Atlante dei prodotti tipici e tradizionali Presentazione

a Lombardia può vantare una grande storia nella produzione e tra- Lsformazione di prodotti agroalimentari, che deriva dalla particolare conformazione territoriale, da una forte capacità tecnica e organizzativa delle sue imprese, ma soprattutto da un solido radicamento della cultura della qualità.

Da sempre la Regione Lombardia ha individuato tra gli obiettivi delle poli- tiche di governo quello di promuovere e valorizzare le tipicità regionali, anche attraverso la realizzazione di pubblicazioni capaci di raccogliere e raccontare la ricchezza e la varietà di offerta del patrimonio enogastro- nomico lombardo.

Aggiornato e ampliato nei contenuti, l’Atlante dei Prodotti Tipici e Tradizionali, giunto alla sua quarta edizione, traccia la mappa del sistema agroalimentare lombardo: 26 prodotti a marchio DOP e IGP, 6 prodotti in attesa del riconoscimento europeo e 243 prodotti tradizionali.

Anche il settore vitivinicolo si caratterizza per la qualità delle sue pro- duzioni e vanta 5 DOCG, 22 DOC e 15 IGT che spaziano dall’Oltrepò Pavese, alla Franciacorta, dalla al Lago di Garda.

La ricerca sottesa alle schede dei prodotti descritti nel volume, curata da ERSAF, è stata approfondita e capillare, anche grazie a una costante verifica sul territorio regionale. Si è voluto presentare ogni prodotto descrivendone le modalità produttive, gli ingredienti utilizzati, il legame con la tradizione e la geografia dei luoghi di produzione.

L’invito è peró quello di scoprirli direttamente sul territorio, in un viaggio che si snoda tra le bellezze paesaggistiche e i sapori della tradizione e che unisce il piacere del palato a quello della scoperta di nuovi e affascinanti angoli di Lombardia.

ERSAF Regione Lombardia Legenda Sommario Legenda p. 5 Prodotti Tipici e vini Come consultare l’atlante p. 6 Formaggi Prodotti Tipici DOP e IGP p. 9 - Formaggi p. 16 Salumi - Salumi p. 22 - Ortofrutticoli p. 26 Prodotti ortofrutticoli - Ai confini della Lombardia p. 28 Elenco Vini Prodotti in corso di denominazione p. 29

Prodotti Tradizionali p. 31 Prodotti Tradizionali - Carni e derivati p. 36 - Cereali e farine p. 72 Carne e derivati - Derivati del latte p. 74 - Miele p. 112 Cereali e farine - Ortaggi e frutta p. 114 - Paste fresche p. 128 Derivati del latte - Prodotti da forno e pasticceria p. 132 - Prodotti ittici p. 166 Miele - Vini p. 168 Ortaggi e frutta Strade dei Vini e dei Sapori di Lombardia p. 170 Il ruolo dei consorzi p. 179 Paste fresche I progetti di educazione alimentare p. 180 Indice dei prodotti p. 184 Prodotti da forno e da pasticceria Glossario p. 188 LEGENDA SOMMARIONote p. 190 Prodotti ittici

4 5 Come consultare l’atlante

Questo libro propone un viaggio nel mondo dei prodotti tipici della Regione Lombardia. Il volume, oltre ad una prima parte introduttiva di carattere generale doverosamente dedicata agli argomenti proposti, si divide in due sezioni: i Prodotti a marchio DOP e IGP e i Prodotti Tradizionali. Ciascuna delle parti segue il medesimo svolgimento: Introduzione, Carta Schede dei prodotti visuale delle Zone di produzione (per ogni tipologia di prodotto) e schede Il profilo di ogni prodotto trac­­ descrittive dei singoli prodotti. ciato oltre che da una scheda con le principali caratteristi- che, da un ampio corredo di immagini a completamento. Una La sezione introduttiva piccola mappa individua visual- Un accogliente spazio che introduce mente il territorio di produzio- al mondo dei prodotti tipici tracciando ne e box di approfondimento un breve profilo sugli argomenti proposti. forniscono ulteriori in­for­mazioni Le pagine introduttive sono distinte riguardo località d’origine, itinera- dal colore guida “grigio”. ri, curiosità, sagre ed eventi. Il colore guida riprende quello della categoria trattata ed è visibile sul dorso anche a guida chiusa.

Prodotti Tipici e Tradizionali Inizia il viaggio nella tipicità attraverso le distinzioni tra prodotti, caratteristiche e catalogazione. L’iconografia raffigura elementi di territorialità legati al paesaggio o alla tradizione.

Quadro d’unione Le presentazioni visuali delle zone di pro- duzione con l’elenco dei prodotti prove- nienti da ogni zona. Il colore guida riprende quello della categoria trattata.

Pagine accessorie Nelle sezioni iniziali e conclusive del volume si trovano alcuni utili strumenti di consultazione: una legenda che associa i differenti colori alle categorie di prodotto, l’indice che riporta in ordi- ne alfabetico tutti i prodotti presenti e un glossario che permette l’immediata comprensione di alcuni termini specifici utilizzati nei testi.

6 7 dalsettore primario. antichericette nate alrecupero delle deiprodotti, allagenuinità dellatradizione, legatia valori mada gusti e sapori datappe geografiche segnatonon solo Lombardiapuò essere quellodella evario quanto territorioricco copertadi un Ilviaggio alla s

TIPICI DOP - IGP IGP e DOP Tipici Prodotti creano prodotti unici. prodotti creano ingredienti determinati di l’aggiunta razioni, ope delle modi i e tempi i dell’artigiano, rienza l’espe e l’abilità utilizzati, elemento le strumenti Gli altro tipicità. di un naturali, sono lavorazione fattori di tecniche ai intrecciate Strettamente ineguagliabili. prodotti consegnano ci e industriale uniformità ogni ad sfuggono allevamenti e ni pendenza o esposizione determinato coltivazio che fattori influenzano i dei vigneti; molteplici salumi, un certi perfetta danno di la per venti stagionatura che e umidità alpeggi formaggi, e latte e a sapore pascoli frutta, e ortaggi di riuscita la per clima e terreno peculiari: tutto del caratteristiche con produzione di luoghi particolari a di legato frutto tradizioni, sopravvive, però tipico prodotto Il ni. produzio le standardizzare e uniformare a tende che diale, mon addirittura e comunitario ma nazionale, solo non cato mer un con misurarsi devono e industrializzati aspetti tanti per sono si trasformazione di processi i e l’agricoltura Oggi, diversi. prodotti di miriade una con lare, economico- partico rapporti tutto del agricolo e mondo un creato avevano sociali istituzioni storia, agraria ciascuna regione in perché, sia ecc.) terreni, (climi, ambientali zioni condi tecniche varie le per sia radicalmente diversificate: differivano produzioni e e frazionate estremamente duttive L’ come un mosaico di realtà economiche, sociali, pro sociali, economiche, realtà di mosaico presentava un si come secolo XIX del finire sul agricola Italia - -

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9 La tangibile eredità della cultura contadina I prodotti tipici sono il risultato di una lunga elaborazione che ha cercato di trarre il massimo da ciò che era disponibile in loco, affinandosi, adat- tandosi ed evolvendosi. In questo senso essi sono la tangibile eredità di una cultura contadina non scritta ma complessa e ricca, tramandata nel tempo, modificata e migliorata anche in seguito alle nuove conoscenze in campo agricolo e alimentare. I prodotti lombardi che si possono chiamare tipici sono molti e anche in questo settore la regione Lombardia esprime la propria varietà e industriosità, essendo ad oggi tra le prime regioni come numero di DOP e IGP. Alcuni tra i formaggi hanno acquisito notorietà sia a livello nazio- nale sia internazionale, basti pensare al o al Padano. Altri si trovano in una posizione intermedia, sono stimati e apprezzati da molti consumatori, almeno a livello regionale e nazionale, ma non tutti sanno che sono tutelati a livello comunitario, come ad esempio e Salame di Varzi. Per altri il discorso è ancora differente: noti in un Specifiche norme infatti istituiscono, accanto al marchio d’impresa, un ristretto ambito locale, hanno produzione limitata, ingredienti talvolta marchio pubblico che definisce e garantisce origine, composizione, divenuti rari. Si parla in questo caso di produzioni “di nicchia”, pregiate e caratteristiche e requisiti dei diversi alimenti. apprezzate da una parte di consumatori appassionati, come ad esempio gli Oli extravergine di oliva dei laghi (Garda e Lombardi) o il Formai de Mut Quali sono i marchi e cosa significano dell’Alta Valle Brembana. I regolamenti comunitari istituiscono tre tipi di protezione. La Denominazione di Origine Protetta (DOP) definisce un pro- Prodotti di qualità. dotto originario di una certa regione o paese, le cui caratteristiche Appunti per il consumatore sono essenzialmente o esclusivamente dipendenti dall’origine geografica La qualità è un concetto di difficile definizione o meglio che può avere (intesa come un insieme di fattori naturali e umani). diversi significati. Può comprendere una serie di aspetti: dall’igienicità Tutte le fasi della produzione devono avvenire nella zona individuata, alle proprietà nutrizionali, dalla deperibilità alla praticità d’impiego, secondo un preciso disciplinare. dalle caratteristiche sensoriali a quanto legato alla nostra tradizione. L’Indicazione Geografica Protetta (IGP) definisce un prodotto Secondo la normativa europea i prodotti tipici sono considerati di originario della regione o paese le cui caratteristiche possano essere qualità per il loro legame col territorio di origine, dichiarato dal pro- ricondotte all’origine geografica. Almeno una fase della produzione deve duttore e controllato in base ai sistemi di certificazione. avvenire nella zona individuata. La Specialità Tradizionale Garantita (STG) o Attestazione Il marchio europeo. di Specificità (AS) definisce un prodotto le cui materie prime, la com- Una questione di tutela e garanzia posizione o ricetta, il metodo di produzione o la trasformazione sono A partire dagli anni ’50, i paesi europei cominciarono a porsi il pro- di tipo tradizionale. blema della tutela dei prodotti tipici. Vennero adottate normative Questi marchi hanno come obiettivo la tutela di manufatti e produttori nazionali, quindi accordi internazionali di protezione per prodotti dalle imitazioni e dalla concorrenza sleale, ma costituiscono anche un singoli o per categorie come per esempio formaggi, oli, vini e salumi. importantissimo strumento di garanzia per i consumatori, consentendo In tempi più recenti, l’Unione Europea ha predisposto un unico loro di riconoscere i diversi prodotti e scegliere con serenità e consape- sistema di tutela dei prodotti tipici, sia all’interno dell’Unione stessa volezza cosa portare in tavola. sia in campo internazionale che permette al produttore di difendersi dalle Naturalmente non tutti i prodotti tipici hanno avuto l’opportunità e la imitazioni e al consumatore di riconoscere in modo chiaro un alimento tipico. possibilità concreta di raggiungere questi traguardi, ma non per questo

10 11 vanno dimenticati. Spesso particolari situazioni storiche, sociali ed eco- ottenuto tale riconoscimento, la corrispondenza del prodotto tipico nomiche hanno portato molte produzioni sulla via dell’estinzione e solo con quanto previsto dal Disciplinare di Produzione è garantita da orga- la passione e l’apprezzamento di pochi ci consentono di gustarle ancora nismi di controllo pubblici o privati, imparziali ed indipendenti. oggi. Forse perché anche passione e apprezzamento possono essere garanzia di qualità. In Lombardia, ma non solo In alcuni casi le zone di origine e di fabbricazione dei prodotti lombardi Per il settore vitivinicolo le denominazioni utilizzate sono differenti, non ricadono completamente nel territorio regionale. Tali prodotti anche se recentemente la legislazione comunitaria ha equiparato i vini alle si sono infatti evoluti e diffusi in ambienti molto estesi, grazie anche norme che riguardano i prodotti tipici e quindi ai marchi comunitari DOP al successo e alla fama che hanno conosciuto nel corso di anni o secoli (Denominazione di Origine) e IGP (Indicazione Geografica Protetta). di storia. Questo spiega perché per alcune denominazioni il territorio Rimangono comunque in vigore anche le menzioni tradizionali italiane di produzione comprenda oggi zone di regioni limitrofe o anche diverse DOC, DOCG e IGT che vengono indicate in etichetta da sole o assieme regioni confinanti. alla corrispondente espressione europea. Quanti sono i prodotti DOP e IGP Come si ottiene il riconoscimento? dell’Italia e della Lombardia Perché un prodotto tipico possa essere registrato dalla Comunità Europea come DOP, IGP o STG, i produttori devono presentare PRODOTTI DOP E IGP RICONOSCIUTI IN ITALIA* idonea domanda allo Stato membro e successivamente all’Unione Europea. Attraverso un’accurata istruttoria, che prevede il parere della Tipologia Numero Regione, viene verificato che l’alimento possieda i requisiti richiesti, in formaggi 44 particolare il legame con l’ambiente e la storicità della denominazione, carni e derivati 40 e che la tecnica di realizzazione risponda ai parametri del Disciplinare ortofrutta e cereali 97 di Produzione. Solo se l’esito di tali indagini è positivo, il prodotto può oli e grassi 43 ottenere e fregiarsi di uno dei riconoscimenti comunitari. Una volta prodotti di panetteria e pasticceria 6 altri prodotti 14

TOTALE 244

*(Dati MIPAAF al 24/08/2012)

PRODOTTI DOP E IGP RICONOSCIUTI IN LOMBARDIA*

Tipologia Numero formaggi 12 salumi 10 ortofrutta 2 grassi (oli extravergini d’oliva) 2

TOTALE 26

*(Dati Regione Lombardia - ottobre 2012)

12 13 Prodotti Tipici DOP e IGP Zone di produzione

Lecco Sondrio, Valtellina e Alta Valle Brembana Gorgonzola DOP Bitto DOP DOP Bresaola della Valtellina IGP DOP Grana Padano DOP Taleggio DOP Mela di Valtellina IGP Olio Extravergine di Oliva Laghi Lombardi DOP Salame Cremona IGP Como Salame Brianza DOP Valtellina Casera DOP Gorgonzola DOP Salame Cremona IGP Grana Padano DOP Bergamo e Alta Valle Brembana Quartirolo Lombardo DOP Bitto DOP Taleggio DOP Fomai de Mut dell’Alta Valle Brembana DOP Olio Extravergine di Oliva Laghi Lombardi DOP Gorgonzola DOP Salame Brianza DOP Grana Padano DOP Salame Cremona IGP Valpadana DOP Quartirolo Lombardo DOP Varese Taleggio DOP Formaggella del Luinese DOP Olio Extravergine di Oliva Laghi Lombardi DOP Gorgonzola DOP Salame Cremona IGP Grana Padano DOP Quartirolo Lombardo DOP Lago di Garda Salame Cremona IGP Olio Extravergine di Oliva Garda DOP Salame Cremona IGP Monza e Brianza Gorgonzola DOP Brescia Salame Brianza DOP Gorgonzola DOP Salame Cremona IGP Grana Padano DOP Nostrano Valtrompia DOP Provolone Valpadana DOP Laghi di Como e Iseo Quartirolo Lombardo DOP Olio Extravergine di Oliva Taleggio DOP Laghi Lombardi DOP Salame Cremona IGP Salame Cremona IGP Mantova Grana Padano DOP Milano Provolone Valpadana DOP Gorgonzola DOP Pavia Cremona Pera Mantovana IGP Grana Padano DOP Gorgonzola DOP Lodi Gorgonzola DOP Salame Cremona IGP Quartirolo Lombardo DOP Grana Padano DOP Gorgonzola DOP Grana Padano DOP Taleggio DOP Quartirolo Lombardo DOP Grana Padano DOP Provolone Valpadana DOP Oltrepò mantovano Salame Brianza DOP Taleggio DOP Provolone Valpadana DOP Quartirolo Lombardo DOP Parmigiano Reggiano DOP Salame Cremona IGP Salame Cremona IGP Quartirolo Lombardo DOP Cremasco DOP Provolone Valpadana DOP Salame di Varzi DOP Taleggio DOP Taleggio DOP Pera Mantovana IGP Salame d’Oca di Mortara IGP Salame Cremona IGP Salame Cremona IGP Salame Cremona IGP

14 15 Bitto DOP Formai de Mut dell’Alta Valle Brembana DOP Territorio Territorio Provincia di Sondrio e alcuni comuni confinanti dell’Alta Valle Brembana. 21 comuni dell’Alta Valle Brembana - Provincia di Bergamo. Definizione Definizione Il Bitto è un formaggio a pasta cotta prodotto con latte intero crudo Il Formai de Mut dell’Alta Valle Brembana è un formaggio a pasta semi- proveniente da vacche di razze tradizionali della zona, eventualmente L a p r o d u z i o n e cotta, prodotto con latte di vacca intero, caglio, sale. miscelato con una piccola quantità di latte caprino. del Bitto ha avuto Materie prime origine sul versan- Il Formai de Mut Storia Formaggi

Materie prime Latte di vacca intero. Formaggi te orobico della nasce nell’Alta Valle Latte di vacca intero, latte caprino (max 10%), caglio, sale. Descrizione del prodotto Brembana, una delle

Valtellina, più fred- Storia Descrizione del prodotto do e ombroso di La crosta è sottile, compatta, di colore giallo paglierino tendente al gri- valli delle Orobie La forma cilindrica regolare ha un peso medio che varia tra 8-25 kg. La quello retico e da gio con la stagionatura. La pasta color avorio è compatta, elastica, con Bergamasche. Gli alpeggi, chiamati crosta è sottile, di color giallo paglierino; la pasta compatta presenta sempre destinato occhiatura diffusa detta “occhio di pernice”. Il sapore è delicato, fragrante, a pascolo; in par- “mut” in dialetto, occhiatura rada ad occhio di pernice; il sapore è dolce e butirroso. Con ticolare, sembra non piccante, dall’aroma caratteristico dei pascoli montani. È un ottimo forniscono foraggi di l’invecchiamento, la pasta diviene più compatta, il colore giallo oro e il che prenda il nome formaggio da tavola o ingrediente di ricette tradizionali. Il latte degli alpeg- ottima qualità per la razza Bruna Alpina. sapore più forte e aromatico, specie nelle forme realizzate con elevate dal torrente Bitto gi viene lavorato in estate nei caselli o casere, cioè nelle baite attrezzate dell’omonima valle. percentuali di latte caprino. Proprio per le sue particolari caratteri- per il ricovero dei mandriani e per la produzione e la prima stagionatura stiche, la produzione di Bitto è abbastanza limitata cosicché è difficile dei formaggi. Al termine dell’estate questi vengono trasferiti negli appositi reperirlo fuori dalla zona di fabbricazione tipica. Il latte viene lavorato locali di stagionatura a fondo valle. Il Formai de Mut viene prodotto anche appena munto nelle malghe e le forme vengono poi trasportate in inverno nelle latterie, seguendo gli stessi metodi di fabbricazione arti- nelle casere situate al centro di zone di pascolo, dove ha inizio gianale impiegati in alpeggio. La maturazione dura un minimo di 45 giorni la stagionatura che viene completata nelle strutture di fondovalle. e le forme, di stampo cilindrico a facce piane o semipiane, hanno un peso La maturazione dura un minimo di 70 giorni e in alcuni casi si può medio di circa 10 kg. protrarre anche fino a 8-10 anni. Gorgonzola DOP Formaggella del Luinese DOP Territorio Territorio Province di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Monza, Valli del luinese e alto territorio montano della provincia di Varese. Varese e Pavia in Lombardia e province di Novara, Verbano Cusio Ossola, Definizione Vercelli, Cuneo, Biella e il territorio di Casale Monferrato in Piemonte. Formaggio a pasta molle di latte di capra, a breve stagionatura. Definizione Il nome è quello di Materie prime La dorsale tra Valli Il Gorgonzola è un formaggio a pasta cruda, prodotto con latte di vacca una cittadina lom- Latte di capra, caglio, sale. Luinesi e Canton intero. barda del milane- Ti­cino si raggiunge se nei pressi della Descrizione del prodotto facilmente approfit- Materie prime Curiosità Curiosità quale, per l’errore Ha sapore gradevole e inten- tando delle funivie Latte vaccino intero, caglio, sale. di un mandriano, so, colore omogeneo preva- dei Mon­ti Lema e Descrizione del prodotto si dice sia nato il Tamaro o risalendo lentemente bianco. Si ottiene Il Gorgonzola ha una crosta compatta, ruvida e dura di colore rossastro. Gor­gonzola nel XII dai sentieri del ver- secolo. Secondo la dal latte di capra crudo, che sante italiano. La pasta bianca o paglierina è burrosa e fondente, con la presenza di leggenda, una caglia- viene riscaldato, con l’aggiun- piccole venature grigio-verdi o bluastre dovute allo sviluppo di muffe che ta venne dimenticata ta di caglio a 32-36°C per 30 ne determinano il caratteristico gusto, colore e l’aspetto inconfondibili. e recuperata il gior- minuti. Si procede poi con Esistono due tipi di Gorgonzola: il tipo “dolce”, cremoso e con mode- no dopo unendola alla nuova. l’estrazione e l’immissione sta presenza di muffe, e il tipo “piccante”, più stagionato e consistente, in stampi, il riscaldamento caratterizzato da diffuse venature dal sapore piccante. Il tipo dolce ha un e l’agitazione seguiti da una periodo di maturazione di 60 giorni e le forme vengono spesso vendute sosta sotto siero o in sala- tagliate a metà in senso trasversale. Il loro peso medio è di circa 12 kg. moia; quindi si passa a stagio- Il tipo “piccante”, invece, ha un periodo di maturazione di 90-100 giorni Panoramica sul Lago Maggiore natura per 20 giorni. e le forme hanno un peso medio di circa 6 kg.

16 17 Grana Padano DOP Parmigiano Reggiano DOP Territorio Territorio La produzione effettiva è ad oggi concentrata in sole 13 province: Rovigo, Province di Bologna (sinistra Reno), Mantova (destra Po), Modena, Parma Padova, Vicenza, Verona, Trento, Mantova, Cremona, Brescia, Bergamo, e Reggio Emilia. Lodi, Pavia, Piacenza, Cuneo. Definizione

Definizione Il Parmigiano Reggiano è un formaggio a pasta cotta, prodotto con latte di Curiosità Il Grana Padano è Decine di fattori Il Grana Padano è un formaggio a pasta cotta, prodotto con latte crudo stato uno dei primi vacca alimentata con foraggi di prato polifita o di medicaio. di­versi caratteriz- zano il Parmigiano Formaggi di vacca proveniente da due mungiture, parzialmente scremato per decre- formaggi italiani ad Materie prime Formaggi ottenere, nell’or- Reggiano. Seppure matura naturale. Curiosità Latte parzialmente scremato, sale, caglio. con origine e storia Materie prime mai lontano 1955, il Descrizione del prodotto riconoscimento del- comune con gli altri Latte parzialmente scremato, caglio, sale. la De­nominazione di Il latte proviene da due mungiture ed è parzialmente scremato per grana, è oggi iden­ti­ Descrizione del prodotto Ori­gine che individua affioramento. La maturazione dura 18-36 mesi e le forme, di stam- ficabile e pregiato. La crosta è dura, liscia e spessa, di colore giallo scuro; la pasta di colore nel­­la Pianura Padana po cilindrico a facce piane leggermente orlate, hanno un peso medio l’esclusiva zona di giallo paglierino, è priva di occhiature e, sotto la pressione della lama, si produzione. di 35 kg. La crosta è dura, liscia e spessa, di colore giallo scuro o rompe in scaglie. L’aroma è fragrante, il sapore deciso ma al tempo stesso dorato naturale; la pasta è di colore giallo paglierino più o meno delicato, mai piccante. La maturazione dura dai 12 ai 24 mesi e le forme accentuato, minutamente granulosa, a occhiatura appena visibile, hanno un peso medio di circa 35 kg. Il Grana Padano si caratterizza per si sfoglia in scaglie. Gusto e aroma sono fragranti, delicati e saporiti, la tipica granulosità della pasta. privi di venatura piccante. La nascita del Grana Padano Intorno al Mille ebbe inizio da parte dei monaci Luoghi di produzione cistercensi l’opera di bonifica e irrigazione di molte Sebbene la sua origine e il nome siano legati alla vicina Emilia, il Parmigiano terre basse della Valle Padana e in particolare delle Reggiano viene prodotto anche nella provincia di Mantova a destra del Po in zone fra Ticino e Adda. Lo sviluppo dell’allevamento una zona quasi interamente collinare. e la conseguente necessità di conservare il latte pro- dotto stimolarono la nascita del Grana. Il nome deriva Quartirolo Lombardo DOP dalla granulosità della sua pasta. Territorio Province di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Milano, Lecco, Lodi, Nostrano Valtrompia DOP Pavia e Varese. Territorio Definizione Comuni della Val Trompia della Provincia di Brescia e zona montana del Il Quartirolo Lombardo è un formaggio molle a pasta cruda. Nel 1996 è stato riconosciuto dalla Comune di Gussago (BS). Materie prime Unione Europea Definizione Latte vaccino intero o parzialmente scremato, sale, caglio. formaggio DOP. Curiosità Curiosità Formaggio semigrasso a pasta extra dura, prodotto tutto l’anno. La Val Trompia è Descrizione del prodotto Materie prime rinomata per le sue La forma di stampo quadrangolare con lato tra 18 e 22 cm, scalzo tra 4 e miniere. Nel terri- Latte intero, sale, caglio. torio infatti sono 8 cm ha un peso tra i 1,5 e 3,5 kg. La maturazione va da 5 a 30 gg. e oltre. Descrizione del prodotto numerose le cave Presenta crosta sottile e morbida, bianco rosata tendente al grigio-verde Il Nostrano Valtrompia si presenta in forma cilindrica, con diametro tra i 30 dove è possibile con la stagionatura. La pasta bianca o paglierina ha la tipica consistenza prenotare visite e i 45 cm e un’altezza variabile tra gli 8 e i 12 cm. La crosta è dura, con un guidate. leggermente grumosa e friabile con piccoli distacchi e anfrattuosità, colore che va dal giallo bruno al rossastro. La pasta, dura e gialla paglierino, che diviene con il tempo più compatta, morbida e fusibile; il sapore è per l’aggiunta di zafferano, può presentare occhiatura media o fine. La sta- aromatico con una caratteristica vena acidula. gionatura deve durare almeno 12 mesi, durante i quali sono previsti alcuni importanti procedimenti, quali il rivoltamento della faccia delle Il Quartirolo Lombardo a tavola forme, la raspatura e l’oliatura della crosta con olio di lino. Al Perfetto per il fine pasto o come secondo, quando è fresco può insaporire palato il Nostrano Valtrompia si presenta intenso e gustoso, più insalate e piatti freddi; stagionato invece è ottimo per amalgamare risotti, pungente se molto stagionato. maccheroni e frittate.

18 19 Provolone Valpadana DOP Taleggio DOP Territorio Territorio Parte della Pianura Padana, in particolare le province di Brescia, Cremo­ ­ Province di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Milano, Lecco, Lodi e na, Lodi, Piacenza, Rovigo, Verona, Vicenza e Padova, oltre a numerosi Pavia alle quali si aggiungono le province di Novara e Treviso. comuni delle province di Milano, Bergamo, Mantova e Trento. Definizione Definizione Nel passato il termi- Il Taleggio è un formaggio molle, a pasta cruda. Nel 1996 è stato Il Provolone Valpadana è un tipico formaggio a . ne Provolone veniva Materie prime riconosciuto dalla spesso sostituito Unione Europea Formaggi

Materie prime Latte di vacca intero, sale, caglio. Formaggi da nomi tradizionali formaggio DOP. Curiosità Curiosità Latte intero, sale, caglio. che facevano riferi- Descrizione del prodotto Descrizione del prodotto mento alle diverse Il Taleggio si presenta in parallelepipedi di 1,7-2,2 kg di forma quadrango- Il Provolone Valpadana è un formaggio semiduro a pasta filata prodotto forme e dimensioni lare e con lato di 18-20 cm, scalzo tra 4-7 cm, con una crosta morbida con latte di vacca intero. La maturazione dura da un minimo di 30 giorni con cui veniva pre- e sottile di colore bruno chiaro rosato che può essere solcata da muffe parato (Pro­volone, a 3 mesi per le forme di peso superiore ai 6 kg. La forma, molto varia, Pancette, Gi­ganti, azzurre o grigio-bluastre. La pasta è molle, leggermente filante subito può presentare leggere insenature determinate dalle corde di sostegno. Gigantini, Pan­cettoni, sotto la crosta, mentre appare più compatta, friabile e bianca verso l’in- Del Provolone esistono due varianti: “dolce” e “piccante”. Mandarini, ecc...); terno. La maturazione dura 35 giorni. ve ne sono, in­fatti, a Nel Provolone “piccante” si usa il caglio di capretto, viene stagionato forma sferica, di pera, più a lungo e prodotto principalmente in inverno. Nel Provolone cilindrica e perfino di Valtellina Casera DOP “dolce” si usa invece caglio di vitello e la stagionatura in alcuni parallelepipedo, con Territorio pesi che vanno dal casi brevissima, per ottenere le cosiddette “paste fresche” di chilo scarso delle Provincia di Sondrio. piccola pezzatura e di sapore delicato e burroso. Le diverse Provole al quin- Definizione forme hanno in comune la crosta liscia e lucida di colore gial- tale raggiunto Il Valtellina Casera è un formaggio semigrasso a pasta semicotta. lo dorato, a volte tendente al bruno. La pasta è compatta di dai Giganti. Materie prime Con il termine “casera” si indica in colore paglierino e può presentare nelle forme più stagionate Latte di vacca parzialmente scremato, sale, caglio. Valtellina la cantina Storia la caratteristica sfogliatura. Descrizione del prodotto o il magazzino in cui La forma, di stampo cilindrico con facce piane, ha venivano conservati un peso medio di circa 10 kg. Dopo due mesi di i formaggi per la sta- Salva Cremasco DOP gionatura; deriva dal Territorio maturazione la crosta, leggermente ruvida, è di latino caseus, e testi- Provincie di Cremona, Brescia, Bergamo, Lecco, Lodi e Milano. color giallo paglierino, la pasta si presenta elastica monia l’influsso che il Definizione con occhiatura sparsa e fine, di colore bianco ten- mondo romano ebbe sull’arte casearia Formaggio da latte vaccino, a pasta cruda, a stagionatura medio-lunga. Durante la cottura dente al paglierino; il sapore dolce e l’aroma carat- della cagliata, la rot- locale e le sue origini. Materie prime tura di questa avvie- teristico diventano più decisi con la stagionatura. Latte, caglio, sale e fermenti lattici. ne con lo spino (una Curiosità Descrizione del prodotto sor­ta di sbattitore Si presenta a forma di parallelepipedo a base quadrata, con scalzo di 12-18 composto da molti fili in metallo paralleli cm, lato di circa 20 cm, peso di circa 3-4,5 kg. La pasta si presenta di colore e collegati tra loro). bianco, compatta e friabile, ha un sapore leggermente acidulo; l’odore è Il tempo di utilizzo caratteristico e aromatico. La crosta ha colore scuro. Il latte utilizzato è dell’attrezzo deter- minerà la consistenza solitamente scremato, anche se a volte si usa il latte intero. Oggi si pasto- finale della cagliata. rizza e si innesta con batteri lattici. Si utilizza il latte alla temperatura di circa 37-38°C e vi si aggiunge il caglio. Si lascia formare il coagulo e quindi si interviene con una rottura delicata fino alla dimensione di una nocciola. Si estrae, si mette nelle forme e una volta spurgato il siero, si procede con la salatura che si può attuare a secco, come si faceva un tempo, o in sala- moia, come si fa oggi. La stagionatura si protrae per almeno 60 giorni, ma La rigogliosa vegetazione della Pianura padana è un prodotto che andrebbe stagionato 6-8 mesi.

20 21 Bresaola della Valtellina IGP La montagna lombarda, Territorio con i suoi verdi pendii addomesticati Provincia di Sondrio. all’agricoltura e all’alle- Definizione vamento, è da sempre Salume fatto di carne bovina saporita e compatta. l’ambiente ideale per una genuina gastrono- Materie prime Le caratteristiche di mia; prodotti caseari Carne bovina (i tagli pregiati della coscia del manzo: fesa, sottofesa, magatello, tipicità sono tute- e frutti della terra arriva- late dal marchio Salumi

noce), sale, pepe, aromi (cannella, chiodi di garofano, alloro) per la concia. Salumi no sulle tavole dei buon- Curiosità co­mu­nitario IGP, gustai direttamente Descrizione del prodotto cioè Indicazione dal produttore, a garanzia Per la produzione, i pezzi di peso tra 0,8 e 3,5 kg in funzione del taglio Ge­o­gra­fica Pro­tet­ta, di freschezza e semplicità, (fesa, punto d’anca, sottofesa, magatello, sottosso) vengono isolati e con­­ferito alla Bre­ saola della Valtellina salvaguardando al tempo mondati, poi inizia la fase della salagione, durante la quale si mettono in stesso una tradizione con Reg. CE numero secolare e un territorio grandi contenitori strati di carne alternati a strati di “concia”, sale, pepe 1263/96 del 1 luglio dove uomo e natura macinato finemente e aromi. I succhi della carne e la concia formano 1996. convivono senza conflitto una salamoia che ricopre gli strati inferiori. I pezzi vanno poi rivoltati periodicamente. Dopo la salatura, i pezzi sono lavati e asciugati; in alcuni casi vengono pressati e quindi insaccati. La Bresaola è delicata per gusto e aroma e di facile digeribilità. A fine stagionatura la carne deve essere compatta, consistente, di colore rosso scuro. Morbidezza e sapore, delicatezza e appetitosità distinguono la Bresaola della Valtellina dalle similari carni bovine essiccate, tipiche dell’arco alpino. Salame Brianza DOP Territorio Territorio della Brianza, che comprende parte delle province di Milano, Como, Lecco e Monza. Definizione Insaccato di puro suino. “Brig” è una parola Materie prime celtica che significa collina e che pare sia Suino con l’aggiunta di sale, pepe a pezzi o macinato e in alcuni casi vino. Storia l’origine etimologica Descrizione del prodotto di Brianza, cioè terra La macinatura con tritacarne è diversa in funzione della pezzatura del salame. di colline. Le popola- zioni galliche abitanti Viene insaccato in budello naturale o artificiale, eventualmente legato con della zona erano spago, o posto in rete. La stagionatura è di 3-15 settimane a seconda della di­venute esperte nel- dimensione (fino a 43 mm; oltre 110 mm. La pasta del Salame Brianza è di la lavorazione delle car­ni suine: questa colore rosso rubino, sostanzialmente magra, con pepe spezzato; la grana è abilità, tramandata nei piuttosto fine nelle piccole pezzature e leggermente più grossa nei formati di secoli e unita al clima maggiori dimensioni. Il sapore è molto dolce, il profumo delicato. favorevole mi­tigato dalla vicinanza dei la­ghi, è all’origine La Denominazione di Origine Protetta del­la famosa tradi- I Produttori del Salame Brianza organizzati nell’omoni- zione sa­lu­miera della mo Consorzio hanno ottenuto la DOP, riconosciuta Brian­za. dalla UE con il Reg. CE n. 1107/96 con il quale viene anche delimitata la zona di produzione e stagionatura.

22 23 Salame di Varzi DOP Salame Cremona IGP Territorio Territorio Parte della Provincia di Pavia. Le regioni Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto. Definizione Definizione Il Salame di Varzi è un insaccato di puro suino, con aggiunta di sale da Carne suina trasformata, insaccata e stagionata. cucina, pepe nero in grani, aromatizzato con un caratteristico infuso di Non è da esclu- Materie prime In Provincia di Cre­ aglio e vino rosso filtrato. dere la tradizione Magro: refilature prosciutti, pannara e bardella; grasso: guanciale (gola) mona, l’allevamento che fa risalire l’ori- del maiale ha radici Storia Salumi

Materie prime e refilatura pancetta; sale, pepe in grani o pezzi grossolani, spezie, aglio Salumi gine del salame di secolari essendo il Curiosità Suino, sale, salnitro, pepe, aglio e vino rosso. Varzi addirittura al pestato, vino bianco o rosso fermo e noce moscata. In più possono esse- complemento natu- Descrizione del prodotto periodo longobar- re aggiunti: zucchero e/o destrosio e/o fruttosio e/o lattosio, nitrato e rale del caseificio, di Il Salame di Varzi si presenta come un salame tenero dal colore rosso vivo do, quando l’uti- nitrito di Sodio e/o Potassio, acido ascorbico e starter. cui utilizza il siero lizzo della carne e dal sapore dolce e delicato. Descrizione del prodotto del latte. Questo di maiale (tipico scarto delle lavo- Il peso varia tra 0,5 e 2 kg a seconda delle popolazioni Prodotto di salumeria, di forma cilindrica, a base di carne suina ottenuta razioni ca­searie è, della pezzatura. L’aroma fragrante e nordiche), diffon- da muscolatura striata appartenente alla carcassa, frazioni muscolari stria- infatti, un’ottima caratteristico deriva dal luogo e dai dendosi nei luoghi te e adipose, con impiego di vari condimenti. base per la “bro­da” oggetto di invasio- dei suini all’ingras- tempi di stagionatura e ben si accom- ne e mescolandosi Il prodotto si presenta compatto, di consistenza morbida, di colore rosso so. La Lombardia pagna ai vini rossi della stessa zona. con gli usi e cultu- vivo con caratteristiche organolettiche peculiari. L’aspetto della fetta al è la regione italia- L’impasto a grana piuttosto gros­­­sa viene ra locali, dava vita taglio è compatto ed omogeneo, con caratteristica coesione delle frazioni na con il maggior a prodotti originali numero di su­ini insaccato esclusivamente in budello naturale asciu- di salumeria. muscolari e adipose, tale da non consentire una netta evidenziazione dei (circa 4 milioni di gato e stagionato per periodi che variano a seconda della pezzatura. contorni. Non possono essere utilizzate carni separate meccanicamente. capi). Solo fino a La macinatura deve essere effettuata in tritacarne con stampi di 6 mm. qualche decennio Scoprire Varzi La salatura deve avvenire durante la macinazione. Il Salame di Cremona fa, l’allevamento era un’abitudine casalin- Varzi è un grazioso paese della provincia di Pavia, centro principale della Valle Staffora nel triangolo deve essere insaccato in budello naturale di suino di calibro, iniziale non ga e l’uccisione del di Lombardia che si incunea tra l’Appennino ligure e quello emiliano. In questa zona ricca di storia inferiore a 70 mm. Dopo la legatura, con spago, si effettua l’asciugatura a maiale rappresenta- ha origine il Salame di Varzi, che già nel XII secolo era alimento ricercato sulla tavola dei Marchesi caldo, a temperatura compresa tra i 15 e i 25 gradi. va un rito festoso. Malaspina allora feudatari della Valle Staffora. La stagionatura, non inferiore alle 5 settimane, viene condotta in locali con una temperatura compresa tra fra 11 e 16 gradi. Salame d’Oca di Mortara IGP Territorio Storia e origine Lomellina (Pavia). La notorietà del sala- Definizione me di Cremona è Salame crudo di carne di suino e d’oca misti a grasso di suino. legata ai luo­ghi dove Materie prime Fin dal Medioevo è ot­tenuto. In parti- Carne d’oca (33%), carne suina magra (33%), pancetta di suino (33%), sale, i salumi d’oca colare, la specializza- sono pro­tagonisti pepe, aromi naturali e nitrati. sulle ta­vole dei zione del comparto Curiosità Descrizione del prodotto pavesi. Prodotto nel­la zona interes- Ha forma cilindrica allungata di 30-40 cm di lunghezza, 7-8 cm di dia- di un’economia sata ha consentito agricola che trae- metro e peso che si aggira intorno ai 600-900 g.Il va dagli animali da di mantenere tec- gusto è dolce e delicato con profumo di cortile il massi- niche tradizionali di viola, il colore è rosso porpora. Si ottiene mo delle ri­sor­se, produzione. Infatti dalla carne suina e d’oca macinata e insa- nelle ma­­cel­lerie si sono affermate artigia­na­li del­la porita con sale, pepe e aromi. Insaccata Lomelli­na la pro­ maestranze qualifi- e legata, deve stagionare per 3 mesi. In du­zione adesso cate, che applicano gastronomia, si trova sempre nel piatto è garanti­­ta dalla antiche lavorazioni cer­tificazione. misto d’oca e negli antipasti. della carne.

24 25 Olio Extravergine di Oliva Garda DOP Mela di Valtellina IGP Territorio Territorio Bacino del Lago di Garda, tutto o in parte delle province di Brescia, Gran parte del territorio della Valtellina. Verona, Mantova e Trento. Definizione Definizione Le Mele appartengono alle seguenti varie- Olio extravergine d’oliva. Nel 1997 con il Reg. tà e loro cloni, con maturazione prevalen- Marmellata di mele Materie prime CE n. 2325/97 l’Olio temente autunnale: Red Delicious, Golden Tagliare le mele del Garda è stato e ammorbidirle Ortofrutticoli

Per il “Garda Bresciano”: olive delle varietà Casaliva, Frantoio e Leccino. Delicious, Gala, Breaburn, Fuji, Granny Smith, Ortofrutticoli Ricetta

Curiosità riconosciuto dal­ in acqua bollente. Per il “Garda Orientale”: varietà Casaliva o Drizzan per almeno il 50%. l’Unione Europea Morgenduft, Stayman Winesap. Aggiungere tanto Per il “Garda Trentino”: varietà Casaliva, Frantoio, Pendolino e Leccino co­me prodotto DOP. Descrizione del prodotto zucchero quanta per almeno l’80%. Il clima della Valtellina è tendenzialmente continentale con una forte polpa e mescolare. Descrizione del prodotto presenza di microclimi che hanno favorito la coltivazione del melo. Le Mettere sul fuoco basso e cuocere L’Olio del Garda ha peculiari caratteristiche che lo rendono principali zone frutticole, comprese tra i 200 e i 1000 metri s.l.m., si me­scolando. La in certo modo speciale e prezioso. Le varietà di ulivo sono trovano sulla sponda retica della media ed alta valle. Il prodotto si con- marmellata è pronta quelle coltivate da secoli in loco, o “cultivar” toscane ria- traddistingue per il colore e sapore particolarmente accentuati, e per la quando scorre lenta- mente su un piatto. dattate alla zona. Fra le prime è molto diffusa la Casaliva ma polpa compatta con conservabilità. conviene citare la Gargnà, poco produttiva ma artefice di un olio particolarmente pregiato. Da tutto ciò deriva un olio Pera Mantovana IGP durevole e con bassa acidità, di sapore sopraffino. Territorio Oltrepò Mantovano e comuni limitrofi. Olio Extravergine di Oliva Laghi Lombardi DOP Definizione e materie prime Territorio Pere delle qualità: Abate, Decana, Conference, Kaiser, William e William Bacino dei Laghi di Iseo e di Como, tutto o in parte delle province di Rossa. Pere cotte al vino (8 pere medie, 2 cuc- Bergamo, Brescia, Como e Lecco. La coltivazione chiai di zucchero semo- Definizione La coltivazione di alberi da frutto nel mantovano fu, dal Medioevo in avanti, Ricetta lato, 2 a velo, 1 litro di Olio extravergine d’oliva. La presenza del lago esclusivo appannaggio dei nobili e degli ecclesiastici, che si dedicavano nei vino rosso, cannella, 8 chiodi di garofano) Materie prime è in grado di mitiga- giardini e nei broli ad allevare, ad innestare e incrociare varietà diverse per re gli effetti del clima Far bollire in 1/4 di Per il “Sebino”: olive delle varietà Leccino (non inferiore al 40%), sulle piante di olivo, arricchire le proprie mense di frutti gustosi in ogni stagione. litro d’acqua le pere Curiosità Frantoio, Casaliva, Pendolino e Sbiesa, da sole o congiuntamente, in permettendo la loro Solo dopo l’Unità d’Italia e più tardi nel primo dopoguerra, con la pelle per 10 misura non superiore al 60%. Per il “Lario”: Frantoio, Casalina e Leccino crescita senza ecces- la frutticoltura divenne una produzione altamente specializzata che andò affer- minuti. Sciogliere in sivi sbalzi di tempera- poco vino la cannel- in misura non inferiore all’80%. tura. I frutti giungono mandosi in quelle aree che per tradizione e per vocazione ambientale meglio la, incorporare tutto Descrizione del prodotto pertanto a matura- si prestavano alla coltivazione di determinate specie. Così la provincia di Mantova il vino, lo zucchero, Nei frantoi della zona l’uso di tecniche tradizionali, come la lavorazione zione sani ed integri e, in particolare, la zona nota come Oltrepò Mantovano si è specializzata i chiodi di garofano e la loro raccolta e cuocere a fuoco a freddo, conserva integri il gusto e il profumo originali. Una volta limi- è effettuata esclu- e in seguito affermata per la pregiata produzione di pere. medio. Terminata tata al consumo locale e familiare, la produzione di olio in quest’area sta sivamente a mano, L’elevata vocazione di questo territorio, sia dal punto di vista climatico la cottura, servire subendo negli ultimi anni un notevole rilancio. per­­ché permette di che pedologico, alla coltura del pero, consente non solo di ottenere con zucchero a velo e il sugo addensato. staccare le olive sen- frutti dalle ottime caratteristiche organolettiche ma permette anche za danneggiarle. Servire fredde. Le zone di produzione che la coltivazione possa procedere limitando al massimo gli inter- Sui laghi di Como e d’Iseo si trovano venti di concimazione e di difesa fitosanitaria, ottenendo così zone per tradizione destinate a uliveto come testimoniano un prodotto sano per il consumatore e rispettoso dell’ambiente. alcuni nomi di luoghi (Oliveto Lario, Zòca de l’olii) fra Le varietà coltivate sono quelle più gradite al merca- Griante e Sala Comacina. Sin dal Medioevo grandi abbazie to, che consentono di offrire al consumatore pere e potenti famiglie si disputarono i terreni a uliveto perché dolci e succose in tutti i periodi dell’anno. I tecnici l’olio era un prodotto prezioso, impiegato nella conserva- sono però impegnati anche in una preziosa opera zione dei cibi, nelle funzioni liturgiche e nella farmacopea. di recupero e valorizzazione di varietà locali e tradizionali.

26 27 Ai confini della Lombardia Prodotti in corso di denominazione

Esistono inoltre prodotti la cui denominazione, l’origine e la tipicità sono Il Regolamento (CE) n. 510/2006 in materia di prodotti DOP e IGP legate a regioni o aree vicine alla Lombardia­ ma la cui zona di produzione prevede dei tempi considerevoli per l’esame della domanda di tutela: un si è estesa nel tempo e comprende oggi anche il territorio lombardo. Per anno per stabilire se le condizioni previste dal regolamento stesso sono questo riteniamo opportuno ricordarli nella nostra rassegna. soddisfatte a cui vanno aggiunti sei mesi di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea per consentire eventuali opposizioni Coppa di Parma IGP da parte di uno Stato membro o di un Paese Terzo. Durante questo Area di produzione: province di Parma, Modena, Reggio Emilia, Mantova, periodo, dato che una prima valutazione è stata fatta dal Ministero delle Pavia, Lodi, Milano, Cremona. Politiche agricole alimentari e forestali, lo stesso attribuisce al prodotto una protezione in via transitoria, in attesa che la denominazione o l’indi- Cotechino Modena IGP cazione venga registrata anche a livello comunitario. Area di produzione: province di Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Regioni Emilia Romagna e Sono attualmente in fase istruttoria per i riconoscimenti DOP Veneto. e IGP i seguenti prodotti: - Melone Mantovano IGP Mortadella Bologna IGP - Miele di Valtellina DOP Area di produzione: Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, - Miele Varesino DOP Piemonte, provincia di Trento, Toscana, Marche e Lazio. - Strachitunt DOP - Salmerino del Trentino IGP Salamini Italiani alla Cacciatora DOP - Trota del Trentino IGP Area di produzione: tutto il territorio nazionale. Scorcio sui vigneti dell’Oltrepò pavese, la cui trama regolare lambisce le vie di un antico borgo. Zampone Modena IGP Area di produzione: province di Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Regioni Emilia Romagna e Veneto.

Le dolci colline emiliane

28 29 Prodotti Tradizionali

er dare un significato ai termini che stiamo utilizzando, Pchiamiamo “tipici” i prodotti che si fregiano del rico- noscimento ufficiale europeo (DOP, IGP) di cui abbiamo già trattato in precedenza e “tradizionali” gli altri che, pur essendo caratteristici di un determinato territorio, non presentano il vincolo del legame con l’ambiente ma devono avere requisiti di storicità.

Nel ricordare che il Regolamento Comunitario sui marchi vieta la registrazione di marchi collettivi che contengano al loro interno un nome geografico (sia esso di città, regione, laghi, montagne, località, ecc.), si comprende come sia molto difficile valorizzare le produzioni locali, obiettivo che invece perseguono molti Enti Locali, nel tenta- tivo di preservare e promuovere la cultura contadina, mantenendo attivi sul territo- rio gli agricoltori delle aree marginali e più svantaggiate.

La prima citazione di “prodotto tradi- zionale” la si trova nella direttiva euro- pea 92/46 e, successivamente, nella decisione della commissione europea 97/284 che specifica cosa si intenda per “prodotto a base di latte che presenta caratteristiche tradizionali”, stabilendo i requisiti che riguarda- no le strutture di trasformazione, gli utensili e le fasi di imballaggio I campi di grano, e confezionamento, per i quali simbolo della produzione gli stati membri sono cerealicola mondiale, si estendono lungo autorizzati a le campagne che saldano concedere tra loro i grandi spazi deroghe. urbani della Lombardia, tracciando orizzonti di ineguagliata poesia paesaggistica. La più diffusa è la coltivazione di grano (o frumento) tenero, che compensa quella di grano duro decisamen-

te più tipica delle regioni tradizionali meridionali.

31 Prodotti Tradizionali

Il decreto legislativo 173/98 ha poi stabilito, con le modalità ope- rative di cui al D.M. 8 settembre 1999, n. 350, che, al fine di valo- rizzare il patrimonio gastronomico, le Regioni predisponessero il proprio elenco di prodotti tradizionali. Entro il 12 aprile 2000, quindi, le Regioni hanno elaborato il proprio elenco di prodot- ti agroalimentari tradizionali che è confluito in un elenco nazionale pubblicato a cura del Ministero delle Politiche Agricole, annualmente aggiornato, al fine di promuoverne la conoscenza a livello nazionale ed estero.

La Regione Lombardia ha recepito queste normative con il duplice obiet- tivo di favorire e consentire la sopravvivenza dei prodotti tradizionali a base di latte tramite l’accesso alle deroghe previste dalla regolamen- tazione comunitaria, e di riconoscere e valorizzare la ricchezza del patrimonio gastronomico lombardo. Infatti, mentre le deroghe riguar- dano esclusivamente i prodotti a base di latte, il patrimonio gastrono- Tale elenco è articolato in otto comparti: mico vede protagonisti anche tutti gli altri alimenti, che vantano metodi - Carne e derivati di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidati nel tempo, - Cereali e farine per un periodo non inferiore ai 25 anni, praticati in modo omogeneo - Derivati del latte e secondo regole tradizionali. - Miele - Ortaggi e frutta freschi e conservati Con provvedimento del 7 aprile 2000 n. VI/49424 la Giunta Regionale - Paste fresche ha approvato il primo elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali - Prodotti da forno e da Pasticceria della Regione Lombardia. - Prodotti ittici L’elenco viene periodicamente aggiornato, consentendo modifiche e integrazioni con altri prodotti secondo le procedure approvate con provvedimento regionale. Il lavoro di mappatura degli alimenti è prose- guito con nuove segnalazioni ed inserimenti ma anche con l’eliminazione di quei prodotti che non si trovano più sul mercato per le più diverse motivazioni o che hanno richiesto la tutela come DOP o IGP. Nel 2011 è stata approvata la settima revisione dell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali che conta 243 prodotti, caratteristici di un ambiente locale nel quale agricoltori e artigiani hanno elaborato alimenti eccellenti, utilizzando tecniche molto semplici, spesso familiari, in armo- nia con la natura dei luoghi. Sono quindi produzioni limitate, riscoperte e catalogate dalle Regioni, di cui troverete informazioni e immagini foto- grafiche nelle pagine che seguono. Questa pubblicazione, che evidenzia il legame tra alimento e cultura locale, è un punto di partenza per la valorizzazione e promozione dei prodotti agroalimentari di qualità, che possono creare e riscoprire professionalità, che stimolano un turismo rispettoso dell’ambiente e dei luoghi di produzione e tradizione lombardi.

