CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLE FUNZIONI CATASTALI E DI PROTEZIONE CIVILE

L’anno duemiladiciassette, il giorno ______del mese di_____, in ____ nella residenza municipale, con la presente convenzione, da valere per ogni effetto di legge, TRA - il di______, in persona del Sindaco pro-tempore, domiciliato per la carica presso la sede comunale (codice fiscale ______), il quale interviene nella presente convenzione in forza della deliberazione consiliare n. ______del ______, che resa immediatamente eseguibile in copia conforme all’originale si allega al presente atto; - il Comune di______, in persona del Sindaco pro-tempore, domiciliato per la carica presso la sede comunale (codice fiscale ______), il quale interviene nella presente convenzione in forza della deliberazione consiliare n. ______del ______, che resa immediatamente eseguibile in copia conforme all’originale si allega al presente atto; - il Comune di______, in persona del Sindaco pro-tempore, domiciliato per la carica presso la sede comunale (codice fiscale ______), il quale interviene nella presente convenzione in forza della deliberazione consiliare n. ______del ______, che resa immediatamente eseguibile in copia conforme all’originale si allega al presente atto;

PREMESSO CHE

-con il Regolamento (UE) n. 1303 del 17 dicembre 2013 il Parlamento e il Consiglio europeo hanno adottato le “Disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio”; -le modalità e le destinazioni di impiego dei suddetti fondi sono stabilite dall’Accordo di Partenariato, predisposto da ogni Stato membro ed approvato dalla Commissione europea, che definisce le rispettive strategie e priorità nonché le modalità di impiego efficace ed efficiente dei fondi Strutturali e di Investimento Europei (SIE)al fine di perseguire la strategia dell'Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva;

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-l’Accordo di partenariato sulla Programmazione dei Fondi strutturali e di investimento europei per il periodo 2014-2020, approvato dalla Commissione Europea con Decisione di esecuzione del 29 ottobre 2014, prevede, al punto 3.1.6, un approccio integrato volto ad affrontare le sfide demografiche delle Regioni ovvero a rispondere ad esigenze specifiche di aree geografiche caratterizzate da gravi e permanenti svantaggi naturali o demografici di cui all’articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE); - l’Accordo di Partenariato ha definito, in particolare, nella Sezione 1° la “Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI): definizione, obiettivi, strumenti e governance, al fine di contrastare ed invertire il fenomeno dello spopolamento nei Comuni classificati come “Aree Interne”; - i Comuni, anche in forma di aggregazione di Comuni contigui, costituiscono, nell’ambito della SNAI, l’unità di base del processo di decisione politica, quali partner privilegiati per la definizione della strategia di sviluppo d’area e per la realizzazione dei progetti di sviluppo; -la legge 23 dicembre 2014, n. 190 (Legge di stabilità per il 2015), recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato, ed in particolare l'articolo 1, comma 674, che ha destinato al rafforzamento della Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese ulteriori 90 milioni di euro per il triennio 2015-2017; - la Deliberazione della Giunta Regionale n.477 del 17 luglio 2014 ha, tra l’altro, individuato, per la I fase di attuazione della SNAI, le aree interne oggetto dei relativi interventi, tra cui l’area definita AI 4-Valle del Comino di cui fanno parte i seguenti Comuni: , Alvito, Atina, , , , , , , , San Donato Val di Comino, Sant’Elia Fiumerapido, , , , , , ; - la Deliberazione della Giunta Regionale Lazio n.466 del 4 settembre 2015 che attua, a livello regionale la SNAI, ha individuato, quale area prototipo di quelle interne, l’AI 4- Valle del Comino; -i Comuni dell’AI4 hanno aderito alla SNAI attraverso la sottoscrizione del Protocollo d'Intesa del 24 novembre 2014 con il quale è stato, tra l’altro, individuato il comune di Atina quale ente capofila; - il Comitato nazionale Aree Interne (CNAI) ha approvato e pubblicato, il 3 marzo 2016, la “Bozza di Strategia” e successivamente, in data 28 dicembre 2016, il "Preliminare di Strategia"; - i Comuni appartenenti all’AI 4, nella fase finale di redazione della Strategia (citare estremi documento finale), hanno scelto, all’unanimità e fatte salve le competenze riservate dalla legge statale agli organi comunali, di fare ricorso ad un organismo decisionale comune, composto da

