CONSIGLIO DI BACINO BRENTA L.R. del n. 17 del 27 aprile 2012

Deliberazione dell’Assemblea

SEDUTA del 18/09/2014 N. di Reg. 8 N. di Prot. 1306 del 19/09/2014

Oggetto : APPROVAZIONE VERBALE DELLA SEDUTA DEL 8 MAGGIO 2014.

L’anno 2014 (duemilaquattordici) il giorno 18 (diciotto) del mese di settembre alle ore 16:26 presso la Sala riunioni di “Villa Rina” Borgo Treviso – (PD), si è riunita l’Assemblea per deliberare come da invito formulato dal Commissario ad Acta del Consiglio di Bacino Brenta prot. n. 1218 del 29/08/2014. Sono presenti i sottoelencati componenti dell’Assemblea:

ENTE MILLESIMI P - A ENTE MILLESIMI P - A ENTE MILLESIMI P - A

Asiago 11 P 8 A 8 P Bassano del Grappa 74 P 13 P San Giorgio delle Pertiche 17 P 7 A 12 A 11 P 14 P Lusiana 5 A 22 A 27 A Marostica 24 P San Nazario 3 A 10 P Mason Vicentino 6 P 8 A 24 A 10 A 12 P 5 P 19 P 17 P Campolongo sul Brenta 1 A Molvena 4 P Schiavon 4 A 21 A 19 A Selvazzano Dentro 38 A 13 A Nove 9 A Solagna 3 A Cartigliano 6 P 19 A 15 A Cassola 24 P Pianezze 4 P Tezze sul Brenta 22 A 10 A 19 A Tombolo 14 P Cismon del Grappa 2 A 16 A 11 A Cittadella 34 A Pove del Grappa 5 P 21 A Conco 4 P Pozzoleone 5 A Valstagna 3 A 12 A Resana 16 A 8 A Enego 3 P Roana 7 A 22 A 14 P Romano d'Ezzelino 25 P 38 A Foza 1 P Rosà 24 P 9 A 12 P Rossano Veneto 14 A 17 A Gallio 4 A Rotzo 1 P Villanova di Camposampiero 10 A 8 P 8 P

Gazzo 7 P 27 P PRESENTI SU TOTALE QUORUM

ENTI 32 73 25

MILLESIMI 432 1.000 334

Presiede la seduta l’ Ing. Marco Puiatti , in qualità di Commissario ad Acta del Consiglio di Bacino Brenta ai sensi del Decreto del Presidente della Giunta Regionale del Veneto n. 126 del 24/09/2013. Accertata la validità della seduta, dà avvio ai lavori dell’Assemblea del Consiglio di Bacino Brenta. Assume la funzione di segretario dell’Assemblea il Direttore D.ssa Giuseppina Cristofani. Funge da verbalizzante: Dott. Vito-Andrea Fassina . Scrutatori: Sindaco del Comune di Rotzo Lucio Spagnolo, Sindaco del Comune di Bassano del Grappa Riccardo Poletto, Sindaco del Comune di Marostica Marica Dalla Valle . Collegio dei Revisori: /

PRESIEDE L’ASSEMBLEA Il COMMISSARIO AD ACTA ING. MARCO PUIATTI

______Verbale letto, approvato e sottoscritto nella seguente composizione: Facciate n. 4 Allegati n. 1

PRESIEDE L’ASSEMBLEA IL DIRETTORE Il COMMISSARIO AD ACTA D.SSA GIUSEPPINA CRISTOFANI ING. MARCO PUIATTI ______Pubblicata nelle forme di legge all’Albo on-line dell’Ente per giorni 15 consecutivi dal 19/09/2014 al 03/10/2014 N. 13 di reg. 1

L’ASSEMBLEA DEL CONSIGLIO DI BACINO BRENTA PREMESSO che : - il D.Lgs. 152/2006, Parte III^, detta norme in materia di organizzazione e gestione del Servizio Idrico Integrato comprendente la captazione, l’adduzione, la distribuzione e l’erogazione di acque ad usi civili, la fognatura e la depurazione delle acque reflue, in particolare all’art. 147, prevede che i Servizi Idrici Integrati siano riorganizzati sulla base di Ambiti Territoriali Ottimali definiti dalle Regioni in attuazione della Legge 5 gennaio 1994, n. 36 e all’art. 142 comma 3, prevede che gli enti locali, attraverso l’Autorità d’Ambito svolgano le funzioni di organizzazione del Servizio Idrico Integrato, di scelta della forma di gestione, di determinazione e modulazione delle tariffe all’utenza, di affidamento della gestione e relativo controllo, secondo le disposizioni della Parte III^ del Decreto stesso; - la Regione Veneto con L.R. 27 marzo 1998, n. 5 aveva dato attuazione alla citata Legge n. 36/1994 individuando gli Ambiti Territoriali Ottimali e disciplinando le forme e i modi di cooperazione fra i Comuni e le Province ricadenti nello stesso Ambito, nonché i rapporti tra gli enti locali medesimi e i soggetti gestori dei servizi, al fine di istituire e organizzare il Servizio Idrico Integrato; - in attuazione dell’allora vigente L.R. n. 5/1998, con atto in data 16/03/2000, n. 28857 di rep., registrato in data 21/03/2000, si è costituito il Consorzio denominato “Autorità d’Ambito ATO Brenta”; - l’art. 2 comma 186-bis della L. 23 dicembre 2009 n. 191 e ss.mm.ii. ha stabilito la soppressione delle Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale al 31/12/2012, termine da ultimo definito dall’art. 13 comma 2 del D.L. 29/12/2011 n. 216, convertito con modificazioni dalla L. 24/02/2012 n. 14, prevedendo altresì che entro lo stesso termine le Regioni attribuiscano con legge le funzioni già esercitate dalle stesse Autorità d’Ambito; - in osservanza della suddetta normativa nazionale, la Regione Veneto con L. n. 17 del 27 aprile 2012 “Disposizioni in materia di risorse idriche”, confermando sostanzialmente gli stessi limiti geografici degli Ambiti Territoriali Ottimali esistenti, ha ridisciplinato le forme e i modi di cooperazione fra i Comuni ricadenti nello stesso Ambito, nonché i rapporti tra gli Enti Locali medesimi e i Soggetti Gestori dei servizi, al fine di istituire e organizzare i Servizi Idrici Integrati ed ha affidato a nuovi enti denominati Consigli di Bacino le funzioni esercitate dalle soppresse Autorità d’Ambito, conferendo ad essi tutto il patrimonio, il personale e le obbligazioni attive e passive delle medesime; - secondo quanto previsto dall’art. 3 della L.R. 17/2012 come modificata dalla L.R. 4/2014: • i Consigli di Bacino sono definiti quali forme di cooperazione tra i Comuni per la programmazione e l’organizzazione del Servizio Idrico Integrato ed hanno personalità giuridica di diritto pubblico;