32 33 Carne e derivati Zone di produzione

Varese e Valchiavenna Milano Livigno Valli del luinese Bastardei Salame di filzetta Luganega Borzat Capretto da latte pesante Bresaola affumicata Salame Milano Mortadella di fegato Luganega Luganega Bresaola di cavallo Salamina mista al Vin Brulè Lughenia da passola Valtellina Mortadella di fegato Carne secca Salamini di cavallo Prosciutto cotto Violino di capra Carne secca al Vin Brulè Cotechino bianco Salamini di cervo Salame di filzetta Cotechino bianco Prosciutto cotto Luganega Slinzega di cavallo Salame Milano Luganega Salame di filzetta Luganega di cavallo Slinzega bovina Salamina mista Luganega di cavallo Salame Milano Mortadella di fegato Verzini Verzini Val Camonica Mortadella di fegato Salamini di capra al Vin Brulè Violino di capra Salsiccia di castrato ovino al Vin Brulè Salamina mista Prosciutto cotto Luganega Prosciuttini della Valtellina Verzini Mortadella di fegato Prosciuttini della Valtellina Violino di capra al Vin Brulè al pepe Prosciutto cotto Prosciutto cotto Como Salame di filzetta Salame di filzetta Agnello razza brianzola Salame Milano Salame Milano Luganega Lecco Salamina mista Salamina mista Mortadella di fegato Agnello razza brianzola Verzini Salamini di cavallo al Vin Brulè Luganega Salamini di cervo Prosciutto cotto Mortadella di fegato al Vin Brulè Brescia Salamini magri o maritati Salame di filzetta Pollo Brianzolo Cuz Slinzega bovina Salame di testa Prosciutto cotto Luganega Verzini Salame Milano Prosciutto crudo Mortadella di fegato Salamina mista Marco d’Oggiono al Vin Brulè Salamini di capra Salame di filzetta Prosciutto cotto Mantova Verzini Salame di testa Salame di Mont’isola Ciccioli mantovani Pollo Brianzolo Salame Milano Salame di filzetta Greppole Salamina mista Salame Milano Luganega Lomellina Verzini Pavia Salamina mista Mortadella di fegato Cacciatori d’oca Ciccioli Soppressata bresciana al Vin Brulè Ciccioli d’oca Quartini d’oca Cotechino pavese Monza e Verzini Pancetta con filetto Durelli d’oca sotto grasso Luganega Brianza Pisto Fegato d’oca grasso Salame d’oca Mortadella di fegato Agnello razza Cremona Prosciutto cotto Grasso d’oca crudo al Vin Brulè brianzola Cotechino cremonese Prosciutto mantovano Luganega Salame di filzetta Pancetta pavese Luganega Bergamo Prosciutto crudo vaniglia Salam Casalin Mortadella di fegato Salame Milano Prosciutto cotto Mortadella Cotechino bergamasco Luganega Salame con lingua al Vin Brulè Salamina mista Salame da cuocere di fegato della bergamasca “Il Botto” Mortadella di fegato Salame mantovano Patè di fegato d’oca Salame d’oca Sanguinaccio o Marzapane al Vin Brulè Luganega Salame al Vin Brulè Salamelle di Mantova Petto d’oca ecumenico Salame crudo del basso pavese Pollo Brianzolo Mortadella di fegato della bergamasca Prosciutto cotto Salame di filzetta stagionato Salame sotto grasso Salame di filzetta Salame di filzetta al Vin Brulè Salame di filzetta Salame di filzetta Salame Milano Prosciutto cotto Sanguinaccio Salame Milano Salame Milano Pancetta Salame Milano Salame Milano Salame pancettato Prosciuttino d’oca o marzapane Salamina mista Salamina mista della bergamasca Salamina mista Salamina mista Salamina mista stagionato Verzini Verzini Verzini Prosciutto cotto Verzini Verzini Verzini

34 35 Agnello razza brianzola Borzat Territorio Territorio Province di Lecco, Como, Monza e Brianza. Livigno (Sondrio). Definizione Definizione Piccolo della pecora di razza brianzola, nato da genitori iscritti al registro Insaccato di carne di pecora costituito da: pelle di pecora, carne di peco- anagrafico. O g n i a n n o , i l ra, aglio, pepe, sale e cannella. Per la posizione Materie prime 18 agosto, negli Materie prime ap­partata, la comu- alpeggi a mon- nità di Livigno è sem- Carne e derivati

Agnello allattato naturalmente fino allo svezzamento, quindi alimentato Pelle di pecora 20 %, carne di pecora 80 %, aglio, pepe, sale e cannella. Carne e derivati te di Premana, in pre stata abituata a con foraggi freschi ed essiccati (fieno) e integrazione di sfarinati e grana- Descrizione del prodotto Curiosità Valsassina, si svolge pensare autonoma- glie. Peso vivo alla macellazione fino a 35 kg. la “Past sui Monti”, Sacchetto rettangolare di pelle di pecora, cucito a mano, ripieno di carne mente. Un tempo,

Descrizione del prodotto Sagre ed eventi una manifestazio- di pecora. Pesa da 1 a 3 kg. Il gusto è tipico della carne di pecora, il colore alla chiusura invernale Gli agnelli presentano caratteristiche morfologiche compatibili con lo ne ga­stro­no­mica rosso cupo, quasi marrone. dei passi, si sopperiva che propone pre- ac­catastando provvi- standard di razza. La carne presenta un sapore delicato e non selvatico. libati minestroni di Viene preparato con carne di pecora tagliata a pezzettini, salata e speziata, ste e traendo ener- Ottima al palato, la taglia e la struttura conferiscono alla razza doti di verdure e carne (i in vasca. Unendo due lembi di pelle di pecora si forma il borzat, che viene gie dai cibi stagionati grande resistenza, robustezza e rusticità. Il sistema di allevamento è di cosiddetti “past”) poi riempito della carne, ripulito per la cucitura e sottoposto alla brucia- (car­ni, salumi e for- da gustare in com- maggi). Il progresso tipo “poderale”, opposto a quello “transumante”, quindi gli ovini possono pagnia, al ritmo di tura della lana in eccesso. Si consuma cotto dopo la bollitura. non ha cancellato le godere di pascoli vicini al centro aziendale. canzoni popolari In gastronomia si trova nel carrello dei bolliti. tradizioni ma ha per- Questo sistema garantisce una buona qualità del foraggio che si riper- lecchesi. messo l’esportazione del­le pre­­­ziose risorse cuote positivamente sulle caratteristiche della carne di agnello. Gli agnelli La Valle di Livigno al­l’esterno della valle. vengono allattati naturalmente fino allo svezzamento, rimangono poi nel Collegata alla vallate limitrofe da passi alpini e da un tunnel, Livigno è territo- gregge, alimentandosi di foraggi verdi ed essiccati fino all’età di 4-5 mesi, rio extradoganale. Questo stato ha favorito lo sviluppo fiorente delle attività quando raggiungono il peso di 25-30 kg e sono pronti per il mercato. commerciali: non ultime quelle legate alle specialità alimentari. Bastardei Bresaola affumicata Territorio Territorio Valchiavenna (Sondrio). Valchiavenna (Sondrio). Definizione Definizione Salamini di carne bovina e suina con sale, salnitro, pepe e spezie. Spalla o coscia bovina, affumicata e stagionata con sale, nitrato e spezie. Materie prime Ormai da secoli, in Materie prime La carne affumicata Suino, bovino, sale, salnitro, pepe e spezie. Valchiavenna si usa Spalla o coscia bovina, sale, nitrato e spezie. era l’alimento base far stagionare i pro- dei contrabbandieri Descrizione del prodotto Descrizione del prodotto durante le “missioni”.

dotti nei crotti. Nei Curiosità Curiosità Salamini in budello naturale di 15 cm di lunghezza e 4 di diametro. Pesano pressi di massi erra- Salame in budello naturale di colore scuro della carne, all’esterno può circa 150 g. Presentano un aspetto scuro per la carne di bovino, gusto tici o a ridosso dei essere coperto da muffa bianco-grigia. La carne è compatta, con gusto e crinali della monta- che deriva dalle due componenti carnee e dalla concia che può variare da gna, locali ventilati odore affumicato. Peso da 2 a 4 kg. produttore a produttore. erano ricavati negli Si prepara con salatura a secco con violino per una migliore dispo- La realizzazione avviene con la mondatura delle carni (maiale e manzo), anfratti naturali. sizione dei pezzi. Dopo 10 giorni avviene la affumicatura con impastatura e insaccatura. L’asciugatura è inferiore alle 24 ore mentre la Nelle immediate segatura di pino, quindi segue l’asciugatura ed una stagionatu- vicinanze, uno spa- stagionatura dura 20-25 giorni. zio era destinato ai ra a ventilazione naturale che dura per circa 2 mesi. commensali. La Valchiavenna Scoprire la Valchiavenna Corridoio privilegiato tra la Pianura Padana L’abbondanza di boschi della Valchiavenna permise non solo il sostentamento delle comunità locali, e l’Europa Centrale, la Valchia­venna ma anche la produzione del legname per le zone di pianura. Il trasporto era facilitato dalla vicinanza si allunga dal margine superiore del Lago di Como, dove la materia prima era imbarcata in direzione dei porti di Como e Lecco. Per del Lago di Como in direzione capacitarsi della consistenza delle foreste valchiavennasche, basta risalire da Gordona in direzione della Montespluga dei passi dello Spluga e del Maloja. Val Bodengo. Un’intensa serie di tornanti guadagnerà facilmente la quota panoramica nel fitto bosco.

36 37 Bresaola di cavallo Capretto da latte pesante Territorio Territorio Valchiavenna (Sondrio). Valli del luinese (Varese). Definizione Definizione Insaccato di equino stagionato intero. Piccolo della capra di razza Verzasca. Materie prime Per la magrezza dei Materie prime Capretto arrosto Carne equina (punta d’anca, magatello, sottofesa), sale, spezie, pepe, aglio, tagli e l’alta qualità Carne bianca di capretto. (1kg di capretto, olio, delle sue proteine, la burro, cipolla, trito Carne e derivati

ginepro e alloro. Descrizione del prodotto Carne e derivati bresaola è un alimen- Ricetta

Curiosità d’aglio, lardo e prez- Descrizione del prodotto to prediletto dagli Ha una lunghezza di 1 m e pesa 8-15 kg; il sapore è delicato non selvatico. zemolo, 1 bicchiere di In funzione del taglio, va da 1,5 a 4 kg. Ha carne scura, rosso cupo, spor­tivi. I buongustai Si ottiene dall’allattamento del capretto con latte vaccino, la crescita fino vino bianco, 50 g di dell’equino, consistente e morbida al tempo stesso, di gusto dolce e spe- la apprezzano tagliata a 40-50 giorni e la macellazione al peso di 8-15 kg. pomodoro, sale, pepe, in fette sottilissime ziato. Dopo il sezionamento del pezzo anatomico, si esegue una refilatura Viene cucinato al forno con le patatine e con le spezie di montagna. brodo) adagiate su un taglie- Tagliare la carne e e una salatura a secco, si lascia 8-10 giorni in salamoia (di più per maggiori re e ricoperte da una rosolare in olio con pezzature) con 2 mosse. Dopo l’asciugatura la stagionatura ha la durata di sfogliatura di petali Le valli del luinese la cipolla sottile. di formaggio Grana almeno 2 mesi. Si utilizza principalmente come prodotto finito. Ai margini nordoccidentali della regione, il territorio di Appena la carne e da una spruzzata im­brunisce, aggiun- di limone. Luino combina il mite panorama del Verbano con gli gere aglio, lardo Chiavenna scenari alpini al confine tra Italia e Svizzera. I sentieri prezzemolo, bagnare Una passeggiata nel centro storico che percorrono queste montagne raramente sono aspri col vino e lasciare evaporare. Unire di Chiavenna rivela l’antichità del borgo e perfino alle quote alte la neve è sporadica. Per questo, pomodoro, sale, pepe e l’importanza che nel tempo assun- l’attività escursionistica non si ferma mai e ricercare le e brodo. Coprire e se: preludio d’Italia per chi proveniva trattorie tipiche diventa un passatempo interessante, cuocere lentamente. da Nord e ultimo lembo di civiltà per alla scoperta di una montagna poco conosciuta. i viandanti diretti ai valichi. Carne secca Cacciatori d’oca Sinonimo Territorio Brascarola (Livigno). Lomellina (Pavia). Territorio Definizione Valchiavenna, Valle S. Giacomo e Valtellina (Sondrio). Cacciatori crudi di carne di suino e d’oca misti a grasso di suino, talquali Definizione Chi frequenta abitual- o sotto strutto suino. Gli animali da cortile Lavorazione equivalente al violino su carni di bovino, cavallo, pecora, mente la montagna erano in passato un conosce l’importan- Materie prime tacchino o sulla selvaggina. za di limitare il peso anello della catena Curiosità Carne d’oca, carne di suino magra, pancetta, sale, pepe, aromi naturali, nitrati. Materie prime dello zaino e di con-

Curiosità ali­mentare. Nutriti Descrizione del prodotto con gli scarti della Carni di cavallo, pecora, tacchino o selvaggina comprese le costine salate tare su alimenti che forniscano il giusto Ha forma cilindrica allungata di 15-20 cm di lunghezza e 4 cm di diametro. cucina umana e con a secco con speziatura varia. quanto l’economia apporto calorico. Il peso è di 300-400 g. Ha un gusto dolce e delicato con profumo di viola, famigliare consen- Descrizione del prodotto Per questo motivo, la diventa piccante se conservato sotto grasso. Si ottiene dalla macinazio- tiva, al momento Carne stagionata di varia origine con il colore imbrunito dalla stagionatura. carne salata, in dosi ne di carne di suino e carne d’oca con l’aggiunta di sale, pepe e aromi. op­portuno rap- Si produce con la mondatura del pezzo anatomico, la salatura a secco a una contenute, era un presentavano una elemento difficilmen- Il composto viene insaccato in budello di manzo, legato e fatto stagionare gustosa risorsa, da mossa e, dopo 7-10 giorni, con l’asciugatura a ventilazione naturale. La stagio- te assente nel povero almeno 15 giorni. Sono presentati talquali o sotto strutto. sfruttare al meglio. natura avviene in crotto o in cantina per almeno 60 giorni. Si consuma durante bagaglio dei valligiani il pasto o a merenda, in particolare d’estate e in concomitanza con le festività. durante le trasferte. Il mare in Lomellina Quando le risaie sono allagate e le piante Il Cardinello non hanno ancora raggiunto la superficie, Il Monte Cardinello presta il nome alla locanda di Isola e al sentiero che la collega a Montespluga. La locanda percorrere una strada di Lomellina concede appartiene da oltre tre secoli alla stessa famiglia: si tramandano la stagionatura di carni e formaggi e le storie la sensazione di essere su un ponte infinito. di alcuni ospiti. Tra questi, il giovane Mozart, che pretese di partire di notte per evitare incontri sul sentiero.

38 39 Ciccioli Ciccioli mantovani Sinonimo Sinonimo Gratòn, grasin. Ciccioli alla Romagna. Territorio Territorio Provincia di Pavia. Provincia di Mantova. Definizione Del maiale nulla va Definizione È dal 1234 che i fritti, residui di filamenti di grasso di maiale, derivati dalla perduto. Ogni parte Refilatura di parti grasse del suino cotte nello strutto. Ciccioli sono sulle era ed è utilizzata: tavole dei pavesi, Carne e derivati

lavorazione dello strutto. Materie prime Carne e derivati perfino la pelle e le

Curiosità figli di un’economia Curiosità Materie prime setole, che non tro- Scarti di lavorazione del maiale, strutto, sale, aromi e conservanti. agricola che traeva Residui di grasso di maiale. vano impiego alimen- Descrizione del prodotto dagli animali delle Descrizione del prodotto tare. L’intensificazione I ciccioli mantovani hanno forma di parallelepipedo di varia dimensione. cascine il massimo de­gli allevamenti, inol- delle ri­sorse. Oggi I ciccioli hanno la forma di noce, dimensioni variabili in base alla forma dei tre, ha portato alla La consistenza è morbida, l’aspetto gelatinoso sono or­mai presenti residui, colore ambrato, sapore di grasso e consistenza morbida. Si otten- selezione di razze con e il gusto è quello tipico del grasso suino. in tutti i grossi cen- gono dalla liquefazione delle sugne ove avviene il pescaggio dei filamenti elevate percentuali Vengono preparati con il taglio in cut- tri, ma il consiglio è di tagli pre­giati e con solidi di grasso. Vengono fritti nello strutto bollente e, dopo la scolatura, ter delle refilature, il riscaldamento di gustarli presso le limitate quantità di nu­merose aziende sono ulizzati, ad esempio, per cucinare la focaccia ai ciccioli. grasso. con strutto fuso, la pressatura, l’aromatiz- agrituristiche della zazione e la salatura in stampo. Dopo il raffred- zona dove la pro- Castelli di Lomellina damento, sono da consumarsi entro due mesi, duzione è ga­rantita. Raramente un’area pianeggiante e apparentemente senza ostacoli come la Lomellina presenta vestigia preferibilmente freschi. Notevole è l’accoppiamento fortificate tanto numerose. In realtà, torri, bastioni e roccaforti avevano lo scopo di proteggere la parte con la polenta gialla e un buon bicchiere di lambrusco. occidentale del territorio pavese, altrimenti scoperto per l’assenza di grandi fiumi o altri ostacoli. Cotechino bianco Ciccioli d’oca Sinonimo Sinonimo Codeghin. Grasin d’oca. Territorio Territorio Valchiavenna e Valtellina (Sondrio). Lomellina (Pavia). Definizione In Valtellina la genu- inità trova riscontro Definizione La variante morta- Insaccato di cotenne, macinate e speziate. Da consumarsi cotto. rese del fois gras si nei piccoli allevamen­ Pezzetti di pelle d’oca e di frustoli di carne d’oca fritti. Materie prime ti do­­ve gli animali ottiene ingrassando Curiosità Materie prime Cotenna di maiale, sale, spezie, aglio, pepe, vino passito o bianco. sono accuditi con

Curiosità l’oca con fichi ed Pelle, grasso e carne d’oca, sale, pepe e alloro. altri prodotti genu- Descrizione del prodotto passione famigliare. Descrizione del prodotto ini, con­trariamente Prodotto fresco insaccato in budello naturale, di circa 200 g di peso, 15 cm, alla versione france- Pezzetti di forma varia dal gusto dolce, colore paglierino con consistenza mor- se, dove i palmipedi di lunghezza e 5-6 di diametro. Tipico salume grasso, con aroma dovuto alla bida (a volte secchi). I pezzi di pelle da rifilatura e i frustoli di carne d’oca subi- destinati al­la macella- concia, è di colore chiaro con punteggiature dovute alle spezie. scono la frittura nel grasso per 6-8 ore, con salatura a metà della cottura. Dopo zione so­no alimenta- Si ottiene dalla miscelazione e impastamento degli ingredienti che vengono ti con strutto e altri la scolatura e il raffreddamento, sono pronti per la vendita. In gastronomia grassi animali. insaccati in budello naturale e refrigerati a 0-1°C. vengono utilizzati per la preparazione della focaccia e della polenta con ciccioli. Si consumano con purea di patate, lenticchie o polenta.

Una visita a Mortara Scoprire la Valtellina Nel suo nucleo storico è di grande rilevanza Da Delebio, la Valtellina apre le proprie porte agli ospiti offrendo vari la Piazza Mons. Dughera con la Basilica di San ambienti a seconda della quota. Dal livello della Valle dell’Adda, dove si Lorenzo e l’Oratorio di San Luigi; al margine concentrano i paesi, fino alle quote dei ghiacciai, paradiso degli alpinisti, si dell’abitato, lungo la Via Francigena, l’Abbazia riesce a passare dal clima mite che favorisce la vite, ai pascoli d’alta quota di S. Albino vanta origini antichissime. Fu utilizza- dove le mucche producono latte profumato di fiori, ingrediente base fonda- La Basilica a Mortara ta come ospizio per i pellegrini sulla via per Roma. mentale che nelle mani sapienti dei pastori si trasforma nei formaggi più pregiati.

40 41 Cotechino cremonese vaniglia Cotechino pavese Territorio Territorio Provincia di Cremona. Provincia di Pavia. Definizione Definizione Insaccato di carni magre, grasso duro, poca cotenna. Insaccato da cuocere di carne di maiale, aromatizzato con vaniglia, Materie prime Cotechino al riso marsala o semi d’anice. La provincia di Pavia Suino (carne magra, spolpi di testa, guanciale, cotenne), sale, vino, pepe, spezie. (400g di riso, 1 cote- Materie prime è composta da tre chino, 50g di burro, territori distinti: la Ricetta Carne e derivati

Descrizione del prodotto Carne di maiale, cotenna e pancetta di maiale. Carne e derivati 1 cipolla, 2 cucchiai pianura che circon- Curiosità Insaccato in budello naturale o vescica, che pesa circa 1 kg. Le carni, dopo d’olio, 50g di Grana, Descrizione del prodotto da il capoluogo, la la mondatura, vengono macinate a grana media. Dopo l’aggiunta della concia e sale, pepe) Si presenta con forma cilindrica ad arco e in filze da tre pezzi da 400 g Lomel­lina e l’Oltre- l’insacco sono sottoposti a breve stagionatura (15-20 giorni). Il gusto e la consi- Bollire il cotechino ognuno. Ha un odore delicato e il sapore di spezie e aromi aggiunti. pò, celebre per la per 2 ore. Col brodo fascia collinare che stenza morbida dipendono dalla composizione dell’impasto. Tradizionalmente di cottura, preparare La preparazione della carne avviene con la tritatura, l’impasto e l’aggiunta lo contraddistingue. si dice venga prodotto nei territori fin dove si sentono le campane del Duomo. il riso soffriggendo di aromi e spezie. Dopo l’insaccatura in budello di manzo, si procede con La denominazione vaniglia deriva dall’impiego di un impasto magro, che confe- cipolla, burro e olio. l’asciugatura. Viene consumato cotto con il puré. Servire il cotechino risce particolare dolcezza all’insaccato. Si consuma bollito. su un letto di riso. Il Po nella provincia pavese In bici nel Cremonese Il Po era un tempo attraversato da una serie di guadi. Uno dei più occidentali era all’altezza di Monticelli Il territorio della Provincia di Cremona è lambito dalle acque del Po. Tutti gli argini, sia quelli maestri Pavese e serviva da passaggio lungo la Via Francigena. Il vincolo tra gli uomini e il corso d’acqua è sempre che quelli golenali, sono percorsi da sterrati parzialmente chiusi al traffico veicolare. Per questo, gli stato molto forte. Raccontava Gianni Brera che, ai suoi tempi, la prova per il passaggio dall’adolescenza appassionati del pedale trovano in quest’ambiente lo spazio ideale per scoprire l’ecosistema fluviale. allo status di adulto era l’attraversamento a nuoto del fiume. Era consuetudine per tutti i diciottenni lanciarsi nelle acque tra Arena Po e San Zenone e sfidare la corrente raggiungendo la sponda opposta. Cotechino della bergamasca Sinonimo Cuz Codeghi della bergamasca. Territorio Territorio Corteno Golgi (Brescia). Bergamo e provincia. Definizione Definizione Carne di pecora cotta, conservata sotto grasso. Insaccato fresco di carne suina con cotenna. Ermanno Olmi, tra Materie prime Dalla frazione di S. Materie prime le più prestigiose Carne di pecora (Pecora di Corteno tutelata dall’Unione Europea), firme della cine- Antonio di Corteno Carni di suino (le meno pregiate), cotenne di maiale, spezie varie, sale, matografia italiana, meglio se di più pecore di almeno tre anni d’età. Golgi si diramano le Curiosità Valli di Campovec- vino e pochissimo aglio. ha documentato Descrizione del prodotto Curiosità Descrizione del prodotto nel suo “L’albero Semplici pezzettini di carne come per lo stufato, di colore rosso scuro chio. Tra scenari di degli zoccoli” uno incomparabile bel- Le dimensioni sono molto variabili ma si tende a dare un diametro di circa spaccato della vita e con il grasso di colore giallo. Il gusto è quello caratteristico di pecora, lezza, la peculiarità 8 cm ed una lunghezza di circa 20 cm. Il peso varia tra i 100 e i 200 g. quotidiana dei con- abbastanza forte ma tutt’altro che sgradevole. Per la preparazione del Cuz di queste valli sono i Dopo la cottura il cotechino ha un gusto caratteristico, leggermente grasso tadini della bassa si procede a tagliuzzare la carne di pecora o di più pecore e la si mettere ponti in legno coper- bergamasca, sua ti da tettoie. e speziato. Si prepara con le carni meno pregiate, perché solitamente si fa terra natale. a cuocere a fuoco lento, solo con aggiunta di sale. Per evitare che la carne dopo aver preparato il salame. La carne deve essere mondata dalle parti Tra le scene, rigo- si attacchi al fondo della pentola, si deve aver cura nervose e dure e viene tritata a grana fine. Parallelamente si prepara la rosamente ambien- di porre sul fondo della stessa i pezzi più grassi. cotenna del maiale: viene pulita dalle setole, lavata e macinata. Si aggiungono tate nelle località La cottura dura circa 3-4 ore senza mescolare; descritte, l’ucci- le cotenne alla carne e all’impasto si aggiunge una miscela di sale e spezie. sione del maiale si deve semplicemente muovere una volta ogni tanto Si mescola l’impasto e si aggiungenge il vino, fatto passare nell’aglio, senza rappresenta uno la pentola per evitare che ogni pezzo di carne stia lasciare quest’ultimo in infusione. L’insacco avviene facendo uso di budella spaccato fedele alle a lungo a contatto con le pareti. Una volta cotto, consuetudini del­le naturali. La legatura si dovrebbe fare a mano. In gastonomia si cucina bollito corti lombarde. si estrae il prodotto e si pone nel “cuviol”. Al di e spesso associato con la polenta o le patate ma anche con le lenticchie. sopra si mette uno strato di grasso, preso dalla pen- È chiaramente un piatto invernale. tola di cottura, al fine di conservarlo a lungo.

42 43 Durelli d’oca Grasso d’oca Sinonimo Sinonimo Pardé d’oca. Gras d’oca. Territorio Territorio Lomellina (Pavia). Lomellina (Pavia). Definizione I primi riscontri Definizione Nelle cucine della Ventrigli d’oca. dell’allevamento Grasso d’oca fuso. Lomellina, il grasso delle oche risalgo- d’oca è normal- Storia Carne e derivati

Materie prime Materie prime Carne e derivati mente usato come

no al XV secolo: la Curiosità Stomaco e muscolo dell’oca, sale e pepe. Carpione: aromi naturali, vino, fortuna del palmi- Grasso d’oca da bollitura, sale, pepe e alloro. condimento e come aceto bianco, cipolla, alloro, rosmarino, salvia, pepe nero, chiodi di garo- pede a Mortara e Descrizione del prodotto so­stan­za conservan- fano, bacche di ginepro e olio. in Lomellina si deve Il grasso intestinale dell’oca viene sciolto e posto in cottura per un’ora. Si te per il confeziona- alla sua versatilità. mento dei prodotti. Descrizione del prodotto Non solo carne e confeziona in vasi di vetro dove, al momento del riempimento, viene aro- I durelli sono di forma irregolare e hanno gusto dolce per la carne d’oca e grasso ma anche matizzato con l’alloro. Pastoso e cremoso, viene abitualmente utilizzato intenso per l’aceto e gli aromi. La produzione avviene con la bollitura di 2 piumaggio, con il come condimento per le patate o per la carne. ore dei ventrigli d’oca puliti. Dopo il raffreddamento, devono essere lasciati quale si confeziona- vano i piumini delle asciugare per un giorno. Si può poi iniziare il riempimento dei vasi e l’aggiunta doti delle fanciulle Il toponimo Lomellina di carpione caldo quindi si procede alla chiusura dei contenitori. benestanti. Il termine deriverebbe da “mellium” o “mellum” che, nell’accezione delle antiche In gastronomia si consumano conditi in insalata. tribù liguri stanziate nella zona, significa “collare” o “cintola”. Questo sarebbe da riferire al fatto che la Lomellina è completamente circondata da fiumi e che gli Tra Mortara e Robbio stessi Po, Ticino e Sesia svolgono una funzione di confine naturale e isolamento. Pur appartenenti amministrativamente alla Lombardia, le due loca- Il primo riscontro storico della Lomellina risale ad un documento dell’imperatore lità sono a pochi chilometri dai capoluoghi piemontesi di Novara e Federico II di Svevia. Vercelli. Questa vicinanza conferisce un tono di autonomia al terri- torio dell’estrema Lomellina, quasi una dichiarazione d’indipendenza, Greppole L’abitato di Robbio estesa alle specialità gastronomiche locali (risi, salumi d’oca e offelle). Sinonimo Ciccioli frolli, grasoi. Fegato d’oca grasso Territorio Sinonimo Provincia di Mantova. Fidig gras d’oca. Definizione Tra Mantova (sul Mincio) e il Po (a Territorio Grasso fuso e fritto, aromatizzato. poca distanza) la Lomellina (Pavia). Materie prime conca di Governolo Curiosità Definizione I prodotti confezio- Lardo di scarto, rosmarino, alloro, pepe e sale mitiga il dislivel- Fegato intero d’oca ingrassata lavorato. nati artigianalmente Descrizione del prodotto lo permettendo il con le carni dell’oca transito delle moto- Materie prime ricevettero il primo Briciole o frustoli fino a qualche centimetro quadrato di superficie, navi che collegano Curiosità Fegato, sale, pepe, aromi naturali e nitrati. riconoscimento uffi- delle forme più varie, di colorazione oro-marrone scuro. La consistenza il Porto di Mantova Descrizione del prodotto ciale all’Esposizione è croccante. Dopo la fusione in caldaia avviene la raccolta dello strutto con San Benedetto Internazionale di Po. Assume la forma del contenitore se confezionato in terrina, attorcigliato se Pa­r­­i­­gi nel 1913. e rimangono i ciccioli, che vengono aromatizzati dopo la frittura. confezionato in torcione. Il peso è di 500-1000 g e il gusto dolce e molto Si presentano sfusi o, nel caso di produzione industriale, anche sottovuoto. delicato. Ha il tipico colore avorio paglierino. Il fegato d’oca ingrassata, dopo Si consumano a fine pasto o come spuntino. la pulizia e la svenatura, viene insaporito con spezie e aromi per 2-3 ore. Seguono cottura, raffred- La Torre della Fame damento e confezionamento sottovuoto Presso il castello, un ponte attraverso il canale Molinella costeggia intero, in ter­rina o in torcione. Sulla tavola la Torre della Fame, la più grossa tra quelle castellane. si utilizza come scaloppa, per fare il paté di Le sue mura rivelarono una stanza murata con sette scheletri: fegato d’oca o a fette sui crostini caldi. Mantova probabilmente uno apparteneva a Pico della Mirandola.

44 45 Luganega Lughenia da passola Sinonimo Sinonimo Salsiccia, luganica, salsisa, groppino. Salame di rape. Territorio Territorio Tutto il territorio regionale. Livigno (Sondrio). Definizione Riso e luganega Definizione L e s e v e r i s s i m e Carne macinata di suino insaccata a filze, da consumarsi fresca previa cottura. (1kg di riso, 150 g di Salame di rape e lardo suino. condizioni climati- burro, 2 cipolline, 2 che che da sempre Ricetta Carne e derivati

Materie prime Materie prime Carne e derivati litri brodo ristretto, 1 imperversano in Curiosità Carne di suino, grasso di suino macinati, sale, pepe, spezie (aglio e vino bicchiere di vino rosso, Rape (passole), lardo di maiale, sale, pepe, vino e aromi naturali. inverno sulla conca per quella bergamasca). 400 g di lugagnega) Descrizione del prodotto di Livigno (la frazio- Descrizione del prodotto Rosolare la cipolla Salsiccia di forma cilindrica, legata a ferro di cavallo con lunghezza 25-30 ne Trepalle ha fama nel burro, insaporire di essere la borgata Ha una lunghezza da 20 cm, sino anche a 18 m; è ripiegata su se stessa a il riso con vino e cm e diametro 2-3 cm, con gusto dolce, colore marrone scuro con pun- più fredda d’Ita­lia) formare un grappolo e il diametro è di 4-5 cm. Il sapore è dolce, di carne bro­do. A parte sbol- tinatura bianca dovuta alle rape, del peso di 200-300 g. La produzione si obbligarono i valli- suina, o speziato in base all’essenza utilizzata. La lavorazione è simile a quella lentare la luganega in effettua con le rape raccolte d’autunno, le più piccole esiccate, bollite per giani ad inventarsi acqua per sgrassarla cibi facilmente con- del salame, si miscela la carne tritata, anche se con granulometria medio- e cuocerla 5 minuti 2 ore, tritate, macerate con vino e spezie; miscelate con lardo tritato, a servabili e ad alto piccola, si aggiungono le spezie ed il sale e, a volte, vino passato nell’aglio. nel vino. Unirla al volte con aggiunta di carne, l’insaccato avviene in budello di maiale. La sta- contenuto calorico. Ottenuto il tutto si amalgama bene il macinato e quindi si insacca riso e servire. gionatura dura un mese. La lughenia è un salume che va consumato crudo. nel budello naturale. La legatura avviene manualmente e si lega a catena, cioè costruendo una catena di salamelle, Una valle segreta del livignasco legate solo in testa ed in coda. In gastronomia si cucinano Tutti possono scoprire l’aspetto selvaggio di Livigno abbandonando il paese dalla sua estremità set- alla griglia, nei risotti o nei ripieni. tentrionale ed imboccando la Val Federia. Una piccola strada facilmente percorribile a piedi e in bici si addentra tra due crinali ininterrotti immergendosi in un contesto alpino fatto di quiete e pascoli Luganega di cavallo d’alta quota, animati in estate dalle campane delle mandrie. Sinonimo Salsiccia di cavallo. Mortadella di fegato al vin Brulé Territorio Sinonimo Provincia di Sondrio. Mortadela de fidig o de fidich. Definizione La cucina valtellinese Territorio Insaccato di cavallo in filze, da consumarsi cotto. ha fama di essere tra Regione Lombardia. le più caratteristi- In molti paesi è Materie prime che dell’arco alpino. Definizione Curiosità rimasta la tradizio- Primi piatti a base Carne equina (carniccio), pancetta o pancettone suino, sale, spezie, aglio, Insaccato di fegato e carni suine, da consumarsi cotto. ne, al termine della di grano saraceno, vino bianco e noce moscata. Materie prime Messa di mezzanot- funghi, formaggi, Curiosità te nelle ricorrenze Descrizione del prodotto insaccati di cavallo Suino (fegato, carne e pancetta), sale, spezie e aromi (vino). invernali principali, Filze da 6, 12 o 15 salamini; da 15 cm circa di lunghezza e 4 di diametro. sono esaltati dai vini Descrizione del prodotto di offrire ai fedeli ottenuti dalle uve Il peso è circa 250 g. Il colore è scuro, il gusto dipende dal tipo di concia. È un Insaccato in budello naturale, del peso di 600-700 g. una coppa di vin cresciute sul versan- brulé. Sul sagrato La produzione avviene con la mondatura di magro e grasso (eliminazione te solivo della vallata. Ha gusto dolce e amarognolo per il fegato (utilizzato come della sugna), la macinatura (con aggiunta delle spezie) e il riposo per 12 ingrediente base), speziato e di colore scuro. La preparazio- della chiesa, era ed è un ottimo spunto ore. L’insacco avviene in budello naturale ed è seguito dalla grondatura. ne avviene con la macinatura del fegato, unito a carne in per riscaldare ani- La luganega va cotta ai ferri, e si può consumare con giusta proporzione e vino in eccesso. Durante l’impasto mo e corpo e rice- polenta e patate lesse. vengono aggiunti solo sale e pepe macinato, il resto vere una sferzata di energia per tornare è lasciato macerare con il vino. Seguono la miscelazione a casa dopo la fun- Feste in Valtellina con impasto a caldo, l’insacco in filzetta, l’asciugatura zione. Non passa un fine settimana che non animi almeno uno dei e la stagionatura. Si consuma su taglieri come antipasto o paesi valtellinesi; ricorrenze legate a tradizioni, patroni e raccolti merenda, oppure con le patate e il bollito misto e in parti- di­ventano occasioni di festa e sagre. colare durante l’inverno.

46 47 Pancetta con filetto Pancetta pavese Territorio Sinonimo Provincia di Mantova Panséta. Definizione Territorio Pancetta arrotolata con filetto all’interno Provincia di Pavia. Materie prime Con lo stesso pro- Definizione Le carni del maiale Suino (pancetta e filetto), sale, pepe e vino bianco cedimento della Prodotto ottenuto dalla salatura e stagionatura della parte del ventre devono provenire da pancetta con filetto, femmine e da maschi Carne e derivati

Descrizione del prodotto del maiale. Carne e derivati si prepara anche

Curiosità castrati. Sono questi Curiosità Salume che viene confezionato arrotolando la pancetta su un filetto la pancetta con Materie prime quelli che si denomi- e stagionando in budello (anche in parte). La forma è cilindirica con ‘pisteum’, nella quale Parte ventrale del maiale, sale, spezie e aglio. nano propriamente pezzatura e peso variabili. Il suo sapore è quello caratteristico della il ripieno di filetto di Descrizione del prodotto “maiali”, mentre l’ap- suino viene sostitui- pellativo corretto per pancetta, mitigato dal filetto. La sua preparazione prevede diverse fasi: to da un macinato di Ha forma cilindrica, peso da 1,5 kg a 3,5 kg, il sapore è di spezie. Si produce il maschio riprodut- mondatura della pancetta e del filetto, salatura a secco della pancetta carni grasse e magre con le parti ventrali del maiale salate a secco e poi passate in salamoia con tore è “verro”. e suo arrotolamento su pezzo di filetto. Si passa poi alla legatura con scelte, condite con spezie e vino bianco. Dopo l’arrotolamento, la cucitura e l’insaccamento, la sta- sale, aglio (facoltati- spago grosso ed eventuale insacco in budello naturale per proteggerlo vo) e aromi naturali. gionatura ha la durata di 60 giorni. Si usa per insaporire petti di pollo e quaglie. dalle infiltrazioni d’aria. Segue una stagionatura per circa 90 giorni. Il giorno del maiale Tra corti e cascine di Lombardia In provincia di Pavia il 17 gennaio, giorno di Su buona parte del territorio, la cultura della corte ha segnato profonda- Sant’Antonio, era la data del sacrificio del mente saperi e sapori della tradizione gastronomica; tanto che, in tempi porcello. Le sapienti tecniche di lavorazione recenti, agriturismi e ristoranti tipici han­no riportato in vita le vecchie permettevano di godere per quasi un anno di sala- atmosfere delle cascine lombarde. Cascina a Montalto mi, coppa, lardo, strutto e prosciutto. Pancetta della bergamasca Paté di fegato d’oca Sinonimo Sinonimo Panseta. Pastis ad fidig d’oca. Territorio Territorio Bergamo e provincia. Lomellina (Pavia). Definizione La genuinità della Definizione Oca arrosto e paté pancetta nostrana la (Un’oca, sale, rosma- Insaccato di carne suina stagionato. rende valida tanto Crema di fegato d’oca. rino, un bicchiere Materie prime come salume da Materie prime Ricetta di cognac) Curiosità Pancettone refilato e scotennato, sale, spezie varie e vino. consumare in fette Fegato d’oca, burro, guanciale di suino, sale, pepe, aromi naturali e nitrati. Pulire accuratamen- sottili semplicemente Descrizione del prodotto Descrizione del prodotto te l’oca, cuocerla in adagiato su una fetta un tegame con sale, Il diametro è variabile ma attorno ai 10-12 cm, la lunghezza di circa di pane scottato al Crema dolce di colore scuro. Si ottiene cuocendo separatamente del il rosmarino e acqua. 15-20 cm; il colore è chiaro per la presenza di grasso e venature di for­no, quanto come Fegato d’oca (3 ore) e del guanciale (1,5 ore). Viene confezionato dopo Far cuocere per 15 carne. Ha gusto dolce, delicato, poco speziato e poco salato. Viene in­saporitore incon- il raffreddamento con l’aggiunta di burro e aromi. È utilizzato in piatti a minuti con coper- fondibile in sughi, chio, quindi scoprire preparata con il pancettone pulito, scotennato e refilato se arrotolata da ac­compagnare a base di patè gelatinato. e alzare la fiamma. mentre non viene scotennato se si tratta di pancetta distesa. La pancetta paste o polenta, o Alla formazione di viene comunque, in entrambi i casi, distesa in marne e ricoperta con la intingoli da abbinare Oche e maiali una crosta croccan- alle carni. te, proseguire per miscela di spezie, sale e vino. La si lascia in salamoia per 4-5 giorni per- L’accostamento tra palmipedi e suini è un’esclusiva 2 ore. A termine ché prenda l’aroma ed il gusto voluto, quindi si estrae, si monda della scaturita dalla creatività dei macellai della Lomellina. cottura versare il salamoia e la si arrotola disponendola in budello naturale. La legatura Se prima l’oca era considerata un surrogato cognac nel sugo viene fatta tuttora a mano da quasi tutti i produttori. La stagionatura del maiale, l’affinità di preparazione e lavorazione e dare un’ultima vampata di calore non deve essere inferiore a 45 giorni. Viene utilizzata affettata come delle rispettive specialità ha ispirato i creatori por- per evaporarlo. antipasto o usata in cucina per arricchire sughi particolari. tando alla nascita di un abbinamento unico al mondo. Servire con paté.

48 49 Petto d’oca stagionato Pollo Brianzolo Territorio Territorio Lomellina (Pavia). Martesana, Brianza, Valli del Lario. Definizione Definizione Petto d’oca intero proveniente da animali con almeno 180 giorni di vita. PoIlo di tipo mditerraneo con muscolatura soda ben attaccata alle ossa, Materie prime O c a e a n a t r a , senza accumuli di grasso Il pollo brianzolo Carne d’oca, sale, pepe, aromi naturali e nitrati. accompagnate con Materie prime si presta a nume- verze, co­stituiscono rose preparazioni: Carne e derivati Descrizione del prodotto gli ingredienti del Incrocio di prima generazione tra Gallo di razza Livomese e gallina arrosto, ripieno o Carne e derivati Curiosità Forma del pezzo anatomico, con lunghezza di 25-30 cm e peso intorno rago, piatto tipico di razza New Hampshire. Curiosità bollito, al forno con ai 300 g. Il gusto è dolce, delicato, intenso, il colore rosso scuro. lomellino. Descrizione del prodotto patate e verdure. La produzione avviene con la sezionatura dei petti di carne d’oca, l’insa- Il pollo brianzolo si ottiene allevandolo in ambienti chiusi per un perio- Tagliato a pezzi, è l’ingrediente per porimento con sale, pepe e aromi per 15 giorni. Dopo il rivoltamento, do non superiore alle 8 settimane. In seguito gli animali devono poter ricette più elabo- l’asciugatura e la stagionatura per 2 mesi, vengono messi sottovuoto usufruire liberamente del pascolo. La macellazione avviene a un’età rate: petti di pollo e sono pronti per la vendita. non inferiore ai 4 mesi. impanati, pollo alla cacciatora o in cas- seruola con erbe La cucina lomellina Montagna antica aromatiche. La cucina tradizionale lomellina fonda la sua semplicità nell’economia agricola della zona. Definibile un Per tempi immemorabili, la vita delle genti alpine è tempo come povera ed essenziale, le abitudini alimentari erano senza pretese né ricercatezze. Con un’im- stata scandita dal sorgere e dal calar del sole, momen- pronta nettamente autarchica, ogni famiglia consumava fondamentalmente quello che riusciva a produrre to in cui mandrie e greggi dovevano già essere state in proprio: verdure (sia provenienti dall’orto sia selvatiche), raramente carne (proveniente da animali da ricondotte in stalle e ovili, al riparo dai pericoli. Una cortile come pollame o conigli o dalla cacciagione) e pane (ogni cascina aveva un proprio forno). Solo dal frugale cena concludeva la giornata. Rinascimento, grazie alla introduzione operata dagli Sforza (per primi in Europa), si diffuse l’uso del riso. Prosciuttini della Valtellina Pisto Territorio Territorio Valtellina. Provincia di Mantova. Definizione Definizione Prosciutto crudo stagionato insaccato e legato per stagionatura lenta Carne macinata e speziata. ma omogenea. Durante le feste della Madonna di mar­zo Materie prime Riso al Pisto Materie prime Cuocere il riso nel (celebre è quella di Suino (pancetta, triti di banco, fondelli, etc.), sale, pepe, aglio e vino rosso. brodo di carne o Noce prosciutto crudo, sale, cannella, garofano, pepe, aglio, vino rosso Ponte in Valtellina), Ricetta Descrizione del prodotto di verdure, avendo (per macerare l’aglio), nitrito di sodio e nitrato di potassio. Tradizioni rastrelli, gerle e cam- Carne trita con l’aggiunta di spezie che viene presentata sfusa o meglio cura di dosarlo per Descrizione del prodotto pasc (con­tenitori in vimini prodotti dai in sacchetti di plastica. È una pasta di salame, con il tipico colore non dover scolare. Prosciuttini sferoidali, ovalizzati, con un peso da1 a 1,5 kg che si presen- Lasciare in fiamma contadini) erano pro­ della carne imbrunita (perché senza conservanti). Si prepara macinando viva per 7-8 minuti, tano esternamente insaccati e legati. La carne è di colore rosato e il suo posti come merce di le carni e il grasso dopo la loro mondatura e miscelandole con spezie quindi ridurre al mini- gusto dipende dalla concia, che si prepara per salatura a secco di 15 giorni scam­bio tra contadini e commercianti. e vino. Viene venduta in sacchetti di plastica alimentare. mo il fuoco e comple- con mossa dopo 1 settimana. Dopo l’asciugatura vengono posti in pelli- tare la cottura con il coperchio. Preparare cola naturale (ricavata dalla stomaco), legati a mano con spago e appesi 2 Il territorio mantovano un battuto di lon­za, mesi per la stagionatura. Nella geografia locale, poco più di venti sottospalla, pancetta chilometri di sponda del fiume nei dintor- di maiale, sale, pepe Signori di Valtellina e aglio (facoltativo). ni di Mantova, sono definiti come “sinistra Dopo aver passato Un tempo parte della Rezia, poi di volta in volta dominio dei longobardi, dei Mincio”. Questa è la sponda dei poeti, tutto al burro, ver- franchi, del regno italico e della casa di Sassonia, nell’XI secolo, la Valtellina con esplicito riferimento alle aree sare nel paiolo del fu destinata al Vescovo di Como. Nel XIV secolo fu la volta dei Visconti, poi di vegetazione incontaminata che carat- riso aggiungendo una degli Sforza. Nel 1512 il trattato di Teglio assegnò il territorio ai Grigioni. cascata di grana. terizzano il litorale. L’autonomia giunse solo nel 1797, con la Repubblica Cisalpina.

50 51 Prosciuttini della Valtellina al pepe Prosciutto cotto Territorio Territorio Alta Valtellina (Sondrio). Regione Lombardia. Definizione Definizione Prosciutto di noce, ricoperti di pepe. Prodotto ottenuto dalla cottura della coscia del maiale. Materie prime Pepe e dimensioni Materie prime Già si è scritto che Noce prosciutto crudo, sale, cannella, garofano, pepe, aglio, vino rosso contenute non sono Coscia di maiale, sale, aromi naturali, nitrati e nitriti. del maiale nulla, ma elementi casuali di proprio nulla, veni- Carne e derivati (per macerare l’aglio), nitrito di sodio e nitrato di potassio. Descrizione del prodotto va buttato. Perfino Carne e derivati

questa specialità. Curiosità Curiosità Descrizione del prodotto Entrambe le carat- Ha una forma a cono tronco schiacciato, il peso è di 8-10 kg, ha il sapore il sangue colato sul Prosciuttini sferoidali, ovalizzati, con un peso da 1 a 1,5 kg, ricoperti teristiche facilitava- di carne cotta e colore rosa. La coscia disossata e rifilata, viene passata pavimento dopo la di pepe macinato. L’interno è color rosato e prevale il gusto del pepe. no il trasporto in in salamoia. Dopo l’introduzione di salina nella femorale, il massaggio sua uccisione era quota e la conser- raccolto, lasciato Si prepara con la concia per salatura a secco di 15 giorni, con mossa dopo vazione. e la pressatura in stampo, subisce una cottura di 12 ore. Il prosciutto coagulare e quindi 1 settimana. Dopo l’asciugatura i prosciuttini vengono ricoperti di pepe una volta raffreddato deve riposare per 48 ore prima di essere confe- utilizzato per prepa- macinato grosso e colla di pesce. La stagionatura dei pezzi appesi dura 2 zionato in carta d’alluminio, sotto vuoto. Si consuma come antipasto, rare una torta a base di sanguinaccio. mesi. L’utilizzo è prevalentemente invernale. secondo piatto, ed è usato per la farcitura della carne.

La frugifera Laumellina Prosciutto crudo Bergamasco “Il Botto” Fino a tutto il XVI secolo la Lomellina (definita fruttifera dalle cronache Territorio dell’epoca) fu il granaio e la dispensa del Ducato di Milano. Tanta era la pas- Provincia di Bergamo sione dei duchi per questo territorio che spesso vi venivano a trascorrere Definizione periodi di soggiorno. In questo modo riuscivano ad avvicinarsi ad un ter- prosciutto crudo stagionato. ritorio dove i loro cuochi potevano senza remore attingere alle notevoli Materie prime Tra i salumi, il pro- sciutto crudo è potenzialità culinarie, dagli ingredienti sempre freschi, genuini e di prim’ordine. coscia di suino, sale, aromi. quello che presenta Descrizione del prodotto il tempo di digestio- Curiosità Prosciuttino d’oca stagionato Forma tondeggiante, privo del piedino. Peso: 9-12 kg, fisiche 7-9 kg ne più veloce: 1 ora e 40 minuti per 100 Territorio (disossato). Sapore delicato e dolce, poco salato. g di prodotto. Lomellina (Pavia). Aroma fragrante appena aromatizzato. Ricevimento materia prima Definizione e stoccaggio in cella frigorifera; rifilatura, per ottenere la caratteristica Coscia e anca d’oca intere provenienti da animali con almeno 180 giorni forma tondeggiante e favorire la successiva salagione; salatura di vita. Ogni 13 agosto, in due fasi; massaggio e riposo; lavatura per togliere eventua- dal 1533 la fiera di Materie prime Vi­gevano richiama in le sale ed impurità, e asciugatura; toelettatura e sugnatura Carne d’oca, sale, pepe, aromi naturali e nitrati. cit­tà tutto il contado: al fine di proteggere le parti scoperte ed eventuali screpo- Descrizione del prodotto Tradizioni per tutta la Lomellina lature con grasso di maiale aggiunto di sale e pepe (sugna); è occasione di festa, Ha la forma del pezzo anatomico e peso di 300/400 g. Il gusto è dolce, svago e commercio. steccatura a campione, con ago di osso di cavallo per veri- delicato, intenso; il colore rosso scuro. Le cosce di carne d’oca sezionate ficare il buon andamento del processo di trasformazione; vengono fatte insaporire con sale, pepe e aromi per 15 giorni. Dopo essere stagionatura con fieno. state rivoltate e asciugate, vengono fatte stagionare per 2 mesi e confezio- Trascorsi 12 mesi il prosciutto viene marchiato. nate sottovuoto. La Val Seriana Maiali lombardi Il nome “Il Botto” deriva da una cascina situata ad Ardeno, borgo Un maiale su tre in Italia è allevato in Lombardia. Dal triangolo di montagna situato nella parte alta della Val Seriana, in provincia tra le province di Brescia, Cremona e Mantova, enorme serbatoio di Bergamo. Inciso dal fiume Serio, il solco si sviluppa per una per l’industria suinicola, i maiali selezionati sono inviati alla produzio- cinquantina di chilometri dal capoluogo verso nord e annovera ne nostrana e a quella nazionale. I più pregiati in assoluto sono destinati alcune importanti località turistiche lombarde, quali Clusone, al mercato degli Stati Uniti. Schilpario e Castione della Presolana.