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tutti i Sindaci, denominato “Conferenza dei Sindaci della Valle del Comino” (CVC), per la definizione ed attuazione della Strategia stessa; - la legge 31 gennaio 1994, n. 97 (Nuove disposizioni per le zone montane) detta disposizioni di principio per la salvaguardia e la valorizzazione delle zone montane; - la legge regionale 22 giugno 1999, n. 9 (Legge sulla montagna) disciplina il procedimento di costituzione delle comunità montane con decreto del Presidente della Regione, previa individuazione delle “zone omogenee” da parte del Consiglio regionale; - alla Comunità Montana “”, istituita con decreto del Presidente della Giunta regionale 15 maggio 2000, n. 397, quale unione dei Comuni montani di Acquafondata, Alvito, Atina, Belmonte Castello, Casalattico, Casalvieri, Gallinaro, Picinisco, S. Biagio Saracinisco, S. Donato Val di Comino, Settefrati, Vallerotonda, Vicalvi, Villa Latina, Viticuso (tutti ricompresi nell’Area Interna), oltre ai comuni di , , e , aderiscono 14 dei 17 comuni dell’AI 4; - i restanti 3 Comuni della precitata Comunità (Colle San Magno, S’Elia Fiumerapido e Terelle) fanno parte della comunità montana “Valle del Liri”, istituita con il medesimo decreto; - i Comuni di Alvito, Gallinaro, San Donato Val di Comino, Settefrati e Vicalvi, ricompresi sia nell’Area Interna che nella citata Comunità Montana “Valle di Comino”, hanno, poi, costituito l’Unione dei comuni “Valle di Comino”; - l’articolo 32, comma 2 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali a norma dell'articolo 31 della legge 3 agosto 1999, n. 265 - TUEL) e successive modificazioni stabilisce che “… ogni Comune può far parte di una sola Unione di comuni. Le Unioni di comuni possono stipulare apposite Convenzioni tra loro o con singoli Comuni …”; - l’articolo 14 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 (Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica), convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 - come modificato dall’articolo 19 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 (Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini), convertito in legge n. 135/2012, stabilisce, al comma 28, per i Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti ovvero a 3.000 abitanti, se appartenenti o appartenuti a Comunità montane, l’obbligo dell’esercizio in forma associata, mediante unione di Comuni o della convenzione, le funzioni fondamentali individuate dal comma 27 del medesimo articolo; - il suddetto articolo tra le funzioni fondamentali dei Comuni prevede, in particolare, rispettivamente alle lettere c) ed e) “il catasto, ad eccezione delle funzioni mantenute allo Stato dalla normativa 3

vigente” e “le attività, in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi”; - l'articolo 66 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 (Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59) e successive modificazioni, prevede tra le funzioni conferite agli enti locali quelle relative alla “conservazione, utilizzazione e aggiornamento degli atti del catasto terreni e del catasto edilizio urbano, nonché la partecipazione al processo di determinazione degli estimi catastali”, ferme restando le competenze statali relative alla gestione unitaria e certificata della base dei dati catastali e dei flussi di aggiornamento delle informazioni e del coordinamento operativo per la loro utilizzazione attraverso il Sistema pubblico di connettività e garantendo l’accesso ai dati a tutti i soggetti interessati; - l'articolo 1, commi 194–200, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007), prevede l'emanazione di uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'Economia e delle Finanze, adottato previa intesa tra l'Agenzia del territorio e l'Associazione Nazionale Comuni Italiani, recante l'individuazione dei termini e delle modalità per il graduale trasferimento delle funzioni catastali, tenendo conto dello stato di attuazione dell'informatizzazione del sistema di banche dati catastali e della capacità organizzativa e tecnica dei Comuni interessati, anche in relazione al potenziale bacino d'utenza; - il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 giugno 2007 (Decentramento delle funzioni catastali ai Comuni, ai sensi dell'articolo 1, comma 197, della legge 27 dicembre 2006, n. 296) determina le modalità, i requisiti e ogni altro elemento utile per l'esercizio delle funzioni catastali da parte dei Comuni in forma diretta, singola o associata, ovvero per il convenzionamento con l'Agenzia del territorio; - l’articolo 3 del precitato decreto prevede, in particolare, che i Comuni, in funzione della propria capacità organizzativa e tecnica, assumono la gestione diretta e completa, in forma singola, associata o attraverso la Comunità Montana di appartenenza, di una delle tre opzioni di aggregazione di funzioni previste, in base a tre corrispondenti livelli in ordine progressivo di complessità e che le stesse siano eventualmente assunte con gradualità crescente; - la legge 24 febbraio 1992 n. 225 (Istituzione del Servizio nazionale di protezione civile) prevede, all’articolo 6, che i Comuni, in qualità di componenti del Servizio nazionale di protezione civile, provvedono allo svolgimento delle attività di protezione civile, al fine di consentire l’attuazione della pianificazione di emergenza a tutti i livelli di governo del territorio; 4

