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RELAZIONE sull’affidamento del servizio di igiene urbana , sul Territorio Comunale di Saviano (ex art. 34, comma 20, D.L n. 179/2012 - convertito in legge n. 221 del 17/12/2012) Premessa

L'art. 34, comma 20 del D.L. n. 179 del 18/10/2012, recante "Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese" (Pubblicato in G.U. n. 245 del 19 ottobre 2012, Suppl. Ord. n. 194 - In vigore dal 20 ottobre 2012), convertito in legge n. 221 del 2012 prevede quanto segue: “per i servizi pubblici locali di rilevanza economica, al fine di assicurare il rispetto della disciplina europea, la parità tra gli operatori, l'economicità della gestione e di garantire adeguata informazione alla collettività di riferimento, l'affidamento del servizio è effettuato sulla base di apposita relazione, pubblicata sul sito internet dell'ente affidante, che da conto delle ragioni e della sussistenza dei requisiti previsti dall'ordinamento europeo per la forma di affidamento prescelta e che definisce i contenuti specifici degli obblighi di servizio pubblico e servizio universale, indicando le compensazioni economiche se previste", La presente relazione riferisce in ordine al “Servizio integrato di gestione dei rifiuti solidi urbani”, che è disciplinato dal complesso quadro normativo derivante dall’insieme di leggi in materia di servizi pubblici locali a rilevanza economica, in materia di gestione integrata dei rifiuti oltre che in materia di contratti pubblici di servizi e forniture, di livello comunitario, nazionale e regionale. In termini di contenuti specifici la presente relazione : dà atto della natura di servizio pubblico di rilevanza economica del ciclo dei rifiuti; individua quale sia l’ente affidante; definisce i contenuti specifici degli obblighi di servizio pubblico e servizio universale; dà conto delle ragioni e della sussistenza dei requisiti previsti dall’ordinamento europeo per la forma di affidamento prescelta ; indica le compensazioni economiche se previste. Ciascuno dei temi sopra elencati è oggetto dei paragrafi a seguire.

Normativa di riferimento

Ai sensi dell’art. 202 D.Lgs 3 aprile 2006, n.152, e nel rispetto della normativa nazionale ed europea la gestione dei rifiuti urbani è organizzata sulla base di ambiti territoriali ottimali, di seguito anche denominati ATO, delimitati dal piano regionale di cui all'articolo 199, nel rispetto delle linee guida di cui all'articolo 195, comma 1, m), n) ed o), e secondo i seguenti criteri: a. superamento della frammentazione delle gestioni attraverso un servizio di gestione integrata dei rifiuti; b. conseguimento di adeguate dimensioni gestionali, definite sulla base di parametri fisici, demografici, tecnici e sulla base delle ripartizioni politico-amministrative; c. adeguata valutazione del sistema stradale e ferroviario di comunicazione al fine di ottimizzare i trasporti all'interno dell'ATO; d. valorizzazione di esigenze comuni e affinità nella produzione e gestione dei rifiuti; e. ricognizione di impianti di gestione di rifiuti già realizzati e funzionanti; f. considerazione delle precedenti delimitazioni affinché i nuovi ATO si discostino dai precedenti solo sulla base di motivate esigenze di efficacia, efficienza ed economicità.

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COMUNE DI SAVIANO Città Metropolitana di Napoli Il Capo II del D.lgs. 152/2006 stabilisce le competenze dello Stato, delle Regioni, delle Province e dei Comuni nella gestione dei rifiuti. Per quanto riguarda specificamente la raccolta differenziata:  lo Stato indica i criteri generali per l’organizzazione e l’attuazione della raccolta differenziata dei rifiuti urbani; allo Stato compete la determinazione dei criteri qualitativi e quali-quantitativi per l'assimilazione, ai fini della raccolta e dello smaltimento, dei rifiuti speciali ai rifiuti urbani (art.195, comma 2, lettera e);  le Regioni regolamentano le attività di gestione dei rifiuti, ivi compresa la raccolta differenziata dei rifiuti urbani, anche pericolosi, secondo un criterio generale di separazione dei rifiuti di provenienza alimentare e degli scarti di prodotti vegetali e animali o comunque ad alto tasso di umidità dai restanti rifiuti (art. 196, comma 1, lett. b);  alle Province competono le funzioni amministrative concernenti la programmazione ed organizzazione del recupero e dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale, da esercitarsi con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili, ed in particolare (art. 197, comma 1): il controllo periodico su tutte le attività di gestione, di intermediazione e di commercio dei rifiuti, ivi compreso l’accertamento delle violazioni delle disposizioni di cui alla Parte IV del D.lgs. 152/2006 (art. 197, comma 1, lett. b);  i Comuni concorrono alla gestione dei rifiuti urbani e assimilati (art. 198, comma 1) e a disciplinare tale gestione con appositi regolamenti (art. 198, comma 2) che stabiliscono (nel rispetto dei principi di trasparenza, efficienza, efficacia ed economicità e in coerenza con i Piani d’Ambito): a. le misure per assicurare la tutela igienico – sanitaria in tutte le fasi della gestione dei rifiuti urbani; b. le modalità del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani; c. le modalità del conferimento, della raccolta differenziata e del trasporto dei rifiuti urbani e assimilati al fine di garantire una distinta gestione delle diverse frazioni di rifiuti e promuovere il recupero degli stessi; d. le norme atte a garantire una distinta ed adeguata gestione dei rifiuti urbani pericolosi e dei rifiuti da esumazioni ed estumulazioni; e. le misure necessarie ad ottimizzare le forme di conferimento, raccolta e trasporto dei rifiuti primari di imballaggio in sinergia con altre frazioni merceologiche, fissando standard minimi da rispettare; f. le modalità di esecuzione della pesata dei rifiuti urbani prima di inviarli al recupero e allo smaltimento; g. l’assimilazione, per qualità e quantità, dei rifiuti speciali non pericolosi ai rifiuti urbani, secondo i criteri di cui all’art. 195, comma 2, lettera e) del D.Lgs. n. 152/2006. L’art. 222, comma 1°, del D.Lgs. n. 152/2006 dispone che la Pubblica Amministrazione deve organizzare sistemi adeguati di raccolta differenziata in modo da permettere al consumatore di conferire al servizio pubblico rifiuti di imballaggio selezionati dai rifiuti domestici e da altri tipi di rifiuti di imballaggio.