52 53 Prosciutto crudo Marco d’Oggiono Quartini d’oca sotto grasso Territorio Territorio Oggiono (Lecco). Lomellina (Pavia). Definizione Definizione Prosciutto crudo. Parti di oca divisa in quarti con la pelle. Materie prime Dal XVII secolo, Materie prime Al Passaggio del- Coscia di suino e sale marino. i laghi briantei erano Pezzi d’oca, sale, pepe, aromi naturali e grasso d’oca. le processioni in scelti dalla nobiltà Lomel­lina, si era soliti Carne e derivati

Descrizione del prodotto Descrizione del prodotto Carne e derivati milanese come luogo ap­pen­dere all’esterno Salume crudo a pezzo anatomico intero: è un prosciutto crudo con taglio per costruire la villa Presentano la forma dei singoli quarti, di peso di 100-150 g. Hanno gusto Tradizioni del portone il sidass accurato e corto. Ha un sapore molto dolce, fragrante e persistente, fuori porta. dolce, profumo di viola, colore marroncino chiaro. I pezzi d’oca, dopo la (setaccio) sul quale si

tipico del prosciutto crudo ben stagionato. La fetta al taglio è vellutata e Sagre ed eventi La bellezza del paesag- salatura e la cottura nel grasso sciolto vengono confezionati in vaschette. Si fissava un foglio con gio, in­cantava rego- un pensiero, un pro- di colore rosato. Viene prodotto con coscia fresca di suino italiano. La larmente anche gli utilizza il grasso interno dell’oca perché più fine e delicato. In gastronomia posito o una confi- salatura avviene su carrelli sui quali i vari pezzi vengono aspersi con sale stranieri di passaggio, sono serviti come antipasto, nella casseula e con le patate. denza, nella speranza marino. Dopo la sosta in cella si effettua il massaggio, la finitura a mano che ap­profittavano di buon auspicio. della tap­­pa milanese e una leggera risalatura. Segue una sosta di 5 settimane in cella di ripo- per spingersi fino agli so a temperatura ed umidità controllata. Successivamente al lavaggio e specchi dacqua. all’asciugatura, si inizia la stagionatura, che risente dell’ottimo microclima locale, risultante dall’incontro tra l’aria della collina brianzola e quella del lago di Oggiono. Dopo 5-6 mesi, si effettua la sugnatura. La stagionatura complessiva va dai 13 ai 18 mesi. Il prosciutto crudo è venduto a fette e con o senza osso, anche sottovuoto. Si utilizza per tutti i piatti che Le campagne della Lomellina prevedono l’uso di un prosciutto crudo molto dolce (antipasti, taglieri, prosciutto e melone) e in tutte le preparazioni a caldo quali i tagliolini al Salam Casalin prosciutto crudo in quanto non rilascia eccessiva sapidità. Territorio Provincia di Mantova. Prosciutto mantovano Definizione Sinonimo Salame preparato con l’utilizzo di suini allevati in azienda e trasformati Prosciutto di S. Giorgio. direttamente nella stessa nel rispetto della tradizione rurale. Parlare di salame, Territorio Materie prime nella provincia di Man­tova, significa Mantova. Carne e grasso di suino maturo con aggiunta di sale, pepe, aglio fresco par­lare di un pro- Definizione Dopo Cremona, (pelato e pestato), vino o grappa, chiodi di garofano, noce moscata e dotto il cui valore Prosciutto salato a secco con cosce di grandi dimensioni. Man­­tova è il secondo nitrato di potassio come conservante. è da considerarsi porto commerciale Sagre ed eventi la som­ma di fattori Materie prime della Lombar­dia. Descrizione del prodotto Curiosità gastronomici, soci­ Suino, sale. Da qui salpano navi Salame a forma cilindrica regolare con rigonfiamento nella parte opposta alla ali ed etici, ovve­ro Descrizione del prodotto da crociera dirette a legatura il cui peso varia da 800 g a 3 kg e diametro da 4 a 10 cm. Presenta dell’intero siste­ma di Venezia e motonavi Coscia di almeno 8 kg disossata. Prosciutto crudo di sapore dolce, con- un’armonia di sapore, senza prevalenza di sale o concia e un odore pulito, senza pratiche e conoscen- dedicate alla naviga- ze sulle quali si fonda sistenza morbida, colore scuro. Le cosce di suini pesanti vengono salate zione giornaliera. Nei indizi di muffa o di rancido, fragrante, con un fine aroma di aglio. Per la sua la cultura contadina: a mano e stagionate per circa 12 mesi. A livello artigianale si ripetono in pressi del Castello di preparazione, una volta selezionate le carni nobili delle mezzane scelte, la carne con questo presup- San Giorgio, un ser- piccola scala i processi industriali. Particolarmente usato come affettato e viene tagliata a liste e macinata con piastra da 8-12 mm: il trito viene steso su posto, ogni anno a vizio di trasporto maggio, si organiz- per gli antipasti in matrimoni e banchetti. collega Mantova con un tavolo e condito con la concia ad una temperatura di circa 10-12°C. Il pesto za nel man­tovano San Benedetto Po. viene quindi mescolato a mano e insaccato in budelli naturali opportunamente il ciclo “Dia­mo del L’Oltrepo Mantovano lavati. Gli insacchi vengono poi legati a mano, disposti su pertiche e posti nei salame a tut­ti”, vol- to a promuovere Quello pavese non è il solo Oltrepo lombardo. La parte della Provincia locali di asciugatura per i primi 4-5 giorni, per arrivare nei locali di stagionatura il salam casalin dei di Mantova oltre il fiume è una grande distesa di campi punteggiati da cascine dove rimarranno per un periodo minimo di 2 mesi per le piccole pezzature, contadini mantovani. e solcati dai rii provenienti dall’Appennino reggiano ed emiliano. fino ad un massimo di 4 mesi per pezzature maggiori.

54 55 Salame con lingua Salame d’oca crudo Territorio Territorio Provincia di Mantova. Lomellina (Pavia). Definizione Definizione Salume con parte magra e lingua salmistrata. Salame crudo di carne di suino e d’oca misti a grasso di suino. Materie prime Lingua Trifolata Materie prime Già dal 1200, gli Suino (triti, lardo, lingua), sale, pepe, chiodi di garofano, cannella, (Una lingua, 2 cipol- Carne d’oca (33%), carne suina magra (33%), pancetta di suino (33%), sale, storici riportano line, 60 cl di salsa di che la Lomellina era Ricetta Carne e derivati

ginepro, macis e alloro. pepe, aromi naturali e nitrati (E252). Carne e derivati pomodoro, 1 carota, famosa per i suoi

Descrizione del prodotto 2 gambi di sedano, Descrizione del prodotto Tradizioni allevamenti di pal- È un cilindro di 15 cm di diametro con peso superiore ai 4 kg, prezzemolo, capperi, Salame di forma allungata di 30-40 cm di lunghezza e 7-8 cm di diametro, mipedi e, se­condo la di colore roseo e gusto speziato. Si produce con macinatura del magro peperoncino piccante, con un peso che va dai 600 ai 900 gr. tradizione popolare, 2 cucchiai di aceto, Mor­tara era rinoma- e impastamento con la concia, insacco in budello naturale di almeno brodo, burro) Il suo gusto è dolce e delicato con profumo di viola e colore rosso porpo- ta per la produzione 15 cm di diametro. Bollire la lingua in ra. Per la sua preparazione si miscelano, dopo un’opportu- del salame d’oca, Viene introdotta la lingua, precedentemente salmistrata, intera. a­cqua salata con na macinatura, la carne suina e quella d’oca, che gradito anche alle ci­polla affettata e 1 co­munità ebraiche, a Per comodità si cubetta la lingua e la si miscela con il resto dell’im- gamba di sedano. vengono poi insaporite con sale, pepe cui era fatto divieto pasto. È una tecnologia semplificata, meno laboriosa di quella tra- Dopo 2 ore togliere e aromi, insaccate, legate e fatte stagio- di consumare carni dizionale. Si stagiona due mesi e si serve tradizionalmente il giorno dal fuoco e raffredda- nare per 3 mesi. e derivati del maiale. re. Spelare la lingua, dell’Assunzione (15 agosto). Si consuma bollito. tagliarla a fette spesse 1 cm e disporle su Salame d’oca ecumenico Le capitali dei Gonzaga un piatto. Preparare Territorio Se Mantova fu la corte principale, una serie di corti più la salsa soffriggendo Lomellina (Pavia). la cipolla e aggiungen- piccole faceva capo a rami minori del casato, sempre do gli altri ingredienti. Definizione animati da un vivace clima culturale. Così rimangono Cospargere le fette Salame crudo di carne e grasso d’oca insaccato nella pelle del collo dell’oca. vestigia di nobiltà a Sabbioneta, Asola, Castelgoffredo e servire. Materie prime Tra i fiumi Ticino, Sabbioneta e dove i Gonzaga decisero di risiedere. Carne d’oca, sale, pepe, aromi naturali, nitrati. Po e Sesia il territo- rio pavese è meglio Descrizione del prodotto co­nosciuto come Salame crudo del basso pavese Viene confezionato in forma conica sottile, allungata, di pera rovescia- Lo­mellina; tra le Territorio ta. Generalmente il peso varia da 400 a 880 g, con una composizione molte battaglie che

Sagre ed eventi infuriarono, nel 218 Provincia di Pavia. di circa 15% in grasso. Il sapore è quello caratteristico di carne d’oca, a.C., si affrontarono Definizione con profumo delicato di viola. Si produce partendo dalla carne e dal gras- An­niba­le e Scipione Salame crudo di suino a stagionatura media. so d’oca che vengono macinati e aromatizzati, quindi insaccati manual- Materie prime Regione Lombardia mente nella pelle del collo dell’oca. Dopo la legatura, la stagionatura dura ha riconosciuto il Carne suina, sale, vino, aglio, pepe, nitrato di sodio. salame crudo del 60 giorni. In gastronomia è utilizzato come antipasto. Descrizione del prodotto basso pavese come Prodotto compatto e morbido al tatto. Sapore dolce e delicato. Curiosità prodotto tradizio- Piazza Ducale a Vigevano Macinatura con fori da 12 mm, aggiunta di sale, pepe nero, infuso d’aglio, nale nel 2011. vino rosso, nitrati, insaccatura in budello di suino, legatura con spago, stagionatura a 16 - 18°C per 60 - 90 giorni.

L’Oltrepo Pavese Vigneti, colline e antichi borghi nascosti tra fluidi rilievi: sono questi gli aspetti del panorama dell’Oltrepò Pavese. Collocato a sud di Pavia, al di là del corso del fiume più lungo d’Italia, questo lembo di territorio lombardo si spinge fino alle prime pro- paggini appenniniche della regione. Celebre per le sue specialità enogastronomiche, l’Oltrepò è una delle mete più frequentate da chi cerca relax e cultura.

56 57 Salame da cuocere Salame di filzetta Sinonimo Territorio Salam da cos, salam cot. Regione Lombardia. Territorio Definizione Provincia di Pavia. Insaccato di carne suina a stagionatura medio-lunga da consumarsi crudo. Definizione Questo gioiello Materie prime Il “pane e salame” Insaccato composto da carne di maiale da cuocere. dell’arte culinaria Magro: refilatura prosciutti, spalla, lombo; grasso: gola; sale, pepe, droghe delle merende è lombarda è ormai stato il precursore Carne e derivati Materie prime varie, aglio, vino e salnitro. degli snack moderni. Carne e derivati

Curiosità presente in tutti Curiosità Carne, pancetta di maiale, aglio macerato nel vino, spezie. i grossi centri ma Descrizione del prodotto Un tempo il salame Descrizione del prodotto volendolo gusta- Salame macinato medio-fine di forma cilndrica regolare, consistenza era facile da repe- Salume di forma cilindrica ad arco di 20 cm circa di lunghezza e peso re nella suggestiva morbida, diametro di circa 6 cm, lunghezza 45 cm, e peso di 700-1000 g. rire e conservare e molto spesso era un 3,5-4,5 hg. Il profumo è delicato e con aromi dati da spezie e aglio. cornice delle colli- Si presenta con un colore rosa chiaro, ha un odore prevalente di aglio, ne pavesi, ci si può alimento “fatto in La carne macinata e insaporita con aromi e aglio viene insaccata recare alla fiera che e nel sapore una traccia di acidulità. Per la produzione del salame di casa”. in budello torto di bovino con legatura in filze. L’aglio viene fatto si svolge ai primi filzetta si procede con la preparazione del magro e grasso cui seguono macerare nel vino rosso o bianco e poi spremuto nel misto di carne. di giugno con espo- la mistura, la macinatura, l’impastatura, l’insaccatura, la legatura e l’asciu- sizione e vendita L’asciugatura richiede 2-3 giorni. In gastronomia si usa con le lenticchie dei salami prodotti gatura. A tale processo segue infine la stagionatura, che è di circa 90 o con il puré. Si trova nel menù di maiale e nel piatto dei lessi. in autunno. giorni. Si consuma preferibilmente come affettato. Salame della bergamasca Salame di Monte Isola Territorio Territorio Bergamo e provincia. Mont’isola (Brescia). Definizione Definizione Insaccato di carne suina. Insaccato di carne suina stagionato e affumicato. Materie prime Il prodotto viene sta- Materie prime Mont’isola, vera iso- Carne di suino di vari tagli (cosce, coppe e pancettone), sale, spezie, aglio gionato per diversi Carne di suino, sale, spezie, vino e aglio. la-montagna al cen- mesi, spesso in can- tro del Lago d’Iseo, e vino. tine naturali, perché Descrizione del prodotto con i suoi 600 metri Curiosità Descrizione del prodotto Tradizioni con un tempo infe- Ha un peso variabile di 500-800 g, il diametro dai 5 agli 8 cm, il colore di altitudine è l’iso- Salame dal peso variabile da 500 g a 1.5 kg, con diametro di circa 7-9 cm. riore il salame si rom- scuro. Il salame si presenta abbastanza morbido, come conseguenza la lacustre più alta perebbe al mo­mento d’Europa. La lunghezza è compresa tra 15-20 cm; tale variabilità dimensionale è data del taglio del­la fetta. della breve stagionatura, e di colore scuro, sia per il colore dell’impasto dalla produzione di tipo artigianale. La fase di stagionatu- che per l’affumicatura che subisce. Il gusto è caratteristico, affumicato, I salami si presentano appena prodotti di colore rosso-grigiastro (grigio ra si può, co­munque, dolce e speziato, completamente diverso da altri salumi; è forte l’aroma protrarre anche per dato dal budello), durante la stagionatura il colore vira sempre più verso 12 mesi; ovviamente della carne, ma la miscela di spezie e l’affumicatura la fanno da padroni. il grigio per il formarsi delle muffe. col va­ria­re della sta- Nella preparazione la carne viene tagliata a pezzetti con il coltello anziché Il gusto è caratteristico, dolce, delicato, leggermente speziato, molto pro- gionatura si ottiene tritarla nel tritacarne; a parte si prepara la miscela delle spezie, si schiaccia una differente consi- fumato. Il colore è di un bel rosso vivo. Con il passare dei mesi, il gusto stenza del prodotto l’aglio e lo si mette a riposare nel vino. Il tutto viene poi miscelato con la e l’aroma si rafforzano. Per la produzione del salame si usano da sempre e diverse caratteri- carne, formando un impasto ben omogeneo. Si insacca in budelli naturali i tagli di carne migliori, come le cosce, la coppa ed il pancettone; questi stiche organolettiche. e si lega a mano utilizzando solo due fili. Dopo 5-6 giorni, si affumicano vanno mondati e quindi tagliati in pezzi macinabili. Le carni vengono quindi i salami per una notte con fumo di Scorcio di Monte Isola macinate con una granulometria medio-grossa. Si aggiungono le spezie, legno di ginepro, quindi vengono riposti il sale, l’aglio e il vino. Si miscela il tutto e, quando l’impasto risulta ben in cantina. La stagionatura è di un mese omogeneo, si insacca in budelli naturali di dimensioni medie. circa. La tradizione consiglia di conser- La legatura viene ancora condotta a mano. varli coperti di grasso (sugna) in luoghi In gastronomia si considera come affettato anche se a volte si cuoce come asciutti e freschi. In gastonomia si usa si fa con il cotechino, accostandolo alla polenta. Nella zona vi sono circa come affettato. Sull’isola se ne produco- dieci produttori artigianali. no circa 100 quintali all’anno.

58 59 Salame di testa Territorio Province di Como e Lecco. Definizione Insaccato delle parti della testa di suino, da consumarsi cotto. Materie prime La lavorazione del Suino (spolpi e varie parti della testa), sale, aromi, spezie, nitrati e nitriti. maiale avveniva nel- la seconda metà di Carne e derivati

Descrizione del prodotto Carne e derivati dicembre. Il giorno È un cilindro di 20 cm per 30 di lunghezza e peso di circa 5 kg; in budello Curiosità della macellazione, a naturale può essere più piccolo. Si presenta con colore rosato e caratte- pranzo e cena si frig- ristico aroma speziato. La parte carnea viene passata al tritacarne dove gevano le interiora. L’indomani, il piat- si aggiunge la concia, l’insacco in budello naturale o artificiale. to consisteva nel Dopo l’asciugatura va consumato previa cottura. sangue fritto con cipolla nello strutto mentre per il resto Panorami del Lario della settimana si Il Lago di Como può essere ammirato da molti balconi panoramici facilmente rag- mangiava fegato e giungibili. Sulla sponda lecchese, tra le vedute più caratteristiche si annovera quella minestra con brodo tratto dalle ossa. I dall’Alpe Giumello, da cui si può piedi venivano cuci- Il Teatro Olimpico di Sabbioneta godere della vista sul ramo supe- nati con le verze riore del lago e sulla catena delle nei giorni di festa; il Lepontine meridionali. In terra muso era un piatto augurale per il gior- Salame mantovano comasca si consiglia il panorama no di S. Antonio. Sinonimo dall’entroterra di Griante, fron- Salam mantuan casalin. Varenna da Bellagio teggiante la penisola di Bellagio. Territorio Provincia di Mantova. Definizione L’inverno era il mo­mento in cui i Salame prodotto artigianalmente in azienda agricola da suino pesante del “tagliatori scende- posto. vano in valle”, ossia Materie prime Tradizioni uomini e donne Suino, sale, aromi naturali (pepe, aglio fesco, vino, chiodi di garofano) e dei paesi si recava- no nella zona del nitrato di sodio. Mincio tra Ri­valta, Descrizione del prodotto le Grazie e la Sacca Si presenta in forma cilindrica con eventuale rigonfiamento finale. a tagliare le canne (Phragmitex), cari- Ricoperto da una muffa esterna bianco-grigio tortora, ha una carne colore carle sulle battelle e rosso fragola con grassoli di forma regolare, bianchi e rosei. La prepara- portarle a riva per zione avviene con la macellazione del suino fra novembre e febbraio, maci- la lavorazione. L’utilizzo principale natura con piastre di 10-14 mm a lame ben affilate, seguita da impastamento. era quello volto a L’insacco è in budello naturale, diverso a seconda delle dimensioni (da 500 g ricavarne graticcio a 3 kg). Seguono spurgo e asciugatura. pa­­rasole.

Sabbioneta Inserita nella lista dei patrimoni dell’UNESCO, la città incanta con il suo centro storico denso di meraviglie architettoniche, come la centrale Piazza d’Armi, il Scorcio di Lecco Teatro Olimpico e il Palazzo Ducale.

60 61 Salame Milano Salame pancettato Territorio Territorio Regione Lombardia. Mantova. Definizione Definizione Salame a grana fine, di suino o di suino e bovino. Insaccato di carni magre e pancetta a grana grossa. Materie prime Pane e salame, sem- Materie prime Nel 452, Papa Leone Salame a grana fine, prodotto da carne di suino, carne di bovino (facoltativo mai plice da reperire in Suino (triti, lardo, pancetta), sale, spezie e nitrati. Magno incontrò Attila re degli Unni campagna (dove spes­ Storia Carne e derivati

in quantità maggiore al 20%), sale, pepe, aromi (facoltativo), aglio e vino bianco. Descrizione del prodotto Carne e derivati so é prodotto anco- sul Mincio, pres- Curiosità Descrizione del prodotto ra ar­tigianalmente), Ha forma cilindrica, di varie dimensioni, con peso da 1 a 3 kg circa. so Go­ver­nolo. A Si presenta con una lunghezza da 20 a 60 cm e una larghezza da 6 facile da conservare Salume con aromi tipici dovuti ai componenti e all’affumicatura. testimonianza del a 11 cm. Il peso varia tra i 2 e i 3 kg. Ha un colore rosso vivo con e pronto al consu- Per la produzione vengono mondate e tritate separatamente Flagellum Dei (fla- gello di Dio, come il caratteristico aspetto omogeneo a grana di riso. Il sapore è dolce mo, rimane sempre le parti magre a grana grossa, il lardo in commi- un’idea ap­pe­titosa era soprannominato e delicato; la consistenza è compatta ma non elastica. La produzio- per mangiare tipico e stione e le pancette a cubetti grossolani. il sovrano) ancora ne inizia con la preparazione delle carni e la mondatura delle frazioni divertirsi nel provare Si insacca in budello naturale e si asciu- rimane una corte denominata “for­­tino muscolari e adipose, seguita da una sosta refrigerata delle parti mondate, i gusti della specialità ga. Leggermente affumicato, si stagiona nelle diverse zone di Attila”. da una macinatura in tritacarne con fori di 3-3,5 mm della Lombardia. almeno 6 mesi. di diametro, impastatura degli ingredienti, insac- catura in budello naturale cucito, per con- Mantova - Piazza Sordello cludersi con la legatura con spago. I tempi Mantova, città dei Gonzaga ha il suo cuore nella meraviglio­sa di stagionatura variano a seconda del dia- Piazza Sordello. Merita una visita per la particolarità del suo borgo metro e vanno dalle 3 settimane (per un in cui spicca il torrione fatto edificare dai Malaspina nel XII sec. diametro inferiore ai 50 mm) fino ad arrivare quando la famiglia dominava l’intera valle. 9 settimane per diametri di 91/110 mm. Salame sotto grasso Sinonimo Salam ‘d la duja. Territorio Lomellina (Pavia). Definizione Un tempo la prima- vera era il momento Salamini di carne e grasso di maiale conservati sotto strutto. del risveglio per i Materie prime campi ma anche per

Carne, grasso di maiale, sale, pepe e aromi. Tradizioni la so­cialità del mon- Descrizione del prodotto do con­­­ta­di­­no. Il “far festa” trovava Salame dalla forma leggermente curva, di lunghezza compresa tra15-20 cm occasione nella cele- e peso di 300 g. Presenta una consistenza morbida, un gusto leggermente brazione della Pasqua piccante dovuto allo strutto. La produzione consiste nella macinazione delle e delle solennità suc- cessive, nelle com- carni, l’insaporimento con aromi, l’insaccatura in torta per cacciatori, l’asciu- memorazioni sto- gatura e una breve stagionatura. La conservazione avviene sotto strutto. riche (in Lomellina, ad es. per la battaglia di Pa­lestro), per i Piazza Ducale a Vigevano ritmi dell’agricoltura Il salotto buono di Vigevano risale all’epoca di Ludovico il (aratura e semina) o Moro. Rimase la piazza antistante il castello fino al ’600, per le oc­casioni commerciali allorché il Cardinale Lobkovitz, appassionato di matemati- come i mercati ca ed architettura, non la trasformò in un grande sagrato e le fiere. La Galleria Vittorio Emanuele II a Milano contornato da portici e dalla facciata del Duomo.

62 63 Salamelle di Mantova Salamini di capra Territorio Territorio Provincia di Mantova. Province di Como e Varese. Definizione Definizione Preparazione di carne macinata e insaccata. Salamini crudi di carne di capra e di suino. Materie prime L a F i e r a d e l l e Materie prime La polenta, come Suino (pancetta, triti di banco, fondelli, etc.), sale, pepe, aglio e vino rosso. Grazie è tra gli Carne di capra, carne di suino, lardo o pancetta, pepe e sale, spezie, aglio la si intende oggi, eventi ferragostani risale a dopo la dif- Carne e derivati

Descrizione del prodotto e vino. Carne e derivati più frequentati della fusione del mais, Insaccato fresco in filza con aspetto bagnato del budello, ha lunghezza di Pianura Pa­dana. Descrizione del prodotto Curiosità introdotto in Eu­ropa 15-20 cm, diametro di 4 cm e peso di circa 250 g. Duecentomila per- Il cacciatore ha la lunghezza di 10-12 cm mentre il salame è di 30 cm, il d a C r i s t o f o r o

Si prepara con mondatura di carni e grasso, macinazione, miscelazione Sagre ed eventi sone sono richia- peso varia tra i 50 e i 500 g. Ha un gusto più saporito rispetto a quello di Colombo. Eppure mate ogni anno già Apicio, autore con spezie e insacco in torto; l’asciugatura è breve. dall’evento, a cui ci maiale per la presenza della carne di capra, il colore è rosso scuro. del De re coquinaria Piatto tipico è il risotto alla salsiccia, con grana. si avvicina non solo Viene prodotto con la pulitura della carne di capra, la mondatura del gras- ai tempi di Tiberio, Prodotto con breve vita commerciale (1 settimana), è da consumarsi in auto ma anche a so, la macinatura della carne insieme a suino, pancetta e lardo con l’ag- scriveva di ricette piedi e in barca dal che combinavano preferibilmente previa cottura. Mincio. giunta di sale, pepe e aglio infuso nel vino. Si insacca in budello di manzo pasticci di ce­reali e si lascia stagionare 3-4 mesi. In gastronomia si utilizza come antipasto. con specialità di Le Grazie capra e di maiale. Nel 1399, Francesco Gonzaga, capitano di Mantova, sciolse il voto fatto Il District lake di Lombardia per la fine di una pestilenza commissionando all’architetto Bartolino da Con tre grandi laghi e almeno dieci bacini di dimensioni minori, il territorio delle province di Como e Novara una basilica sul luogo dove i barcaioli del Mincio conservavano Varese può essere definito come “terra dei laghi”. Quando negli Stati Uniti la principale rivista geografica un’effige miracolosa della Vergine. Il progetto fu completato in appena del mondo dedicò un articolo all’argomento, la porzione di Lombardia compresa tra il Verbano e il un anno ma la Beata Vergine delle Grazie fu consacrata solo nel 1406. Ceresio fu chiamata “The Italian Lake District”. Ville patrizie, castelli imponenti, borghi in pietra e boschi ricchi di vestigia storiche richiamano continuamente visitatori dai cinque continenti. Tutti qui riescono Salamina mista a combinare il clima mite di paesaggi bucolici alpini e di pianura con specialità gastronomiche uniche. Territorio Regione Lombardia. Salamini di cavallo Definizione Territorio Insaccato di carni suine, equine e bovine da consumarsi fresco, cotto Provincia di Sondrio. oppure dopo breve stagionatura. Il giorno di San Gio­ Definizione Materie prime vanni era usanza Salamino stagionato di equino e grasso suino. celebrare il solstizio In alcuni paesi della Carni magre e grasse di suino, oppure bovino o equino (anche miste), d’estate. Era anche Materie prime Valtellina è forte Tradizioni un momento pro- sale, pepe, aromi naturali, aglio e vino. Carniccio equino, pancetta suina, sale, pepe nero, aglio e vino bianco. il vincolo con la piziatorio durante Descrizione del prodotto Descrizione del prodotto To­scana, da sem-

il quale si usava rac- Curiosità pre ter­ra di cavalli. Salume di forma cilindrica, peso circa 200 g; ha consistenza morbida, colo- cogliere erbe medi- Salamino di circa 15 cm di lunghezza e 4 cm di diametro. Pesa circa 150 g. A tale proposito un cinali, che secondo re rosso vivo se fresco, scuro se stagionato, sapore tipico di carni insac- Ha il gusto fresco di carne di cavallo, aroma dolce, l’impasto è leggermen- atto del 1602 ripor- la tra­­dizione solo cate e aromi. Si ottiene dalla macinazione e miscela delle carni, l’aggiunta te occhiato e di colore scuro. Si ottiene macinando e impastando carne ta che gli abitanti di se prelevate in quel Albaredo avevano di sale e aromi e dell’infuso di aglio nel vino, l’insacco in budello naturale mo­mento avreb­ equina e pancetta, si insacca in budello torto, si fa sgrondare e stagionare diritto a 12 posti o sintetico e una eventuale stagionatura di 3-4 mesi. bero con­servato le per almeno 30 giorni. In gastronomia si accompagna con la polenta. di lavoro presso proprietà salutari. il Regio Porto di Il rubinetto dell’Adriatico Non solo montagne Li­vorno. Pare che Il maggior fiume italiano scorre per circa un terzo della sua lun- Esiste anche una Valtellina dai dislivelli contenuti. proprio a queste trasferte si debba ghezza in Lombardia. Nella regione riceve anche le acque di altri Lungo l’Adda, tra Tirano e Grosio, una strada asfaltata l’inizio della tradi- fiumi primari come il Ticino, l’Adda, l’Oglio e il Mincio. ciclabile permette di allontanarsi dalla storica città val- zione della macella- Per questo, è considerato giustamente il maggior apportatore tellinese per conoscere il litorale del fiume, pedalando zione equina in valle. Il Fiume Po d’acqua del bacino del Mar Adriatico. Il Fiume Adda o camminando tra boschi, campi di mele e prati.

64 65 Salamini di cervo Salsiccia di castrato ovino Territorio Territorio Provincia di Sondrio. Valle Camonica (Brescia). Definizione Definizione Prodotto analogo a quello di puro suino, con pancetta per la parte grassa. Insaccato fresco di carne ovina. Materie prime L’isolamento inver- Sinonimo La Valle Camonica Cervo, pancetta suina, spezie e sale. nale che interessa- Castrat. è ce­lebre per le sue va i paesi in quota montagne e per le Carne e derivati

Descrizione del prodotto Materie prime Carne e derivati è stato un modo valli profonde che Curiosità

Salamino in budello naturale, in filze da tre della lunghezza di 20 cm cia- Tradizioni per preservare cer- Carne ovina sgrassata, sale 250 g per 8 kg carne, pepe macinato, spezie, vi si addentrano. scuna, è di colore scuro, coriaceo, il peso medio è di circa 150 g. te tradizioni (tra aglio pestato, potassio nitrato e brodo non salato di ossa e carne. Questa peculiarità Si ottiene dalla mondatura, macinazione e miscela delle carni, insacco in cui quelle gastrono- Descrizione del prodotto orografica ha per- miche) e far giunge- messo lo sviluppo di budello naturale, asciugatura e stagionatura per circa un mese. re ai giorni nostri Le dimensioni sono variabili perché il prodotto viene legato a mano, per- razze ovine e capri- In gastronomia si usa negli antipasti, con la polenta e fuori pasto. specialità e tecni- ciò la lunghezza va dai 20 ai 30 cm mentre il diametro è di circa 6-7 cm. ne autoctone. che che altrimenti La carne ha consistenza morbida, di colore rosso mattone internamente, Un esempio è la sarebbero andate ca­pra bionda del­ La fauna alpina perdute. grigiastro esternamente. Delicata e morbida ha un gusto caratteristico l’Ada­mello. Cervi, camosci, stambecchi e caprioli sono gli ungulati che popo- Tra queste, si anno- ed inconfondibile, molto profumata di spezie. Per la produzione si monda lano i crinali delle montagne valtellinesi. A memoria vera sicuramen- la carne dal grasso che le donerebbe un gusto troppo forte e simile d’uomo, la loro caccia e la successiva lavo- te la lavorazione alla selvaggina, si taglia a pezzi e si trita. Si procede con la miscelazione di alcune car­ni di razione delle carni era una consuetudine selvaggina. delle spezie e del sale. Si insacca in budelli naturali (filza grossa) per i valligiani. Dopo il rischio di estinzione e si lega formando pezzi di dimensioni variabili tra i 20 e 30 cm, corso nella seconda metà del ’900, pianifi- con un solo nodo in testa ed uno in coda. Si consuma come cazione e controllo del bracconaggio hanno secondo piatto o come piatto unico se accostato alla polenta agevolato l’aumento della selvaggina. o alle patate, e nelle ricette dei piatti tradizionali.

Salamini magri o maritati Le origini Territorio La salsiccia fu inventata probabilmente da Pietro Rizzieri che iniziò a produrla già nel 1800 a Breno. Nel 1822 Alta Valtellina, Valmalenco (Sondrio). il Rizzieri insegnò la ricetta a Giovanni Pedersoli, che con l’avvento dei primi tritacarne a manovella, collegan- Definizione done uno con il mulino del Signor Giacomelli, ne iniziò una produzione su più vasta scala portandola negli Salamini di carne di suino e di bovino. altri paesi della Valle Camonica. Quella ancora oggi prodotta dalla famiglia Pedersoli risulta tra le migliori. Materie prime In Valmalenco si Carne: 80% suino e 20% bovino, sale, garofano, pepe, cannella, vin brulè estrae ancora oggi la pietra ollare. Le Sanguinaccio o marzapane (rosso), 1 hg di farina di latte per 100 kg d’impasto, nitrito di sodio e Tradizioni cave vendono le Sinonimo nitrato di potassio (metà dose rispetto al massimo consentito). caratteristiche pio- Massapan, marsapan, buschin. Descrizione del prodotto de che, scaldate sul Territorio fuoco, permettono Salamino di circa 40 cm di lunghezza, piegato ad U, del peso di circa 300 di cuocere verdure Basso pavese, Lomellina (Pavia). g. Ha il gusto del manzo e del vin brulé, il colore dell’impasto è scuro. e carni limitando Definizione Pur annoverato tra le specialità di carne, Si produce con una macinatura a grana media. Si insacca in torto da 38-40 mm condimenti grassi e Insaccato a base di carne e sangue di maiale. conservando intat- il sanguinaccio è per di diametro; in seguito servono 2-3 giorni di asciugatura e 30 di stagionatura. Materie prime tradizione uno dei to il sapore degli Curiosità alimenti. Carne, grasso, sangue di maiale, sale, aromi e pane. dolci tipici della pia- nura. In Lomellina è La Valmalenco Descrizione del prodotto spesso proposto sul- I ghiacciai del 4000 metri più occidentale delle Alpi alimentano le acque del Mallero e gli scenari della Ha forma arcuata di 20 cm circa di lunghezza e peso di 200-500 g. Il sapore le le bancarelle delle Valmalenco. Partendo dall’Alpe Ventina è possibile risalire la lingua dell’omonimo ghiacciaio lungo un è dolce di salame cotto, aromatizzato; la consistenza morbida. Si prepara con sagre paesane. percorso che ne mette in evidenza le caratteristiche ed i mutamenti. Più di 100 laghi sono compresi nel la macinazione delle carni, con l’aggiunta di pane e sangue, l’insaporimento bacino orografico di tre vallate ancora ricoperte da foreste. Sci, scarponcini e bici sono gli strumenti con aromi, seguito dall’insaccatura e asciugatura. Si cucina con il puré o con per un’esplorazione adatta a tutti, sia alle famiglie sia agli alpinisti attirati dalle vette. le lenticchie. È un prodotto soggetto a stagionalità (da novembre ad aprile).

66 67 Slinzega bovina Soppressata bresciana Territorio Territorio Provincia di Sondrio. Provincia di Brescia. Definizione Definizione Stagionato intero di carne bovina. Insaccato di carne suina sia fresco sia stagionato. Materie prime Il territorio della Materie prime Le valli impervie del­ Coscia di manzo (fascia della fesa francese o della noce; copertura punta Pro­vincia di Sondrio Carne suina mista, guanciale e filetto tagliati a dadini, vino, aglio, sale e spezie. l’Alto Garda Bresciano è l’unico ad esten- hanno mantenuto Carne e derivati

d’anca). Pezzature più limitate della bresaola. Cannella, garofano, pepe, Descizione del prodotto Carne e derivati dersi da una parte co­stumi e tradizio- Curiosità

aglio e alloro in vino rosso a macerare. all’altra della regio- Affettato dal peso di 1-1,5 kg; relativamente morbido appena prodotto, Tradizioni ni an­tiche, sia nelle Descizione del prodotto ne. Un altro prima- indurisce con la stagionatura. Ha gusto caratteristico, simile al salame, architetture (i tipici Si presenta in forma cilindrica come da formatura; ha un peso di 300-800 to è quello del disli- con sapore meno raffinato.Il prodotto si ottiene applicando la macinatura tetti in paglia) che vello: dai 212 metri nei prodotti alimen- g. La carne è scura e ha il gusto dello stagionato. s.l.m. di Novate grossa delle parti miste del maiale mentre il guanciale ed il filetto vengono tari (la produzione Si prepara con l’accurata pulitura da nervi e grasso, e viene formata cilin- Mezzola fino ai tagliati a cubetti con il coltello. Si uniscono quindi i due impasti e si miscela- di salumi con ingre- dricamente a 2-4 hg di pezzatura. La salatura avviene come per la bresaola, 3996 delle creste no con le spezie, il vino, l’aglio e il sale. L’insacco avviene in budelli naturali dienti assolutamente italiane del Bernina caserecci). con spezie triturate e non macinate fini. in Valmalenco. ed il prodotto viene stagionato almeno 3 mesi, se da stagionare. Nel caso La stagionatura dura solitamente 30 giorni. sia preparato come prodotto da cuocere, gli ingredienti restano gli stessi Viene utilizzata principalmente per lo spunti- ad eccezione del filetto, che viene sostituito con la lingua. Il gusto finale no pomeridiano o serale, particolarmente del prodotto cambia molto ma la tradizione e la pratica insegnano che la lin- in montagna. Si consuma al naturale, gua ha tempi di stagionatura diversi rispetto alle carni, quindi non si presta a fette non sottili, con taglio a mano. agli insaccati mentre si armonizza bene in cottura. Infatti mantiene morbido l’insaccato e gli dona un gusto più dolce e gradevole rispetto al filetto. Slinzega di cavallo Territorio Verzini Valchiavenna (Sondrio). Sinonimo Definizione Verzin, salamella fresca. Stagionato intero di equino. Territorio Materie prime La slenzega o slin- Regione Lombardia. Spalla di equino (perché è il taglio migliore), sale, spezie, pepe, aglio, ziga è la pezzatura Definizione più pregiata tra le Infilzando con uno ginepro e alloro. bresaole. Si dice che Carne macinata di suino, insaccata a salamini, da consumarsi fresca previa Curiosità stuzzicadenti, aven- Descrizione del prodotto sia originaria della cottura. do cura di lasciarne Val­chiavenna, dove sporgente una parte, Ha un peso di 600-700 g. La forma con la quale si presenta dipende dal Materie prime Curiosità era già consumata i salami e i cotechini taglio anatomico. La carne è più coriacea della bresaola e ha colore scuro. nel ’400. Carne di suino, grasso di suino macinati, sale, pepe e spezie. destinati alla cottura Si ottiene dalla refilatura dopo sezionamento del taglio anatomico, seguita Descizione del prodotto si agevola il rilascio da salatura a secco, 8-10 giorni di salamoia con 2 mosse quindi da asciuga- Salamini a filze da tre pezzi della lunghezza di 5-6 cm. Il gusto è dolce di del grasso contenu- tura. La stagionatura deve essere di almeno 2 mesi. A volte viene affumicata. carne speziata, la consistenza morbida, il colore rosa chiaro. Si utilizzano to nell’insaccato. in gastronomia per la Casseoula con le verze; come secondo piatto, tra i Savogno in Val Bregaglia più richiesti, il piatto di costine e verzini con le verze. Tra gli angoli caratteristici della vallata di Chiavenna, un paese mai raggiunto da una strada è stato conservato in tutte le sue strutture. Il Castello di Sant’Angelo Mantenute chiesa e case, la vecchia scuola è stata trasformata In posizione privilegiata nella campagna tra in rifugio. Da Piuro, una passeggiata a monte delle cascate del­ Milano, Lodi e Pavia, la rocca di Sant’Angelo l’Acqua Fraggia risale a Savogno in un’ora; la traccia Lodigiano ospita un museo agricolo di note- si dipana lungo un tracciato lastricato che in marcata vole interesse. Ai piani superiori dello stesso pendenza guadagna la quota del borgo e oltre sino al edificio, un originale museo del pane propone pianoro sovrastante. Il Castello di Sant’Angelo forme provenienti da tutte le zone del mondo.

68 69 Violino Violino di capra Territorio Territorio Valle Camonica (Brescia). Valli del luinese (Varese). Definizione Definizione Prosciutto di capra o di pecora. Prosciutto di capra a forma di violino. Materie prime La Valle Camonica Materie prime Nonostante la pre- Coscia di capra o di agnellone, vino, sale e spezie. fu protagonista della Carne di coscia posteriore di capra, sale, spezie di montagna senza di uno dei più grandi laghi preal-

Storia Pri­ma Guerra Mon­ Carne e derivati

Descrizione del prodotto (timo, genziana, erbe di montagna) e vino. Carne e derivati diale: territorio del pini, i luinesi hanno Curiosità Ha la forma di un mini-prosciutto, colore scuro esternamente mentre fronte (sulle creste Descrizione del prodotto sempre manifestato la fetta è rosso chiaro, vivo, con venature di grasso. dell’A­damello e del Coscia di capra a forma di violino con peso 1-1,2 kg. una maggior voca- Ha gusto dolciastro, ricorda in parte il prosciutto ma ha il gusto di carne Gavia) e di retro- Ha sapore di carne secca di capra con aroma tipico caprino. zione alle valli che via (nella bassa non alla navigazio- di capra o pecora. La produzione è identica, sia che si usi capra o agnello. valle). Il conflitto si La tecnica di produzione consiste nella macellazione ne e alla pesca. Da Sostanzialmente si procede liberando la coscia intera dell’animale manifestò qui con della capra adulta, il sezionamento con prelievo della questa esperienza, e rifilandola. Si lascia maturare la carne e quindi si mette in salamoia con sostanziali tenute coscia, la preparazione del misto (vino, sale e spezie), la tradizione di pro- di posizione e rare dotti genuini co­me i vino, sale, spezie varie (salvia, rosmarino, alloro, chiodi di garofano etc. in­cursioni. Tra le la macerazione della coscia con il “misto” per 20 giorni, violini. a seconda del gusto desiderato) per circa 3-4 giorni. guerre che inte- il massaggio e il rivoltamento quotidiano. Infine, l’asciugatu- Si procede quindi ad un massaggio della coscia con il sale della salamoia ressarono la nostra ra dura una settimana e la stagionatura 2 mesi. e si mette il budello attorno al pezzo (oggi si usano budelli di cellulosa nazione, fu anche la In gastronomia si usa come antipasto. Oltre al violino prima ad impiegare che aderiscono bene e facilmente alla carne). Inizia così la stagionatura l’aviazione, con un di capra è possibile utilizzare anche la pecora o il castrato. che si protrae per almeno 60 giorni. Si trova sulla tavola come affettato. campo volo nei din- È un prodotto con difficile reperibilità della materia prima, torni di Breno. dedicato agli intenditori. Violino di capra Territorio Livigno e Valchiavenna. Materie prime Coscia di capra o di pecora, sale, pepe, ginepro, alloro, vino bianco, salnitro. Descrizione del prodotto La stagionatura dei Prodotto ottenuto dalla coscia di capra o di pecora, ha la forma appiattita violini è un’arte. Sembra semplice e triangolare, con peso di 1-2 kg (capra) e 1,5-2,5 kg (pecora).

Curiosità a­pri­re o chiudere le Il gusto è quello della carne con cui è stato prodotto, l’aspetto è simile finestre di un locale di al violino (viene appoggiato sulla spalla per essere tagliato con il coltello stagionatura, ma chi lo fa deve conosce- a figurare le movenze del suonatore di violino). re le caratteristiche All’esterno si presenta di colore rosso cupo, con leggere venatu- del locale e di come re biancastre mentre all’interno è come un vero e proprio pro- le correnti d’aria lo attraversano. Inoltre, sciutto crudo, anche se il colore rosso non è mai altrettanto vivo. deve anche tener Il gusto stesso ricorda in parte il prosciutto crudo ma ha il caratte- presente il tipo di car- ristico sapore ircino se fatto di capra. Si prepara con la sezionatura ne utilizzata. So­lo con del pezzo anatomico, la sala- queste com­petenze il prosciutto di capra tura a secco in vasca per un assume la caratteristi- giorno (1 mossa) e 3-7 giorni ca forma del violino. di asciugatura. I tagli di carne vengono marinati con le spezie e fatti stagionare in locali venti- lati e freschi per circa 60 giorni.

70 71 Farina di grano saraceno Riso Sinonimo Territorio Farina nera. Parco del Ticino (Mi, Pv), Lomellina, Lodigiano, Basso Pavese e Basso Territorio Mantovano. Comuni di Teglio e Grosotto (Sondrio). Definizione Definizione I sono Cereale di colore bianco o giallo chiaro, di aspetto cristallino. A valore della tradi- Prodotto della macinatura a pietra del grano saraceno. ottenuti con misce- Materie prime zione tutta lombar- la di farine di grano da del risotto, nelle Cereali e farine

Materie prime Riso. Cereali e farine grandi città sono Curiosità Curiosità saraceno e di grano Grano saraceno. duro e/o tenero. Descrizione del prodotto nate le risoteche, Descrizione del prodotto Vanno conditi con Chicchi ellittici, traslucidi, di aspetto cristallino, di diametro 2,2 mm specializzate nella Polvere fine sabbiosa, priva di grumi. Farina color beige con puntatura marro- formaggio Valtellina e lunghezza 6 mm. degustazione delle Casera, Grana e svariate qualità pro- ne, odore e sapore molto tenui, privi di note estranee. La produzione avviene bur­ro (insieme La produzione comprende: semina, fioritura, raccolta, essicatura, imma- dotte. con la macinazione a pietra, seguita dalla pulitura a secco, dalla separazione il loro peso cor- gazzinamento del risone, vendita alle riserie (ritiro, pesatura, analisi granulometrica, dallo stoccaggio e confezionamento. In gastronomia si usa risponde a metà qualitativa e scarico in silos-richiamo), pulitura, sbucciatura, sbiancatura, del­la pasta), a loro per dar vita a pizzoccheri, polenta taragna, sciatt, crepes e dolci vari. volta in proporzioni vibrosetacciatura, turbospietratura e cernita ottica dei chicchi. uguali tra loro. Il confezionamento avviene sottovuoto o in atmosfera modificata. Incisioni rupestri a Grosio In cucina si usa per risotti, insalate, minestroni e arancini di riso. Su un promontorio roccioso affacciato sulla Valtellina, millenni di storia valtelline- La strada del Riso se sono raffigurati in circa 5500 incisioni. Se gli atlanti ci hanno abituato alle strade del vino, agli itinerari dei formaggi e ai percorsi del pesce, La maggior parte dei graffiti si trova la Lombardia potrebbe essere l’unica regione a comprendere tra i suoi confini una “strada del riso”, sulla Rupe Magna, la roccia più istoriata anzi dei risi. Dalla Lomellina alla bassa mantovana (a pochi chilometri dal Mar Adriatico), svariate dell’intero arco alpino. Nello stesso luogo, specialità di riso rappresentano la totalità della produzione italiana e buona parte di quella europea. i resti di due castelli medievali confermano l’importanza strategica della collina. Farina per polenta della bergamasca Territorio Province di Bergamo, Lecco e Cremona. Definizione Farina ottenuta da mais vitreo. Materie prime Pianura e montagna bergamasca sono Mais. sempre state legate Descrizione del prodotto tra loro da saldi vin- Farina a macinatura grossa di colore giallo oro. Si ottiene dalla raccolta Tradizioni coli produttivi e di della granella, essiccazione e molitura. In gastronomia la polenta si accom- tradizione. Le man- drie che frequenta- pagna a salumi, formaggi, carni e sughi. vano gli alpeggi in estate erano solite Tra Adda e Oglio svernare nelle cam- pagne della pianura. Le pure acque provenienti dalle Orobie Bergamasche finiscono nel Po ma non Qui erano sempre prima di aver irrorato, come una linfa vitale, le campagne comprese tra i corsi seguite da qualcuno dei due grandi fiumi interamente lombardi. Serio e Brembo, che tracciano della famiglia che apprendeva e tra- nelle montagne della provincia di Bergamo le due vallate principali, rimangono mandava le tradizioni in superficie dalla fonte alla foce. Un numero imprecisabile di corsi d’acqua, dei luoghi attraver- invece, ha caratteristiche di sorgiva, sgorgante cioè direttamente in pianura. sati. Scorcio della “Bassa”

72 73 Derivati del latte Zone di produzione

Lecco Monza e Brianza Livigno Burro Burro Burro Valtellina - Sondrio Burro di montagna Caprino Formai del Livign Burro Caprino Burro di montagna Fiorone della Valsassina Caprino Varese Fontal Fontal e valli del luinese Formaggio d’alpe grasso e misto Formaggio d’alpe grasso e misto Burro Mascherpa d’Alpe Magnoca Burro di montagna Nostrano grasso, semigrasso e misto Magro di Latteria Caprino della Valsassina Magro di Piatta Fontal della Valsassina Mascarpin de la calza Formaggio d’alpe grasso Stracchino Tipico Mascherpa d’Alpe e misto Matusc Frumagit di Curiglia Nostrano grasso, semigrasso Furmag de Segia e misto Valle Nostrano grasso, Valtellina Scimudin Camonica semigrasso e misto Semuda Burro Zincarlin de Vareés Cadolet di capra Caprino Como e Val d’Intelvi Casatta di Burro Brescia Corteno Golgi Caprino Bergamo Bagoss Casolet Casoretta Agrì di Valtorta Burro Fatulì Fontal Bernardo Burro di montagna Fontal Formaggio d’alpe Branzi Casolet Formaggella grasso e misto Burro Caprino della Valle Magro Burro di montagna Fiurì o Fiurit Camonica Nostrano grasso, Caprino Fontal Camuno - semigrasso Casolet Formaggella della Sebino e misto Fiurì o Fiurit Val Sabbia Stàel Semuda Fontal Formaggella della Strachet Zincarlin Formaggella della Valle Brembana Val Trompia Formaggella della Valle di Scalve Pavia Formaggella Tremosine Formaggella della Val Seriana Burro Formaggio d’alpe grasso e misto Formaggio d’alpe grasso e misto Caprino Lodi Garda Tremosine Formaggio Val Seriana Crescenza Burro Lattecrudo di Tremosine Latteria Fontal Caprino Motelì Nostrano grasso, semigrasso e misto Formaggella di Menconico Crescenza Cremona Nostrano grasso, Robiola bresciana Formaggio d’alpe grasso e misto Fontal Burro semigrasso e misto Salva Italico Granone lodigiano Caprino Robiola bresciana Stracchino Bronzone Nisso Italico Fontal Silter Camuno - Sebino Stracchino Orobico Nostrano grasso, artigianale Pannerone Strachet Strachitunt Valtaleggio semigrasso e misto Pannerone Tombea Torta Orobica artigianale 74 75 Agrì di Valtorta Bernardo Sinonimo Sinonimo Pasta di Agrì. Formaggella Bernarda o Bernarde. Territorio Territorio Alta Valle Brembana (Bergamo). Clusone, Valle Seriana (Bergamo). Definizione L’Agrì viene an­cora Definizione Ogni estate, tra Formaggio fresco a pasta cruda prodotto con latte intero di vacca pro­dotto presso Formaggio ottenuto con latte crudo intero vaccino oppure misto con Schil­pario e Clu­so­ o di capra, appena munto. nu­­merose aziende ne si or­ganizza un Derivati del latte

10% di latte caprino, a pasta semicotta, fresco o a breve stagionatura. Derivati del latte Materie prime agri­cole della Valle trekking gui­dato Tradizioni Brem­­­ba­na con il Materie prime tra gli alpeggi della Latte, caglio e sale. latte locale. In par- Latte, caglio ed eventualmente zafferano. Presola­na alla sco-

Descrizione del prodotto ticolare, nella zona Descrizione del prodotto Sagre ed eventi perta delle tecniche È un formaggio delicato ed aromatico. La pasta è bianca e morbida di Val­torta era con­ di lavorazione del Formaggio dal sapore delicato e gradevole. Viene prodotto con il latte di una nel prodotto fresco, più compatta in quello stagionato. Viene realizza- sue­tu­di­ne realizza- latte. sola mungitura. Le formaggelle Bernarde si fabbricano con latte intero lasciato to con il latte intero, appena munto, di vacca o di capra con l’aggiunta re un semilavorato detto “Pasta di Agrì”. riposare per 3-4 ore. Un tempo si aggiungeva, e qualcuno lo fa ancora, il 10% di siero acido e di caglio. Si raccoglie quindi la cagliata in fagotti di tela di lino, che vengono posti a scolare. Quando la massa è abbastanza asciutta di latte di capra che dava alla formaggella un sapore ed un aroma caratteristico. si tolgono le tele e si aggiungono 25 g di sale per kg di pasta, si impasta il tutto Il riscaldamento del latte si ottiene a seconda dei luoghi con fuoco a legna, con in rotoli dal diametro di circa 3 cm che vengono successivamente tagliati gas o anche mediante uso di caldaie a vapore. Dopo la formazione del coagulo in cilindri lunghi circa 5 cm, del peso di 100 g. La stagionatura minima e la rottura grossolana, a nocciola, ad una temperatura costante, si riscalda la di una settimana avviene in ambiente fresco, e può essere protratta cagliata e poi si lascia a riposo, infine si taglia a pezzi che vengono posti nelle in ambiente asciutto. La maturazione deve avvenire in un tempo che varia apposite fascere, che verranno coperte con un telo. Dopo averle rivoltate da una a diverse settimane. Viene consumato con le insalate e con i piatti freddi. qualche volta, si mettono in un locale abbastanza umido per 3 giorni, quindi si procede alla salatura a secco. La stagionatura si protrae per 15-20 giorni. Bagoss Sinonimo Branzi Bagòs. Territorio Territorio Alta Valle Brembana (Bergamo). Alpeggi e fondovalle di Bagolino (Brescia). Definizione Definizione Bagolino è famosa Formaggio grasso a pasta elastica, semicotta, prodotto con latte vaccino Formaggio prodotto in alpeggio con latte vaccino, parzialmente scremato, non solo per il suo intero proveniente da due mungiture, a debole acidità naturale. Il Branzi, come altri formaggio e la bel- formaggi pregiati a pasta cotta, stagionato. lezza della valle di Materie prime Curiosità della bergamasca, è Materie prime cui è capoluogo ma Latte vaccino della Valle Brembana, Serina e Valle Imagna. stato spesso utilizza- Curiosità Latte, caglio, sale, zafferano. anche per il carna- Descrizione del prodotto to co­me moneta di vale, tra i più origi- Descrizione del prodotto scambio nelle nume- nali d’Italia. Le caratteristiche del formaggio sono una crosta sottile (di colore giallo paglie- rose fiere di pianura. Formaggio di forma cilindrica (diametro 40-55 cm, scalzo 10-12 cm, peso rino che tende al marrone con la stagionatura), la pasta di colore avorio, leg- 14-22 kg), consistenza dura o molto dura talvolta con piccole occhiature. germente paglierino se stagionato a lungo. La struttura della pasta è compatta, Ricoperto da una crosta oleata, ha un sapore intenso, di formaggio sta- elastica, con occhiatura diffusa. Il sapore è delicato, fragrante, poco salato, con gionato, l’odore penetrante e persistente, il colore giallo paglierino. Viene aroma caratteristico. Si produce con il latte intero di due mungiture: si scalda prodotto dal latte della zona di produzione a 35-37°C e vi si aggiunge il caglio ed una quantità minima di fermenti per indi- che viene parzialmente scremato per rizzare la maturazione. Ottenuta la coagulazione, si effettua una prima rottura affioramento, generalmente da due mun- mentre si scalda fino a temperature di semi-cottura (45-47°C). Si lascia depo- giture. Dopo la coagulazione la cagliata sitare il formaggio sul fondo della caldaia e si estrae disponendolo nelle fascere. viene rotta finemente e cotta. La salatura Messo in forma, viene pressato per facilitare l’espulsione del siero. La salatura si effettua a secco e la stagionatura va da dura 8-12 giorni ripetuta a giorni alterni, o in salamoia per 48-62 ore; la sta- 12 a 24 mesi, con frequenti oliature gionatura ha un periodo minimo di 60 giorni. ma può essere prolungata anche della crosta. fino ad un anno. In cucina si utilizza come formaggio da tavola o da sciogliere.

