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SESTRI LEVANTE DALLE ORIGINI ALL’ETÀ MODERNA

LE ORIGINI I primi cenni riguardanti la formazione mentre gli studi di epoca più antica non di insediamenti umani nel territorio di Se- hanno raggiunto un’interpretazione uni- stri si trovano nelle opere degli autori del- voca delle fonti.5 l’antichità classica: Plinio menziona, Rimane oscuro in quale epoca la fon- lungo l’arco costiero, le località di Del- dazione sia avvenuta, perché Segesta phini portus, Tigullia intus, Segesta Ti- Tigulliorum è citata solo da Plinio, in gulliorum;1 una località di nome Tigullia piena età romana; sussistono poi dubbi è ricordata – oltre che da Plinio – fra Luni sulla condizione giuridico-amministrativa e Genova da Pomponio Mela,2 fra la foce del territorio fra Genova e Luni: l’ipotesi del fiume e Portovenere da Tolo- dell’esistenza del municipium di Tigullia meo.3 Se non è possibile stabilire in appare poco fondata, dal momento che modo preciso la posizione reciproca dei la zona, aspra, montana e relativamente centri di Segesta e di Tigullia, non man- isolata nell’entroterra, fu solo parzial- cano argomenti per situare Tigullia più mente e tardivamente colonizzata dai verso l’interno – sebbene in un luogo di Romani, come sottolinea Pavoni.6 Sestri incerta collocazione – e per considerare Levante quasi certamente dovette es- Segesta come insediamento a mare dei sere toccata dall’antico percorso romano Tigulli stessi; su questa linea sono abba- che collegava l’alta Val di Vara all’ap- stanza concordi gli studiosi più recenti,4 prodo di Genua; la quasi totale assenza

La penisola di Sestri dalla Mandrella

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la funzione di far affondare le marre del- l’ancora nei fondali sabbiosi, in modo da aumentarne l’efficacia. Il ritrovamento testimonia l’esistenza di importanti traf- fici marittimi nella zona di Sestri Levante già in piena epoca romana. Campagne archeologiche effettuate già nella seconda metà dell’Ottocento hanno d’altra parte permesso di trovare – nell’immediato entroterra, presso le miniere di rame di Libiola – reperti che recenti datazioni radiocarboniche hanno confermato essere risalenti all’Età del Rame, testimonianza di un antico sfrut- tamento delle miniere stesse,8 con la concreta possibilità che parte del pro- dotto venisse imbarcato proprio nel porto di Sestri.9 Arturo Issel ricorda poi che in località

Uno dei ponti in pietra sulla strada per Sant’Anna a Pietracalante Loto furono trovati, nel corso dell’Otto- cento, tre manufatti di bronzo, databili di resti archeologici sulla terraferma rife- alla prima Età del Ferro (850/750 a.C.), ribili con sicurezza a quel periodo rende consistenti in un puntale di lancia a però assai ipotetica la ricostruzione di forma conica, in una “piastrella pedun- tale percorso: si può ipotizzare che la colata a foggia di bottone” e in un brac- strada basolata che dalla chiesetta di cialetto, “formato da un nastro piano San Sebastiano, subito a ponente di Se- all’interno e carenato al di fuori”.10 stri, sale ai ruderi della cappella di San- Questi ritrovamenti archeologici indu- t’Anna, attribuibile al periodo medievale, cono quindi a ipotizzare che il territorio sia stata realizzata su preesistenze più sestrese fosse abitato già nel corso delle antiche, forse romane.7 Età del Rame e del Ferro. Nel 2006 una complessa operazione Per quanto riguarda la conformazione di archeologia marina, svoltasi a circa geografica del territorio, nell’antichità Se- 400 metri al largo di punta Manara e a stri Levante era costituita da un isolotto, 33 metri di profondità, ha permesso di ri- caratterizzato da un promontorio che nel portare a galla un “ceppo” di ancora ro- versante sud è a strapiombo sul mare. mana databile tra il I secolo a.C. e il I Solo in età moderna l’isola fu definitiva- secolo d.C.; si tratta di un pezzo di legno mente unita alla terraferma da un sottile di 1,54 metri di lunghezza, con una sca- istmo formato sia dai depositi delle co- tola in piombo pesantissima (circa 500 stanti alluvioni dei torrenti Gromolo e Pe- chilogrammi), che faceva probabilmente tronio, sia dall’azione del mare; l’istmo parte della dotazione di bordo di una doveva essere più sottile e più basso del- nave da carico lunga oltre 20 metri, con l’attuale. Il fondo malcerto e sabbioso, le 12 sestri levante baratta copia 2:sestri 10-10-2009 15:04 Pagina 13