2 • ai fini della costituzione dei Consigli di Bacino, i Comuni ricadenti negli Ambiti Territoriali Ottimali di cui all’articolo 2 sottoscrivono la convenzione per la cooperazione previa presa d’atto della stessa da parte di ciascun Comune, in conformità al proprio statuto; • lo schema di convenzione per la cooperazione e le modalità di approvazione della medesima vengono determinati dalla Giunta Regionale con apposito provvedimento; - con Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 1006 del 05/06/2012 è stato approvato lo schema di convenzione per la cooperazione degli enti locali appartenenti a ciascun ambito territoriale ottimale del servizio idrico integrato ed è stato stabilito il procedimento da seguire per la sua approvazione da parte della Conferenza d’Ambito e di ogni singolo Comune; - in attuazione della L.R. del Veneto n. 17/2012 e s.m.i. e della D.G.R.V. n. 1006 del 05/06/2012, con Convenzione registrata il 06/05/2013 a Bassano del Grappa, n. rep. 9039 del 19/04/2013 si è costituito il “Consiglio di Bacino Brenta”; - l’Assemblea del Consiglio di Bacino Brenta, nonostante vari precedenti tentativi, non è riuscita a nominare il Comitato Istituzionale (Presidente compreso) entro il termine fissato dalla diffida regionale prot. n. 335584/2013; - il Presidente della Giunta Regionale del Veneto, con Decreto n. 126 del 24/09/2013 immediatamente esecutivo, ha nominato l’Ing. Marco Puiatti quale Commissario ad Acta del Consiglio di Bacino Brenta, con termine incarico all’avvenuta elezione del Presidente e del Comitato Istituzionale del Consiglio di Bacino Brenta e comunque non oltre un anno dalla data del Decreto, conferendogli “i compiti di rappresentanza legale del Consiglio di Bacino, nonché di attuazione di tutti gli adempimenti di competenza del Presidente e del Comitato Istituzionale, relativi in particolare alla programmazione e all’esercizio del servizio idrico integrato nei riguardi dell’utenza, e di attuazione degli adempimenti normativi, fiscali e di tutela ambientale, obbligatori e necessari”;

DATO ATTO che allo stato attuale permane la gestione commissariale non avendo l’Assemblea del Consiglio di Bacino Brenta ancora nominato il Comitato Istituzionale (Presidente compreso);

EVIDENZIATO che il Commissario ad Acta ai sensi del Decreto n. 126 del 24/09/2013, assorbe i poteri del Presidente e del Comitato Istituzionale ma non dell’Assemblea come precisato nella nota regionale di chiarimenti di cui al prot. n. 399 del 10/10/2013 e pertanto l’Assemblea può deliberare superando le restrizioni di cui all’art. 9 della Convenzione;

CONSIDERATO che il verbale dell’Assemblea relativo alla seduta del giorno 8 maggio 2014 è stato reso disponibile per l’opportuno esame nell’area del sito internet dell’ente riservata ai Comuni;

Tutto ciò premesso, 3 L’ASSEMBLEA

VISTI gli esiti della discussione che si riportano nel verbale della riunione;

ACQUISITO il parere espresso ai sensi dell’art. 49 del D.Lgs. 267/2000;

VISTO l’esito della votazione che si riporta:

PRESENTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI QUORUM 0 0 ENTI 32 32 17

MILLESIMI 432 432 0 0 217

DELIBERA

di approvare il verbale della seduta del giorno 8 maggio 2014, allegato al presente provvedimento per formarne parte integrante e sostanziale, nel testo protocollato con n. 1210 del 28/08/2014.

Parere in ordine alla regolarità tecnica: Si esprime parere favorevole.

Cittadella, 18/09/2014

Il DIRETTORE D.ssa Giuseppina Cristofani ______

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CONSIGLIO DI BACINO BRENTA L.R. del Veneto n. 17 del 27 aprile 2012

VERBALE ASSEMBLEA DEL 8 MAGGIO 2014

Prot. n. 1210 del 28/08/2014

L’anno 2014 (duemilaquattordici) il giorno 8 (otto) del mese di maggio alle ore 16.25 presso la Sala riunioni di “Villa Rina” Borgo Treviso – Cittadella (PD), si è riunita l’Assemblea per deliberare come da invito formulato dal Commissario ad Acta del Consiglio di Bacino Brenta prot. n. 629 del 29/04/2014. Sono presenti i sottoelencati componenti dell’Assemblea:

ENTE MILLESIMI P - A ENTE MILLESIMI P - A ENTE MILLESIMI P - A Asiago 11 A Grantorto 8 A Saccolongo 8 P Bassano del Grappa 74 P Limena 13 A San Giorgio delle Pertiche 17 P Battaglia Terme 7 A Loreggia 12 A San Giorgio in Bosco 11 P Borgoricco 14 A Lusiana 5 A San Martino di Lupari 22 P Cadoneghe 27 A Marostica 24 A San Nazario 3 A Campo San Martino 10 A Mason Vicentino 6 A San Pietro in Gu 8 A Campodarsego 24 P Massanzago 10 A Santa Giustina in Colle 12 P Campodoro 5 A Mestrino 19 P Saonara 17 P Campolongo sul Brenta 1 P Molvena 4 P Schiavon 4 A Camposampiero 21 A Montegrotto Terme 19 A Selvazzano Dentro 38 A Carmignano di Brenta 13 P Nove 9 A Solagna 3 A Cartigliano 6 A Noventa Padovana 19 A Teolo 15 P Cassola 24 A Pianezze 4 A Tezze sul Brenta 22 A Cervarese Santa Croce 10 A Piazzola sul Brenta 19 P Tombolo 14 A Cismon del Grappa 2 A Piombino Dese 16 P Torreglia 11 A Cittadella 34 P Pove del Grappa 5 P Trebaseleghe 21 A Conco 4 P Pozzoleone 5 A Valstagna 3 P Curtarolo 12 A Resana 16 A Veggiano 8 P Enego 3 A Roana 7 P Vigodarzere 22 P Fontaniva 14 P Romano d’Ezzelino 25 A Vigonza 38 A Foza 1 A Rosà 24 P Villa del Conte 9 P Galliera Veneta 12 P Rossano Veneto 14 A Villafranca Padovana 17 A Gallio 4 A Rotzo 1 P Villanova di Camposampiero 10 A Galzignano Terme 8 A Rovolon 8 P

Gazzo 7 P Rubano 27 A PRESENTI SU TOTALE QUORUM ENTI 29 73 25 ABITANTI 430 1.000 334

Presiede la seduta l’Ing. Marco Puiatti, in qualità di Commissario ad Acta del Consiglio di Bacino Brenta ai sensi del Decreto del Presidente della Giunta Regionale del Veneto n. 126 del 24/09/2013. Accertata la validità della seduta, dà avvio ai lavori dell’Assemblea del Consiglio di Bacino Brenta. Assume la funzione di segretario dell’Assemblea il Direttore D.ssa Giuseppina Cristofani. Funge da verbalizzante: Dott. Dario Fattori. Scrutatori: Sindaco del Comune di Bassano del Grappa Stefano Cimatti, Sindaco del Comune di Cittadella Giuseppe Pan, Sindaco del Comune di Saccolongo Dorella Turetta. Collegio dei Revisori: Rev. Achille Callegaro.