-il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 (Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59) ha accentuato il decentramento di funzioni dallo Stato alle Regioni e agli enti locali, affidando, in particolare, ai Comuni l’attuazione, a livello locale, delle attività di previsione e prevenzione dei rischi stabilite dai programmi e dai piani regionali, nonché l’adozione di tutti i provvedimenti, compresi quelli relativi alla predisposizione dell’emergenza, sia a livello comunale che intercomunale, sulla base degli indirizzi nazionali e regionali; -la legge 12 luglio 2012, n.100 di conversione in legge con modificazioni del decreto legge 15 maggio 2012, n.59 (Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile) nel riordinare funzioni e compiti dei diversi soggetti facenti parte del Sistema integrato di protezione civile, ribadisce che per fronteggiare la situazione di rischio territoriale, è indispensabile produrre atti di pianificazione preventiva, rispetto alla quale assumono un ruolo rilevante i piani comunali o intercomunali di emergenza; - la legge regionale 26 febbraio 2014 ,n.2 (Sistema integrato regionale di protezione civile. Istituzione dell'Agenzia regionale di protezione civile) istituisce il Sistema integrato regionale di protezione civile, inteso come una pluralità di soggetti diversi e connessi in un sistema operativo flessibile, tale da garantire le risposte più efficienti ed adeguate a tutela della collettività e di tale Sistema i Comuni, insieme alla Regione e alle province, sono componenti operativi; -la DGRLn.1 del 9 gennaio 2017 (L.R.26 febbraio 2014 n.2 Sistema integrato regionale di protezione civile. nuovi Centri Operativi Intercomunali in materia di Protezione Civile. Modifica della Delibera Giunta Regionale n. 569 del 20 febbraio 2000) riorganizza, tra l’altro ,i Centri Operativi Intercomunali in materia di protezione civile (COI), al fine di una migliore ed efficace gestione del Sistema regionale di protezione civile rendendoli un punto focale per la gestione, in fase ordinaria, delle attività sul territorio; - i Comuni dell’AI 4 sono distribuiti, dalla precitata DGRL, in tre distinti COI della Provincia di di seguito elencati: COI n.9 (Atina, Casalattico, Casalvieri, Terelle, Belmonte Castello, Colle San Magno) COI n.12 (San Donato val di comino, Settefrati, Vicalvi, Alvito, Gallinaro, San Biagio Saracinisco, Picinisco, Villa Latina) COI n.13 (Sant'Elia Fiumerapido, Acquafondata, , San Vittore Nel Lazio, Vallerotonda, Viticuso); -l’articolo 30 del TUEL e successive modificazioni disciplina la “Convenzione”, quale forma associativa tra gli Enti Locali, prevedendo, in particolare, che “…le Convenzioni possono prevedere anche la costituzione di Uffici Unici che operano con personale distaccato dagli Enti partecipanti, ai quali affidare l’esercizio delle funzioni pubbliche in luogo degli Enti partecipanti all’accordo, 5