In particolare: a. deve essere garantita la copertura omogenea del territorio in ciascun ambito territoriale ottimale, tenuto conto del contesto geografico;

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COMUNE DI SAVIANO Città Metropolitana di Napoli b. la gestione della raccolta differenziata deve essere effettuata secondo criteri che privilegino l'efficacia, l'efficienza e l'economicità del servizio, nonché il coordinamento con la gestione di altri rifiuti.

Il riferimento normativo vigente in Regione è attualmente rappresentato dalla Legge Regionale n. 14 del 26 Maggio 2016 avente ad oggetto: “Norme di attuazione della disciplina europea e nazionale in materia di rifiuti” pubblicata sul BURC n. 33 del 26 Maggio 2016 che disciplina l’organizzazione e lo svolgimento del servizio di gestione rifiuti urbani e assimilati nella Regione Campania in conformità con i principi definiti dalla disciplina comunitaria, per garantire l’accesso universale, la salvaguardia dei diritti degli utenti, la protezione dell’ambiente, il decoro urbano, l’efficienza e l’efficacia del servizio, il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché l’uso efficiente delle risorse.

L’attuale normativa regionale, modificando la previgente L.R. n. 05/2014, ha dettato altresì disposizioni transitorie e finali volte ad assicurare l’ordinato avvio del processo di transizione al nuovo modello organizzativo e gestionale.

La citata Legge Regionale prevede che in Regione Campania il servizio di gestione rifiuti urbani sia organizzato all’interno di ATO per lo svolgimento da parte dei Comuni, in forma obbligatoriamente associata, delle funzioni di organizzazione del servizio rifiuti loro attribuite dalla legislazione nazionale e regionale. I tempi attuativi previsti per gli ATO sono stati già largamente disattesi e, pertanto, è verosimilmente prevedibile che la costituzione dei SAD (Sub-Ambiti Distrettuali) richieda tempi ancora piuttosto lunghi e comunque non compatibili con il ricorso ad ulteriori proroghe contrattuali fatte salve quelle strettamente necessarie alla stipula di un nuovo contratto a seguito di espletamento di gara ad evidenza pubblica.

Alla stregua del Parere dell’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture n. AG38/13 del 24/7/2013 appare conforme alla normativa di riferimento, ed in linea con il consolidato orientamento giurisprudenziale, ritenere che l'assenza dell'individuazione del livello di gestione da parte delle Regioni non possa giustificare il ricorso a reiterate proroghe contrattuali al di fuori dei limiti individuati dalla giurisprudenza.

Pur essendo l'Autorità d'Ambito titolare delle funzioni nella materia dei rifiuti e nell'affidamento della gestione del ciclo integrato, i Comuni, nelle more dell'operatività del nuovo regime organizzativo di gestione, conservano la competenza in materia e, quindi, la legittimazione ad affidare il servizio in conformità alla disciplina nazionale e comunitaria di settore (TAR Toscana, Firenze. II, 8.11.2012, n. 1782, TAR Lazio, Latina, I, 15.01.2008, n. 41). Nelle more dell'affidamento del servizio da parte dell'Autorità d'ambito, deve riconoscersi, dunque, ai Comuni il potere di provvedere autonomamente alla gestione del ciclo dei rifiuti.

In ogni caso il ruolo del singolo Comune quale ente concedente/affidante, in attesa dell’istituzione di un Ente d’ambito, è comunque sancito dalla legge vigente: in base all’art. 198, c.1 DLgs 152/2006 (Competenze dei Comuni), “Sino all'inizio delle attività del soggetto gestore individuato dall'Autorità d'ambito ai sensi dell'articolo 202, i Comuni continuano la gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento in regime di privativa nelle forme di cui all'articolo 113, comma 5, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ora abrogato ex art. 12, c.1 DPR 168/2010”. 3

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Alla luce di quanto sopra evidenziato, il Comune di Saviano può al proposito avvalersi di quanto espressamente previsto dall’art. 40 comma 1 della Legge Regionale n. 14 del 26/05/2016, che regolamenta il regime transitorio: “Dalla data di entrata in vigore della presente legge è consentito indire nuove procedure di affidamento dei servizi a condizione che siano conformi a quanto disposto dalla presente legge e che prevedano la cessazione espressa ed automatica dell’affidamento a seguito dell’individuazione del nuovo gestore del servizio integrato da parte dell’Ente di Ambito”.

Le ragioni specifiche dell’affidamento.