Il giorno martedì 29 aprile 2014 alle ore 16.00 presso la Sala riunioni di “Villa Rina” Borgo Treviso – Cittadella (PD), è stata convocata l’Assemblea dell’Autorità d’Ambito come da invito prot. n. 537 in data 08/04/2014 per discutere il seguente ordine del giorno: 1. Approvazione verbali delle sedute precedenti; 2. Approvazione del Rendiconto della Gestione per l’esercizio finanziario 2013 e documenti allegati; 3. Approvazione del Bilancio di Previsione per l’esercizio finanziario 2014, della Relazione Previsionale e Programmatica per il triennio 2014–2016, del Bilancio Pluriennale per il triennio 2014–2016 e dei documenti allegati; 4. Aggiornamento carta del Servizio idrico integrato, regolamento di fornitura del servizio idrico e regolamento di fognatura e depurazione di ETRA s.p.a.; 5. Piano d’ambito: avvio procedure di aggiornamento. Poiché alle ore 16.40 risultavano presenti i seguenti Comuni: Bassano del Grappa, Campodarsego, Campolongo sul Brenta, Conco, Fontaniva, Gazzo, Grantorto, Limena, Marostica, Molvena, Romano d’Ezzelino, Rosà, Rossano Veneto, Saonara, Selvazzano Dentro, Tombolo, Veggiano, Vigodarzere, Vigonza, Villafranca Padovana e alle ore 16.45 risultava ulteriormente pervenuto il Comune di Teolo, non essendo quindi raggiunto il quorum richiesto per la validità dell’Assemblea ai sensi dell’art. 10 della Convenzione, l’Assemblea viene dichiarata deserta per mancanza del numero legale e rinviata con il medesimo ordine in giornata odierna, 8 maggio 2014.

PRESIDENTE: Buongiorno signori. Grazie di essere venuti, questa volta siamo riusciti a raggiungere il numero legale quindi vi ringrazio ancora. Cominciamo subito i lavori così siamo più veloci. Prima cosa come al solito nominare i tre rappresentanti scrutatori, se non ci sono candidature, altrimenti proporrei i Sindaci o i rappresentanti dei Comuni di Cittadella, Bassano e Saccolongo. Vi ringrazio per l’adesione.

Punto 1° all’ordine del giorno:

«Approvazione dei verbali delle due sedute precedenti, quella del 3 dicembre e del 27 marzo».

Sono stati resi disponibili nel sito quindi se ci sono osservazioni altrimenti le diamo per letti. Facciamo due approvazioni distinte quindi votiamo per il verbale del 3 dicembre

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

PRESENTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI QUORUM 0 0 ENTI 29 29 16

MILLESIMI 430 430 0 0 216

All’unanimità viene approvato quello del 3 dicembre.

Adesso c’è quello del 27 marzo scorso.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

PRESENTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI QUORUM 0 0 ENTI 29 29 16

MILLESIMI 430 430 0 0 216

Anche qui approvato all’unanimità.

Veniamo un po’ alle cose più significative.

Punto 2° all’ordine del giorno:

«Approvazione del rendiconto del bilancio 2013».

Passerei subito la parola alla dottoressa Cristofani che illustrerà brevemente l’argomento. Anche questo è stato reso disponibile sul sito e dovreste in qualche maniera averlo già un po’ visto.

DIRETTORE: Buongiorno a tutti. E’ stato predisposto il rendiconto della gestione riguardante l’esercizio 2013, secondo la struttura classica del conto del bilancio, conto economico e conto del patrimonio, accompagna il rendiconto la relazione dell’organo di revisione, è qui presente il Presidente dottor Callegaro Achille, a cui magari dopo passo la parola per un commento nel caso. È stata anche redatta la relazione di accompagnamento da parte del Commissario ad acta, è un rendiconto che si riferisce al 2013 che come sapete è un anno particolare perché il primo semestre è stato gestito con una gestione commissariale straordinaria prevista dalla Legge 17 in virtù del cambio di forma giuridica dell’ente d’ambito che è passato da ATO Brenta a Consiglio di Bacino e poi per il secondo semestre è stato comunque gestito attraverso un commissariamento ad acta che poi è intervenuto a settembre dello scorso anno dando l’incarico all’ingegner Puiatti che poi è anche quello che oltre a presiedere questa assemblea, propone il rendiconto. I dati sostanziali, poi sono a disposizione per qualsiasi tipo di approfondimento, il dato sostanziale è l’avanzo di amministrazione perché derivando da una gestione commissariale del 2013 e dalle mancate destinazioni avanzo degli anni precedenti, l’attuale rendiconto evidenzia un avanzo di 1.371.399,00 euro, che ovviamente restano nella disponibilità della futura assemblea per fare la destinazione di merito, vi ricordo che in media ogni anno si produce un avanzo di circa 400 mila euro determinato dalla esiguità della struttura che si è contratta progressivamente in questi anni a fronte di una conferma sostanziale delle entrate. Le spese sono sempre similari di anno in anno, anche perché le gestioni sono fortemente concentrate sull’ordinario e poco su interventi di tipo strategico o di tipo anche strutturale e progettuale, è evidente la criticità, che è stata segnalata anche nella relazione accompagnatoria, relativa alla struttura dell’Ente, nel senso che è molto esigua anche in relazione ai molti adempimenti cui l’ente deve dare riscontro perché, pur essendo un ente piccolo, ha tutte le caratteristiche di qualsiasi ente soggetto al testo unico Enti locali. In più c’è stato questa complicazione del cambio di forma giuridica che è stata gestita e ha prodotto un assetto confermato. Se volete che entriamo nel merito della relazione o dei singoli conti, intanto lascio la parola al dottor Callegaro giusto per confermare l’aspetto della regolarità.

DOTT. CALLEGARO: Saluto tutti buonasera. Io non vi potrò tediare con numeri e altro. Dico soltanto che a nome dell’organo che rappresento abbiamo esaminato nella sua abbastanza semplicità l’esercizio 2013, l’analisi ha comportato dei risultati positivi sia nell’avanzo di competenza cioè di gestione, sia nell’avanzo di amministrazione che per altro deriva in gran parte come già detto sia dall’avanzo di competenza e soprattutto dall’avanzo non applicato degli anni precedenti. Per quanto riguarda anche l’aspetto economico il risultato è positivo, il patrimonio viene ulteriormente incrementato da tale risultato per cui il nostro parere, analizzate anche le procedure che durante l’esercizio abbiamo verificato e controllato, non abbiamo che da esprimere parere favorevole all’approvazione. A disposizione per ogni chiarimento ulteriore, ringrazio.

PRESIDENTE: Ci sono richieste di chiarimenti?

DIRETTORE: Se volete che scorriamo i prospetti o come ritenete di fare.

PRESIDENTE: A questo punto passiamo alla parte della votazione. No c’è una richiesta di delucidazioni.