76 77 Burro Cadolet di capra Territorio Territorio Tutta la Regione Lombardia. Valle Camonica (Brescia). Definizione Definizione Emulsione solida di grassi in acqua, ottenuti dal latte, o da prodotti da Formaggio a pasta cruda di latte intero di capra a breve stagionatura. esso derivati, per centrifugazione o affioramento. A favorirne la tenu- Materie prime Esiste una documen- Materie prime ta del consumo di Latte di capra, caglio e sale. tazione comprovan- bur­ro giocano sia il te la produzione Derivati del latte

Panna di latte, proveniente dalla lavorazione del latte da parte dei caseifici. Descrizione del prodotto Derivati del latte po­tente fattore del Curiosità di Ca­dolet di capra Curiosità Descrizione del prodotto gu­sto sia l’immagi- Ha forma quadrata e le dimensioni sono: 8-9 cm di lato, 3-5 cm di scal- da più di 25 anni; Parallelepipedi di diversa grammatura (8-250g), di colore bianco-giallo ne di un prodotto zo e peso di circa 300 g. La pasta bianca è morbida ed elastica, il gusto tali scritti sono paglierino, con sapore caratteristico e gradevole di latte e panna. naturale che è parte gradevole, dolce, leggermente acido, l’odore è delicato, leggermente reperibili pres­so integrante, specie la Comu­nità Mon­ Le fasi di lavorazione prevedono il ricevimento della panna, il succes- nelle aree setten- acidulo. Viene prodotto con solo latte di capra, di una o due mungitu- tana. Il mercato sivo riscaldamento e concentrazione, un trattamento termico di upe- trionali italiane, di re; il tutto viene riscaldato e si aggiunge il caglio. Ottenuta la cagliata potrebbe rispon- rizzazione. Seguono la maturazione biologica e fisica, la burrificazione una radicata tradi- si interviene rompendola a dimensione di nocciola-noce. Senza riscal- dere molto be­­­­ne e il confezionamento. zione gastronomica. dare nuovamente, si lascia compattare la cagliata e si estrae disponen- a questo prodot- to ma momen- dola negli stampi. Dopo la sgocciolatura si sala a secco una sola volta taneamente, non Burro di montagna per faccia nell’arco delle 24 ore. La stagionatura dura 15 giorni. es­sendovi una chia- Territorio A volte si può riscontrare una muffa bianca in superficie. In gastronomia ra forma distintiva, spes­­so si confon- Province di Bergamo, Brescia, Varese, Lecco e Sondrio. si utilizza tal quale come formaggio durante i pasti o gli antipasti. de con la più nota Definizione Ro­biola so­prattutto Burro da affioramento. La Valle di Saviore se di forma quadrata, Materie prime Un petalo di burro Per chi decide di “immergersi” nelle montagne bresciane, la Valle di Saviore rap- nostrano adagia- Panna da affioramento. to su una fetta di presenta un’ottima scelta. Al termine della strada, un sentiero solo inizialmente Descrizione del prodotto Ricetta bresaola conferi- ripido, si addentra per venti chilometri fino ai piedi del Ghiacciaio di Fumo. Si presenta con colore variabile dal bianco al paglierino intenso a secon- sce al già pregiato da dell’alimentazione degli animali e dell’acidificazione subita dalla panna. alimento un gusto unico, abbinamento Ha gusto più intenso rispetto al burro industriale. dal genuino sapore Deriva dalla lavorazione della panna ottenuta per affioramento. Oggi si usano delle Alpi. zangole elettriche che permettono il cambio di fase della sostanza grassa ma un tempo si faceva con zangole manuali. Una volta ottenuta la separazione del burro dalla fase acquosa della panna, si massaggia per eliminare il più possibile il latticello e quindi si modella in stampi in legno. Come condimento crudo o cotto nei sughi.

Sapore a misura d’uomo Negli alpeggi d’alta quota, dove elettricità e generatori sono ancora estranei, la fedele zangola e il braccio dell’uo- mo realizzano il burro con la stes- sa manualità ed esperienza che per secoli ne ha distin- to la produzione, antica quanto la trasformazione del latte in formaggi. Malga in Valle Camonica

78 79 Derivati del latte In gastronomiaInutilizza antipasto,siperaperitivo.come cremeo stagionaturalagiorni)rapida settimana.(circaeuna 2delladurata di maturazionesalaturamanuale,la lacoagulo,avviene delrottura la e lenta di capra, con l’aggiunta di fermenti lattici e di caglio; dopo una coagulazione a aaua n uefce l mtrzoe 3 gon) l rgrtr ( o 3 o settimana). 1 stagionato giorni; 3 (2 (fresco stagionatura la e volte) rigiratura la giorni), (30 maturazione la lattici superficie, in fermenti salatura la di l’aggiunta con capra, di e di caglio, dopo una coagulazioneavviene coagulo, del rottura la e rapida intero latte dal ottiene Si forte, leggermente odore saporito. e gustoso sapore morbida, bianca pasta sottile, grigia Crosta g. 200-250 Peso parallelepipedo. a o cilindrica Forma prodotto del Descrizione sale. e caglio capra, di Latte prime Materie capra. di latte da ottenuto molle pasta a Formaggio Definizione Lombardia. Regione Territorio presamica coagulazione a Caprino crostaassente, pasta colorlatte bianca cremosa. saporeHa dolce, delicato po’unacidulo guarnito,seo, baseinagli aromi; Formacilindrica dicm5di lunghezza cm2dielarghezza; peso 100-200 g. prodotto del Descrizione guarnizione). per tivi facolta- peperoncino e aromatiche erbe (pepe, sale caglio, capra, di Latte prime Materie capra. di latte da ottenuto molle pasta a Formaggio Definizione Lombardia. Regione Territorio lattica coagulazione a Caprino della vallata, i caprini sono serviti accompagnati da polenta e selvaggina. e polenta da accompagnati serviti sono caprini i vallata, della stagionano fino ad assumere il gusto inconfondibile che li distingue da ogni altro formaggio. Nei rifugi caprini famosi i boschi, dei brezze dalle arieggiate grotte nelle e locali Nei nazionale. e lombarda aria A ridosso del massiccio delle Grigne, la Valsassina occupa un posto importante nella tradizione case- Valsassina La L’alto Lario 80 aoaio o ansa eutzoe e prodotti luogo. del tipici dei degustazione annessa con panoramico tieri d’alta quota può essere occasione per un trekking alpeggi degli si affacciano totalità sul lago. Per questo un’escursione sui sen- quasi la Como, di provincia In lago vista montagna La

Siottiene dal latte intero

Ricetta Curiosità alla nutrizione. tavole dei più attenti le conquistando le, ragguardevo sione diffu una recenti epoche in sciuto cono ha caprino il colesterolo, di nuto conte basso il Per stini appena sfornati. cro su provato se esaltato particolare, gusto dal pasticcera crema una di bida mor consistenza la assumono caprini i fichi, di marmellata o miele con mente accurata Miscelati ------

a alaa io le iesoi i iel, i aca ioae s estrae, una si riposare lascia e pisello, si dimensioni alle di cagliata fino la a36°C esi aggiunge il caglio; il coagulo si forma in circa 25 minuti. Si rompe stagione,aggiungendol’ultima poimungituraportatatovienelatte intera. Il dellaCasatta utilizzasi lattescremato tremunte, dueofunzionedi in della ha spesso una leggera acidità, caratteristica e mai fastidiosa. in caprino di tipi fresco. e stagionato light, commercio: tre sono ci Oggi farciture. per crema in e formaggio come utilizzato viene gastronomia Nella vaschette. in confezionamento il e pergamena carta in l’avvolgimento speziatura, l’eventuale formatura, la Seguono sgrondare. lasciati e legati vengono che fagotti nei dispone si lattici e caglio. Dopo la coagulazione e la rottura della cagliata con ramino fermenti di l’aggiunta con pastorizzato vaccino intero latte dal produce Si spezie. delle quello assume o bianco è Il caprino vaccino ha sapore fresco acidulo-aromatico. Il colore della pasta cm. 10 di lunghezza e g 80-160 di peso un cilindrica, forma Ha prodotto del Descrizione spezie. eventuali ed caglio sale, Latte, prime Materie pastorizzato. vaccino intero latte dal ottenuto Formaggio Definizione Lombardia. Regione Territorio formaggella. formaggino, Robiolino, Sinonimo vaccino Caprino e appareocchiaturecone tropponongrosse. un diametro di circa con kg,30 3-4cm circa e uno di latte, scalzo quantitativo di del seconda di circa varabile a peso8-10 Hacm. La pasta non è dura prodotto del Descrizione sale. e caglio Latte, prime Materie stagionato. semiduro, crudo, latte con stagionato Formaggio Definizione (Brescia). Camonica Valle la tutta in ora Golgi, Corteno a origine In Territorio Golgi Corteno di Casatta voltadepositata fondo,sulponendola nellefascere. a aaua vin a ec dp 2 oe sulla ore 24 dopo secco a avviene salatura La dotto con solo latte bovino di razza Bruna Alpina. omgi d tvl o cot sla polenta. Formaggio sulla molto sciolto diffuso fino agli o anni ’50 tavola e pro da formaggio incui avviene laproduzione). Siconsuma come stagionaturadiè2-5 mesi (dipende dal periodo seconda.La sulla ore 48 dopo e facciaprima

Per la tipologialaPer produzione di

Per la produzione -

Curiosità Tradizioni tura più prolungata. perneela stagiona lamaggior dimensio formagelle per mali differi Bre nell’alta provincia di Corteno Gol di valli delle tipica magella La Casatta è una for residenza. di piano il con cava comuni inferiore piano al stalla la cui in abitazioni di casi i rari erano non to, latte e riscaldamen- dimensioni. Fonte di piccole più ben di domestici animali moderni dei gua stre alla coccolato e riverito prezioso, la vacca era un bene qualche decennio fa, a fino solo abbienti, non famiglie Nelle ca L Casatta La ­scia. gi, paese­gi,ubicato 81 c dle nor dalle ­sce ------

Derivati del latte Casolet Crescenza Sinonimo Sinonimo Casolet nostrano, cadolet. Stracchino. Territorio Territorio Valle Camonica, Valle di Scalve, Valle Brembana (Brescia e Bergamo). Pianura Padana (Lodi e Pavia in particolare). Definizione La del- Definizione Amalgamando un Formaggio ottenuto da latte parzialmente scremato, semiduro, a breve lo stemma regionale Formaggio a pasta cruda ottenuto da latte pastorizzato. pa­netto di crescenza lom­­bardo distingue

Storia con insalata, caro- Ricetta Derivati del latte

stagionatura. Materie prime Derivati del latte non casualmente te e patate lessate Materie prime an­che i formaggi del- Latte pastorizzato, latte innesto naturale, caglio e sale. a cu­betti, piselli Latte, sale, caglio. la valle. Proprio in Descrizione del prodotto e mais si ottiene Descrizione del prodotto Val Ca­monica, tra le Formaggio a forma di parallelepipedo 20x20 cm, alta 4,5 cm e peso che una fresca e ori- mi­gliaia di incisioni ginale insalata in Il Casolet ha una inconfondibile forma di trancio triangolare e peso di circa la­sciate dagli antichi può variare tra i 250 g e 1 kg. crema. A piacere, 2,5 kg. La pasta, semidura con piccole occhiature sparse, è compatta e bianca colonizzatori delle Latteo, leggermente acidulo-amarognolo, ha consistenza morbida. si può aggiungere olio ma con la stagionatura diventa paglierina; la crosta sottile, leggermente rugosa Al­pi, una distingue Si produce con il latte pastorizzato più latte a innesto naturale, si aggiunge d’oliva. il disegno che, fino è giallo-biancastra, con tendenze alla fioritura. Formaggio dolce, molto gra- a prova contraria, il caglio, si attende la formazione del coagulo. Segue la rottura del coagulo devole, dal profumo di latticino fresco e il gusto delicato di latte. Il Casolet po­trebbe rappresen- e il riempimento degli stampi e la stufatura. può essere consumato a tavola dopo circa un mese di stagionatura ed è tare il primo tentativo Dopo i rivoltamenti viene posto in salamoia per un’ora e successivamente dell’uomo di raffigura- particolarmente adatto per le diete ipocaloriche. Si ottiene dal latte crudo di re un fiore. confezionato. In gastronomia si usa come tale o per la farcitura di focacce. due mungiture la prima delle quali viene scremata per affioramento mentre La crescenza è uno dei formaggi molli a stagionatura breve più noti la seconda è usata intera. Il latte viene scaldato a 35-36°C e vi si aggiunge il (insieme a certosa, certosino, stracchino e robiola). caglio. Si lascia formare il coagulo (circa 30 minuti) e quindi si inizia la rottura Appartiene alla famiglia degli stracchini, ma l’etimologia è incer- della cagliata. Durante questa fase si riporta la temperatura a 37-38°C, sem- ta (dal latino crescentia, “da crescere”, o dal dialetto milanese pre mantenendo in movimento la massa e rompendola fino alla dimensione “carsenza”, una focaccia simile d’aspetto al formaggio: entrambe di nocciola. Si lascia riposare la cagliata sotto siero per circa 15 minuti e si le voci indicano il gonfiarsi del prodotto durante la lavorazione). estrae ponendo in forme quadrate o nelle vasche di affioramento. Quando il prodotto ha una sufficiente consistenza si tagliano a mano con il coltello le caratteristiche forme triangolari. La salatura si fa con sale grosso o in salamoia. La stagionatura è di 15-30 giorni ma è possibile anche più lunga. Casoretta Territorio Val d’Intelvi (Como). Definizione Formaggio semi grasso. Materie prime I maestri comaci- ni, provenivano in Latte parzialmente scremato, latte intero (in parti uguali), caglio e sale. maggioranza dalla Descrizione del prodotto Val d’Intelvi. Tra i Curiosità Formaggio di forma rugosa con diametro circa di 30 cm, scalzo di 8 cm loro capolavori si che può spanciare. Pesa 6 kg e ha pasta color giallo, più o meno carico a annovera anche la veronese San Zeno; seconda della stagione; è consistente. Si produce con riscaldamento a 38°C, questo spiega il aggiunta di caglio, riposo per 45 minuti, rottura della cagliata (grani di riso), motivo per cui il agitazione a 42°C, deposito in 10 -15 minuti. Si raccoglie il coagulo in stam- santo, estraneo alla tradizione lombarda, pi dove si pressa a mano e con un peso. Si gira più volte per la salatura a sia onorato in valle e secco che dura una settimana; la stagionatura avviene in cantina per almeno negli alpeggi. un mese. Si usa per cucinare pizzoccheri, polenta uncia, patate e arrosto. I colori della Pianura Padana

82 83 Fatulì Fiorone della Valsassina Territorio Territorio Valle Camonica (Brescia). Valsassina (Lecco). Definizione Definizione Formaggio a pasta semicotta, a media stagionatura, prodotto con latte Formaggio fresco vaccino, può essere speziato e stagionato. intero appena munto di capra Bionda dell’Adamello. Paiolo e fuoco a gas; Materie prime Dai monti di Pasturo, Materie prime queste le caratteri- Latte vaccino, caglio e sale. sul versante orientale stiche riportate dalla del Massiccio delle Derivati del latte Latte di capra Bionda dell’Adamello, caglio e sale. Descrizione del prodotto Grigne, il panorama Derivati del latte

tradizione; formine Curiosità Descrizione del prodotto Tradizioni di grandezza variabile Il Fiorone ha forma cilindrica di 5 cm di diametro e 7 di scalzo con un sulla bassa Valsassina Formaggio di foma cilindrica, diametro di 20-25 cm, scalzo 3-5 cm, peso a seconda di come peso che si aggira intorno ai 200 g. è tra i più appaganti. 400-500 g circa. La pasta morbida ed elastica ha sapore gradevole, legger- vie­ne mentenuto il Se fresco presenta pasta incoerente, di colore chiaro in inverno, più gial- Salendo a piedi o in fuo­co per l’affumica- bici dal paese in dire- mente acido e pungente con sapidità più marcata nelle produzioni estive. tura; l’optimum, sia in lognolo in primavera-estate; è acidulo e fragrante. Nella versione stagio- zione dell’Alpe Piale­ Si prepara con il latte intero e fresco di una sola mungitura, a cui si termini di colore che nata è più marcato, piccante e amarognolo. Si ottiene dalla lavorazione del ral, a piedi, lungo uno aggiunge il caglio a 28-30°C. Si attende la formazione del coagulo e, di gusto, si ottiene latte che dopo la raccolta viene riscaldato in caldaia fino a 30-33°C con sterrato si raggiunge l’ameno la­ghetto inca­ una volta ottenuto, si riscalda la cagliata fino a 40°C per circa 10 minu- quan­do il fuoco/fu­mo l’aggiunta di siero e/o caglio. Dopo il riposo di 24 ore in un locale a 20°C, è leggero e co­stante stonato tra le due ti, si mantiene agitata continuando a romperla per altri 15 minuti fino e dona un aspetto si estrae con spannarola e si dispone in sacco dentro a stampi; si lascia montagne ed affaccia- alle dimensioni di pisello o grano di riso. Si lascia riposare per altri 10 giallo-bruno ed un sgrondare per 12-24 ore, quindi avviene la salatura. Nel caso del prodotto to sulla vallata. minuti, quindi si estrae e si mette nelle formine. La salatura può essere leggero gusto che fresco si ha l’aggiunta di un terzo del sale e la stagionatura di 5-6 giorni. non co­pre il sapore fatta sia in salamoia sia a secco (quest’ultima più diffusa). Il processo del latte. Nel tipo più stagionato (che ha microflora del Taleggio) vengono sostituiti di affumicatura, che avviene su apposite grate all’interno dei camini, i teli e permane un mese in grotta, quindi può seguire un eventuale lavag- conferirà i caratteristici solchi al formaggio oltre al colore ed al profumo gio con acqua e sale. Ha fioritura con vario colore della formella. che si ottengono anche per la combustione di rami di ginepro verdi. Si usa anche in cucina ad esempio per salse con pesto. La stagionatura dura da 1 a 3 mesi, a seconda del tipo da grattugia. Viene consumato come formaggio da tavola, o grattuggiato se stagionato. Fiurì o Fiurit Territorio Viene prodotto in tutte le valli bresciane e bergamasche. Definizione Fiore di ricotta. Materie prime La Val di Scalve, a cavallo tra i monti Siero della lavorazione del formaggio e acido citrico. bergamaschi e quelli Storia Descrizione del prodotto bresciani, fu sconvol- Ha le caratteristiche di densità di uno yogurt ed è bianchissimo. ta da una tragedia: il 1 dicembre 1923, la Descrizione del prodotto neo costruita diga Il gusto è molto delicato, leggermente dolce, a metà tra lo yogurt del Gleno si squarciò e la ricotta. Nel complesso è molto gradevole e fresco. La preparazione originando una valan- non ha particolarità, perchè è un prodotto che si ottiene durante la prepa- ga di fango e di otto milioni di metri cubi razione della ricotta. Per essere precisi è il “fiore della ricotta”, da cui deriva d’acqua, provocando il nome. Infatti, portando il siero alla temperatura di 85-90°C ed aggiun- oltre tremila morti. gendo acido citrico, si avrà una sorta di “fioritura” cioè di una formazione di coaguli che vengono a galla poco tempo prima della formazione della ricotta. Si interviene separando e racco- gliendo il Fiurit mediante una spatola, per evitare che si mescoli con la ricotta. Fatto questo, il prodotto, è pronto; si lascia raf- freddare e lo si mantiene in frigorifero. Si può utilizzare in sosti- La Valle Adamè tuzione dello yogurt o del latte per fare colazione o merenda. La diga di Scalve

84 85 Fontal Formaggella della Valle Brembana Territorio Sinonimo Regione Lombardia. Formagela. Definizione Territorio Formaggio ottenuto da latte intero vaccino a media maturazione. Valle Brembana (Bergamo). Materie prime La facile fusibilità del Definizione I formaggi della Latte, caglio, sale e batteri lattici. Fontal ha il vantaggio Formaggio a pasta semicotta con latte intero di vacca, a media-lunga Valle Brembana era- no co­nosciuti fino a di conciliarsi con mol­ Storia Storia Derivati del latte

Descrizione del prodotto stagionatura. Derivati del latte te pietanze. Ve­nezia: nel ’600 il Ha forma rotonda e concava di diametro 30-40 cm con scalzo di 8-10 cm. Ad esempio con i Materie prime go­vernatore Alvise Il peso può variare dagli 8 ai 12 kg. burger, sia di carne Latte, caglio e sale. Priuli commissio- Il sapore è dolce, delicato e poco pronunciato. sia di soia, scottati in Descrizione del prodotto nò una strada che padella e, a fine cot- attraversando inte- La consistenza è semidura, la pasta elestica, con crosta colorata con cere tura, coperti da una La forma è cilindrica, di diametro 18-22 cm; scalzo convesso di 5-8 cm. ramente la valle, rag- plastiche. Il fontal si produce dal latte vaccino pastorizzato, con un inne- fetta di fontal. Ha peso di 1,5-2 kg. La pasta è morbida, compatta con occhiatura sottile. giungeva la Valtellina sto di lattococchi mesofili, la coagulazione a 30-35°C per 25-35 minuti, Lasciando il coper- La crosta è sottile, liscia e regolare, più scura con la stagionatura; la pasta aggirando i dazi del chio sulla pentola Ducato di Milano. la pressatura per lo spurgo del siero, l’aggiunta di sale, seguita dalla qualche minuto, la da bianca a paglierino con la stagionatura. Delicato ma molto deciso, L’aumento dei traf- immersione in salamoia e la stagionatura a 8-10°C per 40-60 giorni. fusione del formag- dovrebbe essere sempre dolce. La produzione avviene mediante l’uso di fici influì positiva- In gastronomia viene utilizzato come formaggio da fondere. gio arricchirà il gu­sto una o due mungiture e si impiega latte crudo, intero od eventualmente mente sull’economia della valle. È un formaggio prodotto esclusivamente a livello industriale. della portata. si screma manualmente il latte della prima mungitura. La massa viene scaldata fino alla temperatura di 34-36°C e quindi vi si aggiunge il caglio Formaggella di Menconico liquido di vitello. Si lascia riposare per altri 5 min, quindi si interviene Sinonimo nuovamente scaldando il tutto fino a 40-42°C mentre si rompe il coagulo Molana. fino alle dimensioni di nocciola. Si estrae disponendo la cagliata nelle for- Territorio mine. La salatura avviene a secco. La stagionatura va dai 25 ai 30 giorni se Area montana dell’Oltrepo pavese (Pavia). consumata morbida ma arriva anche a 60 giorni se si preferisce stagionata. Definizione Il territorio appen- ninico pavese ha Formaggio ottenuto da latte vaccino. delle caratteristi- San Pellegrino Materie prime che quasi frontalie- Non c’è ristorante al mondo dove nominando un’acqua minerale non si pensi Curiosità Latte intero vaccino, fermenti lattici e sale. re: è incuneato tra immediatamente alla bergamasca: San Pellegrino conobbe turismo e lusso già Descrizione del prodotto Piemonte, Liguria dalla Belle Epoque, come testimoniano le Terme, il Grand Hotel e lo splendi- ed Emilia e il suo cli- Si presenta come una formaggetta bassa e rotonda, dal diametro ma è mitigato dalla do Casinò affacciato sul Brembo. di 20 cm, con peso che va da 600 g a 1 kg. vicinanza del mare. È un formaggio a consistenza molle dal sapore dolce e delicato. Si ottiene dal latte di 2 mungiture, pastorizzato, a cui vengono aggiunti i fermenti lattici. Si effettua la coagulazione a 37°C per 45 minuti, seguita dalla rottura media del coagulo, la salatura in salamoia e la stagionatura (da 15 a 40 giorni).

La Val Staffora Senza tradire la dolcezza del paesaggio collinare pavese, la Val Staffora si allunga dal Monte Lesima fino alla Pianura Padana ospi- tando paesi in pietra, mulini in legno e vigne. Da San Ponzo, uno sterrato (ciclabile e pedonale) tra i boschi raggiunge un’elevazione celebre per le grotte che ospitarono il santo. Nei pressi, una minuscola chiesetta vicino ad una fonte che Il Monte Lesima si dice miracolosa, ne onora la memoria. San Pellegrino

86 87 Formaggella della Valle di Scalve Formaggella della Valle Seriana Territorio Territorio Valle di Scalve (Bergamo). Comuni del territorio della Valle Seriana (Bergamo). Definizione Definizione Formaggio a pasta semicotta con latte intero di vacca appena munto. Formaggio grasso a pasta semicotta e media-lunga stagionatura. Materie prime Mescolanze etno- Materie prime Tra le valli trasversa- Latte, caglio e sale. grafiche e linguisti- Latte, caglio e sale. li della Valle Seriana, che caratterizzano la Valzurio è una Derivati del latte

Descrizione del prodotto Descrizione del prodotto Derivati del latte le genti della Val di delle più profonde e Curiosità Curiosità Ha forma cilindrica, con facce piane di diametro 17-22 cm e con scalzo Scalve. Dai romani Formaggio di forma cilindrica, scalzo convesso di 4,5-8 cm, diametro selvagge. Risalendo di 4-8 cm. Pesa 1,5-2 kg. Ha pasta morbida e compatta con occhiatura ai veneziani, si sono di16-20 cm; peso di 1,5-2 kg circa. Ha pasta morbida e compatta bianco- fino alle spalle della piccola, poco fitta, con tonalità da bianca a paglierina. La crosta è sottile, succedute varie do- paglierina con occhiatura variegata. La crosta liscia e sottile, è bianco-giallo- Presolana, ospita minazioni che han- numerosi al­peggi giallognola, liscia, più scura e spessa con stagionatura. Il gusto è delicato, no condizionato la gnola, compatta e spessa con la stagionatura. Il gusto dolce ed aromatico, collegati al mon­do solitamente dolce, ma può essere leggermente acido per difetti di produ- storia e la cultura. diviene più intenso con la stagionatura; ha profumo delicato ed è legger- solo dallo sterrato di zione. Viene prodotta con il latte di una mungitura lavorato ad una tempe- Senza dimenticare mente acidulo. La produzione si ottiene con latte crudo e generalmente fondovalle e da sen- le incisioni rupestri tieri. Essendo difficil- ratura di 30-32°C, si aggiunge il caglio liquido di vitello ottenendo il coagulo e altri siti archeo- con due mungiture, la prima delle quali viene lasciata riposare e scremata mente raggiungibile, e si interviene rompendolo prima delicatamente, poi scaldando nuovamente logici che si sono per affioramento, la seconda aggiunta intera. Le due munte vengono mescolate; i casari lavorano in alla temperatura di 40-42°C e sminuzzando fino alla dimensione di grano di conservati nelle la massa viene portata a 35-38°C e vi si aggiunge il caglio liquido di vitel- lo­co il latte appena munto. riso. Si lascia quindi depositare e riposare, si estrae e si mette nelle formine. montagne e lungo lo. Ottenuta la cagliata si interviene rompendo il coagulo delicatamente le vallate. La salatura si fa a secco per 3-4 volte o in salamoia 8-12 ore a 12-15°C. con la spannarola e si porta a circa 40-42°C rompendo con lo spino fino La stagionatura è solitamente di 20-30 giorni ma può essere anche di 60 alle dimensioni di noce-nocciola; si lascia a riposo sotto siero, quindi si estrae giorni se si preferisce con pasta più compatta e consistente. e si pone nelle formine. La salatura si fa a secco per 3 giorni consecutivi a 10-15°C. La stagionatura può durare dai 15-20 giorni, fino a 2-3 mesi. Formaggella della Val Sabbia Sinonimo Formaggella della Val Trompia Formagela. Sinonimo Territorio: Formagela. Val Sabbia (Brescia). Territorio Definizione La Val Sabbia fu Val Trompia (Brescia). utilizzata da più di L’attività estrattiva Formaggio a pasta morbida, semicotta. Definizione in Val Trompia risale

Storia uno stratega come Materie prime ac­ces­so alla Pianura Formaggio a pasta cruda. al­l’epoca dei Romani. Latte intero pastorizzato o crudo, fermenti lattici, Penicillium candidum, Pa­da­na, alternativo Materie prime La vicinanza delle

Tradizioni mi­niere creò una caglio e sale. rispetto alla sor- Latte, fermenti lattici, caglio e sale. vegliatissima Val fiorente attività lega- Descrizione del prodotto d’Adi­ge. Per questo, Descrizione del prodotto ta all’industria bellica. Ha diametro di 18 cm, scalzo di 5-6 cm, peso di circa 1,7-1,8 kg. La crosta ad Arfo si realizzò Ha forma cilindrica, peso di 1,8-2 kg, diametro di 20-25 cm e scalzo Nel ’500 i sovrani è giallo/bianco e pasta paglierina, ha gusto dolce, pieno, profumo di latte. nel­l’800 la rocca di circa 4 cm. La crosta è sottile, la pasta morbida al taglio con occhiatura eu­ropei commissio- che ancora domina navano ai bresciani Per la produzione si usa latte intero pastorizzato. Si porta a temperatu- il passaggio sulla piccola sparsa. Il gusto è delicato, dolce e con profumo di latte. e ai milanesi le loro ra di 38°C e vi si aggiungono i fermenti lattici, il Penicillium ed il caglio sponda del lago. Viene prodotta con latte intero vaccino, con aggiunta di batteri lattici. armature da parata. liquido. Si attende la formazione del coagulo e si interviene con un nuovo Durante la lavorazione il latte subisce un trattamento termico riscaldamento (semicottura) fino a 41°C di pastorizzazione lenta/termizzazione (62°C per 30 minuti). rompendo la cagliata a dimensioni di La temperatura di coagulazione è di 35-38°C. nocciola. Raggiunti i 41°C si lascia de­po­ A questa temperatura si lascia formare il coagulo e quindi sitare la cagliata e la si estrae disponen- si interviene con la rottura fino a dimensioni medie (nocciola) dola nelle formine. La salatura avviene in mentre si riscalda la cagliata fino a una temperatura di 40-42°C. salamoia.La stagionatura dura circa 30 La salatura si ottiene a secco e la durata della stagionatura Il Lago d’Idro giorni ma a volte si protrae fino a 60. è di 20-25 giorni. Le miniere di Pezzaze

88 89 Formaggella della Valle Camonica Formaggio d’alpe grasso Territorio Territorio Valle Camonica (Brescia). Tutto il territorio montano della regione, delle province di Brescia, Definizione Bergamo, Sondrio, Como, Varese, Pavia e Lecco. Formaggio a breve stagionatura. Definizione Materie prime La Valle Camonica Formaggio stagionato a latte intero, a pasta cotta, prodotto in alpeggio. Tra le raffigura- Latte, caglio e sale. è la seconda val- Materie prime zioni dell’Homo le lombarda per Selvadego, la più Derivati del latte

Descrizione del prodotto Latte, sale e caglio. Derivati del latte estensione e l’unica celebre è quella di Curiosità Curiosità Ha forma cilindrica con dimensioni variabili tra 1-1,5 kg. Lo scalzo è di a rimanere percor- Descrizione del prodotto Sacco, in Val Ge­rola. circa 4 cm, il colore della crosta è paglierino, la pasta di colore paglierino ribile in inverno Ha forma cilindrica, peso tra 8 e 10 kg anche se si possono trovare Affrescato in una chiaro che si intensifica con la stagionatura. fino al suo valico forme che raggiungono i 18 kg. La crosta è paglierina o scura se passata ca­mera picta, il bur- estremo. bero peloso am­mo­ Il gusto è dolce e delicato, il profumo è quello del latte. La produzione tra- con l’olio di lino, la pasta color paglierino-giallognola, che scurisce con nisce dalla parete gli dizionale utilizza il latte crudo, appena munto, al quale la stagionatura. Il gusto è molto saporito, mai forte, spesso con profumo osservatori. si aggiunge il caglio e si attende che si formi il coa- e gusto di erbe. Molto caratteristico e facilmente distinguibile dal nostra- gulo (durata circa 30 minuti). Una volta ottenuta no di fondo valle. Si ottiene da latte intero scaldato a 37-38°C, al quale la coagulazione si rompe la massa con la “span- si aggiunge il caglio. Dopo circa 40 minuti, ottenuto il coagulo, si intervie- narola” e quindi con lo spino, fino alle dimensioni ne tagliandolo e quindi lo si lascia depositare. Si porta la temperatura fino di grani di riso, scaldando contemporaneamente a 48-49°C, rompendo il coagulo fino ad ottenere le dimensioni di grana fino a 39°C. La salatura si attua in sole due volte di riso. L’estrazione avviene manualmente, aiutandosi con un telo di lino a secco. La stagionatura va dai 15 fino ai 40 giorni. e si dispone nelle fascere. La salatura si ottiene a secco con sale grosso e si inizia salando la prima faccia dopo 12 ore e la seconda dopo altre 12 Formaggella Tremosine ore. La stagionatura dura almeno 6 mesi. È un prodotto molto ricercato Sinonimo perché le mucche sono alimentate esclusivamente al pascolo. Formagela. Territorio Formaggio d’alpe misto Comunità Montana e Parco Alto Garda Bresciano (Brescia). Territorio Definizione Tremosine si trova Alpeggi delle province lombarde: Brescia, Bergamo, Sondrio, Como, Formaggio morbido a pasta semicotta ed elastica. nel cuore del Parco Varese, Pavia e Lecco. Alto Garda Bre- Materie prime sciano, su un verde Definizione Curiosità Latte, fermenti lattici, sale e caglio. altopiano dal quale Formaggio stagionato di latte vaccino e caprino, a pasta semicotta. Si racconta che il segreto della tra- Descrizione del prodotto si domina il lago e, Materie prime al di là di quello, il sformazione del Le forme vanno da 1,4 a 1,8 kg circa, il diametro è di 16-18 cm con Monte Baldo. Latte vaccino e caprino, sale e caglio. formaggio sia stato uno scalzo di 5-7 cm. La pasta si presenta morbida e occhiata, di sapore La strada che corre Descrizione del prodotto Tradizioni rivelato dai selvaggi lungo la profonda dei boschi all’uo- dolce e delicato, leggermente salato. La lavorazione avviene utilizzando Ha dimensioni variabili, tra i 5 e gli 8 kg a stagionatura. La crosta giallo mo per conservare latte intero, con pastorizzazione a 72°C per 30 secondi e successivo raf- valle del torrente Brasa, talvolta sca- paglierino è più chiara di uno stagionato di solo latte vaccino, la pasta intatte nel tem­po le freddamento a 36°C. Si procede quindi alla coagulazione mediante l’uso vata nella roccia e quasi bianca. L’occhiatura è solitamente fine e abbastanza regolare. proprietà nutritive di caglio liquido (25 minuti circa). Si procede alla rottura della cagliata talvolta a sbalzo su Ha gusto delicato, pastoso, un leggero retrogusto ircino e profumo del latte. fino alla dimensione di grani di mais, mentre si scalda il tutto fino a 40°C. strapiombi, è una intenso. La tecnologia di lavorazione parte miscelando circa 20% di latte delle partico­larità Si mantiene poi in agitazione per altri 5 minuti circa e quindi si scarica del luogo. caprino con 80% di latte vaccino. Il latte di caldaia si porta a 37-39°C, la massa negli stampi cilindrici. Dopo 24 ore si procede alla salatu- vi si aggiunge il caglio e si lascia riposare per circa 35 min; si taglia il coa- ra mediante salamoia per circa 24 ore. La stagionatura dura gulo e lo si rompe a grana di riso mantenendolo in costante movimento almeno 40 giorni ed avviene in locali a temperatura con- fino al raggiungimento della temperatura di 42-44°C. Lo si lascia deposi- trollata. La caratteristica visiva distintiva della formagella tare e poi riposare per circa 10 minuti nel siero caldo. Si estrae e si pone è l’evidente marchio a croce di Tremosine riportato in fascere. La salatura si ottiene con sale secco applicato su singole facce su una delle facce. a giorni alterni per più giorni. La stagionatura va da 30 a 90 giorni.

90 91 Formaggio d’alpe semigrasso Formai de Livign Territorio Territorio I territori montani: Brescia, Bergamo, Sondrio, Como, Varese, Pavia e Lecco. Comune di Livigno (Sondrio). Definizione Definizione Formaggio stagionato a latte parzialmente scremato, a pasta cotta, pro- Prodotto con latte crudo, semigrasso a pasta semicotta a stagionatura dotto in alpeggio. La vita in alpeggio breve o media. Livigno è tra le Materie prime inizia ancor prima Materie prime po­chissime località del sor­ger del sole, del­l’Arco alpino ad Derivati del latte

Latte, caglio e sale. Latte semigrasso, caglio e sale. Derivati del latte ospitare incontri di

Curiosità allorché le bestie Descrizione del prodotto so­no munte prima Descrizione del prodotto polo sulla neve. Ha dimensioni variabili tra 8 e 12 kg, a seconda della disponobilità del di dirigersi al pasco- Formaggio di forma cilindrica, con gusto dolce se giovane, più intenso L’appuntamento fis-

latte in alpeggio; il diametro è di 30-40 cm, lo scalzo 8-13 cm. La crosta lo, e termina al se invecchiato. Presenta all’interno un colore giallo paglierino e occhiatura Sagre ed eventi so è per gennaio. tramonto, do­po la è solitamente giallognola, la pasta paglierina presenta micro occhiature. seconda mun­­gitura a occhio di pernice. La produzione avviene anche in pascolo, dove si uti- È un formaggio duro, dolce, con una leggerissima acidità ma molto gra- e la lavorazione del lizza legna per il riscaldamento e lo Stein de ram (paiolo). devole. Il latte utilizzato per la preparazione è solitamente derivante da formaggio. Si aggiunge del caglio al latte crudo di partenza. due mungiture, la prima lasciata riposare per 36 ore e la seconda per 24. La lavorazione può avvenire con diverse possibilità di utilizzo Si procede con la scrematura manuale del latte che, privato della panna, del latte con contenuto variabile del grasso. viene fatto scaldare attorno ai 36-38°C con l’aggiunta del caglio. La cagliata tagliata e cotta viene salata a mano. In caseifi- Dopo il coagulo, si interviene rompendo la cagliata fino alle dimensioni cio, invece, il latte è scaldato a 35-36°C, viene aggiunto del di grani di riso, scaldando fino a 40-42°C. Raggiunta la temperatura si caglio e si ha rottura, agitazione e riscaldamento a 38-40°C. lascia depositare la cagliata e, quindi, si estrae manualmente aiutandosi Dopo l’estrazione dal siero viene messo in fascere e salato con il telo di lino, si pone nelle fascere predisposte e si lascia spurgare. in salamoia. La stagionatura è minimo di 60 giorni. Il formaggio La salatura dura circa una settimana, salando a secco un giorno si e un è riconoscibile per la marchiatura esterna: “Livigno”. giorno no. La stagionatura varia dai 40 giorni a 6-8 mesi. In futuro si ipotizza di distinguerla con l’aspetto parallelepipedo ma per ora ci sono problemi di attuazione. Formaggio Valle Seriana Sinonimo Frumagit di Curiglia Nostrano. Territorio Territorio Comuni di Curiglia con Moneviasco, Veddasca, Dumenza, in provincia Valle Seriana (Bergamo). di Varese. Definizione A Valbondione, Definizione Formaggio a latte crudo, semicotto. il termine della Formaggino di latte crudo caprino a coagulazione presamica. La forma ovale è strada pro­­vinciale data dal tipo di Materie prime pone una barrie- Descrizione del prodotto Curiosità stampo chiamato Latte, caglio e sale. ra all’avanzare del Forma cilindrica, con asse maggiore di cm 8, scalzo di cm 2,5 - 3.umi- “tromba” o caròt. Curiosità Descrizione del prodotto progresso verso dità 50%; grasso sul secco 51%, proteine 21%; pH 5,6 - 6,3. Il prodotto È un tubo metallico l’alta valle. forato che si allar- La forma pesa 8-10 kg, ha diametro attorno ai 30 cm, scalzo di 10 cm Il sentiero che pro- sottoposto a maturazione di 1-2 settimane ha una fioritura bianca o una ga a imbuto a una circa; la crosta dorata-scura, pasta paglierina con micro occhiature. segue verso i Laghi patina batterica di colore rosso-arancione. La pasta è bianco candido, estremità (dove si È un formaggio dolce, profumato e delicato. Si ottiene usando il latte del Barbellino sale di consistenza tenera e con cremificazione nel sottocrosta. versa la cagliata). dolcemente alle di due mungiture, la prima delle quali viene sgrassata, spesso ancora conche che in esta- Rade occhiature. Gusto dolce con note lattiche nel prodotto fresco, a mano. Il latte si scalda alla temperatura di circa 37-39°C e vi si aggiunge te diventano riviere fungine e animali in funzione delle condizioni di maturazione. Il latte il caglio. Si lascia coagulare per circa 35 minuti, quindi si taglia e si rompe in quota per i berga- crudo caprino, caldo di mungitura o riportato a 30-35°C, viene aggiunto la cagliata fino alla dimensione di grani di riso, mentre si fornisce nuova- maschi alla ricerca dì caglio liquido e lasciato coagulare per 30-60’. Rottura in 2 tempi fino del fresco. mente calore portando la temperatura a circa 42-44°C. Si lascia riposare alla dimensione di noce o nocciola. La cagliata è trasferita in stampi la cagliata per una decina di minuti sotto siero e quindi si estrae metten- di sezione ellittica e lasciata spurgare per 12-36. Salatura a secco. dola in fascera. La salatura si ottiene a secco con sale grosso. Il prodotto da stagionare subisce una stufatura per una settimana e tra- La stagionatura va dai 4 ai 6 mesi, sino ad un anno. sferito in una cantina naturale per 1-3 settimane.

92 93 Furmag’ de (la) Segia Granone lodigiano Territorio Territorio Zona montana delle valli del luinese e alcuni comuni della Valcuvia, Province di Lodi e Cremona. provincia di Varese. Definizione Definizione Formaggio ottenuto da latte crudo vaccino. Preparazione a base di formaggi a latte crudo caprini ed eventualmente L’espressione “de Materie prime In ottobre, il Palio misti con eventuale aggiunta di pepe nero. ségia” deriva dal Latte vaccino, caglio, sale e zafferano (facoltativo). di Lodi vede con- recipiente in legno vergere in città gli Derivati del latte

Materie prime Descrizione del prodotto Derivati del latte con le doghe dove- Formaggi di capra prevalentemente a coagulazione presamica, formaggi Curiosità Forma cilindrica con diametro di 45-50 cm, scalzo di 20 cm e peso artigiani e la gente si adagiano a strati dei dintorni. La gare misti vaccini e caprini, siero di latte, pepe. i pezzi di formaggio, di 45-50 kg. Il sapore è salato, la pasta gialla, di consistenza dura. del torneo non si alternandoli a sale e Descrizione del prodotto Si produce dal latte di 2 mungiture, scremato, con l’aggiunta di caglio Sagre ed eventi disputano su cavalli pepe fino al bordo. Prodotto privo di forma propria, umidità 41 %; materia grassa sul secco 52%, animale, seguito dalla coagulazione a 35°C per 15 minuti, la rottura media veri ma con fantocci Una volta comple- spinti a braccia dagli proteine 23 %, pH 5,2. Colorazione bianco avorio con leggera erbori natu- tata questa ope- del coagulo, il riscaldamento della cagliata a 45-50°C, la salatura a secco o abitanti delle con- ra, pasta compatta di consistenza in genere spalmabile, qualche volta friabi- razione, si copre in salamoia. La stagionatura va dai 2 ai 4 anni. La produzione è ormai rara. trade contendenti. il mastello con un le e granulosa. Gusto forte e piccante, note speziate, aromatiche, fungine, coperchio e lo si di nocciola. Taglio in dischi orizzontali di formaggio di capra o misto e loro sigilla con un peso. Lodi e Lodivecchio impilamento in un contenitore di legno a doghe. Gli spazi tra il contenitore Consultando un qualsiasi atlante si costata che esistono due Lodi. e la pila sono riempiti da altri pezzi di formaggio di consistenza morbida. Nel 1100, l’originaria Lodi (di origine romana, oggi Lodivecchio) Lo strato intermedio viene cosparso di pepe nero macinato. La massa fu rasa al suolo dai milanesi infastiditi dall’intraprendenza lodigia- viene coperta con un telo inumidito di siero, un coperchio di legno e na. In seguito, gli sfollati non si perdettero d’animo e, protetti pesanti pietre. Nel corso della maturazione il liquido in eccesso è allonta- dal Barbarossa, edificarono una Lodi nuova nella posizione attuale, nato. La maturazione minima è di 40 giorni a temperature tra 10 e 14°C. in un contesto meglio difendibile sulla sponda dell’Adda. Garda Tremosine Italico Sinonimo Sinonimo Formaggio di monte. , Cacio Gioconda. Territorio Territorio Comunità Montana e Parco Alto Garda Bresciano (Brescia). Pianura lombarda (Lodi e Pavia). Definizione Gli incantevoli pae- Definizione Tra i prodotti sto- saggi rivieraschi ed Formaggio ottenuto da latte intero di vacca a media maturazione. rici del Carosello Formaggio da latte vaccino, a pasta cotta, stagionato. i monti che circon- televisivo degli anni Materie prime dano le sponde del Materie prime ’70, il Bel Paese Curiosità Curiosità Latte, fermenti lattici, sale e caglio. Lago di Garda pos- Latte, caglio, sale e fermenti lattici termofili. occupava un posto sono essere apprez- Descrizione del prodotto Descrizione del prodotto d’onore, tanto da zati in tutta la loro essere co­nosciuto Le forme sono da kg 7-8 circa, con diametro di 32-34 cm e scalzo di 8-9 cm. bellezza dai battelli Forma cilindrica con diametro di 15-20 cm, altezza di 5 cm, leggermente perfino dai bambini. La pasta è compatta e di colore paglierino. Il sapore è più o meno marcato della Navigazione curvo, concavo o convesso. Il peso è di 2 kg, e il gusto dolce, delicato, leg- Laghi che giornal- germente burroso. La produzione avviene con l’aggiunta al latte di fermenti, a seconda della stagionatura ma sempre dolce e gradevole. Si produce con mente collegano le latte di due mungiture. Il latte viene pastorizzato a 72°C per 30 secondi, località rivierasche. quindi del caglio; seguono la coagulazione, il taglio del coagulo a dimensione si abbassa la temperatura a circa 35°C, quindi si aggiungono i fermenti lattici di noce e l’ immissione in stampi. Dopo il rivoltamento, la stufatura e la sala- insieme al caglio. Si lascia formare il coagulo per circa 25 minuti, poi si rompe moia viene stagionato in frigorifero 20-40 giorni e confezionato. la cagliata fino alla dimensione di grani di riso, mentre si porta la temperatura a 46°C. Si lascia riposare la cagliata sotto siero per circa 40 minuti, quindi Ville tra Pavia e Lodi si estrae con teli di lino e si dispone nelle fascere. Il formaggio viene pressato Lungo la strada che collega i due territori costeggiando vagamen- per favorire lo spurgo del siero. La salatura avviene per immersione in salamoia te il Po, una serie di edifici storici sono assimilabili a piccole per circa 4 giorni. La stagionatura dura circa un anno, con periodici rivoltamen- regge volute da nobili innamorati di questa campagna: il Castello ti e oliatura delle forme. di Belgioioso, la Rocca di Chignolo Po e Villa Litta di Orio.