ovvero la delega di funzioni da parte degli Enti partecipanti all’accordo a favore di uno di essi, che opera in luogo e per conto degli Enti deleganti."; - l’articolo 14, comma 31bis del decreto legislativo del 31 maggio 2010, n.78 (Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica) e successive modificazioni, convertito con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 stabilisce che le convenzioni hanno durata almeno triennale e rinvia, in quanto compatibile, alla disciplina contenuta nell'articolo 30 del d.lgs. 267/2000, fissando, altresì, il principio che ove alla scadenza del predetto periodo non sia comprovato, da parte dei comuni aderenti, il conseguimento di significativi livelli di efficacia ed efficienza nella gestione, secondo modalità stabilite con decreto del Ministro dell'Interno, i Comuni interessati sono obbligati ad esercitare le funzioni fondamentali esclusivamente mediante Unione di Comuni; - il decreto del Ministero dell’Interno dell’11 settembre 2013 (Determinazione dei contenuti e delle modalità delle attestazioni dei comuni comprovanti il conseguimento di significativi livelli di efficacia ed efficienza nella gestione associata delle funzioni), prevede, agli articoli 4 e 5, la dimostrazione, rispettivamente, del conseguimento dell’efficienza e dell’efficacia della gestione mediante convenzione; - la legge regionale 31dicembre 2016, n.17 dispone, all’articolo 3 comma 126 e successivi, l’abolizione delle Comunità Montane e la loro trasformazione in Unioni di Comuni Montani che continuano a svolgere i servizi ed esercitare le funzioni delle cessate comunità montane, secondo un apposito procedimento disciplinato dalle medesime disposizioni e che è ancora in corso di svolgimento;

CONSIDERATO CHE

- l’Accordo di partenariato prevede, altresì, che i Comuni di ogni Area interna realizzino forme appropriate di gestione associata di funzioni fondamentali e servizi, che siano “funzionali al raggiungimento dei risultati di lungo periodo degli interventi collegati alla strategia e tali da allineare pienamente la loro azione ordinaria con i progetti di sviluppo locali finanziati”; - la gestione in forma associata di funzioni fondamentali e di servizi costituisce pre-requisito essenziale della SNAI, in quanto segnala l’esistenza di un assetto continuativo ed efficiente per

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l’erogazione dei suddetti servizi nonché un livello più adeguato di esercizio delle funzioni fondamentali; -la gestione associata è, inoltre, considerata sintomo dell’esistenza di quella maggiore capacità di progettazione ed attuazione di un’azione collettiva di sviluppo locale per cui i Comuni “…dovranno provare di essere in grado di guardare oltre i propri confini…”; - i Comuni dell’Area intendono svolgere in forma associata le funzioni relative al “catasto” ed alla “pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi” limitatamente alla fase ordinaria ed, a tal fine, si avvalgono della Conferenza dei Sindaci della Valle del Comino quale organo di indirizzo e di coordinamento delle attività e delle strutture dei Comuni aderenti; - alla data di sottoscrizione della presente convenzione, si procede alla contestuale revoca di ogni provvedimento di delega di funzioni, nonché all’abrogazione delle vigenti disposizioni regolamentari e statutarie, concernenti la pregressa gestione associata delle citate funzioni di catasto e protezione civile (indicate nell’articolo 2 della presente convenzione) da parte dei Comuni appartenenti all’Area Interna AI4 – Valle del Comino, sia che tali funzioni associate siano svolte tramite Comunità Montana che mediante Unione dei Comuni; - è necessario, inoltre, stabilire, sin da ora, che indipendentemente dall’esito del procedimento di trasformazione delle Comunità Montane in Unioni di Comuni montani, ai sensi dell’articolo 3 della l.r. 17/2016, la gestione associata delle suindicate funzioni sarà svolta esclusivamente dall’AI 4- Valle del Comino mediante la presente convenzione;

Tutto ciò premesso,

SI STIPULA E SI CONVIENE QUANTO SEGUE

Art. 1

(Finalità)

1.I Comuni di______, come sopra rappresentati, stipulano la presente convenzione ai sensi dell’articolo 30 del d.lgs. 267/2000 e s.m.i., e dell’articolo 14, comma 31bisdel d.lgs.78/2010 e s.m.i, per gestire in forma associata ed in modo coordinato le funzioni catastali e di protezione civile al fine di assicurare una maggiore efficienza ed efficacia delle medesime, attraverso l’unificazione gestionale e la razionalizzazione procedurale, secondo le modalità stabilite nei successivi articoli.

