oggi sente il to del centro commerciale so portano i genitori ad es- rone: ”Io non ho paura della diterraneo. L’imbarcazione, “un’arma di distrazione di dovere di essere vivo, vitale e sere poco presenti, ecco una San Giovanni. Dai vari artico- morte”, manifestano il desi- costituita da un peschereccio massa”. Il 3 ottobre è una partecipe”. mano dal cielo che scende li on-line che ho letto, posso derio del ragazzo di volersi lungo circa 20 metri, è stata giornata di lutto, nella quale attraverso il “lavoro” amoroso dedurre che il ragazzo voles- sentire superiore, diverso per molti migranti di origine non è accettabile esprimere dei nonni, ancore di salvezza PENSANDO AI NONNI se fare una foto da mettere dalle altre persone. africana provenienti soprat- solidarietà senza denunciare in tutte le circostanze che ci su Instagram per dimostrare Secondo il mio parere, la tutto dall’Eritrea, “l’ultimo le politiche che hanno pro- impediscono di assolvere ap- GIADA CORRENTE NASO II A come lui non avesse paura di colpa è anche da attribui- porto”, coronamento di un dotto e continuano a produr- pieno al nostro ruolo genito- Scuola Primaria niente e fosse in grado di fare re ad un uso smodato e non sogno brutalmente infranto. re le stragi che avvengono riale. I nonni che con amore e tutto. Molti giovani della no- monitorato dei social, che Il comitato del 3 ottobre, in davanti ai nostri occhi. Per passione si prendono cura dei I nonni sono instancabili per- stra età si spingono nel com- spingono i ragazzi a compiere memoria delle vittime del fermarle bisogna insistere loro nipoti, infondono nelle ché ci aiutano sempre, sono piere azioni estreme e gravi, qualunque sfida: dalle azio- mare, propone eventi volti sui principi della solidarietà perfetti perché non hanno di- loro anime perle di saggezza, perché vogliono dimostrare ni imbarazzanti, allo scalare a lasciare un’impronta in- e del sostegno reciproco, che fetti e sono molto affettuosi consigli che costituiranno per che loro non sono come gli al- grattacieli e alte montagne, delebile sull’animo umano. dovrebbero guidare le poli- con noi bambini. I nonni sono le nuove generazioni, un ca- tri, bensì superiori agli altri, così da mettere ancor più a Mentre si celebra il ricordo tiche dell’Unione Europea, delle persone uniche e speciali novaccio sul quale scandire e così da ricorrere alla droga, rischio la propria vita, come del naufragio del 2013 con- per stilare leggi che mettano incidere i valori fondamentali che sanno curarci quando stia- all’alcool, al sesso e perfino nel caso di Andrea Barone. tinuano a tutt’oggi i soccorsi in atto interventi concreti della vita. C’è chi considera la mo male o quando siamo tri- sfidando la morte solo, per La speranza è questa: che nel canale di Sicilia. Le mi- volti a debellare attività il- nuova festa come un evento sti. Loro per curarci non usano manifestare un’immagine fal- fatti del genere non accada- grazioni nel Mediterraneo legali, ma soprattutto volte commerciale a scopo di lucro, Il gruppo Vittorini Music Team, medicine ma tante coccole. I sata di loro stessi. non possono essere trattate a preservare la dignità e il ma da un’analisi più approfon- guidato dal maestro Giusep- nonni riempiono di gioia i no- no più e che noi giovani pos- con superficialità dalla classe rispetto per la vita umana. dita emerge che questa festa, pe Gravina Giuseppe ha rap- stri cuori con il loro affetto e Mentre leggevo questi articoli siamo comprendere l’impor- dirigente o con indifferenza i nonni se la sono meritata. Il presentato, attraverso balli e il loro amore. una frase del giornale on-line tanza e il valore della vita. Gazzetta del Sud, martedì 5 febbraio 2019 CULTURA XI