DIRETTORE: Partiamo dal conto del bilancio. Sostanzialmente nella gestione delle entrate, abbiamo due forme di entrate correnti che sono i 730 mila euro di derivazione tariffaria, che Etra trasferisce all’ente d’ambito e più un contributo regionale in parte corrente di 44 mila euro. E quersto è quanto rappresentato al titolo II. Titolo III, entrate extratributarie, sono interessi attivi su giacenza, introiti diversi, recuperi su retribuzioni dipendenti che poi sono malattie ecc. questi come riferimenti generali. Poi ci sono gli specifici che adesso vi vado a leggere. Forse ci conviene proiettare l’allegato alla delibera che allora facciamo prima. La parte secondo me più interessante e da evidenziare è il titolo IV che è il titolo relativo ai finanziamenti regionali, vi anticipo questo perché su questo titolo vanno a convergere tutti quei finanziamenti di cui non siamo i beneficiari ma i gestori del finanziamento. Questo titolo presenta poi risultati per milioni di euro, di fatto questo è un meccanismo abbastanza complesso che fa sì che l’ente d’ambito incassi, in base a delle delibere regionali dei finanziamenti e poi in base agli stati di avanzamento dei lavori che ci vengono comunicati da Etra, viene liquidato ad Etra il corrispettivo. Tra la possibilità di incassare il finanziamento e il tempo di liquidare il finanziamento si può incassare al 90% già all’aggiudicazione, mentre capite che prima che si produca un saldo del 90% dall’aggiudicazione si va abbastanza in là e poi ci sono tutti nessi, connessi e difficoltà per cui rileviamo spesso una forte vetustà dei residui che sono determinati da questo transito di finanziamenti. Come ente siamo molto veloci nelle liquidazioni una volta ottenuti i saldi, i problemi sono sostanzialmente proprio la macchinosità del meccanismo che ci vede come gestori del finanziamento. Devo dire che questo riguarda gli anni passati perché negli ultimi 2 anni la Regione ha stabilito di dare direttamente il finanziamento all’ente gestore, per cui il controllo non è di questo tipo, di questa natura. Presento lo schema del conto del bilancio e poi finisco. Fondi di cassa al primo gennaio 2013 2.600.000 di cui riscossione 1.185.000 e di competenza 779 mila, per un totale di 1.965.000. Discorso pagamenti, residui 879 e competenza 304, per un totale di 1.183.000. Il fondo di cassa al 31 dicembre 3.380.000. Pagamenti non regolarizzati nessuno quindi la differenza conferma il fondo di cassa il 31 dicembre e questo è il discorso residui attivi e passivi, vedete abbiamo residui attivi per 7 milioni, di cui competenza 32 mila euro e residui passivi per 9 milioni, quasi 10, di cui in competenza 56 mila euro. La differenza produce l’avanzo di cui si diceva prima di 1.371.399,00 euro, questo in buona sostanza, sinteticamente il risultato. Non per farci ingannare dalla portata dei residui attivi e passivi perché di fatto sono soldi che transitano nel nostro bilancio ma che non ne fanno una parte costitutiva in senso stretto. Vi ricordo che non siamo soggetti a patto di stabilità quindi la cosa ci permette alcune semplificazioni. Perché non è stato destinato l’avanzo lo sapete, perché non c’era di fatto un’assemblea competente per farlo, l’ultimo avanzo è stato destinato nel 2010.

PRESIDENTE: Per cui anno dopo anno si è andato aumentando ed è un piccolo tesoretto che si troverà la prossima assemblea. A questo punto passerei alla votazione.

DIRETTORE: Nel momento in cui avremo approvato il bilancio di previsione l’assemblea successiva potrà decidere di destinare l’avanzo, secondo la proposta che, se c’è il commissario farà il commissario se c’è come ci si auspica il comitato istituzionale, non perché io non apprezzi il commissario ma perché è giusto che l’ente abbia la sua conformazione stabile e completa lo farà il comitato istituzionale, farà la proposta destinata all’avanzo, che poi l’assemblea andrà ad approvare se riterrà quindi si può fare nel momento in cui c’è un’indicazione di farlo, comunque entro novembre dell’anno perché comporta variazioni di bilancio.

PRESIDENTE: Anche perché destinare questi fondi che sono abbastanza importanti per quanto riguarda il nostro Consiglio di Bacino non è così banale quindi da qui alle elezioni, a quando si cambierà questa assemblea, non è proponibile pensare di destinarlo.

Favorevoli? Contrari? Astenuti? Nessuno.

PRESENTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI QUORUM 0 0 ENTI 35 35 19

MILLESIMI 545 545 0 0 274

Immediata eseguibilità.

Favorevoli? Contrari? Nessuno. Astenuti?

Punto 3° all’ordine del giorno:

«Bilancio previsionale per l’esercizio 2014».

Anche qui se la dottoressa Cristofani vuole illustrare.

