UNIONE DEI COMUNI “CASTELLI MORENICI” (Provincia di Mantova)

Medole

Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2017 - 2019

PTPC conforme alla Legge 6 novembre 2012 n.190, al Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) e all'aggiornamento 2015 del PNA di cui alla determina ANAC n.12/2015

Adottato con Deliberazione G.U. n. __ del __/01/2016 Approvato con deliberazione G.U.n. …../2016

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INDICE

Premessa pag. 4 PARTE PRIMA Il piano di prevenzione della corruzione pag. 7 Introduzione metodologica pag. 7 Restituzione esiti rilevazioni pag. 7 PARTE SECONDA La strategia di prevenzione del rischio corruzione 1.Analisi del contesto pag. 8 1.1 Analisi del contesto esterno pag. 8 1.1.a Dati informativi delle relazioni ministero dell’interno pag. 14 1.1.b Tabella riepilogativa pag. 15 1.2 Analisi contesto interno 1.2.1 Analisi del contesto interno e l'organizzazione pag. 15 1.2.2 Organi di indirizzo pag. 15 Struttura organizzativa pag. 18 Collegamento tra struttura organizzativa e enti ed organismi esterni inclusi gli organismi partecipati pag. 18 Ruoli e responsabilità pag. 19 Politiche, obiettivi, strategie pag. 20 Risorse, conoscenze, sistemi e tecnologie pag. 22 Qualità e quantità del personale pag. 22 Cultura organizzativa, con particolare riferimento alla cultura dell’etica pag. 22 Sistemi e flussi informativi, processi decisionali sia formali che informali pag. 22 Relazioni interne ed esterne pag. 23 Aree di rischio generali pag. 23 Aree di rischio specifiche pag. 24 Soggetti e ruoli per aree di rischio pag. 25 1.2.3 Analisi gestione operativa Mappatura dei macro processi e dei processi pag. 26 Elenco dei macro-processi e dei processi pag. 26 Tipologia macro processo e processo 1 Sistema di affidamento pag. 27 Tipologia macro processo e processo 2 Reclutamento personale e/o progressione pag. 30 Tipologia macro processo e processo 3 Sistema formazione degli atti pag. 33 Tipologia macro processo e processo 4 Iscrizione anagrafica pag. 36 Tipologia macro processo e processo 5 Riconoscimento di contributo pag. 39 Tipologia macro processo e processo 6 Procedura negoziata tramite CUC affidamento di lavoro importo superiore a € 40000,00 pag. 42 Tipologia macro processo e processo 7 Rilascio di pass ad autoveicoli usati da persone disabili pag. 46 Tipologia macro processo e processo 8 Progettazione di opera pubblica pag. 49 Tipologia macro processo e processo 9 Controllo/Accertamento delle entrate tributarie comunali: IMU TASI TARI pag. 51 Tipologia macro processo e processo 10 Permesso di costruire pag. 54 Tabella riepilogativa dei dieci macro processi analizzati pag. 58 2. Valutazione del rischio 2.1 Il sistema dei controlli e delle azioni preventive previste pag. 60 2.2 Schede di rischio pag. 60 2.3 Tabella riassuntiva della valutazione del rischio pag. 77 2.4 Tabella riassuntiva della ponderazine del rischio pag. 78

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3. Trattamento del rischio 3.a Trasparenza - PTTI "sezione" del PTPC (Allegato A) pag. 79 3.b Codice di comportamento (Allegato B) pag. 79 3.c Rotazione del personale pag. 80 3.d Rispetto del divieto di svolgere attività incompatibili a seguito della cessazione del rapporto pag. 81 3.e Conferimento incarichi pag. 81 3.f Incompatibilità per specifiche posizioni dirigenziali pag. 82 3.g Tutela del dipendente che effettua le segnalazioni (whistleblower) pag. 83 3.h Formazione e piano formativo pag. 85 4. Sistema del monitoraggio del rispetto dei termini previsti dalla legge o dal regolamento per la conclusione dei procedimenti Realizzazione di un sistema di monitoraggio dei rapporti tra l’amministrazione e i soggetti che con essa stipulano contratti e indicazione delle ulteriori iniziative nell’ambito dei contratti pubblici pag. 89 Indicazione delle iniziative previste nell’ambito dell’erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere pag. 89 Indicazione delle iniziative previste nell’ambito di concorsi e selezione del personale pag. 89 Indicazione delle iniziative previste nell’ambito delle attività ispettive/organizzazione del sistema di monitoraggio sull’attuazione del PTPC, con individuazione dei referenti, dei tempi e delle modalità di informativa pag. 90 Azioni di sensibilizzazione e rapporto con la società civile pag. 90 Sistema dei controlli interni pag. 90 Approvazione della carta di avviso pubblico pag. 90 Adesione all’associazione avviso pubblico pag. 90 Accesso civico generalizzato pag. 91 SEZIONE TRASPARENZA pag. 93

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PREMESSA Come noto, la Legge 190/2012 recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”, ha imposto all’organo di indirizzo politico degli Enti Locali l’adozione – su proposta del Responsabile della prevenzione della corruzione – di un Piano triennale di prevenzione della corruzione (di seguito “PTPC”) quale strumento per attuare la complessiva strategia di prevenzione del rischio all’interno dell’ente. Il Piano si fonda sui principi relativi alla gestione del rischio indicati nel PNA, e nel relativo aggiornamento 2015, e di seguito riportati. La gestione del rischio di corruzione: a. non è un processo formalistico nonché un mero adempimento burocratico in quanto viene condotta in modo da realizzare sostanzialmente l’interesse pubblico alla prevenzione della corruzione e alla trasparenza; b. non è solo un’attività ricognitiva ma è parte integrante del processo decisionale, supportando concretamente la gestione, interessando tutti i livelli organizzativi, con particolare riferimento all’introduzione di efficaci strumenti di prevenzione; c. è realizzata assicurando l’integrazione con altri processi di programmazione e gestione (in particolare con il ciclo di gestione della performance e i controlli interni) al fine di porre le condizioni per la sostenibilità organizzativa della strategia di prevenzione della corruzione adottata. Detta strategia deve trovare un preciso riscontro negli obiettivi organizzativi delle amministrazioni e degli enti. Gli obiettivi individuati nel PTPC per i responsabili delle unità organizzative in merito all’attuazione delle misure di prevenzione o delle azioni propedeutiche e i relativi indicatori devono, di norma, essere collegati agli obiettivi inseriti per gli stessi soggetti nel Piano delle performance o in documenti analoghi. L’attuazione delle misure previste nel PTPC è opportuno divenga uno degli elementi di valutazione del dirigente e, per quanto possibile, del personale non dirigenziale; d. è un processo di miglioramento continuo e graduale. Essa, da un lato, deve tendere alla completezza e al massimo rigore nella analisi, valutazione e trattamento del rischio e, dall’altro, deve tener conto dei requisiti di sostenibilità e attuabilità degli interventi; e. implica l’assunzione di responsabilità Essa si basa essenzialmente su un processo di diagnosi e trattamento e richiede, necessariamente, di fare scelte in merito alle più opportune modalità di valutazione e trattamento dei rischi. Le scelte e le relative responsabilità riguardano, in particolare, gli organi di indirizzo, i dirigenti, il RPC; f. è un processo che tiene conto dello specifico contesto interno ed esterno di ogni singola amministrazione o ente, nonché di quanto già attuato (come risultante anche dalla relazione del RPC). Essa non deve riprodurre in modo integrale e acritico i risultati della gestione del rischio operata da altre amministrazioni (ignorando dunque le specificità dell’amministrazione interessata) nonché gli strumenti operativi, le tecniche e le esemplificazioni proposti dall’Autorità o da altri soggetti (che hanno la funzione di supportare, e non di sostituire, il processo decisionale e di assunzione di responsabilità interna); g. è un processo trasparente e inclusivo, che deve prevedere momenti di efficace coinvolgimento dei portatori di interesse interni ed esterni; h. è ispirata al criterio della prudenza volto anche ad evitare una sottostima del rischio di corruzione;

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i. non consiste in un’attività di tipo ispettivo o con finalità repressive. Implica valutazioni non sulle qualità degli individui ma sulle eventuali disfunzioni a livello organizzativo. La legge ha introdotto un nuovo concetto di corruzione, comprensivo, non solo del complesso dei reati contro la pubblica amministrazione, ma anche di tutte quelle situazioni in cui – pur non verificandosi una situazione penalmente perseguibile – si realizzi una distorsione dell’azione amministrativa dovuta all’uso a fini privati delle funzioni pubbliche attribuite, in spregio ai principi di trasparenza e di imparzialità cui l’azione pubblica deve costantemente ispirarsi. Oltre a ciò, in forza del D.Lgs. 33/2013 dettato in applicazione della delega conferita con la citata legge 190/2012, il legislatore ha imposto alle amministrazioni pubbliche l’adozione di un Piano triennale per la Trasparenza e l’integrità, diretto a assicurare l’accesso alle informazioni relative all’attività svolta dall’amministrazione, incrementare il controllo sociale e concorrere alla realizzazione di una “amministrazione aperta” garante di un adeguato livello di trasparenza, legalità e sviluppo della cultura dell’integrità. Con il presente Piano, l’Ente – in ottemperanza agli obblighi di cui sopra – intende contrastare il fenomeno corruttivo attraverso l’adozione di misure a carattere organizzativo e misure di trasparenza e integrità. Dato atto che in data 18/09/2015 si è costituita l’Unione dei comuni “Castelli Morenici” con l’adesione dei comuni di Medole e Ponti sul Mincio e la conseguente nomina del responsabile anticorruzione con decreto del presidente dell’Unione nella persona del Dott. Giuseppe Vaccaro. Considerata la successiva adesione all’Unione da parte del Comune di Solferino a far data dal 01/01/2017 e rilevato che la situazione vigente ad oggi è la presenza di due segretari che operano nell’ambito dell’Unione, ovvero il dott, Vaccaro Giuseppe per l’Unione dei Comuni Castelli Morenici e per il Comune di Medole e il dott. Coppola Paolo per i Comuni di Ponti sul Mincio e Solferino Il personale dei Comuni di Medole e Ponti sul Mincio è stato trasferito in capo all’Unione dei Comuni Castelli Morenici a far data dal 01/04/2016 con parziale rotazione delle attribuzioni alle PO, mentre i dipendenti del Comune di Solferino verranno trasferiti all’Unione nel corso dell’anno 2017. Una volta attivato completamente il passaggio dei dipendenti in capo all’Unione si aprirà la concreta possibilità della rotazione del personale- Per quanto attiene la mappatura integrale e completa di tutti i processi (inclusi procedimenti) dell'ente, malgrado oggettive difficoltà organizzative, dovute alla costituzione di un nuovo ente, viene rIpresa quella effettuata dai singoli comuni e continuata ed implementata con l'attuale Piano per essere completata con il Piano 2018 e con il Piano 2019. Pertanto, la mappatura dei macro processi e dei procedimenti viene per quanto possibile continuata ed implementata in questa sede. Logicamente si è proseguito con la mappatura di macro processi che per loro natura stessa oltre che essere rilevanti hanno un’innegabile peso all’interno delle dinamiche dell’Unione. Lo sforzo profuso tiene conto della circostanza che la corruzione è un “fenomeno burocratico/pulviscolare, fenomeno politico–amministrativo-sistemico”, come rilevato dalla Corte di conti, nel discorso di apertura dell’anno giudiziario 2012. La Delibera ANAC n. 831 del 3 agosto 2016 - Piano Nazionale Anticorruzione 2016 - riguarda il primo PNA predisposto e adottato dall’Autorità Nazionale Anticorruzione, ai sensi dell’art. 19 del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, che ha trasferito interamente all’Autorità le competenze in materia di prevenzione della corruzione e della promozione della trasparenza nelle pubbliche amministrazioni. Il PNA è in linea con le rilevanti modifiche legislative intervenute recentemente, in molti casi dando attuazione alle nuove discipline della materia, di cui le amministrazioni dovranno tener conto nella fase di attuazione del PNA nei loro Piani triennali di

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prevenzione della corruzione (di seguito PTPC), in particolare a partire dalla formazione dei PTPC per il triennio 2017 -2019. Si fa riferimento, in particolare, al decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97,«Recante revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell’articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche» (di seguito d. lgs. 97/2016) e al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 sul Codice dei contratti pubblici. Innovazioni rilevanti deriveranno anche dai decreti delegati in materia di società partecipate dalle pubbliche amministrazioni, dai decreti sulla dirigenza pubblica e dal nuovo Testo Unico sul lavoro nelle pubbliche amministrazioni. Le principali novità del d.lgs. 97/2016 in materia di trasparenza riguardano il definitivo chiarimento sulla natura, sui contenuti e sul procedimento di approvazione del PNA e, in materia di trasparenza, la definitiva delimitazione dell’ambito soggettivo di applicazione della disciplina, la revisione degli obblighi di pubblicazione nei siti delle pubbliche amministrazioni unitamente al nuovo diritto di accesso civico generalizzato ad atti, documenti e informazioni non oggetto di pubblicazione obbligatoria.

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PARTE PRIMA IL PIANO DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

Il processo di adozione del presente Piano è stato coordinato dal Segretario dell’Unione, dott. Giuseppe Vaccaro, Responsabile della Trasparenza e Responsabile della Prevenzione della corruzione con Decreto del Presidente n. 3 del 23/10/2015, che, nella stesura del Piano, ha tenuto conto delle indicazioni dell’ANAC, delle considerazioni espresse sia degli organi d’indirizzo politico, sia dei Responsabili di Posizione Organizzativa che delle valutazioni degli esterni (stakeholder), ricercati, questi ultimi, attraverso l’acquisizione del modulo, pubblicato sulla home page del sito istituzionale dei Comuni di Medole, Ponti sul Mincio e Solferino , di rilevazione di dati e informazioni dei principali elementi da tenere in considerazione. Il presente PTPC è un documento di natura programmatica di breve (un anno) e di medio periodo (tre anni), comprende il Piano triennale per la trasparenza e l’integrità (PTTI) approvato contestualmente e si coordina con gli altri strumenti di programmazione dell’Ente, in primo luogo con il Piano della Performance. Costituisce una nuova adozione in seguito alla costituzione dell’unione dei comuni di Medole, Ponti sul Mincio e Solferino nell’Unione dei Comuni “Castelli Morenici” in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 1, comma 8, della legge n. 190/2012 e s.m.i. – tenuto conto dei seguenti fattori:  disciplina normativa in materia di anticorruzione;  assetto organizzativo dell’Ente;  l’emersione di fattori di rischio. La predisposizione del PTPC impone di verificare che concretamente l’analisi del rischio sia immessa nel reale contesto dell’organizzazione dell’Ente, tenendo in considerazione che il rischio organizzativo è la combinazione di due eventi quali la probabilità che un evento dato accada e che esso sia idoneo a compromettere la realizzazione degli obiettivi dell’organizzazione e l’impatto che l’evento provoca sulle finalità dell’organizzazione una volta che esso è accaduto.

Introduzione metodologica L’attività di elaborazione del piano ha previsto:  l’acquisizione delle proposte da parte di stakeholders esterni, a seguito di pubblicazione di apposito avviso di consultazione pubblica all’Albo sia dei Comuni facenti parte dell’Unione;  l’acquisizione delle proposte da parte dei responsabili e dei dipendenti tutti, quali stakeholders interni,  l’acquisizione di dati e informazioni dei principali elementi da tenere in considerazione;  Feedback con il responsabile della prevenzione della corruzione e con i referenti della prevenzione della corruzione . Restituzione esiti rilevazioni La restituzione degli esiti della raccolta di proposte e di suggerimenti, nonché della rilevazione dati e informazioni rappresentano la seguente situazione dell’Ente, e seguenti elementi conoscitivi:  proposte da parte di stakeholders esterni: nessuna  proposte da parte dei responsabili di posizione organizzativa, quali stakeholders interni: nessuna  l’assetto degli uffici dell’ente è in fase di consolidamento in seguito all’adesione del comune di Solferino  l’ufficio di prevenzione della corruzione è individuabile in capo al segretario dell’Unione Vaccaro Dott. Giuseppe supportato dai Responsabili delle P.O e dall’ufficio segreteria;

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 È prevista mail istituzionale per le istanze di accesso civico ([email protected]) che fa capo alla sede operativa dell’Unione individuata nel Comune di Medole;  non vi sono state segnalazioni di illecito (whistleblower) e nell’Ente sono informati che la segnalazione si fà direttamente al segretario dell’Unione che comunica all’autorità l’illecito con i moduli previsti sul sito ANAC.  non sono intervenute nuove esternalizzazioni dei servizi rispetto a quelle acquisite dai singoli Comuni facenti parte dell’Unione;  non sono intervenute modificazioni nell’assetto delle partecipazioni dai singoli Comuni facenti parte dell’Unione  sono stati svolti i corsi per il piano formativo di prevenzione della corruzione per tutto il personale;  non risultano conferiti incarichi a soggetti esterni individuati discrezionalmente dall’organo di indirizzo politico;  non incarichi di consulenza.  È intervenuta una modifica nell’assetto dell’ufficio tributi per la sostituzione di un dipendente in mobilità.

PARTE SECONDA LA STRATEGIA DI PREVENZIONE DEL RISCHIO CORRUZIONE

1. ANALISI DEL CONTESTO E’ il processo con il quale ottenere le informazioni necessarie a comprendere come il rischio corruttivo possa verificarsi all’interno dell’Amministrazione per via delle specificità dell’ambiente in cui essa opera in termini di strutture territoriali e di dinamiche sociali, economiche e culturali, o per via delle caratteristiche organizzative interne.

1.1 ANALISI DEL CONTESTO ESTERNO L’Unione dei Comuni Castelli Morenici comprende i Comuni di Medole, Ponti sul Mincio e Solferino. Il Comune di Medole appartiene alla zona subcollinare posta ai piedi delle alture che delimitano il lago di Garda verso la Pianura Padana; confina a nord-ovest con Castiglione delle Stiviere a nord-est con Solferino e , a est con , a sud con e a sud-ovest con . Il Comune occupa una superficie di 25,73 km² con 4.070 abitanti con una densità di popolazione di 158,19 ab./km² ed una altitudine di 62 metri. L’andamento demografico del Comune ha avuto un buon incremento negli ultimi anni in seguito alle varie lottizzazioni realizzate Negli ultimi anni si è avuto un notevole incremento della popolazione anche di origina straniera. Gli stati di origine sono: India, Marocco, Romania, Albania, Ucraina, Moldavia e Cina. Sono 133 le famiglie straniere presenti nel Comune. Si rileva un progressivo invecchiamento della popolazione. Il territorio è formato prevalentemente da depositi ghiaiosi originati per effetto delle glaciazioni che hanno generato le colline moreniche del Garda Mantovano. Tale composizione del suolo ha nel tempo favorito e incentivato da un lato la produzione agricola e dall’altro l’attività estrattiva. Circa l’80% del territorio di Medole è classificabile come “Verde agricolo naturalistico”, per tanto sul nostro territorio vi sono in prevalenza piccole attività a conduzione familiare sia agricole che di allevamento. Il settore secondario si è sviluppato in piccole attività artigianali nel settore manifatturiero oltre a micro realtà quali la lavorazione del legno e ferro. Nel centro l'agricoltura conserva ancora un ruolo importante, grazie anche ai buoni risultati che vi si conseguono per le favorevoli caratteristiche del terreno: si coltivano cereali,

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frumento, ortaggi, foraggi e frutteti; molto sviluppato è l'allevamento di avicoli, seguito da quelli di bovini e suini. Il tessuto industriale è rappresentato soprattutto dalle fabbriche tessili e dell'abbigliamento e da quelle per la realizzazione di materiali da costruzione; a queste si affiancano quelle di mobili, industrie metalmeccaniche e del legno, numerose imprese edili, calzifici e qualche fabbrica di serramenti o di persiane. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi; tra questi ultimi è presente l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Priva di servizi pubblici particolari, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto le scuole dell'obbligo ma non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono anche possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove. Il territorio a nord di Medole è interessato da alcuni importanti poli di attività estrattiva: Cava Cocca, Cava Cà Fattori, Cava Cà Morino.

Il Comune di Ponti sul Mincio con i suoi 2.357 abitanti al 31.12.2015, su un’estensione territoriale di 11,76 kmq con un’altitudine 146 mt. è il più piccolo centro delle Colline Moreniche, ma la sua ubicazione geografica lo rende uno dei luoghi maggiormente interessanti di tutta la zona dal punto di vista naturalistico. E’, infatti, il Comune mantovano più vicino al Lago di Garda, da cui dista soltanto 4 km, e gran parte del suo territorio è compreso nel Parco Naturale del Mincio, che proprio dal Comune di Ponti ha inizio. Il Comune di Ponti sul Mincio è posto nell'alta valle del fiume Mincio e appartiene alla fascia collinare “Morene del Garda” di origine glaciale, con rilievi addolciti nella parte settentrionale verso i Comuni di Peschiera del Garda (VR) e Pozzolengo (BS) e con una zona relativamente pianeggiante nella parte meridionale a confine con il comune di (MN). Il territorio si sviluppa interamente sulla sponda destra del fiume Mincio che ne segna il confine orientale. La campagna di Ponti è disseminata di piste ciclabili, la più importante delle quali è la Ciclo via 6 “Corridoio morenico alto” che, addentrandosi nei borghi medievali e nelle corti rurali che si incontrano lungo il tragitto, conduce lungo la riva del Mincio, dove è possibile visitare la diga che regola il flusso delle acque in uscita dal Lago di Garda. Il territorio comunale di Ponti sul Mincio a) appartiene alla fascia collinare “Morene del Garda”. Tale ambito geografico presenta rilevanti necessità di tutela paesaggistica, in particolare relativamente al consumo di suolo ed alla realizzazione di nuovi insediamenti isolati dall’edificato esistente. b) appartiene alla polarità emergente nota come “Triangolo Brescia-Mantova-Verona” (attorno alle infrastrutture aeroportuali di Verona e Montichiari), un’area meno urbanizzata e molto più aperta e flessibile ad accogliere nuovi insediamenti. La possibilità che questi territori diventino poli funzionali forti di una rete efficiente (che garantisca la distribuzione di attività sul territorio, l’accessibilità alle stesse e la connessione con l’esterno) è fortemente legata alla capacità di sviluppare progettualità locali e partecipate da tutte le forze che agiscono sul territorio. c) è interamente vincolato ai sensi del D.lgs. 42/2004 s.m.i. (ex L. 1497/1939 bellezze d’insieme) con D.M. 24.08.1966. Ulteriori vincoli paesaggistici di cui al D.lgs. 42/2004 s.m.i. (ex L. 431/1985 Galasso) sono rappresentati dalle fasce di 150 metri in adiacenza ai corsi d’acqua: fiume Mincio, scolo Dugal, scolo Redone e canale Virgilio. d) è interessato per la porzione est dal Parco Regionale del Mincio, dotato di Piano Territoriale di Coordinamento del Parco (PTC) che disciplina le diverse modalità d’uso dello stesso territorio. In prossimità del corso del fiume Mincio vengono segnalate le fasce A e B del PAI. Il territorio comunale non presenta aree ricomprese in siti appartenenti alla rete “Natura 2000”, ovvero SIC e ZPS. e) è fortemente interessato dalla rete infrastrutturale elettrica ed il PTR definisce la presenza di un “Parco Termoelettrico” con potenza installata da 151 a 780 MW. Ciò per la presenza della centrale termoelettrica in adiacenza al fiume Mincio e per la presenza di elettrodotti di alta

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tensione di 132 e 220 KV. Per quanto riguarda le infrastrutture per la mobilità il territorio comunale è attraversato da viabilità provinciale. I Comuni confinanti di Pozzolengo e Peschiera del Garda sono invece attraversati dal sedime autostradale della A4 (Milano-Venezia) e dalla rete ferroviaria; f) Appartiene ai seguenti sistemi territoriali definiti dal PTR:

• sistema territoriale dei laghi: lago di Garda; • sistema territoriale pedemontano: anfiteatro morenico del Garda; • sistema territoriale del Po e dei grandi fiumi: fiume Mincio e Parco del Mincio; • sistema territoriale della pianura irrigua: elevata qualità paesistica delle aree agricole. L’assetto viabilistico ed infrastrutturale del territorio comunale di Ponti sul Mincio è fortemente condizionato dalla collocazione geografica e dalla morfologia del territorio stesso e rappresenta uno dei nodi centrali per il quadro conoscitivo e la determinazione degli obiettivi di sviluppo del territorio, concorrendo alla definizione delle politiche di intervento per la residenza, le attività produttive primarie, secondarie e terziarie. Il centro abitato di Ponti è infatti posto in posizione strategica, nella zona di passaggio fra la provincia mantovana e quella bresciana (direzione ovest) e fra la provincia mantovana e quella veronese (direzione nord e direzione est). L'impianto viario principale è costituito dalla strada provinciale n. 19, - Peschiera che attraversa il territorio comunale in direzione nord-sud e incrocia nel capoluogo la strada provinciale n. 20 Ponti sul Mincio-Pozzolengo. La rete viaria inferiore distribuisce un carico di traffico limitato, ad eccezione della comunale che va dal capoluogo alla centrale termoelettrica che per ampiezza e tracciato appare in grado di sostenere il traffico pesante diretto alla stessa centrale termoelettrica. Immediatamente a Nord del capoluogo nel comune di Peschiera il confine comunale è costeggiato dalla direttrice autostradale A4 Milano-Venezia. Il territorio comunale è inoltre attraversato dalla viabilità locale, che frequentemente comprende strade vicinali in ambito rurale, che costituiscono elemento significativo anche per il sistema paesistico ambientale. Il territorio del Comune di Ponti è inoltre direttamente interessato dalla costruzione della Linea Alta Velocità (A.V.)/ Alta Capacità (A.C.) Torino- Venezia relativamente alla tratta Milano- Verona per il Lotto Funzionale: Brescia-Verona. In particolare il Comune di Ponti sul Mincio si trova all’altezza del tratto dell’Alta velocità tra il km 120 (santuario del Frassino) ed il km 124 (fiume Mincio). Dallo studio di impatto ambientale (S.I.A.) si evince che i lavori avranno un forte impatto dal punto di vista ambientale e viabilistico, tanto da prevedere un sistema viabilistico di supporto costituito da rotatorie ed ampliamenti delle strade esistenti. Da un punto di vista economico sociale, il territorio di Ponti sul Mincio ha un’indubbia vocazione agricola e turistica, pur essendo presenti realtà industriali di medio piccola entità di un certo rilievo, fatta salva la presenza della Centrale Termoelettrica del Mincio, impianto industriale di notevole rilievo ed impatto. L’origine medioevale del borgo è testimoniata dai resti dell’antico Castello, che domina la parte alta della città, Ponti sul Mincio si propone inoltre al turista anche per Forte Ardietti, fortificazione realizzata dagli austriaci, visitabile con guida, all’interno del quale sono conservati numerosi documenti relativi alle battaglie risorgimentali e molti cimeli storici. Ogni anno nel comune morenico torna la tradizionale Sagra di San Gaetano che anima Ponti sul Mincio con stand enogastronomici, intrattenimento musicale, arte, sport e luna park. Ma anche la manifestazione culturale il Premio Lirico “Maria Zamboni d’Oro” dedicato alla memoria dell’omonimo soprano nativo del luogo. La campagna di Ponti è disseminata di piste ciclabili, la più importante delle quali è la Ciclo via 6 “Corridoio morenico alto” che, addentrandosi nei borghi medievali e nelle corti rurali che si incontrano lungo il tragitto, conduce lungo la riva del Mincio, dove è possibile visitare la diga che regola il flusso delle acque in uscita dal Lago di Garda. Anche chi è poco allenato potrà raggiungere il comune di Peschiera del Garda (VR) che si affaccia direttamente sul lago, o ridiscendere il fiume verso Valeggio sul Mincio (VR) effettuando in entrambi i casi gite di straordinario interesse paesaggistico.