I possibili modelli che l’Amministrazione comunale può scegliere per la gestione del servizio di igiene urbana, sono i seguenti: a. attraverso l’affidamento diretto, c.d. in house providing, purché sussistano i requisiti previsti dall’ordinamento comunitario, e vi sia l’assoggettamento ai vincoli disposti dalle vigenti normative; b. mediante il mercato, ossia individuando all’esito di una gara ad evidenza pubblica (appalto) il soggetto affidatario in applicazione delle norme di cui al D.Lgs. 163 del 12 aprile 2006; c. attraverso il c.d. partenariato pubblico – privato (ossia per mezzo di una società mista e quindi con una ‘gara a doppio oggetto’ per la scelta del socio o poi per la gestione del servizio). Ciò trova conferma anche nella costante giurisprudenza della Corte Costituzionale secondo la quale i servizi pubblici locali di rilevanza economica possono in definitiva essere gestiti indifferentemente mediante il mercato (ossia individuando all’esito di una gara ad evidenza pubblica il soggetto affidatario) ovvero attraverso il c.d. partenariato pubblico – privato (ossia per mezzo di una società mista e quindi con una ‘gara a doppio oggetto’ per la scelta del socio o poi per la gestione del servizio), ovvero attraverso l’affidamento diretto, in house, senza previa gara, ad un soggetto che solo formalmente è diverso dall’ente, ma che ne costituisce sostanzialmente un diretto strumento operativo, ricorrendo in capo a quest’ultimo i requisiti della totale partecipazione pubblica, del controllo (sulla società affidataria) ‘analogo’ (a quello che l’ente affidante esercita sui propri servizi) e della realizzazione, da parte della società affidataria, della parte più importante della sua attività con l’ente o gli enti che la controllano.” (Consiglio di Stato, sez. V, del 10 settembre 2011 n. 4599. Da ultimo si veda anche Consiglio di Stato, sez. V, del 122 gennaio 2015 n. 257). Il Comune di Saviano , nell’esercizio della propria autonomia costituzionalmente garantita e delle prerogative che ne derivano, ritiene che l’ affidamento del servizio attraverso l’espletamento di gara con evidenza pubblica, rappresenti la scelta più idonea e conveniente per la collettività, sotto il profilo dell’efficienza, dell’efficacia e dell’economicità della stessa , oltre che essere in linea con gli indirizzi espressi dall’Amministrazione Comunale. Tra le diverse ipotesi di gestione: gestione in house providing, gestione mediante società mista pubblico-privata, appalto di servizi a terzi, la scelta dell’Amministrazione ricade, dunque, sul modello gestorio tradizionale del ricorso al mercato: ossia all’individuazione del soggetto gestore all’esito di una gara ad evidenza pubblica (appalto) in applicazione delle norme previste dal D.Lgs. 50/2016. In tale ipotesi: • la gara di rilievo comunitario con obblighi di assolvimento di pubblicità preventiva presso G.U.C.E. (Gazzetta Ufficiale Comunità europea), G.U.R.I. (Gazzetta Ufficiale Repubblica Italiana), giornali a tiratura nazionale e locale, sito internet ministeriale, comunale ed albo pretorio on line garantisce il rispetto dei principi comunitari di trasparenza, parità, concorrenza, non discriminazione tra gli operatori del settore; 4

COMUNE DI SAVIANO Città Metropolitana di Napoli • assicura la scelta di un partner privato di provata solidità finanziaria (a mezzo produzione di referenze bancarie, esibizione di bilanci etc) ed esperienza nel settore di riferimento per richiesta, a comprova dei requisiti di ammissione ai fini dell’aggiudicazione, di dimostrazione dell’avvenuta gestione di servizi analoghi e di un volume di affari di ammontare pari / superiore a quello oggetto dell’appalto; • elimina i costi di gestione legati alla costituzione di società miste e/o in house providing; • risulta compatibile con la costituzione dell’ATO unico regionale sulla base della previsione di affidamento per 5 anni e dell’inserimento, nel bando di gara e relativo disciplinare, di una ipotesi di recesso anticipato e concordato tra le parti nell’ipotesi di entrata a regime dell’ATO unico regionale nel corso dei 5 anni di durata dell’appalto; • spoglia l’Ente di ogni aspetto gestionale (pur rimanendo titolare del servizio sino all’entrata in vigore dell’ATO unico regionale), affidandolo ad un soggetto formalmente e sostanzialmente terzo; • consente di esercitare una forma di controllo (controllo lo si ripete assolutamente necessario vista la natura del servizio affidato e l’impatto sul cittadino utente; in un’ottica di perseguimento di livelli più elevati di efficienza e di economicità dell’azione amministrativa e di far sì che il soggetto gestore renda un servizio efficiente, efficace e di qualità alla collettività servita).In proposito il D.lgs 50/2016 stabilisce espressamente all’art. 101 che l’esecuzione dei contratti di servizi e forniture (oltre che di lavori) è diretta dal RUP che assicura il controllo sui livelli di qualità delle prestazioni. La medesima norma precisa altresì che il RUP si avvale, tra gli altri, anche del Direttore dell’esecuzione, accertando il corretto ed effettivo svolgimento delle funzioni affidate. L’art. 102 precisa, inoltre, che il RUP controlla l’esecuzione del contratto congiuntamente al Direttore dell’esecuzione. Agli artt. 31 e 111, comma 2, è stabilito, altresì, che il Direttore dell’esecuzione del contratto di servizi o di forniture è, di norma, il medesimo RUP e che l’ANAC, con proprio atto, definisce l’importo massimo e la tipologia di servizi e forniture per i quali il RUP può coincidere con il direttore dell’esecuzione del contratto. Si sottolinea altresì come l’art. 3-bis del D.L. n. 138/2011, convertito in legge n.148/2012, come da ultimo introdotto dalla legge n.27/2012 e rubricato “ambiti 14 territoriali e criteri di organizzazione dello svolgimento dei servizi pubblici locali” contenga norme che incoraggiano e favoriscono il ricorso al mercato mediante gare d’appalto e in particolare: • comma 2: «in sede di affidamento del servizio mediante procedura ad evidenza pubblica, l'adozione di strumenti di tutela dell'occupazione costituisce elemento di valutazione dell'offerta» (c.d. clausole sociali di cui l'art. 69 del D.L.vo n. 163/2006); • comma 3: «A decorrere dal 2013, l'applicazione di procedura di affidamento dei servizi a evidenza pubblica da parte di regioni, province e comuni o degli enti di governo locali dell'ambito o del bacino costituisce elemento di valutazione della virtuosità degli stessi ai sensi dell'articolo 20, c. 2, del D.L. 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla L. 15.07.2011, n. 111»; • comma 4: «Fatti salvi i finanziamenti ai progetti relativi ai servizi pubblici locali di rilevanza economica cofinanziati con fondi europei, i finanziamenti a qualsiasi titolo concessi a valere su risorse pubbliche statali ai sensi dell'articolo 119, quinto comma, della Costituzione sono prioritariamente attribuiti agli enti di governo degli ambiti o dei bacini territoriali ottimali ovvero ai relativi gestori del servizio selezionati tramite procedura ad evidenza pubblica o di cui comunque l'Autorità di regolazione competente abbia verificato l'efficienza gestionale e la qualità del servizio reso sulla base dei parametri stabiliti dall'Autorità stessa» . Alla luce di quanto evidenziato la scelta amministrativa del ricorso al mercato ossia all’individuazione del soggetto gestore all’esito di una gara ad evidenza pubblica (appalto) in applicazione delle norme previste dal D.Lgs. 50/2016, sia quella che, allo stato delle regole normative 5