segue da pag.1 Lei crede che il patrimonio L’archeologia processualista è segue da pag.4 giamenti conformistici, che statico, istintivo e culturale della Sicilia sia ab- un movimento di innovazione in rete diventano pericolosa- meramente fisico- IL MEDITERRANEO..... bastanza valorizzato? nel campo dell’archeologia mente devianti, l’obiettivo biologico, ma spiri- Lo è in maniera non omoge- che nasce negli Stati Uniti, ma I SUPERCONNESSI pedagogico più coraggioso non tualmente, creati- nea. Ci sono grandi mete cul- che poi si allinea e si svilup- consisterebbe forse nel cerca- vamente dinamico, turali che sono valorizzate: pa anche in Europa e in Ita- Non alla cieca, improvvisan- re di promuovere la singola- perché attinge a , Giardini, Selinunte, lia. Tende a, soprattutto negli do. Piuttosto sono i criteri ra- rità originale e irripetibile di quelle energie in- Agrigento, Piazza Armerina, anni Sessanta, rivoluzionare il zionali regolativi che dovreb- ciascuno, che renderebbe ca- teriori della tensio- mentre altre che non lo sono mondo della ricerca archeolo- bero essere individuati e, paci i giovani di resistere alla ne etico-religiosa adeguatamente. Quindi noi gica cercando di passare dal- senza andare troppo lontano, pressione massificatrice dei all’infinitamente dobbiamo cercare di avere l’impostazione squisitamente non possono che essere rin- pari? Altra questione aperta. bello, buono e giu- questa capacità- ed è uno dei classicista ad una più scienti- tracciati -sostiene l’autore- Il “prototipo del buon osserva- sto, già iscritti in principali compiti che io mi fica, dando valore non solo ai nella stessa natura dell’edu- tore”, «ottimo modello anche essa come esigenza sono posto- di cercare di lavo- manufatti importanti, come le cando, che, comune a quella per chi educa» è raffigurato da sviluppare al- rare affinché le zone meno in statue, i bei vasi e quant’ al- dell’educatore, è l’unica via nell’allevatore di polli. Para- l’infinito. Centrale risalto della Sicilia ma egual- tro, ma anche a tutto ciò che maestra da seguire, l’unica gone decisamente riduttivo, diventa, dunque, mente importanti, soprattutto prima era considerato inutile, bussola con cui orientarsi. più che “irriguardoso”, come il problema del quelle dell’interno dell’isola quindi le cosiddette “scienze Magister intus docet foras già teme lo stesso autore. Non metodo e la sotto- (provincia di Caltanissetta, sussidiarie all’archeologia”: monet. mette in luce della dignità stante concezione Salone delle Bandiere: Agrigento, Enna) vengano va- i carboni, i legni, le ossa. In Ma quale natura? Il concetto dell’uomo la costitutiva liber- antropologica che, da sin. Mazza, Agati, Tusa lorizzate e diventino altret- altre parole, tutto ciò che pri- di natura cui rinvia l’autore è tà responsabile, che certo non preliminarmente, Però la differenza è proprio tanto visitate come quelle ma veniva buttato ora è im- riferito alla dimensione bio- abbiamo in comune con gli ani- va messa critica- questa: che noi oggi siamo in della costa. portante perché ci fa capire logica che condividiamo con mali. Tutt’altro che innocuo mente in questio- una situazione più avvantag- I Popoli del Grande Verde tante cose che prima non si gli animali. Barrilà fa l’esem- un approccio pedagogico che ne, da parte di ogni pio delle formiche per argo- educatore. Solo giata, perché abbiamo la pos- erano portatori sia di distru- comprendevano: cosa man- consideri l’educando determi- mentare l’istintiva tendenza così, agendo coe- sibilità- sfruttando anche un’ zione e razzie sia di cultura. giavano, dove vivevano, come nato da geni o ambiente, poi- alla cooperazione, che a suo rentemente di conseguenza, è, dunque, riassumersi, fi- equa ripartizione delle risorse Chi erano tali popoli? si riscaldavano eccetera. Al ché finirebbe irreparabilmente avviso è un fondamentale con il rendere impotente ogni si può smantellare il precon- nalmente, la responsabilità e della ricchezza, come dice contempo l’archeologia pro- principio da riscoprire e inco- progetto educativo. Gravido di cetto, ormai diffuso anche nei educativa. Il che richiede papa Bergoglio- di riuscire ad cessualista tende a ricostruire raggiare per salvare i ragazzi implicazioni progettuali quello più piccoli, che la felicità si perdere tempo con i propri aiutare