94 95 Latteria Magnoca Territorio Sinonimo Valle Brembana (Bergamo). Magnuca. Definizione Territorio Formaggio a pasta semicotta con latte intero di vacca a medio-lunga Valli di San Giacomo e Valchiavenna (Sondrio). stagionatura. All’imbocco della Valle Definizione Nel dialetto locale, Materie prime Brembana, a Sedrina Formaggio semigrasso proveniente dalle Valli di San Giacomo e Valchia­ gli abitanti della Val spetta il primato del- San Giacomo auto- Derivati del latte

Latte, caglio e sale. ven­na, a medio-lunga stagionatura. Derivati del latte la concentrazione di definiscono immo- Curiosità Descrizione del prodotto ponti: ben quattro, Materie prime Curiosità destamente la loro Forma cilindrica, con facce piane, diametro di 30-40 cm, scalzo di 8-10 sovrapposti, nel giro Latte, caglio e sale (starter). patria come la Val di cm e peso di 8-10 kg circa. La pasta è morbida ed elastica, con occhiatura di pochi metri. Descrizione del prodotto Giust, ossia la valle dei giusti. piccola e diffusa, di colore paglierino. Forma cilindrica regolare, con scalzo diritto di 8-10 cm, diametro di 30-45 La crosta sottile, elestica, liscia e regolare, è più scura nello sta- cm e peso di 7-12 kg. Ha una pasta con occhiatura fine, molle, pastosa gionato. Il sapore dolce, delicato e caratteristico, è più aromatico e saporita (salata, pungente); la crosta è fine e fiorita. e piccante dopo l’invecchiamento. Il profumo delicato diviene più La fioritura della crosta può essere bianca, rossa e gialla. marcato nelle forme stagionate. Viene prodotto con solo latte della Si produce dal latte parzialmente scremato per affioramento zona, intero, crudo, di una mungitura. Si scalda il latte fino ai 34-36°C con aggiunta del 10-25% di latte intero, si inserisce il caglio e vi si aggiunge il caglio liquido di vitello; a volte si usano dei fer- di vitello a 30-34°C, viene fatto coagulare per 30-40 minuti. menti selezionati. Si lascia formare il coagulo che poi si rompe con Rotto il coagulo si esegue una semicottura a circa 40°C. la spannarola; quindi si scalda a 45-46°C e si rompe con lo spino fino La maturazione è veloce. La variabilità della materia prima a dimensioni di chicco di riso. che dipende dalle condizioni d’alpeggio e dalla esperienza del Si lascia depositare sul fondo e riposare per circa 10 min sotto siero, casaro ne fanno un prodotto di difficile standardizzazione. quindi si estrae, si mette in fascera e si pressa per facilitare lo spurgo. La salatura in salamoia dura dai 10 ai 12 giorni. La stagionatura va dai 60 Magro giorni ai 6-7 mesi. Sinonimo Furmai magher. Lattecrudo di Tremosine Territorio Territorio Triangolo Lariano (Como). Parco Alto Garda Bresciano. Definizione All’estremità set- tentrionale del Definizione Formaggio da latte vaccino parzialmente scremato, a media stagionatura. triangolo lariano, Formaggio prodotto con latte vaccino crudo, grasso, stagionatura media, Materie prime Bellagio è tra le Curiosità pasta morbida. Per produrre questo Latte vaccino (del Triangolo Lariano), caglio liquido e sale. località italiane formaggio si utilizza Materie prime Descrizione del prodotto più proposte dalle il latte appena mun- agenzie di viaggio Latte vaccino crudo, sale, caglio, fermenti lattici. to, non pastoriz- Forma con diametro di 22 cm fino a 30 perché di pasta morbida; 5-8 cm

Curiosità straniere. Descrizione del prodotto zato. Questo sarà di scalzo, più convesso se basso. Pesa circa 3 kg. Formaggio a pasta molle, epurato dai batteri Forma cilindrica con scalzo leggermente convesso; diametro 20 cm, naturalmente, grazie di color giallo paglierino. Si produce dal scalzo 7 cm. Pasta morbida, occhiatura piccola e regolare all’azione della flora latte pastorizzato parzialmente screma- Colore giallo paglierino; odore di latte e burro; sapore marcato. batterica originaria. to con aggiunta di lattoinnesto, segue Il latte ore è scaldato a 34°C; segue l’aggiunta di fermenti lattici coagulo con caglio bovino a 37-38°C in e caglio liquido di vitello; coagulazione in 25 min circa; rottura circa 30 minuti. Dopo la rottura della della cagliata a dimensione chicco di mais; riscaldamento a 39°C; cagliata e la messa in stampo avviene scarico negli stampi cilindrici e 4 rivoltature per completare lo spurgo la salatura in salamoia e la stagionatura del siero; applicazione marchio. per almeno un mese a 10-12°C. In A 24 ore dalla produzione è messo in salamoia per 24 ore, Stagionatura gastronomia viene spesso utilizzato per almeno di 60 giomi. cucinare la polenta uncia e i pizzoccheri. Bellagio

96 97 Magro di latteria Mascarpin de la calza Sinonimo Territorio Latteria. Valchiavenna (Sondrio). Territorio Definizione Provincia di Sondrio da Morbegno (zona settentrionale). Latticino tradizionale. Definizione Nel cuore della Mor­ Materie prime Il Parco delle Mar­ Formaggio da latte vaccino scremato, a pasta semicotta, consistenza semi- begno antica, la for- Latte vaccino e caprino, siero; allume di rocca, aceto o siero acidificato mitte dei Giganti di maggeria Giupponi Chiavenna è un’oc- Derivati del latte

duro, a media maturazione. (maistra). Derivati del latte casione per scopri-

stagiona i formaggi Curiosità

Materie prime Tradizioni ricevendoli dalle alpi Descrizione del prodotto re il centro storico Latte, caglio e sale. circostanti e conser- Latticino (non si può definire formaggio) di forma tronco-conica e costo- dell’antico borgo Descrizione del prodotto vandoli in cantine luto. Il peso è di circa 3-5 kg. Ha crosta fiorita, pasta chiara, gusto piccante e i numerosi locali a più di 10 metri di tipici della zona dei Forma cilindrica regolare, con scalzo diritto di 8-10 cm, diametro profondità. per lo stagionato, latteo per quello fresco. Per la preparazione del mascar- crotti. di 30-45 cm e peso tra i 7 e i 12 kg. Si tratta di un formaggio pin si parte dal siero di latte vaccino e caprino, si aggiunge il 7-10% di latte a pasta molle con color giallo paglierino; si ottiene dalla scre- di capra per portarlo a 60°C; quindi viene scaldato a 85°C e addizionato matura del latte, con l’aggiunta del caglio, la coagulazione, con allume di rocca, siero acidificato o aceto (maistra). Si separa il coagu- la rottura della cagliata, la cottura a 38-40°C. lo per affioramento e si pone in tela a forma di calza. Dopo l’asciugatura Dopo l’estrazione, la cagliata viene messa in fascera, viene attorcigliato in alto e lasciato a riposo per 24 ore, poi avvolto fresco pressata e quindi salata. La maturazione è di norma maggiore in foglia vegetale e stagionato per 2 mesi. Può essere guarnito con pepe ai 30 giorni. È poco conosciuto fuori dalla zona di produzio- nero sulla parte inferiore, per 1/3 della lunghezza, e di peperoncino rosso ne perché sono un numero limitato gli esemplari prodotti. sulla parte superiore. In gastronomia si trova conservato in vasi con foglie di alloro. Generalmente viene consumato nella versione fresca dai giovani, Un lago di gusto mentre lo stagionato è più apprezzato dagli adulti e dagli anziani. Aria, acqua e terra pulite sono gli ingredienti basilari per scoprire gusti altrove dimenticati. Dai primi piatti, alla carne genuina, al pesce di lago sino ai formaggi Mascarpone artigianale ogni tavola trova sulla riviera portate ai massimi livelli della tradizione culinaria. Sinonimo Mascherpa, Mascherpone. Magro di piatta Territorio Territorio Pianura Padana (in particolare provincia di Lodi). Valdidentro (Sondrio). Definizione M i s c e l a t o c o n zucchero e cacao Definizione Latticino ottenuto per termocoagulazione di panna non preconcentrata. amaro (o cioccola- Formaggio scremato, semicotto a media maturazione (semiduro). Materie prime Ricetta to fonden­te fuso) il Materie prime Nei giorni critici di Panna e acido citrico. ma­scar­po­ne diventa black-out del 2003, Latte, caglio e sale. Descrizione del prodotto una cre­ma prelibata le acque dell’alta per guar­nire dolci. Descrizione del prodotto Val­tellina convoglia- Latticino cremoso di sapore dolce e poi un po’ acidulo. Ha colore bianco Curiosità Forma cilindrica regolare, con scalzo diritto di 8-10 cm, un diametro di te ne­gli impianti dei tendente al giallino. Si ottiene dal riscaldamento della panna a bagnomaria Laghi di Fraele, a 30-45 cm e un peso di 7-12 kg. Formaggio a pasta molle, e color giallo monte di Valdidentro, fino a 95°C con l’aggiunta di acido citrico diluito in acqua. carico. Il gusto è particolare per l’utilizzo del latte dei pascoli d’alpeggio e permisero alla città Dopo la sosta e la separazione del siero si lascia raffreddare prima la lavorazione con stagionatura artigianale. Si produce con la scrematura di Milano di riatti- a temperatura ambiente e poi a 4°C. Si usa per la preparazione di tirami- del latte, l’aggiunta di caglio, la coagulazione, la rottura della cagliata, una vare la distribuzio- sù, dolci in genere e torte salate. ne dell’energia per cottura a 38-40°C; dopo l’estrazione la cagliata, viene messa in fascera, prima sul territorio pressata, salata. La maturazione è maggiore ai 45 giorni. nazionale. Una provincia ciclabile La provincia di Lodi è stata tra le prime Terme da imperatori ad attivare un sistema integrato di piste ciclabili Valdidentro è famosa per la qualità delle sue acque termali, con nove sorgenti tra i 35° e i 42°. Qui e mezzi pubblici. Attraverso un rete di percorsi si trovano la grotta sudatoria nella roccia, i bagni romani, i bagni imperiali e quelli medievali. naturali, la città si integra con la campagna.

98 99 Mascherpa d’Alpe Motelì Territorio Territorio Alpeggi delle province di Sondrio e Lecco, dove si produce il Bitto. Valle Camonica (Brescia). Definizione Definizione Precipitato, Tecnologia di produzione molto simile alla ricotta stagionata. Formaggio tipo cacioricotta da latte di capra a breve stagionatura. Materie prime La Mascherpa si può Materie prime La ricchezza di inci- Latte vaccino e caprino, siero di latte intero, acido lattico, sale. gustare come for- Latte di capra, caglio e sale. sioni rupestri raffigu- maggio da tavola, ranti l’attività agrico- Derivati del latte

Descrizione del prodotto Descrizione del prodotto Derivati del latte grigliato o in mousse. la degli antichi camu- Forma tronco conica o cilindrica, peso circa 4 kg, altezza 30 cm, diametro Curiosità Nella cucina valtelli- Formaggio morbido a forma piramidale o cilindrica, con altezza di circa 9 ni, lascia immaginare 23 cm; pasta asciutta e friabile. Sapore lattico e vegetale, pieno, aromati- nese viene grattugia- cm, peso di 400-500 g, pasta morbida ed elastica, colore bianco candido. che le tecniche di

co, più intenso col procedere della stagionatura. La pasta diventa friabile, ta su pizzoccheri e Ha gusto gradevole, fresco, dolce, leggermente acido ma delicato. Sagre ed eventi produzione del for- tagliatelle, sciolto per maggio, se non ori- colore avorio tendente al grigio. Il siero della lavorazione di latte di vacca condire paste secche Il profumo è leggermente acidulo. Viene prodotto con il latte appena ginarie di qui, siano intero è ascaldato a 65-70°C; aggiunta di latte vaccino e caprino nella misu- o fresche, abbinata munto intero che viene sottoposto ad un trattamento termico attorno state perfezionate ra del 5-6%; ulteriore riscaldameto a 85-90°C, aggiunta di acido lattico; al miele di castagno ai 93°C per ottenere la separazione delle sieroproteine; quindi, si raffred- proprio tra queste o alla confettura di montagne. affioramento del prodotto; travasi in contenitori perforati; spurgo; salatura frutti di bosco come da a 35-38°C. A questa temperatura, si aggiunge il caglio liquido di vitello a secco e stagionatura in ambiente arieggiato. A volte leggera affumicatura. dessert. che in 20-30 minuti forma la cagliata. La massa va tagliata con un taglio incrociato formando prismi della dimensione di circa 5 cm. Fatto questo Il Parco delle Orobie Valtellinesi si estrae la massa aiutandosi con un colino od un mestolo e la si dispo- Le valli del Bitto sono comprese all’interno del Parco regionale delle Orobie ne nelle formine. La salatura si fa a secco. La stagionatura va Valtellinesi. Estesa per 44000 ettari, l’area protetta si sviluppa lungo la fascia dai 3 ai 15 giorni a 15-18°C. Viene normalmente consumato meridionale della Valtellina, compresa tra il Monte Legnone (2609 m) a ovest con gli antipasti, per il suo gusto leggermente acidulo, ma può e il Passo di Aprica (1172 m) a est. essere indifferentemente accostato ad ogni piatto. La produ- zione avviene per l’intero ciclo di lattazione. È un prodotto Matusc del quale esiste la variante affumicata ma non è molto dif- Sinonimo fusa. In sostanza è il classico formaggio caprino fresco a coa- Magro di latteria. gulazione acida (acido-presamica). Si presta molto ad essere Territorio affiancato alle verdure e decorato con spezie di colori diversi. Albaredo e Bassa-Media Valtellina (Sondrio). Definizione Gli alpeggi di certe Nisso Formaggio da latte vaccino magro, a pasta semicotta, di produzione zone della Orobie Sinonimo Valtellinesi furono primaverile-autunnale, stagionato. fi­no al secolo scor- Nis. Curiosità Materie prime so frequentate solo Territorio Latte, caglio e sale. da mandrie ber- Area montana dell’Oltrepo pavese (Pavia). gamasche, che più Descrizione del prodotto Definizione Il Monte Lesima, facilmente riusci- estrema propag- Formaggio di forma cilindrica regolare di circa 20 cm di diametro, vano a raggiungere Formaggio ottenuto da latte vaccino. gine meridionale e 3 cm di scalzo. Pesa 1-2 kg. Formaggio magro con pasta di colore chiaro, i prati affacciati sul Materie prime della re­gione e Curiosità gusto più accentuato con l’avanzare della stagionatura. Si produce dal latte corso dell’Adda. Latte intero vaccino, fermenti lattici e sale. punto panorami- co sull’Ap­penni­no, scremato per affioramento, cottura della cagliata Descrizione del prodotto pare sia stato usa­to a temperatura intorno ai 38-40°C; la matura- Formaggio cremoso di forma variabile in base alla ciotola. da Annibale come zione dura oltre i 30 giorni. Si produce dal latte di due mungiture, che viene pastorizzato; poi si luogo di osservazio- aggiunge il caglio animale, viene fatto coagulare a 37°C per 45 minuti. ne per l’avanzata in direzione di Roma. La Val Tartano Quindi si eseguono la rottura media del coagulo e la salatura in salamoia. Raggiunto da una strada solo negli anni ’50, il piccolo mondo La conservazione avviene in ciotole chiamate “amole”. di Tartano ha conservato intatto il fascino antico. La Val Lunga e la Val La stagionatura va dai 12 ai 24 mesi, con frequenti oliature della crosta. Corta sono un paradiso per escursionisti. Le produzioni sono molto limitate.

100 101 Nostrano grasso Pannerone Sinonimo Sinonimo Nostrano Conca. Panerone. Territorio Territorio Tutto il territorio montano della regione: Bs, Bg, So, Co, Va, Pv, Lc. Province di Lodi e Cremona. Definizione La produzione in Definizione Nella seconda metà Formaggio da latte vaccino intero, a pasta semicotta, prodotto anche in alpeggio ha ancora Formaggio ottenuto da latte crudo di vacca, intero, a pasta cruda e breve di ottobre ad Orio una connotazione Litta, di fronte alla Derivati del latte

alpeggio e stagionato. maturazione, non salato. Derivati del latte fortemente artigia- villa barocca proget-

Materie prime Tradizioni nale. All’esperienza Materie prime tata dal Ruggero per Latte, fermenti lattici, caglio e sale. del casaro è lasciata Latte e caglio. essere una delle più

Descrizione del prodotto la valutazione dei Descrizione del prodotto Sagre ed eventi sontuose residen- tempi e delle tem- ze della Bassa, una Forma dal diametro di 32-33 cm, scalzo di 8 cm e peso di 7-8 kg a matura- perature di cottura, Di forma cilindrica, ha diametro di 25-30 cm, altezza 25-35 cm e peso di grande fiera anima il zione. La pasta compatta ha colore paglierino e gusto pastoso, dolce. così come lo sforzo 10-13 kg. Ha sapore amarognolo, acidulo non lattico. paese proponendo Si produce con latte intero (crudo o pastorizzato). fisico di maneggiare Si produce dal latte intero caldo di munta con l’aggiunta di caglio; ottenuta formaggi e salumi la cagliata. abbinati a svariate Si porta a temperatura di 37-38°C e vi si aggiungono i fermenti lattici ed il la cagliata, dopo il movimento e il riposo, si estrae e porziona ponendo- forme e qualità di caglio in polvere. Si attende la formazione del coagulo ed una volta che la lo a forma in stampi. La stufatura dura 7 giorni e pane. consistenza sembra giusta, si interviene tagliando la cagliata e rompendola viene fatta a 30-35°C. Infine, si lascia a riposo in a nocciola mentre si cuoce fino a 44°C. frigorifero per un giorno. Si lascia depositare il tutto sul fondo e si estrae, disponendo la cagliata nelle La stagionatura è di 10-15 giorni. Le forme ven- fascere. Il formaggio verrà pressato con pesi e salato a secco o in salamoia. gono avvolte da stampi di legno circolari. La stagionatura è tra i 4 e gli 8 mesi. In gastronomia viene utilizzato per la prepara- zione di risotti e col miele come dessert. Nostrano semigrasso Sinonimo Ricotta artigianale Nostrano Val Sabbia. Sinonimo Territorio Pruina, Mascherpa. Tutto il territorio montano della regione: Bs, Bg, So, Co, Va, Pv, Lc. Territorio Definizione Per sempre mag- Tutta la Lombardia, in particolare nella provincia di Pavia. Formaggio ottenuto da latte parzialmente scremato, a pasta semicotta, giori garanzie di Definizione Crostata di ricotta asetticità, le fascere (per la pasta: 300g di prodotto in alpeggio e stagionato. (utilizzate per dare Latticino ottenuto per riscaldamento del siero di latte vaccino. farina, 150g di burro, Curiosità Materie prime la forma alla caglia- Materie prime Ricetta 80g di zucchero, 3 Latte, fermenti lattici, caglio e sale. ta) non sono più Siero di lavorazione del formaggio, (latte, panna facoltativi) e sale. tuorli, 10g di lievito, realizzate in le­gno sale, limone, vaniglia; Descrizione del prodotto ma in materiale pla- Descrizione del prodotto per il ripieno: 200g di Forma dal diametro di 32-33 cm con scalzo di 8 cm e peso di 7-8 kg a stico, più facilmente Latticino cremoso che assume la forma della confezione. ricotta, 200g di ama- maturazione. Il gusto è saporito ma non piccante. Il colore è paglierino lavabile. Ha sapore dolce e delicato; il colore è bianco latteo. retti, un uovo, 100g e si nota una piccola occhiatura sparsa. Per la produzione il latte (crudo Viene prodotta scaldando il siero di lavorazione del formaggio fino di zucchero, 100g di mandorle) o pastorizzato) viene parzialmente scremato, portato alla tempe- a 85-90°C ed aggiungendo un agente acido che può essere l’aceto, come si Amalgamare gli ratura di 37-38°C ed addizionato di fermenti lattici e caglio faceva un tempo, o l’acido citrico, come si fa oggi. L’acidità, associata all’alta ingredienti della in polvere. Si lascia agire per la formazione del coagulo, temperatura, fa affiorare le sieroproteine (ricotta) che vengono separate pasta e stenderla nella tortiera imbur- si rompe la cagliata alle dimensioni di grani di riso e si scalda e poste nelle formine ad asciugare. Un tempo si usavano rata. Preparare gli contemporaneamente fino a 46°C. La cagliata si pone nelle teli di lino per dare la forma di palla alle ricottine. amaretti tritati con fascere e si pressano i formaggi con pesi. La salatura si ottiene La ricotta si impiega come ingrediente per la prepa- ricotta, uovo, zuc- chero e mandorle. con la salamoia e la stagionatura è di 10-16 mesi. razione di sughi, impasti, ripieni, tortelli di ricotta Stendere il ripieno Si consuma tal quale come formaggio da tavola. e spinaci, panzerotti e crespelle. Nel lodigiano il siero e cuocere in forno a È un buon prodotto da sciogliere sulle braci. utilizzato può venire dalla lavorazione del pannerone. 180° per 40 minuti.

102 103 Robiola bresciana Semuda Sinonimo Territorio Smorzasoel, Formaela, Rubiulina. Alto Lario Occidentale (Como). Territorio Definizione Bassa Bresciana, Franciacorta e Sebino (Bergamo e Brescia). Formaggio da latte vaccino, magro, a stagionatura medio-lunga. Definizione Questo formaggio Materie prime Nei crotti che Formaggio da latte vaccino, a pasta cruda, a breve stagionatura. ve­niva un tempo pro­ Latte, caglio e sale. co­stellano le alpi dotto a livello indi- delle Tre Pievi, Derivati del latte

Materie prime Descrizione del prodotto Derivati del latte viduale, con il latte formaggi e vini si

Latte, fermenti lattici, sale e caglio. Tradizioni dato ai dipendenti Formaggio morbido di 30 cm di diametro, 8 di scalzo e peso di 2-3 kg. accompagnano con Descrizione del prodotto delle aziende agrico- La pasta chiara di colore paglierino e verde presenta una leggera occhia- polenta e salumi

Formelle quadrate o rettangolari da 4 a 8 hg circa, con lato di10 cm per le come quota del tura disomogenea. Durante la produzione viene lasciato a riposo 48 Sagre ed eventi nostrani. salario, da qui la lun- 10-20 cm e scalzo di 3-6 cm. Esistono due tipologie di consistenza: a pasta ga prematurazione, ore in conca; la scrematura manuale è accentuata. La cagliata si ottiene fondente e a pasta friabile. Il colore varia da bianco al centro a lievemente condizione per avere a 35-36°C: la rottura avviene a mano e poi posta in forma dentro lo strac- paglierino nel sotto crosta. Il sapore va da delicato ad intenso al proce- la quantità di latte suf- cio. Schiacciato (sempre a mano), viene salato per 2 giorni manualmente. ficiente per ottenere dere della stagionatura e conservazione, e diviene ammoniacale in caso la formella. La stagionatura dura per più di 4 mesi con molte mosse. di sovramaturazione. L’odore è caratteristico. Si produce esclusivamente Si consuma con la polenta e a fine pasto. con latte della zona, intero, pastorizzato e prematurato con fer- menti lattici per circa 48 ore a 8°C. Si inizia la lavorazione alla Le Tre Pievi temperatura di 40°C e si lascia coagulare per circa 15 minuti. Il territorio di Gravedona era conosciuto col nome di “Tre Pievi” ed intratte- Si agisce poi rompendo la massa fino a ridurla alle dimensioni neva rapporti commerciali stabili con il resto delle località litoranee (attraver- di una noce, quindi si pone la cagliata nelle formine. Una volta so la navigazione sul lago) e con la zona di Bellinzona, con cui si comunicava completata la sineresi, si compie la salatura a secco mediante attraverso il Passo del Giovo. Oltre il valico, sempre frequentato, in occasione l’uso di sale grosso. La stagionatura va dai 10 ai 20 giorni. delle fiere si era soliti far transitare le mandrie. Robiola della Valsassina Semuda Territorio Sinonimo Valsassina (Lecco). Scimut. Definizione Territorio Formaggio da latte vaccino, a pasta cruda, molle e gessato nel sottocrosta, Scimut originario della Valmalenco (Sondrio). a media stagionatura. Nella giornata di Definizione Terra genuinamente Ferragosto, una dedicata alla natura, Materie prime processione che Formaggio magro e giovane. la Valmalenco ospi- Latte vaccino, caglio e sale. coinvolge l’intero Materie prime ta anche un raduno Descrizione del prodotto paese di Introbio si Latte, caglio e sale. motoristico dedica- Formaggio morbido a forma di parallelepipedo di 10 cm di lato, 4 avvia sullo sterrato Descrizione del prodotto to ad auto e moto, Sagre ed eventi della Val Biandino Sagre ed eventi che raggiungono di altezza e peso di 300-400 g. Presenta una crosta fiorita a maturazione fino a raggiungere Ha forma cilindrica con peso di 4-5 kg, simile ad uno Scimudin un po’ Chiesa partendo dal centripeta. Ha le caratteristiche dello stracchino, anche se è marcato. l’omonima conca più grande. Formaggio a pasta molle di colore bianco (tendente al giallo centro di Sondrio. La pasta è giallognola vicino alla crosta e paglierina al centro. e la Ma­donna della durante il periodo estivo), con eventuale fine occhiatura. Neve. Si produce dal latte intero appena munto, lavorato fino ad ottenere La tecnologia di produzione è simile a quella usata per produrre la cagliata. Il primo taglio viene seguito dal rivoltamento e dal lo Scimudin, con latte scremato e siero naturale. taglio con spannarola, fino alla dimensione di grana di nocciola. Si verifica una lipolisi, anche per stagionatura superiore ai 30 giorni. Viene estratto immediatamentre e posto in fascere da taleggio Si consuma solitamente a fine pasto. con telo di lino o nylon. Dopo due salature, lo spurgo del siero e la salinatura (strofinamento con acqua e sale) per 15-20 Il sentiero glaciologico giorni, viene tagliato in quattro parti. È pronto dopo 30 giorni All’estremità occidentale della Valle di Chia­reg­gio, prolungamento della Valmalenco, una carrareccia risale ma la stagionatura può arrivare fino a 2 mesi. La Madonna della Neve fino all’Alpe Ventina e al sentiero glaciologico che illustra la dinamica dei ghiacciai nell’ambiente originario.

104 105 Silter Stracchino Bronzone Territorio Territorio Valle Camonica e Sebino bresciano (Brescia). Comuni limitrofi al Monte Bronzone (Bergamo). Definizione Definizione Formaggio da latte vaccino, a pasta semicotta, stagionato. Formaggio fresco e quadrato. Materie prime La strada che da Materie prime Si usa come formag- Latte, caglio e sale. Ponte di Legno risale Latte intero, caglio e sale. gio per accompagna- al Passo Gavia è una re altri alimenti o Derivati del latte Descrizione del prodotto classica estiva dei Descrizione del prodotto anche come piatto Derivati del latte Curiosità Curiosità Viene prodotto tradizionalmente con il latte crudo di due mungiture, mototuristi, che usa- Formaggio di forma quadrata con lato di circa 18 cm e scalzo di circa 4 cm. Ha da condire come si la prima delle quali ha riposato per 12 ore e viene scremata manualmente. no poi ritrovarsi ai caratteristiche fisiche leggermente variabili di natura artigianale. La produzione si fa con la . Alla massa, poi scaldata, si aggiunge il caglio e si lascia riposare. rifugi in cima al valico. ottiene da latte crudo intero che viene lavorato subito dopo la mungitura. Si pre- Il gusto varia da delicato a intenso, con profumo diverso a seconda senta con una muffa biancastra, senza macchie di altre muffe: è consistente, senza dell’alimentazione degli animali. È caratterizzato da una lavorazione essere duro. La pasta è di colore candido, il sapore dolce e delicato, leggermente artigianale tradizionale che gli conferisce il tipico sapore dolce gessoso. Con la stagionatura (fino a un mese) la crosta assume colori più scuri. ed aromatico. La crosta è gialla, dura e liscia mentre la pasta, giallo-paglierino, ha occhiatura leggera fino a sei mesi di stagio- Stracchino della Valsassina natura, diffondendosi verso l’anno. La stagionatura va da 6 a 24 Territorio mesi: dopo l’anno è ottimo anche da grattugia. Ha un peso medio Valsassina (Lecco). di 5-6 kg. Il prodotto risulta molto apprezzato anche dai turisti Definizione che in estate esauriscono completamente le riserve degli allevatori. Formaggio a pasta cruda, molle nel sottocrosta, gessato al centro. Materie prime In Valsassina, sembra sia iniziata intorno al Origine Latte vaccino, sale e caglio. X-XI secolo la pro- Storia La produzione del formaggio Silter è tipica della bassa Valle Camonica e delle zone Prealpine ad Est Descrizione del prodotto duzione di questo del Lago d’Iseo. Silter indica, in dialetto valligiano, il locale della malga dove avviene la salatura e la Parallelepipedo di 20 cm di lato e scalzo di circa 4 cm. Pesa 1,3-1,5 kg. formaggio, altresì noto in altri tem- stagionatura del formaggio. Il Silter ha origine esclusiva dal latte di vacche di razza Bruna Alpina del La pasta liquefatta nel sottocrosta e gessata al cuore (gialla, bianca all’in- pi con il ge­nerico Monte Guglielmo e zone limitrofe. terno). Il sapore marcato è tipico dello stagionato. La produzione avviene nome di stracchino con latte intero appena munto, cagliata e primo taglio dopo 35-40 minuti. o stracchino quadro Stàel Dopo 5 minuti si procede al ribaltamento, quindi taglio con spannarola fino di Milano. Territorio a grana di nocciola, immediata estrazione e stampo in fascere Taleggio con Valle Camonica (Brescia). telo di lino o nylon, salatura a secco. Pronto al consumo dopo 15 giorni. Definizione Formaggio a pasta semicotta con latte intero di capra, appena munto, a Stracchino Orobico media stagionatura. “Boario, fegato cen- Sinonimo tenario” recitava il Materie prime mot­to di una famosa Strachì. Latte di capra, caglio e sale. pubblicità. In effetti Territorio Descrizione del prodotto Curiosità le a­cque della Valle Bergamo e provincia. Si presenta in forma cilindrica con un diametro di 11-15 cm e uno scal- Ca­monica, sgorganti Definizione Un tempo lo si pone- a quote mediamente va sulle canne di zo di 3-5 cm. Ha un peso di 400-500 g circa. La pasta bianca è morbida e­levate, sono note Formaggio da latte vaccino, a pasta cruda, molle, a breve stagionatura. fiume per facilitare ed elastica. Ha un gusto gradevole, delicato e leggermente acido come per i loro poteri Materie prime lo spurgo del siero, anche il profumo. Viene prodotto con il latte intero di una sola mungi- terapeutici e per la Latte intero, sale e caglio. Tradizioni oggi questa usanza è forza disintossicante. divenuta ovviamente tura, vi si aggiunge il caglio liquido di vitello e si attende la formazione Descrizione del prodotto im­proponibile per del coagulo. Una volta ottenuta la cagliata si interviene con una rottura di Ha forma quadrata riportante i tradizionali solchi che ricordano quelli delle canne l’assoluta mancanza dimensioni di una nocciola. Si estrae manualmente la cagliata disponendo- di fiume, peso di circa 1,5 kg, colore bianco. Il lato misura 18-20 cm e lo scalzo di mi­sure igieniche. la negli stampi. Le forme vengono voltate dopo 1 ora e salate in salamoia circa 4 cm. Il gusto dolce è delicato e profuma di latte. La consistenza tende al (al 25%) per circa 2 ore. La stagionatura dura circa 30 giorni a 8-14°C. gessoso-asciutto. Si produce dal latte intero appena munto o scaldato a 35°C.

106 107 Stracchino tipico Strachitunt Sinonimo Sinonimo Stracchino dei Campelli. Strachitund. Territorio Territorio Provincia di Lecco. Valle Brembana e Val Taleggio (Bergamo). Definizione A differenza dello Definizione L a p r o d u z i o n e Formaggio a pasta morbida tipicamente d’alpeggio. Strac­chino della Val­ Stracchino rotondo. Formaggio da latte intero di vacca, crudo a due mi­gliore si ottiene sassina è tondo e du­rante l’estate, Derivati del latte

Materie prime paste, erborinato a stagionatura. Derivati del latte può presentare una probabilmente per Curiosità Curiosità Latte vaccino, sale e caglio. erborinatura più o Materie prime il più alto carico Descrizione del prodotto meno marcata. Latte, caglio e sale. microbico e per la Parallelepipedo di 20 cm di lato e scalzo di circa 4 cm, peso di circa 1 kg. Descrizione del prodotto temperatura più indicata per questo La pasta è liquefatta nel sottocrosta, gessato al cuore (gialla, bianca Ha forma cilindrica a facce piane, diametro di 25 cm e scalzo di15-18 cm. tipo di lavorazione. all’interno). Ha sapore marcato. Il latte intero appena munto viene tra- Pesa circa 6 kg, la pasta è compatta con strie cremose nel sottocrosta e pic- sformato in cagliata, subisce il primo taglio dopo 35-40 minuti, il rivolta- cole occhiature irregolari. Il colore della crosta è rosato-giallognolo-grigiastro mento dopo 5 minuti e il taglio con spannarola, fino a grana di nocciola; ed è simile a quello dello stracchino; all’interno la pasta è bianca, con segni è immediata l’estrazione e lo stampo in fascere da Taleggio con telo di lino bianco-verdastri dati dall’erborinatura. Il gusto varia a seconda dell’invecchia- o nylon. Dopo 24 ore in camera calda con ripetuti rivoltamen- mento da dolce a piccante, con una punta di amaro. Con stagionature ti, avviene la prima salatura in superficie, lo stoccaggio a 5-6°C brevi il gusto dolce della pasta è predominante e rende il prodotto in grotta, infine la seconda salatura dopo 24 ore su tutti i lati. decisamente più delicato. La produzione si ottiene con la lavorazione Viene spostato in casse con teli in cotone per lo spurgo del di due mungiture separate. Entrambe prevedono latte intero e crudo siero; (operazione che viene ripetuta più volte). Dopo 15-20 e il procedimento è identico ma avvengono a distanza di 12 ore una giorni di salinatura e stagionatura da 30 giorni fino a 2 mesi, è dall’altra. La stagionatura si protrae per almeno 60 gg. pronto per essere consumato. Tombea Strachet Sinonimo Territorio Formaggio di Magasa. Valle Camonica, Val Trompia e Saviore (Brescia). Territorio Definizione Magasa e Valvestino (Brescia). Formaggio a pasta morbida, a breve stagionatura. Definizione Il vero formaggio di Magasa o Tombea Materie prime I consorzi e le latte- Formaggio prodotto con latte crudo, parzialmente scremato e stagionato. rie sociali permetto- come viene chia- Latte, caglio e sale. Materie prime mato da un paio di no alle piccole pro- Curiosità Descrizione del prodotto duzioni di soprav- Latte, caglio e sale. anni, si produce in Curiosità Ha pasta compatta da bianca a paglierina (con la stagionatura), crosta vivere contenendo Descrizione del prodotto alpeggio sulla malga di Magasa a circa giallo-biancastra. Il peso varia attorno a 1,2-1,5 kg. i costi distributivi, Le dimensioni sono variabili, il peso si aggira attorno ai 10 kg; il diametro è di negoziando i prezzi 2000 metri s.l.m., È un formaggio dolce, molto gradevole e di gusto delicato. Profuma all’ingrosso e otti- 35 cm e lo scalzo di 12 cm circa. Ha un sapore dolce, con un retrogusto ama- dove i malgari si di latte. Si produce solitamente con il latte intero, subito dopo la mungitu- mizzando le econo- rognolo ed una punta di acido. Si utilizza il latte scremato di due o anche tre fermano per 100 mie di scala. giorni. ra, o almeno così si faceva in origine. Oggi alcuni produttori lo realizzano mungiture, (quindi 36-24-12 ore), lo si screma con la “spannarola” (a mano) Lo spazio commer- con il latte di due mungiture, la prima delle quali viene leggermente sgrassata e lo si scalda a 24-25°C aggiungendo il ciale è molto mode- (affioramento) mentre la seconda è intera. La forma risulta variabi- caglio. Si attende la formazione del coagulo sto perché vi sono solo 4 produttori. le anche perché la cagliata viene posta in un telo di lino e si rompe la cagliata con lo spino mentre sul tavolo spersore e viene tagliata a mano con un col- si scalda nuovamente fino a 36-37°C. Si tello. Si può trovare in forme quadrate o triangolari. lascia depositare e si pone nelle fascere. La La stagionatura può durare 15 giorni o più a lungo. salatura avviene a secco. La stagionatura si È un prodotto che oggi si tende a confondere aggira attorno agli 8 mesi. Si utilizza princi- facilmente con il Cadolet. palmente come formaggio da tavola.

108 109 Torta Orobica Zincarlin Territorio Territorio Provincia di Bergamo. Alto Lario, Val d’Intelvi e Alpi Lepontine (Como). Definizione Definizione Formaggio a pasta morbida da latte intero. Ricotta aromatizzata. Materie prime Il Parco delle Orobie Materie prime Originariamente, Latte, caglio e sale. Bergamasche com- Siero vaccino, siero acido (siero dell’anno prima, più foglie, spicchi la ricotta era uno prende e tutela tut- scarto della lavora- Derivati del latte Descrizione del prodotto ta la fascia alta del di limone, prugne verdi per dare l’agra o maistra), latte di capra e/o vac- zione del formaggio. Derivati del latte Curiosità È un formaggio consistente che può essere cremoso e presentare prote- territorio montano cino, sale, pepe, (aglio). Curiosità L’idea di aromatiz- olisi nel sottocrosta; quest’ultima si presenta rosa-arancio o rossiccia, la della provincia, il cui Descrizione del prodotto zarla e di arricchir- pasta è morbida, priva di occhiature e di colore paglierino. sistema di crinali è È una ricotta, più o meno grande, che va dai 250 ai 3500 g. la si deve all’estro composto da quat- dei casari del Lario, Presenta un gusto caratteristico e deciso, ma delicato. tro sentieri di Alta Via. Possiede un profumo particolare simile alla vaniglia e gusto morbido. che in questo modo La tradizionale produzione prevede l’uso di latte crudo ed intero, lavo- Si produce con l’impastamento, lo schiacciamento e l’aggiunta del 3,5% potevano commer- rato subito dopo la mungitura. Oggi di ricotta grassa. Il siero più il latte cializzarla ricavando maggior profitto dai si scalda a circa 37-38°C e a questa di capra e/o mucca a 90°C vengono addi- loro traffici di scam- temperatura si addiziona di caglio. In zionati del cosiddetto siero acido. È rico- bio con l’economia circa 30 minuti si ottiene il coagulo; si perta di pepe nero. Viene venduta subito rivierasca. interviene rompendo delicatamente la dopo la produzione. Comprimendo più cagliata fino a dimensioni di nocciola e si a fondo e aggiungendo o meno il pepe lascia depositare. Fatto questo si estrae si stagiona anche oltre l’anno. Si accom- mettendolo negli stampi. La salatura si pagna alla polenta o si consuma a fine ottiene a secco o in salamoia e si inizia pasto. Le produzioni di minor quota dopo circa 24 ore. Il prodotto viene sta- risultano essere più secche. gionato circa 60 giorni. Si consuma come formaggio da pasto. Il Rifugio Benigni Zincarlin de Vareés Territorio Valtellina Scimudin Zona collinare e montana della provincia di Varese. Territorio Definizione Provincia di Sondrio, originario di Bormio. Preparazione a base di formaggi ottenuti da latte crudo caprino, Definizione in prevalenza a coagulazione lattica, con aggiunta di pepe nero e altri La maturazione dello Zancarlin avviene in Formaggio a breve maturazione, grasso, consistenza molle. ingredienti. contenitori aperti e Materie prime La diversità tra un Materie prime con apertura grande. formaggio d’alpe esti- Curiosità Latte, caglio e sale. Formaggi di capra in prevalenza a coagulazione lattica, pepe, aglio e prez- Questa procedura vo e uno di fondovalle garantisce una con- Descrizione del prodotto (per il resto dell’anno) zemolo disidratati. Curiosità sistenza spalmabile; Può avere un peso fra 1 e 2,5 kg. Ricoperto da una crosta fiorita bianco è determinata prin­ Descrizione del prodotto per questo motive è cipalmente dall’ali- venduto in vaschette grigia; ha pasta morbida di colore bianco o giallo paglierino con possibili mentazione delle vac­ Privo di forma propria; umidità pari al 56% contenuto materia grassa occhiature fini e regolari; sapore dolce, fresco e di latte. sul secco 62%, in proteine del 13%. Ph. 5,2. Colore dal bianco candido di plastica o barattoli che: erbe, fiori e acqua in vetro. Lo Scimudin viene prodotto dal latte di una o più dei pascoli nel primo al caffelatte chiaro. Pasta omogenea e priva di grumi. mungiture. Si procede poi con la coagulazione con caso, fieno e mangimi Note speziate e piccanti. Con la maturazione il gusto è più avvolgente con nel secondo. caglio di vitello e la cottura cagliata a 36 - 40°C ritorno di frutta secca e miele. per 30 minuti, seguita dalla rottura a grandezza Amalgama di formaggio caprino a coagulazione lattica da latte crudo di una nocciola dei grumi. Per finire la messa con eventuale aggiunta di caprni a coagulazione presamica di consisten- in stampi di diametro fra 16 e 22 cm con un’altez- za morbida o dura e pepe; maturazione per 20-60 giorni tra 12°-16°C za massima di 8 centimetri. Viene confezionato con periodici rivolta menti per eliminazione dello spurgo. in termoretraibile o venduto sfuso. Eventuale aggiunta di pepe, aglio e/o prezzemolo disidratati.

110 111 Miele Territorio Tutta la Regione. Definizione Sostanza zuccherina prodotta dalle api. Materie prime Il miele ha subito un Nettare di fiori e melata. forte incremento pro­­ duttivo negli ultimi

Miele Descrizione del prodotto anni; questo fa intu- Curiosità Ha caratteristiche molto variabili a seconda della sua derivazione “flo- ire come la richiesta reale” e va da viscoso a denso, fino a cristallino. Anche il colore varia sia particolarmente da dorato ad ambrato, a seconda del fiore di provenienza. fiorente. Ciò avviene soprattutto per ven- Può essere dolce o molto dolce, a seconda della tipologia ma può talvolta dita all’ingrosso, visto risultare anche amaro, a seconda dell’essenza di derivazione (ad esempio che molti produttori il castagno). La produzione del miele è molto semplice se consideria- fuori area lo acqui- mo solo l’apporto “umano”che consiste nell’estrarlo dalle celle poste stano per mescolar- lo con produzioni sui mielari, mediante disopercolazione delle cellette (apertura del tappo meno qualificate. di cera) e centrifugazione a freddo. Con queste semplici operazioni si ottiene il miele, che dovrà però essere filtrato e lasciato maturare nei maturatori per purificarlo dalle impurità più leggere. L’ultima operazione è quella di confezionamento che avviene generalmen- te in barattoli di vetro. Va conservato lontano dalle fonti di calore. Il miele può essere utilizzato come ingrediente in alcuni dolci, come dol- cificante o anche come ricco nutriente per la colazione o piccoli spuntini. Ottimo da abbinare con formaggi oppure con lardo.

Fiordo incastonato nella splendida cornice paesaggistica dell’Alto Garda Bresciano, il lago di Vestino esprime al meglio il carattere selvaggio e allo stesso tempo mite dell’ambiente naturale delle Prealpi lombarde, luogo di produzioni gastronomiche ricche di sapori, profumi, tradizioni immortali.

112 Ortaggi e frutta Zone di produzione

Valchiavenna Amarene d’Uschione Castagne secche Marroni di Santa Croce Valtellina Castagne secche Varese Patate di Campodolcino Asparago di Cantello Tartufo nero Pesche allo sciroppo del Lago di Monate

Bergamo Tartufo nero

Como Patata comasca bianca

Brescia Tartufo nero Lecco Rosmarino di Montevecchia Salvia di Montevecchia Mantova Cipolla di Sermide Melone Mostarda di Mantova Sugolo Monza e Brianza Tartufo nero Patata bianca di Oreno Zucca di Mantova Asparago di Mezzago

Milano Asparago di Mezzago

Pavia Asparago di Cilavegna Cremona Cipolla dorata di Voghera Conserva senapata Cipolla rossa Cotognata Fagiolo borlotto di Gambolò Melone Pisello di Miradolo Terme Mostarda di Cremona Tartufo Radici di Soncino Tartufo nero

114 115 Amarene d’Uschione Asparago di Cilavegna Territorio Sinonimo Frazione di Chiavenna (Sondrio). Aspars. Descrizione del prodotto Territorio Ha il caratteristico aspetto dell’ama- Lomellina (Pavia). rena, di colore rosso chiaro, Nel mese di maggio, Descrizione del prodotto Cilavegna dedica di modeste dimensioni. Il frutto è a Chiavenna si tie- Asparago bianco con la punta rosa pastello. al­l’asparago la sua

Sagre ed eventi ne una rassegna di festa di aprile, una Ortaggi e frutta

dolce, la polpa compatta. La pianta Asparagi dalla lunghezza di 20-30 cm, stretti e sottili; ricchi di vitamine Ortaggi e frutta corali provenienti delle più animate e viene coltivata con fusto alto 2 m dall’estero e da ogni e sali minerali. frequentate dell’in- e ramificazioni brevi, per una miglior parte d’Italia. Hanno un gusto dolce e delicato. tera Lo­mel­lina.

raccolta e minor fragilità. Vengono utilizza- Si producono con la semina delle piantine nelle asparagiaie (fossi pro- Sagre ed eventi te per confetture ma soprattutto sotto fondi nel terreno); dopo 3 anni si ha la raccolta. Sono usati in gastro- spirito (aggiunta di zucchero, nomia per antipasti, primi e secondi. al sole, e quindi della grappa). Cilavegna in Lomellina Asparago di Cantello Il piccolo abitato sperduto tra i campi fu “visitato” in meno di un seco- Territorio lo dagli eserciti franco-ispani, austro-sardi e austro-russi. comuni di Cantello, Clivio, Viggiù e Arcisate. Solo dal XIX secolo conobbe la meritata pace passando ai Savoia. Il nucleo Definizione primitivo del castello sorgeva sull’antica rocca, che comprendeva anche Genere e specie Asparagus offìcinalis L. la parrocchiale, il cimitero e la chiesa di San Rocco. Materie prime Ogni anno Cantello Nelle mura oggetto di contesa erano inclusi anche il palazzo del feudatario celebra il suo orgo- Le cultivar utilizzate per la produzione sono popolazioni locali, olandesi glio gastronomi- e le abitazioni civili. e francesi co con una sagra Descrizione del prodotto primaverile. Sono Asparago di Mezzago L’asparago di Cantello è classificato in 4 classi di fisiche qualità, previsti stand di Sinonimo

Sagre ed eventi prelibatezze e ricet- in base al diametro del turione (zona centrale) ed in ogni caso non deve te a base di questo Sparg. superare un’altezza di 22 cm. La coltivazione dell’asparago viene effet- ortaggio e momenti Territorio tuata in pieno campo, i terreni devono essere coltivati secondo i principi musicali e di intrat- Mezzago (Monza e Brianza) e provincia di Milano. tenimento per tutte della buona pratica agricola. Il materiale di propagazione può essere otte- le età. Descrizione del prodotto nuto da produttori locali, nazionali e/o esteri, gli impianti possono essere Turione di diametro 1-2 cm, lungo 20-25 cm; ricco di sali minerali e vita- Asparagi mangiatutto (Un mazzo di asparagi realizzati con zampe o con piantine. mine. Ha colore bianco con la punta rosa. Si produce con la disposizione non grossi, sale, burro, La quantità di fertilizzanti deve essere effettuata in base alle analisi chimi- delle radici (file da 2 m, distanti l’uno dall’altro 30 cm) e la copertura Ricetta grana grattugiato) che del suolo da realizzare prima dell’impianto. Il reimpianto è consentito con terra (15 giorni prima della raccolta). La raccolta avviene con arnese Rompere gli aspara- gi a pezzi curvando su quei terreni che da almeno sei anni siano stati destinati alla coltivazio- a forma di cucchiaio lungo 30 cm. Sono usati per antipasti, risotti, lasagne, il gambo fra le mani ne di altre colture. Cure colturali: Fresatura o sarchiatura interfila dopo frittate e dessert a base di asparagi. fi­no a spezzarlo, la raccolta, trattamenti fitosanitari solo alla comparsa dell’avversità, lavarli in acqua fresca diserbo chimico, meccanico e/o fisico, potatura estiva solo se necessaria, Il Parco Naturale dell’Adda Nord e cuocere in acqua salata. Sopra la pento- taglio autunnale della parte aerea dopo il completo disseccamento, Da Mezzago, una serie di stradine in direzione di la di cottura mettere rincalzatura con terreno, con almeno 20 cm sopra le gemme, lasciando Trezzo conducono alla Valle dell’Adda e alla splendida il piatto di portata con la sagoma superficiale. L’irrigazione verrà effettuata solo in caso di grave traccia pianeggiante che costeggia interamente l’argine il burro (che si scio- glie senza cuocere). carenza idrica durante il periodo estivo. La raccolta del prodotto inizia milanese del fiume. Praticamente pianeggiante, questa è Bollire per 10 minuti a marzo e si protrae fino a giugno. La durata della raccolta è di circa 50-60 percorribile in bicicletta. Attraversando rogge e tratti di e servire mescolando giomi. La durata dell’impianto è di un massimo 12 anni. Dopo la raccolta bosco si raggiungono le opere di canalizzazione che, si con il burro sciolto e il formaggio, dopo aver gli asparagi possono essere immediatamente venduti oppure conservali dice, sono da attribuirsi a Leonardo da Vinci, che spesso scolato gli asparagi a 4°C per un breve periodo di tempo (massimo 48 ore). visitò queste sponde per conto del Signore di Milano. Il basso corso dell’Adda accuratamente.

116 117 Castagne secche Cipolla rossa Sinonimo Sinonimo Castagn secch. Sigulla. Territorio Territorio Valtellina e Valchiavenna (Sondrio). Lomellina e Breme (PV). Materie prime Frittelle di castagne Descrizione del prodotto La cipolla fu utilizzata Castagne delle varietà: Luina, Bonella, Vescof e piccoli marroni. (250 g di farina di È presente in 2 forme: a pera o piatta e pesa da 200 a 500 g. fin dai tempi antichi castagne, olio, sale, 30g come rimedio tera- Ricetta Ortaggi e frutta

Descrizione del prodotto Ha un gusto dolce, la consistenza tenera e colore rosso vinoso. Ortaggi e frutta

di uvetta, 30g di pinoli) Curiosità peutico per il mal di Castagne secche, private della buccia, dal sapore dolce, coriaceo e color Aggiungere alla farina La coltivazione avviene nel terreno vicino al Sesia, con semina in vivaio testa, antidoto con- bianco o biondo. Le castagne, sottoposte a cernita in base alla sanità, 2 cucchiai di olio e in luna calante(15 agosto/10 settembre), il trapianto dalla metà tro i morsi di ragni e vengono messe sulla “graa” e fatte seccare con un fuoco acceso per circa amalgamare. Salare, di ottobre alla metà di novembre seguito dalla sarchiatura per eliminare serpenti e anestetiz- diluire con acqua fred- zante per lo stomaco. 20 giorni. Una volta secche, vengono infilate in lunghi sacchi di canapa da, aggiungere l’uva e l’erba, quindi dalla raccolta. Si usano in insalata, bollite o al forno. e battute su ceppi di legno al fine di separare le bucce che le ricoprono. i pinoli. Soffriggere in Si consumano a fine pasto, come merenda, o nella zuppa. olio bollente. Conserva senapata Territorio Cipolla di Sermide Provincia di Cremona. Sinonimo Definizione Cipolla paglierina. Conserva di mele cotogne. Territorio Materie prime Cremona non è solo patria delle conserve Sermide, Felonica Po ed Oltrepo mantovano (Mantova). Mele cotogne, zucchero, olio essenziale di senape e pectina. ma anche dei violi- Descrizione del prodotto Alla fine di luglio, Descrizione del prodotto ni. La tradizione nata

du­rante la sagra di Tradizioni Cipolla di forma globosa di colore giallo paglie- È una purea, quindi assume la forma del contenitore, solitamente le con Stradivari è anco- San­ta Mostiola a ra tra­mandata dalle rino, di diametro 50-80 mm e dal peso di 120- Revere, tra i banchi confezioni vanno da 400 g fino 5 kg. Il gusto è dolce, con intenso sapore botteghe locali. 150 g. Assume sapore pungente se coltivata in si servono le cipolle di senape. Il profumo è aromatico di senape. La preparazione terreni argillosi, dolce se coltivata in terreni preparate nei vari avviene dopo aver pulito, cotto e trasformato in purea le

Sagre ed eventi condimenti tradi- sabbiosi. La semina avviene in autunno e la zionali. mele cotogne. Fatto questo si interviene con la senapatura raccolta in luglio. Si utilizza in particolare per della purea e quindi si inserisce nelle caratteristiche con- la produzione dei tirot. Viene prodotta fezioni cilindriche di legno. In gastonomia viene utilizzata in quantità limitate. spalmata su pane o in accostamento a piatti particolari. Cipolla dorata di Voghera Cotognata Territorio Sinonimo Oltrepo vogherese. Cudugnaada. Definizione Territorio Allium cepa Provincia di Cremona. Descrizione del prodotto Sigolèda Definizione A fine giugno, la Festa (1 cipolla dorata, 3 di San Pietro è l’occa- Forma a trottola leggermente schiacciata, con un diametro di circa 6 cm uova, sale, olio) Conserva di mele cotogne. sione per ammirare di media, colore giallo dorato intenso; ben vestita. Elevata pungenza e Ricetta Sbattere le uova Materie prime le vie e le piazze di sapidità. La coltivazione avviene nell’areale vogherese e nei comuni imme- con un pizzico di Mele cotogne, zucchero, gelificante e scorza di agrumi canditi. Cremona agghindate sale. Tagliare a fette a festa e invase da

diatamente limitrofi. Rotazione del terreno minimo 5 anni dopo cereale Descrizione del prodotto Sagre ed evnti sottilissime le cipol- turisti e bancarelle. e paglia; lavorazione del terreno a doppio strato: aratura poco profonda le e soffriggerle Ha colore rosso scuro, consistenza compatta, forma variabile, dopo ripuntatura 60-80 cm; seme fornito dal Consorzio Produttori; nell’olio. Aggiungere Il sapore è dolce, delicato con gusto di cotogna. La preparazione avvie- 65/80 piantine mq nella prima decade di febbraio; concimazioni mediante le uova sbattute e ne con la pulitura delle mele, la preparazione della purea, la cottura cuocere la frittata metodo “GESTA”; eventuali interventi di irrigazione sospesi 15 giorni su ambo i lati finché ed aggiunta dello zucchero con scorze di agrumi. Il prodotto viene raf- prima della raccolta, diserbo, raccolta e essiccazione per 6/8 giomi sarà ben cotta. freddato e confezionato in scatole di legno rettangolari o rotonde.

