ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 1 di 83

Comune di Agazzano

Piazza Europa 7, 29010

ANALISI AMBIENTALE

Copia controllata n.______di ______Copia non controllata Copia superata

INDICE DI REVISIONE VERIFICA REDAZIONE APPROVAZIONE REV. DATA (Rappresentante NOTE PAG. (RSGA) (Sindaco) della Direzione)

03 28/10/2013 78

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 2 di 83

Sommario

1 INTRODUZIONE ...... 4

1.1 LOCALIZZAZIONE, ESTENSIONE ED INFRASTRUTTURE DI COMUNICAZIONE ...... 4

2 SVILUPPO ANTROPICO ...... 5

2.1 POPOLAZIONE E URBANIZZAZIONE ...... 5 2.2 IL SISTEMA PRODUTTIVO LOCALE ...... 7 2.3 . ELEMENTI DI IDENTITÀ ...... 11 2.4 ATTIVITÀ DI SVILUPPO PREVISTE PER IL FUTURO ...... 21 3 IL CONTESTO TERRITORIALE ...... 23

3.1 STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E ZONE SOGGETTE A VINCOLO ...... 23 3.2 GEOLOGIA E GEOMORFOLOGIA ...... 24 3.3 FORME DI DISSESTO IDROGEOLOGICO...... 24 3.4 IDROGRAFIA SUPERFICIALE ...... 25 3.5 IDROGRAFIA SOTTERRANEA ...... 28 3.6 CARATTERIZZAZIONE METEO-CLIMATICA ...... 28 3.7 FENOMENI DI ABUSIVISMO CON IMPLICAZIONI AMBIENTALI ...... 29 3.8 INCIDENTI E/O EVENTI CALAMITOSI PREGRESSI CON RIPERCUSSIONI PER L’AMBIENTE ...... 29 4 ASPETTI AMBIENTALI E STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE ...... 30

4.1 QUALITÀ DELLE ACQUE E DEGLI SCARICHI ...... 30 4.2 QUALITÀ DELL’ARIA ...... 40 4.3 QUALITÀ DEL SUOLO E SOTTOSUOLO ...... 41 4.4 EMISSIONI ELETTROMAGNETICHE ...... 42 4.5 EMISSIONI SONORE E ZONIZZAZIONE ACUSTICA ...... 44 ZONIZZAZIONE ACUSTICA ...... 44 5 STRUTTURA ORGANIZZATIVA ED ELEMENTI DI GESTIONE AMBIENTALE...... 45

5.1 PERSONALE, SETTORI E RUOLI ...... 45 5.2 PRATICHE E PROCEDURE DI GESTIONE ESISTENTI IN CAMPO AMBIENTALE ...... 47 5.3 PATRIMONIO COMUNALE ...... 50 5.4 ATTIVITÀ DI COMPETENZA COMUNALE E RIPARTIZIONE DELLA LORO GESTIONE ...... 52 6 ATTIVITA’ GESTITE DIRETTAMENTE DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE: INDIVIDUAZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI ...... 56

6.1 APPROVVIGIONAMENTO E DISTRIBUZIONE ACQUE AD USO POTABILE...... 56 6.2 GESTIONE DELLE AREE A VERDE PUBBLICO ...... 59 6.3 ATTIVITÀ CIMITERIALI ...... 60 6.4 GESTIONE IMMOBILI E FABBRICATI COMUNALI ...... 61 6.5 GESTIONE DEL PARCO MEZZI COMUNALI ...... 62 6.6 MANUTENZIONE STRADE COMUNALI ...... 63 7 ATTIVITA’ DI COMPETENZA DELL’AMMINISTRAZIONE A TOTALE O PARZIALE GESTIONE DI TERZI: INDIVIDUAZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI ...... 64

7.1 SMALTIMENTO ACQUE REFLUE URBANE: FOGNATURA E DEPURAZIONE ...... 64 7.2 SERVIZIO DI RACCOLTA TRASPORTO E AVVIO ALLO SMALTIMENTO RIFIUTI SOLIDI URBANI ...... 70 7.3 SPAZZAMENTO E LAVAGGIO STRADE E DELLE ADIBITE A PUBBLICO MERCATO ...... 80 7.4 SERVIZIO DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE ...... 80 8 ATTIVITA’ DI TERZI PRESENTI SUL TERRITORIO: INDIVIDUAZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI ...... 80

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 3 di 83

8.1 ATTIVITA’ INDUSTRIALI, COMMERCIALI E ARTIGIANALI ...... 81 8.2 ATTIVITÀ AGRICOLE E ZOOTECNICHE ...... 81 8.3 ATTIVITÀ DI SERVIZIO E TURISTICHE ...... 81 8.4 INFRASTRUTTURE TECNOLOGICHE ...... 82 9 GESTIONE DELLE EMERGENZE AMBIENTALI...... 83

9.1 EMERGENZE AMBIENTALI DA CALAMITA’ NATURALI...... 83 9.2 LE MODALITÀ OPERATIVE IN VIGORE SUL TERRITORIO COMUNALE PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE AMBIENTALI DERIVANTI DA CALAMITÀ NATURALI SONO RIPORTATE NEL DETTAGLIO ALL’INTERNO DEL PIANO DI PROTEZIONE CIVILE, CUI SI RIMANDA PER ULTERIORI APPROFONDIMENTI. EMERGENZE AMBIENTALI PRESSO GLI IMPIANTI E I FABBRICATI...... 83 9.3 EMERGENZE AMBIENTALI PER PRESENZA DI METANODOTTO ...... 83

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 4 di 83

1 INTRODUZIONE

L’Amministrazione comunale di Agazzano ha conseguito in data 29 maggio 2003 la certificazione ISO 14001, con l’obiettivo di valutare e migliorare le prestazioni ambientali della propria Organizzazione e fornire al pubblico e ad altri soggetti interessati informazioni pertinenti.

Oggi, alla luce dei risultati ottenuti sia dal punto di vista del coinvolgimento della sua struttura, dei cittadini e dei turisti, sia dal punto di vista della gestione ordinaria delle attività e dei servizi svolti, con un ulteriore impegno intende perfezionare il Sistema in atto al fine di ottenere a breve la Registrazione EMAS.

Per procedere alla registrazione EMAS e preliminarmente all’introduzione ed attuazione del proprio sistema di gestione ambientale conforme ai requisiti dell'Allegato I del “Regolamento”, l’Organizzazione ha effettuato un'analisi ambientale delle sue attività, dei suoi prodotti e servizi, in conformità all'allegato VII relativamente alle questioni figuranti nell'allegato VI.

I risultati di tale attività sono contenuti nel presente documento dove vengono riportate.

1.1 LOCALIZZAZIONE, ESTENSIONE ED INFRASTRUTTURE DI COMUNICAZIONE

Il comune di Agazzano si estende per una superficie complessiva di ha.3.588 fra i comuni di Borgonovo e Gragnano a nord, ad est, a sud e Pianello ad ovest. Il capoluogo è posto a 24 Km da Piacenza ha un’altimetria media di 184 m s.l.m. Il territorio comunale è compreso fra il corso del torrente Tidone ad ovest ed il torrente Luretta ad est, ed è prevalentemente a carattere collinare. Il numero di abitanti residenti è pari a 2014 persone, per una densità abitativa di 55.4 abitanti/Kmq.

Fig.1: Localizzazione del Comune di Agazzano e collegamenti con l’esterno

Il comune di Agazzano risulta estraneo alla grande viabilità nazionale e regionale ma per la sua posizione geografica incuneata fra l’autostrada Piacenza-Torino, la SSn°10 (via Emilia Pavese) e la SSn°45 (Val Trebbia), risulta molto agevole il collegamento con la viabilità territoriale primaria. In tutte le strade che interessano il territorio comunale si rilevano flussi di traffico generalmente limitati.

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 5 di 83

Il collegamento con Piacenza è realizzato mediante due percorsi principali: . Piacenza -Gragnano-Gazzola-Agazzano . Piacenza- - Ponte di Tuna- Gazzola- Agazzano La principale viabilità che interessa il comune è composta da due strade provinciali: . Gazzola- Agazzano- Piozzano . Agazzano-Pianelllo entrambe interessano la parte sud del territorio ed in particolare il capoluogo mentre la parte settentrionale è servita esclusivamente da strade comunali di interesse locale e/o di connessione con i comuni confinanti.

2 SVILUPPO ANTROPICO

2.1 POPOLAZIONE E URBANIZZAZIONE

Dai dati relativi alla popolazione residente nel Comune di Agazzano, desunti dalla relazione illustrativa associata al Piano Regolatore Generale, si ottiene l’andamento rappresentato nel grafico per il periodo dal 1861 al 2010.

popolazione

4500

4000 3851

3590 3467 3407 3500 3347

3095

3000 2855

2649 2599 2590

2500

2136 2082 2034 2055 1975 1988 2006 1992 2000 1903

1500

1000

Grafico 1: Andamento demografico nel Comune di Agazzano 500 In più di 130 anni di storia demografica si rileva che nella prima metà dell’800 la popolazione del Comune aveva una consistenza non dissimile dallo stato attuale. Dal 1861 si evidenzia un continuo incremento, fino al 1921 con una punta massima0 storica di popolazione pari a 3.851 abitanti, dopodiché si osserva un continuo e costante calo. La diminuzione

demografica avviene nel corso del tempo ed assume valori percentuali differenti: una riduzione percentuale elevata

1981 1991 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 2001 2006 2007 2008 2009 2010 caratterizza gli ann1861 i 60’, manifestando numericamente il fenomeno dell’urbanizzazione e dell’industrializzazione, mentre dal ’71 si assiste ad una stabilizzazione della popolazione che, pur in continuo decremento, tende a stabilizzarsi. Il decremento demografico ha trovato i suoi valori minimi nel 1990. Nell’arco dell’ultimo decennio si rileva un aumento dei residenti legato sia al saldo naturale che a quello migratorio, a favore di un ritorno nei piccoli comuni di cintura del Comune capoluogo. Tale fenomeno si è riscontrato anche a Piacenza dove è stato osservato un calo di popolazione a favore dei comuni che la circondano. Il Comune di Agazzano,

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 6 di 83

pur non essendo vicinissimo, presenta caratteristiche per valore ambientale, dotazione di servizi e facili collegamenti viari da renderlo oggetto di interesse per chi preferisce stabilirsi in un piccolo centro, continuando la propria attività nella città capoluogo. Si ritiene per cui ipotizzabile per il prossimo decennio una sostanziale continuità di tale fenomeno.

2.1.1 Sviluppo urbanistico del Comune Agazzano ha avuto uno sviluppo edilizio molto accentuato nel periodo 1975-’82 in cui si è privilegiato la costruzione di villette unifamiliari sia per la residenza stabile che per il turismo. Allo stato attuale si è avuto un calo del 70% in termini di cubatura spiegabile considerando: - le mutate condizioni del mercato edilizio infatti alla richiesta di nuove costruzioni per il turismo si è sostituita la domanda di recupero di contenitori storici anche agricoli mentre è rimasta la richiesta di abitazione unifamiliari per residenza principale; - il saturarsi delle “aree di completamento”; - la riduzione per motivi geologici delle aree edificabili. Attualmente le principali aree urbanizzate sul territorio comunale sono rappresentate dal capoluogo e dalle principali frazioni e nuclei insediativi di seguito elencati:

Capoluogo (Agazzano) Mq.871.955 Sarturano Mq.111.710 Tavernago Mq 100.140 Castano Mq 42.010 Rivarossa Mq 18.150 Casaleggio Mq 20.020 Rivasso Mq 200.760 Totale Mq 1.364.745 = 1,36 km2

Si evidenzia che il territorio presenta ancora un elevato livello di naturalità e da un basso indice di urbanizzazione, essendo caratterizzato da una superficie urbanizzata di 1.36 Km2 su una superficie territoriale complessiva di 35,88 km2. Dall’analisi dei dati riguardanti le abitazioni si rileva la tendenza della popolazione ad utilizzare alloggi con dimensioni maggiori, rispetto ai valori medi, più elevati negli alloggi di proprietà ma anche per le abitazioni in affitto. Gli indici di affollamento sono nettamente inferiori rispetto ai valori regionali. La dimensione media delle abitazioni occupate di Agazzano è di circa 108 metri quadrati (contro i 74,8 mq del 1981). Il sensibile incremento di superficie abitativa media occupata evidenzia una tendenza ad una residenzialità “agiata” e di qualità.

2.1.2 Distribuzione della popolazione nei settori di attività Nel diagramma seguente si riporta l’andamento dei settori di occupazione dei lavoratori dipendenti nel Comune di Agazzano dal 1971 al 2001. Si sottolinea che il diagramma è rappresentativo dell’occupazione della popolazione comunale ma non delle attività presenti sul territorio in quanto l’attività in molti casi è svolta presso unità produttive esterne al territorio.

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 7 di 83

Grafico 2: Ripartizione dei residenti nel Comune per settori produttivi, ISTAT 2001 Dal grafico si può notare una consistente riduzione degli addetti all’agricoltura, un buon incremento dei settori industria, trasporti, e dei servizi che risultano attualmente stabilizzati, per un totale di 761 occupati. L’occupazione locale trova attualmente il suo principale motore nell’industria e nei servizi.

2.2 IL SISTEMA PRODUTTIVO LOCALE

Il sistema economico e quindi sociale del Comune di Agazzano negli anni ‘70-’80 ha subito una profonda modificazione passando da consolidate attività agricole ad un progressivo incremento in termini di addetti nelle industrie manifatturiere, nel settore commerciale al dettaglio ed all’ingrosso e ad un notevole incremento nei settori dei trasporti, comunicazioni, credito, assicurazioni e servizi. Dagli anni ‘80 ad oggi si è avuto un ridimensionamento di tutte le attività sopraccitate, ed in generale, si può affermare che allo stato attuale l’attività economica del Comune attraversa un periodo di stasi, espressione evidente della vocazione prevalentemente agricola del territorio (Rif. Tab.1). Infatti la vicinanza di insediamenti più forti come Borgonovo e Castelsangiovanni tende a polarizzare verso tali centri sia l’attività produttiva manifatturiera che l’attività terziaria.

Aziende Settori Addetti (numero) (numero) AGRICOLTURA 159 100 INDUSTRIA 12 195 COMMERCIO 50 94 ALTRI SERVIZI 66 195 ISTITUZIONI 12 102

Tab.1: Numero di aziende per settore e numero di addetti, ISTAT anno 2001

L’agricoltura, con 159 aziende, rappresenta il settore dominante sul territorio comunale. Nelle 50 attività commerciali sono impiegati 94 addetti. Nei servizi sono impiegate 195 persone per un totale di 66 aziende. Per quanto concerne il settore industriale, attualmente composto da 12 unità produttive, si è osservato nell’arco degli anni alla consolidazione dell’industria meccanica e alimentare che, di fatto, corrispondono alle industrie già da tempo insediate sul territorio mentre non si rilevano nuovi insediamenti.

2.2.1 Industria e artigianato Sul territorio comunale sono stati censiti dall’ISTAT n.12 insediamenti di tipo industriale. Le industrie presenti sono tutte di piccole o piccolissime dimensioni ed operano principalmente nel settore meccanico ed alimentare. L’azienda più grossa è la L.P.R. (localizzata nel capoluogo comunale in via Rivasso), costituita da quattro capannoni anch’essa operante nel settore meccanico (produzione di pinze per freni). Non sono presenti aziende chimiche né attività a rischio di incidente rilevante.

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 8 di 83

Sul territorio è presente n.1 stazione per la distribuzione di carburante sita nel capoluogo.

2.2.2 Cave ed altre attività estrattive e/o di scavo Non sono presenti cave attive o dismesse né altre attività estrattive e/o di scavo sul territorio Comunale.

2.2.3 Agricoltura e zootecnia Qui di seguito sono riportati i prospetti riepilogativi forniti dal Comune all’ISTAT, per il censimento generale dell’agricoltura del 2001. Non sono ancora disponibili i dati completi e validati dall’ISTAT; le tabelle seguenti saranno pertanto completate ed aggiornate in occasione della pubblicazione dei dati definitivi. I dati confermano la forte incidenza dell’agricoltura sul territorio comunale, in termini di uso del suolo (Tab.2). La superficie agricola utilizzata (SAU) è infatti pari a 2.480 ettari (ossia 24.80Kmq) su un territorio comunale con un’estensione complessiva di 35.88 Kmq (circa 70%). Per quanto riguarda le coltivazioni si rileva le netta dominanza delle colture di tipo seminativo (principalmente coltivazioni foraggere avvicendate e cereali).

Aziende Superficie totale Coltivazioni (numero) ettari are Seminativi 132 2283 01 Coltivazioni legnose agrarie 84 41 59 Orti familiari 95 3 22 Prati permanenti 34 152 86 Pascoli 0 0 00 SAU 158 2480 68 Boschi 59 76 72 Arboricoltura da legno 3 2 52 Superficie agricola non utilizzata XXXXXXX 30 35 Altra superficie XXXXXXX 302 16 Superficie totale 158 2892 43

Tab.2: Numero di aziende con coltivazioni e ripartizione dell’uso del suolo agrario

2.2.4 Servizi sociali e sanitari La consistenza della popolazione residente suddivisa per fasce di età risulta

0-15 anni 277 16-20 anni 65 21-40 anni 462 41-65 anni 696 66-100 anni 590 Tab. 4: Ripartizione della popolazione in fasce di età

La percentuale di ultra 65 anni è del 31 %, mentre quella di extracomunitari è del 9,4 %. L’amministrazione comunale attuale ha sempre operato in difesa dei servizi esistenti tendendo a riqualificarli con l’intento di favorire le categorie più deboli. Particolare attenzione è stata rivolta ai bisogni della famiglia a partire dal neonato arrivando all’anziano. Nel 1995 è stato istituito un servizio fondamentale per l’aiuto ai genitori ovvero l’Asilo Nido; un servizio che accoglie bambini da uno a tre anni, aperto dalle ore 8 alle ore 13, gestito da operatori di cooperativa supportato da operatori volontari. Esso vanta un successo straordinario per questa comunità. L’amministrazione ha saputo ascoltare le esigenze dei genitori che lavorano ed ha quindi predisposto orari di apertura anticipata e il prolungamento oltre l’orario presso la scuola materna con la collaborazione di volontari. Un servizio di bus con assistente si occupa di accompagnare i bambini alle scuole materna, elementari e medie che si trovano al centro del paese; presso le scuole elementari e medie è stata impostata un’apertura anticipata dell’istituto per custodirli nell’attesa. Nel 2005 è stato inaugurato il nuovo Asilo Nido.

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 9 di 83

Presso le scuole medie è stata introdotta una figura di supporto quale il mediatore culturale, che si occupa di integrare i bimbi non italiani insegnando la lingua italiana. Grazie sempre alle prestazioni di collaboratori è stato possibile istituire già dal 1996 il servizio extrascolastico del doposcuola, supporto indispensabile per quei bambini che necessitano di aiuto. Tale servizio riesce nel suo intento anche grazie alla collaborazione con gli insegnanti. Tra i servizi extrascolastici è di rilevante importanza, con un crescendo di successo negli anni, il centro estivo. Istituito nel 1994, il centro estivo è nato con l’intento di impegnare i bambini delle scuole elementari e medie per quattro settimane estive, dando loro la possibilità di divertirsi, ma in un luogo protetto. Esso si svolge presso le scuole elementari, coordinato da operatori di cooperativa, alternando momenti di studio, giochi, laboratori ed escursioni istruttive. Il centro estivo prelude al corso di nuoto organizzato dal comune presso la piscina di Gragnano e al Grest organizzato dai volontari del Centro Parrocchiale. Dal 2000 si è aggiunto il centro domenicale, che si svolge presso il centro parrocchiale nel pomeriggio della domenica per la stagione invernale. Questa forma di aggregazione ha voluto aiutare anche i genitori dando loro un luogo e un momento per confrontarsi tra loro e con i figli. Vengono svolte attività di laboratorio,giochi ed uscite istruttive. Nel 1995 è stato istituito il servizio di assistenza domiciliare. Tale servizio, ormai ben collaudato, è un insieme di interventi socio assistenziali di tutela e di supporto alla persona per un adeguato svolgimento delle attività della vita quotidiana. Il servizio si inserisce nella rete dei servizi socio-sanitari integrati del distretto, attraverso l’adesione all’accordo di programma che prevede l’attivazione del servizio Assistenza Anziani quale servizio unico per il coordinamento e l’integrazione dell’assistenza sanitaria e socio assistenziale alle persone anziane non autosufficienti. Obiettivo principale del servizio domiciliare è assicurare alla persona l’assistenza più adeguata graduando il livello e l’intensità di cura sulla base del suo stato di bisogno in correlazione con gli interventi di tipo sanitario nell’ottica del sistema di cure domiciliari integrate. Il coordinamento tecnico è espletato dall’assistente sociale. La rete dei servizi sociali presenti sul territorio, nelle vesti dell’assistente sociale, si occupa della progettazione dell’intervento domiciliare prestando un servizio di raccordo tra medico di base, sevizio sociale, ospedale, assistenza domiciliare integrata (ADI) e prestazioni extradomiciliari. Un cenno all’ ADI per dire che, su segnalazione delle figure competenti in materia, possono essere prestate attività di tipo sanitario a domicilio (medicazioni, terapie, prelievi). Tale sevizio viene erogato in casi di necessità anche nei giorni festivi, viene supportato e integrato dalle prestazioni di lavoro di volontari e su segnalazione vengono erogati pasti a domicilio. Telesoccorso: l’esigenza di poter offrire in tempi rapidi un soccorso efficiente a particolari categorie a rischio in special modo quando queste vivano in località isolate è stata risolta con l’attivazione dal 1997 del sevizio di telesoccorso. L’utente è dotato di uno strumento da indossare facile da azionare; questo invia una chiamata automatica alla sede operativa dalla quale vengono allertati una serie di numeri telefonici precedentemente indicati. L’Utente partecipa alla spesa in relazione alle sue capacità economiche. E’ attivato dal 2002 il servizio per l’ autorizzazione ai presidi per l’assistenza integrativa che il Comune, a mezzo di propri operatori, effettua per conto dei cittadini interessati, mensilmente presso l’A.S.L. di . In Agazzano esiste un poliambulatorio, nell’edificio del palazzo comunale, che accoglie il Servizio Materno-Infantile con consultorio pediatrico e ginecologico, gestito dall’A.S.L.. Presso questa struttura, un giorno alla settimana (al giovedì), è stato attivato un punto di prelievi ematici per le analisi. Inoltre, la prenotazione degli esami e delle visite specialistiche è possibile attraverso uno sportello informatico gestito presso gli uffici comunali, mentre il pagamento del ticket è fattibile presso lo sportello bancario locale. Da anni viene organizzato dal comune un soggiorno marino invernale in Liguria rivolto agli anziani ,viene gestito il loro trasporto e inoltre viene loro erogato un contributo in base alle necessità manifestate. A settembre, viene gestito ed organizzato interamente dai funzionari del comune un servizio bus per le terme di Tabiano, aperto a tutti. I lavori socialmente utili sono stati pensati dall’amministrazione come una forma di integrazione di cittadini che, anche se ormai in età di pensionamento, possano ancora dare molto delle loro capacità lavorative, anche perché ormai è opinione comune pensare che chi si sente utile vive meglio in questa nostra civiltà. A questi soggetti viene erogato un rimborso spese. E’ necessario evidenziare che questi servizi vengono erogati ai cittadini di Agazzano cercando di non far gravare i loro costi, riducendoli al minimo e finanziandoli con la fiscalità comunale. Sul territorio di Agazzano, non lontano dal centro del paese, è attiva da anni una Casa di Riposo a gestione privata. Questo ente fornisce assistenza di tipo residenziale; il trattamento è di ottima qualità.