questi flussi e a non i fenomeni storici del passato dalla deriva tecnologica. Nel che, invece, lo consideri, per risolva nell’avere socio-eco- figli, perché è tutto tempo danneggiare i popoli dove essi in maniera dialettica e dina- condividerne l’importanza, quanto condizionato, creati- nomico. Giustificare in nome guadagnato, come sottolinea arrivano, e di aiutare nello mica, quindi non statica. Essa al tempo stesso c’è da chie- vamente libero. A tracciarne di esso la sottrazione di tempo Rousseau. Tempo da donare stesso momento i popoli da cui si basa molto sulle scienze co- dersi quali autentici legami le possibili coordinate è anco- ed energie derubandoli all’au- loro quotidianamente con emigrano per necessità. siddette esatte. È stata molto si possano costruire se non ra oggi Rousseau, per il quale tentico benessere dei nostri fi- “amore pensoso”, in tutte le Qual è stato il ruolo della Si- importante perché ha svec- si diventa capaci di stare an- la natura umana (come evoca gli, dietro il baratto di capric- fasi della loro crescita, prima cilia nell’antichità e qual è Salone delle Bandiere: chiato l’archeologia, l’ ha fat- da sin. Arena, Tusa che da soli, che è cosa ben la stessa radice etimologica, ci assecondati e conflitti non che ce li ritroviamo estranei oggi? ta uscire da quella zona che diversa dall’essere isolati. In- naturus-a-um: che-è-sempre- risolti, ci ha portati rovinosa- non riconosciuti e non ricono- Nell’antichità la Sicilia, grazie Ancora si discute e ci sarà an- un grande archeologo proces- somma, in un momento in cui sul-punto-di-nascere), è da mente fuori strada. La priorità scenti. alla sua posizione al centro del cora molto da scoprire. Erano sualista, Clark, chiamava “la prevalgono sin troppi atteg- intendersi non in senso fisso e per rimettersi in carreggiata Mediterraneo, ovviamente ha varie compagini etniche che si zona dell’innocenza”, quasi avuto una funzione dominan- riesce anche filologicamente a come se noi vedessimo l’an- te dal punto di vista storico, collocare. Vi erano i Lici, per tichità solamente attraverso i sia come luogo di attrazione esempio, i Sardi, i Siculi, i Tir- dipinti, le statue eccetera: un e di migrazione da altre zone, reni. Erano dunque popoli che mondo ideale. Ci ha fatto ca- UN NUOVO ENIGMA sia come luogo da dove sono venivano da diverse zone del pire che il passato era anche partite le idee dei popoli. Ha Mediterraneo e che in un cer- vita quotidiana. detenuto questo ruolo con to momento, per un motivo di Oggi siamo in un’epoca in cui alterne vicende: ci sono stati crisi che si è venuto a creare è nata la cosiddetta archeo- PER ISABELLA DE CLIO momenti in cui si è trovata nei loro luoghi di origine, si logia post-processualista, che veramente al centro del Medi- sono spostati verso quelle che è un ritorno al passato, nel Incontro con la scrittrice Barbara Bellomo terraneo, altri in cui invece ne erano le zone più ricche, quin- senso che si tende a vedere di principalmente il delta del è stata marginale. Però quello l’archeologia come narrazio- lemma che Archimede scoprì la, che durante un convegno Il personaggio di Isabella, dice Nilo, Cipro, la costa silo-pale- che ha avuto di peculiare que- ne, più storica, un po’ come GIADA GANGEMI II D il principio del peso specifico. aveva avuto modo di cono- la Bellomo durante l’incontro stinese. Perciò, come avviene sta terra - ed è il motivo per una reazione ad un eccessivo Questo romanzo giallo corre scerla. Contatta il direttore nel nostro liceo, nasce dal fat- oggi, si muovevano verso dove cui abbiamo questo enorme tecnicismo che l’archeolo- Barbara Bellomo, laurea in su due tempi storici, Archime- del castello Lavini, si rivolge to che un’archeologa come un c’era ricchezza per poter ave- patrimonio culturale- è che la gia processualista aveva rag- lettere e dottorato di ricerca de che si muove tra formule e al professore Tridente, svolge commissario, si muove su re- re opportunità di vita. Pertan- Sicilia ha metabolizzato po- giunto