118 119 Fagiolo borlotto di Gambolò Melone Mantovano Territorio Territorio Comune di Gambolò e comuni limitrofi (PV). Viadanese, Sermidese e distretto Gazoldo degli Ippoliti-Rodrigo, nelle Definizione province di Mantova e Cremona. Varietà antica di fagiolo borlotto a portamento rampicante, di produzione Materie prime locale e lavorazione quasi esclusivamente manuale. La ricetta più anti- Sementi e piantine riconosciute di Famiglia delle Cucurbitaceae, al genere La sagra del melone, Materie prime ca a base di fagioli Cucumis, specie melo L. Cultivar Honey Moon (tipologia liscio), Harper accompagnato dal pro­ giunta fino a noi è sciutto, anima la favo- Storia Ortaggi e frutta

Seme originario selezionato. (tipologia retato senza incisura della fetta) e Supemnarket (tipologia reta- Ortaggi e frutta romana e fa parte di losa città di Castelti­ Descrizione del prodotto un ricettario del IV to con incisura della fetta). done tra i mesi di Della famiglia delle leguminose, presenta baccello color bianco-panna se­colo d. C. attribu- Descrizione del prodotto lu­glio e agosto.

con screziatura rosso-bordeaux con 5-6 semi di fagiolo ciascuno; i ito ad Apicio: questo Peponide del peso medio di 900 g circa con diametro medio di 10 cm. Sagre ed eventi patrizio buongustaio, semi di tale fagiolo sono di 13-15 mm con colorazione bianco-panna, amante della buona E’ previsto, per il solo peso, anche il valore massimo pari a 2.000 grammi. con screziatura rosso-bordeaux con forma tondeggiante e rigonfia. tavola, li propone Può essere Retato o Liscio a seconda di come si presenta la buccia. Si presenta particolarmente liscio al tatto, la sua polpa è farinosa co­me antipasto, fritti Di forma sferica o ovale. Colore della buccia crema paglierino o verde, reta- e conditi con pepe e e possiede un gusto dolciastro senza retrogusto amarognolo. salse piccanti o cotti ta o liscia. Cavità interna piccola. Polpa consistente e succosa arancione o La semina avviene ad aprile e la raccolta del seme secco avviene alla in padella e aromatiz- arancione/salmone. Sapore dolce e caratteristico, può presentare aroma di prima decade di luglio, fino a fine agosto. Per la sua produzione si col- zati con finocchietto anguria, zucchino, tiglio. La tecnica di coltivazione prevede la fase di semi- tivano piante di fagiolo rampicanti, supportate da quadripiede di legno selvatico e aceto bal- na diretta (in aprile) o con trapianto dei germogli su terreno pacciamato samico. di salice, cannuccia di palude o bambolo. Dopo la raccolta, la sua lavo- (da febbraio a luglio) in pieno campo o in ambiente protetto (serre, razione avviene manualmente in cascina sull’aia. tunnel, tunnellini). Dopo una eventuale cimatura, l’irrigazione avviene per aspersione, infiltrazione, a pioggia o a goccia. L’ impollina- Marroni di Santa Croce zione dei fiori deve avvenire esclusivamente ad opera di Sinonimo insetti pronubi senza nessun uso di sostanze ormonali. Maron di Santa Crus. La raccolta inizia indicativamente 90-110 giorni dopo Territorio la sem ina e prosegue scalare ogni 15-30 giorni, anche Valchiavenna (Sondrio). giornalmente sia per i tipi lisci che per i tipi retati. Anche Definizione Il giorno di San il confezionamento e l’imballaggio, dopo pulitura e cali- Gio­vanni che coin- Castagne della specie Castanea Sativa varietà Mill. cide con il solstizio bratura, vengono effettuati nella zona di produzione. Descrizione del prodotto d’estate è festeg- Castagne di buone dimensioni, peso intorno ai 5 g. Hanno sapore dolce, giato in numerose Mostarda di Cremona colore chiaro dell’endocarpo, consistenza farinosa dopo cottura. vallate tra cui la Territorio

Sagre ed eventi Val San Gia­co­mo a I marroni una volta raccolti, selezionati e asciugati in cassette possono Campodolcino. Provincia di Cremona. essere consumati in vario modo: bolliti, arrostiti o preparati a marron Definizione glacé. Generalmente si utilizzano a fine pasto o come dolce. Frutta candita in sciroppo di zucchero e senapata. Materie prime La mostarda era ed è uno dei modi miglio- I castagneti di Piuro Frutta candita (pere, cedro, clementina, ciliege rosse, fichi, albicocche), ri per conservare la Nella vallata di Piuro il castagno abbon- sciroppo e senape. frutta per lungo tem­ Curiosità da da tempo immemorabile. Ne sono Descrizione del prodotto po dopo il periodo testimonianza le piante secolari di La frutta intera in sciroppo si presenta del colore dei singoli frutti canditi, del raccolto. Palazzo Verte­mate Fran­chi a Prosto di che sono immersi in uno sciroppo trasparente, chiaro ed abbastanza Piuro. In località Cor­tinaccio, la dimo- denso. La consistenza dei frutti è soda. Ha il sapore della frutta al quale ra signorile cinquecentesca conser- si sovrappone quello della senape; il profumo è pungente. va intatte nu­me­rose stanze affrescate Viene realizzata ormai solo industrialmente con frutta acquistata già can- o rivestite in legno intarsiato. Completano dita e quindi non necessariamente nei luoghi di produzione; il prodotto gli ambienti i dipinti e gli arredi originali. si differenzia per gli sciroppi. Si accompagna ottimamente con il bollito.

120 121 Mostarda di Mantova Patata comasca bianca Sinonimo Territorio Mostarda in foglia. Provincia di Como. Territorio Definizione Provincia di Mantova. Tubero a pasta bianca farinosa. Definizione La mostarda Materie prime La patata comasca Frutta conservata. (mele, pere, fichi, zuc- Tuberi di prima produzione appartenenti a varietà a pasta bianca non bianca presenta che, pesche, 350g di un elevato conte- Ricetta Ortaggi e frutta

Materie prime modificati geneticamente. Ortaggi e frutta nuto di amido che

miele, 1/4 di vino bian- Curiosità Mele (mele cotogne o campanine), pere acerbe, zucca, melone, zucchero, co, 2 albumi montati Descrizione del prodotto ha effetti fisiologici senape liquida. a neve, 70g di senape Tuberi di forma ovale, allungata, di dimensioni medio piccole, di colore simili a quelli delle Descrizione del prodotto in polvere) giallo oro e pasta bianca e Farinosa. Il terreno di preparazione è concimato fibre. Sono inoltre Tagliare e pelare frut- ricche di vitamine, Pezzi di frutta di varie dimensioni con sciroppo, ha il sapore di frutta ta e verdura e bollire con letame o concime minerale. I tuberi seme sono messi a dimora a 8 -10 sali minerali, caro- ma piccante. La frutta sbucciata e tagliata viene fatta macerare con tutto fino ad esse- cm di profondità. Seguono poi interventi agronomici e trattamenti fitosani- tenoidi e polifenoli, lo zucchero per 24 ore poi scolata e bollita per tre volte; quindi si versa re tenero al tatto. tari, operazioni di zappatura e rincalzatura e la rimozione della parte aerea. importanti antiossi- danti naturali. il liquido sulla frutta che viene ancora bollita. Scolare ed esporre I tuberi raccolti sono trasportati in magazzini di stoccaggio e mantenuti tutto su una grata ad A freddo si aggiungono le gocce di senape (6 gocce ogni kg). Viene servita essiccare. Far bollire alla temperatura di 5°C; di seguito spazzolati e insacchetati per la vendita. con bolliti, formaggi e salumi. miele e vino e me­sco­ lare gli albumi. Unire Patate di Campodolcino la senape e versare Paese che vai... lo sciroppo sui frutti Territorio ...mostarda che trovi: in buona parte disposti in barattolo Frazione Starleggia (1565 metri) e Campodolcino (Sondrio). della Pianura Padana la tecnica di confe- e chiudere. Definizione zionamento della pietanza si adattava a Patate tardive, di montagna. quelli che erano i prodotti a disposizio- Descrizione del prodotto Si dice che Starleggia fosse il paese più ne al mo­mento della confezione. Le Patate di Campoldolcino hanno una pezzatura medio-piccola. Sono farinose povero della vallata. e a pasta gialla. La loro produzione è tipicamente contadina. Viene seminata in Non rimaneva altro

tarda primavera, raccolta in tarda estate, senza trattamenti fitosanitari, anche Tradizioni che emigrare o pian- tar patate sperando Patata bianca di Oreno per le caratteristiche climatiche favorevoli. Sono ormai pochi i produttori locali. nella buona sorte Territorio Il consumo di questa qualità è per lo più ad appannaggio dei produttori stessi. del raccolto. Comuni di Vimercate, Concorezzo, Arcore, Villasanta (Monza e Brianza). Definizione Pesche allo sciroppo del Lago di Monate Patata a pasta bianca a maturazione medio tardiva. Sinonimo Materie prime Ogni due anni, a Perzic de Munà. Oreno si tiene la Tuberi seme certificati, principalmente della varietà Kennebec. Sagra della Patata. Territorio Descrizione del prodotto Una tradizione che Comuni di Travedona Monate, Comabbio, Osmate e Carezzate (Varese). Tuberi di forma allungata, anche se tondeggianti, di pezzatura medio grossa continua dal 1968. Definizione La leggenda che die- de origine al Lago e di peso compreso tra 100-600g. Buccia liscia di colore gialla, polpa bianca. Pesche sciroppate. di Mo­nate narra Caratteristiche sensoriali, da determinare previa cottu- Sagre ed eventi Materie Prime dell’ira di Bianca, Curiosità ra, sono: struttura (da soda a farinosa) e sapore (aroma Pesche, acqua e zucchero. punita da un feu- datario respinto. di terra, cotto, erba, fruttato, castagna). Individuazione Descrizione del prodotto La sua maledizione del terreno (valutando rotazione e caratteristiche Per la loro preparazione le pesche dopo la raccolta vengono lavate, taglia- portò il pozzo del pedologiche) - Preparazione - Scelta varietà e tipo di te in due parti (una più grande e una più piccola) e denocciolate. castello del ricco impianti - Taglio dei tuberi - Semina - Operazioni col- Dopo la pelatura a mano, le mezze pesche vengono collocate nei barat- si­gno­re a straripare, fino ad allagare tutti turali (difesa fitosanitaria, fertilizzazione, cure colturali) toli di latta con aggiunta di sciroppo di acqua e zucchero. Si chiude poi i suoi possedimenti e - Raccolta del prodotto - Stoccaggio e conservazione ermeticamente il barattolo e si procede alla cottura e sterilizzazione a dar vita al bacino - Vendita diretta. per un periodo di ebollizione variabile tra 10 e 15 minuti. lacustre.

122 123 Pisello di Miradolo Terme Rosmarino di Montevecchia Territorio Territorio Comune di Miradolo Terme. Comuni compresi nel Parco Regionale di Montevecchia, in provincia Definizione di Lecco. Frutto della pianta leguminosa, sferico e di colore verde, ricco di sali minerali. Definizione Materie prime Riso e bisi Il rosmarino (Rosmarinus officinalis) fa parte delle erbe aromatiche, Il rosmarino si utiliz- Sementi denominate generoso, rondo e telefono. (500g riso, 700g piselli, destinate principalmente al settore alimentare. E’ una specie perenne, za in prevalenza per 80g burro, 40g pancet- aromatizzare carni e Ortaggi e frutta

Descrizione del prodotto sempreverde, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae Lindi. Ortaggi e frutta ta, 1 cipolla, prezzemo- arrosti, ma è ottimo Struttura esterna del baccello fibrosa, elastica e fisiche schioccante. Seme lo, 60g Grana grattu- Materie prime anche per insapori- Ricetta di forma sferica liscio e lucido. Seme dal sapore dolce e consistenza tene- giato, brodo, sale, pepe) Piantine di rosmarino, ottenute per talea da piante madri. Tre varietà Curiosità re focacce, grissini e ra, ma sufficientemente consistenti. Non farinosi. Coltivazione a pieno Rosolare in metà bur- botaniche con numerose cultivar. schiacciate. Gli effet- ro cipolla, prezzemo- ti benefici di questa campo. La semina tra febbraio e marzo avviene in piccole buche, tracciate lo e pancetta.Unire i Descrizione del prodotto pianta aromatica la in fila e distanti fra loro circa 120 cm. Dopo l’uscita del germoglio si pian- piselli, aggiungere un È un arbusto prostrato o con fusto eretto che può superare i 2 m. rendono ottima per tano i paletti (circa 170 cm di altezza) su cui tirare corde o reti per soste- po’ di brodo, versare Le foglie (2-2,5 cm) sono opposte, sessili, lineari, coriacee, lucide di colore tisane e infusi. il riso. Cuocere per nere le piante. La raccolta inizia a fine aprile-seconda decade di maggio e 15 minuti, mesco- verde lucente sulla parte superiore e bianco-tomentose su quella inferiore. termina entro la prima decade di giugno ed è scalare, come la fioritura, lando e aggiungendo Il prodotto fresco è costituito da giovani rametti di 20-30 c, ha forte odore si fa riferimento cioè al 1°, 2° e 3° fiore partendo dalla base e risalendo brodo. Salare, unire aromatico, canforoso, velatamente piccante. Individuazione del terreno verso l’apice vegetativo. burro, Grana e pepe. (rispetto della rotazione minima e caratteristiche pedologiche) - Preparazione - Scelta sesto d’impianto - Preparazione talea - Piantagione diretta (manua- Radici di Soncino le) - Operazioni colturali (difesa fitosanitaria, fertilizzqzione, cure colturali) Territorio Raccolta del prodotto - Stoccaggio e conservazione - Vendita dìfetta Soncino (Cremona). Definizione Salvia di Montevecchia Insalata. Territorio Descrizione del prodotto Alla fine del mese di Comuni compresi nel Parco Regionale di Montevecchia, in provincia gennaio presso lo sto­­ Sono di dimensioni diverse e colore paglierino, leggermente amarognole rico borgo di Soncino di Lecco. e inodori. La lunghezza è di circa 40 cm e il diametro di 2-3 cm. si festeggia la ricorren- Definizione Le radici vengono utilizzate per bolliti, come contorno, macedonia za della Beata Stefania Piccola pianta sempreverde arbustiva (Salvia officinalis), largamente colti- Polenta con la salvia Quinzani. (350g farina di mais, di verdure, risotto con soncino e pancetta, radici vata come aromatica e naturalizzata nel sud e centro-sud Europa. 1 cipolla, 60g salvia, Sagre ed eventi caramellate con aceto balsamico, puree di radici Materie prime prezzemolo, 3 acciu- ghe salate, 120g fun-

con salame da pentola, contorno classico Piantine di salvia, in particolare giovani rametti apicali e foglie. Ricetta ghi secchi) ai secondi piatti. Il prodotto sembra indi- Descrizione del prodotto Cuocere la polenta. cato per il mantenimento della flora Gli arbusti, sempreverdi e rustici, possono raggiungere il metro di Soffriggere cipolla, microbica intestinale, per coadiuvare altezza. Le foglie hanno forma ovale lanceolata, colore grigio verde con prezzemolo, salvia e l’assorbimento del ferro ed aiutare nei riflessi argentei. La parte superiore è spessa e vellutata, quella inferiore acciughe e aggiunge- re i funghi già ammol- problemi intestinali. ruvida con nervature pronunciate. Contiene un olio essenziale, oltre lati in acqua. Servirli a flavonoidi, glucosidi e composti fenolici, che contribuisce a stimolare con la polenta. La Rocca di Soncino la secrezione biliare. Individuazione del terreno Estremo baluardo milanese ad oriente, la (rispetto della rotazione minima e caratteristiche Rocca di Soncino è ben conservata. Anche pedologiche) - Preparazione - Scelta sesto d’im- per questo è richiesta spesso dai registi pianto - Preparazione talea - Piantagione diretta di film storici. Tra le pellicole girate tra (manuale) - Operazioni colturali (difesa fitosanitaria, le Mura si annoverano Lady Hawk (con fertilizzazione, cure colturali) - Raccolta del pro- Michelle Pfeiffer) e Il Mestiere delle Armi (di dotto - Stoccaggio e conservazione (1- 2 giomi al Ermanno Olmi). massimo) - Vendita diretta. La collina di Montevecchia

124 125 Sugolo Tartufo nero Sinonimo Sinonimo Sugol, carpada. Trifola. Territorio Territorio Provincia di Mantova. Province di Bergamo, Brescia, Mantova, Pavia e Sondrio. Definizione Mosto d’Uva Definizione Come i funghi di Conserva di mosto d’uva. (mosto d’uva bianca o Fungo ipogeo. su­perficie, anche il rossa, farina bianca in tartufo è sensibile Ricetta Ortaggi e frutta

Materie prime Descrizione del prodotto Ortaggi e frutta proporzione di 1 cuc- alle condizioni cli- Curiosità Mosto d’uva di lambrusco, farina bianca (facoltativo: zucchero). chiaio per ogni bicchie- Ha forma irregolare di colore variabile a seconda della tipologia e della matiche: per una Descrizione del prodotto re di mosto, zucchero, fase di maturazione. A seconda della varietà assume un gusto da delicato ricerca fortunata, Ha la consistenza del budino, il sapore amaro e d’uva. Ci sono due tipi buccia di limone) a dolce sino ad amarognolo. Il profumo è intenso. Esiste in tre varietà una stagione pio­vosa Raccogliere l’ultimo e umida è da prefe- di sugolo: uno ottenuto dal mosto d’uva e uno ottenuto da uva cotta. mosto che esce dal­ dette: Scorzone o estivo, Uncinato e Nero pregiato o Melanosporum. rirsi ad una arida e Il primo è di colore biondo, il secondo più scuro. Si setaccia la farina bian- la bigoncia, filtrarlo e La produzione è sempre stata di carattere naturale come per i funghi, torrida. ca e si diluisce in 1 litro di mosto d’uva, si aggiunge lo zucchero, si cuoce amalgamarlo con la ma da alcuni anni a questa parte si sta proponendo una sorta di coltiva- farina. per 10 minuti, si mescola, si lascia raffreddare e si versa nelle scodelle. A gusto, ag­giun­gere zione controllata del tartufo, sfruttando la simbiosi che intercorre tra Da servire come dessert, come sorbetto o con la ricotta. zucchero stemperan- il tartufo stesso e alcune piante, quali il nocciolo o il rovere. do bene e un pezzo Gli usi sono molteplici. Il miglior modo per apprezzarlo è di consumarlo Le colline moreniche mantovane di limone. Versare il tagliato a fettine con l’olio e un pizzico di sale e di pepe dopo averlo sbuc- tutto in casseruola e La fascia collinare a Sud del Benaco riesce a beneficiare far cuocere a fuoco ciato e ridotto in scaglie. Può essere usato in ogni piatto dall’antipasto della mitezza del clima del maggior lago italiano. Tra lento per 30 minuti. al dessert ed anche sulla pizza. Castiglione delle Stiviere e Monzambano, passando per Solferino e Castellaro, il paesaggio è movimentato da Zucca Mantovana vigne e antiche corti rurali. Veduta di Castiglione Territorio Provincia di Mantova. Tartufo Varietà Sinonimo Cucurbita maxima, Cucurbita Moschata, Marina di Chioggia, Piacentina, Triful. Mantovana, Americana, Giapponese e Delica. La coltivazione della zucca su uno stesso Territorio Descrizione del prodotto terreno prevede la Provincia di Pavia. La zucca può presentarsi con la forma globosa rotazione con un’al- Curiosità Definizione Pare che le origini schiacciata ai poli di colore verde-grigio, (a cappel- tra coltura per alme- no un anno (frumen- Fungo ipogeo. dell’uso del tartufo lo di prete); oppure, allungata, di colore marrone. in cucina siano anti- to e mais). Descrizione del prodotto chissime. I sumeri, i Il peso può variare da 1 a 8 kg. Ha sapore dolce Ha forma globosa e tondeggiante. Il peso può variare da pochi grammi Tradizioni greci e i romani lo con polpa pastosa e dura. Si semina in aprile al chilo. La consistenza è tenera e compatta. Viene cresciuto in tartufaie includevano spesso e la raccolta avviene a fine settembre-otto- nelle loro diete. spontanee nel periodo tra settembre e ottobre. In gastronomia si utilizza bre. In gastronomia viene utilizzata in molti nei risotti, con carpaccio e filetto, sulle uova e i tagliolini al tartufo. piatti, antipasti, primi (riso alla zucca, tortelli È presente in 2 forme: nero (zona montana della provincia di Pavia - Varzi) di zucca), secondi, dessert, gelati e sorbetti. e bianco (zona Oltrepo - Casteggio). La zucca nella cucina mantovana Tra Casteggio e Montalto Le specialità culinarie della provincia attraversata dal Mincio valorizzano al meglio Una delle più piacevoli strade del vino pavese si percorre salendo da Casteggio in direzione di Montalto il prezioso e versatile ingrediente che la zucca rappresenta. La produzione abbon- Pavese. Qui un imponente castello domina da un lato le vigne e dall’altro la pianura. Il paesino rivela dante e la creatività degli chef ne hanno prodotto una quantità di interpretazioni, ancora tracce di un passato fortificato. La chiesa stessa, leggermente discosta nella vallata, è addossata dai primi (paste e tortelli) ai dolci (torte e confetture) passando per le varie por- ad una costruzione di probabile origine medievale. Ogni domenica, sulla piazza del paese i contadini tate. Seminata a primavera, la crescita dura l’intera estate: le dimensioni estrema- propongono vino, formaggelle e salumi. mente variabili dipendono dalle condizioni ambientali e non influenzano il gusto. Campagna a Castellaro

126 127 Capunsei Marubini Territorio Sinonimo Colline moreniche del Garda. Marubeen. Definizione Territorio Gnocchetto di pane grattugiato a forma ovoidale. Provincia di Cremona e limitrofi e Casalasco. Materie prime I capunsei si esaltano Definizione Carnevale vale sicu- Pane grattugiato, brodo di carne, burro fuso, formaggio grana, uova, spe- conditi con burro Pasta ripiena. ramente una visi- fu­so aromatizzato ta alla cittadina di Paste fresche

zie, erbe aromatiche. Materie prime Paste fresche con qualche foglio- Casal­mag­giore che

Descrizione del prodotto Tradizioni lina di salvia e for- Ripieno: carne di brasato, manzo, maiale, pesto di salame cremonese fre- ospita una delle sfi- Gnocchetto di forma ovoidale allungata di circa 4-5 cm circa con consi- maggio grat­tugiato e sco e Grana Padano (fondamentali) più noce moscata e uova. late più variopinte

stenza dell’impasto morbida, umida e deformabile. Si preparano aggiun- accompanati da vino Pasta: farina bianca 00, uova fresche, olio di oliva e sale. Sagre ed eventi dell’intera provincia. Chia­retto o Rubino gendo al pane grattugiato e setacciato brodo caldo e burro fuso e impa- dei colli morenici Descrizione del prodotto stando il tutto. Si formano poi degli gnocchetti a forma ovoidale allungata. mantovani. Pasta di forma quadrata, rotonda, a mezzaluna, data a mano con pressatura all’incrocio, peso variabile (secon- Casoncelli della bergamasca do il tipo di tortellini) e consistenza compatta. Sono di Sinonimo colore giallo paglierino brillante, il sapore è di pesto di Canunsei, Casonsei. salame e noce moscata. Territorio Bergamo e provincia. Il Casalasco Definizione Hanno fatto la tra- Allorché il Po compie la sua ultima ansa in provincia di Cremona, i campanili di Casalmaggiore svetta- svolata dell’A­tlan­ti­ Pasta fresca ripiena. co i Casonsei: nel no sopra gli argini lasciando intuire l’esistenza di un paese dalle dimensioni ragguardevoli. Il ponte sul Materie prime ri­storante berga- fiume è il primo dopo una ventina di chilometri e il tratto di Po precedente ha molto del selvaggio: Curiosità Pasta fresca: farina, uova, acqua e sale. masco di Palo Alto rivela una forza difficilmente imbrigliabile tra gli argini e si ramifica tra molti isolotti. Ripieno: Grana grattuggiato, pane grattuggiato, uova, carne bovina, carne (Ca­lifornia) gli ame- ricani sono dispo- suina, amaretti, uvetta, aglio e prezzemolo. sti a settimane di Pizzoccheri della Valtellina Descrizione del prodotto prenotazione anti- Territorio Elementi di pasta di dimensioni variabili, ma di circa 5-6 cm l’uno, a forma cipata pur di assa- Valtellina, Valchiavenna (Sondrio). porare la specialità di semicerchio, di colore giallo. s a ­p i e n t e m e n t e Definizione Il gusto è dolce misto a carne, molto particolare e gradevole. preparata dagli chef Tagliatelle o gnocchetti di varia dimensione. Usato in cucina come primo piatto condito con burro fuso e salvia. orobici. Materie prime Pur condividendo lo stesso impasto, i Sfarinati di grano duro e/o tenero e o altri sfarinati, con farina di grano pizzoccheri a taglia- saraceno, acqua e sale. telle sono tipici del-

Gnocchi di Zucca Curiosità Territorio Descrizione del prodotto la Val­tellina, mentre quelli a gnocchetti Provincia di Mantova. Tagliatella di colore scuro o a forma di gnocchetti, di dimensioni variabili in base sono propri della Definizione ai residui. Aroma tipico del grano saraceno. La preparazione avviene a stadi Valchiavenna. Pasta fresca a base di zucca mantovana. successivi: impasto degli ingredienti, (tiratura della sfoglia per prodotto fresco), Materie prime Le dimensioni delle estrusione, formatura (trafilatura) con taglio ed essiccazione, confezionamento. zucche variano mol­ Zucca cotta, farina bianca e sale. to, a secondo del La ricetta tipica prevede la cottura dei pizzoccheri insieme a patate, verze, coste Descrizione del prodotto ti­po: dai 5 cm della o spinaci, conditi con formaggio semigrasso (Latteria o Valtellina Casera), burro Forma rotondeggiante tipica dello gnocco, dal sapore di zucca. Curiosità Ba­by Boo, ai 100 kg fuso, salvia, aglio, formaggio grattugiato e pepe. La preparazione inizia con la cottura della zucca, che una volta lasciata raf- del­la zucca comune, ai 224 per 3 metri di freddare viene passata al setaccio e, con l’aggiunta di farina, rovesciata sul cir­conferenza della Il toponimo “Valtellina” un tagliere. Completato l’impasto si passa alla formatura vera e propria spe­cie Atlantic Giant La Valtellina deve il proprio nome al promontorio di Teglio, tra i primi degli gnocchi. Gli gnocchi di zucca vengono utilizzati in gastronomia come adatta per torte. luoghi abitati stabilmente nella vallata. Vanto del paese (forse più vicino primo piatto e spesso proposti conditi con burro fuso. alla leggenda che non alla storia) è quello di aver inventato i pizzoccheri.

128 129 Scarpinocc Tortelli di zucca Sinonimo Sinonimo Betòi. Turtei de soca. Territorio Territorio Comune di Parre (Bergamo). Mantova e mantovano. Definizione Ogni estate i pasto- Definizione I tortelli sono il piat- Pasta fresca ripiena. ri bergamaschi era- Pasta fresca ripiena. to forte della città, no soliti condurre proposti in ogni Paste fresche

Materie prime Materie prime Paste fresche le mandrie anche ri­storante e a prez- Curiosità Curiosità Pasta: 5 uova per kg di farina, acqua e sale. oltre le loro mon- Farina, uova, zucca, mostarda di Mantova (facoltativo), amaretti, noce zo quasi “politico”, Ripieno: grana grattuggiato, pane grattuggiato, burro fuso, latte, uova, sale, tagne. Erano chia- moscata, pan grattato, Grana Padano. co­me se nessuno aglio, prezzemolo tritato finemente e spezie varie. mati “bergamini” Descrizione del prodotto po­tesse transitare e, dove andavano, per Mantova senza Descrizione del prodotto lasciavano traccia Assumono forme diverse a seconda della chiusura a mano. averli degustati. È una pasta ripiena lunga 5-6 cm e alta 3 cm. La forma ricorda le antiche del loro passaggio. La forma classica è quella a cappellaccio. Hanno sapore dolciastro di zucca e scarpe di panno che si usavano nella bergamasca. Dopo la cottura hanno Anche nella gastro- amaretto. Per il ripieno: si cuoce la zucca, (aggiunta di mostarda), si trita tutto nomia: per questo un gusto molto gradevole, delicato e leggermente speziato. Si preparano motivo, piatti come con gli amaretti, si aggiunge la scorza di limone, la noce mosca- in casa. La pasta si ottiene mescolando farina ed uova, aggiungendo un po’ gli Scarpinocc, ta, il pane grattato e il Grana. Si prepara la sfoglia di pasta d’acqua tiepida e sale. Il ripieno, invece, si compone con formaggio grana sono diffusi fino in ritagliandola in quadrotti, si riempiono e chiudono a tor- (75%), pane grattuggiato, burro fuso, latte, uova e spezie varie. Valsassina. tello. Si consumano come primo piatto conditi con burro La cottura si ottiene in abbondante acqua salata per circa 20-25 minuti. fuso (e salvia) o sugo, pomodoro e porcini o profumo Si condiscono con burro e salvia e si completa il piatto con una bella cospar- di timo. Le zucche utilizzate provengono da Viadana in quanto sa di Grana grattugiato misto a spezie. Si consuma come primo piatto. più sugose e saporite. Tortelli cremaschi Tortello Amaro di Castel Goffredo Sinonimo Territorio Turtei cremasch. Provincia di Mantova. Territorio Definizione Crema e zone limitrofe. Tortello amaro perché preparato con erba amara (balsamita). Definizione La quinta domenica Materie prime La balsamita (o precedente il Nata­ erba di San Pietro), Pasta fresca ripiena. le, Crema onora Per il ripieno: erbette, formaggio, pane grattugiato, uova, noce moscata, ingrediente base del Materie prime con una festa il salvia, cipolle, aglio, erba amara, sale. tortello di Castel Curiosità Pasta: farina, uova, acqua tiepida e sale. Ripieno: amaretti, cedro candito, crocefisso del XIV Pasta: farina, uova Gof­fredo, deve il formaggio grana e pane grattuggiato, uva passa, mostaccino (biscotto secolo conserva- Descrizione del prodotto suo nome al fatto

Sagre ed eventi to all’interno del che fiorisce a fine speziato), mentina (caramella di menta), brodo di carne e pera sciroppata. Duomo. Tortello dalla forma triangolare derivata dal ripiegamento di un qua- Giu­gno, in concomi- Descrizione del prodotto drato di pasta all’uovo farcita con il ripieno, che viene schiacciato tanza con la festa di Semicerchio, con cappette dalla parte della chiusura della pasta. in modo caratteristico, tipico San Pietro e Paolo. Le foglie di questa Colore caratteristico dei normali ravioli. Impasto scuro per la presen- della pasta fresca al­l’uovo erba un tempo era- za degli amaretti. Il gusto è dolce ma delicato e l’amaretto caratteriz- ripiena. Esso possiede una no an­che chiamate za il prodotto. In gastronomia vengono utilizzati particolare nota di sapore fo­glie della Bibbia, poiché venivano come primo piatto. e retrogusto caratteristiche spesso utilizzate della balsamita. come se­gna­libro Crema La pasta fresca tradizio- per il testo sacro. Pur inclusa nella provincia cremonese, l’area cremasca ha una propria nale (10 uova per 1 kg identità e si distingue dal capoluogo, a partire dalle tradizioni commerciali di farina) viene farcita con del grande mercato. Il Duomo è in stile gotico-lombardo, risale al 1300 ed il ripieno, ripiegata e rifinita è simbolo della ricostruzione cittadina dopo il danno del Barbarossa. manualmente. Il castello di Mantova

130 131 Prodotti da forno e pasticceria Zone di produzione

Valchiavenna Livigno Como Biscotin de Prost Carcent Braschin Torta del Fioretto Pan da cool Masigott Meascia Lecco Valtellina Nocciolini Caviadini Bisciola Pan Meino Pan Meino Brasadella Resta Torta di latte Buscel di fich Cupeta Focaccia di Gordona Varese Pan di segale Amaretto di Gallarate Panun Brutti e buoni Torta di grano saraceno

Bergamo Polenta e uccelli dolce Cremona Torta del Donizetti Baci di Cremona Bunbunnen Bussolano di Soresina Monza e Brianza Castagnaccio Torta di latte Croccante Graffioni Milano Sbrisolona Pan Meino Spongarda di Crema Pane comune Torrone di Cremona Panettone di Milano Torta Bertolina Torta di latte Torta di mandorle Torta sbrisolona Pavia Treccia d’oro di Crema Baci del signore Ufela Frittella Grissini dolci Mantova Miccone Anello di Monaco Pane comune Bussolano Pane di pasta dura Ricciolino Pane di riso Sbrisolona Pane di San Siro Schiacciatina Pane giallo Tirot Pane mistura Torta del Paradiso Pazientini Lodi Torta di San Biagio Pesce d’Aprile Tortionata Torta di tagliatelle Torta del Paradiso Torta Mantovana

132 133 Amaretti di Gallarate Baci del Signore Territorio Territorio Comune di Gallarate. Pavia. Definizione Definizione Biscotto a base di mandorle e armelline. Piccoli dolci farciti di marmellata di arance. Materie prime L’amaretto Materie prime A Santa Maria del- Mandorle pelate, zucchero semolato, bianco d’uovo, armelline, farina 00. fatto in casa Zucchero, uova, farina 00, fecola, marmellata di arance e cioccolato fuso. la Versa, capitale (mandorle, armelline, vinicola dell’Oltre- Ricetta Forno e pasticceria

Descrizione del prodotto Descrizione del prodotto Forno e pasticceria zucchero, albumi, po Pa­vese, la Fiera Biscotto dalla forma irregolare, di colore bruno-dorato, con crosta zucchero a velo) I Baci del Signore sono piccoli dolcetti a forma di bottoni del peso di circa del­l’Angelo è un croccante e interno morbido con equilibrio dolce/amaro Miscelati gli Montare man­dorle, 20 g ciascuno. importante mercato

ingredienti fino ad ottenere la consistenza adeguata, si scalda a fuoco armelline, zuc­­chero Hanno il sapore dolce del cioccolato e della marmellata di arance. Sagre ed eventi del bestiame e delle e albume non mon- at­trezzature a­gri­cole, lento per 30 minuti circa. Si distribuisce il prodotto sulle teglie da forno, si tato. Cospargere Si preparano impastando gli ingredienti e fomando dei dischetti. arricchito anche dalla lascia riposare per 12 ore a temperatura ed umidità controllate. Quindi si la teglia con lo Dopo la cottura viene aggiunta della marmellata per unire i dischetti a due presenza di numerosi lavora manualmente ogni singolo pezzo conferendo la caratteristica forma zucchero a velo e a due come una farcitura. Particolarmente adatti con il tè. stand ga­stro­no­mici. fare riposare per 2 al prodotto a “montagnetta” e si cuoce in forno a 220°C per 8 minuti. ore a temperatura am­biente. Cuocere Miradolo Terme Da visitare a 180-200°C con lo Ai piedi dell’unica collina pavese situata a Nord del Po (condivisa La basilica di S. Maria Assunta sorge su piazza della Libertà e risale alla secon- sportello del forno con la provincia di Milano), Miradolo è celebre per i suoi stabili- leggermente aperto da metà dell’Ottocento; l’interno, a navata unica, è sormontata da una grande per 15-20 minuti. menti termali e per la “Festa delle Ciliege”. Nel mese di maggio cupola. Tra i dipinti sono da segnalare lo Sposalizio della Vergine e la Natività i produttori locali convergono nel piccolo abitato per proporre i della Vergine. Accanto alla basilica, il Museo di Arte sacra custodisce dipinti, frutti e i loro derivati. arredi e oggetti liturgici di varie epoche. Baci di Cremona Anello di Monaco Sinonimo Territorio Bazeen de Cremuna. Provincia di Mantova. Territorio Definizione Provincia di Cremona. Dolce da forno. Definizione La nocciola, frutto Materie prime L’anello di Monaco Biscottino accoppiato. di una pianta gene- (Nusskrantz) è ralmente diffusa Pasta: farina, lievito di birra, uova, burro, zucchero, sale, scorza di limone, Materie prime in tutta la Pianura un dolce a base Curiosità vaniglia. Ripieno: mandorle, nocciole, zucchero, marsala. di pa­sta lievitata, Nocciole tostate in farina, burro, zucchero e farina tipo 00. Padana, è un ingre- Descrizione del prodotto Tradizioni arrivato a Mantova Ripieno: marmellata o cioccolato. diente ricorrente nei dolci e nei con- Si presenta con forma di fungo con un foro centrale. dalla Ger­­mania Descrizione del prodotto (Monaco, ap­pun­to). dimenti. È un dolce farcito, di consistenza soffice, con la sommità ricoperta da una È uno dei discen­denti Biscotto costituito da due emisfere accoppiate, con un peso di circa 15-25 glassa bianca. Ha un gradevole profumo e sapore di nocciole, mandorle e del Kugel­hupf, di cui g, consistenza friabile, colore nocciola chiaro, sapore dolce e profumato burro. Il suo procedimento di preparazione è complesso poiché prevede conserva la for­ma di nocciole tostate. Si prepara mediante impasto, riposo, porzionamento, a ciambella, far­cito 4 fasi di impasto dei diversi ingredienti, alternati a 4 fasi di lievitazione che con un impasto a base formatura delle palline in forno (con la cottura diventano semisfere) a fanno aumentare notevolmente il volume dell’impasto. Il ciclo di lavora- di noci. circa 160°C per 15 minuti, accoppiamento tramite ripieno. zione procede con la farcitura, la formatura ad anello e la cottura in forno. La liuteria “Una città a forma di palazzo” A Cremona esiste la scuola liutaia più prestigiosa del mondo. Così è stata definita Mantova da Baldassarre Castiglioni. La città, piccola e ben disegnata, è un’origi- Pur non riuscendo a risalire con precisione al primo liutaio, nale connubio tra storia e arte, considerata scrigno di tesori firmati da Mantegna, Pisanello, Giulio il più famoso fu Antonio Stradivari (Cremona, 1643-1737). Romano e Leon Battista Alberti. Gli oltre quattro secoli della dominazione dei Gonzaga si manifesta- Allievo dell’Amati, costruì oltre 1100 strumenti musicali, alcuni no nella magnificenza del Palazzo Ducale. conservati nel museo della città.

134 135 Bisciola Brasadella (dolce) Territorio Territorio Valtellina (Sondrio). Valtellina di Teglio e Tirano (Sondrio). Definizione Definizione Dolce superlievitato e farcito. Ciambella dolce. Materie prime Durante l’estate a Materie prime V i l l a V i s c o n t i Farina di grano tenero tipo 00, noci, fichi, uva sultanina, burro, zucchero, Sondrio si tengono Farina 00, burro, latte, uova, zucchero, sale e lievito. Venosta a Grosio numerosi mercatini ospita, in agosto, Forno e pasticceria

tuorlo d’uovo, lievito naturale (madre), bucce d’arancia e cedro candite, Descrizione del prodotto Forno e pasticceria tipici in cui le banca- una settimana di miele e latte. relle propongono ma­­ Ciambella dolce con diametro esterno di 20 cm, interno di 8 circa. folklore all’insegna Descrizione del prodotto nufatti artigianali e spe­ Pesa circa 300 g. delle più genuine cialità gastronomiche. Sagre ed eventi Prodotto a lievitazione naturale dalla forma Sagre ed eventi L’aspetto è scuro all’esterno mentre all’interno ha una pasta di colore più tradizioni telline. schiacciata e peso di circa 600 g. Meno mor- chiaro. La preparazione della Bresadella avviene con l’impastamento, la bido del panettone e più consistente; il gusto formatura e una seconda lievitazione. Vengono aggiunti uovo e zucchero è in funzione degli ingredienti utilizzati. prima della cottura.

Leonardo in Valtellina La Val Belviso Voltolina, com’è detto valle circondata da alti e terribili monti...che non ci si può montare se non a quattro Il territorio di Teglio comprende anche la Val Belviso, sul versante orobico piedi... Vannoci i villani a tempo delle nevi con grande ingegno per far traboccare gli orsi giù per esse ripe. della Valtellina. Si raggiunge la valle risalendo in direzione del passo dell’Apri- Leonardo si addentrò in valle rimanendone affascinato e probabilmente traendone ispirazione sia per ca ed imboccando la stretta strada in discesa a destra prima di Aprica. la sua vena artistica (i paesaggi montani che spesso costituiscono lo sfondo dei suoi dipinti) sia per Continuando fino ad un bivio dopo un ponte, a sinistra si procede tra boschi quella scientifica (lo studio delle acque). e radure. L’alta valle (solo pedonale) è occupata dal grande lago artificiale. Biscotin de Prost Braschin Territorio Territorio Valchiavenna (Sondrio). Valle Albano (Como). Definizione Definizione Biscotto di pasta frolla. Focaccia dolce e guarnita di frutta. Materie prime Nel 1600 una frana Materie prime La valle del Torrente di dimensioni colos- Farina tipo 00, burro e zucchero. Pasta di pane (farina, acqua, lievito, sale), uova, burro, latte, noci e uvette. Albano è tra le sali cancellò improv- meno abitate del Descrizione del prodotto visamente la vecchia Descrizione del prodotto territorio comasco. Curiosità Curiosità Biscotto untuoso, friabile, di colore dorato (caramellizato), di circa 4 cm e fiorente Piuro, Focaccia dolce schiacciata, rotonda o rettangolare, di circa 600 g. L’ultima località obbligando alla rico- di diametro e uno di altezza, peso di circa 15 g. Ha colorazione brunita all’esterno, con evidenti pezzi di frutta che emer- raggiunta dalla stra- struzione. da (il Ponte delle Si miscelano i tre ingredienti, per ultimo il burro, nell’impastatrice. Quindi gono dalla pasta. Seghe) coincide si formano salsicciotti di circa 4 cm di diametro; con il coltello si tagliano Si prepara amalgamando l’impasto (un tempo con lardo al posto del burro, con l’inizio dei sen- dischi di circa 1 cm di spessore. I biscotti vengono disposti a mano su e ciccioli per l’uvetta). Si forma una palla, si lascia a riposo per la prima tieri usati in passato dai contrabbandieri teglia e cotti fino a che assumono un aspetto lucido esternamente e più lievitazione, si schiaccia, si aggiunge burro a riccioli, segue la seconda lievi- per sconfinare nel ruvido internamente. Vengono confezionati a mano in pacchetti da 250, tazione. Si cuoce in forno a 230°C per 15 minuti (30°C meno del pane). vicino territorio 500 e 1000 g. Adatti per il tè, sono utilizzati nei crotti come dolcetto. Prodotto da consumarsi in giornata. elvetico.

Le cascate dell’Acqua Fraggia Il tesoro del Barbarossa Le più note della Valtellina, sono anche le più facili da rag- Il borgo di Gravedona è conosciuto per la presenza di Palazzo Gallio e la chiesa di Santa Maria del giungere. Visibili dalla strada tra Chiavenna e il Passo del Tiglio ma anche per una leggenda. Si dice che le navi del Barbarossa stessero veleggiando in direzio- Maloja, un breve sentiero ne consente l’avvicinamento. ne nord, cariche del bottino conquistato in Italia, quando i gravedonesi riuscirono a far attraccare i Se in estate sono un invito all’arcobaleno, in inverno costi- vascelli e depredarli dal carico prezioso. Da qui la frase dell’imperatore: “Perdono a tutti i comuni tuiscono un castello di colonne di ghiaccio. lombardi ma non ai perfidi gravedonesi”.

136 137 Brutti e buoni Buscel di fich Territorio Territorio Gavirate e Gallarate (Varese). Valtellina di Tirano (Sondrio). Definizione Definizione Biscotti. Filoncino con fichi. Materie prime Una tra le più antiche Materie prime I pittori di ogni parte Nocciole, mandorle, albume d’uovo, zucchero a velo e zucchero. sagre del Varesotto Farina di frumento tipo 00, farina di segale, fichi, sale e lievito di birra. d’Europa conver- è la Festa di Sant’Eu­ gono su Bormio a Forno e pasticceria

Descrizione del prodotto Descrizione del prodotto Forno e pasticceria sebio, tenuta rego- giugno in occasione Biscotti dalla forma rotonda, del peso di 8-10 g: sono croccanti, al sapore larmente in luglio a Filoncino di circa 20 cm di lunghezza e 3 cm di diametro, raggiunge un del Premio Contea di mandorla e nocciole. Ca­sciago, intorno alla peso di 300 g circa. È un dolce con la caratteristica nota dei fichi, di colore di Bor­mio, durante il chie­setta romanica de­­ Sagre ed eventi Si preparano montando a neve gli albumi d’uovo con lo zucchero, a cui Sagre ed eventi scuro e morbido da fresco, più consistente con il passare del tempo. quale il centro viene dicata al santo. agghindato a festa. si devono aggiungere nocciole e mandorle macinate, zucchero a velo e Per la preparazione i componenti, esclusi i fichi, vengono miscelati e vanillina. Con questa miscela di riempie una siringa e dopo la formatura, lasciati riposare per circa 30 minuti; si aggiunono i fichi tagliati a pezzet- si cuociono in forno. Vengono confezionati incartati in coppia e poi insac- tini e si lascia riposare altri 30 minuti; si formano i filoncini e si inforna a chettati. Sono utilizzati principalmente come dolcetti da tè. 230°C per 20-25 minuti.

Tra treni e torri Il cibo degli dei Sul Verbano, il promontorio di Angera è dominato dalla Rocca Borromea, imponente fortificazione I fichi erano considerati dalla mitologia come creata per proteggere il confine Nord-occidentale dei territori milanesi. Percorrendo la strada lito- il cibo preferito dagli dei. In Valtellina si combina- ranea che risale in direzione Nord, Ranco si distingue per un originalissimo museo. In un’ambienta- no perfettamente con i formaggi (sia stagionati sia zione da stazione, vecchi treni, bus e mezzi di trasporto sono esposti e visitabili dal pubblico grazie a pasta molle) e le bresaole. In forma di marmellata alla passione del collezionista Ogliari. e amalgamati con mascarpone, diventano una preli- Dolce di fichi bata crema pasticcera. Bunbunenn Sinonimo Bussolano Bunbuneen. Sinonimo Territorio Busolan, buslan. Provincia di Cremona. Territorio Definizione A C a p r a l b a , a Provincia di Mantova. novembre, nei gior- La più importante Frollini, biscotti secchi. ni di San Martino si Definizione rassegna agromec- Materie prime festeggia la ricorren- Prodotto da forno a forma di ciambella o di “esse”. canica della Regione za con una fiera agri- Farina di tipo 00, zucchero, strutto, uova, lievito in polvere, acqua, scorza Materie prime Lombar­dia si tiene cola, specializzata in di limone o vanillina. Farina bianca, fecola di patate, zucchero, burro, uova, aromi e lievito per dolci. a Gonzaga in occa-

Sagre ed eventi derivazioni dei cere- sione della Natività Descrizione del prodotto ali e dell’industria Descrizione del prodotto

Sagre ed eventi della Beata Vergine, suinicola. Biscotti dalle forme fantasia, friabili con peso di 10 g circa, dal sapore Dolce a forma di ciambella o di “esse”, dal peso di 600-800 g e diametro di l’8 settembre. dolce e di colore nocciola chiaro. Sono confezionati mediante impasto 40-50 cm, ha colore giallo paglierino con superficie dorata, sapore di burro e tipo pasta frolla lasciato a riposo, tiratura di 3-4 mm, formatura con vaniglia. Gli ingredienti impastati, dopo esser messi in forma, vengono spennel- stampini, cottura a circa 180°C per 10-12 minuti. lati con albume d’uovo, glassati e coperti da granella di zucchero. Cuociono in forno a 250°C per 20 minu- Un Parco sul Serio ti. Sono usati come dolce, dessert, o intinti nel vino. La porzione cremasca della provincia cremonese è attraver- sata dal Fiume Serio, le cui sponde sono protette dal Parco Fiori di Loto Naturale Regionale. Provenendo dalla bergamasca, prima Nel 1921 una giovane laureata metteva a dimora pochi rizomi di fior di gettarsi nell’Adda il fiume propone scorci incontaminati dell’an- di loto a Mantova. L’habitat si rivelò talmente favorevole che oggi la pianta tica pianura. è ampiamente diffusa nel mantovano.

138 139 Bussolano di Soresina Castagnaccio Sinonimo Territorio Busolan, Buslan. Provincia di Cremona. Territorio Definizione Provincia di Cremona. Prodotto dolce di consistenza morbida-compatta, confezionato in vassoi. Definizione Frutta, dolci angurie Materie prime La presenza del Dolce da forno. e meloni sono le Farina di castagne - acqua – zucchero. rosmarino deriva portate forti della dal­la superstizione Forno e pasticceria

Materie prime Descrizione del prodotto Forno e pasticceria festa di San Pietro che le attribuiva un Farina bianca 00, burro, uova, latte, lievito (chimico), zucchero e cacao. in Cremo­na, appun- Forma parallelepipeda, alto 2-3 cm. Consistenza compatta, sapore modera- Curiosità significato amoroso: Descrizione del prodotto tamento dell’ultimo tamente dolce, aroma tipico della farina di castagne. Presenta una superficie se un giovane aves-

Caratteristica forma a ciambella di colore marmorizzato, dovuto alla pre- Sagre ed eventi fine settimana di con pellicola nera chiamata “vescica” Si dosano gli ingredienti e si miscelano. se mangiato questo giugno. dolce offerto da una senza del cacao aggiunto all’impasto già pronto. In superficie si guarnisce Con l’impasto si riempimento le teglie. La cottura avviene in forno. ragazza, se ne sareb- con la granella di zucchero. Ha grandezza e peso variabili (400-500 g), Il prodotto viene quindi fatto raffreddare e confezionato per la vendita. be innamorato. consistenza friabile. Si addice come merenda o a fine pasto. Può essere intinto nel vino. Caviadini Sinonimo Ricostruzioni romantiche Gabiadini. Nella campagna cremonese l’architetto Luigi Voghera, originario della provincia, firmò su commissio- Territorio ne una serie di edifici in stile romantico, alcuni dei quali ispirati ai castelli medievali. Valsassina (Lecco). A San Lorenzo de’ Picenardi, Villa Somma Picenardi combina merli e torri con ispirazioni neoclas- Definizione Oltre alla “classi- ca” passeggiata sul siche, mentre nella vicina Cicognolo il Castello Manfredi estende le suggestioni con la presenza Biscotti ricoperti di granella di zucchero. lungolago o tra gli di un fossato che circonda l’edificio. Materie prime stretti vicoli del

Farina 00, uova, burro, zucchero, sale, bicarbonato di sodio, polvere Tradizioni centro, Lec­co meri- di lievito, vanillina. ta una visita presso Carcent i famosi luoghi man- Territorio Descrizione del prodotto zoniani o la Torre Livigno (Sondrio). A forma romboidale dello spessore inferiore ad 1 cm e dimensioni Viscontea. Definizione di circa 6x8 cm. Peso di circa 5 g. La sua pasta friabile risulta scura Pane tipico di Livigno. all’esterno e più chiara internamente; viene confezionato in sacchetti. Materie prime Art on Ice è una manifestazione che Farina 00, rape bianche cotte e tritate, acqua, sale, lievito naturale e farina trasforma Livigno Croccante maltata. in un galleria a cielo Sinonimo Descrizione del prodotto aperto. Nel mese di Crucaant. dicembre, gli scultori Pane caratteristico ripieno di rape bianche tritate. Territorio

Sagre ed eventi manifestano la loro Ha la forma a ciambella di diametro di circa 22 cm e il peso di 200-300 g; creatività lavorando Provincia di Cremona. è di colore nocciola e ha il gusto amarognolo delle rape. enormi sculture di Definizione A Persico Dosimo, alla fine di agosto, Si prepara con le rape raccolte d’autunno, delle quali le più piccole vengo- ghiaccio nei prati in­nevati all’ingresso Dolce tipico con aroma di zucchero leggermente caramellato. la festa di Santa no essiccate, bollite per 2 ore e tritate; miscelate con l’impasto del pane del paese. Materie prime Co­lom­­ba prevede si cuociono con i tempi della panificazione. Il dolce viene utilizzato come Zucchero, mandorle o nocciole leggermente tostate sia intere che in una processione sostitutivo del pane, come merenda e con il latte. grana e succo di limone. e la de­gustazione della ga­stronomia Sagre ed eventi Descrizione del prodotto locale nel­le trattorie Il passo segreto Dolce di forma rettangolare, dal peso variabile tra gli 80 e i 100 g a del paese. Livigno è collegato alla Valle di Fraele (Valdidentro) attraverso un secondo delle porzioni. Ha consistenza dura-croccante, colore bruno passo pedonale che dalla conca di Livigno immette in Val Alpisella (sor- chiaro, aroma di caramello e del frutto usato; ha sapore dolce un po’ genti dell’Adda). Dalla sponda del lago opposta alla statale si segue il Canal amarognolo. Per prepararlo si usa solo un tipo di frutta secca e non Torto fino alle indicazioni, a sinistra, per il Passo Alpisella. una miscela. È il dolce tipico delle fiere di paese. Si usa nei mesi freddi.