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 10 di 83

2.2.5 Servizi e turismo Il Comune di Agazzano risulta allo stato attuale dotato in buona misura di aree destinate ai pubblici servizi, in grado di soddisfare gli standard urbanistici di Legge, in riferimento al numero di abitanti attualmente insediati, con valori complessivi di mq/abitante 47,75 (valori superiori a 25 mq/abitante minimi prescritti). Il capoluogo raduna i principali servizi di utilità pubblica. In Tab. 4 si riporta l’estensione complessiva delle aree esistenti destinate ai principali servizi e la relativa dotazione per abitante (dati desunti dalla Relazione allegata al PRG vigente).

Superficie per abitante Servizio pubblico Superficie (mq) (mq/ab) Istruzione 7.110 3.72 Verde pubblico 52.330 26.03 Parcheggi pubblici 10.334 5.41 Attrezzature civili e religiose 23.430 12.26

Tab.4: Ripartizione degli spazi pubblici sul territorio comunale di Agazzano

Il verde pubblico comprende una superficie di 52.330mq, concentrati nel capoluogo. La dotazione di aree verdi pro capite (> di 12 mq/ab) è quantitativamente sufficiente per soddisfare gli standard regionali per la popolazione presente. Tali aree comprendono il campo da calcio, i campi da tennis e varie aree a parco urbano ubicate sia nel centro che nelle nuove urbanizzazioni. La superficie complessiva di aree per l’istruzione risulta concentrata nel capoluogo con un valore pari a 7110 mq, ed un valore medio pro capite pari a 3,72 mq/ab. Attualmente sono in funzione esclusivamente le strutture del capoluogo che comprendono Asilo Nido - Scuola dell’Infanzia – Scuola Primaria– Scuola Secondaria di 1° grado la cui palestra è utilizzata anche per attività non scolastiche. Le strutture sopraesposte, sono in grado di soddisfare le esigenze della popolazione scolastica del Comune. Le attrezzature religiose sono ben consolidate da strutture storiche e dal centro, parrocchiale di Agazzano. Le strutture civili sono concentrate nella sede municipale che ospita accanto agli uffici il poliambulatorio medico, la sede della croce rossa, l’avis, la scuola di musica “Luigi Severino Cremona, la banda musicale “Carlo Vignola”, l’associazione Combattenti e Reduci” il centro aggregativo ed informa giovani, lo spazio per il prestito bibliotecario. Le aree adibite a parcheggio risultano pari a 10.334 mq e sono principalmente concentrate nel capoluogo. La superficie è in grado di soddisfare gli standard minimi prescritti, sia in riferimento agli abitanti residenti, che previsti. Turismo L’afflusso turistico è caratterizzato dal modello delle seconde case anche se non mancano strutture ricettive: costituite da: da n.2 alberghi per un totale di 60 posti letto e da un agriturismo. Sono presenti n. 6 ristoranti. Attualmente è stata accolta la richiesta avanzata dall’Amministrazione di inserire il territorio di Agazzano, ricco di emergenze storiche e con un paesaggio agricolo fra i più intatti, all’interno del programma d’area della Val Tidone e Luretta (L.R. 31/96). Ciò consente alle pubbliche amministrazioni inserite nell’area e agli imprenditori privati di partecipare a finanziamenti erogati a livello regionale per qualificare l’immagine turistica della regione. Da segnalare a livello naturalistico-turistico la strada panoramica Agazzano-Pianello per il tratto compreso dalla fine del centro abitato di Agazzano alla località Cantone tale strada corre a mezza costa sul fianco della collina, aprendo un’ampia visuale sulla sottostante pianura incorniciata all’orizzonte dalle Alpi.

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 11 di 83

2.3 . ELEMENTI DI IDENTITÀ .

2.3.1 . Cenni storici Agazzano, appartenente al Pago Luras1, è molto poco documentata fino al periodo altomedievale; in seguito, secondo l’organizzazione territoriale del “pagus” e la struttura gestionale-amministrativa basata sul sistema di vassallaggio, Agazzano assume importanza come piazza mercatale (fine ‘200, inizio ‘300 sotto l’autorità di Alberto Scoto), in origine completamente chiusa dai lotti abitativi circostanti il mercato. Nella seconda metà del ‘400 la famiglia Scotti (da Scoto) realizzò un complesso fortilizio costituito dal Castello e dalla Rocca, edificato, in parte, su preesistenti fortificazioni e successivamente rimaneggiato nella seconda metà del ‘700 nelle forme e destinazione attuali. La struttura urbana dell’abitato di Agazzano sorge ancora oggi, in stretta relazione con il complesso fortilizio costituito dal Castello e dalla Rocca Anguissola Scotti, anche se da esso fisicamente separato da terreni agricoli, oggi a destinazione a verde pubblico e privato.

2.3.2 Evoluzione del tessuto urbano

L’esame delle fonti cartografiche storiche allegate, nonché alcuni stralci di inquadramento del Palazzo municipale del 1878-1881, mettono in evidenza:

- la struttura del centro abitato del capoluogo, fino al 1877, limitata esclusivamente al nucleo costituito dalla grande piazza centrale (piazza Europa) e dai fabbricati che la delimitavano;

- il mantenimento dell’orditura dei tracciati viari principali;

- la forte valenza agricola degli ambiti compresi tra la piazza, il “feudo” e la chiesa, ancora fino alla fine del XIX secolo2.

1 La Tabula Alimentaria di Veleia comprende nella sua provincia i pagi Luras e Sulcus, corrispondenti all’attuale Val Luretta, da "Catalogazione edilizia rurale" – Relazione Tecnica – 1997. Arch. Coppola e Morisi 2 I patrimoni delle grandi casate piacentine, dal secolo XV al secolo XIX, erano prevalentemente immobiliari, e la terra ne rappresentava la parte più consistente. (…) La principale fonte di reddito anche per le grandi casate era quindi la terra, che non solo rappresentava la forma di investimento privilegiato, ma anche una sorta di status symbol. La campagna non rappresentava solo una forma di investimento, ma era il luogo dell’amministrazione e del governo diretto del territorio agricolo - "Dalla rocca alla villa: il sistema delle residenze dei conti Anguissola Scotti", Anna Còccioli Mastroviti

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 12 di 83

CATASTO DUCALE 1815 -stralcio

CARTA TOPOGRAFICA MILITARE 1821/28 - stralcio

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 13 di 83

IGM DI PRIMO IMPIANTO 1877 – stralcio INQUADRAMENTO MUNICIPIO 1881- con le lettere A e B sono individuate le due zone alternative per la localizzazione del Municipio, poi realizzato in B.

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 14 di 83

3.2. Individuazione delle fasi di espansione del capoluogo

- fino al 1877 (IGM): antico nucleo intorno alla piazza centrale (evidente anche il vuoto poi riempito dal palazzo comunale), complesso fortilizio del castello e della rocca, la chiesa, la pesa pubblica, nonché il cimitero a nord;

FOTO AEREA 1955 – particolare

- foto aerea del 1955: sviluppo lungo l’asse di accesso principale in ingresso (via Roma) e in uscita (Makallè) dalla piazza, ma anche in via XXV Aprile e nelle vie Scotti e Marconi che presentano tuttavia ampi spazi aperti (direttrici che diramano dalla piazza centrale); in particolare su via Makallè si è sviluppata l’edilizia tipica di fine’800, inizi ‘900 relativa alla seconda casa destinata al tempo libero, con la realizzazione di villini liberty; - foto aerea del 1973: i vuoti lungo gli assi stradali esistenti sono stati saturati e con l’incremento dello sviluppo edilizio è stata implementata l’orditura dei tracciati esterni, con la realizzazione della variante alla strada provinciale SP 7(circonvallazione, SP 33) ed interni con la prosecuzione di alcuni assi stradali fino alla viabilità provinciale;

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 15 di 83

FOTO AEREA 1973

- PRG 1997: l’ampliamento degli insediamenti dal 1877 al 1997, ha interessato quasi esclusivamente il capoluogo, che è arrivato ad inglobare anche l’abitato di Bissone; sul territorio comunale, oltre al capoluogo, anche il centro abitato di Sarturano ha evidenziato uno sviluppo, seppure limitato. Ad oggi, le linee guida individuate dall’Amministrazione per il nuovo strumento urbanistico, che dovrà essere riformulato sulla base della L.R. 20/00 e s.m.i., intendono mantenere lo sviluppo residenziale principalmente nel capoluogo.

2.3.3 Riconoscibilità ed identificazione della struttura urbana  Il sistema insediativo storico corrispondente al nucleo intorno a piazza Europa è caratterizzato da tessuti urbani afferenti alla tipologia accentrata-compatta: si tratta di abitazioni a schiera in prevalenza a due piani oltre il piano terra, con ingresso generalmente centrale e aperture regolari e simmetriche. Le facciate sono intonacate, con aperture, in alcuni casi sottolineate da cornici in rilievo o dipinte, chiuse da scuri in legno. Ai piani terreni sono stati ricavati successivamente diversi negozi ed esercizi commerciali: su p.zza Europa si concentrano la maggior parte delle attività del capoluogo. Tale ambito presenta una situazione complessiva di buona uniformità formale e strutturale, caratterizzata da una forte coesione fra le varie parti, piazza Europa è il cuore dell’attività sociale ed economica di Agazzano e tale ruolo è assolutamente consolidato nella percezione dei cittadini.

 Anche per piazza Giovanni XXIII e la prospiciente via Roma si evidenzia un’immagine urbana consolidata, derivante dalla funzione di storica sede del mercato del bestiame nonché di attività del settore agricolo: qui sono localizzate la pesa comunale, (oggi in ristrutturazione per cambio d’uso a ufficio turistico), la ex sede del Consorzio Agrario Provinciale (uffici e magazzini, ad oggi area dismessa), ma anche la chiesa parrocchiale e l’ex stazione del tram3

3 La rete dei trasporti piacentini all'inizio del XX secolo mostrava la città di Piacenza al centro di una rete tranviaria extaurbana molto estesa che comprendeva le linee per Cremona, Castel San Giovanni -

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 16 di 83

(ora trasformata e recuperata ad altra destinazione privata) che collegava il capoluogo a Piacenza. Tuttavia tale ambito urbano, seppure ingresso all’abitato e cerniera tra il Castello Anguissola Scotti, il giardino pubblico, il palazzo comunale e piazza Europa, non riesce oggi ad assumere un ruolo centrale nella scena urbana. Le tipologie edilizie afferenti a tale ambito sono le abitazioni unifamiliari (villino) che si alternano a piccole palazzine, con 1 o 2 piani oltre al piano terra, con aperture regolari e simmetriche, facciate intonacate e sistema di oscuramento a persiane. Unica eccezione è il condominio a tre piani, prospiciente la chiesa, di epoca più recente, caratterizzato da tetto piano, balconi aggettanti e rivestimento di facciata ceramico.

 Per quanto riguarda la struttura urbanistica limitrofa a tali ambiti, la situazione è di scarsa identità e debole aggregazione, con situazioni di sfrangiamento che aumentano allontanandosi da piazza Europa. In particolare si deve distinguere tra l’ambito in stretto collegamento con la piazza centrale (Makallè, 24 aprile e via del mercato) che conserva elementi morfologici anche se scarsamente valorizzati, e gli assi di “nuova” espansione dove prevale la lettura dell’edilizia tipica degli anni 60/70. Alcuni appunti sul primo ambito: via Makallè, se nel primo tratto vive ancora dell’influsso del “cuore” commerciale del paese, non trova valorizzazione del suo ruolo di asse storico, mentre via XXV Aprile e via del mercato “soffrono” la funzione d’uso di retro di piazza Europa, seppure con diversa valenza e potenzialità (su via del mercato si apre il giardino pubblico in stretta relazione con il complesso architettonico). Le tipologie edilizie, come per l’ambito di via Roma, sono i villini unifamiliari (caratterizzate dallo stile liberty in via Makallè) arretrate e separate dal fronte strada dai giardini delimitati da recinzioni in muratura e partizioni metalliche, ma anche le palazzine a 1 o 2 piani oltre il terra, con facciate intonacate(via 25 aprile).

Di seguito si riporta una breve documentazione fotografica degli ambiti limitrofi a p.zza Europa.

VIA ROMA – PIAZZA GIOVANNI XXIII

Nibbiano, Lugagnano, ed Agazzano. Tale rete si era sviluppata rapidamente a partire dal 1881 e, nei primi anni del '900, era in concessione alla S.I.F.T., la "Società Italiana di Ferrovie e Tranvie”

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 17 di 83

VIA DEL MERCATO E GIARDINO PUBBLICO

VIA MAKALLE’ – VIA XXV APRILE

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 18 di 83

VIA FULGOSI – VIA ANGUISSOLA – VIA MARCONI 2.3.4 Funzioni prevalenti

Le funzioni insediate nel capoluogo sono: residenziale, commerciale, terziario e servizi. Per una lettura di sintesi, di seguito si allegano due elaborati cartografici con l’individuazione su CTR delle funzioni

2.3.5 Paesaggio Il capoluogo di comune rientra nell’unità di paesaggio del “margine appenninico occidentale” che costituisce un ambito di transizione tra la pianura e la collina ed è caratterizzata dalla presenza di insediamenti agricoli a corte (spesso evoluti in aggregazioni complesse) e sistemi di fortificazione di notevole interesse storico ed architettonico. Tra gli indirizzi di tutela si riporta: . controllo dei processi di conservazione, di ristrutturazione e di modifica della destinazione d’uso degli edifici rurali (non alterazione degli elementi caratterizzanti la tipologia e morfologia originarie); . indirizzi per il mantenimento e criteri per il recupero degli elementi architettonici tipici dell’edilizia locale; . conservazione della leggibilità paesistica dei Beni culturali (fortificazioni ed edilizia religiosa); . fruizione visiva dalla strade e dagli spazi pubblici degli edifici e dei complessi che, per posizione e singolarità, costituiscono luoghi notevoli sotto il profilo estetico-visuale; . valorizzazione delle emergenze architettoniche anche attraverso l’insediamento di funzioni compatibili; . tutela dei percorsi panoramici e aumento dell’accessibilità ai sentieri.

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 19 di 83

Comune di Agazzano

ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 20 di 83

Comune di Agazzano Pagina 21 di ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 85

2.4 ATTIVITÀ DI SVILUPPO PREVISTE PER IL FUTURO

Gli obbiettivi che l’amministrazione comunale si pone nel PRG, attualmente vigente, si possono riassumere nei seguenti punti: - riqualificazione di Agazzano realizzazione del progetto di ampliamento dell’impiantistica sportiva; - valorizzazione del patrimonio storico testimoniale. - creazione di un polo turistico di rilevanza regionale presso Tavernago su cui sono previsti la realizzazione: di un ippodromo, un centro congressi, alberghi, ristoranti, residenze turistico-sportive. - individuazione all’interno delle zone agricole di specifiche zone di tutela del sistema forestale e boschivo, dai caratteri ambientali dei corsi d’acqua e delle zone di particolare interesse paesaggistico ambientale con riferimento al PTPR (Piano Territoriale Paesistico Regionale). - realizzazione di un paesaggio naturale e seminaturale protetto che comprende l’intera superficie del territorio comunale otre a parte delle superfici dei territori dei comuni limitrofi (, Pecorara, , Piazzano. I Paesaggi naturali e seminaturali protetti La categoria dei Paesaggi naturali e seminaturali protetti rappresenta una innovazione nella legislazione dell’Emilia- Romagna introdotta attraverso la L.R. 6/2005. Essa costituisce una novità nello stesso panorama legislativo nazionale e regionale riferito alle Aree protette in quanto non è contemplata, al momento, né dalla L. 394/91 né da alcuna altra legge regionale operante in questa materia. Si tratta invece di una categoria ampiamente utilizzata nella gran parte dei paesi Europei, descritta dalle “Linee guida per la classificazione delle Aree protette” emanate dall’IUCN nel 1994. La categoria dei Paesaggi naturali e seminaturali protetti è destinata ad avere una forte espansione a scala Europea, e forse anche italiana, in coerenza con la Convenzione Europea del Paesaggio, ma soprattutto in forza della crescente consapevolezza che gran parte della biodiversità (soprattutto in Europa e in particolare in Italia) è assicurata e assicurabile con la conservazione del così detto “paesaggio umanizzato” sempre più minacciato dai nuovi modelli di assetto territoriale dettati dal mercato agro- alimentare mondiale. Con queste caratteristiche il ruolo del paesaggio assume quindi anche un valore ecologico in senso ampio soprattutto se finalizzato alla conservazione di quelle continuità ambientali necessarie allo sviluppo delle reti ecologiche. Dei numerosi Paesaggi naturali e seminaturali protetti che sono stati proposti ne sono stati selezionati 7, per una superficie complessiva di circa 72.200 ettari. In Provincia di Piacenza il Paesaggio naturale e seminaturale protetto della Val Tidone, nella porzione nord-occidentale della Provincia, nei Comuni di Agazzano, Borgonovo Val Tidone, Pianello, Piozzano, Pecorara, con una superficie di più di 11.000 ettari, costituisce una fascia di transizione tra gli Appennini e le Alpi. L’area interessa una quota del territorio dell’alta collina, in un contesto paesaggistico agricolo ricco di elementi naturali meritevoli di tutela ed emergenze storico monumentali che testimoniano una storia antica ancora leggibile nel territorio. L’area comprende anche un SIC proposto, denominato Rupi di Rocca d’Olgisio, area d’interesse morfologico per l’esemplare valle a canoa e importante stazione floristica. PAESAGGIO NATURALE E SEMINATURALE PROTETTO VAL TIDONE Ruolo nel sistema regionale: Area di transizione tra gli Appennini e le Alpi, importante per la sua biodiversità e per la funzione di corridoio ecologico fra le aste fluviali del Fiume Trebbia e del Torrente Tidone che connettono la Pianura Padana al crinale appennico, grazie alla presenza di formazioni boschive lungo i torrenti e di numerosi laghetti collinari. DATI GENERALI Superficie complessiva (ha): 11.197 Superficie di proprietà pubblica (ha): 425 % superficie pubblica: 3,79% Superficie demaniale (ha): 425

Comune di Agazzano Pagina 22 di ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 85

Siti di Interesse Comunitario (SIC) Rupi di Rocca d’Olgisio, proposto dalla Regione al Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, totalmente ricompreso Enti territorialmente interessati: Provincia di Piacenza, Comuni di Agazzano, Borgonovo Val Tidone, Pianello, Piozzano, Pecorara. CARATTERISTICHE NATURALI: L’area interessa la porzione nord-occidentale della provincia di Piacenza fra le aste fluviali del Fiume Trebbia e del Torrente Tidone nell’alta collina piacentina, in un contesto paesaggistico agricolo ricco di elementi naturalistici meritevoli di tutela ed emergenze storico-monumentali che testimoniano una storia antica ancora leggibile nel territorio. Nell’area permane una presenza ricchissima di strutture fortificate, ville signorili di campagna, antiche pievi, borghi e case rurali sparse, case-torri. L’area è caratterizzata dal punto di vista geomorfologico da depositi alluvionali antichi. Da un punto di vista vegetazionale sono presenti boschi misti di latifoglie, relitti delle antiche foreste planiziali che originariamente si estendevano ininterrottamente dalla pianura alla zona pedemontana e boschi ad alto fusto che costituiscono una rarità in tale fascia altimetrica. Nel Bosco della Bastardina sono presenti specie di fauna comune a tutte le aree boscate della fascia collinare quali il Picchio verde, il Picchio maggiore, lo Scoiattolo ed il Tasso. La Rocca di Olgisio è una stazione floristica molto ricca in specie rare: oltre alla presenza di specie avventizie particolari come il fico d’india nano e l’amarillide giallo, le condizioni microclimatiche instauratesi consentono l’insediamento di specie mediterranee come l’orchide ballerina. Il querceto ospita l’agrifoglio e ai margini delle formazioni boschive è presente la cerrosughera, una delle poche stazioni in Emilia Romagna. Tra le piante dello strato erbaceo risaltano alcune specie protette, tra cui varie specie di orchidee. Notevole importanza naturalistica assume, inoltre, la vegetazione rupestre che si instaura sull’arenaria compatta con la presenza di Helianthemum apenninum. Le praterie sassose ospitano specie protette quali i garofani, oltre ai rari pennellini ed alla stellina purpurea. Non mancano eriche, cisti e ginestre sui terreni acidi. Dal punto di vista faunistico l’area della Rocca d’Olgisio ospita numerose specie d’interesse comunitario: uccelli quali Falco pecchiaiolo, Succiacapre, Tottavilla, Averla piccola, Occhione e mammiferi come il Vespertilio minore, Vespertilio d'acqua, Ferro di Cavallo minore, Ferro di cavallo maggiore, Istrice. STATO DI CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO NATURALE: numero totale specie flora: 119 di interesse comunitario: - di interesse nazionale: 17 di interesse regionale L.R. 2/77: 33 di interesse locale: 69 numero totale specie fauna: 146 fauna di interesse comunitario: 13 fauna di interesse nazionale: 10 fauna di interesse regionale: 15 fauna di interesse locale: 15 habitat di interesse comunitario: 2 Pareti rocciose con vegetazione casmofitica, sottotipi silicicoli 8230 Rocce silicee con vegetazione pioniera del Sedo- Scleranthion o del Sedo albi-Veronicion dillenii FINALITÀ DEL PAESAGGIO NATURALE E SEMINATURALE PROTETTO: 1. Conservazione delle specie animali e vegetali autoctone e degli ambiti naturali. 2. Preservazione delle caratteristiche paesaggistiche esistenti, con possibilità di recupero con funzione naturalistica di aree demaniali statali non più funzionali alle attività esistenti e di scarso valore patrimoniale (in presenza di limiti all’esbosco). 3. Valorizzazione delle specificità culturali storiche ed antropologiche locali. 4. Utilizzazione sostenibile delle risorse naturali anche attraverso il mantenimento e la valorizzazione di produzioni agricole e della pesca tipiche e di qualità. OBIETTIVI GESTIONALI 1. Identificazione dei siti di particolare interesse per l'avifauna, di specifiche aree di ripopolamento, estensione delle aree di vegetazione spontanea ed individuazione delle zone di rimboschimento.