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Dal punto di vista industriale il dato più rilevante è la presenza della Centrale Termoelettrica del Mincio di proprietà della società multi utility A2A S.p.A. Il Sito Produttivo, dedicato alla produzione termoelettrica semplice, sorge all’interno del Parco Naturale del Mincio (istituito dalla Regione Lombardia nel 1984); il paesaggio circostante è costituito da colline moreniche formatesi dai ghiacciai che originarono il Lago di Garda. La Centrale, nata per la produzione di energia elettrica, è ubicata in territorio mantovano a 5 km a sud del lago di Garda nel Comune di Ponti sul Mincio (MN), Via san Nicolò 26; l'area dove sorge ha una superficie di circa 173000 mq ed è situata sulla riva destra del fiume Mincio ad una quota di 69 metri dal livello del Mare. La Centrale è sorta nel 1966, con l’entrata in funzione del primo gruppo (Gruppo 1) di produzione da 80 MW, per volontà delle Aziende dei Servizi Municipalizzati dei Comuni di Brescia e di Verona, che la gestivano in comunione paritaria. La scelta dell’ubicazione della Centrale sulla sponda destra del fiume Mincio è stata supportata dalle seguenti motivazioni - disponibilità di grande quantità di acqua assicurata per tutto l’anno e non soggetta ad intorbidimento per temporali o altro; - posizione intermedia tra le due Aziende allora proprietarie (in origine silo ASM Brescia e AGSM Verona); - agevoli collegamenti stradali e con fonti primarie di rifornimento dei combustibili; - facilità di trasmissione dell’energia elettrica prodotta (nodo rete AT). La Centrale è attualmente costituita da un gruppo “Turbogas” da 250 MW (Gruppo 3) combinato con una turbina a vapore da 130 MW (Gruppo 2), per un totale di 380 MW elettrici e 723 termici. L’impianto, utilizzando esclusivamente Gas Naturale, è costituito da una turbina a gas alla quale è solidalmente vincolato il relativo alternatore completo di trasformatore elevatore e proprio stallo AT e da un generatore di vapore a recupero (GVR) che alimenta la turbina a vapore anch’essa collegata al relativo alternatore con proprio trasformatore elevatore e stallo AT. La Centrale funziona all’interno di un moderno sistema di automazione ed è sorvegliata da personale presente per tutte le ventiquattro ore del giorno. Il funzionamento dell’impianto è governato dalla Sala Controllo, dove sono installate tutte le apparecchiature elettroniche di regolazione, controllo e supervisione, nella quale vengono anche monitorati i parametri sia di processo che di sorveglianza delle emissioni. Realtà economiche rilevanti sono inoltre la società Ferrari da quasi un secolo impegnata nella fabbricazione di cofani e casse funebri con una forza lavoro impiegata di oltre cento unità, la società Gardapan, leader a livello mondiale nel settore della panificazione con una forza lavoro di oltre cinquanta unità e la società Bautek che con 40 anni di esperienza nella fabbricazione di prodotti di alta qualità dedicati per tradizione al mondo della cucina ha alle proprie dipendenze circa 50 dipendenti. Vi sono poi imprese agricole di medie dimensioni che recentemente hanno coniugato l’attività agricola con le crescenti opportunità legate al turismo

Il Comune di Solferino è localizzato al margine settentrionale del territorio mantovano, al confine con le province di Brescia e Verona e a sud di corridoi infrastrutturali di rilevanza nazionale (Milano-Venezia, TAV) e internazionale (corridoio V). Le prospettive di sviluppo del sistema urbano del comune e del suo contesto territoriale sono fortemente intrecciate con le potenzialità del territorio interregionale e interprovinciale. In questo contesto, infatti, l’esercizio della relazionalità va giocato su diversi fronti, sia nell’ambito delle relazioni esterne, sia per quanto riguarda quelle interne: da un lato, rispetto al sistema di gravitazione dell’area del Garda, dall’altro, rispetto ai rapporti di relazione con il capoluogo provinciale. Da un approfondimento alla scala interregionale e interprovinciale della densità demografica per i comuni dell’area di studio (compresa tra i principali tracciati infrastrutturali) emerge che, ad eccezione della fascia dei comuni limitrofi ai capoluoghi di provincia, che risultano essere molto densi proprio per la loro vicinanza a Mantova, Brescia e Verona e per la conseguente influenza di questi poli, gli unici comuni molto densi risultano essere Castiglione delle Stiviere e Peschiera del Garda. Solferino risulta essere al di sopra della

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media provinciale di Mantova (174 ab/kmq) con un valore di densità demografica pari a 193 ab/kmq. Guardando ai valori medi di densità per le altre due province limitrofe, Brescia e Verona, rispettivamente con 258,7 ab/kmq e 288,3 ab/kmq, si riscontra come il territorio mantovano e in particolare il comune di Solferino presentino un indice significativamente inferiore. Dal punto di visto del tessuto produttivo industriale si rileva come il numero maggiore di imprese attive risultano nel settore agricolo, segue il settore delle costruzioni (negli ultimi tempi fortemente ridimensionata a causa della crisi nel settore edilizio), commercio e riparazioni, attività manifatturiere, attività dei servizi di alloggio e ristorazione. Il settore agricolo per Solferino ha da sempre rappresentato un importante elemento di caratterizzazione sia dal punto di vista economico sia da quello territoriale. Le attività agricole presenti sono diverse e diversificate, distribuite su buona parte del territorio comunale e rappresentano tuttora la componente numericamente maggiore nel complesso delle imprese attive nel comune. Per quanto riguarda gli allevamenti, buona parte di essi si concentrano negli ambiti agricolia sud del territorio comunale e si occupano prevalentemente di bovini. Le aziende avicole sono invece omogeneamente distribuite nelle aree agricole a nord e a sud Il turismo a Solferino è legato alla conformazione paesaggistico-ambientale, che ha come scenario le colline moreniche mantovane, oltre che alla memoria storica degli eventi che si sono svolti in epoca risorgimentale proprio nel territorio comunale. Dal capoluogo provinciale, percorrendo la strada statale 236, in direzione Brescia, si raggiunge la zona delle colline moreniche, area verde particolarmente scenografica e di notevole interesse storico, che si estende a sud del lago di Garda ed è in gran parte compresa all'interno della riserva naturale del Parco del Mincio. In questo contesto si inserisce Solferino che, pur non essendo direttamente interessato dai vincoli del Parco del Mincio, si erge in posizione strategica, dominante sullo scenario di alto pregio paesistico-ambientale che caratterizza tutto l’intorno. Inoltre, Solferino è stato teatro di una delle principali battaglie del Risorgimento italiano, a cui si lega anche la nascita della Croce Rossa, e ospita diversi luoghi di memoria e commemorazione: la Rocca difensiva "Spia d'Italia", il Museo del Risorgimento, l'Ossario dei Caduti, il Memoriale della Croce Rossa, il Castello Gonzaghesco e la Chiesa seicentesca di San Nicola, riconosciuti e vincolati da norme statali, come beni storico-architettonici. Queste risorse di carattere storico-culturale sono elementi importanti per la storia e per l’identità del paesaggio di Solferino; è obiettivo, quindi, incentivarne il miglioramento, a livello di riconoscibilità, percezione, accessibilità, inserimento paesaggistico, e sostenere la loro messa in rete. Il sistema dei luoghi commemorativi della battaglia può essere un importante segno identitario di Solferino alla scala sovralocale e può rappresentare un ulteriore elemento di spinta alla fruizione turistica del territorio comunale che diventa parte del sistema turistico più ampio, che fa riferimento da un lato al bacino dell’area del Gardesano e dall’altro al turismo culturale della città di Mantova. In tal senso, deve essere quindi considerato anche il tema della mobilità, dei collegamenti tra il Garda e il mantovano, attraverso il Mincio, della rete viaria minore ed alternativa per facilitare gli spostamenti decongestionando al contempo le principali vie di comunicazione, nel rispetto del territorio e delle peculiarità che caratterizzano l‘area delle colline moreniche. Solferino fa parte della rete degli itinerari ciclabili mantovani, che si collega alla rete ciclabile Eurovelo; in particolare il territorio comunale è attraversato dall’itinerario provinciale 5, ciclo via Corridoio Morenico Basso, che percorre interamente l'anfiteatro morenico del Garda Mantovano e che si snoda principalmente lungo strade comunali a basso traffico. L’offerta dei servizi turistico-ricettivi di Solferino comprende diverse tipologie di esercizi configurandosi come un fattore non trascurabile dell’economia del territorio L‘offerta

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principale consiste quindi negli esercizi agro turistici, strettamente legati alle caratteristiche paesaggistiche del territorio ed alle attività agricole e zootecniche. L’analisi del sistema produttivo esistente a Solferino non può non considerare le dinamiche di un sistema territoriale più ampio. L’area di interesse è infatti connotata da un sistema produttivo forte, in cui emergono prevalentemente il distretto tessile e della calza di Castelgoffredo (distretto 6), a cui appartengono 11 comuni del Mantovano, tra cui Castiglione delle Stiviere e lo stesso Solferino (cfr. Tabella 4.3). I principali ambiti industriali di Solferino sono localizzati lungo la Strada Provinciale 12: partendo da est si incontrano la Golden Lady (zona di Ridello) e successivamente la più grande area produttiva del comune, in cui sono concentrate diverse aziende e che rappresenta l’unica polarizzazione produttiva. Solferino è connotato da un’offerta commerciale quasi interamente caratterizzata da esercizi di vicinato tra i quali riguardano la vendita di generi alimentari mentre i restanti si occupano di generi non alimentari. Le grandi strutture di vendita e i centri commerciali sono localizzati in altri comuni della provincia, in particolare attività di grandi centri commerciali risultano presenti a Castiglione delle Stiviere, Mantova, , Volta Mantovana, , inoltre, per il sistema degli esercizi commerciali non va dimenticata la vicinanza con Lonato, Desenzano del Garda e soprattutto Brescia, che ha un’offerta commerciale molto varia e ben accessibile dalla rete infrastrutturale (tangenziale e autostrada). Per quanto riguarda il sistema commerciale, Solferino gravita quindi sui comuni limitrofi, in particolare su Castiglione delle Stiviere. Con l’obiettivo di tutelare le risorse paesaggistico-ambientali presenti sul territorio è opportuno non localizzare nuove strutture commerciali, in particolare medie e grandi strutture di vendita, all’interno dei confini comunali, ma incentivare gli esercizi di vicinato all’interno degli edificati consolidati o nei quartieri di nuova edificazione nell’ambito di mix funzionali. Nell’ottica di favorire la crescita degli esercizi di vicinato è stato istituito nel 2008 il distretto del commercio “Gli itinerari del mercante – valorizzazione di percorsi di scambio nei territori ai piedi delle colline moreniche” che, raggruppando inizialmente 42 esercizi commerciali di Guidizzolo, Cavriana, , Medole e Solferino (a cui si sono aggiunti Monzambano e Volta Mantovana nel 2010), punta allo sviluppo dell’economia tradizionale locale in alternativa alla grande distribuzione che interessa i centri più importanti ed attrattivi del territorio (attorno al lago di Garda o alle vicine Brescia e Verona). Il sistema dei servizi di Solferino è composto da diverse aree, anche di dimensioni rilevanti, in parte disconnesse tra loro e distribuite sul territorio comunale. La parte centrale dell’urbanizzato è fortemente caratterizzata dalla presenza del parco della Rocca e del parco dell’Ossario (entrambi contenuti nell’area più vasta del PLIS di Solferino), due aree estese ed in parte attrezzate, con una rilevante valenza simbolica e identitaria. Nella parte meridionale del territorio comunale trovano spazio gli altri servizi di dimensioni rilevanti. Lo spostamento della sede scolastica dalla posizione precedente a quella attuale, nella parte sud- est dell’edificato, ha reso possibile la realizzazione di un polo, comprensivo anche della biblioteca, di facile accessibilità veicolare che non grava sul centro cittadino. Tra la SP12 e via Monte Alto trova spazio l’area attrezzata del centro sportivo, che ospita un campo da calcio, un campo da basket e due campi da tennis scoperti oltre che alcune strutture coperte. A ridosso del confine sud-orientale, nella porzione agricola verso i comuni di Medole e Cavriana, sono localizzate due grandi vasche volano (di circa 114.000 mq e 74.000 mq). Per quanto riguarda i servizi di livello sovralocale, Solferino fa riferimento ai centri di rilevanza maggiore più prossimi come Castiglione delle Stiviere e Lonato, Desenzano del Garda (forte attrattore turistico), Montichiari e Calcinato. Inoltre, Solferino può fare riferimento a tutti e tre i capoluoghi di provincia – Brescia, Mantova e Verona – considerando che i tempi medi di percorrenza per gli spostamenti verso le tre città sono pressoché identici (circa 40 minuti). La stazione ferroviaria più vicina a cui fare riferimento è a Desenzano del Garda. Le strutture

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ospedaliere sono a Castiglione delle Stiviere Peschiera del Garda, Volta Mantovana, Montichiari, Mantova, Brescia e Verona.

TABELLA RIEPILOGATIVA

Obiettivi Fattori e Fonti Metodologia di Strumenti di analisi considerate selezione Controllo Piano cave e Sono stati presi in Analisi dei casi in attento sulle convenzioni con le considerazione le maniera congiunta attività estrattive ditte informazioni più tra gli uffici Vigilare sulle Rapporti rilevanti ai fini della piccole attività amministrativi con identificazione e industriali e l’Unione ed altri Enti analisi dei rischi per commerciali Pubblici poi individuare e programmare le misure specifiche

1.1.a Dati informativi delle relazioni Ministero dell’Interno

Sul territorio (della provincia di Mantova N.d.R.) si vanno palesando anche segnali, da parte dei sodalizi di tipo mafioso, di infiltrazioni all’ interno della Pubblica Amministrazione e nell’aggiudicazione di lavori pubblici, riproponendo assetti di mercificazione dell’interesse pubblico e situazioni di connivenza sperimentati nell’ area d’origine (Fonte: Ministero dell’interno, relazioni periodiche sullo stato dell’ordine e della sicurezza pubblica). L’azione di contrasto alle organizzazioni criminali si sta dunque spingendo all’ esplorazione della c.d. “zona grigia”, ovvero di illeciti che spesso emergono con fattispecie di natura fiscale o amministrativa, che potrebbero costituire il terreno su cui realizzare l’intreccio d’interessi tra criminali, politici, amministratori ed imprenditori (con la costituzione di “sistemi criminali” apparentemente disomogenei ma in realtà efficacemente integrati), nei quali la corruzione e, in generale, i reati contro la P.A., permettano alla criminalità organizzata di infiltrarsi ed espandersi ulteriormente, a danno dell’ imprenditoria sana. A livello provinciale, nell’ambito dell’Operazione Pesci (una “costola” dell’Operazione Aemilia) ha ricevuto un avviso di garanzia l'ex Sindaco di Mantova quale indagato per corruzione in atti giudiziari e peculato nell'ambito dell’indagine. L’indagine ha rivelato infatti come la provincia di Mantova sia a rischio di infiltrazione da parte di cosche mafiose di matrice ‘ndranghetista. Recentemente il Procuratore Generale della Repubblica per il distretto facente capo a Brescia, Cremona e Mantova, Pier Luigi Dell'Osso, ha dichiarato ad un quotidiano locale “Al termine di un'investigazione compiuta con grande determinazione e professionalità dalla nostra Antimafia con il supporto della procura di Mantova, abbiamo avuto il riconoscimento dell'esistenza e dell'operatività di un'associazione di stampo mafioso nella vostra città. È il primo e serissimo dato e di questo scenario io credo che tutta la comunità debba essere consapevole”

Dati e informazioni acquisiti dalla Prefettura territoriale competente

Non vi sono aggiornamenti

Evidenza sintetica contesto esterno Sulla base delle fonti acquisite, della tecnica metodologica utilizzata per quanto concerne la estrapolazione di dati e informazioni pertinenti, nonché della tecnica di analisi, l’evidenza sintetica relativa al contesto esterno viene indicata nella tabella sottostante.

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1.1.b Tabella riepilogativa

Accurata analisi – livello Evidenza sintetica contesto Connessione con misura di di dettaglio esterno prevenzione Siti agricoli e Da quanto innanzi descritto si Controllo di eventuale allevamento, cave ritiene che il rischio corruzione corruzione sia tra gli organi Piccole attività industriali si potrebbe insinuare nelle politici che gestionali nei e commerciali attività di cava, mentre potrebbe contatti con le Imprese risultare basso nelle attività agricole, di allevamento e nelle micro attività commerciale ed industriali

1.2 ANALISI CONTESTO INTERNO 1.2.1 Analisi del contesto interno e l’organizzazione

L'analisi del contesto interno deve focalizzare e mettere in evidenza i dati e le informazioni relative alla organizzazione alla gestione operativa dell'ente in grado di influenzare la sensibilità della struttura al rischio corruzione. In rapporto al sistema delle responsabilità e al livello di complessità dell’amministrazione o ente, l'analisi del contesto interno considera le informazioni e i dati riepilogati dalle tabelle che seguono, desunti anche da altri strumenti di programmazione tra cui il Piano delle performance, il conto annuale, il documento unico di programmazione, il piano di informatizzazione. Attraverso tale metodologia, indicata dall'aggiornamento 2015 del PNA, il presente PTCP utilizza tutti i dati già disponibili, (eventualmente estrapolati da banche dati unitarie da cui desumere le informazioni utili ai fini delle analisi), e valorizza elementi di conoscenza e sinergie interne, proprio nella logica della coerente integrazione fra strumenti e sostenibilità organizzativa.

1.2.2 Organi di indirizzo

Natura Componenti dell’organo Durata della carica dell’organo Consiglio Ruzzenenti Giovanni Battista – Presidente – Durata corrispondente a dell’Unione Sindaco del Comune di Medole quella degli organi dei Rebuschi Giorgio – Vice Presidente - Sindaco Comuni partecipanti del Comune di Ponti sul Mincio Felchilcher Gabriella – Sindaco Comune di Solferino Ballista Mauro – componente di minoranza – Comune di Medole Bignotti Germano - componente di minoranza – Comune di Solferino Botturi Angela – componente di maggioranza – Comune di Medole Castelletti Andrea - componente di maggioranza – Comune di Solferino Dal Bosco Elena – componente di maggioranza

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– Comune di Ponti S/M Salandini Lorenzo - componente di minoranza – Comune di Ponti S/M

Giunta Ruzzenenti Giovanni Battista – Presidente – dell’Unione Sindaco del Comune di Medole Rebuschi Giorgio – Vice Presidente - Sindaco del Comune di Ponti sul Mincio Felchilcher Gabriella – Sindaco Comune di Solferino

Natura dell’organo Componenti dell’organo Durata della carica Consiglio Ruzzenenti Giovanni Battista – Sindaco 5 anni periodo dal 2014 al Comunale Medole Comparetti Salvatore – componente di 2019 maggioranza Caiola Franca – componente di maggioranza Treccani Mary-Anne – componente di maggioranza Zara Enrico – componente di maggioranza Bottoglia Stefano – componente di maggioranza Botturi Angela – componente di maggioranza – capogruppo Caruso Giuliano – componente di maggioranza Porco Maria – componente di maggioranza Ballista Mauro – componente di minoranza – capogruppo Anzeloni Bignotti Gianfranco– componente di minoranza Beschi Laura– componente di minoranza Stefanoni Antonio– componente di minoranza – capogruppo Giunta Comunale Ruzzenenti Giovanni Battista – Sindaco e 5 anni periodo dal 2014 al Medole Assessorato al Personale, politica estera, 2019 opere pubbliche e scuola Comparetti Salvatore – Vice Sindaco e Assessorato al commercio, agricoltura, attività produttive, sport e manifestazioni. Caiola Franca – Assessorato finanziaria e cultura Vergna Silvana – Assessorato alle politiche giovanili (assessore esterno) Zara Enrico – Assessorato ambiente, ecologia, urbanistica, edilizia privata

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Organo Componenti dell’organo Durata della carica Consiglio REBUSCHI GIORGIO Sindaco 5 anni periodo dal 2014 Comunale Ponti LISTA CIVICA PONTI DI TUTTI al 2019 sul Mincio Turcato Elisa Vice Sindaco Foroni Daniele Consigliere Capogruppo Benini Cristian Consigliere Bertagna Luigino Consigliere Dal Bosco Elena Consigliere Parolini Paolo Consigliere Rossi Massimiliano Consigliere LISTA CIVICA | IL BENE IN COMUNE Cerini Giannicola Consigliere Capogruppo Gallina Marco Consigliere LISTA LEGA NORD-BASTA EURO Salandini Lorenzo Consigliere Capogruppo Giunta Sindaco Giorgio Rebuschi 5 anni periodo dal Comunale Ponti con deleghe all’Urbanistica, Bilancio, 2014 al 2019 sul Mincio Sicurezza e Rapporti con associazioni Vice Sindaco Elisa Turcato, con deleghe a cultura turismo comunicazione. Assessore Esterno Maurizio Bolda con deleghe ai servizi sociali ed al personale.

Organo Componenti dell’organo Durata della carica Consiglio Comunale GABRIELLA FELCHILCHER – 5 anni periodo dal 2014 al Solferino Sindaco 2019 Consiglieri di “Vivere Solferino GINO PASINI -Vice Sindaco FRANCESCA RAGGI – Capogruppo PATRIZIA PERRICONE EMANUELA MACCARINELLI ANDREA CASTELLETTI GIUSEPPE VIRARDI ALESSANDRO POZZATO Consiglieri di “Solferino Domani” GERMANO BIGNOTTI – Capogruppo FRANCO BENEDETTI MARIANGELA MUTTI Giunta Comunale GABRIELLA FELCHILCHER Sindaco 5 anni periodo dal 2014 al Solferino con deleghe a Bilancio, Tributi, Servizi 2019 demografici, scolastici e sociali, GINO PASINI Vice Sindaco con delega a Sport, Servizi informatici, Politiche del lavoro GIANFRANCO MERICI Assessore esterno con delega a Lavori Pubblici, Urbanistica, Edilizia privata, Ecologia, Attività Produttiva

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Struttura organizzativa

PRESIDENTE Giovanni Battista Ruzzenenti

SEGRETARIO DELL’UNIONE Vaccaro Dott. Giuseppe

SERVIZI SERVIZI SERVIZI URBANISTICA SERVIZI DEMOGRAFICI, ED EDILIZIA PRIVATA TRIBUTI, ARCHIVIO, FINANZIARI AMMINISTRATIVI Mozzarelli Geom. Matteo PROTOCOLLO, MESSO, Giubelli Dott.ssa Paola Arrighi Franca TURISMO Bottura Fabio

Servizio Contabilità Servizio affari generali Servizio Ecologia, Ambiente, Servizio Tributi Agricoltura e Territorio Servizi Demografici Servizio Personale Servizio istruzione Urbanistica, Edilizia privata Servizio Polizia Locale Servizio culturale, tempo Archivio e gestione documenti Servizio Lavori pubblici, Servizio protocollo libero, sport Patrimonio e demanio Notifiche, messo comunale Servizio Sociale Protezione Civile Suap e Commercio Turismo

Collegamento tra struttura organizzativa e enti ed organismi esterni inclusi gli organismi partecipati

Servizio interno Servizio esternalizzato Ente od organismo esterno Servizio personale paghe Studio Giallo – M.A.D. S.r.l. Servizio contabilità Adempimenti fiscali dott. Alessandro Garzon, con studio in Porto Mantovano (MN C.D.A. Servizio finanziario Inventario C.D.A. Mantova Servizio Tributi COSAP – ICP – Pubbliche affissioni Mazal Global solutions srl Fiorenzuola d’Adda – PC ICP – pubbliche affissioni ICA Srl di La Spezia Polizia locale Autovelox – data entri Maggioli Servizio Commercio Servizi sociali Pulizia locali e supporto mensa Ethica consorzio Onlus Mantova Servizio Ecologia Raccolta rifiuti Mantova ambiente srl Mantova Ambiente Soc.partecipate dei SIEM spa SISAM spa, TEA Spa,

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Comuni di Medole, GAL, APAM spa, CEV, Ponti sul Mincio, Solferino

Ruoli e responsabilità Ruoli nella struttura organizzativa Responsabilità nella struttura organizzativa RPO – GIUBELLI PAOLA Responsabile area economico-finanziaria RPO – MOZZARELLI MATTEO Responsabile area tecnico-manutentiva – Urbanistica Territorio RPO –ARRIGHI FRANCA Responsabile area amministrativa-sociale- educativa e culturale RPO – BOTTURA FABIO Responsabile Servizio Tributi, Servizi Demografici, Archivio, protocollo e gestione Notifiche, messo,Turismo Responsabile del procedimento – Tributi Morari Anna Responsabile del procedimento – Ragioneria e contabilità Maccabiani Elena Responsabile del procedimento – Personale Moretti Marinella Responsabile del procedimento – Vigilanza – commercio e attività produttive Corradi Corrado Responsabile del procedimento – Servizio polizia locale Colorio Patrizia (sovrintendente di P.L.) Responsabile di Procedimento – Servizio tecnico Falconi Chiara Responsabile di Procedimento – Servizio tecnico Donata Molani Responsabile del procedimento – Segreteria Munarin Gabriella Responsabile del procedimento – Segreteria, servizi sociali scolastici, cultura Greta Rizzolo Responsabile del procedimento – Servizi culturali Bottoglia Catia Responsabile del procedimento – Protocollo, servizi Sociali D’Argenio Carmela Responsabile del Procedimento Refezione Grazia Rossi Responsabile del procedimento – Servizio refezione Salandini Emanuela Responsabile del procedimento Servizio archivistico Agostini Raffaele Responsabile procedimento – Servizi demografici Quagliotto Cinzia Responsabile del procedimento – Servizi turismo, protocollo, messo, demografici Alessandra Messini Staff del sindaco del Comune di Medole Supporto attività del Sindaco Beschi Erika

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Ruoli e responsabilità in pianta organica del Comune di Solferino al 01/01/2017 Ruoli nella struttura organizzativa Responsabilità nella struttura Organizzativa Segretario Comunale Responsabile Area amministrativa,sociale – educativa Responsabile con PO – Ing. Antonio Responsabile del Servizio Area tecnico - Zangara Manutentiva – Urbanistica Territorio Responsabile con PO – Comandante Responsabile Polizia Locale Antonio Carrassi (convenzione con Comune di Castiglione delle Stiviere) Responsabile con PO – Fausta Casnici Responsabile area Finanziaria Ragioneria Responsabile di Procedimento - Marco Ufficio tecnico – lavori pubblici Morselli Responsabile del procedimento – Elisa Tributi, Personale Guardini Responsabile del procedimento – Maria Segreteria Angiolina Godi Responsabile del procedimento - Fausta Protocollo Franceschini Responsabile del Procedimento - Paola Servizi demografici cimiteriali Treccani Responsabile del procedimento – Elia Responsabile servizi culturali, Botturi Responsabile del Procedimento - Elena Sevizi sociali Guidetti Responsabile del procedimento – Salvatore Servizio polizia locale Inghilleri Responsabile del Procedimento - Mariella Servizio polizia locale Pedrazzani Responsabile del procedimento Agostini Servizio archivistico Raffaele (convenzione con Comune di Medole, Ponti sul Mincio, Cavriana, Solferino e Castiglione delle Stiviere)

Politiche, Obiettivi, Strategie Politiche – Linee guida Obiettivi strategici Obiettivi operativi Sanità e qualità della vita Miglioramento delle condizioni di Assistenza psicologica sociale vita delle fasce più deboli scolastica Interventi a salvaguardia delle fasce deboli Collaborazione con associazioni di volontariato Istruzione e attività culturali Valorizzare le risorse del territorio Progetti culturali presso le al fine di elevare il livello scuole culturale generale Innovamento informatico delle scuole Continuità nel servizio di comodato dei testi scolastici Promozione culturale con la Civica Raccolta D’arte

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Valorizzazione delle istituzioni culturali del territorio – Biblioteca, Pro Loco, Teatro, Scuola di Musica, Gruppi storici e culturali di volontariato Sport e iniziative per i Promuovere lo sport per prevenire Mantenere in efficienza gli giovani il disagio impianti sportivi per facilitare le associazioni sportive delle diverse discipline Il Centro di Aggregazione Giovanile come aggregazione per la prevenzione del disagio giovanile Sicurezza e politiche Ottimizzare la collaborazione tra Valorizzare le commissioni d’integrazione ente, cittadini e forze dell’ordine consultive dei diversi settori Sostenere i servizi e le competenze della protezione civile Proseguire con iniziative per la mobilità dolce (Ciclabili, marciapiedi) Territorio, ambiente ed Completare la realizzazione della Potenziare la raccolta ecologia piazzola ecologica differenziata Evitare l’edificazione indiscriminata con PGT a consumo zero di territorio Attività dei gruppi di pulizia ambientale Occupazione Promozione di iniziative per la Fornire aiuti temporanei a formazione e recupero di attività persone senza lavoro tramite artigianali voucher sociali Promuovere iniziative di riqualificazione per le persone rimaste senza lavoro Agricoltura Tutela dell’ambiente Promuovere la piantumazione In collaborazione con gli agricoltori promuovere iniziative per valorizzare la tutela dell’ambiente e la salute dei consumatori Infrastrutture e lavori Miglioramento delle condizioni Completamento della pubblici degli edifici pubblici e sviluppo ristrutturazione di Palazzo Ceni delle strutture Effettuare verifiche e adeguamento a norme antisismiche degli edifici pubblici

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Risorse, Conoscenze, Sistemi e Tecnologie Risorse umane e risorse Patrimonio di conoscenze Sistemi e tecnologie strumentali Associazione di volontariato e Formazione al momento Dotazione di computer servizio civile dell’inserimento dell’ente e automezzi per trasporto disabili e anziani Strumenti di supporto Banche dati istituzionali Programmi Halley per la informatici gestione dei servizi

Qualità e quantità del personale Qualità del personale Quantità del personale B –OPERAIO 1 B –OPERATORE CUCINA 3 B – ASSISTE DOMICILIARE 1 B3 –OPERAIO AUTISTA P/TIME 1 B3 – OPERAIO AUTISTA 1 B3 – OPERAIO SPEC, AUTISTA, NECROFORO 1 B3 – CUOCA 1 B3 – COLLABORATORE AMMINISTRATIVO P/TIME 2 B3 – COLLABORATORE AMMINISTRATIVO 3 C – ISTRUTTORE DI VIGILANZA 3 C – ISTRUTTORE AMMINISTRATIVO P.T. 2 C – ISTRUTTORE AMMINISTRATIVO 4 C – ISTRUTTORE AMMINISTRATIVO TECNICO. 2 D – ISTRUTTORE DIRETTIVO TECNICO 1 D – ISTRUTTORE DIRETTIVO 3

Qualità e quantità del personale DEL COMUNE DI SOLFERINO Nel prospetto che segue è illustrato il quadro delle risorse umane presenti nell’Ente al 01/01/2017 Qualità del personale Quantità del personale B - OPERAIO 2 C – ISTRUTTORE DI VIGILANZA 2 C – ISTRUTTORE AMMINISTRATIVO P.T. 1 C - ISTRUTTORE AMMINISTRATIVO 5 C – ISTRUTTORE AMMINISTRATIVO TECNICO 1 D – ISTRUTTORE DIRETTIVO TECNICO 1 D – ISTRUTTORE DIRETTIVO 1

Cultura organizzativa, con particolare riferimento alla cultura dell’etica Cultura organizzativa Cultura dell’etica Convinta determinazione dei ruoli di Politiche a sostegno della famiglia e rispetto Amministratori, Responsabili di P.O., della persona. Convinta determinazione nei dipendenti e organi di controllo riguardi di chi sbaglia.

Sistemi e flussi informativi, processi decisionali sia formali che informali Sistemi e flussi Processi decisionali formali Processi decisionali informali informativi I flussi in partenza dei I processi decisionali sono attuati Le riunioni vengono vari uffici e in arrivo ad attraverso determine, delibere. organizzate e gestite dal altri uffici sono personali Vengono gestite dal sistema che sindaco, assessori e dal

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o effettuati attraverso le provvede direttamente alla segretario comunale da chi è mail personalizzate pubblicazione nelle sezioni apposite portatore di diritto come i pubblicate sul sito in amministrazione trasparente e responsabili di PO o RSU dell’ente albo pretorio, il sistema genera in locali. Vengono indette in automatico le mail per la maniera formale tramite mail ai comunicazione della pubblicazione portatori di diritto. agli organi di controllo Attività amministrativa Delibere, determine e ordinanze relativa a piani attuativi, DIA, SCIA, appalti e concessioni I flussi relativi agli organi di controllo interni sono gestiti personalmente e con mail

Relazioni interne ed esterne Relazioni interne Relazioni esterne Consiglio dell’Unione, Giunta dell’Unione, Verifica atti relativa a contratti di appalto, Consigli comunali, Giunte Comunali, concessioni, convenzioni urbanistiche ed Responsabili, Circolari, mail edilizie, concessione di contributi sovvenzioni ed ausili

Aree di rischio generali Il PNA ha focalizzato questo tipo di analisi in primo luogo sulle cd. “aree di rischio obbligatorie”. Tenuto conto dell’indicazione normativa relativa ai procedimenti elencati nell’art. 1 co. 16 della l. 190/2012, il PNA ha ricondotto detta analisi alle quattro corrispondenti “aree di rischio obbligatorie”. L’aggiornamento 2015 del PNA ha, per contro, indicato la necessità di andare oltre queste aree di rischio tenuto conto del fatto che vi sono attività svolte in gran parte delle amministrazioni ed enti, a prescindere dalla tipologia e dal comparto, che, anche sulla base della ricognizione effettuata sui PTPC, sono riconducibili ad aree con alto livello di probabilità di eventi rischiosi. Queste aree, insieme a quelle fin qui definite “obbligatorie” debbono essere denominate “aree generali”. In attuazione delle indicazioni formulate dall’Autorità in sede di aggiornamento 2015 del PNA, il presente piano include tra le aree di rischi generali le ulteriori aree espressamente indicate nel PNA 2015.

