When Now Is Minimal
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When Now is Minimal Ai Weiwei (Pechino, 28 agosto 1957) è un artista, designer e attivista cinese. Artista e designer ‐ Diplomato all'Accademia del Cinema, si è poi dedicato alla pittura. Negli anni Settanta è cofondatore del gruppo artistico Stars ("stelle" in italiano). Nel 1981 si trasferisce negli Stati Uniti. Si sposa a New York dove svolge la maggior parte della sua attività artistica. Frequenta due prestigiose scuole di design, la Parsons The New School For Design e l'Art Students League. Nel 1993 torna in Cina per stare accanto al padre ammalato. Collabora alla fondazione dell'East Village di Pechino, una comunità di artisti d'avanguardia. Nel 1997 è cofondatore e direttore artistico dell'Archivio delle arti cinesi (CAAW). Nel 1999 inizia ad occuparsi di architettura. Nel 2003 fonda il suo studio, il «FAKE Design». Lavora a vari progetti con gli architetti svizzeri Herzog & de Meuron. Insieme vincono il concorso per il progetto dello Stadio nazionale di Pechino e del padiglione della Serpentine Gallery di Londra. Attivista per i diritti umani[modifica sorgente] Nel 2009 il suo blog, aperto nel 2006, viene chiuso dalle autorità. Per la sua opposizione al regime è stato recluso per 81 giorni, dal 2 aprile al 22 giugno 2011. La notizia dell'arresto è stata ripresa da tutti gli organi d'informazione mondiali. L'artista è stato recluso in una località segreta, senza che fossero mai state diramate notizie sulle sue condizioni. Durante la detenzione, i principali musei del mondo (tra i quali la Galleria Tate Modern di Londra, che ne ha ospitato l'installazione "Semi di girasole") hanno lanciato in suo favore una petizione online, che ha raccolto l'adesione di migliaia di persone. Scopi della petizione erano: a) esprimere la preoccupazione nel vedere minacciati i diritti e la libertà di espressione in Cina; b) auspicare l'immediata liberazione dell'artista. In Italia, l'Associazione Pulitzer ha lanciato un appello per raccogliere 5 000 firme per Ai Weiwei; contestualmente ha chiesto pubblicamente al Presidente della Repubblica Italiana di intervenire sul governo di Pechino per la sua liberazione. Solo il 15 maggio 2011 l'artista è stato autorizzato a vedere la moglie Lu Qiong. La consorte è stata condotta nella località segreta di detenzione del marito. Il colloquio, come ha reso noto l'avvocato dell'artista, è servito anche a rassicurare l'opinione pubblica mondiale sulle condizioni dell'artista, che, in base a quanto riportato dalla moglie, non ha subito percosse o torture fisiche ed è stato trovato in buono stato di salute. In particolare, gli sono state garantite cure ricorrenti per le patologie croniche (diabete e ipertensione) di cui l'artista soffre. Le condizioni a cui è stata sottoposta la visita, avvenuta sotto sorveglianza delle autorità, non hanno permesso di sapere se Ai Weiwei avesse ricevuto minacce né altri dettagli sulle condizioni della detenzione Il 22 giugno, a distanza di 81 giorni dall'arresto, l'artista è stato rilasciato su cauzione[5]. La liberazione è avvenuta a ridosso del viaggio del premier Wen Jiabao in Europa. Fino al 22 giugno 2012 Ai Weiwei è stato in regime di libertà a raggio ridotto e sotto tutela. Con l'accusa di evasione fiscale, è stato multato per una cifra di oltre 12 milioni di yuan. Ha ricorso in appello nel giugno del 2012, ma la condanna è stata confermata. Approssimativamente 30.000 sostenitori di Ai Weiwei hanno versato 1,37 milioni di dollari per contribuire alle spese. John Armleder (born in Geneva in 1948) as the son of a hotelier (owners of Le Richemond), is a Swiss performance artist, painter, sculptor, critic, and curator. His work is based on his involvement with Fluxus in the 1960s and 1970s, when he created performance art pieces, installations and collective art activities that were strongly influenced by John Cage. However, Armleder's position throughout his career has been to avoid associating his artistic practice with any type of manifesto. Armleder studied at the Ecole des Beaux‐Arts, Geneva (1966‐7) and at the Glamorgan Summer School, Britain (1969). In 1969, with Patrick Lucchini and Claude Rychner, Armleder founded the Groupe Ecart in Geneva, from which stemmed the Galerie Ecart and its associated performance group and publications. The Groupe Ecart was particularly important in Europe during the 1970s and 1980s, not only through its activity as an independent publishing house, but also because it introduced in Switzerland ‐ and sometimes in Europe ‐ a large number of notable artists, including Joseph Beuys and Andy Warhol.[1] Armleder was later associated with Neo‐Geo artistic movement and was often referred to as the "darling" of the New York art critics in this period (1980s).