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Art. 2 (Oggetto)

1.Fatte salve le competenze statali in materia, le funzioni catastali svolte in forma associata sono, ai sensi dell’articolo 3 del dpcm 14 giugno 2007, uno dei seguenti aggregati (da optare): opzione di primo livello: a) consultazione della banca dati catastale unitaria nazionale e servizi di visura catastale; b) certificazione degli atti catastali conservati nella banca dati informatizzata; c) aggiornamento della banca dati del catasto mediante trattazione delle richieste di variazione delle intestazioni e delle richieste di correzione dei dati amministrativi, comprese quelle inerenti la toponomastica; d) riscossioni erariali per i servizi catastali. opzione di secondo livello, oltre alle funzioni di cui alla lettera a): e) verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazioni tecniche di aggiornamento del Catasto fabbricati; f) confronto, con gli atti di pertinenza del comune, delle dichiarazioni tecniche di aggiornamento e segnalazione degli esiti all'Agenzia del territorio per la definizione dell'aggiornamento del Catasto fabbricati; g) verifica formale e accettazione delle dichiarazioni tecniche di aggiornamento geometrico del Catasto terreni; h) verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazioni di variazione colturale del Catasto terreni. opzione di terzo livello, oltre alle funzioni di cui alla lettera a): i) verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazioni tecniche di aggiornamento del Catasto fabbricati; j) verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazioni tecniche di aggiornamento geometrico del Catasto terreni; k) verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazioni di variazione colturale del Catasto terreni; l) definizione dell'aggiornamento della banca dati catastale, sulla base delle proposte di parte, ovvero sulla base di adempimenti d'ufficio.

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2.Fatte salve le competenze statali in materia e ferma restando l’articolazione territoriale dei tre COI prevista dalla DGR 1/2017, limitatamente alla gestione della fase ordinaria, le funzioni afferenti la protezione civile sono le seguenti: a) assistenza ai Sindaci facenti parte dei tre COI nell’effettuazione degli adempimenti amministrativi in materia; b) coordinamento del sistema integrato di protezione civile per l’Area interna; c) coordinamento della pianificazione intercomunale all’interno di ciascun COI; d) aggiornamento periodico del database informatizzato; e) coordinamento della progettazione e della realizzazione di interventi finalizzati alla riduzione dei rischi sul territorio e delle strutture da utilizzare in emergenza; f) assistenza sulla normativa in materia ai fini del coordinamento tra i COI; g) pianificazione e programmazione delle attività di sensibilizzazione e formazione nelle scuole e nei confronti delle popolazioni locali; h) gestione dei rapporti con gli enti del Sistema Integrato Regionale di Protezione Civile.

Art. 3

(Funzioni riservate alla competenza dei singoli Comuni)

1. Ai sensi dell’articolo 16 del d.p.r. 66/1981 e dell’articolo 15 della l. 225/1992, il Sindaco è autorità comunale di protezione civile e, al verificarsi dell’emergenza, assume la direzione dei servizi di emergenza che insistono sul territorio del comune nonché il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite.

Art. 4 (Regolamento di attuazione)

1.Le modalità di esercizio della gestione associata sono definite con apposito regolamento di attuazione di cui all’allegato schema. 2. Il regolamento è deliberato, entro trenta giorni dalla data di sottoscrizione della presente convenzione, dalla Conferenza dei Sindaci della Valle del Comino di cui all’articolo 6 e ratificato da ciascun Consiglio comunale, nel rispetto dei principi fissati dalla legge e dalla presente convenzione. 3. Il regolamento di cui al comma 1prevede: a) la sede di svolgimento delle funzioni e dei servizi;

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b) le modalità organizzative ed operative di svolgimento della funzione o del servizio; c) i beni, mobili ed immobili, strumentali all’esercizio delle funzioni e dei servizi; d) i criteri e le modalità per la predisposizione del piano finanziario delle risorse necessarie per la gestione associata; e) i criteri di riparto dei costi di gestione e degli eventuali proventi derivanti dalla funzione catastale; f) le modalità di acquisizione e gestione di beni e servizi.