infiltrazioni del mare, specialmente in se- guito a fortunali, e l’afflusso delle acque piovane rendevano paludoso il suolo alle pendici dell’isola. È ragionevole la supposizione che in passato il mare si inoltrasse profonda- mente nell’interno della piana sestrese, per circa un miglio dall’attuale foce del Gromolo; a tale distanza, infatti, sono stati rinvenuti resti di ancore e anelli in- fissi su pietre che potevano essere adibiti all’ormeggio di navi. Si è ritenuto perciò che il mare lambisse la collina di località Santo Stefano del Ponte, formando qui una rada di notevole estensione.

IL MEDIOEVO Riferimenti al territorio di Sestri si tro-

vano già in documenti anteriori all’anno Parte dell’antico sistema difensivo sulla penisola a levante 1000, ma senza alcuna indicazione del- l’entità e dell’ubicazione dell’abitato. To- zantino-longobarda, non costituì mai un ponimi che sembrano appartenere al comitato, ma fu poi inglobata nella cir- territorio di Sestri sono contenuti nella coscrizione comitale genovese.14 È pro- donazione carolingia dell’Alpe Adra al babile che l’isola (o penisola) dovesse monastero di Bobbio;11 alla valle Sigestri fin da questo periodo essere utilizzata è poi fatto riferimento in un diploma, con- come luogo di facile difesa, in cui la po- cesso il 23 giugno del 909 da Berenga- polazione trovava protezione dalle even- rio I alla chiesa pavese di San Giovanni tuali offese nemiche. È difficile dire se un delle Donne.12 insediamento stabile fosse già presente Dopo l’invasione dei Longobardi e prima del secolo XII, quando la Repub- specialmente dopo la loro occupazione blica di Genova ne tolse il possesso ai di Parma e Piacenza (inizi del VII secolo) monaci di San Fruttuoso; risale a quel la necessità della difesa si fece pres- periodo una serie di documenti desunti sante: si resero indispensabili impianti di dal Codice Diplomatico e dagli Annali difesa all’imbocco delle principali strade del Caffaro riguardanti la popolazione transappenniniche, e Sestri Levante, che venne ad abitare in insula Segestri – come sottolineano Polonio e Pavoni, di- e si impegnò a rimanervi – dopo che venne un caposaldo chiave, a controllo essa era passata sotto il dominio geno- degli itinerari verso la Val di Vara e in par- vese.15 ticolare del Passo di Centocroci.13 Al tempo degli Ottoni, tra le contee al- Passata sotto il governo carolingio, lora nate, sorse anche quella della fami- Sestri, distretto castrense di origine bi- glia Fieschi, Conti di Lavagna, che per 13 sestri levante baratta copia 2:sestri 10-10-2009 15:04 Pagina 14