COMUNE DI SAVIANO Città Metropolitana di Napoli esistenti, meglio coniuga il necessario rispetto della disciplina comunitaria e di settore, in materia, con le esigenze di efficacia e efficienza dell’azione amministrativa. Si ricorrerà, dunque, all’ affidamento del servizio integrato di gestione rifiuti e di igiene urbana per mezzo di appalto ad evidenza pubblica con un valore presunto da porre a base di gara da considerare congruo e remunerativo per l’appaltatore per il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani nei modi e secondo le procedure dettate nel Capitolato Speciale di Appalto per “la Gestione dei Servizi di Igiene Urbana sul Territorio Comunale di Saviano per la durata di anni 5 + 1”, redatto dalla Resp.le del Settore Ambiente e Ecologia, Dott.ssa Michelina Manzo . Conseguentemente, si provvederà all’indizione di una gara d’appalto per l’espletamento del servizio di raccolta, trasporto e conferimento dei rifiuti solidi urbani per un periodo di anni 5 (cinque) e opzione di proroga di ulteriori anni 1 (uno), riservandosi la facoltà di procedere alla risoluzione anticipata del contratto, da stipularsi con la Ditta appaltatrice, nel caso di conclusione della prima procedura di affidamento per l'intero ATO o Sub–Ambito Distrettuale (SAD) e, comunque, nel rispetto di quanto previsto dal vigente quadro normativo in materia. In appendice si riporta il relativo quadro economico. Si dà atto che, con determinazione da adottarsi ai sensi dell’art. 192 del D.Lgs. n. 267/2000, si provvederà alla presa d’atto del quadro economico del servizio approvato dal Consiglio Comunale e all’indizione della gara per l’affidamento del servizio integrato di gestione rifiuti in esecuzione di quanto disposto dal D.Lgs. n. 50/2016 e smi e dal DPR n. 207/2010 per la parte ancora vigente. In particolare, alla luce della norma di cui all’art 37 co.1 del d.lgs. 50/2016, non avendo l’amministrazione comunale uno strumento di negoziazione elettronica, obbligatorio ai sensi del co. 1 art. 37 d.lgs. 50/2016, essendo la gara superiore alle soglie di cui all’art. 35 del d.lgs. 50/2016, non essendo l’amministrazione comunale soggetto qualificato ai sensi dell’art. 37 co. 2 e 38 co. 1 del d,lgs. 50/2016, la celebrazione e gestione della procedura sarà affidata alla CUC dell’area nolana alla quale il Comune ha aderito. D.LGS. 50/2016 Art. 37 (Aggregazioni e centralizzazione delle committenze) “1. Le stazioni appaltanti, fermi restando gli obblighi di utilizzo di strumenti di acquisto e di negoziazione, anche telematici, previsti dalle vigenti disposizioni in materia di contenimento della spesa, possono procedere direttamente e autonomamente all’acquisizione di forniture e servizi di importo inferiore a 40.000 euro e di lavori di importo inferiore a 150.000 euro, nonché attraverso l’effettuazione di ordini a valere su strumenti di acquisto messi a disposizione dalle centrali di committenza e dai soggetti aggregatori. Per effettuare procedure di importo superiore alle soglie indicate al periodo precedente, le stazioni appaltanti devono essere in possesso della necessaria qualificazione ai sensi dell’articolo 38. 2. Salvo quanto previsto al comma 1, per gli acquisti di forniture e servizi di importo superiore a 40.000 euro e inferiore alla soglia di cui all’articolo 35, nonché per gli acquisti di lavori di manutenzione ordinaria d’importo superiore a 150.000 euro e inferiore a 1 milione di euro, le stazioni appaltanti in possesso della necessaria qualificazione di cui all’articolo 38 nonché gli altri soggetti e organismi di cui all'articolo 38, comma 1, procedono mediante utilizzo autonomo degli strumenti telematici di negoziazione messi a disposizione dalle centrali di committenza qualificate secondo la normativa vigente. In caso di indisponibilità di tali strumenti anche in relazione alle singole categorie merceologiche, le stazioni appaltanti operano ai sensi del comma 3 o procedono mediante lo svolgimento di procedure di cui al presente codice.