Art. 5 (Funzioni Uniche)

1. Sono istituite, presso il Comune capofila dell’Area Interna 4, la Funzione Unica catastale e la Funzione unica di protezione civile, di seguito denominate “FUC” e “FUPC”, per l’organizzazione, il coordinamento e la gestione unificati, ai sensi dell’articolo 1,delle attività di catasto e di protezione civile in fase ordinaria. 2.Iresponsabili delle FUC e della FUPC, nominati dalla Conferenza dei Sindaci della Valle del Comino ai sensi all’articolo 6, comma 2, lettera c), svolgono anche le funzioni di referenti per l’intero territorio dei comuni associati e possono partecipare alle sedute della Conferenza stessa. I responsabili delle FUC e della FUPC si raccordano con gli altri enti e organismi che esercitano specifiche competenze in materia di catasto e di protezione civile, secondo gli indirizzi stabiliti dalla Conferenza stessa. 3. Alla Funzione Unica catastale spetta, altresì, la stipula di protocolli d’intesa, convenzioni, accordi e degli atti comunque denominati, in materia di esercizio associato di funzioni e servizi catastali, oltre all’adozione di qualsiasi atto in materia di decentramento catastale, in nome e per conto dei Comuni aderenti alla presente convenzione. I singoli Comuni garantiscono la massima collaborazione nel fornire dati e supporto alle Funzioni Uniche.

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Art. 6 (Conferenza dei Sindaci della Valle del Comino)

1. La Conferenza dei Sindaci della Valle del Comino svolge funzioni di indirizzo e di coordinamento delle attività e delle strutture dei comuni associati e si pronuncia su tutte le questioni inerenti la gestione associata delle funzioni e dei servizi ed in particolare: a) definisce gli indirizzi e gli obiettivi specifici della gestione associata; b) stabilisce i criteri di ripartizione delle spese tra i comuni e di determinazione della quota associativa; c) nomina i responsabili delle FUC e FUPC, tra soggetti dotati di comprovata qualificazione professionale in materia, entro trenta giorni dall’adozione del regolamento di attuazione di cui all’articolo 4; d) definisce annualmente gli obiettivi da assegnare ai responsabili delle FUC e FUPC, indicandone le priorità e tenendo conto degli obiettivi previamente definiti dai singoli Comuni; e) approva il programma annuale di attività di cui all’articolo 7, su proposta dei responsabili delle FUC e FUPC; f) vigila sull’esercizio delle funzioni e sull’erogazione dei servizi e verifica, con cadenza annuale, il raggiungimento dei risultati conseguiti e l’economicità della gestione associata; g) delibera in merito all’acquisto, alla gestione ed alla manutenzione dei beni mobili che rientrano nella disponibilità dei comuni associati ai sensi dell’articolo 9; h) esamina le eventuali proposte di recesso dalla convenzione ai sensi di quanto previsto dall’articolo 11.

Art. 7 (Programma annuale di attività)

1. Il Programma annuale di attività, quale documento programmatico fondamentale per la gestione associata, prevede: a) le attività da svolgere nell’anno di riferimento, nonché i tempi e le modalità per la realizzazione degli stessi; b) le risorse finanziarie, umane e strumentali necessarie al funzionamento della gestione associata con indicazione delle relative fonti; 11

c) il riparto tra i comuni dei costi e dei ricavi relativi alle attività svolte in forma associata; d) le modalità per il monitoraggio e per la valutazione delle attività; 2.Il programma annuale di attività è predisposto in coerenza con gli strumenti di programmazione annuale dei Comuni e previa adozione degli stessi da parte di ciascun comune.

Art. 8 (Risorse umane)

1. Ciascun Comune aderente alla presente Convenzione si impegna a mettere a disposizione le risorse umane nell’ambito territoriale della gestione associata sulla base delle richieste formulate dalle FUC e FUPC e secondo gli indirizzi e gli obiettivi definiti dalla Conferenza dei Sindaci della Valle del Comino di cui all’articolo 6. 2. Per le finalità di cui al comma 1 i Comuni redigono, entro trenta giorni dalla sottoscrizione della presente convenzione, un apposito elenco del personale, delle strutture e dei locali, dei relativi arredi e delle attrezzature che intendono mettere a disposizione per lo svolgimento delle funzioni e dei servizi associati. 3. Fermo restando il rapporto organico dei dipendenti comunali con la rispettiva amministrazione, il servizio svolto nelle FUC e FUPC è disciplinato dalla presente convenzione e dal regolamento di attuazione di cui all’articolo 4. 4. Ciascun comune associato assicura, comunque, la piena collaborazione alle FUC e FUPC al fine di agevolare l’accesso ai servizi associati, anche attraverso l’assistenza e la consulenza tecnico- giuridica dei rispettivi Segretari comunali.