diversi secoli ebbe dominio su una vasta alla resa i Fieschi e li obbligò ad una estensione del Levante ligure compreso convenzione con la quale essi le cede- Sestri. I Fieschi dopo aver occupato la vano le loro terre, nelle quali concesse zona dove ora si trova Lavagna, conqui- poi loro di rimanere, non più come pa- starono subito Sestri Levante, e Trigau- droni ma come feudatari. Il territorio di dium, cioè Trigoso (frazione di Sestri), il Sestri Levante rimase loro assegnato in cui vicino terreno alluvionale del torrente feudo, tranne l’isola che era in possesso Petronio andava estendendosi fino al dei monaci di San Fruttuoso, i quali, per lido marittimo. Mentre i Fieschi che tro- antiche concessioni imperiali, erano af- viamo a Sestri e più precisamente a Tri- francati da ogni giurisdizione di conti e goso erano dello stesso ramo di quelli di degli stessi messi imperiali. Lavagna, a Ginestra fin dal XIII secolo I monaci cedettero poi l’area alla Re- s’insediarono i Ravaschieri, una delle pubblica di Genova, che nel 1145 vi edi- sette famiglie che nel 1528 composero ficò un munito castello e delle mura sulle l’Albergo dei Fieschi.17 rupi dominanti i due porti naturali, costi- Sestri serviva da deposito delle merci tuendo così una fortezza a difesa della e dei prodotti agricoli locali o provenienti costa e dei paesi che la costellavano.18 da altri paesi che dovevano essere Dagli Annali del Caffaro appare evi- esportati con i muli nel Ducato di Parma, dente come il dominio genovese sia qui passando per il Passo di Centocroci. Nel sancito dalla costruzione del castello. 1139 la Repubblica di Genova, che ve- Tutta l’iconografia successiva rappresen- deva come una continua minaccia il pro- terà sempre il promontorio di Sestri con gredire della contea fliscana, costrinse le sue fortificazioni, anche se dell’origina- ria struttura delle opere difensive ben poco è possibile ricostruire, a causa delle molte trasformazioni e modificazioni in- tervenute nel corso dei secoli. Il controllo di Sestri divenne per Genova un’effettiva necessità, perché a seguito della sua po- sizione strategica, favoriva il controllo e la sicurezza delle navigazioni lungo le rotte della orientale dirette a Sud;19 a Sestri dunque, “territorio a vocazione agricola”, venne affidato l’importante ruolo di punto base della navigazione di cabotaggio, via prediletta per mantenere i collegamenti tra gli estremi dell’asse orizzontale Genova-Portovenere.20 Nel 1198 i Fieschi – che nel 1170 ave- vano già ceduto il feudo dell’isola di Sestri all’arcivescovo di Genova Siro Porcello – furono costretti a rinunciare definitiva- La via a ponente di accesso alla penisola mente alla loro contea in favore della Re- 14 sestri levante baratta copia 2:sestri 10-10-2009 15:04 Pagina 15

pubblica di Genova, cui consegnarono Nel corso del XIII secolo (1206) Sestri simbolicamente i loro possedimenti, in fu elevata al rango di podesteria. Quando, seguito ad una convenzione dello stesso alla fine del secolo XII, la Diocesi di Ge- anno con la quale in contropartita i Con- nova fu divisa in podesterie, le quattro soli genovesi confermarono a loro e ai di- pievi di Sestri Levante, Castiglione Chia- scendenti, in perpetuo, il titolo di feudatari varese, e Framura furono rette del di Lavagna, dei Castelli di da un podestà con sede a Sestri. Sestri Levante e di Rivarolo e li ammisero Il Comune era stato a sua volta diviso di nuovo a stabilirsi a Genova, ascriven- in tre terzieri: terziere del borgo, terziere doli anche alla nobiltà genovese. Quindi di San Giovanni, terziere di Santa Vitto- essi continuarono a Genova e nella ri- ria. I terzieri erano allora divisi in più fra- viera di levante ad esercitare la loro poli- zioni dette “ville”, in tutto venti: ciascuna tica nel proprio feudo che tra l’altro villa aveva una certa autonomia per con- comprendeva il territorio di Trigoso e il ca- durre gli affari locali e si governava se- stello dell’isola, mentre i cittadini del condo i suoi costumi.22 borgo di Sestri Levante si misero sotto la protezione di Genova, a condizione che il borgo stesso avesse un’autonomia e DAL XV AL XVIII SECOLO fosse amministrato da un podestà affian- Una sola notizia riguarda lo sviluppo cato da un consiglio locale.21 demografico del Quattrocento, quella Con il passaggio sotto il dominio ge- del Bracelli, che indica, nel 1418, in 800 novese ebbe inizio per Sestri una lunga gli “habitatores” di Sestri.23 serie di anni di pace, interrotta solo da saltuarie scorrerie di pirati. Lo sviluppo topografico si orientò soprattutto verso la collina del Bottone e i lembi adiacenti, nonché sull’area dell’istmo, verso l’isola, cui si accedeva attraverso la stretta strada racchiusa fra due mas- sicce mura ed ancora oggi detta via del Pozzetto. Nell’ambito del nuovo impianto am- ministrativo conferito al territorio ligure agli inizi del XIII secolo, la parte a ovest del Passo del Bracco venne divisa in quattro organismi, ciascuno caratteriz- zato dalla definizione podestarile. Le pievi di Sestri Levante, Castiglione Chia- varese, Moneglia e Framura furono date a reggere ad un podestà con sede a Se- stri; la podesteria sestrese confinava con il Feudo dei Fieschi, Conti di Lava- gna, lasciato loro da Genova. Vico del Pozzetto, antica via di percorrenza della penisola 15 sestri levante baratta copia 2:sestri 10-10-2009 15:04 Pagina 16