Comune di Agazzano Pagina 23 di ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 85

2. Nell'ambito dell'adeguamento degli strumenti urbanistici, catalogazione degli edifici rurali e delle architetture tradizionali gli edifici di particolare interesse storico architettonico ed introduzione di norme per favorire un recupero compatibile con le tipologie tradizionali locali. 3. Individuazione, realizzazione e promozione di corridoi ecologici di collegamento delle aree boscate e di particolare interesse naturalistico, interventi sulla viabilità, mediante il recupero di strade vicinali non più utilizzate da destinare a percorsi pedonali o ciclabili. 4. Promozione delle aziende che adottano coltivazioni biologiche e commercializzano direttamente le produzioni agricole locali. 5. Diversificazione e multifunzionalità delle imprese agricole.

3 IL CONTESTO TERRITORIALE

3.1 STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E ZONE SOGGETTE A VINCOLO

Di seguito si riportano i principali strumenti di pianificazione territoriale vigenti sul territorio comunale. Piano territoriale paesistico regionale (PTRP).-il territorio comunale è interessato dai vincoli derivanti dall’applicazione del PTPR approvato dal Consiglio Regionale in data 28.01.93. Tale piano inserisce il territorio comunale: - nell’unità paesistica di paesaggio n°16 - collina piacentina/parmense - nell’unità di paesaggio n°10 – pianura piacentina Il PTPR introduce i vincoli e la tutela dei caratteri di pregio sotto il profilo ambientale e paesaggistico presenti sul territorio. Tale disciplina è stata recepita dal Comune ed introdotta nel proprio Piano Regolatore. Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP): il piano, approvato con atto G.R. 1033 del 25 luglio 2000, rappresenta un momento di sintesi degli obiettivi e dei contenuti degli strumenti di programmazione e pianificazione sovraordinati e di settore (Piano Territoriale Regionale, Piano di Bacino, Piano dei Trasporti, Piano dei Rifiuti, delle Attività Estrattive, ecc.), ed ha metabolizzato il valore e gli effetti del Piano Paesistico Regionale. Il piano si muove nella prospettiva di ottimizzare la compatibilità degli interventi tra esigenze dello sviluppo umano e quelle della conservazione dell’ambiente inteso nel suo significato più ampio che associa fattori sociali economici aspetti fisico-naturali e paesistici in un unico sistema di relazioni. Tale strumento, di recente introduzione deve ancora essere recepito dal Comune e attualmente vige sul territorio comunale, in integrazione al PRG vigente. Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.) – redatto dall’Autorità di Bacino del Po, disciplina gli interventi sulla rete idrografica e sui versanti, riporta l’atlante dei rischi idraulici ed idrogeologici con la delimitazione delle aree in dissesto. Piano Regolatore Generale (PRG) - è stato approvato dal Comune di Agazzano con deliberazione del C.C. n°545/1 del 03/11/97. Il piano individua sul territorio comunale i vincoli di seguito riportati. - VINCOLI IDROGEOLOGICI (Art.1 RD 30/12/1923 n.3267): Il Comune di Agazzano è sottoposto a “vincoli idrogeologici” ai sensi del RD 30/12/23. Tali vincoli sono riportati nelle tavole di analisi geologica allegate al PRG. - VINCOLI PAESISTICI (L. n.1497 e L.431/85): Tali vincoli sono stati definiti cartograficamente dal Comune con DCC n.28/85 e comprendono le aree boscate e le fasce di rispetto delle acque pubbliche del Torrente Luretta, Torrente Tidone e dei Rii minori (Rio Frate, Rio Passano, Lisone, Saturano, Sassolo e Rivasso). - VINCOLI DEL PTPR: Il territorio comunale è interessato dai vincoli derivanti dall’applicazione del PTPR: - zone di tutela dei caratteri ambientali di laghi, bacini e corsi d’acqua (art.17); - invasi ed alvei di piena ordinaria di laghi bacini e corsi d’acqua(art.18); - zone di tutela dei corpi idrici superficiali e sotterranei(art.28); - zone di particolare interesse paesaggistico ambientale(art.19); - progetti integrati di tutela recupero e valorizzazione (art.32); - insediamenti urbani storici e strutture insediative storiche non urbane (art.22); - elementi di interesse storico testimoniale (art.24).

Comune di Agazzano Pagina 24 di ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 85

Per quanto attiene gli insediamenti storici, il PRG individua n°42 aree d’interesse storico classificate come zone A, tali nuclei saranno tuttavia collocati negli “elementi storico testimoniali”, in quanto prevalentemente costituiti da fabbricati rurali tradizionali. Piano di protezione civile (PPC) – Il piano descrive gli scenari di calamità naturale che insistono sul territorio comunale ed i provvedimenti e le comunicazioni relative alle fasi di intervento fino al ripristino delle condizioni iniziali. Piano delle attività estrattive (PAE) – Il comune di Agazzano non è dotato di un proprio P.A.E. ma fa riferimento al P.I.A.E. (Piano Infraregionale delle Attività Estrattive) adottato ed approvato dall’amministrazione provinciale di Piacenza.

3.2 GEOLOGIA E GEOMORFOLOGIA

Il territorio del comune di Agazzano ha un’altimetria media di 184 m s.l.m. ed è delimitato ad ovest dal Torrente Tidone, mentre ad est dal Torrente Luretta; la morfologia delle aree adiacenti all’alveo delle due aste idriche risente dell’attività di questi corsi d’acqua per cui è in perenne evoluzione geomorfologica. L’area comunale è suddivisa nei seguenti settori: - settore settentrionale interessato dalla pianura; - settore centrale impostato su antichi pianali terrazzati di origine fluviale caratterizzati da scarpate; - settore meridionale caratterizzato da zona collinare modellata in depositi marini il cui assetto geostrutturale è caratterizzato da una successione plicativa ad antichi anticlinali e sinclinali. Le unità geolitologiche presenti sul territorio comunale sono di seguito sinteticamente elencate e descritte. - depositi alluvionali attuali e recenti: coincidono con le aree occupate dagli alvei in piena dei Torrenti e sono costituiti da elementi calcarei ed in misura minore da ofioliti; - depositi alluvionali recenti fissati dalla vegetazione: sono costituiti da ghiaie grossolane poligeniche a matrice limoso-sabbiosa e posti in zone a prevalenza destinate a uso agricolo; - depositi alluvionali medio-antichi e antichi: sono formati da ghiaie debolmente alterate alla sommità e caratterizzati da bassa permeabilità - depositi alluvionali molto antichi: sono costituiti da alternanza di materiali ghiaiosi immersi in abbondante matrice limoso-argillosa e sono delimitati da scarpate di altezze superiori a dieci metri; - arenarie friabili “Formazione di Vignoleno”: sono sabbie marine variamente cementate, relativamente stabili e con una discreta permeabilità; - alternanze flischioidi di marne, argille e arenarie: caratterizzata da una potente coltre detritica terrosa di ricoprimento di natura eluviale e/o colluviale dello spessore di alcuni metri in concomitanza delle falde freatiche ha favorito il distaccarsi di frane. Può essere divisa in tre membri: Membro calcareo marnoso, Membro di Montevetano, Membro di Poviano. Per ulteriori approfondimenti in materia ed una rappresentazione cartografica delle caratteristiche geologiche ed idrogeologiche del territorio si rimanda alla “Relazione Geologica” e relative planimetrie, disponibili presso l’ufficio tecnico comunale.

3.3 FORME DI DISSESTO IDROGEOLOGICO

3.3.1 Frane e smottamenti Nelle tabelle successive (Tab.5/6) si riporta una sintesi del dissesto da frane sul territorio comunale e delle infrastrutture viarie interessate da frane (pubblicazione regionale “I numeri sulle frane”, anno 1999, dati tratti dal sito internet della Regione Emilia).

Tab.5: Dissesto da frane nel territorio comunale di Agazzano

Scivolamenti in Sup.Comunale Frane attive Frane quiescienti Frane di crollo Totale dissesti Dissesti blocchi (Kmq) Kmq % Kmq % Kmq % Kmq % Kmq % n.totale 36 0.482 1.3 1.970 5.5 0.000 0.0 0.000 0.0 2.452 6.8 57

Comune di Agazzano Pagina 25 di ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 85

Tab.6: Infrastrutture viarie interessate da dissesto da frane (frane attive e frane di crollo) nel Comune di Agazzano

Strade statali Strade provinciali Strade Comunali Ferrovie (Km) Autostrade (Km) Totale (Km) Frane (Km) (Km) (Km) Tot. Int. Tot. Int. Tot. Int. Tot. Int. Tot. Int. Tot. Int. % 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 0.000 10.229 0.397 47.670 0.097 57.899 0.493 0.9

Tot= totali; int= interessate

Le principali aree interessate da instabilità sono state rilevate nella porzione meridionale del territorio comunale dove affiora la “Formazione di Val Luretta”. Estesi movimenti franosi quiescenti sono ben visibili sia lungo la strada comunale che da Agazzano porta a Cantone, sia a sud del centro abitato di Agazzano. All’interno di tali vecchi corpi franosi quiescenti si registrano locali fenomeni di ripresa dei movimenti gravitavi che costituiscono frane attive, caratterizzate da un’estensione nettamente minore rispetto alle superfici occupate da frane quiescenti.

Eventi franosi e smottamenti, interessano solo in piccoli tratti le strade provinciali ed in misura ancora minore quelle comunali. Non si rilevano movimenti franosi attivi in prossimità dei nuclei abitati.

3.3.2 Alluvioni ed esondazioni

Sulla base degli eventi verificatesi negli untimi decenni, non si sono rilevati significativi eventi alluvionali e non si sono registrati danni alle persone. Il torrente Tidone ed il Luretta presentano alveo soggetto a rischio di esondazione per fenomeni di piena, principalmente in corrispondenza delle zone occupate da depositi alluvionali “recenti”. Tali corsi idrici interessano il territorio lungo i confini comunali, in aree non insediate.

3.3.3 Cenni sulla sismicità Il territorio del Comune di Agazzano non risulta inserito in alcuna delle zone classificate a livello regionale come aree a rischio sismico (Rif.“Carta della pericolosità e classificazione sismica” della Regione Emilia Romagna). Nel territorio vengono talvolta avvertiti dalla popolazione i sismi che interessano le zone appenniniche nord-occidentali, tuttavia tali eventi non hanno mai creato danni alle costruzioni.

3.4 IDROGRAFIA SUPERFICIALE

La rete idrica superficiale del comune di Agazzano è rappresentata dai Torrenti Tidone e Luretta e da una serie di fossi e canali fra cui i più importanti sono: il Rio Rivasso il Rio Saturano, il Rio Frate ed il Rio Passano. Tali Rii hanno un andamento sub parallelo ai due principali e scorrono in direzione SO-NE. I canali assicurano ai terreni agricoli un sufficiente e regolare drenaggio nei periodi di pioggia ed una adeguata dotazione di acque irrigue nei mesi più asciutti. Il torrente Tidone interessa il territorio comunale solo marginalmente lungo il confine occidentale. Il torrente nasce dal Monte Penice (1.461 metri s.l.m) in provincia di Pavia; all’altezza di Trebecco è interrotto da una sbarramento artificiale che da origine all’invaso del Molato; confluisce in Po nei pressi di Veratto, in comune di . I suoi affluenti principali sono i torrenti Tidoncello, Chiarone e Luretta in sponda destra e il torrente Moncione in sponda sinistra. Il Tidone, come il fiume Trebbia, Gandore-Loggia e Vescovo appartiene ai 47 bacini principali con immissione in Po individuati ai sensi del D.Lgs. n.152/99, in quanto corso d’acqua naturale di 2° ordine aventi bacino idrografico superiore a 10 km2. Il torrente Luretta è un corpo idrico superficiale di 3° ordine, affluente del torrente Tidone, e pertanto il suo areale imbrifero è ricompreso in quello del Tidone. In Tab.7 si riportano i dati relativi al bacino del Tidone, con le rispettive aree complessive drenate, caratteristiche morfologiche ed idrologiche. In considerazione della scarsa disponibilità di misure di portata e del fatto che le stazioni di misura sono generalmente localizzate nei tratti di media e alta pianura, a monte di immissioni non trascurabili, sono stati stimati i valori di portata col metodo della regionalizzazione dei deflussi.

Corso d’acqua Area (km2) Quota media Quota Precipitazioni Portata media Portate medie mensili (m3/s) (m slm) massima (mm/a) (m3/s) (valori stimati) (m s.l.m.) (valori stimati) Massimo Minimo

Comune di Agazzano Pagina 26 di ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 85

Torrente TIDONE 353.4 431 1225 864 3.7 7.7 0.4 Tab. 7. Bacino principale con immissione in Po che interessa il Comune di Agazzano: aree drenate, caratteristiche morfologiche ed idrologiche

Il regime è quello tipico dei corsi d’acqua appenninici, caratterizzato da portate massime nel periodo autunno-invernale e inizio-primaverile e portate minime nel periodo estivo. Le modestissime (o spesso nulle) portate del periodo di magra determinano gravi carenze idriche, basti pensare alla maggiore domanda di acque per scopi irrigui concentrata proprio in tale periodo. La drastica riduzione delle portate, con conseguente aumento della concentrazione degli inquinanti presenti, costituisce inoltre una grave minaccia alla sopravvivenza della vita acquatica e quindi allo svolgimento delle importanti funzioni depurative naturali ad essa associate. In tabella 8 vengono riportate le misure di portata effettuate nell’anno 2000 su Tidone e Luretta nelle stazioni della Rete Regionale di monitoraggio delle acque superficiali più vicine al territorio comunale in oggetto.

Corpo idrico Stazione Codice regionale stazione Data della misura Portata (m3/s) Torrente TIDONE Ponte Tidone 02010306 18/01/00 0,557 15/02/00 0,039 Torrente LURETTA Strada per Mottaziana 02010301 16/05/00 0,128 22/03/00 1,705 Tab.8: Misure di portata effettuate su Tidone e Luretta nell’anno 2000

Con l’obiettivo della protezione dell’integrità ecologica dei corsi d’acqua sono stati fissati i valori minimi portata da mantenere in alveo, o deflussi minimi vitali. La presenza di un DMV in alveo dovrebbe permettere il mantenimento nel periodo estivo dei quantitativi drenati verso le falde per la ricarica continua ed ottimale delle stesse (allo stato attuale nei periodi di secca estiva il drenaggio verso la falda è generalmente assicurato, almeno in parte, dalle acque di subalveo), nonché l’infiltrazione di acque qualitativamente migliori grazie alla maggiore diluizione dei carichi inquinanti. La necessità del mantenimento del DMV determina una variazione nella distribuzione tra le diverse fonti di approvvigionamento a scopi irrigui: diminuisce il quantitativo prelevabile dai corpi idrici superficiali ed aumentano di conseguenza i prelievi in falda.

Comune di Agazzano Pagina 27 di ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 85

Comune di Agazzano Pagina 28 di ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 85

3.5 IDROGRAFIA SOTTERRANEA

Nell’area della Val Tidone e Val Luretta gli acquiferi sono costituiti da una serie di falde che si trovano nei sedimenti alluvionali (ghiaie, sabbie, limi ed argilla) depositati in tempi geologicamente recenti dai fiumi che attraversano la zona. L’area del Comune di Agazzano è per buona parte (zona centro-settentrionale) costituita da depositi quaternari di origine alluvionale che sono permeabili per porosità. Ciò consente lo sviluppo di una cospicua rete idrica sotterranea. La ricarica dell’acquifero avviene per lo più ad opera delle dispersioni di subalveo dei corsi d’acqua che attraversano il territorio comunale e delle infiltrazioni delle piogge. Il territorio del comune di Agazzano ed in particolare la porzione centro settentrionale, tenuto conto della prevalente morfologia pianeggiante dell’area e della presenza di terreni ad ossatura permeabile, è stato oggetto di uno studio idrogeologico dettagliato (Variante al PRG: “Relazione Geologica generale”) che ha permesso la ricostruzione dell’andamento delle superfici piezometriche e la conseguente definizione dei sensi preferenziali di flusso sotterranei. Mediante la misura del livello della falda, effettuata nei diversi pozzi (56) sparsi sul territorio comunale, si è rilevato che la direzione delle acque sotterranee segue un andamento sud-nord, nel settore orientale del territorio comunale, presenta invece un andamento sud/ovest-nord nella porzione occidentale. Tali fattori hanno notevole interesse per la prevenzione di eventuali pericoli di inquinamento idrico sotterraneo. In particolare sulla base del flusso si può presumere che eventuali forme di contaminazione sul territorio di Agazzano, si propaghino attraverso le acque sotterranee in direzione nord verso il Comune capoluogo.

3.5.1 Vulnerabilità degli acquiferi Per quanto attiene la vulnerabilità degli acquiferi, sul territorio si possono definire due aree principali a rischio potenziale differente: - Area a rischio potenziale elevato: l’area interessa quelle porzioni di territorio presenti lungo le due principali aste fluviali (T.Tidone e T.Luretta) che, essendo costituite dai depositi alluvionali attuali formati da ghiaie eterogenee a matrice limoso sabbiosa, sono caratterizzate da elevata permeabilità. - Area a rischi potenziale medio: l’area è costituita dai depositi alluvionali medio antichi, antichi e molto antichi che, a differente di quelli attuali, presentano un’abbondante coltre di copertura superficiale limosa-argillosa che consente di limitare la vulnerabilità dell’acquifero. In tali aree il rischio è principalmente determinato dal dilavamento superficiale.

3.6 CARATTERIZZAZIONE METEO-CLIMATICA

La climatologia del territorio comunale è quella tipica padano-continentale, caratterizzata da notevole escursione termica fra estate ed inverno. Non essendo presenti sul territorio comunale stazioni di rilevazione meteo climatica, si sono considerate le registrazioni relative all’anno 2001 svolte nel Comune di Piacenza, che essendo molto vicino presenta caratteristiche climatiche simili (Tab.9).

mesi temperatura massima (°C) umidità relativa (%) precipitazioni venti prevalenti Gennaio 4 86 63 WNW-5 Febbraio 7 83 70 ESE-5 Marzo 13 75 77 E-5 Aprile 17 78 78 ESE-5 Maggio 22 76 71 ESE-5 Giugno 26 75 63 E-5 Luglio 29 73 38 E-5 Agosto 27 75 67 E-5 Settembre 24 78 57 ESE-5 Ottobre 17 85 94 E-5 Novembre 10 88 91 ESE-5 Dicembre 5 89 70 ESE-5 Tab. 9.Caratterizzazione climatica, anno 2001

Comune di Agazzano Pagina 29 di ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 85

Il clima è caratterizzato da estati calde e afose ed inverni rigidi, con precipitazioni massime nei mesi di ottobre e novembre e minime nei periodi estivi e con frequenti giornate di nebbia e gelo.