Aree di rischio generali sintesi descrittiva dei rischi collegati (come da aggiornamento 2015 PNA) autorizzazione o concessione Corruzione derivante dall’esterno con intromissioni politiche scelta del contraente per l’affidamento di Facilitazioni alle ditte presenti sul territorio ed a lavori, forniture e servizi, anche con contatto con i responsabili di p.o. o conoscenze riferimento alla modalità di selezione nella commissione prescelta concessione ed erogazione di sovvenzioni, Omissione della corretta osservanza del contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché regolamento per la concessione di contributi , attribuzione di vantaggi economici di dell’ISEE e delle normative fiscali qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati

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concorsi e prove selettive per l’assunzione del Pressioni esterne, garantendo la massima personale e progressioni di carriera di cui trasparenza (comunque da anni non si procede né a all’articolo 24 del citato decreto legislativo concorsi né ad assunzioni di altro tipo) n.150 del 2009 gestione delle entrate, delle spese e del mancate entrate per frode o altri illeciti nei patrimonio rapporti con terzi; illeciti nell’effettuazione delle spese; illeciti nella gestione degli immobili, specie per quanto concerne concessioni e comodati. Controlli e verifiche ispezioni sanzioni omissione di controlli, ovvero ostacolo agli stessi o, ancora, alterazione dei controlli per effetto di conflitti di interesse tra soggetto controllante il soggetto controllato; controlli n veritieri, parziali o superficiali. Incarichi e nomine incarichi e nomine fondate su un criterio di conoscenza/amicizia/favore personale, e non sulla base di un criterio di professionalità di specializzazione di competenza; incarichi e nomine non necessarie e conferite allo scopo di creare un’opportunità/lavoro/occasione al soggetto incaricato o nominato. Affari legali e contenzioso rischio di scelta degli avvocati con criterio individuale e personale, sulla base di conoscenza/amicizia/favore personale, e non sulla base di un criterio di professionalità e di specializzazione per competenza.

Aree di rischio specifiche L’analisi delle aree di rischio specifiche, in attuazione delle indicazioni formulate dall’Autorità, è condotta oltre che attraverso la mappatura dei processi, anche facendo riferimento a:  analisi di eventuali casi giudiziari e altri episodi di corruzione o cattiva gestione accaduti in passato nell’amministrazione o in amministrazioni dello stesso settore di appartenenza; incontri (o altre forme di interazione) con i responsabili degli uffici;  incontri (o altre forme di interazione) con i portatori di interesse esterni, con particolare riferimento ad esperti e alle associazioni impegnate sul territorio nella promozione della legalità, alle associazioni di categoria e imprenditoriali;  aree di rischio già identificate da amministrazioni similari per tipologia e complessità organizzativa aree di rischio specifiche sintesi descrittiva dei rischi collegati ( come da aggiornamento 2015 PNA) Pianificazione e gestione del territorio Verifica di gestione del PGT e degli atti ad esso messi in relazione Controlli sull’osservanza del corretto andamento smaltimento dei rifiuti del servizio svolto da parte dell’appaltatore cave, discariche, impianti di energia Verifica del corretto utilizzo delle aree di interesse

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polizia locale Controllo sulle concessioni e autorizzazione per attività su suolo pubblico, verifiche su concessione contrassegno invalidi e gestione sanzioni cdc

Soggetti e ruoli per aree di rischio

aree di rischio generali e soggetti specifiche

Acquisizione e progressione del Reclutamento e progressione di carica del personale personale

Affidamento di lavori servizi e Individuazione dello strumento/istituto per l’affidamento di forniture . lavori, servizi, forniture Provvedimenti ampliativi della autorizzazioni e concessioni. sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario Provvedimenti ampliativi della sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché sfera giuridica dei destinatari con attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a effetto economico diretto ed persone ed enti pubblici e privati e associazioni immediato per il destinatario . Provvedimenti di pianificazione Pianificazione del territorio urbanistica generale ed attuativa, Programmazione economica incentivi economici al personale .

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1.2.3 Analisi gestione operativa

Mappatura dei macro processi e dei processi L’aggiornamento 2015 del PNA e PNA 2016 hanno posto l’attenzione:  sull’obiettivo ultimo che tutta l’attività svolta venga analizzata, in particolare attraverso la mappatura dei processi, al fine di identificare aree che, in ragione della natura e delle peculiarità dell’attività stessa, risultano potenzialmente esposte a rischi corruttivi.  Sull’obiettivo di andare oltre l’analisi delle quattro aree di rischio obbligatorie sulle quali il PNA ha concentrato in passato la disciplina Come indicato dall’aggiornamento 2015 del PNA e successivo aggiornamento 2016 l’analisi del contesto interno, oltre ai dati generali, è basata sulla rilevazione ed analisi dei processi organizzativi, per tali intendendosi tutte le attività dell’ente, per fini diversi. Il presente piano, come indicato nel PNA, conterrà la mappatura integrale di tutte le attività, indipendentemente dalla loro natura procedimentale o meno e, quindi, anche con riferimento all’attività di natura privatistica, e all’attività di natura soltanto fattuale (o materiale o comportamentale), non costituente attività amministrativa, tecnica o civilistica, tenuto conto della circostanza che la mappatura assume carattere strumentale a fini dell’identificazione, della valutazione e del trattamento dei rischi corruttivi che potrebbero sfuggire all’analisi e la mappatura fosse limitata ai soli procedimenti amministrativi o alla sola attività civilistica. La rilevazione e l’analisi dei processi è condotta a partire dalla rilevazione dei procedimenti amministrativi che, in occasione della stesura del presente piano viene integralmente completata. La mappatura della totalità dei procedimenti si concluderà nel 2019.

Quanto al livello di accuratezza e esaustività della mappatura dei processi, in considerazione del fatto che si tratta di un requisito indispensabile per la formulazione di adeguate misure di prevenzione con diretta incidenza sulla qualità dell’analisi complessiva, essa è stata effettuata con un livello di approfondimento non superficiale ma analitico, tenendo conto della dimensione organizzativa dell’amministrazione, delle conoscenze e delle risorse disponibili, dell’esistenza o meno di una base di partenza (ad es. prima ricognizione dei procedimenti amministrativi, sistemi di controllo di gestione). Sotto il profilo metodologico, è stato effettuato il coinvolgimento dei responsabili delle strutture organizzative e fin da ora si precisa che i funzionari responsabili titolari di P.O. dell’Unione nel corso del triennio 2017 – 2019 verranno maggiormente sensibilizzati e coinvolti.

Di seguito viene illustrata la rilevazione e l’analisi dei macro processi e dei processi, articolata in un Elenco, articolato in un sistema di tabelle per ciascun altro processo e processo.

Elenco dei macro-processi e dei processi Alcune attività possono non implicare dei maxiprocessi ma si esauriscono semplicemente in processi. In ogni caso, in questa sezione del piano, vanno inseriti tutti i processi, a partire dai procedimenti amministrativi che, già nel 2016, sono stati integralmente mappati dai singoli Comuni.

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MACRO PROCESSO 1 SISTEMA DI AFFIDAMENTO

Scomposizione del programmazione macro processo in progettazione della gara processi selezione del contraente verifica dell’aggiudicazione stipula del contratto

Tipologia macro processo e processo PROCESSO: PROGRAMMAZIONE Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi mancanza, insufficienza, inadeguatezza della programmazione del sistema di affidamento, Competenze (soggetti unico ufficio di programmazione dei struttura inadeguata/ carenza di competenti a svolgere sistemi di affidamento organico il processo) e /programmazione decentrata tra vari dimensione della uffici struttura responsabilità Media identificazione della mancanza, insufficienza, organizzative dei responsabilità del processo nell'ambito inadeguatezza della soggetti competenti dell'organizzazione formazione, della competenza e (elevata/media/bassa) dell'esperienza degli addetti origine del processo- rilevazione dei bisogni a cura dell'ente mancanza insufficienza della INPUT /istanza di privati, etc. rilevazione/ occultamento o mancata gestione istanze privati. risultato atteso di ottimizzazione qualità di gestione della rilevazione alterata del risultato processo -OUTPUT procedura di affidamento atteso flusso del processo- acquisizione dati ed informazioni per la superficialità, insufficienza sequenza attività - programmazione - studio e analisi delle elimina inadeguatezza dei dati, fasi fonti - schema di programmazione - etc. confronto con l'organo di indirizzo - programmazione definitiva, etc. tempi in base al flusso Ritardi. vincoli ricorso al mercato elettronico, obblighi mancata osservanza dei informativi, etc. vincoli/occultamento della mancata osservanza dei vincoli. risorse economico-finanziarie etc. indisponibilità di risorse economico/finanziare interrelazioni con interrelazione con i processi di mancata correlazione con gli altri processi pianificazione strategica ed operativa strumenti di pianificazione

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PROCESSO: PROGETTAZIONE DELLA GARA Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi competenze Si sceglie in che modo attuare la gara; Mancata conoscenza di un utilizzo dei sistemi informatici a determinato sistema disposizione informatico responsabilità Alta identificazione della responsabilità mancanza, insufficienza, organizzative dei del processo nell'ambito inadeguatezza della soggetti competenti dell'organizzazione formazione, della competenza e (elevata/media/bassa) dell'esperienza degli addetti origine del processo- rilevazione dei bisogni . mancanza insufficienza della INPUT rilevazione/ occultamento o mancata risultato atteso di ottimizzazione qualità di gestione della rilevazione alterata del risultato processo -OUTPUT procedura di affidamento atteso

flusso del processo- Realizzazione effettiva del progetto superficialità, insufficienza sequenza attività - elimina inadeguatezza dei dati fasi

tempi in base al flusso ritardi vincoli ricorso al mercato elettronico, obblighi occultamento della mancata informativi osservanza dei vincoli risorse Personale interno ed estero Inefficacia del personale interrelazione con il processo di mancata correlazione con gli interrelazioni con programmazione strumenti di pianificazione altri processi

PROCESSO: SELEZIONE DEL CONTRAENTE Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi Competenze (soggetti Analisi delle proposte arrivate Commissione impreparata competenti a svolgere il attraverso il mezzo scelto e la relativamente alla gara processo) e dimensione commissione della struttura responsabilità Elevata identificazione della mancanza, insufficienza, organizzative dei responsabilità del processo di inadeguatezza della soggetti competenti selezione formazione, della competenza e (elevata/media/bassa) dell'esperienza degli addetti della commissione di gara origine del processo- Bisogno effettivo dell'ente di un occultamento di dati INPUT determinato servizio rispetto delle indispensabili priorita' risultato atteso di ottimizzazione della qualità rilevazione alterata del risultato processo -OUTPUT atteso flusso del processo- Apertura buste , digitalmente o in superficialità, insufficienza

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sequenza attività - fasi formato cartaceo, verifica dei requisiti elimina inadeguatezza dei dati, di partecipazione, e aggiudicazione tempi in base al flusso Ritardi vincoli ricorso al mercato elettronico, mancata osservanza dei obblighi informativi. vincoli/occultamento della mancata osservanza dei vincoli, risorse Economicamente vantaggiose Meno costo- meno servizio interrelazione con i processi di mancata correlazione con gli interrelazioni con altri pianificazione strategica ed operativa strumenti di pianificazione processi

PROCESSO: VERIFICA DELL’AGGIUDICAZIONE Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi Competenze (soggetti Verifica delle autocertificazioni e delle Omissione di alcuni dati competenti a svolgere competenze dell'aggiudicatore da parte il processo) e del responsabile che ha generato dimensione della l'affidato struttura responsabilità Media identificazione della Superficialità nei controlli organizzative dei responsabilità del processo di selezione soggetti competenti flusso del processo- Piu' Verifiche in loco dell'operato superficialità, insufficienza sequenza attività - delle verifiche in loco fasi tempi in base al flusso Ritardi vincoli Rispetto del capitolato per mancata osservanza dei vincoli l'affidamento risorse Tempo Tempo ridotto dagli adempimenti sempre presenti negli uffici interrelazioni con interrelazione con selezione del mancata correlazione con gli altri processi contraente strumenti di pianificazione

PROCESSO: STIPULA DEL CONTRATTO Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi Competenze (soggetti Responsabile delle procedura e nessuno competenti a svolgere incaricato alla firma (procuratore ecc) il processo) della ditta aggiudicataria responsabilità Bassa responsabilità organizzative Non essere in possesso di tutta organizzative dei la documentazione soggetti competenti (elevata/media/bassa) flusso del processo- Accordo delle tempistica normata, Che il sistema informatico non sequenza attività - firme digitali del contratto ed invio sia adeguato fasi digitale all'agenzia delle entrate tempi Normati in sede di disciplinare ritardi vincoli Firma ed invio digitale dei contratti Ritardo invio digitale

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all'agenzia delle entrate risorse Strumenti e professionalita' Risorse inadeguate interrelazioni con interrelazione con i processi di mancata correlazione con gli altri processi formazione atto strumenti di pianificazione

MACRO PROCESSO 2 RECLUTAMENTO PERSONALE E/O PROGRESSIONE

Scomposizione del programmazione macro processo in esecuzione del bando processi procedura concorsuale verifica dei risultati nomina

Tipologia macro processo e processo PROCESSO: PROGRAMMAZIONE Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi

Competenze (soggetti Programmazione da parte dell’organo struttura inadeguata competenti a svolgere il politico/Responsabili di P.O. processo) e dimensione della struttura responsabilità identificazione della responsabilità del mancanza, insufficienza, organizzative dei processo nell'ambito dell'organizzazione inadeguatezza della formazione, soggetti competenti del personale della competenza e (elevata/media/bassa) dell'esperienza degli addetti origine del processo- Analisi dei bisogni a cura dell'Ente insufficienza della rilevazione INPUT risultato atteso di ottimizzazione qualità di gestione rilevazione alterata del risultato processo -OUTPUT atteso flusso del processo- acquisizione dati ed informazioni per la Superficialità ed insufficienza sequenza attività - fasi programmazione, confronto con l'organo dei dati di indirizzo - programmazione definitiva tempi in base al flusso ritardi vincoli obblighi normativi e adeguamento della mancata osservanza dei vincoli pianta organica risorse economico-finanziarie indisponibilità di risorse economico/finanziare interrelazioni con altri interrelazione con i processi di mancata correlazione con gli processi pianificazione strategica ed operativa strumenti di pianificazione

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PROCESSO: ESECUZIONE BANDO Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi competenze Scelta delle modalità del bando di Mancata conoscenza normativa e concorso, utilizzo dei sistemi informatici del sistema informatico a disposizione responsabilità Alta responsabilità organizzativa mancanza, insufficienza, organizzative dei nell’ambito del personale addetto inadeguatezza della formazione, soggetti competenti della competenza e (elevata/media/bassa) dell'esperienza degli addetti origine del processo- Attinenza della formazione scolastica mancanza insufficienza della INPUT con il ruolo richiesto dal bando di rilevazione/ occultamento concorso risultato atteso di ottimizzazione della qualità di gestione rilevazione alterata del risultato processo -OUTPUT della procedura di esecuzione atteso flusso del processo- Stesura del bando e pubblicazione superficialità, insufficienza nelle sequenza attività - fasi fasi del flusso tempi Tempistiche normate ritardi vincoli Obbligo di trasmissione mezzo sistemi occultamento della mancata informatici agli organi competenti e osservanza dei vincoli obblighi di trasparenza e vicoli dati dalla normativa risorse Personale interno Inefficacia del personale interrelazioni con altri interrelazione con il processo di mancata correlazione con gli processi programmazione strumenti di pianificazione

PROCESSO: PROCEDURA CONCORSUALE Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi competenze Commissione aggiudicatrice Influsso corruttivo nei componenti commissione responsabilità Alta responsabilità organizzativa della mancanza, insufficienza, organizzative dei responsabilità della commissione inadeguatezza della formazione, soggetti competenti della competenza e (elevata/media/bassa) dell'esperienza della commissione origine del processo- Pertinenza ai bisogni dell’Ente. mancanza insufficienza della INPUT rilevazione/ occultamento

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risultato atteso di Corrispondenza dei requisiti richiesti rilevazione alterata del risultato processo -OUTPUT atteso flusso del processo- Verifica requisiti, prove selettive scritte superficialità, insufficienza nelle sequenza attività - fasi e orali, valutazione fasi del flusso tempi in base al flusso ritardi vincoli Obbligo di trasmissione mezzo sistemi occultamento della mancata informatici nei siti istituzionali osservanza dei vincoli risorse Personale interno e commissione di Inefficacia del personale e/o gara/ sistema informatico della commissione/ sistema informatico interrelazioni con altri interrelazione con il processo di mancata correlazione con il processi esecuzione del bando bando

PROCESSO: VERIFICA DEI RISULTATI Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi competenze Analisi degli esami sostenuti attraverso superficialità, insufficienza della la commissione commissione responsabilità identificazione della responsabilità del mancanza, insufficienza, organizzative dei processo elevata inadeguatezza della competenza soggetti competenti degli addetti (elevata/media/bassa) origine del processo- Identificazione dei soggetti idonei ai mancanza insufficienza della INPUT bisogni dell’ente. rilevazione/ occultamento risultato atteso di Corrispondenza dei requisiti richiesti rilevazione alterata del risultato processo -OUTPUT atteso flusso del processo- Verifica prove selettive, superficialità, insufficienza nelle sequenza attività - fasi valutazione,comparazione risultati fasi del flusso tempi in base al flusso ritardi vincoli Predisporre apposite graduatorie e occultamento della mancata pubblicazione mezzo sistemi informatici osservanza dei vincoli nel sito istituzionale risorse Personale interno e commissione di gara Inefficacia del personale e/o della commissione interrelazioni con altri interrelazione con il processo di Insufficiente valutazione della processi procedura concorsuale procedura concorsuale

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PROCESSO: NOMINA Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi competenze Individuazione del candidato attraverso Mancata rilevanza della la commissione commissione di dati oggettivi responsabilità Media responsabilità organizzativa dei Mancata osservanza delle norme organizzative dei soggetti competenti soggetti competenti (elevata/media/bassa) flusso del processo- Verifica delle autocertificazioni e dei Superficialità e insufficienza sequenza attività - fasi dati dichiarati dal candidato delle verifiche tempi Prima della stipula del contratto ritardi vincoli Atti di nomina e stipula del contratto occultamento della mancata con attenta osservazione della normativa osservanza dei vincoli risorse Atto di nomina e successivo contratto Mancanza di conoscenza normativa interrelazioni con altri interrelazione con le verifiche effettuate mancata correlazione con i processi requisiti dichiarati

MACRO PROCESSO 3 SISTEMA FORMAZIONE DEGLI ATTI

Scomposizione del Proposta da parte del responsabile macro processo in verifica di fattibilita' tecnica e contabile processi Approvazione da parte dell'organo esecutivo/politico verbalizzazione dell'atto Pubblicazione

Tipologia macro processo e processo PROCESSO: PROPOSTA DA PARTE DEL RESPONSABILE Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi Competenze (soggetti Il responsabile del settore interessato Pressioni esterne alla competenti a svolgere alla proposta presentazione di una proposta il processo) e piuttosto che un altra dimensione della struttura responsabilità Medio-bassa responsabilita' Inadeguatezza nel valutare le organizzative dei proposte da sottoporre soggetti competenti (elevata/media/bassa) origine del processo- rilevazione dei bisogni a cura dell'ente mancanza insufficienza della INPUT /istanza di privati rilevazione/ occultamento o mancata gestione istanze privati risultato atteso di ottimizzazione qualità nella gestione rilevazione alterata

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processo -OUTPUT di scelta della procedura di proposta flusso del processo- acquisizione dati ed informazioni per superficialità, insufficienza sequenza attività - la formulazione della proposta elimina inadeguatezza dei dati, fasi analisi delle fonti tempi in base al flusso ritardi vincoli Bilancio mancata osservanza dei vincoli risorse economico-finanziarie indisponibilità di risorse economico/finanziare interrelazioni con interrelazione con i processi di Legati alla non presa in altri processi verifica di fattibilita' tecnica e considerazione delle contabile correlazioni

PROCESSO:VERIFICA DI FATTIBILITA' TECNICA E CONTABILE Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi competenze Responsabile tecnico e responsabile assenze contabile dell'ente responsabilità Bassa responsabilità organizzativa Insufficienti risorse informatiche organizzative dei e scarse relazioni personali soggetti competenti (elevata/media/bassa) origine del processo- Ottemperare alle richieste Mancanza delle risorse INPUT risultato atteso di ottimizzazione qualità di gestione rilevazione alterata del risultato processo -OUTPUT delle richieste atteso flusso del processo- Visto tecnico e contabile superficialità, insufficienza dei sequenza attività - fasi dati per allegato per la verifica dei visti tempi in base al flusso ritardi vincoli Imposti dalla legge Mancata conoscenza del vincolo risorse Bilancio Mancanza delle risorse interrelazione con il processo di mancata correlazione con gli interrelazioni con altri proposta strumenti di proposta processi

PROCESSO: APPROVAZIONE DA PARTE DELL'ORGANO ESECUTIVO/POLITICO Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi Competenze (soggetti Giunta o consiglio Pressioni esterne alla competenti a svolgere il processo) e dimensione della struttura responsabilità bassa responsabilita' organizzativa Inadeguatezza per scarsa organizzative dei conoscenza nel valutare le soggetti competenti proposte da sottoporre (elevata/media/bassa) origine del processo- rilevazione dei bisogni a cura dell'ente Distorta valutazione delle INPUT prioriotà per la valutazione risultato atteso di ottimizzazione qualità nella gestione rilevazione alterata processo -OUTPUT dell'ente

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flusso del processo- Lettura per approvazione atto e insufficienza dati per la sequenza attività - approvazione valutazione fasi tempi in base al flusso Rimando vincoli Bilancio e priorità che si da l'ente mancata osservanza dei vincoli risorse economico-finanziarie indisponibilità di risorse economico/finanziare interrelazioni con interrelazione con i processi di non presa in considerazione altri processi verifica di fattibilita' tecnica e delle correlazioni contabile

PROCESSO:VERBALIZZAZIONE DELL'ATTO Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi Competenze (soggetti il personale di segreteria Carenza di personale e competenti a svolgere mancanza di formazione il processo) e adeguata dimensione della struttura responsabilità Alta responsabilita' organizzativa Inadeguatezza del ruolo organizzative dei con i responsabili della proposta, soggetti competenti segretario ecc (elevata/media/bassa) origine del processo- Formazione dell'atto dopo mancanza di dati INPUT l'approvazione dell'organo politico/ esecutivo risultato atteso di ottimizzazione della qualità nella Risultato non adeguato per processo -OUTPUT gestione della formazione dell'atto scarsa conoscenza tecnica flusso del processo- acquisizione dati ed informazioni per Inadeguato supporto tecnico e sequenza attività - la formulazione dell'atto e supporto tecnologico fasi tecnico tempi in base al flusso ritardi vincoli Di legge mancata osservanza dei vincoli risorse Conoscenza delle procedure, della indisponibilità di risorse legge e adeguato supporto tecnologico tecnologiche nella stesura atto e scarsa conoscenza della legge interrelazione con i processi di Non considerazione delle interrelazioni con verifica di fattibilita' tecnica e correlazioni altri processi contabile, Approvazione da parte dell'organo esecutivo/politico e pubblicazione

PROCESSO: PUBBLICAZIONE Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi Competenze (soggetti il personale di segreteria Non conoscenza della procedura competenti a svolgere il di pubblicazione processo) e dimensione della struttura responsabilità bassa responsabilita' organizzativa Mancanza di collegamenti organizzative dei tecnologici soggetti competenti

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(elevata/media/bassa) flusso del processo- Pubblicazione ed invio telematico ai Inadeguato supporto tecnico e sequenza attività - fasi portatori di interesse tecnologico tempi “ un clic” Mancata funzionalità della procedura vincoli Di legge e rispotto della tempistica mancata osservanza dei vincoli risorse Adeguato supporto tecnologico indisponibilità temporale di risorse tecnologiche interrelazioni con altri interrelazione con i processi di Non considerazione delle processi verbalizzazione dell'atto correlazioni

MACRO ISCRIZIONE ANAGRAFICA PROCESSO 4 istanza di parte Scomposizione del iscrizione preliminare entro il 2° giorno macro processo in passaggio della pratica alla Polizia Locale e/o al Messo Comunale processi accertamento della dimora abituale definizione della pratica

Tipologia macro processo e processo PROCESSO: ISTANZA DI PARTE Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi Competenze (soggetti Il cittadino si presenta allo sportello Esibizione di documenti falsi, competenti a svolgere il anagrafico e compila l’istanza di autocertificazione falsa oppure processo) e dimensione richiesta di residenza o di dimora esistenza di dati incongrui tra i della struttura abituale dopo aver esibito i vari documenti presentati . documenti responsabilità Bassa responsabilità Imprecisione nel valutare i organizzative dei documenti presentati a supporto soggetti competenti dell’istanza (elevata/media/bassa) origine del processo- istanza di privati occultamento o mancata gestione INPUT istanze privati risultato atteso di ottimizzazione qualità di gestione Mancata verifica dei requisiti processo -OUTPUT dell’istanza flusso del processo- Acquisizione dell’istanza e dei superficialità, insufficienza, sequenza attività - fasi documenti ed autocertificazioni a eliminazione e/o inadeguatezza supporto dei dati tempi immediato Ritardi o spostamento dell’appuntamento vincoli Sistema informatico mancato ed erroneo funzionamento del sistema informatico risorse moduli per l’istanza modulo non aggiornato alle normative interrelazioni con altri interrelazione con i processi di Legati alla non presa in processi verifica considerazione delle correlazioni

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PROCESSO: ISCRIZIONE PRELIMINARE ENTRO IL 2°GIORNO Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi Competenze Operatore anagrafico Incomprensioni tra operatori responsabilità Bassa responsabilità organizzativa Insufficienti conoscenze organizzative dei giuridiche soggetti competenti (elevata/media/bassa) origine del processo- Ottemperare alle richieste Mancanza delle risorse umane e INPUT del supporto informatico risultato atteso di Ottimizzazione qualità di gestione Mancata rilevazione del risultato processo -OUTPUT delle istanze atteso (smarrimento dell’istanza) flusso del processo - Verifica sommaria superficialità, insufficienza, sequenza attività - fasi inadeguatezza dei dati tempi Entro il 2° giorno dalla ritardi presentazione dell’istanza vincoli Imposti dalla Legge mancata osservanza dei vincoli risorse Sistema informatico mancato ed erroneo funzionamento del sistema informatico interrelazioni con altri Richiesta conferma dati ad altro Ente Ritardi processi

PROCESSO: PASSAGGIO DELLA PRATICA ALLA POLIZIA LOCALE E/ O AL MESSO COMUNALE Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi Competenze (soggetti Operatore anagrafico Assenza competenti a svolgere il processo) e dimensione della struttura responsabilità Bassa responsabilità organizzativa Inadeguatezza per scarsa organizzative dei conoscenza soggetti competenti (elevata/media/bassa) origine del processo- Passaggio del fascicolo Smarrimento del fascicolo INPUT risultato atteso di ottimizzazione classificazione del Errata classificazione processo -OUTPUT fascicolo flusso del processo- Passaggio pratica con apertura Immissione della pratica in un sequenza attività - fasi fascicolo fascicolo non attinente tempi Immediato Ritardi vincoli Zone e frazioni dell’Ente mancata osservanza dei vincoli risorse Umane Indisponibilità delle risorse interrelazioni con altri interrelazione con i processi di Non presa in considerazione processi verifica delle correlazioni

PROCESSO: ACCERTAMENTO DELLA DIMORA ABITUALE Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi Competenze (soggetti Agente Polizia Locale e Messo Sovrapposizione di turni e scarsa competenti a svolgere il Comunale conoscenza del territorio

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processo) e dimensione della struttura responsabilità Alta responsabilità organizzativa Inadeguatezza rispetto al ruolo organizzative dei soggetti competenti (elevata/media/bassa) origine del processo- Ricezione del fascicolo Smarrimento del fascicolo INPUT risultato atteso di Accertamento dell’effettiva dimora Sollecitazioni da parte di altri processo -OUTPUT soggetti flusso del processo- Acquisizione del fascicolo e Mancanza di personale, non sequenza attività - fasi accertamento sul territorio rispetto della scadenza , dell’effettiva dimora sollecitazioni da parte di soggetti esterni per agevolare un accertamento rispetto ad un altro tempi Entro 45 giorni dalla presentazione Ritardi, rimandi e rinvii dell’istanza vincoli Vincoli di Legge mancata osservanza dei vincoli risorse Conoscenza delle procedure, della Indisponibilità delle risorse legge e adeguato supporto tecnologiche nella stesura dell’atto tecnologico ed umano e scarsa conoscenza delle norme interrelazioni con altri interrelazione con i processi di Non considerazione delle processi definizione della pratica correlazioni

PROCESSO: DEFINIZIONE DELLA PRATICA Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi Competenze (soggetti Operatore anagrafico Non conoscenza della procedura competenti a svolgere il processo) e dimensione della struttura responsabilità Medio-bassa responsabilità Mancanza di collegamenti organizzative dei organizzativa tecnologici affidabili e/o ritardi soggetti competenti nel ritardo della pratica da altro (elevata/media/bassa) Ente flusso del processo- Iscrizione effettiva nell’anagrafe Inceppamento del flusso dati sequenza attività - fasi della popolazione residente anche a seguito dell’avvenuta cancellazione da parte dall’Ente di provenienza tempi Entro il 5° dalla decorrenza della Mancata funzionalità della residenza procedura vincoli Vincoli di Legge e rispetto della mancata osservanza dei vincoli tempistica risorse Adeguato ed affidabile supporto Indisponibilità temporale di tecnologico risorse tecnologiche interrelazioni con altri interrelazione con i processi su Non considerazione delle processi esposti correlazioni

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MACRO RICONOSCIMENTO DI CONTRIBUTO PROCESSO 5 Istanza di parte con acquisizione di idonea documentazione a sostegno Istruttoria e invio dell’esito alla Giunta Comunale unitamente ad una proposta Scomposizione del Deliberazione della Giunta Comunale con individuazione dei beneficiari macro processo in del contributo e quantificazione dei relativi importi ed indirizzo al processi Funzionario Responsabile per gli adempimenti successivi Liquidazione del contributo agli aventi diritto Emissione dei mandati di pagamento

Tipologia macro processo e processo PROCESSO: ISTANZA DI PARTE CON ACQUISIZIONE DI IDONEA DOCUMENTAZIONE A SOSTEGNO Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi Competenze (soggetti Il cittadino o il rappresentante di Esibizione di documenti falsi, competenti a svolgere il un’associazione autocertificazione falsa oppure processo) e dimensione culturale/sportiva/volontariato si esistenza di dati incongrui tra i della struttura presenta allo sportello protocollo e vari documenti presentati . deposita l’istanza di richiesta di contributo corredata da idonea documentazione a supporto responsabilità Bassa responsabilità Imprecisione nel valutare i organizzative dei documenti presentati a supporto soggetti competenti dell’istanza (elevata/media/bassa) origine del processo- istanza di privati o associazioni occultamento o mancata INPUT gestione istanze anche mediante la mancata protocollazione delle stesse risultato atteso di ottimizzazione qualità di gestione Mancata verifica dei requisiti processo -OUTPUT dell’istanza flusso del processo- Acquisizione dell’istanza e dei superficialità, insufficienza, sequenza attività - fasi documenti ed autocertificazioni a eliminazione e/o inadeguatezza supporto dei dati tempi immediato Ritardi o assenza dell’operatore allo sportello protocollo vincoli modulistica Errore nella modulistica risorse moduli per l’istanza modulo non aggiornato alle normative interrelazioni con altri interrelazione con i processi di Legati alla non presa in processi verifica considerazione delle correlazioni