DIRETTORE: Vi mostriamo il dispositivo di delibera e vi riassumo brevemente. Intanto i criteri con cui è stato redatto è stato fatto in conformità al 2013 sia in virtù della gestione commissariale e sia nella previsione di riuscire poi a mantenere l’esistente, eventualmente incrementare alcune attività specifiche che sono sempre state una prerogativa tipica del nostro ente. Le entrate sono confermate attualmente nei 730 mila euro che la convenzione di affidamento del servizio ad Etra garantisce come quota tariffaria. Questa quota è stata anche riesplicitata dall’attuale metodo tariffario e anzi probabilmente è destinata ad essere leggermente superiore nel momento in cui per tanto verrà approvata la proposta tariffaria che è stata sviluppata, viene riparametrizzata la quota tariffaria in base a degli standard nazionali, noi siamo leggermente sotto quindi può essere che si riesca a recuperare altri 30-35 mila euro. Comunque attualmente la certezza di entrata è per 730 mila euro e poi abbiamo previsto in maniera fiduciosa 60 mila euro di contributi correnti dalla Regione Veneto, sono quei contributi che la Regione dà per il costo dell’energia dei sollevamenti quindi sostanzialmente il costo della centrale di energia, la centrale di Oliero produce per poi dare acqua all’Altopiano. Le entrate in tutto 790 mila euro come titolo II. Il titolo III 24 mila euro, è la somma della previsione di interessi attivi sulle giacenze di cassa, su introiti diversi che abbiamo previsto in 15 mila euro, su introiti diversi abbiamo previsto in 3 mila euro i recuperi su retribuzioni dipendenti previsti in 6 mila euro compongono questi 24 mila euro che vedete al titolo III, entrate extratributarie. Titolo IV, entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti capitali, da riscossione di crediti non ne abbiamo. Titolo V, entrate derivanti da accensione di prestiti non ne abbiamo. Titolo VI, entrate dei servizi per conto terzi che di fatto sono ritenuti contributi ed imposte, per un totale di 120 mila euro, sono 16 mila quelle previdenziali ed assistenziali del personale, 1.500 INPS, IRPEF 51.600, 20 mila su imposta a redditi da fonte lavoro autonomo e 24 mila imposte da fonti e contributi alle imprese, 5 mila abbiamo previsto per rimborsi di anticipazione fondi economale. Il totale delle entrate è 934.389,30. Riepilogo delle spese. Titolo I spese correnti, di fatto comprende tutte le capacità di capitoli di spesa che abbiamo, 804 mila euro è dato da tutte le spese di funzionamento, poi compensi amministratori zero, rimborso spese agli amministratori abbiamo previsto 5 mila, sarebbero rimborsi chilometrici nel caso vi sia un comitato istituzionale, gettone di presenza assemblea zero, rimborso spese viaggio componente assemblea zero, c’è il compenso del collegio dei revisori, i compensi del personale, del direttore, con i salari accessori, i contributi a carico dell’ente, il fitto passivo della sede (22 mila euro), le imposte che sono IRAP 19 mila, imposte e tasse diverse 6.500, contributi associativi annuali 15 mila, qua dentro c’è ad esempio l’associazione nazionale enti d’ambito. Il fondo di riserva che abbiamo previsto per 10 mila euro, 8 mila euro che abbiamo previsto in acquisti o attività di comunicazione 5 mila euro e poi utenze telefoniche, spese correnti ecc. Questi sono i capitoli che abbiamo scelto di mantenere sperando di poter riutilizzare: incarichi studi e fornitura di servizi in genere, da questi capitoli vorremo poter finanziare ad esempio l’incarico di assistenza per la VAS, valutazione ambientale strategica, che è la revisione del piano d’ambito che vogliamo attuare e richiederà e anche se servono incarichi specifici per la produzione di materiali, sempre relativi alla (…) del piano d’ambito, questo è un capitolo che abbiamo mantenuto e qua dentro vanno anche eventuali incarichi legali in caso di cause o citazioni o ricorsi che servono fare. Abbiamo previsto mille euro per il comitato utenti che dovremo istituire, sapete che la Legge 17 prevede che vi sia un comitato consuntivo degli utenti a tutela o meglio che permette di sentire anche le voci delle associazioni o di quelle forme aggregate che tutelano le utenze quindi sarà compito del prossimo comitato istituzionale riselezionare il comitato utenti e a questi in genere vengono riconosciute le spese viaggio dei componenti. Attività di comunicazione e promozionale abbiamo ottenuto 12 mila euro in analogia ai bilanci precedenti e poi abbiamo mantenuto, sempre in analogia ai bilanci precedenti, interventi per monitoraggio tutela territorio risorsa idrica 58 mila euro che sono interventi che sono stati negli anni diversamente utilizzati in casi di inquinamenti piuttosto che a supporto di attività di bonifica come è il caso della Galvanica di Tezze di cui siamo finanziatori di una prova pilota oppure dell’inquinamento di Marostica dell’ex Famot, percloroetilene a cui abbiamo finanziato dei pozzi per la verifica dell’inquinamento. Contributi per la tutela delle falde acquifere e di studi ambientali, 75 mila euro ed infine contributi da trasferimenti regionali 60 mila euro che sono la contropartita in parte spesa di quell’entrata che abbiamo previsto sui sollevamenti. Sul titolo II praticamente 10 mila euro 2 mila euro in attrezzature varie e 8 mila euro abbiamo ottenuto per acquisto macchine e attrezzature scientifiche, prevedendo eventualmente il cambio del server visto che ha una certa età in caso di cedimenti più o meno importanti. Titolo III niente. Titolo IV, spesa per servizi per conto terzi e praticamente c’è la partita di giro sulla parte delle entrate. Totale complessivo 934.389,30 quindi praticamente c’è la piena corrispondenza tra la parte di entrata e la parte di spesa. Questo sinteticamente avete visto è un bilancio abbastanza semplice e contratto per ovvi motivi. È chiaro che avendo una capacità decisionale che ha una prospettiva un po’ più strutturata si può finalmente andare ad investire ed a utilizzare questi capitoli anche importanti che abbiamo previsto, proprio per avere strumenti che ci permettono di regolare meglio la nostra attività, a partire dal piano d’ambito che è lo strumento fondamentale. Sul bilancio di previsione è stato ottenuto il parere dei revisori quindi adesso passo la parola al dottor Callegaro.

DOTT. CALLEGARO: Non è che abbia molto da aggiungere anche perché nel parere che abbiamo allegato alla documentazione ci siamo spinti analiticamente fin troppo e fin oltre la necessità della semplicità di questo bilancio, resta soltanto da affermare che riteniamo, come organo, attendibili le previsioni delle entrate, coerenti quelle della spesa e ne garantiamo il pareggio tra le due sezioni, concludiamo naturalmente con parere favorevole all’approvazione. Grazie.

PRESIDENTE: Ci sono domande, chiarimenti?

Passerei anche in questo caso alla votazione.

Favorevoli? Contrari? Astenuti? Nessuno.

PRESENTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI QUORUM 0 0 ENTI 36 36 19

MILLESIMI 559 559 0 0 281

Immediata eseguibilità.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

Punto 4° all’ordine del giorno:

«Aggiornamento della carta del servizio idrico integrato. Regolamento di fornitura del servizio idrico e regolamento di fognatura e depurazione di Etra spa».

Questo è un provvedimento che si è reso necessario in adeguamento ad una delibera dell’AEEGSI che non consente di chiedere l’anticipo sui consumi ma solo il deposito cauzionale quindi è stato necessario adeguare il regolamento. Con l’occasione si modificano anche altri punti per dare una maggiore funzionalità. Se la dottoressa Cristofani vuole spiegare meglio.

DIRETTORE: Vi ricordo che questa assemblea si è sempre espressa sulla carta di servizio idrico integrato di Etra spa e sul regolamento di fornitura sia del servizio idrico che di fognatura e depurazione. Etra ci ha proposto alcune puntuali modifiche di cui adesso vi do il resoconto, che sono state discusse in contraddittorio e su cui si è formulato questa proposta che vi proponiamo ma il motivo sostanziale di questa delibera è l’adeguamento alla delibera dell’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Servizio Idrico che prevede appunto una modifica sostanziale della modalità del deposito cauzionale che sostituisce l’anticipo ai consumi. Siccome questa modifica va fatta obbligatoriamente entro il 30 giugno abbiamo ritenuto di farla in questa sede in modo da permettere al gestore di pubblicare già le carte di servizio coordinate col testo. Questa delibera propone di modificare il regolamento per la fornitura del servizio idrico all’art. 40, copertura perdite occulte, dove semplicemente sono state fatte delle precisazioni lessicali. Al posto di fuga si parla di perdita, su questa voce “perdite occulte” grava un sistema di copertura assicurativa, per cui si è cercato di omologare il linguaggio del regolamento al contratto con l’assicurazione che poi gestisce le copertura perché fino a certe quote esiste una copertura assicurativa per tutti gli utenti, invece che fuga si è scritto perdita e poi dove è scritto” un fatto accidentale avvenuto” - ho evidenziato in rosso le modifiche -, sull’impianto” si è precisato idraulico, e queste sono sostanzialmente le modifiche dell’articolo, proprio per garantire la piena uniformità anche al contratto assicurativo. All’art. 45 è stato di fatto cancellato l’anticipo sui consumi ed inserito il deposito cauzionale, questo è stato fatto in maniera del tutto congruente con quello che è previsto dalla delibera AEEGSI quindi di fatto all’atto della stipula del contratto di fornitura il cliente versa un deposito cauzionale, la somma è determinata in misura pari al valore dei corrispettivi per un massimo di tre mensilità di consumo storico oppure da listino, là dove non vi sia un consumo storico e viene addebitata in fattura secondo le modalità previste dalla norma vigente. Abbiamo evitato i riferimenti normativi specifici perché c’è un’evoluzione tale che talvolta non si fa tempo ad aggiornare il regolamento che è già vecchio il riferimento normativo. L’importo del deposito cauzionale fruttifero, e questa è la differenza sostanziale rispetto al passato, viene restituito o conguagliato per compensazione quindi la modifica sostanziale è che il deposito cauzionale diventa fruttifero, mentre l’anticipo sui consumi era infruttifero.

