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Speciale Emigrazione 14 • Novembre 2004

osa si prova nel tornare a casa re la madre ottantenne e malata che dopo 57 anni? Cinquantaset- nel frattempo si era trasferita da lei, te lunghi anni di avventure e Ricordi e emozioni dovette affidare l’attività a una com- Cvicissitudini, dopo avere visto na- messa cominciarono i guai. La ra- scere due figli, cinque nipoti e sette gazza pian piano fece sparire merci pronipoti, dopo avere perso un mari- alla riscoperta dell'Isola e denaro dal negozio. Quando Seba- to a 36 anni, dopo avere affrontato stiana se ne accorse gli affari erano difficoltà di ogni genere, da soli, lon- già compromessi. Non le restò che tano dagli affetti più cari. Lontano chiudere e vivere della pensione del come solo può esserlo chi non ha la dopo 57 anni di assenza marito che, per imperscrutabili mo- possibilità di prendere un aereo e tivi, la burocrazia le corrispose come tornare ogni tanto a riabbracciare la di pensione d’invalidità, inferiore a famiglia. Infine tornare e non ricono- Eugenia Da Bove quella che le sarebbe spettata, dato scere più i luoghi della propria infan- Sebastiana Spanedda, 78 anni, un viso luminoso e ancora molto bello, aveva che l’uomo era morto nel pieno del zia e giovinezza, trovare una terra vigore fisico. Ma ormai i figli erano splendida ma del tutto diversa da lasciato Ossi e la Sardegna insieme al marito Giusto Floris e alla primogenita cresciuti, si sposarono e lei diventò come la memoria ne custodiva il ri- Maria Antonietta, nel 1947 - Come tanti loro conterranei, in un dopoguerra nonna e poi bisnonna. Nostalgia per cordo. pieno di difficoltà, partirono alla ricerca di una vita migliore, la Sardegna e per i parenti molta. E E’ questo che ci si chiede davanti diretti in Argentina, a Monteros, nella provincia di Tucuman, 700 chilometri Sebastiana a lungo ha creduto che la a Sebastiana Spanedda, 78 anni, un a nord di Buenos Aires - È tornata “a casa” alla fine dello scorso giugno, Sardegna non fosse cambiata più di viso luminoso e ancora molto bello. tanto. Finché non le è capitata fra le Insieme al marito Giusto Floris, e ospite a di una nipote mani una copia del Messaggero Sar- alla primogenita Maria Antonietta, vide il posto si sedette per terra e si do e, con grande emozione, ha co- Sebastiana lasciò, appena ventunen- mise a piangere come un bambino. minciato a riannodare il legame con ne, la sua Ossi e la Sardegna. Era il Saremmo tornati subito indietro se l’isola. 1947 e come tanti loro conterranei, solo avessimo avuto il denaro suffi- «La commozione nel leggere del- in un dopoguerra pieno di difficoltà, ciente. Invece partimmo all’avven- la Sardegna- racconta con gli occhi i tre partirono alla ricerca di una vita tura e viaggiammo fin dove il poco lucidi - è stata immensa. E’ da due migliore. Prima a Genova e poi, denaro rimasto ce lo permise. Quan- anni che io e mia figlia riceviamo il poco dopo, il grande salto al di là del- do i soldi terminarono eravamo a giornale e lo aspettiamo sempre con l’oceano, in Argentina, dove la fami- Cordoba, dove Giusto trovò lavoro gioia e trepidazione. Ma solo quan- glia di Giusto coltivava una pianta- in un cementificio». do sono sbarcata all’aeroporto di gione di canna da zucchero nei pres- Nel 1962 Giusto Floris, che intan- e ho cominciato a girare si di Monteros, nella provincia di Tu- to era stato assunto presso un mulino l’isola con i miei nipoti, ho capito cuman, 700 chilometri a nord di di proprietà di un cugino, ebbe un in- che l’America è sempre stata qui. I Buenos Aires. Sebastiana Spanedda cidente sul lavoro e morì sul colpo. A miei parenti godono di un benessere è tornata “a casa” alla fine dello scor- trentasei anni Sebastiana si ritrovò maggiore di quello che con tanti sa- so giugno, ospite a Sassari della fi- sola con due bambini piccoli - nel crifici sono riuscita a procurarmi io glia della sorella e del marito di que- frattempo era nato il secondogenito, in cinquant’anni lontana dalla Sarde- sta. E’ anche loro, dei coniugi Casu- Franco- senza occupazione, in una gna». la - Dettori, il merito e la gioia di terra straniera. Tuttavia non si perse Non c’è invidia nella voce di Se- questo ritorno. Sono loro infatti ad d’animo. Sapendo che in Sardegna bastiana, forse solo una punta di averla accompagnata per due mesi ma che chi ha vissuto i difficili anni tavano. La casa era una capanna di la sua famiglia non avrebbe potuto rammarico per un destino che con lei alla ricerca del tempo perduto, alla del dopoguerra ricorda bene. Tra- fango col tetto