PROCESSO: ISTRUTTORIA E INVIO DELL’ESITO ALLA GIUNTA COMUNALE UNITAMENTE AD UNA PROPOSTA Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi Competenze Funzionario competente per area Incomprensioni tra Funzionari tematica responsabilità Media responsabilità organizzativa Insufficienti conoscenze giuridiche

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organizzative dei e disinvolta interpretazione dei soggetti competenti regolamenti (elevata/media/bassa) origine del processo- Inquadramento dell’istanza alla Mancanza delle risorse umane e del INPUT luce delle norme e dei regolamenti supporto informatico e apertura del fascicolo risultato atteso di Conclusione dell’istruttoria con un Mancata rilevazione del risultato processo -OUTPUT breve e sintetico verbale atteso (smarrimento dell’istanza) flusso del processo - Inquadramento dell’istanza alla superficialità, insufficienza, sequenza attività - fasi luce delle norme e dei regolamenti, inadeguatezza dei dati disponibili e apertura del fascicolo, verifica dei superficialità nelle verifiche e nei dati contenuti nei documenti controlli pervenuti, controllo della reale situazione del soggetto richiedente il contributo sul territorio comunale, conclusione dell’istruttoria con un breve e sintetico verbale ed invio dell’intero fascicolo alla Giunta Comunale tempi Entro il 20 giorni dalla ritardi presentazione dell’istanza vincoli Imposti dalla Legge e dai mancata osservanza dei vincoli e regolamenti disinvolta interpretazione delle norme risorse Sistema informatico e operatori mancato ed erroneo funzionamento assegnati al controllo del sistema informatico e scarsa preparazione degli operatori assegnati al controllo interrelazioni con Richiesta conferma dati ad altro Ritardi altri processi Ente e/o richiesta d’integrazione di documenti ai fini della conclusione dell’istruttoria

PROCESSO: DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE CON INDIVIDUAZIONE DEI BENEFICIARI DEL CONTRIBUTO E QUANTIFICAZIONE DEI RELATIVI IMPORTI ED INDIRIZZO AL FUNZIONARIO RESPONSABILE PER GLI ADEMPIMENTI SUCCESSIVI Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi Competenze (soggetti Assessori e Sindaco assistiti dal Inadeguatezza per scarsa competenti a svolgere Segretario Comunale conoscenza il processo) e dimensione della struttura responsabilità Bassa responsabilità organizzativa Inadeguatezza per scarsa organizzative dei conoscenza soggetti competenti (elevata/media/bassa) origine del processo- Passaggio del fascicolo Smarrimento del fascicolo INPUT

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risultato atteso di Deliberazione ed atto d’indirizzo al Errata classificazione processo -OUTPUT Funzionario Responsabile per gli adempimenti successivi flusso del processo- Passaggio pratica con apertura Immissione della pratica in un sequenza attività - fasi fascicolo fascicolo non attinente tempi Normalmente entro 2 giorni dalla Ritardi chiusura dell’ordine del giorno ha luogo la seduta di Giunta Comunale vincoli Inserimento all’oggetto all’ordine del mancata osservanza dei vincoli giorno della seduta di Giunta Comunale risorse Umane Indisponibilità delle risorse interrelazioni con interrelazione con i processi di Non presa in considerazione altri processi erogazione del contributo delle correlazioni

PROCESSO: LIQUIDAZIONE DEL CONTRIBUTO AGLI AVENTI DIRITTO Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi Competenze (soggetti Funzionario Responsabile e/o Problemi organizzativi e/o competenti a svolgere funzionario da lui delegato conflitti interni il processo) e dimensione della struttura responsabilità Alta responsabilità organizzativa Inadeguatezza rispetto al ruolo organizzative dei soggetti competenti (elevata/media/bassa) origine del processo- Ricezione della Deliberazione di Smarrimento degli atti di Giunta INPUT Giunta corredata dall’ Elenco dei Comunale, errori di battitura soggetti a cui è stato assegnato il degli elenchi contributo risultato atteso di Erogazione del contributo Sollecitazioni da parte di altri processo -OUTPUT soggetti flusso del processo- Acquisizione degli atti deliberati dalla Mancanza di personale, non sequenza attività - Giunta, predisposizione di una serie di rispetto della scadenza , fasi atti di liquidazione che seguano quanto sollecitazioni da parte di soggetti stabilito nell’elenco dei soggetti aventi esterni per agevolare una diritto al contributo uscito dalla Giunta liquidazione rispetto ad un’altra Comunale (il primo in elenco si trova ad essere liquidato per ultimo) tempi Entro 30 giorni dalla pubblicazione Ritardi, rimandi, rinvii e della DGC smarrimenti vincoli Vincoli di Legge e regolamenti mancata osservanza dei vincoli risorse Conoscenza delle procedure, della Indisponibilità delle risorse legge e adeguato supporto tecnologico tecnologiche nella stesura ed umano dell’atto e scarsa conoscenza delle norme interrelazioni con interrelazione con i processi di Non considerazione delle altri processi erogazione del contributo correlazioni

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PROCESSO: EMISSIONE DEI MANDATI DI PAGAMENTO Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi Competenze (soggetti Funzionario Responsabile Settore Non conoscenza della procedura competenti a svolgere Finanziario e/o funzionario da lui il processo) e delegato dimensione della struttura responsabilità Medio-bassa responsabilità Mancanza di collegamenti organizzative dei organizzativa tecnologici affidabili e/o ritardi soggetti competenti nella procedura di emissione (elevata/media/bassa) flusso del processo- Ricevimento di liquidazione, controllo Problemi di vincolo contabile, sequenza attività - fasi del castelletto e della disponibilità Inceppamento del flusso dati della somma da erogare tempi Entro il 5° giorni dalla liquidazione Mancata funzionalità della procedura vincoli Vincoli di Legge e rispetto della mancata osservanza dei vincoli tempistica risorse Adeguato ed affidabile supporto Indisponibilità temporale di tecnologico risorse tecnologiche ed umane interrelazioni con interrelazione con i processi su esposti Non considerazione delle altri processi correlazioni

MACRO PROCEDURA NEGOZIATA TRAMITE C.U.C. AFFIDAMENTO DI PROCESSO 6 LAVORO DI IMPORTO SUPERIORE A €. 40.000 pubblicazione dell’avviso di manifestazione d’interesse verifica esito delle manifestazioni d’interesse pervenute e scomposizione del ammissione e/o integrazione delle ditte nell’elenco degli inviti macro processo in predisposizione della gara d’appalto sulla piattaforma telematica ed processi invio degli inviti svolgimento della gara proposta di aggiudicazione stipula del contratto

Tipologia macro processo e processo PROCESSO: PUBBLICAZIONE DELL’AVVISO DI MANIFESTAZIONE D’INTERESSE Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi mancanza, insufficienza, inadeguatezza della programmazione del sistema di affidamento, etc. Competenze (soggetti RUP – Responsabile Unico del carenza di organico competenti a svolgere Procedimento il processo) e dimensione della struttura responsabilità Medio - bassa mancanza, insufficienza, organizzative dei inadeguatezza della formazione, soggetti competenti della competenza e dell'esperienza

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(elevata/media/bassa) degli addetti etc./ origine del processo- rilevazione dei bisogni a cura mancanza insufficienza della INPUT dell'ente rilevazione/ occultamento o mancata gestione della manifestazione risultato atteso di Pubblicazione dell’avviso nei tempi Assenza di interessati oppure processo -OUTPUT formazione di un cartello flusso del processo- acquisizione dati ed informazioni per superficialità, insufficienza, sequenza attività - la programmazione - studio e analisi eliminazione e/o inadeguatezza dei fasi delle fonti - schema di dati, etc. programmazione - confronto con l'organo di indirizzo - programmazione definitiva, etc. tempi in base alla scadenza ritardi, etc. vincoli ricorso alla piattaforma telematica, mancata osservanza dei obblighi normativi vincoli/occultamento della mancata osservanza dei vincoli, etc. risorse economico-finanziarie etc. indisponibilità di risorse economico/finanziare interrelazioni con interrelazione con i processi di mancata correlazione con gli altri processi altri pianificazione strategica ed operativa strumenti di pianificazione, etc. dati ed informazioni pertinenti

PROCESSO: VERIFICA ESITO DELLE MANIFESTAZIONI D’INTERESSE PERVENUTE E AMMISSIONE E/O INTEGRAZIONE DELLE DITTE NELL’ELENCO DEGLI INVITI Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi RUP – Responsabile Unico del mancanza, insufficienza, Procedimento inadeguatezza della formazione, Competenze della competenza e dell'esperienza degli addetti etc./ responsabilità Medio - Alta mancanza insufficienza della organizzative dei rilevazione/ occultamento o soggetti competenti mancata gestione della (elevata/media/bassa) manifestazione origine del processo- Ricezione delle manifestazioni mancanza insufficienza della INPUT d’interesse rilevazione/ occultamento o mancata gestione della manifestazione risultato atteso di Esito della verifica dei contenuti delle rilevazione alterata del risultato processo -OUTPUT manifestazioni pervenute atteso flusso del processo- Ricezione delle manifestazioni, Mancata integrazione nell’elenco sequenza attività - fasi elaborazione, verifica ed integrazione degli inviti delle ditte nell’elenco degli inviti. tempi Dai 10 ai 30 giorni ritardi vincoli Giuridici ed informatici mancata osservanza dei vincoli risorse RUP e suoi collaboratori oltre al Scarsità delle risorse sistema informatico interrelazioni con interrelazione con il processo mancata correlazione con

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altri processi pubblicazione dell’avviso l’avviso pubblicato

PROCESSO: PREDISPOSIZIONE DELLA GARA D’APPALTO SULLA PIATTAFORMA TELEMATICA ED INVIO DEGLI INVITI Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi Competenze (soggetti RUP – Responsabile Unico del mancanza, insufficienza, competenti a svolgere Procedimento inadeguatezza della formazione, il processo) e della competenza e dimensione della dell'esperienza degli addetti etc./ struttura responsabilità Alta identificazione della mancanza, insufficienza, organizzative dei responsabilità del processo inadeguatezza della formazione, soggetti competenti nell'ambito dell'organizzazione della competenza e (elevata/media/bassa) dell'esperienza degli addetti origine del processo- Presa d’atto dell’esito della verifica Malfunzionamento della INPUT dei contenuti delle manifestazioni piattaforma ed errori dell’addetto nella gestione delle fasi sulla piattaforma risultato atteso di Invio e ricezione automatizzata degli Malfunzionamento della processo -OUTPUT inviti a mezzo piattaforma informatica piattaforma informatica flusso del processo- Presa d’atto dell’esito delle superficialità, insufficienza, sequenza attività - fasi manifestazioni d’interesse pervenute e eliminazione e/o inadeguatezza pubblicazione della gara sulla dei dati piattaforma informatica, a ed invio degli inviti e ricezione delle ricevute tempi Dai 30 ai 45 giorni ritardi vincoli ricorso alla piattaforma informatica e mancata osservanza dei rispetto della normativa vincoli/occultamento della mancata osservanza dei vincoli risorse Sistema informatico e addetto Scarsità e inadeguatezza delle risorse disponibili interrelazione con il processo di mancata correlazione con il interrelazioni con svolgimento della gara bando di gara altri processi

PROCESSO: SVOLGIMENTO DELLA GARA Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi Competenze (soggetti RUP – Responsabile Unico del Mancato coordinamento con la competenti a svolgere Procedimento C.U.C. il processo) e dimensione della struttura responsabilità Media identificazione della Superficialità nei controlli organizzative dei responsabilità del processo di soggetti competenti selezione (elevata/media/bassa) flusso del processo- Interscambio d’informazioni superficialità, insufficienza delle sequenza attività - fasi necessarie per le verifiche da parte verifiche unita a scarsa della Commissione di Gara comunicazione fra RUP e CUC

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tempi Stabiliti dal bando e dalla normativa ritardi vincoli Rispetto del Capitolato e della mancata osservanza dei vincoli normativa risorse Tempo e addetti Tempo ridotto dagli adempimenti sempre presenti negli uffici interrelazione con la proposta di mancata correlazione con gli interrelazioni con aggiudicazione strumenti di pianificazione altri processi

PROCESSO: PROPOSTA DI AGGIUDICAZIONE Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi Competenze (soggetti Commissione di Gara Omissione di alcuni dati competenti a svolgere il processo) e dimensione della struttura responsabilità Alta identificazione della Omissione nei controlli organizzative dei responsabilità del processo di soggetti competenti selezione (elevata/media/bassa) flusso del processo- Verifica dei requisiti superficialità, insufficienza delle sequenza attività - fasi dell’aggiudicatario e determinazione verifiche della proposta di aggiudicazione tempi in base al flusso ritardi vincoli Rispetto delle normativa mancata osservanza dei vincoli risorse Tempo Tempo ridotto dagli adempimenti sempre presenti negli uffici interrelazione con selezione del mancata correlazione con gli interrelazioni con contraente strumenti di pianificazione altri processi

PROCESSO: STIPULA DEL CONTRATTO Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi Competenze (soggetti Responsabile della procedura e nessuno competenti a svolgere incaricato alla firma (procuratorre il processo) e ecc.) della ditta aggiudicataria dimensione della struttura responsabilità Media responsabilità organizzativa Documentazione incompleta organizzative dei soggetti competenti (elevata/media/bassa) flusso del processo- Accordo della tempistica normata Sistema informatico inadeguato sequenza attività - fasi Firme digitali del contratto Invio digitale all’Agenzia delle Entrate tempi Normati in sede di disciplinare ritardi vincoli Firma ed invio digitale dei contratti Ritardo invio digitale all’Agenzia delle Entrate risorse Strumenti e professionalità Risorse inadeguate

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interrelazioni con interrelazione con i processi di mancata correlazione con gli altri processi formazione atto strumenti di pianificazione

MACRO RILASCIO DI PASS AD AUTOVEICOLI USATI DA PERSONE PROCESSO 7 DISABILI

istanza di parte con allegata idonea documentazione a sostegno Scomposizione del istruttoria e verifica dei requisiti macro processo in predisposizione del contrassegno processi rilascio del contrassegno e dell’autorizzazione alla circolazione

Tipologia macro processo e processo PROCESSO: ISTANZA DI PARTE CON ALLEGATA IDONEA DOCUMENTAZIONE A SOSTEGNO Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi Competenze (soggetti Il cittadino si presenta allo sportello Esibizione di documenti falsi, competenti a svolgere protocollo/URP e deposita l’istanza di esistenza di dati incongrui tra i il processo) e richiesta di rilascio pass invalidi vari documenti presentati . dimensione della corredata da idonea documentazione a struttura supporto (certificato medico e foto da apporre sul pass) responsabilità Bassa responsabilità Imprecisione nella ricezione e organizzative dei lettura dei documenti presentati a soggetti competenti supporto dell’istanza (elevata/media/bassa) origine del processo- istanza della persona disabile occultamento o mancata INPUT gestione istanze anche mediante la mancata protocollazione delle stesse risultato atteso di ottimizzazione qualità di gestione Mancata apertura della pratica processo -OUTPUT dell’istanza flusso del processo- Acquisizione dell’istanza e dei superficialità, insufficienza, sequenza attività - fasi documenti a supporto eliminazione e/o inadeguatezza dei dati tempi immediato Ritardi o assenza dell’operatore allo sportello protocollo o URP vincoli modulistica Errore nella modulistica risorse moduli per l’istanza modulo non aggiornato alle normative interrelazioni con interrelazione con i processi di Legati alla non presa in altri processi verifica dei requisiti considerazione delle correlazioni

PROCESSO: ISTRUTTORIA E VERIFICA DEI REQUISITI Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi Competenze Funzionario a cui è stata assegnata la Incomprensioni tra Funzionari competenza al rilascio del pass comunali, Funzionari AST e

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invalidi Funzionari INPS responsabilità Media responsabilità organizzativa Insufficienti conoscenze organizzative dei giuridiche, disinvolta soggetti competenti interpretazione dei regolamenti e (elevata/media/bassa) non corretto esame di elenchi origine del processo- Inquadramento dell’istanza alla luce Mancanza delle risorse umane e INPUT delle norme e dei regolamenti e del supporto informatico apertura del fascicolo risultato atteso di Conclusione dell’istruttoria con Mancata rilevazione del risultato processo -OUTPUT acquisizione di un breve e sintetico atteso (smarrimento dell’istanza verbale o referto o di parte della documentazione presentata) flusso del processo - Inquadramento dell’istanza alla luce superficialità, insufficienza, sequenza attività - fasi delle norme e dei regolamenti, inadeguatezza dei dati disponibili apertura del fascicolo, verifica dei dati e superficialità nelle verifiche e contenuti nei documenti pervenuti, nei controlli controllo della reale situazione del soggetto richiedente il pass invalidi e l’autorizzazione alla circolazione, conclusione dell’istruttoria con acquisizione di un breve e sintetico referto ed invio dell’intero fascicolo al personale dell’ufficio delegato a predisporre e stampare materialmente il pass invalidi tempi Entro 20 giorni dalla presentazione ritardi dell’istanza vincoli Imposti dalla Legge e dai regolamenti mancata osservanza dei vincoli e disinvolta interpretazione delle norme risorse Sistema informatico e operatori mancato ed erroneo assegnati al controllo funzionamento del sistema informatico e scarsa preparazione degli operatori assegnati al controllo interrelazioni con Richiesta conferma dati ad altro Ente Ritardi altri processi e/o richiesta d’integrazione di documenti ai fini della conclusione dell’istruttoria

PROCESSO: PREDISPOSIZIONE DEL CONTRASSEGNO Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi Competenze (soggetti personale dell’ufficio delegato a Inadeguatezza per scarsa competenti a svolgere predisporre e stampare materialmente conoscenza il processo) e il pass invalidi e Funzionario delegato dimensione della a firmare il pass invalidi struttura responsabilità Media responsabilità organizzativa Inadeguatezza per scarsa organizzative dei conoscenza soggetti competenti

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(elevata/media/bassa) origine del processo- Passaggio del fascicolo con allegato Smarrimento del fascicolo INPUT l’esito dell’istruttoria risultato atteso di Pass invalidi stampato e firmato Errata classificazione processo -OUTPUT flusso del processo- Passaggio del fascicolo con allegato Immissione della pratica in un sequenza attività - fasi l’esito dell’istruttoria/ predisposizione fascicolo non attinente/ e stampa del pass/ firma del pass da confusione parte del Funzionario tempi Normalmente entro 6 giorni dalla Ritardi chiusura dell’istruttoria vincoli Ogni pass deve essere munito di mancata osservanza dei vincoli regolare ologramma risorse Umane ed informatiche Indisponibilità delle risorse interrelazioni con interrelazione con i processi di rilascio Non presa in considerazione altri processi del contrassegno e dell’autorizzazione delle correlazioni alla circolazione

PROCESSO: RILASCIO DEL CONTRASSEGNO E DELL’AUTORIZZAZIONE ALLA CIRCOLAZIONE Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi Competenze (soggetti Funzionario Responsabile e/o Problemi organizzativi e/o conflitti competenti a svolgere funzionario da lui delegato interni il processo) e dimensione della struttura responsabilità Bassa - Media responsabilità Inadeguatezza rispetto al ruolo organizzative dei organizzativa soggetti competenti (elevata/media/bassa) origine del processo- Ricezione del pass invalidi firmato Smarrimento INPUT corredato dall’autorizzazione a circolare risultato atteso di Rilascio del pass invalidi firmato Sollecitazioni da parte di altri processo -OUTPUT corredato dall’autorizzazione a soggetti circolare flusso del processo- Ricezione del pass invalidi firmato Mancanza di personale, non sequenza attività - corredato dall’autorizzazione a rispetto della scadenza , fasi circolare/avviso al richiedente/ sollecitazioni da parte di soggetti Rilascio esterni per agevolare il rilascio di un pass rispetto ad un’altro tempi Entro 30 giorni dalla richiesta Ritardi, rimandi, rinvii e smarrimenti vincoli Vincoli di Legge e regolamenti mancata osservanza dei vincoli risorse Conoscenza delle procedure, della Indisponibilità delle risorse legge e adeguato supporto tecnologiche nella stesura dell’atto tecnologico ed umano e scarsa conoscenza delle norme interrelazioni con interrelazione con i processi di Non considerazione delle altri processi verifica dei requisiti e di correlazioni predisposizione del contrassegno

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MACRO PROGETTAZIONE DI OPERA PUBBLICA PROCESSO 8 Scomposizione del procedura di selezione del progettista macro processo in controllo della progettazione (fasi) processi verifica e validazione del progetto approvazione dei livelli di progettazione

Tipologia macro processo e processo PROCESSO: PROCEDURA DI SELEZIONE DEL PROGETTISTA Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi Competenze (soggetti Funzionario Responsabile OOPP Mancata o non sufficiente verifica competenti a svolgere di possibili situazioni il processo) e d’incompatibilità dovute a legami dimensione della familiari e/o di affari struttura responsabilità Media elevata mancanza, insufficienza, organizzative dei inadeguatezza della formazione, soggetti competenti della competenza e dell'esperienza (elevata/media/bassa) degli addetti etc; origine del processo- Indagine di mercato con riferimento Mancanza insufficienza della INPUT alla tipologia dell’opera rilevazione/ occultamento o mancata gestione dell’indagine / Assenza di interessati oppure formazione di un cartello risultato atteso di Disciplinare d’incarico debitamente Carenze in sede di redazione del processo -OUTPUT sottoscritto dalle parti disciplinare/mancanza o inadeguatezza di alcune clausole flusso del processo- Indagine di mercato con riferimento Mancanza di regolamentazione, sequenza attività - alla tipologia dell’opera; determina a complessità e scarsa chiarezza fasi contrattare motivata ; sottoscrizione della normativa di riferimento / del disciplinare d’incarico Arbitrarietà della scelta del progettista e/o forzature da parte di Amministratori tempi Entro giorni ritardi, etc. vincoli Iscrizione ad ordine professionale ed mancata osservanza dei esperienza di progettazione di opere vincoli/occultamento della simili, obblighi normativi mancata osservanza dei vincoli, etc. risorse economico-finanziarie etc. indisponibilità di risorse economico/finanziare interrelazioni con interrelazione con i processi di mancata correlazione con gli altri processi altri controllo e verifica della strumenti di pianificazione dati ed informazioni progettazione territoriale, etc. pertinenti PROCESSO: CONTROLLO DELLA PROGETTAZIONE Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi RUP – Responsabile Unico del Mancata o non sufficiente Competenze Procedimento verifica di possibili situazioni d’incompatibilità dovute a

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legami familiari e/o di affari responsabilità Medio – Alta / Alta identificazione mancanza, insufficienza, organizzative dei della responsabilità del processo inadeguatezza della formazione, soggetti competenti nell'ambito dell'organizzazione della competenza e (elevata/media/bassa) dell'esperienza degli addetti etc; origine del processo- Sottoscrizione del Disciplinare Ritardi e rinvii della INPUT d’incarico sottoscrizione risultato atteso di Progetto e vari studi ad esso collegati Carenza negli elaborati di processo -OUTPUT progetto flusso del processo- Sottoscrizione del Disciplinare / Incoerenza tra gli elaborati del sequenza attività - fasi Progetto di massima e studio di progetto fattibilità / Elaborati progettuali dell’Opera Pubblica correlati ai Piano di Governo del Territorio tempi Dai _ ai _ giorni Ritardi, rinvii e varianti in sede di progetto vincoli Tecnico giuridici mancata osservanza dei vincoli risorse RUP e suoi collaboratori oltre al Scarsità delle risorse / Esercizio sistema informatico prolungato ed esclusivo della responsabilità di un processo da parte di pochi o di un unico soggetto interrelazioni con interrelazione con il processo di mancata correlazione con altri processi verifica e validazione del progetto l’avviso pubblicato

PROCESSO: VERIFICA E VALIDAZIONE DEL PROGETTO Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi Competenze (soggetti RUP – Responsabile Unico del Mancata o non sufficiente competenti a svolgere Procedimento verifica di possibili situazioni il processo) e d’incompatibilità dovute a dimensione della legami familiari e/o di affari struttura responsabilità Alta identificazione della mancanza, insufficienza, organizzative dei responsabilità del processo inadeguatezza della formazione, soggetti competenti nell'ambito dell'organizzazione della competenza e (elevata/media/bassa) dell'esperienza degli addetti origine del processo- Progetto e vari studi ad esso collegati Smarrimento di elaborati di INPUT progetto risultato atteso di Progetto verificato e validato Omesse verifiche processo -OUTPUT flusso del processo- Progetto e vari studi ad esso Esercizio prolungato ed sequenza attività - fasi collegati/verifiche tecnico esclusivo della responsabilità di urbanistiche disposte da parte del un processo da parte di pochi o RUP/ Progetto verificato e validato di un unico soggetto tempi Dai __ ai __ giorni Ritardi, rinvii e varianti in sede di progetto vincoli Tecnico Urbanistici mancata osservanza dei vincoli/occultamento della mancata osservanza dei vincoli risorse Tecnici e Strumenti di Scarsità e inadeguatezza delle

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Programmazione Urbanistica risorse disponibili interrelazioni con interrelazione con il processo mancata correlazione con gli altri processi approvazione dei livelli di strumenti di programmazione progettazione e con gli strumenti di programmazione

PROCESSO: APPROVAZIONE DEI LIVELLI DI PROGETTAZIONE Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi Competenze (soggetti RUP – Responsabile Unico del mancanza, insufficienza, competenti a svolgere Procedimento inadeguatezza della formazione, il processo) e della competenza e dell'esperienza dimensione della degli addetti etc; struttura responsabilità Bassa - Media responsabilità Inadeguatezza rispetto al ruolo organizzative dei organizzativa soggetti competenti (elevata/media/bassa) origine del processo- Progetto verificato e validato Smarrimento INPUT risultato atteso di Definizione ed approvazione dei Scarsa definizione dei livelli di processo -OUTPUT livelli di progettazione progettazione flusso del processo- Progetto verificato e validato / Troppi livelli di progettazione sequenza attività - definizione dei livelli/ approvazione rispetto ai tempi di realizzazione fasi dei livelli di progettazione dell’opera tempi Entro 30 giorni dalla firma del Ritardi, rimandi, rinvii e disciplinare smarrimenti vincoli Vincoli di Legge e regolamenti mancata osservanza dei vincoli risorse Conoscenza delle procedure, della Indisponibilità delle risorse legge e adeguato supporto tecnologiche nella stesura dell’atto tecnologico ed umano e scarsa conoscenza delle norme interrelazioni con interrelazione con i processi di Non considerazione delle altri processi verifica dei requisiti e di correlazioni predisposizione del contrassegno

MACRO Controlli/Accertamento delle entrate tributarie comunali: IMU TASI TARI PROCESSO 9 scomposizione del 1. Ricerca delle posizioni contributive con anomalie macro processo in 2. Analisi delle singole posizioni nei tempi di prescrizione processi 3. Emissione solleciti di pagamento/avvisi di accertamento

Tipologia macro processo e processo PROCESSO: RICERCA DELLE POSIZIONI CONTRIBUTIVE CON ANOMALIE. Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi

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competenze Personale addetto all’ufficio tributi che Mancata identificazione di interagisce con personale anagrafe e situazioni contributive di fatto ufficio tecnico conosciute responsabilità Media responsabilità organizzativa Insufficienza della formazione e organizzative dei nell’ambito del personale addetto ai esperienza degli addetti al soggetti competenti controlli controllo, mancato (elevata/media/bassa) aggiornamento dei software gestionale, incongruenze e discrepanze nelle banche dati differenti origine del processo- Soddisfare le esigenze dell’ente Mancato inserimento del INPUT contribuente all’interno del software gestionale, inserimento errato dei contribuenti esistenti risultato atteso di Creazione di una banca dati contribuenti Omesso inserimento di posizioni processo -OUTPUT completa e costantemente aggiornata contributive o errato inserimento di dati rilevanti ai fini tributari flusso del processo- Analisi dettagliata e puntuale dei singoli superficialità, insufficienza sequenza attività - fasi utenti dati/informazioni nelle fasi del Inserimento posizioni contributive flusso, anomalie inesistenti e/o nuove e/o di dati identificativi mancanti mancata correzione di anomalie e/o insufficienti, correzione delle effettive posizioni errate tempi In base al flusso Ritardi nelle analisi, dimenticanze varie vincoli risorse Personale interno ed esterno Inefficacia del personale addetto specializzato nell’analisi interrelazioni con altri interrelazione con registrazioni mancata correlazione con gli processi anagrafiche, denunce Ufficio suap, atti altri uffici e/o banche dati amministrativi di competenza disponibili dell’ufficio tecnico come approvazione PGT

PROCESSO: ANALISI DELLE SINGOLE POSIZIONI CONTRIBUTIVE NEI TEMPI DI PRESCRIZIONE. Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi competenze Personale addetto all’ufficio tributi ed Inefficienza nell’analisi esterno specializzato posizioni singole responsabilità Alta responsabilità del personale addetto Insufficienza e/o inadeguatezza

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organizzative dei all’analisi dettagliata delle posizioni della formazione e soggetti competenti contributive dell'esperienza dell’addetto (elevata/media/bassa) tributi origine del processo- Pertinenza ai bisogni dell’Ente, compito Mancanza/insufficienza della INPUT istituzionale dell’ente locale rilevazione, negligenza nell’analisi dei dati contributivi risultato atteso di Corrispondenza dei requisiti richiesti Rilevazione alterata del risultato processo -OUTPUT atteso flusso del processo- Verifica dati identificativi contribuente, Superficialità e/o insufficienza sequenza attività - fasi verifica dati immobili, verifica nelle fasi del flusso, alterazione pagamenti temporali delle informazioni inserite, interpretazione soggettiva delle norme tempi in base alle prescrizioni normative Omessi o ritardati accertamenti, mancato recupero di crediti dell’ente vincoli risorse Personale interno ed affidamento a Inefficacia del personale e/o personale specializzato nell’analisi incompletezza dei dati del posizioni tributarie sistema informatico utilizzato e/o delle banche dati disponibili interrelazioni con altri interrelazione con banche dati presso mancata aggiornamento dei dati processi l’Agenzia delle Entrate e il Catasto nella Banche dati utilizzate

PROCESSO: EMISSIONE SOLLECITI DI PAGAMENTO/AVVISI DI ACCERTAMENTO Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi competenze Personale addetto all’ufficio tributi ed Superficialità e/o insufficienza esterno specializzato dei controlli responsabilità identificazione della responsabilità del mancanza, insufficienza, organizzative dei processo elevata inadeguatezza della competenza soggetti competenti degli addetti (elevata/media/bassa) origine del processo- Reperimento delle entrate tributarie di mancanza insufficienza della INPUT competenza comunale rilevazione/ occultamento di posizioni contributive risultato atteso di Emissione di solleciti e/o avvisi di Rilevazione alterata del risultato processo -OUTPUT accertamento corretti atteso con conseguente annullamento degli atti emessi per tributi non dovuti