140 141 Cupeta Graffioni Sinonimo Sinonimo Copetta. Gran Fignoon. Territorio Territorio Valtellina (Sondrio). Provincia di Cremona. Definizione Definizione La raccolta delle Cialde farcite con miele (valtellinese) e noci. Cioccolatini con ripieno di ciliegia e liquore. ciliege era un even- to festoso per tutta Forno e pasticceria Materie prime Materie prime la cascina. Gli anzia- Forno e pasticceria Curiosità Miele vergine, noci e ostie. Ciliege snocciolate sotto alcol, zucchero fondente, liquore maraschino e ni, per evitare che Descrizione del prodotto copertura di cioccolato fondente. i marmocchi sugli Dolce con note del miele e delle noci, ha una forma rettangolare Descrizione del prodotto alberi facessero scorpacciate di frut- di 5x6 cm e un’altezza di 10-15 mm. Si prepara impastando miele Sorta di boero dalle dimensioni di circa 3 cm, rotondo, con i caratteristici ti a discapito loro, li e noci che si stendono su ostie; in seguito si taglia in porzioni graffi in superficie. Dolce dal forte gusto di cioccolato fondente, al suo invitavano a cantare interno si apprezza il liquore e l’aroma maraschino. Il colore è ambrato a voce alta. Focaccia di Gordona scuro, la consistenza morbida. È un prodotto fresco e si consiglia di Territorio consumarlo in pochi giorni per apprezzarne al meglio le caratteristiche. Comune di Gordona (Sondrio). Definizione Una lunga bonifica Focaccia salata. Un lungo e impegnativo lavoro di bonifica fu iniziato dagli ordini monastici nell’Alto Medioevo. Materie prime Ogni anno Chiavenna Con il suo procedere si è andato completando un preciso sistema di irrigazione. si anima con la Sagra Farina bianca, farina gialla, acqua, sale fino, latte, burro, lievito di birra. dei Crotti, cavità Dall’Oglio si captano il Canale Pallavicino e il Naviglio Civico, che da Calcio attraversa la pianura Descrizione del prodotto tipiche di questa compresa tra Adda e Oglio per cingere la città di Cremona e fluire nel Po. Serio Morto e Molbasco Focaccia di forma ovale o rettangolare, schiacciata, di grandezza e spes- zona, ottime per la completano il sistema irriguo. conservazione e la sore variabili. Focaccia morbida, salata di colore brunito, che può essere

Sagre ed eventi manutenzione del consumata calda o fredda. Per la sua preparazione si impastano manual- vino e di altri pro- Grissini dolci mente gli ingredienti e poi si stende l’impasto morbido col mattarello sulla dotti gastronomici. Territorio “piota” (pietra), precedentemente scaldata; la pasta viene poi forata con Broni (Pavia). una forchetta e fatta cuocere su tale pietra collocata in posizione verticale Definizione davanti al fuoco e girata più volte, per ottenere una cottura uniforme. Grissini dal sapore dolce. Materie prime A marzo, quando i primi tepori antici- Frittella Farina, zucchero, lievito, burro e sale. pano la primavera, Sinonimo Descrizione del prodotto è il momento di Curiosità Farso. Grissini dolci e croccanti dalla lunghezza di 30-40 cm. iniziare a potare le Territorio La preparazione avviene con l’impasto degli ingredienti lasciato a riposo viti e di presentare il vino no­vello, che Provincia di Pavia. per 20 minuti e fatto passare successivamente su una macchina a rulli. viene portato alle Definizione Il 17 gennaio, gior- Da qui si procede con la messa in forma e la tiratura a mano dei grissini. cantine so­ciali. no di Sant’Antonio, Frittella a forma sferica irregolare, tipica del periodo tra Carnevale e San in tutto il territorio La cottura in forno dura 20 minuti. I grissini dolci solitamente vengono Giuseppe. pa­vese si provvede utilizzati per accompagnare le degustazioni dei vini dolci dell’Oltrepo, Materie prime alla benedizione degli in particolare quelle del Moscato e del Passito. animali durante la Farina, zucchero, lievito, scorza di limone e uova. mes­sa. Ripuliti e orna- Sagre ed eventi Descrizione del prodotto ti con nastri vengono Broni Dolce dalla forma sferica irregolare, dal colore ambrato-dorato e dal accompagnati sul Completamente circondato da vigneti, il piccolo borgo è adagiato sa­grato, dove il curato alla base di due colline attraversate dalla antica Via Emilia. sapore dolce di fritto. La preparazione avviene impastando gli ingredienti procede alla cerimonia. e suddividendo la pasta in sfere che vengono fritte in olio per 6-7 minuti. Nella parrocchiale del paese si conserva un’originale urna con le spoglie di San È diffusa anche la variante con eventuale farcitura di crema pasticcera. Contardo, patrono della comunità.

142 143 Masigott Miccone Territorio Sinonimo Erba (Como). Mica. Definizione Territorio Dolce con farcitura. Oltrepo Pavese (Pavia). Materie prime A fine gennaio, Definizione Il mercato di Varzi è Farina 00, farina di fraina (grano saraceno più raffinato), grano saraceno in alta Brianza si Grossa forma di pane a pasta dura. il maggior punto di festeggia la Festa scambio dell’Oltre- Forno e pasticceria (integrale), burro, zucchero, uova, uva sultanina, pinoli, arancia candita, Materie prime po Pavese. Come il Forno e pasticceria

d e l l a G i u b i a n a Curiosità lievito chimico (bicarbonato d’ammonio). presso le cittadine Farina di grano, acqua, sale e lievito. paese che lo ospita, Descrizione del prodotto di Albavilla e Cantù. Descrizione del prodotto deve la propria for- tuna alla posizione Prodotto di pasticceria rustico dalle dimensioni ovali (pagnottella), misura Sagre ed eventi Pane di consistenza croccante dalla lunghezza di 40-50 cm e con un peso lungo l’antica via del 22x15 cm (o anche più piccola), pesa 500 g. È friabile, allo stesso tempo di 600-700 g. La preparazione inizia con l’impasto rinnovato, dopo 6 ore, sale tra il Tirreno e compatto, color marrone, arancio. Il nome deriva dal nomignolo dato con l’aggiunta di farina e acqua, e dopo altre 3 ore con l’aggiunta di acqua, la Pianura Padana. persona goffa e malvestita a cui si tirava un dolce di non eccelsa fattura. farina e sale; seguono la formatura e la lievitazione. La cottura in forno è Ora si è passati ad una produzione di un dolce dalle caratteristiche peculiari. di 1 ora e 30 minuti. Si conserva una settimana.

Tra preistoria e il viceré Sant’Alberto di Butrio Erba si trova a mezza via tra Como e Lecco, ai piedi della fascia montana del triangolo lariano. Affacciato al quieto panorama della Val di Nizza, Da Erba, spostandosi in direzione di Albavilla, si imbocca la strada in direzione dell’Alpe del Viceré il convento di Sant’Alberto di Butrio propone un interessante (dal titolo del viceré d’Austria, che usava trascorrere qui le estati in compagnia della corte). ciclo di affreschi e l’imponente basamento di una torre originaria- Prima della curva precedente il parcheggio, presso una trattoria, uno sterrato in discesa conduce alla mente molto più alta. Una leggenda narra che nell’abbazia trovino grotta del Buco del Piombo, celebre sito preistorico nel luogo di una cavità carsica. riposo le spoglie di un re d’Inghilterra. Meascia dolce o salata Nocciolini Territorio Territorio Alto Lario occidentale (Como). Canzo (Como). Definizione Definizione Torta casalinga alla frutta. Biscottino friabile. Materie prime Nelle acque tra Materie prime La vegetazione cadu- Don­go e Gravedona cifoglie del triangolo Pane, latte, uova, sale, mele, zucchero, uvetta, cioccolato e cacao. il ven­to teso richia- Nocciole, albume fresco e zucchero. lariano trova nel noc­ Per la variante salata: pane, latte, uovo, sale, pepe e alloro. ma appassionati di Descrizione del prodotto ciolo la specie d’albe- Curiosità Curiosità Descrizione del prodotto vela e windsurf da Biscotti costituiti da emisferi di circa 2 cm di diametro e 1 cm di altezza, ro più diffuso. Focaccia rotonda o rettangolare. Pesa circa 1,5 kg. La pezzatura è variabile tutta Eu­ropa. con superficie liscia. Pesano circa 2 g. Sono dolcetti di colore beige al sapore se prodotto in casa. Ha un colore esterno scuro, la pasta leggermente più di nocciola, con profumo tipico della componente principale. I nocciolini chiara. Il sapore è dolce con le note caratteristiche della frutta. Si prepara si ottengono dallo sminuzzamento delle nocciole con raffinatrice e l’aggiunta versando l’impasto in una teglia foderata o unta e si cuoce in forno a 210°C di zucchero dopo il primo spezzettamento. Si miscelano con planetaria e suc- per 20-25 minuti. Salata è alta al massimo 1-1,5 cm e deve essere consuma- cessivamente si procede alla colatura e alla cottura in forno. Possono essere ta calda. Dolce risulta più alta, intorno ai 2-3 cm. Non ne viene fatto molto consumati da soli nei fuori pasto, oppure come guarnizione delle torte. commercio perché la produzione è quasi esclusivamente famigliare. La fonte miracolosa Un tesoro a Dangri Da Canzo, svoltando nel centro dell’abitato e continuando fino al torrente, Risalendo la Valle di Livo, tra fitti castagneti si supera l’abitato e si raggiunge la località Dangri. una strada risale in direzione della vallata di San Miro. Parcheggiata l’auto, con Qui, le limpidissime vasche in roccia del torrente sono scavalcate da un ponte in pietra a campata una camminata di circa venti minuti si raggiunge la chiesetta costruita di fronte unica che, si dice, risalga all’età romana. Di certo, il sentiero della vallata era utilizzato per aggirare la alla grotta che il Santo scelse come luogo di eremitaggio. L’acqua che vi sgorga parte superiore del Lario, spesso impraticabile per il terreno un tempo paludoso. pare abbia il potere di preservare la salute di chi la assaggia.

144 145 Pan da cool Pan Meìno Territorio Territorio Livigno (Sondrio). Province di Lecco, Como e Milano. Definizione Definizione Pane bianco con aggiunta di colostro. Focaccia aromatizzata. Materie prime A dicembre, la Materie prime Tra le montagne Farina 00, colostro, zucchero, burro, sale e lievito naturale. Sgam­bèda apre il Farina gialla, fiori di sambuco (essicati), zucchero, farina bianca, lievito circondate dai rami circuito internazio- del Lago di Como, Forno e pasticceria Descrizione del prodotto nale delle granfondo burro e uova. Asso ospita a metà Forno e pasticceria Pane tipo filoncino di forma cilindrica con le estremità appuntite ed un con una competi- Descrizione del prodotto febbraio la festa di peso di circa 200-250 g. Ha un gusto dolce e un aspetto bianco-giallogno- zione che si dipana Focaccia tipica di di colore brunito scuro, con caramellizzazione esterna, Santa A­pollonia, a

Sagre ed eventi su tutta la vallata del lo con un aroma tipico del colostro. pasta gialla e aroma di sambuco. Il peso varia dai 500 agli 800 g. Sagre ed eventi cui si abbina una Livignasco. sagra di prodotti Per la preparazione i diversi ingredienti sono mischiati ed impastati, fatti I diversi ingredienti sono mischiati ed impastati e, dopo esser lievitati locali. lievitare, modellati a filoncino e cotti al forno. Si ottiene così un pane vengono messi in formato su piastra in 2 misure (10 e 20 cm di diametro) dolce. Piace ai piccoli e ai giovani. e cotti in forno. In gastronomia viene usato come dolce, imbevuto nel Si consuma da settembre fino a primavera. latte si esalta in particolare il gusto del sambuco.

La neve più lunga I laghi di Milano Tra le località sciistiche alpine, Livigno ha fama di essere Oggi si è abituati a distinguere tra i territori di diverse province quella dove si scia meglio (ha due versanti di piste opposti) ma un tempo, e ancora per chi proviene da molto lontano, Milano e più a lungo (il microclima isolato oltre i passi conserva le nevi è una città con laghi straordinari. Chi iniziava il Grand Tour dalla fino a primavera). Lombardia (come Stendhal) considerava “i laghi del milanese” Il Lago di Alserio luoghi di rara bellezza. Pan di segale Sinonimo Pane comune Brazadei. Sinonimo Territorio Pan, michin, ruseta. Valtellina (Sondrio). Territorio Definizione In febbraio, durante Province di Pavia e Milano. la Sagra di San Bello Ciambella bassa di farina di segale o mista a farina di grano tenero. Definizione Nel cuore della fio- a Berbenno vengono rentissima pianura lo­­ Materie prime of­ferte galline lesse. Pane di varie forme: rosetta, filone e tartaruga. digiana, il capoluogo Da cui il nome di Farina 00 di segale, lievito naturale, sale e acqua. Sagre ed eventi Materie prime propone a gennaio la “sagra dei polli”. Descrizione del prodotto Farina, lievito, sale e acqua. festa di San Bassiano, Ciambella dal gusto e fragranza della segale, da cui prende un colore scuro. Descrizione del prodotto patrono del­­la città. Il diametro esterno è di 20 cm, interno di 8 circa; il peso di circa 300 g. Pane di forma varia dal sapore croccante, ha un peso che può variare Sagre ed eventi L’impasto con lievito viene preparato la sera precedente e in seguito dai 30 ai 50 g. Si prepara con un impasto diretto o fatto dal mattino pre- rinfrescato per la seconda lievitazione. La cottura è in forno a legna, per cedente. Seguono la tranciatura, la stampatura (rosetta, tartaruga ecc.) circa 2 ore complessive, con 4 infornate, a circa 180°C. e la cottura. Il pane comune è molto utilizzato con i salumi. Deve essere consumato in giornata. Tempra forte Non è un caso se in Valtellina, come nelle località di montagna in genere, sia diffusa Buono come il pane la coltivazione del grano saraceno e della segale. Le due specie sono molto resistenti al freddo e La michetta o rosetta (per la forma di fiore quando la si osserva dall’alto) attecchiscono su terreni non particolarmente fertili. Inoltre, gli alimenti confezionati con i due ingre- è un simbolo delle tavole milanesi e della zone circostanti. L’industria dienti hanno la caratteristica di conservarsi più a lungo. La segale, poi, opportunamente “sbattuta” in cinematografica e quella pubblicitaria hanno cavalcato la popolarità modo da rendere più morbida la fibra senza interrompere i filamenti che la compongono, si presta di questo pane (inesistente altrove) proponendolo dove si volesse ad essere trasformata in imbottitura per giacigli, tela per sacchi e teloni per proteggere dal freddo. trasmettere l’idea di bontà e di esaltazione dei gusti.

146 147 Pane di pasta dura Pane di San Siro Territorio Sinonimo Provincia di Pavia. Sansir. Definizione Territorio Panini piccoli, senza olio né latte. Pavia. Materie prime Un classico rito Definizione Ogni prima dome- Farina di grano, acqua e sale. natalizio pavese era Dolce di crema, cacao e liquore. nica del mese, Pavia quello dell’accen- ospita un mercatino Forno e pasticceria

Descrizione del prodotto Materie prime Forno e pasticceria sione del ceppo: il dell’antiquariato in Curiosità La pasta dura è un pane croccante che si presenta in panini di diverse capofamiglia radu- Zucchero, uova, fecola, farina, rhum, cacao, burro e pasta di nocciola. Piazza della Vittoria. forme di 20-30 g ciascuno. La produzione avviene preparando un primo nava tutti i suoi e, Ricopertura di zucchero fondente al cioccolato.

impasto (farina, acqua, pasta del giorno prima) che viene rinnovato dopo pronunziando pre- Descrizione del prodotto Sagre ed eventi ghiere, versava vino 6 ore con l’aggiunta di farina e acqua, e dopo altre tre 3 ore con acqua, leggero sul legno, Pane di forma rotonda con peso che varia da 80 a 1000 g. farina e sale. Segue la formatura e la lievitazione. La cottura dura 30 su cui si appoggiava Ha sapore di liquore e cioccolato e viene usato come pasticcino. minuti. Il pane di pasta dura è molto utilizzato con i salumi e può essere an­che un ramoscel- Si prepara imbevendo di rhum il pan di spagna al cacao, si farcisce conservato per due o tre giorni. lo di ginepro. con crema al burro e nocciola e si ricopre di glassa lucida con la scritta San Siro. Si trova in vendita da metà novembre a metà dicembre. L’anima di Pavia Il cuore segreto di Pavia è fatto di intimità e vicoli in mattone velati Borgo Ticino dalle brume che dal Ticino risalgono nella città. Tra le numerose torri Anche Ugo Foscolo vi abitò, nel 1808. La compatta fila di casette medievali, di fronte alle chiese antiche, nella penombra dei portici, al di là del ponte coperto (copia di quello distrutto dai bom- il capoluogo pavese emana il fascino dell’antica capitale che è. bardamenti) non ha subito i mutamenti conosciuti dal profilo della sponda cittadina, dove le costruzioni moderne sfidano Pane di riso Il ponte coperto l’anzianità dei campanili. Sinonimo Micon ad pan ad ris. Pane giallo Territorio Sinonimo Lomellina (Pavia). Pan giald. Definizione Il riso completo Territorio della pellicina (pula) Pane con farina di riso. che ri­veste la parte Provincia di Pavia. Materie prime esterna del chicco Definizione All’inizio di settem- Curiosità bre, in Sartirana si Farina di grano tenero, farina di riso, olio extravergine d’oliva, sale, lievito. si definisce integrale Pane prodotto con farina di granoturco e farina di frumento. ed è un com­ponente tiene la Festa della Descrizione del prodotto essenziale del­le diete Materie prime Rana, durante la Pane di forma ovale con il disegno di spiga sulla superfice superiore. Ha ma­cro­bio­tiche. Farina di granoturco 70%, farina di frumento 30%, acqua, sale e lievito. qua­le è possibile una lunghezza di 25-30 cm e un peso di 300 g. Il sapore è delicato e la Descrizione del prodotto de­gu­stare specialità

Sagre ed eventi ga­stronomiche pre- consistenza morbida. È ricavato da un impasto con farina di grano fatto Forma di pane rotonda con un peso di circa 700 g. Croccante esterna- parate utilizzando lievitare, a cui si aggiungono farina di riso, sale, lievito e olio. Si lascia a mente e morbido all’interno, è di colore giallo internamente. l’an­fibio. riposo per 30 minuti, si mette in forma e si lascia riposare ancora per Risulta ruvido al palato. Si prepara con l’impasto degli ingredienti, la un’ora. Dopo aver inciso la spiga sulla superficie si mette in forno. formatura e lievitazione del composto per 20 minuti. La cottura avviene a forno aperto. Particolarmente indicato caldo accompagnato alla pancetta. Il riso Il riso è pianta alimentare coltivata in Cina fin dal 3000 a.C. Fu portato in Europa da Carlo Magno, Cremlino in Lomellina la cui spedizione arrivò fino al Fiume Indo. I romani lo usavano per scopi medici o cosmetici. L’utilizzo Il castello di Sartirana si distingue già da lontano per la mole della alimentare in Europa fu introdotto dagli arabi in Spagna e in Sicilia. Di commercio in commercio, torre rotonda che lo domina. Iniziato nel XIV secolo, il suo progettista la cultura del riso arrivò in Pianura Padana all’epoca degli Sforza. Ludovico il Moro ne incentivò Bartolomeo Fioravanti fu poi chiamato a Mosca per contribuire alla costru- la produzione durante i lavori di regolamentazione delle acque. Il Castello di Sartirana zione del Cremlino.

148 149 Pane mistura Panun Sinonimo Sinonimo Pan mastura, pan mistura. Panon. Territorio Territorio Provincia di Pavia. Valtellina (Sondrio). Definizione Al termine di giugno, Definizione In settembre, la Pane prodotto con farina di frumento e farina di granoturco. Cilavegna (in Lomel­ Pane dolce e farcito. “Sa­gra dei Funghi” lina tra Vigevano e di Be­ma, paese tra Forno e pasticceria

Materie prime Materie prime Forno e pasticceria Mortara) propone le due Valli del Bitto, Farina di frumento 70%, farina di granoturco 30%, acqua, sale e lievito. la sua festa paesana. Pan di segale, fichi, noci, uvetta e nocciole, (ev. uva e castagne). propone diverse Descrizione del prodotto Descrizione del prodotto specialità a base del gu­stosissimo Sagre ed eventi Forma di pane rotonda con un peso di circa 700 g. Sagre ed eventi Pane dolce e farcito, con aroma della frutta presente. ingrediente che dà Croccante esternamente, internamente morbido e di colore giallo. Può assume la forma a ciambella, a pagnotta o a filoncino. il nome alla manife- Si prepara con l’impasto degli ingredienti, la formatura e lievitazione Il peso varia da 300 a 1000 g. stazione. del composto per 30 minuti. La cottura avviene a forno aperto. Si prepara amalgamando l’impasto del Pan di Segale con la frutta. Cottura di circa 30 minuti.

Un castello sopra Sondrio A Montagna di Valtellina, sul versante retico a monte di Sondrio, si annovera uno tra gli edifici più caratteri- stici del territorio: Castel Grumello (che prende il nome del dosso sul quale è costruito). Realizzato nel XIV secolo dalla famiglia De Piro, è un esempio raro di castello Le campagne pavesi gemino, ossia costituito da due corpi distinti, dei quali uno destinato all’uso residenziale e l’altro all’uso bellico e difensivo. Panettone di Milano La facciata neoclassica della Sacala di Milano Sinonimo El Panetton. Territorio Milano e provincia. Definizione Per gustare al meglio Dolce tipico milanese da consumare fresco, a lievitazione naturale. il panettone, basta appoggiarlo su un Materie prime termosifone lascian- Farina 00, zucchero, burro, burro di cacao, tuorli d’uovo, acqua, uva sul- Curiosità dolo nella confezio- tanina, arancia candita, cedro candito, lievito naturale. (Facoltativi: miele, ne, 30 minuti prima della consumazione.­­ sale, malto, vaniglia e aromi naturali). Il tepore ammorbi- Descrizione del prodotto dirà il burro conte- Dolce soffice dal sapore di uvetta sultanina e di canditi (cedro, arancia), nuto esaltandone la fragranza. a forma cilindrica con il taglio a croce. Il peso varia da 0,5 a 2 kg. La produzione del Panettone di Milano viene fatta con lie- vito naturale, tre impasti, l’aggiunta degli ingredienti, la formatura, la spezzatura, la deposizione nei pirottini e la lievitazione finale. Dopo la cottura e il raffredda- mento viene confezionato in carte trasparenti, deco- rate, di cartone o metallo. In pasticceria si trova farcito con crema o con gelato e decorato.

150 151 Pazientini Polenta e uccelli dolce Territorio Sinonimo Provincia di Pavia. Polenta e osei. Definizione Territorio Piccoli biscotti a forma di bastoncini. Bergamo e provincia. Materie prime Originariamente Definizione Passeggiando per Farina, zucchero a velo e bianco d’uovo. chiamata Ticinum, Dolce di marzapane tradizionalmente fatto a mano. le vie di Bergamo Alta, ogni panificio

Storia solo in periodo tar- Forno e pasticceria Forno Descrizione del prodotto Materie prime o pasticceria ha le e pasticceria Forno

do-gotico, la città Curiosità I Pazientini sono biscotti di forma allungata che hanno una lunghezza tra assunse il nome di Per il pan di spagna: zucchero, uova, tuorli, farina, fecola e lievito. vetrine caratteriz- i 2 e i 4 cm. Il gusto è dolce, sono croccanti e hanno un aspetto simile Papia, da cui il nome Per la crema di burro al cioccolato: burro, cioccolato bianco fuso, pasta di zate dai toni del alle lingue di gatto. odierno. nocciole e rum. Per la crema di burro: zucchero, burro ed alcool. Passata giallo, tipico colore delle pagnottine di Si preparano miscelando zucchero a velo, bianco d’uovo e farina. La mes­ di albicocche, curaçao. Polenta e Osei in sa in forma dei bastoncini avviene utilizzando una siringa. Descrizione del prodotto vendita. La cottura deve essere effettuata a 230°C per 15 minuti. Si lasciano raf- Ha peso variabile e si trova anche in monoporzioni; di tonalità gialla e, freddare e sono pronti per essere consumati. nella parte superiore, colore della marmellata. Gusto dolce, con punta di Si accompagnano ottimamente con il gelato. mandorle e profumo molto delicato di mandorle. Per la preparazione si montano uova, tuorli, zucchero e miele; si aggiun- Il castello di Pavia gono farina, fecola e lievito. Per dar vita alla crema di burro al cioccolato Costruito dai Visconti tra il 1360 e il 1365 al margine orientale e nocciola, si lavora il burro fino ad ottenere un composto spumoso e della città, faceva un tempo parte della cinta muraria. Fu voluta- quindi si aggiungono il rum e la pasta di nocciole. Lo zucchero cotto si mente realizzato nella parte di città opposta al fiume, che era già prepara inumidendolo con l’acqua e cuocendo fino a 120°C. un ostacolo naturale ad ogni eventuale assedio. Per la preparazione della torta si versa il composto in stampi imburrati a forma di mezza luna; una volta cotto a 200°C per circa 25 minuti, si taglia Pesce d’Aprile a metà la semisfera di pan di spagna, si bagna leggermente con curaçao e Territorio si farcisce con la crema di burro al cioccolato e nocciola. Si ricompone Provincia di Pavia. quindi la mezza sfera e si spalma sulla parte superiore la crema di burro, Definizione ricoprendo poi il tutto con una sfoglia di marzapane giallo. Si spolvera infi- Dolce farcito a forma di pesce. ne la torta con zucchero cristallino giallo e al centro si spalma la passata Materie prime Questo caratteri- di albicocche. Su quest’ultima si dispongono gli uccelletti di marzapane al Zucchero, farina, fecola, marmellata d’albicocche, rhum e pasta di mandorle. stico dolce non ha cioccolato, alternandoli con “pancetta” di marzapane composta di strati un’origine ben pre- Descrizione del prodotto cisa, probabilmente bianchi e rosa. Si trova in vendita in confezioni da pasticceria. Dolce a forma di pesce lungo 1 metro e del peso di 15 kg. Gusto molto Tradizioni na­­­sce dalla volontà ricco di liquore e di marmellata. di messaggio augu- rale alla vigilia delle Si prepara tagliando un pan di spagna in 3 strati, si imbeve di rhum e si feste di primavera. aggiunge la marmellata di albicocche in ogni strato (a forma di pesce). Si ricopre di pasta di mandorle con la realizzazione dei decori delle pinne e squame (cedro) e della bocca con i denti (mandorle pelate). Normalmente viene venduto in tranci durante la quaresima, alla fine di marzo e i primi giorni di aprile.

Tempra forte Nel III e IV secolo a.C., il porto di Pavia era tra i meglio riforniti. La stessa città divenne sede della Zecca di Stato, trasferita qui da Milano, e di una fabbrica d’armi. Per questo, la città resse bene alla crisi generalizzata che invece interessò il resto del territorio dell’Impero Romano d’Occidente. Veduta su Bergamo Pace e relativa prosperità durarono fino al 452, anno in cui Attila mise a ferro e fuoco la città.

152 153 Resta Sbrisolona Sinonimo Sinonimo Resca. Sbrisulusa. Territorio Territorio Como. Province di Mantova e Cremona. Definizione Ricetta e tradizione Definizione In luglio la fie- Dolce superlievitato simile al panettone con tipica forma e bastoncino storica tramanda- Dolce da forno. r a m e r c a t o d i ta scritta all’inizio Villimpenta è una Forno e pasticceria

d’ulivo infilato al centro. Ora non viene più utilizzato il bastone. Materie prime Forno e pasticceria del ’900. Dolce del- piazza importante Curiosità Materie prime la Do­menica delle Farina bianca, farina di mais, mandorle, zucchero, burro, uova, marsala per lo scambio di Farina, zucchero, uova, uva sultanina, burro, macedonia di cedro e arancio Palme, Resca viene (facoltativo), lievito e aromi. merci e bestiame.

canditi, aroma e lievito naturale. erroneamente confu- Descrizione del prodotto Sagre ed eventi so con un pesce. Descrizione del prodotto Ora la produzione è Torta rotonda di dimensioni varie con un peso di circa 500 g, ha sapore Focaccia dolce e candita, di colore scuro con pasta gialla. settimanale. di mandorle e di burro. È friabile. L’impasto viene messo in stampi senza La produzione richiede tre impasti: il primo funge da base con acqua, schiacciare e poi cotto per 20 minuti a 250°C. È una torta farina e lievito per 12 ore; la prima lievitazione si fa con aggiunta di burro, che si accompagna con il tè e con il cognac. sultanina e macedonia di frutta candita; dopo altre 6 ore si procede con il secondo impasto. Seguono la spezzatura, l’arrotolamento sulla canna Potere e gusto dei Gonzaga e la messa in teglia per 4 ore di lievitazione. Dopo aver effettuato il taglio Tra le residenze gonzaghesche disseminate nella pianura mantovana, longitudinale e trasversale con lama e la lucidatura con tuorlo si cuoce quella di Revere rappresenta il Primo Rinascimento nell’area padana. La si scorge già transitando sul ponte del in formo a 160-180°C per circa un’ora. Le pezzature vanno da 0,5 a 5 kg. Po provenendo da Nord ma ancora meglio la si ammira dall’argine che le passa vicino, compiendo una curva In gastronomia si consuma con il té o anche come dessert da abbinare e permettendo di ammirarne il corpo quadrilatero con le torri angolari. Con l’edificio, era intento a vino dolce o Porto. Può inoltre essere guarnito con aggiunta di panna del committente Ludovico Gonzaga di esprimere un modello, di potere e gusto. montata, crema pasticcera e cioccolato. Schiacciatina La galleria dei personaggi Sinonimo Como e il lago che lo fronteggia hanno saputo incantare molti personaggi storici che, transitandovi, Chisulina. ne sono rimasti affascinati al punto da decidere di fermarsi per un soggiorno. Territorio Tra questi, imperatori come Cesare, il Barbarossa e Napoleone, i duchi di Sassonia, Pilinio il Vecchio, Basso mantovano (Mantova). Eugenio di Beauharnais e Churchill. Per accennare solo ad alcuni artisti: Shelley, Byron, Foscolo, Definizione Nella seconda quin- dicina di settembre, Stendhal, Rossini e Bellini. Prodotto da forno. Sagre a Virgilio si cele- Materie prime bra la Festa di Fine Ricciolino Acqua, farina, sale e strutto. Estate. Sinonimo Descrizione del prodotto Risolen. Prodotto da forno salato di forma rettangolare. Ha sapore di strutto Territorio e di crosta di pane, la consistenza è croccante. Si prepara con un impa- Mantova e provincia. sto di acqua, sale, farina 0 e strutto che viene tirato in un foglio sottile Definizione Nel 1524 si sta- sulla teglia per essere messo a cottura. La schiacciatina viene venduta bilisce a Mantova Biscotto. Giulio Ro­mano, a pezzi e consumata come snack e come stuzzichino. Storia Materie prime allievo di Raffaello. Farina, burro, tuorlo d’uovo, limone, zucca (facoltativo), uvetta (facolta- Vi rimarrà fino alla Le architetture più originali tivo) e vino bianco. morte, la­sciando A Mantova lasciarono la loro impronta importanti artisti chiamati alla corte dei Gonzaga. Tra le più capolavori nel­le Descrizione del prodotto architetture e nella originali la casa di Andrea Mantegna, al limite del centro storico (un tempo periferia della città) impo- Biscotti di forma allungata con il bordo dentellato e lunghezza 5 cm. pittura. Tra le sue stata su schemi geometrici e matematici del nuovo umanesimo. Non di pari singolarità ma originale Hanno sapore dolce e di burro. opere Palazzo Te. e di sicuro effetto, lo scalone di Palazzo Canossa è una composizione spaziale modellata e arricchita Si preparano miscelando gli ingredienti e cuocendo in forno. da una serie notevole di statue.

154 155 Spongarda di Crema Torrone di Cremona Territorio Sinonimo Crema. Turu. Definizione Territorio Dolce a base di miele e frutta secca. In origine nel Cremasco, oggi un po’ ovunque. Materie prime Vittima per seco­ Definizione Morbido o duro, Farina, zucchero, burro, miele, cannella e/o altre spezie, mandorle tritate, li del­le contese Dolce di mandorle e miele. ri­coperto di cioc­ nocciole o noci, uvetta e cedro. comunali tra Milano Materie prime colato o naturale, Forno e pasticceria e Cre­mo­na, oggi Cre­mona vanta la Forno e pasticceria Curiosità Descrizione del prodotto Curiosità Miele, zucchero e/o sciroppo di zucchero invertito, mandorle o nocciole C r e ­m a è d o ­p o paternità del torro­ Dolce cilindrico, dal diametro di circa 15 cm e spessore di 2 cm circa, con il capoluogo la cit­ e albume d’uovo. ne. Solo in Spagna gusto di miele e mandorle, retrogusto speziato. tà più popolosa, un È consentita l’aggiunta di aromi naturali, ostie, sciroppo di glucosio e esiste una quantità La preparazione inizia con l’impasto degli ingredienti e la cottura in forno florido centro indu­ amido. Cioccolato esclusivamente fondente per i tipi ricoperti. di varianti superiori striale e agricolo. fino al raggiungimento del colore dorato che la caratterizza. Descrizione del prodotto per numero a quel­ la cremonese, che La storia della spongarda risale ad alcune centinaia di anni fa ed il nome Viene prodotto a stecche e tavolette a sezione rettangolare con pezzatu­ comunque rima­ può trarre in inganno, poiché spongarda deriva dal vocabolo “sponga”, ra da 8-9 g fino a 400 g. ne l’unica a man­ che significa spugna. Si dovrebbe trattare dunque di una focaccia dolce Il gusto è dolce, con sapore di mandorla. Duro e friabile il tipo classico, tenere l’originale pro­­porzione tra gli e soffice, ma in realtà non è così. Lo storico Pietro Terni descrive con morbido e fondente il tipo tenero. in­gredienti. grande attenzione ai particolari la famosa cena offerta in Crema nel 1526 Si presenta sempre bianco sulle superfici superiore ed inferiore per la da Malatesta Baglioni ed accenna anche ai dolci, quali: marzapane cum presenza dell’ostia. La pasta è biancastra, con mandorle o nocciole. malvasia, torta bianca, torta de peri, torta de herbe, sfogliata de zucharo, Il torrone viene ottenuto facendo cuocere ed amalgamare l’impasto di butiro e cinamono, offelle, pigochate, mandorlate, torta de pistacchi e di miele ed albume, al quale vengono aggiunti zucchero e mandorle. Il com­ zucharo. Nella torta bianca fatta con farina, zucchero, spezie e burro si posto ottenuto viene quindi fatto raffreddare e tagliato nelle dimensioni vuol vedere l’antico dolce dal quale derivò la spongarda. Essa assunse lo volute. Dopo un periodo di stagionatura viene confezionato. spessore e la solidità che ha al presente quando, a partire dalla seconda La conservabilità del prodotto è di 18-24 mesi. metà del Settecento, onde arricchire la soffice focaccia, le si aggiunsero Viene confezionato in cartoncino o carta stampata. nell’impasto, miele e mandorle triturate. Caratteristiche organolettiche: il torrone classico deve pre­ sentare caratteristiche di durezza unite a friabilità, deve infran­ Tra Crema e Lodi gersi, alla caduta su di un corpo duro, in tanti pezzetti o scheg­ L’Adda scorre placido tra le campagne cremasche e lodigiane fino ad incontra­ ge come il cristallo e deve sciogliersi in bocca sotto il dente re il Po poco più a valle. Qui, dopo un percorso di 313 km, il più lungo fiume senza lasciarvi grumi. Gli aromi naturali devono essere usati in interamente lombardo defluisce placidamente nel fiume principale. quantità tale da non alterare mai il sapore del torrone. Tirot Territorio Basso mantovano: Felonica e Sermide (Mantova). Definizione Schiacciatina con cipolle. Materie prime La prima domenica Farina bianca tipo 0, cipolle, sale, strutto, olio extravergine d’oliva, acqua di settembre, sagra di Malavicina e di Ca­sti­ (o latte), lievito di birra. glione a Roverbella. Descrizione del prodotto Prodotto da forno di forma rettangolare più o meno spessa. Si taglia

a quadri. Ha il gusto di pane e di cipolle cotte e colore dorato e paglierino. Sagre ed eventi La consistenza è morbida (tirot di Felonica) o secca (tirot di Sermide). Si usa come spuntino o stuzzichino. Sarebbe meglio utilizzare le cipolle di Sermide ma data la scarsa produzione si usano cipolle dorate dolci. Il cuore di Cremona

156 157 Torta Bertolina Torta del Donizetti Sinonimo Sinonimo Turta Bertulina. Turta del Dunizet. Territorio Territorio Crema e cremasco. Bergamo e provincia. Definizione L’uva era, tra i frutti, Definizione Nell’ultima settimana Dolce lievitato con uva fragola. quello più facile da Ciambella dedicata al grande compositore bergamasco. di agosto, i Castelli di Materie prime conservare, senza Materie prime Cavernago vengono Forno e pasticceria Forno e pasticceria

Curiosità elaborazioni. bardati per la ricor­ Farina 0, farina di mais, zucchero, zucchero a velo, burro, olio, uova, vani­ Lasciata essiccare Farina, burro, zucchero, zucchero al velo, uova, albicocche ed ananas renza de “I Castelli glia, uva fragola e lievito di birra (o di pane o chimico). su graticci, poteva candite, fecola, vaniglia e maraschino. in Festa”.

Descrizione del prodotto durare mesi e for­ Descrizione del prodotto Sagre ed eventi Ha forma cilindrica, peso di circa 1,5 kg, colore marroncino. In superficie nire energia anche a Ciambella di colore dorato, con zucchero a velo in superficie, peso di circa molta distanza dalla viene cosparsa di zucchero a velo che la colora di bianco ma si vede una raccolta. 1 kg. Delicata e molto gradevole. Si prepara come una normale ciambella crosta bucherellata non uniforme e ruvida, perchè l’uva fragola in cottura aggiungendo i canditi ed il maraschino, con la vaniglia. Cuoce in forno a 180°C scoppia e forma dei piccoli crateri. per circa 40 minuti. Si lascia raffreddare e si spolvera con zucchero a velo. Dolce, delicata, con il caratteristico gusto dell’uva fragola. Votati alla musica Viene prodotta con un normalissimo impasto di farine, zucchero, burro, olio, uova, vaniglia ed uva, al quale si aggiunge solitamente il lievito di Antonio Stradivari, Gaetano Donizetti e Amilcare Ponchielli furono tre personaggi che, in epoche birra, che sembra essere il più indicato per la confezione, anche se in diverse, condivisero la passione per la musica e le origini nella pianura lombarda. Non se ne dimen­ alcuni casi, per motivi di velocità di produzione si usa il lievito chimico. ticarono mai i residenti in città e in provincia, che non persero occasione per manifestare interesse Si inforna in forno già caldo e si cuoce fino ad ottenere lo scoppio degli per quella musa, sia nel costruire che nel frequentare i teatri. acini dell’uva ed il bel colore marroncino-dorato. Viene confezionata in scatole da pasticceria al momento dell’acquisto. Torta del Paradiso È un prodotto da “pasticceria” e quindi fresco e va consumato nell’arco Sinonimo di pochi giorni come si fa per le normali torte di pasticceria. Turta Vigon. Classico dolce della tradizione autunnale, si produce anche in casa. Territorio Province di Pavia e Mantova. Definizione La torta paradiso, Torta tipica della tradizione di Pavia. oggi nota in tutta la penisola è origi­ Materie prime naria di Pavia, dove Curiosità Zucchero, burro, uova, farina 00, fecola e aromi. fu ideata dal labora­ Descrizione del prodotto torio di pasticceria Torta tonda di diverse dimensioni, varia da 10 a 38 cm di diametro, e da Vi­goni. 50 g (snack) sino a 2 kg di peso. Ha un intenso sapore di burro. Si realizza con una miscela di burro, zucchero ed uova con l’aggiunta di farina e fecola setacciata. L’impasto è soffice ma sostenuto. Dopo la cottura ha bisogno di asciugare una giornata. Viene confezionata in carta alluminio e si guarnisce con zucchero a velo.

Topografia medievale In San Teodoro, il ciclo di affreschi del Lanzani raffigura, con notevole dettaglio, due assonometrie a volo d’uccello della città medieva­ le. Quasi due istantanee della Pavia del XIII secolo, costituiscono le prime rappresentazioni attendibili della città. Nel 1500 il borgo era cinto da poderose mura tra cui svettavano Cascina nel cremasco numerose torri alcune delle quali sono tutt’oggi visitabili.

158 159 Torta di Fioretto Torta di latte Sinonimo Sinonimo Fugacia. Turta dei paisan. Territorio Territorio Valchiavenna (Sondrio). Brianza (province di Milano, Monza e Brianza e Lecco). Definizione In gennaio, l’antico Definizione In giugno, Monza Focaccia dolce. ruolo di Chiavenna Torta ad impasto molle, a base di pane. festeggia la ricorren­ Materie prime (il nome sarebbe da Materie prime za di San Gerardo Forno e pasticceria con grandi fuochi Forno e pasticceria Pasta del pane (come semilavorato), tuorlo d’uovo, burro, zucchero, ricondurre a “chiave Pane, amaretti, cioccolato (cacao), latte, pinoli, uvetta, zucchero. Curiosità delle valli”) rivive nel­ d’artificio e una fiera fioretto (fiore di finocchio selvatico). la locale fiera delle Descrizione del prodotto del be­stiame dove

Descrizione del prodotto Sagre ed eventi merci e del bestiame. Torta di forma rotonda da 8 hg a 1 kg. Viene prodotta in altre forme vengono presenta­ Focaccia ovale di aspetto traslucido di varia pezzatura. Ha crosta di colore in base alla ricorrenza (ad esempio a Pasqua a forma di campana). te anche nu­merose specialità cu­linarie, dorato scura, guarnita con zucchero, burro e semi di fioretto; la pasta è Ha sapore di cioccolato e latte, consistenza morbida e colore marrone scuro co­me la celebre bianca. Si confeziona in carta oleata e fiorata. Deve essere consumata dato dal cacao. Si prepara mettendo pane e latte in ammollo per 2-3 ore, Torta Paesana. entro 2 giorni, preferibilmente tiepida per valorizzarne la preparazione. si aggiungono e si mescolano poi tutti gli altri ingredienti e si cuoce.

Il Paradiso a Chiavenna Il parco cintato più vasto d’Europa Osservando le case affacciate sul torrente nel centro storico, si intuisce l’originaria struttura delle Al margine meridionale della Brianza, Monza è celebre anche per il fortificazioni sforzesche che costituiscono il basamento attuale delle case. Altre strutture di difesa parco; esso nacque originariamente come riserva di caccia per il re. coeve si trovano nell’Orto Botanico Paradiso, ricavato sui terrazzamenti del colle a ridosso della La recinzione permise di conservare la cacciagione ma anche di impe­ cittadina, della quale si gode un ottimo panorama. Chiavenna, grazie alla sua posizione è rilevante dire che i tratti di campagna compresi all’interno fossero minacciati zona turstica e storica. Nell’abitato valgono una visita Palazzo Balbiani e la Chiesa di San Lorenzo. dal progresso. Oggi è il parco recintato più ampio d’Europa; al suo margine si trovano i Giardini e la Villa Reale. Torta di grano saraceno Territorio Torta di mandorle Valtellina (Sondrio). Sinonimo Definizione Torta Cremona. Torta casalinga. Territorio Materie prime Provincia di Cremona. Farina 00, farina di grano saraceno, zucchero, sale, lievito, (scorza di limo­ Negli ultimi giorni Definizione Le mandorle, ingre­ ne), uova, zucchero, noci e marmellata. di febbraio, Festa Torta secca con rivestimento di frolla, rifiniture con zucchero a velo e diente comune della Sagre del Risveglio della Torta Cremona, Descrizione del prodotto Prima­vera ad Aprica. rombi spennellati da marmellata. del torrone e di Torta di aspetto scuro di varia forma: tonda o rettangolare, con peso di Materie prime altri dolci lombardi, circa 1 kg. Ha sapore dolce e caratteristico per il grano saraceno e Zucchero, mandorle sbucciate, uova, farina 0, fecola, burro, lievito in avevano il vantaggio

la confettura di colore scuro. polvere, pasta frolla, marmellata di albicocche, zucchero a velo, aroma Sagre ed eventi di poter essere con­ servate molto a lun­ Si prepara miscelando e impastando gli ingredienti, che devono vaniglia e mandorla amara. go senza compro­ essere cotti in stampo a 180°C per 40 minuti. La farcitura con Descrizione del prodotto metterne il sapore. confettura può essere di vari gusti: albicocche, sambuco, ecc. Torta rotonda, con spessore di 3-4 cm, consistenza buona ma friabile, dia­ metro di 25-30 cm, peso di 1 kg circa, colore nocciola profumo e sapore Pezzotti di Valtellina di mandorle leggermente sull’amaro. Una comunità di bergamaschi emigrati in Valtellina attraverso i passi orobici, avviò la lavorazione degli scarti dei tessuti e delle pezze, raccolte di paese in paese. Riempiti i loro carretti, gli uomini Ritmi d’inizio d’anno tornavano ai laboratori (i primi pare fossero ad Arigna) per accantonare le merci nei magazzini. Nelle campagne cremonesi il rispetto dei cicli Mentre questi ripartivano per nuove ricerche, le donne lavoravano ai telai le fibre, cercando di scatenava in ognuno riti e superstizioni, legate alla abbinarle per accontentare qualcuno quando il pezzotto era su commissione, altrimenti procedendo potatura, alla castratura di animali, alla concima­ di proprio gusto. Prima che pezzi di arredo, i pezzotti si usavano per i carri e gli animali. zione, fino all’accoppiamento del bestiame.

160 161 Torta di San Biagio Torta Mantovana Territorio Territorio Cavriana (Mantova). Provincia di Mantova. Definizione Definizione Dolce. Dolce da forno, pasticceria. Materie prime Dura 4 giorni, dal 2 Materie prime Ogni anno in settem­ Pasta: farina bianca, burro, zucchero, vanillina, scorza di limone; al 6 del mese di feb­ Fecola, burro, zucchero, mandorle tritate, farina, uova, succo e buccia di bre, Mantova di­venta Ripieno: mandorle sbucciate, zucchero, uova, cioccolato fondente. braio, la fiera di San limone, sale, lievito vanigliato, pinoli. capoluogo mon­diale Forno e pasticceria Forno e pasticceria Descrizione del prodotto Biagio a Cavriana. Descrizione del prodotto della cultura per il Una cinquantina di fe­stival della Lette­ra­ Torta di forma circolare, non lievitata, di consistenza friabile, che pre­ bancarelle accom­ Torta dal sapore di burro, limone, mandorle e pinoli. La sua consistenza tura: la città si bar­da Sagre ed eventi senta in superficie un ripieno di mandorle e cioccolato tra strisce di pasta pagnano la festa per è morbida e soffice ed ha un profumo gradevole di limone e di burro. Sagre ed eventi a festa e i ristoranti che disegnano dei rombi. Il sapore e il profumo sono quelli di man­ il santo, patrono Si lavora il burro ammorbidito con l’aggiunta dei tuorli, si uniscono zucchero, pro­pongono me­nu della località. speciali. dorle e cioccolato. sale, limone, fecola e farina. Si montano a neve gli albumi incorporandoli poi Per la sua preparazione si fodera una tortiera con 2/3 della pasta, si all’impasto; infine si addiziona con il lievito. L’impasto viene posto nella tortiera farcisce con il ripieno preparato con le mandorle tritate e gli altri e sopra vi si distribuiscono mandorle e pinoli. La cottura avviene in forno. ingredienti amalgamati tra loro e si copre con la rimanente pasta tagliata a striscioline. Torta sbrisolona È così pronta per essere cotta in forno. Sinonimo Sbrisuluusa. Torta di tagliatelle Territorio Sinonimo Provincia di Cremona. Turta Tajadina. Definizione La prima domenica Territorio Torta molto secca tagliata a piccoli rettangoli. di ottobre si festeggia la “Sagra dell’Uva” a Mantova. Materie prime Commessaggio; ban­ Definizione A San Benedetto Po, Farina bianca tipo 0, strutto o burro, zucchero, rosso d’uovo, lievito carelle, prodotti dalle Dolce di mandorle. collegata a Mantova in polvere, buccia di limone gratuggiata e mandorle. vigne e lavorati (vini e da un servizio di dolci) trasformano l’a­ Materie prime Descrizione del prodotto Sagre ed eventi

Curiosità navigazione, la prima bitato in una “passeg­ Farina bianca, zucchero, burro, uova, aromi, liquore dolce, farina di mandorle. domenica del mese Torta quadrata o rettangolare, con uno spessore di 2,5 cm e un peso porzione giata del sapore”. Descrizione del prodotto di ottobre si tiene la 80-100 g. Friabile, di colore nocciola chiaro, ha un profumo aromatico misto di Torta rotonda di colore giallo paglierino con sfumature brune che con­ “Sagra del Nedar”. zucchero e limone, il sapore è dolce. Impasto tipo frolla, stesura in teglia, pres­ tiene all’interno le tagliatelle; ha sapore di mandorle e di liquore dolce. satura, porzionatura, cottura (170°C per 40-45 minuti), porzionatura finale. La consistenza è secca e tendente allo sfaldamento. La torta di tagliatelle è meno conosciuta della sbrisolona e viene servita Tortionata come dessert. Sinonimo Torta di Lodi. L’eccellenza a tavola Territorio Le fojàde con la trifola sono le tagliatelle Lodi. mantovane diffuse in tutto il territorio Definizione L’intera sponda lodi­ della provincia. Reperibili normalmente Torta di mandorle. giana dell’Adda è compresa­­ nel Parco nei ristoranti, alcuni chef hanno Materie prime Na­turale Regionale cercato di estendere la tipicità del Farina 00, burro fresco, zucchero semolato, mandorle e scorza di limone. Curiosità Adda Sud. taglio di pasta ad altre combina­ Descrizione del prodotto zioni. Ne è nata la Torta di taglia­ Torta di forma rotonda da 250 g a 1 kg. Ha un sapore di mandorle e burro, telle, all’altezza della ristorazio­ la consistenza è friabile. Si prepara un impasto di mandorle, burro e farina, ne mantovana, insignita internazionalmente con l’aggiunta di limone, si procede con la pezzatura e battitura (a mano) con i riconoscimenti delle più prestigiose guide europee. nello stampo, il riposo e la cottura. Viene confezionata con doppio incarto.

162 163 Treccia d’oro di Crema Ufela Territorio Territorio Crema (Cremona). Calvatone (Cremona). Definizione Definizione Dolce con uvetta a forma di treccia. Prodotto da forno dolce o salato. Materie prime L’abitudine di aggiun­ Materie prime Nel Parco Naturale Farina bianca, zucchero, burro, uova, sale, lievito di birra, vanillina, uvetta gere agli ingredienti Farina di frumento tenero 00, acqua, burro, sale, zucchero, (albume). Regionale dell’Oglio e canditi. Glassa: zucchero al velo e albume d’uovo. dell’impasto l’uvetta, Descrizione del prodotto Sud, una delle zone Natura non è solo l’oppor­ umide più interes­ Forno e pasticceria Descrizione del prodotto Curiosità Biscotto dalla forma romboidale o a bastoncino, molto leggera, gonfia tunità di aggiungere santi e di pregio è la Dolce di peso variabile da 1,2 kg a circa 2 kg. Una vera e propria treccia un gusto ulteriore ma e fragile, con un peso che va dai 12 ai 18 g. Questo dolcetto fragrante ri­serva “Le Bine”, tra di colore bruno, con uvetta visibile anche in superficie, con glassa. ha significato di buon e delicato prevede una lavorazione lunga, di circa 8-10 ore. i Comuni di Acqua­­ne­ La pasta si presenta compatta, dorata, con molta uvetta ed alcuni canditi. auspicio. Esso è composto da due diversi impasti a freddo, poi uniti tra loro in tempi gra sul Chiese e Cal­­­ L’uvetta rappresen­ vatone. Ha gusto dolce, con forte impronta data dall’uvetta, molto gradevole, ta infatti i soldi che diversi, sempre a freddo. Dopo aver lasciato riposare l’impasto, si prepara simile alla pasta di una brioche ma più compatta. Si prepara partendo po­trebbero arrivare l’impasto finale lavorandolo e tagliandolo a forma romboidale o di baston­ da una amalgama di farina con l’uvetta ed i canditi, le uova, lo zucchero, co­piosi assaggiando cino e si pone su una teglia per procedere alla cottura. il sale, la vanillina ed il burro ammorbidito. Si impasta bene fino ad il dolce in occasione delle ricorrenze. ottenere una pasta uniforme ed elastica, ma molle. A questo punto Le suggestioni di una panoramica notturna su Como si conferisce al dolce una forma di palla e lo si lascia lievitare (25- 30°C), ricoprendolo con un canovaccio umido per non farlo seccare. Una volta lievitato lo si divide in tre parti uguali e da ognuna si ricava un rotolo; si intrecciano i rotoli dando la forma voluta. Prima di infornare si spennella la treccia con l’uovo e quindi si inforna per 45 minuti a 180°C. La superficie della treccia può essere leggermente glassata per miglio­ rare la presentazione del prodotto finito. Si completa il dolce con una spruzzata di zucchero al velo.