Art. 9 (Beni e servizi)

1. I Comuni favoriscono l’uso comune dei beni strumentali all’esercizio delle funzioni catastali e di protezione civile di cui all’articolo 2. 2.L’acquisto di beni e servizi nonché le spese di gestione e di manutenzione, sono deliberate dalla Conferenza dei Sindaci della Valle del Comino, su proposta delle FUC e FUCP e secondo le modalità previste dal regolamento di cui all’articolo 4. 3.La custodia dei beni mobili che rientrano nella disponibilità della gestione associata è affidata dalla Conferenza dei Sindaci della Valle del Comino ad uno dei Comuni aderenti, che ne 12

garantisce la manutenzione ordinaria e straordinaria, anche in coerenza con le previsioni del programma annuale di cui all’articolo 7.

Art.10 (Risorse finanziarie)

1. Alla copertura degli oneri finanziari derivanti dalla gestione associata si provvede con l’istituzione di un apposito fondo al quale ciascun comune partecipa con una quota annuale, il cui importo è definito dalla Conferenza dei Sindaci della Valle del Comino. 2. La gestione delle risorse finanziarie, inclusa la rendicontazione annuale, è effettuata in conformità alla disciplina prevista dal regolamento di attuazione di cui all’articolo 4.

Art. 11 (Durata della convenzione e recesso)

1.La durata della presente convenzione è fissata in anni cinque, decorrenti dalla relativa sottoscrizione. 2.Ogni eventuale modifica o integrazione è approvata con apposita deliberazione dei Consigli comunali aderenti. 3.Ciascun Comune ha facoltà di recedere, con preavviso di almeno sei mesi, dalla presente convenzione previa deliberazione consiliare, che preveda il ripiano di eventuali partite debitorie a proprio carico, da approvarsi entro il mese di settembre dell’anno in corso e con efficacia dal primo gennaio dell’anno successivo. 5. Il comune che esercita il recesso rimane, in ogni caso, obbligato per gli impegni assunti relativamente all'anno in corso, oltre che per le obbligazioni a carattere pluriennale non può più vantare diritti sui contributi concessi da altri Enti alla gestione associata ed è tenuto alla restituzione della quota parte di eventuali contributi già erogati.

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Art. 12

(Gestioni associate pregresse)

1. I Comuni aderenti all’AI 4 Valle del Comino, si impegnano, alla data di sottoscrizione della presente convenzione, alla contestuale revoca di ogni provvedimento di delega di funzioni già adottato, nonché all’abrogazione delle vigenti disposizioni regolamentari e statutarie concernenti le eventuali gestioni associate pregresse delle funzioni catastali e di protezione civile, sia che le stesse siano svolte tramite Comunità Montana che mediante Unione di Comuni.

Art. 13 (Controversie)

1.La risoluzione delle eventuali controversie che possano insorgere tra i Comuni aderenti alla convenzione è ricercata, prioritariamente, in via bonaria. Qualora non si raggiunga un accordo la controversia è rimessa alla giurisdizione del giudice competente.

Art. 14 (Registrazione)

1.La presente convenzione esente dall’imposta di bollo ai termini dell’articolo 16, tabella B, del decreto del Presidente della Repubblica26 ottobre 1972, n.642 (Disciplina dell'imposta di bollo) è soggetta a registrazione in caso d’uso ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n.131. 2. Le eventuali spese di registrazione del presente atto, a tassa fissa a norma del decreto del Presidente della Repubblica del 26 aprile 1986 n. 131, sono da ripartirsi in parti uguali tra i comuni aderenti alla Convenzione.

Letto, approvato e sottoscritto

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