3.7 FENOMENI DI ABUSIVISMO CON IMPLICAZIONI AMBIENTALI

Sul territorio comunale di Agazzano si rilevavano eventi sporadici di depositi abusivi di rifiuti da parte dei cittadini (es. abbandono di rifiuti ingombranti) sul suolo pubblico ed in aree non destinate, prima dell’apertura dell’isola ecologica comunale. A seguito dell’attivazione di tale servizio, i cittadini conferiscono presso il sito i propri rifiuti ingombranti e non si rilevano più sul territorio depositi incontrollati o fenomeni di abbandono di rifiuti in aree non adibite. L’abusivismo edilizio è piuttosto contenuto (circa n. 1/2 denunce/anno) e riguarda principalmente interventi di ristrutturazione, non nuove installazioni. Il Comune attiva servizi di vigilanza in caso di segnalazione di abusi ed agisce di conseguenza nei termini di legge. Si evidenzia inoltre che il Comune ha attivato un servizio di vigilanza per verificare il rispetto delle condizioni e delle modalità di spandimento di liquami zootecnici, rilasciate all’atto dell’autorizzazione. Tali controlli sono effettuati a scopo preventivo per evitare scarichi abusivi di liquami in aree non destinate o in quantitativi diversi da quelli prescritti. Non si rileva sul territorio comunale la presenza di scarichi abusivi in acque superficiali, nel suolo e sottosuolo.

3.8 INCIDENTI E/O EVENTI CALAMITOSI PREGRESSI CON RIPERCUSSIONI PER L’AMBIENTE

Sul territorio comunale non si sono mai verificati incidenti legati ad attività industriali né si rilevano a memoria storica attività pregresse che abbiano generato un impatto rilevante sull’ambiente. Gli unici incidenti che si sono riscontrati sono correlati a forme di dissesto idrogeologico (Par.4.3). In particolare si citano due eventi franosi che hanno interessato il territorio nel corso del 2001; tali eventi non hanno tuttavia creato danni di rilievo sul territorio e non hanno comportato ingenti investimenti per interventi di ripristino. Nel 2009 due movimenti franosi hanno interessato la strada provinciale di Pianello. Per quanto attiene gli eventi sismici, si evidenzia che sul territorio comunale non si sono mai verificati incidenti o danni significativi per terremoti.

Comune di Agazzano Pagina 30 di ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 85

4 ASPETTI AMBIENTALI E STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE

I dati riportati nel capitolo presente sono stati tratti da planimetrie, dati analitici e relazioni fornite dall’ARPA di Piacenza che ha fornito il proprio supporto tecnico per caratterizzare le criticità ambientali.

4.1 QUALITÀ DELLE ACQUE E DEGLI SCARICHI

Il Comune non presenta competenze in merito al monitoraggio dei corpi idrici superficiali, in quanto l’attività, ai sensi del D.Lgs.n.152/99 (e successive modifiche) è competenza Regionale. L’Amministrazione comunale di Agazzano ha acquisito i dati dei monitoraggi svolti dall’ARPA, al fine di caratterizzare lo stato ambientale dei corpi idrici, nel tratto che attraversa il territorio comunale. Il controllo dei corpi idrici superficiali in Emilia Romagna è condotto attraverso una rete di monitoraggio che assicura una omogeneità di intervento a livello regionale. Per ciascuna stazione soggetta a controllo, sono determinati i parametri di base dell'Allegato 1 del D.Lgs. 152/99 a cui si aggiungono quei parametri tra quelli addizionali che le singole Province, in collaborazione con ARPA, ritengono necessari e rappresentativi della realtà locale e di criticità presenti nel loro territorio.

Nelle tabelle seguenti sono riportati la localizzazione delle stazioni di misura e gli andamenti dei principali parametri significativi, relativi alla qualità delle acque superficiali, riferiti agli anni 1999, 2000 e 2001.

*5mg/l O2 6

Comune di Agazzano Pagina 31 di ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 85

(*) D.Lgs.n.152/99 (Tab 1B): Valore Imperativo (Acque per salmonidi)

Comune di Agazzano Pagina 32 di ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 85

* ° BOD5=5 /9 6

* ° * ° O2 9 /7 -50% Tmax=21.5 /28

Comune di Agazzano Pagina 33 di ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 85

* ° NO 2 =0.88 /1.77

(*) D.Lgs.n.152/99 (Tab 1B): Valore Imperativo (Acque per salmonidi) (°) D.Lgs.n.152/99 (Tab 1B): Valore Imperativo (Acque per ciprinidi)

6

Comune di Agazzano Pagina 34 di ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 85

* ° O2 9*/7°-50% Tmax=21.5 /28

* ° NO 2 =0.88 /1.77

(*) D.Lgs.n.152/99 (Tab 1B): Valore Imperativo (Acque per salmonidi) (°) D.Lgs.n.152/99 (Tab 1B): Valore Imperativo (Acque per ciprinidi)

Comune di Agazzano Pagina 35 di ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 85

I punti di prelievo sono posti prima e dopo i territori comunali di Agazzano, lungo il Tidone ed il Luretta ai fini della caratterizzazione dello stato di qualità delle acque superficiali nel territorio dei comuni in oggetto e dell’impatto generato dalle l’attività antropiche. I dati in allegato sono solo un campione rappresentativo di tutti i rilievi svolti dall’ARPA nell'arco dell'anno.

Torrente Luretta Il torrente Luretta è stato analizzato considerando un unico punto di prelievo, a valle del territorio comunale, in prossimità della sua immissione nel Tidone, per cui la valutazione dei parametri misurati (periodo giugno 1999 / giugno 2001) è basata sulla loro variazione nel tempo e sul confronto con i limiti di legge (D.Lgs.152/99). Dalla lettura dei grafici si rileva quanto segue: - T: conformità al valore imperativo (Tmax=21.5°C salmonidi –Tmax=28°C per ciprinidi) e diminuzione nei tre anni della temperatura dell’acqua in corrispondenza dei rilievi effettuati nel mese di giugno; - PH: diminuzione del valore di pH, che comunque era compreso all’interno dell’intervallo prescritto (6

Comune di Agazzano Pagina 36 di ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 85 misurati nei punti di campionamento posti lungo il corso dei torrenti Luretta e Tidone a monte ed a valle del territorio comunale.

Valori medi Torrente Luretta - 2010301 Torrente Tidone – 2010302 Invaso Trebecco Dati IBE 2000 2001 2000 2001 Valori IBE 8/9 7/8 7/8 7/8 Classe II III/II III/II III/II Giudizio buono Suff./buono Suff./buono Suff./buono Tab. 10. Caratterizzazione dello stato ecologico dei corsi idrici: valori IBE

I dati riportati in Tabella per gli ultimi due anni, indicano un leggero peggioramento per il torrente Luretta mentre per il Tidone si registra un andamento costante. La qualità dell’acqua di entrambi i fiumi rientra comunque sempre nelle classi III (sufficiente) nel periodo estivo e II (buono) nel campionamento invernale.

4.1.1 Analisi della pressione antropica sui corpi idrici superficiali In attuazione al D.Lgs. n.152/99, ai fini dell'elaborazione del Piano Regionale di Tutela delle acque, l'ARPA ha effettuato uno studio volto a valutare l'impatto esercitato dall'attività antropica, sui corsi d'acqua. Tale indagine ha interessato anche i torrenti Tidone, Loggia, Trebbia e Vescovo di interesse per i territori Comunali in oggetto. L'impatto delle attività antropiche sui corpi idrici superficiali è descrivibile in termini di carichi inquinanti generati da parte dei settori civile, industriale, agro-zootecnico e successivamente sversati nei corpi idrici. Dall'analisi dei dati ARPA, disponibili su supporto informatizzato presso l'ufficio tecnico comunale, emerge come dopo i vari trattamenti di depurazione e abbattimento, il carico totale di BOD5 che raggiunge i corpi idrici superficiali sia pari a circa il 10 % del carico generato per bacino, quello di azoto al 18 % e quello di fosforo al 4 % di quello generato. Le stime dei carichi sversati nei corpi idrici superficiali rappresentano un indicatore attendibile dell'impatto antropico sulle caratteristiche qualitative dei corpi idrici stessi. Dall'analisi dei dati emerge come il maggior contributo al carico organico (BOD5) sversato nei corpi idrici superficiali proviene dallo scarico delle pubbliche fognature (nelle quali recapitano anche scarichi derivanti da insediamenti industriali), segue il contributo della zootecnia (scarichi diffusi) e quindi quello dell'industria. Per quanto riguarda invece i carichi di azoto e fosforo il contributo del settore agro-zootecnico prevale su quello degli scarichi delle pubbliche fognature: questi nutrienti derivano infatti prevalentemente dalle pratiche di fertilizzazione chimica dei terreni agricoli e di spandimento sugli stessi di liquami e letami zootecnici.

4.1.2 Acque sotterranee Nel comprensorio territoriale dei quattro Comuni in oggetto, dal punto di vista qualitativo le acque potenzialmente migliori sono quelle degli acquiferi liberi dell’alta pianura in quanto negli acquiferi più a valle e più profondi i lunghi tempi di permanenza, le reazioni chimiche con le sostanze naturali presenti, i fenomeni di soluzione e di precipitazione, etc, peggiorano lo stato di qualità delle acque. Tuttavia proprio laddove la qualità naturale delle acque sarebbe migliore, la qualità delle acque è fortemente minacciata e deteriorata dall’uso agricolo del suolo nella zona di ricarica, e dalla presenza di inquinanti di origine civile, agro-zootecnica ed industriale nelle acque superficiali che si infiltrano nei tratti ad elevata permeabilità. Allo stato attuale la maggior minaccia alla qualità delle acque degli acquiferi nell’area di conoide è rappresentato dalla contaminazione da nitrati.

Il controllo dello stato dei corpi idrici sotterranei in Emilia Romagna è effettuato attraverso la Rete Regionale di Monitoraggio delle Acque Sotterranee". Lo stato ambientale delle acque sotterranee è quindi, definito rispetto allo stato quantitativo ed a quello chimico come prescrive il D.Lgs.152/99 in base al quale si può giungere ad una classificazione dei corpi idrici sovrapponendo le classi chimiche (1.2.3.4.0) a quelle quantitative (A,B,C,D). Sulla rete di pozzi utilizzati come stazioni di misura avviene sia la rilevazione piezometrica sia il prelievo del campione con la successiva analisi di laboratorio che avviene nei laboratori dell’ARPA. In Provincia di Piacenza le stazioni di misura sono attualmente 57; di esse in 42 viene effettuato il controllo qualitativo; in 56 il controllo quantitativo (piezometria).

Comune di Agazzano Pagina 37 di ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 85

Nella carta della rete regionale di controllo è riportata la localizzazione delle stazioni di misura ubicate all’interno dei territori dei comuni di Agazzano, Gazzola, Gragnano ed in particolare riferendosi al comune di Agazzano il pozzo utilizzato per i prelievi è codificato come PC85-00 e denominato “Pozzo Sabbioni”.

Di seguito sono riportati e confrontati i valori delle analisi effettuate dal 1987 al 2001, di alcuni dei principali parametri chimico-fisici caratterizzanti la qualità dell’acqua.

Comune di Agazzano Pagina 38 di ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 85

Dall’analisi dei dati si conferma che, come già evidenziato, la principale criticità è legata all’elevata concentrazione di nitrati: i valori delle concentrazioni nell’area che interessa il Comune, appartengono all’intervallo 25-30 mg/l. Tale parametro presenta una concentrazione che rientra nell’intervallo 25-50 mg/l di cui alla TAB.20 (D.L.152/99), cui corrisponde una classificazione delle acque di classe 34, secondo la classificazione proposta dal sopraccitato decreto.

Di seguito sono riportate le zone del territorio più vulnerabili, dove si ha una maggior concentrazione di allevamenti e di spandimenti di liquami; queste si estendono soprattutto nella regione pianeggiante settentrionale, attorno al capoluogo ed in prossimità delle maggiori frazioni.

4 4 CLASSE 3: Impatto antropico significativo e con caratteristiche idrochimiche generalmente buone, ma con alcuni segnali di compromissione

Comune di Agazzano Pagina 39 di ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 85

La Regione Emilia Romagna disciplina lo spandimento sul suolo di liquami zootecnici con L.R. n°50 del 1995 e L.R.n°21 del 1998. Con delibera del Consiglio Regionale n°579/97 è stato inoltre approvato il “Piano territoriale regionale per il risanamento delle acque – Stralcio per il comparto zootecnico” che fornisce limiti alla spandimento di liquami e regolamenta la realizzazione di nuovi impianti e gli ampliamenti e ristrutturazioni di quelli esistenti. Il Comune, tenuto a rilasciare un parere di tipo urbanistico per l’autorizzazione allo spandimento di liquami zootecnici sul suolo, ha introdotto nel proprio Piano Regolatore una disciplina più restrittiva sulle modalità di spandimento con il fine di limitarne al massimo gli impatti sull’ambiente. Il Comune di Agazzano ha infatti aderito al “progetto nitrati” promosso dalla provincia di Piacenza in collaborazione con l’ARPA.

Comune di Agazzano Pagina 40 di ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 85

Tale progetto vuole essere un contributo alla corretta applicazione della Direttiva Europea 91/676/CEE (sui nitrati) e del D.M.19/04/1999 (Approvazione del Codice di buona pratica agricola). Gli obiettivi sono: - indagare le principali cause di inquinamento da nitrati della risorsa acquifera; - contenerne l’inquinamento; - promuovere azione a favore della rimozione dei fattori inquinanti attraverso progetti comuni concordanti ed integrati tra i diversi soggetti coinvolti: istituzioni, enti di gestione e di ricerca, cittadini, agricoltori. In particolare il Comune di Agazzano si è impegnato ad effettuare una campagna di sensibilizzazione e di formazione del mondo agricolo che prevede anche la diffusione di opuscoli informativi sull’utilizzo quantitativamente corretto degli apporti azotati con il coinvolgimento degli agricoltori e delle associazioni di categoria nell’ottica del codice di buona pratica agricola.

4.2 QUALITÀ DELL’ARIA

Nel Comune di Agazzano non sono presenti centraline di monitoraggio fisse appartenenti alla rete provinciale di rilevazione dell’inquinamento atmosferico in quanto non esistono sorgenti fisse (riscaldamento ed industriali) o mobili (traffico) tali da giustificarne la presenza, o tali da richiedere l’attuazione di campagne di misura straordinarie con il mezzo mobile. A supporto di quanto sopra esposto, nei paragrafi successivi si riportano i dati dei carichi inquinanti relativi al Comune di Agazzano e ai comuni limitrofi, valutati dalla Provincia (anno 1999), secondo la metodologia CORINAIR5, calcolando tutti gli apporti dovuti alle diverse fonti di emissione6.

4.2.1 Emessioni da traffico veicolare Si riporta la planimetria con rilievo dei flussi medi di traffico (veicoli/giorno) che interessano le principali arterie stradali sui territori comunali in oggetto e le relative mappe delle emissioni inquinanti stimate da traffico veicolare (emissioni di particolato, monossido e biossido di carbonio, sostanze organiche volatili e ossidi di azoto). Nel Comune di Agazzano la Strada Provinciale di collegamento con il limitrofo Comune di Gazzola, attraversa solo marginalmente il territorio comunale nell’area sud orientale. Tale tratto è interessato da flussi di traffico che rientrano nella fascia compresa tra 3.001-10.000 veicoli/giorno solo nel piccolo tratto successivo al raccordo, in prossimità del capoluogo comunale, con l’altra arteria principale che attraversa trasversalmente il comune. In corrispondenza di tale tratto stradale si rilevano i maggiori carichi inquinanti; si evidenzia tuttavia che i valori sono in ogni modo piuttosto contenuti, se raffrontati con i carichi inquinanti emessi nel Comune capoluogo. Nell’anno 2011 è stato effettuato lo spostamento della pesa pubblica dalla piazza Giovanni XXIII ad un’area esterna al centro abitato, questo ha permesso una riduzione del traffico veicolare di veicoli commerciali all’interno del capoluogo con miglioramento delle condizioni di traffico.

5 CORINAIR (COoRdination INformation - AIR) Progetto promosso dall’Unione europea con il fine di raccogliere e organizzare informazioni sulle emissioni inquinanti nei paesi dell’Unione. L’ENEA partecipa al progetto, in qualità di referente ufficiale dell’Italia, su mandato del Ministero dell’Ambiente. Corinair è parte di un lavoro della European Environmental Agency.

6 I carichi delle sostanze inquinanti emesse in atmosfera dalle diverse tipologie di sorgenti, non devono intendersi come valori assoluti risultato di monitoraggi svolti direttamente alla fonte di emissione ma, piuttosto, come una stima delle emissioni in atmosfera di diversi inquinanti per diverse tipologie di sorgenti. Infatti, partendo da una caratterizzazione e georefenziazione delle fonti inquinanti (inventario), caratterizzate da emissioni proprie, vengono correlati per ciascuna sorgente di emissione, adeguati ed aggiornati fattori di emissione, al fine di calcolare, per le diverse aree territoriali, le emissioni da attribuire alle sorgenti di emissione nelle aree in questione. Sono poi sviluppati specifici algoritmi finalizzati alla stima delle emissioni tali per cui l’inventario fornisce, per ogni zona del territorio, informazioni relative alle emissioni prodotte dalle diverse sorgenti presenti sul territorio.

Comune di Agazzano Pagina 41 di ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 85

4.2.2 Emissioni da attività industriali e carichi inquinanti totali Di seguito viene riportata una planimetria con evidenziati i punti di emissione soggetti ad autorizzazione ai sensi del DPR 203/88, presenti sui territori comunali in oggetto. Relativamente a tali punti di emissione, al Comune compete il rilascio di un parere di tipo urbanistico, durante l’istruttoria per l’autorizzazione secondo DPR 203/88 (DGR n.960/99). S riportano inoltre le mappe dei carichi totali annui di inquinanti emessi da tutte le sorgenti presenti sul territorio. Dal confronto delle mappe relative alle emissioni da traffico, con quelle relative a tutte le fonti si evidenzia che il traffico veicolare rappresenta la principale fonte di emissione, soprattutto per quanto attiene gli ossidi di azoto, monossido di carbonio, composti organici volatili e particolato; le emissioni di tali inquinanti subiscono infatti un incremento in corrispondenza delle principali arterie viarie. Sul territorio comunale di Agazzano è presente un unico punto di emissione soggetto ad autorizzazione ai sensi del DPR 203/88 associati alla ditta LPR S.r.l (Via Rivasso), operante nel settore meccanico. In prossimità del punto di emissione in oggetto, per quanto attiene i parametri monitorati, si rileva un incremento delle emissioni annue di particolato (PTS), ossidi di azoto (NOx) e di ossidi di zolfo (SO2). Nelle aree restanti del territorio i carichi inquinanti, emessi principalmente dalle caldaie per il riscaldamento domestico, si mantengono contenuti.

4.3 QUALITÀ DEL SUOLO E SOTTOSUOLO

Il territorio del Comune di Agazzano è descritto come pianura e bassa collina di natura alluvionale e presenta forme diffuse di inquinamento da nitrati dovute all’uso in agricoltura di reflui civili e agroindustriali (fanghi, letami e liquami). Sul territorio comunale sono presenti allevamenti bovini e n.3 allevamenti suinicoli, caratterizzati da una maggiore consistenza (Tab.11). Gli allevamenti con le maggiori dimensioni si trovano nelle zone di Agazzano-Saturano-Tavernago come mostrato in nella planimetria relativa agli spandimenti nel quale sono evidenziate anche le zone di spandimento dei

Comune di Agazzano Pagina 42 di ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 85 liquami e dei fanghi. Nella maggior parte del territorio comunale si utilizzano liquami per concimare il terreno, mentre i fanghi sono impiegati nella regione più settentrionale nelle zone di Tavernago e Grintorto.

Potenzialità allevamento (t. peso Id.Azienda Tipo di allevamento Azoto (kg/anno) vivo) 1 Suinicolo 14125 125,0 2 Suinicolo+Bovino 11300 100,0 3 Suinicolo 7684 68,0 4 Bovino 6450 76,0 5 Bovino 3960 67,0 6 Bovino 2727 36,0 7 Bovino 2688 33,0 8 Bovino 2008 28,0 9 Bovino 1939 26,0 10 Bovino 1284 15,0 11 Bovino 1190 14,0 12 Bovino 765 9,0 13 Bovino 664 9,0 14 Bovino 438 5,1 15 Bovino 425 5,0 16 Bovino 374 4,4 Totale 58021 621 Tab.11: Consistenza degli allevamenti sul territorio Comunale (Servizio Agricoltura Provincia di Piacenza, Anno 2000)

Un’elevata presenza dei nitrati sul suolo comporta il rischio di inquinamento delle acque ed è anche per questo motivo che l’amministrazione di Agazzano ha deciso di arginare questo problema aderendo al “Progetto Nitrati” promosso dalla provincia di Piacenza per cui si rimanda al paragrafo 5.1.3. Il territorio comunale non è attraversato da metanodotti la cui rottura accidentale non causa inquinamento del suolo e conseguentemente di falde idriche. Non vi sono discariche attive o dismesse né siti inquinati o aree da bonificare ai sensi dalla L.471/99.

4.4 EMISSIONI ELETTROMAGNETICHE

Ai sensi della LR n.31/2001, al Comune compete il rilascio delle autorizzazioni agli impianti per telefonia mobile e alle emittenze radio televisive. Per adempiere alle proprie competenze per il rilascio dell’autorizzazione, il Comune si serve dello Sportello Unico delle attività produttive, acquisiti i pareri tecnici di competenza dell’ARPA e della AUSL, in conformità alle prescrizioni di cui alla L.R.n.30/2000. Il Comune inoltre è tenuto all’adeguamento degli strumenti urbanistici vigenti, attraverso l’introduzione di una disciplina per la tutela della salute e la salvaguardia dell’ambiente dalle emissioni elettromagnetiche, in conformità agli adempimenti imposti in materia di pianificazione, dalla legge regionale sopraccitata. Tali disposizioni dovranno essere recepite nel PRG, secondo gli indirizzi impartiti a livello provinciale.