COMUNE DI VIGONZA: Mi scuso anche per l’ignoranza, in quando momento noi abbiamo l’anticipo sui consumi? Quando andremo a variare, adesso varieremo il regolamento, da quando entra nei nuovi contratti e in quelli vecchi come funzionava?

DIRETTORE: Entro giugno. Aspettiamo comunque che l’AEEGSI ci fornisca chiarimenti sulle modalità. Comunque verranno conguagliati tutti i contratti in essere. COMUNE DI VIGONZA: Gli esistenti sono ancora con gli anticipi?

DIRETTORE: Sì, al momento.

COMUNE DI VIGONZA: Non credo sia utile funzionare con un doppio percorso.

DIRETTORE: Viene fatta una modifica anche per gli esistenti però aspettiamo le direttive. Nel momento in cui entra in vigore il regolamento tutti i nuovi seguiranno questa strategia, c’è un tempo di adeguamento anche per i vecchi che però è determinato dalla delibera. Viene mantenuto praticamente l’impianto che in caso di insolvenza il gestore potrà compensare con deposito cauzionale, invece che con l’anticipo sui consumi quindi non è stato sostituito, è stata fatta l’esclusione IVA perché a questo punto non essendo un anticipo sui consumi non è più valorizzato come soggetto IVA. Il problema di fondo era il deposito cauzionale per le utenze condominiali che è pari al 60% della somma dei valori, anche questo indicato dalla delibera AEEGSI. Qualora il deposito cauzionale non fosse stimabile o il cliente avesse esigenze diverse, si può sostituire con una polizza fideiussoria a favore del gestore, soprattutto per utenze produttive che magari hanno caratteristiche particolari o per le quali è difficile stabilire la media storica dei consumi sui tre mesi. Non è dovuto il deposito cauzionale per le domiciliazioni bancarie o postali fino a 500,00 Euro, quindi c’è questa forte spinta alla domiciliazione. Ripeto la struttura di questo articolo è di fatto pari a quello che impone la delibera. Conseguentemente alle modifiche appena descritte è stato modificato, partiamo pure dal punto 1.3 le voci di listino relative all’ex anticipo sui consumi, ora deposito cauzionale quindi è stata rivista questa parte. Sul listino è stata fatta anche l’introduzione di una cosa che questa assemblea aveva già deciso e applicato ma non è mai stata riportata al listino per una svista che è lo sconto del 30% per gli allacciamenti contestuali alle lavorazioni con scavi. Se uno chiede di allacciarsi all’acquedotto quando c’è uno scavo aperto quindi di fatto è più comodo e meno costoso fare gli stacchi per l’allacciamento, c’è uno sconto a listino del 30%, questa è una cosa già deliberata, semplicemente mancava la riga di listino che esplicitava questa possibilità, già deliberata e già applicata. Altre modifiche di listino, c’è quella delle manifestazioni temporanee che è stata richiesta da alcuni Comuni o da alcune pro loco, le manifestazioni temporanee, le sagre ecc.

COMUNE DI VIGONZA: Il risultato economico di questo deposito dove và?

DIRETTORE: Viene restituito all’utente.

COMUNE DI VIGONZA: Il risultato economico e gli interessi va alle utenze in difficoltà o va a bilancio?

DIRETTORE: Vengono restituiti all’utente. Se io metto una cifra a disposizione, se la metto in banca questa rende pur qualcosa alla fine, la rendita di questa cosa va restituita a chi ha versato oppure possiamo creare un capitolo per le utenze in difficoltà?

DIRETTORE: Se io ho versato 100 adesso quando chiuderò l’allacciamento o cambierò, mi verrà restituito il 100 con gli interessi che ha prodotto nel frattempo. Non so se sono stata chiara. Va ad aumentare il deposito cauzionale e va a beneficio dell’utente che l’ha versato.

COMUNE DI VIGONZA: Pensavo di mettere quel risultato economico a disposizione delle utenze in difficoltà.

DIRETTORE: Non si può destinare in questo senso.

COMUNE DI VIGONZA: Restituire all’utenza ma restituisce pochi centesimi invece nella massa si può intervenire su chi è in difficoltà alla fine.

DIRETTORE: Sì però non si può fare con i soldi dell’utente, nel senso che tutte le agevolazioni devono essere strutturate ma non nella forma coattiva per l’utente.

COMUNE DI VIGONZA: La mia osservazione era per andare incontro a quelli che sono in difficoltà.

DIRETTORE: C’è questa rigidità che è proprio strutturale e strutturata in questo senso, dicevo che le ultime due modifiche di listino sono sulle spese d sollecito e sono i costi delle raccomandate che sono stati portati da 5 a 10 invece che da 3 a 7 e nelle manifestazioni temporanee perché era previsto un addebito di 10 euro al giorno quando la manifestazione temporanea, la fiera, la sagra ecc. durava più di 10 giorni però questo è risultato essere molto gravoso rispetto all’allacciamento classico quindi si è tolto questo ulteriore aggravio. Ci saranno già 200 euro per i tre stacchi quindi in questa forma forfettaria è ricompreso tutto oltre che i consumi ma non è stata messa un’aggiunta oltre ai 10 giorni anche perché a volte capita che per problemi di tempo o di maltempo le manifestazioni vengono rinviate, c’era un po’ questa segnalazione. Queste sono le modifiche proposte per il regolamento di acquedotto

VOCE: Posso per gentilezza rivedere quanto è il prezzo dell’allacciamento?

DIRETTORE: Scorrere il listino? L’allacciamento fino ad un pollice e mezzo 940 euro, questi sono già approvati da queste assemblee nel passato fino ad un pollice e mezzo, da un mezzo a 2 pollici 2.200 oltre i 2 pollici 4.400, oltre i 2 pollici sono utenze molto importanti. Devo dirvi, per completezza di informazione, che l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Servizio Idrico sta rivedendo la carta dei servizi quindi presumibilmente e attendibilmente interverrà anche sulla parametrizzazione dei listini per cui noi non abbiamo ritenuto di intervenire diversamente in questo momento perché esiste già un’istruttoria aperta dell’autorità per l’energia elettrica ed il gas ed il servizio idrico, in questo senso, probabilmente i nostri regolamenti di acquedotto e di fognatura convergeranno nella carta dei servizi perché l’AEEGSI prevede un unico documento che regola tutti i rapporti con l’utenza. Ci saranno delle parametrizzazioni, anche e probabilmente sul riferimento del costo di allacciamento perché stiamo facendo un’indagine sui costi medi.

COMUNE DI VIGONZA: Scusi dottoressa ma non si poteva posizionare la distanza a 7,5 metri? E’ normale sia in più andiamo ad agevolare chi ha un progetto più lungo, in pratica i piccoli pagano i 940 sulla prima fascia, non so se l’osservazione è giusta o se ho capito male. Fare 4 metri e poi 7,50 metri per agevolare perché credo che abbia più vantaggio chi ha 7,50 metri andiamo a penalizzare chi ha l’acquedotto sul marciapiede?

DIRETTORE: Si possono fare molte e diverse considerazioni ma non sono oggetto in questo momento di valutazione e modifica. Ripeto, adesso in previsione di una revisione strutturale possiamo andare a discutere tutte le singole voci di listino anche perché avremo un margine diverso.

