Comuni Ricicloni ABRUZZO 2020
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Comuni Ricicloni ABRUZZO 2020 BIO GAS INTRODUZIONE di Giuseppe Di Marco, Presidente Legambiente Abruzzo NEXT GENERATION UE: L’ECONOMIA CIRCOLARE PILASTRO DELLA RIPARTENZA L’orizzonte è investire su una Europa verde, digitale e resiliente. Per far si che ciò accada, l’economia circolare deve essere uno dei pilastri della ripartenza per il decollo di una delle più importanti eccellenze industriali ed economiche del nostro Paese e dell’Abruzzo. Non mancano esperienze, conoscenze e motivazione di tutti i soggetti coinvolti: quello che serve, sono la determinazione e l’incisività di chi governa e amministra il Paese e il territorio, nel definire e praticare il contesto e gli strumenti adeguati. Il recepimento del pacchetto di direttive europee sull’economia circolare ha definito il contesto in cui occorre muoversi da qui ai prossimi anni. Il raggiungimento, nei tempi previsti, degli obiettivi che l’Europa e anche l’Italia si sono prefissati, avverrà, però, se si faranno i giusti passi. La nostra Regione ha appena definito una legge sull’economia circolare a nostro avviso ancora troppo timida e incentrata sull’emergenza discariche, ma che mostra degli elementi propositivi su questi nuovi obiettivi. Il limite massimo del 10% di rifiuti conferiti in discarica al 2035 introdotto dalla direttiva (UE) 2018/850 ed il principio di autosufficienza, già in atto in Abruzzo dallo scorso anno come da Piano regionale dei rifiuti, dovrebbero garantire questo percorso. Affatto scontato, se tuttavia, non ci si impegna a garantire la rete impiantistica ecessaria per diffondere gli impianti per la produzione di materia prima seconda e per chiudere il cerchio. Un esempio tra tutti, sono gli impianti di digestione anaerobica per la produzione di biometano e compost dalla frazione organica, oggi ancora in stallo sul nostro territorio. Per la loro realizzazione occorre una buona pianificazione a monte, progetti di qualità e un dibattito pubblico, che preveda l’avvio di percorsi partecipativi che ne accompagnino la realizzazione. Sugli obiettivi di riciclo, la normativa nazionale toglie il tetto del 50% di plastica riciclata per gli imballaggi alimentari e ora, finalmente, si potrà arrivare fino al 100%. Mentre ancora molto c’è da fare per ridurre la produzione di secco residuo per abitante. Ad oggi, infatti, come fotografa il nostro rapporto regionale di Comuni Ricicloni 2020, la produzione dei rifiuti non recuperabili al di sotto dei 75 Kg/anno è raggiunta dal 29% (+7% rispetto all’anno precedente) dei comuni (87) contro il 72% (+13%) dei comuni ricicloni (220), con la media regionale di raccolta differenziata pari al 62,6% (+2,9%) e 171 kg/a/ab di secco residuo. Su questo è determinante spingere sulla giusta impiantistica dentro ogni provincia, sul miglioramento della raccolta differenziata e applicare il sistema di tariffazione puntuale su tutto il territorio, in nome del principio chi inquina paga. Importante è l’attenzione nell’attuare l’impianto normativo a supporto dello sviluppo dell’economia circolare, creando lo sbocco sul mercato dei prodotti e delle materie prime seconde. Su questo abbiamo un importantissimo