soprattutto negli anni in Storia antica, è stata ospi- progetti di macchine belliche le sue indagini aiutata anche perti che servono a ricostruire to erano fondamentalmente sitivamente le innumerevoli Novanta e Duemila, quando te della quinta edizione della progettate per difendere la dal giornalista Andrea Gerbi. una storia: la nostra storia. popoli di varia origine etnica, stratificazioni storiche dovute si era arrivati a scomporre i Notte Nazionale del Liceo Clas- sua Siracusa dall’assedio dei Tutto per conoscere la storia In tutti i suoi libri con questa culturale e linguistica che, ai popoli che sono venuti da fenomeni del passato quasi in sico, con il suo ultimo romanzo Romani e l’incredibile storia dei papiri studiati da Coline. protagonista, l’oggetto del de- per bisogno, si sono trovati fuori, ed è riuscita a creare maniera matematica, con la che vede nuovamente in scena del palinsesto di Archimede. Accanto a lei troviamo sempre siderio, che diventa l’oggetto uniti da un unico destino che dei prodotti materiali e im- teoria dei modelli. Quindi oggi l’archeologa Isabella De Clio, È la storia di una pergamena Paola e la sua nuova segreta- del crimine ai nostri giorni, è è quello della ricerca delle ri- materiali diversi dai luoghi di si cerca anche di raccontare questa volta alle prese con un raschiata utilizzata per scri- ria Nina. È un’informazione un oggetto antico che è bel- sorse e del benessere. origine che a volte sono stati gli eventi, non solo scomporli nuovo mistero. Dopo “La ladra vere delle preghiere. Portata riferita dall’amica Paola che lo far rivivere e far vivere i Nei Suoi testi Lei parla di anche più eclatanti. Quindi la analiticamente ma trovare un di ricordi” e “Il terzo relitto” nel tredicesimo secolo da Co- porta Isabella a seguire una personaggi che sono intorno a archeologia processualista. Sicilia non ha solo subito, ma filo conduttore e quindi dare la scrittrice conclude la trilo- stantinopoli a Gerusalemme, nuova pista. I papiri ritrovati questo, così che il lettore ab- Cosa intende con questa de- anche riprodotto, arricchen- all’archeologia un’impostazio- gia di Isabella De Clio, infatti alla fine dell’Ottocento diven- sono attribuibili ad Archime- bia un continuum tra passato finizione? doli, gli stimoli esterni. ne narrativa. in “Il Peso dell’oro” (Salani) la ne oggetto di studi. Si scoprì de. Gli studi la avvicineranno e presente. Nei primi due libri vediamo ancora alla ricerca così che sotto le preghiere si al codex rescriptus conservato scritti su Isabella, gli oggetti di un oggetto antico. Si tratta nascondevano altri testi. al Walters Art Museum, luogo dell’indagine hanno un’am- della famosa corona di Archi- C’erano anche opere di Archi- dove Isabella rincontrerà un bientazione romana, per segue da pag.1 mede, data dal sovrano Ierone mede, ancora leggibili ai raggi vecchio amore mai dimenti- esempio in “Il terzo relitto” la GLI SCAVI DEL LICEO “LA FARINA” II allo scienziato per scoprire X. Il palinsesto, andato poi cato. Avere dalla sua parte Bellomo aveva preso un episo- portare un gran numero di vi- se fosse interamente d’oro o perduto per due volte duran- la vice direttrice del castello dio legato alle guerre puniche, sitatori. se invece fosse solo bagnata te i conflitti mondiali, dopo Michela si rivelerà fondamen- un momento in cui la Sicilia è Si prevede dunque di attrez- al centro dell’ecumene, un zare un’altra stanza con dei momento fondamentale per la monitor per mostrare lo scavo storia dei Romani. In questo e di allestire un’esposizione ultimo, svela la scrittrice al dei reperti che sono stati ri- pubblico presente, ha usato le trovati mostrando gli originali fonti romane immaginando es- per un periodo di tempo limi- sere un siracusano che si vede tato, per poi sostituirli con attaccato dai Romani. Questo delle copie che probabilmente fa credere al lettore di essere faremo realizzare ai ragazzi nel mondo greco, ma in realtà del liceo artistico “E. Basile”. tutte le fonti usate sono Ro- Per quanto