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flusso del processo- Controllo preventivo dei solleciti/avvisi Insufficienza nelle fasi del flusso sequenza attività - fasi accertamento prima della spedizione. per incongruenza dati presenti Controllo indirizzi, controllo decessi, Superficialità e/o insufficienza controllo denunce di successione. dei controlli, emissione di avvisi Verifica e controllo degli elementi di accertamento per tributi non essenziali per la legittimità dell’avviso dovuti di accertamento emesso tempi in base alle prescrizioni di legge Mancata rispondenza alle scadenze temporali di legge vincoli risorse Personale interno e personale esterno Inefficacia del personale e/o del specializzato nell’analisi delle posizioni personale esterno tributarie interrelazioni con altri Interrelazione con operatori specializzati Mancata stampa ed invio di atti processi esterni per la creazione e stampa avvisi Mancato recapito del sollecito Interrelazione con ufficio messo e/o avviso accertamento per comunale per la spedizione. errori materiali

MACRO Permesso di Costruire PROCESSO 10 scomposizione del accettazione istanza ed avvio del procedimento macro processo in istruttoria e parere processi rilascio titolo autorizzativo chiusura pratica

Tipologia macro processo e processo PROCESSO: ACCETTAZIONE ISTANZA ED AVVIO DEL PROCEDIMENTO Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi

Competenze (soggetti responsabile del procedimento ufficio nessuno competenti a svolgere il protocollo e responsabile del processo) e dimensione procedimento ufficio tecnico della struttura responsabilità medio/bassa responsabilità organizzativa Strumentazione tecnologica non organizzative dei adeguata; occultamento o soggetti competenti mancata gestione istanze. (elevata/media/bassa) origine del processo- presentazione istanze da privati occultamento o mancata gestione INPUT istanze. risultato atteso di accettazione istanza ritardi nella gestione della processo –OUTPUT pratica

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flusso del processo- - protocollazione istanza ritardi nella gestione dei vari sequenza attività – - assegnazione pratica passaggi fasi - avvio del procedimento tempi in base ai flussi tempo a disposizione ridotto da altri adempimenti presenti vincoli vincoli normativi e tempistiche mancata osservanza dei vincoli risorse adeguato supporto tecnologico risorse inadeguate interrelazioni con altri interrelazione con il processo di Non considerazione delle processi istruttoria e parere correlazioni

PROCESSO: ISTRUTTORIA E PARERE Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi competenze responsabile del procedimento non equa ripartizione dei carichi di lavoro responsabilità elevata/media responsabilità insufficienti risorse di personale e organizzative dei organizzativa strumentali soggetti competenti (elevata/media/bassa) origine del processo- analisi della pratica con acquisizione di ritardi nella gestione delle istanze e INPUT informazioni e pareri acquisizione pareri risultato atteso di accoglimento istanza presentata dal condizionamento esterno processo –OUTPUT privato flusso del processo- - analisi progetto; carenza di personale, inadeguata sequenza attività – - acquisizione dati e pareri enti formazione ed aggiornamento del fasi interessati; personale sugli sviluppi normativi - verifica compatibilità; - espressione parere; tempi in base ai flussi carenza di personale ed inadeguata strumentazione tecnologica, tempo ridotto da altri adempimenti in capo all’ufficio, ritardi vincoli normative e regolamenti vigenti mancata applicazione di alcune norme risorse valida ed adeguata strumentazione inadeguata formazione ed tecnologica, adeguata conoscenza e aggiornamento del personale sugli competenza in materia, tempo per sviluppi normativi svolgimento processo

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interrelazioni con altri interrelazione con rilascio titolo ritardi processi autorizzativo

PROCESSO: RILASCIO TITOLO AUTORIZZATIVO Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi

Competenze (soggetti responsabile del procedimento e Carenza organico competenti a svolgere il responsabile area tecnica processo) e dimensione della struttura responsabilità media responsabilità organizzativa insufficienti risorse di personale organizzative dei e strumentali soggetti competenti origine del processo- parere del responsabile del ritardi nella gestione delle INPUT procedimento pratiche risultato atteso di rilascio titolo autorizzativo mancata osservanza delle processo –OUTPUT tempistiche flusso del processo- - predisposizione atti relativi al mancata osservanza delle sequenza attività – fasi permesso di costruire tempistiche - trasmissione avviso di avvenuto permesso di costruire - notifica di eventuali oneri concessori ed atto autorizzativo tempi in base al flusso ritardi a causa di tempo ridotto a disposizione del personale dovuto ad altri adempimenti in capo all’ufficio vincoli normativa vigente mancata osservanza dei vincoli risorse adeguata stumentazione tecnologica e strumentazione tecnologica e competenza del personale personale non aggiornati interrelazioni con altri interrelazione con istruttoria e parere e non considerazione delle processi chiusura pratica correlazioni

PROCESSO: CHIUSURA PRATICA Caratteristiche Contenuto Identificazione eventi rischiosi

Competenze (soggetti responsabile del procedimento nessuno competenti a svolgere il processo) responsabilità media/bassa responsabilità organizzativa insufficienti risorse strumentali organizzative dei

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soggetti competenti (elevata/media/bassa) origine del processo- presentazione atti inerenti le fasi dei ritardi nella gestione dei dati INPUT lavori risultato atteso di implementazione fascicolo pratica processo –OUTPUT flusso del processo- - registrazione dati delle fasi successive al mancato inserimento dati sequenza attività – rilascio del titolo autorizzativo (inzio-fine fasi lavori, cambi DL, ecc) - gestione denunce opere strutturali ed in cemento armato; - agibilità. tempi in base ai flussi ritardi e rinvii nell’inserimento dati vincoli normative vigenti mancata considerazione di alcuni vincoli risorse adeguata strumentazione tecnologica e strumentazione tecnologica e competenza del personale personale non aggiornati interrelazioni con altri rilascio titolo autorizzativo mancanza di correlazione processi

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TABELLA RIEPILOGATIVA DEI DIECI MACRO PROCESSI ANALIZZATI

MACRO SISTEMA DI AFFIDAMENTO PROCESSO 1

1. Programmazione Scomposizione del 2. Progettazione della gara macro processo in 3. Selezione del contraente processi 4. Verifica dell’aggiudicazione 5. Stipula del contratto MACRO SISTEMA DI FORMAZIONE DEGLI ATTI PROCESSO 2

1. Proposta da parte del responsabile Scomposizione del 2. Verifica di fattibilita' tecnica e contabile macro processo in 3. Approvazione da parte dell'organo esecutivo/politico processi 4. Verbalizzazione dell'atto 5. Pubblicazione MACRO PROCESSO 3 RECLUTAMENTO PERSONALE E/O PROGRESSIONE 1. Programmazione Scomposizione del 2. Esecuzione bando macro processo in 3. Procedura concorsuale processi 4. Verifica dei risultati 5. Nomina MACRO ISCRIZIONE ANAGRAFICA PROCESSO 4 1. Istanza di parte Scomposizione del 2. Iscrizione preliminare entro il 2° giorno macro processo in 3. Passaggio della pratica alla Polizia Locale e/o al Messo Comunale processi 4. Accertamento della dimora abituale 5. Definizione della pratica MACRO RICONOSCIMENTO DI CONTRIBUTO PROCESSO 5 1. Istanza di parte con acquisizione di idonea documentazione a sostegno 2. Istruttoria e invio dell’esito alla Giunta Comunale unitamente ad una proposta Scomposizione del 3. Deliberazione della Giunta Comunale con individuazione dei macro processo in beneficiari del contributo e quantificazione dei relativi importi ed processi indirizzo al Funzionario Responsabile per gli adempimenti successivi 4. Lliquidazione del contributo agli aventi diritto 5. Emissione dei mandati di pagamento

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MACRO PROCEDURA NEGOZIATA TRAMITE C.U.C. AFFIDAMENTO DI PROCESSO 6 LAVORO DI IMPORTO SUPERIORE A €. 40.000 1. Pubblicazione dell’avviso di manifestazione d’interesse 2. Verifica esito delle manifestazioni d’interesse pervenute e ammissione Scomposizione del e/o integrazione delle ditte nell’elenco degli inviti macro processo in 3. Predisposizione della gara d’appalto sulla piattaforma telematica ed processi invio degli inviti 4. Svolgimento della gara 5. Proposta di aggiudicazione 6. Stipula del contratto

MACRO RILASCIO DI PASS AD AUTOVEICOLI USATI DA PERSONE PROCESSO 7 DISABILI

1. Istanza di parte con allegata idonea documentazione a sostegno Scomposizione del 2. Istruttoria e verifica dei requisiti macro processo in 3. Predisposizione del contrassegno processi 4. Rilascio del contrassegno e dell’autorizzazione alla circolazione MACRO PROGETTAZIONE DI OPERA PUBBLICA PROCESSO 8 Scomposizione del 1. Procedura di selezione del progettista macro processo in 2. Controllo della progettazione (fasi) processi 3. Verifica e validazione del progetto 4. Approvazione dei livelli di progettazione MACRO CONTROLLI/ACCERTAMENTO DELLE ENTRATE TRIBUTARIE PROCESSO 9 COMUNALI: IMU TASI TARI Scomposizione del 1. Ricerca delle posizioni contributive con anomalie macro processo in 2. Analisi delle singole posizioni nei tempi di prescrizione processi 3. Emissione solleciti di pagamento/avvisi di accertamento

MACRO PERMESSO DI COSTRUIRE PROCESSO 10 Scomposizione del 1. Accettazione istanza ed avvio del procedimento macro processo in 2. Istruttoria e parere processi 3. Rilascio titolo autorizzativo 4. Chiusura pratica

2.VALUTAZIONE DEL RISCHIO

Si è proceduto alla ponderazione del rischio seguendo un principio di prudenza analizzando le singole attività in correlazione ai relativi processi.

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2.1 IL SISTEMA DEI CONTROLLI E DELLE AZIONI PREVENTIVE PREVISTE

Si riportano di seguito, organizzate a livello di Servizio, le schede contenenti le azioni preventive e i controlli attivati per ognuno dei processi per i quali si è stimato “medio” o “alto” l’indice di rischio o per i quali, sebbene l’indice di rischio sia stato stimato come “basso”, si è comunque ritenuto opportuno e utile predisporre e inserire nel Piano azioni di controllo preventivo. Tra le azioni intraprese per affrontare i rischi di corruzione, il P.T.P.C. dei singoli Comuni dell’unione analizzava i procedimenti ed i processi che, in funzione della situazione specifica di ogni Comune, presentano possibili rischi per l’integrità (anti-corruzione), classificando tali rischi in relazione al grado di “pericolosità” .

Indice di rischio = probabilità di accadimento x impatto di accadimento

Il piano contiene le seguenti 33 schede, che saranno oggetto di monitoraggio e implemento con il monitoraggio previsto nel corso del 2017.

2.2 SCHEDE DI RISCHIO 2017-2019

ID. SCHEDA PTPC 1 EDILIZIA PRIVATA Processo: GESTIONE ATTI ABILITATIVI (rilascio Permessi di Costruire) Indice di rischio: Probabilità 3 X Impatto 3 = ALTO 9 Tempistica di Rischio Azioni Responsabilità attuazione Esplicitazione della documentazione necessaria DIRIGENTE/ per l'attivazione delle pratiche e delle richieste Responsabile del In atto Disomogeneità di integrazione procedimento delle Da attivare valutazioni Formalizzazione dei criteri di assegnazione DIRIGENTE (entro il delle pratiche 31/12/2017) Procedura formalizzata e informatizzata che In atto Non rispetto garantisca la tracciabilità delle istanza delle scadenze Monitoraggio e report periodico dei tempi di DIRIGENTE temporali evasione delle istanze e analisi atti, per In atto tipologia di procedimento Nota 1: in relazione al numero di addetti assegnati al Servizio, permane la situazione di criticità nella turnazione per l’assegnazione delle pratiche a personale formato.

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ID. SCHEDA PTPC 2 EDILIZIA PRIVATA Processo: GESTIONE ATTI ABILITATIVI (controllo Segnalazioni Certificate di Inizio Attività - SCIA) Indice di rischio: Probabilità 2,5 X Impatto 3 = MEDIO ALTO 6 Tempistica di Rischio Azioni Responsabilità attuazione Formalizzazione dei criteri statistici per la In atto 100% creazione del campione di pratiche da DIRIGENTE Assenza di pratiche criteri di controllare campionamento Creazione di supporti operativi per DIRIGENTE In atto l’effettuazione dei controlli Esplicitazione della documentazione In atto Disomogeneità necessaria per la presentazione delle pratiche delle DIRIGENTE Da attivare Formalizzazione dei criteri di assegnazione valutazioni (entro il delle pratiche 31/12/2017) Monitoraggio e report periodico dei tempi di Non rispetto In atto realizzazione dei controlli delle scadenze DIRIGENTE Procedura formalizzata e informatizzata che temporali In atto garantisca la tracciabilità dell'operato Nota 1: in relazione al numero di addetti assegnati al Servizio, permane la situazione di criticità nella turnazione per l’assegnazione delle pratiche a personale formato.

ID. SCHEDA PTPC 3 EDILIZIA PRIVATA Processo: GESTIONE ATTI ABILITATIVI (controllo Denunce di Inizio Attività - SuperDIA) Indice di rischio: Probabilità 3 X Impatto 3 = ALTO 9 Tempistica di Rischio Azioni Responsabilità attuazione Formalizzazione dei criteri statistici per la In atto sul Assenza di creazione del campione di pratiche da DIRIGENTE 100% delle criteri di controllare pratiche campionamento Creazione di supporti operativi per DIRIGENTE In atto l’effettuazione dei controlli Esplicitazione della documentazione In atto Disomogeneità necessaria per la presentazione delle pratiche delle DIRIGENTE Da attivare Formalizzazione dei criteri di assegnazione valutazioni (entro il delle pratiche 31/12/2017) Monitoraggio e report periodico dei tempi di In atto Non rispetto realizzazione dei controlli delle scadenze DIRIGENTE Procedura formalizzata e informatizzata che temporali In atto garantisca la tracciabilità dell'operato Nota 1: in relazione al numero di addetti assegnati al Servizio, permane la situazione di criticità nella turnazione per l’assegnazione delle pratiche a personale formato.

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ID. SCHEDA PTPC 4 EDILIZIA PRIVATA Processo: GESTIONE ATTI ABILITATIVI (controllo Comunicazioni di Inizio Attività - CIA) Indice di rischio: Probabilità 2 X Impatto 2 = MEDIO 4 Tempistica di Rischio Azioni Responsabilità attuazione Formalizzazione dei criteri statistici per la In atto sul Assenza di creazione del campione di pratiche da DIRIGENTE 100% delle criteri di controllare pratiche campionamento Creazione di supporti operativi per DIRIGENTE In atto l’effettuazione dei controlli Esplicitazione della documentazione In atto Disomogeneità necessaria per la presentazione delle pratiche delle DIRIGENTE Da attivare Formalizzazione dei criteri di assegnazione valutazioni (entro il delle pratiche 31/12/2017) Monitoraggio e report periodico dei tempi di Non rispetto In atto realizzazione dei controlli delle scadenze DIRIGENTE Procedura formalizzata e informatizzata che temporali In atto garantisca la tracciabilità dell'operato Nota 1: in relazione al numero di addetti assegnati al Servizio, permane la situazione di criticità nella turnazione per l’assegnazione delle pratiche a personale formato.

ID. SCHEDA PTPC 5 URBANISTICA Processo: GESTIONE CERTIFICAZIONI (rilascio Certificati di Destinazione Urbanistica - CDU) Indice di rischio: Probabilità 1 X Impatto 3 = MEDIO BASSO 3 Tempistica di Rischio Azioni Responsabilità attuazione DIRIGENTE/ Esplicitazione della documentazione Responsabile del In atto necessaria per l'attivazione delle pratiche procedimento Disomogeneità delle Procedura formalizzata di gestione dell'iter DIRIGENTE In atto valutazioni Da attivare Formalizzazione dei criteri di assegnazione DIRIGENTE (entro il delle pratiche 31/12/2017)

Non rispetto Monitoraggio e report periodico dei tempi di delle scadenze DIRIGENTE In atto evasione delle istanze temporali

Nota 1: in relazione al numero di addetti assegnati al Servizio, permane la situazione di criticità nella turnazione per l’assegnazione delle pratiche a personale formato.

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ID. SCHEDA PTPC 6 EDILIZIA PRIVATA

Processo: GESTIONE CERTIFICAZIONI (rilascio Certificati di Agibilità) Indice di rischio: Probabilità 2 X Impatto 2 = MEDIO 4 Tempistica di Rischio Azioni Responsabilità attuazione Esplicitazione della documentazione DIRIGENTE/ necessaria per l'attivazione delle pratiche e Responsabile del In atto Disomogeneità delle richieste di integrazione procedimento delle Da attivare valutazioni Formalizzazione dei criteri di assegnazione DIRIGENTE (entro il delle pratiche 31/12/2017)

Procedura formalizzata e informatizzata che In atto Non rispetto garantisca la tracciabilità delle istanza delle scadenze DIRIGENTE Monitoraggio e report periodico dei tempi di temporali evasione delle istanze e analisi atti, per In atto tipologia di procedimento Nota 1: in relazione al numero di addetti assegnati al Servizio, permane la situazione di criticità nella turnazione per l’assegnazione delle pratiche a personale formato.

ID. SCHEDA PTPC 7 PIANIFICAZIONE TERRITORIALE Processo: GESTIONE STRUMENTI URBANISTICI (approvazione Piani Attuativi di iniziativa privata) Indice di rischio: Probabilità 3 X Impatto 3 = ALTO 9 Tempistica di Rischio Azioni Responsabilità attuazione Esplicitazione della documentazione Disomogeneità necessaria per l'attivazione dell'iter e delle In atto delle richieste di integrazione DIRIGENTE valutazioni Formalizzazione dei criteri di assegnazione Nota 1. delle istanze

Procedura formalizzata che garantisca la In atto Non rispetto tracciabilità delle istanze e la gestione dell'iter delle scadenze DIRIGENTE temporali Monitoraggio e report periodico dei tempi di In atto - report evasione delle istanze e di gestione dell'iter annuale Fidelizzazione Previsione di più pareri di competenza da Istruttore/Proget DIRIGENTE In atto acquisire nell'ambito del procedimento tista/Proponente Nota 1. I piani attuativi sono e saranno gestiti direttamente dalla Responsabile del Servizio Nota 2: in relazione al numero di addetti assegnati al Servizio, permane la situazione di criticità nella turnazione per l’assegnazione delle pratiche a personale formato.

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ID. SCHEDA PTPC 8 PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

Processo: GESTIONE STRUMENTI URBANISTICI (approvazione P.G.T. e relative Varianti) Indice di rischio: Probabilità 3 X Impatto 3 = ALTO 9 Tempistica di Rischio Azioni Responsabilità attuazione Esplicitazione della documentazione Disomogeneità necessaria per l'attivazione dell'iter e delle In atto delle richieste di integrazione DIRIGENTE valutazioni Formalizzazione dei criteri di assegnazione del Nota 1. procedimento Procedura formalizzata e informatizzata che Non rispetto garantisca la tracciabilità della gestione In atto delle scadenze dell'iter DIRIGENTE temporali Monitoraggio e report periodico dei tempi di In atto - report gestione dell'iter annuale Fidelizzazione Previsione di più pareri di competenza da Istruttore/Proget DIRIGENTE In atto acquisire nell'ambito del procedimento tista/Proponente Nota 1. I piani urbanistici sono e saranno gestiti direttamente dalla Responsabile del Servizio Nota 2: in relazione al numero di addetti assegnati al Servizio, permane la situazione di criticità nella turnazione per l’assegnazione delle pratiche a personale formato.

ID. SCHEDA PTPC 9 EDILIZIA PRIVATA Processo: GESTIONE PROCEDIMENTI SANZIONATORI (abusi edilizi e irrogazioni sanzioni) Indice di rischio: Probabilità 3 X Impatto 3 = ALTO 9 Tempistica di Rischio Azioni Responsabilità attuazione Procedura formalizzata a livello di servizio per la gestione delle segnalazioni e l'attivazione DIRIGENTE In atto Discrezionalità dei procedimenti di intervento Pianificazione dei controlli e dell'attivazione Da attivare dei procedimenti con report periodico DIRIGENTE (entro il verifiche e motivazioni 31/12/2017) Esplicitazione degli elementi da rilevare e Disomogeneità delle situazioni accertate per l'attivazione del In atto delle azioni e procedimento DIRIGENTE delle Formalizzazione dei criteri di assegnazione valutazioni Nota 1. delle pratiche

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Da attivare Non rispetto Monitoraggio e report periodico dei tempi di (entro il delle scadenze DIRIGENTE gestione dei procedimenti 31/12/2017) temporali Report annuale

Nota 1:Gli abusi edilizi sono e saranno gestiti direttamente dalla Responsabile del Servizio Nota 2:Sono in corso valutazioni sulle varie metodiche di monitoraggio e reporting Nota 3:in relazione al numero di addetti assegnati al Servizio, permane la situazione di criticità nella turnazione per l’assegnazione delle pratiche a personale formato.

ID. SCHEDA PTPC 10 AREA OOPP ECOLOGIA PATRIMONIO

Processo: GESTIONE ATTI ABILITATIVI (Autorizzazioni paesistiche, Autorizzazioni distributori carburanti, ecc ) Indice di rischio: Probabilità 3 X Impatto 3 = ALTO 9 Rischio Azioni Responsabilità Tempistica di attuazione Disomogeneità Esplicitazione della documentazione necessaria DIRIGENTE/ In atto delle valutazioni per l'attivazione delle pratiche e delle richieste Responsabile del di integrazione procedimento Formalizzazione dei criteri di assegnazione DIRIGENTE In atto delle pratiche Non rispetto Procedura formalizzata e informatizzata che DIRIGENTE In atto delle scadenze garantisca la tracciabilità delle istanza temporali Monitoraggio e report periodico dei tempi di DIRIGENTE In atto evasione delle istanze e analisi atti, per tipologia di procedimento Nota 1:Grazie al nuovo sistema informatizzato regionale MAPEL sono garantiti la totale accessibilità e il monitoraggio di ogni procedimento paesistico concluso. In rete vengono inseriti la domanda, i pareri (Commissioni Paesistiche e Soprintendenza) la georeferenziazione, l’autorizzazione. Per quanto attiene i procedimenti dei distributori di carburanti ( parte non commerciale) ogni autorizzazione necessita di conferenza dei servizi e anche il collaudo è congiunto. Peridicamente la Regione esercita un censimento degli impianti acquisendo tutti i dati

ID. SCHEDA PTPC 11 AREA OOPP ECOLOGIA PATRIMONIO Processo: RILASCIO ATTESTATI IDONEITA'ABITATIVA - Indice di rischio: Probabilità 1 X Impatto 2 = MEDIO - BASSO 2 Tempistica di Rischio Azioni Responsabilità attuazione Tracciabilità di tutte le fasi del procedimento Non imparzialità DIRIGENTE In atto dell'istruttoria, degli accessi discrezionalità con conseguenze Controllo puntuale tempistica di lavorazione DIRIGENTE In atto sull'esito delle istanze Controllo puntuale in back office DIRIGENTE In atto Nota1:Check list formato xls.

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ID. SCHEDA PTPC 12 OOPP ECOLOGIA PATRIMONIO

Processo: RILASCIO DI AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI - Indice di rischio: Probabilità 2,5 X Impatto 3 = MEDIO- ALTO 7,5 Tempistica di Rischio Azioni Responsabilità attuazione Esplicitazione della documentazione necessaria per l'attivazione delle pratiche e DIRIGENTE In atto Disomogeneità richieste di integrazione delle valutazioni Formalizzazione dei criteri di assegnazione delle pratiche turnazione o assegnazione DIRIGENTE In atto casuale Procedura formalizzata di gestione dell'iter DIRIGENTE In atto Non rispetto delle per la tracciabilità delle istanze scadenze Monitoraggio e report periodico dei tempi di temporali evasione delle istanze, per tipologia di DIRIGENTE In atto complessità

ID. SCHEDA PTPC 13 AERA DIREZIONE GENERALE Processo: MOBILITA'DA ALTRI ENTI - Indice di rischio: Probabilità 2 X Impatto 3,5 = MEDIO ALTO 7

Tempistica di Rischio Azioni Responsabilità attuazione Verifica conoscenza modalità e Scarsa trasparenza/ tempistica di pubblicazione dei bandi di DIRIGENTE In atto poca pubblicità selezione da parte dei collaboratori delle opportunità Creazione di griglie per la valutazione dei DIRIGENTE In atto candidati Disomogeneità nel Definizione dei criteri di composizione controllo del delle commissioni e verifiche DIRIGENTE In atto possesso dei incompatibilità componenti requisiti dichiarati Nota1:Ogni avviso di mobilità oltre ad essere pubblicato sul sito istituzionale viene trasmesso ai Comuni della provincia di Mantova ed ai Comuni limitrofi. E’ stato predisposto dall’Area Direzione Generale un modulo per autocertificazione incompatibilità dei componenti, mentre gli accertamenti avvengono principalmente tramite le amministrazioni di provenienza e , anche trasversalmente, tramite conoscenti.

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ID. SCHEDA PTPC 14 AREA DIREZIONE GENERALE

Processo: SELEZIONE DEL PERSONALE - Indice di rischio: Probabilità 3 X Impatto 3 = ALTO 9 Rischio Azioni Responsabilità Tempistica di attuazione Scarsa trasparenza Verifica conoscenza modalità e DIRIGENTE In atto pubblicità tempistica di pubblicazione dei bandi di opportunità selezione Disomogeneità delle Creazione di griglie per la valutazione dei DIRIGENTE In atto valutazioni durante la candidati selezione Definizione dei criteri di composizione DIRIGENTE In atto delle commissioni e verifiche incompatibilità componenti Disomogeneità nel Creazione supporti operativi di controllo DIRIGENTE Da attivare entro controllo del il 31.12.2017 possesso dei requisiti dichiarati Nota 1: Ogni avviso di mobilità oltre ad essere pubblicato sul sito istituzionale viene trasmesso ai Comuni della provincia di Mantova ed ai Comuni limitrofi.

ID. SCHEDA PTPC 15 AREA DIREZIONE GENERALE Processo: PROGRESSIONI DI CARRIERA DEL PERSONALE - Indice di rischio: Probabilità 2,5 X Impatto 2 = MEDIO 5 Tempistica di Rischio Azioni Responsabilità attuazione Creazione di griglie per la valutazione DIRIGENTE In atto dei candidati Disomogeneità delle Definizione dei criteri di composizione entro valutazioni durante delle commissioni e verifiche DIRIGENTE 31/12/2017 la selezione incompatibilità componenti Definizione dei criteri nella scelta dei entro DIRIGENTE temi e delle domande 31/12/2017 Disomogeneità nel controllo del entro Creazione supporti operativi di controllo DIRIGENTE possesso dei 31/12/2017 requisiti dichiarati Violazione principio Indicazione circa i comportamenti da entro di segretezza e seguire da parte della commissione di DIRIGENTE 31/12/2017 riservatezza concorso Nota1:Si provvederà ad aggiornare la scheda dal momento che è stato recentemente tolto il blocco delle progressioni vigente dal 2009.

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ID. SCHEDA PTPC 16 COMMERCIO E ATTIVITA'PRODUTTIVE Processo: CONTROLLO DELLA SCIA - Indice di rischio: Probabilità 2 X Impatto 1,5 = MEDIO - BASSO 3 Tempistica di Rischio Azioni Responsabilità attuazione Formalizzazione dei criteri statistici per Assenza di criteri di In atto sul la creazione del campione di pratiche da DIRIGENTE campionamento 100% controllare Fornire chiare informazioni circa requisiti, presupposti e modalità di invio DIRIGENTE In atto Disomogeneità delle delle SCIA valutazioni Formalizzazione dei criteri di Da attivare assegnazione delle pratiche ( turnazione / DIRIGENTE (entro il assegnazione casuale) 31/12/2017) Procedura formalizzata e informatizzata che garantisca la tracciabilità delle DIRIGENTE In atto Non rispetto delle istanze scadenze temporali Monitoraggio e periodico reporting dei DIRIGENTE In atto tempi

ID. SCHEDA PTPC 17 COMMERCIO E ATTIVITA'PRODUTTIVE Processo: autorizzazione apertura G.S.V. Indice di rischio: Probabilità 3 X Impatto 3 = ALTO 9 Tempistica di Rischio Azioni Responsabilità attuazione Fornire chiare informazioni circa requisiti, presupposti e modalità di invio DIRIGENTE In atto Disomogeneità delle istanze delle valutazioni Formalizzazione dei criteri di assegnazione delle pratiche ( turnazione / DIRIGENTE In atto assegnazione casuale) Procedura formalizzata e informatizzata che garantisca la tracciabilità delle DIRIGENTE In atto istanze 30.12.2017 (i tempi, che sono essenzialmente Non rispetto delle quelli di scadenze convocazione temporali Monitoraggio e periodico reporting dei delle conferenze di DIRIGENTE tempi servizi, nei fatti sono determinati dalla Regione, presso la quale si tengono le conferenze stesse)

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EVENTUALI PROPOSTE: Le scelte inerenti le previsioni di insediamento di GSV avvengono a monte rispetto alla presentazione dell’istanza , che poi seguirà procedure codificate dalla normativa.