Fra le attività economiche di Sestri in davano buone produzioni di frutta ed or- quei secoli dovevano essere importanti taggi e che già allora si estendevano sui soprattutto i traffici marittimi. Il passaggio versanti collinari: (per esempio le colline dall’attività agraria a quella mercantile di Loto erano occupate da oliveti e ca- venne promossa nel borgo soprattutto stagneti). Un’altra famiglia importante dalla famiglia dei Bernabò.24 sul piano agro-commerciale è quella dei Il porto è già nominato nel secolo XII, Federici, la quale più del commercio pri- anche se doveva trattarsi di un semplice vilegiò l’esercizio dell’attività agraria;28 approdo; il primo molo viene infatti co- notevoli rimanevano anche i commerci struito agli inizi del 1400.25 Nonostante con l’entroterra parmense, attraverso i la politica di Genova mirasse ad elimi- valichi dell’entroterra sestrese. Sestri nare ogni possibile rivalità commerciale era inoltre un importante posto di riven- da parte dei centri rivieraschi,26 si ha no- dita del monopolio genovese del sale, tizia di attive ed abbastanza intense re- con un volume di traffico quasi pari a lazioni commerciali con la Sardegna e la quello di Spezia.29 Corsica, oltre che del consueto traffico Nel 1421 il duca Filippo Maria Vi- di cabotaggio con la riviera. Redditi di- sconti, Signore di Milano, occupò Ge- screti dava anche la pesca: dell’interes- nova e la riviera di levante. Dieci anni samento dei Sestresi verso questa dopo Sestri era ancora sotto il dominio attività è traccia negli atti notarili di Te- dei Visconti, durato fino al 1433. Nel 1454 aldo.27 Essi ci comunicano anche qual- Genova e la riviera di levante furono con- che informazione sulle attività rurali che quistate da Francesco Sforza.

Una delle sovrapporte cinquecentesche in via XXV Aprile 16 sestri levante baratta copia 2:sestri 10-10-2009 15:04 Pagina 17

La spiaggia di Renà con l’Assêu, antica Ripa Doria

I Fieschi, a loro volta, per riconqui- e il commercio di cabotaggio in tutto il stare il potere e i loro feudi, compresi Tirreno. Dopo la congiura dei Fieschi, i quelli della riviera, nel 1477 riuscirono a beni e i feudi dei Conti, tra i quali era cacciare gli Sforza. anche quello di Sestri Levante, furono Nella seconda metà del Quattrocento confiscati da Andrea Doria, e passarono giunsero a Sestri Levante i Doria; già da in gran parte in suo possesso.30 Nei se- molto tempo era vivo il contrasto tra le coli successivi i Doria avrebbero acqui- più potenti famiglie della Repubblica di stato il tratto di litorale di Riva Trigoso, Genova per contendersi il potere, e Se- compreso tra la sponda sinistra del tor- stri Levante fu coinvolta in queste lotte. rente Petronio e lo scoglio dell’Assêu Nel gennaio del 1506 Ottaviano Fre- (Ripa Doria). goso giunse a Sestri Levante con 400 Per quasi un secolo, tra la metà del uomini e di là tentò di sollevare la popo- XVII secolo e la metà del successivo, il lazione a marciare contro Genova per territorio di Sestri Levante fu bersaglio di occuparla, ma l’impresa fallì; così Sestri numerose incursioni da parte dei turchi; tornò a far parte del feudo dei Fieschi. E nel marzo del 1632 a Sestri confluirono intanto proseguiva l’attività marinara di le galee di Gian Vincenzo Imperiale che Sestri: dava alla Repubblica uomini di in quel periodo era comandante della mare che avevano fatto il tirocinio sui flotta genovese. Egli spazzò definitiva- leudi, con i quali esercitavano la pesca mente i pirati dalle coste liguri. 17 sestri levante baratta copia 2:sestri 10-10-2009 15:04 Pagina 18