Quattro province per un grande progetto Le province rivierasche del Po lombardo hanno da qualche anno avviato un impegnativo progetto di valorizzazione del territorio attraverso una serie di risorse quali i percorsi lungo-argine, gli itinerari culturali a tema e il coordinamento delle forme di turismo ecologico in bici. Turtel Sguasarot Territorio Comuni dell’Oltrepo Mantovano. Definizione Pasta ripiena fritta o bollita con guazzo. Materie prime Il ripieno un po’ Farina, uova, castagne, fagioli, mostarda di mele cotogne, vino cotto, dolce e un po’ sala­ to rende questo conserva di prugne. tortello ideale per Curiosità Descrizione del prodotto essere assaporato Grosso tortello rettangolare o quadrato, intenso e persistente, profumo sia come primo fruttato. Sfoglia dolce all’uovo e latte molto morbida; ripieno di castagne piatto che come dessert. secche ammollate e tritate, uva passa, marmellata di prugne, biscotti sec­ chi; il tortello è fritto o bollito o cotto a fama e servito con un sugo di brodo di castagne, vino cotto, marmellata di prugne e biscotti.

164 165 Alborelle essiccate in salamoia Missoltino Territorio Sinonimo Laghi del bresciano (Brescia). Missoltit, Missultit, Missoltin. Definizione Territorio Pesce essiccato conservato in salamoia. Zona dei Laghi di Como, Iseo, Garda. Materie prime I porti del Garda Definizione Un’originale combi­ Alborelle e sale. ospitano oggi la più Conserva di pesce salata ed essicata. nazione di marke­ Descrizione del prodotto grande flotta pesche­ Materie prime ting ha permesso al Prodotti ittici reccia lacustre esi­ nome dei Missoltini Prodotti ittici Curiosità Dimensioni variabili, a seconda del pesce ma di circa 5-7 cm; colore Agone, sale e alloro. Curiosità stente in Italia. di sfondare nella biancastro e gusto molto intenso, salato e forte. La produzione è essen­ Descrizione del prodotto moda e nel design zialmente estiva, perché si fonda sulla pesca delle alborelle. Pesce eviscerato e aperto della lunghezza di 20-25 cm. È un prodotto salato, col marchio Missoltin Una volta pescati, i pesci vengono posti a seccare al sole su appositi soste­ saporito e di colore grigio lucente. Si prepara cominciando dalla desquama­ Zone, ideato da ragazzi-imprenditori gni che permettono un ampia areazione velocizzando le fasi essicative. zione del pesce che viene poi passato in salamoia (percentuale di sale variabile originari del Lago di Quando hanno raggiunto la condizione ideale, vengono poste in salamoia in funzione di pezzatura, temperatura e umidità). Segue l’essicazione, appeso Como. e lasciate “maturare” (circa 50 giorni dalla prima salatura). e la pressatura in contenitori di latta per almeno tre mesi. Si conserva anche Ovviamente nel corso della preparazione la salamoia viene cambiata per un anno. In cucina si accompagna ai piatti con polenta. per fornire nuovo sale al prodotto. Una volta pronte vengono poste in modo stratificato e coperte con la salamoia. In tavola si serve come Pigo accompagnamento di piatti o come antipasto. Sinonimo Squartoni. Il Lago di Como Territorio Zona dei Laghi di Como, Iseo, Garda. Definizione In ottobre sagre Conserva di pesce. del pesce a Goito in provincia di Materie prime Mantova, a Gaggiano Pigo e sale. (Milano) e a Pinarolo Descrizione del prodotto P o n e i p r e s s i

Sagre ed eventi dell’omonimo fiume, Pesce deliscato (Squartone) della lunghezza di 20-25 cm; saporito e salato è nel pavese. di colore grigio lucente. Si prepara iniziando dalla desquamazione del pesce che viene poi passato in salamoia (% variabile in funzione di pezzatura, tem­ Coregone peratura e umidità). Segue l’essicazione, appeso e la pressatura in contenitori Territorio di latta per almeno tre mesi. Si conserva anche per oltre un anno per la bassa Lenno (Como). percentuale di grasso. In gastronomia viene impiegato come secondo con Definizione la polenta. Come condimento si usa con soffritto d’aglio e prezzemolo. Conserva di pesce salata e/o affumicata. Materie prime L’accostamento tra Bondella (introdotto nel 1970), Lavarello (dal 1885) e sale. pesce e polenta, un tempo di caratte­ Descrizione del prodotto re e localizzazione Curiosità Pesce intero o filettato (più asciutto); lunghezza 20-25 cm. e s c l u s i v a m e n t e Si tratta di un pesce affumicato, con basso tenore di grasso; il filetto affu­ lombardi, oggi è dif­ micato ed essiccato ha un gusto più salato e deciso. fuso su mol­te tavo­ le regionali italiane, Una volta eviscerati si esegue la salagione (salamoia al 20% sale) per 6-7 anche marine. ore in funzione della dimensione quindi si appendono ad asciugare per 2 ore e poi affumicati con segature di legno per 8-12 ore. La cottura dura per 1 ora a più di 60°C; seguita dall’abbattimento di tem­ perature e dal confezionamento. Si consuma secco con la polenta. Il Castello di Sirmione

166 167 Le Denominazioni di Origine dei vini Provincia di Mantova Recentemente la legislazione comunitaria, analogamente a quanto avviene per gli altri prodotti GARDA COLLI MANTOVANI DOC agro-alimentari tipici, ha introdotto la distinzione tra vini a DO (Denominazione di Origine) Chiaretto, Rubino, Bianco, Merlot, Cabernet, Chardonnay, Sauvignon. Lambrusco Mantovano DOC e vini a IGP (Indicazione Geografica Protetta). Queste due indicazioni sono un segnale di rico­ noscimento “internazionale”, valevole in tutta l’Unione Europea che indica e certifica la qualità Province di Milano e Lodi delle produzioni tipiche a tutela del consumatore. San Colombano DOC Inoltre ogni stato membro può utilizzare specifiche menzioni, approvate dalla UE, per definire Rosso, Rosso Riserva, Bianco, Bianco Vigna le proprie produzioni vitivinicole; in Italia, alle definizioni comunitarie si possono dunque affian­ Vini Vini care o sostituire le specifiche menzioni tradizionali che caratterizzano la produzione nazionale Provincia di Pavia dei vini di qualità, ovvero DOCG, DOC e IGT. OLTREPO’ METODO CLASSICO DOCG Oltrepò Metodo Classico, Oltrepò Pavese Metodo Classico Cruasé PINOT NERO DELL’OLTREPÒ PAVESE DOC Elenco dei vini DOCG - DOC - IGT BONARDA DELL’OLTREPÒ PAVESE DOC OLTREPÒ PAVESE DOC BONARDA Provincia di Bergamo BONARDA DELL’OLTREPÒ PAVESE DOC Valcalepio DOC OLTREPÒ PAVESE DOC ROSSO Rosso, Rosso Riserva, Bianco, Moscato Passito BUTTAFUOCO DELL’OLTREPÒ PAVESE DOC Terra del Colleoni DOC OLTREPÒ PAVESE DOC RIESLING Pinot Bianco, Pinot Grigio, Chardonnay, Incrocio Manzoni Bianco, Moscato Giallo, Moscato Giallo SANGUE DI GIUDA DELL’OLTREPÒ PAVESE DOC Passito, Schiava, Merlot, Marzemino, Cabernet, Franconia, Incrocio Terzi, Novello, Spumante OLTREPÒ PAVESE DOC MOSCATO Moscato di Scanzo DOCG Provincia di Sondrio Provincia di Brescia VALTELLINA SUPERIORE DOCG FRANCIACORTA DOCG Sassella, Grumello, Inferno, Valgella, Maroggia Tipologie: Non dosato, Extra brut, Brut, Extra dry, Sec o Dray, DemiSec SFORZATO DI VALTELLINA DOCG Franciacorta DOCG Satèn ROSSO DI VALTELLINA DOC Franciacorta DOCG Rosè Curtefranca DOC Bianco, Rosso IGT DELLA LOMBARDIA LUGANA DOC Bergamasca (Bergamo) Sabbioneta (Mantova) Lugana, Lugana Superiore, Lugana Spumante Benaco Bresciano (Brescia) Collina del Milanese (Milano, Pavia, Lodi) BOTTICINO DOC Montenetto di Brescia (Brescia) Provincia di Pavia (Pavia) Botticino, Botticino Riserva Ronchi di Brescia (Brescia) Terrazze Retiche di Sondrio (Sondrio) CAPRIANO DEL COLLE DOC Sebino (Brescia) Ronchi Varesini (Varese) Bianco, Bianco Superiore, Rosso, Rosso Riserva, Novello, Trebbiano, Marzemino Valcamonica (Brescia) Sebino (Brescia) CELLATICA DOC Terre Lariane (Como, Lecco) Terrazze Retiche di Sondrio (Sondrio) Cellatica, Cellatica Superiore Alto Mincio (Mantova) Terre Lariane (Como, Lecco) VALTENESI DOC Provincia di Mantova (Mantova) Valcamonica (Brescia) Valtenesi, Chiaretto Quistello (Mantova) GARDA DOC Vinificazione di diversi monovitigni (Marzemino, Barbera, Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Sauvignon, Cabernet, Merlot, Spumante, Frizzante e altri) GARDA CLASSICO DOC Bianco, Rosso, Rosso Superiore, Chiaretto, Groppello, Groppello Riserva, Novello SAN MARTINO DELLA BATTAGLIA DOC San Martino della Battaglia, San Martino della Battaglia Liquoroso

168 169 Strade dei Vini e dei Sapori di Lombardia

Un progetto di percorsi del gusto Strada del Vino e dei Sapori della Valtellina La Lombardia è stata una delle prime regioni italiane che ha sviluppato La Strada attraversa tutta la Valchiavenna e la Valtellina, terre di produ­ concretamente l’idea di Strade del Vino promuovendo la realizzazione zione dei grandi vini rossi di Valtellina DOC e DOCG e di al tri grandi del sistema Strade del Vino e dei Sapori di Lombardia. Si tratta di veri prodotti tipici e tradizionali agroalimentari. itinerari del gusto il cui obiettivo è quello della valorizzazione e promo­ Il territorio della Strada del Vino e dei Sapori della Valtellina è zione dei prodotti enogastronomici tipici e di qualità, inseriti però nella stato suddiviso in cinque zone corrispondenti ai riferimenti geografici tradizione e nella cultura dei loro territori d’origine. e storici: il Contado di Chiavenna (Chiavenna e dintorni), il Terziere Attraverso la realizzazione dei “percorsi del gusto” è possibile intra­ di Sotto (Morbegno e dintorni), il Terziere di Mezzo (Sondrio e din­ prendere un’azione di salvaguardia e valorizzazione del territorio torni), il Terziere di Sopra (Tirano e dintorni) e la Magnifica Terra e della cultura rurale, in una logica di sviluppo integrato e turistico (Bormio e dintorni). Molto interessanti e suggestivi sono i circuiti in grado di creare nuove professionalità. tra i vigneti terrazzati sul versante retico della Valtellina, che posso­ Attualmente le Strade riconosciute dalla Regione sono dodici, no essere percorsi in auto, in bicicletta o a piedi. Essi corrispondono di cui otto prettamente dei vini, riunite in una Federazione regionale, ad altrettante zone di produzione del vino Valtellina Superiore DOCG. nata per uniformare e migliorare la qualità dell’offerta e per realizzare Si va dal Maroggia, in comune di Berbenno, al Sassella, tra i comuni adeguate modalità di formazione degli operatori. Chi aderisce alle Strade di Castione Andevenno e Sondrio; dal Grumello, nella zona a nord- che costituiscono la Federazione, si impegna a mantenere, oltre alla pro­ est di Sondrio, all’Inferno, tra i comuni di Poggirenti e Chiuro, la zona pria specificità e alle proprie caratteristiche, anche alti standard qualitativi sicuramente più impervia. Tra il comune di Chiuro e quello di Teglio nella produzione o nella propria vocazione ricettiva. si snoda il percorso del Valgella. Nei pressi dell’abitato di Tirano Il viaggiatore che percorre le Strade del gusto di Lombardia, apposi­ si trova l’ultimo dei circuiti individuati, quello di Baruffini. tamente segnalate da cartelli stradali uniformi su tutto il territorio, www.stradavinivaltellina.com può visitare cantine, aziende agricole, agriturismi, enoteche, osterie e strutture ricettive che tengono alti i requisiti dei prodotti tipici regio­ nali. Gli itinerari proposti sono quindi un mix di risorse paesaggistiche, Strada dei Sapori delle Valli Varesine siti d’arte, monumenti, palazzi, chiese e musei di cultura popolare, che La Strada dei Sapori delle Valli Varesine interessa l’intera porzione monta­ insieme al buon mangiare e al buon bere il permetteranno al turista di na della provincia di Varese, andando a toccare i territori della Valceresio, portarsi a casa un pezzetto del territorio che ha visitato. Valcuvia, Valganna, Valmarchirolo e Valli del Luinese. Da visitare i borghi storici rivieraschi e i relativi lungolaghi, porti e darsene (Laveno Mombello, Le dodici strade sono: Luino, Maccagno, Gavirate, Lavena Ponte Tresa, Porto Valtravaglia, ecc.); Strada del Vino e dei Sapori della Valtellina (Sondrio) i nuclei abitati dell’entroterra (ad esempio, il paese dipinto di Arcumeggia); Strada dei Sapori delle Valli Varesine (Varese) le opere di fortificazione (Torre imperiale di Maccagno, Rocca di Angera); Strada del Vino e dei Sapori della Valcalepio (Bergamo) il parco Campo dei Fiori; le fortificazioni della Linea Cadorna; gli insedia­ Strada del Vino Franciacorta (Brescia) menti produttivi sorti in relazione alla presenza di acqua (Maglio di Ghirla, Strada del Vino Colli dei Longobardi (Brescia) Mulini di Piero a Curiglia); il sistema delle ville nobiliari (Villa della Porta Strada dei Vini e dei Sapori del Garda (Brescia) Bozzolo a Casalzuigno); i musei (Museo Internazionale Design Ceramico Strada dei Vini e dei Sapori Mantovani (Mantova) di Laveno Mombello, Museo Floriano Bodini a Gemonio); i numerosissimi Strada del Riso e dei Risotti Mantovani (Mantova) santuari, oratori e chiese (Pieve di Arcisate, Badia di San Gemolo). Strada del Tartufo Mantovano (Mantova) La Strada, in parte percorribile su pista ciclabile, offre anche l’opportunità Strada del Gusto Cremonese nella Terra di Stradivari (Cremona) di usare la funivia Sasso del Ferro di Laveno, per godere di un’impagabile Strada del Vino San Colombano e dei Sapori Lodigiani (Milano e Lodi) vista di tutti i laghi della provincia, e la funivia di Monteviasco, per sco­ Strada del Vino e dei Sapori dell’Oltrepò Pavese (Pavia) prire un caratteristico paesino della Val Veddasca. Vengono proposti tre percorsi, che riescono ad integrare questo patrimonio con le altrettanto interessanti valenze culturali e gastronomiche del territorio. www.stradasaporivallivaresine.it

170 171 Strada del Vino e dei Sapori della Valcalepio da un gruppo di forgiatori volontari che vi producono delle preziose La Valcalepio è il territorio collinare che si trova nella parte orientale lame in damasco. Per concludere, non può mancare un’escursione sul della Provincia di Bergamo, alla destra orografica del fiume Oglio. lago d’Iseo con sosta a Monte Isola, l’isola lacustre più grande d’Europa, Il vino DOC di questa zona proviene dalle uve coltivate su circa 300 ettari dove i pescatori mettono ad essiccare il pesce al sole e dove sopravvive a vigneto, posti ad altitudini differenziate sino ad arrivare a 600 metri una piccola produzione artigianale di barche e reti da pesca. sul livello del mare. La Strada del Vino e dei Sapori della Valcalepio www.stradadelfranciacorta.it si snoda su tre percorsi. Il primo, denominato I Conventi, parte dall’uscita autostradale di Capriate S. Gervasio e termina a Bergamo; lungo il suo tragitto è possibile ammi­ Strada del Vino Colli dei Longobardi rare l’Abbazia di San Egidio a Sotto il Monte Giovanni XXIII, l’Abbazia L’itinerario della Strada del Vino Colli dei Longobardi parte da Brescia, di Pontida e la splendida Chiesa di San Tomè ad Almenno San Salvatore. città d’arte che mostra l’imponenza della civiltà romana, con il Foro Il secondo percorso, Il Cuore della Valcalepio, inizia da Bergamo Romano e via Musei, lo splendore medievale del Monastero Benedettino per terminare a Grumello del Monte. Al suo interno è possibile ammira­ di Santa Giulia, fatto edificare da Desiderio ultimo Re longobardo, re, oltre alla città di Bergamo, l’Abbazia di San Paolo D’Argon, la Cappella e le bellezze di Piazza della Loggia, Piazza Paolo VI, il Teatro Grande di Santa Barbara, affrescata da Lorenzo Lotto, all’interno di Villa Suardi e delle Chiese del centro storico. Interessanti sono inoltre il Museo a Trescore Balnario e gli innumerevoli Castelli appartenuti alla famiglia della Mille Miglia e la Pinacoteca Tosio Martinengo. Brescia, inoltre, del condottiero Bartolomeo Colleoni. Il terzo percorso denominato è l’unica città al mondo ad avere un vigneto urbano produttivo, il vigneto Il Lago, si snoda dall’uscita autostradale di Grumello del Monte per Pusterla, ubicato ai piedi del Castello: è coltivato con uve invernen­ ritornarvi dopo aver toccato il Lago d’Iseo a Sarnico e aver incontrato ga, vendemmiate tardivamente per produrre il Pusterla Bianco, unico il quattrocentesco Castel Dei Conti a Castelli Calepio. ed esclusivo vino della città. L’itinerario poi si dirige a sud in direzione www.valcalepio.org Flero, per proseguire verso Poncarale e Capriano del Colle, dove alle pendici dell’altipiano Monte Netto, grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno calcareo argilloso, si produce il Capriano del Colle DOC. Strada del Vino Franciacorta A Montichiari si trovano il Castello Bonoris, il Museo Archeologico Il nome Franciacorta, anfiteatro morenico che si trova a sud-ovest del con importanti reperti della necropoli longobarda di San Zeno, il Museo lago d’Iseo ed è delimitato dal Monte Orfano, dal Monte Alto e dai fiumi Bergomi e la Pinacoteca Pasinetti. Facendo ritorno verso Brescia, ci fer­ Oglio e Mella, deriva dal latino Francae curtes, ossia le corti affrancate, miamo a Castenedolo per visitare la chiesa parrocchiale e la Sala Civica le piccole comunità di monaci benedettini che durante il Medioevo erano dei Disciplini ( sec. XVI) e a Montirone il Palazzo Lechi il più monumentale svincolate dai dazi commerciali di trasporto a condizione che bonificas­ dei palazzi della pianura bresciana. Un’altra interessante tappa del percor­ sero e lavorassero la terra a loro affidata. Il percorso si snoda tra colline so si può fare a Ciliverghe di Mazzano, dove nella Villa Mazzucchelli sono tappezzate di vigneti e il territorio è vocato alla viticoltura fin dai tempi stati allestiti Il Museo del Vino e dei Cavatappi. dei Romani. Eredi di questa antichissima tradizione, i vignaioli d’oggi pro­ Si prosegue per Rezzato e Botticino, con il suo Museo del Marmo e dove ducono vini d’altissima qualità, fra cui primeggia il Franciacorta DOCG. si produce l’omonimo vino DOC, per ritornare poi a Brescia passando Da visitare, oltre alle cantine, il Monastero cluniacense di San Pietro per il sobborgo di Sant’Eufemia. in Lamosa (1083), affacciato sulla riserva naturale delle Torbiere del www.stradadelvinocollideilongobardi.it Sebino, un vero paradiso per i birdwatchers. A Rovato, sul Monte Orfano, si erge il Convento dell’Annunciata (1449) che conserva tra le altre opere un’Annunciazione di Gerolamo Romanino. L’Abbazia Olivetana di San Strada dei Vini e dei Sapori del Garda Nicola (X sec.) a Rodengo Saiano rappresenta uno dei più imponenti La Strada dei Vini e dei Sapori del Garda si sviluppa nell’entroterra della complessi monastici d’Italia, caposaldo della presenza dei Benedettini sponda lombarda del Lago di Garda, unendo Limone con Peschiera in Franciacorta. Custodisce opere di Foppa, Moretto, Cossali, Romanino, e spandendosi nelle zone di produzione delle DOC Garda Classico, Gambara. Ad Ome, in un antico edificio del ‘400, sopravvive un’antica Lugana e San Martino della Battaglia. Scendendo lungo il percorso fucina rimasta in attività fino al 1984, il Maglio Averoldi, tenuto in vita numerose sono le località da visitare, sia affacciate sul lago che all’in­

172 173 terno dove il paesaggio si arricchisce di colline e montagne boscose. tappa celeberrima del turismo d’arte internazionale. Ricco di spunti Non può mancare a Gardone Riviera la visita al Vittoriale degli Italiani, suggestivi anche l’itinerario a sud del Po, con San Benedetto Po e il la casa museo di Gabriele d’Annunzio. Altre tappe imperdibili sono la cit­ suo complesso monastico Polironiano, Gonzaga e Poggio Rusco; nella tadina di Salò, la Rocca di Manerba e il suo Parco Naturale Archeologico, zona di confluenza tra l’Oglio e il Po, a sud ovest della provincia, si la Rocca di Lonato con la Fondazione Ugo Da Como. Da Lonato, trovano poi Sabbioneta, patrimonio dell’Unesco, e Viadana, terra di sulle cime delle colline al margine meridionale della Valtenesi, attraverso Lambrusco e melone. Calvagese della Riviera si arriva a Polpenazze, che è l’epicentro attorno www.mantovastrada.it al quale ruota la produzione vitivinicola della sponda sud occidentale del lago di Garda. Lungo questo percorso molti sono i punti di spicco: dalla chiesa romanica di S.Pietro in Lucone del (IX secolo) di Polpenazze, Strada del Riso e dei Risotti Mantovani al Castello di Soiano (IX secolo), fino ai resti di un villaggio palafitticolo Il paesaggio della piccola porzione di territorio mantovano compreso tra nei pressi dei laghetti di Sovenigo, nel territorio di Puenago. la sponda sinistra del fiume Mincio ed il confine con il Veneto, nel quale Celebre anche S. Martino della Battaglia con la Torre Sacrario inaugurata scorre il tragitto della Strada del Riso e dei Risotti Mantovani, è caratte­ nel 1893, per ricordare la vittoria di Piemontesi e Francesi sugli Austriaci rizzato da una campagna piana, segnata da fiumi e da canali. nel 1859. Il turismo eno-gastronomico, si concilia qui, perfettamente Questa é una terra dove la coltivazione del riso, grazie all’abbondante con un patrimonio naturale e artistico supportato e valorizzato dal lago presenza dell’acqua, ha radici molto antiche e segna l’architettura rurale, di Garda che con il suo clima mite e ventilato favorisce la pratica di tutti con le sue corti risicole e le aie, gli approdi per i barconi, gli impianti gli sport d’acqua. di essicazione e le pile. La gastronomia, attraverso il risotto alla pilota, www.stradadeivini.it ha reso unica la tecnica di preparazione del riso Vialone Nano, la pregiata varietà qui coltivata. A Pontemerlano si trovano Villa Isabella d’Este e Villa Riesenfeldt, Strada dei Vini e dei Sapori Mantovani esempi di residenza patrizia in stile rococò, e lì vicino la riserva naturale Se Mantova è una delle principali città italiane dell’arte, il suo territorio della Vallazza. In direzione Ostiglia, si raggiunge Governolo, località in cui, è celebre anche per la ricca gastronomia e per i prodotti della terra, secondo la tradizione storica, Papa Leone I fermò l’invasione di Attila, tra i quali la vite occupa un posto privilegiato, affiancata dalle pere, re degli Unni. Governolo conserva due importanti opere idrauliche: dai meloni, dalle cipolle e dai cereali. la Conca di Sostegno o Conca Vinciana, costruita su progetto Attualmente sul territorio della DOC Garda Colli Mantovani del Pitentino (1198) ripreso poi dal Bertazzolo su disegni di Leonardo, sono più di mille gli ettari coltivati a vigneto; antica e for­ che impedisce la risalita delle acque del Po e, più a valle, la Conca tunata è anche la secolare tradizione di cultura vitivinicola di San Leone che consente la navigazione tra le acque del Mincio e del Po, posti del comprensorio della DOC Lambrusco Mantovano. Il percorso della su livelli diversi. Tra gli abitati di Ostiglia e Revere, nell’alveo del Po, si trova la Strada incomincia dalle leggere ondulazioni attraversate dal Mincio riserva naturale dell’Isola Boschina. Risalendo verso nord, dopo pochi chilo­ che si affacciano sul Lago di Garda, i Colli Morenici Mantovani, e metri si raggiunge Villimpenta, con il Castello Scaligero, della metà del ‘200, porta, per citare solo alcuni luoghi a Bande, frazione di Cavriana, e la Villa Gonzaghesca o Villa Zani attribuita a Giulio Romano. Castel che vanta di aver dato i natali a Virgilio e accoglie Villa Mirra Siliprandi, d’Ario, infine, è celebre per aver dato i natali al leggendario pilota auto­ residenze tra le più care ai Gonzaga, ora sede del Museo Archeologico mobilistico Tazio Nuvolari (1892-1953), che D’Annunzio definì “il manto­ dell’Alto Mantovano; a Solferino dove è d’obbligo una visita al Museo vano volante”, e conserva le torri e parte della cinta muraria del castello. del Risorgimento. La Strada tocca poi Castiglione delle Stiviere, la città www.stradadelrisomantovano.it di san Luigi Gonzaga, con il Museo della Croce Rossa. Volta Mantovana merita una sosta per le due residenze dei Gonzaga: Palazzo Cavriani Strada del Tartufo Mantovano e Villa Venier. Si trova poco distante Castellaro Lagusello, frazione La porzione estrema della provincia di Mantova al confine con l’Emilia, di Monzambano, con l’omonima riserva naturale. Mantova, come conosciuta come Oltrepò Mantovano, è una terra ricca di storia e tra­ punto di congiunzione tra le DOC Colli Morenici Mantovani e dizione, segnata dalla forte presenza del grande fiume Po, faro e guida Lambrusco Mantovano, non ha bisogno di descrizioni perchè già della cultura locale. Per la sua posizione geografica, crocevia tra nord

174 175 e sud e tra est e ovest, esso conserva grandi testimonianze di un glorioso ne plastica della facciata, la quattrocentesca Basilica di Santa Maria passato. Dagli Etruschi ai Romani, da un fecondo Medioevo con i monaci della Croce e Palazzo Terni-Bondenti di notevole suggestione sceno­ benedettini e Matilde di Canossa al ducato gonzaghesco che ha impron­ grafica. Pizzighettone, borgo fortificato sull’Adda, conserva una cortina tato di sè l’intero territorio, alle guerre d’indipendenza alle lotte conta­ muraria imponente che si snoda per circa due chilometri e ne rivela dine. La vocazione agricola ha prodotto una cucina che è stata definita l’importante ruolo strategico. di principi e di popolo: i salumi tipici, il Parmigiano Reggiano, A Soncino, roccaforte militare sull’Oglio, sono visitabili la Rocca sforzesca i famosi tortelli di zucca, gli agnoli in brodo, i risotti, il tartufo, con possenti torrioni angolari, la Pieve di Santa Maria Assunta e il Museo gli stracotti, la torta di tagliatelle sono soltanto alcuni dei piatti tipici che della Stampa. Infine si segnala il Castello visconteo di Pandino pressoché si possono gustare nei ristoranti e negli agriturismi della zona. intatto nel suo schema architettonico, assai semplice ma suggestivo. E qui, dove suolo, clima e habitat diventano lo scenario ideale per la nascita www.stradadelgustocremonese.it del Tuber magnatum Pico (il pregiatissimo tartufo bianco), si concretizza l’operato della Strada del Tartufo Mantovano, associazione nata alla fine Strada del Vino San Colombano del 2003 con lo scopo primario di incentivare lo sviluppo dell’area mediante e dei Sapori Lodigiani la promozione di un’offerta turistica integrata, costruita sulla peculia­ La Strada del Vino San Colombano e dei Sapori Lodigiani è un percorso di rità dei prodotti tipici, sulle tradizioni gastronomiche e su un’adeguata circa 120 km lungo il quale al turista del gusto viene offerto, a poca distanza qualità dei servizi. Il Tartufo, come sistema così inteso, trova il suo da Milano, un territorio ricco di borghi, ville e luoghi dove cultura arte e sto­ apice nel Tru.Mu, il Museo del Tartufo di Borgofranco sul Po, dove tra ria si accompagnano a una notevole qualità dei vini e dei prodotti tipici. Ricche l’altro ha sede l’associazione, nel quale un percorso, dedicato ad adulti e variegate anche le attività artigianali che hanno reso conosciuta la zona, e bambini, porta il visitatore a scoprire dati scientifici e curiosità legati come per esempio le lavorazioni della ceramica a Lodi e orafa a Graffignana. al prezioso fungo. Il percorso parte da Milano, attraversa Chiaravalle con la famosa www.stradadeltartufo.org Abbazia cistercense fondata nel 1135, Sant’Angelo Lodigiano, con le sue strutture museali, tocca San Colombano al Lambro, per giungere poi Strada del Gusto Cremonese a Lodi. Esercitano il loro indiscutibile fascino sul visitatore i centri storici nella Terra di Stradivari della zona, come il borgo insigne di San Colombano dove si trova Cremona, è un centro storico di alto interesse e conserva splendida­ mente la Cattedrale, il Battistero, la Loggia dei Militi, il Torrazzo e il Palazzo Comunale. Importante centro culturale, ospita ogni anno presso il Museo Civico Ala Ponzone, grandi esposizioni d’arte. Cremona è inol­ tre patria di Stradivari e dei suoi famosi violini. Ancora oggi, è possibile visitare laboratori artigianali di liuteria. Il territorio cremonese adagiato tra il fiume Po e il fiume Oglio, offre notevoli bellezze artistiche. Cicognolo è sede di Villa Manfredi, realizzata dall’architetto Voghera sulla preesistente rocca. Torre de’ Picenardi ospita la settecentesca Villa Sommi-Picenardi e la piazza gonzaghesca di Isola Dovarese conserva la sua originaria impostazione rinascimentale. Piadena ospita un museo archeologico che raccoglie una ricca collezione di reperti a testimonianza di antiche civiltà e culture della Pianura Padana. A Casteldidone, invece, si trova Villa Mina della Scala. Da citare Casalmaggiore, con il Museo del Bijou e il Santuario della Madonna della Fontana, e Crema che riflette nella sua urbanistica, nelle numerose chiese e nei palazzi un passato ricco di storia. Di particolare interesse sono il Duomo e la singolare decorazio­

176 177 Il ruolo dei consorzi

la Chiesetta di San Rocco del XVI sec., un gioiello architettonico I Consorzi di Tutela con pianta ottagonale ancora oggi in perfette condizioni. I Consorzi di Tutela rappresentano la grande maggioranza dei produttori La collina di San Colombano, su cui si produce l’omonimo vino, è un affiora­ di una specifica DOP o IGP, e in alcune realtà ne raccolgono la totalità. mento pliocenico ricco di fauna fossile che attesta l’antica presenza del mare Non perseguono scopi di lucro ed esercitano tutte le funzioni necessarie nel territorio dell’attuale Pianura Padana. e opportune per la cura degli interessi generali del prodotto tutelato. L’itinerario porta quindi a Lodi, città da sempre legata al capoluogo lom­ In particolare svolgono le seguenti funzioni: bardo grazie alla presenza dei Visconti, dove l’offerta artistica è ricca - tutelare la denominazione da ogni abuso, concorrenza sleale, contraffa­ e varia. Sulla piazza centrale si affaccia la Cattedrale, tra le più vaste zione, uso improprio ed altri comportamenti vietati dalla legge specifica; della Lombardia in stile romanico, dalla facciata asimmetrica per - promuovere ogni utile iniziativa che incrementi notorietà e consumo; la presenza del portale vicino al campanile, con bifore e rosone del - valorizzare il prodotto DOP e IGP o DOCG, DOC, IGT; XVI sec; lì vicino si trova la chiesa di S. Francesco, con un’alta mono­ - diffondere presso i consumatori la conoscenza del prodotto da fora e una bifora a “tutto cielo”, un particolare lodigiano negli scom­ loro tutelato; parti laterali, studiato apposta per dare leggerezza alla struttura fron­ - curare gli interessi generali relativi alle denominazioni riguardanti il tale. Si conclude il tour della città con il Santuario dell’Incoronata, proprio prodotto. sorto nel 1488 e completato con una loggia ottocentesca.All’interno, nella cappella di San Paolo sono ospitate pregevoli tavole del Borgognone. Per svolgere tali funzioni i Consorzi di Tutela debbono essere riconosciuti www.stradasaporilodigiani.it dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Tra l’altro possono anche proporre modifiche al disciplinare di produzio­ Strada del Vino e dei Sapori dell’Oltrepò Pavese ne al fine di migliorarne gli aspetti tecnici e qualitativi per la salvaguardia L’Oltrepò Pavese è una delle zona più turistiche, accoglienti e ricche delle caratteristiche tipiche del prodotto. di storia della provincia di Pavia; si snoda su una superficie di circa Nella cura generale degli interessi della denominazione è facoltà dei 1100 chilometri quadrati, a sud del fiume Po, e comprende 78 comuni. Consorzi dei prodotti lattiero caseari, intervenire in funzione del mercato L’aspetto del territorio è gradevolmente vario, la porzione pianeggian­ con un piano di programmi previsionali produttivi. te prossima alla riva del Po, al tratto collinare, regno della coltivazione I Consorzi di Tutela con l’ausilio di agenti vigilatori, collaborano con della vite, che si estende su una superficie di 16.000 ettari, interrotta il suddetto Ministero nell’applicazione del sistema di vigilanza, in par­ solo occasionalmente da boschi di acacie e querce. ticolare quando il prodotto entra nella fase di commercializzazione sul L’Oltrepò Pavese è terra di castelli, che ne riflettono la complessa e arti­ mercato e per il confeziona­ colata storia feudale; per citarne alcuni a Montalto Pavese, Calvignano, mento di porzioni (affetta­ Borgo Priolo e Mornico Losana. Grande valore sul territorio riveste ti, grattugiati). I Consorzi di anche la musica delle quattro province confinanti, tradizionalmente ese­ Tutela, sempre nel rispetto guita con il piffero dell’Appennino, müsa (cornamusa a un solo bordo­ delle loro funzioni nei con­ ne) e fisarmonica. Molte le sagre e le feste padronali che coincidono fronti della denominazione, si con rievocazioni storiche. Da Voghera, capoluogo geografico dell’Oltre­ occupano inoltre di Ricerca pò Pavese, si possono raggiungere centri importanti come: Casteggio e Sviluppo, dell’Attività di con il suo castello e il borgo antico, Broni, di origini medievali, Stradella, Formazione, Marketing, con la sua torre merlata, il duomo neoclassico e il rinomato museo Ammassi e Svincoli. dedicato alla fisarmonica di Stradella, Varzi e Salice Terme attraversato Ulteriore attività è quella di dal torrente Staffora, che con le sue acque salsobromoiodiche e solforose assistenza (tecnica, legale e hanno reso famosa la località termale in tutta Italia. organizzativa) su richiesta dei Tra le principali coltivazioni spicca la vite, con le ricche produzioni di vini DOC propri soci, per problema­ e DOCG, essendo l’Oltrepò Pavese la terza Denominazione italiana per ettari tiche legate alla produzione in produzione e la prima realtà nazionale per il Pinot nero. e commercializzazione del [email protected] prodotto tutelato. Antica cascina a Carpaneta

178 179 I progetti di educazione alimentare

I progetti di educazione alimentare zione dei ragazzi e dei cittadini in genere ad attività in cui possano In attuazione del D.P.R. 616/77 - che delega alle Regioni le attività di anche esprimere il loro sentire per tutto ciò che riguarda il rapporto promozione ed orientamento dei consumi alimentari - e della Legge con il cibo. Anche attraverso percorsi didattici che sottolineino Regionale n. 42 del 1979 e successive modificazioni, che definisce la “scientificità” e la “professionalità” del mondo agricolo e delle le competenze dei vari Assessorati, la Direzione Agricoltura, fin dal attività che ad esso si riferiscono. Importante è anche il rapporto 1979, realizza un’attività di informazione e di educazione alimenta­ diretto dei piccoli con il cibo: imparare a cucinare, ad esempio, ha re, sviluppando propri progetti indirizzati principalmente all’ambito valore, perché si associano nozioni utili all’apprendimento scientifico scolastico, ai consumatori in genere e agli operatori del settore e si impara a cooperare, a riflettere, oltre ad accrescere la propria agroalimentare. autostima.

L’approccio adottato per affrontare la tematica alimentare è di tipo Annualmente la Direzione Regionale Agricoltura attua un program­ interdisciplinare, che tiene conto del valore culturale del cibo e ma di livello regionale che consiste nella realizzazione di corsi di soprattutto dell’atto di alimentarsi. In questo senso la riflessione formazione per insegnanti e formatori, produzione di materiale su come scegliamo i nostri alimenti e come li portiamo in tavola ci didattico cartaceo e/o multimediale, organizzazione di momenti di porta a toccare aspetti economici, psicologici, antropologici e sociali. coinvolgimento di scuole di ogni ordine e grado. L’obiettivo è di avvicinare alla complessità del tema, assumendo un approccio maggiormente esperienziale e meno contenutistico, al fine Gli obiettivi del programma di educazione alimentare della Regione di favorire scelte di consumo consapevoli. Lombardia, si possono così sintetizzare: 1. promuovere la conoscenza e l’importanza dell’agricoltura e più Si vuole diffondere la conoscenza del percorso “dal campo alla tavo­ precisamente del sistema agroalimentare attraverso la comprensio­ la”, i prodotti del proprio territorio, l’educazione al gusto e appro­ ne delle relazioni esistenti tra sistemi produttivi, consumi alimentari fondire il legame del cibo con l’ambiente, incentivando la partecipa­ e sostenibilità e salvaguardia dell’ambiente; 2. favorire il conoscere e il saper riconoscere i prodotti agroali­ mentari di qualità, ottenuti secondo disciplinari di produzione legati alla tradizione e alla cultura del territorio rurale secondo metodo­ logie rispettose dell’ambiente; 3. favorire l’adozione di corretti comportamenti alimentari e nutri­ zionali attraverso chiari punti guida: mangiare bene e in modo varia­ to, non trascurare alcun nutriente, favorire il movimento e l’attività fisica; 4. promuovere l’interdisciplinarietà dell’educazione alimentare, informando sugli aspetti storici, culturali, antropologici che possono coinvolgere tutta la comunità educativa, nell’ottica di Expo 2015; 5. promuovere l’educazione al gusto

Ogni anno vengono concessi da Regione Lombardia contributi finan­ ziari alle singole Province lombarde per attuare programmi di educa­ zione alimentare che meglio rispondano alle specifiche richieste ed esigenze del territorio.

I progetti di particolare rilievo sono le Fattorie Didattiche e Verso Expo 2015- Percorsi di Educazione Alimentare, che vedono gli agri­ coltori e le scuole impegnate nell’educazione alimentare.

180 181 Verso Expo 2012 - Percorsi gruppo coinvolge esperti di vari enti e istituzioni che condividono la di educazione alimentare necessità di convogliare competenze e risorse verso “percorsi” coe­ Il tema di Expo 2015 “Nutrire il pianeta, energia per la vita” com­ renti e integrati in tema di Educazione Alimentare. prende sicuramente tutto quel filone di argomenti che va sotto il Molti progetti sono nati sotto l’egida del gruppo di lavoro, primo nome di “Educazione alimentare” e che si inquadra in un contesto fra tutti quello realizzato con la Facoltà di Scienze della formazione ampio e complesso legato al vivere della persona, della sua famiglia, dell’Università Bicocca. Il progetto Ricerca-formazione per l’educa- della società in cui vive. In questo ambito la Direzione Generale zione alimentare Verso Expo 2015 mette a punto un nuovo modello Agricoltura di Regione Lombardia ha dato avvio ad un lavoro inte­ metodologico per la realizzazione di percorsi didattici efficaci rela­ ristituzionale sottoscrivendo nel maggio 2010 un protocollo d’intesa tivi all’educazione alimentare nella scuola primaria, trattando temi “Verso Expo 2015 – Percorsi di Educazione Alimentare” , per l’attua­ come “Cibo, cultura e identità”, “Dalla terra alla tavola – metodi zione del quale opera un Gruppo di lavoro interistituzionale. Questo sostenibili per la produzione di cibo” e “Dalla tavola alla terra – La scuola in campo”. Progetto Fattorie Didattiche Come si fa il formaggio? Come si allevano gli animali? E ancora, come si coltiva la terra? Forse chi vive nei piccoli centri di campa­ gna o nelle valli montane conosce gli antichi gesti della tradizione contadina, ma per chi vive in città, e soprattutto per le più giovani generazioni, queste attività sono spesso sconosciute. Sono sempre più numerose le aziende agricole e agrituristiche che in Lombardia si aprono al pubblico e che decidono di ospitare nelle loro cascine attività didattiche per i ragazzi.

Dedicate a tutte le classi scolari dalle elementari alle superiori, le oltre 180 Fattorie Didattiche della Lombardia sono un utile sistema per far riscoprire ai più giovani il rapporto dell’uomo con l’ambiente e il legame antico con la terra e le tradizioni. Guidati da veri agricoltori, i più piccoli imparano giocando a conoscere la campagna e ad entrare in contatto con gli animali della fattoria; i più grandi iniziano a conoscere i valori della cultu­ ra contadina, del percorso dalla terra alla tavola, dell’importanza delle tradizioni e delle produzioni tipiche o tradizionali, comunque legate al territo­ rio. Per tutti è un’occasione per imparare a dare il giusto valore alle cose più semplici, realizzate con amore e rispetto per la natura e a gustare il vero sapore dei prodotti di campagna. Ogni informazione sull’Educazione Alimentare, la rete delle Fattorie Didattiche e Verso Expo 2015 è su www.buonalombardia.it e su www.agricol tura.regione.lombardia.it

182 183 Indice dei prodotti dei Indice

184 INdICE dei prodotti Bastardei Bagoss Bacidi Cremona Asparagodi Mezzago Caprinovaccino presamica Caprinoacoagulazione Caprinoacoagulazione lattica Caprettoda latte pesante Bernardo Bacidel Signore b Asparagodi Cilavegna Asparagodi Cantello Anellodi Monaco Agnellorazza brianzola a Cadoletdi capra Cacciatorid’oca c Amarettidi Gallarate Amarened’Uschione Alborelleessiccate in salamoia Agrìdi Valtorta Bisciola Borzat BittoDOP Biscotinde Prost Braschin Brasadella(dolce) Branzi Bunbunenn Bruttiebuoni Bresaoladi cavallo Bresaoladella Valtellina IGP Bresaolaaffumicata Bussolano Busceldi fich Burro Bussolanodi Soresina Burrodi montagna

135 117

166 135 117 116 134 134 116 136 136 137 138 137 139 138 140 139 76 79 16 77 78 81 80 80 39 36 36 38 76 77 37 38 23 37 78 Capunsei Carcent Fontal Focacciadi Gordona FiurìoFiurit Fioronedella Valsassina Fegatod’oca grasso Fatulì dellabergamasca Farinaper polenta Farinadi grano saraceno di Gambolò Fagiolobortolotto f Durellid’oca d Carnesecca Casolet Casattadi Corteno Golgi Casoretta Casoncellidella bergamasca Castagnaccio Cipollarossa Cipolladorata di Voghera Cipolladi Sermide Cicciolimantovani Cicciolid’oca Ciccioli Caviadini Castagnesecche Coregone Conservasenapata Cotechinopavese Cotechinodella bergamasca Cotechinocremonese vaniglia Cotechinobianco Cotognata Crescenza Croccante Cupeta Cuz

141 118 128 142 120 140 128 118 118 141 119 119 166 119 141 142

84 72 40 44 72 85 85 86 44 81 39 82 82 41 40 42 42 41 43 83 43 Latteria l Italico i GardaTremosine g Graffioni GorgonzolaDOP Gnocchidi zucca della Valle di Scalve Formaggella della Valle Camonica Formaggella della Valle Brembana Formaggella Formaggelladella Val Trompia Formaggelladella Val Sabbia Formaggelladel Luinese DOP GranaPadano DOP Luganega Lattecrudodi Tremosine Greppole Grassod’oca Granonelodigiano Frittella Valle Brembana DOP Formaide Mut dell’Alta Formaide Livign FormaggioValle Seriana Formaggiod’alpe semigrasso Formaggiod’alpe misto Formaggiod’alpe grasso FormaggellaTremosine Formaggelladi Menconico Formaggelladella Valle Seriana Lugheniada passola Luganegadi cavallo Grissinidolci Furmagde Segia Frumagitdi Curiglia

128 143 142 143

94 17 16 90 87 89 88 95 96 95 18 96 45 89 17 92 91 91 90 86 88 93 92 47 46 45 46 93 94 Pancettadella bergamasca Pancettacon filetto PanMeìno Pandi segale Panda cool p di Oliva Garda DOP OlioExtravergine o Nisso n Magnoca m Nocciolini Laghi Lombardi DOP OlioExtravergine di Oliva Magro NostranoValtrompia DOP Nostranosemigrasso Nostranograsso Marubini Marronidi Santa Croce Magrodi piatta Magrodi latteria Miccone MeloneMantovano Matusc Masigott Mascherpad’alpe Mascarponeartigianale Mascarpinde la calza Miele Meledi Valtellina IGP Measciadolce osalata Missoltino Motelì Mostardadi Mantova Mostardadi Cremona al vin Brulé Mortadelladi fegato

147 144 146 146 101 102 102 145 120 129 121 100 145 100 144 112 122 121 167 101 27 48 48 97 26 26 18 98 98 97 99 99 47 185 INdICE dei prodotti Pancetta pavese 49 r Semuda (CO) 105 Torta di mandorle 161 Pane comune 147 Radici di Soncino 124 Semuda (SO) 105 Torta di San Biagio 162 Pane di pasta dura 148 Resta 154 Silter 106 Torta di tagliatelle 162 Pane di riso 148 Ricciolino 154 Slinzega bovina 68 Torta Mantovana 163 Pane di San Siro 149 Ricotta artigianale 103 Slinzega di cavallo 68 Torta Orobica 110 Pane giallo 149 Riso 73 Soppressata bresciana 69 Torta sbrisolona 163 Pane mistura 150 Robiola bresciana 104 Spongarda di Crema 156 Tortelli cremaschi 130 Panettone di Milano 150 Robiola della Valsassina 104 Stàel 106 Tortelli di zucca 131 Pannerone 103 Rosmarino di Montevecchia 125 Stracchino Bronzone 107 Tortello Amaro Panun 151 Stracchino della Valsassina 107 di Castel Goffredo 131 Parmigiano Reggiano DOP 19 s Stracchino Orobico 107 Tortionata 163 Patata bianca di Oreno 122 Salam Casalin 55 Stracchino tipico 108 Treccia d’oro di Crema 164 Patata comasca bianca 123 Salame Brianza DOP 23 Strachet 108 Turtel Sguasarot 164 Patate di Campodolcino 123 Salame con lingua 56 Strachitunt 109 Paté di fegato d’oca 49 Salame Cremona IGP 25 Sugolo 126 u Pazientini 152 Salame crudo Ufela 165 Pera Mantovana IGP 27 del basso pavese 56 t Pesce d’Aprile 152 Salame d’oca crudo 57 Taleggio DOP 21 v Pesche allo sciroppo Salame d’Oca di Mortara IGP 24 Tartufo 126 Valtellina Casera DOP 21 del Lago di Monate 123 Salame d’oca ecumenico 57 Tartufo nero 127 Valtellina Scimudin 110 prodotti Petto d’oca stagionato 50 Salame da cuocere 58 Tirot 156 Verzini 69 prodotti Pigo 167 Salame della bergamasca 58 Tombea 109 Violino 70 Pisello di Miradolo Terme 124 Salame di filzetta 59 Torrone di Cremona 157 Violino di capra (SO) 70 Pisto 50 Salame di Monte Isola 59 Torta Bertolina 158 Violino di capra (VA) 71 Pizzoccheri della Valtellina 129 Salame di testa 60 Torta del Donizetti 159 Polenta e uccelli dolce 153 Salame di Varzi DOP 24 Torta del Paradiso 159 z Pollo brianzolo 51 Salame mantovano 61 Torta di Fioretto 160 Zincarlin 111 Prosciuttini della Valtellina 51 Salame Milano 62 Torta di grano saraceno 160 Zincarlin de Vareés 111 dei dei Prosciuttini della Valtellina Salame pancettato 63 Torta di latte 161 Zucca Mantovana 127 al pepe 52 Salame sotto grasso 63 Prosciuttino d’oca Salamelle di Mantova 64 stagionato 52 Salamina mista 64 Prosciutto cotto 53 Salamini di capra 65 Prosciutto crudo bergamasco Salamini di cavallo 65 ”Il Botto” 53 Salamini di cervo 66

ICE ICE Prosciutto crudo Salamini magri o maritati 66 ICE Marco d’Oggiono 54 Salsiccia di castrato ovino 67 Prosciutto mantovano 54 Salva Cremasco DOP 20 d Provolone Valpadana DOP 20 Salvia di Montevecchia 125 d Sanguinaccio o marzapane 67 q Sbrisolona 155 Quartini d’oca sotto grasso 55 Scarpinocc 130 Quartirolo Lombardo DOP 19 Schiacciatina 155 IN IN

186 187 Glossario

Termine Definizione

Brolo Orto o giardino attiguo alla casa; frutteto. Ghirlanda, corona di fiori. della cagliata in grani uguali la cui grandezza varia a seconda del tipo di formaggio). Cagliata Prodotto della coagulazione del latte per effetto del calcio, da cui si fa il formaggio. Sugna Grasso del maiale da cui si ricavano lo strutto da cucina e altri grassi per pomate e saponi. Lo strutto stesso Casera Casa di montagna dove in estate, durante l’alpeggio, si producono formaggi. Nei caseifici, magazzino destinato Termoretraibile Si dice di materiale che si restringe per effetto del calore. alla stagionatura dei formaggi. Torcione Canovaccio da cucina. Crotto Cantina, osteria. Uperizzazione Lo stesso che ultrapastorizzazione (trattamento di sterilizzazione Fascera fascia di legno o di metallo di forma per lo più circolare del latte. Consiste nel sottoporlo per un periodo di tempo inferiore o quadrangolare, in cui si colloca la cagliata perché espella il siero ad un secondo alla temperatura di 150°C; non ne altera le proprietà e assuma la forma propria del tipo di formaggio desiderato. organolettiche e nutritive e serve per ottenere latte a lunga conservazione). Ircino Di caprone; caprino. Violino Detto di insaccato che per il taglio viene posizionato e tenuto Mais vitreo Granoturco a consistenza vitrea e colore intenso utilizzato come lo strumento musicale durante. per la alimentazione umana e in avicoltura.

Marna Roccia sedimentaria grigio-giallastra a grana fine, formata da calcare e argilla e usata per la preparazione di cementi, di calci idrauliche e in agricoltura per la correzioni di terreni poveri di calcio o argilla o caratterizzati da eccessiva acidità.

Mossa Azione dell’addetto al caseificio o al salumificio di movimentazione del prodotto durante la fase di preparazione o stagionatura dello stesso.

Ramino Tipo di ramaiolo bucherellato che serve per togliere la panna al latte.

Scalzo Faccia laterale della forma di formaggio; può essere diritto, convesso o concavo.

Sineresi Separazione spontanea del solvente da massa colloidale con conseguente raggrinzimento di questa.

Spannarola Nei caseifici sorta di grande mestolo o bacinella molto piatta, che serve a raccogliere la panna di affioramento.

Spino Utensile usato nei caseifici per l’operazione della spinatura (nella lavorazione industriale del formaggio, riduzione glossario glossario

188 189 190 note 191 note Regione Lombardia Piazza Città di Lombardia 1 – 20124 Milano www.regione.lombardia.it www.buonalombardia.it

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Quarta edizione: marzo 2013

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