ID. SCHEDA PTPC 18 COMMERCIO E ATTIVITA'PRODUTTIVE Processo: autorizzazione apertura M.S.V. Indice di rischio: Probabilità 3 X Impatto 3 = ALTO 9 Tempistica di Rischio Azioni Responsabilità attuazione Fornire chiare informazioni circa requisiti, presupposti e modalità di invio DIRIGENTE In atto Disomogeneità delle istanze delle valutazioni Formalizzazione dei criteri di assegnazione delle pratiche ( turnazione / DIRIGENTE In atto assegnazione casuale) Procedura formalizzata e informatizzata Non rispetto delle che garantisca la tracciabilità delle DIRIGENTE In atto scadenze istanze temporali Monitoraggio e periodico reporting dei DIRIGENTE 30.12.2017 tempi DIRIGENTE/ Esplicitazione della documentazione Responsabile necessaria per l'attivazione delle pratiche In atto Disomogeneità del e delle richieste di integrazione delle valutazioni procedimento Formalizzazione dei criteri di DIRIGENTE In atto assegnazione delle pratiche

ID. SCHEDA PTPC 19 POLIZIA LOCALE Processo: GESTIONE AUTORIZZAZIONI (PASSI CARRABILI, SEGNALETICA) Indice di rischio: Probabilità 3 X Impatto 2 = MEDIO 6 Tempistica di Rischio Azioni Responsabilità attuazione Fornire chiare informazioni circa documentazione necessaria per COMANDANTE In atto attivazione pratiche e richieste di Disomogeneità integrazione delle valutazioni Formalizzazione dei criteri di assegnazione delle pratiche COMANDANTE In atto (turnazione / assegnazione casuale) Procedura formalizzata e informatizzata che garantisca la COMANDANTE In atto Non rispetto delle tracciabilità delle istanze scadenze temporali In atto a Monitoraggio e periodico reporting COMANDANTE sorteggio dei tempi biennale

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ID. SCHEDA PTPC 20 POLIZIA LOCALE

Processo: RILASCIO DI PARERI - Indice di rischio:Probabilità 2 X Impatto 3,5 = MEDIO- ALTO 7 Tempistica di Rischio Azioni Responsabilità attuazione Esplicitazione della documentazione necessaria Disomogeneità delle per l'attivazione delle COMANDANTE In atto valutazioni pratiche e richieste di integrazione Procedura formalizzata di gestione dell'iter per la COMANDANTE In atto tracciabilità delle istanze Non rispetto delle Monitoraggio e report scadenze temporali entro 31.12.2017 periodico dei tempi di COMANDANTE implementare evasione delle istanze, per reporting tipologia di complessità

ID. SCHEDA PTPC 21 POLIZIA LOCALE Processo: DIREZIONE/SORVEGLIANZA DI OPERE /FORNITURE / SERVIZI APPALTATI - Indice di rischio:Probabilità 2,75 X Impatto 3 = MEDIO- ALTO 8,25j Tempistica di Rischio Azioni Responsabilità attuazione Monitoraggio periodico sulle attività COMANDANTE In atto (lavori/forniture/servizi) Creazione di un gestionale / In corso validazione supporto operativo FUNZIONARIO del modello informatico per archiviazione formalizzato Non rispetto delle attività scadenze temporali Procedura formalizzata di gestione dell'iter per la COMANDANTE In atto tracciabilità delle istanze Monitoraggio e report periodico dei tempi di COMANDANTE In atto evasione delle istanze, per tipologia di complessità

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ID. SCHEDA PTPC 22 POLIZIA LOCALE

Processo: GESTIONE OPERATIVA DELLA VIDEOSORVEGLIANZA - Indice di rischio: Probabilità 3 X Impatto 3 = ALTO 9

Tempistica di Rischio Azioni Responsabilità attuazione Controllo informatico degli accessi al sistema digestione Violazione Privacy COMANDANTE In atto e delle richieste di accesso alla banca dati

Rapporti con la stampa Fughe di notizie COMANDANTE In atto centralizzati

Risposte ai cittadini Protocollo per definizione per richieste COMANDANTE In atto priorità di chiamata intervento

ID. SCHEDA PTPC 23 POLIZIA LOCALE Processo: CONTROLLI EDILIZI ED AMBIENTALI - Indice di rischio:Probabilità 3 X Impatto 3 = ALTO 9

Tempistica di Rischio Azioni Responsabilità attuazione Formalizzazione dei criteri Assenza di criteri di del campione di attività da COMANDANTE In atto campionamento controllare Divulgazione dei Rotazione del personale e programmi sui dell'assegnazione degli COMANDANTE In atto –Nota1. controlli esposti Creazione di procedure Disomogeneità delle standard, informazione sulle COMANDANTE In atto – Nota 2. valutazioni sanzioni e prassi di esecuzione dei controlli Monitoraggio e report delle Non rispetto delle attività svolte con periodici COMANDANTE In atto scadenze temporali incontri ed analisi dei singoli fascicoli Nota 1. – A seconda del personale presente Nota 2. Formazione interna mediante incontri periodici

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ID. SCHEDA PTPC 24 POLIZIA LOCALE Processo: GESTIONE ITER VERBALI INFRAZIONI CODICE DELLA STRADA - Indice di rischio: Probabilità 3 X Impatto 3 = ALTO 9 Tempistica di Rischio Azioni Responsabilità attuazione Non rispetto delle Creazione di procedure standard, disposizioni per le con disposizioni e analisi con COMANDANTE in atto attività su strada Comandante Monitoraggio e report periodici COMANDANTE in atto anche su banche dati Disomogeneità delle Monitoraggio e report periodici valutazioni n° verbali annullati o da COMANDANTE in atto revocare Monitoraggio e report periodici COMANDANTE in atto n° ricorsi e loro esito Creazione di procedure standard, e tracciabilità informatica COMANDANTE in atto Non rispetto delle dell'iter del verbale scadenze temporali Monitoraggio e report dei verbali COMANDANTE in atto prescritti o inesigibili

ID. SCHEDA PTPC 25 SERVIZI DEMOGRAFICI Processo: GESTIONE ARCHIVIO SERVIZI DEMOGRAFICI - Indice di rischio: Probabilità 1 X Impatto 2 = MEDIO BASSO 2 Tempistica di Rischio Azioni Responsabilità attuazione Sistemi di controllo degli accessi DIRIGENTE In atto Fuga di notizie verso Tracciabilità degli accessi DIRIGENTE In atto soggetti non autorizzati Esportazione dei dati eccessivi in DIRIGENTE In atto ambienti software protetti

ID. SCHEDA PTPC 26 SERVIZI DEMOGRAFICI Processo: ISTANZE DI CITTADINANZA - Indice di rischio: Probabilità 1 X Impatto 2 = MEDIO BASSO 2 Rischio Azioni Responsabilità Tempistica di attuazione Non imparzialità Tracciabilità di tutte le fasi del DIRIGENTE In atto dell'istruttoria, procedimento discrezionalità con Controllo puntuale tempistica di DIRIGENTE In atto conseguenze sull'esito lavorazione delle istanze Controllo puntuale in back office DIRIGENTE In atto EVENTUALI PROPOSTE aumentare il n° dei delegati con funzioni piene di Stato Civile

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ID. SCHEDA PTPC 27 SERVIZIO FINANZIARIO

Processo: PAGAMENTO FATTURE AI FORNITORI - Indice di rischio: Probabilità 2 X Impatto 3 = MEDIO 6 Tempistica Rischio Azioni Responsabilità di attuazione Disomogeneità delle Esplicitazione della documentazione necessaria DIRIGENTE In atto valutazioni per effettuare il pagamento Procedura formalizzata ed informatizzata per DIRIGENTE In atto Non rispetto delle la tracciabilità delle fatture scadenze temporali Monitoraggio e report periodico dei tempi di DIRIGENTE In atto pagamento delle fatture Nota 1: dal 01.07.2014 è operativa la piattaforma certificativa crediti del MEF sulla quale devono essere caricati tutti i documenti di pagamento. Tramite tale piattaforma sia il creditore, sia l’ente pubblico, sia il Ministero hanno il monitoraggio o-line delle scadenze delle fatture

ID. SCHEDA PTPC 28 SERVIZIO FINANZIARIO - UFFICIO TRIBUTI Processo: ACCERTAMENTI IMU ECC - Indice di rischio: Probabilità 2,5 X Impatto 2 = MEDIO- 5 Tempistica Responsabilit Rischio Azioni di à attuazione Identificazione delle liste di soggetti o casi Assenza dei criteri di da sottoporre ad accertamento mediante DIRIGENTE In atto campionamento incroci informatici con banche dati di altri settori comunali/enti pubblici

ID. SCHEDA PTPC 29 SERVIZI SOCIALI

Processo: EROGAZIONE DI SUSSIDI E BENEFICI ECONOMICI - Indice di rischio: Probabilità 2,5 X Impatto 3 = MEDIO ALTO 7,5 Tempistica Responsabilit Rischio Azioni di à attuazione Formalizzazione di procedure operative standard di gestione del procedimento di DIRIGENTE In atto erogazione di sussidi e di benefici economici Disomogeneità delle Definizione di ruoli e responsabilità in DIRIGENTE In atto valutazioni e delle relazione alle diverse fasi del procedimento verifiche delle richieste Esplicitazione della documentazione DIRIGENTE In atto necessaria per l'ottenimento dei benefici Monitoraggio e periodico reporting DIRIGENTE In atto

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Creazione di supporti operativi per DIRIGENTE In atto l’effettuazione dei controlli dei requisiti Scarso controllo sul Formalizzazione delle indicazioni e modalità possesso dei requisiti operative per l’effettuazione dei controlli DIRIGENTE In atto dichiarati sulle autocertificazioni prodotte Periodico reporting dei controlli realizzati DIRIGENTE In atto Report periodico dei tempi di liquidazione DIRIGENTE In atto del sussidio Nota 1:Le uniche autocertificazioni prodotte riguardano l’ISEE e vengono controllate in misura superiore al 50% di quelle pervenute tramite controllo interno effettuato dall’ufficio tributi comunale ed eventuale invio alla G.d.F.

ID. SCHEDA PTPC 30 SERVIZI SOCIALI Processo: gestione domande per l'accesso a servizi o a benefici (buoni sociali) - Indice di rischio:Probabilità 2,5 X Impatto 3 = MEDIO ALTO 7,5 Tempistica Responsabilit Rischio Azioni di à attuazione Formalizzazione di procedure operative standard di gestione del procedimento per la DIRIGENTE In atto formulazione di graduatorie Disomogeneità delle Definizione di ruoli e responsabilità in valutazioni e delle DIRIGENTE In atto relazione alle diverse fasi del procedimento verifiche delle richieste Esplicitazione della documentazione DIRIGENTE In atto necessaria per l'ottenimento dei benefici Monitoraggio e periodico reporting DIRIGENTE In atto Creazione di supporti operativi per DIRIGENTE In atto l’effettuazione dei controlli dei requisiti Scarso controllo sul Formalizzazione delle indicazioni e modalità possesso dei requisiti operative per l’effettuazione dei controlli DIRIGENTE In atto dichiarati sulle autocertificazioni prodotte Periodico reporting dei controlli realizzati DIRIGENTE In atto Report periodico dei tempi di liquidazione DIRIGENTE In atto del sussidio Nota 1:Le uniche autocertificazioni prodotte riguardano l’ISEE e vengono controllate in misura superiore al 50% di quelle pervenute tramite controllo interno effettuato dall’ufficio tributi comunale ed eventuale invio alla G.d.F.

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ID. SCHEDA PTPC 31 SERVIZI SCOLASTICI Processo: ACCESSO AI SERVIZI SCOLASTICI - Indice di rischio:Probabilità 1 X Impatto 2 = MEDIO BASSO 2 Tempistica di Rischio Azioni Responsabilità attuazione Registrazione informatica delle richieste di DIRIGENTE In atto accesso alla banche-dati Indicazioni circa i comportamenti da seguire da parte degli addetti al front office con DIRIGENTE In atto Violazione privacy riunioni apposite Limitare l’impiego della documentazione cartacea relativa agli utenti certificati ai soli DIRIGENTE In atto dipendenti che devono esserne in possesso per la corretta erogazione del servizio Definizione di ruoli e responsabilità in DIRIGENTE In atto Disomogeneità delle relazione alle diverse fasi del procedimento valutazioni e delle Esplicitazione della documentazione DIRIGENTE In atto verifiche delle necessaria per l'ottenimento dei benefici richieste Monitoraggio e periodico reporting DIRIGENTE In atto Creazione di supporti operativi per DIRIGENTE In atto Scarso controllo sul l’effettuazione dei controlli dei requisiti possesso dei requisiti Formalizzazione dei criteri statistici per la dichiarati creazione del campione di situazioni da DIRIGENTE In atto controllare Nota: il processo non ha carattere discrezionale in quanto tutta la documentazione acquisita dal front-office viene trasmessa, con allegato elenco, ai Servizi Finanziari, i cui controlli costituiscono presupposto e condizione per la redazione definitiva dell’atto dirigenziale che dispone gli esoneri e la relativa approvazione degli elenchi degli utenti (alunni) che fruiscono dei servizi scolastici.

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ID. SCHEDA PTPC 32 SERVIZI VARI Processo trasversale: Individuazione del contraente per lavori - servizi e forniture di beni / Controllo dei lavori - beni e servizi forniti - Indice di rischio:Probabilità 3 X Impatto 3 = ALTO 9 Tempistica di Rischio Azioni Responsabilità attuazione Verifica conoscenza modalità e tempistica di DIRIGENTE In atto comunicazione/pubblicazione dei bandi Definizione di richieste di offerta/bandi tipo per DIRIGENTE Da attuare requisiti e modalità di partecipazione Pubblicizzazione criteri di accesso e di utilizzo DIRIGENTE In atto dell’albo fornitori Formalizzazione dei criteri di rotazione delle ditte Scarsa DIRIGENTE In atto da invitare nelle procedure negoziate. trasparenza Procedura formalizzata che garantisca /alterazione l'effettuazione di tutte le attività previste dalla DIRIGENTE In atto della norma concorrenza Individuazione di criteri per la rotazione dei collaboratori addetti ai procedimenti di scelta del contraente nelle more dell'approvazione DIRIGENTE In atto dell'apposita disciplina definitiva nel regolamento di organizzazione Pubblicità sui siti web istituzionali dei dati DIRIGENTE In atto relativi ai procedimenti di scelta del contraente Definizione di criteri per la composizione delle Disomogeneità commissioni e verifica che chi vi partecipa non modello per DIRIGENTE di valutazione abbia interessi o legami parentali con le imprese codice etico nell’individuazi concorrenti one del Creazione di parametri il più possibile definiti e contraente specifici per la valutazione delle offerte DIRIGENTE In atto economicamente più vantaggiose Creazione di supporti operativi per l'effettuazione DIRIGENTE In atto Scarso controllo dei controlli del servizio erogato del servizio Formalizzazione dei criteri statistici per la erogato creazione del campione di servizi da controllare DIRIGENTE In atto (piano dei controlli) Pericolo di Introduzione di protocolli di legalità e patti di infiltrazioni integrità che introducano vincoli ulteriori a quelli DIRIGENTE In atto mafiose previsti dalla Legge Antimafia Violazione del principio di Indicazioni circa i comportamenti da seguire da DIRIGENTE In atto segretezza e parte dei componenti la commissione di gara riservatezza NOTA L’Amministrazione ha aderito nel corso del 2016 alla Centrale Unica di Committenza della Provincia di Mantova.

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ID. SCHEDA PTPC 33 OOPP ECOLOGIA PATRIMONIO Processo: ALIENAZIONI PATRIMONIALI - Indice di rischio: Probabilità 2 X Impatto 3 = MEDIO 6 Tempistica di Rischio Azioni Responsabilità attuazione Formalizzazione delle procedura in relazione al valore di mercato del bene DIRIGENTE In atto da alienare Scarsa trasparenza / Individuazione in sede di regolamento e poca pubblicità di atti gestionali dei mezzi idonei ad dell’opportunità assicurare la migliore e più efficace DIRIGENTE In atto pubblicità sulle alienazioni per la massima partecipazione alle procedure di gara Perdita e/o Fascicolazione di tutti gli atti precedenti trascrizione errata e propedeutici alla redazione del nuovo dei dati riguardanti Contratto/Convenzione che si andrà a DIRIGENTE In atto il bene oggetto redigere ed a stipulare la il Comune e la dell’alienazione / parte acquirente il bene alienato Errore di trascrizione dei dati Pratiche immobiliari e catastali DIRIGENTE In atto dell’Ente e (registrazione, trascrizione e voltura) dell’acquirente Monitoraggio e report periodico dei Non rispetto delle (Entro il tempi di evasione delle pratiche di DIRIGENTE scadenze temporali 31/12/2017) alienazione, per tipologia di complessità

2.4 TABELLA RIASSUNTIVA DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO

N° AREA DI PROBABILITA’ IMPATTO RISCHIO ATTIVITA’ O PROCESSO SCHEDA RISCHIO (P) (I) (P x I) Gestione atti abilitativi (rilascio 1 A 3 3 9 permessi di costruire) Gestione atti abilitativi (controllo 2 M/A segnalazioni certificate di inizio 2,5 3 7,5 attività - SCIA) Gestione atti abilitativi (controllo 3 A 3 3 9 denunce di inizio attività – SuperDIA) Gestione atti abilitativi (controllo 4 M 2 2 4 comunicazioni di inizio attività – CIA) Gestione certificazioni (rilascio di 5 M/B 1 3 3 destinazione urbanistica – CDU) Gestione certificazioni (rilascio 6 M 2 2 4 certificati di agibilità) Gestione strumenti urbanistici 7 A (approvazione piani attuativi di edilizia 3 3 9 privata) Gestione strumenti urbanistici 8 A 3 3 9 (approvazione PGT e relative Varianti)

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Gestione procedimenti sanzionatori 9 A 3 3 9 (abusi edilizi ed irrogazione sanzioni) Gestione atti abilitativi (autorizzazioni 10 A paesistiche, autorizzazioni di 3 3 9 carburanti, ecc.) 11 M/B Rilascio attestati di idoneità abitativa 1 2 2 12 M/A Rilascio di autorizzazioni ambientali 2,5 3 7,5 13 M/A Mobilità da altri Enti 2 3,5 7 14 A Selezione del personale 3 3 9 15 M Progressioni di carriera del personale 2,5 2 5 16 M/B Controllo della SCIA 2 1,5 3 17 A Autorizzazione apertura GSV 3 3 9 18 A Autorizzazione apertura MSV 3 3 9 Gestione autorizzazioni (passi 19 M 3 2 6 carrabili, segnaletica ….) 20 M/A Rilascio pareri 2 3,5 7 Direzione/sorveglianza di 21 M/A 2,75 3 8,25 opere/forniture/servizi appaltati Gestione operativa della 22 A 3 3 9 videosorveglianza 23 A Controlli edilizi ed ambientali 3 3 9 Gestione iter verbali infrazioni Codice 24 A 3 3 9 della Strada 25 M/B Gestione archivio servizi demografici 1 2 2 26 M/B Istanze di cittadinanza 1 2 2 27 M Pagamento fornitori 2 3 6 28 M Accertamenti IMU ecc. 2,5 2 5 Erogazione di sussidi e benefici 29 M/A 2,5 3 7,5 economici Gestione domande per l’accesso a 30 M/A 2,5 3 7,5 servizi o benefici (buoni sociali) 31 M/B Accesso ai servizi scolastici 1 2 2 Individuazione del contraente per lavori – servizi e forniture di beni / 32 A 3 3 9 Controllo dei lavori – beni e servizi forniti 33 M Alienazioni patrimoniali 2 3 6

2.5 TABELLA RIASSUNTIVA DELLA PONDERAZIONE DEL RISCHIO

N° AREA DI ATTIVITA’ O PROCESSO RISCHIO SCHEDA RISCHIO 1 A Gestione atti abilitativi (rilascio permessi di costruire) 9 3 A Gestione atti abilitativi (controllo denunce di inizio attività – SuperDIA) 9 Gestione strumenti urbanistici (approvazione piani attuativi di edilizia 7 A 9 privata) 8 A Gestione strumenti urbanistici (approvazione PGT e relative Varianti) 9 Gestione procedimenti sanzionatori (abusi edilizi ed irrogazione 9 A 9 sanzioni) Gestione atti abilitativi (autorizzazioni paesistiche, autorizzazioni di 10 A 9 carburanti, ecc.) 14 A Selezione del personale 9 17 A Autorizzazione apertura GSV 9

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18 A Autorizzazione apertura MSV 9 22 A Gestione operativa della videosorveglianza 9 23 A Controlli edilizi ed ambientali 9 24 A Gestione iter verbali infrazioni Codice della Strada 9 Individuazione del contraente per lavori – servizi e forniture di beni / 32 A 9 Controllo dei lavori – beni e servizi forniti 21 M/A Direzione/sorveglianza di opere/forniture/servizi appaltati 8,25 Gestione atti abilitativi (controllo segnalazioni certificate di inizio 2 M/A 7,5 attività - SCIA) 12 M/A Rilascio di autorizzazioni ambientali 7,5 29 M/A Erogazione di sussidi e benefici economici 7,5 30 M/A Gestione domande per l’accesso a servizi o benefici (buoni sociali) 7,5 13 M Mobilità da altri Enti 7 20 M/A Rilascio pareri 7 19 M Gestione autorizzazioni (passi carrabili, segnaletica ….) 6 27 M Pagamento fornitori 6 33 M Alienazioni patrimoniali 6 15 M Progressioni di carriera del personale 5 28 M Accertamenti IMU ecc. 5 4 M Gestione atti abilitativi (controllo comunicazioni di inizio attività – CIA) 4 6 M Gestione certificazioni (rilascio certificati di agibilità) 4 16 M/B Controllo della SCIA 3 5 M/B Gestione certificazioni (rilascio di destinazione urbanistica – CDU) 3 11 M/B Rilascio attestati di idoneità abitativa 2 25 M/B Gestione archivio servizi demografici 2 26 M/B Istanze di cittadinanza 2 31 M/B Accesso ai servizi scolastici 2

3. TRATTAMENTO DEL RISCHIO Il processo di "gestione del rischio" si conclude con il "trattamento". Il trattamento consiste nel procedimento "per modificare il rischio". In concreto, individuare e valutare delle misure per neutralizzare o almeno ridurre il rischio di corruzione. Il responsabile della prevenzione della corruzione deve stabilire le "priorità di trattamento" in base al livello di rischio, all'obbligatorietà della misura ed all'impatto organizzativo e finanziario delle misura stessa, cercando di evitare le criticità. A tal fine il presente PTPC contiene e prevede l'implementazione anche di misure di carattere trasversale, come: 1. “Piano Triennale della Trasparenza e dell’Integrità” (allegato “A”); 2. Il codice di Comportamento, adottato con delibera di G.U. n. 11 del 30.01.2017 (allegato “B”); 3. Rotazione del personale; 4. Rispetto del divieto di svolgere attività incompatibili a seguito della cessazione del rapporto; 5. Conferimento incarichi; 6. Incompatibilità per specifiche posizioni dirigenziali; 7. Tutela del dipendente che effettua le segnalazioni (whistleblower); 8. Formazione e piano formativo.

3.a TRASPARENZA - PTTI “sezione” del PTPC (AllegatoA)

3.b CODICE DI COMPORTAMENTO (Allegato B)

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3.c ROTAZIONE DEL PERSONALE Descrizione della misura Come precisato nelle disposizioni normative di riferimento e secondo quanto chiarito attraverso l’intesa raggiunta sul tema dalla Conferenza Unificata Stato Regioni Enti Locali il 24.7.2013, l’applicazione della misura riguardante la rotazione del personale è limitata alle aree a più elevato rischio di corruzione, quali esse risultano dal P.T.P.C. Come precisato nel PNA, l’alternanza tra più professionisti nell’assunzione di decisioni e nella gestione delle procedure riduce il rischio che possano crearsi relazioni particolari tra amministrazione ed utenti, con il conseguente consolidarsi di situazioni di privilegio e di situazioni ambientali potenzialmente foriere di risposte illegali o improntate a collusione. Le pubbliche amministrazioni devono, pertanto, adottare criteri per effettuare la rotazione dei Responsabili P.O. e dei responsabili del procedimento operanti nelle aree a più elevato rischio di corruzione. Peraltro si dà atto che l’attuazione della misura deve avvenire in modo da tener conto delle specificità professionali in riferimento alle funzioni e in modo da salvaguardare la continuità della gestione amministrativa.

Attuazione della misura: Il Presidente dell’Unione con decreto n. 2019 del 30/12/2016, ha nominato tre Responsabili di P.O. relativi all’Area Amministrativa, Finanziaria, Tecnica e Demografica che sono stati individuati all’interno. L’Unione dei comuni Castelli Morenici con il trasferimento dei dipendenti dai Comuni di Medole e Ponti sul Mincio ha cambiato di fatto il suo assetto organizzativo con l’istituzione delle 4 aree (vedi precedente punto struttura organizzativa) conseguentemente nominando mediante specifici decreti sindacali n. 4 funzionari responsabili titolari di PO ai vertici delle medesime. L’entrata del Comune di Solferino nell’Unione potrebbe permettere quella rotazione del personale e quei percorsi di polifunzionalità che i tre comuni di piccole dimensioni e con ridotte figure con specifiche professionalità, singolarmente, non sarebbero stati in grado di attuare. E’ intendimento dell’Unione attuare la rotazione dei Responsabili P.O. e dei responsabili del procedimento operanti nelle aree a più elevato rischio di corruzione, tenendo conto delle specificità professionali in riferimento alle funzioni, ma ciò sarà possibile solo in seguito al passaggio di tutti i dipendenti all’Unione onde poter disporre di figure fungibili.

Descrizione della misura nel caso di rotazione del personale per avvio di procedimenti penali o disciplinari per fatti di natura corruttiva

In base all’articolo 16, comma 1, lettera l-quater del D.Lgs. 165/2001, inoltre, i Responsabili di PO sono tenuti a provvedere con atto motivato alla rotazione del personale nei casi di avvio di procedimenti penali o disciplinari per condotte di natura corruttiva. In caso di notizia formale o di avvio di procedimento penale a carico di un dipendente e in caso di avvio di procedimento disciplinare per fatti di natura corruttiva, ferma restando la possibilità di adottare la sospensione del rapporto, l’amministrazione:  per il personale dirigenziale o titolare di PO procede con atto motivato alla revoca dell’incarico in essere ed al passaggio ad altro incarico ai sensi del combinato disposto dell’art. 16, comma 1, lett. l quater , e dell’art. 55 ter, comma 1, del D.Lgs. 165/2001;  per il personale non dirigenziale o non titolare di PO procede con atto motivato all’assegnazione ad altro servizio ai sensi dell’art. 16, comma 1, lett. l quater. Trattandosi di fattispecie di rilievo penalistico, in applicazione del principio di legalità e dei suoi corollari (determinatezza, tassatività, tipicità e divieto di analogia) la misura si intende applicabile limitatamente alle ipotesi in cui il procedimento penale o disciplinare riguardi il reato di corruzione (lex certa, scripta et stricta)

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Attuazione della misura L’attuazione della misura si concretizza nel seguente modo: Azione: attuazione delle disposizioni riguardanti la revoca dell’incarico e/o l’assegnazione ad altro servizio in caso di notizia formale di avvio di procedimento penale a carico di un dipendente e in caso di avvio di procedimento disciplinare per fatti di natura corruttiva. Soggetti Responsabili: Presidente in relazione al Segretario dell’Unione. Segretario Dell’Unione in relazione ai Responsabili di PO. Responsabile di PO in relazione ai dipendenti del servizio stesso. Processi interessati: attività di classificazione di rischio di corruzione ALTO o MOLTO ALTO.

3.d RISPETTO DEL DIVIETO DI SVOLGERE ATTIVITÀ INCOMPATIBILI A SEGUITO DELLA CESSAZIONE DEL RAPPORTO Descrizione della misura La legge 190/2012 ha integrato l’articolo 53 del decreto legislativo 165/2001 con un nuovo comma il 16-ter per contenere il rischio di situazioni di corruzione connesse all'impiego del dipendente pubblico successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro. Il rischio valutato dalla norma è che durante il periodo di servizio il dipendente possa artatamente precostituirsi delle situazioni lavorative vantaggiose, sfruttare a proprio fine la sua posizione e il suo potere all'interno dell'amministrazione, per poi ottenere contratti di lavoro/collaborazione presso imprese o privati con cui entra in contatto. La norma limita la libertà negoziale del dipendente per un determinato periodo successivo alla cessazione del rapporto per eliminare la "convenienza" di accordi fraudolenti. La disposizione stabilisce che "I dipendenti che, negli ultimi tre anni di servizio, hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni )…( non possono svolgere, nei tre anni successivi alla cessazione del rapporto di pubblico impiego, attività lavorativa o professionale presso i soggetti privati destinatari dell'attività della pubblica amministrazione svolta attraverso i medesimi poteri. I contratti conclusi e gli incarichi conferiti in violazione di quanto previsto dal presente comma sono nulli ed è fatto divieto ai soggetti privati che li hanno conclusi o conferiti di contrattare con le pubbliche amministrazioni per i successivi tre anni con obbligo di restituzione dei compensi eventualmente percepiti e accertati ad essi riferiti." Attuazione della misura L’Unione dei Comuni Castelli Morenici attua la misura con l’acquisizione da parte di ogni contraente e appaltatore dell’ente, ai sensi del DPR 445/2000, all’atto della stipulazione del contratto, di una dichiarazione circa l’insussistenza delle situazioni di lavoro o dei rapporti di collaborazione di cui sopra. Inoltre si attuano le seguenti misure: Azione 1) Inserimento nei contratti di assunzione del personale della clausola che prevede il divieto di prestare attività lavorativa (lavoro subordinato od autonomo) nei tre anni successivi alla cessazione del rapporto di lavoro nei confronti dei destinatari dei provvedimenti dallo stesso adottati o per contratto conclusi con l’apporto decisionale del dipendente. Azione 2) Esclusione dalle procedure di affidamento nei confronti dei soggetti che abbiano agito in violazione del divieto e, sussistendone le condizioni, esperimento di azione giudiziale nei confronti degli ex dipendenti per i quali sia emersa la violazione del divieto. I processi interessati sono quelli riguardanti l’affidamento di lavori , servizi e forniture.

3.e CONFERIMENTO INCARICHI Descrizione della misura La concentrazione di incarichi conferiti dall’amministrazione e, dunque, di potere decisionale, in capo ad un unico soggetto (dirigente o funzionario) aumenta il rischio che l’attività svolta possa

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essere finalizzata a scopi privati o impropri. Inoltre, lo svolgimento di incarichi extra-istituzionali può dar luogo a situazioni di conflitto di interesse, che possono costituire a loro volta sintomo di fatti corruttivi. Peraltro, in altra direzione lo svolgimento di incarichi extra istituzionali può costituire per il dipendente una valida occasione di arricchimento professionale con utili ricadute sull’attività amministrativa dell’ente.

Attuazione della misura L’Unione dei Comuni Castelli Morenici applica con puntualità la già esaustiva e dettagliata disciplina del decreto legislativo 39/2013, dell’articolo 53 del decreto legislativo 165/2001 e dell’articolo 60 del DPR 3/1957. L’Unione dei Comuni Castelli Morenici intende inoltre intraprendere adeguate iniziative per dare conoscenza al personale dell'obbligo di astensione, delle conseguenze scaturenti dalla sua violazione e dei comportamenti da seguire in caso di conflitto di interesse.

3.f INCOMPATIBILITÀ PER SPECIFICHE POSIZIONI DIRIGENZIALI Descrizione della misura Attraverso lo svolgimento di determinate attività o funzioni possono essere precostituite situazioni favorevoli ad un successivo conferimento di incarichi dirigenziali (attraverso accordi corruttivi per conseguire il vantaggio in maniera illecita). Inoltre il contemporaneo svolgimento di talune attività può inquinare l’imparzialità dell’agire amministrativo. Infine, in caso di condanna penale, anche non definitiva, per determinate categorie di reati il legislatore ha ritenuto, in via precauzionale, di evitare che al soggetto nei cui confronti la sentenza sia stata pronunciata possano essere conferiti incarichi dirigenziali o amministrativi di vertice. Le disposizioni del D. Lgs. 39/2013 stabiliscono, dunque, in primo luogo, ipotesi di inconferibilità degli incarichi dirigenziali e degli incarichi amministrativi di vertice. Gli atti e i contratti posti in essere in violazione del divieto sono nulli e l’inconferibilità non può essere sanata. Il decreto in esame prevede, inoltre, ipotesi di incompatibilità tra l’incarico dirigenziale e lo svolgimento di incarichi e cariche determinate, di attività professionale o l’assunzione della carica di componente di organo di indirizzo politico. La causa di incompatibilità può essere rimossa mediante rinuncia dell’interessato all’incarico incompatibile.