Villa Balbi già Brignole vista dalla salita per la Mandrella

Villa Rimassa già Durazzo, in località Santo Stefano del Ponte

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Dal 1648 – secondo una disposizione infine offriva buoni redditi, arrivando ad del Senato della Repubblica – si comin- occupare persino un terzo della popola- ciò a registrare nel Libro dei Trapassi del zione. L’incremento dei traffici via mare Borgo31 le costruzioni che il Patriziato non fece diminuire i contatti con la terra Genovese intese erigere a Sestri Le- ferma: dal centro cittadino si dipartivano vante, usufruendo delle stesse agevola- le strade che attraverso l’entroterra zioni fiscali delle quali beneficiava a giungevano fino alla pianura padana e Genova. Attraverso le Pandette Napo- alle principali città dell’Italia Settentrio- leoniche si apprende come dopo il 1648 nale: un documento del 1646 conser- numerosi altri esponenti della nobiltà ge- vato all’Archivio Storico del Comune di novese si domiciliassero a Sestri Le- Genova,35 testimonia “il rifacimento del vante. I Brignole, i Gentile e i Durazzo, fondo e allargamento a 12 palmi” della che già possedevano terreni nelle zone cosiddetta “Strada Romea” nei pressi costiere e nell’entroterra, contribuirono dei possedimenti di Ugo Fieschi: si allo sviluppo anche nel sestrese di quel- tratta del tratto iniziale della via Aurelia, l’edilizia di villa che tanto fortemente che attraverso il Passo del Bracco già connota il territorio di Genova e del Ge- conduceva a La Spezia e a Roma se- novesato;32 molti abitanti erano certa- guendo il litorale;36 del 1651 è un altro mente fuggiti da Genova a seguito delle documento, fino ad ora inedito, an- gravi epidemie di peste che colpirono la ch’esso conservato all’Archivio Storico città nella prima metà del Seicento, epi- del Comune di Genova,37 firmato Ste- demie che peraltro non risparmiarono fano Lomellino e riguardante la “strada del tutto nemmeno le Riviere.33 romana a Sara: riparazione ad uso dei Diverse fonti danno indicazioni ri- viandanti provenienti da Parma, Vene- guardo alle floride condizioni economi- zia, e altri luoghi”, conferma la mante- che di Sestri in questi secoli. Per nuta ed anzi accresciuta importanza di esempio nei Viaggi di Gio. Vincenzo Im- queste vie di comunicazione. Dalla lo- periale sono ricordate “le bellissime pia- calità Sara in particolare iniziava la car- nure e gli amenissimi giardini” di Sestri rozzabile – l’antichissima cosiddetta Levante e nominata la produzione di vini “Via del Sale” – che attraverso la Val dei colli della Ginestra, mentre già un se- Petronio, la Val di Vara e il Passo di colo prima il Giustiniani osservava come Cento Croci conduceva a Parma e a “accade rare volte che i sestrini si par- Piacenza: attraverso questa strada nel tono da casa parendogli aver guadagno 1714 giunse a Sestri Levante anche Eli- assai in casa propria”.34 sabetta Farnese, sposa di Filippo V; Al porto di Sestri facevano capo i lungo le strade che congiungevano la “leudi” e i “barconi” impegnati in com- carrozzabile con la periferia rurale cir- merci con l’isola d’Elba, con la Toscana, costante si localizzarono molti esercizi con la Corsica e la Sardegna, con la commerciali e diverse attività connesse Grecia e con le due riviere liguri: spe- con i traffici verso l’entroterra; talune di cialmente l’importazione di vini e for- queste vie ancora oggi conservano il maggi sembra attività tradizionale dei nome di tali mestieri e commerci (via dei commercianti di Sestri; anche la pesca Ferrai, via delle Olive, via della For- 19 sestri levante baratta copia 2:sestri 10-10-2009 15:04 Pagina 20