riguarda l’attività mane. «Ho voluto dare spazio di ricerca, sarà innanzitutto a un genio del mondo antico, necessario approfondire la ri- Archimede», confessa la scrit- cerca archeologica nella cit- trice. «È stato molto diverten- tà di Messina e la sua storia, te mettermi nella mente di un focalizzandoci sull’Età Greco- genio per qualche giorno e im- Romana. maginare come ragiona, come In quale contesto storico-ur- pensa e soprattutto farlo rivi- banistico dobbiamo collocar- vere. Una delle cose che mi li? piace di più quando scrivo le Là dove sono state trovate le parti antiche è riportare in strutture di Età Bizantina e vita chi prima di noi è stato, Romana, siamo in un contesto ha sentito, ha sognato come Salone delle Bandiere: da sin. Giuliano, Tigano, Filloramo di abitato, così come nei livel- noi e poi viene dimenticato. li superiori. I livelli della città medievale come sarà organizzata l’atti- Nei primi due libri ho evocato Può darsi però che nella par- sono quelli appartenenti al- vità di ricerca? dei personaggi meno noti, Clo- te normanna, dov’è situata l’area normanna. Qui con la Beh, questo dipende dai soldi dia, la prima sposa di Ottavia- la fornace, ci troviamo in una pulitura sono stati ritrovati e dall’impegno che tutti noi no, e il console Cornelio Sci- zona più marginale. Liceo La Farina: al centro Bellomo con gli studenti un deposito di argilla e dei metteremo che sarà sicura- pione Asina; questa volta mi I materiali provenienti dai li- mattoni di argilla, Da ciò si mente il massimo. nell’oro. C’era un vincolo: la tante avventure è oggi con- tale; è grazie a lei che avrà sono voluta confrontare con velli più alti databili tra il 1004 evince che siamo in prossimi- L’idea è quella di dare una va- corona, già consacrata ad Ar- servato al Walters Art Museum l’opportunità di toccare con un personaggio a tutti noto e e il 1006 erano sicuramente tà di una fornace che produ- lorizzazione virtuale dello sca- temide, non poteva essere in- di Baltimora. Tutto ha inizio mano i testi. Un viaggio den- dare più spazio anche alla no- degli scarichi di un’abitazione ceva mattoni. vo poiché esso non è agibile e, taccata in nessuna sua parte. con la morte di Coline Dubois tro la storia tortuoso e impre- stra Sicilia e a Siracusa che è appartenente ad una persona Come saranno valorizzati gli dal punto di vista delle norme Secondo il celebre aneddoto presso il Castello Ursino, avve- vedibile, che metterà più vol- uno dei nostri gioielli». piuttosto benestante. scavi del Liceo La Farina? E di sicurezza, non è possibile fu proprio per risolvere il di- nimento che sconvolge Isabel- te Isabella alla prova. XII CARTOLINE DEL LICEO “LA FARINA” Gazzetta del Sud, martedì 5 febbraio 2019

STOÀ Direzione Patrizia Danzè Hanno collaborato Alessia Agati, Maria Cristina Cannavò, Rita Caravetta, Massimiliano Catanese, Luca Colavita, Susanna Corso, Elena D’Andrea, Patrizia Danzè, Cristina Denti, Elisa Dragotto, Lorena Ferlazzo, Federica Filloramo, Giorgia Galletta, Giada Gangemi, Michela Giorgio, Alice Giuliano, Daniele Giuliano, Elisa Guarnera, Gaia Mancuso, Elena Mazza, Giorgia Masaracchia, Laura Muscolino, Paola Pagano, Giorgia Pasciuto, Giorgia Pezzimenti, Lidia Rizzo, Nicole Runci, Patrizia Salvatore, Elena Scimone, Giovanni Signoriello, Emanuele Speziale, Sara Squatrito, Alessia Trimigno, le Scuole Medie “G. Pascoli” (Me), “E. Vittorini” (Me), “Leonardo da Vinci” (Villafranca Tirrena, Me) Fotografie e disegni Rosa Abbadessa, Francesca Alesci, Antonella Lo Castro, Concetta De Pasquale, Maria Pia Meringolo, Franz Moraci, Patrizia Salvatore, Sabrina Ugliarolo e le Scuole Medie Si ringrazia la Gazzetta del Sud e in particolare il dott. Lino Morgante, il dott. Alessandro Notarstefano, la dott.ssa Daniela Cacciola, il dott. Gaetano Borzì, il sig. Maurizio Novarese

Liceo Classico Statale Giuseppe La Farina Via Oratorio della Pace, 5 - 98122 Messina - Tel. 090 44910 e-mail: [email protected] sito: www.iislafarinabasile.gov.it redazione Stoá: [email protected]