di frasche dove i topi aiutarla, si rimboccò le maniche e non sempre è stato benevolo. Oggi riscoperta di un’isola che Sebastiana sporti interni e strade quasi inesisten- scorrazzavano in libertà. decise di lottare. Acquistò una mac- l’Argentina è di nuovo alla prese con non ha avuto il tempo di conoscere e ti, disoccupazione, fame e miseria: «Dopo 25 giorni di viaggio su una china da cucire e unendo creatività una durissima crisi economica ma lei che oggi stenta a riconoscere. Un questo era la Sardegna fino alle so- nave cargo - rievoca Sebastiana se- latina a testardaggine sarda, avviò deve tornare a Cordoba, dove tour emozionante per tutta la Sarde- glie degli anni Sessanta. Per questo, duta nel salotto dei nipoti - dei quali un’attività di maglierista. l’aspettano i figli, i nipoti e l’ultimo gna: spiagge, graniti, foreste; città, per tanti, lasciare l’isola era l’unica gli ultimi sette passati senza più nul- Allevava i figli e la notte lavorava pronipote che sta per nascere. Alla paesi, insediamenti turistici. speranza di un domani migliore. Fu la da mangiare, arrivammo infine a alla macchina fino alle quattro del fine di agosto è finita la sua vacanza. Lei oltre ad Ossi conosceva solo quando i due giovani sposi arrivaro- destinazione. Miei suoceri ci aveva- mattino. Finché riuscì ad aprire Sebastiana Spanedda questa volta Sassari dove arrivava a piedi con la no nella casa dei genitori di Giusto no mandato il denaro per il viaggio un’attività commerciale, una sorta di lin Argentina è arrivata in poche ore madre per vendere qualche ortaggio che si resero conto che l’America di dicendo che l’Argentina era un para- emporio, che nei primi tempi sem- e con la fondata speranza di tornare e mettere insieme il pranzo con la cui si favoleggiava in Sardegna non diso e che il benessere era tanto e a brò assicurarle una certa agiatezza e presto a rivedere la sua terra d’origi- cena. E’ un passato ormai sbiadito era la terra di Bengodi che si aspet- portata di tutti. Mio marito quando tranquillità. Ma quando, per assiste- ne.

È passato quasi un secolo, ma OZIERI conservava nel cuore e nella alla fine con immensa, mente un carissimo ricordo in- gioia un numeroso gruppo di di- culcatogli con affetto e tanta scendenti di “tiu Nenaldu nostalgia dal padre Antony che Squintu” di Tula-Ozieri, si sono Festosa rimpatriata nell’isola non aveva più fatto incontrati in una grande e festo- ritorno ma di cui sempre parla- sa rimpatriata. va con amore, “dipingendone” Fatto è che Antonio Maria, al giovane figlio i suoi colori, i primo figlio di Leonardo Squin- dei discendenti suoi sapori e i suoi umori del- tu, un noto imprenditore che l’amata Sardegna con infinito gestiva sin dalla fine dell’Otto- rimpianto e desiderio. cento un importante servizio di di tiu Nenaldu Squintu Ciò che non avevano fatto gli trasporto di persone, merci e uomini però ha fatto Internet. della posta da Tula e da Ozieri Infatti Sharon e Stephen, fa- attraverso tutto il nord Sarde- cendo ricorso al computer si gna prima con carrozze e dili- sono messi in contatto con un genza e poi con gli autobus, altro Leonardo Squintu, resi- poco prima dello scoppio della dente a e rivelatosi poi grande guerra del ‘15’-18, partì cugino in primo grado del Leo- per gli Stati Uniti. Aveva poco nard di Chicago, nato Ozieri più di 17 anni. due giorni dopo il cugino Giunto in America trovò su- d’America. bito lavoro. A Chicago formò E così nei giorni scorsi la famiglia unendosi in matrimo- “Squinto Famil” composta da nio con una donna anch’essa di Leonard e Mimi, Stephen e origine italiana. Adrienne, Sharon e Randy e dai Ebbero un figlio nel 1932 al nipoti Trevor, Eric, Adam, quale fu imposto il nome del Blake e Maxine sono giunti ad nonno, Leonardo, col quale Ozieri ove hanno potuto tra- però erano cessati nel frattempo scorrere una intensa, commo- quasi del tutto i rapporti, così vente giornata con decine di come con gli altri familiari. loro parenti finora sconosciuti e Laureatosi ed impiegato in una coi quali hanno così potuto rial- importante impresa chimica, lacciare quei contatti che col Leonardo si sposa con Mimi, tempo erano caduti nell’oblio. dando vita ai figli Sharon e Ste- D’ora in poi cermente ci saran- phen. no fra gli Squintu d’America e Essi in occasione della ricor- gli Squintu logudoresi scambi renza del cinquantesimo anni- più assidui e fattivi, magari versario di matrimonio dei ge- pure facendo ricordo alle pagi- nitori hanno offerto loro un ne del nostro Messaggero Sar- viaggio-soggiorno in Sardegna, do. in quella terra di cui Leonard g.s.