Bottone fu tracciata in questi secoli la via principale della cittadina, corrispon- dente all’attuale largo Colombo. Paral- lelamente a questa strada interna ne fu aperta una litoranea, evidentemente per assicurare i collegamenti con il porto e con il litorale. Invece parallelamente a via della Chiusa, a settentrione dell’at- tuale corso Colombo, fu tracciata la strada oggi denominata via Dante. A conclusione del periodo aureo del locale sviluppo edilizio, la mappa del Po- licardi ci mostra una pianta della città assai diversa, per quanto riguarda il tes- suto urbano, da quella in precedenza ri- tratta dall’Accinelli.39 Le abitazioni, erette al di là del Borgo, non appaiono più iso- late l’una dall’altra: esse sono al contra- rio ubicate al centro di giardini e orti tutti

Centro storico di Sestri, il primo tratto di via Cappuccini armonicamente raccordati gli uni agli altri. All’opera di trasformazione del maggetta). Nel complesso l’abitato Borgo concorsero sia i casati locali (tra lungo la costa si espanse in modo par- essi innanzi tutto i Federici, e poi i ticolare (e forse proprio per il traffico più Muzio, i Bernabò, i Bolasco, i Vattuone, intenso) nei lembi pianeggianti e lungo i Marro, i Repetto, i Milanta, gli Assereto, le strade principali, verso nord e verso i Questa, i Costa) sia le principali fami- Levante. La cartografia settecentesca ci glie dell’aristocrazia genovese (Fieschi, mostra come a quel tempo l’abitato di Doria, Grimaldi, Cattaneo, Spinola, Giu- Sestri si fosse ormai spostato al piano, stiniani, Gentile, Imperiale, Cattaneo, coprendo tutta l’area dell’istmo, fino ai Pallavicino, Brignole, D’Amico, Durazzo, piedi del promontorio, mentre su questo Passano, Ravaschieri). Dal punto di spiccavano le fortificazioni e alcuni altri vista demografico il secolo XVIII registra edifici religiosi. Particolarmente interes- in effetti un nuovo sviluppo della popo- santi per questo aspetto, nonché per la lazione sestrese.40 distribuzione delle proprietà terriere e Allo sviluppo demografico e urbani- per l’evolversi della viabilità nel corso stico della zona costiera e dell’entroterra del XVIII secolo, sono le numerose rurale non corrispose un analogo svi- carte di Matteo Vinzoni e le due carte fir- luppo sul promontorio, dove la popola- mate da Domenico Policardi, datate zione anzi diminuì, tendendo a poco per 1776.38 Lo sviluppo urbanistico si con- volta (forse anche per la posizione iso- cretizzò anche nell’apertura di piazze e lata e disagevole e per l’erta faticosa, strade: tra piazza Sant’Antonio e l’in- sulla quale perciò erano difficili i tra- crocio di via della Chiusa con vico del sporti) a spostarsi verso il basso. Anche 20 sestri levante baratta copia 2:sestri 10-10-2009 15:04 Pagina 21