[2][3] Armleder frequently examines the context in which art is displayed and views the exhibition as a medium in its own right. Since the 1990s, he has created installations, paintings, wall paintings, sculptures and what he calls Furniture Sculptures ‐ installations which usually juxtapose furniture with monochrome or abstract paintings, either literally on the furniture or on a canvas hanging nearby. His work has varied greatly in form, and has, since the beginnings, used chance as a method of producing the final forms that pieces take, much like John Cage. He often uses a dense scenographic hanging style, putting individual works into close proximity and creating installation‐like exhibitions. Sara Barker Born in 1980, Manchester, UK. Lives and works in Glasgow, UK. Sara Barker’s works don’t simply breach the boundaries between painting and sculpture, they are that boundary. Skeletal structures in aluminium and steel describe wonky rectangular shapes in the air in hesitant lines, as though uncertain of themselves; their forms are those of sketches, not sculptures. Their surfaces are then coated with layers of oil paint, gouache and watercolour in the blanched and airy palette of a landscape painting. And as landscapes do, Barker’s works posit painting as a thing to be inhabited, and draw on the tradition of inhabited rooms in the quiet modernist lineage of Bonnard and Matisse (one work is named after his 1916 painting ‘The Piano Lesson’). Martin Boyce (born 1967) is a Scottish sculptor inspired by early 20th century modernism. Boyce was born in Hamilton, South Lanarkshire[1] and educated at Holy Cross High School in Hamilton, South Lanarkshire and at the Glasgow School of Art, class of 1990. Boyce won the 2011 Turner Prize for his installation Do Words Have Voices, displayed at the Baltic Centre for Contemporary Art in Gateshead. The installation is a recreation of a park in autumn. Martin Boyce is known for his large installation work in sculpture, creating angular replications of the world around him, finding meaning in everyday surroundings and working steel structures into amplifications of these moments in space and time. “It's all about landscape, I’m interested in the psychological landscape, the physical landscape, the built environment, the things we pass through everyday and then occasionally catch a glimpse of and maybe see something that has a meaningful resonance.” Daniel Buren (Boulogne‐Billancourt, 25 marzo 1938) è un pittore e scultore francese. Formatosi all'Ecole des Métiers d'Art ha basato tutta la sua produzione giovanile su una stoffa da tende a righe di 8,7 cm alternativamente bianche e colorate. Più recentemente, negli anni '80 ha abbandonato la pittura in favore delle installazioni architettoniche permanenti su spazi pubblici, tra cui Les Deux Plateaux al Palais‐Royal di Parigi. Quasi tutte le sue opere non esistono fuori dal tempo e dallo spazio per i quali sono state concepite: la maggior parte di esse sono dunque state distrutte dopo la loro presentazione. Nel 1986 ha partecipato alla Biennale di Venezia aggiudicandosi il Leone d'Oro per il miglior padiglione. Alan Charlton è nato a Sheffield, Gran Bretagna nel 1948. Il grigio è l'unico colore che il pittore utilizza e la stesura monocroma l'unico modo in cui lo tratta. Le opere dell'artista sono il radicale azzeramento di ogni tratto espressivo. L'intero sistema della pittura viene ridotto a questa scelta e il repertorio linguistico a quest'unica possibilità. La pittura viene modulata con differenti tonalità secondo poche ma precise regole che l'artista si è dato e con le quali si pone in rapporto con la diversa fenomenologia degli spazi in cui interviene. Ron Cooper is a west‐coast based American artist born in 1943 who started his career in the late ’60s in Los Angeles. He currently resides in Taos, New Mexico. By 1973, he had already participated in numerous international solo and group shows. Cooper's work explores light, reflection, transparency, and color, through the medium of colored fluorescent lights, neon, and glass. In his Separator Variations series the colored fluorescent fixtures, separated by glass, reflect and appear to overlap combining the colors producing a third hue. Most of his pieces, like the Separator Variations series, demonstrate the additive nature of light, (the subtractive result of combining colors of light). His other work included environmental installations and neon focused on the same themes. Helmut Federle was born in Solothurn, Switzerland, in 1944. He lives and works in and in Vienna, Austria, and Camaiore, Italy. In 1997 he represented Switzerland at the 47th Venice Biennale. From 1999 to 2007 he was professor at the Kunstakademie Düsseldorf and in 2008 he won the Prix Aurélie ‐Nemours. Peter Fischli (born 8 June 1952) and David Weiss (21 June 1946 – 27 April 2012), often shortened to Fischli/Weiss, were an artist duo that had been collaborating since 1979. They were among the most renowned contemporary artists of Switzerland. Their best‐known work is the film Der Lauf der Dinge (The Way Things Go), described by The Guardian as being "post apocalyptic", as it concerned chain reactions and the ways in which objects flew, crashed and exploded across the studio in which it was shot.