Attuazione della misura: L’ente applica con puntualità la già esaustiva e dettagliata disciplina recata dagli articoli 50 comma 10, 107 e 109 del TUEL e dagli articoli 13 – 27 del decreto legislativo 165/2001 e smi. Inoltre, l’ente applica le disposizioni del decreto legislativo 39/2013 ed in particolare l’articolo 20 rubricato: dichiarazione sulla insussistenza di cause di inconferibilità o incompatibilità attraverso le seguenti azioni: Azione 1) Acquisizione di dichiarazione sostitutiva di atto notorio (art. 47 DPR 445/2000) in ordine all’insussistenza di cause di inconferibilità o incompatibilità dell’incarico. Il Responsabile della trasparenza è il soggetto deputato all’acquisizione della dichiarazione. Tempistica dell’attuazione: all’atto di conferimento dell’incarico Processi interessati: tutti Azione 2) pubblicazione delle dichiarazioni sostitutive di atto notorio relative all’inconferibiltà e incompatibilità sul sito web . Tempistica dell’attuazione: all’atto di conferimento dell’incarico Processi interessati: tutti Azione 3) dichiarazione tempestiva in ordine all’insorgere di cause di inconferibilità o

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incompatibilità dell’incarico. Il Responsabile della trasparenza è il soggetto deputato all’acquisizione della dichiarazione . Tempistica dell’attuazione: immediatamente al verificarsi della causa. Processi interessati: tutti.

3.g TUTELA DEL DIPENDENTE CHE EFFETTUA LE SEGNALAZIONI (WHISTLEBLOWER) Descrizione della misura Il nuovo articolo 54-bis del decreto legislativo 165/2001, rubricato "Tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti” (c.d. whistleblower), introduce una misura di tutela già in uso presso altri ordinamenti, finalizzata a consentire l'emersione di fattispecie di illecito. Secondo la disciplina del PNA – Allegato 1 paragrafo B.12 sono accordate al whistleblower le seguenti misure di tutela: 1. la tutela dell'anonimato; 2. il divieto di discriminazione; 3. la previsione che la denuncia sia sottratta al diritto di accesso (fatta esclusione delle ipotesi eccezionali descritte nel comma 2 del nuovo art. 54-bis). Per completezza si riportano i paragrafi B.12. 1,2 e 3 dell’Allegato 1 del PNA: “B.12.1 - Anonimato. La ratio della norma è quella di evitare che il dipendente ometta di effettuare segnalazioni di illecito per il timore di subire conseguenze pregiudizievoli. La norma tutela l'anonimato facendo specifico riferimento al procedimento disciplinare. Tuttavia, l'identità del segnalante deve essere protetta in ogni contesto successivo alla segnalazione. Per quanto riguarda lo specifico contesto del procedimento disciplinare, l'identità del segnalante può essere rivelata all'autorità disciplinare e all'incolpato nei seguenti casi: consenso del segnalante; la contestazione dell'addebito disciplinare è fondata su accertamenti distinti e ulteriori rispetto alla segnalazione: si tratta dei casi in cui la segnalazione è solo uno degli elementi che hanno fatto emergere l'illecito, ma la contestazione avviene sulla base di altri fatti da soli sufficienti a far scattare l'apertura del procedimento disciplinare; la contestazione è fondata, in tutto o in parte, sulla segnalazione e la conoscenza dell'identità è assolutamente indispensabile per la difesa dell'incolpato: tale circostanza può emergere solo a seguito dell'audizione dell'incolpato ovvero dalle memorie difensive che lo stesso produce nel procedimento. La tutela dell'anonimato prevista dalla norma non è sinonimo di accettazione di segnalazione anonima. La misura di tutela introdotta dalla disposizione si riferisce al caso della segnalazione proveniente da dipendenti individuabili e riconoscibili. Resta fermo restando che l'amministrazione deve prendere in considerazione anche segnalazioni anonime, ove queste si presentino adeguatamente circostanziate e rese con dovizia di particolari, siano tali cioè da far emergere fatti e situazioni relazionandoli a contesti determinati (es.: indicazione di nominativi o qualifiche particolari, menzione di uffici specifici, procedimenti o eventi particolari, ecc.). Le disposizioni a tutela dell'anonimato e di esclusione dell'accesso documentale non possono comunque essere riferibili a casi in cui, in seguito a disposizioni di legge speciale, l'anonimato non può essere opposto, ad esempio indagini penali, tributarie o amministrative, ispezioni, ecc.

B.12.2 - Divieto di discriminazione nei confronti del whistleblower. Per misure discriminatorie si intende le azioni disciplinari ingiustificate, le molestie sul luogo di lavoro ed ogni altra forma di ritorsione che determini condizioni di lavoro intollerabili. La tutela prevista dalla norma è circoscritta all'ambito della pubblica amministrazione; infatti, il segnalante e il denunciato sono entrambi pubblici dipendenti. La norma riguarda le

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segnalazioni effettuate all'Autorità giudiziaria, alla Corte dei conti o al proprio superiore gerarchico. Il dipendente che ritiene di aver subito una discriminazione per il fatto di aver effettuato una segnalazione di illecito: deve dare notizia circostanziata dell'avvenuta discriminazione al responsabile della prevenzione; il responsabile valuta la sussistenza degli elementi per effettuare la segnalazione di quanto accaduto al dirigente sovraordinato del dipendente che ha operato la discriminazione; il dirigente valuta tempestivamente l'opportunità/necessità di adottare atti o provvedimenti per ripristinare la situazione e/o per rimediare agli effetti negativi della discriminazione in via amministrativa e la sussistenza degli estremi per avviare il procedimento disciplinare nei confronti del dipendente che ha operato la discriminazione, all'U.P.D.; l'U.P.D., per i procedimenti di propria competenza, valuta la sussistenza degli estremi per avviare il procedimento disciplinare nei confronti del dipendente che ha operato la discriminazione, all'Ufficio del contenzioso dell'amministrazione; l'Ufficio del contenzioso valuta la sussistenza degli estremi per esercitare in giudizio l'azione di risarcimento per lesione dell'immagine della pubblica amministrazione; all'Ispettorato della funzione pubblica; l'Ispettorato della funzione pubblica valuta la necessità di avviare un'ispezione al fine di acquisire ulteriori elementi per le successive determinazioni; può dare notizia dell'avvenuta discriminazione all'organizzazione sindacale alla quale aderisce o ad una delle organizzazioni sindacali rappresentative nel comparto presenti nell'amministrazione; l'organizzazione sindacale deve riferire della situazione di discriminazione all'Ispettorato della funzione pubblica se la segnalazione non è stata effettuata dal responsabile della prevenzione; può dare notizia dell'avvenuta discriminazione al Comitato Unico di Garanzia, d'ora in poi C.U.G.; il presidente del C.U.G. deve riferire della situazione di discriminazione all'Ispettorato della funzione pubblica se la segnalazione non è stata effettuata dal responsabile della prevenzione; può agire in giudizio nei confronti del dipendente che ha operato la discriminazione e dell'amministrazione per ottenere : - un provvedimento giudiziale d'urgenza finalizzato alla cessazione della misura discriminatoria e/o al ripristino immediato della situazione precedente; - l'annullamento davanti al T.A.R. dell'eventuale provvedimento amministrativo illegittimo e/o, se del caso, la sua disapplicazione da parte del Tribunale del lavoro e la condanna nel merito per le controversie in cui è parte il personale c.d. contrattualizzato; - il risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale conseguente alla discriminazione. B.12.3 Sottrazione al diritto di accesso. Il documento non può essere oggetto di visione né di estrazione di copia da parte di richiedenti, ricadendo nell'ambito delle ipotesi di esclusione di cui all'art. 24, comma 1, lett. a), della l. n. 241 del 1990. In caso di regolamentazione autonoma da parte dell'ente della disciplina dell'accesso documentale, in assenza di integrazione espressa del regolamento, quest'ultimo deve intendersi etero integrato dalla disposizione contenuta nella l. n. 190”. Il whistleblower è, dunque, colui che segnala l’illecito di cui sia venuto a conoscenza nello svolgimento delle proprie mansioni lavorative ed il whistleblowing rappresenta l’attività di regolamentazione delle procedure finalizzate ad incentivare o proteggere tali segnalazioni. Si considerano rilevanti le segnalazioni riguardanti comportamenti oggettivamente illeciti o sintomatici di malfunzionamento e non eventuali e soggettive lamentele personali.

Attuazione della misura L’Ente applica con puntualità la già esaustiva e dettagliata disciplina sopra citata. Allo scopo inoltre di assicurare che l’attività amministrativa sia retta dai criteri di economicità, efficacia, efficienza, imparzialità, l’Unione dei Comuni Castelli Morenici intende, inoltre, attivare un dialogo diretto e immediato anche con i cittadini e altri soggetti pubblici e privati, al fine di ricevere segnalazioni che denunzino condotte e comportamenti sintomatici di episodi o fenomeni

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corruttivi. Le segnalazioni dei dipendenti e dei soggetti esterni potranno essere inviate: - per posta elettronica all’indirizzo di posta elettronica dell’Unione dei Comuni Castelli Morenici: [email protected] ed indirizzate al Responsabile della prevenzione della corruzione per posta: Via Garibaldi n. 12 - c.a.p. 46046 Medole (MN) Eventuali segnalazioni anonime saranno prese in considerazione solo se adeguatamente circostanziate. L’attuazione della misura riguarda tutti i processi dell’Amministrazione e viene garantito da parte del Responsabile della prevenzione alla corruzione, del Responsabile e dell’addetto all’Ufficio Protocollo l’obbligo di riservatezza. Inoltre, il Responsabile della prevenzione è tenuto alla verifica, almeno annuale, di eventuale lacune del sistema.

3.h FORMAZIONE E PIANO FORMATIVO La messa in opera del Piano Triennale della Formazione necessita di una calendarizzazione degli eventi formativi di base e specialistici accompagnata da un vero e proprio piano economico d'investimento formativo che tenga conto di quanto espresso dalla Corte dei Conti, in merito alla possibilità di ritenere sottratte dai limiti di cui all'art. 16, comma 13, D.L. 78/2010 (convertito in legge 122/2010) le spese per la formazione obbligatoria prevista dalla Legge 190/2012 (Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione), ovvero < In conclusione, il Comune potrà legittimamente derogare, per l’attività formativa di cui al quesito e con l’avvertenza di cui al punto precedente, al tetto di spesa definito dall’art.6, comma 13 del D.L. 78/2010, con l’ulteriore avvertenza, peraltro, che le iniziative formative devono tenere conto anche del possibile contributo degli operatori interni, “inseriti come docenti nell’ambito di percorsi di aggiornamento e formativi in house” (da Piano Nazionale Anticorruzione).>

Piano Formativo

Soggetti obbligati alla Percorsi della Calendario Metodologia formazione formazione della Qualità (suddivisi per livello (suddivisi per livello formazione Valore formativo e contenuti) formativo e (suddiviso per Monitoraggio della contenuti) livello formativo) formazione Livello generale Livello generale Livello generale Livello generale e Livello specifico Tutti i dipendenti Concerne: Programmazione Metodologia della Formazione e duplice A) – aggiornamento degli interventi formazione approccio: delle competenze formativi di Lezioni teoriche A) Contenutistico: Trasversali relative a: aggiornamento di Lezioni pratiche: aggiornamento delle  Il procedimento tutti i dipendenti laboratori, worksphop, competenze amministrativo L con cadenza anto il simulazioni e focus group B) Valoriale:etica e legalità 241/90 nel diritto 2019, ma almeno guidati da un animatore ANNO 2017 vivente inclusi i temi un corso annuo. nell’ambito dei quali Tutti i dipendenti e gli della trasparenza e esaminare ed affrontare le amministratori che saranno di digitalizzazione del problematiche di critica nuova nomina procedimento calate nel contesto Anno 2018  Il rapporto tra la dell’amministrazione al Tutti idipendenti e i normativa europea e fine di far emergere il consiglieri normativa interna: principio Anno 2019 l’obbligo

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Tutti coloro che non hanno dell’amministrazione comportamentale potuto per assenza fare la di disapplicazione eticamente applicabile formazione degli anni delle norme interne nelle diverse situazioni precedenti. non conforme alle Qualità della formazione norme interne non La formazione deve conformi alle norme essere: europee aventi effetto Accreditata da enti diretto. I trattati e il pubblici , con docenti diritto derivato. selezionati in possesso dei B) – Etica e legalità: requisiti richiesti dal Focus sul Codice di sistema di accreditamento Comportamento e il o comunque di procedimento professionalità e disciplinare. esperienza, nel campo

della formazione

anticorruzione adeguata,

agli interventi formativi.

Può svolgersi,in parte,

anche con ricorso a risorse

interne ma solo se non

sussiste alcun conflitto di

interesse in capo ai

docenti interni (ad es. tra

responsabili

anticorruzione che è

organo di vigilanza

sull’efficacia della Livello generale formazione e nel contempo sarebbe anche Tutti gli amministratori organo che fornisce la La formazione per gli formazione oggetto del amministratori facenti parte suo controllo), e solo se, della Giunte Comunali e contestualmente dell’Unione verrà espletata sussistono in capo al nell’anno 2017 docente interno: Nell’anno 2018 verrà Professionalità e effettuata la formazione a esperienza adeguata duplice approccio: Tempo necessario, da C) Contenutistico: sottrarre agli altri doveri e compiti d’ufficio per aggiornamento delle preparare la didattica competenze teorica e pratico Valoriale:etica e legalità Per tutti i consiglieri Valore della formazione Anno 2019 rende il dipendente cosciente Tutti coloro che non hanno potuto per assenza o per Monitoraggio della nuova nomina fare la formazione formazione degli anni Raccolta delle precedenti. attestazioni della formazione Livello specifico Livello specifico Livello specifico Questionari relativi alle

priorità della formazione e Responsabile prevenzione Concerne: Programmazione al grado di soddisfazione corruzione ed Il fenomeno degli interventi

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amministratori corruttivo in Europa formativi con dei percorsi formativi e in Italia, i vari cadenza annuale avviati modelli di gestione per tutto il Formazione ad approccio del rischio e le triennio specialistico: tecniche di

Politiche, programmi e riskmanagement strumenti utilizzati per la applicabili al rischio prevenzione del rischio di corruzione il corruzione. rischio di illegalità Tematiche settoriali in Compiti e relazione al ruolo svolto responsabilità dirigenziali, disciplinari, amministrativo- contabili, civili e penali e natura della

“responsabilità di

posizione” del responsabile anticorruzione quale “autorità” locale anticorruzione: poteri ispettivi, ordini di adozione di atti e di rimozione di comportamenti e di atti; i monitoraggi, le

verifiche e il ricorso

ai servizi di supporto per l’esercizio delle funzioni; Livello specifico Livello specifico Livello specifico

Dipendenti chiamati ad Concerne: operare in settori A) . Il fenomeno Programmazione particolarmente esposti corruttivo in Europa degli interventi alla corruzione e in Italia e le formativi di Sig.ri: tecniche di risk aggiornamento

Mozzarelli Matteo management con cadenza Giubelli Paola applicabili al rischio entro giugno Arrighi Franca corruzione il rischio 2018 Bottura Fabio illegalità Falconi Chiara – Compiti e Molani Donata responsabilità Moretti Marinalla dirigenziali, Corrado Corradi disciplinari, Bordonaro Cristina amministrativo- Colorio Patrizia contabili, civili e penali dei dipendenti

Formazione ad approccio chiamati ad operare specialistico: in settori

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A) – politiche, programmi, particolarmente e strumenti utilizzati per esposti alla la prevenzione del corruzione con rischio corruzione particolare b) Tematiche settoriali in riferimento ai reati di

relazione al ruolo cui agli articoli 314 e

svolto seguenti C.P. come modificati dalla Legge 190/2012

Livello specifico Livello specifico Livello specifico

Componenti degli organi Concerne: Programmazione di controllo (Nucleo di A) - Il fenomeno degli interventi valutazione/Revisori) corruttivo in formativi con Europa e in Italia cadenza Tutti i componenti e le tecniche di semestrale entro: risk management dicembre 2018 Formazione ad approccio applicabili al specialistico: rischio A) – politiche, programmi, corruzione il e strumenti utilizzati per rischio illegalità la prevenzione del B) – Compiti e rischio corruzione responsabilità B) – Tematiche settoriali in amministrativo- relazione al ruolo svolto contabile degli organi di controllo interno ed esterno per omesso/insufficie nte controllo

4. SISTEMA DEL MONITORAGGIO DEL RISPETTO DEI TERMINI PREVISTI DALLA LEGGE O DAL REGOLAMENTO PER LA CONCLUSIONE DEI PROCEDIMENTI

Descrizione della misura La L. 190/2012 è intervenuta sulla questione relativa alla tempistica procedimentale e, considerata l’inerzia dell’amministrazione nel provvedere quale elemento potenzialmente sintomatico di corruzione e illegalità, ha rafforzato l’obbligo in capo agli enti di monitorare il rispetto dei termini, previsti da leggi o regolamenti, per la conclusione dei procedimenti e di eliminare tempestivamente le anomalie riscontrate. In base alle disposizioni del D. Lgs. 33/2013 le pubbliche amministrazioni sono, inoltre, tenute a pubblicare i risultati del monitoraggio nel sito web istituzionale.

Attuazione della misura

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Il sistema di monitoraggio dei principali procedimenti è attivato in seno al controllo di gestione dell’ente. I responsabili di P.O. rendicontano al Responsabile della Prevenzione della corruzione il numero di procedimenti amministrativi conclusi in ritardo o per i quali è scaduto il termine, motivandone il ritardo ed indicando le iniziative intraprese per eliminare le anomalie. I risultati di tale monitoraggio sono pubblicati sul sito web istituzionale. La misura interessa tutti i processi.

Realizzazione di un sistema di monitoraggio dei rapporti tra l'amministrazione e i soggetti che con essa stipulano contratti e indicazione delle ulteriori iniziative nell'ambito dei contratti pubblici Descrizione della misura La L. 190/2012 (art.1, comma 9) stabilisce che, attraverso le disposizioni del PTPC, debba essere garantita l’esigenza di monitorare i rapporti tra l'amministrazione e i soggetti che con la stessa stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere.

Attuazione della misura Allo stato attuale il monitoraggio viene garantito dal rispetto delle disposizioni contenute nei sopra richiamati Codice di comportamento e con il sistema dei controlli interni. Si stabilisce, in ogni caso, che il Responsabile per la prevenzione della corruzione deve essere informato, ove già non lo sia, di tutte le azioni sotto riportate. Il Responsabile della Prevenzione della corruzione provvede ad informare i dipendenti sull’obbligo di astensione in caso di conflitti di interessi nell’ambito delle iniziative di formazione sulle disposizioni del PTPC e del Codice comportamentale. I Responsabili di P.O. sono tenuti a redigere un’informativa scritta all’atto dell’assunzione o dell’assegnazione all’ufficio in ordine ai rapporti diretti o indiretti, di collaborazione con soggetti privati, in qualunque modo retribuiti, che il soggetto abbia avuto negli ultimi tre anni. I Responsabili di P.O, il Segretario Comunale, i dipendenti informano per iscritto il Sindaco, relativamente alla sussistenza di conflitto di interessi, anche potenziale, prima di assumere le funzioni. Indicazione delle iniziative previste nell'ambito dell'erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere Sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzioni di vantaggi economici di qualunque genere, sono elargiti esclusivamente alle condizioni e secondo la disciplina del regolamento previsto dall’articolo 12 della legge 241/1990. Ogni provvedimento d’attribuzione/elargizione è prontamente pubblicato sul sito istituzionale dell’ente nella sezione “amministrazione trasparente”, oltre che all’albo online e nella sezione “determinazioni/deliberazioni”. Prima dell’entrata in vigore del decreto legislativo 33/2013, che ha imposto la sezione del sito “amministrazione trasparente, detti provvedimenti sono stati sempre pubblicati sul sito istituzionale nell’albo online e quindi nella sezione “determinazioni/deliberazioni”.

Indicazione delle iniziative previste nell'ambito di concorsi e selezione del personale I concorsi e le procedure selettive si svolgono secondo le prescrizioni del decreto legislativo 165/2001 e del Regolamento comunale. Ogni provvedimento relativo a concorsi e procedure selettive è prontamente pubblicato sul sito istituzionale dell’ente nella sezione “amministrazione trasparente”.

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Prima dell’entrata in vigore del decreto legislativo 33/2013 che ha imposto la sezione del sito “amministrazione trasparente, detti provvedimenti sono stati sempre pubblicati secondo la disciplina regolamentare.

Indicazione delle iniziative previste nell'ambito delle attività ispettive/organizzazione del sistema di monitoraggio sull'attuazione del PTPC, con individuazione dei referenti, dei tempi e delle modalità di informativa Attuazione della misura: Il monitoraggio circa l’applicazione del presente PTPC è svolto in autonomia dal Responsabile della prevenzione della corruzione. Ai fini del monitoraggio i dirigenti/responsabili sono tenuti a collaborare con il Responsabile della prevenzione della corruzione e forniscono ogni informazione che lo stesso ritenga utile.

Azioni di sensibilizzazione e rapporto con la società civile Descrizione della misura Secondo il PNA (piano nazionale anticorruzione), le pubbliche amministrazioni devono pianificare misure di sensibilizzazione della cittadinanza finalizzate alla promozione della cultura della legalità e, dunque, devono valutare modalità, soluzioni organizzative e tempi per l’attivazione di uno stabile confronto. A questo fine, una prima azione consiste nel dare efficace comunicazione e diffusione alla strategia di prevenzione dei fenomeni corruttivi impostata e attuata mediante il presente PTCP e alle connesse misure. Considerato che l'azione di prevenzione e contrasto della corruzione richiede un'apertura di credito e di fiducia nella relazione con cittadini, utenti e imprese, che possa nutrirsi anche di un rapporto continuo alimentato dal funzionamento di stabili canali di comunicazione, l’amministrazione attuerà la misura con la pubblicazione del presente PTPC ed i suoi aggiornamenti annuali, e dedicherà particolare attenzione alla segnalazione dall’esterno di episodi di cattiva amministrazione, conflitto di interessi, corruzione. Inoltre la misura si attua con l’attivazione del sistema di segnalazione nell’ambito della misura “Tutela del Whistleblowing”,.

Sistema dei controlli interni Descrizione della misura L’istituzione del sistema dei controlli interni, anche in relazione alla verifica della regolarità amministrativa e contabile degli atti, rappresenta un valido strumento di prevenzione della corruzione. Con delibera di Consiglio Comunale del comune di Medole n. 3 del 31/01/2013 (applicabile all’Unione) ha approvato il Regolamento dei controlli interni.

Approvazione della Carta di Avviso Pubblico Il Comune di Medole con decreto sindacale prot. n. 4342 del 22.08.2014 ha aderito al “Codice etico per gli amministratori locali – Carta di Pisa”. Tale Codice etico per la buona politica nasce da un gruppo di lavoro dell'Associazione Avviso Pubblico. La sottoscrizione da parte degli amministratori è libera e personale. La Carta di Avviso Pubblico è composta da ventitré articoli ed indica concretamente come un amministratore pubblico può declinare nella propria attività quotidiana, attraverso una serie di impegni, regole e vincoli, i principi di trasparenza, imparzialità, disciplina e onore previsti dagli articoli 54 e 97 della Costituzione.

Adesione all’Associazione Avviso Pubblico

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Il Comune di Medole con delibera di Consiglio Comunale n. 13 del 06.05.2015 e il Comune di Ponti sul Mincio con delibera di Consiglio Comunale n. 32 del 02.11.2016 e il Comune di Solferino con delibera di Consiglio Comunale n. 58 del 18.10.2016 hanno aderito all’Associazione “Avviso Pubblico”. Tale Associazione persegue i seguenti scopi e finalità: a) diffondere i valori e la cultura della legalità e della democrazia attraverso l’impegno concreto degli enti che vi aderiscono; b) attivarsi nelle varie forme possibili nell’azione di contrasto alla criminalità e alle diverse forme di illegalità; c) mettere in rete gli enti locali e territoriali d’Italia per favorire lo scambio di esperienze ed informazioni socio-culturali per contribuire alla crescita del singolo e delle comunità di cittadini; d) promuovere iniziative dirette allo studio di procedure che consentano agli enti di agire in perfetta trasparenza; e) offrire servizi agli aderenti che lo richiedano in merito a: • Organizzazione di seminari, incontri, rassegne, convegni, cineforum, corsi di formazione rivolti ai cittadini o specifici per categorie, corsi di orientamento e/o formazione professionale, che qualora fossero finanziati con risorse pubbliche, comunque attinente, saranno realizzate senza fine di lucro; • Disponibilità concreta di libri, pubblicazioni, periodici, banche dati, leggi statali, periodici relativi ad argomenti che possano contribuire alla crescita culturale, sociale ed economica del territorio; • Promozione di scambi culturali e professionali tra dipendenti o servizi dei vari enti per uno sviluppo uniforme e coordinato degli assetti territoriali; • Promozione dello scambio tra culture geograficamente lontane mediante forme di gemellaggi e sostegni tra enti locali e territoriali omologhi oppure tra organi e servizi dei territori di competenza degli enti aderenti. f) svolgere ricerche e studi sui temi inerenti la criminalità organizzata, la corruzione, la sicurezza urbana, l'immigrazione, i mercati illeciti (traffico di droga, armi, esseri umani, traffico illecito di rifiuti, racket, usura, infiltrazione negli appalti, ecomafie ecc.) nonché sulle modalità che rendono possibile la realizzazione di interventi di contrasto e prevenzione della criminalità e la diffusione della legalità democratica; g) Organizzare la istituzione di sportelli antiusura e antiracket; h) Realizzare campagne di comunicazione locali, nazionali, internazionali su questioni rilevanti per il perseguimento delle finalità associative; i) Promuovere la nascita di una rete internazionale di Enti Locali impegnati nella prevenzione dei fenomeni di criminalità e illegalità e nella promozione dei diritti e della giustizia sociale; l) Partecipare a programmi, progetti ed azioni della Comunità Europea, sia come promotori che come partner, con enti istituzionali, associazioni sia a carattere nazionale che europeo od extraeuropeo; m) Realizzare un sito internet ed attivare una newsletter, un forum di discussione ed una rete interattiva tra gli associati. n) Intervenire, ai sensi dell'art. 27 della Legge n. 383 del 7 dicembre 2000 e s.m.i., in giudizi civili e penali per il risarcimento dei danni derivanti dalla lesione di interessi collettivi e in particolare dei soci, coerenti con le finalità perseguite dall'associazione; o) Ricorrere in sede di giurisdizione amministrativa per l'annullamento di atti illegittimi lesivi degli interessi collettivi e in particolare dei soci coerenti con le finalità perseguite all'associazione.

Accesso civico generalizzato Il D. lgs 97/2016 (correttivo del precedente 33/2013, dedicato alla trasparenza amministrativa) ha

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rinviato a linee guida dell'Anac, l'Autorità nazionale contro la corruzione, la definizione dei limiti e delle esclusioni del diritto di accesso generalizzato. Il compito è quello di aggiornare i propri regolamenti sulla trasparenza e lo faranno sulla scia delle linee guida. Il nodo da sciogliere è un busillis nella formulazione di un articolo, il 5, del decreto 33/13, come modificato dal decreto 97/16. Questa disposizione dice che l'accesso civico generalizzato, quello che dovrebbe garantire un'accessibilità totale e che incarna l'essenza della libertà di informazione (sulla scia del Freedom of Information Act, o Foia che dir sivoglia, tipico degli ordinamenti anglosassoni), proprio quello che dovrebbe squarciare il velo steso sulle pareti vetro dei palazzi pubblici, insomma l'accesso civico ha tre possibili finalità: 1) controllo dell'attività delle p.a. e dei funzionari pubblici (come lavorano, che risultano producono? Raggiungono gli obiettivi?); 2) controllo della spesa pubblica (come vengono spesi i soldi dei contribuenti?); 3) partecipazione al dibattito pubblico. Tra le competenze che si è chiamati ad adempiere è quello della tenuta del registro delle domande di accesso civico generalizzato che l’Unione nello specifico intende attuare nell'anno 2017.

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Allegato al PTPC 2017/19 Deliberazione della Giunta dell’Unione n……. del……………….

SEZIONE “TRASPARENZA” Articolo 10, decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, come modificato dall’articolo 10 del decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97

PREMESSA: I contenuti e le finalità della Sezione TRASPARENZA:

Con la redazione della presente sezione, l’Unione dei Comuni “Castelli Morenici” intende dare piena e completa attuazione al principio di trasparenza, intesa come l’accessibilità totale dei dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, allo scopo di: a) tutelare i diritti dei cittadini; b) promuovere la partecipazione degli interessati all’attività amministrativa; c) favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche; come stabilito dall’art. 1, comma 1, d.lgs. 33/2013, modificato dall’art. 2, comma 1, del d.lgs. 97/2016. Il presente documento risulta quale naturale prosecuzione, per il principio dello scorrimento, delle disposizioni dei PTTI 2014/16 e 2015/17 e della sezione dedicata del PTPC 2016/2018 (relativi ai Comuni facenti parte dell’Unione), con adeguamenti e interventi modificativi, espressi sulla base dei primi tre anni di attuazione di una normativa e delle importanti modifiche, integrazioni ed abrogazioni intervenute a seguito dell’approvazione del d.lgs. 25 maggio 2016, n. 97, attuativo dell’articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124, recante “Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza” e delle Linee guida recanti indicazioni sull’attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni contenute nel d.lgs. 33/2013 - come modificato dal d.lgs. 97/2016 – approvate con determinazione ANAC n. 1310 del 28/12/2016.

In premessa, vanno comunque considerate e sottolineate le notevoli difficoltà applicative e di adattamento, per enti di ridotte dimensioni, della normativa in materia di trasparenza, anche alla luce dell’inserimento nell’ordinamento pubblico dell’Accesso civico “generalizzato”, previsto dall’art. 5, comma 2 e seguenti e articolo 5-bis, del d.lgs. 33/2013, a cui gli enti sono stati chiamati a dare attuazione entro il 23 dicembre 2016. Nonostante ciò si ribadisce che, per questo ente, il rispetto degli obblighi di trasparenza, oltre che costituire livello essenziale delle prestazioni erogate, rappresenta un valido strumento di diffusione e affermazione della cultura delle regole, nonché di prevenzione e di lotta a fenomeni corruttivi. La trasparenza rappresenta uno strumento fondamentale per la prevenzione della corruzione e per l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa e consente:  la conoscenza del responsabile per ciascun procedimento amministrativo e, più in generale, per ciascuna area di attività dell’amministrazione e, per tal via, la responsabilizzazione dei responsabili di P.O./funzionari;

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 la conoscenza dei presupposti per l’avvio e lo svolgimento del procedimento;  la conoscenza del modo in cui le risorse pubbliche sono impiegate. Per queste ragioni, la presente sezione, è parte integrante e complementare del Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione (PTPC) e ne costituisce pilastro essenziale.

Nell’elaborazione della presente sezione, si è tenuto conto dei seguenti riferimenti normativi e orientamenti dell’ANAC: - Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, come modificato dal d.lgs. 97/2016; - Linee guida recanti indicazioni sull’attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni contenute nel d.lgs. 33/2013 come modificato dal d.lgs. 97/2016; approvate con determinazione n. 1310 del 28/12/2016; - Allegato «1» delle citate Linee guida, relativo alla sezione “Amministrazione trasparente – Elenco degli obblighi di pubblicazione vigenti; - Linee Guida recanti indicazioni operative ai fini della definizione delle esclusioni e dei limiti all’accesso civico di cui all’art. 5 co. 2 del d.lgs. 33/2013”.

La sezione definisce le misure, i modi e le iniziative per l'adempimento degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, ivi comprese le misure organizzative volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi informativi facenti capo ai Responsabili degli uffici dell'amministrazione.