le robuste mura delle fortificazioni, in- tre le fortificazioni avevano oramai per- nalzate in passato, cominciarono a ce- duto ogni loro funzione militare. dere, anche perché in questi secoli di La guerra franco-austriaca toccò relativa pace non sempre venne curata anche il territorio di Sestri Levante; la la loro manutenzione; malgrado tuttavia Repubblica dovette ricorrere all’aiuto di lavori di ripristino saltuariamente ese- potenze straniere e chiese il soccorso guiti, le diverse fortezze del promontorio delle armi francesi e spagnole, che in- persero progressivamente ogni loro effi- tervennero in suo aiuto al comando del cienza, finché cominciarono ad essere Duca di Richelieu, pronipote del famoso abbandonate. cardinale; egli stesso si recò a Sestri per Chiaramente indicativo di questo controllare i movimenti degli austriaci stato di cose è un episodio della metà che erano accampati a Varese Ligure. del 1500, quando dinanzi alla minaccia Ormai la Repubblica era sotto l’influenza di “corsari infedeli”, il commissario ge- della Francia; Sestri divenne capoluogo novese del capitanato di della Giurisdizione del Gromolo e del chiama a raccolta e parlamento tutti gli Vara. abitanti di Sestri presenti “in detto Nel 1803 i Francesi divisero il territo- luogo”, affinché decidano se convenga rio ligure in 6 giurisdizioni e 47 cantoni; che essi “si riduchino e serrino nell’isola Sestri Levante fu incluso nella terza giuri- cinta di muro per difenderla” o se non sia sdizione, chiamata Giurisdizione dell’En- meglio “abandonarla”. Non mancarono tella di cui era capoluogo Chiavari, che perplessità circa le possibilità di un’effi- successivamente fu modificata e chia- ciente difesa, ma alla fine questo parere mata Dipartimento degli Appennini (il cui prevalse, tenendo conto che l’isola “può capoluogo rimase Chiavari). Il Cantone di agevolmente contenere quella ottantina Sestri (settimo Cantone, del Gromolo) di uomini necessari [...] che vi è como- comprendeva 25 comuni con una popo- dità di giesia e casatie et habitacioni par- lazione complessiva di 13.577 abitanti.42 ticolari a ricevere molto maggior numero Agli inizi del secolo XIX Sestri ebbe di gente di quelli che dentro se avessero una battuta di arresto nel proprio svi- a serrare”. Di conseguenza il commis- luppo, per effetto della diminuzione di sario genovese diede ordine di raffor- molte relazioni commerciali con l’entro- zare le mura.41 terra, specialmente transappenninico (a sua volta determinato dall’apertura di più dirette comunicazioni con altri centri L’OTTOCENTO E IL NOVECENTO della Liguria). Particolarmente impor- Nel periodo in cui Sestri, come tutta tante divenne allora il commercio via la Liguria, fu soggetta all’amministra- mare. zione francese, dagli inizi alla metà del Da queste esigenze commerciali e di 1800, Sestri ebbe una battuta di arresto collegamento, i maestri d’ascia rivani riu- nel proprio sviluppo, per effetto della di- scirono a ricavare una barca, il “leudo”, minuzione delle relazioni commerciali basata sia su concetti tradizionali, sia su con l’entroterra; sul promontorio la po- soluzioni originali ed efficaci che non fu- polazione si diradava sempre più, men- rono modificate per secoli. Si ebbe così 21 sestri levante baratta copia 2:sestri 10-10-2009 15:04 Pagina 22

Il centro storico e l’immediata periferia visti dal convento delle Suore Maestre Pie

la vela latina a triangolo (nel caso del opera viva e non solo sovrastruttura, leudo costituita da un centinaio di metri consentendo di utilizzare molta vela quadri di superficie di cotone cucito a anche con forte vento. mano), in uso da migliaia di anni in La vela, le proporzioni, la forma, la Oriente e utilizzata dagli arabi nel Sei- singolare soluzione per la galleggiabilità cento, che sviluppava una significativa e la versatilità dell’uso, anche in pre- azione di sollevamento dello scafo, che senza di mare agitato, resero questa è a due punte (per assorbire senza resi- barca una magnifica e geniale realizza- stenza il mare anche in poppa); la forma zione della marineria ligure e rivana in panciuta dell’imbarcazione garantiva particolare. Questa imbarcazione rimase una significativa galleggiabilità (e quindi in uso per centinaia di anni fino a circa il una riserva di spinta), mentre la lun- 1960, una longevità che ne attesta la va- ghezza intorno ai 15-16 metri era adatta lidità a fronte delle notevoli esigenze di sia per l’onda lunga sia per quella corta prestazioni, di capacità di carico e di e il peso era tale da poterla tirare age- alaggio, tenuto conto che la disponibilità volmente in secco. La capacità di carico, di strutture portuali era ben diversa dal- circa 250 quintali, eguagliava quella di l’attuale. un moderno autotreno: la coperta ar- In seguito la presenza della ferrovia cuata permetteva uno scarico veloce e il generale miglioramento delle comu- dell’acqua in caso di mare agitato, ed nicazioni facilitò lo sviluppo di attività tu- essendo praticamente stagna, diventava ristiche, mentre una serie di iniziative 22 sestri levante baratta copia 2:sestri 10-10-2009 15:04 Pagina 23