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COMUNE DI SAVIANO Città Metropolitana di Napoli 3. Le stazioni appaltanti non in possesso della necessaria qualificazione di cui all’articolo 38 procedono all’acquisizione di forniture, servizi e lavori ricorrendo a una centrale di committenza ovvero mediante aggregazione con una o più stazioni appaltanti aventi la necessaria qualifica.”

Art. 38 (Qualificazione delle stazioni appaltanti e centrali di committenza), stabilisce che: “1. Fermo restando quanto stabilito dall’articolo 37 in materia di aggregazione e centralizzazione degli appalti, è istituito presso l’ANAC, che ne assicura la pubblicità, un apposito elenco delle stazioni appaltanti qualificate di cui fanno parte anche le centrali di committenza. La qualificazione è conseguita in rapporto agli ambiti di attività, ai bacini territoriali, alla tipologia e complessità del contratto e per fasce d'importo. Sono iscritti di diritto nell'elenco di cui al primo periodo, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, compresi i Provveditorati interregionali per le opere pubbliche, CONSIP S.p.a., INVITALIA - Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.a., nonché i soggetti aggregatori regionali di cui articolo 9 del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89.”

Caratteristiche del servizio

Il servizio integrato di gestione dei rifiuti solidi urbani costituisce un’attività di pubblico interesse e presenta alcune peculiarità: in primo luogo deve essere continuo e regolare, al fine di tutelare l'igiene e la salute pubblica, indipendentemente dalla volontà di fruirne dei singoli cittadini. Da tale principio ne discendono altri quali l'accessibilità, la disponibilità e l'universalità: è necessario garantire ai cittadini che il servizio sia disponibile ed accessibile a tutti nella stessa misura e non è possibile interromperlo nemmeno in caso di inadempienza del cliente. Il Servizio di gestione integrata dei rifiuti solidi urbani nel territorio del Comune di Saviano, per le sue intrinseche ed estrinseche, caratteristiche rientra appieno nella definizione di servizio pubblico locale a rilevanza economica e che lo stesso è organizzato all’attualità sul territorio comunale come appresso sintetizzato:  Servizio di raccolta e di trasporto dei rifiuti solidi urbani, dei rifiuti differenziati, dei rifiuti indifferenziati, del servizio di spazzamento manuale e meccanizzato e dei servizi vari nel Comune di Saviano - Società Gruppo Capasso S.r.l., con sede legale in , via Giancarlo Siani, 3 C.F./P.Iva 06358431218 Il gestore del servizio di igiene urbana sul Territorio del Comune di Saviano provvede alla raccolta presso le utenze domestiche e non e presso il Centro di Raccolta Comunale sito in via della Madonnella e al trasporto quotidiano di rifiuti presso piattaforme di smaltimento e/o recupero gestite da soggetti terzi a tanto autorizzati: 1. STIR di gestito da SAPNA per la frazione del secco indifferenziato (CER 200301)- contratto stipulato in data 29/05/2019 prot. n°10795; 2. Ambiente Italia s.r.l. con sede legale alla Via G. Melisurgo, 4 - 80133 Napoli, e sede operativa in alla Via delle Industrie 167, per il servizio di trasferenza della frazione umida, sfalci e potatura del territorio comunale, servizio aggiudicato a seguito di gara a procedura aperta ex art. 60 del D.Lgs n. 50/2016; 3. Langella Mario Sr.l. con sede in Volla alla via Palazziello n.109-117 , Partita Iva n. 00569461213 per il servizio di conferimento di rifiuti ingombranti e legno , servizio aggiudicato a seguito di RDO MePA -RDO N. 2317242 4. altri gestori minori, con i quali l’Ente ha sottoscritto apposite convenzioni e che si occupano di trasporto e smaltimento e/o recupero dei rifiuti prelevati presso il Centro di Raccolta 7

COMUNE DI SAVIANO Città Metropolitana di Napoli Comunale sito in via della Madonnella : inerti da demolizione, servizio aggiudicato a seguito di RDO MePA - RDO n. 2349430 alla società Perna Ecologia con sede in alla via Selve n.25 Partita Iva n.01404431213; fusti e fustini imbrattati di vernice, servizio aggiudicato, a seguito di avviso pubblico per manifestazione di interesse alla società Planetaria S.r.l. con sede legane in Via Campane, 18 - 83100 Avellino. 5. L’Ente a far data dall’anno 2016 , ha stipulato le convenzioni in forma gratuita con il Consorzio CDC RAEE e Consorzio ECOPNEUS per il recupero e/o smaltimento di RAEE e PNEUMATICI.