4.4.1 Emittenti radiotelevisive Non risultano emittenti radiotelevisive nel Comune di Agazzano.

4.4.2 Stazioni Radio Base per telefonia mobile Sul territorio comunale di Agazzano sono presenti n.3 impianti per telefonia mobile (Tab.12). Tutti gli impianti, prima di ottenere l’autorizzazione comunale, vengono preventivamente valutati da ARPA e AUSL. Il parere di ARPA riguarda la compatibilità ambientale (vicinanza siti sensibili) ed il rispetto dei limiti normativi. Tale rispetto viene verificato attraverso l’utilizzo di un modello di calcolo che, sulla base delle caratteristiche dell’impianto e della potenza massima utilizzata misura l’intensità del CEM negli edifici più vicini e lungo la direzione di trasmissione.

Comune di Agazzano Pagina 43 di ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 85

Tipo Altezza Gestore indirizzo installazi Tipo note s.l.m. one Monitorato da arpa nel novembre TIM Via Aldo Moro, 1 195 Traliccio GSM 900 2001 con esito favorevole Valore misurato 0.3 V/m < 6 V/m Monitorato da Arpa in data c/o serbatoio GSM 900 + WIND 237 Carrato giugno 2006 con esito positivo Acquedotto GSM 1800 Valore misurato 0,62 V/m < 6 V/m Monitorato da Arpa in data c/o serbatoio GSM 900 + OMNITEL 237 carrato giugno 2006 con esito positivo Acquedotto GSM 1800 Valore misurato 0,62 V/m < 6 V/m Tab.12: Stazioni radio base per telefonia mobile

I pareri rilasciati da ARPA, preventivamente all’autorizzazione dell’impianto, consentono di escludere situazioni di criticità o rischio per la popolazione residente.

4.4.3 Linee elettriche Di seguito è riportata la planimetria delle linee elettriche (alta e media tensione) presenti sul territorio comunale. Nel Comune di Agazzano è presente un’unica linea ad alta tensione che taglia longitudinalmente il territorio in tutto il suo sviluppo ed una serie di reti a media tensione (15 KV). La linea ad alta tensione interessa aree non urbanizzate e si sviluppa a distanza dai centri abitati. Le linee a media tensione sono state interrate nell’attraversamento del centro abitato del capoluogo comunale. Le altre frazioni comunali sono dislocate a distanza rispetto alle linee di distribuzione dell’energia elettrica. Non si evidenziano pertanto situazioni di possibile criticità legate alla vicinanza di recettori sensibili agli impianti esistenti per la distribuzione dell’energia elettrica.

Comune di Agazzano Pagina 44 di ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 85

4.5 EMISSIONI SONORE E ZONIZZAZIONE ACUSTICA

Il problema dell’inquinamento acustico non assume caratteri rilevanti nell’ambito del territorio del comune di Agazzano, in conseguenza della bassa densità di popolazione, del ristretto numero di attività produttive potenzialmente rumorose e della pressoché totale assenza di tronchi stradali caratterizzati da elevate frequenze di traffico. Si ricorda che in generale le sorgenti acustiche critiche sono rappresentate da: - traffico veicolare; - attività industriali e artigianali; - discoteche e locali notturni; - impianti di condizionamento e frigoriferi commerciali. In modo particolare non risulta sussistere il problema dell’inquinamento acustico in prossimità di recettori sensibili, quali asili, scuole, ospedali e ricoveri per anziani. Zonizzazione acustica Il Comune di Agazzano ha approvato la classificazione acustica del territorio comunale in data 30 settembre 2004 con delibera C.C. n. 29, ai sensi di quanto previsto dalla L.R. 15/2001.

Comune di Agazzano Pagina 45 di ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 85

5 STRUTTURA ORGANIZZATIVA ED ELEMENTI DI GESTIONE AMBIENTALE

5.1 PERSONALE, SETTORI E RUOLI

Ai sensi del D.Lgs. n.267 del 18/8/2000 il Comune esercita le funzioni di indirizzo e di controllo politico-amministrativo attribuitegli dalla legge attraverso una componente istituzionale, rappresentata dal Sindaco, Consiglio Comunale e Giunta e attraverso il proprio personale dipendente e collaboratori esterni. Il Comune svolge le proprie funzioni presso la sede municipale, localizzata in Piazza Europa 7, 20010 Agazzano (PC). La rappresentanza generale dell’Ente è attribuita al Sindaco che oltre a convocare e presiedere la Giunta e il Consiglio, esercita tutte le funzioni ad esso attribuite dalle leggi, dallo statuto e dai regolamenti comunali. Il Consiglio Comunale, delibera l’indirizzo politico-amministrativo ed esercita il controllo sulla sua applicazione. La Giunta Comunale è l’organo di governo del Comune ed è composta dal Sindaco e da quattro assessori. Alla Giunta compete l’adozione di tutti gli atti concreti idonei al raggiungimento degli obiettivi e delle finalità dell’Ente, nel quadro degli indirizzi generali ed in attuazione agli atti fondamentali approvati dal Consiglio. - I Comuni di Agazzano, Gazzola, Gossolengo, e in data 20.05.2006 hanno deliberato la costituzione di un’unione di comuni ai sensi dell’art. 32 del D.Lgs. n. 267 del 18.08.2000, prevedendo la possibilità di esercitare congiuntamente una pluralità di funzioni di loro competenza. Attualmente l’Unione ha in gestione il servizio associato di polizia municipale. L’organico comunale è attualmente costituito da n. 9 dipendenti (più il Segretario comunale) suddivisi in 4 aree funzionali: - Area Amministrativa e servizi generali, composta da 2 dipendenti, con competenze sui seguenti servizi: Servizi demografici e attività produttive, servizi sociali, cultura e tempo libero, ufficio relazioni con il Pubblico e Ufficio Protocollo - Area Vigilanza, il servizio di vigilanza è gestito dall’Unione dei comuni della basa Val Luretta e Val Trebbia. - Area Contabile comprende l’ufficio ragioneria ed il servizio tributi n. 1 responsabile. - Area Tecnica-Manutentiva composta da un responsabile di settore che gestisce i procedimenti relativi all’edilizia e all’urbanistica e un istruttore geometra che si occupa dei procedimenti ambientali, degli impianti e delle infrastrutture, coadiuvato da una squadra operativa composta da n. 2 operatori esterni. L’operatività della gestione ambientale compete per prassi consolidata all’Area Tecnica; in caso di necessità vengono affidate specifiche attività/servizi a ditte o tecnici esterni specializzati

Comune di Agazzano Pagina 46 di ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 85

VICE SINDACO Roberta Guglielmetti GIUNTA CONSIGLIO COMUNALE

SEGRETARIO COMUNALE (SG) Strancapiano Luciana

Servizi demografici attività Servizi Sociali, cultura e tempo libero Area Vigilanza Area contabile Area Tecnico Manutentiva produttive URP/PROT (PM) Responsabile Ufficio Ragioneria n. 1 responsabile n. 1 Istruttore direttivo n. 1 Istruttore direttivo Unione Comuni (RAG) (RAT) (RSD/AP) (AMM) Rorato Paola Todeschi Corrado Delli Mirella Zangrandi Filippo Perazzoli Giovanna Maria

Assistente Sociale Area Sociale Resp. Servizi n. 1 assistente sociale n. 1 operatore socio sanitario ambientali/impianti e Bisi Romina Zecchini Francesca infrastrutture Responsabile SGA (RSGA) Molinari Angelo

Squadra Operativa n. 3 operai n. 2 operai/autisti scuolabus n. 1 operaio (SO)

Comune di Agazzano Pagina 47 di ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 85

5.2 PRATICHE E PROCEDURE DI GESTIONE ESISTENTI IN CAMPO AMBIENTALE

5.2.1 Gestione ed aggiornamento delle prescrizioni legali L’aggiornamento normativo all’interno dell’Ente, avviene per prassi consolidata, attraverso la consultazione quotidiana da parte del Segretario Comunale, di: - Gazzette ufficiali; - Bollettino Regione Emilia Romagna; - Comunicazioni periodiche con enti pubblici (Regione, Provincia, Comuni). La natura istituzionale dell’Ente, vincola l’Amministrazione ad agire oltre che secondo il proprio Statuto in esecuzione di Deliberazione della Giunta Comunale. Tali delibere, gestite secondo normativa legale vigente, hanno valore giuridico pari alla normativa nazionale. Statuto e Regolamenti comunali L’Ente opera in conformità al proprio Statuto ed ai propri Regolamenti. Lo Statuto enuncia i principi generali a cui ispirare l’azione comunale, descrive inoltre l’ordinamento strutturale del Comune, gli istituti di partecipazione e i diritti dei cittadini e regola l’attività amministrativa dell’Ente stabilendo ruoli e responsabilità degli uffici e del personale. Una descrizione dei Regolamenti attinenti alla gestione ambientale è riportata nei paragrafi specifici del presente documento; tali regolamenti sono da considerarsi procedure ambientali già esistenti e funzionali al Sistema di Gestione Ambientale che il Comune intende implementare. E in corso la pubblicazione dei regolamenti comunali sul sito internet del Comune, di seguito viene riportato l’elenco completo dei regolamenti comunali.

Delibera OGGETTO Data C.C. 35 Regolamento di igiene veterinaria 92 21/03/1939 22 Regolamento di polizia rurale 182 29/05/1941 9 Regolamento per il servizio di economato 34 18/03/1951 Regolamento comunale per i servizi pubblici di autonoleggio e 6 rimessa 12 11/05/1952 10 Regolamento edilizio 18 13/05/1977 14 Regolamento comunale di polizia amministrativa 18 29/03/1978 18 Regolamento per l'uso della sala riunioni 21 06/02/1987 12 Regolamento della fognatura comunale (VEDI ATO) 26 21/01/1988 Regolamento per l'attuazione della Legge 4/1/1968 n. 15 recante norme sulla documentazione amministrativa e sulla 8 legalizzazione e autenticazione di firme 94 13/10/1988 Regolamento attraversamenti stradali per la posa tubi o altro 16 motivo 25 26/02/1990 2 Regolamento per la disciplina dei contratti 13 11/04/1992 17 Regolamento per uso sedie e palco di proprietà comunale 14 31/05/1992 Regolamento per il funzionamento e l’uso extrascolastico della palestra annessa alla scuola media, di proprietà comunale - e successivamente modificato ed integrate con le deliberazioni consiliari n° 41 del 20.07.1994 e n° 56 del 28.10.1995 e n. 26 51 del 30.08.2005 44 05/11/1992 26 Regolamento per l'occupazione di spazi e aree pubbliche 8 07/04/1995 Regolamento per la disciplina delle attività di barbiere 3 parrucchiere ed estetista 33 04/08/1995 24 Regolamento per il servizio di nettezza urbana 70 19/12/1995

Comune di Agazzano Pagina 48 di ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 85

Regolamento di applicazione della tassa per lo smaltimento dei 25 rifiuti solidi urbani 71 19/12/1995 Regolamento per l'accesso agli atti 6 19/01/1996 7 Regolamento per il difensore civico 7 19/01/1996 28 Regolamento di contabilità 65 21/10/1996 5 Regolamento assembleee di frazione 46 29/06/1998 11 Regolamento generale delle entrate tributarie comunali 73 19/12/1998 29 Regolamento ICI 74 19/12/1998 Regolamento comunale per la concessione di contributi e ausili 1 finanziari alle associazioni 32 27/09/1999 31 Regolamento per la gestione delle attività culturali-educative 7 21/04/2001 37 Regolamento per la disciplina del commercio su aree pubbliche 6 21/04/2001 13 Regolamento per gli istituti di partecipazione 20 01/06/2001 Regolamento per l'assegnazione degli alloggi di edilizia pubblica secondo i principi fissati dalla Legge Regionale 4 8/8/2001 n. 24 3 03/01/2003 Regolamento manifestazione fieristica sperimentale 39 denominata "Fiera dell'Ascensione" 2 03/01/2003 Regolamento di organizzazione e funzionamento del Consiglio 45 Comunale 20 16/04/2003 47 Regolamento per l'assegnazione di borse di studio 27 26/06/2003 48 Regolamento di gestione del canile comprensoriale 35 19/09/2003 Regolamento per la gestione del servizio di assistenza post- scolastica rivolto agli alunni in età scolare obbligatoria 38 segnalati dai docenti 1 20/03/2004 15 Regolamento per la prestazione di servizi in campo sociale 14 30/04/2004 Regolamento per l'istituzione e il funzionamento di manifestazione sperimentale mercatino e mostra-mercato di rilevanza locale dell'usato e del piccolo antiquariato 41 denominata "Agazzano nel Tempo" 11 30/04/2004 Regolamento comunale per la disciplina dei procedimenti 42 amministrativi in materia di commercio 12 30/04/2004 Regolamento per la disciplina dell'attività di sala gioco e per l'installazione di apparecchi da gioco in pubblici esercizi e locali 20 ammessi 32 30/09/2004 32 Regolamento comunale per la concessione dei patrocini 37 29/11/2004 50 Regolamento fiera straordinaria "Il mercato del Forte" 43 20/12/2004 integrazione art. 32 regolamento di organizzazione e 40 funzionamento consiglio comunale 10 17/05/2005 30 Regolamento per l'armamento della polizia municipale 57 31/08/2005 Regolamento per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari ai 49 sensi del codice sulla privacy 41 16/12/2005 Regolamento per i rapporti di collaborazione tra il Comune e 21 giovani volontari 17 01/07/2006 43 Regolamento comunale di polizia mortuaria - modifica art. 18 16 01/07/2006 Modifiche al regolamento per il servizio di controllo della 44 popolazione canina 19 24/08/2006 36 Regolamento di Polizia Urbana 4 27/01/2007 27 Regolamento di funzionamento dell'Asilo Nido comunale 11 17/03/2007 33 Regolamento per l'utilizzo dei sistemi di videocontrollo 26 04/07/2007 Regolamento per il servizio di trasporto rivolto alla popolazione 34 anziana 37 28/09/2007 19 Regolamento sull'ordinamento generale degli uffici e dei servizi 102 11/10/2001

Comune di Agazzano Pagina 49 di ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 85

23 Regolamento per il servizio delle pubbliche affissioni 10 13/01/1949 Piano di localizzazione dei punti di vendita esclusivi per la 53 diffusione della stampa quotidiana e periodica 13 30/04/2004

60 Regolamento di polizia locale 4 27/01/2007 regolamento servizio di trasporto mercato rivolto alla 54 popolazione anziana residente nelle frazioni 10 31/03/2008 Modifica al regolamento di funzionamento dell'asilo nido 55 comunale 13 19/04/2008

56 Regolamento per lì’utilizzo dell’ex Circolo Culturale Val Luretta 10 18/05/2009

57 Regolamento comunale per le sponsorizzazioni 37 25/09/2009

58 Regolamento per concessione spazi comunali 45 30/10/2009

59 Regolamento per forniture di servizi in economia 58 23/12/2009 Regolamento per l’installazione di impianti solari termici e 61 fotovoltaici 29 14/07/2010

62 Regolamento per il centro ecologico comunale 28 14/07/2010

63 Regolamento servizio pesa pubblica 33 29/11/2011

5.2.2 Processi di comunicazione interna ed esterna

Comunicazioni interne La comunicazione interna tra il personale comunale ai diversi livelli della struttura organizzativa, non è allo stato attuale definito da procedure e/o metodologie standardizzate. Il personale decide autonomamente se trasmettere le comunicazioni/informazioni verbalmente, o in forma cartacea (solitamente per comunicazioni che riguardano pratiche scritte quali delibere, determine, …). Tale procedura non sempre consente di garantire un adeguato canale di comunicazione tra le diverse funzioni comunali e non prevede evidenza dell’avvenuta ricezione della comunicazione da parte del destinatario. Reclami e segnalazioni Sulla base dell’esperienza e della memoria storica dell’ufficio tecnico si riporta di seguito una sintesi dei reclami, inerenti le tematiche ambientali, pervenuti al Comune nel corso dell’ultimo anno:

Tipo reclamo Frequenza stimata Odori (spandimento liquami zootecnici) 2-3/anno Depositi incontrollati di rifiuti 2-3/anno Rifiuti (cassonetti pieni) 4-5/anno Rifiuti (rifiuti non raccolti nel porta a porta) 4-5/anno Rumori - Manutenzione verde pubblico 2/anno Carenza d’acqua, disfunzioni impianto acquedotto e perdite di rete Sistematici durante mesi estivi Disfunzione impianti di fognatura - Tab.13: Sintesi dei reclami e segnalazioni da parte del cittadino La gestione dei reclami e delle segnalazioni di disservizio rapidamente e facilmente risolvibili, è affidata per prassi consolidata al responsabile del procedimento.

Comune di Agazzano Pagina 50 di ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 85

Le comunicazioni scritte in ingresso e in uscita dal Comune sono registrate e siglate, secondo prassi consolidata, con un codice ed una numerazione progressiva nel registro del protocollo informatizzato ed archiviate presso la segreteria. Non è attualmente prevista la sistematica registrazione dei reclami e delle segnalazioni verbali o telefoniche. Canali di comunicazione verso l’esterno Le modalità con cui l’Amministrazione comunale comunica con le parti esterne interessate (cittadini, altri Enti pubblici e privati operanti sul territorio, fornitori e appaltatori, etc.), si basa sull’utilizzo dei seguenti strumenti: - Ufficio relazioni con il pubblico (URP): rappresenta un punto di dialogo aperto per rispondere l cittadino e fornire qualunque tipo di informazione di pubblico interesse, inerente le attività, i servizi e le procedure amministrative di competenza comunale; - Pubblici manifesti o volantini: utilizzati per campagne o informazioni tematiche che devono aver una diffusione capillare su territorio; - Assemblee pubbliche con il cittadino - utilizzate principalmente per la presentazione di nuovi progetti di pubblico interesse, per valutarne il grado di condivisione. - Convegni, Seminari o incontri organizzati di concerto con altri enti pubblici e privati operanti sul territorio. Il Comune inoltre dispone di sito internet ed indirizzo e-mail che costituiscono ulteriori canali di comunicazione con le parti esterne interessate: - sito internet:http:// www.comune.agazzano.pc.it - e-mail: [email protected] Il Comune inoltre mantiene informati i cittadini e le parti interessate degli obiettivi e dei programmi previsti per ogni triennio, attraverso la pubblicazione sul sito internet. La pubblicazione fornisce contestualmente un prospetto degli obiettivi conseguiti nel triennio precedente e dei nuovi obiettivi che l’Amministrazione si pone per il triennio. Il Comune infatti esprime la propria consapevolezza in merito all’importanza della partecipazione popolare quale elemento fondante dell’attività Amministrativa del Comune. Sportello Unico attività produttive Nel Comune di Agazzano è istituito lo Sportello Unico per le attività produttive, ai sensi del D. Lgs. 112/98, del DPR 447/98 e della L.R. 3/99. Lo Sportello, gestisce le attività amministrative concernenti la realizzazione, l’ampliamento, la cessazione, la riattivazione e rilocalizzazione di impianti produttivi (incluse attività agricole ed artigiane, turistiche, etc.), beni e servizi, assicurando una gestione qualificata e semplificata di tutte le procedure di autorizzazione per gli impianti produttivi.

5.3 PATRIMONIO COMUNALE

Nelle tabelle di seguito, sono esplicitati i beni patrimoniali dell’Amministrazione comunale (edifici e fabbricati, parco mezzi, impianti e infrastrutture tecnologiche, terreni e strade) e per ognuno di essi è indicato il numero, la destinazione d’uso e l’organo responsabile della loro gestione. Nel caso quest’ultimo non sia rappresentato dall’Amministrazione comunale ma da terzi, è stato riportato il documento e/o il regolamento di disciplina del bene e delle sue modalità di gestione.