PRESIDENTE: Non era oggetto della discussione di oggi questo, può avere una sua logica sicuramente. Non è una cosa campata in aria come idea.

DIRETTORE: Proseguiamo. Regolamento per il servizio di fognatura e depurazione, c’è una modifica all’art. 36. L’art. 36 è quello che regola l’obbligo di allacciamento alla fognatura e depurazione, in particolare era un articolo pensato per penalizzare quanti, pur avendo l’obbligo di allacciamento, non ottemperano a quest’obbligo e qui poi bisogna andare in allacciamento coattivo con l’ordinanza del Sindaco ecc., e si perde tantissimo tempo. La prima stesura di questo articolo prevedeva che il gestore informava dell’obbligo di allacciamento, si faceva una diffida a 60 giorni, scaduta anche questa veniva applicata la tariffa del servizio di fognatura e depurazione per quanti non ottemperassero all’obbligo di allacciamento, questo per dissuadere dall’aspettare le calende greche quindi chi aspettava tanto tempo... il problema è che, poiché la tariffa è un corrispettivo di servizio, non si può richiederla per un servizio che comunque non viene erogato, seppur per inadempimento dell’utente, per cui si è scelto o si propone di sostituire al termine tariffa il termine penale, che poi viene regolata a listino in modo che resti una forma di penalizzazione per chi non adempie e una forma di incentivo ad allacciarsi in tempi ristretti ad evitare poi l’allacciamento coattivo, questa è la modifica altrimenti sarebbe impugnabile quindi non applicabile. La penale che poi è regolata a listino è stata pensata più o meno in analogia con il costo medio del servizio di fognatura su base annuale in 200 euro all’anno. Se noi facciamo un costo medio di solo fognature e depurazione i 4 componenti sono circa 200 euro quindi si è pensato di mantenere questa cifra. Su questa cifra possiamo eventualmente discutere, abbiamo fatto una media sui servizi attuali quindi sul regolamento di fognatura questa è la modifica che è stata proposta.

COMUNE DI VIGONZA: Spiego il motivo, perché se uno deve fare dei lavori e continua a pagare 200 euro di sanzione e non fa l’allacciamento, perché al di là della sanzione credo che sia un discorso anche di rispetto ambientale perché se si scarica… io credo che potremo anche aumentare per invitare la gente ad allacciarsi. Altrimenti che paga la depurazione o che paga la sanzione non fa i lavori e continua ad inquinare!

VOCE: Anche io sarei d’accordo di essere più severo addirittura. Altrimenti il ragionamento è 200 euro all’anno e facciamo a meno di allacciarci non spendo niente, solo il costo dello smaltimento. È stato fatto un investimento a quella rete quindi deve avere una logica conseguenza l’allacciamento degli utenti.

DIRETTORE: La cifra che abbiamo è stata calcolata ripeto come una media quindi l’obiettivo è quello chiaramente di invitare ad allacciarsi e non ad aspettare. Ditemi. VOCE: Aumentiamo? Poi sapete cosa succede, i cittadini vanno a bussare al Sindaco e dicono, non riesco ad allacciarmi perché la crisi ecc. quindi è un bel problema... è giusto che si allaccino perché altrimenti ci mancherebbe altro, nel senso che le tubature sono state fatte però poi c’è anche questo risvolto, pensiamoci perché capita a tutti i Comuni che ci sia qualche cittadino che dopo viene, c’è la crisi e non riesco quindi non lo faccio perché non voglio ma...

COMUNE DI VIGONZA: Penso che aumentarli di un po’ magari del 50% cioè 300, io penso sia poco però! È la prima volta che i Sindaci domandano di aumentare.

DIRETTORE: La proposta è di 300 Euro.

COMUNE DI VILLA DEL CONTE: Sì perché altrimenti è vero che poi c’è la difficoltà di far fronte come amministratori a chi ha difficoltà appunto ad allacciarsi però quella ce l’avremo comunque se fosse per i 200, come per i 300 o per 500. Potremo avere invece il problema opposto che anche i cittadini che hanno tranquillamente la possibilità di farlo solo per la sperequazione che si crea tra chi paga e chi non paga si porti quasi ad incentivare il non allaccio perché se non allacciarsi poi come penalità è la stessa cifra che ha uno come canone ad allacciarsi ed evita i 3-4-5 mila euro di scavi, di adattamento della sua rete fognaria per potersi allacciare credo che non vada nella direzione giusta. Un 50% come diceva il collega e l’amico Tacchetto rispetto a quello che si era proposto penso possa andare bene, tanto per segnare la differenza tra chi lo fa e chi non lo fa.

DIRETTORE: Questo vuol dire che, tanto per capirsi. Io utente ricevo la segnalazione da Etra che ho l’obbligo di allacciarmi, Etra me la rinotifica, passati i 60 giorni scatta la penale che ha base annuale, che me lo notifichi il 30 dicembre vale per tutto l’anno, come se me la notificasse il 2 gennaio perché è una penale quindi non è commisurata nel numero dei giorni. Questo vuol dire che se io continuo a non allacciarmi e continuo finché non interviene l’ordinanza del Sindaco che mi obbliga, nel momento in cui mi allaccio in maniera coattiva mi trovo che se mi sono allacciato dopo 2-3-4 anni ho questa penale che si somma annualmente. Tanto perché sia chiaro per tutti il meccanismo.

VOCE: Io che abito nei Colli per cause economiche o di vantaggio uno non si allaccia e io sono costretto a vedere un ruscello che scende che è inquinato preferisco intervenire con un contributo, se è il caso, al soggetto che è in difficoltà come Comune e proteggere l’ambiente alla fine perché è questo che conta per noi credo, l’idea è tenere l’ambiente al di là dell’aspetto economico. Se il soggetto è in difficoltà il Comune io credo che intervenga volentieri a favore di questo, però se il soggetto non è in difficoltà credo che la sanzione è giusto che la paghi, questo è il concetto che volevo dire.

VOCE: La distanza entro la quale ho l’obbligo di allacciamento, la distanza sono i 50 metri? Perché ci sono delle realtà in montagna che non sono così facilmente gestibili, nel senso che può passare e poi il controllo lo farebbe comunque l’ufficio di Etra o gli uffici tecnici comunali sugli allacciamenti? Li fa Etra e poi voi sollecitati i cittadini?

DIRETTORE: Li fa Etra, Etra sollecita i cittadini, se i cittadini non ottemperano Etra manda i nominativi ai Comuni.

VOCE: Portano l’elenco al Sindaco perché ci sono delle peculiarità che non è il caso che io stia qua ad identificare che possono essere oggettivamente difficili da gestire. Se io ho il tubo che passa a 40 metri da casa ma sono sotto strada e devo passare la provinciale per andare ad attaccarmi, non è che sia s immediato!

DIRETTORE: C’è nel regolamento l’individuazione di fattibilità tecnico economica.

VOCE: Io avrei comunque piacere che dopo lo studio fatto da Etra venisse sentito l’ufficio tecnico, quanto meno il Comune per capire se ci sono delle situazioni particolari, altrimenti veramente abbiamo la fila in Comune noi.

DIRETTORE: Questo però è un problema procedurale di gestione della pratica.