La produzione dei rifiuti del Comune di Saviano, dell’anno 2019 ha fatto registrare una percentuale di Raccolta Differenziata pari al 60%. Nella Tabella che segue è riportato l’andamento dei dati di produzione registrati negli ultimi tre anni e le rispettive RD% conseguite:

Rifiuti Rifiuti Produzione Percentuale ANNO Differenziati Indifferenziati Totale Raccolta Kg. Kg. Kg. differenziata 2019 3.539.182 2.380.100 5.919.282 60% 2018 3.793.823 2.447.180 6.241.003 61% 2017 3.763.814 2.025.700 5.789.514 65%

Dai dati riportati è possibile rilevare come le prestazioni dell’ultimo triennio, in termini di produzione totale di rifiuti, siano sostanzialmente dello stesso ordine di grandezza, mentre le percentuali di raccolta differenziata hanno subito una riduzione, principalmente attribuibile alle emergenze che hanno coinvolto la regione Campania, in special modo nel corso del 2019. Considerate, comunque, le specificità territoriali del Comune di Saviano e in particolare, la diversa conformazione geografica tra il centro storico in cui si insediano utenze domestiche e non , le zone di espansione, i nuclei periferici e le case sparse, il raggiungimento di migliori risultati passa attraverso una gestione più attenta che tenga conto delle diverse realtà locali e che miri ad un abbattimento della produzione complessiva dei rifiuti e ad un incremento della RD % In generale, i servizi di igiene urbana per le intrinseche specificità che li caratterizzano richiedono, ai fini del raggiungimento di adeguati standards di qualità, intesi sia come gradimento da parte dei cittadini quali utenti finali, che di tutela ambientale, l’individuazione preliminare di modelli di gestione capaci di garantire i migliori risultati, anche in termini di decoro cittadino, a fronte di costi quanto più contenuti possibile, nel rispetto del principio costituzionale del buon andamento della pubblica amministrazione e quindi dei criteri di economicità ed efficienza cui l’azione la stessa della pubblica amministrazione deve conformarsi.

Al fine di cogliere questi obiettivi e di ottimizzare i servizi di Igiene Ambientale per dare un migliore servizio ai cittadini, l’Amministrazione Comunale intende migliorare il servizio di raccolta differenziata in tutto il territorio e per tutte le utenze. Il piano assume, quale elemento strategico di indirizzo, gli obiettivi sia imposti dalla normativa di riferimento che dall’amministrazione comunale. L’ elaborato Capitolato Speciale di Appalto è stato redatto con la finalità di implementare da un lato il servizio di raccolta porta a porta specie per le

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COMUNE DI SAVIANO Città Metropolitana di Napoli utenze non domestiche- relativamente ai rifiuti riciclabili- e per le utenze collettive quali case di ripose, scuole, asili nido e dall’alto la gestione del Centro di Raccolta La pianificazione dei servizi è stata strutturata tenendo conto: 1. attuali modalità di svolgimento del servizio di igiene ambientale; 2. un’organizzazione del servizio puntuale, ma con elementi di flessibilità operativa che permettano l’aggiustamento in corso di alcune soluzioni logistiche e organizzative sulla base delle esigenze dell’utenza e dell’amministrazione, quale principio caratteristico e distintivo dei sistemi di gestione integrata domiciliare dei rifiuti; 3. criticità riscontrate; 4. svolgimento di nuovi servizi; 5. aumento della percentuale di raccolta differenziata; 6. riduzione della produzione di rifiuti da conferire in discarica; 7. utilizzo di automezzi innovati a ridotto impatto ambientale anche con alimentazione elettrica; 8. una campagna di comunicazione delle nuove modalità organizzative capillare, efficace e completa; 9. una digitalizzazione spinta per il monitoraggio delle attività; 10. il controllo e il monitoraggio delle performances del servizio;

Il canone annuo dei servizi è stato determinato dalla somma delle seguenti voci di costo:  personale;  automezzi e relativi consumabili;  contenitori per la raccolta da distribuire alle utenze domestiche e non domestiche;  materiali di consumo;  costi per la manutenzione e l’attrezzatura e gestione del centro di raccolta comunale  oneri di sicurezza  le spese generali e il giusto utile di impresa.

Nell’obiettivo, infine, di aumentare i materiali conferibili per il riciclaggio e diminuire la quantità di rifiuto complessivo prodotta i principi su cui si fonda la redazione degli atti di gara sono il “principio di prevenzione” e il “principio della responsabilità condivisa” per sviluppare e favorire al massimo la continua ed efficace collaborazione tra gestore, amministrazione comunale, operatori ecologici ed utenti per il raggiungimento degli obiettivi di cui sopra non solo dal punto di vista quantitativo (% di RD) ma soprattutto qualitativo (purezza merceologica delle frazioni raccolte) anche grazie all’adozione di un sistema che mediante la tecnologia ad esempio del microchip, consentirà il controllo puntuale dei conferimenti effettuati da parte delle utenze in modo da individuare l’utente che ha conferito in modo errato i propri rifiuti. Va anche evidenziato che l’individuazione di un unico soggetto in grado di eseguire tutti i servizi consentirà di:  aumentare la qualità dei servizi;  ridurre i costi di gestione del servizio;  migliorare la gestione documentale in termini di produzione di atti amministrativi da parte degli uffici competenti;  consentire un migliore rapporto tra le utenze ed il gestore del servizio.

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Contenuti specifici degli obblighi di servizio pubblico e servizio universale

Dato che la norma citata in premessa fa riferimento agli "obblighi di servizio pubblico e universale", si rende necessario individuare il significato di tali termini ed i correlati obblighi ivi sottesi. Il servizio pubblico può essere definito come un'attività di interesse generale assunta dal soggetto pubblico (titolare del servizio medesimo), che la gestisce direttamente ovvero indirettamente tramite un soggetto privato, mentre il servizio universale può essere definito in considerazione degli effetti perseguiti, volti a garantire un determinato servizio di qualità ad un prezzo accessibile. In particolare, l'Unione Europea intende il servizio universale come "l'insieme minimo di servizi di qualità specifica cui tutti gli utenti finali hanno accesso a prezzo abbordabile tenuto conto delle specifiche circostanze nazionali, senza distorsioni di concorrenza". Relativamente alla materia dei servizi pubblici locali si può concludere che le due citate nozioni rappresentano, nella sostanza, le due facce di una stessa medaglia, in quanto laddove si parla di "servizio pubblico" l'attenzione si focalizza verso il soggetto pubblico che deve esplicare (direttamente ovvero indirettamente mediante la concessione ad imprese pubbliche, miste o private) l'attività di interesse generale, mentre invece laddove si parla di "servizio universale" l'attenzione si focalizza verso gli utenti finali di tale servizio pubblico e, più precisamente, verso le condizioni di accessibilità, di fruibilità e di qualità del servizio medesimo.