TAB 1: Edifici e strutture di proprietà comunale e relativa gestione

Responsabile della Regolamenti di Quantità/ Gestione disciplina del bene e Tipo di bene Destinazione d’uso Estensione Amm. delle modalità di Terzi Comunale gestione BENI IMMOBILI PALAZZO N° 1 UFFICI PUBBLICI X MUNICIPALE SCUOLA SCUOLA – PUBBLICA SCEONDARIA DI N° 1 X ISTRUZIONE 1° GRADO

Comune di Agazzano Pagina 51 di ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 85

SCUOLA SCUOLA – PUBBLICA N° 1 X PRIMARIA ISTRUZIONE SCUOLA SCUOLA – PUBBLICA N° 1 X DELL’INFANZIA ISTRUZIONE N° 1 SCUOLA – PUBBLICA ASILO NIDO X ISTRUZIONE MAGAZZINO N° 1 DEPOSITO ATTREZZATURA COMUNALE OPERAI COMUNALI e PARCO X STRADA MEZZI RIVASSO, 33 PESA PUBBLICA N° 1 PESA PUBBLICA X BAGNI PUBBLICI N° 1 SERVIZI IGIENICI - SANITARI X MAGAZZINO DI N° 1 MAGAZZINO ATTREZZATURA X VIA MERCATO ADIACENTE A CABINA ENEL IMPIANTI SPORTIVI CAMPO CAMPO DA CALCIO E PISTA DI N° 1 X SPORTIVO ATLETICA CAMPI TENNIS- N° 1 TENNIS – BOCCE X BOCCE DEMANIO CIMITERIALE SERVIZI CIMITERIALI LOCALITÀ: - AGAZZANO - CANTONE - SATURANO CIMITERI N° 8 X - S.PIETRO - MONTEBOLZONE - TAVERNAGO - GRINTORTO - VERDETO

TAB 2: Parco mezzi e relativa gestione

Responsabile della Gestione Tipo di Delibere di Quantità Destinazione d’uso automezzo Amm. affidamento Terzi Comunale IVECO DAILY N.1 SCUOLABUS X (GASOLIO) AUTOCARRO MANUTENZIONE FIAT 145 N. 1 STRADE/INTERVENTI SUL X (GASOLIO) TERRITORIO TERNA MANUTENZIONE ACQUEDOTTO CATERPILLAR N. 1 STRADE/INTERVENTI SUL X (GASOLIO) TERRITORIO MANUTENZIONE STRADE/AREE IVECO DAILY N. 1 VERDI LANCIA MUSA AUTOVETTURE A N. 1 X (GASOLIO) DISPOSIZIONE UFFICI FIAT DOBLÒ AUTOVETTURA PER N. 1 X (GASOLIO) TRASPORTI SOCIALI

TAB 3: Impianti e infrastrutture tecnologiche di proprietà comunale e relativa gestione

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 52 di 83

Responsabile della Gestione Delibere di Tipo di bene Quantità Destinazione d’uso Amm. affidamento Terzi Comunale CALDAIE RISCALDAMENTO UFFICI: N. 5 X (metano) - MUNICIPIO RISCALDAMENTO SCUOLE: - DELL’INFANZIA CALDAIE - PRIMARIA N. 5 X (METANO) - SECONDARIA 1é GRADO e PALESTRA - ASILO NIDO RISCALDAMANTO CALDAIE N. 2 SPOGLIATOI CAMPO X (METANO) SPORTIVO PUNTO DI CAPTAZIONE POZZI IN USO N. 3 IREN IDROPOTABILE PUNTI DI CAPTAZIONE POZZI IN DISUSO N. 6 X DISMESSI STOCCAGGIO ACQUA IREN SERBATOI N.3 POTABILE ACQUEDOTTI DEMANIALI N. 2 rete DISTRIBUZIONE ACQUA IREN

(reti e condutture) distinte POTABILE IMPIANTI DI IREN N. 1 POTABILIZZAZIONE ACQUE POTABILIZZAZIONE IMPIANTI DI PUBBLICA IREN SMALTIMENTO ACQUE FOGNATURA (reti e N. 17 REFLUE URBANE condotte) IMPIANTI DEPURAZIONE A TRATTAMENTO ACQUE IREN N. 1 FANGHI ATTIVI REFLUE URBANE IMPIANTI TRATTAMENTO ACQUE IREN N. 1 FITODEPURAZIONE REFLUE URBANE FOSSE SETTICHE TRATTAMENTO ACQUE IREN N. 11 (IMHOFF) REFLUE URBANE DEPOSITO TEMPORANEO STAZIONE ECOLOGICA N. 1 X RIFIUTI PER RD

5.4 ATTIVITÀ DI COMPETENZA COMUNALE E RIPARTIZIONE DELLA LORO GESTIONE

Le attività e i servizi di competenza comunale possono essere gestite direttamente dal personale dipendente o affidate a terzi per conferimento diretto di incarico, gara di appalto, convenzione ecc. I contratti di servizio, i capitolati d’appalto e le prescrizioni legali (compresi i regolamenti comunali) disciplinano le modalità operative per l’esecuzione del servizio/attività e costituiscono principale strumento di controllo/influenza sul fornitore. Nella tabella riportata di seguito si riporta una sintesi delle suddette attività, della relativa gestione, corredata con gli estremi delle Delibere o Regolamenti comunali che disciplinano l’affidamento d’incarico.

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 53 di 83

Modalità di gestione Attività di competenza comunale Delibere di affidamento incarico e Regolamenti di disciplina del servizio Diretta Affidata a terzi IREN “Regolamento per il servizio di nettezza urbana (D.C.C. n.70 del 19/12/1995) “Regolamento di applicazione della tassa per lo smaltimento di RSU interni” (D.C.C. n. 71 Raccolta e trasporto RSU e frazione del 19/12/1995 organica “Convenzione tra il Comune di Piacenza e il Comune di Agazzano per la gestione dei servizi di igiene urbana” (D.C.C. n.48 del 12/10/2000) Raccolta differenziata vetro, plastica, IREN “ lattine, pile e farmaci Raccolta e trasporto rifiuti ingombranti IREN “ Raccolta e trasporto materiale IREN “ vegetale e rifiuti cimiteriali Raccolta e smaltimento carta IREN “

Gestione Isole Ecologiche Ufficio tecnico -

“Convenzione tra il Comune di Piacenza e il Comune di Agazzano per la gestione dei Lavaggio e disinfezione cassonetti IREN servizi di igiene urbana” (D.C.C. n.48 del 12/10/2000) Manuale “Convenzione tra il Comune di Piacenza e il Comune di Agazzano per la gestione dei Spazzamento stradale IREN Ufficio tecnico servizi di igiene urbana” (D.C.C. n.48 del 12/10/2000) Gestione e manutenzione campi pozzi sorgenti e impianti di IREN captazione “Regolamento per la gestione dell’acquedotto comunale” (D.C.C. del 20/05/1982, Gestione e manutenzione acquedotti IREN modificato con DCC del 03/06/1986, DCC del 29/01/1999, DCC n.28/06/1999)

Manutenzione impianto di IREN N.D. potabilizzazione Ente di controllo ARPA Analisi acque potabili IREN Convenzione per regolare i rapporti fra l’agenzia d’ambito per i servizi Manutenzione e gestione reti fognarie IREN pubblici di Piacenza ed il gestore del Servizio Idrico Integrato TESA Piacenza s.p.a Convenzione per regolare i rapporti fra l’agenzia d’ambito per i servizi Manutenzione e controllo impianti di IREN trattamento acque reflue urbane pubblici di Piacenza ed il gestore del Servizio Idrico Integrato TESA Piacenza s.p.a Ente di controllo ARPA Convenzione per regolare i rapporti fra l’agenzia d’ambito per i servizi pubblici di Piacenza Analisi acque reflue IREN ed il gestore del Servizio Idrico Integrato TESA Piacenza s.p.a

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 54 di 83

Ufficio tecnico Gestione e manutenzione della rete (piccoli Terzi appalto (interventi di Contratto per appalto viaria interventi natura straordinaria) ordinari) Gestione, manutenzione verde Ufficio tecnico pubblico Gestione e manutenzione cimiteri Ufficio tecnico comunali Gestione edifici e fabbricati comunali Ufficio tecnico Pulizia edifici comunali Ditta COPRA Contratto per appalto Fornitura pasti scuole Ditta COPRA Contratto per appalto Gestione servizio di trasporto Ufficio tecnico scolastico Gestione, controllo e manutenzione N.D. Atletica Baldini pista atletica Gestione, controllo e manutenzione N.D. U.S. Agazzanese campo da calcio Gestione, controllo e manutenzione N.D. Alpini tennis - bocce Gestione, controllo e manutenzione SO.L.E. S.p.a.-Gruppo N.D. impianti illuminazione pubblica ENEL. Gestione servizi di trasporto pubblico Ditta TEMPI (PC) Servizio non convenzionato con il Comune Sgombero neve Castignoli Sergio Unione dei Servizio Polizia Municipale Servizio in convenzione comuni

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 55 di 83

5.4.1 Aspetti ambientali diretti ed indiretti Nei Capitoli successivi si riporta una descrizione delle diverse attività/prodotti/servizi di competenza dell’Ente, evidenziandone sinteticamente gli aspetti ambientali diretti ed indiretti correlati. A supporto dei capitoli, si introducono dati e informazioni che consentono di valutare qualitativamente e, ove possibile quantitativamente l’impatto ambientale generato dalle attività/prodotti e servizi considerati. Si intende per: - Aspetti diretti: gli aspetti che l’organizzazione ha sotto il suo controllo diretto. Tali aspetti sono collegati ad attività e servizi che il Comune svolge direttamente (Rif. CAP.7) - Aspetti indiretti: gli aspetti che il Comune non ha sotto il proprio controllo diretto, ma sui quali può esercitare un controllo parziale (attività di competenza comunale affidate in gestione ad Enti Terzi fornitori di servizi– Rif.CAP.8, aspetti associati alle forniture di beni e materiali funzionali allo svolgimento di attività) o un’influenza (attività di terzi che operano sul territorio, aspetti legati alle pratiche amministrative, alla gestione del territorio e alle politiche di programmazione e pianificazione - Rif. CAP.9).

5.4.2 Gestione delle forniture

La disciplina dell’attività contrattuale tra l’Amministrazione e terzi, avviene conformemente alla normativa comunitaria, alle leggi nazionali, allo Statuto comunale e al “Regolamento per la disciplina dei contratti”. Nell’ambito del regolamento citato e dei rapporti di collaborazione/cooperazione che il Comune intraprende con soggetti terzi, sia pubblici che privati, l’Ente esegue una valutazione preliminare del fornitore/appaltatore basata su indagini di mercato (per i nuovi collaboratori/concessionari), criteri di tipo economico e legati alla soddisfazione in precedenti rapporti di lavoro, valutazione delle prestazioni ambientali derivanti dal possesso di specifiche certificazioni. L’Amministrazione comunale fornisce ai terzi che operano sul territorio le procedure di pertinenza, attraverso i contratti/disciplinari di affidamento d’incarico in vigore. Il Comune controlla durante l’espletamento della prestazione d’opera, che l’operato dei propri fornitori sia conforme alle vigenti prescrizioni di legge e a quanto previsto dalle forme contrattuali stipulate. Per quanto attiene le forniture di beni e di materiali d’uso per l’espletamento delle attività comunali, si evidenzia che il Comune non dispone allo stato attuale di criteri sistematici di scelta, volti a limitare l’impatto ambientale del prodotto acquistato in fase di approvvigionamento, utilizzo e smaltimento.

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 56 di 83

6 ATTIVITA’ GESTITE DIRETTAMENTE DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE: INDIVIDUAZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI

6.1 APPROVVIGIONAMENTO E DISTRIBUZIONE ACQUE AD USO POTABILE

6.1.1 Descrizione del servizio

L’approvvigionamento di acqua potabile nel comune di Agazzano avviene per mezzo di due impianti distinti: uno a servizio della frazione di Sarturano e uno che alimenta le aree restanti del territorio, dal 1° gennaio 2005 la gestione degli impianti di approvvigionamento dell’acqua potabile è affidata all’agenzia territoriale d’ambito che ha individuato, nella ditta IREN, il gestore unico per la provincia di Piacenza del ciclo integrato acqua e depurazione. Il servizio copre tutte le principali frazioni comunali; le utenze attualmente non servite sono limitate a poche abitazioni sparse dislocate a distanza rispetto agli impianti, per cui non è economicamente prevedibile un allacciamento. Una planimetria con rilievo dell’acquedotto comunale è disponibile alla consultazione presso l’ufficio tecnico, su più tavole in scala 1:5000. Punti di captazione L’acquedotto comunale è alimentato da N. 6 pozzi. Le caratteristiche dei punti di prelievo sono raccolte nella tabella seguente.

Profondità N° Denominazione punto Prelievo Portata Località/Ubicazione falda Utenti Frazione servite di captazione (mc/annui) (l/sec) captata Rivasso, Monteraschino, POZZO SABBIONI n.d 100 m n.d n.d 20 l/sec Montebolzone, Sossolo, S. Pietro, Castano Rivasso, Monteraschino, POZZO SABBIONI 2 n.d 100 m n.d n.d 20 l/sec Montebolzone, Sossolo, S. Pietro, Castano Cantone, Grintorto, POZZO PIANURA n.d 80 m n.d n.d 20 l/sec Mirabello, Tavernago n.d POZZO SATURANO n.d 60 m n.d 7l/sec Saturano n.d Rivasso, Monteraschino, POZZO CASANOVA n.d. 100 M n.d 20 l/sec Montebolzone, Sossolo, S. Pietro, Castano TAB.14: Punti di captazione ad uso potabile

Il Comune ha inoltrato alla Regione richiesta di concessione per l’utilizzo di acque di falda, ai sensi del T.U. n.1775/53 e in conformità alla L.n. 36/94, per tutti i punti di captazione utilizzati e riportati nella tabella soprastante. Coerentemente con gli adempimenti previsti dal DPR 236/88 in merito alla tutela e alla salvaguardia dei punti di presa idrica, il Comune, ha inserito nel proprio PRG fasce di rispetto nelle aree limitrofe ai pozzi, su cui vige la disciplina restrittiva imposta dalle Norme di Attuazione per le Zone Agricole di tutela dei corsi idrici superficiali e sotterranei. Rete di distribuzione ed impianti asserviti Le reti di distribuzione a servizio della frazione Saturano è alimentata dal pozzo omonimo (dotato di autoclave) che immette l’acqua direttamente in rete in relazione alla richiesta dell’utenza. La parte restante del territorio è servita dai pozzi Sabbioni, Pianura E Canovetta che alimentano rispettivamente i serbatoi Lodolina e Verdeto da cui si dipartono le reti, che distribuiscono l’acqua all’utenza per caduta. Dal serbatoio Lodolina inoltre parte delle acque sono pompate ad un terzo serbatoio di dimensioni minori (Serbatoio Monte) che alimenta alcune case sparse a nord del capoluogo. I serbatoi di Lodolina e Verdeto sono interconnessi per garantire il servizio a tutto il territorio al variare della disponibilità di acqua erogata dai due pozzi. L’acquedotto è dotato di un solo impianto di potabilizzazione presso il pozzo pianura.

6.1.2 Gestione, controllo e manutenzione Il servizio di approvvigionamento idrico ad uso potabile è disciplinato dal REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI ACQUEDOTTO approvato con delibera di assemblea Ato n. 14 del 28 settembre 2011

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 57 di 83

Le attività di manutenzione e controllo dell’impianto di potabilizzazione sono condotte dalla ditta IREN. I controlli sulla qualità dell’acqua sono svolti dall’Unità Sanitaria territorialmente competente, per verificarne l’idoneità all’uso potabile. Il Comune è informato dalla AUSL solo in caso di superamento dei limiti definiti dalla normativa.

6.1.3 Aspetti ambientali

Consumi di risorsa idrica Nel grafico seguente si riportano i consumi di acqua potabile tratti dagli importi fatturati. Nel 2001 si rileva un aumento che può essere in parte imputabile ad un incremento del numero di utenze, in parte ad un aumento dei consumi procapite. La variabilità del dato è inoltre legata anche ai periodi diversi utilizzati da un anno all’altro per la lettura dei contatori

consumi di acqua dell'aquedotto comunale

350000

300000 286070 260516 253807 249343 250000 233202 235517 207647 204782 198793 205.278 200000 174958 mc 150000

100000

50000

0 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Si evidenzia che il dato riportato non è tuttavia rappresentativo del consumo reale in quanto il valore è stimato dalla fatturazione e non è comprensivo dei volumi di acqua prelevati dall’ambiente e persi lungo la rete di distribuzione. Il Comune attualmente non dispone di contatori presso i punti nodali della rete che consentano di effettuare una valutazione delle perdite di rete. Sul territorio comunale, nei mesi estivi (da giugno a settembre) si rileva un calo di pressione nelle tubazioni della rete di distribuzione, in seguito all’aumento di consumo di acqua da parte dell’utenza per uso irriguo. Sebbene l’evento non abbia mai provocato l’interruzione del servizio, il Sindaco annualmente emana a titolo preventivo, un’ordinanza per limitare l’uso dell’acqua da parte dell’utenza nei periodi critici. Qualità dell’acqua Presso l’ufficio tecnico sono archiviati su supporto informatizzato i dati elaborati dall’ARPA relativi ai campionamenti svolti dalla AUSL, negli ultimi tre anni. Da un’analisi dei dati storici si evidenzia che i parametri chimici presentano sempre valori conformi alla normativa vigente. Per quanto concerne i parametri microbiologici, si rilevano sporadici (circa 1 volta all’anno) superamenti del parametro Coliformi totali. Tali eventi non sono riconducibili ad un particolare punto della rete o ad una specifica causa esterna. L’emergenza legata al rischio di contaminazione batteriologica delle acque potabili è gestita dal Comune attraverso ordinanza sindacale contingibile ed urgente di divieto dell’uso dell’acqua a fini potabili. Gli operatori della ditta IREN intervengono tempestivamente per ripristinare la qualità dell’acqua. La potabilità è accertata attraverso un successivo controllo da parte dell’Unità Sanitaria Locale. Erogatore acqua microfiltrata e gasata Nel mese di ______è stato inaugurato un erogatore di acqua microfiltrata e gasata gestito da IREN. Sebbene l’acqua erogata dall’acquedotto sia conforme ai parametri di legge e di qualità soddisfacente, l’utilizzo dell’erogatore ha come

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 58 di 83

conseguenza un minore consumo di acqua minerale in bottiglie di plastica col relativo impatto ambientale che queste comportano, utilizzo di risorse non rinnovabili, emissione di gas derivanti dal trasporto, costi di riciclo e smaltimento.

Consumi di risorse energetiche (gas metano, gasolio ed energia elettrica) Il Comune di Agazzano ha attivato una gestione sistematica dei consumi energetici che consenta di monitorare l’andamento delle risorse energetiche impiegate per singola utenza e conseguentemente di attivare interventi tesi al risparmio e alla riduzione dei consumi. Si dispone pertanto allo stato attuale di dati relativi ai consumi di risorse energetiche associati agli immobili e agli impianti comunali.

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 59 di 83

6.2 GESTIONE DELLE AREE A VERDE PUBBLICO

6.2.1 Descrizione, manutenzione e controllo Nella tabella seguente si riporta un elenco delle aree a verde pubblico, la cui manutenzione è svolta a cura dell’Amministrazione comunale, per un’estensione complessiva pari a circa 41.600 mq.

AREA VERDE SUPERFICIE MQ.

GIARDINI

GIARDINO VIA DEL MERCATO 3940

SCARPATA TRA MUNICIPIO E VIA DEL MERCATO 450

TETTO BAGNI PUBBLICI 16

PIAZZA EUROPA: GIARDINO MONUMENTO E N. 12 FIORIERE SUI MARCIAPIEDI 30 DELLA PIAZZA

GIARDINO MULINO 3040

GIARDINO DUCHINO 2430

GIARDINO BISSONE 3000

AIUOLE SPARTITRAFFICO BISSONE 1046

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 60 di 83

GIARDINO VIA FALCONE 2200

ST. RIVASSO DAVANTI AL MAGAZZINO COMUNALE 1046

CENTRO ECOLOGICO 2170

VIA CREMONA RIVA VERSO ST. PROVINCIALE 972

VIA DAGRADA BOSCO VERSO ST. PROVINCIALE 50

AIUOLA PIAZZA LIBERTA' 160

ROTATORIA - AIUOLA ROSE DAVANTI CIMITERO - SIEPE VIA ROMA 100

AIUOLE VIA MAKALLE' 180

VALLE 3600

AREA ESTERNA AI CAMPI DA TENNIS E BOCCE 11237

TOTALE 37679

SCUOLE

ASILO NIDO 1380 SCUOLA MATERNA 300

SCUOLA ELEMENTARE 1500

SCUOLA MEDIA 800

TOTALE 35667

TAB.15: Aree a verde pubblico

Le attività di manutenzione del verde sono condotte in economia dall’Amministrazione Comunale attraverso proprio personale dipendente. Gli interventi svolti riguardano principalmente sfalcio (mensile) e potatura. Eventuali interventi straordinari di maggiore entità sono affidati a ditte esterne. Le operazioni (così come tutti gli interventi svolti in economia) sono pianificate dall’ufficio tecnico, secondo un piano settimanale degli interventi, soggetto ad aggiornamento continuo, in funzione delle necessità contingenti, rilevate dalle segnalazioni dei dipendenti comunali e/o dei cittadini.

6.2.2 Aspetti ambientali

Produzione di rifiuti Il rifiuto prodotto dalle attività di manutenzione del verde è trasportato dagli operatori comunali e depositato nello scarrabile per la raccolta del verde presente presso la stazione ecologica. Il ritiro e il conferimento finale presso centri di compostaggio, viene svolto da IREN S.p.A.

Emissioni sonore Tutte le apparecchiature impiegate dagli operatori comunali, sono state soggette a rilievi fonometrici, ai sensi della L.277/91, ai fini della valutazione dell’esposizione al rumore degli addetti alle macchine. Dalla valutazione sono state identificate le misure necessarie per ridurre i rischi per i dipendenti derivanti dall’esposizione al rumore (DPI, formazione e informazione).

6.3 ATTIVITÀ CIMITERIALI

6.3.1 Descrizione, manutenzione e controllo Sul territorio del Comune di Agazzano sono presenti N.8 cimiteri comunali. Le operazioni di esumazione ed estumulazione sono affidate in appalto, le attività di sfalcio e manutenzione del verde sono svolte in economia da personale della squadra operativa comunale. Gli interventi sono pianificati e registrati secondo le modalità di cui al Par.7.2. Eventuali interventi di natura straordinaria sono affidati a ditte esterne per cottimo fiduciario.

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 61 di 83

6.3.2 Aspetti ambientali

Produzione di rifiuti Il rifiuto prodotto dalle attività di manutenzione del verde è gestito come al Par. 7.2.2; i rifiuti da esumazione ed estumulazione sono conferiti temporaneamente dagli operatori comunali in cassoni ermetici a tenuta stagna. IREN S.p.A. provvede al ritiro su chiamata e allo smaltimento presso inceneritori esterni al territorio comunale.

6.4 GESTIONE IMMOBILI E FABBRICATI COMUNALI

6.4.1 Descrizione, manutenzione e controllo All’Amministrazione comunale compete la gestione amministrativa degli immobili, ed espleta attraverso il proprio personale operativo, interventi di ordinaria e piccola manutenzione consistenti essenzialmente nella sostituzione/riparazione di arredi e infissi. La manutenzione straordinaria e gli interventi di ristrutturazione degli immobili (rifacimento coperture, restauro, adeguamenti impianti elettrici, ..) sono pianificati, nell’ambito del programma triennale delle opere pubbliche, ed affidati a ditte esterne specializzate. Si evidenzia in proposito che i fabbricati comunali sono stati tutti oggetto di recenti interventi di ristrutturazione.