COMUNE DI CITTADELLA: Una domanda i 300 euro, questa associazione nuova di Equitalia di cui mi sento socio, mi permetto la battuta, sono per allacci eseguiti gratuitamente per estensione rete o a seguito di una richiesta di allaccio Etra prevede l’allaccio e tu non ti allacci quindi c’è la penale?

DIRETTORE: Se io ho una nuova abitazione e ho una fognatura che passa davanti, ho l’obbligo di allacciamento.

COMUNE DI CITTADELLA: Sì ma Etra ha predisposto il pozzetto di allaccio?

DIRETTORE: Lo predispone nel momento in cui chiedo l’allacciamento. I braccetti, i cosiddetti braccetti vengono fatti in sede di esecuzione lavori poi, il pozzetto viene in genere tirato fuori nel momento in cui viene richiesto l’allacciamento.

COMUNE DI CITTADELLA: Comunque per esperienza personale ho notato che chi non si allaccia nei tempi di solito sono quelli che non hanno realmente soldi, può essere il pensionato, può essere anche il disoccupato, può essere anche chi non ha i 2-3-5 mila euro per la separazione interna quindi non si può allacciare, personalmente i 200 euro penso siano un incentivo più che buono per dire, ti lascio un anno di tempo, fra virgolette penale, e poi allacciati. Io tornerei indietro ai 200 perché penso siano stati ragionate. Grazie.

VOCE: Non si può lasciare il primo anno una cifra e poi se sono un po’ recidivi magari gli diamo una percentuale o andiamo secchi sui 300 e buonanotte. Il primo anno gli diamo un anno, un avvertimento di un anno viste le problematiche e poi… Dalla notifica quanto tempo hanno 6 mesi?

DIRETTORE: 60 giorni. Io capisco bene la proposta del Sindaco di Cittadella che dice lasciamo 200 e diciamo che dall’anno successivo, nella recidiva del secondo anno l’aumentiamo del 50% quindi mettiamo 300 il secondo anno, la interpreto così la proposta.

COMUNE DI CITTADELLA: Esatto è più che altro per andare incontro ai cittadini.

DIRETTORE: Formuliamo le proposte. La proposta è 200.

PRESIDENTE: Riepilogando sono state fatte tre proposte, una lasciare i 200 euro, una lasciare i 200 euro per il primo anno e 300 per il secondo e successivi e poi quella di portarla direttamente a 300 sin dal primo anno nell’immediato. Scusate per questo argomento c’è bisogno della maggioranza qualificata quindi bisogna che siamo i 2/3 d’accordo su una proposta.

DIRETTORE: Di fatto la delibera che approva i due regolamenti prevede l’eventuale emendamento che risulterà da quella delle tre proposte che ha i 2/3. Le votiamo in sequenza a partire da 200, le metterei nell’ordine in cui le abbiamo ricevute, 200, 300 oppure 200 e 300.

PRESIDENTE: Cominciamo con quella dei 200, chi è d’accordo?

DIRETTORE: Dobbiamo fare però nominale perché altrimenti non abbiamo il riscontro dei millesimi. Proposta di approvazione del listino a 200, chiamo i presenti e mi dite favorevoli o contrari in modo che facciamo il conto anche con le quote oltre che con le teste.

Comune di Bassano: assente. Comune di Borgoricco: contrario. Comune di Campo San Martino: favorevole. Comune di Campodarsego: contrario. Comune di Campolongo: favorevole. Comune di Carmignano: favorevole. Comune di Cittadella: contrario. Comune di Conco: favorevole. Comune di Fontaniva: favorevole. Comune di Galliera Veneta: favorevole. Comune di Gazzo: favorevole. Comune di Mestrino: contrario. Comune di Piazzola: favorevole. Comune di Piombino: contrario. Comune di Pove del Grappa: favorevole. Comune di Romano: favorevole. Comune di Rosà: favorevole. Comune di Rovolon: favorevole. Comune di Rotzo: favorevole. Comune di San Giorgio delle Pertiche: contrario. Comune di San Giorgio in Bosco: favorevole. Comune di San Martino di Lupari: contrario. Comune di santa Giustina in Colle: contrario. Comune di Saonara: contrario. Comune di Solagna: favorevole. Comune di Teolo: contrario. Comune di Tezze sul Brenta: favorevole. Comune di Valstagna: favorevole. Comune di Veggiano: assente. Comune di Vigodarzere: favorevole. Comune di Vigonza: contrario. Comune di Villa del Conte: contrario. Comune di Villafranca: assente.

PRESENTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI QUORUM 12 0 Borgoricco, Campodarsego, Cittadella, Mestrino, ENTI 30 18 Piombino Dese, San Giorgio 20 delle Pertiche, San Martino di Lupari, Santa Giustina in Colle, Saonara, Teolo, Vigonza, Villa del Conte

MILLESIMI 441 204 237 0 294

Questa proposta non ha la maggioranza. Il risultato è che ci sono 18 favorevoli e 12 contrari quindi non c’è il quorum dei 2/3 che sarebbe 20, dovrebbero esserci 20 favorevoli.

PRESIDENTE: Adesso votiamo quella di 200 il primo anno e 300 dal secondo.

PRESIDENTE: Favorevoli a 200 il primo anno e 300 il secondo. Facciamo una prova visiva per vedere se sull’ipotesi 200 il primo anno e 300 il secondo si può pensare di raggiungere il quorum dei 2/3.

Favorevoli? 13.

Comunque non c’è.

Per completezza proviamo a fare anche quello per la quota dei 300 diretti sin dal primo anno.

Favorevoli?

DIRETTORE: Cerchiamo di convergere su una proposta.

PRESIDENTE: Esatto, io vi chiederei a questo punto di verificare se volete convergere su quella tutto sommato più votata che è quella dei 200 quindi con questa proposta, chiedendovi di convergere, metterei adesso in votazione direttamente l’intero provvedimento, sempre se siete d’accordo.

Complessivamente l’intero argomento.

Favorevoli? Contrari? Nessuno. Astenuti? Nessuno.

PRESENTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI QUORUM 0 0 ENTI 30 30 20

MILLESIMI 441 441 0 0 294

Anche in questo caso l’immediata esecutività.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

Tutti favorevoli grazie.

Un’ultima cosa molto veloce, aggiornamento del piano d’ambito. Ne avevamo accennato la volta precedente, noi per la verità abbiamo cominciato ad avere alcuni contatti con Etra perché chiaramente è fortemente interessata e in qualche maniera è anche nostra controparte. Come strutture volevamo avere anche da parte vostra un mandato per proseguire in questo lavoro e proporvi alla prossima assemblea un programma di lavori, anche con indicazioni di quelle che dovranno essere se si vuole necessariamente alcune consulenze esterne perché serve la terzietà per condurre la parte di rapporto ambientale appunto per proseguire in queste attività e arrivare all’aggiornamento del piano d’ambito che ormai è abbastanza datato e necessita di essere rivisto e aggiornato. Questo sostanzialmente.

Accordato.

IL DIRETTORE PRESIEDE L’ASSEMBLEA D.ssa Giuseppina Cristofani IL COMMISSARIO AD ACTA Ing. Marco Puiatti

IL VERBALIZZANTE Dott. Dario Fattori