Gli obblighi di servizio pubblico in generale

Con riguardo agli obblighi di servizio pubblico, può affermarsi che la ratio degli stessi va ricercata nella necessità di garantire l'equilibrio tra il mercato e la regolamentazione, tra la concorrenza e l'interesse generale, garantendo che i servizi di interesse economico generale siano prestati in modo ininterrotto (continuità), a favore di tutti gli utenti e su tutto il territorio interessato (universalità), a tariffe uniformi e a condizioni di qualità simili, indipendentemente dalle circostanze particolari e dal grado di redditività economica di ciascuna singola operazione (parità) , oltre alla trasparenza ed al carattere economicamente accessibile del servizio. L'Ente locale deve intervenire laddove, per garantire un servizio accessibile a tutti, di qualità e ad un prezzo abbordabile, si rendano necessarie adeguate compensazioni economiche (e quindi integrative della tariffa) al fine di rendere appetibile un servizio che, senza tali condizioni, non risulterebbe contendibile per il mercato. Sul punto è stato chiarito, in via generale, dalle disposizioni del regolamento CE n.1370/2007 che le compensazioni per gli obblighi di servizio pubblico mirano a garantire che l’offerta di servizi pubblici definita dal relativo contratto di servizio pubblico sia finanziariamente sostenibile per raggiungere e mantenere un livello sufficientemente elevato di qualità del servizio. È opportuno che a fronte dell’obbligo di servizio pubblico vi sia una compensazione adeguata affinché i fondi dell’operatore previsti da un contratto di servizio pubblico non vengano erosi nel lungo periodo, compromettendo così l’assolvimento efficiente degli obblighi previsti dal contratto e la conformità alla disposizione che prevede la fornitura di servizi di livello sufficientemente elevato. Secondo la Commissione Europea, 29 novembre 2005 n. C 297/04, le compensazioni degli obblighi di servizio pubblico non costituiscono aiuti di Stato in presenza delle seguenti condizioni: 1) l'impresa beneficiaria deve essere effettivamente incaricata dell'assolvimento di obblighi di servizio pubblico, definiti in modo chiaro;

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COMUNE DI SAVIANO Città Metropolitana di Napoli 2) i parametri sulla base dei quali viene calcolata la compensazione devono essere previamente definiti in modo obiettivo e trasparente, al fine di evitare che la compensazione comporti un vantaggio economico atto a favorire l'impresa beneficiaria rispetto ad imprese concorrenti; 3) la compensazione non può eccedere quanto necessario per coprire tutti o parte dei costi originati dall'adempimento degli obblighi di servizio pubblico, tenendo conto degli introiti relativi agli stessi nonché di un margine di utile ragionevole per l'adempimento di tali obblighi; 4) nel caso in cui si sia in presenza di un affidamento diretto all'impresa incaricata dell'esecuzione di obblighi di servizio pubblico, la compensazione deve essere determinata sulla base di un'analisi dei costi in cui un'impresa media, gestita in modo efficiente ed adeguatamente dotata di mezzi di trasporto al fine di poter soddisfare le esigenze di servizio pubblico richieste, sarebbe incorsa per adempiere tali obblighi, tenendo conto degli introiti ad essi attinenti nonché di un margine di utile ragionevole per l'adempimento di detti obblighi.

Gli specifici obblighi di servizio pubblico per il servizio di igiene

La tutela della salute e dell'ambiente, strettamente legate alle politiche ambientali che l'ente deve perseguire, giustificano interventi di regolamentazione da parte dell'ente concedente ed è, quindi, necessario che il gestore del servizio si obblighi, attraverso la stipulazione del contratto di servizio, a garantire determinati standard qualitativi e quantitativi a beneficio dell'utenza. Ciò deve avvenire attraverso un intervento regolatorio che stabilisca alcuni elementi imprescindibili come il metodo tariffario, i livelli essenziali di servizio e le forme di monitoraggio.

Gli obblighi del servizio di igiene ambientale nel Comune di Saviano.

Gli obblighi di servizio pubblico sono quegli obblighi che l'impresa non assumerebbe o non assumerebbe nella stessa misura, né alle stesse condizioni se considerasse esclusivamente il proprio interesse commerciale: nel campo della gestione integrata dei rifiuti gli obblighi di servizio pubblico consistono in: − obblighi tariffari (applicazione all'utenza di prezzi e condizioni stabiliti ed omologati dalle pubbliche autorità); − obbligo del raggiungimento dell'equilibrio economico finanziario di cui all'articolo 203 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. Quindi, gli obblighi di servizio pubblico devono rispondere all'interesse economico generale, svilupparsi nel pieno rispetto delle disposizioni comunitarie in materia di concorrenza, essere chiaramente definiti, trasparenti e verificabili, non creare discriminazioni e garantire parità di accesso ai consumatori. Ebbene, perché si giustifichino gli obblighi di servizio pubblico è necessaria la presenza di un interesse economico generale che, a livello comunitario, è stato riconosciuto per i servizi di distribuzione di acqua, di gas e di energia elettrica, il servizio di igiene ambientale, la raccolta e la distribuzione della corrispondenza su tutto il territorio nazionale, la gestione di linee aeree non redditizie, il trasporto di malati in ambulanza o l'attività dei grossisti di prodotti farmaceutici, per citare solo alcuni esempi. É difficile enucleare da tali decisioni un concetto univoco e preciso di interesse economico generale. E’ evidente che le fasi della raccolta, del trasporto e dello smaltimento dei rifiuti debbano essere organizzate e gestite unitariamente; altrimenti, si perderebbe la possibilità di sfruttare le relative sinergie, e qualcuno degli enti finirebbe per generare costi ambientali dei quali non sopporta (almeno non integralmente) l'onere, "scaricandoli" sui Comuni limitrofi (ciò, in contrasto 11