Per completezza di descrizione, occorre infine mettere in evidenza che, con riferimento alla trasparenza, al momento dell'entrata in vigore del d.lgs. 33/2013, i Comuni facenti parte dell’Unione avevano già autonomamente provveduto alla pubblicizzazione sul proprio sito non solo di notizie, informazioni ed atti previsti da specifiche norme di legge (incarichi esterni, curricula, ecc.), ma anche di altri atti amministrativi, modulistica, informazione utili per i cittadini sia per l'accesso ai servizi, sia per il controllo diffuso dell'attività amministrativa.

In relazione all'organizzazione della sezione "Amministrazione trasparente" creata in attuazione delle prescrizioni del d.lgs. 33/2013 l'Ente, nel primo anno di validità del PTPC 2017/19, darà completo adempimento a quanto previsto dalla tabella 1 di detto D. Lgs., organizzando l'indice della pagina in sezioni e sottosezioni, come previsto dalle Linee guida recanti indicazioni sull’attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni contenute nel d.lgs. 33/2013 - come modificato dal d.lgs. 97/2016 – approvate con determinazione ANAC n. 1310 del 28/12/2016. Gli obiettivi contenuti nel presente documento sono formulati in collegamento con la programmazione strategica e operativa dell'ente, definita nel Documento Unico di Programmazione (DUP) e nel Piano della Performance. Il Nucleo di Valutazione, inoltre, ai sensi dell’art. 44 del d.lgs. 33/2013, modificato dall’art. 35, comma 1, del d.lgs. 97/2016, verifica la coerenza tra gli obiettivi previsti nel PTPC e quelli indicati nel Piano della Performance, valutando altresì l'adeguatezza dei relativi indicatori. Il Nucleo di valutazione, inoltre, è tenuto ad utilizzare le informazioni e i dati relativi all'attuazione degli obblighi di trasparenza ai fini della misurazione e valutazione delle performance sia organizzativa, sia individuale del responsabile e dei titolari apicali dei singoli uffici responsabili della trasmissione dei dati.

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1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELL’AMMINISTRAZIONE

1.1 Struttura organizzativa Nel rispetto dei principi costituzionali di legalità, imparzialità e buon andamento, in conformità alle disposizioni previste nel Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267) e nel rispetto dei criteri di organizzazione dettati dal d.lgs. 30 marzo 2001, n.165, le strutture dell’Unione sono organizzate secondo la competenza specifica. Ciascuna struttura organizzativa è definita in base a criteri di autonomia, funzionalità ed economicità di gestione e secondo principi di professionalità e responsabilità. La struttura è articolata in Aree, Servizi e Uffici. L’articolazione della struttura non costituisce fonte di rigidità organizzativa, ma razionale ed efficace strumento di gestione. Deve, pertanto, essere assicurata la massima collaborazione ed il continuo interscambio di informazioni ed esperienze tra le varie articolazioni dell’ente. L’Area è la struttura organica di massima dimensione dell’Ente deputata: a) alle analisi di bisogni per comparti omogenei; b) alla programmazione; c) alla realizzazione degli interventi di competenza; d) al controllo, in itinere, delle operazioni; e) alla verifica finale dei risultati. L’Area comprende uno o più servizi, secondo raggruppamenti di competenza adeguati all’assolvimento compiuto di una o più attività omogenee. Il servizio costituisce un’articolazione dell’Area. Interviene in modo organico in un ambito definito di discipline o materie per fornire servizi rivolti sia all’interno che all’esterno dell’Ente; svolge, inoltre, precise funzioni o specifici interventi per concorrere alla gestione di un’attività organica. L’Ufficio costituisce una unità operativa interna al servizio che gestisce l’intervento in specifici ambiti della materia e ne garantisce l’esecuzione; espleta, inoltre, attività di erogazione di servizi alla collettività.

L’articolazione degli uffici, competenze e risorse a disposizione di ciascun ufficio, sono consultabili nel sito web dell’Unione e dei Comuni che ne fanno parte, nella sezione Amministrazione trasparente > Organizzazione > Articolazione degli uffici, a cui si fa esplicito rinvio.

2. PROCEDIMENTO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE DELLA SEZIONE

2.1 Il principio della trasparenza Il d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33, intende la trasparenza come accessibilità totale dei dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni. Tra le principali novità introdotte dal d.lgs. 97/2016 che ha largamente modificato, integrato ed abrogato le norme del d.lgs. 33/2013 (all’articolo 5 e 5-bis) si riscontra la conferma del diritto di accesso civico “semplice” (comma 1 – da ora in poi solo “accesso civico”) e l’accesso “generalizzato” (comma 2 - da ora: FOIA), in attuazione di tali normative:  per l’accesso civico, provvederà a redigere e pubblicare il modulo per l’attivazione della richiesta di accesso civico, nella sezione del sito web: Amministrazione trasparente > Altri contenuti - Accesso civico, entro il 31/12/2017;  per il FOIA, si provvederà ad individuare la struttura deputata a ricevere le richieste di Accesso civico generalizzato, con contestuale pubblicazione del relativo modulo di richiesta. Entrambe le indicazioni saranno inserite nella sezione: Amministrazione trasparente > Altri contenuti - Accesso civico.

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2.2 Coordinamento del PTPC – sezione trasparenza con il Piano delle Performance La nuova formulazione dell’art. 10 del d.lgs. 33/2013, come modificato dall’art. 10 del d.lgs. 97/2016, prevede che vengano indicati i responsabili della trasmissione e della pubblicazione dei dati, documenti e informazioni (comma 1), mentre il comma 3, ribadisce che la promozione di maggiori livelli di trasparenza costituisce un obiettivo strategico di ogni ente e deve tradursi nella definizione di obiettivi organizzativi i individuali;

Per quanto sopra, andranno pubblicati sulla sezione Amministrazione trasparente: a) Il PTPC 2017/2019; b) Piano e relazione sulla Performance; c) Nominativi e curricula dei componenti del Nucleo di Valutazione, anche i relativi compensi in analogia alle norme sui Collaboratori e consulenti (art. 15, d.lgs. 33/2013). Il Piano delle Performance, deve indicare - con chiarezza - obiettivi e indicatori, criteri di monitoraggio, valutazione e rendicontazione. Il Piano è il principale strumento che la legge pone a disposizione dei cittadini perché possano conoscere e valutare in modo oggettivo e semplice l’operato delle amministrazioni pubbliche. Al Piano della Performance è anche collegato l’intero sistema di valutazione e di incentivazione del personale dell’ente. La pubblicazione dei dati relativi al raggiungimento degli obiettivi inseriti nel piano delle Performance avranno particolare rilevanza nella scelta delle informazioni da rendere disponibili ai cittadini e agli utenti dei servizi. Fanno parte del Ciclo della Performance: 1. La Relazione Previsionale e programmatica; 2. il Piano Dettagliato degli Obiettivi - PDO - che definisce ed individua gli obiettivi di natura economica e di efficienza (in termini di costi e ricavi) che l’ente si impegna a perseguire; 3. il Piano Esecutivo di Gestione (P.E.G.) o altro documento di programmazione in vigore nell’ente che, a partire dall’analisi dei bisogni e dalle finalità delle politiche contenute negli strumenti di programmazione sovraordinati, contiene e definisce gli obiettivi della gestione.

2.3 Indice degli uffici e dei funzionari apicali coinvolti per l’individuazione dei contenuti di programma Il Responsabile per la trasparenza Il Responsabile per la Trasparenza (da ora RT) per l’Unione dei Comuni “Castelli Morenici” è individuato nel Segretario dell’Unione, Vaccaro Dott. Giuseppe responsabile anche per la prevenzione della corruzione, ex art. 1, comma 7, della legge 190/2012. Il RT svolge stabilmente un'attività di controllo sull'adempimento da parte dell'amministrazione degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, assicurando la completezza, la chiarezza e l'aggiornamento delle informazioni pubblicate, nonché segnalando all'organo di indirizzo politico, al Nucleo di Valutazione, all'ANAC e, nei casi più gravi, all’ufficio di disciplina, i casi di mancato o ritardato adempimento degli obblighi di pubblicazione. Il RT, inoltre, svolge i nuovi compiti derivanti dall’applicazione del FOIA (Accesso civico generalizzato), sia per: a) la facoltà di richiedere agli uffici le informazioni sull’esito delle istanze pervenute; b) per la competenza in materia di «riesame» (nuovo art. 5, comma 7, del d.lgs. 33/2013, modificato); La struttura di supporto al RT: Ai fini di garantire l’attività di supporto al RT, in merito al controllo sull'adempimento da parte dell'amministrazione degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, ogni responsabile di settore e di servizio, in relazione al proprio ufficio, provvederà alla pubblicazione tempestiva dei dati soggetti a obblighi di pubblicazione.

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2.4 Individuazione e modalità di coinvolgimento dei portatori di interessi diffusi (stakeholder) Il D.Lgs. 14 marzo 2013, n.33, all’art. 3, introduce il diritto di conoscibilità delle informazioni e dei documenti detenuti, garantendo la piena accessibilità agli stessi da parte dei cittadini. Sulla base di questi principi è opportuno che l’amministrazione raccolga feedback dai cittadini/utenti e dagli stakeholder (vengono individuati come stakeholder, al fine di un loro coinvolgimento per la realizzazione e la verifica dell’efficacia delle attività proposte nel presente programma, i cittadini anche in forma associata, le associazioni sindacali e/o di categoria, i mass media, gli ordini professionali e le imprese anche in forma associata) sul livello di utilità dei dati pubblicati, anche per un più consapevole processo di aggiornamento annuale della presente sezione, nonché eventuali reclami sulla qualità delle informazioni pubblicate ovvero in merito a ritardi e inadempienze riscontrate. Analogo procedimento dovrà essere previsto per la verifica sulle modalità di pratica applicazione del FOIA. A tal fine, l’Unione utilizzerà diversi strumenti – soprattutto legati al canale telematico (portale web istituzionale, applicazione per dispositivi mobili, posta elettronica, ecc.) - per la rilevazione del livello di utilità e di utilizzazione dei dati pubblicati. Le esigenze di trasparenza rilevate dagli stakeholder saranno di volta in volta segnalate al RT, il quale, previo confronto con il responsabile del Servizio cui si riferisce il dato pubblicato o l’accesso FOIA, oggetto di reclamo, provvederà a rispondere tempestivamente (e comunque non oltre 45 giorni) alla segnalazione.

3. LE MISURE ORGANIZZATIVE

3.1 Iniziative per la trasparenza Dopo la prima fase di attuazione della normativa e l’approvazione dei PTTI 2014/2016 e 2015/2017 (anno 2014-2015) e della sezione Trasparenza nel PTPC 2016/2018 da parte dei singoli comuni dell’Unione, nel triennio 2017/2019 i dati presenti sul sito dell’Unione, nonché dei singoli Comuni saranno costantemente e ulteriormente aggiornati ed integrati, in stretta applicazione delle modifiche introdotte dal d.lgs. 97/2016 che prevedono: - la modifica di alcune sottosezioni di Livello 1 e delle sottosezioni di Livello 2, come previsto nell’allegato “1” delle Linee guida recanti indicazioni sull’attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni contenute nel d.lgs. 33/2013 - come modificato dal d.lgs. 97/2016 – approvate con determinazione ANAC n. 1310 del 28/12/2016; - la piena applicazione delle nuove disposizioni in materia di FOIA, con particolare approfondimento per i casi in cui si rende necessario applicare le esclusioni, i limiti e le tutele, previste nell’art. 5-bis, del d.lgs. 33/2013, con una particolare accentuazione per i casi di rifiuto necessari per evitare un pregiudizio concreto alla tutela della protezione dei dati personali, in conformità con la disciplina legislativa in materia (d.lgs. 196/2003). Nel corso del primo anno di applicazione della presente Sezione (2017) sarà anche necessario intensificare l’attività formativa specifica sul FOIA, con particolare attenzione ai seguenti aspetti: - esame della normativa specifica; - applicazione delle Linee guida dell’ANAC, in materia di FOIA; - rispetto della tempistica di attuazione del FOIA; - la fase di coinvolgimento dei controinteressati; - il riesame del RPCT; - il ruolo del Difensore civico regionale; - definizione delle casistiche in cui applicare l’esclusione del diritto; il rifiuto; il differimento e la limitazione dell’accesso.

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Tra gli obiettivi dell’ente vi è quello di sensibilizzare i cittadini all’utilizzo del sito istituzionale dell’Unione, al fine di sfruttarne tutte le potenzialità, sia dal punto di vista informativo che di erogazione di servizi online. Per quanto riguarda le informazioni ed i dati da pubblicare, relativamente ai contenuti, ogni Area e servizio sarà responsabile per le materie di propria competenza. Nella Tabella allegato “1” delle Linee Guida dell’ANAC, approvate con determinazione ANAC n. 1310 del 28/12/2016 e pubblicate in data 29/12/2016, sono riportati tutti gli obblighi di pubblicazione, organizzati in sezioni corrispondenti alle sezioni del sito “Amministrazione trasparente” previste dal d.lgs. 33/2013. La tabella ANAC sarà integrata nel corso dell’anno 2017 anche con l’indicazione dell’Area/Ufficio che vi deve provvedere. L’integrazione viene prevista con uno specifico provvedimento del RT, che sarà consegnato a ciascun responsabile di Area e di servizio.

3.2 Giornate della trasparenza Si prevede lo sviluppo di attività formative nel corso del triennio 2017/2019, in concomitanza dell’approvazione del PTPC. Nell’ambito delle attività di presentazione del Programma e della Relazione sulla performance, di cui all’art. 10, comma 1, lett. a) e b) del d.lgs. 150/2009, alle associazioni e ad ogni altro osservatore qualificato, saranno organizzate, compatibilmente con le risorse finanziarie a disposizione, apposite giornate della trasparenza, anche prevedendo il coinvolgimento del corpo docente e degli studenti delle scuole cittadine.

4. LA SEZIONE ”AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE”

4.1 La sezione "Amministrazione Trasparente" - Organizzazione Al fine di dare attuazione alla disciplina sulla trasparenza, a seguito delle importanti novità introdotte dal d.lgs. 97/2016, sin dal primo anno di attuazione del Piano, sarà necessario organizzare un intervento organico, che vede coinvolti tutti i settori dell’ente, finalizzato all’implementazione dei dati pubblicati, con particolare attenzione al sito “Soldi pubblici” (dati sui pagamenti, art. 4-bis, del d.lgs. 33/2013) e delle pubblicazioni effettuate attraverso le banche dati di altri enti (art. 9-bis, del d.lgs. 33/2013), secondo le indicazioni previste nell’allegato B del citato d.lgs. e nelle Linee guida dell’ANAC. Nella programmazione degli interventi va comunque sottolineato che la consistente riduzione dei dipendenti in servizio - soprattutto quelli addetti a funzioni amministrative - avvenuta recentemente, ha comportato una considerevole difficoltà a sviluppare e consolidare il flusso delle informazioni da pubblicare nel portale web istituzionale, sia per ciò che concerne l’inclusione di nuovi dati, sia per la costante attività di aggiornamento. Alcune sotto-sezioni saranno oggetto di specifici interventi implementativi nel corso del 2017; nel mentre è previsto che si possano sviluppare ulteriormente gli automatismi di pubblicazione, direttamente dagli applicativi informatici in uso presso gli uffici e i servizi comunali. Come previsto nel d.lgs. 33/2013, articolo 3, comma 1-ter, aggiunto dall’art. 4, comma 1, lett. b) del d.lgs. 97/2016, l'ANAC poteva, con il PNA 2016, precisare gli obblighi di pubblicazione e le relative modalità di attuazione, in relazione alla natura dei soggetti, alla loro dimensione organizzativa e alle attività svolte, prevedendo in particolare modalità semplificate per i comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti. Nel nuovo PNA, invece, l’ANAC ha previsto che le «Particolari modalità semplificate per l’attuazione degli obblighi di trasparenza da parte dei comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, previste nell’art. 3, c. 1-ter, del d.lgs. 33/2013, introdotto dal d.lgs. 97/2016, saranno oggetto di specifiche Linee guida dell’Autorità». Nel corso dell’anno 2017, qualora venissero emanate le citate Linee guida, si procederà agli adattamenti e semplificazioni previste dalle norme di legge e nelle indicazioni del PNA 2016.

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4.2 Le caratteristiche delle informazioni L'Ente è tenuto ad assicurare la qualità delle informazioni riportate nel sito istituzionale nel rispetto degli obblighi di pubblicazione previsti dalla legge, assicurandone l'integrità, il costante aggiornamento, la completezza, la tempestività, la semplicità di consultazione, la comprensibilità, l'omogeneità, la facile accessibilità, nonché la conformità ai documenti originali in possesso dell'amministrazione, l'indicazione della loro provenienza e la riutilizzabilità. Il RPCT garantirà che i documenti e gli atti oggetto di pubblicazione obbligatoria siano quindi pubblicati: - in forma chiara e semplice, tali da essere facilmente comprensibili al soggetto che ne prende visione; - completi nel loro contenuto, e degli allegati costituenti parte integrante e sostanziali dell'atto; - con l'indicazione della loro provenienza, e previa attestazione di conformità all'originale in possesso dell'amministrazione; - tempestivamente e comunque non oltre trenta (30) giorni dalla loro efficacia; - per un periodo di cinque anni, decorrenti dal 1° gennaio successivo a quello a cui decorre l'obbligo di pubblicazione, esclusi gli atti, i documenti e le informazioni per la quali il d.lgs. 33/2013, prevede dei tempi di pubblicazione diversificati (esempio: i dati degli artt. 14 e 15); - in formato di tipo aperto, ai sensi dell'articolo 68 del Codice dell'amministrazione digitale, di cui al d.lgs. 82/2005 e all’allegato 2 della deliberazione CIVIT n. 50/2013; - riutilizzabili ai sensi del d.lgs. 196/2003, senza ulteriori restrizioni diverse dall'obbligo di citare la fonte e di rispettarne l'integrità.

4.3 Tutela dei dati personali e obblighi di trasparenza Nei casi in cui norme di legge o di regolamento prevedano la pubblicazione di atti o documenti, i settori responsabili per il loro inserimento/pubblicazione/trasmissione provvedono a rendere non intelligibili i dati personali non pertinenti o, se sensibili o giudiziari, non indispensabili rispetto alle specifiche finalità di trasparenza della pubblicazione. Si considerano generalmente come dati non indispensabili e non pertinenti: l’indirizzo e il numero telefonico privati, nonché le coordinate bancarie dei soggetti destinatari degli atti per cui la legge prescrive la pubblicazione, salvo che la legge stessa non disponga diversamente. Per quanto concerne la pubblicazione dei dati relativi all’art. 26 del d.lgs. 33/2013 relativi a contributi, sovvenzioni e ausili finanziari di qualsiasi natura, è esclusa la pubblicazione dei dati identificativi delle persone fisiche, qualora dalla pubblicazione si possano ricavare informazioni relative allo stato di salute o alla situazione di disagio economico-sociale. In materia, vanno comunque osservate le disposizioni impartite dal Garante per la Protezione dei Dati Personali, nelle sue “Linee guida in materia di trattamento di dati personali, contenuti anche in atti e documenti amministrativi, effettuato per finalità di pubblicità e trasparenza sul web da soggetti pubblici e da altri enti obbligati”, datate 28 maggio 2014 (pubblicato sulla G.U. n. 134 del 12 giugno 2014).

4.4 Modalità e tempi di attuazione della Sezione Trasparenza del PTPC: Nell’ambito del Piano della performance 2017-2019 sarà inserito un obiettivo intersettoriale volto all’applicazione ragionata ed efficace delle previsioni del d.lgs. 33/2013, come modificate dal d.lgs. 97/2016. In particolare, dovrà essere data puntuale attuazione al FOIA, al novellato art. 14 (organi di indirizzo politico – amministrativo) ed a tutti gli obblighi di pubblicazione non ancora assolti, con il popolamento della sezione “Amministrazione trasparente” ancora da completare ed il costante aggiornamento delle altre sezioni. I dati, i documenti e le informazioni che andranno implementati nell’anno 2017 sono i seguenti:

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RIFERIMENTO INFORMAZIONI E DATI OGGETTO DI PUBBLICAZIONE NORMATIVO Art. 4-bis, comma 2 Dati sui pagamenti Art. 12 Atti di carattere normativo e amministrativo generale Art. 14 Titolari di incarichi politici e titolari di incarichi dirigenziali Art. 15 Titolari di incarichi di collaborazione e consulenza Art. 19 Bandi di concorso Art. 22 Dati relativi agli enti pubblici vigilati, e agli enti di diritto privato in controllo pubblico, nonché alle partecipazioni in società di diritto privato Art. 23 Provvedimenti amministrativi Art. 24 Dati aggregati relativi all’attività amministrativa Art. 29 Bilancio preventivo e consuntivo, Piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio, dati contenenti il monitoraggio degli obiettivi; Art. 31 Dati relativi ai controlli sull’organizzazione e sulle attività dell’amministrazione; Art. 32 Dati sui servizi erogati Art. 33 Dati sui tempi medi di pagamento Art. 35 Procedimenti amministrativi Art. 37 Contratti pubblici di lavori, servizi e forniture Art. 38 Dati sui processi di pianificazione, realizzazione e valutazione delle opere pubbliche Art. 38 Attività di pianificazione del territorio.

Ulteriori misure organizzative previste - Anno 2017

COSA CHI PERIODO PREVISTO 1. Aggiornamento della Sezione RPCT 01/01/2017 31/01/2017 Trasparenza nel PTPC (Area Amministrativa) 2. Predisposizione di pagamenti in Area Economico- 01/01/2017 31/12/2017 modalità informatica Finanziaria 3. Attività di formazione specifica RPCT 01/01/2017 31/12/2017 personale dipendente in materia di (Area Amministrativa) trasparenza; FOIA, tutela della privacy, segreto d’ufficio 4. Controllo e monitoraggio RPCT 01/01/2017 31/12/2017 pubblicazione atti e documenti (Area Amministrativa) 5. Formulazione direttive interpretative, RPCT 01/01/2017 31/12/2017 anche attraverso incontri dedicati, su (Area Amministrativa) modalità di pubblicazione, tipo di atti e organizzazione degli stessi all'interno del sito web 6. Aggiornamento delle informazioni Tutte le Aree 01/01/2017 31/12/2017 pubblicate secondo gli obblighi di e i servizi legge 7. Assicurare con tempestività la Tutte le Aree 01/01/2017 31/12/2017 trasmissione, l’aggiornamento e i servizi e la veridicità dei dati da pubblicare

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Anni 2018 e 2019 - Attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni contenute nel d.lgs. 33/2013, come modificato dal d.lgs. 97/2016:

COSA CHI 2017 2018 1. Aggiornamento della Sezione RPCT X X Trasparenza nel PTPC (Area Amministrativa) 2. Attività di formazione specifica RPCT X X personale dipendente in materia di (Area Amministrativa) trasparenza; tutela della privacy, segreto d’ufficio 3. Controllo e monitoraggio RPCT X X pubblicazione atti e documenti (Area Amministrativa) 4. Formulazione direttive interpretative, RPCT X X anche attraverso (Area Amministrativa) Incontri dedicati, su modalità di pubblicazione, tipo di atti e organizzazione degli stessi all'interno del sito 5. Aggiornamento delle informazioni Tutte le Aree X X pubblicate secondo gli obblighi di e i servizi legge 6. Organizzazione della giornata della RPCT X X Trasparenza, con coinvolgimento delle (Area Amministrativa) istituzioni scolastiche 7. Iniziative rivolte ai cittadini per la RPCT X X conoscenza delle disposizioni in (Area Amministrativa) materia di trasparenza 8. Assicurare con tempestività la Tutte le Aree X X trasmissione, l’aggiornamento e i servizi e la veridicità dei dati da pubblicare

5. PROCESSO D'ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA

5.1 I responsabili della trasmissione dei dati Responsabile della trasmissione dell’atto, documento o informazione oggetto di pubblicazione è il dipendente tenuto alla produzione dell’atto medesimo, il quale, avrà l’onere di pubblicarlo – per quanto di propria competenza - e comunque entro trenta (30) giorni dalla formale adozione. Tutti i documenti saranno prodotti in formato di tipo aperto (conformemente a quanto indicato nell’allegato 2 della deliberazione CIVIT n. 50/2013). Il RPCT e i responsabili delle varie Aree organizzative vigileranno sulla regolare produzione, trasmissione e pubblicazione dei dati.

5.2 Responsabili pubblicazione e aggiornamento dati Responsabile della pubblicazione e dell’aggiornamento dei dati oggetto di pubblicazione è il dipendente tenuto alla produzione degli atti e delle informazioni, il quale provvederà tempestivamente alla loro affissione nella sezione dedicata del sito web nei seguenti termini: non oltre cinque giorni per i documenti senza data certa obbligatoria, e entro quarantotto (48) ore per gli altri.

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5.3 Referenti per la trasparenza

Responsabile Prevenzione della Corruzione e Trasparenza Segretario comunale (dott. Vaccaro Giuseppe)

Area Area Area Area servizi Servizi Finanziari Servizi Amministrativi servizi urbanistica demografici, tributi, Giubelli Dott.ssa Paola Arrighi Franca ed edilizia privata archivio, protocollo, Mozzarelli Geom. messo,turismo Matteo Bottura Fabio

I responsabili delle varie Aree svolgeranno anche il ruolo di Referenti per la trasparenza, favorendo ed attuando le azioni previste nella presente Sezione. A tale fine vigileranno:  sul tempestivo e regolare flusso delle informazioni da pubblicare ai fini del rispetto dei termini stabiliti dalla legge;  sull’integrità, il costante aggiornamento, la completezza, la semplicità di consultazione, la comprensibilità, l’omogeneità, la facile accessibilità, nonché la conformità ai documenti originali in possesso dell’amministrazione, l’indicazione della loro provenienza e la riutilizzabilità delle informazioni pubblicate;  sulle misure di tutela inerenti la pubblicazione di atti e documenti che contengono dati sensibili e giudiziari (art. 4, comma 1, lettere d. ed e. del d.lgs. 196/2003) ed applicando il principio di pertinenza e di non eccedenza per i dati personali comuni.

5.4 Misure organizzative volte a garantire la regolarità dei flussi informativi Per garantire la regolarità dei flussi informativi ad ogni ufficio e servizio sarà consegnato, da parte del RPCT, uno scadenziario con indicati i tipi di atti e documento che dovranno essere prodotti e la periodicità del loro aggiornamento, contestualmente alla nota di cui al punto 3.1. Vigileranno sul rispetto dello scadenziario i responsabili delle Aree organizzative, nonché il RPCT, il quale, periodicamente, effettuerà dei controlli sull’attualità delle informazioni pubblicate. In caso di ritardata o mancata pubblicazione di un dato soggetto ad obbligo, il RPCT segnalerà ai responsabili di settore la mancanza, e gli stessi provvederanno a sollecitare il soggetto incaricato alla produzione dell’atto il quale dovrà provvedere tempestivamente e comunque nel termine massimo di giorni quindici (15).

6. CONTROLLI E MONITORAGGI

6.1 Il processo di controllo L’attività di controllo sarà svolta dal RPCT, coadiuvato dai Responsabili di Area che vigileranno sull’effettiva attuazione degli obblighi di pubblicazione e delle disposizioni sul FOIA, previsti dalla normativa vigente, predisponendo apposite segnalazioni in caso di mancato o ritardato adempimento. Tale controllo verrà attuato: • nell’ambito dell’attività di monitoraggio del Piano triennale di prevenzione della corruzione; • attraverso appositi controlli a campione periodici, a verifica dell'aggiornamento delle informazioni pubblicate;

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• Attraverso il monitoraggio effettuato in merito al diritto di accesso civico e FOIA (artt. 5 e 5- bis, d.lgs. 33/2013) sulla base delle segnalazioni pervenute.

Per ogni informazione pubblicata (art. 6 d.lgs. 33/2013) dovrà essere verificata: • la qualità; • l'integrità; • il costante aggiornamento; • la completezza; • la tempestività • la semplicità di consultazione; • la comprensibilità; • l'omogeneità; • la facile accessibilità; • la conformità ai documenti originali in possesso dell'amministrazione; • la presenza dell'indicazione della loro provenienza e la riutilizzabilità. In sede di aggiornamento annuale della Sezione Trasparenza del PTPC, verrà rilevato lo stato di attuazione delle azioni previste. A questo proposito, si richiama qui anche l’importanza dell’attività di controllo a carico del Nucleo di Valutazione (NdV), nel rispetto delle disposizioni normative vigenti in materia.

7. DATI ULTERIORI

Il RPCT, sulla scorta delle banche dati esistenti e previa condivisione con i Responsabili di settore, può individuare dati ulteriori da pubblicare nella sezione Amministrazione trasparente>altri contenuti. La decisione di inserire dati ulteriori e le relative modalità saranno oggetto degli aggiornamenti della presente Sezione del Piano.

8. LE SANZIONI L'inadempimento degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente costituisce elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale, eventuale causa di responsabilità per danno all'immagine dell'amministrazione ed è comunque valutato ai fini della corresponsione della retribuzione di risultato e del trattamento accessorio collegato alla performance individuale dei responsabili. In materia di applicazione del regime sanzionatorio per la violazione di specifici obblighi di trasparenza, nel corso del 2016, è stato approvato uno specifico provvedimento dell’ANAC, datato 16 novembre 2016, recante “Regolamento in materia di esercizio del potere sanzionatorio, ai sensi dell'art. 47 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, come modificato dal decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97”. Il regolamento è stato pubblicato in GU Serie Generale n. 284 del 05/12/2016 ed è in vigore dal 06/12/2016.

Si riporta, di seguito, il quadro sinottico relativo alle sanzioni previste dal d.lgs. 33/2013.

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NORMA Sanzione in DESTINATARI RIF. ART. 47 violata Euro d.lgs. 33/2013

Art. 14 Da 500 a Organi politici, dirigenti, Segretario, P.O. Comma 1 10.000 Mancata o incompleta comunicazione situazione patrimoniale complessiva, azioni, ecc. e compensi a cui da diritto la carica (compresi coniuge e parenti 2° grado se danno il consenso) Art. 14 Da 500 a Dirigente che non effettua la Comma 1-bis 10.000 comunicazione per emolumenti a carico finanza pubblica.

Art. 4- Da 500 a Responsabile mancata pubblicazione dei Comma 1-bis bis, co. 2 10.000 dati sui pagamenti sul sito «Soldi pubblici» >Amministrazione trasparente

Art. 22 Da 500 a Responsabile violazione per mancata Comma 2 10.000 pubblicazione dei dati sulle società partecipate

Le relative sanzioni sono irrogate dall’ANAC, secondo il Regolamento emanato nel rispetto della legge 689/1981. (articolo 47 d.lgs. 33/2013, modificato da art. 38, comma 1, lettere a) e b) d.lgs. 97/2016)

Si specifica che l’Unione dei Comuni “Castelli Morenici” è un ente locale senza figure di livello dirigenziale e con popolazione pari a 9056 abitanti alla data del 31.12.2016 (4031 Comune di Medole + 2383 Comune di Ponti sul Mincio + 2642 Comune di Solferino).

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