6.4.2 Servizi ausiliari: impianti termici

Il Comune detiene n. 5 impianti termici funzionanti a gas metano, a servizio del Municipio, N. 4 a metano, per il riscaldamento della scuola media, elementare e materna, asilo nido, n. 2 impianti a gas metano per gli spogliatoi del campo sportivo. Il Servizio di gestione e manutenzione degli impianti termici è affidato in appalto a ditta esterna.

6.4.3 Aspetti ambientali

Emissioni convogliate in atmosfera I punti di emissione associati alle centrali termiche non sono soggetti ad autorizzazioni alle emissioni ai sensi del DPR 203/88, come prescritto dal DPCM 21/07/89 in relazione all’ambito di applicazione (uso domestico) che non coinvolge cicli produttivi. Sono presenti, presso gli impianti a servizio della scuola media e della scuola elementare e materna, i libretti di centrale, in conformità agli adempimenti di cui al DPR n.412/93. Dall’analisi dei libretti esistenti si ha evidenza di completi e sistematici controlli (prove di combustione e controllo fumi) da effettuarsi secondo le frequenze definite dal DPR 412/93. L’impianto termico del municipio è stato sostituito nell’anno 2004 con un impianto alimentato a gas metano, presso tutti gli impianti termici è presente il libretto di impianto aggiornato.

Consumi di risorse energetiche (gas metano, gasolio ed energia elettrica) I consumi energetici, gas metano ed elettricità sono monitorati tramite il controllo della fatturazione.

Emissione/presenza di amianto Non si rileva la presenza di amianto negli edifici e impianti di proprietà del Comune.

Immissione e rilasci al suolo e sottosuolo Il serbatoio interrato, destinato a deposito di gasolio del palazzo comunale è stato dismesso nell’anno 2004, nell’anno 2008 è stato dismesso il serbatoio interrato sito nella scuola elementare.

Sostanze lesive per l’ozono Non è mai stato effettuato un censimento delle apparecchiature ed impianti di proprietà del Comune, finalizzato a monitorare la presenza di sostanze lesive per lo strato di ozono.

Produzione di rifiuti e imballaggi I rifiuti prodotti dalle attività condotte presso gli immobili comunali (rifiuti prodotti dagli uffici e dalle scuole, residui da operazioni di manutenzione ordinaria) sono smaltiti attraverso conferimento al servizio pubblico di raccolta (Par.8.2). Qualora detti scarti non siano per tipologia assimilabili ai RSU, lo smaltimento avviene per conferimento a ditte terze autorizzate. I rifiuti prodotti dalle attività di manutenzione straordinaria sono smaltiti a cura delle ditte concessionarie, secondo le normative vigenti e le prescrizioni indicate nei contratti e nelle determine di affidamento d’incarico.

7.4.4 Aspetti ambientali legati alla Sicurezza In attuazione al D. Lgs. 81/08, il Comune di Agazzano ha effettuato la valutazione dei rischi per la sicurezza e per la salute dei lavoratori, in corrispondenza delle proprie sede operative. Il documento della sicurezza (“Relazione sulla Valutazione dei

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 62 di 83

Rischi”), è archiviato presso l’ufficio tecnico ed esegue un’analisi dei pericoli/rischi per il personale, elenca le misure di prevenzione/protezione conseguenti alla valutazione, individua un programma per il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza. Il documento è soggetto ad aggiornamenti a fronte di variazioni significative alle attività/fabbricati/impianti o all’organico comunale. Il ruolo di responsabile del servizio di prevenzione e protezione è affidato ad tecnico esterno. Nell’anno 2009 è stato redatto il DUVRI (documento unico di valutazione dei rischi da interferenza) per gli uffici comunali, le scuole ed i cimiteri.

Prevenzione / gestione incendi presso i fabbricati Il Comune dispone di Certificato di Prevenzione Incendi presso tutti i fabbricati, per i quali è previsto dalla normativa vigente. è in corso la richiesta per l’ottenimento del certificato di prevenzione incendi presso la Scuola Elementare. L’Ente inoltre è dotato di piani di Emergenza interni per la gestione delle emergenze ambientali correlate al rischio incendio presso il palazzo comunale. Presso gli edifici scolastici sono stati predisposti piani di evacuazione ed esercitazione antincendio realizzati dai responsabili dall’Istituto Comprensivo di Pianello Val Tidone. Tutti i fabbricati e gli impianti comunali sono dotati di presidi antincendio soggetti a periodico controllo e manutenzione, in conformità alla normativa vigente in materia. Non si sono tuttavia mai verificate emergenze ambientali o incidenti di rilievo, determinati da incendi o scoppi nei locali e fabbricati di proprietà.

6.5 GESTIONE DEL PARCO MEZZI COMUNALI

6.5.1 Descrizione, controllo e manutenzione Un elenco dei mezzi in dotazione dell’Ente è riportato di seguito (Tab.2), cui si rimanda. I mezzi vengono utilizzati per la manutenzione, strade, gli interventi sul territorio ed il servizio scuolabus. Il ricovero dei mezzi è effettuato presso il magazzino comunale. Le operazioni di manutenzione e controllo sono svolte presso officine esterne specializzate e riguardano le revisioni periodiche ed i controlli fumi previsti dalla normativa vigente, in occasione del collaudo.

6.5.2 Aspetti ambientali

Consumo di risorse energetiche Nella tabella a seguire si riportano i consumi di benzina e gasolio del parco mezzi.

Tabella 16 - Consumi annui di combustibili per autotrazione

GRAFICO ANDAMENTO CONSUMI COMBUSTIBILE PER AUTOTRAZIONE

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 63 di 83

I dati evidenziano che il maggior consumo è imputabile al gasolio, per l’alimentazione dei mezzi utilizzati per la manutenzione ed i servizi sul territorio.

6.6 MANUTENZIONE STRADE COMUNALI

6.6.1 Descrizione, controllo e manutenzione L’attività comunale di manutenzione delle infrastrutture viarie, è svolta in economia, attraverso interventi diretti da parte degli operai comunali per piccole attività di manutenzione ordinaria (segnaletica verticale, piccole buche, sistemazione strade bianche,..), mentre per lo svolgimento di attività di manutenzione straordinaria, quali grandi bitumazioni, rifacimento, costruzione e/o ampliamento di sedi stradali, segnaletica orizzontale il Comune si affida a ditte esterne specializzate. In funzione dei fondi disponibili in bilancio, l’Amministrazione pianifica annualmente, i principali interventi di natura straordinaria da eseguirsi sulla rete stradale nel programma triennale delle opere pubbliche. Le operazioni di manutenzione ordinaria svolte direttamente sono pianificate settimanalmente dall’ufficio tecnico in funzione delle necessità contingenti, rilevate dal monitoraggio del territorio svolto dal personale dell’area tecnica. Nel caso dell’apertura di cantieri stradali di lunga durata o a forte impatto sulla circolazione viaria, la popolazione è avvisata tramite ordinanze di limitazione del traffico e adeguatamente tutelata (es. indicazione percorsi di marcia alternativi, posa in opera di opportuna segnaletica, etc.).

6.6.2 Aspetti Ambientali

Emissioni diffuse in atmosfera (polveri e fumi) In relazione alla tipologia di interventi di manutenzione condotti direttamente dal Comune si ritiene che le emissioni prodotte in atmosfera possano essere considerate trascurabili. Non sono peraltro mai pervenuti reclami da parte della popolazione correlati alle emissioni diffuse generate dall’attività di cantiere.

Rifiuti Le attività di manutenzione delle infrastrutture viarie condotte direttamente dal Comune non determinano generalmente la produzione di rifiuti inerti. In caso di affidamento a ditte terze specializzate lo smaltimento dei rifiuti prodotti è a carico delle stesse e deve essere svolto in conformità alla normativa vigente, così come prescritto dall’Amministrazione nei capitolati di appalto per l’affidamento del lavoro.

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 64 di 83

Emissioni sonore Tutte le apparecchiature impiegate dagli operatori comunali, sono state soggette a rilievi fonometrici, ai sensi della L.277/91, ai fini della valutazione dell’esposizione al rumore degli addetti alle macchine. Dalla valutazione sono state identificate le misure necessarie per ridurre i rischi per i dipendenti derivanti dall’esposizione al rumore. Per quanto attiene le attività di cantiere condotte da ditte terze, il Comune non dispone ancora di un regolamento interno per la disciplina dell’attività rumorosa a carattere temporaneo.

7 ATTIVITA’ DI COMPETENZA DELL’AMMINISTRAZIONE A TOTALE O PARZIALE GESTIONE DI TERZI: INDIVIDUAZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI

7.1 SMALTIMENTO ACQUE REFLUE URBANE: FOGNATURA E DEPURAZIONE

7.1.1 Descrizione del sistema di smaltimento acque reflue urbane Nel Comune sono presenti n.13 reti fognarie distinte, tutte caratterizzate da rete mista, a servizio del capoluogo e delle principali frazioni comunali. La maggior parte dei reflui provenienti dal capoluogo confluisce in un impianto di depurazione a fanghi attivi, la frazione di Saturano confluisce in un impianto di fitodepurazione, le restanti reti in 10 fosse settiche di tipo Imhoff; lo scarico finale depurato si immette in corpo idrico superficiale. In totale la copertura del servizio riguarda circa il 90 % degli abitanti residenti; le utenze non allacciate sono principalmente rappresentate da abitazioni sparse in aree dislocate rispetto agli agglomerati principali e sono datate di fosse settiche private. Le reti fognarie sono state, per la maggior parte, ristrutturate da circa 20 anni, ad esclusione dell’area più centrale del capoluogo, dove le tubazioni risalgono al 1800. Il capoluogo risulta suddiviso in 2 agglomerati con reti fognarie distinte: Agazzano Capoluogo Est e Agazzano Capoluogo Ovest, ciò è da ricondursi alla presenza di dislivelli significativi che costituirebbero un serio ostacolo al convogliamento delle acque reflue in un’unica rete.

7.1.2 Descrizione degli impianti di trattamento Sul territorio comunale sono presenti n.13 impianti di trattamento primario (Imhoff). Di seguito si riportano per ogni impianto, nelle tabelle da TAB. 1 a TAB. 17, le principali caratteristiche ed i dati relativi all’impianto di trattamento, gli abitanti equivalenti serviti (con indicazione anche degli abitanti equivalenti industriali e degli abitanti “fluttuanti”, ovvero presenti soltanto saltuariamente).

Agglomerato CAPOLUOGO AGAZZANO EST Tipo di impianto Impianto a fanghi attivi Potenzialità impianto n.d. Anno di entrata in funzione 1983 Gestione IREN Numero ab.residenti 350 serviti dalla rete fognaria Numero ab. residenti + flutt. + A.E. 400 industriali Corpo ricettore Torrente Luretta TAB 1: Impianto di trattamento località capoluogo Molino

Agglomerato CAPOLUOGO LOTT.BELVEDERE Tipo di impianto fossa Imhoff Potenzialità impianto 100 Anno di entrata in funzione 1985 Gestione IREN Numero ab.residenti 30 serviti dalla rete fognaria Numero ab. residenti + flutt. + A.E. 10 industriali Corpo ricettore Rio Valle TAB 2: Impianto di trattamento località capoluogo Lottizzazione Belvedere

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 65 di 83

Agglomerato CAPOLUOGO VALLE Tipo di impianto fossa Imhoff Potenzialità impianto 700 Anno di entrata in funzione 1983 Gestione IREN Numero ab.residenti 278 serviti dalla rete fognaria Numero ab. residenti + flutt. + A.E. 278 industriali Corpo ricettore Rio Valle TAB 3: Impianto di trattamento località capoluogo Valle

Agglomerato BISSONE Tipo di impianto fossa Imhoff Potenzialità impianto 150 Anno di entrata in funzione 1985 Gestione IREN Numero ab.residenti 61 serviti dalla rete fognaria Numero ab. residenti + flutt. + A.E. 61 industriali Corpo ricettore Rio Rivasso TAB 4: Impianto di trattamento località Bissone

Agglomerato BUCA DI BISSONE Tipo di impianto fossa Imhoff Potenzialità impianto 600 Anno di entrata in funzione 1983 Gestione IREN Numero ab.residenti 150 serviti dalla rete fognaria Numero ab. residenti + flutt. + A.E. 150 industriali Corpo ricettore Rio Valle TAB 5: Impianto di trattamento località Buca di Bissone

Agglomerato MONTERASCHINO Tipo di impianto fossa Imhoff Potenzialità impianto 50 Anno di entrata in funzione 1991 Gestione IREN Numero ab.residenti 10 serviti dalla rete fognaria Numero ab. residenti + flutt. + A.E. 15 industriali Corpo ricettore Rio Valle TAB 6: Impianto di trattamento località Monteraschino

Agglomerato CANTONE Tipo di impianto fossa Imhoff Potenzialità impianto 50 Anno di entrata in funzione 1985 Gestione IREN Numero ab.residenti 22 serviti dalla rete fognaria Numero ab. residenti + flutt. + A.E. 27 industriali Corpo ricettore Rio Lisone TAB 7: Impianto di trattamento località Cantone

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 66 di 83

Agglomerato CASALEGGIO DI CANTONE Tipo di impianto fossa Imhoff Potenzialità impianto 50 Anno di entrata in funzione 1985 Gestione IREN Numero ab.residenti 22 serviti dalla rete fognaria Numero ab. residenti + flutt. + A.E. 30 industriali Corpo ricettore Rio Lisone TAB 8: Impianto di trattamento località Casaleggio di Cantone

Agglomerato MERLINE Tipo di impianto fossa Imhoff Potenzialità impianto 70 Anno di entrata in funzione 1998 Gestione IREN Numero ab.residenti 16 serviti dalla rete fognaria Numero ab. residenti + flutt. + A.E. 42 industriali Corpo ricettore Rio Del Topo TAB 9: Impianto di trattamento località Merline

Agglomerato CASA DEGLI ORSI Tipo di impianto fossa Imhoff Potenzialità impianto 50 Anno di entrata in funzione 1985 Gestione IREN Numero ab.residenti 30 serviti dalla rete fognaria Numero ab. residenti + flutt. + A.E. 30 industriali Corpo ricettore Rio Rivasso TAB 10: Impianto di trattamento località Casa degli Orsi

Agglomerato MONTEBOLZONE Tipo di impianto fossa Imhoff Potenzialità impianto 50 Anno di entrata in funzione 1998 Gestione IREN Numero ab.residenti 5 serviti dalla rete fognaria Numero ab. residenti + flutt. + A.E. 10 industriali Corpo ricettore Rio Sarturano TAB 11: Impianto di trattamento località Montebolzone

Agglomerato SARTURANO Tipo di impianto FITODEPURAZIONE Potenzialità impianto 100 Anno di entrata in funzione 1985 Gestione IREN Numero ab.residenti 40 serviti dalla rete fognaria Numero ab. residenti + flutt. + A.E. 50 industriali Ultima autorizzazione O.P. n° 241 del 26/05/98 Scadenza autorizzazione 26/05/02 Corpo ricettore Rio Sarturano TAB 12: Impianto di trattamento località Saturano

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 67 di 83

Agglomerato TAVERNAGO Tipo di impianto Fossa Imhoff Potenzialità impianto 50 Anno di entrata in funzione 1985 Gestione IREN Numero ab.residenti 35 serviti dalla rete fognaria Numero ab. residenti + flutt. + A.E. 45 industriali Ultima autorizzazione O.P. n° 240 del 26/05/98 Scadenza autorizzazione 26/05/02 Corpo ricettore Canale Irriguo TAB 13: Impianto di trattamento località Tavernago

7.1.3 Gestione, controllo e manutenzione

La gestione del servizio di fognatura e depurazione è svolta dalla ditta IREN. Il servizio è disciplinato dal “REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI FOGNATURA E DEPURAZIONE” approvato con delibera di assemblea Ato del 30 aprile 2008 – modificato con delibere di assemblea Ato n. 5 del 19 marzo 2010 e n. 16 del 28 settembre 2011, che riguarda l’utilizzo di tutte le opere costituenti la rete fognaria e gli impianti di depurazione. La manutenzione ed il controllo delle fosse Imhoff è affidata a IREN S.p.A. Impianti di fognatura Le attività di controllo e di manutenzione preventiva delle reti fognarie prevede il controllo periodico e la pulizia sistematica dei pozzetti stradali e delle griglie (circa 2 volte/anno). Gli interventi sono condotti dalla ditta IREN. Impianti di trattamento La manutenzione programmata ed il controllo delle fosse Imhoff è svolto da IREN S.p.A. secondo le modalità definite nel capitolato d’appalto del servizio. IREN fornisce l’assistenza tecnica e la manutenzione ordinaria degli impianti, che prevede sopralluoghi trimestrali in campo, da parte del personale addetto, con verifica funzionale degli impianti e prelievo dei campioni per le analisi degli scarichi idrici in ingresso (annuale) e in uscita (trimestrale). E’ responsabilità di IREN la compilazione del registro di impianto, secondo Delibera 04/02/77 del C.M per la tutela delle acque dall’inquinamento. Lo spurgo dei fanghi viene effettuato ogni qual volta risulti necessario a garantire il buon funzionamento degli impianti ed il rispetto dei parametri di legge. Il Comune controlla la conduzione e la gestione degli impianti attraverso l’analisi dei tabulati di sintesi delle analisi effettuate, con relazione relativa ai principali dati di funzionamento dell’impianto, che gli vengono trasmessi annualmente da IREN.

7.1.4 Aspetti ambientali

Scarichi idrici Tutti gli scarichi idrici in uscita dalle fosse Imhoff sono stati regolarmente autorizzati dalla competente Amministrazione Provinciale. La competenza alla richiesta di autorizzazione allo scarico di fognature in corpo idrico dal 1° gennaio 2005 è del gestore del servizio idrico integrato, pertanto di IREN s.p.a.

Nei grafici seguenti dati relativi alla qualità delle acque di scarico, tratti dai referti analitici.

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 68 di 83

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 69 di 83

I dati evidenziano i miglioramenti dei parametri relativi all’impianto di depurazione di Agazzano Capoluogo Est.

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 70 di 83

Per quanto riguarda invece i parametri relativi ai composti azotati (NH4, N-NO3, N-NO2) in alcuni impianti di depurazione basati su fosse settiche tipo Imhoff. tali superamenti sono da ricondursi alle concentrazioni in ingresso e non possono essere corretti con interventi di tipo gestionale, in quanto la tipologia di impianto opera unicamente sulla decantazione del liquame e non è in grado di abbattere le concentrazioni degli analiti presenti in soluzione. Nell’anno 2007 è stato realizzato l’impianto di depurazione della rete Agazzano Capoluogo Est, superiore a 200 abitanti equivalenti , come richiesto dal D.Lgs. n.152/99. Nei grafici si può notare il netto abbattimento dei valori degli inquinanti, ora entro i limiti di legge. IREN ha avviato la fase di progettazione definitiva/esecutiva relativa al collettamento delle reti fognarie degli impianti di depurazione di Belvedere, Valle, Monteraschino, Buca di Bissone, Bissone, e della realizzazione di un nuovo impianto di depurazione a fanghi attivi denominato “Agazzano Ovest”. Il progetto completerà l’adeguamento degli impianti fognari al servizio del capoluogo comunale. Rifiuti I fanghi, prodotti dallo spurgo delle fosse settiche sono trasportati da IREN S.p.A. e smaltiti presso impianti autorizzati della stessa ditta IREN. In adeguamento alle prescrizioni di cui al D. Lgs. n. 22/97, la ditta IREN tiene i registri di carico e scarico dei fanghi prelevati dalle fosse settiche, su delega del Comune (Rif. Prot. 3223 del 10/06/1998). Odori Le fosse Imhoff sono tutte localizzate in aree dislocate rispetto ai centri abitati. Gli odori generati dagli impianti di fognatura e deputazione non sono oggetto di reclamo da parte della popolazione. Consumi di risorse energetiche Per i dati relativi ai consumi di risorse energetiche si rimanda al Par. 7.4.3, “Consumi di energia elettrica”.

7.2 SERVIZIO DI RACCOLTA TRASPORTO E AVVIO ALLO SMALTIMENTO RIFIUTI SOLIDI URBANI

7.2.1 Gestione del servizio

Il servizio di ravvolta s smaltimento dei rifiuti urbani è regolato dalla: CONVENZIONE CHE REGOLA I RAPPORTI FRA L’AGENZIA DI AMBITO PER I SERVIZI PUBBLICI ED IL GESTORE DEL SERVIZIO RIFIUTI URBANI approvato con Delibera Agenzia d’Ambito n. 11 del 5.12.2003. IREN S.p.A. è regolarmente iscritta all’Albo delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti (sezione regionale Emilia Romagna), ISCR. BO/1169/O/S copia degli atti autorizzativi è archiviata presso l’ufficio tecnico. La ditta trasmette al Comune rendiconto annuale dei risultati conseguiti dai servizi, la ditta provvede inoltre alla compilazione del MUD alla Camera di Commercio, in conformità al D. Lgs. n.22/97. Il Comune controlla l’efficacia e l’efficienza dei servizi affidati attraverso l’ispezione diretta da parte degli utenti e dei tecnici e/o operatori comunali presenti quotidianamente sul territorio ed analizzando i resoconti informativi relativi ai quantitativi di rifiuti raccolti annualmente inviati dal gestore. Rifiuti urbani e assimilati e differenziata La raccolta differenziata e selettiva è esplicata nel Comune di Agazzano attraverso il servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti indifferenziati, carta e materiale organico e mediante conferimento diretto da parte degli utenti delle diverse tipologie di rifiuto nei contenitori dislocati sul territorio per la raccolta delle seguenti frazioni merceologiche: vetro, plastica, lattine. Il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento finale è espletato dal personale dipendente di IREN S.p.A. secondo il contratto stipulato tra le parti. Il servizio di prelievo porta a porta viene effettuato nei seguenti giorni: rifiuti organici con frequenza bisettimanale (ogni martedì e venerdì). rifiuti indifferenziati, con frequenza settimanale, ogni venerdì. rifiuti indifferenziati, solo per la Piazza Europa ogni lunedì. raccolta della carta con frequenza settimanalmente nella giornata di martedì. Il calendario per la raccolta dei rifiuti è pubblicato sul sito internet del Comune www.comune.agazzano.pc.it. Sul territorio vengono raccolte le seguenti frazioni merceologiche di rifiuto: vetro, plastica, lattine mediante cassonetti/campane dislocate nel capoluogo e nelle frazioni; Viene effettuata la raccolta del vetro porta a porta per gli esercizi commerciali (bar e ristoranti). In totale il Comune dispone di: 21 campane ed una benna (7 mc) per il vetro, 23 campane per la plastica, 9 campane per le lattine, 2 benne per potature.