strumento, quello del Green public procurement (Gpp). Circa 170 miliardi di euro di spesa pubblica possono essere orientati verso la sostenibilità. Oggi il Green deal europeo vede nel Gpp uno strumento indispensabile e l’Italia è il primo Paese in Europa ad aver introdotto l’obbligatorietà dei criteri ambientali minimi. Dobbiamo mantenere questo primato. E per farlo occorrono un grande progetto per la formazione della pubblica amministrazione e un’attività costante e diffusa di controllo del rispetto dalla normativa vigente. Ulteriore elemento, è penalizzare economicamente chi oggi smaltisce di più e premiare i più virtuosi in modo davvero efficace, attraverso la revisione del sistema dell’ecotassa, con l’obiettivo di ridurre il rifiuto indifferenziato in favore di riciclo, prevenzione e riuso dei materiali. Ovviamente, una diffusa rete impiantistica insieme ad un corretto ciclo dei rifiuti, basato sulla produzione di materia prima seconda, non possono prescindere da un adeguato sistema di controllo pubblico ambientale. Di fronte all’emergenza sanitaria che stiamo attraversando, l’economia circolare permette di incrementare un nuovosistema di fare impresa, rispondente anche alla sfida climatica, con vantaggi per gli imprenditori, i cittadini e l’intero pianeta. Questo modello, insieme alla potenza di fuoco finanziaria dei programmi ordinari e straordinari messi in campo dalla UE, rappresentano un’occasione storica, che non possiamo perdere, per la Next Generation. Come ci ricorda Papa Francesco, “La lezione della recente pandemia, se vogliamo essere onesti, è la consapevolezza di essere una comunità mondiale che naviga sulla stessa barca, dove il male di uno va a danno di tutti. Ci siamo ricordati che nessuno si salva da solo, che ci si può salvare unicamente insieme”. LA SITUAZIONE REGIONALE %RD Differenza Procapite secco Abitanti 2019 2018 (%RD) residuo (kg/a/ab) REGIONE 1.313.629 62,6% 2,9% 171,0 ABRUZZO TERAMO RD 62,6% - 0,6% 168,5 Kg/a/anno 307.555 ab PESCARA RD 51,0% + 3,8% L’AQUILA 235,3 Kg/a/anno 319.733 ab CHIETI RD 61,1% + 3,5% RD 72,4% 169,8 Kg/a/anno + 2,9% 298.700 ab 121,1 Kg/a/anno 387.641 ab PROVINCIA DI CHIETI COMUNI SOTTO I 5.000 ABITANTI * Procapite Abitanti Differenza secco Comune (Dati %RD 2019 2018 residuo O.R.SO.) %RD (kg/a/ab) VILLA SANTA MARIA 1311 93,5% 0,0% 25,1 SANTA MARIA IMBARO 2044 90,3% 3,5% 31,4 BORRELLO 330 90,1% -3,6% 33,2 FILETTO 800 88,6% 7,8% 34,0 LETTOPALENA 336 87,2% 4,0% 36,5 CRECCHIO 2768 87,8% 1,7% 37,8 PALENA 1362 88,0% 0,5% 39,1 SAN GIOVANNI LIPIONI 208 80,5% 4,8% 39,2 TUFILLO 457 79,9% 4,2% 40,7 GUILMI 451 78,9% 3,3% 41,0 PALMOLI 1010 79,9% 4,2% 41,6 DOGLIOLA 385 79,9% 4,2% 41,7 CARPINETO SINELLO 730 79,9% 4,2% 41,8 TORREBRUNA 1092 79,9% 4,4% 41,9 MONTAZZOLI 1041 79,9% 4,2% 41,9 CARUNCHIO 669 79,9% 4,2% 41,9 TORNARECCIO 1753 84,4% 1,6% 42,4 TOLLO 4078 86,2% -2,0% 45,2 ORSOGNA 3800 84,0% -1,5% 49,5 COLLEDIMEZZO 473 82,2% -0,7% 50,7 FRISA 1767 82,6% 7,6% 53,2 CASTELGUIDONE 357 69,2% -12,2% 54,8 GAMBERALE 293 85,7% -3,3% 55,2 RIPA TEATINA 4077 81,5% 1,0% 55,3 VILLALFONSINA 919 75,5% 2,2% 55,6 CASALINCONTRADA 3047 68,9% -8,2% 59,7 CANOSA SANNITA 1343 82,0% -0,5% 61,3 RAPINO 1254 78,7% 1,6% 61,6 CIVITELLA MESSER RAIMONDO 832 