COMUNE DI SAVIANO Città Metropolitana di Napoli con il principio comunitario del "chi inquina paga", sancito dall'articolo 191, par. 2, del Trattato UE). Tale visione è conforme a quanto previsto dalla legislazione in materia di rifiuti che prevede la gestione integrata dei rifiuti rispetto alla quale non è ipotizzabile una segmentazione senza imporre costi eccessivamente onerosi e soprattutto senza incidere nell'organizzazione stessa del servizio. La gestione dei rifiuti è effettuata conformemente ai principi di precauzione, di prevenzione, di sostenibilità, di proporzionalità, di responsabilizzazione e di cooperazione di tutti i soggetti coinvolti nella produzione, nella distribuzione, nell'utilizzo e nel consumo di beni da cui originano i rifiuti, nonché del principio "chi inquina paga". A tale fine la gestione dei rifiuti è effettuata secondo criteri di efficacia, efficienza, economicità, trasparenza, fattibilità tecnica ed economica, nonché nel rispetto delle norme vigenti in materia di partecipazione e di accesso alle informazioni ambientali.

Gli obblighi specifici di servizio pubblico previsti nel Comune di Saviano

Il Comune di Saviano, dopo aver valutato ed apprezzato gli interessi pubblici sottesi a quanto sopra esposto, ha ritenuto di attuare, sul proprio territorio, i seguenti obblighi specifici di pubblico servizio di raccolta differenziata e ridurre l'entità dei quantitativi di rifiuti destinati allo smaltimento. Il gestore dovrà obbligarsi ad effettuare, senza interruzioni sulla base del calendario previsto e su tutto il territorio comunale: − il servizio di spazzamento meccanico e pulizia manuale delle strade e superfici ad uso pubblico; − il servizio di raccolta a domicilio, su tutto il territorio comunale, dei rifiuti solidi urbani e assimilati conferiti in forma differenziata con separazione delle frazioni: − raccolta domiciliare della frazione indifferenziata ; − raccolta differenziata dell’organico; − raccolta domiciliare della carta e cartone; − raccolta domiciliare della plastica e multimateriale; − raccolta domiciliare del vetro; − il servizio di gestione del Centro di Raccolta Comunale . Svolgere tutte le ulteriori attività previste dalle convenzioni in essere.

QUADRO ECONOMICO € TOTALE AI FINI OPZIONE DI ANNO 5 ANNI DELL'ART. 35 DEL PROROGA 1 ANNO A.1 SOMME A BASE D'APPALTO D.LGS. 50/2016 A.1.1. Costo del personale € 908.049,00 € 4.540.245,00 € 908.049,00 € 5.448.294,00 A.1.2. Costo automezzi € 54.482,94 € 272.414,70 € 54.482,94 € 326.897,64 A.1.3. A- TOTALE COSTI ANNUI € 962.531,94 € 4.812.659,70 € 962.531,94 € 5.775.191,64 A.1.4. Spese generali € 48.126,60 € 240.632,99 € 48.126,60 € 288.759,58 A.1.5. Sommano parziale € 1.010.658,54 € 5.053.292,69 € 1.010.658,54 € 6.063.951,22 A.1.6. Utile dell’impresa 5% € 50.532,93 € 252.664,63 € 50.532,93 € 303.197,56 A.1.7. Ricavi annui dai consorzi di filiera CONAI a detrarre € - € - € - € - A.1.8. Totale importo annuo soggetto a ribasso € 1.061.191,46 € 5.305.957,32 € 1.061.191,46 € 6.367.148,78 A.1.9. Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso € 22.701,23 € 113.506,13 € 22.701,23 € 136.207,35 A.1.10. IMPORTO ANNUO APPALTO A BASE DI GARA € 1.083.892,69 € 5.419.463,44 € 1.083.892,69 € 6.503.356,13 B.1.4 Iva al 10% SUL SERVIZIO (A.1.10.) € 108.389,27 € 541.946,34 € 108.389,27 € 650.335,61 COSTO DEL SERVIZIO € 1.192.281,96 € 5.961.409,79 € 1.192.281,96 € 7.153.691,75 € - € - B.1 SOMME A DISPOSIZIONE € - € - Art.113, d.lgs. 50/2016 (incentivo funzioni tecniche B.1.1. interne – escluso 20% per beni strumentali, comma 4) € 19.250,64 € 96.253,19 € 19.250,64 € 115.503,83 B.1.2. CUC (COMMISSIONE) € 18.000,00 € 18.000,00 B.1.3. CUC (CONTRIBUTO ANAC) € 600,00 € 600,00 B.1.4 IMPREVISTI € - B.1.5. Iva al 22% SUL CUC (B.1.2.) € 3.960,00 € - € 3.960,00 B.1.5. IMPORTO TOTALE € 1.234.092,60 € 6.057.662,98 € 1.211.532,60 € 7.291.755,58 12

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Saviano Dott.ssa Manzo Michelina

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