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 71 di 83

Il rifiuti sono ritirati da IREN S.p.A. e trasportati a centro autorizzato per il recupero e/o smaltimento. La frazione organica e i rifiuti vegetali sono conferiti dalla stessa presso un impianto di compostaggio situati in ambito provinciale, i rifiuti ingombranti, presso il centro di stoccaggio IREN S.p.A. in località Borgoforte; in tutti e tre i casi lo smaltimento finale avviene a carico dell’Amministrazione.

7.2.2 Discariche, impianti di trattamento e stazioni ecologiche Non sono presenti discariche, impianti di incenerimento o altri impianti di trattamento/smaltimento rifiuti sul territorio comunale, né discariche abusive. Il Comune dispone di una STAZIONE ECOLOGICA ATTREZZATA per la raccolta dei seguenti rifiuti: rifiuti ingombranti (n.1 container da 20 mc), rifiuti vegetali (n.1 benna da 20 mc), plastica (n. 1 scarrabile da 20 mc), carta e cartone (n.1 scarrabile da 20 mc), vetro (n. 1 benna da 5 mc), ferro (n. 1 scarrabile da 20 mc), lattine alluminio (n. 1 scarrabile da 20 mc), contenitori per televisori e apparecchiature elettriche e batterie esauste. I rifiuti vengono ritirati e trasportati da IREN S.p.A., secondo le modalità definite nei paragrafi precedenti. La stazione rispetta i seguenti orari di apertura lunedì dalle ore 15.00 alle 18.00 giovedì dalle ore 15.00 alle 18.00 sabato dalle ore 9.00 alle 12,00 e dalle ore 15.00 alle 18.00 Due operatori ecologici sono a disposizione nei giorni di apertura per fornire ai cittadini indicazioni per il corretto conferimento dei rifiuti. RIFIUTI CONFERIBILI rifiuti ingombranti carta contenitori e imballaggi di plastica metallo lattine vetro erba e potature elettrodomestici pile batterie auto oli esausti filtri olio farmaci televisori tubi al neon e lampade a basso consumo

Il sito è presidiato durante i giorni di apertura settimanale attraverso personale volontario. L’area è recintata e non presenta un’incidenza rilevante dal punto di vista paesaggistico. Non si rilevano significativi impatti legati al transito veicolare.

7.2.3 Aspetti ambientali

Produzione di rifiuti La produzione totale di Rifiuti Urbani nel Comune di Agazzano nel 2001 risulta pari a 968 t/a; come è possibile osservare dai dati riportati la quantità totale di Rifiuti Urbani prodotti segue negli anni un andamento sempre crescente. Il valore pro-capite nel 2000 è pari a 477 kg/ab*a e nel 2010 a 598 kg/ab (grafico seguente); a livello provinciale la quantità di rifiuti prodotta in media per abitante nell’anno 2000 risulta pari a 567.6 kg/ab*a. nb. i dati sulla raccolta dei rifiuti tengono in conto della stima della quantità di rifiuti autosmaltiti tramite il compostaggio domestico

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 72 di 83

Produzione annua di rifiuti per abitante

Nel grafico riportato nella pagina successiva si evidenzia l’andamento della raccolta differenziata nel Comune. In Allegato sono riportati i dati relativi ad ogni singola frazione merceologica soggetta a RD, raccolta selettiva e rifiuti indifferenziati ed i valori totali, percentuali e pro-capite per tipologia di raccolta: differenziata, selettiva, rifiuti ingombranti e rifiuti indifferenziati e grafico. La percentuale di raccolta differenziata è aumentata gradualmente passando dal 27.8% circa del 1998 al 40.4% del 2001. il Comune rispetta pertanto ampiamente gli obiettivi previsti dal D.Lgs. 22/1997 (art. 24) in merito alla percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani da assicurarsi in ambito territoriale. A livello provinciale tale dato è pari a circa il 24% (2000) del totale dei rifiuti, che si riduce al 20.2% se si considera il dato medio dei comuni di collina. Il valore pro-capite di raccolta differenziata è pari a 195 kg/ ab*a; il corrispondente dato provinciale è pari a 135 kg/ ab*a, mentre il dato medio dei comuni di collina è pari a 97.4 kg/ ab*a. Si nota come a determinare l’elevata quantità di rifiuti da raccolta differenziata contribuiscano notevolmente i rifiuti vegetali provenienti da parchi e giardini. A partire dall’anno 2001 il Comune di Agazzano ha incentivato l’uso del compostatore per l’autosmalitimento della frazione organica, al 2009 risultano distribuiti circa 350 compostatori. In conseguenza la quantità di rifiuti organici raccolti è andata progressivamente diminuendo tanto che a partire dal mese di aprile 2004 è stato interrotto il servizio di raccolta porta a porta della frazione organica, contestualmente, per offrire un migliore servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, lo svuotamento dei cassonetti è passato da settimanale a bisettimanale per tutto l’anno.

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 73 di 83

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 74 di 83

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 75 di 83

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 76 di 83

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 77 di 83

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 78 di 83

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 79 di 83

Odori molesti Non vengono segnalati problemi relativi a odori molesti. L’aspetto ambientale non è oggetto di reclami (Rif. Par.6.2.2).

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 80 di 83

Emissioni sonore ed emissioni diffuse in atmosfera Tale aspetto, poiché collegato essenzialmente alle emissioni prodotte dagli automezzi utilizzati per la raccolta ed il trasporto a smaltimento dei rifiuti, è da considerarsi di poca rilevanza, in relazione alle frequenze di raccolta ed al normale traffico veicolare che interessa le strade comunali. Rilasci sul suolo e sottosuolo In seguito al potenziamento del servizio di raccolta differenziata e all’apertura della stazione ecologica attrezzato non si rilevano più sul territorio comunale depositi incontrollati di rifiuti sul suolo.

7.3 SPAZZAMENTO E LAVAGGIO STRADE E DELLE ADIBITE A PUBBLICO MERCATO

Nel Comune di Agazzano il servizio di spazzamento della rete viaria avviene in parte attraverso intervento diretto del personale comunale (spazzamento manuale) ed in parte per affidamento a IREN S.p.A. (spazzamento meccanizzato). Il servizio di spazzamento meccanizzato, viene svolto dalla ditta IREN solo su chiamata e riguarda tutte le strade principali bitumate del capoluogo. Gli operatori comunali effettuano le operazioni di spazzamento manuale dei marciapiedi e delle piazze, secondo le indicazioni impartite dall’ufficio tecnico. Il servizio si esplica soprattutto nei mesi autunnali ed invernali e successivamente ad attività di mercato o eventi temporanei, che possono incidere sulla pulizia del suolo pubblico nelle aree urbane.

7.3.1 Aspetti ambientali I rifiuti raccolti sono differenziati e conferiti presso i centri di raccolta presenti sul territorio o la stazione ecologica

7.4 SERVIZIO DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE

Gli impianti di pubblica illuminazione presenti sul territorio, sono stati integralmente ceduti dal Comune alla Sole S.p.A., gruppo ENEL e sono serviti dalla rete di distribuzione dell’energia elettrica, integralmente gestita dall’ENEL. ENEL è responsabile della corretta esecuzione di tutte le opere, prestazione di mezzi e manodopera, necessarie per il servizio di manutenzione e conduzione degli impianti. In caso di guasti o disfunzioni (es. lampade rotte), il personale ENEL dispone di un servizio di reperibilità, disponibile 24 h/24 a cui il Comune segnala l’evento per un pronto intervento.

7.4.1 Aspetti ambientali

Consumi di energia elettrica Per i consumi di energia elettrica associati al servizio di pubblica illuminazione si rimanda al Par. 7.4.3. Si evidenzia che per il contenimento dei consumi di risorse energetiche tutte le lampade degli impianti di illuminazione pubblica sono state sostituite con lampade a vapori di sodio a basso consumo. Produzione di rifiuti/ sostanze pericolose I rifiuti derivanti dalle operazioni di manutenzione e sostituzione lampade vengono smaltiti a cura della ditta esterna incaricata. Le lampade esauste a vapori di sodio sono sostituite dalla stessa e conferite presso centro di smaltimento autorizzato.

8 ATTIVITA’ DI TERZI PRESENTI SUL TERRITORIO: INDIVIDUAZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI

Di seguito è riportata una caratterizzazione qualitativa e, ove possibile, quantitativa degli aspetti ambientali generati dalle attività di terzi presenti sul territorio comunale (Rif.Cap.3), in riferimento ai dati disponibili sulla qualità dell’ambiente, riportati al Cap.5.. L’Amministrazione Comunale non ha controllo diretto sulle attività in oggetto; tra i principali strumenti di controllo e/o influenza di cui il Comune dispone, in riferimento alle proprie competenze definite dalla normativa vigente, si possono citare i seguenti: - Piano Regolatore Generale: localizzazione di nuove attività, ristrutturazione e ampliamento di quelle esistenti; - Regolamento Edilizio: rilascio di concessioni ed autorizzazioni edilizie; - Regolamento di Igiene: aspetti igienico sanitari;

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 81 di 83

- Regolamento per la disciplina del servizio rifiuti: criteri di assimilabilità dei rifiuti speciali a RSU; - Regolamento per il servizio di fognatura comunale: rilascio di autorizzazioni allo scarico in pubblica fognatura; - Regolamento per il servizio acquedotto; - Competenze amministrative in materia d'autorizzazione alle installazioni radiotelevisive e di telefonia mobile (LR n.30/00); - Rilascio di parere di compatibilità urbanistica per attività di spandimento liquami zootecnici (LR n.50/95, LR n.21/98); - Zonizzazione acustica e regolamento per le attività rumorose temporanee; - Interventi di sensibilizzazione ed incentivazione.

8.1 ATTIVITA’ INDUSTRIALI, COMMERCIALI E ARTIGIANALI

Dai dati riportati al capitolo 3 si evidenzia che la produttività locale è basata principalmente sull’agricoltura. Non sono presenti sul territorio industrie chimiche o grossi insediamenti industriali, né attività a rischio di incidenti rilevanti. Le attività di tipo industriali sono tutte di piccola dimensione e principalmente operanti nel settore meccanico e alimentare. Dai dati censiti dall’ARPA, sulla base dei dati Provinciali relativi agli scarichi idrici in corpo idrico superficiale e alle emissioni in atmosfera, si rileva che sul territorio sono presenti 3 punti di emissione soggetti ad autorizzazione, ai sensi del DPR 203/88, per cui si rimanda al Par.5.2. I controlli periodici, associati agli atti autorizzativi consentono di garantire controlli periodici sui fumi e la conformità dei principali parametri inquinanti ai limiti di legge. Sul territorio comunale non sono presenti scarichi industriali che si immettono direttamente in corpo idrico. Non sono mai pervenuti al Comune reclami o segnalazioni per problemi di odori e né per rumori generati dalle attività produttive. L’Amministrazione comunale non ha mai rilevato sul territorio depositi incontrollati di rifiuti speciali correlabili agli insediamenti produttivi. Si evidenzia inoltre che la natura e la dimensione delle strutture è tale da non determinare un impatto significativo sotto il profilo paesaggistico.

8.2 ATTIVITÀ AGRICOLE E ZOOTECNICHE

L’aspetto ambientale più rilevante, in Provincia di Piacenza, correlabile all’agricoltura e alla zootecnia, è rappresentato dallo spandimento sul suolo di liquami zootecnici e fanghi provenienti da impianti di depurazione, con conseguente contaminazione per eccesso di nitrati del suolo, sottosuolo e delle acque sotterranee. Tale aspetto interessa anche il Comune di Agazzano ed è stato discusso ed approfondito ai Par.4.3, e 4.8, cui si rimanda. l’Amministrazione presenta una forte sensibilità su tale problematica ed ha messo in atto una serie di iniziative volte a contenere la contaminazione da nitrati indotta dalle attività di fertirrigazione, utilizzando ogni possibile canale di controllo/influenza, nell’ambito delle proprie competenze (Rif. Par.4.3). Vista la prevalenza, a livello di colture agrarie, di seminativi (foraggi e cereali), l’incidenza ambientale di tale attività, per utilizzo di sostanze o preparati pericolosi, è piuttosto contenuta. Ciò deriva dal minimo utilizzo di concimi minerali e dal mancato impiego di fitofarmaci. Per la fertilizzazione del terreno sono principalmente impiegati concimi di tipo organico. Le attività agricole determinano un consumo di risorsa idrica per l’irrigazione, che contribuisce, soprattutto durante i mesi estivi, a ridurre la pressione di acqua nelle tubazioni degli acquedotti comunali durante i mesi estivi. In proposito si rimanda a quanto già trattato al paragrafo 7.1. L’agricoltura locale non è caratterizzata da serre o da grosse aziende che possano creare impatto di tipo visivo.

8.3 ATTIVITÀ DI SERVIZIO E TURISTICHE

Il turismo sul territorio comunale è piuttosto limitato (Par.3.2). Le affluenze turistiche sono principalmente legate a seconde case. I rifiuti prodotti sono conferiti presso i centri di raccolta presenti sul territorio che si mostrano sufficienti a sopperire agli afflussi. Gli afflussi turistici non determinano delle variazioni significative sui carichi idraulici delle acque reflue da smaltire attraverso pubblica fognatura e sui consumi di acqua potabile. Il problema della carenza idrica è peraltro principalmente ricollegabile al regime delle piogge ed all’aumento dei consumi nei mesi estivi per uso irriguo. Non si rilevano sul territorio aumenti di traffico consistenti, riconducibili alle affluenze turistiche e tali da generare problemi in termini di emissioni in atmosfera e di emissioni sonore. Si evidenzia infine che le strutture recettive, presenti sul territorio comunale, sono poche e di piccole dimensioni (n. 2 alberghi- tot. 60 posti letto e n. 9 ristoranti) e gli impatti ambientali correlabili a tali strutture (impatto visivo, produzione di rifiuti, traffico e viabilità, parcheggi, scarichi idrici e consumi di risorse) sono piuttosto limitati e comunque adeguatamente gestiti.

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 82 di 83

8.4 INFRASTRUTTURE TECNOLOGICHE

8.4.1 Impianti di distribuzione dell’energia elettrica I dispositivi e le linee elettriche utilizzate per la distribuzione dell’energia elettrica sul territorio comunale sono stati individuati al cap. 5.3, a cui si rimanda. Detti impianti sono di proprietà e a gestione privata. Il principale aspetto ambientale legato agli impianti in oggetto riguarda le emissioni elettromagnetiche. Una caratterizzazione dei campi elettromagnetici prodotti dagli impianti in trattazione e la loro interazione con eventuali recettori sensibili, è stata valutata al cap. 5.4, cui si rimanda.

8.4.2 Impianti di distribuzione del gas

La rete per la distribuzione del gas nel Comune di Agazzano è di gestione privata. La ditta fornitrice del servizio è responsabile di garantire la massima sicurezza e la funzionalità degli impianti. Si evidenzia che non sono presenti sul territorio comunale cabine di decompressione. La ditta concessionaria è responsabile di effettuare i controlli e la manutenzione preventiva necessaria a scongiurare rischi determinati da eventuali fughe di gas. In proposito si evidenzia che non si sono mai verificati sul territorio incidenti ambientali per esplosioni o fughe di gas, tali da compromettere la qualità dell’ambiente o la salute dei cittadini.

8.4.3 Distributori di carburante Sul territorio comunale è presente n. 1 stazione di distribuzione di carburante sito nel capoluogo comunale. La stazione è costituita da: - N. 1 distributore a doppia erogazione di SUPER e SUPER S/PIOMBO, collegati rispettivamente a serbatoi da 3 mc. e da 7 mc - N.1 distributore a doppia erogazione di GASOLIO, collegato ad un serbatoio da 5 mc - Sistema di recupero dei vapori di benzina, montato presso i distributori di SUPER e SUPER S/PIOMBO L’impianto è in esercizio con regolare autorizzazione comunale (Prot.2956/92, e successive modifiche e rinnovi), è dotato di CPI ed è stato soggetto a regolare collaudo da commissione mista composta da tecnici comunali, rappresentanti UTF di Parma e dei VVFF di Piacenza. La regolarità degli atti consente di garantire la conformità dell’impianto alle norme in materia di sicurezza ed ambiente, limitando di conseguenza le emissioni di vapori in atmosfera (presenza di sistemi di recupero), i rischi di spandimento sul suolo (conformità dei serbatoi) e i rischio di incendi o scoppi, con conseguenti danni all’ambiente e alle persone.

Comune di Agazzano ANALISI AMBIENTALE Rev.02 del 18/01/2013 Pagina 83 di 83

9 GESTIONE DELLE EMERGENZE AMBIENTALI

9.1 EMERGENZE AMBIENTALI DA CALAMITA’ NATURALI

Ai sensi della Legge 225 del 24/02/1992 il Sindaco è l’autorità comunale di Protezione Civile. Egli ha competenze sia nelle fasi di previsione e prevenzione che in quelle di soccorso e superamento delle emergenze. L’Amministrazione comunale di Agazzano ha approvato, ai sensi della Legge n.225/92, il Piano Comunale di Protezione Civile per poter disporre, al verificarsi di situazioni di emergenza, degli elementi conoscitivi e delle procedure operative atte a consentire un coordinato e pronto intervento di soccorso a tutela dell’incolumità delle persone e a difesa dei beni pubblici e privati. È in corso, da parte dell’Unione dei Comuni della Bassa Val Luretta e Val Trebbia, la revisione del Piano di Protezione Civile. Le configurazioni di emergenza più probabili, gestite dal Piano di Protezione civile (eventi alluvionali, frane, esondazioni, eventi sismici) sono state analizzate al Par.4.3, cui si rimanda. Al verificarsi dell'emergenza nell'ambito del territorio comunale, il Sindaco assume la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite e provvede agli interventi necessari dandone immediata comunicazione al prefetto e al Presidente della Giunta regionale.

9.2 le modalità operative in vigore sul territorio comunale per la gestione delle emergenze ambientali derivanti da calamità naturali sono riportate nel dettaglio all’interno del piano di protezione civile, cui si rimanda per ulteriori approfondimenti. emergenze ambientali presso gli impianti e i fabbricati.

Le principali emergenze che si possono verificare presso gli impianti e le infrastrutture tecnologiche del Comune sono state analizzate e descritte nei Cap.7/8. Per gli impianti di acquedotto le configurazioni di emergenza ragionevolmente prevedibili sono di seguito sintetizzate: - Carenza idrica: tutte le estati nel periodo da giugno a settembre si rileva una riduzione della pressione nelle tubazioni in seguito all’aumento dei consumi di acqua per uso irriguo. Sebbene l’evento non abbia mai provocato l’interruzione del servizio, il Sindaco, a titolo preventivo annualmente emana un’ordinanza per limitare l’uso dell’acqua. - Superamento dei limiti di potabilità: l’evento si verifica sporadicamente (circa 1 volta ogni due anni) ed interessa i parametri batteriologici (coliformi totali). La configurazione di emergenza viene gestita attraverso ordinanze sindacali contingibili ed urgenti, l’attivazione tempestiva degli interventi atti a ripristinare la qualità dell’acqua ed un successivo controllo per verificare il rientro dei parametri nei limiti legali. Per quanto riguarda il servizio di fognatura e depurazione, la principale configurazione di emergenza è correlata ad eventi meteoclimatici particolarmente intensi (forti piogge), che determinano l’attivazione degli scolmatori di piena presenti presso le fosse settiche comunali. Le configurazioni di emergenza che si possono verificare presso gli edifici comunali sono connesse al rischio di incendi, scoppi o esplosioni, valutato nell’ambito della “Relazione sulla valutazione dei rischi”, elaborata dal Comune in adempimento al D.Lgs.81/08. Il Comune dispone di adeguati presidi antincendio (regolarmente soggetti a manutenzione) e di un Piano di Sicurezza Interno che definisce le procedure operative da seguire per fare fronte all’emergenza.

9.3 EMERGENZE AMBIENTALI PER PRESENZA DI METANODOTTO

Il territorio del Comune di Agazzano è attraversato da un metanodotto di proprieta della SNAM. Per gli interventi di emergenza sul metanodotto esistente nel territorio comunale è disponibile in qualsiasi ora del giorno e della notte e in tutti i giorni dell’anno, un servizio di reperimento rapido presso il centro SNAM rete Gas di Piacenza – Via Maestri del Lavoro al seguente numero telefonico:

tel: 0523 614777 fax: 0523 593667

Comune di Agazzano