industriali di notevole importanza die- Nella seconda metà del secolo si pro- dero l’avvio a quell’espansione dell’abi- cedette inoltre alla sistemazione del tato che è caratteristica del Novecento. porto; nel 1867 il Comune deliberava di Nel 1860 venne aperta la ferrovia Ge- prolungare la difesa costiera con una git- nova-La Spezia che nel suo primo trac- tata di massi allineati per circa 100 metri ciato attraversava la cittadina, passando in direzione nord-ovest; l’importanza del lungo il litorale ad ovest e intersecando porto era diminuita di molto, rispetto al la strada in corrispondenza di piazza passato, sia per il progresso delle co- Sant’Antonio, dirigendosi poi verso l’in- municazioni terrestri, sia per una minore terno. Proprio negli stessi anni comincia- intensità delle attività marinaresche, ma vano a sorgere alla periferia di Sestri ed l’esecuzione di tali lavori doveva consi- in località poco distanti diverse iniziative derarsi ugualmente indispensabile, data industriali, la cui localizzazione, con le l’entità degli insabbiamenti.43 conseguenti possibilità di assorbimento L’ubicazione delle nuove industrie di mano d’opera, tracciava nuove diret- nelle aree a nord del vecchio abitato, trici allo sviluppo della cittadina; infatti unitamente alla crescente importanza l’abitato si espanse negli ultimi decenni del cantiere navale di Riva Trigoso de- del 1800 verso est, in direzione di Riva terminarono un accrescimento costante Trigoso e verso San Bartolomeo della Gi- della popolazione, unito ad una continua nestra. espansione dell’abitato verso nord e

I ruderi dell’oratorio di Santa Caterina, bombardato nel 1944

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verso levante. Tale direttrice nello svi- 1944: il cantiere navale di Riva Trigoso, luppo topografico veniva sottolineata an- la F.I.T. e in seguito anche il porto furono cora dallo spostamento nel 1925 della gli obiettivi principali (gli Alleati si trova- linea ferroviaria – assai più a monte vano in Sardegna e in Corsica già dal della precedente – e dalla sistemazione 1943 e da lì potevano colpire facilmente della via Aurelia che ora si inoltra verso la costa ligure). Il 6 agosto 1944, durante l’interno con un’ampia e quasi insensi- un attacco aereo al ponte sul Petronio, bile curva e percorre la campagna ai per un errore nello sgancio, una bomba piedi dei primi colli. In conseguenza di penetrò nell’oratorio della chiesa di questo nuovo sviluppo il centro cittadino Santa Sabina di Trigoso, sfondando il si era ormai spostato dall’area dell’istmo tetto ma rimanendo miracolosamente verso la piazza Sant’Antonio, lungo il inesplosa. Nel dicembre del 1944, in se- nuovo tracciato della strada statale e guito ad un altro attacco aereo, andò della più antica via Nazionale. completamente distrutto l’oratorio di Anche l’abitato di Sestri Levante subì Santa Caterina, sulla penisola di Sestri; danni durante l’ultimo conflitto mondiale gli ultimi attacchi si verificarono nel gen- per effetto dei bombardamenti aerei, un naio e nel febbraio 1945.44 po’ dovunque nei diversi lembi della cit- Liberatasi dall’occupazione, Sestri ri- tadina, ma specialmente nella parte vi- prese il suo sviluppo economico, espan- cina alla ferrovia e in quella prospiciente dendosi anche al di là della linea il mare. Nel 1943 la città fu occupata dai ferroviaria, ad ovest in tutta la fascia li- tedeschi, cui oppose una forte resi- toranea, ed a est verso la zona collinare. stenza a partire dalle sue valli; il primo La chiusura della F.I.T. e il ridimensiona- attacco aereo a Sestri Levante fu con- mento dell’attività dei Cantieri Navali di dotto il 1° dicembre 1943 dai “Marau- Riva Trigoso, due cardini dell’economia ders” americani della 42^ Bomb Wing, e dell’aspetto occupazionale del territo- comando aeronautico superiore; fin da rio, fino a quel momento in buona parte subito fu chiaro come effimero fosse il di carattere industriale, hanno negli ul- “bombardamento di precisione”: tutto ciò timi decenni comportato la necessità sia che era situato in vicinanza di un bersa- di una riqualificazione e di un riutilizzo glio si trovava così in forte pericolo. I degli spazi sia di un incremento delle at- bombardamenti alleati si verificarono tività nel settore terziario e turistico in con particolare forza e frequenza so- particolare: un passaggio complesso prattutto nella primavera e nell’estate del che è ancora oggi in atto.

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