78,2% 7,6% 62,6 MONTENERODOMO 678 75,0% 5,6% 62,9 MOZZAGROGNA 2405 81,8% 7,0% 63,0 SANT'EUSANIO DEL SANGRO 2495 74,8% -0,4% 63,6 CIVITALUPARELLA 339 76,9% 3,5% 65,0 VACRI 1665 75,9% -1,2% 65,0 * in evidenza i comuni Rifiuti Free (<75 Kg/a/ab di rifiuto secco residuo) Procapite Abitanti Differenza secco Comune (Dati %RD 2019 2018 residuo O.R.SO.) %RD (kg/a/ab) PIETRAFERRAZZANA 129 80,3% 6,0% 65,5 GIULIANO TEATINO 1196 78,2% 1,4% 65,7 PENNADOMO 218 82,2% -1,8% 69,4 CASACANDITELLA 1251 77,4% -2,3% 70,4 ARCHI 2090 75,4% 0,1% 71,0 VILLAMAGNA 2274 81,6% 1,5% 72,9 ARI 1110 84,7% 18,3% 73,4 TORRICELLA PELIGNA 1301 77,4% 5,2% 73,7 SCERNI 3129 79,0% -2,9% 73,9 BOMBA 799 73,1% 9,0% 73,9 ROCCASCALEGNA 1195 73,7% 6,0% 75,0 MONTEFERRANTE 121 76,4% 1,1% 75,4 CASTIGLIONE MESSER MARINO 1678 72,7% 12,4% 75,5 CASTEL FRENTANO 4383 75,6% -0,2% 76,1 LISCIA 678 71,4% 0,9% 77,9 COLLEDIMACINE 173 74,5% 2,8% 78,4 FALLO 120 85,9% 1,6% 78,7 LAMA DEI PELIGNI 1140 77,1% 2,9% 80,4 ROCCAMONTEPIANO 1600 73,2% -3,7% 80,7 GESSOPALENA 1406 73,9% 5,9% 81,8 MONTEBELLO SUL SANGRO 92 79,4% -4,6% 82,3 FURCI 872 70,9% -1,3% 83,3 CELENZA SUL TRIGNO 848 73,6% -1,0% 84,2 SAN MARTINO SULLA MARRUCINA 896 75,4% 0,4% 85,7 TORREVECCHIA TEATINA 4227 75,5% 0,8% 86,4 PIZZOFERRATO 1024 66,6% 2,7% 86,8 ALTINO 3161 74,3% 3,4% 87,9 TREGLIO 1669 80,0% 3,4% 88,0 TARANTA PELIGNA 350 75,9% 2,8% 88,5 PAGLIETA 4214 70,8% -1,4% 88,6 ARIELLI 1110 77,5% -7,3% 90,8 PALOMBARO 997 69,3% 3,2% 103,0 MIGLIANICO 4777 76,2% -7,2% 104,0 SAN BUONO 937 65,2% 0,1% 107,7 TORINO DI SANGRO 3123 76,9% 4,3% 108,5 POGGIOFIORITO 834 69,9% 0,4% 109,0 FARA FILIORUM PETRI 1983 72,7% -1,2% 113,6 PERANO 1576 74,0% 0,7% 113,7 ROCCA SAN GIOVANNI 2305 76,5% 2,2% 133,8 * in evidenza i comuni Rifiuti Free (<75 Kg/a/ab di rifiuto secco residuo) Procapite Abitanti Differenza secco Comune (Dati %RD 2019 2018 residuo O.R.SO.) %RD (kg/a/ab) MONTELAPIANO 84 70,8% 10,9% 134,0 MONTEODORISIO 2483 64,6% -2,8% 137,6 ROSELLO 226 69,8% 7,5% 139,5 ROIO DEL SANGRO 94 79,9% 13,9% 147,0 FRESAGRANDINARIA 931 67,0% 6,1% 149,8 FARA SAN MARTINO 1329 82,9% 1,3% 205,9 COMUNI TRA I 5.000 e I 15.000 ABITANTI * Procapite Abitanti Differenza secco Comune (Dati %RD 2019 2018 residuo O.R.SO.) %RD (kg/a/ab) SAN VITO CHIETINO 5335 83,1% 2,2% 61,5 GUARDIAGRELE 8821 82,4% 2,7% 69,1 BUCCHIANICO 5123 72,1% -1,0% 69,9 FOSSACESIA 6421 82,4% -0,7% 81,1 CASOLI 5800 74,5% 7,5% 94,4 ATESSA 10570 83,4% -3,0% 104,2 * in evidenza i comuni Rifiuti Free (<75 Kg/a/ab di rifiuto secco residuo) COMUNI SOPRA I 15.000 ABITANTI * Procapite Abitanti Differenza secco Comune (Dati %RD 2019 2018 residuo O.R.SO.) %RD (kg/a/ab) ORTONA 23111 82,5% 7,5% 85,7 LANCIANO 34899 76,5% -0,9% 102,7 VASTO 41379 71,0% 8,1% 127,9 FRANCAVILLA AL MARE 25984 70,3% -0,4% 149,6 CHIETI 51815 67,5% 2,8% 167,2 SAN SALVO 19988 66,4% 5,0% 199,3 * in evidenza i comuni Rifiuti Free (<75 Kg/a/ab di rifiuto secco residuo) PROVINCIA DI L’AQUILA COMUNI SOTTO I 5.000 ABITANTI * Procapite Abitanti Differenza secco Comune (Dati %RD 2019 2018 residuo O.R.SO.) %RD (kg/a/ab) INTRODACQUA 2120 80,1% 5,2% 31,2 TORNIMPARTE 3043 76,5% 48,4% 44,5 SANTO STEFANO DI SESSANIO 114 89,3% 26,8% 46,8 ATELETA 1156 78,9% 13,1% 47,9 OCRE 1167 80,0% 4,1% 48,0 SANT'EUSANIO